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ch | it | bdc060cb-3fbf-4de8-977f-1a43b7ed177a | Ordinanza concernente l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari | Ordinanza sui prodotti fitosanitari | OPF | 916.161 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 2010-05-12T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24818/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it | 916.161 1 / 192 Ordinanza concernente l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari (Ordinanza sui prodotti fitosanitari, OPF) del 12 maggio 2010 (Stato 18 gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, vista la legge federale del 15 dicembre 20001 sui prodotti chimici (LPChim); visti gli articoli 148a capoverso 3, 158 capoverso 2, 159a, 160 capoversi 3–5, 161, 164, 168 e 177 della legge del 29 aprile 19982 sull’agricoltura (LAgr); visto l’articolo 17 della legge federale del 21 marzo 20033 sull’ingegneria genetica (LIG); visti gli articoli 29, 29d capoverso 4 e 30b capoversi 1 e 2 lettera a della legge del 7 ottobre 19834 sulla protezione dell’ambiente (LPAmb); vista la legge federale del 6 ottobre 19955 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Scopo e oggetto 1 La presente ordinanza ha lo scopo di garantire che i prodotti fitosanitari siano suffi- cientemente idonei e che, se utilizzati in modo conforme alle prescrizioni, non abbiano effetti collaterali inaccettabili sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente. Essa mira inoltre ad assicurare un elevato livello di protezione per la salute umana e animale e per l’ambiente e a migliorare la produzione agricola. 2 La presente ordinanza disciplina per i prodotti fitosanitari presentati in forma com- merciale: a. l’omologazione; b.6 l’importazione, l’immissione sul mercato e l’uso; c. il controllo. RU 2010 2331 1 RS 813.1 2 RS 910.1 3 RS 814.91 4 RS 814.01 5 RS 946.51 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 685). 916.161 Produzione agricola 2 / 192 916.161 3 La presente ordinanza stabilisce le norme applicabili: a. all’approvazione dei principi attivi, dei fitoprotettori e dei sinergizzanti che sono contenuti nei prodotti fitosanitari o che li costituiscono; b. ai coformulanti. 4 Le disposizioni della presente ordinanza si basano sul principio di precauzione per evitare che principi attivi o prodotti immessi sul mercato nuocciano alla salute umana e animale e all’ambiente. Art. 2 Campo di applicazione 1 La presente ordinanza si applica ai prodotti, nella forma in cui sono consegnati all’utilizzatore, contenenti o costituiti da principi attivi, fitoprotettori o sinergizzanti (prodotti fitosanitari) e destinati a uno dei seguenti usi: a. proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o pre- venire gli effetti di questi ultimi, a meno che lo scopo principale dei prodotti sia igienico piuttosto che fitosanitario; b. influire sui processi vitali dei vegetali, ad esempio sulla crescita delle piante, senza peraltro fungere da fertilizzanti; c. garantire la conservazione dei prodotti vegetali, sempre che i principi o i pro- dotti non siano disciplinati da disposizioni speciali sui conservanti; d. eliminare i vegetali indesiderati o parti di vegetali, eccetto le alghe, a meno che i prodotti non vengano applicati sul suolo o nell’acqua a protezione dei vegetali; e. frenare o evitare una crescita indesiderata dei vegetali, eccetto delle alghe, a meno che i prodotti non vengano applicati sul suolo o nell’acqua a protezione dei vegetali. 2 La presente ordinanza si applica alle sostanze, compresi gli organismi (macrorgani- smi e microrganismi), aventi un’azione generale o specifica contro gli organismi no- civi oppure sulle piante, su parti di vegetali o su prodotti vegetali (principi attivi). 3 La presente ordinanza si applica a: a. sostanze o preparati aggiunti a un prodotto fitosanitario per eliminarne o ri- durne gli effetti fitotossici su certi vegetali (fitoprotettori); b. sostanze o preparati che, pur avendo in misura nulla o esigua gli effetti di cui al capoverso 1, possono potenziare l’attività del principio attivo o dei principi attivi contenuti in un prodotto fitosanitario (sinergizzanti); c. sostanze o preparati che, pur essendo utilizzati o destinati a essere utilizzati in un prodotto fitosanitario o in un coadiuvante, non sono né principi attivi né fitoprotettori o sinergizzanti (coformulanti); d. sostanze o preparati contenenti o costituiti da coformulanti, nella forma in cui sono consegnati all’utilizzatore e immessi sul mercato per essere mescolati dall’utilizzatore con un prodotto fitosanitario per rafforzare l’efficacia di quest’ultimo o di altre proprietà pesticide (coadiuvanti). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 3 / 192 916.161 4 Ai prodotti fitosanitari in transito o destinati esclusivamente all’esportazione si ap- plicano gli articoli 63 e 65.7 5 Ai prodotti fitosanitari che vengono esportati si applica inoltre l’ordinanza PIC del 10 novembre 20048, sempre che si tratti di sostanze o preparati pericolosi.9 Art. 3 Definizioni 1 Ai fini della presente ordinanza si intende per: a. residui: una o più sostanze presenti in o su vegetali o prodotti vegetali, prodotti animali commestibili, acqua potabile o altrove nell’ambiente e derivanti dall’impiego di un prodotto fitosanitario, compresi i loro metaboliti e i pro- dotti risultanti dalla loro degradazione o reazione; b. sostanze: gli elementi chimici e i loro composti, allo stato naturale o sotto forma di prodotti industriali, inclusa qualsiasi impurezza che derivi inevitabil- mente dal processo di fabbricazione; bbis.10 sostanza di base: qualsiasi principio attivo che adempie i requisiti di cui all’articolo 10a; c. preparati: le miscele o soluzioni composte da due o più sostanze destinate a essere utilizzate come prodotti fitosanitari o coadiuvanti; d.11 sostanza potenzialmente pericolosa: qualsiasi sostanza che sia intrinseca- mente atta ad avere effetti negativi sugli esseri umani, sugli animali o sull’am- biente e che sia presente in un prodotto fitosanitario in concentrazioni tali da comportare il rischio che tali effetti si producano. In tale categoria rientrano in particolare le sostanze classificate come pericolose conformemente ai cri- teri di cui all’allegato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/200812 e pre- senti nel prodotto fitosanitario in concentrazioni tali da far considerare il pro- dotto come pericoloso secondo l’articolo 3 del regolamento (CE) n. 1272/2008; e. vegetali: le piante vive o parti vive di piante, compresi frutti freschi, verdure fresche e sementi; f. prodotti vegetali: i prodotti di origine vegetale non trasformati o che hanno subito solo un trattamento semplice quale la macinazione, l’essiccazione o la compressione, sempreché non si tratti di vegetali; 7 Nuovo testo giusta il n. III 3 dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2593). 8 RS 814.82 9 Introdotto dal n. III 3 dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2593). 10 Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 12 Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dic. 2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006, GU L 353 del 31.12.08, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 286/2011, GU L 83 del 30.03.2011, pag. 1. Produzione agricola 4 / 192 916.161 g. organismi nocivi: qualsiasi specie, ceppo o biotipo appartenente al regno ani- male o vegetale nonché altri agenti patogeni nocivi per le piante o i prodotti vegetali; h. metodi non chimici: i metodi sostitutivi dei pesticidi chimici di protezione fi- tosanitaria o di lotta contro i nemici delle colture fondati su tecniche agrono- miche quali quelle di cui all’allegato III.1 della direttiva 2009/128/CE13 o i metodi fisici, meccanici o biologici di lotta contro i nemici delle colture; i. immissione sul mercato: la detenzione a scopo di vendita all’interno della Svizzera, incluse l’offerta a scopo di vendita o di qualsiasi altra forma di ces- sione, a titolo gratuito od oneroso, nonché la stessa vendita, la distribuzione e le altre forme di cessione, esclusa la restituzione al venditore precedente; l’im- portazione per gli scopi di cui sopra è considerata un’immissione sul mercato ai sensi della presente ordinanza; j. autorizzazione di un prodotto fitosanitario: un atto amministrativo mediante il quale il servizio d’omologazione autorizza l’immissione sul mercato di un prodotto fitosanitario; k. produttore: una persona che esegue essa stessa oppure appalta a un terzo la fabbricazione di prodotti fitosanitari, principi attivi, fitoprotettori, sinergiz- zanti, coformulanti o coadiuvanti oppure la persona designata dal produttore come suo unico rappresentante ai fini dell’osservanza della presente ordi- nanza; l. lettera di accesso: un documento originale mediante il quale il proprietario di dati protetti a norma della presente ordinanza consente a che il servizio d’omo- logazione utilizzi tali dati, conformemente alle condizioni e alle modalità spe- cifiche, per autorizzare un prodotto fitosanitario o approvare un principio at- tivo, un sinergizzante o un fitoprotettore a vantaggio di un altro richiedente; m. gruppi vulnerabili: le persone alle quali bisogna prestare particolare atten- zione nell’ambito della valutazione degli effetti acuti e cronici dei prodotti fitosanitari sulla salute. Appartengono a questo gruppo le donne incinte e le madri allattanti, i nascituri, gli infanti e i bambini, gli anziani nonché i lavo- ratori e gli abitanti esposti ai pesticidi per lungo tempo; n. microrganismi: le entità microbiologiche, cellulari o non cellulari, compresi i batteri, le alghe, i funghi inferiori, i protozoi, i virus e i viroidi, in grado di moltiplicarsi o di trasferire materiale genetico; le colture cellulari, i prioni e il materiale genetico che hanno un’attività biologica sono loro equiparati; o.14 macrorganismi: insetti, acari e altri artropodi nonché nematodi; p. organismi geneticamente modificati: gli organismi il cui materiale genetico è stato modificato ai sensi dell’articolo 5 capoverso 2 LIG; 13 Direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ott. 2009 che isti- tuisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, ver- sione GU L 309 del 24 nov. 2009, pag. 71. 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 5 / 192 916.161 q. buona pratica fitosanitaria: la pratica mediante la quale i trattamenti che pre- vedono l’applicazione di prodotti fitosanitari a determinati vegetali o prodotti vegetali, nel rispetto dei loro impieghi autorizzati, sono selezionati, dosati e distribuiti nel tempo in modo da assicurare un’efficacia ottimale con la mi- nima quantità necessaria, prendendo nella debita considerazione le condizioni locali e le possibilità di controllo colturale e biologico; r. buona pratica di laboratorio: la pratica secondo l’ordinanza del 18 maggio 200515 sulla buona prassi di laboratorio; s. buona pratica sperimentale: la pratica conforme alle disposizioni delle linee guida 181 e 152 dell’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO)16; t. protezione delle relazioni: il diritto temporaneo del proprietario di una rela- zione, di un test o di uno studio, d’impedirne l’utilizzazione a favore di un altro richiedente; u. test e studi: ricerche o esperimenti atti a determinare le proprietà e il compor- tamento di un principio attivo o dei prodotti fitosanitari, a prevedere l’esposi- zione a principi attivi o a loro relativi metaboliti, a fissare livelli di sicurezza in materia di esposizione e a definire modalità d’impiego innocue dei prodotti fitosanitari; v. titolare dell’autorizzazione: una persona fisica o morale titolare che detiene un’autorizzazione di un prodotto fitosanitario; w. utilizzatore professionale: un utilizzatore professionale che utilizza prodotti fitosanitari nella sua attività professionale, in particolare gli operatori, i tec- nici, i datori di lavoro e gli indipendenti nel settore agricolo e in altri settori; x. uso minore: uso di un prodotto fitosanitario su vegetali o prodotti vegetali che: 1. non sono ampiamente diffusi, o 2. sono ampiamente diffusi per far fronte a un’esigenza eccezionale in ma- teria di protezione dei vegetali; y. serra: ambiente chiuso, statico e accessibile, adibito alla produzione di col- ture, recante un rivestimento esterno solitamente translucido, che consente uno scambio controllato di materia ed energia con l’ambiente circostante e impedisce il rilascio di prodotti fitosanitari nell’ambiente. Ai fini della pre- sente ordinanza sono considerati come serre anche gli ambienti chiusi, adibiti alla produzione di vegetali, il cui rivestimento esterno non è translucido (p. es. per la produzione di funghi o di indivia); z. trattamento post-raccolta: il trattamento, dopo il raccolto, di vegetali o pro- dotti vegetali in uno spazio confinato dove non vi è possibilità di fughe, per esempio in un magazzino; 15 RS 813.112.1 16 EPPO standards for the efficacy evaluation of plant protection products, European and mediterranean Plant Protection Organisation, 3rd Edition, Parigi Produzione agricola 6 / 192 916.161 aa. servizio d’omologazione: il servizio federale che decide in merito all’omolo- gazione dei prodotti fitosanitari; ab. pubblicità: la forma di promozione, tramite mezzi elettronici di comunica- zione o la stampa, della vendita o dell’impiego dei prodotti fitosanitari; essa è rivolta a persone diverse dal titolare dell’autorizzazione e da chi immette sul mercato il prodotto fitosanitario (inclusi i relativi agenti); ac. metabolita: qualunque metabolita o prodotto di degradazione di un principio attivo, di un fitoprotettore o di un sinergizzante, che si formi negli organismi o nell’ambiente. Un metabolita è considerato rilevante se esistono motivi per ritenere che possieda proprietà intrinseche, comparabili a quelle della sostanza madre, in termini di attività biologica bersaglio o che comporti per gli organi- smi un rischio più elevato o comparabile a quello della sostanza madre o che possieda determinate proprietà tossicologiche ritenute inaccettabili. Tale me- tabolita è rilevante per la decisione generale di approvazione o per la defini- zione delle misure di riduzione del rischio; ad. impurezza: qualunque componente, diverso dal principio attivo puro o dalla variante pura, presente nella materia tecnica (anche originata dal processo di fabbricazione o dalla degradazione durante la conservazione). 2 Per interpretare correttamente il regolamento (CE) n. 1107/200917 a cui rimanda la presente ordinanza, occorre tener conto delle seguenti espressioni equivalenti:18 Espressione nel regolamento (CE) n. 1107/2009 Espressione nella presente ordinanza a. Espressioni in tedesco: Zulassung Bewilligung b. Espressioni in francese: mise sur le marché produit phytophar- maceutique mise en circulation produit phytosa- nitaire Art. 3a19 Prescrizioni del servizio d’omologazione20, in caso di celere intervento 1 In situazioni che impongono un intervento celere, d’intesa con i servizi interessati il servizio d’omologazione può vietare l’importazione, l’immissione sul mercato e l’im- piego di prodotti fitosanitari che costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo, degli animali o dell’ambiente.21 17 Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 otto- bre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le diret- tive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, GU L 309 del 24.11.2009 pag. 1; modifi- cato da ultimo dal regolamento (UE) 2019/1009, GU L 170 del 25.6.2019, pag. 1. 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 19 Introdotto dal n. I dell’O del 25 mag. 2011, in vigore dal 1° lug. 2011 (RU 2011 2401). 20 Nuova espressione giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il testo, eccettuato nell’art. 75. 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 7 / 192 916.161 2 Può fissare, per tali prodotti fitosanitari, valori massimi che non devono essere su- perati. 3 Può stabilire per quali prodotti fitosanitari l’importazione o l’immissione sul mer- cato può avvenire soltanto con una dichiarazione della competente autorità del Paese d’esportazione o di un servizio accreditato. 4 Fissa quali indicazioni devono essere contenute nella dichiarazione e se la dichiara- zione deve essere corredata di altri documenti. I valori massimi sono fondati su valori standard internazionali o sui valori massimi in vigore nel Paese esportatore oppure hanno una base scientifica. 5 Le partite per le quali all’atto dell’importazione non possono essere prodotti i docu- menti di cui al capoverso 4 vengono respinte o, se sussiste un pericolo, distrutte. Capitolo 2: Principi attivi, sostanze di base, fitoprotettori, sinergizzanti e coformulanti22 Sezione 1: Criteri e procedura di approvazione dei principi attivi Art. 4 Criteri 1 Un principio attivo è approvato conformemente all’allegato 2 numero 1 se, alla luce delle conoscenze scientifiche e tecniche attuali, si può prevedere che, tenuto conto dei criteri di approvazione indicati nei numeri 2 e 3 del suddetto allegato, i prodotti fito- sanitari contenenti tale principio soddisfano i requisiti di cui ai capoversi 3–5. 2 La valutazione del principio attivo accerta, in primo luogo, se siano soddisfatti i cri- teri di approvazione di cui ai numeri da 3.6.2 a 3.6.4 e 3.7 dell’allegato II del regola- mento (CE) n. 1107/200923. In caso affermativo, la valutazione prosegue per verifi- care se siano soddisfatti gli altri criteri di approvazione di cui ai numeri 2 e 3 dell’allegato 2. 3 I residui dei prodotti fitosanitari, in condizioni d’uso conformi alle buone pratiche fitosanitarie e tenuto conto di realistiche condizioni d’uso, soddisfano i seguenti re- quisiti: 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 23 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2. Produzione agricola 8 / 192 916.161 a. non hanno alcun effetto nocivo né sulla salute dell’uomo, ivi compresi i gruppi vulnerabili, o sulla salute degli animali, prendendo in considerazione gli ef- fetti cumulativi e sinergici noti quando siano concordati i metodi scientifici per valutarli, approvati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)24, né sulle acque sotterranee; b. non hanno alcun effetto inaccettabile sull’ambiente. 4 Per i residui rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico, ambientale o della loro presenza nell’acqua potabile, occorrono metodi analitici d’uso corrente. Devono essere comunemente disponibili metodi standard d’analisi. 5 Un prodotto fitosanitario, in condizioni d’uso conformi alle buone pratiche fitosani- tarie e tenuto conto di realistiche condizioni d’uso, soddisfa i requisiti seguenti: a. è sufficientemente efficace; b. non ha alcun effetto nocivo, immediato o ritardato, sulla salute umana, ivi compresi i gruppi vulnerabili, o sulla salute animale, direttamente o attraverso l’acqua potabile (tenuto conto delle sostanze derivanti dal trattamento dell’ac- qua potabile), gli alimenti, i mangimi o l’aria, né ha conseguenze sul luogo di lavoro o attraverso altri effetti indiretti, prendendo in considerazione gli effetti cumulativi e sinergici noti, quando siano concordati i metodi scientifici per valutarli, approvati dall’EFSA, né sulle acque sotterranee; c. non ha alcun effetto inaccettabile sui vegetali o sui prodotti vegetali; d. non provoca ai vertebrati da combattere sofferenze e dolore non necessari; e. non ha alcun effetto inaccettabile sull’ambiente, quando siano concordati i metodi scientifici per valutarli, approvati dall’EFSA, tenendo conto in parti- colare dei seguenti elementi: 1. del suo destino e della sua distribuzione nell’ambiente, in particolare per quanto riguarda la contaminazione delle acque di superficie, ivi com- prese le acque degli estuari e costiere, le acque sotterranee, l’aria e il suolo, tenendo in considerazione i luoghi lontani da quello d’utilizzo, a causa della propagazione su lunghe distanze nell’ambiente, 2. del suo impatto sulle specie non bersaglio, in particolare sul comporta- mento persistente delle stesse, 3. del suo impatto sulla biodiversità e sull’ecosistema. 6 I requisiti di cui ai capoversi 3–5 sono valutati alla luce dei principi uniformi di cui all’articolo 17 capoverso 5. 7 Ai fini dell’approvazione di un principio attivo, i capoversi 1–5 si considerano ri- spettati qualora si sia accertato che i requisiti da essi previsti sono soddisfatti riguardo 24 European Food Safety Agency, istituita dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gen. 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare, GU L 31 del 1° feb. 2002, pag. 1, modificato da ultimo dal regolamento CE n. 596/2009 del Parlamento europeo e del Con- siglio del 18 giu. 2009, GU L 188 del 18 lug. 2009, pag. 14. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 9 / 192 916.161 a uno o più impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente tale principio. 8 Per quanto riguarda la salute dell’uomo, nessun dato raccolto sugli esseri umani può essere utilizzato per abbassare i margini di sicurezza risultanti da test o studi sugli animali. 9 In deroga al capoverso 1, se, in base a un test documentato incluso nella domanda, un principio attivo è necessario per controllare una grave emergenza fitosanitaria che non può essere contenuta con altri mezzi disponibili, inclusi metodi non chimici, tale principio attivo può essere approvato per un periodo limitato, necessario al controllo di tale grave emergenza, anche se non soddisfa i criteri di cui ai numeri 3.6.3, 3.6.4, 3.6.5 o 3.8.2 dell’allegato II del regolamento (CE) n. 1107/200925, purché il suo im- piego sia soggetto a misure di riduzione del rischio per ridurre al minimo l’esposizione degli esseri umani e dell’ambiente. Per tali principi sono stabiliti livelli massimi per i residui conformemente all’ordinanza del DFI del 16 dicembre 201626 concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale (OAOVA). Tale deroga non si applica ai principi attivi che sono o devono essere classificati, a norma del regolamento (CE) n. 1272/200827, come cancerogeni di categoria 1, cancerogeni di categoria 2 senza soglia o tossici per la riproduzione di categoria 1.28 Art. 5 Elenco dei principi attivi 1 Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) iscrive un nuovo principio attivo nell’elenco dei principi attivi approvati di cui all’allegato 1, se il principio attivo è stato esaminato nel quadro di una domanda di autorizzazione di un prodotto fitosani- tario e adempie i criteri di cui all’articolo 4.29 2 Il servizio d’omologazione può fissare, per i principi attivi, le seguenti condizioni e limitazioni:30 a. il livello minimo di purezza del principio attivo; b. la natura e il tenore massimo di certe impurezze; c. le restrizioni derivanti dalla valutazione delle informazioni di cui all’artico- lo 7, tenendo conto delle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, com- prese quelle climatiche; d. il tipo di preparato; e. le modalità e le condizioni di applicazione; 25 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2. 26 RS 817.021.23 27 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 mag. 2011, in vigore dal 1° lug. 2011 (RU 2011 2401). Produzione agricola 10 / 192 916.161 f. la presentazione di ulteriori informazioni confermative qualora durante il pro- cesso di valutazione siano stabilite nuove prescrizioni o a seguito di nuove conoscenze scientifiche e tecniche; g. l’indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio professionali e non pro- fessionali; h. l’indicazione di aree in cui l’uso di prodotti fitosanitari, inclusi quelli per il trattamento dei terreni contenenti il principio attivo, non può essere autoriz- zato o può essere autorizzato a determinate condizioni; i. la necessità d’imporre misure di riduzione del rischio e il monitoraggio dopo l’uso; j. qualsiasi altra condizione particolare, che scaturisca dalla valutazione d’infor- mazioni rese disponibili nel contesto della presente ordinanza. 3 Se un principio attivo soddisfa uno o più dei criteri supplementari di cui al numero 4 dell’allegato 2, il DFI31 lo include come sostanza candidata alla sostituzione nell’al- legato 1 parte E.32 4 I principi attivi designati come principi attivi a basso rischio secondo l’articolo 22 del regolamento (CE) n. 1107/200933 sono designati come tali nell’allegato 1. Il DFI può designare altri principi attivi come principi attivi a basso rischio se:34 a. è prevedibile che i prodotti fitosanitari che contengono questi principi attivi presenteranno un basso rischio per la salute umana o degli animali o per l’am- biente conformemente all'articolo 32; e b. questi principi attivi non sono classificati in una delle categorie di cui all’al- legato 2 numero 5. Art. 6 Domanda 1 La domanda di approvazione di un principio attivo o di modifica delle condizioni di approvazione è presentata al servizio d’omologazione dal fabbricante del principio attivo unitamente a un fascicolo sintetico e a un fascicolo completo, secondo quanto previsto dall’articolo 7 capoversi 1 e 2 oppure a una giustificazione, scientificamente motivata, dell’omessa presentazione di certe parti di tali fascicoli, a dimostrazione che il principio attivo soddisfa i criteri di approvazione previsti dall’articolo 4. Un’asso- ciazione di produttori può presentare una domanda congiunta. È fatto salvo l’articolo 16. 2 Nel presentare la domanda il richiedente può chiedere, conformemente all’artico- lo 52, che talune informazioni, comprese certe parti del fascicolo, siano tenute riser- vate, e le separa fisicamente. 31 Nuova espressione giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il testo. 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4551). 33 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 2. 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 11 / 192 916.161 3 Nel presentare la domanda, il richiedente allega, contestualmente, un elenco com- pleto dei test e degli studi di cui all’articolo 7 capoverso 2 e un elenco delle eventuali domande di protezione delle relazioni ai sensi dell’articolo 46. 4 Il servizio d’omologazione può esigere che il richiedente fornisca in formato elet- tronico l’elenco delle relazioni dei test e degli studi presentati in fase di domanda oltre che l’elenco delle relazioni dei testi e degli studi per i quali si richiede la protezione delle relazioni di cui all’articolo 46. Art. 7 Fascicoli 1 Il fascicolo sintetico include quanto segue: a. le informazioni riguardanti uno o più impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente il principio attivo su una coltura ampiamente diffusa; tali informazioni devono dimostrare che i criteri di approvazione pre- visti dall’articolo 4 sono soddisfatti; qualora le informazioni presentate riguar- dino una coltura non ampiamente diffusa, occorre giustificare tale scelta; b. per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al principio attivo, le sintesi e i risultati dei test e degli studi, il nome del loro proprietario e il nome della persona o dell’istituto che ha effettuato i test e gli studi; c. per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al prodotto fitosani- tario, le sintesi e i risultati dei test e degli studi, il nome del loro proprietario e il nome della persona o dell’istituto che ha effettuato i test e gli studi, in quanto rilevanti per valutare il soddisfacimento dei criteri previsti dall’articolo 4 capoversi 2–5, relativamente a uno o più prodotti fitosanitari rappresentativi ai fini degli impieghi di cui alla lettera a, tenendo conto del fatto che eventuali lacune nei dati figuranti nel fascicolo di cui al capoverso 2 del presente arti- colo, risultanti dalla serie limitata d’impieghi rappresentativi del principio at- tivo proposti, possono comportare l’imposizione di restrizioni nell’approva- zione; d. per ciascun test o studio sugli animali vertebrati, una giustificazione delle mi- sure prese per evitare la sperimentazione animale e la duplicazione di test sui vertebrati; e. un elenco di controllo che, considerando gli utilizzi richiesti, dimostri la com- pletezza del fascicolo di cui al capoverso 2; f. le ragioni per le quali le relazioni dei test e degli studi presentate sono neces- sarie per la prima approvazione del principio attivo o per la modifica delle condizioni di approvazione; Produzione agricola 12 / 192 916.161 g. se del caso, una copia della domanda delle concentrazioni massime di residui di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/200535 o una giustificazione per la mancata comunicazione di tale informazione; h. una valutazione di tutte le informazioni presentate. 2 Il fascicolo completo contiene il testo integrale delle singole relazioni dei test e degli studi che coprono tutte le informazioni di cui al capoverso 1 lettere b e c. Non contiene alcuna relazione di test o studi implicanti la somministrazione intenzionale del prin- cipio attivo o del prodotto fitosanitario a esseri umani. 3 Il servizio d’omologazione può stabilire la struttura del fascicolo sintetico e del fa- scicolo completo. 4 I requisiti relativi ai dati di cui ai capoversi 1 e 2 contengono le condizioni relative ai principi attivi e ai prodotti fitosanitari di cui agli allegati 5 e 6. Il DFI può adattare detti allegati tenendo conto dei relativi requisiti internazionali, in particolare di quelli dell’Unione europea (UE). 5 L’autore della domanda correda il fascicolo con la documentazione scientifica ac- cessibile, convalidata dalla comunità scientifica e pubblicata nei dieci anni precedenti la data di presentazione del fascicolo, concernente gli effetti collaterali sulla salute, sull’ambiente e sulle specie non bersaglio del principio attivo e dei relativi metaboliti. Art. 8 Riesame dei principi attivi approvati da parte del servizio d’omologazione 1 Il servizio d’omologazione può riesaminare in qualsiasi momento un principio attivo approvato. Al momento della decisione sulla necessità del riesame tiene conto delle nuove conoscenze scientifiche e tecniche e dei dati di controllo, anche nel caso in cui alla conclusione del riesame delle autorizzazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 vi siano indicazioni che la realizzazione degli obiettivi stabiliti conformemente all’or- dinanza del 28 ottobre 200836 sulla protezione delle acque (OPAc) è compromessa. Il servizio d’omologazione tiene conto delle decisioni dell’UE in materia. 2 Se il servizio d’omologazione ha motivo di ritenere, alla luce di nuove conoscenze scientifiche e tecniche, che il principio attivo non soddisfi più i criteri di approvazione previsti dall’articolo 4 o che non siano state fornite le informazioni ulteriori di cui all’articolo 5 capoverso 2 lettera f, il servizio d’omologazione informa il fabbricante del principio attivo e gli concede un termine per la presentazione di osservazioni. 3 Se il servizio d’omologazione conclude che non sono più soddisfatti i criteri di ap- provazione previsti dall’articolo 4 o che non sono state fornite le informazioni ulteriori di cui all’articolo 5 capoverso 2 lettera f, propone al DFI di revocare l’approvazione 35 Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 feb. 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio, GU L 70 del 16 mar. 2005, pag. 1, modificato da ultimo dalla direttiva 1097/2009/CE della Commissione del 16 nov. 2009, GU L 309 del 17 nov. 2009, pag. 6 36 RS 814.201 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 13 / 192 916.161 del principio attivo oppure modifica le condizioni o le restrizioni di cui all’articolo 5 capoverso 2.37 Art. 938 Art. 10 Stralcio di principi attivi 1 Il DFI stralcia un principio attivo dall’allegato 1 se nell’UE il principio è stralciato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 540/201139. Concede termini identici a quelli concessi nell’UE per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti di prodotti fitosa- nitari contenenti questo principio attivo e per l’utilizzo di questi ultimi.40 2 Può, su proposta del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), rinunciare allo stralcio di un principio attivo dall’allegato 1, qualora non esista un’alternativa alla sua utilizzazione per lottare contro un organismo nocivo e a condizione che, mediante un uso conforme alle prescrizioni, non abbia alcun ef- fetto nocivo sulla salute umana. In tal caso l’impiego di tale principio attivo sarà limi- tato a tale uso. L’approvazione dei principi attivi in questione è regolarmente riesami- nata. Per quanto riguarda la partecipazione dei dipartimenti si applicano gli articoli 62a e 62b della legge del 21 marzo 199741 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (LOGA).42 Sezione 1a:43 Criteri e procedura di approvazione delle sostanze di base Art. 10a Sostanze di base 1 Una sostanza di base è approvata se: a. non è una sostanza potenzialmente pericolosa; b. non possiede una capacità intrinseca di provocare effetti nocivi sul sistema endocrino o effetti neurotossici o immunotossici; c. non è utilizzata principalmente per scopi fitosanitari, ma è nondimeno utile a tal fine, direttamente o in un prodotto costituito dalla sostanza di base e da un semplice agente diluente; e 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 38 Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 39 Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione del 25 maggio 2011 recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’elenco delle sostanze attive approvate, GU L 153 dell’11.6.2011, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2020/1293, GU L 302 del 16.9.2020, pag. 24. 40 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 41 RS 172.010 42 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 43 Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Produzione agricola 14 / 192 916.161 d. non ha alcun effetto nocivo immediato o ritardato sulla salute umana o degli animali né un effetto inaccettabile sull’ambiente. 2 Per le sostanze di base il servizio d’omologazione può fissare per analogia le condi- zioni e limitazioni di cui all’articolo 5 capoverso 2. 3 I macrorganismi considerati organismi alloctoni secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera f dell’ordinanza del 10 settembre 200844 sull’emissione deliberata nell’am- biente (OEDA) e i microrganismi non possono essere approvati quali sostanze di base.45 Art. 10b Elenco delle sostanze di base 1 Il DFI iscrive una nuova sostanza di base nell’elenco delle sostanze di base approvate di cui all’allegato 1 parte D, se la sostanza di base è stata esaminata e adempie i criteri di cui all’articolo 10a. 2 Può iscrivere come sostanze di base le sostanze ammesse come tali nell’allegato del regolamento d’esecuzione (UE) n. 540/201146 senza esaminare le condizioni di cui all’articolo 10a capoverso 1.47 Art. 10c Richiesta 1 Ogni persona può presentare richiesta di approvazione di una sostanza di base al servizio d’omologazione. 2 La richiesta deve contenere i documenti seguenti: a. eventuali valutazioni dei possibili effetti della sostanza sulla salute umana o degli animali o sull’ambiente conformemente ad altre legislazioni che non di- sciplinano la protezione fitosanitaria; b. altre informazioni pertinenti sui possibili effetti della sostanza sulla salute umana o degli animali o sull’ambiente. 3 Il servizio d’omologazione chiede il parere ai servizi di valutazione. Art. 10d Riesame delle sostanze di base approvate da parte del servizio d’omologazione 1 Il servizio d’omologazione può riesaminare in qualsiasi momento una sostanza di base approvata. 2 Se ha motivo di ritenere che la sostanza non soddisfi più i criteri previsti dall’articolo 10a, il servizio d’omologazione informa le cerchie interessate e concede loro un ter- mine per la presentazione di osservazioni. 44 RS 814.911 45 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 46 Cfr. nota ad art. 10 cpv. 1. 47 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018 (RU 2018 4199). Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 15 / 192 916.161 Art. 10e Stralcio di sostanze di base 1 Il DFI stralcia una sostanza di base dall’allegato 1 parte D se questa non adempie più le esigenze di cui all’articolo 10a. 2 Può rinunciare allo stralcio di una sostanza di base dall’allegato 1 qualora non esista un’alternativa alla sua utilizzazione per lottare contro un organismo nocivo e a condi- zione che, in condizioni d’uso conformi alle prescrizioni, non abbia alcun effetto no- civo sulla saluta umana. In tal caso l’impiego di tale sostanza di base sarà limitato a tale uso. L’approvazione delle sostanze di base in questione è regolarmente riesami- nata.48 Sezione 2: Approvazione dei fitoprotettori e sinergizzanti Art. 11 Criteri e procedure di approvazione 1 I fitoprotettori e i sinergizzanti sono approvati se rispettano le condizioni dell’arti- colo 4. 2 Gli articoli 5–10 si applicano per analogia. 3 Il DFI può stabilire, negli allegati 5 e 6, criteri specifici concernenti il fascicolo da allegare alla domanda di approvazione di un fitoprotettore o di un sinergizzante. Art. 12 Fitoprotettori e sinergizzanti già immessi sul mercato Il DFI può fissare un programma di riesame progressivo dei sinergizzanti e dei fito- protettori già immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordi- nanza. A tale scopo tiene conto del programma di rivalutazione dell’UE. Sezione 3: Coformulanti Art. 13 Il DFI include nell’allegato 3 i coformulanti che non possono essere introdotti in un prodotto fitosanitario. A tale scopo tiene conto delle relative decisioni dell’UE. Capitolo 3: Prodotti fitosanitari Sezione 1: Disposizioni generali Art. 14 Omologazione ai fini dell’immissione sul mercato 1 Un prodotto fitosanitario non può essere immesso sul mercato a meno che non sia stato omologato conformemente alla presente ordinanza. 48 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). Produzione agricola 16 / 192 916.161 1bis Per l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari il cui sviluppo si basa sull’uti- lizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizionali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza di Nagoya dell’11 dicembre 201549.50 2 In deroga al capoverso 1, non è richiesta un’omologazione nei casi seguenti: a. 51 immissione sul mercato e uso di prodotti fitosanitari a fini di ricerca o sviluppo conformemente all’articolo 41; se i prodotti fitosanitari sono o contengono or- ganismi, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza del 9 maggio 201252 sull’impiego confinato e dell’OEDA53; b. produzione, stoccaggio o immissione sul mercato di prodotti fitosanitari de- stinati a essere utilizzati in uno Paese terzo. 3 L’omologazione vale per i prodotti fitosanitari: a. in una determinata composizione; b. con un determinato nome commerciale; c. destinati a determinati impieghi; d. di un determinato fabbricante. Art. 15 Tipi di omologazione Per i prodotti fitosanitari esistono i seguenti tipi di omologazione: a. l’omologazione in base a una procedura di autorizzazione (autorizzazione) (sezioni 2–4); b. l’omologazione in seguito all’iscrizione in un elenco di prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera (sezione 5); c. l’omologazione intesa a fronteggiare una situazione d’emergenza (sezione 6); d.54 l’omologazione per prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate (sezione 6a). Art. 16 Domicilio, sede sociale o filiale in Svizzera Può presentare domanda d’omologazione o essere titolare di un’autorizzazione sol- tanto chi ha il domicilio, la sede sociale o una filiale in Svizzera o è domiciliato in uno Stato con il quale la Svizzera ha concluso un accordo che fissa la non applicazione di tali requisiti. 49 RS 451.61 50 Introdotto dall’all. n. 7 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (RU 2016 277). 51 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 52 RS 814.912 53 RS 814.911 54 Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 17 / 192 916.161 Sezione 2: Autorizzazione dei prodotti fitosanitari Art. 17 Condizioni 1 Fatto salvo l’articolo 34, un prodotto fitosanitario è autorizzato soltanto se, confor- memente ai principi uniformi di cui al capoverso 5, soddisfa le seguenti condizioni: a. i principi attivi, i fitoprotettori e i sinergizzanti in esso contenuti sono stati approvati; b. il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante in esso contenuto ha ori- gine diversa o ha la stessa origine ma ha subito modifiche nel processo o nel luogo di fabbricazione: 1. le specifiche del principio attivo o del fitoprotettore o sinergizzante non divergono significativamente da quelle approvate ai sensi dell’articolo 5, e 2. tale principio attivo, fitoprotettori o sinergizzanti non presentano effetti nocivi dovuti a impurezze, come definiti dall’articolo 4 capoversi 3 e 5 superiori a quelli che si sarebbero avuti se fossero stati prodotti confor- memente al processo di fabbricazione indicato nel fascicolo riguardante l’approvazione; c. i coformulanti in esso contenuti non sono riportati nell’allegato 3; d. la sua formulazione tecnica è tale che l’esposizione dell’utilizzatore e altri ri- schi sono per quanto possibile limitati senza compromettere il funzionamento del prodotto; e. alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, esso soddisfa le con- dizioni previste dall’articolo 4 capoverso 5; f. è possibile determinare con metodi adeguati la natura e la quantità dei principi attivi, dei fitoprotettori e dei sinergizzanti in esso contenuti e, se del caso, delle impurezze e dei coformulanti rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicolo- gico o ambientale; g. i suoi residui, provenienti da un impiego autorizzato e rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale, possono essere determinati con metodi adeguati di uso corrente, con adeguati limiti d’individuazione sui re- lativi campioni; h. le sue proprietà fisico-chimiche sono state determinate e giudicate accettabili per un uso e uno stoccaggio appropriati; i.55 per i vegetali o i prodotti vegetali utilizzati, se del caso, come derrate alimen- tari o alimenti per animali, le concentrazioni massime dei residui derivanti dall’impiego cui si riferisce l’autorizzazione sono stati fissati conformemente 55 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Produzione agricola 18 / 192 916.161 all’OAOVA56 o all’ordinanza del 26 ottobre 201157 sugli alimenti per ani- mali. 1bis In aggiunta ai requisiti di cui al capoverso 1, un prodotto fitosanitario deve adem- piere le prescrizioni per il livello minimo di purezza del principio attivo e per la natura e il tenore massimo di certe impurezze conformemente al regolamento di esecuzione (UE) n. 540/201158.59 1ter Un prodotto fitosanitario è autorizzato per un uso non professionale solo se, oltre ai capoversi 1 e 1bis, sono adempiuti anche i requisiti di cui all’allegato 12 numero 1.60 2 Il richiedente deve dimostrare che i requisiti di cui al capoverso 1 lettere a–h sono soddisfatti e, nel caso dei prodotti fitosanitari per uso non professionale, anche i re- quisiti di cui all’allegato 12 numero 1; sono escluse dall’obbligo della prova le parti dei requisiti che riguardano la classificazione e l’etichettatura del prodotto.61 3 Il rispetto dei requisiti di cui al capoverso 1 lettera b e lettere d–h, è stabilito me- diante test e analisi ufficiali, o ufficialmente riconosciuti, effettuati in condizioni agri- cole, fitosanitarie e ambientali pertinenti rispetto all’impiego del prodotto fitosanitario in questione e rappresentative delle condizioni d’uso. 4 Riguardo al capoverso 1 lettera f, l il servizio d’omologazione può definire metodi armonizzati tenendo conto, a tal fine, di quelli adottati dall’UE. 5 I principi uniformi di valutazione e autorizzazione dei prodotti fitosanitari sono fis- sati nell’allegato 9 e precisano i criteri di cui al capoverso 1. D’intesa con il DEFR e il Dipartimento federale dellʼambiente, dei trasporti, dellʼenergia e delle comunica- zioni, il DFI può adattare l’allegato 9. Per quanto riguarda la partecipazione dei dipar- timenti si applicano gli articoli 62a e 62b LOGA62.63 6 In fase di valutazione dei prodotti fitosanitari bisogna considerare l’interazione tra il principio attivo, i fitoprotettori, i sinergizzanti e i coformulanti. 7 Un prodotto fitosanitario, inoltre, è autorizzato solo se: a. non contiene organismi considerati organismi alloctoni invasivi ai sensi dell’articolo 3 lettera h OEDA64 o che figurano nell’allegato 2 OEDA; b. l’identità e le proprietà biologiche dei microrganismi e macrorganismi in esso contenuti sono sufficientemente conosciuti; c. non contiene una miscela di principi attivi per combattere gruppi diversi di organismi nocivi, quali insetti, funghi o malerbe. 56 RS 817.021.23 57 RS 916.307 58 Cfr. nota ad art. 10 cpv. 1. 59 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 60 Introdotto dal n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 61 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 62 RS 172.010 63 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 64 RS 814.911 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 19 / 192 916.161 8 Per i prodotti per il trattamento delle sementi e i prodotti fitosanitari utilizzati nella foresta per trattare il legno abbattuto si possono prevedere deroghe ai requisiti di cui al capoverso 7 lettera c. 9 I prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi geneticamente modificati sono autorizzati soltanto se adempiono i requisiti dell’OEDA. 10 Il servizio d’omologazione può negare l’autorizzazione o vincolarla a oneri o a con- dizioni se risulta necessario adottare le misure preventive secondo l’articolo 148a LAgr. 11 Il servizio d’omologazione può autorizzare per due anni al massimo un prodotto fitosanitario contenente un principio attivo che non figura ancora nell’allegato 1, se tale prodotto adempie i requisiti dei capoversi 1 lettere b–i, 5 e 9; sono esclusi i pro- dotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi patogeni. Esso fornisce previa- mente all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), per parere, i documenti pertinenti nonché le conclusioni della sua valutazione. Art. 18 Contenuto dell’autorizzazione 1 Il servizio d’omologazione decide in merito all’autorizzazione mediante decisione. 2 L’autorizzazione stabilisce su quali vegetali o prodotti vegetali e aree non agricole (p. es. ferrovie, spazi pubblici, magazzini) e a quali fini può essere usato il prodotto fitosanitario. 3 L’autorizzazione precisa i requisiti concernenti l’immissione sul mercato e l’uso del prodotto fitosanitario. Tali requisiti comprendono almeno le condizioni d’uso da sod- disfare per rispettare le condizioni e le restrizioni previste dall’articolo 5 capoverso 2. 4 L’autorizzazione contiene una classificazione del prodotto fitosanitario secondo l’al- legato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/200865 ai sensi del Globally Harmo- nized System (GHS).66 5 Se la domanda è accolta, l’autorizzazione contiene in particolare i seguenti dati: a. il domicilio, la sede sociale o la filiale del richiedente; b. il nome commerciale con il quale il prodotto fitosanitario può essere immesso sul mercato; c. la denominazione e il tenore di ogni principio attivo espresso in unità metriche e il tipo di preparazione del prodotto fitosanitario; d. per i microrganismi e i macrorganismi, l’identità e il tenore di ogni principio attivo espresso in unità adeguate; e. la durata di validità dell’autorizzazione; f. il numero federale di autorizzazione. 6 Se del caso, i requisiti di cui al capoverso 3 includono altresì: 65 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d. 66 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Produzione agricola 20 / 192 916.161 a. la dose massima per ettaro in ciascuna applicazione; b. il periodo tra l’ultima applicazione e il raccolto; c. il numero massimo di applicazioni all’anno; d. le restrizioni concernenti la distribuzione e l’uso del prodotto fitosanitario, al fine di proteggere la salute dei distributori, degli utilizzatori, degli astanti, dei residenti, dei consumatori o dei lavoratori interessati o l’ambiente; l’inclu- sione di tale restrizione è indicata sull’etichetta; e. l’indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio professionali o non pro- fessionali; f. l’intervallo tra le applicazioni; g. l’intervallo di rientro. 7 L’autorizzazione vale per il titolare menzionato nella decisione e non è trasferibile. Art. 1967 Art. 20 Certificati 1 Su domanda del titolare dell’autorizzazione, il servizio d’omologazione può confer- mare l’autorizzazione d’immissione sul mercato di un prodotto fitosanitario in Sviz- zera rilasciando un certificato. 2 Su domanda del titolare dell’autorizzazione, il servizio d’omologazione può confer- mare mediante un certificato d’esportazione che un determinato prodotto fitosanitario è fabbricato in Svizzera. A tal fine sente previamente il parere della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), sempre che ne sia interessata la sua sfera di competenze. Sezione 3: Procedura Art. 21 Domanda di autorizzazione o modifica di un’autorizzazione 1 Il richiedente che desideri immettere sul mercato un prodotto fitosanitario presenta al servizio d’omologazione una domanda di autorizzazione o di modifica di un’auto- rizzazione, personalmente o per il tramite di un rappresentante. 2 La domanda include: a. il domicilio, la sede sociale o la filiale del richiedente; b. il nome commerciale con il quale il prodotto fitosanitario sarà immesso sul mercato; c. il luogo in cui il prodotto fitosanitario è fabbricato, imballato o fornito di nuovo imballaggio; 67 Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 21 / 192 916.161 d. il nome e l’indirizzo del fabbricante del prodotto fitosanitario e dei principi attivi in esso contenuti; e. un elenco degli usi previsti; f. se del caso, una copia delle eventuali autorizzazioni già rilasciate per il pro- dotto fitosanitario in questione in uno Stato membro dell’UE; g. se del caso, una copia delle conclusioni dello Stato membro dell’UE che abbia valutato l’equivalenza dei principi attivi, dei fitoprotettori e dei sinergizzanti utilizzati. 3 Alla domanda è allegato quanto segue: a. per il prodotto fitosanitario in questione, un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al prodotto fitosanitario; b. per ogni principio attivo, fitoprotettore e sinergizzante contenuto nel prodotto fitosanitario, un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al principio attivo, al fitoprotettore e al sinergizzante; c. per ciascun test o studio sugli animali vertebrati, una giustificazione delle mi- sure prese per evitare la sperimentazione animale e la duplicazione di test su vertebrati; d. le ragioni per le quali le relazioni dei test e degli studi presentate sono neces- sarie per la prima autorizzazione o per la modifica delle condizioni dell’auto- rizzazione; e. se del caso, una copia della domanda delle concentrazioni massime di residui di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/200568 o una giustificazione per la mancata comunicazione di tali informazioni; f. se pertinente per la modifica di un’autorizzazione, una valutazione di tutte le informazioni presentate ai sensi dell’articolo 7 capoverso 1 lettera h; g. una bozza di etichetta. 4 Gli altri requisiti relativi ai documenti da allegare alla domanda sono retti dall’alle- gato 6. 5 Se un prodotto fitosanitario contiene principi attivi non ancora iscritti nell’allegato 1 o se i dati concernenti i principi attivi, i fitoprotettori o i sinergizzanti sono protetti ai sensi dell’articolo 46, devono essere presentati i documenti secondo l’allegato 5. 6 Nei singoli casi, il servizio d’omologazione può stabilire altri requisiti in merito ai documenti da allegare alla domanda. 7 D’intesa con i servizi di valutazione, il servizio d’omologazione può rinunciare ad alcune parti della documentazione relativa alla domanda, in particolare ad alcuni studi, se tali documenti non sono necessari per valutare il prodotto fitosanitario.69 68 Cfr. nota ad art. 7 cpv. 1 lett. g 69 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Produzione agricola 22 / 192 916.161 8 Per la domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi geneticamente modificati, si applicano inoltre i requisiti di cui agli arti- coli 28 e 34 capoverso 2 OEDA70. 8bis Per la domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente o costi- tuito da macrorganismi si applicano i requisiti di cui alla linea guida PM6/2 dell’OEPP71.72 9 La documentazione allegata alla domanda deve essere presentata: a. su carta o su supporto elettronico; b. in una lingua ufficiale o in inglese. Se la domanda concerne un prodotto fito- sanitario contenente o costituito da organismi geneticamente modificati o pa- togeni, occorre stilare almeno un riassunto della domanda in una delle lingue ufficiali. 10 Nel presentare la domanda il richiedente può chiedere, conformemente all’artico- lo 52, che talune informazioni, comprese certe parti del fascicolo, siano tenute riser- vate, e le separa fisicamente. Nello stesso tempo, presenta l’elenco completo degli studi di cui all’articolo 7 capoverso 2 e un elenco delle relazioni dei test e degli studi per cui viene richiesta la protezione delle relazioni conformemente all’articolo 46. 11 A fronte di una richiesta d’accesso alle informazioni, il servizio d’omologazione decide quali informazioni debbano essere tenute riservate. 12 Su richiesta, il richiedente fornisce campioni del prodotto fitosanitario e i metodi di analisi dei suoi ingredienti. 13 Il servizio d’omologazione può esigere che il richiedente fornisca in formato elet- tronico l’elenco delle relazioni dei test e degli studi presentate in fase di domanda oltre che l’elenco delle relazioni dei testi e degli studi per le quali si richiede la protezione delle relazioni di cui all’articolo 46. Art. 22 Esenzione dall’obbligo di presentazione degli studi 1 I richiedenti sono esentati dall’obbligo di fornire le relazioni dei test e degli studi di cui all’articolo 21 capoverso 3, se il servizio d’omologazione dispone delle relazioni dei test e degli studi in questione e i richiedenti dimostrano di aver ottenuto l’accesso conformemente all’articolo 46 oppure che l’eventuale periodo di protezione delle re- lazioni è scaduto. 2 Tuttavia, i richiedenti cui si applica il capoverso 1 sono tenuti a fornire le seguenti informazioni: a. tutti i dati necessari per l’identificazione del prodotto fitosanitario, compresa la sua composizione completa, nonché una dichiarazione secondo cui non vengono utilizzati coformulanti che figurano nell’allegato 3; 70 RS 814.911 71 Linea guida PM6/2 nella versione secondo l’OEPP/EPPO Bulletin 40, pagg. 335–344. Può essere scaricata dal sito Internet dell’European and Mediterranean Plant Protection Organisation www.eppo.org > standards > list of EPPO standards > safe use of biological controls (PM6) > «Import and release of non-indigenous biological control agents». 72 Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 23 / 192 916.161 b. le informazioni necessarie per identificare il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, se sono stati approvati, e per stabilire se le condizioni per l’approvazione siano rispettate e se siano conformi all’articolo 17 capoverso 1 lettera b; c. su richiesta del servizio d’omologazione, i dati necessari per dimostrare che il prodotto fitosanitario ha effetti comparabili a quelli del prodotto fitosanitario ai cui dati protetti i richiedenti comprovano di avere accesso. Art. 23 Controllo della completezza del fascicolo e trasmissione dei documenti 1 Il servizio d’omologazione controlla che la domanda sia completa. 2 Il servizio d’omologazione concede al richiedente un termine adeguato per comple- tare la domanda qualora manchino documenti o siano insufficienti. Se i dati richiesti non sono forniti entro il termine stabilito, il servizio d’omologazione respinge la do- manda. 3 Il servizio d’omologazione trasmette la domanda e la documentazione determinante ai servizi di valutazione. 4 Qualora si tratti di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi ge- neticamente modificati, il servizio d’omologazione conduce la procedura di omologa- zione tenendo conto dell’OEDA73. 5 Qualora si tratti di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi pa- togeni non geneticamente modificati, la pubblicazione, la consultazione dei docu- menti non confidenziali nonché la procedura sono rette dagli articoli 42 e 43 OEDA, sempre che tali organismi non figurino nell’allegato 1. Art. 24 Valutazione del fascicolo 1 I servizi di valutazione esaminano se i presupposti di cui all’articolo 17 sono adem- piuti e valutano i documenti avvalendosi dei criteri di cui all’allegato 9. 2 Nell’esaminare se un principio attivo, un sinergizzante o un fitoprotettore già appro- vato dall’UE adempie i criteri di approvazione, il servizio d’omologazione e i servizi di valutazione riprendono i risultati della valutazione dell’EFSA nonché le considera- zioni della Commissione dell’UE sull’approvazione del principio attivo, del sinergiz- zante o del fitoprotettore. Non effettuano alcuna ulteriore valutazione delle sostanze.74 2bis Nel valutare una domanda di autorizzazione o di modifica di un’autorizzazione giusta l’articolo 21 oppure nel riesaminare un’autorizzazione giusta gli articoli 29 e 29a, il servizio d’omologazione e i servizi di valutazione riprendono i risultati della valutazione dell’EFSA nonché le considerazioni della Commissione dell’UE sull’ap- provazione dei principi attivi del prodotto fitosanitario se l’EFSA ha già valutato tali sostanze. In tal caso non effettuano alcuna ulteriore valutazione delle sostanze. Si tiene 73 RS 814.911 74 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Produzione agricola 24 / 192 916.161 conto delle considerazioni e decisioni degli Stati membri sull’autorizzazione dei pro- dotti fitosanitari se sono a disposizione del servizio d’omologazione.75 3 Nel quadro dell’esame della domanda, il servizio d’omologazione può effettuare o far effettuare esperimenti o altri rilevamenti. 4 I servizi di valutazione comunicano al servizio d’omologazione il risultato della loro valutazione. Art. 25 Informazioni complementari Il servizio d’omologazione esige dal richiedente campioni o informazioni comple- mentari, compresi i dati e i risultati di esperimenti supplementari, qualora dall’esame del fascicolo risulti che tali informazioni complementari sono necessarie. Art. 26 Termini 1 I termini per l’esame dei fascicoli sono retti dall’ordinanza del 17 novembre 199976 concernente termini ordinatori per l’esame delle domande nelle procedure di prima istanza del diritto dell’economia. 2 Se il servizio d’omologazione esige che il fascicolo sia completato, la decorrenza dei termini è sospesa fino alla presentazione dei documenti richiesti. Art. 27 Obbligo di conservare i documenti Il titolare dell’autorizzazione deve conservare, per dieci anni dopo l’ultima fornitura del prodotto fitosanitario, una copia di tutti i documenti presentati o provvedere affin- ché tali documenti siano messi a disposizione. I campioni devono essere conservati soltanto finché il loro stato ne consente una valutazione. Art. 2877 Art. 29 Revoca o modifica di un’autorizzazione 1 Il servizio d’omologazione può riesaminare un’autorizzazione in qualunque mo- mento, qualora vi sia motivo di ritenere che uno dei requisiti previsti dall’articolo 17 non sia più rispettato. Il servizio d’omologazione riesamina un’autorizzazione qualora concluda che sia compromessa la realizzazione degli obiettivi dell’OPAc78. 2 Se il servizio d’omologazione intende revocare o modificare un’autorizzazione ne informa il titolare e dà a questi la possibilità di presentare osservazioni o ulteriori informazioni. 3 Il servizio d’omologazione revoca o modifica l’autorizzazione, a seconda dei casi, se: 75 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 76 [RU 1999 3472. RU 2011 2909 art. 6]. Vedi ora l’O del del 25 mag. 2011 sui termini or- dinatori (RS 172.010.14). 77 Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). 78 RS 814.201 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 25 / 192 916.161 a. i requisiti di cui all’articolo 17 non sono, o non sono più, rispettati; b. sono state fornite informazioni false o ingannevoli circa i fatti sulla cui base è stata concessa l’autorizzazione; c. non è stata rispettata una delle condizioni previste nell’autorizzazione; d. in base all’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecniche, le modalità d’uso e i quantitativi impiegati possono essere modificati; o e. il titolare dell’autorizzazione non adempie gli obblighi derivanti dalla presente ordinanza; f. sono soddisfatte le condizioni per adottare misure preventive ai sensi dell’ar- ticolo 148a LAgr. 4 e 5 ...79 Art. 29a80 Riesame mirato delle autorizzazioni 1 D’intesa con i servizi di valutazione, il servizio d’omologazione può riesaminare in qualsiasi momento le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante per il quale l’UE ha fissato condizioni o restrizioni in fase di approvazione o di rinnovo dell’approvazione. Può procedere a un riesame mirato qualora sulla base di nuove conoscenze sia necessario un adeguamento delle condizioni d’uso dei prodotti contenenti un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante. 2 Le seguenti informazioni sono richieste dopo ogni rinnovo da parte dell’UE dell’ap- provazione di un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante: a. i dati necessari all’identificazione del prodotto fitosanitario, compresa la sua composizione completa; b. le informazioni necessarie per identificare il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante. 3 Dopo aver consultato i servizi di valutazione, il servizio d’omologazione richiede ai titolari delle autorizzazioni i dati necessari alla valutazione delle condizioni o restri- zioni di cui al capoverso 1, comprese le pertinenti informazioni relative al principio attivo, al fitoprotettore o al sinergizzante, e stabilisce un termine di consegna. 4 Modifica un’autorizzazione oppure la vincola a nuovi oneri se dalla valutazione dei dati di cui al capoverso 3 risulta che ciò è necessario per soddisfare le condizioni di cui all’articolo 17. Può modificare un’autorizzazione oppure vincolarla a nuove pre- scrizioni direttamente sulla base dei risultati disponibili della procedura di approva- zione o di rinnovo dell’approvazione dell’UE. 5 L’autorizzazione è revocata se: a. non sono fornite le informazioni di cui al capoverso 2; 79 Abrogati dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). 80 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). Produzione agricola 26 / 192 916.161 b. il riesame delle informazioni disponibili non consente di concludere che le condizioni di cui all’articolo 17 sono soddisfatte. 6 Prima di modificare o revocare un’autorizzazione, il servizio d’omologazione in- forma il titolare e gli concede la possibilità di presentare osservazioni o informazioni supplementari. Art. 30 Revoca o modifica di un’autorizzazione su richiesta del titolare della stessa 1 Un’autorizzazione può essere revocata o modificata, su richiesta del titolare della stessa, il quale motiva la sua domanda. 2 Le modifiche possono essere concesse soltanto ove sia accertato per queste domande e conformemente alla procedura di cui agli articoli 23 e 24, che continuano a essere rispettati i requisiti di cui all’articolo 17. Art. 31 Termine in caso di revoca 1 Se revoca o non rinnova un’autorizzazione e le ragioni della revoca o del non rin- novo non sono connesse a un potenziale effetto pericoloso ritenuto inaccettabile, il servizio d’omologazione può concedere un termine per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti. 2 Il termine per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti del prodotto fitosanita- rio in questione è di 12 mesi al massimo. 3 In caso di revoca dell’autorizzazione o di non rinnovo a causa di preoccupazioni immediate concernenti la salute umana o animale o l’ambiente, i prodotti fitosanitari in questione sono ritirati immediatamente dal mercato. Sezione 4: Casi particolari Art. 32 Prodotti fitosanitari a basso rischio 1 Se tutti i principi attivi contenuti in un prodotto fitosanitario sono principi attivi a basso rischio secondo l’articolo 5 capoverso 4, questo prodotto è autorizzato come prodotto fitosanitario a basso rischio a condizione che non si rivelino necessarie mi- sure specifiche di riduzione dei rischi in seguito alla valutazione dei rischi. Il prodotto fitosanitario deve inoltre adempiere le condizioni seguenti: a. i principi attivi, fitoprotettori e sinergizzanti in esso contenuti sono stati ap- provati secondo il capitolo 2: b. non contiene sostanze preoccupanti; c. è sufficientemente efficace; d. non provoca sofferenze o dolori inaccettabili agli animali vertebrati da com- battere; e. è conforme ai requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 1 lettere b, c e f–i . Ordinanza sui prodotti fitosanitari 27 / 192 916.161 2 Chiunque chieda l’autorizzazione di un prodotto fitosanitario a basso rischio deve dimostrare che esso adempie le condizioni di cui al capoverso 1 e deve allegare alla domanda un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti in materia di dati applicabili al principio attivo e al prodotto fitosanitario. È fatto salvo l’articolo 22. Art. 33 Sementi trattate 1 È vietata l’importazione come merce commerciabile di sementi trattate con principi attivi non autorizzati in Svizzera per l’impiego previsto. 2 Il servizio d’omologazione può concedere deroghe per quanto i prodotti in questione siano autorizzati nell’UE. Esso emana una decisione generale che viene pubblicata nel Foglio federale. Quest’ultima è di regola limitata a un anno. 3 Oltre alle indicazioni concernenti la caratterizzazione in adempimento delle prescri- zioni definite nell’articolo 17 dell'ordinanza del 7 dicembre 199881 sul materiale di moltiplicazione, l’etichetta e i documenti di accompagnamento delle sementi conciate devono recare: a. la denominazione del prodotto fitosanitario con il quale le sementi sono state conciate; b. le denominazioni dei principi attivi presenti nel prodotto in questione; c. le frasi tipo per i consigli di prudenza secondo l’allegato IV parte 2 del rego- lamento (CE) n. 1272/200882; e d. se del caso, le misure di riduzione del rischio indicate nell’autorizzazione per tale prodotto.83 Art. 34 Valutazione comparativa dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze candidate alla sostituzione 1 I servizi di valutazione eseguono una valutazione comparativa, all’atto del riesame conformemente all’articolo 8, di un principio attivo approvato come sostanza candi- data alla sostituzione o all’atto del riesame conformemente all’articolo 29a, di un pro- dotto fitosanitario contenente tale sostanza. Il servizio d’omologazione revoca o limita l’autorizzazione di un prodotto fitosanitario in una determinata coltura qualora dalla valutazione comparativa tra rischi e benefici come descritta nell’allegato 4, risulta che:84 a. per gli impieghi specificati nella domanda esiste già un prodotto fitosanitario autorizzato oppure un metodo di prevenzione o di lotta non chimico, signifi- cativamente più sicuro per la salute umana o degli animali o per l’ambiente; 81 RS 916.151 82 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d. 83 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 84 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). Produzione agricola 28 / 192 916.161 b. la sostituzione mediante i prodotti fitosanitari o i metodi di prevenzione o di lotta non chimici di cui alla lettera a non comporta notevoli svantaggi econo- mici o pratici e presenta effetti comparabili sull’organismo bersaglio; c. la diversità chimica dei principi attivi, se del caso, o i metodi e le pratiche di gestione delle colture e di prevenzione delle specie nocive sono adeguati a ridurre al minimo la comparsa di resistenze nell’organismo bersaglio; e d. sono prese in considerazione le conseguenze sulle autorizzazioni per usi mi- nori. 2 I servizi di valutazione eseguono una valutazione comparativa per ogni nuova do- manda d’autorizzazione riguardante un prodotto fitosanitario contenente un principio attivo già sottoposto a una valutazione comparativa conformemente al capoverso 1. Per gli impieghi che sono già stati oggetto di una valutazione comparativa in questo ambito la valutazione non viene eseguita.85 3 La valutazione comparativa di cui ai capoversi 1 e 2 non viene eseguita nei casi seguenti: a. usi minori; b. usi per i quali il numero di principi attivi autorizzati è insufficiente per con- sentire un’efficace strategia antiresistenza.86 4 Qualora il servizio d’omologazione decida di revocare o modificare un’autorizza- zione, conformemente al capoverso 3, tale revoca o modifica entra in vigore tre anni dopo la decisione oppure alla fine del periodo di approvazione della sostanza candi- data alla sostituzione, ove questo periodo abbia termine prima. 5 Salvo se altrimenti specificato, si applicano tutte le disposizioni della presente ordi- nanza concernenti le autorizzazioni. 6 Il DFI può adattare la procedura di valutazione comparativa di un prodotto fitosani- tario prevista nell’allegato 4 per prendere in considerazione la sua evoluzione a livello internazionale. Art. 35 Uso minore 1 Se la domanda d’autorizzazione riguarda un uso minore, il servizio d’omologazione può rinunciare all’esame dei requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 1 lettere b–g e capoversi 2 e 3 e autorizzare il prodotto fitosanitario se: a. il prodotto fitosanitario è autorizzato, per gli usi minori previsti, in uno Stato membro dell’UE in cui predominano condizioni agronomiche, climatiche e ambientali comparabili; oppure b. in Svizzera esiste già un’omologazione per usi analoghi. 85 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4551). 86 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4551). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 29 / 192 916.161 2 La domanda deve esporre i requisiti per un uso minore e contenere unicamente le indicazioni di cui all’articolo 21 capoverso 2 lettere a–d. Nei casi di cui al capoverso 1 lettera a deve inoltre comprovare che il prodotto fitosanitario è autorizzato per il rela- tivo uso minore in uno Stato membro dell’UE. 3 Il servizio d’omologazione può negare l’autorizzazione se in base alle conoscenze generali relative al prodotto fitosanitario in questione si può supporre che i requisiti di cui all’articolo 17 non sono adempiuti. 4 Il presente articolo non si applica agli organismi geneticamente modificati. Sezione 5: Omologazione in seguito all’iscrizione in un elenco di prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera Art. 36 Elenco dei prodotti fitosanitari 1 Il servizio d’omologazione tiene un elenco dei prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera. I prodotti fitosanitari iscritti in tale elenco sono considerati omologati. 2 Un prodotto fitosanitario omologato all’estero è iscritto nell’elenco se: a. in Svizzera è autorizzato un prodotto che presenta proprietà determinanti ana- loghe, segnatamente lo stesso tenore di principi attivi, e appartiene allo stesso tipo di preparato; b. il prodotto fitosanitario è stato omologato all’estero in base a esigenze equi- valenti e le condizioni agronomiche e ambientali per il suo impiego sono com- parabili a quelle vigenti in Svizzera; c. il prodotto fitosanitario non è o non contiene microrganismi o macrorganismi patogeni o geneticamente modificati; e d. il titolare dell’autorizzazione per un prodotto fitosanitario autorizzato in Sviz- zera (prodotto di riferimento) non ha saputo accertare in maniera plausibile che tale prodotto è ancora oggetto di una protezione brevettuale e, qualora lo sia, che il prodotto fitosanitario omologato all’estero è stato immesso sul mer- cato senza il consenso del titolare del brevetto ai sensi dell’articolo 27b LAgr; e. il titolare dell’autorizzazione del prodotto fitosanitario autorizzato in Sviz- zera, per il quale esiste una relazione protetta conformemente all’articolo 46, non ha potuto accertare in maniera plausibile che il prodotto omologato all’estero è stato immesso sul mercato senza il consenso di uno dei suoi rap- presentante all’estero. 3 Le proposte d’iscrizione nell’elenco devono essere presentate al servizio d’omolo- gazione, corredate dei dati di cui alla sezione 3 della scheda di dati di sicurezza se- condo l’articolo 20 dell’ordinanza del 5 giugno 201587 sui prodotti chimici 87 RS 813.11 Produzione agricola 30 / 192 916.161 (OPChim). Se del caso, il servizio d’omologazione può richiedere informazioni sup- plementari.88 Art. 37 Procedura 1 Il servizio d’omologazione verifica se le condizioni sono adempiute. A tal fine si avvale dei dati che figurano nell’elenco dei prodotti fitosanitari nel Paese d’origine. Sempre che ne disponga, prende in considerazione dati più approfonditi. 2 Il servizio d’omologazione concede un termine di 60 giorni al titolare dell’autoriz- zazione relativa al prodotto di riferimento per accertare in maniera plausibile: a. l’esistenza di una protezione brevettuale di tale prodotto; b. qualora questa sussista, che il prodotto fitosanitario omologato all’estero è im- messo sul mercato all’estero senza il consenso del titolare del brevetto ai sensi dell’articolo 27b LAgr; e c. se esiste una relazione protetta per questo prodotto conformemente all’articolo 46, che il prodotto omologato all’estero è messo in circolazione senza il con- senso di uno dei suoi rappresentanti o fornitori all’estero. 3 Il servizio d’omologazione iscrive il prodotto fitosanitario nell’elenco mediante de- cisione generale. 4 La decisione è pubblicata nel Foglio federale e reca in particolare: a. il Paese d’origine del prodotto fitosanitario; b. il nome commerciale con il quale il prodotto fitosanitario può essere immesso sul mercato; c. il nome del titolare dell’autorizzazione estera; d. le prescrizioni circa lo stoccaggio e l’eliminazione; e. la denominazione esatta di tutti i principi attivi contenuti nel prodotto fitosa- nitario e il loro tenore espresso in unità metriche; f. la natura del preparato; g. il numero federale d’omologazione del prodotto fitosanitario; h. se del caso, il numero d’omologazione attribuito nel Paese d’origine. 5 I dati relativi all’utilizzabilità del prodotto fitosanitario e alle sue condizioni d’uso sono quelli del prodotto fitosanitario di riferimento autorizzato in Svizzera. Sono in- dicati sul foglio illustrativo fornito dal servizio d’omologazione e pubblicato ai sensi dell’articolo 45. In caso di modifica dell’utilizzabilità o delle condizioni d’uso del prodotto di riferimento, sono modificati automaticamente. 88 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 31 / 192 916.161 Art. 38 Stralcio dall’elenco 1 Il servizio d’omologazione decide lo stralcio di un prodotto fitosanitario dall’elenco se: a. il prodotto non è più autorizzato nel Paese d’origine; o b. in Svizzera non è più autorizzato alcun prodotto fitosanitario che presenti pro- prietà determinanti analoghe. 2 Il servizio d’omologazione può stralciare un prodotto fitosanitario se le condizioni di cui all’articolo 36 non sono più adempiute. 3 Se i motivi dello stralcio non sono legati a un potenziale effetto pericoloso giudicato inaccettabile, il servizio d’omologazione può accordare un termine per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti non superiore a 12 mesi. Art. 39 Obbligo di annuncio 1 Chiunque importi un prodotto fitosanitario incluso nell’elenco di cui all’articolo 36 deve annunciarlo all’autorità competente entro tre mesi dalla prima immissione sul mercato. 2 Il contenuto e la forma dell’annuncio sono disciplinati negli articoli 49–51 OP- Chim89.90 3 L’obbligo di annuncio di cui al capoverso 1 non si applica ai prodotti fitosanitari importati dai consumatori finali. Sezione 6: Omologazione in situazione d’emergenza Art. 40 1 Il servizio d’omologazione può autorizzare prodotti fitosanitari in deroga alle sezioni 2–4 per un uso limitato e controllato, ove tale misura sembri necessaria a causa di un pericolo fitosanitario che non può essere contenuto in nessun altro modo. 2 Può omologare prodotti fitosanitari se ritiene che essi adempiano i requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 1 lettera e e i, qualora si tratti di organismi, e che siano sod- disfatti i requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 7 lettera b; tiene conto di fatti e dati generalmente conosciuti. 3 I prodotti fitosanitari che sono o contengono organismi geneticamente modificati non possono essere omologati in virtù del capoverso 1. 4 Il servizio d’omologazione emette una decisione generale che viene pubblicata nel Foglio federale. 5 L’autorizzazione è rilasciata al massimo per un anno. Può essere rinnovata. 89 RS 813.11 90 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). Produzione agricola 32 / 192 916.161 6 Il servizio d’omologazione informa le autorità esecutive cantonali delle omologa- zioni accordate per far fronte a situazioni d’emergenza. Sezione 6a:91 Omologazione di prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate Art. 40a Immissione sul mercato 1 I prodotti fitosanitari che contengono esclusivamente sostanze di base elencate nell’allegato 1 parte D e che adempiono le condizioni e le limitazioni secondo l’alle- gato 1 parte D possono essere immessi sul mercato senza autorizzazione. 2 L’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari che non contengono esclusiva- mente sostanze di base è disciplinata dalle sezioni 2–6. Art. 40b Obbligo di annuncio Chiunque fabbrichi o importi un prodotto fitosanitario contenente esclusivamente so- stanze di base approvate deve annunciarlo al servizio d’omologazione prima della prima immissione sul mercato. L’annuncio deve contenere le informazioni seguenti: a. il nome commerciale; b. il nome e l’indirizzo del fabbricante o dell’importatore; c. la denominazione e la quantità precise di tutte le sostanze di base approvate; d.92 se del caso, i dati menzionati nell’articolo 55a lettera f. Sezione 7: Ricerca e sviluppo Art. 41 Esperimenti e test a fini di ricerca e sviluppo 1 Gli esperimenti e i test a fini di ricerca o sviluppo che comportano il rilascio nell’am- biente di un prodotto fitosanitario non omologato o l’impiego non autorizzato di un prodotto fitosanitario possono essere effettuati soltanto se il servizio d’omologazione ha valutato i dati disponibili e concesso un permesso per scopi sperimentali. Detto permesso può limitare le quantità da utilizzare e le aree da trattare nonché imporre condizioni ulteriori per evitare effetti nocivi sulla salute umana o degli animali o ef- fetti negativi inaccettabili sull’ambiente, ad esempio la necessità d’impedire che nella catena alimentare entrino mangimi e alimenti contenenti residui, a meno che non siano già state stabilite concentrazioni massime nell’OAOVA93.94 91 Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 92 Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 6103). 93 RS 817.021.23 94 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 33 / 192 916.161 2 La domanda è presentata al servizio d’omologazione ed è accompagnata da un fa- scicolo contenente tutti i dati disponibili che consentano di valutare i possibili effetti sulla salute umana o degli animali o il possibile impatto sull’ambiente. 3 Il capoverso 2 non si applica se il servizio d’omologazione ha concesso all’interes- sato il diritto di condurre taluni esperimenti e test e ha stabilito le condizioni in cui si devono svolgere gli esperimenti e i test. 4 In caso di esperimenti con organismi geneticamente modificati o patogeni che sot- tostanno alle norme d’autorizzazione di cui all’OEDA95, la procedura di autorizza- zione è retta dall’OEDA. 5 Se si prevedono esperimenti con macrorganismi per i quali la procedura di autoriz- zazione non è retta dal capoverso 4, il servizio d’omologazione consulta l’UFAM prima di emettere la propria decisione. Art. 42 Obbligo di registrazione 1 Chiunque utilizzi prodotti fitosanitari non omologati ai fini della ricerca e dello svi- luppo deve registrare: a. l’identità e l’origine del prodotto fitosanitario; b. i dati relativi all’etichettatura; c. le quantità fornite; d. il nome e l’indirizzo della persona che ha ricevuto il prodotto fitosanitario; e. tutti i dati disponibili su eventuali effetti sugli esseri umani, gli animali e l’am- biente; f. i dati relativi al tipo, al luogo e al momento dell’uso. 2 Su richiesta, tali informazioni devono essere messe a disposizione del servizio d’omologazione. Sezione 8: Permesso di vendita Art. 43 1 Un prodotto fitosanitario autorizzato per il quale sia stato concesso un permesso di vendita può essere immesso sul mercato con il nome del titolare del permesso di ven- dita o con un nome commerciale diverso da quello del prodotto fitosanitario autoriz- zato. Il permesso di vendita vale soltanto per gli usi indicati nell’autorizzazione. 2 Il permesso di vendita è rilasciato se il titolare dell’autorizzazione ha dichiarato il proprio consenso. Al permesso viene assegnato un numero federale d’omologazione. 3 Il permesso di vendita scade con l’estinguersi dell’autorizzazione oppure con la re- voca del consenso del titolare dell’autorizzazione. In caso di revoca del consenso, il titolare dell’autorizzazione informa il servizio d’omologazione. 95 RS 814.911 Produzione agricola 34 / 192 916.161 4 Le domande di ottenimento di un permesso di vendita devono essere presentate al servizio d’omologazione. Alla domanda occorre allegare, in particolare, il consenso scritto del titolare dell’autorizzazione. Sezione 9: Informazioni Art. 44 Obblighi del titolare dell’autorizzazione 1 Il titolare di un’autorizzazione relativa a un prodotto fitosanitario notifica immedia- tamente al servizio d’omologazione qualsiasi informazione nuova concernente tale prodotto, il principio attivo, i relativi metaboliti, un fitoprotettore, un sinergizzante o un coformulante contenuti nel prodotto, sulla cui base si possa ritenere che il prodotto fitosanitario non soddisfi più i criteri di cui all’articolo 4 e all’articolo 17. Notifica, in particolare, gli effetti potenzialmente nocivi del prodotto fitosanitario in questione, o dei residui di un principio attivo, dei relativi metaboliti, di un fitoprotettore, di un sinergizzante o di un coformulante in esso contenuti, sulla salute umana o degli ani- mali o sulle acque sotterranee, nonché i loro effetti potenzialmente inaccettabili su vegetali, prodotti vegetali o sull’ambiente. A tal fine, il titolare dell’autorizzazione registra e riferisce tutte le possibili reazioni indesiderabili negli esseri umani, negli animali e nell’ambiente connesse con l’uso del prodotto fitosanitario. L’obbligo di notifica riguarda anche le informazioni pertinenti sulle decisioni o valutazioni delle organizzazioni internazionali o degli organi pubblici che autorizzano i prodotti fitosa- nitari o i principi attivi nei Paesi terzi. 2 La notifica comporta una valutazione che stabilisce se e in che modo le nuove infor- mazioni indichino che il prodotto fitosanitario o il principio attivo, i relativi metabo- liti, un fitoprotettore, un sinergizzante o un coformulante non soddisfano più i criteri previsti, rispettivamente, dall’articolo 4 e dall’articolo 17. 3 Il titolare di un’autorizzazione informa inoltre il servizio d’omologazione riguardo alle modifiche relative all’origine o alla composizione di un principio attivo, un fito- protettore, un sinergizzante o un prodotto fitosanitario. 4 Il titolare di un’autorizzazione comunica annualmente al servizio d’omologazione qualsiasi informazione di cui disponga circa la mancanza dell’efficacia prevista, l’in- sorgere di una resistenza e qualsiasi effetto inatteso su vegetali, prodotti vegetali o sull’ambiente. 5 Il titolare di un’autorizzazione comunica al servizio d’omologazione qualsiasi mo- difica che implichi una variazione di classificazione e di etichettatura del prodotto fitosanitario.96 Art. 45 Informazione al pubblico 1 Per i prodotti fitosanitari autorizzati o ritirati conformemente alla presente ordinanza e per i prodotti fitosanitari per i quali è stato concesso un permesso di vendita, il 96 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 35 / 192 916.161 servizio d’omologazione rende elettronicamente accessibili al pubblico informazioni che contengono almeno quanto segue: a. il nome o la ragione sociale del titolare dell’autorizzazione e il numero d’omo- logazione; b. il nome commerciale del prodotto; c. il tipo di preparato; d. il nome e la quantità di ogni principio attivo, fitoprotettore o sinergizzante contenuto nel prodotto; e.97 l’avvertenza che risulta dalla classificazione secondo l’allegato 1 parti 2–5, le indicazioni di pericolo secondo l’allegato 3 e i pittogrammi di pericolo se- condo l’allegato 5 dell’ordinanza (CE) n. 1272/200898; f. l’uso o gli usi per cui è autorizzato il prodotto; g. l’elenco degli usi minori di cui all’articolo 35; h. le condizioni d’uso secondo l’articolo 18 capoversi 3 e 6. 2 Le informazioni di cui al capoverso 1 devono essere facilmente accessibili e aggior- nate almeno una volta ogni tre mesi. Non devono contenere informazioni confiden- ziali. 3 Il servizio d’omologazione può pubblicare una breve presentazione dei possibili usi dei prodotti fitosanitari e delle loro proprietà. La presentazione non deve contenere dati confidenziali. 4 Il servizio d’omologazione informa, in collaborazione con le Stazioni federali di ri- cerche agronomiche, le competenti autorità cantonali e le cerchie agricole interessate sulle novità concernenti le omologazioni nonché su proprietà e uso dei prodotti fito- sanitari. 5 Esso pubblica l’elenco dei prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base. L’elenco contiene le informazioni enumerate nell’articolo 40b.99 Capitolo 4: Relazioni di precedenti domande e durata della protezione delle relazioni Art. 46 Protezione delle relazioni 1 Le relazioni dei test e degli studi beneficiano della protezione delle relazioni, alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2 La protezione si applica alle relazioni dei test e degli studi concernenti il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, i coadiuvanti e il prodotto fitosanitario di cui 97 Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 6103). 98 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 1 lett. d. 99 Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Produzione agricola 36 / 192 916.161 all’articolo 7 capoverso 2 quando sono presentate da chi richiede un’autorizzazione (il primo richiedente), purché tali relazioni siano: a. necessarie per l’autorizzazione, o per la modifica di un’autorizzazione, in modo da consentire l’uso del prodotto su un’altra coltura; e b. riconosciute conformi ai principi di buona pratica di laboratorio o di buona pratica sperimentale. 3 Le relazioni protette non possono essere usate dal servizio d’omologazione a van- taggio di altri richiedenti di autorizzazioni relative a prodotti fitosanitari, fitoprotet- tori, sinergizzanti e coadiuvanti, salvo il disposto del capoverso 7 del presente articolo o dell’articolo 50. 4 Il periodo di protezione delle relazioni è di dieci anni a decorrere dalla data della prima autorizzazione di un prodotto fitosanitario per la cui valutazione sono stati im- piegati detti dati, salvo il disposto del capoverso 7 del presente articolo o dell’articolo 50. Detto periodo è esteso a 13 anni per i prodotti fitosanitari a basso rischio. 5 Detto periodo è prorogato di tre mesi per ciascuna estensione dell’autorizzazione per usi minori ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera x, tranne laddove tale estensione si basi su estrapolazioni, se le domande relative a tali autorizzazioni sono presentate dal titolare dell’autorizzazione al più tardi entro cinque anni dalla data della prima autorizzazione. Il periodo totale di protezione delle relazioni non può, in alcun caso, essere superiore a 13 anni. Per i prodotti fitosanitari a basso rischio il periodo totale di protezione delle relazioni non può, in alcun caso, essere superiore a 15 anni. 6 Il capoverso 1 non si applica: a. alle relazioni dei test e degli studi per le quali il richiedente abbia presentato una lettera di accesso; o b. qualora sia scaduto l’eventuale periodo di protezione delle relazioni concesso per le relazioni dei test e degli studi relativamente a un altro prodotto fitosa- nitario. 7 La protezione delle relazioni di cui ai capoversi 1–6 è concessa soltanto qualora il primo richiedente l’abbia chiesta per le relazioni dei test o degli studi concernenti il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, il coadiuvante e il prodotto fitosa- nitario nel momento in cui ha presentato il fascicolo e, per ciascuna relazione dei test e degli studi, abbia fornito le informazioni di cui all’articolo 7 capoverso 1 lettera f e all’articolo 21 capoverso 3 lettera d, nonché la conferma che non è mai stato concesso un periodo di protezione delle relazioni per la relazione dei test e degli studi o che non è scaduto l’eventuale periodo di protezione delle relazioni concesso. Art. 47 Protezione delle relazioni in caso di rinnovo o riesame 1 Le relazioni dei test e degli studi sono protette per 30 mesi se sono necessarie al rinnovo o al riesame di un’autorizzazione, salvo nei casi giusta l’articolo 46 capoverso 6 o l’articolo 50. 2 Qualora il titolare di un’autorizzazione non sia in grado di fornire le relazioni dei test e degli studi necessarie al rinnovo o al riesame della stessa e se tali dati sono stati Ordinanza sui prodotti fitosanitari 37 / 192 916.161 forniti da una persona terza, l’autorizzazione non può essere estesa a nuove utilizza- zioni per una durata di 30 mesi. 3 Il servizio d’omologazione può servirsi delle relazioni di cui al capoverso 1 per ade- guare le condizioni d’uso di un prodotto fitosanitario per il quale non sono state fornite le relazioni dei test e degli studi.100 Art. 48 Elenco delle relazioni dei test e degli studi 1 Per ogni principio attivo, fitoprotettore, sinergizzante e coadiuvante, il servizio d’omologazione prepara un elenco delle relazioni dei test e degli studi necessarie per la prima approvazione, per la modifica delle condizioni di approvazione o per il rin- novo dell’approvazione. 2 Per ogni prodotto fitosanitario che autorizza, il servizio d’omologazione tiene e mette a disposizione di qualsiasi parte interessata che lo richieda: a. un elenco delle relazioni dei test e degli studi, concernenti il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, il coadiuvante e il prodotto fitosanitario, necessarie per la prima autorizzazione, per la modifica delle condizioni di au- torizzazione o per il rinnovo dell’autorizzazione; e b. un elenco delle relazioni dei test e degli studi, per le quali il richiedente ha chiesto la protezione dei dati ai sensi dell’articolo 46. 3 Gli elenchi previsti ai capoversi 1 e 2 indicano se le relazioni dei test e degli studi in questione siano state riconosciute conformi ai principi di buona pratica di laboratorio o di buona pratica sperimentale. 4 Il servizio d’omologazione può esigere dal richiedente un elenco delle relazioni dei test e degli studi presentate in fase di domanda, in un formato elettronico definito. Art. 49 Domanda preliminare per esperimenti su vertebrati 1 Prima di effettuare esperimenti su vertebrati ai fini di un’autorizzazione, il richie- dente domanda per scritto al servizio d’omologazione se sono già disponibili risultati di esperimenti concernenti il principio attivo o il preparato in questione. 2 In caso di domanda cautelativa, il richiedente deve fornire la prova che egli stesso intende chiedere un’autorizzazione. Art. 50 Impiego dei dati di precedenti esperimenti su vertebrati 1 Se dispone di sufficienti conoscenze derivanti da precedenti esperimenti su verte- brati su un principio attivo o un preparato, il servizio d’omologazione comunica al richiedente in che misura non sono più richiesti nuovi esperimenti per il rilascio di un’autorizzazione. 100 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Produzione agricola 38 / 192 916.161 2 Se tali conoscenze provengono da dati di esperimenti su vertebrati del primo richie- dente e di eventuali altri richiedenti, e la durata di protezione di questi dati non è ancora scaduta (art. 46), il servizio d’omologazione intraprende quanto segue: a. comunica ai precedenti richiedenti dei quali intende impiegare i dati a favore del nuovo richiedente: 1. quali dati intende impiegare, 2. l’indirizzo del nuovo richiedente; b. comunica al nuovo richiedente gli indirizzi dei precedenti richiedenti. 3 I precedenti richiedenti possono opporsi all’immediato impiego dei loro dati entro 30 giorni e chiedere un differimento dell’impiego dei dati. 4 Se non riceve una domanda di differimento, il servizio d’omologazione decide sull’impiego dei dati. 5 Se riceve una domanda di differimento, il servizio d’omologazione decide: a. quali dati dei precedenti richiedenti saranno impiegati; b. il differimento del rilascio dell’autorizzazione per il tempo che richiederebbe al nuovo richiedente per fornire i propri dati. 6 Su domanda del nuovo richiedente, il servizio d’omologazione mette a disposizione i dati riassunti provenienti dagli esperimenti con vertebrati che sono necessari per al- lestire la parte corrispondente della scheda di dati di sicurezza; sono fatte salve le disposizioni sui dati confidenziali di cui all’articolo 52. Art. 51 Diritto di indennizzo dei precedenti richiedenti per i dati provenienti da esperimenti su animali 1 I precedenti richiedenti possono richiedere al nuovo richiedente un indennizzo ade- guato per l’impiego dei loro dati protetti provenienti da esperimenti su vertebrati. 2 Se i richiedenti non giungono a un’intesa sull’indennizzo entro sei mesi, il servizio d’omologazione, su domanda di un richiedente, pronuncia una decisione sull’ammon- tare dell’indennizzo. Tiene segnatamente in considerazione: a. la spesa sopportata per ottenere i risultati degli esperimenti; b. la durata di protezione rimanente per i dati in questione; c. il numero dei richiedenti intermedi. 3 I precedenti richiedenti possono chiedere al servizio d’omologazione che vieti l’im- missione sul mercato del prodotto fitosanitario finché il nuovo richiedente non abbia pagato l’indennizzo richiesto. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 39 / 192 916.161 Capitolo 5: Segreto di fabbricazione e d’affari Art. 52 1 Le persone che chiedono che le informazioni da esse presentate in applicazione della presente ordinanza siano trattate come informazioni confidenziali devono fornire una prova verificabile a dimostrazione del fatto che la divulgazione delle informazioni potrebbe essere pregiudizievole per la tutela dei loro interessi commerciali oppure della vita privata e dell’integrità. 2 È considerata, di norma, pregiudizievole per la tutela degli interessi commerciali oppure della vita privata e dell’integrità dell’interessato la divulgazione delle infor- mazioni seguenti: a. il metodo di fabbricazione; b. le specifiche d’impurezza del principio attivo, eccezion fatta per le impurezze che sono considerate rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale; c. i risultati relativi alle partite di fabbricazione del principio attivo, comprese le impurezze; d. i metodi di analisi delle impurezze presenti nel principio attivo fabbricato, ec- cezion fatta per i metodi di analisi delle impurezze considerate rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale; e. i legami che esistono tra un fabbricante o un importatore e il richiedente o il titolare dell’autorizzazione; f. le informazioni sulla composizione completa di un prodotto fitosanitario; g. i nomi e gli indirizzi delle persone impegnate nella sperimentazione su verte- brati; h. il contenuto delle relazioni dei test e degli studi. 3 Dopo l’omologazione cessano di essere confidenziali le seguenti informazioni: a. il nome e l’indirizzo del titolare dell’autorizzazione; b. la denominazione dei principi attivi; c. la percentuale dei principi attivi presenti nel preparato; d.101 la denominazione delle altre sostanze che devono essere classificate come pe- ricolose ai sensi dell’articolo 3 OPChim102 e che contribuiscono alla classifi- cazione del prodotto fitosanitario; e. il nome commerciale del prodotto fitosanitario; f. i dati fisico-chimici che figurano sulla scheda di dati di sicurezza del prepa- rato; 101 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 102 RS 813.11 Produzione agricola 40 / 192 916.161 g. la sintesi dei risultati degli esperimenti richiesti secondo l’allegato 5 o 6 per accertare l’efficacia del prodotto fitosanitario nonché gli effetti sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente e, se del caso, le sue proprietà intese a favorire la resistenza; h. i metodi analitici secondo l’allegato 5 numero 4 o l’allegato 6 numero 5; i. i procedimenti mediante i quali il principio attivo o il preparato può essere reso innocuo; j. i metodi e le misure cautelative per ridurre i rischi durante l’uso del prodotto fitosanitario nonché i rischi in caso di incendio o di altri pericoli; k. le misure da adottare e la procedura da rispettare in caso di spargimento o di fuoriuscita accidentali; l. le indicazioni relative al pronto soccorso e i consigli medici in caso di feri- mento; m. le modalità di smaltimento del prodotto fitosanitario e dell’imballaggio; n. le informazioni che figurano sulla scheda di dati di sicurezza. Capitolo 6: Classificazione, imballaggio, etichettatura, scheda di dati di sicurezza e pubblicità Art. 53103 Classificazione 1 I prodotti fitosanitari che sono preparati o principi attivi pericolosi oppure conten- gono principi attivi pericolosi devono essere classificati per analogia secondo l’arti- colo 18 capoverso 4. 2 I principi attivi che sono sostanze pericolose e che sono destinati all’impiego nei prodotti fitosanitari devono essere classificati per analogia conformemente all’articolo 6 capoverso 1 OPChim104.105 3 Laddove nell’OPChim si parla di fabbricante, nella presente ordinanza si intende il titolare dell’autorizzazione.106 Art. 54 Imballaggio e presentazione 1 I prodotti fitosanitari e i coadiuvanti che possono essere confusi con alimenti, be- vande o mangimi devono essere imballati in modo da ridurre al minimo la possibilità di errore. 103 Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 6103). 104 RS 813.11 105 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 106 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 41 / 192 916.161 2 I prodotti fitosanitari e i coadiuvanti accessibili al grande pubblico che possono es- sere confusi con alimenti, bevande o mangimi devono contenere componenti che ne scoraggino o impediscano il consumo. 3 I prodotti fitosanitari devono essere imballati per analogia conformemente all’arti- colo 8 OPChim107; laddove nell’OPChim si parla di sostanze o preparati pericolosi, nella presente ordinanza si intendono tutti i prodotti fitosanitari.108 4 I prodotti fitosanitari destinati a utilizzatori non professionali devono essere formu- lati e imballati in modo da facilitare il dosaggio al momento dell’utilizzazione. 5 Per poter essere immessi sul mercato in Svizzera, i prodotti fitosanitari omologati secondo l’articolo 36 devono avere l’imballaggio estero originale.109 Art. 55 Etichettatura 1 Su un prodotto fitosanitario non si devono dare indicazioni errate, ingannevoli o in- complete o tacere fatti che possano trarre in inganno gli acquirenti in merito alla na- tura, al tipo di composizione o all’utilizzabilità del prodotto. 2 I prodotti fitosanitari devono essere etichettati per analogia conformemente all’arti- colo 10 capoversi 1, 2, 4, 5 e 6 OPChim110 e secondo le disposizioni degli allegati 7 e 8 della presente ordinanza; laddove nell’OPChim si parla di fabbricante, nella presente ordinanza si intende il titolare dell’autorizzazione. Se gli allegati 7 e 8 e l’OPChim prevedono un’etichettatura diversa, si applicano gli allegati 7 e 8.111 3 Ogni imballaggio di un prodotto fitosanitario deve recare in modo leggibile e inde- lebile le indicazioni secondo l’allegato 11.112 3bis Devono essere rispettate le esigenze concernenti l’etichettatura ai sensi dell’ordi- nanza del 25 agosto 1999113 sulla protezione dei lavoratori dal pericolo derivante da microrganismi (OPLM).114 4 I prodotti fitosanitari omologati secondo l’articolo 36 devono essere etichettati con- formemente alle pertinenti disposizioni estere. L’etichetta applicata all’estero deve rimanere visibile sull’imballaggio. L’imballaggio deve inoltre recare le seguenti indi- cazioni:115 a. gli usi del prodotto fitosanitario e le prescrizioni circa lo stoccaggio e lo smal- timento che figurano nella decisione di cui all’articolo 37; 107 RS 813.11 108 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 109 Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 110 RS 813.11 111 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 112 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 113 RS 832.321 114 Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 115 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6135). Produzione agricola 42 / 192 916.161 b. il numero federale d’omologazione attribuito; c.116 ... d. il nome e l’indirizzo dell’importatore, e.117 il numero di partita e la data di fabbricazione del preparato; per prodotti fito- sanitari omologati all’estero giusta l’articolo 52 (commercio parallelo) del Re- golamento (CE) n. 1107/2009118, devono essere utilizzati il numero di partita e la data di fabbricazione utilizzati nello Stato membro di provenienza se- condo il suddetto regolamento. 5 Per l’etichettatura di cui al capoverso 4 lettera a è possibile avvalersi delle istruzioni allegate all’imballaggio fornite dal servizio d’omologazione.119 6 Per i prodotti fitosanitari importati si può derogare alle prescrizioni in materia di etichettatura fino alla prima fornitura a terzi in Svizzera. 7 Il DFI può adeguare gli allegati 7, 8 e 11 tenendo conto delle pertinenti norme inter- nazionali, in particolare di quelle dell’UE.120 Art. 55a121 Etichettatura di prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate L’etichetta dei prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base appro- vate e immessi sul mercato deve recare in modo leggibile e indelebile le seguenti informazioni in almeno una lingua ufficiale del luogo di fornitura:122 a. il nome commerciale; b. l’indicazione «Prodotto fitosanitario ottenuto da sostanze di base (omologato senza prova dell’efficacia e della tolleranza vegetale)»; c. il nome e l’indirizzo del fabbricante o dell’importatore; d. la denominazione precisa di tutte le sostanze di base usate secondo l’allegato 1 parte D e la loro concentrazione; e. la quantità netta di prodotto fitosanitario espressa come segue: 1. per i preparati solidi: in grammi o chilogrammi, 2. per i gas: in grammi, chilogrammi, millilitri o litri, 3. per i preparati liquidi: in millilitri o litri; 116 Abrogata dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 117 Introdotta dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6135). 118 Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 otto- bre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le diret- tive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1; modifi- cato da ultimo dal Regolamento (UE) n. 652/2014, GU L 189 del 27.6.2014, pag. 1. 119 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6135). 120 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 121 Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 122 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O dell’11 mar. 2022, in vigore dal 1° mag. 2022 (RU 2022 220). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 43 / 192 916.161 f.123 se del caso, i corrispondenti dati di cui all’articolo 10 OPChim124 sull’etichet- tatura di preparati pericolosi; g. l’uso; h. le istruzioni per l’uso; i. se del caso, le condizioni e limitazioni d’uso secondo l’allegato 1 parte D; j. la data di scadenza, se il prodotto fitosanitario si conserva per un periodo in- feriore a due anni. Art. 56 Collocazione delle indicazioni sull’etichetta 1 Le indicazioni di cui all’articolo 55 capoverso 3 devono figurare sull’etichetta del prodotto fitosanitario. 2 Le indicazioni secondo l’allegato 11 numeri 13, 14, 15 e 17 possono figurare su un foglio illustrativo allegato.125 Art. 57126 Lingue impiegate nell’etichetta L’etichetta deve essere redatta in almeno una lingua ufficiale del luogo di fornitura. Art. 58 Dichiarazione di prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi geneticamente modificati 1 Sull’etichetta dei prodotti fitosanitari costituiti da organismi geneticamente modifi- cati o contenenti tali organismi deve figurare l’indicazione «ottenuto da X modificato con tecnologia genetica» oppure «ottenuto da X geneticamente modificato». 2 Per i prodotti fitosanitari che contengono tracce involontarie di organismi genetica- mente modificati autorizzati in quantità inferiore allo 0,1 per cento della massa, in casi particolari il servizio d’omologazione può, d’intesa con i servizi di valutazione coin- volti nella procedura d’omologazione, stabilire deroghe all’obbligo di dichiarazione. Art. 59 Scheda di dati di sicurezza 1 Per i prodotti fitosanitari occorre redigere e consegnare, per analogia conformemente agli articoli 19–22 OPChim127, schede di dati di sicurezza; non è necessario allegare alla scheda di dati di sicurezza gli scenari d’esposizione di cui all’articolo 20 capo- verso 2 OPChim. Laddove nell’OPChim si parla di fabbricante, nella presente ordi- nanza si intende il titolare dell’autorizzazione.128 123 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 124 RS 813.11 125 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 126 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O dell’11 mar. 2022, in vigore dal 1° mag. 2022 (RU 2022 220). 127 RS 813.11 128 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). Produzione agricola 44 / 192 916.161 2 Le schede dei dati di sicurezza possono essere messe a disposizione in formato elet- tronico. Su richiesta, devono essere consegnate in formato cartaceo.129 3 Le schede di dati di sicurezza devono essere conservate secondo l’articolo 23 OP- Chim.130 Art. 60 Pubblicità 1 I prodotti fitosanitari non autorizzati non possono essere oggetto di messaggio pub- blicitario. Qualsiasi pubblicità per un prodotto fitosanitario deve essere accompagnata dalle frasi «Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sem- pre l’etichetta e le informazioni sul prodotto». Queste frasi devono essere facilmente leggibili e distinguersi chiaramente rispetto al messaggio pubblicitario complessivo. I termini «prodotti fitosanitari» possono essere sostituiti da una descrizione più precisa del tipo di prodotto, come fungicida, insetticida o diserbante. 2 Il messaggio pubblicitario non può comprendere informazioni, sotto forma testuale o grafica, potenzialmente fuorvianti per quanto riguarda i possibili rischi per la salute umana o degli animali o per l’ambiente, come i termini «a basso rischio», «non tos- sico» o «innocuo». 3 Tutte le affermazioni contenute nella pubblicità devono essere tecnicamente giusti- ficabili. 4 I messaggi pubblicitari non possono contenere rappresentazioni visive di pratiche potenzialmente pericolose, quali la miscelazione o l’uso senza adeguati indumenti protettivi, né dell’impiego del prodotto vicino ad alimenti o da parte di bambini o nelle loro vicinanze. 5 La pubblicità o il materiale promozionale richiamano l’attenzione sulle frasi e i sim- boli di pericolo appropriati che figurano nell’etichetta. Capitolo 7: Disposizioni speciali per l’utilizzazione e la fornitura di prodotti fitosanitari Art. 61 Obbligo di diligenza 1 Chi utilizza i prodotti fitosanitari o i loro scarti deve provvedere affinché non ab- biano effetti collaterali inaccettabili sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente. 2 I prodotti fitosanitari devono essere utilizzati in modo corretto. Possono essere uti- lizzati solo se sono omologati per l’uso previsto. Un uso corretto comporta l’applica- zione dei principi di buona pratica fitosanitaria e il rispetto delle condizioni stabilite nell’articolo 18 e specificate sull’etichetta. Chi utilizza prodotti fitosanitari contenenti 129 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 130 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 45 / 192 916.161 esclusivamente sostanze di base approvate deve rispettare altresì le condizioni e le limitazioni secondo l’allegato 1 parte D.131 3 Possono essere impiegate soltanto attrezzature che consentono un uso dei prodotti fitosanitari mirato e conforme. Art. 62 Registrazione dei dati 1 I fabbricanti, i fornitori, i distributori, gli importatori e gli esportatori di prodotti fitosanitari tengono, per almeno cinque anni, registri sui prodotti fitosanitari che fab- bricano, importano, esportano, immagazzinano, utilizzano o immettono sul mercato. Gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari tengono, per almeno tre anni, re- gistri sui prodotti fitosanitari che utilizzano, nei quali figurano la denominazione del prodotto fitosanitario, la data e la dose dell’applicazione e la superficie e la coltura sulle quali esso è stato utilizzato. Su richiesta, mettono le informazioni pertinenti con- tenute in tali registri a disposizione dell’autorità competente. 2 I titolari di autorizzazioni e gli importatori di prodotti fitosanitari che figurano nell’elenco di cui all’articolo 36 e che sono destinati a essere rivenduti comunicano annualmente all’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) tutti i dati necessari concer- nenti il volume delle vendite di prodotti fitosanitari.132 3 I dati di cui al capoverso 2 devono essere comparabili a quelli richiesti nell’ambito di sistemi internazionali d’informazioni, in particolare a quelli dell’UE. Art. 63133 Conservazione I prodotti fitosanitari devono essere conservati secondo gli articoli 57 e 62 OPChim134. Art. 64135 Fornitura 1 Per la fornitura di prodotti fitosanitari si applicano per analogia gli articoli 58, 63– 66 e 68 OPChim136. 2 In via suppletiva, l’articolo 59 OPChim si applica per analogia alle aziende che im- mettono sul mercato prodotti fitosanitari. 3 I prodotti fitosanitari la cui etichettatura contiene un elemento di cui all’allegato 5 numero 1.2 lettera a o b oppure numero 2.2 lettera a o b OPChim non possono essere forniti a utilizzatori privati. Per la fornitura a titolo professionale a utilizzatori 131 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 132 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 133 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 134 RS 813.11 135 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 136 RS 813.11 Produzione agricola 46 / 192 916.161 professionali si applicano per analogia gli articoli 65 capoverso 1 e 66 capoverso 1 lettera a OPChim.137 4 Possono essere forniti a utilizzatori non professionali esclusivamente i prodotti fito- sanitari autorizzati per un uso non professionale. I coadiuvanti di cui all’articolo 2 capoverso 3 lettera d non possono essere consegnati ad utilizzatori non professio- nali.138 Art. 65139 Furto, perdita, erronea immissione sul mercato In caso di furto, perdita o erronea immissione sul mercato di prodotti fitosanitari, si applica l’articolo 67 OPChim140. Art. 66 Condizioni d’uso generali Il servizio d’omologazione può emanare condizioni d’uso generali, come formule per calcolare le quantità di prodotto da utilizzare, le distanze da rispettare o la modalità d’uso di determinati dispositivi. Art. 67 Divieto d’impiego Se il servizio d’omologazione o un servizio di valutazione ritiene che il potenziale di pericolo di un prodotto fitosanitario sia inaccettabile e revoca l’omologazione, il ser- vizio d’omologazione può vietare l’impiego del prodotto fitosanitario in questione. Pubblica il divieto d’impiego nel Foglio federale come decisione di obbligatorietà ge- nerale. Art. 68 Restrizioni d’uso 1 I prodotti fitosanitari non possono essere impiegati nelle zone S2 e Sh di protezione delle acque sotterranee, qualora questi o i loro metaboliti rilevanti dal profilo biolo- gico possano giungere nel punto di captazione dell’acqua potabile a causa della loro mobilità o mancanza di biodegradabilità.141 2 Il servizio d’omologazione decide un onere corrispondente se dall’esame del fasci- colo risulta che per un prodotto fitosanitario ci si debba attendere il possibile raggiun- gimento della concentrazione massima fissata per l’acqua potabile nell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016142 sull’acqua potabile e sull’acqua per piscine e docce ac- cessibili al pubblico.143 137 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 138 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020 (RU 2020 5563). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 139 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 140 RS 813.11 141 Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 4 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4791). 142 RS 817.022.11 143 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 47 / 192 916.161 3 Il servizio d’omologazione pubblica e tiene aggiornato l’elenco dei prodotti fitosa- nitari che non possono essere impiegati nelle zone S2 e Sh di protezione delle acque sotterranee.144 4 Un prodotto fitosanitario secondo l’articolo 2 capoverso 1 o un coadiuvante secondo l’articolo 2 capoverso 3 lettera d può essere impiegato da utilizzatori professionali nelle zone d’insediamento su superfici quali parchi, giardini, impianti sportivi e per il tempo libero, cortili delle scuole o parchi giochi nonché nelle immediate vicinanze di infrastrutture sanitarie solo se non soddisfa nessuno dei criteri indicati nell’allegato 12 numero 2.145 4bis La restrizione di cui al capoverso 4 non si applica all’uso su superfici di produ- zione agricola in zone d’insediamento.146 5 Le autorità cantonali possono concedere deroghe alle disposizioni di cui al capo- verso 4 qualora non esistano altri mezzi di lotta. In tal caso, si prendono misure ade- guate per garantire la protezione di coloro che frequentano le zone rispettive utilizzate dal pubblico. 6 Per gli altri divieti e restrizioni concernenti l’uso di prodotti fitosanitari si applica l’allegato 2.5 dell’ordinanza del 18 maggio 2005147 sulla riduzione dei rischi inerente ai prodotti chimici (ORRPChim). 7 Per i prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi non geneticamente mo- dificati si applica per analogia l’allegato 2.5 ORRPChim. Art. 69 Uso di prodotti fitosanitari cui è stata revocata l’autorizzazione 1 I prodotti fitosanitari cui è stata revocata l’autorizzazione possono essere utilizzati per un anno al massimo dopo il termine fissato ai sensi dell’articolo 31. 2 I prodotti fitosanitari stralciati dall’elenco di cui all’articolo 36 possono essere uti- lizzati per un anno al massimo dopo il termine fissato ai sensi dell’articolo 38. 3 È fatto salvo l’articolo 67. Art. 70 Obbligo di ripresa 1 Chi immette sul mercato prodotti fitosanitari deve riprendere ed eliminare in modo appropriato i prodotti fitosanitari forniti a un utilizzatore che non intende più farne uso. 2 I prodotti fitosanitari venduti nel commercio al dettaglio devono essere ripresi a ti- tolo gratuito. 144 Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 4 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4791). 145 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 146 Introdotto dal n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 147 RS 814.81 Produzione agricola 48 / 192 916.161 Capitolo 8: Esecuzione Sezione 1: Confederazione Art. 71 Servizio d’omologazione e comitato di direzione 1 1 Il servizio d’omologazione per i prodotti fitosanitari è aggregato all’Ufficio fede- rale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).148 2 Per il servizio d’omologazione viene istituito un comitato di direzione. La sua com- posizione si basa sull’articolo 77 OPChim149.150 3 Il comitato di direzione ha i compiti e le competenze seguenti: a. definire la strategia del servizio d’omologazione; b. visionare la determinazione dell’organizzazione e delle risorse del servizio d’omologazione. 4 Il comitato di direzione decide all’unanimità. Art. 72151 Servizi di valutazione 1 Sono servizi di valutazione: a. l’UFAM; b. l’USAV; c. l’UFAG; d. la SECO. 2 Per la valutazione dei prodotti fitosanitari i servizi di valutazione tengono conto dei documenti tecnici e di altre linee guida relative ai prodotti fitosanitari in questione adottate dall’UE. Art. 72a152 Compiti dell’UFAM 1 L’UFAM valuta: a. l’etichettatura e la classificazione dei prodotti fitosanitari in relazione alla pe- ricolosità per l’ambiente e ai pericoli fisico-chimici; b. la durata di permanenza e la distribuzione dei prodotti fitosanitari nell’am- biente; 148 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 149 RS 813.11 150 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 15 dic. 2020 (RU 2020 5125). 151 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 152 Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 49 / 192 916.161 c. gli effetti dei prodotti fitosanitari sugli uccelli e su altri vertebrati terrestri, sugli organismi acquatici e su altre specie non bersaglio al di fuori della su- perficie agricola trattata. 2 In caso di prodotti fitosanitari costituiti da o contenenti organismi geneticamente modificati, i compiti dell’UFAM sono retti dalle disposizioni dell’OEDA153. Art. 72b154 Compiti dell’USAV L’USAV valuta: a. l’etichettatura e la classificazione dei prodotti fitosanitari in relazione ai peri- coli per la salute; b. la tossicità dei prodotti fitosanitari per l’uomo; c. gli effetti dei prodotti fitosanitari: 1. sulla salute degli utilizzatori non professionali, dei residenti e degli astanti, 2. sui vertebrati da combattere; d. gli effetti sulla salute dell’uomo di eventuali residui di prodotti fitosanitari in o su derrate alimentari. Art. 72c155 Compiti dell’UFAG L’UFAG, unitamente alle sue Stazioni federali di ricerche agronomiche (Agroscope) e all’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), valuta: a. l’efficacia dei prodotti fitosanitari contro gli organismi nocivi e gli effetti su piante e prodotti vegetali; b. gli effetti dei prodotti fitosanitari su specie non bersaglio, sulla fertilità del suolo e sulle api nelle superfici agricole trattate; c. gli effetti dello stralcio di un principio attivo dall’allegato 1 (art. 10) oppure della modifica o della revoca di un’autorizzazione (art. 29 e 29a) sulla produ- zione agricola, le domande d’autorizzazione per un uso minore (art. 35) e le domande d’omologazione in situazione d’emergenza (art. 40); d. il comportamento di residui di prodotti fitosanitari su piante utili e raccolti; e. l’identità e le proprietà fisico-chimiche dei prodotti fitosanitari. Art. 72d156 Compiti della SECO La SECO valuta gli effetti dei prodotti fitosanitari sulla salute degli utilizzatori pro- fessionali e sui lavoratori i quali, dopo l’utilizzazione di un prodotto fitosanitario, sono 153 RS 814.911 154 Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 155 Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 156 Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Produzione agricola 50 / 192 916.161 esposti a un carico. A tal fine, si basa sulla valutazione tossicologica del prodotto fitosanitario effettuata dall’USAV. Art. 73 Compiti del servizio d’omologazione e collaborazione 1 Il servizio d’omologazione svolge i compiti seguenti: a. coordina la collaborazione con i servizi di valutazione; b. chiede valutazioni e pareri ai servizi di valutazione competenti; c.157 decide, d’intesa con i servizi di valutazione, in merito alle domande di auto- rizzazione di un prodotto fitosanitario. 2 Prima di iscrivere un prodotto fitosanitario nell’elenco secondo l’articolo 36 e di omologare un prodotto fitosanitario per far fronte a una situazione d’emergenza se- condo l’articolo 40, il servizio d’omologazione chiede il parere dei servizi di valuta- zione le cui sfere di competenza sono interessate. 3 Il servizio d’omologazione dirige e coordina la procedura d’omologazione dei pro- dotti fitosanitari costituiti da o contenenti organismi geneticamente modificati, te- nendo conto dell’OEDA158. Effettua gli esperimenti in pieno campo eventualmente necessari per il rilascio dell’autorizzazione soltanto se sono soddisfatti i requisiti dell’OEDA. 4 Il servizio d’omologazione decide della modifica o della revoca di autorizzazioni: a. di propria iniziativa; b. su richiesta di un servizio di valutazione, sempre che il motivo di tale richiesta rientri nella sua sfera di competenze. 5 I servizi di valutazione che partecipano alla procedura d’omologazione si informano reciprocamente e costantemente su fatti e nuove conoscenze concernenti l’omologa- zione e l’impiego di prodotti fitosanitari. 6 Il servizio d’omologazione può, in collaborazione con le autorità esecutive canto- nali, organizzare controlli relativi all’immissione sul mercato o all’impiego di deter- minati prodotti fitosanitari. 7 Per quanto riguarda la partecipazione dei servizi di valutazione si applicano gli arti- coli 62a e 62b LOGA159.160 Art. 74 Centro d’informazione tossicologica Il servizio d’informazione in caso di avvelenamenti è il Centro svizzero d’informa- zione tossicologica (CSIT). 157 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 158 RS 814.911 159 RS 172.010 160 Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 51 / 192 916.161 Art. 75 Buona pratica sperimentale 1 Dopo consultazione del Servizio d’accreditamento svizzero (SAS), l’UFAG stabili- sce la procedura d’attestazione di conformità degli esperimenti alle prescrizioni con- cernenti la buona pratica sperimentale. 2 L’UFAG o il servizio da esso designato attesta, su richiesta, la conformità degli esperimenti. Gli emolumenti a carico del richiedente sono fissati nell’ordinanza del 10 marzo 2006161 sugli emolumenti della Segreteria di Stato dell’economia nel campo dell’accreditamento. Art. 76 Esperti Il servizio d’omologazione può avvalersi della consulenza di esperti per l’esecuzione della presente ordinanza. Art. 77 Importazione e permesso generale d’importazione 1 Per l’importazione di prodotti fitosanitari per scopi professionali o commerciali oc- corre un permesso generale d’importazione (PGI). Quest’ultimo è rilasciato dall’UFAG.162 2 Il PGI è rilasciato, su domanda scritta, alle persone che hanno il domicilio, la sede sociale o una succursale in Svizzera o sono cittadini di uno Stato con cui la Svizzera ha concluso un accordo che stabilisce la rinuncia a tale requisito. 3 Il PGI ha validità illimitata, è personale e non è trasferibile. In casi gravi può essere revocato, in particolare in caso d’impiego abusivo. 4 La persona soggetta all’obbligo di dichiarazione deve indicare nella dichiarazione doganale il numero del PGI dell’importatore. 5 Il servizio d’omologazione informa le autorità cantonali sui titolari di un PGI resi- denti nel loro territorio. 6 Un prodotto fitosanitario può essere importato solo se è stato omologato conforme- mente alla presente ordinanza o se non è richiesta alcuna omologazione conforme- mente all’articolo 14 capoverso 2.163 Art. 78164 Competenze degli uffici doganali Gli uffici doganali controllano, su richiesta del servizio d’omologazione, se i prodotti fitosanitari sono conformi alle disposizioni d’importazione della presente ordinanza. Per il rimanente si applica l’articolo 83 capoverso 3 OPChim165. 161 RS 946.513.7 162 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 163 Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 685). 164 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). Correzione del 17 nov. 2015 (RU 2015 4483). 165 RS 813.11 Produzione agricola 52 / 192 916.161 Art. 79166 Emolumenti L’obbligo di pagare emolumenti per atti amministrativi secondo la presente ordinanza e il calcolo degli stessi sono retti dall’ordinanza del 30 ottobre 1985167 sulle tasse dell’USAV. Sezione 2: Cantoni Art. 80 1 I Cantoni sono responsabili della sorveglianza del mercato dei prodotti fitosanitari e del controllo dell’uso conforme alle prescrizioni dei prodotti fitosanitari. In via sussi- diaria, i compiti sono assunti dai seguenti servizi: a. il compito della sorveglianza del mercato dei prodotti fitosanitari: dal servizio d’omologazione, in collaborazione con l’UFAG; b. i compiti del controllo dell’uso conforme alle prescrizioni dei prodotti fitosa- nitari nell’agricoltura: dall’UFAG. 168 2 I Cantoni controllano segnatamente il rispetto: a. delle decisioni prese in virtù degli articoli 18 e 37; b. delle prescrizioni relative a imballaggio, etichettatura e scheda di dati di sicu- rezza (art. 54–60); c.169 delle prescrizioni relative all’obbligo di diligenza (art. 61), alla conservazione (art. 63), alla fornitura (art. 64), al furto, alla perdita e all’immissione per er- rore sul mercato (art. 65), alle restrizioni d’uso (art. 68) e all’obbligo di ripresa (art. 70). 3 I Cantoni assicurano l’esecuzione dei divieti d’impiego di cui all’articolo 67. Sezione 3: Sequestro e confisca Art. 81 1 Se esiste il fondato sospetto che un prodotto fitosanitario immesso sul mercato o destinato a essere immesso sul mercato non sia conforme alle disposizioni della LAgr, della LPChim, della LPAmb, della LIG, della presente ordinanza o a prescrizioni ema- nate successivamente, l’autorità competente può sequestrare mezzi di prova, bloccare 166 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 167 RS 916.472 168 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 760). 169 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 53 / 192 916.161 o sequestrare la merce destinata alla vendita o esigere dall’importatore la riesporta- zione della merce. 2 Chi possiede mezzi di prova di cui al capoverso 1 è tenuto, su richiesta, a conse- gnarli. 3 L’autorità contrassegna gli oggetti sequestrati e li iscrive in un elenco. Essa consegna al possessore una copia dell’elenco. 4 L’autorità che pronuncia un ordine secondo il capoverso 1 deve prendere i provve- dimenti necessari per garantire la manutenzione degli oggetti in questione. A tal fine può impartire istruzioni agli aventi diritto sui medesimi. 5 L’autorità può confiscare gli oggetti sequestrati e i prodotti fitosanitari in questione o autorizzarne l’esportazione. Sezione 4: Trasmissione di dati e documentazione Art. 82170 Trasmissione di dati Gli articoli 74–76 OPChim171 si applicano per analogia alla trasmissione di dati rela- tivi ai prodotti fitosanitari. Art. 83 Documentazione Il servizio d’omologazione gestisce una documentazione intersettoriale relativa ai pro- dotti fitosanitari che comprende in particolare: a. tutti i documenti presentati assieme alla domanda; b. tutti i documenti rilevanti ai fini della valutazione presentati dai servizi di va- lutazione interessati; c. i risultati delle valutazioni, incluse le autorizzazioni e altre decisioni; d. tutta la corrispondenza intercorsa con i richiedenti; e. gli atti concernenti le questioni e le procedure giuridiche. 170 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 171 RS 813.11 Produzione agricola 54 / 192 916.161 Capitolo 9: Disposizioni finali Sezione 1: Abrogazione e modifica del diritto vigente Art. 84 Diritto vigente: abrogazione L’ordinanza del 18 maggio 2005172 concernente l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari è abrogata. Art. 85 Modifica del diritto vigente Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue: ...173 Sezione 2: Disposizioni transitorie Art. 86 Disposizioni transitorie relative all’entrata in vigore il 1° luglio 2011174 1 Le condizioni per l’iscrizione dei principi attivi di cui all’allegato 1 vigenti prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza continuano ad applicarsi: a. alle domande di approvazione concernenti i principi attivi per i quali è stata adottata una decisione conformemente all’articolo 6 paragrafo 3 della direttiva 91/414/CEE175 prima del 14 giugno 2011; b. alle domande di approvazione, di riesame o di rivalutazione delle sostanze di di cui è stata verificata la completezza conformemente all’articolo 16 del re- golamento (CE) n. 33/2008176; c. alle domande di approvazione, di riesame o di rivalutazione delle sostanze di cui è stata verificata la completezza conformemente all’articolo 6 del regola- mento (CE) n. 33/2008177 prima del 14 giugno 2011. 2 Le autorizzazioni rilasciate prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza ri- mangono valide. Se non è stata fissata un’altra data conformemente alle disposizioni 172 [RU 2005 3035 4097 5211, 2006 4851, 2007 821 n. III 1469 all. 4 n. 54 1843 4541 6291, 2008 2155 4377 all. 5 n. 11 5271, 2009 401 all. n. 3 2845, 2010 2101] 173 Le mod. possono essere consultate alla RU 2010 2331. 174 Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 175 Direttiva 91/414/CEE del Consiglio del 15 lug. 1991 relativa all’immissione in commer- cio dei prodotti fitosanitari, GU L 230 del 19 ago. 1991, pag. 1, modificata da ultimo dalla direttiva 2009/160/CE del Consiglio del 17 dic. 2009, GU L 338 del 19 dic. 2009, pag. 83. 176 Regolamento (CE) n. 33/2008 della Commissione del 17 gen. 2008 recante modalità di applicazione della direttiva 91/414/CEE del Consiglio per quanto riguarda una procedura regolare e una procedura accelerata di valutazione delle sostanze attive previste nel pro- gramma di lavoro di cui all’art. 8 par. 2, di tale direttiva ma non comprese nell’all. I, ver- sione GU L 15 del 18 gen. 2008, pag. 5. 177 Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. b. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 55 / 192 916.161 vigenti prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza, scadono al più tardi il 31 luglio 2015. 3 I prodotti fitosanitari che sono stati etichettati e imballati secondo il diritto vigente prima del 1° agosto 2005 possono essere utilizzati fino al 31 luglio 2011. 4 Il DFI può prorogare i termini di cui al capoverso 1 se una proroga di questi termini è stata decisa nell’UE. 5 I fitoprotettori e i sinergizzanti già immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza devono essere notificati al servizio d’omologazione entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente ordinanza. 6 In deroga all’articolo 17 capoverso 1 lettera a, un prodotto fitosanitario contenente un sinergizzante o un fitoprotettore immesso sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza può essere autorizzato fintanto che sono noti i risultati del riesame di cui all’articolo 12. 7 Le disposizioni di cui all’articolo 48 capoversi 1 e 2 non si applicano alle sostanze e ai prodotti fitosanitari per i quali è stata depositata una domanda prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza. Art. 86a178 Disposizioni transitorie relative alla modifica del 23 maggio 2012 1 I prodotti fitosanitari che sono stati etichettati e imballati secondo il diritto vigente possono ancora: a. essere immessi sul mercato fino al 31 maggio 2018; b. essere utilizzati fino al 31 ottobre 2020. 2 Se il servizio d’omologazione decide la nuova classificazione ed etichettatura se- condo il regolamento (CE) n. 1272/2008179 ai sensi del GHS entro metà 2017, le pro- poste per la nuova classificazione ed etichettatura devono essergli presentate entro il 31 dicembre 2014. Se non decide la nuova classificazione ed etichettatura entro metà 2017, il servizio d’omologazione può prorogare adeguatamente i termini di cui al ca- poverso 1 per il prodotto fitosanitario in questione. 3 ...180 Art. 86b181 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 20 maggio 2015 Per i prodotti fitosanitari che, conformemente all’articolo 86a capoverso 1, sono eti- chettati e imballati secondo il diritto anteriore, fino al 31 maggio 2018 può essere consegnata una scheda di dati di sicurezza redatta secondo il diritto anteriore. 178 Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 3451). 179 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d. 180 Abrogato dall’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, con effetto dal 1° dic. 2012 (RU 2012 6103). 181 Introdotto dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). Produzione agricola 56 / 192 916.161 Art. 86c182 Disposizioni transitorie della modifica del 28 ottobre 2015 1 Il fascicolo relativo alla domanda d’iscrizione di un principio attivo nell’allegato 1 può essere presentato secondo i requisiti del diritto anteriore fino al 31 dicembre 2016. 2 Il fascicolo relativo alla domanda di autorizzazione all’immissione sul mercato di un prodotto fitosanitario può essere presentato secondo i requisiti del diritto anteriore fino al 31 dicembre 2016. Art. 86d183 Disposizione transitoria della modifica del 31 ottobre 2018 I prodotti fitosanitari la cui durata dell’autorizzazione è limitata secondo il diritto an- teriore a una data successiva al 1° gennaio 2019, possono essere immessi sul mercato e utilizzati dopo tale data senza restrizioni temporali fatta salva una decisione di re- voca o di modifica emessa in virtù degli articoli 29, 29a o 30. Art. 86e184 Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020 Le domande di rivalutazione di principi attivi presentate prima dell’entrata in vigore della modifica dell’11 novembre 2020, sono trattate secondo le regole di procedura del diritto previgente. Art. 86f 185 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 17 maggio 2021 I prodotti fitosanitari contenenti principi attivi stralciati dall’allegato 1 con la modifica del 17 maggio 2021 possono essere immessi sul mercato e utilizzati fino alle date seguenti: Nome comune, numero d’identificazione del principio attivo Termine per l’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo Termine per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari conte- nenti il principio attivo Bromadiolone 30.11.2021 30.11.2022 Bromoxinil 30.09.2021 31.12.2021 Diuron 30.09.2021 31.03.2022 Epoxiconazol 30.09.2021 31.10.2021 Fenoxicarb 30.11.2021 30.11.2022 Fosfuro di calcio 31.12.2021 01.06.2022 Haloxyfop-(R)-metilestere 31.12.2021 30.06.2022 Imidacloprid 31.12.2021 01.06.2022 Mancozeb 30.09.2021 04.01.2022 Miclobutanil 30.11.2021 30.11.2022 182 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4555). 183 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). 184 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). 185 Introdotto dal n. I dell’O del 17 mag. 2021, in vigore dal 1° lug. 2021 (RU 2021 321). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 57 / 192 916.161 Nome comune, numero d’identificazione del principio attivo Termine per l’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo Termine per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari conte- nenti il principio attivo Orizalin 30.11.2021 30.11.2022 Pencicuron 30.11.2021 30.11.2022 Tiacloprid 30.09.2021 31.12.2021 Tiofanato-metile 30.09.2021 31.12.2021 zeta-Cipermetrina 31.12.2021 01.06.2022 Art. 86g186 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 30 novembre 2021 I prodotti fitosanitari contenenti principi attivi stralciati dall’allegato 1 con la modifica del 30 novembre 2021 possono essere immessi sul mercato e utilizzati fino alle date seguenti: Nome comune, numero d’identificazione del principio attivo Termine per l’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo Termine per l’utilizzo dei pro- dotti fitosanitari contenenti il principio attivo alfa-Cipermetrina 30.06.2022 30.06.2023 Ciproconazolo 30.06.2022 30.06.2023 Diflubenzuron 30.06.2022 30.06.2023 Famoxadone 30.06.2022 31.12.2022 Procloraz 30.06.2022 30.06.2023 Triazoxide 30.06.2022 30.06.2023 Art. 86h187 Disposizione transitoria della modifica del 31 maggio 2022 I prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo indoxacarb possono: a. essere immessi sul mercato sino al 1° ottobre 2022; b. essere utilizzati sino al 1° aprile 2023. Art. 86i188 Disposizione transitoria concernente la modifica del 16 novembre 2022 1 I prodotti fitosanitari destinati a un uso non professionale e autorizzati prima del 16 novembre 2022 sono riesaminati entro il 31 dicembre 2024 secondo i criteri di cui all’articolo 17 capoverso 1ter. Dopo un’eventuale revoca dell’autorizzazione, le scorte 186 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 30 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 795). 187 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 31 mag. 2022, in vigore dal 1° lug. 2022 (RU 2022 338). 188 Introdotto dal n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). Correzione del 18 gen. 2023 (RU 2023 17). Produzione agricola 58 / 192 916.161 dei prodotti interessati possono essere immesse sul mercato ancora per un periodo di dodici mesi e, successivamente, utilizzate ancora per altri dodici mesi. 2 Le autorizzazioni dei coadiuvanti destinati a un uso non professionale che sono state rilasciate prima del 16 novembre 2022 verranno revocate entro il 31 dicembre 2024. Le scorte esistenti possono essere ancora immesse sul mercato durante un periodo di dodici mesi dalla revoca e in seguito utilizzate ancora per altri dodici mesi. Sezione 3: Entrata in vigore Art. 87 La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 59 916.161 Allegato 1189 (art. 5, 10, 10b, 10e, 17, 21, 23, 40a, 55a, 61, 72 e 86) Principi attivi approvati, la cui incorporazione nei prodotti fitosanitari è autorizzata Parte A: Sostanze chimiche Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni 1-Decanol decan-1-ol 112-30-1 831 fitoregolatore 1-metilciclopropene (1-MCP) 1-methylcyclopropene 3100-04-7 767 fitoregolatore 1,4-dimetilnaftalene 1,4-Dimethylnaphthalin 571-58-4 822 fitoregolatore 12 OH dodecan-1-ol 112-53-8 - feromone 14 OH tetradecan-1-ol 112-72-1 - feromone 2-(1-naftil)acetammide 2-(1-naphthyl)acetamide 86-86-2 282 fitoregolatore 2,4-D (2,4-dichlorophenoxy)acetic acid 94-75-7 1 erbicida 6-benziladenine N6-benzyladenine 1214-39-7 - fitoregolatore 8-idrossichinolina 8-quinolinol 148-24-3 677 fungicida Abamectina avermectin B1 71751-41-2 495 insetticida; acaricida Acetamiprid (E)-N1-[(6-chloro-3-pyridyl)methyl]-N2-cyano-N1-me- thylacetamidine 135410-20-7 649 insetticida 189 Aggiornato dal n. I dell’O del DEFR del 17 giu. 2011 (RU 2011 2927), dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (RU 2012 3451), dal n. I delle O del DEFR dell’11 dic. 2012 (RU 2013 249), del 12 nov. 2014 (RU 2014 4215), dal n. II delle O del DEFR 28 ott. 2015 (RU 2015 4551), del 28 ott. 2015 (RU 2015 4555), dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016 (RU 2016 3345), dal n. I delle O del DEFR del 9 giu. 2017 (RU 2017 3501), del 28 mag. 2018 (RU 2018 2377), del 31 ott. 2018 (RU 2018 4421), del 25 giu. 2019 (RU 2019 2091), del 12 nov. 2019 (RU 2019 4263), del 2 giu. 2020 (RU 2020 2165), dal n. II dell’O DEFR del 17 mag. 2021 (RU 2021 321), del 30 nov. 2021 (RU 2021 795), dal n. II dell’O del DFI del 31 mag. 2022 (RU 2022 338) e dal n. I dell’O del DFI del 21 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 746). Produzione agricola 60 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Acequinocyl 3-dodecyl-1,4-dihydro-1,4-dioxo-2-naphthyl acetate 57960-19-7 760 acaricida Acibenzolar-S-metile S-methyl benzo[1,2,3]thiadiazol-7-carbothioate 135158-54-2 597 stimolatore di difese naturali Acidi grassi da C7 a C20 insetticida, acaricida, erbicida, fitoregola- tore (Acido pelargonico) acido nonanoico 112-05-0 888 (Acidi grassi C7-C18) 67701-09-1 889 (Acido caprileico) acido ottanoico 124-07-2 887 (Acido caprico) acido decanoico 334-48-5 886 (Acidi grassi da C7 a C20) 891 (Acido oleico) acido cis-ottadec-9-enoico 112-07-80 894 (e i relativi sali di sodio e di potassio) Acido 1-naftilacetico 1-naphthylacetic acid 86-87-3 313 fitoregolatore Acido acetico acetic acid 64-19-7 - erbicida Acido benzoico benzoate 65-85-0 622 disinfettante Acido gibberellico (3S,3aS,4S,4aS,7S,9aR,9bR,12S)-7,12-dihydroxy-3-me- thyl-6-methylene-2-oxoperhydro-4a,7-methano- 9b,3-propeno[1,2-b]furan-4-carboxylic acid 77-06-5 307 fitoregolatore Acido ottanoico (sotto forma di sali di Na e Fe) octanoic acid 124-07-2 - pasta cicatrizzante Aclonifen 2-chloro-6-nitro-3-phenoxyaniline 74070-46-5 498 erbicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 61 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni alfa-Pinene 2,6,6-Trimethylbicyclo[3.1.1]hept-2-en 2437-95-8 - feromone Alluminio fosfuro aluminium phosphide 20859-73-8 227 rodenticida Ametoctradin 5-ethyl-6-octyl [1,2,4]triazolo[1,5-a] pyrimidin-7-amine 865318-97-4 818 fungicida Amidosulfuron 1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-mesyl(methyl)sulfa- moylurea 120923-37-7 515 erbicida Aminopiralid 4-amino-3, 6-dichloropyridine-2-carboxylic acid 150114-71-9 771 erbicida Amisulbrom 3-(3-Brom-6-fluor-2-methylindol-1-ylsulfonyl)- N,N-di- methyl-1H-1,2,4- triazol-1-sulfonamid 348635-87-0 789 fungicida Argilla solforata Aluminium sulfate 10043-01-3 - fungicida, battericida Asulame methyl 4-aminophenylsulfonylcarbamate 3337-71-1 240 erbicida Azadiractina A dimethyl (2aR,3S,4S,4aR,5S,7aS,8S,10R,10aS,10bR)- 10-(acetyloxy)octahydro-3,5-dihydroxy-4-methyl-8- [[(2E)-2-methyl-1-oxo-2-butenyl]oxy]-4- [(1aR,2S,3aS,6aS,7S,7aS)-3a,6a,7,7a-tetrahydro-6a hydroxy-7a-methyl-2,7-methanofuro[2,3- b]oxireno[e]oxepin-1a(2H)-yl]-1H,7H-naphtho[1,8- bc:4,4a-c’]difuran-5,10a(8H)-dicarboxylate 11141-17-6 627 insetticida Azossistrobina methyl (E)-2-{2[6-(2-cyanophenoxy)pyrimidin-4- yloxy]phenyl}-3-methoxyacrylate 131860-33-8 571 fungicida Beflubutamid (RS)-N-benzyl-2-(α,α,α,4-tetrafluoro-m- tolyloxy)butyramide 113614-08-7 662 erbicida Benalaxil-M methyl N-(phenylacetyl)-N-(2,6-xylyl)-D-alaninate 98243-83-5 766 fungicida Benoxacor (±)-4-dichloroacetyl-3,4-dihydro-3-methyl-2H-1,4-ben- zoxamine 98730-04-2 - erbicida «safener» Produzione agricola 62 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Bentazone 3-isopropyl-1H-2,1,3-benzothiadiazin-4(3H)-one 2,2- dioxide 25057-89-0 366 erbicida Bentiavalicarb [(S)-1-{[(1R)-1-(6-fluoro-1,3-benzothiazol-2- yl)ethyl]carbamoyl}-2-methylpropyl]carbamic acid Variante: benthiavalicarb-isopropyl 413615-35-7 177406-68-7 744 744.204 fungicida Benzovindiflupyr N-[(1RS,4SR)-9-(dichloromethylene)-1,2,3,4-tetrahydro- 1,4-methanonaphthalen-5-yl]-3-(difluoromethyl)-1-me- thylpyrazole-4-carboxamide 1072957-71-1 fungicida Bifenazato isopropyl 3-(4-methoxybiphenyl-3-yl)carbazate 149877-41-8 736 acaricida Bifenox methyl 5-(2,4-dichlorophenoxy)-2-nitrobenzoate 42576-02-3 413 erbicida Bixafen N-(3',4'-dichloro-5-fluoro[1,1'-biphenyl]-2-yl)-3-(difluo- romethyl)-1-methyl-1H-pyrazole-4-carboxamide 581809-46-3 819 fungicida Boscalid 2-Chloro-N-(4’-chlorobiphenyl-2-yl)nicotinamide 188425-85-6 673 fungicida Bromuconazolo 1-[(2RS,4RS:2RS,4SR)-4-bromo-2-(2,4- diclorofenil)tetraidrofurfuril]-1H-1,2,4-triazolo 116255-48-2 680 fungicida Bupirimate 5-butyl-2-ethylamino-6-methylpyrimidin-4-yl dimethylsulfamate 41483-43-6 261 fungicida Buprofezin (Z)-2-tert-butylimino-3-isopropyl-5-phenyl-1,3,5-thia- diazinan-4-one 953030-84-7 681 insetticida Calcio-proesadione calcium 3-oxido-5-oxo-4-propionylcyclohex-3-enecar- boxylate 127277-53-6 567.020 fitoregolatore Captano N-(trichloromethylthio)cyclohex-4-ene-1,2-dicarboxi- mide 133-06-2 40 fungicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 63 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Carbonato di calcio calcium carbonate 471-34-1 843 insetticida, repellente antiselvaggina, so- stanza a basso rischio Carfentrazone-etile Ethyl 2-chloro-3-(2-chloro-4-fluoro-5-[4-(difluorome- thyl)-4,5,dihydro-3-methyl-5-oxo-1H 1,2,4,triazol-1- yl]phenyl)propanoate 128639-02-1 587.202 erbicida Cerevisane 980 stimolatore di difese naturali, sostanza a basso rischio Chalcogran 2-Ethyl-1,6-dioxaspiro[4,4]nonan - feromone Cianammide aminoformonitrile 420-04-2 685 erbicida, fitoregola- tore Ciazofamid 4-chloro-2-cyano-N,N-dimethyl-5-p-tolylimidazole-1- sulfonamide 120116-88-3 653 fungicida Ciclossidim (±)-2-[1-(ethoxyimino)butyl]-3-hydroxy-5-thian-3-ylcy- clohex-2-enone 101205-02-1 510 erbicida Cimoxanil 1-(2-cyano-2-methoxyiminoacetyl)-3-ethylurea 57966-95-7 419 fungicida Cipermetrina (RS)--cyano-3-phenoxybenzyl (1RS,3RS;1RS,3SR)- 3-(2,2-dichlorovinyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxy- late 52315-07-8 332 insetticida Cipermetrina high-cis (RS)--yano-3-phenoxybenzyl (1RS)-cis,trans (> 80 %: < 20 %)-3-(2,2-dichlorovinyl)-2,2-dimethylcy- clopropanecarboxylate 52315-07-8 - insetticida Ciprodinil 4-cyclopropyl-6-methyl-N-phenylpyrimidin-2-amine 121552-61-2 511 fungicida Produzione agricola 64 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Cletodim (±)-2-[(E)-1-[(E)-3-chloroallyloxyimino]propyl]-5- [2-(ethylthio)propyl]-3-hydroxycyclohex-2-enone 99129-21-2 508 erbicida Clodinafop-propargyl prop-2-ynyl (R)-2-[4-(5-chloro-3-fluoropyridin- 2-yloxy)phenoxy]propionate 105512-06-9 683.225 erbicida Clofentezine 3,6-bis(2-chlorophenyl)-1,2,4,5-tetrazine 74115-24-5 418 acaricida Clomazone 2-(2-chlorobenzyl)-4,4-dimethyl-1,2-oxazolidin- 3-one 81777-89-1 509 erbicida Clopiralid 3,6-dichloropyridine-2-carboxylic acid 1702-17-6 455 erbicida Cloquintocet-mexyl 1-methylhexyl (5-chloroquinolin-8-yloxy)acetate 99607-70-2 - erbicida «safener» Clorantraniliprole 3-Bromo-N-[4-chloro-2-methyl-6-(methylcar- bamoyl)phenyl]-1-(3-chloropyridin-2-yl)-1 H-pyrazole- 5-carboxyamide 500008-45-7 794 insetticida Clormequat fitoregolatore (Clormequat) 2-cloroetiltrimetilammonio 7003-89-6 143 (Cloruro di clormequat) Cloruro di 2- cloroetiltrimetilammonio 999-81-5 143.302 Clorotalonil (TCPN) tetrachloroisophthalonitrile 1897-45-6 288 fungicida Clorotoluron 3-(3-chloro-p-tolyl)-1,1-dimethylurea 15545-48-9 217 erbicida Copolimeri stirene-butilacrilati - repellente antiselvag- gina Copolimeri vinilici - repellente antiselvag- gina Ordinanza sui prodotti fitosanitari 65 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni COS-OGA Copolimero lineare di acidi α-1,4-D-galattopiranosiluro- nici e di acidi galattopiranosiluronici metilesterificati (da 9 a 20 residui) con copolimero lineare di 2-ammino-2- deossi-D-glucopiranosi con legame β-1,4 e di 2-aceta- mido-2-deossi-D-glucopiranosi (da 5 a 10 residui) 979 fungicida, sostanza a basso rischio Cyantraniliprole 3-bromo-1-(3-chloro-2-pyridyl)-4'-cyano-2'-methyl-6'- (methylcarbamoyl)pyrazole-5-carboxanilide 736994-63-1 998 insetticida Cyflufenamid (Z)-N-[α-(cyclopropylmethoxyimino)-2,3-difluoro-6-(tri- fluoromethyl)benzyl]-2-phenylacetamide 180409-60-3 759 fungicida Daminozide N-dimethylaminosuccinamic acid 1596-84-5 330 fitoregolatore Dazomet (DMTT) 3,5-dimethyl-1,3,5-thiadiazinane-2-thione 533-74-4 146 nematicida, fungicida, erbicida, insetticida d-Carvone d-2-Methyl-5-isopropenyl-2-cyclohexene-1-on 2244-16-8 602 fitoregolatore Deltametrina (S)--cyano-3-phenoxybenzyl (1R,3R)-3-(2,2-dibromo- vinyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate 52918-63-5 333 insetticida Dicamba 3,6-dichloro-o-anisic acid 1918-00-9 85 erbicida Diclorprop-P (R)-2-(2,4-dichlorophenoxy)propionic acid 15165-67-0 476 erbicida Difenoconazolo cis,trans-3-chloro-4-[4-methyl-2-(1H-1,2,4-triazol-1-yl- methyl)-1,3-dioxolan-2-yl]phenyl 4-chlorophenyl ether 119446-68-3 687 fungicida Diflufenican 2’,4’-difluoro-2-(,,-trifluoro-m-tolyloxy)nicotinani- lide 83164-33-4 462 erbicida Dimethachlor 2-chloro-N-(2-methoxyethyl)aceto-2’,6’-xylidide 50563-36-5 688 erbicida Dimethenamid-P S-2-chloro-N-(2,4-dimethyl-3-thienyl)-N-(2- methoxy-1-methylethyl)-acetamide 163515-14-8 638 erbicida Produzione agricola 66 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Dimetomorf (E,Z 4-[3-(4-chlorophenyl)-3-(3,4-dimethoxyphe- nyl)acryloyl]morpholine 110488-70-5 483 fungicida Ditianon 5,10-dihydro-5,10-dioxonaphtho[2,3-b]-1,4-dithi-in- 2,3-dicarbonitrile 3347-22-6 153 fungicida Dodemorph 4-cyclododecyl-2,6-dimethylmorpholine 1593-77-7 300 fungicida Dodina 1-dodecylguanidinium acetate 2439-10-3 101 fungicida E2Z13-18 Ac E,Z-2,13 Octadecadien-1-yl acetate 086252-74-6 - feromone E3Z13-18 Ac E,Z-3,13 Octadecadien-1-yl acetate 053120-26-6 - feromone E3Z8-14Ac (E,Z)-3,8-tetradecadien-1-yl acetate 163041-87-0 – feromone E3Z8Z11-14Ac (E,Z,Z)-3,8,11-tetradecatrien-1-yl acetate 163041-94-9 – feromone E7Z9-12 Ac (7E, 9Z)-dodeca-7,9-dien-1-yl acetate 55774-32-8 - feromone E8-12 Ac (E)-dodec-8-en-1-yl acetate 38363-29-0 - feromone E8E10-12 OH (Codlemone) (E,E)-dodeca-8,10-dien-1-ol 33956-49-9 - feromone Emamectin benzoate 4"-deoxy-4"-(methylamino)-(4"R)-avermectin B1 ben- zoate 155569-91-8 791 insetticida Essitiazox (4RS5RS)-5-(4-chlorophenyl)-N-cyclohexyl- 4-methyl-2-oxothiazolidine-3-carboxamide 78587-05-0 439 acaricida Estere metilico dell’acido do- decadien carbossilico methyl ester of decadiene-carboxylic acid - feromone Estratto di equiseto - fungicida, battericida Estratto di quassia - insetticida Etefon 2-Chloroethylphosphonic acid 16672-87-0 373 fitoregolatore Etilene etilene 74-85-1 839 fitoregolatore Ordinanza sui prodotti fitosanitari 67 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Etofenprox 2-(4-ethoxyphenyl)-2-methylpropyl 3-phenoxybenzyl ether 80844-07-1 471 insetticida Etofumesate (±)-2-ethoxy-2,3-dihydro-3,3-dimethylbenzofuran- 5-yl methanesufonate 26225-79-6 233 erbicida Etoxazol (RS)-5-tert-butyl-2-[2-(2,6-difluorophenyl)- 4,5-dihydro-1,3-oxazol-4-yl]phenetole 153233-91-1 623 acaricida Eugenolo 4-allyl-2-methoxyphenol 97-53-0 967 fungicida Farina di senapa - fungicida Farine animali - repellente antiselvag- gina Fenazaquin 4-tert-butylphenethyl quinazolin-4-yl ether 120928-09-8 693 acaricida Fenhexamid 1-Methyl-cyclohexanecarboxyloic acid 2,3-dichloro- 4-hydroxy-phenyl)-amide 126833-17-8 603 fungicida Fenmedifam methyl 3-(3-methylcarbaniloyloxy)carbanilate 13684-63-4 77 erbicida Fenossaprop-P-etile (R)-2-[4-(6-chloro-2-benzoxazol-2-yloxy)phenoxy]pro- pionate 71283-80-2 484.202 erbicida Fenpiroximate tert-butyl (E)--(1,3-dimethyl-5-phenoxypyrazol-4-yl- methyleneamino-oxy)-p-toluate 111812-58-9 695 acaricida Fenpropidin (RS)-1-[3-(4-tert-butylphenyl)-2- methylpropyl]piperidine 67306-00-7 520 fungicida Fenpyrazamine S-Allyl-5-amino-2,3-dihydro- 2-isopropyl-3-oxo-4-(o- tolyl) pyrazol-1-carbothioat 473798-59-3 832 fungicida Flazasulfuron 1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-(3-trifluoromethyl-2- pyridylsulfonyl)urea 104040-78-0 595 erbicida Flonicamid N-cyanomethyl-4-(trifluoromethyl)nicotinamide 158062-67-0 763 insetticida Produzione agricola 68 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Florasulam 2’,6’,8-trifluoro-5-methoxy[1,2,4]triazolo[1,5-c]pyrimi- dine-2-sulfonanilide 145701-23-1 erbicida Fluazifop-P-butile butyl-(R)-2-[4-(5-trifluormethyl-2-pyridyloxy)phe- noxy]propionat 79241-46-6 467.205 erbicida Fluazinam 3-chloro-N-(3-chloro-5-trifluoromethyl-2-pyridyl)- ,,-trifluoro-2,6-dinitro-p-toluidine 79622-59-6 521 fungicida Fludioxonil 4-(2,2-difluoro-1,3-benzodioxol-4-yl)pyrrole-3-carboni- trile 131341-86-1 522 fungicida Flufenacet N-(4-fluoro-phenyl)-N-isopropyl-2-(5-trifluoro-methyl- [1,3,4]thiadiazol-2-yloxy)-acetamide 142459-58-3 588 erbicida Flumiossazina N-(7-fluoro-3,4-dihydro-3-oxo-4-prop-2-ynyl-2H-1,4- benzoxazin-6-yl)cyclohex-1-ene-1,2-dicarboximide 103361-09-7 578 erbicida Fluopicolide 2,6-dichloro-N-[3-chloro-5-(trifluorométhyl)- 2-pyri- dylméthyl]benzamide 239110-15-7 787 fungicida Fluopyram N-{2-[3-chloro-5-(trifluoromethyl)-2-pyridyl]ethyl}- á,á,á-trifluoro-o-toluamide 658066-35-4 807 fungicida Fluoxastrobin (E)-{2-[6-(2-chlorophenoxy)-5-fluoropyrimidin-4- yloxy]phenyl}(5,6-dihydro-1,4,2-dioxazin-3-yl)metha- none O-methyloxime 361377-29-9 746 fungicida Flurocloridone (3RS,4RS;3RS,4SR)-3-cloro-4-chloromethyl-1- (-trifluoro-m-tolyl)-2-pyrrolidone 61213-25-0 430 erbicida Fluroxypyr 4-amino-3,5-dichloro-6-fluoro-2-pyridyloxyacetic acid Variante: fluroxypyr-meptyl 69377-81-7 81406-37-3 431 431.214 erbicida Flutolanil α,α,α,-trifluoro-3’-isopropoxy-o-toluanilide 66332-96-5 524 fungicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 69 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Fluxapyroxad 3-(Difluormethyl)-1-methyl-N- (3′,4′,5′-trifluorbiphenyl- 2-yl) pyrazol-4-carboxamid 907204-31-3 828 fungicida Folpet N-(trichloromethylthio)phthalimide 133-07-3 75 fungicida Foramsulfuron 1-(4, 6-dimethoxypyrimidin-2yl)-3-(2-dimethylcar- bamoyl-5-formamidophenylsulfonyl)urea 173159-57-4 659 erbicida Fosetil ethyl hydrogen phosphonate Variante: Fosetil alluminio (Fosetil-Al) alluminio-tris-(O-ethylphosphonat) 15845-66-6 39148-24-8 384 384.013 fungicida Fosfato ferrico III Ferric phosphate 10045-86-0 629 molluschicida, so- stanza a basso rischio Fosfonato di disodio disodium phosphonate 13708-85-5 808 fungicida Fosfuro di zinco difosfuro di trizinco 1314-84-7 69 rodenticida Geraniolo (E)-3,7-dimethyl-2,6-octadien-1-ol 106-24-1 968 fungicida Gibberellina GA4: (3S,3aR,4S,4aR,7R,9aR,9bR,12S)-12-hydroxy-3- methyl-6-methylene-2-oxoperhydro-4a,7-methano-3,9b- propanoazuleno[1,2-b]furan-4-carboxylic acid GA7: (3S,3aR,4S,4aR,7R,9aR,9bR,12S)-12-hydroxy-3- methyl-6-methylene-2-oxoperhydro-4a,7-methano-9b,3- propenoazuleno[1,2-b]furan-4-carboxylic acid GA4: 468-44-0 GA7: 510-75-8 GA4A7 mix- ture: 8030-53-3 904 fitoregolatore Glifosato N-(phosphonomethyl)glycine 1071-83-6 284 erbicida Glifosato-trimesium N-(Phosphonomethyl)-glycin-trimethylsulfoniumsalz 81591-81-3 284.114 erbicida Grasso di lana - repellente antiselvag- gina Produzione agricola 70 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Grasso di pecora sheep fat 98999-15-6 919 repellente antiselvag- gina, sostanza a basso rischio Halauxifen-methyl 4-amino-3-chloro-6-(4- chloro-2-fluoro-3-methoxyphe- nyl)pyridine-2-carboxylate di metile 943831-98-9 970.201 erbicida Hymexazol 5-methylisoxazol-3-ol 10004-44-1 528 disinfettante per se- menza Idrogenocarbonato di potassio potassium hydrogencarbonate 298-14-6 853 fungicida, insetticida, fitoregolatore, so- stanza a basso rischio Idrossido di calcio (calce idrata, calce spenta) Ca(OH)2 1305-62-0 - pasta cicatrizzante Idrazide maleica 6-hydroxy-2H-pyridazine-3-one 123-33-1 310 fitoregolatore Imazalil (±)-1-(-allyloxy-2,4-dichlorophenylethyl)imidazole 35554-44-0 335 fungicida Imazamox (RS)-2-(4-isopropyl-4-methyl-5-oxo-2-imidazolin- 2-yl)-5-methoxymethylnicotinic acid 114311-32-9 619 erbicida Iodosulfuron methyl 4-iodo-2-[3-(4-methoxy-6-methyl-1,2,5-triazin-2- yl)ureidosulfonyl]benzoate, sodium salt 144550-36-7 634 erbicida Iprovalicarb {2-Methyl-1-[1-(4-methylphenyl)-ethylcarbonyl]-pro- pyl}-carbamic acid isopropyl ester 140923-17-7 620 fungicida Ipsdienol (S)-2-methyl-6-methyleneocta-2,7-dien-4-ol 35628-00-3 - insetticida Isoxadifen-etile Ethyl 5,5-diphenyl-2-isoxazoline-3-carboxylate 163520-33-0 666.202 erbicida «safener» Isoxaflutole 5-cyclopropyl-1,2-oxazol-4-yl ,,-trifluoro-2-mesyl- p-tolyl ketone 141112-29-0 575 erbicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 71 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Japan Myths Oil - insetticida Kaolin Kaolin (denominazione CA) 1332-58-7 - insetticida Kresoxim-metile methyl (E)-2-methoxyimino-[2-(o-tolyloxymethyl)phe- nyl]acetate 143390-89-0 568 fungicida lambda-Cialotrina (S)--cyano-3-phenoxybenzyl (Z)-(1R,3R)-3-(2-chloro- 3,3,3-trifluoroprop-1-enyl)-2,2-dimethylcyclopropane- carboxylate and (R)--cyano-3-phenoxybenzyl (Z)- (1S,3S)-3-(2-chloro-3,3,3-trifluoroprop-1-enyl)-2,2-di- methylcyclopropanecarboxylate 91465-08-6 463 insetticida Laminarin (1-3)-13-D-glucan 9008-22-4 671 stimolante delle difese naturali, sostanza a basso rischio Lecitina L--Phosphatidyl choline 8002-43-5 - fungicida Lenacil 3-cyclohexyl-1,5,6,7-tetrahydrocyclopentapyrimidine- 2,4(3H)-dione 2164-08-1 163 erbicida Limatura cornea (polvere cor- nea) - repellente antiselvag- gina Limonen 4-isopropenyl-1-metyhlcyclohexene 5989-27-5 - feromone Magnesio fosfuro trimagnesium diphosphide 12057-74-8 228 prodotti per la prote- zione dei raccolti Maltodestrina 9050-36-6 801 insetticida, acaricida Mandipropamide (RS)-2-(4-chlorophenyl)-N-[3-methoxy-4-(prop-2- ynyloxy)phenethyl]-2-(prop-2-ynyloxy)acetamide 374726-62-2 783 fungicida MCPA (4-chloro-2-methylphenoxy)acetic acid 94-74-6 2 erbicida MCPB 4-(4-chloro-o-tolyloxy)butyric acid 94-81-5 50 erbicida Produzione agricola 72 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Mecoprop-P (R)-2-(4-chloro-o-tolyloxy)propionic acid 16484-77-8 475 erbicida Mefenpir-dietile diethyl (RS)-1-(2,4-dichlororphenyl)-5-methyl-2- pyrazoline-3,5-dicarboxylate 135590-91-9 651.229 erbicida «safener» Mepanipyrim N-(4-methyl-6-prop-1-ynylpyrimidin-2-yl)aniline 110235-47-7 611 fungicida Mepiquat 1,1-dimethylpiperidinium Variante: Mepiquat-chloride 15302-91-7 24307-26-4 440 440.302 fitoregolatore Meptildinocap Miscela al 75-100 % di (RS)-2-(1- methylheptyl)-4,6- di- nitrophenyl crotonate e al 25-0 % di (RS)-2-(1- me- thylheptyl)-4,6- dinitrophenyl isocrotonate 6119-92-2 811 fungicida Mesosulfuron-metile methyl 2-[3-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)ureidosul- fonyl]-4-methanesulfonamidomethylbenzoate 208465-21-8 663.201 erbicida Mesotrione 2-(4-mesyl-2-nitrobenzoyl)cyclohexane-1,3-dione 104206-82-8 625 erbicida Metalaxil-M methyl N-(methocyacetyl)-N-2,6-xylyl-D-alaninate 70630-17-0 580 fungicida Metaldeide r-2,c-4,c-6,c-8-tetramethyl-1,3,5,7-tetroxocane 108-62-3 62 molluschicida Metamitron 4-amino-4,5-dihydro-3-methyl-6-phenyl-1,2,4-triazin- 5-one 41394-05-2 381 erbicida Metazaclor 2-chloro-N-(pyrazol-1-ylmethyl)acet-2’,6’-xylidide 67129-08-2 411 erbicida Metconazolo (1RS,5RS;1RS,5SR)-5-(4-chlorobenzyl)-2,2-dimethyl-1- (1H-1,2,4-triazol-1ylmethyl)cyclopentanol 125116-23-6 706 fungicida Metilbutenolo 2-methyl-3-buten-2-ol 115-18-4 - feromone Metiram zinc ammoniate ethylenebis(dithiocarbamate) – poly(ethylenethiuram disulfide) 9006-42-2 478 fungicida Metobromuron 3-(4-bromophenyl)- 1-methoxy-1-methylurea 3060-89-7 168 erbicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 73 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Metossifenozide N-tert-butyl-N’-(3-methoxy-o-toluoyl)-3,5-xylohydra- zide 161050-58-4 656 insetticida Metrafenone 3’-bromo-2,3,4,6’-tetramethoxy-2’,6-dimethylbenzophe- none 220899-03-6 752 fungicida Metribuzin 4-amino-6-tert-butyl-4,5-dihydro-3-methylthio-1,2,4- triazin-5-one 21087-64-9 283 erbicida Metsulfuron-metile methyl-2-[[[[(4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-zyl)- amino]carbonyl]amino]sulfonil]benzoate 74223-64-6 441.201 erbicida Milbemectin mixture of 70 % (10E,14E,16E)- (1R,4S,5’S,6R,6’R,8R,13R,20R,21R,24S)-6’-ethyl- 21,24-dihydroxy-5’,11,13,22-tetramethyl-(3,7,19-trioxa- tetracyclo[15.6.1.14,8.020,24]pentacosa-10,14,16,22-te- traene)-6-spiro-2’-(tetrahydropyran)-2-one and 30 % (10E,14E,16E)- (1R,4S,5’S,6R,6’R,8R,13R,20R,21R,24S)-21,24- dihydroxy-5’,6’,11,13,22-pentamethyl-(3,7,19-trioxate- tracyclo[15.6.1.14,8.020,24]pentacosa-10,14,16,22-te- traene)-6-spiro-2’-(tetrahydropyran)-2-one 51596-10-2 (milbemycin A3) + 51596-11-3 (milbemycin A4) 660 acaricida, insetticida Napropamide (RS)-N,N-diethyl-2-(1-naphthyloxy)propionamide 15299-99-7 271 erbicida Nicosulfuron 2-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-ylcarbamoylsulfamoyl)- N,N-dimethylnicotinamide 111991-09-4 709 erbicida Nitrato di potassio (salnitro) KNO3 7757-79-1 - rodenticida Oleum foeniculi olio di finocchio - fungicida Oli aromatici - repellente antiselvag- gina Produzione agricola 74 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Olio essenziale di arancio (R)-4-isopropenil-1-metilcicloesene 8028-48-6 902 insetticida, fungicida Oli essenziali - repellente antiselvag- gina Olio d’eucalipto - - - insetticida Olio di colza rapeseed oil 68187-84-8 - insetticida Olio di menta verde spearmint oil 8008-79-5 908 fitoregolatore Olio di paraffina 8012-95-1 64742-46-7 72623-86-0 8042-47-5 97862-82-3 - erbicida Olio di sesamo raffinato fatty acid glycerol ester - insetticida (sinergiste) Ortofenilfenolo [1,1’-biphenyl]-2-ol 90-43-7 246 disinfettante Ossido di alluminio (allumina) Al2O3 1344-28-1 - fungicida Ossido di silicio silicium dioxide 7631-86-9 - fungicida Oxifluorfen 2-chloro-,-,--trifluoro-p-tolyl 3-ethoxy-4-nitrophe- nyl ether 42874-03-3 538 erbicida Paclobutrazolo (2RS,3RS)-1-(4-chlorophenyl)-4,4-dimethyl-2-(1H- 1,2,4-triazol-1-yl) pentan-3-ol 76738-62-0 445 fitoregolatore Penconazolo 1-(2,4-dichloro--propylphenethyl)-1H-1,2,4-triazole 66246-88-6 446 fungicida Pendimetalin N-(1-ethylpropyl)-2,6-dinitro-3,4-xylidine 40487-42-1 357 erbicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 75 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Penoxsulam 3-(2,2-difluoroethoxy)-N- (5,8-dimethoxy[1,2,4] tria- zolo[1,5-c]pyrimidin-2-yl)-α,α,α-trifluorotoluene-2-sul- fonamide 219714-96-2 758 erbicida Penthiopyrad (RS)-N-[2-(1,3- Dimethylbutyl)-3-thienyl]-1- methyl-3- (trifluormethyl)pyrazol-4- carboxamid 183675-82-3 824 fungicida Petoxamide 2-chloro-N-(2-ethoxyethyl)-N-(2-methyl-1-phenylprop- 1-enyl)acetamide 106700-29-2 665 erbicida Picloram 4-amino-3,5,6-trichloropyridine-2-carboxylic acid 1918-02-1 174 erbicida Picolinafen 4′-Fluor-6-(α,α,α-trifluor-m-tolyloxy)pyridin- 2-carbo- xanilid 137641-05-5 639 erbicida Pinoxaden 8-(2,6-diethyl-p-tolyl)-1,2,4,5-tetrahydro-7-oxo-7H-py- razolo[1,2-d][1,4,5]oxadiazepin-9-yl 2,2-dimethylpro- pionate 243973-20-8 776 erbicida Piperonilbutossido 2-(2-butoxyethoxy)ethyl 6-propypiperonyl ether 51-03-6 33 insetticida (sinergiste) Piretrine (Z)-(S)-2-methyl-4-oxo-3-(penta-2,4-dienyl)cyclopent-2- enyl (1R,3R)-2,2-dimethyl-3-(2-methylprop-1-enyl)cy- clopropanecarboxylate 121-21-1 32 insetticida; acaricida Piridato 6-chloro-3-phenylpyridazin-4-yl S-octyl thiocarbonate 55512-33-9 447 erbicida Pirimicarb 2-dimethylamino-5,6-dimethylpyrimidin-4-yl dimethyl- carbamate 23103-98-2 231 insetticida Pirimifos-metile O,O-dimethyl O-2-diethylamino-6-methylpyrimidin- 4-yl phosphorothioate 29232-93-7 239 insetticida; acaricida Polimeri di esteri vinilici Vinylesterpolymere - repellente antiselvag- gina Produzione agricola 76 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Potassio fosfato bibasico ani- dro KH2PO3 e K2HPO3 756 fungicida Propamocarb propyl 3-(dimethylamino)propylcarbamate Variante: propamocarb hydrochloride 24579-73-5 25606-41-1 399 399.601 fungicida Propaquizafop 2-isopropylideneamino-oxyethyl (R)-2-[4-(6-chloroqui- noxalin-2-yloxy)phenoxy]propionate 111479-05-1 713 erbicida Propizamide 3,5-dichloro-N-(1,1-dimethylpropynyl)benzamide 23950-58-5 315 erbicida Propoxicarbazona-sodio methyl 2-(4,5-dihydro-4-methyl-5-oxo-3-propoxy-1H- 1,2,4-triazol-1-yl)carboxamidosulfonylbenzoate, sodium salt 181274-15-7 655.011 erbicida Proquinazid 6-iodo-2-propoxy-3-propylquinazolin-4(3H)-one 189278-12-4 764 fungicida Prosulfocarb S-benzyl dipropylthiocarbamate 52888-80-9 539 erbicida Prosulfuron 1-(4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-2-yl)-3-[2-(3,3,3- trifluoropropyl)-phenylsulfonyl]-urea 94125-34-5 579 erbicida Proteine - repellente antiselvag- gina Protioconazolo (RS)-2-[2-(1-chlorocyclopropyl)-3-(2-chlorophenyl)-2- hydroxypropyl]-2,4-dihydro-1,2,4-triazole-3-thione 178928-70-6 745 fungicida Pyraclostrobin methyl N-(2-{[1-(4-chlorophenyl)-1H-pyrazol-3- yl]oxymethyl}phenyl) N-methoxy carbamate 175013-18-0 657 fungicida Pyraflufen-etile ethyl 2-chloro-5-(4-chloro-5-difluoromethoxy-1-me- thylpyrazol-3-yl)-4-fluorophenoxyacetate 129630-17-7 605.202 erbicida Pyrimethanil N-(4,6-dimethylpyrimidin-2-yl)aniline 53112-28-0 714 fungicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 77 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Pyriofenone (5-chloro-2-methoxy-4-methyl- 3-pyridyl)(4,5,6-trime- thoxy-o- tolyl)methanone 688046-61-9 827 fungicida Pyroxsulam N-(5,7-dimethoxy[1,2,4]triazolo[1,5-a]pyrimidin-2-yl)- 2-methoxy-4-(trifluoromethyl)pyridine-3-sulfonamide 422556-08-9 793 erbicida Quinmerac 7-chloro-3-methylquinolin-8-carboxylic acid 90717-03-6 563 erbicida Quizalofop-P-etile ethyl (R)-2-[4-(6-chlorquinoxalin-2-yloxy) phenoxy] propionate 100646-51-3 641.202 erbicida Rame copper Variante (sotto forma di carbonato, basico): [μ-[carbonato(2−)-κO:κO’]]dihydroxydicopper Variante (sotto forma di idrossido): copper(II) hydroxide Variante (sotto forma di idrossido clorocalcico) Variante (sotto forma di preparati a base di calce): A mixture of calcium hydroxide and copper(II) sulfate Variante (sotto forma di naphthenate): copper naphthenate Variante (sotto forma di ottanoato): copper octanoate Variante (sotto forma di ossicloruro): dicopper chloride trihydroxide Variante (sotto forma di solfato): copper(II) tetraoxosulfate Variante (esaidrossosolfato di tetrarame): cupric sulfate-tricupric hydroxide 12002-03-8 12069-69-1 20427-59-2 8011-63-0 1338-02-9 20543-04-8 1332-40-7 7758-98-7 1333-22-8 44 - 44.305 44.604 - 44.407 44.602 44.306 - fungicida fungicida fungicida, battericida fungicida, battericida fungicida fungicida fungicida fungicida fungicida, battericida fungicida Produzione agricola 78 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Repellente contro la brucatura della selvaggina (materia di base) - repellente antiselvag- gina Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/olio di pe- sce Olio di pesce 100085-40-3 repellente antiselvag- gina Rimsulfuron 1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-(etylsulfonyl-2-pyri- dylsulfonyl)urea 122931-48-0 716 erbicida (S)-cis-verbenol [S-(1,2,5)]-4,6,6-trimethylbicyclo[3.1.1]-hept- 3-en-2-ol 18881-04-4 - feromone Sali minerali - repellente antiselvag- gina Sapone potassico - fungicida S-Metolaclor (S)-2-chloro-N-(2-ethyl-6-methyl-phenyl)-N-(2methoxy- 1-methyl-ethyl)-acetamide 87392-12-9 607 erbicida Solfato doppio di alluminio e di potassio 7784-24-9 battericida Solfato ferroso (II) FeO4S X H2O 13463-43-9 - erbicida Spinetoram (1S,2R,5R,7R,9R,10S,14R,15S,19S)-7-(6-deoxy-3-O- ethyl-2,4-di-O-methyl-á-L-mannopyranosyloxy)-15- [(2R,5S,6R)-5-(dimethylamino)tetrahydro-6-methylpy- ran-2-yloxy]-19-ethyl-14-methyl-20-oxatetracy- clo[10.10.0.02,10.05,9]docos-11-ene-13,21-dion 935545-74-7 802 insetticida Spinosad mixture of spinosyn A and spinosyn D 168316-95-8 636 insetticida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 79 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Spirotetramat cis-4-(ethoxycarbonyloxy)-8-methoxy-3-(2,5-xylyl)-1- azaspiro[4.5]dec-3-en-2-one 203313-25-1 795 insetticida Spiroxamina 8-tert-butyl-1,4-dioxaspiro[4.5]decan-2-ylme- thyl(ethyl)(propyl)amine 118134-30-8 572 fungicida Sulcotrione 2-(2-chloro-4-mesylbenzoyl)-1,3-cyclohexane-1,3- dione 99105-77-8 723 erbicida Sulfosulfuron 1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-(2-ethylsulfonylimi- dazo[1,2-a]pyridin-3-yl-sulfonylurea 141776-32-1 601 erbicida Sulfoxaflor [methyl(oxo){1-[6-(trifluoromethyl)-3-pyridyl] ethyl}- λ6-sulfanyliden] cyanamide 946578-00-3 820 insetticida Sulfuryl fluoride sulfuryl fluoride 002699-79-8 757 insetticida Tau-fluvalinato (RS)-α-cyano-3- fenossibenzil N-(2- cloro- α,α α- tri- fluoro- p-tolil)-D-valinato (rapporto tra isomeri: 1:1) 102851- 06-9 786 insetticida Tebuconazolo (RS)-1-p-chlorophenyl-4,4-dimethyl-3-(1H-1,2,4-triazol- 1-ylmethyl)pentan-3-ol 107534-96-3 494 fungicida Tebufenozide N-tert-butyl-N’-(4-ethylbenzoyl)-3,5-dimethylbenzo- hydrazide 112410-23-8 724 insetticida Tebufenpirad N-(4-tert-butylbenzyl)-4-chloro-3-ethyl-1-methylpyra- zole-5-carboxamide 119168-77-3 725 acaricida Tefluthrin 2,3,5,6-tetrafluoro-4-methylbenzyl (Z)-(1RS,3RS)-3-(2- chloro-3,3,3-trifluoroprop-1-enyl)-2,2-dimethylcyclopro- panecarboxylate 79538-32-2 451 insetticida Tembotrione 2-{2-chloro-4-mesyl-3-[(2,2,2-trifluoroethoxy)me- thyl]benzoyl}cyclohexane-1,3-dione 335104-84-2 790 insetticida Produzione agricola 80 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Terbutilazina N2-tert-butyl-6-chloro-N4-ethyl-1,3,5-triazine-2,4-dia- mine 5915-41-3 234 erbicida Tiabendazolo 2-(thiazol-4-yl)benzimidazole 148-79-8 323 fungicida Tiencarbazone methyl 4-[(4,5-dihydro-3-methoxy-4-methyl-5-oxo-1 H- 1,2,4-triazol-1 -yl)carbonylsulfamoyl]-5- methylthiophene-3-carboxylate 317815-83-1 797 erbicida Tifensulfuron-metile 3-(4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-2-ylcarbamoylsula- moyl)thiophen-2-carboxylic acid 79277-27-3 452.201 erbicida Timolo 5-methyl-2-propan-2-yl-phenol 89-83-8 969 fungicida Tolclofos-metile O-2,6-dichloro-p-tolyl O,O-dimethyl phosphorothioate 57018-04-9 479 fungicida Tribenuron 2-[4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-2-yl(methyl)car- bamoylsulfamoyl]benzoic acid 106040-48-6 546 erbicida Tribenuron-metile methyl ester of 2-[4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin- 2-yl(methyl)carbamoylsulfamoyl]benzoic acid 101200-48-0 546.201 erbicida Triclopir 3,5,6-trichloro-2-pyridyloxyacetic acid 55335-06-3 376 erbicida Trifloxystrobin (E,E)-methoxyimino-{2-[1-(3-trifluoromethyl- phenyl)-ethylideneaminooxymethyl]-phenyl}-acetic acid methyl ester 141517-21-7 617 fungicida Triflusulfuron-metile Methyl 2-[4-dimethylamino-6-(2,2,2-trifluoroethoxy)- 1,3,5-triazin-2-ylcarbamoylsulfamoyl]-m-toluic acid 126535-15-7 731.201 erbicida Trinexapac-etile ethyl 4-cyclopropyl(hydroxy)methylene-3,5-dioxocyclo- hexanecarboxylate 95266-40-3 732.202 fitoregolatore Triticonazolo (±)-(E)-5+(4-chlorobenzylidene)-2,2-dimethyl-1-(1H- 1,2,4-triazol-1-methyl)cyclopentanol 131983-72-7 652 fungicida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 81 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Denominazione IUPAC Numero CAS Numero CIPAC Funzione/Condizioni specifi- che e limitazioni Tritosulfuron 1-(4-methoxy-6-trifluoromethyl-1,3,5-triazin-2-yl)-3- (2-trifluoromethylbenzenesulfonyl)urea 142469-14-5 735 erbicida Valifenalate Methyl-N-(isopropoxycarbonyl)-L-valyl- (3RS)-3-(4- chlorphenyl)-β-alaninat 283159-90-0 857 fungicida Winter Green Oil - - - insetticida Z11-14 Ac (Z)-tetradec-11-en-1-yl acetate 20711-10-8 - feromone Z11-14OH (Z)-11-Tetradecen-1-ol 34010-15-6 feromone Z3Z13-18Ac (Z,Z)-3,13-octadecadienyl acetate 53120-27-7 - feromone Z8-12 Ac (Z)-dodec-8-en-1-yl acetate 28079-04-1 - feromone Z9-12 Ac (Z)-dodec-9-en-1-yl acetate - feromone Z9-14Ac (Z)-tetradec-9-en-1-yl acetate 16725-53-4 - feromone Ziram zinc bis(dimethyldithiocarbamate) 137-30-4 31 fungicida Zolfo sulfur 7704-34-9 18 fungicida, acaricida Zolfo calcico Calcium polysulfide 1344-81-6 17 fungicida Zoxamid 3,5-Dichloro-N-(3-chloro-1-ethyl-1-methyl-2-oxopro- pyl)-p-toluamide 156052-68-5 640 fungicida Parte B: Microrganismi Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzioni/condizioni specifi- che e limitazioni Ampelomyces quisqualis – ceppo M10 Fungo antagonista Funghi fungicida Produzione agricola 82 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzioni/condizioni specifi- che e limitazioni Aureobasidium pullulans – ceppi DSM 14940, DSM 14941 Fungo antagonista Funghi battericida Bacillus amyloliquefaciens – ceppo FZB24 Batterio antagonista Batteri battericida, fungicida, sostanza a basso rischio Bacillus amyloliquefaciens – ceppo QST 713 Batterio antagonista Batteri battericida, fungicida Bacillus amyloliquefaciens sp plantarum – ceppo D747 Batterio antagonista Batteri fungicida Bacillus firmus – ceppi I-1582, I-1583 Batterio patogeno Batteri nematocida Bacillus thuringiensis var. aizawai – ceppi GC-91, ABTS-1857 Batterio entomopatogeno Batteri insetticida Bacillus thuringiensis var. israeliensis – ceppi AM65-52, BMP 144 Batterio entomopatogeno Batteri insetticida Bacillus thuringiensis var. kurstaki – ceppi ABTS-351, SA-11, HD-1, Btk-HD-1, ATCC-SD- 1275, EG2424, EG 2348 Batterio entomopatogeno Batteri insetticida Bacillus thuringiensis var. tenebrionis – ceppi EG 2424, NB125, NB176 Batterio entomopatogeno Batteri insetticida Beauveria bassiana – ceppo ATCC 74040 Fungo entomopatogeno Funghi insetticida Beauveria brongniartii – ceppi BIPESCO2, BIPESCO4 (FAL 546) Fungo entomopatogeno Funghi insetticida Coniothyrium minitans – ceppo CON/M/91-08 Fungo antagonista Funghi fungicida, sostanza a basso rischio Ordinanza sui prodotti fitosanitari 83 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzioni/condizioni specifi- che e limitazioni Coniothyrium minitans – ceppo K1 Fungo antagonista Funghi fungicida Gliocladium catenulatum – ceppo J1446 Fungo antagonista Funghi fungicida, sostanza a basso rischio Metarhizium anisopliae – ceppi BIPESCO5 (F52), FAL 997 Fungo entomopatogeno Funghi insetticida Paecilomyces fumosoroseus Fungo entomopatogeno Funghi insetticida Paecilomyces lilacinus – ceppo 251 Fungo patogeno Funghi nematocida Pepino mosaic virus – ceppo CH2, isolato 1906 Virus antagonista Virus virucida, sostanza a basso rischio, è autorizzato solo l’impiego in serra Phlebiopsis gigantea – ceppo VRA 1835 Fungo antagonista Funghi fungicida, sostanza a basso rischio Photorhabdus luminescens – ceppo ATCC 29999 Batteri entomopatogeni Batteri insetticida Pseudomonas chlororaphis – ceppo MA342 Batteri antagonisti Batteri disinfettante per semenza Pseudomonas sp. – ceppo DSMZ 13134 Batteri antagonisti Batteri fungicida Streptomyces griseoviridis – ceppo K61 Batteri antagonisti Batteri fungicida Trichoderma asperellum – ceppo ICC 012 Fungo antagonista Funghi fungicida Produzione agricola 84 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzioni/condizioni specifi- che e limitazioni Trichoderma gamsii – ceppo ICC 080 Fungo antagonista Funghi fungicida Verticillium lecanii – ceppi IMI 328553, IMI 528555 Fungo entomopatogeno Funghi insetticida Virus della granulosi della capua – isolato GV-0001 Virus entomopatogeno Virus insetticida Virus della granulosi della carpocapsa – isolati CpGV NPP-R2, CpGV NPP-R5, CpGV GV- 0003, CpGV-I12, CpGV GV-0013, CpGV GV-0006, CpGV GV-0014 Virus entomopatogeno Virus insetticida Virus della poliendrosi nucleare di Helicoverpa armigera – ceppo HaNPV-BJ Virus entomopatogeno Virus insetticida Xenorhabdus bovienii – ceppo ATCC35271 Batteri entomopatogeni Batteri insetticida Parte C: Macrorganismi Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzione/Condizioni specifiche e limitazioni Adalia bipunctata Coleottero predatore Insetti insetticida Amblyseius andersoni Acaro predatore Acari insetticida, acaricida Amblyseius barkeri (mackenziei) Acaro predatore Acari insetticida Amblyseius californicus Acaro predatore Acari insetticida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 85 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzione/Condizioni specifiche e limitazioni Amblyseius degenerans Acaro predatore Acari insetticida Anisopteromalus calandrae Imenottero parassita Insetti insetticida Anthocoris nemoralis Cimice predatrice Insetti insetticida Aphelinus abdominalis Imenottero parassita Insetti insetticida Aphidius colemani Imenottero parassita Insetti insetticida Aphidius ervi Imenottero parassita Insetti insetticida Aphidius matricariae Imenottero parassita Insetti insetticida Aphidoletes aphidimyza Dittero predatore Insetti insetticida Aphytis melinus Imenottero parassita Insetti insetticida Chrysoperla carnea Neurottero predatore Insetti insetticida Cryptolaemus montrouzieri Coleottero predatore Insetti insetticida Dacnusa sibirica Imenottero parassita Insetti insetticida Diglyphus isaea Imenottero parassita Insetti insetticida Encarsia formosa Imenottero parassita Insetti insetticida Encyrtus lecaniorum Imenottero parassita Insetti insetticida Ephedrus cerasicola Imenottero parassita Insetti insetticida Eretmocerus eremicus Imenottero parassita Insetti insetticida Eretmocerus mundus Imenottero parassita Insetti insetticida Feltiella acarisuga Cecidomidi predatrice Insetti insetticida Habrobracon hebetor Imenottero parassita Insetti insetticida Heterorhabditis bacteriophora Nematode entomoparassita Nematodi insetticida Heterorhabditis megidis Nematode entomoparassita Nematodi insetticida Heterorhabditis sp. Nematode entomoparassita Nematodi insetticida Produzione agricola 86 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzione/Condizioni specifiche e limitazioni Hypoaspis aculeifer Acaro predatore Acari insetticida Lariophagus distinguendus Imenottero parassita Insetti insetticida Leptomastidea abnormis Imenottero parassita Insetti insetticida Leptomastix dactylopii Imenottero parassita Insetti insetticida Macrolophus pigmaeus Cimice predatrice Insetti insetticida Metaphycus helvolus Imenottero parassita Insetti insetticida Microterys flavus Imenottero parassita Insetti insetticida Neoseiulus cucumeris (sinonimo: Amblyseius cucumeris) Acaro predatore Acari insetticida Orius insidiosus Cimice predatrice Insetti insetticida Orius laevigatus Cimice predatrice Insetti insetticida Orius majusculus Cimice predatrice Insetti insetticida Phasmarhabditis hermaphrodita Nematode parassita di molluschi Nematodi molluschicida Phytoseiulus persimilis Acaro predatore Acari insetticida Praon volucre Imenottero parassita Insetti insetticida Pseudaphycus maculipennis Imenottero parassita Insetti insetticida Rodolia cardinalis Coleottero predatore Insetti insetticida Steinernema carpocapsae Nematode entomoparassita Nematodi insetticida Steinernema carpocapsae all strain Nematode entomoparassita Nematodi insetticida Steinernema feltiae Nematode entomoparassita Nematodi insetticida Stratiolaelaps scimitus Acaro predatore Acari insetticida Transeius montdorensis Acaro predatore Acari insetticida Ordinanza sui prodotti fitosanitari 87 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Descrizione Organismo Funzione/Condizioni specifiche e limitazioni Trichogramma brassicae Bezdenko Imenottero parassita Insetti insetticida Trichogramma cacoeciae Imenottero parassita Insetti insetticida Trichogramma evanescens Imenottero parassita Insetti insetticida Trichopria drosophilae Imenottero parassita Insetti insetticida Typhlodromips swirskii Acaro predatore Acari insetticida Parte D: Sostanze di base Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Birra N. CAS: 8029-31-0 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura. Carbone argilloso – N. CAS: 7440-44-0 (carbone attivo) – N. CAS: 1333-86-4 (nero di carbone) – N. CAS: 1302-78-9 (bentonite) Miscela di carbone di legna e di bentonite. Car- bone di legna: purezza richiesta dal regolamento (UE) n. 231/2012190 Bentonite: purezza richiesta dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1060/2013191 Utilizzo nella lotta contro il mal dell’esca della vite per incorporazione nel suolo; dose max. 500 kg/ha Chitosano cloridrato N. CAS: 9012-76-4 Purezza conforme alle specifiche della Farmaco- pea europea. Tenore massimo di metalli pesanti: 40 ppm Utilizzo come fungicida e battericida per il trattamento delle sementi o per applicazione fogliare; dose max. 800 g a.i/ha 190 Regolamento (UE) n. 231/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012, che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, GU L 83 del 22.3.2012, pag. 1. 191 Regolamento di esecuzione (UE) n. 1060/2013 della Commissione, del 29 ottobre 2013, relativo all’autorizzazione della bentonite quale additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali, GU L 289 del 31.10.2013, pag. 33. Produzione agricola 88 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Cloruro di sodio N. CAS: 7647-14-5 Purezza 970 g/kg Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo come fungicida contro l’oidio della vite, stadi BBCH 10-57; dose max. 6 kg a.i/ha e anno; periodo d’attesa 30 giorni. Utilizzo come fungicida contro le tignole della vite, stadi BBCH 55-91; dose max. 3.6 kg a.i./ha e anno; periodo d’attesa 30 giorni. Utilizzo contro le malattie fungine nei funghi commestibili; max. 0.03g a.i./kg di substrato. Equisetum arvense L. Purezza conforme alle specifiche della Farmaco- pea europea Estrazione per decozione in acqua calda del fusto aereo sterile essiccato Estratto d’ortica 100% d’estratto d’ortica Estrazione per fermentazione in acqua e filtra- zione Fruttosio N. CAS: 57-48-7 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo contro i vermi dei frutti del melo; dose max. 100 g/ha; max. 7 applicazioni all’anno. Utilizzo contro la cicalina della flavescenza dorata (Scafoideus titanus), stadi BBCH 17-57; max. 45 g/ha e anno. Utilizzo contro la peronospora della vite, stadi BBCH 10-57; max. 240g/ha e anno. Olio di cipolla N. CAS: 8002-72-0 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Su ombrellifere contro la mosca della carota Olio di girasole N. CAS: 8001-21-6 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo come fungicida su pomodoro contro l’oidio; stadi 32–71; concentrazione max. 0,5%; non trattare il fiore Ordinanza sui prodotti fitosanitari 89 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Idrogenocarbonato di sodio N. CAS: 144-55-8 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo come fungicida per le indicazioni se- guenti: – verdura, piante ornamentali, viti, oidio, stadi BBCH 12-89; concentrazione max.: 1%; periodo d’attesa 1 giorno; – melo, ticchiolatura, stadi 10-85; concentra- zione max. 1%; periodo d’attesa 1 giorno; – lotta contro le malattie nello stoccaggio di frutta, dopo il raccolto; max. 2 trattamenti; concentrazione max. 4%. Lotta contro i muschi nelle piante in vaso; max. 122 kg/ha; testarne dapprima la tollerabi- lità su poche piante. Idrossido di calcio N. CAS: 1305-62-0 920 g/kg Qualità alimentare Le impurità seguenti non devono eccedere i livelli seguenti (espressi in mg/kg di sostanza secca): bario: 300 mg/kg, fluoruro: 50 mg/kg, arsenico: 3 mg/kg, piombo: 2 mg/kg. Utilizzo soltanto al di fuori del periodo vegeta- tivo su frutta a granella e a nocciolo per la lotta contro i cancri. Produzione agricola 90 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Latte scremato (latte magro) Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Il latte scremato utilizzato deve essere stato sottoposto a un trattamento termico secondo l’articolo 49 capoverso 1 dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016192 sui requisiti igie- nici (ORI). Il latte scremato non può essere utilizzato su parti commestibili di piante destinate all’ali- mentazione umana. L’utilizzo su uva da tor- chiare è consentito se sull’etichetta del vino da essa prodotto figurano le indicazioni di cui all’articolo 75 capoverso 1 lettera e dell’ordi- nanza del DFI del 16 dicembre 2016193 sulle bevande. 192 RS 817.024.1 193 RS 817.022.12 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 91 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Lecitine N. CAS: 8002-43-5 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo come fungicida secondo le indica- zioni seguenti: – melo, oidio, stadi BBCH 03-79; dose max. 750 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni; – pesco, bolla del pesco, stadi BBCH 03-79; dose max. 750 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni; – uva spina, stadi BBCH 10–85; dose max. 2000 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni; – cetriolo, lattuga cappuccio, valerianella, pomodoro, cicoria belga, oidio, marciume delle foglie, alternaria, stadi BBCH 10-89; dose max. 2250 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni; – coltura ornamentale, stadi BBCH 10-89; dose max. 225 g a.i/ha; – vite, marcescenza e oidio, stadi BBCH 10-85; dose max. 225 g a.i/ha; periodo d’attesa 30 giorni; – fragola, lampone, malattie fungine, stadi BBCH 10-89; dose max. 1 kg a.i./ha; – patata, marciume, stadi BBCH 10-90; dose max. 800 g a.i./ha; – carota, oidio, stadi BBCH 19-90; dose max. 2 kg a.i./ha. Produzione agricola 92 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Siero (siero di latte) Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Il siero utilizzato deve essere stato sottoposto a un trattamento termico secondo l’articolo 49 capoverso 1 ORI. Il siero non può essere utilizzato su parti com- mestibili di piante destinate all’alimentazione umana. L’utilizzo su uva da torchiare è con- sentito se sull’etichetta del vino da essa pro- dotto figurano le indicazioni di cui all’articolo 75 capoverso 1 lettera e dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016 sulle bevande. Perossido di idrogeno N. CAS: 7722-84-1 Soluzione disciolta in acqua (< 5 %) Il perossido di idrogeno utilizzato per la produ- zione della soluzione deve avere una purezza conforme alle specifiche del JEFCA194 della FAO/OMS. Utilizzo per la disinfezione delle sementi e delle cesoie Fosfato biammonico N. CAS: 7783-28-0 Qualità enologica Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa della mosca della ciliegia e della mosca dell’olivo Polvere di semi di mostarda Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo per il trattamento di sementi di grano; dose max. 1500 g a.i/100 kg di sementi 194 Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari della FAO e dell’OMS Ordinanza sui prodotti fitosanitari 93 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Salix spp. Cortex Purezza conformemente alle specifiche della Farmacopea europea Estrazione per infusione della corteccia in acqua calda. Utilizzo come fungicida per le indicazioni seguenti: – melo, oidio, ticchiolatura, stadi BBCH 53-67; dose max. 2222 g a.i/ha; – pesco, bolla del pesco, stadi BBCH 10-57; dose max. 2222 g a.i/ha; – vite, marcescenza e oidio, stadi BBCH 10-57; dose max. 667 g a.i/ha. Saccarosio N. CAS: 57-50-1 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa. Rafforzamento della re- sistenza naturale delle piante contro le indi- cazioni seguenti: – melo, carpocapsa, stadi BBCH 6-89; dose max. 1kg a.i./ha e anno; – mais, piralide del mais, stadi BBC 12-89; dose max. 80g a.i./ha e anno; – vite, cicalina della flavescenza dorata (Sca- foideus titanus), stadi BBCH 17-57; dose max. 45g a.i./ha e anno; – vite, peronospora, stadi BBCH 10-57, max. 240g a.i./ha e anno. Talco E553B N. CAS: 14807-96-6 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari < 0,1 % della silice cristallina respirabile Utilizzo come repellente per insetti e funghi su alberi da frutto a partire dallo stadio BBCH 41; dose max. 20 kg a.i/ha. Utilizzo come repellente per insetti e funghi in viticoltura a partire dallo stadio BBCH 20; dose max. 12.75 kg a.i/ha. Produzione agricola 94 916.161 Nome comune Specifica Funzione/condizioni specifiche e limitazioni Vino Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Utilizzo soltanto come esca per trappole a bic- chiere per la cattura di massa Aceto di vino N. CAS: 90132-02-8 Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari Max. 10 % di acido acetico Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa, per la disinfezione delle sementi e delle cesoie. Utilizzo come erbicida in pre-emergenza; ri- schio di fitotossicità su giovani piante. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 95 916.161 Parte E: Sostanze candidate alla sostituzione Nome comune, numero d’identificazione Numero CAS 8-idrossichinolina 148-24-3 Aclonifen 74070-46-5 alfa-Cipermetrina 67375-30-8 Benzovindiflupyr 1072957-71-1 Bromuconazolo 116255-48-2 Cipermetrina 52315-07-8 Ciproconazolo 94361-06-5 Ciprodinil 121552-61-2 Clortoluron 15545-48-9 Difenoconazolo 119446-68-3 Diflufenican 83164-33-4 Emamectin benzoate 155569-91-8 Etofenprox 80844-07-1 Etoxazol 153233-91-1 Famoxadone 131807-57-3 Fludioxonil 131341-86-1 Flufenacet 142459-58-3 Fluopicolide 239110-15-7 Flurocloridone 61213-25-0 Imazamox 114311-32-9 Rame Variante (sotto forma di carbonato basico): [μ-[carbonato(2−)-κO:κO']]dihydroxydicopper Variante (sotto forma di idrossido): copper(II) hydroxide Variante (sotto forma di idrossido clorocalcico) Variante (sotto forma di preparati a base di calce): A mixture of calcium hydroxide and copper(II) sulfate Variante (sotto forma di naphthenate): copper naphthenate Variante (sotto forma di ottanoato): copper octanoate Variante (sotto forma di ossicloruro): dicopper chloride trihydroxide Variante (sotto forma di solfato): copper(II) tetraoxosulfate Variante (esaidrossosolfato di tetrarame): cupric sulfate-tricupric hydroxide 12002-03-8 12069-69-1 20427-59-2 8011-63-0 1338-02-9 20543-04-8 1332-40-7 7758-98-7 1333-22-8 Lambda-Cyhalothrin 91465-08-6 Lenacil 2164-08-1 Metconazolo 125116-23-6 Metossifenozide 161050-58-4 Produzione agricola 96 916.161 Nome comune, numero d’identificazione Numero CAS Metribuzin 21087-64-9 Metsulfuron-methile 74223-64-6 Nicosulfuron 111991-09-4 Oxifluorfen 42874-03-3 Paclobutrazolo 76738-62-0 Pendimetalin 40487-42-1 Pirimicarb 23103-98-2 Procloraz 67747-09-5 Propizamide 23950-58-5 Prosulfuron 94125-34-5 Sulcotrione 99105-77-8 Tebuconazolo 107534-96-3 Tebufenpirad 119168-77-3 Tembotrione 335104-84-2 Triazoxide 72459-58-6 Ziram 137-30-4 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 97 916.161 Allegato 2195 (art. 4 e 5) Criteri e procedura di approvazione di principi attivi, fitoprotettori e sinergizzanti 1. Valutazione 1. Durante il processo di valutazione e di decisione il servizio d’omologazione coo- pera con i richiedenti per risolvere rapidamente qualsiasi questione relativa al fasci- colo o per identificare in fase iniziale la necessità di ogni ulteriore chiarimento o stu- dio supplementare per la valutazione del fascicolo, comprese le informazioni che consentono di eliminare la necessità di restrizioni nell’approvazione, di modificare le condizioni proposte per l’uso del prodotto fitosanitario o di modificare la natura o la composizione di quest’ultimo in modo che siano pienamente rispettati i requisiti della presente ordinanza. 2. La valutazione da parte del servizio d’omologazione deve essere basata su principi scientifici e avvalersi della consulenza di esperti. 2. Criteri decisionali generali 1. L’articolo 4 è considerato rispettato soltanto qualora, sulla base del fascicolo pre- sentato, si preveda che sia possibile l’autorizzazione di almeno un prodotto fitosani- tario contenente il principio attivo interessato, per almeno uno degli usi rappresenta- tivi. 2. In linea di principio l’approvazione di un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante è subordinata alla presentazione di un fascicolo completo. In casi eccezionali, l’approvazione di un principio attivo, un fitoprotettore o un siner- gizzante può essere concessa sebbene debbano ancora essere presentate certe infor- mazioni, qualora: a) le prescrizioni relative ai dati siano state modificate o affinate dopo la presen- tazione del fascicolo; o b) le informazioni siano considerate di carattere confermativo o richieste per au- mentare la fiducia nella decisione. 3. Se necessario, l’approvazione può essere sottoposta alle condizioni e restrizioni di cui all’articolo 5. Qualora il servizio d’omologazione ritenga che il principio attivo potrebbe essere approvato soltanto con restrizioni, perché nel fascicolo mancano certe informazioni, esso contatta quanto prima il richiedente per ottenere maggiori infor- mazioni che possano consentire di eliminare tali restrizioni. 195 Aggiornato dal n. II dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4199). Produzione agricola 98 916.161 3. Criteri per l’approvazione di un principio attivo I criteri per l’approvazione di un principio attivo corrispondono a quelli fissati nell’al- legato II numero 3 del regolamento (CE) n. 1107/2009196. 4. Sostanze candidate alla sostituzione Un principio attivo è approvato come sostanza candidata alla sostituzione a norma dell’articolo 5 se è soddisfatta una delle condizioni fissate nell’allegato II numero 4 del regolamento (CE) n 1107/2009197. 5. Principi attivi a basso rischio 5.1. Principi attivi diversi dai microrganismi 5.1.1. Un principio attivo diverso da un microrganismo non è considerato a basso rischio se adempie una delle seguenti condizioni: a. conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008198, è classificato o deve essere classificato in una delle categorie seguenti: – cancerogeno di categoria 1 A, 1B o 2, – mutageno di categoria 1 A, 1B o 2, – tossico per la riproduzione di categoria 1 A, 1B o 2, – sensibilizzante della pelle di categoria 1, – lesioni oculari gravi di categoria 1, – sensibilizzante respiratorio di categoria 1, – tossicità acuta di categoria 1, 2 o 3, – tossicità specifica per alcuni organi bersaglio di categoria 1 o 2, – tossicità per gli organismi acquatici, tossicità acuta o cronica di ca- tegoria 1, sulla base di test normalizzati appropriati, – esplosivo, – corrosivo per la pelle, di categoria 1 A, 1B o 1C; b. è stato identificato come sostanza prioritaria in virtù della direttiva 2000/60/CE199; c. è considerato perturbatore endocrino; d. ha degli effetti neurotossici o immunotossici. 5.1.2. Un principio attivo diverso da un microrganismo non è considerato a basso rischio se è persistente (tempo di dimezzamento nel suolo superiore a 60 giorni) o se il suo fattore di bioconcentrazione è superiore a 100. 196 Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 otto- bre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le di- rettive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE; modificato da ultimo dal Regolamento (UE) 2018/605 della Commissione, del 19 aprile 2018, GU L 101 del 20.4.2018, pag. 33. 197 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2. 198 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d. 199 Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 99 916.161 Tuttavia un principio attivo presente naturalmente che non corrisponde a nes- suno dei criteri secondo il numero 5.1.1 può essere considerato a basso rischio anche se è persistente (tempo di dimezzamento nel suolo superiore a 60 giorni) o se il suo fattore di bioconcentrazione è superiore a 100. 5.1.3. Un principio attivo diverso da un microrganismo emesso e utilizzato da piante, animali e altri organismi ai fini della comunicazione è considerato a basso rischio se non corrisponde a nessuno dei criteri secondo il numero 5.1.1. 5.2. Microrganismi 5.2.1. Un principio attivo che è un microrganismo può essere considerato a basso rischio a meno che a livello del ceppo si siano riscontrate resistenze multiple agli antimicrobici utilizzati in medicina umana o veterinaria. 5.2.2. I baculovirus sono considerati a basso rischio a meno che a livello del ceppo si siano riscontrati effetti nefasti sugli insetti non bersaglio. Produzione agricola 100 916.161 Allegato 3200 (art. 13, 17 e 22) Elenco dei coformulanti che non possono entrare nella composizione dei prodotti fitosanitari 1 Il coformulante POE-tallowamine (n. CAS 61791-26-2) non può entrare nella com- posizioni di prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo glifosato. 2 L’elenco dei coformulanti che non possono entrare nella composizione dei prodotti fitosanitari corrisponde a quello fissato nell’allegato III del regolamento (CE) n. 1107/2009201. 200 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O del DEFR del 16 set. 2016, in vigore dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3345). 201 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 2 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 101 916.161 Allegato 4 (art. 34) Valutazione comparativa La procedura di valutazione comparativa di un prodotto fitosanitario contenente una sostanza candidata alla sostituzione corrisponde a quella fissata nell’allegato IV del regolamento (CE) n. 1107/2009202. 202 Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2. Produzione agricola 102 916.161 Allegato 5203 (art. 7 cpv. 4, 10 cpv. 1 lett. b, 11, 21 cpv. 5 e 52 cpv. 3 lett. g e h) Requisiti del fascicolo da presentare per l’inclusione di un principio attivo nell’allegato 1 1. Introduzione 1 Le informazioni richieste devono: a. comprendere un fascicolo tecnico che fornisca i dati necessari per valutare i rischi prevedibili, immediati o ritardati, che la sostanza può comportare per gli esseri umani, per gli animali e per l’ambiente, e che contenga almeno i risultati degli studi cui viene fatto di seguito riferimento; b. se del caso, essere ottenute applicando la versione più recente dei disciplinari per le prove indicati o descritti nel presente allegato; per gli studi iniziati prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza le informazioni devono essere ottenute applicando disciplinari per le prove adeguati, convalidati a livello na- zionale e internazionale (p. es. OCSE, UE, OEPP, CIPAC, SETAC), o, in as- senza di questi, disciplinari approvati dall’autorità competente; c. se un disciplinare per le prove è inappropriato o non descritto, oppure se è stato usato un disciplinare diverso da quello cui è fatto riferimento nel presente allegato, comprendere una giustificazione della scelta del disciplinare utiliz- zato che possa essere accettata dal servizio d’omologazione e dai servizi di valutazione; nello specifico, se nel presente allegato è fatto riferimento a un metodo UE consistente in una trasposizione di un metodo messo a punto da un’organizzazione internazionale (p. es. l’OCSE), il servizio d’omologazione può ammettere che l’informazione richiesta sia stata ottenuta conformemente alla versione più recente di detto metodo se, all’inizio degli studi, il metodo UE non era ancora stato aggiornato; d. comprendere, ove il servizio d’omologazione ne faccia richiesta, una descri- zione esauriente del disciplinare usato per le prove, se non è menzionato o descritto nel presente allegato, e una descrizione esauriente di un’eventuale variante, corredata di una giustificazione che possa essere accettata dal servi- zio d’omologazione; e. comprendere un rapporto completo e obiettivo sugli studi svolti, con descri- zione esauriente degli stessi o una giustificazione che possa essere accettata dal servizio d’omologazione o dai servizi di valutazione nel caso in cui: 1. non vengano forniti dati o informazioni particolari, superflui in conside- razione della natura del prodotto o del proposto uso dello stesso, oppure 2. non sia scientificamente necessario o tecnicamente possibile fornire i dati e le informazioni richieste; 203 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (RU 2012 3451), dal n. II dell’O del 20 mag. 2015 (RU 2015 1781), dal n. II dell’O del DEFR del 28 ott. 2015 (RU 2015 4555) e dal n. I dell’O del DFFR del 9 giu. 2017, in vigore dal 1° lug. 2017 (RU 2017 3501). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 103 916.161 f. se del caso, essere state ottenute secondo le disposizioni della legge federale del 16 dicembre 2005204 sulla protezione degli animali (LPAn). 1bis Nel caso di principi attivi che contengono un nanomateriale di cui all’articolo 2 capoverso 2 lettera q OPChim205, le informazioni devono inoltre contenere la compo- sizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie- volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie. 2 Le prove e le analisi intese a ottenere dati sulle proprietà e/o sulla sicurezza per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente devono essere effettuate in osservanza ai prin- cipi dell’ordinanza del 18 maggio 2005206 sulla buona prassi di laboratorio (OBPL). 2. Sostanze chimiche 1 I requisiti cui devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente sostanze chimiche o microrganismi corrispon- dono a quelli fissati nell’allegato del regolamento (UE) n. 283/2013207. 2 Per i prodotti fitosanitari che contengono nanomateriali di cui all’articolo 2 capo- verso 2 lettera q OPChim, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie. 3 Le espressioni e gli atti normativi riportati di seguito utilizzati nell’allegato del re- golamento (UE) n. 283/2013 hanno gli equivalenti seguenti: UE Svizzera le autorità europee competenti (n. 1.6 e 1.7) Servizio d’omologazione le autorità competenti (n. 3.2.3) Servizio d’omologazione direttiva (CE) n. 2010/63/UE (n. 1.10) Legge federale del 16 di- cembre 2005 sulla prote- zione degli animali (LPAn) direttiva (CE) n. 2004/10/CE (n. 3.1) Ordinanza del 18 maggio 2005 sulla buona prassi di laboratorio (OBPL) regolamento (CE) n. 396/2005/CE (n. 1.11, lett. s) Ordinanza del DFI del 16 di- cembre 2016208 concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale (OAOVA) 204 RS 455 205 RS 813.11 206 RS 813.112.1 207 Regolamento (UE) n. 283/2013 della Commissione, dell’1° marzo 2013, che stabilisce i requisiti relativi ai dati applicabili alle sostanze attive, conformemente al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, versione della GU L 93 del 3.4.2013, pag. 1. 208 RS 817.021.23 Produzione agricola 104 916.161 3. Microrganismi 1 I requisiti ai quali devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’iscrizione di un microrganismo nell’allegato 1 corrispondono a quelli fissati nell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 544/2011209. 2 Ai fini della corretta interpretazione dell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 544/2011 si applicano le seguenti equivalenze terminologiche: Espressione UE Espressione svizzera Commissione e Stati membri (n. 1.2 e 1.4.1) Servizio d’omologa- zione Autorità competente dello Stato membro (n. 9) Servizio d’omologa- zione 209 Cfr. nota a n. 2 cpv. 1. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 105 916.161 Allegato 6210 (art. 7, 11, 21 e 52) Requisiti del fascicolo da presentare per l’autorizzazione di un prodotto fitosanitario 1. Introduzione 1 Le informazioni richieste devono: a. comprendere un dossier tecnico che fornisca i dati necessari per valutare l’ef- ficacia e i rischi prevedibili, immediati o ritardati, che il prodotto fitosanitario può comportare per gli esseri umani, per gli animali e per l’ambiente, e che contenga almeno i risultati degli studi cui viene fatto di seguito riferimento; b. se del caso, essere ottenute applicando la versione più recente dei disciplinari per le prove indicati o descritti nel presente allegato; per gli studi iniziati prima dell’entrata in vigore della modifica del presente allegato le informazioni de- vono essere ottenute applicando disciplinari per le prove adeguati, convalidati a livello nazionale e internazionale (da OCSE, UE, OEPP, CIPAC, SETAC), o, in assenza di questi, disciplinari approvati dal servizio d’omologazione; c. se un disciplinare per le prove è inappropriato o non descritto, oppure se è stato usato un disciplinare diverso da quello cui è fatto riferimento nel presente allegato, comprendere una giustificazione della scelta del disciplinare utiliz- zato che possa essere accettata dal servizio d’omologazione e dai servizi di valutazione; nello specifico, se nel presente allegato è fatto riferimento a un metodo UE consistente in una trasposizione di un metodo messo a punto da un’organizzazione internazionale (p. es. l’OCSE), l’autorità competente può ammettere che l’informazione richiesta sia stata ottenuta conformemente alla versione più recente di detto metodo se, all’inizio degli studi, il metodo UE non era ancora stato aggiornato; d. comprendere, ove il servizio d’omologazione ne faccia richiesta, una descri- zione esauriente del disciplinare usato per le prove, se non è menzionato o descritto nel presente allegato, e una descrizione esauriente di un’eventuale variante, corredata di una giustificazione che possa essere accettata dal servi- zio d’omologazione; e. comprendere un rapporto completo e obiettivo sugli studi svolti, con descri- zione esauriente degli stessi, nonché una giustificazione che possa essere ac- cettata dal servizio d’omologazione nel caso in cui: 1. non vengano forniti dati o informazioni particolari, superflui in conside- razione della natura del prodotto o del proposto uso dello stesso, oppure 2. non sia scientificamente necessario o tecnicamente possibile fornire i dati e le informazioni richieste; 210 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (RU 2012 3451), dal n. II dell’O del 20 mag. 2015 (RU 2015 1781) e dal n. II dell’O del DEFR del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4555). Produzione agricola 106 916.161 f. se del caso, essere state ottenute secondo le disposizioni della LPAn211. 1bis Nel caso di prodotti fitosanitari che contengono un nanomateriale di cui all’arti- colo 2 capoverso 2 lettera q OPChim212, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie specifica-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionaliz- zazione di superficie. 2 Le prove e le analisi intese a ottenere dati sulle proprietà e/o sulla sicurezza per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente devono essere effettuate in osservanza ai prin- cipi dell’OBPL213. 3 Le informazioni richieste dovranno comprendere la classificazione e l’etichettatura proposta per il prodotto fitosanitario in conformità delle pertinenti direttive. 4 In casi particolari può essere necessario richiedere per alcune componenti della for- mulazione alcune delle informazioni previste nell’allegato II parte A della direttiva 91/414/CEE214. Prima di procedere a siffatta richiesta, saranno esaminate tutte le in- formazioni sulla formulazione messe a disposizione dal servizio d’omologazione, in particolare quando: a. il diritto svizzero consente l’impiego di tale componente in alimenti, mangimi, medicinali o cosmetici; o b. per il componente interessato è stata presentata una scheda di dati di sicurezza. 2. Prodotti fitosanitari contenenti sostanze chimiche 1 I requisiti cui devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente sostanze chimiche o microrganismi corrispon- dono a quelli fissati nell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013215. 2 Per i prodotti fitosanitari che contengono nanomateriali di cui all’articolo 2 capo- verso 2 lettera q OPChim, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie. 3 Le espressioni e gli atti normativi riportati di seguito utilizzati nell’allegato del re- golamento (UE) n. 284/2013 hanno gli equivalenti seguenti: UE Svizzera l’autorità europea competente (n. 1.6) Servizio d’omologazione 211 RS 455 212 RS 813.11 213 RS 813.112.1 214 Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. a. 215 Regolamento (UE) n. 284/2013 della Commissione, dell’1° marzo 2013, che stabilisce i requisiti relativi ai dati applicabili ai prodotti fitosanitari, conformemente al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, versione della GU L 93 del 3.4.2013, pag. 85. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 107 916.161 le autorità competenti (n. 1.11, 2, 3.2 lett. e, 3.3, 3.4.2) Servizio d’omologazione l’autorità nazionale interessata (n. 3.3) Servizio d’omologazione in uno Stato membro (n. 3.2 lett. g) in Svizzera ogni Stato membro (n. 3.3) la Svizzera direttiva (CE) n. 2010/63/UE (n. 1.8) Legge federale del 16 di- cembre 2005 sulla prote- zione degli animali (LPAn) direttiva (CE) n. 2004/10/UE (n. 3.1) Ordinanza del 18 maggio 2005 sulla buona prassi di laboratorio (OBPL) 3. Prodotti fitosanitari contenenti microrganismi 1 I requisiti ai quali devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’autorizza- zione di un prodotto fitosanitario contenente microrganismi corrispondono a quelli fissati nell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 545/2011216. 2 Ai fini della corretta interpretazione dell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 545/2011 si applicano le seguenti equivalenze terminologiche: Espressione UE Espressione svizzera Autorità competente dello Stato membro (n. 11) Servizio d’omologa- zione 216 Cfr. nota a n. 2 cpv. 1. Produzione agricola 108 916.161 Allegato 7217 (art. 55) Frasi tipo per i rischi particolari per l’essere umano o l’ambiente Introduzione 1 Nei casi in cui l’etichettatura secondo l’articolo 10 OPChim218 non fosse sufficiente per descrivere i rischi specifici che potrebbero intervenire con l’uso di prodotti fitosa- nitari, occorre descrivere, mediante le frasi specifiche riportate nel presente allegato, la natura dei particolari effetti sulla salute umana e degli animali nonché sull’am- biente. 2 Le disposizioni del presente allegato sono applicabili anche ai prodotti fitofarma- ceutici contenenti microrganismi, virus compresi, quali principi attivi. L’etichettatura di tali prodotti deve altresì essere conforme alle disposizioni relative ai test di sensi- bilizzazione cutanea e respiratoria di cui alla parte B dell’allegato del regolamento (UE) n. 283/2013219 e alla parte B dell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013220. 3 Visto che i prodotti fitosanitari sono omologati soltanto per determinati usi, spetta ai servizi di valutazione stabilire se si giustifichi o meno una determinata frase R (rischi particolari) o S (consigli di prudenza). A tal fine, si prendono in considerazione l’uso, la natura del preparato, l’imballaggio e altri fattori che possono comportare un rischio prevedibile. Codice Rischi particolari Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo RSh 1 Tossico per contatto ocu- lare. Questa frase deve essere utilizzata quando un esame dell’irritazione oculare, eseguito con- formemente alla parte A numero 7.1.5 dell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013221 ha dato come risultato, tra gli animali sottoposti all’esame, chiari segni di tossicità sistemica (legati, p.es., all’inibizione della colinesterasi) o una mortalità che pos- sono essere attribuite all’assorbimento del principio attivo attraverso le membrane mu- cose dell’occhio. La frase va impiegata anche se vi sono prove di tossicità sistemica nell’essere umano in seguito a contatto ocu- lare. 217 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (RU 2012 3451), dall’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012 (RU 2012 6103), dal n. II dell’O del 20 mag. 2015 (RU 2015 1781) e dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016, in vigore dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3345). 218 RS 813.11 219 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 5 n. 2 cpv. 1. 220 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 6 n. 2 cpv. 1. 221 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 6 n. 2 cpv. 1. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 109 916.161 Codice Rischi particolari Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo RSh 2 Può causare fotosensibiliz- zazione. Questa frase deve essere utilizzata ove sussi- stano prove chiare derivanti da sistemi speri- mentali o da un’esposizione umana docu- mentata che il prodotto presenti effetti fotosensibilizzanti. La frase va impiegata an- che per i prodotti contenenti un dato princi- pio attivo o un ingrediente di formulazione che presentano effetti fotosensibilizzanti nell’essere umano qualora il prodotto con- tenga tale componente fotosensibilizzante in una concentrazione di 1 per cento (p/p) o su- periore. In questi casi devono essere specificate mi- sure di protezione personale, come indicato nelle disposizioni generali dell’allegato 8. RSh 3 Il contatto con il vapore può causare ustioni della pelle e bruciori agli occhi; il contatto con il liquido può causare congelamento. Questa frase deve essere utilizzata, ove ap- propriato, per i prodotti fitosanitari preparati sotto forma di gas liquefatti (p. es. per i pre- parati di bromuro di metile). In questi casi devono essere specificate mi- sure di protezione personale, come indicato nelle disposizioni generali dell’allegato 8. La frase non deve essere utilizzata se sono impiegate le seguenti indicazioni di pericolo: – R34 o R35 conformemente all’ordinanza del 18 maggio 2005222 sui prodotti chi- mici; o – H314 conformemente alle prescrizioni tecniche secondo l’allegato 2 numero 1 OPChim. 222 RU 2005 2721, 2007 821, 2009 401 805, 2010 5223, 2011 5227, 2012 6103, 2013 201 3041, 2014 2073 3857 Produzione agricola 110 916.161 Allegato 8223 (art. 55) Frasi tipo relative alle precauzioni da prendere per la tutela dell’essere umano o dell’ambiente Introduzione Si applicano i capoversi introduttivi di cui all’allegato 7. 1 Disposizioni generali Tutti i prodotti fitosanitari devono recare sull’etichetta la seguente frase, completata, ove necessario, dal testo fra parentesi. SP 1 Non contaminare l’acqua con il prodotto o il suo imballaggio. [Non pulire il materiale di applicazione in prossimità delle acque di superficie./Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scarico delle acque a partire da aziende agricole e strade]. 2 Precauzioni specifiche da prendere 2.1 Precauzioni specifiche per operatori (SPo) 1 Il servizio d’omologazione può prescrivere agli operatori l’uso di dispositivi di pro- tezione individuale adeguati con indicazioni precise (tuta, grembiule, guanti, calzature solide, stivali di gomma, maschere, visiere, occhiali di protezione, elmetto, passamon- tagna o un tipo specifico di maschera a gas). Tali misure di precauzione supplementari si applicano in aggiunta alle frasi tipo di cui all’OPChim224. 2 Il servizio d’omologazione può inoltre stabilire compiti specifici che richiedono spe- ciali dispositivi di protezione, quali la miscelazione, il carico o la manipolazione del prodotto non diluito, l’applicazione o la nebulizzazione del prodotto diluito, la mani- polazione di materiali trattati di recente, come vegetali o suolo, o l’accesso a zone trattate di recente. 3 A ciò si possono aggiungere specifiche relative ai controlli tecnici, come per esem- pio: a. deve essere utilizzato un sistema di trasferimento stagno per trasferire il pro- dotto fitosanitario dall’imballaggio al serbatoio del nebulizzatore; b. l’operatore deve lavorare in una cabina chiusa [con sistema di condiziona- mento d’aria/filtro dell’aria] durante le operazioni di nebulizzazione; c. i controlli tecnici possono sostituire i dispositivi di protezione individuale se offrono un livello di protezione pari o superiore a esso. 223 Aggiornato dal n. II dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1781). 224 RS 813.11 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 111 916.161 Codice Disposizioni specifiche Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo SPo 1 Dopo il contatto con la pelle, rimuovere dapprima il prodotto con un panno asciutto e quindi lavare ab- bondantemente con acqua. La frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari contenenti ingredienti che pos- sono reagire violentemente a contatto con l’acqua, quali i sali di cianuro e il fosfuro di alluminio. SPo 2 Lavare tutto l’abbiglia- mento di protezione dopo l’impiego. L’uso di questa frase è consigliato quando l’abbigliamento di protezione è necessario per proteggere gli operatori. È prescritto per i prodotti fitosanitari la cui etichetta contiene un elemento di cui all’allegato 5 numero 1.1 lettera a o c, numero 1.2 lettera a o b, numero 2.1 lettera a o c oppure numero 2.2 lettera a o b OPChim. SPo 3 Una volta avviata la fumi- gazione, non inalare il fumo e abbandonare immediata- mente la zona trattata. Questa frase può essere impiegata per pro- dotti fitosanitari utilizzati per la fumigazione qualora non sia giustificato l’uso della ma- schera respiratoria. SPo 4 L’imballaggio deve essere aperto all’esterno e in con- dizioni di tempo secco. Questa frase deve essere utilizzata per i pro- dotti fitosanitari contenenti principi attivi che possono reagire violentemente a contatto con l’acqua o l’umidità dell’aria, come il fosfuro di alluminio, o che possono causare una combustione spontanea, come i ditiocarba- mati (alchilene-bis). La frase può essere im- piegata anche per i prodotti volatili classifi- cati con: – R20, R23 o R26 conformemente all’ordi- nanza del 18 maggio 2005225 sui prodotti chimici; o – H330, H331 o H332 conformemente alle prescrizioni tecniche secondo l’allegato 2 numero 1 OPChim. Gli esperti devono essere consultati per i sin- goli casi al fine di valutare se le proprietà del preparato e l’imballaggio siano tali da cau- sare danni all’operatore. 225 RU 2005 2721, 2007 821, 2009 401 805, 2010 5223, 2011 5227, 2012 6103, 2013 201 3041, 2014 2073 3857 Produzione agricola 112 916.161 Codice Disposizioni specifiche Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo SPo 5 Ventilare [a fondo/per una durata da specificare/fino all’essiccazione dello spray] le zone/serre trattate prima di accedervi. Questa frase può essere utilizzata per i pro- dotti fitosanitari impiegati in serre o altri luo- ghi chiusi, quali i magazzini. 2.2 Precauzioni specifiche per l’ambiente (SPe) Codice Disposizioni specifiche Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo SPe 1 Per proteggere [le acque sotterranee/gli organismi del suolo] non applicare questo o altri prodotti con- tenenti (specificare il prin- cipio attivo o la classe di sostanze, secondo il caso) per più di (indicare la du- rata o la frequenza). Questa frase deve essere utilizzata per i pro- dotti fitosanitari per i quali una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzia che, per uno o più degli usi previsti, sono necessa- rie misure di limitazione dei rischi al fine di evitare un accumulo nel suolo, effetti nega- tivi sui lombrichi o su altri organismi terri- coli o sulla microflora del terreno e/o la con- taminazione delle acque sotterranee. SPe 2 Per proteggere [le acque sotterranee/gli organismi acquatici] non applicare su suoli (indicare il tipo di suolo o la situazione). Questa frase può essere utilizzata come mi- sura di limitazione dei rischi al fine di evitare potenziali contaminazioni delle acque sotter- ranee o delle acque superficiali in condizioni vulnerabili (p. es. legate al tipo di suolo o alla topologia o per suoli drenati), qualora una valutazione conforme ai principi uni- formi evidenzi che, per uno o più degli usi designati, sono necessarie misure di limita- zione dei rischi al fine di evitare effetti inac- cettabili. SPe 3 Per proteggere [gli organi- smi acquatici/le piante non bersaglio/ gli artropodi non bersaglio] rispettare una zona cuscinetto non trattata di (precisare la distanza) da [zona non coltivata/corpi idrici superficiali]. Questa frase deve essere utilizzata per pro- teggere piante e artropodi non bersaglio e/o organismi acquatici qualora una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzi che, per uno o più degli usi previsti, sono necessa- rie misure di limitazione dei rischi al fine di evitare effetti inaccettabili. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 113 916.161 Codice Disposizioni specifiche Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo SPe 4 Per proteggere [gli organi- smi acquatici/le piante non bersaglio] non applicare su superfici impermeabili quali bitume, cemento, acciotto- lato, [binari ferroviari] e ne- gli altri casi ad alto rischio di deflusso superficiale. In funzione del tipo d’impiego del prodotto fitosanitario, il servizio d’omologazione può utilizzare questa frase per limitare i rischi di deflusso superficiale al fine di proteggere gli organismi acquatici o le piante non bersaglio. SPe 5 Per proteggere [gli uccelli/ i mammiferi selvatici] il pro- dotto deve essere intera- mente incorporato al ter- reno; assicurarsi che il prodotto sia completamente incorporato all’estremità dei solchi. Questa frase deve essere utilizzata per i pro- dotti fitosanitari quali granuli o pellets, che devono essere incorporati al terreno per pro- teggere uccelli e mammiferi selvatici. SPe 6 Per proteggere [gli uccelli/ i mammiferi selvatici] recu- perare il prodotto fuoriu- scito accidentalmente. Questa frase deve essere utilizzata per i pro- dotti fitosanitari quali granuli o pellets allo scopo di evitare che siano ingeriti da uccelli o mammiferi selvatici. È consigliata per tutti i preparati solidi utilizzati senza diluizione. SPe 7 Non applicare nel periodo di riproduzione degli uc- celli. Questa frase deve essere utilizzata qualora una valutazione conforme ai principi uni- formi evidenzi che, per uno o più degli usi previsti, è necessaria una misura di limita- zione dei rischi. SPe 8 Pericoloso per le api./Per proteggere le api e altri in- setti impollinatori non ap- plicare alle colture al mo- mento della fioritura. /Non utilizzare in presenza di api./Rimuovere o coprire gli alveari durante l’applica- zione e per (indicare il pe- riodo) dopo il trattamento. /Non applicare in presenza di piante infestanti in fiore./Eliminare le piante infestanti prima della fiori- tura./Non applicare prima di (indicare il periodo). Questa frase deve essere utilizzata per i pro- dotti fitosanitari per i quali una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzia che, per uno o più degli usi previsti, devono es- sere applicate misure di limitazione dei rischi al fine di proteggere le api e altri insetti im- pollinatori. In funzione del tipo d’impiego del prodotto fitosanitario e sulla base di altre pertinenti disposizioni regolamentari nazio- nali, il servizio d’omologazione può scegliere la formulazione appropriata per limitare i ri- schi relativi alle api e agli altri insetti impol- linatori e alle loro covate. Produzione agricola 114 916.161 2.3 Precauzioni specifiche da prendere in materia di buone pratiche agricole (SPa) Codice Disposizioni specifiche Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo SPa 1 Per evitare l’insorgere di re- sistenza non applicare que- sto o altri prodotti contenenti (indicare il principio attivo o la classe di sostanze, a se- conda del caso) per più di (numero di applicazioni o durata da precisare). Questa frase deve essere utilizzata quando tale restrizione appare necessaria per limitare il rischio d’insorgenza di resistenza. 2.4 Precauzioni specifiche relative ai rodenticidi (SPr) Codice Disposizioni specifiche Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo SPr 1 Le esche devono essere di- sposte in modo da minimiz- zare il rischio di ingerimento da parte di altri animali. Fis- sare le esche in modo che non possano essere trasci- nate via dai roditori. Per assicurare il rispetto della norma da parte degli operatori, questa frase deve risaltare sull’etichetta, in modo da escludere, per quanto possibile, un uso improprio. SPr 2 Durante il trattamento la zona interessata deve essere chiaramente segnalata. Oc- corre menzionare il pericolo di avvelenamento (primario o secondario) dovuto all’an- ticoagulante nonché il rela- tivo antidoto. Questa frase deve risaltare sull’etichetta, in modo da scongiurare, per quanto possibile, un avvelenamento accidentale. SPr 3 I roditori morti devono es- sere rimossi quotidiana- mente dalla zona del tratta- mento per tutta la durata dello stesso. Non devono es- sere gettati nei rifiuti o nelle discariche. Per evitare l’avvelenamento secondario di animali, questa frase deve essere utilizzata per tutti i rodenticidi contenenti anticoagu- lanti come principi attivi. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 115 916.161 Allegato 9226 (art. 17 e 24) Parte I: Principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari 9AI Introduzione 9BI Valutazione 9BI-1 Principi generali 9BI-2 Principi specifici 9BI-2.1 Efficacia 9BI-2.2 Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali 9BI-2.3 Effetti sui vertebrati da combattere 9BI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale 9BI-2.5 Effetti sull’ambiente 9BI-2.6 Metodi di analisi 9BI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche 9CI Processo decisionale 9CI-1 Principi generali 9CI-2 Principi specifici 9CI-2.1 Efficacia 9CI-2.2 Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali 9CI-2.3 Effetti sui vertebrati da combattere 9CI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale 9CI-2.5 Effetti sull’ambiente 9CI-2.6 Metodi di analisi 9CI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche 9AI Introduzione 1 I principi esposti nel presente allegato mirano a far sì che i requisiti di cui all’articolo 17 della presente ordinanza per le valutazioni e le decisioni relative all’omologazione di prodotti fitosanitari, a condizione che si tratti di preparati chimici, vengano applicati in modo uniforme dai pertinenti servizi di valutazione e dal servizio d’omologazione e con l’elevato rigore necessario in materia di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente. 226 Aggiornato dal n. I dell’O del DFFR del 9 giu. 2017 (RU 2017 3501) e dal n. II cpv. 1 dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Produzione agricola 116 916.161 2 Nella valutazione delle domande e nella concessione delle autorizzazioni, i servizi di valutazione e il servizio d’omologazione devono: a. accertarsi che il fascicolo presentato sia conforme ai requisiti degli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2 secondo lo stato delle conoscenze tecniche e scienti- fiche; b. accertarsi che i dati presentati siano accettabili per quanto riguarda portata, qualità, coerenza e affidabilità e sufficienti per permettere un’accurata valuta- zione del fascicolo; c. valutare, ove appropriato, le giustificazioni presentate dal richiedente per la mancata comunicazione di certi dati; d. tener conto dei dati di cui all’allegato 5 numero 2, riguardanti il principio at- tivo contenuto nel prodotto fitosanitario, che sono stati presentati allo scopo di ottenere l’inserimento di detta sostanza nell’allegato 1 nonché dei risultati della valutazione di queste informazioni; e. prendere in considerazione gli altri dati tecnici o scientifici pertinenti di cui possono ragionevolmente disporre e relativi alla qualità o ai potenziali effetti dannosi del prodotto fitosanitario, dei suoi componenti o dei suoi residui. 3 Qualora i dati e le informazioni forniti siano sufficienti a completare la valutazione per uno degli usi proposti, si dovranno esaminare le domande e prendere le decisioni circa tale uso. Tenendo conto delle giustificazioni presentate e con il beneficio di qual- siasi ulteriore spiegazione, il servizio d’omologazione rifiuta le domande presentate qualora i dati presentino lacune tali da impedire una valutazione esaustiva e una deci- sione affidabile per almeno uno degli usi proposti. 4 Durante il processo di valutazione e di decisione, il servizio d’omologazione e i per- tinenti servizi di valutazione cooperano con il richiedente allo scopo di risolvere quanto prima eventuali questioni relative al fascicolo o di identificare tempestiva- mente ulteriori studi eventualmente necessari a una corretta valutazione del fascicolo stesso, o di correggere le previste condizioni d’uso del prodotto fitosanitario, o di mo- dificarne la natura o la composizione ai fini del pieno rispetto dei requisiti della pre- sente ordinanza. Il fascicolo è tecnicamente completo quando soddisfa tutti i requisiti di cui agli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2. 9BI Valutazione 9BI-1 Principi generali 1 I servizi di valutazione valutano, alla luce delle conoscenze scientifiche e tecniche, le informazioni di cui alla parte A capoverso 2, e in particolare: a. stimano l’efficacia e la fitotossicità del prodotto fitosanitario per ciascun uso per cui viene richiesta l’autorizzazione; e b. identificano gli eventuali pericoli per l’essere umano, gli animali o l’ambiente, ne valutano l’entità ed esprimono un giudizio. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 117 916.161 2 Nel valutare le domande, i servizi di valutazione si adoperano affinché le valutazioni eseguite tengano conto delle condizioni pratiche d’uso proposte; ciò deve includere in particolare le finalità d’impiego, le dosi, le modalità, la frequenza e i tempi delle ap- plicazioni, la natura e la composizione del preparato. I servizi di valutazione conside- rano altresì tutte le normali condizioni d’uso e loro conseguenze e, ogni qualvolta sia possibile, anche i principi del controllo integrato. 3 Nel valutare le domande, i servizi di valutazione tengono conto delle condizioni agricole, fitosanitarie, climatiche, ivi comprese quelle ambientali, nelle rispettive zone di applicazione. 4 Nell’interpretare i risultati delle valutazioni, i servizi di valutazione prendono in con- siderazione eventuali elementi di incertezza nelle informazioni ottenute durante la va- lutazione stessa, onde ridurre al minimo le probabilità di mancata individuazione, o di sottovalutazione dell’importanza di effetti dannosi. Il processo decisionale viene esa- minato per identificare punti di decisione critici o elementi dei dati che, se incerti, possono portare a un errore nella classificazione del rischio. La prima valutazione effettuata è basata sui migliori dati o stime disponibili che riflettono le condizioni reali d’uso del prodotto fitosanitario. A questa segue una nuova valutazione, che tiene conto di potenziali incertezze nei dati critici e di una serie di probabili condizioni d’uso, impostata sul principio della «peggiore delle ipotesi», per determinare se non vi siano grandi differenze rispetto alla stima iniziale. 5 Qualora principi specifici enunciati nel punto 9BI-2 prevedano l’uso di modelli di calcolo nella valutazione di un prodotto fitosanitario, questi modelli devono: a. consentire di valutare al meglio tutti i processi pertinenti tenendo conto di pa- rametri e ipotesi realistici; b. essere convalidati da misure eseguite in condizioni d’uso adeguate; c. essere adeguati alle condizioni osservate nella zona di applicazione. 6 Qualora fra i principi specifici siano menzionati metaboliti e prodotti di degrada- zione o di reazione, devono essere presi in considerazione soltanto i prodotti pertinenti per il criterio proposto. 9BI-2 Principi specifici 9BI-2.1 Efficacia 9BI-2.1.1 Protezione contro un organismo Quando l’uso proposto riguarda la lotta o dalla protezione contro un organismo, i ser- vizi di valutazione vagliano la possibilità che quest’organismo possa essere dannoso nelle condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta. 9BI-2.1.2 Scopo divergente dalla lotta contro un organismo Quando l’uso proposto è diverso dalla lotta o la protezione contro un organismo, i servizi di valutazione valutano l’eventualità di danni, perdite o disturbi significativi, Produzione agricola 118 916.161 nelle condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta qualora il prodotto fitosanitario non venisse usato. 9BI-2.1.3 Efficacia del prodotto fitosanitario I servizi di valutazione valutano i dati di efficacia relativi al prodotto fitosanitario conformemente all’allegato 6 numero 2 tenendo conto del grado di controllo esercitato o dell’ampiezza dell’effetto desiderato, nonché delle condizioni sperimentali perti- nenti, quali: a. la scelta della specie o varietà colturale; b. le condizioni agricole, ambientali, ivi comprese quelle climatiche; c. la presenza e la densità degli organismi dannosi; d. lo stadio di sviluppo della coltura e dell’organismo; e. la quantità di prodotto fitosanitario usata; f. se richiesto sull’etichetta, la quantità di coadiuvante aggiunto; g. la frequenza e i tempi delle applicazioni; h. il tipo di apparecchiatura per l’applicazione. 9BI-2.1.4 Prestazioni del prodotto fitosanitario 1 I servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario in una gamma di condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climati- che, che si possono verificare nella zona di applicazione proposta, e in particolare: a. il livello, l’uniformità e la continuità dell’effetto desiderato in funzione della dose, paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati e a un testimone non trattato; b. se del caso, l’impatto sulla resa o la riduzione delle perdite durante lo stoccag- gio in termini di quantità e/o qualità paragonati a uno o più prodotti di riferi- mento adeguati e a un testimone non trattato. 2 Qualora non esista alcun prodotto di riferimento adeguato, i servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario per determinare se la sua applica- zione produca qualche vantaggio duraturo e specifico nelle condizioni agricole, fito- sanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione pro- posta. 9BI-2.1.5 Forma di miscela estemporanea Quando l’etichetta proposta include prescrizioni o raccomandazioni per l’uso del pro- dotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o con coadiuvanti in forma di miscela estemporanea, i servizi di valutazione eseguono le valutazioni di cui ai numeri 2.1.1–2.1.4 in base alle informazioni fornite su detta miscela estemporanea. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 119 916.161 9BI-2.2 Impatto sui vegetali o sui prodotti vegetali 9BI-2.2.1 Portata degli effetti dannosi 1 I servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture trattate con il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte facendo un confronto, se del caso, con uno o più prodotti di riferimento adeguati se esistono e/o con un testi- mone non trattato. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. i dati di efficacia forniti nell’allegato 6 numero 2; b. altre informazioni relative al prodotto fitosanitario, come la natura del prepa- rato, il tasso di applicazione, il metodo di applicazione, il numero e i tempi delle applicazioni; c. tutte le informazioni relative al principio attivo fornite nell’allegato 5 numero 2, incluso il meccanismo d’azione, la tensione di vapore, la volatilità e la so- lubilità in acqua. 3 Questa valutazione include: a. la natura, la frequenza, il livello e la durata degli effetti fitotossici osservati e le condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climati- che, che influiscono su di essi; b. le differenze tra le principali varietà colturali per quanto riguarda la loro sen- sibilità agli effetti fitotossici; c. la parte delle colture o dei prodotti vegetali trattati sulle quali si osservano gli effetti fitotossici; d. i danni alla resa delle colture o dei prodotti vegetali trattati, in termini di quan- tità e/o qualità; e. i danni ai vegetali trattati e ai prodotti vegetali da usarsi per scopi di riprodu- zione, come vitalità, germinazione, crescita, radicazione e attecchimento; f. qualora si tratti di prodotti di elevata volatilità, i danni alle coltivazioni limi- trofe. 9BI-2.2.2 Effetti sulle colture successive Quando i dati disponibili indicano che il principio attivo, i suoi metaboliti, o dei pro- dotti di degradazione e di reazione persistono in quantità non trascurabili nei terreni e/o nelle sostanze vegetali dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le mo- dalità proposte, i servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle col- ture successive. Questa valutazione viene eseguita conformemente al numero 2.2.1. Produzione agricola 120 916.161 9BI-2.2.3 Forma di miscela estemporanea Quando l’etichetta del prodotto prescrive l’uso del prodotto fitosanitario in associa- zione con altri prodotti fitosanitari o con coadiuvanti in forma di miscela estempora- nea, la valutazione specificata al precedente numero 2.2.1 verrà eseguita in base alle informazioni fornite su detta miscela estemporanea. 9BI-2.3 Impatto sui vertebrati da combattere 1 Quando il prodotto fitosanitario in questione è destinato ad avere un effetto sui ver- tebrati, i servizi di valutazione valutano il meccanismo mediante il quale viene otte- nuto questo effetto, nonché le ripercussioni sul comportamento e sulla salute degli animali bersaglio; quando l’effetto previsto è l’uccisione dell’animale bersaglio, essi valutano il tempo necessario per ottenere la morte dell’animale nonché le condizioni nelle quali sopraggiunge la morte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. tutte le informazioni pertinenti fornite nell’allegato 5 numero 2 e i risultati del loro studio, inclusi gli studi tossicologici e metabolici; b. tutte le informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario fornite nell’al- legato 6 numero 2, inclusi gli studi tossicologici e i dati di efficacia. 9BI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale 9BI-2.4.1 Effetti del prodotto fitosanitario 9BI-2.4.1.1 Condizioni d’uso 1 I servizi di valutazione valutano la probabilità di esposizione dell’operatore al prin- cipio attivo e/o ai composti rilevanti dal profilo tossicologico contenuti nel prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte per quest’ultimo, in particolare le dosi, il metodo di applicazione e le condizioni climatiche, ricorrendo preferibilmente a dati realistici relativi all’esposizione e, se questi ultimi non sono disponibili, a un modello di calcolo appropriato e convalidato. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. gli studi tossicologici e metabolici di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione, incluso il livello ammissibile di esposizione dell’ope- ratore (AOEL), corrispondente alla quantità massima di principio attivo alla quale l’operatore può essere esposto, senza che si determini alcuna conse- guenza negativa per la salute. L’AOEL è espresso in milligrammi di prodotto chimico per chilogrammo di peso corporeo dell’operatore; esso è determinato in base alla dose più elevata alla quale non si osserva alcun effetto nocivo nella specie animale adeguata più sensibile oppure, ove si disponga di dati adeguati, nell’essere umano; b. le altre informazioni relative al principio attivo, come le proprietà fisiche e chimiche; Ordinanza sui prodotti fitosanitari 121 916.161 c. gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 2 inclusi, se del caso, studi di assorbimento dermico; d. altre informazioni pertinenti di cui all’allegato 6 numero 2, quali: 1. la composizione del preparato, 2. la natura del preparato, 3. le dimensioni, la forma e il tipo d’imballaggio, 4. il campo di applicazione e la natura della coltura o del bersaglio, 5. il metodo di applicazione, inclusa la manipolazione, il caricamento e la miscelazione del prodotto, 6. le misure raccomandate per ridurre l’esposizione, 7. l’abbigliamento di protezione raccomandato, 8. il tasso massimo di applicazione, 9. il volume minimo di applicazione dello spray, 10. il numero e i tempi delle applicazioni. 3 Questa valutazione viene effettuata per ciascun tipo di metodo e apparecchiatura di applicazione proposti per l’uso del prodotto fitosanitario nonché per i vari tipi e di- mensioni del contenitore da usarsi, tenendo conto delle operazioni di miscelazione e di carico, dell’applicazione del prodotto fitosanitario, nonché della pulizia e della ma- nutenzione ordinaria delle apparecchiature. 9BI-2.4.1.2 Caratteristiche dell’imballaggio I servizi di valutazione esaminano le informazioni relative alla fattura e alle caratteri- stiche dell’imballaggio proposto, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti: a. il tipo d’imballaggio; b. le dimensioni e la capacità; c. le dimensioni dell’apertura; d. il tipo di chiusura; e. la solidità, la tenuta e la resistenza alle normali condizioni di trasporto e di manipolazione; f. la capacità di resistenza al contenuto e la compatibilità dell’imballaggio con il contenuto. 9BI-2.4.1.3 Indumenti di protezione I servizi di valutazione esaminano la fattura e le caratteristiche degli indumenti e delle attrezzature di protezione proposti, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti: a. la disponibilità e l’adeguatezza; b. la facilità d’impiego, tenuto conto dello sforzo fisico necessario e delle con- dizioni climatiche. Produzione agricola 122 916.161 9BI-2.4.1.4 Esposizione di persone 1 I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione di altre persone (astanti o lavoratori esposti dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario) o di animali al prin- cipio attivo e/o ad altri composti tossici presenti nel prodotto fitosanitario nelle con- dizioni d’uso proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. gli studi tossicologici e metabolici sul principio attivo di cui all’allegato 5 nu- mero 2 e i risultati della loro valutazione, incluso il livello ammissibile di esposizione dell’operatore; b. gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 2, inclusi, se del caso, studi di assorbimento dermico; c. altre informazioni relative al prodotto fitosanitario citate nell’allegato 6 nu- mero 2, quali: 1. i tempi di rientro, periodi di attesa necessari o altre precauzioni per la protezione dell’essere umano e degli animali, 2. il metodo di applicazione, in particolare spray, 3. la dose massima di applicazione, 4. il volume massimo di applicazione dello spray, 5. la composizione del preparato, 6. i residui di trattamento sui vegetali e prodotti vegetali, 7. le altre attività in cui i lavoratori sono esposti. 9BI-2.4.2 Effetti dei residui del prodotto fitosanitario 9BI-2.4.2.1 Valutazione della tossicità I servizi di valutazione valutano le informazioni tossicologiche specifiche fornite nell’allegato 5 numero 2, e in particolare: a. la determinazione della dose giornaliera ammissibile (DGA); b. l’identificazione dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione nei vegetali o prodotti vegetali trattati; c. il comportamento dei residui del principio attivo e dei suoi metaboliti dal mo- mento dell’applicazione al momento della raccolta o, nel caso di usi post-rac- colta, del prelievo dei prodotti vegetali immagazzinati. 9BI-2.4.2.2 Residui presenti in prodotti di origine animale Prima della valutazione delle concentrazioni di residui nelle prove presentate alle au- torità o in prodotti di origine animale, i servizi di valutazione esaminano: a. i dati riguardanti la buona pratica agricola, inclusi quelli relativi all’applica- zione forniti nell’allegato 6 numero 2 e gli intervalli pre-raccolta proposti per Ordinanza sui prodotti fitosanitari 123 916.161 gli usi proposti o i periodi di attesa o di stoccaggio, nel caso di usi post-rac- colta; b. la natura del preparato; c. i metodi analitici e la definizione dei residui. 9BI-2.4.2.3 Considerazione dei modelli statistici I servizi di valutazione valutano, tenendo conto dei modelli statistici appropriati, le concentrazioni di residui nelle prove presentate. Questa valutazione viene effettuata per ciascun uso proposto e deve tenere in considerazione: a. le condizioni d’uso proposte per il prodotto fitosanitario; b. le informazioni specifiche riguardanti i residui nei o sui vegetali o prodotti vegetali trattati e negli alimenti per l’essere umano e per gli animali di cui all’allegato 6 numero 2, nonché la ripartizione dei residui tra parti commesti- bili e non commestibili; c. le informazioni specifiche riguardanti i residui nei o sui vegetali o prodotti vegetali trattati e negli alimenti per l’essere umano e per gli animali di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; d. le possibilità realistiche di estrapolazione dei dati ad altre colture. 9BI-2.4.2.4 Residui presenti nei prodotti di origine animale I servizi di valutazione valutano le concentrazioni di residui nei prodotti di origine animale tenendo in considerazione le informazioni di cui all’allegato III parte A nu- mero 8.4 della direttiva 91/414/CEE227 e i residui originati da altri usi. 9BI-2.4.2.5 Potenziale esposizione dei consumatori attraverso la dieta I servizi di valutazione valutano la potenziale esposizione dei consumatori attraverso la dieta ed eventualmente attraverso altre vie di esposizione ricorrendo a un opportuno modello di calcolo. Questa valutazione tiene conto, se del caso, di altre fonti, nonché di altri usi autorizzati di prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui. 9BI-2.4.2.6 Potenziale esposizione degli animali I servizi di valutazione valutano, se del caso, la potenziale esposizione degli animali tenendo conto delle concentrazioni di residui nei vegetali o prodotti vegetali trattati di cui è previsto l’uso per l’alimentazione degli animali. 227 Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. a. Produzione agricola 124 916.161 9BI-2.5 Effetti sull’ambiente 9BI-2.5.1 Destino e distribuzione nell’ambiente Nella valutazione del destino e della distribuzione del prodotto fitosanitario nell’am- biente, i servizi di valutazione considerano tutti i settori dell’ambiente, inclusi flora e fauna. In particolare: 9BI-2.5.1.1 Destino e distribuzione nel suolo 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle con- dizioni d’uso proposte raggiunga il suolo; se esiste questa possibilità, essi valutano il tasso e il meccanismo di degradazione nel suolo, la mobilità nel suolo e la variazione della concentrazione totale del principio attivo (residui estraibili e non estraibili228), dei metaboliti e dei prodotti di degradazione e di reazione prevedibili nel suolo nella zona d’uso prevista dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità pro- poste. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche relative al destino e al comportamento nel suolo di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. il peso molecolare, 2. la solubilità in acqua, 3. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 4. la tensione di vapore, 5. il tasso di volatilizzazione, 6. la costante di dissociazione, 7. il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 8. il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degrada- zione; c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nel suolo; d. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui. 228 I residui non estraibili nei vegetali e nei suoli sono quei prodotti chimici originati dagli antiparassitari usati secondo la buona pratica agricola, che non possono essere estratti senza che ne risulti significativamente alterata la natura chimica. Ai residui di questo tipo non appartengono i metaboliti che vengono trasformati in prodotti naturali. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 125 916.161 9BI-2.5.1.2 Destino e distribuzione nelle acque sotterranee 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle con- dizioni d’uso proposte raggiunga le acque sotterranee; se esiste questa possibilità, essi valutano, ricorrendo a un modello adatto di calcolo convalidato a livello comunitario, la concentrazione del principio attivo, dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione prevedibili nelle acque freatiche della zona di applicazione prevista dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 2 I servizi di valutazione fondano in particolare la loro valutazione sui risultati degli studi di mobilità e di persistenza nel suolo previsti negli allegati 5 numero 2 e 6 nu- mero 2. 3 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche riguardanti il destino e il comportamento nel suolo e nell’acqua di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. il peso molecolare, 2. la solubilità in acqua, 3. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 4. la tensione di vapore, 5. il tasso di volatilizzazione, 6. il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 7. la costante di dissociazione; c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nel suolo e nelle acque; d. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione prevista per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui; e. se del caso, i dati disponibili riguardanti la dissipazione e in particolare la tra- sformazione e l’assorbimento nella zona saturata; f. se del caso, i dati riguardanti i procedimenti relativi alla presa e al trattamento di acqua potabile nella zona di applicazione prevista; g. se del caso, i dati provenienti dalla sorveglianza relativi alla presenza o all’as- senza nelle acque sotterranee del principio attivo e di suoi metaboliti, prodotti di degradazione o di reazione, per effetto di una precedente utilizzazione di prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo o che producono i medesimi residui; questi dati devono essere interpretati secondo coerenza scientifica. Produzione agricola 126 916.161 9BI-2.5.1.3 Destino e distribuzione nelle acque superficiali 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle con- dizioni d’uso proposte raggiunga le acque superficiali; se esiste questa possibilità, essi valutano, ricorrendo a un modello adatto di calcolo convalidato a livello comunitario, la concentrazione nell’ambiente, prevista a breve e a lungo termine, del principio at- tivo, dei metaboliti e dei prodotti di degradazione e di reazione che dovrebbe prodursi nelle acque freatiche nelle zone di applicazione previste dopo l’uso del prodotto fito- sanitario secondo le modalità proposte. 2 I servizi di valutazione fondano in particolare la loro valutazione sui risultati degli studi di mobilità e di persistenza nel suolo e sulle informazioni relative allo scolo e al trascinamento previsti negli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2. 3 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche riguardanti il destino e il comportamento nel suolo e nell’acqua di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. il peso molecolare, 2. la solubilità in acqua, 3. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 4. la tensione di vapore, 5. il tasso di volatilizzazione, 6. il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 7. la costante di dissociazione; c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nel suolo e nelle acque; d. le possibili vie di esposizione: 1. il trascinamento, 2. lo scolo, 3. l’irrorazione, 4. lo scarico attraverso canali di scolo, 5. la lisciviazione, 6. la deposizione attraverso l’atmosfera; e. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui; f. se del caso, i dati riguardanti i procedimenti relativi alla presa e al trattamento di acqua potabile nella zona di applicazione proposta. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 127 916.161 9BI-2.5.1.4 Volatilizzazione 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle con- dizioni d’uso proposte si dissipi nell’aria; se esiste questa possibilità, essi effettuano la migliore valutazione possibile, ricorrendo, se del caso, a un adeguato modello di calcolo convalidato, della concentrazione del principio attivo, dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione prevedibili nell’aria dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche riguardanti il destino e il comportamento nel suolo, nell’acqua e nell’aria di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro va- lutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. la tensione di vapore, 2. la solubilità in acqua, 3. il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 4. la degradazione fotochimica nell’acqua e nell’aria e l’identità dei pro- dotti di degradazione, 5. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua; c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nell’aria; 9BI-2.5.1.5 Distruzione o decontaminazione del prodotto fitosanitario I servizi di valutazione valutano l’adeguatezza dei procedimenti di distruzione o de- contaminazione del prodotto fitosanitario e del suo imballaggio. 9BI-2.5.2 Effetti sulle specie non bersaglio Al momento del calcolo del rapporto tossicità/esposizione, i servizi di valutazione prendono in considerazione la tossicità per l’organismo pertinente più sensibile utiliz- zato nelle prove. 9BI-2.5.2.1 Rischi per gli uccelli e altri vertebrati terrestri 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità dell’esposizione di uccelli e altri ver- tebrati terrestri al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste que- sta possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine, e in parti- colare, quello per la riproduzione, cui tali organismi potrebbero essere oggetti dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: Produzione agricola 128 916.161 a. le informazioni specifiche riguardanti gli studi tossicologici sui mammiferi e gli effetti sugli uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio, inclusi quelli sulla riproduzione e altri dati pertinenti relativi al principio attivo, secondo quanto disposto nell’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, quelle riguardanti gli effetti sugli uccelli e su altri vertebrati terrestri non bersaglio; c. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione prevista per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui. 3 Questa valutazione include: a. il destino e la distribuzione, compresa la persistenza e la bioconcentrazione, del principio attivo, dei metaboliti e dei prodotti di degradazione e di reazione nei compartimenti pertinenti dell’ambiente dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario; b. l’esposizione stimata delle specie che possono essere esposte al momento dell’applicazione o durante il periodo in cui i residui sono presenti, tenendo conto di tutte le vie di esposizione come l’ingestione del prodotto o di alimenti trattati, la predazione di vertebrati o invertebrati, il contatto per irrorazione o con vegetazione trattata; c. il calcolo del rapporto tossicità acuta, a breve termine e, se necessario, del rapporto di tossicità a lungo termine/esposizione. Tali rapporti sono definiti rispettivamente come il quoziente della DL50, della CL50 o di NOEC (no effect concentration), espresso sulla base del principio attivo e l’esposizione stimata espressa in mg/kg di peso corporeo. 9BI-2.5.2.2 Rischi per gli organismi acquatici 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità dell’esposizione di organismi acqua- tici al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibi- lità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine per gli organismi ac- quatici dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche relative agli effetti sugli organismi acquatici di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni pertinenti riguardanti il principio attivo, quali: 1. la solubilità in acqua, 2. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 3. la tensione di vapore, 4. il tasso di volatilizzazione, 5. il KOC, Ordinanza sui prodotti fitosanitari 129 916.161 6. la degradazione biologica in sistemi acquatici e, in particolare, la biode- gradabilità del prodotto, 7. il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 8. il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degrada- zione; c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, quelle sugli effetti sugli organismi acquatici; d. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui. 3 Questa valutazione include: a. il destino e la distribuzione dei residui del principio attivo, dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione nell’acqua, nei sedimenti o nei pesci; b. il calcolo del rapporto tossicità acuta/esposizione per pesci e dafnia. Detto rapporto è definito come quoziente rispettivamente della CL50 o CE50 acuta sulla concentrazione a breve termine prevista nell’ambiente; c. il calcolo del rapporto inibizione della crescita delle alghe/esposizione per le alghe. Detto rapporto è definito come quoziente della CE50 sulla concentra- zione a breve termine prevista nell’ambiente; d. il calcolo del rapporto tossicità acuta/esposizione per pesci e dafnia. Detto rapporto è definito come quoziente di NOEC sulla concentrazione a lungo termine prevista nell’ambiente; e. se del caso, la bioconcentrazione nei pesci e la possibile esposizione di preda- tori dei pesci, incluso l’essere umano. 9BI-2.5.2.3 Rischi per le api 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità di esposizione delle api al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine per le api dopo l’uso del prodotto fitosa- nitario secondo le modalità proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche relative alla tossicità per le api di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. la solubilità in acqua, 2. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 3. la tensione di vapore, 4. il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degrada- zione, Produzione agricola 130 916.161 5. il meccanismo di azione (p. es. attività di regolazione della crescita degli insetti); c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, e in particolare quelle relative alla tossicità per le api; d. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui. 3 Questa valutazione include: a. il rapporto tra il tasso massimo di applicazione in grammi di principio attivo per ettaro e la DL50 per via orale e contatto in μg di principio attivo per ape (quozienti di pericolo) e, se necessario, la persistenza dei residui sui o nei ve- getali trattati; b. se del caso, gli effetti sulle larve di ape, sul comportamento delle api, sulla sopravvivenza e sullo sviluppo delle colonie dopo l’uso del prodotto fitosani- tario secondo le modalità proposte. 9BI-2.5.2.4 Rischi per altri artropodi utili 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità di esposizione di artropodi utili diffe- renti dalle api al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano gli effetti letali e subletali previsti su questi organismi, non- ché la diminuzione di attività dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche relative alla tossicità per le api e altri artropodi utili di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. la solubilità in acqua, 2. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 3. la tensione di vapore, 4. il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 5. il meccanismo di azione (p. es. attività di regolazione della crescita degli insetti); c. altre informazioni relative al prodotto fitosanitario citate nell’allegato 6 nu- mero 2, quali: 1. gli effetti su artropodi utili differenti dalle api, 2. la tossicità nei confronti delle api, 3. i dati disponibili ricavati dallo screening biologico primario, 4. il tasso massimo di applicazione, 5. il numero massimo e i tempi delle applicazioni; Ordinanza sui prodotti fitosanitari 131 916.161 d. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui. 9BI-2.5.2.5 Rischi per i lombrichi 1 I servizi di valutazione vagliano la possibilità di esposizione dei lombrichi e altri macrorganismi terricoli non bersaglio al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine per questi organismi dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche relative alla tossicità del principio attivo per i lom- brichi e altri macrorganismi terricoli non bersaglio di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali: 1. la solubilità in acqua, 2. il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, 3. il coefficiente di assorbimento, 4. la tensione di vapore, 5. il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 6. il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degrada- zione, 7. il DT50 e DT90 per la degradazione nel suolo, c. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, gli effetti sui lombrichi e su altri macrorganismi terricoli non bersaglio; d. se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui; 3 Questa valutazione include: a. gli effetti letali e subletali; b. la concentrazione nell’ambiente prevista a breve e a lungo termine; c. il calcolo del rapporto tossicità acuta/esposizione (definito come quoziente della CL50 sulla concentrazione nell’ambiente prevista all’inizio) e del rap- porto tossicità a lungo termine/esposizione (definito come quoziente di NOEC sulla concentrazione nell’ambiente prevista a lungo termine); d. se del caso, la bioconcentrazione e la persistenza dei residui nei lombrichi. Produzione agricola 132 916.161 9BI-2.5.2.6 Rischi per l’attività microbica nel suolo 1 Qualora la valutazione di cui al numero 2.5.1.1 non escluda la possibilità che il pro- dotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte raggiunga il suolo, i servizi di va- lutazione valutano l’impatto sull’attività microbica, in particolare quello sui processi di mineralizzazione dell’azoto e del carbonio nel suolo. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. le informazioni specifiche relative al principio attivo, comprese quelle riguar- danti gli effetti su microrganismi terricoli non bersaglio di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, quelle sugli effetti su microrganismi terricoli non bersaglio; c. se del caso, gli altri usi autorizzati nella zona di applicazione prevista per pro- dotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui; d. le informazioni disponibili risultanti dallo screening biologico primario. 9BI-2.6 Metodi di analisi I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti a scopo di controllo e monitoraggio successivi alla registrazione. 9BI-2.6.1 Analisi della formulazione 1 Il metodo deve permettere di stabilire la natura e la quantità del principio attivo (o dei principi attivi) nel prodotto fitosanitario e, se del caso, eventuali impurezze e altri coformulanti, rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 6 numero 2 e, in partico- lare: 1. la specificità e la linearità dei metodi proposti, 2. l’importanza delle interferenze, 3. la precisione dei metodi proposti (ripetibilità e riproducibilità fra diversi laboratori); c. i limiti di individuazione e di determinazione dei metodi proposti in relazione alle impurezze. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 133 916.161 9BI-2.6.2 Analisi dei residui 1 Il metodo deve permettere di stabilire i residui del principio attivo, metaboliti, pro- dotti di degradazione o di reazione risultanti dalle applicazioni autorizzate del pro- dotto fitosanitario rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; b. i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 6 numero 2 e, in partico- lare: 1. la specificità dei metodi proposti, 2. la precisione dei metodi proposti (ripetibilità e riproducibilità fra diversi laboratori), 3. il tasso di recupero dei metodi proposti alle concentrazioni adeguate; c. i limiti d’individuazione dei metodi proposti; d. i limiti di determinazione dei metodi proposti. 9BI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche 9BI-2.7.1 Effettivo tenore di principio attivo e sua stabilità durantelo stoccaggio I servizi di valutazione valutano l’effettivo tenore di principio attivo del prodotto fi- tosanitario e la sua stabilità durante lo stoccaggio. 9BI-2.7.2 Proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario 1 I servizi di valutazione valutano le proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosa- nitario e in particolare: a. se esiste una specifica FAO appropriata, le proprietà fisiche e chimiche indi- cate nella stessa; b. se non esistono specifiche FAO appropriate, tutte le proprietà fisiche e chimi- che pertinenti per la formulazione citata nel «Manual on the development and use of FAO specifications for plant protection products»229. 2 Questa valutazione prende in considerazione quanto segue: a. i dati relativi alle proprietà fisiche e chimiche del principio attivo di cui all’al- legato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione; 229 Manual on Development and Use of FAO Specifications for Plant Protection Products. Fifth Edition, prepared by the Group on Specifications of the FAO panel of Experts on Pesticide Specifications, Registration Requirements and Application Standards and Prior Informed Consent, January 1999. Produzione agricola 134 916.161 b. i dati relativi a proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2. 9BI-2.7.3 Miscela estemporanea Quando l’etichetta proposta include prescrizioni o raccomandazioni per l’uso del pro- dotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti sotto forma di miscela estemporanea, i servizi di valutazione valutano la compatibilità chi- mica e fisica dei prodotti da miscelare. 9CI. Processo decisionale 9CI-1 Principi generali 1 Se del caso, il servizio d’omologazione vincola le autorizzazioni a determinate con- dizioni o restrizioni. La natura e la severità di queste misure devono essere adeguate e scelte sulla base della natura e dell’entità dei vantaggi e dei rischi che è possibile prevedere. 2 I servizi di valutazione e il servizio d’omologazione assicurano che le decisioni prese relativamente alla concessione di autorizzazioni tengano conto, se del caso, delle con- dizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nelle zone di applicazione previste. Da tali considerazioni possono conseguire condizioni e restrizioni specifiche d’impiego o addirittura la mancata concessione dell’autorizza- zione d’uso per alcune zone del territorio nazionale. 3 I servizi di valutazione garantiscono che le quantità autorizzate, in termini di tassi e numero delle applicazioni, siano quelle minime necessarie per ottenere l’effetto desi- derato, anche laddove quantità maggiori non dessero come conseguenza rischi inac- cettabili per la salute umana o animale o per l’ambiente. Le quantità autorizzate de- vono essere differenziate in base alle condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nelle varie zone per le quali viene concessa un’autorizzazione. Tuttavia, le dosi e il numero delle applicazioni non devono pro- durre effetti indesiderabili, come ad esempio lo sviluppo di resistenza. 4 I servizi di valutazione garantiscono che le decisioni rispettino i principi del con- trollo integrato allorché il prodotto è destinato a essere utilizzato in situazioni cui si applicano siffatti principi. 5 Dato che la valutazione è basata su dati riguardanti un numero limitato di specie rappresentative, i servizi di valutazione devono accertarsi che l’uso dei prodotti fito- sanitari non abbia ripercussioni a lungo termine sull’abbondanza e la varietà delle specie non bersaglio. 6 Le autorizzazioni vengono concesse unicamente se sono soddisfatti tutti i requisiti di cui al numero 2 (principi specifici). Tuttavia: a. quando uno o più dei requisiti specifici decisionali di cui ai numeri 2.1, 2.2, 2.3 o 2.7 non sono del tutto soddisfatti, l’autorizzazione viene concessa solo nel caso in cui i vantaggi dell’uso del prodotto fitosanitario secondo le Ordinanza sui prodotti fitosanitari 135 916.161 modalità proposte siano superiori agli eventuali svantaggi. Le eventuali restri- zioni nell’uso del prodotto, connesse alla mancata osservanza di alcuni dei requisiti summenzionati, devono essere indicate sull’etichetta e la mancata osservanza dei requisiti di cui al numero 2.7 non può compromettere il cor- retto uso del prodotto. Tali vantaggi possono: 1. favorire le misure di controllo integrato e l’agricoltura biologica ed es- sere con esse compatibili, 2. facilitare le strategie per ridurre al minimo il rischio di sviluppo di resi- stenza, 3. rispondere alla necessità di diversificare maggiormente i tipi di principi attivi o di meccanismi biochimici di azione, come per l’uso nelle strategie intese a evitare una degradazione accelerata nel suolo, 4. ridurre i rischi per gli operatori e i consumatori, 5. ridurre la contaminazione ambientale e attenuare gli effetti su specie non bersaglio; b. qualora i criteri di cui al numero 2.6 non siano del tutto soddisfatti a causa di limitazioni nelle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche analitiche, si concede un’autorizzazione per un determinato periodo se i metodi presentati si giustificano in quanto adeguati per gli scopi previsti. In questo caso, al ri- chiedente viene concesso un termine, entro il quale elaborare e presentare me- todi analitici conformi ai criteri di cui sopra. L’autorizzazione viene rivista alla scadenza del termine concesso. 7 Se un’autorizzazione è stata rilasciata conformemente ai requisiti formulati nel pre- sente allegato, in virtù degli articoli 29 e 30 della presente ordinanza il servizio d’omo- logazione può: a. adottare, qualora possibile e di preferenza in stretta collaborazione con il tito- lare dell’autorizzazione, misure per migliorare le prestazioni del prodotto fi- tosanitario; b. se possibile, adottare in stretta collaborazione con il titolare dell’autorizza- zione, misure per ridurre ulteriormente l’esposizione che può verificarsi dopo e durante l’uso del prodotto fitosanitario. 8 I servizi di valutazione informano il titolare dell’autorizzazione circa le misure de- finite nel capoverso 7 lettere a e b invitandolo a fornire tutti i dati e le informazioni supplementari necessari per dimostrare le prestazioni o i rischi potenziali che sorgono nelle condizioni modificate di applicazione del prodotto. Produzione agricola 136 916.161 9CI-2 Principi specifici 9CI-2.1 Efficacia 9CI-2.1.1 Applicazioni Qualora le applicazioni proposte includano raccomandazioni per la lotta o la prote- zione contro organismi che in base all’esperienza e a quanto realizzato in campo scien- tifico, non sono considerati dannosi nelle normali condizioni agronomiche, fitosani- tarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nelle zone di applicazione proposte o laddove gli altri effetti previsti non siano considerati utili in queste condizioni, l’au- torizzazione per queste applicazioni non deve essere concessa. 9CI-2.1.2 Livello e persistenza d’azione Il livello, l’uniformità e la persistenza d’azione del controllo, della protezione o di altri effetti previsti devono essere simili a quelli ottenuti con l’uso di adeguati prodotti di riferimento. Se non esiste alcun prodotto di riferimento adeguato, il prodotto fito- sanitario deve essere palesemente utile in termini di livello, uniformità e persistenza del controllo, della protezione o di altri effetti previsti nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta. 9CI-2.1.3 Vantaggi del prodotto fitosanitario Se del caso, la risposta in termini di resa ottenuta con l’impiego del prodotto e la riduzione della perdita durante lo stoccaggio devono essere, in termini di quantità e/o qualità, di entità simile a quella di prodotti di riferimento adeguati. Se non esiste alcun prodotto di riferimento adeguato è necessario accertarsi che l’uso del prodotto fitosa- nitario nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, della zona di applicazione proposta sia veramente utile, quantitativamente e qualitativamente, in termini di risposta di resa e riduzione di perdita durante lo stoc- caggio. 9CI-2.1.4 Efficacia del preparato Le conclusioni relative all’efficacia del preparato devono essere valide per tutte le zone di applicazione nelle quali esso deve venire autorizzato e devono valere per tutte le condizioni d’uso proposte, salvo nel caso in cui le diciture dell’etichetta specifi- chino che il preparato è destinato all’uso in circostanze specifiche e limitate (p. es. infestazioni leggere, particolari tipi di suolo, particolari condizioni di crescita). 9CI-2.1.5 Miscela estemporanea Quando l’etichetta proposta prescrive l’uso del prodotto in associazione con altri pro- dotti fitosanitari specifici o coadiuvanti, la miscela estemporanea deve raggiungere l’effetto desiderato e soddisfare i principi di cui ai numeri 2.1.1–2.1.4. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 137 916.161 9CI-2.2 Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali 9CI-2.2.1 Restrizioni d’uso Non si devono verificare effetti fitotossici pertinenti sui vegetali o sui prodotti vegetali trattati, a meno che l’etichetta proposta non indichi appropriate restrizioni d’uso. 9CI-2.2.2 Effetti fitotossici Al momento della raccolta, non si deve avere riduzione della resa causata dagli effetti fitotossici inferiore a quella che potrebbe essere ottenuta senza l’uso del prodotto fi- tosanitario, a meno che la riduzione sia compensata da altri vantaggi quali un miglio- ramento della qualità dei vegetali o dei prodotti vegetali trattati. 9CI-2.2.3 Effetti sulla qualità dei vegetali o prodotti vegetali Non si devono verificare effetti dannosi inaccettabili sulla qualità dei vegetali o pro- dotti vegetali trattati, fatta eccezione per eventuali effetti dannosi nella fase di lavora- zione, quando l’etichetta specifichi che il preparato non deve essere applicato a colti- vazioni destinate alla lavorazione. 9CI-2.2.4 Effetti sui vegetali usati per la moltiplicazione o la riproduzione Non si devono verificare effetti dannosi inaccettabili sui vegetali o prodotti vegetali trattati usati per la moltiplicazione o la riproduzione, per esempio effetti su vitalità, germinazione, radicamento e attecchimento, a meno che l’etichetta proposta non spe- cifichi che il preparato non deve essere applicato a vegetali o prodotti vegetali desti- nati alla moltiplicazione o alla riproduzione. 9CI-2.2.5 Effetti sulle colture successive Non si devono avere ripercussioni inaccettabili sulle colture successive a meno che l’etichetta non specifichi che particolari vegetali sono suscettibili di essere danneg- giati dal prodotto e non devono essere coltivati dopo il trattamento della coltura. 9CI-2.2.6 Effetti sulle colture adiacenti Non si devono avere ripercussioni inaccettabili sulle colture adiacenti a meno che l’etichetta non specifichi che il preparato non deve essere applicato quando in prossi- mità si trovano particolari colture sensibili. Produzione agricola 138 916.161 9CI-2.2.7 Miscele estemporanee Quando l’etichetta proposta prescrive l’uso del prodotto in associazione con altri pro- dotti fitosanitari specifici o coadiuvanti, la miscela estemporanea deve soddisfare i principi di cui ai numeri 2.1.1–2.1.6. 9CI-2.2.8 Pulizia delle attrezzature per l’applicazione Le istruzioni proposte per la pulizia delle attrezzature per l’applicazione devono essere comprensibili, efficaci e di facile attuazione e garantire la rimozione di qualsiasi resi- duo del prodotto fitosanitario suscettibile di provocare danni. 9CI-2.3 Effetti sui vertebrati da combattere 1 L’autorizzazione per un prodotto fitosanitario destinato a eliminare i vertebrati è ri- lasciata soltanto se: a. la morte avviene immediatamente; oppure b. vi è graduale riduzione delle funzioni vitali senza segni di sofferenza evidente. 2 Per i prodotti ripulsivi l’effetto previsto deve essere ottenuto senza inutili sofferenze per gli animali bersaglio. 9CI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale 9CI-2.4.1 Effetti del prodotto fitosanitario 9CI-2.4.1.1 Esposizione dell’operatore 1 L’autorizzazione non viene concessa se il grado di esposizione dell’operatore nella manipolazione e nell’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, ivi compresi le dosi e il metodo di applicazione, supera il livello di AOEL. 2 Inoltre, la concessione dell’autorizzazione è subordinata al rispetto del valore limite stabilito per il principio attivo e/o per i componenti tossici presenti nel prodotto in applicazione dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016230 concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale. 9CI-2.4.1.2 Indumenti o dispositivi di protezione Qualora le condizioni d’uso proposte richiedano abbigliamento e dispositivi di prote- zione, non viene concessa l’autorizzazione se questi elementi non sono efficaci e con- formi alle disposizioni comunitarie in materia, facilmente ottenibili per l’utilizzatore e utilizzabili nelle condizioni d’uso previste per il prodotto fitosanitario, tenuto conto in particolare delle condizioni climatiche. 230 RS 817.021.23 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 139 916.161 9CI-2.4.1.3 Restrizioni I prodotti fitosanitari che, a causa di particolari proprietà o di manipolazioni o uso scorretti, possono presentare rischi rilevanti devono essere oggetto di particolari re- strizioni, quali le dimensioni dell’imballaggio, il tipo di formulazione, la distribu- zione, l’uso e le sue modalità. Inoltre, i prodotti fitosanitari classificati molto tossici non possono ottenere l’autorizzazione per l’uso da parte di utilizzatori non professio- nali. 9CI-2.4.1.4 Precauzioni I periodi di attesa, i tempi di rientro di sicurezza o altre precauzioni devono essere tali che l’esposizione per astanti o lavoratori dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario non superi i livelli di AOEL stabiliti per il principio attivo o per componenti tossico- logicamente rilevanti presenti nel prodotto fitosanitario, né i valori limite laddove essi siano stati stabiliti per questi componenti secondo le disposizioni di cui al numero 2.4.1.1. 9CI-2.4.1.5 Periodo di attesa a tutela degli animali I periodi di attesa, i tempi di rientro di sicurezza o altre precauzioni devono essere definiti in modo da non avere ripercussioni dannose sugli animali. 9CI-2.4.1.6 Periodo di attesa per il rispetto dei livelli di AOEL I periodi di attesa e i tempi di rientro di sicurezza o altre precauzioni che assicurino il rispetto dei livelli di AOEL e dei valori limite devono essere realistici; se necessario, occorre prevedere misure precauzionali speciali. 9CI-2.4.2 Effetti dei residui 9CI-2.4.2.1 Modalità di applicazione Le autorizzazioni devono assicurare che i residui provengano dalle quantità minime di prodotto fitosanitario necessarie per un trattamento adeguato secondo la buona pra- tica agricola, applicate in maniera tale (intervalli pre-raccolta, periodi di attesa o di stoccaggio) da ridurre al minimo la presenza di residui alla raccolta, alla macellazione ovvero, a seconda dei casi, dopo lo stoccaggio. 9CI-2.4.2.2 Concentrazione massima di residui (LMR) 1 I servizi di valutazione, nel caso non esista una concentrazione massima di residui (LMR), ne stabiliscono una provvisoria. Le conclusioni relative ai livelli fissati de- vono essere valide per tutte le circostanze che possono influenzare la concentrazione Produzione agricola 140 916.161 di residui nella coltura, come i tempi e le dosi di applicazione, la frequenza e la mo- dalità d’uso. 2 Basandosi sulla valutazione di potenziali residui in e su parti commestibili di vege- tali e prodotti vegetali a opera del servizio di valutazione responsabile e sull’OAOVA231, l’USAV stabilisce le concentrazioni massime di principi attivi. 9CI-2.4.2.3 Dose giornaliera ammissibile (DGA) 1 Nei casi di cui al numero 2.4.2.2 capoversi 1 e 2, ciascuna richiesta di autorizzazione deve essere accompagnata da una valutazione dei rischi che tenga conto della peggiore ipotesi di esposizione dei consumatori, in base tuttavia alla buona pratica agricola. 2 Tenendo conto di tutti gli usi ufficiali, l’uso proposto non può essere autorizzato se la miglior stima possibile dell’esposizione dei consumatori supera la dose giornaliera ammissibile (DGA). 9CI-2.4.2.4 Trattamento Se durante il trattamento la natura dei residui viene modificata, può essere necessario eseguire una valutazione separata dei rischi nelle condizioni di cui al numero 2.4.2.3. 9CI-2.4.2.5 Alimentazione del bestiame Quando i vegetali o i prodotti vegetali trattati sono destinati all’alimentazione del be- stiame, i residui presenti non devono avere effetti dannosi sulla salute degli animali. 9CI-2.5 Effetti sull’ambiente 9CI-2.5.1 Destino e comportamento nell’ambiente 9CI-2.5.1.1 Destino e comportamento nel suolo 1 L’autorizzazione non viene concessa se il principio attivo e, qualora rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale, i metaboliti, i prodotti di degra- dazione o i prodotti di reazione derivanti dall’uso del prodotto secondo le modalità proposte: a. persistono nel suolo per oltre un anno (ossia DT90 > 1 anno e DT50 > 3 mesi), in caso di esperimenti sul terreno; b. formano residui «legati» in quantità superiore al 70 per cento della dose ini- ziale dopo 100 giorni in combinazione con un tasso di mineralizzazione infe- riore al 5 per cento entro 100 giorni, in caso di esperimenti in laboratorio. 2 Può tuttavia essere concessa un’autorizzazione se si dimostra scientificamente che, in base alle condizioni del terreno, l’accumulo nel suolo non è tale da determinare una 231 RS 817.021.23 Ordinanza sui prodotti fitosanitari 141 916.161 presenza inaccettabile di residui o effetti fitotossici inaccettabili nelle colture succes- sive, né che si hanno conseguenze inaccettabili su specie non bersaglio, secondo i requisiti pertinenti di cui ai numeri 2.5.1.2, 2.5.1.3, 2.5.1.4 e 2.5.2. 9CI-2.5.1.2 Destino e comportamento nelle acque sotterranee L’autorizzazione non viene concessa se si può prevedere che, in seguito all’uso del prodotto fitosanitario nelle condizioni proposte, la concentrazione del principio attivo o dei pertinenti metaboliti, prodotti di degradazione o di reazione nelle acque sotter- ranee utilizzate come acqua potabile o previste a tal fine, non risponda ai requisiti dell’allegato 2 numero 22 OPAc232. 9CI-2.5.1.3 Destino e comportamento nelle acque superficiali 1 L’autorizzazione non viene concessa se, in seguito all’uso del prodotto fitosanitario alle condizioni proposte, la prevista concentrazione del principio attivo, dei pertinenti metaboliti o dei pertinenti prodotti di degradazione o di reazione nelle acque superfi- ciali: a. utilizzate come acqua potabile o previste a tal fine, non risponde ai requisiti dell’allegato 2 numero 22 OPAc; b. ha un effetto ritenuto inaccettabile su specie non bersaglio, in particolare sugli animali, conformemente ai requisiti di cui al numero 2.5.2. 2Le istruzioni per l’uso proposte per il prodotto fitosanitario, incluse le procedure per la pulizia delle attrezzature di applicazione, devono essere tali da ridurre al minimo le probabilità di contaminazione accidentale delle acque superficiali. 9CI-2.5.1.4 Concentrazione del principio attivo nell’aria L’autorizzazione non è concessa se la concentrazione del principio attivo nell’aria, nelle condizioni d’uso proposte, è tale che il livello di AOEL o i valori limite per operatori, astanti e lavoratori di cui al numero 2.4.1, sono superati. 9CI-2.5.2 Effetto sulle specie non bersaglio 9CI-2.5.2.1 Rischi per gli uccelli e altri vertebrati terrestri Se vi è la possibilità di esposizione per uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio, l’autorizzazione non viene concessa se: a. il rapporto tossicità acuta e a breve termine/esposizione per uccelli e altri ver- tebrati terrestri non bersaglio è minore di 10 su base della DL50, oppure il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è minore di 5, a meno che un’appropriata valutazione del rischio non dimostri che, in normali condizioni 232 RS 814.201 Produzione agricola 142 916.161 operative, non si determinano conseguenze inaccettabili dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte; b. il fattore di bioconcentrazione (BCF, riguardante il tessuto adiposo) è mag- giore di 1, a meno che un’appropriata valutazione del rischio non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano, direttamente o indi- rettamente, conseguenze inaccettabili dopo l’impiego del prodotto fitosanita- rio secondo le modalità proposte. 9CI-2.5.2.2 Rischi per gli organismi acquatici 1 Se esiste la possibilità di esposizione di organismi acquatici, l’autorizzazione non viene concessa se: a. il rapporto tossicità/esposizione per pesci e dafnia è minore di 100 per l’espo- sizione acuta e pari a 10 per l’esposizione a lungo termine; b. il rapporto inibizione della crescita delle alghe/esposizione è minore di 10; c. il massimo BCF è maggiore di 1 000 nel caso di prodotti fitosanitari facil- mente biodegradabili, oppure maggiore di 100 nel caso di prodotti fitosanitari non soggetti ad agevole degradazione biologica. 2 Può tuttavia essere concessa un’autorizzazione se un’appropriata valutazione dei ri- schi dimostra che, in normali condizioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili sulla vitalità delle specie esposte, direttamente e indirettamente (preda- tori), dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. 9CI-2.5.2.3 Rischi per le api Se esiste la possibilità di esposizione per le api, l’autorizzazione non viene concessa se i quozienti di rischio per l’esposizione orale o per contatto delle api sono maggiori di 50, a meno che un’appropriata valutazione del rischio non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano, dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, conseguenze inaccettabili sulle larve, sul comporta- mento delle api, sulla sopravvivenza delle colonie e sul loro sviluppo. 9CI-2.5.2.4 Rischi per altri artropodi utili Se esiste una possibilità di esposizione degli artropodi utili diversi dalle api, l’autoriz- zazione per l’impiego non viene concessa se oltre il 30 per cento degli organismi spe- rimentali è colpito durante prove di laboratorio letali o subletali effettuate alla dose massima proposta di applicazione, a meno che un’appropriata valutazione dei rischi non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili per tali organismi, dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. Qualsiasi affermazione relativa alla selettività e qualsiasi proposta d’impiego in sistemi di lotta integrata contro i parassiti deve venir suffragata da dati pertinenti. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 143 916.161 9CI-2.5.2.5 Rischi per i lombrichi Se esiste la possibilità di esposizione per i lombrichi, l’autorizzazione non viene con- cessa se il rapporto tossicità acuta/esposizione per i lombrichi è minore di 10 o il rap- porto tossicità a lungo termine/esposizione è minore di 5, a meno che un’appropriata valutazione dei rischi non dimostri che, in normali condizioni operative, la popola- zione dei lombrichi non è in pericolo dopo l’impiego del prodotto fitosanitario se- condo le modalità proposte. 9CI-2.5.2.6 Rischi per i microrganismi non bersaglio Se esiste la possibilità di esposizione per microrganismi terricoli non bersaglio, l’au- torizzazione non viene concessa se i processi di mineralizzazione dell’azoto o del car- bonio in studi di laboratorio sono danneggiati di oltre il 25 per cento dopo 100 giorni, a meno che un’appropriata valutazione dei rischi non dimostri che, in normali condi- zioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili per l’attività microbica dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, tenuto conto della capacità di moltiplicazione dei microrganismi. 9CI-2.6 Metodi di analisi I metodi proposti devono corrispondere al più recente livello tecnico. Per permettere la convalida dei metodi di analisi proposti per gli scopi di controllo e monitoraggio successivi alla registrazione, devono essere soddisfatti i criteri di cui ai numeri 2.6.1 e 2.6.2. 9CI-2.6.1 Analisi della formulazione Il metodo deve consentire di determinare e identificare il principio attivo (i principi attivi) e, se del caso, eventuali impurezze e altri coformulanti, rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico e ambientale. 9CI-2.6.2 Analisi dei residui 1 Il metodo deve consentire di determinare e confermare la presenza di residui rile- vanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o per l’ambiente. 2 La percentuale media di ricupero deve essere compresa tra il 70 e il 110 per cento con una deviazione standard relativa inferiore o uguale a 20 per cento. 3 Per i residui presenti nei prodotti alimentari la ripetibilità deve essere inferiore ai seguenti valori, per cui i valori intermedi vengono determinati mediante interpola- zione su un grafico bilogaritmico: Produzione agricola 144 916.161 Tenore dei residui in mg/kg Differenza in mg/kg Differenza in % 0.01 0.005 50 0.1 0.025 25 1 0.125 12.5 > 1 12.5 4 Per i residui presenti nei prodotti alimentari la riproducibilità deve essere inferiore ai seguenti valori, per cui i valori intermedi vengono determinati mediante interpola- zione su un grafico bilogaritmico: Tenore dei residui in mg/kg Differenza in mg/kg Differenza in % 0.01 0.01 100 0.1 0.05 50 1 0.25 25 > 1 25 5 Nel caso dell’analisi dei residui su vegetali, prodotti vegetali, prodotti alimentari e mangimi o prodotti di origine animale trattati, salvo nel caso in cui l’LMR proposto sia al limite di determinazione, la sensibilità dei metodi proposti deve soddisfare i seguenti criteri: Tenore massimo LMR mg/kg Limite di determinazione mg/kg > 0.5 0.1 0.5 – 0.05 0.1–0.02 < 0.05 Tenore massimo 0.5 9CI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche 9CI-2.7.1 Disponibilità di una specifica FAO appropriata Se esiste una specifica FAO appropriata, essa deve essere rispettata. 9CI-2.7.2 Mancanza di una specifica FAO appropriata Se non esiste una specifica FAO appropriata, le proprietà chimiche e fisiche del pro- dotto devono essere conformi ai seguenti requisiti: a. proprietà chimiche: la differenza tra il tenore di principio attivo dichiarato e quello effettivo nel prodotto fitosanitario non deve superare, per tutta la durata di conservazione del prodotto medesimo, i seguenti valori: Ordinanza sui prodotti fitosanitari 145 916.161 Tenore dichiarato in g/kg o g/l a 20º C Tolleranza sino a 25 ± 15 % preparato omogeneo ± 25 % preparato non omogeneo più di 25 sino a 100 ± 10 % più di 100 sino a 250 ± 6 % più di 250 sino a 500 ± 5 % più di 500 ± 25 g/kg; ± 25 g/l b. proprietà fisiche: il prodotto fitosanitario deve soddisfare i criteri fisici (inclusa la stabilità allo stoccaggio) specificati, per il pertinente tipo di formulazione corrispondente, nel «Manual on the development and use of FAO specifications for plant protection products». 9CI-2.7.3 Miscele estemporanee Se l’etichetta proposta prescrive o raccomanda l’uso del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o coadiuvanti in forma di miscela estemporanea e include indicazioni sulla compatibilità del preparato con altri prodotti fitosanitari in forma di miscela estemporanea, questi prodotti o coadiuvanti devono essere fisicamente e chi- micamente compatibili nella miscela estemporanea. Parte II Principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari che contengono microrganismi 9AII Introduzione 9BII Valutazione 9BII-1 Principi generali 9BII-2 Principi specifici 9BII-2.1 Identità 9BII-2.2 Proprietà biologiche, fisiche, chimiche e tecniche 9BII-2.3 Ulteriori informazioni 9BII-2.4 Efficacia 9BII-2.5 Metodi di identificazione/rilevamento e di quantificazione 9BII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali 9BII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente 9BII-2.8 Effetti sugli organismi non bersaglio e loro esposizione 9BII-2.9 Conclusioni e proposte 9CII Processo decisionale Produzione agricola 146 916.161 9CII-1 Principi generali 9CII-2 Principi specifici 9CII-2.1 Identità 9CII-2.2 Proprietà biologiche e tecniche 9CII-2.3 Ulteriori informazioni 9CII-2-4 Efficacia 9CII-2.5 Metodi di identificazione/rilevamento e di quantificazione 9CII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali 9CII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente 9CII-2.8 Impatto sugli organismi non bersaglio 9AII Introduzione 1 I principi esposti nella parte II del presente allegato mirano a far sì che le valutazioni e le decisioni relative all’autorizzazione di prodotti fitosanitari, a condizione che si tratti di prodotti fitosanitari microbici, si traducano nell’applicazione dei requisiti di cui all’articolo 17 della presente ordinanza con un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell’ambiente. 2 Nella valutazione delle domande di rilascio delle autorizzazioni i servizi di valuta- zione devono: a. accertarsi che i fascicoli presentati sui prodotti fitosanitari microbici siano conformi ai requisiti di cui all’allegato 6 numero 3, al più tardi nel momento in cui viene ultimata la valutazione in base alla quale verrà presa la decisione; b. accertarsi che i dati presentati siano accettabili per quanto riguarda la portata, la qualità, la coerenza e l’affidabilità e sufficienti a permettere un’accurata valutazione del fascicolo; c. valutare, laddove appropriato, le giustificazioni presentate dal richiedente per la mancata comunicazione di taluni dati; d. tener conto dei dati di cui all’allegato 5 numero 3, riguardanti la sostanza at- tiva costituita da microrganismi, compresi i virus, contenuta nel prodotto fito- sanitario, che sono stati presentati allo scopo di ottenere l’inserimento di detto microrganismo nell’allegato I, nonché dei risultati della valutazione di questi dati; e. prendere in considerazione gli altri dati tecnici o scientifici pertinenti di cui possono ragionevolmente disporre e relativi alle prestazioni o ai potenziali effetti dannosi del prodotto fitosanitario, dei suoi componenti o dei suoi me- taboliti/tossine. 3 Laddove, nei principi specifici di valutazione, si faccia riferimento ai dati di cui all’allegato 5 numero 3, si devono intendere i dati di cui al capoverso 2 lettera b. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 147 916.161 4 Laddove i dati e le informazioni forniti siano sufficienti a completare la valutazione per uno degli usi proposti, si devono esaminare le domande e prendere le decisioni circa l’uso proposto. Tenendo conto delle giustificazioni presentate e con il beneficio di qualsiasi ulteriore spiegazione, il servizio d’omologazione rifiuta le domande di rilascio delle autorizzazioni qualora i dati presentino lacune tali che non sia possibile ultimare la valutazione e prendere una decisione affidabile per almeno uno degli usi proposti. 5 Durante il processo di valutazione e di decisione, il servizio d’omologazione e i re- lativi servizi di valutazione cooperano con i richiedenti allo scopo di risolvere in tempi brevi eventuali questioni relative al fascicolo o di identificare tempestivamente ulte- riori studi eventualmente necessari a una corretta valutazione del fascicolo stesso, o di correggere le previste condizioni d’impiego del prodotto fitosanitario, o di modifi- carne la natura o la composizione ai fini del pieno rispetto dei requisiti del presente allegato. Il servizio d’omologazione deve di norma pervenire a una decisione motivata entro 12 mesi dal momento in cui dispone di un fascicolo completo dal punto di vista tecnico. Quest’ultimo è un fascicolo che soddisfa tutti i requisiti di cui all’allegato 6 numero 3. 6 Durante il processo di valutazione e decisione i servizi di valutazione competenti esprimono giudizi che devono essere basati su principi scientifici, preferibilmente ri- conosciuti sul piano internazionale, ed essere formulati previa consultazione di esperti. 7 Un prodotto fitosanitario microbico può contenere microrganismi vitali e non vitali, compresi i virus, e coformulanti. Esso può anche contenere metaboliti/tossine rile- vanti, prodotti durante la crescita, residui del terreno di coltura e contaminanti micro- bici. Il microrganismo, i metaboliti/tossine rilevanti, il prodotto fitosanitario con il terreno di coltura residuo e i contaminanti microbici presenti devono essere tutti sot- toposti a valutazione. 8 I servizi di valutazione devono tener conto dei documenti d’orientamento comuni- cati al comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali. 9 Per quanto riguarda i microrganismi geneticamente modificati, occorre tener conto dell’OEDA233. La valutazione completata nel quadro di tale direttiva deve essere for- nita e tenuta in considerazione. 10 Definizioni e spiegazioni di termini di microbiologia: a. antibiosi: associazione antagonista fra due o più specie in cui una è influenzata sfavorevolmente dalle sostanze prodotte dall’altra, per esempio dalla produ- zione di tossine); b. antigene: qualsiasi sostanza che, dopo essere stata posta in contatto con cellule idonee, induce uno stato di sensibilità e/o una risposta immunitaria dopo un periodo di latenza (giorni o settimane) e che reagisce in modo dimostrabile con anticorpi e/o cellule immunitarie del soggetto sensibilizzato in vivo o in vitro; 233 RS 814.911 Produzione agricola 148 916.161 c. antimicrobico: per agenti antimicrobici o per antimicrobici si intendono so- stanze presenti in natura, semisintetiche o sintetiche che presentano attività antimicrobica (uccidono o inibiscono lo sviluppo dei microrganismi), segna- tamente: 1. antibiotici, ossia sostanze prodotte o derivate da microrganismi, e 2. anticoccidi, ossia sostanze attive contro i coccidi (parassiti protozoi uni- cellulari); d. CFU: unità formante colonia; una o più cellule che crescono fino a formare una singola colonia visibile; e. colonizzazione: proliferazione e persistenza di un microrganismo in un am- biente, come per esempio superfici esterne (epidermide) o interne del corpo (intestino, polmoni). Perché sussista una colonizzazione, il microrganismo deve persistere almeno per un periodo più lungo rispetto a quello previsto in un organo specifico. La popolazione di microrganismi può calare, ma ad un ritmo inferiore rispetto alla normale eliminazione; si può trattare di una popo- lazione stabile o di una popolazione in crescita. La colonizzazione può essere effettuata da microrganismi innocui e utili o da microrganismi patogeni. La possibile comparsa di effetti non è indicata; f. nicchia ecologica: posizione unica occupata nell’ambiente da una specie par- ticolare, intesa in termini di spazio fisico effettivo occupato e di funzione svolta nell’ambito della comunità o dell’ecosistema; g. ospite: l’uomo, un animale o una pianta che ospita o nutre un altro organismo (parassita); h. specificità dell’ospite: le diverse specie ospiti che possono essere colonizzate da una specie o da un ceppo microbico. Un microrganismo con specificità dell’ospite colonizza o produce effetti nocivi su una o solo su un ristretto nu- mero di specie ospiti. Un microrganismo senza specificità dell’ospite può co- lonizzare o produrre effetti nocivi su un’ampia gamma di specie ospiti diffe- renti; i. infezione: introduzione o ingresso di un microrganismo patogeno in un ospite sensibile; a prescindere dal fatto che causi o no effetti patologici o malattia. L’organismo deve penetrare nel corpo dell’ospite, generalmente le cellule, ed essere in grado di riprodursi formando nuove unità infettive. La semplice in- gestione di un patogeno non comporta un’infezione; j. infettivo: capace di trasmettere un’infezione; k. infettività: caratteristiche di un microrganismo che gli consentono di infettare un ospite sensibile; l. invasione: ingresso di un microrganismo nel corpo dell’ospite (p. es., la pene- trazione effettiva dell’integumento, delle cellule epiteliali intestinali, ecc.). L’«invasività primaria» è una prerogativa dei microrganismi patogeni; m. moltiplicazione: attitudine di un microrganismo a riprodursi e ad aumentare di numero durante un’infezione; n. micotossina: una tossina fungina; Ordinanza sui prodotti fitosanitari 149 916.161 o. microrganismo non vitale: un microrganismo non più atto a riprodursi o a tra- sferire materiale genetico; p. residuo non vitale: un residuo non più atto a riprodursi o a trasferire materiale genetico; q. patogenicità: l’attitudine di un microrganismo a causare malattia e/o danni all’ospite. Molti patogeni provocano la malattia mediante una combinazione di i) tossicità e invasività o ii) tossicità e capacità di colonizzazione. Alcuni patogeni invasivi, tuttavia, causano la malattia in seguito alla reazione anor- male del sistema di difesa dell’ospite; r. simbiosi: un tipo di interazione tra organismi in cui un organismo vive in stretta associazione con un altro, con vantaggio reciproco; s. microrganismo vitale: un microrganismo atto a riprodursi o a trasferire mate- riale genetico; t. residuo vitale: un residuo atto a riprodursi o a trasferire materiale genetico; u. viroide: appartenente a una classe di agenti infettivi formati da un breve fila- mento di RNA non associato a proteine. L’RNA non contiene codici per le proteine e non è tradotto, ma replicato dagli enzimi della cellula ospite. È noto che i viroidi causano numerose fitopatie; v. virulenza: misurazione del grado di attitudine di un microrganismo a causare una malattia, indicato dalla gravità della malattia indotta. Misura della dose (dimensione dell’inoculo) necessaria per causare un determinato grado di pa- togenicità. In ambito sperimentale viene misurata con la dose letale media (DL50) o la dose infettiva media (DI50). 9BII Valutazione 1 Obiettivo della valutazione è individuare e valutare, su una base scientifica e fino all’acquisizione di maggiore esperienza derivante dall’analisi dei singoli casi, i poten- ziali effetti nocivi per la salute dell’uomo e degli animali e per l’ambiente legati all’impiego di un prodotto fitosanitario microbico. Essa si prefigge inoltre di rilevare la necessità di misure di gestione del rischio, di identificare e di raccomandare prov- vedimenti opportuni. 2 A causa della capacità di riprodursi dei microrganismi, esiste una chiara differenza tra sostanze chimiche e microrganismi utilizzati come prodotti fitosanitari. I rischi che ne derivano non sono necessariamente della stessa natura di quelli presentati dalle sostanze chimiche, specialmente in relazione alla capacità dei microrganismi di per- sistere e moltiplicarsi in ambienti diversi. Inoltre, i microrganismi sono costituiti da un’ampia gamma di organismi diversi, tutti con caratteristiche proprie uniche. La va- lutazione deve tener conto di tali differenze esistenti fra i microrganismi. 3 Il microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario dovrebbe teoricamente fun- zionare come una fabbrica di cellule, agendo direttamente nel punto in cui l’organismo bersaglio produce effetti nocivi. La comprensione del meccanismo d’azione è pertanto Produzione agricola 150 916.161 un elemento fondamentale del processo di valutazione. Sono considerate le informa- zioni seguenti: a. studi di tossicità; b. proprietà biologiche del microrganismo; c. rapporto con patogeni noti per le piante, gli animali o l’uomo; d. meccanismo d’azione; e. metodi d’analisi. 4 Sulla base di tali informazioni, i metaboliti possono eventualmente essere conside- rati rilevanti. L’eventuale esposizione agli stessi deve pertanto essere valutata al fine di decidere della loro rilevanza. 9BII-1 Principi generali 1 Alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, i servizi di valutazione valutano le informazioni fornite conformemente ai requisiti di cui agli allegati 5 nu- mero 3 e 6 numero 3, in particolare: a. individuano i pericoli, ne valutano l’entità ed esprimono un giudizio sui pro- babili rischi per l’uomo, gli animali o l’ambiente; e b. stimano le prestazioni del prodotto fitosanitario in termini di efficacia e fito- tossicità/patogenicità per ciascun uso per cui viene richiesta l’autorizzazione. 2 La qualità/metodologia dei test, qualora non esistano metodi standardizzati, deve essere valutata e devono essere valutate le seguenti caratteristiche, qualora presenti, dei metodi descritti: rilevanza; rappresentatività; sensibilità; specificità; riproducibi- lità; valutazioni interlaboratori; predicibilità. 3 Nell’interpretare i risultati delle valutazioni, i servizi di valutazione prendono in con- siderazione eventuali elementi di incertezza nelle informazioni ottenute durante la va- lutazione stessa, per ridurre al minimo le probabilità di mancata individuazione o di sottovalutazione dell’importanza di effetti dannosi. Il processo decisionale viene esa- minato per identificare punti di decisione critici o elementi dei dati che, se incerti, possono portare a un errore nella classificazione del rischio. 4 La prima valutazione effettuata è basata sui migliori dati o stime disponibili che ri- flettono le condizioni reali d’uso del prodotto fitosanitario. Ad essa deve seguire una nuova valutazione che tenga conto di potenziali incertezze nei dati critici e di una serie di probabili condizioni di impiego, impostata sul principio della peggiore delle ipotesi, per determinare se non vi siano grandi differenze rispetto alla stima iniziale. 5 I servizi di valutazione valutano ogni prodotto fitosanitario microbico per il quale è stata presentata una domanda di autorizzazione; le informazioni valutate per il micror- ganismo possono essere prese in considerazione. I servizi di valutazione devono tener presente che eventuali formulanti aggiunti potrebbero incidere sulle caratteristiche del prodotto fitosanitario rispetto al microrganismo. 6 Nel valutare le domande presentate e nel concedere le autorizzazioni, il servizio d’omologazione e i servizi di valutazione tengono in considerazione le modalità d’uso Ordinanza sui prodotti fitosanitari 151 916.161 proposte e, in particolare, le finalità d’impiego, la dose, le modalità, la frequenza e i tempi delle applicazioni, la natura e la composizione del prodotto fitosanitario. Ogni- qualvolta possibile, tengono conto anche dei principi della lotta antiparassitaria inte- grata. 7 Nella valutazione delle domande presentate, i servizi di valutazione tengono conto delle condizioni agricole, fitosanitarie o ambientali, comprese quelle climatiche, nelle rispettive zone d’applicazione. 8 Qualora specifici principi enunciati al punto 9BII-2 prevedano l’uso di modelli di calcolo nella valutazione di un prodotto fitosanitario, questi modelli devono: a. consentire di valutare al meglio tutti i processi pertinenti tenendo conto di pa- rametri e ipotesi realistici; b. essere sottoposti a una valutazione conformemente a quanto previsto nel nu- mero 1.3; c. essere convalidati da misurazioni eseguite in circostanze adeguate; d. essere adeguati alle condizioni osservate nella zona di applicazione; e. essere corredati di informazioni che precisino le modalità di calcolo di una stima fornita, della spiegazione di tutti i dati inseriti nel modello e dei parti- colari della loro derivazione. 9 I requisiti indicati negli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3 contengono orientamenti sulle modalità e i tempi di presentazione di alcune informazioni e sulle procedure da seguire nella preparazione e nella valutazione di un fascicolo. Tali orientamenti de- vono essere rispettati. 9BII-2 Principi specifici Nell’ambito della valutazione dei dati e delle informazioni presentati a sostegno delle domande, i servizi di valutazione applicano, oltre ai principi generali di cui alla se- zione 1, i seguenti principi: 9BII-2.1 Identità 9BII-2.1.1 Identità del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario 1 L’identità del microrganismo deve essere chiaramente stabilita. Occorre garantire che vengano forniti dati adeguati per verificare l’identità a livello di ceppo del micror- ganismo contenuto nel prodotto fitosanitario. 2 L’identità del microrganismo deve essere valutata a livello di ceppo. Se il microrga- nismo è un mutante o un organismo geneticamente modificato, le differenze specifi- che rispetto ad altri ceppi della stessa specie devono essere registrate. Il verificarsi di stadi quiescenti deve essere registrata. Produzione agricola 152 916.161 3 Il ceppo deve essere depositato in una collezione di colture internazionalmente rico- nosciuta. 9BII-2.1.2 Identità del prodotto fitosanitario I servizi di valutazione valutano le informazioni dettagliate di tipo quantitativo e qua- litativo fornite in merito alla composizione del prodotto fitosanitario, quali quelle ri- guardanti il microrganismo (cfr. n. 2.1.1), i metaboliti/tossine rilevanti, il terreno di coltura residuo, i coformulanti e i contaminanti microbici presenti. 9BII-2.2 Proprietà biologiche, fisiche, chimiche e tecniche 9BII-2.2.1 Proprietà biologiche del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario 9BII-2.2.1.1 Origine del ceppo Devono essere valutati l’origine del ceppo, se pertinente, l’habitat naturale, comprese indicazioni sul livello naturale di fondo, il ciclo di vita e le possibilità di sopravvi- venza, colonizzazione, riproduzione e diffusione. Dopo un breve periodo di crescita, la proliferazione di microrganismi indigeni dovrebbe stabilizzarsi e continuare come per i microrganismi al livello di fondo. 9BII-2.2.1.2 Capacità di adattamento 1 Occorre valutare la capacità dei microrganismi di adattarsi all’ambiente. I servizi di valutazione devono tener conto, in particolare, dei seguenti principi: a. a seconda delle condizioni (p. es. disponibilità di sostrati di crescita e meta- bolismo), i microrganismi possono attivare o disattivare l’espressione di de- terminati tratti fenotipici; b. i ceppi microbici meglio adattati all’ambiente possono sopravvivere e molti- plicarsi meglio di quelli non adattati. I ceppi adattati godono di un vantaggio selettivo e possono formare la maggioranza di una popolazione dopo alcune generazioni; c. la moltiplicazione relativamente rapida dei microrganismi comporta una mag- giore frequenza di mutazioni. Se una mutazione favorisce la sopravvivenza nell’ambiente, il ceppo mutante può diventare dominante; d. le proprietà dei virus, in particolare, possono cambiare rapidamente, compresa la loro virulenza. 2 Se del caso, occorre pertanto valutare le informazioni sulla stabilità genetica del mi- crorganismo nelle condizioni ambientali dell’uso proposto, nonché le informazioni sulla capacità del microrganismo di trasferire materiale genetico ad altri organismi e sulla stabilità dei caratteri codificati. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 153 916.161 9BII-2.2.1.3 Meccanismo d’azione Occorre valutare il meccanismo d’azione del microrganismo in modo adeguatamente approfondito. Il ruolo eventuale dei metaboliti/tossine in tale meccanismo deve essere valutato e, una volta individuato, si deve determinare la concentrazione minima effi- cace per ogni metabolite/tossina attivi. Le informazioni sul meccanismo d’azione pos- sono costituire uno strumento molto valido nell’individuazione di rischi potenziali. Nella valutazione occorre considerare i seguenti aspetti: a. antibiosi; b. induzione di resistenza nei vegetali; c. interferenza con la virulenza di un organismo patogeno bersaglio; d. crescita endofitica; e. colonizzazione delle radici; f. competizione per la nicchia ecologica (p. es. nutrienti, habitat); g. parassitizzazione; h. patogenicità per gli invertebrati. 9BII-2.2.1.4 Effetti sugli organismi non bersaglio Per valutare gli eventuali effetti sugli organismi non bersaglio, le informazioni sulla specificità dell’ospite del microrganismo devono essere vagliate tenendo conto delle caratteristiche e delle proprietà illustrate nelle lettere a e b. a. Occorre valutare la capacità del microrganismo di essere patogeno per orga- nismi non bersaglio (uomo, animali e altri organismi non bersaglio), come pure eventuali rapporti con patogeni noti per le piante, gli animali o l’uomo che siano specie appartenenti al genere dei microrganismi attivi e/o contami- nanti. b. La patogenicità e la virulenza dipendono in grande misura dalla specie dell’ospite (sono ad esempio determinate dalla temperatura corporea o dall’ambiente fisiologico) e dalle condizioni dell’ospite (p. es. condizioni di salute, stato immunitario). La moltiplicazione del microrganismo nel corpo umano, per esempio, dipende dalla sua capacità di crescere alla temperatura corporea dell’ospite. Alcuni microrganismi possono svilupparsi ed essere me- tabolicamente attivi soltanto a temperature (molto) inferiori o superiori alla temperatura del corpo umano e, pertanto, non possono essere patogeni per l’uomo. Tuttavia, anche il punto di ingresso del microrganismo nell’ospite (via orale, inalazione, epidermide/ferita) può costituire il fattore critico. Per esempio, una specie microbica può causare una malattia penetrando attraverso una lesione dell’epidermide, ma non per via orale. Produzione agricola 154 916.161 9BII-2.2.1.5 Valutazione della resistenza Molti microrganismi producono sostanze antibiotiche che causano interferenze nor- mali nella comunità microbica. Occorre valutare la resistenza agli agenti antimicrobici importanti in medicina umana e veterinaria, come pure la possibilità di trasferire geni che codificano per la resistenza agli agenti antimicrobici. 9BII-2.2.2 Proprietà fisiche, chimiche e tecniche del prodotto fitosanitario 9BII-2.2.2.1 Proprietà tecniche Occorre valutare le proprietà tecniche del prodotto fitosanitario in funzione della natura del microrganismo e del tipo di formulazione. 9BII-2.2.2.2 Conservabilità e immagazzinamento Occorre valutare la conservabilità e la stabilità all’immagazzinamento del preparato, tenendo conto di possibili cambiamenti nella composizione dovuto alla crescita del microrganismo o dei microrganismi contaminanti, alla produzione di metaboliti/tos- sine, ecc. 9BII-2.2.2.3 Proprietà fisiche e chimiche I servizi di valutazione valutano le proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosani- tario e il mantenimento di tali caratteristiche dopo l’immagazzinamento e prendono in considerazione: a. se esiste un’appropriata specifica FAO, le proprietà fisiche e chimiche indi- cate nella stessa; b. se non esiste un’appropriata specifica FAO, tutte le proprietà fisiche e chimi- che pertinenti per la formulazione citate nel «Manual on the development and use of FAO and World Health Organisation (WHO) specifications for pesti- cides». 9BII-2.2.2.4 Miscela estemporanea Se le indicazioni dell’etichetta prescrivono o raccomandano l’impiego del preparato con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti in una miscela estemporanea e/o se l’eti- chetta proposta comprende indicazioni sulla compatibilità del preparato con altri pro- dotti fitosanitari in una miscela estemporanea, tali prodotti fitosanitari o coadiuvanti devono essere fisicamente e chimicamente compatibili nella miscela. La compatibilità biologica va ugualmente dimostrata per le miscele, occorre cioè provare che ciascun prodotto fitosanitario contenuto nella miscela agisce come previsto e senza antagoni- smo. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 155 916.161 9BII-2.3 Ulteriori informazioni 9BII-2.3.1 Controllo di qualità della produzione del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario Occorre valutare i criteri di controllo della qualità proposti per la produzione del mi- crorganismo. Per assicurare una buona qualità del microrganismo, si deve tener conto di criteri di valutazione concernenti il controllo del processo, le buone pratiche di fab- bricazione, le pratiche operative, i flussi di processo, le procedure di pulitura, la sor- veglianza microbica e le condizioni igieniche. La qualità, stabilità, purezza, ecc. del microrganismo devono rientrare nel sistema di controllo di qualità. 9BII-2.3.2 Controllo di qualità del prodotto fitosanitario Occorre valutare i criteri di controllo della qualità proposti. Se il prodotto fitosa- nitario contiene metaboliti/tossine prodotti durante la crescita e residui del ter- reno di coltura, questi devono essere valutati, come pure l’eventuale presenza di microrganismi contaminanti. 9BII-2.4 Efficacia 9BII-2.4.1 Impatto nella zona d’applicazione Quando l’uso proposto riguarda la lotta o la protezione contro un organismo, i servizi di valutazione valutano la possibilità che questo organismo possa essere dannoso nelle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climatiche, nella zona d’applicazione proposta. 9BII-2.4.2 Impatto in caso di non utilizzazione I servizi di valutazione valutano se possano verificarsi danni, perdite o disturbi signi- ficativi nelle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climati- che, nella zona d’applicazione proposta qualora il prodotto fitosanitario non venga usato. 9BII-2.4.3 Efficacia I servizi di valutazione valutano i dati di efficacia previsti nell’allegato 6 numero 3 relativi al prodotto fitosanitario, tenendo conto del grado di controllo esercitato o dell’ampiezza dell’effetto desiderato, nonché delle condizioni sperimentali pertinenti, quali: a. la scelta della specie o varietà colturale; b. le condizioni agricole e ambientali, comprese quelle climatiche, se necessario per ottenere un’efficacia accettabile, tali dati/informazioni dovrebbero essere forniti anche per il periodo precedente e per quello successivo all’applica- zione; Produzione agricola 156 916.161 c. la presenza e la densità dell’organismo dannoso; d. lo stadio di sviluppo della coltura e dell’organismo; e. la quantità di prodotto fitosanitario microbico usata; f. se richiesto sull’etichetta, la quantità di coadiuvante aggiunto; g. la frequenza e i tempi delle applicazioni; h. il tipo di attrezzatura di applicazione; i. la necessità di speciali misure di pulitura per l’attrezzatura di applicazione. 9BII-2.4.4 Impatto sul controllo integrato 1 I servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario nel quadro della gamma di condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle cli- matiche) che si possono verificare nella zona d’applicazione proposta. La valutazione deve esaminare anche l’impatto sul controllo integrato. Particolare attenzione an- drebbe rivolta ai seguenti aspetti: a. il livello, l’uniformità e la continuità dell’effetto desiderato in funzione della dose, paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati, se esistono, e a un testimone non trattato; b. se del caso, l’impatto sulla resa o la riduzione di perdita nel magazzinaggio in termini di quantità e/o qualità, paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati, se esistono, e a un testimone non trattato. 2 Qualora non esista nessun prodotto di riferimento adeguato, i servizi di valuta- zione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario per determinare se esso dia qualche vantaggio durevole e ben definito nelle condizioni agricole, fitosani- tarie e ambientali, comprese quelle climatiche, nella zona d’applicazione propo- sta. 9BII-2.4.5 Impatto sulle colture trattate I servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture trattate con il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte, facendo un confronto, se del caso, con uno o più prodotti di riferimento adeguati, se esistono, e/o con un testimone non trattato. a. La valutazione tiene conto di quanto segue: 1. dati di efficacia, 2. altre informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario, come la natura dello stesso, la dose, il metodo di applicazione, il numero e i tempi delle applicazioni e l’incompatibilità con altri trattamenti colturali, 3. tutte le informazioni pertinenti relative al microrganismo, incluse le pro- prietà biologiche, per esempio il meccanismo d’azione, la sopravvivenza e la specificità dell’ospite. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 157 916.161 b. Questa valutazione comprende: 1. la natura, la frequenza, il livello e la durata degli effetti fitotossici/fitopa- togeni osservati e le condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, com- prese quelle climatiche, che influiscono su di essi, 2. le differenze tra le principali varietà colturali per quanto riguarda la loro sensibilità agli effetti fitotossici/fitopatogeni, 3. la parte delle colture o dei prodotti vegetali trattati sulle quali si osser- vano effetti fitotossici/ fitopatogeni, 4. i danni alla resa delle colture o dei prodotti vegetali trattati, in termini di quantità e/o qualità, 5. i danni alle piante o ai prodotti vegetali trattati da usarsi per scopi di ri- produzione, come vitalità, germinazione, crescita, radicazione e attecchi- mento, 6. laddove i microrganismi siano diffusi, i danni alle coltivazioni limitrofe. 9BII-2.4.6 Miscela estemporanea 1 Quando l’etichetta include prescrizioni per l’uso del prodotto fitosanitario in asso- ciazione con altri prodotti fitosanitari e/o con coadiuvanti in una miscela estempora- nea, i servizi di valutazione eseguono le valutazioni di cui ai numeri da 2.4.3 a 2.4.5 in base alle informazioni fornite per detta miscela estemporanea. 2 Quando l’etichetta include raccomandazioni per l’uso del prodotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o con coadiuvanti in una miscela estem- poranea, i servizi di valutazione valutano l’opportunità di tale associazione e delle sue condizioni d’uso. 9BII-2.4.7 Impatto sulle colture successive Quando i dati disponibili indicano che il microrganismo, i suoi metaboliti/tossine rilevanti o i prodotti di degradazione e di reazione dei formulanti persistono in quantità non trascurabili nei terreni e/o nelle o sulle sostanze vegetali dopo l’im- piego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, i servizi di valuta- zione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture successive. 9BII-2.4.8 Impatto sui vertebrati da combattere Quando l’impiego di un prodotto fitosanitario è destinato ad avere un effetto sui ver- tebrati, i servizi di valutazione valutano il meccanismo mediante cui viene ottenuto questo effetto, nonché le ripercussioni osservate sul comportamento e sulla salute de- gli animali bersaglio; quando l’effetto previsto è l’uccisione dell’animale bersaglio, essi valutano il tempo necessario per ottenere la morte dell’animale e le condizioni nelle quali sopraggiunge la morte. La valutazione tiene conto di quanto segue: a. tutte le informazioni pertinenti previste nell’allegato 5 numero 3 e i risultati della loro valutazione, inclusi gli studi tossicologici; Produzione agricola 158 916.161 b. tutte le informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario previste nell’allegato 6 numero 3, compresi gli studi tossicologici e i dati di efficacia. 9BII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti per il controllo post-regi- strazione e la sorveglianza dei componenti vitali e non vitali presenti sia nella formu- lazione, sia come residui nelle/sulle colture trattate. Occorre che i metodi utilizzati prima dell’autorizzazione e i metodi di sorveglianza post-autorizzazione siano suffi- cientemente convalidati. I metodi ritenuti idonei alla sorveglianza postautorizzazione devono essere chiaramente individuati. 9BII-2.5.1 Metodi di analisi del prodotto fitosanitario 9BII-2.5.1.1 Componenti non vitali I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti per individuare e quanti- ficare i componenti non vitali significativi sotto il profilo tossicologico, ecotossicolo- gico o ambientale formati dal microrganismo e/o presenti come impurità o coformu- lante, compresi gli eventuali prodotti di degradazione e/o di reazione. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti: a. la specificità e la linearità dei metodi proposti; b. la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti; c. l’importanza delle interferenze; d. l’accuratezza dei metodi proposti a concentrazioni appropriate; e. il limite di quantificazione dei metodi proposti. 9BII-2.5.1.2 Componenti vitali I servizi di valutazione valutano i metodi proposti per quantificare e identificare il ceppo specifico di cui trattasi e, in particolare, i metodi che distinguono tale ceppo da quelli strettamente apparentati. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti: a. la specificità dei metodi proposti; b. la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti; c. l’importanza delle interferenze; d. la quantificabilità dei metodi proposti. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 159 916.161 9BII-2.5.2 Metodi di analisi per la determinazione dei residui 9BII-2.5.2.1 Residui non vitali 1 I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti per individuare e quan- tificare i residui non vitali significativi sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale formati dal microrganismo, compresi i prodotti della scissione e/o della reazione eventualmente risultanti. 2 Questa valutazione tiene conto in particolare dei dati relativi ai metodi di analisi di cui agli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3 e dei risultati della loro valutazione. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti: a. la specificità e la linearità dei metodi proposti; b. la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti; c. la riproducibilità (valutazione di laboratorio indipendente) dei metodi propo- sti; d. l’importanza delle interferenze; e. l’accuratezza dei metodi proposti a concentrazioni appropriate; f. il limite di quantificazione dei metodi proposti. 9BII-2.5.2.2 Residui vitali 1 I servizi di valutazione valutano i metodi proposti per identificare il ceppo specifico di cui trattasi e, in particolare, i metodi che distinguono tale ceppo da quelli stretta- mente apparentati. 2 Questa valutazione tiene conto in particolare dei dati relativi ai metodi di analisi di cui agli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3 e dei risultati della loro valutazione. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti: a. la specificità dei metodi proposti; b. la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti; c. l’importanza delle interferenze; d. la quantificabilità dei metodi proposti. 9BII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali Occorre valutare l’impatto sulla salute dell’uomo o degli animali. I servizi di valuta- zione devono tener conto, in particolare, dei seguenti principi: a. a causa della capacità di riprodursi dei microrganismi, esiste una chiara diffe- renza tra sostanze chimiche e microrganismi utilizzati come prodotti fitosani- tari. I rischi che ne derivano non sono necessariamente della stessa natura di quelli presentati dalle sostanze chimiche, specialmente in relazione alla capa- cità dei microrganismi di persistere e moltiplicarsi in ambienti diversi; Produzione agricola 160 916.161 b. la patogenicità del microrganismo per l’uomo e gli animali (non bersaglio), la sua infettività, la capacità di colonizzare, la tossicità dei metaboliti/tossine, come pure la tossicità del terreno di coltura residuo, i contaminanti e i cofor- mulanti, sono parametri importanti per valutare gli effetti nocivi causati dal prodotto fitosanitario; c. la colonizzazione, l’infettività e la tossicità comprendono una serie complessa di interazioni fra microrganismo e ospite e tali parametri risultano difficili da valutare se considerati in modo indipendente; d. combinando questi paramenti, gli aspetti del microrganismo più importanti da valutare sono: 1. la capacità di persistere e di moltiplicarsi in un ospite (indicativa della colonizzazione o dell’infettività), 2. la capacità di produrre effetti (nocivi o non nocivi) in un ospite, indica- tiva dell’infettività, della patogenicità e/o della tossicità; e. nel valutare i rischi che questi prodotti fitosanitari presentano per l’uomo e per gli animali, occorre inoltre tener conto della complessità delle problema- tiche biologiche. Una valutazione della patogenicità e dell’infettività è neces- saria anche se il rischio di esposizione è ritenuto basso; f. ai fini della valutazione del rischio, gli studi sulla tossicità acuta utilizzati do- vrebbero essere basati, se possibile, su almeno due dosi (p. es., una dose molto elevata e una corrispondente all’esposizione prevista nelle condizioni d’uso). 9BII-2.6.1 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali dovuto al prodotto fitosanitario 9BII-2.6.1.1 Esposizione degli operatori I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione dell’operatore al micror- ganismo e/o ai composti rilevanti dal punto di vista tossicologico contenuti nel pro- dotto fitosanitario (p. es. metaboliti/tossine, terreno di coltura residuo, contaminanti e coformulanti) nelle condizioni d’uso proposte per il prodotto fitosanitario (compresi in particolare la dose, il metodo d’applicazione e le condizioni climatiche). Vanno utilizzati dati sui livelli di esposizione realistici e, se questi ultimi non sono disponi- bili, un idoneo modello di calcolo convalidato. Quando sarà disponibile, dovrà essere usata una banca dati europea armonizzata sull’esposizione ai prodotti fitosanitari: a. La valutazione tiene conto di quanto segue: 1. i dati medici e gli studi sulla tossicità, l’infettività e la patogenicità pre- visti nell’allegato 5 numero 3, e le risultanze della relativa valutazione. I test della fase 1 dovrebbero consentire di effettuare una valutazione di un microrganismo in relazione alla sua capacità di persistere o svilupparsi nell’ospite e di causare effetti/reazioni in esso. I parametri che indicano l’assenza della capacità di persistere e moltiplicarsi nell’ospite e di pro- durre effetti (nocivi o non nocivi) includono la rapida e completa elimi- nazione dal corpo, la mancata attivazione del sistema immunitario, l’as- senza di cambiamenti istopatologici e temperature di riproduzione Ordinanza sui prodotti fitosanitari 161 916.161 notevolmente inferiori o superiori a quelle del corpo dei mammiferi. A volte tali parametri possono essere valutati avvalendosi di studi di casi acuti e di dati esistenti relativi all’uomo, altre volte possono esserlo sol- tanto avvalendosi di studi effettuati dopo dosi ripetute. La valutazione basata su parametri pertinenti di test della fase 1 dovrebbe consentire di stimare i possibili effetti a livello di esposizione professio- nale, tenendo conto dell’intensità e della durata dell’esposizione, come pure dell’esposizione dovuta all’impiego ripetuto durante l’uso. La tossicità di alcuni metaboliti/tossine può essere stimata soltanto se è dimostrato che gli animali sottoposti ai test sono effettivamente esposti a tali metaboliti/tossine; 2. altre informazioni pertinenti concernenti il microrganismo, i metabo- liti/tossine, il terreno di coltura residuo, i contaminanti e i coformulanti presenti nel prodotto fitosanitario, quali le loro proprietà biologiche, fi- siche e chimiche (p. es., la sopravvivenza del microrganismo alla tempe- ratura corporea dell’uomo e degli animali, la nicchia ecologica, il com- portamento del microrganismo e/o dei metaboliti/tossine durante l’applicazione); 3. gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 3; 4. altre informazioni pertinenti di cui all’allegato 6 numero 3, quali: – la composizione del preparato, – la natura del preparato, – le dimensioni, la forma e il tipo d’imballaggio, – il campo d’applicazione e la natura della coltura o del bersaglio, – il metodo di applicazione, inclusi la manipolazione, il caricamento e la miscelazione del prodotto fitosanitario, – le misure raccomandate per ridurre l’esposizione, – l’abbigliamento di protezione raccomandato, – il tasso massimo di applicazione, – il volume minimo di applicazione dello spray indicato sull’etichetta, – il numero e i tempi delle applicazioni; b. alla luce delle informazioni di cui alla lettera a, i seguenti parametri generali dovrebbero essere stabiliti per l’esposizione singola o ripetuta dell’operatore secondo l’uso proposto: 1. persistenza o sviluppo del microrganismo nell’ospite, 2. effetti nocivi osservati, 3. effetti osservati o previsti dei contaminanti, compresi i microrganismi contaminanti), 4. effetti osservati o attesi dei metaboliti/tossine rilevanti. Se sono presenti segni di colonizzazione nell’ospite e/o si osservano effetti nocivi, indicativi di tossicità/infettività, tenuto conto delle condizioni di espo- sizione (p. es. esposizione acuta o ripetuta), si consiglia di procedere a ulteriori test. Produzione agricola 162 916.161 c. Tale valutazione si effettua per ciascun tipo di metodo e attrezzatura di appli- cazione proposti per l’uso del prodotto fitosanitario, nonché per i vari tipi e dimensioni dei contenitori da usarsi, tenuto conto delle operazioni di miscela- zione e di carico, dell’applicazione del prodotto fitosanitario, della pulitura e della manutenzione ordinaria delle attrezzature di applicazione. Se del caso, si possono prendere in considerazione nel settore di impiego previsto anche altri usi autorizzati del prodotto fitosanitario contenente la stessa sostanza at- tiva o che produce gli stessi residui. Se si prevede la riproduzione del micror- ganismo, la valutazione dell’esposizione potrebbe essere altamente teorica; d. l’assenza o presenza di potenziale di colonizzazione o la possibilità di effetti negli operatori ai dosaggi testati, secondo quanto previsto negli allegati 5 nu- mero 3 e 6 numero 3, dovrebbero essere valutate con riguardo ai livelli misu- rati o previsti dell’esposizione umana. Questa valutazione del rischio, preferi- bilmente quantitativa, dovrebbe includere l’esame di altri elementi, quali il meccanismo d’azione, le proprietà biologiche, fisiche e chimiche del micror- ganismo e altre sostanze contenute nella formulazione. 9BII-2.6.1.2 Imballaggio I servizi di valutazione esaminano le informazioni relative alla natura e alle caratteri- stiche dell’imballaggio proposto, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti: a. il tipo d’imballaggio; b. le dimensioni e la capacità; c. la grandezza dell’apertura; d. il tipo di chiusura; e. la solidità, la tenuta e la resistenza alle normali condizioni di trasporto e di manipolazione; f. la capacità di resistenza al contenuto e la compatibilità con esso. 9BII-2.6.1.3 Attrezzature di protezione I servizi di valutazione esaminano la natura e le caratteristiche dell’abbigliamento e delle attrezzature di protezione proposti, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti: a. la disponibilità e l’adeguatezza; b. l’efficacia; c. la facilità d’impiego, tenuto conto dello sforzo fisico necessario e delle con- dizioni climatiche; d. la resistenza al prodotto fitosanitario e la compatibilità con esso. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 163 916.161 9BII-2.6.1.4 Esposizione di altre persone I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione di altre persone (lavora- tori esposti dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario, lavoratori che rientrano o osservatori) oppure di animali al microrganismo e/o ad altri composti rilevanti sotto il profilo tossicologico presenti nel prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso pro- poste. La valutazione tiene conto di quanto segue: a. i dati medici e gli studi sulla tossicità, l’infettività e la patogenicità previsti nell’allegato 5 numero 3, e le risultanze della relativa valutazione. I test della fase 1 dovrebbero permettere di effettuare una valutazione di un microrgani- smo in relazione alla sua capacità di persistere o svilupparsi nell’ospite e di causare effetti/reazioni in esso. I parametri che indicano l’assenza della capa- cità di persistere e moltiplicarsi nell’ospite e di produrre effetti (nocivi o non nocivi) includono la rapida e completa eliminazione dal corpo, la mancata at- tivazione del sistema immunitario, l’assenza di cambiamenti istopatologici e temperature di riproduzione notevolmente inferiori o superiori a quelle del corpo dei mammiferi. A volte tali parametri possono essere valutati avvalen- dosi di studi di casi acuti e di dati esistenti relativi all’uomo, altre volte pos- sono esserlo soltanto avvalendosi di studi effettuati dopo dosi ripetute. La valutazione basata su parametri pertinenti di test della fase 1 dovrebbe con- sentire di stimare i possibili effetti dell’esposizione professionale, tenendo conto dell’intensità e della durata dell’esposizione, come pure dell’esposi- zione dovuta all’impiego ripetuto durante l’uso. La tossicità di alcuni metaboliti/tossine può essere stimata soltanto se è dimo- strato che gli animali sottoposti ai test sono effettivamente esposti a tali meta- boliti/tossine; b. altre informazioni pertinenti concernenti il microrganismo, i metaboliti/tos- sine, il terreno di coltura residuo, i contaminanti e i coformulanti presenti nel prodotto fitosanitario, quali le loro proprietà biologiche, fisiche e chimiche (p. es. la sopravvivenza del microrganismo alla temperatura corporea dell’uomo e degli animali, la nicchia ecologica, il comportamento del microrganismo e/o dei metaboliti/tossine durante l’applicazione); c. gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 3; d. altre informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario previste nell’al- legato 6 numero 3, come: 1. i tempi di rientro, i periodi di attesa necessari o altre precauzioni per la protezione dell’uomo e degli animali, 2. il metodo di applicazione, in particolare spray, 3. il tasso massimo di applicazione, 4. il volume minimo di applicazione dello spray, 5. la composizione del preparato, 6. i residui di trattamento sui vegetali e prodotti vegetali, tenendo conto dell’influenza di fattori quali la temperatura, la luminosità UV, il pH e la presenza di talune sostanze, Produzione agricola 164 916.161 7. le altre attività che comportano un’esposizione dei lavoratori. 9BII-2.6.2 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali dovutoai residui Nella valutazione occorre esaminare separatamente i residui vitali e quelli non vitali. I virus e i viroidi dovrebbero essere considerati residui vitali, in quanto sono capaci di trasferire materiale genetico, anche se non sono propriamente viventi. 9BII-2.6.2.1 Residui non vitali 1 I servizi di valutazione valutano l’esposizione dell’uomo o degli animali a residui non vitali e ai loro prodotti di degradazione attraverso la catena alimentare, a causa della possibile presenza di tali residui in o su parti commestibili delle colture trattate. Si deve tener conto, in particolare, di quanto segue: a. lo stadio di sviluppo del microrganismo nel quale sono prodotti residui non vitali; b. gli stadi di sviluppo/il ciclo di vita del microrganismo in condizioni ambientali tipiche; va in particolare valutata la probabilità di sopravvivenza e di molti- plicazione del microrganismo in o su colture, alimenti o mangimi e, di conse- guenza, la probabilità di produzione di residui non vitali; c. la stabilità dei pertinenti residui non vitali (compresi gli effetti di fattori quali la temperatura, la luminosità UV, il pH e la presenza di talune sostanze); d. eventuali studi sperimentali intesi a dimostrare se i residui non vitali passano nelle piante; e. dati riguardanti le buone pratiche agricole proposte (compresi il numero e i tempi delle applicazioni, il tasso massimo di applicazione e il volume minimo di applicazione dello spray). Gli intervalli preraccolta proposti per gli impie- ghi previsti o i periodi di attesa o di immagazzinamento, nel caso di usi post- raccolta, e i dati aggiuntivi sull’applicazione previsti all’allegato 6 numero 3; f. se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto; ossia prodotti contenenti gli stessi residui; e g. la presenza in natura di residui non vitali su parti di piante commestibili in conseguenza di microrganismi presenti in natura. 2 I servizi di valutazione valutano la tossicità dei residui non vitali e dei loro prodotti di degradazione, tenendo conto in particolare delle informazioni specifiche fornite ai sensi negli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3. 3 Se i residui non vitali o i loro prodotti di degradazione sono considerati rilevanti sotto il profilo tossicologico per l’uomo e/o gli animali e se l’esposizione non è con- siderata trascurabile, i livelli effettivi nelle/sulle parti commestibili delle colture trat- tate vanno determinati tenendo conto di quanto segue: a. metodi di analisi dei residui non vitali; Ordinanza sui prodotti fitosanitari 165 916.161 b. curve di crescita del microrganismo in condizioni ottimali; c. produzione/formazione di residui non vitali in momenti significativi (p. es., nel periodo previsto per la raccolta). 9BII-2.6.2.2 Residui vitali 1 I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione dell’uomo o di animali a residui vitali attraverso la catena alimentare a causa della possibile presenza di tali residui nelle o sulle colture trattate (parti commestibili). Si deve tener conto, in parti- colare, di quanto segue: a. la probabilità di sopravvivenza, persistenza e moltiplicazione del microrgani- smo in o su colture, alimenti o mangimi; si devono considerare le diverse fasi di sviluppo/il ciclo di vita del microrganismo; b. informazioni sulla sua nicchia ecologica; c. informazioni sul destino e il comportamento nelle diverse parti dell’ambiente; d. la presenza in natura del microrganismo (e/o di un microrganismo apparen- tato); e. dati riguardanti le buone pratiche agricole proposte (compresi il numero e i tempi delle applicazioni, il tasso massimo di applicazione e il volume minimo di applicazione dello spray, gli intervalli preraccolta proposti per gli impieghi previsti o i periodi di attesa o di immagazzinamento, nel caso di usi post-rac- colta) e i dati aggiuntivi sull’applicazione previsti all’allegato 6 numero 3; f. se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto, ossia prodotti contenenti lo stesso microrganismo o che producono gli stessi residui. 2 I servizi di valutazione valutano le informazioni specifiche relative alla capacità dei residui vitali di persistere o di svilupparsi nell’ospite e alla capacità di tali residui di causare in esso effetti/reazioni. Si deve tener conto, in particolare, di quanto segue: a. i dati medici e gli studi sulla tossicità, infettività e patogenicità di cui all’alle- gato 5 numero 3 e le risultanze della relativa valutazione; b. gli stadi di sviluppo/il ciclo di vita del microrganismo in condizioni ambientali tipiche (p. es., in o su colture trattate); c. il meccanismo d’azione del microrganismo; d. le proprietà biologiche del microrganismo (p. es., la specificità dell’ospite). Occorre tener conto dei vari stadi di sviluppo/del ciclo di vita del microrganismo. 3 Se i residui vitali sono considerati rilevanti sotto il profilo tossicologico per l’uomo e/o gli animali e se l’esposizione non è considerata trascurabile, i livelli effettivi nelle o sulle parti commestibili delle colture trattate vanno determinati tenendo conto di quanto segue: a. metodi di analisi dei residui vitali; Produzione agricola 166 916.161 b. curve di crescita del microrganismo in condizioni ottimali; c. le possibilità di estrapolare dati da una coltura a un’altra. 9BII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente 1 Occorre tener conto della biocomplessità degli ecosistemi e delle interazioni nelle comunità microbiche interessate. 2 La base di una valutazione del destino e del comportamento ambientale è costituita da informazioni sull’origine e le proprietà (p. es. la specificità) del microrganismo/dei metaboliti/tossine residui e sull’impiego previsto. Il meccanismo d’azione del micror- ganismo va preso in considerazione. 3 Si deve procedere a una valutazione del destino e del comportamento dei metaboliti rilevanti noti che sono prodotti dal microrganismo. La valutazione, prevista per cia- scun comparto ambientale, è effettuata in base ai criteri di cui alla sezione 7, punto iv), dell’allegato IIB della direttiva 91/414/CEE234. 4 Nella valutazione del destino e del comportamento ambientale del prodotto fitosani- tario, i servizi di valutazione considerano tutti gli aspetti ambientali, inclusi flora e fauna. Il potenziale di persistenza e di moltiplicazione del microrganismo deve essere valutato in tutti i comparti ambientali, tranne qualora si possa dimostrare che un par- ticolare microrganismo non raggiungerà un determinato comparto. La mobilità dei microrganismi e dei loro metaboliti/tossine residui deve essere presa in considera- zione. 9BII-2.7.1 Rischio per le acque 1 I servizi di valutazione valutano la possibilità di contaminazione delle acque sotter- ranee, di superficie e dell’acqua potabile in base alle condizioni d’impiego proposte per il prodotto fitosanitario. 2 Nella valutazione generale, i servizi di valutazione dovrebbero prestare particolare attenzione ai potenziali effetti negativi per l’uomo della contaminazione delle acque sotterranee qualora la sostanza attiva sia applicata in regioni caratterizzate da condi- zioni vulnerabili, come le zone di estrazione di acqua potabile. 9BII-2.7.2 Rischio per il comparto acquatico 1 I servizi di valutazione valutano il rischio per il comparto acquatico in cui sia stata accertata la possibilità di esposizione di organismi acquatici. Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale, attraverso la moltiplicazione, di stabilirsi nell’am- biente e può pertanto avere un impatto duraturo o permanente sulle comunità micro- biche o i suoi predatori. 2 La valutazione tiene conto di quanto segue: 234 Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. a. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 167 916.161 a. le proprietà biologiche del microrganismo; b. la sopravvivenza del microrganismo nell’ambiente; c. la sua nicchia ecologica; d. il livello naturale di fondo del microrganismo se indigeno; e. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente; f. se del caso, informazioni sulla potenziale interferenza con sistemi di analisi utilizzati per il controllo di qualità dell’acqua potabile; g. se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto, ossia prodotti contenenti la stessa sostanza attiva o che producono gli stessi residui. 9BII-2.7.3 Rischio per l’atmosfera I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione al prodotto fitosanitario, secondo le condizioni d’impiego proposte, di organismi che si trovano nell’atmosfera. Se questa possibilità esiste, essi valutano il rischio per l’atmosfera. Occorre tener conto del trasporto, a breve e a lungo raggio, del microrganismo nell’atmosfera. 9BII-2.7.4 Rischio per il comparto terrestre 1 I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione al prodotto fitosanitario, secondo le condizioni d’impiego proposte, di organismi del comparto terrestre. Se questa possibilità esiste, essi valutano i rischi che ne derivano per il comparto terrestre. Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale, attraverso la moltiplica- zione, di stabilirsi nell’ambiente e può pertanto avere un impatto duraturo o perma- nente sulle comunità microbiche o i suoi predatori. 2 La valutazione tiene conto di quanto segue: a. le proprietà biologiche del microrganismo; b. la sopravvivenza del microrganismo nell’ambiente; c. la sua nicchia ecologica; d. livello naturale di fondo del microrganismo se indigeno; e. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente; f. se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto, ossia prodotti contenenti la stessa sostanza attiva o che producono gli stessi residui. Produzione agricola 168 916.161 9BII-2.8 Effetti sugli organismi non bersaglio e loro esposizione 1 Occorre valutare le informazioni sull’ecologia del microrganismo e gli effetti sull’ambiente, nonché i possibili livelli di esposizione e gli effetti dei metaboliti/tos- sine rilevanti. È necessaria una valutazione generale dei rischi per l’ambiente che il prodotto fitosanitario può causare, in cui si tenga conto dei normali livelli di esposi- zione ai microrganismi sia nell’ambiente sia nel corpo degli organismi. 2 I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione di organismi non ber- saglio alle condizioni d’impiego proposte e, se questa possibilità esiste, valutano i rischi che ne possono derivare per gli organismi non bersaglio interessati. 3 Nei casi opportuni, è necessaria una valutazione dell’infettività e della patogenicità, a meno che si possa dimostrare che gli organismi non bersaglio non saranno esposti. 4 Per valutare la possibilità di esposizione occorre considerare quanto segue: a. la sopravvivenza del microrganismo nel rispettivo comparto; b. la sua nicchia ecologica; c. il livello naturale di fondo del microrganismo se indigeno; d. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente; e. se del caso, altri impieghi autorizzati, nel settore di uso proposto, di prodotti fitosanitari contenenti la stessa sostanza attiva o che producono gli stessi resi- dui. 9BII-2.8.1 Impatto sulla fauna selvatica terrestre I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione della fauna selvatica ter- restre (uccelli non domestici, mammiferi e altri vertebrati terrestri) e i relativi effetti. 9BII-2.8.1.1 Influenza della formulazione del prodotto fitosanitariosui rischi individuati Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi nei sistemi ospiti di uccelli e mammiferi. Occorre valutare se i rischi individuati po- trebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fito- sanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo: a. il suo meccanismo d’azione; b. altre proprietà biologiche; c. studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività per i mammiferi; d. studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività per gli uccelli. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 169 916.161 9BII-2.8.1.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 1 Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue: a. studi sulla tossicità per i mammiferi; b. studi sulla tossicità per i volatili; c. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente. 2 Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti tossicità/esposizione sulla base del quoziente di DL50 e dell’esposizione prevista espressa in mg/kg di peso corporeo. 9BII-2.8.2 Impatto sugli organismi acquatici I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sugli organi- smi acquatici. 9BII-2.8.2.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi negli organismi acquatici. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo: a. il suo meccanismo d’azione; b. altre proprietà biologiche; c. studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività. 9BII-2.8.2.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 1 Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue: a. studi sulla tossicità per gli organismi acquatici; b. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente. 2 Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti tossicità/esposizione sulla base del quoziente di CE50 e/o di NOEC e dell’esposizione prevista. 9BII-2.8.3 Impatto sulle api I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sulle api. Produzione agricola 170 916.161 9BII-2.8.3.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi nelle api. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle se- guenti informazioni relative al microrganismo: a. il suo meccanismo d’azione; b. altre proprietà biologiche; c. studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività. 9BII-2.8.3.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 1 Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue: a. studi sulla tossicità per le api; b. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente. 2 Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo del quoziente di rischio sulla base del quoziente della dose in g/ha e della DL50 in μg/ape. 9BII-2.8.4 Impatto su artropodi diversi dalle api I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti su artropodi diversi dalle api. 9BII-2.8.4.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi in artropodi diversi dalle api. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo: a. il suo meccanismo d’azione; b. altre proprietà biologiche; c. studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività per le api da miele e altri artropodi. 9BII-2.8.4.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 1 Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue: Ordinanza sui prodotti fitosanitari 171 916.161 a. studi sulla tossicità per gli artropodi; b. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente; c. dati forniti da uno screening biologico primario. 2 Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti tossicità/esposizione sulla base del quoziente di ER50 (tasso effettivo) e dell’esposizione prevista. 9BII-2.8.5 Impatto sui lombrichi I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sui lombrichi. 9BII-2.8.5.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi nei lombrichi. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo: a. il suo meccanismo d’azione; b. altre proprietà biologiche; c. studi sulla tossicità, patogenicità e infettività per i lombrichi. 9BII-2.8.5.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 1 Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue: a. studi sulla tossicità per i lombrichi; b. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente. 2 Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti di tossicità/esposizione sulla base del quoziente di LC50 e dell’esposizione prevista espressa in mg/kg di peso secco del terreno. 9BII-2.8.6 Impatto sui microrganismi del suolo I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sui micror- ganismi del suolo. 9BII-2.8.6.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati 1 Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di interferire con la mi- neralizzazione del suolo in azoto e in carbonio. Occorre valutare se i rischi individuati Produzione agricola 172 916.161 potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fi- tosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo: a. il suo meccanismo d’azione; b. altre proprietà biologiche. 2 I dati sperimentali non sono di norma richiesti, ossia quando si può dimostrare che un’adeguata valutazione dei rischi può essere effettuata con i dati disponibili. 9BII-2.8.6.2 Impatto dei microrganismi esotici/non indigeni sui microrganismi non bersaglio I servizi di valutazione valutano l’impatto dei microrganismi esotici/non indigeni sui microrganismi non bersaglio e sui loro predatori in seguito all’impiego del prodotto fitosanitario secondo le condizioni di uso proposte. I dati sperimentali non sono di norma richiesti, ossia quando si può dimostrare che un’adeguata valutazione dei rischi può essere effettuata con i dati disponibili. 9BII-2.8.6.3 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o co- formulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue: a. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’am- biente; b. tutte le informazioni disponibili desunte da uno screening biologico primario. 9BII-2.9 Conclusioni e proposte Il servizio d’omologazione trae conclusioni sulla necessità di ulteriori informa- zioni e/o test supplementari e sull’esigenza di misure per limitare i rischi che ne derivano. I servizi di valutazione motivano le proposte inerenti alla classifica- zione e all’etichettatura dei prodotti fitosanitari. 9CII Processo decisionale 9CII-1 Principi generali 1 Il servizio d’omologazione impone, se del caso, condizioni o restrizioni alle autoriz- zazioni concesse. La natura e la severità di queste condizioni o restrizioni devono essere scelte sulla base della natura ed entità dei vantaggi e dei rischi che è possibile prevedere e devono essere ad essi commisurate. 2 Il servizio d’omologazione assicura che le decisioni adottate per rilasciare le auto- rizzazioni tengano conto delle condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) nelle zone di applicazione previste. Da tali Ordinanza sui prodotti fitosanitari 173 916.161 considerazioni possono conseguire condizioni e restrizioni specifiche di impiego e la concessione dell’autorizzazione per alcune zone. 3 Il servizio d’omologazione garantisce che le quantità autorizzate, in termini di tassi e numero delle applicazioni, siano quelle minime necessarie per conseguire l’effetto desiderato anche laddove quantità maggiori non dessero come conse- guenza rischi inaccettabili per la salute dell’uomo o degli animali o per l’am- biente. Le quantità autorizzate devono essere differenziate secondo le condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) nelle varie zone per le quali viene concessa un’autorizzazione e devono essere ad esse com- misurate. Tuttavia, i tassi da usare e il numero delle applicazioni non devono pro- durre effetti indesiderabili, per esempio lo sviluppo di resistenza. Il servizio d’omologazione garantisce che le decisioni tengano conto dei principi della lotta antiparassitaria integrata allorché il prodotto fitosanitario è destinato all’uso in situazioni cui si applicano tali principi. 5 Poiché la valutazione è basata su dati riguardanti un numero limitato di specie rappresentative, il servizio d’omologazione si accertano che l’impiego dei pro- dotti fitosanitari non abbia ripercussioni a lungo termine sull’abbondanza e la varietà delle specie non bersaglio. 6 Le autorizzazioni vengono concesse unicamente se tutti i requisiti di cui al nu- mero 2.4 sono soddisfatti. Tuttavia, quando uno o più dei requisiti decisionali specifici di cui al numero 2.4. non sono del tutto soddisfatti, l’autorizzazione viene concessa solo nel caso che i vantaggi dell’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte siano superiori agli eventuali svantaggi. Le even- tuali restrizioni nell’uso del prodotto fitosanitario, connesse alla mancata osser- vanza di alcuni dei requisiti di cui al numero 2.4, devono essere indicate sull’eti- chetta. Tali vantaggi possono: a. favorire le misure di lotta integrata e i metodi di produzione biologica di pro- dotti agricoli ed essere con essi compatibili; b. facilitare le strategie per ridurre al minimo il rischio di sviluppo di resistenza; c. ridurre i rischi per gli operatori e i consumatori; d. ridurre la contaminazione ambientale e attenuare l’impatto su specie non ber- saglio. 7 Nel caso in cui sia stata concessa un’autorizzazione secondo i requisiti disposti nel presente allegato, il servizio d’omologazione può: a. identificare, laddove possibile, di preferenza in stretta cooperazione col richie- dente, misure per il miglioramento delle prestazioni del prodotto fitosanitario; b. identificare, laddove è possibile, in stretta collaborazione con il richiedente, misure per ridurre ulteriormente l’esposizione che può verificarsi durante e dopo l’impiego del prodotto fitosanitario. Il servizio d’omologazione informa i richiedenti circa le misure precisate alle lettere a o b e li invita a fornire tutti i dati e le informazioni supplementari necessari per dimostrare le prestazioni o i rischi potenziali che sorgono nelle condizioni modificate di applicazione del prodotto fitosanitario. Produzione agricola 174 916.161 8 Il servizio d’omologazione accerta, nella misura del possibile, che il richiedente, all’atto della presentazione della domanda, abbia preso in considerazione tutte le co- noscenze disponibili in materia e tutte le informazioni contenute nella pertinente let- teratura riguardo ai microrganismi per cui è stata chiesta l’autorizzazione. 9 Se il microrganismo è stato geneticamente modificato, l’autorizzazione è concessa unicamente se esso soddisfa i requisiti dell’OEDA. 10 Nessuna autorizzazione viene concessa se nel prodotto fitosanitario sono presenti metaboliti/tossine rilevanti (ossia che comportano un rischio per la salute umana e/o per l’ambiente) che si sa essere formati dal microrganismo e/o dai contaminanti mi- crobici, tranne qualora si possa dimostrare che la quantità presente rimane a un livello accettabile prima e dopo l’uso proposto. 11 Il servizio d’omologazione provvede affinché siano applicate misure adeguate di controllo della qualità allo scopo di accertare l’identità del microrganismo e il conte- nuto del prodotto fitosanitario. Tali misure devono includere l’analisi dei rischi e dei punti critici di controllo (HACCP)235 o un sistema equivalente. 9CII-2 Principi specifici I principi specifici si applicano in aggiunta ai principi generali di cui alla sezione 1. 9CII-2.1 Identità Ai fini della concessione di un’autorizzazione, il servizio d’omologazione deve accer- tare che il microrganismo interessato sia stato depositato in una collezione di colture riconosciuta internazionalmente e che sia dotato di un numero di registrazione. Ogni microrganismo deve essere identificato e designato con il nome della specie e carat- terizzato per quanto riguarda il ceppo. Va inoltre precisato se il microrganismo è o no un ceppo selvatico, oppure se è un mutante spontaneo o indotto o ancora un organismo geneticamente modificato. 9CII-2.2 Proprietà biologiche e tecniche 9CII-2.2.1 Tenore minimo e massimo dei microrganismi Occorre disporre di informazioni sufficienti per permettere la valutazione del tenore minimo e massimo del microrganismo nel materiale utilizzato per la fabbricazione del prodotto fitosanitario e nel prodotto fitosanitario stesso. Il tenore di altri componenti e formulanti del prodotto fitosanitario e i microrganismi contaminanti derivati dal pro- cesso di produzione devono essere per quanto possibile definiti. Il servizio d’omolo- gazione provvede affinché il livello di organismi contaminanti sia mantenuto entro limiti accettabili. Occorre inoltre indicare lo stato fisico e la natura del prodotto 235 FAO & WHO. 2003. Recommended international codex of practice. General principles of food hygiene, CAC/RCP 1 - 1969, Rev. 4-2003, including «Annex on Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP) System and Guidelines for its Application Ordinanza sui prodotti fitosanitari 175 916.161 fitosanitario, di preferenza secondo il «Catalogue of pesticide formulation types and international coding system»236. 9CII-2.2.2 Resistenza Non viene concessa alcuna autorizzazione qualora, in qualunque fase dell’elabora- zione di un prodotto fitosanitario microbico, risulti, sulla base di un’insorgenza di resistenza o di un trasferimento di resistenza o di un meccanismo di altro tipo, che sia possibile un’interferenza con l’efficacia di un agente antimicrobico in medicina umana o veterinaria. 9CII-2.3 Ulteriori informazioni L’autorizzazione viene concessa unicamente se sono fornite di informazioni complete sul controllo permanente della qualità del metodo di produzione, del processo di pro- duzione e del prodotto fitosanitario stesso. Occorre in particolare tener conto dell’in- sorgenza di qualsiasi modificazione spontanea delle caratteristiche principali del mi- crorganismo e della presenza/assenza di organismi contaminanti. I criteri di garanzia della qualità applicati alla produzione e le tecniche impiegate per assicurare l’unifor- mità del prodotto fitosanitario devono essere descritti e precisati nella misura del pos- sibile. 9CII-2.4 Efficacia 9CII-2.4.1 Prestazioni 9CII-2.4.1.1 Applicazioni L’autorizzazione non è concessa qualora le applicazioni proposte includano racco- mandazioni per la lotta o la protezione contro organismi che, in base all’esperienza e a quanto realizzato in campo scientifico, non sono considerati dannosi nelle normali condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali (comprese quelle climatiche) nelle zone di applicazione proposte o laddove gli altri effetti previsti non siano considerati utili in queste condizioni. 9CII-2.4.1.2 Intensità e persistenza dell’azione Il livello, l’uniformità e la persistenza della lotta o della protezione o di altri effetti previsti devono essere simili a quelli ottenuti con l’uso di idonei prodotti di riferi- mento. Se non esiste alcun prodotto fitosanitario di riferimento adeguato, è necessario accertarsi che il prodotto fitosanitario sia veramente utile in termini di livello, unifor- mità e persistenza della lotta o della protezione o di altri effetti previsti nelle condi- zioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali (comprese quelle climatiche) nella zona di applicazione proposta. 236 CropLife International: Technical Monograf No. 2, 5th Edition, 2002 Produzione agricola 176 916.161 9CII-2.4.1.3 Effetto benefico Se del caso, la risposta in termini di resa ottenuta con l’impiego del prodotto fitosani- tario e la riduzione della perdita all’immagazzinamento, in termini di quantità e/o qua- lità, deve essere di entità simile a quella di prodotti di riferimento adeguati. Se non esiste alcun prodotto fitosanitario di riferimento adeguato, è necessario accertarsi che il prodotto fitosanitario sia veramente utile in termini di risposta di resa e riduzione di perdita all’immagazzinamento nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali (comprese quelle climatiche) della zona di applicazione proposta. 9CII-2.4.1.4 Prestazioni del preparato Le conclusioni relative alle prestazioni del preparato devono essere valide per tutte le regioni e devono valere per tutte le condizioni di impiego proposte, salvo nel caso che le diciture dell’etichetta specifichino che il preparato è destinato all’uso in determinate circostanze specifiche (p. es. infestazioni leggere, particolari tipi di suolo, particolari condizioni di crescita). 9CII-2.4.1.5 Miscele estemporanee Quando l’etichetta proposta prescrive l’uso del preparato in associazione con altri pro- dotti fitosanitari specifici o coadiuvanti in una miscela estemporanea, la miscela deve raggiungere l’effetto desiderato e soddisfare i principi di cui ai numeri da 2.4.1.1 a 2.4.1.4. Quando l’etichetta proposta raccomanda l’uso del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti specifici, le raccomandazioni sono accettate solo se sono fondate. 9CII-2.4.1.6 Resistenze Qualora sia dimostrata l’insorgenza di una resistenza al prodotto fitosanitario dei pa- togeni, il servizio d’omologazione decide se la strategia di gestione della resistenza presentata affronti il problema in maniera adeguata e sufficiente. 9CII-2.4.1.7 Lotta verso le specie vertebrate Soltanto i prodotti fitosanitari contenenti microrganismi non vitali possono essere au- torizzati per usi destinati alla lotta verso le specie vertebrate. L’impatto previsto sui vertebrati verso i quali è diretta la lotta è ottenuto evitando sofferenza e dolore non necessari per questi animali. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 177 916.161 9CII-2.4.2 Assenza di effetti inaccettabili sulle piante e sui prodotti vegetali 9CII-2.4.2.1 Limitazioni d’uso Non si devono produrre effetti fitotossici rilevanti sulle piante o i prodotti vegetali trattati, tranne qualora l’etichetta prevista indichi limitazioni d’uso adeguate. 9CII-2.4.2.2 Effetti fitotossici Al momento della raccolta, la resa non deve subire una riduzione dovuta a effetti fi- totossici superiore a quella che poteva essere ottenuta senza l’uso del prodotto fitosa- nitario, tranne qualora la riduzione sia compensata da altri vantaggi, quali un miglio- ramento della qualità delle piante o dei prodotti vegetali trattati. 9CII-2.4.2.3 Impatto sulla qualità delle piante o dei prodotti vegetali Non si devono verificare effetti nocivi inaccettabili sulla qualità delle piante o dei prodotti vegetali trattati, tranne nel caso di effetti nocivi sulla trasformazione qualora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che il preparato non deve essere ap- plicato alle colture destinate alla trasformazione. 9CII-2.4.2.4 Effetti nocivi Non si devono verificare effetti nocivi inaccettabili sulle piante o sui prodotti vegetali trattati utilizzati a fini di propagazione o riproduzione, come effetti sulla vitalità, la germinazione, la crescita, la radicazione e l’attecchimento, tranne qualora le indica- zioni riportate in etichetta specifichino che il preparato non deve essere applicato alle piante o ai prodotti vegetali destinati alla propagazione o alla riproduzione. 9CII-2.4.2.5 Impatto sulle coltivazioni successive Non si deve verificare un impatto inaccettabile sulle coltivazioni successive, tranne qualora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che determinate colture sono sensibili al prodotto fitosanitario e non devono essere coltivate dopo quelle trattate. 9CII-2.4.2.6 Impatto sulle coltivazioni limitrofe Non si deve verificare un impatto inaccettabile sulle coltivazioni limitrofe, tranne qua- lora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che il preparato non deve essere applicato in presenza di coltivazioni limitrofe particolarmente sensibili. Produzione agricola 178 916.161 9CII-2.4.2.7 Miscele estemporanee Qualora le indicazioni riportate in etichetta prescrivano le condizioni per l’impiego del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti in una mi- scela estemporanea, la miscela deve essere conforme ai principi di cui ai numeri da 2.4.2.1 a 2.4.2.6. 9CII-2.4.2.8 Pulitura dell’attrezzatura di applicazione Le istruzioni previste per la pulitura dell’attrezzatura di applicazione devono essere chiare ed efficaci, in modo da essere eseguite con facilità e assicurare la rimozione di tracce residue del prodotto fitosanitario che potrebbero in seguito causare danni. 9CII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione I metodi proposti devono riflettere le tecniche più recenti. I metodi per il monitoraggio successivo all’autorizzazione dovrebbero comportare l’uso di reagenti e attrezzature comunemente disponibili. 9CII-2.5.1 Metodo di analisi per microrganismo L’autorizzazione è concessa soltanto se esiste un metodo idoneo di qualità sufficiente inteso a identificare e quantificare il microrganismo e componenti non vitali (p. es. tossine, impurità e coformulanti) presenti nel prodotto fitosanitario. Se il prodotto fi- tosanitario contiene più di un microrganismo, i metodi raccomandati devono essere atti a identificare e determinare il tenore di ciascuno di essi. 9CII-2.5.2 Metodo di analisi dei residui L’autorizzazione è concessa soltanto se esistono metodi idonei per il controllo e il monitoraggio, successivamente alla registrazione, dei residui vitali e/o non vitali. De- vono essere disponibili metodi di analisi per: a. le piante, i prodotti vegetali, gli alimenti di origine vegetale o animale e i man- gimi se sono prodotti residui rilevanti sotto il profilo tossicologico. I residui sono considerati rilevanti se è richiesto un livello massimo di residui o un periodo di attesa di sicurezza o un tempo di rientro o un’altra precauzione simile; b. il suolo, l’acqua, l’aria e/o i tessuti biologici se sono prodotti residui rile- vanti sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 179 916.161 9CII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali 9CII-2.6.1 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali dovuto al prodotto fitosanitario 9CII-2.6.1.1 Effetto patogeno L’autorizzazione non è concessa se in base alle informazioni contenute nel fascicolo risulta che, alle condizioni d’uso proposte, il microrganismo è patogeno per l’uomo o per gli animali non bersaglio. 9CII-2.6.1.2 Impatto sull’uomo e l’animale 1 L’autorizzazione non è concessa se, alle condizioni d’uso consigliate, compresa la peggiore delle ipotesi, il microrganismo e/o il prodotto fitosanitario contenente il mi- crorganismo potrebbero colonizzare o causare effetti nocivi nell’uomo o negli ani- mali. 2 Quando decidono in merito all’autorizzazione del prodotto fitosanitario microbico, il servizio d’omologazione considera i possibili effetti su tutta la popolazione umana, ossia gli utilizzatori professionali e non professionali e le persone esposte direttamente o indirettamente nell’ambiente o al lavoro, nonché gli animali. 9CII-2.6.1.3 Sensibilizzanti 1 Tutti i microrganismi devono essere considerati potenziali sensibilizzanti, tranne qualora sia stabilito mediante dati pertinenti che non sussiste rischio di sensibilizza- zione, tenuto conto degli individui immunocompromessi o sensibili. Le autorizzazioni concesse precisano pertanto che occorre indossare indumenti di protezione e guanti idonei e che il prodotto fitosanitario contenente il microrganismo non deve essere ina- lato. Le condizioni d’uso previste possono inoltre prescrivere l’impiego di ulteriori indumenti e attrezzature di protezione. 2 Se le condizioni d’uso previste prescrivono l’impiego di indumenti di protezione, l’autorizzazione è concessa soltanto se tali indumenti sono efficaci e conformi alla disposizioni comunitarie pertinenti, sono facilmente ottenibili dall’utilizzatore e pos- sono effettivamente essere utilizzati nella situazione di impiego del prodotto fitosani- tario, tenuto conto in particolare delle condizioni climatiche. 9CII-2.6.1.4 Trasferimento di materiale genetico L’autorizzazione non è concessa se si è a conoscenza che il trasferimento di materiale genetico dal microrganismo ad altri organismi può comportare effetti nocivi per la salute umana e animale, compresa la resistenza a sostanze terapeutiche conosciute. Produzione agricola 180 916.161 9CII-2.6.1.5 Restrizioni specifiche I prodotti fitosanitari che, a causa di proprietà particolari, o che, in caso di manipola- zione o utilizzo non corretti, comportano un rischio elevato devono essere oggetto di restrizioni specifiche, relative per esempio alle dimensioni dell’imballaggio, al tipo di formulazione, alla distribuzione oppure all’impiego o alle modalità d’impiego. Vanno inoltre osservate le restrizioni d’uso di cui all’articolo 68. 9CII-2.6.1.6 Osservatori o lavoratori esposti I tempi di rientro e i periodi di attesa di sicurezza o altre precauzioni devono essere tali da escludere la colonizzazione o effetti nocivi per gli osservatori o i lavoratori esposti dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario. 9CII-2.6.1.7 Periodi di attesa di sicurezza I tempi di rientro e i periodi di attesa di sicurezza o altre precauzioni devono essere tali da escludere la colonizzazione o effetti nocivi per gli animali. 9CII-2.6.1.8 Precauzioni particolari I tempi di rientro e i periodi di attesa o altre precauzioni volte ad escludere la coloniz- zazione o effetti nocivi devono essere realistici; se necessario, vanno prescritte spe- ciali misure di precauzione. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 181 916.161 9CII-2.6.1.9 Condizioni di autorizzazione Le condizioni di autorizzazione devono essere conformi alla direttiva 98/24/CE237, e alla direttiva 2000/54/CE238. Devono essere esaminati i dati sperimentali e le infor- mazioni pertinenti per il riconoscimento dei sintomi di infezione o patogenicità e re- lative all’efficacia delle previste misure di pronto soccorso e terapeutiche. Le condi- zioni di autorizzazione devono essere inoltre conformi alla direttiva 2004/37/CE239. Le condizioni di autorizzazione devono essere inoltre conformi alla direttiva 89/656/CEE240. 9CII-2.6.2 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali dovuto ai residui 9CII-2.6.2.1 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali L’autorizzazione è concessa unicamente se le informazioni disponibili relative ai pro- dotti fitosanitari contenenti il microrganismo sono sufficienti per decidere che non sussistono effetti nocivi sulla salute dell’uomo e degli animali derivanti dall’esposi- zione al microrganismo, alle sue tracce residue e ai metaboliti/tossine che restano nelle o sulle piante o i prodotti vegetali. 9CII-2.6.2.2 Quantità minime del prodotto fitosanitario L’autorizzazione è concessa unicamente se i residui vitali e/o non vitali presenti cor- rispondono alle quantità minime del prodotto fitosanitario necessarie per un tratta- mento adeguato conforme alle buone pratiche agricole, applicate in modo tale, (com- presi gli intervalli preraccolta e i periodi di attesa e immagazzinamento, da ridurre al minimo i residui vitali e/o le tossine al momento del raccolto, della macellazione o dopo l’immagazzinamento. 237 Direttiva 98/24/CE del Consiglio del 7 apr. 1998 sulla protezione della salute e della sicu- rezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro, GU L 131 del 5 mag. 1998, pag. 11, modificata da ultimo dalla direttiva 2007/30/CE, GU L 165 del 27 giu. 2007, pag. 21. 238 Direttiva 2000/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 set. 2000 relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, versione GU L 262 del 17 ott. 2000, pag. 21. 239 Direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 apr. 2004 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cance- rogeni o mutageni durante il lavoro, versione GU L 204 del 4 ago. 2007, pag. 28. 240 Direttiva 89/656/CEE del Consiglio del 30 nov. 1989 relativa alle prescrizioni minime in materia di sicurezza e salute per l’uso da parte dei lavoratori di attrezzature di protezione individuale durante il lavoro, GU L 393 del 30 dic. 1989, pag. 18, modifi- cata da ultimo dalla direttiva 2007/30/CE, GU L 165 del 27 giu. 2007, pag. 21. Produzione agricola 182 916.161 9CII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente 9CII-2.7.1 Impatto sull’ambiente L’autorizzazione non è concessa se dalle informazioni disponibili risulta che si pos- sono produrre effetti nocivi inaccettabili sull’ambiente dovuti al destino e al compor- tamento del prodotto fitosanitario nell’ambiente. 9CII-2.7.2 Contaminazione delle acque L’autorizzazione non è concessa se la contaminazione delle acque sotterranee, delle acque superficiali o dell’acqua potabile prevista in conseguenza dell’uso di un pro- dotto fitosanitario alle condizioni d’impiego proposte può causare interferenze con i sistemi previsti di analisi per il controllo della qualità dell’acqua potabile. 9CII-2.7.3 Acque sotterranee L’autorizzazione non è concessa se la contaminazione delle acque sotterranee prevista in conseguenza dell’uso di un prodotto fitosanitario alle condizioni d’impiego propo- ste non soddisfa i requisiti di cui all’allegato 2 numero 22 OPAc, salvo che sia scien- tificamente dimostrato che, nelle relative condizioni reali, il valore più basso dei pa- rametri o delle concentrazioni non è disatteso o superato. 9CII-2.7.4 Acque di superficie 1 L’autorizzazione non è concessa se la contaminazione delle acque di superficie pre- vista in conseguenza dell’uso di un prodotto fitosanitario alle condizioni d’impiego proposte: a. supera, qualora le acque di superficie situate nella zona d’impiego prevista o da essa provenienti siano destinate alla produzione di acqua potabile, i para- metri o i valori stabiliti ai sensi dell’allegato 2 numero 22 OPAc; b. ha un impatto considerato inaccettabile sulle specie non bersaglio, compresi gli animali, a norma dei pertinenti requisiti enunciati nel numero 2.8. 2 Le istruzioni per l’uso proposte per il prodotto fitosanitario, compresi i procedimenti per la pulizia dell’attrezzatura di applicazione, devono essere tali da ridurre al minimo la possibilità di una contaminazione accidentale delle acque superficiali. 9CII-2.7.5 Trasferimento di materiale genetico L’autorizzazione non è concessa se è noto che il trasferimento di materiale genetico dal microrganismo ad altri organismi può comportare effetti inaccettabili sull’am- biente. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 183 916.161 9CII-2.7.6 Persistenza e competitività nella coltura L’autorizzazione è concessa soltanto se esistono informazioni sufficienti sulla possi- bile persistenza/competitività del microrganismo e dei metaboliti/tossine secondari ri- levanti nelle o sulle colture, nelle condizioni ambientali prevalenti al momento dell’uso e successivamente. 9CII-2.7.7 Persistenza nell’ambiente L’autorizzazione non è concessa se si può prevedere che il microrganismo e/o gli eventuali metaboliti/tossine rilevanti persisteranno nell’ambiente in concentrazioni considerevolmente più elevate che ai livelli di fondo naturali, tenendo conto delle ap- plicazioni ripetute nel corso degli anni, tranne qualora un’approfondita valutazione del rischio dimostri che i rischi derivanti da un accumulo di concentrazioni-soglia sono accettabili. 9CII-2.8 Impatto sugli organismi non bersaglio 1 Il servizio d’omologazione provvede affinché le informazioni disponibili siano suf- ficienti per decidere se si possano produrre o no effetti inaccettabili sulle specie non bersaglio (flora e fauna) dovuti all’esposizione al prodotto fitosanitario contenente il microrganismo successivamente all’uso previsto. 2 Il servizio d’omologazione considera con particolare attenzione gli eventuali effetti sugli organismi benefici utilizzati nella lotta biologica e gli organismi che svolgono un ruolo importante nella lotta integrata. 9CII-2.8.1 Rischio per gli uccelli e altri vertebrati terrestri Se esiste la possibilità che gli uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio siano esposti, l’autorizzazione non è concessa se: a. il microrganismo è patogeno per gli uccelli e altri vertebrati terrestri non ber- saglio; b. in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, il rapporto tossicità/esposi- zione è inferiore a 10 sulla base della DL50 acuta oppure il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è inferiore a 5, tranne qualora sia chiaramente sta- bilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verificano ̶ direttamente o indirettamente ̶ effetti inaccettabili dopo l’im- piego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste. 9CII-2.8.2 Rischio per gli organismi acquatici Se esiste la possibilità che gli organismi acquatici siano esposti, l’autorizzazione non è concessa se: Produzione agricola 184 916.161 a. il microrganismo è patogeno per gli organismi acquatici; b. in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, il rapporto tossicità/esposi- zione è inferiore a 100 in casi di tossicità acuta (CE50) per la dafnia e i pesci e a 10 per la tossicità a lungo termine/cronica per le alghe (CE50), la dafnia (NOEC) e i pesci (NOEC), tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verifica – direttamente o indirettamente – un impatto inaccettabile sulla vitalità delle specie esposte dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste. 9CII-2.8.3 Rischio per le api Se esiste la possibilità che le api siano esposte, l’autorizzazione non è concessa se: a. il microrganismo è patogeno per le api; b. in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, i quozienti di rischio per l’esposizione orale o per contatto delle api da miele sono superiori a 50, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verificano effetti inaccettabili sulle larve delle api da miele, sul comportamento delle api o sulla sopravvivenza e lo sviluppo della colonia dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste. 9CII-2.8.4 Rischio per gli artropodi diversi dalle api Se esiste la possibilità che gli artropodi diversi dalle api siano esposti, l’autorizzazione non è concessa: a. se il microrganismo è patogeno per gli artropodi diversi dalle api; b. in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, tranne qualora sia chiara- mente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verifica un impatto inaccettabile su tali organismi dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste. Eventuali dichiara- zioni relative alla selettività del prodotto fitosanitario e proposte di impiego nei sistemi a lotta integrata devono essere debitamente comprovate. 9CII-2.8.5 Rischio per i lombrichi Se esiste la possibilità che i lombrichi siano esposti, l’autorizzazione non è concessa se il microrganismo è patogeno per i lombrichi o in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, il rapporto tossicità/esposizione acuta è inferiore a dieci oppure il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è inferiore a cinque, tranne qualora sia chiaramente Ordinanza sui prodotti fitosanitari 185 916.161 stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, le popo- lazioni di lombrichi non sono a rischio dopo l’impiego del prodotto fitosanitario se- condo le modalità previste. 9CII-2.8.6 Rischio per l’attività microbica Se esiste la possibilità che i microrganismi non bersaglio del suolo siano esposti, l’au- torizzazione è concessa soltanto se gli effetti sui procedimenti di mineralizzazione in azoto o carbonio nell’ambito di studi di laboratorio sono superiori al 25 per cento dopo 100 giorni, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non sussiste un impatto inaccettabile sulla comu- nità microbica dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste, tenuto conto della capacità dei microrganismi di moltiplicarsi. Produzione agricola 186 916.161 Allegato 10241 241 Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5563). Ordinanza sui prodotti fitosanitari 187 916.161 Allegato 11242 (art. 55 e 56) Indicazioni sugli imballaggi dei prodotti fitosanitari Ogni imballaggio di un prodotto fitosanitario deve recare in modo chiaramente leggi- bile e indelebile le seguenti indicazioni: 1. il nome commerciale del prodotto fitosanitario; 2. il nome e l’indirizzo del titolare dell’autorizzazione o del permesso di vendita, il numero d’omologazione del prodotto fitosanitario e, se si tratta di un’altra persona, il nome e l’indirizzo dei responsabili dell’imballaggio e dell’etichet- tatura finali del prodotto fitosanitario; 3. il nome di ogni principio attivo, con indicazione precisa della forma chimica; il principio attivo deve essere indicato con il nome menzionato nell’allegato 1 oppure, se il principio attivo non vi figura, con la sua denominazione comune secondo l’Organizzazione internazionale di normazione (ISO Common Name); se questa non è disponibile, il principio attivo va indicato con la sua designazione chimica secondo le norme dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata (norme IUPAC)243; se il principio attivo è un microrganismo, deve essere indicato il nome della specie e del ceppo, dell’isolato o del biotipo; se il principio attivo è un macrorganismo, deve essere indicato il nome della specie e della selezione; 4. la concentrazione di ciascun principio attivo espressa come segue: 4.1 per i prodotti solidi, gli aerosol, i liquidi volatili con punto massimo di ebollizione a 50 °C o i liquidi viscosi con limite inferiore 1 Pas a 20 °C: in per cento del peso e in grammi per chilogrammo, 4.2 per gli altri preparati liquidi e gel: in per cento del peso e in grammi per litro, 4.3 per i gas: in per cento del volume e in per cento del peso, 4.4 per i principi attivi che sono microrganismi o macrorganismi: numero di unità attive per il volume o il peso o qualsiasi altra unità di misura perti- nente, come ad esempio le unità formanti colonie (cfu) per grammo; 5. la quantità netta di prodotto fitosanitario espressa come segue: 5.1 per i preparati solidi: in grammi o chilogrammi, 5.2 per i gas: in grammi, chilogrammi, millilitri o litri, 5.3 per i preparati liquidi: in millilitri o litri; 6. il numero di partita del preparato e la data di fabbricazione; 242 Introdotto dal n. I cpv. 2 dell’O del 23 mag. 2012 (RU 2012 3451). Aggiornato dal n. II delle O del 18 ott. 2017 (RU 2017 6135) e del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 243 Le norme IUPAC possono essere scaricate dal sito Internet dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata: www.iupac.org Produzione agricola 188 916.161 7. le informazioni sul pronto soccorso; 8. la natura degli eventuali rischi particolari per la salute umana o degli animali o per l’ambiente mediante frasi tipo secondo l’allegato 7; 9. le precauzioni per la tutela della salute umana o degli animali o dell’ambiente mediante frasi tipo secondo l’allegato 8; 10. il tipo di azione del prodotto fitosanitario ad esempio «insetticida», «regola- tore di crescita», «erbicida», «fungicida» e il meccanismo d’azione; 11. il tipo di preparazione, ad esempio polvere bagnabile, concentrato emulsiona- bile; 12. gli impieghi per i quali il prodotto fitosanitario è stato omologato e tutte le condizioni specifiche agricole, fitosanitarie e ambientali in cui il prodotto può o non deve essere utilizzato; 13. le indicazioni seguenti contenute nell’autorizzazione secondo l’articolo 18: istruzioni, condizioni per l’uso e oneri nonché dose di applicazione, se del caso compresa la dose massima di applicazione per superficie e per applica- zione e il numero massimo di applicazioni all’anno; la dose di applicazione è espressa in unità metriche per ciascuna applicazione: – per i prodotti destinati all’uso professionale in quantità per ettaro, – per i prodotti destinati all’uso non professionale in quantità per metro quadrato; 14. se del caso, l’intervallo di sicurezza da rispettare per ciascun impiego tra l’ul- tima applicazione del prodotto fitosanitario e: 14.1 la semina o la piantagione della coltura da proteggere, 14.2 la semina o la piantagione delle colture successive, 14.3 l’accesso dell’uomo o degli animali alla coltura trattata, 14.4 il raccolto, 14.5 l’utilizzo o il consumo del raccolto; 15. le indicazioni relative all’eventuale fitotossicità, alla sensibilità varietale e a ogni altro effetto secondario negativo diretto o indiretto sulle piante o sui pro- dotti di origine vegetale, nonché agli intervalli da osservare tra l’applicazione e la semina o la piantagione della coltura in questione o delle colture succes- sive e adiacenti; 16. la frase «Prima dell’uso leggere l’allegato foglio illustrativo» nel caso in cui sia allegato un foglio illustrativo secondo l’articolo 56 capoverso 2; 17. le istruzioni per lo stoccaggio adeguato nonché lo smaltimento sicuro del pro- dotto fitosanitario e dell’imballaggio; 18. la data di scadenza, se il prodotto fitosanitario si conserva per un periodo in- feriore a due anni in condizioni di stoccaggio conformi alle prescrizioni; 19. l’indicazione del divieto di riutilizzo dell’imballaggio; 20. i pittogrammi di pericolo, le avvertenze, le frasi di rischio e i consigli di pru- denza necessari in base alla classificazione secondo l’articolo 18 cpv. 4; Ordinanza sui prodotti fitosanitari 189 916.161 21. se del caso, le categorie di utilizzatori autorizzati a utilizzare il prodotto fito- sanitario. Produzione agricola 190 916.161 Allegato 12244 (art. 17, 64 e 68) Requisiti per prodotti fitosanitari destinati a usi non professionali e restrizioni per l’uso di prodotti fitosanitari e coadiuvanti nelle zone d’insediamento 1. Requisiti ai sensi dell’articolo 17 capoverso 1ter per un prodotto fitosanitario ai fini dell’autorizzazione per uso non professionale a. non contiene alcun principio attivo elencato nell’allegato 1 parte E; b. se è destinato a eliminare vegetali indesiderati o parti di vegetali oppure a influire sulla crescita indesiderata di vegetali, non contiene alcun principio attivo ad azione sistemica; c. l’etichettatura del prodotto non comprende alcun elemento di cui all’allegato 7 e secondo l’allegato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/2008245 non è classificato o non va classificato in una delle categorie seguenti: 1. cancerogeno di categoria 1A, 1B o 2, 2. mutageno di categoria 1A, 1B o 2, 3. tossico per la riproduzione di categoria 1A, 1B o 2, 4. sensibilizzante della pelle di categoria 1, 5. lesioni oculari gravi di categoria 1, 6. sensibilizzante delle vie respiratorie di categoria 1, 7. tossicità acuta di categoria 1, 2 o 3, 8. tossicità specifica per alcuni organi bersaglio di categoria 1 o 2, 9. esplosivo, 10. corrosivo per la pelle di categoria 1A, 1B o 1C, 11. pericolo acuto per l’ambiente acquatico di categoria 1, 12. pericolo cronico per l’ambiente acquatico di categoria 1 o 2; d. secondo la valutazione dei rischi non è pericoloso per le api; e. non esiste un uso per il quale è richiesta una misura specifica per ridurre il rischio non alimentare, eccetto l’impiego di un dispositivo di protezione indi- viduale da parte dell’utilizzatore. Il dispositivo di protezione deve essere ragionevolmente esigibile per l’utilizzatore privato e può includere solo cal- zature robuste, guanti, occhiali, indumenti a maniche lunghe o copricapo. 244 Introdotto dal n. III dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 784). 245 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 1 lett. d. Ordinanza sui prodotti fitosanitari 191 916.161 2. Criteri di divieto ai sensi dell’articolo 68 capoverso 4 per l’uso di prodotti fitosanitari e coadiuvanti nelle zone d’insediamento a. contengono un principio attivo elencato nell’allegato 1 parte E, tranne nel caso in cui figuri nell’allegato 1 dell’ordinanza del DEFR del 22 settembre 1997246 sull’agricoltura biologica; b. l’etichettatura del prodotto contiene un elemento di cui all’allegato 7 o il pro- dotto è classificato o va classificato secondo l’allegato 1 parti 2–5 del regola- mento (CE) n. 1272/2008247 in una delle categorie seguenti: 1. cancerogeno di categoria 1A, 1B o 2, 2. mutageno di categoria 1A, 1B o 2, 3. tossico per la riproduzione di categoria 1A, 1B o 2, 4. sensibilizzante della pelle di categoria 1, 5. sensibilizzante delle vie respiratorie di categoria 1, 6. tossicità acuta di categoria 1, 2 o 3, 7. esplosivo. 246 RS 910.181 247 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 1 lett. d. Produzione agricola 192 916.161 Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Scopo e oggetto Art. 2 Campo di applicazione Art. 3 Definizioni Art. 3a Prescrizioni del servizio d’omologazione , in caso di celere intervento Capitolo 2: Principi attivi, sostanze di base, fitoprotettori, sinergizzanti e coformulanti Sezione 1: Criteri e procedura di approvazione dei principi attivi Art. 4 Criteri Art. 5 Elenco dei principi attivi Art. 6 Domanda Art. 7 Fascicoli Art. 8 Riesame dei principi attivi approvati da parte del servizio d’omologazione Art. 9 Art. 10 Stralcio di principi attivi Sezione 1a: Criteri e procedura di approvazione delle sostanze di base Art. 10a Sostanze di base Art. 10b Elenco delle sostanze di base Art. 10c Richiesta Art. 10d Riesame delle sostanze di base approvate da parte del servizio d’omologazione Art. 10e Stralcio di sostanze di base Sezione 2: Approvazione dei fitoprotettori e sinergizzanti Art. 11 Criteri e procedure di approvazione Art. 12 Fitoprotettori e sinergizzanti già immessi sul mercato Sezione 3: Coformulanti Art. 13 Capitolo 3: Prodotti fitosanitari Sezione 1: Disposizioni generali Art. 14 Omologazione ai fini dell’immissione sul mercato Art. 15 Tipi di omologazione Art. 16 Domicilio, sede sociale o filiale in Svizzera Sezione 2: Autorizzazione dei prodotti fitosanitari Art. 17 Condizioni Art. 18 Contenuto dell’autorizzazione Art. 19 Art. 20 Certificati Sezione 3: Procedura Art. 21 Domanda di autorizzazione o modifica di un’autorizzazione Art. 22 Esenzione dall’obbligo di presentazione degli studi Art. 23 Controllo della completezza del fascicolo e trasmissione dei documenti Art. 24 Valutazione del fascicolo Art. 25 Informazioni complementari Art. 26 Termini Art. 27 Obbligo di conservare i documenti Art. 28 Art. 29 Revoca o modifica di un’autorizzazione Art. 29a Riesame mirato delle autorizzazioni Art. 30 Revoca o modifica di un’autorizzazione su richiesta del titolare della stessa Art. 31 Termine in caso di revoca Sezione 4: Casi particolari Art. 32 Prodotti fitosanitari a basso rischio Art. 33 Sementi trattate Art. 34 Valutazione comparativa dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze candidate alla sostituzione Art. 35 Uso minore Sezione 5: Omologazione in seguito all’iscrizione in un elenco di prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera Art. 36 Elenco dei prodotti fitosanitari Art. 37 Procedura Art. 38 Stralcio dall’elenco Art. 39 Obbligo di annuncio Sezione 6: Omologazione in situazione d’emergenza Art. 40 Sezione 6a: Omologazione di prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate Art. 40a Immissione sul mercato Art. 40b Obbligo di annuncio Sezione 7: Ricerca e sviluppo Art. 41 Esperimenti e test a fini di ricerca e sviluppo Art. 42 Obbligo di registrazione Sezione 8: Permesso di vendita Art. 43 Sezione 9: Informazioni Art. 44 Obblighi del titolare dell’autorizzazione Art. 45 Informazione al pubblico Capitolo 4: Relazioni di precedenti domande e durata della protezione delle relazioni Art. 46 Protezione delle relazioni Art. 47 Protezione delle relazioni in caso di rinnovo o riesame Art. 48 Elenco delle relazioni dei test e degli studi Art. 49 Domanda preliminare per esperimenti su vertebrati Art. 50 Impiego dei dati di precedenti esperimenti su vertebrati Art. 51 Diritto di indennizzo dei precedenti richiedenti per i dati provenienti da esperimenti su animali Capitolo 5: Segreto di fabbricazione e d’affari Art. 52 Capitolo 6: Classificazione, imballaggio, etichettatura, scheda di dati di sicurezza e pubblicità Art. 53 Classificazione Art. 54 Imballaggio e presentazione Art. 55 Etichettatura Art. 55a Etichettatura di prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate Art. 56 Collocazione delle indicazioni sull’etichetta Art. 57 Lingue impiegate nell’etichetta Art. 58 Dichiarazione di prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi geneticamente modificati Art. 59 Scheda di dati di sicurezza Art. 60 Pubblicità Capitolo 7: Disposizioni speciali per l’utilizzazione e la fornitura di prodotti fitosanitari Art. 61 Obbligo di diligenza Art. 62 Registrazione dei dati Art. 63 Conservazione Art. 64 Fornitura Art. 65 Furto, perdita, erronea immissione sul mercato Art. 66 Condizioni d’uso generali Art. 67 Divieto d’impiego Art. 68 Restrizioni d’uso Art. 69 Uso di prodotti fitosanitari cui è stata revocata l’autorizzazione Art. 70 Obbligo di ripresa Capitolo 8: Esecuzione Sezione 1: Confederazione Art. 71 Servizio d’omologazione e comitato di direzione Art. 72 Servizi di valutazione Art. 72a Compiti dell’UFAM Art. 72b Compiti dell’USAV Art. 72c Compiti dell’UFAG Art. 72d Compiti della SECO Art. 73 Compiti del servizio d’omologazione e collaborazione Art. 74 Centro d’informazione tossicologica Art. 75 Buona pratica sperimentale Art. 76 Esperti Art. 77 Importazione e permesso generale d’importazione Art. 78 Competenze degli uffici doganali Art. 79 Emolumenti Sezione 2: Cantoni Art. 80 Sezione 3: Sequestro e confisca Art. 81 Sezione 4: Trasmissione di dati e documentazione Art. 82 Trasmissione di dati Art. 83 Documentazione Capitolo 9: Disposizioni finali Sezione 1: Abrogazione e modifica del diritto vigente Art. 84 Diritto vigente: abrogazione Art. 85 Modifica del diritto vigente Sezione 2: Disposizioni transitorie Art. 86 Disposizioni transitorie relative all’entrata in vigore il 1 luglio 2011 Art. 86a Disposizioni transitorie relative alla modifica del 23 maggio 2012 Art. 86b Disposizione transitoria relativa alla modifica del 20 maggio 2015 Art. 86c Disposizioni transitorie della modifica del 28 ottobre 2015 Art. 86d Disposizione transitoria della modifica del 31 ottobre 2018 Art. 86e Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020 Art. 86f Disposizione transitoria relativa alla modifica del 17 maggio 2021 Art. 86g Disposizione transitoria relativa alla modifica del 30 novembre 2021 Art. 86h Disposizione transitoria della modifica del 31 maggio 2022 Art. 86i Disposizione transitoria concernente la modifica del 16 novembre 2022 Sezione 3: Entrata in vigore Art. 87 Allegato 1 Principi attivi approvati, la cui incorporazione nei prodotti fitosanitari è autorizzata Parte A: Sostanze chimiche Parte B: Microrganismi Parte C: Macrorganismi Parte D: Sostanze di base Parte E: Sostanze candidate alla sostituzione Allegato 2 Criteri e procedura di approvazione di principi attivi, fitoprotettori e sinergizzanti 1. Valutazione 2. Criteri decisionali generali 3. Criteri per l’approvazione di un principio attivo 4. Sostanze candidate alla sostituzione 5. Principi attivi a basso rischio Allegato 3 Elenco dei coformulanti che non possono entrare nella composizione dei prodotti fitosanitari Allegato 4 Valutazione comparativa Allegato 5 Requisiti del fascicolo da presentare per l’inclusione di un principio attivo nell’allegato 1 1. Introduzione 2. Sostanze chimiche 3. Microrganismi Allegato 6 Requisiti del fascicolo da presentare per l’autorizzazione di un prodotto fitosanitario 1. Introduzione 2. Prodotti fitosanitari contenenti sostanze chimiche 3. Prodotti fitosanitari contenenti microrganismi Allegato 7 Frasi tipo per i rischi particolari per l’essere umano o l’ambiente Introduzione Allegato 8 Frasi tipo relative alle precauzioni da prendere per la tutela dell’essere umano o dell’ambiente Introduzione 1 Disposizioni generali 2 Precauzioni specifiche da prendere 2.1 Precauzioni specifiche per operatori (SPo) 2.2 Precauzioni specifiche per l’ambiente (SPe) 2.3 Precauzioni specifiche da prendere in materia di buone pratiche agricole (SPa) 2.4 Precauzioni specifiche relative ai rodenticidi (SPr) Allegato 9 Parte I: Principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari 9AI Introduzione 9BI Valutazione 9BI-1 Principi generali 9BI-2 Principi specifici 9BI-2.1 Efficacia 9BI-2.1.1 Protezione contro un organismo 9BI-2.1.2 Scopo divergente dalla lotta contro un organismo 9BI-2.1.3 Efficacia del prodotto fitosanitario 9BI-2.1.4 Prestazioni del prodotto fitosanitario 9BI-2.1.5 Forma di miscela estemporanea 9BI-2.2 Impatto sui vegetali o sui prodotti vegetali 9BI-2.2.1 Portata degli effetti dannosi 9BI-2.2.2 Effetti sulle colture successive 9BI-2.2.3 Forma di miscela estemporanea 9BI-2.3 Impatto sui vertebrati da combattere 9BI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale 9BI-2.4.1 Effetti del prodotto fitosanitario 9BI-2.4.1.1 Condizioni d’uso 9BI-2.4.1.2 Caratteristiche dell’imballaggio 9BI-2.4.1.3 Indumenti di protezione 9BI-2.4.1.4 Esposizione di persone 9BI-2.4.2 Effetti dei residui del prodotto fitosanitario 9BI-2.4.2.1 Valutazione della tossicità 9BI-2.4.2.2 Residui presenti in prodotti di origine animale 9BI-2.4.2.3 Considerazione dei modelli statistici 9BI-2.4.2.4 Residui presenti nei prodotti di origine animale 9BI-2.4.2.5 Potenziale esposizione dei consumatori attraverso la dieta 9BI-2.4.2.6 Potenziale esposizione degli animali 9BI-2.5 Effetti sull’ambiente 9BI-2.5.1 Destino e distribuzione nell’ambiente 9BI-2.5.1.1 Destino e distribuzione nel suolo 9BI-2.5.1.2 Destino e distribuzione nelle acque sotterranee 9BI-2.5.1.3 Destino e distribuzione nelle acque superficiali 9BI-2.5.1.4 Volatilizzazione 9BI-2.5.1.5 Distruzione o decontaminazione del prodotto fitosanitario 9BI-2.5.2 Effetti sulle specie non bersaglio 9BI-2.5.2.1 Rischi per gli uccelli e altri vertebrati terrestri 9BI-2.5.2.2 Rischi per gli organismi acquatici 9BI-2.5.2.3 Rischi per le api 9BI-2.5.2.4 Rischi per altri artropodi utili 9BI-2.5.2.5 Rischi per i lombrichi 9BI-2.5.2.6 Rischi per l’attività microbica nel suolo 9BI-2.6 Metodi di analisi 9BI-2.6.1 Analisi della formulazione 9BI-2.6.2 Analisi dei residui 9BI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche 9BI-2.7.1 Effettivo tenore di principio attivo e sua stabilità durantelo stoccaggio 9BI-2.7.2 Proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario 9BI-2.7.3 Miscela estemporanea 9CI. Processo decisionale 9CI-1 Principi generali 9CI-2 Principi specifici 9CI-2.1 Efficacia 9CI-2.1.1 Applicazioni 9CI-2.1.2 Livello e persistenza d’azione 9CI-2.1.3 Vantaggi del prodotto fitosanitario 9CI-2.1.4 Efficacia del preparato 9CI-2.1.5 Miscela estemporanea 9CI-2.2 Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali 9CI-2.2.1 Restrizioni d’uso 9CI-2.2.2 Effetti fitotossici 9CI-2.2.3 Effetti sulla qualità dei vegetali o prodotti vegetali 9CI-2.2.4 Effetti sui vegetali usati per la moltiplicazione o la riproduzione 9CI-2.2.5 Effetti sulle colture successive 9CI-2.2.6 Effetti sulle colture adiacenti 9CI-2.2.7 Miscele estemporanee 9CI-2.2.8 Pulizia delle attrezzature per l’applicazione 9CI-2.3 Effetti sui vertebrati da combattere 9CI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale 9CI-2.4.1 Effetti del prodotto fitosanitario 9CI-2.4.1.1 Esposizione dell’operatore 9CI-2.4.1.2 Indumenti o dispositivi di protezione 9CI-2.4.1.3 Restrizioni 9CI-2.4.1.4 Precauzioni 9CI-2.4.1.5 Periodo di attesa a tutela degli animali 9CI-2.4.1.6 Periodo di attesa per il rispetto dei livelli di AOEL 9CI-2.4.2 Effetti dei residui 9CI-2.4.2.1 Modalità di applicazione 9CI-2.4.2.2 Concentrazione massima di residui (LMR) 9CI-2.4.2.3 Dose giornaliera ammissibile (DGA) 9CI-2.4.2.4 Trattamento 9CI-2.4.2.5 Alimentazione del bestiame 9CI-2.5 Effetti sull’ambiente 9CI-2.5.1 Destino e comportamento nell’ambiente 9CI-2.5.1.1 Destino e comportamento nel suolo 9CI-2.5.1.2 Destino e comportamento nelle acque sotterranee 9CI-2.5.1.3 Destino e comportamento nelle acque superficiali 9CI-2.5.1.4 Concentrazione del principio attivo nell’aria 9CI-2.5.2 Effetto sulle specie non bersaglio 9CI-2.5.2.1 Rischi per gli uccelli e altri vertebrati terrestri 9CI-2.5.2.2 Rischi per gli organismi acquatici 9CI-2.5.2.3 Rischi per le api 9CI-2.5.2.4 Rischi per altri artropodi utili 9CI-2.5.2.5 Rischi per i lombrichi 9CI-2.5.2.6 Rischi per i microrganismi non bersaglio 9CI-2.6 Metodi di analisi 9CI-2.6.1 Analisi della formulazione 9CI-2.6.2 Analisi dei residui 9CI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche 9CI-2.7.1 Disponibilità di una specifica FAO appropriata 9CI-2.7.2 Mancanza di una specifica FAO appropriata 9CI-2.7.3 Miscele estemporanee Parte II Principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari che contengono microrganismi 9AII Introduzione 9BII Valutazione 9BII-1 Principi generali 9BII-2 Principi specifici 9BII-2.1 Identità 9BII-2.1.1 Identità del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario 9BII-2.1.2 Identità del prodotto fitosanitario 9BII-2.2 Proprietà biologiche, fisiche, chimiche e tecniche 9BII-2.2.1 Proprietà biologiche del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario 9BII-2.2.1.1 Origine del ceppo 9BII-2.2.1.2 Capacità di adattamento 9BII-2.2.1.3 Meccanismo d’azione 9BII-2.2.1.4 Effetti sugli organismi non bersaglio 9BII-2.2.1.5 Valutazione della resistenza 9BII-2.2.2 Proprietà fisiche, chimiche e tecniche del prodotto fitosanitario 9BII-2.2.2.1 Proprietà tecniche 9BII-2.2.2.2 Conservabilità e immagazzinamento 9BII-2.2.2.3 Proprietà fisiche e chimiche 9BII-2.2.2.4 Miscela estemporanea 9BII-2.3 Ulteriori informazioni 9BII-2.3.1 Controllo di qualità della produzione del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario 9BII-2.3.2 Controllo di qualità del prodotto fitosanitario 9BII-2.4 Efficacia 9BII-2.4.1 Impatto nella zona d’applicazione 9BII-2.4.2 Impatto in caso di non utilizzazione 9BII-2.4.3 Efficacia 9BII-2.4.4 Impatto sul controllo integrato 9BII-2.4.5 Impatto sulle colture trattate 9BII-2.4.6 Miscela estemporanea 9BII-2.4.7 Impatto sulle colture successive 9BII-2.4.8 Impatto sui vertebrati da combattere 9BII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione 9BII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione 9BII-2.5.1 Metodi di analisi del prodotto fitosanitario 9BII-2.5.1.1 Componenti non vitali 9BII-2.5.1.2 Componenti vitali 9BII-2.5.2 Metodi di analisi per la determinazione dei residui 9BII-2.5.2.1 Residui non vitali 9BII-2.5.2.2 Residui vitali 9BII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali 9BII-2.6.1 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali dovuto al prodotto fitosanitario 9BII-2.6.1.1 Esposizione degli operatori 9BII-2.6.1.2 Imballaggio 9BII-2.6.1.3 Attrezzature di protezione 9BII-2.6.1.4 Esposizione di altre persone 9BII-2.6.2 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali dovutoai residui 9BII-2.6.2.1 Residui non vitali 9BII-2.6.2.2 Residui vitali 9BII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente 9BII-2.7.1 Rischio per le acque 9BII-2.7.2 Rischio per il comparto acquatico 9BII-2.7.3 Rischio per l’atmosfera 9BII-2.7.4 Rischio per il comparto terrestre 9BII-2.8 Effetti sugli organismi non bersaglio e loro esposizione 9BII-2.8.1 Impatto sulla fauna selvatica terrestre 9BII-2.8.1.1 Influenza della formulazione del prodotto fitosanitariosui rischi individuati 9BII-2.8.1.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 9BII-2.8.2 Impatto sugli organismi acquatici 9BII-2.8.2.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati 9BII-2.8.2.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 9BII-2.8.3 Impatto sulle api 9BII-2.8.3.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati 9BII-2.8.3.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 9BII-2.8.4 Impatto su artropodi diversi dalle api 9BII-2.8.4.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati 9BII-2.8.4.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 9BII-2.8.5 Impatto sui lombrichi 9BII-2.8.5.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati 9BII-2.8.5.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 9BII-2.8.6 Impatto sui microrganismi del suolo 9BII-2.8.6.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati 9BII-2.8.6.2 Impatto dei microrganismi esotici/non indigeni sui microrganismi non bersaglio 9BII-2.8.6.3 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti 9BII-2.9 Conclusioni e proposte 9CII Processo decisionale 9CII-1 Principi generali 9CII-2 Principi specifici 9CII-2.1 Identità 9CII-2.2 Proprietà biologiche e tecniche 9CII-2.2.1 Tenore minimo e massimo dei microrganismi 9CII-2.2.2 Resistenza 9CII-2.3 Ulteriori informazioni 9CII-2.4 Efficacia 9CII-2.4.1 Prestazioni 9CII-2.4.1.1 Applicazioni 9CII-2.4.1.2 Intensità e persistenza dell’azione 9CII-2.4.1.3 Effetto benefico 9CII-2.4.1.4 Prestazioni del preparato 9CII-2.4.1.5 Miscele estemporanee 9CII-2.4.1.6 Resistenze 9CII-2.4.1.7 Lotta verso le specie vertebrate 9CII-2.4.2 Assenza di effetti inaccettabili sulle piante e sui prodotti vegetali 9CII-2.4.2.1 Limitazioni d’uso 9CII-2.4.2.2 Effetti fitotossici 9CII-2.4.2.3 Impatto sulla qualità delle piante o dei prodotti vegetali 9CII-2.4.2.4 Effetti nocivi 9CII-2.4.2.5 Impatto sulle coltivazioni successive 9CII-2.4.2.6 Impatto sulle coltivazioni limitrofe 9CII-2.4.2.7 Miscele estemporanee 9CII-2.4.2.8 Pulitura dell’attrezzatura di applicazione 9CII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione 9CII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione 9CII-2.5.1 Metodo di analisi per microrganismo 9CII-2.5.2 Metodo di analisi dei residui 9CII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali 9CII-2.6.1 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali dovuto al prodotto fitosanitario 9CII-2.6.1.1 Effetto patogeno 9CII-2.6.1.2 Impatto sull’uomo e l’animale 9CII-2.6.1.3 Sensibilizzanti 9CII-2.6.1.4 Trasferimento di materiale genetico 9CII-2.6.1.5 Restrizioni specifiche 9CII-2.6.1.6 Osservatori o lavoratori esposti 9CII-2.6.1.7 Periodi di attesa di sicurezza 9CII-2.6.1.8 Precauzioni particolari 9CII-2.6.1.9 Condizioni di autorizzazione 9CII-2.6.2 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali dovuto ai residui 9CII-2.6.2.1 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali 9CII-2.6.2.2 Quantità minime del prodotto fitosanitario 9CII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente 9CII-2.7.1 Impatto sull’ambiente 9CII-2.7.2 Contaminazione delle acque 9CII-2.7.3 Acque sotterranee 9CII-2.7.4 Acque di superficie 9CII-2.7.5 Trasferimento di materiale genetico 9CII-2.7.6 Persistenza e competitività nella coltura 9CII-2.7.7 Persistenza nell’ambiente 9CII-2.8 Impatto sugli organismi non bersaglio 9CII-2.8.1 Rischio per gli uccelli e altri vertebrati terrestri 9CII-2.8.2 Rischio per gli organismi acquatici 9CII-2.8.3 Rischio per le api 9CII-2.8.4 Rischio per gli artropodi diversi dalle api 9CII-2.8.5 Rischio per i lombrichi 9CII-2.8.6 Rischio per l’attività microbica Allegato 10 Allegato 11 Indicazioni sugli imballaggi dei prodotti fitosanitari Allegato 12 Requisiti per prodotti fitosanitari destinati a usi non professionali e restrizioni per l’uso di prodotti fitosanitari e coadiuvanti nelle zone d’insediamento 1. Requisiti ai sensi dell’articolo 17 capoverso 1ter per un prodotto fitosanitario ai fini dell’autorizzazione per uso non professionale 2. Criteri di divieto ai sensi dell’articolo 68 capoverso 4 per l’uso di prodotti fitosanitari e coadiuvanti nelle zone d’insediamento | <div _ngcontent-hel-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.161--><p class="srnummer">916.161</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente l’immissione sul mercato<br/>di prodotti fitosanitari</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sui prodotti fitosanitari, OPF)</h2><p>del 12 maggio 2010 (Stato 18 gennaio 2023)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>vista la legge federale del 15 dicembre 2000<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sui prodotti chimici (LPChim);<br/>visti gli articoli 148<i>a</i> capoverso 3, 158 capoverso 2, 159<i>a</i>, 160 capoversi 3–5, 161, 164, 168 e 177 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e37" id="fnbck-d6e37" routerlink="./">2</a></sup> sull’agricoltura (LAgr);<br/>visto l’articolo 17 della legge federale del 21 marzo 2003<sup><a fragment="#fn-d6e48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e48" id="fnbck-d6e48" routerlink="./">3</a></sup> sull’ingegneria genetica (LIG);<br/>visti gli articoli 29, 29<i>d</i> capoverso 4 e 30<i>b</i> capoversi 1 e 2 lettera a della legge<br/>del 7 ottobre 1983<sup><a fragment="#fn-d6e65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e65" id="fnbck-d6e65" routerlink="./">4</a></sup> sulla protezione dell’ambiente (LPAmb);<br/>vista la legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e75" id="fnbck-d6e75" routerlink="./">5</a></sup> sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2004/724/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.1</b></a></p><p id="fn-d6e37"><sup><a fragment="#fnbck-d6e37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e37" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e48"><sup><a fragment="#fnbck-d6e48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e48" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.91</b></a></p><p id="fn-d6e65"><sup><a fragment="#fnbck-d6e65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e65" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1984/1122_1122_1122/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.01</b></a></p><p id="fn-d6e75"><sup><a fragment="#fnbck-d6e75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e75" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Scopo e oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza ha lo scopo di garantire che i prodotti fitosanitari siano sufficientemente idonei e che, se utilizzati in modo conforme alle prescrizioni, non abbiano effetti collaterali inaccettabili sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente. Essa mira inoltre ad assicurare un elevato livello di protezione per la salute umana e animale e per l’ambiente e a migliorare la produzione agricola.</p><p><sup>2</sup> La presente ordinanza disciplina per i prodotti fitosanitari presentati in forma commerciale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’omologazione;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e108" id="fnbck-d6e108" routerlink="./">6</a></sup> </dt><dd>l’importazione, l’immissione sul mercato e l’uso;</dd><dt>c. </dt><dd>il controllo.</dd></dl><p><sup>3</sup> La presente ordinanza stabilisce le norme applicabili:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’approvazione dei principi attivi, dei fitoprotettori e dei sinergizzanti che sono contenuti nei prodotti fitosanitari o che li costituiscono; </dd><dt>b. </dt><dd>ai coformulanti.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le disposizioni della presente ordinanza si basano sul principio di precauzione per evitare che principi attivi o prodotti immessi sul mercato nuocciano alla salute umana e animale e all’ambiente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e108"><sup><a fragment="#fnbck-d6e108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e108" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/685/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 685</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo di applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza si applica ai prodotti, nella forma in cui sono consegnati all’utilizzatore, contenenti o costituiti da principi attivi, fitoprotettori o sinergizzanti (prodotti fitosanitari) e destinati a uno dei seguenti usi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o prevenire gli effetti di questi ultimi, a meno che lo scopo principale dei prodotti sia igienico piuttosto che fitosanitario; </dd><dt>b. </dt><dd>influire sui processi vitali dei vegetali, ad esempio sulla crescita delle piante, senza peraltro fungere da fertilizzanti;</dd><dt>c. </dt><dd>garantire la conservazione dei prodotti vegetali, sempre che i principi o i prodotti non siano disciplinati da disposizioni speciali sui conservanti;</dd><dt>d. </dt><dd>eliminare i vegetali indesiderati o parti di vegetali, eccetto le alghe, a meno che i prodotti non vengano applicati sul suolo o nell’acqua a protezione dei vegetali;</dd><dt>e. </dt><dd>frenare o evitare una crescita indesiderata dei vegetali, eccetto delle alghe, a meno che i prodotti non vengano applicati sul suolo o nell’acqua a protezione dei vegetali.</dd></dl><p><sup>2</sup> La presente ordinanza si applica alle sostanze, compresi gli organismi (macrorganismi e microrganismi), aventi un’azione generale o specifica contro gli organismi nocivi oppure sulle piante, su parti di vegetali o su prodotti vegetali (principi attivi).</p><p><sup>3</sup> La presente ordinanza si applica a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sostanze o preparati aggiunti a un prodotto fitosanitario per eliminarne o ridurne gli effetti fitotossici su certi vegetali (fitoprotettori);</dd><dt>b. </dt><dd>sostanze o preparati che, pur avendo in misura nulla o esigua gli effetti di cui al capoverso 1, possono potenziare l’attività del principio attivo o dei principi attivi contenuti in un prodotto fitosanitario (sinergizzanti);</dd><dt>c. </dt><dd>sostanze o preparati che, pur essendo utilizzati o destinati a essere utilizzati in un prodotto fitosanitario o in un coadiuvante, non sono né principi attivi né fitoprotettori o sinergizzanti (coformulanti);</dd><dt>d. </dt><dd>sostanze o preparati contenenti o costituiti da coformulanti, nella forma in cui sono consegnati all’utilizzatore e immessi sul mercato per essere mescolati dall’utilizzatore con un prodotto fitosanitario per rafforzare l’efficacia di quest’ultimo o di altre proprietà pesticide (coadiuvanti).</dd></dl><p><sup>4</sup> Ai prodotti fitosanitari in transito o destinati esclusivamente all’esportazione si applicano gli articoli 63 e 65.<sup><a fragment="#fn-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e183" id="fnbck-d6e183" routerlink="./">7</a></sup></p><p><sup>5</sup> Ai prodotti fitosanitari che vengono esportati si applica inoltre l’ordinanza PIC del 10 novembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e195" id="fnbck-d6e195" routerlink="./">8</a></sup>, sempre che si tratti di sostanze o preparati pericolosi.<sup><a fragment="#fn-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e203" id="fnbck-d6e203" routerlink="./">9</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e183"><sup><a fragment="#fnbck-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e183" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III 3 dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/247/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2593</a>).</p><p id="fn-d6e195"><sup><a fragment="#fnbck-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e195" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2004/725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.82</b></a></p><p id="fn-d6e203"><sup><a fragment="#fnbck-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e203" routerlink="./">9</a></sup> Introdotto dal n. III 3 dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/247/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2593</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ai fini della presente ordinanza si intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>residui</i>: una o più sostanze presenti in o su vegetali o prodotti vegetali, prodotti animali commestibili, acqua potabile o altrove nell’ambiente e derivanti dall’impiego di un prodotto fitosanitario, compresi i loro metaboliti e i prodotti risultanti dalla loro degradazione o reazione;</dd><dt>b. </dt><dd><i>sostanze</i>: gli elementi chimici e i loro composti, allo stato naturale o sotto forma di prodotti industriali, inclusa qualsiasi impurezza che derivi inevitabilmente dal processo di fabbricazione;</dd><dt>b<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e238" id="fnbck-d6e238" routerlink="./">10</a></sup><sup> </sup></dt><dd><sup></sup><i>sostanza di base</i>: qualsiasi principio attivo che adempie i requisiti di cui all’articolo 10<i>a</i>;</dd><dt>c. </dt><dd><i>preparati</i>: le miscele o soluzioni composte da due o più sostanze destinate a essere utilizzate come prodotti fitosanitari o coadiuvanti;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e262" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e262" id="fnbck-d6e262" routerlink="./">11</a></sup> </dt><dd><i>sostanza potenzialmente pericolosa</i>: qualsiasi sostanza che sia intrinsecamente atta ad avere effetti negativi sugli esseri umani, sugli animali o sull’ambiente e che sia presente in un prodotto fitosanitario in concentrazioni tali da comportare il rischio che tali effetti si producano. In tale categoria rientrano in particolare le sostanze classificate come pericolose conformemente ai criteri di cui all’allegato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e275" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e275" id="fnbck-d6e275" routerlink="./">12</a></sup> e presenti nel prodotto fitosanitario in concentrazioni tali da far considerare il prodotto come pericoloso secondo l’articolo 3 del regolamento (CE) n. 1272/2008;</dd><dt>e. </dt><dd><i>vegetali</i>: le piante vive o parti vive di piante, compresi frutti freschi, verdure fresche e sementi;</dd><dt>f. </dt><dd><i>prodotti vegetali</i>: i prodotti di origine vegetale non trasformati o che hanno subito solo un trattamento semplice quale la macinazione, l’essiccazione o la compressione, sempreché non si tratti di vegetali;</dd><dt>g. </dt><dd><i>organismi nocivi</i>: qualsiasi specie, ceppo o biotipo appartenente al regno animale o vegetale nonché altri agenti patogeni nocivi per le piante o i prodotti vegetali;</dd><dt>h. </dt><dd><i>metodi non chimici</i>: i metodi sostitutivi dei pesticidi chimici di protezione fitosanitaria o di lotta contro i nemici delle colture fondati su tecniche agronomiche quali quelle di cui all’allegato III.1 della direttiva 2009/128/CE<sup><a fragment="#fn-d6e300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e300" id="fnbck-d6e300" routerlink="./">13</a></sup> o i metodi fisici, meccanici o biologici di lotta contro i nemici delle colture;</dd><dt>i. </dt><dd><i>immissione sul mercato</i>: la detenzione a scopo di vendita all’interno della Svizzera, incluse l’offerta a scopo di vendita o di qualsiasi altra forma di cessione, a titolo gratuito od oneroso, nonché la stessa vendita, la distribuzione e le altre forme di cessione, esclusa la restituzione al venditore precedente; l’importazione per gli scopi di cui sopra è considerata un’immissione sul mercato ai sensi della presente ordinanza;</dd><dt>j. </dt><dd><i>autorizzazione di un prodotto fitosanitario</i>: un atto amministrativo mediante il quale il servizio d’omologazione autorizza l’immissione sul mercato di un prodotto fitosanitario;</dd><dt>k. </dt><dd><i>produttore</i>: una persona che esegue essa stessa oppure appalta a un terzo la fabbricazione di prodotti fitosanitari, principi attivi, fitoprotettori, sinergizzanti, coformulanti o coadiuvanti oppure la persona designata dal produttore come suo unico rappresentante ai fini dell’osservanza della presente ordinanza;</dd><dt>l. </dt><dd><i>lettera di accesso</i>: un documento originale mediante il quale il proprietario di dati protetti a norma della presente ordinanza consente a che il servizio d’omologazione utilizzi tali dati, conformemente alle condizioni e alle modalità specifiche, per autorizzare un prodotto fitosanitario o approvare un principio attivo, un sinergizzante o un fitoprotettore a vantaggio di un altro richiedente;</dd><dt>m. </dt><dd><i>gruppi vulnerabili</i>: le persone alle quali bisogna prestare particolare attenzione nell’ambito della valutazione degli effetti acuti e cronici dei prodotti fitosanitari sulla salute. Appartengono a questo gruppo le donne incinte e le madri allattanti, i nascituri, gli infanti e i bambini, gli anziani nonché i lavoratori e gli abitanti esposti ai pesticidi per lungo tempo;</dd><dt>n. </dt><dd><i>microrganismi</i>: le entità microbiologiche, cellulari o non cellulari, compresi i batteri, le alghe, i funghi inferiori, i protozoi, i virus e i viroidi, in grado di moltiplicarsi o di trasferire materiale genetico; le colture cellulari, i prioni e il materiale genetico che hanno un’attività biologica sono loro equiparati;</dd><dt>o.<sup><a fragment="#fn-d6e339" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e339" id="fnbck-d6e339" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd><i>macrorganismi</i>: insetti, acari e altri artropodi nonché nematodi;</dd><dt>p. </dt><dd><i>organismi geneticamente modificati</i>: gli organismi il cui materiale genetico è stato modificato ai sensi dell’articolo 5 capoverso 2 LIG;</dd><dt>q. </dt><dd><i>buona pratica fitosanitaria</i>: la pratica mediante la quale i trattamenti che prevedono l’applicazione di prodotti fitosanitari a determinati vegetali o prodotti vegetali, nel rispetto dei loro impieghi autorizzati, sono selezionati, dosati e distribuiti nel tempo in modo da assicurare un’efficacia ottimale con la minima quantità necessaria, prendendo nella debita considerazione le condizioni locali e le possibilità di controllo colturale e biologico;</dd><dt>r. </dt><dd><i>buona pratica di laboratorio</i>: la pratica secondo l’ordinanza del 18 maggio 2005<sup><a fragment="#fn-d6e367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e367" id="fnbck-d6e367" routerlink="./">15</a></sup> sulla buona prassi di laboratorio;</dd><dt>s. </dt><dd><i>buona pratica sperimentale</i>: la pratica conforme alle disposizioni delle linee guida 181 e 152 dell’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO)<sup><a fragment="#fn-d6e380" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e380" id="fnbck-d6e380" routerlink="./">16</a></sup>;</dd><dt>t. </dt><dd><i>protezione delle relazioni</i>: il diritto temporaneo del proprietario di una relazione, di un test o di uno studio, d’impedirne l’utilizzazione a favore di un altro richiedente; </dd><dt>u. </dt><dd><i>test e studi</i>: ricerche o esperimenti atti a determinare le proprietà e il comportamento di un principio attivo o dei prodotti fitosanitari, a prevedere l’esposizione a principi attivi o a loro relativi metaboliti, a fissare livelli di sicurezza in materia di esposizione e a definire modalità d’impiego innocue dei prodotti fitosanitari;</dd><dt>v. </dt><dd><i>titolare dell’autorizzazione</i>: una persona fisica o morale titolare che detiene un’autorizzazione di un prodotto fitosanitario;</dd><dt>w. </dt><dd><i>utilizzatore professionale</i>: un utilizzatore professionale che utilizza prodotti fitosanitari nella sua attività professionale, in particolare gli operatori, i tecnici, i datori di lavoro e gli indipendenti nel settore agricolo e in altri settori;</dd><dt>x. </dt><dd><i>uso minore</i>: uso di un prodotto fitosanitario su vegetali o prodotti vegetali che:<dl><dt>1. </dt><dd>non sono ampiamente diffusi, o</dd><dt>2. </dt><dd>sono ampiamente diffusi per far fronte a un’esigenza eccezionale in materia di protezione dei vegetali;</dd></dl></dd><dt>y. </dt><dd><i>serra</i>: ambiente chiuso, statico e accessibile, adibito alla produzione di colture, recante un rivestimento esterno solitamente translucido, che consente uno scambio controllato di materia ed energia con l’ambiente circostante e impedisce il rilascio di prodotti fitosanitari nell’ambiente. Ai fini della presente ordinanza sono considerati come serre anche gli ambienti chiusi, adibiti alla produzione di vegetali, il cui rivestimento esterno non è translucido (p. es. per la produzione di funghi o di indivia);</dd><dt>z. </dt><dd><i>trattamento post-raccolta</i>: il trattamento, dopo il raccolto, di vegetali o prodotti vegetali in uno spazio confinato dove non vi è possibilità di fughe, per esempio in un magazzino;</dd><dt>aa. </dt><dd><i>servizio d’omologazione: </i>il servizio federale che decide in merito all’omologazione dei prodotti fitosanitari;</dd><dt>ab. </dt><dd><i>pubblicità</i>: la forma di promozione, tramite mezzi elettronici di comunicazione o la stampa, della vendita o dell’impiego dei prodotti fitosanitari; essa è rivolta a persone diverse dal titolare dell’autorizzazione e da chi immette sul mercato il prodotto fitosanitario (inclusi i relativi agenti);</dd><dt>ac. </dt><dd><i>metabolita</i>: qualunque metabolita o prodotto di degradazione di un principio attivo, di un fitoprotettore o di un sinergizzante, che si formi negli organismi o nell’ambiente. Un metabolita è considerato rilevante se esistono motivi per ritenere che possieda proprietà intrinseche, comparabili a quelle della sostanza madre, in termini di attività biologica bersaglio o che comporti per gli organismi un rischio più elevato o comparabile a quello della sostanza madre o che possieda determinate proprietà tossicologiche ritenute inaccettabili. Tale metabolita è rilevante per la decisione generale di approvazione o per la definizione delle misure di riduzione del rischio;</dd><dt>ad. </dt><dd><i>impurezza</i>: qualunque componente, diverso dal principio attivo puro o dalla variante pura, presente nella materia tecnica (anche originata dal processo di fabbricazione o dalla degradazione durante la conservazione).</dd></dl><p><sup>2</sup> Per interpretare correttamente il regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e458" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e458" id="fnbck-d6e458" routerlink="./">17</a></sup> a cui rimanda la presente ordinanza, occorre tener conto delle seguenti espressioni equivalenti:<sup><a fragment="#fn-d6e463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e463" id="fnbck-d6e463" routerlink="./">18</a></sup></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Espressione nel regolamento (CE) n. 1107/2009</p></td><td><p>Espressione nella presente ordinanza </p></td></tr><tr><td><dl><dt>a. </dt><dd>Espressioni in tedesco: Zulassung<i> </i></dd></dl></td><td><p><i>Bewilligung </i></p></td></tr><tr><td><dl><dt>b. </dt><dd>Espressioni in francese: mise sur le marché produit phytopharmaceutique</dd></dl></td><td><p><i>mise en circulation produit phytosanitaire</i></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e238"><sup><a fragment="#fnbck-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e238" routerlink="./">10</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e262"><sup><a fragment="#fnbck-d6e262" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e262" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e275"><sup><a fragment="#fnbck-d6e275" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e275" routerlink="./">12</a></sup> Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dic. 2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006, GU L 353 del 31.12.08, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 286/2011, GU L 83 del 30.03.2011, pag. 1.</p><p id="fn-d6e300"><sup><a fragment="#fnbck-d6e300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e300" routerlink="./">13</a></sup> Direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ott. 2009 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, versione GU L 309 del 24 nov. 2009, pag. 71.</p><p id="fn-d6e339"><sup><a fragment="#fnbck-d6e339" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e339" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e367"><sup><a fragment="#fnbck-d6e367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e367" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/2005/467/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.112.1</b></a></p><p id="fn-d6e380"><sup><a fragment="#fnbck-d6e380" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e380" routerlink="./">16</a></sup> EPPO <i>standards for the efficacy evaluation of plant protection products, European and mediterranean Plant Protection Organisation</i>, <i>3</i><i><sup>rd</sup></i><i> Edition</i>, Parigi</p><p id="fn-d6e458"><sup><a fragment="#fnbck-d6e458" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e458" routerlink="./">17</a></sup> Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, GU L 309 del 24.11.2009 pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (UE) 2019/1009, GU L 170 del 25.6.2019, pag. 1.</p><p id="fn-d6e463"><sup><a fragment="#fnbck-d6e463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e463" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_3_a"><a name="a3a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_3_a" routerlink="./"><b>Art. 3</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e505" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e505" id="fnbck-d6e505" routerlink="./">19</a></sup><a fragment="#art_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_3_a" routerlink="./"> Prescrizioni del servizio d’omologazione</a><sup><a fragment="#fn-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e515" id="fnbck-d6e515" routerlink="./">20</a></sup><a fragment="#art_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_3_a" routerlink="./">, in caso di celere intervento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In situazioni che impongono un intervento celere, d’intesa con i servizi interessati il servizio d’omologazione può vietare l’importazione, l’immissione sul mercato e l’impiego di prodotti fitosanitari che costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo, degli animali o dell’ambiente.<sup><a fragment="#fn-d6e531" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e531" id="fnbck-d6e531" routerlink="./">21</a></sup></p><p><sup>2</sup> Può fissare, per tali prodotti fitosanitari, valori massimi che non devono essere superati.</p><p><sup>3</sup> Può stabilire per quali prodotti fitosanitari l’importazione o l’immissione sul mercato può avvenire soltanto con una dichiarazione della competente autorità del Paese d’esportazione o di un servizio accreditato.</p><p><sup>4</sup> Fissa quali indicazioni devono essere contenute nella dichiarazione e se la dichiarazione deve essere corredata di altri documenti. I valori massimi sono fondati su valori standard internazionali o sui valori massimi in vigore nel Paese esportatore oppure hanno una base scientifica.</p><p><sup>5</sup> Le partite per le quali all’atto dell’importazione non possono essere prodotti i documenti di cui al capoverso 4 vengono respinte o, se sussiste un pericolo, distrutte.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e505"><sup><a fragment="#fnbck-d6e505" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e505" routerlink="./">19</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 25 mag. 2011, in vigore dal 1° lug. 2011 (<a href="eli/oc/2011/347/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2401</a>).</p><p id="fn-d6e515"><sup><a fragment="#fnbck-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e515" routerlink="./">20</a></sup> Nuova espressione giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il testo, eccettuato nell’art. 75.</p><p id="fn-d6e531"><sup><a fragment="#fnbck-d6e531" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e531" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: <br/>Principi attivi, sostanze di base, fitoprotettori, sinergizzanti e coformulanti</a><sup><a fragment="#fn-d6e557" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e557" id="fnbck-d6e557" routerlink="./">22</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e557"><sup><a fragment="#fnbck-d6e557" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e557" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Criteri e procedura di approvazione dei principi attivi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Criteri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1 </sup>Un principio attivo è approvato conformemente all’allegato 2 numero 1 se, alla luce delle conoscenze scientifiche e tecniche attuali, si può prevedere che, tenuto conto dei criteri di approvazione indicati nei numeri 2 e 3 del suddetto allegato, i prodotti fitosanitari contenenti tale principio soddisfano i requisiti di cui ai capoversi 3–5.</p><p><sup>2</sup> La valutazione del principio attivo accerta, in primo luogo, se siano soddisfatti i criteri di approvazione di cui ai numeri da 3.6.2 a 3.6.4 e 3.7 dell’allegato II del regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e581" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e581" id="fnbck-d6e581" routerlink="./">23</a></sup>. In caso affermativo, la valutazione prosegue per verificare se siano soddisfatti gli altri criteri di approvazione di cui ai numeri 2 e 3 dell’allegato 2.</p><p><sup>3</sup> I residui dei prodotti fitosanitari, in condizioni d’uso conformi alle buone pratiche fitosanitarie e tenuto conto di realistiche condizioni d’uso, soddisfano i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non hanno alcun effetto nocivo né sulla salute dell’uomo, ivi compresi i gruppi vulnerabili, o sulla salute degli animali, prendendo in considerazione gli effetti cumulativi e sinergici noti quando siano concordati i metodi scientifici per valutarli, approvati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)<sup><a fragment="#fn-d6e594" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e594" id="fnbck-d6e594" routerlink="./">24</a></sup>, né sulle acque sotterranee;</dd><dt>b. </dt><dd>non hanno alcun effetto inaccettabile sull’ambiente.</dd></dl><p><sup>4</sup> Per i residui rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico, ambientale o della loro presenza nell’acqua potabile, occorrono metodi analitici d’uso corrente. Devono essere comunemente disponibili metodi standard d’analisi.</p><p><sup>5</sup> Un prodotto fitosanitario, in condizioni d’uso conformi alle buone pratiche fitosanitarie e tenuto conto di realistiche condizioni d’uso, soddisfa i requisiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è sufficientemente efficace;</dd><dt>b. </dt><dd>non ha alcun effetto nocivo, immediato o ritardato, sulla salute umana, ivi compresi i gruppi vulnerabili, o sulla salute animale, direttamente o attraverso l’acqua potabile (tenuto conto delle sostanze derivanti dal trattamento dell’acqua potabile), gli alimenti, i mangimi o l’aria, né ha conseguenze sul luogo di lavoro o attraverso altri effetti indiretti, prendendo in considerazione gli effetti cumulativi e sinergici noti, quando siano concordati i metodi scientifici per valutarli, approvati dall’EFSA, né sulle acque sotterranee;</dd><dt>c. </dt><dd>non ha alcun effetto inaccettabile sui vegetali o sui prodotti vegetali;</dd><dt>d. </dt><dd>non provoca ai vertebrati da combattere sofferenze e dolore non necessari;</dd><dt>e. </dt><dd>non ha alcun effetto inaccettabile sull’ambiente, quando siano concordati i metodi scientifici per valutarli, approvati dall’EFSA, tenendo conto in particolare dei seguenti elementi:<dl><dt>1. </dt><dd>del suo destino e della sua distribuzione nell’ambiente, in particolare per quanto riguarda la contaminazione delle acque di superficie, ivi comprese le acque degli estuari e costiere, le acque sotterranee, l’aria e il suolo, tenendo in considerazione i luoghi lontani da quello d’utilizzo, a causa della propagazione su lunghe distanze nell’ambiente,</dd><dt>2. </dt><dd>del suo impatto sulle specie non bersaglio, in particolare sul comportamento persistente delle stesse,</dd><dt>3. </dt><dd>del suo impatto sulla biodiversità e sull’ecosistema.</dd></dl></dd></dl><p><sup>6</sup> I requisiti di cui ai capoversi 3–5 sono valutati alla luce dei principi uniformi di cui all’articolo 17 capoverso 5.</p><p><sup>7</sup> Ai fini dell’approvazione di un principio attivo, i capoversi 1–5 si considerano rispettati qualora si sia accertato che i requisiti da essi previsti sono soddisfatti riguardo a uno o più impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente tale principio.</p><p><sup>8</sup> Per quanto riguarda la salute dell’uomo, nessun dato raccolto sugli esseri umani può essere utilizzato per abbassare i margini di sicurezza risultanti da test o studi sugli animali.</p><p><sup>9</sup> In deroga al capoverso 1, se, in base a un test documentato incluso nella domanda, un principio attivo è necessario per controllare una grave emergenza fitosanitaria che non può essere contenuta con altri mezzi disponibili, inclusi metodi non chimici, tale principio attivo può essere approvato per un periodo limitato, necessario al controllo di tale grave emergenza, anche se non soddisfa i criteri di cui ai numeri 3.6.3, 3.6.4, 3.6.5 o 3.8.2 dell’allegato II del regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e652" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e652" id="fnbck-d6e652" routerlink="./">25</a></sup>, purché il suo impiego sia soggetto a misure di riduzione del rischio per ridurre al minimo l’esposizione degli esseri umani e dell’ambiente. Per tali principi sono stabiliti livelli massimi per i residui conformemente all’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e657" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e657" id="fnbck-d6e657" routerlink="./">26</a></sup> concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale (OAOVA). Tale deroga non si applica ai principi attivi che sono o devono essere classificati, a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e665" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e665" id="fnbck-d6e665" routerlink="./">27</a></sup>, come cancerogeni di categoria 1, cancerogeni di categoria 2 senza soglia o tossici per la riproduzione di categoria 1.<sup><a fragment="#fn-d6e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e670" id="fnbck-d6e670" routerlink="./">28</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e581"><sup><a fragment="#fnbck-d6e581" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e581" routerlink="./">23</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2.</p><p id="fn-d6e594"><sup><a fragment="#fnbck-d6e594" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e594" routerlink="./">24</a></sup> <i>European Food Safety Agency</i>, istituita dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gen. 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare, GU L 31 del 1° feb. 2002, pag. 1, modificato da ultimo dal regolamento<i> </i>CE n. 596/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giu. 2009, GU L 188 del 18 lug. 2009, pag. 14<i>.</i></p><p id="fn-d6e652"><sup><a fragment="#fnbck-d6e652" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e652" routerlink="./">25</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2.</p><p id="fn-d6e657"><sup><a fragment="#fnbck-d6e657" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e657" routerlink="./">26</a></sup> <a href="eli/cc/2017/151/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.021.23</b></a></p><p id="fn-d6e665"><sup><a fragment="#fnbck-d6e665" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e665" routerlink="./">27</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d</p><p id="fn-d6e670"><sup><a fragment="#fnbck-d6e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e670" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Elenco dei principi attivi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) iscrive un nuovo principio attivo nell’elenco dei principi attivi approvati di cui all’allegato 1, se il principio attivo è stato esaminato nel quadro di una domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario e adempie i criteri di cui all’articolo 4.<sup><a fragment="#fn-d6e689" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e689" id="fnbck-d6e689" routerlink="./">29</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione può fissare, per i principi attivi, le seguenti condizioni e limitazioni:<sup><a fragment="#fn-d6e701" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e701" id="fnbck-d6e701" routerlink="./">30</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>il livello minimo di purezza del principio attivo;</dd><dt>b. </dt><dd>la natura e il tenore massimo di certe impurezze;</dd><dt>c. </dt><dd>le restrizioni derivanti dalla valutazione delle informazioni di cui all’articolo 7, tenendo conto delle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climatiche;</dd><dt>d. </dt><dd>il tipo di preparato;</dd><dt>e. </dt><dd>le modalità e le condizioni di applicazione;</dd><dt>f. </dt><dd>la presentazione di ulteriori informazioni confermative qualora durante il processo di valutazione siano stabilite nuove prescrizioni o a seguito di nuove conoscenze scientifiche e tecniche;</dd><dt>g. </dt><dd>l’indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio professionali e non professionali;</dd><dt>h. </dt><dd>l’indicazione di aree in cui l’uso di prodotti fitosanitari, inclusi quelli per il trattamento dei terreni contenenti il principio attivo, non può essere autorizzato o può essere autorizzato a determinate condizioni;</dd><dt>i. </dt><dd>la necessità d’imporre misure di riduzione del rischio e il monitoraggio dopo l’uso;</dd><dt>j. </dt><dd>qualsiasi altra condizione particolare, che scaturisca dalla valutazione d’informazioni rese disponibili nel contesto della presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se un principio attivo soddisfa uno o più dei criteri supplementari di cui al numero 4 dell’allegato 2, il DFI<sup><a fragment="#fn-d6e744" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e744" id="fnbck-d6e744" routerlink="./">31</a></sup> lo include come sostanza candidata alla sostituzione nell’allegato 1 parte E.<sup><a fragment="#fn-d6e754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e754" id="fnbck-d6e754" routerlink="./">32</a></sup></p><p><sup>4</sup> I principi attivi designati come principi attivi a basso rischio secondo l’articolo 22 del regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e766" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e766" id="fnbck-d6e766" routerlink="./">33</a></sup> sono designati come tali nell’allegato 1. Il DFI può designare altri principi attivi come principi attivi a basso rischio se:<sup><a fragment="#fn-d6e771" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e771" id="fnbck-d6e771" routerlink="./">34</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>è prevedibile che i prodotti fitosanitari che contengono questi principi attivi presenteranno un basso rischio per la salute umana o degli animali o per l’ambiente conformemente all'articolo 32; e </dd><dt>b. </dt><dd>questi principi attivi non sono classificati in una delle categorie di cui all’allegato 2 numero 5.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e689"><sup><a fragment="#fnbck-d6e689" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e689" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e701"><sup><a fragment="#fnbck-d6e701" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e701" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 mag. 2011, in vigore dal 1° lug. 2011 (<a href="eli/oc/2011/347/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2401</a>).</p><p id="fn-d6e744"><sup><a fragment="#fnbck-d6e744" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e744" routerlink="./">31</a></sup> Nuova espressione giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il testo.</p><p id="fn-d6e754"><sup><a fragment="#fnbck-d6e754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e754" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/764/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4551</a>).</p><p id="fn-d6e766"><sup><a fragment="#fnbck-d6e766" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e766" routerlink="./">33</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 2.</p><p id="fn-d6e771"><sup><a fragment="#fnbck-d6e771" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e771" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Domanda</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La domanda di approvazione di un principio attivo o di modifica delle condizioni di approvazione è presentata al servizio d’omologazione dal fabbricante del principio attivo unitamente a un fascicolo sintetico e a un fascicolo completo, secondo quanto previsto dall’articolo 7 capoversi 1 e 2 oppure a una giustificazione, scientificamente motivata, dell’omessa presentazione di certe parti di tali fascicoli, a dimostrazione che il principio attivo soddisfa i criteri di approvazione previsti dall’articolo 4. Un’associazione di produttori può presentare una domanda congiunta. È fatto salvo l’articolo 16.</p><p><sup>2</sup> Nel presentare la domanda il richiedente può chiedere, conformemente all’articolo 52, che talune informazioni, comprese certe parti del fascicolo, siano tenute riservate, e le separa fisicamente.</p><p><sup>3</sup> Nel presentare la domanda, il richiedente allega, contestualmente, un elenco completo dei test e degli studi di cui all’articolo 7 capoverso 2 e un elenco delle eventuali domande di protezione delle relazioni ai sensi dell’articolo 46.</p><p><sup>4</sup> Il servizio d’omologazione può esigere che il richiedente fornisca in formato elettronico l’elenco delle relazioni dei test e degli studi presentati in fase di domanda oltre che l’elenco delle relazioni dei testi e degli studi per i quali si richiede la protezione delle relazioni di cui all’articolo 46. </p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Fascicoli</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il fascicolo sintetico include quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni riguardanti uno o più impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente il principio attivo su una coltura ampiamente diffusa; tali informazioni devono dimostrare che i criteri di approvazione previsti dall’articolo 4 sono soddisfatti; qualora le informazioni presentate riguardino una coltura non ampiamente diffusa, occorre giustificare tale scelta;</dd><dt>b. </dt><dd>per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al principio attivo, le sintesi e i risultati dei test e degli studi, il nome del loro proprietario e il nome della persona o dell’istituto che ha effettuato i test e gli studi;</dd><dt>c. </dt><dd>per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al prodotto fitosanitario, le sintesi e i risultati dei test e degli studi, il nome del loro proprietario e il nome della persona o dell’istituto che ha effettuato i test e gli studi, in quanto rilevanti per valutare il soddisfacimento dei criteri previsti dall’articolo 4 capoversi 2–5, relativamente a uno o più prodotti fitosanitari rappresentativi ai fini degli impieghi di cui alla lettera a, tenendo conto del fatto che eventuali lacune nei dati figuranti nel fascicolo di cui al capoverso 2 del presente articolo, risultanti dalla serie limitata d’impieghi rappresentativi del principio attivo proposti, possono comportare l’imposizione di restrizioni nell’approvazione;</dd><dt>d. </dt><dd>per ciascun test o studio sugli animali vertebrati, una giustificazione delle misure prese per evitare la sperimentazione animale e la duplicazione di test sui vertebrati;</dd><dt>e. </dt><dd>un elenco di controllo che, considerando gli utilizzi richiesti, dimostri la completezza del fascicolo di cui al capoverso 2;</dd><dt>f. </dt><dd>le ragioni per le quali le relazioni dei test e degli studi presentate sono necessarie per la prima approvazione del principio attivo o per la modifica delle condizioni di approvazione;</dd><dt>g. </dt><dd>se del caso, una copia della domanda delle concentrazioni massime di residui di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/2005<sup><a fragment="#fn-d6e839" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e839" id="fnbck-d6e839" routerlink="./">35</a></sup> o una giustificazione per la mancata comunicazione di tale informazione;</dd><dt>h. </dt><dd>una valutazione di tutte le informazioni presentate.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il fascicolo completo contiene il testo integrale delle singole relazioni dei test e degli studi che coprono tutte le informazioni di cui al capoverso 1 lettere b e c. Non contiene alcuna relazione di test o studi implicanti la somministrazione intenzionale del principio attivo o del prodotto fitosanitario a esseri umani.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione può stabilire la struttura del fascicolo sintetico e del fascicolo completo.</p><p><sup>4</sup> I requisiti relativi ai dati di cui ai capoversi 1 e 2 contengono le condizioni relative ai principi attivi e ai prodotti fitosanitari di cui agli allegati 5 e 6. Il DFI può adattare detti allegati tenendo conto dei relativi requisiti internazionali, in particolare di quelli dell’Unione europea (UE). </p><p><sup>5</sup> L’autore della domanda correda il fascicolo con la documentazione scientifica accessibile, convalidata dalla comunità scientifica e pubblicata nei dieci anni precedenti la data di presentazione del fascicolo, concernente gli effetti collaterali sulla salute, sull’ambiente e sulle specie non bersaglio del principio attivo e dei relativi metaboliti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e839"><sup><a fragment="#fnbck-d6e839" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e839" routerlink="./">35</a></sup> Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 feb. 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio, GU L 70 del 16 mar. 2005, pag. 1, modificato da ultimo dalla direttiva 1097/2009/CE della Commissione del 16 nov. 2009, GU L 309 del 17 nov. 2009, pag. 6</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Riesame dei principi attivi approvati da parte del servizio d’omologazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione può riesaminare in qualsiasi momento un principio attivo approvato. Al momento della decisione sulla necessità del riesame tiene conto delle nuove conoscenze scientifiche e tecniche e dei dati di controllo, anche nel caso in cui alla conclusione del riesame delle autorizzazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 vi siano indicazioni che la realizzazione degli obiettivi stabiliti conformemente all’ordinanza del 28 ottobre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e869" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e869" id="fnbck-d6e869" routerlink="./">36</a></sup> sulla protezione delle acque (OPAc) è compromessa. Il servizio d’omologazione tiene conto delle decisioni dell’UE in materia.</p><p><sup>2</sup> Se il servizio d’omologazione ha motivo di ritenere, alla luce di nuove conoscenze scientifiche e tecniche, che il principio attivo non soddisfi più i criteri di approvazione previsti dall’articolo 4 o che non siano state fornite le informazioni ulteriori di cui all’articolo 5 capoverso 2 lettera f, il servizio d’omologazione informa il fabbricante del principio attivo e gli concede un termine per la presentazione di osservazioni.</p><p><sup>3</sup> Se il servizio d’omologazione conclude che non sono più soddisfatti i criteri di approvazione previsti dall’articolo 4 o che non sono state fornite le informazioni ulteriori di cui all’articolo 5 capoverso 2 lettera f, propone al DFI di revocare l’approvazione del principio attivo oppure modifica le condizioni o le restrizioni di cui all’articolo 5 capoverso 2.<sup><a fragment="#fn-d6e883" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e883" id="fnbck-d6e883" routerlink="./">37</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e869"><sup><a fragment="#fnbck-d6e869" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e869" routerlink="./">36</a></sup> <a href="eli/cc/1998/2863_2863_2863/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.201</b></a></p><p id="fn-d6e883"><sup><a fragment="#fnbck-d6e883" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e883" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e895" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e895" id="fnbck-d6e895" routerlink="./">38</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e895"><sup><a fragment="#fnbck-d6e895" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e895" routerlink="./">38</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Stralcio di principi attivi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFI stralcia un principio attivo dall’allegato 1 se nell’UE il principio è stralciato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011<sup><a fragment="#fn-d6e916" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e916" id="fnbck-d6e916" routerlink="./">39</a></sup>. Concede termini identici a quelli concessi nell’UE per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti di prodotti fitosanitari contenenti questo principio attivo e per l’utilizzo di questi ultimi.<sup><a fragment="#fn-d6e925" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e925" id="fnbck-d6e925" routerlink="./">40</a></sup></p><p><sup>2</sup> Può, su proposta del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), rinunciare allo stralcio di un principio attivo dall’allegato 1, qualora non esista un’alternativa alla sua utilizzazione per lottare contro un organismo nocivo e a condizione che, mediante un uso conforme alle prescrizioni, non abbia alcun effetto nocivo sulla salute umana. In tal caso l’impiego di tale principio attivo sarà limitato a tale uso. L’approvazione dei principi attivi in questione è regolarmente riesaminata. Per quanto riguarda la partecipazione dei dipartimenti si applicano gli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b </i>della legge del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e941" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e941" id="fnbck-d6e941" routerlink="./">41</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (LOGA).<sup><a fragment="#fn-d6e949" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e949" id="fnbck-d6e949" routerlink="./">42</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e916"><sup><a fragment="#fnbck-d6e916" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e916" routerlink="./">39</a></sup> Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione del 25 maggio 2011 recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l<tmp:inl id="d7e4555" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>’<tmp:inl id="d7e4555" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>elenco delle sostanze attive approvate, GU L 153 dell’11.6.2011, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2020/1293, GU L 302 del 16.9.2020, pag. 24.</p><p id="fn-d6e925"><sup><a fragment="#fnbck-d6e925" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e925" routerlink="./">40</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e941"><sup><a fragment="#fnbck-d6e941" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e941" routerlink="./">41</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e949"><sup><a fragment="#fnbck-d6e949" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e949" routerlink="./">42</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_1_a"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_2/sec_1_a" routerlink="./">Sezione 1<i>a</i>:</a><sup><a fragment="#fn-d6e963" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e963" id="fnbck-d6e963" routerlink="./">43</a></sup><a fragment="#chap_2/sec_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_2/sec_1_a" routerlink="./"> Criteri e procedura di approvazione delle sostanze di base</a></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e963"><sup><a fragment="#fnbck-d6e963" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e963" routerlink="./">43</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_10_a"><a name="a10a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_10_a" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>a</i> Sostanze di base</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Una sostanza di base è approvata se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non è una sostanza potenzialmente pericolosa;</dd><dt>b. </dt><dd>non possiede una capacità intrinseca di provocare effetti nocivi sul sistema endocrino o effetti neurotossici o immunotossici;</dd><dt>c. </dt><dd>non è utilizzata principalmente per scopi fitosanitari, ma è nondimeno utile a tal fine, direttamente o in un prodotto costituito dalla sostanza di base e da un semplice agente diluente; e</dd><dt>d. </dt><dd>non ha alcun effetto nocivo immediato o ritardato sulla salute umana o degli animali né un effetto inaccettabile sull’ambiente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per le sostanze di base il servizio d’omologazione può fissare per analogia le condizioni e limitazioni di cui all’articolo 5 capoverso 2.</p><p><sup>3</sup> I macrorganismi considerati organismi alloctoni secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera f dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1003" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1003" id="fnbck-d6e1003" routerlink="./">44</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente (OEDA) e i microrganismi non possono essere approvati quali sostanze di base.<sup><a fragment="#fn-d6e1011" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1011" id="fnbck-d6e1011" routerlink="./">45</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1003"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1003" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1003" routerlink="./">44</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e1011"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1011" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1011" routerlink="./">45</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_10_b"><a name="a10b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_10_b" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>b</i> Elenco delle sostanze di base</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFI iscrive una nuova sostanza di base nell’elenco delle sostanze di base approvate di cui all’allegato 1 parte D, se la sostanza di base è stata esaminata e adempie i criteri di cui all’articolo 10<i>a</i>. </p><p><sup>2</sup> Può iscrivere come sostanze di base le sostanze ammesse come tali nell’allegato del regolamento d’esecuzione (UE) n. 540/2011<sup><a fragment="#fn-d6e1036" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1036" id="fnbck-d6e1036" routerlink="./">46</a></sup> senza esaminare le condizioni di cui all’articolo 10<i>a</i> capoverso 1.<sup><a fragment="#fn-d6e1043" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1043" id="fnbck-d6e1043" routerlink="./">47</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1036"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1036" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1036" routerlink="./">46</a></sup> Cfr. nota ad art. 10 cpv. 1.</p><p id="fn-d6e1043"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1043" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1043" routerlink="./">47</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_10_c"><a name="a10c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_10_c" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>c</i> Richiesta </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni persona può presentare richiesta di approvazione di una sostanza di base al servizio d’omologazione. </p><p><sup>2</sup> La richiesta deve contenere i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>eventuali valutazioni dei possibili effetti della sostanza sulla salute umana o degli animali o sull’ambiente conformemente ad altre legislazioni che non disciplinano la protezione fitosanitaria;</dd><dt>b. </dt><dd>altre informazioni pertinenti sui possibili effetti della sostanza sulla salute umana o degli animali o sull’ambiente.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione chiede il parere ai servizi di valutazione.</p></div></article><article id="art_10_d"><a name="a10d"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_10_d" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>d</i> Riesame delle sostanze di base approvate da parte del servizio d’omologazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione può riesaminare in qualsiasi momento una sostanza di base approvata.</p><p><sup>2</sup> Se ha motivo di ritenere che la sostanza non soddisfi più i criteri previsti dall’articolo 10<i>a</i>, il servizio d’omologazione informa le cerchie interessate e concede loro un termine per la presentazione di osservazioni. </p></div></article><article id="art_10_e"><a name="a10e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_10_e" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>e</i> Stralcio di sostanze di base </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFI stralcia una sostanza di base dall’allegato 1 parte D se questa non adempie più le esigenze di cui all’articolo 10<i>a</i>.</p><p><sup>2</sup> Può rinunciare allo stralcio di una sostanza di base dall’allegato 1 qualora non esista un’alternativa alla sua utilizzazione per lottare contro un organismo nocivo e a condizione che, in condizioni d’uso conformi alle prescrizioni, non abbia alcun effetto nocivo sulla saluta umana. In tal caso l’impiego di tale sostanza di base sarà limitato a tale uso. L’approvazione delle sostanze di base in questione è regolarmente riesaminata.<sup><a fragment="#fn-d6e1113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1113" id="fnbck-d6e1113" routerlink="./">48</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1113"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1113" routerlink="./">48</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Approvazione dei fitoprotettori e sinergizzanti </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Criteri e procedure di approvazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I fitoprotettori e i sinergizzanti sono approvati se rispettano le condizioni dell’articolo 4. </p><p><sup>2</sup> Gli articoli 5–10 si applicano per analogia.</p><p><sup>3</sup> Il DFI può stabilire, negli allegati 5 e 6, criteri specifici concernenti il fascicolo da allegare alla domanda di approvazione di un fitoprotettore o di un sinergizzante. </p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Fitoprotettori e sinergizzanti già immessi sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il DFI può fissare un programma di riesame progressivo dei sinergizzanti e dei fitoprotettori già immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza. A tale scopo tiene conto del programma di rivalutazione dell’UE.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Coformulanti </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Il DFI include nell’allegato 3 i coformulanti che non possono essere introdotti in un prodotto fitosanitario. A tale scopo tiene conto delle relative decisioni dell’UE. </p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Prodotti fitosanitari</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Omologazione ai fini dell’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un prodotto fitosanitario non può essere immesso sul mercato a meno che non sia stato omologato conformemente alla presente ordinanza.</p><p><sup>1bis</sup> Per l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari il cui sviluppo si basa sull’utilizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizionali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza di Nagoya dell’11 dicembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e1175" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1175" id="fnbck-d6e1175" routerlink="./">49</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1183" id="fnbck-d6e1183" routerlink="./">50</a></sup></p><p><sup>2</sup> In deroga al capoverso 1, non è richiesta un’omologazione nei casi seguenti:</p><dl><dt>a. <sup><a fragment="#fn-d6e1199" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1199" id="fnbck-d6e1199" routerlink="./">51</a></sup> </dt><dd>immissione sul mercato e uso di prodotti fitosanitari a fini di ricerca o sviluppo conformemente all’articolo 41; se i prodotti fitosanitari sono o contengono organismi, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza del 9 maggio 2012<sup><a fragment="#fn-d6e1211" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1211" id="fnbck-d6e1211" routerlink="./">52</a></sup> sull’impiego confinato e dell’OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e1219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1219" id="fnbck-d6e1219" routerlink="./">53</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>produzione, stoccaggio o immissione sul mercato di prodotti fitosanitari destinati a essere utilizzati in uno Paese terzo.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’omologazione vale per i prodotti fitosanitari:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in una determinata composizione;</dd><dt>b. </dt><dd>con un determinato nome commerciale;</dd><dt>c. </dt><dd>destinati a determinati impieghi;</dd><dt>d. </dt><dd>di un determinato fabbricante.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1175"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1175" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1175" routerlink="./">49</a></sup> <a href="eli/cc/2016/39/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451.61</b></a></p><p id="fn-d6e1183"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1183" routerlink="./">50</a></sup> Introdotto dall’all. n. 7 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (<a href="eli/oc/2016/39/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 277</a>).</p><p id="fn-d6e1199"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1199" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1199" routerlink="./">51</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e1211"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1211" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1211" routerlink="./">52</a></sup> <a href="eli/cc/2012/329/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.912</b></a></p><p id="fn-d6e1219"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1219" routerlink="./">53</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Tipi di omologazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per i prodotti fitosanitari esistono i seguenti tipi di omologazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’omologazione in base a una procedura di autorizzazione (autorizzazione) (sezioni 2–4);</dd><dt>b. </dt><dd>l’omologazione in seguito all’iscrizione in un elenco di prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera (sezione 5);</dd><dt>c. </dt><dd>l’omologazione intesa a fronteggiare una situazione d’emergenza (sezione 6);</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e1268" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1268" id="fnbck-d6e1268" routerlink="./">54</a></sup> </dt><dd>l’omologazione per prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate (sezione 6<i>a</i>).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1268"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1268" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1268" routerlink="./">54</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Domicilio, sede sociale o filiale in Svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p>Può presentare domanda d’omologazione o essere titolare di un’autorizzazione soltanto chi ha il domicilio, la sede sociale o una filiale in Svizzera o è domiciliato in uno Stato con il quale la Svizzera ha concluso un accordo che fissa la non applicazione di tali requisiti.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Autorizzazione dei prodotti fitosanitari</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo l’articolo 34, un prodotto fitosanitario è autorizzato soltanto se, conformemente ai principi uniformi di cui al capoverso 5, soddisfa le seguenti condizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i principi attivi, i fitoprotettori e i sinergizzanti in esso contenuti sono stati approvati;</dd><dt>b. </dt><dd>il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante in esso contenuto ha origine diversa o ha la stessa origine ma ha subito modifiche nel processo o nel luogo di fabbricazione:<dl><dt>1. </dt><dd>le specifiche del principio attivo o del fitoprotettore o sinergizzante non divergono significativamente da quelle approvate ai sensi dell’articolo 5, e</dd><dt>2. </dt><dd>tale principio attivo, fitoprotettori o sinergizzanti non presentano effetti nocivi dovuti a impurezze, come definiti dall’articolo 4 capoversi 3 e 5 superiori a quelli che si sarebbero avuti se fossero stati prodotti conformemente al processo di fabbricazione indicato nel fascicolo riguardante l’approvazione;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>i coformulanti in esso contenuti non sono riportati nell’allegato 3;</dd><dt>d. </dt><dd>la sua formulazione tecnica è tale che l’esposizione dell’utilizzatore e altri rischi sono per quanto possibile limitati senza compromettere il funzionamento del prodotto;</dd><dt>e. </dt><dd>alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, esso soddisfa le condizioni previste dall’articolo 4 capoverso 5;</dd><dt>f. </dt><dd>è possibile determinare con metodi adeguati la natura e la quantità dei principi attivi, dei fitoprotettori e dei sinergizzanti in esso contenuti e, se del caso, delle impurezze e dei coformulanti rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale;</dd><dt>g. </dt><dd>i suoi residui, provenienti da un impiego autorizzato e rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale, possono essere determinati con metodi adeguati di uso corrente, con adeguati limiti d’individuazione sui relativi campioni;</dd><dt>h. </dt><dd>le sue proprietà fisico-chimiche sono state determinate e giudicate accettabili per un uso e uno stoccaggio appropriati;</dd><dt>i.<sup><a fragment="#fn-d6e1338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1338" id="fnbck-d6e1338" routerlink="./">55</a></sup> </dt><dd><tmp:inl id="d7e6391" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>per i vegetali o i prodotti vegetali utilizzati, se del caso, come derrate alimentari o alimenti per animali, le concentrazioni massime dei residui derivanti dall’impiego cui si riferisce l’autorizzazione sono stati fissati conformemente <tmp:inl id="d7e6391" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e6397" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>all’OAOVA<tmp:inl id="d7e6397" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e6405" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e1356" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1356" id="fnbck-d6e1356" routerlink="./">56</a></sup><tmp:inl id="d7e6405" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e6410" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> o all’ordinanza del 26 ottobre 2011<tmp:inl id="d7e6410" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e6418" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e1369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1369" id="fnbck-d6e1369" routerlink="./">57</a></sup><tmp:inl id="d7e6418" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e6423" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> sugli alimenti per animali. <tmp:inl id="d7e6423" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl><p><sup>1bis</sup> In aggiunta ai requisiti di cui al capoverso 1, un prodotto fitosanitario deve adempiere le prescrizioni per il livello minimo di purezza del principio attivo e per la natura e il tenore massimo di certe impurezze conformemente al regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011<sup><a fragment="#fn-d6e1383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1383" id="fnbck-d6e1383" routerlink="./">58</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1388" id="fnbck-d6e1388" routerlink="./">59</a></sup></p><p><sup>1ter</sup> Un prodotto fitosanitario è autorizzato per un uso non professionale solo se, oltre ai capoversi 1 e 1<sup>bis</sup>, sono adempiuti anche i requisiti di cui all’allegato 12 numero 1.<sup><a fragment="#fn-d6e1402" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1402" id="fnbck-d6e1402" routerlink="./">60</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il richiedente deve dimostrare che i requisiti di cui al capoverso 1 lettere a–h sono soddisfatti e, nel caso dei prodotti fitosanitari per uso non professionale, anche i requisiti di cui all’allegato 12 numero 1; sono escluse dall’obbligo della prova le parti dei requisiti che riguardano la classificazione e l’etichettatura del prodotto.<sup><a fragment="#fn-d6e1414" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1414" id="fnbck-d6e1414" routerlink="./">61</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il rispetto dei requisiti di cui al capoverso 1 lettera b e lettere d–h, è stabilito mediante test e analisi ufficiali, o ufficialmente riconosciuti, effettuati in condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali pertinenti rispetto all’impiego del prodotto fitosanitario in questione e rappresentative delle condizioni d’uso.</p><p><sup>4</sup> Riguardo al capoverso 1 lettera f, l il servizio d’omologazione può definire metodi armonizzati tenendo conto, a tal fine, di quelli adottati dall’UE.</p><p><sup>5</sup> I principi uniformi di valutazione e autorizzazione dei prodotti fitosanitari sono fissati nell’allegato 9 e precisano i criteri di cui al capoverso 1. D’intesa con il DEFR e il Dipartimento federale dellʼambiente, dei trasporti, dellʼenergia e delle comunicazioni, il DFI può adattare l’allegato 9. Per quanto riguarda la partecipazione dei dipartimenti si applicano gli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b </i>LOGA<sup><a fragment="#fn-d6e1436" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1436" id="fnbck-d6e1436" routerlink="./">62</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1444" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1444" id="fnbck-d6e1444" routerlink="./">63</a></sup></p><p><sup>6</sup> In fase di valutazione dei prodotti fitosanitari bisogna considerare l’interazione tra il principio attivo, i fitoprotettori, i sinergizzanti e i coformulanti.</p><p><sup>7</sup> Un prodotto fitosanitario, inoltre, è autorizzato solo se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non contiene organismi considerati organismi alloctoni invasivi ai sensi dell’articolo 3 lettera h OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e1465" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1465" id="fnbck-d6e1465" routerlink="./">64</a></sup> o che figurano nell’allegato 2 OEDA;</dd><dt>b. </dt><dd>l’identità e le proprietà biologiche dei microrganismi e macrorganismi in esso contenuti sono sufficientemente conosciuti;</dd><dt>c. </dt><dd>non contiene una miscela di principi attivi per combattere gruppi diversi di organismi nocivi, quali insetti, funghi o malerbe.</dd></dl><p><sup>8</sup> Per i prodotti per il trattamento delle sementi e i prodotti fitosanitari utilizzati nella foresta per trattare il legno abbattuto si possono prevedere deroghe ai requisiti di cui al capoverso 7 lettera c.</p><p><sup>9</sup> I prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi geneticamente modificati sono autorizzati soltanto se adempiono i requisiti dell’OEDA.</p><p><sup>10</sup> Il servizio d’omologazione può negare l’autorizzazione o vincolarla a oneri o a condizioni se risulta necessario adottare le misure preventive secondo l’articolo 148<i>a</i> LAgr.</p><p><sup>11</sup> Il servizio d’omologazione può autorizzare per due anni al massimo un prodotto fitosanitario contenente un principio attivo che non figura ancora nell’allegato 1, se tale prodotto adempie i requisiti dei capoversi 1 lettere b–i, 5 e 9; sono esclusi i prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi patogeni. Esso fornisce previamente all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), per parere, i documenti pertinenti nonché le conclusioni della sua valutazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1338"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1338" routerlink="./">55</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e1356"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1356" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1356" routerlink="./">56</a></sup> <a href="eli/cc/2017/151/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.021.23</b></a></p><p id="fn-d6e1369"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1369" routerlink="./">57</a></sup> <a href="eli/cc/2011/772/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.307</b></a></p><p id="fn-d6e1383"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1383" routerlink="./">58</a></sup> Cfr. nota ad art. 10 cpv. 1.</p><p id="fn-d6e1388"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1388" routerlink="./">59</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e1402"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1402" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1402" routerlink="./">60</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p><p id="fn-d6e1414"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1414" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1414" routerlink="./">61</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p><p id="fn-d6e1436"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1436" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1436" routerlink="./">62</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e1444"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1444" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1444" routerlink="./">63</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e1465"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1465" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1465" routerlink="./">64</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Contenuto dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione decide in merito all’autorizzazione mediante decisione.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione stabilisce su quali vegetali o prodotti vegetali e aree non agricole (p. es. ferrovie, spazi pubblici, magazzini) e a quali fini può essere usato il prodotto fitosanitario.</p><p><sup>3</sup> L’autorizzazione precisa i requisiti concernenti l’immissione sul mercato e l’uso del prodotto fitosanitario. Tali requisiti comprendono almeno le condizioni d’uso da soddisfare per rispettare le condizioni e le restrizioni previste dall’articolo 5 capoverso 2. </p><p><sup>4</sup> L’autorizzazione contiene una classificazione del prodotto fitosanitario secondo l’allegato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e1512" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1512" id="fnbck-d6e1512" routerlink="./">65</a></sup> ai sensi del <i>Globally Harmonized System</i> (GHS).<sup><a fragment="#fn-d6e1519" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1519" id="fnbck-d6e1519" routerlink="./">66</a></sup></p><p><sup>5</sup> Se la domanda è accolta, l’autorizzazione contiene in particolare i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il domicilio, la sede sociale o la filiale del richiedente;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome commerciale con il quale il prodotto fitosanitario può essere immesso sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>la denominazione e il tenore di ogni principio attivo espresso in unità metriche e il tipo di preparazione del prodotto fitosanitario;</dd><dt>d. </dt><dd>per i microrganismi e i macrorganismi, l’identità e il tenore di ogni principio attivo espresso in unità adeguate;</dd><dt>e. </dt><dd>la durata di validità dell’autorizzazione;</dd><dt>f. </dt><dd>il numero federale di autorizzazione.</dd></dl><p><sup>6</sup> Se del caso, i requisiti di cui al capoverso 3 includono altresì:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la dose massima per ettaro in ciascuna applicazione;</dd><dt>b. </dt><dd>il periodo tra l’ultima applicazione e il raccolto;</dd><dt>c. </dt><dd>il numero massimo di applicazioni all’anno;</dd><dt>d. </dt><dd>le restrizioni concernenti la distribuzione e l’uso del prodotto fitosanitario, al fine di proteggere la salute dei distributori, degli utilizzatori, degli astanti, dei residenti, dei consumatori o dei lavoratori interessati o l’ambiente; l’inclusione di tale restrizione è indicata sull’etichetta;</dd><dt>e. </dt><dd>l’indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio professionali o non professionali;</dd><dt>f. </dt><dd>l’intervallo tra le applicazioni;</dd><dt>g. </dt><dd>l’intervallo di rientro.</dd></dl><p><sup>7</sup> L’autorizzazione vale per il titolare menzionato nella decisione e non è trasferibile.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1512"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1512" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1512" routerlink="./">65</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d.</p><p id="fn-d6e1519"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1519" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1519" routerlink="./">66</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1581" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1581" id="fnbck-d6e1581" routerlink="./">67</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1581"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1581" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1581" routerlink="./">67</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Certificati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Su domanda del titolare dell’autorizzazione, il servizio d’omologazione può confermare l’autorizzazione d’immissione sul mercato di un prodotto fitosanitario in Svizzera rilasciando un certificato.</p><p><sup>2</sup> Su domanda del titolare dell’autorizzazione, il servizio d’omologazione può confermare mediante un certificato d’esportazione che un determinato prodotto fitosanitario è fabbricato in Svizzera. A tal fine sente previamente il parere della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), sempre che ne sia interessata la sua sfera di competenze.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Domanda di autorizzazione o modifica di un’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il richiedente che desideri immettere sul mercato un prodotto fitosanitario presenta al servizio d’omologazione una domanda di autorizzazione o di modifica di un’autorizzazione, personalmente o per il tramite di un rappresentante.</p><p><sup>2</sup> La domanda include:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il domicilio, la sede sociale o la filiale del richiedente;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome commerciale con il quale il prodotto fitosanitario sarà immesso sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>il luogo in cui il prodotto fitosanitario è fabbricato, imballato o fornito di nuovo imballaggio;</dd><dt>d. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante del prodotto fitosanitario e dei principi attivi in esso contenuti;</dd><dt>e. </dt><dd>un elenco degli usi previsti; </dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, una copia delle eventuali autorizzazioni già rilasciate per il prodotto fitosanitario in questione in uno Stato membro dell’UE;</dd><dt>g. </dt><dd>se del caso, una copia delle conclusioni dello Stato membro dell’UE che abbia valutato l’equivalenza dei principi attivi, dei fitoprotettori e dei sinergizzanti utilizzati.</dd></dl><p><sup>3</sup> Alla domanda è allegato quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per il prodotto fitosanitario in questione, un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al prodotto fitosanitario;</dd><dt>b. </dt><dd>per ogni principio attivo, fitoprotettore e sinergizzante contenuto nel prodotto fitosanitario, un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili al principio attivo, al fitoprotettore e al sinergizzante;</dd><dt>c. </dt><dd>per ciascun test o studio sugli animali vertebrati, una giustificazione delle misure prese per evitare la sperimentazione animale e la duplicazione di test su vertebrati;</dd><dt>d. </dt><dd>le ragioni per le quali le relazioni dei test e degli studi presentate sono necessarie per la prima autorizzazione o per la modifica delle condizioni dell’autorizzazione;</dd><dt>e. </dt><dd>se del caso, una copia della domanda delle concentrazioni massime di residui di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/2005<sup><a fragment="#fn-d6e1662" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1662" id="fnbck-d6e1662" routerlink="./">68</a></sup> o una giustificazione per la mancata comunicazione di tali informazioni;</dd><dt>f. </dt><dd>se pertinente per la modifica di un’autorizzazione, una valutazione di tutte le informazioni presentate ai sensi dell’articolo 7 capoverso 1 lettera h;<b><i> </i></b></dd><dt>g. </dt><dd>una bozza di etichetta.</dd></dl><p><sup>4</sup> Gli altri requisiti relativi ai documenti da allegare alla domanda sono retti dall’allegato 6.</p><p><sup>5</sup> Se un prodotto fitosanitario contiene principi attivi non ancora iscritti nell’allegato 1 o se i dati concernenti i principi attivi, i fitoprotettori o i sinergizzanti sono protetti ai sensi dell’articolo 46, devono essere presentati i documenti secondo l’allegato 5.</p><p><sup>6</sup> Nei singoli casi, il servizio d’omologazione può stabilire altri requisiti in merito ai documenti da allegare alla domanda.</p><p><sup>7</sup> D’intesa con i servizi di valutazione, il servizio d’omologazione può rinunciare ad alcune parti della documentazione relativa alla domanda, in particolare ad alcuni studi, se tali documenti non sono necessari per valutare il prodotto fitosanitario.<sup><a fragment="#fn-d6e1688" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1688" id="fnbck-d6e1688" routerlink="./">69</a></sup></p><p><sup>8</sup> Per la domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi geneticamente modificati, si applicano inoltre i requisiti di cui agli articoli 28 e 34 capoverso 2 OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e1700" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1700" id="fnbck-d6e1700" routerlink="./">70</a></sup>.</p><p><sup>8bis</sup> Per la domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da macrorganismi si applicano i requisiti di cui alla linea guida PM6/2 dell’OEPP<sup><a fragment="#fn-d6e1712" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1712" id="fnbck-d6e1712" routerlink="./">71</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1717" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1717" id="fnbck-d6e1717" routerlink="./">72</a></sup></p><p><sup>9</sup> La documentazione allegata alla domanda deve essere presentata:</p><dl><dt>a. </dt><dd>su carta o su supporto elettronico;</dd><dt>b. </dt><dd>in una lingua ufficiale o in inglese. Se la domanda concerne un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi geneticamente modificati o patogeni, occorre stilare almeno un riassunto della domanda in una delle lingue ufficiali.</dd></dl><p><sup>10</sup> Nel presentare la domanda il richiedente può chiedere, conformemente all’articolo 52, che talune informazioni, comprese certe parti del fascicolo, siano tenute riservate, e le separa fisicamente. Nello stesso tempo, presenta l’elenco completo degli studi di cui all’articolo 7 capoverso 2 e un elenco delle relazioni dei test e degli studi per cui viene richiesta la protezione delle relazioni conformemente all’articolo 46.</p><p><sup>11</sup> A fronte di una richiesta d’accesso alle informazioni, il servizio d’omologazione decide quali informazioni debbano essere tenute riservate.</p><p><sup>12</sup> Su richiesta, il richiedente fornisce campioni del prodotto fitosanitario e i metodi di analisi dei suoi ingredienti.</p><p><sup>13</sup> Il servizio d’omologazione può esigere che il richiedente fornisca in formato elettronico l’elenco delle relazioni dei test e degli studi presentate in fase di domanda oltre che l’elenco delle relazioni dei testi e degli studi per le quali si richiede la protezione delle relazioni di cui all’articolo 46.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1662"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1662" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1662" routerlink="./">68</a></sup> Cfr. nota ad art. 7 cpv. 1 lett. g</p><p id="fn-d6e1688"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1688" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1688" routerlink="./">69</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e1700"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1700" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1700" routerlink="./">70</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e1712"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1712" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1712" routerlink="./">71</a></sup> Linea guida PM6/2 nella versione secondo l’OEPP/EPPO Bulletin 40, pagg. 335–344. Può essere scaricata dal sito Internet dell’European and Mediterranean Plant Protection Organisation www.eppo.org > standards > list of EPPO standards > safe use of biological controls (PM6) > «Import and release of non-indigenous biological control agents».</p><p id="fn-d6e1717"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1717" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1717" routerlink="./">72</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Esenzione dall’obbligo di presentazione degli studi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I richiedenti sono esentati dall’obbligo di fornire le relazioni dei test e degli studi di cui all’articolo 21 capoverso 3, se il servizio d’omologazione dispone delle relazioni dei test e degli studi in questione e i richiedenti dimostrano di aver ottenuto l’accesso conformemente all’articolo 46 oppure che l’eventuale periodo di protezione delle relazioni è scaduto.</p><p><sup>2</sup> Tuttavia, i richiedenti cui si applica il capoverso 1 sono tenuti a fornire le seguenti informazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutti i dati necessari per l’identificazione del prodotto fitosanitario, compresa la sua composizione completa, nonché una dichiarazione secondo cui non vengono utilizzati coformulanti che figurano nell’allegato 3;</dd><dt>b. </dt><dd>le informazioni necessarie per identificare il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, se sono stati approvati, e per stabilire se le condizioni per l’approvazione siano rispettate e se siano conformi all’articolo 17 capoverso 1 lettera b;</dd><dt>c. </dt><dd>su richiesta del servizio d’omologazione, i dati necessari per dimostrare che il prodotto fitosanitario ha effetti comparabili a quelli del prodotto fitosanitario ai cui dati protetti i richiedenti comprovano di avere accesso.</dd></dl></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Controllo della completezza del fascicolo e trasmissione dei documenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione controlla che la domanda sia completa.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione concede al richiedente un termine adeguato per completare la domanda qualora manchino documenti o siano insufficienti. Se i dati richiesti non sono forniti entro il termine stabilito, il servizio d’omologazione respinge la domanda.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione trasmette la domanda e la documentazione determinante ai servizi di valutazione.</p><p><sup>4</sup> Qualora si tratti di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi geneticamente modificati, il servizio d’omologazione conduce la procedura di omologazione tenendo conto dell’OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e1790" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1790" id="fnbck-d6e1790" routerlink="./">73</a></sup>.</p><p><sup>5</sup> Qualora si tratti di un prodotto fitosanitario contenente o costituito da organismi patogeni non geneticamente modificati, la pubblicazione, la consultazione dei documenti non confidenziali nonché la procedura sono rette dagli articoli 42 e 43 OEDA, sempre che tali organismi non figurino nell’allegato 1.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1790"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1790" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1790" routerlink="./">73</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Valutazione del fascicolo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione esaminano se i presupposti di cui all’articolo 17 sono adempiuti e valutano i documenti avvalendosi dei criteri di cui all’allegato 9.</p><p><sup>2</sup> Nell’esaminare se un principio attivo, un sinergizzante o un fitoprotettore già approvato dall’UE adempie i criteri di approvazione, il servizio d’omologazione e i servizi di valutazione riprendono i risultati della valutazione dell’EFSA nonché le considerazioni della Commissione dell’UE sull’approvazione del principio attivo, del sinergizzante o del fitoprotettore. Non effettuano alcuna ulteriore valutazione delle sostanze.<sup><a fragment="#fn-d6e1814" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1814" id="fnbck-d6e1814" routerlink="./">74</a></sup></p><p><sup>2bis</sup> Nel valutare una domanda di autorizzazione o di modifica di un’autorizzazione giusta l’articolo 21 oppure nel riesaminare un’autorizzazione giusta gli articoli 29 e 29<i>a</i>, il servizio d’omologazione e i servizi di valutazione riprendono i risultati della valutazione dell’EFSA nonché le considerazioni della Commissione dell’UE sull’approvazione dei principi attivi del prodotto fitosanitario se l’EFSA ha già valutato tali sostanze. In tal caso non effettuano alcuna ulteriore valutazione delle sostanze. Si tiene conto delle considerazioni e decisioni degli Stati membri sull’autorizzazione dei prodotti fitosanitari se sono a disposizione del servizio d’omologazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1828" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1828" id="fnbck-d6e1828" routerlink="./">75</a></sup></p><p><sup>3</sup> Nel quadro dell’esame della domanda, il servizio d’omologazione può effettuare o far effettuare esperimenti o altri rilevamenti.</p><p><sup>4</sup> I servizi di valutazione comunicano al servizio d’omologazione il risultato della loro valutazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1814"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1814" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1814" routerlink="./">74</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e1828"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1828" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1828" routerlink="./">75</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Informazioni complementari</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il servizio d’omologazione esige dal richiedente campioni o informazioni complementari, compresi i dati e i risultati di esperimenti supplementari, qualora dall’esame del fascicolo risulti che tali informazioni complementari sono necessarie.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Termini</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I termini per l’esame dei fascicoli sono retti dall’ordinanza del 17 novembre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e1862" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1862" id="fnbck-d6e1862" routerlink="./">76</a></sup> concernente termini ordinatori per l’esame delle domande nelle procedure di prima istanza del diritto dell’economia.</p><p><sup>2</sup> Se il servizio d’omologazione esige che il fascicolo sia completato, la decorrenza dei termini è sospesa fino alla presentazione dei documenti richiesti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1862"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1862" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1862" routerlink="./">76</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/488/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999 </b>3472</a>. <a href="eli/oc/2011/376/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011 </b>2909 </a>art. 6]. Vedi ora l’O del del 25 mag. 2011 sui termini ordinatori (<a href="eli/cc/2011/376/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010.14</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Obbligo di conservare i documenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il titolare dell’autorizzazione deve conservare, per dieci anni dopo l’ultima fornitura del prodotto fitosanitario, una copia di tutti i documenti presentati o provvedere affinché tali documenti siano messi a disposizione. I campioni devono essere conservati soltanto finché il loro stato ne consente una valutazione.</p></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1896" id="fnbck-d6e1896" routerlink="./">77</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1896"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1896" routerlink="./">77</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Revoca o modifica di un’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione può riesaminare un’autorizzazione in qualunque momento, qualora vi sia motivo di ritenere che uno dei requisiti previsti dall’articolo 17 non sia più rispettato. Il servizio d’omologazione riesamina un’autorizzazione qualora concluda che sia compromessa la realizzazione degli obiettivi dell’OPAc<sup><a fragment="#fn-d6e1917" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1917" id="fnbck-d6e1917" routerlink="./">78</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Se il servizio d’omologazione intende revocare o modificare un’autorizzazione ne informa il titolare e dà a questi la possibilità di presentare osservazioni o ulteriori informazioni.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione revoca o modifica l’autorizzazione, a seconda dei casi, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti di cui all’articolo 17 non sono, o non sono più, rispettati;</dd><dt>b. </dt><dd>sono state fornite informazioni false o ingannevoli circa i fatti sulla cui base è stata concessa l’autorizzazione;</dd><dt>c. </dt><dd>non è stata rispettata una delle condizioni previste nell’autorizzazione;</dd><dt>d. </dt><dd>in base all’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecniche, le modalità d’uso e i quantitativi impiegati possono essere modificati; o</dd><dt>e. </dt><dd>il titolare dell’autorizzazione non adempie gli obblighi derivanti dalla presente ordinanza;</dd><dt>f. </dt><dd>sono soddisfatte le condizioni per adottare misure preventive ai sensi dell’articolo 148<i>a</i> LAgr.</dd></dl><p><sup>4</sup> e <sup>5</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1958" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1958" id="fnbck-d6e1958" routerlink="./">79</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1917"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1917" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1917" routerlink="./">78</a></sup> <a href="eli/cc/1998/2863_2863_2863/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.201</b></a></p><p id="fn-d6e1958"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1958" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1958" routerlink="./">79</a></sup> Abrogati dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div></div></article><article id="art_29_a"><a name="a29a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_29_a" routerlink="./"><b>Art. 29</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1971" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e1971" id="fnbck-d6e1971" routerlink="./">80</a></sup><a fragment="#art_29_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_29_a" routerlink="./"> Riesame mirato delle autorizzazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> D’intesa con i servizi di valutazione, il servizio d’omologazione può riesaminare in qualsiasi momento le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante per il quale l’UE ha fissato condizioni o restrizioni in fase di approvazione o di rinnovo dell’approvazione. Può procedere a un riesame mirato qualora sulla base di nuove conoscenze sia necessario un adeguamento delle condizioni d’uso dei prodotti contenenti un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante. </p><p><sup>2</sup> Le seguenti informazioni sono richieste dopo ogni rinnovo da parte dell’UE dell’approvazione di un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati necessari all’identificazione del prodotto fitosanitario, compresa la sua composizione completa;</dd><dt>b. </dt><dd>le informazioni necessarie per identificare il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante.</dd></dl><p><sup>3</sup> Dopo aver consultato i servizi di valutazione, il servizio d’omologazione richiede ai titolari delle autorizzazioni i dati necessari alla valutazione delle condizioni o restrizioni di cui al capoverso 1, comprese le pertinenti informazioni relative al principio attivo, al fitoprotettore o al sinergizzante, e stabilisce un termine di consegna.</p><p><sup>4</sup> Modifica un’autorizzazione oppure la vincola a nuovi oneri se dalla valutazione dei dati di cui al capoverso 3 risulta che ciò è necessario per soddisfare le condizioni di cui all’articolo 17. Può modificare un’autorizzazione oppure vincolarla a nuove prescrizioni direttamente sulla base dei risultati disponibili della procedura di approvazione o di rinnovo dell’approvazione dell’UE.</p><p><sup>5</sup> L’autorizzazione è revocata se: </p><dl><dt>a. </dt><dd>non sono fornite le informazioni di cui al capoverso 2;</dd><dt>b. </dt><dd>il riesame delle informazioni disponibili non consente di concludere che le condizioni di cui all’articolo 17 sono soddisfatte. </dd></dl><p><sup>6</sup> Prima di modificare o revocare un’autorizzazione, il servizio d’omologazione informa il titolare e gli concede la possibilità di presentare osservazioni o informazioni supplementari.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1971"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1971" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e1971" routerlink="./">80</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Revoca o modifica di un’autorizzazione su richiesta del titolare della stessa</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un’autorizzazione può essere revocata o modificata, su richiesta del titolare della stessa, il quale motiva la sua domanda.</p><p><sup>2</sup> Le modifiche possono essere concesse soltanto ove sia accertato per queste domande e conformemente alla procedura di cui agli articoli 23 e 24, che continuano a essere rispettati i requisiti di cui all’articolo 17.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Termine in caso di revoca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se revoca o non rinnova un’autorizzazione e le ragioni della revoca o del non rinnovo non sono connesse a un potenziale effetto pericoloso ritenuto inaccettabile, il servizio d’omologazione può concedere un termine per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti.</p><p><sup>2</sup> Il termine per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti del prodotto fitosanitario in questione è di 12 mesi al massimo.</p><p><sup>3</sup> In caso di revoca dell’autorizzazione o di non rinnovo a causa di preoccupazioni immediate concernenti la salute umana o animale o l’ambiente, i prodotti fitosanitari in questione sono ritirati immediatamente dal mercato. </p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Casi particolari </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Prodotti fitosanitari a basso rischio </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se tutti i principi attivi contenuti in un prodotto fitosanitario sono principi attivi a basso rischio secondo l’articolo 5 capoverso 4, questo prodotto è autorizzato come prodotto fitosanitario a basso rischio a condizione che non si rivelino necessarie misure specifiche di riduzione dei rischi in seguito alla valutazione dei rischi. Il prodotto fitosanitario deve inoltre adempiere le condizioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i principi attivi, fitoprotettori e sinergizzanti in esso contenuti sono stati approvati secondo il capitolo 2:</dd><dt>b. </dt><dd>non contiene sostanze preoccupanti;</dd><dt>c. </dt><dd>è sufficientemente efficace;</dd><dt>d. </dt><dd>non provoca sofferenze o dolori inaccettabili agli animali vertebrati da combattere;</dd><dt>e. </dt><dd>è conforme ai requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 1 lettere b, c e f–i .</dd></dl><p><sup>2</sup> Chiunque chieda l’autorizzazione di un prodotto fitosanitario a basso rischio deve dimostrare che esso adempie le condizioni di cui al capoverso 1 e deve allegare alla domanda un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti in materia di dati applicabili al principio attivo e al prodotto fitosanitario. È fatto salvo l’articolo 22.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Sementi trattate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È vietata l’importazione come merce commerciabile di sementi trattate con principi attivi non autorizzati in Svizzera per l’impiego previsto.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione può concedere deroghe per quanto i prodotti in questione siano autorizzati nell’UE. Esso emana una decisione generale che viene pubblicata nel Foglio federale. Quest’ultima è di regola limitata a un anno.</p><p><sup>3</sup> Oltre alle indicazioni concernenti la caratterizzazione in adempimento delle prescrizioni definite nell’articolo 17 dell'ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e2093" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2093" id="fnbck-d6e2093" routerlink="./">81</a></sup> sul materiale di moltiplicazione, l’etichetta e i documenti di accompagnamento delle sementi conciate devono recare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la denominazione del prodotto fitosanitario con il quale le sementi sono state conciate;</dd><dt>b. </dt><dd>le denominazioni dei principi attivi presenti nel prodotto in questione;</dd><dt>c. </dt><dd>le frasi tipo per i consigli di prudenza secondo l’allegato IV parte 2 del regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e2112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2112" id="fnbck-d6e2112" routerlink="./">82</a></sup>; e</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, le misure di riduzione del rischio indicate nell’autorizzazione per tale prodotto.<sup><a fragment="#fn-d6e2121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2121" id="fnbck-d6e2121" routerlink="./">83</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2093"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2093" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2093" routerlink="./">81</a></sup> <a href="eli/cc/1999/51/it" routerlink="./" target="_blank">RS<b> 916.151</b></a></p><p id="fn-d6e2112"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2112" routerlink="./">82</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d.</p><p id="fn-d6e2121"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2121" routerlink="./">83</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Valutazione comparativa dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze candidate alla sostituzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione eseguono una valutazione comparativa, all<i>’</i>atto del riesame conformemente all<i>’</i>articolo 8, di un principio attivo approvato come sostanza candidata alla sostituzione o all<i>’</i>atto del riesame conformemente all<i>’</i>articolo 29<i>a</i>, di un prodotto fitosanitario contenente tale sostanza. Il servizio d<i>’</i>omologazione revoca o limita l<i>’</i>autorizzazione di un prodotto fitosanitario in una determinata coltura qualora dalla valutazione comparativa tra rischi e benefici come descritta nell<i>’</i>allegato 4, risulta che:<sup><a fragment="#fn-d6e2157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2157" id="fnbck-d6e2157" routerlink="./">84</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>per gli impieghi specificati nella domanda esiste già un prodotto fitosanitario autorizzato oppure un metodo di prevenzione o di lotta non chimico, significativamente più sicuro per la salute umana o degli animali o per l’ambiente;</dd><dt>b. </dt><dd>la sostituzione mediante i prodotti fitosanitari o i metodi di prevenzione o di lotta non chimici di cui alla lettera a non comporta notevoli svantaggi economici o pratici e presenta effetti comparabili sull’organismo bersaglio;</dd><dt>c. </dt><dd>la diversità chimica dei principi attivi, se del caso, o i metodi e le pratiche di gestione delle colture e di prevenzione delle specie nocive sono adeguati a ridurre al minimo la comparsa di resistenze nell’organismo bersaglio; e</dd><dt>d. </dt><dd>sono prese in considerazione le conseguenze sulle autorizzazioni per usi minori.</dd></dl><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione eseguono una valutazione comparativa per ogni nuova domanda d’autorizzazione riguardante un prodotto fitosanitario contenente un principio attivo già sottoposto a una valutazione comparativa conformemente al capoverso 1. Per gli impieghi che sono già stati oggetto di una valutazione comparativa in questo ambito la valutazione non viene eseguita.<sup><a fragment="#fn-d6e2182" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2182" id="fnbck-d6e2182" routerlink="./">85</a></sup></p><p><sup>3</sup> La valutazione comparativa di cui ai capoversi 1 e 2 non viene eseguita nei casi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>usi minori;</dd><dt>b. </dt><dd>usi per i quali il numero di principi attivi autorizzati è insufficiente per consentire un’efficace strategia antiresistenza.<sup><a fragment="#fn-d6e2202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2202" id="fnbck-d6e2202" routerlink="./">86</a></sup></dd></dl><p><sup>4</sup> Qualora il servizio d’omologazione decida di revocare o modificare un’autorizzazione, conformemente al capoverso 3, tale revoca o modifica entra in vigore tre anni dopo la decisione oppure alla fine del periodo di approvazione della sostanza candidata alla sostituzione, ove questo periodo abbia termine prima.</p><p><sup>5</sup> Salvo se altrimenti specificato, si applicano tutte le disposizioni della presente ordinanza concernenti le autorizzazioni.</p><p><sup>6</sup> Il DFI può adattare la procedura di valutazione comparativa di un prodotto fitosanitario prevista nell’allegato 4 per prendere in considerazione la sua evoluzione a livello internazionale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2157"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2157" routerlink="./">84</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p><p id="fn-d6e2182"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2182" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2182" routerlink="./">85</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/764/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4551</a>).</p><p id="fn-d6e2202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2202" routerlink="./">86</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/764/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4551</a>).</p></div></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Uso minore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se la domanda d’autorizzazione riguarda un uso minore, il servizio d’omologazione può rinunciare all’esame dei requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 1 lettere b–g e capoversi 2 e 3 e autorizzare il prodotto fitosanitario se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il prodotto fitosanitario è autorizzato, per gli usi minori previsti, in uno Stato membro dell’UE in cui predominano condizioni agronomiche, climatiche e ambientali comparabili; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>in Svizzera esiste già un’omologazione per usi analoghi.</dd></dl><p><sup>2</sup> La domanda deve esporre i requisiti per un uso minore e contenere unicamente le indicazioni di cui all’articolo 21 capoverso 2 lettere a–d. Nei casi di cui al capoverso 1 lettera a deve inoltre comprovare che il prodotto fitosanitario è autorizzato per il relativo uso minore in uno Stato membro dell’UE.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione può negare l’autorizzazione se in base alle conoscenze generali relative al prodotto fitosanitario in questione si può supporre che i requisiti di cui all’articolo 17 non sono adempiuti.</p><p><sup>4</sup> Il presente articolo non si applica agli organismi geneticamente modificati.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Omologazione in seguito all’iscrizione in un elenco di prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Elenco dei prodotti fitosanitari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione tiene un elenco dei prodotti fitosanitari omologati all’estero che corrispondono ai prodotti fitosanitari autorizzati in Svizzera. I prodotti fitosanitari iscritti in tale elenco sono considerati omologati.</p><p><sup>2</sup> Un prodotto fitosanitario omologato all’estero è iscritto nell’elenco se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in Svizzera è autorizzato un prodotto che presenta proprietà determinanti analoghe, segnatamente lo stesso tenore di principi attivi, e appartiene allo stesso tipo di preparato;</dd><dt>b. </dt><dd>il prodotto fitosanitario è stato omologato all’estero in base a esigenze equivalenti e le condizioni agronomiche e ambientali per il suo impiego sono comparabili a quelle vigenti in Svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>il prodotto fitosanitario non è o non contiene microrganismi o macrorganismi patogeni o geneticamente modificati; e</dd><dt>d. </dt><dd>il titolare dell’autorizzazione per un prodotto fitosanitario autorizzato in Svizzera (prodotto di riferimento) non ha saputo accertare in maniera plausibile che tale prodotto è ancora oggetto di una protezione brevettuale e, qualora lo sia, che il prodotto fitosanitario omologato all’estero è stato immesso sul mercato senza il consenso del titolare del brevetto ai sensi dell’articolo 27<i>b</i> LAgr;</dd><dt>e. </dt><dd>il titolare dell’autorizzazione del prodotto fitosanitario autorizzato in Svizzera, per il quale esiste una relazione protetta conformemente all’articolo 46, non ha potuto accertare in maniera plausibile che il prodotto omologato all’estero è stato immesso sul mercato senza il consenso di uno dei suoi rappresentante all’estero.</dd></dl><p><sup>3</sup> Le proposte d’iscrizione nell’elenco devono essere presentate al servizio d’omologazione, corredate dei dati di cui alla sezione 3 della scheda di dati di sicurezza secondo l’articolo 20 dell’ordinanza del 5 giugno 2015<sup><a fragment="#fn-d6e2286" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2286" id="fnbck-d6e2286" routerlink="./">87</a></sup> sui prodotti chimici (OPChim). Se del caso, il servizio d’omologazione può richiedere informazioni supplementari.<sup><a fragment="#fn-d6e2294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2294" id="fnbck-d6e2294" routerlink="./">88</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2286"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2286" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2286" routerlink="./">87</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e2294"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2294" routerlink="./">88</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Procedura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione verifica se le condizioni sono adempiute. A tal fine si avvale dei dati che figurano nell’elenco dei prodotti fitosanitari nel Paese d’origine. Sempre che ne disponga, prende in considerazione dati più approfonditi.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione concede un termine di 60 giorni al titolare dell’autorizzazione relativa al prodotto di riferimento per accertare in maniera plausibile:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’esistenza di una protezione brevettuale di tale prodotto;</dd><dt>b. </dt><dd>qualora questa sussista, che il prodotto fitosanitario omologato all’estero è immesso sul mercato all’estero senza il consenso del titolare del brevetto ai sensi dell’articolo 27<i>b</i> LAgr; e</dd><dt>c. </dt><dd>se esiste una relazione protetta per questo prodotto conformemente all’articolo 46, che il prodotto omologato all’estero è messo in circolazione senza il consenso di uno dei suoi rappresentanti o fornitori all’estero.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione iscrive il prodotto fitosanitario nell’elenco mediante decisione generale.</p><p><sup>4</sup> La decisione è pubblicata nel Foglio federale e reca in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il Paese d’origine del prodotto fitosanitario;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome commerciale con il quale il prodotto fitosanitario può essere immesso sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>il nome del titolare dell’autorizzazione estera;</dd><dt>d. </dt><dd>le prescrizioni circa lo stoccaggio e l’eliminazione;</dd><dt>e. </dt><dd>la denominazione esatta di tutti i principi attivi contenuti nel prodotto fitosanitario e il loro tenore espresso in unità metriche;</dd><dt>f. </dt><dd>la natura del preparato;</dd><dt>g. </dt><dd>il numero federale d’omologazione del prodotto fitosanitario;</dd><dt>h. </dt><dd>se del caso, il numero d’omologazione attribuito nel Paese d’origine.</dd></dl><p><sup>5</sup> I dati relativi all’utilizzabilità del prodotto fitosanitario e alle sue condizioni d’uso sono quelli del prodotto fitosanitario di riferimento autorizzato in Svizzera. Sono indicati sul foglio illustrativo fornito dal servizio d’omologazione e pubblicato ai sensi dell’articolo 45. In caso di modifica dell’utilizzabilità o delle condizioni d’uso del prodotto di riferimento, sono modificati automaticamente. </p></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Stralcio dall’elenco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione decide lo stralcio di un prodotto fitosanitario dall’elenco se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il prodotto non è più autorizzato nel Paese d’origine; o</dd><dt>b. </dt><dd>in Svizzera non è più autorizzato alcun prodotto fitosanitario che presenti proprietà determinanti analoghe.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione può stralciare un prodotto fitosanitario se le condizioni di cui all’articolo 36 non sono più adempiute.</p><p><sup>3</sup> Se i motivi dello stralcio non sono legati a un potenziale effetto pericoloso giudicato inaccettabile, il servizio d’omologazione può accordare un termine per l’immissione sul mercato delle scorte esistenti non superiore a 12 mesi.</p></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Obbligo di annuncio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque importi un prodotto fitosanitario incluso nell’elenco di cui all’articolo 36 deve annunciarlo all’autorità competente entro tre mesi dalla prima immissione sul mercato.</p><p><sup>2</sup> Il contenuto e la forma dell’annuncio sono disciplinati negli articoli 49–51 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e2399" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2399" id="fnbck-d6e2399" routerlink="./">89</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e2407" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2407" id="fnbck-d6e2407" routerlink="./">90</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’obbligo di annuncio di cui al capoverso 1 non si applica ai prodotti fitosanitari importati dai consumatori finali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2399"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2399" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2399" routerlink="./">89</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e2407"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2407" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2407" routerlink="./">90</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_6"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Omologazione in situazione d’emergenza</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione può autorizzare prodotti fitosanitari in deroga alle sezioni 2–4 per un uso limitato e controllato, ove tale misura sembri necessaria a causa di un pericolo fitosanitario che non può essere contenuto in nessun altro modo.</p><p><sup>2</sup> Può omologare prodotti fitosanitari se ritiene che essi adempiano i requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 1 lettera e e i, qualora si tratti di organismi, e che siano soddisfatti i requisiti di cui all’articolo 17 capoverso 7 lettera b; tiene conto di fatti e dati generalmente conosciuti.</p><p><sup>3</sup> I prodotti fitosanitari che sono o contengono organismi geneticamente modificati non possono essere omologati in virtù del capoverso 1.</p><p><sup>4</sup> Il servizio d’omologazione emette una decisione generale che viene pubblicata nel Foglio federale.</p><p><sup>5</sup> L’autorizzazione è rilasciata al massimo per un anno. Può essere rinnovata.</p><p><sup>6</sup> Il servizio d’omologazione informa le autorità esecutive cantonali delle omologazioni accordate per far fronte a situazioni d’emergenza.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_6_a"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_6_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_6_a" routerlink="./">Sezione 6<i>a</i>:</a><sup><a fragment="#fn-d6e2449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2449" id="fnbck-d6e2449" routerlink="./">91</a></sup><a fragment="#chap_3/sec_6_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_6_a" routerlink="./"> <br/>Omologazione di prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate</a></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2449"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2449" routerlink="./">91</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_40_a"><a name="a40a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_40_a" routerlink="./"><b>Art. 40</b><i>a</i><i></i> <i></i>Immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari che contengono esclusivamente sostanze di base elencate nell’allegato 1 parte D e che adempiono le condizioni e le limitazioni secondo l’allegato 1 parte D possono essere immessi sul mercato senza autorizzazione.</p><p><sup>2</sup> L’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari che non contengono esclusivamente sostanze di base è disciplinata dalle sezioni 2–6.</p></div></article><article id="art_40_b"><a name="a40b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_40_b" routerlink="./"><b>Art. 40</b><i>b</i><i></i> <i></i>Obbligo di annuncio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chiunque fabbrichi o importi un prodotto fitosanitario contenente esclusivamente sostanze di base approvate deve annunciarlo al servizio d’omologazione prima della prima immissione sul mercato. L’annuncio deve contenere le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome commerciale;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante o dell’importatore; </dd><dt>c. </dt><dd>la denominazione e la quantità precise di tutte le sostanze di base approvate;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e2504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2504" id="fnbck-d6e2504" routerlink="./">92</a></sup> </dt><dd>se del caso, i dati menzionati nell’articolo 55<i>a</i> lettera f.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2504"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2504" routerlink="./">92</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6103</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_7"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Ricerca e sviluppo</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Esperimenti e test a fini di ricerca e sviluppo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> <inl>Gli esperimenti e i test a fini di ricerca o sviluppo che comportano il rilascio nell’ambiente di un prodotto fitosanitario non omologato o l’impiego non autorizzato di un prodotto fitosanitario possono essere effettuati soltanto se il servizio d’omologazione ha valutato i dati disponibili e concesso un permesso per scopi sperimentali. Detto permesso può limitare le quantità da utilizzare e le aree da trattare nonché imporre condizioni ulteriori per evitare effetti nocivi sulla salute umana o degli animali o effetti negativi inaccettabili sull’ambiente, ad esempio la necessità d’impedire che nella catena alimentare entrino mangimi e alimenti contenenti residui, a meno che non siano già state stabilite concentrazioni massime nell’OAOVA</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e2532" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2532" id="fnbck-d6e2532" routerlink="./">93</a></sup></inl><inl>.</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e2541" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2541" id="fnbck-d6e2541" routerlink="./">94</a></sup></inl></p><p><sup>2</sup> La domanda è presentata al servizio d’omologazione ed è accompagnata da un fascicolo contenente tutti i dati disponibili che consentano di valutare i possibili effetti sulla salute umana o degli animali o il possibile impatto sull’ambiente.</p><p><sup>3</sup> Il capoverso 2 non si applica se il servizio d’omologazione ha concesso all’interessato il diritto di condurre taluni esperimenti e test e ha stabilito le condizioni in cui si devono svolgere gli esperimenti e i test.</p><p><sup>4</sup> In caso di esperimenti con organismi geneticamente modificati o patogeni che sottostanno alle norme d’autorizzazione di cui all’OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e2559" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2559" id="fnbck-d6e2559" routerlink="./">95</a></sup>, la procedura di autorizzazione è retta dall’OEDA.</p><p><sup>5</sup> Se si prevedono esperimenti con macrorganismi per i quali la procedura di autorizzazione non è retta dal capoverso 4, il servizio d’omologazione consulta l’UFAM prima di emettere la propria decisione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2532"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2532" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2532" routerlink="./">93</a></sup> <a href="eli/cc/2017/151/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.021.23</b></a></p><p id="fn-d6e2541"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2541" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2541" routerlink="./">94</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e2559"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2559" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2559" routerlink="./">95</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p></div></div></article><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b> Obbligo di registrazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque utilizzi prodotti fitosanitari non omologati ai fini della ricerca e dello sviluppo deve registrare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’identità e l’origine del prodotto fitosanitario;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati relativi all’etichettatura;</dd><dt>c. </dt><dd>le quantità fornite;</dd><dt>d. </dt><dd>il nome e l’indirizzo della persona che ha ricevuto il prodotto fitosanitario;</dd><dt>e. </dt><dd>tutti i dati disponibili su eventuali effetti sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente;</dd><dt>f. </dt><dd>i dati relativi al tipo, al luogo e al momento dell’uso.</dd></dl><p><sup>2</sup> Su richiesta, tali informazioni devono essere messe a disposizione del servizio d’omologazione.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_8"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Permesso di vendita</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Un prodotto fitosanitario autorizzato per il quale sia stato concesso un permesso di vendita può essere immesso sul mercato con il nome del titolare del permesso di vendita o con un nome commerciale diverso da quello del prodotto fitosanitario autorizzato. Il permesso di vendita vale soltanto per gli usi indicati nell’autorizzazione.</p><p><sup>2</sup> Il permesso di vendita è rilasciato se il titolare dell’autorizzazione ha dichiarato il proprio consenso. Al permesso viene assegnato un numero federale d’omologazione.</p><p><sup>3</sup> Il permesso di vendita scade con l’estinguersi dell’autorizzazione oppure con la revoca del consenso del titolare dell’autorizzazione. In caso di revoca del consenso, il titolare dell’autorizzazione informa il servizio d’omologazione.</p><p><sup>4</sup> Le domande di ottenimento di un permesso di vendita devono essere presentate al servizio d’omologazione. Alla domanda occorre allegare, in particolare, il consenso scritto del titolare dell’autorizzazione.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_9"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_3/sec_9" routerlink="./">Sezione 9: Informazioni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Obblighi del titolare dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il titolare di un’autorizzazione relativa a un prodotto fitosanitario notifica immediatamente al servizio d’omologazione qualsiasi informazione nuova concernente tale prodotto, il principio attivo, i relativi metaboliti, un fitoprotettore, un sinergizzante o un coformulante contenuti nel prodotto, sulla cui base si possa ritenere che il prodotto fitosanitario non soddisfi più i criteri di cui all’articolo 4 e all’articolo 17. Notifica, in particolare, gli effetti potenzialmente nocivi del prodotto fitosanitario in questione, o dei residui di un principio attivo, dei relativi metaboliti, di un fitoprotettore, di un sinergizzante o di un coformulante in esso contenuti, sulla salute umana o degli animali o sulle acque sotterranee, nonché i loro effetti potenzialmente inaccettabili su vegetali, prodotti vegetali o sull’ambiente. A tal fine, il titolare dell’autorizzazione registra e riferisce tutte le possibili reazioni indesiderabili negli esseri umani, negli animali e nell’ambiente connesse con l’uso del prodotto fitosanitario. L’obbligo di notifica riguarda anche le informazioni pertinenti sulle decisioni o valutazioni delle organizzazioni internazionali o degli organi pubblici che autorizzano i prodotti fitosanitari o i principi attivi nei Paesi terzi.</p><p><sup>2</sup> La notifica comporta una valutazione che stabilisce se e in che modo le nuove informazioni indichino che il prodotto fitosanitario o il principio attivo, i relativi metaboliti, un fitoprotettore, un sinergizzante o un coformulante non soddisfano più i criteri previsti, rispettivamente, dall’articolo 4 e dall’articolo 17.</p><p><sup>3</sup> Il titolare di un’autorizzazione informa inoltre il servizio d’omologazione riguardo alle modifiche relative all’origine o alla composizione di un principio attivo, un fitoprotettore, un sinergizzante o un prodotto fitosanitario.</p><p><sup>4</sup> Il titolare di un’autorizzazione comunica annualmente al servizio d’omologazione qualsiasi informazione di cui disponga circa la mancanza dell’efficacia prevista, l’insorgere di una resistenza e qualsiasi effetto inatteso su vegetali, prodotti vegetali o sull’ambiente.</p><p><sup>5</sup> Il titolare di un’autorizzazione comunica al servizio d’omologazione qualsiasi modifica che implichi una variazione di classificazione e di etichettatura del prodotto fitosanitario.<sup><a fragment="#fn-d6e2645" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2645" id="fnbck-d6e2645" routerlink="./">96</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2645"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2645" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2645" routerlink="./">96</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Informazione al pubblico</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i prodotti fitosanitari autorizzati o ritirati conformemente alla presente ordinanza e per i prodotti fitosanitari per i quali è stato concesso un permesso di vendita, il servizio d’omologazione rende elettronicamente accessibili al pubblico informazioni che contengono almeno quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome o la ragione sociale del titolare dell’autorizzazione e il numero d’omologazione;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome commerciale del prodotto;</dd><dt>c. </dt><dd>il tipo di preparato;</dd><dt>d. </dt><dd>il nome e la quantità di ogni principio attivo, fitoprotettore o sinergizzante contenuto nel prodotto;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e2680" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2680" id="fnbck-d6e2680" routerlink="./">97</a></sup> </dt><dd>l’avvertenza che risulta dalla classificazione secondo l’allegato 1 parti 2–5, le indicazioni di pericolo secondo l’allegato 3 e i pittogrammi di pericolo secondo l’allegato 5 dell’ordinanza (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e2692" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2692" id="fnbck-d6e2692" routerlink="./">98</a></sup>;</dd><dt>f. </dt><dd>l’uso o gli usi per cui è autorizzato il prodotto;</dd><dt>g. </dt><dd>l’elenco degli usi minori di cui all’articolo 35;</dd><dt>h. </dt><dd>le condizioni d’uso secondo l’articolo 18 capoversi 3 e 6.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le informazioni di cui al capoverso 1 devono essere facilmente accessibili e aggiornate almeno una volta ogni tre mesi. Non devono contenere informazioni confidenziali.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione può pubblicare una breve presentazione dei possibili usi dei prodotti fitosanitari e delle loro proprietà. La presentazione non deve contenere dati confidenziali.</p><p><sup>4</sup> Il servizio d’omologazione informa, in collaborazione con le Stazioni federali di ricerche agronomiche, le competenti autorità cantonali e le cerchie agricole interessate sulle novità concernenti le omologazioni nonché su proprietà e uso dei prodotti fitosanitari.</p><p><sup>5</sup> Esso pubblica l’elenco dei prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base. L’elenco contiene le informazioni enumerate nell’articolo 40<i>b</i>.<sup><a fragment="#fn-d6e2720" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2720" id="fnbck-d6e2720" routerlink="./">99</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2680"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2680" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2680" routerlink="./">97</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6103</a>).</p><p id="fn-d6e2692"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2692" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2692" routerlink="./">98</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 1 lett. d.</p><p id="fn-d6e2720"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2720" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2720" routerlink="./">99</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: <br/>Relazioni di precedenti domande e durata della protezione delle relazioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> Protezione delle relazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le relazioni dei test e degli studi beneficiano della protezione delle relazioni, alle condizioni stabilite nel presente articolo. </p><p><sup>2</sup> La protezione si applica alle relazioni dei test e degli studi concernenti il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, i coadiuvanti e il prodotto fitosanitario di cui all’articolo 7 capoverso 2 quando sono presentate da chi richiede un’autorizzazione (il primo richiedente), purché tali relazioni siano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>necessarie per l’autorizzazione, o per la modifica di un’autorizzazione, in modo da consentire l’uso del prodotto su un’altra coltura; e</dd><dt>b. </dt><dd>riconosciute conformi ai principi di buona pratica di laboratorio o di buona pratica sperimentale.</dd></dl><p><sup>3</sup> Le relazioni protette non possono essere usate dal servizio d’omologazione a vantaggio di altri richiedenti di autorizzazioni relative a prodotti fitosanitari, fitoprotettori, sinergizzanti e coadiuvanti, salvo il disposto del capoverso 7 del presente articolo o dell’articolo 50. </p><p><sup>4</sup> Il periodo di protezione delle relazioni è di dieci anni a decorrere dalla data della prima autorizzazione di un prodotto fitosanitario per la cui valutazione sono stati impiegati detti dati, salvo il disposto del capoverso 7 del presente articolo o dell’articolo 50. Detto periodo è esteso a 13 anni per i prodotti fitosanitari a basso rischio.</p><p><sup>5</sup> Detto periodo è prorogato di tre mesi per ciascuna estensione dell’autorizzazione per usi minori ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera x, tranne laddove tale estensione si basi su estrapolazioni, se le domande relative a tali autorizzazioni sono presentate dal titolare dell’autorizzazione al più tardi entro cinque anni dalla data della prima autorizzazione. Il periodo totale di protezione delle relazioni non può, in alcun caso, essere superiore a 13 anni. Per i prodotti fitosanitari a basso rischio il periodo totale di protezione delle relazioni non può, in alcun caso, essere superiore a 15 anni. </p><p><sup>6</sup> Il capoverso 1 non si applica:</p><dl><dt>a. </dt><dd>alle relazioni dei test e degli studi per le quali il richiedente abbia presentato una lettera di accesso; o</dd><dt>b. </dt><dd>qualora sia scaduto l’eventuale periodo di protezione delle relazioni concesso per le relazioni dei test e degli studi relativamente a un altro prodotto fitosanitario.</dd></dl><p><sup>7</sup> La protezione delle relazioni di cui ai capoversi 1–6 è concessa soltanto qualora il primo richiedente l’abbia chiesta per le relazioni dei test o degli studi concernenti il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, il coadiuvante e il prodotto fitosanitario nel momento in cui ha presentato il fascicolo e, per ciascuna relazione dei test e degli studi, abbia fornito le informazioni di cui all’articolo 7 capoverso 1 lettera f e all’articolo 21 capoverso 3 lettera d, nonché la conferma che non è mai stato concesso un periodo di protezione delle relazioni per la relazione dei test e degli studi o che non è scaduto l’eventuale periodo di protezione delle relazioni concesso.</p></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> Protezione delle relazioni in caso di rinnovo o riesame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le relazioni dei test e degli studi sono protette per 30 mesi se sono necessarie al rinnovo o al riesame di un’autorizzazione, salvo nei casi giusta l’articolo 46 capoverso 6 o l’articolo 50. </p><p><sup>2</sup> Qualora il titolare di un’autorizzazione non sia in grado di fornire le relazioni dei test e degli studi necessarie al rinnovo o al riesame della stessa e se tali dati sono stati forniti da una persona terza, l’autorizzazione non può essere estesa a nuove utilizzazioni per una durata di 30 mesi.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione può servirsi delle relazioni di cui al capoverso 1 per adeguare le condizioni d’uso di un prodotto fitosanitario per il quale non sono state fornite le relazioni dei test e degli studi.<sup><a fragment="#fn-d6e2792" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2792" id="fnbck-d6e2792" routerlink="./">100</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2792"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2792" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2792" routerlink="./">100</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> Elenco delle relazioni dei test e degli studi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per ogni principio attivo, fitoprotettore, sinergizzante e coadiuvante, il servizio d’omologazione prepara un elenco delle relazioni dei test e degli studi necessarie per la prima approvazione, per la modifica delle condizioni di approvazione o per il rinnovo dell’approvazione.</p><p><sup>2</sup> Per ogni prodotto fitosanitario che autorizza, il servizio d’omologazione tiene e mette a disposizione di qualsiasi parte interessata che lo richieda:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un elenco delle relazioni dei test e degli studi, concernenti il principio attivo, il fitoprotettore o il sinergizzante, il coadiuvante e il prodotto fitosanitario, necessarie per la prima autorizzazione, per la modifica delle condizioni di autorizzazione o per il rinnovo dell’autorizzazione; e</dd><dt>b. </dt><dd>un elenco delle relazioni dei test e degli studi, per le quali il richiedente ha chiesto la protezione dei dati ai sensi dell’articolo 46.</dd></dl><p><sup>3</sup> Gli elenchi previsti ai capoversi 1 e 2 indicano se le relazioni dei test e degli studi in questione siano state riconosciute conformi ai principi di buona pratica di laboratorio o di buona pratica sperimentale.</p><p><sup>4</sup> Il servizio d’omologazione può esigere dal richiedente un elenco delle relazioni dei test e degli studi presentate in fase di domanda, in un formato elettronico definito. </p></div></article><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b> Domanda preliminare per esperimenti su vertebrati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima di effettuare esperimenti su vertebrati ai fini di un’autorizzazione, il richiedente domanda per scritto al servizio d’omologazione se sono già disponibili risultati di esperimenti concernenti il principio attivo o il preparato in questione.</p><p><sup>2</sup> In caso di domanda cautelativa, il richiedente deve fornire la prova che egli stesso intende chiedere un’autorizzazione.</p></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> Impiego dei dati di precedenti esperimenti su vertebrati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se dispone di sufficienti conoscenze derivanti da precedenti esperimenti su vertebrati su un principio attivo o un preparato, il servizio d’omologazione comunica al richiedente in che misura non sono più richiesti nuovi esperimenti per il rilascio di un’autorizzazione.</p><p><sup>2</sup> Se tali conoscenze provengono da dati di esperimenti su vertebrati del primo richiedente e di eventuali altri richiedenti, e la durata di protezione di questi dati non è ancora scaduta (art. 46), il servizio d’omologazione intraprende quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>comunica ai precedenti richiedenti dei quali intende impiegare i dati a favore del nuovo richiedente:<dl><dt>1. </dt><dd>quali dati intende impiegare,</dd><dt>2. </dt><dd>l’indirizzo del nuovo richiedente;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>comunica al nuovo richiedente gli indirizzi dei precedenti richiedenti.</dd></dl><p><sup>3</sup> I precedenti richiedenti possono opporsi all’immediato impiego dei loro dati entro 30 giorni e chiedere un differimento dell’impiego dei dati.</p><p><sup>4</sup> Se non riceve una domanda di differimento, il servizio d’omologazione decide sull’impiego dei dati.</p><p><sup>5</sup> Se riceve una domanda di differimento, il servizio d’omologazione decide:</p><dl><dt>a. </dt><dd>quali dati dei precedenti richiedenti saranno impiegati;</dd><dt>b. </dt><dd>il differimento del rilascio dell’autorizzazione per il tempo che richiederebbe al nuovo richiedente per fornire i propri dati.</dd></dl><p><sup>6</sup> Su domanda del nuovo richiedente, il servizio d’omologazione mette a disposizione i dati riassunti provenienti dagli esperimenti con vertebrati che sono necessari per allestire la parte corrispondente della scheda di dati di sicurezza; sono fatte salve le disposizioni sui dati confidenziali di cui all’articolo 52.</p></div></article><article id="art_51"><a name="a51"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_51" routerlink="./"><b>Art. 51</b> Diritto di indennizzo dei precedenti richiedenti per i dati provenienti da esperimenti su animali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I precedenti richiedenti possono richiedere al nuovo richiedente un indennizzo adeguato per l’impiego dei loro dati protetti provenienti da esperimenti su vertebrati.</p><p><sup>2</sup> Se i richiedenti non giungono a un’intesa sull’indennizzo entro sei mesi, il servizio d’omologazione, su domanda di un richiedente, pronuncia una decisione sull’ammontare dell’indennizzo. Tiene segnatamente in considerazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la spesa sopportata per ottenere i risultati degli esperimenti;</dd><dt>b. </dt><dd>la durata di protezione rimanente per i dati in questione;</dd><dt>c. </dt><dd>il numero dei richiedenti intermedi.</dd></dl><p><sup>3</sup> I precedenti richiedenti possono chiedere al servizio d’omologazione che vieti l’immissione sul mercato del prodotto fitosanitario finché il nuovo richiedente non abbia pagato l’indennizzo richiesto.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Segreto di fabbricazione e d’affari</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_52"><a name="a52"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_52" routerlink="./"><b>Art. 52</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Le persone che chiedono che le informazioni da esse presentate in applicazione della presente ordinanza siano trattate come informazioni confidenziali devono fornire una prova verificabile a dimostrazione del fatto che la divulgazione delle informazioni potrebbe essere pregiudizievole per la tutela dei loro interessi commerciali oppure della vita privata e dell’integrità.</p><p><sup>2</sup> È considerata, di norma, pregiudizievole per la tutela degli interessi commerciali oppure della vita privata e dell’integrità dell’interessato la divulgazione delle informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il metodo di fabbricazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le specifiche d’impurezza del principio attivo, eccezion fatta per le impurezze che sono considerate rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale;</dd><dt>c. </dt><dd>i risultati relativi alle partite di fabbricazione del principio attivo, comprese le impurezze;</dd><dt>d. </dt><dd>i metodi di analisi delle impurezze presenti nel principio attivo fabbricato, eccezion fatta per i metodi di analisi delle impurezze considerate rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale;</dd><dt>e. </dt><dd>i legami che esistono tra un fabbricante o un importatore e il richiedente o il titolare dell’autorizzazione;</dd><dt>f. </dt><dd>le informazioni sulla composizione completa di un prodotto fitosanitario;</dd><dt>g. </dt><dd>i nomi e gli indirizzi delle persone impegnate nella sperimentazione su vertebrati;</dd><dt>h. </dt><dd>il contenuto delle relazioni dei test e degli studi.</dd></dl><p><sup>3</sup> Dopo l’omologazione cessano di essere confidenziali le seguenti informazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del titolare dell’autorizzazione;</dd><dt>b. </dt><dd>la denominazione dei principi attivi;</dd><dt>c. </dt><dd>la percentuale dei principi attivi presenti nel preparato;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e2966" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2966" id="fnbck-d6e2966" routerlink="./">101</a></sup> </dt><dd>la denominazione delle altre sostanze che devono essere classificate come pericolose ai sensi dell’articolo 3 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e2978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e2978" id="fnbck-d6e2978" routerlink="./">102</a></sup> e che contribuiscono alla classificazione del prodotto fitosanitario;</dd><dt>e. </dt><dd>il nome commerciale del prodotto fitosanitario;</dd><dt>f. </dt><dd>i dati fisico-chimici che figurano sulla scheda di dati di sicurezza del preparato;</dd><dt>g. </dt><dd>la sintesi dei risultati degli esperimenti richiesti secondo l’allegato 5 o 6 per accertare l’efficacia del prodotto fitosanitario nonché gli effetti sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente e, se del caso, le sue proprietà intese a favorire la resistenza;</dd><dt>h. </dt><dd>i metodi analitici secondo l’allegato 5 numero 4 o l’allegato 6 numero 5;</dd><dt>i. </dt><dd>i procedimenti mediante i quali il principio attivo o il preparato può essere reso innocuo;</dd><dt>j. </dt><dd>i metodi e le misure cautelative per ridurre i rischi durante l’uso del prodotto fitosanitario nonché i rischi in caso di incendio o di altri pericoli;</dd><dt>k. </dt><dd>le misure da adottare e la procedura da rispettare in caso di spargimento o di fuoriuscita accidentali;</dd><dt>l. </dt><dd>le indicazioni relative al pronto soccorso e i consigli medici in caso di ferimento;</dd><dt>m. </dt><dd>le modalità di smaltimento del prodotto fitosanitario e dell’imballaggio;</dd><dt>n. </dt><dd>le informazioni che figurano sulla scheda di dati di sicurezza.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2966"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2966" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2966" routerlink="./">101</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e2978"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e2978" routerlink="./">102</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: <br/>Classificazione, imballaggio, etichettatura, scheda di dati di sicurezza e pubblicità</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_53"><a name="a53"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_53" routerlink="./"><b>Art. 53</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e3025" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3025" id="fnbck-d6e3025" routerlink="./">103</a></sup><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_53" routerlink="./"> Classificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari che sono preparati o principi attivi pericolosi oppure contengono principi attivi pericolosi devono essere classificati per analogia secondo l’articolo 18 capoverso 4.</p><p><sup>2</sup> I principi attivi che sono sostanze pericolose e che sono destinati all’impiego nei prodotti fitosanitari devono essere classificati per analogia conformemente all’articolo 6 capoverso 1 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3044" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3044" id="fnbck-d6e3044" routerlink="./">104</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e3052" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3052" id="fnbck-d6e3052" routerlink="./">105</a></sup></p><p><sup>3</sup> Laddove nell’OPChim si parla di fabbricante, nella presente ordinanza si intende il titolare dell’autorizzazione.<sup><a fragment="#fn-d6e3064" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3064" id="fnbck-d6e3064" routerlink="./">106</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3025"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3025" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3025" routerlink="./">103</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6103</a>).</p><p id="fn-d6e3044"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3044" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3044" routerlink="./">104</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e3052"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3052" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3052" routerlink="./">105</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3064"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3064" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3064" routerlink="./">106</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p></div></div></article><article id="art_54"><a name="a54"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_54" routerlink="./"><b>Art. 54</b> Imballaggio e presentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari e i coadiuvanti che possono essere confusi con alimenti, bevande o mangimi devono essere imballati in modo da ridurre al minimo la possibilità di errore.</p><p><sup>2</sup> I prodotti fitosanitari e i coadiuvanti accessibili al grande pubblico che possono essere confusi con alimenti, bevande o mangimi devono contenere componenti che ne scoraggino o impediscano il consumo.</p><p><sup>3</sup> I prodotti fitosanitari devono essere imballati per analogia conformemente all’articolo 8 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3089" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3089" id="fnbck-d6e3089" routerlink="./">107</a></sup>; laddove nell’OPChim si parla di sostanze o preparati pericolosi, nella presente ordinanza si intendono tutti i prodotti fitosanitari.<sup><a fragment="#fn-d6e3097" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3097" id="fnbck-d6e3097" routerlink="./">108</a></sup></p><p><sup>4</sup> I prodotti fitosanitari destinati a utilizzatori non professionali devono essere formulati e imballati in modo da facilitare il dosaggio al momento dell’utilizzazione.</p><p><sup>5</sup> Per poter essere immessi sul mercato in Svizzera, i prodotti fitosanitari omologati secondo l’articolo 36 devono avere l’imballaggio estero originale.<sup><a fragment="#fn-d6e3112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3112" id="fnbck-d6e3112" routerlink="./">109</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3089"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3089" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3089" routerlink="./">107</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e3097"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3097" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3097" routerlink="./">108</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3112"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3112" routerlink="./">109</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_55"><a name="a55"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_55" routerlink="./"><b>Art. 55</b> Etichettatura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Su un prodotto fitosanitario non si devono dare indicazioni errate, ingannevoli o incomplete o tacere fatti che possano trarre in inganno gli acquirenti in merito alla natura, al tipo di composizione o all’utilizzabilità del prodotto.</p><p><sup>2</sup> I prodotti fitosanitari devono essere etichettati per analogia conformemente all’articolo 10 capoversi 1, 2, 4, 5 e 6 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3134" id="fnbck-d6e3134" routerlink="./">110</a></sup> e secondo le disposizioni degli allegati 7 e 8 della presente ordinanza; laddove nell’OPChim si parla di fabbricante, nella presente ordinanza si intende il titolare dell’autorizzazione. Se gli allegati 7 e 8 e l’OPChim prevedono un’etichettatura diversa, si applicano gli allegati 7 e 8.<sup><a fragment="#fn-d6e3142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3142" id="fnbck-d6e3142" routerlink="./">111</a></sup></p><p><sup>3</sup> Ogni imballaggio di un prodotto fitosanitario deve recare in modo leggibile e indelebile le indicazioni secondo l’allegato 11.<sup><a fragment="#fn-d6e3154" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3154" id="fnbck-d6e3154" routerlink="./">112</a></sup></p><p><sup>3bis</sup> Devono essere rispettate le esigenze concernenti l’etichettatura ai sensi dell’ordinanza del 25 agosto 1999<sup><a fragment="#fn-d6e3166" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3166" id="fnbck-d6e3166" routerlink="./">113</a></sup> sulla protezione dei lavoratori dal pericolo derivante da microrganismi (OPLM).<sup><a fragment="#fn-d6e3174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3174" id="fnbck-d6e3174" routerlink="./">114</a></sup></p><p><sup>4</sup> I prodotti fitosanitari omologati secondo l’articolo 36 devono essere etichettati conformemente alle pertinenti disposizioni estere. L’etichetta applicata all’estero deve rimanere visibile sull’imballaggio. L’imballaggio deve inoltre recare le seguenti indicazioni:<sup><a fragment="#fn-d6e3186" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3186" id="fnbck-d6e3186" routerlink="./">115</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>gli usi del prodotto fitosanitario e le prescrizioni circa lo stoccaggio e lo smaltimento che figurano nella decisione di cui all’articolo 37;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero federale d’omologazione attribuito;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e3205" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3205" id="fnbck-d6e3205" routerlink="./">116</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>d. </dt><dd>il nome e l’indirizzo dell’importatore,</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e3222" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3222" id="fnbck-d6e3222" routerlink="./">117</a></sup> </dt><dd>il numero di partita e la data di fabbricazione del preparato; per prodotti fitosanitari omologati all’estero giusta l’articolo 52 (commercio parallelo) del Regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e3234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3234" id="fnbck-d6e3234" routerlink="./">118</a></sup>, devono essere utilizzati il numero di partita e la data di fabbricazione utilizzati nello Stato membro di provenienza secondo il suddetto regolamento.</dd></dl><p><sup>5</sup> Per l’etichettatura di cui al capoverso 4 lettera a è possibile avvalersi delle istruzioni allegate all’imballaggio fornite dal servizio d’omologazione.<sup><a fragment="#fn-d6e3242" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3242" id="fnbck-d6e3242" routerlink="./">119</a></sup></p><p><sup>6</sup> Per i prodotti fitosanitari importati si può derogare alle prescrizioni in materia di etichettatura fino alla prima fornitura a terzi in Svizzera.</p><p><sup>7</sup> Il DFI può adeguare gli allegati 7, 8 e 11 tenendo conto delle pertinenti norme internazionali, in particolare di quelle dell’UE.<sup><a fragment="#fn-d6e3257" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3257" id="fnbck-d6e3257" routerlink="./">120</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3134"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3134" routerlink="./">110</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e3142"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3142" routerlink="./">111</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3154"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3154" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3154" routerlink="./">112</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e3166"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3166" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3166" routerlink="./">113</a></sup> <a href="eli/cc/1999/445/it" routerlink="./" target="_blank">RS<b> 832.321</b></a></p><p id="fn-d6e3174"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3174" routerlink="./">114</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e3186"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3186" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3186" routerlink="./">115</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/677/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6135</a>).</p><p id="fn-d6e3205"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3205" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3205" routerlink="./">116</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e3222"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3222" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3222" routerlink="./">117</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/677/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6135</a>).</p><p id="fn-d6e3234"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3234" routerlink="./">118</a></sup> Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1; modificato da ultimo dal Regolamento (UE) n. 652/2014, GU L 189 del 27.6.2014, pag. 1.</p><p id="fn-d6e3242"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3242" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3242" routerlink="./">119</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/677/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6135</a>).</p><p id="fn-d6e3257"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3257" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3257" routerlink="./">120</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_55_a"><a name="a55a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_55_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_55_a" routerlink="./"><b>Art. 55</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e3270" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3270" id="fnbck-d6e3270" routerlink="./">121</a></sup><a fragment="#art_55_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_55_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Etichettatura di prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’etichetta dei prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate e immessi sul mercato deve recare in modo leggibile e indelebile le seguenti informazioni in almeno una lingua ufficiale del luogo di fornitura:<sup><a fragment="#fn-d6e3288" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3288" id="fnbck-d6e3288" routerlink="./">122</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome commerciale;</dd><dt>b. </dt><dd>l’indicazione «Prodotto fitosanitario ottenuto da sostanze di base (omologato senza prova dell’efficacia e della tolleranza vegetale)»;</dd><dt>c. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante o dell’importatore; </dd><dt>d. </dt><dd>la denominazione precisa di tutte le sostanze di base usate secondo l’allegato 1 parte D e la loro concentrazione;</dd><dt>e. </dt><dd>la quantità netta di prodotto fitosanitario espressa come segue:<dl><dt>1. </dt><dd>per i preparati solidi: in grammi o chilogrammi,</dd><dt>2. </dt><dd>per i gas: in grammi, chilogrammi, millilitri o litri,</dd><dt>3. </dt><dd>per i preparati liquidi: in millilitri o litri;</dd></dl></dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e3326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3326" id="fnbck-d6e3326" routerlink="./">123</a></sup> </dt><dd>se del caso, i corrispondenti dati di cui all’articolo 10 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3338" id="fnbck-d6e3338" routerlink="./">124</a></sup> sull’etichettatura di preparati pericolosi;</dd><dt>g. </dt><dd>l’uso;</dd><dt>h. </dt><dd>le istruzioni per l’uso;</dd><dt>i. </dt><dd>se del caso, le condizioni e limitazioni d’uso secondo l’allegato 1 parte D; </dd><dt>j. </dt><dd>la data di scadenza, se il prodotto fitosanitario si conserva per un periodo inferiore a due anni.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3270"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3270" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3270" routerlink="./">121</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e3288"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3288" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3288" routerlink="./">122</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O dell’11 mar. 2022, in vigore dal 1° mag. 2022 (<a href="eli/oc/2022/220/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 220</a>).</p><p id="fn-d6e3326"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3326" routerlink="./">123</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3338"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3338" routerlink="./">124</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_56"><a name="a56"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_56" routerlink="./"><b>Art. 56</b> Collocazione delle indicazioni sull’etichetta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le indicazioni di cui all’articolo 55 capoverso 3 devono figurare sull’etichetta del prodotto fitosanitario.</p><p><sup>2</sup> Le indicazioni secondo l’allegato 11 numeri 13, 14, 15 e 17 possono figurare su un foglio illustrativo allegato.<sup><a fragment="#fn-d6e3371" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3371" id="fnbck-d6e3371" routerlink="./">125</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3371"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3371" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3371" routerlink="./">125</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_57"><a name="a57"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_57" routerlink="./"><b>Art. 57</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e3383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3383" id="fnbck-d6e3383" routerlink="./">126</a></sup><a fragment="#art_57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_57" routerlink="./"> Lingue impiegate nell’etichetta</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’etichetta deve essere redatta in almeno una lingua ufficiale del luogo di fornitura.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3383"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3383" routerlink="./">126</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O dell’11 mar. 2022, in vigore dal 1° mag. 2022 (<a href="eli/oc/2022/220/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 220</a>).</p></div></div></article><article id="art_58"><a name="a58"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_58" routerlink="./"><b>Art. 58</b> Dichiarazione di prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi geneticamente modificati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sull’etichetta dei prodotti fitosanitari costituiti da organismi geneticamente modificati o contenenti tali organismi deve figurare l’indicazione «ottenuto da X modificato con tecnologia genetica» oppure «ottenuto da X geneticamente modificato».</p><p><sup>2</sup> Per i prodotti fitosanitari che contengono tracce involontarie di organismi geneticamente modificati autorizzati in quantità inferiore allo 0,1 per cento della massa, in casi particolari il servizio d’omologazione può, d’intesa con i servizi di valutazione coinvolti nella procedura d’omologazione, stabilire deroghe all’obbligo di dichiarazione.</p></div></article><article id="art_59"><a name="a59"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_59" routerlink="./"><b>Art. 59</b> Scheda di dati di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i prodotti fitosanitari occorre redigere e consegnare, per analogia conformemente agli articoli 19–22 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3421" id="fnbck-d6e3421" routerlink="./">127</a></sup>, schede di dati di sicurezza; non è necessario allegare alla scheda di dati di sicurezza gli scenari d’esposizione di cui all’articolo 20 capoverso 2 OPChim. Laddove nell’OPChim si parla di fabbricante, nella presente ordinanza si intende il titolare dell’autorizzazione.<sup><a fragment="#fn-d6e3429" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3429" id="fnbck-d6e3429" routerlink="./">128</a></sup></p><p><sup>2</sup> Le schede dei dati di sicurezza possono essere messe a disposizione in formato elettronico. Su richiesta, devono essere consegnate in formato cartaceo.<sup><a fragment="#fn-d6e3441" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3441" id="fnbck-d6e3441" routerlink="./">129</a></sup></p><p><sup>3</sup> Le schede di dati di sicurezza devono essere conservate secondo l’articolo 23 OPChim.<sup><a fragment="#fn-d6e3453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3453" id="fnbck-d6e3453" routerlink="./">130</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3421"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3421" routerlink="./">127</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e3429"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3429" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3429" routerlink="./">128</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3441"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3441" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3441" routerlink="./">129</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e3453"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3453" routerlink="./">130</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p></div></div></article><article id="art_60"><a name="a60"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_60" routerlink="./"><b>Art. 60</b> Pubblicità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari non autorizzati non possono essere oggetto di messaggio pubblicitario. Qualsiasi pubblicità per un prodotto fitosanitario deve essere accompagnata dalle frasi «Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto». Queste frasi devono essere facilmente leggibili e distinguersi chiaramente rispetto al messaggio pubblicitario complessivo. I termini «prodotti fitosanitari» possono essere sostituiti da una descrizione più precisa del tipo di prodotto, come fungicida, insetticida o diserbante.</p><p><sup>2</sup> Il messaggio pubblicitario non può comprendere informazioni, sotto forma testuale o grafica, potenzialmente fuorvianti per quanto riguarda i possibili rischi per la salute umana o degli animali o per l’ambiente, come i termini «a basso rischio», «non tossico» o «innocuo».</p><p><sup>3</sup> Tutte le affermazioni contenute nella pubblicità devono essere tecnicamente giustificabili.</p><p><sup>4</sup> I messaggi pubblicitari non possono contenere rappresentazioni visive di pratiche potenzialmente pericolose, quali la miscelazione o l’uso senza adeguati indumenti protettivi, né dell’impiego del prodotto vicino ad alimenti o da parte di bambini o nelle loro vicinanze.</p><p><sup>5</sup> La pubblicità o il materiale promozionale richiamano l’attenzione sulle frasi e i simboli di pericolo appropriati che figurano nell’etichetta.</p></div></article></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: <br/>Disposizioni speciali per l’utilizzazione e la fornitura di prodotti fitosanitari</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_61"><a name="a61"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_61" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_61" routerlink="./"><b>Art. 61</b> Obbligo di diligenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi utilizza i prodotti fitosanitari o i loro scarti deve provvedere affinché non abbiano effetti collaterali inaccettabili sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente.</p><p><sup>2</sup> I prodotti fitosanitari devono essere utilizzati in modo corretto. Possono essere utilizzati solo se sono omologati per l’uso previsto. Un uso corretto comporta l’applicazione dei principi di buona pratica fitosanitaria e il rispetto delle condizioni stabilite nell’articolo 18 e specificate sull’etichetta. Chi utilizza prodotti fitosanitari contenenti esclusivamente sostanze di base approvate deve rispettare altresì le condizioni e le limitazioni secondo l’allegato 1 parte D.<sup><a fragment="#fn-d6e3502" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3502" id="fnbck-d6e3502" routerlink="./">131</a></sup></p><p><sup>3</sup> Possono essere impiegate soltanto attrezzature che consentono un uso dei prodotti fitosanitari mirato e conforme.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3502"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3502" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3502" routerlink="./">131</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article><article id="art_62"><a name="a62"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_62" routerlink="./"><b>Art. 62</b> Registrazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I fabbricanti, i fornitori, i distributori, gli importatori e gli esportatori di prodotti fitosanitari tengono, per almeno cinque anni, registri sui prodotti fitosanitari che fabbricano, importano, esportano, immagazzinano, utilizzano o immettono sul mercato. Gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari tengono, per almeno tre anni, registri sui prodotti fitosanitari che utilizzano, nei quali figurano la denominazione del prodotto fitosanitario, la data e la dose dell’applicazione e la superficie e la coltura sulle quali esso è stato utilizzato. Su richiesta, mettono le informazioni pertinenti contenute in tali registri a disposizione dell’autorità competente. </p><p><sup>2</sup> I titolari di autorizzazioni e gli importatori di prodotti fitosanitari che figurano nell’elenco di cui all’articolo 36 e che sono destinati a essere rivenduti comunicano annualmente all’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) tutti i dati necessari concernenti il volume delle vendite di prodotti fitosanitari.<sup><a fragment="#fn-d6e3527" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3527" id="fnbck-d6e3527" routerlink="./">132</a></sup></p><p><sup>3</sup> I dati di cui al capoverso 2 devono essere comparabili a quelli richiesti nell’ambito di sistemi internazionali d’informazioni, in particolare a quelli dell’UE.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3527"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3527" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3527" routerlink="./">132</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_63"><a name="a63"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_63" routerlink="./"><b>Art. 63</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e3542" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3542" id="fnbck-d6e3542" routerlink="./">133</a></sup><a fragment="#art_63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_63" routerlink="./"> Conservazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari devono essere conservati secondo gli articoli 57 e 62 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3557" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3557" id="fnbck-d6e3557" routerlink="./">134</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3542"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3542" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3542" routerlink="./">133</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3557"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3557" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3557" routerlink="./">134</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_64"><a name="a64"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_64" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_64" routerlink="./"><b>Art. 64</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e3568" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3568" id="fnbck-d6e3568" routerlink="./">135</a></sup><a fragment="#art_64" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_64" routerlink="./"> Fornitura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la fornitura di prodotti fitosanitari si applicano per analogia gli articoli 58, 63–66 e 68 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3584" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3584" id="fnbck-d6e3584" routerlink="./">136</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> In via suppletiva, l’articolo 59 OPChim si applica per analogia alle aziende che immettono sul mercato prodotti fitosanitari.</p><p><sup>3</sup> I prodotti fitosanitari la cui etichettatura contiene un elemento di cui all’allegato 5 numero 1.2 lettera a o b oppure numero 2.2 lettera a o b OPChim non possono essere forniti a utilizzatori privati. Per la fornitura a titolo professionale a utilizzatori professionali si applicano per analogia gli articoli 65 capoverso 1 e 66 capoverso 1 lettera a OPChim.<sup><a fragment="#fn-d6e3598" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3598" id="fnbck-d6e3598" routerlink="./">137</a></sup></p><p><sup>4</sup> Possono essere forniti a utilizzatori non professionali esclusivamente i prodotti fitosanitari autorizzati per un uso non professionale. I coadiuvanti di cui all’articolo 2 capoverso 3 lettera d non possono essere consegnati ad utilizzatori non professionali.<sup><a fragment="#fn-d6e3610" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3610" id="fnbck-d6e3610" routerlink="./">138</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3568"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3568" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3568" routerlink="./">135</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3584"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3584" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3584" routerlink="./">136</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e3598"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3598" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3598" routerlink="./">137</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e3610"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3610" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3610" routerlink="./">138</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p></div></div></article><article id="art_65"><a name="a65"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_65" routerlink="./"><b>Art. 65</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e3627" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3627" id="fnbck-d6e3627" routerlink="./">139</a></sup><a fragment="#art_65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_65" routerlink="./"> Furto, perdita, erronea immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>In caso di furto, perdita o erronea immissione sul mercato di prodotti fitosanitari, si applica l’articolo 67 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3642" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3642" id="fnbck-d6e3642" routerlink="./">140</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3627"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3627" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3627" routerlink="./">139</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e3642"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3642" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3642" routerlink="./">140</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_66"><a name="a66"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_66" routerlink="./"><b>Art. 66</b> Condizioni d’uso generali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il servizio d’omologazione può emanare condizioni d’uso generali, come formule per calcolare le quantità di prodotto da utilizzare, le distanze da rispettare o la modalità d’uso di determinati dispositivi.</p></div></article><article id="art_67"><a name="a67"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_67" routerlink="./"><b>Art. 67</b> Divieto d’impiego</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se il servizio d’omologazione o un servizio di valutazione ritiene che il potenziale di pericolo di un prodotto fitosanitario sia inaccettabile e revoca l’omologazione, il servizio d’omologazione può vietare l’impiego del prodotto fitosanitario in questione. Pubblica il divieto d’impiego nel Foglio federale come decisione di obbligatorietà generale.</p></div></article><article id="art_68"><a name="a68"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_68" routerlink="./"><b>Art. 68</b> Restrizioni d’uso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari non possono essere impiegati nelle zone S2 e S<sub>h</sub> di protezione delle acque sotterranee, qualora questi o i loro metaboliti rilevanti dal profilo biologico possano giungere nel punto di captazione dell’acqua potabile a causa della loro mobilità o mancanza di biodegradabilità.<sup><a fragment="#fn-d6e3680" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3680" id="fnbck-d6e3680" routerlink="./">141</a></sup></p><p><sup>2</sup> <inl>Il servizio d’omologazione decide un onere corrispondente se dall’esame del fascicolo risulta che per un prodotto fitosanitario ci si debba attendere il possibile raggiungimento della concentrazione massima fissata per l’acqua potabile nell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e3694" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3694" id="fnbck-d6e3694" routerlink="./">142</a></sup></inl><inl> sull’acqua potabile e sull’acqua per piscine e docce accessibili al pubblico.</inl><sup><a fragment="#fn-d6e3702" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3702" id="fnbck-d6e3702" routerlink="./">143</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione pubblica e tiene aggiornato l’elenco dei prodotti fitosanitari che non possono essere impiegati nelle zone S2 e S<sub>h</sub> di protezione delle acque sotterranee.<sup><a fragment="#fn-d6e3716" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3716" id="fnbck-d6e3716" routerlink="./">144</a></sup></p><p><sup>4</sup> Un prodotto fitosanitario secondo l’articolo 2 capoverso 1 o un coadiuvante secondo l’articolo 2 capoverso 3 lettera d può essere impiegato da utilizzatori professionali nelle zone d’insediamento su superfici quali parchi, giardini, impianti sportivi e per il tempo libero, cortili delle scuole o parchi giochi nonché nelle immediate vicinanze di infrastrutture sanitarie solo se non soddisfa nessuno dei criteri indicati nell’allegato 12 numero 2.<sup><a fragment="#fn-d6e3728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3728" id="fnbck-d6e3728" routerlink="./">145</a></sup></p><p><sup>4bis</sup> La restrizione di cui al capoverso 4 non si applica all’uso su superfici di produzione agricola in zone d’insediamento.<sup><a fragment="#fn-d6e3740" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3740" id="fnbck-d6e3740" routerlink="./">146</a></sup></p><p><sup>5</sup> Le autorità cantonali possono concedere deroghe alle disposizioni di cui al capoverso 4 qualora non esistano altri mezzi di lotta. In tal caso, si prendono misure adeguate per garantire la protezione di coloro che frequentano le zone rispettive utilizzate dal pubblico.</p><p><sup>6</sup> Per gli altri divieti e restrizioni concernenti l’uso di prodotti fitosanitari si applica l’allegato 2.5 dell’ordinanza del 18 maggio 2005<sup><a fragment="#fn-d6e3755" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3755" id="fnbck-d6e3755" routerlink="./">147</a></sup> sulla riduzione dei rischi inerente ai prodotti chimici (ORRPChim).</p><p><sup>7</sup> Per i prodotti fitosanitari contenenti o costituiti da organismi non geneticamente modificati si applica per analogia l’allegato 2.5 ORRPChim.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3680"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3680" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3680" routerlink="./">141</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 4 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/786/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4791</a>).</p><p id="fn-d6e3694"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3694" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3694" routerlink="./">142</a></sup> <a href="eli/cc/2017/153/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.022.11</b></a></p><p id="fn-d6e3702"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3702" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3702" routerlink="./">143</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p><p id="fn-d6e3716"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3716" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3716" routerlink="./">144</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 4 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/786/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4791</a>).</p><p id="fn-d6e3728"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3728" routerlink="./">145</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p><p id="fn-d6e3740"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3740" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3740" routerlink="./">146</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p><p id="fn-d6e3755"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3755" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3755" routerlink="./">147</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_69"><a name="a69"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_69" routerlink="./"><b>Art. 69</b> Uso di prodotti fitosanitari cui è stata revocata l’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari cui è stata revocata l’autorizzazione possono essere utilizzati per un anno al massimo dopo il termine fissato ai sensi dell’articolo 31.</p><p><sup>2</sup> I prodotti fitosanitari stralciati dall’elenco di cui all’articolo 36 possono essere utilizzati per un anno al massimo dopo il termine fissato ai sensi dell’articolo 38.</p><p><sup>3</sup> È fatto salvo l’articolo 67.</p></div></article><article id="art_70"><a name="a70"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_70" routerlink="./"><b>Art. 70</b> Obbligo di ripresa</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi immette sul mercato prodotti fitosanitari deve riprendere ed eliminare in modo appropriato i prodotti fitosanitari forniti a un utilizzatore che non intende più farne uso.</p><p><sup>2</sup> I prodotti fitosanitari venduti nel commercio al dettaglio devono essere ripresi a titolo gratuito.</p></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Esecuzione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_8/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_8/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Confederazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_71"><a name="a71"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_71" routerlink="./"><b>Art. 71</b> Servizio d’omologazione e comitato di direzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> <sup>1</sup> Il servizio d’omologazione per i prodotti fitosanitari è aggregato all’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).<sup><a fragment="#fn-d6e3811" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3811" id="fnbck-d6e3811" routerlink="./">148</a></sup></p><p><sup>2</sup> Per il servizio d’omologazione viene istituito un comitato di direzione. La sua composizione si basa sull’articolo 77 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e3823" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3823" id="fnbck-d6e3823" routerlink="./">149</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e3831" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3831" id="fnbck-d6e3831" routerlink="./">150</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il comitato di direzione ha i compiti e le competenze seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>definire la strategia del servizio d’omologazione;</dd><dt>b. </dt><dd>visionare la determinazione dell’organizzazione e delle risorse del servizio d’omologazione.</dd></dl><p><sup>4</sup> Il comitato di direzione decide all’unanimità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3811"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3811" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3811" routerlink="./">148</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e3823"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3823" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3823" routerlink="./">149</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e3831"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3831" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3831" routerlink="./">150</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 15 dic. 2020 (<a href="eli/oc/2020/891/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5125</a>).</p></div></div></article><article id="art_72"><a name="a72"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72" routerlink="./"><b>Art. 72</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e3856" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3856" id="fnbck-d6e3856" routerlink="./">151</a></sup><a fragment="#art_72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72" routerlink="./"> Servizi di valutazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono servizi di valutazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’UFAM;</dd><dt>b. </dt><dd>l’USAV;</dd><dt>c. </dt><dd>l’UFAG;</dd><dt>d. </dt><dd>la SECO.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per la valutazione dei prodotti fitosanitari i servizi di valutazione tengono conto dei documenti tecnici e di altre linee guida relative ai prodotti fitosanitari in questione adottate dall’UE. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3856"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3856" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3856" routerlink="./">151</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_72_a"><a name="a72a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_a" routerlink="./"><b>Art. 72</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e3892" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3892" id="fnbck-d6e3892" routerlink="./">152</a></sup><a fragment="#art_72_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Compiti dell’UFAM </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM valuta: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’etichettatura e la classificazione dei prodotti fitosanitari in relazione alla pericolosità per l’ambiente e ai pericoli fisico-chimici; </dd><dt>b. </dt><dd>la durata di permanenza e la distribuzione dei prodotti fitosanitari nell’ambiente;</dd><dt>c. </dt><dd>gli effetti dei prodotti fitosanitari sugli uccelli e su altri vertebrati terrestri, sugli organismi acquatici e su altre specie non bersaglio al di fuori della superficie agricola trattata. </dd></dl><p><sup>2</sup> In caso di prodotti fitosanitari costituiti da o contenenti organismi geneticamente modificati, i compiti dell’UFAM sono retti dalle disposizioni dell’OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e3924" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3924" id="fnbck-d6e3924" routerlink="./">153</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3892"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3892" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3892" routerlink="./">152</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e3924"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3924" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3924" routerlink="./">153</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p></div></div></article><article id="art_72_b"><a name="a72b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_b" routerlink="./"><b>Art. 72</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e3936" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3936" id="fnbck-d6e3936" routerlink="./">154</a></sup><a fragment="#art_72_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_b" routerlink="./"><i></i> <i></i>Compiti dell’USAV</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’USAV valuta:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’etichettatura e la classificazione dei prodotti fitosanitari in relazione ai pericoli per la salute;</dd><dt>b. </dt><dd>la tossicità dei prodotti fitosanitari per l’uomo;</dd><dt>c. </dt><dd>gli effetti dei prodotti fitosanitari:<dl><dt>1. </dt><dd>sulla salute degli utilizzatori non professionali, dei residenti e degli astanti,</dd><dt>2. </dt><dd>sui vertebrati da combattere; </dd></dl></dd><dt>d. </dt><dd>gli effetti sulla salute dell’uomo di eventuali residui di prodotti fitosanitari in o su derrate alimentari.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3936"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3936" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3936" routerlink="./">154</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_72_c"><a name="a72c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_c" routerlink="./"><b>Art. 72</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e3978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e3978" id="fnbck-d6e3978" routerlink="./">155</a></sup><a fragment="#art_72_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_c" routerlink="./"><i></i> <i></i>Compiti dell’UFAG </a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG, unitamente alle sue Stazioni federali di ricerche agronomiche (Agroscope) e all’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), valuta: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’efficacia dei prodotti fitosanitari contro gli organismi nocivi e gli effetti su piante e prodotti vegetali;</dd><dt>b. </dt><dd>gli effetti dei prodotti fitosanitari su specie non bersaglio, sulla fertilità del suolo e sulle api nelle superfici agricole trattate; </dd><dt>c. </dt><dd>gli effetti dello stralcio di un principio attivo dall’allegato 1 (art. 10) oppure della modifica o della revoca di un’autorizzazione (art. 29 e 29<i>a</i>) sulla produzione agricola, le domande d’autorizzazione per un uso minore (art. 35) e le domande d’omologazione in situazione d’emergenza (art. 40); </dd><dt>d. </dt><dd>il comportamento di residui di prodotti fitosanitari su piante utili e raccolti; </dd><dt>e. </dt><dd>l’identità e le proprietà fisico-chimiche dei prodotti fitosanitari. </dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3978"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e3978" routerlink="./">155</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_72_d"><a name="a72d"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_d" routerlink="./"><b>Art. 72</b><i>d</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4019" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4019" id="fnbck-d6e4019" routerlink="./">156</a></sup><a fragment="#art_72_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_72_d" routerlink="./"><i></i> <i></i>Compiti della SECO </a></h6><div class="collapseable"> <p>La SECO valuta gli effetti dei prodotti fitosanitari sulla salute degli utilizzatori professionali e sui lavoratori i quali, dopo l’utilizzazione di un prodotto fitosanitario, sono esposti a un carico. A tal fine, si basa sulla valutazione tossicologica del prodotto fitosanitario effettuata dall’USAV.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4019"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4019" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4019" routerlink="./">156</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_73"><a name="a73"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_73" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_73" routerlink="./"><b>Art. 73</b> Compiti del servizio d’omologazione e collaborazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione svolge i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>coordina la collaborazione con i servizi di valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>chiede valutazioni e pareri ai servizi di valutazione competenti;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e4057" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4057" id="fnbck-d6e4057" routerlink="./">157</a></sup> </dt><dd>decide, d’intesa con i servizi di valutazione, in merito alle domande di autorizzazione di un prodotto fitosanitario.</dd></dl><p><sup>2</sup> Prima di iscrivere un prodotto fitosanitario nell’elenco secondo l’articolo 36 e di omologare un prodotto fitosanitario per far fronte a una situazione d’emergenza secondo l’articolo 40, il servizio d’omologazione chiede il parere dei servizi di valutazione le cui sfere di competenza sono interessate.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione dirige e coordina la procedura d’omologazione dei prodotti fitosanitari costituiti da o contenenti organismi geneticamente modificati, tenendo conto dell’OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e4074" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4074" id="fnbck-d6e4074" routerlink="./">158</a></sup>. Effettua gli esperimenti in pieno campo eventualmente necessari per il rilascio dell’autorizzazione soltanto se sono soddisfatti i requisiti dell’OEDA.</p><p><sup>4</sup> Il servizio d’omologazione decide della modifica o della revoca di autorizzazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>di propria iniziativa;</dd><dt>b. </dt><dd>su richiesta di un servizio di valutazione, sempre che il motivo di tale richiesta rientri nella sua sfera di competenze.</dd></dl><p><sup>5</sup> I servizi di valutazione che partecipano alla procedura d’omologazione si informano reciprocamente e costantemente su fatti e nuove conoscenze concernenti l’omologazione e l’impiego di prodotti fitosanitari.</p><p><sup>6</sup> Il servizio d’omologazione può, in collaborazione con le autorità esecutive cantonali, organizzare controlli relativi all’immissione sul mercato o all’impiego di determinati prodotti fitosanitari.</p><p><sup>7</sup> Per quanto riguarda la partecipazione dei servizi di valutazione si applicano gli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b</i> LOGA<sup><a fragment="#fn-d6e4105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4105" id="fnbck-d6e4105" routerlink="./">159</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e4113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4113" id="fnbck-d6e4113" routerlink="./">160</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4057"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4057" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4057" routerlink="./">157</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e4074"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4074" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4074" routerlink="./">158</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e4105"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4105" routerlink="./">159</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e4113"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4113" routerlink="./">160</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p></div></div></article><article id="art_74"><a name="a74"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_74" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_74" routerlink="./"><b>Art. 74</b> Centro d’informazione tossicologica</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il servizio d’informazione in caso di avvelenamenti è il Centro svizzero d’informazione tossicologica (CSIT).</p></div></article><article id="art_75"><a name="a75"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_75" routerlink="./"><b>Art. 75</b> Buona pratica sperimentale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Dopo consultazione del Servizio d’accreditamento svizzero (SAS), l’UFAG stabilisce la procedura d’attestazione di conformità degli esperimenti alle prescrizioni concernenti la buona pratica sperimentale.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG o il servizio da esso designato attesta, su richiesta, la conformità degli esperimenti. Gli emolumenti a carico del richiedente sono fissati nell’ordinanza del 10 marzo 2006<sup><a fragment="#fn-d6e4144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4144" id="fnbck-d6e4144" routerlink="./">161</a></sup> sugli emolumenti della Segreteria di Stato dell’economia nel campo dell’accreditamento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4144"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4144" routerlink="./">161</a></sup> <a href="eli/cc/2006/177/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.513.7</b></a></p></div></div></article><article id="art_76"><a name="a76"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_76" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_76" routerlink="./"><b>Art. 76</b> Esperti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il servizio d’omologazione può avvalersi della consulenza di esperti per l’esecuzione della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_77"><a name="a77"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_77" routerlink="./"><b>Art. 77</b> Importazione e permesso generale d’importazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per l’importazione di prodotti fitosanitari per scopi professionali o commerciali occorre un permesso generale d’importazione (PGI). Quest’ultimo è rilasciato dall’UFAG.<sup><a fragment="#fn-d6e4172" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4172" id="fnbck-d6e4172" routerlink="./">162</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il PGI è rilasciato, su domanda scritta, alle persone che hanno il domicilio, la sede sociale o una succursale in Svizzera o sono cittadini di uno Stato con cui la Svizzera ha concluso un accordo che stabilisce la rinuncia a tale requisito.</p><p><sup>3</sup> Il PGI ha validità illimitata, è personale e non è trasferibile. In casi gravi può essere revocato, in particolare in caso d’impiego abusivo.</p><p><sup>4</sup> La persona soggetta all’obbligo di dichiarazione deve indicare nella dichiarazione doganale il numero del PGI dell’importatore.</p><p><sup>5</sup> Il servizio d’omologazione informa le autorità cantonali sui titolari di un PGI residenti nel loro territorio.</p><p><sup>6</sup> Un prodotto fitosanitario può essere importato solo se è stato omologato conformemente alla presente ordinanza o se non è richiesta alcuna omologazione conformemente all’articolo 14 capoverso 2.<sup><a fragment="#fn-d6e4196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4196" id="fnbck-d6e4196" routerlink="./">163</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4172"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4172" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4172" routerlink="./">162</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e4196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4196" routerlink="./">163</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/685/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 685</a>).</p></div></div></article><article id="art_78"><a name="a78"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_78" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_78" routerlink="./"><b>Art. 78</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e4208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4208" id="fnbck-d6e4208" routerlink="./">164</a></sup><a fragment="#art_78" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_78" routerlink="./"> Competenze degli uffici doganali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli uffici doganali controllano, su richiesta del servizio d’omologazione, se i prodotti fitosanitari sono conformi alle disposizioni d’importazione della presente ordinanza. Per il rimanente si applica l’articolo 83 capoverso 3 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e4228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4228" id="fnbck-d6e4228" routerlink="./">165</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4208"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4208" routerlink="./">164</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>). Correzione del 17 nov. 2015 (<a href="eli/oc/2015/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4483</a>).</p><p id="fn-d6e4228"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4228" routerlink="./">165</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_79"><a name="a79"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_79" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_79" routerlink="./"><b>Art. 79</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e4239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4239" id="fnbck-d6e4239" routerlink="./">166</a></sup><a fragment="#art_79" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_79" routerlink="./"> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’obbligo di pagare emolumenti per atti amministrativi secondo la presente ordinanza e il calcolo degli stessi sono retti dall’ordinanza del 30 ottobre 1985<sup><a fragment="#fn-d6e4254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4254" id="fnbck-d6e4254" routerlink="./">167</a></sup> sulle tasse dell’USAV.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4239"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4239" routerlink="./">166</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e4254"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4254" routerlink="./">167</a></sup> <a href="eli/cc/1985/1727_1727_1727/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.472</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_8/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Cantoni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_80"><a name="a80"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_80" routerlink="./"><b>Art. 80</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I Cantoni sono responsabili della sorveglianza del mercato dei prodotti fitosanitari e del controllo dell’uso conforme alle prescrizioni dei prodotti fitosanitari. In via sussidiaria, i compiti sono assunti dai seguenti servizi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il compito della sorveglianza del mercato dei prodotti fitosanitari: dal servizio d’omologazione, in collaborazione con l’UFAG;</dd><dt>b. </dt><dd>i compiti del controllo dell’uso conforme alle prescrizioni dei prodotti fitosanitari nell’agricoltura: dall’UFAG. <sup><a fragment="#fn-d6e4280" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4280" id="fnbck-d6e4280" routerlink="./">168</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni controllano segnatamente il rispetto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>delle decisioni prese in virtù degli articoli 18 e 37;</dd><dt>b. </dt><dd>delle prescrizioni relative a imballaggio, etichettatura e scheda di dati di sicurezza (art. 54–60);</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e4302" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4302" id="fnbck-d6e4302" routerlink="./">169</a></sup> </dt><dd>delle prescrizioni relative all’obbligo di diligenza (art. 61), alla conservazione (art. 63), alla fornitura (art. 64), al furto, alla perdita e all’immissione per errore sul mercato (art. 65), alle restrizioni d’uso (art. 68) e all’obbligo di ripresa (art. 70).</dd></dl><p><sup>3</sup> I Cantoni assicurano l’esecuzione dei divieti d’impiego di cui all’articolo 67.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4280"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4280" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4280" routerlink="./">168</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 760</a>).</p><p id="fn-d6e4302"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4302" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4302" routerlink="./">169</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_8/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Sequestro e confisca</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_81"><a name="a81"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_81" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_81" routerlink="./"><b>Art. 81</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Se esiste il fondato sospetto che un prodotto fitosanitario immesso sul mercato o destinato a essere immesso sul mercato non sia conforme alle disposizioni della LAgr, della LPChim, della LPAmb, della LIG, della presente ordinanza o a prescrizioni emanate successivamente, l’autorità competente può sequestrare mezzi di prova, bloccare o sequestrare la merce destinata alla vendita o esigere dall’importatore la riesportazione della merce.</p><p><sup>2</sup> Chi possiede mezzi di prova di cui al capoverso 1 è tenuto, su richiesta, a consegnarli.</p><p><sup>3</sup> L’autorità contrassegna gli oggetti sequestrati e li iscrive in un elenco. Essa consegna al possessore una copia dell’elenco.</p><p><sup>4</sup> L’autorità che pronuncia un ordine secondo il capoverso 1 deve prendere i provvedimenti necessari per garantire la manutenzione degli oggetti in questione. A tal fine può impartire istruzioni agli aventi diritto sui medesimi.</p><p><sup>5</sup> L’autorità può confiscare gli oggetti sequestrati e i prodotti fitosanitari in questione o autorizzarne l’esportazione.</p></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_8/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Trasmissione di dati e documentazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_82"><a name="a82"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_82" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_82" routerlink="./"><b>Art. 82</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e4343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4343" id="fnbck-d6e4343" routerlink="./">170</a></sup><a fragment="#art_82" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_82" routerlink="./"> Trasmissione di dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli articoli 74–76 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e4358" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4358" id="fnbck-d6e4358" routerlink="./">171</a></sup> si applicano per analogia alla trasmissione di dati relativi ai prodotti fitosanitari.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4343" routerlink="./">170</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p><p id="fn-d6e4358"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4358" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4358" routerlink="./">171</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_83"><a name="a83"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_83" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_83" routerlink="./"><b>Art. 83</b> Documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il servizio d’omologazione gestisce una documentazione intersettoriale relativa ai prodotti fitosanitari che comprende in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutti i documenti presentati assieme alla domanda;</dd><dt>b. </dt><dd>tutti i documenti rilevanti ai fini della valutazione presentati dai servizi di valutazione interessati;</dd><dt>c. </dt><dd>i risultati delle valutazioni, incluse le autorizzazioni e altre decisioni;</dd><dt>d. </dt><dd>tutta la corrispondenza intercorsa con i richiedenti;</dd><dt>e. </dt><dd>gli atti concernenti le questioni e le procedure giuridiche.</dd></dl></div></article></div></section></div></section><section id="chap_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_9" routerlink="./">Capitolo 9: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_9/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_9/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Abrogazione e modifica del diritto vigente</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_84"><a name="a84"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_84" routerlink="./"><b>Art. 84</b> Diritto vigente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 18 maggio 2005<sup><a fragment="#fn-d6e4404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4404" id="fnbck-d6e4404" routerlink="./">172</a></sup> concernente l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari è abrogata. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4404"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4404" routerlink="./">172</a></sup> [<a href="eli/oc/2005/481/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 3035 </a><a href="eli/oc/2005/541/it" routerlink="./" target="_blank">4097 </a><a href="eli/oc/2005/719/it" routerlink="./" target="_blank">5211</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/750/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 4851</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/152/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 821 </a>n. III 1469 all. 4 n. 54 1843 4541 6291, <b></b><a href="eli/oc/2008/310/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 2155 </a><a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">4377 </a>all. 5 n. 11 5271, <b></b><a href="eli/oc/2009/73/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 401 </a>all. n. 3 2845, <b></b><a href="eli/oc/2010/278/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2101</a>]</p></div></div></article><article id="art_85"><a name="a85"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_85" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_85" routerlink="./"><b>Art. 85</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:</p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e4457" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4457" id="fnbck-d6e4457" routerlink="./">173</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4457"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4457" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4457" routerlink="./">173</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2010/340/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 2331</a>.</p></div></div></article></div></section><section id="chap_9/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_9/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Disposizioni transitorie</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_86"><a name="a86"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86" routerlink="./"><b>Art. 86</b><b></b> <b></b>Disposizioni transitorie relative all’entrata in vigore il 1° luglio 2011</a><sup><a fragment="#fn-d6e4475" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4475" id="fnbck-d6e4475" routerlink="./">174</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le condizioni per l’iscrizione dei principi attivi di cui all’allegato 1 vigenti prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza continuano ad applicarsi: </p><dl><dt>a. </dt><dd>alle domande di approvazione concernenti i principi attivi per i quali è stata adottata una decisione conformemente all’articolo 6 paragrafo 3 della direttiva 91/414/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e4495" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4495" id="fnbck-d6e4495" routerlink="./">175</a></sup> prima del 14 giugno 2011;</dd><dt>b. </dt><dd>alle domande di approvazione, di riesame o di rivalutazione delle sostanze di di cui è stata verificata la completezza conformemente all’articolo 16 del regolamento (CE) n. 33/2008<sup><a fragment="#fn-d6e4506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4506" id="fnbck-d6e4506" routerlink="./">176</a></sup>;</dd><dt>c. </dt><dd>alle domande di approvazione, di riesame o di rivalutazione delle sostanze di cui è stata verificata la completezza conformemente all’articolo 6 del regolamento (CE) n. 33/2008<sup><a fragment="#fn-d6e4515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4515" id="fnbck-d6e4515" routerlink="./">177</a></sup> prima del 14 giugno 2011.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le autorizzazioni rilasciate prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza rimangono valide. Se non è stata fissata un’altra data conformemente alle disposizioni vigenti prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza, scadono al più tardi il 31 luglio 2015.</p><p><sup>3</sup> I prodotti fitosanitari che sono stati etichettati e imballati secondo il diritto vigente prima del 1° agosto 2005 possono essere utilizzati fino al 31 luglio 2011.</p><p><sup>4</sup> Il DFI può prorogare i termini di cui al capoverso 1 se una proroga di questi termini è stata decisa nell’UE. </p><p><sup>5</sup> I fitoprotettori e i sinergizzanti già immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza devono essere notificati al servizio d’omologazione entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente ordinanza. </p><p><sup>6</sup> In deroga all’articolo 17 capoverso 1 lettera a, un prodotto fitosanitario contenente un sinergizzante o un fitoprotettore immesso sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza può essere autorizzato fintanto che sono noti i risultati del riesame di cui all’articolo 12.</p><p><sup>7</sup> Le disposizioni di cui all’articolo 48 capoversi 1 e 2 non si applicano alle sostanze e ai prodotti fitosanitari per i quali è stata depositata una domanda prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4475"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4475" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4475" routerlink="./">174</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e4495"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4495" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4495" routerlink="./">175</a></sup> Direttiva 91/414/CEE del Consiglio del 15 lug. 1991 relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, GU L 230 del 19 ago. 1991, pag. 1<i>, </i>modificata da ultimo dalla direttiva 2009/160/CE del Consiglio del 17 dic. 2009, GU L 338 del 19 dic. 2009, pag. 83.</p><p id="fn-d6e4506"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4506" routerlink="./">176</a></sup> Regolamento (CE) n. 33/2008 della Commissione del 17 gen. 2008 recante modalità di applicazione della direttiva 91/414/CEE del Consiglio per quanto riguarda una procedura regolare e una procedura accelerata di valutazione delle sostanze attive previste nel programma di lavoro di cui all’art. 8 par. 2, di tale direttiva ma non comprese nell’all. I, versione GU L 15 del 18 gen. 2008, pag. 5.</p><p id="fn-d6e4515"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4515" routerlink="./">177</a></sup> Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. b<i>.</i></p></div></div></article><article id="art_86_a"><a name="a86a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_a" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4543" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4543" id="fnbck-d6e4543" routerlink="./">178</a></sup><a fragment="#art_86_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Disposizioni transitorie relative alla modifica del 23 maggio 2012</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari che sono stati etichettati e imballati secondo il diritto vigente possono ancora:</p><dl><dt>a. </dt><dd>essere immessi sul mercato fino al 31 maggio 2018;</dd><dt>b. </dt><dd>essere utilizzati fino al 31 ottobre 2020.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se il servizio d’omologazione decide la nuova classificazione ed etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e4572" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4572" id="fnbck-d6e4572" routerlink="./">179</a></sup> ai sensi del GHS entro metà 2017, le proposte per la nuova classificazione ed etichettatura devono essergli presentate entro il 31 dicembre 2014. Se non decide la nuova classificazione ed etichettatura entro metà 2017, il servizio d’omologazione può prorogare adeguatamente i termini di cui al capoverso 1 per il prodotto fitosanitario in questione.</p><p><sup>3 </sup>...<sup><a fragment="#fn-d6e4580" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4580" id="fnbck-d6e4580" routerlink="./">180</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4543"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4543" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4543" routerlink="./">178</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 mag. 2012, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>).</p><p id="fn-d6e4572"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4572" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4572" routerlink="./">179</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d.</p><p id="fn-d6e4580"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4580" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4580" routerlink="./">180</a></sup> Abrogato dall’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012, con effetto dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6103</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_b"><a name="a86b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_b" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4593" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4593" id="fnbck-d6e4593" routerlink="./">181</a></sup><a fragment="#art_86_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_b" routerlink="./"> Disposizione transitoria relativa alla modifica del 20 maggio 2015</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per i prodotti fitosanitari che, conformemente all’articolo 86<i>a</i> capoverso 1, sono etichettati e imballati secondo il diritto anteriore, fino al 31 maggio 2018 può essere consegnata una scheda di dati di sicurezza redatta secondo il diritto anteriore.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4593"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4593" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4593" routerlink="./">181</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_c"><a name="a86c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_c" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4614" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4614" id="fnbck-d6e4614" routerlink="./">182</a></sup><a fragment="#art_86_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_c" routerlink="./"> Disposizioni transitorie della modifica del 28 ottobre 2015</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il fascicolo relativo alla domanda d’iscrizione di un principio attivo nell’allegato 1 può essere presentato secondo i requisiti del diritto anteriore fino al 31 dicembre 2016.</p><p><sup>2</sup> Il fascicolo relativo alla domanda di autorizzazione all’immissione sul mercato di un prodotto fitosanitario può essere presentato secondo i requisiti del diritto anteriore fino al 31 dicembre 2016.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4614"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4614" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4614" routerlink="./">182</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/765/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4555</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_d"><a name="a86d"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_d" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>d</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4637" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4637" id="fnbck-d6e4637" routerlink="./">183</a></sup><a fragment="#art_86_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_d" routerlink="./"> Disposizione transitoria della modifica del 31 ottobre 2018</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari la cui durata dell’autorizzazione è limitata secondo il diritto anteriore a una data successiva al 1° gennaio 2019, possono essere immessi sul mercato e utilizzati dopo tale data senza restrizioni temporali fatta salva una decisione di revoca o di modifica emessa in virtù degli articoli 29, 29<i>a</i> o 30.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4637"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4637" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4637" routerlink="./">183</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_e"><a name="a86e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_e" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>e</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4658" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4658" id="fnbck-d6e4658" routerlink="./">184</a></sup><a fragment="#art_86_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_e" routerlink="./"> Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le domande di rivalutazione di principi attivi presentate prima dell’entrata in vigore della modifica dell’11 novembre 2020, sono trattate secondo le regole di procedura del diritto previgente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4658"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4658" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4658" routerlink="./">184</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_f"><a name="a86f"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_f" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_f" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>f</i> </a><sup><a fragment="#fn-d6e4678" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4678" id="fnbck-d6e4678" routerlink="./">185</a></sup><a fragment="#art_86_f" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_f" routerlink="./"> Disposizione transitoria relativa alla modifica del 17 maggio 2021</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari contenenti principi attivi stralciati dall’allegato 1 con la modifica del 17 maggio 2021 possono essere immessi sul mercato e utilizzati fino alle date seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune, numero d’identificazione <br/>del principio attivo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Termine per l’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Termine per l’utilizzo <br/>dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo</p></th></tr><tr><td><p>Bromadiolone </p></td><td><p>30.11.2021</p></td><td><p>30.11.2022</p></td></tr><tr><td><p>Bromoxinil</p></td><td><p>30.09.2021</p></td><td><p>31.12.2021</p></td></tr><tr><td><p>Diuron</p></td><td><p>30.09.2021</p></td><td><p>31.03.2022</p></td></tr><tr><td><p>Epoxiconazol</p></td><td><p>30.09.2021</p></td><td><p>31.10.2021</p></td></tr><tr><td><p>Fenoxicarb</p></td><td><p>30.11.2021</p></td><td><p>30.11.2022</p></td></tr><tr><td><p>Fosfuro di calcio</p></td><td><p>31.12.2021</p></td><td><p>01.06.2022</p></td></tr><tr><td><p>Haloxyfop-(R)-metilestere</p></td><td><p>31.12.2021</p></td><td><p>30.06.2022</p></td></tr><tr><td><p>Imidacloprid</p></td><td><p>31.12.2021</p></td><td><p>01.06.2022</p></td></tr><tr><td><p>Mancozeb </p></td><td><p>30.09.2021</p></td><td><p>04.01.2022</p></td></tr><tr><td><p>Miclobutanil</p></td><td><p>30.11.2021</p></td><td><p>30.11.2022</p></td></tr><tr><td><p>Orizalin</p></td><td><p>30.11.2021</p></td><td><p>30.11.2022</p></td></tr><tr><td><p>Pencicuron</p></td><td><p>30.11.2021</p></td><td><p>30.11.2022</p></td></tr><tr><td><p>Tiacloprid</p></td><td><p>30.09.2021</p></td><td><p>31.12.2021</p></td></tr><tr><td><p>Tiofanato-metile</p></td><td><p>30.09.2021</p></td><td><p>31.12.2021</p></td></tr><tr><td><p>zeta-Cipermetrina</p></td><td><p>31.12.2021</p></td><td><p>01.06.2022</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4678"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4678" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4678" routerlink="./">185</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 mag. 2021, in vigore dal 1° lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/321/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 321</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_g"><a name="a86g"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_g" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_g" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>g</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4864" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4864" id="fnbck-d6e4864" routerlink="./">186</a></sup><a fragment="#art_86_g" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_g" routerlink="./"> Disposizione transitoria relativa alla modifica del 30 novembre 2021</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari contenenti principi attivi stralciati dall’allegato 1 con la modifica del 30 novembre 2021 possono essere immessi sul mercato e utilizzati fino alle date seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune, numero d’identificazione del principio attivo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Termine per l’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Termine per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo</p></th></tr><tr><td><p>alfa-Cipermetrina</p></td><td><p>30.06.2022</p></td><td><p>30.06.2023</p></td></tr><tr><td><p>Ciproconazolo</p></td><td><p>30.06.2022</p></td><td><p>30.06.2023</p></td></tr><tr><td><p>Diflubenzuron</p></td><td><p>30.06.2022</p></td><td><p>30.06.2023</p></td></tr><tr><td><p>Famoxadone</p></td><td><p>30.06.2022</p></td><td><p>31.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>Procloraz</p></td><td><p>30.06.2022</p></td><td><p>30.06.2023</p></td></tr><tr><td><p>Triazoxide</p></td><td><p>30.06.2022</p></td><td><p>30.06.2023</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4864"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4864" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4864" routerlink="./">186</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 30 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 795</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_h"><a name="a86h"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_h" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_h" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>h</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4955" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4955" id="fnbck-d6e4955" routerlink="./">187</a></sup><a fragment="#art_86_h" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_h" routerlink="./"> Disposizione transitoria della modifica del 31 maggio 2022</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo indoxacarb possono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>essere immessi sul mercato sino al 1° ottobre 2022;</dd><dt>b. </dt><dd>essere utilizzati sino al 1° aprile 2023.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4955"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4955" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4955" routerlink="./">187</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 31 mag. 2022, in vigore dal 1° lug. 2022 (<a href="eli/oc/2022/338/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 338</a>).</p></div></div></article><article id="art_86_i"><a name="a86i"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86_i" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_i" routerlink="./"><b>Art. 86</b><i>i</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e4981" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e4981" id="fnbck-d6e4981" routerlink="./">188</a></sup><a fragment="#art_86_i" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_86_i" routerlink="./"><i></i> <i></i>Disposizione transitoria concernente la modifica del 16 novembre 2022</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti fitosanitari destinati a un uso non professionale e autorizzati prima del 16 novembre 2022 sono riesaminati entro il 31 dicembre 2024 secondo i criteri di cui all’articolo 17 capoverso 1<sup>ter</sup>. Dopo un’eventuale revoca dell’autorizzazione, le scorte dei prodotti interessati possono essere immesse sul mercato ancora per un periodo di dodici mesi e, successivamente, utilizzate ancora per altri dodici mesi.</p><p><sup>2</sup> Le autorizzazioni dei coadiuvanti destinati a un uso non professionale che sono state rilasciate prima del 16 novembre 2022 verranno revocate entro il 31 dicembre 2024. Le scorte esistenti possono essere ancora immesse sul mercato durante un periodo di dodici mesi dalla revoca e in seguito utilizzate ancora per altri dodici mesi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e4981"><sup><a fragment="#fnbck-d6e4981" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e4981" routerlink="./">188</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>). Correzione del 18 gen. 2023 (<a href="eli/oc/2023/17/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2023</b> 17</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_9/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#chap_9/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Entrata in vigore</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_87"><a name="a87"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_87" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#art_87" routerlink="./"><b>Art. 87</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011.</p></div></article></div></section></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span></h1><div class="collapseable"></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 1</a><sup><a fragment="#fn-d6e5025" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e5025" id="fnbck-d6e5025" routerlink="./">189</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e5025"><sup><a fragment="#fnbck-d6e5025" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e5025" routerlink="./">189</a></sup> Aggiornato dal n. I dell’O del DEFR del 17 giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/381/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2927</a>), dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>), dal n. I delle O del DEFR dell’11 dic. 2012 (<a href="eli/oc/2013/34/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 249</a>), del 12 nov. 2014 (<a href="eli/oc/2014/703/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4215</a>), dal n. II delle O del DEFR 28 ott. 2015 (<a href="eli/oc/2015/764/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4551</a>), del 28 ott. 2015 (<a href="eli/oc/2015/765/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4555</a>), dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016 (<a href="eli/oc/2016/568/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3345</a>), dal n. I delle O del DEFR del 9 giu. 2017 (<a href="eli/oc/2017/381/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 3501</a>), del 28 mag. 2018 (<a href="eli/oc/2018/341/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 2377</a>), del 31 ott. 2018 (<a href="eli/oc/2018/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4421</a>), del 25 giu. 2019 (<a href="eli/oc/2019/383/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 2091</a>), del 12 nov. 2019 (<a href="eli/oc/2019/734/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019 </b>4263</a>), del 2 giu. 2020 (<a href="eli/oc/2020/427/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>2165</a>), dal n. II dell’O DEFR del 17 mag. 2021 (<a href="eli/oc/2021/321/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 321</a>), del 30 nov. 2021 (<a href="eli/oc/2021/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 795</a>), dal n. II dell’O del DFI del 31 mag. 2022 (<a href="eli/oc/2022/338/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 338</a>) e dal n. I dell’O del DFI del 21 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 746</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 5, 10, 10<i>b</i>, 10<i>e,</i> 17, 21, 23, 40<i>a</i>, 55<i>a</i>, 61, 72 e 86)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Principi attivi approvati, la cui incorporazione nei prodotti fitosanitari è autorizzata</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">Parte A: Sostanze chimiche</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune, numero d’identificazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione IUPAC</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Numero CAS</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center">Numero CIPAC</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Funzione/Condizioni specifiche e limitazioni </p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>1-Decanol</p></td><td><p>decan-1-ol</p></td><td><p>112-30-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">831</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>1-metilciclopropene (1-MCP)</p></td><td><p>1-methylcyclopropene</p></td><td><p>3100-04-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">767</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>1,4-dimetilnaftalene</p></td><td><p>1,4-Dimethylnaphthalin</p></td><td><p>571-58-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">822</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>12 OH</p></td><td><p>dodecan-1-ol</p></td><td><p>112-53-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>14 OH</p></td><td><p>tetradecan-1-ol</p></td><td><p>112-72-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>2-(1-naftil)acetammide</p></td><td><p>2-(1-naphthyl)acetamide</p></td><td><p>86-86-2</p></td><td><p class="man-text-align-center">282</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>2,4-D</p></td><td><p>(2,4-dichlorophenoxy)acetic acid</p></td><td><p>94-75-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">1</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>6-benziladenine</p></td><td><p><i>N</i><sup>6</sup>-benzyladenine</p></td><td><p>1214-39-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">-</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>8-idrossichinolina</p></td><td><p>8-quinolinol</p></td><td><p>148-24-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">677</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Abamectina</p></td><td><p>avermectin B1</p></td><td><p>71751-41-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">495</p></td><td><p>insetticida; acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Acetamiprid</p></td><td><p>(E)-N1-[(6-chloro-3-pyridyl)methyl]-N2-cyano-N1-methylacetamidine</p></td><td><p>135410-20-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">649</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Acequinocyl</p></td><td><p>3-dodecyl-1,4-dihydro-1,4-dioxo-2-naphthyl acetate</p></td><td><p>57960-19-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">760</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Acibenzolar-S-metile</p></td><td><p>S-methyl benzo[1,2,3]thiadiazol-7-carbothioate</p></td><td><p>135158-54-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">597</p></td><td><p>stimolatore di difese naturali</p></td></tr><tr><td><p>Acidi grassi da C7 a C20</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>insetticida, acaricida, erbicida, fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p> (Acido pelargonico)</p></td><td><p>acido nonanoico</p></td><td><p>112-05-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">888</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (Acidi grassi C7-C18)</p></td><td><p></p></td><td><p>67701-09-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">889</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (Acido caprileico)</p></td><td><p>acido ottanoico</p></td><td><p>124-07-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">887</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (Acido caprico)</p></td><td><p>acido decanoico</p></td><td><p>334-48-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">886</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (Acidi grassi da C7 a C20)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">891</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (Acido oleico)</p></td><td><p>acido cis-ottadec-9-enoico</p></td><td><p>112-07-80</p></td><td><p class="man-text-align-right">894</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (e i relativi sali di sodio e di potassio)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Acido 1-naftilacetico </p></td><td><p>1-naphthylacetic acid</p></td><td><p>86-87-3</p></td><td><p class="man-text-align-center">313</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Acido acetico</p></td><td><p>acetic acid</p></td><td><p>64-19-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Acido benzoico</p></td><td><p>benzoate</p></td><td><p>65-85-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">622</p></td><td><p>disinfettante</p></td></tr><tr><td><p>Acido gibberellico</p></td><td><p>(3S,3aS,4S,4aS,7S,9aR,9bR,12S)-7,12-dihydroxy-3-methyl-6-methylene-2-oxoperhydro-4a,7-methano-<br/>9b,3-propeno[1,2-b]furan-4-carboxylic acid</p></td><td><p>77-06-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">307</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Acido ottanoico (sotto forma di sali di Na e Fe)</p></td><td><p>octanoic acid</p></td><td><p>124-07-2</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>pasta cicatrizzante</p></td></tr><tr><td><p>Aclonifen</p></td><td><p>2-chloro-6-nitro-3-phenoxyaniline</p></td><td><p>74070-46-5</p></td><td><p class="man-text-align-center">498</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>alfa-Pinene</p></td><td><p>2,6,6-Trimethylbicyclo[3.1.1]hept-2-en</p></td><td><p>2437-95-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Alluminio fosfuro</p></td><td><p>aluminium phosphide</p></td><td><p>20859-73-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">227</p></td><td><p>rodenticida</p></td></tr><tr><td><p>Ametoctradin</p></td><td><p>5-ethyl-6-octyl [1,2,4]triazolo[1,5-a] pyrimidin-7-amine</p></td><td><p>865318-97-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">818</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Amidosulfuron</p></td><td><p>1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-mesyl(methyl)sulfamoylurea</p></td><td><p>120923-37-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">515</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Aminopiralid</p></td><td><p>4-amino-3, 6-dichloropyridine-2-carboxylic acid</p></td><td><p>150114-71-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">771</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Amisulbrom</p></td><td><p>3-(3-Brom-6-fluor-2-methylindol-1-ylsulfonyl)- N,N-dimethyl-1H-1,2,4- triazol-1-sulfonamid</p></td><td><p>348635-87-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">789</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Argilla solforata</p></td><td><p>Aluminium sulfate</p></td><td><p>10043-01-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>fungicida, battericida</p></td></tr><tr><td><p>Asulame</p></td><td><p>methyl 4-aminophenylsulfonylcarbamate</p></td><td><p>3337-71-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">240</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Azadiractina A</p></td><td><p>dimethyl (2aR,3S,4S,4aR,5S,7aS,8S,10R,10aS,10bR)-10-(acetyloxy)octahydro-3,5-dihydroxy-4-methyl-8-[[(2E)-2-methyl-1-oxo-2-butenyl]oxy]-4-[(1aR,2S,3aS,6aS,7S,7aS)-3a,6a,7,7a-tetrahydro-6a hydroxy-7a-methyl-2,7-methanofuro[2,3-b]oxireno[e]oxepin-1a(2H)-yl]-1H,7H-naphtho[1,8-bc:4,4a-c’]difuran-5,10a(8H)-dicarboxylate</p></td><td><p>11141-17-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">627</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Azossistrobina</p></td><td><p>methyl (E)-2-{2[6-(2-cyanophenoxy)pyrimidin-4-yloxy]phenyl}-3-methoxyacrylate</p></td><td><p>131860-33-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">571</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Beflubutamid</p></td><td><p>(RS)-N-benzyl-2-(α,α,α,4-tetrafluoro-m-tolyloxy)butyramide</p></td><td><p>113614-08-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">662</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Benalaxil-M</p></td><td><p>methyl N-(phenylacetyl)-N-(2,6-xylyl)-D-alaninate</p></td><td><p>98243-83-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">766</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Benoxacor</p></td><td><p>(±)-4-dichloroacetyl-3,4-dihydro-3-methyl-2H-1,4-benzoxamine</p></td><td><p>98730-04-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>erbicida «safener»</p></td></tr><tr><td><p>Bentazone</p></td><td><p>3-isopropyl-1H-2,1,3-benzothiadiazin-4(3H)-one 2,2-dioxide</p></td><td><p>25057-89-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">366</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Bentiavalicarb</p></td><td><p>[(S)-1-{[(1R)-1-(6-fluoro-1,3-benzothiazol-2-yl)ethyl]carbamoyl}-2-methylpropyl]carbamic acid<br/><i>Variante</i>: benthiavalicarb-isopropyl</p></td><td><p>413615-35-7<br/><br/>177406-68-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">744<br/><br/>744.204</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Benzovindiflupyr</p></td><td><p>N-[(1RS,4SR)-9-(dichloromethylene)-1,2,3,4-tetrahydro-1,4-methanonaphthalen-5-yl]-3-(difluoromethyl)-1-methylpyrazole-4-carboxamide</p></td><td><p>1072957-71-1</p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Bifenazato</p></td><td><p>isopropyl 3-(4-methoxybiphenyl-3-yl)carbazate</p></td><td><p>149877-41-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">736</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Bifenox</p></td><td><p>methyl 5-(2,4-dichlorophenoxy)-2-nitrobenzoate</p></td><td><p>42576-02-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">413</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Bixafen</p></td><td><p><i>N</i>-(3',4'-dichloro-5-fluoro[1,1'-biphenyl]-2-yl)-3-(difluoromethyl)-1-methyl-1<i>H</i>-pyrazole-4-carboxamide</p></td><td><p>581809-46-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">819</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Boscalid</p></td><td><p>2-Chloro-N-(4’-chlorobiphenyl-2-yl)nicotinamide</p></td><td><p>188425-85-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">673</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Bromuconazolo</p></td><td><p>1-[(2RS,4RS:2RS,4SR)-4-bromo-2-(2,4-diclorofenil)tetraidrofurfuril]-1H-1,2,4-triazolo</p></td><td><p>116255-48-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">680</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Bupirimate</p></td><td><p>5-butyl-2-ethylamino-6-methylpyrimidin-4-yl <br/>dimethylsulfamate</p></td><td><p>41483-43-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">261</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Buprofezin</p></td><td><p>(Z)-2-tert-butylimino-3-isopropyl-5-phenyl-1,3,5-thiadiazinan-4-one</p></td><td><p>953030-84-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">681</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Calcio-proesadione</p></td><td><p>calcium 3-oxido-5-oxo-4-propionylcyclohex-3-enecarboxylate</p></td><td><p>127277-53-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">567.020</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Captano</p></td><td><p>N-(trichloromethylthio)cyclohex-4-ene-1,2-dicarboximide</p></td><td><p>133-06-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">40</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di calcio</p></td><td><p>calcium carbonate</p></td><td><p>471-34-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">843</p></td><td><p>insetticida, repellente antiselvaggina, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Carfentrazone-etile</p></td><td><p>Ethyl 2-chloro-3-(2-chloro-4-fluoro-5-[4-(difluoromethyl)-4,5,dihydro-3-methyl-5-oxo-1H 1,2,4,triazol-1-yl]phenyl)propanoate</p></td><td><p>128639-02-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">587.202</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Cerevisane</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">980</p></td><td><p>stimolatore di difese naturali, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Chalcogran</p></td><td><p>2-Ethyl-1,6-dioxaspiro[4,4]nonan</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Cianammide</p></td><td><p>aminoformonitrile</p></td><td><p>420-04-2</p></td><td><p class="man-text-align-center">685</p></td><td><p>erbicida, fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Ciazofamid</p></td><td><p>4-chloro-2-cyano-<i>N,N</i>-dimethyl-5-<i>p</i>-tolylimidazole-1-sulfonamide</p></td><td><p>120116-88-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">653</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Ciclossidim</p></td><td><p>(±)-2-[1-(ethoxyimino)butyl]-3-hydroxy-5-thian-3-ylcyclohex-2-enone</p></td><td><p>101205-02-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">510</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Cimoxanil</p></td><td><p>1-(2-cyano-2-methoxyiminoacetyl)-3-ethylurea</p></td><td><p>57966-95-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">419</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Cipermetrina</p></td><td><p>(RS)-α-cyano-3-phenoxybenzyl (1RS,3RS;1RS,3SR)-<br/>3-(2,2-dichlorovinyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate</p></td><td><p>52315-07-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">332</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Cipermetrina high-cis</p></td><td><p>(RS)-α-yano-3-phenoxybenzyl (1RS)-cis,trans<br/>(> 80 %: < 20 %)-3-(2,2-dichlorovinyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate</p></td><td><p>52315-07-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Ciprodinil</p></td><td><p>4-cyclopropyl-6-methyl-N-phenylpyrimidin-2-amine</p></td><td><p>121552-61-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">511</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Cletodim</p></td><td><p>(±)-2-[(E)-1-[(E)-3-chloroallyloxyimino]propyl]-5-<br/>[2-(ethylthio)propyl]-3-hydroxycyclohex-2-enone</p></td><td><p>99129-21-2</p></td><td><p class="man-text-align-center">508</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Clodinafop-propargyl</p></td><td><p>prop-2-ynyl (R)-2-[4-(5-chloro-3-fluoropyridin-<br/>2-yloxy)phenoxy]propionate</p></td><td><p>105512-06-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">683.225</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Clofentezine</p></td><td><p>3,6-bis(2-chlorophenyl)-1,2,4,5-tetrazine</p></td><td><p>74115-24-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">418</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Clomazone</p></td><td><p>2-(2-chlorobenzyl)-4,4-dimethyl-1,2-oxazolidin-<br/>3-one</p></td><td><p>81777-89-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">509</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Clopiralid</p></td><td><p>3,6-dichloropyridine-2-carboxylic acid</p></td><td><p>1702-17-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">455</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Cloquintocet-mexyl</p></td><td><p>1-methylhexyl (5-chloroquinolin-8-yloxy)acetate</p></td><td><p>99607-70-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>erbicida «safener»</p></td></tr><tr><td><p>Clorantraniliprole</p></td><td><p>3-Bromo-N-[4-chloro-2-methyl-6-(methylcarbamoyl)phenyl]-1-(3-chloropyridin-2-yl)-1 H-pyrazole-5-carboxyamide</p></td><td><p>500008-45-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">794</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Clormequat </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p> (Clormequat)</p></td><td><p>2-cloroetiltrimetilammonio</p></td><td><p>7003-89-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">143</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p> (Cloruro di clormequat)</p></td><td><p>Cloruro di 2- cloroetiltrimetilammonio</p></td><td><p>999-81-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">143.302</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Clorotalonil (TCPN)</p></td><td><p>tetrachloroisophthalonitrile</p></td><td><p>1897-45-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">288</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Clorotoluron</p></td><td><p>3-(3-chloro-p-tolyl)-1,1-dimethylurea</p></td><td><p>15545-48-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">217</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Copolimeri stirene-butilacrilati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Copolimeri vinilici</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>COS-OGA</p></td><td><p>Copolimero lineare di acidi α-1,4-D-galattopiranosiluronici e di acidi galattopiranosiluronici metilesterificati (da 9 a 20 residui) con copolimero lineare di 2-ammino-2-deossi-D-glucopiranosi con legame β-1,4 e di 2-acetamido-2-deossi-D-glucopiranosi (da 5 a 10 residui)</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">979</p></td><td><p>fungicida, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Cyantraniliprole</p></td><td><p>3-bromo-1-(3-chloro-2-pyridyl)-4'-cyano-2'-methyl-6'-(methylcarbamoyl)pyrazole-5-carboxanilide</p></td><td><p>736994-63-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">998</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Cyflufenamid</p></td><td><p>(Z)-N-[α-(cyclopropylmethoxyimino)-2,3-difluoro-6-(trifluoromethyl)benzyl]-2-phenylacetamide</p></td><td><p>180409-60-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">759</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Daminozide</p></td><td><p>N-dimethylaminosuccinamic acid</p></td><td><p>1596-84-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">330</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Dazomet (DMTT)</p></td><td><p>3,5-dimethyl-1,3,5-thiadiazinane-2-thione</p></td><td><p>533-74-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">146</p></td><td><p>nematicida, fungicida, erbicida, insetticida</p></td></tr><tr><td><p>d-Carvone</p></td><td><p>d-2-Methyl-5-isopropenyl-2-cyclohexene-1-on</p></td><td><p>2244-16-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">602</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Deltametrina</p></td><td><p>(S)-α-cyano-3-phenoxybenzyl (1R,3R)-3-(2,2-dibromovinyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate</p></td><td><p>52918-63-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">333</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Dicamba</p></td><td><p>3,6-dichloro-o-anisic acid</p></td><td><p>1918-00-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">85</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Diclorprop-P</p></td><td><p>(R)-2-(2,4-dichlorophenoxy)propionic acid</p></td><td><p>15165-67-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">476</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Difenoconazolo</p></td><td><p>cis,trans-3-chloro-4-[4-methyl-2-(1H-1,2,4-triazol-1-ylmethyl)-1,3-dioxolan-2-yl]phenyl 4-chlorophenyl ether</p></td><td><p>119446-68-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">687</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Diflufenican</p></td><td><p>2’,4’-difluoro-2-(α,α,α-trifluoro-m-tolyloxy)nicotinanilide</p></td><td><p>83164-33-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">462</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Dimethachlor</p></td><td><p>2-chloro-N-(2-methoxyethyl)aceto-2’,6’-xylidide</p></td><td><p>50563-36-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">688</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Dimethenamid-P</p></td><td><p>S-2-chloro-N-(2,4-dimethyl-3-thienyl)-N-(2-<br/>methoxy-1-methylethyl)-acetamide</p></td><td><p>163515-14-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">638</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Dimetomorf</p></td><td><p>(E,Z 4-[3-(4-chlorophenyl)-3-(3,4-dimethoxyphenyl)acryloyl]morpholine</p></td><td><p>110488-70-5</p></td><td><p class="man-text-align-center">483</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Ditianon</p></td><td><p>5,10-dihydro-5,10-dioxonaphtho[2,3-b]-1,4-dithi-in-<br/>2,3-dicarbonitrile</p></td><td><p>3347-22-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">153</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Dodemorph</p></td><td><p>4-cyclododecyl-2,6-dimethylmorpholine</p></td><td><p>1593-77-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">300</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Dodina</p></td><td><p>1-dodecylguanidinium acetate</p></td><td><p>2439-10-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">101</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>E2Z13-18 Ac</p></td><td><p>E,Z-2,13 Octadecadien-1-yl acetate</p></td><td><p>086252-74-6</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>E3Z13-18 Ac</p></td><td><p>E,Z-3,13 Octadecadien-1-yl acetate</p></td><td><p>053120-26-6</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>E3Z8-14Ac</p></td><td><p>(E,Z)-3,8-tetradecadien-1-yl acetate</p></td><td><p>163041-87-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">–</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>E3Z8Z11-14Ac</p></td><td><p>(E,Z,Z)-3,8,11-tetradecatrien-1-yl acetate</p></td><td><p>163041-94-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">–</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>E7Z9-12 Ac</p></td><td><p>(7E, 9Z)-dodeca-7,9-dien-1-yl acetate</p></td><td><p>55774-32-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>E8-12 Ac</p></td><td><p>(E)-dodec-8-en-1-yl acetate</p></td><td><p>38363-29-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>E8E10-12 OH (Codlemone)</p></td><td><p>(E,E)-dodeca-8,10-dien-1-ol</p></td><td><p>33956-49-9</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Emamectin benzoate</p></td><td><p>4"-deoxy-4"-(methylamino)-(4"R)-avermectin B1 benzoate</p></td><td><p>155569-91-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">791</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Essitiazox</p></td><td><p>(4RS5RS)-5-(4-chlorophenyl)-N-cyclohexyl-<br/>4-methyl-2-oxothiazolidine-3-carboxamide</p></td><td><p>78587-05-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">439</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Estere metilico dell’acido dodecadien carbossilico</p></td><td><p>methyl ester of decadiene-carboxylic acid</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Estratto di equiseto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>fungicida, battericida</p></td></tr><tr><td><p>Estratto di quassia</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Etefon</p></td><td><p>2-Chloroethylphosphonic acid</p></td><td><p>16672-87-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">373</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Etilene</p></td><td><p>etilene</p></td><td><p>74-85-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">839</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Etofenprox</p></td><td><p>2-(4-ethoxyphenyl)-2-methylpropyl 3-phenoxybenzyl ether</p></td><td><p>80844-07-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">471</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Etofumesate</p></td><td><p>(±)-2-ethoxy-2,3-dihydro-3,3-dimethylbenzofuran-<br/>5-yl methanesufonate</p></td><td><p>26225-79-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">233</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Etoxazol</p></td><td><p>(<i>RS</i>)-5-<i>tert</i>-butyl-2-[2-(2,6-difluorophenyl)-<br/>4,5-dihydro-1,3-oxazol-4-yl]phenetole</p></td><td><p>153233-91-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">623</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Eugenolo</p></td><td><p>4-allyl-2-methoxyphenol</p></td><td><p>97-53-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">967</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Farina di senapa</p></td><td><p> </p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Farine animali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Fenazaquin</p></td><td><p>4-tert-butylphenethyl quinazolin-4-yl ether</p></td><td><p>120928-09-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">693</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Fenhexamid</p></td><td><p>1-Methyl-cyclohexanecarboxyloic acid 2,3-dichloro-<br/>4-hydroxy-phenyl)-amide</p></td><td><p>126833-17-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">603</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fenmedifam</p></td><td><p>methyl 3-(3-methylcarbaniloyloxy)carbanilate</p></td><td><p>13684-63-4</p></td><td><p class="man-text-align-center">77</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fenossaprop-P-etile</p></td><td><p>(R)-2-[4-(6-chloro-2-benzoxazol-2-yloxy)phenoxy]propionate</p></td><td><p>71283-80-2</p></td><td><p class="man-text-align-center">484.202</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fenpiroximate</p></td><td><p>tert-butyl (E)-α-(1,3-dimethyl-5-phenoxypyrazol-4-ylmethyleneamino-oxy)-p-toluate</p></td><td><p>111812-58-9</p></td><td><p class="man-text-align-center">695</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Fenpropidin</p></td><td><p>(RS)-1-[3-(4-tert-butylphenyl)-2-methylpropyl]piperidine</p></td><td><p>67306-00-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">520</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fenpyrazamine</p></td><td><p>S-Allyl-5-amino-2,3-dihydro- 2-isopropyl-3-oxo-4-(o-tolyl) pyrazol-1-carbothioat</p></td><td><p>473798-59-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">832</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Flazasulfuron</p></td><td><p>1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-(3-trifluoromethyl-2-pyridylsulfonyl)urea</p></td><td><p>104040-78-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">595</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Flonicamid</p></td><td><p>N-cyanomethyl-4-(trifluoromethyl)nicotinamide</p></td><td><p>158062-67-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">763</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Florasulam</p></td><td><p>2’,6’,8-trifluoro-5-methoxy[1,2,4]triazolo[1,5-<i>c</i>]pyrimidine-2-sulfonanilide</p></td><td><p>145701-23-1</p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluazifop-P-butile</p></td><td><p>butyl-(R)-2-[4-(5-trifluormethyl-2-pyridyloxy)phenoxy]propionat</p></td><td><p>79241-46-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">467.205</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluazinam</p></td><td><p>3-chloro-N-(3-chloro-5-trifluoromethyl-2-pyridyl)-α,α,α-trifluoro-2,6-dinitro-p-toluidine</p></td><td><p>79622-59-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">521</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fludioxonil</p></td><td><p>4-(2,2-difluoro-1,3-benzodioxol-4-yl)pyrrole-3-carbonitrile</p></td><td><p>131341-86-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">522</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Flufenacet</p></td><td><p>N-(4-fluoro-phenyl)-N-isopropyl-2-(5-trifluoro-methyl-[1,3,4]thiadiazol-2-yloxy)-acetamide</p></td><td><p>142459-58-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">588</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Flumiossazina</p></td><td><p>N-(7-fluoro-3,4-dihydro-3-oxo-4-prop-2-ynyl-2H-1,4-benzoxazin-6-yl)cyclohex-1-ene-1,2-dicarboximide</p></td><td><p>103361-09-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">578</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluopicolide</p></td><td><p>2,6-dichloro-N-[3-chloro-5-(trifluorométhyl)- 2-pyridylméthyl]benzamide</p></td><td><p>239110-15-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">787</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluopyram</p></td><td><p>N-{2-[3-chloro-5-(trifluoromethyl)-2-pyridyl]ethyl}-á,á,á-trifluoro-o-toluamide</p></td><td><p>658066-35-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">807</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluoxastrobin</p></td><td><p>(E)-{2-[6-(2-chlorophenoxy)-5-fluoropyrimidin-4-yloxy]phenyl}(5,6-dihydro-1,4,2-dioxazin-3-yl)methanone O-methyloxime</p></td><td><p>361377-29-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">746</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Flurocloridone</p></td><td><p>(3RS,4RS;3RS,4SR)-3-cloro-4-chloromethyl-1-<br/>(ααα-trifluoro-<i>m</i>-tolyl)-2-pyrrolidone</p></td><td><p>61213-25-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">430</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluroxypyr</p></td><td><p>4-amino-3,5-dichloro-6-fluoro-2-pyridyloxyacetic acid<br/><i>Variante</i>: fluroxypyr-meptyl</p></td><td><p>69377-81-7<br/>81406-37-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">431<br/>431.214</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Flutolanil</p></td><td><p>α,α,α,-trifluoro-3’-isopropoxy-o-toluanilide</p></td><td><p>66332-96-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">524</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fluxapyroxad</p></td><td><p>3-(Difluormethyl)-1-methyl-N- (3′,4′,5′-trifluorbiphenyl-2-yl) pyrazol-4-carboxamid</p></td><td><p>907204-31-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">828</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Folpet</p></td><td><p>N-(trichloromethylthio)phthalimide</p></td><td><p>133-07-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">75</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Foramsulfuron</p></td><td><p>1-(4, 6-dimethoxypyrimidin-2yl)-3-(2-dimethylcarbamoyl-5-formamidophenylsulfonyl)urea</p></td><td><p>173159-57-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">659</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Fosetil</p></td><td><p>ethyl hydrogen phosphonate<br/><i>Variante</i>: Fosetil alluminio (Fosetil-Al)<br/> alluminio-tris-(O-ethylphosphonat)</p></td><td><p>15845-66-6<br/>39148-24-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">384<br/>384.013</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato ferrico III</p></td><td><p>Ferric phosphate</p></td><td><p>10045-86-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">629</p></td><td><p>molluschicida, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Fosfonato di disodio</p></td><td><p>disodium phosphonate</p></td><td><p>13708-85-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">808</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Fosfuro di zinco</p></td><td><p>difosfuro di trizinco</p></td><td><p>1314-84-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">69</p></td><td><p>rodenticida</p></td></tr><tr><td><p>Geraniolo</p></td><td><p>(E)-3,7-dimethyl-2,6-octadien-1-ol</p></td><td><p>106-24-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">968</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Gibberellina</p></td><td><p>GA<sub>4</sub>: (3S,3aR,4S,4aR,7R,9aR,9bR,12S)-12-hydroxy-3-methyl-6-methylene-2-oxoperhydro-4a,7-methano-3,9b-propanoazuleno[1,2-b]furan-4-carboxylic acid</p><p>GA<sub>7</sub>: (3S,3aR,4S,4aR,7R,9aR,9bR,12S)-12-hydroxy-3-methyl-6-methylene-2-oxoperhydro-4a,7-methano-9b,3-propenoazuleno[1,2-b]furan-4-carboxylic acid</p></td><td><p>GA<sub>4</sub>: 468-44-0</p><p>GA<sub>7</sub>: 510-75-8</p><p>GA<sub>4</sub>A<sub>7</sub> mixture: 8030-53-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">904</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Glifosato</p></td><td><p>N-(phosphonomethyl)glycine</p></td><td><p>1071-83-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">284</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Glifosato-trimesium</p></td><td><p>N-(Phosphonomethyl)-glycin-trimethylsulfoniumsalz</p></td><td><p>81591-81-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">284.114</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Grasso di lana</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Grasso di pecora</p></td><td><p>sheep fat</p></td><td><p>98999-15-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">919</p></td><td><p>repellente antiselvaggina, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Halauxifen-methyl</p></td><td><p>4-amino-3-chloro-6-(4- chloro-2-fluoro-3-methoxyphenyl)pyridine-2-carboxylate di metile</p></td><td><p>943831-98-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">970.201</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Hymexazol</p></td><td><p>5-methylisoxazol-3-ol</p></td><td><p>10004-44-1</p></td><td><p class="man-text-align-center">528</p></td><td><p>disinfettante per semenza</p></td></tr><tr><td><p>Idrogenocarbonato di potassio</p></td><td><p>potassium hydrogencarbonate</p></td><td><p>298-14-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">853</p></td><td><p>fungicida, insetticida, fitoregolatore, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Idrossido di calcio (calce idrata, calce spenta)</p></td><td><p>Ca(OH)<sub>2</sub></p></td><td><p>1305-62-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>pasta cicatrizzante</p></td></tr><tr><td><p>Idrazide maleica</p></td><td><p>6-hydroxy-2H-pyridazine-3-one</p></td><td><p>123-33-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">310</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Imazalil</p></td><td><p>(±)-1-(β-allyloxy-2,4-dichlorophenylethyl)imidazole</p></td><td><p>35554-44-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">335</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Imazamox</p></td><td><p>(RS)-2-(4-isopropyl-4-methyl-5-oxo-2-imidazolin-<br/>2-yl)-5-methoxymethylnicotinic acid</p></td><td><p>114311-32-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">619</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Iodosulfuron</p></td><td><p>methyl 4-iodo-2-[3-(4-methoxy-6-methyl-1,2,5-triazin-2-yl)ureidosulfonyl]benzoate, sodium salt</p></td><td><p>144550-36-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">634</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Iprovalicarb</p></td><td><p>{2-Methyl-1-[1-(4-methylphenyl)-ethylcarbonyl]-propyl}-carbamic acid isopropyl ester</p></td><td><p>140923-17-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">620</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Ipsdienol</p></td><td><p> (S)-2-methyl-6-methyleneocta-2,7-dien-4-ol</p></td><td><p>35628-00-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Isoxadifen-etile</p></td><td><p>Ethyl 5,5-diphenyl-2-isoxazoline-3-carboxylate</p></td><td><p>163520-33-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">666.202</p></td><td><p>erbicida «safener»</p></td></tr><tr><td><p>Isoxaflutole</p></td><td><p>5-cyclopropyl-1,2-oxazol-4-yl α,α,α-trifluoro-2-mesyl-p-tolyl ketone</p></td><td><p>141112-29-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">575</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Japan Myths Oil</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">-</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Kaolin</p></td><td><p>Kaolin (denominazione CA)</p></td><td><p>1332-58-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Kresoxim-metile</p></td><td><p>methyl (E)-2-methoxyimino-[2-(o-tolyloxymethyl)phenyl]acetate</p></td><td><p>143390-89-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">568</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>lambda-Cialotrina</p></td><td><p>(S)-α-cyano-3-phenoxybenzyl (Z)-(1R,3R)-3-(2-chloro-3,3,3-trifluoroprop-1-enyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate and (R)-α-cyano-3-phenoxybenzyl (Z)-(1S,3S)-3-(2-chloro-3,3,3-trifluoroprop-1-enyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate</p></td><td><p>91465-08-6</p></td><td><p class="man-text-align-center">463</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Laminarin</p></td><td><p>(1-3)-13-D-glucan</p></td><td><p>9008-22-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">671</p></td><td><p>stimolante delle difese naturali, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Lecitina</p></td><td><p>L-α-Phosphatidyl choline</p></td><td><p>8002-43-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Lenacil</p></td><td><p>3-cyclohexyl-1,5,6,7-tetrahydrocyclopentapyrimidine-2,4(3H)-dione</p></td><td><p>2164-08-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">163</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Limatura cornea (polvere cornea)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Limonen</p></td><td><p>4-isopropenyl-1-metyhlcyclohexene</p></td><td><p>5989-27-5</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Magnesio fosfuro</p></td><td><p>trimagnesium diphosphide</p></td><td><p>12057-74-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">228</p></td><td><p>prodotti per la protezione dei raccolti</p></td></tr><tr><td><p>Maltodestrina</p></td><td><p></p></td><td><p>9050-36-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">801</p></td><td><p>insetticida, acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Mandipropamide</p></td><td><p>(RS)-2-(4-chlorophenyl)-N-[3-methoxy-4-(prop-2-ynyloxy)phenethyl]-2-(prop-2-ynyloxy)acetamide</p></td><td><p>374726-62-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">783</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>MCPA</p></td><td><p>(4-chloro-2-methylphenoxy)acetic acid</p></td><td><p>94-74-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">2</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>MCPB</p></td><td><p>4-(4-chloro-o-tolyloxy)butyric acid</p></td><td><p>94-81-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">50</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Mecoprop-P</p></td><td><p>(R)-2-(4-chloro-o-tolyloxy)propionic acid</p></td><td><p>16484-77-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">475</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Mefenpir-dietile</p></td><td><p>diethyl (RS)-1-(2,4-dichlororphenyl)-5-methyl-2-pyrazoline-3,5-dicarboxylate</p></td><td><p>135590-91-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">651.229</p></td><td><p>erbicida «safener»</p></td></tr><tr><td><p>Mepanipyrim</p></td><td><p>N-(4-methyl-6-prop-1-ynylpyrimidin-2-yl)aniline</p></td><td><p>110235-47-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">611</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Mepiquat</p></td><td><p>1,1-dimethylpiperidinium<i><br/>Variante</i>: Mepiquat-chloride</p></td><td><p>15302-91-7<br/>24307-26-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">440<br/>440.302</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Meptildinocap</p></td><td><p>Miscela al 75-100 % di (RS)-2-(1- methylheptyl)-4,6- dinitrophenyl crotonate e al 25-0 % di (RS)-2-(1- methylheptyl)-4,6- dinitrophenyl isocrotonate</p></td><td><p>6119-92-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">811</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Mesosulfuron-metile</p></td><td><p>methyl 2-[3-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)ureidosulfonyl]-4-methanesulfonamidomethylbenzoate</p></td><td><p>208465-21-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">663.201</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Mesotrione</p></td><td><p>2-(4-mesyl-2-nitrobenzoyl)cyclohexane-1,3-dione</p></td><td><p>104206-82-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">625</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Metalaxil-M</p></td><td><p>methyl N-(methocyacetyl)-N-2,6-xylyl-D-alaninate</p></td><td><p>70630-17-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">580</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Metaldeide</p></td><td><p>r-2,c-4,c-6,c-8-tetramethyl-1,3,5,7-tetroxocane</p></td><td><p>108-62-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">62</p></td><td><p>molluschicida</p></td></tr><tr><td><p>Metamitron</p></td><td><p>4-amino-4,5-dihydro-3-methyl-6-phenyl-1,2,4-triazin-<br/>5-one</p></td><td><p>41394-05-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">381</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Metazaclor</p></td><td><p>2-chloro-N-(pyrazol-1-ylmethyl)acet-2’,6’-xylidide</p></td><td><p>67129-08-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">411</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Metconazolo</p></td><td><p>(1RS,5RS;1RS,5SR)-5-(4-chlorobenzyl)-2,2-dimethyl-1-(1H-1,2,4-triazol-1ylmethyl)cyclopentanol</p></td><td><p>125116-23-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">706</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Metilbutenolo</p></td><td><p>2-methyl-3-buten-2-ol</p></td><td><p>115-18-4</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Metiram</p></td><td><p>zinc ammoniate ethylenebis(dithiocarbamate) – poly(ethylenethiuram disulfide)</p></td><td><p>9006-42-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">478</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Metobromuron </p></td><td><p>3-(4-bromophenyl)- 1-methoxy-1-methylurea</p></td><td><p>3060-89-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">168</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Metossifenozide</p></td><td><p><i>N</i>-tert-butyl-<i>N’</i>-(3-methoxy-o-toluoyl)-3,5-xylohydrazide</p></td><td><p>161050-58-4</p></td><td><p class="man-text-align-center">656</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Metrafenone</p></td><td><p>3’-bromo-2,3,4,6’-tetramethoxy-2’,6-dimethylbenzophenone</p></td><td><p>220899-03-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">752</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Metribuzin</p></td><td><p>4-amino-6-tert-butyl-4,5-dihydro-3-methylthio-1,2,4-triazin-5-one</p></td><td><p>21087-64-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">283</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Metsulfuron-metile</p></td><td><p>methyl-2-[[[[(4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-zyl)-amino]carbonyl]amino]sulfonil]benzoate</p></td><td><p>74223-64-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">441.201</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Milbemectin</p></td><td><p>mixture of 70 % (10E,14E,16E)-(1R,4S,5’S,6R,6’R,8R,13R,20R,21R,24S)-6’-ethyl-21,24-dihydroxy-5’,11,13,22-tetramethyl-(3,7,19-trioxatetracyclo[15.6.1.14,8.020,24]pentacosa-10,14,16,22-tetraene)-6-spiro-2’-(tetrahydropyran)-2-one and 30 % (10E,14E,16E)-(1R,4S,5’S,6R,6’R,8R,13R,20R,21R,24S)-21,24-dihydroxy-5’,6’,11,13,22-pentamethyl-(3,7,19-trioxatetracyclo[15.6.1.14,8.020,24]pentacosa-10,14,16,22-tetraene)-6-spiro-2’-(tetrahydropyran)-2-one</p></td><td><p>51596-10-2 (milbemycin A3) + 51596-11-3 (milbemycin A4)</p></td><td><p class="man-text-align-right">660</p></td><td><p>acaricida, insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Napropamide</p></td><td><p>(RS)-N,N-diethyl-2-(1-naphthyloxy)propionamide</p></td><td><p>15299-99-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">271</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Nicosulfuron</p></td><td><p>2-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-ylcarbamoylsulfamoyl)-N,N-dimethylnicotinamide</p></td><td><p>111991-09-4</p></td><td><p class="man-text-align-center">709</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Nitrato di potassio (salnitro)</p></td><td><p>KNO<sub>3</sub></p></td><td><p>7757-79-1</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>rodenticida</p></td></tr><tr><td><p>Oleum foeniculi</p></td><td><p>olio di finocchio</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Oli aromatici</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Olio essenziale di arancio</p></td><td><p>(R)-4-isopropenil-1-metilcicloesene</p></td><td><p>8028-48-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">902</p></td><td><p>insetticida, fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Oli essenziali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Olio d’eucalipto</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p class="man-text-align-center">-</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Olio di colza</p></td><td><p>rapeseed oil</p></td><td><p>68187-84-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Olio di menta verde</p></td><td><p>spearmint oil</p></td><td><p>8008-79-5</p></td><td><p class="man-text-align-center">908</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Olio di paraffina</p></td><td><p></p></td><td><p>8012-95-1</p><p>64742-46-7</p><p>72623-86-0</p><p>8042-47-5</p><p>97862-82-3</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Olio di sesamo raffinato</p></td><td><p>fatty acid glycerol ester</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>insetticida (sinergiste)</p></td></tr><tr><td><p>Ortofenilfenolo</p></td><td><p>[1,1’-biphenyl]-2-ol</p></td><td><p>90-43-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">246</p></td><td><p>disinfettante</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di alluminio (allumina)</p></td><td><p>Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub></p></td><td><p>1344-28-1</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di silicio</p></td><td><p>silicium dioxide</p></td><td><p>7631-86-9</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Oxifluorfen</p></td><td><p>2-chloro-α,-α,-α-trifluoro-p-tolyl 3-ethoxy-4-nitrophenyl ether</p></td><td><p>42874-03-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">538</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Paclobutrazolo</p></td><td><p>(2RS,3RS)-1-(4-chlorophenyl)-4,4-dimethyl-2-(1H-1,2,4-triazol-1-yl) pentan-3-ol</p></td><td><p>76738-62-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">445</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Penconazolo</p></td><td><p>1-(2,4-dichloro-β-propylphenethyl)-1H-1,2,4-triazole</p></td><td><p>66246-88-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">446</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Pendimetalin</p></td><td><p>N-(1-ethylpropyl)-2,6-dinitro-3,4-xylidine</p></td><td><p>40487-42-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">357</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Penoxsulam</p></td><td><p>3-(2,2-difluoroethoxy)-N- (5,8-dimethoxy[1,2,4] triazolo[1,5-c]pyrimidin-2-yl)-α,α,α-trifluorotoluene-2-sulfonamide</p></td><td><p>219714-96-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">758</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Penthiopyrad</p></td><td><p><i>(RS)</i>-N-[2-(1,3- Dimethylbutyl)-3-thienyl]-1- methyl-3- (trifluormethyl)pyrazol-4- carboxamid</p></td><td><p>183675-82-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">824</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Petoxamide</p></td><td><p>2-chloro-N-(2-ethoxyethyl)-N-(2-methyl-1-phenylprop-1-enyl)acetamide</p></td><td><p>106700-29-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">665</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Picloram</p></td><td><p>4-amino-3,5,6-trichloropyridine-2-carboxylic acid</p></td><td><p>1918-02-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">174</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Picolinafen</p></td><td><p>4′-Fluor-6-(α,α,α-trifluor-m-tolyloxy)pyridin- 2-carboxanilid</p></td><td><p>137641-05-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">639</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Pinoxaden</p></td><td><p>8-(2,6-diethyl-p-tolyl)-1,2,4,5-tetrahydro-7-oxo-7H-pyrazolo[1,2-d][1,4,5]oxadiazepin-9-yl 2,2-dimethylpropionate</p></td><td><p>243973-20-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">776</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Piperonilbutossido</p></td><td><p>2-(2-butoxyethoxy)ethyl 6-propypiperonyl ether</p></td><td><p>51-03-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">33</p></td><td><p>insetticida (sinergiste)</p></td></tr><tr><td><p>Piretrine</p></td><td><p>(Z)-(S)-2-methyl-4-oxo-3-(penta-2,4-dienyl)cyclopent-2-enyl (1R,3R)-2,2-dimethyl-3-(2-methylprop-1-enyl)cyclopropanecarboxylate</p></td><td><p>121-21-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">32</p></td><td><p>insetticida; acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Piridato</p></td><td><p>6-chloro-3-phenylpyridazin-4-yl S-octyl thiocarbonate</p></td><td><p>55512-33-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">447</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Pirimicarb</p></td><td><p>2-dimethylamino-5,6-dimethylpyrimidin-4-yl dimethylcarbamate</p></td><td><p>23103-98-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">231</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Pirimifos-metile</p></td><td><p>O,O-dimethyl O-2-diethylamino-6-methylpyrimidin-<br/>4-yl phosphorothioate</p></td><td><p>29232-93-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">239</p></td><td><p>insetticida; acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Polimeri di esteri vinilici</p></td><td><p>Vinylesterpolymere</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Potassio fosfato bibasico anidro </p></td><td><p>KH2PO3 e K2HPO3</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">756</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Propamocarb</p></td><td><p>propyl 3-(dimethylamino)propylcarbamate<br/><i>Variante</i>: propamocarb hydrochloride</p></td><td><p>24579-73-5<br/>25606-41-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">399<br/>399.601</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Propaquizafop</p></td><td><p>2-isopropylideneamino-oxyethyl (R)-2-[4-(6-chloroquinoxalin-2-yloxy)phenoxy]propionate</p></td><td><p>111479-05-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">713</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Propizamide</p></td><td><p>3,5-dichloro-N-(1,1-dimethylpropynyl)benzamide</p></td><td><p>23950-58-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">315</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Propoxicarbazona-sodio</p></td><td><p>methyl 2-(4,5-dihydro-4-methyl-5-oxo-3-propoxy-1H-1,2,4-triazol-1-yl)carboxamidosulfonylbenzoate, <br/>sodium salt</p></td><td><p>181274-15-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">655.011</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Proquinazid</p></td><td><p>6-iodo-2-propoxy-3-propylquinazolin-4(3H)-one</p></td><td><p>189278-12-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">764</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Prosulfocarb</p></td><td><p>S-benzyl dipropylthiocarbamate</p></td><td><p>52888-80-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">539</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Prosulfuron</p></td><td><p>1-(4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-2-yl)-3-[2-(3,3,3-trifluoropropyl)-phenylsulfonyl]-urea</p></td><td><p>94125-34-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">579</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Proteine</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Protioconazolo</p></td><td><p>(RS)-2-[2-(1-chlorocyclopropyl)-3-(2-chlorophenyl)-2-hydroxypropyl]-2,4-dihydro-1,2,4-triazole-3-thione</p></td><td><p>178928-70-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">745</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Pyraclostrobin</p></td><td><p>methyl N-(2-{[1-(4-chlorophenyl)-1H-pyrazol-3-yl]oxymethyl}phenyl) N-methoxy carbamate</p></td><td><p>175013-18-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">657</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Pyraflufen-etile</p></td><td><p>ethyl 2-chloro-5-(4-chloro-5-difluoromethoxy-1-methylpyrazol-3-yl)-4-fluorophenoxyacetate</p></td><td><p>129630-17-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">605.202</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Pyrimethanil</p></td><td><p>N-(4,6-dimethylpyrimidin-2-yl)aniline</p></td><td><p>53112-28-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">714</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Pyriofenone</p></td><td><p>(5-chloro-2-methoxy-4-methyl- 3-pyridyl)(4,5,6-trimethoxy-o- tolyl)methanone</p></td><td><p>688046-61-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">827</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Pyroxsulam</p></td><td><p>N-(5,7-dimethoxy[1,2,4]triazolo[1,5-a]pyrimidin-2-yl)-2-methoxy-4-(trifluoromethyl)pyridine-3-sulfonamide</p></td><td><p>422556-08-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">793</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Quinmerac</p></td><td><p>7-chloro-3-methylquinolin-8-carboxylic acid</p></td><td><p>90717-03-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">563</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Quizalofop-P-etile</p></td><td><p>ethyl (R)-2-[4-(6-chlorquinoxalin-2-yloxy) phenoxy] propionate</p></td><td><p>100646-51-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">641.202</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Rame</p></td><td><p>copper<br/><i>Variante</i> (sotto forma di carbonato, basico):</p><p> [μ-[carbonato(2−)-κO:κO’]]dihydroxydicopper</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di idrossido): copper(II) hydroxide<br/><i>Variante</i> (sotto forma di idrossido clorocalcico)</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di preparati a base di calce):</p><p> A mixture of calcium hydroxide and copper(II) sulfate</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di naphthenate):</p><p> copper naphthenate<br/><i>Variante</i> (sotto forma di ottanoato): copper octanoate</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di ossicloruro):</p><p> dicopper chloride trihydroxide</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di solfato):</p><p> copper(II) tetraoxosulfate</p><p><i>Variante</i> (esaidrossosolfato di tetrarame):</p><p> cupric sulfate-tricupric hydroxide</p></td><td><p>12002-03-8<br/>12069-69-1<br/><br/>20427-59-2<br/><br/>8011-63-0<br/><br/><br/>1338-02-9<br/><br/>20543-04-8<br/>1332-40-7<br/><br/>7758-98-7<br/><br/>1333-22-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">44<br/>-<br/><br/>44.305<br/><br/>44.604<br/><br/><br/>-<br/><br/>44.407<br/>44.602<br/><br/>44.306<br/><br/>-</p></td><td><p>fungicida<br/>fungicida<br/><br/>fungicida, battericida<br/>fungicida, battericida<br/>fungicida<br/><br/><br/>fungicida<br/><br/>fungicida<br/>fungicida<br/><br/>fungicida, battericida<br/><br/>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Repellente contro la brucatura della selvaggina (materia di base)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/olio di pesce</p></td><td><p>Olio di pesce</p></td><td><p>100085-40-3</p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Rimsulfuron</p></td><td><p>1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-(etylsulfonyl-2-pyridylsulfonyl)urea</p></td><td><p>122931-48-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">716</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>(S)-cis-verbenol</p></td><td><p>[S-(1α,2α,5α)]-4,6,6-trimethylbicyclo[3.1.1]-hept-<br/>3-en-2-ol</p></td><td><p>18881-04-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Sali minerali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>repellente antiselvaggina</p></td></tr><tr><td><p>Sapone potassico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>S-Metolaclor</p></td><td><p>(S)-2-chloro-N-(2-ethyl-6-methyl-phenyl)-N-(2methoxy-1-methyl-ethyl)-acetamide</p></td><td><p>87392-12-9</p></td><td><p class="man-text-align-center">607</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Solfato doppio di alluminio e di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p>7784-24-9</p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>battericida</p></td></tr><tr><td><p>Solfato ferroso (II)</p></td><td><p>FeO<sub>4</sub>S X H2O</p></td><td><p>13463-43-9</p></td><td><p class="man-text-align-center">‑</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Spinetoram</p></td><td><p>(1S,2R,5R,7R,9R,10S,14R,15S,19S)-7-(6-deoxy-3-O-ethyl-2,4-di-O-methyl-á-L-mannopyranosyloxy)-15-[(2R,5S,6R)-5-(dimethylamino)tetrahydro-6-methylpyran-2-yloxy]-19-ethyl-14-methyl-20-oxatetracyclo[10.10.0.02,10.05,9]docos-11-ene-13,21-dion</p></td><td><p>935545-74-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">802</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Spinosad</p></td><td><p>mixture of spinosyn A and spinosyn D</p></td><td><p>168316-95-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">636</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Spirotetramat</p></td><td><p>cis-4-(ethoxycarbonyloxy)-8-methoxy-3-(2,5-xylyl)-1-azaspiro[4.5]dec-3-en-2-one</p></td><td><p>203313-25-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">795</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Spiroxamina</p></td><td><p>8-tert-butyl-1,4-dioxaspiro[4.5]decan-2-ylmethyl(ethyl)(propyl)amine</p></td><td><p>118134-30-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">572</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Sulcotrione</p></td><td><p>2-(2-chloro-4-mesylbenzoyl)-1,3-cyclohexane-1,3-<br/>dione</p></td><td><p>99105-77-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">723</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Sulfosulfuron</p></td><td><p>1-(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-3-(2-ethylsulfonylimidazo[1,2-a]pyridin-3-yl-sulfonylurea</p></td><td><p>141776-32-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">601</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Sulfoxaflor</p></td><td><p>[methyl(oxo){1-[6-(trifluoromethyl)-3-pyridyl] ethyl}-λ6-sulfanyliden] cyanamide</p></td><td><p>946578-00-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">820</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Sulfuryl fluoride</p></td><td><p>sulfuryl fluoride</p></td><td><p>002699-79-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">757</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Tau-fluvalinato</p></td><td><p>(RS)-α-cyano-3- fenossibenzil N-(2- cloro- α,α α- trifluoro- p-tolil)-D-valinato (rapporto tra isomeri: 1:1)</p></td><td><p>102851- 06-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">786</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Tebuconazolo</p></td><td><p>(RS)-1-p-chlorophenyl-4,4-dimethyl-3-(1H-1,2,4-triazol-1-ylmethyl)pentan-3-ol</p></td><td><p>107534-96-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">494</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Tebufenozide</p></td><td><p>N-tert-butyl-N’-(4-ethylbenzoyl)-3,5-dimethylbenzohydrazide</p></td><td><p>112410-23-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">724</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Tebufenpirad</p></td><td><p>N-(4-tert-butylbenzyl)-4-chloro-3-ethyl-1-methylpyrazole-5-carboxamide</p></td><td><p>119168-77-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">725</p></td><td><p>acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Tefluthrin</p></td><td><p>2,3,5,6-tetrafluoro-4-methylbenzyl (Z)-(1RS,3RS)-3-(2-chloro-3,3,3-trifluoroprop-1-enyl)-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate</p></td><td><p>79538-32-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">451</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Tembotrione</p></td><td><p>2-{2-chloro-4-mesyl-3-[(2,2,2-trifluoroethoxy)methyl]benzoyl}cyclohexane-1,3-dione</p></td><td><p>335104-84-2</p></td><td><p class="man-text-align-right">790</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Terbutilazina</p></td><td><p>N2-tert-butyl-6-chloro-N4-ethyl-1,3,5-triazine-2,4-diamine</p></td><td><p>5915-41-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">234</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Tiabendazolo</p></td><td><p>2-(thiazol-4-yl)benzimidazole</p></td><td><p>148-79-8</p></td><td><p class="man-text-align-center">323</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Tiencarbazone</p></td><td><p>methyl 4-[(4,5-dihydro-3-methoxy-4-methyl-5-oxo-1 H-1,2,4-triazol-1 -yl)carbonylsulfamoyl]-5-</p><p>methylthiophene-3-carboxylate</p></td><td><p>317815-83-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">797</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Tifensulfuron-metile</p></td><td><p>3-(4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-2-ylcarbamoylsulamoyl)thiophen-2-carboxylic acid</p></td><td><p>79277-27-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">452.201</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Timolo</p></td><td><p>5-methyl-2-propan-2-yl-phenol</p></td><td><p>89-83-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">969</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Tolclofos-metile</p></td><td><p>O-2,6-dichloro-p-tolyl O,O-dimethyl phosphorothioate</p></td><td><p>57018-04-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">479</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Tribenuron</p></td><td><p>2-[4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-2-yl(methyl)carbamoylsulfamoyl]benzoic acid</p></td><td><p>106040-48-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">546</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Tribenuron-metile</p></td><td><p>methyl ester of 2-[4-methoxy-6-methyl-1,3,5-triazin-<br/>2-yl(methyl)carbamoylsulfamoyl]benzoic acid</p></td><td><p>101200-48-0</p></td><td><p class="man-text-align-center">546.201</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Triclopir</p></td><td><p>3,5,6-trichloro-2-pyridyloxyacetic acid</p></td><td><p>55335-06-3</p></td><td><p class="man-text-align-center">376</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Trifloxystrobin</p></td><td><p>(E,E)-methoxyimino-{2-[1-(3-trifluoromethyl-<br/>phenyl)-ethylideneaminooxymethyl]-phenyl}-acetic acid methyl ester</p></td><td><p>141517-21-7</p></td><td><p class="man-text-align-center">617</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Triflusulfuron-metile</p></td><td><p>Methyl 2-[4-dimethylamino-6-(2,2,2-trifluoroethoxy)-1,3,5-triazin-2-ylcarbamoylsulfamoyl]-m-toluic acid</p></td><td><p>126535-15-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">731.201</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Trinexapac-etile</p></td><td><p>ethyl 4-cyclopropyl(hydroxy)methylene-3,5-dioxocyclohexanecarboxylate</p></td><td><p>95266-40-3</p></td><td><p class="man-text-align-right">732.202</p></td><td><p>fitoregolatore</p></td></tr><tr><td><p>Triticonazolo</p></td><td><p>(±)-(E)-5+(4-chlorobenzylidene)-2,2-dimethyl-1-(1H-1,2,4-triazol-1-methyl)cyclopentanol</p></td><td><p>131983-72-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">652</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Tritosulfuron</p></td><td><p>1-(4-methoxy-6-trifluoromethyl-1,3,5-triazin-2-yl)-3-<br/>(2-trifluoromethylbenzenesulfonyl)urea</p></td><td><p>142469-14-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">735</p></td><td><p>erbicida</p></td></tr><tr><td><p>Valifenalate</p></td><td><p>Methyl-<i>N</i>-(isopropoxycarbonyl)-L-valyl- (3<i>RS</i>)-3-(4-chlorphenyl)-β-alaninat</p></td><td><p>283159-90-0</p></td><td><p class="man-text-align-right">857</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Winter Green Oil</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p class="man-text-align-right">-</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Z11-14 Ac</p></td><td><p>(Z)-tetradec-11-en-1-yl acetate</p></td><td><p>20711-10-8</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Z11-14OH</p></td><td><p>(Z)-11-Tetradecen-1-ol</p></td><td><p>34010-15-6</p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Z3Z13-18Ac</p></td><td><p>(Z,Z)-3,13-octadecadienyl acetate</p></td><td><p>53120-27-7</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Z8-12 Ac</p></td><td><p>(Z)-dodec-8-en-1-yl acetate</p></td><td><p>28079-04-1</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Z9-12 Ac</p></td><td><p>(Z)-dodec-9-en-1-yl acetate</p></td><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Z9-14Ac</p></td><td><p>(Z)-tetradec-9-en-1-yl acetate</p></td><td><p>16725-53-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">‑</p></td><td><p>feromone</p></td></tr><tr><td><p>Ziram</p></td><td><p>zinc bis(dimethyldithiocarbamate)</p></td><td><p>137-30-4</p></td><td><p class="man-text-align-right">31</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Zolfo</p></td><td><p>sulfur</p></td><td><p>7704-34-9</p></td><td><p class="man-text-align-right">18</p></td><td><p>fungicida, acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Zolfo calcico</p></td><td><p>Calcium polysulfide</p></td><td><p>1344-81-6</p></td><td><p class="man-text-align-right">17</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Zoxamid</p></td><td><p>3,5-Dichloro-N-(3-chloro-1-ethyl-1-methyl-2-oxopropyl)-p-toluamide</p></td><td><p>156052-68-5</p></td><td><p class="man-text-align-right">640</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">Parte B: Microrganismi</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune, numero d’identificazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Organismo </p></th><th class="man-text-align-left"><p>Funzioni/condizioni specifiche e limitazioni</p></th></tr><tr><td><p>Ampelomyces quisqualis</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo M10 </dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Aureobasidium pullulans</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi DSM 14940, DSM 14941 </dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>battericida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus amyloliquefaciens</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo FZB24</dd></dl></td><td><p>Batterio antagonista</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>battericida, fungicida, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus amyloliquefaciens</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo QST 713</dd></dl></td><td><p>Batterio antagonista</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>battericida, fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus amyloliquefaciens sp plantarum</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo D747 </dd></dl></td><td><p>Batterio antagonista</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus firmus</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi I-1582, I-1583</dd></dl></td><td><p>Batterio patogeno</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>nematocida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus thuringiensis var. aizawai</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi GC-91, ABTS-1857</dd></dl></td><td><p>Batterio entomopatogeno</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus thuringiensis var. israeliensis</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi AM65-52, BMP 144</dd></dl></td><td><p>Batterio entomopatogeno</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus thuringiensis var. kurstaki</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi ABTS-351, SA-11, HD-1, Btk-HD-1, ATCC-SD-1275, EG2424, EG 2348</dd></dl></td><td><p>Batterio entomopatogeno</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Bacillus thuringiensis var. tenebrionis</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi EG 2424, NB125, NB176 </dd></dl></td><td><p>Batterio entomopatogeno</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Beauveria bassiana</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo ATCC 74040</dd></dl></td><td><p>Fungo entomopatogeno</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Beauveria brongniartii</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi BIPESCO2, BIPESCO4 (FAL 546)</dd></dl></td><td><p>Fungo entomopatogeno</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Coniothyrium minitans</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo CON/M/91-08</dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Coniothyrium minitans</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo K1</dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Gliocladium catenulatum</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo J1446</dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Metarhizium anisopliae</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi BIPESCO5 (F52), FAL 997 </dd></dl></td><td><p>Fungo entomopatogeno</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Paecilomyces fumosoroseus</p></td><td><p>Fungo entomopatogeno</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Paecilomyces lilacinus</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo 251</dd></dl></td><td><p>Fungo patogeno</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>nematocida</p></td></tr><tr><td><p>Pepino mosaic virus</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo CH2, isolato 1906</dd></dl></td><td><p>Virus antagonista</p></td><td><p>Virus</p></td><td><p>virucida, sostanza a basso rischio, è autorizzato solo l’impiego in serra</p></td></tr><tr><td><p>Phlebiopsis gigantea</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo VRA 1835</dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida, sostanza a basso rischio</p></td></tr><tr><td><p>Photorhabdus luminescens</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo ATCC 29999</dd></dl></td><td><p>Batteri entomopatogeni</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Pseudomonas chlororaphis</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo MA342</dd></dl></td><td><p>Batteri antagonisti</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>disinfettante per semenza</p></td></tr><tr><td><p>Pseudomonas sp.</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo DSMZ 13134</dd></dl></td><td><p>Batteri antagonisti</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Streptomyces griseoviridis</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo K61</dd></dl></td><td><p>Batteri antagonisti</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Trichoderma asperellum</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo ICC 012</dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Trichoderma gamsii</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo ICC 080</dd></dl></td><td><p>Fungo antagonista</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>fungicida</p></td></tr><tr><td><p>Verticillium lecanii</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppi IMI 328553, IMI 528555</dd></dl></td><td><p>Fungo entomopatogeno</p></td><td><p>Funghi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Virus della granulosi della capua</p><dl><dt>– </dt><dd>isolato GV-0001</dd></dl></td><td><p>Virus entomopatogeno</p></td><td><p>Virus</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Virus della granulosi della carpocapsa</p><dl><dt>– </dt><dd>isolati CpGV NPP-R2, CpGV NPP-R5, CpGV GV-0003, CpGV-I12, CpGV GV-0013, CpGV GV-0006, CpGV GV-0014 </dd></dl></td><td><p>Virus entomopatogeno</p></td><td><p>Virus</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Virus della poliendrosi nucleare di Helicoverpa armigera</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo HaNPV-BJ</dd></dl></td><td><p>Virus entomopatogeno</p></td><td><p>Virus</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Xenorhabdus bovienii</p><dl><dt>– </dt><dd>ceppo ATCC35271</dd></dl></td><td><p>Batteri entomopatogeni</p></td><td><p>Batteri</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">Parte C: Macrorganismi</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune, numero d’identificazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Organismo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Funzione/Condizioni specifiche e limitazioni </p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>Adalia bipunctata</p></td><td><p>Coleottero predatore</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><dl><dt>Amblyseius andersoni</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida, acaricida</p></td></tr><tr><td><p>Amblyseius barkeri (mackenziei)</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Amblyseius californicus</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Amblyseius degenerans</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Anisopteromalus calandrae</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Anthocoris nemoralis</p></td><td><p>Cimice predatrice</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Aphelinus abdominalis</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Aphidius colemani</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Aphidius ervi</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Aphidius matricariae</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Aphidoletes aphidimyza</p></td><td><p>Dittero predatore</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Aphytis melinus</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Chrysoperla carnea</p></td><td><p>Neurottero predatore</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Cryptolaemus montrouzieri</p></td><td><p>Coleottero predatore</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Dacnusa sibirica</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Diglyphus isaea</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Encarsia formosa</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Encyrtus lecaniorum</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Ephedrus cerasicola</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Eretmocerus eremicus</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Eretmocerus mundus</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Feltiella acarisuga</p></td><td><p>Cecidomidi predatrice</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Habrobracon hebetor</p></td><td><p>Imenottero parassita </p></td><td><p>Insetti </p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Heterorhabditis bacteriophora</p></td><td><p>Nematode entomoparassita </p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Heterorhabditis megidis</p></td><td><p>Nematode entomoparassita</p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Heterorhabditis sp.</p></td><td><p>Nematode entomoparassita</p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Hypoaspis aculeifer</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Lariophagus distinguendus</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Leptomastidea abnormis</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Leptomastix dactylopii</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Macrolophus pigmaeus</p></td><td><p>Cimice predatrice</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Metaphycus helvolus</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Microterys flavus</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Neoseiulus cucumeris</p><p> (sinonimo: Amblyseius cucumeris)</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Orius insidiosus</p></td><td><p>Cimice predatrice</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Orius laevigatus</p></td><td><p>Cimice predatrice</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Orius majusculus</p></td><td><p>Cimice predatrice</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Phasmarhabditis hermaphrodita</p></td><td><p>Nematode parassita di molluschi</p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>molluschicida</p></td></tr><tr><td><p>Phytoseiulus persimilis</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Praon volucre</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Pseudaphycus maculipennis</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Rodolia cardinalis</p></td><td><p>Coleottero predatore</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Steinernema carpocapsae</p></td><td><p>Nematode entomoparassita</p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Steinernema carpocapsae all strain</p></td><td><p>Nematode entomoparassita</p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Steinernema feltiae</p></td><td><p>Nematode entomoparassita</p></td><td><p>Nematodi</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Stratiolaelaps scimitus</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Transeius montdorensis</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Trichogramma brassicae Bezdenko</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Trichogramma cacoeciae</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Trichogramma evanescens</p></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><dl><dt>Trichopria drosophilae</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>Imenottero parassita</p></td><td><p>Insetti</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr><tr><td><p>Typhlodromips swirskii</p></td><td><p>Acaro predatore</p></td><td><p>Acari</p></td><td><p>insetticida</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">Parte D: Sostanze di base </a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Specifica</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Funzione/condizioni specifiche e limitazioni</p></th></tr><tr><td><p>Birra</p><p>N. CAS: 8029-31-0</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari </p></td><td><p>Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura.</p></td></tr><tr><td><p>Carbone argilloso</p><dl><dt>– </dt><dd>N. CAS: 7440-44-0 (carbone attivo)</dd><dt>– </dt><dd>N. CAS: 1333-86-4 (nero di carbone)</dd><dt>– </dt><dd>N. CAS: 1302-78-9 (bentonite)</dd></dl></td><td><p>Miscela di carbone di legna e di bentonite. Carbone di legna: purezza richiesta dal regolamento (UE) n. 231/2012<sup><a fragment="#fn-d6e11361" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e11361" id="fnbck-d6e11361" routerlink="./">190</a></sup></p><p>Bentonite: purezza richiesta dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1060/2013<sup><a fragment="#fn-d6e11367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e11367" id="fnbck-d6e11367" routerlink="./">191</a></sup></p></td><td><p>Utilizzo nella lotta contro il mal dell’esca della vite per incorporazione nel suolo; dose max. 500 kg/ha</p></td></tr><tr><td><p>Chitosano cloridrato</p><p>N. CAS: 9012-76-4</p></td><td><p>Purezza conforme alle specifiche della Farmacopea europea. Tenore massimo di metalli pesanti: 40 ppm</p></td><td><p>Utilizzo come fungicida e battericida per il trattamento delle sementi o per applicazione fogliare; dose max. 800 g a.i/ha </p></td></tr><tr><td><p>Cloruro di sodio </p><p>N. CAS: 7647-14-5</p></td><td><p>Purezza 970 g/kg </p><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo come fungicida contro l’oidio della vite, stadi BBCH 10-57; dose max. 6 kg a.i/ha e anno; periodo d’attesa 30 giorni.</p><p>Utilizzo come fungicida contro le tignole <br/>della vite, stadi BBCH 55-91; dose <br/>max. 3.6 kg a.i./ha e anno; periodo d’attesa 30 giorni.</p><p>Utilizzo contro le malattie fungine nei funghi commestibili; max. 0.03g a.i./kg di substrato.</p></td></tr><tr><td><p>Equisetum arvense L.</p></td><td><p>Purezza conforme alle specifiche della Farmacopea europea</p></td><td><p>Estrazione per decozione in acqua calda del fusto aereo sterile essiccato</p></td></tr><tr><td><p>Estratto d’ortica</p></td><td><p>100% d’estratto d’ortica</p></td><td><p>Estrazione per fermentazione in acqua e filtrazione</p></td></tr><tr><td><p>Fruttosio</p><p>N. CAS: 57-48-7</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo contro i vermi dei frutti del melo; dose max. 100 g/ha; max. 7 applicazioni all’anno.</p><p>Utilizzo contro la cicalina della flavescenza dorata (Scafoideus titanus), stadi BBCH <br/>17-57; max. 45 g/ha e anno.</p><p>Utilizzo contro la peronospora della vite, <br/>stadi BBCH 10-57; max. 240g/ha e anno.</p></td></tr><tr><td><p>Olio di cipolla</p><p>N. CAS: 8002-72-0</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Su ombrellifere contro la mosca della carota</p></td></tr><tr><td><p>Olio di girasole</p><p>N. CAS: 8001-21-6</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo come fungicida su pomodoro contro l’oidio; stadi 32–71; concentrazione max. 0,5%; non trattare il fiore</p></td></tr><tr><td><p>Idrogenocarbonato di sodio </p><p>N. CAS: 144-55-8</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo come fungicida per le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>– </dt><dd>verdura, piante ornamentali, viti, oidio, stadi BBCH 12-89; concentrazione max.: 1%; periodo d’attesa 1 giorno;</dd><dt>– </dt><dd>melo, ticchiolatura, stadi 10-85; concentrazione max. 1%; periodo d’attesa 1 giorno;</dd><dt>– </dt><dd>lotta contro le malattie nello stoccaggio di frutta, dopo il raccolto; max. 2 trattamenti; concentrazione max. 4%.</dd></dl><p>Lotta contro i muschi nelle piante in vaso; max. 122 kg/ha; testarne dapprima la tollerabilità su poche piante. </p></td></tr><tr><td><p>Idrossido di calcio</p><p>N. CAS: 1305-62-0</p></td><td><p>920 g/kg </p><p>Qualità alimentare</p><p>Le impurità seguenti non devono eccedere <br/>i livelli seguenti (espressi in mg/kg di sostanza secca): bario: 300 mg/kg, fluoruro: 50 mg/kg, arsenico: 3 mg/kg, piombo: 2 mg/kg.</p></td><td><p>Utilizzo soltanto al di fuori del periodo vegetativo su frutta a granella e a nocciolo per la lotta contro i cancri.</p></td></tr><tr><td><p>Latte scremato (latte magro)</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Il latte scremato utilizzato deve essere stato sottoposto a un trattamento termico secondo l’articolo 49 capoverso 1 dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e11525" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e11525" id="fnbck-d6e11525" routerlink="./">192</a></sup> sui requisiti igienici (ORI). </p><p>Il latte scremato non può essere utilizzato su parti commestibili di piante destinate all’alimentazione umana. L’utilizzo su uva da torchiare è consentito se sull’etichetta del vino da essa prodotto figurano le indicazioni di cui all’articolo 75 capoverso 1 lettera e dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e11535" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e11535" id="fnbck-d6e11535" routerlink="./">193</a></sup> sulle bevande.</p></td></tr><tr><td><p>Lecitine</p><p>N. CAS: 8002-43-5</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo come fungicida secondo le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>– </dt><dd>melo, oidio, stadi BBCH 03-79; dose <br/>max. 750 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni;</dd><dt>– </dt><dd>pesco, bolla del pesco, stadi BBCH 03-79; dose max. 750 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni;</dd><dt>– </dt><dd>uva spina, stadi BBCH 10–85; dose max. 2000 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni; </dd><dt>– </dt><dd>cetriolo, lattuga cappuccio, valerianella, pomodoro, cicoria belga, oidio, marciume delle foglie, alternaria, stadi BBCH 10-89; dose max. 2250 g a.i/ha; periodo d’attesa 5 giorni;</dd><dt>– </dt><dd>coltura ornamentale, stadi BBCH 10-89; dose max. 225 g a.i/ha;</dd><dt>– </dt><dd>vite, marcescenza e oidio, stadi <br/>BBCH 10-85; dose max. 225 g a.i/ha; <br/>periodo d’attesa 30 giorni;</dd><dt>– </dt><dd>fragola, lampone, malattie fungine, stadi BBCH 10-89; dose max. 1 kg a.i./ha;</dd><dt>– </dt><dd>patata, marciume, stadi BBCH 10-90; <br/>dose max. 800 g a.i./ha;</dd><dt>– </dt><dd>carota, oidio, stadi BBCH 19-90; dose <br/>max. 2 kg a.i./ha.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>Siero (siero di latte)</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Il siero utilizzato deve essere stato sottoposto a un trattamento termico secondo l’articolo 49 capoverso 1 ORI.</p><p>Il siero non può essere utilizzato su parti commestibili di piante destinate all’alimentazione umana. L’utilizzo su uva da torchiare è consentito se sull’etichetta del vino da essa prodotto figurano le indicazioni di cui all’articolo 75 capoverso 1 lettera e dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016 sulle bevande.</p></td></tr><tr><td><p>Perossido di idrogeno </p><p>N. CAS: 7722-84-1</p></td><td><p>Soluzione disciolta in acqua (< 5 %) </p><p>Il perossido di idrogeno utilizzato per la produzione della soluzione deve avere una purezza conforme alle specifiche del JEFCA<sup><a fragment="#fn-d6e11621" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e11621" id="fnbck-d6e11621" routerlink="./">194</a></sup> della FAO/OMS.</p></td><td><p>Utilizzo per la disinfezione delle sementi e delle cesoie</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato biammonico</p><p>N. CAS: 7783-28-0 </p></td><td><p>Qualità enologica</p></td><td><p>Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa della mosca della ciliegia e della mosca dell’olivo </p></td></tr><tr><td><p>Polvere di semi di mostarda</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo per il trattamento di sementi di grano; dose max. 1500 g a.i/100 kg di sementi</p></td></tr><tr><td><p><i>Salix</i> spp. Cortex</p></td><td><p>Purezza conformemente alle specifiche <br/>della Farmacopea europea</p></td><td><p>Estrazione per infusione della corteccia <br/>in acqua calda. Utilizzo come fungicida <br/>per le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>– </dt><dd>melo, oidio, ticchiolatura, stadi <br/>BBCH 53-67; dose max. 2222 g a.i/ha;</dd><dt>– </dt><dd>pesco, bolla del pesco, stadi BBCH 10-57; dose max. 2222 g a.i/ha;</dd><dt>– </dt><dd>vite, marcescenza e oidio, stadi <br/>BBCH 10-57; dose max. 667 g a.i/ha.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>Saccarosio</p><p>N. CAS: 57-50-1</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione <br/>sulle derrate alimentari</p></td><td><dl><dt>Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa. Rafforzamento della resistenza naturale delle piante contro le indicazioni seguenti: </dt><dd class="clearfix"></dd><dt>– </dt><dd>melo, carpocapsa, stadi BBCH 6-89; dose max. 1kg a.i./ha e anno; </dd><dt>– </dt><dd>mais, piralide del mais, stadi BBC 12-89; dose max. 80g a.i./ha e anno; </dd><dt>– </dt><dd>vite, cicalina della flavescenza dorata (Scafoideus titanus), stadi BBCH 17-57; dose max. 45g a.i./ha e anno; </dd><dt>– </dt><dd>vite, peronospora, stadi BBCH 10-57, max. 240g a.i./ha e anno.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>Talco E553B</p><p>N. CAS: 14807-96-6</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione <br/>sulle derrate alimentari </p><p>< 0,1 % della silice cristallina respirabile</p></td><td><p>Utilizzo come repellente per insetti e funghi <br/>su alberi da frutto a partire dallo stadio <br/>BBCH 41; dose max. 20 kg a.i/ha.</p><p>Utilizzo come repellente per insetti e funghi <br/>in viticoltura a partire dallo stadio BBCH 20; dose max. 12.75 kg a.i/ha.</p></td></tr><tr><td><p>Vino</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p></td><td><p>Utilizzo soltanto come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa</p></td></tr><tr><td><p>Aceto di vino</p><p>N. CAS: 90132-02-8</p></td><td><p>Derrata alimentare secondo la legislazione sulle derrate alimentari</p><p>Max. 10 % di acido acetico</p></td><td><p>Utilizzo come esca per trappole a bicchiere per la cattura di massa, per la disinfezione delle sementi e delle cesoie.</p><p>Utilizzo come erbicida in pre-emergenza; rischio di fitotossicità su giovani piante.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e11361"><sup><a fragment="#fnbck-d6e11361" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e11361" routerlink="./">190</a></sup> Regolamento (UE) n. 231/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012, che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, GU L 83 del 22.3.2012, pag. 1.</p><p id="fn-d6e11367"><sup><a fragment="#fnbck-d6e11367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e11367" routerlink="./">191</a></sup> Regolamento di esecuzione (UE) n. 1060/2013 della Commissione, del 29 ottobre 2013, relativo all’autorizzazione della bentonite quale additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali, GU L 289 del 31.10.2013, pag. 33.</p><p id="fn-d6e11525"><sup><a fragment="#fnbck-d6e11525" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e11525" routerlink="./">192</a></sup> <a href="eli/cc/2017/183/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.024.1</b></a></p><p id="fn-d6e11535"><sup><a fragment="#fnbck-d6e11535" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e11535" routerlink="./">193</a></sup> <a href="eli/cc/2017/220/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.022.12</b></a></p><p id="fn-d6e11621"><sup><a fragment="#fnbck-d6e11621" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e11621" routerlink="./">194</a></sup> Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari della FAO e dell’OMS</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_2/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">Parte E: Sostanze candidate alla sostituzione</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome comune, numero d’identificazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Numero CAS</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>8-idrossichinolina</p></td><td><p>148-24-3</p></td></tr><tr><td><p>Aclonifen</p></td><td><p>74070-46-5</p></td></tr><tr><td><p>alfa-Cipermetrina</p></td><td><p>67375-30-8</p></td></tr><tr><td><p>Benzovindiflupyr</p></td><td><p>1072957-71-1</p></td></tr><tr><td><p>Bromuconazolo</p></td><td><p>116255-48-2</p></td></tr><tr><td><p>Cipermetrina</p></td><td><p>52315-07-8</p></td></tr><tr><td><p>Ciproconazolo</p></td><td><p>94361-06-5</p></td></tr><tr><td><p>Ciprodinil</p></td><td><p>121552-61-2</p></td></tr><tr><td><p>Clortoluron</p></td><td><p>15545-48-9</p></td></tr><tr><td><p>Difenoconazolo</p></td><td><p>119446-68-3</p></td></tr><tr><td><p>Diflufenican</p></td><td><p>83164-33-4</p></td></tr><tr><td><p>Emamectin benzoate</p></td><td><p>155569-91-8</p></td></tr><tr><td><p>Etofenprox</p></td><td><p>80844-07-1</p></td></tr><tr><td><p>Etoxazol</p></td><td><p>153233-91-1</p></td></tr><tr><td><p>Famoxadone</p></td><td><p>131807-57-3</p></td></tr><tr><td><p>Fludioxonil</p></td><td><p>131341-86-1</p></td></tr><tr><td><p>Flufenacet</p></td><td><p>142459-58-3</p></td></tr><tr><td><p>Fluopicolide</p></td><td><p>239110-15-7</p></td></tr><tr><td><p>Flurocloridone</p></td><td><p>61213-25-0</p></td></tr><tr><td><p>Imazamox</p></td><td><p>114311-32-9</p></td></tr><tr><td><p>Rame</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di carbonato basico):<br/>[μ-[carbonato(2−)-κO:κO']]dihydroxydicopper</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di idrossido): copper(II) hydroxide</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di idrossido clorocalcico)</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di preparati a base di calce):<br/>A mixture of calcium hydroxide and copper(II) sulfate</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di naphthenate): copper naphthenate</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di ottanoato): copper octanoate</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di ossicloruro):<br/>dicopper chloride trihydroxide</p><p><i>Variante</i> (sotto forma di solfato): copper(II) tetraoxosulfate</p><p><i>Variante</i> (esaidrossosolfato di tetrarame):<br/>cupric sulfate-tricupric hydroxide</p></td><td><p>12002-03-8</p><p>12069-69-1<br/></p><p>20427-59-2</p><p></p><p>8011-63-0<br/></p><p>1338-02-9</p><p>20543-04-8<br/>1332-40-7<br/></p><p>7758-98-7</p><!--?del-struct abstand4pt--><p>1333-22-8</p></td></tr><tr><td><p>Lambda-Cyhalothrin</p></td><td><p>91465-08-6</p></td></tr><tr><td><p>Lenacil</p></td><td><p>2164-08-1</p></td></tr><tr><td><p>Metconazolo</p></td><td><p>125116-23-6</p></td></tr><tr><td><p>Metossifenozide</p></td><td><p>161050-58-4</p></td></tr><tr><td><p>Metribuzin</p></td><td><p>21087-64-9</p></td></tr><tr><td><p>Metsulfuron-methile</p></td><td><p>74223-64-6</p></td></tr><tr><td><p>Nicosulfuron</p></td><td><p>111991-09-4</p></td></tr><tr><td><p>Oxifluorfen</p></td><td><p>42874-03-3</p></td></tr><tr><td><p>Paclobutrazolo</p></td><td><p>76738-62-0</p></td></tr><tr><td><p>Pendimetalin</p></td><td><p>40487-42-1</p></td></tr><tr><td><p>Pirimicarb</p></td><td><p>23103-98-2</p></td></tr><tr><td><p>Procloraz</p></td><td><p>67747-09-5</p></td></tr><tr><td><p>Propizamide</p></td><td><p>23950-58-5</p></td></tr><tr><td><p>Prosulfuron</p></td><td><p>94125-34-5</p></td></tr><tr><td><p>Sulcotrione</p></td><td><p>99105-77-8</p></td></tr><tr><td><p>Tebuconazolo</p></td><td><p>107534-96-3</p></td></tr><tr><td><p>Tebufenpirad</p></td><td><p>119168-77-3</p></td></tr><tr><td><p>Tembotrione</p></td><td><p>335104-84-2</p></td></tr><tr><td><p>Triazoxide</p></td><td><p>72459-58-6</p></td></tr><tr><td><p>Ziram</p></td><td><p>137-30-4</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 2</a><sup><a fragment="#fn-d6e12131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12131" id="fnbck-d6e12131" routerlink="./">195</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12131"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12131" routerlink="./">195</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/680/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4199</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 4 e 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Criteri e procedura di approvazione di principi attivi, fitoprotettori e sinergizzanti</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p>1. Durante il processo di valutazione e di decisione il servizio d’omologazione coopera con i richiedenti per risolvere rapidamente qualsiasi questione relativa al fascicolo o per identificare in fase iniziale la necessità di ogni ulteriore chiarimento o studio supplementare per la valutazione del fascicolo, comprese le informazioni che consentono di eliminare la necessità di restrizioni nell’approvazione, di modificare le condizioni proposte per l’uso del prodotto fitosanitario o di modificare la natura o la composizione di quest’ultimo in modo che siano pienamente rispettati i requisiti della presente ordinanza.</p><p>2. La valutazione da parte del servizio d’omologazione deve essere basata su principi scientifici e avvalersi della consulenza di esperti.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Criteri decisionali generali</a></h3><div class="collapseable"> <p>1. L’articolo 4 è considerato rispettato soltanto qualora, sulla base del fascicolo presentato, si preveda che sia possibile l’autorizzazione di almeno un prodotto fitosanitario contenente il principio attivo interessato, per almeno uno degli usi rappresentativi.</p><p>2. In linea di principio l’approvazione di un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante è subordinata alla presentazione di un fascicolo completo.</p><p>In casi eccezionali, l’approvazione di un principio attivo, un fitoprotettore o un sinergizzante può essere concessa sebbene debbano ancora essere presentate certe informazioni, qualora:</p><dl><dt>a) </dt><dd>le prescrizioni relative ai dati siano state modificate o affinate dopo la presentazione del fascicolo; o</dd><dt>b) </dt><dd>le informazioni siano considerate di carattere confermativo o richieste per aumentare la fiducia nella decisione.</dd></dl><p>3. Se necessario, l’approvazione può essere sottoposta alle condizioni e restrizioni di cui all’articolo 5. Qualora il servizio d’omologazione ritenga che il principio attivo potrebbe essere approvato soltanto con restrizioni, perché nel fascicolo mancano certe informazioni, esso contatta quanto prima il richiedente per ottenere maggiori informazioni che possano consentire di eliminare tali restrizioni.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3. Criteri per l’approvazione di un principio attivo</a></h3><div class="collapseable"> <p>I criteri per l’approvazione di un principio attivo corrispondono a quelli fissati nell’allegato II numero 3 del regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e12174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12174" id="fnbck-d6e12174" routerlink="./">196</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12174"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12174" routerlink="./">196</a></sup> Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE; modificato da ultimo dal Regolamento (UE) 2018/605 della Commissione, del 19 aprile 2018, GU L 101 del 20.4.2018, pag. 33.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4. Sostanze candidate alla sostituzione</a></h3><div class="collapseable"> <p>Un principio attivo è approvato come sostanza candidata alla sostituzione a norma dell’articolo 5 se è soddisfatta una delle condizioni fissate nell’allegato II numero 4 del regolamento (CE) n 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e12184" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12184" id="fnbck-d6e12184" routerlink="./">197</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12184"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12184" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12184" routerlink="./">197</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_3/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5. Principi attivi a basso rischio</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>5.1. </dt><dd><i>Principi attivi diversi dai microrganismi</i></dd><dt>5.1.1. </dt><dd>Un principio attivo diverso da un microrganismo non è considerato a basso rischio se adempie una delle seguenti condizioni:<dl><dt>a. </dt><dd>conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e12204" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12204" id="fnbck-d6e12204" routerlink="./">198</a></sup>, è classificato o deve essere classificato in una delle categorie seguenti: <dl><dt>– </dt><dd>cancerogeno di categoria 1 A, 1B o 2,</dd><dt>– </dt><dd>mutageno di categoria 1 A, 1B o 2,</dd><dt>– </dt><dd>tossico per la riproduzione di categoria 1 A, 1B o 2,</dd><dt>– </dt><dd>sensibilizzante della pelle di categoria 1,</dd><dt>– </dt><dd>lesioni oculari gravi di categoria 1,</dd><dt>– </dt><dd>sensibilizzante respiratorio di categoria 1,</dd><dt>– </dt><dd>tossicità acuta di categoria 1, 2 o 3,</dd><dt>– </dt><dd>tossicità specifica per alcuni organi bersaglio di categoria 1 o 2,</dd><dt>– </dt><dd>tossicità per gli organismi acquatici, tossicità acuta o cronica di categoria 1, sulla base di test normalizzati appropriati,</dd><dt>– </dt><dd>esplosivo,</dd><dt>– </dt><dd>corrosivo per la pelle, di categoria 1 A, 1B o 1C;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>è stato identificato come sostanza prioritaria in virtù della direttiva 2000/60/CE<sup><a fragment="#fn-d6e12247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12247" id="fnbck-d6e12247" routerlink="./">199</a></sup>;</dd><dt>c. </dt><dd>è considerato perturbatore endocrino;</dd><dt>d. </dt><dd>ha degli effetti neurotossici o immunotossici.</dd></dl></dd><dt>5.1.2. </dt><dd>Un principio attivo diverso da un microrganismo non è considerato a basso rischio se è persistente (tempo di dimezzamento nel suolo superiore a 60 giorni) o se il suo fattore di bioconcentrazione è superiore a 100.</dd><dt> </dt><dd>Tuttavia un principio attivo presente naturalmente che non corrisponde a nessuno dei criteri secondo il numero 5.1.1 può essere considerato a basso rischio anche se è persistente (tempo di dimezzamento nel suolo superiore a 60 giorni) o se il suo fattore di bioconcentrazione è superiore a 100.</dd><dt>5.1.3. </dt><dd>Un principio attivo diverso da un microrganismo emesso e utilizzato da piante, animali e altri organismi ai fini della comunicazione è considerato a basso rischio se non corrisponde a nessuno dei criteri secondo il numero 5.1.1.</dd><dt>5.2. </dt><dd><i>Microrganismi</i></dd><dt>5.2.1. </dt><dd>Un principio attivo che è un microrganismo può essere considerato a basso rischio a meno che a livello del ceppo si siano riscontrate resistenze multiple agli antimicrobici utilizzati in medicina umana o veterinaria. </dd><dt>5.2.2. </dt><dd>I baculovirus sono considerati a basso rischio a meno che a livello del ceppo si siano riscontrati effetti nefasti sugli insetti non bersaglio.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12204"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12204" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12204" routerlink="./">198</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 1 lett. d.</p><p id="fn-d6e12247"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12247" routerlink="./">199</a></sup> Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1.</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 3</a><sup><a fragment="#fn-d6e12281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12281" id="fnbck-d6e12281" routerlink="./">200</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12281"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12281" routerlink="./">200</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O del DEFR del 16 set. 2016, in vigore dal 1° nov. 2016 (<a href="eli/oc/2016/568/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3345</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 13, 17 e 22)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Elenco dei coformulanti che non possono entrare nella composizione dei prodotti fitosanitari</a></h2><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il coformulante POE-tallowamine (n. CAS 61791-26-2) non può entrare nella composizioni di prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo glifosato.</p><p><sup>2</sup> L’elenco dei coformulanti che non possono entrare nella composizione dei prodotti fitosanitari corrisponde a quello fissato nell’allegato III del regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e12300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12300" id="fnbck-d6e12300" routerlink="./">201</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12300"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12300" routerlink="./">201</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 2</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 34)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Valutazione comparativa</a></h2><div class="collapseable"><p>La procedura di valutazione comparativa di un prodotto fitosanitario contenente una sostanza candidata alla sostituzione corrisponde a quella fissata nell’allegato IV del regolamento (CE) n. 1107/2009<sup><a fragment="#fn-d6e12313" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12313" id="fnbck-d6e12313" routerlink="./">202</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12313"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12313" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12313" routerlink="./">202</a></sup> Cfr. nota ad art. 3 cpv. 2.</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 5</a><sup><a fragment="#fn-d6e12321" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12321" id="fnbck-d6e12321" routerlink="./">203</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12321"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12321" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12321" routerlink="./">203</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>), dal n. II dell’O del 20 mag. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>), dal n. II dell’O del DEFR del 28 ott. 2015 (<a href="eli/oc/2015/765/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4555</a>) e dal n. I dell’O del DFFR del 9 giu. 2017, in vigore dal 1° lug. 2017 (<a href="eli/oc/2017/381/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 3501</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7 cpv. 4, 10 cpv. 1 lett. b, 11, 21 cpv. 5 e 52 cpv. 3 lett. g e h)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti del fascicolo da presentare per l’inclusione di un principio attivo nell’allegato 1</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_6/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Introduzione</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le informazioni richieste devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>comprendere un fascicolo tecnico che fornisca i dati necessari per valutare i rischi prevedibili, immediati o ritardati, che la sostanza può comportare per gli esseri umani, per gli animali e per l’ambiente, e che contenga almeno i risultati degli studi cui viene fatto di seguito riferimento;</dd><dt>b. </dt><dd>se del caso, essere ottenute applicando la versione più recente dei disciplinari per le prove indicati o descritti nel presente allegato; per gli studi iniziati prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza le informazioni devono essere ottenute applicando disciplinari per le prove adeguati, convalidati a livello nazionale e internazionale (p. es. OCSE, UE, OEPP, CIPAC, SETAC), o, in assenza di questi, disciplinari approvati dall’autorità competente;</dd><dt>c. </dt><dd>se un disciplinare per le prove è inappropriato o non descritto, oppure se è stato usato un disciplinare diverso da quello cui è fatto riferimento nel presente allegato, comprendere una giustificazione della scelta del disciplinare utilizzato che possa essere accettata dal servizio d’omologazione e dai servizi di valutazione; nello specifico, se nel presente allegato è fatto riferimento a un metodo UE consistente in una trasposizione di un metodo messo a punto da un’organizzazione internazionale (p. es. l’OCSE), il servizio d’omologazione può ammettere che l’informazione richiesta sia stata ottenuta conformemente alla versione più recente di detto metodo se, all’inizio degli studi, il metodo UE non era ancora stato aggiornato;</dd><dt>d. </dt><dd>comprendere, ove il servizio d’omologazione ne faccia richiesta, una descrizione esauriente del disciplinare usato per le prove, se non è menzionato o descritto nel presente allegato, e una descrizione esauriente di un’eventuale variante, corredata di una giustificazione che possa essere accettata dal servizio d’omologazione;</dd><dt>e. </dt><dd>comprendere un rapporto completo e obiettivo sugli studi svolti, con descrizione esauriente degli stessi o una giustificazione che possa essere accettata dal servizio d’omologazione o dai servizi di valutazione nel caso in cui:<dl><dt>1. </dt><dd>non vengano forniti dati o informazioni particolari, superflui in considerazione della natura del prodotto o del proposto uso dello stesso, oppure</dd><dt>2. </dt><dd>non sia scientificamente necessario o tecnicamente possibile fornire i dati e le informazioni richieste;</dd></dl></dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, essere state ottenute secondo le disposizioni della legge federale del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e12382" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12382" id="fnbck-d6e12382" routerlink="./">204</a></sup> sulla protezione degli animali (LPAn).</dd></dl><p><sup>1bis</sup> Nel caso di principi attivi che contengono un nanomateriale di cui all’articolo 2 capoverso 2 lettera q OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e12393" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12393" id="fnbck-d6e12393" routerlink="./">205</a></sup>, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie.</p><p><sup>2</sup> Le prove e le analisi intese a ottenere dati sulle proprietà e/o sulla sicurezza per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente devono essere effettuate in osservanza ai principi dell’ordinanza del 18 maggio 2005<sup><a fragment="#fn-d6e12404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12404" id="fnbck-d6e12404" routerlink="./">206</a></sup> sulla buona prassi di laboratorio (OBPL).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12382"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12382" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12382" routerlink="./">204</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e12393"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12393" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12393" routerlink="./">205</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e12404"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12404" routerlink="./">206</a></sup> <a href="eli/cc/2005/467/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.112.1</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_6/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Sostanze chimiche</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I requisiti cui devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente sostanze chimiche o microrganismi corrispondono a quelli fissati nell’allegato del regolamento (UE) n. 283/2013<sup><a fragment="#fn-d6e12418" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12418" id="fnbck-d6e12418" routerlink="./">207</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Per i prodotti fitosanitari che contengono nanomateriali di cui all’articolo 2 capoverso 2 lettera q OPChim, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie.</p><p><sup>3</sup> Le espressioni e gli atti normativi riportati di seguito utilizzati nell’allegato del regolamento (UE) n. 283/2013 hanno gli equivalenti seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p class="man-font-weight-bold">UE</p></td><td><p class="man-font-weight-bold">Svizzera</p></td></tr><tr><td><p>le autorità europee competenti (n. 1.6 e 1.7)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr><tr><td><p>le autorità competenti (n. 3.2.3)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr><tr><td><p>direttiva (CE) n. 2010/63/UE (n. 1.10)</p></td><td><p>Legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn)</p></td></tr><tr><td><p>direttiva (CE) n. 2004/10/CE (n. 3.1)</p></td><td><p>Ordinanza del 18 maggio 2005 sulla buona prassi di laboratorio (OBPL)</p></td></tr><tr><td><p>regolamento (CE) n. 396/2005/CE (n. 1.11, lett. s)</p></td><td><p>Ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e12473" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12473" id="fnbck-d6e12473" routerlink="./">208</a></sup> concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale (OAOVA)</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12418"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12418" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12418" routerlink="./">207</a></sup> Regolamento (UE) n. 283/2013 della Commissione, dell’1° marzo 2013, che stabilisce i requisiti relativi ai dati applicabili alle sostanze attive, conformemente al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, versione della GU L 93 del 3.4.2013, pag. 1.</p><p id="fn-d6e12473"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12473" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12473" routerlink="./">208</a></sup> <a href="eli/cc/2017/151/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.021.23</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_6/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3. Microrganismi</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I requisiti ai quali devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’iscrizione di un microrganismo nell’allegato 1 corrispondono a quelli fissati nell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 544/2011<sup><a fragment="#fn-d6e12487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12487" id="fnbck-d6e12487" routerlink="./">209</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Ai fini della corretta interpretazione dell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 544/2011 si applicano le seguenti equivalenze terminologiche:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Espressione UE</p></td><td><p class="man-font-weight-bold">Espressione svizzera</p></td></tr><tr><td><p>Commissione e Stati membri (n. 1.2 e 1.4.1)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr><tr><td><p>Autorità competente dello Stato membro (n. 9)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12487"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12487" routerlink="./">209</a></sup> Cfr. nota a n. 2 cpv. 1.</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_7" routerlink="./">Allegato 6</a><sup><a fragment="#fn-d6e12521" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12521" id="fnbck-d6e12521" routerlink="./">210</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12521"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12521" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12521" routerlink="./">210</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>), dal n. II dell’O del 20 mag. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>) e dal n. II dell’O del DEFR del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/765/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4555</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7, 11, 21 e 52)</p><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_7/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti del fascicolo da presentare per l’autorizzazione di un prodotto fitosanitario</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_0"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_0" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_7/lvl_u1/lvl_0" routerlink="./">1. Introduzione</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le informazioni richieste devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>comprendere un dossier tecnico che fornisca i dati necessari per valutare l’efficacia e i rischi prevedibili, immediati o ritardati, che il prodotto fitosanitario può comportare per gli esseri umani, per gli animali e per l’ambiente, e che contenga almeno i risultati degli studi cui viene fatto di seguito riferimento;</dd><dt>b. </dt><dd>se del caso, essere ottenute applicando la versione più recente dei disciplinari per le prove indicati o descritti nel presente allegato; per gli studi iniziati prima dell’entrata in vigore della modifica del presente allegato le informazioni devono essere ottenute applicando disciplinari per le prove adeguati, convalidati a livello nazionale e internazionale (da OCSE, UE, OEPP, CIPAC, SETAC), o, in assenza di questi, disciplinari approvati dal servizio d’omologazione;</dd><dt>c. </dt><dd>se un disciplinare per le prove è inappropriato o non descritto, oppure se è stato usato un disciplinare diverso da quello cui è fatto riferimento nel presente allegato, comprendere una giustificazione della scelta del disciplinare utilizzato che possa essere accettata dal servizio d’omologazione e dai servizi di valutazione; nello specifico, se nel presente allegato è fatto riferimento a un metodo UE consistente in una trasposizione di un metodo messo a punto da un’organizzazione internazionale (p. es. l’OCSE), l’autorità competente può ammettere che l’informazione richiesta sia stata ottenuta conformemente alla versione più recente di detto metodo se, all’inizio degli studi, il metodo UE non era ancora stato aggiornato;</dd><dt>d. </dt><dd>comprendere, ove il servizio d’omologazione ne faccia richiesta, una descrizione esauriente del disciplinare usato per le prove, se non è menzionato o descritto nel presente allegato, e una descrizione esauriente di un’eventuale variante, corredata di una giustificazione che possa essere accettata dal servizio d’omologazione;</dd><dt>e. </dt><dd>comprendere un rapporto completo e obiettivo sugli studi svolti, con descrizione esauriente degli stessi, nonché una giustificazione che possa essere accettata dal servizio d’omologazione nel caso in cui:<dl><dt>1. </dt><dd>non vengano forniti dati o informazioni particolari, superflui in considerazione della natura del prodotto o del proposto uso dello stesso, oppure</dd><dt>2. </dt><dd>non sia scientificamente necessario o tecnicamente possibile fornire i dati e le informazioni richieste;</dd></dl></dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, essere state ottenute secondo le disposizioni della LPAn<sup><a fragment="#fn-d6e12577" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12577" id="fnbck-d6e12577" routerlink="./">211</a></sup>.</dd></dl><p><sup>1bis</sup> Nel caso di prodotti fitosanitari che contengono un nanomateriale di cui all’articolo 2 capoverso 2 lettera q OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e12588" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12588" id="fnbck-d6e12588" routerlink="./">212</a></sup>, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie specifica-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie.</p><p><sup>2</sup> Le prove e le analisi intese a ottenere dati sulle proprietà e/o sulla sicurezza per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente devono essere effettuate in osservanza ai principi dell’OBPL<sup><a fragment="#fn-d6e12599" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12599" id="fnbck-d6e12599" routerlink="./">213</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> Le informazioni richieste dovranno comprendere la classificazione e l’etichettatura proposta per il prodotto fitosanitario in conformità delle pertinenti direttive.</p><p><sup>4</sup> In casi particolari può essere necessario richiedere per alcune componenti della formulazione alcune delle informazioni previste nell’allegato II parte A della direttiva 91/414/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e12613" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12613" id="fnbck-d6e12613" routerlink="./">214</a></sup>. Prima di procedere a siffatta richiesta, saranno esaminate tutte le informazioni sulla formulazione messe a disposizione dal servizio d’omologazione, in particolare quando:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il diritto svizzero consente l’impiego di tale componente in alimenti, mangimi, medicinali o cosmetici; o</dd><dt>b. </dt><dd>per il componente interessato è stata presentata una scheda di dati di sicurezza.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12577"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12577" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12577" routerlink="./">211</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e12588"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12588" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12588" routerlink="./">212</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e12599"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12599" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12599" routerlink="./">213</a></sup> <a href="eli/cc/2005/467/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.112.1</b></a></p><p id="fn-d6e12613"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12613" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12613" routerlink="./">214</a></sup> Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. a.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_7/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Prodotti fitosanitari contenenti sostanze chimiche</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I requisiti cui devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente sostanze chimiche o microrganismi corrispondono a quelli fissati nell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013<sup><a fragment="#fn-d6e12631" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12631" id="fnbck-d6e12631" routerlink="./">215</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Per i prodotti fitosanitari che contengono nanomateriali di cui all’articolo 2 capoverso 2 lettera q OPChim, le informazioni devono inoltre contenere la composizione del nanomateriale, la forma delle particelle e la grandezza media dei granuli, nonché, se disponibili, la distribuzione dimensionale numerica, il rapporto superficie-volume, lo stato di aggregazione, il rivestimento e la funzionalizzazione di superficie.</p><p><sup>3</sup> Le espressioni e gli atti normativi riportati di seguito utilizzati nell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013 hanno gli equivalenti seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p class="man-font-weight-bold">UE</p></td><td><p class="man-font-weight-bold">Svizzera</p></td></tr><tr><td><p>l’autorità europea competente (n. 1.6)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr><tr><td><p>le autorità competenti (n. 1.11, 2, 3.2 lett. e, 3.3, 3.4.2)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr><tr><td><p>l’autorità nazionale interessata (n. 3.3)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr><tr><td><p>in uno Stato membro (n. 3.2 lett. g)</p></td><td><p>in Svizzera</p></td></tr><tr><td><p>ogni Stato membro (n. 3.3)</p></td><td><p>la Svizzera</p></td></tr><tr><td><p>direttiva (CE) n. 2010/63/UE (n. 1.8)</p></td><td><p>Legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn)</p></td></tr><tr><td><p>direttiva (CE) n. 2004/10/UE (n. 3.1)</p></td><td><p>Ordinanza del 18 maggio 2005 sulla buona prassi di laboratorio (OBPL)</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12631"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12631" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12631" routerlink="./">215</a></sup> Regolamento (UE) n. 284/2013 della Commissione, dell’1° marzo 2013, che stabilisce i requisiti relativi ai dati applicabili ai prodotti fitosanitari, conformemente al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, versione della GU L 93 del 3.4.2013, pag. 85.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_7/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3. Prodotti fitosanitari contenenti microrganismi</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I requisiti ai quali devono adempiere i fascicoli riguardanti la domanda d’autorizzazione di un prodotto fitosanitario contenente microrganismi corrispondono a quelli fissati nell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 545/2011<sup><a fragment="#fn-d6e12706" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12706" id="fnbck-d6e12706" routerlink="./">216</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Ai fini della corretta interpretazione dell’allegato parte B del regolamento (UE) n. 545/2011 si applicano le seguenti equivalenze terminologiche:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Espressione UE</p></td><td><p class="man-font-weight-bold">Espressione svizzera</p></td></tr><tr><td><p>Autorità competente dello Stato membro (n. 11)</p></td><td><p>Servizio d’omologazione</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_3/d4e650"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span></h4><div class="collapseable"></div></section><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12706"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12706" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12706" routerlink="./">216</a></sup> Cfr. nota a n. 2 cpv. 1.</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_8" routerlink="./">Allegato 7</a><sup><a fragment="#fn-d6e12735" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12735" id="fnbck-d6e12735" routerlink="./">217</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12735"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12735" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12735" routerlink="./">217</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 23 mag. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>), dall’all. n. 4 dell’O del 7 nov. 2012 (<a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6103</a>), dal n. II dell’O del 20 mag. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>) e dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016, in vigore dal 1° nov. 2016 (<a href="eli/oc/2016/568/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3345</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 55)</p><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_8/lvl_u1" routerlink="./">Frasi tipo per i rischi particolari per l’essere umano o l’ambiente</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1/lvl_u1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_8/lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Introduzione</a></h3><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Nei casi in cui l’etichettatura secondo l’articolo 10 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e12768" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12768" id="fnbck-d6e12768" routerlink="./">218</a></sup> non fosse sufficiente per descrivere i rischi specifici che potrebbero intervenire con l’uso di prodotti fitosanitari, occorre descrivere, mediante le frasi specifiche riportate nel presente allegato, la natura dei particolari effetti sulla salute umana e degli animali nonché sull’ambiente.</p><p><sup>2</sup> Le disposizioni del presente allegato sono applicabili anche ai prodotti fitofarmaceutici contenenti microrganismi, virus compresi, quali principi attivi. L’etichettatura di tali prodotti deve altresì essere conforme alle disposizioni relative ai test di sensibilizzazione cutanea e respiratoria di cui alla parte B dell’allegato del regolamento (UE) n. 283/2013<sup><a fragment="#fn-d6e12779" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12779" id="fnbck-d6e12779" routerlink="./">219</a></sup> e alla parte B dell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013<sup><a fragment="#fn-d6e12784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12784" id="fnbck-d6e12784" routerlink="./">220</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> Visto che i prodotti fitosanitari sono omologati soltanto per determinati usi, spetta ai servizi di valutazione stabilire se si giustifichi o meno una determinata frase R (rischi particolari) o S (consigli di prudenza). A tal fine, si prendono in considerazione l’uso, la natura del preparato, l’imballaggio e altri fattori che possono comportare un rischio prevedibile.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Codice</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Rischi particolari</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo</p></th></tr><tr><td><p>RSh 1</p></td><td><p>Tossico per contatto oculare.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata quando un esame dell’irritazione oculare, eseguito conformemente alla parte A numero 7.1.5 dell’allegato del regolamento (UE) n. 284/2013<sup><a fragment="#fn-d6e12814" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12814" id="fnbck-d6e12814" routerlink="./">221</a></sup> ha dato come risultato, tra gli animali sottoposti all’esame, chiari segni di tossicità sistemica (legati, p.es., all’inibizione della colinesterasi) o una mortalità che possono essere attribuite all’assorbimento del principio attivo attraverso le membrane mucose dell’occhio. La frase va impiegata anche se vi sono prove di tossicità sistemica nell’essere umano in seguito a contatto oculare.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>RSh 2</p></td><td><p>Può causare fotosensibilizzazione. </p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata ove sussistano prove chiare derivanti da sistemi sperimentali o da un’esposizione umana documentata che il prodotto presenti effetti fotosensibilizzanti. La frase va impiegata anche per i prodotti contenenti un dato principio attivo o un ingrediente di formulazione che presentano effetti fotosensibilizzanti nell’essere umano qualora il prodotto contenga tale componente fotosensibilizzante in una concentrazione di 1 per cento (p/p) o superiore.</p><p>In questi casi devono essere specificate misure di protezione personale, come indicato nelle disposizioni generali dell’allegato 8.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>RSh 3</p></td><td><p>Il contatto con il vapore può causare ustioni della pelle e bruciori agli occhi; il contatto con il liquido può causare congelamento.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata, ove appropriato, per i prodotti fitosanitari preparati sotto forma di gas liquefatti (p. es. per i preparati di bromuro di metile).</p><p>In questi casi devono essere specificate misure di protezione personale, come indicato nelle disposizioni generali dell’allegato 8.</p><p>La frase non deve essere utilizzata se sono impiegate le seguenti indicazioni di pericolo:</p><dl><dt>– </dt><dd>R34 o R35 conformemente all’ordinanza del 18 maggio 2005<sup><a fragment="#fn-d6e12864" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12864" id="fnbck-d6e12864" routerlink="./">222</a></sup> sui prodotti chimici; o</dd><dt>– </dt><dd>H314 conformemente alle prescrizioni tecniche secondo l’allegato 2 numero 1 OPChim.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12768"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12768" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12768" routerlink="./">218</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e12779"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12779" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12779" routerlink="./">219</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 5 n. 2 cpv. 1.</p><p id="fn-d6e12784"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12784" routerlink="./">220</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 6 n. 2 cpv. 1.</p><p id="fn-d6e12814"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12814" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12814" routerlink="./">221</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 6 n. 2 cpv. 1.</p><p id="fn-d6e12864"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12864" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12864" routerlink="./">222</a></sup> <a href="eli/oc/2005/466/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2721</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/152/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 821</a>, <b></b><a href="eli/oc/2009/73/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 401 </a><a href="eli/oc/2009/132/it" routerlink="./" target="_blank">805</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/750/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 5223</a>, <b></b><a href="eli/oc/2011/752/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 5227</a>, <b></b><a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 6103</a>, <b></b><a href="eli/oc/2013/23/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2013</b> 201 </a><a href="eli/oc/2013/594/it" routerlink="./" target="_blank">3041</a>, <b></b><a href="eli/oc/2014/357/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2014</b> 2073 </a><a href="eli/oc/2014/661/it" routerlink="./" target="_blank">3857</a></p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9" routerlink="./">Allegato 8</a><sup><a fragment="#fn-d6e12922" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12922" id="fnbck-d6e12922" routerlink="./">223</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12922"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12922" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12922" routerlink="./">223</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/349/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1781</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 55)</p><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1" routerlink="./">Frasi tipo relative alle precauzioni da prendere per la tutela dell’essere umano o dell’ambiente</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_u1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Introduzione</a></h3><div class="collapseable"><p>Si applicano i capoversi introduttivi di cui all’allegato 7.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Disposizioni generali</a></h3><div class="collapseable"> <p>Tutti i prodotti fitosanitari devono recare sull’etichetta la seguente frase, completata, ove necessario, dal testo fra parentesi.</p><dl><dt>SP 1 </dt><dd>Non contaminare l’acqua con il prodotto o il suo imballaggio. [Non pulire il materiale di applicazione in prossimità delle acque di superficie./Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scarico delle acque a partire da aziende agricole e strade].</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Precauzioni specifiche da prendere</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Precauzioni specifiche per operatori (SPo)</a></h4><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione può prescrivere agli operatori l’uso di dispositivi di protezione individuale adeguati con indicazioni precise (tuta, grembiule, guanti, calzature solide, stivali di gomma, maschere, visiere, occhiali di protezione, elmetto, passamontagna o un tipo specifico di maschera a gas). Tali misure di precauzione supplementari si applicano in aggiunta alle frasi tipo di cui all’OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e12957" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e12957" id="fnbck-d6e12957" routerlink="./">224</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione può inoltre stabilire compiti specifici che richiedono speciali dispositivi di protezione, quali la miscelazione, il carico o la manipolazione del prodotto non diluito, l’applicazione o la nebulizzazione del prodotto diluito, la manipolazione di materiali trattati di recente, come vegetali o suolo, o l’accesso a zone trattate di recente.</p><p><sup>3</sup> A ciò si possono aggiungere specifiche relative ai controlli tecnici, come per esempio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>deve essere utilizzato un sistema di trasferimento stagno per trasferire il prodotto fitosanitario dall’imballaggio al serbatoio del nebulizzatore;</dd><dt>b. </dt><dd>l’operatore deve lavorare in una cabina chiusa <i>[con sistema di condizionamento d’aria/filtro dell’aria]</i> durante le operazioni di nebulizzazione;</dd><dt>c. </dt><dd>i controlli tecnici possono sostituire i dispositivi di protezione individuale se offrono un livello di protezione pari o superiore a esso.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Codice</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni specifiche</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo</p></th></tr><tr><td><p>SPo 1</p></td><td><p>Dopo il contatto con la pelle, rimuovere dapprima il prodotto con un panno asciutto e quindi lavare abbondantemente con acqua.</p></td><td><p>La frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari contenenti ingredienti che possono reagire violentemente a contatto con l’acqua, quali i sali di cianuro e il fosfuro di alluminio.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPo 2</p></td><td><p>Lavare tutto l’abbigliamento di protezione dopo l’impiego.</p></td><td><p>L’uso di questa frase è consigliato quando l’abbigliamento di protezione è necessario per proteggere gli operatori. È prescritto per i prodotti fitosanitari la cui etichetta contiene un elemento di cui all’allegato 5 numero 1.1 lettera a o c, numero 1.2 lettera a o b, numero 2.1 lettera a o c oppure numero 2.2 lettera a o b OPChim.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPo 3</p></td><td><p>Una volta avviata la fumigazione, non inalare il fumo e abbandonare immediatamente la zona trattata.</p></td><td><p>Questa frase può essere impiegata per prodotti fitosanitari utilizzati per la fumigazione qualora non sia giustificato l’uso della maschera respiratoria.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPo 4</p></td><td><p>L’imballaggio deve essere aperto all’esterno e in condizioni di tempo secco.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari contenenti principi attivi che possono reagire violentemente a contatto con l’acqua o l’umidità dell’aria, come il fosfuro di alluminio, o che possono causare una combustione spontanea, come i ditiocarbamati (alchilene-bis). La frase può essere impiegata anche per i prodotti volatili classificati con:</p><dl><dt>– </dt><dd>R20, R23 o R26 conformemente all’ordinanza del 18 maggio 2005<sup><a fragment="#fn-d6e13062" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e13062" id="fnbck-d6e13062" routerlink="./">225</a></sup> sui prodotti chimici; o</dd><dt>– </dt><dd>H330, H331 o H332 conformemente alle prescrizioni tecniche secondo l’allegato 2 numero 1 OPChim.</dd></dl><p>Gli esperti devono essere consultati per i singoli casi al fine di valutare se le proprietà del preparato e l’imballaggio siano tali da causare danni all’operatore.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPo 5</p></td><td><p>Ventilare [a fondo/<i>per una durata da specificare/</i>fino all’essiccazione dello spray] le zone/serre trattate prima di accedervi.</p></td><td><p>Questa frase può essere utilizzata per i prodotti fitosanitari impiegati in serre o altri luoghi chiusi, quali i magazzini.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e12957"><sup><a fragment="#fnbck-d6e12957" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e12957" routerlink="./">224</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e13062"><sup><a fragment="#fnbck-d6e13062" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e13062" routerlink="./">225</a></sup> <a href="eli/oc/2005/466/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2721</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/152/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 821</a>, <b></b><a href="eli/oc/2009/73/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 401 </a><a href="eli/oc/2009/132/it" routerlink="./" target="_blank">805</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/750/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 5223</a>, <b></b><a href="eli/oc/2011/752/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 5227</a>, <b></b><a href="eli/oc/2012/724/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 6103</a>, <b></b><a href="eli/oc/2013/23/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2013</b> 201 </a><a href="eli/oc/2013/594/it" routerlink="./" target="_blank">3041</a>, <b></b><a href="eli/oc/2014/357/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2014</b> 2073 </a><a href="eli/oc/2014/661/it" routerlink="./" target="_blank">3857</a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Precauzioni specifiche per l’ambiente (SPe)</a></h4><div class="collapseable"> <p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Codice</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni specifiche</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo</p></th></tr><tr><td><p>SPe 1</p></td><td><p>Per proteggere [le acque sotterranee/gli organismi del suolo] non applicare questo o altri prodotti contenenti<i> (specificare il principio attivo o la classe di sostanze, secondo il caso)</i> per più di <i>(indicare la durata o la frequenza).</i></p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari per i quali una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzia che, per uno o più degli usi previsti, sono necessarie misure di limitazione dei rischi al fine di evitare un accumulo nel suolo, effetti negativi sui lombrichi o su altri organismi terricoli o sulla microflora del terreno e/o la contaminazione delle acque sotterranee.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 2</p></td><td><p>Per proteggere [le acque sotterranee/gli organismi acquatici] non applicare su suoli <i>(indicare il tipo di suolo o la situazione).</i></p></td><td><p>Questa frase può essere utilizzata come misura di limitazione dei rischi al fine di evitare potenziali contaminazioni delle acque sotterranee o delle acque superficiali in condizioni vulnerabili (p. es. legate al tipo di suolo o alla topologia o per suoli drenati), qualora una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzi che, per uno o più degli usi designati, sono necessarie misure di limitazione dei rischi al fine di evitare effetti inaccettabili.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 3</p></td><td><p>Per proteggere [gli organismi acquatici/le piante non bersaglio/ gli artropodi non bersaglio] rispettare una zona cuscinetto non trattata di <i>(precisare la distanza)</i> da [zona non coltivata/corpi idrici superficiali].</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata per proteggere piante e artropodi non bersaglio e/o organismi acquatici qualora una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzi che, per uno o più degli usi previsti, sono necessarie misure di limitazione dei rischi al fine di evitare effetti inaccettabili.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 4</p></td><td><p>Per proteggere [gli organismi acquatici/le piante non bersaglio] non applicare su superfici impermeabili quali bitume, cemento, acciottolato, [binari ferroviari] e negli altri casi ad alto rischio di deflusso superficiale.</p></td><td><p>In funzione del tipo d’impiego del prodotto fitosanitario, il servizio d’omologazione può utilizzare questa frase per limitare i rischi di deflusso superficiale al fine di proteggere gli organismi acquatici o le piante non bersaglio.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 5</p></td><td><p>Per proteggere [gli uccelli/ i mammiferi selvatici] il prodotto deve essere interamente incorporato al terreno; assicurarsi che il prodotto sia completamente incorporato all’estremità dei solchi.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari quali granuli o pellets, che devono essere incorporati al terreno per proteggere uccelli e mammiferi selvatici.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 6</p></td><td><p>Per proteggere [gli uccelli/ i mammiferi selvatici] recuperare il prodotto fuoriuscito accidentalmente.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari quali granuli o pellets allo scopo di evitare che siano ingeriti da uccelli o mammiferi selvatici. È consigliata per tutti i preparati solidi utilizzati senza diluizione.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 7</p></td><td><p>Non applicare nel periodo di riproduzione degli uccelli.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata qualora una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzi che, per uno o più degli usi previsti, è necessaria una misura di limitazione dei rischi.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPe 8</p></td><td><p>Pericoloso per le api./Per proteggere le api e altri insetti impollinatori non applicare alle colture al momento della fioritura. /Non utilizzare in presenza di api./Rimuovere o coprire gli alveari durante l’applicazione e per <i>(indicare il periodo)</i> dopo il trattamento. /Non applicare in presenza di piante infestanti in fiore./Eliminare le piante infestanti prima della fioritura./Non applicare prima di <i>(indicare il periodo)</i>.</p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata per i prodotti fitosanitari per i quali una valutazione conforme ai principi uniformi evidenzia che, per uno o più degli usi previsti, devono essere applicate misure di limitazione dei rischi al fine di proteggere le api e altri insetti impollinatori. In funzione del tipo d’impiego del prodotto fitosanitario e sulla base di altre pertinenti disposizioni regolamentari nazionali, il servizio d’omologazione può scegliere la formulazione appropriata per limitare i rischi relativi alle api e agli altri insetti impollinatori e alle loro covate.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_3" routerlink="./">2.3 Precauzioni specifiche da prendere in materia di buone pratiche agricole (SPa)</a></h4><div class="collapseable"> <p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Codice</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni specifiche</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo</p></th></tr><tr><td><p>SPa 1</p></td><td><p>Per evitare l’insorgere di resistenza non applicare questo o altri prodotti contenenti <i>(indicare il principio attivo o la classe di sostanze, a seconda del caso)</i> per più di <i>(numero di applicazioni o durata da precisare).</i></p></td><td><p>Questa frase deve essere utilizzata quando tale restrizione appare necessaria per limitare il rischio d’insorgenza di resistenza.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_4"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_9/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_4" routerlink="./">2.4 Precauzioni specifiche relative ai rodenticidi (SPr)</a></h4><div class="collapseable"> <p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Codice</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni specifiche</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Criteri per l’attribuzione delle frasi tipo</p></th></tr><tr><td><p>SPr 1</p></td><td><p>Le esche devono essere disposte in modo da minimizzare il rischio di ingerimento da parte di altri animali. Fissare le esche in modo che non possano essere trascinate via dai roditori.</p></td><td><p>Per assicurare il rispetto della norma da parte degli operatori, questa frase deve risaltare sull’etichetta, in modo da escludere, per quanto possibile, un uso improprio.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPr 2</p></td><td><p>Durante il trattamento la zona interessata deve essere chiaramente segnalata. Occorre menzionare il pericolo di avvelenamento (primario o secondario) dovuto all’anticoagulante nonché il relativo antidoto.</p></td><td><p>Questa frase deve risaltare sull’etichetta, in modo da scongiurare, per quanto possibile, un avvelenamento accidentale.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>SPr 3</p></td><td><p>I roditori morti devono essere rimossi quotidianamente dalla zona del trattamento per tutta la durata dello stesso. Non devono essere gettati nei rifiuti o nelle discariche.</p></td><td><p>Per evitare l’avvelenamento secondario di animali, questa frase deve essere utilizzata per tutti i rodenticidi contenenti anticoagulanti come principi attivi.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10" routerlink="./">Allegato 9</a><sup><a fragment="#fn-d6e13383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e13383" id="fnbck-d6e13383" routerlink="./">226</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e13383"><sup><a fragment="#fnbck-d6e13383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e13383" routerlink="./">226</a></sup> Aggiornato dal n. I dell’O del DFFR del 9 giu. 2017 (<a href="eli/oc/2017/381/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 3501</a>) e dal n. II cpv. 1 dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 17 e 24)</p><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I" routerlink="./">Parte I: <br/>Principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt><b>9AI</b><b> </b></dt><dd><b>Introduzione</b></dd><dt><b>9BI</b><b> </b></dt><dd><b>Valutazione</b></dd><dt>9BI-1 </dt><dd>Principi generali</dd><dt>9BI-2 </dt><dd>Principi specifici</dd><dt>9BI-2.1 </dt><dd>Efficacia</dd><dt>9BI-2.2 </dt><dd>Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali</dd><dt>9BI-2.3 </dt><dd>Effetti sui vertebrati da combattere</dd><dt>9BI-2.4 </dt><dd>Effetti sulla salute umana e animale</dd><dt>9BI-2.5 </dt><dd>Effetti sull’ambiente</dd><dt>9BI-2.6 </dt><dd>Metodi di analisi</dd><dt>9BI-2.7 </dt><dd>Proprietà fisiche e chimiche</dd><dt><b>9CI</b><b> </b></dt><dd><b>Processo decisionale</b></dd><dt>9CI-1 </dt><dd>Principi generali</dd><dt>9CI-2 </dt><dd>Principi specifici</dd><dt>9CI-2.1 </dt><dd>Efficacia</dd><dt>9CI-2.2 </dt><dd>Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali</dd><dt>9CI-2.3 </dt><dd>Effetti sui vertebrati da combattere</dd><dt>9CI-2.4 </dt><dd>Effetti sulla salute umana e animale</dd><dt>9CI-2.5 </dt><dd>Effetti sull’ambiente</dd><dt>9CI-2.6 </dt><dd>Metodi di analisi</dd><dt>9CI-2.7 </dt><dd>Proprietà fisiche e chimiche</dd></dl><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u1" routerlink="./">9AI Introduzione</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I principi esposti nel presente allegato mirano a far sì che i requisiti di cui all’articolo 17 della presente ordinanza per le valutazioni e le decisioni relative all’omologazione di prodotti fitosanitari, a condizione che si tratti di preparati chimici, vengano applicati in modo uniforme dai pertinenti servizi di valutazione e dal servizio d’omologazione e con l’elevato rigore necessario in materia di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente.</p><p><sup>2</sup> Nella valutazione delle domande e nella concessione delle autorizzazioni, i servizi di valutazione e il servizio d’omologazione devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>accertarsi che il fascicolo presentato sia conforme ai requisiti degli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2 secondo lo stato delle conoscenze tecniche e scientifiche;</dd><dt>b. </dt><dd>accertarsi che i dati presentati siano accettabili per quanto riguarda portata, qualità, coerenza e affidabilità e sufficienti per permettere un’accurata valutazione del fascicolo;</dd><dt>c. </dt><dd>valutare, ove appropriato, le giustificazioni presentate dal richiedente per la mancata comunicazione di certi dati;</dd><dt>d. </dt><dd>tener conto dei dati di cui all’allegato 5 numero 2, riguardanti il principio attivo contenuto nel prodotto fitosanitario, che sono stati presentati allo scopo di ottenere l’inserimento di detta sostanza nell’allegato 1 nonché dei risultati della valutazione di queste informazioni;</dd><dt>e. </dt><dd>prendere in considerazione gli altri dati tecnici o scientifici pertinenti di cui possono ragionevolmente disporre e relativi alla qualità o ai potenziali effetti dannosi del prodotto fitosanitario, dei suoi componenti o dei suoi residui.</dd></dl><p><sup>3</sup> Qualora i dati e le informazioni forniti siano sufficienti a completare la valutazione per uno degli usi proposti, si dovranno esaminare le domande e prendere le decisioni circa tale uso. Tenendo conto delle giustificazioni presentate e con il beneficio di qualsiasi ulteriore spiegazione, il servizio d’omologazione rifiuta le domande presentate qualora i dati presentino lacune tali da impedire una valutazione esaustiva e una decisione affidabile per almeno uno degli usi proposti.</p><p><sup>4</sup> Durante il processo di valutazione e di decisione, il servizio d’omologazione e i pertinenti servizi di valutazione cooperano con il richiedente allo scopo di risolvere quanto prima eventuali questioni relative al fascicolo o di identificare tempestivamente ulteriori studi eventualmente necessari a una corretta valutazione del fascicolo stesso, o di correggere le previste condizioni d’uso del prodotto fitosanitario, o di modificarne la natura o la composizione ai fini del pieno rispetto dei requisiti della presente ordinanza. Il fascicolo è tecnicamente completo quando soddisfa tutti i requisiti di cui agli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2" routerlink="./">9BI Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e668"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e668" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e668" routerlink="./">9BI-1 Principi generali</a></h4><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano, alla luce delle conoscenze scientifiche e tecniche, le informazioni di cui alla parte A capoverso 2, e in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>stimano l’efficacia e la fitotossicità del prodotto fitosanitario per ciascun uso per cui viene richiesta l’autorizzazione; e</dd><dt>b. </dt><dd>identificano gli eventuali pericoli per l’essere umano, gli animali o l’ambiente, ne valutano l’entità ed esprimono un giudizio.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nel valutare le domande, i servizi di valutazione si adoperano affinché le valutazioni eseguite tengano conto delle condizioni pratiche d’uso proposte; ciò deve includere in particolare le finalità d’impiego, le dosi, le modalità, la frequenza e i tempi delle applicazioni, la natura e la composizione del preparato. I servizi di valutazione considerano altresì tutte le normali condizioni d’uso e loro conseguenze e, ogni qualvolta sia possibile, anche i principi del controllo integrato.</p><p><sup>3</sup> Nel valutare le domande, i servizi di valutazione tengono conto delle condizioni agricole, fitosanitarie, climatiche, ivi comprese quelle ambientali, nelle rispettive zone di applicazione.</p><p><sup>4</sup> Nell’interpretare i risultati delle valutazioni, i servizi di valutazione prendono in considerazione eventuali elementi di incertezza nelle informazioni ottenute durante la valutazione stessa, onde ridurre al minimo le probabilità di mancata individuazione, o di sottovalutazione dell’importanza di effetti dannosi. Il processo decisionale viene esaminato per identificare punti di decisione critici o elementi dei dati che, se incerti, possono portare a un errore nella classificazione del rischio. La prima valutazione effettuata è basata sui migliori dati o stime disponibili che riflettono le condizioni reali d’uso del prodotto fitosanitario. A questa segue una nuova valutazione, che tiene conto di potenziali incertezze nei dati critici e di una serie di probabili condizioni d’uso, impostata sul principio della «peggiore delle ipotesi», per determinare se non vi siano grandi differenze rispetto alla stima iniziale.</p><p><sup>5</sup> Qualora principi specifici enunciati nel punto 9BI-2 prevedano l’uso di modelli di calcolo nella valutazione di un prodotto fitosanitario, questi modelli devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>consentire di valutare al meglio tutti i processi pertinenti tenendo conto di parametri e ipotesi realistici;</dd><dt>b. </dt><dd>essere convalidati da misure eseguite in condizioni d’uso adeguate;</dd><dt>c. </dt><dd>essere adeguati alle condizioni osservate nella zona di applicazione.</dd></dl><p><sup>6</sup> Qualora fra i principi specifici siano menzionati metaboliti e prodotti di degradazione o di reazione, devono essere presi in considerazione soltanto i prodotti pertinenti per il criterio proposto.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670" routerlink="./">9BI-2 Principi specifici</a></h4><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u1" routerlink="./">9BI-2.1 Efficacia</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u2" routerlink="./">9BI-2.1.1 Protezione contro un organismo</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’uso proposto riguarda la lotta o dalla protezione contro un organismo, i servizi di valutazione vagliano la possibilità che quest’organismo possa essere dannoso nelle condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u3" routerlink="./">9BI-2.1.2 Scopo divergente dalla lotta contro un organismo</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’uso proposto è diverso dalla lotta o la protezione contro un organismo, i servizi di valutazione valutano l’eventualità di danni, perdite o disturbi significativi, nelle condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta qualora il prodotto fitosanitario non venisse usato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u4" routerlink="./">9BI-2.1.3 Efficacia del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano i dati di efficacia relativi al prodotto fitosanitario conformemente all’allegato 6 numero 2 tenendo conto del grado di controllo esercitato o dell’ampiezza dell’effetto desiderato, nonché delle condizioni sperimentali pertinenti, quali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la scelta della specie o varietà colturale;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni agricole, ambientali, ivi comprese quelle climatiche;</dd><dt>c. </dt><dd>la presenza e la densità degli organismi dannosi;</dd><dt>d. </dt><dd>lo stadio di sviluppo della coltura e dell’organismo;</dd><dt>e. </dt><dd>la quantità di prodotto fitosanitario usata;</dd><dt>f. </dt><dd>se richiesto sull’etichetta, la quantità di coadiuvante aggiunto;</dd><dt>g. </dt><dd>la frequenza e i tempi delle applicazioni;</dd><dt>h. </dt><dd>il tipo di apparecchiatura per l’applicazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u5" routerlink="./">9BI-2.1.4 Prestazioni del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario in una gamma di condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, che si possono verificare nella zona di applicazione proposta, e in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il livello, l’uniformità e la continuità dell’effetto desiderato in funzione della dose, paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati e a un testimone non trattato;</dd><dt>b. </dt><dd>se del caso, l’impatto sulla resa o la riduzione delle perdite durante lo stoccaggio in termini di quantità e/o qualità paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati e a un testimone non trattato.</dd></dl><p><sup>2</sup> Qualora non esista alcun prodotto di riferimento adeguato, i servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario per determinare se la sua applicazione produca qualche vantaggio duraturo e specifico nelle condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u6" routerlink="./">9BI-2.1.5 Forma di miscela estemporanea</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’etichetta proposta include prescrizioni o raccomandazioni per l’uso del prodotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o con coadiuvanti in forma di miscela estemporanea, i servizi di valutazione eseguono le valutazioni di cui ai numeri 2.1.1–2.1.4 in base alle informazioni fornite su detta miscela estemporanea.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u7" routerlink="./">9BI-2.2 Impatto sui vegetali o sui prodotti vegetali</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u8" routerlink="./">9BI-2.2.1 Portata degli effetti dannosi</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture trattate con il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte facendo un confronto, se del caso, con uno o più prodotti di riferimento adeguati se esistono e/o con un testimone non trattato.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati di efficacia forniti nell’allegato 6 numero 2;</dd><dt>b. </dt><dd>altre informazioni relative al prodotto fitosanitario, come la natura del preparato, il tasso di applicazione, il metodo di applicazione, il numero e i tempi delle applicazioni;</dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni relative al principio attivo fornite nell’allegato 5 numero 2, incluso il meccanismo d’azione, la tensione di vapore, la volatilità e la solubilità in acqua.</dd></dl><p><sup>3</sup> Questa valutazione include:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la natura, la frequenza, il livello e la durata degli effetti fitotossici osservati e le condizioni agricole, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, che influiscono su di essi;</dd><dt>b. </dt><dd>le differenze tra le principali varietà colturali per quanto riguarda la loro sensibilità agli effetti fitotossici;</dd><dt>c. </dt><dd>la parte delle colture o dei prodotti vegetali trattati sulle quali si osservano gli effetti fitotossici;</dd><dt>d. </dt><dd>i danni alla resa delle colture o dei prodotti vegetali trattati, in termini di quantità e/o qualità;</dd><dt>e. </dt><dd>i danni ai vegetali trattati e ai prodotti vegetali da usarsi per scopi di riproduzione, come vitalità, germinazione, crescita, radicazione e attecchimento;</dd><dt>f. </dt><dd>qualora si tratti di prodotti di elevata volatilità, i danni alle coltivazioni limitrofe.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u9"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u9" routerlink="./">9BI-2.2.2 Effetti sulle colture successive</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando i dati disponibili indicano che il principio attivo, i suoi metaboliti, o dei prodotti di degradazione e di reazione persistono in quantità non trascurabili nei terreni e/o nelle sostanze vegetali dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, i servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture successive. Questa valutazione viene eseguita conformemente al numero 2.2.1.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u10"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u10" routerlink="./">9BI-2.2.3 Forma di miscela estemporanea</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’etichetta del prodotto prescrive l’uso del prodotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari o con coadiuvanti in forma di miscela estemporanea, la valutazione specificata al precedente numero 2.2.1 verrà eseguita in base alle informazioni fornite su detta miscela estemporanea.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u11"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u11" routerlink="./">9BI-2.3 Impatto sui vertebrati da combattere</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Quando il prodotto fitosanitario in questione è destinato ad avere un effetto sui vertebrati, i servizi di valutazione valutano il meccanismo mediante il quale viene ottenuto questo effetto, nonché le ripercussioni sul comportamento e sulla salute degli animali bersaglio; quando l’effetto previsto è l’uccisione dell’animale bersaglio, essi valutano il tempo necessario per ottenere la morte dell’animale nonché le condizioni nelle quali sopraggiunge la morte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutte le informazioni pertinenti fornite nell’allegato 5 numero 2 e i risultati del loro studio, inclusi gli studi tossicologici e metabolici;</dd><dt>b. </dt><dd>tutte le informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario fornite nell’allegato 6 numero 2, inclusi gli studi tossicologici e i dati di efficacia.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u12"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u12" routerlink="./">9BI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u13"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u13" routerlink="./">9BI-2.4.1 Effetti del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u14"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u14" routerlink="./">9BI-2.4.1.1 Condizioni d’uso</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano la probabilità di esposizione dell’operatore al principio attivo e/o ai composti rilevanti dal profilo tossicologico contenuti nel prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte per quest’ultimo, in particolare le dosi, il metodo di applicazione e le condizioni climatiche, ricorrendo preferibilmente a dati realistici relativi all’esposizione e, se questi ultimi non sono disponibili, a un modello di calcolo appropriato e convalidato.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli studi tossicologici e metabolici di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione, incluso il livello ammissibile di esposizione dell’operatore (AOEL), corrispondente alla quantità massima di principio attivo alla quale l’operatore può essere esposto, senza che si determini alcuna conseguenza negativa per la salute. L’AOEL è espresso in milligrammi di prodotto chimico per chilogrammo di peso corporeo dell’operatore; esso è determinato in base alla dose più elevata alla quale non si osserva alcun effetto nocivo nella specie animale adeguata più sensibile oppure, ove si disponga di dati adeguati, nell’essere umano;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni relative al principio attivo, come le proprietà fisiche e chimiche;</dd><dt>c. </dt><dd>gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 2 inclusi, se del caso, studi di assorbimento dermico;</dd><dt>d. </dt><dd>altre informazioni pertinenti di cui all’allegato 6 numero 2, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>la composizione del preparato,</dd><dt>2. </dt><dd>la natura del preparato,</dd><dt>3. </dt><dd>le dimensioni, la forma e il tipo d’imballaggio,</dd><dt>4. </dt><dd>il campo di applicazione e la natura della coltura o del bersaglio,</dd><dt>5. </dt><dd>il metodo di applicazione, inclusa la manipolazione, il caricamento e la miscelazione del prodotto,</dd><dt>6. </dt><dd>le misure raccomandate per ridurre l’esposizione,</dd><dt>7. </dt><dd>l’abbigliamento di protezione raccomandato,</dd><dt>8. </dt><dd>il tasso massimo di applicazione,</dd><dt>9. </dt><dd>il volume minimo di applicazione dello spray,</dd><dt>10. </dt><dd>il numero e i tempi delle applicazioni.</dd></dl></dd></dl><p><sup>3</sup> Questa valutazione viene effettuata per ciascun tipo di metodo e apparecchiatura di applicazione proposti per l’uso del prodotto fitosanitario nonché per i vari tipi e dimensioni del contenitore da usarsi, tenendo conto delle operazioni di miscelazione e di carico, dell’applicazione del prodotto fitosanitario, nonché della pulizia e della manutenzione ordinaria delle apparecchiature.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u15"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u15" routerlink="./">9BI-2.4.1.2 Caratteristiche dell’imballaggio</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione esaminano le informazioni relative alla fattura e alle caratteristiche dell’imballaggio proposto, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il tipo d’imballaggio;</dd><dt>b. </dt><dd>le dimensioni e la capacità;</dd><dt>c. </dt><dd>le dimensioni dell’apertura;</dd><dt>d. </dt><dd>il tipo di chiusura;</dd><dt>e. </dt><dd>la solidità, la tenuta e la resistenza alle normali condizioni di trasporto e di manipolazione;</dd><dt>f. </dt><dd>la capacità di resistenza al contenuto e la compatibilità dell’imballaggio con il contenuto.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u16"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u16" routerlink="./">9BI-2.4.1.3 Indumenti di protezione</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione esaminano la fattura e le caratteristiche degli indumenti e delle attrezzature di protezione proposti, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la disponibilità e l’adeguatezza;</dd><dt>b. </dt><dd>la facilità d’impiego, tenuto conto dello sforzo fisico necessario e delle condizioni climatiche.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u17"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u17" routerlink="./">9BI-2.4.1.4 Esposizione di persone</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione di altre persone (astanti o lavoratori esposti dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario) o di animali al principio attivo e/o ad altri composti tossici presenti nel prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli studi tossicologici e metabolici sul principio attivo di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione, incluso il livello ammissibile di esposizione dell’operatore;</dd><dt>b. </dt><dd>gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 2, inclusi, se del caso, studi di assorbimento dermico;</dd><dt>c. </dt><dd>altre informazioni relative al prodotto fitosanitario citate nell’allegato 6 numero 2, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>i tempi di rientro, periodi di attesa necessari o altre precauzioni per la protezione dell’essere umano e degli animali,</dd><dt>2. </dt><dd>il metodo di applicazione, in particolare spray,</dd><dt>3. </dt><dd>la dose massima di applicazione,</dd><dt>4. </dt><dd>il volume massimo di applicazione dello spray,</dd><dt>5. </dt><dd>la composizione del preparato,</dd><dt>6. </dt><dd>i residui di trattamento sui vegetali e prodotti vegetali,</dd><dt>7. </dt><dd>le altre attività in cui i lavoratori sono esposti.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u18"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u18" routerlink="./">9BI-2.4.2 Effetti dei residui del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u19"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u19" routerlink="./">9BI-2.4.2.1 Valutazione della tossicità</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano le informazioni tossicologiche specifiche fornite nell’allegato 5 numero 2, e in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la determinazione della dose giornaliera ammissibile (DGA);</dd><dt>b. </dt><dd>l’identificazione dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione nei vegetali o prodotti vegetali trattati;</dd><dt>c. </dt><dd>il comportamento dei residui del principio attivo e dei suoi metaboliti dal momento dell’applicazione al momento della raccolta o, nel caso di usi post-raccolta, del prelievo dei prodotti vegetali immagazzinati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u20"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u20" routerlink="./">9BI-2.4.2.2 Residui presenti in prodotti di origine animale</a></h5><div class="collapseable"> <p>Prima della valutazione delle concentrazioni di residui nelle prove presentate alle autorità o in prodotti di origine animale, i servizi di valutazione esaminano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati riguardanti la buona pratica agricola, inclusi quelli relativi all’applicazione forniti nell’allegato 6 numero 2 e gli intervalli pre-raccolta proposti per gli usi proposti o i periodi di attesa o di stoccaggio, nel caso di usi post-raccolta;</dd><dt>b. </dt><dd>la natura del preparato;</dd><dt>c. </dt><dd>i metodi analitici e la definizione dei residui.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u21"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u21" routerlink="./">9BI-2.4.2.3 Considerazione dei modelli statistici</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano, tenendo conto dei modelli statistici appropriati, le concentrazioni di residui nelle prove presentate. Questa valutazione viene effettuata per ciascun uso proposto e deve tenere in considerazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le condizioni d’uso proposte per il prodotto fitosanitario;</dd><dt>b. </dt><dd>le informazioni specifiche riguardanti i residui nei o sui vegetali o prodotti vegetali trattati e negli alimenti per l’essere umano e per gli animali di cui all’allegato 6 numero 2, nonché la ripartizione dei residui tra parti commestibili e non commestibili;</dd><dt>c. </dt><dd>le informazioni specifiche riguardanti i residui nei o sui vegetali o prodotti vegetali trattati e negli alimenti per l’essere umano e per gli animali di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>d. </dt><dd>le possibilità realistiche di estrapolazione dei dati ad altre colture.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u22"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u22" routerlink="./">9BI-2.4.2.4 Residui presenti nei prodotti di origine animale</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano le concentrazioni di residui nei prodotti di origine animale tenendo in considerazione le informazioni di cui all’allegato III parte A numero 8.4 della direttiva 91/414/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e13884" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e13884" id="fnbck-d6e13884" routerlink="./">227</a></sup> e i residui originati da altri usi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e13884"><sup><a fragment="#fnbck-d6e13884" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e13884" routerlink="./">227</a></sup> Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. a.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u23"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u23" routerlink="./">9BI-2.4.2.5 Potenziale esposizione dei consumatori attraverso la dieta</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la potenziale esposizione dei consumatori attraverso la dieta ed eventualmente attraverso altre vie di esposizione ricorrendo a un opportuno modello di calcolo. Questa valutazione tiene conto, se del caso, di altre fonti, nonché di altri usi autorizzati di prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u24"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u24" routerlink="./">9BI-2.4.2.6 Potenziale esposizione degli animali</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano, se del caso, la potenziale esposizione degli animali tenendo conto delle concentrazioni di residui nei vegetali o prodotti vegetali trattati di cui è previsto l’uso per l’alimentazione degli animali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u25"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u25" routerlink="./">9BI-2.5 Effetti sull’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u26"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u26" routerlink="./">9BI-2.5.1 Destino e distribuzione nell’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> <p>Nella valutazione del destino e della distribuzione del prodotto fitosanitario nell’ambiente, i servizi di valutazione considerano tutti i settori dell’ambiente, inclusi flora e fauna. In particolare:</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u27"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u27" routerlink="./">9BI-2.5.1.1 Destino e distribuzione nel suolo</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte raggiunga il suolo; se esiste questa possibilità, essi valutano il tasso e il meccanismo di degradazione nel suolo, la mobilità nel suolo e la variazione della concentrazione totale del principio attivo (residui estraibili e non estraibili<sup><a fragment="#fn-d6e13913" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e13913" id="fnbck-d6e13913" routerlink="./">228</a></sup>), dei metaboliti e dei prodotti di degradazione e di reazione prevedibili nel suolo nella zona d’uso prevista dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche relative al destino e al comportamento nel suolo di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>il peso molecolare,</dd><dt>2. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>4. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>5. </dt><dd>il tasso di volatilizzazione,</dd><dt>6. </dt><dd>la costante di dissociazione,</dd><dt>7. </dt><dd>il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>8. </dt><dd>il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degradazione;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nel suolo;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e13913"><sup><a fragment="#fnbck-d6e13913" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e13913" routerlink="./">228</a></sup> I residui non estraibili nei vegetali e nei suoli sono quei prodotti chimici originati dagli antiparassitari usati secondo la buona pratica agricola, che non possono essere estratti senza che ne risulti significativamente alterata la natura chimica. Ai residui di questo tipo non appartengono i metaboliti che vengono trasformati in prodotti naturali.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u28"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u28" routerlink="./">9BI-2.5.1.2 Destino e distribuzione nelle acque sotterranee</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte raggiunga le acque sotterranee; se esiste questa possibilità, essi valutano, ricorrendo a un modello adatto di calcolo convalidato a livello comunitario, la concentrazione del principio attivo, dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione prevedibili nelle acque freatiche della zona di applicazione prevista dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione fondano in particolare la loro valutazione sui risultati degli studi di mobilità e di persistenza nel suolo previsti negli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2.</p><p><sup>3</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche riguardanti il destino e il comportamento nel suolo e nell’acqua di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>il peso molecolare,</dd><dt>2. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>4. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>5. </dt><dd>il tasso di volatilizzazione,</dd><dt>6. </dt><dd>il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>7. </dt><dd>la costante di dissociazione;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nel suolo e nelle acque;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione prevista per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui;</dd><dt>e. </dt><dd>se del caso, i dati disponibili riguardanti la dissipazione e in particolare la trasformazione e l’assorbimento nella zona saturata;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, i dati riguardanti i procedimenti relativi alla presa e al trattamento di acqua potabile nella zona di applicazione prevista;</dd><dt>g. </dt><dd>se del caso, i dati provenienti dalla sorveglianza relativi alla presenza o all’assenza nelle acque sotterranee del principio attivo e di suoi metaboliti, prodotti di degradazione o di reazione, per effetto di una precedente utilizzazione di prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo o che producono i medesimi residui; questi dati devono essere interpretati secondo coerenza scientifica.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u29"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u29" routerlink="./">9BI-2.5.1.3 Destino e distribuzione nelle acque superficiali</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte raggiunga le acque superficiali; se esiste questa possibilità, essi valutano, ricorrendo a un modello adatto di calcolo convalidato a livello comunitario, la concentrazione nell’ambiente, prevista a breve e a lungo termine, del principio attivo, dei metaboliti e dei prodotti di degradazione e di reazione che dovrebbe prodursi nelle acque freatiche nelle zone di applicazione previste dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione fondano in particolare la loro valutazione sui risultati degli studi di mobilità e di persistenza nel suolo e sulle informazioni relative allo scolo e al trascinamento previsti negli allegati 5 numero 2 e 6 numero 2.</p><p><sup>3</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche riguardanti il destino e il comportamento nel suolo e nell’acqua di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>il peso molecolare,</dd><dt>2. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>4. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>5. </dt><dd>il tasso di volatilizzazione,</dd><dt>6. </dt><dd>il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>7. </dt><dd>la costante di dissociazione;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nel suolo e nelle acque;</dd><dt>d. </dt><dd>le possibili vie di esposizione:<dl><dt>1. </dt><dd>il trascinamento,</dd><dt>2. </dt><dd>lo scolo,</dd><dt>3. </dt><dd>l’irrorazione,</dd><dt>4. </dt><dd>lo scarico attraverso canali di scolo,</dd><dt>5. </dt><dd>la lisciviazione,</dd><dt>6. </dt><dd>la deposizione attraverso l’atmosfera;</dd></dl></dd><dt>e. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, i dati riguardanti i procedimenti relativi alla presa e al trattamento di acqua potabile nella zona di applicazione proposta.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u30"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u30" routerlink="./">9BI-2.5.1.4 Volatilizzazione</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte si dissipi nell’aria; se esiste questa possibilità, essi effettuano la migliore valutazione possibile, ricorrendo, se del caso, a un adeguato modello di calcolo convalidato, della concentrazione del principio attivo, dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione prevedibili nell’aria dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche riguardanti il destino e il comportamento nel suolo, nell’acqua e nell’aria di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>2. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>4. </dt><dd>la degradazione fotochimica nell’acqua e nell’aria e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>5. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, incluse quelle sulla distribuzione e dissipazione nell’aria;</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u31"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u31" routerlink="./">9BI-2.5.1.5 Distruzione o decontaminazione del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano l’adeguatezza dei procedimenti di distruzione o decontaminazione del prodotto fitosanitario e del suo imballaggio.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u32"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u32" routerlink="./">9BI-2.5.2 Effetti sulle specie non bersaglio</a></h5><div class="collapseable"> <p>Al momento del calcolo del rapporto tossicità/esposizione, i servizi di valutazione prendono in considerazione la tossicità per l’organismo pertinente più sensibile utilizzato nelle prove.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u33"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u33" routerlink="./">9BI-2.5.2.1 Rischi per gli uccelli e altri vertebrati terrestri</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità dell’esposizione di uccelli e altri vertebrati terrestri al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine, e in particolare, quello per la riproduzione, cui tali organismi potrebbero essere oggetti dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche riguardanti gli studi tossicologici sui mammiferi e gli effetti sugli uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio, inclusi quelli sulla riproduzione e altri dati pertinenti relativi al principio attivo, secondo quanto disposto nell’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, quelle riguardanti gli effetti sugli uccelli e su altri vertebrati terrestri non bersaglio;</dd><dt>c. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione prevista per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui.</dd></dl><p><sup>3</sup> Questa valutazione include:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il destino e la distribuzione, compresa la persistenza e la bioconcentrazione, del principio attivo, dei metaboliti e dei prodotti di degradazione e di reazione nei compartimenti pertinenti dell’ambiente dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario;</dd><dt>b. </dt><dd>l’esposizione stimata delle specie che possono essere esposte al momento dell’applicazione o durante il periodo in cui i residui sono presenti, tenendo conto di tutte le vie di esposizione come l’ingestione del prodotto o di alimenti trattati, la predazione di vertebrati o invertebrati, il contatto per irrorazione o con vegetazione trattata;</dd><dt>c. </dt><dd>il calcolo del rapporto tossicità acuta, a breve termine e, se necessario, del rapporto di tossicità a lungo termine/esposizione. Tali rapporti sono definiti rispettivamente come il quoziente della DL<sub>50</sub>, della CL<sub>50</sub> o di NOEC (<i>no effect concentration</i>), espresso sulla base del principio attivo e l’esposizione stimata espressa in mg/kg di peso corporeo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u34"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u34" routerlink="./">9BI-2.5.2.2 Rischi per gli organismi acquatici</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità dell’esposizione di organismi acquatici al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine per gli organismi acquatici dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche relative agli effetti sugli organismi acquatici di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni pertinenti riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>2. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>4. </dt><dd>il tasso di volatilizzazione,</dd><dt>5. </dt><dd>il KOC,</dd><dt>6. </dt><dd>la degradazione biologica in sistemi acquatici e, in particolare, la biodegradabilità del prodotto,</dd><dt>7. </dt><dd>il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>8. </dt><dd>il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degradazione;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, quelle sugli effetti sugli organismi acquatici;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui.</dd></dl><p><sup>3</sup> Questa valutazione include:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il destino e la distribuzione dei residui del principio attivo, dei metaboliti e prodotti di degradazione e di reazione nell’acqua, nei sedimenti o nei pesci;</dd><dt>b. </dt><dd>il calcolo del rapporto tossicità acuta/esposizione per pesci e dafnia. Detto rapporto è definito come quoziente rispettivamente della CL<sub>50</sub> o CE<sub>50</sub> acuta sulla concentrazione a breve termine prevista nell’ambiente;</dd><dt>c. </dt><dd>il calcolo del rapporto inibizione della crescita delle alghe/esposizione per le alghe. Detto rapporto è definito come quoziente della CE<sub>50</sub> sulla concentrazione a breve termine prevista nell’ambiente;</dd><dt>d. </dt><dd>il calcolo del rapporto tossicità acuta/esposizione per pesci e dafnia. Detto rapporto è definito come quoziente di NOEC sulla concentrazione a lungo termine prevista nell’ambiente;</dd><dt>e. </dt><dd>se del caso, la bioconcentrazione nei pesci e la possibile esposizione di predatori dei pesci, incluso l’essere umano.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u35"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u35" routerlink="./">9BI-2.5.2.3 Rischi per le api</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità di esposizione delle api al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine per le api dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche relative alla tossicità per le api di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>2. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>4. </dt><dd>il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>5. </dt><dd>il meccanismo di azione (p. es. attività di regolazione della crescita degli insetti);</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2, e in particolare quelle relative alla tossicità per le api;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui.</dd></dl><p><sup>3</sup> Questa valutazione include:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il rapporto tra il tasso massimo di applicazione in grammi di principio attivo per ettaro e la DL<sub>50</sub> per via orale e contatto in μg di principio attivo per ape (quozienti di pericolo) e, se necessario, la persistenza dei residui sui o nei vegetali trattati;</dd><dt>b. </dt><dd>se del caso, gli effetti sulle larve di ape, sul comportamento delle api, sulla sopravvivenza e sullo sviluppo delle colonie dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u36"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u36" routerlink="./">9BI-2.5.2.4 Rischi per altri artropodi utili</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità di esposizione di artropodi utili differenti dalle api al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano gli effetti letali e subletali previsti su questi organismi, nonché la diminuzione di attività dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche relative alla tossicità per le api e altri artropodi utili di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>2. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>4. </dt><dd>il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>5. </dt><dd>il meccanismo di azione (p. es. attività di regolazione della crescita degli insetti);</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>altre informazioni relative al prodotto fitosanitario citate nell’allegato 6 numero 2, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>gli effetti su artropodi utili differenti dalle api,</dd><dt>2. </dt><dd>la tossicità nei confronti delle api,</dd><dt>3. </dt><dd>i dati disponibili ricavati dallo screening biologico primario,</dd><dt>4. </dt><dd>il tasso massimo di applicazione,</dd><dt>5. </dt><dd>il numero massimo e i tempi delle applicazioni;</dd></dl></dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u37"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u37" routerlink="./">9BI-2.5.2.5 Rischi per i lombrichi</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione vagliano la possibilità di esposizione dei lombrichi e altri macrorganismi terricoli non bersaglio al prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte; se esiste questa possibilità, essi valutano l’entità del rischio a breve e a lungo termine per questi organismi dopo l’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche relative alla tossicità del principio attivo per i lombrichi e altri macrorganismi terricoli non bersaglio di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre informazioni riguardanti il principio attivo, quali:<dl><dt>1. </dt><dd>la solubilità in acqua,</dd><dt>2. </dt><dd>il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua,</dd><dt>3. </dt><dd>il coefficiente di assorbimento,</dd><dt>4. </dt><dd>la tensione di vapore,</dd><dt>5. </dt><dd>il tasso di idrolisi in relazione al pH e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>6. </dt><dd>il tasso di degradazione fotochimica e l’identità dei prodotti di degradazione,</dd><dt>7. </dt><dd>il DT<sub>50</sub> e DT<sub>90</sub> per la degradazione nel suolo,</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, gli effetti sui lombrichi e su altri macrorganismi terricoli non bersaglio;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, altri usi autorizzati nella zona di applicazione proposta per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui;</dd></dl><p><sup>3</sup> Questa valutazione include:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli effetti letali e subletali;</dd><dt>b. </dt><dd>la concentrazione nell’ambiente prevista a breve e a lungo termine;</dd><dt>c. </dt><dd>il calcolo del rapporto tossicità acuta/esposizione (definito come quoziente della CL<sub>50</sub> sulla concentrazione nell’ambiente prevista all’inizio) e del rapporto tossicità a lungo termine/esposizione (definito come quoziente di NOEC sulla concentrazione nell’ambiente prevista a lungo termine);</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, la bioconcentrazione e la persistenza dei residui nei lombrichi.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u38"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u38" routerlink="./">9BI-2.5.2.6 Rischi per l’attività microbica nel suolo</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Qualora la valutazione di cui al numero 2.5.1.1 non escluda la possibilità che il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte raggiunga il suolo, i servizi di valutazione valutano l’impatto sull’attività microbica, in particolare quello sui processi di mineralizzazione dell’azoto e del carbonio nel suolo.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni specifiche relative al principio attivo, comprese quelle riguardanti gli effetti su microrganismi terricoli non bersaglio di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>tutte le informazioni riguardanti il prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare, quelle sugli effetti su microrganismi terricoli non bersaglio;</dd><dt>c. </dt><dd>se del caso, gli altri usi autorizzati nella zona di applicazione prevista per prodotti fitosanitari contenenti lo stesso principio attivo o che danno origine agli stessi residui;</dd><dt>d. </dt><dd>le informazioni disponibili risultanti dallo screening biologico primario.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u39"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u39" routerlink="./">9BI-2.6 Metodi di analisi</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti a scopo di controllo e monitoraggio successivi alla registrazione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u40"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u40" routerlink="./">9BI-2.6.1 Analisi della formulazione</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il metodo deve permettere di stabilire la natura e la quantità del principio attivo (o dei principi attivi) nel prodotto fitosanitario e, se del caso, eventuali impurezze e altri coformulanti, rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare:<dl><dt>1. </dt><dd>la specificità e la linearità dei metodi proposti,</dd><dt>2. </dt><dd>l’importanza delle interferenze,</dd><dt>3. </dt><dd>la precisione dei metodi proposti (ripetibilità e riproducibilità fra diversi laboratori);</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>i limiti di individuazione e di determinazione dei metodi proposti in relazione alle impurezze.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u41"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u41" routerlink="./">9BI-2.6.2 Analisi dei residui</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il metodo deve permettere di stabilire i residui del principio attivo, metaboliti, prodotti di degradazione o di reazione risultanti dalle applicazioni autorizzate del prodotto fitosanitario rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale.</p><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati relativi ai metodi di analisi di cui all’allegato 6 numero 2 e, in particolare:<dl><dt>1. </dt><dd>la specificità dei metodi proposti,</dd><dt>2. </dt><dd>la precisione dei metodi proposti (ripetibilità e riproducibilità fra diversi laboratori),</dd><dt>3. </dt><dd>il tasso di recupero dei metodi proposti alle concentrazioni adeguate;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>i limiti d’individuazione dei metodi proposti;</dd><dt>d. </dt><dd>i limiti di determinazione dei metodi proposti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u42"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u42" routerlink="./">9BI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u43"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u43" routerlink="./">9BI-2.7.1 Effettivo tenore di principio attivo e sua stabilità durantelo stoccaggio</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano l’effettivo tenore di principio attivo del prodotto fitosanitario e la sua stabilità durante lo stoccaggio.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u44"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u44" routerlink="./">9BI-2.7.2 Proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano le proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario e in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se esiste una specifica FAO appropriata, le proprietà fisiche e chimiche indicate nella stessa;</dd><dt>b. </dt><dd>se non esistono specifiche FAO appropriate, tutte le proprietà fisiche e chimiche pertinenti per la formulazione citata nel «<i>Manual on the development and use of FAO specifications for plant protection products»</i><sup><a fragment="#fn-d6e14531" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e14531" id="fnbck-d6e14531" routerlink="./">229</a></sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Questa valutazione prende in considerazione quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati relativi alle proprietà fisiche e chimiche del principio attivo di cui all’allegato 5 numero 2 e i risultati della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati relativi a proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario di cui all’allegato 6 numero 2.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e14531"><sup><a fragment="#fnbck-d6e14531" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e14531" routerlink="./">229</a></sup> Manual on Development and Use of FAO Specifications for Plant Protection Products. Fifth Edition, prepared by the Group on Specifications of the FAO panel of Experts on Pesticide Specifications, Registration Requirements and Application Standards and Prior Informed Consent, January 1999.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u45"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u2/lvl_d4e670/lvl_u45" routerlink="./">9BI-2.7.3 Miscela estemporanea</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’etichetta proposta include prescrizioni o raccomandazioni per l’uso del prodotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti sotto forma di miscela estemporanea, i servizi di valutazione valutano la compatibilità chimica e fisica dei prodotti da miscelare.</p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3" routerlink="./">9CI. Processo decisionale</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e721"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e721" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e721" routerlink="./">9CI-1 Principi generali</a></h4><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se del caso, il servizio d’omologazione vincola le autorizzazioni a determinate condizioni o restrizioni. La natura e la severità di queste misure devono essere adeguate e scelte sulla base della natura e dell’entità dei vantaggi e dei rischi che è possibile prevedere.</p><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione e il servizio d’omologazione assicurano che le decisioni prese relativamente alla concessione di autorizzazioni tengano conto, se del caso, delle condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nelle zone di applicazione previste. Da tali considerazioni possono conseguire condizioni e restrizioni specifiche d’impiego o addirittura la mancata concessione dell’autorizzazione d’uso per alcune zone del territorio nazionale.</p><p><sup>3</sup> I servizi di valutazione garantiscono che le quantità autorizzate, in termini di tassi e numero delle applicazioni, siano quelle minime necessarie per ottenere l’effetto desiderato, anche laddove quantità maggiori non dessero come conseguenza rischi inaccettabili per la salute umana o animale o per l’ambiente. Le quantità autorizzate devono essere differenziate in base alle condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nelle varie zone per le quali viene concessa un’autorizzazione. Tuttavia, le dosi e il numero delle applicazioni non devono produrre effetti indesiderabili, come ad esempio lo sviluppo di resistenza.</p><p><sup>4</sup> I servizi di valutazione garantiscono che le decisioni rispettino i principi del controllo integrato allorché il prodotto è destinato a essere utilizzato in situazioni cui si applicano siffatti principi.</p><p><sup>5</sup> Dato che la valutazione è basata su dati riguardanti un numero limitato di specie rappresentative, i servizi di valutazione devono accertarsi che l’uso dei prodotti fitosanitari non abbia ripercussioni a lungo termine sull’abbondanza e la varietà delle specie non bersaglio.</p><p><sup>6</sup> Le autorizzazioni vengono concesse unicamente se sono soddisfatti tutti i requisiti di cui al numero 2 (principi specifici). Tuttavia:</p><dl><dt>a. </dt><dd>quando uno o più dei requisiti specifici decisionali di cui ai numeri 2.1, 2.2, 2.3 o 2.7 non sono del tutto soddisfatti, l’autorizzazione viene concessa solo nel caso in cui i vantaggi dell’uso del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte siano superiori agli eventuali svantaggi. Le eventuali restrizioni nell’uso del prodotto, connesse alla mancata osservanza di alcuni dei requisiti summenzionati, devono essere indicate sull’etichetta e la mancata osservanza dei requisiti di cui al numero 2.7 non può compromettere il corretto uso del prodotto. Tali vantaggi possono:<dl><dt>1. </dt><dd>favorire le misure di controllo integrato e l’agricoltura biologica ed essere con esse compatibili,</dd><dt>2. </dt><dd>facilitare le strategie per ridurre al minimo il rischio di sviluppo di resistenza,</dd><dt>3. </dt><dd>rispondere alla necessità di diversificare maggiormente i tipi di principi attivi o di meccanismi biochimici di azione, come per l’uso nelle strategie intese a evitare una degradazione accelerata nel suolo,</dd><dt>4. </dt><dd>ridurre i rischi per gli operatori e i consumatori,</dd><dt>5. </dt><dd>ridurre la contaminazione ambientale e attenuare gli effetti su specie non bersaglio;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>qualora i criteri di cui al numero 2.6 non siano del tutto soddisfatti a causa di limitazioni nelle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche analitiche, si concede un’autorizzazione per un determinato periodo se i metodi presentati si giustificano in quanto adeguati per gli scopi previsti. In questo caso, al richiedente viene concesso un termine, entro il quale elaborare e presentare metodi analitici conformi ai criteri di cui sopra. L’autorizzazione viene rivista alla scadenza del termine concesso.</dd></dl><p><sup>7</sup> Se un’autorizzazione è stata rilasciata conformemente ai requisiti formulati nel presente allegato, in virtù degli articoli 29 e 30 della presente ordinanza il servizio d’omologazione può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>adottare, qualora possibile e di preferenza in stretta collaborazione con il titolare dell’autorizzazione, misure per migliorare le prestazioni del prodotto fitosanitario; </dd><dt>b. </dt><dd>se possibile, adottare in stretta collaborazione con il titolare dell’autorizzazione, misure per ridurre ulteriormente l’esposizione che può verificarsi dopo e durante l’uso del prodotto fitosanitario.</dd></dl><p><sup>8</sup> I servizi di valutazione informano il titolare dell’autorizzazione circa le misure definite nel capoverso 7 lettere a e b invitandolo a fornire tutti i dati e le informazioni supplementari necessari per dimostrare le prestazioni o i rischi potenziali che sorgono nelle condizioni modificate di applicazione del prodotto.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722" routerlink="./">9CI-2 Principi specifici</a></h4><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u1" routerlink="./">9CI-2.1 Efficacia</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u2" routerlink="./">9CI-2.1.1 Applicazioni</a></h5><div class="collapseable"> <p>Qualora le applicazioni proposte includano raccomandazioni per la lotta o la protezione contro organismi che in base all’esperienza e a quanto realizzato in campo scientifico, non sono considerati dannosi nelle normali condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nelle zone di applicazione proposte o laddove gli altri effetti previsti non siano considerati utili in queste condizioni, l’autorizzazione per queste applicazioni non deve essere concessa.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u3" routerlink="./">9CI-2.1.2 Livello e persistenza d’azione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Il livello, l’uniformità e la persistenza d’azione del controllo, della protezione o di altri effetti previsti devono essere simili a quelli ottenuti con l’uso di adeguati prodotti di riferimento. Se non esiste alcun prodotto di riferimento adeguato, il prodotto fitosanitario deve essere palesemente utile in termini di livello, uniformità e persistenza del controllo, della protezione o di altri effetti previsti nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, nella zona di applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u4" routerlink="./">9CI-2.1.3 Vantaggi del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se del caso, la risposta in termini di resa ottenuta con l’impiego del prodotto e la riduzione della perdita durante lo stoccaggio devono essere, in termini di quantità e/o qualità, di entità simile a quella di prodotti di riferimento adeguati. Se non esiste alcun prodotto di riferimento adeguato è necessario accertarsi che l’uso del prodotto fitosanitario nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali, ivi comprese quelle climatiche, della zona di applicazione proposta sia veramente utile, quantitativamente e qualitativamente, in termini di risposta di resa e riduzione di perdita durante lo stoccaggio.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u5" routerlink="./">9CI-2.1.4 Efficacia del preparato</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le conclusioni relative all’efficacia del preparato devono essere valide per tutte le zone di applicazione nelle quali esso deve venire autorizzato e devono valere per tutte le condizioni d’uso proposte, salvo nel caso in cui le diciture dell’etichetta specifichino che il preparato è destinato all’uso in circostanze specifiche e limitate (p. es. infestazioni leggere, particolari tipi di suolo, particolari condizioni di crescita).</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u6" routerlink="./">9CI-2.1.5 Miscela estemporanea</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’etichetta proposta prescrive l’uso del prodotto in associazione con altri prodotti fitosanitari specifici o coadiuvanti, la miscela estemporanea deve raggiungere l’effetto desiderato e soddisfare i principi di cui ai numeri 2.1.1–2.1.4.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u7" routerlink="./">9CI-2.2 Effetti sui vegetali o sui prodotti vegetali</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u8" routerlink="./">9CI-2.2.1 Restrizioni d’uso</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono verificare effetti fitotossici pertinenti sui vegetali o sui prodotti vegetali trattati, a meno che l’etichetta proposta non indichi appropriate restrizioni d’uso.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u9"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u9" routerlink="./">9CI-2.2.2 Effetti fitotossici</a></h5><div class="collapseable"> <p>Al momento della raccolta, non si deve avere riduzione della resa causata dagli effetti fitotossici inferiore a quella che potrebbe essere ottenuta senza l’uso del prodotto fitosanitario, a meno che la riduzione sia compensata da altri vantaggi quali un miglioramento della qualità dei vegetali o dei prodotti vegetali trattati.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u10"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u10" routerlink="./">9CI-2.2.3 Effetti sulla qualità dei vegetali o prodotti vegetali</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono verificare effetti dannosi inaccettabili sulla qualità dei vegetali o prodotti vegetali trattati, fatta eccezione per eventuali effetti dannosi nella fase di lavorazione, quando l’etichetta specifichi che il preparato non deve essere applicato a coltivazioni destinate alla lavorazione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u11"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u11" routerlink="./">9CI-2.2.4 Effetti sui vegetali usati per la moltiplicazione o la riproduzione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono verificare effetti dannosi inaccettabili sui vegetali o prodotti vegetali trattati usati per la moltiplicazione o la riproduzione, per esempio effetti su vitalità, germinazione, radicamento e attecchimento, a meno che l’etichetta proposta non specifichi che il preparato non deve essere applicato a vegetali o prodotti vegetali destinati alla moltiplicazione o alla riproduzione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u12"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u12" routerlink="./">9CI-2.2.5 Effetti sulle colture successive</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono avere ripercussioni inaccettabili sulle colture successive a meno che l’etichetta non specifichi che particolari vegetali sono suscettibili di essere danneggiati dal prodotto e non devono essere coltivati dopo il trattamento della coltura.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u13"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u13" routerlink="./">9CI-2.2.6 Effetti sulle colture adiacenti</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono avere ripercussioni inaccettabili sulle colture adiacenti a meno che l’etichetta non specifichi che il preparato non deve essere applicato quando in prossimità si trovano particolari colture sensibili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u14"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u14" routerlink="./">9CI-2.2.7 Miscele estemporanee</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’etichetta proposta prescrive l’uso del prodotto in associazione con altri prodotti fitosanitari specifici o coadiuvanti, la miscela estemporanea deve soddisfare i principi di cui ai numeri 2.1.1–2.1.6.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u15"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u15" routerlink="./">9CI-2.2.8 Pulizia delle attrezzature per l’applicazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le istruzioni proposte per la pulizia delle attrezzature per l’applicazione devono essere comprensibili, efficaci e di facile attuazione e garantire la rimozione di qualsiasi residuo del prodotto fitosanitario suscettibile di provocare danni.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u16"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u16" routerlink="./">9CI-2.3 Effetti sui vertebrati da combattere</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per un prodotto fitosanitario destinato a eliminare i vertebrati è rilasciata soltanto se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la morte avviene immediatamente; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>vi è graduale riduzione delle funzioni vitali senza segni di sofferenza evidente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i prodotti ripulsivi l’effetto previsto deve essere ottenuto senza inutili sofferenze per gli animali bersaglio.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u17"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u17" routerlink="./">9CI-2.4 Effetti sulla salute umana e animale</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u18"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u18" routerlink="./">9CI-2.4.1 Effetti del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u19"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u19" routerlink="./">9CI-2.4.1.1 Esposizione dell’operatore</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione non viene concessa se il grado di esposizione dell’operatore nella manipolazione e nell’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, ivi compresi le dosi e il metodo di applicazione, supera il livello di AOEL.</p><p><sup>2</sup> Inoltre, la concessione dell’autorizzazione è subordinata al rispetto del valore limite stabilito per il principio attivo e/o per i componenti tossici presenti nel prodotto in applicazione dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e14718" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e14718" id="fnbck-d6e14718" routerlink="./">230</a></sup> concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e14718"><sup><a fragment="#fnbck-d6e14718" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e14718" routerlink="./">230</a></sup> <a href="eli/cc/2017/151/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.021.23</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u20"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u20" routerlink="./">9CI-2.4.1.2 Indumenti o dispositivi di protezione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Qualora le condizioni d’uso proposte richiedano abbigliamento e dispositivi di protezione, non viene concessa l’autorizzazione se questi elementi non sono efficaci e conformi alle disposizioni comunitarie in materia, facilmente ottenibili per l’utilizzatore e utilizzabili nelle condizioni d’uso previste per il prodotto fitosanitario, tenuto conto in particolare delle condizioni climatiche.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u21"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u21" routerlink="./">9CI-2.4.1.3 Restrizioni</a></h5><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari che, a causa di particolari proprietà o di manipolazioni o uso scorretti, possono presentare rischi rilevanti devono essere oggetto di particolari restrizioni, quali le dimensioni dell’imballaggio, il tipo di formulazione, la distribuzione, l’uso e le sue modalità. Inoltre, i prodotti fitosanitari classificati molto tossici non possono ottenere l’autorizzazione per l’uso da parte di utilizzatori non professionali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u22"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u22" routerlink="./">9CI-2.4.1.4 Precauzioni</a></h5><div class="collapseable"> <p>I periodi di attesa, i tempi di rientro di sicurezza o altre precauzioni devono essere tali che l’esposizione per astanti o lavoratori dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario non superi i livelli di AOEL stabiliti per il principio attivo o per componenti tossicologicamente rilevanti presenti nel prodotto fitosanitario, né i valori limite laddove essi siano stati stabiliti per questi componenti secondo le disposizioni di cui al numero 2.4.1.1.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u23"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u23" routerlink="./">9CI-2.4.1.5 Periodo di attesa a tutela degli animali</a></h5><div class="collapseable"> <p>I periodi di attesa, i tempi di rientro di sicurezza o altre precauzioni devono essere definiti in modo da non avere ripercussioni dannose sugli animali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u24"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u24" routerlink="./">9CI-2.4.1.6 Periodo di attesa per il rispetto dei livelli di AOEL</a></h5><div class="collapseable"> <p>I periodi di attesa e i tempi di rientro di sicurezza o altre precauzioni che assicurino il rispetto dei livelli di AOEL e dei valori limite devono essere realistici; se necessario, occorre prevedere misure precauzionali speciali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u25"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u25" routerlink="./">9CI-2.4.2 Effetti dei residui</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u26"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u26" routerlink="./">9CI-2.4.2.1 Modalità di applicazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le autorizzazioni devono assicurare che i residui provengano dalle quantità minime di prodotto fitosanitario necessarie per un trattamento adeguato secondo la buona pratica agricola, applicate in maniera tale (intervalli pre-raccolta, periodi di attesa o di stoccaggio) da ridurre al minimo la presenza di residui alla raccolta, alla macellazione ovvero, a seconda dei casi, dopo lo stoccaggio.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u27"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u27" routerlink="./">9CI-2.4.2.2 Concentrazione massima di residui (LMR)</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione, nel caso non esista una concentrazione massima di residui (LMR), ne stabiliscono una provvisoria. Le conclusioni relative ai livelli fissati devono essere valide per tutte le circostanze che possono influenzare la concentrazione di residui nella coltura, come i tempi e le dosi di applicazione, la frequenza e la modalità d’uso.</p><p><sup>2</sup> Basandosi sulla valutazione di potenziali residui in e su parti commestibili di vegetali e prodotti vegetali a opera del servizio di valutazione responsabile e sull’OAOVA<inl><sup><a fragment="#fn-d6e14770" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e14770" id="fnbck-d6e14770" routerlink="./">231</a></sup></inl>, l’USAV stabilisce le concentrazioni massime di principi attivi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e14770"><sup><a fragment="#fnbck-d6e14770" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e14770" routerlink="./">231</a></sup> <a href="eli/cc/2017/151/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.021.23</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u28"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u28" routerlink="./">9CI-2.4.2.3 Dose giornaliera ammissibile (DGA)</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nei casi di cui al numero 2.4.2.2 capoversi 1 e 2, ciascuna richiesta di autorizzazione deve essere accompagnata da una valutazione dei rischi che tenga conto della peggiore ipotesi di esposizione dei consumatori, in base tuttavia alla buona pratica agricola.</p><p><sup>2</sup> Tenendo conto di tutti gli usi ufficiali, l’uso proposto non può essere autorizzato se la miglior stima possibile dell’esposizione dei consumatori supera la dose giornaliera ammissibile (DGA).</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u29"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u29" routerlink="./">9CI-2.4.2.4 Trattamento</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se durante il trattamento la natura dei residui viene modificata, può essere necessario eseguire una valutazione separata dei rischi nelle condizioni di cui al numero 2.4.2.3.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u30"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u30" routerlink="./">9CI-2.4.2.5 Alimentazione del bestiame</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando i vegetali o i prodotti vegetali trattati sono destinati all’alimentazione del bestiame, i residui presenti non devono avere effetti dannosi sulla salute degli animali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u31"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u31" routerlink="./">9CI-2.5 Effetti sull’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u32"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u32" routerlink="./">9CI-2.5.1 Destino e comportamento nell’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u33"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u33" routerlink="./">9CI-2.5.1.1 Destino e comportamento nel suolo</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione non viene concessa se il principio attivo e, qualora rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale, i metaboliti, i prodotti di degradazione o i prodotti di reazione derivanti dall’uso del prodotto secondo le modalità proposte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>persistono nel suolo per oltre un anno (ossia DT<sub>90</sub> > 1 anno e DT<sub>50</sub> > 3 mesi), in caso di esperimenti sul terreno;</dd><dt>b. </dt><dd>formano residui «legati» in quantità superiore al 70 per cento della dose iniziale dopo 100 giorni in combinazione con un tasso di mineralizzazione inferiore al 5 per cento entro 100 giorni, in caso di esperimenti in laboratorio.</dd></dl><p><sup>2</sup> Può tuttavia essere concessa un’autorizzazione se si dimostra scientificamente che, in base alle condizioni del terreno, l’accumulo nel suolo non è tale da determinare una presenza inaccettabile di residui o effetti fitotossici inaccettabili nelle colture successive, né che si hanno conseguenze inaccettabili su specie non bersaglio, secondo i requisiti pertinenti di cui ai numeri 2.5.1.2, 2.5.1.3, 2.5.1.4 e 2.5.2.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u34"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u34" routerlink="./">9CI-2.5.1.2 Destino e comportamento nelle acque sotterranee</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non viene concessa se si può prevedere che, in seguito all’uso del prodotto fitosanitario nelle condizioni proposte, la concentrazione del principio attivo o dei pertinenti metaboliti, prodotti di degradazione o di reazione nelle acque sotterranee utilizzate come acqua potabile o previste a tal fine, non risponda ai requisiti dell’allegato 2 numero 22 OPAc<sup><a fragment="#fn-d6e14830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e14830" id="fnbck-d6e14830" routerlink="./">232</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e14830"><sup><a fragment="#fnbck-d6e14830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e14830" routerlink="./">232</a></sup> <a href="eli/cc/1998/2863_2863_2863/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.201</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u35"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u35" routerlink="./">9CI-2.5.1.3 Destino e comportamento nelle acque superficiali</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione non viene concessa se, in seguito all’uso del prodotto fitosanitario alle condizioni proposte, la prevista concentrazione del principio attivo, dei pertinenti metaboliti o dei pertinenti prodotti di degradazione o di reazione nelle acque superficiali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>utilizzate come acqua potabile o previste a tal fine, non risponde ai requisiti dell’allegato 2 numero 22 OPAc;</dd><dt>b. </dt><dd>ha un effetto ritenuto inaccettabile su specie non bersaglio, in particolare sugli animali, conformemente ai requisiti di cui al numero 2.5.2.</dd></dl><p><sup>2</sup>Le istruzioni per l’uso proposte per il prodotto fitosanitario, incluse le procedure per la pulizia delle attrezzature di applicazione, devono essere tali da ridurre al minimo le probabilità di contaminazione accidentale delle acque superficiali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u36"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u36" routerlink="./">9CI-2.5.1.4 Concentrazione del principio attivo nell’aria</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se la concentrazione del principio attivo nell’aria, nelle condizioni d’uso proposte, è tale che il livello di AOEL o i valori limite per operatori, astanti e lavoratori di cui al numero 2.4.1, sono superati.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u37"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u37" routerlink="./">9CI-2.5.2 Effetto sulle specie non bersaglio</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u38"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u38" routerlink="./">9CI-2.5.2.1 Rischi per gli uccelli e altri vertebrati terrestri</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se vi è la possibilità di esposizione per uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio, l’autorizzazione non viene concessa se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il rapporto tossicità acuta e a breve termine/esposizione per uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio è minore di 10 su base della DL<sub>50</sub>, oppure il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è minore di 5, a meno che un’appropriata valutazione del rischio non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte;</dd><dt>b. </dt><dd>il fattore di bioconcentrazione (BCF, riguardante il tessuto adiposo) è maggiore di 1, a meno che un’appropriata valutazione del rischio non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano, direttamente o indirettamente, conseguenze inaccettabili dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u39"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u39" routerlink="./">9CI-2.5.2.2 Rischi per gli organismi acquatici</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se esiste la possibilità di esposizione di organismi acquatici, l’autorizzazione non viene concessa se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il rapporto tossicità/esposizione per pesci e dafnia è minore di 100 per l’esposizione acuta e pari a 10 per l’esposizione a lungo termine;</dd><dt>b. </dt><dd>il rapporto inibizione della crescita delle alghe/esposizione è minore di 10;</dd><dt>c. </dt><dd>il massimo BCF è maggiore di 1 000 nel caso di prodotti fitosanitari facilmente biodegradabili, oppure maggiore di 100 nel caso di prodotti fitosanitari non soggetti ad agevole degradazione biologica.</dd></dl><p><sup>2</sup> Può tuttavia essere concessa un’autorizzazione se un’appropriata valutazione dei rischi dimostra che, in normali condizioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili sulla vitalità delle specie esposte, direttamente e indirettamente (predatori), dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u40"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u40" routerlink="./">9CI-2.5.2.3 Rischi per le api</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità di esposizione per le api, l’autorizzazione non viene concessa se i quozienti di rischio per l’esposizione orale o per contatto delle api sono maggiori di 50, a meno che un’appropriata valutazione del rischio non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano, dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, conseguenze inaccettabili sulle larve, sul comportamento delle api, sulla sopravvivenza delle colonie e sul loro sviluppo.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u41"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u41" routerlink="./">9CI-2.5.2.4 Rischi per altri artropodi utili</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste una possibilità di esposizione degli artropodi utili diversi dalle api, l’autorizzazione per l’impiego non viene concessa se oltre il 30 per cento degli organismi sperimentali è colpito durante prove di laboratorio letali o subletali effettuate alla dose massima proposta di applicazione, a meno che un’appropriata valutazione dei rischi non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili per tali organismi, dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte. Qualsiasi affermazione relativa alla selettività e qualsiasi proposta d’impiego in sistemi di lotta integrata contro i parassiti deve venir suffragata da dati pertinenti.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u42"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u42" routerlink="./">9CI-2.5.2.5 Rischi per i lombrichi</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità di esposizione per i lombrichi, l’autorizzazione non viene concessa se il rapporto tossicità acuta/esposizione per i lombrichi è minore di 10 o il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è minore di 5, a meno che un’appropriata valutazione dei rischi non dimostri che, in normali condizioni operative, la popolazione dei lombrichi non è in pericolo dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u43"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u43" routerlink="./">9CI-2.5.2.6 Rischi per i microrganismi non bersaglio</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità di esposizione per microrganismi terricoli non bersaglio, l’autorizzazione non viene concessa se i processi di mineralizzazione dell’azoto o del carbonio in studi di laboratorio sono danneggiati di oltre il 25 per cento dopo 100 giorni, a meno che un’appropriata valutazione dei rischi non dimostri che, in normali condizioni operative, non si determinano conseguenze inaccettabili per l’attività microbica dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, tenuto conto della capacità di moltiplicazione dei microrganismi.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u44"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u44" routerlink="./">9CI-2.6 Metodi di analisi</a></h5><div class="collapseable"> <p>I metodi proposti devono corrispondere al più recente livello tecnico. Per permettere la convalida dei metodi di analisi proposti per gli scopi di controllo e monitoraggio successivi alla registrazione, devono essere soddisfatti i criteri di cui ai numeri 2.6.1 e 2.6.2.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u45"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u45" routerlink="./">9CI-2.6.1 Analisi della formulazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Il metodo deve consentire di determinare e identificare il principio attivo (i principi attivi) e, se del caso, eventuali impurezze e altri coformulanti, rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico e ambientale.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u46"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u46" routerlink="./">9CI-2.6.2 Analisi dei residui</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il metodo deve consentire di determinare e confermare la presenza di residui rilevanti dal profilo tossicologico, ecotossicologico o per l’ambiente.</p><p><sup>2</sup> La percentuale media di ricupero deve essere compresa tra il 70 e il 110 per cento con una deviazione standard relativa inferiore o uguale a 20 per cento.</p><p><sup>3</sup> Per i residui presenti nei prodotti alimentari la ripetibilità deve essere inferiore ai seguenti valori, per cui i valori intermedi vengono determinati mediante interpolazione su un grafico bilogaritmico:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tenore dei residui in mg/kg</p></td><td><p>Differenza in mg/kg</p></td><td><p>Differenza in %</p></td></tr><tr><td><p> 0.01</p></td><td><p>0.005</p></td><td><p>50</p></td></tr><tr><td><p> 0.1</p></td><td><p>0.025</p></td><td><p>25</p></td></tr><tr><td><p> 1</p></td><td><p>0.125</p></td><td><p>12.5</p></td></tr><tr><td><p>> 1</p></td><td><p></p></td><td><p>12.5</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>4</sup> Per i residui presenti nei prodotti alimentari la riproducibilità deve essere inferiore ai seguenti valori, per cui i valori intermedi vengono determinati mediante interpolazione su un grafico bilogaritmico:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tenore dei residui in mg/kg</p></td><td><p>Differenza in mg/kg</p></td><td><p>Differenza in %</p></td></tr><tr><td><p> 0.01</p></td><td><p>0.01</p></td><td><p>100</p></td></tr><tr><td><p> 0.1</p></td><td><p>0.05</p></td><td><p> 50</p></td></tr><tr><td><p> 1</p></td><td><p>0.25</p></td><td><p> 25</p></td></tr><tr><td><p>> 1</p></td><td><p></p></td><td><p> 25</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>5</sup> Nel caso dell’analisi dei residui su vegetali, prodotti vegetali, prodotti alimentari e mangimi o prodotti di origine animale trattati, salvo nel caso in cui l’LMR proposto sia al limite di determinazione, la sensibilità dei metodi proposti deve soddisfare i seguenti criteri:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tenore massimo LMR mg/kg</p></td><td><p>Limite di determinazione mg/kg</p></td></tr><tr><td><p>> 0.5</p></td><td><p>0.1</p></td></tr><tr><td><p> 0.5 – 0.05</p></td><td><p>0.1–0.02</p></td></tr><tr><td><p>< 0.05</p></td><td><p>Tenore massimo × 0.5</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u47"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u47" routerlink="./">9CI-2.7 Proprietà fisiche e chimiche</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u48"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u48" routerlink="./">9CI-2.7.1 Disponibilità di una specifica FAO appropriata</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste una specifica FAO appropriata, essa deve essere rispettata.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u49"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u49" routerlink="./">9CI-2.7.2 Mancanza di una specifica FAO appropriata</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se non esiste una specifica FAO appropriata, le proprietà chimiche e fisiche del prodotto devono essere conformi ai seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>proprietà chimiche:<br/>la differenza tra il tenore di principio attivo dichiarato e quello effettivo nel prodotto fitosanitario non deve superare, per tutta la durata di conservazione del prodotto medesimo, i seguenti valori:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tenore dichiarato in g/kg o g/l a 20º C</p></td><td><p>Tolleranza</p></td></tr><tr><td><p>sino a 25</p></td><td><p>± 15 % preparato omogeneo<br/>± 25 % preparato non omogeneo</p></td></tr><tr><td><p>più di 25 sino a 100</p></td><td><p>± 10 %</p></td></tr><tr><td><p>più di 100 sino a 250</p></td><td><p>± 6 %</p></td></tr><tr><td><p>più di 250 sino a 500</p></td><td><p>± 5 %</p></td></tr><tr><td><p>più di 500</p></td><td><p>± 25 g/kg; ± 25 g/l</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>b. </dt><dd>proprietà fisiche:<br/>il prodotto fitosanitario deve soddisfare i criteri fisici (inclusa la stabilità allo stoccaggio) specificati, per il pertinente tipo di formulazione corrispondente, nel <i>«Manual on the development and use of FAO specifications for plant protection products»</i>.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u50"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_I/lvl_u3/lvl_d4e722/lvl_u50" routerlink="./">9CI-2.7.3 Miscele estemporanee</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se l’etichetta proposta prescrive o raccomanda l’uso del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o coadiuvanti in forma di miscela estemporanea e include indicazioni sulla compatibilità del preparato con altri prodotti fitosanitari in forma di miscela estemporanea, questi prodotti o coadiuvanti devono essere fisicamente e chimicamente compatibili nella miscela estemporanea.</p></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II" routerlink="./">Parte II <br/>Principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari che contengono microrganismi</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt><b>9AII</b><b> </b></dt><dd><b>Introduzione</b></dd><dt><b>9BII</b><b> </b></dt><dd><b>Valutazione</b></dd><dt><b>9BII-1</b><b> </b></dt><dd><b>Principi generali</b></dd><dt><b>9BII-2</b><b> </b></dt><dd><b>Principi specifici</b></dd><dt>9BII-2.1 </dt><dd>Identità</dd><dt>9BII-2.2 </dt><dd>Proprietà biologiche, fisiche, chimiche e tecniche</dd><dt>9BII-2.3 </dt><dd>Ulteriori informazioni</dd><dt>9BII-2.4 </dt><dd>Efficacia</dd><dt>9BII-2.5 </dt><dd>Metodi di identificazione/rilevamento e di quantificazione</dd><dt>9BII-2.6 </dt><dd>Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali</dd><dt>9BII-2.7 </dt><dd>Destino e comportamento nell’ambiente</dd><dt>9BII-2.8 </dt><dd>Effetti sugli organismi non bersaglio e loro esposizione</dd><dt>9BII-2.9 </dt><dd>Conclusioni e proposte</dd><dt><b>9CII</b><b> </b></dt><dd><b>Processo decisionale</b></dd><dt><b>9CII-1</b><b> </b></dt><dd><b>Principi generali</b></dd><dt><b>9CII-2</b><b> </b></dt><dd><b>Principi specifici</b></dd><dt>9CII-2.1 </dt><dd>Identità</dd><dt>9CII-2.2 </dt><dd>Proprietà biologiche e tecniche</dd><dt>9CII-2.3 </dt><dd>Ulteriori informazioni</dd><dt>9CII-2-4 </dt><dd>Efficacia</dd><dt>9CII-2.5 </dt><dd>Metodi di identificazione/rilevamento e di quantificazione</dd><dt>9CII-2.6 </dt><dd>Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali</dd><dt>9CII-2.7 </dt><dd>Destino e comportamento nell’ambiente</dd><dt>9CII-2.8 </dt><dd>Impatto sugli organismi non bersaglio</dd></dl><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u1" routerlink="./">9AII Introduzione</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I principi esposti nella parte II del presente allegato mirano a far sì che le valutazioni e le decisioni relative all’autorizzazione di prodotti fitosanitari, a condizione che si tratti di prodotti fitosanitari microbici, si traducano nell’applicazione dei requisiti di cui all’articolo 17 della presente ordinanza con un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell’ambiente.</p><p><sup>2</sup> Nella valutazione delle domande di rilascio delle autorizzazioni i servizi di valutazione devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>accertarsi che i fascicoli presentati sui prodotti fitosanitari microbici siano conformi ai requisiti di cui all’allegato 6 numero 3, al più tardi nel momento in cui viene ultimata la valutazione in base alla quale verrà presa la decisione;</dd><dt>b. </dt><dd>accertarsi che i dati presentati siano accettabili per quanto riguarda la portata, la qualità, la coerenza e l’affidabilità e sufficienti a permettere un’accurata valutazione del fascicolo;</dd><dt>c. </dt><dd>valutare, laddove appropriato, le giustificazioni presentate dal richiedente per la mancata comunicazione di taluni dati;</dd><dt>d. </dt><dd>tener conto dei dati di cui all’allegato 5 numero 3, riguardanti la sostanza attiva costituita da microrganismi, compresi i virus, contenuta nel prodotto fitosanitario, che sono stati presentati allo scopo di ottenere l’inserimento di detto microrganismo nell’allegato I, nonché dei risultati della valutazione di questi dati;</dd><dt>e. </dt><dd>prendere in considerazione gli altri dati tecnici o scientifici pertinenti di cui possono ragionevolmente disporre e relativi alle prestazioni o ai potenziali effetti dannosi del prodotto fitosanitario, dei suoi componenti o dei suoi metaboliti/tossine.</dd></dl><p><sup>3</sup> Laddove, nei principi specifici di valutazione, si faccia riferimento ai dati di cui all’allegato 5 numero 3, si devono intendere i dati di cui al capoverso 2 lettera b. </p><p><sup>4</sup> Laddove i dati e le informazioni forniti siano sufficienti a completare la valutazione per uno degli usi proposti, si devono esaminare le domande e prendere le decisioni circa l’uso proposto. Tenendo conto delle giustificazioni presentate e con il beneficio di qualsiasi ulteriore spiegazione, il servizio d’omologazione rifiuta le domande di rilascio delle autorizzazioni qualora i dati presentino lacune tali che non sia possibile ultimare la valutazione e prendere una decisione affidabile per almeno uno degli usi proposti.</p><p><sup>5</sup> Durante il processo di valutazione e di decisione, il servizio d’omologazione e i relativi servizi di valutazione cooperano con i richiedenti allo scopo di risolvere in tempi brevi eventuali questioni relative al fascicolo o di identificare tempestivamente ulteriori studi eventualmente necessari a una corretta valutazione del fascicolo stesso, o di correggere le previste condizioni d’impiego del prodotto fitosanitario, o di modificarne la natura o la composizione ai fini del pieno rispetto dei requisiti del presente allegato. Il servizio d’omologazione deve di norma pervenire a una decisione motivata entro 12 mesi dal momento in cui dispone di un fascicolo completo dal punto di vista tecnico. Quest’ultimo è un fascicolo che soddisfa tutti i requisiti di cui all’allegato 6 numero 3.</p><p><sup>6</sup> Durante il processo di valutazione e decisione i servizi di valutazione competenti esprimono giudizi che devono essere basati su principi scientifici, preferibilmente riconosciuti sul piano internazionale, ed essere formulati previa consultazione di esperti.</p><p><sup>7</sup> Un prodotto fitosanitario microbico può contenere microrganismi vitali e non vitali, compresi i virus, e coformulanti. Esso può anche contenere metaboliti/tossine rilevanti, prodotti durante la crescita, residui del terreno di coltura e contaminanti microbici. Il microrganismo, i metaboliti/tossine rilevanti, il prodotto fitosanitario con il terreno di coltura residuo e i contaminanti microbici presenti devono essere tutti sottoposti a valutazione.</p><p><sup>8</sup> I servizi di valutazione devono tener conto dei documenti d’orientamento comunicati al comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali.</p><p><sup>9</sup> Per quanto riguarda i microrganismi geneticamente modificati, occorre tener conto dell’OEDA<sup><a fragment="#fn-d6e15306" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e15306" id="fnbck-d6e15306" routerlink="./">233</a></sup>. La valutazione completata nel quadro di tale direttiva deve essere fornita e tenuta in considerazione.</p><p><sup>10</sup> Definizioni e spiegazioni di termini di microbiologia: </p><dl><dt>a. </dt><dd>antibiosi: associazione antagonista fra due o più specie in cui una è influenzata sfavorevolmente dalle sostanze prodotte dall’altra, per esempio dalla produzione di tossine);</dd><dt>b. </dt><dd>antigene: qualsiasi sostanza che, dopo essere stata posta in contatto con cellule idonee, induce uno stato di sensibilità e/o una risposta immunitaria dopo un periodo di latenza (giorni o settimane) e che reagisce in modo dimostrabile con anticorpi e/o cellule immunitarie del soggetto sensibilizzato in vivo o in vitro;</dd><dt>c. </dt><dd>antimicrobico: per agenti antimicrobici o per antimicrobici si intendono sostanze presenti in natura, semisintetiche o sintetiche che presentano attività antimicrobica (uccidono o inibiscono lo sviluppo dei microrganismi), segnatamente:<dl><dt>1. </dt><dd>antibiotici, ossia sostanze prodotte o derivate da microrganismi, e</dd><dt>2. </dt><dd>anticoccidi, ossia sostanze attive contro i coccidi (parassiti protozoi unicellulari);</dd></dl></dd><dt>d. </dt><dd>CFU: unità formante colonia; una o più cellule che crescono fino a formare una singola colonia visibile;</dd><dt>e. </dt><dd>colonizzazione: proliferazione e persistenza di un microrganismo in un ambiente, come per esempio superfici esterne (epidermide) o interne del corpo (intestino, polmoni). Perché sussista una colonizzazione, il microrganismo deve persistere almeno per un periodo più lungo rispetto a quello previsto in un organo specifico. La popolazione di microrganismi può calare, ma ad un ritmo inferiore rispetto alla normale eliminazione; si può trattare di una popolazione stabile o di una popolazione in crescita. La colonizzazione può essere effettuata da microrganismi innocui e utili o da microrganismi patogeni. La possibile comparsa di effetti non è indicata;</dd><dt>f. </dt><dd>nicchia ecologica: posizione unica occupata nell’ambiente da una specie particolare, intesa in termini di spazio fisico effettivo occupato e di funzione svolta nell’ambito della comunità o dell’ecosistema;</dd><dt>g. </dt><dd>ospite: l’uomo, un animale o una pianta che ospita o nutre un altro organismo (parassita);</dd><dt>h. </dt><dd>specificità dell’ospite: le diverse specie ospiti che possono essere colonizzate da una specie o da un ceppo microbico. Un microrganismo con specificità dell’ospite colonizza o produce effetti nocivi su una o solo su un ristretto numero di specie ospiti. Un microrganismo senza specificità dell’ospite può colonizzare o produrre effetti nocivi su un’ampia gamma di specie ospiti differenti;</dd><dt>i. </dt><dd>infezione: introduzione o ingresso di un microrganismo patogeno in un ospite sensibile; a prescindere dal fatto che causi o no effetti patologici o malattia. L’organismo deve penetrare nel corpo dell’ospite, generalmente le cellule, ed essere in grado di riprodursi formando nuove unità infettive. La semplice ingestione di un patogeno non comporta un’infezione;</dd><dt>j. </dt><dd>infettivo: capace di trasmettere un’infezione;</dd><dt>k. </dt><dd>infettività: caratteristiche di un microrganismo che gli consentono di infettare un ospite sensibile;</dd><dt>l. </dt><dd>invasione: ingresso di un microrganismo nel corpo dell’ospite (p. es., la penetrazione effettiva dell’integumento, delle cellule epiteliali intestinali, ecc.). L’«invasività primaria» è una prerogativa dei microrganismi patogeni; </dd><dt>m. </dt><dd>moltiplicazione: attitudine di un microrganismo a riprodursi e ad aumentare di numero durante un’infezione;</dd><dt>n. </dt><dd>micotossina: una tossina fungina;</dd><dt>o. </dt><dd>microrganismo non vitale: un microrganismo non più atto a riprodursi o a trasferire materiale genetico;</dd><dt>p. </dt><dd>residuo non vitale: un residuo non più atto a riprodursi o a trasferire materiale genetico;</dd><dt>q. </dt><dd>patogenicità: l’attitudine di un microrganismo a causare malattia e/o danni all’ospite. Molti patogeni provocano la malattia mediante una combinazione di i) tossicità e invasività o ii) tossicità e capacità di colonizzazione. Alcuni patogeni invasivi, tuttavia, causano la malattia in seguito alla reazione anormale del sistema di difesa dell’ospite;</dd><dt>r. </dt><dd>simbiosi: un tipo di interazione tra organismi in cui un organismo vive in stretta associazione con un altro, con vantaggio reciproco;</dd><dt>s. </dt><dd>microrganismo vitale: un microrganismo atto a riprodursi o a trasferire materiale genetico;</dd><dt>t. </dt><dd>residuo vitale: un residuo atto a riprodursi o a trasferire materiale genetico;</dd><dt>u. </dt><dd>viroide: appartenente a una classe di agenti infettivi formati da un breve filamento di RNA non associato a proteine. L’RNA non contiene codici per le proteine e non è tradotto, ma replicato dagli enzimi della cellula ospite. È noto che i viroidi causano numerose fitopatie;</dd><dt>v. </dt><dd>virulenza: misurazione del grado di attitudine di un microrganismo a causare una malattia, indicato dalla gravità della malattia indotta. Misura della dose (dimensione dell’inoculo) necessaria per causare un determinato grado di patogenicità. In ambito sperimentale viene misurata con la dose letale media (DL50) o la dose infettiva media (DI50).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e15306"><sup><a fragment="#fnbck-d6e15306" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e15306" routerlink="./">233</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2" routerlink="./">9BII Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Obiettivo della valutazione è individuare e valutare, su una base scientifica e fino all’acquisizione di maggiore esperienza derivante dall’analisi dei singoli casi, i potenziali effetti nocivi per la salute dell’uomo e degli animali e per l’ambiente legati all’impiego di un prodotto fitosanitario microbico. Essa si prefigge inoltre di rilevare la necessità di misure di gestione del rischio, di identificare e di raccomandare provvedimenti opportuni. </p><p><sup>2</sup> A causa della capacità di riprodursi dei microrganismi, esiste una chiara differenza tra sostanze chimiche e microrganismi utilizzati come prodotti fitosanitari. I rischi che ne derivano non sono necessariamente della stessa natura di quelli presentati dalle sostanze chimiche, specialmente in relazione alla capacità dei microrganismi di persistere e moltiplicarsi in ambienti diversi. Inoltre, i microrganismi sono costituiti da un’ampia gamma di organismi diversi, tutti con caratteristiche proprie uniche. La valutazione deve tener conto di tali differenze esistenti fra i microrganismi. </p><p><sup>3</sup> Il microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario dovrebbe teoricamente funzionare come una fabbrica di cellule, agendo direttamente nel punto in cui l’organismo bersaglio produce effetti nocivi. La comprensione del meccanismo d’azione è pertanto un elemento fondamentale del processo di valutazione. Sono considerate le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>studi di tossicità;</dd><dt>b. </dt><dd>proprietà biologiche del microrganismo;</dd><dt>c. </dt><dd>rapporto con patogeni noti per le piante, gli animali o l’uomo;</dd><dt>d. </dt><dd>meccanismo d’azione;</dd><dt>e. </dt><dd>metodi d’analisi.</dd></dl><p><sup>4</sup> Sulla base di tali informazioni, i metaboliti possono eventualmente essere considerati rilevanti. L’eventuale esposizione agli stessi deve pertanto essere valutata al fine di decidere della loro rilevanza.</p><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e781"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e781" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e781" routerlink="./">9BII-1 Principi generali</a></h4><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, i servizi di valutazione valutano le informazioni fornite conformemente ai requisiti di cui agli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>individuano i pericoli, ne valutano l’entità ed esprimono un giudizio sui probabili rischi per l’uomo, gli animali o l’ambiente; e</dd><dt>b. </dt><dd>stimano le prestazioni del prodotto fitosanitario in termini di efficacia e fitotossicità/patogenicità per ciascun uso per cui viene richiesta l’autorizzazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> La qualità/metodologia dei test, qualora non esistano metodi standardizzati, deve essere valutata e devono essere valutate le seguenti caratteristiche, qualora presenti, dei metodi descritti: rilevanza; rappresentatività; sensibilità; specificità; riproducibilità; valutazioni interlaboratori; predicibilità.</p><p><sup>3</sup> Nell’interpretare i risultati delle valutazioni, i servizi di valutazione prendono in considerazione eventuali elementi di incertezza nelle informazioni ottenute durante la valutazione stessa, per ridurre al minimo le probabilità di mancata individuazione o di sottovalutazione dell’importanza di effetti dannosi. Il processo decisionale viene esaminato per identificare punti di decisione critici o elementi dei dati che, se incerti, possono portare a un errore nella classificazione del rischio. </p><p><sup>4</sup> La prima valutazione effettuata è basata sui migliori dati o stime disponibili che riflettono le condizioni reali d’uso del prodotto fitosanitario. Ad essa deve seguire una nuova valutazione che tenga conto di potenziali incertezze nei dati critici e di una serie di probabili condizioni di impiego, impostata sul principio della peggiore delle ipotesi, per determinare se non vi siano grandi differenze rispetto alla stima iniziale.</p><p><sup>5</sup> I servizi di valutazione valutano ogni prodotto fitosanitario microbico per il quale è stata presentata una domanda di autorizzazione; le informazioni valutate per il microrganismo possono essere prese in considerazione. I servizi di valutazione devono tener presente che eventuali formulanti aggiunti potrebbero incidere sulle caratteristiche del prodotto fitosanitario rispetto al microrganismo.</p><p><sup>6</sup> Nel valutare le domande presentate e nel concedere le autorizzazioni, il servizio d’omologazione e i servizi di valutazione tengono in considerazione le modalità d’uso proposte e, in particolare, le finalità d’impiego, la dose, le modalità, la frequenza e i tempi delle applicazioni, la natura e la composizione del prodotto fitosanitario. Ogniqualvolta possibile, tengono conto anche dei principi della lotta antiparassitaria integrata.</p><p><sup>7</sup> Nella valutazione delle domande presentate, i servizi di valutazione tengono conto delle condizioni agricole, fitosanitarie o ambientali, comprese quelle climatiche, nelle rispettive zone d’applicazione. </p><p><sup>8</sup> Qualora specifici principi enunciati al punto 9BII-2 prevedano l’uso di modelli di calcolo nella valutazione di un prodotto fitosanitario, questi modelli devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>consentire di valutare al meglio tutti i processi pertinenti tenendo conto di parametri e ipotesi realistici;</dd><dt>b. </dt><dd>essere sottoposti a una valutazione conformemente a quanto previsto nel numero 1.3;</dd><dt>c. </dt><dd>essere convalidati da misurazioni eseguite in circostanze adeguate;</dd><dt>d. </dt><dd>essere adeguati alle condizioni osservate nella zona di applicazione;</dd><dt>e. </dt><dd>essere corredati di informazioni che precisino le modalità di calcolo di una stima fornita, della spiegazione di tutti i dati inseriti nel modello e dei particolari della loro derivazione.</dd></dl><p><sup>9</sup> I requisiti indicati negli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3 contengono orientamenti sulle modalità e i tempi di presentazione di alcune informazioni e sulle procedure da seguire nella preparazione e nella valutazione di un fascicolo. Tali orientamenti devono essere rispettati.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782" routerlink="./">9BII-2 Principi specifici</a></h4><div class="collapseable"> <p>Nell’ambito della valutazione dei dati e delle informazioni presentati a sostegno delle domande, i servizi di valutazione applicano, oltre ai principi generali di cui alla sezione 1, i seguenti principi:</p><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u1" routerlink="./">9BII-2.1 Identità</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u2" routerlink="./">9BII-2.1.1 Identità del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’identità del microrganismo deve essere chiaramente stabilita. Occorre garantire che vengano forniti dati adeguati per verificare l’identità a livello di ceppo del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario.</p><p><sup>2</sup> L’identità del microrganismo deve essere valutata a livello di ceppo. Se il microrganismo è un mutante o un organismo geneticamente modificato, le differenze specifiche rispetto ad altri ceppi della stessa specie devono essere registrate. Il verificarsi di stadi quiescenti deve essere registrata.</p><p><sup>3</sup> Il ceppo deve essere depositato in una collezione di colture internazionalmente riconosciuta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u3" routerlink="./">9BII-2.1.2 Identità del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano le informazioni dettagliate di tipo quantitativo e qualitativo fornite in merito alla composizione del prodotto fitosanitario, quali quelle riguardanti il microrganismo (cfr. n. 2.1.1), i metaboliti/tossine rilevanti, il terreno di coltura residuo, i coformulanti e i contaminanti microbici presenti.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u4" routerlink="./">9BII-2.2 Proprietà biologiche, fisiche, chimiche e tecniche</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u5" routerlink="./">9BII-2.2.1 Proprietà biologiche del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u6" routerlink="./">9BII-2.2.1.1 Origine del ceppo</a></h5><div class="collapseable"> <p>Devono essere valutati l’origine del ceppo, se pertinente, l’habitat naturale, comprese indicazioni sul livello naturale di fondo, il ciclo di vita e le possibilità di sopravvivenza, colonizzazione, riproduzione e diffusione. Dopo un breve periodo di crescita, la proliferazione di microrganismi indigeni dovrebbe stabilizzarsi e continuare come per i microrganismi al livello di fondo.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u7" routerlink="./">9BII-2.2.1.2 Capacità di adattamento</a></h5><div class="collapseable"> <p>1 Occorre valutare la capacità dei microrganismi di adattarsi all’ambiente. I servizi di valutazione devono tener conto, in particolare, dei seguenti principi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>a seconda delle condizioni (p. es. disponibilità di sostrati di crescita e metabolismo), i microrganismi possono attivare o disattivare l’espressione di determinati tratti fenotipici;</dd><dt>b. </dt><dd>i ceppi microbici meglio adattati all’ambiente possono sopravvivere e moltiplicarsi meglio di quelli non adattati. I ceppi adattati godono di un vantaggio selettivo e possono formare la maggioranza di una popolazione dopo alcune generazioni;</dd><dt>c. </dt><dd>la moltiplicazione relativamente rapida dei microrganismi comporta una maggiore frequenza di mutazioni. Se una mutazione favorisce la sopravvivenza nell’ambiente, il ceppo mutante può diventare dominante;</dd><dt>d. </dt><dd>le proprietà dei virus, in particolare, possono cambiare rapidamente, compresa la loro virulenza. </dd></dl><p><sup>2</sup> Se del caso, occorre pertanto valutare le informazioni sulla stabilità genetica del microrganismo nelle condizioni ambientali dell’uso proposto, nonché le informazioni sulla capacità del microrganismo di trasferire materiale genetico ad altri organismi e sulla stabilità dei caratteri codificati.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u8" routerlink="./">9BII-2.2.1.3 Meccanismo d’azione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre valutare il meccanismo d’azione del microrganismo in modo adeguatamente approfondito. Il ruolo eventuale dei metaboliti/tossine in tale meccanismo deve essere valutato e, una volta individuato, si deve determinare la concentrazione minima efficace per ogni metabolite/tossina attivi. Le informazioni sul meccanismo d’azione possono costituire uno strumento molto valido nell’individuazione di rischi potenziali. Nella valutazione occorre considerare i seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>antibiosi;</dd><dt>b. </dt><dd>induzione di resistenza nei vegetali;</dd><dt>c. </dt><dd>interferenza con la virulenza di un organismo patogeno bersaglio;</dd><dt>d. </dt><dd>crescita endofitica;</dd><dt>e. </dt><dd>colonizzazione delle radici;</dd><dt>f. </dt><dd>competizione per la nicchia ecologica (p. es. nutrienti, habitat);</dd><dt>g. </dt><dd>parassitizzazione;</dd><dt>h. </dt><dd>patogenicità per gli invertebrati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u9"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u9" routerlink="./">9BII-2.2.1.4 Effetti sugli organismi non bersaglio </a></h5><div class="collapseable"> <p>Per valutare gli eventuali effetti sugli organismi non bersaglio, le informazioni sulla specificità dell’ospite del microrganismo devono essere vagliate tenendo conto delle caratteristiche e delle proprietà illustrate nelle lettere a e b.</p><dl><dt>a. </dt><dd>Occorre valutare la capacità del microrganismo di essere patogeno per organismi non bersaglio (uomo, animali e altri organismi non bersaglio), come pure eventuali rapporti con patogeni noti per le piante, gli animali o l’uomo che siano specie appartenenti al genere dei microrganismi attivi e/o contaminanti.</dd><dt>b. </dt><dd>La patogenicità e la virulenza dipendono in grande misura dalla specie dell’ospite (sono ad esempio determinate dalla temperatura corporea o dall’ambiente fisiologico) e dalle condizioni dell’ospite (p. es. condizioni di salute, stato immunitario). La moltiplicazione del microrganismo nel corpo umano, per esempio, dipende dalla sua capacità di crescere alla temperatura corporea dell’ospite. Alcuni microrganismi possono svilupparsi ed essere metabolicamente attivi soltanto a temperature (molto) inferiori o superiori alla temperatura del corpo umano e, pertanto, non possono essere patogeni per l’uomo. Tuttavia, anche il punto di ingresso del microrganismo nell’ospite (via orale, inalazione, epidermide/ferita) può costituire il fattore critico. Per esempio, una specie microbica può causare una malattia penetrando attraverso una lesione dell’epidermide, ma non per via orale.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u10"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u10" routerlink="./">9BII-2.2.1.5 Valutazione della resistenza</a></h5><div class="collapseable"> <p>Molti microrganismi producono sostanze antibiotiche che causano interferenze normali nella comunità microbica. Occorre valutare la resistenza agli agenti antimicrobici importanti in medicina umana e veterinaria, come pure la possibilità di trasferire geni che codificano per la resistenza agli agenti antimicrobici. </p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u11"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u11" routerlink="./">9BII-2.2.2 Proprietà fisiche, chimiche e tecniche del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u12"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u12" routerlink="./">9BII-2.2.2.1 Proprietà tecniche</a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre valutare le proprietà tecniche del prodotto fitosanitario in funzione della natura del microrganismo e del tipo di formulazione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u13"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u13" routerlink="./">9BII-2.2.2.2 Conservabilità e immagazzinamento</a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre valutare la conservabilità e la stabilità all’immagazzinamento del preparato, tenendo conto di possibili cambiamenti nella composizione dovuto alla crescita del microrganismo o dei microrganismi contaminanti, alla produzione di metaboliti/tossine, ecc.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u14"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u14" routerlink="./">9BII-2.2.2.3 Proprietà fisiche e chimiche</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano le proprietà fisiche e chimiche del prodotto fitosanitario e il mantenimento di tali caratteristiche dopo l’immagazzinamento e prendono in considerazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se esiste un’appropriata specifica FAO, le proprietà fisiche e chimiche indicate nella stessa;</dd><dt>b. </dt><dd>se non esiste un’appropriata specifica FAO, tutte le proprietà fisiche e chimiche pertinenti per la formulazione citate nel <i>«</i><i>Manual on the development and use of FAO and World Health Organisation (WHO) specifications for pesticides</i><i>»</i>.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u15"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u15" routerlink="./">9BII-2.2.2.4 Miscela estemporanea</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se le indicazioni dell’etichetta prescrivono o raccomandano l’impiego del preparato con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti in una miscela estemporanea e/o se l’etichetta proposta comprende indicazioni sulla compatibilità del preparato con altri prodotti fitosanitari in una miscela estemporanea, tali prodotti fitosanitari o coadiuvanti devono essere fisicamente e chimicamente compatibili nella miscela. La compatibilità biologica va ugualmente dimostrata per le miscele, occorre cioè provare che ciascun prodotto fitosanitario contenuto nella miscela agisce come previsto e senza antagonismo.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u16"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u16" routerlink="./">9BII-2.3 Ulteriori informazioni</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u17"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u17" routerlink="./">9BII-2.3.1 Controllo di qualità della produzione del microrganismo contenuto nel prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre valutare i criteri di controllo della qualità proposti per la produzione del microrganismo. Per assicurare una buona qualità del microrganismo, si deve tener conto di criteri di valutazione concernenti il controllo del processo, le buone pratiche di fabbricazione, le pratiche operative, i flussi di processo, le procedure di pulitura, la sorveglianza microbica e le condizioni igieniche. La qualità, stabilità, purezza, ecc. del microrganismo devono rientrare nel sistema di controllo di qualità. </p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u18"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u18" routerlink="./">9BII-2.3.2 Controllo di qualità del prodotto fitosanitario </a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre valutare i criteri di controllo della qualità proposti. Se il prodotto fitosanitario contiene metaboliti/tossine prodotti durante la crescita e residui del terreno di coltura, questi devono essere valutati, come pure l’eventuale presenza di microrganismi contaminanti.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u19"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u19" routerlink="./">9BII-2.4 Efficacia</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u20"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u20" routerlink="./">9BII-2.4.1 Impatto nella zona d’applicazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’uso proposto riguarda la lotta o la protezione contro un organismo, i servizi di valutazione valutano la possibilità che questo organismo possa essere dannoso nelle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climatiche, nella zona d’applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u21"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u21" routerlink="./">9BII-2.4.2 Impatto in caso di non utilizzazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano se possano verificarsi danni, perdite o disturbi significativi nelle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climatiche, nella zona d’applicazione proposta qualora il prodotto fitosanitario non venga usato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u22"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u22" routerlink="./">9BII-2.4.3 Efficacia</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano i dati di efficacia previsti nell’allegato 6 numero 3 relativi al prodotto fitosanitario, tenendo conto del grado di controllo esercitato o dell’ampiezza dell’effetto desiderato, nonché delle condizioni sperimentali pertinenti, quali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la scelta della specie o varietà colturale;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni agricole e ambientali, comprese quelle climatiche, se necessario per ottenere un’efficacia accettabile, tali dati/informazioni dovrebbero essere forniti anche per il periodo precedente e per quello successivo all’applicazione;</dd><dt>c. </dt><dd>la presenza e la densità dell’organismo dannoso;</dd><dt>d. </dt><dd>lo stadio di sviluppo della coltura e dell’organismo;</dd><dt>e. </dt><dd>la quantità di prodotto fitosanitario microbico usata;</dd><dt>f. </dt><dd>se richiesto sull’etichetta, la quantità di coadiuvante aggiunto;</dd><dt>g. </dt><dd>la frequenza e i tempi delle applicazioni;</dd><dt>h. </dt><dd>il tipo di attrezzatura di applicazione;</dd><dt>i. </dt><dd>la necessità di speciali misure di pulitura per l’attrezzatura di applicazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u23"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u23" routerlink="./">9BII-2.4.4 Impatto sul controllo integrato</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario nel quadro della gamma di condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) che si possono verificare nella zona d’applicazione proposta. La valutazione deve esaminare anche l’impatto sul controllo integrato. Particolare attenzione andrebbe rivolta ai seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il livello, l’uniformità e la continuità dell’effetto desiderato in funzione della dose, paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati, se esistono, e a un testimone non trattato;</dd><dt>b. </dt><dd>se del caso, l’impatto sulla resa o la riduzione di perdita nel magazzinaggio in termini di quantità e/o qualità, paragonati a uno o più prodotti di riferimento adeguati, se esistono, e a un testimone non trattato.</dd></dl><p><sup>2</sup> Qualora non esista nessun prodotto di riferimento adeguato, i servizi di valutazione valutano le prestazioni del prodotto fitosanitario per determinare se esso dia qualche vantaggio durevole e ben definito nelle condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climatiche, nella zona d’applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u24"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u24" routerlink="./">9BII-2.4.5 Impatto sulle colture trattate</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture trattate con il prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte, facendo un confronto, se del caso, con uno o più prodotti di riferimento adeguati, se esistono, e/o con un testimone non trattato.</p><dl><dt>a. </dt><dd>La valutazione tiene conto di quanto segue:<dl><dt>1. </dt><dd>dati di efficacia,</dd><dt>2. </dt><dd>altre informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario, come la natura dello stesso, la dose, il metodo di applicazione, il numero e i tempi delle applicazioni e l’incompatibilità con altri trattamenti colturali,</dd><dt>3. </dt><dd>tutte le informazioni pertinenti relative al microrganismo, incluse le proprietà biologiche, per esempio il meccanismo d’azione, la sopravvivenza e la specificità dell’ospite.</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>Questa valutazione comprende:<dl><dt>1. </dt><dd>la natura, la frequenza, il livello e la durata degli effetti fitotossici/fitopatogeni osservati e le condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali, comprese quelle climatiche, che influiscono su di essi,</dd><dt>2. </dt><dd>le differenze tra le principali varietà colturali per quanto riguarda la loro sensibilità agli effetti fitotossici/fitopatogeni,</dd><dt>3. </dt><dd>la parte delle colture o dei prodotti vegetali trattati sulle quali si osservano effetti fitotossici/ fitopatogeni,</dd><dt>4. </dt><dd>i danni alla resa delle colture o dei prodotti vegetali trattati, in termini di quantità e/o qualità,</dd><dt>5. </dt><dd>i danni alle piante o ai prodotti vegetali trattati da usarsi per scopi di riproduzione, come vitalità, germinazione, crescita, radicazione e attecchimento,</dd><dt>6. </dt><dd>laddove i microrganismi siano diffusi, i danni alle coltivazioni limitrofe.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u25"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u25" routerlink="./">9BII-2.4.6 Miscela estemporanea</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Quando l’etichetta include prescrizioni per l’uso del prodotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o con coadiuvanti in una miscela estemporanea, i servizi di valutazione eseguono le valutazioni di cui ai numeri da 2.4.3 a 2.4.5 in base alle informazioni fornite per detta miscela estemporanea.</p><p><sup>2</sup> Quando l’etichetta include raccomandazioni per l’uso del prodotto fitosanitario in associazione con altri prodotti fitosanitari e/o con coadiuvanti in una miscela estemporanea, i servizi di valutazione valutano l’opportunità di tale associazione e delle sue condizioni d’uso.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u26"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u26" routerlink="./">9BII-2.4.7 Impatto sulle colture successive</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando i dati disponibili indicano che il microrganismo, i suoi metaboliti/tossine rilevanti o i prodotti di degradazione e di reazione dei formulanti persistono in quantità non trascurabili nei terreni e/o nelle o sulle sostanze vegetali dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte, i servizi di valutazione valutano l’entità degli effetti dannosi sulle colture successive.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u27"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u27" routerlink="./">9BII-2.4.8 Impatto sui vertebrati da combattere</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’impiego di un prodotto fitosanitario è destinato ad avere un effetto sui vertebrati, i servizi di valutazione valutano il meccanismo mediante cui viene ottenuto questo effetto, nonché le ripercussioni osservate sul comportamento e sulla salute degli animali bersaglio; quando l’effetto previsto è l’uccisione dell’animale bersaglio, essi valutano il tempo necessario per ottenere la morte dell’animale e le condizioni nelle quali sopraggiunge la morte. La valutazione tiene conto di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutte le informazioni pertinenti previste nell’allegato 5 numero 3 e i risultati della loro valutazione, inclusi gli studi tossicologici;</dd><dt>b. </dt><dd>tutte le informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario previste nell’allegato 6 numero 3, compresi gli studi tossicologici e i dati di efficacia.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u28"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u28" routerlink="./">9BII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti per il controllo post-registrazione e la sorveglianza dei componenti vitali e non vitali presenti sia nella formulazione, sia come residui nelle/sulle colture trattate. Occorre che i metodi utilizzati prima dell’autorizzazione e i metodi di sorveglianza post-autorizzazione siano sufficientemente convalidati. I metodi ritenuti idonei alla sorveglianza postautorizzazione devono essere chiaramente individuati.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u29"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u29" routerlink="./">9BII-2.5.1 Metodi di analisi del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u30"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u30" routerlink="./">9BII-2.5.1.1 Componenti non vitali</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti per individuare e quantificare i componenti non vitali significativi sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale formati dal microrganismo e/o presenti come impurità o coformulante, compresi gli eventuali prodotti di degradazione e/o di reazione. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la specificità e la linearità dei metodi proposti;</dd><dt>b. </dt><dd>la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti;</dd><dt>c. </dt><dd>l’importanza delle interferenze;</dd><dt>d. </dt><dd>l’accuratezza dei metodi proposti a concentrazioni appropriate;</dd><dt>e. </dt><dd>il limite di quantificazione dei metodi proposti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u31"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u31" routerlink="./">9BII-2.5.1.2 Componenti vitali</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano i metodi proposti per quantificare e identificare il ceppo specifico di cui trattasi e, in particolare, i metodi che distinguono tale ceppo da quelli strettamente apparentati. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la specificità dei metodi proposti;</dd><dt>b. </dt><dd>la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti;</dd><dt>c. </dt><dd>l’importanza delle interferenze;</dd><dt>d. </dt><dd>la quantificabilità dei metodi proposti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u32"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u32" routerlink="./">9BII-2.5.2 Metodi di analisi per la determinazione dei residui</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u33"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u33" routerlink="./">9BII-2.5.2.1 Residui non vitali</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano i metodi di analisi proposti per individuare e quantificare i residui non vitali significativi sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale formati dal microrganismo, compresi i prodotti della scissione e/o della reazione eventualmente risultanti. </p><p><sup>2</sup> Questa valutazione tiene conto in particolare dei dati relativi ai metodi di analisi di cui agli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3 e dei risultati della loro valutazione. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la specificità e la linearità dei metodi proposti;</dd><dt>b. </dt><dd>la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti;</dd><dt>c. </dt><dd>la riproducibilità (valutazione di laboratorio indipendente) dei metodi proposti;</dd><dt>d. </dt><dd>l’importanza delle interferenze;</dd><dt>e. </dt><dd>l’accuratezza dei metodi proposti a concentrazioni appropriate;</dd><dt>f. </dt><dd>il limite di quantificazione dei metodi proposti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u34"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u34" routerlink="./">9BII-2.5.2.2 Residui vitali</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano i metodi proposti per identificare il ceppo specifico di cui trattasi e, in particolare, i metodi che distinguono tale ceppo da quelli strettamente apparentati. </p><p><sup>2</sup> Questa valutazione tiene conto in particolare dei dati relativi ai metodi di analisi di cui agli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3 e dei risultati della loro valutazione. Si terrà conto, in particolare, dei seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la specificità dei metodi proposti;</dd><dt>b. </dt><dd>la precisione (ripetibilità) dei metodi proposti;</dd><dt>c. </dt><dd>l’importanza delle interferenze;</dd><dt>d. </dt><dd>la quantificabilità dei metodi proposti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u35"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u35" routerlink="./">9BII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali</a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre valutare l’impatto sulla salute dell’uomo o degli animali. I servizi di valutazione devono tener conto, in particolare, dei seguenti principi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>a causa della capacità di riprodursi dei microrganismi, esiste una chiara differenza tra sostanze chimiche e microrganismi utilizzati come prodotti fitosanitari. I rischi che ne derivano non sono necessariamente della stessa natura di quelli presentati dalle sostanze chimiche, specialmente in relazione alla capacità dei microrganismi di persistere e moltiplicarsi in ambienti diversi;</dd><dt>b. </dt><dd>la patogenicità del microrganismo per l’uomo e gli animali (non bersaglio), la sua infettività, la capacità di colonizzare, la tossicità dei metaboliti/tossine, come pure la tossicità del terreno di coltura residuo, i contaminanti e i coformulanti, sono parametri importanti per valutare gli effetti nocivi causati dal prodotto fitosanitario;</dd><dt>c. </dt><dd>la colonizzazione, l’infettività e la tossicità comprendono una serie complessa di interazioni fra microrganismo e ospite e tali parametri risultano difficili da valutare se considerati in modo indipendente;</dd><dt>d. </dt><dd>combinando questi paramenti, gli aspetti del microrganismo più importanti da valutare sono:<dl><dt>1. </dt><dd>la capacità di persistere e di moltiplicarsi in un ospite (indicativa della colonizzazione o dell’infettività),</dd><dt>2. </dt><dd>la capacità di produrre effetti (nocivi o non nocivi) in un ospite, indicativa dell’infettività, della patogenicità e/o della tossicità;</dd></dl></dd><dt>e. </dt><dd>nel valutare i rischi che questi prodotti fitosanitari presentano per l’uomo e per gli animali, occorre inoltre tener conto della complessità delle problematiche biologiche. Una valutazione della patogenicità e dell’infettività è necessaria anche se il rischio di esposizione è ritenuto basso;</dd><dt>f. </dt><dd>ai fini della valutazione del rischio, gli studi sulla tossicità acuta utilizzati dovrebbero essere basati, se possibile, su almeno due dosi (p. es., una dose molto elevata e una corrispondente all’esposizione prevista nelle condizioni d’uso).</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u36"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u36" routerlink="./">9BII-2.6.1 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali dovuto al prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u37"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u37" routerlink="./">9BII-2.6.1.1 Esposizione degli operatori</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione dell’operatore al microrganismo e/o ai composti rilevanti dal punto di vista tossicologico contenuti nel prodotto fitosanitario (p. es. metaboliti/tossine, terreno di coltura residuo, contaminanti e coformulanti) nelle condizioni d’uso proposte per il prodotto fitosanitario (compresi in particolare la dose, il metodo d’applicazione e le condizioni climatiche). Vanno utilizzati dati sui livelli di esposizione realistici e, se questi ultimi non sono disponibili, un idoneo modello di calcolo convalidato. Quando sarà disponibile, dovrà essere usata una banca dati europea armonizzata sull’esposizione ai prodotti fitosanitari:</p><dl><dt>a. </dt><dd>La valutazione tiene conto di quanto segue:<dl><dt>1. </dt><dd>i dati medici e gli studi sulla tossicità, l’infettività e la patogenicità previsti nell’allegato 5 numero 3, e le risultanze della relativa valutazione. I test della fase 1 dovrebbero consentire di effettuare una valutazione di un microrganismo in relazione alla sua capacità di persistere o svilupparsi nell’ospite e di causare effetti/reazioni in esso. I parametri che indicano l’assenza della capacità di persistere e moltiplicarsi nell’ospite e di produrre effetti (nocivi o non nocivi) includono la rapida e completa eliminazione dal corpo, la mancata attivazione del sistema immunitario, l’assenza di cambiamenti istopatologici e temperature di riproduzione notevolmente inferiori o superiori a quelle del corpo dei mammiferi. A volte tali parametri possono essere valutati avvalendosi di studi di casi acuti e di dati esistenti relativi all’uomo, altre volte possono esserlo soltanto avvalendosi di studi effettuati dopo dosi ripetute.</dd><dt></dt><dd>La valutazione basata su parametri pertinenti di test della fase 1 dovrebbe consentire di stimare i possibili effetti a livello di esposizione professionale, tenendo conto dell’intensità e della durata dell’esposizione, come pure dell’esposizione dovuta all’impiego ripetuto durante l’uso.</dd><dt></dt><dd>La tossicità di alcuni metaboliti/tossine può essere stimata soltanto se è dimostrato che gli animali sottoposti ai test sono effettivamente esposti a tali metaboliti/tossine;</dd><dt>2. </dt><dd>altre informazioni pertinenti concernenti il microrganismo, i metaboliti/tossine, il terreno di coltura residuo, i contaminanti e i coformulanti presenti nel prodotto fitosanitario, quali le loro proprietà biologiche, fisiche e chimiche (p. es., la sopravvivenza del microrganismo alla temperatura corporea dell’uomo e degli animali, la nicchia ecologica, il comportamento del microrganismo e/o dei metaboliti/tossine durante l’applicazione);</dd><dt>3. </dt><dd>gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 3;</dd><dt>4. </dt><dd>altre informazioni pertinenti di cui all’allegato 6 numero 3, quali:<dl><dt>– </dt><dd>la composizione del preparato,</dd><dt>– </dt><dd>la natura del preparato,</dd><dt>– </dt><dd>le dimensioni, la forma e il tipo d’imballaggio,</dd><dt>– </dt><dd>il campo d’applicazione e la natura della coltura o del bersaglio,</dd><dt>– </dt><dd>il metodo di applicazione, inclusi la manipolazione, il caricamento e la miscelazione del prodotto fitosanitario,</dd><dt>– </dt><dd>le misure raccomandate per ridurre l’esposizione,</dd><dt>– </dt><dd>l’abbigliamento di protezione raccomandato,</dd><dt>– </dt><dd>il tasso massimo di applicazione,</dd><dt>– </dt><dd>il volume minimo di applicazione dello spray indicato sull’etichetta,</dd><dt>– </dt><dd>il numero e i tempi delle applicazioni;</dd></dl></dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>alla luce delle informazioni di cui alla lettera a, i seguenti parametri generali dovrebbero essere stabiliti per l’esposizione singola o ripetuta dell’operatore secondo l’uso proposto:<dl><dt>1. </dt><dd>persistenza o sviluppo del microrganismo nell’ospite,</dd><dt>2. </dt><dd>effetti nocivi osservati,</dd><dt>3. </dt><dd>effetti osservati o previsti dei contaminanti, compresi i microrganismi contaminanti),</dd><dt>4. </dt><dd>effetti osservati o attesi dei metaboliti/tossine rilevanti.</dd></dl></dd><dt></dt><dd>Se sono presenti segni di colonizzazione nell’ospite e/o si osservano effetti nocivi, indicativi di tossicità/infettività, tenuto conto delle condizioni di esposizione (p. es. esposizione acuta o ripetuta), si consiglia di procedere a ulteriori test.</dd><dt>c. </dt><dd>Tale valutazione si effettua per ciascun tipo di metodo e attrezzatura di applicazione proposti per l’uso del prodotto fitosanitario, nonché per i vari tipi e dimensioni dei contenitori da usarsi, tenuto conto delle operazioni di miscelazione e di carico, dell’applicazione del prodotto fitosanitario, della pulitura e della manutenzione ordinaria delle attrezzature di applicazione. Se del caso, si possono prendere in considerazione nel settore di impiego previsto anche altri usi autorizzati del prodotto fitosanitario contenente la stessa sostanza attiva o che produce gli stessi residui. Se si prevede la riproduzione del microrganismo, la valutazione dell’esposizione potrebbe essere altamente teorica;</dd><dt>d. </dt><dd>l’assenza o presenza di potenziale di colonizzazione o la possibilità di effetti negli operatori ai dosaggi testati, secondo quanto previsto negli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3, dovrebbero essere valutate con riguardo ai livelli misurati o previsti dell’esposizione umana. Questa valutazione del rischio, preferibilmente quantitativa, dovrebbe includere l’esame di altri elementi, quali il meccanismo d’azione, le proprietà biologiche, fisiche e chimiche del microrganismo e altre sostanze contenute nella formulazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u38"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u38" routerlink="./">9BII-2.6.1.2 Imballaggio</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione esaminano le informazioni relative alla natura e alle caratteristiche dell’imballaggio proposto, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il tipo d’imballaggio;</dd><dt>b. </dt><dd>le dimensioni e la capacità;</dd><dt>c. </dt><dd>la grandezza dell’apertura;</dd><dt>d. </dt><dd>il tipo di chiusura;</dd><dt>e. </dt><dd>la solidità, la tenuta e la resistenza alle normali condizioni di trasporto e di manipolazione;</dd><dt>f. </dt><dd>la capacità di resistenza al contenuto e la compatibilità con esso.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u39"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u39" routerlink="./">9BII-2.6.1.3 Attrezzature di protezione </a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione esaminano la natura e le caratteristiche dell’abbigliamento e delle attrezzature di protezione proposti, specie per quanto riguarda i seguenti aspetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la disponibilità e l’adeguatezza;</dd><dt>b. </dt><dd>l’efficacia;</dd><dt>c. </dt><dd>la facilità d’impiego, tenuto conto dello sforzo fisico necessario e delle condizioni climatiche;</dd><dt>d. </dt><dd>la resistenza al prodotto fitosanitario e la compatibilità con esso.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u40"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u40" routerlink="./">9BII-2.6.1.4 Esposizione di altre persone</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione di altre persone (lavoratori esposti dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario, lavoratori che rientrano o osservatori) oppure di animali al microrganismo e/o ad altri composti rilevanti sotto il profilo tossicologico presenti nel prodotto fitosanitario nelle condizioni d’uso proposte. La valutazione tiene conto di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati medici e gli studi sulla tossicità, l’infettività e la patogenicità previsti nell’allegato 5 numero 3, e le risultanze della relativa valutazione. I test della fase 1 dovrebbero permettere di effettuare una valutazione di un microrganismo in relazione alla sua capacità di persistere o svilupparsi nell’ospite e di causare effetti/reazioni in esso. I parametri che indicano l’assenza della capacità di persistere e moltiplicarsi nell’ospite e di produrre effetti (nocivi o non nocivi) includono la rapida e completa eliminazione dal corpo, la mancata attivazione del sistema immunitario, l’assenza di cambiamenti istopatologici e temperature di riproduzione notevolmente inferiori o superiori a quelle del corpo dei mammiferi. A volte tali parametri possono essere valutati avvalendosi di studi di casi acuti e di dati esistenti relativi all’uomo, altre volte possono esserlo soltanto avvalendosi di studi effettuati dopo dosi ripetute.</dd><dt></dt><dd>La valutazione basata su parametri pertinenti di test della fase 1 dovrebbe consentire di stimare i possibili effetti dell’esposizione professionale, tenendo conto dell’intensità e della durata dell’esposizione, come pure dell’esposizione dovuta all’impiego ripetuto durante l’uso.</dd><dt></dt><dd>La tossicità di alcuni metaboliti/tossine può essere stimata soltanto se è dimostrato che gli animali sottoposti ai test sono effettivamente esposti a tali metaboliti/tossine;</dd><dt>b. </dt><dd>altre informazioni pertinenti concernenti il microrganismo, i metaboliti/tossine, il terreno di coltura residuo, i contaminanti e i coformulanti presenti nel prodotto fitosanitario, quali le loro proprietà biologiche, fisiche e chimiche (p. es. la sopravvivenza del microrganismo alla temperatura corporea dell’uomo e degli animali, la nicchia ecologica, il comportamento del microrganismo e/o dei metaboliti/tossine durante l’applicazione);</dd><dt>c. </dt><dd>gli studi tossicologici di cui all’allegato 6 numero 3;</dd><dt>d. </dt><dd>altre informazioni pertinenti relative al prodotto fitosanitario previste nell’allegato 6 numero 3, come:<dl><dt>1. </dt><dd>i tempi di rientro, i periodi di attesa necessari o altre precauzioni per la protezione dell’uomo e degli animali,</dd><dt>2. </dt><dd>il metodo di applicazione, in particolare spray,</dd><dt>3. </dt><dd>il tasso massimo di applicazione,</dd><dt>4. </dt><dd>il volume minimo di applicazione dello spray,</dd><dt>5. </dt><dd>la composizione del preparato,</dd><dt>6. </dt><dd>i residui di trattamento sui vegetali e prodotti vegetali, tenendo conto dell’influenza di fattori quali la temperatura, la luminosità UV, il pH e la presenza di talune sostanze,</dd><dt>7. </dt><dd>le altre attività che comportano un’esposizione dei lavoratori.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u41"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u41" routerlink="./">9BII-2.6.2 Impatto sulla salute dell’uomo o degli animali dovutoai residui</a></h5><div class="collapseable"> <p>Nella valutazione occorre esaminare separatamente i residui vitali e quelli non vitali. I virus e i viroidi dovrebbero essere considerati residui vitali, in quanto sono capaci di trasferire materiale genetico, anche se non sono propriamente viventi.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u42"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u42" routerlink="./">9BII-2.6.2.1 Residui non vitali</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano l’esposizione dell’uomo o degli animali a residui non vitali e ai loro prodotti di degradazione attraverso la catena alimentare, a causa della possibile presenza di tali residui in o su parti commestibili delle colture trattate. Si deve tener conto, in particolare, di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lo stadio di sviluppo del microrganismo nel quale sono prodotti residui non vitali;</dd><dt>b. </dt><dd>gli stadi di sviluppo/il ciclo di vita del microrganismo in condizioni ambientali tipiche; va in particolare valutata la probabilità di sopravvivenza e di moltiplicazione del microrganismo in o su colture, alimenti o mangimi e, di conseguenza, la probabilità di produzione di residui non vitali;</dd><dt>c. </dt><dd>la stabilità dei pertinenti residui non vitali (compresi gli effetti di fattori quali la temperatura, la luminosità UV, il pH e la presenza di talune sostanze);</dd><dt>d. </dt><dd>eventuali studi sperimentali intesi a dimostrare se i residui non vitali passano nelle piante;</dd><dt>e. </dt><dd>dati riguardanti le buone pratiche agricole proposte (compresi il numero e i tempi delle applicazioni, il tasso massimo di applicazione e il volume minimo di applicazione dello spray). Gli intervalli preraccolta proposti per gli impieghi previsti o i periodi di attesa o di immagazzinamento, nel caso di usi post-raccolta, e i dati aggiuntivi sull’applicazione previsti all’allegato 6 numero 3;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto; ossia prodotti contenenti gli stessi residui; e</dd><dt>g. </dt><dd>la presenza in natura di residui non vitali su parti di piante commestibili in conseguenza di microrganismi presenti in natura.</dd></dl><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione valutano la tossicità dei residui non vitali e dei loro prodotti di degradazione, tenendo conto in particolare delle informazioni specifiche fornite ai sensi negli allegati 5 numero 3 e 6 numero 3.</p><p><sup>3</sup> Se i residui non vitali o i loro prodotti di degradazione sono considerati rilevanti sotto il profilo tossicologico per l’uomo e/o gli animali e se l’esposizione non è considerata trascurabile, i livelli effettivi nelle/sulle parti commestibili delle colture trattate vanno determinati tenendo conto di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>metodi di analisi dei residui non vitali;</dd><dt>b. </dt><dd>curve di crescita del microrganismo in condizioni ottimali;</dd><dt>c. </dt><dd>produzione/formazione di residui non vitali in momenti significativi (p. es., nel periodo previsto per la raccolta).</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u43"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u43" routerlink="./">9BII-2.6.2.2 Residui vitali</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione dell’uomo o di animali a residui vitali attraverso la catena alimentare a causa della possibile presenza di tali residui nelle o sulle colture trattate (parti commestibili). Si deve tener conto, in particolare, di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la probabilità di sopravvivenza, persistenza e moltiplicazione del microrganismo in o su colture, alimenti o mangimi; si devono considerare le diverse fasi di sviluppo/il ciclo di vita del microrganismo;</dd><dt>b. </dt><dd>informazioni sulla sua nicchia ecologica;</dd><dt>c. </dt><dd>informazioni sul destino e il comportamento nelle diverse parti dell’ambiente;</dd><dt>d. </dt><dd>la presenza in natura del microrganismo (e/o di un microrganismo apparentato);</dd><dt>e. </dt><dd>dati riguardanti le buone pratiche agricole proposte (compresi il numero e i tempi delle applicazioni, il tasso massimo di applicazione e il volume minimo di applicazione dello spray, gli intervalli preraccolta proposti per gli impieghi previsti o i periodi di attesa o di immagazzinamento, nel caso di usi post-raccolta) e i dati aggiuntivi sull’applicazione previsti all’allegato 6 numero 3;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto, ossia prodotti contenenti lo stesso microrganismo o che producono gli stessi residui.</dd></dl><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione valutano le informazioni specifiche relative alla capacità dei residui vitali di persistere o di svilupparsi nell’ospite e alla capacità di tali residui di causare in esso effetti/reazioni. Si deve tener conto, in particolare, di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati medici e gli studi sulla tossicità, infettività e patogenicità di cui all’allegato 5 numero 3 e le risultanze della relativa valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>gli stadi di sviluppo/il ciclo di vita del microrganismo in condizioni ambientali tipiche (p. es., in o su colture trattate);</dd><dt>c. </dt><dd>il meccanismo d’azione del microrganismo;</dd><dt>d. </dt><dd>le proprietà biologiche del microrganismo (p. es., la specificità dell’ospite).</dd></dl><p>Occorre tener conto dei vari stadi di sviluppo/del ciclo di vita del microrganismo.</p><p><sup>3</sup> Se i residui vitali sono considerati rilevanti sotto il profilo tossicologico per l’uomo e/o gli animali e se l’esposizione non è considerata trascurabile, i livelli effettivi nelle o sulle parti commestibili delle colture trattate vanno determinati tenendo conto di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>metodi di analisi dei residui vitali;</dd><dt>b. </dt><dd>curve di crescita del microrganismo in condizioni ottimali;</dd><dt>c. </dt><dd>le possibilità di estrapolare dati da una coltura a un’altra.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u44"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u44" routerlink="./">9BII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Occorre tener conto della biocomplessità degli ecosistemi e delle interazioni nelle comunità microbiche interessate.</p><p><sup>2</sup> La base di una valutazione del destino e del comportamento ambientale è costituita da informazioni sull’origine e le proprietà (p. es. la specificità) del microrganismo/dei metaboliti/tossine residui e sull’impiego previsto. Il meccanismo d’azione del microrganismo va preso in considerazione.</p><p><sup>3</sup> Si deve procedere a una valutazione del destino e del comportamento dei metaboliti rilevanti noti che sono prodotti dal microrganismo. La valutazione, prevista per ciascun comparto ambientale, è effettuata in base ai criteri di cui alla sezione 7, punto iv), dell’allegato IIB della direttiva 91/414/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e16185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16185" id="fnbck-d6e16185" routerlink="./">234</a></sup>.</p><p><sup>4</sup> Nella valutazione del destino e del comportamento ambientale del prodotto fitosanitario, i servizi di valutazione considerano tutti gli aspetti ambientali, inclusi flora e fauna. Il potenziale di persistenza e di moltiplicazione del microrganismo deve essere valutato in tutti i comparti ambientali, tranne qualora si possa dimostrare che un particolare microrganismo non raggiungerà un determinato comparto. La mobilità dei microrganismi e dei loro metaboliti/tossine residui deve essere presa in considerazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e16185"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16185" routerlink="./">234</a></sup> Cfr. nota ad art. 86 cpv. 1 lett. a.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u45"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u45" routerlink="./">9BII-2.7.1 Rischio per le acque</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano la possibilità di contaminazione delle acque sotterranee, di superficie e dell’acqua potabile in base alle condizioni d’impiego proposte per il prodotto fitosanitario.</p><p><sup>2</sup> Nella valutazione generale, i servizi di valutazione dovrebbero prestare particolare attenzione ai potenziali effetti negativi per l’uomo della contaminazione delle acque sotterranee qualora la sostanza attiva sia applicata in regioni caratterizzate da condizioni vulnerabili, come le zone di estrazione di acqua potabile.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u46"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u46" routerlink="./">9BII-2.7.2 Rischio per il comparto acquatico</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano il rischio per il comparto acquatico in cui sia stata accertata la possibilità di esposizione di organismi acquatici. Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale, attraverso la moltiplicazione, di stabilirsi nell’ambiente e può pertanto avere un impatto duraturo o permanente sulle comunità microbiche o i suoi predatori.</p><p><sup>2</sup> La valutazione tiene conto di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le proprietà biologiche del microrganismo;</dd><dt>b. </dt><dd>la sopravvivenza del microrganismo nell’ambiente;</dd><dt>c. </dt><dd>la sua nicchia ecologica;</dd><dt>d. </dt><dd>il livello naturale di fondo del microrganismo se indigeno;</dd><dt>e. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, informazioni sulla potenziale interferenza con sistemi di analisi utilizzati per il controllo di qualità dell’acqua potabile;</dd><dt>g. </dt><dd>se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto, ossia prodotti contenenti la stessa sostanza attiva o che producono gli stessi residui.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u47"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u47" routerlink="./">9BII-2.7.3 Rischio per l’atmosfera </a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione al prodotto fitosanitario, secondo le condizioni d’impiego proposte, di organismi che si trovano nell’atmosfera. Se questa possibilità esiste, essi valutano il rischio per l’atmosfera. Occorre tener conto del trasporto, a breve e a lungo raggio, del microrganismo nell’atmosfera.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u48"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u48" routerlink="./">9BII-2.7.4 Rischio per il comparto terrestre</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione al prodotto fitosanitario, secondo le condizioni d’impiego proposte, di organismi del comparto terrestre. Se questa possibilità esiste, essi valutano i rischi che ne derivano per il comparto terrestre. Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale, attraverso la moltiplicazione, di stabilirsi nell’ambiente e può pertanto avere un impatto duraturo o permanente sulle comunità microbiche o i suoi predatori.</p><p><sup>2</sup> La valutazione tiene conto di quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le proprietà biologiche del microrganismo;</dd><dt>b. </dt><dd>la sopravvivenza del microrganismo nell’ambiente;</dd><dt>c. </dt><dd>la sua nicchia ecologica;</dd><dt>d. </dt><dd>livello naturale di fondo del microrganismo se indigeno;</dd><dt>e. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, altri impieghi autorizzati di prodotti fitosanitari nel settore di uso proposto, ossia prodotti contenenti la stessa sostanza attiva o che producono gli stessi residui.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u49"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u49" routerlink="./">9BII-2.8 Effetti sugli organismi non bersaglio e loro esposizione</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Occorre valutare le informazioni sull’ecologia del microrganismo e gli effetti sull’ambiente, nonché i possibili livelli di esposizione e gli effetti dei metaboliti/tossine rilevanti. È necessaria una valutazione generale dei rischi per l’ambiente che il prodotto fitosanitario può causare, in cui si tenga conto dei normali livelli di esposizione ai microrganismi sia nell’ambiente sia nel corpo degli organismi.</p><p><sup>2</sup> I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione di organismi non bersaglio alle condizioni d’impiego proposte e, se questa possibilità esiste, valutano i rischi che ne possono derivare per gli organismi non bersaglio interessati.</p><p><sup>3</sup> Nei casi opportuni, è necessaria una valutazione dell’infettività e della patogenicità, a meno che si possa dimostrare che gli organismi non bersaglio non saranno esposti.</p><p><sup>4</sup> Per valutare la possibilità di esposizione occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la sopravvivenza del microrganismo nel rispettivo comparto;</dd><dt>b. </dt><dd>la sua nicchia ecologica;</dd><dt>c. </dt><dd>il livello naturale di fondo del microrganismo se indigeno;</dd><dt>d. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente;</dd><dt>e. </dt><dd>se del caso, altri impieghi autorizzati, nel settore di uso proposto, di prodotti fitosanitari contenenti la stessa sostanza attiva o che producono gli stessi residui.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u50"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u50" routerlink="./">9BII-2.8.1 Impatto sulla fauna selvatica terrestre</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione della fauna selvatica terrestre (uccelli non domestici, mammiferi e altri vertebrati terrestri) e i relativi effetti.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u51"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u51" routerlink="./">9BII-2.8.1.1 Influenza della formulazione del prodotto fitosanitariosui rischi individuati</a></h5><div class="collapseable"> <p>Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi nei sistemi ospiti di uccelli e mammiferi. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo meccanismo d’azione;</dd><dt>b. </dt><dd>altre proprietà biologiche;</dd><dt>c. </dt><dd>studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività per i mammiferi;</dd><dt>d. </dt><dd>studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività per gli uccelli.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u52"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u52" routerlink="./">9BII-2.8.1.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>studi sulla tossicità per i mammiferi;</dd><dt>b. </dt><dd>studi sulla tossicità per i volatili;</dd><dt>c. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti tossicità/esposizione sulla base del quoziente di DL<sub>50</sub> e dell’esposizione prevista espressa in mg/kg di peso corporeo.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u53"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u53" routerlink="./">9BII-2.8.2 Impatto sugli organismi acquatici</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sugli organismi acquatici.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u54"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u54" routerlink="./">9BII-2.8.2.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati</a></h5><div class="collapseable"> <p>Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi negli organismi acquatici. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo meccanismo d’azione;</dd><dt>b. </dt><dd>altre proprietà biologiche;</dd><dt>c. </dt><dd>studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u55"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u55" routerlink="./">9BII-2.8.2.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>studi sulla tossicità per gli organismi acquatici;</dd><dt>b. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti tossicità/esposizione sulla base del quoziente di CE<sub>50</sub> e/o di NOEC e dell’esposizione prevista. </p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u56"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u56" routerlink="./">9BII-2.8.3 Impatto sulle api</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sulle api.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u57"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u57" routerlink="./">9BII-2.8.3.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati</a></h5><div class="collapseable"> <p>Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi nelle api. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo meccanismo d’azione;</dd><dt>b. </dt><dd>altre proprietà biologiche;</dd><dt>c. </dt><dd>studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u58"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u58" routerlink="./">9BII-2.8.3.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti</a></h5><div class="collapseable"> <p>1 Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>studi sulla tossicità per le api;</dd><dt>b. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo del quoziente di rischio sulla base del quoziente della dose in g/ha e della DL<sub>50</sub> in μg/ape.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u59"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u59" routerlink="./">9BII-2.8.4 Impatto su artropodi diversi dalle api</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti su artropodi diversi dalle api.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u60"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u60" routerlink="./">9BII-2.8.4.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati</a></h5><div class="collapseable"> <p>Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi in artropodi diversi dalle api. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo meccanismo d’azione;</dd><dt>b. </dt><dd>altre proprietà biologiche;</dd><dt>c. </dt><dd>studi sulla tossicità, la patogenicità e l’infettività per le api da miele e altri artropodi.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u61"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u61" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u61" routerlink="./">9BII-2.8.4.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>studi sulla tossicità per gli artropodi;</dd><dt>b. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente;</dd><dt>c. </dt><dd>dati forniti da uno screening biologico primario.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti tossicità/esposizione sulla base del quoziente di ER<sub>50</sub> (tasso effettivo) e dell’esposizione prevista.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u62"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u62" routerlink="./">9BII-2.8.5 Impatto sui lombrichi</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sui lombrichi.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u63"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u63" routerlink="./">9BII-2.8.5.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati</a></h5><div class="collapseable"> <p>Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di infettare e moltiplicarsi nei lombrichi. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo meccanismo d’azione;</dd><dt>b. </dt><dd>altre proprietà biologiche;</dd><dt>c. </dt><dd>studi sulla tossicità, patogenicità e infettività per i lombrichi.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u64"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u64" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u64" routerlink="./">9BII-2.8.5.2 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. studi sulla tossicità per i lombrichi;</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>b. informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente.</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p><sup>2</sup> Se durante i test si osservano mortalità o segni di intossicazione, la valutazione deve comprendere un calcolo dei rapporti di tossicità/esposizione sulla base del quoziente di LC<sub>50</sub> e dell’esposizione prevista espressa in mg/kg di peso secco del terreno.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u65"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u65" routerlink="./">9BII-2.8.6 Impatto sui microrganismi del suolo</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano la possibilità di esposizione e gli effetti sui microrganismi del suolo.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u66"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u66" routerlink="./">9BII-2.8.6.1 Influenza della formulazione sui rischi individuati</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un microrganismo può causare rischi per il suo potenziale di interferire con la mineralizzazione del suolo in azoto e in carbonio. Occorre valutare se i rischi individuati potrebbero essere modificati o no in conseguenza della formulazione del prodotto fitosanitario, tenendo conto delle seguenti informazioni relative al microrganismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo meccanismo d’azione;</dd><dt>b. </dt><dd>altre proprietà biologiche.</dd></dl><p><sup>2</sup> I dati sperimentali non sono di norma richiesti, ossia quando si può dimostrare che un’adeguata valutazione dei rischi può essere effettuata con i dati disponibili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u67"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u67" routerlink="./">9BII-2.8.6.2 Impatto dei microrganismi esotici/non indigeni sui microrganismi non bersaglio</a></h5><div class="collapseable"> <p>I servizi di valutazione valutano l’impatto dei microrganismi esotici/non indigeni sui microrganismi non bersaglio e sui loro predatori in seguito all’impiego del prodotto fitosanitario secondo le condizioni di uso proposte. I dati sperimentali non sono di norma richiesti, ossia quando si può dimostrare che un’adeguata valutazione dei rischi può essere effettuata con i dati disponibili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u68"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u68" routerlink="./">9BII-2.8.6.3 Effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti</a></h5><div class="collapseable"> <p>Un prodotto fitosanitario può causare effetti tossici dovuti all’azione di tossine o coformulanti. Ai fini della valutazione di tali effetti occorre considerare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>informazioni sul destino e sul comportamento nelle diverse parti dell’ambiente;</dd><dt>b. </dt><dd>tutte le informazioni disponibili desunte da uno screening biologico primario.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u69"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u2/lvl_d4e782/lvl_u69" routerlink="./">9BII-2.9 Conclusioni e proposte</a></h5><div class="collapseable"> <p>Il servizio d’omologazione trae conclusioni sulla necessità di ulteriori informazioni e/o test supplementari e sull’esigenza di misure per limitare i rischi che ne derivano. I servizi di valutazione motivano le proposte inerenti alla classificazione e all’etichettatura dei prodotti fitosanitari.</p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3" routerlink="./">9CII Processo decisionale</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e859"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e859" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e859" routerlink="./">9CII-1 Principi generali</a></h4><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione impone, se del caso, condizioni o restrizioni alle autorizzazioni concesse. La natura e la severità di queste condizioni o restrizioni devono essere scelte sulla base della natura ed entità dei vantaggi e dei rischi che è possibile prevedere e devono essere ad essi commisurate.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione assicura che le decisioni adottate per rilasciare le autorizzazioni tengano conto delle condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) nelle zone di applicazione previste. Da tali considerazioni possono conseguire condizioni e restrizioni specifiche di impiego e la concessione dell’autorizzazione per alcune zone.</p><p><sup>3</sup> Il servizio d’omologazione garantisce che le quantità autorizzate, in termini di tassi e numero delle applicazioni, siano quelle minime necessarie per conseguire l’effetto desiderato anche laddove quantità maggiori non dessero come conseguenza rischi inaccettabili per la salute dell’uomo o degli animali o per l’ambiente. Le quantità autorizzate devono essere differenziate secondo le condizioni agronomiche, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) nelle varie zone per le quali viene concessa un’autorizzazione e devono essere ad esse commisurate. Tuttavia, i tassi da usare e il numero delle applicazioni non devono produrre effetti indesiderabili, per esempio lo sviluppo di resistenza.</p><p>4 Il servizio d’omologazione garantisce che le decisioni tengano conto dei principi della lotta antiparassitaria integrata allorché il prodotto fitosanitario è destinato all’uso in situazioni cui si applicano tali principi.</p><p><sup>5</sup> Poiché la valutazione è basata su dati riguardanti un numero limitato di specie rappresentative, il servizio d’omologazione si accertano che l’impiego dei prodotti fitosanitari non abbia ripercussioni a lungo termine sull’abbondanza e la varietà delle specie non bersaglio.</p><p><sup>6</sup> Le autorizzazioni vengono concesse unicamente se tutti i requisiti di cui al numero 2.4 sono soddisfatti. Tuttavia, quando uno o più dei requisiti decisionali specifici di cui al numero 2.4. non sono del tutto soddisfatti, l’autorizzazione viene concessa solo nel caso che i vantaggi dell’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità proposte siano superiori agli eventuali svantaggi. Le eventuali restrizioni nell’uso del prodotto fitosanitario, connesse alla mancata osservanza di alcuni dei requisiti di cui al numero 2.4, devono essere indicate sull’etichetta. Tali vantaggi possono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>favorire le misure di lotta integrata e i metodi di produzione biologica di prodotti agricoli ed essere con essi compatibili;</dd><dt>b. </dt><dd>facilitare le strategie per ridurre al minimo il rischio di sviluppo di resistenza;</dd><dt>c. </dt><dd>ridurre i rischi per gli operatori e i consumatori;</dd><dt>d. </dt><dd>ridurre la contaminazione ambientale e attenuare l’impatto su specie non bersaglio.</dd></dl><p><sup>7</sup> Nel caso in cui sia stata concessa un’autorizzazione secondo i requisiti disposti nel presente allegato, il servizio d’omologazione può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>identificare, laddove possibile, di preferenza in stretta cooperazione col richiedente, misure per il miglioramento delle prestazioni del prodotto fitosanitario; </dd><dt>b. </dt><dd>identificare, laddove è possibile, in stretta collaborazione con il richiedente, misure per ridurre ulteriormente l’esposizione che può verificarsi durante e dopo l’impiego del prodotto fitosanitario.</dd></dl><p>Il servizio d’omologazione informa i richiedenti circa le misure precisate alle lettere a o b e li invita a fornire tutti i dati e le informazioni supplementari necessari per dimostrare le prestazioni o i rischi potenziali che sorgono nelle condizioni modificate di applicazione del prodotto fitosanitario.</p><p><sup>8</sup> Il servizio d’omologazione accerta, nella misura del possibile, che il richiedente, all’atto della presentazione della domanda, abbia preso in considerazione tutte le conoscenze disponibili in materia e tutte le informazioni contenute nella pertinente letteratura riguardo ai microrganismi per cui è stata chiesta l’autorizzazione.</p><p><sup>9</sup> Se il microrganismo è stato geneticamente modificato, l’autorizzazione è concessa unicamente se esso soddisfa i requisiti dell’OEDA. </p><p><sup>10</sup> Nessuna autorizzazione viene concessa se nel prodotto fitosanitario sono presenti metaboliti/tossine rilevanti (ossia che comportano un rischio per la salute umana e/o per l’ambiente) che si sa essere formati dal microrganismo e/o dai contaminanti microbici, tranne qualora si possa dimostrare che la quantità presente rimane a un livello accettabile prima e dopo l’uso proposto.</p><p><sup>11</sup> Il servizio d’omologazione provvede affinché siano applicate misure adeguate di controllo della qualità allo scopo di accertare l’identità del microrganismo e il contenuto del prodotto fitosanitario. Tali misure devono includere l’analisi dei rischi e dei punti critici di controllo (HACCP)<sup><a fragment="#fn-d6e16601" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16601" id="fnbck-d6e16601" routerlink="./">235</a></sup> o un sistema equivalente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e16601"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16601" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16601" routerlink="./">235</a></sup> FAO & WHO. 2003. <i>Recommended international codex of practice. General principles of food hygiene</i>, CAC/RCP 1 - 1969, Rev. 4-2003, <i>including «Annex on Hazard Analysis Critical Control Point</i> (HACCP) <i>System and Guidelines for its Application</i></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860" routerlink="./">9CII-2 Principi specifici</a></h4><div class="collapseable"> <p>I principi specifici si applicano in aggiunta ai principi generali di cui alla sezione 1.</p><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u1" routerlink="./">9CII-2.1 Identità</a></h5><div class="collapseable"> <p>Ai fini della concessione di un’autorizzazione, il servizio d’omologazione deve accertare che il microrganismo interessato sia stato depositato in una collezione di colture riconosciuta internazionalmente e che sia dotato di un numero di registrazione. Ogni microrganismo deve essere identificato e designato con il nome della specie e caratterizzato per quanto riguarda il ceppo. Va inoltre precisato se il microrganismo è o no un ceppo selvatico, oppure se è un mutante spontaneo o indotto o ancora un organismo geneticamente modificato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u2" routerlink="./">9CII-2.2 Proprietà biologiche e tecniche</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u3" routerlink="./">9CII-2.2.1 Tenore minimo e massimo dei microrganismi</a></h5><div class="collapseable"> <p>Occorre disporre di informazioni sufficienti per permettere la valutazione del tenore minimo e massimo del microrganismo nel materiale utilizzato per la fabbricazione del prodotto fitosanitario e nel prodotto fitosanitario stesso. Il tenore di altri componenti e formulanti del prodotto fitosanitario e i microrganismi contaminanti derivati dal processo di produzione devono essere per quanto possibile definiti. Il servizio d’omologazione provvede affinché il livello di organismi contaminanti sia mantenuto entro limiti accettabili. Occorre inoltre indicare lo stato fisico e la natura del prodotto fitosanitario, di preferenza secondo il <i>«</i><i>Catalogue of pesticide formulation types and international coding system</i><i>»</i><sup><a fragment="#fn-d6e16632" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16632" id="fnbck-d6e16632" routerlink="./">236</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e16632"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16632" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16632" routerlink="./">236</a></sup> CropLife International: Technical Monograf No. 2, <i>5<sup></sup></i><sup>th</sup> Edition, 2002</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u4" routerlink="./">9CII-2.2.2 Resistenza</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non viene concessa alcuna autorizzazione qualora, in qualunque fase dell’elaborazione di un prodotto fitosanitario microbico, risulti, sulla base di un’insorgenza di resistenza o di un trasferimento di resistenza o di un meccanismo di altro tipo, che sia possibile un’interferenza con l’efficacia di un agente antimicrobico in medicina umana o veterinaria.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u5" routerlink="./">9CII-2.3 Ulteriori informazioni</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione viene concessa unicamente se sono fornite di informazioni complete sul controllo permanente della qualità del metodo di produzione, del processo di produzione e del prodotto fitosanitario stesso. Occorre in particolare tener conto dell’insorgenza di qualsiasi modificazione spontanea delle caratteristiche principali del microrganismo e della presenza/assenza di organismi contaminanti. I criteri di garanzia della qualità applicati alla produzione e le tecniche impiegate per assicurare l’uniformità del prodotto fitosanitario devono essere descritti e precisati nella misura del possibile.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u6" routerlink="./">9CII-2.4 Efficacia</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u7" routerlink="./">9CII-2.4.1 Prestazioni</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u8" routerlink="./">9CII-2.4.1.1 Applicazioni</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa qualora le applicazioni proposte includano raccomandazioni per la lotta o la protezione contro organismi che, in base all’esperienza e a quanto realizzato in campo scientifico, non sono considerati dannosi nelle normali condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali (comprese quelle climatiche) nelle zone di applicazione proposte o laddove gli altri effetti previsti non siano considerati utili in queste condizioni.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u9"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u9" routerlink="./">9CII-2.4.1.2 Intensità e persistenza dell’azione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Il livello, l’uniformità e la persistenza della lotta o della protezione o di altri effetti previsti devono essere simili a quelli ottenuti con l’uso di idonei prodotti di riferimento. Se non esiste alcun prodotto fitosanitario di riferimento adeguato, è necessario accertarsi che il prodotto fitosanitario sia veramente utile in termini di livello, uniformità e persistenza della lotta o della protezione o di altri effetti previsti nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali (comprese quelle climatiche) nella zona di applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u10"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u10" routerlink="./">9CII-2.4.1.3 Effetto benefico</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se del caso, la risposta in termini di resa ottenuta con l’impiego del prodotto fitosanitario e la riduzione della perdita all’immagazzinamento, in termini di quantità e/o qualità, deve essere di entità simile a quella di prodotti di riferimento adeguati. Se non esiste alcun prodotto fitosanitario di riferimento adeguato, è necessario accertarsi che il prodotto fitosanitario sia veramente utile in termini di risposta di resa e riduzione di perdita all’immagazzinamento nelle condizioni agronomiche, fitosanitarie, ambientali (comprese quelle climatiche) della zona di applicazione proposta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u11"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u11" routerlink="./">9CII-2.4.1.4 Prestazioni del preparato </a></h5><div class="collapseable"> <p>Le conclusioni relative alle prestazioni del preparato devono essere valide per tutte le regioni e devono valere per tutte le condizioni di impiego proposte, salvo nel caso che le diciture dell’etichetta specifichino che il preparato è destinato all’uso in determinate circostanze specifiche (p. es. infestazioni leggere, particolari tipi di suolo, particolari condizioni di crescita).</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u12"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u12" routerlink="./">9CII-2.4.1.5 Miscele estemporanee</a></h5><div class="collapseable"> <p>Quando l’etichetta proposta prescrive l’uso del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari specifici o coadiuvanti in una miscela estemporanea, la miscela deve raggiungere l’effetto desiderato e soddisfare i principi di cui ai numeri da 2.4.1.1 a 2.4.1.4.</p><p>Quando l’etichetta proposta raccomanda l’uso del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti specifici, le raccomandazioni sono accettate solo se sono fondate.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u13"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u13" routerlink="./">9CII-2.4.1.6 Resistenze</a></h5><div class="collapseable"> <p>Qualora sia dimostrata l’insorgenza di una resistenza al prodotto fitosanitario dei patogeni, il servizio d’omologazione decide se la strategia di gestione della resistenza presentata affronti il problema in maniera adeguata e sufficiente.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u14"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u14" routerlink="./">9CII-2.4.1.7 Lotta verso le specie vertebrate</a></h5><div class="collapseable"> <p>Soltanto i prodotti fitosanitari contenenti microrganismi non vitali possono essere autorizzati per usi destinati alla lotta verso le specie vertebrate. L’impatto previsto sui vertebrati verso i quali è diretta la lotta è ottenuto evitando sofferenza e dolore non necessari per questi animali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u15"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u15" routerlink="./">9CII-2.4.2 Assenza di effetti inaccettabili sulle piante e sui prodotti vegetali</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u16"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u16" routerlink="./">9CII-2.4.2.1 Limitazioni d’uso</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono produrre effetti fitotossici rilevanti sulle piante o i prodotti vegetali trattati, tranne qualora l’etichetta prevista indichi limitazioni d’uso adeguate.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u17"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u17" routerlink="./">9CII-2.4.2.2 Effetti fitotossici</a></h5><div class="collapseable"> <p>Al momento della raccolta, la resa non deve subire una riduzione dovuta a effetti fitotossici superiore a quella che poteva essere ottenuta senza l’uso del prodotto fitosanitario, tranne qualora la riduzione sia compensata da altri vantaggi, quali un miglioramento della qualità delle piante o dei prodotti vegetali trattati.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u18"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u18" routerlink="./">9CII-2.4.2.3 Impatto sulla qualità delle piante o dei prodotti vegetali</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono verificare effetti nocivi inaccettabili sulla qualità delle piante o dei prodotti vegetali trattati, tranne nel caso di effetti nocivi sulla trasformazione qualora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che il preparato non deve essere applicato alle colture destinate alla trasformazione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u19"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u19" routerlink="./">9CII-2.4.2.4 Effetti nocivi</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si devono verificare effetti nocivi inaccettabili sulle piante o sui prodotti vegetali trattati utilizzati a fini di propagazione o riproduzione, come effetti sulla vitalità, la germinazione, la crescita, la radicazione e l’attecchimento, tranne qualora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che il preparato non deve essere applicato alle piante o ai prodotti vegetali destinati alla propagazione o alla riproduzione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u20"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u20" routerlink="./">9CII-2.4.2.5 Impatto sulle coltivazioni successive</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si deve verificare un impatto inaccettabile sulle coltivazioni successive, tranne qualora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che determinate colture sono sensibili al prodotto fitosanitario e non devono essere coltivate dopo quelle trattate.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u21"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u21" routerlink="./">9CII-2.4.2.6 Impatto sulle coltivazioni limitrofe</a></h5><div class="collapseable"> <p>Non si deve verificare un impatto inaccettabile sulle coltivazioni limitrofe, tranne qualora le indicazioni riportate in etichetta specifichino che il preparato non deve essere applicato in presenza di coltivazioni limitrofe particolarmente sensibili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u22"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u22" routerlink="./">9CII-2.4.2.7 Miscele estemporanee</a></h5><div class="collapseable"> <p>Qualora le indicazioni riportate in etichetta prescrivano le condizioni per l’impiego del preparato in associazione con altri prodotti fitosanitari o coadiuvanti in una miscela estemporanea, la miscela deve essere conforme ai principi di cui ai numeri da 2.4.2.1 a 2.4.2.6.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u23"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u23" routerlink="./">9CII-2.4.2.8 Pulitura dell’attrezzatura di applicazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le istruzioni previste per la pulitura dell’attrezzatura di applicazione devono essere chiare ed efficaci, in modo da essere eseguite con facilità e assicurare la rimozione di tracce residue del prodotto fitosanitario che potrebbero in seguito causare danni.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u24"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u24" routerlink="./">9CII-2.5 Metodi di identificazione/individuazione e di quantificazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>I metodi proposti devono riflettere le tecniche più recenti. I metodi per il monitoraggio successivo all’autorizzazione dovrebbero comportare l’uso di reagenti e attrezzature comunemente disponibili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u25"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u25" routerlink="./">9CII-2.5.1 Metodo di analisi per microrganismo</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione è concessa soltanto se esiste un metodo idoneo di qualità sufficiente inteso a identificare e quantificare il microrganismo e componenti non vitali (p. es. tossine, impurità e coformulanti) presenti nel prodotto fitosanitario. Se il prodotto fitosanitario contiene più di un microrganismo, i metodi raccomandati devono essere atti a identificare e determinare il tenore di ciascuno di essi.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u26"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u26" routerlink="./">9CII-2.5.2 Metodo di analisi dei residui</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione è concessa soltanto se esistono metodi idonei per il controllo e il monitoraggio, successivamente alla registrazione, dei residui vitali e/o non vitali. Devono essere disponibili metodi di analisi per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le piante, i prodotti vegetali, gli alimenti di origine vegetale o animale e i mangimi se sono prodotti residui rilevanti sotto il profilo tossicologico. I residui sono considerati rilevanti se è richiesto un livello massimo di residui o un periodo di attesa di sicurezza o un tempo di rientro o un’altra precauzione simile;</dd><dt>b. </dt><dd>il suolo, l’acqua, l’aria e/o i tessuti biologici se sono prodotti residui rilevanti sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u27"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u27" routerlink="./">9CII-2.6 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u28"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u28" routerlink="./">9CII-2.6.1 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali dovuto al prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u29"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u29" routerlink="./">9CII-2.6.1.1 Effetto patogeno</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se in base alle informazioni contenute nel fascicolo risulta che, alle condizioni d’uso proposte, il microrganismo è patogeno per l’uomo o per gli animali non bersaglio. </p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u30"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u30" routerlink="./">9CII-2.6.1.2 Impatto sull’uomo e l’animale</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione non è concessa se, alle condizioni d’uso consigliate, compresa la peggiore delle ipotesi, il microrganismo e/o il prodotto fitosanitario contenente il microrganismo potrebbero colonizzare o causare effetti nocivi nell’uomo o negli animali.</p><p><sup>2</sup> Quando decidono in merito all’autorizzazione del prodotto fitosanitario microbico, il servizio d’omologazione considera i possibili effetti su tutta la popolazione umana, ossia gli utilizzatori professionali e non professionali e le persone esposte direttamente o indirettamente nell’ambiente o al lavoro, nonché gli animali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u31"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u31" routerlink="./">9CII-2.6.1.3 Sensibilizzanti</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Tutti i microrganismi devono essere considerati potenziali sensibilizzanti, tranne qualora sia stabilito mediante dati pertinenti che non sussiste rischio di sensibilizzazione, tenuto conto degli individui immunocompromessi o sensibili. Le autorizzazioni concesse precisano pertanto che occorre indossare indumenti di protezione e guanti idonei e che il prodotto fitosanitario contenente il microrganismo non deve essere inalato. Le condizioni d’uso previste possono inoltre prescrivere l’impiego di ulteriori indumenti e attrezzature di protezione. </p><p><sup>2</sup> Se le condizioni d’uso previste prescrivono l’impiego di indumenti di protezione, l’autorizzazione è concessa soltanto se tali indumenti sono efficaci e conformi alla disposizioni comunitarie pertinenti, sono facilmente ottenibili dall’utilizzatore e possono effettivamente essere utilizzati nella situazione di impiego del prodotto fitosanitario, tenuto conto in particolare delle condizioni climatiche.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u32"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u32" routerlink="./">9CII-2.6.1.4 Trasferimento di materiale genetico</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se si è a conoscenza che il trasferimento di materiale genetico dal microrganismo ad altri organismi può comportare effetti nocivi per la salute umana e animale, compresa la resistenza a sostanze terapeutiche conosciute.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u33"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u33" routerlink="./">9CII-2.6.1.5 Restrizioni specifiche</a></h5><div class="collapseable"> <p>I prodotti fitosanitari che, a causa di proprietà particolari, o che, in caso di manipolazione o utilizzo non corretti, comportano un rischio elevato devono essere oggetto di restrizioni specifiche, relative per esempio alle dimensioni dell’imballaggio, al tipo di formulazione, alla distribuzione oppure all’impiego o alle modalità d’impiego. Vanno inoltre osservate le restrizioni d’uso di cui all’articolo 68.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u34"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u34" routerlink="./">9CII-2.6.1.6 Osservatori o lavoratori esposti</a></h5><div class="collapseable"> <p>I tempi di rientro e i periodi di attesa di sicurezza o altre precauzioni devono essere tali da escludere la colonizzazione o effetti nocivi per gli osservatori o i lavoratori esposti dopo l’applicazione del prodotto fitosanitario.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u35"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u35" routerlink="./">9CII-2.6.1.7 Periodi di attesa di sicurezza</a></h5><div class="collapseable"> <p>I tempi di rientro e i periodi di attesa di sicurezza o altre precauzioni devono essere tali da escludere la colonizzazione o effetti nocivi per gli animali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u36"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u36" routerlink="./">9CII-2.6.1.8 Precauzioni particolari</a></h5><div class="collapseable"> <p>I tempi di rientro e i periodi di attesa o altre precauzioni volte ad escludere la colonizzazione o effetti nocivi devono essere realistici; se necessario, vanno prescritte speciali misure di precauzione.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u37"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u37" routerlink="./">9CII-2.6.1.9 Condizioni di autorizzazione</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le condizioni di autorizzazione devono essere conformi alla direttiva 98/24/CE<sup><a fragment="#fn-d6e16822" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16822" id="fnbck-d6e16822" routerlink="./">237</a></sup>, e alla direttiva 2000/54/CE<sup><a fragment="#fn-d6e16827" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16827" id="fnbck-d6e16827" routerlink="./">238</a></sup>. Devono essere esaminati i dati sperimentali e le informazioni pertinenti per il riconoscimento dei sintomi di infezione o patogenicità e relative all’efficacia delle previste misure di pronto soccorso e terapeutiche. Le condizioni di autorizzazione devono essere inoltre conformi alla direttiva 2004/37/CE<sup><a fragment="#fn-d6e16832" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16832" id="fnbck-d6e16832" routerlink="./">239</a></sup>. Le condizioni di autorizzazione devono essere inoltre conformi alla direttiva 89/656/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e16837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16837" id="fnbck-d6e16837" routerlink="./">240</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e16822"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16822" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16822" routerlink="./">237</a></sup> Direttiva 98/24/CE del Consiglio del 7 apr. 1998 sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro, GU L 131 del 5 mag. 1998, pag. 11, modificata da ultimo dalla direttiva 2007/30/CE, GU L 165 del 27 giu. 2007, pag. 21.</p><p id="fn-d6e16827"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16827" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16827" routerlink="./">238</a></sup> Direttiva 2000/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 set. 2000 relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, versione GU L 262 del 17 ott. 2000, pag. 21.</p><p id="fn-d6e16832"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16832" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16832" routerlink="./">239</a></sup> Direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 apr. 2004 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, versione GU L 204 del 4 ago. 2007, pag. 28.</p><p id="fn-d6e16837"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16837" routerlink="./">240</a></sup> Direttiva 89/656/CEE del Consiglio del 30 nov. 1989 relativa alle prescrizioni minime in materia di sicurezza e salute per l’uso da parte dei lavoratori di attrezzature di protezione individuale durante il lavoro, GU L 393 del 30 dic. 1989, pag. 18, modificata da ultimo dalla direttiva 2007/30/CE, GU L 165 del 27 giu. 2007, pag. 21.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u38"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u38" routerlink="./">9CII-2.6.2 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali dovuto ai residui</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u39"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u39" routerlink="./">9CII-2.6.2.1 Impatto sulla salute dell’uomo e degli animali</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione è concessa unicamente se le informazioni disponibili relative ai prodotti fitosanitari contenenti il microrganismo sono sufficienti per decidere che non sussistono effetti nocivi sulla salute dell’uomo e degli animali derivanti dall’esposizione al microrganismo, alle sue tracce residue e ai metaboliti/tossine che restano nelle o sulle piante o i prodotti vegetali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u40"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u40" routerlink="./">9CII-2.6.2.2 Quantità minime del prodotto fitosanitario</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione è concessa unicamente se i residui vitali e/o non vitali presenti corrispondono alle quantità minime del prodotto fitosanitario necessarie per un trattamento adeguato conforme alle buone pratiche agricole, applicate in modo tale, (compresi gli intervalli preraccolta e i periodi di attesa e immagazzinamento, da ridurre al minimo i residui vitali e/o le tossine al momento del raccolto, della macellazione o dopo l’immagazzinamento.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u41"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u41" routerlink="./">9CII-2.7 Destino e comportamento nell’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u42"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u42" routerlink="./">9CII-2.7.1 Impatto sull’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se dalle informazioni disponibili risulta che si possono produrre effetti nocivi inaccettabili sull’ambiente dovuti al destino e al comportamento del prodotto fitosanitario nell’ambiente.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u43"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u43" routerlink="./">9CII-2.7.2 Contaminazione delle acque</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se la contaminazione delle acque sotterranee, delle acque superficiali o dell’acqua potabile prevista in conseguenza dell’uso di un prodotto fitosanitario alle condizioni d’impiego proposte può causare interferenze con i sistemi previsti di analisi per il controllo della qualità dell’acqua potabile.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u44"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u44" routerlink="./">9CII-2.7.3 Acque sotterranee</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se la contaminazione delle acque sotterranee prevista in conseguenza dell’uso di un prodotto fitosanitario alle condizioni d’impiego proposte non soddisfa i requisiti di cui all’allegato 2 numero 22 OPAc, salvo che sia scientificamente dimostrato che, nelle relative condizioni reali, il valore più basso dei parametri o delle concentrazioni non è disatteso o superato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u45"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u45" routerlink="./">9CII-2.7.4 Acque di superficie</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione non è concessa se la contaminazione delle acque di superficie prevista in conseguenza dell’uso di un prodotto fitosanitario alle condizioni d’impiego proposte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>supera, qualora le acque di superficie situate nella zona d’impiego prevista o da essa provenienti siano destinate alla produzione di acqua potabile, i parametri o i valori stabiliti ai sensi dell’allegato 2 numero 22 OPAc;</dd><dt>b. </dt><dd>ha un impatto considerato inaccettabile sulle specie non bersaglio, compresi gli animali, a norma dei pertinenti requisiti enunciati nel numero 2.8.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le istruzioni per l’uso proposte per il prodotto fitosanitario, compresi i procedimenti per la pulizia dell’attrezzatura di applicazione, devono essere tali da ridurre al minimo la possibilità di una contaminazione accidentale delle acque superficiali.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u46"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u46" routerlink="./">9CII-2.7.5 Trasferimento di materiale genetico</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se è noto che il trasferimento di materiale genetico dal microrganismo ad altri organismi può comportare effetti inaccettabili sull’ambiente.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u47"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u47" routerlink="./">9CII-2.7.6 Persistenza e competitività nella coltura</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione è concessa soltanto se esistono informazioni sufficienti sulla possibile persistenza/competitività del microrganismo e dei metaboliti/tossine secondari rilevanti nelle o sulle colture, nelle condizioni ambientali prevalenti al momento dell’uso e successivamente.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u48"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u48" routerlink="./">9CII-2.7.7 Persistenza nell’ambiente</a></h5><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione non è concessa se si può prevedere che il microrganismo e/o gli eventuali metaboliti/tossine rilevanti persisteranno nell’ambiente in concentrazioni considerevolmente più elevate che ai livelli di fondo naturali, tenendo conto delle applicazioni ripetute nel corso degli anni, tranne qualora un’approfondita valutazione del rischio dimostri che i rischi derivanti da un accumulo di concentrazioni-soglia sono accettabili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u49"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u49" routerlink="./">9CII-2.8 Impatto sugli organismi non bersaglio</a></h5><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio d’omologazione provvede affinché le informazioni disponibili siano sufficienti per decidere se si possano produrre o no effetti inaccettabili sulle specie non bersaglio (flora e fauna) dovuti all’esposizione al prodotto fitosanitario contenente il microrganismo successivamente all’uso previsto.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’omologazione considera con particolare attenzione gli eventuali effetti sugli organismi benefici utilizzati nella lotta biologica e gli organismi che svolgono un ruolo importante nella lotta integrata.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u50"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u50" routerlink="./">9CII-2.8.1 Rischio per gli uccelli e altri vertebrati terrestri</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità che gli uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio siano esposti, l’autorizzazione non è concessa se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il microrganismo è patogeno per gli uccelli e altri vertebrati terrestri non bersaglio;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, il rapporto tossicità/esposizione è inferiore a 10 sulla base della DL50 acuta oppure il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è inferiore a 5, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verificano ̶ direttamente o indirettamente ̶ effetti inaccettabili dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u51"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u51" routerlink="./">9CII-2.8.2 Rischio per gli organismi acquatici</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità che gli organismi acquatici siano esposti, l’autorizzazione non è concessa se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il microrganismo è patogeno per gli organismi acquatici;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, il rapporto tossicità/esposizione è inferiore a 100 in casi di tossicità acuta (CE50) per la dafnia e i pesci e a 10 per la tossicità a lungo termine/cronica per le alghe (CE50), la dafnia (NOEC) e i pesci (NOEC), tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verifica – direttamente o indirettamente – un impatto inaccettabile sulla vitalità delle specie esposte dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u52"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u52" routerlink="./">9CII-2.8.3 Rischio per le api</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità che le api siano esposte, l’autorizzazione non è concessa se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il microrganismo è patogeno per le api;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, i quozienti di rischio per l’esposizione orale o per contatto delle api da miele sono superiori a 50, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verificano effetti inaccettabili sulle larve delle api da miele, sul comportamento delle api o sulla sopravvivenza e lo sviluppo della colonia dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u53"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u53" routerlink="./">9CII-2.8.4 Rischio per gli artropodi diversi dalle api</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità che gli artropodi diversi dalle api siano esposti, l’autorizzazione non è concessa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se il microrganismo è patogeno per gli artropodi diversi dalle api;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non si verifica un impatto inaccettabile su tali organismi dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste. Eventuali dichiarazioni relative alla selettività del prodotto fitosanitario e proposte di impiego nei sistemi a lotta integrata devono essere debitamente comprovate.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u54"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u54" routerlink="./">9CII-2.8.5 Rischio per i lombrichi</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità che i lombrichi siano esposti, l’autorizzazione non è concessa se il microrganismo è patogeno per i lombrichi o in caso di effetti tossici causati dai componenti del prodotto fitosanitario, come per esempio i metaboliti/tossine rilevanti, il rapporto tossicità/esposizione acuta è inferiore a dieci oppure il rapporto tossicità a lungo termine/esposizione è inferiore a cinque, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, le popolazioni di lombrichi non sono a rischio dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u55"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_10/part_II/lvl_u3/lvl_d4e860/lvl_u55" routerlink="./">9CII-2.8.6 Rischio per l’attività microbica</a></h5><div class="collapseable"> <p>Se esiste la possibilità che i microrganismi non bersaglio del suolo siano esposti, l’autorizzazione è concessa soltanto se gli effetti sui procedimenti di mineralizzazione in azoto o carbonio nell’ambito di studi di laboratorio sono superiori al 25 per cento dopo 100 giorni, tranne qualora sia chiaramente stabilito mediante un’idonea valutazione del rischio che, in condizioni reali, non sussiste un impatto inaccettabile sulla comunità microbica dopo l’impiego del prodotto fitosanitario secondo le modalità previste, tenuto conto della capacità dei microrganismi di moltiplicarsi.</p><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_11"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_11" routerlink="./">Allegato 10</a><sup><a fragment="#fn-d6e16977" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16977" id="fnbck-d6e16977" routerlink="./">241</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e16977"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16977" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16977" routerlink="./">241</a></sup> Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5563</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section><section class="no-article-child" id="annex_12"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_12" routerlink="./">Allegato 11</a><sup><a fragment="#fn-d6e16990" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e16990" id="fnbck-d6e16990" routerlink="./">242</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e16990"><sup><a fragment="#fnbck-d6e16990" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e16990" routerlink="./">242</a></sup> Introdotto dal n. I cpv. 2 dell’O del 23 mag. 2012 (<a href="eli/oc/2012/390/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3451</a>). Aggiornato dal n. II delle O del 18 ott. 2017 (<a href="eli/oc/2017/677/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6135</a>) e del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 55 e 56)</p><section class="no-article-child" id="annex_12/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_12/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_12/lvl_u1" routerlink="./">Indicazioni sugli imballaggi dei prodotti fitosanitari</a></h2><div class="collapseable"><p>Ogni imballaggio di un prodotto fitosanitario deve recare in modo chiaramente leggibile e indelebile le seguenti indicazioni:</p><dl><dt>1. </dt><dd>il nome commerciale del prodotto fitosanitario; </dd><dt>2. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del titolare dell’autorizzazione o del permesso di vendita, il numero d’omologazione del prodotto fitosanitario e, se si tratta di un’altra persona, il nome e l’indirizzo dei responsabili dell’imballaggio e dell’etichettatura finali del prodotto fitosanitario; </dd><dt>3. </dt><dd>il nome di ogni principio attivo, con indicazione precisa della forma chimica; il principio attivo deve essere indicato con il nome menzionato nell’allegato 1 oppure, se il principio attivo non vi figura, con la sua denominazione comune secondo l’Organizzazione internazionale di normazione (ISO <i>Common Name</i>); se questa non è disponibile, il principio attivo va indicato con la sua designazione chimica secondo le norme dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata (norme IUPAC)<sup><a fragment="#fn-d6e17028" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e17028" id="fnbck-d6e17028" routerlink="./">243</a></sup>; se il principio attivo è un microrganismo, deve essere indicato il nome della specie e del ceppo, dell’isolato o del biotipo; se il principio attivo è un macrorganismo, deve essere indicato il nome della specie e della selezione; </dd><dt>4. </dt><dd>la concentrazione di ciascun principio attivo espressa come segue: <dl><dt>4.1 </dt><dd>per i prodotti solidi, gli aerosol, i liquidi volatili con punto massimo di ebollizione a 50 °C o i liquidi viscosi con limite inferiore 1 Pas a 20 °C: in per cento del peso e in grammi per chilogrammo,</dd><dt>4.2 </dt><dd>per gli altri preparati liquidi e gel: in per cento del peso e in grammi per litro,</dd><dt>4.3 </dt><dd>per i gas: in per cento del volume e in per cento del peso,</dd><dt>4.4 </dt><dd>per i principi attivi che sono microrganismi o macrorganismi: numero di unità attive per il volume o il peso o qualsiasi altra unità di misura pertinente, come ad esempio le unità formanti colonie (cfu) per grammo;</dd></dl></dd><dt>5. </dt><dd>la quantità netta di prodotto fitosanitario espressa come segue:<dl><dt>5.1 </dt><dd>per i preparati solidi: in grammi o chilogrammi,</dd><dt>5.2 </dt><dd>per i gas: in grammi, chilogrammi, millilitri o litri,</dd><dt>5.3 </dt><dd>per i preparati liquidi: in millilitri o litri;</dd></dl></dd><dt>6. </dt><dd>il numero di partita del preparato e la data di fabbricazione;</dd><dt>7. </dt><dd>le informazioni sul pronto soccorso; </dd><dt>8. </dt><dd>la natura degli eventuali rischi particolari per la salute umana o degli animali o per l’ambiente mediante frasi tipo secondo l’allegato 7;</dd><dt>9. </dt><dd>le precauzioni per la tutela della salute umana o degli animali o dell’ambiente mediante frasi tipo secondo l’allegato 8;</dd><dt>10. </dt><dd>il tipo di azione del prodotto fitosanitario ad esempio «insetticida», «regolatore di crescita», «erbicida», «fungicida» e il meccanismo d’azione;</dd><dt>11. </dt><dd>il tipo di preparazione, ad esempio polvere bagnabile, concentrato emulsionabile;</dd><dt>12. </dt><dd>gli impieghi per i quali il prodotto fitosanitario è stato omologato e tutte le condizioni specifiche agricole, fitosanitarie e ambientali in cui il prodotto può o non deve essere utilizzato;</dd><dt>13. </dt><dd>le indicazioni seguenti contenute nell’autorizzazione secondo l’articolo 18: istruzioni, condizioni per l’uso e oneri nonché dose di applicazione, se del caso compresa la dose massima di applicazione per superficie e per applicazione e il numero massimo di applicazioni all’anno; la dose di applicazione è espressa in unità metriche per ciascuna applicazione:<dl><dt>– </dt><dd>per i prodotti destinati all’uso professionale in quantità per ettaro,</dd><dt>– </dt><dd>per i prodotti destinati all’uso non professionale in quantità per metro quadrato;</dd></dl></dd><dt>14. </dt><dd>se del caso, l’intervallo di sicurezza da rispettare per ciascun impiego tra l’ultima applicazione del prodotto fitosanitario e:<dl><dt>14.1 </dt><dd>la semina o la piantagione della coltura da proteggere,</dd><dt>14.2 </dt><dd>la semina o la piantagione delle colture successive,</dd><dt>14.3 </dt><dd>l’accesso dell’uomo o degli animali alla coltura trattata,</dd><dt>14.4 </dt><dd>il raccolto,</dd><dt>14.5 </dt><dd>l’utilizzo o il consumo del raccolto;</dd></dl></dd><dt>15. </dt><dd>le indicazioni relative all’eventuale fitotossicità, alla sensibilità varietale e a ogni altro effetto secondario negativo diretto o indiretto sulle piante o sui prodotti di origine vegetale, nonché agli intervalli da osservare tra l’applicazione e la semina o la piantagione della coltura in questione o delle colture successive e adiacenti;</dd><dt>16. </dt><dd>la frase «Prima dell’uso leggere l’allegato foglio illustrativo» nel caso in cui sia allegato un foglio illustrativo secondo l’articolo 56 capoverso 2;</dd><dt>17. </dt><dd>le istruzioni per lo stoccaggio adeguato nonché lo smaltimento sicuro del prodotto fitosanitario e dell’imballaggio;</dd><dt>18. </dt><dd>la data di scadenza, se il prodotto fitosanitario si conserva per un periodo inferiore a due anni in condizioni di stoccaggio conformi alle prescrizioni;</dd><dt>19. </dt><dd>l’indicazione del divieto di riutilizzo dell’imballaggio;</dd><dt>20. </dt><dd>i pittogrammi di pericolo, le avvertenze, le frasi di rischio e i consigli di prudenza necessari in base alla classificazione secondo l’articolo 18 cpv. 4;</dd><dt>21. </dt><dd>se del caso, le categorie di utilizzatori autorizzati a utilizzare il prodotto fitosanitario.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e17028"><sup><a fragment="#fnbck-d6e17028" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e17028" routerlink="./">243</a></sup> Le norme IUPAC possono essere scaricate dal sito Internet dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata: www.iupac.org</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_12"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_12" routerlink="./">Allegato 12</a><sup><a fragment="#fn-d6e17137" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e17137" id="fnbck-d6e17137" routerlink="./">244</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e17137"><sup><a fragment="#fnbck-d6e17137" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e17137" routerlink="./">244</a></sup> Introdotto dal n. III dell’O del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/784/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 784</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 17, 64 e 68)</p><section class="no-article-child" id="annex_12/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_12/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_12/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti per prodotti fitosanitari destinati a usi non professionali e restrizioni per l’uso di prodotti fitosanitari e coadiuvanti nelle zone d’insediamento</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_12/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_12/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_12/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Requisiti ai sensi dell’articolo 17 capoverso 1<i><sup>ter</sup></i> per un prodotto fitosanitario ai fini dell’autorizzazione per uso non professionale</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>a. </dt><dd>non contiene alcun principio attivo elencato nell’allegato 1 parte E;</dd><dt>b. </dt><dd>se è destinato a eliminare vegetali indesiderati o parti di vegetali oppure a influire sulla crescita indesiderata di vegetali, non contiene alcun principio attivo ad azione sistemica;</dd><dt>c. </dt><dd>l’etichettatura del prodotto non comprende alcun elemento di cui all’allegato 7 e secondo l’allegato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e17168" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e17168" id="fnbck-d6e17168" routerlink="./">245</a></sup> non è classificato o non va classificato in una delle categorie seguenti:<dl><dt>1. </dt><dd>cancerogeno di categoria 1A, 1B o 2,</dd><dt>2. </dt><dd>mutageno di categoria 1A, 1B o 2,</dd><dt>3. </dt><dd>tossico per la riproduzione di categoria 1A, 1B o 2,</dd><dt>4. </dt><dd>sensibilizzante della pelle di categoria 1,</dd><dt>5. </dt><dd>lesioni oculari gravi di categoria 1,</dd><dt>6. </dt><dd>sensibilizzante delle vie respiratorie di categoria 1,</dd><dt>7. </dt><dd>tossicità acuta di categoria 1, 2 o 3,</dd><dt>8. </dt><dd>tossicità specifica per alcuni organi bersaglio di categoria 1 o 2,</dd><dt>9. </dt><dd>esplosivo,</dd><dt>10. </dt><dd>corrosivo per la pelle di categoria 1A, 1B o 1C,</dd><dt>11. </dt><dd>pericolo acuto per l’ambiente acquatico di categoria 1,</dd><dt>12. </dt><dd>pericolo cronico per l’ambiente acquatico di categoria 1 o 2;</dd></dl></dd><dt>d. </dt><dd>secondo la valutazione dei rischi non è pericoloso per le api;</dd><dt>e. </dt><dd>non esiste un uso per il quale è richiesta una misura specifica per ridurre il rischio non alimentare, eccetto l’impiego di un dispositivo di protezione individuale da parte dell’utilizzatore. Il dispositivo di protezione deve essere ragionevolmente esigibile per l’utilizzatore privato e può includere solo calzature robuste, guanti, occhiali, indumenti a maniche lunghe o copricapo.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e17168"><sup><a fragment="#fnbck-d6e17168" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e17168" routerlink="./">245</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 1 lett. d.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_12/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_12/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#annex_12/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Criteri di divieto ai sensi dell’articolo 68 capoverso 4 per l’uso di prodotti fitosanitari e coadiuvanti nelle zone d’insediamento</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>a. </dt><dd>contengono un principio attivo elencato nell’allegato 1 parte E, tranne nel caso in cui figuri nell’allegato 1 dell’ordinanza del DEFR del 22 settembre 1997<sup><a fragment="#fn-d6e17225" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e17225" id="fnbck-d6e17225" routerlink="./">246</a></sup> sull’agricoltura biologica; </dd><dt>b. </dt><dd>l’etichettatura del prodotto contiene un elemento di cui all’allegato 7 o il prodotto è classificato o va classificato secondo l’allegato 1 parti 2–5 del regolamento (CE) n. 1272/2008<sup><a fragment="#fn-d6e17237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fn-d6e17237" id="fnbck-d6e17237" routerlink="./">247</a></sup> in una delle categorie seguenti:<dl><dt>1. </dt><dd>cancerogeno di categoria 1A, 1B o 2,</dd><dt>2. </dt><dd>mutageno di categoria 1A, 1B o 2,</dd><dt>3. </dt><dd>tossico per la riproduzione di categoria 1A, 1B o 2,</dd><dt>4. </dt><dd>sensibilizzante della pelle di categoria 1,</dd><dt>5. </dt><dd>sensibilizzante delle vie respiratorie di categoria 1,</dd><dt>6. </dt><dd>tossicità acuta di categoria 1, 2 o 3,</dd><dt>7. </dt><dd>esplosivo.</dd></dl></dd></dl><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e17225"><sup><a fragment="#fnbck-d6e17225" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e17225" routerlink="./">246</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2519_2519_2519/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.181</b></a></p><p id="fn-d6e17237"><sup><a fragment="#fnbck-d6e17237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/340/it#fnbck-d6e17237" routerlink="./">247</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 3 cpv. 1 lett. d.</p></div></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 5b923954-aeef-4888-9c54-a3d34dfbd214 | Ordinanza sulla messa in commercio di concimi | Ordinanza sui concimi | OCon | 916.171 | true | 2022-07-16T00:00:00 | 2001-01-10T00:00:00 | 1,657,929,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24698/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it | 916.171 1 Ordinanza sulla messa in commercio di concimi (Ordinanza sui concimi, OCon) del 10 gennaio 2001 (Stato 16 luglio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 148a capoverso 3, 158 capoverso 2, 159a, 160 capoversi 1–5, 161, 164 e 177 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr); visto l’articolo 29 capoverso 1 della legge del 7 ottobre 19832 sulla protezione dell’ambiente (LPAmb); visto l’articolo 17 della legge del 21 marzo 20033 sull’ingegneria genetica (LIG); visto l’articolo 10 della legge del 1° luglio 19664 sulle epizoozie (LFE); visti gli articoli 9 capoverso 2 lettera c e 27 capoverso 2 della legge del 24 gennaio 19915 sulla protezione delle acque (LPAc); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19956 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC),7 ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 18 Oggetto e campo d’applicazione 1 La presente ordinanza disciplina l’omologazione, la messa in commercio, l’impor- tazione e l’utilizzazione di concimi.9 2 L’ordinanza non si applica: a. ai concimi aziendali destinati all’utilizzazione nell’azienda; b. ai concimi destinati esclusivamente all’esportazione; c.10 ai concimi destinati a piante acquatiche in acquari. RU 2001 522 1 RS 910.1 2 RS 814.01 3 RS 814.91 4 RS 916.40 5 RS 814.20 6 RS 946.51 7 Nuovo testo giusta il n. I 7 dell’O del 19 nov. 2003 concernente la modifica di ordinanze in relazione con la legge sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4793). 8 Nuovo testo giusta il n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 10 Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4205). 916.171 Produzione agricola 2 916.171 3 Per il resto, per l’impiego di concimi si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 5 giugno 201511 sui prodotti chimici (OPChim) e dell’allegato 2.6 dell’ordinanza del 18 maggio 200512 sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici (OR- RPChim).13 Art. 2 Obbligo di omologazione 1 Un concime può essere messo in commercio soltanto se soddisfa le rispettive esigenze e se è omologato.14 2 Un concime è omologato se: a. corrisponde a un tipo di concime della lista dei concimi; o b. a una o più persone o ditte è stata concessa un’autorizzazione per la messa in commercio. Art. 3 Condizioni per l’omologazione 1 Un concime può essere omologato unicamente se: a. si presta all’utilizzazione prevista; b. non produce effetti secondari inaccettabili e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo, ove sia utilizzato conformemente alle prescrizioni; c. un’utilizzazione conforme alle prescrizioni garantisce che a partire dai prodotti di base trattati con tale concime sono ottenuti derrate alimentari e oggetti d’uso che soddisfano le esigenze della legislazione sulle derrate alimentari; d.15 contiene esclusivamente sostanze rientranti nel campo d’applicazione dell’OPChim16, classificate, valutate e notificate conformemente alla stessa. 2 Per l’immissione in commercio di concimi il cui sviluppo si basa sull’utilizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizionali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza di Nagoya dell’11 dicembre 201517.18 11 RS 813.11 12 RS 814.81 13 Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1903). 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 15 Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 16 RS 813.11 17 RS 451.61 18 Introdotto dall’all. n. 8 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (RU 2016 277). Ordinanza sui concimi 3 916.171 Art. 4 Divieto dell’utilizzazione 1 Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)19 può determinare i prodotti che, non disponendo di un’omologazione per la messa in commercio, non possono essere utilizzati come concimi. 2 Se un concime è stralciato dalla lista di cui all’articolo 7 o l’autorizzazione secon- do l’articolo 11 è ritirata, l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) può emanare un divieto immediato di utilizzazione per il prodotto interessato, se gli effetti collaterali possono avere gravi conseguenze.20 Art. 4a21 Misure precauzionali Se le condizioni di cui all’articolo 148a LAgr sono adempiute, l’UFAG può: a. rifiutare l’omologazione di un concime o vincolarla a oneri o a condizioni; b. revocare l’omologazione di un concime iscritto nella lista di cui all’articolo 7 o stabilire esigenze supplementari; c. revocare l’autorizzazione di un concime omologato secondo l’articolo 10 o vincolarla a oneri o a condizioni. Art. 4b22 Prescrizioni dell’UFAG, in caso di celere intervento 1 In situazioni che impongono un intervento celere, l’UFAG può vietare l’importazione, la messa in commercio e l’impiego di concimi che costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo, degli animali o dell’ambiente. 2 Può fissare, per tali concimi, valori massimi che non devono essere superati. I valori massimi sono fondati su valori standard internazionali o sui valori massimi in vigore nel Paese esportatore oppure hanno una base scientifica. 3 Può stabilire per quali concimi l’importazione o la messa in commercio può avve- nire soltanto con la dichiarazione della competente autorità del Paese d’esportazione o di un servizio accreditato. 4 Fissa quali indicazioni devono essere contenute nella dichiarazione e se la dichia- razione deve essere corredata di altri documenti. 5 Le partite per le quali all’atto dell’importazione non possono essere prodotti i documenti di cui al capoverso 4 vengono respinte o, se sussiste un pericolo, distrutte. 19 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 20 Introdotto dal n. I dell’O del 26 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4923). 21 Introdotto dal n. I dell’O del 26 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4923). 22 Introdotto dal n. I dell’O del 25 mag. 2011, in vigore dal 1° lug. 2011 (RU 2011 2403). Produzione agricola 4 916.171 Art. 5 Definizioni 1 I concimi sono sostanze che servono al nutrimento delle piante.23 2 Sono considerati concimi ai sensi della presente ordinanza: a.24 concimi aziendali: liquame, letame, percolato del letame, prodotti della separazione del liquame, succo d’insilato e deiezioni comparabili, trattati o no, provenienti dall’allevamento di animali da reddito a scopo agricolo o professionale oppure dalla produzione vegetale della propria azienda agri- cola o di altre aziende agricole, nonché il 20 per cento al massimo di mate- riale di origine non agricola; b.25 concimi ottenuti dal riciclaggio: concimi di origine vegetale, animale, microbica o minerale oppure ottenuti dalla depurazione delle acque di scarico, come: 1. compost26: materiale di origine vegetale, animale o microbica ottenuto mediante uno specifico procedimento di decomposizione aerobica; 2.27 digestato solido e liquido: materiale di origine vegetale, animale o microbica ottenuto mediante uno specifico procedimento di fermenta- zione anaerobica; il digestato è liquido se il tenore di sostanza secca non è superiore al 20 per cento; 3. materiale vegetale non decomposto, come sottoprodotti di aziende di trasformazione delle verdure, distillerie e stabilimenti di ammostatura o farina di estrazione, incorporato nel terreno; 4. fanghi di depurazione: fanghi, trattati o no, ottenuti mediante la depura- zione delle acque di scarico comunali; c.28 concimi minerali: prodotti i cui elementi nutritivi sono stati ottenuti median- te estrazione o processi fisici e/o chimici industriali o sono presenti sotto forma di minerali, nonché calciocianamide, cianamide, urea e i suoi prodotti di condensazione e associazione, come: 1. concimi minerali semplici: concimi che: – contengono almeno il 3 per cento di un unico macroelemento nutritivo, o – contengono almeno il 3 per cento di un unico macroelemento nutritivo combinato con il potassio, il magnesio o lo zolfo in qualità di ione d’accompagnamento; 23 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 9 giu. 1986, in vigore dal 1° mag. 2003 (RU 2003 940). 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 26 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 27 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 5 916.171 2. concimi minerali composti (concimi NPK, NP, NK, PK): concimi che: – contengono complessivamente almeno il 3 per cento di due o tre elementi nutritivi principali, o – contengono un elemento nutritivo principale e il calcio, il magne- sio, lo zolfo o il sodio non è presente soltanto in qualità di ione d’accompagnamento (complessivamente almeno il 3 per cento di questi elementi); cbis.29 concimi minerali ottenuti dal riciclaggio: concimi con elementi nutritivi in parte o completamente ottenuti dal trattamento delle acque di scarico comu- nali, dei fanghi di depurazione o delle ceneri contenute nei fanghi di depura- zione; d.30 concimi organici: prodotti composti principalmente da materiale di origine vegetale, animale o microbica contenente carbonio che contengono almeno il 10 per cento di sostanza organica e: – complessivamente almeno il 3 per cento di macroelementi, o – complessivamente almeno lo 0,005 per cento di due o più microele- menti o almeno lo 0,01 per cento di uno di questi microelementi; dbis. 31 concimi organo-minerali: miscele di concimi organici e concimi minerali e/o ammendanti minerali del suolo che contengono almeno il 10 per cento di sostanza organica e: – complessivamente almeno il 3 per cento di macroelementi, o – complessivamente almeno lo 0,005 per cento di due o più microele- menti o almeno lo 0,01 per cento di uno di questi microelementi; e.32 concimi con microelementi: concimi che contengono almeno lo 0,01 per cento di un microelemento o complessivamente almeno lo 0,005 per cento di più microelementi o almeno il 3 per cento di un elemento nutritivo utile (sodio o silicio); f. additivi per concimi: prodotti che migliorano le proprietà o l’efficacia dei concimi o ne facilitano l’utilizzazione; g. agenti compostanti: prodotti che accelerano la decomposizione dei rifiuti organici; h. ammendanti: prodotti che migliorano le proprietà del terreno; i. colture di microrganismi per il trattamento dei terreni, delle sementi o delle piante: prodotti che favoriscono lo sviluppo di piante agricole utili fornendo elementi nutritivi supplementari o svolgendo funzioni simbiotiche; 29 Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4205). 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 31 Introdotta dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Produzione agricola 6 916.171 j.33 altri prodotti di origine vegetale, animale, microbica o minerale, utilizzati per il nutrimento delle piante e che non rientrano in una delle definizioni della presente ordinanza, quali i prodotti a base di alghe; k. miscele dei prodotti di cui alle lettere a–j; l. prodotti che influiscono sui processi biologici del terreno: prodotti che, mediante microrganismi presenti nel terreno, modificano i processi di sintesi degli elementi nutritivi o la loro liberazione. 3 Nella presente ordinanza si intende per: a. messa in commercio: il trasferimento o la cessione a titolo oneroso o gratuito di un concime; b. elementi nutritivi principali: gli elementi azoto, fosforo e potassio; c. elementi nutritivi secondari: gli elementi calcio, magnesio, sodio e zolfo; d. macroelementi: gli elementi azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, sodio e zolfo; e. microelementi (oligoelementi): gli elementi boro, cobalto, rame, ferro, man- ganese, molibdeno e zinco essenziali, in quantità esigue, per la crescita delle piante; f. tipo di concime: concimi con una designazione comune del tipo; g. imballaggio: un involucro che può essere chiuso ermeticamente, utilizzato per contenere, proteggere, maneggiare e commercializzare concimi; h. fornitura sfusa: fornitura di concimi senza imballaggio.34 Art. 6 Persone e ditte autorizzate 1 Possono mettere in commercio concimi unicamente persone o ditte con domicilio o sede sociale in Svizzera. 2 Un’autorizzazione per la messa in commercio può essere concessa a persone e ditte con domicilio o sede sociale all’estero se tale possibilità è prevista da un accordo internazionale. Capitolo 2: Omologazione di concimi Sezione 1: Omologazione in base all’iscrizione nella lista dei concimi Art. 7 Lista dei concimi 1 I concimi delle seguenti categorie possono essere messi in commercio se corri- spondono a un tipo di concime della lista dei concimi: 33 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 7 916.171 a. concimi minerali semplici; b. concimi minerali composti; c. concimi organici o organo-minerali; d. concimi con oligoelementi; e. ammendanti minerali e organici; f.35 concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio; g. additivi per concimi aziendali; h.36 agenti compostanti. 2 Nella lista dei concimi sono stabilite le designazioni dei tipi di concime e le esi- genze che i singoli tipi devono soddisfare. 3 Il DEFR pubblica la lista dei concimi. Di regola, iscrive nella lista nuovi tipi di concime su domanda di persone o ditte con domicilio o sede sociale in Svizzera. 4 L’UFAG può omologare provvisoriamente, per due anni al massimo, un tipo di concime che soddisfa le condizioni di cui all’articolo 8. 5 L’UFAG può temporaneamente stabilire esigenze supplementari per un concime iscritto nella lista dei concimi o revocare l’omologazione per la sua messa in com- mercio, se nuove scoperte mostrano che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, tale concime produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indirettamente, per l’uomo, ovvero che non è garantito che a partire dai prodotti di base trattati con tale concime sono ottenuti derrate alimentari e oggetti d’uso che soddisfano le esigenze della legislazione sulle derrate alimentari. Art. 8 Condizioni per l’iscrizione 1 Un tipo di concime è iscritto nella lista dei concimi se: a. soddisfa le esigenze di cui all’articolo 3; b. contiene sostanze attive di cui è nota l’efficacia e la sicurezza; c.37 non è fabbricato a partire da sottoprodotti di origine animale, eccettuati: 1. i resti alimentari non provenienti dal traffico transfrontaliero, 2. gli scarti verdi con resti alimentari, 3. le uova, il latte, i latticini e il colostro, 4. i prodotti apicoli, 5. la lana non trattata, 6. i metaboliti, quali urina, contenuto del rumine, dello stomaco e del- l’intestino; e 35 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 9 giu. 1986, in vigore dal 1° mag. 2003 (RU 2003 940). 36 Introdotta dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). Produzione agricola 8 916.171 d.38 non è fabbricato a partire da fanghi presenti nelle acque di scarico dei macelli, delle aziende di sezionamento o delle aziende addette alla lavora- zione della carne. 2 Sono inoltre iscritti nella lista dei concimi i tipi di concime autorizzati in Svizzera e omologati in un paese che per concimi con valori caratteristici simili applica con- dizioni di omologazione comparabili. Per valutare se tali condizioni sono soddi- sfatte, il DEFR si rifà ai dati contenuti nella lista dei concimi del paese d’origine; prende in considerazione altri dati nella misura in cui sono portati a sua conoscenza. 3 Un tipo di concime è iscritto nella lista dei concimi unicamente se è garantita la protezione del primo richiedente che ne fa domanda in Svizzera; si applica per ana- logia l’articolo 13 capoversi 2 e 3. 4 Le disposizioni del presente articolo non pregiudicano l’applicazione delle norme del diritto della concorrenza e del diritto della proprietà immateriale. Art. 9 Modifica della lista dei concimi Il DEFR può: a. modificare le esigenze per un tipo di concime se nuove scoperte mostrano che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indiretta- mente, per l’uomo; b. radiare un tipo di concime dalla lista dei concimi se nuove scoperte mostrano che tale tipo di concime non si presta all’utilizzazione prevista o che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indiretta- mente, per l’uomo. Sezione 2: Omologazione in base a una procedura di autorizzazione Art. 10 Obbligo di autorizzazione 1 I seguenti concimi necessitano, per l’omologazione, di un’autorizzazione dell’UFAG: a. concimi che non corrispondono a un tipo di concime iscritto nella lista dei concimi; b. concimi delle seguenti categorie di concimi: 1. additivi per concimi, ad eccezione degli additivi per concimi aziendali, 2.39 ... 38 Introdotta dall’all. 8 n. II 3 dell’O del 25 mag. 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (RU 2011 2699). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 39 Abrogato dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 9 916.171 3. colture di microrganismi per il trattamento dei terreni, delle sementi o delle piante, 4. prodotti che influiscono sui processi biologici del terreno, 4bis.40 concimi minerali ottenuti dal riciclaggio, 5. miscele di concimi delle categorie di cui ai numeri 1–4 nonché miscele di tali concimi con concimi delle categorie di cui all’articolo 7. 2 Un’autorizzazione per la messa in commercio è in ogni caso necessaria per i concimi cui sono aggiunti microrganismi e per i concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi. Questa disposizione si applica pure ai concimi che corrispondono a un tipo di concime iscritto nella lista dei concimi. Art. 11 Autorizzazione 1 L’autorizzazione è personale e non può essere ceduta. 2 L’UFAG può vincolare l’autorizzazione a oneri e condizioni nonché prescrivere indicazioni particolari per l’etichettatura. Determina la designazione del concime41 3 Concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che con- tengono questo tipo di organismi sono autorizzati unicamente se soddisfano le condizioni di cui all’articolo 44 dell’ordinanza del 10 settembre 200842 sull’emissione deliberata nell’ambiente.43 4 Un concime che è stato messo in commercio con un’autorizzazione non necessita di autorizzazioni ulteriori nelle fasi successive del commercio. 5 L’autorizzazione ha una durata di validità di dieci anni e vale fintanto che il con- cime corrisponde alle caratteristiche stabilite al momento dell’autorizzazione. Su domanda essa è prorogata di dieci anni. L’UFAG può autorizzare, senza procedere a un nuovo esame, le modifiche di caratteristiche che non influiscono sulle condizioni per l’ottenimento dell’autorizzazione.44 6 L’autorizzazione per un concime decade se il tipo di concime cui esso corrisponde viene iscritto nella lista dei concimi. 7 Anche in seguito all’omologazione il titolare dell’autorizzazione comunica rego- larmente e spontaneamente nuove scoperte concernenti il concime. 8 L’UFAG può in ogni momento vincolare l’autorizzazione a condizioni e oneri restrittivi oppure ritirarla se: a. l’autorizzazione è stata rilasciata in base a dati falsi o ingannevoli; 40 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4205). 41 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 42 RS 814.911 43 Nuovo testo l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 44 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Produzione agricola 10 916.171 b. il titolare dell’autorizzazione non designa il concime secondo le prescrizioni oppure, nonostante un avvertimento o una condanna giudiziale, diffonde indicazioni false o ingannevoli; c. un concime autorizzato non corrisponde più alle caratteristiche stabilite al momento dell’autorizzazione o se le indicazioni supplementari che l’UFAG ha richiesto fondandosi su nuove scoperte non sono fornite per tempo; d. nuove scoperte mostrano che il concime non si presta all’utilizzazione previ- sta o che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indi- rettamente, per l’uomo. 9 Se le condizioni di cui al capoverso 1 non sono più adempiute, l’UFAG può revo- care un’autorizzazione con il consenso del titolare della stessa.45 Art. 12 Autorizzazione provvisoria 1 L’UFAG può concedere, prima della fine della procedura di autorizzazione e per cinque anni al massimo a decorrere dall’inoltro della domanda, un’autorizzazione provvisoria per un concime che appare idoneo all’utilizzazione prevista e non costi- tuisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo, se: a. per motivi non imputabili al richiedente la procedura di autorizzazione rischia di protrarsi per molto tempo; b. per la concessione di un’autorizzazione definitiva occorre attendere le prime esperienze della pratica agricola; o c.46 questo è importato o distribuito esclusivamente per scopi scientifici. 2 I concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che con- tengono questo tipo di organismi sono autorizzati in via provvisoria unicamente se soddisfano le condizioni di cui all’articolo 44 dell’ordinanza del 10 settembre 200847 sull’emissione deliberata nell’ambiente.48 Art. 13 Seconda autorizzazione 1 Chiunque intende mettere in commercio un concime, non essendo egli stesso tito- lare della relativa autorizzazione, deve inoltrare una domanda di autorizzazione di cui all’articolo 16. 2 L’UFAG può rinunciare alle indicazioni e alle prove del secondo richiedente e fondarsi su quelle fornite dal titolare della prima autorizzazione se il secondo richie- dente prova che: a. è stato autorizzato dal titolare della prima autorizzazione a utilizzare i suoi dati; o 45 Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 46 Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4205). 47 RS 814.911 48 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). Ordinanza sui concimi 11 916.171 b. sono trascorsi dieci anni dalla prima autorizzazione e si tratta indubbiamente del medesimo prodotto. 3 Se l’UFAG, fondandosi su nuove scoperte, ha in un secondo tempo chiesto al titolare della prima autorizzazione una documentazione ulteriore in vista di una nuova decisione, per un periodo di cinque anni a decorrere da tale decisione e alme- no fino a scadenza del termine di cui al capoverso 2 lettera b non può far capo ai relativi dati senza il consenso del titolare della prima autorizzazione. Sezione 3: Procedura di omologazione Art. 14 Procedura 1 La documentazione completa relativa alla domanda è presentata all’UFAG. 2 L’UFAG sottopone la domanda di omologazione ad altri servizi federali se concer- ne il loro campo di attività. 3 Il DEFR può disciplinare altri dettagli della procedura di omologazione, in partico- lare le esigenze concernenti la documentazione relativa alla domanda. Art. 15 Documentazione per la domanda di iscrizione nella lista dei concimi Sempreché non sia richiesto altrimenti, la documentazione relativa alla domanda di iscrizione nella lista dei concimi contiene almeno le seguenti indicazioni: a. il domicilio o la sede sociale del richiedente in Svizzera; b. indicazioni complete sulle possibilità e le modalità di utilizzazione del tipo di concime; c. indicazioni precise e complete sulle materie prime, la composizione e le proprietà del tipo di concime e sulla sua idoneità all’utilizzazione prevista; d. la prova che il tipo di concime, se utilizzato nel modo previsto, non produce effetti secondari inaccettabili e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo; e.49 la classificazione e l’etichettatura del concime secondo gli articoli 6, 7 e 10– 15a OPChim50. Art. 16 Documentazione per la domanda di autorizzazione 1 Sempreché non sia richiesto altrimenti, la documentazione relativa alla domanda di autorizzazione contiene almeno le seguenti indicazioni: a. il domicilio o la sede sociale del richiedente in Svizzera; b. la designazione con la quale è previsto mettere in commercio il concime; 49 Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (RU 2005 2695). Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 5125). 50 RS 813.11 Produzione agricola 12 916.171 c. il luogo in cui il concime è stato fabbricato, imballato o fornito in un nuovo imballaggio; d. il nome e l’indirizzo del fabbricante del concime e del fabbricante delle sostanze attive che vi sono contenute; e. indicazioni complete sulle possibilità e le modalità di utilizzazione del tipo di concime; f. indicazioni precise e complete sulle materie prime, la composizione e le proprietà del tipo di concime e sulla sua idoneità all’utilizzazione prevista; g. la prova che il tipo di concime, se utilizzato nel modo previsto, non produce effetti secondari inaccettabili e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo; h.51 la classificazione e l’etichettatura del concime secondo gli articoli 6, 7 e 10– 15a OPChim52. 2 Trattandosi di additivi per concimi, agenti compostanti, ammendanti del suolo nonché altri prodotti di origine vegetale, animale, microbica o minerale, non è necessario fornire una documentazione che provi l’idoneità del prodotto all’utilizzazione prevista. L’autorità incaricata dell’omologazione è autorizzata a informare l’opinione pubblica del fatto che tale idoneità non è stata esaminata nell’ambito della procedura di autorizzazione.53 3 Trattandosi di concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi, la documentazione relativa alla domanda deve soddisfare inoltre i requisiti di cui agli articoli 28, 29 e 34 capoverso 2 dell’or- dinanza del 10 settembre 200854 sull’emissione deliberata nell’ambiente.55 4 Nella domanda il richiedente deve menzionare o allegare prove, in particolare rapporti su ricerche scientifiche concernenti l’idoneità e la sicurezza del concime, pubblicazioni scientifiche, pubblicazioni ufficiali, verbali di esperimenti o perizie. 5 I mezzi di prova provenienti da un altro paese sono riconosciuti nella misura in cui nelle regioni interessate le condizioni rilevanti per l’utilizzazione del concime, dal punto di vista dell’agricoltura, della concimazione e dell’ambiente – comprese le condizioni climatiche – sono comparabili a quelle in Svizzera. 6 In via eccezionale, trattandosi di concimi che sono messi in commercio unicamente in quantità ridotte e localmente, l’UFAG può rinunciare in parte o interamente alle indicazioni di cui al capoverso 1 lettere b, e e f. 51 Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (RU 2005 2695). Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 5125). 52 RS 813.11 53 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 54 RS 814.911 55 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). Ordinanza sui concimi 13 916.171 7 Se la domanda non soddisfa le esigenze, l’UFAG assegna al richiedente un termine per completarla. Se le informazioni richieste non sono fornite entro tale termine, non si entra nel merito della domanda. Art. 17 Documentazione estera per la domanda Se un concime è omologato in un paese con prescrizioni comparabili si tiene conto dei risultati degli esami svolti in vista di tale omologazione se, assieme alla docu- mentazione secondo gli articoli 15 e 16, sono inoltrati pure il certificato di omologa- zione del paese in questione e una copia della documentazione di omologazione. Art. 18 Esame della domanda 1 L’UFAG non è tenuto a completare le indicazioni e le prove a sostegno della domanda; di regola si limita a esaminare la documentazione. A tale scopo può eseguire o fare eseguire esperimenti e altre rilevazioni. La verifica della classifica- zione e dell’etichettatura del concime giusta l’articolo 16 capoverso 1 lettera h non avviene nell’ambito della procedura di autorizzazione, bensì nel quadro della veri- fica del controllo autonomo secondo le disposizioni dell’articolo 81 OPChim56.57 2 L’UFAG non esegue tali esperimenti e rilevazioni e si pronuncia in merito alla domanda in base alla documentazione esistente se il richiedente: a. non collabora agli esperimenti e alle rilevazioni, ad esempio rifiutando di mettere gratuitamente a disposizione la quantità necessaria di concime o, in caso di esperimenti che esulano dall’ambito abituale, il personale, gli stru- menti, le infrastrutture sperimentali, ecc.; b. non si assume la responsabilità per i danni che potrebbero derivare da tali esperimenti e rilevazioni senza che una colpa possa essere imputata all’UFAG o a terzi. 3 Trattandosi di concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi, l’UFAG effettua gli esperimenti in pieno campo eventualmente necessari per la concessione dell’autorizzazione unicamente se sono soddisfatti i requisiti dell’ordinanza del 10 settembre 200858 sull’emissione deliberata nell’ambiente.59 56 RS 813.11 57 Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1903). 58 RS 814.911 59 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). Produzione agricola 14 916.171 Capitolo 3: Notifica Art. 19 Obbligo di notifica 1 Chiunque intende mettere in commercio un concime che corrisponde a un tipo di concime iscritto nella lista dei concimi deve notificarlo all’UFAG. La notifica deve essere confermata ogni dieci anni dal dichiarante.60 2 Il DEFR può prevedere eccezioni all’obbligo di notifica. 3 Un concime che è stato messo in commercio con una notifica non necessita di notifiche ulteriori nelle fasi successive del commercio. 4 ...61 Art. 20 Documentazione per la notifica La notifica comprende le seguenti indicazioni: a. il nome e l’indirizzo del dichiarante; b.62 il nome commerciale; c.63 la designazione del tipo di concime secondo la lista dei concimi; d. le materie prime e la composizione; e. le istruzioni per l’uso; f. l’utilizzazione prevista; g.64 la classificazione e l’etichettatura del concime secondo gli articoli 6, 7 e 10– 15a OPChim65. Art. 21 Modifiche, estinzione 1 La notifica vale fintanto che il prodotto corrisponde alle indicazioni fornite all’atto della notifica. Le modifiche vanno comunicate spontaneamente all’UFAG.66 2 La notifica di un concime si estingue se non è confermata secondo l’articolo 19 capoverso 1. 60 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 61 Abrogato dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, con effetto dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 62 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 63 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 64 Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (RU 2005 2695). Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 5125). 65 RS 813.11 66 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 15 916.171 Capitolo 3a:67 Esigenze relative alla fabbricazione e alla messa in commercio di concimi Art. 21a68 Restrizioni relative alla composizione 1 Un concime può essere messo in commercio unicamente se adempie le esigenze dell’allegato 2.6 ORRPChim69 relative ai valori limite per gli inquinanti e i corpi estranei inerti. 2 È vietato aggiungere ai concimi prodotti fitosanitari, fanghi di depurazione, sostanze contenenti medicamenti, componenti di Ricinus communis o prodotti che influiscono sui processi biologici del suolo. 3 Su domanda l’UFAG può autorizzare l’aggiunta di inibitori della nitrificazione, impiegati come prodotti che influiscono sui processi biologici del suolo, a concimi minerali azotati. L’autorizzazione è rilasciata soltanto se l’utilizzazione di simili miscele non può compromettere la fertilità del suolo. 4 I produttori di concimi possono utilizzare soltanto materie prime idonee e che non pregiudicano il prodotto finito. Ai concimi aziendali possono essere aggiunti mate- riali di aziende non agricole se i valori limite per gli inquinanti di cui al capoverso 1 sono rispettati. 5 Nella fabbricazione o nell’impiego di un concime non devono essere diffusi orga- nismi indesiderati, quali organismi patogeni o semi di neofite. Art. 21b70 Autorizzazione d’esercizio 1 Per la fabbricazione di concimi con sottoprodotti di origine animale trasformati ai sensi dell’articolo 8 capoverso 1 lettera c è richiesta l’autorizzazione dell’UFAG. 2 Per l’importazione, l’immagazzinamento e il trasporto di sottoprodotti di origine animale trasformati ai sensi dell’articolo 8 capoverso 1 lettera c effettuati allo scopo di fabbricare concimi organici o organo-minerali è richiesta l’autorizzazione dell’UFAG. 3 Oltre ad adempiere ai requisiti posti dalla presente ordinanza, le aziende auto- rizzate devono ottemperare alle disposizioni pertinenti dell’ordinanza del 25 maggio 201171 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale. 67 Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (RU 2005 2695). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 68 Nuovo testo gisuta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 69 RS 814.81 70 Introdotto dall’all. 8 n. II 3 dell’O del 25 mag. 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale, in vigore dal 1° lug. 2011 (RU 2011 2699). 71 RS 916.441.22 Produzione agricola 16 916.171 Capitolo 4: Importazione Art. 2272 1 Un concime può essere importato unicamente se è omologato secondo l’articolo 2 e soddisfa le rispettive esigenze in materia di composizione, etichettatura e inqui- nanti. 2 Un concime soggetto ad autorizzazione può essere importato unicamente dal titolare dell’autorizzazione. 3 Un concime può essere importato unicamente nell’imballaggio originale in cui è stato messo sul mercato dal fabbricante o dal responsabile della commercializzazio- ne, oppure sfuso, corredato dei rispettivi documenti di accompagnamento. 4 Se sono messi in commercio, ai concimi importati sono applicabili gli articoli 19– 21. Capitolo 5: Designazione, etichettatura, registrazione nel sistema d’informazione73 Art. 2374 Prescrizioni generali in materia di etichettatura 1 È vietato nell’etichettatura e sull’imballaggio di un concime fornire indicazioni false o incomplete ovvero sottacere fatti in maniera da ingannare l’acquirente o il consumatore in merito alle proprietà, al tipo di composizione o all’idoneità del concime all’utilizzazione. 2 Su tutti gli imballaggi o sulle etichette ad essi applicate o, in caso di fornitura sfusa, sui documenti di accompagnamento, figurano almeno le indicazioni seguenti: a. la designazione del tipo di concime conformemente alla lista dei concimi o, trattandosi di un concime autorizzato, conformemente alle prescrizioni dell’UFAG; b. il tipo e il tenore dei costituenti e degli additivi; c. il nome commerciale, se noto; d. il nome e l’indirizzo della ditta responsabile per la messa in commercio o l’importazione; e. nel caso di concimi ottenuti dal riciclaggio o di concimi che contengono tale tipo di concimi, le materie prime; f. le istruzioni per l’uso. 72 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 73 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 74 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 17 916.171 2bis Il nome e l’indirizzo della ditta responsabile per la messa in commercio o l’importazione possono essere sostituiti dal nome e dall’indirizzo della persona responsabile dell’immissione sul mercato nello SEE se si tratta di concimi minerali, concimi con microelementi o ammendanti minerali del suolo che:75 a. corrispondono a un tipo di concime della lista dei concimi; b. sono importati da uno Stato membro dello SEE; c. sono destinati a utilizzatori a titolo professionale; e d.76 sono stati annunciati secondo gli articoli 48–54 OPChim77.78 3 Qualora siano disponibili raccomandazioni svizzere in materia di concimazione, per i rispettivi prodotti o tipi di concime forniti a utilizzatori a titolo professionale nelle istruzioni per l’uso non sono necessarie prescrizioni per il dosaggio ai sensi dell’articolo 24a capoverso 1 lettera a.79 4 Le indicazioni sono ben leggibili, indelebili e redatte in almeno una lingua ufficiale della regione di vendita. 5 Un concime imballato può essere importato anche se le esigenze in materia di etichettatura di cui al capoverso 2 lettera d sono adempiute soltanto al momento della messa in commercio. 6 Il DEFR disciplina le indicazioni supplementari specifiche per i singoli tipi di concime. Art. 23a80 Etichettatura prevista dal regolamento (UE) 2019/1009 In sostituzione dell’etichettatura prevista all’articolo 23 e conformemente alle dispo- sizioni emanate dal DEFR in virtù dell’articolo 23 capoverso 6, è consentita l’etichettatura dei concimi prevista dalle prescrizioni del regolamento (UE) 2019/100981. 75 Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1903). 76 Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1903). 77 RS 813.11 78 Introdotto dall’all. n. 3 dell’O del 19 mag. 2010 sull’immissione in commercio di prodotti conformi a prescrizioni tecniche estere, in vigore dal 1° lug. 2010 (RU 2010 2631). 79 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 80 Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 16 lug. 2022 (RU 2021 686). 81 Regolamento (UE) 2019/1009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, che modifica i regolamenti (CE) n. 1069/2009 e (CE) n. 1107/2009 e che abroga il regolamento (CE) n. 2003/2003, versione della GU L 170 del 25.6.2019, pag. 1. Produzione agricola 18 916.171 Art. 2482 Etichettatura di prodotti della fermentazione e del compostaggio 1 Oltre alle indicazioni di cui all’articolo 23, i detentori di impianti di compostaggio e di fermentazione che lavorano annualmente più di 100 t di materiale compostabile o fermentabile e forniscono compost, digestato o concimi aziendali devono rilascia- re, al momento della fornitura, un bollettino di consegna contenente le indicazioni seguenti: a. la quantità fornita; b. il tenore di sostanza secca e di materia organica; c. il tenore di azoto totale; d. il tenore di fosforo, potassio, calcio e magnesio, nonché la conducibilità elet- trica (espressa in millisiemens per centimetro). 2 Se il compost o il digestato viene fornito in sacchi, su questi ultimi devono figurare il peso e le indicazioni di cui al capoverso 1 lettere a–d. La dicitura sui sacchi funge da bollettino di consegna. 3 Se il concime aziendale non trattato con fermentazione viene fornito in sacchi, sul sacco occorre apporre un’etichetta sulla quale figurino almeno: a. le indicazioni di cui all’articolo 23; b. la specie di animale da reddito da cui proviene il concime aziendale; c. il peso; d. il tenore di sostanza secca e di materia organica; e. il tenore di azoto totale, fosforo e potassio. 4 I concimi aziendali, forniti direttamente al consumatore finale a titolo professionale da un’azienda con allevamento di animali da reddito e registrati secondo il sistema d’informazione ai sensi dell’articolo 165f LAgr, sono esclusi dalle prescrizioni di etichettatura di cui all’articolo 23 capoverso 2 lettere a–e. Per istruzioni per l’uso si intendono i dati di base per la concimazione83 di Agroscope84 Art. 24a85 Istruzioni per l’uso 1 Le istruzioni per l’uso devono contenere: a. norme per il dosaggio che indichino la quantità necessaria e sufficiente per ottenere l’effetto voluto; b. indicazioni sullo stoccaggio, la neutralizzazione e l’eliminazione. 2 Le istruzioni per l’uso non possono contenere indicazioni o avvertenze che: 82 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 83 I dati di base per la concimazione sono disponibili sotto www.agroscope.ch 84 Introdotto dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 85 Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (RU 2005 2695). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 19 916.171 a. inducono un’utilizzazione scorretta che compromette la fertilità del suolo, pregiudica lo stato delle acque e dell’aria o nuoce alla qualità delle piante; b. sono in contraddizione con le limitazioni e i divieti d’utilizzazione secondo l’allegato 2.6 ORRPChim86. 3 Nel caso di forniture di compost o digestato, le istruzioni per l’uso devono ri- spettare il dosaggio autorizzato per un fabbisogno medio conformemente all’ORRPChim. 4 Se il concime aziendale viene fornito in sacchi, le istruzioni per l’uso devono tener conto delle raccomandazioni in materia di concimazione applicabili per il rispettivo acquirente. 5 ...87 Art. 24b88 Registrazione delle forniture di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio 1 Chi fornisce concimi aziendali deve registrare tutte le forniture nel sistema d’informazione ai sensi dell’articolo 165f LAgr. Le forniture di concimi aziendali in sacchi non devono essere registrate. 2 Chi fornisce concimi ottenuti dal riciclaggio deve registrare nel sistema d’infor- mazione tutte le forniture ad acquirenti che ogni anno acquistano concimi ottenuti dal riciclaggio con un tenore complessivamente superiore a 105 chilogrammi di azoto o a 15 chilogrammi di fosforo. 3 I detentori di impianti ai sensi dell’articolo 24 capoverso 1, che forniscono concimi aziendali o concimi ottenuti dal riciclaggio ai sensi dei capoversi 1 e 2, devono registrare nel sistema d’informazione anche i materiali apportati compostabili o fermentabili. Per i materiali apportati di origine agricola va registrato ogni ritiro; per i materiali apportati di origine non agricola va registrato una volta all’anno il quan- titativo totale. 4 I dati da registrare si basano sull’articolo 14 dell’ordinanza del 23 novembre 201389 sui sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. Art. 24c90 Oneri complementari per lo stoccaggio e la fornitura di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio 1 I detentori di impianti ai sensi dell’articolo 24 capoverso 1 possono fornire concimi ad acquirenti che non li utilizzano su terreni in proprietà o in affitto soltanto se gli acquirenti dimostrano di possedere le conoscenze necessarie per l’utilizzo. 86 RS 814.81 87 Abrogato dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 88 Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007 (RU 2007 6295). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). 89 RS 919.117.71 90 Introdotto dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3971). Produzione agricola 20 916.171 2 In caso di stoccaggio e fornitura di concimi aziendali e concimi ottenuti dal rici- claggio vanno osservate le disposizioni della legislazione sulla protezione delle acque. 3 I detentori di impianti devono effettuare le necessarie analisi secondo le istruzioni dell’UFAG, onde garantire che le esigenze di cui all’articolo 21a capoverso 1 siano adempiute. Mettono immediatamente a disposizione dell’UFAG e delle autorità cantonali i risultati delle analisi. Art. 2591 Caratterizzazione dei concimi geneticamente modificati 1 I concimi costituiti da organismi geneticamente modificati o contenenti tali organi- smi devono essere caratterizzati con l’indicazione «ottenuto da X geneticamente modificato». 2 Per i concimi che contengono, in quantità inferiore allo 0,1 per cento della massa, tracce involontarie di organismi geneticamente modificati autorizzati, l’UFAG, d’intesa con gli altri uffici coinvolti nella procedura di omologazione, può stabilire in casi particolari deroghe all’obbligo di etichettatura.92 Art. 26 Pubblicità 1 Un concime può essere reclamizzato e distribuito a scopo pubblicitario unicamente se omologato. La pubblicità non deve contenere indicazioni fuorvianti. 2 Ogni pubblicità (prospetti, annunci, ecc.) indica chiaramente: a. il nome commerciale o il nome della linea di prodotti; b. che si tratta di concimi.93 Capitolo 6: Informazione e statistiche di vendita Art. 2794 Informazione dell’opinione pubblica L’UFAG può pubblicare un elenco dei concimi notificati e autorizzati. L’elenco non contiene alcuna informazione confidenziale. Art. 28 Statistiche di vendita Ditte e persone che producono e/o mettono in commercio concimi sono tenute a for- nire all’UFAG, su richiesta, dati concernenti i prodotti da loro messi in commercio e 91 Nuovo testo giusta il n. I 7 dell’O del 19 nov. 2003 concernente la modifica di ordinanze in relazione con la legge sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4793). 92 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 93 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 94 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 21 916.171 le relative quantità. Le statistiche di vendita sottostanno alle disposizioni dell’ordinanza del 30 giugno 199395 sull’esecuzione di rilevazioni statistiche federa- li. Capitolo 7: Esecuzione e controllo Art. 29 Esecuzione 1 Salvo disposizioni contrarie, l’esecuzione della presente ordinanza e delle prescri- zioni che ne derivano compete all’UFAG; in particolare gli compete l’autorizzazione dei concimi e il controllo del rispetto dell’obbligo di notifica. 2 I Cantoni controllano se i concimi messi in commercio sono conformi alle prescri- zioni della presente ordinanza e se i divieti di utilizzazione fondati su quest’ultima sono rispettati. L’UFAG assume tale compito a titolo sussidiario e coordina i compi- ti di esecuzione dei Cantoni.96 3 Gli organi di esecuzione possono prelevare, far prelevare o esigere campioni non- ché analizzarli o farli analizzare. 4 Su domanda, l’indennità per i campioni è pagata in base al prezzo corrente. Non è versata alcuna indennità alle ditte o alle persone che producono, fabbricano, impor- tano, forniscono in nuovo imballaggio, trasformano o mettono in commercio i concimi controllati. 5 Gli organi di esecuzione sono autorizzati ad analizzare o a far analizzare ogni anno un campione o, se il comportamento della ditta o della persona lo giustifica, più campioni per prodotto a spese della ditta o della persona che produce, fabbrica, importa, fornisce in nuovo imballaggio, trasforma o mette in commercio i concimi. Art. 30 Collaborazione tra le autorità 1 Prima di omologare un concime, l’UFAG consulta i servizi federali interessati. La loro partecipazione è retta dagli articoli 62a e 62b della legge del 21 marzo 199797 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.98 2 Trattandosi dell’omologazione di concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi, l’UFAG dirige e coordina la procedura tenendo conto dell’ordinanza del 10 settembre 200899 sull’emissione deliberata nell’ambiente.100 95 RS 431.012.1 96 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4923). 97 RS 172.010 98 Nuovo testo giusta il n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 99 RS 814.911 100 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). Produzione agricola 22 916.171 3 L’UFAG, l’organo di notifica e i servizi di valutazione ai sensi dell’OPChim101 mettono a reciproca disposizione i dati rilevati nel quadro della presente ordinanza, dell’OPChim o di altri atti normativi che disciplinano la protezione dell’uomo o dell’ambiente da sostanze, preparati e oggetti, nella misura necessaria all’adempimento dei loro compiti. A tal fine possono istituire procedure di richiamo automatizzate.102 Art. 30a103 Competenze dell’UFAG 1 L’UFAG può: a. decidere la classificazione e la definizione dei concimi; b. elaborare e pubblicare i metodi per il prelievo, la preparazione e l’analisi dei campioni nonché per il calcolo e la valutazione dei risultati; c. riconoscere i laboratori chiamati ad effettuare le analisi e offrire loro una consulenza; d. mettere a disposizione degli uffici di consulenza tecnica secondo l’arti- colo 21 dell’ORRPChim104 la documentazione sull’impiego di concimi. 2 Per un periodo limitato, l’UFAG può autorizzare la fornitura di compost o digesta- to che non supera di oltre il 50 per cento i valori limite di cui all’allegato 2.6 numero 2.2.1 capoverso 1 ORRPChim se:105 a. i valori limite vengono superati in via del tutto eccezionale o per un periodo massimo di sei mesi; oppure b. l’autorità cantonale ne fa domanda e provvede alle necessarie misure di risa- namento nel comprensorio dell’impianto in questione. 3 Se rilascia un’autorizzazione ai sensi del capoverso 2, l’UFAG limita la quantità fornita in modo tale che il carico di inquinanti per ettaro del compost o del digestato non sia superiore al carico che si avrebbe rispettando i valori limite di cui all’allegato 2.6 numero 2.2.1 capoverso 1 ORRPChim.106 4 L’UFAG e i laboratori di analisi riconosciuti ai sensi del capoverso 1 lettera c possono in ogni momento prelevare campioni presso i produttori di concimi, segna- tamente negli impianti di compostggio e di fermentazione, nonché sul luogo del loro impiego come fertilizzanti. 101 RS 813.11 102 Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 103 Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 104 RS 814.81 105 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). 106 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6295). Ordinanza sui concimi 23 916.171 Art. 31 Compiti degli organi doganali 1 Gli organi doganali informano l’UFAG in merito all’importazione di concimi. 2 Gli organi doganali possono ritenere o respingere alla frontiera i concimi, designati dall’UFAG, che non sono omologati per la messa in commercio in Svizzera nonché i concimi importati da persone che non sono in possesso dell’autorizzazione necessa- ria. 3 Le decisioni di cui al capoverso 2 sono impugnabili mediante opposizione entro dieci giorni. 4 Le decisioni in merito alle opposizioni di cui al capoverso 3 sono impugnabili conformemente alla legislazione sull’agricoltura. Art. 32 Prelievo di campioni, analisi, tolleranze e limitazione 1 Il DEFR può emanare prescrizioni relative al prelievo di campioni e alle analisi. 2 Il DEFR fissa gli scarti ammessi fra il valore misurato e il tenore dichiarato di sostanze che determinano o diminuiscono il valore del concime (limiti di tolleranza). Sono eccettuati i valori limite di cui all’allegato 2.6 numero 2.2 nonché 5.1 capover- so 1 lettera a ORRPChim107.108 Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 33 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 26 gennaio 1994109 sui concimi è abrogata. Art. 34 Modifica del diritto vigente La modifica del diritto vigente è disciplinata nell’allegato. Art. 35110 Art. 35a111 Disposizione transitoria della modifica del 18 novembre 2020 L’identificatore unico di formula (UFI) secondo l’articolo 15a OPChim112 deve essere comunicato all’UFAG nella domanda di cui all’articolo 15, nella domanda di cui all’articolo 16 e nella notifica per l’immissione in commercio di cui all’articolo 20 entro i seguenti termini: 107 RS 814.81 108 Nuovo testo giusta il n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 109 [RU 1994 700, 1999 303 n. I 14 2748 all. 5 n. 5] 110 Abrogato dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, con effetto dal 16 lug. 2022 (RU 2021 686). 111 Introdotto dall’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 5125). 112 RS 813.11 Produzione agricola 24 916.171 a. fino al 31 marzo 2022 per i concimi che disponevano di un UFI al 1° gen- naio 2022; b. fino al 31 dicembre 2025 per i concimi destinati a utilizzatori professionali e che non disponevano di un UFI al 1° gennaio 2022; c. fino al 31 dicembre 2025 per i concimi destinati a utilizzatori privati e im- messi sul mercato prima del 1° gennaio 2022 e che non disponevano di un UFI. Art. 36 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2001. Ordinanza sui concimi 25 916.171 Allegato (art. 34) Diritto vigente: modifica ...113 113 Le mod. possono essere consultate alla RU 2001 522. Produzione agricola 26 916.171 Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione Art. 2 Obbligo di omologazione Art. 3 Condizioni per l’omologazione Art. 4 Divieto dell’utilizzazione Art. 4a Misure precauzionali Art. 4b Prescrizioni dell’UFAG, in caso di celere intervento Art. 5 Definizioni Art. 6 Persone e ditte autorizzate Capitolo 2: Omologazione di concimi Sezione 1: Omologazione in base all’iscrizione nella lista dei concimi Art. 7 Lista dei concimi Art. 8 Condizioni per l’iscrizione Art. 9 Modifica della lista dei concimi Sezione 2: Omologazione in base a una procedura di autorizzazione Art. 10 Obbligo di autorizzazione Art. 11 Autorizzazione Art. 12 Autorizzazione provvisoria Art. 13 Seconda autorizzazione Sezione 3: Procedura di omologazione Art. 14 Procedura Art. 15 Documentazione per la domanda di iscrizione nella lista dei concimi Art. 16 Documentazione per la domanda di autorizzazione Art. 17 Documentazione estera per la domanda Art. 18 Esame della domanda Capitolo 3: Notifica Art. 19 Obbligo di notifica Art. 20 Documentazione per la notifica Art. 21 Modifiche, estinzione Capitolo 3a: Esigenze relative alla fabbricazione e alla messa in commercio di concimi Art. 21a Restrizioni relative alla composizione Art. 21b Autorizzazione d’esercizio Capitolo 4: Importazione Art. 22 Capitolo 5: Designazione, etichettatura, registrazione nel sistema d’informazione Art. 23 Prescrizioni generali in materia di etichettatura Art. 23a Etichettatura prevista dal regolamento (UE) 2019/1009 Art. 24 Etichettatura di prodotti della fermentazione e del compostaggio Art. 24a Istruzioni per l’uso Art. 24b Registrazione delle forniture di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio Art. 24c Oneri complementari per lo stoccaggio e la fornitura di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio Art. 25 Caratterizzazione dei concimi geneticamente modificati Art. 26 Pubblicità Capitolo 6: Informazione e statistiche di vendita Art. 27 Informazione dell’opinione pubblica Art. 28 Statistiche di vendita Capitolo 7: Esecuzione e controllo Art. 29 Esecuzione Art. 30 Collaborazione tra le autorità Art. 30a Competenze dell’UFAG Art. 31 Compiti degli organi doganali Art. 32 Prelievo di campioni, analisi, tolleranze e limitazione Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 33 Diritto previgente: abrogazione Art. 34 Modifica del diritto vigente Art. 35 Art. 35a Disposizione transitoria della modifica del 18 novembre 2020 Art. 36 Entrata in vigore Allegato Diritto vigente: modifica | <div _ngcontent-kxx-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.171 --><p class="srnummer">916.171 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulla messa in commercio di concimi</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sui concimi, OCon)</h2><p>del 10 gennaio 2001 (Stato 16 luglio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 148<i>a</i> capoverso 3, 158 capoverso 2, 159<i>a</i>, 160 capoversi 1–5, 161, 164 e 177 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr);<br/>visto l’articolo 29 capoverso 1 della legge del 7 ottobre 1983<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> sulla protezione dell’ambiente (LPAmb);<br/>visto l’articolo 17 della legge del 21 marzo 2003<sup><a fragment="#fn-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e46" id="fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> sull’ingegneria genetica (LIG);<br/>visto l’articolo 10 della legge del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e57" id="fnbck-d6e57" routerlink="./">4</a></sup> sulle epizoozie (LFE);<br/>visti gli articoli 9 capoverso 2 lettera c e 27 capoverso 2 della legge del<br/>24 gennaio 1991<sup><a fragment="#fn-d6e70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e70" id="fnbck-d6e70" routerlink="./">5</a></sup> sulla protezione delle acque (LPAc);<br/>in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e80" id="fnbck-d6e80" routerlink="./">6</a></sup> sugli ostacoli tecnici al <br/>commercio (LOTC),<sup><a fragment="#fn-d6e90" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e90" id="fnbck-d6e90" routerlink="./">7</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1984/1122_1122_1122/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.01</b></a></p><p id="fn-d6e46"><sup><a fragment="#fnbck-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.91</b> </a></p><p id="fn-d6e57"><sup><a fragment="#fnbck-d6e57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e57" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1565_1621_1604/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.40</b></a></p><p id="fn-d6e70"><sup><a fragment="#fnbck-d6e70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e70" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1992/1860_1860_1860/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.20</b></a></p><p id="fn-d6e80"><sup><a fragment="#fnbck-d6e80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e80" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p><p id="fn-d6e90"><sup><a fragment="#fnbck-d6e90" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e90" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 7 dell’O del 19 nov. 2003 concernente la modifica di ordinanze in relazione con la legge sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/703/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4793</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e107" id="fnbck-d6e107" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_1" routerlink="./"> Oggetto e campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><inl><sup>1</sup></inl><inl> </inl>La presente ordinanza disciplina l’omologazione, la messa in commercio, l’importazione e l’utilizzazione di concimi.<sup><a fragment="#fn-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e125" id="fnbck-d6e125" routerlink="./">9</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’ordinanza non si applica:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ai concimi aziendali destinati all’utilizzazione nell’azienda;</dd><dt>b. </dt><dd>ai concimi destinati esclusivamente all’esportazione;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e147" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e147" id="fnbck-d6e147" routerlink="./">10</a></sup> </dt><dd>ai concimi destinati a piante acquatiche in acquari.</dd></dl><p><inl><sup>3</sup></inl><inl> Per il resto, per l’impiego di concimi si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 5 giugno 2015</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e163" id="fnbck-d6e163" routerlink="./">11</a></sup></inl><inl> sui prodotti chimici (OPChim) e dell’allegato 2.6 dell’ordinanza del 18 maggio 2005</inl><sup><a fragment="#fn-d6e171" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e171" id="fnbck-d6e171" routerlink="./">12</a></sup> sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici (ORRPChim)<inl>.</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e181" id="fnbck-d6e181" routerlink="./">13</a></sup></inl></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e107"><sup><a fragment="#fnbck-d6e107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e107" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p><p id="fn-d6e125"><sup><a fragment="#fnbck-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e125" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e147"><sup><a fragment="#fnbck-d6e147" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e147" routerlink="./">10</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/681/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4205</a>).</p><p id="fn-d6e163"><sup><a fragment="#fnbck-d6e163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e163" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e171"><sup><a fragment="#fnbck-d6e171" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e171" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p><p id="fn-d6e181"><sup><a fragment="#fnbck-d6e181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e181" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1903</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Obbligo di omologazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un concime può essere messo in commercio soltanto se soddisfa le rispettive esigenze e se è omologato.<sup><a fragment="#fn-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e202" id="fnbck-d6e202" routerlink="./">14</a></sup></p><p><sup>2</sup> Un concime è omologato se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>corrisponde a un tipo di concime della lista dei concimi; o</dd><dt>b. </dt><dd>a una o più persone o ditte è stata concessa un’autorizzazione per la messa in commercio.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e202" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Condizioni per l’omologazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un concime può essere omologato unicamente se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>si presta all’utilizzazione prevista;</dd><dt>b. </dt><dd>non produce effetti secondari inaccettabili e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo, ove sia utilizzato conformemente alle prescrizioni;</dd><dt>c. </dt><dd>un’utilizzazione conforme alle prescrizioni garantisce che a partire dai prodotti di base trattati con tale concime sono ottenuti derrate alimentari e oggetti d’uso che soddisfano le esigenze della legislazione sulle derrate alimentari;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e244" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e244" id="fnbck-d6e244" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd>contiene esclusivamente sostanze rientranti nel campo d’applicazione dell’OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e256" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e256" id="fnbck-d6e256" routerlink="./">16</a></sup>, classificate, valutate e notificate conformemente alla stessa.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per l’immissione in commercio di concimi il cui sviluppo si basa sull’utilizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizionali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza di Nagoya dell’11 dicembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e267" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e267" id="fnbck-d6e267" routerlink="./">17</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e275" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e275" id="fnbck-d6e275" routerlink="./">18</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e244"><sup><a fragment="#fnbck-d6e244" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e244" routerlink="./">15</a></sup> Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p><p id="fn-d6e256"><sup><a fragment="#fnbck-d6e256" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e256" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e267"><sup><a fragment="#fnbck-d6e267" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e267" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/2016/39/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451.61</b></a></p><p id="fn-d6e275"><sup><a fragment="#fnbck-d6e275" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e275" routerlink="./">18</a></sup> Introdotto dall’all. n. 8 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (<a href="eli/oc/2016/39/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 277</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Divieto dell’utilizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<sup><a fragment="#fn-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e294" id="fnbck-d6e294" routerlink="./">19</a></sup> può determinare i prodotti che, non disponendo di un’omologazione per la messa in commercio, non possono essere utilizzati come concimi.</p><p><sup>2</sup> Se un concime è stralciato dalla lista di cui all’articolo 7 o l’autorizzazione secondo l’articolo 11 è ritirata, l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) può emanare un divieto immediato di utilizzazione per il prodotto interessato, se gli effetti collaterali possono avere gravi conseguenze.<sup><a fragment="#fn-d6e307" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e307" id="fnbck-d6e307" routerlink="./">20</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e294"><sup><a fragment="#fnbck-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e294" routerlink="./">19</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e307"><sup><a fragment="#fnbck-d6e307" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e307" routerlink="./">20</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 26 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/727/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 4923</a>).</p></div></div></article><article id="art_4_a"><a name="a4a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_4_a" routerlink="./"><b>Art. 4</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e320" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e320" id="fnbck-d6e320" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_4_a" routerlink="./"> Misure precauzionali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se le condizioni di cui all’articolo 148<i>a</i> LAgr sono adempiute, l’UFAG può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rifiutare l’omologazione di un concime o vincolarla a oneri o a condizioni;</dd><dt>b. </dt><dd>revocare l’omologazione di un concime iscritto nella lista di cui all’articolo 7 o stabilire esigenze supplementari;</dd><dt>c. </dt><dd>revocare l’autorizzazione di un concime omologato secondo l’articolo 10 o vincolarla a oneri o a condizioni.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e320"><sup><a fragment="#fnbck-d6e320" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e320" routerlink="./">21</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 26 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/727/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 4923</a>).</p></div></div></article><article id="art_4_b"><a name="a4b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_4_b" routerlink="./"><b>Art. 4</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e351" id="fnbck-d6e351" routerlink="./">22</a></sup><a fragment="#art_4_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_4_b" routerlink="./"> Prescrizioni dell’UFAG, in caso di celere intervento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In situazioni che impongono un intervento celere, l’UFAG può vietare l’importazione, la messa in commercio e l’impiego di concimi che costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo, degli animali o dell’ambiente. </p><p><sup>2</sup> Può fissare, per tali concimi, valori massimi che non devono essere superati. I valori massimi sono fondati su valori standard internazionali o sui valori massimi in vigore nel Paese esportatore oppure hanno una base scientifica.</p><p><sup>3</sup> Può stabilire per quali concimi l’importazione o la messa in commercio può avvenire soltanto con la dichiarazione della competente autorità del Paese d’esportazione o di un servizio accreditato.</p><p><sup>4</sup> Fissa quali indicazioni devono essere contenute nella dichiarazione e se la dichiarazione deve essere corredata di altri documenti. </p><p><sup>5</sup> Le partite per le quali all’atto dell’importazione non possono essere prodotti i documenti di cui al capoverso 4 vengono respinte o, se sussiste un pericolo, distrutte.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e351"><sup><a fragment="#fnbck-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e351" routerlink="./">22</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 25 mag. 2011, in vigore dal 1° lug. 2011 (<a href="eli/oc/2011/348/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2403</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I concimi sono sostanze che servono al nutrimento delle piante.<sup><a fragment="#fn-d6e389" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e389" id="fnbck-d6e389" routerlink="./">23</a></sup></p><p><sup>2</sup> Sono considerati concimi ai sensi della presente ordinanza:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e405" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e405" id="fnbck-d6e405" routerlink="./">24</a></sup> </dt><dd><i>concimi aziendali:</i> liquame, letame, percolato del letame, prodotti della separazione del liquame, succo d’insilato e deiezioni comparabili, trattati o no, provenienti dall’allevamento di animali da reddito a scopo agricolo o professionale oppure dalla produzione vegetale della propria azienda agricola o di altre aziende agricole, nonché il 20 per cento al massimo di materiale di origine non agricola;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e421" id="fnbck-d6e421" routerlink="./">25</a></sup> </dt><dd><i>concimi ottenuti dal riciclaggio:</i> concimi di origine vegetale, animale, microbica o minerale oppure ottenuti dalla depurazione delle acque di scarico, come:<dl><dt>1. </dt><dd><i>compost</i><sup><a fragment="#fn-d6e439" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e439" id="fnbck-d6e439" routerlink="./">26</a></sup><i>:</i> materiale di origine vegetale, animale o microbica ottenuto mediante uno specifico procedimento di decomposizione aerobica;</dd><dt>2.<sup><a fragment="#fn-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e453" id="fnbck-d6e453" routerlink="./">27</a></sup> </dt><dd><i>digestato solido e liquido:</i> materiale di origine vegetale, animale o microbica ottenuto mediante uno specifico procedimento di fermentazione anaerobica; il digestato è liquido se il tenore di sostanza secca non è superiore al 20 per cento;</dd><dt>3. </dt><dd><i>materiale vegetale non decomposto</i>, come sottoprodotti di aziende di trasformazione delle verdure, distillerie e stabilimenti di ammostatura o farina di estrazione, incorporato nel terreno;</dd><dt>4. </dt><dd><i>fanghi di depurazione:</i> fanghi, trattati o no, ottenuti mediante la depurazione delle acque di scarico comunali;</dd></dl></dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e479" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e479" id="fnbck-d6e479" routerlink="./">28</a></sup> </dt><dd><i>concimi minerali:</i> prodotti i cui elementi nutritivi sono stati ottenuti mediante estrazione o processi fisici e/o chimici industriali o sono presenti sotto forma di minerali, nonché calciocianamide, cianamide, urea e i suoi prodotti di condensazione e associazione, come:<dl><dt>1. </dt><dd><i>concimi minerali semplici:</i> concimi che:<dl><dt>– </dt><dd>contengono almeno il 3 per cento di un unico macroelemento nutritivo, o</dd><dt>– </dt><dd>contengono almeno il 3 per cento di un unico macroelemento nutritivo combinato con il potassio, il magnesio o lo zolfo in qualità di ione d’accompagnamento;</dd></dl></dd><dt>2. </dt><dd><i>concimi minerali composti</i> (concimi NPK, NP, NK, PK): concimi che:<dl><dt>– </dt><dd>contengono complessivamente almeno il 3 per cento di due o tre elementi nutritivi principali, o</dd><dt>– </dt><dd>contengono un elemento nutritivo principale e il calcio, il magnesio, lo zolfo o il sodio non è presente soltanto in qualità di ione d’accompagnamento (complessivamente almeno il 3 per cento di questi elementi);</dd></dl></dd></dl></dd><dt>c<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e522" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e522" id="fnbck-d6e522" routerlink="./">29</a></sup> <i>concimi minerali ottenuti dal riciclaggio:</i> concimi con elementi nutritivi in parte o completamente ottenuti dal trattamento delle acque di scarico comunali, dei fanghi di depurazione o delle ceneri contenute nei fanghi di depurazione;</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e537" id="fnbck-d6e537" routerlink="./">30</a></sup> </dt><dd><i>concimi organici: </i>prodotti composti principalmente da materiale di origine vegetale, animale o microbica contenente carbonio che contengono almeno il 10 per cento di sostanza organica e:<dl><dt>– </dt><dd>complessivamente almeno il 3 per cento di macroelementi, o</dd><dt>– </dt><dd>complessivamente almeno lo 0,005 per cento di due o più microelementi o almeno lo 0,01 per cento di uno di questi microelementi;</dd></dl></dd><dt>d<sup>bis</sup>. <sup><a fragment="#fn-d6e562" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e562" id="fnbck-d6e562" routerlink="./">31</a></sup> </dt><dd><i>concimi organo-minerali:</i> miscele di concimi organici e concimi minerali e/o ammendanti minerali del suolo che contengono almeno il 10 per cento di sostanza organica e:<dl><dt>– </dt><dd>complessivamente almeno il 3 per cento di macroelementi, o</dd><dt>– </dt><dd>complessivamente almeno lo 0,005 per cento di due o più microelementi o almeno lo 0,01 per cento di uno di questi microelementi;</dd></dl></dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e585" id="fnbck-d6e585" routerlink="./">32</a></sup> </dt><dd><i>concimi con microelementi:</i> concimi che contengono almeno lo 0,01 per cento di un microelemento o complessivamente almeno lo 0,005 per cento di più microelementi o almeno il 3 per cento di un elemento nutritivo utile (sodio o silicio);</dd><dt>f. </dt><dd><i>additivi per concimi</i>: prodotti che migliorano le proprietà o l’efficacia dei concimi o ne facilitano l’utilizzazione;</dd><dt>g. </dt><dd><i>agenti compostanti</i>: prodotti che accelerano la decomposizione dei rifiuti organici;</dd><dt>h. </dt><dd><i>ammendanti</i>: prodotti che migliorano le proprietà del terreno;</dd><dt>i. </dt><dd><i>colture di microrganismi per il trattamento dei terreni, delle sementi o delle piante</i>: prodotti che favoriscono lo sviluppo di piante agricole utili fornendo elementi nutritivi supplementari o svolgendo funzioni simbiotiche;</dd><dt>j.<sup><a fragment="#fn-d6e622" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e622" id="fnbck-d6e622" routerlink="./">33</a></sup> </dt><dd><i>altri prodotti di origine vegetale, animale, microbica o minerale, </i>utilizzati per il nutrimento delle piante e che non rientrano in una delle definizioni della presente ordinanza, quali i prodotti a base di alghe;</dd><dt>k. </dt><dd><i>miscele dei prodotti di cui alle lettere a–j</i>;</dd><dt>l. </dt><dd><i>prodotti che influiscono sui processi biologici del terreno</i>: prodotti che, mediante microrganismi presenti nel terreno, modificano i processi di sintesi degli elementi nutritivi o la loro liberazione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Nella presente ordinanza si intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>messa in commercio:</i> il trasferimento o la cessione a titolo oneroso o gratuito di un concime;</dd><dt>b. </dt><dd><i>elementi nutritivi principali:</i> gli elementi azoto, fosforo e potassio;</dd><dt>c. </dt><dd><i>elementi nutritivi secondari:</i> gli elementi calcio, magnesio, sodio e zolfo;</dd><dt>d. </dt><dd><i>macroelementi: </i>gli elementi azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, sodio e zolfo;</dd><dt>e. </dt><dd><i>microelementi (oligoelementi):</i> gli elementi boro, cobalto, rame, ferro, manganese, molibdeno e zinco essenziali, in quantità esigue, per la crescita delle piante;</dd><dt>f. </dt><dd><i>tipo di concime:</i> concimi con una designazione comune del tipo;</dd><dt>g. </dt><dd><i>imballaggio:</i> un involucro che può essere chiuso ermeticamente, utilizzato per contenere, proteggere, maneggiare e commercializzare concimi;</dd><dt>h. </dt><dd><i>fornitura sfusa:</i> fornitura di concimi senza imballaggio.<sup><a fragment="#fn-d6e689" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e689" id="fnbck-d6e689" routerlink="./">34</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e389"><sup><a fragment="#fnbck-d6e389" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e389" routerlink="./">23</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 9 giu. 1986, in vigore dal 1° mag. 2003 (<a href="eli/oc/2003/171/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 940</a>).</p><p id="fn-d6e405"><sup><a fragment="#fnbck-d6e405" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e405" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p><p id="fn-d6e421"><sup><a fragment="#fnbck-d6e421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e421" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e439"><sup><a fragment="#fnbck-d6e439" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e439" routerlink="./">26</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e453"><sup><a fragment="#fnbck-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e453" routerlink="./">27</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p><p id="fn-d6e479"><sup><a fragment="#fnbck-d6e479" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e479" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e522"><sup><a fragment="#fnbck-d6e522" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e522" routerlink="./">29</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/681/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4205</a>).</p><p id="fn-d6e537"><sup><a fragment="#fnbck-d6e537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e537" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e562"><sup><a fragment="#fnbck-d6e562" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e562" routerlink="./">31</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e585"><sup><a fragment="#fnbck-d6e585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e585" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e622"><sup><a fragment="#fnbck-d6e622" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e622" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e689"><sup><a fragment="#fnbck-d6e689" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e689" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Persone e ditte autorizzate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Possono mettere in commercio concimi unicamente persone o ditte con domicilio o sede sociale in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> Un’autorizzazione per la messa in commercio può essere concessa a persone e ditte con domicilio o sede sociale all’estero se tale possibilità è prevista da un accordo internazionale.</p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Omologazione di concimi</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Omologazione in base all’iscrizione nella lista dei concimi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Lista dei concimi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I concimi delle seguenti categorie possono essere messi in commercio se corrispondono a un tipo di concime della lista dei concimi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>concimi minerali semplici;</dd><dt>b. </dt><dd>concimi minerali composti;</dd><dt>c. </dt><dd>concimi organici o organo-minerali;</dd><dt>d. </dt><dd>concimi con oligoelementi;</dd><dt>e. </dt><dd>ammendanti minerali e organici;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e744" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e744" id="fnbck-d6e744" routerlink="./">35</a></sup> </dt><dd>concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio;</dd><dt>g. </dt><dd>additivi per concimi aziendali;</dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e761" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e761" id="fnbck-d6e761" routerlink="./">36</a></sup> </dt><dd>agenti compostanti.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nella lista dei concimi sono stabilite le designazioni dei tipi di concime e le esigenze che i singoli tipi devono soddisfare.</p><p><sup>3</sup> Il DEFR pubblica la lista dei concimi. Di regola, iscrive nella lista nuovi tipi di concime su domanda di persone o ditte con domicilio o sede sociale in Svizzera.</p><p><sup>4</sup> L’UFAG può omologare provvisoriamente, per due anni al massimo, un tipo di concime che soddisfa le condizioni di cui all’articolo 8.</p><p><sup>5</sup> L’UFAG può temporaneamente stabilire esigenze supplementari per un concime iscritto nella lista dei concimi o revocare l’omologazione per la sua messa in commercio, se nuove scoperte mostrano che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, tale concime produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indirettamente, per l’uomo, ovvero che non è garantito che a partire dai prodotti di base trattati con tale concime sono ottenuti derrate alimentari e oggetti d’uso che soddisfano le esigenze della legislazione sulle derrate alimentari.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e744"><sup><a fragment="#fnbck-d6e744" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e744" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 9 giu. 1986, in vigore dal 1° mag. 2003 (<a href="eli/oc/2003/171/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 940</a>).</p><p id="fn-d6e761"><sup><a fragment="#fnbck-d6e761" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e761" routerlink="./">36</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Condizioni per l’iscrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un tipo di concime è iscritto nella lista dei concimi se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>soddisfa le esigenze di cui all’articolo 3;</dd><dt>b. </dt><dd>contiene sostanze attive di cui è nota l’efficacia e la sicurezza;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e804" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e804" id="fnbck-d6e804" routerlink="./">37</a></sup> </dt><dd>non è fabbricato a partire da sottoprodotti di origine animale, eccettuati:<dl><dt>1. </dt><dd>i resti alimentari non provenienti dal traffico transfrontaliero,</dd><dt>2. </dt><dd>gli scarti verdi con resti alimentari,</dd><dt>3. </dt><dd>le uova, il latte, i latticini e il colostro,</dd><dt>4. </dt><dd>i prodotti apicoli,</dd><dt>5. </dt><dd>la lana non trattata,</dd><dt>6. </dt><dd>i metaboliti, quali urina, contenuto del rumine, dello stomaco e dell’intestino; e</dd></dl></dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e837" id="fnbck-d6e837" routerlink="./">38</a></sup> </dt><dd>non è fabbricato a partire da fanghi presenti nelle acque di scarico dei macelli, delle aziende di sezionamento o delle aziende addette alla lavorazione della carne.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono inoltre iscritti nella lista dei concimi i tipi di concime autorizzati in Svizzera e omologati in un paese che per concimi con valori caratteristici simili applica condizioni di omologazione comparabili. Per valutare se tali condizioni sono soddisfatte, il DEFR si rifà ai dati contenuti nella lista dei concimi del paese d’origine; prende in considerazione altri dati nella misura in cui sono portati a sua conoscenza.</p><p><sup>3</sup> Un tipo di concime è iscritto nella lista dei concimi unicamente se è garantita la protezione del primo richiedente che ne fa domanda in Svizzera; si applica per analogia l’articolo 13 capoversi 2 e 3.</p><p><sup>4</sup> Le disposizioni del presente articolo non pregiudicano l’applicazione delle norme del diritto della concorrenza e del diritto della proprietà immateriale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e804"><sup><a fragment="#fnbck-d6e804" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e804" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p><p id="fn-d6e837"><sup><a fragment="#fnbck-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e837" routerlink="./">38</a></sup> Introdotta dall’all. 8 n. II 3 dell’O del 25 mag. 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (<a href="eli/oc/2011/372/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2699</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Modifica della lista dei concimi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il DEFR può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>modificare le esigenze per un tipo di concime se nuove scoperte mostrano che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indirettamente, per l’uomo;</dd><dt>b. </dt><dd>radiare un tipo di concime dalla lista dei concimi se nuove scoperte mostrano che tale tipo di concime non si presta all’utilizzazione prevista o che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indirettamente, per l’uomo.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Omologazione in base a una procedura di autorizzazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Obbligo di autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I seguenti concimi necessitano, per l’omologazione, di un’autorizzazione dell’UFAG:</p><dl><dt>a. </dt><dd>concimi che non corrispondono a un tipo di concime iscritto nella lista dei concimi;</dd><dt>b. </dt><dd>concimi delle seguenti categorie di concimi:<dl><dt>1. </dt><dd>additivi per concimi, ad eccezione degli additivi per concimi aziendali,</dd><dt>2.<sup><a fragment="#fn-d6e906" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e906" id="fnbck-d6e906" routerlink="./">39</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>3. </dt><dd>colture di microrganismi per il trattamento dei terreni, delle sementi o delle piante,</dd><dt>4. </dt><dd>prodotti che influiscono sui processi biologici del terreno,</dd><dt>4<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e928" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e928" id="fnbck-d6e928" routerlink="./">40</a></sup> </dt><dd>concimi minerali ottenuti dal riciclaggio,</dd><dt>5. </dt><dd>miscele di concimi delle categorie di cui ai numeri 1–4 nonché miscele di tali concimi con concimi delle categorie di cui all’articolo 7.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> Un’autorizzazione per la messa in commercio è in ogni caso necessaria per i concimi cui sono aggiunti microrganismi e per i concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi. Questa disposizione si applica pure ai concimi che corrispondono a un tipo di concime iscritto nella lista dei concimi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e906"><sup><a fragment="#fnbck-d6e906" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e906" routerlink="./">39</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e928"><sup><a fragment="#fnbck-d6e928" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e928" routerlink="./">40</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/681/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4205</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione è personale e non può essere ceduta.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG può vincolare l’autorizzazione a oneri e condizioni nonché prescrivere indicazioni particolari per l’etichettatura. Determina la designazione del concime<sup><a fragment="#fn-d6e958" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e958" id="fnbck-d6e958" routerlink="./">41</a></sup></p><p><sup>3</sup> Concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi sono autorizzati unicamente se soddisfano le condizioni di cui all’articolo 44 dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e970" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e970" id="fnbck-d6e970" routerlink="./">42</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente.<sup><a fragment="#fn-d6e978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e978" id="fnbck-d6e978" routerlink="./">43</a></sup></p><p><sup>4</sup> Un concime che è stato messo in commercio con un’autorizzazione non necessita di autorizzazioni ulteriori nelle fasi successive del commercio.</p><p><sup>5</sup> L’autorizzazione ha una durata di validità di dieci anni e vale fintanto che il concime corrisponde alle caratteristiche stabilite al momento dell’autorizzazione. Su domanda essa è prorogata di dieci anni. L’UFAG può autorizzare, senza procedere a un nuovo esame, le modifiche di caratteristiche che non influiscono sulle condizioni per l’ottenimento dell’autorizzazione.<sup><a fragment="#fn-d6e993" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e993" id="fnbck-d6e993" routerlink="./">44</a></sup></p><p><sup>6</sup> L’autorizzazione per un concime decade se il tipo di concime cui esso corrisponde viene iscritto nella lista dei concimi.</p><p><sup>7</sup> Anche in seguito all’omologazione il titolare dell’autorizzazione comunica regolarmente e spontaneamente nuove scoperte concernenti il concime.</p><p><sup>8</sup> L’UFAG può in ogni momento vincolare l’autorizzazione a condizioni e oneri restrittivi oppure ritirarla se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’autorizzazione è stata rilasciata in base a dati falsi o ingannevoli;</dd><dt>b. </dt><dd>il titolare dell’autorizzazione non designa il concime secondo le prescrizioni oppure, nonostante un avvertimento o una condanna giudiziale, diffonde indicazioni false o ingannevoli;</dd><dt>c. </dt><dd>un concime autorizzato non corrisponde più alle caratteristiche stabilite al momento dell’autorizzazione o se le indicazioni supplementari che l’UFAG ha richiesto fondandosi su nuove scoperte non sono fornite per tempo;</dd><dt>d. </dt><dd>nuove scoperte mostrano che il concime non si presta all’utilizzazione prevista o che, nonostante un’utilizzazione conforme alle prescrizioni, produce effetti secondari inaccettabili o costituisce un pericolo per l’ambiente o, indirettamente, per l’uomo.</dd></dl><p><sup>9</sup> Se le condizioni di cui al capoverso 1 non sono più adempiute, l’UFAG può revocare un’autorizzazione con il consenso del titolare della stessa.<sup><a fragment="#fn-d6e1027" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1027" id="fnbck-d6e1027" routerlink="./">45</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e958"><sup><a fragment="#fnbck-d6e958" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e958" routerlink="./">41</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e970"><sup><a fragment="#fnbck-d6e970" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e970" routerlink="./">42</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e978"><sup><a fragment="#fnbck-d6e978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e978" routerlink="./">43</a></sup> Nuovo testo l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p><p id="fn-d6e993"><sup><a fragment="#fnbck-d6e993" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e993" routerlink="./">44</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1027"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1027" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1027" routerlink="./">45</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Autorizzazione provvisoria</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG può concedere, prima della fine della procedura di autorizzazione e per cinque anni al massimo a decorrere dall’inoltro della domanda, un’autorizzazione provvisoria per un concime che appare idoneo all’utilizzazione prevista e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per motivi non imputabili al richiedente la procedura di autorizzazione rischia di protrarsi per molto tempo;</dd><dt>b. </dt><dd>per la concessione di un’autorizzazione definitiva occorre attendere le prime esperienze della pratica agricola; o</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e1056" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1056" id="fnbck-d6e1056" routerlink="./">46</a></sup> </dt><dd>questo è importato o distribuito esclusivamente per scopi scientifici.</dd></dl><p><sup>2</sup> I concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi sono autorizzati in via provvisoria unicamente se soddisfano le condizioni di cui all’articolo 44 dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1070" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1070" id="fnbck-d6e1070" routerlink="./">47</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente.<sup><a fragment="#fn-d6e1078" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1078" id="fnbck-d6e1078" routerlink="./">48</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1056"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1056" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1056" routerlink="./">46</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/681/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4205</a>).</p><p id="fn-d6e1070"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1070" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1070" routerlink="./">47</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e1078"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1078" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1078" routerlink="./">48</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Seconda autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque intende mettere in commercio un concime, non essendo egli stesso titolare della relativa autorizzazione, deve inoltrare una domanda di autorizzazione di cui all’articolo 16.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG può rinunciare alle indicazioni e alle prove del secondo richiedente e fondarsi su quelle fornite dal titolare della prima autorizzazione se il secondo richiedente prova che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è stato autorizzato dal titolare della prima autorizzazione a utilizzare i suoi dati; o</dd><dt>b. </dt><dd>sono trascorsi dieci anni dalla prima autorizzazione e si tratta indubbiamente del medesimo prodotto.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se l’UFAG, fondandosi su nuove scoperte, ha in un secondo tempo chiesto al titolare della prima autorizzazione una documentazione ulteriore in vista di una nuova decisione, per un periodo di cinque anni a decorrere da tale decisione e almeno fino a scadenza del termine di cui al capoverso 2 lettera b non può far capo ai relativi dati senza il consenso del titolare della prima autorizzazione.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura di omologazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Procedura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La documentazione completa relativa alla domanda è presentata all’UFAG.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG sottopone la domanda di omologazione ad altri servizi federali se concerne il loro campo di attività.</p><p><sup>3</sup> Il DEFR può disciplinare altri dettagli della procedura di omologazione, in particolare le esigenze concernenti la documentazione relativa alla domanda.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Documentazione per la domanda di iscrizione nella lista dei concimi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sempreché non sia richiesto altrimenti, la documentazione relativa alla domanda di iscrizione nella lista dei concimi contiene almeno le seguenti indicazioni<tmp:inl id="d7e5196" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>:<tmp:inl id="d7e5196" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p><dl><dt>a. </dt><dd>il domicilio o la sede sociale del richiedente in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>indicazioni complete sulle possibilità e le modalità di utilizzazione del tipo di concime;</dd><dt>c. </dt><dd>indicazioni precise e complete sulle materie prime, la composizione e le proprietà del tipo di concime e sulla sua idoneità all’utilizzazione prevista;</dd><dt>d. </dt><dd>la prova che il tipo di concime, se utilizzato nel modo previsto, non produce effetti secondari inaccettabili e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e1156" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1156" id="fnbck-d6e1156" routerlink="./">49</a></sup> </dt><dd>la classificazione e l’etichettatura del concime secondo gli articoli 6, 7 e 10–15<i>a</i> OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1175" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1175" id="fnbck-d6e1175" routerlink="./">50</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1156"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1156" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1156" routerlink="./">49</a></sup> Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>). Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2020/891/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5125</a>).</p><p id="fn-d6e1175"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1175" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1175" routerlink="./">50</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Documentazione per la domanda di autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sempreché non sia richiesto altrimenti, la documentazione relativa alla domanda di autorizzazione contiene almeno le seguenti indicazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il domicilio o la sede sociale del richiedente in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>la designazione con la quale è previsto mettere in commercio il concime;</dd><dt>c. </dt><dd>il luogo in cui il concime è stato fabbricato, imballato o fornito in un nuovo imballaggio;</dd><dt>d. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante del concime e del fabbricante delle sostanze attive che vi sono contenute;</dd><dt>e. </dt><dd>indicazioni complete sulle possibilità e le modalità di utilizzazione del tipo di concime;</dd><dt>f. </dt><dd>indicazioni precise e complete sulle materie prime, la composizione e le proprietà del tipo di concime e sulla sua idoneità all’utilizzazione prevista;</dd><dt>g. </dt><dd>la prova che il tipo di concime, se utilizzato nel modo previsto, non produce effetti secondari inaccettabili e non costituisce un pericolo per l’ambiente né, indirettamente, per l’uomo;</dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e1218" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1218" id="fnbck-d6e1218" routerlink="./">51</a></sup> </dt><dd>la classificazione e l’etichettatura del concime secondo gli articoli 6, 7 e 10–15<i>a</i> OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1237" id="fnbck-d6e1237" routerlink="./">52</a></sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Trattandosi di additivi per concimi, agenti compostanti, ammendanti del suolo nonché altri prodotti di origine vegetale, animale, microbica o minerale, non è necessario fornire una documentazione che provi l’idoneità del prodotto all’utilizzazione prevista. L’autorità incaricata dell’omologazione è autorizzata a informare l’opinione pubblica del fatto che tale idoneità non è stata esaminata nell’ambito della procedura di autorizzazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1248" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1248" id="fnbck-d6e1248" routerlink="./">53</a></sup></p><p><sup>3</sup> Trattandosi di concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi, la documentazione relativa alla domanda deve soddisfare inoltre i requisiti di cui agli articoli 28, 29 e 34 capoverso 2 dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1260" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1260" id="fnbck-d6e1260" routerlink="./">54</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente.<sup><a fragment="#fn-d6e1268" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1268" id="fnbck-d6e1268" routerlink="./">55</a></sup></p><p><sup>4</sup> Nella domanda il richiedente deve menzionare o allegare prove, in particolare rapporti su ricerche scientifiche concernenti l’idoneità e la sicurezza del concime, pubblicazioni scientifiche, pubblicazioni ufficiali, verbali di esperimenti o perizie.</p><p><sup>5</sup> I mezzi di prova provenienti da un altro paese sono riconosciuti nella misura in cui nelle regioni interessate le condizioni rilevanti per l’utilizzazione del concime, dal punto di vista dell’agricoltura, della concimazione e dell’ambiente – comprese le condizioni climatiche – sono comparabili a quelle in Svizzera.</p><p><sup>6</sup> In via eccezionale, trattandosi di concimi che sono messi in commercio unicamente in quantità ridotte e localmente, l’UFAG può rinunciare in parte o interamente alle indicazioni di cui al capoverso 1 lettere b, e e f.</p><p><sup>7</sup> Se la domanda non soddisfa le esigenze, l’UFAG assegna al richiedente un termine per completarla. Se le informazioni richieste non sono fornite entro tale termine, non si entra nel merito della domanda.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1218"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1218" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1218" routerlink="./">51</a></sup> Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>). Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2020/891/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5125</a>).</p><p id="fn-d6e1237"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1237" routerlink="./">52</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e1248"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1248" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1248" routerlink="./">53</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1260"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1260" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1260" routerlink="./">54</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e1268"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1268" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1268" routerlink="./">55</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Documentazione estera per la domanda</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se un concime è omologato in un paese con prescrizioni comparabili si tiene conto dei risultati degli esami svolti in vista di tale omologazione se, assieme alla documentazione secondo gli articoli 15 e 16, sono inoltrati pure il certificato di omologazione del paese in questione e una copia della documentazione di omologazione.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Esame della domanda</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG non è tenuto a completare le indicazioni e le prove a sostegno della domanda; di regola si limita a esaminare la documentazione. A tale scopo può eseguire o fare eseguire esperimenti e altre rilevazioni. La verifica della classificazione e dell’etichettatura del concime giusta l’articolo 16 capoverso 1 lettera h non avviene nell’ambito della procedura di autorizzazione, bensì nel quadro della verifica del controllo autonomo secondo le disposizioni dell’articolo 81 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1308" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1308" id="fnbck-d6e1308" routerlink="./">56</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1316" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1316" id="fnbck-d6e1316" routerlink="./">57</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’UFAG non esegue tali esperimenti e rilevazioni e si pronuncia in merito alla domanda in base alla documentazione esistente se il richiedente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non collabora agli esperimenti e alle rilevazioni, ad esempio rifiutando di mettere gratuitamente a disposizione la quantità necessaria di concime o, in caso di esperimenti che esulano dall’ambito abituale, il personale, gli strumenti, le infrastrutture sperimentali, ecc.;</dd><dt>b. </dt><dd>non si assume la responsabilità per i danni che potrebbero derivare da tali esperimenti e rilevazioni senza che una colpa possa essere imputata all’UFAG o a terzi.</dd></dl><p><sup>3</sup> Trattandosi di concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi, l’UFAG effettua gli esperimenti in pieno campo eventualmente necessari per la concessione dell’autorizzazione unicamente se sono soddisfatti i requisiti dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1338" id="fnbck-d6e1338" routerlink="./">58</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente.<sup><a fragment="#fn-d6e1346" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1346" id="fnbck-d6e1346" routerlink="./">59</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1308"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1308" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1308" routerlink="./">56</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e1316"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1316" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1316" routerlink="./">57</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1903</a>).</p><p id="fn-d6e1338"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1338" routerlink="./">58</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e1346"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1346" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1346" routerlink="./">59</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Notifica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Obbligo di notifica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque intende mettere in commercio un concime che corrisponde a un tipo di concime iscritto nella lista dei concimi deve notificarlo all’UFAG. La notifica deve essere confermata ogni dieci anni dal dichiarante.<sup><a fragment="#fn-d6e1367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1367" id="fnbck-d6e1367" routerlink="./">60</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il DEFR può prevedere eccezioni all’obbligo di notifica.</p><p><sup>3</sup> Un concime che è stato messo in commercio con una notifica non necessita di notifiche ulteriori nelle fasi successive del commercio.</p><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1385" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1385" id="fnbck-d6e1385" routerlink="./">61</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1367"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1367" routerlink="./">60</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1385"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1385" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1385" routerlink="./">61</a></sup> Abrogato dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, con effetto dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Documentazione per la notifica</a></h6><div class="collapseable"> <p>La notifica comprende le seguenti indicazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del dichiarante;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1410" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1410" id="fnbck-d6e1410" routerlink="./">62</a></sup> </dt><dd>il nome commerciale;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e1424" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1424" id="fnbck-d6e1424" routerlink="./">63</a></sup> </dt><dd>la designazione del tipo di concime secondo la lista dei concimi;</dd><dt>d. </dt><dd>le materie prime e la composizione;</dd><dt>e. </dt><dd>le istruzioni per l’uso;</dd><dt>f. </dt><dd>l’utilizzazione prevista;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e1447" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1447" id="fnbck-d6e1447" routerlink="./">64</a></sup> </dt><dd>la classificazione e l’etichettatura del concime secondo gli articoli 6, 7 e 10–15<i>a</i> OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1466" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1466" id="fnbck-d6e1466" routerlink="./">65</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1410"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1410" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1410" routerlink="./">62</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1424"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1424" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1424" routerlink="./">63</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1447"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1447" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1447" routerlink="./">64</a></sup> Introdotta dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>). Nuovo testo giusta l’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2020/891/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5125</a>).</p><p id="fn-d6e1466"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1466" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1466" routerlink="./">65</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Modifiche, estinzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La notifica vale fintanto che il prodotto corrisponde alle indicazioni fornite all’atto della notifica. Le modifiche vanno comunicate spontaneamente all’UFAG.<sup><a fragment="#fn-d6e1484" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1484" id="fnbck-d6e1484" routerlink="./">66</a></sup></p><p><sup>2</sup> La notifica di un concime si estingue se non è confermata secondo l’articolo 19 capoverso 1.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1484"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1484" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1484" routerlink="./">66</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3_a"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_3_a" routerlink="./"><inl>Capitolo 3</inl><i><inl>a</inl></i><inl>:</inl></a><b><inl><sup><a fragment="#fn-d6e1504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1504" id="fnbck-d6e1504" routerlink="./">67</a></sup></inl></b><a fragment="#chap_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_3_a" routerlink="./"><inl> </inl> <br/><tmp:inl id="d7e6733" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e6733" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Esigenze relative alla fabbricazione e alla messa in commercio di concimi</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1504"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1504" routerlink="./">67</a></sup> Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_21_a"><a name="a21a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_21_a" routerlink="./"><b>Art. 21</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1528" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1528" id="fnbck-d6e1528" routerlink="./">68</a></sup><a fragment="#art_21_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_21_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Restrizioni relative alla composizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un concime può essere messo in commercio unicamente se adempie le esigenze dell’allegato 2.6 ORRPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1547" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1547" id="fnbck-d6e1547" routerlink="./">69</a></sup> relative ai valori limite per gli inquinanti e i corpi estranei inerti.</p><p><sup>2</sup> È vietato aggiungere ai concimi prodotti fitosanitari, fanghi di depurazione, sostanze contenenti medicamenti, componenti di <i>Ricinus communis</i> o prodotti che influiscono sui processi biologici del suolo.</p><p><sup>3</sup> Su domanda l’UFAG può autorizzare l’aggiunta di inibitori della nitrificazione, impiegati come prodotti che influiscono sui processi biologici del suolo, a concimi minerali azotati. L’autorizzazione è rilasciata soltanto se l’utilizzazione di simili miscele non può compromettere la fertilità del suolo.</p><p><sup>4</sup> I produttori di concimi possono utilizzare soltanto materie prime idonee e che non pregiudicano il prodotto finito. Ai concimi aziendali possono essere aggiunti materiali di aziende non agricole se i valori limite per gli inquinanti di cui al capoverso 1 sono rispettati.</p><p><sup>5</sup> Nella fabbricazione o nell’impiego di un concime non devono essere diffusi organismi indesiderati, quali organismi patogeni o semi di neofite.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1528"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1528" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1528" routerlink="./">68</a></sup> Nuovo testo gisuta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p><p id="fn-d6e1547"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1547" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1547" routerlink="./">69</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_21_b"><a name="a21b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_21_b" routerlink="./"><b>Art. 21</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1573" id="fnbck-d6e1573" routerlink="./">70</a></sup><a fragment="#art_21_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_21_b" routerlink="./"><i></i> <i></i>Autorizzazione d’esercizio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la fabbricazione di concimi con sottoprodotti di origine animale trasformati ai sensi dell’articolo 8 capoverso 1 lettera c è richiesta l’autorizzazione dell’UFAG.</p><p><sup>2</sup> Per l’importazione, l’immagazzinamento e il trasporto di sottoprodotti di origine animale trasformati ai sensi dell’articolo 8 capoverso 1 lettera c effettuati allo scopo di fabbricare concimi organici o organo-minerali è richiesta l’autorizzazione dell’UFAG.</p><p><sup>3</sup> Oltre ad adempiere ai requisiti posti dalla presente ordinanza, le aziende autorizzate devono ottemperare alle disposizioni pertinenti dell’ordinanza del 25 maggio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e1598" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1598" id="fnbck-d6e1598" routerlink="./">71</a></sup> concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1573"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1573" routerlink="./">70</a></sup> Introdotto dall’all. 8 n. II 3 dell’O del 25 mag. 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale, in vigore dal 1° lug. 2011 (<a href="eli/oc/2011/372/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2699</a>).</p><p id="fn-d6e1598"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1598" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1598" routerlink="./">71</a></sup> <a href="eli/cc/2011/372/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.441.22</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Importazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1611" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1611" id="fnbck-d6e1611" routerlink="./">72</a></sup></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Un concime può essere importato unicamente se è omologato secondo l’articolo 2 e soddisfa le rispettive esigenze in materia di composizione, etichettatura e inquinanti.</p><p><sup>2</sup> Un concime soggetto ad autorizzazione può essere importato unicamente dal titolare dell’autorizzazione.</p><p><sup>3</sup> Un concime può essere importato unicamente nell’imballaggio originale in cui è stato messo sul mercato dal fabbricante o dal responsabile della commercializzazione, oppure sfuso, corredato dei rispettivi documenti di accompagnamento.</p><p><sup>4</sup> Se sono messi in commercio, ai concimi importati sono applicabili gli articoli 19–21.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1611"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1611" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1611" routerlink="./">72</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: <br/>Designazione, etichettatura, registrazione nel sistema d’informazione</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1640" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1640" id="fnbck-d6e1640" routerlink="./">73</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1640"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1640" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1640" routerlink="./">73</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1652" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1652" id="fnbck-d6e1652" routerlink="./">74</a></sup><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_23" routerlink="./"> Prescrizioni generali in materia di etichettatura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È vietato nell’etichettatura e sull’imballaggio di un concime fornire indicazioni false o incomplete ovvero sottacere fatti in maniera da ingannare l’acquirente o il consumatore in merito alle proprietà, al tipo di composizione o all’idoneità del concime all’utilizzazione.</p><p><sup>2</sup> Su tutti gli imballaggi o sulle etichette ad essi applicate o, in caso di fornitura sfusa, sui documenti di accompagnamento, figurano almeno le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la designazione del tipo di concime conformemente alla lista dei concimi o, trattandosi di un concime autorizzato, conformemente alle prescrizioni dell’UFAG;</dd><dt>b. </dt><dd>il tipo e il tenore dei costituenti e degli additivi;</dd><dt>c. </dt><dd>il nome commerciale, se noto;</dd><dt>d. </dt><dd>il nome e l’indirizzo della ditta responsabile per la messa in commercio o l’importazione;</dd><dt>e. </dt><dd>nel caso di concimi ottenuti dal riciclaggio o di concimi che contengono tale tipo di concimi, le materie prime;</dd><dt>f. </dt><dd>le istruzioni per l’uso.</dd></dl><p><sup>2bis</sup> Il nome e l’indirizzo della ditta responsabile per la messa in commercio o l’importazione possono essere sostituiti dal nome e dall’indirizzo della persona responsabile dell’immissione sul mercato nello SEE se si tratta di concimi minerali, concimi con microelementi o ammendanti minerali del suolo che:<sup><a fragment="#fn-d6e1693" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1693" id="fnbck-d6e1693" routerlink="./">75</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>corrispondono a un tipo di concime della lista dei concimi;</dd><dt>b. </dt><dd>sono importati da uno Stato membro dello SEE;</dd><dt>c. </dt><dd>sono destinati a utilizzatori a titolo professionale; e</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e1715" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1715" id="fnbck-d6e1715" routerlink="./">76</a></sup> </dt><dd>sono stati annunciati secondo gli articoli 48–54 OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1727" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1727" id="fnbck-d6e1727" routerlink="./">77</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1735" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1735" id="fnbck-d6e1735" routerlink="./">78</a></sup></dd></dl><p><sup>3</sup> Qualora siano disponibili raccomandazioni svizzere in materia di concimazione, per i rispettivi prodotti o tipi di concime forniti a utilizzatori a titolo professionale nelle istruzioni per l’uso non sono necessarie prescrizioni per il dosaggio ai sensi dell’articolo 24<i>a</i> capoverso 1 lettera a.<sup><a fragment="#fn-d6e1749" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1749" id="fnbck-d6e1749" routerlink="./">79</a></sup></p><p><sup>4</sup> Le indicazioni sono ben leggibili, indelebili e redatte in almeno una lingua ufficiale della regione di vendita.</p><p><sup>5</sup> Un concime imballato può essere importato anche se le esigenze in materia di etichettatura di cui al capoverso 2 lettera d sono adempiute soltanto al momento della messa in commercio.</p><p><sup>6 </sup>Il DEFR disciplina le indicazioni supplementari specifiche per i singoli tipi di concime.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1652"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1652" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1652" routerlink="./">74</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1693"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1693" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1693" routerlink="./">75</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1903</a>).</p><p id="fn-d6e1715"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1715" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1715" routerlink="./">76</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 6 n. 7 dell’O del 5 giu. 2015 sui prodotti chimici, in vigore dal 1° lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1903</a>).</p><p id="fn-d6e1727"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1727" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1727" routerlink="./">77</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e1735"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1735" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1735" routerlink="./">78</a></sup> Introdotto dall’all. n. 3 dell’O del 19 mag. 2010 sull’immissione in commercio di prodotti conformi a prescrizioni tecniche estere, in vigore dal 1° lug. 2010 (<a href="eli/oc/2010/350/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 2631</a>).</p><p id="fn-d6e1749"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1749" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1749" routerlink="./">79</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div></div></article><article id="art_23_a"><a name="a23a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_23_a" routerlink="./"><b>Art. 23</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1771" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1771" id="fnbck-d6e1771" routerlink="./">80</a></sup><a fragment="#art_23_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_23_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Etichettatura prevista dal regolamento (UE) 2019/1009</a></h6><div class="collapseable"> <p>In sostituzione dell’etichettatura prevista all’articolo 23 e conformemente alle disposizioni emanate dal DEFR in virtù dell’articolo 23 capoverso 6, è consentita l’etichettatura dei concimi prevista dalle prescrizioni del regolamento (UE) 2019/1009<sup><a fragment="#fn-d6e1789" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1789" id="fnbck-d6e1789" routerlink="./">81</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1771"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1771" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1771" routerlink="./">80</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 16 lug. 2022 (<a href="eli/oc/2021/686/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 686</a>).</p><p id="fn-d6e1789"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1789" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1789" routerlink="./">81</a></sup> Regolamento (UE) 2019/1009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, che modifica i regolamenti (CE) n. 1069/2009 e (CE) n. 1107/2009 e che abroga il regolamento (CE) n. 2003/2003, versione della GU L 170 del 25.6.2019, pag. 1.</p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1797" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1797" id="fnbck-d6e1797" routerlink="./">82</a></sup><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24" routerlink="./"> Etichettatura di prodotti della fermentazione e del compostaggio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Oltre alle indicazioni di cui all’articolo 23, i detentori di impianti di compostaggio e di fermentazione che lavorano annualmente più di 100 t di materiale compostabile o fermentabile e forniscono compost, digestato o concimi aziendali devono rilasciare, al momento della fornitura, un bollettino di consegna contenente le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la quantità fornita;</dd><dt>b. </dt><dd>il tenore di sostanza secca e di materia organica;</dd><dt>c. </dt><dd>il tenore di azoto totale;</dd><dt>d. </dt><dd>il tenore di fosforo, potassio, calcio e magnesio, nonché la conducibilità elettrica (espressa in millisiemens per centimetro).</dd></dl><p><sup>2</sup> Se il compost o il digestato viene fornito in sacchi, su questi ultimi devono figurare il peso e le indicazioni di cui al capoverso 1 lettere a–d. La dicitura sui sacchi funge da bollettino di consegna.</p><p><sup>3</sup> Se il concime aziendale non trattato con fermentazione viene fornito in sacchi, sul sacco occorre apporre un’etichetta sulla quale figurino almeno:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le indicazioni di cui all’articolo 23;</dd><dt>b. </dt><dd>la specie di animale da reddito da cui proviene il concime aziendale;</dd><dt>c. </dt><dd>il peso;</dd><dt>d. </dt><dd>il tenore di sostanza secca e di materia organica;</dd><dt>e. </dt><dd>il tenore di azoto totale, fosforo e potassio.</dd></dl><p><sup>4</sup> I concimi aziendali, forniti direttamente al consumatore finale a titolo professionale da un’azienda con allevamento di animali da reddito e registrati secondo il sistema d’informazione ai sensi dell’articolo 165<i>f</i> LAgr, sono esclusi dalle prescrizioni di etichettatura di cui all’articolo 23 capoverso 2 lettere a–e. Per istruzioni per l’uso si intendono i dati di base per la concimazione<sup><a fragment="#fn-d6e1853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1853" id="fnbck-d6e1853" routerlink="./">83</a></sup> di Agroscope<sup><a fragment="#fn-d6e1858" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1858" id="fnbck-d6e1858" routerlink="./">84</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1797"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1797" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1797" routerlink="./">82</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1853"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1853" routerlink="./">83</a></sup> I dati di base per la concimazione sono disponibili sotto www.agroscope.ch</p><p id="fn-d6e1858"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1858" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1858" routerlink="./">84</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div></div></article><article id="art_24_a"><a name="a24a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24_a" routerlink="./"><b>Art. 24</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1871" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1871" id="fnbck-d6e1871" routerlink="./">85</a></sup><a fragment="#art_24_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24_a" routerlink="./"> Istruzioni per l’uso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le istruzioni per l’uso devono contenere:</p><dl><dt>a. </dt><dd>norme per il dosaggio che indichino la quantità necessaria e sufficiente per ottenere l’effetto voluto;</dd><dt>b. </dt><dd>indicazioni sullo stoccaggio, la neutralizzazione e l’eliminazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le istruzioni per l’uso non possono contenere indicazioni o avvertenze che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>inducono un’utilizzazione scorretta che compromette la fertilità del suolo, pregiudica lo stato delle acque e dell’aria o nuoce alla qualità delle piante;</dd><dt>b. </dt><dd>sono in contraddizione con le limitazioni e i divieti d’utilizzazione secondo l’allegato 2.6 ORRPChim<sup><a fragment="#fn-d6e1910" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1910" id="fnbck-d6e1910" routerlink="./">86</a></sup>.</dd></dl><p><sup>3</sup> Nel caso di forniture di compost o digestato, le istruzioni per l’uso devono rispettare il dosaggio autorizzato per un fabbisogno medio conformemente all’ORRPChim.</p><p><sup>4</sup> Se il concime aziendale viene fornito in sacchi, le istruzioni per l’uso devono tener conto delle raccomandazioni in materia di concimazione applicabili per il rispettivo acquirente.</p><p><sup>5</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1927" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1927" id="fnbck-d6e1927" routerlink="./">87</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1871"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1871" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1871" routerlink="./">85</a></sup> Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e1910"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1910" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1910" routerlink="./">86</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p><p id="fn-d6e1927"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1927" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1927" routerlink="./">87</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div></div></article><article id="art_24_b"><a name="a24b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24_b" routerlink="./"><b>Art. 24</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1940" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1940" id="fnbck-d6e1940" routerlink="./">88</a></sup><a fragment="#art_24_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24_b" routerlink="./"> Registrazione delle forniture di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi fornisce concimi aziendali deve registrare tutte le forniture nel sistema d’informazione ai sensi dell’articolo 165<i>f</i> LAgr. Le forniture di concimi aziendali in sacchi non devono essere registrate.</p><p><sup>2</sup> Chi fornisce concimi ottenuti dal riciclaggio deve registrare nel sistema d’informazione tutte le forniture ad acquirenti che ogni anno acquistano concimi ottenuti dal riciclaggio con un tenore complessivamente superiore a 105 chilogrammi di azoto o a 15 chilogrammi di fosforo.</p><p><sup>3</sup> I detentori di impianti ai sensi dell’articolo 24 capoverso 1, che forniscono concimi aziendali o concimi ottenuti dal riciclaggio ai sensi dei capoversi 1 e 2, devono registrare nel sistema d’informazione anche i materiali apportati compostabili o fermentabili. Per i materiali apportati di origine agricola va registrato ogni ritiro; per i materiali apportati di origine non agricola va registrato una volta all’anno il quantitativo totale.</p><p><sup>4</sup> I dati da registrare si basano sull’articolo 14 dell’ordinanza del 23 novembre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e1972" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1972" id="fnbck-d6e1972" routerlink="./">89</a></sup> sui sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1940"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1940" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1940" routerlink="./">88</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p><p id="fn-d6e1972"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1972" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1972" routerlink="./">89</a></sup> <a href="eli/cc/2013/733/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>919.117.71</b></a></p></div></div></article><article id="art_24_c"><a name="a24c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24_c" routerlink="./"><b>Art. 24</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1984" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e1984" id="fnbck-d6e1984" routerlink="./">90</a></sup><a fragment="#art_24_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_24_c" routerlink="./"> Oneri complementari per lo stoccaggio e la fornitura di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I detentori di impianti ai sensi dell’articolo 24 capoverso 1 possono fornire concimi ad acquirenti che non li utilizzano su terreni in proprietà o in affitto soltanto se gli acquirenti dimostrano di possedere le conoscenze necessarie per l’utilizzo.</p><p><sup>2</sup> In caso di stoccaggio e fornitura di concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio vanno osservate le disposizioni della legislazione sulla protezione delle acque.</p><p><sup>3</sup> I detentori di impianti devono effettuare le necessarie analisi secondo le istruzioni dell’UFAG, onde garantire che le esigenze di cui all’articolo 21<i>a</i> capoverso 1 siano adempiute. Mettono immediatamente a disposizione dell’UFAG e delle autorità cantonali i risultati delle analisi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1984"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1984" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e1984" routerlink="./">90</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/724/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3971</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e2011" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2011" id="fnbck-d6e2011" routerlink="./">91</a></sup><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_25" routerlink="./"> Caratterizzazione dei concimi geneticamente modificati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I concimi costituiti da organismi geneticamente modificati o contenenti tali organismi devono essere caratterizzati con l’indicazione «ottenuto da X geneticamente modificato».</p><p><sup>2</sup> Per i concimi che contengono, in quantità inferiore allo 0,1 per cento della massa, tracce involontarie di organismi geneticamente modificati autorizzati, l’UFAG, d’intesa con gli altri uffici coinvolti nella procedura di omologazione, può stabilire in casi particolari deroghe all’obbligo di etichettatura.<sup><a fragment="#fn-d6e2030" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2030" id="fnbck-d6e2030" routerlink="./">92</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2011"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2011" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2011" routerlink="./">91</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 7 dell’O del 19 nov. 2003 concernente la modifica di ordinanze in relazione con la legge sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/703/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4793</a>).</p><p id="fn-d6e2030"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2030" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2030" routerlink="./">92</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p></div></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Pubblicità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un concime può essere reclamizzato e distribuito a scopo pubblicitario unicamente se omologato. La pubblicità non deve contenere indicazioni fuorvianti.</p><p><sup>2</sup> Ogni pubblicità (prospetti, annunci, ecc.) indica chiaramente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome commerciale o il nome della linea di prodotti;</dd><dt>b. </dt><dd>che si tratta di concimi.<sup><a fragment="#fn-d6e2060" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2060" id="fnbck-d6e2060" routerlink="./">93</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2060"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2060" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2060" routerlink="./">93</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Informazione e statistiche di vendita</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e2074" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2074" id="fnbck-d6e2074" routerlink="./">94</a></sup><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_27" routerlink="./"> Informazione dell’opinione pubblica</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG può pubblicare un elenco dei concimi notificati e autorizzati. L’elenco non contiene alcuna informazione confidenziale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2074"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2074" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2074" routerlink="./">94</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Statistiche di vendita</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ditte e persone che producono e/o mettono in commercio concimi sono tenute a fornire all’UFAG, su richiesta, dati concernenti i prodotti da loro messi in commercio e le relative quantità. Le statistiche di vendita sottostanno alle disposizioni dell’ordinanza del 30 giugno 1993<sup><a fragment="#fn-d6e2098" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2098" id="fnbck-d6e2098" routerlink="./">95</a></sup> sull’esecuzione di rilevazioni statistiche federali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2098"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2098" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2098" routerlink="./">95</a></sup> <a href="eli/cc/1993/2100_2100_2100/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>431.012.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: Esecuzione e controllo</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Salvo disposizioni contrarie, l’esecuzione della presente ordinanza e delle prescrizioni che ne derivano compete all’UFAG; in particolare gli compete l’autorizzazione dei concimi e il controllo del rispetto dell’obbligo di notifica.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni controllano se i concimi messi in commercio sono conformi alle prescrizioni della presente ordinanza e se i divieti di utilizzazione fondati su quest’ultima sono rispettati. L’UFAG assume tale compito a titolo sussidiario e coordina i compiti di esecuzione dei Cantoni.<sup><a fragment="#fn-d6e2121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2121" id="fnbck-d6e2121" routerlink="./">96</a></sup></p><p><sup>3</sup> Gli organi di esecuzione possono prelevare, far prelevare o esigere campioni nonché analizzarli o farli analizzare.</p><p><sup>4</sup> Su domanda, l’indennità per i campioni è pagata in base al prezzo corrente. Non è versata alcuna indennità alle ditte o alle persone che producono, fabbricano, importano, forniscono in nuovo imballaggio, trasformano o mettono in commercio i concimi controllati.</p><p><sup>5</sup> Gli organi di esecuzione sono autorizzati ad analizzare o a far analizzare ogni anno un campione o, se il comportamento della ditta o della persona lo giustifica, più campioni per prodotto a spese della ditta o della persona che produce, fabbrica, importa, fornisce in nuovo imballaggio, trasforma o mette in commercio i concimi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2121"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2121" routerlink="./">96</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/727/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 4923</a>).</p></div></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Collaborazione tra le autorità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima di omologare un concime, l’UFAG consulta i servizi federali interessati. La loro partecipazione è retta dagli articoli<inl> 62</inl><i><inl>a</inl></i><inl> e 62</inl><i><inl>b</inl></i><inl> della legge del 21 ma</inl><inl>r</inl><inl>zo 1997</inl><sup><a fragment="#fn-d6e2158" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2158" id="fnbck-d6e2158" routerlink="./">97</a></sup><inl> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e2168" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2168" id="fnbck-d6e2168" routerlink="./">98</a></sup></inl></p><p><sup>2</sup> Trattandosi dell’omologazione di concimi composti da organismi geneticamente modificati o patogeni o che contengono questo tipo di organismi, l’UFAG dirige e coordina la procedura tenendo conto dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e2180" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2180" id="fnbck-d6e2180" routerlink="./">99</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente.<sup><a fragment="#fn-d6e2188" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2188" id="fnbck-d6e2188" routerlink="./">100</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’UFAG, l’organo di notifica e <inl>i servizi di valutazione ai sensi dell’OPChim</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e2202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2202" id="fnbck-d6e2202" routerlink="./">101</a></sup></inl><inl> mettono a reciproca disposizione i dati rilevati nel quadro della presente ordinanza, dell’OPChim o di altri atti normativi che disciplinano la prot</inl><inl>e</inl><inl>zione dell’uomo o dell’ambiente da sostanze, preparati e oggetti, nella misura necessaria all’adempimento dei loro compiti. A tal fine possono istituire procedure di rich</inl><inl>i</inl><inl>amo automatizzate.</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e2215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2215" id="fnbck-d6e2215" routerlink="./">102</a></sup></inl></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2158"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2158" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2158" routerlink="./">97</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e2168"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2168" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2168" routerlink="./">98</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p><p id="fn-d6e2180"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2180" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2180" routerlink="./">99</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e2188"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2188" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2188" routerlink="./">100</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 12 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p><p id="fn-d6e2202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2202" routerlink="./">101</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p><p id="fn-d6e2215"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2215" routerlink="./">102</a></sup> Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p></div></div></article><article id="art_30_a"><a name="a30a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_30_a" routerlink="./"><b>Art. 30</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e2228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2228" id="fnbck-d6e2228" routerlink="./">103</a></sup><a fragment="#art_30_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_30_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Competenze dell’UFAG</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG può: </p><dl><dt>a. </dt><dd>decidere la classificazione e la definizione dei concimi;</dd><dt>b. </dt><dd>elaborare e pubblicare i metodi per il prelievo, la preparazione e l’analisi dei campioni nonché per il calcolo e la valutazione dei risultati;</dd><dt>c. </dt><dd>riconoscere i laboratori chiamati ad effettuare le analisi e offrire loro una consulenza;</dd><dt>d. </dt><dd>mettere a disposizione degli uffici di consulenza tecnica secondo l’articolo 21 dell’ORRPChim<sup><a fragment="#fn-d6e2261" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2261" id="fnbck-d6e2261" routerlink="./">104</a></sup> la documentazione sull’impiego di concimi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per un periodo limitato, l’UFAG può autorizzare la fornitura di compost o digestato che non supera di oltre il 50 per cento i valori limite di cui all’allegato 2.6 numero 2.2.1 capoverso 1 ORRPChim se:<sup><a fragment="#fn-d6e2272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2272" id="fnbck-d6e2272" routerlink="./">105</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>i valori limite vengono superati in via del tutto eccezionale o per un periodo massimo di sei mesi; oppure </dd><dt>b. </dt><dd>l’autorità cantonale ne fa domanda e provvede alle necessarie misure di risanamento nel comprensorio dell’impianto in questione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se rilascia un’autorizzazione ai sensi del capoverso 2, l’UFAG limita la quantità fornita in modo tale che il carico di inquinanti per ettaro del compost o del digestato non sia superiore al carico che si avrebbe rispettando i valori limite di cui all’allegato 2.6 numero 2.2.1 capoverso 1 ORRPChim.<sup><a fragment="#fn-d6e2291" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2291" id="fnbck-d6e2291" routerlink="./">106</a></sup></p><p><sup>4</sup> L’UFAG e i laboratori di analisi riconosciuti ai sensi del capoverso 1 lettera c possono in ogni momento prelevare campioni presso i produttori di concimi, segnatamente negli impianti di compostggio e di fermentazione, nonché sul luogo del loro impiego come fertilizzanti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2228"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2228" routerlink="./">103</a></sup> Introdotto dal n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p><p id="fn-d6e2261"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2261" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2261" routerlink="./">104</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p><p id="fn-d6e2272"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2272" routerlink="./">105</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p><p id="fn-d6e2291"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2291" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2291" routerlink="./">106</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/835/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6295</a>).</p></div></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Compiti degli organi doganali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi doganali informano l’UFAG in merito all’importazione di concimi.</p><p><sup>2</sup> Gli organi doganali possono ritenere o respingere alla frontiera i concimi, designati dall’UFAG, che non sono omologati per la messa in commercio in Svizzera nonché i concimi importati da persone che non sono in possesso dell’autorizzazione necessaria.</p><p><sup>3</sup> Le decisioni di cui al capoverso 2 sono impugnabili mediante opposizione entro dieci giorni.</p><p><sup>4</sup> Le decisioni in merito alle opposizioni di cui al capoverso 3 sono impugnabili conformemente alla legislazione sull’agricoltura.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Prelievo di campioni, analisi, tolleranze e limitazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DEFR può emanare prescrizioni relative al prelievo di campioni e alle analisi.</p><p><sup>2</sup> Il DEFR fissa gli scarti ammessi fra il valore misurato e il tenore dichiarato di sostanze che determinano o diminuiscono il valore del concime (limiti di tolleranza). Sono eccettuati i valori limite di cui all’allegato 2.6 numero 2.2 nonché 5.1 capoverso 1 lettera a ORRPChim<sup><a fragment="#fn-d6e2335" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2335" id="fnbck-d6e2335" routerlink="./">107</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e2343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2343" id="fnbck-d6e2343" routerlink="./">108</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2335"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2335" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2335" routerlink="./">107</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p><p id="fn-d6e2343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2343" routerlink="./">108</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 18 dell’O del 18 mag. 2005, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 26 gennaio 1994<sup><a fragment="#fn-d6e2363" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2363" id="fnbck-d6e2363" routerlink="./">109</a></sup> sui concimi è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2363"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2363" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2363" routerlink="./">109</a></sup> [<a href="eli/oc/1994/700_700_700/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1994 </b>700</a>, <b></b><a href="eli/oc/1999/35/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1999 </b>303<b> </b></a>n. I 14<b> </b><a href="eli/oc/1999/442/it" routerlink="./" target="_blank">2748 </a>all. 5 n. 5]</p></div></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>La modifica del diritto vigente è disciplinata nell’allegato.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e2395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2395" id="fnbck-d6e2395" routerlink="./">110</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2395"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2395" routerlink="./">110</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, con effetto dal 16 lug. 2022 (<a href="eli/oc/2021/686/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 686</a>).</p></div></div></article><article id="art_35_a"><a name="a35a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_35_a" routerlink="./"><b>Art. 35</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e2410" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2410" id="fnbck-d6e2410" routerlink="./">111</a></sup><a fragment="#art_35_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_35_a" routerlink="./"> Disposizione transitoria della modifica del 18 novembre 2020</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’identificatore unico di formula (UFI) secondo l’articolo 15<i>a</i> OPChim<sup><a fragment="#fn-d6e2427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2427" id="fnbck-d6e2427" routerlink="./">112</a></sup> deve essere comunicato all’UFAG nella domanda di cui all’articolo 15, nella domanda di cui all’articolo 16 e nella notifica per l’immissione in commercio di cui all’articolo 20 entro i seguenti termini:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fino al 31 marzo 2022 per i concimi che disponevano di un UFI al 1° gennaio 2022; </dd><dt>b. </dt><dd>fino al 31 dicembre 2025 per i concimi destinati a utilizzatori professionali e che non disponevano di un UFI al 1° gennaio 2022; </dd><dt>c. </dt><dd>fino al 31 dicembre 2025 per i concimi destinati a utilizzatori privati e immessi sul mercato prima del 1° gennaio 2022 e che non disponevano di un UFI.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2410"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2410" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2410" routerlink="./">111</a></sup> Introdotto dall’all. n. 4 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2020/891/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5125</a>).</p><p id="fn-d6e2427"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2427" routerlink="./">112</a></sup> <a href="eli/cc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>813.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2001.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 34)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Diritto vigente: modifica</a></h2><div class="collapseable"><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e2463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fn-d6e2463" id="fnbck-d6e2463" routerlink="./">113</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2463"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2001/105/it#fnbck-d6e2463" routerlink="./">113</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2001/105/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 522</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | f33d5d98-cc0e-44ce-bfb9-28c4d71f2e6f | Ordinanza del DEFR sulla messa in commercio di concimi | Ordinanza DEFR sul libro dei concimi | OLCon | 916.171.1 | true | 2019-01-01T00:00:00 | 2007-11-16T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24881/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it | RS 916.171.1 1 Ordinanza del DEFR sulla messa in commercio di concimi (Ordinanza DEFR sul libro dei concimi, OLCon) del 16 novembre 2007 (Stato 1° gennaio 2019) Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)1, visti gli articoli 4 capoverso 1, 7 capoverso 3, 14 capoverso 3, 19 capoverso 2, 21a capoverso 3, 23 capoverso 6 e 32 dell’ordinanza del 10 gennaio 20012 sui concimi, ordina: Sezione 1: Lista dei concimi e obbligo di notifica Art. 1 Lista dei concimi I tipi di concime omologati per la messa in commercio giusta l’articolo 7 dell’ordi- nanza del 10 gennaio 2001 sui concimi, con le rispettive denominazioni del tipo e le esigenze specifiche del tipo, sono menzionati nell’allegato 1. Art. 2 Deroghe all’obbligo di notifica 1 Non soggiacciono all’obbligo di notifica secondo l’articolo 19 dell’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui concimi i concimi minerali e gli ammendanti del suolo che corrispondono a uno dei tipi di concime menzionati nell’allegato 1 parti 1, 2 e 5 numeri 1–6, nonché i concimi CE conformemente all’allegato 1.3 2 I prodotti provenienti da impianti di fermentazione e compostaggio sono conside- rati notificati se l’Ufficio federale dell’agricoltura ha ricevuto una copia dell’auto- rizzazione d’esercizio cantonale. 3 I concimi aziendali forniti direttamente o mediante un intermediario al consumato- re finale da un’azienda con allevamento di animali da reddito non soggiacciono all’obbligo di notifica se sono registrati nel sistema d’informazione di cui all’artico- lo 165f della legge del 29 aprile 19984 sull’agricoltura.5 RU 2007 6311 1 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 2 RS 916.171 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). 4 RS 910.1 5 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). 916.171.1 Produzione agricola 2 916.171.1 Sezione 2: Esigenze generali Art. 3 Esigenze generali Oltre alle esigenze definite dall’allegato 1, i singoli tipi di concime devono adempie- re le seguenti esigenze: a. ai concimi minerali semplici e composti non devono essere aggiunti elemen- ti nutritivi di origine animale, vegetale o microbica; b. nei concimi organici e organo-minerali nonché negli ammendanti del suolo il materiale della sostanza organica contenente carbonio deve provenire dalla preparazione di materiale animale, vegetale o microbico. Ai concimi organo- minerali possono essere aggiunti anche microelementi, calcio, magnesio, sodio e zolfo. c.6 … Sezione 3: Caratterizzazione Art. 4 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza si intende per: a. concime ottenuto da miscelazione: un concime ottenuto miscelando a secco più concimi, senza che si producano reazioni chimiche; b. concime in soluzione: un concime fluido esente da particelle solide; c. concime in sospensione: un concime bifase nel quale le particelle solide sono mantenute in sospensione nella fase liquida; d. concime fogliare: un concime adatto per l’applicazione sulle foglie e per l’assunzione di elementi nutritivi attraverso le foglie. Art. 5 Indicazioni su peso e volume Oltre alle indicazioni prescritte dall’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui concimi, su tutti gli imballaggi o sulle etichette ad essi applicate o, in caso di fornitura sfusa, sui documenti di accompagnamento, devono figurare le seguenti indicazioni su peso e volume: a. per i concimi solidi, il peso netto in chilogrammi; per i concimi imballati e i concimi in contenitori chiusi di peso superiore a 100 chilogrammi, anziché il peso netto possono essere indicati il peso lordo e la tara in chilogrammi; b. per i concimi fluidi, il peso netto in chilogrammi; può inoltre essere indicato il volume in litri o in metri cubi; c. per i concimi in forma gassosa, il peso netto in chilogrammi; 6 Abrogata dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). O DEFR sul libro dei concimi 3 916.171.1 d. per i concimi aziendali e ottenuti dal riciclaggio, il peso netto o il peso lordo e la tara in chilogrammi oppure il volume in litri o in metri cubi; e. per i concimi miscelati a base di torba, il volume in litri o in metri cubi. Art. 67 Indicazioni dei tenori 1 I tenori di componenti e additivi dei concimi vanno indicati in percentuale in massa; sono ammessi numeri con una cifra decimale, per i microelementi fino a quattro cifre decimali. È ammessa: a. per i concimi fluidi l’indicazione del tenore in grammi per litro o in chilo- grammi per ettolitro; b. per i concimi aziendali e ottenuti dal riciclaggio l’indicazione del tenore in chilogrammi per metro cubo o in chilogrammi per tonnellata. 2 Qualora non sia richiesto altrimenti, i tenori dichiarati si riferiscono alla merce usuale e non alla sostanza secca. 3 I tenori relativi agli elementi nutritivi dei concimi devono essere indicati sia per esteso sia sotto forma di simboli conformemente alla tabella e all’ordine seguenti: Sostanze Simbolo Azoto N Fosforo P Fosfato o anidride fosforica P2O5 Potassio K Ossido di potassio K2O Calcio Ca Ossido di calcio CaO Carbonato di calcio CaCO3 Magnesio Mg Ossido di magnesio MgO Carbonato di magnesio MgCO3 Sodio Na Ossido di sodio Na2O Zolfo S Triossido di zolfo SO3 Cloro Cl Boro B Cobalto Co Rame Cu Ferro Fe Manganese Mn Molibdeno Mo Zinco Zn 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). Produzione agricola 4 916.171.1 Sostanze Simbolo Silicio Si Sostanza organica SO Sostanza secca SS Art. 7 Indicazioni relative agli ossidi I macroelementi vanno indicati nelle forme seguenti: a. Il tenore di azoto totale può essere dichiarato e indicato soltanto in forma elementare (N). b. Il tenore di fosforo e potassio può essere dichiarato e indicato: 1. in forma elementare (P, K), 2. in forma ossidata (P2O5, K2O) o 3. in entrambe le forme. c. Il tenore di calcio, magnesio, sodio e zolfo può essere dichiarato e indicato: 1. in forma elementare (Ca, Mg, Na, S), 2. in forma ossidata (CaO, MgO, Na2O, SO3) o 3. in entrambe le forme. d.8 Nel calcolare il tenore in forma elementare o ossidata, la cifra dichiarata vie- ne arrotondata al decimale più vicino. Sono applicabili i seguenti fattori di conversione: Sostanze Simbolo Fattore Risultato Fosforo P × 2,291 P2O5 Fosfato o anidride fosforica P2O5 × 0,436 P Potassio K × 1,205 K2O Ossido di potassio K2O × 0,830 K Calcio Ca × 1,399 CaO Calcio Ca × 2,479 CaCO3 Ossido di calcio (calce viva) CaO × 0,715 Ca Ossido di calcio (calce viva) CaO × 1,785 CaCO3 Carbonato di calcio CaCO3 × 0,400 Ca Carbonato di calcio CaCO3 × 0,561 CaO Magnesio Mg × 1,658 MgO Magnesio Mg × 3,472 MgCO3 Magnesio Mg × 4,951 MgSO4 Ossido di magnesio MgO × 0,603 Mg Ossido di magnesio MgO × 2,092 MgCO3 Ossido di magnesio MgO × 2,985 MgSO4 Carbonato di magnesio MgCO3 × 0,288 Mg 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). O DEFR sul libro dei concimi 5 916.171.1 Sostanze Simbolo Fattore Risultato Carbonato di magnesio MgCO3 × 0,478 MgO Carbonato di magnesio MgCO3 × 1,427 MgSO4 Solfato di magnesio MgSO4 × 0,202 Mg Solfato di magnesio MgSO4 × 0,335 MgO Solfato di magnesio MgSO4 × 0,701 MgCO3 Sodio Na × 1,348 Na2O Ossido di sodio Na2O × 0,742 Na Zolfo S × 2,995 SO42- Zolfo S × 2,498 SO3 Triossido di zolfo SO3 × 0,400 S Solfato SO42- × 0,334 S Art. 89 Indicazioni relative all’azoto 1 Le forme di azoto vanno indicate nelle forme e con le abbreviazioni seguenti: 1. Azoto totale N 2. Azoto nitrico NS 3. Azoto ammoniacale NA 4. Azoto ureico NU 5. Azoto cianamidico NC 6. Crotonilidendiurea NRc 7. Urea-formaldeide NRf 8. Isobutilidendiurea Nri 9. Azoto legato organicamente NO o Norg 10. Azoto amminico Nam 2 Se raggiungono almeno l’1 per cento in massa, le forme di azoto secondo i nu- meri 1–5 per i concimi minerali composti designati come concimi CE devono essere dichiarate. Art. 9 Indicazioni relative al fosforo Per i concimi minerali e organo-minerali contenenti fosforo o fosfato, ai fini delle indicazioni concernenti solubilità, passaggio al setaccio e esigenze relative ai conci- mi CE va osservato quanto segue: a. le solubilità dell’anidride fosforica (indicata come P2O5 o P) e le loro abbre- viazioni vanno indicate nel modo seguente: 1. P2O5 e P solubili in acqua PS 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). Produzione agricola 6 916.171.1 2. P2O5 e P solubili in citrato ammonico neutro PA 3. P2O5 e P solubili in citrato ammonico neutro e in acqua PS/PA 4. P2O5 e P solubili unicamente in acidi minerali P 5. P2O5 e P solubili in citrato ammonico alcalino (Petermann) PAp 6a. P2O5 e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 75 % del tenore dichiarato di P2O5 e P solubili in acido citrico al 2 % PCj 6b. P2O5 e P solubili in acido citrico al 2 % PC 7. P2O5 e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 75 % del tenore dichiarato di P2O5 e P solubile in citrato ammonico alcalino (Joulie) PAj 8. P2O5 e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 55 % del tenore dichiarato di P2O5 e P solubile in acido formico al 2 % PF 9. P2O5 e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 45 % del tenore dichiarato di P2O5 e P solubile in acido formico al 2 %, almeno il 20 % del tenore dichiarato di P2O5 e P solubile in acqua PF/PS 10. P2O5 e P solubili in acido citrico al 2 % e in citrato ammonico alcalino (Petermann) PC/PAp b. Dal passaggio al setaccio deve risultare almeno la seguente finezza di maci- nazione: Passaggio al setaccio in % Maglie di … mm Fosfato alluminocalcico 90 0,16 Fosfato termico 75 0,16 Fosfato naturale parzialmente solubile 90 0,16 Scorie Thomas 75 0,16 Fosfato naturale tenero 90 0,063 c. Un concime minerale composto contenente fosfati designato come concime CE deve adempiere le indicazioni sui tenori e le esigenze menzionate di se- guito: Concime minerale composto con: Alla denominazione del tipo deve essere aggiunta l’indica- zione: Indicazione della solubilità (secondo lett. a) Tenore minimo della solubilità (in percentuale in massa) Non può contenere: a. meno del 2 % di P2O5I solu- bile in acqua b. 2 % e più di P2O5II solubi- le in acqua 2 1, 3 Scorie Thomas, fosfato termico, fosfato allumino- calcico, fosfato naturale parzial- mente solubile, fosfato naturale Fosfato naturale o fosfato naturale «con fosfato naturale» o «con 1 3 2,5 5 Scorie Thomas, fosfato termico, O DEFR sul libro dei concimi 7 916.171.1 Concime minerale composto con: Alla denominazione del tipo deve essere aggiunta l’indica- zione: Indicazione della solubilità (secondo lett. a) Tenore minimo della solubilità (in percentuale in massa) Non può contenere: parzialmente solubile fosfato naturale parzialmente solubile» 4 2 fosfato allumino- calcico Fosfato alluminocalcico «con fosfato alluminocalcico» 1II 2 5III Scorie Thomas, fosfato termico, fosfato naturale parzialmente solubile, fosfato naturale Fosfato termico «con fosfato termico» 5 Altri tipi di fosfato Scorie Thomas «con scorie Thomas» 6a o 6b Altri tipi di fosfato Fosfato naturale tenero «con fosfato naturale tenero» 8 Altri tipi di fosfato Fosfato naturale con una parte solubile in acqua «con fosfato naturale con una parte solubile in acqua» 9 Solubilità 1:2 % Altri tipi di fosfato I La parte di P2O5 solubile esclusivamente in acidi minerali non deve superare il 2 %. II Se il concime contiene esclusivamente fosfato alluminocalcico, può essere indicata soltanto la solubilità 7. III Dopo la deduzione della solubilità in acqua. Art. 10 Indicazioni relative agli elementi nutritivi secondari e ad altri componenti determinanti per il valore 1 Il tenore di calcio, magnesio, sodio e zolfo può essere indicato, fatte salve disposi- zioni diverse alle singole voci dell’allegato 1, solo se raggiunge i seguenti tenori minimi: a. nei concimi minerali: 2 per cento di ossido di calcio o 1,4 per cento di cal- cio; 2 per cento di ossido di magnesio o 1,2 per cento di magnesio; 3 per cento di ossido di sodio o 2,2 per cento di sodio; 5 per cento di triossido di zolfo o 2 per cento di zolfo; b. nei concimi organici o organo-minerali: 2 per cento di ossido di calcio o 1,4 per cento di calcio; 1 per cento di ossido di magnesio o 0,6 per cento di magnesio; 1,5 per cento di ossido di sodio o 1,1 per cento di sodio; 2,5 per cento di triossido di zolfo o 1 per cento di zolfo. 2 Per tutti gli ammendanti del suolo contenenti calcio e magnesio devono essere dichiarati il valore neutralizzante e il tenore di calcio, nonché il tenore di ossido di Produzione agricola 8 916.171.1 magnesio se questo è superiore al 3 per cento. Possono essere altresì indicati i tenori corrispondenti di magnesio, ossido di calcio e carbonati.10 3 …11 4 La sostanza organica (SO) è definita come solido volatile. Devono essere indicate le materie prime della sostanza organica, per i concimi aziendali il tipo, l’origine (specie animale) e il trattamento, per la torba il grado di decomposizione e la quota approssimativa di sostanza organica. 5 Per i tipi di concime menzionati nell’allegato 1 devono essere fornite le indicazioni prescritte nella colonna 7. 6 Per i microrganismi devono essere indicati il genere e il tenore delle unità formanti colonie (UFC). Per i funghi è ammessa la dichiarazione del tenore in spore.12 7 Le denominazioni generiche come «contiene enzimi» o «contiene microelementi» non sono ammesse. Art. 11 Prescrizioni per determinati concimi 1 Nei concimi minerali composti, la denominazione del tipo è seguita dalle seguenti indicazioni: a. i simboli chimici degli elementi nutritivi secondari dichiarati, riportati fra parentesi, subito dopo i simboli chimici degli elementi nutritivi principali; b. i numeri che indicano il tenore degli elementi nutritivi principali. Il tenore degli elementi nutritivi secondari dichiarato si indica tra parentesi, subito dopo il tenore degli elementi nutritivi principali. 2 I concimi minerali ottenuti da miscelazione devono essere caratterizzati in fun- zione della denominazione del tipo come «concimi ottenuti da miscelazione». 3 Nei concimi minerali può essere indicato il tenore di cloro dichiarato. 4 I concimi azotati fluidi e i concimi composti devono essere provvisti di un’indicazione concernente il corretto immagazzinamento ed in particolare la tempe- ratura di stoccaggio e le misure per prevenire incidenti, comprese le indicazioni di pericolosità per le acque. 5 Se vengono dichiarati microelementi, deve essere apposta la dicitura «con micro- elementi» o la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico.13 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). 11 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). O DEFR sul libro dei concimi 9 916.171.1 6 Per i concimi con microelementi contenenti più di un microelemento deve essere indicata la denominazione del tipo «miscela di microelementi», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico.14 7 Per i concimi con microelementi devono essere fornite le seguenti indicazioni: a. se un microelemento è presente interamente o parzialmente in forma legata organicamente, il suo tenore nel concime deve essere dichiarato in percen- tuale in massa, immediatamente dopo l’indicazione del tenore solubile in acqua, usando la dicitura «chelato con …» o «… complessato con …». Nell’indicazione degli agenti chelanti o complessanti possono essere usate soltanto le denominazioni previste dall’allegato 1 parte 4; b. se un microelemento è presente in forma chelata, deve essere indicato l’intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata. Ciò non si applica per i concimi minerali composti e per i concimi organici e organo-minerali contenenti complessivamente meno del 2 per cento di uno o più microelementi; c. il prodotto, se non lascia residuo solido dopo la sua dissoluzione in acqua, può essere qualificato «solubile»; d. devono essere indicate l’epoca di applicazione (stadio della vegetazione; applicazioni ripetute; tecnica d’applicazione) e la dose per unità di super- ficie. I concimi devono portare la dicitura «Da utilizzare solo in caso di bisogno riconosciuto. Non superare le dosi raccomandate, in particolar modo per quanto riguarda la protezione del suolo». Ciò non si applica per i conci- mi minerali composti e per i concimi organici e organo-minerali contenenti complessivamente meno del 2 per cento di uno o più microelementi. 8 In caso di additivi per concimi, agenti compostanti, colture di microrganismi e prodotti che influiscono sui processi biologici del terreno, non possono essere fornite indicazioni sui tenori di microelementi. 9 Per i concimi che corrispondono a un tipo di concime e vengono pubblicizzati come additivi per concimi o agenti compostanti, deve essere indicato il tipo di concime. 10 ...15 11 Per i concimi minerali ottenuti dal riciclaggio con fosforo secondario deve essere indicata la solubilità del fosforo o del fosfato in citrato ammonico neutro (PA) e in acido citrico al 2 per cento (PC) e la denominazione deve essere completata indican- do «con P secondario».16 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). 15 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). 16 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). Produzione agricola 10 916.171.1 Art. 12 Indicazioni supplementari 1 Oltre alle indicazioni prescritte, sull’imballaggio o sull’etichetta ad esso applicata o, in caso di fornitura sfusa, sui documenti di accompagnamento, possono figurare le indicazioni seguenti: a. la denominazione commerciale usuale; b. un marchio; c. per i concimi menzionati nell’allegato 1, le indicazioni consentite nella colonna 7; d. «concime CE» per i tipi di concime menzionati nell’allegato 1 e contrasse- gnati da un asterisco; e. la categoria secondo l’articolo 5 dell’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui con- cimi, a meno che essa sia obbligatoria. 2 Per i concimi sono inoltre ammesse le seguenti denominazioni: a. «organico», qualora contengano almeno il 10 per cento di sostanza organica; b.17 «completamente organico», qualora contengano almeno il 50 per cento di sostanza organica, senza aggiunta di minerali estranei; c. «a basso tenore di cloro» qualora il tenore di cloro non sia superiore al 2,0 per cento; d. «esente da cloro» (senza cloro) qualora il tenore di cloro non sia superiore allo 0,1 per cento; e. «esente da calce» (senza calce) qualora contengano al massimo 2,0 per cento di calcio o di magnesio sotto forma di carbonato o di ossido di calcio, rispet- tivamente di ossido di magnesio; f. «fisiologicamente neutro» qualora contengano al massimo 2,0 per cento di sostanze ad azione basica; g. «completamente idrosolubile» qualora non contengano, nella più forte con- centrazione raccomandata, alcun residuo non solubile in acqua fredda; h. «a basso tenore di biureto» qualora il tenore di biureto in un concime conte- nente azoto minerale non sia superiore allo 0,2 per cento; i.18 «a basso tenore di cadmio» qualora il tenore di cadmio non sia superiore a 25 mg per chilogrammo di fosforo. 17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). 18 Introdotta dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). O DEFR sul libro dei concimi 11 916.171.1 Sezione 4: … Art. 1319 Sezione 5: Prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi, limiti di tolleranza Art. 14 Prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi 1 Per i concimi minerali e i concimi con microelementi, le prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi sono rette dal regolamento (CE) n. 2003/200320. Possono essere applicate anche altre prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi che diano risultati equivalenti. Per tutti gli altri concimi possono essere applicati metodi che danno gli stessi risultati ottenuti con l’applicazione dei metodi di riferimento della Stazione federale di ricerca Agroscope Reckenholz-Tänikon.21 2 Per i concimi messi in commercio sotto forma di granulati, per le cui materie prime sono state fissate finezze di macinazione, la finezza di macinazione è determinata in base alla decomposizione dei granelli sotto l’influsso dell’umidità. Art. 15 Limiti di tolleranza 1 Ad eccezione dei concimi aziendali, del compost e del digestato, in caso di diffe- renze rispetto ai tenori e alle solubilità dichiarati sono applicabili i limiti di tolle- ranza menzionati nell’allegato 2.22 2 Non è ammesso abusare sistematicamente dei limiti di tolleranza. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 16 Diritto previgente: abrogazione Sono abrogate le seguenti ordinanze: 19 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). 20 Regolamento (CE) n. 2003/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 ott. 2003 relativo ai concimi, GU L 304 del 21.11.2003, pag. 1; modificato da regolamento (CE) n. 162/2007 della Commissione del 19 feb. 2007, GU L 51 del 20.2.2007, pag. 7; regola- mento (CE) n. 1107/2008 della Commissione del 7 nov. 2008, GU L 299 dell’8.11.2008, pag. 13; regolamento (CE) n. 1020/2009 della Commissione del 28 ott. 2009, GU L 282 del 29.10.2009, pag. 7; regolamento (UE) n. 137/2011 della Commissione del 16 feb. 2011, GU L 43 del 17.2.2011, pag. 1; regolamento (UE) n. 223/2012 della Commissione del 14 marzo 2012, GU L 75 del 15.3.2012, pag. 12; regolamento (UE) n. 463/2013 della Commissione del 17 maggio 2013, GU L 134 del 18.5.2013, pag. 1. 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). Produzione agricola 12 916.171.1 1 L’ordinanza del DFE del 28 febbraio 200123 sulla messa in commercio di concimi (Ordinanza DFE sul libro dei concimi, OLCon). 2 L’ordinanza dell’UFAG e dell’UFSP del 1° marzo 200124 concernente la lista dei tipi di concime di cui è autorizzata l’importazione (Lista dei concimi comune di UFAG e UFSP). Art. 17 Modifica del diritto vigente La modifica del diritto vigente è disciplinata dall’allegato 3. Art. 1825 Disposizione transitoria I concimi caratterizzati ed etichettati in base al diritto previgente possono essere messi in commercio fino al 31 dicembre 2015. Art. 19 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2008. 23 [RU 2001 722] 24 [RU 2001 996] 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4267). O DEFR sul libro dei concimi 13 916.171.1 Allegato 126 (art. 1, 2 cpv. 1, 3, 10 cpv. 5, 11 cpv. 7 lett. a, 12 cpv. 1 lett. c e d) Lista dei concimi Parte 1: Disposizioni generali I tipi di concime contrassegnati con l’asterisco (*) possono essere designati come concimi CE Concimi senza obbligo di notifica Concimi minerali semplici Esigenze per i singoli tipi di concime Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1. Concimi azotati 110 Nitrato di calcio (nitrato di calce) * 15 % N Azoto totale Azoto valutato come azoto totale o come azoto nitrico ed ammo- niacale. Tenore massimo di azoto ammoniacale: 1,5 % Calcio, anche nitrato ammonico I tenori di azoto nitrico e azoto ammoniacale possono essere dichiarati. 26 Aggiornato dal n. I dell’O del DEFR del 12 nov. 2008 (RU 2008 5847), dal n. II dell’O del DEFR del 23 ott. 2013 (RU 2013 4267), dal n. I dell’O del DEFR del 29 ott. 2014 (RU 2014 3701) e dal n. II dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4435). Produzione agricola 14 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 111 Nitrato di calcio e di magnesio (nitrato di calce e di magnesio) * 13 % N 5 % MgO Azoto nitrico, ossido di magnesio solubile in acqua Azoto valutato come azoto nitrico. Tenore di magnesio in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di magnesio Nitrato di calcio, nitrato di magnesio 112 Nitrato di magnesio * 10 % N 14 % MgO Azoto nitrico, ossido di magnesio solubile in acqua Azoto valutato come azoto nitrico. Tenore di magnesio in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di magnesio Nitrato di calcio, nitrato di magnesio Qualora il nitrato di magne- sio sia commercializzato in forma di cristalli può venir aggiunta la menzione «in forma cristallizzata». 113 Nitrato di sodio (di soda) * 15 % N Azoto nitrico Azoto valutato come azoto nitrico Nitrato di sodio 114 Nitrato del Cile * 15 % N Azoto nitrico Azoto valutato come azoto nitrico Nitrato di sodio; preparato a partire dal caliche 120 Calciocianamide * 18 % N Azoto totale Azoto valutato come azoto totale, di cui almeno il 75 % di azoto cianamidico Calciocianamide, ossido di calcio, nitrato, sali d’ammonio e urea 121 Calciocianamide nitrata * 18 % N Azoto totale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 75 % dell’azoto non nitrico dichiarato in forma d’azoto cianamidico. Tenore di azoto nitrico: da 1 a 3 % N Calciocianamide, ossido di calcio, nitrato ed eventualmente sali d’ammonio e urea O DEFR sul libro dei concimi 15 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 122 Sospensione di nitrato di calcio * 8 % N 14 % CaO Azoto totale o azoto nitrico e azoto ammoniacale, ossido di calcio Azoto valutato come azoto totale o come azoto nitrico ed ammoniacale. Tenore massimo di azoto ammoniacale: 1,0 %. Calcio valutato come CaO solubile in acqua Azoto totale, azoto nitrico, ossido di calcio solubile in acqua 130 Solfato ammonico * 20 % N Azoto ammoniacale Azoto valutato come azoto ammoniacale, massimo 2,2 % N come nitrato Principalmente solfato ammonico, con l’aggiunta di al massimo 15 % di nitrati di calcio Il concime può essere designato come «solfato di ammoniaca». Indicazione dell’azoto totale se è stato aggiunto nitrato di calcio. 140 Nitrato ammonico (nitrato ammonico calcareo) * 20 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico; ciascuna forma d’azoto deve rappresentare circa la metà dell’azoto presente Nitrato ammonico, anche carbonati e solfati di calcio e di magnesio >28 % N La denominazione «nitrato ammonico calcareo» può venir impiegata soltanto per concimi che oltre al nitrato ammo- nico contengono esclusivamente carbonato di calcio (roccia calcarea) o roccia dolomitica. Il tenore minimo di questi carbonati deve essere del 20 % ed il loro grado di purezza non deve risultare inferiore al 90 %. Qualora il concime contenga più del 28 % di azoto, l’imballaggio deve indicare l’esistenza del pericolo d’incendio e di esplosione. La denominazione «nitrato ammonico calcareo» può venir impiegata soltanto per concimi che oltre al nitrato ammonico contengono esclusivamente carbonato di calcio (roccia calcarea) o roccia dolomitica. Il tenore minimo di questi carbonati deve essere del 20 % ed il loro grado di purezza non deve risultare inferiore al 90 %. Produzione agricola 16 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 >28 % N Per i concimi a base di nitrato ammonico ad elevato tenore di azoto (>28 % N) vanno tenute in considerazione le seguenti esigenze: a. porosità (ritenzione d’olio): la ritenzione d’olio del concime sottoposto a due cicli termici a temperatura compresa tra i 25 e i 50 °C non deve superare il 4 % in massa; b. materiale combustibile: la percentuale in massa di materiale combustibile espresso in carbonio (C) non deve superare lo 0,2 % nei concimi con un tenore di azoto pari ad almeno il 31,5 % in massa e non deve superare lo 0,4 % nei concimi il cui tenore di azoto è pari ad almeno il 28 %, ma inferiore al 31,5 % in massa; c. pH: una soluzione di 10 g di concime in 100 ml d’acqua deve avere un pH pari o superiore a 4,5; d. dimensioni dei granuli: non più del 5 % in massa del concime deve passare attraverso un setaccio con maglie di 1 millimetro e non più del 3 % in massa deve passare attraverso un setaccio con maglie di 0,5 mm; e. cloro: il tenore massimo di cloro del concime non deve superare lo 0,02 % in massa; f. metalli pesanti: va esclusa qualsiasi aggiunta deliberata di metalli pesanti; g. Il tenore di rame non deve superare i 10 mg/kg. 141 Solfonitrato ammonico * 19.7 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. Tenore minimo di azoto nitrico: 5 % N. Nitrato ammonico, solfato ammonico O DEFR sul libro dei concimi 17 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 142 Solfonitrato d’ammonio, ricoperto o parzial- mente ricoperto 20 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. Tenore minimo di azoto nitrico: 5 %N Nitrato ammonico, solfato ammonico. Rivestimento con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % del solfonitrato d’ammonio. 143 Nitrato ammonico, ricoperto o parzialmen- te ricoperto 18 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico; ciascuna forma d’azoto deve rappresentare circa la metà dell’azoto presente Nitrato ammonico, anche carbonati e solfati di calcio e di magnesio. Rivestimen- to con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale rico- perta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del nitrato ammonico Produzione agricola 18 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 150 Solfonitrato di magnesio * 19 % N 5 % MgO Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, ossido di magnesio solubile in acqua Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. Tenore minimo di azoto nitrico: 6 % N. Magnesio in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di magnesio Nitrato ammonico, solfato ammonico, solfato di magnesio 151 Nitrato ammonico di magnesio * 19 % N 5 % MgO Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. Tenore minimo di azoto nitrico: 6 % N. Magnesio valutato come ossido di magnesio totale Nitrati, composti di ammonio e di magnesio (roccia dolomitica, carbonato di magnesio o solfato di magnesio) Il tenore di ossido di magne- sio solubile in acqua deve essere dichiarato. 152 Solfonitrato di magnesio con sodio 14 % N 5 % MgO 6 % Na Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, ossido di magnesio solubile in acqua, sodio solubile in acqua Azoto valutato come azoto totale, azoto ammoniacale e azoto nitrico. Magnesio in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di magnesio. Sodio in forma di sali solubili in acqua espresso come sodio Solfato ammonico, nitrato ammonico, solfato di magnesio, sali di sodio 160 Urea * 44 % N Azoto totale, azoto ureico (carbamidico) Azoto valutato come azoto totale espresso come azoto ureico. Tenore massimo di biureto: 1,2 % Carbamide O DEFR sul libro dei concimi 19 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 161 Urea-ammonio solfato * 30 % N 12 % SO3 Azoto totale, azoto ureico, azoto ammonia- cale, anidride solforica solubile in acqua Azoto valutato come azoto totale. Tenore minimo di azoto ureico: 4 % N. Tenore minimo di azoto ammoniacale: 4 % N. Tenore massimo di biureto: 0,9 %. Zolfo valutato come S (5 %) o SO3 Carbamide, solfato d’ammonio 162 Urea-ammonio solfato con carbonato di calcio di alghe marine 20 % N 8 % CaCO3 12 % SO3 Azoto totale, azoto ureico, azoto ammoniacale, carbonato di calcio, anidride solforica solubile in acqua Azoto valutato come azoto totale. Tenore minimo di azoto ammo- niacale: 4 % N. Tenore massimo di biureto: 0,9 %. Calce valutata come CaCO3. Zolfo valutato come S (5 %) o SO3 Carbamide, solfato d’ammonio, carbonato di calcio di alghe marine 165 Urea ricoperta o parzial- mente ricoperta 30 % N Azoto totale, azoto ureico (carbamidico) Azoto valutato come azoto totale espresso come azoto ureico. Tenore massimo di biureto: 1,2 % Carbamide, Rivestimento con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % dell’urea 170 Crotonilidendiurea * 28 % N Azoto totale, crotonilidendiurea Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 25 % deve provenire dalla crotonilidendiurea. Tenore massimo di azoto ureico: 3 % N Crotonilidendiurea, anche nitrato L’azoto ureico deve essere dichiarato, se il suo tenore raggiunge l’1 %. Produzione agricola 20 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 171 Isobutilidendiurea * 28 % N Azoto totale, isobutilidendiurea Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 25 % deve provenire dall’isobutilidendiurea. Tenore massimo di azoto ureico: 3 % N Isobutilidendiurea L’azoto ureico deve essere dichiarato, se il suo tenore raggiunge l’1 %. 172 Urea-isobutilidendiurea 32 % N Azoto totale, azoto ureico Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 70 % dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’isobutilidendiurea Isobutilidendiurea, carbamide 173 Ureaformaldeide * 36 % N Azoto totale, ureaformaldeide Azoto valutato come azoto totale, di cui almeno il 60 % solubile in acqua calda. Tenore minimo di ureaformal- deide: 31 % N. Tenore massimo di azoto ureico: 5 % N Ureaformaldeide L’azoto ureico deve essere dichiarato, se il suo tenore raggiunge l’1 %. 174 Ureaformaldeide-urea 38 % N Azoto totale, azoto ureico Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 60 % dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide, di cui almeno il 60 % solubile in acqua calda Ureaformaldeide, carbamide O DEFR sul libro dei concimi 21 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 175 Concime azotato contenente crotonilidendiurea * 18 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, crotonilidendiurea Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dalla crotonilidendiurea. Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N della crotoniliden- diurea) × 0,026 Crotonilidendiurea, anche nitrato Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 % – azoto nitrico – azoto ammoniacale – azoto ureico azoto della clotonilidendiu- rea. 176 Concime azotato contenente isobutilidendiurea * 18 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, isobutilidendiurea Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’isobutilidendiurea. Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’isobutiliden- diurea) × 0,026 Isobutilidendiurea, anche nitrato Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 % – azoto nitrico – azoto ammoniacale – azoto ureico azoto dell’isobutilidendiurea. 177 Concime azotato contenente ureaformaldeide * 18 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, ureaformaldeide Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide. Almeno 3 % N di azoto in forma ammo- niacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026 Ureaformaldeide, anche nitrato Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 % – azoto nitrico – azoto ammoniacale – azoto ureico azoto dell’ureaformaldeide. Produzione agricola 22 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 178 Soluzione di concime azotato con ureafor- maldeide * 18 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, ureaformaldeide Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide. Almeno 3 % N di azoto in forma ammo- niacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026 Ureaformaldeide, anche nitrato Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 % – azoto nitrico – azoto ammoniacale – azoto ureico azoto dell’ureaformaldeide. 179 Sospensione di concime azotato con ureaformaldeide * 18 % N Azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, ureaformaldeide Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide. Almeno 3 % N di azoto in forma ammo- niacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026 Ureaformaldeide, anche nitrato Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 % – azoto nitrico – azoto ammoniacale – azoto ureico azoto dell’ureaformaldeide, azoto dell’ureaformaldeide solubile in acqua fredda, azoto dell’ureaformaldeide solubile unicamente in acqua calda. 180 Abrogato O DEFR sul libro dei concimi 23 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 181 Soluzione di nitrato di calcio * 8 % N Azoto totale Azoto totale valutato come azoto nitrico, tenore massimo di azoto ammoniacale: 1 % N, tenore massimo di calcio valutato come CaO solubile in acqua Dissoluzione di nitrato di calcio in acqua I tenori di azoto nitrico e ammoniacale possono essere dichiarati. Può essere indica- to il campo d’applicazione. La denominazione del tipo può esser seguita, secondo i casi, da una delle seguenti indicazioni: – per applicazione fogliare – per la preparazione di soluzioni nutritive – per irrigazione fertiliz- zante Ossido di calcio solubile in acqua solo per gli impieghi di cui sopra. 182 Soluzione di nitrato di calcio-urea 10 % N Azoto totale, azoto ureico, azoto nitrico Azoto valutato come azoto totale o come azoto ureico e nitrico Carbamide, nitrato di calcio, anche cloruro di calcio L’indicazione concernente i tenori può fare accenno al tenore di calcio, valutato come Ca, qualora questo sia almeno del 10 %. 183 Sospensione di nitrato di calcio-urea 10 % N Azoto totale, azoto ureico, azoto nitrico Azoto valutato come azoto totale o come azoto ureico e nitrico. Almeno l’80 % dell’azoto totale dichiarato in forma d’azoto nitrico Carbamide, nitrato L’indicazione concernente i tenori può fare accenno al tenore di calcio, valutato come Ca, qualora questo sia almeno del 10 %. Produzione agricola 24 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 184 Soluzione di concime azotato * 15 % N Azoto totale e azoto ureico, azoto ammonia- cale o nitrico, se i tenori raggiungono l’1 % Azoto valutato come azoto totale o come azoto ureico, ammonia- cale o nitrico. Tenore massimo di biureto: N ureico 0,026 Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica 185 Soluzione di nitrato ammonico-urea * 26 % N Azoto totale, azoto ureico, azoto ammonia- cale, azoto nitrico Azoto valutato come azoto totale, costituito per circa la metà da azoto ureico. Tenore massimo di biureto: 0,5 % Carbamide, nitrato ammonico. Prodotto ottenuto per via chimi- ca o per dissoluzione in acqua 186 Soluzione di nitrato potassico 9 % N 4 % K2O Azoto nitrico, ossido di potassio solubile in acqua Azoto valutato come azoto nitrico. Potassio valutato come K2O solubile in acqua Prodotto ottenuto mediante miscelazione con nitrato potassico e acido nitrico Il concime deve essere messo in commercio unica- mente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti ai settori d’applicazione. 187 Soluzione di nitrato di magnesio * 6 % N 9 % MgO Azoto nitrico, ossido di magnesio totale Azoto valutato come azoto nitrico. Magnesio valutato come ossido di magnesio solubile in acqua. pH minimo: 4 Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione di nitrato di magnesio in acqua 188 Acqua ammoniacale 10 % N Azoto ammoniacale Azoto valutato come azoto ammoniacale Acqua contenente ammoniaca Il concime deve portare l’indicazione che in forma non diluita non è idoneo per una concimazione in super- ficie. O DEFR sul libro dei concimi 25 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 189 Gas ammoniacale 80 % N Azoto ammoniacale Azoto valutato come azoto ammoniacale Ammoniaca Il concime deve portare l’indicazione che in forma non diluita non è idoneo per una concimazione in super- ficie. 2. Concimi fosfatici Disposizioni generali Se nella colonna 5 è indicata una finezza di macinazione, i granelli di un concime granulato devono decomporsi sotto l’influsso dell’umidità. 210 Scorie di defosforazione (fosfati Thomas, scorie Thomas) * 12 % P2O5 Fosfato solubile in acido citrico al 2 % Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, di cui almeno il 75 % del tenore dichia- rato di P2O5 solubile nell’acido citrico al 2 %; oppure 10 % P2O5 valutato come P2O5 solubile nell’acido citrico al 2 % Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 96 % al setaccio a maglie di 0,63 mm, passaggio di almeno il 75 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Silicofosfati di calcio. Prodotto ottenuto in siderurgia mediante trattamento della ghisa fosforosa 220 Perfosfato semplice * 16 % P2O5 Fosfato solubile in citrato ammonico neutro, fosfato solubile in acqua Fosfato valutato come P2O5 solubile in citrato ammonico neutro, di cui almeno il 93 % del tenore dichiarato di P2O5 solubi- le in acqua Pesata: 1 g Fosfato monocalcico e solfato di calcio. Prodotto ottenuto per reazione del fosfato naturale macinato con acido solforico Produzione agricola 26 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 221 Perfosfato concentrato * 25 % P2O5 Fosfato solubile in citrato ammonico neutro, fosfato in acqua Fosfato valutato come P2O5 solubile in citrato ammonico neutro, di cui almeno il 93 % del tenore dichiarato di P2O5 solubi- le in acqua Pesata: 1 g Fosfato monocalcico e solfato di calcio. Prodotto ottenuto per reazione del fosfato naturale macinato con acido solforico ed acido fosforico 222 Perfosfato triplo * 38 % P2O5 Fosfato solubile in citrato ammonico neutro, fosfato solubile in acqua Fosfato valutato come P2O5 solubile in citrato ammonico neutro, di cui almeno l’85 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acqua Pesata: 3 g Fosfato monocalcico. Prodotto ottenuto per reazione del fosfato naturale macinato con acido fosforico 230 Fosfato naturale parzialmente solubile * 20 % P2O5 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubi- le in acqua Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, di cui almeno il 40 % del tenore dichia- rato di P2O5 solubile in acqua. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Fosfato monocalcico, fosfato tricalcico, solfato di calcio. Prodotto ottenuto per soluzione parziale del fosfato naturale macinato con acido solforico e con acido fosforico O DEFR sul libro dei concimi 27 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 231 Fosfato naturale parzialmente solubile con magnesio * 16 % P2O5 6 % MgO Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubi- le in acqua, ossido di magnesio totale Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, di cui almeno il 40 % del tenore dichia- rato di P2O5 solubile in acqua Magnesio valutato come ossido di magnesio totale Fosfato monocalcico, fosfato tricalcico, solfato di calcio. Prodotto ottenuto per soluzione parziale del fosfato naturale maci- nato con acido solfori- co e con acido fosfori- co, con aggiunta di solfato di magnesio 240 Fosfato bicalcico * 38 % P2O5 Fosfato solubile in citrato ammonico alcalino Fosfato valutato come P2O5 solubile in citrato ammonico alcalino. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Fosfato bicalcico diidrato. Precipitazione dei fosfati minerali o dell’acido fosforico solubile delle ossa 241 Fosfato bicalcico con magnesio 20 % P2O5 6 % MgO Fosfato solubile in citrato ammonico alcalino, ossido di magnesio totale Fosfato valutato come P2O5 solubile in citrato ammonico alcalino. Magnesio valutato come ossido di magnesio totale Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Fosfato bicalcico, fosfato di magnesio, carbonato di magnesio Il tenore di ossido di magne- sio solubile in acqua può essere dichiarato. Produzione agricola 28 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 250 Fosfato termico * 25 % P2O5 Fosfato solubile in citrato ammonico alcalino Fosfato valutato come P2O5 solubile in citrato ammonico alcalino Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 96 % al setaccio a maglie di 0,63 mm, passaggio di almeno il 75 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Fosfato calcico alcali- no, silicato di calcio. Disgregazione termica del fosfato naturale mediante azione di composti alcalini e dell’acido silicico 251 Fosfato naturale con parti solubili in acqua 23 % P2O5 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 %, fosfato solubile in acqua Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, almeno il 45 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2 %. Almeno il 20 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acqua. Fosfato monocalcico, fosfato tricalcico, solfato di calcio. Disgregazione parziale del fosfato naturale macinato mediante reazione con acido solforico 260 Fosfato alluminocalcico * 30 % P2O5 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in citrato ammonico alcalino Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, almeno il 75 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in citrato ammoni- co alcalino Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Fosfati di alluminio e di calcio. Disgregazio- ne termica del fosfato naturale O DEFR sul libro dei concimi 29 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 270 Fosfato naturale macinato 23 % P2O5 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 % Fosfato valutato come P2O5 solu- bile in acidi minerali, almeno il 40 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2 % Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,315 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, Prodotto ottenuto della macinazione di fosfato naturale tenero Deve essere dichiarata la percentuale in massa del prodotto che passa attraverso un setaccio a maglie di 0,16 mm. 271 Fosfato naturale tenero * 25 % P2O5 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 % Fosfato valutato come P2O5 solu- bile in acidi minerali, almeno il 55 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2 % Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglie di 0,125 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,063 mm Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, Prodotto ottenuto dalla macinazione di fosfato naturale tenero Deve essere dichiarata la percentuale in massa del prodotto che passa attraverso un setaccio a maglie di 0,063 mm. Produzione agricola 30 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 272 Fosfato naturale tenero con magnesio 16 % P2O5 6 % MgO Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 %, ossido di magnesio totale Fosfato valutato come P2O5 solu- bile in acidi minerali, almeno il 55 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2 %. Magnesio valutato come ossido di magnesio totale Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglie di 0,125 mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,063 mm Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, solfato di magnesio. Prodotto ottenuto dalla macinazione di fosfato naturale tenero, con aggiunta di solfato di magnesio 280 Fosfato naturale con carbonato di calcio 14 % P2O5 40 % CaCO3 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 %, carbonato di calcio Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, almeno il 40 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2 %. Calce valutata come CaCO3 Fosfato tricalcico, carbonato di calcio. Miscela di a) fosfato naturale tenero con finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,315mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglia di 0,16 mm con b) carbonato di calcio con finezza di ma- cinazione: Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente al settore d’applicazione. O DEFR sul libro dei concimi 31 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 1,0 mm passaggio di almeno il 70 % al setaccio a maglia di 0,315 mm 281 Fosfato naturale con carbonato di calcio di alghe marine 14 % P2O5 40 % CaCO3 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 %, carbonato di calcio Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, almeno il 40 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2 %. Calce valutata come CaCO3 Fosfato tricalcico, carbonato di calcio. Miscela di a) fosfato naturale tenero con finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,315mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglia di 0,16 mm con b) carbonato di calcio di alghe marine con finezza di macina- zione: passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 2,0 mm, passaggio di almeno il 70 % al setaccio a maglia di 0,8 mm Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente al settore d’applicazione. Produzione agricola 32 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 282 Fosfato naturale con carbonato di magnesio 14 % P2O5 30 % CaCO3 15 % MgCO3 Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 %, carbonato di calcio, carbonato di magnesio Fosfato valutato come P2O5 solubile in acidi minerali, di cui almeno il 40 % del tenore dichia- rato di P2O5 solubile in acido formico al 2 %. Calce valutata come CaCO3. Magnesio valutato come MgCO3 Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, carbonato di magnesio. Miscela di a) fosfato naturale tenero con finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,315mm, passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglia di 0,16 mm con b) carbonato di ma- gnesio con finezza di macinazione: passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 1,0 mm passaggio di almeno il 70 % al setaccio a maglia di 0,315 mm Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente al campo d’applicazione. O DEFR sul libro dei concimi 33 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 3. Concimi potassici 310 Sale grezzo di potassio * 9 % K2O 2 % MgO Ossido di potassio solubile in acqua ossido di magnesio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua. Magnesio in forma di sali solubi- li in acqua, espresso come ossido di magnesio Sale grezzo di potassio 311 Sale grezzo di potassio arricchito * 18 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua Sali grezzi di potassio, cloruro di potassio Il tenore di ossido di magne- sio solubile in acqua può essere dichiarato se superio- re a 5 % MgO. 320 Cloruro di potassio * 37 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua Cloruro di potassio. Prodotto ottenuto da sali grezzi di potassio 321 Cloruro di potassio con magnesio * 37 % K2O; 5 % MgO Ossido di potassio solubile in acqua, ossido di magnesio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua Magnesio in forma di sali solubi- li in acqua, espresso come ossido di magnesio Cloruro di potassio, sali di magnesio. Prodotto ottenuto da sali grezzi di potassio, con aggiun- ta di sali di magnesio 330 Solfato di potassio * 47 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua Tenore massimo di cloro: 3 % Cl Solfato di potassio Produzione agricola 34 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 331 Solfato di potassio con magnesio * 22 % K2O 8 % MgO Ossido di potassio solubile in acqua, ossido di magnesio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua Magnesio in forma di sali solubi- li in acqua, espresso come ossido di magnesio. Tenore massimo di cloro: 3 % Cl Solfato di potassio, solfato di magnesio 332 Kieserite con solfato di potassio * 8 % MgO 6 % K2O; totale 20 % Ossido di magnesio solubile in acqua, ossido di potassio solubile in acqua Magnesio in forma di sali solubi- li in acqua, espresso come ossido di magnesio. Potassio valutato come K2O solubile in acqua. Tenore massimo di cloro: 3 % Cl Solfato di magnesio monoidrato, solfato di potassio. Prodotto ottenuto a partire da kieserite, con aggiunta di solfato di potassio 333 Soluzione di solfato di potassio 6 % K2O 15 % SO3 Ossido di potassio solubile in acqua, anidride solforica solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua. Zolfo valutato come S (6 %) o SO3 Prodotto ottenuto mediante miscelazione di solfato di potassio con acido solforico Il concime può essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti ai settori d’applicazione. 335 Solfato di potassio ricoperto o parzial- mente ricoperto 35 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua. Tenore massimo di cloro: 3 % Solfato di potassio. Rivestimento con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del solfato di potassio O DEFR sul libro dei concimi 35 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 340 Scorie potassiche 20 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua. Tenore massimo di cloro: 3 % Cl Sali di potassio. Scorie della produzione industriale contenenti potassio Il tipo di scorie potassiche va dichiarato. Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente alla dose d’applicazione per unità di superficie. 341 Soluzione di idrossido di potassio 27 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua Il concime può essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti ai settori d’applicazione. 342 Sospensione di scorie potassiche 20 % K2O Ossido di potassio solubile in acqua Potassio valutato come K2O solubile in acqua. Tenore massimo di cloro: 3 % Sali di potassio, bor- landa. Prodotto ottenu- to dai resti della produ- zione di alcool e lieviti dalla melassa 4. Concimi a base di calcio, magnesio e zolfo 405 Solfato di calcio * 25 % CaO 35 % SO3 Ossido di calcio Anidride solforica Calcio valutato come CaO. Zolfo valutato come S (14 %) o SO3. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglia di 10 mm, passaggio di almeno l’80 % al setaccio a maglia di 2 mm Prodotto d’origine naturale od industriale contenente solfato di calcio a vari gradi d’idratazione Produzione agricola 36 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 410 Cloruro di calcio 15 % Ca Calcio Calcio valutato come Ca solubile in acqua Cloruro di calcio 411 Soluzione di cloruro di calcio * 12 % CaO Ossido di calcio solubile in acqua Calcio valutato come CaO solubile in acqua Cloruro di calcio Può essere aggiunta un’indicazione concernente la polverizzazione su piante. 412 Formiato di calcio * 33.6 % CaO 56 % formiato Ossido di calcio solubile in acqua formiato Calcio valutato come CaO solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica contenente essenziale formiato di calcio 413 Formiato di calcio fluido * 21 % CaO 35 % formiato Ossido di calcio solubile in acqua formiato Calcio valutato come CaO solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica contenente essenziale formiato di calcio 420 Solfato di magnesio * 15 % MgO 28 % SO3 Ossido di magnesio solubile in acqua, anidride solforica solubile in acqua Magnesio valutato come MgO solubile in acqua. Zolfo valutato come S (11 %) o SO3 solubile in acqua Solfato di magnesio (× 7 H2O) Il tenore di zolfo o di anidri- de solforica può essere dichiarato. 421 Soluzione di solfato di magnesio * 5 % MgO 10 % SO3 Ossido di magnesio solubile in acqua, anidride solforica solubile in acqua Magnesio valutato come MgO solubile in acqua. Zolfo valutato come S (4 %) o SO3 solubile in acqua Solfato di magnesio (× 7 H2O) Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di solfato di magnesio Il tenore di zolfo o di anidri- de solforica può essere dichiarato. 422 Idrossido di magnesio * 60 % MgO Ossido di magnesio totale Magnesio valutato come ossido di magnesio totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale idrossido di magnesio O DEFR sul libro dei concimi 37 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 423 Sospensione di idrossi- do di magnesio * 24 % MgO Ossido di magnesio totale Magnesio valutato come ossido di magnesio totale; Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Idrossido di magnesio 424 Polvere di roccia di magnesio 20 % MgO Ossido di magnesio Magnesio valutato come ossido di magnesio totale; Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 0,2 mm, passaggio di almeno il 65 % al setaccio a maglia di 0,032 mm. Silicati di magnesio. Lavorazione meccanica di rocce contenenti magnesio, anche granulazione del prodotto macinato secondo quanto speci- ficato nella colonna 5 425 Kieserite * 24 % MgO 45 % SO3 Ossido di magnesio solubile in acqua, anidride solforica solubile in acqua Magnesio valutato come MgO solubile in acqua. Zolfo valutato come S (18 %) o SO3 solubile in acqua Solfato di magnesio monoidrato Il tenore di zolfo può essere dichiarato. 426 Kieserite con potassio e carbonato di magnesio 8 % MgO 6 % K2O totale 20 % Ossido di magnesio totale, ossido di potassio solubile in acqua Magnesio valutato come ossido di magnesio totale, almeno il 60 % del tenore di MgO dichia- rato solubile in acqua; Potassio valutato come K2O solubile in acqua; Tenore massimo di cloro: 3 % Cl Solfato di magnesio monoidrato, carbonato di magnesio ottenuto dal carbonato di calcio e magnesio, solfato di potassio Produzione agricola 38 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 427 Kieserite con carbonato di magnesio 20 % MgO Ossido di magnesio totale Magnesio valutato come ossido di magnesio totale, almeno il 60 % del tenore dichiarato di MgO solubile in acqua Solfato di magnesio monoidrato, carbonato di magnesio ottenuto da carbonato di calcio e magnesio 430 Soluzione di cloruro di magnesio * 13 % MgO Ossido di magnesio solubile in acqua Magnesio valutato come MgO solubile in acqua. Tenore massimo di calcio: 3 % Cloruro di magnesio, anche cloruro di calcio 431 Sospensione di concimi magnesiaci 15 % MgO Ossido di magnesio solubile in acqua Magnesio valutato come magne- sio totale Ossido di magnesio, idrossido di magnesio o sali di magnesio 432 Concimi magnesiaci concentrati 70 % MgO Magnesio totale Magnesio valutato come magne- sio totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 4,0 mm Ossido di magnesio 440 Zolfo elementare * 98 % S Zolfo Zolfo valutato come S o SO3 totale (245 %) Prodotto di origine naturale o industriale 441 Zolfo elementare 80 % S Zolfo Zolfo valutato come S o SO3 totale (200 %) Prodotto di origine naturale o industriale, anche con aggiunta di additivi di formulazio- ne non dannosa per la salute O DEFR sul libro dei concimi 39 916.171.1 Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 442 Concimi a base di zolfo e magnesio 15 % SO3 6 % MgO Anidride solforica, ossido di magnesio totale Zolfo valutato come S (6 %) o SO3. Magnesio valutato come ossido di magnesio totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 4 mm. Solfati, idrossidi, carbonati o ossidi di calcio o magnesio di origine naturale o industriale, anche granulazione del prodotto macinato secondo quanto speci- ficato nella colonna 5 L’indicazione può riportare il tenore di ossido di calcio, valutato come CaO, se questo raggiunge almeno il 2 %. 445 Sospensione di zolfo 55 % S Zolfo Zolfo valutato come S o SO3 (137 %) Zolfo macinato fine- mente di origine naturale o industriale, anche con aggiunta di additivi di formulazio- ne non dannosa per la salute. Prodotto ottenu- to per sospensione in acqua. Produzione agricola 40 916.171.1 Parte 2: Disposizioni generali I tipi di concime contrassegnati con l’asterisco (*) possono essere designati come concimi CE Concimi senza obbligo di notifica Concimi minerali composti Esigenze per i singoli tipi di concime Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 610 Concime NPK* 3 % N 5 % P2O5 5 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 8 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela 611 Concime NPK 3 % N 5 % P2O5 5 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e da 6 a 8 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3, 8 e 9 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela O DEFR sul libro dei concimi 41 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 612 Concime NPK con crotonilidendiurea, isobutilidendiurea o ureaformaldeide* 5 % N 5 % P2O5 5 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e da 6 a 8 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3, 8 e 9 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Almeno il 25 % dell’azoto deve essere presente nelle forme d’azoto da 6 a 8. Almeno il 60 % del tenore della forma d’azoto 7 deve risultare solubile in acqua calda Prodotto ottenuto per via chimica Per la forma d’azoto 7 devono essere dichiarati il tenore di azoto solubile in acqua fredda e il tenore di azoto solubile in acqua calda. 620 Concime NPK, ricoperto o parzialmen- te ricoperto 3 % N 5 % P2O5 5 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze di ricopertura non danno- se per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere infe- riore al 50 % rispetti- vamente al 25 % del prodotto 621 Abrogato Produzione agricola 42 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 622 Concime NPK, con azoto ricoperto o parzialmente ricoperto 3 % N 5 % P2O5 5 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dell’azoto con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % dell’azoto Per l’azoto ricoperto devono essere dichiarati i tenori delle forme d’azoto da 2 a 5. 630 Concime NPK, incapsulato o parzial- mente incapsulato 3 % N 5 % P2O5 5 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Dissoluzione in acqua dei rispettivi sali, incapsulamento con sostanze non dannose per la salute. La percentuale incapsu- lata non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del prodotto Il concime deve essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indica- zioni inerenti al campo d’applicazione. O DEFR sul libro dei concimi 43 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 640 Soluzione di concime NPK* 2 % N 3 % P2O5 3 % K2O totale 15 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Fosfato con solubilità 1 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026 Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica 641 Soluzione di concime NPK con ureaformal- deide * 5 % N 3 % P2O5 3 % K2O totale 15 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) Fosfato con solubilità 1 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformal- deide) × 0,026 Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica Produzione agricola 44 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 650 Sospensione di concime NPK * 3 % N 4 % P2O5 4 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Se il P2O5 solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiara- re soltanto la solubilità 2 Se il P2O5 solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P2O5 solubile in acqua Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026 Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali O DEFR sul libro dei concimi 45 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 651 Sospensione di conci- me NPK con ureafor- maldeide * 5 % N 4 % P2O5 4 % K2O totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7. Almeno 3/5 della forma d’azoto 7 devono essere solubili in acqua calda Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Se il P2O5 solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiara- re soltanto la solubilità 2 Se il P2O5 solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P2O5 solubile in acqua Tenore massimo di biureto (N ureico + N dell’ureaformal- deide) × 0,026 Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea for- maldeide I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali Produzione agricola 46 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 660 Sospensione di concime NPK con carbonato di magnesio 3 % N 4 % P2O5 4 % K2O 2 % MgO 10 % CaCO3 totale 35 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Fosfato con solubilità 1 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Ossido di magnesio totale Carbonato di calcio Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026. Indicazioni relative al tenore e altri requisiti all’articolo 9 Prodotto ottenuto per sospensione in acqua, con aggiunta di carbo- nato di magnesio, sotto forma stabile a pressio- ne atmosferica 710 Concime NP * 3 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 8 (art. 9) Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b Prodotto ottenuto per via chimica e per miscela 711 Concime NP con crotonilidendiurea, isobutilidendiurea o ureaformaldeide * 5 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e da 6 a 8 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Almeno il 25 % dell’azoto deve essere presente nelle forme d’azoto da 6 a 8. Almeno il 60 % del tenore della forma d’azoto 7 deve risultare solubile in acqua calda Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela Per la forma d’azoto 7 devono essere dichiarati il tenore di azoto solubile in acqua fredda e il tenore di azoto solubile in acqua calda. 720 Concime NP 3 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 8 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela O DEFR sul libro dei concimi 47 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 725 Concime NP ricoperto o parzialmen- te ricoperto 3 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % del prodotto 726 Concime NP con azoto ricoperto o parzialmente ricoperto 3 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dell’azoto con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % dell’azoto 730 Soluzione di concime NP * 3 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Fosfato con solubilità 1 (art. 9) Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica Produzione agricola 48 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 731 Soluzione di concime NP con ureaformal- deide * 5 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) Fosfato con solubilità 1 (art. 9) Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7 Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformal- deide) × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea for- maldeide 740 Sospensione di conci- me NP * 3 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Se il P2O5 solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiara- re soltanto la solubilità 2 Se il P2O5 solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P2O5 solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali O DEFR sul libro dei concimi 49 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 741 Sospensione di conci- me NP con urea for- maldeide * 5 % N 5 % P2O5 totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7. Almeno 3/5 della forma d’azoto 7 devono essere solubili in acqua calda Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformal- deide) × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Se il P2O5 solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiara- re soltanto la solubilità 2 Se il P2O5 solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P2O5 solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea for- maldeide I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali 750 Concime NK * 3 % N 5 % K2O totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 5 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica e per miscela Produzione agricola 50 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 751 Concime NK ricoperto o parzial- mente ricoperto 3 % N 5 % K2O totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % del prodotto 752 Concime NK con azoto ricoperto o parzialmente ricoperto 3 % N 5 % K2O totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dell’azoto con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % dell’azoto Per l’azoto ricoperto devono essere dichiarati i tenori delle forme d’azoto da 2 a 5. 755 Soluzione di concime NK con crotoniliden- diurea, isobutilidendiu- rea o ureaformaldeide * 5 % N 5 % K2O totale18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8), ossido di potassio solubile in acqua Almeno il 60 % del tenore della forma d’azoto 7 deve risultare solubile in acqua calda Prodotto ottenuto per via chimica Per la forma d’azoto 7 devono essere dichiarati il tenore di azoto solubile in acqua fredda e il tenore di azoto solubile in acqua calda. O DEFR sul libro dei concimi 51 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 760 Concime NK conte- nente magnesio 3 % N 5 % K2O 2 % MgO totale 20 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 8 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Ossido di magnesio totale Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela L’indicazione può riportare il tenore di calcio, valutato come CaO, se questo raggiunge almeno il 10 %. 770 Soluzione di concime NK * 3 % N 5 % K2O totale 15 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica 780 Soluzione di concime NK con ureaformal- deide * 5 % N 5 % K2O totale 15 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7 Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformal- deide) × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea for- maldeide 790 Sospensione di conci- me NK * 3 % N 5 % K2O totale 18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua Produzione agricola 52 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 791 Sospensione di conci- me NK con ureafor- maldeide * 5 % N 5 % K2O totale18 % Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) Ossido di potassio solubile in acqua Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7. Almeno 3/5 della forma d’azoto 7 devono essere solubili in acqua calda Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026 Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea for- maldeide 810 Concime PK * 5 % P2O5 5 % K2O totale 18 % Fosfato con solubilità da 1 a 8 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela 820 Concime PK 5 % P2O5 5 % K2O totale 18 % Fosfato con solubilità da 1 a 10 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela O DEFR sul libro dei concimi 53 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 825 Concime PK, ricoperto o parzial- mente ricoperto 5% P2O5 5% K2O totale 18% Fosfato con solubilità da 1 a 10 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % del prodotto 830 Concime PK con carbonato di calcio 10 % P2O5 10 % K2O 40 % CaCO3 Fosfato con solubilità 8 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Carbonato di calcio Calce valutata come CaCO3 Prodotto ottenuto per miscela, con aggiunta di carbonato di calcio, anche di alghe marine 831 Concime PK con calce di convertitore o metallurgica 5 % P2O5 5 % K2O 10 % CaO P2O5 e K2O totale 18 % Fosfato con solubilità 5, 6 o 10 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Ossido di calcio Calce valutata come CaO Prodotto ottenuto per miscela, con aggiunta di calce di convertitore o metallurgica, anche aggiunta di calce di convertitore con fosfato o metallurgica conte- nente fosfato Produzione agricola 54 916.171.1 Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 840 Soluzione di concime PK * 5 % P2O5 5 % K2O totale 18 % Fosfato con solubilità 1 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua 850 Sospensione di conci- me PK * 5 % P2O5 5 % K2O totale 18 % Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Se il P2O5 solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiara- re soltanto la solubilità 2 Se il P2O5 solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P2O5 solubile in acqua Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali 851 Sospensione di concime PK con carbonato di magnesio 5 % P2O5 5 % K2O 2 % MgO 10 % CaCO3 totale 18 % Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) Ossido di potassio solubile in acqua Ossido di magnesio totale Carbonato di calcio Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua O DEFR sul libro dei concimi 55 916.171.1 Parte 3 Concimi con obbligo di notifica Concimi organici e organo-minerali Esigenze per i singoli tipi di concime Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1. Concimi organici e organo-minerali semplici 910 Concime organico azotato, fosfatico o potassico 10 % SO 3 % N o 3 % P2O5 o 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 911 Concime organo- minerale azotato, fosfatico o potassico 10 % SO 3 % N o 3 % P2O5 o 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. 915 Concime organico azotato con peptidi e amminoacidi 10 % SO 14 % Nam Sostanza organica Azoto legato organica- mente Azoto valutato come azoto amino Peptidi e amminoacidi. Idrolisi delle proteine animali o vegetali, essiccazione Produzione agricola 56 916.171.1 Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 920 Soluzione di concime organico azotato, fosfatico o potassico 10 % SO 3 % N o 3 % P2O5 o 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato solubile in acqua Ossido di potassio solubile in acqua 921 Soluzione di concime organo-minerale azotato, fosfatico o potassico 10 % SO 3 % N o 3 % P2O5 o 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato solubile in acqua Ossido di potassio solubile in acqua Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. 922 Sospensione di concime organico azotato, fosfatico o potassico 10 % SO 3 % N o 3 % P2O5 o 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 923 Sospensione di conci- me organo-minerale azotato, fosfatico o potassico 10 % SO 3 % N o 3 % P2O5 o 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. 924 Soluzione di concime organico azotato con peptidi e amminoacidi 10 % SO 8 % Nam Sostanza organica Azoto legato organica- mente Azoto valutato come azoto amino Peptidi e amminoacidi. Idrolisi delle proteine animali o vegetali O DEFR sul libro dei concimi 57 916.171.1 Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 925 Soluzione di concime organo-minerale azotato con peptidi e amminoacidi 10 % SO 8 % N Sostanza organica Azoto totale Azoto valutato come azoto totale. Tenore minimo di azoto amminico: 5 % Nam Peptidi e amminoacidi. Idrolisi delle proteine animali o vegetali, con aggiunta di cloruro d’ammonio o solfato d’ammonio 2. Concimi organici e organo-minerali composti 940 Concime organico 10 % SO 1 % N 1 % P2O5 1 % K2O totale 3 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 941 Concime organo-minerale 10 % SO 2 % N 2 % P2O5 2 % K2O totale 6 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. 942 Concime organico composto 10 % SO 3 % per ogni elemento nutritivo princi- pale indicato; totale 5 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Possibile denominazione del tipo: nome degli(dell’) elementi(o) nutrivi(o) preceduto da «concime organico composto a prevalenza di». Produzione agricola 58 916.171.1 Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 943 Concime organo-minerale composto 10 % SO 6 % per ogni elemento nutri- tivo principale indicato; totale 10 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale Possibile denominazione del tipo: nome degli(dell’) elementi(o) nutrivi(o) preceduto da «concime organo-minerale composto a prevalenza di». 944 Soluzione di concime organico 10 % SO 1 % N 1 % P2O5 1 % K2O totale 3 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato solubile in acqua Ossido di potassio solubile in acqua 945 Sospensione di conci- me organico 10 % SO 1 % N 1 % P2O5 1 % K2O totale 3 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 946 Soluzione di concime organo-minerale 10 % SO 2 % N 2 % P2O5 2 % K2O totale 6 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato solubile in acqua Ossido di potassio solubile in acqua Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. O DEFR sul libro dei concimi 59 916.171.1 Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 947 Sospensione di conci- me organo-minerale 10 % SO 2 % N 2 % P2O5 2 % K2O totale 6 % Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. 951 Concime organico NPK, NP, NK o PK 10 % SO 3 % N 3 % P2O5 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 952 Concime organo- minerale NPK, NP, NK o PK 10 % SO 3 % N 3 % P2O5 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale 953 Soluzione di concime organico NPK, NP, NK o PK 10 % SO 3 % N 3 % P2O5 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 954 Soluzione di concime organo-minerale NPK, NP, NK o PK 10 % SO 3 % N 3 % P2O5 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato solubile in acqua Ossido di potassio solubile in acqua Produzione agricola 60 916.171.1 Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 955 Sospensione di concime organico NPK, NP, NK o PK 10 % SO 3 % N 3 % P2O5 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato solubile in acqua Ossido di potassio solubile in acqua 956 Sospensione di conci- me organo-minerale NPK, NP, NK o PK 10 % SO 3 % N 3 % P2O5 3 % K2O Sostanza organica Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua 970 Concime ottenuto dalla miscela di torba con uno o più elementi nutritivi principali: azoto, fosforo o potassio 30 % SO 1 % per ogni elemento nutritivo princi- pale miscelato Sostanza organica; Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio solubile in acqua Sostanza organica valutata come perdita di calcinazione. Azoto valutato come azoto totale senza prendere in considerazione l’azoto della torba. Fosfato valutato come fosfato totale. Potassio valutato come K2O solubile in acqua Lavorazione della torba con aggiunta di conci- mi minerali O DEFR sul libro dei concimi 61 916.171.1 Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 980 Guano d’uccelli (vero guano) 6 % N 12 % P2O5 2 % K2O Azoto totale Fosfato totale Potassio totale Prodotto ottenuto dalla macinazione di escre- menti, essiccati natu- ralmente, di uccelli che si cibano di pesci, come pure eventual- mente di singole carcasse di uccelli Deve essere indicata la provenienza (p.es. guano del Perù). 981 Guano disgregato 7 % N 9 % P2O5 Azoto totale Fosfato solubile in acqua Disgregazione del guano naturale con acidi Devono essere indicate la specie animale e la prove- nienza. Produzione agricola 62 916.171.1 Parte 4: Concimi con obbligo di notifica I tipi di concime contrassegnati con l’asterisco (*) possono essere designati come concimi CE Concimi con microelementi Per microelementi in forma complessa si intende il legame di un metallo in una delle seguenti forme di chelati o complessi: 1. Agenti chelanti: Acidi o sali di sodio, potassio o ammonio di: EDTA Acido etilendiamminotetraacetico C10H16O8N2 HEEDTA Acido idrossi-2-etilendiamminotriacetico C10H18O7N2 DTPA Acido dietilentriammoniopentaacetico C14H23O10N3 EDDHA [o,o] Acido etilendiammino-di (o-idrossifenilacetico) C18H20O6N2 EDDHA [o,p] Acido etilendiammino-N-(o-idrossifenilacetico) C18H20O6N2 EDDCHA Acido etilendiammino-di (5-carbossi-2-idrossifenil acetico) C20H20O10N2 EDDHMA[o,o] Acido etilendiammino-di (o-idrossi-o-metilfenilacetico) C20H24O6N2 EDDHMA [o,p] Acido etilendiammino-di (o-idrossi-p-metilfenilacetico) C20H24O6N2 EDDHSA Acido etilendiammino-di (2-idrossi-5-sulfofenilacetico) e i suoi prodotti di condensazione C18H20O12S2 + n* (C12H14O8N2S) IDHA Acido iminodisuccinico C8H11O8N HBED Acido N,N’-di(2- idrossibenzil)etilendiammina-N,N’- diacetico C20H24N2O6 TMHBED1 Acido trimetilendiammino-N, N-bis-(O-idrossibenzil)-N, N-diacetico C21H26O6N2 NTA1 Acido nitrilotriacetico C6H9O6N [S, S] EDDS [S,S]-acido etilendiammino succinico C10H16O8N2 1 Non per i concimi CE O DEFR sul libro dei concimi 63 916.171.1 2. Agenti complessanti: Gli agenti complessanti seguenti sono autorizzati unicamente nei prodotti destinati all’irrigazione fertilizzante e/o all’applicazione fogliare, fatti salvi il lignosulfonato di zinco, il lignosulfonato di ferro, il lignosulfonato di rame e il lignosulfonato di manganese, che possono essere applicati direttamente al suolo. Acidi o sali di sodio, potassio o ammonio di: LS Acido lignosolfonico – HEDPA2 Acido organofosforico (1-idrossietilden)difosforico C2H8O7P2 Acido citrico2 C6H8O7 HGA Acido eptagluconico C7H14O8 2 Non per i concimi CE Produzione agricola 64 916.171.1 Esigenze per i singoli concimi Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1. Concimi minerali semplici e composti Aggiunta di microelementi ai tipi di concime elencati nelle parti 1 e 2 1010 La denominazione del tipo di concime va completata con la dicitura «con micro- elementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3 * a. Per colture o pascoli 0,01 % B 0,002 % Co 0,01 % Cu 0,5 % Fe 0,1 % Mn 0,001 % Mo, o 0,01 % Zn b. Per uso orticolo o nebulizzazione sul fogliame 0,01 % B 0,002 % Co 0,002 % Cu 0,02 % Fe 0,01 % Mn 0,001 % Mo 0,002 % Zn Boro Cobalto Rame Ferro Manganese Molibdeno Zinco Microelementi valutati come tenore totale o come tenore solubile in acqua Come dagli articoli corrispondenti: aggiunta di microe- lementi Va indicato il campo d’applicazione secondo quanto specificato nella colonna 3. I microelementi che costituiscono gli ingredienti normali del concime possono essere dichiarati purché siano presenti nelle quantità minime precisate nella colonna 3. Il tenore va dichiarato come segue: a) per gli elementi nutritivi non completamente solubili in acqua, il tenore totale e, qualora almeno la metà del tenore totale sia solubile in acqua, il tenore solubile in acqua; b) per gli elementi nutritivi comple- tamente solubili in acqua, soltanto il tenore solubile in acqua. O DEFR sul libro dei concimi 65 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 2. Concimi organici e organo-minerali Aggiunta di microelementi ai tipi di concime elencati nella parte 3 1011 La denominazione del tipo di concime, ad eccezione del concime miscelato a base di torba, va completata con la dicitura «con microelementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3 0,01 % B 0,01 % Cu 0,5 % Fe 0,1 % Mn 0,001 % Mo, o 0,01 % Zn Microelementi valutati come tenore totale Come dagli articoli corrispondenti: aggiunta di microe- lementi 1012 La denominazione del tipo di concime a base di torba va completata con la dicitura «con microelementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chi- mico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3 0,01 % B 0,01 % Fe, o 0,003 % Cu Microelementi valutati come tenore totale Come dagli articoli corrispondenti: aggiunta di microe- lementi Produzione agricola 66 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 Concimi con microelementi 1. Concime borato 1020 Borato di calcio * 7 % B Boro Boro valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Borato di calcio. Prodotto ottenuto a partire da colemani- te o pandermite 1030 Boro etanolammina * 8 % B Boro solubile in acqua Boro valutato come B solubile in acqua Prodotto ottenuto per reazione di acido borico con etanolammina 1040 Borato di sodio * 10 % B Boro solubile in acqua Boro valutato come B solubile in acqua Borato di sodio 1050 Acido borico * 14 % B Boro solubile in acqua Boro valutato come B solubile in acqua Prodotto ottenuto per azione di un acido su un borato 1060 Soluzione di concime borato * 2 % B Boro solubile in acqua Boro valutato come B solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di boro etanolammina, di borato di sodio o di acido borico O DEFR sul libro dei concimi 67 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1070 Concime borato in sospensione * 2 % B Boro totale Boro solubile in acqua se presente Boro valutato come B totale Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di boro etanolammina, di borato di sodio, di borato di calcio e/o di acido borico La denominazione deve contenere i nomi dei componenti presenti. 2. Concime al cobalto 1110 Chelato di cobalto * 5 % Co Cobalto solubile in acqua Cobalto valutato come Co solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del cobalto con uno o più agenti chelanti autorizzati 1115 Complesso di cobalto * 5 % Co Cobalto solubile in acqua Cobalto totale comples- sato Cobalto valutato come Co solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata Prodotto solubile in acqua contenente cobalto combinato chimicamente con un agente comples- sante autorizzato 1120 Sale di cobalto * 19 % Co Cobalto solubile in acqua Cobalto valutato come Co solubile in acqua Sale di cobalto L’anione del sale deve essere dichia- rato. Produzione agricola 68 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1130 Soluzione di concime al cobalto * 2 % Co Cobalto solubile in acqua Cobalto valutato come Co solubile in acqua; se un sale di Co è mescolato con un complesso di Co, la frazione comples- sata deve comprende- re almeno il 40 % del Co solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale, di chelato o di com- plesso di cobalto L’anione del sale deve essere dichia- rato. 3. Concime a base di rame 1210 Concime a base di rame * 5 % Cu Rame Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Prodotto ottenuto miscelando sale di rame, ossido di rame, idrossido di rame o un chelato di rame, anche con l’aggiunta di un supporto non nocivo Il tenore di rame solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del rame totale. La composizione deve essere dichiarata secondo quanto specificato nella colonna 6. 1220 Chelato di rame * 5 % Cu Rame solubile in acqua Rame valutato come Cu solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del rame con uno o più agenti chelanti autorizzati O DEFR sul libro dei concimi 69 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1225 Complesso di rame * 5 % Cu Rame solubile in acqua Rame totale complessato Rame valutato come Cu solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata Prodotto solubile in acqua contenente rame combinato chimicamente con un agente comples- sante autorizzato 1230 Sale di rame * 20 % Cu Rame solubile in acqua Rame valutato come Cu solubile in acqua Sale di rame L’anione del sale deve essere dichia- rato. 1240 Idrossido di rame * 45 % Cu Rame Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Idrossido di rame 1250 Ossido di rame * 70 % Cu Rame Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Ossido di rame 1251 Ossicloruro di rame * 50 % Cu Rame Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Ossicloruro di rame Produzione agricola 70 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1252 Concime al rame in sospensione * 17 % Cu Rame Rame solubile in acqua se presente Rame valutato come tenore totale Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di sale, d’ossido, d’idrossido, di chelato e/o di ossicloruro di rame L’anione del sale deve essere dichia- rato. 1260 Soluzione di concime a base di rame * 2 % Cu Rame solubile in acqua Rame valutato come Cu solubile in acqua; se un sale di Cu è mescolato con un complesso di Cu, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % del Co solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale, di chelato o di com- plesso di rame L’anione del sale deve essere dichia- rato. 4. Concime a base di ferro 1310 Chelato di ferro * 5 % Fe Ferro solubile in acqua Ferro valutato come Fe solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del ferro con uno o più agenti chelanti autorizzati O DEFR sul libro dei concimi 71 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1315 Complesso di ferro * 5 % Cu Ferro solubile in acqua Ferro totale complessato Ferro valutato come Cu solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata Prodotto solubile in acqua contenente ferro combinato chimicamente con un agente comples- sante autorizzato 1320 Sale di ferro * 12 % Fe Ferro solubile in acqua Ferro valutato come Fe solubile in acqua Sale di ferro (Fe II) L’anione del sale deve essere dichiarato. 1330 Soluzione di concime a base di ferro * 2 % Fe Ferro solubile in acqua Ferro valutato come Fe solubile in acqua; se un sale di Fe è mescolato con un complesso di Fe, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % del Fe solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale e/o di chelato o di com- plesso di ferro L’anione del sale deve essere dichia- rato. 1340 Sospensione di concime a base di ferro 5 % Fe Ferro Ferro valutato come tenore totale, almeno il 2 % Fe solubile in acqua Prodotto ottenuto per reazione dei sali di ferro con acido fosforico Produzione agricola 72 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 5. Concime a base di manganese 1410 Chelato di manganese * 5 % Mn Manganese solubile in acqua Manganese valutato come Mn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del manga- nese con uno o più agenti chelanti autorizzati 1415 Complesso di manga- nese * 5 % Mn Manganese solubile in acqua Manganese totale complessato Manganese valutato come Mn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata Prodotto solubile in acqua contenente manganese combi- nato chimicamente con un agente complessante autorizzato 1420 Concime a base di manganese * 17 % Mn Manganese Manganese valutato come tenore totale Prodotto ottenuto miscelando sale di manganese e ossido di manganese Il tenore di manganese solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del manganese totale. 1430 Sale di manganese * 17 % Mn Manganese solubile in acqua Manganese valutato come Mn solubile in acqua L’anione del sale deve essere dichia- rato. O DEFR sul libro dei concimi 73 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1440 Ossido di manganese * 40 % Mn Manganese Manganese valutato come tenore totale. Finezza di macina- zione: passaggio di almeno l’80 % al setaccio a maglia di 0,063 mm Ossido di mangane- se 1450 Soluzione di concime a base di manganese * 2 % Mn Manganese solubile in acqua Manganese valutato come Mn solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale e/o di chelato o di com- plesso di mangane- se L’anione del sale deve essere dichia- rato. 1460 Concime al manganese in sospensione * 17 % Mn Manganese Manganese solubile in acqua se presente Manganese valutato come tenore totale Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di sale, di chelato e/o d’ossido di manganese L’anione del sale deve essere dichia- rato. 6. Concime a base di molibdeno 1510 Concime a base di molibdeno * 35 % Mo Molibdeno solubile in acqua Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua Prodotto ottenuto miscelando molib- dato di sodio e molibdato d’ammonio 1520 Molibdato di sodio * 35 % Mo Molibdeno solubile in acqua Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua Molibdato di sodio Produzione agricola 74 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1530 Molibdato d’ammonio * 50 % Mo Molibdeno solubile in acqua Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua Molibdato d’ammonio 1540 Soluzione di concime a base di molibdeno * 3 % Mo Molibdeno solubile in acqua Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di molibdato di sodio o molibda- to d’ammonio 7. Concime a base di zinco 1610 Chelato di zinco * 5 % Zn Zinco solubile in acqua Zinco valutato come Zn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica dello zinco con uno o più agenti chelanti autorizzati 1615 Complesso di zinco * 5 % Zn Zinco solubile in acqua Zinco totale complessato Zinco valutato come Zn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata Prodotto solubile in acqua contenente zinco combinato chimicamente con un agente comples- sante autorizzato 1620 Sale di zinco * 15 % Zn Zinco solubile in acqua Zinco valutato come tenore totale Sale di zinco L’anione del sale deve essere dichia- rato. O DEFR sul libro dei concimi 75 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1630 Ossido di zinco * 70 % Zn Zinco totale Zinco valutato come tenore totale Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essen- ziale ossido di zinco Il tenore di zinco solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del tenore totale. 1640 Concime a base di zinco * 30 % Zn Zinco totale Zinco valutato come tenore totale Prodotto ottenuto miscelando sale di zinco e ossido di zinco Il tenore di zinco solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del tenore totale. 1650 Soluzione di concime a base di zinco * 2 % Zn Zinco solubile in acqua Zinco valutato come Zn solubile in acqua; se un sale di Zn è mescolato con un complesso di Zn, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % dello Zn solubile in acqua Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale e/o di chelato o di com- plesso di zinco L’anione del sale deve essere dichia- rato. 1655 Concime al zinco in sospensione * 20 % Zn Zinco totale Zinco solubile in acqua se presente Zinco valutato come tenore totale Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di sale, di chelato e/o d’ossido di zinco Produzione agricola 76 916.171.1 Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 8. Concime con microelementi ottenuto da miscelazione 1660 La denominazione del tipo di «miscela di microelementi» (solu- zione di miscela di microelementi) va completata con la dicitura «con micro- elementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti e dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3 * Microelementi a. esclusivamente in forma minerale 0,2 % B 0,02 % Co 0,5 % Cu 2 % Fe 0,5 % Mn 0,02 % Mo, o 0,5 % Zn b. in forma chelata o complessa 0,2 % B 0,02 % Co 0,1 % Cu 0,3 % Fe 0,1 % Mn 0,1 % Mo 0,1 % Zn totale minimo: in forma solida 5 %, in soluzione 2 % Boro Cobalto Rame Ferro Manganese Molibdeno Zinco Microelemento valutato come tenore totale o come tenore solubile in acqua Miscelazione o dissoluzione e/o sospensione di concimi della parte 4 dell’allegato 1 In base alla qualità il tipo di concime va designato come «miscela di microelementi » o «soluzione di miscela di microelementi». Il conci- me deve contenere almeno due dei microelementi elencati nella colonna 3. Vanno indicati i tenori in forma chelata e gli agenti chelanti. Il tenore va dichiarato come segue: a) per gli elementi nutritivi non completamente solubili in acqua, il tenore totale e, qualora almeno la metà del tenore totale sia solubile in acqua, il tenore solubi- le in acqua; b) per gli elementi nutritivi comple- tamente solubili in acqua, soltanto il tenore solubile in acqua. O DEFR sul libro dei concimi 77 916.171.1 Parte 5 Ammendanti minerali senza obbligo di notifica e ammendanti organici nonché organo-minerali con obbligo di notifica Ammendanti minerali e organici Esigenze per i singoli tipi di concime Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1. Calce naturale 1710 Calcare, qualità di base * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 42 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 3,15 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm; 50 % setaccio a maglia di 0,5 mm Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione di depositi naturali di calcare Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. Produzione agricola 78 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1711 Calcare di prima qualità * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 50 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 2 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm; 50 % setaccio a maglia di 0,315 mm; 30 % setaccio a maglia di 0,1 mm Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione di depositi naturali di calcare Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. 1712 Calcare magnesifero, qualità di base * 3 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 45 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 3,15 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm; 50 % setaccio a maglia di 0,5 mm Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto median- te triturazione di depositi naturali di calcare magne- sifero Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. O DEFR sul libro dei concimi 79 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1713 Calcare magnesifero di prima qualità * 3 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 52 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 2 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm; 50 % setaccio a maglia di 0,315 mm; 30 % setaccio a maglia di 0,1 mm Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto median- te triturazione di depositi naturali di calcare magne- sifero Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. 1714 Calcare dolomitico, qualità di base * 12 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 48 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 3,15 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm; 50 % setaccio a maglia di 0,5 mm Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto median- te triturazione di depositi naturali di dolomite Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. Produzione agricola 80 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1715 Calcare dolomitico di prima qualità * 12 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 54 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 2 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm; 50 % setaccio a maglia di 0,315 mm; 30 % setaccio a maglia di 0,1 mm Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto median- te triturazione di depositi naturali di dolomite Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. 1716 Calcare marino, qualità di base * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 30 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 3,15 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione di depositi naturali di calcare di origine marina Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. O DEFR sul libro dei concimi 81 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1717 Calcare marino di prima qualità * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 40 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 2 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione di depositi naturali di calcare di origine marina Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. Produzione agricola 82 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1718 Calcare fine, qualità di base * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 42 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione dopo disintegrazione in acqua: 90 % setaccio a maglia di 3,15 mm; 70 % setaccio a maglia di 2 mm 40 % setaccio a maglia di 0,315 mm reattività della frazione setac- cio a maglia di 1-2 mm (mediante setacciatura allo stato secco) pari almeno al 40 % in acido citrico; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 25 mm; 30 % setaccio a maglia di 2 mm Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione di depositi naturali di calcare fine Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. O DEFR sul libro dei concimi 83 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1719 Calcare fine di prima qualità * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 42 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione dopo disintegrazione in acqua: 97 % setaccio a maglia di 3,15 mm; 70 % setaccio a maglia di 2 mm 50 % setaccio a maglia di 0,315 mm reattività della frazione setac- cio a maglia di 1-2 mm (mediante stacciatura allo stato secco) pari almeno 65 % in acido citrico; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 25 mm; 30 % setaccio a maglia di 2 mm Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione di depositi naturali di calcare fine Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. Produzione agricola 84 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1720 Sospensione di carbonati * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 35 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 97 % setaccio a maglia di 2 mm; 80 % setaccio a maglia di 1 mm 0,315 % setaccio a maglia di 1 mm 30 % setaccio a maglia di 0,1 mm Carbonato di calcio e/o carbonato di magnesio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante tritura- zione e sospensione in acqua di depositi naturali di calcare, calcare magne- sifero, calcare dolomitico o calcare fine Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarata quando è ≥ 3 %. La reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo possono essere dichiarati. 2. Varietà di calce contenenti ossidi e idrossidi di origine naturale 1721 Calce viva, qualità di base * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 75 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato secco: fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm; 5 % setaccio a maglia di 0,4 mm Ossido di calcio essen- zialmente; prodotto ottenuto mediante calci- nazione di depositi naturali di calcare Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. O DEFR sul libro dei concimi 85 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1722 Calce viva di prima qualità * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 85 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato secco: fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm; 5 % setaccio a maglia di 0,4 mm Ossido di calcio essen- zialmente; prodotto ottenuto mediante calci- nazione di depositi naturali di calcare Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. 1723 Calce viva magnesife- ra, qualità di base * 7 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 80 calcio valutato come Ca; magnesio valutato come MgO finezza di macinazione allo stato secco: fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm; 5 % setaccio a maglia di 0,4 mm Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzial- mente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di calcare magne- sifero Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. Produzione agricola 86 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1724 Calce viva magnesifera di prima qualità * 7 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 85 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato secco: fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm; 5 % setaccio a maglia di 0,4 mm Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzial- mente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di calcare magne- sifero Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. 1725 Calce viva dolomitica, qualità di base * 17 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 85 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato secco: fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm; 5 % setaccio a maglia di 0,4 mm Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzial- mente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di dolomite Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. O DEFR sul libro dei concimi 87 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1726 Calce viva dolomitica di prima qualità * 17 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 95 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato secco: fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm; 5 % setaccio a maglia di 0,4 mm Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzial- mente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di dolomite Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. 1727 Calce viva idrata (calce spenta) * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 65 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 95 % setaccio a maglia di 0,16 mm Idrossido di calcio essen- zialmente; ottenuto mediante calcinazione e spegnimento di depositi naturali di calcare Il magnesio totale puo essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. 1728 Calce viva idrata magnesifera (calce spenta magnesifera) * 5 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 70 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido: 95 % setaccio a maglia di 0,16 mm Idrossido di calcio e idrossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione e spegnimento di depositi naturali di calcare magne- sifero Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. Produzione agricola 88 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1729 Calce viva idrata dolomitica * 12 % MgO Calcio totale Ossido di magnesio Valore neutralizzante minimo: 70 calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido: 95 % setaccio a maglia di 0,16 mm Idrossido di calcio e idrossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione e spegnimento di depositi naturali di calcare dolomi- tico Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo. 1730 Sospensione di calce idrata * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 20 calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido: 95 % setaccio a maglia di 0,16 mm Idrossido di calcio e/o idrossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione, spegnimento e sospensio- ne in acqua di depositi naturali di calcare, calcare magnesifero o calcare dolomitico Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarata quando è ≥ 3 %. I risultati dell’incubazione del suolo possono essere dichiarati. 3. Varietà di calce ottenute da processi industriali 1731 Calce da zuccherificio * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 20 Carbonato di calcio molto fine essenzialmente; ottenuto dalla produzione dello zucchero, ottenuto per carbonatazione esclusivamente di calce viva proveniente da fonti naturali Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. O DEFR sul libro dei concimi 89 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 1732 Sospensione di calce di zuccherificio * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 15 Carbonato di calcio molto fine essenzialmente; ottenuto dalla produzione dello zucchero, ottenuto per carbonatazione esclusivamente di calce viva proveniente da fonti naturali Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattivi- tà con il metodo di determina- zione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo. 4. Calce mista 1740 Calce mista * Calcio totale Valore neutralizzante tenore minimo di carbonato: 15 %, tenore massimo di carbonato: 90 % Miscelando i tipi di concimi 1710 a 1730 Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarato se è ≥3 %. Se MgO è ≥5 % si deve aggiungere «magnesifera» alla denominazione del tipo. I risultati dell’incubazione del suolo possono essere dichiarati. Produzione agricola 90 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 5. Miscele di sostanze di calcinazione con altri tipi di concime CE 1750 Miscela di (denomina- zione del tipo di concime della parte 5 del presente allegato) e (denominazione del tipo di concime CE solido della parte 1 o 2 del presente allegato) * Calcio totale Valore neutralizzante minimo: 15 3 % N per le miscele conte- nenti tipi di concime con un tenore minimo di N, 3 % P2O5 per le miscele contenenti tipi di concime con un tenore minimo di P2O5, 3 % K2O per le miscele contenenti tipi di concime con un tenore minimo di K2O. Potassio valutato come K2O solubile in acqua Miscelazione, compatta- zione o granulazione dei tipi di concime 1710 a 1740 della parte 5 del presente allegato con tipi di concime CE solido della parte 1 o 2 del presente allegato. Non sono consentite le miscele seguenti: – solfato ammonico o urea con calci conte- nenti ossidi o idrossi- di, – miscelazione e succes- siva compattazione o granulazione di super- fosfati semplice, con- centrato o triplo con qualsiasi tipo della parte 5 del presente allegato Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarata quando è ≥ 3 %, gli altri elementi nutrivi in base alle dichiarazioni di elementi nutritivi dei tipi singoli di concimi. O DEFR sul libro dei concimi 91 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 6. Altre ammendanti minerali 1760 Polvere di roccia (polvere di pietre, polvere di rocce primitive, polvere di quarzo, polvere di basalto, polvere d’argilla) Prodotto ottenuto dalla frantumazione e dalla lavorazione di pietre 1770 Perlite Prodotto ottenuto dalla frantumazione e dalla setacciatura di rocce vulcaniche (riolite), riscaldamento in condi- zione di depressione 1771 Vermiculite Prodotto ottenuto dal rigonfiamento del minera- le argilloso vermiculite a circa 1100 °C 1772 Leca Prodotto ottenuto dal rigonfiamento di minerali argillosi a circa 1150 °C Produzione agricola 92 916.171.1 Ammendanti Allegato 1, parte 5 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determi- nano tipo, forma e solubi- lità degli elementi nutri- tivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 7. Ammendanti organici 1810 Torba 40 % SO Sostanza organica Prodotto formatosi nelle torbiere partendo da residui vegetali ivi accu- mulati Tenore di ceneri non superiore al 10 %. 1811 Torba orticola 70 % SO Sostanza organica Prodotto ottenuto dall’essiccazione della torba 1820 Ammendanti organici 10 % SO Sostanza organica Al massimo il 3 % di una o più delle sostanze seguenti: azoto, fosfato, potassio e zolfo Trattamento di sostanze di origine vegetale, animale o microbica 8. Ammendanti organo-minerali 1910 Ammendanti organo- minerali 10 % SO Sostanza organica Al massimo il 3 % di una o più delle sostanze seguenti: azoto, fosfato, potassio e zolfo Trattamento di sostanze di origine vegetale, animale o microbica e aggiunta di componenti minerali O DEFR sul libro dei concimi 93 916.171.1 Parte 6 Concimi con obbligo di notifica Concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio nonché altri prodotti Esigenze per i singoli tipi di concime Concime aziendale e concime ottenuto dal riciclaggio Allegato 1, parte 6 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determina- no il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 2010 Concimi aziendali Azoto totale Fosfato totale Potassio totale Sostanza organica Sostanza secca Trattati o no Va indicata la specie animale da cui provengono i concimi aziendali. Va dichiarato il modo di preparazione. 2011 Letame essiccato 40 % SO Azoto totale Fosfato totale Potassio totale Sostanza organica Tenore di sostanza secca Essiccazione e, all’occasione, condi- zionamento di letame o escrementi animali in granulati o cubetti Va indicata la specie animale da cui proviene il letame. 2020 Abrogato Esigenze ai sensi dell’ORRPChim.(RS 814.81) 2030 Compost Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio Calcio Magnesio Sostanza organica Sostanza secca Conduttività elettrica Produzione agricola 94 916.171.1 Concime aziendale e concime ottenuto dal riciclaggio Allegato 1, parte 6 N. Denominazione del tipo Tenori minimi (percentuale in massa) Componenti che determina- no il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi Valutazione; altre prescrizioni Composizione; modo di preparazione Disposizioni particolari 1 2 3 4 5 6 7 2040 Digestato, solido o liquido Azoto totale Fosfato totale Ossido di potassio Calcio Magnesio Sostanza organica Sostanza secca Conduttività elettrica 2060 Abrogato 2070 Additivo per concimi aziendali Minerali, materiale contenente carbonio di origine animale, vegetale o microbica e loro miscele Additivo per liquame e letame. 2080 Miscela dei prodotti 2010, 2011 e 2030–2070 Vanno indicate le compo- nenti e le disposizioni speciali applicabili. O DEFR sul libro dei concimi 95 916.171.1 Allegato 2 (art. 15) Limiti di tolleranza a. I limiti di tolleranza fissati nel presente allegato rappresentano gli scarti ammessi fra il valore misurato e quello dichiarato del tenore dell’elemento nutritivo. b. Essi servono a compensare variazioni nella fabbricazione, nella campionatu- ra e nell’analisi. c. Se per un elemento nutritivo non è indicato alcun valore limite, significa che non vi sono limitazioni riguardo al superamento del tenore dichiarato. d. I seguenti limiti di tolleranza sono ammessi per i tenori di elementi nutritivi dichiarati nei diversi tipi di concime. Valori assoluti in percentuale in massa di N, P2O5, K2O, MgO, Cl 1. Concimi minerali semplici 1.1 Concimi azotati Nitrato di calcio (nitrato di calce) 0,4 Nitrato di calcio e di magnesio (nitrato di calce e magnesio) 0,4 Nitrato di sodio 0,4 Nitrato del Cile 0,4 Calciocianamide 1,0 Calciocianamide nitrata 1,0 Solfato ammonico 0,3 Nitrato ammonico o nitrato ammonico calcareo – 32 % o meno 0,8 – più del 32 % 0,6 Solfonitrato ammonico 0,8 Solfonitrato di magnesio 0,8 Nitrato ammonico di magnesio 0,8 Urea 0,4 Sospensione di nitrato di calcio 0,4 Soluzione di concime azotato con ureaformaldeide 0,4 Sospensione di concime azotato con ureaformaldeide 0,4 Urea-ammonio solfato 0,5 Soluzione di concime azotato 0,6 Soluzione di nitrato ammonico ed urea 0,6 Produzione agricola 96 916.171.1 Valori assoluti in percentuale in massa di N, P2O5, K2O, MgO, Cl 1.2 Concimi fosfatici Scorie Thomas: – dichiarazione espressa da una forcella del 2 % in massa 0,0 – dichiarazione espressa da un solo numero 1,0 Altri concimi fosfatici (numero del concime nell’allegato 1 parte 1) Solubilità del P2O5 in: – acido minerale (230, 231, 250, 271) 0,8 – acido formico (271) 0,8 – citrato ammonico neutro (220, 221, 222) 0,8 – citrato ammonico alcalino (240, 241, 250, 251, 260) 0,8 – acqua (220, 221, 230) 0,9 (222) 1,3 1.3 Concimi potassici Sale grezzo di potassio 1,5 Sale grezzo di potassio arricchito 1,0 Cloruro di potassio: – 55 % o meno 1,0 – più del 55 % 0,5 Cloruro di potassio contenente sali di magnesio 1,5 Solfato di potassio 0,5 Solfato di potassio contenente sali di magnesio 1,5 1.4 Altri elementi Cloro 0,2 2. Concimi minerali composti 2.1 Elementi nutritivi N 1,1 P2O5 1,1 K2O 1,1 2.2 Valore massimo dello scarto negativo rispetto al tenore dichiarato Concimi binari 1,5 Concimi ternari 1,9 3. Elementi nutritivi secondari nei concimi (calcio, magnesio, sodio e zolfo) I limiti di tolleranza ammessi in rapporto ai tenori dichiarati di calcio, magnesio, sodio e zolfo corrispondono a ¼ del tenore dichiarato di tali elementi nutritivi fino ad un massimo di: O DEFR sul libro dei concimi 97 916.171.1 Valori assoluti in percentuale in massa di N, P2O5, K2O, MgO, Cl Ca 0,64 Mg 0,55 Na 0,67 S 0,36 MgO, CaO, Na2O, SO3 0,9 4. Microelementi nei concimi Tenore di microelementi superiore al 2 % 0,4 Tenore di microelementi inferiore al 2 % 1/5 del tenore dichiarato 5. Concimi organici e organo-minerali nonché concimi miscela- ti tranne i concimi miscelati a base di torba 5.1 Concimi organici e organo-minerali I limiti di tolleranza ammessi in rapporto ai tenori dichiarati del singolo elemento nutritivo corrispondono a ¼ del tenore dichia- rato di tale elemento nutritivo fino ad un massimo di: a. per il singolo elemento nutritivo N 1,0 P2O5 2,0 K2O 1,0 CaO 3,0 MgO 0,9 b. Scarto negativo rispetto al tenore dichiarato di N, P2O5 e K2O, complessivamente al massimo: Concimi composti organici e organo-minerali 2,0 5.2 Concimi miscelati a base di torba a. per il singolo elemento nutritivo: N 0,2 P2O5 0,2 K2O 0,2 b. Scarto negativo rispetto al tenore dichiarato complessiva- mente al massimo 0,5 Produzione agricola 98 916.171.1 Allegato 3 (art. 17) Modifica del diritto vigente …27 27 Le mod. possono essere consultate alla RU 2007 6311. | <div _ngcontent-hbm-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.171.1--><p class="srnummer">916.171.1</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DEFR <br/>sulla messa in commercio di concimi</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza DEFR sul libro dei concimi, OLCon)</h2><p>del 16 novembre 2007 (Stato 1° gennaio 2019)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<i><sup><a fragment="#fn-d6e20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e20" id="fnbck-d6e20" routerlink="./">1</a></sup></i>,</p><p>visti gli articoli 4 capoverso 1, 7 capoverso 3, 14 capoverso 3, 19 capoverso 2, <br/>21<i>a</i> capoverso 3, 23 capoverso 6 e 32 dell’ordinanza del 10 gennaio 2001<sup><a fragment="#fn-d6e36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e36" id="fnbck-d6e36" routerlink="./">2</a></sup><br/>sui concimi,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e20"><sup><a fragment="#fnbck-d6e20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e20" routerlink="./">1</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e36"><sup><a fragment="#fnbck-d6e36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e36" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2001/105/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.171</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Lista dei concimi e obbligo di notifica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Lista dei concimi</a></h6><div class="collapseable"> <p>I tipi di concime omologati per la messa in commercio giusta l’articolo 7 dell’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui concimi, con le rispettive denominazioni del tipo e le esigenze specifiche del tipo, sono menzionati nell’allegato 1.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Deroghe all’obbligo di notifica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Non soggiacciono all’obbligo di notifica secondo l’articolo 19 dell’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui concimi i concimi minerali e gli ammendanti del suolo che corrispondono a uno dei tipi di concime menzionati nell’allegato 1 parti 1, 2 e 5 numeri 1–6, nonché i concimi CE conformemente all’allegato 1.<sup><a fragment="#fn-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e69" id="fnbck-d6e69" routerlink="./">3</a></sup></p><p><sup>2</sup> I prodotti provenienti da impianti di fermentazione e compostaggio sono considerati notificati se l’Ufficio federale dell’agricoltura ha ricevuto una copia dell’autorizzazione d’esercizio cantonale.</p><p><sup>3</sup> I concimi aziendali forniti direttamente o mediante un intermediario al consumatore finale da un’azienda con allevamento di animali da reddito non soggiacciono all’obbligo di notifica se sono registrati nel sistema d’informazione di cui all’articolo 165<i>f</i> della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e86" id="fnbck-d6e86" routerlink="./">4</a></sup> sull’agricoltura.<sup><a fragment="#fn-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e94" id="fnbck-d6e94" routerlink="./">5</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e69"><sup><a fragment="#fnbck-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e69" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p><p id="fn-d6e86"><sup><a fragment="#fnbck-d6e86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e86" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e94"><sup><a fragment="#fnbck-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e94" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Esigenze generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Esigenze generali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Oltre alle esigenze definite dall’allegato 1, i singoli tipi di concime devono adempiere le seguenti esigenze:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ai concimi minerali semplici e composti non devono essere aggiunti elementi nutritivi di origine animale, vegetale o microbica;</dd><dt>b. </dt><dd>nei concimi organici e organo-minerali nonché negli ammendanti del suolo il materiale della sostanza organica contenente carbonio deve provenire dalla preparazione di materiale animale, vegetale o microbico. Ai concimi organo-minerali possono essere aggiunti anche microelementi, calcio, magnesio, sodio e zolfo.</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e124" id="fnbck-d6e124" routerlink="./">6</a></sup> </dt><dd>…</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e124"><sup><a fragment="#fnbck-d6e124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e124" routerlink="./">6</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Caratterizzazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai sensi della presente ordinanza si intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>concime ottenuto da miscelazione:</i> un concime ottenuto miscelando a secco più concimi, senza che si producano reazioni chimiche;</dd><dt>b. </dt><dd><i>concime in soluzione: </i>un concime fluido esente da particelle solide;</dd><dt>c. </dt><dd><i>concime in sospensione:</i> un concime bifase nel quale le particelle solide sono mantenute in sospensione nella fase liquida;</dd><dt>d. </dt><dd><i>concime fogliare:</i> un concime adatto per l’applicazione sulle foglie e per l’assunzione di elementi nutritivi attraverso le foglie.</dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Indicazioni su peso e volume</a></h6><div class="collapseable"> <p>Oltre alle indicazioni prescritte dall’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui concimi, su tutti gli imballaggi o sulle etichette ad essi applicate o, in caso di fornitura sfusa, sui documenti di accompagnamento, devono figurare le seguenti indicazioni su peso e volume:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per i concimi solidi, il peso netto in chilogrammi; per i concimi imballati e i concimi in contenitori chiusi di peso superiore a 100 chilogrammi, anziché il peso netto possono essere indicati il peso lordo e la tara in chilogrammi;</dd><dt>b. </dt><dd>per i concimi fluidi, il peso netto in chilogrammi; può inoltre essere indicato il volume in litri o in metri cubi;</dd><dt>c. </dt><dd>per i concimi in forma gassosa, il peso netto in chilogrammi;</dd><dt>d. </dt><dd>per i concimi aziendali e ottenuti dal riciclaggio, il peso netto o il peso lordo e la tara in chilogrammi oppure il volume in litri o in metri cubi;</dd><dt>e. </dt><dd>per i concimi miscelati a base di torba, il volume in litri o in metri cubi.</dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e195" id="fnbck-d6e195" routerlink="./">7</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_6" routerlink="./"><b></b> <b></b>Indicazioni dei tenori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I tenori di componenti e additivi dei concimi vanno indicati in percentuale in massa; sono ammessi numeri con una cifra decimale, per i microelementi fino a quattro cifre decimali. È ammessa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per i concimi fluidi l’indicazione del tenore in grammi per litro o in chilogrammi per ettolitro; </dd><dt>b. </dt><dd>per i concimi aziendali e ottenuti dal riciclaggio l’indicazione del tenore in chilogrammi per metro cubo o in chilogrammi per tonnellata. </dd></dl><p><sup>2</sup> Qualora non sia richiesto altrimenti, i tenori dichiarati si riferiscono alla merce usuale e non alla sostanza secca.</p><p><sup>3</sup> I tenori relativi agli elementi nutritivi dei concimi devono essere indicati sia per esteso sia sotto forma di simboli conformemente alla tabella e all’ordine seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Sostanze</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Simbolo</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>Azoto</p></td><td><p>N</p></td></tr><tr><td><p>Fosforo</p></td><td><p>P</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato o anidride fosforica</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td></tr><tr><td><p>Potassio</p></td><td><p>K</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di potassio</p></td><td><p>K<sub>2</sub>O</p></td></tr><tr><td><p>Calcio</p></td><td><p>Ca</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di calcio</p></td><td><p>CaO</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di calcio</p></td><td><p>CaCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Magnesio</p></td><td><p>Mg</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di magnesio</p></td><td><p>MgO</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di magnesio</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Sodio</p></td><td><p>Na</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di sodio</p></td><td><p>Na<sub>2</sub>O</p></td></tr><tr><td><p>Zolfo</p></td><td><p>S</p></td></tr><tr><td><p>Triossido di zolfo</p></td><td><p>SO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Cloro</p></td><td><p>Cl</p></td></tr><tr><td><p>Boro</p></td><td><p>B</p></td></tr><tr><td><p>Cobalto</p></td><td><p>Co</p></td></tr><tr><td><p>Rame</p></td><td><p>Cu</p></td></tr><tr><td><p>Ferro</p></td><td><p>Fe</p></td></tr><tr><td><p>Manganese</p></td><td><p>Mn</p></td></tr><tr><td><p>Molibdeno</p></td><td><p>Mo</p></td></tr><tr><td><p>Zinco</p></td><td><p>Zn</p></td></tr><tr><td><p>Silicio</p></td><td><p>Si</p></td></tr><tr><td><p>Sostanza organica</p></td><td><p>SO</p></td></tr><tr><td><p>Sostanza secca</p></td><td><p>SS</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e195"><sup><a fragment="#fnbck-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e195" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Indicazioni relative agli ossidi</a></h6><div class="collapseable"> <p>I macroelementi vanno indicati nelle forme seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>Il tenore di azoto totale può essere dichiarato e indicato soltanto in forma elementare (N).</dd><dt>b. </dt><dd>Il tenore di fosforo e potassio può essere dichiarato e indicato:<dl><dt>1. </dt><dd>in forma elementare (P, K),</dd><dt>2. </dt><dd>in forma ossidata (P<sub>2</sub>O<sub>5</sub>, K<sub>2</sub>O) o</dd><dt>3. </dt><dd>in entrambe le forme.</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>Il tenore di calcio, magnesio, sodio e zolfo può essere dichiarato e indicato:<dl><dt>1. </dt><dd>in forma elementare (Ca, Mg, Na, S),</dd><dt>2. </dt><dd>in forma ossidata (CaO, MgO, Na<sub>2</sub>O, SO<sub>3</sub>) o</dd><dt>3. </dt><dd>in entrambe le forme.</dd></dl></dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e489" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e489" id="fnbck-d6e489" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>Nel calcolare il tenore in forma elementare o ossidata, la cifra dichiarata viene arrotondata al decimale più vicino. Sono applicabili i seguenti fattori di conversione:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Sostanze</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Simbolo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Fattore</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Risultato</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>Fosforo</p></td><td><p>P</p></td><td><p>× 2,291</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td></tr><tr><td><p>Fosfato o anidride fosforica</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>× 0,436</p></td><td><p>P</p></td></tr><tr><td><p>Potassio</p></td><td><p>K</p></td><td><p>× 1,205</p></td><td><p>K<sub>2</sub>O</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di potassio</p></td><td><p>K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>× 0,830</p></td><td><p>K</p></td></tr><tr><td><p>Calcio</p></td><td><p>Ca</p></td><td><p>× 1,399</p></td><td><p>CaO</p></td></tr><tr><td><p>Calcio</p></td><td><p>Ca</p></td><td><p>× 2,479</p></td><td><p>CaCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Ossido di calcio (calce viva)</p></td><td><p>CaO</p></td><td><p>× 0,715</p></td><td><p>Ca</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di calcio (calce viva)</p></td><td><p>CaO</p></td><td><p>× 1,785</p></td><td><p>CaCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di calcio</p></td><td><p>CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p>× 0,400</p></td><td><p>Ca</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di calcio</p></td><td><p>CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p>× 0,561</p></td><td><p>CaO</p></td></tr><tr><td><p>Magnesio</p></td><td><p>Mg</p></td><td><p>× 1,658</p></td><td><p>MgO</p></td></tr><tr><td><p>Magnesio</p></td><td><p>Mg</p></td><td><p>× 3,472</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Magnesio</p></td><td><p>Mg</p></td><td><p>× 4,951</p></td><td><p>MgSO<sub>4</sub></p></td></tr><tr><td><p>Ossido di magnesio</p></td><td><p>MgO</p></td><td><p>× 0,603</p></td><td><p>Mg</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di magnesio</p></td><td><p>MgO</p></td><td><p>× 2,092</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Ossido di magnesio</p></td><td><p>MgO</p></td><td><p>× 2,985</p></td><td><p>MgSO<sub>4</sub></p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di magnesio</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td><td><p>× 0,288</p></td><td><p>Mg</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di magnesio</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td><td><p>× 0,478</p></td><td><p>MgO</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di magnesio</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td><td><p>× 1,427</p></td><td><p>MgSO<sub>4</sub></p></td></tr><tr><td><p>Solfato di magnesio</p></td><td><p>MgSO<sub>4</sub></p></td><td><p>× 0,202</p></td><td><p>Mg</p></td></tr><tr><td><p>Solfato di magnesio</p></td><td><p>MgSO<sub>4</sub></p></td><td><p>× 0,335</p></td><td><p>MgO</p></td></tr><tr><td><p>Solfato di magnesio</p></td><td><p>MgSO<sub>4</sub></p></td><td><p>× 0,701</p></td><td><p>MgCO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Sodio</p></td><td><p>Na</p></td><td><p>× 1,348</p></td><td><p>Na<sub>2</sub>O</p></td></tr><tr><td><p>Ossido di sodio</p></td><td><p>Na<sub>2</sub>O</p></td><td><p>× 0,742</p></td><td><p>Na</p></td></tr><tr><td><p>Zolfo</p></td><td><p>S</p></td><td><p>× 2,995</p></td><td><p>SO<sub>4</sub><sup>2-</sup></p></td></tr><tr><td><p>Zolfo</p></td><td><p>S</p></td><td><p>× 2,498</p></td><td><p>SO<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>Triossido di zolfo</p></td><td><p>SO<sub>3</sub></p></td><td><p>× 0,400</p></td><td><p>S</p></td></tr><tr><td><p>Solfato</p></td><td><p>SO<sub>4</sub><sup>2-</sup></p></td><td><p>× 0,334</p></td><td><p>S</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e489"><sup><a fragment="#fnbck-d6e489" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e489" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e929" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e929" id="fnbck-d6e929" routerlink="./">9</a></sup><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_8" routerlink="./"> Indicazioni relative all’azoto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le forme di azoto vanno indicate nelle forme e con le abbreviazioni seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>Azoto totale</dd></dl></td><td><p>N</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>Azoto nitrico</dd></dl></td><td><p>NS</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>Azoto ammoniacale</dd></dl></td><td><p>NA</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4. </dt><dd>Azoto ureico</dd></dl></td><td><p>NU</p></td></tr><tr><td><dl><dt>5. </dt><dd>Azoto cianamidico</dd></dl></td><td><p>NC</p></td></tr><tr><td><dl><dt>6. </dt><dd>Crotonilidendiurea</dd></dl></td><td><p>NRc</p></td></tr><tr><td><dl><dt>7. </dt><dd>Urea-formaldeide</dd></dl></td><td><p>NRf</p></td></tr><tr><td><dl><dt>8. </dt><dd>Isobutilidendiurea</dd></dl></td><td><p>Nri</p></td></tr><tr><td><dl><dt>9. </dt><dd>Azoto legato organicamente</dd></dl></td><td><p>NO o Norg</p></td></tr><tr><td><dl><dt>10. </dt><dd>Azoto amminico</dd></dl></td><td><p>Nam</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> Se raggiungono almeno l’1 per cento in massa, le forme di azoto secondo i numeri 1–5 per i concimi minerali composti designati come concimi CE devono essere dichiarate.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e929"><sup><a fragment="#fnbck-d6e929" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e929" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Indicazioni relative al fosforo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per i concimi minerali e organo-minerali contenenti fosforo o fosfato, ai fini delle indicazioni concernenti solubilità, passaggio al setaccio e esigenze relative ai concimi CE va osservato quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le solubilità dell’anidride fosforica (indicata come P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o P) e le loro abbreviazioni vanno indicate nel modo seguente:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acqua</p></td><td><p>PS</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in citrato ammonico neutro</p></td><td><p>PA</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in citrato ammonico neutro e in acqua</p></td><td><p>PS/PA</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili unicamente in acidi minerali</p></td><td><p>P</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in citrato ammonico alcalino (Petermann)</p></td><td><p>PAp</p></td></tr><tr><td><p>6a.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 75 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acido citrico al 2 %</p></td><td><p>PCj</p></td></tr><tr><td><p>6b.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acido citrico al 2 %</p></td><td><p>PC</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 75 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubile in citrato ammonico alcalino (Joulie)</p></td><td><p>PAj</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 55 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubile in acido formico al 2 %</p></td><td><p>PF</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acidi minerali, di cui almeno il 45 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubile in acido formico al 2 %, almeno il 20 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubile in acqua</p></td><td><p>PF/PS</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e P solubili in acido citrico al 2 % e in citrato ammonico alcalino (Petermann)</p></td><td><p>PC/PAp</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>b. </dt><dd>Dal passaggio al setaccio deve risultare almeno la seguente finezza di macinazione:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p>Passaggio al <br/>setaccio in %</p></td><td><p>Maglie <br/>di … mm</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Fosfato alluminocalcico</p></td><td><p>90</p></td><td><p>0,16</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato termico</p></td><td><p>75</p></td><td><p>0,16</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato naturale parzialmente solubile</p></td><td><p>90</p></td><td><p>0,16</p></td></tr><tr><td><p>Scorie Thomas</p></td><td><p>75</p></td><td><p>0,16</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato naturale tenero</p></td><td><p>90</p></td><td><p>0,063</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>c. </dt><dd>Un concime minerale composto contenente fosfati designato come concime CE deve adempiere le indicazioni sui tenori e le esigenze menzionate di seguito:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Concime minerale composto con:</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Alla denominazione del tipo deve essere aggiunta l’indicazione:</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Indicazione<br/>della solubilità (secondo lett. a)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenore minimo della solubilità<br/>(in percentuale<br/>in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Non può contenere:</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><dl><dt>a. </dt><dd>meno del 2 % di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><sup>I</sup> solubile in acqua</dd><dt>b. </dt><dd>2 % e più di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><sup>II</sup> solubile in acqua</dd></dl></td><td><p></p></td><td><p>2<br/><br/><br/></p><p>1, 3</p></td><td><p></p></td><td><p>Scorie Thomas, fosfato termico, fosfato alluminocalcico, fosfato naturale parzialmente solubile, fosfato naturale</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato naturale o fosfato naturale parzialmente solubile</p></td><td><p>«con fosfato naturale» o «con fosfato naturale parzialmente solubile»</p></td><td><p>1<br/>3<br/>4</p></td><td><p>2,5<br/>5<br/>2</p></td><td><p>Scorie Thomas, fosfato termico, fosfato alluminocalcico</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato <br/>alluminocalcico</p></td><td><p>«con fosfato alluminocalcico»</p></td><td><p>1<sup>II</sup></p></td><td><p>2<br/>5<sup>III</sup></p></td><td><p>Scorie Thomas, fosfato termico, fosfato naturale parzialmente solubile, fosfato naturale</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato termico</p></td><td><p>«con fosfato termico»</p></td><td><p>5</p></td><td><p></p></td><td><p>Altri tipi<br/>di fosfato</p></td></tr><tr><td><p>Scorie Thomas</p></td><td><p>«con scorie Thomas»</p></td><td><p>6a o 6b</p></td><td><p></p></td><td><p>Altri tipi<br/>di fosfato</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato naturale tenero</p></td><td><p>«con fosfato naturale tenero»</p></td><td><p>8</p></td><td><p></p></td><td><p>Altri tipi di fosfato</p></td></tr><tr><td><p>Fosfato naturale con una parte solubile in acqua</p></td><td><p>«con fosfato naturale con una parte solubile in acqua»</p></td><td><p>9</p></td><td><p>Solubilità 1:2 %</p></td><td><p>Altri tipi di fosfato</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="6"><dl><dt>I </dt><dd>La parte di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> solubile esclusivamente in acidi minerali non deve superare il 2 %.</dd></dl></td></tr><tr><td colspan="6"><dl><dt>II </dt><dd>Se il concime contiene esclusivamente fosfato alluminocalcico, può essere indicata soltanto la solubilità 7.</dd></dl></td></tr><tr><td colspan="6"><dl><dt>III </dt><dd>Dopo la deduzione della solubilità in acqua.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Indicazioni relative agli elementi nutritivi secondari e ad altri componenti determinanti per il valore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il tenore di calcio, magnesio, sodio e zolfo può essere indicato, fatte salve disposizioni diverse alle singole voci dell’allegato 1, solo se raggiunge i seguenti tenori minimi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nei concimi minerali: 2 per cento di ossido di calcio o 1,4 per cento di calcio; 2 per cento di ossido di magnesio o 1,2 per cento di magnesio; 3 per cento di ossido di sodio o 2,2 per cento di sodio; 5 per cento di triossido di zolfo o 2 per cento di zolfo;</dd><dt>b. </dt><dd>nei concimi organici o organo-minerali: 2 per cento di ossido di calcio o 1,4 per cento di calcio; 1 per cento di ossido di magnesio o 0,6 per cento di magnesio; 1,5 per cento di ossido di sodio o 1,1 per cento di sodio; 2,5 per cento di triossido di zolfo o 1 per cento di zolfo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per tutti gli ammendanti del suolo contenenti calcio e magnesio devono essere dichiarati il valore neutralizzante e il tenore di calcio, nonché il tenore di ossido di magnesio se questo è superiore al 3 per cento. Possono essere altresì indicati i tenori corrispondenti di magnesio, ossido di calcio e carbonati.<sup><a fragment="#fn-d6e1552" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1552" id="fnbck-d6e1552" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>3</sup> …<sup><a fragment="#fn-d6e1564" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1564" id="fnbck-d6e1564" routerlink="./">11</a></sup></p><p><sup>4</sup> La sostanza organica (SO) è definita come solido volatile. Devono essere indicate le materie prime della sostanza organica, per i concimi aziendali il tipo, l’origine (specie animale) e il trattamento, per la torba il grado di decomposizione e la quota approssimativa di sostanza organica.</p><p><sup>5</sup> Per i tipi di concime menzionati nell’allegato 1 devono essere fornite le indicazioni prescritte nella colonna 7.</p><p><sup>6</sup> Per i microrganismi devono essere indicati il genere e il tenore delle unità formanti colonie (UFC). Per i funghi è ammessa la dichiarazione del tenore in spore.<sup><a fragment="#fn-d6e1582" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1582" id="fnbck-d6e1582" routerlink="./">12</a></sup></p><p><sup>7</sup> Le denominazioni generiche come «contiene enzimi» o «contiene microelementi» non sono ammesse.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1552"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1552" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1552" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p><p id="fn-d6e1564"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1564" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1564" routerlink="./">11</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p><p id="fn-d6e1582"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1582" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1582" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Prescrizioni per determinati concimi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nei concimi minerali composti, la denominazione del tipo è seguita dalle seguenti indicazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i simboli chimici degli elementi nutritivi secondari dichiarati, riportati fra parentesi, subito dopo i simboli chimici degli elementi nutritivi principali;</dd><dt>b. </dt><dd>i numeri che indicano il tenore degli elementi nutritivi principali. Il tenore degli elementi nutritivi secondari dichiarato si indica tra parentesi, subito dopo il tenore degli elementi nutritivi principali.</dd></dl><p><sup>2</sup> I concimi minerali ottenuti da miscelazione devono essere caratterizzati in funzione della denominazione del tipo come «concimi ottenuti da miscelazione».</p><p><sup>3</sup> Nei concimi minerali può essere indicato il tenore di cloro dichiarato.</p><p><sup>4</sup> I concimi azotati fluidi e i concimi composti devono essere provvisti di un’indicazione concernente il corretto immagazzinamento ed in particolare la temperatura di stoccaggio e le misure per prevenire incidenti, comprese le indicazioni di pericolosità per le acque.</p><p><sup>5</sup> Se vengono dichiarati microelementi, deve essere apposta la dicitura «con microelementi» o la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico.<sup><a fragment="#fn-d6e1623" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1623" id="fnbck-d6e1623" routerlink="./">13</a></sup></p><p><sup>6</sup> Per i concimi con microelementi contenenti più di un microelemento deve essere indicata la denominazione del tipo «miscela di microelementi», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico.<sup><a fragment="#fn-d6e1635" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1635" id="fnbck-d6e1635" routerlink="./">14</a></sup></p><p><sup>7</sup> Per i concimi con microelementi devono essere fornite le seguenti indicazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se un microelemento è presente interamente o parzialmente in forma legata organicamente, il suo tenore nel concime deve essere dichiarato in percentuale in massa, immediatamente dopo l’indicazione del tenore solubile in acqua, usando la dicitura «chelato con …» o «… complessato con …». Nell’indicazione degli agenti chelanti o complessanti possono essere usate soltanto le denominazioni previste dall’allegato 1 parte 4;</dd><dt>b. </dt><dd>se un microelemento è presente in forma chelata, deve essere indicato l’intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata. Ciò non si applica per i concimi minerali composti e per i concimi organici e organo-minerali contenenti complessivamente meno del 2 per cento di uno o più microelementi;</dd><dt>c. </dt><dd>il prodotto, se non lascia residuo solido dopo la sua dissoluzione in acqua, può essere qualificato «solubile»;</dd><dt>d. </dt><dd>devono essere indicate l’epoca di applicazione (stadio della vegetazione; applicazioni ripetute; tecnica d’applicazione) e la dose per unità di superficie. I concimi devono portare la dicitura «Da utilizzare solo in caso di bisogno riconosciuto. Non superare le dosi raccomandate, in particolar modo per quanto riguarda la protezione del suolo». Ciò non si applica per i concimi minerali composti e per i concimi organici e organo-minerali contenenti complessivamente meno del 2 per cento di uno o più microelementi.</dd></dl><p><sup>8</sup> In caso di additivi per concimi, agenti compostanti, colture di microrganismi e prodotti che influiscono sui processi biologici del terreno, non possono essere fornite indicazioni sui tenori di microelementi.</p><p><sup>9</sup> Per i concimi che corrispondono a un tipo di concime e vengono pubblicizzati come additivi per concimi o agenti compostanti, deve essere indicato il tipo di concime.</p><p><sup>10</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1670" id="fnbck-d6e1670" routerlink="./">15</a></sup></p><p><sup>11</sup> Per i concimi minerali ottenuti dal riciclaggio con fosforo secondario deve essere indicata la solubilità del fosforo o del fosfato in citrato ammonico neutro (PA) e in acido citrico al 2 per cento (PC) e la denominazione deve essere completata indicando «con P secondario».<sup><a fragment="#fn-d6e1682" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1682" id="fnbck-d6e1682" routerlink="./">16</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1623"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1623" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1623" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p><p id="fn-d6e1635"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1635" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1635" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p><p id="fn-d6e1670"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1670" routerlink="./">15</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p><p id="fn-d6e1682"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1682" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1682" routerlink="./">16</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Indicazioni supplementari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Oltre alle indicazioni prescritte, sull’imballaggio o sull’etichetta ad esso applicata o, in caso di fornitura sfusa, sui documenti di accompagnamento, possono figurare le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la denominazione commerciale usuale;</dd><dt>b. </dt><dd>un marchio;</dd><dt>c. </dt><dd>per i concimi menzionati nell’allegato 1, le indicazioni consentite nella colonna 7;</dd><dt>d. </dt><dd>«concime CE» per i tipi di concime menzionati nell’allegato 1 e contrassegnati da un asterisco;</dd><dt>e. </dt><dd>la categoria secondo l’articolo 5 dell’ordinanza del 10 gennaio 2001 sui concimi, a meno che essa sia obbligatoria.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i concimi sono inoltre ammesse le seguenti denominazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>«organico», qualora contengano almeno il 10 per cento di sostanza organica;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1727" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1727" id="fnbck-d6e1727" routerlink="./">17</a></sup> </dt><dd>«completamente organico», qualora contengano almeno il 50 per cento di sostanza organica, senza aggiunta di minerali estranei;</dd><dt>c. </dt><dd>«a basso tenore di cloro» qualora il tenore di cloro non sia superiore al 2,0 per cento;</dd><dt>d. </dt><dd>«esente da cloro» (senza cloro) qualora il tenore di cloro non sia superiore allo 0,1 per cento;</dd><dt>e. </dt><dd>«esente da calce» (senza calce) qualora contengano al massimo 2,0 per cento di calcio o di magnesio sotto forma di carbonato o di ossido di calcio, rispettivamente di ossido di magnesio;</dd><dt>f. </dt><dd>«fisiologicamente neutro» qualora contengano al massimo 2,0 per cento di sostanze ad azione basica;</dd><dt>g. </dt><dd>«completamente idrosolubile» qualora non contengano, nella più forte concentrazione raccomandata, alcun residuo non solubile in acqua fredda;</dd><dt>h. </dt><dd>«a basso tenore di biureto» qualora il tenore di biureto in un concime contenente azoto minerale non sia superiore allo 0,2 per cento;</dd><dt>i.<sup><a fragment="#fn-d6e1759" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1759" id="fnbck-d6e1759" routerlink="./">18</a></sup> </dt><dd>«a basso tenore di cadmio» qualora il tenore di cadmio non sia superiore a 25 mg per chilogrammo di fosforo.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1727"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1727" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1727" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p><p id="fn-d6e1759"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1759" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1759" routerlink="./">18</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: …</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1775" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1775" id="fnbck-d6e1775" routerlink="./">19</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1775"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1775" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1775" routerlink="./">19</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi, limiti di tolleranza</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i concimi minerali e i concimi con microelementi, le prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi sono rette dal regolamento (CE) n. 2003/2003<sup><a fragment="#fn-d6e1801" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1801" id="fnbck-d6e1801" routerlink="./">20</a></sup>. Possono essere applicate anche altre prescrizioni relative alla campionatura e all’analisi che diano risultati equivalenti. Per tutti gli altri concimi possono essere applicati metodi che danno gli stessi risultati ottenuti con l’applicazione dei metodi di riferimento della Stazione federale di ricerca Agroscope Reckenholz-Tänikon.<sup><a fragment="#fn-d6e1806" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1806" id="fnbck-d6e1806" routerlink="./">21</a></sup></p><p><sup>2</sup> Per i concimi messi in commercio sotto forma di granulati, per le cui materie prime sono state fissate finezze di macinazione, la finezza di macinazione è determinata in base alla decomposizione dei granelli sotto l’influsso dell’umidità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1801"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1801" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1801" routerlink="./">20</a></sup> Regolamento (CE) n. 2003/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 ott. 2003 relativo ai concimi, GU L 304 del 21.11.2003, pag. 1; modificato da regolamento (CE) n. 162/2007 della Commissione del 19 feb. 2007, GU L 51 del 20.2.2007, pag. 7; regolamento (CE) n. 1107/2008 della Commissione del 7 nov. 2008, GU L 299 dell’8.11.2008, pag. 13; regolamento (CE) n. 1020/2009 della Commissione del 28 ott. 2009, GU L 282 del 29.10.2009, pag. 7; regolamento (UE) n. 137/2011 della Commissione del 16 feb. 2011, GU L 43 del 17.2.2011, pag. 1; regolamento (UE) n. 223/2012 della Commissione del 14 marzo 2012, GU L 75 del 15.3.2012, pag. 12; regolamento (UE) n. 463/2013 della Commissione del 17 maggio 2013, GU L 134 del 18.5.2013, pag. 1.</p><p id="fn-d6e1806"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1806" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1806" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Limiti di tolleranza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ad eccezione dei concimi aziendali, del compost e del digestato, in caso di differenze rispetto ai tenori e alle solubilità dichiarati sono applicabili i limiti di tolleranza menzionati nell’allegato 2.<sup><a fragment="#fn-d6e1828" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1828" id="fnbck-d6e1828" routerlink="./">22</a></sup></p><p><sup>2</sup> Non è ammesso abusare sistematicamente dei limiti di tolleranza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1828"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1828" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1828" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono abrogate le seguenti ordinanze:</p><p><sup>1</sup> L’ordinanza del DFE del 28 febbraio 2001<sup><a fragment="#fn-d6e1854" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1854" id="fnbck-d6e1854" routerlink="./">23</a></sup> sulla messa in commercio di concimi (Ordinanza DFE sul libro dei concimi, OLCon).</p><p><sup>2</sup> L’ordinanza dell’UFAG e dell’UFSP del 1° marzo 2001<sup><a fragment="#fn-d6e1867" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1867" id="fnbck-d6e1867" routerlink="./">24</a></sup> concernente la lista dei tipi di concime di cui è autorizzata l’importazione (Lista dei concimi comune di UFAG e UFSP).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1854"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1854" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1854" routerlink="./">23</a></sup> [<a href="eli/oc/2001/109/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 722</a>]</p><p id="fn-d6e1867"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1867" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1867" routerlink="./">24</a></sup> [<a href="eli/oc/2001/141/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 996</a>]</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>La modifica del diritto vigente è disciplinata dall’allegato 3.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1889" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1889" id="fnbck-d6e1889" routerlink="./">25</a></sup><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_18" routerlink="./"> Disposizione transitoria</a></h6><div class="collapseable"> <p>I concimi caratterizzati ed etichettati in base al diritto previgente possono essere messi in commercio fino al 31 dicembre 2015.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1889"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1889" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1889" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2008.</p><p></p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1919" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e1919" id="fnbck-d6e1919" routerlink="./">26</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1919"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1919" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e1919" routerlink="./">26</a></sup> Aggiornato dal n. I dell’O del DEFR del 12 nov. 2008 (<a href="eli/oc/2008/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 5847</a>), dal n. II dell’O del DEFR del 23 ott. 2013 (<a href="eli/oc/2013/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4267</a>), dal n. I dell’O del DEFR del 29 ott. 2014 (<a href="eli/oc/2014/641/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 3701</a>) e dal n. II dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4435</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 1, 2 cpv. 1, 3, 10 cpv. 5, 11 cpv. 7 lett. a, 12 cpv. 1 lett. c e d)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Lista dei concimi</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_1" routerlink="./">Parte 1: Disposizioni generali</a></h3><div class="collapseable"><p>I tipi di concime contrassegnati con l’asterisco (*) possono essere designati come concimi CE</p><p><b>Concimi senza obbligo di notifica</b></p><p><b>Concimi minerali semplici</b></p><p><b>Esigenze per i singoli tipi di concime</b></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="11"><p>Concimi minerali semplici Allegato 1, parte 1</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione del tipo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenori minimi (percentuale in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valutazione; <br/>altre prescrizioni</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Composizione; <br/>modo di preparazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni particolari</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>2</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>4</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>6</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Concimi azotati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>110</p></td><td><p>Nitrato di calcio (nitrato di calce)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % N</p></td><td><p>Azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale o come azoto nitrico ed ammoniacale. Tenore massimo di azoto ammoniacale: 1,5 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio, anche nitrato ammonico</p></td><td><p></p></td><td><p>I tenori di azoto nitrico e azoto ammoniacale possono essere dichiarati.</p></td></tr><tr><td><p>111</p></td><td><p>Nitrato di calcio e di magnesio (nitrato di calce e di magnesio)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>13 % N <br/> 5 % MgO</p></td><td><p>Azoto nitrico, <br/>ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto nitrico. Tenore di magnesio <br/>in forma di sali solubili in <br/>acqua espresso come ossido <br/>di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato di calcio, <br/>nitrato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>112</p></td><td><p>Nitrato di magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % N<br/>14 % MgO</p></td><td><p>Azoto nitrico, <br/>ossido di magnesio solubile in<br/>acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto nitrico. Tenore di magnesio <br/>in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di <br/>magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato di calcio, <br/>nitrato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Qualora il nitrato di magnesio sia commercializzato in forma di cristalli può venir aggiunta la menzione «in forma cristallizzata».</p></td></tr><tr><td><p>113</p></td><td><p>Nitrato di sodio <br/>(di soda)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % N</p></td><td><p>Azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato di sodio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>114</p></td><td><p>Nitrato del Cile<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % N</p></td><td><p>Azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato di sodio; <br/>preparato a partire dal caliche</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>120</p></td><td><p>Calciocianamide<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale, di cui almeno il 75 % di azoto cianamidico</p></td><td><p></p></td><td><p>Calciocianamide, ossido di calcio, nitrato, sali d’ammonio e urea</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>121</p></td><td><p>Calciocianamide<br/>nitrata<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 75 % <br/>dell’azoto non nitrico dichiarato in forma d’azoto cianamidico. Tenore di azoto nitrico: da 1 a 3 % N</p></td><td><p></p></td><td><p>Calciocianamide, ossido di calcio, nitrato ed eventualmente sali d’ammonio e urea</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>122</p></td><td><p>Sospensione <br/>di nitrato di calcio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 8 % N<br/><br/><br/>14 % CaO</p></td><td><p>Azoto totale o azoto nitrico e azoto <br/>ammoniacale,<br/>ossido di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale o come azoto nitrico ed <br/>ammoniacale.<br/>Tenore massimo di azoto <br/>ammoniacale: 1,0 %.<br/>Calcio valutato come CaO solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale, azoto nitrico, ossido di calcio solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>130</p></td><td><p>Solfato ammonico<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % N</p></td><td><p>Azoto ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale, massimo 2,2 % N come nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Principalmente solfato ammonico, con<br/>l’aggiunta di al<br/>massimo 15<b> </b>% di nitrati di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime può essere designato come «solfato di ammoniaca». Indicazione dell’azoto totale se è stato aggiunto nitrato di calcio.</p></td></tr><tr><td><p>140</p></td><td><p>Nitrato ammonico <br/>(nitrato ammonico calcareo)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico; ciascuna forma d’azoto deve rappresentare circa la metà dell’azoto presente</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato ammonico, anche carbonati e solfati di calcio e di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p><br/><br/></p><p>>28 % N</p></td><td colspan="7"><p>La denominazione «nitrato ammonico calcareo» può venir impiegata soltanto per concimi che oltre al nitrato ammonico contengono esclusivamente carbonato di calcio (roccia calcarea) o roccia dolomitica. Il tenore minimo di questi carbonati deve essere del 20 % ed il loro grado di purezza non deve risultare inferiore al 90 %.</p><p>Qualora il concime contenga più del 28 % di azoto, l’imballaggio deve indicare l’esistenza del pericolo d’incendio e di esplosione. La denominazione «nitrato ammonico calcareo» può venir impiegata soltanto per concimi che oltre al nitrato ammonico contengono esclusivamente carbonato di calcio (roccia calcarea) o roccia dolomitica. Il tenore minimo di questi carbonati deve essere del 20 % ed il loro grado di purezza non deve risultare inferiore al 90 %.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>>28 % N</p></td><td colspan="7"><p>Per i concimi a base di nitrato ammonico ad elevato tenore di azoto (>28 % N) vanno tenute in considerazione le seguenti esigenze:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>porosità (ritenzione d’olio):</i> la ritenzione d’olio del concime sottoposto a due cicli termici a temperatura compresa tra i 25 e i 50 °C non deve superare il 4 % in massa;</dd><dt>b. </dt><dd><i>materiale combustibile:</i> la percentuale in massa di materiale combustibile espresso in carbonio (C) non deve superare lo 0,2 % nei concimi con un tenore di azoto pari ad almeno il 31,5 % in massa e non deve superare lo 0,4 % nei concimi il cui tenore di azoto è pari ad almeno il 28 %, ma inferiore al 31,5 % in massa;</dd><dt>c. </dt><dd><i>pH:</i> una soluzione di 10 g di concime in 100 ml d’acqua deve avere un pH pari o superiore a 4,5;</dd></dl></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="7"><dl><dt>d. </dt><dd><i>dimensioni dei granuli:</i> non più del 5 % in massa del concime deve passare attraverso un setaccio con maglie di 1 millimetro e non più del 3 % in massa deve passare attraverso un setaccio con maglie di 0,5 mm;</dd><dt>e. </dt><dd><i>cloro:</i> il tenore massimo di cloro del concime non deve superare lo 0,02 % in massa;</dd><dt>f. </dt><dd><i>metalli pesanti:</i> va esclusa qualsiasi aggiunta deliberata di metalli pesanti;</dd><dt>g. </dt><dd>Il tenore di rame non deve superare i 10 mg/kg.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>141</p></td><td><p>Solfonitrato <br/>ammonico<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>19.7 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. <br/>Tenore minimo di azoto nitrico:<br/>5 % N.</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato ammonico, <br/>solfato ammonico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>142</p></td><td><p>Solfonitrato d’ammonio,<br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. <br/>Tenore minimo di azoto nitrico: 5 %N</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato ammonico, <br/>solfato ammonico. Rivestimento con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 %, rispettivamente al 25 % del solfonitrato d’ammonio.</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>143</p></td><td><p>Nitrato ammonico,<br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico; ciascuna forma d’azoto deve rappresentare circa la metà dell’azoto presente</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato ammonico, <br/>anche carbonati e solfati di calcio e di magnesio. Rivestimento con sostanze di ricopertura non<br/>dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del nitrato ammonico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>150</p></td><td><p>Solfonitrato di <br/>magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>19 % N<br/> 5 % MgO</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico,<br/>ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. <br/>Tenore minimo di azoto nitrico: 6 % N. Magnesio in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrato ammonico, <br/>solfato ammonico,<br/>solfato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>151</p></td><td><p>Nitrato ammonico di magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>19 % N<br/> 5 % MgO</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale e azoto nitrico. <br/>Tenore minimo di azoto nitrico: 6 % N. Magnesio valutato come ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Nitrati, composti di ammonio e di magnesio (roccia dolomitica, carbonato di magnesio o solfato di magnesio)</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio solubile in acqua deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>152</p></td><td><p>Solfonitrato di <br/>magnesio con sodio</p></td><td><p></p></td><td><p>14 % N<br/> 5 % MgO<br/> 6 % Na</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, <br/>azoto nitrico, ossido di magnesio solubile in acqua, sodio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale, azoto ammoniacale e azoto nitrico. Magnesio in forma di sali solubili in acqua espresso come ossido di magnesio. Sodio in forma di sali solubili in acqua espresso come sodio</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato ammonico, <br/>nitrato ammonico, <br/>solfato di magnesio, <br/>sali di sodio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>160</p></td><td><p>Urea<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>44 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico <br/>(carbamidico)</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale espresso come azoto ureico. Tenore massimo di biureto: 1,2 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>161</p></td><td><p>Urea-ammonio<br/>solfato<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>30 % N<br/><br/><br/>12 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Azoto totale, azoto ureico, azoto ammoniacale, <br/>anidride solforica solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Tenore minimo di azoto ureico: 4 % N. Tenore minimo<br/>di azoto ammoniacale: 4 % N. Tenore massimo di biureto: 0,9 %. Zolfo valutato come S (5 %) o SO<sub>3</sub></p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide, <br/>solfato d’ammonio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>162</p></td><td><p>Urea-ammonio solfato con carbonato di calcio di alghe marine</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % N<br/> <br/><br/>8 % CaCO<sub>3</sub><br/>12 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico, azoto ammoniacale, <br/>carbonato di calcio, anidride solforica solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Tenore minimo di azoto ammoniacale: 4 % N. Tenore massimo di biureto: 0,9 %. Calce valutata come CaCO<sub>3</sub>. Zolfo valutato come S (5 %) o SO<sub>3</sub></p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide, <br/>solfato d’ammonio, carbonato di calcio di alghe marine</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>165</p></td><td><p>Urea<br/>ricoperta o parzialmente ricoperta</p></td><td><p></p></td><td><p>30 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico<br/>(carbamidico)</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale espresso come azoto ureico. Tenore massimo di biureto:<br/>1,2 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide, <br/>Rivestimento con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al<br/>50 %, rispettivamente al 25 % dell’urea</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>170</p></td><td><p>Crotonilidendiurea<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>28 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>crotonilidendiurea</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 25 % deve provenire dalla crotonilidendiurea.<br/>Tenore massimo di azoto <br/>ureico: 3 % N</p></td><td><p></p></td><td><p>Crotonilidendiurea, anche nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>L’azoto ureico deve essere dichiarato, se il suo tenore raggiunge l’1 %.</p></td></tr><tr><td><p>171</p></td><td><p>Isobutilidendiurea<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>28 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>isobutilidendiurea</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 25 % deve provenire dall’isobutilidendiurea. <br/>Tenore massimo di azoto <br/>ureico: 3 % N</p></td><td><p></p></td><td><p>Isobutilidendiurea</p></td><td><p></p></td><td><p>L’azoto ureico deve essere dichiarato, se il suo tenore raggiunge l’1 %.</p></td></tr><tr><td><p>172</p></td><td><p>Urea-isobutilidendiurea</p></td><td><p></p></td><td><p>32 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 70 % dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’isobutilidendiurea </p></td><td><p></p></td><td><p>Isobutilidendiurea, carbamide</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>173</p></td><td><p>Ureaformaldeide<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>36 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>ureaformaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale, di cui almeno il 60 % solubile in acqua calda. <br/>Tenore minimo di ureaformaldeide: 31 % N. Tenore massimo di azoto ureico: 5 % N </p></td><td><p></p></td><td><p>Ureaformaldeide </p></td><td><p></p></td><td><p>L’azoto ureico deve essere dichiarato, se il suo tenore raggiunge l’1 %.</p></td></tr><tr><td><p>174</p></td><td><p>Ureaformaldeide-urea</p></td><td><p></p></td><td><p>38 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno il 60 % dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide, di cui almeno il 60 % solubile in acqua calda</p></td><td><p></p></td><td><p>Ureaformaldeide, carbamide</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>175</p></td><td><p>Concime azotato contenente <br/>crotonilidendiurea<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, azoto nitrico, <br/>azoto ureico,<br/>crotonilidendiurea</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dalla crotonilidendiurea. <br/>Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: <br/>(N ureico + N della crotonilidendiurea) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Crotonilidendiurea, anche nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 % <br/>– azoto nitrico<br/>– azoto ammoniacale<br/>– azoto ureico <br/>azoto della clotonilidendiurea.</p></td></tr><tr><td><p>176</p></td><td><p>Concime azotato contenente <br/>isobutilidendiurea<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, azoto nitrico, <br/>azoto ureico, <br/>isobutilidendiurea</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’isobutilidendiurea. <br/>Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: <br/>(N ureico + N dell’isobutilidendiurea) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Isobutilidendiurea, anche nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 %<br/>– azoto nitrico<br/>– azoto ammoniacale<br/>– azoto ureico <br/>azoto dell’isobutilidendiurea.</p></td></tr><tr><td><p>177</p></td><td><p>Concime azotato contenente <br/>ureaformaldeide<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, ureaformaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide. Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Ureaformaldeide, anche nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 %<br/>– azoto nitrico<br/>– azoto ammoniacale<br/>– azoto ureico <br/>azoto dell’ureaformaldeide.</p></td></tr><tr><td><p>178</p></td><td><p>Soluzione di concime azotato con ureaformaldeide<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, ureaformaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide. Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Ureaformaldeide, anche nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 %<br/>– azoto nitrico<br/>– azoto ammoniacale<br/>– azoto ureico <br/>azoto dell’ureaformaldeide.</p></td></tr><tr><td><p>179</p></td><td><p>Sospensione di <br/>concime azotato <br/>con ureaformaldeide<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto ureico, ureaformaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale. Almeno ⅓ dell’azoto totale dichiarato deve provenire dall’ureaformaldeide. Almeno 3 % N di azoto in forma ammoniacale o nitrica o ureica. Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Ureaformaldeide, anche nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale, il tenore di azoto nitrico può essere dichiarato. Per ogni forma che raggiunge almeno l’1 %<br/>– azoto nitrico<br/>– azoto ammoniacale<br/>– azoto ureico <br/>azoto dell’ureaformaldeide, azoto dell’ureaformaldeide solubile in acqua fredda, azoto dell’ureaformaldeide solubile unicamente in acqua calda.</p></td></tr><tr><td><p>180</p></td><td><p><i>Abrogato</i></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>181</p></td><td><p>Soluzione di nitrato <br/>di calcio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 8 % N</p></td><td><p>Azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale valutato come azoto nitrico, tenore massimo di azoto ammoniacale: 1 % N, tenore massimo di calcio valutato come CaO solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Dissoluzione di nitrato di calcio in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>I tenori di azoto nitrico e ammoniacale possono essere dichiarati. Può essere indicato il campo d’applicazione.</p><p>La denominazione del tipo può esser seguita, secondo i casi, da una delle seguenti indicazioni: </p><dl><dt>– </dt><dd>per applicazione fogliare</dd><dt>– </dt><dd>per la preparazione di soluzioni nutritive</dd><dt>– </dt><dd>per irrigazione fertilizzante</dd></dl><p>Ossido di calcio solubile in acqua solo per gli impieghi di cui sopra.</p></td></tr><tr><td><p>182</p></td><td><p>Soluzione di nitrato <br/>di calcio-urea</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale o come azoto ureico e nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide, nitrato di calcio, anche cloruro di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>L’indicazione concernente i tenori può fare accenno al tenore di calcio, valutato come Ca, qualora questo sia almeno del 10 %.</p></td></tr><tr><td><p>183</p></td><td><p>Sospensione di nitrato <br/>di calcio-urea</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % N</p></td><td><p>Azoto totale, <br/>azoto ureico, <br/>azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale o come azoto ureico e nitrico. Almeno l’80 % dell’azoto totale dichiarato in forma d’azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide, nitrato</p></td><td><p></p></td><td><p>L’indicazione concernente i tenori può fare accenno al tenore di calcio, valutato come Ca, qualora questo sia almeno del 10 %.</p></td></tr><tr><td><p>184</p></td><td><p>Soluzione di concime azotato<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % N</p></td><td><p>Azoto totale e azoto ureico, azoto ammoniacale o nitrico, se i tenori raggiungono l’1 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale o come azoto ureico, ammoniacale o nitrico. Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>185</p></td><td><p>Soluzione di nitrato ammonico-urea<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>26 % N</p></td><td><p>Azoto totale, azoto ureico, azoto ammoniacale, azoto nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto totale, costituito per circa la metà da azoto ureico. Tenore massimo di biureto: 0,5 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbamide, nitrato ammonico. Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>186</p></td><td><p>Soluzione di nitrato potassico</p></td><td><p></p></td><td><p> 9 % N<br/> 4 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Azoto nitrico, ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto nitrico. Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto mediante miscelazione con nitrato potassico e acido nitrico</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti ai settori d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p>187</p></td><td><p>Soluzione di nitrato di magnesio <br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 6 % N<br/> 9 % MgO</p></td><td><p>Azoto nitrico, ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto nitrico. Magnesio valutato come ossido di magnesio solubile in acqua. pH minimo: 4</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione di nitrato di magnesio in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>188</p></td><td><p>Acqua ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % N</p></td><td><p>Azoto ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>Acqua contenente ammoniaca</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve portare l’indicazione che in forma non diluita non è idoneo per una concimazione in superficie.</p></td></tr><tr><td><p>189</p></td><td><p>Gas ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>80 % N</p></td><td><p>Azoto ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto ammoniacale</p></td><td><p></p></td><td><p>Ammoniaca</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve portare l’indicazione che in forma non diluita non è idoneo per una concimazione in superficie.</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Concimi fosfatici</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">Disposizioni generali</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="10"><p>Se nella colonna 5 è indicata una finezza di macinazione, i granelli di un concime granulato devono decomporsi sotto l’influsso dell’umidità.</p></td></tr><tr><td><p>210</p></td><td><p>Scorie di <br/>defosforazione <br/>(fosfati Thomas, <br/>scorie Thomas)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>12 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in acido citrico al 2 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, di cui almeno il 75 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile nell’acido citrico al 2 %; oppure 10 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/>valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile nell’acido citrico al 2 %<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 96 % al setaccio a maglie di 0,63 mm,<br/>passaggio di almeno il 75 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Silicofosfati di calcio. Prodotto ottenuto in siderurgia mediante trattamento della ghisa fosforosa</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>220</p></td><td><p>Perfosfato semplice<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>16 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in citrato ammonico neutro, fosfato solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico neutro, di cui almeno il 93 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua </p><p>Pesata: 1 g</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato monocalcico e solfato di calcio. Prodotto ottenuto per reazione del fosfato naturale macinato con acido solforico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>221</p></td><td><p>Perfosfato concentrato<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>25 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in citrato ammonico neutro, fosfato in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico neutro, di cui almeno il 93 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua </p><p>Pesata: 1 g</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato monocalcico e solfato di calcio. Prodotto ottenuto per reazione del fosfato naturale macinato con acido solforico ed acido fosforico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>222</p></td><td><p>Perfosfato triplo<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>38 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in citrato ammonico neutro, fosfato solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico neutro, di cui almeno l’85 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5<br/></sub>solubile in acqua<br/>Pesata: 3 g</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato monocalcico. Prodotto ottenuto per reazione del fosfato naturale macinato con acido fosforico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>230</p></td><td><p>Fosfato naturale parzialmente solubile<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, di cui almeno il 40 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> solubile in acqua.<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato monocalcico, fosfato tricalcico, solfato di calcio. Prodotto ottenuto per soluzione parziale del fosfato naturale <br/>macinato con acido solforico e con acido fosforico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>231</p></td><td><p>Fosfato naturale parzialmente solubile <br/>con magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>16 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/><br/> 6 % MgO</p></td><td><p>Fosfato solubile in acidi minerali, fosfato solubile in acqua,<br/>ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, di cui almeno il 40 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua <br/>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato monocalcico, fosfato tricalcico, solfato di calcio. Prodotto ottenuto per soluzione parziale del fosfato naturale macinato con acido solforico e con acido fosforico, con aggiunta di solfato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>240</p></td><td><p>Fosfato bicalcico <br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>38 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in citrato ammonico alcalino </p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico alcalino.<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato bicalcico diidrato. Precipitazione dei fosfati minerali o dell’acido fosforico solubile delle ossa</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>241</p></td><td><p>Fosfato bicalcico con magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/><br/> 6 % MgO</p></td><td><p>Fosfato solubile in citrato ammonico alcalino,<br/>ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico alcalino. <br/>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato bicalcico, fosfato di magnesio, carbonato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio solubile in acqua può essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>250</p></td><td><p>Fosfato termico<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>25 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile in citrato ammonico alcalino</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico alcalino<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 96 % al setaccio a maglie di 0,63 mm,<br/>passaggio di almeno il 75 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato calcico alcalino, silicato di calcio. Disgregazione termica del fosfato naturale mediante azione di composti alcalini e dell’acido silicico </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>251</p></td><td><p>Fosfato naturale con parti solubili in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>23 % P2O5</p></td><td><p>Fosfato solubile<br/>in acidi minerali,<br/>fosfato solubile in acido <br/>formico al 2 %, fosfato solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il 45 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico al 2 %. Almeno il 20 % del tenore dichiarato di P2O5 solubile in acqua.</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato monocalcico, fosfato tricalcico, solfato di calcio. Disgregazione parziale del fosfato naturale macinato mediante reazione con acido solforico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>260</p></td><td><p>Fosfato <br/>alluminocalcico<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>30 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile<br/>in acidi minerali,<br/>fosfato solubile in<br/>citrato ammonico alcalino </p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il 75 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in citrato ammonico alcalino<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,63 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfati di alluminio e di calcio. Disgregazione termica del fosfato naturale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>270</p></td><td><p>Fosfato naturale macinato</p></td><td><p></p></td><td><p>23 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile <br/>in acidi minerali, <br/>fosfato solubile in acido formico al 2 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il 40 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico al 2 %<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglie di 0,315 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, Prodotto ottenuto della macinazione di fosfato naturale tenero </p></td><td><p></p></td><td><p>Deve essere dichiarata la percentuale in massa del prodotto che passa attraverso un setaccio a maglie di<br/>0,16 mm.</p></td></tr><tr><td><p>271</p></td><td><p>Fosfato naturale <br/>tenero<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>25 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile <br/>in acidi minerali, <br/>fosfato solubile in acido formico al 2 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il<br/>55 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico al 2 %<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglie di 0,125 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, Prodotto ottenuto dalla macinazione di fosfato naturale tenero </p></td><td><p></p></td><td><p>Deve essere dichiarata la percentuale in massa del prodotto che passa attraverso un setaccio a maglie di<br/>0,063 mm.</p></td></tr><tr><td><p>272</p></td><td><p>Fosfato naturale <br/>tenero con magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>16 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/><br/><br/> 6 % MgO</p></td><td><p>Fosfato solubile <br/>in acidi minerali, <br/>fosfato solubile in acido formico al 2 %,<br/>ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il<br/>55 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico al 2 %. Magnesio valutato come ossido di magnesio totale<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglie di 0,125 mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglie di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, <br/>solfato di magnesio. Prodotto ottenuto dalla macinazione di fosfato naturale tenero, con aggiunta di solfato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>280</p></td><td><p>Fosfato naturale con carbonato di calcio </p></td><td><p></p></td><td><p>14 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/><br/><br/>40 % CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile<br/>in acidi minerali,<br/>fosfato solubile in acido formico al 2 %,<br/>carbonato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il 40 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico al 2 %. <br/>Calce valutata come CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato tricalcico, carbonato di calcio.<br/>Miscela di </p><dl><dt>a) </dt><dd>fosfato naturale tenero con finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,315mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglia di 0,16 mm con</dd><dt>b) </dt><dd>carbonato di calcio con finezza di macinazione:</dd></dl></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente al settore d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><dl><dt></dt><dd>passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 1,0 mm<br/>passaggio di almeno il 70 % al setaccio a maglia di 0,315 mm</dd></dl></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>281</p></td><td><p>Fosfato naturale con carbonato di calcio di alghe marine</p></td><td><p></p></td><td><p>14 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/><br/><br/>40 % CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile<br/> in acidi minerali, fosfato solubile in acido formico al 2 %,<br/>carbonato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, almeno il 40 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico <br/>al 2 %.<br/>Calce valutata come CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato tricalcico, carbonato di calcio.<br/>Miscela di</p><dl><dt>a) </dt><dd>fosfato naturale tenero con finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,315mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglia di 0,16 mm con</dd><dt>b) </dt><dd>carbonato di calcio di alghe marine con finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 2,0 mm,<br/>passaggio di almeno il 70 % al setaccio a maglia di 0,8 mm</dd></dl></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente al settore d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p>282</p></td><td><p>Fosfato naturale con carbonato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>14 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/><br/><br/>30 % CaCO<sub>3</sub><br/>15 % MgCO<sub>3</sub></p></td><td><p>Fosfato solubile<br/>in acidi minerali,<br/>fosfato solubile in acido formico al 2 %,<br/>carbonato di calcio,<br/>carbonato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato valutato come P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acidi minerali, di cui almeno il 40 % del tenore dichiarato di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acido formico al 2 %.<br/>Calce valutata come CaCO<sub>3</sub>. <br/>Magnesio valutato come MgCO<sub>3</sub></p></td><td><p></p></td><td><p>Fosfato tricalcico, carbonato di calcio, carbonato di magnesio.<br/>Miscela di </p><dl><dt>a) </dt><dd>fosfato naturale tenero con finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,315mm,<br/>passaggio di almeno il 90 % al setaccio a maglia di 0,16 mm con</dd><dt>b) </dt><dd>carbonato di magnesio con finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 1,0 mm<br/>passaggio di almeno il 70 % al setaccio a maglia di 0,315 mm</dd></dl></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente al campo d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Concimi potassici</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>310</p></td><td><p>Sale grezzo di potassio *</p></td><td><p></p></td><td><p>9 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p> 2 % MgO</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p><p>ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua. </p><p>Magnesio in forma di sali solubili in acqua, espresso come ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Sale grezzo di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>311</p></td><td><p>Sale grezzo di potassio<br/>arricchito<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>18 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Sali grezzi di potassio, <br/>cloruro di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio solubile in acqua può essere dichiarato se superiore a 5 % MgO.</p></td></tr><tr><td><p>320</p></td><td><p>Cloruro di potassio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>37 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Cloruro di potassio. Prodotto ottenuto da sali grezzi di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>321</p></td><td><p>Cloruro di potassio <br/>con magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>37 % K<sub>2</sub>O;<br/><br/> 5 % MgO</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua,<br/>ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua<br/>Magnesio in forma di sali solubili in acqua, espresso come ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Cloruro di potassio, sali di magnesio. Prodotto ottenuto da sali grezzi di potassio, con aggiunta di sali di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>330</p></td><td><p>Solfato di potassio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>47 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua<br/>Tenore massimo di cloro: 3 % Cl</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>331</p></td><td><p>Solfato di potassio con magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>22 % K<sub>2</sub>O<br/><br/> 8 % MgO</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua,<br/>ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua<br/>Magnesio in forma di sali solubili in acqua, espresso come ossido di magnesio.<br/>Tenore massimo di cloro: 3 % Cl</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di potassio, <br/>solfato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>332</p></td><td><p>Kieserite con solfato <br/>di potassio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 8 % MgO<br/><br/> 6 % K<sub>2</sub>O;<br/>totale 20 %</p></td><td><p>Ossido di magnesio solubile in acqua,<br/>ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio in forma di sali solubili in acqua, espresso come ossido di magnesio. Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua. <br/>Tenore massimo di cloro: 3 % Cl</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di magnesio monoidrato, solfato di potassio. Prodotto ottenuto a partire da kieserite, con aggiunta di solfato di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>333</p></td><td><p>Soluzione di solfato<br/>di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p> 6 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>15 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua,<br/>anidride solforica solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua.<br/>Zolfo valutato come S (6 %) o SO<sub>3</sub></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto mediante miscelazione di solfato di potassio con acido solforico</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime può essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti ai settori d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p>335</p></td><td><p>Solfato di potassio<br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>35 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua.<br/>Tenore massimo di cloro: 3 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di potassio. Rivestimento con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del solfato di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>340</p></td><td><p>Scorie potassiche</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua.<br/>Tenore massimo di cloro: 3 % Cl</p></td><td><p></p></td><td><p>Sali di potassio. Scorie della produzione industriale contenenti potassio</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tipo di scorie potassiche va dichiarato.<br/>Il concime deve essere provvisto di un’indicazione inerente alla dose d’applicazione per unità di superficie.</p></td></tr><tr><td><p>341</p></td><td><p>Soluzione di idrossido di potassio </p></td><td><p></p></td><td><p>27 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime può essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti ai settori d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p>342</p></td><td><p>Sospensione di scorie potassiche</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua.<br/>Tenore massimo di cloro: 3 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Sali di potassio, borlanda. Prodotto ottenuto dai resti della produzione di alcool e lieviti dalla melassa </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td colspan="10"><p>Concimi a base di calcio, magnesio e zolfo</p></td></tr><tr><td><p>405</p></td><td><p>Solfato di calcio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>25 % CaO<br/>35 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Ossido di calcio<br/>Anidride solforica</p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio valutato come CaO.<br/>Zolfo valutato come S (14 %) <br/>o SO<sub>3</sub>.<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglia di 10 mm,<br/>passaggio di almeno l’80 % al setaccio a maglia di 2 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto d’origine naturale od industriale contenente solfato di calcio a vari gradi d’idratazione</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>410</p></td><td><p>Cloruro di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % Ca</p></td><td><p>Calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio valutato come Ca <br/>solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Cloruro di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>411</p></td><td><p>Soluzione di cloruro <br/>di calcio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>12 % CaO</p></td><td><p>Ossido di calcio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio valutato come CaO solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Cloruro di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Può essere aggiunta un’indicazione concernente la polverizzazione su piante.</p></td></tr><tr><td><p>412</p></td><td><p>Formiato di calcio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>33.6 % CaO<br/><br/>56 % formiato</p></td><td><p>Ossido di calcio solubile in acqua<br/>formiato</p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio valutato come CaO solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica contenente essenziale formiato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>413</p></td><td><p>Formiato di calcio fluido<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>21 % CaO<br/><br/>35 % formiato</p></td><td><p>Ossido di calcio solubile in acqua<br/>formiato</p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio valutato come CaO solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica contenente essenziale formiato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>420</p></td><td><p>Solfato di magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % MgO<br/><br/>28 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Ossido di magnesio solubile in acqua,<br/>anidride solforica solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come MgO solubile in acqua.<br/>Zolfo valutato come S (11 %)<br/>o SO<sub>3 </sub>solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di magnesio<br/>(× 7 H<sub>2</sub>O)</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di zolfo o di anidride solforica può essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>421</p></td><td><p>Soluzione di solfato <br/>di magnesio <br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % MgO<br/><br/>10 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Ossido di magnesio solubile in acqua,<br/>anidride solforica solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come MgO solubile in acqua.<br/>Zolfo valutato come S (4 %)<br/>o SO<sub>3 </sub>solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di magnesio<br/>(× 7 H<sub>2</sub>O)<br/>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di solfato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di zolfo o di anidride solforica può essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>422</p></td><td><p>Idrossido di magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>60 % MgO</p></td><td><p>Ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale.<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale idrossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>423</p></td><td><p>Sospensione di idrossido di magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>24 % MgO</p></td><td><p>Ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale;<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 99 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Idrossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>424</p></td><td><p>Polvere di roccia di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % MgO</p></td><td><p>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale;<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 0,2 mm,<br/>passaggio di almeno il 65 % al setaccio a maglia di 0,032 mm. </p></td><td><p></p></td><td><p>Silicati di magnesio. Lavorazione meccanica di rocce contenenti magnesio, anche granulazione del prodotto macinato secondo quanto specificato nella colonna 5</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>425</p></td><td><p>Kieserite<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>24 % MgO<br/><br/>45 % SO<sub>3</sub></p></td><td><p>Ossido di magnesio solubile in acqua,<br/>anidride solforica solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come MgO<br/>solubile in acqua. Zolfo valutato come S (18 %) o SO<sub>3</sub> solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di magnesio monoidrato</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di zolfo può essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>426</p></td><td><p>Kieserite con potassio e carbonato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p> 8 % MgO<br/><br/> 6 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Ossido di magnesio totale, <br/>ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale, almeno il 60 % del tenore di MgO dichiarato solubile in acqua;<br/>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua;<br/>Tenore massimo di cloro: 3 % Cl</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di magnesio monoidrato, carbonato di magnesio ottenuto dal carbonato di calcio e magnesio, solfato di potassio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>427</p></td><td><p>Kieserite con carbonato di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % MgO</p></td><td><p>Ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale, almeno il 60 % del tenore dichiarato di MgO solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfato di magnesio monoidrato, carbonato di magnesio ottenuto da carbonato di calcio e magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>430</p></td><td><p>Soluzione di cloruro di magnesio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>13 % MgO</p></td><td><p>Ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come MgO solubile in acqua.<br/>Tenore massimo di calcio: 3 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Cloruro di magnesio, anche cloruro di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>431</p></td><td><p>Sospensione di concimi magnesiaci</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % MgO</p></td><td><p>Ossido di magnesio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di magnesio, idrossido di magnesio o sali di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>432</p></td><td><p>Concimi magnesiaci concentrati</p></td><td><p></p></td><td><p>70 % MgO</p></td><td><p>Magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Magnesio valutato come magnesio totale.<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 4,0 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>440</p></td><td><p>Zolfo elementare<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>98 % S</p></td><td><p>Zolfo</p></td><td><p></p></td><td><p>Zolfo valutato come S o SO<sub>3 </sub>totale (245 %)</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto di origine naturale o industriale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>441</p></td><td><p>Zolfo elementare</p></td><td><p></p></td><td><p>80 % S</p></td><td><p>Zolfo</p></td><td><p></p></td><td><p>Zolfo valutato come S o SO<sub>3 </sub>totale (200 %)</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto di origine naturale o industriale, anche con aggiunta di additivi di formulazione non dannosa per la salute</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>442</p></td><td><p>Concimi a base di zolfo e magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % SO<sub>3</sub><br/> 6 % MgO</p></td><td><p>Anidride solforica,<br/>ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Zolfo valutato come S (6 %) o SO<sub>3</sub>.<br/>Magnesio valutato come ossido di magnesio totale.<br/>Finezza di macinazione:<br/>passaggio di almeno il 97 % al setaccio a maglia di 4 mm.</p></td><td><p></p></td><td><p>Solfati, idrossidi, carbonati o ossidi di calcio o magnesio di origine naturale o industriale, anche granulazione del prodotto macinato secondo quanto specificato nella colonna 5</p></td><td><p></p></td><td><p>L’indicazione può riportare il tenore di ossido di calcio, valutato come CaO, se questo raggiunge almeno il 2 %.</p></td></tr><tr><td><p>445</p></td><td><p>Sospensione di zolfo</p></td><td><p></p></td><td><p>55 % S</p></td><td><p>Zolfo</p></td><td><p></p></td><td><p>Zolfo valutato come S o SO<sub>3 </sub>(137 %)</p></td><td><p></p></td><td><p>Zolfo macinato finemente di origine naturale o industriale, anche con aggiunta di additivi di formulazione non dannosa per la salute. Prodotto ottenuto per sospensione in acqua. </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_u2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_u2" routerlink="./">Parte 2: Disposizioni generali</a></h3><div class="collapseable"><p>I tipi di concime contrassegnati con l’asterisco (*) possono essere designati come concimi CE</p><p><b>Concimi senza obbligo di notifica</b></p><p><b>Concimi minerali composti</b></p><p><b>Esigenze per i singoli tipi di concime</b></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="11"><p>Concimi minerali composti Allegato 1, parte 2</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione del tipo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenori minimi<br/>(percentuale in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valutazione; <br/>altre prescrizioni</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Composizione; <br/>modo di preparazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni particolari</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>2</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>4</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>6</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>610</p></td><td><p>Concime NPK*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 5 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 8 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>611</p></td><td><p>Concime NPK</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e da 6 a 8 (art. 8) <br/>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 3, 8 e 9 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>612</p></td><td><p>Concime NPK con crotonilidendiurea, isobutilidendiurea o ureaformaldeide*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e da 6 a 8 (art. 8) <br/>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 3, 8 e 9 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve essere presente nelle forme d’azoto da 6 a 8. Almeno il 60 % del tenore della forma d’azoto 7 deve risultare solubile in acqua calda </p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica </p></td><td><p></p></td><td><p>Per la forma d’azoto 7 devono essere dichiarati il tenore di azoto solubile in acqua fredda e il tenore di azoto solubile in acqua calda.</p></td></tr><tr><td><p>620</p></td><td><p>Concime NPK, <br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8) Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze di ricopertura non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del prodotto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>621</p></td><td><p><i>Abrogato</i></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>622</p></td><td><p>Concime NPK, <br/>con azoto ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dell’azoto con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % dell’azoto</p></td><td><p></p></td><td><p>Per l’azoto ricoperto devono essere dichiarati i tenori delle forme d’azoto da 2 a 5.</p></td></tr><tr><td><p>630</p></td><td><p>Concime NPK, <br/>incapsulato o parzialmente incapsulato</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Dissoluzione in acqua dei rispettivi sali, incapsulamento con sostanze non dannose per la salute. La percentuale incapsulata non deve essere inferiore al 50 % rispettivamente al 25 % del prodotto</p></td><td><p></p></td><td><p>Il concime deve essere messo in commercio unicamente in contenitori chiusi provvisti di indicazioni inerenti al campo d’applicazione.</p></td></tr><tr><td><p>640</p></td><td><p>Soluzione di concime NPK*</p></td><td><p></p></td><td><p>2 % N<br/><br/><br/>3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>3 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 15 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità 1 <br/>(art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore massimo di biureto: <br/>N ureico × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>641</p></td><td><p>Soluzione di concime NPK con ureaformaldeide</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/></p><p>3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>3 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 15 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8)</p><p>Fosfato con solubilità 1 (art. 9)</p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p><p>Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>650</p></td><td><p>Sospensione di concime NPK</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/></p><p>4 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>4 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8)</p><p>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)</p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiarare soltanto la solubilità 2</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua</p><p>Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali</p></td></tr><tr><td><p>651</p></td><td><p>Sospensione di concime NPK con ureaformaldeide</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/></p><p>4 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>4 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) </p><p>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7. Almeno 3/5 della forma d’azoto 7 devono essere solubili in acqua calda</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiarare soltanto la solubilità 2</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua</p><p>Tenore massimo di biureto (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea formaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p>I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali</p></td></tr><tr><td><p>660</p></td><td><p>Sospensione di <br/>concime NPK con carbonato di <br/>magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>4 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>4 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>2 % MgO<br/><br/>10 % CaCO<sub>3<br/></sub><br/>totale 35 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità 1 <br/>(art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua<br/>Ossido di magnesio totale <br/>Carbonato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore massimo di biureto: <br/>N ureico × 0,026.<br/>Indicazioni relative al tenore e altri requisiti all’articolo 9</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per sospensione in acqua, con aggiunta di carbonato di magnesio, sotto forma stabile a pressione atmosferica </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>710</p></td><td><p>Concime NP<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 5 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 8 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p>Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>711</p></td><td><p>Concime NP con crotonilidendiurea, isobutilidendiurea o ureaformaldeide<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e da 6 <br/>a 8 (art. 8) <br/>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 3 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve essere presente nelle forme d’azoto da 6 a 8. Almeno il 60 % del tenore della forma d’azoto 7 deve risultare solubile in acqua calda</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p>Per la forma d’azoto 7 devono essere dichiarati il tenore di azoto solubile in acqua fredda e il tenore di azoto solubile in acqua calda.</p></td></tr><tr><td><p>720</p></td><td><p>Concime NP</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 8 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>725</p></td><td><p>Concime NP<br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al<br/>50 %, rispettivamente al 25 % del prodotto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>726</p></td><td><p>Concime NP <br/>con azoto ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8)<br/>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dell’azoto con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al<br/>50 %, rispettivamente al 25 % dell’azoto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>730</p></td><td><p>Soluzione di concime NP</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/></p><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) </p><p>Fosfato con solubilità 1 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>731</p></td><td><p>Soluzione di concime NP con ureaformaldeide</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/></p><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) </p><p>Fosfato con solubilità 1 (art. 9)</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7</p><p>Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea formaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>740</p></td><td><p>Sospensione di concime NP</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/></p><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) </p><p>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) </p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata </p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiarare soltanto la solubilità 2</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica</p></td><td><p></p></td><td><p>I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali</p></td></tr><tr><td><p>741</p></td><td><p>Sospensione di concime NP con urea formaldeide</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/></p><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) </p><p>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) </p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7. Almeno 3/5 della forma d’azoto 7 devono essere solubili in acqua calda</p><p>Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiarare soltanto la solubilità 2</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea formaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p>I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali</p></td></tr><tr><td><p>750</p></td><td><p>Concime NK<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 5 (art. 8)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per miscela </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>751</p></td><td><p>Concime NK<br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al<br/>50 %, rispettivamente al 25 % del prodotto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>752</p></td><td><p>Concime NK<br/>con azoto ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % K2O<br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 2 a 5 (art. 8)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dell’azoto con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al<br/>50 %, rispettivamente al 25 % dell’azoto</p></td><td><p></p></td><td><p>Per l’azoto ricoperto devono essere dichiarati i tenori delle forme d’azoto da 2 a 5.</p></td></tr><tr><td><p>755</p></td><td><p>Soluzione di concime NK con crotonilidendiurea, isobutilidendiurea o ureaformaldeide <br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8), ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 60 % del tenore della forma d’azoto 7 deve risultare solubile in acqua calda </p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica </p></td><td><p></p></td><td><p>Per la forma d’azoto 7 devono essere dichiarati il tenore di azoto solubile in acqua fredda e il tenore di azoto solubile in acqua calda.</p></td></tr><tr><td><p>760</p></td><td><p>Concime NK contenente magnesio </p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>2 % MgO<br/><br/>totale 20 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 8 (art. 8)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua<br/>Ossido di magnesio totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela </p></td><td><p></p></td><td><p>L’indicazione può riportare il tenore di calcio, valutato come CaO, se questo raggiunge almeno il 10 %. </p></td></tr><tr><td><p>770</p></td><td><p>Soluzione di concime NK</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/></p><p>5 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 15 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>780</p></td><td><p>Soluzione di concime NK con ureaformaldeide</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/></p><p>5 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 15 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7</p><p>Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea formaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>790</p></td><td><p>Sospensione di concime NK</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>3 % N<br/></p><p>5 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 (art. 8) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore massimo di biureto: N ureico × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>791</p></td><td><p>Sospensione di concime NK con ureaformaldeide</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % N<br/><br/></p><p>5 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale18 %</p></td><td><p>Azoto nelle forme d’azoto da 1 a 4 e 7 (art. 8) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Almeno il 25 % dell’azoto deve provenire dalla forma d’azoto 7. Almeno 3/5 della forma d’azoto 7 devono essere solubili in acqua calda</p><p>Tenore massimo di biureto: (N ureico + N dell’ureaformaldeide) × 0,026</p><p>Se una delle forme d’azoto 2, 3 e 4 raggiunge almeno l’1 %, essa deve essere dichiarata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica e contenente urea formaldeide</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>810</p></td><td><p>Concime PK<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Fosfato con solubilità da 1 a 8 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>820</p></td><td><p>Concime PK</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 10 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>825</p></td><td><p>Concime PK, <br/>ricoperto o parzialmente ricoperto</p></td><td><p></p></td><td><p>5% P2O5<br/><br/>5% K2O<br/><br/>totale 18%</p></td><td><p>Fosfato con solubilità da 1 a 10 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela. Granulazione e rivestimento dei granelli con sostanze non dannose per la salute. La percentuale ricoperta non deve essere inferiore al<br/>50 %, rispettivamente al 25 % del prodotto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>830</p></td><td><p>Concime PK con<br/>carbonato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>10 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>40 % CaCO<sub>3</sub></p></td><td><p>Fosfato con solubilità 8 (art. 9) <br/>Ossido di potassio solubile in acqua<br/>Carbonato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Calce valutata come CaCO3</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per miscela, con aggiunta di carbonato di calcio, anche di alghe marine</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>831</p></td><td><p>Concime PK con calce di convertitore o metallurgica</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>10 % CaO<br/>P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>e K<sub>2</sub>O<br/>totale 18 %</p></td><td><p>Fosfato con solubilità <br/>5, 6 o 10 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua<br/>Ossido di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Calce valutata come CaO</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per miscela, con aggiunta di calce di convertitore o metallurgica, anche aggiunta di calce di convertitore con fosfato o metallurgica contenente fosfato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>840</p></td><td><p>Soluzione di concime PK</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>5 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Fosfato con solubilità 1 (art. 9) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per dissoluzione in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>850</p></td><td><p>Sospensione di concime PK</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/></p><p>5 % K<sub>2</sub>O<br/></p><p>totale 18 %</p></td><td><p>Fosfato con solubilità da 1 a 3 (art. 9) </p><p>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è inferiore al 2 %, si deve dichiarare soltanto la solubilità 2</p><p>Se il P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua è superiore al 2 %, si devono dichiarare la solubilità 3 e il tenore di P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>I concimi non possono contenere scorie Thomas, fosfato alluminocalcico, fosfati calcinati, fosfati parzialmente solubilizzati o fosfati naturali</p></td></tr><tr><td><p>851</p></td><td><p>Sospensione di <br/>concime PK con carbonato di <br/>magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>5 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/><br/>5 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>2 % MgO<br/><br/>10 % CaCO<sub>3<br/></sub><br/>totale 18 %</p></td><td><p>Fosfato con solubilità <br/>da 1 a 3 (art. 9)<br/>Ossido di potassio solubile in acqua<br/>Ossido di magnesio totale<br/>Carbonato di calcio</p></td><td><p></p></td><td><p>Finezza di macinazione secondo l’articolo 9 lettera b</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica e per sospensione in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_u3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_u3" routerlink="./">Parte 3</a></h3><div class="collapseable"><p><b>Concimi con obbligo di notifica</b></p><p><b>Concimi organici e organo-minerali</b></p><p><b>Esigenze per i singoli tipi di concime</b></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="12"><p>Concimi organici e organo-minerali Allegato 1, parte 3</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione del tipo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenori minimi<br/>(percentuale in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valutazione; <br/>altre prescrizioni</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Composizione; <br/>modo di preparazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni particolari</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>2</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>4</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>6</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>1.</p></td><td colspan="10"><p>Concimi organici e organo-minerali semplici</p></td></tr><tr><td><p>910</p></td><td><p>Concime organico azotato, fosfatico o potassico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N o<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o<br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>911</p></td><td><p>Concime organo-minerale azotato, fosfatico o potassico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N o<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o<br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. </p></td></tr><tr><td><p>915</p></td><td><p>Concime organico azotato con peptidi e amminoacidi</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/>14 % Nam</p></td><td><p>Sostanza organica <br/>Azoto legato organicamente</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto <br/>amino</p></td><td><p></p></td><td><p>Peptidi e amminoacidi. Idrolisi delle proteine animali o vegetali, essiccazione</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>920</p></td><td><p>Soluzione di concime organico azotato, fosfatico o potassico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N o<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o<br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>921</p></td><td><p>Soluzione di concime organo-minerale azotato, fosfatico o potassico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N o<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o<br/><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9.</p></td></tr><tr><td><p>922</p></td><td><p>Sospensione di <br/>concime organico azotato, fosfatico <br/>o potassico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N o<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o<br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>923</p></td><td><p>Sospensione di concime organo-minerale azotato, fosfatico o potassico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N o<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> o<br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9. </p></td></tr><tr><td><p>924</p></td><td><p>Soluzione di concime organico azotato con peptidi e amminoacidi</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 8 % Nam</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto legato organicamente</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto<br/>amino</p></td><td><p></p></td><td><p>Peptidi e amminoacidi. Idrolisi delle proteine animali o vegetali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>925</p></td><td><p>Soluzione di concime organo-minerale azotato con peptidi e amminoacidi</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 8 % N</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto valutato come azoto<br/>totale. Tenore minimo di azoto amminico: 5 % Nam</p></td><td><p></p></td><td><p>Peptidi e amminoacidi. Idrolisi delle proteine animali o vegetali, con aggiunta di cloruro d’ammonio o solfato d’ammonio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td colspan="10"><p>Concimi organici e organo-minerali composti</p></td></tr><tr><td><p>940</p></td><td><p>Concime organico<br/></p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 1 % N<br/> 1 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 1 % K<sub>2</sub>O<br/>totale 3 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>941</p></td><td><p>Concime <br/>organo-minerale</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO <br/> 2 % N<br/> 2 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 2 % K<sub>2</sub>O<br/><br/>totale 6 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9.</p></td></tr><tr><td><p>942</p></td><td><p>Concime organico composto</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO <br/> 3 % per ogni elemento nutritivo principale indicato;<br/>totale 5 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Possibile denominazione del tipo: nome degli(dell’) elementi(o) nutrivi(o) preceduto da «concime organico composto a prevalenza di». </p></td></tr><tr><td><p>943</p></td><td><p>Concime <br/>organo-minerale <br/>composto </p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO <br/> 6 % per ogni elemento nutritivo principale indicato;<br/>totale 10 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Possibile denominazione del tipo: nome degli(dell’) elementi(o) nutrivi(o) preceduto da «concime organo-minerale composto a prevalenza di». </p></td></tr><tr><td><p>944</p></td><td><p>Soluzione di concime organico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 1 % N<br/> 1 % P2O5<br/><br/> 1 % K2O<br/><br/>totale 3 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>945</p></td><td><p>Sospensione di concime organico</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 1 % N<br/> 1 % P2O5<br/> 1 % K2O<br/><br/>totale 3 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>946</p></td><td><p>Soluzione di concime organo-minerale</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 2 % N<br/> 2 % P2O5<br/><br/> 2 % K2O<br/><br/>totale 6 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9.</p></td></tr><tr><td><p>947</p></td><td><p>Sospensione di concime organo-minerale</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 2 % N<br/> 2 % P2O5<br/> 2 % K2O<br/><br/>totale 6 %</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Nel caso di aggiunta di fosfato minerale vanno osservate le indicazioni di cui all’articolo 9.</p></td></tr><tr><td><p>951</p></td><td><p>Concime organico<br/>NPK, NP, NK o PK</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>952</p></td><td><p>Concime organo-minerale<br/>NPK, NP, NK o PK</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Se viene aggiunto azoto nelle forme di azoto da 6 a 8, esso deve costituire almeno il 25 % dell’azoto totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>953</p></td><td><p>Soluzione di concime organico<br/>NPK, NP, NK o PK</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>954</p></td><td><p>Soluzione di concime organo-minerale<br/>NPK, NP, NK o PK</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>955</p></td><td><p>Sospensione di <br/>concime organico<br/>NPK, NP, NK o PK</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>956</p></td><td><p>Sospensione di concime organo-minerale<br/>NPK, NP, NK o PK</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO<br/> 3 % N<br/> 3 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 3 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Sostanza organica<br/>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>970</p></td><td><p>Concime ottenuto dalla miscela di torba con uno o più elementi nutritivi principali: azoto, fosforo o <br/>potassio </p></td><td><p></p></td><td><p>30 % SO <br/> 1 % per ogni elemento nutritivo principale miscelato</p></td><td><p>Sostanza organica;<br/></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>Azoto totale<br/>Fosfato totale <br/>Ossido di potassio solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Sostanza organica valutata come perdita di calcinazione. Azoto valutato come azoto totale senza prendere in considerazione l’azoto della torba. Fosfato valutato come fosfato totale.<br/>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Lavorazione della torba con aggiunta di concimi minerali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>980</p></td><td><p>Guano d’uccelli<br/>(vero guano)</p></td><td><p></p></td><td><p> 6 % N<br/>12 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><br/> 2 % K<sub>2</sub>O</p></td><td><p>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Potassio totale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto dalla macinazione di escrementi, essiccati naturalmente, di uccelli che si cibano di pesci, come pure eventualmente di singole carcasse di uccelli</p></td><td><p></p></td><td><p>Deve essere indicata la provenienza (p.es. guano del Perù).</p></td></tr><tr><td><p>981</p></td><td><p>Guano disgregato</p></td><td><p></p></td><td><p> 7 % N<br/> 9 % P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></p></td><td><p>Azoto totale<br/>Fosfato solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Disgregazione del guano naturale con acidi</p></td><td><p></p></td><td><p>Devono essere indicate la specie animale e la provenienza.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_2" routerlink="./">Parte 4: Concimi con obbligo di notifica</a></h3><div class="collapseable"><p>I tipi di concime contrassegnati con l’asterisco (*) possono essere designati come concimi CE</p><p><b>Concimi con microelementi</b></p><p>Per microelementi in forma complessa si intende il legame di un metallo in una delle seguenti forme di chelati o complessi:</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_2/lvl_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_2/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_2/lvl_1" routerlink="./">1. Agenti chelanti:</a></h4><div class="collapseable"><p>Acidi o sali di sodio, potassio o ammonio di:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>EDTA</p></td><td><p>Acido etilendiamminotetraacetico</p></td><td><p>C<sub>10</sub>H<sub>16</sub>O<sub>8</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>HEEDTA</p></td><td><p>Acido idrossi-2-etilendiamminotriacetico</p></td><td><p>C<sub>10</sub>H<sub>18</sub>O<sub>7</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>DTPA</p></td><td><p>Acido dietilentriammoniopentaacetico</p></td><td><p>C<sub>14</sub>H<sub>23</sub>O<sub>10</sub>N<sub>3</sub></p></td></tr><tr><td><p>EDDHA [o,o]</p></td><td><p>Acido etilendiammino-di (o-idrossifenilacetico)</p></td><td><p>C<sub>18</sub>H<sub>20</sub>O<sub>6</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>EDDHA [o,p]</p></td><td><p>Acido etilendiammino-N-(o-idrossifenilacetico)</p></td><td><p>C<sub>18</sub>H<sub>20</sub>O<sub>6</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>EDDCHA</p></td><td><p>Acido etilendiammino-di (5-carbossi-2-idrossifenil acetico)</p></td><td><p>C<sub>20</sub>H<sub>20</sub>O<sub>10</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>EDDHMA[o,o]</p></td><td><p>Acido etilendiammino-di (o-idrossi-o-metilfenilacetico)</p></td><td><p>C<sub>20</sub>H<sub>24</sub>O<sub>6</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>EDDHMA [o,p]</p></td><td><p>Acido etilendiammino-di (o-idrossi-p-metilfenilacetico)</p></td><td><p>C<sub>20</sub>H<sub>24</sub>O<sub>6</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>EDDHSA</p></td><td><p>Acido etilendiammino-di (2-idrossi-5-sulfofenilacetico) e i suoi prodotti di condensazione</p></td><td><p>C<sub>18</sub>H<sub>20</sub>O<sub>12</sub>S<sub>2</sub> <sub>+</sub> <sub>n</sub><sub>*</sub> (C<sub>12</sub>H<sub>14</sub>O<sub>8</sub>N<sub>2</sub>S)</p></td></tr><tr><td><p>IDHA</p></td><td><p>Acido iminodisuccinico</p></td><td><p>C<sub>8</sub>H<sub>11</sub>O<sub>8</sub>N</p></td></tr><tr><td><p>HBED</p></td><td><p>Acido N,N’-di(2- idrossibenzil)etilendiammina-N,N’- diacetico</p></td><td><p>C<sub>20</sub>H<sub>24</sub>N<sub>2</sub>O<sub>6</sub></p></td></tr><tr><td><p>TMHBED<sup>1</sup></p></td><td><p>Acido trimetilendiammino-N, N-bis-(O-idrossibenzil)-N, N-diacetico</p></td><td><p>C<sub>21</sub>H<sub>26</sub>O<sub>6</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>NTA<sup>1</sup></p></td><td><p>Acido nitrilotriacetico</p></td><td><p>C<sub>6</sub>H<sub>9</sub>O<sub>6</sub>N</p></td></tr><tr><td><p>[S, S] EDDS</p></td><td><p> [S,S]-acido etilendiammino succinico</p></td><td><p>C<sub>10</sub>H<sub>16</sub>O<sub>8</sub>N<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt><sup>1</sup> </dt><dd>Non per i concimi CE</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_2/lvl_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_2/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_2/lvl_2" routerlink="./">2. Agenti complessanti:</a></h4><div class="collapseable"><p>Gli agenti complessanti seguenti sono autorizzati unicamente nei prodotti destinati all’irrigazione fertilizzante e/o all’applicazione fogliare, fatti salvi il lignosulfonato di zinco, il lignosulfonato di ferro, il lignosulfonato di rame e il lignosulfonato di manganese, che possono essere applicati direttamente al suolo.</p><p>Acidi o sali di sodio, potassio o ammonio di:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>LS</p></td><td><p>Acido lignosolfonico</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><p>HEDPA<sup>2</sup></p></td><td><p>Acido organofosforico (1-idrossietilden)difosforico</p></td><td><p>C<sub>2</sub>H<sub>8</sub>O<sub>7</sub>P<sub>2</sub></p></td></tr><tr><td><p>Acido citrico<sup>2</sup></p></td><td><p></p></td><td><p>C<sub>6</sub>H<sub>8</sub>O<sub>7</sub></p></td></tr><tr><td><p>HGA</p></td><td><p>Acido eptagluconico</p></td><td><p>C<sub>7</sub>H<sub>14</sub>O<sub>8</sub></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt><sup>2</sup> </dt><dd>Non per i concimi CE</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><br/><b>Esigenze per i singoli concimi</b></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="11"><p>Concimi con microelementi Allegato 1, parte 4</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione del tipo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenori minimi<br/>(percentuale in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valutazione; <br/>altre prescrizioni</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Composizione; <br/>modo di preparazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni particolari</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>2</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>4</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>6</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>1.</p></td><td colspan="10"><p>Concimi minerali semplici e composti </p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td colspan="10"><p class="man-font-weight-bold">Aggiunta di microelementi ai tipi di concime elencati nelle parti 1 e 2</p></td></tr><tr><td><p>1010</p></td><td><p>La denominazione del tipo di concime va completata con la dicitura «con microelementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><dl><dt>a. </dt><dd>Per colture o <br/>pascoli<br/>0,01 % B<br/>0,002 % Co<br/>0,01 % Cu<br/>0,5 % Fe<br/>0,1 % Mn<br/>0,001 % Mo, o<br/>0,01 % Zn</dd><dt>b. </dt><dd>Per uso orticolo o nebulizzazione sul fogliame<br/>0,01 % B<br/>0,002 % Co<br/>0,002 % Cu<br/>0,02 % Fe<br/>0,01 % Mn<br/>0,001 % Mo<br/>0,002 % Zn</dd></dl></td><td><p><br/><br/>Boro<br/>Cobalto<br/>Rame<br/>Ferro<br/>Manganese<br/>Molibdeno<br/>Zinco</p></td><td><p></p></td><td><p>Microelementi valutati come tenore totale o come tenore solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Come dagli articoli corrispondenti: aggiunta di microelementi</p></td><td><p></p></td><td><p>Va indicato il campo d’applicazione secondo quanto specificato nella colonna 3. I microelementi che costituiscono gli ingredienti normali del concime possono essere dichiarati purché siano presenti nelle quantità minime precisate nella colonna 3. Il tenore va dichiarato come segue:</p><dl><dt>a) per gli elementi nutritivi non completamente solubili in acqua, il tenore totale e, qualora almeno la metà del tenore totale sia<br/></dt><dd>solubile in acqua, il tenore<br/>solubile in acqua; </dd><dt>b) per gli elementi nutritivi completamente solubili in acqua,<br/></dt><dd>soltanto il tenore solubile in<br/>acqua.</dd></dl></td></tr><tr><td><p msg:wcstyle02-3="loose pPr/keepLines" msg:wcstyle02-4="loose pPr/pageBreakBefore" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">2.</p></td><td colspan="10"><p msg:wcstyle02-3="loose pPr/keepLines" msg:wcstyle02-4="loose pPr/pageBreakBefore" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Concimi organici e organo-minerali</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td colspan="10"><p class="man-font-weight-bold">Aggiunta di microelementi ai tipi di concime elencati nella parte 3</p></td></tr><tr><td><p>1011</p></td><td><p>La denominazione del tipo di concime, ad eccezione del concime miscelato a base di torba, va completata con la dicitura «con microelementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3</p></td><td><p></p></td><td><p>0,01 % B</p><p>0,01 % Cu</p><p>0,5 % Fe</p><p>0,1 % Mn</p><p>0,001 % Mo, o</p><p>0,01 % Zn</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Microelementi valutati come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Come dagli articoli corrispondenti: aggiunta di microelementi</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1012</p></td><td><p>La denominazione del tipo di concime a base di torba va completata con la dicitura «con microelementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti o dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3</p></td><td><p></p></td><td><p>0,01 % B</p><p>0,01 % Fe, o</p><p>0,003 % Cu</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Microelementi valutati come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Come dagli articoli corrispondenti: aggiunta di microelementi</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="11"><p>Concimi con microelementi</p></td></tr><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Concime borato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1020</p></td><td><p>Borato di calcio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 7 % B</p></td><td><p>Boro</p></td><td><p></p></td><td><p>Boro valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Borato di calcio. Prodotto ottenuto a partire da colemanite o pandermite</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1030</p></td><td><p>Boro etanolammina<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 8 % B</p></td><td><p>Boro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Boro valutato come<br/>B solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per reazione di acido borico con etanolammina<i> </i></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1040</p></td><td><p>Borato di sodio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % B</p></td><td><p>Boro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Boro valutato come<br/>B solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Borato di sodio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1050</p></td><td><p>Acido borico<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>14 % B</p></td><td><p>Boro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Boro valutato come<br/>B solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per azione di un acido su un borato </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1060</p></td><td><p>Soluzione di concime borato <br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % B</p></td><td><p>Boro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Boro valutato come<br/>B solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di boro etanolammina, di borato di sodio o di acido borico</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1070</p></td><td><p>Concime borato in sospensione<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % B</p></td><td><p>Boro totale<br/>Boro solubile in acqua se presente</p></td><td><p></p></td><td><p>Boro valutato come<br/>B totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di boro etanolammina, di borato di sodio, di borato di calcio e/o di acido borico</p></td><td><p></p></td><td><p>La denominazione deve contenere i nomi dei componenti presenti.</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Concime al cobalto</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1110</p></td><td><p>Chelato di cobalto<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Co</p></td><td><p>Cobalto solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Cobalto valutato come Co solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del cobalto con uno o più agenti chelanti autorizzati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1115</p></td><td><p>Complesso di cobalto<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Co</p></td><td><p>Cobalto solubile in acqua<br/>Cobalto totale complessato</p></td><td><p></p></td><td><p>Cobalto valutato come Co solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile in acqua contenente cobalto combinato chimicamente con un agente complessante autorizzato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1120</p></td><td><p>Sale di cobalto<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>19 % Co</p></td><td><p>Cobalto solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Cobalto valutato come Co solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Sale di cobalto</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1130</p></td><td><p>Soluzione di concime al cobalto<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % Co</p></td><td><p>Cobalto solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Cobalto valutato come Co solubile in acqua; se un sale di Co è mescolato con un complesso di Co, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % del Co solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale, di chelato o di complesso di cobalto</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td colspan="10"><p>Concime a base di rame</p></td></tr><tr><td><p>1210</p></td><td><p>Concime a base <br/>di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Cu</p></td><td><p>Rame</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto miscelando sale di rame, ossido di rame, idrossido di rame o un chelato di rame, anche con<br/>l’aggiunta di un supporto non nocivo</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di rame solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del rame totale. La composizione deve essere dichiarata secondo quanto specificato nella colonna 6.</p></td></tr><tr><td><p>1220</p></td><td><p>Chelato di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Cu</p></td><td><p>Rame solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come Cu solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del rame con uno o più agenti chelanti autorizzati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1225</p></td><td><p>Complesso di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Cu</p></td><td><p>Rame solubile in acqua<br/>Rame totale complessato</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come Cu solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile in acqua contenente rame combinato chimicamente con un agente complessante autorizzato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1230</p></td><td><p>Sale di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % Cu</p></td><td><p>Rame solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come Cu solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Sale di rame</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1240</p></td><td><p>Idrossido di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>45 % Cu</p></td><td><p>Rame</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Idrossido di rame</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1250</p></td><td><p>Ossido di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>70 % Cu</p></td><td><p>Rame</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di rame</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1251</p></td><td><p>Ossicloruro di rame</p><p>*</p></td><td><p></p></td><td><p>50 % Cu</p></td><td><p>Rame</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno il 98 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossicloruro di rame</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1252</p></td><td><p>Concime al rame in sospensione<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>17 % Cu</p></td><td><p>Rame<br/>Rame solubile in acqua se presente</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di sale, d’ossido, d’idrossido, di chelato e/o di ossicloruro di rame</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1260</p></td><td><p>Soluzione di concime a base di rame<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % Cu</p></td><td><p>Rame solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Rame valutato come Cu solubile in acqua; se un sale di Cu è mescolato con un complesso di Cu, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % del Co solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale, di chelato o di complesso di rame</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td colspan="10"><p>Concime a base di ferro</p></td></tr><tr><td><p>1310</p></td><td><p>Chelato di ferro<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Fe</p></td><td><p>Ferro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Ferro valutato come Fe solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata </p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del ferro con uno o più agenti chelanti autorizzati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1315</p></td><td><p>Complesso di ferro<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Cu</p></td><td><p>Ferro solubile in acqua<br/>Ferro totale complessato</p></td><td><p></p></td><td><p>Ferro valutato come Cu solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile in acqua contenente ferro combinato chimicamente con un agente complessante autorizzato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1320</p></td><td><p>Sale di ferro<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>12 % Fe</p></td><td><p>Ferro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Ferro valutato come Fe solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Sale di ferro (Fe II)</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere <br/>dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1330</p></td><td><p>Soluzione di concime <br/>a base di ferro<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % Fe</p></td><td><p>Ferro solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Ferro valutato come Fe solubile in acqua; se un sale di Fe è mescolato con un complesso di Fe, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % del Fe solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale e/o di chelato o di complesso di ferro </p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1340</p></td><td><p>Sospensione di <br/>concime a base<br/>di ferro</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Fe</p></td><td><p>Ferro</p></td><td><p></p></td><td><p>Ferro valutato come tenore totale, almeno il 2 % Fe solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per reazione dei sali di ferro con acido fosforico </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td colspan="10"><p>Concime a base di manganese</p></td></tr><tr><td><p>1410</p></td><td><p>Chelato di manganese<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Mn</p></td><td><p>Manganese solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come Mn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica del manganese con uno o più agenti chelanti autorizzati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1415</p></td><td><p>Complesso di manganese<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Mn</p></td><td><p>Manganese solubile in acqua<br/>Manganese totale complessato</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come Mn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile in acqua contenente manganese combinato chimicamente con un agente complessante autorizzato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1420</p></td><td><p>Concime a base di manganese<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>17 % Mn</p></td><td><p>Manganese</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto miscelando sale di manganese e ossido di manganese</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di manganese solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del manganese totale. </p></td></tr><tr><td><p>1430</p></td><td><p>Sale di manganese<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>17 % Mn</p></td><td><p>Manganese solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come Mn solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1440</p></td><td><p>Ossido di manganese<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>40 % Mn</p></td><td><p>Manganese</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come tenore totale. Finezza di macinazione: passaggio di almeno l’80 % al setaccio a maglia di 0,063 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di manganese</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1450</p></td><td><p>Soluzione di concime <br/>a base di manganese<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % Mn</p></td><td><p>Manganese solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come Mn solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale e/o di chelato o di complesso di manganese</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1460</p></td><td><p>Concime al manganese in sospensione<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>17 % Mn</p></td><td><p>Manganese<br/>Manganese solubile in acqua se presente</p></td><td><p></p></td><td><p>Manganese valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di sale, di chelato e/o d’ossido di manganese</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td colspan="10"><p>Concime a base di molibdeno</p></td></tr><tr><td><p>1510</p></td><td><p>Concime a base di molibdeno<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>35 % Mo</p></td><td><p>Molibdeno solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto miscelando molibdato di sodio e molibdato d’ammonio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1520</p></td><td><p>Molibdato di sodio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>35 % Mo</p></td><td><p>Molibdeno solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Molibdato di sodio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1530</p></td><td><p>Molibdato d’ammonio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>50 % Mo</p></td><td><p>Molibdeno solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Molibdato d’ammonio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1540</p></td><td><p>Soluzione di concime a base di molibdeno<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 3 % Mo</p></td><td><p>Molibdeno solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Molibdeno valutato come Mo solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di molibdato di sodio o molibdato d’ammonio</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td colspan="10"><p>Concime a base di zinco</p></td></tr><tr><td><p>1610</p></td><td><p>Chelato di zinco<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Zn</p></td><td><p>Zinco solubile in acqua </p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come Zn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma chelata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile nell’acqua ottenuto per combinazione chimica dello zinco con uno o più agenti chelanti autorizzati</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1615</p></td><td><p>Complesso di zinco<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 5 % Zn</p></td><td><p>Zinco solubile in acqua<br/>Zinco totale complessato</p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come Zn solubile in acqua, almeno l’80 % del tenore dichiarato in forma complessata</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto solubile in acqua contenente zinco combinato chimicamente con un agente complessante autorizzato</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1620</p></td><td><p>Sale di zinco<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>15 % Zn</p></td><td><p>Zinco solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Sale di zinco</p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1630</p></td><td><p>Ossido di zinco<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>70 % Zn</p></td><td><p>Zinco totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale ossido di zinco</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di zinco solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del tenore totale. </p></td></tr><tr><td><p>1640</p></td><td><p>Concime a base di zinco<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>30 % Zn</p></td><td><p>Zinco totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto miscelando sale di zinco e ossido di zinco</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di zinco solubile in acqua può essere dichiarato se risulta pari ad almeno ¼ del tenore totale.</p></td></tr><tr><td><p>1650</p></td><td><p>Soluzione di concime a base di zinco<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p> 2 % Zn</p></td><td><p>Zinco solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come Zn solubile in acqua; se un sale di Zn è mescolato con un complesso di Zn, la frazione complessata deve comprendere almeno il 40 % dello Zn solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale e/o di chelato o di complesso di zinco </p></td><td><p></p></td><td><p>L’anione del sale deve essere dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>1655</p></td><td><p>Concime al zinco in sospensione<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p>20 % Zn</p></td><td><p>Zinco totale<br/>Zinco solubile in acqua se presente</p></td><td><p></p></td><td><p>Zinco valutato come tenore totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di sale, di chelato e/o d’ossido di zinco</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td colspan="10"><p>Concime con microelementi ottenuto da miscelazione</p></td></tr><tr><td><p>1660</p></td><td><p>La denominazione del tipo di «miscela di microelementi» (soluzione di miscela di microelementi) va completata con la dicitura «con microelementi» o con la preposizione «con», seguita dai nomi dei microelementi presenti e dal loro simbolo chimico secondo l’ordine stabilito nella colonna 3<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><dl><dt>Microelementi</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>a. </dt><dd>esclusivamente in forma minerale<br/>0,2 % B<br/>0,02 % Co<br/>0,5 % Cu<br/>2 % Fe<br/>0,5 % Mn<br/>0,02 % Mo, o<br/>0,5 % Zn</dd><dt>b. </dt><dd>in forma chelata o complessa<br/>0,2 % B<br/>0,02 % Co<br/>0,1 % Cu<br/>0,3 % Fe<br/>0,1 % Mn<br/>0,1 % Mo<br/>0,1 % Zn</dd></dl><p>totale minimo: in forma solida 5 %, <br/>in soluzione 2 %</p></td><td><p><br/><br/><br/>Boro<br/>Cobalto<br/>Rame<br/>Ferro<br/>Manganese<br/>Molibdeno<br/>Zinco</p></td><td><p></p></td><td><p>Microelemento valutato come tenore totale o come tenore solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Miscelazione o dissoluzione e/o sospensione di concimi della parte 4 dell’allegato 1</p><p></p></td><td><p></p></td><td><p>In base alla qualità il tipo di concime va designato come «miscela di microelementi » o «soluzione di miscela di microelementi». Il concime deve contenere almeno due dei microelementi elencati nella colonna 3. Vanno indicati i tenori in forma chelata e gli agenti chelanti. Il tenore va dichiarato come segue:</p><dl><dt>a) </dt><dd>per gli elementi nutritivi non completamente solubili in acqua, il tenore totale e, qualora almeno la metà del tenore totale sia<br/>solubile in acqua, il tenore solubile in acqua; </dd><dt>b) </dt><dd>per gli elementi nutritivi completamente solubili in acqua,<br/>soltanto il tenore solubile in<br/>acqua.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_u5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_u5" routerlink="./">Parte 5</a></h3><div class="collapseable"><p><b>Ammendanti minerali senza obbligo di notifica e ammendanti organici nonché organo-minerali con obbligo di notifica</b></p><p><b>Ammendanti minerali e organici</b></p><p><b>Esigenze per i singoli tipi di concime</b></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="11"><p>Ammendanti Allegato 1, parte 5</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione del tipo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenori minimi<br/>(percentuale in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Componenti che determinano tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valutazione; <br/>altre prescrizioni</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Composizione; <br/>modo di preparazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni particolari</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>2</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>4</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>6</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>1.</p></td><td colspan="10"><p>Calce naturale</p></td></tr><tr><td><p>1710</p></td><td><p>Calcare, qualità di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante minimo: 42<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>3,15 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm; <br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,5 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1711</p></td><td><p>Calcare di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 50<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>2 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm; <br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,315 mm;<br/>30 % setaccio a maglia di<br/>0,1 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1712</p></td><td><p>Calcare magnesifero, qualità di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/> 3 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 45<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>3,15 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm; <br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,5 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare magnesifero</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1713</p></td><td><p>Calcare magnesifero <br/>di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/> 3 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 52<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>2 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm; <br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,315 mm;<br/>30 % setaccio a maglia di<br/>0,1 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare magnesifero</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1714</p></td><td><p>Calcare dolomitico, qualità di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/>12 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 48<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>3,15 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm; <br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,5 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di dolomite</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1715</p></td><td><p>Calcare dolomitico <br/>di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/>12 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 54<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>2 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm; <br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,315 mm;<br/>30 % setaccio a maglia di<br/>0,1 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio e carbonato di magnesio; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di dolomite</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1716</p></td><td><p>Calcare marino, <br/>qualità di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 30<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>3,15 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm </p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare di origine marina</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1717</p></td><td><p>Calcare marino <br/>di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 40<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>2 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare di origine marina</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1718</p></td><td><p>Calcare fine, qualità <br/>di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 42<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione dopo disintegrazione in acqua:<br/>90 % setaccio a maglia di<br/>3,15 mm; <br/>70 % setaccio a maglia di<br/>2 mm<br/>40 % setaccio a maglia di<br/>0,315 mm<br/>reattività della frazione setaccio a maglia di 1-2 mm (mediante setacciatura allo stato secco) pari almeno al 40 % in acido citrico;<br/>finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>25 mm; <br/>30 % setaccio a maglia di<br/>2 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare fine</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1719</p></td><td><p>Calcare fine di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 42<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione dopo disintegrazione in acqua:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>3,15 mm; <br/>70 % setaccio a maglia di<br/>2 mm<br/>50 % setaccio a maglia di<br/>0,315 mm<br/>reattività della frazione setaccio a maglia di 1-2 mm (mediante stacciatura allo stato secco) pari almeno 65 % in acido citrico;<br/>finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>25 mm; <br/>30 % setaccio a maglia di<br/>2 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione di depositi naturali di calcare fine</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1720</p></td><td><p>Sospensione di <br/>carbonati<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 35<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>97 % setaccio a maglia di<br/>2 mm; <br/>80 % setaccio a maglia di<br/>1 mm<br/>0,315 % setaccio a maglia di<br/>1 mm<br/>30 % setaccio a maglia di<br/>0,1 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio e/o carbonato di magnesio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante triturazione e sospensione in acqua di depositi naturali di calcare, calcare magnesifero, calcare dolomitico o calcare fine</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarata quando è ≥ 3 %.<br/>La reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo possono essere dichiarati.</p><p></p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td colspan="8"><p>Varietà di calce contenenti ossidi e idrossidi di origine naturale</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1721</p></td><td><p>Calce viva, qualità <br/>di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 75<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato secco:<br/>fine: 97 % setaccio a maglia <br/>di 4 mm; <br/>setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm;<br/>5 % setaccio a maglia di<br/>0,4 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di calcare</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1722</p></td><td><p>Calce viva di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 85<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato secco:<br/>fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; <br/>setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm;<br/>5 % setaccio a maglia di<br/>0,4 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di calcio essenzialmente; prodotto ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di calcare</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1723</p></td><td><p>Calce viva magnesifera, qualità di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/> 7 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 80<br/>calcio valutato come Ca; magnesio valutato come MgO finezza di macinazione allo stato secco:<br/>fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; <br/>setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm;<br/>5 % setaccio a maglia di<br/>0,4 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di calcare magnesifero</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1724</p></td><td><p>Calce viva magnesifera di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/> 7 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 85<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato secco:<br/>fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; <br/>setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm;<br/>5 % setaccio a maglia di<br/>0,4 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di calcare magnesifero</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1725</p></td><td><p>Calce viva dolomitica, qualità di base<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/>17 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 85<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato secco:<br/>fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; <br/>setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm;<br/>5 % setaccio a maglia di<br/>0,4 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di dolomite</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1726</p></td><td><p>Calce viva dolomitica di prima qualità<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/>17 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 95<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato secco:<br/>fine: 97 % setaccio a maglia di 4 mm; <br/>setacciata: 97 % setaccio a maglia di 8 mm;<br/>5 % setaccio a maglia di<br/>0,4 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Ossido di calcio e ossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione di depositi naturali di dolomite</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1727</p></td><td><p>Calce viva idrata (calce spenta)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 65<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>95 % setaccio a maglia di <br/>0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Idrossido di calcio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione e spegnimento di depositi naturali di calcare</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale puo essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1728</p></td><td><p>Calce viva idrata magnesifera (calce spenta magnesifera)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/> 5 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 70<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>95 % setaccio a maglia di <br/>0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Idrossido di calcio e idrossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione e spegnimento di depositi naturali di calcare magnesifero</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1729</p></td><td><p>Calce viva idrata dolomitica<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p><br/>12 % MgO</p></td><td><p>Calcio totale<br/>Ossido di magnesio</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 70<br/>calcio valutato come Ca, magnesio valutato come MgO; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>95 % setaccio a maglia di <br/>0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Idrossido di calcio e idrossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione e spegnimento di depositi naturali di calcare dolomitico</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1730</p></td><td><p>Sospensione di calce idrata<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 20<br/>calcio valutato come Ca; finezza di macinazione allo stato umido:<br/>95 % setaccio a maglia di <br/>0,16 mm</p></td><td><p></p></td><td><p>Idrossido di calcio e/o idrossido di magnesio essenzialmente; ottenuto mediante calcinazione, spegnimento e sospensione in acqua di depositi naturali di calcare, calcare magnesifero o calcare dolomitico</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarata quando è ≥ 3 %.<br/>I risultati dell’incubazione del suolo possono essere dichiarati.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td colspan="8"><p>Varietà di calce ottenute da processi industriali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1731</p></td><td><p>Calce da zuccherificio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 20</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio molto fine essenzialmente; ottenuto dalla produzione dello zucchero, ottenuto per carbonatazione esclusivamente di calce viva proveniente da fonti naturali</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>1732</p></td><td><p>Sospensione di calce <br/>di zuccherificio<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 15</p></td><td><p></p></td><td><p>Carbonato di calcio molto fine essenzialmente; ottenuto dalla produzione dello zucchero, ottenuto per carbonatazione esclusivamente di calce viva proveniente da fonti naturali</p></td><td><p></p></td><td><p>Il magnesio totale può essere dichiarato, così come la reattività con il metodo di determinazione utilizzato e i risultati dell’incubazione del suolo.</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Calce mista</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1740</p></td><td><p>Calce mista *</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante tenore minimo di carbonato: 15 %, tenore massimo di carbonato: 90 %</p></td><td><p></p></td><td><p>Miscelando i tipi di concimi 1710 a 1730</p></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarato se è ≥3 %. Se MgO è ≥5 % si deve aggiungere «magnesifera» alla denominazione del tipo. </p><p>I risultati dell’incubazione del suolo possono essere dichiarati.</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td colspan="8"><p>Miscele di sostanze di calcinazione con altri tipi di concime CE</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1750</p></td><td><p>Miscela di (denominazione del tipo di concime della parte 5 del presente allegato) e (denominazione del tipo di concime CE solido della parte 1 o 2 del presente allegato)<br/>*</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Calcio totale</p></td><td><p></p></td><td><p>Valore neutralizzante <br/>minimo: 15<br/>3 % N per le miscele contenenti tipi di concime con un tenore minimo di N,<br/>3 % P<sub>2</sub>O<sub>5 </sub>per le miscele contenenti tipi di concime con un tenore minimo di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub><sub>,<br/></sub>3 % K<sub>2</sub>O per le miscele contenenti tipi di concime con un tenore minimo di K<sub>2</sub>O.<br/>Potassio valutato come K<sub>2</sub>O solubile in acqua</p></td><td><p></p></td><td><p>Miscelazione, compattazione o granulazione dei tipi di concime 1710 a 1740 della parte 5 del presente allegato con tipi di concime CE solido della parte 1 o 2 del presente allegato.<br/>Non sono consentite le miscele seguenti:</p><dl><dt>– </dt><dd>solfato ammonico o urea con calci contenenti ossidi o idrossidi,</dd><dt>– </dt><dd>miscelazione e successiva compattazione o granulazione di superfosfati semplice, concentrato o triplo con qualsiasi tipo della parte 5 del presente allegato</dd></dl></td><td><p></p></td><td><p>Il tenore di ossido di magnesio deve essere dichiarata quando è ≥ 3 %,<br/>gli altri elementi nutrivi in base alle dichiarazioni di elementi nutritivi dei tipi singoli di concimi.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td colspan="6"><p>Altre ammendanti minerali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1760</p></td><td><p>Polvere di roccia (polvere di pietre, polvere di rocce primitive, polvere di quarzo, polvere di basalto, polvere d’argilla)</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto dalla frantumazione e dalla lavorazione di pietre</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1770</p></td><td><p>Perlite</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto dalla frantumazione e dalla setacciatura di rocce vulcaniche (riolite), riscaldamento in condizione di depressione </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1771</p></td><td><p>Vermiculite</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto dal rigonfiamento del minerale argilloso vermiculite a circa 1100 °C</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1772</p></td><td><p>Leca</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto dal rigonfiamento di minerali argillosi a circa 1150 °C</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td colspan="10"><p>Ammendanti organici</p></td></tr><tr><td><p>1810</p></td><td><p>Torba</p></td><td><p></p></td><td><p>40 % SO </p></td><td><p>Sostanza organica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto formatosi nelle torbiere partendo da residui vegetali ivi accumulati</p></td><td><p></p></td><td><p>Tenore di ceneri non superiore al 10 %.</p></td></tr><tr><td><p>1811</p></td><td><p>Torba orticola</p></td><td><p></p></td><td><p>70 % SO </p></td><td><p>Sostanza organica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Prodotto ottenuto dall’essiccazione della torba </p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>1820</p></td><td><p>Ammendanti organici</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO</p></td><td><p>Sostanza organica</p></td><td><p></p></td><td><p>Al massimo il 3 % di una o più delle sostanze seguenti: azoto, fosfato, potassio e zolfo</p></td><td><p></p></td><td><p>Trattamento di sostanze di origine vegetale, animale o microbica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td colspan="10"><p>Ammendanti organo-minerali</p></td></tr><tr><td><p>1910</p></td><td><p>Ammendanti organo-minerali</p></td><td><p></p></td><td><p>10 % SO</p></td><td><p>Sostanza organica</p></td><td><p></p></td><td><p>Al massimo il 3 % di una o più delle sostanze seguenti: azoto, fosfato, potassio e zolfo</p></td><td><p></p></td><td><p>Trattamento di sostanze di origine vegetale, animale o microbica e aggiunta di componenti minerali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/part_u6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/part_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_1/lvl_u1/part_u6" routerlink="./">Parte 6</a></h3><div class="collapseable"><p><b>Concimi con obbligo di notifica</b></p><p><b>Concimi aziendali e concimi ottenuti dal riciclaggio nonché altri prodotti</b></p><p><b>Esigenze per i singoli tipi di concime</b></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="11"><p>Concime aziendale e concime ottenuto dal riciclaggio Allegato 1, parte 6</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione del tipo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tenori minimi<br/>(percentuale in massa)</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Componenti che determinano il tipo, forma e solubilità degli elementi nutritivi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valutazione; <br/>altre prescrizioni</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Composizione; <br/>modo di preparazione</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Disposizioni particolari</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>2</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>4</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>6</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>2010</p></td><td><p>Concimi aziendali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Potassio totale<br/>Sostanza organica<br/>Sostanza secca</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Trattati o no</p></td><td><p></p></td><td><p>Va indicata la specie animale da cui provengono i concimi aziendali. Va dichiarato il modo di preparazione.</p></td></tr><tr><td><p>2011</p></td><td><p>Letame essiccato</p></td><td><p></p></td><td><p><br/><br/><br/><br/>40 % SO </p></td><td><p>Azoto totale<br/>Fosfato totale<br/>Potassio totale<br/>Sostanza organica<br/>Tenore di sostanza secca</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Essiccazione e, all’occasione, condizionamento di letame o escrementi animali in granulati o cubetti </p></td><td><p></p></td><td><p>Va indicata la specie animale da cui proviene il letame.</p></td></tr><tr><td><p>2020</p></td><td><p><i>Abrogato</i></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Esigenze ai sensi dell’ORRPChim.(RS <i>814.81</i>)</p></td></tr><tr><td><p>2030</p></td><td><p>Compost</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale <br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio<br/>Calcio<br/>Magnesio<br/>Sostanza organica Sostanza secca<br/>Conduttività elettrica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>2040</p></td><td><p>Digestato, solido o liquido</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Azoto totale <br/>Fosfato totale<br/>Ossido di potassio<br/>Calcio<br/>Magnesio<br/>Sostanza organica Sostanza secca<br/>Conduttività elettrica</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>2060</p></td><td><p><i>Abrogato</i></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>2070</p></td><td><p>Additivo per concimi aziendali</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Minerali, materiale contenente carbonio di origine animale, vegetale o microbica e loro miscele</p></td><td><p></p></td><td><p>Additivo per liquame e letame.</p></td></tr><tr><td><p>2080</p></td><td><p>Miscela dei prodotti 2010, 2011 e<br/>2030–2070</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Vanno indicate le componenti e le disposizioni speciali applicabili.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 15)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Limiti di tolleranza</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>a. </dt><dd>I limiti di tolleranza fissati nel presente allegato rappresentano gli scarti ammessi fra il valore misurato e quello dichiarato del tenore dell’elemento nutritivo.</dd><dt>b. </dt><dd>Essi servono a compensare variazioni nella fabbricazione, nella campionatura e nell’analisi.</dd><dt>c. </dt><dd>Se per un elemento nutritivo non è indicato alcun valore limite, significa che non vi sono limitazioni riguardo al superamento del tenore dichiarato.</dd><dt>d. </dt><dd>I seguenti limiti di tolleranza sono ammessi per i tenori di elementi nutritivi dichiarati nei diversi tipi di concime.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="3"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Valori assoluti in percentuale in massa di N, P<sub>2</sub>O<sub>5</sub>, K<sub>2</sub>O, MgO, Cl</p></th></tr><tr><td colspan="3"><p class="untertit man-font-weight-bold">1. Concimi minerali semplici</p></td><td><p class="untertit man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">1.1 Concimi azotati</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Nitrato di calcio (nitrato di calce)</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Nitrato di calcio e di magnesio (nitrato di calce e magnesio)</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Nitrato di sodio</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Nitrato del Cile</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Calciocianamide</p></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Calciocianamide nitrata</p></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Solfato ammonico</p></td><td><p>0,3</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Nitrato ammonico o nitrato ammonico calcareo</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>– 32 % o meno</dd></dl></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>– più del 32 %</dd></dl></td><td><p>0,6</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Solfonitrato ammonico</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Solfonitrato di magnesio</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Nitrato ammonico di magnesio</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Urea</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Sospensione di nitrato di calcio</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Soluzione di concime azotato con ureaformaldeide</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Sospensione di concime azotato con ureaformaldeide</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Urea-ammonio solfato</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Soluzione di concime azotato</p></td><td><p>0,6</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Soluzione di nitrato ammonico ed urea</p></td><td><p>0,6</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">1.2 Concimi fosfatici</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Scorie Thomas:</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> – dichiarazione espressa da una forcella del 2 % in massa</p></td><td><p>0,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> – dichiarazione espressa da un solo numero</p></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Altri concimi fosfatici</p></td><td><p>(numero del concime nell’allegato 1<br/>parte 1)</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Solubilità del P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> in:</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt></dt><dd>– acido minerale</dd></dl></td><td><p>(230, 231, 250, 271)</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt></dt><dd>– acido formico</dd></dl></td><td><p>(271)</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt></dt><dd>– citrato ammonico neutro</dd></dl></td><td><p>(220, 221, 222)</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt></dt><dd>– citrato ammonico alcalino</dd></dl></td><td><p>(240, 241, 250, 251, 260)</p></td><td><p>0,8</p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt></dt><dd>– acqua</dd></dl></td><td><p>(220, 221, 230)</p></td><td><p>0,9</p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>(222)</p></td><td><p>1,3</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">1.3 Concimi potassici</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Sale grezzo di potassio</p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Sale grezzo di potassio arricchito</p></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Cloruro di potassio:</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>– 55 % o meno</dd></dl></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>– più del 55 %</dd></dl></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Cloruro di potassio contenente sali di magnesio</p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Solfato di potassio</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Solfato di potassio contenente sali di magnesio</p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">1.4 Altri elementi</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Cloro</p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="untertit man-font-weight-bold">2. Concimi minerali composti</p></td><td><p class="untertit man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">2.1 Elementi nutritivi</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> N</p></td><td><p>1,1</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> P2O5</p></td><td><p>1,1</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> K2O</p></td><td><p>1,1</p></td></tr><tr><td colspan="4"><p>2.2 Valore massimo dello scarto negativo rispetto al tenore dichiarato</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Concimi binari</p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Concimi ternari</p></td><td><p>1,9</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">3. Elementi nutritivi secondari nei concimi <br/>(calcio, magnesio, sodio e zolfo)</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> I limiti di tolleranza ammessi in rapporto ai tenori dichiarati di calcio, magnesio, sodio e zolfo corrispondono a ¼ del tenore dichiarato di tali elementi nutritivi fino ad un massimo di:</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Ca</p></td><td><p>0,64</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Mg</p></td><td><p>0,55</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Na</p></td><td><p>0,67</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> S</p></td><td><p>0,36</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> MgO, CaO, Na<sub>2</sub>O, SO<sub>3</sub></p></td><td><p>0,9</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">4. Microelementi nei concimi</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Tenore di microelementi superiore al 2 %</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> Tenore di microelementi inferiore al 2 %</p></td><td><p><sup>1</sup>/<sub>5</sub> del tenore dichiarato</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">5. Concimi organici e organo-minerali nonché concimi miscelati tranne i concimi miscelati a base di torba</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">5.1 Concimi organici e organo-minerali</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p> I limiti di tolleranza ammessi in rapporto ai tenori dichiarati del singolo elemento nutritivo corrispondono a ¼ del tenore dichiarato di tale elemento nutritivo fino ad un massimo di:</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>a. per il singolo elemento nutritivo</dd></dl></td><td><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>N</dd></dl></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></dd></dl></td><td><p>2,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>K<sub>2</sub>O</dd></dl></td><td><p>1,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>CaO</dd></dl></td><td><p>3,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>MgO</dd></dl></td><td><p>0,9</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>b. Scarto negativo rispetto al tenore dichiarato di N, P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> e K<sub>2</sub>O, complessivamente al massimo:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>Concimi composti organici e organo-minerali</dd></dl></td><td><p>2,0</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p class="man-font-weight-bold">5.2 Concimi miscelati a base di torba</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>a. per il singolo elemento nutritivo:</dd></dl></td><td><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>N</dd></dl></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>P<sub>2</sub>O<sub>5</sub></dd></dl></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>K<sub>2</sub>O</dd></dl></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt></dt><dd>b. Scarto negativo rispetto al tenore dichiarato complessivamente al massimo</dd></dl></td><td><p>0,5</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 17)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Modifica del diritto vigente</a></h2><div class="collapseable"><p>…<sup><a fragment="#fn-d6e14196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fn-d6e14196" id="fnbck-d6e14196" routerlink="./">27</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e14196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e14196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2007/836/it#fnbck-d6e14196" routerlink="./">27</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2007/836/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6311</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | c3563824-84c7-4811-8693-8c5c7d66b586 | Ordinanza concernente la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura | ORFGAA | 916.181 | true | 2018-01-01T00:00:00 | 2015-10-28T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30492/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it | RS 916.181 1 Ordinanza concernente la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (ORFGAA) del 28 ottobre 2015 (Stato 1° gennaio 2018) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 147a capoverso 2, 147b e 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr); in esecuzione del Trattato internazionale del 3 novembre 20012 sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, ordina: Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina la conservazione e la promozione dell’uso sosteni- bile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nonché l’accesso alle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nella banca genetica nazionale RFGAA e la ripartizione dei benefici derivanti dall’uso di simili risorse. Art. 2 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza si intende per: a. risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (RFGAA): qualsiasi materiale genetico di origine vegetale avente un valore effettivo o potenziale per l’alimentazione e l’agricoltura; b. materiale genetico: qualsiasi materiale di origine vegetale, compreso il ma- teriale di riproduzione e di moltiplicazione vegetativo, contenente unità fun- zionali dell’eredità; c. banca genetica: struttura in cui le RFGAA sono depositate e conservate sot- to forma di sementi; d. raccolta di conservazione: struttura in cui le RFGAA sono conservate sotto forma di materiale vegetale vegetativo; e. conservazione ex situ: conservazione di RFGAA al di fuori del loro am- biente naturale; RU 2015 4563 1 RS 910.1 2 RS 0.910.6 916.181 Produzione agricola 2 916.181 f. conservazione in situ: conservazione di ecosistemi e habitat naturali, nonché mantenimento e ricostituzione di popolazioni vitali di specie nel loro am- biente naturale e, nel caso delle specie vegetali coltivate, nell’ambiente in cui si sono sviluppate le loro caratteristiche distintive. Art. 3 Banca genetica nazionale RFGAA 1 L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) gestisce la banca genetica nazionale RFGAA per la conservazione e l’uso sostenibile delle RFGAA. Questa comprende banche genetiche, raccolte di conservazione e superfici per la conservazione in situ. 2 L’UFAG può affidare la gestione e la conservazione di banche genetiche, raccolte di conservazione e superfici per la conservazione in situ a terzi, se questi sono in grado di garantire una conservazione a lungo termine delle RFGAA. Art. 4 Ammissione nella banca genetica nazionale RFGAA 1 Nella banca genetica nazionale RFGAA sono ammesse in particolare le seguenti RFGAA: a. varietà e varietà locali nate o selezionate in Svizzera; b. varietà e varietà locali o genotipi che in passato rivestivano un’importanza nazionale, regionale o locale. 2 Le RFGAA sono ammesse nella banca genetica nazionale RFGAA se: a. possono essere messe a disposizione di terzi ai sensi dell’articolo 5; b. non sono protette dal diritto sulla proprietà intellettuale. 3 Le RFGAA di proprietà di persone fisiche e giuridiche possono essere ammesse nella banca genetica nazionale RFGAA, a condizione che i rispettivi proprietari siano disposti a metterle a disposizione nel sistema multilaterale di cui all’articolo 5. Art. 5 Accesso alla banca genetica nazionale RFGAA e ripartizione dei benefici 1 Il materiale della banca genetica nazionale RFGAA è messo a disposizione per la ricerca, la selezione, lo sviluppo o per la produzione di materiale di moltiplicazione di base a scopo agricolo e alimentare, a condizione che sia stato concluso un accordo tipo di trasferimento di materiale (ATM)3 del sistema multilaterale del Trattato internazionale del 3 novembre 2001 sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. 2 Se il materiale è utilizzato per altri scopi, l’UFAG negozia le condizioni per l’accesso alla banca genetica nazionale RFGAA; a tal fine tiene in considerazione il beneficio finanziario o di altra natura che può scaturire dall’uso del materiale. 3 L’UFAG impiega i benefici che scaturiscono dai contratti di cui al capoverso 2 a favore della conservazione e dell’uso sostenibile delle RFGAA. 3 L’Acc. è disponibile sotto: www.planttreaty.org/content/what-smta (versione del 16 giu. 2006). Conservazione e uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. O 3 916.181 Art. 6 Misure per la conservazione delle RFGAA 1 Per la conservazione di un’ampia diversità genetica di RFGAA, l’UFAG può in particolare prendere le misure seguenti: a. inventariazione e monitoraggio di RFGAA; b. identificazione di RFGAA; c. risanamento di RFGAA; d. conservazione ex situ di RFGAA; e. rigenerazione e moltiplicazione di RFGAA ai fini della loro conservazione. 2 Esso può affidare l’esecuzione delle misure di cui al capoverso 1 a terzi, se questi sono in grado di dimostrare di possedere le necessarie competenze tecniche. Art. 6a4 Contributo per la conservazione in situ 1 Per le superfici di conservazione in situ possono essere versati contributi se su di esse sono raggiunti i seguenti obiettivi di gestione: a. è conservata la diversità genetica naturale della vegetazione autoctona; b. la composizione botanica della vegetazione autoctona non subisce alcuna modifica sostanziale. 2 L’UFAG informa in merito alla possibilità di ricevere contributi per le superfici di conservazione in situ. Sceglie quali superfici danno diritto ai contributi tra quelle che sono oggetto di una domanda di contributi. 3 La scelta delle superfici che danno diritto ai contributi avviene in base ai seguenti criteri: a. composizione botanica della vegetazione autoctona; b. tipo di gestione della superficie; c. distribuzione geografica di tutte le superfici che sono oggetto di una doman- da di contributi; d. obiettivo nazionale di superficie espresso in ettari. 4 Hanno diritto ai contributi i gestori: a. che adempiono le condizioni di cui agli articoli 3 capoversi 1 e 2 e agli arti- coli 4–7 dell’ordinanza del 23 ottobre 20135 sui pagamenti diretti (OPD) nonché le prescrizioni relative alla prova che le esigenze ecologiche sono rispettate di cui agli articoli 11–25 OPD; b. che acconsentono all’ammissione della superficie nella banca genetica nazionale (RFGAA); e 4 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6139). 5 RS 910.13 Produzione agricola 4 916.181 c. che, nel quadro dell’articolo 5, concedono l’accesso alla banca genetica nazionale (RFGAA). 5 L’UFAG decide in merito al diritto ai contributi. Può prevedere l’esame prelimi- nare delle domande da parte dei Cantoni. 6 I contributi sono versati a condizione che gli obiettivi di gestione siano raggiunti. 7 Il contributo ammonta a 450 franchi per ettaro e anno. 8 La procedura per il controllo del raggiungimento degli obiettivi di gestione e per il versamento dei contributi è retta per analogia dalle disposizioni del titolo 3 OPD. L’esecuzione spetta ai Cantoni. Art. 7 Progetti per la promozione dell’uso sostenibile 1 I progetti per un uso mirato di un’ampia diversità genetica di RFGAA possono essere sostenuti con contributi limitati nel tempo se contribuiscono a una produzione variata, innovativa o sostenibile con varietà adeguate alle condizioni locali e preve- dono una delle seguenti misure: a. descrizioni approfondite di RFGAA per la valutazione del rispettivo poten- ziale d’uso; b. predisposizione di materiale di moltiplicazione di base sano; c. sviluppo e selezione di varietà che adempiono le esigenze per una produ- zione di nicchia e non sono destinate alla coltivazione su terreni estesi. 2 I progetti quali orti dimostrativi, programmi di sensibilizzazione, pubblicazioni ed eventi di pubbliche relazioni possono essere sostenuti con contributi limitati nel tempo. 3 Un progetto secondo i capoversi 1 e 2 è sostenuto soltanto se è finanziato con una quota il più elevata possibile di fondi propri e di terzi. 4 L’UFAG può scegliere i progetti in base a priorità tematiche predefinite. Art. 8 Domande 1 Le domande di contributi per progetti di cui all’articolo 7 vanno presentate all’UFAG entro il 31 maggio dell’anno precedente. 2 Le domande devono contenere una descrizione del progetto con l’indicazione degli obiettivi, un piano di misure e un calendario nonché un preventivo e un piano di finanziamento. Art. 9 Sistema d’informazione, concetti e collaborazione 1 L’UFAG gestisce un sistema d’informazione in cui sono resi accessibili al pub- blico dati sulle risorse fitogenetiche della banca genetica nazionale RFGAA e infor- mazioni relative ai progetti sostenuti. Coopera con gestori di altri sistemi d’infor- mazione rilevanti e correlati dal profilo tematico. Conservazione e uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. O 5 916.181 2 Può elaborare o far elaborare concetti, strategie e altri fondamenti necessari o utili per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche. 3 Promuove la collaborazione nazionale e internazionale nel settore delle RFGAA. Art. 10 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2016. Produzione agricola 6 916.181 | <div _ngcontent-oms-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.181 --><p class="srnummer">916.181 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente la conservazione e l’uso sostenibile<br/>delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione<br/>e l’agricoltura</h1><h2 class="erlasskurztitel">(ORFGAA)</h2><p>del 28 ottobre 2015 (Stato 1° gennaio 2018)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 147<i>a</i> capoverso 2, 147<i>b</i> e 177 capoverso 1 della legge<br/>del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr);<br/>in esecuzione del Trattato internazionale del 3 novembre 2001<sup><a fragment="#fn-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fn-d6e42" id="fnbck-d6e42" routerlink="./">2</a></sup> <br/>sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e42"><sup><a fragment="#fnbck-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fnbck-d6e42" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2005/298/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.910.6</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina la conservazione e la promozione dell’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nonché l’accesso alle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nella banca genetica nazionale RFGAA e la ripartizione dei benefici derivanti dall’uso di simili risorse.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai sensi della presente ordinanza si intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (RFGAA):</i> qualsiasi materiale genetico di origine vegetale avente un valore effettivo o potenziale per l’alimentazione e l’agricoltura;</dd><dt>b. </dt><dd><i>materiale genetico:</i> qualsiasi materiale di origine vegetale, compreso il materiale di riproduzione e di moltiplicazione vegetativo, contenente unità funzionali dell’eredità;</dd><dt>c. </dt><dd><i>banca genetica:</i> struttura in cui le RFGAA sono depositate e conservate sotto forma di sementi;</dd><dt>d. </dt><dd><i>raccolta di conservazione:</i> struttura in cui le RFGAA sono conservate sotto forma di materiale vegetale vegetativo;</dd><dt>e. </dt><dd><i>conservazione ex situ:</i> conservazione di RFGAA al di fuori del loro ambiente naturale;</dd><dt>f. </dt><dd><i>conservazione in situ:</i> conservazione di ecosistemi e habitat naturali, nonché mantenimento e ricostituzione di popolazioni vitali di specie nel loro ambiente naturale e, nel caso delle specie vegetali coltivate, nell’ambiente in cui si sono sviluppate le loro caratteristiche distintive.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Banca genetica nazionale RFGAA</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) gestisce la banca genetica nazionale RFGAA per la conservazione e l’uso sostenibile delle RFGAA. Questa comprende banche genetiche, raccolte di conservazione e superfici per la conservazione <i>in situ</i>.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG può affidare la gestione e la conservazione di banche genetiche, raccolte di conservazione e superfici per la conservazione <i>in situ</i> a terzi, se questi sono in grado di garantire una conservazione a lungo termine delle RFGAA.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Ammissione nella banca genetica nazionale RFGAA</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nella banca genetica nazionale RFGAA sono ammesse in particolare le seguenti RFGAA:</p><dl><dt>a. </dt><dd>varietà e varietà locali nate o selezionate in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>varietà e varietà locali o genotipi che in passato rivestivano un’importanza nazionale, regionale o locale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le RFGAA sono ammesse nella banca genetica nazionale RFGAA se: </p><dl><dt>a. </dt><dd>possono essere messe a disposizione di terzi ai sensi dell’articolo 5;</dd><dt>b. </dt><dd>non sono protette dal diritto sulla proprietà intellettuale.</dd></dl><p><sup>3</sup> Le RFGAA di proprietà di persone fisiche e giuridiche possono essere ammesse nella banca genetica nazionale RFGAA, a condizione che i rispettivi proprietari siano disposti a metterle a disposizione nel sistema multilaterale di cui all’articolo 5.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Accesso alla banca genetica nazionale RFGAA e ripartizione dei benefici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il materiale della banca genetica nazionale RFGAA è messo a disposizione per la ricerca, la selezione, lo sviluppo o per la produzione di materiale di moltiplicazione di base a scopo agricolo e alimentare, a condizione che sia stato concluso un accordo tipo di trasferimento di materiale (ATM)<sup><a fragment="#fn-d6e161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fn-d6e161" id="fnbck-d6e161" routerlink="./">3</a></sup> del sistema multilaterale del Trattato internazionale del 3 novembre 2001 sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura.</p><p><sup>2</sup> Se il materiale è utilizzato per altri scopi, l’UFAG negozia le condizioni per l’accesso alla banca genetica nazionale RFGAA; a tal fine tiene in considerazione il beneficio finanziario o di altra natura che può scaturire dall’uso del materiale.</p><p><sup>3</sup> L’UFAG impiega i benefici che scaturiscono dai contratti di cui al capoverso 2 a favore della conservazione e dell’uso sostenibile delle RFGAA.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e161"><sup><a fragment="#fnbck-d6e161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fnbck-d6e161" routerlink="./">3</a></sup> L’Acc. è disponibile sotto: www.planttreaty.org/content/what-smta (versione del 16 giu. 2006).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Misure per la conservazione delle RFGAA</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la conservazione di un’ampia diversità genetica di RFGAA, l’UFAG può in particolare prendere le misure seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>inventariazione e monitoraggio di RFGAA;</dd><dt>b. </dt><dd>identificazione di RFGAA;</dd><dt>c. </dt><dd>risanamento di RFGAA;</dd><dt>d. </dt><dd>conservazione <i>ex situ</i> di RFGAA;</dd><dt>e. </dt><dd>rigenerazione e moltiplicazione di RFGAA ai fini della loro conservazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Esso può affidare l’esecuzione delle misure di cui al capoverso 1 a terzi, se questi sono in grado di dimostrare di possedere le necessarie competenze tecniche.</p></div></article><article id="art_6_a"><a name="a6a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_6_a" routerlink="./"><b>Art. 6</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fn-d6e208" id="fnbck-d6e208" routerlink="./">4</a></sup><a fragment="#art_6_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_6_a" routerlink="./"> Contributo per la conservazione <i>in situ</i></a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le superfici di conservazione <i>in situ</i> possono essere versati contributi se su di esse sono raggiunti i seguenti obiettivi di gestione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è conservata la diversità genetica naturale della vegetazione autoctona;</dd><dt>b. </dt><dd>la composizione botanica della vegetazione autoctona non subisce alcuna modifica sostanziale.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’UFAG informa in merito alla possibilità di ricevere contributi per le superfici di conservazione <i>in situ</i>. Sceglie quali superfici danno diritto ai contributi tra quelle che sono oggetto di una domanda di contributi.</p><p><sup>3</sup> La scelta delle superfici che danno diritto ai contributi avviene in base ai seguenti criteri:</p><dl><dt>a. </dt><dd>composizione botanica della vegetazione autoctona;</dd><dt>b. </dt><dd>tipo di gestione della superficie;</dd><dt>c. </dt><dd>distribuzione geografica di tutte le superfici che sono oggetto di una domanda di contributi;</dd><dt>d. </dt><dd>obiettivo nazionale di superficie espresso in ettari.</dd></dl><p><sup>4</sup> Hanno diritto ai contributi i gestori:</p><dl><dt>a. </dt><dd>che adempiono le condizioni di cui agli articoli 3 capoversi 1 e 2 e agli articoli 4–7 dell’ordinanza del 23 ottobre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fn-d6e263" id="fnbck-d6e263" routerlink="./">5</a></sup> sui pagamenti diretti (OPD) nonché le prescrizioni relative alla prova che le esigenze ecologiche sono rispettate di cui agli articoli 11–25 OPD;</dd><dt>b. </dt><dd>che acconsentono all’ammissione della superficie nella banca genetica nazionale (RFGAA); e </dd><dt>c. </dt><dd>che, nel quadro dell’articolo 5, concedono l’accesso alla banca genetica nazionale (RFGAA).</dd></dl><p><sup>5</sup> L’UFAG decide in merito al diritto ai contributi. Può prevedere l’esame preliminare delle domande da parte dei Cantoni.</p><p><sup>6</sup> I contributi sono versati a condizione che gli obiettivi di gestione siano raggiunti.</p><p><sup>7</sup> Il contributo ammonta a 450 franchi per ettaro e anno. </p><p><sup>8</sup> La procedura per il controllo del raggiungimento degli obiettivi di gestione e per il versamento dei contributi è retta per analogia dalle disposizioni del titolo 3 OPD. L’esecuzione spetta ai Cantoni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e208"><sup><a fragment="#fnbck-d6e208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fnbck-d6e208" routerlink="./">4</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/678/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6139</a>).</p><p id="fn-d6e263"><sup><a fragment="#fnbck-d6e263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#fnbck-d6e263" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.13</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Progetti per la promozione dell’uso sostenibile</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I progetti per un uso mirato di un’ampia diversità genetica di RFGAA possono essere sostenuti con contributi limitati nel tempo se contribuiscono a una produzione variata, innovativa o sostenibile con varietà adeguate alle condizioni locali e prevedono una delle seguenti misure:</p><dl><dt>a. </dt><dd>descrizioni approfondite di RFGAA per la valutazione del rispettivo potenziale d’uso;</dd><dt>b. </dt><dd>predisposizione di materiale di moltiplicazione di base sano;</dd><dt>c. </dt><dd>sviluppo e selezione di varietà che adempiono le esigenze per una produzione di nicchia e non sono destinate alla coltivazione su terreni estesi.</dd></dl><p><sup>2</sup> I progetti quali orti dimostrativi, programmi di sensibilizzazione, pubblicazioni ed eventi di pubbliche relazioni possono essere sostenuti con contributi limitati nel tempo.</p><p><sup>3</sup> Un progetto secondo i capoversi 1 e 2 è sostenuto soltanto se è finanziato con una quota il più elevata possibile di fondi propri e di terzi.</p><p><sup>4</sup> L’UFAG può scegliere i progetti in base a priorità tematiche predefinite.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Domande</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le domande di contributi per progetti di cui all’articolo 7 vanno presentate all’UFAG entro il 31 maggio dell’anno precedente.</p><p><sup>2</sup> Le domande devono contenere una descrizione del progetto con l’indicazione degli obiettivi, un piano di misure e un calendario nonché un preventivo e un piano di finanziamento.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Sistema d’informazione, concetti e collaborazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG gestisce un sistema d’informazione in cui sono resi accessibili al pubblico dati sulle risorse fitogenetiche della banca genetica nazionale RFGAA e informazioni relative ai progetti sostenuti. Coopera con gestori di altri sistemi d’informazione rilevanti e correlati dal profilo tematico.</p><p><sup>2</sup> Può elaborare o far elaborare concetti, strategie e altri fondamenti necessari o utili per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche.</p><p><sup>3</sup> Promuove la collaborazione nazionale e internazionale nel settore delle RFGAA.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/766/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2016.</p><p></p></div></article></main></div> |
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ch | it | 9a0801b7-72d8-485d-8d54-107cbd0da2e7 | Ordinanza concernente la produzione e l’immissione sul mercato degli alimenti per animali | Ordinanza sugli alimenti per animali | OsAlA | 916.307 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 2011-10-26T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25309/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/772/it | 916.307 1 / 39 Ordinanza concernente la produzione e l’immissione sul mercato degli alimenti per animali (Ordinanza sugli alimenti per animali, OsAlA) del 26 ottobre 2011 (Stato 1° gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 27a capoverso 2, 148a capoverso 3, 158 capoverso 2, 159a, 160 capoversi 1–5, 161, 164, 177 e 181 capoverso 1bis della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr); visto l’articolo 29 della legge del 7 ottobre 19832 sull’ambiente (LPAmb); visti gli articoli 16 capoverso 2 e 17 della legge del 21 marzo 20033 sull’ingegneria genetica (LIG); visto l’articolo 9 capoverso 2 lettera c della legge del 24 gennaio 19914 sulla protezione delle acque (LPAc); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19955 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione 1 La presente ordinanza disciplina l’importazione, la produzione, la trasformazione, l’immissione sul mercato e l’uso degli alimenti per animali da reddito e da compagnia. 2 La produzione primaria di alimenti per animali è retta dall’ordinanza del 23 novem- bre 20056 concernente la produzione primaria, sempre che la presente ordinanza non disponga altrimenti. 3 L’ordinanza non si applica: a. agli alimenti per animali destinati esclusivamente all’esportazione in Stati con cui non vige alcun riconoscimento reciproco delle prescrizioni sugli alimenti per animali o del rispettivo esame di conformità; b. agli alimenti importati per animali destinati alla riesportazione in Stati con cui non vige alcun riconoscimento reciproco delle prescrizioni sugli alimenti per animali o del rispettivo esame di conformità; RU 2011 5409 1 RS 910.1 2 RS 814.01 3 RS 814.91 4 RS 814.20 5 RS 946.51 6 RS 916.020 916.307 Produzione agricola 2 / 39 916.307 c. agli alimenti importati per animali da compagnia destinati all’uso privato. 4 È fatta salva la legislazione sulle epizoozie. Art. 2 Settori disciplinati Sono disciplinati: a. nel capitolo 2: 1. l’immissione sul mercato e l’uso di materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali, 2. i requisiti relativi all’etichettatura, all’imballaggio e alla presentazione; b. nel capitolo 3: 1. la procedura di autorizzazione, l’immissione sul mercato e l’uso di addi- tivi per alimenti per animali e premiscele, 2. il controllo e l’etichettatura di additivi per alimenti per animali e premi- scele; c. nel capitolo 4: le concentrazioni massime e le disposizioni specifiche per le sostanze indesiderabili nell’alimentazione animale; d. nel capitolo 5: 1. i requisiti relativi all’igiene degli alimenti per animali, 2. i requisiti e le modalità a garanzia della rintracciabilità degli alimenti per animali, 3. le condizioni e la procedura di registrazione e omologazione degli stabi- limenti; e. nel capitolo 6: 1. l’autorizzazione e il controllo degli alimenti geneticamente modificati per animali, 2. i requisiti relativi all’etichettatura e alla rintracciabilità degli alimenti ge- neticamente modificati per animali. Art. 3 Definizioni 1 Sono considerati alimenti per animali le sostanze o i prodotti, compresi gli additivi per alimenti per animali, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, de- stinati all’alimentazione degli animali per via orale. 2 In riferimento agli alimenti per animali, si intende per: a. materie prime per alimenti per animali (materie prime): i prodotti di origine vegetale o animale, il cui obiettivo principale è soddisfare le esigenze nutri- zionali degli animali, allo stato naturale, freschi o conservati, nonché i derivati della loro trasformazione industriale, come pure le sostanze organiche o inor- ganiche, con o senza additivi per alimenti per animali, destinati all’alimenta- zione degli animali per via orale, in quanto tali o previa trasformazione, op- pure alla produzione di alimenti composti per animali oppure ad essere usati come supporto di premiscele; Ordinanza sugli alimenti per animali 3 / 39 916.307 b. alimenti completi per animali: gli alimenti composti per animali che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera; c. alimenti composti per animali: le miscele di almeno due materie prime, con o senza additivi per alimenti per animali, destinate all’alimentazione degli ani- mali per via orale sotto forma di alimenti completi o complementari per ani- mali; d. alimenti complementari per animali: gli alimenti composti per animali con tenore elevato di determinate sostanze, ma che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera soltanto se utilizzati in associazione con altri alimenti per animali; e. alimenti d’allattamento per animali: gli alimenti composti per animali som- ministrati allo stato secco o diluiti in una determinata quantità di liquido, de- stinati all’alimentazione dei giovani animali a complemento o in sostituzione del latte materno postcolostrale o a quella di animali giovani come vitelli, agnelli o capretti da macello; f. alimenti minerali per animali: gli alimenti complementari per animali conte- nenti almeno il 40 per cento di cenere grezza, riferito a un alimento per animali con l’88 per cento di sostanza secca; g. alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali (alimenti dietetici per animali): le materie prime o gli alimenti composti per animali atti a sod- disfare un particolare fine nutrizionale in virtù della loro particolare composi- zione o del particolare metodo di fabbricazione, che li differenzia chiaramente dai normali alimenti composti per animali o materie prime. Gli alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali non includono i foraggi medi- cinali ai sensi dell’ordinanza del 14 novembre 20187 sull’autorizzazione dei medicamenti; h. additivi per alimenti per animali: le sostanze, i microrganismi o i preparati, diversi dalle materie prime o dalle premiscele, intenzionalmente aggiunti agli alimenti per animali o all’acqua al fine di svolgere, in particolare, una o più funzioni secondo l’articolo 24 capoverso 3; i. coadiuvanti tecnologici: le sostanze di per sé non usate come alimenti per animali, utilizzate deliberatamente nella lavorazione o nella trasformazione di alimenti per animali o materie prime degli stessi allo scopo di conseguire un determinato obiettivo tecnologico, che possono dar luogo alla presenza, non intenzionale ma tecnicamente inevitabile, di residui delle sostanze stesse o di loro derivati nel prodotto finale, a condizione che questi residui non abbiano un’influenza negativa sulla salute dell’uomo o degli animali o sull’ambiente e non abbiano effetti tecnologici sul prodotto finito; j. coccidiostatici e istomonostatici: le sostanze destinate a uccidere protozoi o a inibirne la crescita; 7 RS 812.212.1. Il rimando è stato adeguato in applicazione dell'art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512) con effetto dal 1° gen. 2019. Produzione agricola 4 / 39 916.307 k. particolare fine nutrizionale: il soddisfacimento delle esigenze nutrizionali specifiche di animali il cui processo digestivo o di assimilazione o il cui me- tabolismo sono o rischiano di essere alterati temporaneamente o irreversibil- mente e che, di conseguenza, possono trarre giovamento dall’assunzione di alimenti per animali adeguati al loro stato; l. premiscele: le miscele di additivi per alimenti per animali o le miscele di uno o più additivi per alimenti per animali con materie prime o acqua, utilizzate come supporto, non destinate alla somministrazione diretta agli animali; m. supporto: una sostanza utilizzata per sciogliere, diluire, disperdere o altri- menti modificare fisicamente un additivo per alimenti per animali allo scopo di facilitarne la manipolazione, l’applicazione o l’uso, senza alterarne la fun- zione tecnologica o senza esercitare essa stessa alcun effetto tecnologico. 3 In riferimento all’etichettatura, si intende per: a. durata minima di conservazione: il periodo durante il quale lo stabilimento responsabile dell’etichettatura garantisce che l’alimento per animali, in con- dizioni di conservazione appropriate, conserva tutte le sue proprietà dichia- rate; b. etichettatura: l’attribuzione di qualsiasi dicitura, indicazione, marchio di fab- brica, nome commerciale, immagine, proprietà o simbolo forniti con qualsiasi mezzo quale imballaggi, contenitori, bollettini di consegna, documenti com- merciali, cartoncini, etichette, depliant, anelli e fascette o in Internet, che ac- compagnano un dato alimento per animali o che ad esso fanno riferimento, anche per finalità pubblicitarie; c. etichetta: i cartellini, le marche, i marchi commerciali, le illustrazioni o de- scrizioni di altro tipo, scritti, stampati, stampigliati, marchiati, impressi in ri- lievo o a impronta sull’imballaggio o sul recipiente contenente alimenti per animali o a essi attaccati; d. partita o lotto: una quantità identificabile di alimenti per animali che possie- dono caratteristiche comuni come l’origine, la varietà, il tipo d’imballaggio, l’identità dell’imballatore, quella dello speditore o l’etichettatura e, nel caso di un processo produttivo, un’unità di produzione prodotta in un singolo im- pianto applicando parametri di produzione uniformi o più unità di produzione, se prodotte in ordine continuo e immagazzinate nello stesso impianto; e. stabilimento responsabile dell’etichettatura: lo stabilimento o l’impresa del settore dell’alimentazione animale che immette per primo un alimento per ani- mali sul mercato o, se del caso, lo stabilimento o l’impresa del settore dell’ali- mentazione animale il cui nome è utilizzato per la commercializzazione dell’alimento per animali; f. presentazione: la forma, l’aspetto o l’imballaggio e i materiali d’imballaggio usati, il modo in cui gli alimenti per animali sono disposti e il contesto in cui sono esposti. 4 In riferimento agli animali, si intende per: Ordinanza sugli alimenti per animali 5 / 39 916.307 a. animale non destinato alla produzione di derrate alimentari (animale da com- pagnia): qualsivoglia animale appartenente a una specie nutrita, allevata o detenuta, ma normalmente non destinata al consumo umano in Europa; b.8 animale destinato alla produzione di derrate alimentari (animale da reddito): qualsivoglia animale nutrito, allevato o detenuto direttamente o indirettamente per la produzione di derrate alimentari destinate al consumo umano, ivi inclusi animali che non sono destinati al consumo umano ma appartengono a specie normalmente destinate al consumo umano in Europa; c. animali da pelliccia: qualsivoglia animale nutrito, allevato o detenuto per la produzione di pellicce, ma non destinato al consumo umano; d. razione giornaliera: la quantità totale di alimenti per animali, sulla base di un tasso d’acqua del 12 per cento, necessaria in media al giorno a un animale di una specie, di una categoria d’età e di parametri produttivi determinati, per soddisfare tutti i suoi bisogni nutrizionali; e. alimentazione degli animali per via orale: l’introduzione di alimenti per ani- mali nel tratto gastrointestinale attraverso la bocca, con l’obiettivo di soddi- sfare i requisiti nutrizionali dell’animale o mantenere la produttività di animali sani. 5 In riferimento alle imprese, si intende per: a. imprese del settore dell’alimentazione animale: tutte le imprese che svolgono operazioni di produzione, lavorazione, trasformazione, stoccaggio, trasporto o distribuzione di alimenti per animali, con o senza fini di lucro, pubbliche o private; b. stabilimento: ogni impianto di produzione, trasformazione e distribuzione di un’impresa del settore dell’alimentazione animale; c. fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione: tutte le fasi, importazione compresa, dalla produzione primaria di un alimento per animali fino allo stoccaggio, al trasporto, alla vendita o alla consegna dello stesso all’utilizzatore finale; d. immissione sul mercato: la detenzione di alimenti per animali ai fini della vendita, comprese l’offerta o altre forme di trasferimento a terzi, a titolo gra- tuito od oneroso nonché la vendita, la distribuzione o altre forme di trasferi- mento; e. rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento per animali, di un animale da reddito o di una sostanza destinata o atta a en- trare a far parte di un alimento per animali attraverso tutte le fasi della produ- zione, della trasformazione e della distribuzione; 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1791). Produzione agricola 6 / 39 916.307 f. commercio al dettaglio: la manipolazione, il trattamento o la trasformazione degli alimenti per animali e il loro stoccaggio nel punto di vendita o di conse- gna all’utilizzatore finale, compresi i terminali di distribuzione, i negozi, i su- permercati, i centri di distribuzione e i punti di vendita all’ingrosso. 6 In riferimento alla sicurezza degli alimenti per animali, si intende per: a. pericolo: un agente biologico, chimico o fisico contenuto in una derrata ali- mentare o in alimento per animali, o uno stato di una derrata alimentare o di un alimento per animali atto a provocare un effetto nocivo sulla salute; b. rischio: una funzione della probabilità che si produca un effetto nocivo per la salute e la gravità di tale effetto conseguente alla presenza di un pericolo; c. analisi del rischio: il processo costituito dalle tre componenti interconnesse: valutazione, gestione e comunicazione del rischio; d. valutazione del rischio: un processo, su base scientifica, costituito dalle quat- tro fasi: individuazione del pericolo, descrizione del pericolo, valutazione dell’esposizione al pericolo e descrizione del rischio; e. gestione del rischio: il processo, distinto dalla valutazione del rischio, consi- stente nell’esaminare alternative strategiche consultando le parti interessate, tenendo conto della valutazione del rischio e di altri fattori pertinenti e, se necessario, compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo. 7 Per il resto si intende per: a. sostanze indesiderabili: le sostanze o i prodotti, ad eccezione degli agenti pa- togeni, presenti in e/o su un prodotto destinato all’alimentazione degli animali e che rappresentano un potenziale pericolo per la salute dell’uomo o degli animali o per l’ambiente oppure possono influire negativamente sulla produ- zione animale. b. utilizzatore finale: la persona che acquista un alimento per animali al fine di somministrarlo agli animali senza l’intenzione di immetterlo nuovamente sul mercato; c. soglia d’intervento: il tenore di una sostanza indesiderabile superato il quale devono essere effettuate indagini volte a identificarne le fonti e si devono adottare misure atte a ridurre o eliminare tali fonti; d. prodotto a partire da organismi geneticamente modificati (OGM): derivato, in tutto o in parte, da OGM, ma non contenente o costituito da OGM; e. mezzo di comunicazione a distanza: qualsivoglia mezzo di comunicazione, come cataloghi, Internet, posta elettronica, che può essere impiegato per la conclusione di un contratto tra un fornitore e un utilizzatore senza la presenza fisica e simultanea delle parti; Ordinanza sugli alimenti per animali 7 / 39 916.307 f.9 produzione di oli e grassi miscelati: miscelazione di oli greggi, oli raffinati, grassi animali, oli recuperati dell’industria alimentare o prodotti da essi deri- vati; se in un contenitore sono stoccate successivamente partite identiche, ciò non è equiparato a una produzione di oli e grassi miscelati. Art. 4 Misure generali per la sicurezza degli alimenti per animali 1 Se un alimento per animali non soddisfa i requisiti relativi all’immissione sul mer- cato, l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) ordina misure adeguate. Può in par- ticolare: a. imporre restrizioni all’immissione sul mercato dell’alimento per animali in questione; b. esigerne il ritiro dal mercato; c. ordinarne la distruzione. 2 L’UFAG può vincolare a oneri o vietare l’immissione sul mercato di un alimento per animali o esigerne il ritiro dal mercato se sono adempiute le condizioni di cui all’articolo 148a LAgr. 3 Se un alimento per animali, riscontrato non conforme ai requisiti relativi alla sicu- rezza degli alimenti per animali, appartiene a una partita, a un lotto o a un carico di alimenti per animali della stessa classe o descrizione, si suppone che tutti gli alimenti per animali della partita, del lotto o del carico in questione non soddisfino tali requisiti. L’impresa del settore dell’alimentazione animale può confutare tale supposizione for- nendo la prova che il resto della partita, del lotto o del carico soddisfa i requisiti. 4 Se un alimento per animali è conforme alle disposizioni specifiche vigenti, ma vi è un sospetto fondato che non è sicuro, l’UFAG può prendere misure adeguate per im- porre restrizioni alla sua immissione sul mercato o per esigerne il ritiro dal mercato. Art. 5 Prescrizioni dell’UFAG in caso di celere intervento 1 In situazioni che impongono un intervento celere, l’UFAG può, d’intesa con i servizi interessati, vietare l’importazione, l’immissione sul mercato e l’impiego di alimenti per animali che costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo e degli animali o per l’ambiente. 2 Può fissare, per tali alimenti per animali, concentrazioni massime che non devono essere superate. Tali concentrazioni massime devono essere fondate su valori standard internazionali o sui valori limite in vigore nel Paese esportatore oppure devono avere una base scientifica. 3 Può stabilire per quali alimenti per animali l’importazione o l’immissione sul mer- cato può avvenire soltanto con una dichiarazione della competente autorità del Paese esportatore o di un servizio accreditato. 4 Fissa quali indicazioni devono essere contenute nella dichiarazione e se la dichiara- zione deve essere corredata di altri documenti. 9 Introdotta dal n. I dell’O del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1737). Produzione agricola 8 / 39 916.307 5 Gli invii per i quali all’atto dell’importazione non possono essere prodotti i docu- menti secondo il capoverso 4 sono respinti o, se sussiste un pericolo, distrutti. Capitolo 2: Materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali Sezione 1: Oggetto Art. 6 1 Il presente capitolo non si applica all’acqua, né assunta direttamente dagli animali né aggiunta intenzionalmente agli alimenti loro destinati. 2 Il presente capitolo si applica fatta salva l’ordinanza del 25 maggio 201110 concer- nente i sottoprodotti di origine animale.11 Sezione 2: Esigenze generali Art. 7 Requisiti relativi all’importazione, all’immissione sul mercato e all’uso 1 Le materie prime, gli alimenti composti e gli alimenti dietetici per animali possono essere importati, immessi sul mercato e utilizzati unicamente se: a. sono sicuri; b. non hanno effetti nocivi diretti sull’ambiente o sul benessere degli animali; c. non hanno un effetto nocivo per la salute dell’uomo o degli animali; d. non rendono insicure, per il consumo umano, le derrate alimentari ottenute dagli animali cui sono stati somministrati tali alimenti per animali; e. sono sani, genuini, di qualità leale, adatti all’impiego previsto e di natura com- merciabile. 1bis Per l’immissione sul mercato di materie prime, alimenti composti e alimenti die- tetici per animali il cui sviluppo si basa sull’utilizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizionali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordi- nanza di Nagoya dell’11 dicembre 201512.13 10 RS 916.441.22 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). 12 RS 451.61 13 Introdotto dall’all. n. 9 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (RU 2016 277). Ordinanza sugli alimenti per animali 9 / 39 916.307 2 Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)14 emana disposizioni tecniche relative alle impurità e ad altre proprietà chimiche che le materie prime, gli alimenti composti o gli alimenti dietetici per animali devono adem- piere. Art. 8 Restrizioni e divieti 1 Il DEFR emana un elenco delle sostanze la cui importazione, immissione sul mer- cato o il cui uso ai fini dell’alimentazione animale sono vietati o soggetti a restrizioni. Tali divieti e restrizioni si applicano anche alla produzione primaria. 2 L’UFAG può adeguare l’elenco di cui al capoverso 1 sulla base di nuove conoscenze scientifiche, sviluppi tecnici, informazioni di mercato internazionali comprovate o ri- sultati dei controlli ufficiali. 3 Il DEFR stabilisce il tenore massimo consentito di additivi per alimenti per animali nelle materie prime e negli alimenti complementari per animali. Art. 9 Catalogo delle materie prime e obbligo di notifica 1 Chiunque importa o immette sul mercato una materia prima o una materia prima contenuta in un alimento composto o in un alimento dietetico per animali, che non sia esentato dall’obbligo di notifica di cui al capoverso 2 né figuri nell’elenco di cui al capoverso 3, deve notificare all’UFAG entro tre mesi dalla prima importazione o im- missione sul mercato le seguenti indicazioni:15 a. nome e indirizzo della persona o della ditta che importa o immette sul mercato la materia prima; b. denominazione ed eventualmente etichettature specifiche della materia prima; c. descrizione della materia prima, nonché indicazioni sul processo da cui questa è ottenuta e, se del caso, sul metodo di fabbricazione; d. principale sostanza nutritiva contenuta nella materia prima. 2 Il DEFR stabilisce quali materie prime non devono essere notificate. A tal fine si basa sul diritto dell’Unione europea.16 3 L’UFAG pubblica un elenco delle notifiche pervenute. 4 Per una materia prima o una materia prima contenuta in un alimento composto o in un alimento dietetico per animali, la denominazione di una materia prima riportata nel catalogo può essere utilizzata soltanto se corrisponde esattamente alle indicazioni nel catalogo. 14 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1737). 16 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1737). Produzione agricola 10 / 39 916.307 5 Una materia prima riportata nel catalogo delle materie prime, che tuttavia è consi- derata un medicamento secondo la legislazione svizzera sui medicamenti, non può essere importata o utilizzata come materia prima. L’UFAG può prevedere deroghe. Art. 10 Responsabilità e obblighi delle imprese del settore dell’alimentazione animale Lo stabilimento responsabile dell’etichettatura degli alimenti per animali fornisce, su richiesta, all’UFAG tutte le informazioni concernenti la composizione o le proprietà dichiarate di un alimento per animali che immette sul mercato. Sezione 3: Alimenti dietetici per animali Art. 11 1 Il DEFR emana l’elenco degli scopi d’utilizzo previsti e le rispettive caratteristiche nutrizionali particolari che danno diritto alla designazione di un alimento per animali quale alimento per animali destinato a particolari fini nutrizionali (alimento dietetico per animali). 2 Un alimento dietetico per animali può essere immesso sul mercato come tale soltanto se lo scopo d’utilizzo previsto è stato ripreso nell’elenco corrispondente e presenta le caratteristiche nutrizionali essenziali del corrispettivo fine nutrizionale particolare se- condo il citato elenco. 3 I nuovi scopi d’utilizzo e le rispettive caratteristiche nutrizionali particolari sono in- seriti nell’elenco dal DEFR, direttamente o su richiesta. La richiesta può essere pre- sentata da una persona fisica o giuridica residente in Svizzera e deve essere inoltrata all’UFAG. Essa deve comprovare che: a. la composizione specifica della materia prima o dell’alimento composto per animali soddisfa il particolare fine nutrizionale previsto; b. la materia prima o l’alimento composto per animali soddisfa i requisiti del fine nutrizionale particolare; e c. la materia prima o l’alimento composto per animali non comporta effetti no- civi per la salute dell’uomo o degli animali, per l’ambiente o per il benessere degli animali. 4 In caso di adeguamenti dell’elenco degli scopi d’utilizzo degli alimenti dietetici per animali, il DEFR fa riferimento al corrispondente elenco dell’Unione Europea (UE). Ordinanza sugli alimenti per animali 11 / 39 916.307 Sezione 4: Etichettatura, presentazione e imballaggio Art. 12 Principi per l’etichettatura e la presentazione 1 L’etichettatura e la presentazione di materie prime, alimenti composti e alimenti die- tetici per animali non devono indurre l’utilizzatore in errore. Ciò vale in particolare per quanto riguarda: a. il fine o le caratteristiche dell’alimento per animali, in particolare la sua na- tura, il metodo di fabbricazione o di produzione, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata, le specie o le categorie di animali cui è destinato; b. l’indicazione di effetti o proprietà che l’alimento per animali non possiede oppure l’indicazione di caratteristiche particolari benché tutti gli alimenti per animali comparabili posseggano le stesse caratteristiche; c. l’etichettatura secondo il catalogo delle materie prime secondo l’articolo 9. 2 Le materie prime, gli alimenti composti e gli alimenti dietetici per animali commer- cializzati sfusi o in imballaggi o recipienti non sigillati sono corredati di un documento recante tutte le indicazioni di etichettatura prescritte. 3 Nel caso in cui una materia prima, un alimento composto o un alimento dietetico per animali è offerto per la vendita tramite un mezzo di comunicazione a distanza, le in- dicazioni di etichettatura prescritte dal presente capitolo, escluse quelle concernenti la durata e quelle secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettere b, d ed e, devono figurare sul supporto di vendita a distanza o essere fornite tramite altri mezzi adeguati prima della conclusione di un contratto. Le indicazioni concernenti la durata e quelle secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettere b, d ed e devono essere fornite al più tardi al momento della consegna dell’alimento per animali. 4 Per la materia prima, l’alimento composto o l’alimento dietetico per animali può essere indicata soltanto un’unica durata di conservazione. Essa corrisponde alla durata minima di conservazione dei singoli componenti dell’alimento per animali in que- stione. Art. 13 Responsabilità 1 Lo stabilimento responsabile dell’etichettatura provvede affinché le indicazioni di etichettatura siano presenti ed esatte. 2 Le imprese del settore dell’alimentazione animale provvedono affinché, negli stabi- limenti che sottostanno al loro controllo, tutte le informazioni fornite soddisfino i re- quisiti relativi all’etichettatura. 3 Le imprese del settore dell’alimentazione animale provvedono affinché gli stabili- menti che sottostanno al loro controllo trasmettano le indicazioni di etichettatura se- condo l’articolo 15 lungo l’intera filiera alimentare. 4 Le imprese del settore dell’alimentazione animale responsabili delle attività di ven- dita al dettaglio o di distribuzione non riguardanti l’etichettatura devono agire con la debita attenzione per contribuire a garantire la conformità ai requisiti relativi all’eti- Produzione agricola 12 / 39 916.307 chettatura del prodotto, in particolare evitando di fornire materie prime, alimenti com- posti e alimenti dietetici per animali di cui essi conoscono o avrebbero dovuto presu- mere, sulla base delle informazioni in loro possesso e in quanto operatori professio- nali, la non conformità a tali requisiti. Art. 14 Presentazione delle indicazioni di etichettatura 1 Le indicazioni di etichettatura secondo l’articolo 15 devono essere riportate integral- mente in un punto ben visibile dell’imballaggio, del recipiente, dell’etichetta applicata o del documento di accompagnamento secondo l’articolo 12 capoverso 2 in modo evidente, chiaramente leggibile e indelebile, almeno in una delle lingue ufficiali. 2 Le indicazioni di etichettatura devono essere facilmente identificabili e non devono essere oscurate da altre informazioni. Sono in colori, in caratteri e di dimensioni tali da non oscurare o non sottolineare alcuna parte delle informazioni a meno che ven- gano segnalate avvertenze. Art. 15 Requisiti generali relativi all’etichettatura 1 Le materie prime, gli alimenti composti e gli alimenti dietetici per animali possono essere immessi sul mercato solo se sono fornite le seguenti indicazioni di etichettatura: a. il tipo di alimento per animali: «materia prima», «alimento completo per ani- mali» o «alimento complementare per animali»; se del caso possono essere utilizzate anche le denominazioni seguenti: 1. al posto di «alimento completo per animali» la designazione «alimento completo d’allattamento», 2. al posto di «alimento complementare per animali» la designazione «ali- mento minerale per animali» o «alimento complementare d’allatta- mento», 3. per gli alimenti destinati agli animali da compagnia diversi da gatti e cani: al posto di «alimento completo per animali» o «alimento comple- mentare per animali» la designazione «alimento composto per animali»; b. il nome o la ditta nonché l’indirizzo dello stabilimento responsabile dell’eti- chettatura; c. il numero di omologazione, se necessario al fine dell’esercizio dell’attività, dello stabilimento responsabile dell’etichettatura secondo gli articoli 48 capo- versi 1 e 2 e 54 capoverso 1; d. il numero di riferimento della partita o del lotto; e. la quantità netta espressa in unità di massa per i prodotti solidi e in unità di massa o di volume per i prodotti liquidi; f. l’elenco degli additivi per alimenti per animali la cui dichiarazione sull’eti- chetta è obbligatoria, preceduto dalla dicitura «additivi»; g. il tenore d’acqua, se prescritto. 2 Il DEFR stabilisce i requisiti complementari relativi all’etichettatura per i diversi tipi di alimenti per animali. Ordinanza sugli alimenti per animali 13 / 39 916.307 Art. 16 Deroghe e indicazioni facoltative 1 Il DEFR stabilisce le deroghe in materia di etichettatura. 2 Disciplina quali etichettature complementari e indicazioni possono figurare su ma- terie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali. Art. 17 Imballaggio 1 Le materie prime, gli alimenti composti e gli alimenti dietetici per animali possono essere immessi sul mercato unicamente se confezionati in imballaggi o recipienti si- gillati. Gli imballaggi o i recipienti devono essere sigillati in modo che, una volta aperti, il sigillo risulti deteriorato e non possa quindi essere riutilizzato. 2 Possono essere immessi sul mercato sfusi o in imballaggi o recipienti non sigillati le materie prime, gli alimenti composti e gli alimenti dietetici per animali seguenti: a. le materie prime senza fini nutrizionali particolari; b. gli alimenti composti per animali ottenuti esclusivamente mescolando grani o frutti interi; c. le consegne tra produttori di alimenti composti o alimenti dietetici per animali; d. gli alimenti composti per animali, compresi gli alimenti dietetici per animali, nonché le materie prime destinate a fini nutrizionali particolari, direttamente dallo stabilimento di produzione all’utilizzatore finale; e. gli alimenti composti o gli alimenti dietetici per animali forniti dal produttore alle ditte preposte all’imballaggio; f. gli alimenti composti e gli alimenti dietetici per animali destinati all’utilizza- tore finale, il cui peso non superi i 50 chilogrammi, sempre che provengano direttamente da un imballaggio o da un recipiente sigillato; g. i blocchi o le pietre da leccare. Capitolo 3: Additivi per alimenti per animali e premiscele Sezione 1: Oggetto Art. 18 Il presente capitolo non si applica: a. ai coadiuvanti tecnologici; b. ai medicamenti veterinari, ad eccezione dei coccidiostatici e istomonostatici utilizzati come additivi per alimenti per animali. Produzione agricola 14 / 39 916.307 Sezione 2: Condizioni per l’immissione sul mercato Art. 19 Principio dell’autorizzazione 1 Gli additivi per alimenti per animali possono essere importati, immessi sul mercato, utilizzati e trasformati solo se autorizzati. 1bis Per l’immissione sul mercato di additivi per alimenti per animali e premiscele il cui sviluppo si basa sull’utilizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizio- nali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza di Nagoya dell’11 dicembre 201517.18 2 Le miscele di additivi per alimenti per animali possono essere vendute all’utilizza- tore finale se sono rispettate le condizioni d’uso stabilite nell’autorizzazione per ogni singolo additivo per alimenti per animali. 3 Il DEFR stabilisce le condizioni generali per l’uso di additivi per alimenti per ani- mali e premiscele. Art. 20 Elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali 1 Gli additivi per alimenti per animali secondo l’articolo 25 capoverso 1 lettere a–c sono autorizzati se figurano nell’elenco degli additivi per alimenti per animali stilato dal DEFR. Quest’ultimo tiene conto, a tal fine, delle decisioni dell’UE. 2 Il DEFR iscrive nell’elenco i nuovi additivi per alimenti per animali direttamente o su richiesta. 3 Può vincolare a oneri l’importazione, l’immissione sul mercato e l’uso di additivi per alimenti per animali. 4 Se le condizioni secondo l’articolo 148a LAgr sono adempiute, il DEFR può: a. rifiutarsi di inserire un additivo per alimenti per animali nell’elenco degli ad- ditivi autorizzati per alimenti per animali; b. cancellare dall’elenco un additivo per alimenti per animali; o c. vincolare a oneri l’uso di un additivo per alimenti per animali. 5 Mediante decisione generale l’UFAG può autorizzare provvisoriamente, per un pe- riodo massimo di un anno, l’immissione sul mercato e l’uso degli additivi di cui all’ar- ticolo 25 capoverso 1 lettere a–c che non figurano nell’elenco degli additivi stilato dal DEFR conformemente al capoverso 1, purché siano autorizzati all’interno dell’UE e siano adempiute le esigenze di cui all’articolo 28.19 17 RS 451.61 18 Introdotto dall’all. n. 9 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (RU 2016 277). 19 Introdotto dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1791). Ordinanza sugli alimenti per animali 15 / 39 916.307 Art. 21 Autorizzazione di additivi per alimenti per animali per esperimenti scientifici 1 L’UFAG può consentire che per esperimenti scientifici venga impiegata una so- stanza non autorizzata quale additivo per alimenti per animali. Ciò non si applica agli antibiotici. 2 Il DEFR stabilisce i requisiti relativi ai documenti per la domanda di autorizzazione. 3 Gli animali cui è stato somministrato l’additivo autorizzato per alimenti per animali secondo il capoverso 1 possono essere utilizzati per la produzione di derrate alimentari solo se l’UFAG ha confermato che l’additivo per alimenti per animali non ha effetti nocivi sulla salute dell’uomo. Art. 22 Additivi autorizzati per alimenti per animali 1 Gli additivi per alimenti per animali secondo l’articolo 25 capoverso 1 lettere d ed e sono autorizzati su richiesta. 2 Ai fini dell’autorizzazione, l’UFAG tiene conto delle decisioni dell’UE. Può limitare la durata dell’autorizzazione. A tal fine tiene conto della durata dell’autorizzazione nell’UE. 3 L’autorizzazione è personale e non trasferibile. 4 Gli additivi per alimenti per animali importati o immessi sul mercato con un’auto- rizzazione non necessitano di un’altra autorizzazione ai successivi livelli del commer- cio. 5 L’UFAG può vincolare a oneri l’autorizzazione e stabilire i requisiti relativi al mo- nitoraggio successivo all’immissione sul mercato. 6 Può negare, revocare o vincolare a oneri e condizioni l’autorizzazione per un addi- tivo per alimenti per animali se sono adempiute le condizioni secondo l’articolo 148a LAgr. 7 Pubblica l’elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali20.21 Art. 23 Autorizzazione urgente 1 L’UFAG può autorizzare provvisoriamente l’uso di un additivo per alimenti per ani- mali per un periodo massimo di cinque anni, se sono adempiute le condizioni di cui all’articolo 24 capoverso 2 e se è dimostrato che l’uso dell’additivo per alimenti per animali è indispensabile per la protezione degli animali; per la valutazione l’UFAG si basa su fatti e dati generalmente noti. 2 L’UFAG può autorizzare caso per caso l’importazione, l’immissione sul mercato e l’uso di quantità limitate di alimenti composti per animali da compagnia contenenti 20 L’elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali può essere consultato gratuita- mente sul sito di Agroscope all’indirizzo www.agroscope.admin.ch > Temi > Animali da reddito > Alimenti per animali > Controllo degli alimenti per animali > Basi legali > Allegato 2 > Elenchi 2.4a–2.4e ed Elenco 2.5. 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). Produzione agricola 16 / 39 916.307 additivi di cui all’articolo 25 capoverso 1 lettere a–e non omologati in Svizzera, ma autorizzati all’interno dell’UE.22 Art. 24 Condizioni di autorizzazione 1 Un additivo per alimenti per animali è autorizzato se, sulla scorta dei documenti di cui all’articolo 27, può essere dimostrato che il suo utilizzo soddisfa i requisiti di cui al capoverso 2 e che possiede almeno una delle caratteristiche di cui al capoverso 3. 2 L’additivo per alimenti per animali non deve: a.23 avere effetti nocivi sulla salute dell’uomo o degli animali o sull’ambiente; b. essere offerto in modo da poter indurre in errore l’utilizzatore; c. danneggiare l’utilizzatore influendo negativamente sulle caratteristiche dei prodotti di origine animale e trarlo in inganno riguardo a tali caratteristiche. 3 L’additivo per alimenti per animali deve: a. influenzare positivamente le caratteristiche dell’alimento per animali; b. influenzare positivamente le caratteristiche dei prodotti di origine animale; c. influenzare positivamente il colore di pesci e uccelli ornamentali; d. coprire le esigenze nutrizionali degli animali; e. influenzare positivamente le conseguenze ambientali della produzione ani- male; f. influenzare positivamente la produzione animale, i parametri produttivi o il benessere degli animali agendo, in particolare, sulla flora gastrointestinale o sulla digeribilità degli alimenti per animali; o g. avere un effetto coccidiostatico o istomonostatico. Art. 25 Categorie di additivi per alimenti per animali 1 Gli additivi per alimenti per animali appartengono, a seconda delle loro funzioni e proprietà, a una o più delle seguenti categorie: a. categoria 1: additivi tecnologici: qualsiasi sostanza aggiunta agli alimenti per animali per scopi tecnologici; b. categoria 2: additivi organolettici: qualsiasi sostanza la cui aggiunta a un ali- mento per animali migliora o modifica le proprietà organolettiche dello stesso o le caratteristiche visive delle derrate alimentari di origine animale; c. categoria 3: additivi nutrizionali: sostanze che possiedono importanti fun- zioni nutritive, quali vitamine, oligoelementi, aminoacidi e derivati dell’urea; d. categoria 4: additivi zootecnici: sostanze che influenzano positivamente i pa- rametri produttivi degli animali sani o l’ambiente; 22 Introdotto dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1791). 23 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6399). Ordinanza sugli alimenti per animali 17 / 39 916.307 e. categoria 5: coccidiostatici e istomonostatici. 2 All’interno di ciascuna delle categorie di cui al capoverso 1 gli additivi per alimenti per animali sono classificati in uno o più gruppi funzionali a seconda della nomencla- tura stabilita dal DEFR. 3 All’occorrenza, in seguito al progresso tecnologico o allo sviluppo scientifico, il DEFR può stabilire ulteriori categorie e gruppi funzionali di additivi per alimenti per animali. Art. 26 Richieste e domande 1 Le richieste e le domande devono essere presentate all’UFAG. 2 Le richieste di iscrizione di un additivo per alimenti per animali nell’elenco di cui all’articolo 20 possono essere presentate da persone o ditte con domicilio o sede so- ciale o filiale in Svizzera. 3 Le domande di autorizzazione secondo l’articolo 22 possono essere inoltrate da per- sone o ditte con domicilio, sede sociale o filiale in Svizzera, a meno che sia stato convenuto, tramite accordo, di non applicare questo requisito. 4 Se la richiesta o la domanda non soddisfa i requisiti, l’UFAG impartisce un termine per completarla. Se le indicazioni richieste non sono fornite entro detto termine, non si entra nel merito della richiesta o della domanda. Art. 27 Documenti da inoltrare 1 All’UFAG devono essere trasmessi i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo: b. l’identità dell’additivo per alimenti per animali, una proposta per la sua clas- sificazione in una categoria e in un gruppo funzionale secondo l’articolo 25 e le sue specifiche, inclusi, se del caso, i criteri di purezza; c. una descrizione dei metodi di produzione e di fabbricazione nonché dell’uso previsto dell’additivo per alimenti per animali, dei metodi di analisi dell’ad- ditivo negli alimenti per animali secondo l’uso previsto, e, se del caso, del metodo di analisi per la determinazione della concentrazione di residui dell’additivo o dei suoi metaboliti nelle derrate alimentari; d. una descrizione degli esami effettuati e qualsiasi altro documento atto a dimo- strare che l’additivo per alimenti per animali soddisfa le condizioni di auto- rizzazione; e. una proposta concernente le condizioni per l’immissione sul mercato dell’ad- ditivo per alimenti per animali, compresi i requisiti di etichettatura e, se del caso, le condizioni specifiche per l’uso e la manipolazione (comprese le in- compatibilità conosciute), il tenore di principio attivo negli alimenti comple- mentari per animali e l’indicazione delle specie e delle categorie di animali alle quali l’additivo è destinato; Produzione agricola 18 / 39 916.307 f. una proposta di monitoraggio successivo all’immissione sul mercato per gli additivi che, secondo la proposta di cui alla lettera b, non sono classificati nelle categorie di cui all’articolo 25 capoverso 1 lettere a e b; g. una sintesi dei documenti secondo le lettere a–f; h. se disponibile, il fascicolo completo dell’autorizzazione concessa dall’UE, delle valutazioni effettuate dalla stessa o di tutte le informazioni scambiate nel quadro della procedura di autorizzazione dell’UE. 2 Il DEFR stabilisce ulteriori requisiti relativi ai dati e ai documenti. Art. 28 Esame delle richieste e delle domande 1 L’UFAG esamina se sono adempiute le condizioni di cui all’articolo 24. 2 Se un additivo per alimenti per animali è già autorizzato in un altro Paese nel quale vigono prescrizioni riconosciute equivalenti, i risultati degli esami effettuati sono presi in considerazione purché, oltre ai documenti che accompagnano la domanda se- condo l’articolo 27, siano presentati il certificato di autorizzazione di questo Paese e una copia dei documenti di autorizzazione. 3 L’UFAG effettua gli esami in base ai principi dell’analisi del rischio. Art. 29 Responsabilità propria 1 Dopo la concessione dell’autorizzazione di un additivo per alimenti per animali, chiunque utilizzi o immetta sul mercato tale sostanza o un alimento per animali nel quale tale sostanza sia stata incorporata, o qualsiasi altra parte interessata, assicura il rispetto di tutte le condizioni e restrizioni imposte all’immissione sul mercato, all’uti- lizzo o alla manipolazione dell’additivo per alimenti per animali o degli alimenti per animali che lo contengono. 2 Se al titolare dell’autorizzazione è stato imposto un monitoraggio successivo all’im- missione sul mercato, egli ne assicura la realizzazione e presenta all’UFAG i rapporti corrispondenti conformemente a quanto indicato nell’autorizzazione. Il titolare dell’autorizzazione comunica senza indugio all’UFAG tutte le novità che potrebbero influenzare la valutazione concernente la sicurezza d’uso e la manipolazione dell’ad- ditivo per alimenti per animali, in particolare eventuali effetti su gruppi di utilizzatori particolarmente sensibili. Il titolare dell’autorizzazione informa senza indugio l’UFAG di qualsiasi divieto o restrizione imposto dall’autorità competente di un Paese terzo nel quale l’additivo per alimenti per animali sia stato immesso sul mercato. Art. 30 Riesame degli additivi autorizzati per alimenti per animali 1 L’UFAG può riesaminare in ogni momento un additivo autorizzato. Nel decidere se sia necessario procedere a un riesame, prende in considerazione le nuove conoscenze scientifiche e tecniche, nonché i dati relativi ai controlli. Esso tiene conto, a tal fine, delle rispettive decisioni dell’UE. 2 L’UFAG chiede al titolare dell’autorizzazione tutti i documenti necessari per il rie- same dell’autorizzazione. Concede un termine di sei mesi per l’inoltro. Ordinanza sugli alimenti per animali 19 / 39 916.307 3 Se l’UFAG giunge alla conclusione che i criteri di autorizzazione secondo l’articolo 24 non sono più adempiuti, o se non sono state prodotte le informazioni richieste di cui al capoverso 2, l’UFAG revoca l’autorizzazione, stralcia l’additivo dall’elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali o adegua l’elenco sulla base delle nuove informazioni a disposizione. Esso tiene conto, a tal fine, delle rispettive deci- sioni dell’UE.24 4 Se il titolare dell’autorizzazione propone di modificare le condizioni d’autorizza- zione e presenta una domanda all’UFAG, corredata delle rispettive informazioni, l’UFAG esamina i nuovi elementi e, sulla base della propria valutazione, modifica l’autorizzazione in vigore. 5 Se l’UFAG revoca un’autorizzazione e le motivazioni di tale decisione non riguar- dano un effetto potenzialmente pericoloso ritenuto inammissibile, può essere con- cesso un termine per lo smaltimento, lo stoccaggio o l’immissione sul mercato delle scorte. 6 ...25 Art. 31 Proroga delle autorizzazioni 1 Per una proroga dell’autorizzazione di cui all’articolo 20 il DEFR tiene conto delle nuove decisioni dell’UE. 2 Il titolare di un’autorizzazione a tempo determinato di cui all’articolo 22 può pre- sentare all’UFAG una domanda di proroga dell’autorizzazione. La domanda va pre- sentata all’UFAG al massimo un anno prima della scadenza dell’autorizzazione in vigore. 3 All’UFAG vanno trasmessi i dati e i documenti seguenti: a. una copia dell’autorizzazione per l’immissione sul mercato dell’additivo per alimenti per animali; b. una relazione sui risultati del monitoraggio successivo all’immissione sul mercato, ove richiesto nell’autorizzazione; c. qualsiasi altra nuova informazione in relazione alla valutazione della sicu- rezza d’uso dell’additivo per alimenti per animali, nonché ai rischi dello stesso per l’uomo, gli animali o l’ambiente; d. se del caso, una proposta di modifica o d’integrazione delle condizioni dell’autorizzazione originale, in particolare di quelle relative a un monitorag- gio successivo all’immissione sul mercato; e. se del caso, i documenti inoltrati nell’UE per la proroga dell’autorizzazione. 4 Per la proroga delle autorizzazioni si applicano gli articoli 26 e 28. 5 Se, per motivi non imputabili al richiedente, non è presa una decisione in merito alla proroga dell’autorizzazione prima della sua scadenza, il periodo di autorizzazione è 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6399). 25 Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6399). Produzione agricola 20 / 39 916.307 esteso automaticamente fintanto che l’UFAG non ha preso una decisione. Le infor- mazioni su tale proroga dell’autorizzazione sono rese note al pubblico. 6 Se l’UFAG non rinnova un’autorizzazione e le motivazioni di tale decisione non riguardano un effetto potenzialmente pericoloso ritenuto inammissibile, può conce- dere un termine per lo smaltimento, lo stoccaggio o l’immissione sul mercato delle scorte. Sezione 3: Etichettatura e imballaggio di additivi per alimenti per animali e premiscele Art. 32 1 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele di additivi per alimenti per ani- mali possono essere immessi sul mercato soltanto se l’imballaggio o il contenitore è etichettato. Il produttore, l’imballatore, l’importatore, il venditore e il distributore sono responsabili che l’etichetta rechi, in maniera visibile, chiaramente leggibile e indelebile, redatte almeno in una lingua ufficiale, le seguenti indicazioni relative a ciascun additivo per alimenti per animali contenuto nel prodotto: a. il nome specifico dato all’additivo per alimenti per animali all’atto dell’auto- rizzazione, preceduto dal nome del gruppo funzionale indicato nell’autorizza- zione stessa; b. il nome o la ditta e l’indirizzo o la sede sociale dello stabilimento responsabile dei dati secondo il presente articolo; c. il peso netto o, per gli additivi per alimenti per animali o le premiscele liquidi, il volume netto oppure il peso netto; d. se del caso, il numero d’omologazione attribuito allo stabilimento che produce o immette sul mercato l’additivo per alimenti per animali o la premiscela; e. le istruzioni per l’uso, le raccomandazioni concernenti la sicurezza d’uso e, se del caso, i requisiti specifici indicati nell’autorizzazione, comprese le specie e le categorie animali cui è destinato l’additivo per alimenti per animali o la premiscela di additivi per alimenti per animali; f. il numero d’identificazione; g. il numero di riferimento della partita e la data di produzione. 1bis Se la concentrazione di determinate sostanze incorporate in un additivo per ali- menti per animali o in una premiscela di additivi per alimenti per animali presenta un pericolo per l’utilizzatore ai sensi dell’ordinanza del 5 giugno 201526 sui prodotti chi- mici, le raccomandazioni concernenti la sicurezza d’uso previste da tale ordinanza devono essere messe a disposizione dell’acquirente.27 26 RS 813.11 27 Introdotto dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1791). Ordinanza sugli alimenti per animali 21 / 39 916.307 2 Nel caso delle premiscele, le lettere b, d, e, g non si applicano agli additivi per ali- menti per animali incorporati. 3 Nel caso delle sostanze aromatiche, l’elenco dei singoli additivi per alimenti per ani- mali può essere sostituito dall’espressione «miscela di sostanze aromatiche». La pre- sente disposizione non si applica alle sostanze aromatiche per cui vige una restrizione quantitativa per l’uso negli alimenti per animali e nell’acqua potabile. 4 Nel caso delle premiscele, sull’etichetta deve comparire la parola «premiscela». La sostanza utilizzata come supporto deve essere dichiarata, nel caso delle materie prime, secondo l’articolo 15 e, qualora venga utilizzata come supporto l’acqua, deve essere dichiarato il tenore d’acqua della premiscela. Per la premiscela nel suo complesso può essere indicata soltanto una durata minima di conservazione. Essa corrisponde alla durata di conservazione più breve dei singoli componenti. 5 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele possono essere immessi sul mer- cato solo in imballaggi o contenitori chiusi con un dispositivo di chiusura che deve essere obbligatoriamente danneggiato al momento dell’apertura e quindi è non più riutilizzabile. 6 Il DEFR disciplina le prescrizioni particolari in materia di etichettatura per le pre- miscele e per determinati additivi per alimenti per animali. Sezione 4: Riservatezza del segreto industriale Art. 33 Riservatezza 1 La persona che presenta una domanda o una richiesta può indicare quali informa- zioni devono essere trattate in modo confidenziale in quanto la loro divulgazione po- trebbe danneggiare significativamente la sua posizione competitiva. Occorre fornire una giustificazione verificabile. 2 L’UFAG stabilisce, d’intesa con la persona di cui al capoverso 1, quali informazioni, ad eccezione di quelle secondo il capoverso 3, sono trattate in modo confidenziale e informa la persona della sua decisione. 3 Non sono considerati in alcun caso confidenziali: a. il nome e la composizione dell’additivo per alimenti per animali e, se del caso, l’indicazione del ceppo di produzione; b. le caratteristiche fisico-chimiche e biologiche dell’additivo per alimenti per animali; c. le conclusioni dei risultati dello studio sugli effetti dell’additivo per alimenti per animali sulla salute dell’uomo o degli animali e sull’ambiente; d. le conclusioni dei risultati dello studio sugli effetti dell’additivo per alimenti per animali sulle caratteristiche dei prodotti di origine animale e sulle loro proprietà nutrizionali; Produzione agricola 22 / 39 916.307 e. i metodi di rilevamento e individuazione dell’additivo per alimenti per animali e, se del caso, i requisiti di monitoraggio e una sintesi dei risultati di quest’ul- timo; f. le informazioni che devono essere rese note per proteggere la salute dell’uomo o degli animali oppure l’ambiente. 4 In caso di ritiro di una domanda o di una richiesta, l’UFAG rispetta la riservatezza delle informazioni commerciali e industriali, comprese le informazioni in materia di ricerca e sviluppo. Art. 34 Protezione dei documenti 1 Durante il primo periodo di validità dell’autorizzazione, i dati scientifici e le altre informazioni contenute nel fascicolo secondo l’articolo 27 non possono essere usati a beneficio di un altra persona che ha presentato una domanda o una richiesta, salvo che tale persona abbia concordato con quella che ha inoltrato il fascicolo precedente la possibilità di usare tali dati e informazioni. 2 Entrambe le persone secondo il capoverso 1 si accordano sull’uso condiviso delle informazioni, in modo da evitare la ripetizione di esperimenti tossicologici su verte- brati. Qualora non giungano a un accordo sull’uso condiviso delle informazioni, l’UFAG può decidere in merito all’uso delle informazioni; occorre garantire un ade- guato equilibrio tra gli interessi delle parti in questione. 3 Alla scadenza del periodo di validità dell’autorizzazione, l’UFAG può utilizzare i risultati integrali o parziali della valutazione effettuata sulla base dei dati scientifici e di altre informazioni contenuti nel fascicolo di richiesta a beneficio di un altro richie- dente. Capitolo 4: Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Art. 35 Oggetto Il presente capitolo si applica a tutti gli alimenti per animali, compresi gli additivi per alimenti per animali e le premiscele. Si applica altresì agli alimenti per animali otte- nuti dalla produzione primaria. Art. 36 Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali 1 Il DEFR emana un elenco delle sostanze la cui presenza negli alimenti per animali non può superare una determinata concentrazione massima (sostanze indesiderabili). Per tali sostanze fissa la concentrazione massima consentita e le soglie d’intervento oltre le quali si devono prendere misure specifiche. Ordinanza sugli alimenti per animali 23 / 39 916.307 1bis Tiene conto delle richieste di cui all’articolo 11a capoverso 1 dell’ordinanza del 18 maggio 200528 sui biocidi.29 2 Nel procedere all’adeguamento dell’elenco di cui al capoverso 1, il DEFR tiene conto dell’elenco delle concentrazioni massime e delle soglie d’intervento vigenti nell’UE. 3 Gli alimenti per animali il cui tenore di sostanze indesiderabili supera la concentra- zione massima di cui al capoverso 1 non possono essere utilizzati o immessi sul mer- cato come alimenti per animali. Art. 37 Divieto di diluizione e detossificazione Gli alimenti per animali il cui tenore di sostanze indesiderabili supera la concentra- zione massima fissata dal DEFR: a. non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso alimento per animali o con altri prodotti destinati all’alimentazione degli animali; b. possono essere immessi sul mercato soltanto previa detossificazione attra- verso una procedura di un produttore omologato convalidata dall’UFAG. Art. 38 Sostanze indesiderabili negli alimenti complementari per animali Gli alimenti complementari non possono contenere concentrazioni di sostanze indesi- derabili superiori a quelle fissate per gli alimenti completi, salvo che l’elenco di cui all’articolo 36 capoverso 1 preveda altrimenti e tenuto conto della proporzione pre- scritta nella razione giornaliera. Art. 39 Correzione della concentrazione massima 1 L’UFAG può temporaneamente ridurre la concentrazione massima esistente, stabi- lirne una o vietare la presenza di una sostanza indesiderabile negli alimenti per animali qualora nuove informazioni o una nuova valutazione delle informazioni esistenti in- dichino che una concentrazione massima stabilita dal DEFR oppure una sostanza in- desiderabile non menzionata presenta un pericolo per la salute dell’uomo o degli ani- mali o per l’ambiente. 2 Se sono adempiute le condizioni dell’articolo 148a LAgr, l’UFAG può prendere mi- sure ai sensi del capoverso 1. 28 RS 813.12 29 Introdotto dall’all. 11 n. 4 dell’O del 20 giu. 2014, in vigore dal 15 lug. 2014 (RU 2014 2073). Produzione agricola 24 / 39 916.307 Capitolo 5: Igiene degli alimenti per animali nonché registrazione e omologazione degli stabilimenti Sezione 1: Oggetto Art. 40 Il presente capitolo non si applica al commercio al dettaglio di alimenti per animali da compagnia. Sezione 2: Obblighi Art. 41 Obblighi generali Le imprese del settore dell’alimentazione animale assicurano che tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione che sottostanno al loro con- trollo siano condotte secondo le prescrizioni in vigore e i criteri di buona pratica. Esse assicurano in particolare che siano soddisfatti i rispettivi requisiti relativi all’igiene. Art. 42 Obblighi specifici 1 Le imprese del settore dell’alimentazione animale e le aziende attive nella produ- zione primaria possono utilizzare soltanto alimenti per animali prodotti da stabilimenti registrati ai sensi dell’articolo 47 oppure omologati ai sensi dell’articolo 48.30 2 Chiunque produce, importa o immette sul mercato alimenti per animali deve pren- dere, nel quadro della propria attività, misure adeguate affinché gli alimenti per ani- mali adempiano le esigenze poste dalla legge, siano di qualità ineccepibile e non siano alterati da condizioni igieniche o imballaggi inadeguati. I controlli ufficiali non eso- nerano dall’obbligo del controllo autonomo. 3 Le imprese del settore dell’alimentazione animale possono usare i manuali di cui alla sezione 4 quale ausilio per ottemperare agli obblighi derivanti dal presente capi- tolo. 4 Le imprese del settore dell’alimentazione animale che ritengono o hanno motivo di ritenere che un alimento per animali importato, prodotto o immesso sul mercato non sia conforme alle prescrizioni sulla sicurezza degli alimenti per animali devono riti- rarlo senza indugio dal mercato e informarne le autorità competenti. Esse informano gli utilizzatori dell’alimento per animali dei motivi del ritiro e, se necessario, ritirano gli alimenti per animali già forniti, qualora le altre misure siano insufficienti per ga- rantire un livello elevato di tutela della salute. 5 Il DEFR stabilisce gli obblighi specifici per le imprese del settore dell’alimentazione animale riguardo alle diverse attività. 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). Ordinanza sugli alimenti per animali 25 / 39 916.307 6 Può emanare disposizioni sulla produzione di alimenti per animali in un’azienda attiva nella produzione primaria per il proprio fabbisogno.31 Art. 43 Obbligo di tenere un registro sugli alimenti per animali da reddito 1 Chiunque produce, importa o immette sul mercato alimenti per animali da reddito deve tenere un registro dove sono riportate le indicazioni pertinenti per la rintraccia- bilità degli alimenti per animali. 2 Il DEFR può stabilire i requisiti relativi al registro. 3 Le registrazioni secondo il capoverso 1 devono essere conservate per almeno tre anni e, su richiesta, presentate all’UFAG. Art. 44 Sistema di analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP) 1 Le imprese del settore dell’alimentazione animale che producono, importano, tra- sportano, stoccano o immettono sul mercato alimenti per animali applicano e manten- gono una procedura scritta permanente secondo i principi HACCP. Questo principio si applica anche alle aziende attive nella produzione primaria registrate o omologate conformemente all’articolo 47 capoverso 2.32 2 Le procedure secondo il capoverso 1 si basano sui principi seguenti: a. identificare i pericoli che devono essere prevenuti, eliminati o ridotti a livelli accettabili; b. identificare i punti critici di controllo nella fase o nelle fasi di produzione in cui un controllo è necessario per prevenire, eliminare o ridurre a livelli accet- tabili un pericolo; c. stabilire, nei punti critici di controllo, i limiti sulla base dei quali distinguere tra valori accettabili e inaccettabili ai fini della prevenzione, eliminazione o riduzione dei pericoli identificati; d. stabilire e applicare procedure di monitoraggio efficaci dei punti critici di con- trollo; e. stabilire misure correttive da prendere qualora il monitoraggio evidenzi che un punto critico non è sotto controllo; f. stabilire procedure per verificare se le misure secondo le lettere a‒e sono com- plete ed efficaci. Le procedure di verifica sono applicate regolarmente; g. stabilire documentazioni e registri commisurati alla natura e alle dimensioni dell’impresa del settore dell’alimentazione animale al fine di dimostrare l’ef- fettiva applicazione delle misure secondo le lettere a‒f. 31 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). Produzione agricola 26 / 39 916.307 3 Ogniqualvolta si apportino modifiche al prodotto, al processo di fabbricazione o a una qualsiasi fase della produzione, della trasformazione, dello stoccaggio e della di- stribuzione, le imprese del settore dell’alimentazione animale procedono ai necessari cambiamenti secondo il capoverso 2. 4 Le imprese del settore dell’alimentazione animale possono utilizzare, in alternativa ai manuali sull’applicazione dei principi HACCP, manuali di buona pratica elaborati secondo l’articolo 55. 5 L’UFAG può, nel caso concreto, concedere agevolazioni. Art. 45 Documenti concernenti il sistema HACCP 1 Le imprese del settore dell’alimentazione animale devono: a. fornire all’UFAG, nella forma richiesta, la prova dell’adempimento dell’arti- colo 44; b. assicurare che tutti i documenti in cui si descrivono le procedure sviluppate ai sensi dell’articolo 44 siano sempre aggiornati. 2 All’atto di stabilire i requisiti relativi alla forma della prova di cui il capoverso 1 lettera a, l’UFAG tiene conto della natura dell’impresa del settore dell’alimentazione animale. 3 L’UFAG può emanare linee guida per l’elaborazione dei documenti HACCP. Sezione 3: Registrazione e omologazione Art. 46 Principio 1 Per l’esercizio della loro attività tutte le imprese del settore dell’alimentazione ani- male devono: a. essere registrate secondo l’articolo 47; oppure b. essere omologate secondo l’articolo 48, se è necessaria l’omologazione. 2 Per le aziende attive nella produzione primaria di alimenti per animali l’obbligo di registrazione e la procedura di notifica sono disciplinati dalle disposizioni dell’arti- colo 3 dell’ordinanza del 23 novembre 200533 concernente la produzione primaria.34 Art. 47 Obbligo di notifica 1 Le imprese del settore dell’alimentazione animale devono: a. notificare all’UFAG gli stabilimenti che sottostanno al loro controllo e sono attivi in una delle fasi di produzione, trasformazione, stoccaggio, trasporto o 33 RS 916.020 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). Ordinanza sugli alimenti per animali 27 / 39 916.307 distribuzione di alimenti per animali, nella forma richiesta ai fini della regi- strazione o dell’omologazione; b. fornire all’UFAG informazioni aggiornate su tutti gli stabilimenti che sotto- stanno al loro controllo secondo la lettera a e notificare, in particolare, cam- biamenti significativi nelle attività e la chiusura di stabilimenti. 2 Le aziende attive nella produzione primaria che producono alimenti per animali uti- lizzando additivi per alimenti per animali, fatta eccezione per gli additivi per l’insila- mento, o premiscele che li contengono devono notificare tale attività all’UFAG ai fini della registrazione o dell’omologazione.35 Art. 48 Omologazione degli stabilimenti 1 Necessita di un’omologazione da parte dell’UFAG chiunque produce o immette sul mercato uno dei seguenti alimenti per animali: a. additivi per alimenti per animali destinati all’alimentazione animale: 1. additivi nutrizionali, 2. additivi zootecnici, 3. additivi tecnologici appartenenti al gruppo degli antiossidanti per i quali è stabilita una concentrazione massima o un’altra restrizione all’uso, 4. carotenoidi e xantofille, 5.36 coccidiostatici e istomonostatici; b. premiscele contenenti i seguenti additivi per alimenti per animali: 1. coccidiostatici e istomonostatici, 2. altri additivi zootecnici, 3. vitamine A e D, 4. oligoelementi rame e selenio. 2 Necessita di un’omologazione da parte dell’UFAG chiunque produce ai fini dell’im- missione sul mercato o ad uso esclusivo della propria azienda agricola alimenti com- posti o alimenti dietetici per animali utilizzando additivi per alimenti per animali o premiscele contenenti i seguenti additivi per alimenti per animali: a. coccidiostatici e istomonostatici; b. altri additivi zootecnici. 2bis Chiunque svolge una delle seguenti attività utilizzando oli e grassi destinati agli alimenti per animali è soggetto all’autorizzazione dell’UFAG per: a. la trasformazione di oli vegetali greggi se tale trasformazione non avviene in uno stabilimento che rientra nel campo di applicazione della legislazione sulle derrate alimentari; b. il trattamento oleochimico di acidi grassi; 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 757). 36 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6399). Produzione agricola 28 / 39 916.307 c. la produzione di biodiesel; d. la produzione di oli e grassi miscelati.37 3 L’UFAG rilascia l’omologazione agli stabilimenti che, a seguito di un’ispezione in loco, si sono rivelati conformi alle esigenze della presente ordinanza. Art. 49 Riconoscimento delle registrazioni e delle omologazioni estere Le registrazioni e le omologazioni di stabilimenti effettuate da Paesi con i quali la Svizzera ha concluso un accordo sul reciproco riconoscimento delle disposizioni le- gislative sugli alimenti per animali sono considerate equivalenti alle registrazioni e alle omologazioni effettuate in Svizzera. Art. 50 Sospensione della registrazione o dell’omologazione L’UFAG sospende temporaneamente la registrazione o l’omologazione di uno stabi- limento per una, più o tutte le sue attività, se lo stabilimento non soddisfa più le con- dizioni necessarie. La sospensione dura fino al momento in cui lo stabilimento adem- pie nuovamente le prescrizioni. Se entro un anno non si realizza la conformità a dette prescrizioni si applica l’articolo 51. Art. 51 Revoca della registrazione o dell’omologazione L’UFAG revoca la registrazione o l’omologazione di uno stabilimento per una o più delle sue attività se: a. lo stabilimento cessa una o più delle sue attività; b. lo stabilimento non ha soddisfatto le condizioni che si applicano alle sue atti- vità per un periodo di un anno; c. individua gravi mancanze o ha dovuto arrestare ripetutamente la produzione di uno stabilimento e l’impresa del settore dell’alimentazione animale non è ancora in grado di fornire garanzie adeguate per la produzione futura. Art. 52 Modifiche della registrazione o dell’omologazione di uno stabilimento Su richiesta, l’UFAG modifica la registrazione o l’omologazione di uno stabilimento nel caso in cui sia dimostrato che lo stabilimento è in grado di svolgere le attività supplementari auspicate. Art. 53 Esenzione dalle ispezioni in loco 1 L’UFAG non è tenuto a eseguire le ispezioni in loco secondo l’articolo 48 capoverso 3 nelle imprese del settore dell’alimentazione animale che svolgono esclusivamente attività di commercianti e non detengono i prodotti nei loro locali. 37 Introdotto dal n. I dell’O del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1737). Ordinanza sugli alimenti per animali 29 / 39 916.307 2 Queste imprese presentano all’UFAG, nella forma richiesta, una dichiarazione atte- stante che gli alimenti per animali da loro immessi sul mercato soddisfano le condi- zioni della presente ordinanza. Art. 54 Elenco degli stabilimenti registrati e omologati 1 L’UFAG iscrive in un elenco nazionale gli stabilimenti registrati o omologati se- condo gli articoli 47 o 48 rispettivamente. Agli stabilimenti viene attribuito un numero di riconoscimento individuale come prescritto dall’allegato V capitoli I e II del rego- lamento (CE) n. 183/200538. 2 Tiene aggiornate le iscrizioni nell’elenco di cui al capoverso 1 secondo le decisioni concernenti la sospensione, la revoca o la modifica della registrazione o dell’omolo- gazione di cui agli articoli 50‒52. 3 Pubblica l’elenco degli stabilimenti di cui al capoverso 1. Sezione 4: Manuali di buona pratica Art. 55 Elaborazione, diffusione e uso dei manuali 1 L’UFAG incoraggia l’elaborazione, la diffusione e l’uso di manuali nazionali di buona pratica per il settore dell’alimentazione animale e per l’applicazione dei prin- cipi HACCP secondo l’articolo 56. 2 L’uso dei manuali nazionali di buona pratica è facoltativo. Art. 56 Manuali nazionali 1 I manuali nazionali di buona pratica sono sviluppati e diffusi dai rappresentanti del settore dell’alimentazione animale: a. d’intesa con rappresentanti di gruppi di utilizzatori interessati; b. tenendo conto dei pertinenti codici di buona pratica del Codex Alimentarius. 2 L’UFAG esamina i manuali nazionali e garantisce che: a. sono stati elaborati secondo il capoverso 1; b. sono applicabili nei settori in questione; e c. assicurano, in qualità di linee guida, l’applicazione regolare degli articoli 41, 42 e 44 nei settori e/o per gli alimenti per animali in questione. 3 Può, su richiesta, consentire l’uso di manuali comunitari autorizzati dalle autorità dell’UE a condizione che essi gli siano stati sottoposti integralmente per approva- zione. 38 Regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 gen. 2005, che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi, GU L 35 dell’8.2.2005, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 219/2009, GU L 87 del 31.3.2009, pag. 109. Produzione agricola 30 / 39 916.307 4 L’UFAG può approvare codici di buona pratica di etichettatura. A tal fine vengono presi in considerazione i codici riconosciuti dell’UE. Sezione 5: Importazione di alimenti per animali Art. 57 Importazione di alimenti per animali 1 Laddove l’UE tenga un elenco dei Paesi dai quali è autorizzata l’importazione di alimenti per animali, il DEFR può emanare un elenco corrispondente dei Paesi dai quali possono essere importati alimenti per animali che adempiono i requisiti di cui all’articolo 7 o 19. 2 L’UFAG può emanare disposizioni specifiche per il controllo degli alimenti impor- tati per animali. Art. 58 Controlli più intensi 1 Il DEFR può emanare un elenco degli alimenti per animali che sottostanno a con- trolli più intensi e frequenti. 2 Può stabilire che tali alimenti per animali possono essere importati solo presso de- terminati uffici doganali e che devono essere annunciati preventivamente. 3 L’UFAG può modificare l’elenco del DEFR di cui al capoverso 1 qualora sia modi- ficato l’elenco corrispondente dell’UE. 4 Gli invii possono essere liberati soltanto se i risultati dei controlli sono disponibili e non danno adito ad alcuna contestazione. 5 Gli invii per i quali all’atto dell’importazione non possono essere prodotti i docu- menti richiesti o che non adempiono le condizioni sono respinti o distrutti. Art. 59 Sistema di allarme rapido Qualora gli alimenti per animali, compresi quelli destinati ad animali da compagnia, presentano gravi rischi per la salute dell’uomo o degli animali o per l’ambiente, l’UFAG può comunicare tali informazioni alle autorità degli Stati membri dell’UE se un accordo prevede lo scambio di tali informazioni. Capitolo 6: Alimenti geneticamente modificati per animali Art. 60 Oggetto Il presente capitolo si applica: a. agli OGM destinati all’alimentazione animale; b. agli alimenti per animali, compresi gli additivi per alimenti per animali con- tenenti o costituiti da OGM; c. agli alimenti per animali prodotti a partire da OGM. Ordinanza sugli alimenti per animali 31 / 39 916.307 Art. 61 Requisiti generali 1 Le materie prime e gli additivi per alimenti per animali di cui all’articolo 60 (alimenti geneticamente modificati per animali) devono soddisfare i requisiti previsti negli ar- ticoli 7 capoverso 1 e 24 capoverso 2 e, in riferimento alla modifica genetica, non devono: a. avere effetti negativi sulla salute dell’uomo o degli animali o sull’ambiente; b. indurre in errore l’utilizzatore; c. danneggiare o indurre in errore l’utilizzatore in seguito all’alterazione delle caratteristiche specifiche dei prodotti di origine animale; d. differire dall’alimento per animali che devono sostituire in misura tale che il loro normale consumo potrebbe comportare carenze alimentari per l’uomo o gli animali. 2 Gli alimenti geneticamente modificati per animali possono essere immessi sul mer- cato, utilizzati o trasformati soltanto se autorizzati secondo l’articolo 62. 3 Gli additivi ottenuti da sostanze geneticamente modificate, figuranti nell’elenco degli alimenti OGM per animali di cui all’articolo 62 capoverso 1, possono essere immessi sul mercato, utilizzati o trasformati se autorizzati secondo gli articoli 20–22. 4 Per l’immissione sul mercato di alimenti geneticamente modificati per animali il cui sviluppo si basa sull’utilizzazione di risorse genetiche o sulle conoscenze tradizionali a esse associate, sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza di Nagoya dell’11 di- cembre 201539.40 Art. 62 Autorizzazione di materie prime e additivi geneticamente modificati per alimenti per animali 1 Gli alimenti geneticamente modificati per animali sono autorizzati dall’UFAG pre- via iscrizione nell’elenco degli alimenti geneticamente modificati per animali (elenco degli alimenti OGM per animali). 2 L’UFAG inserisce un alimento geneticamente modificato per animali nell’elenco degli alimenti OGM per animali se: a. soddisfa i requisiti di cui all’articolo 61 capoverso 1; b. soddisfa i requisiti dell’ordinanza del 10 settembre 200841 sull’emissione de- liberata nell’ambiente. 3 Le materie prime e gli additivi per alimenti geneticamente modificati per animali possono essere iscritti per una durata massima di dieci anni nell’elenco degli alimenti OGM per animali. L’autorizzazione può essere prorogata di dieci anni senza interru- zione, mediante domanda: a. depositata un anno prima della scadenza; e 39 RS 451.61 40 Introdotto dall’all. n. 9 dell’O di Nagoya dell’11 dic. 2015, in vigore dal 1° feb. 2016 (RU 2016 277). 41 RS 814.911 Produzione agricola 32 / 39 916.307 b. che riporti le più recenti conoscenze scientifiche in base alle quali non risulta necessario un ulteriore esame dell’autorizzazione.42 4 L’UFAG può ammettere nell’elenco degli alimenti OGM per animali materie prime già omologate all’estero, costituite o contenenti organismi geneticamente modificati incapaci di riprodursi, se la procedura di autorizzazione applicata all’estero è equiva- lente a quella svizzera.43 5 L’UFAG può, in seguito all’autorizzazione, richiedere dati supplementari e limitare o revocare in qualsiasi momento l’autorizzazione se vi è il sospetto o la prova dell’esi- stenza di sostanziali effetti collaterali nocivi o pericoli per l’uomo, gli animali o l’am- biente. Art. 63 Richieste 1 Le richieste d’iscrizione di un alimento geneticamente modificato per animali nell’elenco devono essere inoltrate all’UFAG. 2 Esse devono contenere le indicazioni di cui all’allegato 1 dell’ordinanza del DFI del 23 novembre 200544 concernente le derrate alimentari geneticamente modificate. 3 Esse devono, inoltre, fornire in maniera idonea ed esaustiva, la prova che i requisiti di cui all’articolo 61 e nell’ordinanza del 10 settembre 200845 sull’emissione delibe- rata nell’ambiente sono adempiuti. 4 Per gli additivi devono essere presentati anche i documenti di cui all’articolo 27. Art. 64 Separazione del flusso di merci 1 Chiunque importa, produce o immette sul mercato alimenti geneticamente modifi- cati per animali è tenuto a stabilire disposizioni e a prendere misure per separare il flusso delle merci e per evitare che tali alimenti si mescolino in modo indesiderato con organismi non modificati geneticamente. 2 A tale scopo, deve disporre di un adeguato sistema di assicurazione della qualità, che garantisca in particolare: a. l’identificazione di punti, durante il flusso delle merci, in cui gli organismi geneticamente modificati possono mescolarsi in modo indesiderato con altri organismi non geneticamente modificati; b. la determinazione di disposizioni e misure per i punti di cui alla lettera a, atte a evitare che gli organismi geneticamente modificati si mescolino in modo indesiderato con organismi non geneticamente modificati; c. l’esecuzione di misure; 42 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6399). 43 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1737). 44 RU 2005 6353, 2006 4987, 2007 2935, 2008 1057, 2013 4139 n. I 1, 2016 3685. RU 2020 2415 art. 13. Vedi ora l’O del 27 mag. 2020 (RS 817.022.51). 45 RS 814.911 Ordinanza sugli alimenti per animali 33 / 39 916.307 d. la verifica periodica dell’idoneità del sistema; e. l’adeguata formazione o la specifica esperienza professionale delle persone incaricate dell’applicazione delle misure; e f. la documentazione delle disposizioni e delle misure di cui alle lettere a–e. 3 All’UFAG dev’essere concessa, su richiesta, la possibilità di prendere visione di tutte le misure relative all’assicurazione della qualità. Art. 65 Obbligo di informare e di tenere un registro 1 Chiunque, in qualità di persona assoggettata all’obbligo di registrazione secondo l’articolo 47 o in qualità di persona assoggettata all’obbligo di omologazione secondo l’articolo 48, importa o immette sul mercato alimenti geneticamente modificati per animali, all’atto dell’immissione sul mercato è tenuto a: a. comunicare per scritto all’acquirente che il prodotto contiene, è costituito o è stato ottenuto da OGM; b. indicare all’acquirente per scritto i codici di identificazione specifici interna- zionalmente riconosciuti o, laddove non ve ne fossero, l’identità degli organi- smi indicandone le principali proprietà e caratteristiche. 2 Le indicazioni di cui al capoverso 1 devono essere trasmesse all’acquirente per scritto ad ogni fase successiva dell’immissione sul mercato. 3 Chiunque, in qualità di persona o stabilimento assoggettato all’obbligo di registra- zione, importa o immette sul mercato alimenti geneticamente modificati per animali deve adempiere l’obbligo di tenere un registro. 4 Le indicazioni di cui ai capoversi 1–3 devono essere conservate per almeno cinque anni e, su richiesta, presentate all’UFAG. Art. 66 Requisiti di etichettatura 1 Oltre ai requisiti generali di etichettatura degli alimenti per animali, per quelli gene- ticamente modificati si applicano i seguenti requisiti specifici di etichettatura: a. per gli alimenti per animali di cui all’articolo 60 lettere a e b, la menzione «[nome dell’organismo] geneticamente modificato» appare tra parentesi im- mediatamente dopo il nome specifico dell’alimento per animali; in alternativa tale denominazione può essere inserita in una nota in calce all’elenco degli alimenti per animali. Le dimensioni dei caratteri di stampa di tale denomina- zione devono essere almeno le stesse di quelli dell’elenco degli alimenti per animali; b. per gli alimenti per animali di cui all’articolo 60 lettera c, la menzione «pro- dotto a partire da [nome dell’organismo] geneticamente modificato» appare tra parentesi immediatamente dopo il nome specifico dell’alimento per ani- mali; in alternativa tale denominazione può essere inserita in una nota in calce all’elenco degli alimenti per animali. Le dimensioni dei caratteri di stampa di tale denominazione devono essere almeno le stesse di quelli dell’elenco degli alimenti per animali; Produzione agricola 34 / 39 916.307 c. devono essere indicate tutte le caratteristiche di un alimento geneticamente modificato per animali menzionate nell’autorizzazione. 2 I presenti requisiti di etichettatura non si applicano agli alimenti per animali il cui tenore in OGM dell’alimento per animali e di ognuna delle sue materie prime non supera lo 0,9 per cento, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevita- bile.46 Art. 67 Contaminazioni accidentali o tecnicamente inevitabili Le imprese del settore dell’alimentazione animale dimostrano all’UFAG di aver preso tutte le misure appropriate per evitare contaminazioni. Art. 68 Alimenti per animali con tracce di OGM 1 Gli alimenti per animali che contengono tracce accidentali di OGM non autorizzati o che sono stati prodotti a partire da materie prime contenenti simili tracce possono essere immessi sul mercato se: a.47 la percentuale di tracce di OGM non autorizzati non supera lo 0,5 per cento della massa di ognuna delle materie prime; b. il produttore può comprovare che sono state prese misure adeguate per evitare contaminazioni indesiderate; e c.48 gli OGM possono essere immessi sul mercato secondo gli articoli 19‒23 del regolamento (CE) n. 1829/200349, se tracce di questi OGM sono tollerate nell’UE o se gli organismi sono tollerati in virtù dell’articolo 32 dell’ordi- nanza del 16 dicembre 201650 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso. 2 Se una partita di materia prima importata contiene tracce accidentali di OGM non autorizzati diversi da quelli menzionati nel capoverso 1, l’UFAG può autorizzare, in via eccezionale e su richiesta, l’immissione sul mercato di alimenti per animali con- tenenti tali tracce purché: a. il grado di contaminazione non superi lo 0,5 per cento; b. questi organismi possano essere immessi legalmente sul mercato come ali- menti per animali in Canada o negli Stati Uniti; c. i metodi di determinazione e i materiali di riferimento appropriati siano dispo- nibili; 46 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 688). 47 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 688). 48 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 688). 49 Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 set. 2003 relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati, GU L 268 del 18.10.2003, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (UE) 2019/1381 del 20 giugno 2019, GU L 231 del 6.9.2019, pag. 1. 50 RS 817.02 Ordinanza sugli alimenti per animali 35 / 39 916.307 d. il richiedente possa escludere mediante misure adeguate qualsiasi contamina- zione di derrate alimentari; e e. fornisca le informazioni necessarie a verificare se le condizioni secondo le lettere a–d sono soddisfatte. 3 L’UFAG stabilisce le tolleranze ammesse per le tracce di organismi geneticamente modificati la cui autorizzazione in Svizzera è stata stralciata. Capitolo 7: Esecuzione Art. 69 Competenze del DEFR 1 Il DEFR stabilisce le tolleranze relative agli scarti tra il valore misurato e il tenore di nutrienti dichiarato. 2 Può emanare prescrizioni sul prelievo di campioni e sulle analisi. 3 Fissa il metodo di calcolo del valore nutrizionale degli alimenti composti per ani- mali. 4 Può stabilire i requisiti relativi al trasporto di alimenti per animali. 5 Se la sicurezza delle derrate alimentari o degli alimenti per animali lo richiede, può decidere quali analisi le aziende devono effettuare.51 Art. 70 Competenze dell’UFAG 1 Salvo disposizioni contrarie, l’UFAG esegue la presente ordinanza. In particolare autorizza gli additivi per alimenti per animali e i fini nutrizionali degli alimenti diete- tici per animali e controlla gli alimenti per animali così come le imprese a tutte le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli stessi. 2 L’UFAG può emanare istruzioni relative alla delimitazione tra materie prime, addi- tivi per alimenti per animali e altri prodotti come i medicamenti veterinari. A tal fine tiene conto delle pertinenti decisioni dell’UE. 3 Può prelevare o esigere campioni e analizzarli o farli analizzare. 4 È autorizzato ad analizzare o a far analizzare ogni anno un campione per prodotto o, se il comportamento di un’impresa o di una persona lo giustifica, più campioni a spese dell’impresa o della persona che produce, fabbrica, importa, fornisce in un nuovo im- ballaggio, trasforma o confeziona gli alimenti per animali. 5 L’indennità per i campioni che non sono forniti gratuitamente è pagata al prezzo corrente. Non hanno diritto all’indennità le imprese o le persone che producono, fab- bricano, importano, forniscono in un nuovo imballaggio, trasformano o confezionano gli alimenti per animali controllati. 51 Introdotto dal n. I dell’O del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1737). Produzione agricola 36 / 39 916.307 6 L’UFAG può adeguare gli allegati e le relative disposizioni transitorie dell’ordi- nanza del 26 ottobre 201152 sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione degli ani- mali alle modifiche del diritto europeo, se queste sono di portata limitata.53 7 ...54 8 Per qualsiasi emergenza relativa alla salute dell’uomo o degli animali o alla prote- zione dell’ambiente e fatte salve le disposizioni concernenti la proprietà intellettuale, l’UFAG può fornire all’acquirente le informazioni di cui dispone in virtù del capo- verso 1 qualora, dopo aver ponderato i rispettivi legittimi interessi dei produttori e degli acquirenti, giunga alla conclusione che la trasmissione di tali informazioni è giustificata. Se del caso, l’UFAG fornisce tali informazioni previa sottoscrizione di una clausola di riservatezza da parte dell’acquirente. Art. 71 Requisiti relativi al controllo degli alimenti per animali 1 Fatte salve altre disposizioni, i controlli vengono effettuati conformemente alle di- sposizioni tecniche del regolamento (UE) 2017/62555 applicabili al controllo degli alimenti per animali.56 2 L’UFAG provvede in particolare affinché: a. i controlli siano svolti regolarmente e in maniera proporzionata al rischio se- condo procedure documentate che assicurino controlli di qualità uniformi; b. sia assicurato un coordinamento efficace con le autorità competenti, quando i controlli previsti dalla presente ordinanza possono essere effettuati congiun- tamente con quelli previsti da altre disposizioni; c. i laboratori incaricati dell’analisi ufficiale degli alimenti per animali lavorino secondo procedure approvate a livello internazionale e utilizzino metodi di analisi convalidati; d. siano prese misure adeguate in caso d’inosservanza delle disposizioni della presente ordinanza; e. siano allestiti piani di controllo e un piano di gestione della crisi; f. i controlli siano effettuati in linea generale senza preavviso; g. siano disponibili impianti e apparecchiature adeguati e sottoposti a corretta manutenzione che consentano di effettuare i controlli ufficiali sugli alimenti per animali in modo efficace ed efficiente. 52 RS 916.307.1 53 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5569). 54 Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6399). 55 Regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 marzo 2017 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applica- zione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benes- sere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (UE) 2019/2127, GU L 321 del 12.12.2019, pag. 111. 56 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5569). Ordinanza sugli alimenti per animali 37 / 39 916.307 2bis I controlli dei processi si basano sull’ordinanza del 27 maggio 202057 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso.58 3 L’UFAG esegue audit interni o fa eseguire audit esterni e prende le misure adeguate alla luce dei rispettivi risultati per garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla presente ordinanza. Tali audit sono oggetto di un esame indipendente e sono svolti in maniera trasparente. Art. 72 Requisiti relativi ai laboratori I laboratori incaricati dell’analisi ufficiale degli alimenti per animali devono essere accreditati ed esercitare le loro attività in base alla norma europea EN ISO/IEC 17025 «Prescrizioni generali concernenti la competenza dei laboratori di taratura e di prova». Art. 73 Cooperazione tra autorità 1 L’UFAG può svolgere la sua attività di controllo in collaborazione con gli organi doganali. 2 Qualora l’importazione di un alimento per animali è vincolata a oneri in virtù dell’ar- ticolo 5 o 58, gli organi doganali possono prendere misure secondo le istruzioni del controllo ufficiale degli alimenti per animali. 3 Nell’esecuzione di disposizioni concernenti alimenti per animali contenenti o costi- tuiti da organismi geneticamente modificati, l’UFAG conduce e coordina la procedura in collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e l’ Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV)59. L’UFAG decide con il consenso dell’UFAM e dell’USAV. 4 Nell’esecuzione di disposizioni concernenti alimenti per animali diversi da quelli definiti al capoverso 3, la partecipazione dell’UFAM è retta dagli articoli 62a e 62b della legge del 21 marzo 199760 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministra- zione. Art. 74 Consultazione dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Per le questioni relative alla delimitazione tra materie prime o additivi per alimenti per animali e medicamenti per animali occorre sentire l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici in qualità di organo consultivo. 57 RS 817.032 58 Introdotto dall’all. 3 n. 6 dell’O del 16 dic. 2016 sul piano di controllo nazionale della ca- tena alimentare e degli oggetti d’uso (RU 2017 339). Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 6 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroali- mentare e degli oggetti d’uso, in vigore dal 1° lug. 2020 (RU 2020 2441). 59 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2014. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 60 RS 172.010 Produzione agricola 38 / 39 916.307 Art. 75 Cooperazione con gli organismi di controllo 1 L’UFAG può delegare i controlli previsti dalla presente ordinanza a organismi di controllo accreditati conformemente alla norma europea ISO/IEC 17020 «Criteri ge- nerali per il funzionamento dei vari tipi di organismi che effettuano attività di ispe- zione»61 o ad altra norma più pertinente ai fini dei compiti delegati. 2 L’UFAG provvede affinché tali organismi: a. dispongano di personale qualificato ed esperto, di infrastrutture e di procedure operative per assicurare un controllo imparziale e ineccepibile in virtù della presente ordinanza; b. trasmettano in maniera adeguata i risultati di tali controlli. 3 L’UFAG può precisare mediante istruzioni i requisiti e gli obblighi relativi agli or- ganismi e ai controlli. 4 L’UFAG dispone audit e ispezioni di tali organismi. Se da un audit o da un’ispezione emerge che tali organismi non svolgono correttamente i compiti loro assegnati, la de- lega può essere revocata. La delega è revocata immediatamente qualora l’organismo di controllo non adotti per tempo misure correttive adeguate. Art. 76 Statistica della cifra d’affari Su domanda dell’UFAG, tutte le imprese del settore dell’alimentazione animale che producono, immettono sul mercato o importano alimenti per animali sono tenute a fornire informazioni sui quantitativi da loro immessi sul mercato. Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 77 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 26 maggio 199962 sugli alimenti per animali è abrogata. Art. 78 Disposizioni transitorie 1 Le autorizzazioni concernenti additivi per alimenti per animali rilasciate prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza restano valide. 2 Le registrazioni e omologazioni degli stabilimenti rilasciate prima dell’entrata in vi- gore della presente ordinanza restano valide. 3 Gli alimenti per animali possono essere etichettati e imballati conformemente al di- ritto previgente fino al 31 dicembre 2012. Possono essere immessi sul mercato fino a esaurimento delle scorte. 61 Il testo di tali norme può essere consultato gratuitamente od ottenuto a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. 62 [RU 1999 1780, 2748 all. 5 n. 6; 2001 3294 II 14; 2002 4065; 2003 4927; 2005 973, 2695 II 19, 5555; 2007 4477 IV 70; 2008 3655, 4377 all. 5 n. 14; 2009 2599; 2011 2405] Ordinanza sugli alimenti per animali 39 / 39 916.307 Art. 79 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2012. Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione Art. 2 Settori disciplinati Art. 3 Definizioni Art. 4 Misure generali per la sicurezza degli alimenti per animali Art. 5 Prescrizioni dell’UFAG in caso di celere intervento Capitolo 2: Materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali Sezione 1: Oggetto Art. 6 Sezione 2: Esigenze generali Art. 7 Requisiti relativi all’importazione, all’immissione sul mercato e all’uso Art. 8 Restrizioni e divieti Art. 9 Catalogo delle materie prime e obbligo di notifica Art. 10 Responsabilità e obblighi delle imprese del settore dell’alimentazione animale Sezione 3: Alimenti dietetici per animali Art. 11 Sezione 4: Etichettatura, presentazione e imballaggio Art. 12 Principi per l’etichettatura e la presentazione Art. 13 Responsabilità Art. 14 Presentazione delle indicazioni di etichettatura Art. 15 Requisiti generali relativi all’etichettatura Art. 16 Deroghe e indicazioni facoltative Art. 17 Imballaggio Capitolo 3: Additivi per alimenti per animali e premiscele Sezione 1: Oggetto Art. 18 Sezione 2: Condizioni per l’immissione sul mercato Art. 19 Principio dell’autorizzazione Art. 20 Elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali Art. 21 Autorizzazione di additivi per alimenti per animali per esperimenti scientifici Art. 22 Additivi autorizzati per alimenti per animali Art. 23 Autorizzazione urgente Art. 24 Condizioni di autorizzazione Art. 25 Categorie di additivi per alimenti per animali Art. 26 Richieste e domande Art. 27 Documenti da inoltrare Art. 28 Esame delle richieste e delle domande Art. 29 Responsabilità propria Art. 30 Riesame degli additivi autorizzati per alimenti per animali Art. 31 Proroga delle autorizzazioni Sezione 3: Etichettatura e imballaggio di additivi per alimenti per animali e premiscele Art. 32 Sezione 4: Riservatezza del segreto industriale Art. 33 Riservatezza Art. 34 Protezione dei documenti Capitolo 4: Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Art. 35 Oggetto Art. 36 Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Art. 37 Divieto di diluizione e detossificazione Art. 38 Sostanze indesiderabili negli alimenti complementari per animali Art. 39 Correzione della concentrazione massima Capitolo 5: Igiene degli alimenti per animali nonché registrazione e omologazione degli stabilimenti Sezione 1: Oggetto Art. 40 Sezione 2: Obblighi Art. 41 Obblighi generali Art. 42 Obblighi specifici Art. 43 Obbligo di tenere un registro sugli alimenti per animali da reddito Art. 44 Sistema di analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP) Art. 45 Documenti concernenti il sistema HACCP Sezione 3: Registrazione e omologazione Art. 46 Principio Art. 47 Obbligo di notifica Art. 48 Omologazione degli stabilimenti Art. 49 Riconoscimento delle registrazioni e delle omologazioni estere Art. 50 Sospensione della registrazione o dell’omologazione Art. 51 Revoca della registrazione o dell’omologazione Art. 52 Modifiche della registrazione o dell’omologazione di uno stabilimento Art. 53 Esenzione dalle ispezioni in loco Art. 54 Elenco degli stabilimenti registrati e omologati Sezione 4: Manuali di buona pratica Art. 55 Elaborazione, diffusione e uso dei manuali Art. 56 Manuali nazionali Sezione 5: Importazione di alimenti per animali Art. 57 Importazione di alimenti per animali Art. 58 Controlli più intensi Art. 59 Sistema di allarme rapido Capitolo 6: Alimenti geneticamente modificati per animali Art. 60 Oggetto Art. 61 Requisiti generali Art. 62 Autorizzazione di materie prime e additivi geneticamente modificati per alimenti per animali Art. 63 Richieste Art. 64 Separazione del flusso di merci Art. 65 Obbligo di informare e di tenere un registro Art. 66 Requisiti di etichettatura Art. 67 Contaminazioni accidentali o tecnicamente inevitabili Art. 68 Alimenti per animali con tracce di OGM Capitolo 7: Esecuzione Art. 69 Competenze del DEFR Art. 70 Competenze dell’UFAG Art. 71 Requisiti relativi al controllo degli alimenti per animali Art. 72 Requisiti relativi ai laboratori Art. 73 Cooperazione tra autorità Art. 74 Consultazione dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Art. 75 Cooperazione con gli organismi di controllo Art. 76 Statistica della cifra d’affari Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 77 Diritto previgente: abrogazione Art. 78 Disposizioni transitorie Art. 79 Entrata in vigore | ||
ch | it | 62487364-8117-415c-9b7f-f6260e0584ab | Ordinanza del DEFR concernente la produzione e l’immissione sul mercato degli alimenti per animali, additivi per alimenti per animali e alimenti dietetici per animali | Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all'alimentazione animale | OLAlA | 916.307.1 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 2011-10-26T00:00:00 | 1,673,049,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24720/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/802/it | 916.307.1 1 / 335 Ordinanza del DEFR concernente la produzione e l’immissione sul mercato degli alimenti per animali, additivi per alimenti per animali e alimenti dietetici per animali (Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale, OLAlA)1 del 26 ottobre 2011 (Stato 1° gennaio 2023) Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)2, visti gli articoli 7 capoverso 2, 8, 9 capoverso 1, 11, 15 capoverso 2, 16, 19 capoverso 3, 20, 21 capoverso 2, 25 capoversi 2 e 3, 27 capoverso 2, 30 capoverso 6, 31 capoverso 1, 32 capoverso 6, 36 capoversi 1 e 2, 42 capoversi 5 e 6, 43 capoverso 2, 58 capoversi 1 e 2 e 69 dell’ordinanza del 26 ottobre 20113 sugli alimenti per animali (OsAlA),4 ordina: Sezione 1: Materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali Art. 1 Requisiti tecnici relativi agli alimenti per animali Gli alimenti per animali devono essere conformi alle disposizioni tecniche relative alle impurità e ad altre proprietà chimiche riportate nell’allegato 1.1. Art. 1a5 Materie prime che non devono essere notificate L’elenco delle materie prime che non devono essere notificate figura nell’allegato 1.4. Art. 2 Sostanze vietate o autorizzate con restrizioni nell’alimentazione animale Sono vietati o autorizzati con restrizioni l’immissione sul mercato e l’uso come ali- menti per animali delle sostanze riportate nell’allegato 4.1. RU 2011 5699 1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6401). 2 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 3 RS 916.307 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1739). 5 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 15 mag. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1739). 916.307.1 Produzione agricola 2 / 335 916.307.1 Art. 3 Maggiori controlli 1 L’allegato 4.2 parte 1 contiene l’elenco degli alimenti per animali la cui importa- zione sottostà a maggiori controlli secondo l’articolo 58 OsAlA. Nello stesso sono indicati anche i controlli specifici con le relative frequenze per prodotto e Paese d’ori- gine. 2 Qualora provengano da Paesi esterni all’UE, gli alimenti per animali elencati nell’al- legato 4.2 parte 1 possono essere importati in Svizzera soltanto su preavviso, attra- verso gli aeroporti di Ginevra e Zurigo. 3 All’atto della liberazione della merce controllata l’organismo di controllo compila un documento d’accompagnamento secondo l’allegato 4.2 parte 2, che deve accom- pagnare la merce fino al consumatore finale. Art. 4 Tenore di additivi per alimenti per animali 1 Fatte salve le condizioni d’uso stabilite nell’autorizzazione, le materie prime e gli alimenti complementari per animali non devono contenere additivi per alimenti per animali in quantità di oltre il centuplo della concentrazione massima consentita negli alimenti completi per animali o di oltre il quintuplo nel caso dei coccidiostatici e degli istomonostatici. 2 Il centuplo della concentrazione massima di additivi per alimenti per animali con- sentito negli alimenti completi per animali può essere superato solo se la composi- zione dei prodotti in questione soddisfa il particolare fine nutrizionale secondo l’arti- colo 11 OsAlA. Le condizioni d’uso di tali alimenti per animali sono specificate nell’elenco degli scopi d’utilizzo per alimenti dietetici per animali secondo l’allegato 3.16. Art. 57 Alimenti dietetici per animali 1 L’elenco degli scopi d’utilizzo autorizzati degli alimenti per animali destinati a par- ticolari fini nutrizionali (alimenti dietetici per animali) e delle rispettive caratteristiche nutrizionali particolari è riportato nell’allegato 3.1. 2 ...8 6 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DEFR del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1621). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1621). 8 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 3 / 335 916.307.1 Sezione 2: Etichettatura e presentazione di materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali Art. 6 Indicazioni 1 L’etichettatura delle materie prime, degli alimenti composti o degli alimenti dietetici per animali e la presentazione dell’etichettatura possono richiamare l’attenzione, in particolare, sulla presenza o assenza di una sostanza nell’alimento per animali, su una specifica caratteristica nutrizionale o processo o su una funzione specifica a ciò cor- relata, purché siano adempiute le seguenti condizioni: a. l’indicazione è oggettiva, verificabile dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e comprensibile per l’utilizzatore dell’alimento per animali; b. lo stabilimento responsabile dell’etichettatura fornisce, su richiesta dell’UFAG, una prova scientifica della veridicità dell’indicazione, mediante riferimento a documenti scientifici pubblicamente accessibili o a ricerche do- cumentate effettuate dall’impresa. La prova scientifica deve essere disponibile al momento dell’immissione sul mercato dell’alimento per animali. Gli acqui- renti possono esprimere all’UFAG i loro dubbi in merito alla veridicità di un’indicazione. Se l’UFAG giunge alla conclusione che la prova scientifica relativa a un’indicazione è ingannevole, esige che venga eliminata l’indica- zione in questione. 2 Sono consentite indicazioni riguardanti l’ottimizzazione dell’alimentazione e l’inte- grazione o il soddisfacimento delle esigenze fisiologiche, a condizione che non con- tengano una delle indicazioni secondo il capoverso 3 lettera a. 3 L’etichettatura delle materie prime o degli alimenti composti per animali e la pre- sentazione dell’etichettatura non devono comportare allegazioni secondo le quali la materia prima o l’alimento composto per animali: a. previene, tratta o cura una malattia, fatta eccezione per i coccidiostatici e gli istomonostatici; la presente lettera non si applica tuttavia alle indicazioni ri- guardanti la prevenzione degli squilibri nutrizionali, a condizione che a ciò non si associ alcun sintomo patologico; b. ha un particolare fine nutrizionale menzionato nell’elenco degli scopi d’uti- lizzo riportato nell’allegato 3.1, tranne nei casi in cui adempie le condizioni in esso stabilite. Art. 7 Requisiti minimi relativi all’etichettatura di alimenti per animali 1 L’indicazione dell’elenco degli additivi per alimenti per animali deve essere con- forme ai requisiti del capitolo I dell’allegato 8.2 o del capitolo I dell’allegato 8.3, tranne nei casi in cui le prescrizioni relative all’etichettatura per l’autorizzazione dell’additivo per alimenti per animali in questione prevedono altrimenti. 2 Il tenore d’acqua deve essere indicato conformemente all’allegato 1.1 numero 6. 3 Ulteriori disposizioni in materia di etichettatura sono riportate nell’allegato 8.1. Produzione agricola 4 / 335 916.307.1 Art. 8 Requisiti particolari relativi all’etichettatura di materie prime 1 Oltre ai requisiti secondo l’articolo 15 OsAlA, l’etichettatura delle materie prime deve comprendere le indicazioni seguenti: a. l’indicazione obbligatoria corrispondente alla rispettiva categoria secondo l’elenco riportato nell’allegato 1.2; o b. le indicazioni previste dal catalogo secondo l’articolo 9 OsAlA per la materia prima in questione. 2 L’etichettatura delle materie prime contenenti additivi per alimenti per animali deve comprendere le indicazioni supplementari seguenti: a. le specie animali o le categorie di animali cui è destinata la materia prima, se gli additivi per alimenti per animali in questione non sono autorizzati per tutte le specie animali o lo sono in concentrazioni massime per determinate specie; b. le istruzioni per l’uso corretto secondo l’allegato 8.1 numero 4, se per l’addi- tivo per alimenti per animali in questione è stata stabilita una concentrazione massima; c. la durata minima di conservazione per gli additivi per alimenti per animali che non sono additivi tecnologici. Art. 9 Requisiti obbligatori particolari relativi all’etichettatura di alimenti composti per animali 1 Oltre ai requisiti secondo l’articolo 15 OsAlA, l’etichettatura degli alimenti compo- sti per animali deve comprendere le indicazioni seguenti: a. le specie animali o le categorie di animali cui è destinato l’alimento composto per animali; b.9 le istruzioni per l’uso corretto con l’indicazione dello scopo dell’alimento per animali e le indicazioni redatte secondo l’allegato 8.1 numero 4 se l’alimento contiene additivi in quantità superiore ai tenori massimi fissati per gli alimenti completi per animali; c. qualora il produttore non sia lo stabilimento responsabile dell’etichettatura: 1. il nome o la ditta e l’indirizzo del produttore, o 2. il numero d’omologazione o di registrazione del produttore; d. la durata minima di conservazione, secondo le disposizioni seguenti: 1. la dicitura «da consumarsi entro ...», seguita dall’indicazione della data (giorno, mese, anno), per gli alimenti per animali facilmente deperibili a causa del processo di deterioramento, 2. la dicitura «da consumarsi preferibilmente entro ...», seguita dall’indica- zione della data (mese e anno), per gli altri alimenti per animali, o 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6401). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 5 / 335 916.307.1 3. la dicitura «... (giorni o mesi) dopo la data di fabbricazione», se nell’am- bito dell’etichettatura è inserita la data di fabbricazione; e. l’elenco delle materie prime che compongono l’alimento per animali, sotto il titolo «Composizione», indicando il nome di ogni materia prima, secondo l’ar- ticolo 8 capoverso 1 lettera a o b, in ordine decrescente di importanza ponde- rale, calcolata in base al tenore d’acqua dell’alimento composto; può essere indicata anche la percentuale in peso; f. le indicazioni obbligatorie secondo il capitolo II dell’allegato 8.2 o il capitolo II dell’allegato 8.3. 2 L’elenco menzionato nel capoverso 1 lettera e deve adempiere i seguenti requisiti: a. la denominazione e la percentuale ponderale di una materia prima se la pre- senza della materia prima è evidenziata nell’etichettatura in parole, immagini o grafici; b. se le percentuali ponderali delle materie prime contenute negli alimenti com- posti per animali da reddito non sono indicate sull’etichettatura, lo stabili- mento responsabile dell’etichettatura, ferme restando le disposizioni sulla pro- prietà intellettuale, mette a disposizione dell’acquirente, su richiesta, informazioni sui dati quantitativi relativi alla composizione del prodotto, in un intervallo del ± 15 per cento del valore, secondo la formulazione dell’ali- mento per animali; c. nel caso di alimenti composti per animali da compagnia, ad eccezione degli animali da pelliccia, l’indicazione della denominazione specifica della materia prima può essere sostituita da quella della categoria secondo l’allegato 1.3 cui appartiene la materia prima. 3 Per gli alimenti composti per animali secondo il capoverso 2 lettera c, l’allegato 1.3 contiene un elenco delle categorie di materie prime che possono essere indicate al posto delle singole materie prime nell’etichettatura degli alimenti per animali da com- pagnia, ad eccezione degli animali da pelliccia. Art. 10 Requisiti supplementari relativi all’etichettatura di alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali Oltre ai requisiti secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera a OsAlA e gli articoli 8 e 9 della presente ordinanza, l’etichettatura degli alimenti per animali destinati a partico- lari fini nutrizionali deve contenere le seguenti indicazioni: a. la qualifica «dietetici», riservata esclusivamente ad alimenti per animali de- stinati a particolari fini nutrizionali, congiuntamente alla denominazione dell’alimento per animali secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera a OsAlA; b. le indicazioni prescritte per il rispettivo scopo d’utilizzo nelle colonne da 1 a 6 dell’elenco degli scopi d’utilizzo previsti secondo l’allegato 3.1; c. l’indicazione di consultare un esperto in nutrizione o un veterinario prima dell’uso dell’alimento per animali o prima di prolungare la durata d’utilizzo. Produzione agricola 6 / 335 916.307.1 Art. 11 Requisiti supplementari relativi all’etichettatura di alimenti per animali da compagnia Oltre ai requisiti secondo l’articolo 15 OsAlA e l’articolo 9 della presente ordinanza, sull’etichetta degli alimenti per animali da compagnia deve comparire un numero di telefono gratuito o un altro mezzo di comunicazione idoneo a consentire all’acquirente di richiedere informazioni supplementari riguardo: a. agli additivi per alimenti per animali contenuti nell’alimento per animali da compagnia; e b. alle materie prime in essi incorporate, se la categoria è indicata secondo l’ar- ticolo 9 capoverso 2 lettera c. Art. 12 Requisiti supplementari relativi all’etichettatura di alimenti non conformi per animali Oltre ai requisiti secondo l’articolo 15 OsAlA e gli articoli 8 e 9 della presente ordi- nanza, un alimento per animali che non soddisfa i requisiti legali, come ad esempio un alimento contaminato per animali, deve riportare nell’etichettatura le indicazioni particolari secondo l’allegato 8.4. Art. 13 Deroghe relative all’etichettatura 1 Per quanto riguarda gli alimenti per animali confezionati, le indicazioni secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettere c, d ed e OsAlA e l’articolo 8 capoverso 2 lettera c o l’articolo 9 capoverso 1 lettere c, d ed e della presente ordinanza possono essere for- nite su una parte dell’imballaggio diversa da quella riservata all’etichetta secondo l’ar- ticolo 14 capoverso 1 OsAlA. In tal caso occorre specificare dove compaiono tali in- dicazioni. 2 Le indicazioni obbligatorie secondo l’articolo 9 capoverso 1 lettera f non sono ne- cessarie per miscele di grani interi, semi e frutti. 3 Nel caso degli alimenti composti per animali costituiti da non più di tre materie prime non sono obbligatorie le indicazioni di cui all’articolo 9 capoverso 1 lettere a e b, se dalla descrizione risulta chiaramente quali materie prime sono state utilizzate. 4 Per quantitativi di materie prime o di alimenti composti per animali che non supe- rano i 20 chilogrammi, destinati all’utilizzatore finale e venduti sfusi, le indicazioni secondo l’articolo 15 OsAlA e gli articoli 8 e 9 della presente ordinanza possono es- sere fornite all’acquirente mediante adeguata affissione nel punto vendita. In tal caso le indicazioni secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera a OsAlA e l’articolo 8 capo- verso 1 o l’articolo 9 capoverso 1 lettere a e b della presente ordinanza sono trasmesse all’acquirente quantomeno sulla fattura o congiuntamente alla stessa. 5 Nel caso degli alimenti per animali da compagnia venduti in imballaggi contenenti più confezioni, le indicazioni secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettere b, c, f e g OsAlA e l’articolo 9 capoverso 1 lettere b, c, e, nonché f della presente ordinanza possono comparire solo sull’imballaggio esterno invece che su ciascuna confezione, a condizione che il peso totale combinato dell’imballaggio non superi i 10 kg. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 7 / 335 916.307.1 6 Le materie prime fornite da stabilimenti della produzione primaria a imprese del settore dell’alimentazione animale non sottostanno alle prescrizioni relative all’eti- chettatura secondo l’articolo 15 OsAlA e l’articolo 8 della presente ordinanza. 7 L’UFAG può applicare deroghe per gli alimenti per animali allevati a scopi scienti- fici o sperimentali, a condizione che l’etichetta indichi tale scopo. 8 Le indicazioni secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettere c, d, e, nonché g OsAlA e l’articolo 9 capoverso 1 lettere b e c della presente ordinanza non sono necessarie, se l’acquirente attesta per scritto, prima di ogni transazione commerciale, di rinunciarvi. Una transazione commerciale può comprendere diversi invii. 9 Le indicazioni di etichettatura possono essere scritte in altre lingue, oltre che in quelle ufficiali. Art. 14 Etichettatura facoltativa 1 Oltre ai requisiti obbligatori relativi all’etichettatura, nell’etichettatura delle materie prime e degli alimenti composti per animali possono essere fornite le indicazioni fa- coltative seguenti, a condizione che siano rispettati i principi generali di cui alla pre- sente sezione: a. il valore nutrizionale degli alimenti composti per animali da reddito; b. il valore nutrizionale degli alimenti composti per animali da compagnia. 2 Il valore nutrizionale degli alimenti composti per animali da reddito è calcolato ap- plicando i metodi secondo l’allegato 8.6. 3 Il valore nutrizionale degli alimenti composti per animali da compagnia può essere calcolato applicando i metodi secondo l’allegato 8.6 o altri metodi ufficialmente va- lidi, utilizzati nell’UE. Il metodo applicato deve essere riportato nell’etichettatura. Sezione 3: Additivi per alimenti per animali e premiscele Art. 15 Condizioni d’utilizzo di additivi per alimenti per animali e premiscele Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele devono soddisfare le condizioni secondo l’allegato 6.2 e le condizioni d’utilizzo stabilite nell’autorizzazione per addi- tivi per alimenti per animali, tranne nei casi in cui l’autorizzazione prevede altrimenti. Art. 16 Richieste e domande 1 Le richieste di omologazione di additivi per alimenti per animali e le domande di autorizzazione devono essere preparate secondo le indicazioni dell’allegato 5. 2 Le domande per esperimenti con additivi per alimenti per animali secondo l’articolo 21 OsAlA devono soddisfare i requisiti secondo l’allegato 5 capoverso 2. Produzione agricola 8 / 335 916.307.1 Art. 17 Elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali 1 L’elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali secondo l’articolo 20 ca- poverso 1 OsAlA è riportato nell’allegato 2. 2 La nomenclatura dei gruppi funzionali di additivi per alimenti per animali è riportata nell’allegato 6.1. Art. 18 Requisiti particolari relativi all’etichettatura di additivi per alimenti per animali e premiscele Oltre alle informazioni secondo l’articolo 32 capoverso 1 OsAlA, l’imballaggio o il contenitore di un additivo per alimenti per animali appartenente a uno dei gruppi fun- zionali secondo l’allegato 8.5 o di una premiscela contenente una simile sostanza deve recare, in maniera visibile, chiaramente leggibile e indelebile, le informazioni secondo l’allegato 8.5. Sezione 4: Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Art. 19 1 Le concentrazioni massime di sostanze indesiderabili negli alimenti per animali sono riportate nell’allegato 10 parte 1. 2 Le soglie d’intervento per le sostanze indesiderabili e le misure specifiche da pren- dere in caso di loro superamento negli alimenti per animali sono riportate nell’allegato 10 parte 2. 3 Le concentrazioni massime di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti per ani- mali sono riportate nell’allegato 10 parte 3. 4 I tenori massimi di contaminazione radioattiva negli alimenti per animali figurano nell’allegato 10 parte 4.10 Sezione 5: Prescrizioni relative all’igiene degli alimenti per animali Art. 20 1 Le imprese del settore dell’alimentazione animale devono adempiere le disposizioni dell’allegato 11 riguardanti le operazioni di cui sopra. 2 Le imprese del settore dell’alimentazione animale della produzione primaria che necessitano di una registrazione o un’omologazione secondo gli articoli 47 e 48 OsAlA, devono adempiere le disposizioni dell’allegato 11 riguardanti le operazioni di cui sopra.11 10 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 9 / 335 916.307.1 3 Le imprese del settore dell’alimentazione animale devono, se previsti: a. soddisfare criteri microbiologici specifici; e b. prendere le misure o attuare i processi necessari a raggiungere obiettivi speci- fici. 4 L’UFAG, d’intesa con il settore degli alimenti per animali, può stabilire i criteri e gli obiettivi specifici secondo il capoverso 3 lettere a e b. Sezione 6: Tolleranze, campionature, metodi d’analisi e trasporti Art. 21 1 Le tolleranze consentite per gli scarti tra le indicazioni relative alla composizione di una materia prima o di un alimento composto per animali nell’etichettatura e i valori riscontrati nell’ambito di controlli ufficiali sono riportate nell’allegato 7. 2 La procedura di campionatura e i metodi d’analisi applicati durante i controlli uffi- ciali di alimenti per animali sono retti dalle prescrizioni riportate nell’allegato 9. 3 Gli alimenti sfusi per animali da reddito non possono essere trasportati in veicoli e contenitori utilizzati per il trasporto di sottoprodotti di origine animale secondo l’arti- colo 3 lettera b dell’ordinanza del 25 maggio 201112 concernente i sottoprodotti di origine animale (OSOAn).13 Sezione 7: Disposizioni finali Art. 22 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 10 giugno 199914 sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale è abrogata. Art. 2315 Art. 23a16 12 RS 916.441.22 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). 14 [RU 1999 2084; 2002 4313; 2003 5467; 2005 981, 6655; 2006 5213, 5217 all. n. 7; 2007 4477 V n. 21; 2008 3663; 2009 2853; 2010 381, 2511] 15 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 16 set. 2016, con effetto dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3351). 16 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2012 (RU 2012 6401). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 16 set. 2016, con effetto dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3351). Produzione agricola 10 / 335 916.307.1 Art. 23b17 Art. 23c18 Art. 23d19 Art. 23e20 Art. 23f21 Art. 23g22 Art. 23h23 Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020 1 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele che ne contengono stralciati mediante la modifica dell’11 novembre 2020 dall’elenco degli additivi di cui all’alle- gato 2 possono continuare a essere immessi sul mercato per sei mesi dall’entrata in vigore della modifica dell’11 novembre 2020. 2 Gli alimenti composti per animali da reddito caratterizzati in virtù del diritto ante- riore possono continuare a essere immessi sul mercato per un anno dall’entrata in vi- gore della modifica dell’11 novembre 2020. 3 Gli alimenti composti per animali da compagnia caratterizzati in virtù del diritto anteriore possono continuare a essere immessi sul mercato per due anni dall’entrata in vigore della modifica dell’11 novembre 2020. Art. 23i24 Disposizioni transitorie della modifica del 23 aprile 2021 1 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele che ne contengono, stralciati dall’elenco degli additivi di cui all’allegato 2 mediante la modifica del 23 aprile 2021, possono continuare a essere immessi sul mercato per sei mesi dall’entrata in vigore della modifica del 23 aprile 2021. 17 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 21 mag. 2014 (RU 2014 1621). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 16 set. 2016, con effetto dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3351). 18 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 20 mag. 2015 (RU 2015 1793). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4453). 19 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 16 set. 2016 (RU 2016 3351). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2019, con effetto dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3623). 20 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 18 ott. 2017 (RU 2017 6421). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). 21 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 31 ott. 2018 (RU 2018 4453). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). 22 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2019 (RU 2019 3623). Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). 23 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). 24 Introdotto dal n. I dell’O dell’UFAG del 23 apr. 2021, in vigore dal 1° giu. 2021 (RU 2021 256). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 11 / 335 916.307.1 2 Gli alimenti composti per animali da reddito caratterizzati in virtù del diritto ante- riore possono continuare a essere immessi sul mercato per un anno dall’entrata in vi- gore della modifica del 23 aprile 2021. 3 Gli alimenti composti per animali da compagnia caratterizzati in virtù del diritto anteriore possono continuare a essere immessi sul mercato per due anni dall’entrata in vigore della modifica del 23 aprile 2021. Art. 23j25 Disposizioni transitorie della modifica del 3 novembre 2021 1 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele che ne contengono stralciati mediante la modifica del 3 novembre 2021 dall’elenco degli additivi autorizzati per l’alimentazione animale di cui all’allegato 2 possono continuare a essere immessi sul mercato e utilizzati per sei mesi dall’entrata in vigore della modifica del 3 novembre 2021. 2 Gli alimenti composti per animali da reddito caratterizzati in virtù del diritto ante- riore possono continuare a essere immessi sul mercato per un anno dall’entrata in vi- gore della modifica del 3 novembre 2021. 3 Gli alimenti composti per animali da compagnia caratterizzati in virtù del diritto anteriore possono continuare a essere immessi sul mercato per due anni dall’entrata in vigore della modifica del 3 novembre 2021. Art. 23k26 Disposizioni transitorie della modifica del 25 aprile 2022 1 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele che ne contengono, stralciati mediante la modifica del 25 aprile 2022 dall’elenco degli additivi autorizzati per l’ali- mentazione animale di cui all’allegato 2, possono continuare a essere immessi sul mercato e utilizzati per sei mesi dall’entrata in vigore della modifica del 25 aprile 2022. 2 Gli alimenti composti per animali da reddito caratterizzati in virtù del diritto ante- riore possono continuare a essere immessi sul mercato per un anno dall’entrata in vigore della modifica del 25 aprile 2022. 3 Gli alimenti composti per animali da compagnia caratterizzati in virtù del diritto anteriore possono continuare a essere immessi sul mercato per due anni dall’entrata in vigore della modifica del 25 aprile 2022. Art. 23l27 Disposizioni transitorie della modifica del 2 novembre 2022 1 Gli additivi per alimenti per animali e le premiscele che ne contengono, stralciati mediante la modifica del 2 novembre 2022 dall’elenco degli additivi autorizzati per l’alimentazione animale di cui all’allegato 2, possono continuare a essere immessi sul 25 Introdotto dal n. I dell’O dell’UFAG del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 698). 26 Introdotto dal n. I dell’O dell’UFAG del 25 apr. 2022, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 276). 27 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). Produzione agricola 12 / 335 916.307.1 mercato e utilizzati per sei mesi dall’entrata in vigore della modifica del 2 novembre 2022. 2 Gli alimenti composti e le materie prime per animali da reddito caratterizzati in virtù del diritto anteriore possono continuare a essere immessi sul mercato per un anno dall’entrata in vigore della modifica del 2 novembre 2022. 3 Gli alimenti composti e le materie prime per animali da compagnia caratterizzati in virtù del diritto anteriore possono continuare a essere immessi sul mercato per due anni dall’entrata in vigore della modifica del 2 novembre 2022. Art. 24 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2012. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 13 / 335 916.307.1 Allegato 1.1 (art. 1 e 7) Disposizioni tecniche relative a impurità, alimenti d’allattamento per animali, materie prime utilizzate come denaturanti o leganti, tenori di ceneri e d’acqua 1. Conformemente ai criteri della buona pratica secondo l’articolo 41 OsAlA, le materie prime devono essere esenti da impurità chimiche derivanti dal pro- cesso di fabbricazione e da coadiuvanti tecnologici, a meno che nel catalogo secondo l’articolo 9 OsAlA sia fissato un tenore massimo specifico. 2. Qualora non siano stati fissati altri valori nel catalogo secondo l’articolo 9 OsAlA, la purezza botanica delle materie prime deve ammontare almeno al 95 per cento. Si considerano impurità botaniche le impurità di materiali vege- tali non nocive per gli animali, ad esempio, paglia e semi di altre specie colti- vate o di erbe infestanti. La percentuale di impurità botaniche, quali residui di altri semi o frutti oleosi derivanti da un processo di fabbricazione anteriore, può ammontare al massimo allo 0,5 per cento per ciascun tipo di seme o frutto. 3. Il tenore di ferro degli alimenti d’allattamento per animali per vitelli di peso vivo di al massimo 70 kg deve essere almeno di 30 mg per kg di alimento completo per animali avente un tenore d’acqua del 12 per cento. 4. Laddove le materie prime siano utilizzate come leganti o denaturanti per altre materie prime, i prodotti possono essere ancora considerati materie prime. Vanno indicati il nome, la natura e la quantità della materia prima utilizzata come legante o denaturante. Se come legante di una materia prima è usata un’altra materia prima, la percentuale di quest’ultima può ammontare al mas- simo al 3 per cento del peso totale. 5. Il tenore di ceneri insolubili nell’acido cloridrico può ammontare al 2,2 per cento al massimo della sostanza secca. Tuttavia, tale tenore può essere supe- rato per: – le materie prime, – gli alimenti composti per animali contenenti leganti minerali autorizzati, – gli alimenti minerali per animali, – gli alimenti composti per animali contenenti oltre il 50 per cento di sot- toprodotti del riso o della barbabietola da zucchero, – gli alimenti composti per animali destinati ai pesci di allevamento conte- nenti oltre il 15 per cento di farina di pesce, purché tale tenore sia dichiarato sull’etichetta. 6. Se nell’allegato 1.2 o nel catalogo delle materie prime non sono state fissate altre percentuali, il tenore d’acqua dell’alimento per animali deve essere di- chiarato nei casi in cui superi: – il 5 per cento negli alimenti minerali per animali non contenenti sostanze organiche, Produzione agricola 14 / 335 916.307.1 – il 7 per cento negli alimenti d’allattamento per animali e negli altri ali- menti composti per animali contenenti una percentuale di prodotti lattieri superiore al 40 per cento, – il 10 per cento negli alimenti minerali per animali contenenti sostanze organiche, – il 14 per cento negli altri alimenti per animali. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 15 / 335 916.307.1 Allegato 1.228 (art. 8) Indicazioni obbligatorie per le materie prime Categoria di materie prime Indicazioni obbligatorie 1. Foraggi verdi e grezzi Proteina grezza, se > 10 % Fibra grezza 2. Cereali in grani 3. Prodotti e sottoprodotti di cereali in grani Amido, se > 20 % Proteina grezza, se > 10 % Grassi grezzi, se > 5 % Fibra grezza 4. Semi e frutti oleosi 5. Prodotti, sottoprodotti di semi nonché frutti oleosi Proteina grezza, se > 10 % Grassi grezzi, se > 5 % Fibra grezza 6. Leguminose a granelli 7. Prodotti e sottoprodotti di leguminose a gra- nelli Proteina grezza, se > 10 % Fibra grezza 8. Tuberi, radici 9. Prodotti e sottoprodotti di tuberi e radici Amido Fibra grezza Ceneri insolubili in HCl, se > 3,5 % della sostanza secca 10. Prodotti e sottoprodotti dell’industria di tra- sformazione della barbabietola da zucchero Fibra grezza, se > 15 % Zuccheri totali espressi in saccarosio Ceneri insolubili in HCl, se > 3,5 % della sostanza secca 11. Prodotti e sottoprodotti dell’industria di tra- sformazione della canna da zucchero Fibra grezza, se > 15 % Zuccheri totali espressi in saccarosio 12. Altri semi e frutti nonché loro prodotti e sotto- prodotti, salvo i prodotti e sottoprodotti di cui ai punti 2-7 Proteina grezza Fibra grezza Grassi grezzi, se > 10 % 13. Altri vegetali nonché loro prodotti e sottopro- dotti, salvo i prodotti e sottoprodotti di cui ai punti 8-11 Proteina grezza, se > 10 % Fibra grezza 14. Prodotti e sottoprodotti lattiero-caseari Proteina grezza Acqua, se > 5 % Lattosio, se > 10 % 28 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). Produzione agricola 16 / 335 916.307.1 Categoria di materie prime Indicazioni obbligatorie 15. Prodotti e sottoprodotti di animali terrestri Proteina grezza, se > 10 % Grassi grezzi, se > 5 % Acqua, se > 8 % 16. Pesci e altri animali marini nonché loro pro- dotti e sottoprodotti Proteina grezza, se > 10 % Grassi grezzi, se > 5 % Acqua, se > 8 % 17. Minerali Calcio Sodio Fosforo Altri minerali pertinenti 18. Vari Proteina grezza, se > 10 % Fibra grezza Grassi grezzi, se > 10 % Amido, se > 30 % Zuccheri totali espressi in saccarosio, se > 10 % Ceneri insolubili in HCl, se > 3,5 % della sostanza secca Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 17 / 335 916.307.1 Allegato 1.3 (art. 9) Categorie di materie prime utilizzabili nell’etichettatura degli alimenti composti per animali da compagnia Categorie di materie prime la cui indicazione nell’etichetta di alimenti composti per animali da compagnia sostituisce quella del nome specifico di una o più materie prime. Categoria Definizione 1. Carni e sottoprodotti di ori- gine animale Tutte le parti carnose di animali terrestri a sangue caldo macel- lati, fresche o conservate mediante un opportuno trattamento e tutti i prodotti e i sottoprodotti provenienti dalla trasformazione del corpo o di parti del corpo di animali terrestri a sangue caldo 2. Latte e derivati del latte Tutti i prodotti lattiero-caseari, freschi o conservati mediante un opportuno trattamento, nonché i sottoprodotti della loro la- vorazione 3. Uova e prodotti a base di uova Tutti i prodotti a base di uova, freschi o conservati mediante un opportuno trattamento, nonché i sottoprodotti della loro lavora- zione 4. Oli e grassi Tutti gli oli e i grassi animali o vegetali 5. Lieviti Tutti i lieviti le cui cellule siano state uccise ed essiccate 6. Pesci e sottoprodotti dei pe- sci I pesci o le parti di pesci, freschi o conservati mediante un op- portuno trattamento, nonché i sottoprodotti della loro lavora- zione 7. Cereali Tutte le specie di cereali indipendentemente dalla loro presen- tazione e i prodotti ottenuti dalla trasformazione del corpo fari- noso dei cereali 8. Ortaggi Tutte le specie di ortaggi e legumi, freschi o conservati me- diante un opportuno trattamento 9. Sottoprodotti di origine ve- getale I sottoprodotti provenienti dal trattamento dei prodotti vegetali, in particolare dei cereali, degli ortaggi, dei legumi e dei semi oleosi 10. Estratti di proteine vegetali Tutti i prodotti di origine vegetale le cui proteine sono state concentrate mediante un trattamento appropriato, che conten- gono almeno il 50 % di proteine grezze rispetto alla sostanza secca, eventualmente ristrutturate (testurizzate) 11. Sostanze minerali Tutte le sostanze inorganiche adatte all’alimentazione animale 12. Zuccheri Tutti i tipi di zucchero 13. Frutta Tutte le varietà di frutta, fresche o conservate mediante un op- portuno trattamento 14. Noci Tutte le polpe dei frutti in guscio 15. Semi Tutti i semi interi o grossolanamente macinati Produzione agricola 18 / 335 916.307.1 Categoria Definizione 16. Alghe Tutte le specie di alghe, fresche o conservate mediante un op- portuno trattamento 17. Molluschi e crostacei Tutti i crostacei e i molluschi anche con conchiglia, freschi o conservati mediante un opportuno trattamento, nonché i sotto- prodotti della loro lavorazione 18. Insetti Tutte le specie di insetti in tutte le fasi del loro sviluppo 19. Prodotti del panificio Tutti i prodotti del panificio, in particolare pane, torte, biscotti, nonché la pasta 20. Erbe aromatiche Tutti i tipi di erbe aromatiche, fresche o conservate mediante un opportuno trattamento Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 19 / 335 916.307.1 Allegato 1.429 (art. 1a) Elenco delle materie prime per alimenti per animali che non devono essere notificate (catalogo delle materie prime) L’elenco delle materie prime per alimenti per animali che non devono essere notificate corrisponde all’allegato del regolamento (UE) n. 68/201330. 29 Introdotto dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 15 mag. 2013 (RU 2013 1739). Nuovo te- sto giusta il n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4453). 30 Regolamento (UE) n. 68/2013 della Commissione del 16 gennaio 2013 concernente il ca- talogo delle materie prime per mangimi, GU L 29 del 30.1.2013, pag. 3; modificato da ul- timo dal regolamento (UE) 2017/1017, GU L 159 del 21.6.2017, pag. 48. Produzione agricola 20 916.307.1 Allegato 231 (art. 17 cpv. 1) Elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali (elenco degli additivi) 1 Categoria 1: additivi tecnologici 1.1 Gruppo funzionale a: conservanti N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1a0001 1 a Lactobacillus fer- mentum (NCIMB 41636), Lactobacil- lus plantarum (NCIMB 41638) e Lactobacillus rham- nosus (NCIMB 41640) Preparato di Lactoba- cillus fermentum (NCIMB 41636), Lactobacillus planta- rum (NCIMB 41638) e Lactobacillus rham- nosus (NCIMB 41640) contenente un minimo di Lactoba- cilli totali di 1,0 × 108 CFU/g di additivo (con un minimo di ciascun Lactobacillus di 1,0 × 107 CFU/g di additivo) Cani – – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premi- scela indicare le condizioni di conservazione. Questo additivo deve essere usato soltanto nei prodotti de- rivati dall’avena e nel latte pastorizzato. 3. Livelli raccomandati di uso dell’additivo: – 6 × 108 CFU/kg di pro- dotti derivati dall’avena (tasso di umidità del 90 %); 31 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020 (RU 2020 5571). Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O dell’UFAG del 23 apr. 2021 (RU 2021 256), dal n. II delle O dell’UFAG del 3 nov. 2021 (RU 2021 698), del 25 apr. 2022 (RU 2022 276) ) e dal n. II dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 21 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lac- tobacillus fermentum (NCIMB 41636), Lactobacillus planta- rum (NCIMB 41638) e Lactobacillus rham- nosus (NCIMB 41640). – 2,7 × 1010 CFU/kg di latte pastorizzato. Al fine di evitare i potenziali rischi di inalazione e di con- tatto cutaneo od oculare cui sono esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele, gli operatori del settore dell’alimentazione animale devono adottare procedure operative e misure organizza- tive appropriate. Laddove i ri- schi non possano essere ri- dotti a livelli accettabili mediante tali procedure e mi- sure, l’additivo e le premi- scele vanno impiegati indos- sando gli opportuni dispositivi di protezione indi- viduale, compresi quelli per la protezione della pelle. 1a200 1 a Acido sorbico Acido sorbico ≥ 99 % Forma solida Principio attivo: Acido sorbico ≥ 99 % C6H8O2 N. CAS: 110-44-1 Tutte le specie animali diverse dai ruminanti con un rumine non funzio- nante – – 2 500 La miscela di diverse fonti di acido sorbico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Produzione agricola 22 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Ceneri solfatate ≤ 0,2 % Aldeidi ≤ 0,1 % Prodotto mediante sin- tesi chimica Ruminanti con un rumine non funzionante – – 6 700 Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 23 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k202 1 a Sorbato di potassio Sorbato di potassio ≥ 99 % Forma solida Principio attivo: Sorbato di potassio ≥ 99 % C6H7 KO2 N. CAS: 24634-61-5 Prodotto mediante sin- tesi chimica Tutte le specie animali diverse dai ruminanti con un rumine non funzio- nante – – 2 500 (come acido sorbico) La miscela di diverse fonti di sorbato di potassio non deve superare il tenore massimo consentito negli alimenti completi per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- Ruminanti con un rumine non funzionante – – 6 700 (come acido sorbico) Produzione agricola 24 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1k236 1 a Acido formico Acido formico ≥ 84,5 % Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Acido formico ≥ 84,5 % H2CO2 N. CAS: 64-18-6 Prodotto mediante sintesi chimica Tutte le specie animali – – 10 000 La miscela di diverse fonti di acido formico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i ri- schi cui possono essere espo- sti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’addi- tivo e le premiscele devono essere utilizzati con disposi- tivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 25 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premi- scele e dei relativi alimenti per animali destinati alla pro- duzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi organici o loro sali è controindicato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corrispondente o vi- cina al tenore massimo auto- rizzato.» 1k237i 1 a Formiato di sodio Formiato di sodio ≥ 98 % Forma solida Formiato di sodio ≥ 15 % Acido formico ≤ 75 % Acqua ≤ 25 % Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Formiato di sodio HCO2Na N. CAS: 141-53-7 Prodotto mediante sintesi chimica Tutte le specie animali – – 10 000 (come acido formico) La miscela di diverse fonti di acido formico non deve supe- rare i livelli massimi consen- titi negli alimenti completi per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i ri- schi cui possono essere espo- sti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali Produzione agricola 26 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 procedure e misure, l’addi- tivo e le premiscele devono essere utilizzati con disposi- tivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premi- scele e dei relativi alimenti per animali destinati alla pro- duzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi organici o loro sali è controindicato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corrispondente o vi- cina al tenore massimo auto- rizzato.» 1a237a 1 a Potassio diformiato Potassio diformiato: 50 ± 5 % Acqua: 50 ± 5 % N. CAS 20642-05-1 C2H3O4K Prodotto mediante sintesi chimica Tutte le specie animali – – – – Autorizzato solo nel pesce crudo e nei sottoprodotti ittici destinati all’alimen- tazione degli animali con un tenore massimo di 9000 mg di potassio difor- miato come sostanza at- tiva per kg di pesce crudo. – Per l’impiego negli ali- menti per suini, la miscela Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 27 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 delle varie fonti di potas- sio diformiato non deve superare i livelli massimi consentiti negli alimenti completi di 18 000 mg per kg di alimento completo per i suinetti svezzati e 12 000 mg per kg di ali- mento completo per le scrofe e i suini da in- grasso. – Indicare nelle istruzioni per l’uso: «La sommini- strazione simultanea di al- tri acidi organici alle dosi massime consentite è con- troindicata». – «Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipo- lazione ». 1a238 1 a Formiato di calcio Formiato di calcio ≥ 98 % Forma solida Caratterizzazione del principio attivo: Formiato di calcio Ca(HCO)2 Tutte le specie animali – – 10 000 (come acido formico) La miscela di diverse fonti di acido formico non deve supe- rare i livelli massimi consen- titi negli alimenti completi per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale Produzione agricola 28 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 N. CAS: 544-17-2 Prodotto mediante sin- tesi chimica adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a260 1 a Acido acetico Acido acetico ≥ 99,8 % Pollame Suini – – 2 500 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 29 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Acido acetico ≥ 99,8 % C2H4O2 N. CAS: 64-19-7 Acqua ≤ 0,15 % Sostanze non volatili ≤ 30 mg/kg Acido formico e i suoi sali e altre sostanze ossidabili ≤ 0,5 g/kg Prodotto mediante sin- tesi chimica compren- dente la produzione di cellulosa (come sotto- prodotto) Animali da compagnia La miscela di diverse fonti di acido acetico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- Tutte le specie animali diverse dai pesci – – – Produzione agricola 30 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a262 1 a Diacetato di sodio Diacetato di sodio ≥ 58 % Forma solida Caratterizzazione del principio attivo: Diacetato di sodio (anidro e triidrato) ≥ 58 % NaC4H7O4 N. CAS: 126-96-5 Acido acetico ≥ 39 % Acqua ≤ 2 % Sostanze non volatili ≤ 30 mg/kg Acido formico e i suoi sali e altre sostanze ossidabili ≤ 1 g/kg Prodotto mediante sin- tesi chimica Pollame Suini Animali da compagnia – – 2 500 (come acido acetico) La miscela di diverse fonti di acido acetico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele Tutte le specie animali diverse dai pesci – – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 31 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a263 1 a Acetato di calcio (anidro e monoi- drato) Acetato di calcio ≥ 98,7 % Forma solida Caratterizzazione del principio attivo: Acetato di calcio ≥ 98,7 % C4H6CaO4 N. CAS: 62-54-4 Acqua ≤ 6 % Sostanze non volatili ≤ 30 mg/kg Acido formico e i suoi sali e altre sostanze ossidabili ≤ 1 g/kg Ferro ≤ 0,5 mg/kg Prodotto mediante sin- tesi chimica Pollame Suini Animali da compagnia – – 2 500 (come acido acetico) La miscela di diverse fonti di acido acetico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di Tutte le specie animali diverse dai pesci – – – Produzione agricola 32 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a270 1 a Acido lattico Acido lattico ≥ 72 % (p/p) Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Acido lattico: Acido D-lattico ≤ 5 % Acido L-lattico ≥ 95 % C3H6O3 N. CAS: 79-33-4 Prodotto mediante fer- mentazione di: Bacillus coagulans (LMG S-26145 o Tutte le specie animali diverse dai suini e dai ruminanti con un rumine fun- zionante – – 20 000 La miscela di diverse fonti di acido lattico non deve supe- rare i livelli massimi consen- titi negli alimenti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, Suini e rumi- nanti diversi dai ruminanti con un rumine non funzio- nante – – 50 000 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 33 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 DSM 23965) o Bacil- lus smithii (LMG S- 27890) o Bacillus sub- tilis (LMG S-27889). l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1k280 1 a Acido propionico Acido propionico ≥ 99,5 % Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Acido propionico ≥ 99,5 % C3H6O2 N. CAS: 79-09-4 Tutte le specie animali diverse dai suini e dal pollame – – – La miscela di diverse fonti di acido propionico non deve su- perare i livelli massimi con- sentiti negli alimenti completi per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e Suini – – 30 000 Pollame – – 10 000 Produzione agricola 34 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Residuo non volatile ≤ 0,01 % dopo essic- cazione a 140 °C fino a peso costante Aldeidi ≤ 0,1 % espresse come propio- naldeide Prodotto mediante sin- tesi chimica delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1k281 1 a Propionato di sodio Propionato di sodio ≥ 98,5 % Forma solida Caratterizzazione del principio attivo: Propionato di sodio ≥ 98,5 % C3H5O2Na Tutte le specie animali diverse dai suini e dal pollame – – – La miscela di diverse fonti di acido propionico non deve su- perare i livelli massimi con- sentiti negli alimenti completi per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative Suini – – 30 000 (come acido propionico) Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 35 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 N. CAS: 137-40-6 Perdita all’essicca- zione ≤ 4 % determi- nata dall’essiccazione per 2 ore a 105 °C Prodotto mediante sin- tesi chimica Pollame – – 10 000 (come acido propionico) e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a282 1 a Propionato di calcio Propionato di calcio ≥ 98 % sulla sostanza secca Forma solida Tutte le specie animali diverse dai suini e dal pollame – – – La miscela di diverse fonti di acido propionico non deve su- Produzione agricola 36 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione del principio attivo: Propionato di calcio ≥ 98 % C6H10O4Ca N. CAS: 4075-81-4 Perdita all’essicca- zione ≤ 6 % determi- nata dall’essiccazione per 2 ore a 105 °C Prodotto mediante sin- tesi chimica Suini – – 30 000 (come acido propionico) perare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono Pollame – – 10 000 (come acido propionico) Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 37 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1k284 1 a Propionato di ammonio Preparazione di pro- pionato di ammonio ≥ 19 %, acido propio- nico ≤ 80 % e acqua ≤ 30 % Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Propionato di ammo- nio C3H9O2N N. CAS: 17496-08-1 Prodotto mediante sin- tesi chimica Tutte le specie animali diverse dai suini e dal pollame – – – La miscela di diverse fonti di acido propionico non deve su- perare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione Suini – – 30 000 (come acido propionico) Pollame – – 10 000 (come acido propionico) Produzione agricola 38 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a295 1 a Formiato di ammo- nio Formiato di ammonio ≥ 35 % Acido formico ≤ 64 % Forma liquida Caratterizzazione del principio attivo: Formiato di ammonio ≥ 35 % HCO2NH4 N. CAS: 540-69-2 Formammide < 3000mg/kg Prodotto mediante sin- tesi chimica Tutte le specie animali diverse da galline ovaiole, scrofe, ruminanti da latte, animali da compagnia e non destinati alla produzione di alimenti – – 2 000 (come acido formico) La miscela di diverse fonti di acido formico non deve supe- rare i livelli massimi consen- titi negli alimenti completi per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 39 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a296 1 a Acido DL-malico Acido DL-malico ≥ 99,5 % Caratterizzazione del principio attivo: Acido DL-malico ≥ 99,5 % C4H6O5 N. CAS: 6915-15-7 (o 617-48-1) Ceneri solfatate ≤ 0,02 % Acido fumarico ≤ 1 % Acido maleico ≤ 0,05 % Prodotto mediante sin- tesi chimica Tutte le specie animali – – – Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eli- minati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Produzione agricola 40 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi or- ganici o loro sali è controindi- cato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corri- spondente o vicina al tenore massimo autorizzato.» 1a297 1 a Acido fumarico 99,5 % per le forme solide N. CAS 110-17-8 C4H4O4 Pollame e suini Animali gio- vani nutriti con alimenti d’allattamento Altre specie animali – – – – – – 20 000 10 00032 – Per motivi di sicurezza utiliz- zare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, oc- chiali e guanti durante la ma- nipolazione. 1a327 1 A Lattato di calcio Lattato di calcio ≥ 98 % (in sostanza secca p/p) Forma solida Tutte le specie animali di- verse dai suini e dai rumi- nanti con un – – 20 000 (come acido lattico) La miscela di diverse fonti di acido lattico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. 32 Per kg di alimenti d’allattamento. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 41 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione del principio attivo: Lattato di calcio ≥ 98 % (C3H5O2)2•nH2O N. CAS: 814-80-2 Prodotto mediante sintesi chimica rumine funzionante Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i ri- schi cui possono essere espo- sti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’addi- tivo e le premiscele devono essere utilizzati con disposi- tivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premi- scele e dei relativi alimenti per animali destinati alla pro- duzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi organici o loro sali è controindicato se uno o più di essi sono utilizzati in una Suini e rumi- nanti diversi dai ruminanti con un rumine non funzio- nante – – 30 000 (come acido lattico) Produzione agricola 42 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 quantità corrispondente o vi- cina al tenore massimo auto- rizzato.» 1a330 1 a Acido citrico Acido citrico ≥ 99,5 % (in sostanza secca) Caratterizzazione del principio attivo: Acido citrico ≥ 99,5 % Forma anidra: C6H8O7 N. CAS: 77-92-9 Forma monoidrata: C6H8O7.H2O N. CAS: 5949-29-1 Ceneri solfatate < 0,05 % Acido ossalico < 100 mg/kg Prodotto da: – Aspergillus ni- ger DSM 25794 o – Aspergillus ni- ger CGMCC 4513/CGMCC 5751 o Tutte le specie animali – – 15 000 La miscela di diverse fonti di acido citrico non deve supe- rare il tenore massimo con- sentito negli alimenti com- pleti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i ri- schi cui possono essere espo- sti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’addi- tivo e le premiscele devono essere utilizzati con disposi- tivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premi- scele e dei relativi alimenti Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 43 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 – Aspergillus ni- ger CICC 40347/CGMC C 5343 per animali destinati alla pro- duzione di alimenti indicare: «L’uso simultaneo di diversi acidi organici o loro sali è controindicato se uno o più di essi sono utilizzati in una quantità corrispondente o vi- cina al tenore massimo auto- rizzato.» 1a338 1 a Acido ortofosforico Preparato di acido or- tofosforico (67 %–85,7 %) p/p (soluzione acquosa) Sostanza attiva: acido ortofosforico H3PO4 N. CAS 7664-38-2 Acidi volatili: ≤ 10 mg/kg (espressi come acido acetico) Cloruri: ≤ 200 mg/kg (espressi come cloro) Solfati: ≤ 1500 mg/kg (espressi come CaSO4) Tutte – – – Per motivi di sicurezza utiliz- zare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali, guanti e abbiglia- mento protettivo durante la manipolazione. Il tenore di fosforo deve comparire sull’etichetta della premiscela. 1a700 1 a Preparato a base di benzoato di sodio, acido propionico e propionato di sodio Preparato di: benzoato di sodio 140 g/kg; acido propionico: 370 g/kg; Suini Pollame Bovini – – 10 000 La somministrazione simul- tanea di altre fonti delle so- stanze attive non deve supe- rare il tenore massimo autorizzato. Produzione agricola 44 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 propionato di sodio: 110 g/kg; Acqua: 380 g/kg Caratterizzazione delle sostanze attive: Benzoato di sodio (C7H5O2Na) ≥ 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C Acido propionico (C3H6O2) ≥ 99,5 % Propionato di sodio (C3H5O2Na) ≥ 99 % dopo essiccazione per 4 ore a 105 °C Ovini Caprini Conigli Cavalli Tenore minimo: – cereali con un tenore di umidità ≥ 15 % diversi dai chicchi di granturco: 3000 mg/kg di cereali, – chicchi di granturco con un tenore di umidità ≥ 15 %: 13 000 mg/kg di chicchi di granturco, – alimento completo con un tenore di umidità ≥ 12 %: 5000 mg/kg di alimento completo. Tenore massimo in tutti i ce- reali: 22 000 mg/kg di ce- reali. Per motivi di sicurezza utiliz- zare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. 1j514ii 1 a Bisolfato di sodio Bisolfato di sodio: ≥ 95,2 % N. CAS 7681-38-1 NaHSO4 Na 19,15 % SO4 80,01 % Tutte le specie animali di- verse da gatti e visoni Gatti Visoni – 4 000 20 000 10 000 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premi- scela, indicare la temperatura di conservazione, il periodo di conservazione e la stabilità quando incorporati in pellet. Per motivi di sicurezza utiliz- zare dispositivi di protezione Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 45 916.307.1 N. d’identi- ficazione Categoria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Prodotto mediante sintesi chimica dell’apparato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. Il tenore totale di bisolfato di sodio non deve superare i li- velli massimi consentiti negli alimenti completi stabiliti per ciascuna specie. 1.2 Gruppo funzionale b: antiossidanti N. d’iden- tificazione Categoria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o ca- tegoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore mas- simo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 3a300 1 b Acido ascorbico Acido ascorbico Caratterizzazione della sostanza attiva: Acido L-ascorbico C6H8O6 N. CAS: 50-81-7 Acido L-ascorbico, in forma solida, prodotto con sintesi chimica Tutte le specie animali – – – L’acido ascorbico può es- sere immesso sul mercato e impiegato come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo indicare le condizioni di conserva- zione e di stabilità e per le Produzione agricola 46 916.307.1 N. d’iden- tificazione Categoria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o ca- tegoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore mas- simo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Criteri di purezza: min 99 % premiscele le condizioni di conservazione. Per motivi di sicurezza uti- lizzare dispositivi di prote- zione dell’apparato respira- torio, guanti e occhiali di sicurezza durante la mani- polazione. 1b301 1 b Ascorbato di sodio C6H7O6Na Tutte – – – Tutti gli alimenti 1b302 1 b Ascorbato di calcio C12H14O12Ca – 2H2O Tutte – – – Tutti gli alimenti 1b304 1 b Palmitato di ascorbile (Vit. C) C22H38O7 Tutte Tutti gli alimenti 1b306 (i) / (ii) 1 b Estratti di origine na- turale (i) ricchi in tocofe- rolo (ii) ricchi in (delta-) tocoferolo Alfa-, beta-, gamma- e delta-tocoferolo. Formula chimica: C29H50O2 N. CAS: 59-02-9 C28H48O2 N. CAS: 490-23-3 C28H48O2 N. CAS: 54-28-4 C27H46O2 N. CAS: 119-13-1 (i) Estratti di tocofe- rolo di origine na- Tutte Gli estratti di tocoferolo da oli vegetali possono essere immessi sul mercato e uti- lizzati come additivo sotto forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo indicare le condizioni di conserva- zione e di stabilità e, per le premiscele, le condizioni di conservazione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 47 916.307.1 N. d’iden- tificazione Categoria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o ca- tegoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore mas- simo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 turale, in forma li- quida oleosa, otte- nuti per estrazione da oli vegetali. (i) Criteri di purezza: tocoferoli totali min. 30 %. (ii) Estratti ricchi in delta-tocoferolo di origine naturale, in forma liquida oleosa, ottenuti per estrazione da oli vegetali. (ii) Criteri di purezza: tocoferoli totali min. 80 % con delta-tocoferolo min. 70 %. 1b307 1 b Alfa-tocoferolo Alfa-tocoferolo Caratterizzazione della sostanza attiva: dl-α-tocoferolo. C29H50O2 N. CAS: 10191-41-0 Alfa-tocoferolo, in forma liquida oleosa, Tutte – – – L’alfa-tocoferolo può es- sere immesso sul mercato e utilizzato come additivo sotto forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo indicare le condizioni di conserva- zione e di stabilità e, per le premiscele, le condizioni di conservazione. Produzione agricola 48 916.307.1 N. d’iden- tificazione Categoria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o ca- tegoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore mas- simo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 prodotto mediante sin- tesi chimica: Criteri di purezza: min. 96 % E 310 1 b Gallato di propile C10H12O5 Tutte – – 10033 Tutti gli alimenti 1b320 1 b Butilidrossianisolo Butilidrossianisolo (BHA) (≥ 98,5 %) Forma solida cerosa Caratterizzazione del principio attivo: Miscela di: – 2-tert-butyl-4- idrossianisolo – 3-tert-butyl-4- idrossianisolo (≥ 85 %) N. CAS: 25013-16-5 C11H16O2 Tutte le specie animali – – 150 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premi- scela indicare le condizioni di conservazione. Il BHA può essere usato in combinazione con il buti- lidrossitoluene (BHT) fino a 150 mg di miscela/kg di alimento completo per ani- mali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale devono adottare procedure operative e misure organiz- zative al fine di evitare i ri- schi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, 33 Al massimo 100 mg/kg da soli o in combinazione con E 310, E 311 e E 312. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 49 916.307.1 N. d’iden- tificazione Categoria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descrizione Specie animale o ca- tegoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore mas- simo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati in- dossando dispositivi di pro- tezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie. E 321 1 b Butilidrossitoluene (BHT) C15H24O Tutte – – 15034 Tutti gli alimenti 1.3 Gruppi funzionali c: emulsionanti, d: stabilizzanti, e: addensanti, f: gelificanti N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1c322 1 c Lecitine Preparazione di lecitine aventi un minimo di: – fosfolipidi ≥ 18 %; – lisofosfolipidi ≥ 11 %; – umidità ≤ 1 % Lecitine (N. CAS 8002-43- 5) estratte da semi di soia Tutte le specie animali – – – 34 Al massimo 150 mg/kg da soli o in combinazione con E 320, E 321 e E 324. Produzione agricola 50 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1c322(i) 1 c Lecitine Preparazioni di: – lecitine e lecitine idroliz- zate in forma liquida (da plastica a fluida); – lecitine disoleate e leci- tine idrolizzate disoleate in forma solida. Caratterizzazione della sostanza attiva: Lecitine, lecitine idrolizzate, lecitine disoleate e lecitine idrolizzate disoleate ottenute da semi di soia, girasole o colza. N. CAS: 8002-43-5 Tutte le specie animali – – – Le forme utilizzate sono indicate sull’eti- chetta dell’additivo per alimenti per animali e delle premiscele 4 1 d; e; f Alginato di sodio Alginato di sodio Cani e gatti – – 35 200 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 51 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 In polvere Caratterizzazione della sostanza attiva: Alginato di sodio (≥ 90,8 %) (C6H7NaO6)n Altri animali non destinati alla produ- zione alimen- tare Pesci Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al tratta- mento termico. La miscela di diverse fonti di alginati non deve superare il te- nore massimo con- sentito negli alimenti completi. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evi- tare i rischi cui pos- sono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo me- diante tali procedure Produzione agricola 52 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di prote- zione individuale, tra cui mezzi di prote- zione dell’apparato respiratorio. 1d402 1 d; e; f Alginato di potassio Alginato di potassio In polvere Caratterizzazione della sostanza attiva: Alginato di potassio (≥ 89,2 %) (C6H7KO6)n N. CAS: 9005-36-1 Gatti e cani – – 35 200 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indi- care le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. La miscela di diverse fonti di alginati non Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 53 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 deve superare il te- nore massimo consen- tito negli alimenti completi. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evi- tare i rischi cui pos- sono essere esposti gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premi- scele devono essere utilizzati con disposi- tivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respira- torio. E 406 1 c; d; e; f Agar-Agar – Animali da compagnia e – – – Tutti gli alimenti Produzione agricola 54 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 altri animali non destinati alla produ- zione di der- rate alimentari E 407 1 c; d; e; f Carragenina – Animali da compagnia e altri animali non destinati alla produ- zione di der- rate alimentari – – – Tutti gli alimenti E 410 1 c; d; e; f Farina di semi di carrube – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 412 1 c; d; e; f Farina di semi di guar o gomma di guar – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 414 1 c; d; e; f Gomma arabica – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 415 1 c; d; e; f Gomma di xantano – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 460 1 c; d; e; f Cellulosa microcri- stallina – Tutte le specie animali – – – Tutti gli alimenti E 461 1 c; d; e; f Metilcellulosa – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 462 1 c; d; e; f Etilcellulosa – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 463 1 c; d; e; f Idrossi-propil-cellu- losa – Tutte – – – Tutti gli alimenti Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 55 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E 464 1 c; d; e; f Idrossi-propil-me- til-cellulosa – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 466 1 c; d; e; f Carbossimetilcellu- losa (sale sodico dell’etere carbossi- metilico della cellu- losa) – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 484 1 c; d; e; f Ricinoleato di gli- cerina polietilengli- cole – Tutte – – – Tutti gli alimenti E 487 1 c; d; e; f Esteri polietilengli- coli di acidi grassi dell’olio di soia – Vitelli – – 6 000 Soltanto negli ali- menti d’allattamento 1c493 1 c Monolaurato di sor- bitano Preparato di monolaurato di sorbitano contenente ≥ 95 % di una miscela di esteri di sorbitolo, sorbitano e isosor- bide, esterificato con acidi grassi derivati dall’olio di cocco. Forma liquida Caratterizzazione delle sostanze attive: Monolaurato di sorbitano Numero CAS: 1338-39-2 C18H34O6 Tutte le specie animali – – 85 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indi- care le condizioni di conservazione e la stabilità al tratta- mento termico. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evi- Produzione agricola 56 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 tare i rischi cui pos- sono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di prote- zione individuale. 1f499 1 f Gomma cassia Preparazione di endosperma purificato di Cassia tora, Cassia obtusifolia (Legumi- nosae) contenente meno dello 0,05 % di Cassia occi- dentalis.Antrachinoni (to- tale) < 0,5 mg/kg In polvere. Caratterizzazione della so- stanza attiva: Principalmente unità di 1,4-β-D-mannopira- nosio cui si collegano unità di α- D-galattopiranosio con legami 1,6. La proporzione tra mannosio e galattosio è di circa 5:1. Galattomannani > 75 % Cani e gatti – – 13 200 L’additivo deve es- sere utilizzato solo nei mangimi completi aventi un tasso di umidità superiore al 20 % in combina- zione con la carrage- nina (che rappresenta almeno il 25 % della quantità di gomma cassia utilizzata). Gli operatori del set- tore dell’alimenta- zione animale adot- tano procedure Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 57 916.307.1 N. d’identi- ficazione Catego- ria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento com- pleto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 operative e misure or- ganizzative al fine di evitare i rischi cui possono essere espo- sti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di prote- zione individuale, tra cui mezzi di prote- zione dell’apparato respiratorio, degli oc- chi e della pelle. 1.4 Gruppi funzionali g: leganti, h: sostanze per il controllo della contaminazione dei radionuclidi e i: antiagglomeranti Produzione agricola 58 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1d401 1 g Alginato di sodio Alginato di sodio In polvere Caratterizzazione della sostanza attiva: Alginato di sodio (≥ 90,8 %) (C6H7NaO6)n Gatti e cani – 35 200 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. La miscela di diverse fonti di alginati non deve superare il tenore massimo consen- tito negli alimenti completi. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure opera- tive e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato re- spiratorio. 1d402 1 g Alginato di potassio Alginato di potassio In polvere Caratterizzazione della sostanza attiva: Alginato di potassio (≥ 89,2 %) (C6H7KO6)n N. CAS: 9005-36-1 Gatti e cani – 35 200 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. La miscela di diverse fonti di alginati non deve superare il tenore massimo consen- tito negli alimenti completi. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 59 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure opera- tive e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato re- spiratorio. 1i534 1 i Tartrati di sodio e ferro Preparazione di prodotti di complessazione di tartrati di sodio con cloruro di ferro (III) in soluzione acquosa ≤ 35 % (in peso) Caratterizzazione della sostanza attiva: Prodotto di complessa- zione di ferro (III) con acido D(+)-, L(-)- e meso- 2,3-diidrossibutandioico Rapporto: ferro e meso-tar- trato 1:1 Rapporto: ferro e totale di isomeri di tartrato 1:1,5 N. CAS: 1280193-05-6 Tutte – – L’additivo va utilizzato solo in NaCl (cloruro di sodio). Dose minima raccomandata: 26 mg di tartrati di sodio e ferro/kg di NaCl (equivalente a 3 mg di ferro/kg di NaCl). Dose massima raccomandata: 106 mg di tartrati di sodio e ferro/kg di NaCl. Produzione agricola 60 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Fe(OH)2C4H4O6Na Cloruro: ≤ 25 % Ossalati: ≤ 1,5 % espressi in acido ossalico Ferro: ≥ 8 % ferro (III) E 535 1 g; i Ferrocianuro di sodio Na4[Fe(CN)6] ∙ 10H2O Tutte Tenore massimo: 80 mg/kg NaCl (calco- lato come anione di ferrocianuro) E 536 1 g; i Ferrocianuro di po- tassio K4[Fe(CN)6] ∙ 3H2O Tutte Tenore massimo: 80 mg/kg NaCl (calco- lato come anione di ferrocianuro) E 551a 1 g; i Acido silicico preci- pitato ed essiccato –* Tutte – – Tutti gli alimenti E 551b 1 g; i Silice colloidale –* Tutte – – Tutti gli alimenti E 551c 1 g; i Kieselguhr (terra di diatomee purificata) –* Tutte – – Tutti gli alimenti E 552 1 g; i Silicato di calcio sin- tetico –* Tutte – – Tutti gli alimenti E 554 1 g; i Silicato di sodio e allu-minio, sintetico –* Tutte – – Tutti gli alimenti 1g557 1 g Montmorillonite-il- lite Preparato di uno strato mi- sto del minerale argilloso montmorillonite-illite: filo- silicati ≥ 75 %. Caratterizzazione del prin- cipio attivo: Tutte le specie animali 10 000 20 000 Le istruzioni per l’uso devono indicare quanto segue: – «Evitare l’uso simultaneo di macrolidi somministrati per via orale»; – «Evitare inoltre per il pollame l’uso simultaneo con la robenidina». i Tutte le specie animali - 20 000 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 61 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Filosilicati ≥ 75 % di cui: ≥ 35 % montmorillonite-il- lite (dilatabile) ≥ 30 % illite/muscovite ≤ 15 % caolinite (non dila- tabile) Quarzo ≤ 20 % Ferro (strutturale) 3,6 % (media) Esente da amianto L’additivo deve essere utilizzato a un li- vello minimo di: – 10 000 mg/kg quando è utilizzato come antiagglomerante direttamente negli alimenti complementari per ani- mali; – 20 000 mg/kg quando è utilizzato come antiagglomerante negli alimenti completi per animali. Per il pollame: l’uso simultaneo per via orale con i coccidiostatici diversi dalla ro- benidina è controindicato se il tenore di montmorillonite-illite è superiore a 10 000 mg/kg di alimento completo per animali. L’etichetta dell’additivo e delle premi- scele che lo contengono deve recare la se- guente indicazione: «L’additivo montmo- rillonite-illite è ricco di ferro (inerte)». Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale devono adottare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premi- Produzione agricola 62 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 scele devono essere utilizzati con disposi- tivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione delle vie respiratorie. Il tenore totale delle varie fonti di mont- morillonite-illite nell’alimento completo per animali non deve superare il livello massimo consentito pari a 20 000 mg/kg di alimento completo per animali. 1m558i 1 g,h,i Bentonite Bentonite: ≥ 50 % smectite Tutte – 20 000 Indicare nelle istruzioni per l’uso: – «Va evitata la somministrazione si- multanea per via orale di macrolidi.»; per il pollame: – «Va evitata la somministrazione si- multanea di robenidina.» La somministrazione simultanea di cocci- diostatici diversi dalla robenidina è con- troindicata quando il livello della bento- nite supera i 5000 mg per kg di alimento completo per animali con un tasso di umi- dità del 12 %. La quantità totale di bentonite non deve superare il livello massimo consentito nel- l’alimento completo per animali: 20 000 mg per kg di alimento completo per ani- mali con un tasso di umidità del 12 %. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 63 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Per motivi di sicurezza utilizzare disposi- tivi di protezione dell’apparato respirato- rio, occhiali e guanti durante la manipola- zione. Impiego per il controllo della contamina- zione dei radionuclidi: La miscela delle varie fonti di bentonite non deve superare il livello massimo con- sentito nell’alimento completo per ani- mali: 20 000 mg per kg di alimento com- pleto per animali con un tasso di umidità del 12 %. L’additivo può essere utilizzato quando gli alimenti per animali sono contaminati da cesio radioattivo per controllare tale contaminazione negli animali e nei pro- dotti di origine animale. E 559 1 g; i Argilla caolinitica, esente da amianto Miscele naturali di mine- rali contenenti almeno il 65 % di silicati complessi di alluminio idratati con preponderante presenza di caolinite* Tutte – – Tutti gli alimenti E 560 1 g; i Miscela naturale di steatite e clorite Miscele naturali di steatite e clorite esenti da amianto, con una purezza minima delle miscele dell’85 % Tutte – – Tutti gli alimenti Produzione agricola 64 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 E 562 1 g; i Sepiolite Silicato di magnesio idra- tato di origine sedimentaria contenente almeno 60 % di sepiolite e al massimo 30 % di montmorillonite, esente da amianto Tutte – 20 000 Tutti gli alimenti E 563 1 g; i Argilla sepiolitica Silicato di magnesio idra- tato di origine sedimentaria contenente almeno il 40 % di sepiolite e il 25 % di il- lite, esente da amianto. Tutte – 20 000 Tutti gli alimenti E 565 1 g; i Lignosolfati –* Tutte – Tutti gli alimenti E 566 1 g; i Natrolite-fonolite Miscela naturale di silicati di alluminio (alcalini e al- calino-terrosi) e di idrosili- cati di alluminio, natrolite (43–46,5 %) e feldspato* Tutte – 25 000 Tutti gli alimenti 1g568 1 g; i Clinoptilolite di ori- gine sedimentaria Clinoptilolite (aluminosili- cato idrato di calcio e so- dio) di origine sedimentaria ≥ 80 % e minerali argillosi ≤ 20 % (esenti da fibre e quarzo). Numero CAS: 12173-10-3 Tutte 10 000 Per motivi di sicurezza utilizzare disposi- tivi di protezione dell’apparato respirato- rio, occhiali e guanti durante la manipola- zione. La quantità totale di clinoptilolite di ori- gine sedimentaria da tutte le fonti non deve superare il tenore massimo di 10 000 mg 1g598 1 i Dolomite-magnesite Preparato di una miscela naturale di: Tutte le specie animali 5 000 20 000 L’etichetta dell’additivo e delle premi- scele che lo contengono reca la seguente Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 65 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 dolomite e magnesite ≥ 40 % (con un tenore mi- nimo di: carbonati 24 %) Caratterizzazione della sostanza attiva: Dolomite Numero CAS: 16389-88-1 (CaMg)(CO3)2 Magnesite Numero CAS: 546-93-0 MgCO3 Talco (silicati idrati di ma- gnesio) Numero CAS: 14807-96-6 Mg3Si4O10(OH)2 Talco ≥ 35 % Clorite (alluminio-magne- sio) Numero CAS: 1318-59-8 (Mg,Fe,Al)6(Si,Al)4O10(O H)8 Ferro (strutturale) 6 % (media) Clorite ≥ 16 % Esente da quarzo e amianto indicazione: «L’additivo dolomite-magne- site è ricco di ferro (inerte)». Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure opera- tive e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. Produzione agricola 66 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1g599 1 g; i Illite-montmorillo- nite-caolinite Preparato di una miscela naturale di illite-montmo- rillonite-caolinite, con un tenore minimo di: – 40 % di illite – 10 % di montmorillo- nite – 8 % di caolinite Caratterizzazione della sostanza attiva: Illite: Numero CAS: 106958-53-6 K(Al,Fe)2AlSi3O10(OH)2 · H2O Montmorillonite: Numero CAS: 1318-93-0 Nax[(Al2-xMgx)Si4O10) (OH)2] Caolinite: Numero CAS: 1318-74-7 Al2(OH)4(SiO5) Ferro (strutturale) 10 % in media Esente da amianto Polli da in- grasso e specie avicole minori da ingrasso Bovini da in- grasso e specie minori di ruminanti da ingrasso Suini da in- grasso e suinetti svezzati 5 000 50 000 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure opera- tive e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato re- spiratorio. L’etichetta dell’additivo e delle premi- scele che lo contengono reca la seguente indicazione: «L’additivo illite-montmoril- lonite-caolinite è ricco di ferro (inerte)». Nei diversi usi la quantità totale di illite- montmorillonite-caolinite nell’alimento completo non può superare il livello mas- simo consentito per la specie o la catego- ria di animali in questione. Le istruzioni per l’uso recano la seguente indicazione: «Evitare l’uso contempora- neo di macrolidi somministrati per via orale». Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 67 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di ani- mali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 * Tenore massimo di diossine: 500 pg WHO-PCDD/F-TEQ/kg. Il tenore di diossine equivale alla somma di policlorodibenzo-para-diossine (PCDD) e di policlo- rodibenzofurano (PCDF), espresso in equivalenti tossici dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), applicando i TEF-OMS (fattori d’equivalenza tos- sica). Il tenore deve essere espresso come tenore massimo, ovvero i tenori sono calcolati supponendo che tutti i valori congeneri differenti sotto il limite di rilevazione siano uguali al limite di rilevazione. Produzione agricola 68 916.307.1 1.5 Gruppo funzionale j: regolatori dell’acidità N. d’identificazione Categoria Gruppo fun- zionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di animali Tenore mi- nimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1a330 1 j Acido citrico Acido citrico ≥ 99,5 % (in sostanza secca) Caratterizza- zione del prin- cipio attivo: Acido citrico ≥ 99,5 % Forma anidra: C6H8O7 N. CAS: 77-92-9 Forma monoi- drata: C6H8O7.H2O N. CAS: 5949-29-1 Ceneri solfa- tate < 0,05 % Acido ossa- lico < 100 mg/kg Prodotto da: – Aspergil- lus niger DSM 25794 o Tutte le specie animali – 15000 La miscela di diverse fonti di acido citrico non deve superare il tenore massimo consentito negli alimenti completi per ani- mali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di pro- tezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respira- torie. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo, delle premiscele e dei relativi alimenti per ani- mali destinati alla produzione di alimenti indicare: «L’uso si- Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 69 916.307.1 N. d’identificazione Categoria Gruppo fun- zionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di animali Tenore mi- nimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 – Aspergil- lus niger CGMCC 4513/CG MCC 5751 o – Aspergil- lus niger CICC 40347/CG MCC 5343 multaneo di diversi acidi orga- nici o loro sali è controindicato se uno o più di essi sono utiliz- zati in una quantità corrispon- dente o vicina al tenore mas- simo autorizzato.» E 296 1 j Acido malico DL e L Cani e gatti – – – 1j001 1 j Potassio diformiato Potassio diformiato: ≥ 98 % Caratterizza- zione della sostanza attiva: Potassio diformiato Formula chimica: C2H3O4K Numero CAS: 20642-05-1 Suini da ingrasso Suinetti svezzati – 6 000 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di con- servazione. Il tenore massimo di potassio diformiato deve essere di 6000 mg/kg di alimenti per animali completi con un tasso di umi- dità del 12 %, sia usato da solo come regolatore dell’acidità che in combinazione con altre fonti di potassio diformiato. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e Produzione agricola 70 916.307.1 N. d’identificazione Categoria Gruppo fun- zionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di animali Tenore mi- nimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero Einecs: 243-934-6 misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di pro- tezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi. 1j524 1 j Idrossido di sodio Cani, gatti, pesci orna- mentali – – – 1j514ii 1 j Bisolfato di sodio Bisolfato di sodio: ≥ 95,2 % Caratterizza- zione del prin- cipio attivo: Bisolfato di sodio (n. CAS 7681-38-1) NaHSO4 Na 19,15 % SO4 80,01 % Tutte le spe- cie animali diverse da gatti, visoni, animali da compagnia e altri animali non destinati alla produ- zione di ali- menti – 4000 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premi- scela, indicare la temperatura di conservazione, il periodo di conservazione e la stabilità quando incorporati in pellet. Per motivi di sicurezza: du- rante la manipolazione utiliz- zare dispositivi di protezione delle vie respiratorie e degli occhi e guanti. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 71 916.307.1 N. d’identificazione Categoria Gruppo fun- zionale Additivo Denominazione chimica, descri- zione Specie animale o categoria di animali Tenore mi- nimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Prodotto me- diante sintesi chimica Il tenore totale di bisolfato di sodio non deve superare i li- velli massimi consentiti negli alimenti completi stabiliti per ciascuna specie pertinente. 1.6 Gruppo funzionale k: additivi per l’insilamento N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 k Alfa-amilasi (EC 3.2.1.1) Alfa-amilasi EC 3.2.1.1 a partire da Aspergillus orizae DS 114 Tutte le specie animali – – – – 1k101 1 k Alfa-amilasi (EC 3.2.1.1) Preparato di alfa-amilasi pro- dotta da Bacillus amylolique- faciens DSM 9553, con un’attività minima di 129 800 DNS35/g di additivo Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2019/454 della Com- missione, del 20 marzo 2019, versione della GU L 79 del 21.3.2019, pag. 4 35 1 unità di DNS (acido 3,5-dinitrosalicilico) è la quantità di zuccheri riduttori rilasciata come equivalenti maltosio in μmol per g al minuto, a pH 4,5 e a 37 °C, da amido a specifiche condizioni del saggio. Produzione agricola 72 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Forma solida Caratterizzazione della sostanza attiva: Alfa-amilasi prodotta da Bacillus amyloliquefaciens DSM 9553 1k102 1 k Alfa-amilasi (EC 3.2.1.1) Preparato di alfa-amilasi pro- dotta da Bacillus amylolique- faciens NCIMB 30251, con un’attività minima di 101 050 DNS/g di additivo Forma solida Caratterizzazione della sostanza attiva: Alfa-amilasi prodotta da Bacillus amyloliquefaciens NCIMB 30251 Tutte le specie animali – – – 1k103 1 k Alfa-amilasi (EC 3.2.1.1) Preparato di alfa-amilasi pro- dotta da Aspergillus oryzae ATCC SD-5374, con un’atti- vità minima di 235 850 DNS/g di additivo Forme solide Caratterizzazione della sostanza attiva: Tutte le specie animali – – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 73 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Alfa-amilasi prodotta da Aspergillus oryzae ATTC SD-5374 1k104 1 k Endo-1,4-beta-gluca- nasi (EC 3.2.1.4) Preparato di endo-1,4-beta- glucanasi prodotta da Tricho- derma reesei ATCC PTA- 10001, con un’attività minima di 2 750 DNS36/g di additivo Forma solida Caratterizzazione della sostanza attiva: Endo-1,4-beta-glucanasi pro- dotta da Trichoderma reesei ATCC PTA-10001 Tutte le specie animali – – – 1 k Alfa-amilasi (EC 3.2.1.1) Alfa-amilasi EC 3.2.1.1 a partire da Bacillus subtilis DS 098 Tutte le specie animali – – – – 1 k Beta-glucanasi (EC 3.2.1.6) Beta-glucanasi EC 3.2.1.6 a partire da Aspergillus niger MUCL 39199 Tutte le specie animali – – – – 36 1 unità di DNS (acido 3,5-dinitrosalicilico) è la quantità di zuccheri riduttori rilasciata come equivalenti glucosio in μmol per g, al minuto, a pH 4,5 e a 37 °C da carbossimetilcellulosa (CMC) a specifiche condizioni del saggio. Produzione agricola 74 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 k Cellulasi (EC 3.2.1.4) Cellulasi EC 3.2.1.4 a partire da Aspergillus niger CBS 120604 294 Tutte le specie animali – – – – 1 k Cellulasi (EC 3.2.1.4) Cellulasi EC 3.2.1.4 a partire da Trichoderma longibra- chiatum ATCC PTA-10001 o ATCC 74252 Tutte le specie animali – – – – 1 k Xylanasi (EC 3.2.1.8) Xylanasi EC 3.2.1.8 a partire da Trichoderma longibra- chiatum MUCL 39203 o CBS 614.94 Tutte le specie animali – – – – 1 k Enterococcus faecium CCM 6226 Enterococcus faecium CCM 6226 Tutte le specie animali – – – – 1k20602 1 k Enterococcus faecium DSM 22502 Preparato di Enterococcus faecium DSM 22502 conte- nente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Enterococcus faecium DSM 22502. Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 304/2014 della Commissione, del 25 marzo 2014, versione della GU L 90 del 26.3.2014, pag. 8 1k20601 1 k Enterococcus faecium NCIMB 10415 Preparato di Enterococcus faecium NCIMB 10415 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Tutte le specie animali – – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 75 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Enterococcus faecium NCIMB 10415. 1 k Enterococcus faecium SF202 DSM 4788 ATCC 53519 Enterococcus faecium SF202 DSM 4788 ATCC 53519 Tutte le specie animali – – – – 1 k Enterococcus faecium SF301 DSM 4789 ATCC 55593 Enterococcus faecium SF301 DSM 4789 ATCC 55593 Tutte le specie animali – – – – 1k20710 1 k Lactobacillus brevis DSM 12835 Preparato di Lactobacillus brevis DSM 12835 conte- nente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus brevis DSM 12835 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k20715 1 k Lactobacillus brevis DSMZ 21982 Preparato di Lactobacillus brevis DSMZ 21982 conte- nente almeno 8 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 838/2012 della Commissione, del 18 set- tembre 2012, versione della GU L 252 del 19.9.2012, pag. 9 Produzione agricola 76 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Lactobacillus brevis DSMZ 21982 1k20744 1 k Lactobacillus brevis DSM 23231 Preparato di Lactobacillus brevis DSM 23231 conte- nente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus brevis DSM 23231 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 399/2014 della Commissione, del 22 aprile 2014, versione della GU L 119 del 23.4.2014, pag. 40 1k20745 1 k Lactobacillus brevis DSMZ 16680 Preparato di Lactobacillus brevis DSMZ 16680 conte- nente almeno 2,5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus brevis DSMZ 16680 Tutte le specie animali – – – 1k20757 1 k Lactobacillus hilgar- dii CNCM I-4785 e Lactobacillus buch- neri CNCM I-4323/NCIMB 40788 Preparato di Lactobacillus hilgardii CNCM I-4785 e Lactobacillus buchneri CNCM I-4323/NCIMB 40788 con un tenore minimo di 1,5 × 1011 CFU/g di addi- tivo (rapporto di 1:1). Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2019/764 della Com- missione, del 14 maggio 2019, versione della GU L 126 del 15.5.2019, pag. 1 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 77 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus hilgardii CNCM I-4785 e Lactobacillus buch- neri CNCM I-4323/NCIMB 40788 1k2075 1 k Lactobacillus buch- neri DSM 12856 Preparato di Lactobacillus buchneri DSM 12856 conte- nente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus buchneri DSM 12856 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k20733 1 k Lactobacillus buch- neri DSM 13573 Preparato di Lactobacillus buchneri DSM 13573 conte- nente almeno 2 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus buchneri DSM 13573 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1119/2012 della Commissione, del 29 no- vembre 2012, versione della GU L 330 del 30.11.2012, pag. 14 Produzione agricola 78 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k2074 1 k Lactobacillus buch- neri DSM 16774 Preparato di Lactobacillus buchneri DSM 16774 conte- nente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della so- stanza attiva: Lactobacillus buchneri DSM 16774 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k20738 1 k Lactobacillus buch- neri DSM 22501 Preparato di Lactobacillus buchneri DSM 22501 conte- nente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus buchneri DSM 22501 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1113/2013 della Commissione, del 7 novem- bre 2013, versione della GU L 298 dell’8.11.2013, pag. 29 1k20759 1 k Lactobacillus buch- neri DSM 29026 Preparato di Lactobacillus buchneri DSM 29026 conte- nente almeno de 2 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus buchneri DSM 29026 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2021/343 della Com- missione, del 25 febbraio 2021, versione della GU L 68 del 26.2.2021, pag. 157 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 79 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20754 1 k Lactobacillus planta- rum KKP/593/p Lactobacillus planta- rum KKP/788/p Lactobacillus buch- neri KKP/907/p Preparato di Lactobacillus plantarum KKP/593/p, Lac- tobacillus plantarum KKP/788/p e Lactobacillus buchneri KKP/907/p conte- nente almeno 1 × 109 CFU/g di additivo, in un rapporto di 4:4:1 (Lactobacillus planta- rum KKP/593/p: Lactobacil- lus plantarum KKP/788/p: Lactobacillus buchneri KKP/907/p) Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum KKP/593/p, Lac- tobacillus plantarum KKP/788/p e Lactobacillus buchneri KKP/907/p Bovini Ovini – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1907 della Com- missione, del 18 ottobre 2017, versione della GU L 269 del 19.10.2017, pag. 36 1k20740 1 k Lactobacillus buch- neri LN 40177/ATCC PTA-6138 Preparato di Lactobacillus buchneri LN 40177/ATCC PTA-6138 contenente al- meno 1 × 1010 CFU/g di ad- ditivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1113/2013 della Commissione, del 7 novem- bre 2013, versione della GU L 298 dell’8.11.2013, pag. 29 Produzione agricola 80 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 buchneri LN 40177/ATCC PTA-6138 1k20741 1 k Lactobacillus buch- neri LN 4637/ ATCC PTA-2494 Preparato di Lactobacillus buchneri LN 4637/ATCC PTA-2494 contenente al- meno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus buchneri LN 4637/ATCC PTA-2494 Tutte le specie animali – – – 1k20734 1 k Lactobacillus buch- neri NCIMB 30139 Preparato di Lactobacillus buchneri NCIMB 30139 con- tenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus buchneri NCIMB 30139 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 96/2013 della Commissione, del 1° feb- braio 2013, versione della GU L 33 del 2.2.2013, pag. 21 1k20739 1 k Lactobacillus buch- neri NCIMB 40788/CNCM I-4323 Preparato di Lactobacillus buchneri NCIMB 40788/CNCM I-4323 conte- nente almeno 3 × 109 CFU/g di additivo Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1113/2013 della Commissione, del 7 novem- bre 2013, versione della GU L 298 dell’8.11.2013, pag. 29 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 81 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus buchneri NCIMB 40788/CNCM I-4323 1k20758 1 k Lactobacillus buch- neri NRRL B-50733 Preparato di Lactobacillus buchneri NRRL B-50733 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus buchneri NRRL B-50733 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2018/346 della Com- missione, del 5 marzo 2018, versione della GU L 67 del 9.3.2018, pag. 18 1 k Lactobacillus buch- neri CCM 1819 Lactobacillus buchneri CCM 1819 Tutte le specie animali – – – – 1 k Lactobacillus buch- neri KKP 907 Lactobacillus buchneri KKP 907 Tutte le specie animali – – – – 1k20735 1 k Lactobacillus casei ATCC PTA 6135 Preparato di Lactobacillus casei ATTC PTA 6135 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus casei ATTC PTA 6135 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 96/2013 della Commissione, del 1° feb- braio 2013, versione della GU L 33 del 2.2.2013, pag. 21 Produzione agricola 82 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20755 1 k Lactobacillus casei DSM 28872 Preparato di Lactobacillus casei DSM 28872 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus casei DSM 28872 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1903 della Com- missione, del 18 ottobre 2017, versione della GU L 269 del 19.10.2017, pag. 22 1k20752 1 k Lactobacillus diolivo- rans DSM 32074 Preparato di Lactobacillus diolivorans DSM 32074 con- tenente almeno 3 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus diolivorans DSM 32074 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2017/194 della Com- missione, del 3 febbraio 2017, versione della GU L 31 del 4.2.2017, pag. 18 1k20747 1 k Lactobacillus fermen- tum NCIMB 30169 Preparato di Lactobacillus fermentum NCIMB 30169 contenente almeno 2,5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus fermentum NCIMB 30169 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 399/2014 della Commissione, del 22 aprile 2014, versione della GU L 119 del 23.4.2014, pag. 40 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 83 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20742 1 k Lactobacillus kefiri DSM 19455 Preparato di Lactobacillus kefiri DSM 19455 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus kefiri DSM 19455 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 774/2013 della Commissione, del 12 ago- sto 2013, versione della GU L 217 del 13.8.2013, pag. 30 1k2076 1 k Lactobacillus paraca- sei DSM 16245 Preparato di Lactobacillus paracasei DSM 16245 conte- nente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus paracasei DSM 16245 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k20748 1 k Lactobacillus paraca- sei NCIMB 30151 Preparato di Lactobacillus paracasei NCIMB 30151 contenente almeno 1 × 107 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus paracasei NCIMB 30151 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 849/2014 della Commissione, del 4 agosto 2014, versione della GU L 232 del 5.8.2014, pag. 16 Produzione agricola 84 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20760 1 k Lactobacillus parafar- raginis DSM 32962 Preparato di Lactobacillus parafarraginis DSM 32962 contenente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Forma solida Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus parafarraginis DSM 32962 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2021/346 della Com- missione, del 25 febbraio 2021, versione della GU L 68 del 26.2.2021, pag. 167 1k20753 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 29024 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 29024 con- tenente almeno 8 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum DSM 29024 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2017/912 della Com- missione, del 29 maggio 2017, versione della GU L 139 del 30.5.2017, pag. 30 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 85 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20729 1 k Lactobacillus planta- rum LP346 DSM 4787 ATCC 55943 Preparato di Lactobacillus plantarum LP346 DSM 4787 ATCC 55943 contenente al- meno 1 × 1010 CFU/g di ad- ditivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum LP346 DSM 4787 ATCC 55943 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1065/2012 della Commissione, del 13 no- vembre 2012, versione della GU L 314 del 14.11.2012, pag. 15 1k20730 1 k Lactobacillus planta- rum LP347 DSM 5284 ATCC 55944 Preparato di Lactobacillus plantarum LP347 DSM 5284 ATCC 55944 contenente al- meno 1 × 1010 CFU/g di ad- ditivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum LP347 DSM 5284 ATCC 55944 Tutte le specie animali – – – Produzione agricola 86 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20725 1 k Lactobacillus planta- rum 24011 ATCC PTSA-6139 Preparato di Lactobacillus plantarum 24011 ATCC PTSA-6139 contenente al- meno 1 × 1010 CFU/g di ad- ditivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum 24011 ATCC PTSA-6139 Tutte le specie animali – – – 1k20717 1 k Lactobacillus planta- rum CNCM I- 3235/ATCC 8014 Preparato di Lactobacillus plantarum CNCM I- 3235/ATCC 8014 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum CNCM I-3235/ATCC 8014 Tutte le specie animali – – – 1k20722 1 k Lactobacillus planta- rum CNCM MA 18/5U = Lactobacillus plantarum DSM 11672 Preparato di Lactobacillus plantarum CNCM MA 18/5U contenente almeno 2 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum CNCM MA 18/5U Tutte le specie animali – – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 87 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k2078 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 12836 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 12836 con- tenente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 12836 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k2079 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 12837 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 12837 con- tenente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 12837 Tutte le specie animali – – – 1k20719 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 16565 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 16565 con- tenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 16565 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1065/2012 della Commissione, del 13 no- vembre 2012, versione della GU L 314 del 14.11.2012, pag. 15 Produzione agricola 88 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20720 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 16568 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 16568 con- tenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 16568 Tutte le specie animali – – – 1k20726 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 18112 = Lactobacillus planta- rum LP286 DSM 4784 ATCC 53187 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 18112 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 18112 Tutte le specie animali – – – 1k20727 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 18113 = Lactobacillus planta- rum LP318 DSM 4785 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 18113 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 18113 Tutte le specie animali – – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 89 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20728 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 18114 = Lactobacillus planta- rum LP319 DSM 4786 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 18114 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 18114 Tutte le specie animali – – – 1k20718 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 19457 = Lactobacillus planta- rum IFA 96 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 19457 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 19457 Tutte le specie animali – – – 1k2071 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 21762 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 21762 con- tenente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 21762 Tutte le specie animali – 1 × 108 CFU/kg di so- stanza organica – Regolamento di esecuzione (UE) N. 868/2011 della Commissione, del 31 ago- sto 2011, versione della GU L 226 del 1.9.2011, pag. 2 Produzione agricola 90 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20716 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 23375 = Lactobacillus planta- rum AK 5106 DSM 20174 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 23375 con- tenente almeno 2 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 23375 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1065/2012 della Commissione, del 13 no- vembre 2012, versione della GU L 314 del 14.11.2012, pag. 15 1k20750 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 29025 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 29025 con- tenente almeno 8 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum DSM 29025 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2150 della Com- missione, del 7 dicembre 2016, versione della GU L 333 dell’8.12.2016, pag. 44 1k20731 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 3676 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 3676 conte- nente almeno 6 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 3676 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1119/2012 della Commissione, del 29 no- vembre 2012, versione della GU L 330 del 30.11.2012, pag. 14 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 91 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20732 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 3677 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 3677 conte- nente almeno 4 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 3677 Tutte le specie animali – – – 1k20812 1 k Lactobacillus planta- rum DSM 8862 e DSM 8866 Preparato di Lactobacillus plantarum DSM 8862 e DSM 8866 contenente al- meno 3 × 1011 CFU/g di ad- ditivo (rapporto 1:1) Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum DSM 8862 e DSM 8866 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 93/2012 della Commissione, del 3 feb- braio 2012, versione della GU L 33 del 4.2.2012, pag. 1 1k20721 1 k Lactobacillus planta- rum LMG-21295 = Lactobacillus planta- rum MiLAB 393 Preparato di Lactobacillus plantarum LMG-21295 con- tenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum LMG-21295 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1065/2012 della Commissione, del 13 no- vembre 2012, versione della GU L 314 del 14.11.2012, pag. 15 Produzione agricola 92 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20736 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 30083 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 30083 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum NCIMB 30083 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 308/2013 della Commissione, del 3 aprile 2013, versione della GU L 94 del 4.4.2013, pag. 1 1k20737 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 30084 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 30084 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum NCIMB 30084 Tutte le specie animali – – – 1k20723 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 30094 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 30094 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum NCIMB 30094 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1065/2012 della Commissione, del 13 no- vembre 2012, versione della GU L 314 del 14.11.2012, pag. 15 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 93 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20714 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 30148 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 30148 contenente almeno 7 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum NCIMB 30148 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 841/2012 della Commissione, del 18 set- tembre 2012, versione della GU L 252 del 19.9.2012, pag. 17 1k2073 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 30236 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 30236 contenente almeno 1,2 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum NCIMB 30236 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1111/2011 della Commissione, del 3 novem- bre 2011, versione della GU L 287 del 4.11.2011, pag. 30 1k20713 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 41028 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 41028 contenente almeno 7 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum NCIMB 41028 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 841/2012 della Commissione, del 18 set- tembre 2012, versione della GU L 252 del 19.9.2012, pag. 17 Produzione agricola 94 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20751 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 42150 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 42150 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum NCIMB 42150 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2150 della Com- missione, del 7 dicembre 2016, versione della GU L 333 dell’8.12.2016, pag. 44 1k20724 1 k Lactobacillus planta- rum VTT E-78076 Preparato di Lactobacillus plantarum VTT E-78076 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus plantarum VTT E-78076 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1065/2012 della Commissione, del 13 no- vembre 2012, versione della GU L 314 del 14.11.2012, pag. 15 1k20746 1 k Lactobacillus planta- rum CECT 4528 Preparato di Lactobacillus plantarum CECT 4528 con- tenente almeno 2,5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum CECT 4528 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 399/2014 della Commissione, del 22 aprile 2014, versione della GU L 119 del 23.4.2014, pag. 40 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 95 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20749 1 k Lactobacillus planta- rum DSMZ 16627 Preparato di Lactobacillus plantarum DSMZ 16627 contenente almeno 1 × 107 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum DSMZ 16627 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 849/2014 della Commissione, del 4 agosto 2014, versione della GU L 232 del 5.8.2014, pag. 16 1 k Lactobacillus planta- rum K KKP/593/p Lactobacillus plantarum K KKP/593/p Tutte le specie animali – – – – 1 k Lactobacillus planta- rum LP287 DSM 5257 ATCC 55058 Lactobacillus plantarum LP287 DSM 5257 ATCC 55058 Tutte le specie animali – – – – 1 k Lactobacillus planta- rum LP329 DSM 5258 ATCC 55942 Lactobacillus plantarum LP329 DSM 5258 ATCC 55942 Tutte le specie animali – – – – 1k20743 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 40027 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 40027 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus plantarum NCIMB 40027 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1113/2013 della Commissione, del 7 novem- bre 2013, versione della GU L 298 dell’8.11.2013, pag. 29 Produzione agricola 96 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k20756 1 k Lactobacillus rham- nosus DSM 29226 Preparato di Lactobacillus rhamnosus DSM 29226 con- tenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus rhamnosus DSM 29226 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1903 della Com- missione, del 18 ottobre 2017, versione della GU L 269 del 19.10.2017, pag. 22 1k20711 1 k Lactobacillus rham- nosus NCIMB 30121 Preparato di Lactobacillus rhamnosus NCIMB 30121 contenente almeno 4×1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactobacillus rhamnosus NCIMB 30121 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k2081 1 k Lactococcus lactis DSM 11037 Preparato di Lactococcus lac- tis DSM 11037 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactococcus lactis DSM 11037 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 97 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k2083 1 k Lactococcus lactis NCIMB 30117 (= CCM 4754, NCIMB 30117) Preparato di Lactococcus lac- tis NCIMB 30117 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactococcus lactis NCIMB 30117 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 227/2012 della Commissione, del 15 marzo 2012, versione della GU L 77 del 16.3.2012, pag. 8 1k2082 1 k Lactococcus lactis NCIMB 30160 Preparato di Lactococcus lac- tis NCIMB 30160 contenente almeno 4×1011 CFU/g di ad- ditivo Uno dei seguenti crioprotet- tori: acido ascorbico, lattosio, mannitolo, glutammato mo- nosodico, citrato di sodio, polvere di siero o polietilen- glicole (PEG 4000) Caratterizzazione della sostanza attiva: Lactococcus lactis NCIMB 30160 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3, modifi- cato da ultimo dal regola- mento di esecuzione (UE) 2020/1092, GU L 241 del 27.7.2020, pag. 10 Produzione agricola 98 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k2104 1 k Pediococcus acidilac- tici CNCM MA 18/5M - DSM 11673 Preparato di Pediococcus acidilactici CNCM MA 18/5M - DSM 11673 conte- nente almeno 3 × 109 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus acidilactici CNCM MA 18/5M - DSM 11673 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1119/2012 della Commissione, del 29 no- vembre 2012, versione della GU L 330 del 30.11.2012, pag. 14 1k2102 1 k Pediococcus acidilac- tici DSM 16243 Preparato di Pediococcus acidilactici DSM 16243 con- tenente almeno 5 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus acidilactici DSM 16243 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 1k21009 1 k Pediococcus acidilac- tici CNCM I-3237 Preparato di Pediococcus acidilactici CNCM I-3237 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus acidilactici CNCM I-3237 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 304/2014 della Commissione, del 25 marzo 2014, versione della GU L 90 del 26.3.2014, pag. 8 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 99 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k21013 1 k Pediococcus acidilac- tici NCIMB 30005 Preparato di Pediococcus acidilactici NCIMB 30005 contenente almeno 1 × 107 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus acidilactici NCIMB 30005 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 849/2014 della Commissione, del 4 agosto 2014, versione della GU L 232 del 5.8.2014, pag. 16 1k21014 1 k Pediococcus parvulus DSM 28875 Preparato di Pediococcus parvulus DSM 28875 conte- nente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus parvulus DSM 28875 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1903 della Com- missione, del 18 ottobre 2017, versione della GU L 269 del 19.10.2017, pag. 22 1k2103 1 k Pediococcus pentosa- ceus DSM 12834 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 12834 contenente almeno 4×1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus pentosaceus DSM 12834 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1263/2011 della Commissione, del 5 dicem- bre 2011, versione della GU L 322 del 6.12.2011, pag. 3 Produzione agricola 100 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k1009 1 k Pediococcus pentosa- ceus DSM 14021 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 14021 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus pentosaceus DSM 14021 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 84/2014 della Commissione, del 30 gen- naio 2014, versione della GU L 28 del 31.1.2014, pag. 30 1k2101 1 k Pediococcus pentosa- ceus DSM 16244 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 16244 contenente almeno 4×1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus pentosaceus DSM 16244 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2020/2118 della Com- missione, del 16 dicembre 2020, versione della GU L 426 del 17.12.2020, pag. 15 1k2105 1 k Pediococcus pentosa- ceus DSM 23376 = Pediococcus pentosa- ceus NCIMB 30171 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 23376 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus pentosaceus DSM 23376 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1119/2012 della Commissione, del 29 no- vembre 2012, versione della GU L 330 del 30.11.2012, pag. 14 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 101 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k1010 1 k Pediococcus acidilac- tici DSM 23688 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 23688 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus pentosaceus DSM 23688 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 84/2014 della Commissione, del 30 gen- naio 2014, versione della GU L 28 del 31.1.2014, pag. 30 1k1011 1 k Pediococcus acidilac- tici DSM 23689 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 23689 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus pentosaceus DSM 23689 Tutte le specie animali – – – 1k21015 1 k Pediococcus pentosa- ceus DSM 32291 Preparato di Pediococcus pentosaceus DSM 32291 contenente almeno 8 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Pediococcus pentosaceus DSM 32291 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1543 della Com- missione, del 15 ottobre 2018, versione della GU L 259 del 16.10.2018, pag. 22 Produzione agricola 102 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k2106 1 k Pediococcus pentosa- ceus NCIMB 12455 Preparato di Pediococcus pentosaceus NCIMB 12455 contenente almeno 3 × 109 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus pentosaceus NCIMB 12455 Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1119/2012 della Commissione, del 29 no- vembre 2012, versione della GU L 330 del 30.11.2012, pag. 14 1k2107 1 k Pediococcus pentosa- ceus NCIMB 30168 Preparato di Pediococcus pentosaceus NCIMB 30168 contenente almeno 5 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Pediococcus pentosaceus NCIMB 30168 Tutte le specie animali – – – 1k21008 1 k Lactobacillus planta- rum NCIMB 30238 Pediococcus pentosa- ceus NCIMB 30237 Preparato di Lactobacillus plantarum NCIMB 30238 contenente almeno 2,0 × 1010 CFU/g di additivo e Pedio- coccus pentosaceus NCIMB 30237 contenente almeno 2,6 × 1010 CFU/g di additivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Cellule vitali di Lactobacillus Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1489 della Com- missione, del 3 settembre 2015, versione della GU L 231 del 4.9.2015, pag. 1 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 103 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 plantarum NCIMB 30238 e Pediococcus pentosaceus NCIMB 30237 1k2111 1 k Propionibacterium acidipropionici CNCM MA 26/4U Preparato di Propionibacte- rium acidipropionici CNCM MA 26/4U contenente almeno 1x108 CFU/g di addi- tivo Caratterizzazione della sostanza attiva: Propionibacterium acidipro- pionici CNCM MA 26/4U Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 990/2012 della Commissione, del 25 otto- bre 2012, versione della GU L 297 del 26.10.2012, pag. 15 1k202 1 k Sorbato di potassio Sorbato di potassio ≥ 99 % Forma solida Caratterizzazione della sostanza attiva: Sorbato di potassio ≥ 99 % C6H7 KO2 Numero CAS: 24634-61-5 Prodotto mediante sintesi chimica Tutte le specie animali – – 300 mg Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2023 della Com- missione, del 18 novembre 2016, versione della GU L 313 del 19.11.2016, pag. 14 Produzione agricola 104 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k236 1 k Acido formico Acido formico (≥ 84,5 %) Forma liquida Caratterizzazione della sostanza attiva: Acido formico (≥ 84,5 %) H2CO2 Numero CAS: 64-18-6 Tutte le specie animali – – 10 000 mg 1k237 1 k Formiato di sodio Forma solida: Formiato di sodio ≥ 98 % Forma liquida: Formiato di sodio ≥ 15 % Acido formico ≤ 75 % Acqua ≤ 25 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Forma solida: Formiato di sodio ≥ 98 % NaHCO2 Numero CAS: 141-53-7 Forma liquida: formaldeide ≤ 6,2 mg/kg acetaldeide ≤ 5 mg/kg butilaldeide ≤ 25 mg/kg Formiato di sodio ≥ 15 % Tutte le specie animali – – 10 000 mg equi- valente acido formico) Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 105 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Acido formico ≤ 75 % Prodotto mediante sintesi chimica 1k280 1 k Acido propionico Acido propionico ≥ 99,5 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Acido propionico ≥ 99,5 % C3H6O2 Numero CAS: 79-09-4 Residuo non volatile ≤ 0,01 % dopo essiccazione a 140 °C fino a peso costante Aldeidi ≤ 0,1 % espresse come formaldeide Prodotto mediante sintesi chimica Ruminanti – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1222/2013 della Commissione, del 29 no- vembre 2013, versione della GU L 320 del 30.11.2013, pag. 16 Suini – – 30 000 mg Pollame – – 10 000 mg Tutte le specie animali di- verse da rumi- nanti, suini e pollame – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 305/2014 della Commissione, del 25 marzo 2014, versione della GU L 90 del 26.3.2014, pag. 12 1k281 1 k Propionato di sodio Propionato di sodio ≥ 98,5 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Propionato di sodio ≥ 98,5 % C3H5O2Na Ruminanti – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1222/2013 della Commissione, del 29 no- vembre 2013, versione della GU L 320 del 30.11.2013, pag. 16 Suini – – 30 000 mg Pollame – – 10 000 mg Produzione agricola 106 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Numero CAS: 137-40-6 Perdita all’essiccazione ≤ 4 % determinata dall’essic- cazione per 2 ore a 105 °C Sostanze insolubili in acqua ≤ 0,1 % Prodotto mediante sintesi chimica Tutte le specie animali di- verse da rumi- nanti, suini e pollame – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 305/2014 della Commissione, del 25 marzo 2014, versione della GU L 90 del 26.3.2014, pag. 12 1k284 1 k Propionato di ammo- nio Preparazione di propionato di ammonio ≥ 19 %, acido propionico ≤ 80 % e acqua ≤ 30 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Propionato di ammonio C3H9O2N Numero CAS: 17496-08-1 Prodotto mediante sintesi chimica Ruminanti – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 1222/2013 della Commissione, del 29 no- vembre 2013, versione della GU L 320 del 30.11.2013, pag. 16 Suini – – 30 000 mg Pollame – – 10 000 mg Tutte le specie animali di- verse da rumi- nanti, suini e pollame – – – Regolamento di esecuzione (UE) N. 305/2014 della Commissione, del 25 marzo 2014, versione della GU L 90 del 26.3.2014, pag. 12 1k301 1 k Benzoato di sodio Benzoato di sodio ≥ 99,5 % Forma solida Caratterizzazione della sostanza attiva: Benzoato di sodio ≥ 99,5 % Tutte le specie animali – – 2 400 mg Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2023 della Com- missione, del 18 novembre 2016, versione della GU L 313 del 19.11.2016, pag. 14 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 107 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 C7H5NaO2 Numero CAS: 532-32-1 Prodotto mediante sintesi chimica E 250 1 k Nitrito di sodio Nitrito di sodio Tutte le specie animali – – – – 1k21016 1 k Pediococcus pentosa- ceus IMI 507024 Preparato di Pediococcus pentosaceus IMI 507024 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo. Forma solida Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Pediococcus pentosaceus IMI 507024. Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2022/273 della Com- missione, del 23 febbraio 2022, versione della GU L 43 del 24.2.2022, pag. 17 1k21017 1 k Pediococcus pentosa- ceus IMI 507025 Preparato di Pediococcus pentosaceus IMI 507025 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo. Forma solida Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Pediococcus pentosaceus IMI 507025. Tutte le specie animali – – – Produzione agricola 108 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1k21601 1 k Lactiplantibacillus plantarum IMI 507026 Preparato di Lactiplantibacil- lus plantarum IMI 507026 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo. Forma solida Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Lactiplanti- bacillus plantarum IMI 507026 Tutte le specie animali – – – 1k21602 1 k Lactiplantibacillus plantarum IMI 507027 Preparato di Lactiplantibacil- lus plantarum IMI 507027 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo. Forma solida Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Lactiplanti- bacillus plantarum IMI 507027. Tutte le specie animali – – – 1k21603 1 k Lactiplantibacillus plantarum IMI 507028 Preparato di Lactiplantibacil- lus plantarum IMI 507028 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo. Forma solida Tutte le specie animali – – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 109 916.307.1 N. d’identifi- cazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Età massima Tenore minimo Tenore massimo Autorizzazione disciplinata nei se- guenti atti dell’ UE Unità di attività dell’addi- tivo/kg di sostanza fresca o mg/kg di alimento com- pleto con un tasso di umi- dità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Lactiplanti- bacillus plantarum IMI 507028. 1k21701 1 k Lacticaseibacillus rhamnosus IMI 507023 Preparato di Lacticaseibacil- lus rhamnosus IMI 507023 contenente almeno 1 × 1010 CFU/g di additivo. Forma solida Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Lacticaseiba- cillus rhamnosus IMI 507023. Tutte le specie animali – – – 1k1604 1 k Lactiplantibacillus plantarum DSM 26571 Preparato di Lactiplantibacil- lus plantarum DSM 26571 contenente almeno 1 × 1011 CFU/g di additivo. Forma solida Caratterizzazione del princi- pio attivo: Cellule vitali di Lactiplanti- bacillus plantarum DSM 26571. Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecuzione (UE) 2022/633 della Com- missione, del 13 aprile 2022, versione della GU L117 del 19.4.2022, pag. 26 Produzione agricola 110 916.307.1 1.7 Gruppi funzionali m: sostanze per la riduzione della contaminazione degli alimenti per animali dalle micotossine e n: potenziatori delle condizioni d’igiene N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg o unità/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1m01 1 m Ceppo di micror- ganismi DSM 11798 della fami- glia delle Corio- bacteriaceae Preparato di un ceppo di mi- crorganismi DSM 11798 della famiglia delle Corio- bacteriaceae, contenente almeno 5 × 109 UFC/g di additivo Forma solida Caratterizzazione della so- stanza attiva: Cellule vitali di: ceppo di microrganismi DSM 11798 della famiglia delle Corio- bacteriaceae Suini Tutte le specie avicole – 1,7×108 UFC – Riduzione della contaminazione da micotos- sine: tricoteceni. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conserva- zione e la stabilità al trattamento termico. L’impiego dell’additivo è consentito negli alimenti per animali conformi alla normativa relativa alle sostanze indesiderabili negli ali- menti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. Per le specie avicole: L’impiego è consentito negli alimenti per ani- Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 111 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg o unità/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 mali contenenti i seguenti coccidiostatici au- torizzati: narasina/nicarbazina, salinomicina sodica, monensin sodico, cloridrato di robeni- dina, diclazuril, narasina o nicarbazina. 1m03 1 m Fumonisina este- rasi EC 3.1.1.87 Preparato di fumonisina esterasi prodotta da Koma- gataella pastoris DSM 26643 contenente un minimo di 3000 U/g37 Caratterizzazione della so- stanza attiva: Preparato di fumonisina esterasi prodotta da Koma- gataella pastoris (DSM 26643) Suini Tutte le specie avicole – 15 U – Riduzione della contaminazione da micotos- sine: fumonisine. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conserva- zione e la stabilità al trattamento termico. Dose massima raccomandata: 300 U/kg di ali- mento completo per animali. L’impiego dell’additivo è consentito negli ali- menti per animali conformi alla normativa re- lativa alle sostanze indesiderabili negli ali- menti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e mi- sure organizzative appropriate al fine di evi- tare i rischi cui possono essere esposti gli uti- lizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali procedure e mi- sure, l’additivo e le premiscele devono essere 37 1 U è l’attività enzimatica che libera 1 μmol di acido tricarballilico al minuto da 100 μΜ di fumonisina B1 in un tampone di 20 mM Tris-Cl a pH 8,0 con 0,1 mg/ml di seroalbumina bovina a 30 °C. Produzione agricola 112 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg o unità/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 utilizzati con dispositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione dell’appa- rato respiratorio. . 1m03i 1 m Fumonisina este- rasi CE 3.1.1.87 Preparato di fumonisina esterasi prodotto da Koma- gataella phaffii (DSM 32159) contenente un mi- nimo di 3000 U/g38 Caratterizzazione della so- stanza attiva: Preparato di fumonisina esterasi prodotto da Koma- gataella phaffii (DSM 32159) Suini Tutte le specie avicole – 10 U – Riduzione della contaminazione da micotos- sine: fumonisine. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conserva- zione e la stabilità al trattamento termico. Dose massima raccomandata: 300 U/kg di ali- mento completo per animali o di sostanza fre- sca per l’insilato a base di granturco. L’impiego dell’additivo è consentito negli ali- menti per animali conformi alla normativa re- lativa alle sostanze indesiderabili negli ali- menti per animali. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e mi- sure organizzative appropriate al fine di evi- tare i rischi cui possono essere esposti gli uti- lizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- Tutte le specie animali (Con- sentito solo ne- gli insi- lati a base di gran- turco) – 40 U/kg di so- stanza fresca – 38 1 U è l’attività enzimatica che libera 1 μmol di acido tricarballilico al minuto da 100 μΜ di fumonisina B1 in un tampone di 20 mM Tris-Cl a pH 8,0 con 0,1 mg/ml di seroalbumina bovina a 30 °C. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 113 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg o unità/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 dotti al minimo mediante tali procedure e mi- sure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione dell’appa- rato respiratorio. 1m558 1 m Bentonite Bentonite: ≥ 70 % smectite < 10 % opale e feldspato < 4 % quarzo e calcite Capacità legante dell’AfB 1 (BC AfB1) superiore al 90 % Rumi- nanti Pollame Suini – – 20 000 Riduzione della contaminazione da micotos- sine: aflatossina B1. Indicare nelle istruzioni per l’uso: – «Va evitata la somministrazione simulta- nea per via orale di macrolidi.»; – per il pollame: «Va evitata la somministra- zione simultanea di robenidina.» La somministrazione simultanea di coccidio- statici diversi dalla robenidina è controindi- cata quando il livello della bentonite supera i 5000 mg per kg di alimento completo per ani- mali con un tasso di umidità del 12 %. La quantità totale di bentonite non deve superare il livello massimo consentito nell’ali- mento completo per animali: 20 000 mg per kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. L’impiego dell’additivo è consentito negli ali- menti per animali conformi alla normativa dell’UE relativa alle sostanze indesiderabili negli alimenti per animali. Produzione agricola 114 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg o unità/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. 1k236 1 n Acido formico CH2O2 ≥ 84,5 % In forma liquida Numero CAS: 64-18-6 Tutte le specie animali – – 10 000 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condizioni di conserva- zione. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. La miscela di varie fonti di acido formico non deve superare i tenori massimi consentiti negli alimenti per animali completi. 1k237 1 n Formiato di sodio Composizione dell’additivo: Forma liquida ≥ 15 % formiato di sodio ≤ 75 % acido formico ≤ 25 % Tutte le specie animali eccetto i suini – – 10 000 (equiva- lente acido formico) Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condizioni di conserva- zione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 115 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg o unità/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 acqua Caratterizzazione della so- stanza attiva: Formiato di sodio ≥ 15 % (forma liquida) Acido formico ≤ 75 % Prodotto mediante sintesi chimica La miscela di diverse fonti di acido formico non deve superare il tenore massimo consen- tito negli alimenti per animali completi. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. 1.8 Gruppo funzionale o: altri additivi tecnologici Produzione agricola 116 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzionale Additivo Composizione, formula chimica, de- scrizione Specie animale o categoria di animali Tenore mi- nimo Tenore massimo Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1o01 1 o39 Bacillus subtilis KCCM 10673P Aspergillus oryzae KCTC 10258BP Composizione dell’additivo: Preparato di Bacillus subtilis KCCM 10673P e Aspergillus oryzae KCTC 10258BP con un tenore minimo rispettiva- mente pari a 1,2 × 108 CFU/g di additivo e 2,0 × 108 CFU/g di additivo. Caratterizzazione della so- stanza attiva: Cellule vitali di Bacillus sub- tilis KCCM 10673P e Asper- gillus oryzae KCTC 10258BP. Tutte le specie animali Bacillus subtilis 1,2 × 106 CFU/kg di soia Asper- gillus oryzae 2,0 × 106 CFU/kg di soia Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela sono indicate le condizioni di con- servazione. L’additivo deve essere utilizzato soltanto nella soia. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i ri- schi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi ri- schi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utiliz- zati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e dell’apparato respiratorio. 39 Altri additivi tecnologici: Riduzione dei fattori antinutrizionali nella soia. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 117 916.307.1 2 Categoria 2: additivi organolettici 2.1 Gruppo funzionale a: coloranti N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2a102 2 a (i)40 Tartrazina La tartrazina è descritta come sale sodico (componente principale). Forma solida. La tartrazina è composta es- senzialmente da trisodio 5- idrossi-1-(4- solfonatofenil)- 4-(4-solfonatofenilazo)-H-pi- razol-3-carbossilato e da so- stanze coloranti accessorie associate a cloruro di sodio e/o solfato di sodio quali principali componenti non colorati. Sono ammessi an- che i sali di calcio e di potas- sio. Formula chimica: C16H9N4Na3O9S2 Forma solida prodotta me- diante sintesi chimica Numero CAS: 1934-21-0 Gatti – 433 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi, della pelle e dell’apparato respi- ratorio. Cani – – 520 Piccoli rodi- tori – – 2000 Uccelli orna- mentali gra- nivori – – 63 2a102 2 a (iii) Tartrazina Pesci orna- mentali – – 1924 40 i) sostanze che conferiscono o restituiscono colore agli alimenti per animali; ii) sostanze che, se somministrate agli animali, conferiscono colore agli alimenti di origine animale; iii) sostanze che influiscono favorevolmente sul colore di pesci o uccelli ornamentali. Produzione agricola 118 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2a104 2 a (i) Giallo di chinolina Giallo di chinolina Il giallo di chinolina è de- scritto come contenente sale sodico quale componente principale Caratterizzazione della sostanza attiva: Percentuale per i componenti del giallo di chinolina: – disolfonati del 2-(2-chi- nolil) indan-1,3-dione: ≥ 80 %, – monosolfonati del 2-(2- chinolil) indan-1,3-dione: ≤ 11 %, – monosolfonati del 2-(2- chinolil) indan-1,3-dione: ≤ 7 %. Formula chimica: C18H9N Na2O8S2 (sale sodico) Numero CAS: 8004-92-0 (componente principale) Giallo di chinolina, in forma solida, prodotto mediante sintesi chimica Animali non destinati alla produzione alimentare – – 25 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’ap- parato respiratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la ma- nipolazione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 119 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Criteri di purezza: ≥ 70 % di sostanze coloranti calcolate come sali sodici ≤ 30 % di sali di calcio e di potassio E 110 2 a (iii) Giallo arancio S (Sunset Yellow FCF) C16H10N2O7S2Na2 Pesci orna- mentali – – – – Uccelli grani- vori orna- mentali – – 150 – Piccoli rodi- tori – – 150 – E 110 2 a Giallo arancio S (Sunset Yellow FCF) C16H10N2O7S2Na2 Cani Gatti – – – – E 120 2 a Carminio (lacca car- minio WSP 50 %) Cani Gatti – – – – 2a122 1 a (i) Azorubina o car- moisina Azorubina Caratterizzazione della sostanza attiva: Nome chimico: disodio 4- idrossi-3-(4- solfonato-1-naf- tilazo) naftalen-1-solfonato. Sinonimi: carmoisina, CI rosso per alimenti 3. Cani Gatti – – 176 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare temperatura e periodo di conser- vazione, nonché la stabilità quando incorporato in pellet. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione per l’ap- parato respiratorio, gli occhi e la pelle durante la manipolazione. Produzione agricola 120 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Numero EINECS: 222-657-4 Formula chimica: C20H12N2Na2O7S2. Purezza: Tenore: contenuto di so- stanze coloranti non inferiore all’85 % calcolate come sali sodici. Acido 4-amminonaftalen-1- solfonico e acido 4-idrossi- naftalen-1-solfonico: non più dello 0,5 %. Sostanze coloranti accesso- rie: non più del 2 %. Sostanze insolubili in acqua: non più dello 0,2 %. Ammine primarie aromatiche non solfonate: non più dello 0,01 % (calcolate come ani- lina). Sostanze estraibili in etere: non più dello 0,2 % in condi- zioni di neutralità. 2a124 2 a (i) Ponceau 4R Ponceau 4R descritto come sale di sodio quale compo- nente principale. Forma solida (polvere o granuli). Gatti – – 31 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Cani – – 37 2a124 2 a (iii) Ponceau 4R Pesci orna- mentali – – 137 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 121 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Il ponceau 4R è costituito essenzialmente da trisodio 2- idrossi-1-(4-solfonato-1-naf- tilazo) naftalen-6,8- disolfo- nato e da sostanze coloranti accessorie, accompagnati da cloruro di sodio e/o da sol- fato di sodio quali principali componenti incolori. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. Formula chimica: C20H11N2O10S3Na3. Forma solida (polvere o gra- nuli) prodotta mediante sin- tesi chimica. N. CAS: 2611-82-7. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione degli occhi, della pelle, della bocca e dell’apparato respirato- rio. 2a127 2 a (i) Eritrosina Eritrosina descritta come sale sodico quale componente principale. Forma solida L’eritrosina è costituita es- senzialmente da disodio 2- (2,4,5,7-tetraiodo-3-ossido-6- ossoxanten-9-il) benzoato monoidrato e da coloranti accessori accompagnati da acqua, cloruro sodico e/o solfato sodico quali principali componenti incolori. Sono Cani Gatti – – – – 16 13 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adot- tano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Produzione agricola 122 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ammessi anche i sali di calcio e di potassio. Formula chimica: C20H6I4Na2O5·H2O Numero CAS: 16423-68-0 Forma solida prodotta me- diante sintesi chimica. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. 2a129 2 a (i) Rosso allura AC Rosso allura AC descritto come sale sodico quale com- ponente principale. Forma solida (polvere o granuli) Caratterizzazione della sostanza attiva quale sale sodico: Il rosso allura AC è costituito essenzialmente da disodio 2- idrossi-1-(2-metossi-5-metil- 4-solfonato-fenilazo) nafta- len-6-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro di sodio e/o da sol- fato di sodio quali principali componenti incolori. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. Forma solida (polvere o gra- nuli) prodotta mediante sin- tesi chimica Gatti Cani – – – – 308 370 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 123 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Formula chimica: C18H14N2Na2O8S2 Numero CAS: 25956-17-6 2a131 2 a (i) Blu patentato V Sale interno del composto di calcio o di sodio del [4-(α- (4-dietilammi-nofenil)-5- idrossi-2,4- disolfofenil-meti- lidene) 2,5-cicloesadien-1-ili- dene] dietil-ammonio idros- sido e coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico e/o da solfato di calcio come principali componenti inco- lori. È ammesso anche il sale di potassio. Criteri di purezza: minimo 90 % del totale dei coloranti, calcolati come sali di potas- sio, sodio o calcio. Leucobase: non più dell’1 %. Tutti gli animali non destinati alla produzione alimentare – – 250 Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’ap- parato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. E 132 2 a (iii) Indigotina C16H8N2O8S2Na2 Pesci orna- mentali – – – – Produzione agricola 124 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E 132 2 a Indigotina C16H8N2O8S2Na2 Cani Gatti – – – – 2a133 2 a (i) Blu brillante FCF Blu brillante FCF descritto come sale sodico quale com- ponente principale. Forma solida (polvere) Caratterizzazione della sostanza attiva quale sale sodico: Disodio α-{[4-(N-etil-3-sol- fonatobenzilamino)fenil]-α- (4-N-etil-3-solfonatobenzila- mino)cicloesa-2,5dieniliden} toluen-2- solfonato Sono am- messi anche i sali di calcio e di potassio. Formula chimica: C37H34N2Na2O9S3 Forma solida (polvere) pro- dotta mediante sintesi chi- mica Numero CAS: 3844-45-9 Gatti Cani – – – – 278 334 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi, della pelle e dell’apparato respi- ratorio. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 125 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E 141 2 a Complesso rame-clo- rofilla – Cani Gatti – – – – 2a160b 2 a (i) Norbissina (annatto F) Preparazione liquida di an- natto F con un tenore di sale di potassio di norbissina del 2,3-2,7 % La norbissina alcalinizzata, ottenuta da precipitazione acida (annatto F) è descritta come sale di potassio di nor- bissina (dipotassio 6,6’- diapo-psi,psi-carotenedioato) È un derivato carotenoide preparato tramite la rimo- zione dell’involucro esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L) e un ulteriore trattamento chimico. Forma solida Formula chimica: C24H26K2O4 Numero CAS: 33261-80-2 Gatti Cani – – – – 13 16 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi e della pelle. 2a160c 2 a (ii) Estratto di paprica saponificato (capsan- tina) Estratto saponificato ottenuto dai frutti essiccati di Capsi- cum annuum L. ricco di cap- santina Benzene ≤ 2 mg/kg Polli da in- grasso – – 40 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare Specie avi- cole minori da ingrasso – – 40 Produzione agricola 126 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Esano ≤ 130 mg/kg Capsaicina ≤ 250 mg/kg Tenore del totale dei carote- noidi 25–90 g/kg Capsantina ≥ 35 % del totale dei carotenoidi N. CAS della capsantina: 465-42-9 Numero EINECS della cap- santina: 207-364-1 Pasta viscosa Galline ovaiole – – 40 le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Sull’etichetta dell’additivo e sull’etichetta delle premiscele deve essere indicato il tenore to- tale dei carotenoidi dell’additivo. L’estratto di paprica saponificato (capsantina) deve essere immesso sul mercato e usato come additivo costituito da un preparato. La miscela di estratto di paprica saponificato (capsantina) con altri carotenoidi e/o xantofille autoriz- zati non deve superare il tenore totale di 80 mg di carotenoidi e xantofille/kg di alimento com- pleto per animali. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al mi- nimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele Specie avi- cole minori destinate alla produzione di uova – – 40 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 127 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 devono essere utilizzati con di- spositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione degli occhi e della pelle. 2a160f 2 a (ii) Estere etilico dell’acido beta-apo- 8′- carotenoico Estere etilico dell’acido beta- apo-8′- carotenoico Ossido di trifenilfosfina (TPPO) ≤ 100 mg/kg Formula chimica: C32H44O2 N. CAS: 1109-11-1 Forma solida prodotta me- diante sintesi chimica Criteri di purezza: ≥ 97 % (tutti gli isomeri). Polli da in- grasso e spe- cie avicole minori da in- grasso – – 15 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’estere etilico dell’acido be- taapo-8′-carotenoico deve essere immesso sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un preparato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi, della pelle e delle vie respiratorie. Galline ovaiole e spe- cie avicole minori desti- nate alla pro- duzione di uova – – 5 Produzione agricola 128 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E 161b 2 a (ii) Luteina C40H56O2 Pollame – – 80 La miscela di luteina con altri ca- rotenoidi e xantofille autorizzati non deve superare il tenore totale di 80 mg di carotenoidi e xanto- fille/kg di alimento completo per animali. 2a161b 2 a (ii) Estratto ricco di lu- teina Estratto di Tagetes erecta ricco di luteina Benzene ≤ 2 mg/kg Luteina ottenuta da un estratto saponificato di Tage- tes erecta (petali essiccati) mediante estrazione e saponi- ficazione Totale carotenoidi (TC): ≥ 60 g/kg Luteina ≥ 75 % del totale dei carotenoidi (TC) Zeaxantina ≥ 4 % del totale dei carotenoidi (TC) Formula chimica: C40H56O2 N. CAS: 127-40-2 (luteina) N. CAS 144-68-3 (zeaxan- tina) Numero CoE: 494 In forma liquida Polli da in- grasso e spe- cie avicole minori da in- grasso Galline ovaiole e spe- cie avicole minori alle- vate per la produzione di uova – – 80 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’estratto ricco di luteina deve essere immesso sul mercato e usato come additivo costituito da un preparato. La miscela di estratto ricco di luteina con altri carotenoidi e xantofille autorizzati non deve superare il tenore totale di 80 mg di carotenoidi e xantofille/kg di alimento completo per animali. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 129 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi e della pelle. 2a161bi 2 a (ii) Estratto di lu- teina/zeaxantina Estratto di luteina/zeaxantina da Tagetes erecta Benzene ≤ 2 mg/kg Luteina ottenuta da un estratto saponificato di Tage- tes erecta (petali essiccati) mediante estrazione e saponi- ficazione: Totale carotenoidi (TC): ≥ 60 g/kg Luteina ≥ 37 % del TC Zeaxantina ≥ 36 % del TC In forma liquida N. CAS: 127-40-2 (luteina) N. CAS: 144-68-3 (zeaxan- tina) Numero CoE: 494 Formula chimica: C40H56O2 Polli da in- grasso e spe- cie avicole minori da in- grasso Galline ovaiole – – 80 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’estratto di luteina/zeaxantina deve essere immesso sul mercato e usato come additivo costituito da un preparato. La miscela di estratto di lu- teina/zeaxantina con altri carote- noidi e xantofille autorizzati non deve superare un tenore totale di carotenoidi e xantofille di: a. 80 mg/kg di alimento completo per polli da ingrasso, specie avi- cole minori da ingrasso e galline ovaiole; b. 50 mg/kg di alimento completo per specie avicole minori allevate per la produzione di uova. Specie avi- cole minori allevate per la produzione di uova – – 50 Produzione agricola 130 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi e della pelle. 2a161g 2 a (ii) Cantaxantina C40H52O2 Ossido di trifenilfosfina (TPPO) ≤ 100 mg/kg Diclorometano ≤ 600 mg/kg Numero CAS: 514-78-3 Forma solida, prodotta me- diante sintesi chimica. Purezza: tenore: min. 96 %. Carotenoidi diversi dalla can- taxantina: non più del 5 % Polli da in- grasso e spe- cie avicole minori da in- grasso – – 25 La cantaxantina può essere im- messa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. La miscela di cantaxantina con altri carotenoidi e xantofille non deve superare gli 80 mg/kg di ali- mento per animali completo con un tasso di umidità del 12 %. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’ap- parato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. Pollame da uova e pol- lame allevato per la produ- zione di uova – – 8 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 131 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2a161g 2 a (iii) Cantaxantina del totale delle sostanze colo- ranti. Pesci orna- mentali e uc- celli orna- mentali diversi da galline da ri- produzione ornamentali – – 100 La cantaxantina può essere im- messa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. La miscela di cantaxantina con altri carotenoidi e xantofille non deve superare i 100 mg/kg di ali- mento per animali completo con un tasso di umidità del 12 %. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’ap- parato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. Galline da ri- produzione ornamentali – – 8 E 161h 2 a (ii) Zeaxantina C40H56O2 Pollame – – 80 La miscela di zeaxantina con altri carotenoidi e xantofille autoriz- zati non deve superare il tenore totale di 80 mg di carotenoidi e xantofille/kg di alimento com- pleto per animali. E 161i 2 a (ii) Citranaxantina C33H44O Galline ovaiole – – 80 La miscela di citranaxantina con altri carotenoidi e xantofille auto- rizzati non deve superare il tenore totale di 80 mg di carotenoidi e xantofille/kg di alimento com- pleto per animali. 2a161j 2 a(ii) Astaxantina C40H52O4 Pesci Crostacei – – – – 100 100 Produzione agricola 132 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2a161j 2 a (iii) Astaxantina Ossido di trifenilfosfina (TPPO) ≤ 100 mg/kg Diclorometano ≤ 600 mg/kg Numero CAS: 7542-45-2 In forma solida prodotta me- diante sintesi chimica. Criteri di purezza: – Tenore (espresso come astaxantina): min. 96 % delle sostanze coloranti totali. – Carotenoidi diversi dall’astaxantina: max. 5 % delle sostanze colo- ranti totali Pesci orna- mentali – – 100 L’astaxantina può essere immessa sul mercato e impiegata come ad- ditivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità. La miscela di astaxantina con al- tri carotenoidi e xantofille non deve superare 100 mg/kg di ali- mento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’ap- parato respiratorio, occhiali e guanti durante la manipolazione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 133 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E 161y 2 a (ii) Phaffia rhodozyma ricca di astaxantina (ATCC SD-5340) Biomassa concentrata del lie- vito Phaffia rhodozyma (ATCC SD-5340), ucciso, e contenente almeno 10 g di astaxantina per kg di additivo Salmoni e trote – – 100 Il tenore massimo è espresso come astaxantina. Somministrazione autorizzata soltanto a partire dall’età di 6 mesi. La miscela dell’additivo con la cantaxantina è ammessa a condi- zione che la concentrazione totale di astaxantina e cantaxantina non superi i 100 mg/kg di alimento completo. 2a165 2 a (ii) Astaxantina-dimetil- disuccinato Astaxantina-dimetildisucci- nato Ossido di trifenilfosfina (TPPO) ≤ 100 mg/kg Diclorometano ≤ 600 mg/kg Astaxantina-dimetildisucci- nato Formula chimica: C50H64O10 In forma solida, prodotta me- diante sintesi chimica. N. CAS: 578006-46-9 Criteri di purezza Astaxantina-dimetildisucci- nato (tutti gli isomeri E, 9-Z e 13-Z) ≥ 96 % Altri carotenoidi ≤ 4 % Pesci e cro- stacei – – 138 Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’astaxantina-dimetildisuccinato deve essere immessa sul mercato e usata come additivo costituito da un preparato. Se l’astaxantina-dimetildisucci- nato è mescolata con cantaxan- tina e altre fonti di astaxantina, la concentrazione totale della mi- scela non deve superare 100 mg di equivalenti di astaxantina/kg di alimento completo. Produzione agricola 134 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele, compresi i rischi derivanti dall’uso di tali additivi inclusi nel preparato. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali proce- dure e misure, l’additivo e le pre- miscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale, tra cui mezzi di prote- zione degli occhi, della pelle e delle vie respiratorie. 2a(ii)167 2 a(ii) Panaferd Paracoccus carotini- faciens ricco di caro- tenoide rosso Sostanze attive: astaxantina (C40H52O4, Numero CAS: 472-61-7) adonirubina (C40H52O3, 3-idrossibeta-beta, beta-caro- tene-4,4’-dione, Numero CAS: 511-23801) cantaxantina (C40H52O2, Numero CAS: 514-78-3) Salmoni e trote – – 100 Il tenore massimo è espresso come somma di astaxantina, ado- nirubina e cantaxantina Somministrazione autorizzata a partire dall’età di 6 mesi o da un peso di 50 g La miscela dell’additivo con l’astaxantina o la cantaxantina è ammessa purché la concentra- Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 135 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età mas- sima Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg/kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Composizione dell’additivo: Preparato di cellule disidra- tate sterilizzate del batterio Paracoccus carotinifaciens (NITE SD 00017) conte- nente: 20–23 g/kg astaxantina, 7–15 g/kg adonirubina, 1–5 g/kg cantaxantina. Metodo di analisi: cromato- grafia liquida ad alta presta- zione (HPLC) in fase nor- male associata a rivelazione dello spettro UV-visibile per la determinazione di astaxan- tina, adonirubina e cantaxan- tina negli alimenti per ani- mali e nel tessuto dei pesci. zione totale della somma di asta- xantina, adonirubina e cantaxan- tina da altre fonti non superi i 100 mg per kg di alimento completo con un tasso di umidità del 12 %. E 172 2 a (iii) Ossido ferrico rosso Fe2O3 Pesci orna- mentali – – – – Cani Gatti – – – – Produzione agricola 136 916.307.1 2.2 Gruppo funzionale b: aromatizzanti 2.2.1 Sostanze aromatizzanti autorizzate N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E 954 (iii) 2 b Saccarinato di sodio Saccarinato di sodio Suinetti 4 mesi – 150 Direttiva della Commis- sione (UE) 70/524/CEE del 12 aprile 1991, ver- sione della GU L 124 del 18.05.1991, pag. 1 2b920 2 b L -cisteina cloridrato monoi- drato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Cani e gatti – – – Regolamento di esecu- zione (UE) 2015/2306 della Commissione, del 10 dicembre 2015, ver- sione della GU L 326 del 11.12.2015, pag. 46 2b959 2 b Neoesperidina diidrocalcone Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Suinetti e suini da ingrasso – – 35 Regolamento di esecu- zione (UE) 2015/264 della Commissione, del 18 febbraio 2015, del 10 dicembre 2015, ver- sione della GU L 45 del 19.02.2015, pag. 10 Vitelli – – 35 Ovini – – 35 Pesci – – 35 Cani – – 35 1j514ii 2 b Bisolfato di sodio Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Animali da compagnia e altri animali non destinati alla produ- – – 4 000 Regolamento di esecu- zione (UE) 136/2012 della Commissione, del 16 febbraio 2012, allegato II, GU L 46 del Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 137 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 zione di ali- menti diversi da gatti e vi- soni 17.02.2012, pag. 33, mo- dificato da ultimo dal re- golamento di esecuzione (UE) 2015/414, GU L 220 del 21.08.2015, pag. 3 Gatti – – 20 000 Visoni – – 10 000 1k280 2 b Acido propionico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/53 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 1 2b02004 2 b Butan-1-olo 2b02005 2 b Esan-1-olo 2b02006 2 b Ottan-1-olo 2b02007 2 b Nonan-1-olo 2b02008 2 b Dodecan-1- olo 2b02021 2 b Eptan-1-olo 2b02024 2 b Decan-1-olo 2b02040 2 b Pentan-1-olo 2b02078 2 b Etanolo 2b05001 2 b Acetaldeid 2b05002 2 b Propanale 2b05003 2 b Butanale 2b05005 2 b Pentanale 2b05008 2 b Esanale 2b05009 2 b Ottanale Produzione agricola 138 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b05010 2 b Decanale 2b05011 2 b Dodecanale 2b05025 2 b Nonanale 2b05031 2 b Eptanale 2b05034 2 b Undecanale 2b06001 2 b 1,1-dietossietano 2b08001 2 b Acido formico 2b08002 2 b Acido acetico 2b08007 2 b Acido valerico 2b08009 2 b Acido esanoico 2b08010 2 b Acido ottanoico 2b08011 2 b Acido decanoico 2b08012 2 b Acido dodecanoico 2b08013 2 b Acido oleico 2b08014 2 b Acido esadecanoico 2b08016 2 b Acido tetradecanoico 2b08028 2 b Acido eptanoico 2b08029 2 b Acido nonanoico 2b09001 2 b Acetato di etile 2b09002 2 b Propilacetato 2b09004 2 b Acetato di butile Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 139 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09006 2 b Acetato di esile 2b09007 2 b Acetato di ottile 2b09008 2 b Acetato di nonile 2b09009 2 b Acetato di decile 2b09010 2 b Acetato di dodecile 2b09022 2 b Acetato di eptile 2b09023 2 b Acetato di metile 2b09038 2 b Butirrato di metile 2b09042 2 b Butirrato di butile 2b09044 2 b Butirrato di pentile 2b09045 2 b Butirrato di esile 2b09046 2 b Butirrato di ottile 2b09059 2 b Decanoato di etile 2b09060 2 b Esanoato di etile 2b09061 2 b Esanoato di propile 2b09065 2 b Esanoato di pentile 2b09066 2 b Esanoato di esile 2b09069 2 b Esanoato di metile 2b09072 2 b Formiato di etile 2b09099 2 b Laurato di etile 2b09104 2 b Tetradecanoato di etile Produzione agricola 140 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09107 2 b Nonanoato di etile 2b09111 2 b Ottanoato di etile 2b09121 2 b Propionato di etile 2b09134 2 b Propionato di metile 2b09147 2 b Valerato di etile 2b09148 2 b Valerato di butile 2b09191 2 b Es-3-enoato di etile 2b09193 2 b Esadecanoato di etile 2b09248 2 b Trans-2-butenoato di etile 2b09274 2 b Undecanoato di etile 2b09449 2 b Isovalerato di butile 2b09478 2 b Isobutirrato di esile 2b09483 2 b 2-metilbutirrato di metile 2b09507 2 b 2-metilbutirrato di esile 2b09512 2 b Citrato di trietile 2b09529 2 b Isovalerato di esile 2b09549 2 b 2-metilvalerato di metile 2b02001 2 b 2-metilpropan-1-olo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/54 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione 2b02003 2 b Isopentanolo 2b02026 2 b 3,7-dimetilottan-1-olo 2b02082 2 b 2-etilesan-1- olo Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 141 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b05004 2 b 2-metilpropanale della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 80 2b05006 2 b 3-metilbutanale 2b05049 2 b 2-metilbutirraldeide 2b08008 2 b Acido 3-metilbutirrico 2b08031 2 b Acido 2-metilvalerico 2b08045 2 b Acido 2-etilbutirrico 2b08046 2 b Acido 2-metilbutirrico 2b08047 2 b Acido 2-metileptanoico 2b08062 2 b Acido 4-metilnonanoico 2b08063 2 b Acido 4-metilottanoico 2b09005 2 b Acetato di isobutile 2b09043 2 b Butirrato di isobutile 2b09070 2 b Esanoato di 3-metilbutile 2b09103 2 b Dodecanoato di 3- metilbutile 2b09120 2 b Ottanoato di 3-metilbutile 2b09136 2 b Propionato di 3-metilbutile 2b09162 2 b Formiato di 3-metilbutile 2b09211 2 b Tributirrato di glicerile 2b09417 2 b Isobutirrato di isobutile 2b09419 2 b Isobutirrato di isopentile 2b09472 2 b Isovalerato di isobutile Produzione agricola 142 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09530 2 b 2-metilbutirrato di isopentile 2b09531 2 b Isovalerato di 2-metilbutile 2b09659 2 b Butirrato di 2-metilbutile 2b02022 2 b Ottan-2- olo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/55 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 112 2b02079 2 b Isopropanolo 2b02088 2 b Pentan-2- olo 2b02098 2 b Ottan-3- olo 2b07002 2 b Eptan-2- one 2b07054 2 b Pentan-2- one 2b07099 2 b 6-metil- epta-3,5- dien-2-one 2b07113 2 b Nonan- 3- one 2b07150 2 b Decan-2- one 2b09105 2 b Tetradecanoato di isopropile 2b08004 2 b Acido lattico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/56 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 129 2b08023 2 b Acido 4-ossovalerico 2b08024 2 b Acido succinico 2b08025 2 b Acido fumarico 2b09402 2 b Acetoacetato di etile 2b09433 2 b Lattato di etile 2b09434 2 b Lattato di butile 2b09435 2 b 4-Ossovalerato di etile Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 143 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09444 2 b Succinato di dietile 2b09490 2 b Malonato di dieti 2b09491 2 b Butile-o-butirrillattato 2b09545 2 b Lattato di es-3-enile 2b09580 2 b Lattato di esile 2b10006 2 b Butirro-1,4- lattone 2b10007 2 b Decano-1,5- lattone 2b10011 2 b Undecano- 1,5-lattone 2b10013 2 b Pentano-1,4- lattone 2b10014 2 b Nonano-1,5- lattone 2b10015 2 b Ottano-1,5- lattone 2b10020 2 b Eptano-1,4- lattone 2b10021 2 b Esano-1,4- lattone 2b03001 2 b 1,8-cineolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/57 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 153 2b13009 2 b 3,4-diidrocumarina 2b13037 2 b 2-(2-metilprop-1-enil)- 4-me- tiltetraidropirano 2b02014 2 b Alfaterpineolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/58 della 2b02018 2 b Nerolidolo 2b02042 2 b 2-(4-metilfenil)propan- 2-olo Produzione agricola 144 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b02230 2 b terpineolo (cfr. reg. UE) Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 159 2b09013 2 b acetato di linalile 2b06006 2 b 1,1-dimetossi-2-feniletano Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/59 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 167 2b09083 2 b Formiato di fenetile 2b09262 2 b Ottanoato di fenetile 2b09427 2 b Isobutirrato di fenetile 2b09538 2 b Etilbutirrato di fenetile 2b09774 2 b Benzoato di fenetile 2b04004 2 b Isoeugenolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Suini Rumi- nanti e cavalli, ad eccezione di quelli che producono latte destinato al consumo umano Ani- mali da com- pagnia – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/60 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 177 2b04051 2 b 4-allil-2,6- dimetossifenolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali ad ec- cezione dei pesci e del pollame Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/61 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 181 2b09020 2 b Acetato di eugenile Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 145 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b12173 2 b 2-Metilpropan-1-tiolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali 0.04 Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/62 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 186 2b12025 2 b Isotiocianato di allile Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali 0.05 Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/62 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 186 2b12001 2 b 3-(Metiltio) propionaldeide Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/62 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 186 2b12002 2 b 3-(Metiltio) propionato di me- tile 2b12004 2 b Alliltiolo 2b12006 2 b Solfuro di dimetile 2b12007 2 b Solfuro di dibutile 2b12008 2 b Disolfuro di diallile 2b12009 2 b Trisolfuro di diallile 2b12013 2 b Trisolfuro di dimetile 2b12014 2 b Disolfuro di dipropile 2b12026 2 b Disolfuro di dimetile 2b12027 2 b 2-Metilbenzen-1-tiolo Produzione agricola 146 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b12032 2 b Butantioato di S-metile 2b12037 2 b Disolfuro di allile metile 2b12062 2 b 3-(Metiltio) propan-1-olo 2b12063 2 b 3-(Metiltio) esan-1-olo 2b12071 2 b 1-Propan-1- tiolo 2b12088 2 b Solfuro di diallile 2b12118 2 b 2,4-Ditiapentano 2b12168 2 b 2-Metil-2-(metilditio) propanale 2b12175 2 b Metilsolfinilmetano 2b12197 2 b Propan-2- tiolo 2b15025 2 b 3,5-Dimetil- 1,2,4-tritiolano 2b16030 2 b 2-Metil-4-propil-1,3-ossatiano 2b02010 2 b Alcole benzilico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/63 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 214 2b02039 2 b Alcole 4-isopropilbenzilico 2b05013 2 b Benzaldeide 2b05022 2 b 4-Isopropilbenzaldeide 2b05029 2 b p-Tolualdeide 2b05055 2 b Salicilaldeide 2b05129 2 b 2-Metossibenzaldeide 2b09014 2 b Acetato di benzile 2b09051 2 b Butirrato di benzile Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 147 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09077 2 b Formiato di benzile 2b09132 2 b Propionato di benzile 2b09316 2 b Esanoato di benzile 2b09426 2 b Isobutirrato di benzile 2b09458 2 b Isovalerato di benzile 2b09581 2 b Salicilato di esile 2b09705 2 b Fenilacetato di benzile 2b09725 2 b Benzoato di metile 2b09726 2 b Benzoato di etile 2b09755 2 b Benzoato di isopentile 2b09757 2 b Benzoato di isobutile 2b09762 2 b Salicilato di pentile 2b08080 2 b Acido gallico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali esclusi i pesci – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/63 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 214 2b05017 2 b Veratraldeide Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali esclusi pollame e pe- sci – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/63 del 14 dicembre 2016, ver- sione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 214 Produzione agricola 148 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b08021 2 b Acido benzoico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – 125 Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/63 del 14 dicembre 2016, ver- sione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 214 2b16060 2 b Acido glicirrizico, ammoniato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/64 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 242 2b01045 2 b D-limonene Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali, tranne i ratti maschi – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/65 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 246 2b01002 2 b 1-isopropil- 4-metibenzene Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/65 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 246 2b01003 2 b Pin-2(10)- ene 2b01004 2 b Pin-2(3)-ene 2b01007 2 b Beta-cariofillene 2b01009 2 b Canfene 2b01010 2 b 1-isopropenil-4-metilbenzene 2b01029 2 b Delta-3-carene Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 149 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b16080 2 b Acido tannico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/66 della Commissione, del 14 di- cembre 2016, versione della GU L 13 del 17.01.2017, pag. 259 2b485 2 b Estratto secco di uva Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali ad ec- cezione dei cani – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2017/307 della Commissione, del 21 febbraio 2017, ver- sione della GU L 44 del 22.02.2017, pag. 1 2b161 2 b Tintura di cumino Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/1559 della Commissione, del 17 ottobre 2018, versione della GU L 261 del 18.10.2018, pag. 16 2b627 2 b Disodio 5′- guanilato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/238 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 1 2b631 2 b Disodio 5′- inosinato 2b635 2 b Disodio 5′-ribonucleotidi Produzione agricola 150 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09715 2 b Metilantranilato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie eccetto le spe- cie avicole – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/239 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 9 2b09781 2 b N-metilantranilato di metile 2b11009 2 b Trimetilammina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali, escluse le gal- line ovaiole – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/240 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 14 2b11024 2 b Cloridrato di trimetilammina 2b11001 2 b 3-metilbutilammina 2b03006 2 b 2-metossietil benzene Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/240 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 14 2b04016 2 b 1,3-dimetossibenzene 2b04034 2 b 1,4-dimetossibenzene 2b04043 2 b 1-isopropil-2- metossi-4-metil- benzene 2b14003 2 b Piperina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/241 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 27 2b14004 2 b 3-metilindolo 2b14007 2 b Indolo 2b14047 2 b 2-acetilpirrolo 2b14064 2 b Pirrolidina Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 151 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b02011 2 b Citronellolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/242 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 36 2b02056 2 b Es-3(cis)-en-1- olo 2b02093 2 b Non-6-en-1- olo 2b02094 2 b Ott-3-en-1- olo 2b02229 2 b (-)-3,7-dimetil-6-otten-1- olo 2b05021 2 b Citronellale 2b05059 2 b Non-6(cis)- enale 2b05074 2 b 2,6-Dimetilept-5-enale 2b05075 2 b Es-3(cis)-enale 2b05085 2 b Ept-4-enale 2b06081 2 b 1-Etossi-1-(3- esenilossi) etano 2b08036 2 b Acido citronellico 2b09012 2 b Acetato di citronellile 2b09049 2 b Butirrato di citronellile 2b09078 2 b Formiato di citronellile 2b09129 2 b Propionato di citronellile 2b09197 2 b Acetato di es- 3(cis)-enile 2b09240 2 b Formiato di es-3(cis)-enile 2b09270 2 b Butirrato di es-3-en 2b09271 2 b Esanoato di es-3-enile Produzione agricola 152 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09505 2 b Isovalerato di es-3-enile 2b09563 2 b Isobutirrato di es-3(cis)-enile 2b07051 2 b 3-idrossibutan-2-one Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/243 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 69 2b07060 2 b Pentan-2,3- dione 2b07076 2 b 3,5-dimetil ciclopentan- 1,2- dione 2b07077 2 b Esan-3,4- dione 2b07109 2 b 2,6,6-trimetilcicloes-2- en-1,4- dione 2b07184 2 b 3-metilnona-2-,4- dione 2b09186 2 b Acetato di sec-butan-3- onile 2b07005 2 b Vanillile acetone Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/244 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag.81 2b07029 2 b 4-(4-metossifenil)butan-2- one 2b02015 2 b Mentolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/245 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 87 2b02038 2 b Alcole fenchilico 2b07078 2 b d,l-Isomentone 2b07094 2 b 3-Metil- 2-(pent-2(cis)- enil)ci- clopent- 2-en-1-one 2b07126 2 b 3,5,5-Trimetilcicloes-2-en- 1- one Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 153 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b07146 2 b d-Carvone 2b07159 2 b d-Fencone 2b09016 2 b Acetato di mentile 2b09215 2 b Acetato di carvile 2b09216 2 b Acetato di diidrocarvile 2b09269 2 b Acetato di fenchile 2b13140 2 b Ossido di linalool Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali ec- cetto i pesci – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/246 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 105 2b15013 2 b 2-Isobutiltiazolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/247 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 109 2b15014 2 b 5-(2-Idrossietil)-4- metiltiazolo 2b15019 2 b 2,4,5-Trimetiltiazolo 2b15020 2 b 2-Acetiltiazolo 2b15033 2 b 2-Etil-4- metiltiazolo 2b15113 2 b 5,6-Diidro-2,4,6, tris(2-metil- propil) 4H-1,3,5- ditiazina 2b16027 2 b Tiamina cloridrato 2b14005 2 b 2,3-Dietilpirazina Tutte le specie animali – – Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/248 2b14015 2 b 5,6,7,8-Tetraidrochinossalina Produzione agricola 154 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b14022 2 b 2-Etilpirazina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 120 2b14025 2 b 2,5 o 6- Metossi-3- metilpira- zina 2b14028 2 b 5-Metilchinossalina 2b14049 2 b 2-Acetil-3- etilpirazina 2b14056 2 b 2,3-Dietil- 5-metilpirazina 2b14062 2 b 2-(sec-Butil)-3-metossipirazina 2b14112 2 b 2-Etil-3- metossipirazina 2b920 2 b L-cisteina cloridrato monoi- drato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali ad ec- cezione di gatti e cani – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/249 della Commissione, del 15 febbraio 2018, GU L 53 del 23.02.2018, pag. 134, modificato da ultimo dal regolamento delegato (UE) 2018/1567, GU L 262 del 19.10.2018, pag. 31 2b16056 2 b Taurina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/249 della Commissione, del 15 febbraio 2018, GU L 53 del 23.02.2018, pag. 134, modificato da ultimo dal regolamento delegato (UE) 2018/1567, 2b17001 2 b Beta-alanina 2b17002 2 b L-Alanina 2b17003 2 b L-Arginina 2b17005 2 b Acido L-aspartico 2b17008 2 b L-Istidina Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 155 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b17010 2 b D,L-Isoleucina GU L 262 del 19.10.2018, pag. 31 2b17012 2 b L-Leucina 2b17018 2 b L-Fenilalanina 2b17019 2 b L-Prolina 2b17020 2 b D,L-Serina 2b17022 2 b L-Tirosina 2b17027 2 b L-Metionina 2b17028 2 b L-Valina 2b17033 2 b L-Cisteina 2b17034 2 b Glicina 2b620 2 b Acido L-glutamico 2b621 2 b Glutammato monosodico 2b13002 2 b 2-Furoato di metile Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2018/250 della Commissione, del 15 febbraio 2018, ver- sione della GU L 53 del 23.02.2018, pag. 166 2b13016 2 b Disolfuro di bis-(2-metil-3- fu- rile) 2b13018 2 b Furfurale 2b13019 2 b Alcole furfurilico 2b13026 2 b 2-Furanmetantiolo 2b13033 2 b Acetotioato di S-furfurile 2b13050 2 b Disolfuro di difurfurile 2b13053 2 b Solfuro di metile furfurile Produzione agricola 156 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b13055 2 b 2-Metilfuran- 3-tiolo 2b13064 2 b Disolfuro di metile furfurile 2b13079 2 b Disolfuro di metile 2-metil-3- furile 2b13128 2 b Acetato di furfurile 3c363 2 b L-arginina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2019/12 della Commissione, del 3 gen- naio 2019, versione della GU L 2 del 4.01.2019, pag. 21 2b233 2 b Estratto di luppolo (strobili) ricco di acidi beta Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Suinetti svez- zati e suini da ingrasso Ani- mali svezzati e da ingrasso di specie suine minori – – – Regolamento di esecu- zione (UE) 2019/111 della Commissione, del 24 gennaio 2019, versione della GU L 23 del 25.01.2019, pag. 14 2b12038 2 b 8-mercapto-p- mentan-3-one Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2019/900 della Commissione, del 29 maggio 2019, versione della GU L 144 del 3.06.2019, pag. 36 2b12085 2 b p-ment-1-en- 8-tiolo 2b12005 2 b Fenilmetantiolo Gatti e cani – – Regolamento di esecu- zione (UE) 2019/1977 2b12077 2 b Benzil metil solfuro Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 157 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b13084 2 b 2-etil-4-idrossi-5-metil-3 (2H)- furanone Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) della Commissione, del 26 novembre 2019, ver- sione della GU L 308 del 29.11.2019, pag. 45 2b15096 2 b Sec-pentiltiofene 2b4019 2 b 2,5-dimetilfenolo 2b5057 2 b Esa-2 (trans),4 (trans)-dienale 2b5078 2 b Tridec-2-enale 2b5169 2 b 12-metiltridecanale 2b0001 2 b Aromatizzante di affumicatura Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Cani e gatti – – 40 Regolamento di esecu- zione (UE) 1076/2014 della Commissione, del 13 ottobre 2014, versione della GU L 296 del 14.10.2014, pag. 19 2b957 2 b Taumatina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecu- zione (UE) 869/2012 della Commissione, del 24 settembre 2012, ver- sione della GU L 257 del 25.09.2012, pag. 7 Produzione agricola 158 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b16058 2 b Naringina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecu- zione (UE) 870/2012 della Commissione, del 24 settembre 2012, ver- sione della GU L 257 del 25.09.2012, pag. 10 3c352 2 b L-istidina monocloridrato Mo- noidrato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – – Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1090 della Commissione, del 24 luglio 2020, versione della GU L 241 del 27.07.2020, pag. 1 3c362 2 b L-arginina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1033 della Commissione, del 15 luglio 2020, versione della GU L 227 del 16.07.2020, pag. 27 2b180 2 b Olio essenziale di cardamomo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1098 della Commissione, del 24 luglio 2020, versione della GU L 241 del 27.07.2020, pag. 28 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 159 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b920i 2 b L-cisteina cloridrato monoi- drato Cfr. regolamenti UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1175 della Commissione, del 7 agosto 2020, versione della GU L 259 del 10.08.2020, pag. 6 Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1761 della Commissione, del 25 novembre 2020, ver- sione della GU L 397 del 26.11.2020, pag. 10 3c392 2 b L-cistina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1379 della Commissione, del 1° ottobre 2020, versione della GU L 319 del 2.10.2020, pag. 36 2b02012 2 b Geraniolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali ad ec- cezione degli animali marini – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1396 della Commissione, del 5 ottobre 2020, versione della GU L 324 del 6.10.2020, pag. 6 2b02029 2 b 3,7,11-trimetil-2,6,10-dodeca- trien-1-olo (farnesolo) 2b02058 2 b (Z)-nerolo 2b05020 2 b Citrale 2b09011 2 b Acetato di geranile 2b09048 2 b Butirrato di geranile 2b09076 2 b Formiato di geranile Produzione agricola 160 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09128 2 b Propionato di geranile 2b09169 2 b Propionato di nerile 2b09212 2 b Formiato di nerile 2b09213 2 b Acetato di nerile 2b09424 2 b Isobutirrato di nerile 2b09431 2 b Isobutirrato di geranile 2b09692 2 b Acetato di prenile 3c381 2 b L-isoleucina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1397 della Commissione, del 5 ottobre 2020, versione della GU L 324 del 6.10.2020, pag. 19 2b02017 2 b Alcole cinnamilico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali ad ec- cezione degli animali marini – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1510 della Commissione, del 16 ottobre 2020, versione della GU L 344 del 19.10.2020, pag. 2 2b02031 2 b 3-fenilpropan-1-olo 2b05038 2 b 2-fenilpropanale 2b05045 2 b 3-(p-cumenil)-2-metilpropio- naldeide 2b05050 2 b Alfa-metilcinnamaldeide 2b05080 2 b 3-fenilpropanale 2b08022 2 b Acido cinnamico 2b09018 2 b Acetato di cinnamile 2b09053 2 b Butirrato di cinnamile Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 161 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b09428 2 b Isobutirrato di 3-fenilpropile 2b09459 2 b Isovalerato di cinnamile 2b09470 2 b Isobutirrato di cinnamile 2b09730 2 b Cinnamato di etile 2b09740 2 b Cinnamato di metile 2b09742 2 b Cinnamato di isopentile 2b631i 2 b Disodio 5’-inosinato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1764 della Commissione, del 25 novembre 2020, ver- sione della GU L 397 del 26.11.2020, pag. 21 3c451 2 b L-glutammina Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1796 della Commissione, del 30 novembre 2020, ver- sione della GU L 402 del 1.12.2020, pag. 31 2b621i 2 b Glutammato monosodico Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2020/1800 della Commissione, del 30 novembre 2020, ver- sione della GU L 402 del 1.12.2020, pag. 46 Produzione agricola 162 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b72-t 2 b Tintura di artemisia Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Tutte le specie animali - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/421 della Commissione, del 9 marzo 2021, modificato da ultimo dal regolamento delegato (UE) 2022/385, GU L 78 dell’8.3.2022, pag. 21 2b489-eo 2 b Olio essenziale di zenzero Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Tutte le specie animali - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/485 della Commissione, del 22 marzo 2021, modifi- cato da ultimo dal regola- mento delegato (UE) 2022/385, GU L 78 dell’8.3.2022, pag. 21 2b489-or 2 b Oleoresina di zenzero Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Polli da ingrasso Galline ovaio- le Tacchini da ingrasso Suinetti Suini da ingrasso Scrofe - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/485 della Commissione, del 22 marzo 2021, modifi- cato da ultimo dal regola- mento delegato (UE) 2022/385, GU L 78 dell’8.3.2022, pag. 21 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 163 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Vacche da latte Vitelli a carne bianca (sosti- tuti del latte) Bovini da ingrasso Ovini e caprini Cavalli Conigli Pesci Animali da compagnia 2b489-t 2 b Tintura di zenzero Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Cavalli Cani - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/485 della Commissione, del 22 marzo 2021, modifi- cato da ultimo dal regola- mento delegato (UE) 2022/385, GU L 78 dell’8.3.2022, pag. 21 2b12003 2 b Metantiolo Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali – – Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/506 della Commissione, del 23 marzo 2021, versione Produzione agricola 164 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 della GU L 102 del 24.3.2021, pag. 4 2b163-eo 2 b Olio essenziale di curcuma Cfr. regola- mento UE nell’ultima colonna Tutte le specie animali - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/551 della Commissione, del 30 marzo 2021, modifi- cato da ultimo dal regola- mento delegato (UE) 2022/385, GU L 78 dell’8.3.2022, pag. 21 2b163-or 2 b Oleoresina di curcuma 2b163-ex 2 b Estratto di curcuma 2b163-t 2 b Tintura di curcuma Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Cavalli Cani - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/551 della Commissione, del 30 marzo 2021, modificato da ultimo dal regolamento de- legato (UE) 2022/385, GU L 78 dell’8.3.2022, pag. 21 2b317-eo 2 b Olio essenziale di Origanum vulgare L, subsp. hirtum, (Link) letsw. Var. Vulkan (DOS 00001) Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna (10) Tutte le specie animali 150 Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/658 della Commissione, del 21 aprile 2021, versione della GU L 137 del 22.4.2021, pag. 16 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 165 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 3c351i 2 b L-istidina monocloridrato monoidrato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Tutte le specie animali – – Tenore massimo raccoman- dato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/2080 della Commissione, del 26 novembre 2021, versione della GU L 426 del 29.11.2021, pag. 23 2b627i 2 b Disodio 5’-guanilato Cfr. regolamento UE nell’ultima colonna Tutte le specie animali – – Tenore massimo raccoman- dato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2021/2093 della Commissione, del 29 novembre 2021, versione della GU L 427 del 30.11.2021, pag. 169 2b142-eo 2 b Olio essenziale di mandarino estratto a freddo Cfr. regola- mento UE nell’ultima colonna Pollame Conigli Salmonidi - - 15 Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/320 della Commissione, del 25 febbraio 2022, ver- sione della GU L 55 del 28.2.2022, pag. 41 Suini - - 33 Ruminanti - - 30 Equini - - 40 2b136-eo 2 b Olio essenziale di petitgrain di arancio amaro Cfr. regola- mento UE nell’ultima co- lonna Polli da ingrasso Galline ovaiole Tacchini da ingrasso - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/347 della Commissione, del 1° marzo 2022, versione della GU L 64 del 2.3.2022, pag. 1 Produzione agricola 166 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Suini da ingrasso Suinetti Scrofe in lattazione Vitelli Vacche da latte Bovini da ingrasso Ovini/caprini Cavalli Conigli Salmonidi Cani Gatti Pesci orna- mentali 2b136-ex 2 b Estratto di arancio amaro Cfr. regola- mento UE nell’ultima colonna Polli da ingrasso Galline ovaiole Tacchini da ingrasso - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/652 della Commissione, del 20 aprile 2022, versione della GU L 119 del 21.4.2022, pag. 74 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 167 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Suinetti Suini da ingrasso Scrofe Vacche da latte Vitelli Bovini da ingrasso Ovini/caprini Equini Conigli Salmonidi Pesci orna- mentali Cani Gatti 2b139a-ex 2 b Estratto di limone Cfr. regola- mento UE nell’ultima co- lonna Tutte le specie animali - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/537 della Commissione, del 4 aprile 2022, versione della GU L 106 del 5.4.2022, pag. 4 Produzione agricola 168 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b491-eo 2 b Olio essenziale di litsea Cfr. regola- mento UE nell’ultima co- lonna Polli da ingrasso Galline ovaiole Tacchini da ingrasso Suini da ingrasso Suinetti Scrofe in lattazione Vitelli Vacche da latte Bovini da ingrasso Ovini/Caprini Equini Conigli Salmonidi Cani Gatti Pesci ornamentali - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/593 della Commissione, del 1° marzo 2022, versione della GU L 114 del 12.4.2022, pag. 44 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 169 916.307.1 N. d’identi- fica-zione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Denominazione chi- mica, descrizione Specie animale o categoria di ani- mali Età massima Tenore minimo Tenore mas- simo Autorizzazione disciplinata nei seguenti atti dell’ UE mg/kg di alimento completo con un tasso d’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2b280-ex 2 b Estratto di foglie di Melissa officinalis L. Cfr. regola- mento UE nell’ultima co- lonna Tutte le specie animali - - Tenore mas- simo racco- mandato (cfr. reg. UE) Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/653 della Commissione, del 20 aprile 2022, versione della GU L 119 del 21.4.2022, pag. 79 2b475(m)- t 2 b Tintura di verbasco Cfr. regola- mento UE nell’ultima co- lonna Polli da ingrasso Tacchini da ingrasso Suini da in- grasso Vitelli da ingrasso Agnelli e capretti da ingrasso Salmonidi, esclusi quelli destinati alla riproduzione Conigli da ingrasso - - 50 Regolamento di esecu- zione (UE) 2022/702 della Commissione, del 5 maggio 2022, versione della GU L 132 del 6.5.2022, pag. 1 Produzione agricola 170 916.307.1 2.2.2 Sostanze aromatizzanti provvisoriamente autorizzate a. Sostanze aromatizzanti autorizzate per tutte le specie o categorie animali Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 1 2 b 3-Methylcyclopentan-1,2-dione / Flavis No. 07.056 2 2 b N. CAS 100-06-1 / 4-Methoxyacetophenone / Flavis No. 07.038 3 2 b N. CAS 1003-04-9 / 4,5-Dihydrothiophen-3(2H)-one / Flavis No. 15.012 4 2 b N. CAS 100-86-7 / 2-Methyl-1-phenylpropan-2-ol / Flavis No. 02.035 5 6 2 b N. CAS 101-41-7 / Methyl phenylacetate / Flavis No. 09.783 7 2 b N. CAS 101-84-8 / Diphenyl ether / Flavis No. 04.035 8 2 b N. CAS 101-86-0 / alpha-Hexylcinnamaldehyde / Flavis No. 05.041 9 2 b N. CAS 101-97-3 / Ethyl phenylacetate / Flavis No. 09.784 10 2 b N. CAS 102-13-6 / Isobutyl phenylacetate / Flavis No. 09.788 11 2 b N. CAS 102-19-2 / 3-Methylbutyl phenylacetate / Flavis No. 09.789 12 2 b N. CAS 102-20-5 / Phenethyl phenylacetate / Flavis No. 09.707 13 14 15 2 b N. CAS 103-41-3 / Benzyl cinnamate / Flavis No. 09.738 16 2 b N. CAS 103-45-7 / Phenethyl acetate / Flavis No. 09.031 17 2 b N. CAS 103-52-6 / Phenethyl butyrate / Flavis No. 09.168 18 19 20 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 171 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 21 22 2 b N. CAS 103-82-2 / Phenylacetic acid / Flavis No. 08.038 23 24 2 b N. CAS 104-21-2 / p-Anisyl acetate / Flavis No. 09.019 25 2 b N. CAS 104-50-7 / Octano-1,4-lactone / Flavis No. 10.022 26 27 28 2 b N. CAS 104-55-2 / Cinnamaldehyde / Flavis No. 05.014 29 2 b N. CAS 104-61-0 / Nonano-1,4-lactone / Flavis No. 10.001 30 2 b N. CAS 104-67-6 / Undecano-1,4-lactone / Flavis No. 10.002 31 2 b N. CAS 105-13-5 / p-Anisyl alcohol / Flavis No. 02.128 32 2 b N. CAS 105-54-4 / Ethyl butyrate / Flavis No. 09.039 33 34 35 36 37 2 b N. CAS 106-02-5 / Pentadecano-1,15-lactone / Flavis No. 10.004 38 39 40 2 b N. CAS 106-27-4 / 3-Methylbutyl butyrate / Flavis No. 09.055 41 42 2 b N. CAS 106-30-9 / Ethyl heptanoate / Flavis No. 09.093 Produzione agricola 172 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 43 2 b N. CAS 106-44-5 / 4-Methylphenol / Flavis No. 04.028 44 2 b N. CAS 106-68-3 / Octan-3-one / Flavis No. 07.062 45 2 b N. CAS 107-92-6 / Butyric acid / Flavis No. 08.005 46 2 b N. CAS 108-39-4 / 3-Methylphenol / Flavis No. 04.026 47 2 b N. CAS 108-46-3 / Benzene-1,3-diol / Flavis No. 04.047 48 2 b N. CAS 108-48-5 / 2,6-Dimethylpyridine / Flavis No. 14.065 49 2 b N. CAS 108-50-9 / 2,6-Dimethylpyrazine / Flavis No. 14.021 50 2 b N. CAS 108-64-5 / Ethyl isovalerate / Flavis No. 09.447 51 2 b N. CAS 108-95-2 / Phenol / Flavis No. 04.041 52 2 b N. CAS 109-08-0 / 2-Methylpyrazine / Flavis No. 14.027 53 2 b N. CAS 110-41-8 / 2-Methylundecanal / Flavis No. 05.077 54 2 b N. CAS 110-93-0 / 6-Methylhept-5-en-2-one / Flavis No. 07.015 55 2 b N. CAS 111-13-7 / Octan-2-one / Flavis No. 07.019 56 2 b N. CAS 111-62-6 / Ethyl oleate / Flavis No. 09.192 57 2 b N. CAS 112-12-9 / Undecan-2-one / Flavis No. 07.016 58 2 b N. CAS 1122-62-9 / 2-Acetylpyridine / Flavis No. 14.038 59 2 b N. CAS 1124-11-4 / 2,3,5,6-Tetramethylpyrazine / Flavis No. 14.018 60 2 b N. CAS 112-45-8 / Undec-10-enal / Flavis No. 05.035 61 2 b N. CAS 115-99-1 / Linalyl formate / Flavis No. 09.080 62 2 b N. CAS 118-58-1 / Benzyl salicylate / Flavis No. 09.752 63 2 b N. CAS 118-61-6 / Ethyl salicylate / Flavis No. 09.748 64 2 b N. CAS 118-71-8 / Maltol / Flavis No. 07.014 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 173 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 65 66 2 b N. CAS 1192-62-7 / 2-Acetylfuran / Flavis No. 13.054 67 2 b N. CAS 119-36-8 / Methyl salicylate / Flavis No. 09.749 68 2 b N. CAS 119-61-9 / Benzophenone / Flavis No. 07.032 69 2 b N. CAS 120-51-4 / Benzyl benzoate / Flavis No. 09.727 70 2 b N. CAS 120-57-0 / Piperonal / Flavis No. 05.016 71 2 b N. CAS 121-33-5 / Vanillin / Flavis No. 05.018 72 2 b N. CAS 122-00-9 / 4-Methylacetophenone / Flavis No. 07.022 73 2 b N. CAS 122-40-7 / alpha-Pentylcinnamaldehyde / Flavis No. 05.040 74 2 b N. CAS 122-57-6 / 4-Phenylbut-3-en-2-one / Flavis No. 07.024 75 2 b N. CAS 122-78-1 / Phenylacetaldehyde / Flavis No. 05.030 76 77 2 b N. CAS 123-07-9 / 4-Ethylphenol / Flavis No. 04.022 78 2 b N. CAS 123-11-5 / 4-Methoxybenzaldehyde / Flavis No. 05.015 79 2 b N. CAS 123-32-0 / 2,5-Dimethylpyrazine / Flavis No. 14.020 80 2 b N. CAS 123-35-3 / Myrcene / Flavis No. 01.008 81 2 b N. CAS 123-68-2 / Allyl hexanoate / Flavis No. 09.244 82 2 b N. CAS 123-92-2 / Isopentyl acetate / Flavis No. 09.024 83 2 b N. CAS 124-76-5 / Isoborneol / Flavis No. 02.059 84 2 b N. CAS 125-12-2 / Isobornyl acetate / Flavis No. 09.218 85 2 b N. CAS 127-41-3 / alpha-Ionone / Flavis No. 07.007 86 2 b N. CAS 13494-06-9 / 3,4-Dimethylcyclopentan-1,2-dione / Flavis No. 07.075 Produzione agricola 174 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 87 88 2 b N. CAS 13877-91-3 / beta-Ocimene / Flavis No. 01.018 89 2 b N. CAS 13925-07-0 / 2-Ethyl-3,5-dimethylpyrazine / Flavis No. 14.024 90 2 b N. CAS 140-26-1 / Phenethyl isovalerate / Flavis No. 09.466 91 92 2 b N. CAS 140-88-5 / Ethyl acrylate / Flavis No. 09.037 93 94 2 b N. CAS 142-19-8 / Allyl heptanoate / Flavis No. 09.097 95 2 b N. CAS 144-39-8 / Linalyl propionate / Flavis No. 09.130 96 2 b N. CAS 14667-55-1 / 2,3,5-Trimethylpyrazine / Flavis No. 14.019 97 2 b N. CAS 14901-07-6 / beta-Ionone / Flavis No. 07.008 98 2 b N. CAS 15679-13-7 / 2-Isopropyl-4-methylthiazole / Flavis No. 15.026 99 2 b N. CAS 15706-73-7 / Butyl 2-methylbutyrate / Flavis No. 09.519 100 2 b N. CAS 15707-23-0 / 2-Ethyl-3-methylpyrazine / Flavis No. 14.006 101 2 b N. CAS 1576-95-0 / Pent-2-en-1-ol / Flavis No. 02.050 102 2 b N. CAS 17369-59-4 / 3-Propylidenephthalide / Flavis No. 10.005 103 2 b N. CAS 17587-33-6 / Nona-2(trans),6(trans)-dienal / Flavis No. 05.172 104 2 b N. CAS 1759-28-0 / 4-Methyl-5-vinylthiazole / Flavis No. 15.018 105 2 b N. CAS 18829-55-5 / Hept-2(trans)-enal / Flavis No. 05.150 106 2 b N. CAS 18829-56-6 / trans-2-Nonenal / Flavis No. 05.072 107 2 b N. CAS 20407-84-5 / Dodec-2(trans)-enal / Flavis No. 05.144 108 2 b N. CAS 20662-84-4 / Trimethyloxazole / Flavis No. 13.169 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 175 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 109 110 2 b N. CAS 21834-92-4 / 5-Methyl-2-phenylhex-2-enal / Flavis No. 05.099 111 2 b N. CAS 21835-01-8 / 3-Ethylcyclopentan-1,2-dione / Flavis No. 07.057 112 2 b N. CAS 22047-25-2 / Acetylpyrazine / Flavis No. 14.032 113 2 b N. CAS 2216-51-5 / L-Menthol / Flavis No. 02.015 114 2 b N. CAS 2305-05-7 / Dodecano-1,4-lactone / Flavis No. 10.019 115 2 b N. CAS 2305-21-7 / Hex-2-en-1-ol / Flavis No. 02.020 116 117 118 2 b N. CAS 2363-88-4 / 2,4-Decadienal / Flavis No. 05.081 119 2 b N. CAS 23696-85-7 / beta-Damascenone / Flavis No. 07.108 120 2 b N. CAS 23726-91-2 / tr-1-(2,6,6-Trimethyl-1-cyclohexen-1-yl)but-2-en-1-one / Flavis No. 07.224 121 2 b N. CAS 23726-92-3 / beta-Damascone / Flavis No. 07.083 122 2 b N. CAS 23747-48-0 / 5H-5-methyl-6,7-dihydrocyclopenta (b)pyrazine / Flavis No. 14.037 123 2 b N. CAS 2442-10-6 / Oct-1-en-3-yl acetate / Flavis No. 09.281 124 2 b N. CAS 2463-53-8 / Non-2-enal / Flavis No. 05.171 125 2 b N. CAS 2463-77-6 / Undec-2(trans)-enal / Flavis No. 05.184 126 2 b N. CAS 24683-00-9 / 2-Isobutyl-3-methoxypyrazine / Flavis No. 14.043 127 2 b N. CAS 24851-98-7 / Methyl 3-oxo-2-pentyl-1-cyclopentylacetate / Flavis No. 09.520 128 2 b N. CAS 2497-18-9 / Hex-2(trans)-enyl acetate / Flavis No. 09.394 129 2 b N. CAS 25152-84-5 / Deca-2(trans),4(trans)-dienal / Flavis No. 05.140 130 2 b N. CAS 25415-62-7 / Pentyl isovalerate / Flavis No. 09.499 Produzione agricola 176 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 131 2 b N. CAS 2548-87-0 / trans-2-Octenal / Flavis No. 05.190 132 2 b N. CAS 2679-87-0 / tr-2, cis-6-Nonadien-1-ol / Flavis No. 02.231 133 2 b N. CAS 2721-22-4 / Tetradecano-1,5-lactone / Flavis No. 10.016 134 2 b N. CAS 2758-18-1 / 3-Methyl-2-cyclopenten-1-one / Flavis No. 07.112 135 2 b N. CAS 2785-89-9 / 4-Ethylguaiacol / Flavis No. 04.008 136 2 b N. CAS 2785-89-9 / p-methylanisole, 1-Methoxy-4-methylbenzene / Flavis No. 04.015 137 2 b N. CAS 2847-30-5 / 2-Methoxy-3-methylpyrazine / Flavis No. 14.126 138 2 b N. CAS 28664-35-9 / 3-Hydroxy-4,5-dimethylfuran-2(5H)-one / Flavis No. 10.030 139 140 2 b N. CAS 3025-30-7 / Ethyldeca-2(cis),4(trans)-dienoate / Flavis No. 09.260 141 2 b N. CAS 30361-29-6 / tr-2, tr-4-Undecadienal / Flavis No. 05.196 142 2 b N. CAS 3142-72-1 / 2-Methyl-2-pentenoic acid / Flavis No. 08.055 143 2 b N. CAS 3188-00-9 / 4,5-Dihydro-2-methylfuran-3(2H)-one / Flavis No. 13.042 144 2 b N. CAS 3391-86-4 / Oct-1-en-3-ol / Flavis No. 02.023 145 2 b N. CAS 4691-65-0 / Disodium Inosine-5-Mono-phosphate (IMP) 146 2 b N. CAS 3658-77-3 / 4-Hydroxy-2,5-dimethylfuran-3(2H)-one / Flavis No. 13.010 147 2 b N. CAS 3777-69-3 / 2-Pentylfuran / Flavis No. 13.059 148 2 b N. CAS 3913-81-3 / trans-2-Decenal / Flavis No. 05.191 149 2 b N. CAS 41453-56-9 / Non-2(cis)-en-1-ol / Flavis No. 02.112 150 2 b N. CAS 4166-20-5 / 4-Acetoxy-2,5-dimethylfuran-3(2H)-one / Flavis No. 13.099 151 2 b N. CAS 4180-23-8 / 1-Methoxy-4-(prop-1(trans)-enyl)benzene / Flavis No. 04.010 152 2 b N. CAS 43039-98-1 / 2-Propionylthiazole / Flavis No. 15.027 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 177 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 153 154 2 b N. CAS 431-03-8 / Diacetyl / Flavis No. 07.052 155 2 b N. CAS 4312-99-6 / Oct-1-en-3-one / Flavis No. 07.081 156 2 b N. CAS 4313-03-5 / 2,4-heptadienal, Hepta-2,4-dienal / Flavis No. 05.084 157 158 159 2 b N. CAS 4630-07-3 / Valencene / Flavis No. 01.017 160 2 b N. CAS 464-49-3 / (1R)-1,7,7-Trimethylbicyclo[2.2.1]heptan-2-one / Flavis No. 07.215 161 2 b N. CAS 4674-50-4 / Nootkatone / Flavis No. 07.089 162 2 b N. CAS 4826-62-4 / 2-Dodecenal / Flavis No. 05.037 163 2 b N. CAS 499-75-2 / Carvacrol / Flavis No. 04.031 164 2 b N. CAS 507-70-0 / Borneol / Flavis No. 02.016 165 2 b N. CAS 53398-83-7 / Hex-2-enyl butyrate / Flavis No. 09.396 166 2 b N. CAS 536-78-7 / 3-Ethylpyridine / Flavis No. 14.061 167 168 2 b N. CAS 5421-17-0 / Hexyl phenylacetate / Flavis No. 09.804 169 2 b N. CAS 5471-51-2 / 4-(p-Hydroxyphenyl)butan-2-one / Flavis No. 07.055 170 2 b N. CAS 55031-15-7 / 2-ethyl-3,(5or6)di methylpyrazine / Flavis No. 14.100 171 2 b N. CAS 551-08-6 / 3-Butylidenephthalide / Flavis No. 10.024 172 173 2 b N. CAS 556-24-1 / Methyl isovalerate / Flavis No. 09.462 174 2 b N. CAS 557-48-2 / Nona-2(trans),6(cis)-dienal / Flavis No. 05.058 Produzione agricola 178 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 175 2 b N. CAS 562-74-3 / 4-Terpinenol / Flavis No. 02.072 176 2 b N. CAS 576-26-1 / 2,6-Dimethylphenol / Flavis No. 04.042 177 2 b N. CAS 578-58-5 / 2,5-Dimethylphenol / Flavis No. 04.0192 178 2 b N. CAS 586-62-9 / Terpinolene / Flavis No. 01.005 179 2 b N. CAS 5910-87-2 / tr-2, tr-4-Nonadienal / Flavis No. 05.194 180 2 b N. CAS 5910-89-4 / 2,3-Dimethylpyrazine / Flavis No. 14.050 181 2 b N. CAS 593-08-8 / Tridecan-2-one / Flavis No. 07.103 182 2 b N. CAS 5989-54-8 / l-Limonene / Flavis No. 01.046 183 2 b N. CAS 60-12-8 / 2-Phenylethan-1-ol / Flavis No. 02.019 184 2 b N. CAS 616-25-1 / Pent-1-en-3-ol / Flavis No. 02.099 185 2 b N. CAS 620-02-0 / 5-Methylfurfural / Flavis No. 13.001 186 187 2 b N. CAS 622-45-7 / Cyclohexyl acetate / Flavis No. 09.027 188 189 2 b N. CAS 624-41-9 / 2-Methylbutyl acetate / Flavis No. 09.286 190 2 b N. CAS 6485-40-1 / L-Carvone / Flavis No. 07.147 191 2 b N. CAS 659-70-1 / 3-Methylbutyl 3-methylbutyrate / Flavis No. 09.463 192 2 b N. CAS 6728-26-3 / Hex-2(trans)-enal / Flavis No. 05.073 193 2 b N. CAS 6750-03-4 / Nona-2,4-dienal / Flavis No. 05.071 194 2 b N. CAS 698-10-2 / 5-Ethyl-3-hydroxy-4-methylfuran-2(5H)-one / Flavis No. 10.023 195 2 b N. CAS 706-14-9 / Decano-1,4-lactone / Flavis No. 10.017 196 2 b N. CAS 713-95-1 / Dodecano-1,5-lactone / Flavis No. 10.008 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 179 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 197 2 b N. CAS 7452-79-1 / Ethyl 2-methylbutyrate / Flavis No. 09.409 198 199 2 b N. CAS 76-49-3 / Bornyl acetate / Flavis No. 09.017 200 201 2 b N. CAS 7786-44-9 / Nona-2,6-dien-1-ol / Flavis No. 02.049 202 2 b N. CAS 7786-61-0 / 2-Methoxy-4-vinylphenol / Flavis No. 04.009 203 2 b N. CAS 78-35-3 / Linalyl isobutyrate / Flavis No. 09.423 204 2 b N. CAS 78-36-4 / Linalyl butyrate / Flavis No. 09.050 205 2 b N. CAS 78-70-6 / Linalool / Flavis No. 02.013 206 2 b N. CAS 78-93-3 / Butan-2-one / Flavis No. 07.053 207 2 b N. CAS 79-31-2 / 2-Methylpropionic acid / Flavis No. 08.006 208 2 b N. CAS 79-69-6 / 4-(2,5,6,6-Tetramethyl-2-cyclohexenyl)-3-buten-2-one / Flavis No. 07.011 209 2 b N. CAS 8007-35-0 / Terpineol acetate / Flavis No. 09.830 210 2 b N. CAS 80-59-1 / 2-Methylcrotonic acid / Flavis No. 08.064 211 2 b N. CAS 81925-81-7 / 5-Methylhept-2-en-4-one / Flavis No. 07.139 212 2 b N. CAS 821-55-6 / Nonan-2-one / Flavis No. 07.020 213 2 b N. CAS 87-19-4 / Isobutyl salicylate / Flavis No. 09.750 214 2 b N. CAS 87-20-7 / Isopentyl salicylate / Flavis No. 09.751 215 2 b N. CAS 88-69-7 / 2-Isopropylphenol / Flavis No. 04.044 216 2 b N. CAS 89-78-1 / DL-Menthol (racemic) / Flavis No.02.015 217 2 b N. CAS 89-79-2 / Isopulegol / Flavis No. 02.067 218 2 b N. CAS 89-80-5 / trans-Menthone / Flavis No. 07.176 Produzione agricola 180 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 219 2 b N. CAS 89-83-8 / Thymol / Flavis No. 04.006 220 2 b N. CAS 90-05-1 / 2-Methoxyphenol / Flavis No. 04.005 221 2 b N. CAS 91-10-1 / 2,6-Dimethoxyphenol / Flavis No. 04.036 222 2 b N. CAS 93-04-9 / 2-Methoxynaphthalene / Flavis No. 04.074 223 2 b N. CAS 93-16-3 / 1,2-Dimethoxy-4-(prop-1-enyl)benzene / Flavis No. 04.013 224 2 b N. CAS 93-51-6 / 2-Methoxy-4-methylphenol / Flavis No. 04.007 225 226 2 b N. CAS 93-92-5 / 1-Phenethyl acetate / Flavis No. 09.178 227 2 b N. CAS 95-16-9 / Benzothiazole / Flavis No. 15.016 228 2 b N. CAS 95-48-7 / 2-Methylphenol / Flavis No. 04.027 229 2 b N. CAS 95-65-8 / 3,4-Dimethylphenol / Flavis No. 04.048 230 2 b N. CAS 97-62-1 / Ethyl isobutyrate / Flavis No. 09.413 231 2 b N. CAS 98-85-1 / 1-Phenylethan-1-ol / Flavis No. 02.064 232 2 b N. CAS 98-86-2 / Acetophenone / Flavis No. 07.004 233 2 b N. CAS 99-83-2 / alpha-Phellandrene / Flavis No. 01.006 234 2 b N. CAS 99-85-4 / gamma-Terpinene / Flavis No. 01.020 235 2 b N. CAS 99-86-5 / alpha-Terpinene / Flavis No. 01.019 236 237 2 b Agathosma betulina, synonyme Barosma betulina Bartl. et Wendl.: Buchu leaves oil CAS 68650-46-4 FEMA 2169 CoE 85 EINECS 283-474-3 238 2 b Allium cepa L.: Onion absolute CoE 24 / Onion oleoresin CoE 24 / Onion extract CoE 24 / Onion oil CAS 8002-72-0 FEMA 2817 CoE 24 EINECS 232-498-2 / Onion tincture CoE 24 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 181 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 239 2 b Allium sativum L.: Garlic oleoresin CAS 8000-78-0 CoE 26 EINECS 232-371-1 / Garlic oil CAS 8000-78-0 FEMA 2503 CoE 26 EINECS 232-371-1 / Garlic tincture CoE 26 / Garlic extract (sb) 240 2 b Althaea officinalis L.: Althaea tincture CoE 31 241 2 b Andrographis paniculata Nees: King of bitter extract CoE 37 242 2 b Anethum graveolens L.: Dill herb oil CAS 8006-75-5 FEMA 2383 CoE 42 EINECS 289-790-8 / Dill tincture CoE 42 243 2 b Angelica sinensis (Oliv.) Diels: Dong quai tincture 244 2 b Anthemis nobilis L.: Chamomile flower tincture CoE 48 245 2 b Apium graveolens L.: Celery seed oil CAS 8015-90-5 FEMA 2271 CoE 52 EINECS 289-668-4 246 2 b Armoracia lapathifolia Gilib. = A. rusticana (Gaertner) B. Meyer et Scherbius: Horseradish tincture CoE 145 247 2 b Artemisia absinthium L.: Wormwood tincture CoE 61 248 2 b Artemisia cina Berg.: Artemisia wormseeds tincture CoE 63 249 2 b Artemisia dracunculus L.: Tarragon oil CAS 8016-88-4 FEMA 3043 CoE 64 EINECS 290-356-5 251 2 b Astragalus membranaceus L. = A. pycnocladus Boiss.et Haussk. ex Boiss.: Astragalus tincture 252 2 b Bambusa sp.: tincture 253 2 b Berberis vulgaris L.: Barberry concentrate CoE 86 / Barberry tincture CoE 86 254 2 b Boswellia serrata Roxb. ex Colebr.: Olibanum extract (wb) 255 256 2 b Cananga odorata (Lam.) Hook. et Thoms.: Ylang-ylang oil CAS 8006-81-3 FEMA 3119 CoE 103 EINECS 297-681-1 257 2 b Capsicum annuum L., C. frutescens L.: Capsicum oleoresin CAS 8023-77-6 FEMA 2234 CoE 108 EINECS 283-256-8 / Pa- prika oleoresin CAS 84625-29-6 FEMA 2834 CoE 107 EINECS 283-403-6 / Capsicum extract CAS 8023-77-6 FEMA 2233 CoE 108 EINECS 283-256-8 / Capsicum / Paprika tincture CoE 107/108 258 2 b Carlina acaulis L.: Carline thistle tincture 259 2 b Carum carvi L. = Apium carvi L.: Caraway seed oil CAS 8000-42-8 FEMA 2238 CoE 112 EINECS 288-921-6 Produzione agricola 182 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 260 2 b Castanea sativa Mill.: Chestnut extract 261 2 b Chamomilla recutita (L.) Rauschert.: Chamomile flower oil CAS 8022-66-2 FEMA 2273 CoE 273 EINECS 282-006-5 262 2 b Cimicifuga simplex (Wormsk. ex DC.) Ledeb. = C. racemosa (L.) Nutt.: Sarashina shoma tincture 263 2 b Cinnamomum aromaticum Nees, C. cassia Nees ex Blume: Cassia oil CAS 8007-80-5 FEMA 2258 CoE 131 EINECS 284- 635-0 264 2 b Cinnamomum camphora L.: Camphor oil white CAS 8008-51-3 FEMA 2231 CoE 130 EINECS 294-760-2 / Camphor oil brown CAS 8008-51-3 CoE 130 EINECS 294-760-2 / Camphor oil yellow CAS 8008-51-3 CoE 130 EINECS 294-760-2 265 2 b Cinnamomum zeylanicum Bl., C. verum J.S. Presl: Cinnamon bark oil CAS 8015-91-6 FEMA 2291 CoE 133 EINECS 283- 479-0 / Cinnamon leaf oil CAS 8015-91-6 FEMA 2292 CoE 133 EINECS 284-635-0 / Cinnamon tincture CoE 133 266 2 b Citrus aurantiifolia (Christm.) Swingle: Lime oil expressed CAS 8008-26-2 FEMA 2631 CoE 141 EINECS 290-010-3 / Lime oil expressed terpeneless CAS 68916-84-7 FEMA 2632 CoE 141 / Lime oil distilled CAS 8008- 26-2 CoE 141 EINECS 290-010-3 / Lime essence oil CoE 141 267 2 b Citrus aurantium L. var myrtifolia Ker-Gawl. = C. aurantium L. spp. Amara var. pumilia: Bitter orange extract of whole fruit CoE 138 268 - 270 271 2 b Citrus sinensis (L.) Pers. = C. aurantium L. var. dulcis: Orange terpenes CAS 8028-48-6 CoE 143 EINECS 232- 433-8 / Orange oil cold pressed CAS 8028-48-6 FEMA 2825 CoE 143 EINECS 232-433-8 / Orange oil distilled CAS 68606-94- 0 FEMA 2821 CoE 143 EINECS 304-454-3 / Orange oil terpeneless CAS 8008-57-9 FEMA 2822/2826 CoE 143 EINECS 232- 433-8 272 2 b Coriandrum sativum L.: Coriander oil CAS 8008-52-4 FEMA 2334 CoE 154 EINECS 283-880-0 / extract CAS 8008-52-4 FEMA 2334 CoE 154 EINECS 283-880-0 / Coriander leaf oil CoE 154 273 2 b Crataegus oxyacantha L.p.p. et auct.: Hawthorne tincture CoE 156 274 2 b Cuminum cyminum L.: Cumin oil CAS 8014-13-9 FEMA 2340, 2343 CoE 161 EINECS 283-881-6 275 276 2 b Cymbopogon citratus (DC.) Staph = C. flexuosus L.: Lemongrass oil CAS 8007-02-1 FEMA 2624 CoE 38 EINECS 289-752- 0 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 183 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 277 2 b Cymbopogon nardus (L.) W. Wats.: Citronella oil CAS 8000-29-1 FEMA 2308 CoE 39 EINECS 289-753-6 278 2 b Cynara scolymus L.: Artichoke extract CoE 565 / Artichoke tincture CoE 565 279 2 b Cytisus scoparius (L.) Link: Common broom tincture CoE 170 280 2 b Echinacea angustifolia DC.: Blacksamson echinacea tincture 281 2 b Echinacea purpurea (L.) Moench.: Echinacea tincture 282 283 2 b Eleutherococcus senticosus Rupr. et Maxim. = Acanthopanax s. Harms: Taiga root tincture 284 2 b Equisetum arvense L.: Horsetail tincture 285 2 b Eschscholzia californica Cham.: California poppy tincture 286 2 b Eucalyptus globulus Labill.: Eucalyptus oil CAS 8000-48-4 FEMA 2466 CoE 185 EINECS 283-406-2 / Eucalyptus tincture CoE 185 287 2 b Eugenia caryophyllus (C. Sprengn.) Bull. = Caryophyllus aromaticum L. = Syzygium aromaticum L.: Clove leaf oil CAS 8000-34-8 FEMA 2325 CoE 188 EINECS 284-638-7 / Clove stem oil CAS 8000-34-8 FEMA 2328 CoE 188 / Clove tincture CoE 188 / Clove bud oil CAS 8000-34-8 FEMA 2323 CoE 188 EINECS 284-638-7 288 2 b Ferula assa-foetida L.: Asafoetida extract / Asafoetida oil CAS 9000-04-8 FEMA 2108 CoE 196 289 2 b Filipendula ulmaria (L.) Maxim.: Dropwort tincture CoE 199 290 2 b Foeniculum vulgare Mill.: Fennel oil bitter CAS 8006-84-6 CoE 201 EINECS 283-414-6 / Fennel oil sweet CAS 8006-84-6 FEMA 2483 CoE 200 EINECS 282-892-3 / Fennel tincture CoE 200/201 291 2 b Fucus vesiculosus L.: Algues absolute CAS 68917-51-1 CoE 206 EINECS 283-633-7 292 2 b Gaultheria procumbens L.: Wintergreen oil CAS 90045-28-6 FEMA 3113 CoE 211 EINECS 289-888-0 293 2 b Gentiana lutea L. = G. purpurea L.: Gentian tincture CoE 214 294 2 b Ginkgo biloba L.: Ginkgo extract / Ginkgo tincture [All species] 295 2 b Glycyrrhiza glabra L.: Licorice tincture CoE 218 / Licorice extract powder CAS 68916-91-6 FEMA 2629 CoE 218 EINECS 272-837-1 / Licorice extract (wb) CAS 97676-23-8 FEMA 2628 CoE 218 EINECS 272-837-1 Produzione agricola 184 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 296 2 b Gymnostemma pentaphyllum Makino: Immortality herb tincture 297 2 b Harpagophytum procumbens DC.: Devil’s claw / grapple extract / Devil’s claw / grapple tincture 298 2 b Hedera helix L.: Common ivy extract 299 300 2 b Humulus lupulus L.: Hop. Tincture CoE 233 301 2 b Hypericum perforatum L.: St. John’s wort tincture CoE 234 302 2 b Illicium verum Hook, Anisum stellatum: Anise star oil terpenless CAS 8007-70-3 CoE 238 EINECS 283-518-1 / Anise star tincture CoE 238 / Anise star terpenes CoE 238 303 2 b Inula helenium L.: Elecampane root tincture CoE 240 304 2 b Juniperus communis L.: Juniper tincture CoE 249 / Juniper berry oil CAS 8002-68-4 FEMA 2604 CoE 249 EINECS 283- 268-3 / Juniper branches oil CAS 8012-91-7 CoE 249 EINECS 283-268-3 305 2 b Juniperus mexicana Schiede: Cedarwood Texas oil 306 2 b Laurus nobilis L.: Laurel leaves oil CAS 8002-41-3 CoE 255 EINECS 283-272-5 / Laurel tincture CoE 255 307 2 b Lavandula angustifolia Mill., L. angustifolia x L. latifolia: Lavender oil CAS 8000-28-0 FEMA 2622 CoE 257 EINECS 289- 995-2 / Lavender tincture CoE 257 308 2 b Linum usitatissimum L.: Linseed tincture CoE 263 309 310 2 b Lythrum salicaria L.: Purple loosestrife tincture 311 2 b Matricaria recutita.: extract 312 2 b Melaleuca alternifolia Cheel.: Tea tree oil CAS 68647-73-4 FEMA 3902 CoE 275 EINECS 285-377-1 313 2 b Melaleuca cajuputi Powell = M. leucadendron L.: Melaleuca cajuputi oil CoE 276 314 2 b Melaleuca viridiflora Soland ex Gaertn.: Niaouli oil 315 2 b Melissa officinalis L.: Balm leaves oil CAS 8014-71-9 FEMA 2113 CoE 280 EINECS 282-007-0 / Melissa balm tincture CoE 280 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 185 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 316 317 2 b Mentha arvensis L.: Mentha arvensis oil CAS 68917-18-0 CoE 492 EINECS 290-058-5 318 2 b Mentha spicata L.: Spearmint oil native CAS 8008- 79-5 FEMA 3032 CoE 286 (=CoE CoE 284b, 285a, 285c) EINECS 283- 656-2 / Spearmint oil terpeneless CAS 8008-79-5 CoE 285 EINECS 283-656-2 319 2 b Mentha x piperita L. = M. aquatica x M. spicata L.: Peppermint oil CAS 8006-90-4 FEMA 2848 CoE 282 EINECS 308-770- 2 / Peppermint tincture CoE 282 320 2 b Momordica charantia L.: Bitter melon tincture 321 2 b Myristica fragrans Houtt.: Nutmeg oil CAS 8008-45-5 FEMA 2793 CoE 296 EINECS 282-013-3 / Nutmeg oleoresin CAS 84082-68-8 CoE 296 EINECS 282-013-3 322 2 b Myroxylon balsamum (L.) Harms var. pereirae: / Balsam Peru oil CAS 8007-00-9 FEMA 2117 CoE 298 EINECS 232-352-8 323 2 b Ocimum basilicum L.: Basil tincture CoE 308 324 2 b Olea europaea L.: Olive extract 325 2 b Origanum majorana L. = Majorana hortensis Moench.: Marjoram oil sweet CAS 8015-01-8 FEMA 2663 CoE 316 EINECS 282-004-4 326 2 b Origanum vulgare L., subsp. Hirtum Oregano oil 327 2 b Origanum vulgare L., Lippia ssp.: Oregano oil CoE 317 / Oregano tincture CoE 317 328 2 b Paeonia lactiflora Pall. = P. albiflora Pall.: Chinese peony tincture 329 2 b Panax ginseng C. A. Mey.: Ginseng tincture CoE 318 330 2 b Passiflora edulis Sims. = P. incarnata L.: Passionfruit tincture CoE 321; Passionfruit extract (sb)3F[1] CoE 321 331 2 b Pelargonium graveolens L’Herit. ex Ait.: Geranium rose oil CAS 8000-46-2 FEMA 2508 CoE 324 EINECS 290-140-0 332 333 2 b Peumus boldus Mol.: Boldo absolute CoE 328 / Boldo oil CoE 328 334 2 b Pimenta dioica L. Merr. = P. officinalis Lind L.: Allspice oil CAS 8006-77-7 FEMA 2018 CoE 335 EINECS 284-540-4 335 2 b Pimpinella anisum L.: Anise oil CAS 84775- 42-8 FEMA 2094 CoE 336 EINECS 283-872-7 / Anise tincture CoE 336 Produzione agricola 186 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 336 2 b Pinus pinaster Soland.: Pine tincture 337 2 b Pinus spp., e.g. P. sylvestris L.: Pine oil white CAS 8002-09-3 CoE 340 338 2 b Pinus spp., e.g. P. sylvestris L.: Pine tincture CoE 340 339 2 b Piper nigrum L.: Pepper absolute black CAS 8006-82-4 CoE 347 EINECS 284-524-7 / Pepper oil black CAS 8006-82-4 FEMA 2845 CoE 347 EINECS 284-524-7 / Pepper oil white CAS 8006-82-4 FEMA 2851 CoE 347 EINECS 284-524-7 / Pepper oleoresin / extract black CAS 84929-41-9 FEMA 2846 CoE 347 EINECS 284-524-7 / Pepper oleoresin white CAS 84929-41-9 FEMA 2852 CoE 347 EINECS 284-524-7 340 2 b Pogostemon cablin (Blanco) Benth.: Patchouli oil CAS 8014-09- 3 FEMA 2838 CoE 353 EINECS 282-493-4 341 2 b Potentilla erecta L.; synonyme Potentilla tormentilla Stokes: Tormentill tincture CoE 493 342 2 b Punica granatum L.: Pomegranate bark extract CAS 84961-57-9 FEMA 2918 CoE 381 343 2 b Quercus robur L., Q. pedunculata Ehrh.: Oak wood english cresote / extract CAS 71011-28-4 CoE 390 EINECS 275-129-0 344 2 b Quillaja saponaria Molina: Quillaia extract (wb) CoE 391 345 2 b Rosa canina L.: Rose tincture CoE 403 346 2 b Rosmarinus officinalis L.: Rosemary oil CAS 8000-25-7 FEMA 2992 CoE 406 EINECS 283-291-9 / Rosemary oleoresin / Rosemary extract CAS 84604-14- 8 CoE 406 EINECS 283-291-9 / Rosemary tincture CoE 406 347 2 b Rubus spp., (e.g. Rubus fructicosus L.): Blackberry tincture CoE 408 348 2 b Salix alba L.: White willow extract / White willow tincture 349 2 b Salvia lavandulifolia Vahl: Spanish sage oil CAS 8016- 65-7 FEMA 3003 CoE 413 350 2 b Salvia officinalis L.: Sage oil CAS 8022-56-8 FEMA 3001 CoE 414 EINECS 283-291-0 / Sage tincture CoE 414 351 2 b Salvia sclarea L.: Clary sage oil CAS 8016-63-5 FEMA 2321 CoE 415 EINECS 283-911-8 352 2 b Sambucus canadensis L., S. nigra L.: Elder flowers / Elderberry tincture CoE 417 353 2 b Satureja hortensis L.: Savory summer oil CAS 8016-68-0 FEMA 3013 CoE 425 EINECS 283-922-8 / Savory summer tinc- ture CoE 425 354 2 b Schinopsis Balansae: quebracho colorado condensed tannins extract CAS 1401-55-04 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 187 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 355 2 b Schisandra chinensis (Turcz.) Baill.: Omicha tincture 356 2 b Silybum marianum (L.) Gaertn. = Carduus marianus L.: Milk thistle extract CoE 551 / Milk thistle tincture CoE 551 357 2 b Solidago virgaurea L.: Goldenrot tincture 358 2 b Stevia rebaudiana (Bertoni) Hemsl.: Stevia extract CoE 552 359 2 b Tabebuia impetiginosa (Mart. ex DC.) Toledo: Pau d’arco tincture 360 2 b Tanacetum vulgare L.: Tansy tincture CoE 446 / Tansy extract (wb) 361 2 b Taraxacum officinale Wiggers: Dandelion root solid extract CAS 68990-74-9 FEMA 2358 CoE 447 EINECS 273-624-6 / Dandelion leaves solid extract CoE 447 / Dandelion fluid extract CAS 68990-74-9 FEMA 2357 CoE 447 EINECS 273-624-6 / Dandelion tincture CAS 68990-74-9 FEMA 2357 EINECS 273-624-6 362 2 b Thea sinensis L. = Camellia thea Link. = Camellia sinensis (L.) O. Kuntze: Tea extract CAS 84650-60-2 CoE 451 EINECS 283-519-7 363 2 b Theobroma cacao L.: Cocoa absolute CoE 452 / Cocoa extract CAS 84649-99-0 CoE 452 EINECS 283-460-6 364 2 b Thymus capitatus Hoffm. & Link. = Coridothymus capitatus L.: Thymus, Origanum oil CAS 8007-11-2 FEMA 2828 CoE 454 EINECS 290-371-1 365 2 b Thymus mastichina L.: Spanish marjoram oil CAS 8016-33-9 EINECS 284-294-8 366 2 b Thymus serpyllum L.: Wild thyme tincture CoE 455 367 2 b Thymus vulgaris L., T. zygis L.: Thyme oil CAS 8007- 46-3 FEMA 3064 CoE 456/457 EINECS 284-535-7 / oleoresin CAS 8007-46-3 CoE 456/457 EINECS 284-535-7 / Thyme oleoresin red CAS 8007- 46-3 CoE 456/457 EINECS 284- 535-7 / Thyme oleoresin grey CoE / Thyme oil red CAS 8007-46- 3 CoE 456 EINECS 284-535-7 / Thyme oil white CAS 8007-46-3 FEMA 3065 CoE 457 EINECS 284-535-7 / Thyme extract / Thyme tincture CoE 456/457 368 369 2 b Trigonella foenum-graecum L.: Fenugreek absolute CAS 84625-40-1 FEMA 2486 CoE 460 EINECS 283-415-1 / Fenugreek extract CAS 84625-40-1 FEMA 2485 CoE 460 EINECS 283-415-1 / Fenugreek oleoresin CAS 84625-40-1 FEMA 2486 CoE 460 EINECS 283-415-1 / Fenugreek tincture CoE 460 370 2 b Urtica dioica L.: Common nettle extract CoE 468 Produzione agricola 188 916.307.1 Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 371 2 b Urtica urens L.: Dwarf nettle tincture 372 2 b Vaccinium myrtillus L.: Blueberry tincture CoE 469 373 2 b Valeriana officinalis L.: Valerian root extract CAS 92927-02-1 FEMA 3099 CoE 473 374 2 b Vanilla planifolia G. Jacks. = V. fragrans Salisb.: Vanilla extract CAS 8024-06-4 FEMA 3105 CoE 474 EINECS 283-521-8 / Vanilla tincture CoE 474 375 2 b Viburnum prunifolium L.: Black snow ball tincture CoE 480 376 2 b Vitex agnus-castus L.: Lilac chastetree tincture / Lilac chastetree extract 377 2 b Vitis vinifera L.: Grape skin extract CoE 485 378 2 b Withania somnifera (L.) Dunal. = Physalis somnifera Link: Ashwagandha tincture 379 2 b Yucca mohavensis Sarg. = Y. schidigera Roezl ex Ortgies 380 b. Sostanze aromatizzanti autorizzate per cani e gatti Numero di ordine Catego- ria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 382 2 b N. CAS 108-99-6 / picoline beta (3-methylpyridine) / Flavis No. 14.135 383 2 b N. CAS 109-73-9 / Butylamine / Flavis No. 11.003 384 2 b N. CAS 110-42-9 / Methyl decanoate / Flavis No. 09.251 385 2 b N. CAS 1193-79-9 / 2-Acetyl-5-methylfuran / Flavis No. 13.083 386 2 b N. CAS 122-70-3 / Phenethyl propionate / Flavis No. 09.137 388 2 b N. CAS 2363-89-5 / Oct-2-enal / Flavis No. 05.060 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 189 916.307.1 Numero di ordine Catego- ria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 389 2 b N. CAS 23787-80-6 / 2-Acetyl-3-methylpyrazine / Flavis No. 14.082 391 2 b N. CAS 30086-02-3 / 3,5-Octadiene-2-one / Flavis No. 07.247 392 2 b N. CAS 3913-71-1 / Dec-2-enal / Flavis No. 05.076 393 2 b N. CAS 3913-85-7 / Dec-2-enoic acid / Flavis No. 08.073 395 2 b N. CAS 505-57-7 / 2-Hexenal; hex-2-enal / Flavis No. 05.189 396 2 b N. CAS 534-22-5 / 2-Methylfuran / Flavis No. 13.030 397 2 b N. CAS 541-31-1 / 3-Methylbutane-1-thiol / Flavis No. 12.171 398 2 b N. CAS 7367-88-6 / Ethyl dec-2-enoate / Flavis No. 09.283 400 2 b N. CAS 76649-16-6 / Ethyl dec-4-enoate / Flavis No. 09.284 404 2 b Arctium majus Bernh. = A. lappa L.: Great burdock extract CoE 57 405 2 b Echinacea angustifolia DC.: Blacksamson echinacea extract 406 2 b Echinacea purpurea (L.) Moench.: Echinacea absolute / Echinacea extract 407 2 b Garcinia cambogia Desrouss.: Garcinia extract 408 409 2 b Levisticum officinale Koch: Lovage root oil CAS 8016-31-7 FEMA 2651 CoE 261 EINECS 284-292-7 410 2 b Panax ginseng C. A. Mey.: Ginseng extract CoE 318 411 2 b Plantago ovata L.: Fleawort absolute Produzione agricola 190 916.307.1 c. Sostanze aromatizzanti autorizzate per tutte le specie animali ad eccezione dei pesci Numero di ordine Categoria Gruppo fun- zionale Denominazione chimica 1 2 3 4 412 2 b N. CAS 97-53-0 / Eugenol / Flavis No. 04.003 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 191 916.307.1 3 Categoria 3: additivi nutrizionali 3.1 Gruppo funzionale a: vitamine, provitamine e sostanze chimicamente definite ad effetto analogo N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a672a 3 a Acetato di retinile o Vitamina A Acetato di retinile Ossido di trifenilfosfina (TPPO): ≤ 100 mg/kg C22H32O2 Numero CAS: 127-47-9 In forma solida, prodotta me- diante sintesi chimica. Criteri di purezza: min. 95 % (min. 2,76 MUI/g). Suinetti (lattanti e svezzati) – 16 000 UI L’additivo è incorporato negli alimenti per animali mediante premiscela. L’acetato di retinile può essere im- messo sul mercato e impiegato come additivo sotto forma di un preparato. Per quanto riguarda il contenuto, come indicato sull’etichetta, deve essere usata la seguente equivalenza: 1UI = 0,344 μg di acetato di retinile. La miscela di acetato di retinile, palmi- tato di retinile o propionato di retinile non deve superare il tenore massimo per specie e categoria. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali di sicurezza e guanti durante la manipolazione. Suini da ingrasso – 6 500 UI Scrofe – 12 000 UI Altri suini – – Polli e specie avi- cole minori ≤ 14 gg. 20 000 UI > 14 gg. 10 000 UI Tacchini ≤ 28 gg. 20 000 UI > 28 gg. 10 000 UI Altro pollame – 10 000 UI Vacche da latte e vacche da riprodu- zione – 9 000 UI Vitelli da alleva- mento 4 mm. 16 000 UI Altri vitelli e vacche – 25 000 UI Agnelli e capretti da allevamento ≤ 2 mm. 16 000 UI > 2 mm. 25 000 UI Produzione agricola 192 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Bovini, ovini e caprini da ingrasso – 10 000 UI Altri bovini, ovini e caprini – – Mammiferi – Solo negli alimenti d’allatta- mento: 25 000 UI Altre specie animali – – 3a672b 3 a Palmitato di retinile o Vitamina A Palmitato di retinile Ossido di trifenilfosfina (TPPO): ≤ 100 mg/kg di addi- tivo C36H60O2 Numero CAS: 79-81-2 In forma solida e liquida, pro- dotta mediante sintesi chimica: min. 90 % o 1,64 MUI/g. Suinetti (lattanti e svezzati) – 16 000 UI L’additivo è incorporato negli alimenti per animali mediante premiscela. Il palmitato di retinile può essere im- messo sul mercato e impiegato come additivo sotto forma di un preparato. Per quanto riguarda il contenuto, come indicato sull’etichetta, deve essere usata la seguente equivalenza: 1UI = 0,5458 μg di palmitato di retinile. La miscela di acetato di retinile, palmi- tato di retinile o propionato di retinile non deve superare il tenore massimo per specie e categoria. Suini da ingrasso – 6 500 UI Scrofe – 12 000 UI Altri suini – – Polli e specie avi- cole minori ≤ 14 gg. 20 000 UI > 14 gg. 10 000 UI Tacchini ≤ 28 gg 20 000 UI > 28 gg. 10 000 UI Altro pollame – 10 000 UI Vacche da latte e vacche da riprodu- zione – 9 000 UI Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 193 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Vitelli da alleva- mento 4 mm. 16 000 UI Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali di sicurezza e guanti durante la manipolazione. Altri vitelli e vacche – 25 000 UI Agnelli e capretti da allevamento ≤ 2 mm. 16 000 UI > 2 mm. – Bovini, ovini e caprini da ingrasso – 10 000 UI Altri bovini, ovini e caprini – – Mammiferi – Solo negli alimenti d’allatta- mento: 25 000 UI Altre specie animali – – 3a672c 3 a Propionato di retinile o Vitamina A Propionato di retinile Ossido di trifenilfosfina (TPPO): ≤ 100 mg/kg di addi- tivo C23H34O2 Numero CAS: 7069-42-3 Suinetti (lattanti e svezzati) – 16 000 UI L’additivo è incorporato negli alimenti per animali mediante premiscela. Il propionato di retinile può essere im- messo sul mercato e impiegato come additivo sotto forma di un preparato. Per quanto riguarda il contenuto, come indicato sull’etichetta deve essere usata Suini da ingrasso – 6 500 UI Scrofe – 12 000 UI Altri suini – – Polli e specie avi- cole minori ≤ 14 gg. 20 000 UI > 14 gg. 10 000 UI Produzione agricola 194 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 In forma liquida, prodotta me- diante sintesi chimica: min. 95 % o 2,64 MIU/g. Tacchini ≤ 28 gg. 20 000 UI la seguente equivalenza: 1UI = 0,3585 μg di propionato di retinile. La miscela di acetato di retinile, palmi- tato di retinile o propionato di retinile non deve superare il tenore massimo per specie e categoria. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare di- spositivi di protezione dell’apparato respiratorio, occhiali di sicurezza e guanti durante la manipolazione. > 28 gg. 10 000 UI Altro pollame – 10 000 UI Vacche da latte e vacche da riprodu- zione – 9 000 UI Vitelli da alleva- mento 4 mm. 16 000 UI Altri vitelli e vacche – 25 000 UI Agnelli e capretti da allevamento ≤ 2 mm. 16 000 UI > 2 mm. – Bovini, ovini e caprini da ingrasso – 10 000 UI Altri bovini, ovini e caprini – – Mammiferi – Solo negli alimenti d’allatta- mento: 25 000 UI Altre specie animali – – Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 195 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a160(a) 3 a Beta- carotene Beta-carotene Ossido di trifenilfosfina (TPPO): ≤ 100 mg/kg di addi- tivo C40H56 Numero CAS: 7235-40-7 In forma solida, prodotta mediante fermentazione o sintesi chimica. Ceppi usati per la fermenta- zione: Blakeslea trispora Thaxter slant XCPA 07-05-1 (CGMCC(1) 7.44) e XCPA 07-05-2 (CGMCC 7.45). Criteri di purezza: – (Tenore) min. 96 % del to- tale dei coloranti (sostanza secca) espressi come beta- carotene. – Carotenoidi diversi dal beta-carotene ≤ 3 % del to- tale dei coloranti. Tutte – – Il beta-carotene può essere immesso sul mercato e utilizzato come additivo sotto forma di un preparato. Negli alimenti d’allattamento per vitelli si raccomanda un tenore massimo di 50 mg di beta-carotene/kg di alimenti d’allattamento. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio durante la manipolazione. 3a671 3 a Colecalcife- rolo o Vita- mina D3 Colecalciferolo C27H44O Suini – 2000 UI 40 UI Colecalciferolo = 0,001 mg Colecalciferolo Sostituti del latte per suinetti – 10000 UI Produzione agricola 196 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 67-97-0 Colecalciferolo in forma solida e di resina, prodotto per sintesi chimica. Criteri di purezza: min. 80 % (colecalciferolo e precolecalci- ferolo) e max. 7 % (tachiste- rolo) Bovini – 4000 UI La vitamina D3 può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. L’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e stabilità. Tenore massimo della combinazione di 25-idrossicolecalciferolo e colecalcife- rolo per kg di alimento completo per animali: – ≤ 0,125 mg (equivalenti a 5000 UI di vitamina D3) per i polli da ingrasso e i tacchini da ingrasso; – ≤ 0,080 mg per altro pollame; – ≤ 0,050 mg per i suini. Non è consentito l’uso simultaneo di vitamina D2. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale devono adottare proce- dure operative e misure organizzative atte ad affrontare gli effetti molto peri- colosi derivanti dall’inalazione di vita- mina D3 per gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premiscele. Se i rischi associati a tali effetti molto pericolosi Sostituti del latte per vitelli – 10000 UI Ovini – 4000 UI Polli da ingrasso – 5000 UI Tacchini – 5000 UI Altro pollame – 3200 UI Equini – 4000 UI Salmonidi – 60000 UI Altre specie ittiche – 3000 UI Altre specie – 2000 UI Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 197 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, compren- denti mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. 3a670a 3 a 25-idrossi- colecalcife- rolo Forma stabilizzata di 25-idrossicolecalciferolo 25-idrossicolecalciferolo C27H44O2.H2O Numero CAS: 63283-36-3 Criteri di purezza: 25-idrossicolecalciferolo > 94 %, Altri steroli correlati < 1 % cia- scuno, eritrosina < 5 mg/kg Polli da ingrasso – 0,1 mg L’additivo va incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premi- scela. Tenore massimo della combinazione di 25-idrossicolecalciferolo con vitamina D3 (colecalciferolo) per kg di alimento completo (40 UI vit. D3 = 0,001 mg): – ≤ 0,125 mg (equivalente a 5000 UI di vitamina D3) per i polli da in- grasso e i tacchini da ingrasso, – ≤ 0,080 mg per l’altro pollame, – ≤ 0,050 mg per i suini La somministrazione simultanea di vi- tamina D2 è vietata. Il tenore di etossichina deve essere riportato sull’etichetta. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio. Altro pollame – 0,08 mg Tacchini da ingrasso – 0,1 mg Suini – 0,05 mg Produzione agricola 198 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a820 3 a «Cloridrato di tiamina» o «Vita- mina B1» Cloridrato di tiamina, in forma solida, prodotto mediante sin- tesi chimica. C12H17ClN4OS•HCl Criteri di purezza: min. 98,5 % su base anidra. Numero CAS: 67-03-8 Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni per l’impiego dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. Il cloridrato di tiamina può essere som- ministrato nell’acqua di abbeveraggio. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipolazione. 3a821 3 a «Mononi- trato di tia- mina» o «Vita- mina B1» Mononitrato di tiamina, in forma solida, prodotto me- diante sintesi chimica. C12 H17 N4OS•NO3 Criteri di purezza: min. 98 % su base anidra. Numero CAS: 532-43-4 Tutte le specie animali – – Il mononitrato di tiamina può essere immesso sul mercato e impiegato come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’impiego dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. Il mononitrato di tiamina può essere somministrato nell’acqua di abbeverag- gio. Per motivi di sicurezza: utilizzare dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicu- rezza durante la manipolazione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 199 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a825i 3 a «Ribofla- vina» o «vita- mina B2» Riboflavina in forma solida prodotta da Ashbya gossypii DSM 23096 C17H20N4O6 Criteri di purezza: min. 80 % di riboflavina Numero CAS: 83-88-5 Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele sono indicate le con- dizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure ope- rative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e di con- tatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. 3a825ii 3 a «Ribofla- vina» o «vita- mina B2» Riboflavina in forma solida prodotta da Bacillus subtilis DSM 17339 e/o DSM 23984 C17H20N4O6 Criteri di purezza: min. 96 % Numero CAS: 83-88-5 Tutte le specie animali – – La riboflavina può essere immessa sul mercato e impiegata come additivo costituito da un preparato. Può essere utilizzata nell’acqua di ab- beveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele sono indicate le con- dizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Produzione agricola 200 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure ope- rative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e di con- tatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. 3a826 3 a «Sale mono- sodico di riboflavina 5′- fosfato» o «vita- mina B2» Sale monosodico di riboflavina 5′-fosfato (estere) in forma solida prodotto a seguito di fosforilazione di riboflavina 98 % prodotta da Bacillus subtilis DSM 17339 e/o DSM 23984. C17H22N4O9PNa Criteri di purezza: min. 65 % Numero CAS: 130-40-5 Tutte le specie animali – – Può essere utilizzata nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele sono indicate le con- dizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure ope- rative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e di con- tatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premiscele. Se questi rischi Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 201 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. 3a831 3 a «Cloridrato di piridos- sina» o «vita- mina B6» Cloridrato di piridossina C8H11NO3·HCl Criteri di purezza: non infe- riore al 98,5 % Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico e nell’acqua. Il cloridrato di piridossina o vitamina B6 può essere utilizzato anche nell’ac- qua di abbeveraggio. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale adottano procedure ope- rative e misure organizzative appro- priate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere elimi- nati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le pre- miscele devono essere utilizzati indos- sando dispositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. Produzione agricola 202 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 – 3 a Vitamina B12 Cyanocobalamin Tutte le specie animali – – 3a300 3 a «Acido ascorbico» o «Vita- mina C» Acido L-ascorbico, in forma solida, prodotto tramite sintesi chimica C6H8O6 Criteri di purezza: min. 99 % Numero CAS: 50-81-7 Tutte le specie animali – – L’acido ascorbico può essere immesso sul mercato e impiegato come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipolazione. L’additivo può essere utilizzato nell’ac- qua di abbeveraggio. 3a311 3 a «Sodio ascorbil fosfato» o «Vita- mina C» Sodio ascorbil fosfato, in forma solida, prodotto tramite sintesi chimica C6H6O9Na3P · 2H2O Criteri di purezza: min. 95 % con un tenore minimo di acido ascorbico del 45 % Numero CAS: 66170-10-3 Tutte le specie animali – – Il sodio ascorbil fosfato può essere im- messo sul mercato e impiegato come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio durante la manipolazione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 203 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a312 3 a «Sodio cal- cio ascorbil fosfato» o «Vita- mina C» Sodio calcio L-ascorbil fosfato, in forma solida, prodotto tra- mite sintesi chimica C6H6O9P · CaNa Criteri di purezza: min. 95 % con un tenore minimo di acido ascorbico del 35 % Tutte le specie animali – – Il sodio calcio ascorbil fosfato può essere immesso sul mercato e impie- gato come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio durante la manipolazione. 3a841 3 a Calcio D- pantotenato Calcio D-pantotenato, in forma solida, prodotto mediante sin- tesi chimica. Ca[C9H16NO5]2 Criteri di purezza: 1. Min. 98 % (su base anidra) 2. Max. 0,5 % acido 3-ammi- nopropionico Numero CAS: 137-08-6 Tutte le specie animali – – L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipolazione. 3a842 3 a D-pantenolo D-pantenolo, in forma solida, prodotto mediante sintesi chi- mica C9H19NO4 Criteri di purezza: 1. Min. 98 % su base anidra Tutte le specie animali – – Da somministrare solo nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo indicare le condizioni di conservazione. Produzione agricola 204 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (acqua < 1 %) 2. Max. 0,5 % 3-amminopropa- nolo. Numero CAS: 81-13-0 Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipolazione. 3a700 3 a «Vita- mina E» o «tutto-rac- alfa-tocofe- rile acetato» tutto-rac-alfa-tocoferile acetato C31H52O3 Criteri di purezza: tutto-rac- alfa-tocoferile acetato > 93 % Numero CAS: 7695-91-2 Tutte le specie animali – – Se il contenuto di vitamina E è indicato sull’etichetta, si applicano le seguenti equivalenze per le unità di misura del contenuto: – 1 mg di tutto-rac-alfa-tocoferile acetato = 1 UI – 1 mg di RRR-alfa-tocoferolo = 1,49 UI, – 1 mg di RRR-alfa-tocoferile acetato = 1,36 UI. La vitamina E può essere sommini- strata anche nell’acqua di abbeverag- gio. La vitamina E può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato «Vita- mina E» o «RRR-alfa- tocoferile acetato» RRR-alfa-tocoferile acetato C31H52O3 Criteri di purezza: RRR-alfa- tocoferile acetato > 40 % Numero CAS: 58-95-7 «Vita- mina E» o «RRR-alfa- tocoferolo» RRR-alfa-tocoferolo C31H52O3 Criteri di purezza: RRR-alfa- tocoferolo > 67 % Numero CAS: 59-02-9 3a710 3 a «Menadione bisolfito di sodio» o Menadione bisolfito di sodio C11H9NaO5S·3H2O Cromo ≤ 45 mg/kg Tutte le specie animali – – L’additivo è incorporato negli alimenti per animali in forma di premiscela. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 205 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 «vita- mina K3» Prodotto mediante sintesi chi- mica Purezza: min. 96 % di mena- dione bisolfito di sodio com- plesso che corrisponde a min. 50 % di menadione. Numero CAS: 6147-37-1 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Se la quantità dell’additivo è indicata sull’etichetta usare la seguente equiva- lenza: 1 mg di vitamina K3 = 1 mg di menadione = 2 mg di menadione bisol- fito di sodio. Prendere misure adeguate per evitare emissioni di cromo nell’aria e prevenire l’esposizione per inalazione o per via cutanea. Utilizzare guanti protettivi appropriati e dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio e degli occhi durante la manipolazione. 3a711 3 a «Menadione nicotina- mide bisol- fito» o «vita- mina K3» Menadione nicotinamide bisolfito Cromo ≤ 142 mg/kg C11H9O5S·C6H7N2O Prodotto mediante sintesi chi- mica Purezza: min. 96 % di mena- dione nicotinamide bisolfito complesso che corrisponde a min. 43,9 % di menadione e min. 31,2 % di nicotinamide Tutte le specie animali – – L’additivo è incorporato negli alimenti per animali in forma di premiscela. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Se la quantità dell’additivo è indicata sull’etichetta usare la seguente equiva- lenza: 1 mg di vitamina K3 = 1 mg di menadione = 2,27 mg di menadione nicotinamide bisolfito. Produzione agricola 206 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 73581-79-0 Prendere misure adeguate per evitare emissioni di cromo nell’aria e prevenire l’esposizione per inalazione o per via cutanea. Utilizzare guanti protettivi appropriati e dispositivi di protezione dell’apparato respiratorio e degli occhi durante la manipolazione. 3a712 3 a Fitomena- dione o Vitamina K1 Preparato con un tenore di fitomenadione ≥ 4,2 % Forma solida 2-metil-3-[(E,7R,11R)- 3,7,11,15-tetrametilesadec-2- enil]naftalen-1,4-dione C31H46O2 Purezza: ≥ 97 % per la somma degli isomeri di E-fitomena- dione, E-epossifitomenadione e Z-fitomenadione Criteri di purezza: – ≥ 75 % di E-fitomenadione; – ≤ 4 % di E-epossifitome- nadione. Prodotto mediante sintesi chi- mica Numero CAS: 84-80-0 Cavalli – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele indicare le condi- zioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Gli operatori del settore dell’alimenta- zione animale devono adottare proce- dure operative e misure organizzative al fine di evitare eventuali rischi da ina- lazione, irritazione cutanea e oculare e sensibilizzazione cutanea cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con adeguati dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e dell’apparato respiratorio. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 207 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a920 3 a Betaina anidra Betaina anidra, prodotta mediante sintesi chimica o mediante estrazione dalla melassa di barbabietole da zucchero o vinacce sottopro- dotti della produzione di zuc- chero. C5H11NO2 Criteri di purezza: betaina anidra (forma solida) min. 97 % (su base anidra). Betaina anidra forma liquida, min. 47 %. Numero CAS: 107-43-7 Tutte le specie animali – – La betaina anidra può essere immessa sul mercato e impiegata come additivo in forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele occorre indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. L’additivo può essere utilizzato nell’ac- qua di abbeveraggio. Si raccomanda di non eccedere i seguenti livelli di supplementazione: 2000 mg di betaina/kg di alimenti per animali completi, con un tasso di umi- dità del 12 %, o 1000 mg di betaina/l di acqua di abbeveraggio per pollame, 700 mg betaina/l di acqua di abbeve- raggio per suini e 250 mg betaina/l di acqua di abbeveraggio per vitelli da al- levamento. Se si ricorre alla supplementazione con betaina simultaneamente negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeverag- gio, è opportuna una certa prudenza per non superare complessivamente i livelli raccomandati, tenendo conto dei livelli intrinseci negli alimenti per animali. Produzione agricola 208 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipolazione. 3a921 3 a Betaina ani- dra prodotta a partire da barbabietola da zucchero genetica- mente modi- ficata Betaina anidra, in forma solida, prodotta mediante estrazione dalla barbabietola da zucchero geneticamente modificata KM- ØØØH71-4. C5H11NO2 Criteri di purezza: min. 97 % (su base anidra). Numero CAS: 107-43-7 Tutte le specie animali – – La betaina anidra può essere immessa sul mercato e impiegata come additivo in forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele occorre indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. L’additivo può essere utilizzato nell’ac- qua di abbeveraggio. Si raccomanda di non eccedere i seguenti livelli di supplementazione: 2000 mg di betaina/kg di alimenti per animali completi, con un tasso di umi- dità del 12 %, o 1000 mg di betaina/l di acqua di abbeveraggio per pollame, 700 mg betaina/l di acqua di abbeve- raggio per suini e 250 mg betaina/l di acqua di abbeveraggio per vitelli da allevamento. Se si ricorre alla supplementazione con betaina simultaneamente negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeverag- gio, è opportuna una certa prudenza per Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 209 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 non superare complessivamente i livelli raccomandati, tenendo conto dei livelli intrinseci negli alimenti per animali. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipolazione. 3a921i 3 a Betaina ani- dra prodotta da barbabie- tola da zuc- chero gene- ticamente modificata Betaina anidra, in forma solida cristallina, prodotta mediante estrazione da barbabietola da zucchero KM-ØØØH71-4 geneticamente modificata C5H11NO2 Criteri di purezza: min. 97 % (su base anidra) Numero CAS: 107-43-7 Animali produzione di alimenti, ad ecce- zione dei conigli – – La betaina anidra può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo in forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele sono indicate le con- dizioni di conservazione e di stabilità al trattamento termico. L’etichetta dell’additivo e della premi- scela reca la seguente indicazione: «Si raccomanda di non superare il livello di 2000 mg di betaina per kg di alimenti per animali completi (con un tenore di umidità del 12 %)». Gli operatori del settore degli alimenti per animali adottano procedure opera- tive e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e di con- tatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’addi- tivo e delle premiscele. Se questi rischi Produzione agricola 210 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele de- vono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 211 916.307.1 3a925 3 a Cloridrato di betaina Cloridrato di betaina, in forma solida, prodotto mediante sin- tesi chimica. C5H11NO2·HCl Criteri di purezza: min. 98 % (su base anidra). Numero CAS: 590-46-5 Tutte le specie animali – – Il cloridrato di betanina può essere im- messo sul mercato e impiegato come additivo in forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele occorre indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. L’additivo può essere utilizzato nell’ac- qua di abbeveraggio. Si raccomanda di non eccedere i seguenti livelli di supplementazione: 2000 mg di betaina/kg di alimenti per animali completi, con un tasso di umi- dità del 12 %, o 1000 mg di betaina/l di acqua di abbeveraggio per pollame, 700 mg betaina/l di acqua di abbeve- raggio per suini e 250 mg betaina/l di acqua di abbeveraggio per vitelli da allevamento. Se si ricorre alla supplementazione con betaina simultaneamente negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeverag- gio, è opportuna una certa prudenza per non superare complessivamente i livelli raccomandati, tenendo conto dei livelli intrinseci negli alimenti per animali. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipolazione. 3a880 3 a Biotina D-(+)-biotina C10H16N2O3S Tutte le specie animali – – La biotina può essere immessa sul mer- cato e impiegata come additivo costi- tuito da un preparato. Produzione agricola 212 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Biotina, in forma solida, pro- dotta mediante sintesi chimica. Criteri di purezza: min. 97 % Numero CAS: 58-85-5 Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela occorre indicare le condizioni di conservazione e stabilità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio durante la manipolazione. L’additivo può essere utilizzato nell’ac- qua di abbeveraggio. 3a910 3 a L-carnitina L-carnitina, in forma solida, prodotta mediante sintesi chi- mica: min. 97 % C7H15NO3 Numero CAS: 541-15-1 Tutte le specie animali – – La L-carnitina può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni d’uso dell’additivo e della premiscela occorre indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipolazione. È consentito l’impiego dell’additivo nell’acqua di abbeveraggio. 3a911 3 a L-carnitina- L-tartrato L-carnitina-L-tartrato, in forma solida, prodotta mediante sin- tesi chimica: min. 97 % C18H36N2O12 Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni d’uso dell’additivo e della premiscela occorre indicare le condizioni di conservazione e di stabi- lità. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 213 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 36687-82-8 Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipolazione. È consentito l’impiego dell’additivo nell’acqua di abbeveraggio. 3a890 3 a Cloruro di colina Preparato di cloruro di colina, solido e liquido Nome: Cloruro di colina C5H14ClNO Prodotto mediante sintesi chi- mica Criteri di purezza: min. 99 %, base anidra Numero CAS: 67-48-1 Tutte le specie animali – – Nel caso in cui il preparato contenga un additivo tecnologico o materie prime per alimenti per animali per i quali è fissato un tenore massimo o che siano soggetti ad altre restrizioni il fabbri- cante dell’additivo per alimenti per ani- mali è tenuto a informarne i clienti. Nelle istruzioni per l’uso degli additivi e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Il cloruro di colina può essere sommi- nistrato nell’acqua di abbeveraggio. Le istruzioni d’uso specificate sull’eti- chetta degli alimenti per animali per pollame e suini contenenti cloruro di colina dovranno riportare la dicitura: «Evitare l’uso simultaneo con acqua di abbeveraggio addizionata con cloruro di colina». Produzione agricola 214 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Si raccomanda di non eccedere i livelli supplementari di 1000 mg di cloruro di colina/kg di alimenti per animali com- pleti per pollame e suini. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, gli occhi e la pelle durante la manipolazione. 3a316 3 a Acido folico Preparato di acido folico in forma solida Nome: acido folico C19H19N7O6 Prodotto mediante sintesi chi- mica Purezza: non meno del 96 % di acido folico, base anidra Numero CAS: 59-30-3 Tutte le specie animali – – Se il preparato contiene un additivo tecnologico o materie prime per ali- menti per animali per le quali è stabilito un tenore massimo o che sono soggetti ad altre limitazioni, il fabbricante dell’additivo per alimenti per animali è tenuto a informare i clienti. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela occorre indicare le condizioni di conservazione. L’acido folico può essere sommini- strato anche nell’acqua di abbeverag- gio. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, gli occhi e la pelle durante la manipolazione. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 215 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3a314 3 a Niacina Niacina, non meno del 99 % Nome chimico: niacina, acido nicotinico C6H5NO2 Numero CAS: 59-67-6 Numero Einecs 200-441-0 Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela occorre indicare le condizioni di conservazione. La niacina può essere somministrata anche nell’acqua di abbeveraggio. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, gli occhi e la pelle durante la manipolazione. 3a315 3 a Niacinamide Niacinamide, non meno del 99 % Nome chimico: niacina- mide, nicotinamide C6H6N2O Numero CAS: 98-92-0 Numero Einecs: 202-7134 Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela occorre indicare le condizioni di conservazione. La niacinamide può essere sommini- strata anche nell’acqua di abbeverag- gio. Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, gli occhi e la pelle durante la manipolazione. 3a370 3 a Taurina Taurina, in forma solida, pro- dotta mediante sintesi chimica: min. 98 % Denominazione IUPAC: Acido 2-ammino-etanosulfonico C2H7NO3S Canidae, Felidae, Mustelidae, Pesci carnivori – – La taurina può essere immessa sul mer- cato e utilizzata come additivo costi- tuito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e delle premiscele occorre indicare le condizioni di conservazione. Produzione agricola 216 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 107-35-7 Livelli raccomandati per il tenore mas- simo in mg di taurina/kg di alimenti per animali completi con un tasso di umi- dità del 12 %: – Felidae: 2500 – Pesci carnivori: 25 000 – Canidae e Mustelidae: 2000 Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipolazione. L’additivo può essere utilizzato nell’ac- qua di abbeveraggio. 3 a Omega-6, Acidi grassi insaturi essenziali (come Acido octadecadie- noico) Suini da ingrasso; Scrofe da riprodu- zione; Scrofe, al fine di be- neficiare i suinetti; Vacche da riprodu- zione; Vacche da latte per la produzione di latte – – 3a900 3 a Inositolo Inositolo, in forma solida, pro- dotto mediante sintesi chimica. C6H12O6 Pesci e crostacei – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condi- zioni di conservazione e di stabilità. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 217 916.307.1 N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie animale o categoria di animali Età massima gg. = giorni mm. = mesi Tenore massimo per kg di ali- mento com- pleto con un’umidità del 12 % Altre disposizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Criteri di purezza: min. 97 % Numero CAS: 87-89-8 Per motivi di sicurezza utilizzare dispo- sitivi di protezione dell’apparato respi- ratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipolazione. Produzione agricola 218 916.307.1 3.2 Gruppo funzionale b: composti di oligoelementi N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b101 3 b Carbonato di ferro (II) (side- rite) Polvere ottenuta da minerali estratti, contenente siderite, con un tenore minimo di FeCO3 del 70 % e un tenore totale di ferro del 39 %. Formula chimica: FeCO3 Numero CAS: 563-71-3 Tutte le specie animali eccetto suinetti, vitelli, polli fino a 14 giorni e tacchini fino a 28 giorni – Ovini: 500 [totale] Bovini e pollame: 450 [totale] Animali da compa- gnia: 600 [totale] Altre specie: 750 [totale] La quantità di ferro inerte non va presa in considerazione per il cal- colo del tenore totale di ferro degli alimenti per animali. L’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i potenziali rischi di inalazione e contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizza- tori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere ridotti a un livello accetta- bile mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele che lo contengono: «Il carbonato di ferro (II) non dovrebbe essere usato come fonte di ferro per animali giovani a Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 219 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 causa della sua limitata biodispo- nibilità.» 3b102 Cloruro di ferro (III) esaidrato Cloruro di ferro (III) esaidrato, in polvere, con un tenore minimo di ferro del 19 % Formula chimica: FeCl3 · 6H2O Numero CAS: 10025-77-1 Tutte le specie animali – Ovini 500 [totale] Bovini e pollame: 450 [totale] Suinetti fino a una settimana prima dello svezzamento: 250 mg/giorno [totale] Animali da compa- gnia: 600 [totale] Altre specie: 750 [totale] La quantità di ferro inerte non va presa in considerazione per il cal- colo del tenore totale di ferro degli alimenti per animali. Misure di protezione durante l’uti- lizzo: cfr. 3b101. 3b102: additivo da incorporare negli alimenti per animali sotto forma di premiscela liquida. 3b103, 3b104, 3b105, 3b106, 3b107, 3b108 e 3b111: – l’additivo può essere immesso sul mercato e usato come addi- tivo sotto forma di preparato; – l’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. 3b103 Solfato di ferro (II) monoidrato Solfato di ferro (II) monoidrato, in polvere, con un tenore minimo di ferro del 29 % Formula chimica: FeSO4 · H2O Numero CAS: 17375-41-6 3b104 Solfato di ferro (II) eptaidrato Solfato di ferro (II) eptaidrato, in polvere, con un tenore minimo di ferro del 18 % Formula chimica: FeSO4 · 7H2O Numero CAS: 7782-63-0 3b105 Fumarato di ferro (II) Fumarato di ferro (II), in pol- vere, con un tenore minimo di ferro del 30 % Formula chimica: C4H2FeO4 Numero CAS: 141-01-5 Produzione agricola 220 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b106 Chelato di ferro (II) di amminoa- cidi idrato Complesso di ferro (II) e di amminoacidi in cui il ferro e gli amminoacidi derivati da proteine di soia sono chelati attraverso legami covalenti coordinati, in polvere, con un tenore minimo di ferro del 9 % Formula chimica: Fe(x)1-3 · nH2O [x = l’anione di qualsiasi amminoacido deri- vato dall’idrolizzato proteico di soia] Al massimo il 10 % delle mole- cole supera 1500 Da. 3b107 Chelato di ferro (II) e di idroliz- zati proteici Chelato di ferro (II) e di idrolizzati proteici, in polvere, con un tenore minimo di ferro del 10 % Tenore minimo di chelato di ferro del 50 % 3b108 Chelato di ferro (II) di idrato di glicina Chelato di ferro (II) e di idrato di glicina, in polvere, con un tenore minimo di ferro del 15 % Umidità: max. 10 % Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 221 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Formula chimica: Fe(x)1-3 · nH2O [x = anione di glicina] 3b111 Chelato di ferro di lisina e di acido glutammico Miscela di chelati di ferro con lisina e di chelati di ferro con acido glutammico in un rapporto di 1:1, in polvere, con un tenore di ferro compreso tra il 15 e il 16 %, un tenore di lisina compreso tra il 19 e il 21 %, un tenore di acido glutammico compreso tra il 18,5 e il 21,5 % e un’umidità massima del 3 % Formule chimiche: Acido ferro-2,6-diamminoesa- noico, sale di cloruro e idrogeno- solfato: C6H17ClFeN2O7S Acido ferro-2-amminopentane- dioico, sale di sodio e idrogeno- solfato: C5H12FeNNaO10S 3b110 Ferro destrano 10 % Soluzione acquosa colloidale di ferro destrano con un tenore di ferro destrano del 25 % (tenore totale di ferro 10 % e destrano 15 %), di cloruro di sodio Suinetti lattanti – 200 mg/giorno una volta nella prima settimana di vita e 300 mg/giorno una Le istruzioni per l’uso recano le seguenti indicazioni: Produzione agricola 222 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 dell’1,5 %, di fenolo dello 0,4 % e di acqua del 73,1 %. Formula chimica: (C6H10O5)n · [Fe(OH)3]m Denominazione IUPAC: ferric hydroxide dextran (α,3-α1,6 glucan) complex Numero CAS: 9004-66-4 volta nella seconda settimana di vita – «L’additivo va somministrato solo singolarmente e diretta- mente mediante un alimento complementare per animali»; – «L’additivo non va sommini- strato a suinetti con carenza di vitamina E e/o selenio»; – «L’impiego simultaneo di altri composti di ferro va evitato durante il periodo di sommini- strazione (le prime due setti- mane di vita) del ferro destrano 10 %». Misure di protezione durante l’uti- lizzo: cfr. 3b101. 3b201 3 b Ioduro di potassio Ioduro di potassio e stearato di calcio, in polvere, con un tenore minimo di 69 % di iodio Formula chimica: KI Numero CAS: 7681-11-0 Tutte le specie animali – Equidi: 4 [totale] Ruminanti per la produzione di latte e galline ovaiole: 5 [totale] Pesci: 20 [totale] Altre specie o cate- gorie di animali: 10 [totale] 3b201 e 3b202: – L’additivo va incorporato negli alimenti composti per animali sotto forma di premiscela. – Lo ioduro di potassio e lo iodato di calcio anidro possono essere immessi sul mercato e utilizzati come additivo sotto forma di preparato. 3b201, 3b202 e 3b203: 3b202 Iodato di calcio anidro Iodato di calcio anidro, in pol- vere, con un tenore minimo di 63,5 % di iodio Formula chimica: Ca(IO3)2 Numero CAS: 7789-80-2 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 223 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b203 Iodato di calcio anidro in granuli rivestiti Preparato di iodato di calcio ani- dro in granuli rivestiti con un tenore di iodio dall’1 % al 10 % Agenti di rivestimento e disper- denti [scelta del poliossietilene (20) monolaurato di sorbitano (E432), ricinoleato di glicerina polietilenglicole (E484) polieti- lenglicole 300, sorbitolo (E420ii), e maltodestrina]: < 5 %. Materie prime per alimenti per animali (carbonato di calcio e magnesio, carbonato di calcio, tutoli di mais) come agenti di granulazione Particelle < 50 μm: < 1,5 %. Formula chimica: Ca(IO3)2 Numero CAS: 7789-80-2 – Devono essere adottate misure di protezione in base alle pre- scrizioni d’esecuzione della legislazione nazionale in mate- ria di salute e sicurezza sul posto di lavoro. – Il tenore massimo raccoman- dato di iodio totale nell’ali- mento completo è il seguente: – animali della specie equina: 3 mg/kg, – cani: 4 mg/kg, – gatti: 5 mg/kg, – ruminanti per la produzione di latte: 2 mg/kg, – galline ovaiole: 3 mg/kg. 3b301 3 b Acetato di cobalto (II) tetraidrato Acetato di cobalto (II) tetrai- drato, sotto forma di cristalli o granuli, aventi un tenore minimo di cobalto del 23 % Particelle < 50 μm: inferiore all’1 % Formula chimica: Co(CH3COO)2 ∙ 4H2O Ruminanti con rumine funzionale, equidi, la- gomorfi, roditori, rettili erbivori e – 1 [totale] L’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Utilizzare dispositivi adeguati di protezione dell’apparato respirato- rio, occhiali e guanti durante la manipolazione. Produzione agricola 224 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 6147-53-1 mammiferi da zoo Indicazione che deve figurare sull’etichetta dell’additivo e della premiscela: – «Si raccomanda di limitare l’integrazione con cobalto a 0,3 mg/kg di alimenti completi per animali. In questo contesto, vanno presi in considerazione i rischi di carenza di cobalto a causa di condizioni locali e della composizione specifica della dieta.» Indicazione che deve figurare sull’etichetta degli additivi e delle premiscele con 3b302, 3b303, 3b305: – «Somministrare gli alimenti per animali con questo additivo soltanto in forma esente da pol- vere.» 3b302 Carbonato di cobalto (II) Carbonato di cobalto (II), in pol- vere, con un tenore minimo di cobalto del 46 % Carbonato di cobalto: almeno 75 % Idrossido di cobalto: 3 %-15 % Acqua: massimo 6 % Particelle < 11 μm: inferiore al 90 % Formula chimica: CoCO3 Numero CAS: 513-79-1 3b303 Carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato Carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato, in pol- vere, con un tenore minimo di cobalto del 50 % Particelle < 50 μm: inferiore al 98 % Formula chimica: 2CoCO3 ∙ 3Co(OH)2 ∙ H2O Numero CAS: 51839-24-8 3b304 Carbonato di cobalto (II) in granuli rivestiti Preparato di carbonato di cobalto (II) in granuli rivestiti con un tenore di cobalto dall’1 % al 5 % Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 225 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Agenti di rivestimento (2,3 % – 3,0 %) e disperdenti (scelta del poliossietilene, monolaurato di sorbitano, ricinoleato di glicerina polietilenglicole, polietilengli- cole 300, sorbitolo e maltode- strina) Particelle < 50 μm: meno dell’1 % Formula chimica: CoCO3 Numero CAS: 513-79-1 3b305 Solfato di cobalto (II) eptaidrato Solfato di cobalto (II) eptaidrato, in polvere, con un tenore minimo di cobalto del 20 % Particelle < 50 μm: inferiore al 95 % Formula chimica: CoSO4 ∙ 7H2O Numero CAS: 10026-24-1 3b401 3 b Rame(II) diacetato monoidrato Rame(II) diacetato monoidrato, in polvere, con un tenore minimo di rame del 31 % Formula chimica: Cu(CH3COO)2 · H2O Numero CAS: 6046-93-1 Tutte le specie animali – Bovini – Bovini prima dell’inizio della ruminazione: 15 [totale] L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure Produzione agricola 226 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b402 Rame(II) carbo- nato diidrossi- monoidrato Rame(II) carbonato diidrossi- monoidrato, in polvere, con un tenore minimo di rame del 52 % Formula chimica: CuCO3 · Cu(OH)2 · H2O Numero CAS: 100742-53-8 – Altri bovini: 30 [totale] Ovini: 15 [totale] Caprini: 35 [totale] Suinetti: – Lattanti e svez- zati fino a 4 set- timane dopo lo svezzamento: 150 [totale] – Dalla quinta settimana dopo lo svezzamento fino a 8 setti- mane dopo lo svezzamento: 100 [totale] Crostacei: 50 [totale] Altri animali: 25 [totale] organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e contatto cuta- neo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele, in particolare a causa del tenore di metalli pesanti, compreso il nichel. Se questi rischi non possono essere ridotti a un livello accettabile mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. Indicazione che deve figurare sull’etichetta: – per gli alimenti per animali de- stinati all’alimentazione degli ovini se il tenore di rame nell’alimento per animali è su- periore a 10 mg/kg: «Il tenore di rame in questo alimento per animali può causare l’avvele- namento di alcune razze ovine.» – per gli alimenti per animali destinati all’alimentazione dei bovini dopo l’inizio della rumi- nazione se il tenore di rame 3b403 Cloruro di rame(II) diidrato Cloruro di rame(II) diidrato, in polvere, con un tenore minimo di rame del 36 % Formula chimica: CuCl2 · 2H2O Numero CAS: 10125-13-0 3b404 Ossido di rame(II) Ossido di rame(II), in polvere, con un tenore minimo di rame del 77 % Formula chimica: CuO Numero CAS: 1317-38-0 3b405 Solfato di rame(II) pentai- drato Solfato di rame(II) pentaidrato, in polvere, con un tenore minimo di rame del 24 % Formula chimica: CuSO4 · 5H2O Numero CAS: 7758-99-8 3b406 Chelato di rame(II) di ammi- noacidi idrato Complesso di rame(II) e di amminoacidi in cui il rame e gli amminoacidi derivati da proteine Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 227 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 di soia sono chelati attraverso legami covalenti coordinati, in polvere, con un tenore minimo di rame del 10 % Formula chimica: Cu(x)1-3 · nH2O [x = l’anione di qualsiasi amminoacido derivato dall’idrolizzato proteico di soia] Al massimo il 10 % delle mole- cole supera 1500 Da nell’alimento per animali è inferiore a 20 mg/kg: «Il tenore di rame in questo alimento per animali può causare carenze di rame in bovini al pascolo in luoghi ad alto tenore di molib- deno o di zolfo.» Gli additivi 3b405, 3b406, 3b414 e 3b415 possono essere immessi sul mercato e utilizzati come additivo sotto forma di preparato. 3b407 Chelato di rame(II) di idro- lizzati proteici Chelato di rame(II) di idrolizzati proteici, in polvere, con un tenore minimo di rame del 10 % e un tenore minimo di rame in forma chelata del 50 % Formula chimica: Cu(x)1-3 · nH2O [x = l’anione di qualsiasi amminoacido deri- vato dall’idrolizzato proteico di soia] 3b409 Dicloruro di rame triidrossido Formula chimica: Cu2(OH)3Cl Numero CAS: 1332-65-6 Atacamite/paratacamite in cri- stalli in un rapporto compreso tra 1:1 e 1:1,5 Purezza: min. 90 % Produzione agricola 228 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Cristalli alfa: min. 95 % nel pro- dotto cristallino Tenore di rame: min. 53 % Particelle < 50 μm: inferiori all’1 % 3b4.10 Chelato di rame dell’analogo idrossilato della metionina Chelato di rame dell’analogo idrossilato della metionina con- tenente il 18 % di rame e tra il 79,5 e l’81 % di acido 2-idrossi- 4-metiltio-butirrico Olio minerale: ≤ 1 % Numero CAS: 292140-30-8 3b411 Bilisinato di rame Polvere o granulato con un tenore di rame ≥ 14,5 % e lisina ≥ 84,0 % Chelato di rame di l-lisinato-HCl Formula chimica: Cu(C6H13N2O2)2 × 2HCl Numero CAS: 53383-24-7 3b412 Ossido di rame(I) Preparazione di ossido di rame(I) con – un tenore minimo di rame del 73 % Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 229 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 – ligninsolfonati di sodio tra il 12 % e il 17 % – 1 % di bentonite. Granulato con particelle < 50 μm: inferiore al 10 % Formula chimica: Cu2O Numero CAS: 1317-39-1 3b413 Chelato di rame(II) di idrato di glicina (solido) Chelato di rame(II) di idrato di glicina, in polvere, con un tenore minimo di rame del 15 % e un’umidità massima del 13 % Formula chimica: Cu(x)1-3 · nH2O [x = anione di glicina] 3b414 Chelato di rame(II) di idrato di glicina (liquido) Chelato di ferro(II) di idrato di glicina, liquido, con un tenore minimo di rame del 6 % Formula chimica: Cu(x)1-3 · nH2O [x = anione di glicina] 3b415 Chelato di rame di lisina e di acido glutammico Miscela di chelato di rame di lisina e chelato di rame di acido glutammico in un rapporto di 1:1, in polvere, con un tenore di rame compreso tra il 17 e il Produzione agricola 230 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 19 %, un tenore di lisina com- preso tra il 19 e il 21 %, un tenore di acido glutammico com- preso tra il 19 e il 21 % e un tasso di umidità massimo del 3 % Formule chimiche Acido rame-2,6-diamminoesa- noico, sale di cloruro e idrogeno- solfato: C6H15ClCuN2O6S Acido zinco-2-amminopentane- dioico, sale di sodio e idrogeno- solfato: C5H9CuNNaO8.5S 3b501 3 b Cloruro manga- noso, tetraidrato Cloruro manganoso tetraidrato, in polvere, con un tenore minimo di manganese del 27 % Formula chimica: MnCl2 ∙ 4H2O Numero CAS: 13446-34-9 Tutte le specie animali – Pesci: 100 (in totale) Altre specie: 150 (in totale) L’additivo deve essere incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Questi additivi possono essere im- messi sul mercato e utilizzati come additivi sotto forma di preparati. Gli operatori del settore degli ali- menti per animali devono adottare procedure operative e misure orga- nizzative appropriate al fine di evi- tare i rischi da inalazione e di con- tatto cutaneo od oculare cui 3b502 Ossido di manga- nese (II) Ossido di manganese, in polvere, con un tenore minimo di manga- nese del 60 % Tenore minimo di MnO del 77,5 % e tenore massimo di MnO2 del 2 % Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 231 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Formula chimica: MnO Numero CAS: 1344-43-0 possono essere esposti gli utilizza- tori dell’additivo e delle premi- scele, in particolare a causa del tenore di metalli pesanti, compreso il nichel. Se i rischi non possono essere ridotti a un livello accetta- bile mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con adeguati dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di prote- zione degli occhi, della pelle e dell’apparato respiratorio. 3b503 Solfato manga- noso, monoidrato Solfato manganoso monoidrato, in polvere, con un tenore minimo di solfato manganoso monoi- drato del 95 % e di manganese del 31 % Formula chimica: MnSO4 ∙ H2O Numero CAS: 10034-96-5 3b504 Chelato di man- ganese di ammi- noacidi, idrato Complesso di manganese e am- minoacidi in cui il manganese e gli amminoacidi derivati da pro- teine di soia sono chelati attra- verso legami covalenti coordi- nati, in polvere, con un tenore minimo di manganese dell’8 % Formula chimica: Mn(x)1-3 ∙ nH2O [x = anione di qualsiasi amminoacido derivato da proteine di soia idrolizzate acide] Al massimo 10 % di molecole con peso superiore a 1500 Da. Produzione agricola 232 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b505 Chelato di man- ganese di idroliz- zati proteici Chelato di manganese di idroliz- zati proteici, in polvere, con un tenore minimo di manganese del 10 %. Tenore minimo di manganese chelato del 50 % Formula chimica: Mn(x)1-3 ∙ nH2O [x = anione di proteine idrolizzate contenenti qualsiasi amminoacido derivato da proteine di soia idrolizzate] 3b506 Chelato di man- ganese di idrato di glicina Chelato di manganese di idrato di glicina, in polvere, con un tenore minimo di manganese del 15 % Umidità: max. 10 % Formula chimica: Mn(x)1-3 ∙ nH2O [x = anione di glicina] 3b507 Dicloruro di man- ganese triidros- sido Polvere granulare con un tenore minimo di manganese del 44 % e un tenore massimo di ossido di manganese del 7 % Formula chimica: Mn2(OH)3Cl Numero CAS: 39438-40-9 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 233 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b509 Chelato di man- ganese di lisina e di acido glutam- mico Preparato di chelati di manga- nese con lisina e di chelati di manganese con acido glutam- mico in un rapporto di 1:1, in polvere, con un tenore di manganese com- preso tra il 15 e il 17 %, un tenore di lisina compreso tra il 20 e il 21,5 %, un tenore di acido glutammico compreso tra il 22 e il 24 %, un’umidità massima del 3,5 % e un massimo di 4 ppm di nichel. Formule chimiche: (acido 2,6-diamminoesa- noico)manganese(II), sale di cloruro e idrogeno solfato: C6H19ClN2O8SMn (acido-2-amminopentan- dioico)manganese(II), sale di sodio e idrogenosolfato C5H10NNaO9SMn 3b510 Chelato di man- ganese dell’ana- logo idrossilato della metionina Chelato di manganese dell’ana- logo idrossilato della metionina contenente il 14 % di manganese e il 76 % di acido 2-idrossi-4- metiltio-butanoico Tenore massimo di nichel: Produzione agricola 234 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 170 ppm Forma solida 3b601 3 b Acetato di zinco diidrato Acetato di zinco diidrato, in pol- vere, con un tenore minimo di zinco del 29,6 % Formula chimica: Zn(CH3COO)2 · 2H2O Numero CAS: 5970-45-6 Tutte le specie animali – Cani e gatti: 200 [totale] Salmonidi e succe- danei del latte per vitelli: 180 [totale] Suinetti, scrofe, conigli e tutti i tipi di pesci eccetto i salmonidi: 150 [totale] Altre specie e categorie: 120 (in totale) L’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Fa eccezione 3b602 che va incorporato sotto forma di premiscela liquida. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative appropriate al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele, in particolare a causa del tenore di metalli pesanti, compreso il nichel. Se i rischi non possono essere ridotti a un livello accetta- bile mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con ade- guati dispositivi di protezione indi- viduale. Gli additivi 3b606, 3b608, 3b610, 3b613, 3b614 e 3b615 possono 3b602 Cloruro di zinco anidro Cloruro di zinco anidro, in pol- vere, con un tenore minimo di zinco del 46,1 % Formula chimica: ZnCl2 Numero CAS: 7646-85-7 3b603 Ossido di zinco Ossido di zinco, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 72 % Formula chimica: ZnO Numero CAS: 1314-13-2 3b604 Solfato di zinco eptaidrato Solfato di zinco eptaidrato, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 22 % Formula chimica: ZnSO4 · 7H2O Numero CAS: 7446-20-0 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 235 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b605 Solfato di zinco, monoidrato Solfato di zinco monoidrato, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 34 % Formula chimica: ZnSO4 · H2O Numero CAS: 7446-19-7 essere immessi sul mercato e uti- lizzati come additivi sotto forma di preparato. 3b606 Chelato di zinco di amminoacidi idrato Complesso di zinco di amminoa- cidi in cui lo zinco e gli ammi- noacidi derivati da proteine di soia sono chelati attraverso legami covalenti coordinati, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 10 % Formula chimica: Zn(x)1-3 · nH2O [x = anione di qualsiasi amminoacido derivato da proteine di soia idrolizzate] Massimo 10 % delle molecole superiori a 1500 Da 3b607 Chelato di zinco di idrato di gli- cina (solido) Chelato di zinco di idrato di gli- cina, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 15 % Umidità: max. 10 % Formula chimica: Zn(x)1-3 · nH2O [x = anione di glicina] Produzione agricola 236 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b608 Chelato di zinco di idrato di gli- cina Chelato di zinco di idrato di gli- cina, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 7 % Formula chimica: Zn(x)1-3 · nH2O [x = anione di glicina sintetico] 3b609 Idrossicloruro di zinco monoidrato Formula chimica: Zn5(OH)8 Cl2 · (H2O) Numero CAS: 12167-79-2 Purezza: min. 84 % Ossido di zinco: max. 9 % Tenore di zinco: min. 54 % Particelle < 50 µm: meno dell’1 % 3b610 Chelato di zinco dell’analogo idrossilato della metionina Chelato di zinco dell’analogo idrossilato della metionina con- tenente il 17 % di zinco e il 79 % di acido 2-idrossi-4-metiltio- butanoico Tenore massimo di nichel: 1,7 ppm Forma solida 3b611 Chelato di zinco della metionina (1:2) Polvere con un tenore minimo del 78 % di metionina DL e un tenore di zinco tra il 17,5 % e il 18,5 % Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 237 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Chelato di zinco della metionina: zinco-Metionina 1:2 (Zn(Met)2) Formula chimica: C10H20N2O4S2Zn Numero CAS: 151214-86-7 3b612 Chelato di zinco di proteine idro- lizzate Chelato di zinco di proteine idro- lizzate, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 10 % Tenore minimo di chelato di zinco dell’85 % 3b613 Bislisinato di zinco Polvere o granulato con un tenore minimo di zinco del 13,5 % e un tenore minimo di lisina dell’85 % Zinco in forma di chelato di zinco di bislisinato HCl: minimo 85 % Chelato di zinco di bislisinato HCl Formula chimica: Zn(C6H13N2O2) 2 × 2HCl × 2H2O Numero CAS: 23333-98-4 3b614 Chelato di zinco di metionina sol- fato Chelato di zinco di metionina solfato, in polvere, con un tenore Produzione agricola 238 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 di zinco compreso tra il 2 % e il 15 % Zinco, acido 2-ammino-4 metil- sulfanilbutanoico, solfato; zinco chelato con metionina in un rap- porto molare di 1:1. Formula chimica: C5H11NO6S2Zn Numero CAS: 56329-42-1 3b615 Chelato di zinco di lisina e di acido glutammico Miscela di chelati di zinco con lisina e di chelati di zinco con acido glutammico in un rapporto di 1:1, in polvere, con un tenore di zinco compreso tra il 17 e il 19 %, un tenore di lisina com- preso tra il 19 e il 21 %, un tenore di acido glutammico compreso tra il 21 e il 23 % e un’umidità massima del 3 % Formule chimiche: acido zinco-2,6-diamminoesa- noico, sale di cloruro e idrogeno- solfato: C6H19ClN2O8SZn acido zinco-2-amminopentane- dioico, sale disodico e idrogeno- solfato: C5H8NNaO8SZn Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 239 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3b701 3 b Molibdato di sodio diidrato Molibdato di sodio diidrato, in polvere, con un tenore minimo di molibdeno del 37 % Formula chimica: Na2MoO4. 2 H2O Numero CAS: 10102-40-6 Ovini – 2,5 [totale] L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di contatto cutaneo od ocu- lare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale. L’etichettatura dell’additivo e delle premiscele reca la seguente indicazione: «La supplementa- zione di molibdeno nell’alimenta- zione degli ovini porterà a un rap- porto Cu/Mo nella dieta compreso tra 3 e 10 al fine di garantire un adeguato equilibrio con il rame.» 3b803 3 b Selenato di sodio Selenato di sodio, in polvere, con un tenore minimo di selenio del 41 % Ruminanti – 0,50 (in totale) Il selenato di sodio può essere im- messo sul mercato e usato come additivo costituito da un preparato. Produzione agricola 240 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Formula chimica: Na2SeO4 Numero CAS: 13410-01-0 L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative al fine di evitare i rischi di inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e la premiscela devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale. 3b801 Selenito di sodio Selenito di sodio, in polvere, con un tenore minimo di selenio del 45 % Formula chimica: Na2SeO3 Numero CAS: 10102-18-8 Numero EINECS: 233-267-9 Tutte le specie animali – 0,5 (in totale) Il selenito di sodio può essere immesso sul mercato e utilizzato come additivo sotto forma di pre- parato. L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e di contatto Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 241 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e la premiscela devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale. 3b802 Selenito di sodio in granuli rivestiti Preparato di selenito di sodio in granuli rivestiti con – un tenore di selenio com- preso tra l’1 % e il 4,5 % – agenti di rivestimento e disperdenti [poliossietilene (20) monolaurato di sorbi- tano (E 432), ricinoleato di glicerina polietilenglicole (E 484), polietilenglicole 300, sorbitolo (E 420ii) o maltodestrina] fino al 5 % e – agenti di granulazione (car- bonato di calcio e magnesio, carbonato di calcio, tutoli di mais) fino al 100 % p/p. Particelle < 50 μm: meno del 5 % Formula chimica: Na2SeO3 L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale. Produzione agricola 242 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 10102-18-8 Numero EINECS: 233-267-9 3b810 Lievito al selenio Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3060, inattivato Preparazione di selenio orga- nico: Tenore di selenio: da 2000 a 2400 mg Se/kg Selenio organico da > 97 a 99 % del totale di selenio Selenometionina > 63 % del totale di selenio Seleniometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3060 Formula chimica: C5H11NO2Se L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono es- sere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 243 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 le condizioni di conservazione e di stabilità. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3b811 Lievito al selenio Saccharomyces cerevisiae NCYC R397, inattivato Preparazione di selenio orga- nico: Tenore di selenio: da 2000 a 3500 mg Se/kg Selenio organico > 98 % del totale di selenio Selenometionina > 63 % del totale di selenio Seleniometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae NCYC R397 Formula chimica: C5H11NO2Se L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e contatto con la pelle, le mucose o gli occhi cui possono essere esposti gli utilizza- tori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono Produzione agricola 244 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e di stabilità. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3b812 Lievito al selenio Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3399, inattivato Preparazione di selenio orga- nico: tenore di selenio: da 2000 a 3500 mg Se/kg selenio organico da > 97 a 99 % del totale di selenio selenometionina > 63 % del totale di selenio Selenometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3399 Formula chimica: C5H11NO2Se L’additivo deve essere incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e di stabilità. Gli operatori del settore degli ali- menti per animali devono adottare procedure operative e misure orga- nizzative al fine di evitare i rischi di inalazione e contatto cutaneo cui possono essere esposti gli uti- lizzatori dell’additivo e delle pre- Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 245 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 miscele. Se questi rischi non pos- sono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale. Supplementazione massima con selenio organico: 0,2 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3b813 Selenometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae NCYC R646 (Lievito al sele- nio inattivato) Preparazione del selenio orga- nico: Tenore di selenio: da 1000 a 2650 mg Se/kg Selenio organico > 98 % del totale di selenio Selenometionina > 70 % del totale di selenio Selenometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae NCYC R646 L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipola- zione. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3b814 Analogo idrossi- lato di seleniome- tionina Preparato solido e liquido dell’analogo idrossilato di sele- niometionina Tenore di selenio: 18 000–24 000 mg Se/kg L’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Produzione agricola 246 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Selenio organico > 99 % del Se totale Analogo idrossilato di selenio- metionina > 98 % del Se totale Preparato solido: 5 % analogo idrossilato di seleniometionina e 95 % vettore Preparato liquido: 5 % analogo idrossilato di seleniometionina e 95 % di acqua distillata Selenio organico di analogo idrossilato di seleniometionina (R,S-2-idrossi-4-acido metilsele- nobutanoico) Formula chimica: C5H10O3Se Numero CAS: 873660-49-2 Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipola- zione. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3b815 L-selenometio- nina Preparato solido di L-seleniome- tionina contenente selenio nella dose < 40 g/kg Selenio organico in forma di L-selenometionina (acido 2-ammino-4-metilseleno-buta- noico) da sintesi chimica Formula chimica: C5H11NO2Se Numero CAS: 3211-76-5 L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipola- zione. Gli additivi tecnologici o le mate- rie prime per alimenti per animali Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 247 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Polvere cristallina contenente L- seleniometionina > 97 % e sele- nio > 39 % incluse nella preparazione dell’ad- ditivo garantiscono un potenziale di polverizzazione < 0,2 mg di selenio/m3 di aria. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e di stabilità. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. Se il preparato contiene un addi- tivo tecnologico o materie prime per alimenti per animali per i quali è fissato un tenore massimo o che sono soggetti ad altre restrizioni, il fabbricante dell’additivo per ali- menti per animali è tenuto a infor- marne i clienti. 3b816 DL- seleniometionina Preparato solido di DL- seleniometionina con un conte- nuto di selenio compreso tra 1800 mg/kg e 2200 mg/kg Selenio organico in forma di DL-seleniometionina [acido (RS2)-2-ammino-4-metilselenil- butanoico] da sintesi chimica L’additivo va incorporato negli alimenti per animali sotto forma di premiscela. Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipola- zione. Produzione agricola 248 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Formula chimica: C5H11NO2Se Numero CAS: 2578-28-1 Polvere con un tenore minimo del 97 % di DL-seleniometionina Gli additivi tecnologici o le mate- rie prime per alimenti per animali incluse nella preparazione dell’ad- ditivo garantiscono un potenziale di polverizzazione < 0,2 mg di selenio/m3 di aria. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e di stabilità. Se il preparato contiene un addi- tivo tecnologico o materie prime per alimenti per animali per i quali è fissato un tenore massimo o che sono soggetti ad altre restrizioni, il fabbricante dell’additivo per ali- menti per animali è tenuto a infor- marne i clienti. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali, con un tasso di umidità del 12 %. 3b817 Seleniometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae NCYC R645 Preparazione del selenio orga- nico: Tenore di selenio: da 2000 a 2400 mg Se/kg L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 249 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (Lievito al sele- nio inattivato) Selenio organico > 98 % del totale di selenio Seleniometionina > 70 % del totale di selenio Seleniometionina prodotta da Saccharomyces cerevisiae NCYC R645 Formula chimica: C5H11NO2Se Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipola- zione. Gli additivi tecnologici o le mate- rie prime per alimenti per animali incluse nella preparazione dell’ad- ditivo garantiscono un potenziale di polverizzazione < 0,2 mg di selenio/m3 di aria. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e di stabilità. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3b818 Zinco-L-seleno- metionina Preparato solido di zinco-L-sele- nometionina con un tenore di selenio di 1-2 g/kg Selenio organico sotto forma di zinco- L-selenometionina Formula chimica: C5H10ClNO2SeZn Polvere cristallina con: L’additivo è incorporato negli ali- menti per animali sotto forma di premiscela. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i Produzione agricola 250 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni Tenore dell’elemento in mg/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 L-selenometionina > 62 % selenio > 24,5 % zinco > 19 % e cloruro > 20 % rischi di inalazione e contatto cuta- neo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Supplementazione massima con selenio organico: 0,20 mg Se/kg di alimento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %. 3.3 Gruppo funzionale c: amminoacidi, loro sali e analoghi Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 251 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c301 3 c DL-metionina tecnicamente pura Metionina: minimo 99 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: acido 2-ammino-4-(metiltio)butanoico N. CAS: 59-51-8 C5H11NO2S Tutte le specie ani- mali – – La DL-metionina tecnicamente pura può essere utilizzata anche con acqua potabile. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: «Se l’additivo è som- ministrato con acqua di abbeverag- gio, occorre evitare l’eccesso di proteine.» 3c302 3 c Sodio di DL- me- tionina, liquido Tenore di DL-metionina: mi- nimo 40 % Sodio: minimo 6,2 % Acqua: massimo 53,8 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: sale sodico dell’acido 2- am- mino-4-(metiltio)butanoico N. CAS: 41863-30-3 Formula chimica: (C5H11NO2S)Na Tutte le specie ani- mali – – Il sodio di DL-metionina liquido può essere utilizzato anche con ac- qua potabile. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: – tenore di DL-metionina, – «Se l’additivo è somministrato con acqua di abbeveraggio, oc- corre evitare l’eccesso di pro- teine.» 3c303 3 c DL-metionina protetta con il co- polimero vinilpi- ridina/ stirene Preparato con DL-metionina: minimo 74 % Acido stearico: massimo 19 % Copolimero poli(2-vinilpiri- dina)/stirene: massimo 3 % Etilcellulosa e stearato di sodio: massimo 0,5 % Ruminanti – – Produzione agricola 252 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: acido 2-ammino-4-(metiltio)butanoico N. CAS: 59-51-8 Formula chimica: C5H11NO2S 3c304 3 c DL-metionina protetta con etil- cellulosa Preparato di DL-metionina: mi- nimo 85 % Etilcellulosa: massimo 4 % Amido massimo 8 % Silicato di sodio e alluminio: massimo 1,5 % Stearato di sodio: massimo 1 % Acqua: massimo 2 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: acido 2-ammino-4- (metiltio)butanoico N. CAS: 59-51-8 Formula chimica: C5H11NO2S Ruminanti – – 3c305 3 c L-Metionina L-metionina con una purezza di almeno il 98,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-metionina [acido (2S)-2-am- mino-4-(metiltio) butanoico] prodotta mediante fermentazione Tutte le specie ani- mali – – La L-metionina può essere im- messa sul mercato e usata come additivo costituito da un preparato. La L-metionina può essere sommi- nistrata nell’acqua di abbeverag- gio. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 253 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 di Escherichia coli (KCCM 11252P e KCCM 11340P) Formula chimica: C5H11NO2S N. CAS: 63-68-3 L’etichettatura dell’additivo e delle premiscele deve recare la se- guente indicazione: «In caso di supplementazione con L-metio- nina, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, è necessario tenere conto di tutti gli amminoacidi es- senziali e condizionatamente es- senziali al fine di evitare squili- bri.» Polvere con un tenore minimo di L-metionina del 98,5 % e un te- nore massimo di umidità dello 0,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-metionina prodotta mediante fermentazione con Corynebacte- rium glutamicum KCCM 80 184 e Escherichia coli KCCM 80 096 Formula chimica: C5H11NO2S N. CAS: 63-68-3 3c306 3 c DL-metionile- DL-metionina Polvere cristallina derivata da sintesi chimica contenente al- meno il 93 % di DL-metionile- DL-metionina, al massimo il 3 % di DL-metionina e al mas- simo il 3 % di solfato di sodio (calcolati sulla materia secca) Caratterizzazione del principio attivo: DL-metionile-DL-metionina Pesci e cro- stacei – – Indicare sull’etichetta il tasso di umidità. Produzione agricola 254 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (acido 2-[(2-ammino-4-metilsul- fanilbutanoil)ammino]-4-metil- sulfanilbutanoico) Formula chimica: C10H20N2O3S2 N. CAS: 52715-93-2 3c307 3 c Analogo idrossi- lato di metionina Analogo idrossilato di metio- nina: metionina: minimo 88 % acqua: massimo 12 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: acido 2-idrossi-4-(metiltio)butanoico N. CAS: 583-91-5 Formula chimica: C5H10O3S Tutte le specie ani- mali – – Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipola- zione. L’analogo idrossilato della DL- metionina liquido può essere uti- lizzato anche con acqua di abbeve- raggio. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: – –«Se l’additivo è sommini- strato con acqua di abbeverag- gio, occorre evitare l’eccesso di proteine.» Indicazioni che devono figurare sull’etichetta delle materie prime per alimenti per animali e degli alimenti composti per animali, se del caso nell’elenco degli additivi: – nome dell’additivo; Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 255 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 – quantità aggiunta di analogo idrossilato della metionina. 3c308 3 c Sale di calcio dell’analogo idrossilato della metionina Analogo idrossilato di metio- nina: minimo 84 % Calcio: minimo 11,7 % Acqua: massimo 1 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: acido 2-idrossi-4-(metiltio)butanoico, sale di calcio N. CAS: 4857-44-7 Formula chimica: (C5H9O3S)2Ca Tutte le specie ani- mali – – Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza durante la manipola- zione. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: – tenore di analogo idrossilato della metionina. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta delle materie prime per alimenti per animali e degli alimenti composti per animali, se del caso nell’elenco degli additivi: – nome dell’additivo; – quantità aggiunta di analogo idrossilato della metionina. 3c309 3 c Estere isopropi- lico dell’analogo idrossilato della metionina Preparato di estere isopropilico dell’analogo idrossilato della metionina minimo 95 % Acqua: massimo 0,5 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: estere Tutte le specie ani- mali – – Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: – tenore di analogo idrossilato della metionina Indicazioni che devono figurare sull’etichetta delle materie prime per alimenti per animali e degli Produzione agricola 256 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 isopropilico di acido 2-idrossi-4- (metiltio)butanoico N. CAS 57296-04-5 Formula chimica: C8H16O3S alimenti composti per animali, se del caso nell’elenco degli additivi: – nome dell’additivo; – quantità aggiunta di analogo idrossilato della metionina. 3c310 3 c Analogo idrossi- lato di metionina e suo sale di cal- cio Preparato di analogo idrossilato di metionina e sale di calcio dell’analogo idrossilato di me- tionina con un tenore minimo di analogo idrossilato di metionina dell’88 % e un tenore minimo di calcio dell’8 %. Caratterizzazione del principio attivo: Analogo idrossilato di metionina Denominazione IUPAC: acido 2-idrossi-4-(metiltio)butanoico N. CAS: 583-91-5 Formula chimica: C5H10O3S Sale di calcio dell’analogo idros- silato di metionina Denominazione IUPAC: acido 2-idrossi-4-(metiltio)butanoico, sale di calcio N. CAS: 4857-44-7 Formula chimica: (C5H9O3S)2Ca Tutte le specie ani- mali – – Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele, in particolare a causa dell’effetto corrosivo per la pelle e gli occhi. Se questi rischi non pos- sono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale, tra cui guanti e occhiali di sicurezza. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. Indicazione che deve figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: Tenore di analogo idrossilato di metionina. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 257 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c320 3 c L-lisina base, liquida Preparato (soluzione acquosa) di L-lisina con un tenore minimo di L-lisina del 50 % Caratterizzazione della sostanza attiva: L-lisina prodotta mediante fer- mentazione con Escherichia coli FERM BP- 10941 o Escherichia coli FERM BP- 11355 o Corynebacterium glutamicum KCCM 11117P o Corynebacterium glutamicum NRRL B- 50547 o Corynebacterium glutamicum NRRL B- 50775 o Corynebacterium glutamicum KCCM 10227. o Corynebacterium glutamicum NRRL-B67439 o Corynebacterium glutamicum NRRL B67535. o Corynebacterium casei KCCM 80190 o Corynebacterium glutamicum KCCM 80183 Formula chimica: NH2-(CH2)4- CH (NH2)-COOH Numero CAS: 56-87-1 Tutte le specie animali – – Il tenore di lisina deve essere indicato sull’etichetta dell’additivo. L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: «In caso di supple- mentazione con L-lisina, in parti- colare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere conto di tutti gli aminoacidi essenziali e di quelli condizionatamente essen- ziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore degli alimenti per animali adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, Produzione agricola 258 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 degli occhi e dell’apparato respiratorio. 3c321 3 c Monocloridrato di L-lisina, liquido Soluzione acquosa di monoclori- drato di L-lisina con un tenore minimo di L-lisina del 22 % e un tenore massimo di umidità del 66 % (tenore minimo di L-lisina del 58 % nella sostanza secca). Caratterizzazione del principio attivo: Monocloridrato di L-lisina pro- dotto mediante fermentazione con Escherichia coli FERM BP- 10941 o Escherichia coli FERM BP- 11355. Formula chimica: NH2-(CH2)4- CH (NH2)-COOH N. CAS: 657-27-2 Tutte le specie ani- mali – – Il tenore di lisina è indicato sull’etichetta dell’additivo. Il monocloridrato di L-lisina, li- quido, può essere immesso sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un preparato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione e contatto ocu- lare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’appa- rato respiratorio e degli occhi. Indicazioni da riportare sull’eti- chettatura dell’additivo e delle pre- miscele: «In caso di supplementa- zione con L-lisina è opportuno tenere conto di tutti gli amminoa- cidi essenziali e di quelli essenziali Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 259 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 in presenza di determinate condi- zioni al fine di evitare squilibri.» 3c322 3 c Monocloridrato di L-lisina, tecnicamente puro Polvere di monocloridrato di L- lisina con un tenore minimo di L-lisina del 78 % e un tenore massimo di umidità dell’1,5 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Monocloridrato di L-lisina pro- dotto mediante fermentazione con Escherichia coli FERM BP- 10941 o Escherichia coli FERM BP- 11355 o Escherichia coli CGMCC 3705 o Escherichia coli CGMCC 7.57 o Corynebacterium glutamicum NRRL B- 50547 o Corynebacterium glutamicum NRRL B- 50775 o Corynebacterium glutamicum KCCM 11117P o Corynebacterium glutamicum KCCM 10227 o Corynebacterium glutamicum NRRL-B67439 o Corynebacterium glutamicum NRRL B67535 o Corynebacterium glutamicum Tutte le specie ani- mali – – Il tenore di lisina deve essere indi- cato sull’etichetta dell’additivo. Il monocloridrato di L-lisina, tecnicamente puro, può essere immesso sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un preparato. L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. L’etichetta dell’additivo e delle premiscele deve recare le seguenti indicazioni: «In caso di supple- mentazione con L-lisina, in parti- colare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e con- diziona tamente essenziali al fine di evitare squilibri.» Il tenore di endotossine dell’addi- tivo e il suo potenziale di polveriz- zazione devono garantire un’espo- sizione massima alle endotossine di 1 600 UI endotossine/m3 di aria. Produzione agricola 260 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 CGMCC 7.266 o Corynebacterium casei KCCM 80190 Formula chimica: NH2-(CH2)4- CH (NH2)-COOH N. CAS: 657-27-2 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative appropriate al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione delle vie respi- ratorie, occhiali di sicurezza e guanti. 3c322i 3 c Monocloridrato di L-lisina, tecnica- mente puro Polvere di monocloridrato di L- lisina con un tenore minimo di L-lisina del 78 % e un tasso massimo di umidità dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: Monocloridrato di L-lisina pro- dotto mediante fermentazione con Corynebacterium glutami- cum DSM 32932. Formula chimica: C6H15ClN2O2 N. CAS: 657-27-2 Tutte le specie ani- mali – – Il tenore di lisina deve essere indi- cato sull’etichetta dell’additivo. Il monocloridrato di L-lisina, tec- nicamente puro, può essere im- messo sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un pre- parato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 261 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 schi per gli occhi cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. L’etichetta dell’additivo e delle premiscele deve recare le seguenti indicazioni: «In caso di supple- mentazione con L-lisina, è oppor- tuno tenere conto di tutti gli ammi- noacidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di determi- nate condizioni al fine di evitare squilibri.» 3c322ii 3 c Monocloridrato di L-lisina, tecnicamente puro Polvere di monocloridrato di L- lisina con un tenore minimo di L-lisina del 78 % e tasso mas- simo di umidità dell’1,5 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Monocloridrato di L-lisina prodotto mediante fermentazione con Corynebacterium glutamicum KCCM 80183 Tutte le specie animali – – Il tenore di lisina deve essere indicato sull’etichetta dell’additivo. L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: «In caso di supplementazione con L-lisina, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere Produzione agricola 262 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 o Corynebacterium glutamicum CCTCC M 2015595 Formula chimica: NH2-(CH2)4- CH(NH2)-COOH Numero CAS: 657-27-2 conto di tutti gli aminoacidi essen- ziali e di quelli condizionatamente essenziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e dell’apparato respira- torio. 3c323 3 c Solfato di L-lisina Granulato con un tenore minimo di L-lisina del 55 % e un tenore massimo di – 4 % di umidità e – 22 % di solfato Caratterizzazione del principio attivo: Solfato di L-lisina ottenuto per Tutte le specie ani- mali – 10 000 Il tenore di L-lisina è indicato sull’etichetta dell’additivo. Il solfato di L-lisina può essere im- messo sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un pre- parato. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 263 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 fermentazione da Escherichia coli CGMCC 3705 o Corynebacterium glutamicum KFCC 11043 Formula chimica: C12H28N4O4 · H2SO4/[NH2- (CH2)4-CH(NH2)- COOH]2SO4 N. CAS: 60343-69-3 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti a un livello minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati indossando dispo- sitivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’appa- rato respiratorio. 3c324 3 c Solfato di L-lisina Granulato con un tenore minimo di L-lisina del 52 % e un tenore massimo di solfato del 24 % Caratterizzazione del principio attivo: Solfato di L-lisina prodotto me- diante fermentazione con Cory- nebacterium glutamicum KCCM 10227 o Corynebacterium glutamicum DSM 24990. Tutte le specie ani- mali – 10 000 Il tenore di L-lisina è indicato sull’etichetta dell’additivo. Il solfato di L-lisina può essere im- messo sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un pre- parato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati Produzione agricola 264 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Formula chimica: C12H28N4O4•H2SO4/[NH2- (CH2)4-CH(NH2)- COOH]2SO4 N. CAS: 60343-69-3 o ridotti a un livello minimo me- diante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio. Indicazioni da riportare sull’eti- chettatura dell’additivo e delle pre- miscele: «In caso di supplementa- zione con L-lisina è opportuno tenere conto di tutti gli amminoa- cidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di determinate condi- zioni al fine di evitare squilibri.» 3c324i 3 c Solfato di L-lisina Preparato di solfato di L-lisina in granuli con un tenore minimo di L-lisina del 52 %, un tenore massimo di solfato del 24 % e un tasso massimo di umidità del 4 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Solfato di L-lisina prodotto mediante fermentazione con Corynebacterium glutamicum KCCM 80227 Tutte le specie animali – 10 000 Il tenore di L-lisina deve essere indicato sull’etichetta dell’addi- tivo. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: «In caso di supple- mentazione con L-lisina, è oppor- tuno tenere conto di tutti gli ami- noacidi essenziali e di quelli condizionatamente essenziali al fine di evitare squilibri.» Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 265 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Formula chimica: C12 H28 N4O4•H2SO4/[NH2-(CH2)4- CH(NH2)-COOH]2SO4 Numero CAS: 60343-69-3 3c325 3 c Solfato di L-lisina Granulato con un tenore minimo di L-lisina del 52 % e un tenore massimo di solfato del 24 % Caratterizzazione del principio attivo: Solfato di L-lisina prodotto me- diante fermentazione con Cory- nebacterium glutamicum CGMCC 7.266 Formula chimica: C12H28N4O4•H2SO4/[NH2- (CH2)4-CH(NH2)-COOH]2SO4 N. CAS: 60343-69-3 Tutte le specie ani- mali – 10 000 Il tenore di L-lisina deve essere in- dicato sull’etichettatura dell’addi- tivo. Il solfato di L-lisina può essere im- messo sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un pre- parato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale, tra cui mezzi di prote- zione delle vie respiratorie. 3c325i 3 c Solfato di L-lisina Preparato di solfato di L-lisina in granuli con un tenore minimo di L-lisina del 52 %, un tenore Tutte le specie animali – 10 000 Il tenore di L-lisina deve essere indicato sull’etichetta dell’addi- tivo. Produzione agricola 266 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 massimo di solfato del 24 % e un tasso massimo di umidità del 4 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Solfato di L-lisina prodotto mediante fermentazione con Corynebacterium glutamicum CCTCCM 2015595 Formula chimica: C12 H28 N4O4•H2SO4/[NH2-(CH2)4- CH(NH2)-COOH]2SO4 Numero CAS: 60343-69-3 L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: «In caso di supplementazione con L-lisina, in particolare nell’acqua di abbe- veraggio, è opportuno tenere conto di tutti gli aminoacidi essenziali e di quelli condizionatamente essen- ziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi da inalazione cui possono essere esposti gli utilizza- tori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio. 3c326 3 c L-lisina base, liquida Soluzione acquosa di L-lisina con un tenore minimo di L-lisina del 50 % Tutte le specie animali – – Il tenore di lisina deve essere indi- cato sull’etichetta dell’additivo. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 267 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Caratterizzazione della sostanza attiva: L-lisina prodotta mediante fermentazione con Corynebacte- rium glutamicum KCCM 80216 o Corynebacterium glutamicum KCTC 12307BP Formula chimica: NH2-(CH2)4- CH(NH2)- COOH Numero CAS: 56-87-1 La L-lisina base, liquida, può es- sere immessa sul mercato e utiliz- zata come additivo costituito da un preparato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative appropriate al fine di evitare i rischi da inalazione cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzaticon dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione delle vie respi- ratorie. 3c327 3 c Monocloridrato di L-lisina, tecnicamente puro Polvere di monocloridrato di L- lisina con un tenore minimo di L-lisina del 78 % e un tasso massimo di umidità dell’1,5 % Caratterizzazione della sostanza attiva: Monocloridrato di L-lisina pro- dotto mediante fermentazione con Corynebacterium glutamicum Tutte le specie animali – – Il tenore di lisina deve essere indi- cato sull’etichetta dell’additivo. Il monocloridrato di L-lisina, tecnicamente puro, può essere immesso sul mercato e utilizzato come additivo costituito da un preparato. Gli operatori del settore dei man- gimi adottano procedure operative e misure organizzative appropriate Produzione agricola 268 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 KCCM 80216 o Corynebacterium glutamicum KCTC 12307BP Formula chimica: NH2-(CH2)4- CH(NH2)- COOH Numero CAS: 657-27-2 al fine di evitare i rischi da inala- zione e di contatto oculare cui pos- sono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione delle vie respi- ratorie e occhiali di sicurezza. 3c351 3 c L-istidina mono- cloridrato monoi- drato Polvere con un tenore minimo del 98 % di L-istidina monoclo- ridrato monoidrato e del 72 % di istidina e un tenore massimo di 100 ppm di istamina Caratterizzazione del principio attivo: L-istidina monocloridrato mo- noidrato prodotta mediante fer- mentazione con Escherichia coli NITE SD 00268 Formula chimica: C3H3N2-CH2- CH(NH2)-COΟΗ· HCl· H2O N. CAS: 5934-29-2 Numero EINECS: 211-438-9 Pesci a pinne – – La L-istidina monocloridrato mo- noidrato può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare le seguenti indicazioni: – «La supplementazione con L- istidina monocloridrato monoi- drato deve essere limitata al fabbisogno nutrizionale dell’animale di destinazione, che dipende dalla specie, dallo Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 269 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 stato fisiologico dell’animale, dal livello di prestazione, dalle condizioni ambientali, dal li- vello di altri amminoacidi nell’alimentazione e dal livello di oligoelementi essenziali quali il rame e lo zinco.» – Tenore di istidina. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione e contatto ocu- lare e cutaneo cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali pro- cedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. 3c351i 3 c L-istidina monocloridrato monoidrato Polvere con un tenore minimo del 98 % di L-istidina monoclo- ridrato monoidrato e del 72 % di istidina e un tenore massimo di 100 ppm di istamina Tutte le specie animali – – Nelle istruzioni per l’uso dell’additivo e della premiscela indicare le condizioni di conserva- zione e la stabilità al trattamento termico. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare le seguenti indicazioni: Produzione agricola 270 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Caratterizzazione della sostanza attiva: L-istidina monocloridrato monoidrato prodotta mediante fermentazione con Escherichia coli NITE SD 00268 Formula chimica: C3H3N2-CH2- CH(NH2)-COΟΗ·ΗCl·Η2O Numero CAS: 5934-29-2 Numero Einecs: 211-438-9 – «La supplementazione con L- istidina monocloridrato monoi- drato deve essere limitata al fabbisogno nutrizionale dell’animale di destinazione, che dipende dalla specie, dallo stato fisiologico dell’animale, dal livello di prestazione, dalle condizioni ambientali, dal livello di altri aminoacidi nell’alimentazione e dal livello di oligoelementi essenziali quali il rame e lo zinco.»; – il tenore di istidina. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale adot- tano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e dell’apparato respira- torio. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 271 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c352 3 c L-istidina mono- cloridrato monoi- drato Polvere con un contenuto mi- nimo del 98 % di L-istidina mo- nocloridrato monoidrato e del 72 % di istidina e un contenuto massimo di 100 ppm di istamina Caratterizzazione del principio attivo: L-istidina monocloridrato mo- noidrato prodotta mediante fer- mentazione con Corynebacte- rium glutamicum KCCM 80172 o Corynebacterium glutamicum KCCM 80179 o Escherichia coli NITE BP- 02526 Formula chimica: C3H3N2-CH2- CH(NH2)-COΟΗ· HCl· H2O N. CAS: 5934-29-2 Tutte le specie ani- mali – – La L-istidina monocloridrato mo- noidrato può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Il tenore di endotossina dell’addi- tivo e il suo potenziale di polveriz- zazione devono garantire un’espo- sizione massima all’endotossina di 1600 UI endotossine/m3 di aria. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione, per la pelle e per gli occhi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali pro- cedure e misure, l’additivo e la premiscela devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione, la stabilità al trattamento termico e la Produzione agricola 272 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 stabilità nell’acqua di abbeverag- gio. Indicazioni da riportare sull’eti- chettatura dell’additivo e delle pre- miscele: – «In caso di supplementazione con L-istidina monocloridrato monoidrato, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di determinate condizioni al fine di evitare squilibri.» – Tenore di istidina. 3c352i 3 c L-istidina mono- cloridrato monoi- drato Polvere con un tenore minimo del 98 % di L-istidina monoclo- ridrato monoidrato e del 72 % di istidina e un tenore massimo di 100 ppm di istamina Caratterizzazione della sostanza attiva: L-istidina monocloridrato mo- noidrato prodotta mediante fer- mentazione con Escherichia coli KCCM 80212 Formula chimica: C3H3N2- CH2-CH(NH2)- COΟΗ·ΗCl·Η2O Tutte le specie animali – – La L-istidina monocloridrato monoidrato può essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare le seguenti indicazioni: – «La supplementazione con L- istidina monocloridrato monoi- drato deve essere limitata al Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 273 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Numero CAS: 5934-29-2 Numero Einecs: 211-438-9 fabbisogno nutrizionale dell’animale di destinazione, che dipende dalla specie, dallo stato fisiologico dell’animale, dal livello di prestazione, dalle condizioni ambientali, dal livello di altri aminoacidi nell’alimentazione e dal livello di oligoelementi essenziali quali il rame e lo zinco.»; – il tenore di istidina. Il tenore di endotossine dell’addi- tivo e il suo potenziale di polveriz- zazione devono garantire un’espo- sizione massima alle endotossine di 1 600 UI endotossine/m3 di aria. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative appropriate al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale, tra Produzione agricola 274 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 cui mezzi di protezione delle vie respiratorie, guanti e occhiali di si- curezza. 3c361 3 c L-arginina Polvere con un tenore minimo di L-arginina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di umidità del 10 % Caratterizzazione del principio attivo: L-arginina (acido 2(S)-ammino- 5-guanidilpentanoico) ottenuta tramite fermentazione con Cory- nebacterium glutamicum KCTC 10423BP C6H14N4O2 N. CAS: 74-79-3 Tutte le specie ani- mali – – Il tasso di umidità deve essere in- dicato sull’etichetta dell’additivo. La L-arginina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. 3c362 3 c L-arginina Polvere con un tenore minimo di L-arginina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dello 0,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-arginina [acido (S)-2-ammino- 5-guanidinopentanoico] prodotta mediante fermentazione con Co- rynebacterium glutamicum KCCM 80099 o Corynebacterium glutamicum Tutte le specie ani- mali – – La L-arginina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituita da preparato. L’additivo può anche essere som- ministrato nell’acqua di abbeve- raggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione, la stabilità al trattamento termico e la stabilità nell’acqua di abbeverag- gio. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 275 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 KCCM 10741P o Corynebacterium glutamicum KCCM 80182 Formula chimica: C6H14N4O2 N. CAS: 74-79-3 Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e delle premiscele: «In caso di supple- mentazione con L-arginina, in par- ticolare nell’acqua di abbeverag- gio, è opportuno tenere conto di tutti agli amminoacidi essenziali e di quelli condizionatamente essen- ziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi per la pelle e per gli occhi cui possono essere esposti gli utilizza- tori dell’additivo e delle premi- scele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale. 3c363 3 c L-arginina Polvere con un tenore minimo di L-arginina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-arginina [acido (S)-2-ammino- Tutte le specie ani- mali – – La L-arginina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo sotto forma di preparato. L’additivo può essere usato anche nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare Produzione agricola 276 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5-guanidinopentanoico] prodotta mediante fermentazione con Escherichia coli NITE BP- 02186. Formula chimica: C6H14N4O2 N. CAS: 74-79-3 le condizioni di conservazione, la stabilità al trattamento termico e la stabilità nell’acqua di abbeverag- gio. Il tasso di umidità è indicato sull’etichetta dell’additivo. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo e della premiscela: «In caso di supple- mentazione con L-arginina, in par- ticolare nell’acqua di abbeverag- gio, occorre tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di de- terminate condizioni al fine di evi- tare squilibri.» 3c364 3 c L-arginina Polvere con un tenore minimo di L-arginina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua del 15 % Caratterizzazione del principio attivo: L-arginina [acido 2(S)-ammino- 5-guanidilpentanoico] prodotta mediante fermentazione con Co- rynebacterium glutamicum NITE SD 00285 Formula chimica: C6H14 N4O2 Tutte le specie ani- mali – – La L-arginina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo sotto forma di preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele devono essere indicate le condizioni di conservazione e la stabilità al trat- tamento termico. Il tasso di umidità deve essere in- dicato sull’etichetta dell’additivo. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 277 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 N. CAS: 74-79-3 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione, per la pelle e per gli occhi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali pro- cedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. 3c370 3 c L-valina Polvere con un tenore minimo di L-valina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-valina (acido (2S) 2-ammino- 3-metilbutanoico) ottenuta tra- mite fermentazione con Escheri- chia coli NITE SD 00066 o Escherichia coli NITE BP- 01755 o Corynebacterium glutamicum (KCCM 80058) o Corynebacterium glutamicum Tutte le specie ani- mali – – La L-valina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare la seguente indicazione: «In caso di supple- mentazione con L-valina, è oppor- tuno tenere conto di tutti gli ammi- noacidi essenziali e di quelli Produzione agricola 278 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (DSM 25202) o Escherichia coli KCCM 80159 Formula chimica: C5H11NO2 N. CAS: 72-18-4 essenziali in presenza di determi- nate condizioni al fine di evitare squilibri.» 3c371 3 c L-valina Polvere con un tenore minimo di L-valina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-valina (acido (2S)-2-ammino- 3- metilbutanoico) prodotta da Corynebacterium glutamicum KCCM 11201P Formula chimica: C5H11NO2 N. CAS: 72-18-4 Tutte le specie ani- mali – – La L-valina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. L’additivo può essere sommini- strato nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela sono indi- cate le condizioni di conserva- zione, la stabilità al trattamento termico e la stabilità nell’acqua di abbeveraggio. L’etichetta dell’additivo e della premiscela reca la seguente indica- zione: «In caso di supplementa- zione con L-valina, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, è op- portuno tenere conto di tutti agli amminoacidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di determi- nate condizioni al fine di evitare squilibri.» Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 279 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c371i 3 c L-valina Polvere con un tenore minimo di L-valina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-valina (acido (2S) 2-ammino- 3-metil-butanoico) ottenuto da Corynebacterium glutamicum CGMCC 7.358 Formula chimica: C5H11NO2 N. CAS: 72-18-4 Tutte le specie animali – – La L-valina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. L’additivo può essere sommini- strato nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione, la stabilità al trattamento termico e la stabilità nell’acqua di abbeverag- gio. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare la seguente indicazione: «In caso di supple- mentazione con L-valina, in parti- colare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere conto di tutti agli amminoacidi essenziali e di quelli condizionatamente essen- ziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti Produzione agricola 280 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con ade- guati dispositivi di protezione indi- viduale, tra cui mezzi di prote- zione delle vie respiratorie, guanti e occhiali di sicurezza. 3c371ii 3 c L-valina Polvere con un tenore minimo di L-valina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-valina (acido (2S) 2-ammino- 3-metil-butanoico) ottenuto da Corynebacterium glutamicum CGMCC 7.366 Formula chimica C5H11NO2 N. CAS: 72-18-4 Tutte le specie animali – – L’additivo può essere sommini- strato nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela indicare le condizioni di conservazione, la stabilità al trattamento termico e la stabilità nell’acqua di abbeverag- gio. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare la seguente indicazione: «In caso di supple- mentazione con L-valina, in parti- colare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere conto di tutti gli aminoacidi essenziali e di quelli condizionatamente essen- ziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 281 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispo- sitivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli oc- chi, della pelle e delle vie respira- torie. 3c372 3 c Acido guanidoa- cetico (rectius guanidinoacetico) Polvere con un tenore minimo del 98 % di acido guanidinoace- tico (sulla sostanza secca) Caratterizzazione del principio attivo: acido guanidinoacetico prodotto mediante sintesi chimica Formula chimica: C3H7N3O2 N. CAS: 352-97-6 Impurità: – tenore massimo di cianam- mide 0,03 %; – tenore massimo di dician- diammide 0,5 %. Polli da in- grasso, sui- netti svez- zati e suini da ingrasso 600 1200 Il tasso di umidità è indicato sull’etichetta dell’additivo. L’acido guanidinoacetico può es- sere immesso sul mercato e utiliz- zato come additivo costituito da un preparato. Nell’impiego dell’additivo occorre prestare attenzione all’integrazione di agenti metilanti diversi dalla metionina nell’alimentazione degli animali. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e delle premiscele. Produzione agricola 282 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c381 3 c L-isoleucina Polvere con un tenore minimo di L-isoleucina del 93,4 % (sulla sostanza secca) Caratterizzazione del principio attivo: L-isoleucina prodotta mediante fermentazione con Escherichia coli FERM ABP-10641 Denominazione IUPAC: acido (2S,3S)-2-ammino3-metilpenta- noico Formula chimica: C6H13NO2 N. CAS: 73-32-5 Tutte le specie ani- mali – – La L-isoleucina può essere im- messa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un pre- parato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele devono essere indicate le condizioni di conservazione, la stabilità al tratta- mento termico e la stabilità nell’acqua. L’additivo può essere sommini- strato nell’acqua di abbeveraggio. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare le seguenti indicazioni: – «In caso di supplementazione con L-isoleucina, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, si deve tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e con- dizionatamente essenziali al fine di evitare squilibri.» – Tenore di L-isoleucina Il tenore di endotossine dell’addi- tivo e il suo potenziale di polveriz- zazione devono garantire un’espo- sizione massima alle endotossine di 1600 UI endotossine/m3 di aria. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 283 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e la premiscela devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. 3c382 3 c L-leucina Polvere con un tenore minimo di L-leucina del 98 % (sulla so- stanza secca) e un tenore mas- simo di acqua dell’1,5 % Caratterizzazione del principio attivo: L-leucina prodotta mediante fer- mentazione con Escherichia coli NITE BP-02351 Formula chimica: C6H13NO2 N. CAS: 61-90-5 Tutte le specie ani- mali – – La L-leucina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela sono indi- cate le condizioni di conserva- zione, la stabilità al trattamento termico e la stabilità nell’acqua di abbeveraggio. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano pro- cedure operative e misure organiz- zative al fine di evitare i rischi di inalazione cui possono essere Produzione agricola 284 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 esposti gli utilizzatori dell’additivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali pro- cedure e misure, l’additivo e la premiscela devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale, tra cui mezzi di prote- zione dell’apparato respiratorio. Il tenore di endotossine dell’addi- tivo e il suo potenziale di polveriz- zazione garantiscono un’esposi- zione massima alle endotossine di 1600 UI endotossine/m3 di aria. 3c383 3 c L-isoleucina Polvere con un contenuto mi- nimo di L-isoleucina del 90 % Caratterizzazione del principio attivo: L-isoleucina prodotta mediante fermentazione con Corynebacte- rium glutamicum KCCM 80189 Denominazione IUPAC: acido (2S,3S)-2-ammino3-metilpenta- noico Formula chimica: C6H13NO2 N. CAS: 73-32-5 Tutte le specie ani- mali – – La L-isoleucina può essere im- messa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un pre- parato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele devono essere indicate le condizioni di conservazione, la stabilità al tratta- mento termico e la stabilità nell’acqua. L’additivo può essere sommini- strato nell’acqua di abbeveraggio. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare le seguenti indicazioni: Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 285 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 – «In caso di supplementazione con L-isoleucina, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, si deve tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e con- dizionatamente essenziali al fine di evitare squilibri.» – Tenore di L-isoleucina 3c391 3 c L-cistina Polvere cristallina proveniente dall’idrolisi di cheratina naturale derivante da piume di pollame con un tenore minimo di L-ci- stina pari al 98,5 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: (2R)-2- ammino-3-[(2R)-2-ammino-3- idrossi- 3-ossopropil] disolfanil- acido propanoico N. CAS: 56-89-3 Formula chimica: C6H12N2O4S2 Tutte le specie ani- mali – – Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipola- zione. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele, indicare: – la stabilità nel trattamento e le condizioni di conservazione; – la supplementazione con la L- cistina dipende dall’esigenza di amminoacidi contenenti zolfo degli animali interessati e dal tenore di altri amminoacidi contenenti zolfo presenti nella razione. 3c392 3 c L-cistina Polvere con un tenore minimo di L-cistina del 98 % Caratterizzazione del principio attivo: Tutte le specie ani- mali – – La L-cistina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. L’additivo può essere utilizzato anche nell’acqua di abbeveraggio. Produzione agricola 286 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 L-cistina prodotta mediante fer- mentazione con Pantoea anana- tis NITE BP-02525. Denominazione IUPAC: Acido (2R)-2-ammino-3-[(2R)-2-am- mino-3-hy-droxy-3-oxopropyl] disulfanyl-propanoico N. CAS: 56-89-3 Formula chimica: C6H12N2O4S2 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione cui possono es- sere esposti gli utilizzatori dell’ad- ditivo e della premiscela. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e la premiscela devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e della premiscela devono essere indicate le condizioni di conservazione, la stabilità al tratta- mento termico e la stabilità nell’acqua di abbeveraggio. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare la seguente indicazione: – «La supplementazione con L- cistina deve dipendere dalle prescrizioni relative agli ammi- noacidi contenenti zolfo degli animali bersaglio e dal livello di altri amminoacidi contenenti zolfo presenti nella razione.» Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 287 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 – «In caso di supplementazione con L-cistina, in particolare nell’acqua di abbeveraggio, è opportuno tenere conto di tutti agli amminoacidi nell’alimen- tazione degli animali al fine di evitare squilibri.» 3c401 3 c L-tirosina Polvere cristallina proveniente dall’idrolisi di cheratina naturale derivante da piume di pollame con un tenore minimo di L-tiro- sina pari al 95 % Caratterizzazione del principio attivo: Denominazione IUPAC: Acido (2S) 2-ammino-3-(4-idrossife- nil)-propanoico N. CAS: 60-18-4 Formula chimica: C9H11NO3 Tutte le specie ani- mali – – Per motivi di sicurezza utilizzare dispositivi di protezione dell’appa- rato respiratorio, occhiali e guanti di sicurezza durante la manipola- zione. Le istruzioni per l’uso devono con- tenere una raccomandazione circa il tenore massimo di L-tirosina per gli animali destinati alla produ- zione alimentare (5 g/kg di ali- mento completo per animali con un tasso di umidità del 12 %) e per gli animali non destinati alla pro- duzione alimentare (15 g/kg di ali- mento completo per animali da compagnia con un tasso di umidità del 12 %). 3c410 3 c L-treonina Polvere con un tenore minimo del 98 % di L-treonina (sulla so- stanza secca) Caratterizzazione del principio attivo: Tutte le specie ani- mali – – L’L-treonina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. L’L-treonina può essere sommini- strata nell’acqua di abbeveraggio. Produzione agricola 288 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 L-treonina prodotta mediante fermentazione di Escherichia coli DSM086 o Escherichia coli FERM BP- 11383 o Escherichia coli FERM BP- 10942 o Escherichia coli NRRL B- 30843 o Escherichia coli KCCM 11133P o Escherichia coli DSM 25085 o Escherichia coli CGMCC 3703 o Escherichia coli CGMCC 7.58 o Escherichia coli CGMCC 7.232 o Corynebacterium glutamicum KCCM 80117 o Corynebacterium glutamicum KCCM 8011 Formula chimica: C4H9NO3 N. CAS: 72-19-5 Nell’etichettatura dell’additivo è indicato il tasso di umidità. L’etichettatura dell’additivo e delle premiscele reca la seguente indicazione: «In caso di supple- mentazione con L- treonina, in particolare nell’acqua di abbeve- raggio, è opportuno tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di determinate condizioni al fine di evitare squilibri.» Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 289 916.307.1 3c411 3 c L-treonina Polvere con un tenore minimo di L-treonina del 98 % e un tenore massimo di umidità dell’1 % Caratterizzazione del principio attivo: L-treonina prodotta mediante fermentazione di Escherichia coli CGMCC 11473 o Escherichia coli CGMCC 13325 Formula chimica: C4H9NO3 Numero CAS: 72-19-5 Tutte le specie animali – – La L-treonina può essere immessa sul mercato e utilizzata come addi- tivo costituito da un preparato. La L-treonina può essere sommini- strata nell’acqua di abbeveraggio. Sull’etichettatura dell’additivo è indicato il tasso di umidità. Il tenore di endotossine dell’additivo e il suo potenziale di polverizzazione devono garantire un’esposizione massima alle endotossine di 1 600 UI endotossine/m3 di aria. Gli operatori del settore degli alimenti per animali adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con adeguati dispositivi di protezione indivi- duale, tra cui mezzi di protezione dell’apparato respiratorio, della pelle e degli occhi. 3c440 3 c L-triptofano Polvere con un tenore minimo del 98 % di L-triptofano (sulla sostanza secca) Tutte le specie ani- mali – – L’L-triptofano può essere immesso sul mercato e impiegato come ad- ditivo costituito da un preparato. Produzione agricola 290 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Tenore massimo di 10 mg/kg di 1,1′- ethylidene-bis-L-trypto- phan (1,1′-etilidene-bis-L-triptofano) (EBT) Caratterizzazione del principio attivo: L-triptofano prodotto mediante fermentazione con Escherichia coli KCCM 11132P o Escherichia coli DSM 25084 o Escherichia coli FERM BP- 11200 o Escherichia coli FERM BP- 11354 o Escherichia coli CGMCC 7.59 o Escherichia coli CGMCC 3667 Formula chimica: C11H12N2O2 N. CAS: 73-22-3 Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione e contatto cuta- neo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali pro- cedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale, comprendenti mezzi di protezione dell’apparato respirato- rio, guanti e occhiali di sicurezza. Il tenore di endotossina presente nell’additivo e il suo potenziale di polverizzazione devono garantire un’esposizione massima all’endo- tossina di 1600 UI endotossine/m3 di aria. Per i ruminanti, l’L-triptofano deve essere protetto dalla degrada- zione ruminale. Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo: – tasso di umidità. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 291 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c440i 3 c L-triptofano Polvere con un tenore minimo di L-triptofano del 98 % sulla sostanza secca e un tasso mas- simo di umidità dell’1 % Tenore massimo di 10 mg/kg di 1,1’-etilidene-bis-L-triptofano (EBT) Caratterizzazione della sostanza attiva: L-triptofano prodotto mediante fermentazione con Escherichia coli KCCM 80210 Formula chimica: C11H12N2O2 Numero CAS: 73-22-3 Tutte le specie animali – – L’operatore del settore dell’alimentazione animale che immette l’additivo sul mercato deve garantire che il tenore di endotossine e il potenziale di polverizzazione corrispondenti determinino un’esposizione massima alle endotossine di 1600 UI endotossine/m3 di aria. Per i ruminanti, l’L-triptofano deve essere protetto dalla degradazione ruminale. L’etichetta dell’additivo e delle premiscele deve recare la seguente indicazione: «In caso di supplementazione con L-triptofano, è necessario tenere conto di tutti gli aminoacidi essenziali e di quelli condizionata- mente essenziali al fine di evitare squilibri.» Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale adottano procedure operative e misure orga- nizzative al fine di evitare i rischi da inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi Produzione agricola 292 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi, della pelle e dell’apparato respiratorio. 3c441 3 c L-triptofano Polvere con un tenore minimo di L-triptofano del 98 % (sulla so- stanza secca). Tenore massimo di 10 mg/kg di 1,1’-ethylidene-bis-L-tryptophan (EBT). Caratterizzazione del principio attivo: L-triptofano prodotto mediante fermentazione con Escherichia coli KCCM 80135 o Escherichia coli KCCM 80152 o Escherichia coli CGMCC 7.248 o Corynebacterium glutamicum KCCM 80176 o Escherichia Coli CGMCC 7.267 o Escherichia Coli KCCM 10 534 Tutte le specie ani- mali – – L’L-triptofano può essere immesso sul mercato e utilizzato come addi- tivo costituito da un preparato. Gli operatori del settore dell’ali- mentazione animale devono adot- tare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i ri- schi di inalazione e contatto cuta- neo od oculare cui possono essere esposti gli utilizzatori dell’additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ri- dotti al minimo mediante tali pro- cedure e misure, l’additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione indi- viduale, tra cui mezzi di prote- zione dell’apparato respiratorio, guanti e occhiali di sicurezza. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 293 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 o Escherichia Coli CGMCC 11674. Formula chimica: C11H12N2O2 N. CAS: 73-22-3 Il tenore di endotossine dell’addi- tivo e il suo potenziale di polveriz- zazione devono garantire un’espo- sizione massima alle endotossine di 1600 UI endotossine/m3 di aria. L’L-triptofano può essere sommi- nistrato nell’acqua di abbeverag- gio. Per i ruminanti, l’L-triptofano deve essere protetto dalla degrada- zione ruminale. Nell’etichettatura dell’additivo è indicato il tasso di umidità. L’etichettatura dell’additivo e delle premiscele reca la seguente indicazione: «In caso di supple- mentazione con L-triptofano, in particolare nell’acqua di abbeve- raggio, è opportuno tenere conto di tutti gli amminoacidi essenziali e di quelli essenziali in presenza di determinate condizioni al fine di evitare squilibri.» Indicazioni che devono figurare sull’etichetta dell’additivo: tenore di umidità. Produzione agricola 294 916.307.1 N. d’identi- ficazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Composizione, formula chimica, descrizione Specie o categoria di animali Tenore minimo Tenore massimo Altre disposizioni mg di additivo/kg di alimento completo per animali con un’umidità del 12 % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3c451 3 c L-glutammina Polvere con un tenore minimo di L-glutammina del 98 % Caratterizzazione del principio attivo: L-glutammina prodotta mediante fermentazione con Corynebacte- rium glutamicum NITE BP- 02524 Denominazione IUPAC: (2S)- 2,5-diamino-5-oxopentanoic acid N. CAS: 56-85-9 Numero EINECS: 200-292-1 Formula chimica: C5H10N2O3 Tutte le specie ani- mali – – La L-glutammina può essere im- messa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un pre- parato. Nelle istruzioni per l’uso dell’ad- ditivo e delle premiscele indicare le condizioni di conservazione e la stabilità al trattamento termico. L’etichetta dell’additivo e della premiscela deve recare le seguenti indicazioni: «In caso di supple- mentazione con L-glutammina, è necessario garantire un profilo am- minoacidico adeguato negli ali- menti per animali e sopperire a po- tenziali carenze di glutammina nelle fasi critiche della vita.» Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 295 916.307.1 3.4 Gruppo funzionale d: urea e suoi derivati N. d’iden- tificazione Cate- goria Gruppo funzio- nale Additivo Descrizione Specie o categoria di animali Tenore massimo in mg/kg di alimento com- pleto per animali con un tasso di umidità del 12 %. Osservazioni 1 2 3 4 5 6 7 8 3d1 3 d Urea Tenore di urea: minimo 97 % Tenore di azoto: 46 % Diaminometanone N. CAS: 58069-82-2, formula chimica: CO(NH2)2 Ruminanti con un rumine fun- zionante 8800 Indicare nelle istruzioni per l’uso: «Somministrare urea solo ad animali con rumine funzionante. Somministrare la dose massima di urea in modo graduale. Il tenore massimo di urea deve essere somministrato solo come parte di una dieta ricca di carboidrati facilmente digeri- bili e con basso tenore di azoto solubile. Al massimo il 30 % del totale di azoto nella razione giornaliera deve derivare da urea-N.» Produzione agricola 296 916.307.1 Allegato 3.141 (art. 4 cpv. 2, 5 cpv. 1, 6 cpv. 3 lett. b e 10 lett. b) Elenco degli scopi d’utilizzo autorizzati degli alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali (elenco degli alimenti dietetici) L’elenco degli scopi d’utilizzo autorizzati degli alimenti dietetici per animali e le ri- spettive caratteristiche nutrizionali sono conformi alle prescrizioni dell’allegato del regolamento (UE) 2020/35442. 41 Originario all. 3. Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O dell’UFAG del 23 apr. 2021, in vigore dal 1° giu. 2021 (RU 2021 256). 42 Regolamento (UE) 2020/354 della Commissione, del 4 marzo 2020, che stabilisce un elenco degli usi previsti dei mangimi destinati a particolari fini nutrizionali e che abroga la direttiva 2008/38/CE, versione della GU L 67 del 5.3.2020, pag. 1. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 297 916.307.1 Allegato 3.243 (art. 5 cpv. 2) 43 Introdotto dal n. II cpv. 3 dell’O del DEFR del 21 mag. 2014 (RU 2014 1621). Abrogato dal n. II cpv. 3 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4453). Produzione agricola 298 916.307.1 Allegato 4.144 (art. 2) Elenco delle sostanze la cui immissione sul mercato o il cui uso ai fini dell’alimentazione animale sono vietati o autorizzati con restrizioni Parte 1 Le seguenti sostanze non possono essere somministrate ad animali né immesse sul mercato come alimenti per animali: a. sterco, urina, nonché il contenuto dell’apparato digerente separato tramite svuotamento o asportazione, indipendentemente dal tipo di lavorazione o di aggiunta; b. pelli trattate, compreso il cuoio, e loro scarti; c. sementi nonché materiale vegetale e di moltiplicazione, che dopo la raccolta sono stati sottoposti, in previsione della loro destinazione, a un trattamento particolare con prodotti fitosanitari, nonché qualsiasi sottoprodotto ricavato da essi; d. legno e segatura trattati con prodotti protettivi nonché sottoprodotti ricavati da essi; e. tutti i rifiuti ottenuti durante le diverse fasi di trattamento delle acque di sca- rico comunali, domestiche o industriali, indipendentemente dal fatto che tali rifiuti siano stati ulteriormente trattati e indipendentemente dall’origine delle acque di scarico45; f. rifiuti comunali solidi, come rifiuti domestici; g. ... h. imballaggi e parti di essi risultanti dall’uso di prodotti dell’industria agroali- mentare; i. lieviti del genere «Candida» coltivati su n-alcani. 44 Aggiornato dal n. II dell’O del DEFR del 31 ott. 2012 (RU 2012 6401), dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020 (RU 2020 5571) e dal n. II dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). 45 Il termine «acque di scarico» non si riferisce alle «acque di lavorazione», ossia alle acque provenienti da condutture indipendenti nell’industria di produzione di derrate alimentari e alimenti per animali; se queste condutture sono alimentate con acqua, essa non può essere utilizzata negli alimenti per animali, a meno che si tratti di acque salubri e pulite. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 299 916.307.1 Parte 2 Per quanto riguarda gli animali da reddito, i prodotti seguenti non possono essere uti- lizzati per la produzione di alimenti per animali o essere immessi sul mercato sotto forma di foraggio né essere somministrati agli animali a.–k. ... l. canapa o suoi sottoprodotti, qualunque sia la forma o il tipo per animali in lattazione il cui latte è destinato al consumo umano. I semi di canapa e i suoi sottoprodotti possono essere usati come alimento per altri animali da reddito. Parte 3 I sottoprodotti di origine animale possono essere utilizzati o immessi sul mercato per l’alimentazione animale solo se sono conformi alle disposizioni degli articoli 27–34 OSOAn46. 46 RS 916.441.22 Produzione agricola 300 916.307.1 Allegato 4.247 (art. 3) Parte 1 Alimenti per animali di origine non animale che sottostanno a maggiori controlli ufficiali Scopo d’utilizzo previsto: alimento per animali Codice NC48 Paese d’origine Pericolo Frequenza degli esami della merce e dei controlli d’identità (%) ... Parte 2 Documento di accompagnamento per la liberazione di maggiori controlli 1 Il documento di accompagnamento per la liberazione di maggiori controlli deve es- sere redatto secondo le indicazioni dell’allegato II parte 2 sezione D del regolamento di esecuzione (UE) 2019/171549. 2 In tale regolamento i termini secondo il paragrafo 1 devono essere intesi come segue: a. «Unione europea» come «Svizzera»; b. DSCE come «documento svizzero di entrata». 47 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). 48 Se devono essere sottoposti a controlli solo determinati prodotti con lo stesso codice NC e quest’ultimo non è ulteriormente suddiviso nella nomenclatura delle merci, allo stesso si aggiunge la dicitura «ex» (per esempio «ex10 06 30»: dovrebbe essere valido solo per il riso basmati destinato esclusivamente al consumo umano). 49 Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1715 della Commissione del 30 settembre 2019 che stabilisce norme per il funzionamento del sistema per il trattamento delle informa- zioni per i controlli ufficiali e dei suoi elementi di sistema, versione della GU L 261 del 14.10.2019, pag. 37. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 301 916.307.1 Allegato 550 (art. 16) Disposizioni d’esecuzione concernenti l’allestimento e la presentazione di proposte nonché la valutazione e l’omologazione di additivi per alimenti per animali 1 Una domanda di omologazione di un additivo per alimenti per animali deve conte- nere le indicazioni e gli allegati seguenti: a. data; b. oggetto: domanda di omologazione di un additivo per alimenti per animali; c. tipo di omologazione (nuova, nuovo utilizzo, rinnovo, modifica, proroga, caso urgente); d. indirizzo completo del richiedente o di un suo rappresentante; e. identificazione e caratteristiche dell’additivo: 1. descrizione (caratteristiche del principio/organismo attivo o dei prin- cipi/organismi attivi), 2. denominazione commerciale (se del caso), 3. categoria e gruppo funzionale, 4. specie bersaglio, 5. se del caso: nome del titolare dell’omologazione esistente, numero già attribuito, categoria, 6. indicazioni relative all’omologazione della derrata alimentare (se del caso), 7. se il prodotto contiene, è costituito o è stato ottenuto da organismi gene- ticamente modificati (OGM): codice di identificazione specifico, parti- colari, 8. condizioni di utilizzo negli alimenti completi per animali o nell’acqua: specie o categorie di animali, età massima o peso massimo, se del caso le dosi minima e massima, 9. particolari condizioni di utilizzo (se del caso), 10. particolari condizioni o restrizioni per la manipolazione (se del caso), 11. limite massimo di residui (se del caso); residuo marcatore, specie o cate- gorie di animali, tessuti o prodotti campione, limite massimo di residui nei tessuti o nei prodotti (in μg/kg), tempi di attesa; f. un campione dell’additivo per alimenti per animali con indicazione di: 1. numero di lotto o della partita, 2. data di fabbricazione, 3. durata di conservazione, 50 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O dell’UFAG del 23 apr. 2021, in vigore dal 1° giu. 2021 (RU 2021 256). Produzione agricola 302 916.307.1 4. tenore di principio attivo, 5. peso, 6. descrizione delle proprietà, 7. descrizione dell’imballaggio, 8. condizioni di stoccaggio; g. modifica richiesta (se del caso); h. fascicolo completo secondo il capoverso 2. 2 Il fascicolo per una domanda di omologazione di un additivo per alimenti per animali deve adempiere i requisiti degli allegati II, III e IV del regolamento (CE) n. 429/200851. 51 Regolamento (CE) n. 429/2008 della Commissione, del 25 aprile 2008, sulle modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la preparazione e la presentazione delle domande e la valutazione e l’autorizzazione di additivi per mangimi, GU. L 133 del 22.5.2008, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2020/1773, GU L 398 del 27.11.2020, pag. 19. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 303 916.307.1 Allegato 6.152 (art. 17) Nomenclatura dei gruppi funzionali di additivi per alimenti per animali 1 Della categoria «1. Additivi tecnologici» fanno parte i seguenti gruppi funzionali: a. conservanti: sostanze o, se del caso, microrganismi che proteggono gli ali- menti per animali dal deterioramento provocato da microrganismi o loro me- taboliti; b. antiossidanti: sostanze che prolungano la durata di conservazione degli ali- menti per animali e delle loro materie prime proteggendoli dal deterioramento provocato dall’ossidazione; c. emulsionanti: sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento della dispersione omogenea di due o più fasi immiscibili negli alimenti per animali; d. stabilizzanti: sostanze che rendono possibile il mantenimento dello stato fi- sico-chimico degli alimenti per animali; e. addensanti: sostanze che aumentano la viscosità degli alimenti per animali; f. gelificanti: sostanze che danno consistenza a un alimento per animali tramite la formazione di un gel; g. leganti: sostanze che aumentano la tendenza alla fissazione delle particelle degli alimenti per animali; h. sostanze per il controllo della contaminazione dei radionuclidi: sostanze che inibiscono l’assorbimento di radionuclidi o ne favoriscono l’escrezione; i. antiagglomeranti: sostanze che riducono la tendenza alla fissazione delle sin- gole particelle degli alimenti per animali; j. regolatori dell’acidità: sostanze che regolano il pH degli alimenti per animali; k. additivi per l’insilamento: sostanze, compresi enzimi o microrganismi, da in- corporare negli alimenti per animali per migliorare la produzione di insilati; l. denaturanti: sostanze che, se utilizzate per la fabbricazione di alimenti per ani- mali trasformati, consentono di individuare l’origine degli alimenti o delle materie prime; m. sostanze per la riduzione della contaminazione degli alimenti per animali dalle micotossine: sostanze che inibiscono o riducono l’assorbimento delle mico- tossine, ne facilitano l’escrezione o ne modificano il modo di agire; 52 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016 (RU 2016 3351) e dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). Produzione agricola 304 916.307.1 n. potenziatori delle condizioni d’igiene: sostanze o, se del caso, microrganismi che influenzano favorevolmente le caratteristiche igieniche di un alimento per animali riducendo una determinata contaminazione microbiologica; o. altri additivi tecnologici: sostanze o, se del caso, microrganismi aggiunti agli alimenti per animali per scopi tecnologici, che influenzano favorevolmente le caratteristiche degli alimenti per animali. 2 Della categoria «2. Additivi organolettici» fanno parte i seguenti gruppi funzionali: a. coloranti: i. sostanze che conferiscono o restituiscono colore agli alimenti per ani- mali, ii. sostanze che, se somministrate agli animali, conferiscono colore alle der- rate alimentari da essi ricavate, iii. sostanze che influiscono favorevolmente sul colore di pesci o uccelli or- namentali; b. aromatizzanti: sostanze la cui aggiunta agli alimenti per animali ne aumenta l’aroma o l’appetibilità. 3 Della categoria «3. Additivi nutrizionali» fanno parte i seguenti gruppi funzionali: a. vitamine, pro-vitamine e sostanze chimicamente definite a effetto analogo; b. composti di oligoelementi; c. aminoacidi, loro sali e analoghi; d. urea e suoi derivati. 4 Della categoria «4. Additivi zootecnici» fanno parte i seguenti gruppi funzionali: a. promotori della digestione: sostanze che, se somministrate agli animali, au- mentano la digeribilità della loro dieta agendo su determinate materie prime; b. stabilizzatori della flora intestinale: microrganismi o altre sostanze chimica- mente definite che, se somministrati agli animali, esercitano un effetto posi- tivo sulla flora intestinale; c. sostanze che influiscono favorevolmente sull’ambiente; d. altri additivi zootecnici; e. stabilizzatori della condizione fisiologica: sostanze o, se del caso, microrga- nismi che, se somministrati ad animali in buona salute, influenzano favore- volmente la loro condizione fisiologica, compresa la loro resistenza a fattori di stress. 5 Della categoria «5. Coccidiostatici e istomonostatici» fanno parte i seguenti gruppi funzionali: a. determinate sostanze a effetto coccidiostatico e istomonostatico. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 305 916.307.1 Allegato 6.253 (art. 15) Condizioni generali per l’uso di additivi per alimenti per animali 1. Il quantitativo di additivi che esiste in taluni alimenti per animali allo stato naturale è calcolato in modo che la somma degli elementi aggiunti a quelli presenti naturalmente non superi il tenore massimo previsto nel relativo atto di autorizzazione. 2. La miscelatura di additivi nelle premiscele e negli alimenti per animali è con- sentita solo nella misura in cui vi sia compatibilità fisico-chimica e biologica tra i componenti della miscela, in funzione degli effetti desiderati. 3. Gli alimenti complementari per animali, diluiti come indicato, non possono contenere additivi in percentuali superiori a quanto stabilito per gli alimenti completi per animali. 4. Nel caso di premiscele contenenti additivi per l’insilamento, sull’etichetta de- vono essere aggiunte chiaramente dopo «PREMISCELA» le parole «con ad- ditivi per l’insilamento». 5. Gli additivi tecnologici o altre sostanze o prodotti contenuti negli additivi, co- stituiti da preparati, possono modificare esclusivamente le caratteristiche fi- sico-chimiche del principio attivo contenuto nel preparato e sono utilizzati in conformità delle rispettive condizioni di autorizzazione, qualora siano previ- ste disposizioni in tal senso. È assicurata la compatibilità fisico-chimica e biologica tra i componenti del preparato, in funzione degli effetti desiderati. 53 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016, in vigore dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3351). Produzione agricola 306 916.307.1 Allegato 754 (art. 21) Tolleranze consentite per l’indicazione della composizione di materie prime o alimenti composti per animali Parte A: Tolleranze per i valori analitici di materie prime e alimenti composti per animali 1 Le tolleranze stabilite nella presente parte contemplano scarti tecnici e analitici. Una volta fissate tolleranze analitiche riguardanti il margine di errore di misurazione e le variazioni procedurali, i valori riportati al capoverso 2 devono essere adattati di con- seguenza, in modo da interessare unicamente i margini di tolleranza tecnica. 2 Ove si riscontri che la composizione di una materia prima o di un alimento composto per animali deroghi al valore di etichettatura dei componenti analitici stabilito negli allegati 1.1, 1.2, 8.2 e 8.3, si applicano le tolleranze seguenti: Componente Tenore dichiarato Tolleranza55 [%] al di sotto del valore di- chiarato sull’etichetta al di sopra del valore dichiarato sull’etichetta Grassi grezzi <8 1 2 8–24 12,5 % 25 % >24 3 6 Grassi grezzi, alimenti per animali non destinati alla produzione ali- mentare <16 2 4 16–24 12,5 % 25 % >24 3 6 Proteina grezza <8 1 1 8–24 12,5 % 12,5 % >24 3 3 Proteina grezza, alimenti per ani- mali non destinati alla produzione alimentare <16 2 2 16–24 12,5 % 12,5 % >24 3 3 Ceneri grezze <8 2 1 8–32 25 % 12,5 % >32 8 4 54 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018 (RU 2018 4453) e dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). 55 Le tolleranze sono espresse in valore assoluto (valore che deve essere sottratto dal/ag- giunto al tenore dichiarato) o relativo, seguito dal simbolo «%» (percentuale che deve es- sere applicata al tenore dichiarato per calcolare la deviazione accettabile). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 307 916.307.1 Componente Tenore dichiarato Tolleranza [%] al di sotto del valore di- chiarato sull’etichetta al di sopra del valore dichiarato sull’etichetta Fibra grezza <10 1,75 1,75 10–20 17,5 % 17,5 % >20 3,5 3,5 Zucchero <10 1,75 3,5 10–20 17,5 % 35 % >20 3,5 7 Amido <10 3,5 3,5 10–20 35 % 35 % >20 7 7 Calcio <1 0,3 0,6 1–5 30 % 60 % >5 1,5 3 Magnesio <1 0,3 0,6 1–5 30 % 60 % >5 1,5 3 Sodio <1 0,3 0,6 1–5 30 % 60 % >5 1,5 3 Fosforo totale <1 0,3 0,3 1–5 30 % 30 % >5 1,5 1,5 Ceneri insolubili in acido cloridrico <1 non sono fissati li- miti 0,3 1–5 30 % >5 1,5 Potassio <1 0,2 0,4 1–5 20 % 40 % >5 1 2 Umidità <2 non sono fissati li- miti 0,4 2–<5 20 % 5–12,5 1 >12,5 8 % Tenore energetico56 5 % 10 % Tenore proteico57 10 % 20 % 56 Questi valori si applicano se non diversamente prescritto da un metodo ufficiale. 57 Questi valori si applicano se non diversamente prescritto da un metodo ufficiale. Produzione agricola 308 916.307.1 Parte B: Tolleranze per additivi per alimenti per animali indicati secondo gli allegati 1.1, 1.2, 8.2 e 8.3 1 Le tolleranze stabilite in questa parte contemplano soltanto scarti tecnici. Esse si applicano agli additivi per alimenti per animali nell’elenco degli additivi per alimenti per animali e nell’elenco dei componenti analitici. 1b Quanto agli additivi per alimenti per animali elencati come componenti analitici, le tolleranze si applicano alla quantità totale indicata come quantità garantita alla fine della durata minima di conservazione dell’alimento per animali. 1c Ove si rilevi che il tenore di un additivo per alimenti per animali in una materia prima o in un alimento composto per animali sia inferiore al tenore dichiarato, si ap- plicano le tolleranze seguenti58: a. 10 % del tenore dichiarato se lo stesso è pari o superiore a 1000 unità; b. 100 unità se il tenore dichiarato è inferiore a 1000 unità, ma pari o superiore a 500 unità; c. 20 % del tenore dichiarato se lo stesso è inferiore a 500 unità, ma pari o supe- riore ad 1 unità; d. 0,2 unità se il tenore dichiarato è inferiore a 1 unità, ma pari o superiore a 0,5 unità; e. 40 % del tenore dichiarato se lo stesso è inferiore a 0,5 unità. 2 Ove un tenore minimo e/o massimo di un additivo in un alimento per animali sia fissato nel relativo atto di autorizzazione per tale additivo per alimenti per animali, le tolleranze tecniche secondo il capoverso 1 si applicano soltanto al di sopra di un tenore minimo o al di sotto di un tenore massimo, a seconda dei casi. 3 Fintantoché il tenore massimo di un additivo secondo il capoverso 2 non è superato, lo scarto dal tenore dichiarato può essere fino al triplo della tolleranza fissata al capo- verso 1. Tuttavia, se per additivi per alimenti per animali rientranti nel gruppo dei microrganismi è fissato un tenore massimo nel rispettivo atto di autorizzazione per tale additivo per alimenti per animali, questo costituisce il valore massimo ammesso. 58 Nel presente punto, 1 unità corrisponde a 1 mg, 1000 UI (unità internazionali), 1 × 109 UFC (unità formanti colonie) o 100 unità di attività dell’enzima dell’additivo per ali- mento per animale corrispondente per kg di alimento per animale, a seconda dei casi. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 309 916.307.1 Allegato 8.159 (art. 7, 8 e 9) Disposizioni generali in materia di etichettatura delle materie prime e degli alimenti composti per animali 1. I tenori o i livelli indicati o da dichiarare si riferiscono al peso degli alimenti per animali, salvo diversamente specificato. 2. Le date indicano, nell’ordine, il giorno, il mese e l’anno e la struttura sull’eti- chetta deve essere la seguente: «GG/MM/AA». 3. Espressioni sinonimiche in certe lingue: a. in tedesco la denominazione «Einzelfuttermittel» può essere sostituita da «Futtermittel-Ausgangserzeugnis» e in italiano «materia prima per ali- menti per animali» può essere sostituita da «alimento semplice per ani- mali»; b. per designare gli alimenti per animali da compagnia in italiano è consen- tito l’uso dell’espressione «alimento». 4. Le istruzioni per un uso corretto degli alimenti complementari per animali e delle materie prime contenenti additivi in quantità superiore ai tenori massimi fissati per gli alimenti completi per animali indicano la quantità massima: – giornaliera in grammi o chilogrammi o unità di volume di alimento com- plementare per animali e materie prime, o – in percentuale della razione giornaliera, o – per chilogrammo o in percentuale di alimento per animali completo per animali, in modo da garantire l’osservanza dei rispettivi tenori massimi di additivi per alimenti per animali nella razione giornaliera. 5. Fermi restando i metodi analitici, nel caso di alimenti per animali da compa- gnia è possibile sostituire l’espressione «proteina grezza» con «proteina», l’espressione «grassi grezzi» con «tenore in materia grassa» e l’espressione «ceneri grezze» con «residuo incenerito» o «materia inorganica». 59 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018 (RU 2018 4453) e dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). Produzione agricola 310 916.307.1 Allegato 8.260 (art. 7 e 9) Indicazioni di etichettatura per materie prime e alimenti composti per animali da reddito Capitolo I: Etichettatura di additivi per alimenti per animali 1. Il nome specifico dell’additivo, il numero di identificazione, la quantità aggiunta e il nome del gruppo funzionale al quale esso appartiene se- condo l’allegato 6.1 o della categoria secondo l’articolo 25 OsAlA, de- vono essere indicati per i seguenti additivi: a. additivi per i quali è fissato un tenore massimo per almeno un animale destinato alla produzione alimentare; b. additivi appartenenti alle categorie «additivi zootecnici» e «coccidiosta- tici e istomonostatici»; c. additivi per i quali sono superati i tenori massimi raccomandati nell’omo- logazione. Le indicazioni di etichettatura sono presentate in conformità dell’omologa- zione dell’additivo in questione. La quantità aggiunta di cui al numero 1 è espressa in quantità dell’additivo in questione, eccetto nei casi in cui l’omologazione di quest’ultimo indichi una sostanza nella colonna «Tenore minimo/massimo». In quest’ultimo caso, la quantità aggiunta corrisponde alla quantità di tale sostanza. 2. Per quanto riguarda gli additivi del gruppo funzionale «vitamine, provitamine e sostanze chimicamente definite ad effetto analogo» che devono essere elen- cati conformemente al numero 1, l’etichetta può indicare la quantità totale ga- rantita per tutta la durata di conservazione alla dicitura «Componenti analitici» invece della quantità aggiunta alla dicitura «Additivi». 60 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018 (RU 2018 4453). Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5571). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 311 916.307.1 3. Il nome del gruppo funzionale di cui ai numeri 1, 4 e 6 può essere sostituito dalla seguente abbreviazione, qualora detta abbreviazione non sia stabilita all’allegato I del regolamento (CE) n. 1831/200361: Gruppo funzio- nale Nome e descrizione Nome abbreviato 1h Sostanze per il controllo della contaminazione da ra- dionuclidi: sostanze che inibiscono l’assorbimento di radionuclidi o ne favoriscono l’escrezione Controllori di ra- dionuclidi 1m Sostanze per la riduzione della contaminazione dell’alimento per animali da micotossine: sostanze che possono inibire o ridurre l’assorbimento di mi- cotossine, promuoverne l’escrezione o modificarne la modalità di azione Riduttori di mi- cotossine 1n Potenziatori delle condizioni d’igiene: sostanze o, se del caso, microrganismi che hanno un effetto posi- tivo sulle caratteristiche igieniche dell’alimento per animali, riducendo una specifica contaminazione mi- crobiologica Miglioratori dell’igiene 2b Sostanze aromatizzanti: sostanze la cui aggiunta agli alimenti per animali ne aumenta l’aroma o l’ap- petibilità Aromi 3a Vitamine, provitamine e sostanze chimicamente de- finite ad effetto analogo Vitamine 3b Composti di oligoelementi Oligoelementi 3c Amminoacidi, loro sali e analoghi Amminoacidi 3d Urea e suoi derivati Urea 4c Sostanze con effetto positivo sull’ambiente Miglioratori dell’ambiente 4. Gli additivi per alimenti per animali messi in rilievo sull’etichettatura con pa- role, immagini o grafici sono indicati conformemente al numero 1 o 2, a se- conda dei casi. 5. La persona responsabile dell’etichettatura comunica all’acquirente, su richie- sta di quest’ultimo, i nomi, il numero di identificazione e il gruppo funzionale degli additivi per alimenti per animali non menzionati ai numeri 1, 2 e 4. La presente disposizione non si applica ai composti aromatizzanti. 6. Gli additivi per alimenti per animali non menzionati ai numeri 1, 2 e 4 possono essere indicati su base volontaria almeno con il loro nome oppure, in caso di sostanze aromatizzanti, almeno con il loro gruppo funzionale. 7. Ferme restando le disposizioni di cui al punto 6, se un additivo per alimenti per animali organolettico o nutrizionale è etichettato su base volontaria, la quantità aggiunta è indicata conformemente al punto 1 o, nel caso degli addi- tivi per alimenti per animali del gruppo funzionale vitamine, pro-vitamine e 61 Regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settem- bre 2003, sugli additivi destinati all’alimentazione animale, GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29; modificato da ultimo dal regolamento (UE) 2015/2294 della Commissione del 9 dicembre 2015, GU L 324 del 10.12.2015, pag. 3. Produzione agricola 312 916.307.1 sostanze chimicamente ben definite con effetto simile, la quantità totale ga- rantita per tutta la durata di conservazione è indicata conformemente al punto 2. 8. Se un additivo fa parte di più gruppi funzionali, l’etichetta indica il gruppo funzionale o la categoria corrispondente alla sua funzione principale nel caso dell’alimento per animali in questione. 9. Le indicazioni concernenti l’impiego corretto delle materie prime e degli ali- menti composti per animali stabilite nell’omologazione dell’additivo per ali- menti per animali in questione vanno riportate sull’etichetta. Capitolo II: Etichettatura di componenti analitici 1. I componenti analitici di alimenti composti per animali destinati alla produ- zione alimentare sono indicati sull’etichetta, preceduti dalla dicitura «Compo- nenti analitici»62, come segue: Alimenti composti Specie animali destinatarie Componenti analitici e relativi te- nori Alimenti completi Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Suini e pollame Suini e pollame – Proteina grezza – Fibra grezza – Grassi grezzi – Ceneri grezze – Calcio – Sodio – Fosforo – Lisina – Metionina Alimenti complementari – Minerali Tutte Tutte Tutte Suini e pollame Suini e pollame Ruminanti – Calcio – Sodio – Fosforo – Lisina – Metionina – Magnesio Alimenti complementari – diversi dai minerali Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Suini e pollame Suini e pollame Ruminanti – Proteina grezza – Fibra grezza – Grassi grezzi – Ceneri grezze – Calcio ≥ 5 % – Sodio – Fosforo ≥ 2 % – Lisina – Metionina – Magnesio ≥ 0,5 % 62 In tedesco «analytische Bestandteile» può essere sostituito da «Inhaltsstoffe». Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 313 916.307.1 2. Le sostanze indicate sotto questa dicitura che sono anche additivi organolettici o nutrizionali sono dichiarate unitamente alla loro quantità totale. 3. Se è indicato il valore energetico o proteico, tale indicazione è presentata con- formemente all’allegato 8.6. Produzione agricola 314 916.307.1 Allegato 8.363 (art. 7 cpv. 1 e 9 cpv. 1 lett. f Indicazioni di etichettatura per materie prime e alimenti composti per animali non destinati alla produzione alimentare Capitolo I: Etichettatura di additivi per alimenti per animali 1. Il nome specifico dell’additivo e/o il numero di identificazione, la quantità aggiunta e il nome del gruppo funzionale al quale esso appartiene secondo l’allegato 6.1 o della categoria secondo l’articolo 25 OsAlA, devono essere indicati per i seguenti additivi: a. additivi per i quali è fissato un tenore massimo per almeno un animale non destinato alla produzione alimentare; b. additivi appartenenti alle categorie «additivi zootecnici» e «coccidiosta- tici e istomonostatici»; c. additivi per i quali sono superati i tenori massimi raccomandati nell’omo- logazione. Le indicazioni di etichettatura sono presentate in conformità dell’omologa- zione in questione. La quantità aggiunta di cui al numero 1 è espressa in quantità dell’additivo in questione, eccetto nei casi in cui l’omologazione di quest’ultimo indichi una sostanza nella colonna «Tenore minimo/massimo». In quest’ultimo caso, la quantità aggiunta corrisponde alla quantità di detta sostanza. 2. Per quanto riguarda gli additivi del gruppo funzionale «vitamine, provitamine e sostanze chimicamente definite ad effetto analogo» che devono essere elen- cati conformemente al numero 1, l’etichettatura può indicare la quantità totale garantita per tutta la durata di conservazione alla dicitura «Componenti anali- tici» invece della quantità aggiunta alla dicitura «Additivi». 3. Il nome del gruppo funzionale di cui ai numeri 1, 5 e 7 può essere sostituito dall’abbreviazione indicata nella tabella dell’allegato 8.2 capitolo 3, qualora detta abbreviazione non sia stabilita all’allegato 6.1. 4. Gli additivi per alimenti per animali messi in rilievo sull’etichettatura con pa- role, immagini o grafici sono indicati conformemente al numero 1 o 2, a se- conda dei casi. 5. In deroga al numero 1, per gli additivi dei gruppi funzionali «conservanti», «antiossidanti», «coloranti» e «sostanze aromatizzanti» definiti all’allegato 6.1 è necessario indicare solo il gruppo funzionale in questione. In tal caso le informazioni di cui ai punti 1 e 2 sono comunicate dalla persona responsabile dell’etichettatura all’acquirente, su richiesta di quest’ultimo. 63 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018 (RU 2018 4453). Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR dell’11 nov. 2020 (RU 2020 5571) e dell’O dell’UFAG del 23 apr. 2021, in vigore dal 1° giu. 2021 (RU 2021 256). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 315 916.307.1 6. La persona responsabile dell’etichettatura comunica all’acquirente, su richie- sta di quest’ultimo, i nomi, il numero di identificazione e il gruppo funzionale degli additivi per alimenti per animali non menzionati ai numeri 1, 2 e 4. La presente disposizione non si applica ai composti aromatizzanti. 7. Gli additivi per alimenti per animali non menzionati ai numeri 1, 2 e 4 possono essere indicati su base volontaria almeno con il loro nome o, in caso di so- stanze aromatizzanti, almeno con il loro gruppo funzionale. 8. Ferme restando le disposizioni di cui al punto 7, se un additivo per alimenti per animali organolettico o nutrizionale è etichettato su base volontaria, la quantità aggiunta è indicata conformemente al punto 1 o, nel caso degli addi- tivi per alimenti per animali del gruppo funzionale vitamine, pro-vitamine e sostanze chimicamente ben definite con effetto simile, la quantità totale ga- rantita per tutta la durata di conservazione è indicata conformemente al punto 2. 9. Se un additivo fa parte di più gruppi funzionali, si indica il gruppo funzionale o la categoria corrispondente alla sua funzione principale nel caso dell’ali- mento per animali in questione. 10. Le indicazioni concernenti l’impiego corretto delle materie prime per alimenti per animali e degli alimenti composti per animali stabilite nell’omologazione dell’additivo per alimenti per animali in questione vanno riportate sull’eti- chetta. Capitolo II: Etichettatura di componenti analitici 1. I componenti analitici di alimenti composti per animali non destinati alla pro- duzione alimentare sono indicati sull’etichetta, preceduti dalla dicitura «Com- ponenti analitici», come segue: Alimenti composti Specie animali destinatarie Componenti analitici Alimenti completi Gatti, cani e animali da pelliccia Gatti, cani e animali da pelliccia Gatti, cani e animali da pelliccia Gatti, cani e animali da pelliccia – Proteina grezza – Fibre grezze – Grassi grezzi – Ceneri grezze Alimenti complementari – Minerali Tutte Tutte Tutte – Calcio – Sodio – Fosforo Alimenti complementari – Altri Gatti, cani e animali da pelliccia Gatti, cani e animali da pelliccia Gatti, cani e animali da pelliccia Gatti, cani e animali da pelliccia – Proteina grezza – Fibre grezze – Grassi grezzi – Ceneri grezze 2. Le sostanze indicate sotto questa dicitura che sono anche additivi organolettici o nutrizionali sono dichiarate unitamente alla loro quantità totale. 3. Se è indicato il valore energetico e/o proteico, tale indicazione è conforme allegato 8.6. Produzione agricola 316 916.307.1 Allegato 8.464 (art. 12) Disposizioni specifiche relative all’etichettatura di alimenti non conformi per animali 1. I materiali contaminati devono riportare in etichetta la dicitura «Alimenti per animali con livelli eccessivi di ... (denominazione della sostanza o delle so- stanze indesiderabili secondo l’allegato 10); da usarsi a fini di alimentazione animale unicamente previa detossificazione in stabilimenti omologati». L’omologazione di tali stabilimenti avviene secondo l’articolo 37 OsAlA. 2. Qualora la contaminazione debba essere ridotta o eliminata tramite operazioni di purificazione, i materiali contaminati devono riportare in etichetta la se- guente indicazione aggiuntiva «alimenti per animali contenenti livelli ecces- sivi di ... (denominazione della sostanza o delle sostanze indesiderabili se- condo l’allegato 10); da usarsi a fini di alimentazione animale unicamente previa adeguata purificazione». 3. Fatti salvi i numeri 1 e 2, gli ex prodotti alimentari che devono essere trasfor- mati prima di poter essere usati come alimenti per animali, sull’etichetta de- vono recare la dicitura «Ex prodotti alimentari, da usarsi come materie prime per alimenti per animali unicamente dopo... [indicazione del processo ade- guato secondo l’allegato 1.4, parte B].» 64 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DEFR del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4453). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 317 916.307.1 Allegato 8.565 (art. 18) Prescrizioni specifiche relative all’etichettatura di premiscele e di determinati additivi per alimenti per animali 1. Per gli additivi per alimenti per animali menzionati e per le premiscele che li con- tengono devono essere fornite le seguenti indicazioni supplementari: a. additivi zootecnici e additivi coccidiostatici e istomonostatici: – data di scadenza della garanzia o durata della conservazione a decorrere dalla data di frabbricazione, – istruzioni per l’uso, e – tenore di principio attivo; b. enzimi, oltre alle indicazioni su elencate: – nome specifico del o dei principi attivi secondo le loro attività enzimati- che, in base all’autorizzazione concessa, – numero d’identificazione secondo l’International Union of Biochemi- stry, e – al posto del tenore di principio attivo, l’unità di attività (unità di attività per grammo o unità di attività per millimetro); c. microrganismi: – data di scadenza della garanzia o durata della conservazione a decorrere dalla data di frabbricazione, – istruzioni per l’uso, e – numero d’identificazione del ceppo, e – numero delle unità che formano colonie per grammo; d. additivi nutrizionali: – tenore di principio attivo, e – data di scadenza della garanzia o durata della conservazione a decorrere dalla data di frabbricazione; e. additivi tecnologici e organolettici ad eccezione delle sostanze aromatiche : – tenore del principio attivo; f. sostanze aromatiche: – quantità aggiunta nelle premiscele. 2. Ulteriori prescrizioni relative all’etichettatura e alle informationi per determinati additivi costituiti da preparati e per le premiscele contenenti tali preparati: a) additivi delle categorie di cui all’articolo 25 capoverso 1 lettera a, b o c OsAlA, costituiti da preparati: 65 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DEFR del 16 set. 2016, in vigore dal 1° nov. 2016 (RU 2016 3351). Produzione agricola 318 916.307.1 1. indicazione, sull’imballaggio o sul contenitore, del nome specifico, del numero di identificazione e del tenore di ciascun additivo tecnologico contenuto nel preparato per il quale sono fissati tenori massimi nell’au- torizzazione corrispondente, 2. le seguenti informazioni, in forma scritta o annesse al preparato: – nome specifico e numero di identificazione di ciascun additivo tec- nologico contenuto nel preparato, e – nome di tutte le altre sostanze o prodotti contenuti nel preparato, in ordine decrescente secondo la percentuale di peso; b) premiscele contenenti additivi che rientrano nelle categorie di cui all’articolo 25 capoverso 1 lettera a, b o c OsAlA e costituiti da preparati: 1. ove opportuno, indicazione, sull’imballaggio o sul contenitore, che la premiscela contiene additivi tecnologici inclusi nei preparati di additivi, per i quali sono fissati tenori massimi nell’autorizzazione corrispondente, 2. su richiesta dell’acquirente o dell’utilizzatore, le informazioni sul nome specifico, sul numero di identificazione e un’indicazione del tenore di additivi tecnologici di cui al numero 1 del presente paragrafo inclusi nei preparati di additivi. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 319 916.307.1 Allegato 8.6 (art. 14) Valore nutrizionale degli alimenti composti per animali Il valore nutrizionale di alimenti composti per animali viene calcolato in base alla seguente equazione: 1. Ruminanti 1.1 Energia Netto energia latte (NEL) NELSO (MJ/kg) = – 13,67 + 0,0226xPGSO + 0,0358xLGSO + 0,0074FGSO + 0,0222xELASO Netto energia carne (NEC) NECSO (MJ/kg) = – 279,427 + 0,2888xPGSO + 0,3058xLGSO + 0,2689xFGSO + 0,2891xELASO Ambito di validità delle regressioni: FG max. 180 g/kg SO LG max. 100 g/kg SO Indicazione dei tenori in sostanza nutritiva in g/kg SO 1.2 Proteina Proteina assorbibile nell’intestino (PAI) (correzione della formula PAI al 29 agosto 2008) a. Per alimenti composti per animali con un tenore di proteina grezza da 100 a 200 g/kg SS: PAISO (g/kg) = 151 + 0,00229xPG2SO – 0,00656xrPG2 + 0,2766xLGSO – 0,00066xLG2SO – 0,5054xELASO + 0,00054xELA2SO b. Per alimenti composti per animali con un tenore di proteina grezza superiore a 200 g/kg SS fino a un massimo di 500 g/kg SS: PAISO (g/kg) = 560 + 0,00033xPG2SO – 5,8230xrPG – 0,00384xLG2SO – 0,4886xFGSO Indicazione dei tenori di sostanza nutritiva in g/kg SO, dati di rPG in %. Produzione agricola 320 916.307.1 2. Suini Energia digeribile suini (EDS) a. Tenore di proteina grezza inferiore a 240 g/kg SS EDS (MJ/kg) = – 16.691xMA + 26.992xMG – 25.291xCB + 16.085xENA – 433.463xCB2 + 73.372xMAxMG + 301.491xMAxCB + 46.321xMAxENA Ambito di validità delle regressioni: MA 100 a 240 g/kg SS CB 10 a 80 g/kg SS MG 10 a 130 g/kg SS b. Tenore di proteina grezza superiore a 240 g/kg SS EDS (MJ/kg) = 19.3896xMA + 35.5892xMG – 14.5029xCB + 16.0572xENA Ambito di validità delle regressioni: MA 241 a 500 g/kg SS CB 20 a 100 g/kg SS MG 20 a 110 g/kg SS Indicazione dei tenori di sostanza nutritiva in kg per kg di sostanza secca 3. Pollame Energia metabolizzabile pollame (EMP) EMP (MJ/kg) = 0,01551xPG + 0,03431xLG + 0,01669 A + 0,01301xZuc Indicazione delle sostanze nutritive grezze in g/kg di alimento 4. Cavalli Energia digeribile cavalli (EDC) EDCSO (MJ/kg) = 13,24 + 0,0097xPGSO – 0,0126xFGSO + 0,0216xLGSO Indicazione delle sostanze nutritive grezze in g/kg SO Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 321 916.307.1 5. Vitelli da ingrasso Energia metabolizzabile vitelli (EMV) EMV (MJ/kg) = (0,0242xPG + 0,0366xLG + 0,0209xFG + 0,0170xELA – 0,00063xMDS*) * dE * 0,98 * MDS = 0,98 ELA; da considerare solo per latticini nel caso MDS 80 g/kg SS Negli alimenti d’allattamento per animali: dE = 0,00095 PGSO + 0,00092 LGSO + 0,00099 ELASO – 0,01 PG = N*6,25 Nelle materie prime PG = N*6,38 Latte intero fresco: dE = 0,97 Latte scremato e siero, fresco o in polvere: dE = 0,96 Latticello fresco o in polvere, latte intero in polvere: dE = 0,95 Indicazione delle sostanze nutritive grezze in g/kg di sostanza fresca oppure in g/kg SO 6. Cani e gatti a. Energia metabolizzabile (EMC) degli alimenti composti per cani e gatti, tranne gli alimenti per gatti contenenti più del 14 % d’acqua EMC (MJ/kg) = 0,01464xPG + 0,03556xLG + 0,01464xELA b. Energia metabolizzabile (EMC) degli alimenti composti per gatti aventi un tenore in acqua superiore al 14 % EMC (MJ/kg) = (0,01632xPG + 0,03222xLG + 0,01255xELA) – 0,2092 Indicazione delle sostanze nutritive grezze in g/kg di alimento. Il valore del tenore energetico in alimenti composti per animali viene espresso con un decimale. Produzione agricola 322 916.307.1 Abbreviazioni A = Amido CG = Ceneri grezze dE = Digeribilità dell’energia ELA = Estratti liberi di azoto FG = Fibra grezza (cellulosa grezza) LG = Lipidi grezzi (grassi grezzi) MDS = Mono e disaccaridi N = Azoto PG = Proteina grezza rPG = Riducibilità della proteina grezza SO = Sostanza organica (SS meno CG) SS = Sostanza secca Zuc = Zuccheri totali, calcolati come saccarosio Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 323 916.307.1 Allegato 966 (art. 21 cpv. 2) Procedura di campionatura e metodi di analisi per il controllo degli alimenti per animali La procedura di campionatura e i metodi di analisi per il controllo degli alimenti per animali sono conformi agli allegati I–VIII del regolamento (CE) n. 152/200967. 66 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 18 ott. 2017 (RU 2017 6421). Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O dell’UFAG del 23 apr. 2021, in vigore dal 1° giu. 2021 (RU 2021 256). 67 Regolamento (CE) n. 152/2009 della Commissione, del 27 gennaio 2009, che fissa i me- todi di campionamento e d’analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per animali, GU L 54 del 26.2.2009, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2020/1560, GU L 357 del 27.10.2020, pag. 17. Produzione agricola 324 916.307.1 Allegato 1068 (art. 19 cpv. 1–4) Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Parte 1 Tenori massimi di sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Le concentrazioni massime di sostanze indesiderabili negli alimenti per animali sono conformi alle prescrizioni dell’allegato I della direttiva 2002/32/CE69. Parte 2 Soglie d’intervento per le sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Le soglie d’intervento applicabili a un alimento per animali sono conformi alle pre- scrizioni dell’allegato II della direttiva 2002/32/CE. Le misure da adottare in caso di superamento di tali soglie sono definite nella colonna 4 di tale allegato. Parte 3 Tenori massimi di residui di prodotti fitosanitari I tenori massimi di residui di prodotti fitosanitari fissati nell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 201670 concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodotti di origine vegetale e animale si applicano anche se gli stessi prodotti sono utilizzati nell’alimentazione animale. Nella tabella sono riportati i tenori massimi per ogni prodotto utilizzato esclusivamente come alimento per animali: ... ... ... ... 68 Aggiornato dal n. II cpv. 2 delle O del DEFR del 18 ott. 2017 (RU 2017 6421), del 31 ott. 2018 (RU 2018 4453) e dal n. II dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). 69 Direttiva 2002/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 maggio 2002 relativa alle sostanze indesiderabili nell’alimentazione degli animali, GU L 140 del 30.5.2002, pag. 10; modificata da ultimo dal regolamento (UE) 2019/1869, GU L 289 del 8.11.2019, pag. 32. 70 RS 817.021.23 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 325 916.307.1 Parte 4 Tenori massimi di contaminazione radioattiva negli alimenti per animali Radionuclidi rispettivamente gruppo di radionuclidi Alimenti per Tenori massimi di contaminazione ra- dioattiva per gli alimenti pronti per il consumo. Bq/kg 1 2 3 Somma di cesio-134 e cesio-137 Suini 1250 Somma di cesio-134 e cesio-137 Pollame, agnelli, vitelli 2500 Somma di cesio-134 e cesio-137 Altri animali 5000 Produzione agricola 326 916.307.1 Allegato 1171 (art. 20 cpv. 1 e 2) Requisiti relativi alle imprese del settore dell’alimentazione animale diverse da quelle al livello della produzione primaria di alimenti per animali che devono essere registrate od omologate secondo gli articoli 47 e 48 OsAlA Definizioni a. L’espressione prodotti derivati da oli e grassi designa qualsivoglia prodotto derivato direttamente o indirettamente da oli e grassi greggi o recuperati me- diante trattamento oleochimico, trattamento per il biodiesel, distillazione o raffinazione chimica o fisica, diverso – dall’olio raffinato, – dai prodotti derivati dall’olio raffinato, e – dagli additivi per alimenti per animali; b. L’espressione olio o grasso raffinato designa un olio o un grasso che ha subito un processo di raffinazione come descritto alla voce n. 53 dell’allegato 1.4. Impianti e attrezzature 1. Gli impianti per la trasformazione e lo stoccaggio degli alimenti per animali, le attrezzature, i contenitori, le casse, i veicoli e le loro immediate vicinanze devono essere tenuti puliti e si devono attuare efficaci programmi di lotta con- tro i parassiti. 2. La concezione, la progettazione, la costruzione e le dimensioni degli impianti e delle attrezzature devono consentire: a. di effettuare adeguate operazioni di pulizia e/o disinfezione; b. di ridurre al minimo il rischio di errore nonché di evitare contaminazioni, contaminazioni incrociate e, in generale, tutti gli effetti che possono pre- giudicare la sicurezza e la qualità dei prodotti. Le macchine che vengono in contatto con gli alimenti per animali devono essere asciugate ogni volta che siano state sottoposte a una pulitura a umido. 3. Gli impianti e le attrezzature destinati a operazioni di miscelazione e/o produ- zione devono essere oggetto di adeguata e periodica verifica, da condurre con- formemente alle procedure scritte prestabilite dal fabbricante per i prodotti: a. tutte le bilance e gli strumenti di misurazione usati nella produzione di alimenti per animali devono essere appropriati per la gamma di pesi o volumi da misurarsi e devono essere regolarmente sottoposti a verifiche della loro precisione; 71 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DEFR del 15 mag. 2013 (RU 2013 1739), dal n. II cpv. 1 dell’O del DEFR del 16 set. 2016 (RU 2016 3351) e dal n. II dell’O del DEFR del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 736). Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 327 916.307.1 b. tutti i miscelatori usati nella produzione di alimenti per animali devono essere appropriati per la gamma di pesi e volumi da miscelarsi e in grado di produrre opportune miscele e diluizioni omogenee. Gli operatori de- vono dimostrare l’efficacia dei miscelatori per quanto concerne l’omo- geneità. 4. I locali devono essere dotati di un’adeguata illuminazione naturale e/o artifi- ciale. 5. Gli impianti di scarico devono essere adatti allo scopo; devono essere conce- piti e costruiti per evitare qualsiasi rischio di contaminazione degli alimenti per animali. 6. L’acqua usata nella produzione degli alimenti per animali deve essere di qua- lità adatta per gli animali; le condutture dell’acqua devono essere in materiale inerte. 7. Le acque di scarto, i rifiuti e l’acqua piovana devono essere smaltiti evitando di pregiudicare le attrezzature e la sicurezza e qualità degli alimenti per ani- mali. Si deve assicurare il controllo delle impurità e delle polveri per prevenire invasioni di parassiti. 8. Le finestre e le altre aperture devono essere predisposte, ove necessario, con- tro i parassiti. Le porte devono essere a tenuta stagna e, una volta chiuse, ga- rantire la protezione dai parassiti. 9. Se necessario, i soffitti e le strutture sospese devono essere concepiti, costruiti e rifiniti in modo da prevenire l’accumulo di sporco e da ridurre la condensa- zione, la formazione di muffe e la dispersione di particelle che possono pre- giudicare la sicurezza e la qualità degli alimenti per animali. Personale Le imprese del settore dell’alimentazione animale devono disporre di personale nu- mericamente sufficiente in possesso delle competenze e delle qualifiche prescritte per la fabbricazione dei prodotti. Esse devono predisporre e mettere a disposizione delle competenti autorità incaricate del controllo, un organigramma in cui sono definite le qualifiche (ad esempio, diplomi, esperienze professionali) e le responsabilità dei qua- dri. Tutto il personale deve essere informato chiaramente per scritto sui suoi compiti, responsabilità e competenze, specialmente in caso di modifica, in modo da ottenere la qualità dei prodotti desiderata. Produzione 1. Deve essere designata una persona qualificata quale responsabile della produ- zione. 2. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale devono assicurare che le diverse fasi della produzione si svolgono secondo procedure e istruzioni Produzione agricola 328 916.307.1 scritte prestabilite allo scopo di definire, verificare e gestire i punti critici del processo di fabbricazione. 3. Devono essere prese misure tecniche od organizzative per evitare o, eventual- mente, ridurre al minimo le contaminazioni incrociate e gli errori. Devono essere disponibili mezzi sufficienti e idonei per poter effettuare i controlli du- rante la fabbricazione. 4. La presenza di alimenti per animali vietati ai fini della protezione della salute dell’uomo o degli animali, di sostanze indesiderabili e di altri contaminanti deve essere sorvegliata e devono essere poste in atto appropriate strategie di controllo per ridurre al minimo il rischio. 5. I residui e i materiali non adatti come alimenti per animali devono essere iso- lati e identificati. I materiali di tal genere contenenti livelli pericolosi di me- dicamenti veterinari, contaminanti o altri elementi pericolosi devono essere smaltiti in modo appropriato e non devono essere usati quale alimento per animali. 6. Gli imprenditori del settore dell’alimentazione animale devono adottare le mi- sure adeguate per garantire l’efficace tracciabilità dei prodotti. 7. I produttori di oli o grassi miscelati che immettono sul mercato determinati prodotti destinati all’alimentazione animale, devono tenere detti prodotti fisi- camente separati dai prodotti destinati a scopi diversi, a meno che questi ultimi adempiano i requisiti di cui all’allegato 10. 8. L’etichettatura dei prodotti deve indicare chiaramente se sono destinati all’ali- mentazione degli animali o ad altri scopi. Se una determinata partita di un prodotto è dichiarata non destinata all’alimentazione degli animali, questa di- chiarazione non può essere in seguito modificata da un operatore in una fase successiva della filiera. 9. Per l’etichettatura delle materie prime per alimenti per animali devono essere utilizzate, laddove disponibili, le denominazioni menzionate nell’allegato 1.4. Controllo della qualità 1. Se del caso, deve essere designata una persona qualificata quale responsabile del controllo della qualità. 2. Le imprese nel settore dell’alimentazione animale devono, quale parte del loro sistema di controllo della qualità, avere accesso a un laboratorio dotato di per- sonale e attrezzature adeguati. 3. Deve essere predisposto per scritto e attuato un piano del controllo della qua- lità che preveda, in particolare, il controllo dei punti critici del processo di fabbricazione, le procedure e le frequenze di campionatura, i metodi di analisi e la loro frequenza, il rispetto delle specifiche – e la destinazione in caso di non conformità – dalle materie prime ai prodotti finali. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 329 916.307.1 4. Per garantire la rintracciabilità, il produttore deve provvedere a una documen- tazione sulle materie prime utilizzate nel prodotto finale. Tale documenta- zione deve essere tenuta a disposizione dell’autorità competente, almeno per un periodo commisurato all’uso per il quale i prodotti sono immessi sul mer- cato. Inoltre, devono essere prelevati campioni degli ingredienti e di ciascuna partita di prodotto fabbricato e immesso sul mercato o di ciascuna porzione specifica di produzione (in caso di produzione continua) in quantità sufficiente secondo una procedura prestabilita dal fabbricante e conservati per assicurare la rintracciabilità (su base regolare in caso di fabbricazione per il fabbisogno esclusivo del produttore). I campioni sono sigillati ed etichettati in modo da essere facilmente identificabili; essi devono essere conservati in condizioni tali da escludere un cambiamento anomalo della loro composizione o un’adul- terazione. I campioni devono essere tenuti a disposizione delle autorità com- petenti almeno per un periodo commisurato all’uso per il quale gli alimenti per animali sono immessi sul mercato. Nel caso di alimenti per animali da compagnia, il fabbricante deve conservare soltanto campioni del prodotto fi- nito. Monitoraggio della diossina per oli, grassi e prodotti derivati 1. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale che immettono sul mer- cato grassi, oli o prodotti da essi derivati destinati all’alimentazione animale devono fare analizzare tali prodotti presso laboratori accreditati per il tenore di diossine e PCB diossina-simili, in conformità dei procedimenti e dei metodi di cui all’allegato 9. 2. A integrazione del sistema di «analisi dei rischi e controllo dei punti critici» (HACCP) dell’operatore del settore dell’alimentazione animale, le analisi di cui al numero 1 devono essere effettuate almeno con le seguenti frequenze (se non meglio precisato, una partita di prodotti da analizzare non deve superare le 1000 tonnellate): 2.1 Operatori del settore dell’alimentazione animale che trasformano grassi e oli vegetali greggi 2.1.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite dei prodotti derivati da oli e grassi vegetali, ad eccezione di glicerina, lecitina, gomme e prodotti di cui al numero 2.1.2. 2.1.2 Devono essere analizzati e documentati nell’ambito del sistema HACCP gli oli acidi di raffinazione chimica, le paste di saponificazione (soapstocks), i coadiuvanti di filtrazione utilizzati, la terra decolorante esausta e le partite in entrata di olio di cocco greggio. 2.2 Operatori del settore dell’alimentazione animale che producono grassi ani- mali, compresi i trasformatori di grassi animali 2.2.1 Deve essere effettuata un’analisi rappresentativa ogni 5000 tonnellate e almeno un’analisi rappresentativa all’anno del grasso animale e dei prodotti Produzione agricola 330 916.307.1 da esso derivati della categoria 3 di cui all’articolo 7 OSOAn72, o provenienti da uno stabilimento riconosciuto del settore alimentare. 2.3 Operatori del settore dell’alimentazione animale che producono olio di pesce 2.3.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite di olio di pesce se ottenuto da: – prodotti derivati da olio di pesce diverso dall’olio di pesce raffinato; – prodotti della pesca per i quali non si dispone di dati storici di monito- raggio, di origine non specificata o provenienti dal mar Baltico; – sottoprodotti di origine ittica provenienti da stabilimenti di produzione di pesce destinato al consumo umano non riconosciuti in virtù della legisla- zione sulle derrate alimentari; – melù o menade. 2.3.2 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite in uscita di prodotti deri- vati da olio di pesce diverso dall’olio di pesce raffinato. 2.3.3 Deve essere effettuata un’analisi rappresentativa ogni 2000 tonnellate dell’olio di pesce non menzionato al numero 2.3.1. 2.3.4 Deve essere analizzato e documentato secondo i principi generali HAACCP conformemente all’articolo 44 OsAlA l’olio di pesce decontaminato per mezzo di un trattamento ufficialmente riconosciuto. 2.4 Industria oleochimica e del biodiesel 2.4.1 Imprese dell’industria oleochimica che immettono alimenti per animali sul mercato 2.4.1.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite in entrata di grassi animali non menzionati al numero 2.2 o 2.7, di olio di pesce non menzionato al nu- mero 2.3 o 2.7, di oli e grassi recuperati dagli operatori del settore alimentare e di grassi e oli miscelati. 2.4.1.2 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite di prodotti derivati da oli e grassi immessi sul mercato come alimenti per animali, ad eccezione di: – glicerina, – acidi grassi puri distillati da frazionamento, – prodotti di cui al numero 2.4.1.3. 2.4.1.3 Devono essere analizzati e documentati nell’ambito del sistema HACCP gli acidi grassi greggi da frazionamento, gli acidi grassi esterificati con glicerolo, i mono- e digliceridi di acidi grassi, i sali di acidi grassi e le partite in entrata di olio di cocco greggio. 2.4.2 Imprese dell’industria del biodiesel che immettono alimenti per animali sul mercato 72 RS 916.441.22 Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 331 916.307.1 2.4.2.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite in entrata di grassi animali non menzionati al numero 2.2 o 2.7, di olio di pesce non menzionato al nu- mero 2.3 o 2.7, di oli e grassi recuperati dagli operatori del settore alimentare, e di grassi e oli miscelati. 2.4.2.2 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite dei prodotti derivati da oli e grassi immessi sul mercato come alimenti per animali, ad eccezione di: – glicerina, – acidi grassi puri distillati da frazionamento, – prodotti di cui al numero 2.4.2.3. 2.4.2.3 Devono essere analizzati e documentati nell’ambito del sistema HACCP gli acidi grassi greggi da frazionamento, gli acidi grassi esterificati con glicerolo, i mono- e digliceridi di acidi grassi, i sali di acidi grassi e le partite in entrata di olio di cocco greggio. 2.5 Stabilimenti di miscelazione dei grassi 2.5.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite in entrata di olio di cocco greggio, di grassi animali non menzionati al numero 2.2 o 2.7, di olio di pesce non menzionato al numero 2.3 o 2.7, di oli e grassi recuperati dagli operatori del settore alimentare, di grassi e oli miscelati nonché di prodotti derivati da oli e grassi, ad eccezione di: – glicerina, – lecitina, – gomme, – prodotti menzionati al numero 2.5.2. 2.5.2 Devono essere analizzati e documentati nell’ambito del sistema HACCP gli oli acidi di raffinazione chimica, gli acidi grassi greggi da frazionamento, gli acidi grassi puri distillati da frazionamento, i coadiuvanti di filtrazione, la terra decolorante e le paste di saponificazione (soapstocks), oppure 2.5.3 deve essere analizzato il 100 per cento delle partite di grassi e oli miscelati destinati agli alimenti per animali. L’operatore del settore dell’alimentazione animale dichiara all’autorità com- petente l’opzione da lui scelta. 2.6 Produttori di alimenti composti per animali allevati, ad eccezione degli stabi- limenti menzionati al numero 2.5 2.6.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite in entrata di olio di cocco greggio, di grassi animali non menzionati al numero 2.2 o 2.7, di olio di pesce non menzionato al numero 2.3 o 2.7, di oli e grassi recuperati dagli operatori del settore alimentare, di grassi e oli miscelati e di prodotti derivati da oli e grassi, ad eccezione di: – glicerina, – lecitina, – gomme, – prodotti menzionati al numero 2.6.2. Produzione agricola 332 916.307.1 2.6.2 Devono essere analizzati e documentati nell’ambito del sistema HACCP gli acidi grassi di raffinazione chimica, gli acidi grassi greggi da frazionamento, gli acidi grassi puri distillati da frazionamento, i coadiuvanti di filtrazione, la terra decolorante e le paste di saponificazione (soapstocks). 2.6.3 Deve essere analizzato l’1 per cento delle partite di alimenti composti per ani- mali contenenti prodotti menzionati ai numeri 2.6.1 e 2.6.2. 2.7 Importatori che immettono sul mercato alimenti per animali 2.7.1 Deve essere analizzato il 100 per cento delle partite importate di olio di cocco greggio, di grassi animali, di olio di pesce, di oli e grassi recuperati dagli ope- ratori del settore alimentare, di grassi e oli miscelati, di tocoferoli estratti dall’olio vegetale e di acetato di tocoferile da esso derivato nonché di prodotti derivati da oli e grassi, ad eccezione di: – glicerina, – lecitina, – gomme, – i prodotti di cui al numero 2.7.2. 2.7.2 Devono essere analizzati e documentati nell’ambito del sistema HACCP gli acidi grassi di raffinazione chimica, gli acidi grassi greggi da frazionamento, gli acidi grassi puri distillati da frazionamento e le paste di saponificazione (soapstocks). 3. I grassi e gli oli che sono stati raffinati attraverso un processo riconosciuto sufficiente per rispettare i valori massimi fissati nell’allegato 10 parte 1 (se- zione V della direttiva 2002/32/CE73) devono essere analizzati secondo i prin- cipi generali HACCP conformemente all’articolo 44 OsAlA. 4. Se un operatore del settore dell’alimentazione animale dimostra che un invio omogeneo è più grande della dimensione massima della partita secondo il nu- mero 2 e che è stato campionato in modo rappresentativo, i risultati dell’ana- lisi del campione opportunamente estratto e sigillato saranno considerati ac- cettabili. 5. Ogni partita di prodotti analizzati conformemente al numero 2 deve essere accompagnata dalla prova documentale che tali prodotti o tutti i relativi com- ponenti sono stati analizzati o inviati per l’analisi a un laboratorio accreditato secondo il numero 1, ad eccezione delle partite di prodotti di cui ai numeri 2.1.2, 2.2.1, 2.3.3, 2.3.4, 2.4.1.3, 2.4.2.3, 2.5.2, 2.6.2 e 2.7.2. La prova dell’analisi deve collegare senza ambiguità la consegna e la partita o le partite analizzate. Tale collegamento va descritto nel sistema di rintrac- ciabilità documentata in uso presso il fornitore. In particolare, quando la con- segna è costituita da più di una partita o componente, la prova documentale da fornire deve riferirsi a ciascuno dei componenti della consegna. Nel caso in cui le analisi siano effettuate sul prodotto in uscita, la prova che il prodotto è stato analizzato è rappresentata dalla relazione analitica. 73 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 10 parte 1. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 333 916.307.1 Ogni consegna di prodotti di cui al numero 2.2.1 o 2.3.2 deve essere accom- pagnata dalla prova che tali prodotti sono conformi ai requisiti di cui al nu- mero 2.2.1 o 2.3.2. Se necessario, la prova dell’analisi della partita o delle partite consegnate deve essere inoltrata al destinatario quando l’operatore ri- ceve i risultati dell’analisi dal laboratorio autorizzato. 6. L’operatore del settore dell’alimentazione animale in possesso di una prova documentale che una partita di un prodotto o che tutti i componenti di una partita di un prodotto di cui al numero 2.6.2 che entrano nel suo stabilimento sono stati analizzati durante la fase di produzione, di trasformazione o di di- stribuzione è esentato dall’obbligo di analizzare la partita. 7. Se tutte le partite in entrata di prodotti di cui al numero 2.6.1 che entrano in un processo di produzione sono state analizzate conformemente ai requisiti della presente ordinanza e se può essere assicurato che il processo di produ- zione, la manipolazione e lo stoccaggio non aumentano la contaminazione di diossina, l’operatore del settore dell’alimentazione animale è esentato dall’ob- bligo di far analizzare il prodotto in uscita e lo analizza invece in base al si- stema HACCP. 8. Se un operatore del settore dell’alimentazione animale affida a un laboratorio il compito di eseguire un’analisi conformemente al numero 1, egli deve chie- dere al laboratorio di comunicare i risultati di tale analisi all’autorità compe- tente del Paese in cui ha sede il laboratorio, nel caso in cui vengano superati i limiti per la diossina secondo l’allegato 10 parte 1 (sezione V n. 1 e 2 della direttiva 2002/32/CE74). Se un operatore del settore dell’alimentazione animale affida a un laboratorio che si trova in un Paese terzo il compito di eseguire l’analisi di cui al numero 1 deve informarne l’UFAG. Stoccaggio e trasporto 1. Gli alimenti per animali trasformati devono essere tenuti separati dai compo- nenti delle materie prime e dagli additivi non trasformati per evitare una con- taminazione incrociata degli alimenti per animali trasformati; si devono usare adeguati materiali di imballaggio. 2. Gli alimenti per animali devono essere conservati e trasportati in appositi con- tenitori. Devono essere immagazzinati in posti all’uopo designati, adattati e mantenuti in ordine per assicurare buone condizioni di stoccaggio e accessibili solo alle persone autorizzate dagli imprenditori del settore dell’alimentazione animale. 3. Gli alimenti per animali sono immagazzinati e trasportati in modo da essere facilmente identificabili per evitare confusioni o contaminazioni incrociate e prevenirne il deterioramento. 74 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 10 parte 1. Produzione agricola 334 916.307.1 4. I contenitori e le attrezzature usate per il trasporto, lo stoccaggio, la movimen- tazione, la manipolazione e la pesatura degli alimenti per animali devono es- sere tenuti puliti. Si devono introdurre programmi di pulitura e ridurre al mi- nimo le tracce di detergenti e disinfettanti. 5. Si devono ridurre al minimo e tenere sotto controllo le impurità per contenere l’invasione di parassiti. 6. Se del caso, le temperature devono essere mantenute quanto più basse possi- bile per evitare la condensa e il deterioramento. 7. Contenitori: 7.1 I contenitori che devono servire per lo stoccaggio o il trasporto di grassi miscelati, oli di origine vegetale o prodotti da essi derivati destinati all’alimentazione animale non devono essere utilizzati per il trasporto o lo stoccaggio di prodotti diversi da questi, a meno che questi ultimi pro- dotti soddisfino i requisiti della presente ordinanza. 7.2 Essi devono essere tenuti separati da qualsiasi altro carico, laddove esista un rischio di contaminazione. 7.3 Nei casi in cui questo uso separato non sia possibile, è necessario pulire in modo efficiente, così da eliminare ogni traccia di prodotto, quei con- tenitori precedentemente utilizzati per prodotti non conformi ai requisiti dell’allegato 10. 7.4 In virtù delle disposizioni dell’allegato 4 numeri 21–24 OSOAn, i grassi animali appartenenti alla categoria 3 destinati all’alimentazione animale devono essere immagazzinati e trasportati conformemente ai requisiti dell’OSOAn. Documentazione 1. Tutti gli operatori del settore dell’alimentazione animale, compresi coloro che fungono esclusivamente da intermediari commerciali senza mai detenere il prodotto nei loro locali, devono riportare in un registro i dati pertinenti com- presi quelli relativi all’acquisto, alla produzione e alla vendita, per un’effettiva rintracciabilità dalla ricezione alla consegna, compresa l’esportazione fino alla destinazione finale. 2. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale, a eccezione di quelli che fungono esclusivamente da intermediari commerciali senza mai detenere il prodotto nei loro locali, devono tenere in un registro: a. Documenti relativi al processo di fabbricazione e ai controlli Le imprese del settore dell’alimentazione animale devono disporre di un sistema di documentazione volto a definire e gestire il controllo dei punti critici nel processo di fabbricazione e a stabilire e attuare piani di con- trollo della qualità. Esse devono conservare i risultati dei relativi con- trolli. Tale documentazione deve essere conservata per consentire di rin- tracciare la storia della fabbricazione di ciascuna partita di prodotto, immessa sul mercato e di stabilire le responsabilità in caso di reclamo. Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale 335 916.307.1 b. Documenti relativi alla rintracciabilità, in particolare i. per additivi di alimenti per animali: – natura e quantità degli additivi prodotti, rispettive date di fab- bricazione e, se del caso, numero della partita o della porzione specifica di produzione, in caso di fabbricazione continua, – nome e indirizzo dello stabilimento cui gli additivi sono stati consegnati, natura e quantità degli additivi consegnati e, even- tualmente, numero della partita o della porzione specifica di produzione, in caso di fabbricazione continua; ii. per premiscele: – nome e indirizzo del produttore o dei fornitori di additivi, na- tura e quantità degli additivi utilizzati nonché, eventualmente, numero della partita o della porzione specifica di produzione, in caso di fabbricazione continua, – data di fabbricazione della premiscela e, eventualmente, nu- mero della partita, – nome e indirizzo dello stabilimento cui le premiscele sono state consegnate, data della consegna e natura e quantità delle pre- miscele consegnate nonché, eventualmente, numero della par- tita; iii. per alimenti composti per animali/materie prime: – nome e indirizzo del produttore o dei fornitori dell’additivo/ dell’alimento composto, natura e quantità della premiscela usata e, eventualmente, numero di partita, – nome e indirizzo dei fornitori delle materie prime e degli ali- menti complementari per animali e data di consegna, – natura, quantità e composizione dell’alimento composto per animali, – natura e quantità delle materie prime o degli alimenti composti per animali fabbricati, unitamente alla data di fabbricazione e al nome e indirizzo dell’acquirente (ad esempio agricoltore, al- tri imprenditori del settore dell’alimentazione animale). Reclami e ritiro dei prodotti 1. Gli operatori del settore dell’alimentazione animale mettono in atto un sistema di registrazione e trattamento dei reclami. 2. Essi introducono, ove necessario, un sistema per il rapido ritiro dei prodotti immessi nel circuito di distribuzione. Devono stabilire per scritto la destina- zione dei prodotti ritirati che, prima di essere reimmessi sul mercato devono essere sottoposti a un nuovo controllo della qualità. Sezione 1: Materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali Art. 1 Requisiti tecnici relativi agli alimenti per animali Art. 1a Materie prime che non devono essere notificate Art. 2 Sostanze vietate o autorizzate con restrizioni nell’alimentazione animale Art. 3 Maggiori controlli Art. 4 Tenore di additivi per alimenti per animali Art. 5 Alimenti dietetici per animali Sezione 2: Etichettatura e presentazione di materie prime, alimenti composti e alimenti dietetici per animali Art. 6 Indicazioni Art. 7 Requisiti minimi relativi all’etichettatura di alimenti per animali Art. 8 Requisiti particolari relativi all’etichettatura di materie prime Art. 9 Requisiti obbligatori particolari relativi all’etichettatura di alimenti composti per animali Art. 10 Requisiti supplementari relativi all’etichettatura di alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali Art. 11 Requisiti supplementari relativi all’etichettatura di alimenti per animali da compagnia Art. 12 Requisiti supplementari relativi all’etichettatura di alimenti non conformi per animali Art. 13 Deroghe relative all’etichettatura Art. 14 Etichettatura facoltativa Sezione 3: Additivi per alimenti per animali e premiscele Art. 15 Condizioni d’utilizzo di additivi per alimenti per animali e premiscele Art. 16 Richieste e domande Art. 17 Elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali Art. 18 Requisiti particolari relativi all’etichettatura di additivi per alimenti per animali e premiscele Sezione 4: Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Art. 19 Sezione 5: Prescrizioni relative all’igiene degli alimenti per animali Art. 20 Sezione 6: Tolleranze, campionature, metodi d’analisi e trasporti Art. 21 Sezione 7: Disposizioni finali Art. 22 Diritto previgente: abrogazione Art. 23 Art. 23a Art. 23b Art. 23c Art. 23d Art. 23e Art. 23f Art. 23g Art. 23h Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020 Art. 23i Disposizioni transitorie della modifica del 23 aprile 2021 Art. 23j Disposizioni transitorie della modifica del 3 novembre 2021 Art. 23k Disposizioni transitorie della modifica del 25 aprile 2022 Art. 23l Disposizioni transitorie della modifica del 2 novembre 2022 Art. 24 Entrata in vigore Allegato 1.1 Disposizioni tecniche relative a impurità, alimenti d’allattamento per animali, materie prime utilizzate come denaturanti o leganti, tenori di ceneri e d’acqua Allegato 1.2 Indicazioni obbligatorie per le materie prime Allegato 1.3 Categorie di materie prime utilizzabili nell’etichettatura degli alimenti composti per animali da compagnia Allegato 1.4 Elenco delle materie prime per alimenti per animali che non devono essere notificate (catalogo delle materie prime) Allegato 2 Elenco degli additivi autorizzati per alimenti per animali (elenco degli additivi) 1 Categoria 1: additivi tecnologici 1.1 Gruppo funzionale a: conservanti 1.2 Gruppo funzionale b: antiossidanti 1.3 Gruppi funzionali c: emulsionanti, d: stabilizzanti, e: addensanti, f: gelificanti 1.4 Gruppi funzionali g: leganti, h: sostanze per il controllo della contaminazione dei radionuclidi e i: antiagglomeranti 1.5 Gruppo funzionale j: regolatori dell’acidità 1.6 Gruppo funzionale k: additivi per l’insilamento 1.7 Gruppi funzionali m: sostanze per la riduzione della contaminazione degli alimenti per animali dalle micotossine e n: potenziatori delle condizioni d’igiene 1.8 Gruppo funzionale o: altri additivi tecnologici 2 Categoria 2: additivi organolettici 2.1 Gruppo funzionale a: coloranti 2.2 Gruppo funzionale b: aromatizzanti 2.2.1 Sostanze aromatizzanti autorizzate 2.2.2 Sostanze aromatizzanti provvisoriamente autorizzate a. Sostanze aromatizzanti autorizzate per tutte le specie o categorie animali b. Sostanze aromatizzanti autorizzate per cani e gatti c. Sostanze aromatizzanti autorizzate per tutte le specie animali ad eccezione dei pesci 3 Categoria 3: additivi nutrizionali 3.1 Gruppo funzionale a: vitamine, provitamine e sostanze chimicamente definite ad effetto analogo 3.2 Gruppo funzionale b: composti di oligoelementi 3.3 Gruppo funzionale c: amminoacidi, loro sali e analoghi 3.4 Gruppo funzionale d: urea e suoi derivati Allegato 3.1 Elenco degli scopi d’utilizzo autorizzati degli alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali (elenco degli alimenti dietetici) Allegato 3.2 Allegato 4.1 Elenco delle sostanze la cui immissione sul mercato o il cui uso ai fini dell’alimentazione animale sono vietati o autorizzati con restrizioni Parte 1 Parte 2 Parte 3 Allegato 4.2 Parte 1 Alimenti per animali di origine non animale che sottostanno a maggiori controlli ufficiali Parte 2 Documento di accompagnamento per la liberazione di maggiori controlli Allegato 5 Disposizioni d’esecuzione concernenti l’allestimento e la presentazione di proposte nonché la valutazione e l’omologazione di additivi per alimenti per animali Allegato 6.1 Nomenclatura dei gruppi funzionali di additivi per alimenti per animali Allegato 6.2 Condizioni generali per l’uso di additivi per alimenti per animali Allegato 7 Tolleranze consentite per l’indicazione della composizione di materie prime o alimenti composti per animali Parte A: Tolleranze per i valori analitici di materie prime e alimenti composti per animali Parte B: Tolleranze per additivi per alimenti per animali indicati secondo gli allegati 1.1, 1.2, 8.2 e 8.3 Allegato 8.1 Disposizioni generali in materia di etichettatura delle materie prime e degli alimenti composti per animali Allegato 8.2 Indicazioni di etichettatura per materie prime e alimenti composti per animali da reddito Capitolo I: Etichettatura di additivi per alimenti per animali Capitolo II: Etichettatura di componenti analitici Allegato 8.3 Indicazioni di etichettatura per materie prime e alimenti composti per animali non destinati alla produzione alimentare Capitolo I: Etichettatura di additivi per alimenti per animali Capitolo II: Etichettatura di componenti analitici Allegato 8.4 Disposizioni specifiche relative all’etichettatura di alimenti non conformi per animali Allegato 8.5 Prescrizioni specifiche relative all’etichettatura di premiscele e di determinati additivi per alimenti per animali Allegato 8.6 Valore nutrizionale degli alimenti composti per animali 1. Ruminanti 2. Suini 3. Pollame 4. Cavalli 5. Vitelli da ingrasso 6. Cani e gatti Allegato 9 Procedura di campionatura e metodi di analisi per il controllo degli alimenti per animali Allegato 10 Sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Parte 1 Tenori massimi di sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Parte 2 Soglie d’intervento per le sostanze indesiderabili negli alimenti per animali Parte 3 Tenori massimi di residui di prodotti fitosanitari Parte 4 Tenori massimi di contaminazione radioattiva negli alimenti per animali Allegato 11 Requisiti relativi alle imprese del settore dell’alimentazione animale diverse da quelle al livello della produzione primaria di alimenti per animali che devono essere registrate od omologate secondo gli articoli 47 e 48 OsAlA Definizioni Impianti e attrezzature Personale Produzione Controllo della qualità Monitoraggio della diossina per oli, grassi e prodotti derivati Stoccaggio e trasporto Documentazione Reclami e ritiro dei prodotti | ||
ch | it | 3c90416d-ca9d-4ea3-a28f-7633e9af1c34 | Ordinanza dell’UFAG concernente la lista degli alimenti OGM per animali | 916.307.11 | true | 2015-01-01T00:00:00 | 2014-05-21T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25011/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/323/it | RS 916.307.11 1 Ordinanza dell’UFAG concernente la lista degli alimenti OGM per animali del 21 maggio 2014 (Stato 1° gennaio 2015) L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), visti gli articoli 62 capoversi 1 e 4 e 68 capoverso 3 dell’ordinanza del 26 ottobre 20111 sugli alimenti per animali, ordina: Art. 1 Lista degli alimenti OGM per animali Gli organismi geneticamente modificati autorizzati per la produzione di materie prime e di additivi nonché le materie prime e gli additivi che possono contenere tali organismi sono elencati nella lista degli alimenti OGM per animali di cui all’alle- gato. Art. 2 Tracce di organismi geneticamente modificati non più autorizzati per la produzione di alimenti per animali 1 Gli alimenti per animali contenenti tracce di organismi geneticamente modificati non più autorizzati per la produzione di materie prime e di additivi possono essere immessi sul mercato per cinque anni dopo la revoca dell’autorizzazione se: a. è possibile dimostrare che sono stati adottati provvedimenti adeguati per evi- tare la presenza di tracce; e b. la quota di tracce non supera lo 0,9 per cento di massa. 2 Gli alimenti per animali contenenti tracce di organismi la cui autorizzazione per la produzione di alimenti per animali è stata revocata per motivi di sicurezza non possono essere immessi sul mercato. 3 Per gli OGM la cui autorizzazione per la produzione di alimenti per animali è stata revocata l’allegato riporta: a. la data di revoca dell’autorizzazione; b. l’informazione indicante se l’autorizzazione sia stata revocata per motivi di sicurezza.2 RU 2014 1683 1 RS 916.307 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’UFAG del 29 ott. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4045). 916.307.11 Produzione agricola 2 916.307.11 Art. 3 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza dell’UFAG del 1° febbraio 20053 concernente la lista degli alimenti OGM per animali è abrogata. Art. 4 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2014. 3 [RU 2005 985] Lista degli alimenti OGM per animali. O dell’UFAG 3 916.307.11 Allegato4 (art. 1, 2 cpv. 3) Lista degli alimenti OGM per animali Organismi geneticamente modificati autorizzati per la produzione di materie prime e additivi Materie prime e additivi nei quali possono essere utilizzati gli organismi della colonna 1 Data dell’autorizzazione Data della proroga dell’autorizzazione Data della revoca dell’autorizzazione Revoca dell’autorizzazione per motivi di sicurezza Soia GTS 40-3-2 (Monsanto) tutti 20.12.1997 01.01.2015 Granturco Bt 11 (Syngenta) tutti 14.10.1998 01.01.2015 Granturco Bt 176 (Syngenta) tutti 06.01.1998 01.01.2015 No Granturco MON810 (Monsanto) tutti 27.07.2000 01.01.2015 Granturco 1507 (Pioneer HiBred) tutti 01.07.2014 Tutti gli organismi geneticamente modificati che in virtù degli articoli 19–23 del regolamento (CE) 1829/20035 possono essere immessi sul mercato dell’UE Glutine di granturco Alimenti di glutine di granturco Farina di fuso di granturco Germi di granturco Fiocchi di granturco Farina di granturco per l'alimentazione animale Tritello di spiga di granturco essiccato Amido di granturco Amido gonfiato di granturco Borlande essiccate di granturco 4 Nuovo testo giusta il n. II dell’O dell’UFAG del 29 ott. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4045). 5 Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 set. 2003 relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati, GU L 268 del 18.10.2003, pag. 1; modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 298/2008 GU L 97 del 9.4.2008, pag. 64. Produzione agricola 4 916.307.11 Organismi geneticamente modificati autorizzati per la produzione di materie prime e additivi Materie prime e additivi nei quali possono essere utilizzati gli organismi della colonna 1 Data dell’autorizzazione Data della proroga dell’autorizzazione Data della revoca dell’autorizzazione Revoca dell’autorizzazione per motivi di sicurezza Fave di soia estruse Baccelli di fave di soia Farina o fiocchi di patate Fecola di patate Proteine di patate Melassa di barbabietole da zucchero Polpa di barbabietole da zucchero Olio, panelli oleosi e altri sottoprodotti dell’estrazione di olio di colza, soia, semi di cotone e granturco | ||||
ch | it | b078c024-2957-47fc-9d4d-a2e475be7cba | Ordinanza sull’allevamento di animali | OAlle | 916.310 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 2012-10-31T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26622/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/763/it | 916.310 1 / 30 Ordinanza sull’allevamento di animali (OAlle) del 31 ottobre 2012 (Stato 1° gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 144 capoverso 2, 146, 147a capoverso 2 e 177 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura,2 ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. il riconoscimento delle organizzazioni di allevamento e delle imprese di allevamento private; b. l’assegnazione di contributi per l’allevamento; c. l’assegnazione di contributi per la conservazione delle razze svizzere; d. l’assegnazione di contributi per progetti di ricerca; d.bis 3 i compiti dell’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino; e. l’immissione in commercio di animali da allevamento, del loro sperma e dei loro ovuli non fecondati ed embrioni; f. l’importazione di animali da allevamento e da reddito e di sperma di toro nell’ambito dei contingenti doganali. Art. 2 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza si intende per: a. libro genealogico: libro tenuto da un’organizzazione di allevamento ricono- sciuta degli animali da allevamento per attestare la loro ascendenza e le loro prestazioni; b. esame funzionale: procedura per determinare la prestazione e lo stato di salute di un animale, inclusa la qualità dei suoi prodotti; RU 2012 6407 1 RS 910.1 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1687). 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 916.310 Produzione agricola 2 / 30 916.310 c. stima dei valori genetici: procedura statistica riconosciuta scientificamente se- condo i vigenti principi zootecnici per stimare i valori genetici di un animale in rapporto agli animali della stessa popolazione; d. valutazioni genetiche: procedura semplificata per stimare i valori genetici di un animale in rapporto a una popolazione di riferimento; e. periodo di creazione: periodo di tre intervalli di generazione al massimo definito nel programma di allevamento necessario per allestire un libro genealogico quando si crea una nuova razza; f. giorno di riferimento: giorno determinante per il censimento degli animali iscritti nel libro genealogico che danno diritto ai contributi; g. periodo di riferimento: periodo durante il quale sono state attuate le misure zootecniche che danno diritto ai contributi; h. stazione di inseminazione: stazione autorizzata dal veterinario cantonale a prelevare lo sperma per l’inseminazione artificiale; i. esame della prestazione dello stallone da allevamento: esame per selezionare i migliori stalloni di una popolazione; j. puledro iscritto: puledro iscritto nel libro genealogico mediante numero d’identificazione e nome; k. puledro identificato: puledro accompagnato dalla giumenta descritto mediante una segnalazione grafica e verbale; l. animali non iscritti nel libro genealogico: animali iscritti nel libro genealogico di un’organizzazione di allevamento ma che non sono conformi agli standard definiti per la razza. Art. 3 Contabilità e partecipazione finanziaria degli allevatori 1 Le organizzazioni di allevamento riconosciute devono tenere una contabilità che il- lustri come sono stati impiegati i singoli contributi per le diverse misure zootecniche. 2 Gli allevatori devono partecipare finanziariamente alle misure zootecniche delle loro organizzazioni di allevamento riconosciute almeno nella misura del 20 per cento del costo totale. Art. 44 Versamento di contributi 1 I contributi ai sensi della presente ordinanza sono assegnati su richiesta. 2 I termini per la presentazione delle domande per i contributi, i giorni di riferimento e i periodi di riferimento sono stabiliti nell’allegato 1.5 2bis I contributi sono versati solo dopo che è stato presentato un conteggio sulle pre- stazioni fornite. Nel caso di contributi per misure zootecniche il conteggio funge 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Allevamento di animali. O 3 / 30 916.310 al contempo da domanda. I termini per la presentazione dei conteggi sono stabiliti all’allegato 1. 6 3 L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) può modificare l’allegato 1. Sezione 2: Riconoscimento di organizzazioni e imprese di allevamento7 Art. 5 Condizioni 1 Un’organizzazione di allevamento per ogni razza o popolazione di animali delle specie bovina, suina, ovina e caprina, nonché di equidi, bufali, conigli, volatili, came- lidi del Nuovo Mondo e api mellifere è riconosciuta, su richiesta, se:8 a. è concepita quale organizzazione di mutua assistenza e si compone di alleva- tori attivi; b. ha personalità giuridica propria e sede in Svizzera; c. dispone di statuti giuridicamente validi secondo cui può diventare membro dell’organizzazione, alle condizioni previste dagli statuti: 1. ogni allevatore, e 2. ogni associazione di allevamento o consorzio di allevamento, se sono previsti membri collettivi; d. ha obiettivi chiari concernenti la selezione di almeno una razza o una popola- zione zootecnica, documentati da un programma di allevamento; e. tiene un unico libro genealogico centrale con i dati delle razze o delle popola- zioni zootecniche conforme alle esigenze di cui all’articolo 7; f. esegue esami funzionali secondo l’articolo 8; g. esegue stime dei valori genetici secondo l’articolo 9; h. esegue, invece della stima dei valori genetici, una valutazione genetica secondo l’articolo 10, se l’effettivo di una razza o di una popolazione zootec- nica non è sufficiente e secondo i vigenti principi zootecnici una stima dei valori genetici non è sostenibile dal punto di vista scientifico; i. dispone di un effettivo di animali della razza o della popolazione zootecnica abbastanza importante per realizzare un programma di miglioramento o garantire la conservazione della razza o della popolazione zootecnica; j. garantisce un’esecuzione corretta a livello personale, tecnico, organizzativo e finanziario delle misure zootecniche e tiene una contabilità unica per le misure zootecniche di tutte le razze e popolazioni zootecniche gestite; 6 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1687). 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). Produzione agricola 4 / 30 916.310 k. esercita le attività zootecniche in maniera neutrale e conformemente alle norme internazionali generalmente riconosciute; l. nel caso gestisca un libro genealogico filiale, rispetta i principi stabiliti dall’or- ganizzazione che tiene il libro genealogico sull’origine della razza degli equini. 2 Un’organizzazione non è riconosciuta come organizzazione di allevamento per una determinata razza se per la razza in questione vi sono già una o più organizzazioni riconosciute e il riconoscimento di un’ulteriore organizzazione potrebbe compromet- tere la conservazione di tale razza o il buon funzionamento del programma di alleva- mento di un’organizzazione esistente. 3 Un’organizzazione per la realizzazione di progetti per la conservazione delle razze svizzere è riconosciuta se: a. soddisfa i requisiti di cui al capoverso 1 lettere b, c e j; o b. soddisfa i requisiti di cui al capoverso 1 lettere b e j e nei suoi statuti o nell’atto costitutivo è esplicitamente sancita la conservazione delle razze svizzere mi- nacciate.9 Art. 6 Condizioni relative alle organizzazioni di allevamento e alle imprese di allevamento private con registri per suini da allevamento ibridi 1 Un’organizzazione di allevamento o un’impresa di allevamento privata con registri per suini da allevamento ibridi è riconosciuta, su richiesta, se:10 a. ha personalità giuridica propria e sede in Svizzera; b. dispone di statuti giuridicamente validi; c. ha obiettivi chiari concernenti l’allevamento, documentati da un programma di allevamento; d. tiene o istituisce un registro ed è in grado di eseguire i controlli richiesti; e. esegue esami funzionali secondo l’articolo 8; f. esegue stime dei valori genetici secondo l’articolo 9; g. dispone di un effettivo di animali abbastanza importante per realizzare un pro- gramma di miglioramento; h. garantisce un’esecuzione corretta a livello personale, tecnico, organizzativo e finanziario delle misure zootecniche nei settori di promozione e tiene una con- tabilità unica per le misure zootecniche di tutte le razze e popolazioni zootec- niche gestite; i. esercita le attività zootecniche in maniera neutrale e conformemente alle norme internazionali generalmente riconosciute. 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1687). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). Allevamento di animali. O 5 / 30 916.310 2 Gli statuti di un’organizzazione di allevamento devono consentire, se le condizioni previste dagli statuti sono soddisfatte, l’affiliazione di: a. ogni allevatore; e b. ogni associazione di allevamento o consorzio di allevamento, se sono previsti membri collettivi. 3 Alle organizzazioni di allevamento che tengono un libro genealogico per suini da allevamento ibridi e per suini di razza pura si applica l’articolo 5. Art. 7 Tenuta del libro genealogico 1 Nel libro genealogico sono registrate rilevazioni e annotazioni sull’ascendenza, sull’identificazione, sulle prestazioni, sulla qualità e sulla morfologia degli animali da allevamento. 1bis Come numero d’identificazione va utilizzato il numero di marca auricolare per gli animali a unghia fessa e l’Universal Equine Life Number (UELN) per gli equidi.11 2 Oltre agli animali di razza pura, in rubriche o sezioni separate del libro genealogico possono essere iscritti anche incroci e animali di ascendenza sconosciuta, purché pre- sentino le caratteristiche tipiche della razza. 3 All’interno di una rubrica o di una sezione del libro genealogico gli animali possono essere iscritti separatamente in base a classi qualitative, determinate dalla loro ascen- denza, dall’identificazione e dalle prestazioni. 4 Gli animali riconosciuti come portatori di tare ereditarie devono essere designati in quanto tali nel libro genealogico e occorre darne comunicazione agli allevatori.12 5 Le organizzazioni di allevamento devono stabilire in un regolamento in quale modo deve essere tenuto un libro genealogico. Il regolamento deve perlomeno comprendere disposizioni concernenti: a. la definizione delle caratteristiche tipiche della razza; b. la definizione degli obiettivi zootecnici; c.13 l’identificazione uniforme degli animali se non già prescritta dall’articolo 10 o 15a dell’ordinanza del 27 giugno 199514 sulle epizoozie; d.15 la registrazione dei dati relativi all’ascendenza degli animali; e. l’analisi delle annotazioni nel libro genealogico, degli apprezzamenti, dei ri- sultati degli esami funzionali, nonché la stima dei valori genetici o le valuta- zioni genetiche; 11 Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 14 RS 916.401 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). Produzione agricola 6 / 30 916.310 f. la determinazione delle esigenze minime per l’iscrizione degli animali in una determinata rubrica o sezione del libro genealogico; g. le esigenze relative all’iscrizione nel libro genealogico e per il diritto di riproduzione. Art. 8 Esami funzionali 1 Gli esami funzionali hanno lo scopo di determinare ed evidenziare le prestazioni, lo stato di salute e la morfologia degli animali, nella misura in cui questi elementi sono importanti sotto il profilo zootecnico, dell’economia aziendale e della salute dell’ani- male. 2 Gli esami funzionali devono essere eseguiti secondo metodi riconosciuti scientifica- mente e internazionalmente. 3 Le organizzazioni di allevamento, le organizzazioni di allevamento per suini da al- levamento ibridi e le imprese di allevamento private per suini da allevamento ibridi devono stabilire in un regolamento: a. il nome dell’esame funzionale e il numero di animali da esaminare; b. la procedura dell’esame; c. le caratteristiche sottoposte a esame e il metodo d’esame utilizzato; d. le condizioni d’ammissione; e. la data, la durata dell’esame funzionale e il periodo durante il quale è eseguito; f. il metodo per valutare i risultati delle caratteristiche esaminate; g. il metodo per l’esame di prodotti in caso di programmi di incrocio; h. i controlli per garantire la qualità dei risultati dell’esame; i. la comunicazione dei risultati dell’esame ai membri dell’organizzazione. Art. 9 Stime dei valori genetici 1 Le stime dei valori genetici devono essere sostenibili dal punto di vista scientifico secondo i vigenti principi zootecnici. 2 Le organizzazioni di allevamento, le organizzazioni di allevamento per suini da al- levamento ibridi e le imprese di allevamento private per suini da allevamento ibridi devono stabilire in un regolamento: a. il genere e la portata della stima dei valori genetici; b. la procedura di stima dei valori genetici; c. i dati su cui si basa la stima e lo scambio di dati; d. le date della valutazione; e. i provvedimenti di assicurazione della qualità; f. le condizioni di pubblicazione e la comunicazione delle stime dei valori genetici ai membri. Allevamento di animali. O 7 / 30 916.310 Art. 10 Valutazioni genetiche 1 Le valutazioni genetiche degli animali devono essere sostenibili dal punto di vista scientifico secondo i vigenti principi zootecnici. 2 La predisposizione genetica degli animali da allevamento esaminati è espressa come scarto da una media comparativa. 3 Le organizzazioni di allevamento, le organizzazioni di allevamento per suini da al- levamento ibridi e le imprese di allevamento private per suini da allevamento ibridi devono stabilire in un regolamento: a. il genere e la portata della valutazione genetica; b. la procedura di valutazione genetica; c. i dati su cui si basa la valutazione e lo scambio di dati; d. le date della valutazione; e. i provvedimenti di assicurazione della qualità; f. le condizioni di pubblicazione e la comunicazione della valutazione genetica ai membri. Art. 1116 Procedura 1 La domanda di riconoscimento come organizzazione di allevamento, corredata di tutta la documentazione necessaria, va presentata all’UFAG utilizzando l’apposito modulo. 2 Il riconoscimento ha una durata massima di dieci anni. Se al più tardi sei mesi prima della scadenza del riconoscimento viene presentata una nuova domanda, l’UFAG decide prima della scadenza del riconoscimento. 3 Le organizzazioni di allevamento di equidi che rilasciano passaporti per equidi de- vono presentare contemporaneamente alla nuova domanda conformemente al capo- verso 2 una nuova domanda di riconoscimento come servizio preposto al rilascio del passaporto in virtù dell’articolo 15dbis capoverso 4 dell’ordinanza del 27 giugno 199517 sulle epizoozie. 4 Qualsiasi cambiamento che abbia un’incidenza sull’adempimento dei requisiti per il riconoscimento va notificato all’UFAG nell’arco di tre mesi. 16 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 17 RS 916.401 Produzione agricola 8 / 30 916.310 Art. 1218 Estensione del raggio d’attività territoriale di un’organizzazione di allevamento riconosciuta Un’organizzazione di allevamento svizzera riconosciuta che intende estendere il suo raggio d’attività territoriale a uno Stato membro dell’Unione europea (UE) deve pre- sentare all’UFAG una domanda in tal senso. L’UFAG invita l’autorità competente dello Stato membro a esprimersi entro tre mesi. Art. 13 Riconoscimento e attività di organizzazioni di allevamento con sede nell’Unione europea 1 Le organizzazioni di allevamento con sede nell’UE e riconosciute dalla competente autorità di uno Stato membro dell’UE non necessitano di essere riconosciute in Sviz- zera. 2 Esse possono operare in Svizzera se l’UFAG approva la domanda di estensione del raggio di attività territoriale presentata dall’autorità competente dello Stato membro dell’UE. 3 La domanda è respinta se: a. per la razza in questione vi sono già una o più organizzazioni riconosciute in Svizzera e il riconoscimento di un’ulteriore organizzazione rischia di compro- mettere la conservazione di tale razza o il buon funzionamento del programma di allevamento di un’organizzazione esistente; o b. gli equini della razza in questione possono essere iscritti in una sezione speci- fica di un libro genealogico tenuto da un’organizzazione riconosciuta in Sviz- zera che si attiene in particolare per questa sezione ai principi stabiliti dall’or- ganizzazione che tiene il libro genealogico sull’origine della razza. 4 L’UFAG pubblica l’elenco delle organizzazioni di allevamento estere che operano in Svizzera. Sezione 3: ... Art. 1419 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 19 Abrogato dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). Allevamento di animali. O 9 / 30 916.310 Sezione 4: Contributi per misure zootecniche20 Art. 14a21 1 Nel quadro dei fondi disponibili per la presente sezione, le organizzazioni di alleva- mento riconosciute vengono sostenute mediante contributi per misure zootecniche concernenti gli animali seguenti: a. animali della specie bovina, inclusi bufali; b. equidi; c. animali della specie suina; d. animali della specie ovina; e. animali della specie caprina; f. camelidi del Nuovo Mondo; g. api mellifere. 2 Il sostegno avviene mediante: a. contributi per la tenuta del libro genealogico; b. contributi per gli esami funzionali. 3 Non sono assegnati contributi alle imprese di allevamento private che tengono o istituiscono registri per suini da allevamento ibridi e alle organizzazioni di alleva- mento estere. 4 L’UFAG pubblica i contributi versati a ciascuna organizzazione di allevamento e per ciascuna misura. Art. 15 Contributi per l’allevamento di bovini 1 ...22 2 Il contributo per l’allevamento di bovini è il seguente: a. tenuta del libro genealogico: per ogni animale iscritto nel libro genealogico 12 franchi b. esami funzionali: 1. per ogni apprezzamento della conformazione con descrizione lineare e classificazione 9 franchi 20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 21 Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 22 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Produzione agricola 10 / 30 916.310 2. campioni di latte: – per ogni analisi di un campione di latte con il metodo ICAR A4 – per ogni analisi di un campione di latte con il metodo ICAR AT4 o ATM4 – per ogni analisi di un campione di latte con il metodo ICAR B o C 5 franchi 3.50 franchi 2.20 franchi 3. per ogni esame della produzione di carne con il metodo ICAR 26 franchi 4. per ogni prima diagnosi nel quadro dell’esame dello stato di salute con il metodo ICAR 1 franco.23 3 I contributi per l’apprezzamento della conformazione sono assegnati per un metodo conforme alla norma internazionale della descrizione lineare e classificazione. 4 Nei seguenti casi è assegnata la metà del contributo per campione di latte per le vacche appartenenti a un’azienda che tiene il libro genealogico: a. se gli animali non sono iscritti nel libro genealogico; o b. se l’esame dell’attitudine lattifera è svolto senza rilevazione della composi- zione. 5 Non è assegnato alcun contributo per campione di latte per le vacche appartenenti a un’azienda che tiene il libro genealogico se entrambe le condizioni di cui al capoverso 3 lettere a e b sono adempiute. 6 Il contributo per campione di latte nel quadro dell’esame dell’attitudine lattifera è assegnato per ogni vacca appartenente a un’azienda che tiene il libro genealogico al termine del periodo di lattazione. 7 ...24 8 Per animale e periodo di riferimento sono assegnati contributi per un massimo di tre prime diagnosi nel quadro dell’esame dello stato di salute.25 Art. 16 Contributi per l’allevamento di equini 1 ...26 2 I contributi sono i seguenti: a. tenuta del libro genealogico: per ogni puledro identificato e iscritto nel libro genealogico 400 franchi b. esami funzionali: 1. per ogni esame dello stallone nella stazione 650 franchi 23 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 24 Introdotto dal n. I dell’O del 21 mag. 2014 (RU 2014 1687). Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 25 Introdotto dal n. I dell’O del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1687). 26 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Allevamento di animali. O 11 / 30 916.310 2. per ogni esame dello stallone nell’azienda 50 franchi.27 3 Per puledri identificati e iscritti nel libro genealogico è assegnato un contributo, sem- pre che: a. non abbiano più di un anno e i genitori e i nonni siano iscritti o menzionati nel libro genealogico; b. siano discendenti di stalloni ammessi come stalloni da monta dalla Federa- zione; e c. siano registrati nella banca dati sul traffico di animali. 4 Se l’organizzazione di allevamento riconosciuta non esegue una stima dei valori ge- netici, è assegnata al massimo la metà del contributo per ogni puledro identificato e iscritto nel libro genealogico. 5 Il contributo per l’esame della prestazione dello stallone è assegnato un’unica volta nella vita di uno stallone. 6 Il contributo per l’esame della prestazione dello stallone nell’azienda è assegnato se: a. l’esame dura almeno un giorno; b. l’esame è svolto unicamente su stalloni; c. sono selezionati soltanto singoli stalloni da allevamento; e d. l’esame consiste in una selezione preliminare seguita senza interruzione da una prova di prestazione finale. 7 Il contributo per l’esame della prestazione dello stallone nella stazione è assegnato se: a. l’esame nella stazione dura almeno 30 giorni; b. l’esame è svolto unicamente su stalloni; c. l’esame consiste in una selezione preliminare seguita senza interruzione da una prova di prestazione finale nella stazione; e d. gli stalloni non lasciano la stazione durante il periodo della prova. Art. 17 Contributi per l’allevamento di suini 1 ...28 2 Il contributo per l’allevamento di suini è il seguente: a. tenuta del libro genealogico: per ogni animale iscritto nel libro genealogico 150 franchi b. esami funzionali: 1. per ogni esame nell’azienda con misurazione mediante ultrasuoni e determinazione del peso 4 franchi 27 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 28 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Produzione agricola 12 / 30 916.310 2. per ogni esame nell’azienda con descrizione lineare e determinazione del peso 4 franchi 3. per ogni esame nell’azienda con misurazione mediante ultrasuoni, descrizione lineare e determinazione del peso 6 franchi 4. per ogni esame nella stazione 450 franchi 5. per ogni esame nell’azienda concernente l’odore del verro 70 franchi.29 3 L’importo annuo destinato all’infrastruttura necessaria alla realizzazione degli esami in una stazione, al rilevamento e alla valutazione dei dati relativi alla fecondità e alla macellazione, alla determinazione dei caratteri-traccia genotipici e alla pubblicazione e divulgazione dei risultati zootecnici ammonta a 500 000 franchi. 4 Se l’organizzazione di allevamento riconosciuta non esegue una stima dei valori ge- netici, per ogni animale iscritto nel libro genealogico è assegnata al massimo la metà del contributo. 5 Il contributo per l’esame nella stazione è assegnato se questo comprende il rileva- mento dell’aumento di peso, l’indice di consumo, la carnosità e almeno tre criteri di qualità della carne e del grasso durante un periodo d’ingrassamento conforme alla prassi. I seguenti esami danno diritto a un contributo: a. esame dei fratelli e delle sorelle; b. esame funzionale dei verri; c. esame dei prodotti terminali; d. gruppi d’esame liberi con programma di allevamento definito per animali non iscritti nel libro genealogico. 6 La metà del contributo è assegnata per ogni esame nella stazione per i gruppi d’esame liberi nel quadro di un programma di allevamento definito. 7 L’esame nell’azienda concernente l’odore del verro prevede almeno la determina- zione dell’androsterone e dello scatolo. Art. 1830 Contributi per l’allevamento di ovini, escluse le pecore da latte 1 Il contributo per l’allevamento di ovini, escluse le pecore da latte, è il seguente: a. tenuta del libro genealogico: per ogni animale iscritto nel libro genealogico 21 franchi b. esame funzionale: per ogni esame della capacità di sviluppo 12 franchi 2 Il contributo per gli esami della capacità di sviluppo è assegnato se il peso alla na- scita è rilevato conformemente alla prassi e se è effettuata almeno una pesatura di controllo tra il 35° e il 45° giorno dalla nascita. 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Allevamento di animali. O 13 / 30 916.310 Art. 19 Contributi per l’allevamento di caprini e di pecore da latte 1 ...31 2 Il contributo per l’allevamento di caprini e di pecore da latte è il seguente: a. tenuta del libro genealogico: per ogni animale iscritto nel libro genealogico 35 franchi b. esami funzionali: 1. campioni di latte: – per ogni analisi di un campione di latte con il metodo ICAR A4 – per ogni analisi di un campione di latte con il metodo ICAR AT4 o ATM4 – per ogni analisi di un campione di latte con il metodo ICAR B o C 2. per ogni esame della capacità di sviluppo 6 franchi 4.50 franchi 3.20 franchi 26 franchi.32 3 Nei seguenti casi è assegnata la metà del contributo per campione di latte per i ca- prini e le pecore da latte appartenenti a un’azienda che tiene il libro genealogico: a. per gli animali non iscritti nel libro genealogico; o b. se l’esame dell’attitudine lattifera è svolto senza rilevazione della composi- zione. 4 Non è assegnato alcun contributo per campione di latte per i caprini e le pecore da latte se entrambe le condizioni di cui al capoverso 3 lettere a e b sono adempiute. 5 Il contributo per campione di latte nel quadro dell’esame dell’attitudine lattifera è assegnato per ogni capra e ogni pecora da latte appartenenti a un’azienda che tiene il libro genealogico al termine del periodo di lattazione. 6 Il contributo per gli esami della capacità di sviluppo è assegnato se il peso alla na- scita è stato rilevato conformemente alla prassi e almeno una pesatura di controllo è effettuata tra il 35° e il 45° giorno dalla nascita. Art. 2033 Contributi per l’allevamento di camelidi del Nuovo Mondo Il contributo per l’allevamento di camelidi del Nuovo Mondo per la tenuta del libro genealogico ammonta a 18 franchi per ogni animale iscritto nel libro genealogico. Art. 21 Contributi per l’allevamento di api mellifere 1 ...34 2 Il contributo per l’allevamento di api mellifere è il seguente: 31 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 33 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 34 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Produzione agricola 14 / 30 916.310 a. tenuta del libro genealogico: 1. per ogni regina 2. per ogni determinazione della purezza della razza me- diante analisi del DNA 3. per ogni determinazione della purezza della razza me- diante esame delle ali (indice cubitale) 4. per ogni stazione di fecondazione A 5. per ogni stazione di fecondazione B 50 franchi 90 franchi 8 franchi 3000 franchi 500 franchi b. esami funzionali: 1. per ogni esame funzionale nell’apiario sperimentale con campione reso anonimo e stima dei valori genetici 2. per ogni esame funzionale nell’apiario sperimentale con campione conosciuto e stima dei valori genetici 440 franchi 180 franchi.35 3 Il contributo per regina è assegnato al termine dell’esame funzionale nell’apiario sperimentale con campione reso anonimo o conosciuto e dopo l’iscrizione nel libro genealogico. 4 Il contributo per la determinazione della purezza della razza è assegnato per le regine per le quali è stato eseguito l’esame funzionale e le colonie di maschi su una stazione di fecondazione B. 5 Una stessa regina e una colonia di maschi danno diritto a un unico contributo per la determinazione della purezza della razza. 6 Il contributo per una stazione di fecondazione è assegnato se nell’anno di contribu- zione vi sono collocate almeno 100 giovani regine.36 Art. 22 Disposizioni comuni 1 I contributi di cui agli articoli 15–21 inferiori ai 50 000 franchi all’anno per organiz- zazione di allevamento riconosciuta non sono assegnati. Fanno eccezione i contributi alle organizzazioni di allevamento di razze svizzere. Se un’organizzazione o un’im- presa fornisce prestazioni di natura zootecnica su incarico di una o più organizzazioni di allevamento riconosciute, la soglia dei 50 000 franchi si applica a ogni singola or- ganizzazione di allevamento riconosciuta. 2 ...37 3 Al fine di ottenere i contributi di cui agli articoli 15–21, le organizzazioni di alleva- mento riconosciute comunicano all’UFAG, entro il 31 ottobre dell’anno che precede quello di contribuzione, il numero stimato di animali iscritti nel libro genealogico e di esami funzionali come anche di puledri identificati e iscritti. L’UFAG pubblica le cifre comunicate. 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 36 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). 37 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Allevamento di animali. O 15 / 30 916.310 4 Le misure zootecniche possono essere computate soltanto per gli animali il cui pro- prietario durante l’anno di contribuzione è membro attivo (membro individuale o col- lettivo) dell’organizzazione di allevamento riconosciuta ed è domiciliato in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein.38 5 Una misura zootecnica dà diritto a un unico contributo per animale e per anno. 6 I contributi per animale iscritto nel libro genealogico di cui agli articoli 15 e 17–20 sono assegnati per animali: a. i cui genitori e nonni sono iscritti o menzionati in un libro genealogico della medesima razza; e b. la cui percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 per cento. 7 Oltre alle esigenze secondo il capoverso 6: a. gli animali femmina della specie bovina e suina devono avere almeno una nascita iscritta nel libro genealogico; b. i verri devono avere almeno una monta iscritta nel libro genealogico; c. i tori devono avere almeno nove mesi d’età; d. gli ovini e i caprini devono avere almeno sei mesi d’età; e. i camelidi del Nuovo Mondo devono avere almeno otto mesi d’età. 8 La metà del contributo è assegnata per gli animali iscritti nel libro genealogico che non soddisfano le esigenze di cui agli articoli 6 e 7: a. durante il periodo di creazione; o b. se sono iscritti per la prima volta nel libro genealogico con un’ascendenza incompleta. 9 Non è assegnato alcun contributo per animale iscritto nel libro genealogico se nei due anni precedenti il giorno di riferimento non è documentata alcuna attività zootec- nica, nascita, monta né inseminazione. Art. 22a39 Assegnazione dei contributi 1 I fondi disponibili per la presente sezione sono ripartiti come segue: a. allevamento di bovini 72 % b. allevamento di equini 4 % c. allevamento di suini 10,75 % d. allevamento di ovini, escluse le pecore da latte 6,5% e. allevamento di caprini e di pecore da latte 5,75 % f. allevamento di camelidi del Nuovo Mondo 0,2 % g. allevamento di api mellifere 0,8 % 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 mag. 2014, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1687). 39 Introdotto dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Produzione agricola 16 / 30 916.310 2 Se i fondi disponibili giusta il capoverso 1 per una categoria di allevamento non sono sufficienti per versare i contributi in base alle aliquote di cui agli articoli 15–21, i contributi da versare per la categoria di allevamento interessata sono ridotti in virtù del capoverso 4 in deroga alle aliquote di contribuzione della categoria di allevamento corrispondente. 3 Se i fondi disponibili giusta il capoverso 1 per una categoria di allevamento sono superiori ai contributi da versare in base alle aliquote di cui agli articoli 15–21 per una categoria di allevamento, i contributi da versare per la categoria di allevamento inte- ressata sono aumentati in virtù del capoverso 4 in deroga alle aliquote di contribuzione della categoria di allevamento corrispondente. 4 Per la riduzione e l’aumento dei contributi da versare è determinante il rapporto tra i costi delle singole misure zootecniche. Per calcolare tale rapporto l’UFAG fa riferi- mento ai costi dell’ultimo periodo prima dell’anno precedente a quello di contribu- zione comprovati dalle organizzazioni di allevamento riconosciute. Sezione 5: Contribuiti per la conservazione delle razze svizzere Art. 2340 Principio41 1 Sono versati contributi per: a. progetti limitati nel tempo volti alla conservazione di: 1. razze svizzere, 2. razze che si erano estinte in Svizzera e che sono state nuovamente intro- dotte, sempre che la loro origine svizzera sia dimostrata; b.42 il deposito a lungo termine di campioni congelati di origine animale (materiale criogenico) di animali di razze svizzere; c.43 la conservazione di razze svizzere delle specie bovina, equina, suina, ovina e caprina il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate». 2 ...44 3 I contributi vengono versati: a. per progetti di cui al capoverso 1 lettera a: a organizzazioni di allevamento riconosciute e a organizzazioni riconosciute; b. per misure di cui al capoverso 1 lettera b: a organizzazioni di allevamento riconosciute, a organizzazioni riconosciute e a imprese private nel settore dell’allevamento; 40 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 41 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 42 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 43 Introdotta dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 44 Abrogato dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Allevamento di animali. O 17 / 30 916.310 c.45 per misure di cui al capoverso 1 lettera c: tramite organizzazioni di alleva- mento riconosciute agli aventi diritto ai contributi; hanno diritto ai contributi i proprietari di un genitore al momento del concepimento del primo discen- dente nato vivo da tale genitore nel periodo di riferimento. 4 ...46 5 L’UFAG pubblica i contributi versati a ciascuna organizzazione o a ciascuna im- presa nonché per ciascuna misura. Art. 23a47 Razza svizzera, razza il cui stato è «in pericolo critico» e razza il cui stato è «minacciata» 1 Per razza svizzera si intende una razza: a. che ha la sua origine in Svizzera prima del 1949; o b. per la quale è tenuto un libro genealogico in Svizzera almeno dal 1949. 2 Lo stato di una razza svizzera è «in pericolo critico» se l’indice globale nel sistema di monitoraggio per le risorse zoogenetiche in Svizzera (GENMON) per tale razza al 1° giugno è compreso tra 0.000 e 0.500. 3 Lo stato di una razza svizzera è «minacciata» se l’indice globale in GENMON per tale razza al 1° giugno è compreso tra 0.501 e 0.700. 4 Ogni quattro anni, il 1° giugno, la prima volta il 1° giugno 2027, l’UFAG stabilisce se lo stato di una razza svizzera è ancora «in pericolo critico» o «minacciata» o se una razza svizzera debba essere classificata come «in pericolo critico» o «minacciata». Art. 23b48 Contributi per progetti di conservazione limitati nel tempo e per il deposito a lungo termine di materiale criogenico 1 Per i progetti e le misure seguenti nel 2023 sono versati complessivamente al mas- simo 900 000 franchi e dal 2024 al massimo 500 000 franchi all’anno: a. progetti di conservazione limitati nel tempo (art. 23 cpv. 1 lett. a); b. deposito a lungo termine di materiale criogenico di animali di razze svizzere (art. 23 cpv. 1 lett. b). 2 In via suppletiva ai fondi di cui al capoverso 1 possono essere impiegati i fondi non utilizzati di cui all’articolo 25. 3 Alle organizzazioni riconosciute secondo l’articolo 5 capoverso 3 lettera b, dei fondi di cui al capoverso 1 sono versati al massimo 150 000 franchi all’anno per progetti di conservazione limitati nel tempo. 45 Introdotta dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 46 Abrogato dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 47 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 48 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Produzione agricola 18 / 30 916.310 Art. 23c49 Contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» 1 Per la conservazione di razze svizzere delle specie bovina, equina, suina, ovina e caprina il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» vengono versati complessi- vamente al massimo 4 000 000 di franchi all’anno. 2 Il contributo per la conservazione di una razza svizzera il cui stato è «in pericolo critico» ammonta a: a. specie bovina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina 856.80 franchi 714 franchi b. specie equina: per animale femmina 500 franchi c. specie suina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina 357 franchi 392.70 franchi d. specie ovina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina, con campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 3. per animale femmina, senza campioni di latte prelevatiin virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 242.80 franchi 178.50 franchi 121.40 franchi e. specie caprina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina, con campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 3. per animale femmina, senza campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 242.80 franchi 142.80 franchi 121.40 franchi 3 Il contributo per la conservazione di una razza svizzera il cui stato è «minacciata» ammonta a: a. specie bovina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina 196.80 franchi 164 franchi b. specie suina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina 82 franchi 90.20 franchi 49 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Allevamento di animali. O 19 / 30 916.310 c. specie ovina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina, con campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 3. per animale femmina, senza campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 55.80 franchi 41 franchi 27.90 franchi d. specie caprina: 1. per animale maschio 2. per animale femmina, con campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 3. per animale femmina, senza campioni di latte prelevati in virtù dell’art. 19 cpv. 2 lett. b n. 1 55.80 franchi 32.80 franchi 27.90 franchi 4 Se l’importo massimo di 4 000 000 di franchi non è sufficiente, i contributi di cui ai capoversi 2 e 3 sono ridotti per tutte le specie nella stessa percentuale. Art. 23d50 Esigenze per il versamento di contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» 1 I contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» sono versati per animali delle specie bovina, equina, suina, ovina e caprina: a. iscritti o menzionati in un libro genealogico; b. i cui genitori e nonni sono iscritti o menzionati in un libro genealogico della medesima razza; c. la cui percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 per cento; d. che hanno almeno un discendente in vita: 1. nato nel periodo di riferimento, 2. iscritto nel libro genealogico, e 3. la cui percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 per cento. 2 Il discendente in vita di cui al capoverso 1 lettera d deve inoltre avere un grado di consanguineità che si basa su almeno tre generazioni e non supera la percentuale seguente: a. per le specie bovina, ovina e caprina: 6,25 per cento; b. per le specie suina ed equina: 10 per cento. 3 Tutti gli animali della razza delle Franches Montagnes che al 1° gennaio 1999 erano iscritti nella sezione Allevamento in purezza del libro genealogico della Federazione svizzera della razza delle Franches Montagnes sono considerati animali con una per- centuale di sangue del 100 per cento della razza delle Franches Montagnes. 50 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Produzione agricola 20 / 30 916.310 4 I contributi sono versati soltanto se l’effettivo di animali femmina iscritti nel libro genealogico che adempiono le esigenze di cui ai capoversi 1 e 2 non supera il numero seguente: a. per le razze il cui stato è «in pericolo critico»: 30 000 animali femmina iscritti nel libro genealogico della specie bovina o 10 000 animali femmina iscritti nel libro genealogico delle specie equina, suina, ovina o caprina; b. per le razze il cui stato è «minacciate»: 15 000 animali femmina iscritti nel libro genealogico della specie bovina o 7 500 animali femmina iscritti nel libro genealogico delle specie equina, suina, ovina o caprina. 5 I contributi sono versati soltanto se almeno una volta all’anno le organizzazioni di allevamento riconosciute mettono a disposizione del gestore di GENMON i dati del libro genealogico e le informazioni necessarie per calcolare l’indice globale. Art. 23e51 Versamento dei contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» 1 Chi intende ricevere contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» deve farne richiesta presentando una domanda all’organizzazione di allevamento riconosciuta in questione. La domanda deve essere presentata, una sola volta, nell’anno a partire dal quale l’avente diritto intende ricevere i contributi. 2 L’organizzazione di allevamento riconosciuta verifica il diritto ai contributi. 3 Richiede all’UFAG di versare i contributi sulla base di un elenco di genitori, maschi e femmine, per i quali vanno versati i contributi nel periodo di riferimento in que- stione. Per animale e periodo di riferimento può essere richiesto il versamento di un solo contributo. 4 L’organizzazione di allevamento riconosciuta versa i contributi agli aventi diritto al più tardi 60 giorni dopo averli ricevuti dall’UFAG. 5 Comunica all’UFAG, entro il 31 ottobre dell’anno che precede quello di contribu- zione, il numero stimato di animali maschi e femmine per i quali vanno versati con- tributi. 6 L’UFAG pubblica i contributi versati alle organizzazioni di allevamento ricono- sciute. Art. 2452 51 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 52 Abrogato dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Allevamento di animali. O 21 / 30 916.310 Sezione 6: Contribuiti per progetti di ricerca Art. 2553 1 Per progetti di ricerca sulle risorse zoogenetiche le organizzazioni di allevamento riconosciute e gli istituti di scuole universitarie federali e cantonali sono sostenuti me- diante contributi. Nel 2023 i contributi ammontano complessivamente al massimo a 100 000 franchi e dal 2024 al massimo a 500 000 franchi all’anno.54 2 L’UFAG pubblica i contributi versati a ciascuna organizzazione o a ciascun istituto nonché per ciascuna misura. Sezione 6a:55 Compiti dell’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino Art. 25a 1 L’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino in virtù dell’articolo 147 della legge del 29 aprile 1998 sull’agricoltura ha i seguenti compiti: a. promuove la varietà genetica della razza delle Franches Montagnes, la mette a disposizione degli allevatori in vivo e in vitro nonché sostiene dal profilo tecnico altre misure di conservazione della Federazione svizzera della razza delle Franches Montagnes; b. svolge ricerca applicata nei settori dell’allevamento, della detenzione e dell’uso di equidi collaborando principalmente con le scuole universitarie; c. supporta gli allevatori di equidi nella loro attività zootecnica; d. promuove, nel settore della detenzione e dell’uso di equidi, lo scambio di conoscenze e offre consulenza; e. detiene equidi e mette a disposizione infrastrutture e impianti per poter adem- piere i compiti di cui alle lettere a–d. 2 Per le sue prestazioni e spese l’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino riscuote delle tasse; queste si basano sull’ordinanza del 16 giugno 200656 concernente le tasse dell’Ufficio federale dell’agricoltura. 53 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 54 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 55 Introdotta dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). 56 RS 910.11 Produzione agricola 22 / 30 916.310 Sezione 7: Certificato di ascendenza per l’immissione in commercio di animali da allevamento, sperma, ovuli non fecondati ed embrioni Art. 26 Esigenza del certificato di ascendenza 1 Gli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina, come anche il loro sperma, gli ovuli non fecondati e gli embrioni, devono essere ac- compagnati al momento dell’immissione in commercio da un certificato di ascen- denza. 2 In caso di cambiamento di proprietario in Svizzera gli animali d’allevamento fem- mine, nonché gli ovuli non fecondati e gli embrioni, devono essere accompagnati da un certificato di ascendenza soltanto su richiesta dell’acquirente. 3 I certificati di ascendenza devono essere rilasciati da un’organizzazione di alleva- mento riconosciuta.57 Art. 27 Certificato di ascendenza per gli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina e caprina Il certificato di ascendenza degli animali delle specie bovina, suina, ovina e caprina deve contenere le indicazioni seguenti: a. nome e indirizzo dell’organo competente per la tenuta del libro genealogico; b. designazione del libro genealogico; c. numero di registrazione nel libro genealogico; d. nome dell’animale, se disponibile; e. genere dell’identificazione; f. identificazione dell’animale; g. data di nascita; h. razza; i. sesso; j. nome e indirizzo dell’allevatore; k. nome e indirizzo del proprietario; l. ascendenza: numeri del libro genealogico dei genitori e dei nonni; m. risultati degli esami funzionali con indicazione dell’organo che ha effettuato l’esame, nonché i valori zootecnici o le valutazioni genetiche dell’animale, dei genitori e dei nonni, se disponibili; n. nel caso di animali gravidi, data dell’inseminazione o della monta, oltre ai dati relativi al padre; 57 Introdotto dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 697). Allevamento di animali. O 23 / 30 916.310 o. luogo e data del rilascio; p. nome dell’organo che ha rilasciato il certificato. Art. 28 Certificato di ascendenza per gli animali da allevamento della specie equina Il certificato di ascendenza per animali da allevamento della specie equina fa parte del passaporto per equide. A titolo complementare ai dati contenuti nel passaporto per equide di cui all’articolo 15d dell’ordinanza del 27 giugno 199558 sulle epizoozie, esso deve contenere i seguenti dati: a. nome e indirizzo dell’organo competente per la tenuta del libro genealogico al momento del rilascio del passaporto; b. nome e indirizzo dell’allevatore; c. numero d’identificazione (UELN, Universal Equine Life Number) del padre, se disponibile; d. razza dell’animale; e. categoria del registro d’allevamento; f. ascendenza: numeri del libro genealogico e/o UELN dei genitori e dei nonni; g. verifica dell’attestato d’origine, se disponibile; gbis.59 segnalazione grafica e verbale; h. metodo alternativo d’identificazione; i. risultati degli esami funzionali, se disponibili. Art. 29 Certificato di ascendenza per lo sperma, gli ovuli non fecondati e gli embrioni degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina Il certificato di ascendenza per lo sperma, gli ovuli non fecondati e gli embrioni degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina deve con- tenere i seguenti dati: a. i dati secondo gli articoli 27 e 28, aggiornati, relativi ai donatori di sperma e di ovuli; b. le informazioni sull’identificazione dello sperma o degli ovuli non fecondati, se del caso la designazione del recipiente, il numero di dosi o di squamette, la data del prelievo, il nome e l’indirizzo della stazione di inseminazione o del centro di trasferimento degli embrioni, nonché dell’acquirente. 58 RS 916.401 59 Introdotta dal n. 1 dell’all. all’O del 20 giu. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 2243). Produzione agricola 24 / 30 916.310 Art. 30 Certificato di ascendenza per gli embrioni degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina 1 Il certificato di ascendenza per gli embrioni degli animali da allevamento delle spe- cie bovina, suina, ovina, caprina ed equina deve contenere i seguenti dati: a. i dati secondo gli articoli 27 e 28, aggiornati, relativi ai donatori di embrioni e di sperma; b. le informazioni sull’identificazione degli embrioni, la data dell’insemina- zione, la data del prelievo, il nome e indirizzo della stazione di inseminazione o del centro di trasferimento degli embrioni, nonché dell’acquirente. 2 Dal certificato deve risultare chiaramente se in uno stesso contenitore (unità minima di stoccaggio) si trovano più embrioni. Tutti gli embrioni di uno stesso contenitore devono provenire dalla stessa madre. Sezione 8: Importazione di animali da allevamento e da reddito e di sperma di toro nell’ambito dei contingenti doganali Art. 31 Eccezioni al permesso generale d’importazione Per l’importazione di animali considerati masserizie in trasloco, corredi nuziali o og- getto ereditario secondo gli articoli 14–16 dell’ordinanza del 1° novembre 200660 sulle dogane non è necessario un permesso generale d’importazione. Art. 32 Attribuzione di quote del contingente doganale 1 Le quote del contingente doganale di animali delle specie suina, ovina e caprina sono attribuite in base all’ordine d’arrivo delle domande presso l’UFAG.61 2 Il contingente doganale per animali della specie bovina è messo all’asta. Il 70 per cento del contingente doganale è messo all’asta prima del periodo di contingenta- mento, il rimanente 30 per cento durante il primo semestre di tale periodo. Art. 3362 Importazione di sperma di toro La ripartizione del contingente doganale n. 12 (Sperma di toro) non è disciplinata. Art. 34 Condizioni particolari per l’attribuzione delle quote del contingente doganale degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina e caprina 1 Sono attribuite quote del contingente doganale soltanto per: 60 RS 631.01 61 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3975). 62 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3975). Allevamento di animali. O 25 / 30 916.310 a. gli animali da allevamento di razza pura iscritti nel libro genealogico di un’or- ganizzazione di allevamento estera riconosciuta e accompagnati da un certifi- cato di ascendenza; b. gli animali da allevamento non di razza pura iscritti nel libro genealogico di un’organizzazione di allevamento estera riconosciuta e accompagnati da un certificato di ascendenza, ai fini della ricerca scientifica, della preservazione di razze minacciate e della creazione di effettivi di razze finora non detenute in Svizzera; c. gli animali da reddito per i quali non esiste nel Paese d’origine un’organizza- zione di allevamento riconosciuta, ai fini della ricerca scientifica, della pre- servazione di razze minacciate e della creazione di effettivi di razze finora non detenute in Svizzera. 2 I capretti e gli agnelli accompagnati dalla madre possono essere importati all’ali- quota di dazio del contingente fino a 14 giorni d’età senza essere computati nel con- tingente doganale, se è provato che discendono dalla madre importata. 3 Assieme alla domanda di una quota del contingente doganale devono essere presen- tati all’UFAG i seguenti documenti: a. una copia del certificato di ascendenza dell’animale da allevamento; b. un’attestazione scritta per giustificare l’impiego quale animale da allevamento non di razza pura o quale animale da reddito secondo il capoverso 1 lettera b o c; c. un’attestazione scritta sull’età e sull’ascendenza degli animali giovani secondo il capoverso 2. 4 L’UFAG decide in merito all’esattezza dei certificati e delle attestazioni e attribuisce una quota del contingente doganale. Art. 35 Condizioni particolari per l’importazione nel quadro delle quote del contingente doganale degli animali della specie bovina 1 Nel quadro delle quote del contingente doganale possono essere importati soltanto gli animali che adempiono le condizioni di cui all’articolo 34 capoverso 1. 2 I vitelli delle razze di bovini da carne accompagnati dalla madre possono essere im- portati all’aliquota di dazio del contingente fino a sei mesi d’età senza essere compu- tati nel contingente doganale, se è provato che discendono dalla madre importata. 3 I documenti di cui all’articolo 34 capoverso 3 devono pervenire all’UFAG almeno sette giorni prima della dichiarazione d’importazione. 4 L’UFAG decide in merito all’esattezza dei certificati e delle attestazioni e trasmette all’avente diritto a una quota del contingente doganale un attestato per l’importazione di animali della specie bovina nel quadro del contingente doganale. 5 Gli animali da allevamento e gli animali da reddito possono essere importati nel quadro del contingente doganale soltanto se la persona soggetta all’obbligo di Produzione agricola 26 / 30 916.310 dichiarazione secondo l’articolo 26 della legge del 18 marzo 200563 sulle dogane esi- bisce all’ufficio doganale un certificato dell’UFAG nell’ambito della procedura d’im- posizione doganale. 6 L’ufficio doganale controlla il certificato. Sezione 9: Disposizioni finali Art. 36 Esecuzione L’UFAG è incaricato dell’esecuzione, sempre che non ne siano investite altre autorità. Art. 37 Vigilanza sulle organizzazioni 1 La gestione e la contabilità delle organizzazioni di allevamento che ottengono con- tributi in virtù della presente ordinanza sono sottoposte alla vigilanza dell’UFAG, nella misura in cui concernono l’applicazione della presente ordinanza, 2 Le organizzazioni di allevamento devono presentare annualmente all’UFAG, entro 90 giorni dallo svolgimento dell’assemblea ordinaria, un rapporto d’attività scritto. Art. 38 Abrogazione e modifica del diritto vigente 1 L’ordinanza del 14 novembre 200764 sull’allevamento di animali è abrogata. 2 La modifica del diritto vigente è disciplinata nell’allegato 2. Art. 38a65 Disposizioni transitorie della modifica del 2 novembre 2022 1 Per stabilire se lo stato di una razza al momento dell’entrata in vigore della modifica del 2 novembre 2022 sia «in pericolo critico» o «minacciata» (art. 23a) è determinante l’indice globale in GENMON al 1° giugno 2021. 2 Per equini della razza delle Franches Montagnes nati tra il 1° dicembre 2022 e il 31 maggio 2023 si applica l’articolo 24 conformemente al diritto anteriore; l’arti- colo 23, al quale l’articolo 24 rimanda, è determinante nella versione secondo il diritto anteriore. Gli allevatori devono presentare le domande entro il 30 novembre 2023 alla Federazione svizzera della razza delle Franches Montagnes, la quale deve inoltrarle all’UFAG entro il 15 dicembre 2023. Art. 3966 Art. 40 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013. 63 RS 631.0 64 [RU 2007 6411; 2008 2275 II 1, 5871; 2009 6365; 2010 2525 II; 2011 5297 all. 2 n. 7] 65 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). 66 Abrogato dal n. I dell’O del 20 mag. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 1821). Allevamento di animali. O 27 / 30 916.310 Allegato 167 (art. 4) Termini per la presentazione delle domande per il versamento dei contributi e per la presentazione dei conteggi nonché giorni di riferimento e periodi di riferimento 1. Allevamento di bovini Art. 15 Giorno di riferimento/ periodo di riferimento Termine Animali iscritti nel libro genealogico e animali non iscritti nel libro facenti parte di effettivi che vi sono iscritti 30 novembre 15 novembre Apprezzamenti della conformazione (descrizione lineare e classificazione) 1° novembre–31 ottobre 30 novembre Fine della lattazione 16 dicembre–31 marzo 15 aprile Fine della lattazione 1° aprile–30 giugno 15 luglio Fine della lattazione 1° luglio–30 settembre 15 ottobre Fine della lattazione 1° ottobre–15 dicembre 20 dicembre Esami della produzione di carne 1° ottobre–30 settembre 15 ottobre Esami dello stato di salute 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre 2. Allevamento di equini Art. 16 Periodo di riferimento Termine Puledri identificati e iscritti nel libro genealogico e registrati nella banca dati sul traffico di animali 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Esami di selezione degli stalloni in una stazione 1° novembre–31 ottobre 30 novembre Esami di selezione degli stalloni nell’azienda 1° novembre–31 ottobre 30 novembre 67 Aggiornato dal n. II delle O del 21 mag. 2014 (RU 2014 1687), del 20 mag. 2015 (RU 2015 1821) e dal n. I e II dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 758). Produzione agricola 28 / 30 916.310 3. Allevamento di suini Art. 17 Giorno di riferimento/ periodo di riferimento Termine Animali iscritti nel libro genealogico Effettivo medio di animali iscritti nel libro genealogico nei giorni di riferimento: 31 dicembre, 31 marzo, 30 giugno e 30 settembre 15 dicembre Esami nell’azienda 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Esami in una stazione 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Esami nell’azienda concernenti l’odore di verro 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Infrastruttura necessaria alla realizzazione degli esami in una stazione, al rilevamento e alla valutazione dei dati relativi alla fecondità e alla macellazione, alla determinazione dei caratteri-traccia genotipici e alla pubblicazione e divulgazione dei risultati zootecnici 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre 4. Allevamento di ovini escluse le pecore da latte Art. 18 Giorno di riferimento/ periodo di riferimento Termine Animali iscritti nel libro genealogico e animali non iscritti nel libro facenti parte di effettivi che vi sono iscritti 1° giugno 15 luglio Esami della capacità di sviluppo 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre 5. Allevamento di caprini e di pecore da latte Art. 19 Giorno di riferimento/ periodo di riferimento Termine Animali iscritti nel libro genealogico 1° giugno 15 luglio Fine della lattazione 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Esami della capacità di sviluppo 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre 6. Allevamento di camelidi del Nuovo Mondo Art. 20 Giorno di riferimento Termine Animali iscritti nel libro genealogico 30 novembre 15 dicembre Allevamento di animali. O 29 / 30 916.310 7. Allevamento di api mellifere Art. 21 Periodo di riferimento Termine Animali iscritti nel libro genealogico (re- gina) 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Determinazione della purezza 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Esame funzionale nell’apiario sperimentale con campione conosciuto e con campione reso anonimo e stima dei valori genetici 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre Stazione di fecondazione A e B 1° dicembre–30 novembre 15 dicembre 8. Conservazione di razze svizzere Art. 23–23e Periodo di riferimento Termine Domande di contributi per progetti di conservazione limitati nel tempo (art. 23 cpv. 1 lett. a) Anno civile 30 giugno Conteggio relativo a contributi per pro- getti di conservazione limitati nel tempo (art. 23 cpv. 1 lett. a) Anno civile 15 dicembre Domande di contributi per il deposito a lungo termine di materiale criogenico (art. 23 cpv. 1 lett. b) Anno civile 30 giugno Conteggio relativo a contributi per il deposito a lungo termine di materiale criogenico (art. 23 cpv. 1 lett. b) Anno civile 15 dicembre Domande di contributi per la conserva- zione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» (art. 23 cpv. 1 lett. c) 1° giugno–31 maggio 10 giugno Conteggio relativo ai contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» (art. 23 cpv. 1 lett. c) 1° giugno–31 maggio 31 luglio 9. Progetti di ricerca Art. 25 Periodo di riferimento Termine Domande relative a progetti di ricerca Anno civile 30 giugno Conteggio relativo a progetti di ricerca Anno civile 15 dicembre Produzione agricola 30 / 30 916.310 Allegato 2 (art. 38) Modifica del diritto vigente ...68 68 Le mod. possono essere consultate alla RU 2012 6407. Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Art. 2 Definizioni Art. 3 Contabilità e partecipazione finanziaria degli allevatori Art. 4 Versamento di contributi Sezione 2: Riconoscimento di organizzazioni e imprese di allevamento Art. 5 Condizioni Art. 6 Condizioni relative alle organizzazioni di allevamento e alle imprese di allevamento private con registri per suini da allevamento ibridi Art. 7 Tenuta del libro genealogico Art. 8 Esami funzionali Art. 9 Stime dei valori genetici Art. 10 Valutazioni genetiche Art. 11 Procedura Art. 12 Estensione del raggio d’attività territoriale di un’organizzazione di allevamento riconosciuta Art. 13 Riconoscimento e attività di organizzazioni di allevamento con sede nell’Unione europea Sezione 3: ... Art. 14 Sezione 4: Contributi per misure zootecniche Art. 14a Art. 15 Contributi per l’allevamento di bovini Art. 16 Contributi per l’allevamento di equini Art. 17 Contributi per l’allevamento di suini Art. 18 Contributi per l’allevamento di ovini, escluse le pecore da latte Art. 19 Contributi per l’allevamento di caprini e di pecore da latte Art. 20 Contributi per l’allevamento di camelidi del Nuovo Mondo Art. 21 Contributi per l’allevamento di api mellifere Art. 22 Disposizioni comuni Art. 22a Assegnazione dei contributi Sezione 5: Contribuiti per la conservazione delle razze svizzere Art. 23 Principio Art. 23a Razza svizzera, razza il cui stato è «in pericolo critico» e razza il cui stato è «minacciata» Art. 23b Contributi per progetti di conservazione limitati nel tempo e per il deposito a lungo termine di materiale criogenico Art. 23c Contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» Art. 23d Esigenze per il versamento di contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» Art. 23e Versamento dei contributi per la conservazione di razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» Art. 24 Sezione 6: Contribuiti per progetti di ricerca Art. 25 Sezione 6a: Compiti dell’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino Sezione 7: Certificato di ascendenza per l’immissione in commercio di animali da allevamento, sperma, ovuli non fecondati ed embrioni Art. 26 Esigenza del certificato di ascendenza Art. 27 Certificato di ascendenza per gli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina e caprina Art. 28 Certificato di ascendenza per gli animali da allevamento della specie equina Art. 29 Certificato di ascendenza per lo sperma, gli ovuli non fecondati e gli embrioni degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina Art. 30 Certificato di ascendenza per gli embrioni degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina Sezione 8: Importazione di animali da allevamento e da reddito e di sperma di toro nell’ambito dei contingenti doganali Art. 31 Eccezioni al permesso generale d’importazione Art. 32 Attribuzione di quote del contingente doganale Art. 33 Importazione di sperma di toro Art. 34 Condizioni particolari per l’attribuzione delle quote del contingente doganale degli animali da allevamento delle specie bovina, suina, ovina e caprina Art. 35 Condizioni particolari per l’importazione nel quadro delle quote del contingente doganale degli animali della specie bovina Sezione 9: Disposizioni finali Art. 36 Esecuzione Art. 37 Vigilanza sulle organizzazioni Art. 38 Abrogazione e modifica del diritto vigente Art. 38a Disposizioni transitorie della modifica del 2 novembre 2022 Art. 39 Art. 40 Entrata in vigore Allegato 1 Termini per la presentazione delle domande per il versamento dei contributi e per la presentazione dei conteggi nonché giorni di riferimento e periodi di riferimento 1. Allevamento di bovini 2. Allevamento di equini 3. Allevamento di suini 4. Allevamento di ovini escluse le pecore da latte 5. Allevamento di caprini e di pecore da latte 6. Allevamento di camelidi del Nuovo Mondo 7. Allevamento di api mellifere 8. Conservazione di razze svizzere 9. Progetti di ricerca Allegato 2 Modifica del diritto vigente | |||
ch | it | 7bbc647d-b004-4124-b047-ac1c49a6535b | Ordinanza concernente il mercato del bestiame da macello e della carne | Ordinanza sul bestiame da macello | OBM | 916.341 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 2003-11-26T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25009/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/791/it | 916.341 1 / 20 Ordinanza concernente il mercato del bestiame da macello e della carne (Ordinanza sul bestiame da macello, OBM) del 26 novembre 2003 (Stato 1° gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 21 capoverso 2, 22 capoverso 4, 49, 51 capoverso 1 e 177 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura,2 ordina: Capitolo 1: Oggetto e campo d’applicazione Art. 1 1 La presente ordinanza disciplina, per quanto concerne il mercato del bestiame da macello e della carne, la classificazione della qualità, i mercati pubblici, i provvedi- menti volti a sgravare il mercato, l’importazione nel quadro di contingenti doganali e la delega di compiti. 2 La presente ordinanza si applica agli animali da macello delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina, alle loro carni, alle carni di pollame e alle frattaglie delle voci di tariffa riportate nell’allegato 1 numero 3 dell’ordinanza del 26 ottobre 20113 sulle importazioni agricole.4 Capitolo 2: Classificazione della qualità Art. 2 Classificazione della qualità 1 Tutti gli animali vivi delle specie bovina e ovina offerti sui mercati pubblici sorve- gliati e tutti gli animali macellati delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina sono sottoposti alla classificazione della qualità sulla base dei criteri di cui all’articolo 4. 2 Sono eccettuati dal capoverso 1: a. le macellazioni domestiche; RU 2003 5473 1 RS 910.1 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). 3 RS 916.01 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5447). 916.341 Produzione agricola 2 / 20 916.341 b. le macellazioni per il consumo proprio privato; c. gli animali macellati della specie suina nei macelli con meno di 1200 unità di macellazione annue; d. gli animali delle specie bovina, equina, ovina e caprina macellati nei macelli con meno di 1200 unità di macellazione annue, per le quali il fornitore rinuncia a una classificazione della qualità; e.5 le macellazioni eseguite su mandato dei produttori in vista della commercia- lizzazione diretta; f.6 ... Art. 3 Classificazione neutrale della qualità 1 Nei macelli seguenti l’organizzazione incaricata effettua una classificazione neutrale della qualità degli animali macellati conformemente all’articolo 26 capoverso 1 lettera a: a. per gli animali macellati delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina, nei macelli in cui sono macellate annualmente oltre 1200 unità di macella- zione; b. per gli animali macellati delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina, nei macelli: 1. in cui sono macellate annualmente tra le 800 e le 1200 unità di macella- zione e 2. che sono il solo macello in cui viene effettuata una classificazione neu- trale della qualità all’interno di un Cantone o di una regione di medie dimensioni; c. per i capretti macellati, nei macelli: 1. in cui sono macellati annualmente oltre 100 capretti e 2. che per un periodo limitato in cui vi è una forte offerta interna chiedono che l’organizzazione incaricata effettui una classificazione neutrale della qualità.7 2 Per unità di macellazione si intendono 1 vacca, 1 manzo, 2 vitelli, 1 cavallo, 1 pule- dro, 5 maiali, 10 pecore, 10 capre, 20 suinetti, 20 agnelli e 20 capretti. 3 I macelli riportano l’esito della classificazione neutrale della qualità degli animali macellati in forma scritta sul documento di pesatura e trasmettono i risultati a Identitas AG. I risultati della classificazione della qualità degli animali della specie equina non devono essere trasmessi.8 5 Introdotta dal n. I dell’O del 26 ott. 2011 (RU 2011 5447). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2013 3977). 6 Introdotta dal n. I dell’O del 26 ott. 2011 (RU 2011 5447). Abrogata dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, con effetto dal 1° lug. 2014 (RU 2013 3977). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6427). 8 Nuovo testo giusta l’all. 3 n. II 8 dell’O del 3 nov. 2021 concernente Identitas AG e la banca dati sul traffico di animali, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 751). Ordinanza sul bestiame da macello 3 / 20 916.341 4 Il fornitore e l’acquirente possono contestare l’esito della classificazione neutrale della qualità degli animali macellati presso l’organizzazione incaricata. La contesta- zione deve avvenire entro le ore 24.00 del giorno di macellazione. Le carcasse inte- ressate da una contestazione devono rimanere bloccate nel macello, intere, finché non sarà stata effettuata la seconda classificazione neutrale della qualità.9 4bis Se una contestazione non comporta una correzione dell’esito della prima classifi- cazione neutrale della qualità, l’organizzazione incaricata può riscuotere tasse per coprire i costi amministrativi supplementari presso il fornitore o l’acquirente che ha contestato l’esito.10 5 Sui mercati pubblici sorvegliati l’organizzazione incaricata effettua una classifica- zione neutrale della qualità degli animali vivi della specie bovina e ovina conforme- mente all’articolo 26 capoverso 1 lettera a.11 Art. 4 Criteri per la classificazione della qualità 1 I criteri per la classificazione della qualità di animali delle specie bovina, equina, ovina e caprina sono costituiti dall’età, dalla carnosità e dal tessuto grasso. Possono essere presi in considerazione anche criteri scientificamente riconosciuti della qualità della carne e del grasso. 2 Il criterio per la classificazione della qualità di animali macellati della specie suina è costituito dalla carnosità. Possono essere presi in considerazione anche criteri scien- tificamente riconosciuti della qualità della carne e del grasso. Art. 5 Sistemi di valutazione e di classificazione 1 L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) disciplina, sulla base dei criteri di cui all’articolo 4, i sistemi di valutazione e di classificazione.12 2 Può definire quali apparecchi tecnici possono essere utilizzati per la classificazione della qualità di animali macellati nonché disciplinare l’applicazione e il controllo degli apparecchi.13 3 Le spese d’investimento e d’esercizio degli apparecchi tecnici sono sostenute dai macelli. 9 Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007 (RU 2007 6427). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). 10 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). 11 Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6427). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 689). Produzione agricola 4 / 20 916.341 Capitolo 2a:14 Determinazione del peso di macellazione Art. 5a 1 Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di- sciplina la determinazione del peso di macellazione di animali della specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. 2 Esso può prevedere deroghe all’obbligo di determinazione del peso di macellazione. Capitolo 3: Mercati pubblici Art. 615 Designazione 1 L’organizzazione incaricata secondo l’articolo 26 capoverso 1 lettera b designa, per ogni anno civile, i mercati pubblici per gli animali della specie bovina a partire da 161 giorni d’età e per gli animali della specie ovina. La designazione avviene d’intesa con i Cantoni e le organizzazioni contadine e necessita del consenso dell’UFAG16.17 2 Quali mercati pubblici possono essere designati soltanto i mercati sui quali, tra il 1° luglio e il 30 giugno precedente il rispettivo anno civile, sono stati portati mediamente almeno 50 animali per essere venduti all’asta conformemente all’articolo 7 capoverso 2. 3 Possono essere designati anche due mercati che, sommati, raggiungono le dimen- sioni minime previste al capoverso 2, se hanno avuto luogo nella stessa regione e du- rante la stessa mezza giornata e se sono stati sorvegliati dagli stessi impiegati dell’or- ganizzazione incaricata. 4 Le esigenze di cui al capoverso 2 sono applicabili ai nuovi mercati soltanto a partire dal terzo anno civile. 5 L’organizzazione incaricata allestisce, prima dell’inizio dell’anno civile, un pro- gramma annuale in cui figurano i mercati pubblici designati. Tale programma indica in particolare le piazze e i giorni dei singoli mercati nonché le categorie di animali che possono essere portate sul mercato. Art. 7 Esecuzione e sorveglianza 1 L’organizzazione incaricata informa le cerchie interessate sugli animali annunciati, portati sul mercato, venduti all’asta e quelli assegnati nel quadro dello sgombero del mercato. Essa registra inoltre il numero degli animali venduti all’asta e assegnati. 14 Introdotto dall’art. 62 cpv. 2 dell’O del 16 dic. 2016 concernente la macellazione e il con- trollo delle carni, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 411). 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2539). 16 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. 17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2013 3977). Ordinanza sul bestiame da macello 5 / 20 916.341 2 Gli animali portati sul mercato pubblico devono essere venduti all’asta mediante appello pubblico.18 Art. 8 Contributi d’infrastruttura nella regione di montagna 1 Per gli apparecchi e le attrezzature dei mercati pubblici nella regione di montagna sono versati contributi nel quadro dei crediti stanziati, sempreché si tratti di provve- dimenti collettivi. 2 Per regione di montagna, per quanto attiene ai mercati pubblici, s’intendono le zone di montagna I–IV secondo l’ordinanza del 7 dicembre 199819 concernente il catasto della produzione agricola e la delimitazione di zone. Determinante per l’assegnazione delle zone è l’ubicazione del mercato. Se quest’ultimo è ubicato al di fuori della regione di montagna vengono versati contributi d’infrastruttura qualora oltre due terzi degli animali in esso commercializzati nell’anno civile precedente provengano diret- tamente dalla regione di montagna.20 3 Il contributo ammonta al 50 per cento delle spese computabili, ma al massimo a 50 000 franchi per progetto. 4 Sono computabili le spese seguenti: a. spese d’acquisto e d’installazione, comprese le prestazioni proprie e le forni- ture di materiale; b. spese di progettazione e di direzione dei lavori. 5 Non sono considerate spese computabili in particolare: a. le spese amministrative, i gettoni di presenza, gli interessi, i premi assicurativi e gli emolumenti; b. le spese d’esercizio e di manutenzione; c. le spese di un eventuale acquisto di terreni. Art. 9 Domande per l’ottenimento di contributi d’infrastruttura 1 Le domande per l’ottenimento di contributi d’infrastruttura devono essere presentate al Cantone. La domanda deve essere corredata in particolare di una stima dei costi. Per i progetti che necessitano di una licenza di costruzione, si devono inoltre presen- tare: a. i piani di costruzione; b. la licenza di costruzione passata in giudicato; e 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2539). 19 RS 912.1 20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6427). Produzione agricola 6 / 20 916.341 c. la prova dell’avvenuta pubblicazione nel Foglio ufficiale cantonale conforme- mente agli articoli 12 e 12a della legge federale del 1° luglio 196621 sulla protezione della natura e del paesaggio. 2 Il Cantone esamina la domanda e, unitamente alla sua proposta, la inoltra per deci- sione all’UFAG. La proposta deve essere corredata di eventuali condizioni e oneri imposti dal Cantone. 3 L’UFAG si pronuncia in merito alla domanda e garantisce ai richiedenti il contributo mediante decisione. Esso versa il 50 per cento del contributo, sulla base della stima dei costi, dopo l’inizio dei lavori e l’importo rimanente, sulla base del conteggio de- finitivo, alla conclusione del progetto. 4 Gli acquisti possono essere effettuati soltanto dopo che i contributi sono divenuti oggetto di una decisione passata in giudicato. L’UFAG può autorizzare un acquisto anticipato se l’attesa del passaggio in giudicato della decisione implicherebbe gravi svantaggi. Una simile autorizzazione non dà tuttavia diritto a contributi. Capitolo 4: Provvedimenti volti a sgravare il mercato Art. 10 Adozione di provvedimenti volti a sgravare il mercato 1 In caso d’offerta eccedentaria o di altre eccedenze temporanee, l’organizzazione in- caricata dei compiti definiti nell’articolo 26 capoverso 1 lettere b e c può: a. decidere ed eseguire lo sgombero dei mercati pubblici sorvegliati; b. decidere e organizzare azioni d’immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto. 2 Sentite le cerchie interessate, l’organizzazione incaricata stabilisce il momento, il tipo e la portata dei provvedimenti volti a sgravare il mercato e, nel quadro dei crediti stanziati, l’importo dei contributi per le azioni d’immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto. 3 I provvedimenti stagionali volti a sgravare il mercato possono essere adottati, per ciascuna categoria di animali, per una durata massima di sei mesi all’anno. Art. 11 Sgombero del mercato 1 I titolari di quote del contingente secondo l’articolo 21 soggiacciono all’obbligo di ritiro conformemente alla loro quota per il 10 per cento degli animali non acquistati all’asta su mercati pubblici sorvegliati.22 21 RS 451 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). Ordinanza sul bestiame da macello 7 / 20 916.341 2 Le quote di sgombero del mercato sono assegnate in percentuali agli assoggettati al ritiro contemporaneamente all’assegnazione delle quote del contingente23 secondo l’articolo 21 capoverso 2. 3 L’organizzazione incaricata, applicando i prezzi usuali di mercato da essa rilevati, as- segna agli assoggettati al ritiro gli animali da ritirare. Art. 12 Deposito di una garanzia per lo sgombero del mercato 1 L’organizzazione incaricata può obbligare i titolari di quote del contingente a depo- sitare una garanzia per lo sgombero del mercato, qualora sussistano dubbi sulla loro solvibilità.24 2 L’importo della garanzia è determinato sulla base dell’entità della quota del contin- gente e non deve superare i 300 000 franchi. Art. 13 Azioni d’immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto 1 In caso di azioni d’immagazzinamento, il congelamento volontario di carne di ani- mali delle specie bovina e suina è finanziato mediante contributi. 2 I contributi d’immagazzinamento sono determinati sulla base della perdita di qualità e di peso nonché dei costi d’immagazzinamento e non devono superare un terzo del valore di mercato rappresentato dalla carne al momento dell’immagazzinamento. 3 In caso di azioni di vendita a prezzo ridotto, le cosce di bestiame grosso da macello per la produzione di carne secca, le cosce di maiale per la produzione di prosciutto crudo e la carne da banco per la lavorazione possono essere vendute a prezzo ridotto mediante contributi. 4 I contributi di vendita a prezzo ridotto non devono superare un terzo del valore di mercato rappresentato dalla carne al momento della vendita a prezzo ridotto. 5 L’organizzazione incaricata allestisce i documenti contabili dell’UFAG e glieli tra- smette. 6 L’UFAG versa i contributi. Capitolo 5: Importazione Sezione 1: Ripartizione dei contingenti doganali Art. 14 Contingente doganale n. 5 «carne rossa» 1 Il contingente doganale n. 5 «carne rossa» (prodotta prevalentemente sulla base di foraggio grezzo) è ripartito nei seguenti contingenti doganali parziali (CP): a. CP n. 5.1: carne secca essiccata all’aria; 23 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). Produzione agricola 8 / 20 916.341 b.25 CP n. 5.2: preparazioni di carne di manzo; c. CP n. 5.3: carne kasher di animali della specie bovina; d. CP n. 5.4: carne kasher di animali della specie ovina; e. CP n. 5.5: carne halal di animali della specie bovina; f. CP n. 5.6: carne halal di animali della specie ovina; g. CP n. 5.7: altro. 1bis Il contingente doganale parziale «preparazioni di carne di manzo» comprende le seguenti categorie di carne e prodotti carnei (CC): a. CC n. 5.21: muscoli di manzo preparati, salati e conditi; b. CC n. 5.22: conserve di carne di manzo.26 2 l contingente doganale parziale «altro» comprende i seguenti CC:27 a. CC n. 5.71: carne e frattaglie di animali della specie bovina senza muscoli di manzo preparati; b. CC n. 5.72: muscoli di manzo preparati; per muscoli di manzo preparati si intendono le anche, le sotto-fese e i magatelli (pesci) preparati; c. CC n. 5.73: carne e frattaglie di animali della specie equina; d. CC n. 5.74: carne e frattaglie di animali della specie ovina; e. CC n. 5.75: carne e frattaglie di animali della specie caprina; f. CC n. 5.76: frattaglie di animali della specie suina; g. CC n. 5.77: pâté, terrine, granulato di carne e frattaglie alimentari di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina per l’industria di conserve di alimenti per animali e per la fabbricazione di gelatina.28 Art. 15 Contingente doganale n. 6 «carne bianca» 1 Il contingente doganale n. 6 «carne bianca» (prodotto prevalentemente sulla base di foraggio concentrato) è ripartito nei seguenti contingenti doganali parziali (CP): a. CP n. 6.1: prosciutto crudo essiccato all’aria; b. CP n. 6.2: prosciutto in scatola e cotto; c. CP n. 6.3: insaccati; d. CP n. 6.4: altro. 25 Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 1 dell’O del 26 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3749). 26 Introdotto dall’all. 2 n. 1 dell’O del 26 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3749). 27 Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 1 dell’O del 26 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3749). 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2013 3977). Ordinanza sul bestiame da macello 9 / 20 916.341 2 Il contingente doganale «altro» è ripartito nelle seguenti categorie di carne e di pro- dotti carnei (CC): a. CC n. 6.41: carne di maiale in mezzene; b. CC n. 6.42: carne di pollame, comprese le conserve di pollame e le frattaglie di pollame; c. CC n. 6.43: pâté e granulato di carne per la fabbricazione di minestre e salse. Art. 16 Ripartizione delle categorie di carne e di prodotti carnei nonché determinazione dei quantitativi d’importazione 1 L’UFAG, tenendo conto della situazione del mercato, determina al massimo una volta per ogni periodo d’importazione, mediante decisione formale, i quantitativi delle categorie di carne e di prodotti carnei o dei pezzi di carne in esse contenuti che pos- sono essere importati nel rispettivo periodo d’importazione; esso consulta preventiva- mente le cerchie interessate, rappresentate di regola dalle organizzazioni incaricate dei compiti definiti nell’articolo 26.29 1bis Nella determinazione dei quantitativi di cui al capoverso 1, per lombi si intendono: a. i lombi non disossati, composti da scamone, filetto e controfiletto; b. i lombi disossati, sezionati nei singoli tagli scamone, filetto e controfiletto, se i singoli tagli sono dichiarati contemporaneamente in ugual numero per l’im- posizione doganale; gli scamoni, i filetti e i controfiletti sminuzzati non sono considerati lombi.30 2 Sono eccettuate dal capoverso 1 le categorie di carne e di prodotti carnei 5.77 e 6.43. 3 Per periodo d’importazione s’intende: a.31 quattro settimane, per la carne di animali delle specie bovina, la carne di maiale in mezzene, nonché per i muscoli di manzo preparati, salati e conditi; b. il trimestre, per la carne di animali delle specie ovina, caprina ed equina, la carne di pollame, comprese le conserve di pollame e le frattaglie di pollame, nonché per le frattaglie di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina; c. l’anno civile, per tutte le altre categorie di carne e di prodotti carnei. 4 ...32 4bis I periodi d’importazione non devono sovrapporsi né superare l’anno civile.33 5 e 6 ...34 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4569). 30 Introdotto dal n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4569). 31 Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 1 dell’O del 26 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3749). 32 Abrogato dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). 33 Introdotto dal n. I dell’O del 9 giu. 2006 (RU 2006 2539). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). 34 Abrogati dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). Produzione agricola 10 / 20 916.341 Art. 16a35 Riduzione e prolungamento dei periodi d’importazione nonché aumento dei quantitativi d’importazione 1 Le cerchie interessate possono chiedere all’UFAG di ridurre o prolungare il periodo d’importazione. La richiesta va presentata prima dell’inizio del periodo d’importa- zione in questione di cui all’articolo 16 capoverso 3. 2 Le cerchie interessate possono chiedere all’UFAG di aumentare i quantitativi d’im- portazione per carne, conserve e frattaglie di animali di cui all’articolo 16 capoverso 3 lettera b. La richiesta va presentata dopo l’inizio del periodo d’importazione, tuttavia prima della sua scadenza. 3 In caso di difficoltà logistiche dovute a cause di forza maggiore, le cerchie interes- sate possono chiedere all’UFAG di prolungare i periodi d’importazione per le quote del contingente già assegnate e pagate. La richiesta va presentata dopo l’inizio del periodo d’importazione, tuttavia prima della sua scadenza. 4 L’UFAG accoglie le richieste supportate dalle cerchie interessate con una maggio- ranza di due terzi dei rappresentanti sia a livello di produzione sia a livello di lavora- zione e commercio. 5 L’UFAG può prolungare un periodo d’importazione soltanto nella misura in cui esso non si sovrapponga al periodo d’importazione successivo né superi l’anno civile. Art. 16b36 Trasferimento di quote del contingente non utilizzate L’UFAG, su domanda scritta motivata, può trasferire sul successivo periodo d’impor- tazione del medesimo anno civile quantitativi non utilizzati di quote del contingente di una categoria di carne messe all’asta e pagate, qualora: a. il quantitativo ammonti almeno a 500 kg e costituisca al massimo il 5 per cento delle quote del contingente assegnate e trasferite per essere utilizzate; e b. la domanda pervenga all’UFAG prima della scadenza del periodo d’importa- zione. Sezione 2: Assegnazione delle quote del contingente sulla base di una vendita all’asta Art. 17 Vendita all’asta 1 I contingenti doganali parziali 5.1–5.6, 6.1–6.3 nonché i quantitativi d’importazione stabiliti dall’UFAG secondo l’articolo 16 delle categorie di carne e di prodotti carnei 5.76, 6.41 e 6.42 sono venduti all’asta nella misura del 100 per cento.37 35 Introdotto dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). 36 Originario art. 16a. Introdotto dal n. I dell’O del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5447). 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2013 3977). Ordinanza sul bestiame da macello 11 / 20 916.341 2 I quantitativi d’importazione seguenti stabiliti dall’UFAG secondo l’articolo 16 sono venduti all’asta come segue: a. i quantitativi d’importazione delle categorie di carne e di prodotti carnei 5.72, 5.73 e 5.75: nella misura del 60 per cento; b. i quantitativi d’importazione delle categorie di carne e di prodotti carnei 5.71 e 5.74: nella misura del 50 per cento.38 3 Al momento dell’assegnazione, l’UFAG può, in funzione delle offerte pervenute, aumentare o ridurre al massimo del 25 per cento il quantitativo delle categorie di carne e di prodotti carnei 5.71–5.76, 6.41 e 6.42 messo all’asta. Le ulteriori disposizioni sono pubblicate nel bando. Art. 1839 Condizioni e disposizioni particolari per l’assegnazione delle quote del contingente di carne kasher 1 Le quote del contingente per i contingenti doganali parziali 5.3 e 5.4 sono assegnate ai membri della comunità ebraica nonché alle rispettive persone giuridiche e comunità di persone che si impegnano: a. a fornire la carne da importare esclusivamente ai punti di vendita di carne kasher riconosciuti; o b. a commercializzare la carne da importare esclusivamente in un proprio punto di vendita di carne kasher riconosciuto. 2 L’UFAG riconosce i punti di vendita se essi: a. vendono a titolo commerciale esclusivamente carne kasher e prodotti a base di tale carne e dispongono di magazzini o banchi accessibili al pubblico; b. fanno in modo che l’indicazione «kasher» o «carne kasher» sia indicata in forma scritta in maniera ben visibile, facilmente leggibile e indelebile; l’indi- cazione è redatta almeno in una lingua ufficiale compresa dalla popolazione principale della località. 3 Il periodo di contingentamento è suddiviso in quattro periodi di importazione, corri- spondenti ai trimestri. 4 Per ogni asta, a ciascun titolare di quote del contingente può essere assegnato al massimo il 40 per cento del quantitativo del contingente doganale parziale messo all’asta, se: a. partecipano all’asta più di un avente diritto a quote del contingente40; e b. il quantitativo totale offerto che può essere tenuto in considerazione è mag- giore del quantitativo del contingente doganale parziale messo all’asta.41 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2013 3977). 39 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2539). 40 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. 41 Introdotto dal n. III dell’O del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 3559). Produzione agricola 12 / 20 916.341 5 Se, per effetto del capoverso 4, il quantitativo di contingente doganale messo all’asta non viene completamente assegnato, il quantitativo rimanente è immediatamente og- getto di un nuovo bando generale senza che siano previste quote massime di assegna- zione.42 Art. 18a43 Condizioni e disposizioni particolari per l’assegnazione delle quote del contingente di carne halal 1 Le quote del contingente per i contingenti doganali parziali 5.5 e 5.6 sono assegnate ai membri della comunità musulmana nonché alle rispettive persone giuridiche e co- munità di persone che si impegnano: a. a fornire la carne da importare esclusivamente ai punti di vendita di carne halal riconosciuti; o b. a commercializzare la carne da importare esclusivamente in un proprio punto di vendita di carne halal riconosciuto. 2 L’UFAG riconosce i punti di vendita se essi: a. vendono a titolo commerciale esclusivamente carne halal e prodotti a base di tale carne e dispongono di magazzini o banchi accessibili al pubblico; b. fanno in modo che l’indicazione «halal» o «carne halal» sia indicata in forma scritta in maniera ben visibile, facilmente leggibile e indelebile; l’indicazione è redatta almeno in una lingua ufficiale compresa dalla popolazione principale della località. 3 Il periodo di contingentamento è suddiviso in quattro periodi di importazione, corri- spondenti ai trimestri. 4 Per ogni asta, a ciascun titolare di quote del contingente può essere assegnato al massimo il 40 per cento del quantitativo del contingente doganale parziale messo all’asta, se: a. partecipano all’asta più di un avente diritto a quote del contingente; e b. il quantitativo totale offerto che può essere tenuto in considerazione è mag- giore del quantitativo del contingente doganale parziale messo all’asta.44 5 Se, per effetto del capoverso 4, il quantitativo di contingente doganale messo all’asta non viene completamente assegnato, il quantitativo rimanente è immediatamente og- getto di un nuovo bando generale senza che siano previste quote massime di assegna- zione.45 42 Introdotto dal n. III dell’O del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 3559). 43 Introdotto dal n. I dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2539). 44 Introdotto dal n. III dell’O del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 3559). 45 Introdotto dal n. III dell’O del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 3559). Ordinanza sul bestiame da macello 13 / 20 916.341 Art. 1946 Termine di pagamento 1 Per le quote del contingente assegnate per la durata di un periodo di contingenta- mento (anno civile) e per le quote dei contingenti doganali 101 e 102 secondo l’alle- gato 3 dell’ordinanza del 18 giugno 200847 sul libero scambio 1, il termine di paga- mento è di 90 giorni per il primo terzo del prezzo di aggiudicazione, 120 giorni per il secondo terzo e 150 giorni per l’ultimo terzo, a decorrere dalla data in cui è emanata la decisione. 2 Per le altre quote del contingente il termine di pagamento è di 30 giorni dalla data in cui è emanata la decisione. Art. 2048 Sezione 3:49 Assegnazione delle quote del contingente in base al numero di animali acquistati all’asta su mercati pubblici sorvegliati Art. 21 Assegnazione in base al numero di animali acquistati all’asta 1 Le quote del contingente sui quantitativi d’importazione stabiliti dall’UFAG secondo l’articolo 16 delle categorie di carne e di prodotti carnei 5.71 e 5.74 sono assegnate nella misura del 10 per cento in base al numero di animali acquistati all’asta su mercati pubblici sorvegliati. 2 L’UFAG assegna le quote del contingente secondo la quota sul numero totale di animali acquistati all’asta fatti valere in modo legittimo. Le quote sono assegnate in percentuale. Per l’assegnazione è necessario un permesso generale d’importazione (PGI) secondo l’articolo 1 dell’ordinanza del 26 ottobre 201150 sulle importazioni agricole. 3 Per periodo di calcolo s’intende il periodo dal 18° (1° luglio) al 7° mese (30 giugno) precedenti il corrispondente periodo di contingentamento. Art. 22 Computabilità degli animali acquistati all’asta 1 Sono computabili: a. per la categoria di carne e di prodotti carnei 5.71: gli animali della specie bo- vina a partire da 161 giorni d’età acquistati all’asta su mercati pubblici sorve- gliati; 46 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4569). 47 RS 632.421.0 48 Abrogato dal n. I dell’O del 28 ott. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4569). 49 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2013 3977). 50 RS 916.01 Produzione agricola 14 / 20 916.341 b. per la categoria di carne e di prodotti carnei 5.74: gli animali della specie ovina acquistati all’asta su mercati pubblici sorvegliati. 2 Un animale può essere fatto valere una sola volta come acquistato all’asta. Art. 23 Domande per l’ottenimento di quote del contingente in base al numero di animali acquistati all’asta Le domande per l’ottenimento di quote del contingente in base al numero di animali acquistati all’asta devono essere presentate all’UFAG, utilizzando l’apposito modulo, entro il 15 agosto precedente l’inizio del periodo di contingentamento. Sezione 3a: Assegnazione delle quote del contingente in base al numero di animali macellati51 Art. 2452 Assegnazione in base al numero di animali macellati 1 Le quote del contingente sui quantitativi d’importazione stabiliti dall’UFAG secondo l’articolo 16 delle categorie di carne e di prodotti carnei 5.71–5.75 sono as- segnate nella misura del 40 per cento in base al numero di animali macellati secondo l’articolo 24a. 2 L’avente diritto a quote del contingente è il macello secondo l’articolo 6 lettera o numero 3 dell’ordinanza del 27 giugno 199553 sulle epizoozie. 3 Il macello può cedere il suo diritto a detentori di animali secondo l’articolo 11a dell’ordinanza del 7 dicembre 199854 sulla terminologia agricola, ad aziende che com- merciano bestiame nonché ad aziende dedite alla trasformazione e al commercio della carne. 4 Per l’assegnazione delle quote del contingente gli animali macellati sono computati soltanto se al momento della notifica della macellazione alla banca dati sul traffico di animali il macello ha indicato il suo numero BDTA o il numero BDTA del beneficia- rio della cessione. 5 L’UFAG assegna le quote del contingente secondo la quota sul numero totale di animali macellati fatti valere in modo legittimo. Le quote sono assegnate in percen- tuale. Per l’assegnazione è necessario un PGI. 6 Per periodo di calcolo s’intende il periodo dal 18° (1° luglio) al 7° mese (30 giugno) precedenti il corrispondente periodo di contingentamento. 7 Per il calcolo delle quote del contingente sono determinanti le informazioni conte- nute nella banca dati sul traffico di animali il 31 agosto precedente l’inizio del periodo di contingentamento e i numeri BDTA registrati a tale data. 51 Introdotta dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). 52 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2013 3977). 53 RS 916.401 54 RS 910.91 Ordinanza sul bestiame da macello 15 / 20 916.341 Art. 24a55 Assegnazione del contingente doganale parziale n. 5.7 Per l’assegnazione delle quote del contingente doganale parziale n. 5.7 sono determi- nanti i seguenti numeri: a. per le categorie di carne e prodotti carnei 5.71 e 5.72: numero di animali ma- cellati della specie bovina; b. per la categoria di carne e prodotti carnei 5.73: numero di animali macellati della specie equina; c. per la categoria di carne e prodotti carnei 5.74: numero di animali macellati della specie ovina; d. per la categoria di carne e di prodotti carnei 5.75: numero di animali macellati della specie caprina. Art. 24b56 Domande per l’ottenimento di quote del contingente in base al numero di animali macellati 1 Nella domanda per l’ottenimento di quote del contingente in base al numero di ani- mali macellati vanno indicati il numero di PGI e il numero BDTA del richiedente di cui all’articolo 15 capoverso 1 dell’ordinanza del 3 novembre 202157 concernente Identitas AG e la banca dati sul traffico di animali.58 2 Le domande devono essere presentate mediante il portale Internet Agate entro il 31 agosto precedente l’inizio del periodo di contingentamento. Sezione 4: Rinuncia alla ripartizione Art. 25 1 La ripartizione delle quote del contingente per i seguenti prodotti dei contingenti doganali n. 05 e 06 non è disciplinata: a. pâté e terrine delle voci di tariffa 1602.2071, 1602.4910, 1602.5091, 1602.9011; b. granulato di carne, farina, polvere e simili delle voci di tariffa 0210.1991, 0210.2010, 0210.9911, 0210.9912, 0210.9961, 0210.9971, 0210.9981, 1602.2071, 1602.3110, 1602.3210, 1602.3910, 1602.4191, 1602.4210, 1602.4910, 1602.5091, 1602.9011.59 55 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013 (RU 2013 3977). Nuovo testo giusta l’all. 3 n. II 8 dell’O del 3 nov. 2021 concernente Identitas AG e la banca dati sul traffico di animali, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 751). 56 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). 57 RS 916.404.1 58 Nuovo testo giusta l’all. 3 n. II 8 dell’O del 3 nov. 2021 concernente Identitas AG e la banca dati sul traffico di animali, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 751). 59 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). Produzione agricola 16 / 20 916.341 2 La ripartizione delle frattaglie alimentari per l’industria di conserve di alimenti per animali e per la fabbricazione di gelatine (ex 0206.3091, ex 0206.4191 e ex 0206.4991) del CP n. 5.7 non è disciplinata. Le importazioni sottostanno alle di- sposizioni dell’articolo 14 della legge del 18 marzo 200560 sulle dogane.61 Sezione 5:62 Carne bovina di alta qualità Art. 25a 1 La carne bovina di alta qualità (High Quality Beef) può essere importata nell’ambito del contingente doganale parziale n. 5.711 se, durante la procedura d’imposizione do- ganale, la persona soggetta all’obbligo di dichiarazione secondo l’articolo 26 della legge del 18 marzo 200563 sulle dogane esibisce un certificato all’ufficio doganale. 2 Il certificato deve: a. attestare che si tratta di High Quality Beef secondo i criteri definiti nel numero 5 degli obblighi assunti dalla Svizzera il 12 aprile 197964 in materia d’impor- tazione di carne bovina; b. corrispondere al formulario di cui all’Allegato I del Regolamento (CE) n. 810/2008 della Commissione, dell’11 agosto 200865, recante apertura e mo- dalità di gestione dei contingenti tariffari per le carni bovine di alta qualità, fresche refrigerate o congelate e la carne di bufalo congelata (nuova versione); c. essere redatto in tedesco, francese, italiano o inglese; e d. essere firmato dalla competente autorità del Paese fornitore e munito di un timbro ufficiale. 3 L’ufficio doganale controlla il certificato. Capitolo 6: Delega di compiti Art. 26 Bando 1 L’UFAG delega i seguenti compiti a una o più organizzazioni private: 60 RS 631.0 61 Nuovo testo del per. giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6427). 62 Introdotta dall’all. 3 n. 3 dell’O del 18 apr. 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (RU 2007 1847). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 nov. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6369). 63 RS 631.0 64 RS 0.632.231.53 65 GU L 219 del 14.8.2008, pag. 3 Ordinanza sul bestiame da macello 17 / 20 916.341 a.66 la classificazione della qualità degli animali macellati delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina nonché degli animali vivi delle specie bovina e ovina sui mercati pubblici sorvegliati; abis.67 il controllo della determinazione del peso di macellazione; b. la designazione e la sorveglianza dei mercati pubblici per gli animali vivi delle specie bovina e ovina nonché l’esecuzione dello sgombero dei mercati pub- blici sorvegliati; e c. l’organizzazione di azioni d’immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto. 2 La delega dei compiti avviene conformemente alla legge federale del 16 dicembre 199468 sugli acquisti pubblici.69 Art. 27 Accordi di prestazioni 1 L’UFAG delega i compiti mediante uno o più accordi di prestazioni. Nel contratto sono disciplinati la portata, la procedura, le condizioni e la rimunerazione delle pre- stazioni pretese. 2 ...70 3 I fornitori di prestazioni devono essere indipendenti, sotto il profilo giuridico, orga- nizzativo e finanziario, dalle singole organizzazioni e imprese del settore della carne. Essi tengono una contabilità aziendale che prevede una contabilità per centri di costo e per unità finali d’imputazione che permetta di attribuire univocamente i ricavi e i costi d’esercizio ai singoli accordi di prestazioni. 4 I fornitori di prestazioni sottostanno alla sorveglianza dell’UFAG. Capitolo 7: Disposizioni finali Art. 28 Esecuzione L’UFAG esegue la presente ordinanza, sempreché non ne siano incaricate altre auto- rità. 66 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). 67 Introdotta dall’art. 62 cpv. 2 dell’O del 16 dic. 2016 concernente la macellazione e il con- trollo delle carni, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 411). 68 [RU 1996 508; 1997 2465 all. n. 3; 2006 2197 all. n. 11; 2007 5635 art. 25 n. 1; 2011 5659 all. n. 1, 6515 art. 26 n. 1; 2012 3655 n. I 2; 2015 773; 2017 7563 all. n. II 1; 2019 4101 art. 1. RU 2020 641 all. 7 n. I]. Vedi ora la LF del 21 giu. 2019 sugli appalti pubblici (RS 172.056.1). 69 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5447). 70 Abrogato dal n. I dell’O del 2 nov. 2022, con effetto dal 1° gen. 2023 (RU 2022 759). Produzione agricola 18 / 20 916.341 Art. 29 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 7 dicembre 199871 concernente il mercato del bestiame da macello e della carne è abrogata. Art. 3072 Disposizioni transitorie concernenti la modifica del 6 novembre 2013 1 Per il periodo di contingentamento 2015, al fine dell’assegnazione secondo l’articolo 22 capoverso 1 lettera a sono computabili tutti gli animali della specie bovina acqui- stati all’asta su mercati pubblici sorvegliati. 2 Per il periodo di contingentamento 2015, al fine dell’assegnazione secondo l’articolo 24 vale, quale periodo di calcolo, il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2014. Per l’assegnazione gli animali macellati sono computati, se al momento della notifica della macellazione alla banca dati sul traffico di animali il macello ha indicato il suo numero BDTA o il numero BDTA del beneficiario della cessione secondo l’articolo 24 capoverso 3. Art. 31 a 3573 Art. 35a74 Art. 35b75 Art. 36 Entrata in vigore 1 Fatti salvi i capoversi 2 e 3, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2004. 2 L’articolo 7 capoverso 2 entra in vigore il 1° luglio 2004. 3 Gli articoli 8, 9 e 17 capoverso 3 entrano in vigore il 1° gennaio 2007. 71 [RU 1999 111; 2000 401; 2001 314, 2091 all. n. 18, 2880; 2002 3495] 72 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3977). 73 Abrogati dal n. IV 72 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477). 74 Introdotto dal n. I dell’O del 9 giu. 2006 (RU 2006 2539). Abrogato dal n. I dell’O del 26 ott. 2011, con effetto dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5447). 75 Introdotto dal n. I 2 dell’O COVID-19 agricoltura del 1° apr. 2020, in vigore dal 2 apr. 2020 al 1° ott. 2020 (RU 2020 1141). Ordinanza sul bestiame da macello 19 / 20 916.341 Allegato76 76 Abrogato dal n. II dell’O del 26 ott. 2011, con effetto dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5447). Produzione agricola 20 / 20 916.341 Capitolo 1: Oggetto e campo d’applicazione Art. 1 Capitolo 2: Classificazione della qualità Art. 2 Classificazione della qualità Art. 3 Classificazione neutrale della qualità Art. 4 Criteri per la classificazione della qualità Art. 5 Sistemi di valutazione e di classificazione Capitolo 2a: Determinazione del peso di macellazione Art. 5a Capitolo 3: Mercati pubblici Art. 6 Designazione Art. 7 Esecuzione e sorveglianza Art. 8 Contributi d’infrastruttura nella regione di montagna Art. 9 Domande per l’ottenimento di contributi d’infrastruttura Capitolo 4: Provvedimenti volti a sgravare il mercato Art. 10 Adozione di provvedimenti volti a sgravare il mercato Art. 11 Sgombero del mercato Art. 12 Deposito di una garanzia per lo sgombero del mercato Art. 13 Azioni d’immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto Capitolo 5: Importazione Sezione 1: Ripartizione dei contingenti doganali Art. 14 Contingente doganale n. 5 «carne rossa» Art. 15 Contingente doganale n. 6 «carne bianca» Art. 16 Ripartizione delle categorie di carne e di prodotti carnei nonché determinazione dei quantitativi d’importazione Art. 16a Riduzione e prolungamento dei periodi d’importazione nonché aumento dei quantitativi d’importazione Art. 16b Trasferimento di quote del contingente non utilizzate Sezione 2: Assegnazione delle quote del contingente sulla base di una vendita all’asta Art. 17 Vendita all’asta Art. 18 Condizioni e disposizioni particolari per l’assegnazione delle quote del contingente di carne kasher Art. 18a Condizioni e disposizioni particolari per l’assegnazione delle quote del contingente di carne halal Art. 19 Termine di pagamento Art. 20 Sezione 3: Assegnazione delle quote del contingente in base al numero di animali acquistati all’asta su mercati pubblici sorvegliati Art. 21 Assegnazione in base al numero di animali acquistati all’asta Art. 22 Computabilità degli animali acquistati all’asta Art. 23 Domande per l’ottenimento di quote del contingente in base al numero di animali acquistati all’asta Sezione 3a: Assegnazione delle quote del contingente in base al numero di animali macellati Art. 24 Assegnazione in base al numero di animali macellati Art. 24a Assegnazione del contingente doganale parziale n. 5.7 Art. 24b Domande per l’ottenimento di quote del contingente in base al numero di animali macellati Sezione 4: Rinuncia alla ripartizione Art. 25 Sezione 5: Carne bovina di alta qualità Art. 25a Capitolo 6: Delega di compiti Art. 26 Bando Art. 27 Accordi di prestazioni Capitolo 7: Disposizioni finali Art. 28 Esecuzione Art. 29 Diritto previgente: abrogazione Art. 30 Disposizioni transitorie concernenti la modifica del 6 novembre 2013 Art. 31 a 35 Art. 35a Art. 35b Art. 36 Entrata in vigore Allegato | ||
ch | it | 4251d522-8929-48ca-a4c3-0fa84bb062cb | Ordinanza del DEFR sulla determinazione del peso di macellazione | OPeM | 916.341.1 | true | 2020-01-01T00:00:00 | 2017-04-07T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30652/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/229/it | RS 916.341.1 1 Ordinanza del DEFR sulla determinazione del peso di macellazione (OPeM) del 7 aprile 2017 (Stato 1° gennaio 2020) Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), visto l’articolo 5a dell’ordinanza del 26 novembre 20031 sul bestiame da macello, ordina: Art. 1 Campo d’applicazione 1 La presente ordinanza si applica alla determinazione del peso di macellazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. 2 Non si applica alla determinazione del peso di macellazione: a. di animali malati o infortunati che è necessario abbattere fuori da un ma- cello; b. di animali che su mandato dei produttori di carne sono macellati in vista della commercializzazione diretta o del consumo proprio privato.2 Art. 2 Obbligo di determinazione del peso di macellazione 1 Il peso di macellazione viene determinato dal macello. 2 Cantoni e Comuni possono delegare a terzi la determinazione del peso di macella- zione. Art. 3 Preparazione per la pesatura Prima della pesatura devono essere svolte, nell’ordine indicato, le operazioni seguenti: a. le carcasse e le parti di carcassa soggette a controllo sono presentate al con- trollo delle carni secondo l’articolo 5 dell’ordinanza del DFI del 23 novem- bre 20053 concernente l’igiene nella macellazione; b. le parti secondo gli articoli 6–9 e le parti dichiarate non idonee al consumo all’atto del controllo delle carni sono asportate. RU 2017 2471 1 RS 916.341 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2019, in vigore il 1° gen. 2020 (RU 2019 3671). 3 RS 817.190.1 916.341.1 Produzione agricola 2 916.341.1 Art. 4 Momento della pesatura La carcassa è pesata al più tardi 60 minuti dopo lo stordimento dell’animale. Art. 5 Strumenti di misurazione Gli strumenti di misurazione utilizzati per la determinazione del peso di macella- zione sono conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 20064 sugli strumenti di misurazione e alle disposizioni esecutive del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Art. 6 Carcasse di animali delle specie bovina ed equina Dalle carcasse di animali delle specie bovina ed equina devono essere asportate le seguenti parti: a. la testa, senza la carne del collo, recisa fra l’occipite e la prima vertebra cer- vicale; la vena giugulare con i tessuti adiposi annessi senza la muscolatura; gli accumuli e le stagnazioni di sangue senza muscolatura; i linfonodi cervi- cali anteriori profondi (Lnn. cervicales profundi craniales) e i linfonodi retrofaringei laterali (Lnn. retropharyngei laterales); b. nel caso degli animali della specie equina: oltre alle parti menzionate alla lettera a, l’accumulo di grasso sotto la criniera; c. i piedi, alla prima articolazione sopra l’osso dello stinco (os metacarpale e os metatarsale); d. la pelle, senza carne e senza grasso; e. gli organi della cavità toracica, della cavità addominale e della cavità pelvica con il grasso annesso, il grasso nella cavità pelvica (grasso perineale), non- ché i reni con il grasso renale; l’accumulo di grasso sulla parete addominale interna non può essere asportato prima della pesatura; f. i vasi sanguigni principali lungo la colonna vertebrale nella cavità toracica e nella cavità addominale, nonché il diaframma all’attaccatura delle costole; g. il mesentere (mesogastrium e mesenterium) con il grasso annesso e i linfo- nodi dell’intestino; h. la laringe (larynx) con i muscoli annessi, la trachea, la faringe (pharynx), l’esofago e, se presente, il timo (animella); i. il midollo spinale; j. gli organi urinari e gli organi genitali, nonché il grasso dei testicoli; k. la mammella e il grasso della mammella; l. la coda, compreso il tasto in corrispondenza dell’attaccatura della coda (mu- scolo coccigeo laterale, musculus coccygicus lateralis), recisa tra l’osso sacro e la prima vertebra caudale; 4 RS 941.210 Determinazione del peso di macellazione. O del DEFR 3 916.341.1 m. la cartilagine xifoidea; n. l’accumulo di grasso annesso all’anca. Art. 7 Carcasse di animali delle specie ovina e caprina Dalle carcasse di animali delle specie ovina e caprina devono essere asportate le seguenti parti: a. la testa, senza la carne del collo, recisa fra l’occipite e la prima vertebra cer- vicale; la vena giugulare con i tessuti adiposi annessi, senza muscolatura; gli accumuli e le stagnazioni di sangue senza la muscolatura; i linfonodi cervi- cali anteriori profondi (Lnn. cervicales profundi craniales) e i linfonodi retrofaringei laterali (Lnn. retropharyngei laterales); b nel caso di agnelli e capretti: la vena giugulare con un taglio parallelo all’asse del collo; c. i piedi alla prima articolazione sopra l’osso dello stinco (os metacarpale e os metatarsale); d. la pelle, senza carne e senza grasso; e. gli organi della cavità toracica, della cavità addominale e della cavità pelvica con il grasso annesso, il grasso nella cavità pelvica (grasso perineale), non- ché i reni con il grasso renale; f. i vasi sanguigni principali lungo la colonna vertebrale nella cavità toracica e nella cavità addominale, nonché il diaframma all’attaccatura delle costole; g. la laringe (larynx) con i muscoli annessi, le amigdale (anello linfatico farin- geo), la trachea, la faringe (pharynx) e l’esofago; h. il midollo spinale, se è stato aperto il canale spinale; i. gli organi urinari e gli organi genitali; j. la mammella e il grasso della mammella; k. la coda. Art. 8 Carcasse di animali della specie suina, escluse le scrofe madri e i verri adulti 1 Dalle carcasse di animali della specie suina, escluse le scrofe madri e i verri adulti, devono essere asportate le seguenti parti: a. gli unghioni; b. gli organi della cavità toracica, della cavità addominale e della cavità pelvica con il grasso annesso, il grasso nella cavità pelvica (grasso perineale), non- ché i reni con il grasso renale e il grasso addominale (sugna); c. i vasi sanguigni principali lungo la colonna vertebrale nella cavità toracica e nella cavità addominale, nonché il diaframma all’attaccatura delle costole; d. gli occhi, le palpebre e i condotti uditivi esterni; Produzione agricola 4 916.341.1 e. la laringe (larynx) con i muscoli annessi, le amigdale (anello linfatico farin- geo), la trachea, la faringe (pharynx), i linfonodi cervicali superficiali ven- trali (Lnn. cervicales superficiales ventrales); l’esofago; f. gli accumuli e le stagnazioni di sangue senza muscolatura; g. il midollo spinale, se è stato aperto il canale spinale; h. gli organi urinari e gli organi genitali. 2 I produttori e i trasformatori di carni possono concordare supplementi di peso uniformi, se, per motivi di tecnica di macellazione, la lingua e il cervello sono stati asportati e non sono stati pesati insieme alla carcassa. Art. 9 Carcasse di scrofe madri e verri adulti 1 Dalle carcasse di scrofe madri e verri adulti devono essere asportate le seguenti parti: a. la testa, senza la carne del collo, recisa fra l’occipite e la prima vertebra cer- vicale; b. i piedi alla prima articolazione sopra l’osso dello stinco (os metacarpale e os metatarsale); c. gli organi della cavità toracica, della cavità addominale e della cavità pelvica con il grasso annesso, il grasso nella cavità pelvica (grasso perineale), non- ché i reni con il grasso renale e il grasso addominale (sugna); d. i vasi sanguigni principali lungo la colonna vertebrale nella cavità toracica e nella cavità addominale, nonché il diaframma all’attaccatura delle costole; e. il midollo spinale; f. gli organi urinari e gli organi genitali, nel caso delle scrofe madri le ghian- dole mammarie. 2 I produttori e i trasformatori di carni possono concordare supplementi di peso uniformi, se, per motivi di tecnica di macellazione, le scrofe madri sono scuoiate. Art. 10 Divieto di asportare altre parti Prima della pesatura è vietato asportare parti diverse da quelle menzionate negli articoli 6–9. Determinazione del peso di macellazione. O del DEFR 5 916.341.1 Art. 115 Art. 12 Esecuzione 1 Il controllo della determinazione del peso di macellazione è di competenza dell’organizzazione incaricata secondo l’articolo 26 capoverso 1 lettera abis dell’ordinanza del 26 novembre 2003 sul bestiame da macello. 2 Se sospetta un’infrazione alla presente ordinanza, l’Ufficio federale dell’agri- coltura avvia un’indagine. Se dall’indagine emerge che un’infrazione è stata com- messa, esso dispone una misura amministrativa secondo l’articolo 169 della legge del 29 aprile 19986 sull’agricoltura.7 Art. 13 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° maggio 2017. 5 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2019, con effetto dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3671). 6 RS 910.1 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 23 ott. 2019, in vigore il 1° gen. 2020 (RU 2019 3671). Produzione agricola 6 916.341.1 | |||
ch | it | 09a1312b-7d01-4c58-ba94-3f7837345b32 | Ordinanza dell’UFAG concernente la valutazione e la classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina | OVC-UFAG | 916.341.22 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2021-11-30T00:00:00 | 1,648,166,400,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26137/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it | 916.341.22 1 Ordinanza dell’UFAG concernente la valutazione e la classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina (OVC-UFAG) del 30 novembre 2021 (Stato 1° gennaio 2022) L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), visto l’articolo 5 dell’ordinanza del 26 novembre 20031 sul bestiame da macello, ordina: Art. 1 Animali della specie bovina La qualità degli animali vivi e macellati della specie bovina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 1. Art. 2 Animali della specie suina La qualità degli animali macellati della specie suina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 2. Art. 3 Animali della specie equina La qualità degli animali macellati della specie equina è classificata secondo il siste- ma di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 3. Art. 4 Animali della specie ovina La qualità degli animali vivi e macellati della specie ovina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 4. Art. 5 Animali della specie caprina La qualità degli animali macellati della specie caprina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 5. Art. 6 Classe commerciale 1 La classe commerciale è determinata in base alla muscolatura e al tessuto grasso. 2 Per gli animali della specie suina e i capretti è determinante soltanto la muscolatu- ra. RU 2021 802 1 RS 916.341 916.341.22 Produzione agricola 2 916.341.22 Art. 7 Apparecchi per la classificazione degli animali macellati 1 La classificazione della qualità degli animali macellati, esclusi gli animali macella- ti della specie suina, è svolta visivamente. 2 La qualità degli animali macellati della specie bovina può essere classificata anche con un apparecchio di classificazione menzionato nell’allegato 1 numero 3. 3 La qualità degli animali macellati della specie suina è classificata con un apparec- chio di classificazione menzionato nell’allegato 2 numero 3 o 4. Art. 8 Omologazione degli apparecchi di classificazione 1 L’UFAG iscrive nell’allegato 1 numero 3 gli apparecchi di classificazione omolo- gati secondo l’allegato 6. 2 Iscrive nell’allegato 2 numero 3 o 4 gli apparecchi di classificazione omologati secondo l’allegato 7. Art. 9 Utilizzo degli apparecchi di classificazione 1 Gli apparecchi di classificazione omologati menzionati negli allegati 1 e 2 possono essere utilizzati soltanto dagli esperti dell’organizzazione incaricata dall’UFAG per la classificazione della qualità in virtù dell’articolo 26 capoverso 1 lettera a dell’ordinanza del 26 novembre 2003 sul bestiame da macello (organizzazione incaricata). 2 Gli apparecchi di classificazione omologati possono essere utilizzati esclusivamente nell’ubicazione o per le specie animali considerate nella procedura di omologazione. 3 È vietato apportare modifiche tecniche ad apparecchi di classificazione omologati. Art. 10 Controllo degli apparecchi di classificazione omologati Gli apparecchi di classificazione omologati menzionati negli allegati 1 numero 3 e 2 numero 4 sono controllati periodicamente dagli esperti dell’organizzazione incarica- ta. Art. 11 Divieto di utilizzo degli apparecchi di classificazione omologati in caso di difetti Gli apparecchi di classificazione omologati considerati difettosi dall’organizzazione incaricata nel quadro del controllo periodico non possono essere utilizzati per la classificazione della qualità fino a quando non sia eliminato l’eventuale difetto. Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 3 916.341.22 Art. 12 Abrogazione di altri atti normativi Sono abrogate: 1. l’ordinanza dell’UFAG del 23 settembre 19992 concernente la classificazio- ne della qualità di animali macellati della specie suina; 2. l’ordinanza dell’UFAG del 23 settembre 19993 concernente la valutazione e la classificazione di animali delle specie bovina, equina, ovina e caprina. Art. 13 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2022. 2 [RU 1999 3143; 2002 555; 2015 1097] 3 [RU 1999 2880; 2003 3741] Produzione agricola 4 916.341.22 Allegato 1 (art. 1, 7 cpv. 2, 8 cpv. 1, 9 cpv. 1 e 10) Classificazione della qualità di animali della specie bovina 1 Valutazione Gli animali vivi e le carcasse vengono valutati apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello e da ingrasso, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato. 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello e da ingrasso Gli animali da macello e da ingrasso vengono classificati nelle seguenti categorie di animali da macello e da ingrasso secondo l’età, il sesso e le possibilità di utilizzazio- ne delle mezzene: Categoria Abbreviazione Tori senza la seconda dentatura MT Tori più vecchi a partire da 1 paletta e buoi a partire da 5 palette MA Buoi fino a 4 palette al massimo OB Manze fino a 4 palette al massimo RG Manze/giovani vacche, vacche fino a 4 palette al massimo e manze da 5 palette RV Vacche VK Bestiame giovane JB Vitelli KV 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura a. Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi, schiena e spalle secondo la tabel- la seguente. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento vie- ne effettuato mediante i tocchi. Classi di muscolatura Profili Descrizione C molto bene in carne molto convesso – cosce: molto larghe, ben marcate – fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni – spalle: molto pronunciate Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 5 916.341.22 Classi di muscolatura Profili Descrizione H bene in carne convesso – cosce: larghe, ben marcate – fianchi/schiena: larghi e pieni – spalle: pronunciate T muscolatura media di linea diritta – cosce: ben sviluppate, piutto- sto larghe – fianchi/schiena: mediamente larghi – spalle: ben sviluppate A scarnato concavo – cosce: mediamente sviluppate, strette, cadenti – fianchi/schiena: mediamente sviluppati fino a stretti – spalle: piatte X molto scarnato molto concavo – cosce: poco sviluppate, molto strette, molto cadenti, scarnate – fianchi/schiena: stretti, fini, garrese appuntito – spalle: piatte, cadenti b. Nella classe di muscolatura T è introdotta la seguente differenziazione sup- plementare: T– scarnato fino a muscolatura media: le esigenze della classe T sono adempiute soltanto parzialmente (classificazione fra A e T) T+ muscolatura media fino a bene in carne: sono parzialmente adempiute le esigenze della classe H (classificazione fra T e H) c. Nella classe di muscolatura X è introdotta la seguente differenziazione sup- plementare, laddove da 1X a 3X la muscolatura diminuisce: X 1X 2X 3X 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depo- siti e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi di grasso e, nelle carcasse, gli strati di grasso nelle cavità toracica e addo- minale. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi. Produzione agricola 6 916.341.22 Classi di tessuto grasso Descrizione 1 non coperto nessuna copertura di grasso; tocchi non sviluppati; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso 2 coperto in parte copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; tutti i tocchi leggermente sviluppati palpabili; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole 3 coperto regolarmente copertura di grasso media, regolare, muscolatura coperta in generale; tutti i tocchi sviluppati palpabili, granulosi; grasso visibile sulle e tra le costole 4 fortemente coperto copertura di grasso molto accentuata, accumuli e strati di grasso eccessivi; tocchi molto sviluppati; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole 5 troppo grasso copertura di grasso in generale nettamente eccessiva, cuscinetti di grasso; tutti i tocchi troppo sviluppati; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole 3 Apparecchi di classificazione che devono venir controllati da un esperto dell’organizzazione incaricata 3.1 Beef Classification Center Version 3 (BCC-3TM) 3.1.1 Se è effettuata con un apparecchio di classificazione, la classificazione delle carcasse di animali della specie bovina è effettuata con l’apparecchio «BCC-3TM». 3.1.2 Gli esperti dell’organizzazione incaricata controllano se con l’apparecchio si ottiene una classificazione valida secondo il numero 2 del presente allegato. Se con l’apparecchio non si ottiene una classificazione valida, gli esperti del- l’organizzazione incaricata determinano visivamente il risultato sulle carcasse di animali della specie bovina in questione e lo inseriscono nel sistema di registrazione del macello. 3.1.3 Un risultato della classificazione determinato visivamente dagli esperti dell’organizzazione incaricata conformemente al numero 3.1.2 del presente allegato ha la priorità sul risultato ottenuto con l’apparecchio. 3.1.4 In caso di guasto temporaneo dell’apparecchio l’organizzazione incaricata, in collaborazione con il macello, assicura immediatamente la valutazione visiva delle carcasse di animali della specie bovina. Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 7 916.341.22 Allegato 2 (art. 2, 7 cpv. 3, 8 cpv. 2, 9 cpv. 1 e 10) Classificazione della qualità di animali della specie suina 1 Valutazione Le carcasse vengono valutate apprezzando il tenore di carne magra (TCM) mediante un apparecchio di classificazione menzionato nei numeri 3 e 4 del presente allegato e il rispettivo metodo di stima. 2 Muscolatura 2.1 La muscolatura è determinata in base al TCM. 2.2 Per TCM s’intende il rapporto tra il peso rilevato dell’insieme dei muscoli rossi striati, sempre che possano essere staccati con l’aiuto di un coltello, e il peso della carcassa. 3 Apparecchi di classificazione che possono essere utilizzati soltanto da un esperto dell’organizzazione incaricata 3.1 Fat-O-Meater II 3.1.1 Se è effettuata mediante un apparecchio di classificazione mobile, la classifi- cazione delle carcasse di suino è effettuata con l’apparecchio «Fat-O-Meater II» (FOM II). 3.1.2 L’apparecchio è munito di una sonda del diametro di 6 mm. La distanza operativa è compresa tra 5 e 125 mm. I valori di misurazione sono convertiti nell’apparecchio in valori di stima del TCM. 3.1.3 Il TCM della carcassa è calcolato secondo la seguente formula: ŷ = 64.01197 + 0.08170 x1 – 0.76092 x2 laddove: ŷ = TCM stimato (%) della carcassa, x1 = spessore, in mm, del muscolo allo stesso tempo e nello stesso punto di x2, x2 = spessore, in mm, del lardo dorsale (inclusa la cotenna), misurato a 7 cm lateralmente alla linea media della carcassa calda, appesa, al livello fra la penultima e la terzultima costola. 3.1.4 La formula è valida per carcasse con un peso di macellazione da 50 a 120 kg. Produzione agricola 8 916.341.22 3.2 Procedura per la misurazione di due punti sulla carcassa 3.2.1 Se annualmente vengono macellate meno di 2000 unità di macellazione suine, la classificazione delle carcasse di suino può essere effettuata con l’apparecchio «calibro a corsoio» o «calibro» secondo la procedura per la misurazione di due punti sulla carcassa. 3.2.2 Il TCM della carcassa è calcolato secondo la seguente formula: ŷ = 59.88941 + 0.08982 x1 – 0.51068 x2 laddove: ŷ = TCM stimato (%) della carcassa, x1 = spessore, in mm, del muscolo lombare, misurato sulla fenditura cor- rispondente alla distanza più piccola tra la parte anteriore (craniale) del Musculus glutaeus medius e il bordo superiore (dorsale) del canale vertebrale della carcassa calda, appesa, x2 = spessore, in mm, del lardo dorsale (inclusa la cotenna), misurato sulla fenditura nella parte più stretta che ricopre il Musculus glutaeus medius della carcassa calda, appesa. 3.2.3 La formula è valida per carcasse con un peso di macellazione da 50 a 120 kg. 4 Apparecchi di classificazione che devono venir controllati periodicamente da un esperto dell’organizzazione incaricata 4.1 AUTOFOM III 4.1.1 Se è effettuata mediante un apparecchio di classificazione a ubicazione vin- colata, la classificazione delle carcasse di suino è effettuata con l’apparec- chio «Fully Automatic Ultrasonic Carcase Grading Version 3» (AUTOFOM III). 4.1.2 L’apparecchio è munito di 16 trasduttori a ultrasuoni a 2 MHz (Frontmatec, K2KG – 440004) con una distanza di 25 mm fra ciascun trasduttore. 4.1.3 I dati ultrasonici si riferiscono alla registrazione dell’intera carcassa da va- lutare e riguardano gli spessori del lardo e del muscolo. I rimanenti parametri sono collegati a quelli di cui sopra. I valori di misurazione sono convertiti in valori di stima del TCM da un’unità centrale di elaborazione dei dati. 4.1.4 Il TCM della carcassa è calcolato secondo la seguente formula: ŷ = 75.42808 – 0.29192 R2P2 – 0.20117 R2P13 + 0.08209 R3P5 laddove: ŷ = TCM stimato (%) della carcassa, R2P2, R2P13 e R3P5 = variabili indicate, calcolate in base alla registrazione dei singoli punti di misurazione. 4.1.5 La formula è valida per carcasse con un peso di macellazione da 50 a 120 kg. Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 9 916.341.22 Allegato 3 (art. 3) Classificazione della qualità di animali della specie equina 1 Valutazione Le carcasse vengono valutate apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato. 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello Gli animali da macello vengono classificati nelle seguenti categorie secondo l’età: Categoria Età Abbreviazione Puledri fino al 12° mese compreso FP Giovani cavalli dal 13° al 29° mese compreso JC Cavalli da macello dal 30° mese PC 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi, schiena e spalle secondo la tabella seguente. Classi di muscolatura Profili Descrizione C molto bene in carne molto convesso – cosce: molto larghe e piene – fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni – spalle: molto pronunciate H bene in carne convesso – cosce: larghe e piene – fianchi/schiena: larghi e pieni – spalle: pronunciate T muscolatura media di linea diritta – cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe – fianchi/schiena: mediamente larghi – spalle: ben sviluppate Produzione agricola 10 916.341.22 Classi di muscolatura Profili Descrizione A scarnato concavo – cosce: mediamente sviluppate, piuttosto strette – fianchi/schiena: mediamente sviluppati fino a stretti – spalle: piatte X molto scarnato molto concavo – cosce: poco sviluppate, strette, scarnate – fianchi/schiena: stretti, fini, garrese appuntito – spalle: piatte, cadenti 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depo- siti e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi e gli strati di grasso nelle cavità toracica e addominale. Classi di tessuto grasso Descrizione 1 non coperto nessuna copertura di grasso; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso 2 coperto in parte copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole 3 coperto regolarmente copertura di grasso media, regolare, muscolatura coperta in generale; grasso visibile sulle e tra le costole 4 fortemente coperto copertura di grasso molto accentuata; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole 5 troppo grasso copertura di grasso eccessiva, cuscinetti di grasso; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 11 916.341.22 Allegato 4 (art. 4) Classificazione della qualità di animali della specie ovina 1 Valutazione Gli animali vivi e le carcasse vengono valutati apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello e da ingrasso, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato. 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello e da ingrasso Gli animali da macello e da ingrasso vengono classificati nelle seguenti categorie secondo l’età, il sesso e le possibilità di utilizzazione delle mezzene: Categoria Abbreviazione Agnelli con 0 palette LA Pecore con 2 palette SM 2 Pecore con 4 palette e pecore più vecchie SM 4-8 Agnelli da pascolo con 0 palette (vale solo per i mercati pubblici sorvegliati) WP 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi, schiena e spalle secondo la tabella seguente. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi. Classi di muscolatura Profili Descrizione C molto bene in carne molto convesso – cosce: molto larghe, ben marcate, molto arrotondate – fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni – spalle: molto pronunciate H bene in carne convesso – cosce: larghe, ben marcate, arrotondate – fianchi/schiena: larghi e pieni – spalle: pronunciate Produzione agricola 12 916.341.22 Classi di muscolatura Profili Descrizione T muscolatura media di linea diritta – cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe – fianchi/schiena: mediamente larghi – spalle: ben sviluppate A scarnato concavo – cosce: mediamente sviluppate, strette, cadenti – fianchi/schiena: stretti e fini – spalle: piatte X molto scarnato molto concavo – cosce: poco sviluppate, molto strette e cadenti – fianchi/schiena: molto stretti e fini – spalle: piatte, cadenti 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depo- siti e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi di grasso e, nelle carcasse, gli strati di grasso nelle cavità toracica e addo- minale. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi. Classi di tessuto grasso Descrizione 1 non coperto nessuna copertura di grasso; tocchi non sviluppati; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso 2 coperto in parte copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; tocchi leggermente sviluppati; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole 3 coperto regolarmente copertura di grasso media, muscolatura in generale da leggermente a mediamente coperta; tutti i tocchi sviluppati palpabili; grasso visibile sulle e tra le costole 4 fortemente coperto copertura di grasso molto accentuata, muscolatura molto coperta; tocchi molto sviluppati; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole 5 troppo grasso copertura di grasso eccessiva; tocchi troppo sviluppati; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 13 916.341.22 Allegato 5 (art. 5) Classificazione della qualità di animali della specie caprina 1 Valutazione Le carcasse vengono valutate apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato. 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello Gli animali da macello vengono classificati nelle seguenti categorie secondo l’età: Categoria Abbreviazione Capretti GI Capre ZC 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi e schiena secondo la tabella seguente. Classi di muscolatura Profili Descrizione C molto bene in carne molto convesso – cosce: molto larghe, ben marcate, molto arrotondate – fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni H bene in carne convesso – cosce: larghe, ben marcate, arrotonda- te – fianchi/schiena: larghi e pieni T muscolatura media di linea diritta – cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe – fianchi/schiena: mediamente larghi A scarnato concavo – cosce: mediamente sviluppate, strette, cadenti – fianchi/schiena: stretti e fini X molto scarnato molto concavo – cosce: poco sviluppate, molto strette – fianchi/schiena: molto stretti e fini Produzione agricola 14 916.341.22 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depo- siti e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi di grasso e gli strati di grasso nelle cavità toracica e addominale. Classi di tessuto grasso Descrizione 1 non coperto nessuna copertura di grasso; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso 2 coperto in parte copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole 3 coperto regolarmente copertura di grasso media, muscolatura in generale da leggermente a mediamente coperta; grasso visibile sulle e tra le costole 4 fortemente coperto copertura di grasso molto accentuata; muscolatura molto coperta; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole 5 troppo grasso copertura di grasso eccessiva; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 15 916.341.22 Allegato 6 (art. 8 cpv. 1) Omologazione di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata per la classificazione della qualità di animali della specie bovina 1. Prima di utilizzare per la prima volta uno degli apparecchi di classificazione menzionati nell’allegato 1 numero 3, l’organizzazione incaricata effettua, con il supporto scientifico, un collaudo tecnico con classificazione di riferi- mento e una comparazione dei valori di misurazione (validazione). 2. Per la comparazione dei valori di misurazione vigono le seguenti norme: 2.1 È necessario un campione di almeno 995 carcasse validate. 2.2 La ripartizione delle carcasse incluse nel campione rispecchia le condizioni che si verificano nella pratica per quanto riguarda la categoria degli animali da macello e da ingrasso, la muscolatura e la copertura di grasso. 2.3 I numeri minimi per le classi di muscolatura e le classi di tessuto grasso per categoria di animali sono definiti dall’organizzazione incaricata e dal sup- porto scientifico secondo il numero 1 del presente allegato. 2.4 Non si può respingere più del 3 per cento delle carcasse giudicate idonee alla classificazione automatica. 3. La determinazione della classificazione di riferimento da parte dell’organizzazione incaricata avviene in base ai seguenti criteri: 3.1 Tre classificatori dell’organizzazione incaricata procedono a una classifica- zione indipendente di ciascuna carcassa sulla linea di macellazione. 3.2 I tre risultati della classificazione indipendente di ciascuna carcassa sono confrontati. Le classificazioni della muscolatura e del tessuto grasso sono confrontate separatamente. Nel caso almeno due classificatori diano una classificazione uniforme, questa è considerata la classificazione di riferimen- to. Se le tre classificazioni divergono, le carcasse sono valutate nuovamente da due classificatori e viene stabilita la classificazione di riferimento. 3.3 I classificatori consolidano i dati della classificazione risultanti dalle due fasi precedenti per la classificazione di riferimento. 3.4 I risultati della classificazione ottenuti con l’apparecchio di classificazione sono valutati sulla base di un confronto con la classificazione di riferimento dell’organizzazione incaricata. Produzione agricola 16 916.341.22 3.5 La valutazione viene effettuata per ciascun gruppo delle categorie di animali da macello e da ingrasso accorpate come segue: Gruppo di valutazione Categoria di animali da macello e da ingrasso Numero minimo di carcasse Vitelli KV 347 Animali da banco MT/OB/RG 373 Animali destinati al- la trasformazione MA/RV/VK 275 Totale – 995 4. Graduazione della comparazione dei valori di misurazione 4.1 Per valutare la correttezza del metodo automatico di classificazione, i risulta- ti del metodo automatico di classificazione dell’apparecchio di classificazio- ne sono comparati, per ogni carcassa validata, con la classificazione di rife- rimento dell’organizzazione incaricata secondo il numero 3 del presente allegato. Si applicano i seguenti livelli: 4.1.1 Muscolatura Classe di muscolatura C H +T T -T A 1X 2X 3X Graduazione 1 1 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 Differenza 1 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 4.1.2 Tessuto grasso Classe di tessuto grasso 1 2 3 4 5 Graduazione 1 1 1 1 1 Differenza 1 1 1 1 5 Punteggio per la comparazione dei valori di misurazione per muscolatura e tessuto grasso Scarto Punti/classe di muscolatura per carcassa Punti/classe di tessuto grasso per carcassa classificato correttamente 2 2 0.5 livello di scarto 1 – 1 livello di scarto 0 1 1.5 livello di scarto –15 – ≥ 2 livelli di scarto –30 –15 Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 17 916.341.22 6. Requisiti minimi per la riuscita della comparazione dei valori di misurazione 6.1 In tutti e tre i gruppi di valutazione validati vitelli (KV), animali da banco (MT/OB/RG) e animali destinati alla trasformazione (MA/RV/VK) deve es- sere raggiunto il punteggio minimo per la muscolatura e il tessuto grasso, af- finché la validazione sia considerata complessivamente superata. 6.2 I punteggi minimi, validi cumulativamente, per la riuscita della validazione dell’apparecchio sono: Charnure au moins 75 % du nombre maximum de points issus de la comparaison des valeurs mesurées Tissu gras au moins 85 % du nombre maximum de points issus de la comparaison des valeurs mesurées 7. L’organizzazione incaricata sottopone per scritto all’UFAG i risultati del collaudo tecnico e della comparazione dei valori di misurazione. L’UFAG emana una decisione per scritto relativa all’omologazione dell’apparecchio di classificazione. Produzione agricola 18 916.341.22 Allegato 7 (art. 8 cpv. 2) Omologazione e controllo di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata e non vincolata per la classificazione della qualità di animali della specie suina 1 Omologazione di apparecchi di classificazione a ubicazione non vincolata 1.1 Prima che un nuovo apparecchio di classificazione sia iscritto nell’allegato 2 numero 3, l’organizzazione incaricata esegue un collaudo tecnico e una comparazione dei valori di misurazione con l’apparecchio di riferimento scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro. 1.2 La procedura si effettua analogamente all’allegato 7 numeri 2.2–2.5. Se il fabbricante prevede un proprio test tecnico dell’apparecchio, va utilizzato ta- le test. 1.3 L’organizzazione incaricata sottopone all’UFAG tutta la documentazione necessaria (descrizione dell’apparecchio, istruzioni d’uso, omologazioni, se disponibili), nonché i risultati del collaudo tecnico e della comparazione dei valori di misurazione relativi a un nuovo apparecchio di classificazione. 2 Omologazione e controllo periodico di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata 2.1 Prima di utilizzare per la prima volta un apparecchio AUTOFOM o un altro apparecchio di classificazione iscritto nell’allegato 2, così come in occasione del controllo periodico, l’organizzazione incaricata effettua un collaudo tec- nico e una comparazione dei valori di misurazione con l’apparecchio di rife- rimento scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro. 2.2 Il collaudo tecnico consiste nella verifica dell’installazione (misurazione della distanza, distanza fra i trasportatori, velocità di trasporto) nonché nella verifica del sistema (hardware e software). A tal fine si procede secondo quanto previsto dai documenti del fabbricante dell’apparecchio. I risultati vanno riportati in un verbale, nel quale vanno anche indicati dettagliatamente i documenti del fabbricante dell’apparecchio utilizzati. 2.3 Nella comparazione dei valori di misurazione devono essere prese in considerazione almeno 130 carcasse. Il campione deve essere composto almeno come segue: Valutazione e classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina. O dell’UFAG 19 916.341.22 Spessore del lardo dorsale in mm (inclusa la cotenna) <12,5 12,5<16 16<19 19<22 22<27 Animale da macello < 83 kg peso di macellazione 14 animali 16 animali 4 animali 2 animali 0 animali Animale da macello 83–89 kg peso di macellazione 12 animali 22 animali 8 animali 4 animali 2 animali Animale da macello > 89 kg peso di macellazione 10 animali 20 animali 10 animali 4 animali 2 animali Per ogni campo devono essere presi in considerazione castrati e femmine possibilmente in ugual numero. 2.4 La misurazione con lo scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro viene effettuata al momento della consueta classificazione e pesatura, circa un’ora dopo l’abbattimento dell’animale. Dopo la pesatura le mezzene vengono staccate e misurate. Si misura: 2.4.1 x1 = spessore, in mm, del muscolo allo stesso tempo e nello stesso punto di x2 e 2.4.2 x2 = spessore, in mm, del lardo dorsale (inclusa la cotenna), misurato a 7 cm lateralmente alla linea media della carcassa calda, appesa, al livello fra la penultima e la terzultima costola. 2.4.3 Ogni mezzena viene misurata due volte. Se la differenza tra i valori registrati è superiore a 1 mm la misurazione va ripetuta. Questi valori sono utilizzati nella formula valida per l’apparecchio Fat-O-Meater II. Il tenore di carne magra (TCM) stimato (%) viene comparato con quello stabilito con l’apparecchio di classificazione. 2.5 Per l’omologazione di un apparecchio di classificazione a ubicazione vinco- lata si applicano i seguenti limiti di errore massimo nella valutazione del TCM: 2.5.1 Differenza media tra l’apparecchio di classificazione e lo scanner a ultra- suoni Logiq 200 Pro: <0,5 % 2.5.2 Variazione delle singole differenze tra l’apparecchio di classificazione e lo scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro: <2,5 % 2.6 L’organizzazione incaricata sottopone per scritto all’UFAG i risultati del collaudo tecnico e della comparazione dei valori di misurazione. L’UFAG emana una decisione per scritto relativa all’omologazione dell’apparecchio di classificazione. Produzione agricola 20 916.341.22 Art. 1 Animali della specie bovina Art. 2 Animali della specie suina Art. 3 Animali della specie equina Art. 4 Animali della specie ovina Art. 5 Animali della specie caprina Art. 6 Classe commerciale Art. 7 Apparecchi per la classificazione degli animali macellati Art. 8 Omologazione degli apparecchi di classificazione Art. 9 Utilizzo degli apparecchi di classificazione Art. 10 Controllo degli apparecchi di classificazione omologati Art. 11 Divieto di utilizzo degli apparecchi di classificazione omologati in caso di difetti Art. 12 Abrogazione di altri atti normativi Art. 13 Entrata in vigore Allegato 1 Classificazione della qualità di animali della specie bovina 1 Valutazione 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello e da ingrasso 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso 3 Apparecchi di classificazione che devono venir controllati da un esperto dell’organizzazione incaricata 3.1 Beef Classification Center Version 3 (BCC-3TM) Allegato 2 Classificazione della qualità di animali della specie suina 1 Valutazione 2 Muscolatura 3 Apparecchi di classificazione che possono essere utilizzati soltanto da un esperto dell’organizzazione incaricata 3.1 Fat-O-Meater II 3.2 Procedura per la misurazione di due punti sulla carcassa 4 Apparecchi di classificazione che devono venir controllati periodicamente da un esperto dell’organizzazione incaricata 4.1 AUTOFOM III Allegato 3 Classificazione della qualità di animali della specie equina 1 Valutazione 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Allegato 4 Classificazione della qualità di animali della specie ovina 1 Valutazione 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello e da ingrasso 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Allegato 5 Classificazione della qualità di animali della specie caprina 1 Valutazione 2 Classificazione 2.1 Categorie di animali da macello 2.2 Determinazione della classe commerciale 2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura 2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso Allegato 6 Omologazione di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata per la classificazione della qualità di animali della specie bovina Allegato 7 Omologazione e controllo di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata e non vincolata per la classificazione della qualità di animali della specie suina 1 Omologazione di apparecchi di classificazione a ubicazione non vincolata 2 Omologazione e controllo periodico di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata | <div _ngcontent-ccg-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.341.22 --><p class="srnummer">916.341.22 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza dell’UFAG<br/>concernente la valutazione e la classificazione di animali delle specie bovina, suina, equina, ovina e caprina</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OVC-UFAG)</h2><p>del 30 novembre 2021 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG),</p><p>visto l’articolo 5 dell’ordinanza del 26 novembre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sul bestiame da macello,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2003/791/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.341</b> </a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Animali della specie bovina</a></h6><div class="collapseable"> <p>La qualità degli animali vivi e macellati della specie bovina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 1.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Animali della specie suina</a></h6><div class="collapseable"> <p>La qualità degli animali macellati della specie suina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 2.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Animali della specie equina</a></h6><div class="collapseable"> <p>La qualità degli animali macellati della specie equina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 3.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Animali della specie ovina</a></h6><div class="collapseable"> <p>La qualità degli animali vivi e macellati della specie ovina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 4.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Animali della specie caprina</a></h6><div class="collapseable"> <p>La qualità degli animali macellati della specie caprina è classificata secondo il sistema di valutazione e di classificazione di cui all’allegato 5.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Classe commerciale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La classe commerciale è determinata in base alla muscolatura e al tessuto grasso.</p><p><sup>2</sup> Per gli animali della specie suina e i capretti è determinante soltanto la muscolatura.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Apparecchi per la classificazione degli animali macellati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La classificazione della qualità degli animali macellati, esclusi gli animali macellati della specie suina, è svolta visivamente.</p><p><sup>2</sup> La qualità degli animali macellati della specie bovina può essere classificata anche con un apparecchio di classificazione menzionato nell’allegato 1 numero 3.</p><p><sup>3</sup> La qualità degli animali macellati della specie suina è classificata con un apparecchio di classificazione menzionato nell’allegato 2 numero 3 o 4.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Omologazione degli apparecchi di classificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG iscrive nell’allegato 1 numero 3 gli apparecchi di classificazione omologati secondo l’allegato 6.</p><p><sup>2</sup> Iscrive nell’allegato 2 numero 3 o 4 gli apparecchi di classificazione omologati secondo l’allegato 7.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Utilizzo degli apparecchi di classificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli apparecchi di classificazione omologati menzionati negli allegati 1 e 2 possono essere utilizzati soltanto dagli esperti dell’organizzazione incaricata dall’UFAG per la classificazione della qualità in virtù dell’articolo 26 capoverso 1 lettera a dell’ordinanza del 26 novembre 2003 sul bestiame da macello (organizzazione incaricata).</p><p><sup>2</sup> Gli apparecchi di classificazione omologati possono essere utilizzati esclusivamente nell’ubicazione o per le specie animali considerate nella procedura di omologazione.</p><p><sup>3</sup> È vietato apportare modifiche tecniche ad apparecchi di classificazione omologati.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Controllo degli apparecchi di classificazione omologati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli apparecchi di classificazione omologati menzionati negli allegati 1 numero 3 e 2 numero 4 sono controllati periodicamente dagli esperti dell’organizzazione incaricata.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Divieto di utilizzo degli apparecchi di classificazione omologati in caso di difetti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli apparecchi di classificazione omologati considerati difettosi dall’organizzazione incaricata nel quadro del controllo periodico non possono essere utilizzati per la classificazione della qualità fino a quando non sia eliminato l’eventuale difetto.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Abrogazione di altri atti normativi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono abrogate:</p><dl><dt>1. </dt><dd>l’ordinanza dell’UFAG del 23 settembre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e169" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#fn-d6e169" id="fnbck-d6e169" routerlink="./">2</a></sup> concernente la classificazione della qualità di animali macellati della specie suina;</dd><dt>2. </dt><dd>l’ordinanza dell’UFAG del 23 settembre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e193" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#fn-d6e193" id="fnbck-d6e193" routerlink="./">3</a></sup> concernente la valutazione e la classificazione di animali delle specie bovina, equina, ovina e caprina.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e169"><sup><a fragment="#fnbck-d6e169" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#fnbck-d6e169" routerlink="./">2</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/481/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3143</a>; <b></b><a href="eli/oc/2002/123/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002 </b>555</a>; <b></b><a href="eli/oc/2015/219/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2015</b> 1097</a>]</p><p id="fn-d6e193"><sup><a fragment="#fnbck-d6e193" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#fnbck-d6e193" routerlink="./">3</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/454/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999 </b>2880</a>; <b></b><a href="eli/oc/2003/532/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 3741</a>]</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2022.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 1, 7 cpv. 2, 8 cpv. 1, 9 cpv. 1 e 10)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Classificazione della qualità di animali della specie bovina</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p>Gli animali vivi e le carcasse vengono valutati apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello e da ingrasso, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Classificazione</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Categorie di animali da macello e da ingrasso</a></h4><div class="collapseable"> <p>Gli animali da macello e da ingrasso vengono classificati nelle seguenti categorie di animali da macello e da ingrasso secondo l’età, il sesso e le possibilità di utilizzazione delle mezzene:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Categoria</p></td><td><p>Abbreviazione</p></td></tr><tr><td><p>Tori senza la seconda dentatura</p></td><td><p>MT</p></td></tr><tr><td><p>Tori più vecchi a partire da 1 paletta e buoi a partire da 5 palette</p></td><td><p>MA</p></td></tr><tr><td><p>Buoi fino a 4 palette al massimo</p></td><td><p>OB</p></td></tr><tr><td><p>Manze fino a 4 palette al massimo</p></td><td><p>RG</p></td></tr><tr><td><p>Manze/giovani vacche, vacche fino a 4 palette al massimo<br/>e manze da 5 palette</p></td><td><p>RV</p></td></tr><tr><td><p>Vacche</p></td><td><p>VK</p></td></tr><tr><td><p>Bestiame giovane</p></td><td><p>JB</p></td></tr><tr><td><p>Vitelli</p></td><td><p>KV</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Determinazione della classe commerciale</a></h4><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" routerlink="./">2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura</a></h5><div class="collapseable"> <dl><dt>a. </dt><dd>Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi, schiena e spalle secondo la tabella seguente. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Classi di muscolatura</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Profili</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th></tr><tr><td><dl><dt>C </dt><dd>molto bene in carne</dd></dl></td><td><p>molto convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: molto larghe, ben marcate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni</dd><dt>– </dt><dd>spalle: molto pronunciate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>H </dt><dd>bene in carne</dd></dl></td><td><p>convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: larghe, ben marcate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: larghi e pieni</dd><dt>– </dt><dd>spalle: pronunciate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>T </dt><dd>muscolatura media</dd></dl></td><td><p>di linea diritta</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: mediamente larghi</dd><dt>– </dt><dd>spalle: ben sviluppate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>A </dt><dd>scarnato</dd></dl></td><td><p>concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: mediamente sviluppate, strette, cadenti</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: mediamente sviluppati fino a stretti</dd><dt>– </dt><dd>spalle: piatte</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>X </dt><dd>molto scarnato</dd></dl></td><td><p>molto concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: poco sviluppate, molto strette, molto cadenti, scarnate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: stretti, fini, garrese appuntito</dd><dt>– </dt><dd>spalle: piatte, cadenti</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>b. </dt><dd>Nella classe di muscolatura T è introdotta la seguente differenziazione supplementare:<dl><dt>T– </dt><dd>scarnato fino a muscolatura media:<dl><dt>le esigenze della classe T sono adempiute soltanto parzialmente</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>(classificazione fra A e T)</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></dd><dt>T+ </dt><dd>muscolatura media fino a bene in carne:<dl><dt>sono parzialmente adempiute le esigenze della classe H</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>(classificazione fra T e H)</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>Nella classe di muscolatura X è introdotta la seguente differenziazione supplementare, laddove da 1X a 3X la muscolatura diminuisce:<dl><dt>X </dt><dd>1X</dd><dt></dt><dd>2X</dd><dt></dt><dd>3X</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" routerlink="./">2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depositi e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi di grasso e, nelle carcasse, gli strati di grasso nelle cavità toracica e addominale. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Classi di tessuto grasso</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th></tr><tr><td><dl><dt>1 </dt><dd>non coperto</dd></dl></td><td><p>nessuna copertura di grasso; tocchi non sviluppati; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso </p></td></tr><tr><td><dl><dt>2 </dt><dd>coperto in parte</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; tutti i tocchi leggermente sviluppati palpabili; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3 </dt><dd>coperto regolarmente</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso media, regolare, muscolatura coperta in generale; tutti i tocchi sviluppati palpabili, granulosi; grasso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4 </dt><dd>fortemente coperto</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso molto accentuata, accumuli e strati di grasso eccessivi; tocchi molto sviluppati; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>5 </dt><dd>troppo grasso</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso in generale nettamente eccessiva, cuscinetti di grasso; tutti i tocchi troppo sviluppati; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Apparecchi di classificazione che devono venir controllati da un esperto dell’organizzazione incaricata</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_1/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1" routerlink="./">3.1 Beef Classification Center Version 3 (BCC-3<sup>TM</sup>)</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1.1 </dt><dd>Se è effettuata con un apparecchio di classificazione, la classificazione delle carcasse di animali della specie bovina è effettuata con l’apparecchio «BCC-3<sup>TM</sup>».</dd><dt>3.1.2 </dt><dd>Gli esperti dell’organizzazione incaricata controllano se con l’apparecchio si ottiene una classificazione valida secondo il numero 2 del presente allegato. Se con l’apparecchio non si ottiene una classificazione valida, gli esperti dell’organizzazione incaricata determinano visivamente il risultato sulle carcasse di animali della specie bovina in questione e lo inseriscono nel sistema di registrazione del macello.</dd><dt>3.1.3 </dt><dd>Un risultato della classificazione determinato visivamente dagli esperti dell’organizzazione incaricata conformemente al numero 3.1.2 del presente allegato ha la priorità sul risultato ottenuto con l’apparecchio.</dd><dt>3.1.4 </dt><dd>In caso di guasto temporaneo dell’apparecchio l’organizzazione incaricata, in collaborazione con il macello, assicura immediatamente la valutazione visiva delle carcasse di animali della specie bovina. </dd></dl></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 2, 7 cpv. 3, 8 cpv. 2, 9 cpv. 1 e 10)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Classificazione della qualità di animali della specie suina</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p>Le carcasse vengono valutate apprezzando il tenore di carne magra (TCM) mediante un apparecchio di classificazione menzionato nei numeri 3 e 4 del presente allegato e il rispettivo metodo di stima.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Muscolatura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>La muscolatura è determinata in base al TCM.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Per TCM s’intende il rapporto tra il peso rilevato dell’insieme dei muscoli rossi striati, sempre che possano essere staccati con l’aiuto di un coltello, e il peso della carcassa.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Apparecchi di classificazione che possono essere utilizzati soltanto da un esperto dell’organizzazione incaricata</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1" routerlink="./">3.1 Fat-O-Meater II</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1.1 </dt><dd>Se è effettuata mediante un apparecchio di classificazione mobile, la classificazione delle carcasse di suino è effettuata con l’apparecchio «Fat-O-Meater II» (FOM II).</dd><dt>3.1.2 </dt><dd>L’apparecchio è munito di una sonda del diametro di 6 mm. La distanza operativa è compresa tra 5 e 125 mm. I valori di misurazione sono convertiti nell’apparecchio in valori di stima del TCM.</dd><dt>3.1.3 </dt><dd>Il TCM della carcassa è calcolato secondo la seguente formula:<dl><dt>ŷ = </dt><dd>64.01197 + 0.08170 x<sub>1</sub> – 0.76092 x<sub>2</sub></dd><dt>laddove:</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>ŷ = </dt><dd>TCM stimato (%) della carcassa,</dd><dt>x<sub>1 </sub>= </dt><dd>spessore, in mm, del muscolo allo stesso tempo e nello stesso punto di x<sub>2</sub>,</dd><dt>x<sub>2</sub> = </dt><dd>spessore, in mm, del lardo dorsale (inclusa la cotenna), misurato a 7 cm lateralmente alla linea media della carcassa calda, appesa, al livello fra la penultima e la terzultima costola.</dd></dl></dd><dt>3.1.4 </dt><dd>La formula è valida per carcasse con un peso di macellazione da 50 a 120 kg.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_2" routerlink="./">3.2 Procedura per la misurazione di due punti sulla carcassa</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>3.2.1 </dt><dd>Se annualmente vengono macellate meno di 2000 unità di macellazione suine, la classificazione delle carcasse di suino può essere effettuata con l’apparecchio «calibro a corsoio» o «calibro» secondo la procedura per la misurazione di due punti sulla carcassa.</dd><dt>3.2.2 </dt><dd>Il TCM della carcassa è calcolato secondo la seguente formula:<dl><dt>ŷ = </dt><dd>59.88941 + 0.08982 x<sub>1</sub> – 0.51068 x<sub>2</sub></dd><dt>laddove:</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>ŷ = </dt><dd>TCM stimato (%) della carcassa,</dd><dt>x<sub>1 </sub>= </dt><dd>spessore, in mm, del muscolo lombare, misurato sulla fenditura corrispondente alla distanza più piccola tra la parte anteriore (craniale) del <i>Musculus glutaeus medius</i> e il bordo superiore (dorsale) del canale vertebrale della carcassa calda, appesa,</dd><dt>x<sub>2</sub> = </dt><dd>spessore, in mm, del lardo dorsale (inclusa la cotenna), misurato sulla fenditura nella parte più stretta che ricopre il <i>Musculus glutaeus medius</i> della carcassa calda, appesa.</dd></dl></dd><dt>3.2.3 </dt><dd>La formula è valida per carcasse con un peso di macellazione da 50 a 120 kg.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Apparecchi di classificazione che devono venir controllati periodicamente da un esperto dell’organizzazione incaricata</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_4/lvl_4_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_4/lvl_4_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_2/lvl_u1/lvl_4/lvl_4_1" routerlink="./">4.1 AUTOFOM III</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1.1 </dt><dd>Se è effettuata mediante un apparecchio di classificazione a ubicazione vincolata, la classificazione delle carcasse di suino è effettuata con l’apparecchio «Fully Automatic Ultrasonic Carcase Grading Version 3» (AUTOFOM III).</dd><dt>4.1.2 </dt><dd>L’apparecchio è munito di 16 trasduttori a ultrasuoni a 2 MHz (Frontmatec, K2KG – 440004) con una distanza di 25 mm fra ciascun trasduttore.</dd><dt>4.1.3 </dt><dd>I dati ultrasonici si riferiscono alla registrazione dell’intera carcassa da valutare e riguardano gli spessori del lardo e del muscolo. I rimanenti parametri sono collegati a quelli di cui sopra. I valori di misurazione sono convertiti in valori di stima del TCM da un’unità centrale di elaborazione dei dati.</dd><dt>4.1.4 </dt><dd>Il TCM della carcassa è calcolato secondo la seguente formula:<dl><dt>ŷ = </dt><dd>75.42808 – 0.29192 R2P2 – 0.20117 R2P13 + 0.08209 R3P5</dd><dt>laddove:</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>ŷ = </dt><dd>TCM stimato (%) della carcassa,</dd><dt>R2P2, R2P13 e R3P5 = </dt><dd>variabili indicate, calcolate in base alla registrazione dei singoli punti di misurazione.</dd></dl></dd><dt>4.1.5 </dt><dd>La formula è valida per carcasse con un peso di macellazione da 50 a 120 kg.</dd></dl></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 3)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Classificazione della qualità di animali della specie equina</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p>Le carcasse vengono valutate apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Classificazione</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Categorie di animali da macello</a></h4><div class="collapseable"> <p>Gli animali da macello vengono classificati nelle seguenti categorie secondo l’età:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Categoria</p></td><td><p>Età</p></td><td><p>Abbreviazione</p></td></tr><tr><td><p>Puledri</p></td><td><p>fino al 12° mese compreso</p></td><td><p>FP</p></td></tr><tr><td><p>Giovani cavalli</p></td><td><p>dal 13° al 29° mese compreso</p></td><td><p>JC</p></td></tr><tr><td><p>Cavalli da macello</p></td><td><p>dal 30° mese</p></td><td><p>PC</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Determinazione della classe commerciale</a></h4><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" routerlink="./">2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura</a></h5><div class="collapseable"> <p>Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi, schiena e spalle secondo la tabella seguente.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Classi di muscolatura</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Profili</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th></tr><tr><td><dl><dt>C </dt><dd>molto bene in carne</dd></dl></td><td><p>molto convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: molto larghe e piene</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni</dd><dt>– </dt><dd>spalle: molto pronunciate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>H </dt><dd>bene in carne</dd></dl></td><td><p>convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: larghe e piene</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: larghi e pieni</dd><dt>– </dt><dd>spalle: pronunciate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>T </dt><dd>muscolatura media</dd></dl></td><td><p>di linea diritta</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: mediamente larghi</dd><dt>– </dt><dd>spalle: ben sviluppate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>A </dt><dd>scarnato</dd></dl></td><td><p>concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: mediamente sviluppate, piuttosto strette</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: mediamente sviluppati fino a stretti</dd><dt>– </dt><dd>spalle: piatte</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>X </dt><dd>molto scarnato</dd></dl></td><td><p>molto concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: poco sviluppate, strette, scarnate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: stretti, fini, garrese appuntito</dd><dt>– </dt><dd>spalle: piatte, cadenti</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" routerlink="./">2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depositi e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi e gli strati di grasso nelle cavità toracica e addominale.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Classi di tessuto grasso</p></td><td><p>Descrizione</p></td></tr><tr><td><dl><dt>1 </dt><dd>non coperto</dd></dl></td><td><p>nessuna copertura di grasso; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso </p></td></tr><tr><td><dl><dt>2 </dt><dd>coperto in parte</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3 </dt><dd>coperto regolarmente</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso media, regolare, muscolatura coperta in generale; grasso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4 </dt><dd>fortemente coperto</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso molto accentuata; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>5 </dt><dd>troppo grasso</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso eccessiva, cuscinetti di grasso; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Classificazione della qualità di animali della specie ovina</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p>Gli animali vivi e le carcasse vengono valutati apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello e da ingrasso, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Classificazione</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Categorie di animali da macello e da ingrasso</a></h4><div class="collapseable"> <p>Gli animali da macello e da ingrasso vengono classificati nelle seguenti categorie secondo l’età, il sesso e le possibilità di utilizzazione delle mezzene:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td colspan="2"><p>Categoria</p></td><td><p>Abbreviazione</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Agnelli con 0 palette</p></td><td><p>LA</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Pecore con 2 palette</p></td><td><p>SM 2</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Pecore con 4 palette e pecore più vecchie</p></td><td><p>SM 4-8</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Agnelli da pascolo con 0 palette (vale solo per i mercati pubblici sorvegliati)</p></td><td><p>WP</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Determinazione della classe commerciale</a></h4><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" routerlink="./">2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura</a></h5><div class="collapseable"> <p>Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi, schiena e spalle secondo la tabella seguente. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Classi di muscolatura</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Profili</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th></tr><tr><td><dl><dt>C </dt><dd>molto bene in carne</dd></dl></td><td><p>molto convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: molto larghe, ben marcate, molto arrotondate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni</dd><dt>– </dt><dd>spalle: molto pronunciate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>H </dt><dd>bene in carne</dd></dl></td><td><p>convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: larghe, ben marcate, arrotondate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: larghi e pieni</dd><dt>– </dt><dd>spalle: pronunciate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>T </dt><dd>muscolatura media</dd></dl></td><td><p>di linea diritta</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: mediamente larghi</dd><dt>– </dt><dd>spalle: ben sviluppate</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>A </dt><dd>scarnato</dd></dl></td><td><p>concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: mediamente<tmp:inl id="d7e5942" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e5942" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>sviluppate, strette, cadenti</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: stretti e fini</dd><dt>– </dt><dd>spalle: piatte</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>X </dt><dd>molto scarnato</dd></dl></td><td><p>molto concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: poco sviluppate, molto strette e cadenti</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: molto stretti e fini</dd><dt>– </dt><dd>spalle: piatte, cadenti</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" routerlink="./">2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depositi e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi di grasso e, nelle carcasse, gli strati di grasso nelle cavità toracica e addominale. Nella valutazione degli animali vivi questo apprezzamento viene effettuato mediante i tocchi.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Classi di tessuto grasso</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th></tr><tr><td><dl><dt>1 </dt><dd>non coperto</dd></dl></td><td><p>nessuna copertura di grasso; tocchi non sviluppati; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso </p></td></tr><tr><td><dl><dt>2 </dt><dd>coperto in parte</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; tocchi leggermente sviluppati; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3 </dt><dd>coperto regolarmente</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso media, muscolatura in generale da leggermente a mediamente coperta; tutti i tocchi sviluppati palpabili; grasso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4 </dt><dd>fortemente coperto</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso molto accentuata, muscolatura molto coperta; tocchi molto sviluppati; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>5 </dt><dd>troppo grasso</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso eccessiva; tocchi troppo sviluppati; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Classificazione della qualità di animali della specie caprina</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Valutazione</a></h3><div class="collapseable"> <p>Le carcasse vengono valutate apprezzando, nell’ordine, la categoria di animali da macello, la muscolatura e il tessuto grasso come da definizione nei numeri 2.1 e 2.2 del presente allegato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Classificazione</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Categorie di animali da macello</a></h4><div class="collapseable"> <p>Gli animali da macello vengono classificati nelle seguenti categorie secondo l’età:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Categoria</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Abbreviazione</p></th></tr><tr><td colspan="2"><p>Capretti</p></td><td><p>GI</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Capre</p></td><td><p>ZC</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Determinazione della classe commerciale</a></h4><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_1" routerlink="./">2.2.1 Determinazione della classe di muscolatura</a></h5><div class="collapseable"> <p>Per stabilire la classe di muscolatura è determinante lo sviluppo delle parti essenziali del corpo, ovvero cosce, fianchi e schiena secondo la tabella seguente.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Classi di muscolatura</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Profili</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione</p></th></tr><tr><td><dl><dt>C </dt><dd>molto bene in carne</dd></dl></td><td><p>molto convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: molto larghe, ben marcate, molto arrotondate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: spiccatamente larghi e pieni</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>H </dt><dd>bene in carne</dd></dl></td><td><p>convesso</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: larghe, ben marcate, arrotondate</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: larghi e pieni</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>T </dt><dd>muscolatura media</dd></dl></td><td><p>di linea diritta</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: ben sviluppate, piuttosto larghe</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: mediamente larghi</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>A </dt><dd>scarnato</dd></dl></td><td><p>concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: mediamente<tmp:inl id="d7e7253" md="S" name="w:shd" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e7253" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>sviluppate, strette, cadenti</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: stretti e fini</dd></dl></td></tr><tr><td><dl><dt>X </dt><dd>molto scarnato</dd></dl></td><td><p>molto concavo</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>cosce: poco sviluppate, molto strette</dd><dt>– </dt><dd>fianchi/schiena: molto stretti e fini</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2/lvl_2_2_2" routerlink="./">2.2.2 Determinazione della classe di tessuto grasso</a></h5><div class="collapseable"> <p>Le classi di tessuto grasso sono determinate dal grado di ingrasso, ovvero dai depositi e dalla copertura di grasso, secondo la tabella seguente. Vengono giudicati i depositi di grasso e gli strati di grasso nelle cavità toracica e addominale.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Classi di tessuto grasso</p></td><td><p>Descrizione</p></td></tr><tr><td><dl><dt>1 </dt><dd>non coperto</dd></dl></td><td><p>nessuna copertura di grasso; niente grasso visibile sulle costole, alla base delle costole leggeri segni di grasso </p></td></tr><tr><td><dl><dt>2 </dt><dd>coperto in parte</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso leggera, muscolatura parzialmente visibile; grasso parzialmente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3 </dt><dd>coperto regolarmente</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso media, muscolatura in generale da leggermente a mediamente coperta; grasso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4 </dt><dd>fortemente coperto</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso molto accentuata; muscolatura molto coperta; grasso chiaramente visibile sulle e tra le costole</p></td></tr><tr><td><dl><dt>5 </dt><dd>troppo grasso</dd></dl></td><td><p>copertura di grasso eccessiva; grasso in eccesso visibile sulle e tra le costole</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 6</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 8 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Omologazione di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata per la classificazione della qualità di animali della specie bovina</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Prima di utilizzare per la prima volta uno degli apparecchi di classificazione menzionati nell’allegato 1 numero 3, l’organizzazione incaricata effettua, con il supporto scientifico, un collaudo tecnico con classificazione di riferimento e una comparazione dei valori di misurazione (validazione).</dd><dt>2. </dt><dd>Per la comparazione dei valori di misurazione vigono le seguenti norme: </dd><dt>2.1 </dt><dd>È necessario un campione di almeno 995 carcasse validate.</dd><dt>2.2 </dt><dd>La ripartizione delle carcasse incluse nel campione rispecchia le condizioni che si verificano nella pratica per quanto riguarda la categoria degli animali da macello e da ingrasso, la muscolatura e la copertura di grasso. </dd><dt>2.3 </dt><dd>I numeri minimi per le classi di muscolatura e le classi di tessuto grasso per categoria di animali sono definiti dall’organizzazione incaricata e dal supporto scientifico secondo il numero 1 del presente allegato.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Non si può respingere più del 3 per cento delle carcasse giudicate idonee alla classificazione automatica. </dd><dt>3. </dt><dd>La determinazione della classificazione di riferimento da parte dell’organizzazione incaricata avviene in base ai seguenti criteri:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Tre classificatori dell’organizzazione incaricata procedono a una classificazione indipendente di ciascuna carcassa sulla linea di macellazione.</dd><dt>3.2 </dt><dd>I tre risultati della classificazione indipendente di ciascuna carcassa sono confrontati. Le classificazioni della muscolatura e del tessuto grasso sono confrontate separatamente. Nel caso almeno due classificatori diano una classificazione uniforme, questa è considerata la classificazione di riferimento. Se le tre classificazioni divergono, le carcasse sono valutate nuovamente da due classificatori e viene stabilita la classificazione di riferimento. </dd><dt>3.3 </dt><dd>I classificatori consolidano i dati della classificazione risultanti dalle due fasi precedenti per la classificazione di riferimento.</dd><dt>3.4 </dt><dd>I risultati della classificazione ottenuti con l’apparecchio di classificazione sono valutati sulla base di un confronto con la classificazione di riferimento dell’organizzazione incaricata.</dd><dt>3.5 </dt><dd>La valutazione viene effettuata per ciascun gruppo delle categorie di animali da macello e da ingrasso accorpate come segue:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Gruppo di valutazione</p></td><td><p>Categoria di animali da macello e da ingrasso</p></td><td><p>Numero minimo di carcasse</p></td></tr><tr><td><p>Vitelli</p></td><td><p>KV</p></td><td><p>347</p></td></tr><tr><td><p>Animali da banco</p></td><td><p>MT/OB/RG</p></td><td><p>373</p></td></tr><tr><td><p>Animali destinati alla trasformazione</p></td><td><p>MA/RV/VK</p></td><td><p>275</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>–</p></td><td><p>995</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4. </dt><dd>Graduazione della comparazione dei valori di misurazione</dd><dt>4.1 </dt><dd>Per valutare la correttezza del metodo automatico di classificazione, i risultati del metodo automatico di classificazione dell’apparecchio di classificazione sono comparati, per ogni carcassa validata, con la classificazione di riferimento dell’organizzazione incaricata secondo il numero 3 del presente allegato. Si applicano i seguenti livelli:</dd><dt>4.1.1 </dt><dd>Muscolatura</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Classe di muscolatura</p></td><td><p><b>C</b></p></td><td><p><b>H</b></p></td><td><p><b>+T</b></p></td><td><p><b>T</b></p></td><td><p><b>-T</b></p></td><td><p><b>A</b></p></td><td><p><b>1X</b></p></td><td><p><b>2X</b></p></td><td><p><b>3X</b></p></td></tr><tr><td><p>Graduazione</p></td><td><p>1</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0.5</p></td><td><p>0.5</p></td><td><p>0.5</p></td><td><p>0.5</p></td><td><p>0.5</p></td><td><p>0.5</p></td><td><p>0.5</p></td></tr><tr><td><p>Differenza</p></td><td><p class="man-text-align-right">1</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right">0.5</p></td><td><p class="man-text-align-right"></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4.1.2 </dt><dd>Tessuto grasso</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Classe di tessuto grasso</p></td><td><p><b>1</b></p></td><td><p><b>2</b></p></td><td><p><b>3</b></p></td><td><p><b>4</b></p></td><td><p><b>5</b></p></td></tr><tr><td><p>Graduazione</p></td><td><p class="man-text-align-left">1</p></td><td><p class="man-text-align-left">1</p></td><td><p class="man-text-align-left">1</p></td><td><p class="man-text-align-left">1</p></td><td><p class="man-text-align-left">1</p></td></tr><tr><td><p>Differenza</p></td><td><p class="man-text-align-center">1</p></td><td><p class="man-text-align-center">1</p></td><td><p class="man-text-align-center">1</p></td><td><p class="man-text-align-center">1</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>5 </dt><dd>Punteggio per la comparazione dei valori di misurazione per muscolatura e tessuto grasso</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Scarto</p></td><td><p>Punti/classe di muscolatura per carcassa</p></td><td><p>Punti/classe di tessuto grasso <br/>per carcassa</p></td></tr><tr><td><p>classificato correttamente</p></td><td><p>2</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0.5 livello di scarto</p></td><td><p>1</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><p>1 livello di scarto</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1.5 livello di scarto</p></td><td><p>–15</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><p>≥ 2 livelli di scarto</p></td><td><p>–30</p></td><td><p>–15</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>6. </dt><dd>Requisiti minimi per la riuscita della comparazione dei valori di misurazione</dd><dt>6.1 </dt><dd>In tutti e tre i gruppi di valutazione validati vitelli (KV), animali da banco (MT/OB/RG) e animali destinati alla trasformazione (MA/RV/VK) deve essere raggiunto il punteggio minimo per la muscolatura e il tessuto grasso, affinché la validazione sia considerata complessivamente superata.</dd><dt>6.2 </dt><dd>I punteggi minimi, validi cumulativamente, per la riuscita della validazione dell’apparecchio sono:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Charnure</p></td><td><p>au moins 75 % du nombre maximum de points issus de la comparaison des valeurs mesurées</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Tissu gras</p></td><td><p>au moins 85 % du nombre maximum de points issus de la comparaison des valeurs mesurées</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>7. </dt><dd>L’organizzazione incaricata sottopone per scritto all’UFAG i risultati del collaudo tecnico e della comparazione dei valori di misurazione. L’UFAG emana una decisione per scritto relativa all’omologazione dell’apparecchio di classificazione.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_7" routerlink="./">Allegato 7</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 8 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_7/lvl_u1" routerlink="./">Omologazione e controllo di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata e non vincolata per la classificazione della qualità di animali della specie suina</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_7/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Omologazione di apparecchi di classificazione a ubicazione non vincolata</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Prima che un nuovo apparecchio di classificazione sia iscritto nell’allegato 2 numero 3, l’organizzazione incaricata esegue un collaudo tecnico e una comparazione dei valori di misurazione con l’apparecchio di riferimento scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro.</dd><dt>1.2 </dt><dd>La procedura si effettua analogamente all’allegato 7 numeri 2.2–2.5. Se il fabbricante prevede un proprio test tecnico dell’apparecchio, va utilizzato tale test.</dd><dt>1.3 </dt><dd>L’organizzazione incaricata sottopone all’UFAG tutta la documentazione necessaria (descrizione dell’apparecchio, istruzioni d’uso, omologazioni, se disponibili), nonché i risultati del collaudo tecnico e della comparazione dei valori di misurazione relativi a un nuovo apparecchio di classificazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/802/it#annex_7/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Omologazione e controllo periodico di apparecchi di classificazione a ubicazione vincolata</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Prima di utilizzare per la prima volta un apparecchio AUTOFOM o un altro apparecchio di classificazione iscritto nell’allegato 2, così come in occasione del controllo periodico, l’organizzazione incaricata effettua un collaudo tecnico e una comparazione dei valori di misurazione con l’apparecchio di riferimento scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Il collaudo tecnico consiste nella verifica dell’installazione (misurazione della distanza, distanza fra i trasportatori, velocità di trasporto) nonché nella verifica del sistema (hardware e software). A tal fine si procede secondo quanto previsto dai documenti del fabbricante dell’apparecchio. I risultati vanno riportati in un verbale, nel quale vanno anche indicati dettagliatamente i documenti del fabbricante dell’apparecchio utilizzati.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Nella comparazione dei valori di misurazione devono essere prese in considerazione almeno 130 carcasse. Il campione deve essere composto almeno come segue:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Spessore del lardo dorsale in mm (inclusa la cotenna)</p></td><td><p><12,5</p></td><td><p>12,5<16</p></td><td><p>16<19</p></td><td><p>19<22</p></td><td><p>22<27</p></td></tr><tr><td><p>Animale da macello < 83 kg peso di macellazione</p></td><td><p>14 animali</p></td><td><p>16 animali</p></td><td><p> 4 animali</p></td><td><p>2 animali</p></td><td><p>0 animali</p></td></tr><tr><td><p>Animale da macello 83–89 kg peso di macellazione</p></td><td><p>12 animali</p></td><td><p>22 animali</p></td><td><p> 8 animali</p></td><td><p>4 animali</p></td><td><p>2 animali</p></td></tr><tr><td><p>Animale da macello <br/>> 89 kg peso <br/>di macellazione</p></td><td><p>10 animali</p></td><td><p>20 animali</p></td><td><p>10 animali</p></td><td><p>4 animali</p></td><td><p>2 animali</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Per ogni campo devono essere presi in considerazione castrati e femmine possibilmente in ugual numero.</dd></dl><p>2.4 La misurazione con lo scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro viene effettuata al momento della consueta classificazione e pesatura, circa un’ora dopo l’abbattimento dell’animale. Dopo la pesatura le mezzene vengono staccate e misurate. Si misura:</p><dl><dt>2.4.1 </dt><dd>x<sub>1</sub> = spessore, in mm, del muscolo allo stesso tempo e nello stesso punto di x<sub>2 </sub>e</dd><dt>2.4.2 </dt><dd>x<sub>2</sub> = spessore, in mm, del lardo dorsale (inclusa la cotenna), misurato a 7 cm lateralmente alla linea media della carcassa calda, appesa, al livello fra la penultima e la terzultima costola.</dd><dt>2.4.3 </dt><dd>Ogni mezzena viene misurata due volte. Se la differenza tra i valori registrati è superiore a 1 mm la misurazione va ripetuta. Questi valori sono utilizzati nella formula valida per l’apparecchio Fat-O-Meater II. Il tenore di carne magra (TCM) stimato (%) viene comparato con quello stabilito con l’apparecchio di classificazione.</dd><dt>2.5 </dt><dd>Per l’omologazione di un apparecchio di classificazione a ubicazione vincolata si applicano i seguenti limiti di errore massimo nella valutazione del TCM:</dd><dt>2.5.1 </dt><dd>Differenza media tra l’apparecchio di classificazione e lo scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro: <0,5 %</dd><dt>2.5.2 </dt><dd>Variazione delle singole differenze tra l’apparecchio di classificazione e lo scanner a ultrasuoni Logiq 200 Pro: <2,5 %</dd><dt>2.6 </dt><dd>L’organizzazione incaricata sottopone per scritto all’UFAG i risultati del collaudo tecnico e della comparazione dei valori di misurazione. L’UFAG emana una decisione per scritto relativa all’omologazione dell’apparecchio di classificazione. </dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | af290e04-333e-4ffa-8f5a-23a5c3cfb67c | Ordinanza sulla caratterizzazione della carne di pollame in funzione del metodo di produzione | Ordinanza sulla caratterizzazione del pollame | OCPo | 916.342 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2005-11-23T00:00:00 | 1,640,995,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25157/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it | 916.342 1 Ordinanza sulla caratterizzazione della carne di pollame in funzione del metodo di produzione (Ordinanza sulla caratterizzazione del pollame, OCPo) del 23 novembre 2005 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 14 capoverso 1 lettera a, 15 capoversi 1 e 4, nonché 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr),2 ordina: Art. 13 Campo di applicazione 1 La presente ordinanza si applica alla carne fresca di pollo e di tacchino. 2 Per carne s’intendono tutte le parti commestibili di un animale. Per carne fresca s’intende la carne che non ha subito alcun trattamento di conservazione salvo la refrigerazione, il congelamento o la surgelazione, compresa quella confezionata sotto vuoto e in atmosfera controllata. 3 Essa non si applica alla carne di polli e tacchini che non sono detenuti a scopo d’ingrasso. Art. 2 Caratterizzazione 1 Per la caratterizzazione della carne di pollo e di tacchino possono essere utilizzate soltanto le designazioni menzionate qui appresso per indicare il metodo di alleva- mento: Tedesco Francese Italiano Romancio a. Extensive Bodenhaltung Elevé à l’intérieur: système extensif Estensivo al coperto Allevament a l’interiur: sistem extensiv b. Besonders tierfreundliche Stallhaltung Stabulation particu- lièrement respectueu- se des animaux Stabulazione partico- larmente rispettosa degli animali Allevament en stalla particularmain fa- vuraivel als animals c. Auslaufhaltung Sortant à l’extérieur All’aperto Allevament cun sortida al liber RU 2005 6659 1 RS 910.1 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 916.342 Produzione agricola 2 916.342 Tedesco Francese Italiano Romancio d. Freilandhaltung Fermier élevé en plein-air Rurale all’aperto Allevament al liber e. Uneingeschränkte Freilandhaltung Fermier élevé en liberté Rurale in libertà Allevament en libertad 2 In deroga all’articolo 1, per la caratterizzazione della carne di pollo e di tacchino prodotta in base alle disposizioni dell’ordinanza del 22 settembre 19974 sull’agri- coltura biologica, può essere utilizzata una caratterizzazione secondo le disposizioni di detta ordinanza, sola o in combinazione con una caratterizzazione secondo la presente ordinanza. 3 Le designazioni che figurano nel capoverso 1 possono essere utilizzate soltanto se sono adempiute le esigenze corrispondenti menzionate nell’allegato e a condizione che le imprese di ingrasso e di macellazione da cui proviene la carne di pollo e di tacchino siano controllate da enti accreditati di ispezione e di certificazione per quanto concerne il rispetto delle esigenze dell’allegato e quelle relative alla traccia- bilità e che i prodotti siano certificati. 4 Le designazioni «Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali» e «All’aperto» possono essere utilizzate soltanto se il corrispondente metodo di alle- vamento è applicato a tutta l’azienda. Art. 3 Complementi della caratterizzazione 1 Le designazioni. secondo l’articolo 2 capoverso 1 possono essere completate da indicazioni concernenti le particolarità del metodo corrispondente di allevamento o di alimentazione. 2 Le indicazioni sulle componenti specifiche dell’alimentazione sono ammesse soltanto se la loro parte è inferiore al 35 per cento degli alimenti somministrati e, rispettivamente, inferiore al 50 per cento per il granoturco e al 5 per cento per i legumi, per la verdura a foglia e per i prodotti lattieri. 3 Le indicazioni concernenti l’età di macellazione o la durata d’ingrasso sono ammissibili soltanto in relazione con una delle designazioni secondo l’articolo 2 capoverso 1. 4 La prescrizione secondo l’articolo 3 non si applica ai polli. Art. 4 Obblighi delle imprese 1 La responsabilità di verificare se le caratterizzazioni corrispondono alle prescrizio- ni degli articoli 2 e 3 incombono alle imprese che immettono sul mercato la carne di pollo e di tacchino. 4 RS 910.18 Ordinanza sulla caratterizzazione del pollame 3 916.342 2 Le imprese che macellano, trasformano, imballano, commerciano, importano o immettono sul mercato la carne di pollo e di tacchino secondo l’articolo 2 devono: a. prendere tutti i provvedimenti necessari all’identificazione dei lotti e assicu- rare la tracciabilità di ogni singolo lotto fino al fornitore. b. permettere all’autorità competente o all’ente di certificazione, a scopo d’ispezione, di accedere a tutti gli edifici e a tutte le parcelle dell’azienda, nonché mettere a sua disposizione la contabilità e le pezze giustificative e darle tutte le informazioni utili. Art. 5 Controlli 1 I controlli da parte dell’ente di certificazione o di un ente di ispezione incaricato da quest’ultimo concernenti il rispetto delle esigenze menzionate nell’allegato e quelle relative alla tracciabilità sono effettuati: a. nelle imprese di ingrasso che producono polli e tacchini di cui ai numeri 1, 3, 4 e 5 dell’allegato, almeno una volta all’anno e sono integrati nei controlli esistenti; b.5 nelle imprese di ingrasso che producono polli e tacchini conformemente al numero 2 dell’allegato, all’atto dei controlli secondo l’ordinanza del 23 otto- bre 20136 sui pagamenti diretti (OPD); c.7 nei macelli che dispongono di un sistema di gestione della qualità certificato da un ente di certificazione accreditato in Svizzera, almeno una volta all’anno; d.8 nei macelli che non dispongono di un sistema di gestione della qualità di cui alla lettera c, almeno quattro volte all’anno. 2 L’ente di certificazione informa l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e le autorità cantonali competenti sulle irregolarità constatate.9 Art. 6 Enti di certificazione Conformemente all’ordinanza del 17 giugno 199610 sull’accreditamento e sulla designazione, in vista delle attività secondo la presente ordinanza gli enti di certifi- cazione e di ispezione devono essere: a. accreditati in Svizzera; 5 Nuovo testo giusta il n. 10 dell’all. 9 dell’O del 23 ott. 2013 sui pagamenti diretti, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4145). 6 RS 910.13 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 10 RS 946.512 Produzione agricola 4 916.342 b. riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; o c. abilitati o riconosciuti in altro modo secondo il diritto svizzero. Art. 7 Importazione di carne di pollo e di tacchino 1 La carne di pollo e di tacchino importata può essere munita di una designazione secondo l’articolo 2, a condizione che l’importatore possa provare che i prodotti di cui trattasi, sono sottoposti a disposizioni equivalenti alle prescrizioni della presente ordinanza per quanto concerne il metodo di produzione o la procedura di controllo. 2 Le designazioni secondo le seguenti disposizioni del regolamento (CE) n. 543/200811 sono considerate equivalenti alle designazioni secondo le seguenti disposizioni della presente ordinanza: Disposizione del regolamento (CE) n. 543/2008 Disposizione della presente ordinanza a. Allegato V punto b Articolo 2 capoverso 1 lettera a («Estensivo al coperto») b. Allegato V punto c Articolo 2 capoverso 1 lettera c («All’aperto») c. Allegato V punto d Articolo 2 capoverso 1 lettera d («Rurale all’aperto» d. Allegato V punto e Articolo 2 capoverso 1 lettera e («Rurale in libertà») .12 Art. 8 UFAG13 1 L’ esegue la presente ordinanza, fatto salvo l’articolo 9.14 2 L’UFAG: a. tiene una lista degli enti di certificazione che adempiono le esigenze secondo l’articolo 5; b. informa gli enti cantonali e gli enti di certificazione interessati sui provve- dimenti secondo l’articolo 169 LAgr. 11 Regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione del 16 giugno 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni di pollame, versione della GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46. 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 13 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). Ordinanza sulla caratterizzazione del pollame 5 916.342 Art. 9 Cantoni 1 Le autorità cantonali incaricate del controllo delle derrate alimentari eseguono la presente ordinanza secondo la legislazione sulle derrate alimentari. 2 Se le autorità cantonali incaricate del controllo delle derrate alimentari constatano infrazioni alla presente ordinanza ne informano l’UFAG e gli enti di certificazione. Art. 1015 Art. 11 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2006. 15 Abrogato dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). Produzione agricola 6 916.342 Allegato16 (art. 2) Esigenze relative all’utilizzazione di designazioni concernenti il metodo di allevamento 1. Estensivo al coperto La designazione «Estensivo al coperto» può essere utilizzata soltanto: a. se la densità per metro quadrato di superficie del suolo non eccede i 25 kg di peso vivo per i polli e i tacchini ; e b. se i polli sono macellati al più presto all’età di 56 giorni e i tacchini al più presto all’età di 70 giorni. 2. Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali La designazione «Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali» può essere utilizzata soltanto se, per i polli e i tacchini, sono rispettate le pertinenti disposizioni dell’articolo 74 dell’ordinanza del 23 ottobre 201317 sui pagamenti diretti nonché le disposizioni della legislazione sulla protezione degli animali. 3. All’aperto La designazione «All’aperto» può essere utilizzata soltanto: a. se le disposizioni dell’articolo 75 dell’ordinanza sui pagamenti diretti con- cernenti le uscite regolari all’aperto e le relative disposizioni di esecuzione sono rispettate per i polli e i tacchini; b. se la densità per metro quadrato di superficie del suolo non eccede 27,5 kg di peso vivo per i polli e 25 kg di peso vivo per i tacchini; all’atto del calcolo della superficie del suolo, può essere computato il 50 per cento della superfi- cie dell’area con clima esterno; c. se i tacchini sono macellati al più presto all’età di 70 giorni; d. se gli animali hanno avuto, durante la metà almeno della loro vita, accesso al pascolo in permanenza durante la giornata. In caso di cattive condizioni at- mosferiche, come tempo molto ventoso, copertura nevosa nei dintorni o temperature troppo basse in rapporto all’età degli animali, è possibile limita- re l’accesso al pascolo; e e. se l’alimento somministrato durante il finissaggio contiene almeno il 65 per cento di cereali, tenendo presente che può essere computato un massimo del 15 per cento di sottoprodotti cerealicoli. 16 Aggiornato dal n. II dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 690). 17 RS 910.13 Ordinanza sulla caratterizzazione del pollame 7 916.342 4. Rurale all’aperto 4.1 La designazione «Rurale all’aperto» può essere utilizzata soltanto: a. se le esigenze di cui nel numero 3 per le uscite all’aperto sono soddisfatte; b. se la densità per metro quadrato di pavimento di pollaio non eccede: 1. nel caso dei polli, 25 kg di peso vivo; per i pollai mobili che non ecce- dono 150 m2 di pavimento e permettono l’accesso a un’area con clima esterno 24 ore su 24, la densità può essere portata al massimo a 30 kg di peso vivo per m2; all’atto del calcolo della superficie del suolo, può es- sere computato il 50 per cento di quella dell’area con clima esterno, 2. nel caso dei tacchini, 35 kg di peso vivo; all’atto del calcolo della su- perficie del suolo, può essere computato il 50 per cento di quella dell’area con clima esterno; c. se la superficie utilizzabile totale dei pollai per sito singolo d’allevamento non eccede 1600 m2; d. se ogni pollaio non conta più di: 1. 4800 polli, 2. 2500 tacchini; e. i polli dal 42° giorno d vita e i tacchini dal 56° giorno di vita hanno accesso al pascolo durante tutta la giornata; in caso di cattive condizioni atmosferi- che, come tempo molto ventoso, copertura nevosa nei dintorni o temperature troppo basse in rapporto con l’età degli animali, è possibile limitare l’accesso al pascolo; f. se i percorsi esterni presentano almeno le superfici seguenti: 1. 2 m2 per ogni galletto, 2. 6 m2 per ogni tacchino; g. se gli animali sono macellati al più presto all’età seguente: 1. 81 giorni per i polli, 2. 140 giorni per i tacchini; h. se i produttori che non applicano le norme relative all’età minima di macel- lazione prevista alla lettera g utilizzano obbligatoriamente razze che cresco- no lentamente; e i. se il finissaggio in clausura non supera 15 giorni per i polli di età superiore a 90 giorni. 4.2 Se le esigenze di cui al numero 3 non possono essere adempiute per un determinato periodo a causa di una misura delle autorità, per la caratterizza- zione della carne può essere comunque utilizzata la designazione «Rurale all’aperto»: a. se l’accesso previsto per gli animali all’area con clima esterno secondo l’articolo 74 dell’ordinanza sui pagamenti diretti è stato garantito inin- terrottamente; e Produzione agricola 8 916.342 b. se la durata dell’inosservanza delle esigenze di cui al numero 3 non su- pera 16 settimane. 5. Rurale in libertà La designazione «Rurale in libertà» può essere utilizzata soltanto se le esigenze menzionate nel numero 4 sono soddisfatte; al posto del numero 4 lettera f (percorsi esterni) si esige che gli animali abbiano accesso in permanenza durante la giornata a un percorso esterno illimitato. Art. 1 Campo di applicazione Art. 2 Caratterizzazione Art. 3 Complementi della caratterizzazione Art. 4 Obblighi delle imprese Art. 5 Controlli Art. 6 Enti di certificazione Art. 7 Importazione di carne di pollo e di tacchino Art. 8 UFAG Art. 9 Cantoni Art. 10 Art. 11 Entrata in vigore Allegato Esigenze relative all’utilizzazione di designazioni concernenti il metodo di allevamento 1. Estensivo al coperto 2. Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali 3. All’aperto 4. Rurale all’aperto 5. Rurale in libertà | <div _ngcontent-alk-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.342 --><p class="srnummer">916.342 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza <br/>sulla caratterizzazione della carne di pollame <br/>in funzione del metodo di produzione</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulla caratterizzazione del pollame, OCPo)</h2><p>del 23 novembre 2005 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 14 capoverso 1 lettera a, 15 capoversi 1 e 4, nonché 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr),<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_1" routerlink="./"><b><inl>Art. 1</inl></b></a><sup><a fragment="#fn-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e47" id="fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_1" routerlink="./"><inl></inl> <tmp:inl id="d7e315" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e315" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Campo di applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza si applica alla carne fresca di pollo e di tacchino.</p><p><sup>2</sup> Per carne s’intendono tutte le parti commestibili di un animale. Per carne fresca s’intende la carne che non ha subito alcun trattamento di conservazione salvo la refrigerazione, il congelamento o la surgelazione, compresa quella confezionata sotto vuoto e in atmosfera controllata.</p><p><sup>3</sup> Essa non si applica alla carne di polli e tacchini che non sono detenuti a scopo d’ingrasso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e47"><sup><a fragment="#fnbck-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_2" routerlink="./"><b><inl>Art. 2</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e409" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e409" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e414" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Caratterizzazione<tmp:inl id="d7e414" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la caratterizzazione della carne di pollo e di tacchino possono essere utilizzate soltanto le designazioni menzionate qui appresso per indicare il metodo di allevamento:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tedesco</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Francese</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Italiano</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Romancio</p></th></tr><tr><td><p>a.</p></td><td><p>Extensive<br/>Bodenhaltung</p></td><td><p>Elevé à l’intérieur:<br/>système extensif</p></td><td><p>Estensivo al coperto</p></td><td><p>Allevament a l’interiur: sistem extensiv</p></td></tr><tr><td><p>b.</p></td><td><p>Besonders<br/>tierfreundliche<br/>Stallhaltung</p></td><td><p>Stabulation particulièrement respectueuse des animaux</p></td><td><p>Stabulazione particolarmente rispettosa<br/>degli animali</p></td><td><p>Allevament en stalla particularmain favuraivel als animals</p></td></tr><tr><td><p>c.</p></td><td><p>Auslaufhaltung</p></td><td><p>Sortant à l’extérieur</p></td><td><p>All’aperto</p></td><td><p>Allevament cun sortida al liber</p></td></tr><tr><td><p>d.</p></td><td><p>Freilandhaltung</p></td><td><p>Fermier élevé <br/>en plein-air</p></td><td><p>Rurale all’aperto</p></td><td><p>Allevament al liber</p></td></tr><tr><td><p>e.</p></td><td><p>Uneingeschränkte<br/>Freilandhaltung</p></td><td><p>Fermier élevé<br/>en liberté</p></td><td><p>Rurale in libertà</p></td><td><p>Allevament en <br/>libertad</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> In deroga all’articolo 1, per la caratterizzazione della carne di pollo e di tacchino prodotta in base alle disposizioni dell’ordinanza del 22 settembre 1997<sup><a fragment="#fn-d6e208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e208" id="fnbck-d6e208" routerlink="./">4</a></sup> sull’agricoltura biologica, può essere utilizzata una caratterizzazione secondo le disposizioni di detta ordinanza, sola o in combinazione con una caratterizzazione secondo la presente ordinanza.</p><p><sup>3</sup> Le designazioni che figurano nel capoverso 1 possono essere utilizzate soltanto se sono adempiute le esigenze corrispondenti menzionate nell’allegato e a condizione che le imprese di ingrasso e di macellazione da cui proviene la carne di pollo e di tacchino siano controllate da enti accreditati di ispezione e di certificazione per quanto concerne il rispetto delle esigenze dell’allegato e quelle relative alla tracciabilità e che i prodotti siano certificati.</p><p><sup>4</sup> Le designazioni «Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali» e «All’aperto» possono essere utilizzate soltanto se il corrispondente metodo di allevamento è applicato a tutta l’azienda.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e208"><sup><a fragment="#fnbck-d6e208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e208" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2498_2498_2498/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.18</b> </a></p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_3" routerlink="./"><b><inl>Art. 3</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e1282" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1282" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1287" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Complementi della caratterizzazione<tmp:inl id="d7e1287" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le designazioni. secondo l’articolo 2 capoverso 1 possono essere completate da indicazioni concernenti le particolarità del metodo corrispondente di allevamento o di alimentazione.</p><p><sup>2</sup> Le indicazioni sulle componenti specifiche dell’alimentazione sono ammesse soltanto se la loro parte è inferiore al 35 per cento degli alimenti somministrati e, rispettivamente, inferiore al 50 per cento per il granoturco e al 5 per cento per i legumi, per la verdura a foglia e per i prodotti lattieri.</p><p><sup>3</sup> Le indicazioni concernenti l’età di macellazione o la durata d’ingrasso sono ammissibili soltanto in relazione con una delle designazioni secondo l’articolo 2 capoverso 1.</p><p><sup>4</sup> La prescrizione secondo l’articolo 3 non si applica ai polli.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_4" routerlink="./"><b><inl>Art. 4</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e1426" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1426" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1431" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Obblighi delle imprese<tmp:inl id="d7e1431" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La responsabilità di verificare se le caratterizzazioni corrispondono alle prescrizioni degli articoli 2 e 3 incombono alle imprese che immettono sul mercato la carne di pollo e di tacchino.</p><p><sup>2</sup> Le imprese che macellano, trasformano, imballano, commerciano, importano o immettono sul mercato la carne di pollo e di tacchino secondo l’articolo 2 devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>prendere tutti i provvedimenti necessari all’identificazione dei lotti e assicurare la tracciabilità di ogni singolo lotto fino al fornitore.</dd><dt>b. </dt><dd>permettere all’autorità competente o all’ente di certificazione, a scopo d’ispezione, di accedere a tutti gli edifici e a tutte le parcelle dell’azienda, nonché mettere a sua disposizione la contabilità e le pezze giustificative e darle tutte le informazioni utili.</dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_5" routerlink="./"><b><inl>Art. 5</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e1548" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1548" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1553" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Controlli<tmp:inl id="d7e1553" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I controlli da parte dell’ente di certificazione o di un ente di ispezione incaricato da quest’ultimo concernenti il rispetto delle esigenze menzionate nell’allegato e quelle relative alla tracciabilità sono effettuati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nelle imprese di ingrasso che producono polli e tacchini di cui ai numeri 1, 3, 4 e 5 dell’allegato, almeno una volta all’anno e sono integrati nei controlli esistenti;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e300" id="fnbck-d6e300" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>nelle imprese di ingrasso che producono polli e tacchini conformemente al numero 2 dell’allegato, all’atto dei controlli secondo l’ordinanza del 23 ottobre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e312" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e312" id="fnbck-d6e312" routerlink="./">6</a></sup> sui pagamenti diretti (OPD);</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e323" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e323" id="fnbck-d6e323" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>nei macelli che dispongono di un sistema di gestione della qualità certificato da un ente di certificazione accreditato in Svizzera, almeno una volta all’anno;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e337" id="fnbck-d6e337" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>nei macelli che non dispongono di un sistema di gestione della qualità di cui alla lettera c, almeno quattro volte all’anno.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ente di certificazione informa l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e le autorità cantonali competenti sulle irregolarità constatate.<sup><a fragment="#fn-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e351" id="fnbck-d6e351" routerlink="./">9</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e300"><sup><a fragment="#fnbck-d6e300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e300" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 10 dell’all. 9 dell’O del 23 ott. 2013 sui pagamenti diretti, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4145</a>).</p><p id="fn-d6e312"><sup><a fragment="#fnbck-d6e312" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e312" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.13</b></a></p><p id="fn-d6e323"><sup><a fragment="#fnbck-d6e323" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e323" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p><p id="fn-d6e337"><sup><a fragment="#fnbck-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e337" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p><p id="fn-d6e351"><sup><a fragment="#fnbck-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e351" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Enti di certificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><tmp:inl id="d7e1856" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Conformemente all’ordinanza del 17 gi<tmp:inl id="d7e1856" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1861" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>u<tmp:inl id="d7e1861" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1866" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>gno 1996<tmp:inl id="d7e1866" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e377" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e377" id="fnbck-d6e377" routerlink="./">10</a></sup><tmp:inl id="d7e1877" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> sull’accreditamento e sulla designazione, in vista delle attività secondo la presente ordinanza gli enti di certif<tmp:inl id="d7e1877" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1883" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i<tmp:inl id="d7e1883" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1888" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>cazione e di ispezione devono essere:<tmp:inl id="d7e1888" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p><dl><dt>a. </dt><dd>accreditati in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; o</dd><dt>c. </dt><dd>abilitati o riconosciuti in altro modo secondo il diritto svizzero.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e377"><sup><a fragment="#fnbck-d6e377" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e377" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Importazione di carne di pollo e di tacchino</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La carne di pollo e di tacchino importata può essere munita di una designazione secondo l’articolo 2, a condizione che l’importatore possa provare che i prodotti di cui trattasi, sono sottoposti a disposizioni equivalenti alle prescrizioni della presente ordinanza per quanto concerne il metodo di produzione o la procedura di controllo.</p><p><sup>2</sup> <inl>Le designazioni secondo le seguenti disposizioni del regolamento (CE) n. 543/2008</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e419" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e419" id="fnbck-d6e419" routerlink="./">11</a></sup></inl><inl> sono considerate equivalenti alle designazioni secondo le seguenti disposizioni della presente ordinanza:</inl></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p><tmp:inl id="d7e2110" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Disposizione del regolamento (CE) n. 543/2008<tmp:inl id="d7e2110" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e2132" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Disposizione della presente ordinanza <tmp:inl id="d7e2132" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><dl><dt><tmp:inl id="d7e2164" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a.<tmp:inl id="d7e2164" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> </dt><dd><tmp:inl id="d7e2175" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Allegato V punto b <tmp:inl id="d7e2175" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></td><td><p><tmp:inl id="d7e2196" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Articolo 2 capoverso 1 lettera a <br/>(«Estensivo al coperto»)<tmp:inl id="d7e2196" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><dl><dt><tmp:inl id="d7e2228" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b.<tmp:inl id="d7e2228" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> </dt><dd><tmp:inl id="d7e2239" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Allegato V punto c<tmp:inl id="d7e2239" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></td><td><p><tmp:inl id="d7e2257" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Articolo 2 capoverso 1 lettera c («All’aperto»)<tmp:inl id="d7e2257" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><dl><dt><tmp:inl id="d7e2286" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>c.<tmp:inl id="d7e2286" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> </dt><dd><tmp:inl id="d7e2297" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Allegato V punto d<tmp:inl id="d7e2297" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></td><td><p><tmp:inl id="d7e2315" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Articolo 2 capoverso 1 lettera d <br/>(«Rurale all’aperto»<tmp:inl id="d7e2315" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><dl><dt><tmp:inl id="d7e2347" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>d.<tmp:inl id="d7e2347" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> </dt><dd><tmp:inl id="d7e2358" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Allegato V punto e<tmp:inl id="d7e2358" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></td><td><p><tmp:inl id="d7e2376" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Articolo 2 capoverso 1 lettera e <br/>(«Rurale in libertà») .<tmp:inl id="d7e2376" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e2386" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e516" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e516" id="fnbck-d6e516" routerlink="./">12</a></sup><tmp:inl id="d7e2386" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e419"><sup><a fragment="#fnbck-d6e419" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e419" routerlink="./">11</a></sup> Regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione del 16 giugno 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni di pollame, versione della GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46.</p><p id="fn-d6e516"><sup><a fragment="#fnbck-d6e516" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e516" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> UFAG</a><sup><a fragment="#fn-d6e530" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e530" id="fnbck-d6e530" routerlink="./">13</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ esegue la presente ordinanza, fatto salvo l’articolo 9.<inl><sup><a fragment="#fn-d6e546" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e546" id="fnbck-d6e546" routerlink="./">14</a></sup></inl></p><p><sup>2</sup> L’UFAG:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tiene una lista degli enti di certificazione che adempiono le esigenze secondo l’articolo 5;</dd><dt>b. </dt><dd>informa gli enti cantonali e gli enti di certificazione interessati sui provvedimenti secondo l’articolo 169 LAgr.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e530"><sup><a fragment="#fnbck-d6e530" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e530" routerlink="./">13</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e546"><sup><a fragment="#fnbck-d6e546" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e546" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità cantonali incaricate del controllo delle derrate alimentari eseguono la presente ordinanza secondo la legislazione sulle derrate alimentari.</p><p><sup>2</sup> Se le autorità cantonali incaricate del controllo delle derrate alimentari constatano infrazioni alla presente ordinanza ne informano l’UFAG e gli enti di certificazione.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a><b><sup><a fragment="#fn-d6e582" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e582" id="fnbck-d6e582" routerlink="./">15</a></sup></b></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e582"><sup><a fragment="#fnbck-d6e582" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e582" routerlink="./">15</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 3 nov. 2021, con effetto dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#art_11" routerlink="./"><b><inl>Art. 11</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e2764" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e2764" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e2769" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Entrata in vigore<tmp:inl id="d7e2769" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2006.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e614" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e614" id="fnbck-d6e614" routerlink="./">16</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e614"><sup><a fragment="#fnbck-d6e614" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e614" routerlink="./">16</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/690/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 690</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 2)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Esigenze relative all’utilizzazione di designazioni concernenti il metodo di allevamento</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Estensivo al coperto</a></h3><div class="collapseable"><p>La designazione «Estensivo al coperto» può essere utilizzata soltanto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se la densità per metro quadrato di superficie del suolo non eccede i 25 kg di peso vivo per i polli e i tacchini ; e</dd><dt>b. </dt><dd>se i polli sono macellati al più presto all’età di 56 giorni e i tacchini al più presto all’età di 70 giorni.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali</a></h3><div class="collapseable"><p>La designazione «Stabulazione particolarmente rispettosa degli animali» può essere utilizzata soltanto se, per i polli e i tacchini, sono rispettate le pertinenti disposizioni dell’articolo 74 dell’ordinanza del 23 ottobre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e642" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fn-d6e642" id="fnbck-d6e642" routerlink="./">17</a></sup> sui pagamenti diretti nonché le disposizioni della legislazione sulla protezione degli animali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e642"><sup><a fragment="#fnbck-d6e642" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#fnbck-d6e642" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.13</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3. All’aperto</a></h3><div class="collapseable"><p>La designazione «All’aperto» può essere utilizzata soltanto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se le disposizioni dell’articolo 75 dell’ordinanza sui pagamenti diretti concernenti le uscite regolari all’aperto e le relative disposizioni di esecuzione sono rispettate per i polli e i tacchini;</dd><dt>b. </dt><dd>se la densità per metro quadrato di superficie del suolo non eccede 27,5 kg di peso vivo per i polli e 25 kg di peso vivo per i tacchini; all’atto del calcolo della superficie del suolo, può essere computato il 50 per cento della superficie dell’area con clima esterno;</dd><dt>c. </dt><dd>se i tacchini sono macellati al più presto all’età di 70 giorni;</dd><dt>d. </dt><dd>se gli animali hanno avuto, durante la metà almeno della loro vita, accesso al pascolo in permanenza durante la giornata. In caso di cattive condizioni atmosferiche, come tempo molto ventoso, copertura nevosa nei dintorni o temperature troppo basse in rapporto all’età degli animali, è possibile limitare l’accesso al pascolo; e</dd><dt>e. </dt><dd>se l’alimento somministrato durante il finissaggio contiene almeno il 65 per cento di cereali, tenendo presente che può essere computato un massimo del 15 per cento di sottoprodotti cerealicoli.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4. Rurale all’aperto</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>4.1 </dt><dd>La designazione «Rurale all’aperto» può essere utilizzata soltanto:</dd><dt>a. </dt><dd>se le esigenze di cui nel numero 3 per le uscite all’aperto sono soddisfatte;</dd><dt>b. </dt><dd>se la densità per metro quadrato di pavimento di pollaio non eccede:<dl><dt>1. </dt><dd>nel caso dei polli, 25 kg di peso vivo; per i pollai mobili che non eccedono 150 m<sup>2</sup> di pavimento e permettono l’accesso a un’area con clima esterno 24 ore su 24, la densità può essere portata al massimo a 30 kg di peso vivo per m<sup>2</sup>; all’atto del calcolo della superficie del suolo, può essere computato il 50 per cento di quella dell’area con clima esterno,</dd><dt>2. </dt><dd>nel caso dei tacchini, 35 kg di peso vivo; all’atto del calcolo della superficie del suolo, può essere computato il 50 per cento di quella dell’area con clima esterno;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>se la superficie utilizzabile totale dei pollai per sito singolo d’allevamento non eccede 1600 m<sup>2</sup>;</dd><dt>d. </dt><dd>se ogni pollaio non conta più di:<dl><dt>1. </dt><dd>4800 polli,</dd><dt>2. </dt><dd>2500 tacchini;</dd></dl></dd><dt>e. </dt><dd>i polli dal 42° giorno d vita e i tacchini dal 56° giorno di vita hanno accesso al pascolo durante tutta la giornata; in caso di cattive condizioni atmosferiche, come tempo molto ventoso, copertura nevosa nei dintorni o temperature troppo basse in rapporto con l’età degli animali, è possibile limitare l’accesso al pascolo;</dd><dt>f. </dt><dd>se i percorsi esterni presentano almeno le superfici seguenti:<dl><dt>1. </dt><dd>2 m<sup>2</sup> per ogni galletto,</dd><dt>2. </dt><dd>6 m<sup>2</sup> per ogni tacchino;</dd></dl></dd><dt>g. </dt><dd>se gli animali sono macellati al più presto all’età seguente:<dl><dt>1. </dt><dd>81 giorni per i polli,</dd><dt>2. </dt><dd>140 giorni per i tacchini;</dd></dl></dd><dt>h. </dt><dd>se i produttori che non applicano le norme relative all’età minima di macellazione prevista alla lettera g utilizzano obbligatoriamente razze che crescono lentamente; e</dd><dt>i. </dt><dd>se il finissaggio in clausura non supera 15 giorni per i polli di età superiore a 90 giorni.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Se le esigenze di cui al numero 3 non possono essere adempiute per un determinato periodo a causa di una misura delle autorità, per la caratterizzazione della carne può essere comunque utilizzata la designazione «Rurale all’aperto»:<dl><dt>a. </dt><dd>se l’accesso previsto per gli animali all’area con clima esterno secondo l’articolo 74 dell’ordinanza sui pagamenti diretti è stato garantito ininterrottamente; e </dd><dt>b. </dt><dd>se la durata dell’inosservanza delle esigenze di cui al numero 3 non supera 16 settimane.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/823/it#lvl_u1/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5. Rurale in libertà</a></h3><div class="collapseable"><p>La designazione «Rurale in libertà» può essere utilizzata soltanto se le esigenze menzionate nel numero 4 sono soddisfatte; al posto del numero 4 lettera f (percorsi esterni) si esige che gli animali abbiano accesso in permanenza durante la giornata a un percorso esterno illimitato.</p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 4dcfde72-483b-4fa2-a66b-44c704d5b97b | Ordinanza concernente gli effettivi massimi per la produzione di carne e di uova | Ordinanza sugli effettivi massimi | OEMas | 916.344 | true | 2016-01-01T00:00:00 | 2013-10-23T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25458/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/727/it | RS 916.344 1 Ordinanza concernente gli effettivi massimi per la produzione di carne e di uova (Ordinanza sugli effettivi massimi, OEMas) del 23 ottobre 2013 (Stato 1° gennaio 2016) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 46 capoversi 1 e 3, 47 capoverso 2 e 177 capoverso 1 della legge federale del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr), ordina: Sezione 1: Campo d’applicazione Art. 1 La presente ordinanza si applica alle aziende che praticano l’allevamento suino, l’ingrasso di suini, la tenuta di galline ovaiole, l’ingrasso di polli, l’ingrasso di tacchini e l’ingrasso di vitelli. Sezione 2: Disposizioni generali Art. 22 Effettivi massimi 1 Le aziende devono attenersi ai seguenti effettivi massimi: a. per animali della specie suina: 1. 250 scrofe da allevamento di oltre 6 mesi, in lattazione e non in lat- tazione, 2. 500 scrofe da allevamento di oltre 6 mesi, non in lattazione o rimon- te di oltre 35 kg e fino a 6 mesi, di entrambi i sessi, in aziende di monta o di attesa gestite da produttori associati che si riparti- scono il lavoro nella produzione di suinetti, 3. 1 500 rimonte di oltre 35 kg e fino a 6 mesi, di entrambi i sessi, 4. 1 500 suinetti svezzati fino a 35 kg, di entrambi i sessi, 5. 2 000 suinetti svezzati fino a 35 kg, di entrambi i sessi, in aziende spe- cializzate nell’allevamento di suinetti senza altre categorie di suini, 6. 1 500 suini da ingrasso di oltre 35 kg, di entrambi i sessi; RU 2013 3983 1 RS 910.1 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4571). 916.344 Produzione agricola 2 916.344 b. per pollame da reddito: 1. 27 000 polli da ingrasso fino al 28° giorno di ingrasso, 2. 24 000 polli da ingrasso dal 29° al 35° giorno di ingrasso, 3. 21 000 polli da ingrasso dal 36° al 42° giorno di ingrasso, 4. 18 000 polli da ingrasso dal 43° giorno di ingrasso, 5. 18 000 galline ovaiole di oltre 18 settimane, 6. 9 000 tacchini da ingrasso fino al 42° giorno di ingrasso (ingrasso pre- liminare), 7. 4 500 tacchini da ingrasso dal 43° giorno di ingrasso (finissaggio); c. per animali della specie bovina: 300 vitelli da ingrasso (ingrasso con latte intero o con succedanei del latte). 2 Nell’ingrasso di polli e tacchini il giorno di entrata nell’azienda e quello di uscita dall’azienda sono considerati giorni di ingrasso. Art. 3 Effettivo complessivo autorizzato Per il calcolo dell’effettivo complessivo autorizzato ai sensi dell’articolo 46 capo- verso 2 LAgr non sono considerati: a. le rimonte destinate alla rimonta del proprio effettivo: fino a un terzo dell’effettivo di scrofe da allevamento ma al massimo 80 animali; b. i suinetti fino a 35 kg prodotti nella propria azienda. Art. 4 Comunità aziendali e comunità aziendali settoriali Nel caso di comunità aziendali e comunità aziendali settoriali gli effettivi di cui agli articoli 2 e 3 si applicano singolarmente per ogni azienda associata. Sezione 3: Aziende che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate senza cedere concime aziendale a terzi Art. 5 Effettivi consentiti 1 L’UFAG, su domanda, autorizza effettivi superiori a quelli di cui all’articolo 2 ad aziende che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate senza cedere concime aziendale a terzi. 2 Esso autorizza al massimo gli effettivi che consentono, con il concime aziendale risultante, di rispettare un bilancio fosforico secondo l’allegato 1 numeri 2.1.4 e 2.1.5 dell’ordinanza del 23 ottobre 20133 sui pagamenti diretti. 3 RS 910.13 O sugli effettivi massimi 3 916.344 Art. 6 Domanda 1 La domanda per un’autorizzazione va inoltrata all’UFAG mediante l’apposito modulo. 2 L’UFAG, prima della decisione, chiede un parere alla competente autorità can- tonale. Art. 7 Durata dell’autorizzazione L’autorizzazione è valida per 15 anni. Se il gestore presenta una nuova domanda entro sei mesi dalla scadenza, l’UFAG decide prima della scadenza dell’autorizza- zione. Art. 8 Obbligo di notifica Il gestore deve notificare all’UFAG entro un mese qualsiasi modifica delle condi- zioni rilevanti ai fini dell’autorizzazione. L’UFAG può adeguare gli effettivi auto- rizzati prima della scadenza del termine. Art. 9 Revoca dell’autorizzazione La revoca dell’autorizzazione è possibile in ogni momento se le prescrizioni sulla protezione degli animali o sulla protezione delle acque non sono state osservate e non è stato posto rimedio alle irregolarità entro il termine impartito dall’UFAG. Sezione 4: Aziende di allevamento di suini che valorizzano i sottoprodotti di aziende di trasformazione del latte o di derrate alimentari nonché aziende con attività sperimentale e di ricerca Art. 10 Effettivi consentiti per aziende di allevamento di suini che valorizzano sottoprodotti di aziende di trasformazione del latte e di derrate alimentari 1 L’UFAG, su domanda, autorizza effettivi superiori a quelli di cui all’articolo 2 ad aziende di allevamento di suini che valorizzano i sottoprodotti di aziende di trasfor- mazione del latte o di derrate alimentari, se queste in media in un anno: a. coprono almeno il 25 per cento del fabbisogno energetico dei suini con sot- toprodotti provenienti dalla trasformazione del latte; b. coprono almeno il 40 per cento del fabbisogno energetico dei suini con sot- toprodotti di derrate alimentari non provenienti dalla trasformazione del latte; o c. coprono almeno il 40 per cento del fabbisogno energetico dei suini con sot- toprodotti provenienti dalla trasformazione del latte e con sottoprodotti di derrate alimentari non provenienti dalla trasformazione del latte. Produzione agricola 4 916.344 2 L’autorizzazione è concessa soltanto se: a. il Cantone nel cui territorio risultano i sottoprodotti conferma per scritto che lo smaltimento è un compito d’interesse pubblico e d’importanza regionale; b. l’azienda di trasformazione del latte o di derrate alimentari dalla quale pro- vengono i sottoprodotti è ubicata a una distanza di percorso di al massimo 75 km; c. i sottoprodotti finora non sono stati ritirati da altre aziende o queste non sono disposte a continuare a ritirarli; d. il ritiro dei sottoprodotti è stabilito in un contratto scritto tra il richiedente e l’azienda di trasformazione del latte o di derrate alimentari da cui proven- gono i sottoprodotti; il contratto deve contenere dati sul contenuto dei sotto- prodotti e sulla quantità valorizzata nell’arco di un anno; e. il richiedente, oltre ai suini, non detiene altri animali per i quali si applica la presente ordinanza, a meno che gli animali siano detenuti come animali da reddito esclusivamente per uso personale o come animali da compagnia; f. il Cantone in cui si trovano le unità di produzione conferma per scritto che: 1. con gli effettivi esistenti sono adempiute le prescrizioni sulla protezione degli animali, e 2. gli effettivi richiesti consentono di osservare le prescrizioni sulle acque. 3 L’UFAG rilascia l’autorizzazione in funzione della quantità di sottoprodotti valo- rizzati. Art. 11 Elenco dei sottoprodotti 1 I sottoprodotti di aziende di trasformazione del latte o di derrate alimentari presi in considerazione per il rilascio di un’autorizzazione secondo l’articolo 10 sono elen- cati nell’allegato. 2 L’UFAG può modificare l’allegato. I sottoprodotti sono inseriti nell’allegato se adempiono le seguenti condizioni: a. non sono espressamente prodotti per il foraggiamento di suini; b. contengono molta acqua e si deteriorano, senza aggiunta di conservanti, al massimo entro 30 giorni; c. il loro utilizzo nell’alimentazione dei suini non ha conseguenze negative sul benessere degli animali e sulla qualità della carne; d. risultano regolarmente e quindi il foraggiamento è garantito tutto l’anno; e. il loro utilizzo nell’alimentazione dei suini è più opportuno rispetto all’uti- lizzo in un tradizionale alimento per animale secco. O sugli effettivi massimi 5 916.344 Art. 12 Effettivi consentiti per aziende con attività sperimentale e di ricerca 1 L’UFAG, su domanda, autorizza effettivi superiori a quelli di cui all’articolo 2 alle aziende sperimentali della Confederazione e alle stazioni di ricerca agronomica della Confederazione, all’Aviforum di Zollikofen e al Centro degli esami funzionali d’ingrasso e di macellazione di Sempach a condizione che sia necessario per l’ese- cuzione di esperimenti e prove. 2 L’autorizzazione viene concessa soltanto se il Cantone in cui si trova l’unità di produzione conferma per scritto che: a. con gli effettivi esistenti sono adempiute le prescrizioni sulla protezione degli animali; e b. gli effettivi richiesti consentono di osservare le prescrizioni sulle acque. Art. 13 Effettivo complessivo consentito 1 L’UFAG, su domanda, autorizza ad aziende di cui agli articoli 10 e 12 al massimo il 200 per cento degli effettivi di cui all’articolo 2. 2 Se un’azienda detiene più categorie di animali, la somma delle singole quote per- centuali dei rispettivi effettivi massimi non deve superare il 200 per cento. Art. 14 Domanda La domanda per un’autorizzazione va inoltrata all’UFAG mediante l’apposito modulo. Deve essere corredata di tutti i documenti necessari alla valutazione, in particolare delle conferme scritte di cui all’articolo 10 capoverso 2 lettere a e f o all’articolo 12 capoverso 2. Art. 15 Durata dell’autorizzazione L’autorizzazione per le aziende di cui all’articolo 10 è rilasciata per la durata di va- lidità del contratto di ritiro secondo l’articolo 10 capoverso 2 lettera d, tuttavia per al massimo 5 anni. L’autorizzazione per le aziende di cui all’articolo 12 è rilasciata per al massimo 5 anni. Se il gestore presenta una nuova domanda entro sei mesi dalla scadenza, l’UFAG decide prima della scadenza dell’autorizzazione. Art. 16 Obbligo di notifica Il gestore deve notificare all’UFAG entro un mese qualsiasi modifica delle condi- zioni rilevanti ai fini dell’autorizzazione. L’UFAG può adeguare gli effettivi auto- rizzati prima della scadenza dell’autorizzazione. Art. 17 Revoca dell’autorizzazione La revoca dell’autorizzazione è possibile in ogni momento se le prescrizioni sulla protezione degli animali o sulla protezione delle acque non sono state osservate e non è stato posto rimedio alle irregolarità entro il termine impartito dall’UFAG. Produzione agricola 6 916.344 Sezione 5: Ripresa della produzione in aziende che avevano ridotto l’effettivo di bestiame o cessato l’esercizio aziendale Art. 18 1 Le aziende che nel 1994 hanno ricevuto contributi in virtù dell’ordinanza del 13 gennaio 19934 concernente i contributi per la cessazione dell’esercizio aziendale, possono, durante i 20 anni successivi alla riduzione degli effettivi o alla cessazione della produzione, aumentare gli effettivi o riprendere la produzione soltanto se l’UFAG lo ha autorizzato. 2 L’UFAG può autorizzare un’azienda ad aumentare gli effettivi o a riprendere la produzione non appena il contributo versato all’atto della cessazione dell’esercizio per la costruzione dell’edificio è rimborsato proporzionalmente. In tal caso è accor- dato un condono del 5 per cento per ogni anno trascorso dal versamento. 3 L’Ufficio del registro fondiario competente radia d’ufficio la menzione nel registro fondiario concernente la limitazione dell’effettivo di bestiame, iscritta come restri- zioni di diritto pubblico della proprietà e limitata a 20 anni secondo l’ordinanza con- cernente i contributi per la cessazione dell’esercizio aziendale se il termine di cui al capoverso 1 dalla pronuncia della decisione sulla riduzione dell’effettivo di bestiame o sulla cessazione d’attività è scaduto. Prima della scadenza di tale termine, la men- zione può essere radiata soltanto con il consenso dell’UFAG. Sezione 6: Tasse Art. 19 Riscossione della tassa 1 L’UFAG riscuote una tassa se il gestore di un’azienda detiene più animali degli effettivi consentiti. 2 Determinante ai fini della riscossione della tassa è l’effettivo nel giorno in cui l’UFAG constata l’effettivo di un’azienda. Art. 20 Ammontare della tassa 1 Le tasse per animale tenuto in sovrannumero all’anno ammontano: a. per gli animali della specie suina: 1. scrofe da allevamento, in lattazione o non in lattazione, di oltre 6 mesi 450.— 2. suinetti svezzati fino a 35 kg 75.— 3. rimonte e suini da ingrasso di oltre 35 kg, di entrambi i sessi 75.— b. per il pollame da reddito: 1. galline ovaiole di oltre 18 settimane 12.— 4 [RU 1993 865 1598 all. 2 n. 5, 1994 784. RU 1995 217] O sugli effettivi massimi 7 916.344 2. polli da ingrasso oltre 42 giorni di ingrasso 5.— 3. polli da ingrasso fino a 42 giorni di ingrasso 4.30 4. polli da ingrasso fino a 35 giorni di ingrasso 3.80 5. polli da ingrasso fino a 28 giorni di ingrasso 3.40 6. tacchini da ingrasso di oltre 6 settimane (finissaggio) 15.— 7. tacchini da ingrasso fino a 6 settimane (ingrasso preliminare) 5.— c. per animali della specie bovina: vitelli da ingrasso (ingrasso con latte intero o con succedanei del latte) 200.— 2 Se il gestore detiene animali di diverse categorie, per il calcolo della tassa ci si basa sulla soluzione più vantaggiosa per il gestore. Sezione 7: Autorizzazione per nuovi edifici e lavori di trasformazione Art. 21 Le competenti autorità cantonali autorizzano la costruzione o la trasformazione di edifici soltanto per gli effettivi di cui agli articoli 2 e 3, a meno che l’UFAG abbia precedentemente garantito un effettivo più elevato in conformità dell’articolo 5, 10 o 12. Sezione 8: Disposizioni finali Art. 22 Esecuzione 1 L’UFAG esegue la presente ordinanza. 2 L’UFAG può incaricare le competenti autorità cantonali del controllo degli effet- tivi. Art. 23 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 26 novembre 20035 sugli effettivi massimi è abrogata. Art. 24 Disposizioni transitorie 1 Le autorizzazioni eccezionali rilasciate alle aziende che possono tenere un effettivo superiore a quello di cui all’articolo 2, poiché usano sottoprodotti della macellazione o di macellerie e resti alimentari a scopo foraggero, conformemente all’ordinanza 5 [RU 2003 4933, 2010 5881, 2011 2407, 2013 679] Produzione agricola 8 916.344 del 26 novembre 20036 sugli effettivi massimi, restano valide fino alla loro scaden- za. 2 Le aziende che, a causa del divieto di usare sottoprodotti della macellazione o di macellerie e resti alimentari a scopo foraggero, non possono procurarsi sottoprodotti di derrate alimentari di cui all’allegato in quantità sufficiente per ottenere una nuova autorizzazione, devono riportare gli effettivi entro il 31 dicembre 2015 a quelli di cui agli articoli 2 e 3 o ai limiti stabiliti nella nuova autorizzazione. 3 Secondo il diritto anteriore le autorizzazioni rilasciate a tempo indeterminato per aziende che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate senza cedere concime aziendale a terzi sono valide per 15 anni dal momento dell’autoriz- zazione. Art. 25 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2014. 6 RU 2003 4933 O sugli effettivi massimi 9 916.344 Allegato (art. 11 e 24 cpv. 2) Elenco dei sottoprodotti di derrate alimentari secondo l’articolo 11 Denominazione Sottoprodotto della … SS (g/kg) EDS (MJ/kg) 1. Sottoprodotti provenienti dalla trasformazione del latte: 1.1 Latticello Fabbricazione del burro 65 1,1 1.2 Latticello 20 % Fabbricazione del burro 200 3,4 1.3 Latticello 30 % Fabbricazione del burro 300 5,1 1.4 Scarti di formaggio Fabbricazione del formaggio 700 17,5 1.5 Siero di latte (=siero) Fabbricazione del formaggio 1.5.1 Formaggio a pasta dura 60 0,9 1.5.2 Formaggio a pasta molle 53 0,8 1.5.3 Ricotta 60 0,9 1.5.4 Concentrato di siero di latte – 12 % 120 1,8 – 18 % 180 2,6 – 25 % 250 3,7 1.6 Permeato Estrazione di proteine a partire da latte scremato o siero di latte 40 0,6 1.7 Miscele ottenute dal ri- sciacquo di prodotti lattieri Trasformazione del latte 80 1,6 2. Sottoprodotti di derrate alimentari non provenienti dalla trasformazione del latte: 2.1 Amido di frumento liquido Fabbricazione dell’amido 170 2,7 2.2 Sottoprodotto della fabbricazione del tofu Fabbricazione del tofu 200 2,6 2.3 Trebbie di birra fresche Fabbricazione della birra 220 2.2 2.4 Scarti di verdura / zuppa di scarti di verdura Trasformazione della verdura 120 1,7 2.5 Paste Fabbricazione di paste 675 11.3 2.6 Resti di pane Fabbricazione di prodotti da forno 770 13.4 2.7 Resti di pan di spagna e sot- toprodotti della panetteria Fabbricazione di prodotti da forno 940 17.8 2.8 Scarti di patate Trasformazione delle patate 150 1,9 2.9 Lieviti Fabbricazione della birra/panetteria 100 1,4 2.10 Resti di bevande con permeato di latte Fabbricazione di bevande con permeato di latte 100 1,7 SS = sostanza secca EDS = energia digeribile suini Produzione agricola 10 916.344 | ||
ch | it | c8882b45-816e-4574-9ab4-9c137a1877a6 | Ordinanza concernente i supplementi e la registrazione dei dati nel settore lattiero | Ordinanza sul sostegno del prezzo del latte | OSL | 916.350.2 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2008-06-25T00:00:00 | 1,641,600,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26184/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it | 916.350.2 1 Ordinanza concernente i supplementi e la registrazione dei dati nel settore lattiero (Ordinanza sul sostegno del prezzo del latte, OSL) del 25 giugno 2008 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 28 capoverso 2, 38 capoverso 2, 39 capoverso 2, 40 capoverso 2, 43 capoverso 1 e 177 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr),2 ordina: Sezione 1:3 Definizioni Art. 1 Valorizzatori 1 Per valorizzatori s’intendono le persone fisiche o giuridiche nonché le società di persone che acquistano latte dai produttori e lo trasformano in latticini o lo riven- dono. 2 Per valorizzatori s’intendono anche i venditori diretti e i valorizzatori che acquista- no latte o componenti del latte da altri valorizzatori per produrre latticini. Art. 1a Venditori diretti Per venditori diretti s’intendono i produttori che vendono direttamente i loro prodotti ai consumatori. Art. 1b Latte commerciale Per latte commerciale s’intende il latte che: a. lascia l’azienda o l’azienda d’estivazione per il consumo immediato o per la trasformazione; b. viene trasformato nella propria azienda o nell’azienda d’estivazione in pro- dotti che non sono destinati al consumo proprio del produttore. RU 2008 3839 1 RS 910.1 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 916.350.2 Produzione agricola 2 916.350.2 Sezione 1a: Supplementi4 Art. 1c5 Supplemento per il latte trasformato in formaggio 1 Il supplemento per il latte vaccino, di pecora e di capra trasformato in formaggio è di 15 centesimi per ogni chilogrammo di latte meno l’importo del supplemento per il latte commerciale secondo l’articolo 2a.6 2 È versato ai produttori se il latte è trasformato in: a. formaggio che: 1. adempie i requisiti del formaggio stabiliti dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) nelle disposizioni d’esecuzione nel settore delle der- rate alimentari di origine animale in virtù dell’ordinanza del 16 dicem- bre 20167 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr), e 2. presenta un tenore in grasso nella sostanza secca di almeno 150 g/kg; b. formaggio bianco quale materia prima per Glarner Schabziger; o c. Werdenberger Sauerkäse, Liechtensteiner Sauerkäse o Bloderkäse. 3 Non è versato alcun supplemento per il latte trasformato in quark o in gelatina di formaggio fresco. 4 Se in un’azienda di trasformazione il tenore in grasso dell’intera quantità di latte è corretto a un determinato valore mediante centrifugazione prima della caseificazio- ne, il supplemento è moltiplicato in funzione del tenore in grasso per il coefficiente che figura nell’allegato. Art. 2 Supplemento per il foraggiamento senza insilati 1 Per il latte proveniente da vacche, pecore e capre nutrite senza insilati la Confede- razione versa ai produttori un ulteriore supplemento di 3 centesimi per ogni chilo- grammo di latte trasformato in formaggio qualora: a. sia trasformato in formaggio di uno dei seguenti gradi di consistenza secon- do le disposizioni emanate dal DFI nel settore delle derrate alimentari di ori- gine animale in virtù dell’ODerr8:9 1. pasta extradura, 2. pasta dura, 3. pasta semidura, 4. pasta molle, se il formaggio è registrato dall’Ufficio federale dell’agri- coltura (UFAG) come denominazione di origine protetta (DOP) e 4 Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 5 Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 dic. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 902). 7 RS 817.02 8 RS 817.02 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). O sul sostegno del prezzo del latte 3 916.350.2 l’elenco degli obblighi prescrive un foraggiamento del bestiame da latte senza insilati; e b. il formaggio presenti un tenore in grasso nella sostanza secca di almeno 150 g/kg.10 2 Se in un’azienda di trasformazione il tenore in grasso dell’intera quantità di latte è corretto a un determinato valore mediante centrifugazione prima della caseifica- zione, il supplemento è moltiplicato in funzione del tenore in grasso per il rispettivo coefficiente che figura nell’allegato. 3 Il supplemento è versato unicamente per il latte trasformato in formaggio senza additivi conformemente alla legislazione sulle derrate alimentari ad eccezione di colture, presame e sale e senza metodi di trattamento come la pastorizzazione, la bactofugazione o altre procedure aventi l’effetto equivalente. Art. 2a11 Supplemento per il latte commerciale 1 Per il latte commerciale vaccino l’UFAG versa ai produttori un supplemento di 5 centesimi il chilogrammo.12 2 L’UFAG può adeguare l’importo del supplemento tenendo conto dell’evoluzione della quantità e nel quadro dei fondi approvati. Sezione 2: Procedura Art. 3 Domande 1 Le domande di versamento dei supplementi di cui agli articoli 1c e 2 devono essere inoltrate dal valorizzatore. Esse devono essere presentate mensilmente al servizio d’amministrazione secondo l’articolo 12.13 2 Le domande delle aziende d’estivazione devono essere presentate al servizio d’amministrazione almeno una volta all’anno. 3 Le domande di versamento del supplemento di cui all’articolo 2a devono essere inoltrate dal produttore. Esse devono essere presentate al servizio d’amministrazione secondo l’articolo 12.14 4 I produttori possono autorizzare i valorizzatori a inoltrare la domanda di cui all’articolo 3 capoverso 3.15 5 Devono comunicare al servizio d’amministrazione: 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3993). 11 Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 790). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 14 Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 15 Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). Produzione agricola 4 916.350.2 a. il rilascio di un’autorizzazione; b. il numero d’identificazione delle persone incaricate contenuto nella banca dati sul latte; c. la revoca di un’autorizzazione.16 Art. 417 Periodo dei supplementi I supplementi sono versati per il periodo dal 1° novembre dell’anno precedente al 31 ottobre dell’anno in corso. Art. 4a18 Domande presentate tardivamente 1 Non è versato alcun supplemento per domande presentate dopo il 15 dicembre dell’anno in corso. 2 ... 19 Art. 520 Versamento dei supplementi 1 L’UFAG decide sulle domande. 2 L’UFAG versa i supplementi. Art. 621 Obbligo di pagamento e di tenere la contabilità Il valorizzatore è tenuto in virtù degli articoli 1c e 2: a. a trasmettere i supplementi entro il termine di un mese ai produttori dai quali ha acquistato il latte trasformato in formaggio; b. a registrare separatamente i supplementi nel conteggio concernente l’acqui- sto di latte e a tenere la contabilità in modo che risulti visibile quali contri- buti per i supplementi egli ha ricevuto e pagato. 16 Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3993). 18 Introdotto dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3993). 19 Abrogato dal n. I dell’O del 21 set. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3993). 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). O sul sostegno del prezzo del latte 5 916.350.2 Sezione 3: Registrazione, notifica e conservazione dei dati concernenti il latte Art. 722 Art. 8 Registrazione e notifica dei dati relativi alla produzione 1 Il valorizzatore deve registrare giornalmente le quantità di latte fornitegli dai produttori, facendo la distinzione tra quanto è fornito dall’azienda e quanto è fornito dall’azienda d’estivazione.23 2 Deve notificare al servizio d’amministrazione entro il 10° giorno del mese succes- sivo la quantità mensile fornita da ogni produttore, separatamente per ogni azienda e azienda d’estivazione.24 3 I dati relativi alla produzione forniti dalle aziende d’estivazione devono essere notificati al servizio d’amministrazione al termine del periodo di estivazione, ma al più tardi il 15 dicembre. Art. 9 Registrazione e notifica dei dati relativi alla valorizzazione 1 Il valorizzatore deve svolgere quotidianamente un controllo di valorizzazione e presentarlo, su richiesta, agli organi di ispezione dell’UFAG. Da tale controllo devono risultare chiaramente le quantità di materie prime: a. acquistate; b. vendute senza essere state trasformate; c. trasformate nell’azienda. 2 Per la quantità di materie prime trasformate nell’azienda occorre indicare: a. la quantità di materie prime trasformate; b. il genere di prodotti fabbricati; c. la quantità di prodotti fabbricati. 3 Il valorizzatore deve notificare mensilmente al servizio d’amministrazione entro il 10° giorno del mese successivo in quale modo ha valorizzato le materie prime. La notifica deve essere conforme alla struttura prescritta dal servizio d’amministra- zione.25 4 I dati relativi alla valorizzazione forniti dalle aziende d’estivazione devono essere notificati al servizio d’amministrazione al termine del periodo di estivazione, ma al più tardi il 15 dicembre. 22 Abrogato dal n. I dell’O del 29 ott. 2014, con effetto dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4049). 23 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 19 gen. 2011, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2011 497). 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5883). 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5883). Produzione agricola 6 916.350.2 Art. 10 Registrazione e notifica della commercializzazione diretta 1 Il commerciante diretto deve registrare giornalmente in chilogrammi la quantità di latte che impiega per la commercializzazione diretta e notificare al servizio d’amministrazione entro il 10° giorno del mese successivo la quantità mensile e la relativa valorizzazione. 2 Può notificare la quantità di latte e la relativa valorizzazione semestralmente, entro il 10 maggio ed entro il 10 novembre, se ha commercializzato meno di 600 kg di latte al mese.26 3 Le aziende di estivazione che praticano la commercializzazione diretta devono notificare i dati relativi alla valorizzazione menzionati all’articolo 9 e il latte venduto direttamente come latte intero.27 Art. 1128 Conservazione dei dati I valorizzatori, i venditori diretti e i produttori devono conservare per almeno cinque anni le registrazioni, i rapporti e i giustificativi inerenti alla quantità di latte trasfor- mato in formaggio e alla quantità di latte commerciale che sono necessari all’ispezione. Sezione 4: Servizio d’amministrazione Art. 12 Compiti del servizio d’amministrazione29 1 L’UFAG designa un servizio esterno (servizio d’amministrazione) incaricato della gestione dei supplementi e della notifica dei dati concernenti il latte. Il servizio d’amministrazione è indipendente dal profilo giuridico, organizzativo e finanziario nei confronti delle singole organizzazioni e imprese dell’industria lattiera. 2 Il servizio d’amministrazione ha, in particolare, i compiti seguenti: a. trattamento delle domande di supplementi; b. comunicazione all’UFAG dei dati di cui lo stesso necessita per la decisione sulle domande e il pagamento; c. allestimento, per ogni periodo di domanda e all’attenzione di ciascun richie- dente, di un conteggio dettagliato concernente i supplementi da versare; d. gestione di una banca dati concernente i supplementi; e. rilevazione di ulteriori dati concernenti la produzione e la valorizzazione; 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 27 Introdotto dal n. I dell’O del 6 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2603). 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). 29 Introdotta dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3993). O sul sostegno del prezzo del latte 7 916.350.2 f.30 messa a disposizione dell’UFAG dei dati concernenti la produzione e la valorizzazione; g.31 adozione delle misure amministrative di cui all’articolo 169 capoverso 1 lettera a oppure h LAgr nei casi in cui le persone sottoposte all’obbligo di notifica secondo gli articoli 8-10 non notificano i dati nonostante diffida. 3 Il servizio d’amministrazione sottostà alla sorveglianza dell’UFAG. Art. 13 Accordo di prestazione 1 L’UFAG stabilisce i compiti del servizio d’amministrazione in un accordo di prestazione. L’entità, la procedura, le condizioni e la retribuzione delle prestazioni richieste devono essere disciplinate in tale accordo. 2 L’accordo di prestazione è assegnato ai sensi della legge federale del 16 dicembre 199432 sugli acquisti pubblici. Sezione 5: Disposizioni finali Art. 14 Esecuzione 1 L’UFAG esegue la presente ordinanza sempre che il servizio d’amministrazione non se sia stato incaricato. 2 L’UFAG esegue ispezioni a campione, apre un’inchiesta se vi è sospetto di infra- zione e adotta le misure amministrative del caso.33 3 ...34 Art. 15 Diritto previgente: abrogazione Le seguenti ordinanze sono abrogate: 1. ordinanza del 7 dicembre 199835 concernente i supplementi e gli aiuti nel settore lattiero; 2. ordinanza del DFE del 7 dicembre 199836 concernente l’importo degli aiuti per i latticini e le prescrizioni relative all’importazione di latte intero in pol- vere. 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4049). 31 Introdotta dal n. I dell’O del 6 mag. 2009 (RU 2009 2603). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4049). 32 RS 172.056.1 33 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2603). 34 Introdotto dal n. I dell’O del 25 mag. 2011 (RU 2011 2411). Abrogato dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3993). 35 [RU 1999 1226, 2000 406, 2001 842, 2002 213 3050, 2003 5491, 2005 2545, 2006 893, 2007 1469 all. 4 n. 57] 36 [RU 1999 1220, 2002 1100, 2003 5495, 2004 4979, 2007 6433] Produzione agricola 8 916.350.2 Art. 16 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2009. 2 Gli articoli 7, 8 e 10 entrano in vigore il 1° maggio 2009. O sul sostegno del prezzo del latte 9 916.350.2 Allegato37 (art. 1c cpv. 4 e 2 cpv. 2) Coefficienti di conversione per i supplementi a favore del latte il cui tenore in grasso è stato corretto a un determinato valore mediante centrifugazione Tenore in grasso in grammi di grasso per chilogrammo di latte Coefficiente 0–5 1.120 >5–10 1.103 >10–15 1.086 >15–20 1.069 >20–25 1.051 >25–30 1.034 >30–31 1.031 >31–32 1.027 >32–33 1.024 >33–34 1.021 >34–35 1.017 >35–36 1.014 >36–37 1.010 >37–38 1.007 >38–39 1.003 >39 1.000 37 Aggiornato dai n. II delle O del 23 ott. 2013 (RU 2013 3993) e del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3955). Produzione agricola 10 916.350.2 Sezione 1: Definizioni Art. 1 Valorizzatori Art. 1a Venditori diretti Art. 1b Latte commerciale Sezione 1a: Supplementi Art. 1c Supplemento per il latte trasformato in formaggio Art. 2 Supplemento per il foraggiamento senza insilati Art. 2a Supplemento per il latte commerciale Sezione 2: Procedura Art. 3 Domande Art. 4 Periodo dei supplementi Art. 4a Domande presentate tardivamente Art. 5 Versamento dei supplementi Art. 6 Obbligo di pagamento e di tenere la contabilità Sezione 3: Registrazione, notifica e conservazione dei dati concernenti il latte Art. 7 Art. 8 Registrazione e notifica dei dati relativi alla produzione Art. 9 Registrazione e notifica dei dati relativi alla valorizzazione Art. 10 Registrazione e notifica della commercializzazione diretta Art. 11 Conservazione dei dati Sezione 4: Servizio d’amministrazione Art. 12 Compiti del servizio d’amministrazione Art. 13 Accordo di prestazione Sezione 5: Disposizioni finali Art. 14 Esecuzione Art. 15 Diritto previgente: abrogazione Art. 16 Entrata in vigore Allegato Coefficienti di conversione per i supplementi a favore del latte il cui tenore in grasso è stato corretto a un determinato valore mediante centrifugazione | <div _ngcontent-kjq-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.350.2 --><p class="srnummer">916.350.2 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente i supplementi e la registrazione dei dati<br/>nel settore lattiero</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sul sostegno del prezzo del latte, OSL)</h2><p>del 25 giugno 2008 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 28 capoverso 2, 38 capoverso 2, 39 capoverso 2, 40 capoverso 2, <br/>43 capoverso 1 e 177 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr),<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e49" id="fnbck-d6e49" routerlink="./">3</a></sup></b><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_1" routerlink="./"> Definizioni</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e49"><sup><a fragment="#fnbck-d6e49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e49" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Valorizzatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per valorizzatori s’intendono le persone fisiche o giuridiche nonché le società di persone che acquistano latte dai produttori e lo trasformano in latticini o lo rivendono.</p><p><sup>2</sup> Per valorizzatori s’intendono anche i venditori diretti e i valorizzatori che acquistano latte o componenti del latte da altri valorizzatori per produrre latticini.</p></div></article><article id="art_1_a"><a name="a1a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_1_a" routerlink="./"><b>Art. 1</b><i>a</i> Venditori diretti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per venditori diretti s’intendono i produttori che vendono direttamente i loro prodotti ai consumatori.</p></div></article><article id="art_1_b"><a name="a1b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_1_b" routerlink="./"><b>Art. 1</b><i>b</i> Latte commerciale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per latte commerciale s’intende il latte che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lascia l’azienda o l’azienda d’estivazione per il consumo immediato o per la trasformazione;</dd><dt>b. </dt><dd>viene trasformato nella propria azienda o nell’azienda d’estivazione in prodotti che non sono destinati al consumo proprio del produttore.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_1_a"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_1_a" routerlink="./">Sezione 1<i>a</i>: Supplementi</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e105" id="fnbck-d6e105" routerlink="./">4</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e105"><sup><a fragment="#fnbck-d6e105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e105" routerlink="./">4</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_1_c"><a name="a1c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_1_c" routerlink="./"><b>Art. 1</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e118" id="fnbck-d6e118" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_1_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_1_c" routerlink="./"> Supplemento per il latte trasformato in formaggio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1 </sup>Il supplemento per il latte vaccino, di pecora e di capra trasformato in formaggio è di 15 centesimi per ogni chilogrammo di latte meno l’importo del supplemento per il latte commerciale secondo l’articolo 2<i>a</i>.<sup><a fragment="#fn-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e136" id="fnbck-d6e136" routerlink="./">6</a></sup></p><p><sup>2</sup> È versato ai produttori se il latte è trasformato in:</p><dl><dt>a. </dt><dd>formaggio che:<dl><dt>1. </dt><dd>adempie i requisiti del formaggio stabiliti dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) nelle disposizioni d’esecuzione nel settore delle derrate alimentari di origine animale in virtù dell’ordinanza del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e157" id="fnbck-d6e157" routerlink="./">7</a></sup> sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr), e</dd><dt>2. </dt><dd>presenta un tenore in grasso nella sostanza secca di almeno 150 g/kg;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>formaggio bianco quale materia prima per Glarner Schabziger; o</dd><dt>c. </dt><dd>Werdenberger Sauerkäse, Liechtensteiner Sauerkäse o Bloderkäse.</dd></dl><p><sup>3</sup> Non è versato alcun supplemento per il latte trasformato in quark o in gelatina di formaggio fresco.</p><p><sup>4</sup> Se in un’azienda di trasformazione il tenore in grasso dell’intera quantità di latte è corretto a un determinato valore mediante centrifugazione prima della caseificazione, il supplemento è moltiplicato in funzione del tenore in grasso per il coefficiente che figura nell’allegato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e118"><sup><a fragment="#fnbck-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e118" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e136"><sup><a fragment="#fnbck-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e136" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 dic. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/902/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 902</a>).</p><p id="fn-d6e157"><sup><a fragment="#fnbck-d6e157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e157" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2017/63/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.02</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Supplemento per il foraggiamento senza insilati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per il latte proveniente da vacche, pecore e capre nutrite senza insilati la Confederazione versa ai produttori un ulteriore supplemento di 3 centesimi per ogni chilogrammo di latte trasformato in formaggio qualora: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sia trasformato in formaggio di uno dei seguenti gradi di consistenza secondo le disposizioni emanate dal DFI nel settore delle derrate alimentari di origine animale in virtù dell’ODerr<sup><a fragment="#fn-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e195" id="fnbck-d6e195" routerlink="./">8</a></sup>:<sup><a fragment="#fn-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e203" id="fnbck-d6e203" routerlink="./">9</a></sup><dl><dt>1. </dt><dd>pasta extradura,</dd><dt>2. </dt><dd>pasta dura,</dd><dt>3. </dt><dd>pasta semidura,</dd><dt>4. </dt><dd>pasta molle, se il formaggio è registrato dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) come denominazione di origine protetta (DOP) e l’elenco degli obblighi prescrive un foraggiamento del bestiame da latte senza insilati; e</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>il formaggio presenti un tenore in grasso nella sostanza secca di almeno 150 g/kg.<sup><a fragment="#fn-d6e229" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e229" id="fnbck-d6e229" routerlink="./">10</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> Se in un’azienda di trasformazione il tenore in grasso dell’intera quantità di latte è corretto a un determinato valore mediante centrifugazione prima della caseificazione, il supplemento è moltiplicato in funzione del tenore in grasso per il rispettivo coefficiente che figura nell’allegato.</p><p><sup>3</sup> Il supplemento è versato unicamente per il latte trasformato in formaggio senza additivi conformemente alla legislazione sulle derrate alimentari ad eccezione di colture, presame e sale e senza metodi di trattamento come la pastorizzazione, la bactofugazione o altre procedure aventi l’effetto equivalente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e195"><sup><a fragment="#fnbck-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e195" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2017/63/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.02</b></a></p><p id="fn-d6e203"><sup><a fragment="#fnbck-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e203" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e229"><sup><a fragment="#fnbck-d6e229" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e229" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>).</p></div></div></article><article id="art_2_a"><a name="a2a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_2_a" routerlink="./"><b>Art. 2</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e248" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e248" id="fnbck-d6e248" routerlink="./">11</a></sup><a fragment="#art_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_2_a" routerlink="./"> Supplemento per il latte commerciale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per il latte commerciale vaccino l’UFAG versa ai produttori un supplemento di 5 centesimi il chilogrammo.<sup><a fragment="#fn-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e264" id="fnbck-d6e264" routerlink="./">12</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’UFAG può adeguare l’importo del supplemento tenendo conto dell’evoluzione della quantità e nel quadro dei fondi approvati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e248"><sup><a fragment="#fnbck-d6e248" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e248" routerlink="./">11</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e264"><sup><a fragment="#fnbck-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e264" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/790/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 790</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Procedura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Domande</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le domande di versamento dei supplementi di cui agli articoli 1<i>c</i> e 2 devono essere inoltrate dal valorizzatore. Esse devono essere presentate mensilmente al servizio d’amministrazione secondo l’articolo 12.<sup><a fragment="#fn-d6e290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e290" id="fnbck-d6e290" routerlink="./">13</a></sup></p><p><sup>2</sup> Le domande delle aziende d’estivazione devono essere presentate al servizio d’amministrazione almeno una volta all’anno.</p><p><sup>3</sup> Le domande di versamento del supplemento di cui all’articolo 2<i>a</i> devono essere inoltrate dal produttore. Esse devono essere presentate al servizio d’amministrazione secondo l’articolo 12.<sup><a fragment="#fn-d6e307" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e307" id="fnbck-d6e307" routerlink="./">14</a></sup></p><p><sup>4</sup> I produttori possono autorizzare i valorizzatori a inoltrare la domanda di cui all’articolo 3 capoverso 3.<sup><a fragment="#fn-d6e319" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e319" id="fnbck-d6e319" routerlink="./">15</a></sup></p><p><sup>5</sup> Devono comunicare al servizio d’amministrazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il rilascio di un’autorizzazione; </dd><dt>b. </dt><dd>il numero d’identificazione delle persone incaricate contenuto nella banca dati sul latte; </dd><dt>c. </dt><dd>la revoca di un’autorizzazione.<sup><a fragment="#fn-d6e342" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e342" id="fnbck-d6e342" routerlink="./">16</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e290"><sup><a fragment="#fnbck-d6e290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e290" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e307"><sup><a fragment="#fnbck-d6e307" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e307" routerlink="./">14</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e319"><sup><a fragment="#fnbck-d6e319" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e319" routerlink="./">15</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e342"><sup><a fragment="#fnbck-d6e342" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e342" routerlink="./">16</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e354" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e354" id="fnbck-d6e354" routerlink="./">17</a></sup><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_4" routerlink="./"> <b></b> <b></b>Periodo dei supplementi </a></h6><div class="collapseable"> <p>I supplementi sono versati per il periodo dal 1° novembre dell’anno precedente al 31 ottobre dell’anno in corso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e354"><sup><a fragment="#fnbck-d6e354" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e354" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>).</p></div></div></article><article id="art_4_a"><a name="a4a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_4_a" routerlink="./"><b>Art. 4</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e377" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e377" id="fnbck-d6e377" routerlink="./">18</a></sup><a fragment="#art_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_4_a" routerlink="./"> Domande presentate tardivamente</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Non è versato alcun supplemento per domande presentate dopo il 15 dicembre dell’anno in corso.</p><p><sup>2</sup> ... <sup><a fragment="#fn-d6e396" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e396" id="fnbck-d6e396" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e377"><sup><a fragment="#fnbck-d6e377" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e377" routerlink="./">18</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>).</p><p id="fn-d6e396"><sup><a fragment="#fnbck-d6e396" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e396" routerlink="./">19</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 21 set. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e408" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e408" id="fnbck-d6e408" routerlink="./">20</a></sup><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_5" routerlink="./"> Versamento dei supplementi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG decide sulle domande.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG versa i supplementi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e408"><sup><a fragment="#fnbck-d6e408" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e408" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e430" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e430" id="fnbck-d6e430" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_6" routerlink="./"> Obbligo di pagamento e di tenere la contabilità </a></h6><div class="collapseable"> <p>Il valorizzatore è tenuto in virtù degli articoli 1<i>c</i> e 2:</p><dl><dt>a. </dt><dd>a trasmettere i supplementi entro il termine di un mese ai produttori dai quali ha acquistato il latte trasformato in formaggio;</dd><dt>b. </dt><dd>a registrare separatamente i supplementi nel conteggio concernente l’acquisto di latte e a tenere la contabilità in modo che risulti visibile quali contributi per i supplementi egli ha ricevuto e pagato.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e430"><sup><a fragment="#fnbck-d6e430" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e430" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: <br/>Registrazione, notifica e conservazione dei dati concernenti il latte</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e462" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e462" id="fnbck-d6e462" routerlink="./">22</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e462"><sup><a fragment="#fnbck-d6e462" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e462" routerlink="./">22</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 29 ott. 2014, con effetto dal 1° gen. 2015 (<a href="eli/oc/2014/678/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4049</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Registrazione e notifica dei dati relativi alla produzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il valorizzatore deve registrare giornalmente le quantità di latte fornitegli dai produttori, facendo la distinzione tra quanto è fornito dall’azienda e quanto è fornito dall’azienda d’estivazione.<sup><a fragment="#fn-d6e485" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e485" id="fnbck-d6e485" routerlink="./">23</a></sup></p><p><sup>2</sup> Deve notificare al servizio d’amministrazione entro il 10° giorno del mese successivo la quantità mensile fornita da ogni produttore, separatamente per ogni azienda e azienda d’estivazione.<sup><a fragment="#fn-d6e497" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e497" id="fnbck-d6e497" routerlink="./">24</a></sup></p><p><sup>3</sup> I dati relativi alla produzione forniti dalle aziende d’estivazione devono essere notificati al servizio d’amministrazione al termine del periodo di estivazione, ma al più tardi il 15 dicembre.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e485"><sup><a fragment="#fnbck-d6e485" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e485" routerlink="./">23</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 19 gen. 2011, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2011/70/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 497</a>).</p><p id="fn-d6e497"><sup><a fragment="#fnbck-d6e497" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e497" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/842/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5883</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Registrazione e notifica dei dati relativi alla valorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il valorizzatore deve svolgere quotidianamente un controllo di valorizzazione e presentarlo, su richiesta, agli organi di ispezione dell’UFAG. Da tale controllo devono risultare chiaramente le quantità di materie prime:</p><dl><dt>a. </dt><dd>acquistate;</dd><dt>b. </dt><dd>vendute senza essere state trasformate;</dd><dt>c. </dt><dd>trasformate nell’azienda.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per la quantità di materie prime trasformate nell’azienda occorre indicare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la quantità di materie prime trasformate;</dd><dt>b. </dt><dd>il genere di prodotti fabbricati;</dd><dt>c. </dt><dd>la quantità di prodotti fabbricati.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il valorizzatore deve notificare mensilmente al servizio d’amministrazione entro il 10° giorno del mese successivo in quale modo ha valorizzato le materie prime. La notifica deve essere conforme alla struttura prescritta dal servizio d’amministrazione.<sup><a fragment="#fn-d6e545" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e545" id="fnbck-d6e545" routerlink="./">25</a></sup></p><p><sup>4</sup> I dati relativi alla valorizzazione forniti dalle aziende d’estivazione devono essere notificati al servizio d’amministrazione al termine del periodo di estivazione, ma al più tardi il 15 dicembre.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e545"><sup><a fragment="#fnbck-d6e545" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e545" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/842/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5883</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> <b></b>Registrazione e notifica della commercializzazione diretta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il commerciante diretto deve registrare giornalmente in chilogrammi la quantità di latte che impiega per la commercializzazione diretta e notificare al servizio d’amministrazione entro il 10° giorno del mese successivo la quantità mensile e la relativa valorizzazione.</p><p><sup>2</sup> Può notificare la quantità di latte e la relativa valorizzazione semestralmente, entro il 10 maggio ed entro il 10 novembre, se ha commercializzato meno di 600 kg di latte al mese.<sup><a fragment="#fn-d6e572" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e572" id="fnbck-d6e572" routerlink="./">26</a></sup></p><p><sup>3</sup> Le aziende di estivazione che praticano la commercializzazione diretta devono notificare i dati relativi alla valorizzazione menzionati all’articolo 9 e il latte venduto direttamente come latte intero.<sup><a fragment="#fn-d6e584" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e584" id="fnbck-d6e584" routerlink="./">27</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e572"><sup><a fragment="#fnbck-d6e572" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e572" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p><p id="fn-d6e584"><sup><a fragment="#fnbck-d6e584" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e584" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 6 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/346/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2603</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e596" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e596" id="fnbck-d6e596" routerlink="./">28</a></sup><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_11" routerlink="./"> Conservazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>I valorizzatori, i venditori diretti e i produttori devono conservare per almeno cinque anni le registrazioni, i rapporti e i giustificativi inerenti alla quantità di latte trasformato in formaggio e alla quantità di latte commerciale che sono necessari all’ispezione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e596"><sup><a fragment="#fnbck-d6e596" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e596" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Servizio d’amministrazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <b></b>Compiti del servizio d’amministrazione</a><sup><a fragment="#fn-d6e619" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e619" id="fnbck-d6e619" routerlink="./">29</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG designa un servizio esterno (servizio d’amministrazione) incaricato della gestione dei supplementi e della notifica dei dati concernenti il latte. Il servizio d’amministrazione è indipendente dal profilo giuridico, organizzativo e finanziario nei confronti delle singole organizzazioni e imprese dell’industria lattiera.</p><p><sup>2</sup> Il servizio d’amministrazione ha, in particolare, i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>trattamento delle domande di supplementi;</dd><dt>b. </dt><dd>comunicazione all’UFAG dei dati di cui lo stesso necessita per la decisione sulle domande e il pagamento;</dd><dt>c. </dt><dd>allestimento, per ogni periodo di domanda e all’attenzione di ciascun richiedente, di un conteggio dettagliato concernente i supplementi da versare;</dd><dt>d. </dt><dd>gestione di una banca dati concernente i supplementi;</dd><dt>e. </dt><dd>rilevazione di ulteriori dati concernenti la produzione e la valorizzazione;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e656" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e656" id="fnbck-d6e656" routerlink="./">30</a></sup> </dt><dd>messa a disposizione dell’UFAG dei dati concernenti la produzione e la valorizzazione;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e670" id="fnbck-d6e670" routerlink="./">31</a></sup> </dt><dd>adozione delle misure amministrative di cui all’articolo 169 capoverso 1 lettera a oppure h LAgr nei casi in cui le persone sottoposte all’obbligo di notifica secondo gli articoli 8-10 non notificano i dati nonostante diffida.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il servizio d’amministrazione sottostà alla sorveglianza dell’UFAG.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e619"><sup><a fragment="#fnbck-d6e619" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e619" routerlink="./">29</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>).</p><p id="fn-d6e656"><sup><a fragment="#fnbck-d6e656" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e656" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (<a href="eli/oc/2014/678/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4049</a>).</p><p id="fn-d6e670"><sup><a fragment="#fnbck-d6e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e670" routerlink="./">31</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 6 mag. 2009 (<a href="eli/oc/2009/346/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2603</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (<a href="eli/oc/2014/678/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4049</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> <b></b>Accordo di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG stabilisce i compiti del servizio d’amministrazione in un accordo di prestazione. L’entità, la procedura, le condizioni e la retribuzione delle prestazioni richieste devono essere disciplinate in tale accordo.</p><p><sup>2</sup> L’accordo di prestazione è assegnato ai sensi della legge federale del 16 dicembre 1994<sup><sup><a fragment="#fn-d6e705" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e705" id="fnbck-d6e705" routerlink="./">32</a></sup></sup> sugli acquisti pubblici.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e705"><sup><a fragment="#fnbck-d6e705" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e705" routerlink="./">32</a></sup> <a href="eli/cc/2020/126/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.056.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG esegue la presente ordinanza sempre che il servizio d’amministrazione non se sia stato incaricato.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG esegue ispezioni a campione, apre un’inchiesta se vi è sospetto di infrazione e adotta le misure amministrative del caso.<sup><a fragment="#fn-d6e728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e728" id="fnbck-d6e728" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup>3</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e740" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e740" id="fnbck-d6e740" routerlink="./">34</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e728"><sup><a fragment="#fnbck-d6e728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e728" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/346/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2603</a>).</p><p id="fn-d6e740"><sup><a fragment="#fnbck-d6e740" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e740" routerlink="./">34</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 25 mag. 2011 (<a href="eli/oc/2011/351/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2411</a>). Abrogato dal n. I dell’O del 23 ott. 2013, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>).</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le seguenti ordinanze sono abrogate:</p><dl><dt>1. </dt><dd>ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><sup><a fragment="#fn-d6e769" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e769" id="fnbck-d6e769" routerlink="./">35</a></sup></sup> concernente i supplementi e gli aiuti nel settore lattiero;</dd><dt>2. </dt><dd>ordinanza del DFE del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e822" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e822" id="fnbck-d6e822" routerlink="./">36</a></sup> concernente l’importo degli aiuti per i latticini e le prescrizioni relative all’importazione di latte intero in polvere.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e769"><sup><a fragment="#fnbck-d6e769" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e769" routerlink="./">35</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/165/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999 </b>1226</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/87/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 406</a>, <b></b><a href="eli/oc/2001/116/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 842</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/43/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 213 </a><a href="eli/oc/2002/438/it" routerlink="./" target="_blank">3050</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/792/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 5491</a>, <b></b><a href="eli/oc/2005/440/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 2545</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/158/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 893</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 1469 </a>all. 4 n. 57]</p><p id="fn-d6e822"><sup><a fragment="#fnbck-d6e822" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e822" routerlink="./">36</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/164/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 1220</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/177/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 1100</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/793/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 5495</a>, <b></b><a href="eli/oc/2004/754/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 4979</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/841/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007 </b>6433</a>]</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2009.</p><p><sup>2</sup> Gli articoli 7, 8 e 10 entrano in vigore il 1° maggio 2009.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e873" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fn-d6e873" id="fnbck-d6e873" routerlink="./">37</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e873"><sup><a fragment="#fnbck-d6e873" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#fnbck-d6e873" routerlink="./">37</a></sup> Aggiornato dai n. II delle O del 23 ott. 2013 (<a href="eli/oc/2013/728/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3993</a>) e del 21 set. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/634/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3955</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 1<i>c</i> cpv. 4 e 2 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/521/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Coefficienti di conversione per i supplementi a favore del latte <br/>il cui tenore in grasso è stato corretto a un determinato valore mediante centrifugazione</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tenore in grasso <br/>in grammi di grasso per chilogrammo di latte</p></td><td><p>Coefficiente</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0–5</p></td><td><p>1.120</p></td></tr><tr><td><p>>5–10</p></td><td><p>1.103</p></td></tr><tr><td><p>>10–15</p></td><td><p>1.086</p></td></tr><tr><td><p>>15–20</p></td><td><p>1.069</p></td></tr><tr><td><p>>20–25</p></td><td><p>1.051</p></td></tr><tr><td><p>>25–30</p></td><td><p>1.034</p></td></tr><tr><td><p>>30–31</p></td><td><p>1.031</p></td></tr><tr><td><p>>31–32</p></td><td><p>1.027</p></td></tr><tr><td><p>>32–33</p></td><td><p>1.024</p></td></tr><tr><td><p>>33–34</p></td><td><p>1.021</p></td></tr><tr><td><p>>34–35</p></td><td><p>1.017</p></td></tr><tr><td><p>>35–36</p></td><td><p>1.014</p></td></tr><tr><td><p>>36–37</p></td><td><p>1.010</p></td></tr><tr><td><p>>37–38</p></td><td><p>1.007</p></td></tr><tr><td><p>>38–39</p></td><td><p>1.003</p></td></tr><tr><td><p>>39</p></td><td><p>1.000</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 38f93fb0-5c7e-4ee8-9a46-f793d2a88b63 | Ordinanza sul controllo del latte | OCL | 916.351.0 | true | 2022-06-01T00:00:00 | 2010-10-20T00:00:00 | 1,654,041,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25936/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it | 916.351.0 1 Ordinanza sul controllo del latte (OCL) del 20 ottobre 2010 (Stato 1° giugno 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 15 capoverso 3 e 37 capoverso 1 della legge del 9 ottobre 19921 sulle derrate alimentari; visti gli articoli 10 e 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 19982 sull’agricoltura, ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. l’igiene nella produzione lattiera; b. il controllo dell’igiene del latte. Art. 2 Prescrizioni tecniche 1 Il Dipartimento federale dell'interno (DFI)3 emana prescrizioni tecniche riguardanti l’igiene nella produzione lattiera, in particolare il foraggiamento, la detenzione e la salute degli animali, le esigenze concernenti il latte, la produzione, il trattamento e l’immagazzinamento del latte, la pulizia e la disinfezione nonché gli edifici, gli impianti e le attrezzature. 2 Il DFI tiene conto a tal fine delle direttive e delle norme riconosciute internazio- nalmente nonché delle esigenze da soddisfare per preservare la capacità d’esporta- zione del latte e dei latticini. Art. 3 Responsabilità 1 I produttori di latte (produttori) sono responsabili di una produzione igienica del latte. Essi assicurano l’osservanza delle prescrizioni riguardanti l’igiene secondo RU 2010 5019 1 [RU 1995 1469, 1996 1725 all. n. 3, 1998 3033 all. n. 5, 2001 2790 all. n. 5, 2002 775, 2003 4803 all. n. 6, 2004 3553, 2005 971, 2006 2197 all. n. 94 2363 n. II, 2008 785, 2011 5227 n. I 2.8, 2013 3095 all. 1 n. 3. RU 2017 249 all. n. I.]. Vedi ora la L del 20 giu. 2014 (RS 817.0). 2 RS 910.1 3 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 916.351.0 Produzione agricola 2 916.351.0 l’articolo 2 capoverso 1 e l’impiego dei mezzi e delle materie ausiliarie conforme- mente all’uso previsto. 2 Le organizzazioni nazionali dei produttori e dei valorizzatori del latte (valorizza- tori) (organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori) sono responsabili dell’esecu- zione, del coordinamento, dello sviluppo e della vigilanza del controllo del latte. Sezione 2: Controllo del latte Art. 4 Principio 1 Il latte messo in commercio dai produttori sottostà al controllo conformemente alla presente ordinanza. 2 Il latte è analizzato dai laboratori di prova. Art. 5 Eccezioni 1 Il latte può essere esentato dal controllo quando il prelievo e il trasporto dei cam- pioni comporterebbero oneri sproporzionati. 2 I laboratori di prova designano, d’intesa con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), i produttori il cui latte è esentato dal controllo.4 3 Il latte è esentato dal controllo se il veterinario cantonale ordina l’abolizione del controllo del latte di cui all’articolo 102 capoverso 1ter lettera d dell’ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie.5 Art. 6 Comunicazione dei risultati del controllo del latte 1 Al termine delle analisi, i laboratori di prova devono notificare senza indugio i risultati ai produttori. A tale scopo, trasmettono i risultati al servizio designato dalle organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori (servizio di amministrazione). 2 Essi devono notificare i risultati alle competenti autorità d’esecuzione quando le condizioni per una sospensione della fornitura di latte di cui all’articolo 15 sono soddisfatte. 3 Essi registrano regolarmente nel sistema d’informazione per i risultati dei controlli e delle analisi di cui all’ordinanza del 27 aprile 20226 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare i seguenti dati:7 a. la provenienza dei campioni analizzati per la rilevazione delle epizoozie soggette all’obbligo di notifica e delle resistenze agli antibiotici; 4 Nuovo testo giusta il n. I 12 dellʼO del 4 set. 2013 (riorganizzazione del settore della sicurezza alimentare e della veterinaria), in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3041). 5 Introdotto dal n. II 2 dell’O del 25 apr. 2018, in vigore dal 1° giu. 2018 (RU 2018 2069). 6 RS 916.408 7 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 7 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 272). Controllo del latte. O 3 916.351.0 b. i risultati di queste analisi; c. i numeri di identificazione delle aziende detentrici di animali e degli animali da cui provengono i campioni oppure, se nessuno di questi numeri è dispo- nibile, il nome e lʼindirizzo del detentore degli animali; d. i risultati delle analisi effettuate nellʼambito della presente ordinanza e delle disposizioni emanate dal DFI in virtù dellʼarticolo 2 della presente ordinanza concernenti lʼigiene nella produzione lattiera.8 Art. 7 Accesso ai dati relativi al controllo del latte 1 I diritti di trattamento e di consultazione dell’USAV, dell’UFAG e delle autorità cantonali di esecuzione relativi ai dati di controllo sono retti dall’ordinanza del 27 aprile 20229 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroa- limentare.10 2 I valorizzatori che acquistano il latte direttamente presso i produttori (primi acqui- renti di latte) hanno accesso ai dati relativi al controllo del latte per loro rilevanti. Art. 8 Riduzioni e aumenti di prezzo Le organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori possono stabilire riduzioni o aumenti di prezzo vincolanti e uniformi per il latte che non soddisfa o supera i requisiti igienici. Art. 9 Assunzione dei costi del controllo del latte 1 La Confederazione può partecipare al finanziamento del controllo del latte nei limiti dei crediti stanziati. 2 I costi del controllo del latte che oltrepassano i contributi della Confederazione, le spese amministrative e i costi per lo sviluppo del controllo del latte sono assunti dai produttori e dai valorizzatori. 3 I costi dei prelievi dei campioni sono assunti dai produttori che forniscono diretta- mente il latte o i prodotti derivati nonché dai valorizzatori. 4 Il servizio di amministrazione è responsabile dell’incasso e riscuote ogni anno i contributi dei primi acquirenti di latte. 8 Introdotto dal n. I dell’O del 30 nov. 2012 (RU 2012 6857). Nuovo testo giusta l’all. 3 n. II 7 dell’O del 6 giu. 2014 concernente i sistemi dʼinformazione per il servizio veterinario pubblico, in vigore dal 1° lug. 2014 (RU 2014 1691). 9 RS 916.408 10 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 7 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 272). Produzione agricola 4 916.351.0 Art. 1011 Piano di controllo nazionale pluriennale LʼUSAV elabora un piano di controllo nazionale pluriennale insieme allʼUfficio federale dellʼagricoltura e dopo aver sentito le autorità cantonali di esecuzione. Sezione 3: Laboratori Art. 11 Laboratori di prova 1 Le organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori designano, d’intesa con l’USAV12, i laboratori di prova incaricati del controllo del latte. 2 I laboratori di prova devono essere gestiti e valutati secondo la norma europea EN ISO/IEC 17025 – «Criteri generali per la competenza dei laboratori ad eseguire prove e/o tarature»13 nonché: a. essere accreditati secondo l’ordinanza del 17 giugno 199614 sull’accredita- mento e sulla designazione; b. essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure c. essere autorizzati o riconosciuti in altro modo secondo il diritto svizzero. 3 I laboratori di prova possono delegare singoli compiti a servizi specializzati. Le organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori definiscono tali compiti d’intesa con l’USAV. 4 L’USAV emana direttive sugli standard tecnici minimi per i laboratori di prova. Art. 12 Vigilanza I laboratori di prova devono presentare ogni anno all’USAV un rapporto sulla pro- pria attività, in particolare sull’utilizzo dei fondi federali. Art. 13 Laboratorio nazionale di riferimento 1 La Confederazione gestisce un laboratorio nazionale di riferimento presso la Sta- zione federale di ricerche Agroscope. 2 Il laboratorio nazionale di riferimento ha i seguenti compiti: a. propone all’USAV i metodi di controllo ufficiali; 11 Nuovo testo giusta il n. I 12 dellʼO del 4 set. 2013 (riorganizzazione del settore della sicurezza alimentare e della veterinaria), in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3041). 12 Nuova espr. giusta il n. I 12 dellʼO del 4 set. 2013 (riorganizzazione del settore della sicurezza alimentare e della veterinaria), in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3041). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 13 Il testo di questa norma può essere consultato gratuitamente od ottenuto a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winter- thur; www.snv.ch 14 RS 946.512 Controllo del latte. O 5 916.351.0 b. svolge i test di idoneità per i laboratori di prova di cui all’articolo 11; c. assicura il coordinamento tra i laboratori di prova e il laboratorio di riferi- mento dell'Unione europea. 3 Per lo svolgimento dei test di idoneità, il laboratorio nazionale di riferimento è accreditato dal Servizio di accreditamento svizzero, conformemente all’ordinanza del 17 giugno 199615 sull’accreditamento e sulla designazione. Sezione 4: Controllo delle aziende detentrici di animali e degli animali Art. 14 1 I Cantoni provvedono affinché l’osservanza delle regole d’igiene nelle aziende detentrici di animali e lo stato di salute degli animali siano controllati. L’USAV emana direttive tecniche sull’esecuzione dei controlli. 2 Il bestiame da latte deve essere controllato per verificare se: a. le condizioni sanitarie in vista della produzione di latte sono soddisfatte; b. le prescrizioni riguardanti i medicamenti sono rispettate. 3 Se vi è il sospetto che un animale non soddisfi le condizioni sanitarie o le esigenze riguardanti i medicamenti, esso deve essere sottoposto ad una visita veterinaria. 4 ...16 5 I controlli si basano sull’ordinanza del 27 maggio 202017 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso.18 6 ...19 Sezione 5: Provvedimenti amministrativi Art. 15 1 L’autorità cantonale di esecuzione competente dispone la sospensione della forni- tura di latte contro un produttore: 15 RS 946.512 16 Abrogato dall’all. 4 n. 7 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale plurien- nale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso, con effetto dal 1° lug. 2020 (RU 2020 2441). 17 RS 817.032 18 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 7 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso, in vigore dal 1° lug. 2020 (RU 2020 2441). 19 Introdotto dal n. 4 dell’all. 3 all’O del 23 ott. 2013 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (RU 2013 3867).Abrogato dall’all. 4 n. 7 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso, con effetto dal 1° lug. 2020 (RU 2020 2441). Produzione agricola 6 916.351.0 a. alla terza contestazione del numero di germi nel latte vaccino nel risultato medio mensile nell’arco di quattro mesi di analisi; b. alla quarta contestazione di cellule somatiche nel latte vaccino nel risultato medio mensile nell’arco di cinque mesi di analisi; c. ad ogni accertamento della presenza di sostanze inibitrici. 2 I costi di analisi e procedurali legati a una sospensione della fornitura di latte sono addebitati, interamente o parzialmente, alle aziende inadempienti. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 16 Esecuzione Salvo disposizioni contrarie, l’esecuzione della presente ordinanza spetta all’USAV. Art. 17 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 23 novembre 200520 concernente la qualità del latte è abrogata. Art. 18 Modifica del diritto vigente Le seguenti ordinanze sono modificate come segue: …21 Art. 19 Disposizione transitoria Fino al 31 dicembre 2014, per la designazione dei laboratori di prova incaricati del controllo del latte si applica il diritto vigente. Art. 20 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011. 2 L’articolo 11 capoversi 1–3 entra in vigore il 1° gennaio 2015. 20 [RU 2005 5567; 2006 4863, 5217 all n. 5; 2007 6167 all. n. 2; 2008 565; 2009 559] 21 Le mod. possono essere consultate alla RU 2010 5019. Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Art. 2 Prescrizioni tecniche Art. 3 Responsabilità Sezione 2: Controllo del latte Art. 4 Principio Art. 5 Eccezioni Art. 6 Comunicazione dei risultati del controllo del latte Art. 7 Accesso ai dati relativi al controllo del latte Art. 8 Riduzioni e aumenti di prezzo Art. 9 Assunzione dei costi del controllo del latte Art. 10 Piano di controllo nazionale pluriennale Sezione 3: Laboratori Art. 11 Laboratori di prova Art. 12 Vigilanza Art. 13 Laboratorio nazionale di riferimento Sezione 4: Controllo delle aziende detentrici di animali e degli animali Art. 14 Sezione 5: Provvedimenti amministrativi Art. 15 Sezione 6: Disposizioni finali Art. 16 Esecuzione Art. 17 Diritto previgente: abrogazione Art. 18 Modifica del diritto vigente Art. 19 Disposizione transitoria Art. 20 Entrata in vigore | <div _ngcontent-ydj-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.351.0 --><p class="srnummer">916.351.0 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sul controllo del latte</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OCL)</h2><p>del 20 ottobre 2010 (Stato 1° giugno 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 15 capoverso 3 e 37 capoverso 1 della legge del 9 ottobre 1992<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sulle derrate alimentari;<br/>visti gli articoli 10 e 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e100" id="fnbck-d6e100" routerlink="./">2</a></sup> sull’agricoltura,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> [<a href="eli/oc/1995/1469_1469_1469/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 1469</a>, <b></b><a href="eli/oc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996</b> 1725 </a>all. n. 3, <b></b><a href="eli/oc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1998</b> 3033 </a>all. n. 5, <b></b><a href="eli/oc/2001/422/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 2790 </a>all. n. 5, <b></b><a href="eli/oc/2002/143/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 775</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 4803 </a>all. n. 6, <b></b><a href="eli/oc/2004/480/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 3553</a>, <b></b><a href="eli/oc/2005/106/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 971</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a>all. n. 94 2363 n. II, <b>2008</b> 785, <b></b><a href="eli/oc/2011/752/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 5227 </a>n. I 2.<i>8</i>, <b></b><a href="eli/oc/2013/600/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2013</b> 3095 </a>all. 1 n. 3. <a href="eli/oc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 249 </a>all. n. I.]. Vedi ora la L del 20 giu. 2014 (<a href="eli/cc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.0</b></a>).</p><p id="fn-d6e100"><sup><a fragment="#fnbck-d6e100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e100" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’igiene nella produzione lattiera;</dd><dt>b. </dt><dd>il controllo dell’igiene del latte.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Prescrizioni tecniche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento federale dell'interno (DFI)<sup><a fragment="#fn-d6e139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e139" id="fnbck-d6e139" routerlink="./">3</a></sup> emana prescrizioni tecniche riguardanti l’igiene nella produzione lattiera, in particolare il foraggiamento, la detenzione e la salute degli animali, le esigenze concernenti il latte, la produzione, il trattamento e l’immagazzinamento del latte, la pulizia e la disinfezione nonché gli edifici, gli impianti e le attrezzature. </p><p><sup>2</sup> Il DFI tiene conto a tal fine delle direttive e delle norme riconosciute internazionalmente nonché delle esigenze da soddisfare per preservare la capacità d’esportazione del latte e dei latticini.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e139"><sup><a fragment="#fnbck-d6e139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e139" routerlink="./">3</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Responsabilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I produttori di latte (produttori) sono responsabili di una produzione igienica del latte. Essi assicurano l’osservanza delle prescrizioni riguardanti l’igiene secondo l’articolo 2 capoverso 1 e l’impiego dei mezzi e delle materie ausiliarie conformemente all’uso previsto.</p><p><sup>2</sup> Le organizzazioni nazionali dei produttori e dei valorizzatori del latte (valorizzatori) (organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori) sono responsabili dell’esecuzione, del coordinamento, dello sviluppo e della vigilanza del controllo del latte.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Controllo del latte</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il latte messo in commercio dai produttori sottostà al controllo conformemente alla presente ordinanza.</p><p><sup>2</sup> Il latte è analizzato dai laboratori di prova.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Eccezioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il latte può essere esentato dal controllo quando il prelievo e il trasporto dei campioni comporterebbero oneri sproporzionati.</p><p>2 I laboratori di prova designano, d’intesa con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), i produttori il cui latte è esentato dal controllo.<sup><a fragment="#fn-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e196" id="fnbck-d6e196" routerlink="./">4</a></sup></p><p>3 Il latte è esentato dal controllo se il veterinario cantonale ordina l’abolizione del controllo del latte di cui all’articolo 102 capoverso 1ter lettera d dell’ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie.<sup><a fragment="#fn-d6e207" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e207" id="fnbck-d6e207" routerlink="./">5</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e196" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 12 dellʼO del 4 set. 2013 (riorganizzazione del settore della sicurezza alimentare e della veterinaria), in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/594/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3041</a>).</p><p id="fn-d6e207"><sup><a fragment="#fnbck-d6e207" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e207" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. II 2 dell’O del 25 apr. 2018, in vigore dal 1° giu. 2018 (<a href="eli/oc/2018/292/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 2069</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Comunicazione dei risultati del controllo del latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Al termine delle analisi, i laboratori di prova devono notificare senza indugio i risultati ai produttori. A tale scopo, trasmettono i risultati al servizio designato dalle organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori (servizio di amministrazione).</p><p><sup>2</sup> Essi devono notificare i risultati alle competenti autorità d’esecuzione quando le condizioni per una sospensione della fornitura di latte di cui all’articolo 15 sono soddisfatte. </p><p><sup>3</sup> Essi registrano regolarmente nel sistema d’informazione per i risultati dei controlli e delle analisi di cui all’ordinanza del 27 aprile 2022<sup><a fragment="#fn-d6e232" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e232" id="fnbck-d6e232" routerlink="./">6</a></sup> concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare i seguenti dati:<sup><a fragment="#fn-d6e240" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e240" id="fnbck-d6e240" routerlink="./">7</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>la provenienza dei campioni analizzati per la rilevazione delle epizoozie soggette all’obbligo di notifica e delle resistenze agli antibiotici;</dd><dt>b. </dt><dd>i risultati di queste analisi;</dd><dt>c. </dt><dd>i numeri di identificazione delle aziende detentrici di animali e degli animali da cui provengono i campioni oppure, se nessuno di questi numeri è disponibile, il nome e lʼindirizzo del detentore degli animali;</dd><dt>d. </dt><dd>i risultati delle analisi effettuate nellʼambito della presente ordinanza e delle disposizioni emanate dal DFI in virtù dellʼarticolo 2 della presente ordinanza concernenti lʼigiene nella produzione lattiera.<sup><a fragment="#fn-d6e263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e263" id="fnbck-d6e263" routerlink="./">8</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e232"><sup><a fragment="#fnbck-d6e232" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e232" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.408</b></a></p><p id="fn-d6e240"><sup><a fragment="#fnbck-d6e240" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e240" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 7 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (<a href="eli/oc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 272</a>).</p><p id="fn-d6e263"><sup><a fragment="#fnbck-d6e263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e263" routerlink="./">8</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 nov. 2012 (<a href="eli/oc/2012/829/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6857</a>). Nuovo testo giusta l’all. 3 n. II 7 dell’O del 6 giu. 2014 concernente i sistemi dʼinformazione per il servizio veterinario pubblico, in vigore dal 1° lug. 2014 (<a href="eli/oc/2014/325/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 1691</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b><i></i> <i></i>Accesso ai dati relativi al controllo del latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I diritti di trattamento e di consultazione dell’USAV, dell’UFAG e delle autorità cantonali di esecuzione relativi ai dati di controllo sono retti dall’ordinanza del 27 aprile 2022<sup><a fragment="#fn-d6e290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e290" id="fnbck-d6e290" routerlink="./">9</a></sup> concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare.<sup><a fragment="#fn-d6e298" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e298" id="fnbck-d6e298" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>2</sup> I valorizzatori che acquistano il latte direttamente presso i produttori (primi acquirenti di latte) hanno accesso ai dati relativi al controllo del latte per loro rilevanti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e290"><sup><a fragment="#fnbck-d6e290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e290" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.408</b></a></p><p id="fn-d6e298"><sup><a fragment="#fnbck-d6e298" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e298" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 7 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (<a href="eli/oc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 272</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Riduzioni e aumenti di prezzo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori possono stabilire riduzioni o aumenti di prezzo vincolanti e uniformi per il latte che non soddisfa o supera i requisiti igienici.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Assunzione dei costi del controllo del latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può partecipare al finanziamento del controllo del latte nei limiti dei crediti stanziati.</p><p><sup>2</sup> I costi del controllo del latte che oltrepassano i contributi della Confederazione, le spese amministrative e i costi per lo sviluppo del controllo del latte sono assunti dai produttori e dai valorizzatori.</p><p><sup>3</sup> I costi dei prelievi dei campioni sono assunti dai produttori che forniscono direttamente il latte o i prodotti derivati nonché dai valorizzatori.</p><p><sup>4</sup> Il servizio di amministrazione è responsabile dell’incasso e riscuote ogni anno i contributi dei primi acquirenti di latte.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e341" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e341" id="fnbck-d6e341" routerlink="./">11</a></sup><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_10" routerlink="./"> Piano di controllo nazionale pluriennale</a></h6><div class="collapseable"> <p>LʼUSAV elabora un piano di controllo nazionale pluriennale insieme allʼUfficio federale dellʼagricoltura e dopo aver sentito le autorità cantonali di esecuzione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e341"><sup><a fragment="#fnbck-d6e341" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e341" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 12 dellʼO del 4 set. 2013 (riorganizzazione del settore della sicurezza alimentare e della veterinaria), in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/594/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3041</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Laboratori</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Laboratori di prova</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori designano, d’intesa con l’USAV<sup><a fragment="#fn-d6e368" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e368" id="fnbck-d6e368" routerlink="./">12</a></sup>, i laboratori di prova incaricati del controllo del latte.</p><p><sup>2</sup> I laboratori di prova devono essere gestiti e valutati secondo la norma europea EN ISO/IEC 17025 – «Criteri generali per la competenza dei laboratori ad eseguire prove e/o tarature»<sup><a fragment="#fn-d6e381" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e381" id="fnbck-d6e381" routerlink="./">13</a></sup> nonché:</p><dl><dt>a. </dt><dd>essere accreditati secondo l’ordinanza del 17 giugno 1996<sup><a fragment="#fn-d6e394" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e394" id="fnbck-d6e394" routerlink="./">14</a></sup> sull’accreditamento e sulla designazione;</dd><dt>b. </dt><dd>essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>essere autorizzati o riconosciuti in altro modo secondo il diritto svizzero.</dd></dl><p><sup>3</sup> I laboratori di prova possono delegare singoli compiti a servizi specializzati. Le organizzazioni dei produttori e dei valorizzatori definiscono tali compiti d’intesa con l’USAV.</p><p><sup>4</sup> L’USAV emana direttive sugli standard tecnici minimi per i laboratori di prova.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e368"><sup><a fragment="#fnbck-d6e368" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e368" routerlink="./">12</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I 12 dellʼO del 4 set. 2013 (riorganizzazione del settore della sicurezza alimentare e della veterinaria), in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/594/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3041</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e381"><sup><a fragment="#fnbck-d6e381" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e381" routerlink="./">13</a></sup> Il testo di questa norma può essere consultato gratuitamente od ottenuto a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch</p><p id="fn-d6e394"><sup><a fragment="#fnbck-d6e394" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e394" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p>I laboratori di prova devono presentare ogni anno all’USAV un rapporto sulla propria attività, in particolare sull’utilizzo dei fondi federali.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Laboratorio nazionale di riferimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione gestisce un laboratorio nazionale di riferimento presso la Stazione federale di ricerche Agroscope. </p><p><sup>2</sup> Il laboratorio nazionale di riferimento ha i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>propone all’USAV i metodi di controllo ufficiali;</dd><dt>b. </dt><dd>svolge i test di idoneità per i laboratori di prova di cui all’articolo 11;</dd><dt>c. </dt><dd>assicura il coordinamento tra i laboratori di prova e il laboratorio di riferimento dell'Unione europea.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per lo svolgimento dei test di idoneità, il laboratorio nazionale di riferimento è accreditato dal Servizio di accreditamento svizzero, conformemente all’ordinanza del 17 giugno 1996<sup><a fragment="#fn-d6e449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e449" id="fnbck-d6e449" routerlink="./">15</a></sup> sull’accreditamento e sulla designazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e449"><sup><a fragment="#fnbck-d6e449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e449" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: <br/>Controllo delle aziende detentrici di animali e degli animali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono affinché l’osservanza delle regole d’igiene nelle aziende detentrici di animali e lo stato di salute degli animali siano controllati. L’USAV emana direttive tecniche sull’esecuzione dei controlli.</p><p><sup>2</sup> Il bestiame da latte deve essere controllato per verificare se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le condizioni sanitarie in vista della produzione di latte sono soddisfatte;</dd><dt>b. </dt><dd>le prescrizioni riguardanti i medicamenti sono rispettate.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se vi è il sospetto che un animale non soddisfi le condizioni sanitarie o le esigenze riguardanti i medicamenti, esso deve essere sottoposto ad una visita veterinaria.</p><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e486" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e486" id="fnbck-d6e486" routerlink="./">16</a></sup></p><p><sup>5</sup> I controlli si basano sull’ordinanza del 27 maggio 2020<sup><a fragment="#fn-d6e498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e498" id="fnbck-d6e498" routerlink="./">17</a></sup> sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso.<sup><a fragment="#fn-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e506" id="fnbck-d6e506" routerlink="./">18</a></sup></p><p><sup>6</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e518" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e518" id="fnbck-d6e518" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e486"><sup><a fragment="#fnbck-d6e486" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e486" routerlink="./">16</a></sup> Abrogato dall’all. 4 n. 7 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso, con effetto dal 1° lug. 2020 (<a href="eli/oc/2020/459/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 2441</a>).</p><p id="fn-d6e498"><sup><a fragment="#fnbck-d6e498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e498" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/2020/459/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.032</b></a></p><p id="fn-d6e506"><sup><a fragment="#fnbck-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e506" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 7 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso, in vigore dal 1° lug. 2020 (<a href="eli/oc/2020/459/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 2441</a>).</p><p id="fn-d6e518"><sup><a fragment="#fnbck-d6e518" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e518" routerlink="./">19</a></sup> Introdotto dal n. 4 dell’all. 3 all’O del 23 ott. 2013 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (<a href="eli/oc/2013/712/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3867</a>).Abrogato dall’all. 4 n. 7 dell’O del 27 mag. 2020 sul piano di controllo nazionale pluriennale della filiera agroalimentare e degli oggetti d’uso, con effetto dal 1° lug. 2020 (<a href="eli/oc/2020/459/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 2441</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Provvedimenti amministrativi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> L’autorità cantonale di esecuzione competente dispone la sospensione della fornitura di latte contro un produttore:</p><dl><dt>a. </dt><dd>alla terza contestazione del numero di germi nel latte vaccino nel risultato medio mensile nell’arco di quattro mesi di analisi;</dd><dt>b. </dt><dd>alla quarta contestazione di cellule somatiche nel latte vaccino nel risultato medio mensile nell’arco di cinque mesi di analisi;</dd><dt>c. </dt><dd>ad ogni accertamento della presenza di sostanze inibitrici.</dd></dl><p><sup>2</sup> I costi di analisi e procedurali legati a una sospensione della fornitura di latte sono addebitati, interamente o parzialmente, alle aziende inadempienti.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Salvo disposizioni contrarie, l’esecuzione della presente ordinanza spetta all’USAV.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 23 novembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e575" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e575" id="fnbck-d6e575" routerlink="./">20</a></sup> concernente la qualità del latte è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e575"><sup><a fragment="#fnbck-d6e575" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e575" routerlink="./">20</a></sup> [<a href="eli/oc/2005/757/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 5567</a>; <b></b><a href="eli/oc/2006/752/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 4863</a>, <a href="eli/oc/2006/791/it" routerlink="./" target="_blank">5217 </a>all n. 5; <b></b><a href="eli/oc/2007/820/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 6167 </a>all. n. 2; <b></b><a href="eli/oc/2008/125/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 565</a>; <b></b><a href="eli/oc/2009/96/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 559</a>]</p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le seguenti ordinanze sono modificate come segue:</p><p>…<sup><a fragment="#fn-d6e620" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fn-d6e620" id="fnbck-d6e620" routerlink="./">21</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e620"><sup><a fragment="#fnbck-d6e620" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#fnbck-d6e620" routerlink="./">21</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2010/713/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5019</a>.</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Disposizione transitoria</a></h6><div class="collapseable"> <p>Fino al 31 dicembre 2014, per la designazione dei laboratori di prova incaricati del controllo del latte si applica il diritto vigente.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/713/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011.</p><p><sup>2</sup> L’articolo 11 capoversi 1–3 entra in vigore il 1° gennaio 2015.</p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 35e39afb-8bf4-4a54-9fee-61fb3ccc9f8c | Ordinanza del DFI concernente l’igiene nella produzione lattiera | OIgPL | 916.351.021.1 | true | 2020-12-08T00:00:00 | 2005-11-23T00:00:00 | 1,607,472,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26281/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it | RS 916.351.021.1 1 Ordinanza del DFI concernente l’igiene nella produzione lattiera (OIgPL) del 23 novembre 2005 (Stato 8 dicembre 2020) Il Dipartimento federale dell’interno (DFI)1, visto l’articolo 2 dell’ordinanza del 20 ottobre 20102 sul controllo del latte; visto l’articolo 7 capoverso 1 dell’ordinanza del 23 novembre 20053 concernente la produzione primaria;4 ordina: Sezione 1: Campo d’applicazione Art. 15 La presente ordinanza è applicabile: a. alle aziende detentrici di animali che producono latte destinato a essere for- nito quale derrata alimentare; b. al trasporto di latte. Sezione 2: Foraggiamento e tenuta degli animali Art. 2 Locali di stabulazione 1 La stalla in cui è tenuto il bestiame da latte, gli abbeveratoi e le attrezzature per il foraggiamento, nonché i locali appartenenti alla stalla vanno mantenuti puliti, in ordine e in ottimo stato. 2 I giacigli devono essere asciutti e puliti. Come lettiera sono autorizzati paglia e altri materiali adeguati in ottimo stato che non costituiscono un pericolo per la salute degli animali e non pregiudicano la qualità del latte. RU 2005 6667 1 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 2 RS 916.351.0 3 RS 916.020 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5025). 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5025). 916.351.021.1 Produzione agricola 2 916.351.021.1 Art. 3 Tenuta e cura degli animali Per la tenuta degli animali fanno stato i seguenti principi: a. il bestiame da latte deve essere tenuto pulito e in buona salute; b. gli animali affetti o sospettati di essere affetti da una malattia trasmissibile all’uomo vanno isolati in modo efficace; c. è vietata la tenuta di animali da reddito che non siano delle specie bovina, equina, ovina e caprina nelle stalle e nelle corti del bestiame da latte. Art. 4 Foraggiamento 1 Gli alimenti e l’acqua per l’abbeveramento non devono pregiudicare la salute degli animali e la qualità del latte. Si possono utilizzare unicamente alimenti per animali puliti, non avariati e ineccepibili dal profilo igienico. 2 L’allegato 1 elenca gli alimenti vietati o il cui impiego è soggetto a restrizioni per gli animali tenuti nelle stalle del bestiame da latte. Art. 5 Foraggiamento senza insilati 1 Agli animali in lattazione non si possono somministrare insilati se il latte da essi prodotto è utilizzato per la fabbricazione di formaggio ai sensi dell’articolo 3 dell’ordinanza del 7 dicembre 19986 sul sostegno del prezzo del latte. L’allegato 2 numero 1 stabilisce le esigenze per il passaggio al foraggiamento senza insilati. 2 Gli alimenti per animali di cui all’allegato 2 numero 2 sono vietati o soggetti a utilizzazione ristretta durante il periodo della fabbricazione del formaggio e nelle quattro settimane che lo precedono. 3 La somministrazione di insilati ad animali che non siano animali in lattazione è autorizzata solo alle condizioni e oneri di cui all’allegato 2 numero 3. Sezione 3: Salute degli animali Art. 6 Controllo delle mammelle 1 Allo scopo di diagnosticare le infiammazioni croniche o subcliniche, le mammelle di tutte le vacche il cui latte viene fornito devono essere sottoposte alla prova di Schalm almeno una volta al mese. Il latte di quarti che reagiscono positivamente alla prova di Schalm (++, +++) è considerato difettoso. 2 Nelle aziende d’estivazione il primo controllo va eseguito al più tardi sette giorni dopo il carico dell’alpe. 6 [RU 1999 1226, 2000 406, 2001 842, 2002 213 3050, 2003 5491, 2005 2545, 2006 893, 2007 1469 all. 4 n. 57. RU 2008 3839 art. 15 n 1]. Vedi ora l’O del 25 giu. 2008 (RS 916.350.2). Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 3 916.351.021.1 3 La prova di Schalm può essere sostituita dalla determinazione, per ogni vacca, del numero di cellule in campioni di mungitura quotidiana dei 4/4, eseguita dalle federa- zioni d’allevamento, oppure dalla misurazione permanente della conduttività del latte di ogni quarto. Se il numero di cellule del latte di una vacca è superiore a 150 000 o la conduttività del latte di un quarto diverge dalla norma nella misura del 50 per cento, occorre sottoporre la vacca alla prova di Schalm. 4 I risultati dei controlli devono essere registrati per scritto e conservati per tre anni.7 Art. 7 Trattamento con medicamenti 1 Per i trattamenti medicamentosi vanno osservate le esigenze dell’ordinanza del 18 agosto 20048 sui medicamenti per uso veterinario. 2 L’obbligo di tenere un registro è retto dagli articoli 25–29 dell’ordinanza del 18 agosto 2004 sui medicamenti per uso veterinario. Sezione 4: Esigenze relative al latte Art. 8 Esigenze d’igiene concernenti il latte9 1 Può essere fornito solo latte di qualità ineccepibile e dalla composizione inalterata proveniente da animali in buona salute. 2 Il latte deve soddisfare le seguenti esigenze, che tengono conto della dispersione dovuta al metodo impiegato:10 a.11 Latte vaccino: Criterio Esigenza Numero di germi a 30 °C (al ml) < 80 000a Cellule somatiche (al ml) < 350 000b Sostanze inibitrici non accertabili a Media geometrica mensile dei risultati di analisi di almeno due campioni per ogni mese civile . b Media geometrica mensile dei risultati di analisi di almeno due campioni per ogni mese civile. 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (RU 2008 567). 8 RS 812.212.27 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5025). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5025). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5025). Produzione agricola 4 916.351.021.1 b.12 Latte di altre specie animali: Criterio Esigenza Numero di germi a 30 °C (al ml) < 1 500 000 o < 500 000, purché il latte sia destinato alla fabbricazione di prodotti di latte crudo senza trattamen- to termico Sostanze inibitrici non accertabili 3 In ogni mese di produzione, il latte deve essere analizzato almeno due volte al fine di verificare se soddisfa le esigenze di cui al capoverso 2.13 Art. 9 Latte che non soddisfa le esigenze Se il latte non soddisfa le esigenze di cui all’articolo 8, i laboratori di prova infor- mano l’autorità competente. I produttori devono adottare le necessarie misure di risanamento. Art. 10 Divieto di fornire il latte 1 È vietata la fornitura di: a. latte di animali ai quali sono stati somministrati sostanze o prodotti vietati, non autorizzati o non ammessi per un determinato trattamento; b. latte di animali trattati con medicamenti o altri prodotti o sostanze che richiedono il rispetto di un termine d’attesa per la fornitura del latte o che possono pregiudicare la qualità del latte, se il trattamento non si è ancora concluso o il termine d’attesa non è scaduto; c. latte di animali che presentano sintomi di una malattia trasmissibile all’uomo attraverso il latte, in particolare la tubercolosi e la brucellosi, o che si sospet- ta siano affetti da una tale malattia; d. latte di animali colpiti da una malattia che può alterare la qualità del latte come infezioni o malattie del tubo digerente con diarrea e febbre, aceto- nemia, cisti ovariche, infezioni dell’apparato genitale con perdite; e. latte proveniente da mammelle visibilmente infiammate o che sono risultate positive alla prova di Schalm; f. latte di animali con ferite aperte e purulente alle mammelle o nella zona cir- costante o altre ferite che possono alterare il latte; g. latte prodotto nei primi otto giorni successivi all’inizio della lattazione; h.14 ... 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (RU 2008 567). 13 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5025). 14 Abrogata dal n. I dell’O del DFI del 27 mag. 2020, con effetto dal 1° lug. 2020 (RU 2020 2545). Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 5 916.351.021.1 i. latte di vacche che producono meno di due litri di latte al giorno; j. latte non idoneo per l’utilizzazione prevista; k. latte della premungitura. 2 Gli animali che hanno subito un trattamento veterinario e il cui latte rischia di contenere sostanze estranee devono essere identificati. 3 Il latte di animali che presentano segni clinici di una malattia delle mammelle può essere utilizzato quale derrata alimentare unicamente secondo le istruzioni di un veterinario. 4 Il colostro ai sensi dell’articolo 66a dell’ordinanza del DFI del 23 novembre 200515 sulle derrate alimentari di origine animale, munto nei cinque giorni dopo il parto, può essere commercializzato. Il colostro deve essere separato dal resto del latte e consegnato con la relativa designazione. È vietato mescolare il colostro con il latte. Le esigenze d’igiene per la produzione lattiera valgono analogamente per il colostro.16 Sezione 5: Produzione del latte Art. 11 Igiene del personale 1 Le persone addette alla mungitura o al trattamento del latte devono curare con grande attenzione la pulizia personale. Nell’area di mungitura devono essere dispo- nibili installazioni idonee che consentano alle persone di lavarsi regolarmente mani e braccia. 2 Esse devono indossare abiti puliti e adeguati. 3 Le persone affette dalla forma acuta di una malattia trasmissibile attraverso le derrate alimentari o che espellono agenti patogeni in grado di contaminare le derrate alimentari non possono né mungere né trattare il latte. Esse devono dichiarare al produttore eventuali sintomi di una malattia accertati da un medico. Il produttore è tenuto ad informare il proprio personale del carattere obbligatorio di tale dichiara- zione. Art. 12 Mungitura 1 Prima della mungitura occorre pulire ed eliminare da eventuali resti d’acqua le parti dell’impianto, i recipienti e le attrezzature per il latte entrate in contatto con il latte. 2 Prima dell’inizio della mungitura i capezzoli, la mammella e le parti adiacenti devono essere puliti. 15 [RU 2005 6043, 2006 4949 n. II, 2008 1009 n. II e III 6037 n. II e III, 2009 2019 n. II, 2010 4637, 2013 4969 n. II. RU 2017 973 art. 105]. Vedi ora l’O del 16 dic. 2016 (RS 817.022.108). 16 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (RU 2008 567). Produzione agricola 6 916.351.021.1 3 In fase di premungitura il latte di ogni animale deve essere controllato al fine di rilevare anomalie organolettiche o fisico-chimiche. Il latte che presenta anomalie organolettiche o fisico-chimiche non può essere utilizzato quale derrata alimentare. 4 I prodotti per l’immersione o la vaporizzazione dei capezzoli possono essere utiliz- zati se autorizzati ai sensi della legislazione sugli agenti terapeutici oppure della legislazione sui prodotti chimici.17 Sezione 6: Trattamento e immagazzinamento del latte Art. 13 Filtrazione del latte 1 Durante o immediatamente dopo la mungitura, il latte va filtrato attraverso un apparecchio di filtrazione idoneo per le derrate alimentari. L’utilizzazione di filtri che influiscono sul numero di cellule è proibita. 2 Se il latte destinato alla fabbricazione del formaggio è fornito direttamente due volte al giorno, il produttore e l’addetto alla trasformazione del latte possono conve- nire che il latte venga filtrato nel caseificio. Art. 14 Raffreddamento e immagazzinamento del latte 1 Immediatamente dopo la mungitura il latte deve essere posto in un luogo pulito, progettato e attrezzato in modo da escludere contaminazioni. 2 Se è fornito due volte al giorno, il latte va raffreddato efficacemente con acqua corrente fredda prima di essere consegnato. 3 Se la fornitura ha luogo una volta al giorno, il latte deve essere raffreddato imme- diatamente dopo la mungitura in modo da raggiungere, entro due ore, una tempera- tura uguale o inferiore a 8 °C e immagazzinato a detta temperatura. 4 Se la fornitura avviene ogni due giorni, il latte deve essere raffreddato ad una temperatura uguale o inferiore a 6 °C e immagazzinato a tale temperatura. 5 Il produttore deve verificare regolarmente il tempo di raffreddamento e la tempera- tura d’immagazzinamento. Durante il raffreddamento e l’immagazzinamento non deve verificarsi alcuna alterazione della materia grassa che possa pregiudicare la qualità del latte. 6 La prima mungitura può essere immagazzinata per 48 ore al massimo prima del trasporto verso l’azienda di trasformazione. 7 L’addetto alla trasformazione del latte può fissare temperature di raffreddamento diverse per la fabbricazione di formaggi. La temperatura d’immagazzinamento non può però oltrepassare i 18 °C. Non appena la temperatura di immagazzinamento oltrepassa gli 8 °C la trasformazione deve effettuarsi al più tardi 24 ore dopo 17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 mag. 2017, in vigore dal 1° giu. 2017 (RU 2017 3213). Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 7 916.351.021.1 l’ultima mungitura. La sicurezza alimentare deve essere garantita in ogni momen- to.18 Art. 15 Trasporto del latte 1 Il latte va trasportato verso l’azienda di trasformazione in modo accurato e igieni- co. 2 La catena del freddo dev’essere mantenuta durante il trasporto e all’arrivo presso lo stabilimento di destinazione la temperatura del latte non deve superare i 10 °C. Sezione 7: Pulizia e disinfezione Art. 16 Principio 1 Le superfici dei materiali che entrano in contatto con il latte devono essere: a. rivestite di materiale atossico che non alteri il latte; b. lisce e resistenti alla corrosione; c. facilmente accessibili; d. facili da pulire e, se necessario, da disinfettare; e. mantenute in buone condizioni. 2 Dopo l’impiego, le superfici devono essere pulite e, se necessario, disinfettate. 3 Dopo ogni viaggio, o ogni serie di viaggi se il lasso di tempo tra lo scarico e il carico successivo è estremamente contenuto, ma ad ogni modo almeno una volta al giorno, i contenitori e i bidoni usati per il trasporto del latte crudo devono essere puliti e disinfettati prima di una loro riutilizzazione. Non è necessario pulire i reci- pienti e i bidoni ogni giorno se la fornitura del latte avviene ogni due giorni. Art. 17 Locali per la pulizia I locali in cui vengono puliti i recipienti, gli impianti di mungitura e le attrezzature per il latte devono essere muniti di: a. pareti e pavimenti lavabili e resistenti agli acidi; b. acqua calda e fredda; c. scoli provvisti di sifone; d. una buona illuminazione e aerazione. 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (RU 2008 567). Produzione agricola 8 916.351.021.1 Art. 18 Detergenti e disinfettanti 1 I detergenti e i disinfettanti vanno conservati negli imballaggi originali o in reci- pienti speciali muniti dei dispositivi e dei contrassegni previsti dalla legislazione sui prodotti chimici; vanno tenuti ben chiusi e conservati sufficientemente separati dalle derrate alimentari e dagli alimenti per animali. 2 Al posto dei disinfettanti può essere utilizzata, dopo una pulizia accurata, acqua calda a una temperatura di almeno 85 °C. Art. 19 Qualità dell’acqua L’acqua usata per pulire e per risciacquare deve essere di qualità analoga all’acqua potabile. Art. 20 Accessori per la pulizia 1 Per la pulizia e la disinfezione si possono utilizzare unicamente accessori ineccepi- bili dal profilo igienico. È vietato l’uso di stracci e panni. 2 Gli accessori utilizzati per pulire le attrezzature per il latte non possono essere destinati ad altri scopi. Art. 2119 Manutenzione I produttori devono provvedere al funzionamento ineccepibile dell’impianto per la mungitura. La manutenzione dell’impianto di mungitura deve essere svolta da un esperto almeno una volta all’anno, e, se si tratta di un’azienda di estivazione, almeno una volta ogni due anni, conformemente a norme internazionalmente riconosciute. Le schede relative alla manutenzione vanno conservate per tre anni. Sezione 8: Edifici, impianti e attrezzature Art. 22 Stalla, area per il movimento e area di mungitura 1 Le stalle e le aree per il movimento vanno strutturate in modo da garantire una tenuta degli animali adeguata, pulita e sana. L’area di mungitura deve consentire una mungitura igienica e pulita. 2 Nel locale d’attesa del bestiame e nell’area di mungitura i pavimenti devono avere un rivestimento stabile. Art. 23 Locali, recipienti e attrezzature per il latte 1 I locali in cui il latte è immagazzinato, trattato o raffreddato devono essere situati e costruiti in modo da evitare per quanto possibile rischi di contaminazione del latte. 19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (RU 2008 567). Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 9 916.351.021.1 2 Anche i recipienti e le attrezzature per il latte devono essere concepiti in modo da evitare per quanto possibile una contaminazione del latte. 3 I recipienti e le attrezzature per il latte possono essere utilizzati soltanto per la mungitura, il trattamento, il raffreddamento, l’immagazzinamento, il trasporto e il ritiro del latte, ma non per l’immagazzinamento di siero o di latte magro. Art. 24 Magazzini per il latte I locali destinati all’immagazzinamento del latte che non viene fornito due volte al giorno devono soddisfare le seguenti esigenze: a. essere separati dalla stalla del bestiame da latte e dal locale di mungitura. In caso di accesso diretto alla stalla, la porta deve chiudersi automaticamente. Sono inoltre necessari una soglia o una griglia nonché uno scolo lungo la stalla e una porta separata per uscire all’aperto; b. non vi devono essere collegamenti diretti, come porte e aperture di ven- tilazione, con la doccia e i servizi igienici; c. avere pareti resistenti agli urti e un pavimento stabile con pendenza suffi- ciente per consentire il deflusso; d. essere dotati di serratura, non accessibili agli animali domestici e protetti dagli animali infestanti, in particolare dalle mosche; e. essere protetti dalle fonti di cattivi odori come il letamaio, la fossa del liquame e la sporcizia circostante; f. essere ben arieggiati e – laddove non è possibile soddisfare in altro modo i requisiti d’igiene – essere muniti di un impianto di refrigerazione adeguato; g. non devono esservi installate pompe a vuoto lubrificate; altri tipi di pompa a vuoto devono evacuare l’aria di scarico verso l’esterno; h. disporre di uno spiazzo antistante solido e pulito; i. essere muniti di sostegni e ripostigli adeguati per conservare i recipienti e le attrezzature per il latte. Art. 25 Cisterne per il latte Se il latte è immagazzinato in una cisterna chiusa, essa va collocata in un luogo pulito, protetto dagli agenti atmosferici e dai cattivi odori, il cui pavimento liscio e stabile abbia una pendenza sufficiente per consentire il deflusso dell’acqua. Tutte le aperture della cisterna devono poter essere chiuse. Produzione agricola 10 916.351.021.1 Sezione 9: Disposizioni finali Art. 26 Diritto previdente: abrogazione L’ordinanza del DFE del 13 aprile 199920 sull’assicurazione della qualità nella produzione lattiera è abrogata. Art. 27 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2006. 20 [RU 1999 1930, 2000 2707, 2003 343, 2004 4093] Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 11 916.351.021.1 Allegato 121 (art. 4 cpv. 2) Alimenti per animali vietati o il cui impiego è soggetto a restrizioni Al bestiame da latte e agli animali tenuti nelle stalle del bestiame da latte è vietato o, autorizzato con restrizioni, somministrare gli alimenti per animali elencati di seguito. 1 Alimenti per animali vietati – alimenti avariati, – alimenti in fase di fermentazione, – insilati di cattiva qualità, – melassa e altri alimenti liquidi, messi direttamente nelle mangiatoie o negli abbeveratoi automatici, – alimenti melassati, tali da lasciare residui di melassa nella mangiatoia, – alimenti grezzi imbrattati, – alimenti imbrattati di concime, – semi di crocifere ad eccezione della colza, – semi di ortaggi ad eccezione di piselli proteici, favette e fave di soia, – cascami di ortaggi ad eccezione degli ortaggi di cui al numero 2, – porro, cipolla, aglio e altre allioideae, – alimenti che non soddisfano i requisiti dell’ordinanza del 10 giugno 199922 sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione degli animali, – alimenti composti non destinati al bestiame da latte. 2 Alimenti per animali ammessi in quantità limitate – cavoli rapa, cavoli bianchi, radici di cicoria: al massimo 10 kg di materia fre- sca per animale al giorno, – foglie di cavolo e di cavolo rapa, cavoli da foraggio, colza, ravizzone, sper- gola, miscele di veccia: al massimo 1/3 della razione complessiva (materia secca), – olio di fegato di merluzzo e suoi derivati: al massimo 50 g per animale al giorno. 21 Aggiornato dal n. I dell’O del DFI del 30 ott. 2015, in vigore dal 1° dic. 2015 (RU 2015 4253) e dalla correzione del 1° ott. 2019 (RU 2019 3085). 22 [RU 1999 2084, 2002 4313, 2003 5467, 2005 981 6655, 2006 5213 n. II 5217 all. n. 7, 2007 4477 V n. 21, 2008 3663 n. II III, 2009 2853 n. II, 2010 381 2511. RU 2011 5699 art. 22]. Vedi ora: l’O del DEFR del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RS 916.307.1). Produzione agricola 12 916.351.021.1 3 Alimenti per animali ammessi per un periodo limitato – insilati di foglie di barbabietola: vietati durante il periodo di foraggiamento verde. 4 Somministrazione di siero e di altri sottoprodotti liquidi del latte La somministrazione di siero e di altri sottoprodotti liquidi del latte deve soddisfare le seguenti esigenze: – I prodotti devono essere somministrati all’esterno della stalla e dell’area di mungitura. – L’area riservata al foraggiamento deve essere stabile, facile da pulire e prov- vista di un deflusso nella fossa del liquame. Le aziende d’estivazione posso- no essere dotate di un deflusso per infiltrazione a condizione che siano rispettate le prescrizioni sulla protezione delle acque; la zona di infiltrazione non deve essere accessibile agli animali. – Gli abbeveratoi e i recipienti per l’immagazzinamento devono essere di acciaio al cromo-nickel o di materia plastica. – Il siero e altri sottoprodotti liquidi del latte devono essere sottoposti a un trattamento termico prima di essere somministrati conformemente alle pre- scrizioni dell’allegato 5 numero 31a dell’ordinanza del 25 maggio 201123 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale. – I recipienti per il trasporto del latte possono essere utilizzati per il ritiro ma non per l’immagazzinamento di siero e di altri sottoprodotti liquidi del latte. Subito dopo il trasporto vanno puliti e disinfettati. – I recipienti per l’immagazzinamento e il trasporto devono essere puliti e disinfettati, dopo lo svuotamento, almeno una volta alla settimana. – È proibito alimentare gli animali mediante abbeveratoi automatici. – Gli abbeveratoi devono essere svuotati completamente ogni giorno, puliti con acqua e disinfettati almeno una volta alla settimana. – Il luogo in cui si somministrano il siero o altri sottoprodotti liquidi del latte deve essere mantenuto pulito. – Il siero e gli altri sottoprodotti liquidi del latte ritirati la sera del giorno pre- cedente o il mattino e ai quali non sono stati aggiunti conservanti devono essere somministrati al più tardi entro mezzogiorno (presso le aziende di estivazione: entro il giorno stesso). 23 RS 916.441.22 Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 13 916.351.021.1 Allegato 224 (art. 5) Esigenze per il passaggio al foraggiamento senza insilati Esigenze per il passaggio al foraggiamento senza insilati: 1 Esigenze generali – Se un’azienda inizia o riprende a trasformare il latte in formaggio, la sommi- nistrazione di insilati deve essere interrotta al più tardi quattro settimane prima. – Immediatamente dopo il passaggio al foraggiamento senza insilati, i reci- pienti degli insilati, le mangiatoie e gli utensili per il foraggiamento devono essere puliti. Al massimo 18, ma almeno quattro giorni prima dell’inizio della produzione di formaggio, bisogna pulire le stalle, gli attrezzi delle stal- le e le corti. Le stalle a stabulazione libera (anche i box con giacigli) devono essere completamente evacuate dal liquame. – Il latte di animali ai quali sono stati somministrati insilati e che sono stati trasferiti in stalle con foraggiamento senza insilati non può essere utilizzato per la fabbricazione di formaggio per dieci giorni. Durante tale periodo, gli animali vanno tenuti separatamente e munti per ultimi. – Se gli insilati sono immagazzinati nell’area aziendale o sono somministrati ad animali che non siano animali in lattazione, come il bestiame da ingrasso, il bestiame giovane, il bestiame in asciutta, il bestiame minuto e i cavalli, occorre adottare i necessari provvedimenti per evitare che il latte venga con- taminato dai batteri o dalle spore responsabili della fermentazione butirrica. – Gli alimenti per animali sottoposti a processi di conservazione mediante fermentazione lattica, i cereali e le leguminose a granelli nonché il foraggio grezzo addizionato di sostanze ausiliarie sono equiparati agli insilati se con- tengono acqua per oltre il 18 per cento del peso. 2 Alimenti per animali vietati o il cui impiego è soggetto a restrizioni Durante il periodo della fabbricazione del formaggio e nelle quattro settimane che lo precedono, sono vietati o soggetti a restrizioni i seguenti alimenti per animali: 2.1 Alimenti per animali vietati – alimenti per animali essiccati in conserva, – patate bollite, – trebbie di malto fresche, – lievito fresco, 24 Correzione dell’8 dic. 2020 (RU 2020 5371). Produzione agricola 14 916.351.021.1 – insilati essiccati in un secondo tempo, – zucchero e acqua zuccherata quale alimento semplice per animali. 2.2 Alimenti per animali ammessi per un periodo limitato Fiocchi di patate: la loro somministrazione direttamente nella mangiatoia vuota è vietata durante il periodo di foraggiamento verde. 3 Foraggiamento con insilati ad animali che non siano animali in lattazione Per il foraggiamento con insilati ad animali che non siano animali in lattazione, come il bestiame da ingrasso, il bestiame giovane, il bestiame in asciutta, il bestiame minuto e i cavalli vanno rispettate le seguenti esigenze: 3.1 Igiene del personale – All’esterno della stalla del bestiame da latte, nella zona di somministrazione degli insilati, deve essere disponibile uno spogliatoio con un dispositivo per lavarsi le mani. – Il personale preposto al foraggiamento utilizza gli abiti e le calzature messe a disposizione per il foraggiamento. 3.2 Esigenze edilizie – La stalla e la corsia di foraggiamento del bestiame da latte vanno divise con pareti fisse (senza aperture) dalla stalla e dall’area di foraggiamento degli animali ai quali vengono somministrati insilati. – I recipienti degli insilati vanno tenuti a sufficiente distanza dalle stalle, dai locali di riposo e dalle aree di foraggiamento del bestiame da latte. – Le vie di servizio dell’area del bestiame da latte sono completamente separa- te dall’area degli animali ai quali vengono somministrati insilati. – Le aree di immagazzinamento delle balle d’insilato devono essere sufficien- temente lontane dalle stalle e dalle aree di riposo e di foraggiamento del bestiame da latte. 3.3 Prevenzione delle contaminazioni da succo d’insilato, letame e liquame – Il succo d’insilato deve essere eliminato in modo da escludere ogni contami- nazione dell’area destinata al bestiame da latte da parte dei batteri responsa- bili della fermentazione butirrica. – Va garantito che l’evacuazione del letame dalla stalla degli animali che rice- vono insilati non causi una contaminazione dell’area di produzione del latte. – Va garantito che il liquame degli animali ai quali sono somministrati insilati non filtri nella stalla del bestiame lattifero. Igiene nella produzione lattiera. O del DFI 15 916.351.021.1 3.4 Esigenze di natura organizzativa – Le corti del bestiame da latte devono essere sufficientemente lontane dagli animali ai quali sono somministrati insilati. – Va garantito che le vie d’accesso al bestiame da latte non siano utilizzate da animali ai quali sono somministrati insilati. – Va garantito che gli alimenti per gli animali in lattazione non vengano mescolati o contaminati con gli insilati. – Gli animali possono essere trasferiti nelle stalle del bestiame da latte solo dieci giorni dopo aver ricevuto l’ultima razione di insilati. – I pascoli e le vie d’accesso ai pascoli utilizzati dal bestiame da latte non pos- sono essere utilizzati contemporaneamente da animali ai quali sono sommi- nistrati insilati. Produzione agricola 16 916.351.021.1 | <div _ngcontent-niq-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.351.021.1--><p class="srnummer">916.351.021.1</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFI<br/>concernente l’igiene nella produzione lattiera</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OIgPL)</h2><p>del 23 novembre 2005 (Stato 8 dicembre 2020) (Stato 8 dicembre 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale dell’interno (DFI)<i><sup><a fragment="#fn-d6e20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e20" id="fnbck-d6e20" routerlink="./">1</a></sup></i>,</p><p>visto l’articolo 2 dell’ordinanza del 20 ottobre 2010<sup><a fragment="#fn-d6e32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e32" id="fnbck-d6e32" routerlink="./">2</a></sup> sul controllo del latte;<br/>visto l’articolo 7 capoverso 1 dell’ordinanza del 23 novembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e42" id="fnbck-d6e42" routerlink="./">3</a></sup> concernente la produzione primaria;<sup><a fragment="#fn-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e50" id="fnbck-d6e50" routerlink="./">4</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e20"><sup><a fragment="#fnbck-d6e20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e20" routerlink="./">1</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e32"><sup><a fragment="#fnbck-d6e32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e32" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2010/713/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.351.0</b></a></p><p id="fn-d6e42"><sup><a fragment="#fnbck-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e42" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2005/752/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.020</b></a></p><p id="fn-d6e50"><sup><a fragment="#fnbck-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e50" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/714/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5025</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Campo d’applicazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e67" id="fnbck-d6e67" routerlink="./">5</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza è applicabile:</p><dl><dt>a. </dt><dd>alle aziende detentrici di animali che producono latte destinato a essere fornito quale derrata alimentare;</dd><dt>b. </dt><dd>al trasporto di latte.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e67"><sup><a fragment="#fnbck-d6e67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e67" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/714/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5025</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Foraggiamento e tenuta degli animali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Locali di stabulazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La stalla in cui è tenuto il bestiame da latte, gli abbeveratoi e le attrezzature per il foraggiamento, nonché i locali appartenenti alla stalla vanno mantenuti puliti, in ordine e in ottimo stato.</p><p><sup>2</sup> I giacigli devono essere asciutti e puliti. Come lettiera sono autorizzati paglia e altri materiali adeguati in ottimo stato che non costituiscono un pericolo per la salute degli animali e non pregiudicano la qualità del latte. </p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Tenuta e cura degli animali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la tenuta degli animali fanno stato i seguenti principi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il bestiame da latte deve essere tenuto pulito e in buona salute;</dd><dt>b. </dt><dd>gli animali affetti o sospettati di essere affetti da una malattia trasmissibile all’uomo vanno isolati in modo efficace;</dd><dt>c. </dt><dd>è vietata la tenuta di animali da reddito che non siano delle specie bovina, equina, ovina e caprina nelle stalle e nelle corti del bestiame da latte. </dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Foraggiamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli alimenti e l’acqua per l’abbeveramento non devono pregiudicare la salute degli animali e la qualità del latte. Si possono utilizzare unicamente alimenti per animali puliti, non avariati e ineccepibili dal profilo igienico. </p><p><sup>2</sup> L’allegato 1 elenca gli alimenti vietati o il cui impiego è soggetto a restrizioni per gli animali tenuti nelle stalle del bestiame da latte. </p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Foraggiamento senza insilati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Agli animali in lattazione non si possono somministrare insilati se il latte da essi prodotto è utilizzato per la fabbricazione di formaggio ai sensi dell’articolo 3 dell’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e144" id="fnbck-d6e144" routerlink="./">6</a></sup> sul sostegno del prezzo del latte. L’allegato 2 numero 1 stabilisce le esigenze per il passaggio al foraggiamento senza insilati.</p><p><sup>2</sup> Gli alimenti per animali di cui all’allegato 2 numero 2 sono vietati o soggetti a utilizzazione ristretta durante il periodo della fabbricazione del formaggio e nelle quattro settimane che lo precedono.</p><p><sup>3</sup> La somministrazione di insilati ad animali che non siano animali in lattazione è autorizzata solo alle condizioni e oneri di cui all’allegato 2 numero 3.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e144"><sup><a fragment="#fnbck-d6e144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e144" routerlink="./">6</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/165/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 1226</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/87/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 406</a>, <b></b><a href="eli/oc/2001/116/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 842</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/43/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 213 </a><a href="eli/oc/2002/438/it" routerlink="./" target="_blank">3050</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/792/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 5491</a>, <b></b><a href="eli/oc/2005/440/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 2545</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/158/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 893</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 1469 </a>all. 4 n. 57. <a href="eli/oc/2008/521/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3839 </a>art. 15 n 1]. Vedi ora l’O del 25 giu. 2008 (<a href="eli/cc/2008/521/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.350.2</b></a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Salute degli animali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Controllo delle mammelle</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Allo scopo di diagnosticare le infiammazioni croniche o subcliniche, le mammelle di tutte le vacche il cui latte viene fornito devono essere sottoposte alla prova di Schalm almeno una volta al mese. Il latte di quarti che reagiscono positivamente alla prova di Schalm (++, +++) è considerato difettoso.</p><p><sup>2</sup> Nelle aziende d’estivazione il primo controllo va eseguito al più tardi sette giorni dopo il carico dell’alpe.</p><p><sup>3</sup> La prova di Schalm può essere sostituita dalla determinazione, per ogni vacca, del numero di cellule in campioni di mungitura quotidiana dei <sup>4</sup>/<sub>4</sub>, eseguita dalle federazioni d’allevamento, oppure dalla misurazione permanente della conduttività del latte di ogni quarto. Se il numero di cellule del latte di una vacca è superiore a 150 000 o la conduttività del latte di un quarto diverge dalla norma nella misura del 50 per cento, occorre sottoporre la vacca alla prova di Schalm.</p><p><sup>4</sup> I risultati dei controlli devono essere registrati per scritto e conservati per tre anni.<sup><a fragment="#fn-d6e233" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e233" id="fnbck-d6e233" routerlink="./">7</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e233"><sup><a fragment="#fnbck-d6e233" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e233" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (<a href="eli/oc/2008/126/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 567</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Trattamento con medicamenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i trattamenti medicamentosi vanno osservate le esigenze dell’ordinanza del 18 agosto 2004<sup><a fragment="#fn-d6e252" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e252" id="fnbck-d6e252" routerlink="./">8</a></sup> sui medicamenti per uso veterinario.</p><p><sup>2</sup> L’obbligo di tenere un registro è retto dagli articoli 25–29 dell’ordinanza del 18 agosto 2004 sui medicamenti per uso veterinario.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e252"><sup><a fragment="#fnbck-d6e252" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e252" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2004/592/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>812.212.27</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Esigenze relative al latte </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Esigenze d’igiene concernenti il latte</a><sup><a fragment="#fn-d6e269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e269" id="fnbck-d6e269" routerlink="./">9</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Può essere fornito solo latte di qualità ineccepibile e dalla composizione inalterata proveniente da animali in buona salute. </p><p><sup>2</sup> Il latte deve soddisfare le seguenti esigenze, che tengono conto della dispersione dovuta al metodo impiegato:<sup><a fragment="#fn-d6e287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e287" id="fnbck-d6e287" routerlink="./">10</a></sup></p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e300" id="fnbck-d6e300" routerlink="./">11</a></sup> </dt><dd>Latte vaccino:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Criterio</p></td><td><p>Esigenza</p></td></tr><tr><td><p>Numero di germi a 30 °C (al ml)</p></td><td><p>< 80 000<sup>a</sup></p></td></tr><tr><td><p>Cellule somatiche (al ml)</p></td><td><p>< 350 000<sup>b</sup></p></td></tr><tr><td><p>Sostanze inibitrici</p></td><td><p>non accertabili</p></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt><sup>a</sup> </dt><dd>Media geometrica mensile dei risultati di analisi di almeno due campioni per ogni mese civile .</dd></dl></td></tr><tr><td colspan="2"><dl><dt><sup>b</sup> </dt><dd>Media geometrica mensile dei risultati di analisi di almeno due campioni per ogni mese civile.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e363" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e363" id="fnbck-d6e363" routerlink="./">12</a></sup> </dt><dd>Latte di altre specie animali:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Criterio</p></td><td><p>Esigenza</p></td></tr><tr><td><p>Numero di germi a 30 °C (al ml)</p></td><td><p>< 1 500 000 o < 500 000, purché il latte sia destinato alla fabbricazione di prodotti di latte crudo senza trattamento termico</p></td></tr><tr><td><p>Sostanze inibitrici</p></td><td><p>non accertabili</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>3</sup> In ogni mese di produzione, il latte deve essere analizzato almeno due volte al fine di verificare se soddisfa le esigenze di cui al capoverso 2.<sup><a fragment="#fn-d6e400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e400" id="fnbck-d6e400" routerlink="./">13</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e269"><sup><a fragment="#fnbck-d6e269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e269" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/714/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5025</a>).</p><p id="fn-d6e287"><sup><a fragment="#fnbck-d6e287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e287" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/714/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5025</a>).</p><p id="fn-d6e300"><sup><a fragment="#fnbck-d6e300" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e300" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/714/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5025</a>).</p><p id="fn-d6e363"><sup><a fragment="#fnbck-d6e363" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e363" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (<a href="eli/oc/2008/126/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 567</a>).</p><p id="fn-d6e400"><sup><a fragment="#fnbck-d6e400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e400" routerlink="./">13</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 20 ott. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/714/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 5025</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Latte che non soddisfa le esigenze</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se il latte non soddisfa le esigenze di cui all’articolo 8, i laboratori di prova informano l’autorità competente. I produttori devono adottare le necessarie misure di risanamento.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Divieto di fornire il latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È vietata la fornitura di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>latte di animali ai quali sono stati somministrati sostanze o prodotti vietati, non autorizzati o non ammessi per un determinato trattamento; </dd><dt>b. </dt><dd>latte di animali trattati con medicamenti o altri prodotti o sostanze che richiedono il rispetto di un termine d’attesa per la fornitura del latte o che possono pregiudicare la qualità del latte, se il trattamento non si è ancora concluso o il termine d’attesa non è scaduto;</dd><dt>c. </dt><dd>latte di animali che presentano sintomi di una malattia trasmissibile all’uomo attraverso il latte, in particolare la tubercolosi e la brucellosi, o che si sospetta siano affetti da una tale malattia;</dd><dt>d. </dt><dd>latte di animali colpiti da una malattia che può alterare la qualità del latte come infezioni o malattie del tubo digerente con diarrea e febbre, acetonemia, cisti ovariche, infezioni dell’apparato genitale con perdite;</dd><dt>e. </dt><dd>latte proveniente da mammelle visibilmente infiammate o che sono risultate positive alla prova di Schalm;</dd><dt>f. </dt><dd>latte di animali con ferite aperte e purulente alle mammelle o nella zona circostante o altre ferite che possono alterare il latte;</dd><dt>g. </dt><dd>latte prodotto nei primi otto giorni successivi all’inizio della lattazione;</dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e453" id="fnbck-d6e453" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>i. </dt><dd>latte di vacche che producono meno di due litri di latte al giorno;</dd><dt>j. </dt><dd>latte non idoneo per l’utilizzazione prevista;</dd><dt>k. </dt><dd>latte della premungitura.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli animali che hanno subito un trattamento veterinario e il cui latte rischia di contenere sostanze estranee devono essere identificati.</p><p><sup>3</sup> Il latte di animali che presentano segni clinici di una malattia delle mammelle può essere utilizzato quale derrata alimentare unicamente secondo le istruzioni di un veterinario.</p><p><sup>4</sup> Il colostro ai sensi dell’articolo 66<i>a</i> dell’ordinanza del DFI del 23 novembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e484" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e484" id="fnbck-d6e484" routerlink="./">15</a></sup> sulle derrate alimentari di origine animale, munto nei cinque giorni dopo il parto, può essere commercializzato. Il colostro deve essere separato dal resto del latte e consegnato con la relativa designazione. È vietato mescolare il colostro con il latte. Le esigenze d’igiene per la produzione lattiera valgono analogamente per il colostro.<sup><a fragment="#fn-d6e520" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e520" id="fnbck-d6e520" routerlink="./">16</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e453"><sup><a fragment="#fnbck-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e453" routerlink="./">14</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del DFI del 27 mag. 2020, con effetto dal 1° lug. 2020 (<a href="eli/oc/2020/465/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 2545</a>).</p><p id="fn-d6e484"><sup><a fragment="#fnbck-d6e484" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e484" routerlink="./">15</a></sup> [<a href="eli/oc/2005/801/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 6043</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/771/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 4949 </a>n. II, <b>2008</b> 1009 n. II e III 6037 n. II e III, <b>2009</b> 2019 n. II, <b>2010</b> 4637, <b></b><a href="eli/oc/2013/837/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2013</b> 4969 </a>n. II. <a href="eli/oc/2017/152/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 973 </a>art. 105]. Vedi ora l’O del 16 dic. 2016 (<a href="eli/cc/2017/152/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.022.108</b></a>).</p><p id="fn-d6e520"><sup><a fragment="#fnbck-d6e520" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e520" routerlink="./">16</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (<a href="eli/oc/2008/126/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 567</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Produzione del latte</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Igiene del personale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le persone addette alla mungitura o al trattamento del latte devono curare con grande attenzione la pulizia personale. Nell’area di mungitura devono essere disponibili installazioni idonee che consentano alle persone di lavarsi regolarmente mani e braccia.</p><p><sup>2</sup> Esse devono indossare abiti puliti e adeguati.</p><p><sup>3</sup> Le persone affette dalla forma acuta di una malattia trasmissibile attraverso le derrate alimentari o che espellono agenti patogeni in grado di contaminare le derrate alimentari non possono né mungere né trattare il latte. Esse devono dichiarare al produttore eventuali sintomi di una malattia accertati da un medico. Il produttore è tenuto ad informare il proprio personale del carattere obbligatorio di tale dichiarazione.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Mungitura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima della mungitura occorre pulire ed eliminare da eventuali resti d’acqua le parti dell’impianto, i recipienti e le attrezzature per il latte entrate in contatto con il latte.</p><p><sup>2</sup> Prima dell’inizio della mungitura i capezzoli, la mammella e le parti adiacenti devono essere puliti.</p><p><sup>3</sup> In fase di premungitura il latte di ogni animale deve essere controllato al fine di rilevare anomalie organolettiche o fisico-chimiche. Il latte che presenta anomalie organolettiche o fisico-chimiche non può essere utilizzato quale derrata alimentare.</p><p><sup>4</sup> I prodotti per l’immersione o la vaporizzazione dei capezzoli possono essere utilizzati se autorizzati ai sensi della legislazione sugli agenti terapeutici oppure della legislazione sui prodotti chimici.<sup><a fragment="#fn-d6e566" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e566" id="fnbck-d6e566" routerlink="./">17</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e566"><sup><a fragment="#fnbck-d6e566" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e566" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 mag. 2017, in vigore dal 1° giu. 2017 (<a href="eli/oc/2017/321/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017 </b>3213</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Trattamento e immagazzinamento del latte</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Filtrazione del latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Durante o immediatamente dopo la mungitura, il latte va filtrato attraverso un apparecchio di filtrazione idoneo per le derrate alimentari. L’utilizzazione di filtri che influiscono sul numero di cellule è proibita.</p><p><sup>2</sup> Se il latte destinato alla fabbricazione del formaggio è fornito direttamente due volte al giorno, il produttore e l’addetto alla trasformazione del latte possono convenire che il latte venga filtrato nel caseificio.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Raffreddamento e immagazzinamento del latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Immediatamente dopo la mungitura il latte deve essere posto in un luogo pulito, progettato e attrezzato in modo da escludere contaminazioni.</p><p><sup>2</sup> Se è fornito due volte al giorno, il latte va raffreddato efficacemente con acqua corrente fredda prima di essere consegnato.</p><p><sup>3</sup> Se la fornitura ha luogo una volta al giorno, il latte deve essere raffreddato immediatamente dopo la mungitura in modo da raggiungere, entro due ore, una temperatura uguale o inferiore a 8 °C e immagazzinato a detta temperatura.</p><p><sup>4</sup> Se la fornitura avviene ogni due giorni, il latte deve essere raffreddato ad una temperatura uguale o inferiore a 6 °C e immagazzinato a tale temperatura.</p><p><sup>5</sup> Il produttore deve verificare regolarmente il tempo di raffreddamento e la temperatura d’immagazzinamento. Durante il raffreddamento e l’immagazzinamento non deve verificarsi alcuna alterazione della materia grassa che possa pregiudicare la qualità del latte.</p><p><sup>6</sup> La prima mungitura può essere immagazzinata per 48 ore al massimo prima del trasporto verso l’azienda di trasformazione.</p><p><sup>7</sup> L’addetto alla trasformazione del latte può fissare temperature di raffreddamento diverse per la fabbricazione di formaggi. La temperatura d’immagazzinamento non può però oltrepassare i 18 °C. Non appena la temperatura di immagazzinamento oltrepassa gli 8 °C la trasformazione deve effettuarsi al più tardi 24 ore dopo l’ultima mungitura. La sicurezza alimentare deve essere garantita in ogni momento.<sup><a fragment="#fn-d6e618" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e618" id="fnbck-d6e618" routerlink="./">18</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e618"><sup><a fragment="#fnbck-d6e618" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e618" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (<a href="eli/oc/2008/126/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 567</a>).</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Trasporto del latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il latte va trasportato verso l’azienda di trasformazione in modo accurato e igienico.</p><p><sup>2</sup> La catena del freddo dev’essere mantenuta durante il trasporto e all’arrivo presso lo stabilimento di destinazione la temperatura del latte non deve superare i 10 °C.</p></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Pulizia e disinfezione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le superfici dei materiali che entrano in contatto con il latte devono essere:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rivestite di materiale atossico che non alteri il latte;</dd><dt>b. </dt><dd>lisce e resistenti alla corrosione;</dd><dt>c. </dt><dd>facilmente accessibili;</dd><dt>d. </dt><dd>facili da pulire e, se necessario, da disinfettare;</dd><dt>e. </dt><dd>mantenute in buone condizioni.</dd></dl><p><sup>2</sup> Dopo l’impiego, le superfici devono essere pulite e, se necessario, disinfettate.</p><p><sup>3</sup> Dopo ogni viaggio, o ogni serie di viaggi se il lasso di tempo tra lo scarico e il carico successivo è estremamente contenuto, ma ad ogni modo almeno una volta al giorno, i contenitori e i bidoni usati per il trasporto del latte crudo devono essere puliti e disinfettati prima di una loro riutilizzazione. Non è necessario pulire i recipienti e i bidoni ogni giorno se la fornitura del latte avviene ogni due giorni.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Locali per la pulizia</a></h6><div class="collapseable"> <p>I locali in cui vengono puliti i recipienti, gli impianti di mungitura e le attrezzature per il latte devono essere muniti di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>pareti e pavimenti lavabili e resistenti agli acidi;</dd><dt>b. </dt><dd>acqua calda e fredda;</dd><dt>c. </dt><dd>scoli provvisti di sifone;</dd><dt>d. </dt><dd>una buona illuminazione e aerazione.</dd></dl></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Detergenti e disinfettanti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I detergenti e i disinfettanti vanno conservati negli imballaggi originali o in recipienti speciali muniti dei dispositivi e dei contrassegni previsti dalla legislazione sui prodotti chimici; vanno tenuti ben chiusi e conservati sufficientemente separati dalle derrate alimentari e dagli alimenti per animali.</p><p><sup>2</sup> Al posto dei disinfettanti può essere utilizzata, dopo una pulizia accurata, acqua calda a una temperatura di almeno 85 °C.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Qualità dell’acqua</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’acqua usata per pulire e per risciacquare deve essere di qualità analoga all’acqua potabile.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Accessori per la pulizia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la pulizia e la disinfezione si possono utilizzare unicamente accessori ineccepibili dal profilo igienico. È vietato l’uso di stracci e panni.</p><p><sup>2</sup> Gli accessori utilizzati per pulire le attrezzature per il latte non possono essere destinati ad altri scopi.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e734" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e734" id="fnbck-d6e734" routerlink="./">19</a></sup><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_21" routerlink="./"> Manutenzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I produttori devono provvedere al funzionamento ineccepibile dell’impianto per la mungitura. La manutenzione dell’impianto di mungitura deve essere svolta da un esperto almeno una volta all’anno, e, se si tratta di un’azienda di estivazione, almeno una volta ogni due anni, conformemente a norme internazionalmente riconosciute. Le schede relative alla manutenzione vanno conservate per tre anni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e734"><sup><a fragment="#fnbck-d6e734" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e734" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 13 feb. 2008, in vigore dal 1° mar. 2008 (<a href="eli/oc/2008/126/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 567</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Edifici, impianti e attrezzature</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Stalla, area per il movimento e area di mungitura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le stalle e le aree per il movimento vanno strutturate in modo da garantire una tenuta degli animali adeguata, pulita e sana. L’area di mungitura deve consentire una mungitura igienica e pulita.</p><p><sup>2</sup> Nel locale d’attesa del bestiame e nell’area di mungitura i pavimenti devono avere un rivestimento stabile.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Locali, recipienti e attrezzature per il latte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I locali in cui il latte è immagazzinato, trattato o raffreddato devono essere situati e costruiti in modo da evitare per quanto possibile rischi di contaminazione del latte.</p><p><sup>2</sup> Anche i recipienti e le attrezzature per il latte devono essere concepiti in modo da evitare per quanto possibile una contaminazione del latte.</p><p><sup>3</sup> I recipienti e le attrezzature per il latte possono essere utilizzati soltanto per la mungitura, il trattamento, il raffreddamento, l’immagazzinamento, il trasporto e il ritiro del latte, ma non per l’immagazzinamento di siero o di latte magro.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Magazzini per il latte</a></h6><div class="collapseable"> <p>I locali destinati all’immagazzinamento del latte che non viene fornito due volte al giorno devono soddisfare le seguenti esigenze:</p><dl><dt>a. </dt><dd>essere separati dalla stalla del bestiame da latte e dal locale di mungitura. In caso di accesso diretto alla stalla, la porta deve chiudersi automaticamente. Sono inoltre necessari una soglia o una griglia nonché uno scolo lungo la stalla e una porta separata per uscire all’aperto;</dd><dt>b. </dt><dd>non vi devono essere collegamenti diretti, come porte e aperture di ventilazione, con la doccia e i servizi igienici;</dd><dt>c. </dt><dd>avere pareti resistenti agli urti e un pavimento stabile con pendenza sufficiente per consentire il deflusso;</dd><dt>d. </dt><dd>essere dotati di serratura, non accessibili agli animali domestici e protetti dagli animali infestanti, in particolare dalle mosche;</dd><dt>e. </dt><dd>essere protetti dalle fonti di cattivi odori come il letamaio, la fossa del liquame e la sporcizia circostante;</dd><dt>f. </dt><dd>essere ben arieggiati e – laddove non è possibile soddisfare in altro modo i requisiti d’igiene – essere muniti di un impianto di refrigerazione adeguato;</dd><dt>g. </dt><dd>non devono esservi installate pompe a vuoto lubrificate; altri tipi di pompa a vuoto devono evacuare l’aria di scarico verso l’esterno;</dd><dt>h. </dt><dd>disporre di uno spiazzo antistante solido e pulito;</dd><dt>i. </dt><dd>essere muniti di sostegni e ripostigli adeguati per conservare i recipienti e le attrezzature per il latte.</dd></dl></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Cisterne per il latte</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se il latte è immagazzinato in una cisterna chiusa, essa va collocata in un luogo pulito, protetto dagli agenti atmosferici e dai cattivi odori, il cui pavimento liscio e stabile abbia una pendenza sufficiente per consentire il deflusso dell’acqua. Tutte le aperture della cisterna devono poter essere chiuse.</p></div></article></div></section><section id="sec_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#sec_9" routerlink="./">Sezione 9: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Diritto previdente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del DFE del 13 aprile 1999<sup><a fragment="#fn-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e837" id="fnbck-d6e837" routerlink="./">20</a></sup> sull’assicurazione della qualità nella produzione lattiera è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e837"><sup><a fragment="#fnbck-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e837" routerlink="./">20</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/312/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 1930</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/448/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 2707</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/65/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 343</a>, <b></b><a href="eli/oc/2004/595/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 4093</a>]</p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2006.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e876" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e876" id="fnbck-d6e876" routerlink="./">21</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e876"><sup><a fragment="#fnbck-d6e876" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e876" routerlink="./">21</a></sup> Aggiornato dal n. I dell’O del DFI del 30 ott. 2015, in vigore dal 1° dic. 2015 (<a href="eli/oc/2015/715/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4253</a>) e dalla correzione del 1° ott. 2019 (<a href="eli/oc/2019/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU<i> </i><b>2019 </b>3085</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 4 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Alimenti per animali vietati o il cui impiego è soggetto a restrizioni</a></h2><div class="collapseable"><p>Al bestiame da latte e agli animali tenuti nelle stalle del bestiame da latte è vietato o, autorizzato con restrizioni, somministrare gli alimenti per animali elencati di seguito.</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Alimenti per animali vietati</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>alimenti avariati,</dd><dt>– </dt><dd>alimenti in fase di fermentazione,</dd><dt>– </dt><dd>insilati di cattiva qualità,</dd><dt>– </dt><dd>melassa e altri alimenti liquidi, messi direttamente nelle mangiatoie o negli abbeveratoi automatici,</dd><dt>– </dt><dd>alimenti melassati, tali da lasciare residui di melassa nella mangiatoia,</dd><dt>– </dt><dd>alimenti grezzi imbrattati,</dd><dt>– </dt><dd>alimenti imbrattati di concime,</dd><dt>– </dt><dd>semi di crocifere ad eccezione della colza,</dd><dt>– </dt><dd>semi di ortaggi ad eccezione di piselli proteici, favette e fave di soia,</dd><dt>– </dt><dd>cascami di ortaggi ad eccezione degli ortaggi di cui al numero 2,</dd><dt>– </dt><dd>porro, cipolla, aglio e altre <i>allioideae</i>,</dd><dt>– </dt><dd>alimenti che non soddisfano i requisiti dell’ordinanza del 10 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e941" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e941" id="fnbck-d6e941" routerlink="./">22</a></sup> sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione degli animali,</dd><dt>– </dt><dd>alimenti composti non destinati al bestiame da latte.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e941"><sup><a fragment="#fnbck-d6e941" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e941" routerlink="./">22</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/326/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2084</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/698/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 4313</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/789/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 5467</a>, <b></b><a href="eli/oc/2005/108/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 981 </a><a href="eli/oc/2005/822/it" routerlink="./" target="_blank">6655</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/790/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 5213 </a>n. II 5217 all. n. 7, <b></b><a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 4477 </a>V n. 21, <b></b><a href="eli/oc/2008/477/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 3663 </a>n. II III, <b>2009</b> 2853 n. II, <b>2010</b> 381 2511. <a href="eli/oc/2011/802/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5699 </a>art. 22]. Vedi ora: l’O del DEFR del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012<b> </b>(<i>RS<b> 916</b></i><b>.</b><b></b><i><b>307.1</b></i>).</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Alimenti per animali ammessi in quantità limitate</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>cavoli rapa, cavoli bianchi, radici di cicoria: al massimo 10 kg di materia fresca per animale al giorno,</dd><dt>– </dt><dd>foglie di cavolo e di cavolo rapa, cavoli da foraggio, colza, ravizzone, spergola, miscele di veccia: al massimo <sup>1</sup>/<sub>3</sub> della razione complessiva (materia secca),</dd><dt>– </dt><dd>olio di fegato di merluzzo e suoi derivati: al massimo 50 g per animale al giorno.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_1/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Alimenti per animali ammessi per un periodo limitato</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>insilati di foglie di barbabietola: vietati durante il periodo di foraggiamento verde.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_1/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Somministrazione di siero e di altri sottoprodotti liquidi del latte</a></h3><div class="collapseable"><p>La somministrazione di siero e di altri sottoprodotti liquidi del latte deve soddisfare le seguenti esigenze:</p><dl><dt>– </dt><dd>I prodotti devono essere somministrati all’esterno della stalla e dell’area di mungitura.</dd><dt>– </dt><dd>L’area riservata al foraggiamento deve essere stabile, facile da pulire e provvista di un deflusso nella fossa del liquame. Le aziende d’estivazione possono essere dotate di un deflusso per infiltrazione a condizione che siano rispettate le prescrizioni sulla protezione delle acque; la zona di infiltrazione non deve essere accessibile agli animali.</dd><dt>– </dt><dd>Gli abbeveratoi e i recipienti per l’immagazzinamento devono essere di acciaio al cromo-nickel o di materia plastica.</dd><dt>– </dt><dd>Il siero e altri sottoprodotti liquidi del latte devono essere sottoposti a un trattamento termico prima di essere somministrati conformemente alle prescrizioni dell’allegato 5 numero 31<i>a</i> dell’ordinanza del 25 maggio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e1051" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e1051" id="fnbck-d6e1051" routerlink="./">23</a></sup> concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale.</dd><dt>– </dt><dd>I recipienti per il trasporto del latte possono essere utilizzati per il ritiro ma non per l’immagazzinamento di siero e di altri sottoprodotti liquidi del latte. Subito dopo il trasporto vanno puliti e disinfettati.</dd><dt>– </dt><dd>I recipienti per l’immagazzinamento e il trasporto devono essere puliti e disinfettati, dopo lo svuotamento, almeno una volta alla settimana.</dd><dt>– </dt><dd>È proibito alimentare gli animali mediante abbeveratoi automatici.</dd><dt>– </dt><dd>Gli abbeveratoi devono essere svuotati completamente ogni giorno, puliti con acqua e disinfettati almeno una volta alla settimana.</dd><dt>– </dt><dd>Il luogo in cui si somministrano il siero o altri sottoprodotti liquidi del latte deve essere mantenuto pulito.</dd><dt>– </dt><dd>Il siero e gli altri sottoprodotti liquidi del latte ritirati la sera del giorno precedente o il mattino e ai quali non sono stati aggiunti conservanti devono essere somministrati al più tardi entro mezzogiorno (presso le aziende di estivazione: entro il giorno stesso).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1051"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1051" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e1051" routerlink="./">23</a></sup> <a href="eli/cc/2011/372/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.441.22</b></a></p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1081" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fn-d6e1081" id="fnbck-d6e1081" routerlink="./">24</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1081"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1081" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#fnbck-d6e1081" routerlink="./">24</a></sup> Correzione dell’8 dic. 2020 (<a href="eli/oc/2020/928/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5371</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Esigenze per il passaggio al foraggiamento senza insilati</a></h2><div class="collapseable"><p>Esigenze per il passaggio al foraggiamento senza insilati:</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Esigenze generali</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>Se un’azienda inizia o riprende a trasformare il latte in formaggio, la somministrazione di insilati deve essere interrotta al più tardi quattro settimane prima.</dd><dt>– </dt><dd>Immediatamente dopo il passaggio al foraggiamento senza insilati, i recipienti degli insilati, le mangiatoie e gli utensili per il foraggiamento devono essere puliti. Al massimo 18, ma almeno quattro giorni prima dell’inizio della produzione di formaggio, bisogna pulire le stalle, gli attrezzi delle stalle e le corti. Le stalle a stabulazione libera (anche i box con giacigli) devono essere completamente evacuate dal liquame.</dd><dt>– </dt><dd>Il latte di animali ai quali sono stati somministrati insilati e che sono stati trasferiti in stalle con foraggiamento senza insilati non può essere utilizzato per la fabbricazione di formaggio per dieci giorni. Durante tale periodo, gli animali vanno tenuti separatamente e munti per ultimi.</dd><dt>– </dt><dd>Se gli insilati sono immagazzinati nell’area aziendale o sono somministrati ad animali che non siano animali in lattazione, come il bestiame da ingrasso, il bestiame giovane, il bestiame in asciutta, il bestiame minuto e i cavalli, occorre adottare i necessari provvedimenti per evitare che il latte venga contaminato dai batteri o dalle spore responsabili della fermentazione butirrica.</dd><dt>– </dt><dd>Gli alimenti per animali sottoposti a processi di conservazione mediante fermentazione lattica, i cereali e le leguminose a granelli nonché il foraggio grezzo addizionato di sostanze ausiliarie sono equiparati agli insilati se contengono acqua per oltre il 18 per cento del peso.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Alimenti per animali vietati o il cui impiego è soggetto a restrizioni</a></h3><div class="collapseable"><p>Durante il periodo della fabbricazione del formaggio e nelle quattro settimane che lo precedono, sono vietati o soggetti a restrizioni i seguenti alimenti per animali:</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Alimenti per animali vietati</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>alimenti per animali essiccati in conserva,</dd><dt>– </dt><dd>patate bollite,</dd><dt>– </dt><dd>trebbie di malto fresche,</dd><dt>– </dt><dd>lievito fresco,</dd><dt>– </dt><dd>insilati essiccati in un secondo tempo,</dd><dt>– </dt><dd>zucchero e acqua zuccherata quale alimento semplice per animali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Alimenti per animali ammessi per un periodo limitato</a></h4><div class="collapseable"><p>Fiocchi di patate: la loro somministrazione direttamente nella mangiatoia vuota è vietata durante il periodo di foraggiamento verde.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Foraggiamento con insilati ad animali che non siano animali in lattazione</a></h3><div class="collapseable"><p>Per il foraggiamento con insilati ad animali che non siano animali in lattazione, come il bestiame da ingrasso, il bestiame giovane, il bestiame in asciutta, il bestiame minuto e i cavalli vanno rispettate le seguenti esigenze:</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_1" routerlink="./">3.1 Igiene del personale</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>All’esterno della stalla del bestiame da latte, nella zona di somministrazione degli insilati, deve essere disponibile uno spogliatoio con un dispositivo per lavarsi le mani.</dd><dt>– </dt><dd>Il personale preposto al foraggiamento utilizza gli abiti e le calzature messe a disposizione per il foraggiamento.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_2" routerlink="./">3.2 Esigenze edilizie</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>La stalla e la corsia di foraggiamento del bestiame da latte vanno divise con pareti fisse (senza aperture) dalla stalla e dall’area di foraggiamento degli animali ai quali vengono somministrati insilati.</dd><dt>– </dt><dd>I recipienti degli insilati vanno tenuti a sufficiente distanza dalle stalle, dai locali di riposo e dalle aree di foraggiamento del bestiame da latte.</dd><dt>– </dt><dd>Le vie di servizio dell’area del bestiame da latte sono completamente separate dall’area degli animali ai quali vengono somministrati insilati.</dd><dt>– </dt><dd>Le aree di immagazzinamento delle balle d’insilato devono essere sufficientemente lontane dalle stalle e dalle aree di riposo e di foraggiamento del bestiame da latte.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_3" routerlink="./">3.3 Prevenzione delle contaminazioni da succo d’insilato, letame e liquame</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>Il succo d’insilato deve essere eliminato in modo da escludere ogni contaminazione dell’area destinata al bestiame da latte da parte dei batteri responsabili della fermentazione butirrica.</dd><dt>– </dt><dd>Va garantito che l’evacuazione del letame dalla stalla degli animali che ricevono insilati non causi una contaminazione dell’area di produzione del latte.</dd><dt>– </dt><dd>Va garantito che il liquame degli animali ai quali sono somministrati insilati non filtri nella stalla del bestiame lattifero.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_4"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2005/824/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3/lvl_3_4" routerlink="./">3.4 Esigenze di natura organizzativa</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>– </dt><dd>Le corti del bestiame da latte devono essere sufficientemente lontane dagli animali ai quali sono somministrati insilati.</dd><dt>– </dt><dd>Va garantito che le vie d’accesso al bestiame da latte non siano utilizzate da animali ai quali sono somministrati insilati.</dd><dt>– </dt><dd>Va garantito che gli alimenti per gli animali in lattazione non vengano mescolati o contaminati con gli insilati.</dd><dt>– </dt><dd>Gli animali possono essere trasferiti nelle stalle del bestiame da latte solo dieci giorni dopo aver ricevuto l’ultima razione di insilati.</dd><dt>– </dt><dd>I pascoli e le vie d’accesso ai pascoli utilizzati dal bestiame da latte non possono essere utilizzati contemporaneamente da animali ai quali sono somministrati insilati.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 78bae132-afc3-4ffb-a102-6e9260302c38 | Ordinanza concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena | 916.361 | true | 2009-01-01T00:00:00 | 2008-06-25T00:00:00 | 1,630,195,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25591/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it | 916.361 1 Ordinanza concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena del 25 giugno 2008 (Stato 1° gennaio 2009) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura, ordina: Art. 1 Progetti innovativi di valorizzazione della lana di pecora 1 Nei limiti dei crediti stanziati, possono essere versati contributi per progetti inno- vativi che prevedono una valorizzazione ecologica ed economica della lana in Sviz- zera. 2 I contributi sono versati, su richiesta, all’istituzione responsabile durante al mas- simo 3 anni se le fasi di valorizzazione previste nel progetto sono armonizzate tra di loro. 3 Il contributo ammonta al massimo all’80 per cento dei costi computabili per la realizzazione di un progetto. Art. 2 Contributi per la valorizzazione della lana di pecora indigena 1 Nei limiti dei crediti stanziati, possono essere versati contributi pari al massimo a 600 000 franchi all’anno per la valorizzazione della lana prodotta in Svizzera. L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) determina l’importo in proporzione ai contributi di cui all’articolo 1. 2 I contributi sono versati soltanto a organizzazioni che: a. sono concepite quali organizzazioni di mutua assistenza e si compongono di allevatori di pecore e valorizzatori; b. hanno personalità giuridica propria e sede in Svizzera; c. effettuano in Svizzera almeno la cernita, il lavaggio e la consegna della lana raccolta per la trasformazione in prodotti finiti; la lana cernita può essere la- vata all’estero da terzi incaricati. 3 Il contributo ammonta a 2 franchi per chilogrammo di lana cernita, lavata e conse- gnata per la trasformazione in prodotti finiti. Esso è ridotto in maniera corrispon- dente qualora l’importo massimo di cui al capoverso 1 non sia sufficiente. RU 2008 3847 1 RS 910.1 916.361 2 916.361 Art. 3 Domande 1 Le domande di contributo devono essere presentate all’UFAG mediante il modulo previsto a tale scopo. 2 Si applicano i termini seguenti: a. per le domande di contributo di cui all’articolo 1: entro il 31 ottobre dell’anno civile precedente; b. per le domande di contributo di cui all’articolo 2: 1. per la tosatura primaverile: entro il 15 novembre dell’anno civile, 2. per la tosatura autunnale: entro il 15 maggio dell’anno civile succes- sivo. 3 Se vanno versati acconti per i contributi in virtù dell’articolo 2, con la domanda deve essere indicata la quantità di lana che sarà presumibilmente prodotta con la prossima tosatura. Art. 4 Esecuzione 1 L’UFAG esegue la presente ordinanza. 2 Versa gli acconti per i contributi di cui: a. all’articolo 1; b. all’articolo 2 per la quantità di lana che sarà presumibilmente prodotta. Art. 5 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 26 novembre 20032 sulla valorizzazione della lana di pecora indi- gena è abrogata. Art. 6 Disposizioni transitorie 1 La tosatura autunnale 2008 è conteggiata secondo il diritto previgente. Le domande devono essere presentate all’UFAG entro il 15 maggio 2009. 2 Le domande di contributo di cui all’articolo 1 per l’anno civile 2009 devono essere presentate all’UFAG entro il 31 gennaio 2009. Art. 7 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2009. 2 [RU 2003 4943] Art. 1 Progetti innovativi di valorizzazione della lana di pecora Art. 2 Contributi per la valorizzazione della lana di pecora indigena Art. 3 Domande Art. 4 Esecuzione Art. 5 Diritto previgente: abrogazione Art. 6 Disposizioni transitorie Art. 7 Entrata in vigore | <div _ngcontent-ikj-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.361 --><p class="srnummer">916.361 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente la valorizzazione della lana<br/>di pecora indigena</h1><p>del 25 giugno 2008 (Stato 1° gennaio 2009)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Progetti innovativi di valorizzazione della lana di pecora</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nei limiti dei crediti stanziati, possono essere versati contributi per progetti innovativi che prevedono una valorizzazione ecologica ed economica della lana in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> I contributi sono versati, su richiesta, all’istituzione responsabile durante al massimo 3 anni se le fasi di valorizzazione previste nel progetto sono armonizzate tra di loro.</p><p><sup>3</sup> Il contributo ammonta al massimo all’80 per cento dei costi computabili per la realizzazione di un progetto.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Contributi per la valorizzazione della lana di pecora indigena</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nei limiti dei crediti stanziati, possono essere versati contributi pari al massimo a 600 000 franchi all’anno per la valorizzazione della lana prodotta in Svizzera. L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) determina l’importo in proporzione ai contributi di cui all’articolo 1.</p><p><sup>2</sup> I contributi sono versati soltanto a organizzazioni che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono concepite quali organizzazioni di mutua assistenza e si compongono di allevatori di pecore e valorizzatori;</dd><dt>b. </dt><dd>hanno personalità giuridica propria e sede in Svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>effettuano in Svizzera almeno la cernita, il lavaggio e la consegna della lana raccolta per la trasformazione in prodotti finiti; la lana cernita può essere lavata all’estero da terzi incaricati.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il contributo ammonta a 2 franchi per chilogrammo di lana cernita, lavata e consegnata per la trasformazione in prodotti finiti. Esso è ridotto in maniera corrispondente qualora l’importo massimo di cui al capoverso 1 non sia sufficiente.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Domande</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le domande di contributo devono essere presentate all’UFAG mediante il modulo previsto a tale scopo.</p><p><sup>2</sup> Si applicano i termini seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per le domande di contributo di cui all’articolo 1: entro il 31 ottobre dell’anno civile precedente;</dd><dt>b. </dt><dd>per le domande di contributo di cui all’articolo 2:<dl><dt>1. </dt><dd>per la tosatura primaverile: entro il 15 novembre dell’anno civile,</dd><dt>2. </dt><dd>per la tosatura autunnale: entro il 15 maggio dell’anno civile successivo.</dd></dl></dd></dl><p><sup>3</sup> Se vanno versati acconti per i contributi in virtù dell’articolo 2, con la domanda deve essere indicata la quantità di lana che sarà presumibilmente prodotta con la prossima tosatura.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG esegue la presente ordinanza.</p><p><sup>2</sup> Versa gli acconti per i contributi di cui:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’articolo 1;</dd><dt>b. </dt><dd>all’articolo 2 per la quantità di lana che sarà presumibilmente prodotta.</dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 26 novembre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e133" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#fn-d6e133" id="fnbck-d6e133" routerlink="./">2</a></sup> sulla valorizzazione della lana di pecora indigena è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e133"><sup><a fragment="#fnbck-d6e133" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#fnbck-d6e133" routerlink="./">2</a></sup> [<a href="eli/oc/2003/733/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 4943</a>]</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La tosatura autunnale 2008 è conteggiata secondo il diritto previgente. Le domande devono essere presentate all’UFAG entro il 15 maggio 2009.</p><p><sup>2</sup> Le domande di contributo di cui all’articolo 1 per l’anno civile 2009 devono essere presentate all’UFAG entro il 31 gennaio 2009.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2008/522/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2009.</p></div></article></main></div> |
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ch | it | ad6bdf16-935f-4a3f-929e-7cb7a23efd77 | Ordinanza concernente il mercato delle uova | Ordinanza sulle uova | OU | 916.371 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2003-11-26T00:00:00 | 1,642,377,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25283/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it | 916.371 1 Ordinanza concernente il mercato delle uova (Ordinanza sulle uova, OU) del 26 novembre 2003 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr); visto l’articolo 13 della legge del 20 giugno 20142 sulle derrate alimentari (LDerr),3 ordina: Sezione 1: Campo d’applicazione Art. 14 La presente ordinanza si applica alle uova di volatili in guscio, ai prodotti di uova essiccati e ad altri prodotti di uova delle voci di tariffa riportate nell’allegato 1 numero 5 dell’ordinanza del 26 ottobre 20115 sulle importazioni agricole. Sezione 2: Importazione Art. 2 Importazione di uova destinate al consumo e di uova di trasformazione 1 Per quanto riguarda le uova di galline Gallus domesticus, le quote del contingente doganale parziale per le uova destinate al consumo e per le uova di trasformazione sono assegnate secondo l’ordine di accettazione della dichiarazione doganale d’im- portazione.6 2 Le uova destinate al consumo che non provengono da galline Gallus domesticus possono essere importate senza computo sul quantitativo del contingente doganale parziale da assegnare. RU 2003 4947 1 RS 910.1 2 RS 817.0 3 Nuovo testo giusta l’all. n. 5 dell’O del 16 dic. 2016 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 283). 4 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 9 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 5 RS 916.01 6 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 916.371 Produzione agricola 2 916.371 Art. 3 Importazione di prodotti di uova La ripartizione dei contingenti doganali n. 10 (prodotti di uova essiccati) e 11 (altri prodotti di uova) non è disciplinata. Art. 4 Mercati7 1 Per ogni persona e per giorno di mercato possono essere importate, all’aliquota di dazio del contingente (ADC), al massimo 50 chilogrammi lordi di uova destinate al consumo provenienti da zone estere di confine, per la vendita a mercati, senza per- messo generale di importazione (PGI) e senza computo sul quantitativo del contin- gente doganale parziale da assegnare.8 2 Le uova destinate al consumo provenienti dalle zone franche dell’Alta Savoia e del Paese di Gex, che conformemente al lodo di Territet sono esenti da dazi, possono essere importate senza PGI e senza computo sul quantitativo del contingente doga- nale parziale da assegnare. 3 L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC)9 esegue le presenti disposizioni. Art. 510 Disposizioni per uova di trasformazione secondo l’impiego Le uova di trasformazione importate ADC devono essere trasformate in prodotti di uova; la trasformazione deve essere documentata. Alle importazioni si applicano per analogia le disposizioni dell’articolo 14 della legge del 18 marzo 200511 sulle doga- ne e degli articoli 50 e seguenti dell’ordinanza del 1° novembre 200612 sulle dogane. Sezione 3: Stampigliatura delle uova di galline Gallus domesticus Art. 6 1 Le uova indigene devono essere stampigliate singolarmente prima della messa in commercio, quelle estere prima della loro importazione. Fanno eccezione le uova da cova e le uova vendute dai produttori direttamente ai consumatori e le uova comple- tamente colorate.13 7 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 8 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 9 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 10 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 11 RS 631.0 12 RS 631.01 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2004, in vigore dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3061). Ordinanza sulle uova 3 916.371 2 La stampigliatura deve indicare, in caratteri latini alti almeno 2 mm, il nome del Paese di produzione, in tutte lettere oppure in forma abbreviata e comprensibile. Come abbreviazione è ammesso esclusivamente il codice ISO 2 secondo l’elenco dei Paesi stilato per la statistica del commercio estero nella tariffa d’uso14 nella versione del 1° gennaio 2015.15 3 L’esecuzione delle presenti disposizioni è disciplinata dalla legislazione in materia di derrate alimentari. L’ UDSC le applica nell’ambito dell’imposizione doganale, le autorità cantonali preposte al controllo delle derrate alimentari negli altri casi.16 Sezione 4: Contributi Art. 7 Contributi a provvedimenti di valorizzazione 1 In caso di eccedenze stagionali possono essere versati contributi, entro i limiti dei crediti stanziati, per azioni di spezzatura e di riduzione dei prezzi di uova svizzere destinate al consumo. 2 Tutte le persone fisiche e giuridiche nonché le comunità di persone con domicilio o sede in Svizzera possono partecipare alle azioni. 3 Sentite le cerchie interessate, l’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufficio federale) decide sull’importo del contributo, la durata dell’azione, il quantitativo minimo di uova destinate al consumo spezzate o ridotte di prezzo e sulla procedura di assegna- zione. Pubblica l’azione sul Foglio ufficiale svizzero di commercio. 4 I contributi non devono superare un terzo del valore di mercato del prodotto agri- colo all’inizio dell’azione. Art. 817 Sezione 5: Disposizioni finali Art. 9 Esecuzione L’Ufficio federale esegue la presente ordinanza, in quanto essa non preveda altri- menti. 14 La tariffa d’uso può essere consultata e ordinata presso la Direzione generale delle doga- ne, Monbijoustrasse 40, 3003 Berna. 15 Nuovo testo giusta l’all. n. 5 dell’O del 16 dic. 2016 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 283). 16 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 17 Abrogato dall’all. 9 n. 13 dell’O del 23 ott. 2013 sui pagamenti diretti, con effetto dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4145). Produzione agricola 4 916.371 Art. 1018 Art. 11 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 7 dicembre 199819 concernente il mercato delle uova è abrogata. Art. 12 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2004. 18 Abrogato dal n. IV 73 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477). 19 [RU 1999 126, 2001 2513, 2002 2841] Ordinanza sulle uova 5 916.371 Allegato20 20 Abrogato dall’all. 7 n. 9 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, con effetto dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). Produzione agricola 6 916.371 Sezione 1: Campo d’applicazione Art. 1 Sezione 2: Importazione Art. 2 Importazione di uova destinate al consumo e di uova di trasformazione Art. 3 Importazione di prodotti di uova Art. 4 Mercati Art. 5 Disposizioni per uova di trasformazione secondo l’impiego Sezione 3: Stampigliatura delle uova di galline Gallus domesticus Art. 6 Sezione 4: Contributi Art. 7 Contributi a provvedimenti di valorizzazione Art. 8 Sezione 5: Disposizioni finali Art. 9 Esecuzione Art. 10 Art. 11 Diritto previgente: abrogazione Art. 12 Entrata in vigore Allegato | <div _ngcontent-vpy-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.371--><p class="srnummer">916.371</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente il mercato delle uova</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulle uova, OU)</h2><p>del 26 novembre 2003 (Stato 1° gennaio 2022) (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr);<br/>visto l’articolo 13 della legge del 20 giugno 2014<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> sulle derrate alimentari (LDerr),<sup><a fragment="#fn-d6e39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e39" id="fnbck-d6e39" routerlink="./">3</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.0</b></a></p><p id="fn-d6e39"><sup><a fragment="#fnbck-d6e39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e39" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 5 dell’O del 16 dic. 2016 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 283</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Campo d’applicazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e56" id="fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza si applica alle uova di volatili in guscio, ai prodotti di uova essiccati e ad altri prodotti di uova delle voci di tariffa riportate nell’allegato 1 numero 5 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e69" id="fnbck-d6e69" routerlink="./">5</a></sup> sulle importazioni agricole.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e56"><sup><a fragment="#fnbck-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 9 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e69"><sup><a fragment="#fnbck-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e69" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Importazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Importazione di uova destinate al consumo e di uova di trasformazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per quanto riguarda le uova di galline <i>Gallus domesticus</i>, le quote del contingente doganale parziale per le uova destinate al consumo e per le uova di trasformazione sono assegnate secondo l’ordine di accettazione della dichiarazione doganale d’importazione.<sup><a fragment="#fn-d6e91" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e91" id="fnbck-d6e91" routerlink="./">6</a></sup></p><p><sup>2</sup> Le uova destinate al consumo che non provengono da galline <i>Gallus domesticus</i> possono essere importate senza computo sul quantitativo del contingente doganale parziale da assegnare.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e91"><sup><a fragment="#fnbck-d6e91" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e91" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Importazione di prodotti di uova</a></h6><div class="collapseable"> <p>La ripartizione dei contingenti doganali n. 10 (prodotti di uova essiccati) e 11 (altri prodotti di uova) non è disciplinata.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Mercati</a><sup><a fragment="#fn-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e118" id="fnbck-d6e118" routerlink="./">7</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per ogni persona e per giorno di mercato possono essere importate, all’aliquota di dazio del contingente (ADC), al massimo 50 chilogrammi lordi di uova destinate al consumo provenienti da zone estere di confine, per la vendita a mercati, senza permesso generale di importazione (PGI) e senza computo sul quantitativo del contingente doganale parziale da assegnare.<sup><a fragment="#fn-d6e133" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e133" id="fnbck-d6e133" routerlink="./">8</a></sup></p><p><sup>2</sup> Le uova destinate al consumo provenienti dalle zone franche dell’Alta Savoia e del Paese di Gex, che conformemente al lodo di Territet sono esenti da dazi, possono essere importate senza PGI e senza computo sul quantitativo del contingente doganale parziale da assegnare.</p><p><sup>3</sup> L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC)<sup><a fragment="#fn-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e148" id="fnbck-d6e148" routerlink="./">9</a></sup> esegue le presenti disposizioni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e118"><sup><a fragment="#fnbck-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e118" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p><p id="fn-d6e133"><sup><a fragment="#fnbck-d6e133" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e133" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p><p id="fn-d6e148"><sup><a fragment="#fnbck-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e148" routerlink="./">9</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/589/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 589</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e165" id="fnbck-d6e165" routerlink="./">10</a></sup><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_5" routerlink="./"> Disposizioni per uova di trasformazione secondo l’impiego</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le uova di trasformazione importate ADC devono essere trasformate in prodotti di uova; la trasformazione deve essere documentata. Alle importazioni si applicano per analogia le disposizioni dell’articolo 14 della legge del 18 marzo 2005<sup><a fragment="#fn-d6e180" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e180" id="fnbck-d6e180" routerlink="./">11</a></sup> sulle dogane e degli articoli 50 e seguenti dell’ordinanza del 1° novembre 2006<sup><a fragment="#fn-d6e188" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e188" id="fnbck-d6e188" routerlink="./">12</a></sup> sulle dogane.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e165"><sup><a fragment="#fnbck-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e165" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p><p id="fn-d6e180"><sup><a fragment="#fnbck-d6e180" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e180" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2007/249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.0</b></a></p><p id="fn-d6e188"><sup><a fragment="#fnbck-d6e188" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e188" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.01</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Stampigliatura delle uova di galline <i>Gallus domesticus</i></a></h1><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Le uova indigene devono essere stampigliate singolarmente prima della messa in commercio, quelle estere prima della loro importazione. Fanno eccezione le uova da cova e le uova vendute dai produttori direttamente ai consumatori e le uova completamente colorate.<sup><a fragment="#fn-d6e208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e208" id="fnbck-d6e208" routerlink="./">13</a></sup></p><p>2 La stampigliatura deve indicare, in caratteri latini alti almeno 2 mm, il nome del Paese di produzione, in tutte lettere oppure in forma abbreviata e comprensibile. Come abbreviazione è ammesso esclusivamente il codice ISO 2 secondo l’elenco dei Paesi stilato per la statistica del commercio estero nella tariffa d’uso<sup><a fragment="#fn-d6e219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e219" id="fnbck-d6e219" routerlink="./">14</a></sup> nella versione del 1° gennaio 2015.<sup><a fragment="#fn-d6e227" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e227" id="fnbck-d6e227" routerlink="./">15</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’esecuzione delle presenti disposizioni è disciplinata dalla legislazione in materia di derrate alimentari. L’ UDSC le applica nell’ambito dell’imposizione doganale, le autorità cantonali preposte al controllo delle derrate alimentari negli altri casi.<sup><a fragment="#fn-d6e239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e239" id="fnbck-d6e239" routerlink="./">16</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e208"><sup><a fragment="#fnbck-d6e208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e208" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2004, in vigore dal 1° lug. 2004 (<a href="eli/oc/2004/396/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>3061</a>).</p><p id="fn-d6e219"><sup><a fragment="#fnbck-d6e219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e219" routerlink="./">14</a></sup> La tariffa d’uso può essere consultata e ordinata presso la Direzione generale delle dogane, Monbijoustrasse 40, <i>3003 </i>Berna.</p><p id="fn-d6e227"><sup><a fragment="#fnbck-d6e227" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e227" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 5 dell’O del 16 dic. 2016 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 283</a>).</p><p id="fn-d6e239"><sup><a fragment="#fnbck-d6e239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e239" routerlink="./">16</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 58 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Contributi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Contributi a provvedimenti di valorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di eccedenze stagionali possono essere versati contributi, entro i limiti dei crediti stanziati, per azioni di spezzatura e di riduzione dei prezzi di uova svizzere destinate al consumo.</p><p><sup>2</sup> Tutte le persone fisiche e giuridiche nonché le comunità di persone con domicilio o sede in Svizzera possono partecipare alle azioni.</p><p><sup>3</sup> Sentite le cerchie interessate, l’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufficio federale) decide sull’importo del contributo, la durata dell’azione, il quantitativo minimo di uova destinate al consumo spezzate o ridotte di prezzo e sulla procedura di assegnazione. Pubblica l’azione sul Foglio ufficiale svizzero di commercio.</p><p><sup>4</sup> I contributi non devono superare un terzo del valore di mercato del prodotto agricolo all’inizio dell’azione.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e272" id="fnbck-d6e272" routerlink="./">17</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e272"><sup><a fragment="#fnbck-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e272" routerlink="./">17</a></sup> Abrogato dall’all. 9 n. 13 dell’O del 23 ott. 2013 sui pagamenti diretti, con effetto dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4145</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’Ufficio federale esegue la presente ordinanza, in quanto essa non preveda altrimenti.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e297" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e297" id="fnbck-d6e297" routerlink="./">18</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e297"><sup><a fragment="#fnbck-d6e297" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e297" routerlink="./">18</a></sup> Abrogato dal n. IV 73 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 4477</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e317" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e317" id="fnbck-d6e317" routerlink="./">19</a></sup> concernente il mercato delle uova è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e317"><sup><a fragment="#fnbck-d6e317" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e317" routerlink="./">19</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/20/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 126</a>, <b></b><a href="eli/oc/2001/372/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 2513</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/419/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 2841</a>]</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2004.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fn-d6e351" id="fnbck-d6e351" routerlink="./">20</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e351"><sup><a fragment="#fnbck-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/735/it#fnbck-d6e351" routerlink="./">20</a></sup> Abrogato dall’all. 7 n. 9 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, con effetto dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p></div><div class="collapseable"><p></p></div></section></div></div> |
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ch | it | 2b7af213-7f9a-44e7-a69f-e3a2d4c6ee84 | Ordinanza per l’applicazione della Convenzione concernente l’aiuto alimentare dell’Accordo internazionale sul grano del 1986 | 916.111.311.2 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 1988-12-21T00:00:00 | 1,641,427,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24961/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it | 916.111.311.2 1 Ordinanza per l’applicazione della Convenzione concernente l’aiuto alimentare dell’Accordo internazionale sul grano del 19861 del 21 dicembre 1988 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, in esecuzione della Convenzione del 13 marzo 19862 concernente l’aiuto alimentare dell’accordo internazionale sul grano del 1986, ordina: Art. 1 Uffici federali competenti per l’applicazione e l’esecuzione della Convenzione 1 Le questioni di principio relative all’applicazione della Convenzione del 13 marzo 19863 concernente l’aiuto alimentare dell’accordo internazionale sul grano del 1986 (Convenzione) sono trattate dal Comitato interdipartimentale di cooperazione allo sviluppo e d’aiuto umanitario internazionali (CICSA) giusta l’articolo 24 dell’ordi- nanza del 12 dicembre 19774 su la cooperazione allo sviluppo e l’aiuto umanitario internazionali. L’Ufficio federale dell’agricoltura5 e altri uffici federali interessati partecipano alle sedute. 2 Per il resto sono incaricati dell’applicazione e dell’esecuzione della Convenzione: a. la Direzione della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario del Dipartimento federale degli affari esteri; b. Ufficio federale dell’agricoltura del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.6 RU 1989 72 1 Ora: Accordo internazionale sul grano del 1995 2 RS 0.916.111.311 3 RS 0.916.111.311 4 RS 974.01 5 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° giu. 1993. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 6 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2013. 916.111.311.2 Produzione agricola 2 916.111.311.2 Art. 27 Mezzi finanziari I mezzi necessari per l’applicazione della Convenzione sono iscritti nel preventivo del Dipartimento federale degli affari esteri e addebitati al credito d’impegno per la prosecuzione dell’aiuto internazionale umanitario della Confederazione Art. 3 Assegnazione delle forniture di soccorso 1 Le forniture di soccorso, sotto forma di cereali o di loro prodotti trasformati, sono assegnate ai beneficiari, direttamente o per il tramite di organizzazioni internazionali e opere assistenziali private, dalla Direzione della cooperazione allo sviluppo e del- l’aiuto umanitario d’intesa con l’Ufficio federale dell’agricoltura. 2 Le competenze finanziarie sono regolate dall’articolo 16 capoverso 2 e dall’alle- gato 2 dell’ordinanza del 12 dicembre 19778 su la cooperazione allo sviluppo e l’aiuto umanitario internazionali. Art. 4 Conclusione di accordi Se cereali o loro prodotti trasformati vengono forniti dalla Confederazione stessa, l’Ufficio federale dell’agricoltura stipula i pertinenti accordi e vigila sulla loro osser- vanza. Art. 5 Rapporto L’Ufficio federale dell’agricoltura, d’intesa con la Direzione della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario, fa rapporto al Comitato per l’aiuto alimentare, menzionato nell’articolo IX della Convenzione, in merito all’adempimento degli impegni svizzeri. L’Ufficio federale dell’agricoltura rappresenta la Svizzera in seno al Comitato. Art. 6 Disposizioni finali 1 Il decreto del Consiglio federale del 26 gennaio 19729 per l’esecuzione del- l’accordo internazionale sui cereali del 1971 (convenzione concernente l’aiuto ali- mentare) è abrogato. 2 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1989. 7 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 dell’O del 10 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 807). 8 RS 974.01 9 [RU 1972 218, 1983 1055 art. 14] Art. 1 Uffici federali competenti per l’applicazione e l’esecuzione della Convenzione Art. 2 Mezzi finanziari Art. 3 Assegnazione delle forniture di soccorso Art. 4 Conclusione di accordi Art. 5 Rapporto Art. 6 Disposizioni finali | <div _ngcontent-pay-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.111.311.2--><p class="srnummer">916.111.311.2</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza <br/>per l’applicazione della Convenzione <br/>concernente l’aiuto alimentare dell’Accordo <br/>internazionale sul grano del 1986<b><sup><a fragment="#fn-d6e17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e17" id="fnbck-d6e17" routerlink="./">1</a></sup></b></h1><p>del 21 dicembre 1988 (Stato 1° gennaio 2022) (Stato 1° gennaio 2022)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e17"><sup><a fragment="#fnbck-d6e17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e17" routerlink="./">1</a></sup> Ora: Accordo internazionale sul grano del 1995</p></div></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>in esecuzione della Convenzione del 13 marzo 1986<sup><a fragment="#fn-d6e28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e28" id="fnbck-d6e28" routerlink="./">2</a></sup><br/>concernente l’aiuto alimentare dell’accordo internazionale sul grano del 1986,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e28"><sup><a fragment="#fnbck-d6e28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e28" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1996/2642_2642_2642/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.916.111.311</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Uffici federali competenti per l’applicazione e l’esecuzione della Convenzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le questioni di principio relative all’applicazione della Convenzione del 13 marzo 1986<sup><a fragment="#fn-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e50" id="fnbck-d6e50" routerlink="./">3</a></sup> concernente l’aiuto alimentare dell’accordo internazionale sul grano del 1986 (Convenzione) sono trattate dal Comitato interdipartimentale di cooperazione allo sviluppo e d’aiuto umanitario internazionali (CICSA) giusta l’articolo 24 dell’ordinanza del 12 dicembre 1977<sup><a fragment="#fn-d6e58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e58" id="fnbck-d6e58" routerlink="./">4</a></sup> su la cooperazione allo sviluppo e l’aiuto umanitario internazionali. L’Ufficio federale dell’agricoltura<sup><a fragment="#fn-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e66" id="fnbck-d6e66" routerlink="./">5</a></sup> e altri uffici federali interessati partecipano alle sedute.</p><p><sup>2</sup> Per il resto sono incaricati dell’applicazione e dell’esecuzione della Convenzione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la Direzione della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario del Dipartimento federale degli affari esteri;</dd><dt>b. </dt><dd>Ufficio federale dell’agricoltura del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.<sup><a fragment="#fn-d6e86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e86" id="fnbck-d6e86" routerlink="./">6</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e50"><sup><a fragment="#fnbck-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e50" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1996/2642_2642_2642/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.916.111.311</b></a></p><p id="fn-d6e58"><sup><a fragment="#fnbck-d6e58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e58" routerlink="./">4</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1978/25_25_25/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>974.01</b></a></p><p id="fn-d6e66"><sup><a fragment="#fnbck-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e66" routerlink="./">5</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° giu. 1993. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e86"><sup><a fragment="#fnbck-d6e86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e86" routerlink="./">6</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2013.</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e97" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e97" id="fnbck-d6e97" routerlink="./">7</a></sup><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_2" routerlink="./"> Mezzi finanziari</a></h6><div class="collapseable"> <p>I mezzi necessari per l’applicazione della Convenzione sono iscritti nel preventivo del Dipartimento federale degli affari esteri e addebitati al credito d’impegno per la prosecuzione dell’aiuto internazionale umanitario della Confederazione</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e97"><sup><a fragment="#fnbck-d6e97" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e97" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 dell’O del 10 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 807</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Assegnazione delle forniture di soccorso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le forniture di soccorso, sotto forma di cereali o di loro prodotti trasformati, sono assegnate ai beneficiari, direttamente o per il tramite di organizzazioni internazionali e opere assistenziali private, dalla Direzione della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario d’intesa con l’Ufficio federale dell’agricoltura.</p><p><sup>2</sup> Le competenze finanziarie sono regolate dall’articolo 16 capoverso 2 e dall’allegato 2 dell’ordinanza del 12 dicembre 1977<sup><a fragment="#fn-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e125" id="fnbck-d6e125" routerlink="./">8</a></sup> su la cooperazione allo sviluppo e l’aiuto umanitario internazionali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e125"><sup><a fragment="#fnbck-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e125" routerlink="./">8</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1978/25_25_25/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>974.01</b></a></p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Conclusione di accordi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se cereali o loro prodotti trasformati vengono forniti dalla Confederazione stessa, l’Ufficio federale dell’agricoltura stipula i pertinenti accordi e vigila sulla loro osservanza.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Rapporto</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’Ufficio federale dell’agricoltura, d’intesa con la Direzione della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario, fa rapporto al Comitato per l’aiuto alimentare, menzionato nell’articolo IX della Convenzione, in merito all’adempimento degli impegni svizzeri. L’Ufficio federale dell’agricoltura rappresenta la Svizzera in seno al Comitato.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Disposizioni finali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il decreto del Consiglio federale del 26 gennaio 1972<sup><a fragment="#fn-d6e161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fn-d6e161" id="fnbck-d6e161" routerlink="./">9</a></sup> per l’esecuzione dell’accordo internazionale sui cereali del 1971 (convenzione concernente l’aiuto alimentare) è abrogato.</p><p><sup>2</sup> La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1989.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e161"><sup><a fragment="#fnbck-d6e161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1989/72_72_72/it#fnbck-d6e161" routerlink="./">9</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1972/215_218_218/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1972</b> 218</a>, <b></b><a href="eli/oc/1983/1055_1055_1055/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1983</b> 1055 </a>art. 14]</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | 4da88167-44a0-4414-9663-e0d2c439c98e | Ordinanza del DEFR concernente le agevolazioni doganali, i valori di resa e le ricette standard | 916.112.231 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 1998-12-07T00:00:00 | 1,642,464,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26191/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3234_3234_3234/it | 916.112.231 1 Ordinanza del DEFR concernente le agevolazioni doganali, i valori di resa e le ricette standard1 del 7 dicembre 1998 (Stato 1° gennaio 2022) Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)2, visto l’articolo 20 capoverso 6 della legge del 29 aprile 19983 sull’agricoltura; visti gli articoli 6 capoverso 5 e 28 capoversi 3 e 4 dell’ordinanza del 26 ottobre 20114 sulle importazioni agricole,5 ordina: Art. 16 Agevolazioni doganali Per i semi oleosi menzionati nell’allegato 1, utilizzati per la fabbricazione di ali- menti per l’alimentazione umana, di alimenti per animali o di altri oli, l’aliquota di dazio è inferiore di 13 franchi per 100 kg all’aliquota normale per la parte deter- minante dei panelli e dei grumi oleosi. Art. 27 Valori di resa 1 I valori di resa dei prodotti agricoli sono disciplinati nell’allegato 1. 2 I valori di resa dei prodotti trasformati e dei cereali destinati all’alimentazione umana sono disciplinati nell’allegato 2. RU 1998 3234 1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2008 3827). 2 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 3 RS 910.1 4 RS 916.01 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 6497). 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 22 giu. 2010, in vigore dal 15 lug. 2010 (RU 2010 2857). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2008 3827). 916.112.231 Produzione agricola 2 916.112.231 Art. 2a8 Ricette standard degli alimenti preparati per animali 1 Per le merci delle voci di tariffa9 2309.9011/9082/9089 l’aliquota di dazio è pro- porzionalmente calcolata in funzione della ricetta standard degli alimenti preparati per animali menzionata nell’allegato 3. 2 Per le merci della voce di tariffa 2309.9081 l’aliquota di dazio è proporzionalmente calcolata in funzione della ricetta standard degli alimenti preparati per animali menzionata nell’allegato 3. Art. 3 Pagamento suppletivo di dazi doganali 1 Se, nella media di un anno civile, in un’impresa di trasformazione la quantità delle merci menzionate nell’allegato 2 non utilizzate per l’alimentazione degli animali risulta essere inferiore ai valori di resa, essa è tenuta al pagamento posticipato del dazio sulla differenza rispetto alla resa minima secondo l’aliquota di dazio applica- bile nel momento in cui sorge l’obbligazione doganale. Se tale momento non può essere determinato, si preleva l’aliquota di dazio media applicabile nel corso del relativo anno civile.10 2 L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC)11 decide in merito al pagamento suppletivo sulla base delle notifiche delle imprese di trasforma- zione o dei controlli da esso ordinati in tali imprese. Art. 4 Riserva concernente il pagamento suppletivo Se dalla trasformazione risulta un minor valore, l’obbligo di pagamento suppletivo viene ridotto proporzionalmente al minor valore dell’alimento per animali. Art. 5 Esecuzione L’UDSC esegue la presente ordinanza. Art. 6 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1999. 8 Introdotto dal n. I dell’O del DEFR del 9 giu. 2006 (RU 2006 2523). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2008 3827). Vedi anche la disp. trans. della mod. del 25 giu. 2008 alla fine del presente testo. 9 RS 632.10, all. 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 18 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2003 (RU 2003 131). 11 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. Agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi. O del DEFR 3 916.112.231 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 25 giugno 200812 Le aliquote di dazio calcolate secondo l’articolo 2a sono aumentate di 1 franco il quintale dal 1° luglio 2009 fino al 30 giugno 2011. 12 RU 2008 3827 Produzione agricola 4 916.112.231 Allegato 113 (art. 2) Valori di resa dei prodotti agricoli oleosi Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione Resa per 100 kg di merce grezza in per cento Oli/grassi Base: raffinati Panelli e grumi oleosi/estrazione 0802. Altre frutta a guscio, fresche o secche, anche sgusciate o decorticate: nocciole: con guscio: 2120 per la fabbricazione di oli 87,5 sgusciate: 2220 per la fabbricazione di oli 87,5 noci comuni: con guscio: 3120 per la fabbricazione di oli 62,5 sgusciate: 3220 per la fabbricazione di oli 62,5 1201. Fave di soia, anche frantumate: per la fabbricazione dell’olio: 9021 per l’alimentazione di animali: 82 per la fabbricazione di oli commestibili: 9023 tramite estrazione 17 78 9024 tramite pressatura 13 82 altri: 9026 tramite estrazione 78 9027 tramite pressatura 82 1202. Arachidi non tostate né altrimenti cotte, anche sgusciate o frantumate: con guscio: per la fabbricazione dell’olio: 4121 per l’alimentazione di animali: 55 per la fabbricazione di oli commestibili: 4123 tramite estrazione 35 50 4124 tramite pressatura 30 55 altri: 4126 tramite estrazione 50 4127 tramite pressatura 55 sgusciate o frantumate: per la fabbricazione dell’olio: 4221 per l’alimentazione di animali: 55.5 per la fabbricazione di oli commestibili: 4223 tramite estrazione 43 52 4224 tramite pressatura 39.5 55.5 altri: 4226 tramite estrazione 52 4227 tramite pressatura 55.5 1203. Copra: per la fabbricazione dell’olio: 13 Aggiornato dal n. I delle O del DEFR del 2 mag. 2005 (RU 2005 2153), del 18 nov. 2009 (RU 2009 6359) e dal n. II del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 6497). Agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi. O del DEFR 5 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione Resa per 100 kg di merce grezza in per cento Oli/grassi Base: raffinati Panelli e grumi oleosi/estrazione 0021 per l’alimentazione di animali 41 per la fabbricazione di oli commestibili: 0023 tramite estrazione 58 37 0024 tramite pressatura 54 41 altro 0026 tramite estrazione 37 0027 tramite pressatura 41 1204. Semi di lino, anche frantumati: per la fabbricazione dell’olio: 0021 per l’alimentazione di animali 65 per la fabbricazione di oli commestibili: 0023 tramite estrazione 35 60 0024 tramite pressatura 30 65 altri: 0026 tramite estrazione 60 0027 tramite pressatura 65 1205. Semi di ravizzone o di colza, anche frantumati: Semi di ravizzone o di colza a basso tenore di acido erucico: semi di ravizzone: per la fabbricazione dell’olio: 1021 per l’alimentazione di animali 63 per la fabbricazione di oli commestibili: 1023 tramite estrazione 37 58 1024 tramite pressatura 32 63 altri: 1026 tramite estrazione 58 1027 tramite pressatura 63 semi di colza: per la fabbricazione dell’olio: 1051 per l’alimentazione di animali 58 per la fabbricazione di oli commestibili: 1053 tramite estrazione 42 53 1054 tramite pressatura 37 58 altri: 1056 tramite estrazione 53 1057 tramite pressatura 58 altri: semi di ravizzone: per la fabbricazione dell’olio: 9021 per l’alimentazione di animali 63 per la fabbricazione di oli commestibili: 9023 tramite estrazione 37 58 9024 tramite pressatura 32 63 altri: 9026 tramite estrazione 58 9027 tramite pressatura 63 semi di colza: per la fabbricazione dell’olio: 9051 per l’alimentazione di animali 58 per la fabbricazione di oli commestibili: Produzione agricola 6 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione Resa per 100 kg di merce grezza in per cento Oli/grassi Base: raffinati Panelli e grumi oleosi/estrazione 9053 tramite estrazione 42 53 9054 tramite pressatura 37 58 altri: 9056 tramite estrazione 53 9057 tramite pressatura 58 1206. Semi di girasole, anche frantumati, non sgusciati: per la fabbricazione dell’olio: 0021 per l’alimentazione di animali 51 per la fabbricazione di oli commestibili: 0023 tramite estrazione 40 45 0024 tramite pressatura 34 51 altri: 0026 tramite estrazione 45 0027 tramite pressatura 51 sgusciati: per la fabbricazione dell’olio: 0041 per l’alimentazione di animali 55 per la fabbricazione di oli commestibili: 0053 tramite estrazione 45 50 0054 tramite pressatura 50 55 altri: 0056 tramite estrazione 50 0057 tramite pressatura 55 1207. Altri semi e frutti oleosi, anche frantumati: noci e mandorle di palmisti: per la fabbricazione dell’olio: 1021 per l’alimentazione di animali 58 per la fabbricazione di oli commestibili: 1023 tramite estrazione 42 53 1024 tramite pressatura 37 58 altri: 1026 tramite estrazione 53 1027 tramite pressatura 58 Semi di cotone: per la fabbricazione dell’olio: 2921 per l’alimentazione di animali: 80 per la fabbricazione di oli commestibili: 2923 tramite estrazione 20 75 2924 tramite pressatura 15 80 altri: 2926 tramite estrazione 75 2927 tramite pressatura 80 Semi di ricino: per la fabbricazione dell’olio: 3021 per l’alimentazione di animali 55 per la fabbricazione di oli commestibili: 3023 tramite estrazione 45 50 3024 tramite pressatura 50 55 altri: 3026 tramite estrazione 50 3027 tramite pressatura 55 Agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi. O del DEFR 7 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione Resa per 100 kg di merce grezza in per cento Oli/grassi Base: raffinati Panelli e grumi oleosi/estrazione Semi di sesamo: per la fabbricazione dell’olio: 4021 per l’alimentazione di animali 50 per la fabbricazione di oli commestibili: 4023 tramite estrazione 50 45 4024 tramite pressatura 45 50 altri: 4026 tramite estrazione 45 4027 tramite pressatura 50 Semi di senape: per la fabbricazione dell’olio: 5021 per l’alimentazione di animali 80 per la fabbricazione di oli commestibili: 5023 tramite estrazione 20 75 5024 tramite pressatura 15 80 altri: 5026 tramite estrazione 75 5027 tramite pressatura 80 Semi di cartamo: per la fabbricazione dell’olio: 6021 per l’alimentazione di animali 75 per la fabbricazione di oli commestibili: 6023 tramite estrazione 25 70 6024 tramite pressatura 20 75 altri: 6026 tramite estrazione 70 6027 tramite pressatura 75 Semi di melone: per la fabbricazione dell’olio: 7021 per l’alimentazione di animali: 65 per la fabbricazione di oli commestibili: 7023 tramite estrazione 50 45 7024 tramite pressatura 45 50 altri: 7026 tramite estrazione 45 7027 tramite pressatura 50 Semi di papavero: per la fabbricazione dell’olio: 9113 per l’alimentazione di animali 60 per la fabbricazione di oli commestibili: 9114 tramite estrazione 40 55 9115 tramite pressatura 35 60 9116 tramite estrazione 55 9117 tramite pressatura 60 Semi di karité: per la fabbricazione dell’olio: 9922 per l’alimentazione di animali 65 per la fabbricazione di oli commestibili: 9923 tramite estrazione 35 60 9924 tramite pressatura 30 65 altri: 9925 tramite estrazione 60 Produzione agricola 8 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione Resa per 100 kg di merce grezza in per cento Oli/grassi Base: raffinati Panelli e grumi oleosi/estrazione 9926 tramite pressatura 65 altri: per la fabbricazione dell’olio: altri: per la fabbricazione dell’olio: 9983 per l’alimentazione di animali: 65 per la fabbricazione di oli commestibili: 984 tramite estrazione 50 45 9985 tramite pressatura 45 50 altri: 9986 tramite estrazione 45 9987 tramite pressatura 50 Agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi. O del DEFR 9 916.112.231 Allegato 214 1 Valori di resa dei prodotti trasformati Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione in % dell’ali- quota di dazio per l’alimentazione degli animali Smercio minimo in kg per 100 kg della merce non utilizzata per l’alimentazione degli animali (valori di resa) Mancato raggiungimento gravato con l’aliquota della voce di tariffa 0713. Legumi da granella, interi, non lavorati: 1012, 1019 per usi tecnici 10 75 0713.1011 2012, 2019 per la fabbricazione di derrate alimentari 5 80 0713.2011 3112, 3119 0713.3111 3212, 3219 0713.3211 3312, 3319 0713.3311 3412, 3419 0713.3411 3512, 3519 0713.3511 3912, 3919 0713.3911 4012, 4019 0713.4011 5013, 5019 0713.5012 6012, 6019 0713.6011 9022, 9029 0713.9021 1001. Frumento (grano) e frumento segalato: 1940, 9940 per usi tecnici 10 80 1001.1939, 9939 1002. Segale: 9040 per usi tecnici 10 80 1002.9039 1003. Orzo: 9020 malto poco germogliato o per la fabbricazione di malto 50 33 1104.2933 9030 per la fabbricazione di succedanei del caffè 3 80 1003.9059 9041 per l’alimentazione umana 23 6215 1003.9059 9060 per usi tecnici 15 75 1003.9059 1004. Avena: 9021 per l’alimentazione umana 18 5016 1004.9039 9040 per usi tecnici 25 60 1004.9039 14 Aggiornato dal n. II delle O del DEFR del 25 giu. 2008 (RU 2008 3827), del 26 ott. 2011 (RU 2011 6497) e dal I dell’O del DEFR del 14 giu. 2012, in vigore dal 1° lug. 2012 (RU 2012 3571). 15 In caso di uno smercio minimo inferiore al 15 per cento, per la quantità mancante giusta l’art. 32 cpv. 2 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole (RS 916.01) va pagata posticipatamente l’aliquota di dazio fuori del contingente per l’orzo della voce di tariffa 1003.9049. 16 In caso di uno smercio minimo inferiore al 15 per cento, per la quantità mancante giusta l’art. 32 cpv. 2 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole (RS 916.01) va pagata posticipatamente l’aliquota di dazio fuori del contingente per l’avena della voce di tariffa 1004.9029. Produzione agricola 10 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione in % dell’ali- quota di dazio per l’alimentazione degli animali Smercio minimo in kg per 100 kg della merce non utilizzata per l’alimentazione degli animali (valori di resa) Mancato raggiungimento gravato con l’aliquota della voce di tariffa 1005. Granoturco: 9021 per l’alimentazione umana 25 5517 1005.9039 9040 per usi tecnici 10 80 1005.9039 1006. Riso: 1090 riso greggio (riso paddy o risone) per la trasformazione industriale in riso pronto per il consumo, per l’alimentazione umana 70 1006.1029 2090 riso decorticato (riso cargo o riso bruno) per la trasforma- zione industriale in riso pronto per il consumo, per l’alimentazione umana 76 1006.2029 1007. Sorgo a grani: 9029 per l’alimentazione umana 50 20 1007.9039 9040 per usi tecnici 3 80 1007.9039 1008. Grano saraceno: 1029 per l’alimentazione umana 50 20 1008.1039 1040 per usi tecnici 3 80 1008.1039 Miglio: 2929 per l’alimentazione umana 50 20 1104.2923 2940 per usi tecnici 3 80 1008.2939 Scagliola: 3020 per l’alimentazione umana 50 20 1008.3039 3040 per usi tecnici 3 80 1008.3039 Fonio (Digitaria spp.): 4029 per l’alimentazione umana 50 20 1008.4039 4040 per usi tecnici 3 80 1008.4039 Quinoa (Chenopodium quinoa): 5029 per l’alimentazione umana 50 20 1008.5039 5040 per usi tecnici 3 80 1008.5039 Triticale: 6039 per l’alimentazione umana 50 20 1008.6049 6050 per usi tecnici 10 80 1008.6049 Altri cereali: 9027 per l’alimentazione umana 50 20 1008.9037 9040 per usi tecnici 3 80 1008.9037 1104. Cereali mondati, per l’alimentazione umana: 2220 di avena: 60 28 1104.2230 2922 di miglio: 50 36 1104.2923 2932 di orzo: 60 28 1104.2933 17 In caso di uno smercio minimo inferiore al 15 per cento, per la quantità mancante giusta l’art. 32 cpv. 2 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole (RS 916.01) va pagata posticipatamente l’aliquota di dazio fuori del contingente per il granoturco della voce di tariffa 1005.9029. Agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi. O del DEFR 11 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importazione in % dell’ali- quota di dazio per l’alimentazione degli animali Smercio minimo in kg per 100 kg della merce non utilizzata per l’alimentazione degli animali (valori di resa) Mancato raggiungimento gravato con l’aliquota della voce di tariffa 1107. Malto, anche torrefatto: 1012, 2012 per l’alimentazione umana 53 33 1107.1013, 2013 1201. Fave di soia, anche frantuma- te: 9091 per la fabbricazione di derrate alimentari 10 75 1201.9010 1209. Semi, frutti e spore per usi tecnici: 2912 di vecce e di lupino 10 80 1209.2911 9912 semi di tamarindo 10 80 1209.9911 2 Valori di resa dei cereali per l’alimentazione umana Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importa- zione in per cento per 100 kg di merce grezza Farina: 1101. 0043 di spelta 52.5 0048 di frumento (grano) o di frumento segalato 75.0 1102. 2010 di granoturco 70.0 9011 di triticale: 75.0 9044 di segale 75.0 9051 di riso 76.0 9061 di altri cereali 75.0 Semole e semolini: 1103. 1119 di grano duro 64.0 1199 di altri tipi di frumento (grano) 75.0 1390 di granoturco 50.0 1919 di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 1929 di avena 62.0 1939 di riso 70.0 1992 di frumento (grano, spelta compresa), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 1999 di altri cereali 75.0 Agglomerati in forma di pellets: 2019 di frumento (grano) 75.0 2029 di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 2099 di altri cereali 75.0 Cereali schiacciati o in fiocchi: 1104. 1290 di avena 60.0 1919 di frumento (grano), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 Produzione agricola 12 916.112.231 Voce di tariffa Designazione della merce Onere all’importa- zione in per cento per 100 kg di merce grezza 1929 di orzo 70.0 1992 di frumento (grano, spelta compresa), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 1999 di altri cereali 75.0 Cereali altrimenti lavorati (p. es. mondati, perlati, tagliati o spezzati): 2220 di avena 65.0 2390 di granoturco 36.0 2913 di spelta 70.0 2918 di frumento (grano), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 2922 di miglio 75.0 2932 di orzo 70.0 2992 di frumento (grano, spelta compresa), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 2999 di altri cereali 75.0 3089 di germi di cereali, interi, schiacciati, in fiocchi o macinati 75.0 Malto, anche torrefatto: 1107. 1012 non torrefatto, non franto 75.0 non torrefatto: 1092 di frumento (grano, spelta compresa), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 1093 di altri cereali 75.0 2012 torrefatto, non franto 75.0 2092 di frumento (grano, spelta compresa), di segale, di frumento segalato o di triticale 75.0 2093 torrefatto 75.0 2099 altro 75.0 Agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi. O del DEFR 13 916.112.231 Allegato 318 (art. 2a cpv. 1 e 2) Ricetta standard degli alimenti preparati per animali delle voci di tariffa 2309.9011/9082/9089 Alimento per animali Voce di tariffa Aliquota in funzione della ricetta standard per l’aggravio daziario % Piselli proteici 0713.1011 2.00 Frumento 1001.9939 24.00 Orzo 1003.9059 21.00 Avena 1004.9039 1.00 Granoturco 1005.9039 22.50 Rotture di riso 1006.4029 2.00 Altri alimenti per animali 1107.1013 1.50 Grassi 1502.1011 0.50 Melassa 1703.9091 2.50 Crusche 2302.3020 1.50 Glutine di granoturco 2303.1018 2.50 Residui solidi di soia 2304.0010 13.50 Residui solidi o panelli di colza 2306.4110 3.00 Premiscele 2309.9082 2.00 Amidi e fecole 3505.1010 0.50 Totale 100.00 18 Introdotto dal n. II dell’O del DEFR del 9 giu. 2006 (RU 2006 2523, 2010 509). Aggior- nato dal n. I delle O del DEFR del 16 nov. 2009 (RU 2009 5881) e dal n. II del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 6497). Produzione agricola 14 916.112.231 Ricetta standard degli alimenti preparati per animali della voce di tariffa 2309.9081 Alimento per animali Voce di tariffa Aliquota in funzione della ricetta standard per l’aggravio daziario % Latte scremato in polvere 0402.1000 41.0 Latticello in polvere 0403.9099 2.5 Siero di latte in polvere 0404.1000 9.0 Grasso misto (GM) 1517.9010 20.5 Destrosio 1702.3021 11.0 Amidi e fecole pregelatinizzate 3505.1010 2.5 Proteine di patate 2303.1011 1.0 Proteine di frumento 1109.0000 2.0 Proteine di soia 2304.0010 2.5 Crema di avena 1102.9062 3.0 Premiscele 2309.9082 5.0 Totale 100.0 Art. 1 Agevolazioni doganali Art. 2 Valori di resa Art. 2a Ricette standard degli alimenti preparati per animali Art. 3 Pagamento suppletivo di dazi doganali Art. 4 Riserva concernente il pagamento suppletivo Art. 5 Esecuzione Art. 6 Entrata in vigore Disposizione transitoria relativa alla modifica del 25 giugno 2008 Allegato 1 Valori di resa dei prodotti agricoli oleosi Allegato 2 1 Valori di resa dei prodotti trasformati 2 Valori di resa dei cereali per l’alimentazione umana Allegato 3 Ricetta standard degli alimenti preparati per animali delle voci di tariffa 2309.9011/9082/9089 Ricetta standard degli alimenti preparati per animali della voce di tariffa 2309.9081 | ||||
ch | it | c38b4155-2e5c-4a70-912c-c4006b48cbb3 | Ordinanza che fissa i prezzi alla produzione e i prezzi per i fabbricanti per il tabacco indigeno | 916.116.4 | true | 1997-03-01T00:00:00 | 1996-12-18T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25821/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it | RS 916.116.4 1 Ordinanza che fissa i prezzi alla produzione e i prezzi per i fabbricanti per il tabacco indigeno del 18 dicembre 1996 (Stato 1° marzo 1997) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 27 della legge federale del 21 marzo 19691 sull’imposizione del tabacco, ordina: Art. 1 Prezzi alla produzione 1 I prezzi alla produzione del tabacco indigeno sono fissati come segue: Prezzi per chilogrammo di tabacco consegnato allo stato secco dal produttore: Tipo di tabacco Classe di qualità I Fr. II Fr. III Fr. Burley svizzero, Virginia svizzero 17.40 12.70 5.50 2 L’organizzazione dei coltivatori di tabacco può ridurre proporzionalmente tali prezzi se le disponibilità del fondo di finanziamento secondo l’articolo 24 dell’ordi- nanza del 15 dicembre 19692 sull’imposizione del tabacco non sono sufficienti per coprire i costi, compresa una riserva per il pagamento del raccolto successivo. 3 Invece o oltre alla riduzione dei prezzi, l’organizzazione può adottare altri prov- vedimenti, ad esempio limitazioni di quantità. Art. 2 Supplemento per la fermentazione Per chilogrammo di tabacco essiccato è pagato un supplemento di franchi 1.81 per la fermentazione. Art. 3 Prezzi per i fabbricanti I prezzi per la presa in consegna da parte dei fabbricanti del tabacco fermentato ammontano, per chilogrammo, a: RU 1997 435 1 RS 641.31 2 RS 641.311 916.116.4 Agricoltura 2 916.116.4 Tipo di tabacco Classe di qualità I Fr. II Fr. III Fr. Burley svizzero 4.20 3.40 1.–– Virginia svizzero 4.50 3.70 1.–– Art. 4 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 14 dicembre 19923 che fissa i prezzi alla produzione e i supplementi per il tabacco indigeno è abrogata. Art. 5 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 1997. 3 [RU 1993 371] | <div _ngcontent-gwc-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.116.4 --><p class="srnummer">916.116.4 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>che fissa i prezzi alla produzione e i prezzi <br/>per i fabbricanti per il tabacco indigeno</h1><p>del 18 dicembre 1996 (Stato 1° marzo 1997)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 27 della legge federale del 21 marzo 1969<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup><br/>sull’imposizione del tabacco,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1969/645_665_663/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>641.31</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Prezzi alla produzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prezzi alla produzione del tabacco indigeno sono fissati come segue:</p><p>Prezzi per chilogrammo di tabacco consegnato allo stato secco dal produttore:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tipo di tabacco</p></td><td colspan="3"><p>Classe di qualità</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>I<br/>Fr.</p></td><td><p>II<br/>Fr.</p></td><td><p>III<br/>Fr.</p></td></tr><tr><td><p>Burley svizzero, Virginia svizzero</p></td><td><p>17.40</p></td><td><p>12.70</p></td><td><p>5.50</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> L’organizzazione dei coltivatori di tabacco può ridurre proporzionalmente tali prezzi se le disponibilità del fondo di finanziamento secondo l’articolo 24 dell’ordinanza del 15 dicembre 1969<sup><a fragment="#fn-d6e88" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#fn-d6e88" id="fnbck-d6e88" routerlink="./">2</a></sup> sull’imposizione del tabacco non sono sufficienti per coprire i costi, compresa una riserva per il pagamento del raccolto successivo.</p><p><sup>3</sup> Invece o oltre alla riduzione dei prezzi, l’organizzazione può adottare altri provvedimenti, ad esempio limitazioni di quantità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e88"><sup><a fragment="#fnbck-d6e88" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#fnbck-d6e88" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/2009/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>641.311</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Supplemento per la fermentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per chilogrammo di tabacco essiccato è pagato un supplemento di franchi 1.81 per la fermentazione.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Prezzi per i fabbricanti</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prezzi per la presa in consegna da parte dei fabbricanti del tabacco fermentato ammontano, per chilogrammo, a:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tipo di tabacco</p></td><td colspan="3"><p>Classe di qualità</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>I<br/>Fr.</p></td><td><p>II<br/>Fr.</p></td><td><p>III<br/>Fr.</p></td></tr><tr><td><p>Burley svizzero</p></td><td><p>4.20</p></td><td><p>3.40</p></td><td><p>1.––</p></td></tr><tr><td><p>Virginia svizzero</p></td><td><p>4.50</p></td><td><p>3.70</p></td><td><p>1.––</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 14 dicembre 1992<sup><a fragment="#fn-d6e185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#fn-d6e185" id="fnbck-d6e185" routerlink="./">3</a></sup> che fissa i prezzi alla produzione e i supplementi per il tabacco indigeno è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e185"><sup><a fragment="#fnbck-d6e185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#fnbck-d6e185" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1993/371_371_371/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1993 </b>371</a>]</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/435_435_435/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 1997.</p></div></article></main></div> |
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ch | it | cca00747-02aa-4fa7-8120-f2aba419aaf7 | Ordinanza concernente l’importazione e l’esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura | OIEVFF | 916.121.10 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 1998-12-07T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26359/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it | 916.121.10 1 / 12 Ordinanza concernente l’importazione e l’esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura (OIEVFF) del 7 dicembre 1998 (Stato 1° gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 10, 21 capoversi 2 e 4, 177, 180 capoverso 3, 181 capoverso 3 e 185 capoverso 3 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura; visto l’articolo 15 capoverso 2 della legge del 18 marzo 20052 sulle dogane; visto l’articolo 3 della legge federale del 25 giugno 19823 sulle misure economiche esterne,4 ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 15 Campo d’applicazione La presente ordinanza disciplina l’importazione di verdura e frutta fresche, verdure congelate, fiori recisi, frutta da sidro e prodotti derivati dalla frutta, nonché di piantimi di alberi da frutta conformemente all’allegato 1 numeri 7, 8 e 10–13 dell’ordinanza del 26 ottobre 20116 sulle importazioni agricole e l’esportazione di verdura e frutta fresche conformemente all’allegato 1.2. Art. 27 Permesso generale d’importazione Il permesso generale d’importazione (PGI) è disciplinato nell’articolo 1 dell’ordi- nanza del 26 ottobre 20118 sulle importazioni agricole. RU 1998 3244 1 RS 910.1 2 RS 631.0 3 RS 946.201 4 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 5 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 6 RS 916.01 7 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 8 RS 916.01 916.121.10 Produzione agricola 2 / 12 916.121.10 Art. 39 Condizione particolare per l’attribuzione di una quota del contingente doganale È attribuita una quota del contingente doganale soltanto a persone che importano merci a titolo professionale nel settore considerato. Fanno eccezione le importazioni nel quadro del contingente doganale n. 104 secondo l’allegato 2 dell’ordinanza dell’8 marzo 200210 sul libero scambio. Capitolo 2: Organizzazione del mercato Sezione 1: Frutta e verdura fresche Art. 4 Scaglionamento temporale dei contingenti doganali 1 La frutta e la verdura fresche possono essere importate all’aliquota di dazio del con- tingente (ADC), senza che l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) abbia liberato parti del contingente doganale per l’importazione:11 a. durante il periodo per il quale non è stata fissata un’aliquota di dazio fuori del contingente (ADFC) conformemente all’allegato 1 della tariffa doganale12; b.13 durante il periodo per il quale è stata fissata un’ADFC (periodo amministrato) conformemente all’allegato 1 della tariffa doganale, a partire dalle date stabi- lite dall’UFAG14 e sino alle stesse. Queste ultime sono determinate in base all’offerta presunta di merce indigena dello stesso genere e di qualità commer- ciale. Sono considerate merci dello stesso genere, indipendentemen-te dal tipo d’imballaggio, i prodotti che figurano nella stessa voce di tariffa, nello stesso gruppo di cui all’allegato 2 e, all’occorrenza, nella stessa chiave statistica. 2 Al di fuori dei periodi di cui al capoverso 1 lettere a e b, la verdura e la frutta fresche possono essere importate all’ADC, sempre che l’UFAG abbia liberato parti del con- tingente doganale per l’importazione. Art. 5 Liberazione di parti del contingente doganale per l’importazione 1 L’UFAG libera parti del contingente doganale per l’importazione in funzione della domanda da soddisfare, se l’offerta di merce indigena dello stesso genere e di qualità commerciale non basta a coprire il fabbisogno settimanale presunto. Per la liberazione 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2004, in vigore dal 1° nov. 2004 (RU 2004 3443). 10 [RU 2002 1158, 2004 4599 4971, 2005 569, 2006 867 all. n. 3 2901 2995 all. 4 n. II 8 4659, 2007 1469 all. 4 n. 22 2273 3417. RU 2008 3519 art. 7]. Vedi ora l’O del 18 giu. 2008 sul libero scambio 1 (RS 632.421.0). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3329). 12 RS 632.10, all. 13 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 14 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3329). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. Importazione e esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura. O 3 / 12 916.121.10 la chiave statistica serve da criterio per indicare che una merce è dello stesso genere soltanto per i prodotti delle voci di tariffa 0705.1911 e 0709.9941. 2 Esso non libera parti del contingente doganale per l’importazione, se l’offerta di merce indigena dello stesso genere e di qualità commerciale basta a coprire il fabbi- sogno settimanale presunto. In questo periodo è applicata l’ADFC ridotta di cui nell’allegato 1 dell’ordinanza del 26 ottobre 201115 sulle importazioni agricole. Essa può essere modificata dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)16.17 3 In deroga al capoverso 2, l’UFAG può liberare per l’importazione: a. 18 parti del contingente doganale, se l’offerta di frutta o verdura indigene non è in grado di coprire il fabbisogno dell’industria di trasformazione in vista della fabbricazione dei prodotti delle voci di tariffa 0710/0713, 0811/0813, 2001/2009, 2202 e 2208/2209 nonché dei capitoli 16, 19 e 21 della tariffa do- ganale; b. dal 1° aprile al 14 giugno, parti del contingente doganale di mele delle voci di tariffa 0808.1022 e 0808.1032, nel limite di 2500 t, per ampliare la varietà dell’offerta.19 Art. 6 Ripartizione delle parti del contingente doganale 1 L’UFAG suddivide i quantitativi parziali liberati per l’importazione giusta l’articolo 5 capoverso 1 nel seguente modo:20 a.21 per pomodori, cetrioli, cipolline da semina, cicoria Witloof e mele: secondo le quote di mercato degli aventi diritto; la quota di mercato di un avente diritto è la sua quota percentuale rispetto alla somma dei quantitativi importati all’ADC e all’ADFC e delle prestazioni all’interno del Paese legittimamente fatte valere da tutti gli aventi diritto nell’anno precedente; gli aventi diritto possono notificare la loro prestazione all’interno del Paese entro i termini sta- biliti dall’UFAG; b. le altre merci: in funzione delle importazioni all’ADC e all’ADFC effettuate dagli aventi diritto nell’anno precedente.22 15 RS 916.01 16 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 17 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vi- gore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5529). 19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 12 gen. 2000, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 392). 20 Nuovo testo giusta il n. III dell’O del 26 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4083). 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5529). 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2004, in vigore dal 1° nov. 2004 (RU 2004 3443). Produzione agricola 4 / 12 916.121.10 2 Le parti di contingente doganale liberate per l’importazione secondo l’articolo 5 ca- poverso 3 lettera a sono assegnate proporzionalmente ai quantitativi richiesti.23 L’UFAG può vincolare l’assegnazione delle quote a oneri intesi a garantire che le merci importate siano destinate alla trasformazione industriale. Le importazioni effet- tuate seguendo la suddivisione in funzione dei quantitativi richiesti non sono tenute in considerazione ai fini della ripartizione secondo i criteri di cui al capoverso 1. Art. 724 Prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato 1 Per prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato ai sensi dell’articolo 15 della legge del 18 marzo 2005 sulle dogane si intendono quantitativi di frutta fresca e di verdura fresca in commercio: a. all’inizio del periodo amministrato; b. il giorno seguente la data stabilita giusta l’articolo 4 capoverso 1 lettera b, oppure c. il giorno seguente la fine del periodo, di durata limitata, durante il quale l’im- portazione della parte di contingente doganale è autorizzata senza attribuzioni (allegato 2 dell’O del 12 gennaio 200025 sulla liberazione secondo l’OIEVFF). 2 Dai quantitativi di cui al capoverso 1 sono detratti i quantitativi di merce situati nei locali di vendita per il consumo finale dei commerci al dettaglio. 3 Per le scorte in commercio che non vengono esaurite entro due giorni è necessaria una nuova dichiarazione doganale giusta l’articolo 55 dell’ordinanza del 1° novembre 200626 sulle dogane.27 Art. 7a28 Computo sulle quote del contingente doganale dei prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato 1 La persona soggetta all’obbligo di dichiarazione secondo l’articolo 55 dell’ordi- nanza del 1° novembre 200629 sulle dogane, che è titolare di quote di contingenti do- ganali, può fare computare sulla sua quota del contingente doganale, all’inizio del periodo corrispondente di cui all’articolo 7 capoverso 1, prodotti agricoli importati durante il periodo non amministrato e ancora in commercio presso di essa all’inizio del periodo amministrato. 2 Il titolare delle quote di contingenti doganali deve annullare tramite l’applicazione Internet messa a disposizione dall’UFAG il quantitativo di merce computabile prima 23 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002, in vigore dal 1° giu. 2002 (RU 2002 936). 24 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 25 [RU 2000 394, 2001 452, 2004 4393, 2006 3313, 2010 4593, 2011 5403. RU 2016 331 art. 5]. Vedi ora l’O dell’UFAG del 16 set. 2016 (RS 916.121.100). 26 RS 631.01 27 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6265). 28 Introdotto dall’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). 29 RS 631.01 Importazione e esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura. O 5 / 12 916.121.10 di presentare la dichiarazione doganale di cui all’articolo 59 dell’ordinanza sulle do- gane.30 Art. 831 Art. 932 Controllo della conformità per l’esportazione 1 L’esportazione delle merci menzionate nell’allegato 1 deve avvenire in conformità delle norme fissate o riconosciute nel regolamento della Comunità europea di cui all’allegato 1. Essa sottostà al controllo della conformità.33 2 L’esportatore è tenuto a notificare tempestivamente all’organizzazione incaricata giusta l’articolo 20 il luogo di controllo e la voce di tariffa del prodotto, la quantità nonché la data prevista per la spedizione. 3 L’UFAG può adeguare l’allegato 1 allo stato in vigore del regolamento della Comu- nità europea e designare le merci interessate.34 Sezione 2: Verdure congelate Art. 10 Aumento del contingente doganale L’UFAG può aumentare temporaneamente il contingente doganale numero 16: a.35 ... b. se è provato che i raccolti di verdure indigene destinate alla congelazione e alla conservazione hanno subito perdite; c. per garantire l’assegnazione di un quantitativo minimo a nuovi richiedenti. Art. 1136 Attribuzione di quote del contingente doganale L’UFAG attribuisce le quote del contingente doganale in base ai seguenti criteri: a. 35 per cento conformemente alle importazioni all’ADFC e all’ADC effettuate durante un periodo di tre anni che termina il 30 settembre dell’anno precedente il periodo di contingentamento; 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 734). 31 Abrogato dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6265). 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002, in vigore dal 1° giu. 2002 (RU 2002 936). 33 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 34 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 35 Abrogata dal n. I dell’O del 16 set. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3329). 36 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° ott. 2006 (RU 2006 2527). Produzione agricola 6 / 12 916.121.10 b. 65 per cento conformemente ai quantitativi di verdure indigene fresche destinate alla trasformazione che sono stati ritirati durante un periodo di tre anni che termina il 30 settembre dell’anno precedente il periodo di contingen- tamento conformemente a un giustificativo o in virtù di un mandato di trasfor- mazione. L’UFAG fissa il termine entro il quale devono essere notificati i quantitativi di prodotti indigeni che sono stati ritirati. Sezione 3: Fiori recisi Art. 1237 Contingente doganale 1 Il periodo di contingentamento va dal 1° maggio al 25 ottobre. 2 La ripartizione del contingente doganale n. 13 non è disciplinata. Art. 13 e 1438 Sezione 4: Frutta da sidro e prodotti di frutta Art. 15 Aumento del contingente doganale 1 Il DEFR può aumentare provvisoriamente i contingenti doganali n. 20 e 21 in caso di insufficiente approvvigionamento del mercato indigeno. 2 L’UFAG libera quantitativi supplementari in funzione dei bisogni del mercato. 3 I quantitativi supplementari sono ripartiti secondo i criteri applicati per la riparti- zione dei contingenti doganali. Art. 1639 Attribuzione delle quote dei contingenti doganali n. 20 e 21 Le quote dei contingenti doganali n. 20 e 21 sono attribuite in funzione dell'ordine di accettazione delle dichiarazioni doganali. Art. 1740 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3329). 38 Abrogati dal n. I dell’O del 16 set. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3329). 39 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5529). 40 Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5529). Importazione e esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura. O 7 / 12 916.121.10 Sezione 5: Piantimi di alberi da frutta Art. 1841 Art. 18a42 Liberazione del contingente di piantimi di alberi da frutta 1 Il contingente doganale n. 104 (piantimi di alberi da frutta) secondo l’allegato 3 dell’ordinanza del 18 giugno 200843 sul libero scambio 1 è liberato in più parti sca- glionate nel tempo. L’UFAG può modificare l'inizio del periodo affinché non coincida con un giorno festivo ufficiale, un sabato o una domenica. 2 Il contingente doganale è liberato per l’importazione nella misura delle parti se- guenti: Parte del contingente doganale Periodo per l’importazione all’ADC 20 000 piante 2 febbraio – 31 dicembre 20 000 piante 2 marzo – 31 dicembre 10 000 piante 3 novembre – 31 dicembre 10 000 piante 30 novembre – 31 dicembre.44 Capitolo 3: Disposizioni d’esecuzione Sezione 1: Compiti e competenze Art. 1945 UFAG L’UFAG fissa in un’ordinanza le date di cui agli articoli 4 capoverso 1 lettera b, 6 capoverso 1 lettera a e 11 lettera b nonché le parti dei contingenti doganali di cui all’articolo 5 capoversi 1 e 3 lettera b. Pubblica il contenuto della presente ordinanza e le relative modifiche sul suo sito Internet. Le modifiche dell’ordinanza non sono pubblicate nella Raccolta ufficiale delle leggi federali. Il testo completo delle modifi- che può essere consultato o ottenuto presso l’UFAG. Art. 20 Servizio del controllo di conformità 1 L’UFAG affida ad un’organizzazione privata l’esecuzione del controllo di confor- mità alle norme della Comunità europea.46 41 Abrogato dal n. I dell’O del 26 giu. 2002, con effetto dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2509). 42 Introdotto dal n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002 (RU 2002 936). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 nov. 2009, in vigore dal 1° feb. 2010 (RU 2009 6361). 43 RS 632.421.0 44 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5529). 45 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3329). 46 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002, in vigore dal 1° giu. 2002 (RU 2002 936). Produzione agricola 8 / 12 916.121.10 2 Il mandato di prestazione è attribuito mediante contratto. Non sussiste alcun diritto alla conclusione di un mandato di prestazione.47 3 I costi del controllo di conformità sono assunti dall’UFAG e dall’organizzazione. 4 Per coprire i costi del controllo di conformità, l’organizzazione è autorizzata a ri- scuotere tasse. Il loro importo dev’essere uguale per tutti gli assoggettati. 5 L’UFAG sorveglia l’organizzazione incaricata dell’esecuzione dei controlli. Sezione 2: Dati necessari Art. 2148 Rilevazione dei dati I Cantoni sono responsabili della rilevazione dei dati giusta l’articolo 49 dell’ordi- nanza del 26 ottobre 201149 sulle importazioni agricole. Art. 22 Servizi di coordinazione 1 L’UFAG può incaricare determinati servizi di coordinare l’attività dei Cantoni con- formemente all’articolo 21 e assegnare loro altri compiti. 2 Può incaricare i servizi di coordinazione della rilevazione dei dati conformemente all’articolo 49 dell’ordinanza del 26 ottobre 201150 sulle importazioni agricole.51 3 Il mandato di prestazione è attribuito mediante contratto. Non sussiste alcun diritto alla conclusione di un mandato di prestazione.52 4 L’UFAG può versare a tale scopo indennità. 5 Esso sorveglia i servizi di cui al capoverso 1. Sezione 3: Provvedimenti amministrativi Art. 2353 Il titolare del PGI che non osserva gli oneri di cui all’articolo 6 capoverso 2 deve versare l’ADFC sulla merce importata. 47 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 734). 48 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 49 RS 916.01 50 RS 916.01 51 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5325). 52 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 734). 53 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1469). Importazione e esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura. O 9 / 12 916.121.10 Sezione 4: Disposizioni finali Art. 24 Esecuzione L’UFAG è incaricato di eseguire la presente ordinanza. Art. 24a54 Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020 In deroga all’articolo 16, per il periodo di contingentamento 2021 le quote del contin- gente doganale n. 21 sono attribuite secondo la procedura d’asta. Art. 2555 Art. 26 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1999. 54 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5529). 55 Abrogato dal n. IV 65 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477). Produzione agricola 10 / 12 916.121.10 Allegato 156 (art. 1 e 9) Legumi e frutti Le norme di commercializzazione comunitarie per le merci di seguito elencate sono fissate nel regolamento di esecuzione (UE) n. 543/201157. Voce di tariffa Designazione delle merci 0702 Pomodori freschi o refrigerati 0703 Cipolle, scalogni, agli, porri ed altri ortaggi agliacei, freschi o refrigerati 0704 Cavoli, cavolfiori, cavoli ricci, cavoli rapa e simili prodotti commestibili del genere Brassica, freschi o refrigerati 0705 Lattughe (Lactuca sativa) e cicorie (Cichorium spp.), fre- sche o refrigerate 0706 Carote, navoni, barbabietole da insalata, salsefrica o barba di becco, sedani-rapa, ravanelli e simili radici commestibili, freschi o refrigerati 0707 Cetrioli e cetriolini, freschi o refrigerati 0708 Legumi da granella, anche sgranati, freschi o refrigerati ex 0709 Altri ortaggi, freschi o refrigerati, esclusi i funghi non col- tivati delle voci 0709.5200/5900, i pimenti del genere Cap- sicum o del genere Pimenta della voce 0709.6090, le olive della voce 0709.9200, il mais dolce e i capperi della voce 0709.9999 nonché i germogli commestibili ottenuti dalla germinazione di semi della voce 0709. ex 0802 Altra frutta a guscio, fresca o secca, anche sgusciata o de- corticata, escluse le mandorle amare della voce 0802.1100, le mandorle sgusciate della voce 0802.1200, le nocciole sgusciate della voce 0802.22, le noci comuni sgusciate della voce 0802.32, i pistacchi delle voci 0802.51 e 0802.52, le noci macadamia delle voci 0802.61 e 0802.62, noci di cola (Cola spp.) della voce 0802.7000, noci di arec (o di betel) della voce 0802.8000, pinoli delle voci 0802.9100 a 0802.9200 e altra frutta a guscio della voce 0802.9900 56 Originario all. 2. Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’UFAG del 20 dic. 2016 (RU 2017 103). Aggiornato dall’all. 3 n. 15 dell’O del 30 giu. 2021 concernente la modifica della tariffa doganale, in vigore dal 1° gen. 202 (RU 2021 445). 57 Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, re- cante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli orto- frutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati, versione della GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1. Importazione e esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura. O 11 / 12 916.121.10 Voce di tariffa Designazione delle merci ex 0803.1000 Banane da cuocere, fresche 0804.2010 Fichi, freschi 0804.3000 Ananassi 0804.4000 Avocado 0804.5000 Guaiave, manghi e mangostani 0805 Agrumi, freschi 0806.1011, 0806.1012 Uve da tavola, fresche 0807 Meloni (compresi i cocomeri) e papaie, freschi 0808 Mele, pere e cotogne, fresche 0809 Albicocche, ciliege, pesche (comprese le pesche noci), pru- gne e prugnole, fresche 0810 Altra frutta fresca ex 0910.9900 Timo, fresco o refrigerato ex 1211.9000 Basilico, melissa, menta, origano/maggiorana selvatica (ori- ganum vulgare), rosmarino, salvia, freschi o refrigerati ex 1212.9299 Carrube, fresche Produzione agricola 12 / 12 916.121.10 Allegato 258 (art. 4) Organizzazione del mercato Gruppo delle voci di tariffa (designazione) Voce di tariffa Legumi freschi e frutti freschi 1. Gruppo «pomodori» 0702.0030/0039 0702.0090/0099 2. Gruppo «lattughe» 0705.1930/1939 0705.1940/1949 3. Gruppo «fagioli» 0708.2041/2049 0708.2091/2099 4. Gruppo «sedano coste» 0709.4010/4019 0709.4020/4029 58 Originario all. 3. Introdotto dal n. II cpv. 2 dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2527). Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Campo d’applicazione Art. 2 Permesso generale d’importazione Art. 3 Condizione particolare per l’attribuzione di una quota del contingente doganale Capitolo 2: Organizzazione del mercato Sezione 1: Frutta e verdura fresche Art. 4 Scaglionamento temporale dei contingenti doganali Art. 5 Liberazione di parti del contingente doganale per l’importazione Art. 6 Ripartizione delle parti del contingente doganale Art. 7 Prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato Art. 7a Computo sulle quote del contingente doganale dei prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato Art. 8 Art. 9 Controllo della conformità per l’esportazione Sezione 2: Verdure congelate Art. 10 Aumento del contingente doganale Art. 11 Attribuzione di quote del contingente doganale Sezione 3: Fiori recisi Art. 12 Contingente doganale Art. 13 e 14 Sezione 4: Frutta da sidro e prodotti di frutta Art. 15 Aumento del contingente doganale Art. 16 Attribuzione delle quote dei contingenti doganali n. 20 e 21 Art. 17 Sezione 5: Piantimi di alberi da frutta Art. 18 Art. 18a Liberazione del contingente di piantimi di alberi da frutta Capitolo 3: Disposizioni d’esecuzione Sezione 1: Compiti e competenze Art. 19 UFAG Art. 20 Servizio del controllo di conformità Sezione 2: Dati necessari Art. 21 Rilevazione dei dati Art. 22 Servizi di coordinazione Sezione 3: Provvedimenti amministrativi Art. 23 Sezione 4: Disposizioni finali Art. 24 Esecuzione Art. 24a Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020 Art. 25 Art. 26 Entrata in vigore Allegato 1 Legumi e frutti Allegato 2 | <div _ngcontent-sqh-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.121.10--><p class="srnummer">916.121.10</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente l’importazione e l’esportazione <br/>di verdura, frutta e prodotti della floricoltura</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OIEVFF)</h2><p>del 7 dicembre 1998 (Stato 1° gennaio 2023)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 10, 21 capoversi 2 e 4, 177, 180 capoverso 3, 181 capoverso 3 e<br/>185 capoverso 3 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura;<br/>visto l’articolo 15 capoverso 2 della legge del 18 marzo 2005<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> sulle dogane;<br/>visto l’articolo 3 della legge federale del 25 giugno 1982<sup><a fragment="#fn-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e46" id="fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> sulle misure economiche esterne,<sup><a fragment="#fn-d6e54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e54" id="fnbck-d6e54" routerlink="./">4</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2007/249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.0</b></a></p><p id="fn-d6e46"><sup><a fragment="#fnbck-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1982/1923_1923_1923/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.201</b></a></p><p id="fn-d6e54"><sup><a fragment="#fnbck-d6e54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e54" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e71" id="fnbck-d6e71" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_1" routerlink="./"><b></b> <b></b>Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina l’importazione di verdura e frutta fresche, verdure congelate, fiori recisi, frutta da sidro e prodotti derivati dalla frutta, nonché di piantimi di alberi da frutta conformemente all’allegato 1 numeri 7, 8 e 10–13 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e89" id="fnbck-d6e89" routerlink="./">6</a></sup> sulle importazioni agricole e l’esportazione di verdura e frutta fresche conformemente all’allegato 1.2.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e71"><sup><a fragment="#fnbck-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e71" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e89"><sup><a fragment="#fnbck-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e89" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e100" id="fnbck-d6e100" routerlink="./">7</a></sup><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_2" routerlink="./"><b></b> <b></b>Permesso generale d’importazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il permesso generale d’importazione (PGI) è disciplinato nell’articolo 1 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e118" id="fnbck-d6e118" routerlink="./">8</a></sup> sulle importazioni agricole.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e100"><sup><a fragment="#fnbck-d6e100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e100" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e118"><sup><a fragment="#fnbck-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e118" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e129" id="fnbck-d6e129" routerlink="./">9</a></sup><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_3" routerlink="./"> Condizione particolare per l’attribuzione di una quota del contingente doganale</a></h6><div class="collapseable"> <p>È attribuita una quota del contingente doganale soltanto a persone che importano merci a titolo professionale nel settore considerato. Fanno eccezione le importazioni nel quadro del contingente doganale n. 104 secondo l’allegato 2 dell’ordinanza dell’8 marzo 2002<sup><a fragment="#fn-d6e144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e144" id="fnbck-d6e144" routerlink="./">10</a></sup> sul libero scambio.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e129"><sup><a fragment="#fnbck-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e129" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2004, in vigore dal 1° nov. 2004 (<a href="eli/oc/2004/456/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 3443</a>).</p><p id="fn-d6e144"><sup><a fragment="#fnbck-d6e144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e144" routerlink="./">10</a></sup> [<a href="eli/oc/2002/192/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 1158</a>, <b></b><a href="eli/oc/2004/704/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 4599 </a><a href="eli/oc/2004/750/it" routerlink="./" target="_blank">4971</a>, <b></b><a href="eli/oc/2005/66/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 569</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/151/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 867 </a>all. n. 3 2901 2995 all. 4 n. II 8 4659, <b></b><a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 1469 </a>all. 4 n. 22 2273 3417. <a href="eli/oc/2008/455/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3519 </a>art. 7]. Vedi ora l’O del 18 giu. 2008 sul libero scambio 1 (<a href="eli/cc/2008/455/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>632.421.0</b></a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Organizzazione del mercato</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Frutta e verdura fresche</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Scaglionamento temporale dei contingenti doganali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La frutta e la verdura fresche possono essere importate all’aliquota di dazio del contingente (ADC), senza che l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) abbia liberato parti del contingente doganale per l’importazione:<sup><a fragment="#fn-d6e200" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e200" id="fnbck-d6e200" routerlink="./">11</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>durante il periodo per il quale non è stata fissata un’aliquota di dazio fuori del contingente (ADFC) conformemente all’allegato 1 della tariffa doganale<sup><a fragment="#fn-d6e214" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e214" id="fnbck-d6e214" routerlink="./">12</a></sup>;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e226" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e226" id="fnbck-d6e226" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>durante il periodo per il quale è stata fissata un’ADFC (periodo amministrato) conformemente all’allegato 1 della tariffa doganale, a partire dalle date stabilite dall’UFAG<sup><a fragment="#fn-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e238" id="fnbck-d6e238" routerlink="./">14</a></sup> e sino alle stesse. Queste ultime sono determinate in base all’offerta presunta di merce indigena dello stesso genere e di qualità commerciale. Sono considerate merci dello stesso genere, indipendentemen-te dal tipo d’imballaggio, i prodotti che figurano nella stessa voce di tariffa, nello stesso gruppo di cui all’allegato 2 e, all’occorrenza, nella stessa chiave statistica.</dd></dl><p><sup>2</sup> Al di fuori dei periodi di cui al capoverso 1 lettere a e b, la verdura e la frutta fresche possono essere importate all’ADC, sempre che l’UFAG abbia liberato parti del contingente doganale per l’importazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e200"><sup><a fragment="#fnbck-d6e200" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e200" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3329</a>).</p><p id="fn-d6e214"><sup><a fragment="#fnbck-d6e214" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e214" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1987/1871_1871_1871/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>632.10</b></a>, all.</p><p id="fn-d6e226"><sup><a fragment="#fnbck-d6e226" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e226" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e238"><sup><a fragment="#fnbck-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e238" routerlink="./">14</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3329</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Liberazione di parti del contingente doganale per l’importazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG libera parti del contingente doganale per l’importazione in funzione della domanda da soddisfare, se l’offerta di merce indigena dello stesso genere e di qualità commerciale non basta a coprire il fabbisogno settimanale presunto. Per la liberazione la chiave statistica serve da criterio per indicare che una merce è dello stesso genere soltanto per i prodotti delle voci di tariffa 0705.1911 e 0709.9941.</p><p><sup>2</sup> Esso non libera parti del contingente doganale per l’importazione, se l’offerta di merce indigena dello stesso genere e di qualità commerciale basta a coprire il fabbisogno settimanale presunto. In questo periodo è applicata l’ADFC ridotta di cui nell’allegato 1 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e264" id="fnbck-d6e264" routerlink="./">15</a></sup> sulle importazioni agricole. Essa può essere modificata dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<sup><a fragment="#fn-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e272" id="fnbck-d6e272" routerlink="./">16</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e282" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e282" id="fnbck-d6e282" routerlink="./">17</a></sup></p><p><sup>3</sup> In deroga al capoverso 2, l’UFAG può liberare per l’importazione:</p><dl><dt>a. <sup><a fragment="#fn-d6e298" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e298" id="fnbck-d6e298" routerlink="./">18</a></sup> </dt><dd>parti del contingente doganale, se l’offerta di frutta o verdura indigene non è in grado di coprire il fabbisogno dell’industria di trasformazione in vista della fabbricazione dei prodotti delle voci di tariffa 0710/0713, 0811/0813, 2001/2009, 2202 e 2208/2209 nonché dei capitoli 16, 19 e 21 della tariffa doganale;</dd><dt>b. </dt><dd>dal 1° aprile al 14 giugno, parti del contingente doganale di mele delle voci di tariffa 0808.1022 e 0808.1032, nel limite di 2500 t, per ampliare la varietà dell’offerta.<sup><a fragment="#fn-d6e313" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e313" id="fnbck-d6e313" routerlink="./">19</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e264"><sup><a fragment="#fnbck-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e264" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p><p id="fn-d6e272"><sup><a fragment="#fnbck-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e272" routerlink="./">16</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e282"><sup><a fragment="#fnbck-d6e282" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e282" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e298"><sup><a fragment="#fnbck-d6e298" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e298" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/960/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5529</a>).</p><p id="fn-d6e313"><sup><a fragment="#fnbck-d6e313" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e313" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 12 gen. 2000, in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/81/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 392</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b><b></b> <b></b>Ripartizione delle parti del contingente doganale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG suddivide i quantitativi parziali liberati per l’importazione giusta l’articolo 5 capoverso 1 nel seguente modo:<sup><a fragment="#fn-d6e335" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e335" id="fnbck-d6e335" routerlink="./">20</a></sup></p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e348" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e348" id="fnbck-d6e348" routerlink="./">21</a></sup> </dt><dd>per pomodori, cetrioli, cipolline da semina, cicoria Witloof e mele: secondo le quote di mercato degli aventi diritto; la quota di mercato di un avente diritto è la sua quota percentuale rispetto alla somma dei quantitativi importati all’ADC e all’ADFC e delle prestazioni all’interno del Paese legittimamente fatte valere da tutti gli aventi diritto nell’anno precedente; gli aventi diritto possono notificare la loro prestazione all’interno del Paese entro i termini stabiliti dall’UFAG;</dd><dt>b. </dt><dd>le altre merci: in funzione delle importazioni all’ADC e all’ADFC effettuate dagli aventi diritto nell’anno precedente.<sup><a fragment="#fn-d6e363" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e363" id="fnbck-d6e363" routerlink="./">22</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> Le parti di contingente doganale liberate per l’importazione secondo l’articolo 5 capoverso 3 lettera a sono assegnate proporzionalmente ai quantitativi richiesti.<sup><a fragment="#fn-d6e375" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e375" id="fnbck-d6e375" routerlink="./">23</a></sup> L’UFAG può vincolare l’assegnazione delle quote a oneri intesi a garantire che le merci importate siano destinate alla trasformazione industriale. Le importazioni effettuate seguendo la suddivisione in funzione dei quantitativi richiesti non sono tenute in considerazione ai fini della ripartizione secondo i criteri di cui al capoverso 1.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e335"><sup><a fragment="#fnbck-d6e335" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e335" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III dell’O del 26 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/677/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 4083</a>).</p><p id="fn-d6e348"><sup><a fragment="#fnbck-d6e348" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e348" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/960/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5529</a>).</p><p id="fn-d6e363"><sup><a fragment="#fnbck-d6e363" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e363" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2004, in vigore dal 1° nov. 2004 (<a href="eli/oc/2004/456/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 3443</a>).</p><p id="fn-d6e375"><sup><a fragment="#fnbck-d6e375" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e375" routerlink="./">23</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002, in vigore dal 1° giu. 2002 (<a href="eli/oc/2002/166/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 936</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e388" id="fnbck-d6e388" routerlink="./">24</a></sup><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_7" routerlink="./"><b></b> <b></b>Prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato ai sensi dell’articolo 15 della legge del 18 marzo 2005 sulle dogane si intendono quantitativi di frutta fresca e di verdura fresca in commercio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’inizio del periodo amministrato;</dd><dt>b. </dt><dd>il giorno seguente la data stabilita giusta l’articolo 4 capoverso 1 lettera b, oppure</dd><dt>c. </dt><dd>il giorno seguente la fine del periodo, di durata limitata, durante il quale l’importazione della parte di contingente doganale è autorizzata senza attribuzioni (allegato 2 dell’O del 12 gennaio 2000<sup><a fragment="#fn-d6e418" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e418" id="fnbck-d6e418" routerlink="./">25</a></sup> sulla liberazione secondo l’OIEVFF).</dd></dl><p><sup>2</sup> Dai quantitativi di cui al capoverso 1 sono detratti i quantitativi di merce situati nei locali di vendita per il consumo finale dei commerci al dettaglio.</p><p><sup>3</sup> Per le scorte in commercio che non vengono esaurite entro due giorni è necessaria una nuova dichiarazione doganale giusta l’articolo 55 dell’ordinanza del 1° novembre 2006<sup><a fragment="#fn-d6e469" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e469" id="fnbck-d6e469" routerlink="./">26</a></sup> sulle dogane.<sup><a fragment="#fn-d6e477" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e477" id="fnbck-d6e477" routerlink="./">27</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e388"><sup><a fragment="#fnbck-d6e388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e388" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p><p id="fn-d6e418"><sup><a fragment="#fnbck-d6e418" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e418" routerlink="./">25</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/82/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 394</a>, <b></b><a href="eli/oc/2001/89/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 452</a>, <b></b><a href="eli/oc/2004/672/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 4393</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/513/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 3313</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/663/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 4593</a>, <b></b><a href="eli/oc/2011/771/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 5403</a>. <i>RU <b>2016</b> 331 </i>art. 5]. Vedi ora l’O dell’UFAG del 16 set. 2016 (<a href="eli/cc/2016/565/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.121.100</b></a>).</p><p id="fn-d6e469"><sup><a fragment="#fnbck-d6e469" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e469" routerlink="./">26</a></sup> <a href="eli/cc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.01</b></a></p><p id="fn-d6e477"><sup><a fragment="#fnbck-d6e477" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e477" routerlink="./">27</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/832/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6265</a>).</p></div></div></article><article id="art_7_a"><a name="a7a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_7_a" routerlink="./"><b>Art. 7</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e490" id="fnbck-d6e490" routerlink="./">28</a></sup><a fragment="#art_7_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_7_a" routerlink="./"> Computo sulle quote del contingente doganale dei prodotti agricoli in commercio all’inizio del periodo amministrato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La persona soggetta all’obbligo di dichiarazione secondo l’articolo 55 dell’ordinanza del 1° novembre 2006<sup><a fragment="#fn-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e506" id="fnbck-d6e506" routerlink="./">29</a></sup> sulle dogane, che è titolare di quote di contingenti doganali, può fare computare sulla sua quota del contingente doganale, all’inizio del periodo corrispondente di cui all’articolo 7 capoverso 1, prodotti agricoli importati durante il periodo non amministrato e ancora in commercio presso di essa all’inizio del periodo amministrato.</p><p><sup>2</sup> Il titolare delle quote di contingenti doganali deve annullare tramite l’applicazione Internet messa a disposizione dall’UFAG il quantitativo di merce computabile prima di presentare la dichiarazione doganale di cui all’articolo 59 dell’ordinanza sulle dogane.<sup><a fragment="#fn-d6e517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e517" id="fnbck-d6e517" routerlink="./">30</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e490"><sup><a fragment="#fnbck-d6e490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e490" routerlink="./">28</a></sup> Introdotto dall’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p><p id="fn-d6e506"><sup><a fragment="#fnbck-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e506" routerlink="./">29</a></sup> <a href="eli/cc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.01</b></a></p><p id="fn-d6e517"><sup><a fragment="#fnbck-d6e517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e517" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/734/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 734</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e529" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e529" id="fnbck-d6e529" routerlink="./">31</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e529"><sup><a fragment="#fnbck-d6e529" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e529" routerlink="./">31</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/832/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6265</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e543" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e543" id="fnbck-d6e543" routerlink="./">32</a></sup><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_9" routerlink="./"><b></b> <b></b>Controllo della conformità per l’esportazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esportazione delle merci menzionate nell’allegato 1 deve avvenire in conformità delle norme fissate o riconosciute nel regolamento della Comunità europea di cui all’allegato 1. Essa sottostà al controllo della conformità.<sup><a fragment="#fn-d6e562" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e562" id="fnbck-d6e562" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup> 2</sup> L’esportatore è tenuto a notificare tempestivamente all’organizzazione incaricata giusta l’articolo 20 il luogo di controllo e la voce di tariffa del prodotto, la quantità nonché la data prevista per la spedizione.</p><p><sup>3</sup> L’UFAG può adeguare l’allegato 1 allo stato in vigore del regolamento della Comunità europea e designare le merci interessate.<sup><a fragment="#fn-d6e577" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e577" id="fnbck-d6e577" routerlink="./">34</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e543"><sup><a fragment="#fnbck-d6e543" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e543" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002, in vigore dal 1° giu. 2002 (<a href="eli/oc/2002/166/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 936</a>).</p><p id="fn-d6e562"><sup><a fragment="#fnbck-d6e562" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e562" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e577"><sup><a fragment="#fnbck-d6e577" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e577" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Verdure congelate</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b><b></b> <b></b>Aumento del contingente doganale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG può aumentare temporaneamente il contingente doganale numero 16:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e604" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e604" id="fnbck-d6e604" routerlink="./">35</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>b. </dt><dd>se è provato che i raccolti di verdure indigene destinate alla congelazione e alla conservazione hanno subito perdite;</dd><dt>c. </dt><dd>per garantire l’assegnazione di un quantitativo minimo a nuovi richiedenti.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e604"><sup><a fragment="#fnbck-d6e604" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e604" routerlink="./">35</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del 16 set. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3329</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e624" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e624" id="fnbck-d6e624" routerlink="./">36</a></sup><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_11" routerlink="./"> Attribuzione di quote del contingente doganale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG attribuisce le quote del contingente doganale in base ai seguenti criteri:</p><dl><dt>a. </dt><dd>35 per cento conformemente alle importazioni all’ADFC e all’ADC effettuate durante un periodo di tre anni che termina il 30 settembre dell’anno precedente il periodo di contingentamento;</dd><dt>b. </dt><dd>65 per cento conformemente ai quantitativi di verdure indigene fresche destinate alla trasformazione che sono stati ritirati durante un periodo di tre anni che termina il 30 settembre dell’anno precedente il periodo di contingentamento conformemente a un giustificativo o in virtù di un mandato di trasformazione. L’UFAG fissa il termine entro il quale devono essere notificati i quantitativi di prodotti indigeni che sono stati ritirati.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e624"><sup><a fragment="#fnbck-d6e624" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e624" routerlink="./">36</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° ott. 2006 (<a href="eli/oc/2006/391/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 2527</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Fiori recisi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e651" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e651" id="fnbck-d6e651" routerlink="./">37</a></sup><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_12" routerlink="./"><b></b> <b></b>Contingente doganale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il periodo di contingentamento va dal 1° maggio al 25 ottobre.</p><p><sup>2</sup> La ripartizione del contingente doganale n. 13 non è disciplinata<i>.</i></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e651"><sup><a fragment="#fnbck-d6e651" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e651" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3329</a>).</p></div></div></article><article id="art_13_e"><a name="a13e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_13_e" routerlink="./"><b>Art. 13</b> e <b>14</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e679" id="fnbck-d6e679" routerlink="./">38</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e679"><sup><a fragment="#fnbck-d6e679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e679" routerlink="./">38</a></sup> Abrogati dal n. I dell’O del 16 set. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3329</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Frutta da sidro e prodotti di frutta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Aumento del contingente doganale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DEFR può aumentare provvisoriamente i contingenti doganali n. 20 e 21 in caso di insufficiente approvvigionamento del mercato indigeno.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG libera quantitativi supplementari in funzione dei bisogni del mercato.</p><p><sup>3</sup> I quantitativi supplementari sono ripartiti secondo i criteri applicati per la ripartizione dei contingenti doganali.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e711" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e711" id="fnbck-d6e711" routerlink="./">39</a></sup><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_16" routerlink="./"> Attribuzione delle quote dei contingenti doganali n. 20 e 21</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le quote dei contingenti doganali n. 20 e 21 sono attribuite in funzione dell'ordine di accettazione delle dichiarazioni doganali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e711"><sup><a fragment="#fnbck-d6e711" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e711" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/960/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5529</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e729" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e729" id="fnbck-d6e729" routerlink="./">40</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e729"><sup><a fragment="#fnbck-d6e729" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e729" routerlink="./">40</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/960/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5529</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_2/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Piantimi di alberi da frutta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e745" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e745" id="fnbck-d6e745" routerlink="./">41</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e745"><sup><a fragment="#fnbck-d6e745" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e745" routerlink="./">41</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 26 giu. 2002, con effetto dal 1° ott. 2002 (<a href="eli/oc/2002/335/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 2509</a>).</p></div></div></article><article id="art_18_a"><a name="a18a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_18_a" routerlink="./"><b>Art. 18</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e760" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e760" id="fnbck-d6e760" routerlink="./">42</a></sup><a fragment="#art_18_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_18_a" routerlink="./"><b></b> <b> </b>Liberazione del contingente di piantimi di alberi da frutta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il contingente doganale n. 104 (piantimi di alberi da frutta) secondo l’allegato 3 dell’ordinanza del 18 giugno 2008<sup><a fragment="#fn-d6e784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e784" id="fnbck-d6e784" routerlink="./">43</a></sup> sul libero scambio 1 è liberato in più parti scaglionate nel tempo. L’UFAG può modificare l'inizio del periodo affinché non coincida con un giorno festivo ufficiale, un sabato o una domenica.</p><p><sup>2</sup> Il contingente doganale è liberato per l’importazione nella misura delle parti seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Parte del contingente doganale</p></td><td><p>Periodo per l’importazione all’ADC</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>20 000 piante</p></td><td><p>2 febbraio – 31 dicembre</p></td></tr><tr><td><p>20 000 piante</p></td><td><p>2 marzo – 31 dicembre</p></td></tr><tr><td><p>10 000 piante</p></td><td><p>3 novembre – 31 dicembre</p></td></tr><tr><td><p>10 000 piante</p></td><td><p>30 novembre – 31 dicembre.<sup><a fragment="#fn-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e837" id="fnbck-d6e837" routerlink="./">44</a></sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e760"><sup><a fragment="#fnbck-d6e760" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e760" routerlink="./">42</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002 (<a href="eli/oc/2002/166/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 936</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 nov. 2009, in vigore dal 1° feb. 2010 (<a href="eli/oc/2009/775/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 6361</a>).</p><p id="fn-d6e784"><sup><a fragment="#fnbck-d6e784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e784" routerlink="./">43</a></sup> <a href="eli/cc/2008/455/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>632.421.0</b></a></p><p id="fn-d6e837"><sup><a fragment="#fnbck-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e837" routerlink="./">44</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/960/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5529</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Disposizioni d’esecuzione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Compiti e competenze</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e853" id="fnbck-d6e853" routerlink="./">45</a></sup><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_19" routerlink="./"><b></b> <b></b>UFAG</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG fissa in un’ordinanza le date di cui agli articoli 4 capoverso 1 lettera b, 6 capoverso 1 lettera a e 11 lettera b nonché le parti dei contingenti doganali di cui all’articolo 5 capoversi 1 e 3 lettera b. Pubblica il contenuto della presente ordinanza e le relative modifiche sul suo sito Internet. Le modifiche dell’ordinanza non sono pubblicate nella Raccolta ufficiale delle leggi federali. Il testo completo delle modifiche può essere consultato o ottenuto presso l’UFAG.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e853"><sup><a fragment="#fnbck-d6e853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e853" routerlink="./">45</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 set. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/564/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3329</a>).</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b><b></b> <b></b>Servizio del controllo di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG affida ad un’organizzazione privata l’esecuzione del controllo di conformità alle norme della Comunità europea.<sup><a fragment="#fn-d6e884" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e884" id="fnbck-d6e884" routerlink="./">46</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il mandato di prestazione è attribuito mediante contratto. Non sussiste alcun diritto alla conclusione di un mandato di prestazione<inl>.</inl><sup><a fragment="#fn-d6e897" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e897" id="fnbck-d6e897" routerlink="./">47</a></sup></p><p><sup>3</sup> I costi del controllo di conformità sono assunti dall’UFAG e dall’organizzazione.</p><p><sup>4</sup> Per coprire i costi del controllo di conformità, l’organizzazione è autorizzata a riscuotere tasse. Il loro importo dev’essere uguale per tutti gli assoggettati.</p><p><sup>5</sup> L’UFAG sorveglia l’organizzazione incaricata dell’esecuzione dei controlli.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e884"><sup><a fragment="#fnbck-d6e884" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e884" routerlink="./">46</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ 8 mar. 2002, in vigore dal 1° giu. 2002 (<a href="eli/oc/2002/166/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 936</a>).</p><p id="fn-d6e897"><sup><a fragment="#fnbck-d6e897" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e897" routerlink="./">47</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/734/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 734</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Dati necessari</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e920" id="fnbck-d6e920" routerlink="./">48</a></sup><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_21" routerlink="./"><b></b> <b></b>Rilevazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni sono responsabili della rilevazione dei dati giusta l’articolo 49 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e938" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e938" id="fnbck-d6e938" routerlink="./">49</a></sup> sulle importazioni agricole.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e920"><sup><a fragment="#fnbck-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e920" routerlink="./">48</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e938"><sup><a fragment="#fnbck-d6e938" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e938" routerlink="./">49</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b><b></b> <b></b>Servizi di coordinazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG può incaricare determinati servizi di coordinare l’attività dei Cantoni conformemente all’articolo 21 e assegnare loro altri compiti.</p><p><sup>2</sup> Può incaricare i servizi di coordinazione della rilevazione dei dati conformemente all’articolo 49 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e962" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e962" id="fnbck-d6e962" routerlink="./">50</a></sup> sulle importazioni agricole.<sup><a fragment="#fn-d6e970" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e970" id="fnbck-d6e970" routerlink="./">51</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il mandato di prestazione è attribuito mediante contratto. Non sussiste alcun diritto alla conclusione di un mandato di prestazione.<sup><a fragment="#fn-d6e982" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e982" id="fnbck-d6e982" routerlink="./">52</a></sup></p><p><sup>4</sup> L’UFAG può versare a tale scopo indennità.</p><p><sup>5</sup> Esso sorveglia i servizi di cui al capoverso 1.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e962"><sup><a fragment="#fnbck-d6e962" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e962" routerlink="./">50</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p><p id="fn-d6e970"><sup><a fragment="#fnbck-d6e970" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e970" routerlink="./">51</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 7 n. 7 dell’O del 26 ott. 2011 sulle importazioni agricole, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5325</a>).</p><p id="fn-d6e982"><sup><a fragment="#fnbck-d6e982" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e982" routerlink="./">52</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/734/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 734</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Provvedimenti amministrativi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1002" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e1002" id="fnbck-d6e1002" routerlink="./">53</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>Il titolare del PGI che non osserva gli oneri di cui all’articolo 6 capoverso 2 deve versare l’ADFC sulla merce importata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1002"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1002" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e1002" routerlink="./">53</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. 51 dell’O del 1° nov. 2006 sulle dogane, in vigore dal 1° mag. 2007 (<a href="eli/oc/2007/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1469</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#chap_3/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Disposizioni finali</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b><b></b> <b></b>Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG è incaricato di eseguire la presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_24_a"><a name="a24a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_24_a" routerlink="./"><b>Art. 24</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1033" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e1033" id="fnbck-d6e1033" routerlink="./">54</a></sup><a fragment="#art_24_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_24_a" routerlink="./"> Disposizione transitoria della modifica dell’11 novembre 2020</a></h6><div class="collapseable"> <p>In deroga all’articolo 16, per il periodo di contingentamento 2021 le quote del contingente doganale n. 21 sono attribuite secondo la procedura d’asta.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1033"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1033" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e1033" routerlink="./">54</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/960/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5529</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1051" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e1051" id="fnbck-d6e1051" routerlink="./">55</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1051"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1051" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e1051" routerlink="./">55</a></sup> Abrogato dal n. IV 65 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 4477</a>).</p></div></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b><b></b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1999.</p></div></article></div></section></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><sup><a fragment="#fn-d6e1078" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e1078" id="fnbck-d6e1078" routerlink="./">56</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1078"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1078" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e1078" routerlink="./">56</a></sup> Originario all. 2. Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’UFAG del 20 dic. 2016 (<a href="eli/oc/2017/28/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 103</a>). Aggiornato dall’all. 3 n. 15 dell’O del 30 giu. 2021 concernente la modifica della tariffa doganale, in vigore dal 1° gen. 202 (<a href="eli/oc/2021/445/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 445</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 1 e 9)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Legumi e frutti</a></h2><div class="collapseable"><p>Le norme di commercializzazione comunitarie per le merci di seguito elencate sono fissate nel regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011<sup><a fragment="#fn-d6e1098" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e1098" id="fnbck-d6e1098" routerlink="./">57</a></sup>.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Voce di tariffa</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Designazione delle merci</p></th></tr><tr><td><p>0702</p></td><td><p>Pomodori freschi o refrigerati</p></td></tr><tr><td><p>0703</p></td><td><p>Cipolle, scalogni, agli, porri ed altri ortaggi agliacei, freschi o refrigerati</p></td></tr><tr><td><p>0704 </p></td><td><p>Cavoli, cavolfiori, cavoli ricci, cavoli rapa e simili prodotti commestibili del genere <i>Brassica</i>, freschi o refrigerati</p></td></tr><tr><td><p>0705</p></td><td><p>Lattughe (<i>Lactuca sativa</i>) e cicorie (<i>Cichorium spp</i>.), fresche o refrigerate</p></td></tr><tr><td><p>0706</p></td><td><p>Carote, navoni, barbabietole da insalata, salsefrica o barba <br/>di becco, sedani-rapa, ravanelli e simili radici commestibili, freschi o refrigerati </p></td></tr><tr><td><p>0707</p></td><td><p>Cetrioli e cetriolini, freschi o refrigerati</p></td></tr><tr><td><p>0708</p></td><td><p>Legumi da granella, anche sgranati, freschi o refrigerati</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709</p></td><td><p>Altri ortaggi, freschi o refrigerati, esclusi i funghi non coltivati delle voci 0709.5200/5900, i pimenti del genere <i>Capsicum</i> o del genere <i>Pimenta</i> della voce 0709.6090, le olive della voce 0709.9200, il mais dolce e i capperi della voce 0709.9999 nonché i germogli commestibili ottenuti dalla germinazione di semi della voce 0709.</p></td></tr><tr><td><p>ex 0802</p></td><td><p>Altra frutta a guscio, fresca o secca, anche sgusciata o decorticata, escluse le mandorle amare della voce 0802.1100, le mandorle sgusciate della voce 0802.1200, le nocciole sgusciate della voce 0802.22, le noci comuni sgusciate della voce 0802.32, i pistacchi delle voci 0802.51 e 0802.52, le noci macadamia delle voci 0802.61 e 0802.62, noci di cola (Cola spp.) della voce 0802.7000, noci di arec (o di betel) della voce 0802.8000, pinoli delle voci 0802.9100 a 0802.9200 e altra frutta a guscio della voce<i> </i>0802.9900</p></td></tr><tr><td><p>ex 0803.1000</p></td><td><p>Banane da cuocere, fresche</p></td></tr><tr><td><p>0804.2010</p></td><td><p>Fichi, freschi</p></td></tr><tr><td><p>0804.3000</p></td><td><p>Ananassi</p></td></tr><tr><td><p>0804.4000</p></td><td><p>Avocado</p></td></tr><tr><td><p>0804.5000</p></td><td><p>Guaiave, manghi e mangostani</p></td></tr><tr><td><p>0805</p></td><td><p>Agrumi, freschi</p></td></tr><tr><td><p>0806.1011, 0806.1012</p></td><td><p>Uve da tavola, fresche</p></td></tr><tr><td><p>0807</p></td><td><p>Meloni (compresi i cocomeri) e papaie, freschi</p></td></tr><tr><td><p>0808</p></td><td><p>Mele, pere e cotogne, fresche</p></td></tr><tr><td><p>0809</p></td><td><p>Albicocche, ciliege, pesche (comprese le pesche noci), prugne e prugnole, fresche</p></td></tr><tr><td><p>0810</p></td><td><p>Altra frutta fresca</p></td></tr><tr><td><p>ex 0910.9900</p></td><td><p>Timo, fresco o refrigerato</p></td></tr><tr><td><p>ex 1211.9000</p></td><td><p>Basilico, melissa, menta, origano/maggiorana selvatica (<i>origanum</i><i> vulgare</i>), rosmarino, salvia, freschi o refrigerati</p></td></tr><tr><td><p>ex 1212.9299</p></td><td><p>Carrube, fresche</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1098"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1098" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e1098" routerlink="./">57</a></sup> Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati, versione della GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1.</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><sup><a fragment="#fn-d6e1295" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fn-d6e1295" id="fnbck-d6e1295" routerlink="./">58</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1295"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1295" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/3244_3244_3244/it#fnbck-d6e1295" routerlink="./">58</a></sup> Originario all. 3. Introdotto dal n. II cpv. 2 dell’O del 9 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/391/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 2527</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 4)</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Organizzazione del mercato <br/>Gruppo delle voci di tariffa (designazione)</p></td><td><p>Voce di tariffa</p></td></tr><tr><td><p class="untertit man-font-weight-bold">Legumi freschi e frutti freschi</p></td><td><p class="untertit man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>Gruppo «pomodori»</dd></dl></td><td><p>0702.0030/0039 0702.0090/0099</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>Gruppo «lattughe»</dd></dl></td><td><p>0705.1930/1939 0705.1940/1949</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>Gruppo «fagioli»</dd></dl></td><td><p>0708.2041/2049 0708.2091/2099</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4. </dt><dd>Gruppo «sedano coste»</dd></dl></td><td><p>0709.4010/4019 0709.4020/4029</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></div> |
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ch | it | 9ea57d80-145d-4547-9a17-30a6de19537a | Ordinanza dell’UFAG concernente la determinazione di periodi e termini nonché la liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali per l’importazione di verdura e frutta fresche | Ordinanza sulla liberazione secondo l’OIEVFF | 916.121.100 | true | 2017-01-01T00:00:00 | 2016-09-16T00:00:00 | 1,483,747,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24687/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it | RS 916.121.100 1 Ordinanza dell’UFAG concernente la determinazione di periodi e termini nonché la liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali per l’importazione di verdura e frutta fresche (Ordinanza sulla liberazione secondo l’OIEVFF) del 16 settembre 2016 (Stato 1° gennaio 2017) L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), visto l’articolo 19 dell’ordinanza del 7 dicembre 19981 concernente l’importazione e l’esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura (OIEVFF), ordina: Art. 1 Campo d’applicazione La presente ordinanza si applica alla verdura fresca, alla verdura congelata e alla frutta fresca dei contingenti doganali n. 15–19 conformemente all’allegato 3 dell’ordinanza del 26 ottobre 20112 sulle importazioni agricole. Art. 2 Periodi per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali I periodi per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali secondo l’articolo 4 capoverso 1 lettera b OIEVFF sono fissati nell’allegato 1. Art. 3 Liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali La liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali secondo l’articolo 5 capoversi 1 e 3 lettera b OIEVFF è fissata nell’allegato 2. Art. 4 Termini per la notifica delle prestazioni all’interno del Paese e dei ritiri indigeni La persona avente diritto notifica: a. la sua prestazione all’interno del Paese secondo l’articolo 6 capoverso 1 let- tera a OIEVFF entro i termini seguenti: 1. pomodori, cetrioli, cipolline da semina e cicoria Witloof ritirati nel pe- riodo dal 1° gennaio al 31 dicembre, entro il 31 gennaio del periodo di contingentamento, RU 2016 3331 1 RS 916.121.10 2 RS 916.01 916.121.100 Produzione agricola 2 916.121.100 2. mele ritirate nel periodo dal 1° settembre al 31 agosto, entro il 31 gen- naio del periodo di contingentamento; b. i suoi ritiri indigeni di verdure indigene fresche secondo l’articolo 11 capo- verso 1 lettera b OIEVFF, entro il 15 ottobre precedente l’inizio del periodo di contingentamento. Art. 5 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 12 gennaio 20003 sulla liberazione secondo l’OIEVFF è abrogata. Art. 6 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2017. 3 [RU 2000 394, 2001 452, 2004 4393, 2006 3313, 2010 4593, 2011 5403] O sulla liberazione secondo l’OIEVFF 3 916.121.100 Allegato 1 (art. 2) Periodi per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali Voce di tariffa Periodo per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contin- genti doganali Testo complementare 0702.0011 01.05.–10.06. 0702.0011 25.09.–20.10. 0702.0021 01.05.–13.06. 0702.0021 24.09.–20.10. 0702.0031 01.05.–31.05. 0702.0031 01.10.–20.10. 0702.0091 01.05.–31.05. 0702.0091 01.10.–20.10. 0703.1031 01.04.–30.10. 0703.1041 30.05.–15.05. 0703.1051 30.05.–06.06. ex 0703.1061 30.05.–15.05. cipolle bianche, rotonde (cipolle argentate o perlate) con diametro non eccedente 35 mm ex 0703.1061 02.03.–15.05. cipolle diverse dalle cipolle argentate o perlate ex 0703.1061 30.05.–31.05. cipolle diverse dalle cipolle argentate o perlate 0703.1071 30.05.–06.06. 0703.9011 01.01.–15.02. 0703.9011 01.03.–30.04. 0703.9021 15.01.–15.02. 0703.9021 01.03.–04.03. 0704.1011 01.05.–30.11. 0704.1021 01.05.–30.11. 0704.1091 01.05.–09.05. 0704.1091 21.11.–30.11. 0704.2011 01.01.–31.01. 0704.2011 01.09.–08.09. 0704.9031 01.04.–15.03. 0704.9051 01.05.–12.05. 0704.9051 16.11.–30.11. 0704.9061 11.02.–01.03. 0704.9061 10.04.–14.04. 0704.9064 10.04.–01.03. 0704.9071 15.03.–27.03. 0704.9071 26.11.–15.12. Produzione agricola 4 916.121.100 Voce di tariffa Periodo per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contin- genti doganali Testo complementare 0704.9081 25.05.–10.05. 0705.1118 01.03.–14.04. 0705.1118 16.11.–31.12. 0705.1121 01.03.–11.03. 0705.1121 09.12.–31.12. 0705.1198 08.12.–10.12. ex 0705.1911 01.03.–17.03. di peso non eccedente 160 grammi il pezzo (lattuga romana nana) ex 0705.1911 18.11.–20.12. di peso non eccedente 160 grammi il pezzo (lattuga romana nana) ex 0705.1911 01.03.–17.03. diversa dalla lattuga romana nana ex 0705.1911 18.11.–20.12. diversa dalla lattuga romana nana 0705.1921 01.03.–09.03. 0705.1931 01.03.–06.03. 0705.1941 01.03.–06.03. 0705.1951 01.03.–20.12. 0705.2111 01.05.–20.05. 0705.2111 01.10.–31.10. 0705.2911 10.03.–30.04. 0705.2911 27.11.–10.12. 0705.2921 01.04.–19.04. 0705.2921 27.11.–10.12. 0705.2931 30.03.–15.03. 0705.2951 01.03.–31.05. 0705.2961 01.03.–20.12. 0705.2971 01.02.–15.02. 0706.1011 25.05.–31.05. 0706.1021 25.05.–31.05. ex 0706.1031 01.02.–15.01. rape «teltower» 0706.9028 15.09.–15.05. 0706.9031 15.01.–31.12. 0706.9051 01.03.–01.04. 0706.9051 22.12.–15.01. ex 0706.9061 10.02.–10.01. rapanelli a candela ex 0706.9061 01.01.–10.01. diversi dai rapanelli a candela ex 0706.9061 10.02.–02.03. diversi dai rapanelli a candela 0707.0011 15.04.–11.05. 0707.0011 09.10.–20.10. 0707.0021 15.04.–11.05. 0707.0021 21.09.–20.10. 0707.0031 15.04.–20.10. 0707.0041 15.04.–20.10. 0708.1011 20.05.–15.08. O sulla liberazione secondo l’OIEVFF 5 916.121.100 Voce di tariffa Periodo per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contin- genti doganali Testo complementare 0708.1021 20.05.–15.08. 0708.2028 15.06.–15.11. 0708.2038 15.06.–15.11. 0708.2048 15.06.–28.06. 0708.2048 25.10.–15.11. 0708.2098 15.06.–28.06. 0708.2098 25.10.–15.11. 0708.9081 01.06.–31.10. 0709.2011 01.05.–15.06. ex 0709.3011 01.06.–15.10. melanzane cosiddette «d’oltremare» (arrotondate, della grandezza di circa una ciliegia) ex 0709.3011 01.06.–16.06. diverse dalle melanzane cosiddette «d’oltremare» ex 0709.3011 26.09.–15.10. diverse dalle melanzane cosiddette «d’oltremare» 0709.4011 01.05.–19.05. 0709.4011 20.12.–31.12. 0709.4021 01.05.–19.05. 0709.4021 20.12.–31.12. 0709.4091 15.01.–31.12. 0709.7011 15.02.–13.03. 0709.7011 29.11.–15.12. 0709.9120 01.06.–31.10. 0709.9918 01.10.–10.03. 0709.9921 01.05.–09.05. 0709.9921 23.11.–15.12. 0709.9931 10.03.–29.03. ex 0709.9941 15.03.–31.03. riccio ex 0709.9941 13.12.–31.12. riccio ex 0709.9941 15.03.–31.03. diverso da quello riccio ex 0709.9941 13.12.–31.12. diverso da quello riccio ex 0709.9951 20.04.–30.10. zucchine con fiore ex 0709.9951 20.04.–09.05. diverse dalle zucchine con fiore ex 0709.9951 04.10.–30.10. diverse dalle zucchine con fiore 0709.9961 01.03.–16.03. 0709.9961 18.11.–15.12. ex 0808.3022 01.07.–31.03. pere nashi ex 0808.3032 01.07.–31.03. pere nashi 0808.4022 01.07.–31.03. 0808.4032 01.07.–31.03. 0809.2111 20.05.–31.08. ex 0809.4013 01.07.–30.09. susine, mirabelle e regina-claudie Produzione agricola 6 916.121.100 Voce di tariffa Periodo per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contin- genti doganali Testo complementare ex 0809.4093 01.07.–30.09. susine, mirabelle e regina-claudie ex 0810.1011 15.05.–31.08. fragoline di bosco ex 0810.3022 15.06.–15.09. ribes nero (cassis) O sulla liberazione secondo l’OIEVFF 7 916.121.100 Allegato 24 (art. 3) Liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali 4 Non pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’Ufficio federale dell’agricoltura, Settore Importazioni ed esportazioni, 3003 Berna o consultato sul sito Internet all’indirizzo: www.import.ufag.admin.ch > Verdura e frutta, fresche. Produzione agricola 8 916.121.100 | <div _ngcontent-dol-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--916.121.100 --><p class="srnummer">916.121.100 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza dell’UFAG<br/>concernente la determinazione di periodi e termini nonché la liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali per l’importazione di verdura e frutta fresche</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulla liberazione secondo l’OIEVFF)</h2><p>del 16 settembre 2016 (Stato 1° gennaio 2017)</p></div><div id="preamble"><p>L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG),</p><p>visto l’articolo 19 dell’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> concernente l’importazione e l’esportazione di verdura, frutta e prodotti della floricoltura (OIEVFF),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3244_3244_3244/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.121.10</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza si applica alla verdura fresca, alla verdura congelata e alla frutta fresca dei contingenti doganali n. 15–19 conformemente all’allegato 3 dell’ordinanza del 26 ottobre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fn-d6e41" id="fnbck-d6e41" routerlink="./">2</a></sup> sulle importazioni agricole.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e41"><sup><a fragment="#fnbck-d6e41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fnbck-d6e41" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2011/770/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.01</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Periodi per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali</a></h6><div class="collapseable"> <p>I periodi per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali secondo l’articolo 4 capoverso 1 lettera b OIEVFF sono fissati nell’allegato 1.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali</a></h6><div class="collapseable"> <p>La liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali secondo l’articolo 5 capoversi 1 e 3 lettera b OIEVFF è fissata nell’allegato 2.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Termini per la notifica delle prestazioni all’interno del Paese e dei ritiri indigeni</a></h6><div class="collapseable"> <p>La persona avente diritto notifica:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la sua prestazione all’interno del Paese secondo l’articolo 6 capoverso 1 lettera a OIEVFF entro i termini seguenti:<dl><dt>1. </dt><dd>pomodori, cetrioli, cipolline da semina e cicoria Witloof ritirati nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre, entro il 31 gennaio del periodo di contingentamento,</dd><dt>2. </dt><dd>mele ritirate nel periodo dal 1° settembre al 31 agosto, entro il 31 gennaio del periodo di contingentamento; </dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>i suoi ritiri indigeni di verdure indigene fresche secondo l’articolo 11 capoverso 1 lettera b OIEVFF, entro il 15 ottobre precedente l’inizio del periodo di contingentamento.</dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 12 gennaio 2000<sup><a fragment="#fn-d6e99" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fn-d6e99" id="fnbck-d6e99" routerlink="./">3</a></sup> sulla liberazione secondo l’OIEVFF è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e99"><sup><a fragment="#fnbck-d6e99" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fnbck-d6e99" routerlink="./">3</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/82/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 394</a>, <b></b><a href="eli/oc/2001/89/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 452</a>, <b></b><a href="eli/oc/2004/672/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 4393</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/513/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 3313</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/663/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 4593</a>, <b></b><a href="eli/oc/2011/771/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 5403</a>]</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2017.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Periodi per le importazioni all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Voce di tariffa</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Periodo per le importazioni<br/>all’aliquota di dazio del contingente senza liberazione di<br/>quantitativi parziali dei contingenti doganali</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Testo complementare</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>0702.0011</p></td><td><p>01.05.–10.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0011</p></td><td><p>25.09.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0021</p></td><td><p>01.05.–13.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0021</p></td><td><p>24.09.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0031</p></td><td><p>01.05.–31.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0031</p></td><td><p>01.10.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0091</p></td><td><p>01.05.–31.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0702.0091</p></td><td><p>01.10.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.1031</p></td><td><p>01.04.–30.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.1041</p></td><td><p>30.05.–15.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.1051</p></td><td><p>30.05.–06.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0703.1061</p></td><td><p>30.05.–15.05.</p></td><td><p>cipolle bianche, rotonde (cipolle argentate o perlate) con diametro non eccedente 35 mm</p></td></tr><tr><td><p>ex 0703.1061</p></td><td><p>02.03.–15.05.</p></td><td><p>cipolle diverse dalle cipolle argentate o perlate</p></td></tr><tr><td><p>ex 0703.1061</p></td><td><p>30.05.–31.05.</p></td><td><p>cipolle diverse dalle cipolle argentate o perlate</p></td></tr><tr><td><p>0703.1071</p></td><td><p>30.05.–06.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.9011</p></td><td><p>01.01.–15.02.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.9011</p></td><td><p>01.03.–30.04.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.9021</p></td><td><p>15.01.–15.02.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0703.9021</p></td><td><p>01.03.–04.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.1011</p></td><td><p>01.05.–30.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.1021</p></td><td><p>01.05.–30.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.1091</p></td><td><p>01.05.–09.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.1091</p></td><td><p>21.11.–30.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.2011</p></td><td><p>01.01.–31.01.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.2011</p></td><td><p>01.09.–08.09.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9031</p></td><td><p>01.04.–15.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9051</p></td><td><p>01.05.–12.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9051</p></td><td><p>16.11.–30.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9061</p></td><td><p>11.02.–01.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9061</p></td><td><p>10.04.–14.04.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9064</p></td><td><p>10.04.–01.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9071</p></td><td><p>15.03.–27.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9071</p></td><td><p>26.11.–15.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0704.9081</p></td><td><p>25.05.–10.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1118</p></td><td><p>01.03.–14.04.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1118</p></td><td><p>16.11.–31.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1121</p></td><td><p>01.03.–11.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1121</p></td><td><p>09.12.–31.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1198</p></td><td><p>08.12.–10.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0705.1911</p></td><td><p>01.03.–17.03.</p></td><td><p>di peso non eccedente 160 grammi il pezzo (lattuga romana nana)</p></td></tr><tr><td><p>ex 0705.1911</p></td><td><p>18.11.–20.12.</p></td><td><p>di peso non eccedente 160 grammi il pezzo (lattuga romana nana)</p></td></tr><tr><td><p>ex 0705.1911</p></td><td><p>01.03.–17.03.</p></td><td><p>diversa dalla lattuga romana nana</p></td></tr><tr><td><p>ex 0705.1911</p></td><td><p>18.11.–20.12.</p></td><td><p>diversa dalla lattuga romana nana</p></td></tr><tr><td><p>0705.1921</p></td><td><p>01.03.–09.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1931</p></td><td><p>01.03.–06.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1941</p></td><td><p>01.03.–06.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.1951</p></td><td><p>01.03.–20.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2111</p></td><td><p>01.05.–20.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2111</p></td><td><p>01.10.–31.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2911</p></td><td><p>10.03.–30.04.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2911</p></td><td><p>27.11.–10.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2921</p></td><td><p>01.04.–19.04.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2921</p></td><td><p>27.11.–10.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2931</p></td><td><p>30.03.–15.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2951</p></td><td><p>01.03.–31.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2961</p></td><td><p>01.03.–20.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0705.2971</p></td><td><p>01.02.–15.02.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0706.1011</p></td><td><p>25.05.–31.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0706.1021</p></td><td><p>25.05.–31.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0706.1031</p></td><td><p>01.02.–15.01.</p></td><td><p>rape «teltower»</p></td></tr><tr><td><p>0706.9028</p></td><td><p>15.09.–15.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0706.9031</p></td><td><p>15.01.–31.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0706.9051</p></td><td><p>01.03.–01.04.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0706.9051</p></td><td><p>22.12.–15.01.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0706.9061</p></td><td><p>10.02.–10.01.</p></td><td><p>rapanelli a candela</p></td></tr><tr><td><p>ex 0706.9061</p></td><td><p>01.01.–10.01.</p></td><td><p>diversi dai rapanelli a candela</p></td></tr><tr><td><p>ex 0706.9061</p></td><td><p>10.02.–02.03.</p></td><td><p>diversi dai rapanelli a candela</p></td></tr><tr><td><p>0707.0011</p></td><td><p>15.04.–11.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0707.0011</p></td><td><p>09.10.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0707.0021</p></td><td><p>15.04.–11.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0707.0021</p></td><td><p>21.09.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0707.0031</p></td><td><p>15.04.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0707.0041</p></td><td><p>15.04.–20.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.1011</p></td><td><p>20.05.–15.08.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.1021</p></td><td><p>20.05.–15.08.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.2028</p></td><td><p>15.06.–15.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.2038</p></td><td><p>15.06.–15.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.2048</p></td><td><p>15.06.–28.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.2048</p></td><td><p>25.10.–15.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.2098</p></td><td><p>15.06.–28.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.2098</p></td><td><p>25.10.–15.11.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0708.9081</p></td><td><p>01.06.–31.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.2011</p></td><td><p>01.05.–15.06.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.3011</p></td><td><p>01.06.–15.10.</p></td><td><p>melanzane cosiddette «d’oltremare» (arrotondate, della grandezza di circa una ciliegia)</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.3011</p></td><td><p>01.06.–16.06.</p></td><td><p>diverse dalle melanzane cosiddette «d’oltremare»</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.3011</p></td><td><p>26.09.–15.10.</p></td><td><p>diverse dalle melanzane cosiddette «d’oltremare»</p></td></tr><tr><td><p>0709.4011</p></td><td><p>01.05.–19.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.4011</p></td><td><p>20.12.–31.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.4021</p></td><td><p>01.05.–19.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.4021</p></td><td><p>20.12.–31.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.4091</p></td><td><p>15.01.–31.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.7011</p></td><td><p>15.02.–13.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.7011</p></td><td><p>29.11.–15.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.9120</p></td><td><p>01.06.–31.10.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.9918</p></td><td><p>01.10.–10.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.9921</p></td><td><p>01.05.–09.05.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.9921</p></td><td><p>23.11.–15.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.9931</p></td><td><p>10.03.–29.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9941</p></td><td><p>15.03.–31.03.</p></td><td><p>riccio</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9941</p></td><td><p>13.12.–31.12.</p></td><td><p>riccio</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9941</p></td><td><p>15.03.–31.03.</p></td><td><p>diverso da quello riccio</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9941</p></td><td><p>13.12.–31.12.</p></td><td><p>diverso da quello riccio</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9951</p></td><td><p>20.04.–30.10.</p></td><td><p>zucchine con fiore</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9951</p></td><td><p>20.04.–09.05.</p></td><td><p>diverse dalle zucchine con fiore</p></td></tr><tr><td><p>ex 0709.9951</p></td><td><p>04.10.–30.10.</p></td><td><p>diverse dalle zucchine con fiore</p></td></tr><tr><td><p>0709.9961</p></td><td><p>01.03.–16.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0709.9961</p></td><td><p>18.11.–15.12.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0808.3022</p></td><td><p>01.07.–31.03.</p></td><td><p>pere nashi</p></td></tr><tr><td><p>ex 0808.3032</p></td><td><p>01.07.–31.03.</p></td><td><p>pere nashi</p></td></tr><tr><td><p>0808.4022</p></td><td><p>01.07.–31.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0808.4032</p></td><td><p>01.07.–31.03.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>0809.2111</p></td><td><p>20.05.–31.08.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>ex 0809.4013</p></td><td><p>01.07.–30.09.</p></td><td><p>susine, mirabelle e regina-claudie</p></td></tr><tr><td><p>ex 0809.4093</p></td><td><p>01.07.–30.09.</p></td><td><p>susine, mirabelle e regina-claudie</p></td></tr><tr><td><p>ex 0810.1011</p></td><td><p>15.05.–31.08.</p></td><td><p>fragoline di bosco</p></td></tr><tr><td><p>ex 0810.3022</p></td><td><p>15.06.–15.09.</p></td><td><p>ribes nero (cassis)</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1259" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fn-d6e1259" id="fnbck-d6e1259" routerlink="./">4</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1259"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1259" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#fnbck-d6e1259" routerlink="./">4</a></sup> Non pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’Ufficio federale dell’agricoltura, Settore Importazioni ed esportazioni, 3003 Berna o consultato sul sito Internet all’indirizzo: www.import.ufag.admin.ch > Verdura e frutta, fresche.</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 3)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/565/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali</a></h2><div class="collapseable"><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | ac28439c-001c-4bf2-b95e-46812dad671e | Ordinanza sui sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura | OSIAgr | 919.117.71 | true | 2022-06-01T00:00:00 | 2013-10-23T00:00:00 | 1,654,041,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26247/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it | 919.117.71 1 Ordinanza sui sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura (OSIAgr) del 23 ottobre 2013 (Stato 1° giugno 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 165c capoverso 3 lettera d, 165g, 177 capoverso 1, 181 capoverso 1bis e 185 capoverso 2 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr); visto l’articolo 25 della legge del 9 ottobre 19922 sulla statistica federale; visto l’articolo 54a della legge del 1° luglio 19663 sulle epizoozie, ordina: Sezione 1: Oggetto Art. 1 1 La presente ordinanza disciplina il trattamento dei dati nei seguenti sistemi d’informazione: a. sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi (art. 165c LAgr); b. sistema d’informazione per i dati sui controlli (art. 165d LAgr); c. sistema d’informazione geografica (art. 165e LAgr); d. sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive (art. 165f LAgr); e. sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo; f. portale Internet Agate; g. sistema di supporto decisionale. 2 Disciplina altresì le modalità di acquisizione e trasmissione dei dati di cui al capo- verso 1. 3 Per acquisizione si intende la rilevazione e registrazione dei dati. RU 2013 4009 1 RS 910.1 2 RS 431.01 3 RS 916.40 919.117.71 Esecuzione della L sull’agricoltura 2 919.117.71 Sezione 2: Sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi Art. 2 Dati Il sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi (AGIS) contie- ne i seguenti dati: a. i dati aziendali di cui all’allegato 1 numero 1; b. i dati strutturali di cui all’allegato 1 numero 2; c. i dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti di cui all’allegato 1 numero 3. Art. 3 Acquisizione dei dati 1 I Cantoni acquisiscono i dati. 2 Essi possono delegare l’acquisizione dei dati ai gestori, ai Comuni o a organizza- zioni idonee, nella misura in cui la protezione dei dati sia garantita. 3 Essi acquisiscono i dati secondo le seguenti tempistiche: a. dati aziendali: correntemente; b. dati strutturali: una volta l’anno; c. dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti: una volta l’anno. Art. 4 Termini per la trasmissione dei dati 1 I Cantoni trasmettono i dati all’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) entro i seguenti termini: a. dati aziendali aggiornati: una volta la settimana; b. dati strutturali: 1. una volta la settimana, con trasmissione di tutti i dati entro il 31 luglio, 2. dati rettificati di cui al numero 1: entro il 31 ottobre, 3. dati definitivi di cui al numero 1: entro il 31 dicembre; c. dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti per l’anno successivo: entro il 31 ottobre; d. dati sui pagamenti diretti, esclusi i dati sui contributi d’estivazione e di tran- sizione: 1. entro il 31 ottobre, 2. dati definitivi di cui al numero 1: entro il 31 dicembre; e. dati sui contributi d’estivazione e di transizione: entro il 31 dicembre. 2 I dati di cui alle lettere b numero 3, d numero 2 ed e devono essere trasmessi con- temporaneamente. Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 3 919.117.71 Art. 5 Comunicazione dei dati ad altri servizi della Confederazione I dati di cui all’articolo 2 possono essere comunicati ai servizi di seguito elencati o da essi consultati in linea in AGIS, per l’adempimento dei compiti loro assegnati (art. 165c cpv. 3 lett. d LAgr): a. Ufficio federale di statistica; b. Ufficio federale dell’approvvigionamento economico del Paese; c. Istituto di virologia e immunologia; d. Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini4; e. Regia federale degli alcool; f. Istituto svizzero per gli agenti terapeutici; g. Servizio di accreditamento svizzero. Art. 5a5 Collegamento con altri sistemi d’informazione I seguenti sistemi d’informazione possono accedere ai dati sulle aziende e sugli animali contenuti in AGIS: a. il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria secon- do l’ordinanza del 31 ottobre 20186 concernente il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria; b. i sistemi d’informazione per i dati del servizio veterinario pubblico raccolti nell’ambito dell’esecuzione (ASAN), per i risultati di controlli e analisi (ARES) e sui risultati del controllo degli animali da macello e del controllo delle carni (Fleko) secondo l’ordinanza del 27 aprile 20227 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare (O-SIFA). Sezione 3: Sistema d’informazione per i dati sui controlli Art. 6 Dati Il sistema d’informazione per i dati sui controlli (Acontrol) contiene i seguenti dati: a. le informazioni sul gestore e quelle sull’azienda di cui all’allegato 1 numeri 1.1 e 1.2; b. i dati strutturali di cui all’allegato 1 numero 2; 4 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). 5 Introdotto dall’art. 20 n. 4 dell’O del 31 ott. 2018 concernente il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria (RU 2018 4353). Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 272). 6 RS 812.214.4 7 RS 916.408 Esecuzione della L sull’agricoltura 4 919.117.71 c. i dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti di cui all’allegato 1 numero 3.1; d. i dati di base relativi ai controlli e i risultati dei controlli di cui all’allegato 2 numeri 1 e 2; e.8 le informazioni sulle misure amministrative e sulle procedure penali di cui all’allegato 2 numero 3; f.9 ... Art. 7 Acquisizione dei dati 1 I Cantoni rilevano i dati di cui all’articolo 6 lettere d ed e sulla base dei controlli svolti.10 2 Essi registrano i dati in Acontrol direttamente o trasferendoli dal proprio sistema informatico. 3 Essi possono delegare l’acquisizione dei dati ai servizi ai quali hanno affidato lo svolgimento dei controlli secondo l’articolo 7 dell’ordinanza del 31 ottobre 201811 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (OCoC).12 Art. 8 Termini per la registrazione dei dati 1 I Cantoni registrano i dati entro i seguenti termini: a. dati di cui all’articolo 6 lettera d nei settori della sicurezza alimentare, della salute degli animali e della protezione degli animali: 1. in caso di rilevanti o gravi lacune: entro 5 giorni lavorativi dal con- trollo, 2. in assenza di lacune o con lievi lacune: entro un mese dal controllo; b. dati di cui all’articolo 6 lettera d nei settori dell’ambiente, dei pagamenti diretti e di altri contributi: entro un mese dal controllo; c.13 dati di cui all’articolo 6 lettera e: entro un mese dalla loro disponibilità. 2 Essi completano tutti i dati di un anno civile di cui all’articolo 6 lettere d ed e entro il 31 gennaio dell’anno seguente.14 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 9 Abrogata dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, con effetto dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 11 RS 910.15 12 Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 9 dell’O del 31 ott. 2018 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2018 4171). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 5 919.117.71 Art. 915 Collegamento ad altri sistemi d’informazione 1 Acontrol può accedere ai dati di AGIS di cui all’articolo 6 lettere a–c. 2 Esso può accedere ai dati contenuti nei sistemi d’informazione ASAN, ARES e Fleko secondo l’O-SIFA16. 3 I sistemi d’informazione ASAN, ARES e Fleko possono accedere ai dati di Acon- trol. Sezione 4: Sistema d’informazione geografica Art. 10 Dati Il sistema d’informazione geografica (SIG) contiene i seguenti geodati: a. geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo i modelli di geodati minimi di cui all’allegato 3 numero 1; b. geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo i modelli di geodati minimi di cui all’allegato 3 numero 2; c. altri geodati a sostegno dell’esecuzione della LAgr di cui all’allegato 3 numero 3. Art. 11 Acquisizione dei dati 1 L’UFAG acquisisce periodicamente i dati di cui all’articolo 10 lettere a e c. 2 I Cantoni acquisiscono una volta l’anno i dati di cui all’articolo 10 lettera b. 3 I Cantoni possono delegare l’acquisizione dei dati di cui all’articolo 10 lettera b ai gestori, ai Comuni o a organizzazioni idonee, nella misura in cui la protezione dei dati sia garantita. Art. 12 Registrazione e trasmissione dei dati 1 I Cantoni registrano e trattano i geodati di cui all’articolo 10 lettera b nei propri sistemi d’informazione geografica. 2 Essi forniscono i geodati definitivi all’UFAG entro il 31 dicembre dell’anno di contribuzione. 3 La trasmissione dei dati avviene secondo i modelli di geodati validi e le prescri- zioni tecniche dell’UFAG.17 15 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 272). 16 RS 916.408 17 Introdotto dal n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). Esecuzione della L sull’agricoltura 6 919.117.71 Art. 13 Collegamento ad altri sistemi d’informazione 1 I dati nel SIG dell’UFAG possono essere collegati con i dati di cui all’allegato 1 numeri 1 e 2. 2 I sistemi d’informazione ASAN, ARES e Fleko possono accedere ai dati di GIS secondo l’O-SIFA18.19 Sezione 5: Sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive Art. 14 Dati Il sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive (HODUFLU) contiene i seguenti dati: a. le informazioni sul gestore e quelle sull’azienda di cui all’allegato 1 numeri 1.1 e 1.2; b. i contratti sui trasferimenti di sostanze nutritive tra le aziende; c. i dati sui prodotti e sui quantitativi di sostanze nutritive trasferiti; d.20 l’indicazione se esiste un accordo tra un Cantone e un gestore per l’utilizzo di alimenti per animali a tenore ridotto di azoto e fosforo. Art. 15 Trattamento dei dati 1 Il gestore registra e aggiorna i dati di cui all’articolo 14 lettere b e c direttamente in HODUFLU. 2 L’autorità cantonale competente acquisisce, rettifica o completa i dati di cui all’articolo 14 lettere a e c nell’ambito della sua competenza esecutiva. Art. 16 Collegamento ad altri sistemi d’informazione I dati di cui all’articolo 14 lettera a possono essere acquisiti da AGIS. Sezione 6: Altri sistemi d’informazione Art. 17 Sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo 1 L’UFAG gestisce un sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle miglio- rie fondiarie e del credito agricolo (eMapis). Tale sistema viene utilizzato dalle autorità preposte all’esecuzione per la concessione di aiuti finanziari nell’ambito 18 RS 916.408 19 Introdotto dall’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 272). 20 Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 7 919.117.71 delle misure sociali collaterali (titolo quarto LAgr) e dei miglioramenti strutturali (titolo quinto LAgr). 2 EMapis contiene: a. le indicazioni sul richiedente; b. i dati aziendali e sul progetto; c. i dati finanziari, in particolare il calcolo del sostegno e il rispettivo importo. Art. 18 Acquisizione dei dati delle domande per eMapis 1 I Cantoni rilevano i dati di cui all’articolo 17 capoverso 2. 2 Essi registrano i dati direttamente in eMapis. Art. 19 Collegamento di eMapis ad altri sistemi d’informazione Per la verifica dei dati di cui all’articolo 17 capoverso 2 lettere a e b possono essere utilizzati dati provenienti da AGIS. Art. 2021 Portale Internet Agate L’UFAG gestisce il portale Internet Agate. Questo mette a disposizione dei suoi utenti un accesso centralizzato ai sistemi d’informazione di diritto pubblico per l’amministrazione dei dati agricoli, al settore veterinario e a garanzia della sicurezza alimentare (sistemi collegati). Art. 20a22 Sistema di gestione delle identità del portale Internet Agate 1 Il sistema di gestione delle identità (sistema IAM23) del portale Internet Agate effettua l’autenticazione e l’autorizzazione preliminare di persone, macchine e sistemi per il portale Internet Agate e per i sistemi collegati. 2 Esso tratta i dati delle seguenti persone: a. gestori ai sensi dell’ordinanza del 7 dicembre 199824 sulla terminologia agricola; b. detentori di animali ai sensi dell’ordinanza del 27 giugno 199525 sulle epi- zoozie; c. proprietari di equidi ai sensi dell’ordinanza sulle epizoozie; d. persone, oltre a quelle di cui alle lettere a–c, assoggettate all’obbligo di noti- fica nei settori dell’amministrazione dei dati agricoli e della sicurezza ali- mentare; 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). 22 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). 23 IAM = Identity and Access Management 24 RS 910.91 25 RS 916.401 Esecuzione della L sull’agricoltura 8 919.117.71 e. collaboratori dell’amministrazione pubblica nonché persone, imprese od or- ganizzazioni che operano su mandato di diritto pubblico; f. altre persone, segnatamente consulenti, che su mandato delle persone di cui alle lettere a–c sono autorizzate ad accedere a determinati settori. 3 Il trattamento dei dati è retto dall’ordinanza del 19 ottobre 201626 sui sistemi di gestione delle identità e sui servizi di elenchi della Confederazione ed è limitato agli attributi dell’utente secondo l’allegato 4. 4 L’UFAG, su richiesta, può autorizzare il gestore di un sistema d’informazione esterno affinché l’autenticazione di persone per questo sistema d’informazione avvenga tramite il sistema IAM del portale Internet Agate. Il sistema d’informazione esterno deve: a. rivolgersi a persone di cui al capoverso 2; e b. fornire un sostegno determinante agli utenti nella gestione o nell’ammini- strazione della loro azienda agricola o detentrice di animali. 5 Per sistemi d’informazione esterni nel sistema IAM sono registrati nuovi utenti se sono necessari alla sua gestione tecnica. Art. 2127 Acquisizione dei dati per il sistema IAM del portale Internet Agate 1 Il sistema IAM acquisisce i dati delle persone di cui all’articolo 20a capoverso 2 lettere a e b da AGIS. 2 L’UFAG rileva i dati di altre persone. Questi dati possono essere registrati diretta- mente dalle persone interessate o possono essere forniti all’UFAG dai responsabili di un sistema collegato. Art. 2228 Trasmissione di dati dal sistema IAM del portale Internet Agate 1 L’UFAG può trasmettere dati personali dal sistema IAM del portale Internet Agate alle competenti autorità cantonali, se ciò permette di sostenere l’esecuzione. 2 Può prevedere che tramite sistemi collegati sia possibile acquisire dati personali dal sistema IAM. 3 Può trasmettere dati personali dal sistema IAM a un sistema d’informazione ester- no ai sensi dell’articolo 20a capoverso 4, a condizione che la persona interessata abbia dato il suo consenso. 26 RS 172.010.59 27 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 9 919.117.71 Art. 22a29 Art. 23 Sistema di supporto decisionale 1 L’UFAG gestisce un sistema di supporto decisionale (Astat). Questo serve a colle- gare i dati dei sistemi d’informazione di cui alla presente ordinanza nonché ad elaborare modelli e approntare informazioni. 2 L’UFAG utilizza Astat per svolgere i propri compiti, in particolare per: a. garantire l’esecuzione della LAgr e verificare l’efficacia dei provvedimenti; b. rendere conto dell’utilizzo dei fondi; c. sostenere l’evoluzione della politica agricola; d. sostenere l’allestimento di statistiche e pubblicazioni. Sezione 7: Disposizioni comuni Art. 24 Istruzioni sull’acquisizione e la trasmissione di dati 1 L’UFAG emana, d’intesa con gli uffici federali coinvolti, istruzioni su: a. il periodo di acquisizione; b. la portata e i contenuti dell’acquisizione dei dati; c. i formati dei dati per la loro trasmissione. 2 Nei settori non di competenza dell’UFAG, gli uffici federali competenti mettono le proprie istruzioni a disposizione in linea. 3 Se i Cantoni o gli altri servizi e persone che acquisiscono dati utilizzano cataloghi di dati o questionari propri, i loro contenuti devono essere conformi alle indicazioni dell’UFAG. Art. 25 Qualità e rettifica dei dati 1 I servizi federali verificano periodicamente la qualità dei dati. In caso di qualità insufficiente, i servizi cantonali e federali possono obbligare i servizi e le persone che acquisiscono i dati a rettificarli. 2 I servizi e le persone che inseriscono i dati nei sistemi d’informazione assicurano la tempestiva rettifica dei dati lacunosi nel rispettivo periodo di trattamento in corso. Art. 26 Sviluppo e funzionamento dei sistemi nonché competenze 1 La Confederazione sviluppa, in collaborazione con i Cantoni, i sistemi d’informa- zione di cui all’articolo 1 e ne assume la responsabilità dal profilo tecnico. 29 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017 (RU 2017 6157). Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Esecuzione della L sull’agricoltura 10 919.117.71 2 Il fornitore di prestazioni informatiche del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, l’Ufficio federale dell’informatica e delle teleco- municazioni e l’Ufficio federale di topografia prestano assistenza tecnica all’UFAG e all’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) nello svi- luppo dei sistemi. Essi mettono a disposizione le necessarie infrastrutture e sono responsabili del funzionamento sicuro dei sistemi d’informazione e del Servizio di calcolo dei contributi (SCC) di cui all’articolo 114 dell’ordinanza del 23 ottobre 201330 sui pagamenti diretti (OPD). Art. 27 Pubblicazione di dati 1 L’UFAG può rendere accessibili al pubblico o comunicare dati anonimizzati. 2 A scopo di ricerca e studio nonché di monitoraggio e valutazione secondo l’articolo 185 capoversi 1bis e 1ter LAgr, l’UFAG può comunicare i dati di cui agli articoli 2, 6 lettere a–d, 10 e 14 della presente ordinanza alle scuole universitarie sul territorio nazionale e ai rispettivi istituti di ricerca. La comunicazione a terzi è possi- bile se questi operano su mandato dell’UFAG.31 3 ...32 4 ...33 5 L’UFAG e l’USAV possono, con il consenso del gestore, mettere a disposizione per controlli di diritto privato i dati aziendali e strutturali di cui all’allegato 1 numeri 1 e 2, i dati sui controlli di cui all’allegato 2 numeri 2.1, 2.2 e 2.4 e i geodati di cui all’allegato 3. 6 Le autorità che nell’ambito dei loro compiti legali trattano dati provenienti dai sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura di cui all’articolo 1 capoverso 1 lettere a–d possono rendere accessibili o comunicare dati non particolarmente degni di protezione solo se previsto dal diritto federale o da un accordo internazionale.34 7 Per la pubblicazione dei dati sui controlli di cui all’articolo 6 lettera d provenienti dai settori della sicurezza alimentare, della salute degli animali e della protezione degli animali, di competenza dell’USAV, si applicano le disposizioni di cui alla sezione 3 dell’O-SIFA35.36 8 L’UFAG può rendere opportunamente accessibili l’indirizzo del gestore, i numeri d’identificazione e l’appartenenza territoriale agli enti incaricati dell’esecuzione dell’ordinanza del 25 maggio 201137 sulle designazioni «montagna» e «alpe», in 30 RS 910.13 31 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5759). 32 Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5759). 33 Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). 35 RS 916.408 36 Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (RU 2022 272). 37 RS 910.19 Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 11 919.117.71 particolare agli enti di certificazione secondo l’ordinanza del 17 giugno 199638 sull’accreditamento e sulla designazione.39 9 Su richiesta, può rendere accessibili online a terzi, come indicato di seguito, i dati secondo gli articoli 2, 6 – tranne i dati di cui all’articolo 6 lettera e – nonché 14 se vi è il consenso della persona interessata: a. persone, organizzazioni o imprese che sostengono il gestore o il detentore di animali nella creazione di un valore aggiunto per i suoi prodotti; b. gestori di altri sistemi d’informazione non raggiungibili tramite il portale Internet Agate che consentono un accesso elettronico ai propri dati al gestore o al detentore di animali e così facendo gli forniscono un sostegno nella gestione dell’azienda o nella detenzione di animali.40 Art. 28 Conservazione e distruzione dei dati 1 I dati dei sistemi d’informazione di cui all’articolo 1 devono essere conservati almeno cinque anni. 2 Essi possono essere conservati al massimo per la durata sottoindicata: a. dati particolarmente degni di protezione: 16 anni; b. altri dati: 30 anni. 3 I dati di cui all’articolo 17 capoverso 2 devono essere conservati dal servizio responsabile dell’acquisizione per 20 anni dopo la liquidazione. 4 I dati anonimizzati possono essere conservati oltre i limiti di cui al capoverso 2. 5 Se l’UFAG non è competente per l’archiviazione dei dati, prima di distruggerli deve offrirli all’Archivio federale. Sezione 8: Disposizioni finali Art. 29 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 7 dicembre 199841 sui dati agricoli è abrogata. Art. 30 Modifica di altri atti normativi ...42 38 RS 946.512 39 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 40 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 41 [RU 1999 540; 2000 1492; 2001 3554; 2003 3687 all. n. II 5, 4963; 2006 897; 2007 141 art. 12, 6443, 2008 3857; 2010 2551, 5885; 2011 5297 all. 2 n. 9, 5453 all. 2 n. II 5; 2012 6859 all. n. 3] 42 Le mod. possono essere consultate alla RU 2013 4009. Esecuzione della L sull’agricoltura 12 919.117.71 Art. 31 Disposizioni transitorie 1 Per il 2014 il termine per la fornitura dei dati di cui all’articolo 4 lettera b numero 1 è il 30 settembre 2014. 2 I dati di cui all’articolo 11 capoversi 2 e 3 devono essere acquisiti dal momento della realizzazione dei modelli di geodati da parte del rispettivo Cantone conforme- mente all’ordinanza del 21 maggio 2008 (OGI)43 sulla geoinformazione, ma al più tardi entro il 1° giugno 2017. Art. 32 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2014. 2 Gli articoli 17–19 entrano in vigore il 1° luglio 2015. 43 RS 510.620 Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 13 919.117.71 Allegato 144 (art. 2, 6 lett. a–c, 13, 14 lett. a, 27 cpv. 5) 1. Dati aziendali 1.1 Informazioni sul gestore 1.1.1 Numero personale cantonale 1.1.2 Nome, recapito per la spedizione e comune di domicilio della persona o comune in cui ha sede la società di persone 1.1.3 Numero di telefono, indirizzo e-mail 1.1.4 Anno di nascita del gestore o anno di costituzione della persona giuridica 1.1.5 Attività professionale principale 1.1.6 Forma giuridica 1.1.7 Lingua 1.2 Informazioni sull’azienda 1.2.1 Numeri d’identificazione della rispettiva forma di azienda: numero cantona- le dell’azienda, numero d’identificazione nel registro delle imprese e degli stabilimenti (numero RIS), numero d’identificazione delle imprese (IDI), numero per la banca dati sul traffico di animali (numero BDTA) 1.2.2 Forme di azienda e di comunità (incluso il numero di aziende associate) 1.2.3 Indirizzo della forma di azienda 1.2.4 Coordinate della forma di azienda 1.2.5 Altitudine della forma di azienda in m s.l.m. 1.2.6 Appartenenza territoriale o alla zona 1.2.7 Informazioni sulle specie animali 2. Dati strutturali 2.1 Informazioni sull’utilizzo della superficie aziendale 2.1.1 Superficie coltiva (superficie coltiva aperta e prati artificiali) 2.1.2 Superficie permanentemente inerbita 2.1.3 Superfici con colture perenni 2.1.4 Superficie con colture coltivate tutto l’anno al coperto 2.1.5 Altre superfici all’interno della superficie agricola utile 2.1.6 Superfici fuori della superficie agricola utile 44 Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). Esecuzione della L sull’agricoltura 14 919.117.71 2.1.7 Dati sulla particella concernenti segnatamente la declività e il tipo di gestio- ne: agricoltura biologica, produzione estensiva e promozione della biodiver- sità 2.2 Informazioni sugli animali 2.2.1 Animali tenuti per categoria di animali (per classe di età o di peso), inclusi api e animali acquatici (effettivo medio ed effettivi del giorno di riferimento secondo l’articolo 108 dell’OPD45) 2.2.2 Tipo di detenzione/forma di produzione 2.2.3 Numero e categorie degli animali estivati, durata dell’estivazione 2.3 Dati generali 2.3.1 Numero di persone impiegate, secondo il sesso, la categoria e il grado di occupazione 2.3.2 Quantità di zucchero disciplinate contrattualmente e consegnate 2.4 Vendita diretta 2.4.1 Dati sulla vendita diretta 3. Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti 3.1 Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti 3.1.1 Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e per la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) di cui all’articolo 97 OPD 3.1.2 Dati sugli organi di controllo di cui all’articolo 97 OPD 3.2 Dati sui pagamenti diretti 3.2.1 Tipo di contributi per gestore e azienda 3.2.2 Importo dei contributi per gestore e azienda 3.2.3 Dati di base per il calcolo dei contributi, inclusi i risultati intermedi 3.2.4 Riduzioni di contributi in franchi e con indicazione della base legale della riduzione secondo l’OPD 3.2.5 Restituzioni e versamenti di contributi degli anni precedenti in franchi 45 RS 910.13 Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 15 919.117.71 Allegato 246 (art. 6 lett. d–f, 27 cpv. 5) Dati sui controlli 1 Dati di base del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC47 e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 dell’ordinanza del 16 dicembre 201648 sul piano di controllo nazionale della catena alimentare e degli oggetti d’uso (OPCN) 1.1 Identificazione dell’unità aziendale controllata 1.2 Contenuto del controllo (una o più rubriche di controllo) 1.3 Data del controllo 1.4 Ente di controllo 1.5 Motivo del controllo 1.6 Tipo di controllo (con o senza preavviso) 1.7 Stato del controllo (stato della registrazione dei risultati e delle misure) 2 Risultati del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 OPCN 2.1 Lacune riscontrate con descrizione e informazioni complementari (entità/ portata, recidiva e gravità 2.2 Elementi di una rubrica di controllo non controllati e inesatti 3 Informazioni concernenti misure amministrative e procedure penali nel campo d’applicazione dell’OCoC e la produzione primaria vegetale secondo l’ordinanza del 23 novembre 200549 concernente la produzione primaria 3.1 Misure amministrative generali 3.2 Riduzioni di contributi in franchi o in punti nonché restituzioni di contributi in franchi 46 Aggiornato dal n. II dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 47 RS 910.15 48 RS 817.032 49 RS 916.020 Esecuzione della L sull’agricoltura 16 919.117.71 Allegato 350 (art. 10, 27 cpv. 5) Geodati 1 Geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo l’allegato 1 dell’OGI51 1.1 Limiti delle zone agricole di cui all’ordinanza del 7 dicembre 199852 sulle zone agricole (149.1) 1.2 Zone declive (152.1) 1.3 Vigneti in zone declive (152.2) 2 Geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi 2.1 Catasto viticolo (151.1) 2.2 Superfici utili (153.1) 2.3 Perimetro Vigneti in zone terrazzate (153.2) 2.4 Superfici per la promozione della biodiversità livello qualitativo II (153.3) 2.5 Superfici per la promozione della biodiversità interconnessione (153.4) 2.6 Perimetro SAU e superfici d’estivazione (153.5) 2.7 Unità di gestione (153.6) 2.8 ... 2.9 Elementi con qualità del paesaggio (153.8) 3 Altri geodati a supporto dell’esecuzione della LAgr 3.1 Carta delle attitudini climatiche per l’agricoltura secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (77.1) 3.2 Carta digitale delle attitudini dei suoli della Svizzera secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (77.2) 3.3 Registro delle denominazioni d’origine (DOP) e delle indicazioni geografi- che secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (150) 3.4 Dati ufficiali di misurazione nonché riprese aeree dell’Ufficio federale di topografia 3.5 Carta del rischio d’erosione 50 Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). 51 RS 510.620 52 RS 912.1 Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 17 919.117.71 Allegato 453 (art. 20 cpv. 2) Dati utente in Agate 1 Numeri d’identificazione 1.1 Numero Agate 1.2 Numero personale cantonale 2 Indirizzo 2.1 Cognome 2.2 Nome 2.3 Via 2.4 NPA 2.5 Luogo 2.6 Lingua per la corrispondenza 3 Contatto 3.1 Telefono (fisso o cellulare) 3.2 Indirizzo e-mail 4 Data di nascita 5 Organizzazione o Ufficio 6 Diritti di accesso generali o specifici secondo il sistema d’informazione 53 Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). Esecuzione della L sull’agricoltura 18 919.117.71 Sezione 1: Oggetto Art. 1 Sezione 2: Sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi Art. 2 Dati Art. 3 Acquisizione dei dati Art. 4 Termini per la trasmissione dei dati Art. 5 Comunicazione dei dati ad altri servizi della Confederazione Art. 5a Collegamento con altri sistemi d’informazione Sezione 3: Sistema d’informazione per i dati sui controlli Art. 6 Dati Art. 7 Acquisizione dei dati Art. 8 Termini per la registrazione dei dati Art. 9 Collegamento ad altri sistemi d’informazione Sezione 4: Sistema d’informazione geografica Art. 10 Dati Art. 11 Acquisizione dei dati Art. 12 Registrazione e trasmissione dei dati Art. 13 Collegamento ad altri sistemi d’informazione Sezione 5: Sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive Art. 14 Dati Art. 15 Trattamento dei dati Art. 16 Collegamento ad altri sistemi d’informazione Sezione 6: Altri sistemi d’informazione Art. 17 Sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo Art. 18 Acquisizione dei dati delle domande per eMapis Art. 19 Collegamento di eMapis ad altri sistemi d’informazione Art. 20 Portale Internet Agate Art. 20a Sistema di gestione delle identità del portale Internet Agate Art. 21 Acquisizione dei dati per il sistema IAM del portale Internet Agate Art. 22 Trasmissione di dati dal sistema IAM del portale Internet Agate Art. 22a Art. 23 Sistema di supporto decisionale Sezione 7: Disposizioni comuni Art. 24 Istruzioni sull’acquisizione e la trasmissione di dati Art. 25 Qualità e rettifica dei dati Art. 26 Sviluppo e funzionamento dei sistemi nonché competenze Art. 27 Pubblicazione di dati Art. 28 Conservazione e distruzione dei dati Sezione 8: Disposizioni finali Art. 29 Abrogazione di un altro atto normativo Art. 30 Modifica di altri atti normativi Art. 31 Disposizioni transitorie Art. 32 Entrata in vigore Allegato 1 1. Dati aziendali 1.1 Informazioni sul gestore 1.2 Informazioni sull’azienda 2. Dati strutturali 2.1 Informazioni sull’utilizzo della superficie aziendale 2.2 Informazioni sugli animali 2.3 Dati generali 2.4 Vendita diretta 3. Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti 3.1 Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti 3.2 Dati sui pagamenti diretti Allegato 2 Dati sui controlli 1 Dati di base del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 dell’ordinanza del 16 dicembre 2016 sul piano di controllo nazionale della catena alimentare e degli oggetti d’uso (OPCN) 2 Risultati del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 OPCN 3 Informazioni concernenti misure amministrative e procedure penali nel campo d’applicazione dell’OCoC e la produzione primaria vegetale secondo l’ordinanza del 23 novembre 2005 concernente la produzione primaria Allegato 3 Geodati 1 Geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo l’allegato 1 dell’OGI 2 Geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi 3 Altri geodati a supporto dell’esecuzione della LAgr Allegato 4 Dati utente in Agate 1 Numeri d’identificazione 2 Indirizzo 3 Contatto 4 Data di nascita 5 Organizzazione o Ufficio 6 Diritti di accesso generali o specifici secondo il sistema d’informazione | <div _ngcontent-gjq-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--919.117.71 --><p class="srnummer">919.117.71 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza <br/>sui sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OSIAgr)</h2><p>del 23 ottobre 2013 (Stato 1° giugno 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 165<i>c</i> capoverso 3 lettera d, 165<i>g</i>, 177 capoverso 1, <br/>181 capoverso 1<sup>bis</sup> e 185 capoverso 2 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e29" id="fnbck-d6e29" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr); <br/>visto l’articolo 25 della legge del 9 ottobre 1992<sup><a fragment="#fn-d6e40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e40" id="fnbck-d6e40" routerlink="./">2</a></sup><inl> </inl>sulla statistica federale; <br/>visto l’articolo 54<i>a</i> della legge del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e53" id="fnbck-d6e53" routerlink="./">3</a></sup> sulle epizoozie,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e29"><sup><a fragment="#fnbck-d6e29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e29" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e40"><sup><a fragment="#fnbck-d6e40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e40" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1993/2080_2080_2080/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>431.01</b></a></p><p id="fn-d6e53"><sup><a fragment="#fnbck-d6e53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e53" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1565_1621_1604/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.40</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Oggetto</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La presente ordinanza disciplina il trattamento dei dati nei seguenti sistemi d’informazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi (art. 165<i>c</i> LAgr);</dd><dt>b. </dt><dd>sistema d’informazione per i dati sui controlli (art. 165<i>d</i> LAgr);</dd><dt>c. </dt><dd>sistema d’informazione geografica (art. 165<i>e</i> LAgr);</dd><dt>d. </dt><dd>sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive (art. 165<i>f</i> LAgr); </dd><dt>e. </dt><dd>sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo;</dd><dt>f. </dt><dd>portale Internet Agate; </dd><dt>g. </dt><dd>sistema di supporto decisionale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Disciplina altresì le modalità di acquisizione e trasmissione dei dati di cui al capoverso 1.</p><p><sup>3</sup> Per acquisizione si intende la rilevazione e registrazione dei dati.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi (AGIS) contiene i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati aziendali di cui all’allegato 1 numero 1;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati strutturali di cui all’allegato 1 numero 2;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti di cui all’allegato 1 numero 3.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Acquisizione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni acquisiscono i dati. </p><p><sup>2</sup> Essi possono delegare l’acquisizione dei dati ai gestori, ai Comuni o a organizzazioni idonee, nella misura in cui la protezione dei dati sia garantita.</p><p><sup>3</sup> Essi acquisiscono i dati secondo le seguenti tempistiche:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dati aziendali: correntemente;</dd><dt>b. </dt><dd>dati strutturali: una volta l’anno;</dd><dt>c. </dt><dd>dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti: una volta l’anno.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Termini per la trasmissione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni trasmettono i dati all’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) entro i seguenti termini:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dati aziendali aggiornati: una volta la settimana;</dd><dt>b. </dt><dd>dati strutturali:<dl><dt>1. </dt><dd>una volta la settimana, con trasmissione di tutti i dati entro il 31 luglio,</dd><dt>2. </dt><dd>dati rettificati di cui al numero 1: entro il 31 ottobre,</dd><dt>3. </dt><dd>dati definitivi di cui al numero 1: entro il 31 dicembre;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti per l’anno successivo: entro il 31 ottobre;</dd><dt>d. </dt><dd>dati sui pagamenti diretti, esclusi i dati sui contributi d’estivazione e di transizione: <dl><dt>1. </dt><dd>entro il 31 ottobre,</dd><dt>2. </dt><dd>dati definitivi di cui al numero 1: entro il 31 dicembre;</dd></dl></dd><dt>e. </dt><dd>dati sui contributi d’estivazione e di transizione: entro il 31 dicembre.</dd></dl><p><sup>2</sup> I dati di cui alle lettere b numero 3, d numero 2 ed e devono essere trasmessi contemporaneamente.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Comunicazione dei dati ad altri servizi della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dati di cui all’articolo 2 possono essere comunicati ai servizi di seguito elencati o da essi consultati in linea in AGIS, per l’adempimento dei compiti loro assegnati (art. 165<i>c</i> cpv. 3 lett. d LAgr):</p><dl><dt>a. </dt><dd>Ufficio federale di statistica;</dd><dt>b. </dt><dd>Ufficio federale dell’approvvigionamento economico del Paese;</dd><dt>c. </dt><dd>Istituto di virologia e immunologia;</dd><dt>d. </dt><dd>Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini<sup><a fragment="#fn-d6e235" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e235" id="fnbck-d6e235" routerlink="./">4</a></sup>;</dd><dt>e. </dt><dd>Regia federale degli alcool;</dd><dt>f. </dt><dd>Istituto svizzero per gli agenti terapeutici;</dd><dt>g. </dt><dd>Servizio di accreditamento svizzero.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e235"><sup><a fragment="#fnbck-d6e235" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e235" routerlink="./">4</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/589/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 589</a>).</p></div></div></article><article id="art_5_a"><a name="a5a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_5_a" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e262" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e262" id="fnbck-d6e262" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_5_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_5_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Collegamento con altri sistemi d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I seguenti sistemi d’informazione possono accedere ai dati sulle aziende e sugli animali contenuti in AGIS:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria secondo l’ordinanza del 31 ottobre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e290" id="fnbck-d6e290" routerlink="./">6</a></sup> concernente il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria;</dd><dt>b. </dt><dd>i sistemi d’informazione per i dati del servizio veterinario pubblico raccolti nell’ambito dell’esecuzione (ASAN), per i risultati di controlli e analisi (ARES) e sui risultati del controllo degli animali da macello e del controllo delle carni (Fleko) secondo l’ordinanza del 27 aprile 2022<sup><a fragment="#fn-d6e302" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e302" id="fnbck-d6e302" routerlink="./">7</a></sup> concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare (O-SIFA).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e262"><sup><a fragment="#fnbck-d6e262" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e262" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dall’art. 20 n. 4 dell’O del 31 ott. 2018 concernente il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria (<a href="eli/oc/2018/702/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4353</a>). Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (<a href="eli/oc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 272</a>).</p><p id="fn-d6e290"><sup><a fragment="#fnbck-d6e290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e290" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2018/702/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>812.214.4</b></a></p><p id="fn-d6e302"><sup><a fragment="#fnbck-d6e302" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e302" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.408</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Sistema d’informazione per i dati sui controlli</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il sistema d’informazione per i dati sui controlli (Acontrol) contiene i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni sul gestore e quelle sull’azienda di cui all’allegato 1 numeri 1.1 e 1.2;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati strutturali di cui all’allegato 1 numero 2;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti di cui all’allegato 1 numero 3.1;</dd><dt>d. </dt><dd>i dati di base relativi ai controlli e i risultati dei controlli di cui all’allegato 2 numeri 1 e 2;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e337" id="fnbck-d6e337" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>le informazioni sulle misure amministrative e sulle procedure penali di cui all’allegato 2 numero 3;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e351" id="fnbck-d6e351" routerlink="./">9</a></sup> </dt><dd>...</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e337"><sup><a fragment="#fnbck-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e337" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p><p id="fn-d6e351"><sup><a fragment="#fnbck-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e351" routerlink="./">9</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, con effetto dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Acquisizione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni rilevano i dati di cui all’articolo 6 lettere d ed e sulla base dei controlli svolti.<sup><a fragment="#fn-d6e372" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e372" id="fnbck-d6e372" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>2</sup> Essi registrano i dati in Acontrol direttamente o trasferendoli dal proprio sistema informatico.</p><p><sup>3</sup> Essi possono delegare l’acquisizione dei dati ai servizi ai quali hanno affidato lo svolgimento dei controlli secondo l’articolo 7 dell’ordinanza del 31 ottobre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e387" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e387" id="fnbck-d6e387" routerlink="./">11</a></sup> sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (OCoC).<sup><a fragment="#fn-d6e395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e395" id="fnbck-d6e395" routerlink="./">12</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e372"><sup><a fragment="#fnbck-d6e372" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e372" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p><p id="fn-d6e387"><sup><a fragment="#fnbck-d6e387" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e387" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2018/673/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.15</b></a></p><p id="fn-d6e395"><sup><a fragment="#fnbck-d6e395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e395" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 9 dell’O del 31 ott. 2018 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2018/673/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4171</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Termini per la registrazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni registrano i dati entro i seguenti termini:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dati di cui all’articolo 6 lettera d nei settori della sicurezza alimentare, della salute degli animali e della protezione degli animali:<dl><dt>1. </dt><dd>in caso di rilevanti o gravi lacune: entro 5 giorni lavorativi dal controllo,</dd><dt>2. </dt><dd>in assenza di lacune o con lievi lacune: entro un mese dal controllo;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>dati di cui all’articolo 6 lettera d nei settori dell’ambiente, dei pagamenti diretti e di altri contributi: entro un mese dal controllo;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e431" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e431" id="fnbck-d6e431" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>dati di cui all’articolo 6 lettera e: entro un mese dalla loro disponibilità.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essi completano tutti i dati di un anno civile di cui all’articolo 6 lettere d ed e entro il 31 gennaio dell’anno seguente.<sup><a fragment="#fn-d6e445" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e445" id="fnbck-d6e445" routerlink="./">14</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e431"><sup><a fragment="#fnbck-d6e431" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e431" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p><p id="fn-d6e445"><sup><a fragment="#fnbck-d6e445" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e445" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e457" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e457" id="fnbck-d6e457" routerlink="./">15</a></sup><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_9" routerlink="./"> Collegamento ad altri sistemi d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Acontrol può accedere ai dati di AGIS di cui all’articolo 6 lettere a–c.</p><p><sup>2</sup> Esso può accedere ai dati contenuti nei sistemi d’informazione ASAN, ARES e Fleko secondo l’O-SIFA<sup><a fragment="#fn-d6e476" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e476" id="fnbck-d6e476" routerlink="./">16</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> I sistemi d’informazione ASAN, ARES e Fleko possono accedere ai dati di Acontrol.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e457"><sup><a fragment="#fnbck-d6e457" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e457" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (<a href="eli/oc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 272</a>).</p><p id="fn-d6e476"><sup><a fragment="#fnbck-d6e476" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e476" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.408</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Sistema d’informazione geografica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il sistema d’informazione geografica (SIG) contiene i seguenti geodati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo i modelli di geodati minimi di cui all’allegato 3 numero 1;</dd><dt>b. </dt><dd>geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo i modelli di geodati minimi di cui all’allegato 3 numero 2;</dd><dt>c. </dt><dd>altri geodati a sostegno dell’esecuzione della LAgr di cui all’allegato 3 numero 3.</dd></dl></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Acquisizione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG acquisisce periodicamente i dati di cui all’articolo 10 lettere a e c.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni acquisiscono una volta l’anno i dati di cui all’articolo 10 lettera b.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni possono delegare l’acquisizione dei dati di cui all’articolo 10 lettera b ai gestori, ai Comuni o a organizzazioni idonee, nella misura in cui la protezione dei dati sia garantita.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Registrazione e trasmissione dei dati </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni registrano e trattano i geodati di cui all’articolo 10 lettera b nei propri sistemi d’informazione geografica.</p><p><sup>2</sup> Essi forniscono i geodati definitivi all’UFAG entro il 31 dicembre dell’anno di contribuzione.</p><p><sup>3</sup> La trasmissione dei dati avviene secondo i modelli di geodati validi e le prescrizioni tecniche dell’UFAG.<sup><a fragment="#fn-d6e540" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e540" id="fnbck-d6e540" routerlink="./">17</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e540"><sup><a fragment="#fnbck-d6e540" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e540" routerlink="./">17</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/772/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4581</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Collegamento ad altri sistemi d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dati nel SIG dell’UFAG possono essere collegati con i dati di cui all’allegato 1 numeri 1 e 2.</p><p><sup>2</sup> I sistemi d’informazione ASAN, ARES e Fleko possono accedere ai dati di GIS secondo l’O-SIFA<sup><a fragment="#fn-d6e562" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e562" id="fnbck-d6e562" routerlink="./">18</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e570" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e570" id="fnbck-d6e570" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e562"><sup><a fragment="#fnbck-d6e562" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e562" routerlink="./">18</a></sup> <a href="eli/cc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.408</b></a></p><p id="fn-d6e570"><sup><a fragment="#fnbck-d6e570" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e570" routerlink="./">19</a></sup> Introdotto dall’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (<a href="eli/oc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 272</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive (HODUFLU) contiene i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni sul gestore e quelle sull’azienda di cui all’allegato 1 numeri 1.1 e 1.2;</dd><dt>b. </dt><dd>i contratti sui trasferimenti di sostanze nutritive tra le aziende;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati sui prodotti e sui quantitativi di sostanze nutritive trasferiti; </dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e606" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e606" id="fnbck-d6e606" routerlink="./">20</a></sup> </dt><dd>l’indicazione se esiste un accordo tra un Cantone e un gestore per l’utilizzo di alimenti per animali a tenore ridotto di azoto e fosforo.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e606"><sup><a fragment="#fnbck-d6e606" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e606" routerlink="./">20</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Trattamento dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il gestore registra e aggiorna i dati di cui all’articolo 14 lettere b e c direttamente in HODUFLU.</p><p><sup>2</sup> L’autorità cantonale competente acquisisce, rettifica o completa i dati di cui all’articolo 14 lettere a e c nell’ambito della sua competenza esecutiva.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Collegamento ad altri sistemi d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dati di cui all’articolo 14 lettera a possono essere acquisiti da AGIS.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Altri sistemi d’informazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG gestisce un sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo (eMapis). Tale sistema viene utilizzato dalle autorità preposte all’esecuzione per la concessione di aiuti finanziari nell’ambito delle misure sociali collaterali (titolo quarto LAgr) e dei miglioramenti strutturali (titolo quinto LAgr).</p><p><sup>2</sup> EMapis contiene:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le indicazioni sul richiedente;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati aziendali e sul progetto;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati finanziari, in particolare il calcolo del sostegno e il rispettivo importo.</dd></dl></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Acquisizione dei dati delle domande per eMapis</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni rilevano i dati di cui all’articolo 17 capoverso 2.</p><p><sup>2</sup> Essi registrano i dati direttamente in eMapis.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Collegamento di eMapis ad altri sistemi d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la verifica dei dati di cui all’articolo 17 capoverso 2 lettere a e b possono essere utilizzati dati provenienti da AGIS.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e689" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e689" id="fnbck-d6e689" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_20" routerlink="./"><i></i> <i></i>Portale Internet Agate</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAG gestisce il portale Internet Agate. Questo mette a disposizione dei suoi utenti un accesso centralizzato ai sistemi d’informazione di diritto pubblico per l’amministrazione dei dati agricoli, al settore veterinario e a garanzia della sicurezza alimentare (sistemi collegati).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e689"><sup><a fragment="#fnbck-d6e689" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e689" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p></div></div></article><article id="art_20_a"><a name="a20a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_20_a" routerlink="./"><b>Art. 20</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e711" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e711" id="fnbck-d6e711" routerlink="./">22</a></sup><a fragment="#art_20_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_20_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Sistema di gestione delle identità del portale Internet Agate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il sistema di gestione delle identità (sistema IAM<sup><a fragment="#fn-d6e730" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e730" id="fnbck-d6e730" routerlink="./">23</a></sup>) del portale Internet Agate effettua l’autenticazione e l’autorizzazione preliminare di persone, macchine e sistemi per il portale Internet Agate e per i sistemi collegati.</p><p><sup>2</sup> Esso tratta i dati delle seguenti persone:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gestori ai sensi dell’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e744" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e744" id="fnbck-d6e744" routerlink="./">24</a></sup> sulla terminologia agricola;</dd><dt>b. </dt><dd>detentori di animali ai sensi dell’ordinanza del 27 giugno 1995<sup><a fragment="#fn-d6e756" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e756" id="fnbck-d6e756" routerlink="./">25</a></sup> sulle epizoozie;</dd><dt>c. </dt><dd>proprietari di equidi ai sensi dell’ordinanza sulle epizoozie;</dd><dt>d. </dt><dd>persone, oltre a quelle di cui alle lettere a–c, assoggettate all’obbligo di notifica nei settori dell’amministrazione dei dati agricoli e della sicurezza alimentare;</dd><dt>e. </dt><dd>collaboratori dell’amministrazione pubblica nonché persone, imprese od organizzazioni che operano su mandato di diritto pubblico;</dd><dt>f. </dt><dd>altre persone, segnatamente consulenti, che su mandato delle persone di cui alle lettere a–c sono autorizzate ad accedere a determinati settori.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il trattamento dei dati è retto dall’ordinanza del 19 ottobre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e779" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e779" id="fnbck-d6e779" routerlink="./">26</a></sup> sui sistemi di gestione delle identità e sui servizi di elenchi della Confederazione ed è limitato agli attributi dell’utente secondo l’allegato 4.</p><p><sup>4</sup> L’UFAG, su richiesta, può autorizzare il gestore di un sistema d’informazione esterno affinché l’autenticazione di persone per questo sistema d’informazione avvenga tramite il sistema IAM del portale Internet Agate. Il sistema d’informazione esterno deve:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rivolgersi a persone di cui al capoverso 2; e</dd><dt>b. </dt><dd>fornire un sostegno determinante agli utenti nella gestione o nell’amministrazione della loro azienda agricola o detentrice di animali.</dd></dl><p><sup>5</sup> Per sistemi d’informazione esterni nel sistema IAM sono registrati nuovi utenti se sono necessari alla sua gestione tecnica.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e711"><sup><a fragment="#fnbck-d6e711" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e711" routerlink="./">22</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p><p id="fn-d6e730"><sup><a fragment="#fnbck-d6e730" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e730" routerlink="./">23</a></sup> IAM =<i> Identity and Access Management</i></p><p id="fn-d6e744"><sup><a fragment="#fnbck-d6e744" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e744" routerlink="./">24</a></sup> <a href="eli/cc/1999/13/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.91</b></a></p><p id="fn-d6e756"><sup><a fragment="#fnbck-d6e756" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e756" routerlink="./">25</a></sup> <a href="eli/cc/1995/3716_3716_3716/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.401</b></a></p><p id="fn-d6e779"><sup><a fragment="#fnbck-d6e779" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e779" routerlink="./">26</a></sup> <a href="eli/cc/2016/610/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010.59</b></a></p></div></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e803" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e803" id="fnbck-d6e803" routerlink="./">27</a></sup><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_21" routerlink="./"><i></i> <i></i>Acquisizione dei dati per il sistema IAM del portale Internet Agate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il sistema IAM acquisisce i dati delle persone di cui all’articolo 20<i>a</i> capoverso 2 lettere a e b da AGIS.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG rileva i dati di altre persone. Questi dati possono essere registrati direttamente dalle persone interessate o possono essere forniti all’UFAG dai responsabili di un sistema collegato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e803"><sup><a fragment="#fnbck-d6e803" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e803" routerlink="./">27</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e830" id="fnbck-d6e830" routerlink="./">28</a></sup><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_22" routerlink="./"><i></i> <i></i>Trasmissione di dati dal sistema IAM del portale Internet Agate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG può trasmettere dati personali dal sistema IAM del portale Internet Agate alle competenti autorità cantonali, se ciò permette di sostenere l’esecuzione.</p><p><sup>2</sup> Può prevedere che tramite sistemi collegati sia possibile acquisire dati personali dal sistema IAM.</p><p><sup>3</sup> Può trasmettere dati personali dal sistema IAM a un sistema d’informazione esterno ai sensi dell’articolo 20<i>a</i> capoverso 4, a condizione che la persona interessata abbia dato il suo consenso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e830"><sup><a fragment="#fnbck-d6e830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e830" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p></div></div></article><article id="art_22_a"><a name="a22a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_22_a" routerlink="./"><b>Art. 22</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e861" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e861" id="fnbck-d6e861" routerlink="./">29</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e861"><sup><a fragment="#fnbck-d6e861" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e861" routerlink="./">29</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>). Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Sistema di supporto decisionale </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG gestisce un sistema di supporto decisionale (Astat). Questo serve a collegare i dati dei sistemi d’informazione di cui alla presente ordinanza nonché ad elaborare modelli e approntare informazioni.</p><p><sup>2</sup> L’UFAG utilizza Astat per svolgere i propri compiti, in particolare per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>garantire l’esecuzione della LAgr e verificare l’efficacia dei provvedimenti;</dd><dt>b. </dt><dd>rendere conto dell’utilizzo dei fondi;</dd><dt>c. </dt><dd>sostenere l’evoluzione della politica agricola;</dd><dt>d. </dt><dd>sostenere l’allestimento di statistiche e pubblicazioni.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni comuni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Istruzioni sull’acquisizione e la trasmissione di dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG emana, d’intesa con gli uffici federali coinvolti, istruzioni su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il periodo di acquisizione;</dd><dt>b. </dt><dd>la portata e i contenuti dell’acquisizione dei dati;</dd><dt>c. </dt><dd>i formati dei dati per la loro trasmissione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nei settori non di competenza dell’UFAG, gli uffici federali competenti mettono le proprie istruzioni a disposizione in linea.</p><p><sup>3</sup> Se i Cantoni o gli altri servizi e persone che acquisiscono dati utilizzano cataloghi di dati o questionari propri, i loro contenuti devono essere conformi alle indicazioni dell’UFAG.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Qualità e rettifica dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi federali verificano periodicamente la qualità dei dati. In caso di qualità insufficiente, i servizi cantonali e federali possono obbligare i servizi e le persone che acquisiscono i dati a rettificarli.</p><p><sup>2</sup> I servizi e le persone che inseriscono i dati nei sistemi d’informazione assicurano la tempestiva rettifica dei dati lacunosi nel rispettivo periodo di trattamento in corso.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Sviluppo e funzionamento dei sistemi nonché competenze </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione sviluppa, in collaborazione con i Cantoni, i sistemi d’informazione di cui all’articolo 1 e ne assume la responsabilità dal profilo tecnico.</p><p><sup>2</sup> Il fornitore di prestazioni informatiche del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, l’Ufficio federale dell’informatica e delle telecomunicazioni e l’Ufficio federale di topografia prestano assistenza tecnica all’UFAG e all’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) nello sviluppo dei sistemi. Essi mettono a disposizione le necessarie infrastrutture e sono responsabili del funzionamento sicuro dei sistemi d’informazione e del Servizio di calcolo dei contributi (SCC) di cui all’articolo 114 dell’ordinanza del 23 ottobre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e957" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e957" id="fnbck-d6e957" routerlink="./">30</a></sup> sui pagamenti diretti (OPD). </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e957"><sup><a fragment="#fnbck-d6e957" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e957" routerlink="./">30</a></sup> <a href="eli/cc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.13</b></a></p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Pubblicazione di dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAG può rendere accessibili al pubblico o comunicare dati anonimizzati.</p><p><sup>2</sup> A scopo di ricerca e studio nonché di monitoraggio e valutazione secondo l’articolo 185 capoversi 1<sup>bis</sup> e 1<sup>ter</sup> LAgr, l’UFAG può comunicare i dati di cui agli articoli 2, 6 lettere a–d, 10 e 14 della presente ordinanza alle scuole universitarie sul territorio nazionale e ai rispettivi istituti di ricerca. La comunicazione a terzi è possibile se questi operano su mandato dell’UFAG.<sup><a fragment="#fn-d6e982" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e982" id="fnbck-d6e982" routerlink="./">31</a></sup></p><p><sup>3</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e994" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e994" id="fnbck-d6e994" routerlink="./">32</a></sup></p><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1006" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1006" id="fnbck-d6e1006" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup>5</sup> L’UFAG e l’USAV possono, con il consenso del gestore, mettere a disposizione per controlli di diritto privato i dati aziendali e strutturali di cui all’allegato 1 numeri 1 e 2, i dati sui controlli di cui all’allegato 2 numeri 2.1, 2.2 e 2.4 e i geodati di cui all’allegato 3.</p><p><sup>6</sup> Le autorità che nell’ambito dei loro compiti legali trattano dati provenienti dai sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura di cui all’articolo 1 capoverso 1 lettere a–d possono rendere accessibili o comunicare dati non particolarmente degni di protezione solo se previsto dal diritto federale o da un accordo internazionale.<sup><a fragment="#fn-d6e1021" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1021" id="fnbck-d6e1021" routerlink="./">34</a></sup></p><p><sup>7 </sup>Per la pubblicazione dei dati sui controlli di cui all’articolo 6 lettera d provenienti dai settori della sicurezza alimentare, della salute degli animali e della protezione degli animali, di competenza dell’USAV, si applicano le disposizioni di cui alla sezione 3 dell’O-SIFA<sup><a fragment="#fn-d6e1033" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1033" id="fnbck-d6e1033" routerlink="./">35</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e1041" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1041" id="fnbck-d6e1041" routerlink="./">36</a></sup></p><p><sup>8</sup> L’UFAG può rendere opportunamente accessibili l’indirizzo del gestore, i numeri d’identificazione e l’appartenenza territoriale agli enti incaricati dell’esecuzione dell’ordinanza del 25 maggio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e1053" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1053" id="fnbck-d6e1053" routerlink="./">37</a></sup> sulle designazioni «montagna» e «alpe», in particolare agli enti di certificazione secondo l’ordinanza del 17 giugno 1996<sup><a fragment="#fn-d6e1061" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1061" id="fnbck-d6e1061" routerlink="./">38</a></sup> sull’accreditamento e sulla designazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1069" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1069" id="fnbck-d6e1069" routerlink="./">39</a></sup></p><p><sup>9</sup> Su richiesta, può rendere accessibili online a terzi, come indicato di seguito, i dati secondo gli articoli 2, 6 – tranne i dati di cui all’articolo 6 lettera e – nonché 14 se vi è il consenso della persona interessata:</p><dl><dt>a. </dt><dd>persone, organizzazioni o imprese che sostengono il gestore o il detentore di animali nella creazione di un valore aggiunto per i suoi prodotti; </dd><dt>b. </dt><dd>gestori di altri sistemi d’informazione non raggiungibili tramite il portale Internet Agate che consentono un accesso elettronico ai propri dati al gestore o al detentore di animali e così facendo gli forniscono un sostegno nella gestione dell’azienda o nella detenzione di animali.<sup><a fragment="#fn-d6e1089" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1089" id="fnbck-d6e1089" routerlink="./">40</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e982"><sup><a fragment="#fnbck-d6e982" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e982" routerlink="./">31</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/967/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5759</a>).</p><p id="fn-d6e994"><sup><a fragment="#fnbck-d6e994" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e994" routerlink="./">32</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/967/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5759</a>).</p><p id="fn-d6e1006"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1006" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1006" routerlink="./">33</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/684/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4279</a>).</p><p id="fn-d6e1021"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1021" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1021" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/772/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4581</a>).</p><p id="fn-d6e1033"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1033" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1033" routerlink="./">35</a></sup> <a href="eli/cc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.408</b></a></p><p id="fn-d6e1041"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1041" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1041" routerlink="./">36</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 4 n. II 11 dell’O del 27 apr. 2022 concernente i sistemi d’informazione dell’USAV per la filiera agroalimentare, in vigore dal 1° giu. 2022 (<a href="eli/oc/2022/272/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 272</a>).</p><p id="fn-d6e1053"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1053" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1053" routerlink="./">37</a></sup> <a href="eli/cc/2011/340/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.19</b></a></p><p id="fn-d6e1061"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1061" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1061" routerlink="./">38</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p><p id="fn-d6e1069"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1069" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1069" routerlink="./">39</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p><p id="fn-d6e1089"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1089" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1089" routerlink="./">40</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Conservazione e distruzione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dati dei sistemi d’informazione di cui all’articolo 1 devono essere conservati almeno cinque anni.</p><p><sup>2</sup> Essi possono essere conservati al massimo per la durata sottoindicata:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dati particolarmente degni di protezione: 16 anni; </dd><dt>b. </dt><dd>altri dati: 30 anni. </dd></dl><p><sup>3</sup> I dati di cui all’articolo 17 capoverso 2 devono essere conservati dal servizio responsabile dell’acquisizione per 20 anni dopo la liquidazione.</p><p><sup>4</sup> I dati anonimizzati possono essere conservati oltre i limiti di cui al capoverso 2.</p><p><sup>5</sup> Se l’UFAG non è competente per l’archiviazione dei dati, prima di distruggerli deve offrirli all’Archivio federale.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e1138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1138" id="fnbck-d6e1138" routerlink="./">41</a></sup> sui dati agricoli è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1138"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1138" routerlink="./">41</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/70/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 540</a>; <b></b><a href="eli/oc/2000/235/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 1492</a>; <b></b><a href="eli/oc/2001/531/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 3554</a>; <b></b><a href="eli/oc/2003/525/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 3687 </a>all. n. II 5, <a href="eli/oc/2003/739/it" routerlink="./" target="_blank">4963</a>; <b></b><a href="eli/oc/2006/160/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 897</a>; <b></b><a href="eli/oc/2007/33/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 141 </a>art. 12, <a href="eli/oc/2007/844/it" routerlink="./" target="_blank">6443</a>, <b></b><i><b>2</b><b></b></i><b></b><i><b>0</b><b></b></i><b></b><i><b>08</b> 3857</i>; <b></b><a href="eli/oc/2010/346/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2551</a>, <a href="eli/oc/2010/843/it" routerlink="./" target="_blank">5885</a>; <b></b><i><b>20</b><b></b></i><b></b><a href="eli/oc/2010/1/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1</b><b></b></a><b></b><i><b>1</b> 5297 </i>all. 2 n. 9, <i>5453 </i>all. 2 n. II 5; <b></b><a href="eli/oc/2012/830/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 6859 </a>all. n. 3]</p></div></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Modifica di altri atti normativi</a></h6><div class="collapseable"> <p>...<sup><a fragment="#fn-d6e1233" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1233" id="fnbck-d6e1233" routerlink="./">42</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1233"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1233" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1233" routerlink="./">42</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2013/733/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 2013</b> 4009</a>.</p></div></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per il 2014 il termine per la fornitura dei dati di cui all’articolo 4 lettera b numero 1 è il 30 settembre 2014.</p><p><sup>2</sup> I dati di cui all’articolo 11 capoversi 2 e 3 devono essere acquisiti dal momento della realizzazione dei modelli di geodati da parte del rispettivo Cantone conformemente all’ordinanza del 21 maggio 2008 (OGI)<sup><a fragment="#fn-d6e1255" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1255" id="fnbck-d6e1255" routerlink="./">43</a></sup> sulla geoinformazione, ma al più tardi entro il 1° giugno 2017.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1255"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1255" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1255" routerlink="./">43</a></sup> <a href="eli/cc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>510.620</b></a></p></div></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2014.</p><p><sup>2</sup> Gli articoli 17–19 entrano in vigore il 1° luglio 2015.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1281" id="fnbck-d6e1281" routerlink="./">44</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1281"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1281" routerlink="./">44</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/772/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4581</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 2, 6 lett. a–c, 13, 14 lett. a, 27 cpv. 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_1" routerlink="./">1. Dati aziendali</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_1/lvl_1_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_1/lvl_1_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_1/lvl_1_1" routerlink="./">1.1 Informazioni sul gestore</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1.1 </dt><dd>Numero personale cantonale</dd><dt>1.1.2 </dt><dd>Nome, recapito per la spedizione e comune di domicilio della persona o comune in cui ha sede la società di persone</dd><dt>1.1.3 </dt><dd>Numero di telefono, indirizzo e-mail</dd><dt>1.1.4 </dt><dd>Anno di nascita del gestore o anno di costituzione della persona giuridica</dd><dt>1.1.5 </dt><dd>Attività professionale principale </dd><dt>1.1.6 </dt><dd>Forma giuridica</dd><dt>1.1.7 </dt><dd>Lingua</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_1/lvl_1_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_1/lvl_1_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_1/lvl_1_2" routerlink="./">1.2 Informazioni sull’azienda </a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.2.1 </dt><dd>Numeri d’identificazione della rispettiva forma di azienda: numero cantonale dell’azienda, numero d’identificazione nel registro delle imprese e degli stabilimenti (numero RIS), numero d’identificazione delle imprese (IDI), numero per la banca dati sul traffico di animali (numero BDTA)</dd><dt>1.2.2 </dt><dd>Forme di azienda e di comunità (incluso il numero di aziende associate)</dd><dt>1.2.3 </dt><dd>Indirizzo della forma di azienda</dd><dt>1.2.4 </dt><dd>Coordinate della forma di azienda</dd><dt>1.2.5 </dt><dd>Altitudine della forma di azienda in m s.l.m.</dd><dt>1.2.6 </dt><dd>Appartenenza territoriale o alla zona </dd><dt>1.2.7 </dt><dd>Informazioni sulle specie animali</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_2" routerlink="./">2. Dati strutturali</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_2/lvl_2_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_2/lvl_2_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_2/lvl_2_1" routerlink="./">2.1 Informazioni sull’utilizzo della superficie aziendale</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1.1 </dt><dd>Superficie coltiva (superficie coltiva aperta e prati artificiali) </dd><dt>2.1.2 </dt><dd>Superficie permanentemente inerbita </dd><dt>2.1.3 </dt><dd>Superfici con colture perenni</dd><dt>2.1.4 </dt><dd>Superficie con colture coltivate tutto l’anno al coperto</dd><dt>2.1.5 </dt><dd>Altre superfici all’interno della superficie agricola utile</dd><dt>2.1.6 </dt><dd>Superfici fuori della superficie agricola utile</dd><dt>2.1.7 </dt><dd>Dati sulla particella concernenti segnatamente la declività e il tipo di gestione: agricoltura biologica, produzione estensiva e promozione della biodiversità</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_2/lvl_2_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_2/lvl_2_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_2/lvl_2_2" routerlink="./">2.2 Informazioni sugli animali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.2.1 </dt><dd>Animali tenuti per categoria di animali (per classe di età o di peso), inclusi api e animali acquatici (effettivo medio ed effettivi del giorno di riferimento secondo l’articolo 108 dell’OPD<sup><a fragment="#fn-d6e1379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1379" id="fnbck-d6e1379" routerlink="./">45</a></sup>)</dd><dt>2.2.2 </dt><dd>Tipo di detenzione/forma di produzione</dd><dt>2.2.3 </dt><dd>Numero e categorie degli animali estivati, durata dell’estivazione</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1379"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1379" routerlink="./">45</a></sup> <a href="eli/cc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.13</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_2/lvl_2_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_2/lvl_2_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_2/lvl_2_3" routerlink="./">2.3 Dati generali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.3.1 </dt><dd>Numero di persone impiegate, secondo il sesso, la categoria e il grado di occupazione</dd><dt>2.3.2 </dt><dd>Quantità di zucchero disciplinate contrattualmente e consegnate</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_2/lvl_2_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_2/lvl_2_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_2/lvl_2_4" routerlink="./">2.4 Vendita diretta</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.4.1 </dt><dd>Dati sulla vendita diretta</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_3" routerlink="./">3. Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti</a></h2><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_3/lvl_3_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_3/lvl_3_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_3/lvl_3_1" routerlink="./">3.1 Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1.1 </dt><dd>Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e per la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) di cui all’articolo 97 OPD</dd><dt>3.1.2 </dt><dd>Dati sugli organi di controllo di cui all’articolo 97 OPD</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_3/lvl_3_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_3/lvl_3_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_1/lvl_3/lvl_3_2" routerlink="./">3.2 Dati sui pagamenti diretti</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.2.1 </dt><dd>Tipo di contributi per gestore e azienda</dd><dt>3.2.2 </dt><dd>Importo dei contributi per gestore e azienda</dd><dt>3.2.3 </dt><dd>Dati di base per il calcolo dei contributi, inclusi i risultati intermedi</dd><dt>3.2.4 </dt><dd>Riduzioni di contributi in franchi e con indicazione della base legale della riduzione secondo l’OPD</dd><dt>3.2.5 </dt><dd>Restituzioni e versamenti di contributi degli anni precedenti in franchi</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1446" id="fnbck-d6e1446" routerlink="./">46</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1446"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1446" routerlink="./">46</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6157</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 6 lett. d–f, 27 cpv. 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Dati sui controlli</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Dati di base del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1463" id="fnbck-d6e1463" routerlink="./">47</a></sup></b><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./"> e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 dell’ordinanza del 16 dicembre 2016</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1472" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1472" id="fnbck-d6e1472" routerlink="./">48</a></sup></b><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./"> sul piano di controllo nazionale della catena alimentare e degli oggetti d’uso (OPCN)</a></h3><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1463"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1463" routerlink="./">47</a></sup> <a href="eli/cc/2018/673/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.15</b></a></p><p id="fn-d6e1472"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1472" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1472" routerlink="./">48</a></sup> <a href="eli/cc/2020/459/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.032</b></a></p></div><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Identificazione dell’unità aziendale controllata</dd><dt>1.2 </dt><dd>Contenuto del controllo (una o più rubriche di controllo)</dd><dt>1.3 </dt><dd>Data del controllo</dd><dt>1.4 </dt><dd>Ente di controllo</dd><dt>1.5 </dt><dd>Motivo del controllo</dd><dt>1.6 </dt><dd>Tipo di controllo (con o senza preavviso)</dd><dt>1.7 </dt><dd>Stato del controllo (stato della registrazione dei risultati e delle misure)</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Risultati del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 OPCN</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Lacune riscontrate con descrizione e informazioni complementari (entità/ portata, recidiva e gravità</dd><dt>2.2 </dt><dd>Elementi di una rubrica di controllo non controllati e inesatti</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Informazioni concernenti misure amministrative e procedure penali nel campo d’applicazione dell’OCoC e la produzione primaria vegetale secondo l’ordinanza del 23 novembre 2005</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1517" id="fnbck-d6e1517" routerlink="./">49</a></sup></b><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./"> concernente la produzione primaria</a></h3><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1517"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1517" routerlink="./">49</a></sup> <a href="eli/cc/2005/752/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.020</b></a></p></div><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Misure amministrative generali</dd><dt>3.2 </dt><dd>Riduzioni di contributi in franchi o in punti nonché restituzioni di contributi in franchi</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1537" id="fnbck-d6e1537" routerlink="./">50</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1537"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1537" routerlink="./">50</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/772/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4581</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 10, 27 cpv. 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Geodati</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo l’allegato 1 dell’OGI</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1554" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1554" id="fnbck-d6e1554" routerlink="./">51</a></sup></b></h3><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1554"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1554" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1554" routerlink="./">51</a></sup> <a href="eli/cc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>510.620</b></a></p></div><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Limiti delle zone agricole di cui all’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e1567" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1567" id="fnbck-d6e1567" routerlink="./">52</a></sup> sulle zone agricole (149.1)</dd><dt>1.2 </dt><dd>Zone declive (152.1)</dd><dt>1.3 </dt><dd>Vigneti in zone declive (152.2)</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1567"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1567" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1567" routerlink="./">52</a></sup> <a href="eli/cc/1999/46/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>912.1</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Catasto viticolo (151.1)</dd><dt>2.2 </dt><dd>Superfici utili (153.1)</dd><dt>2.3 </dt><dd>Perimetro Vigneti in zone terrazzate (153.2)</dd><dt>2.4 </dt><dd>Superfici per la promozione della biodiversità livello qualitativo II (153.3)</dd><dt>2.5 </dt><dd>Superfici per la promozione della biodiversità interconnessione (153.4)</dd><dt>2.6 </dt><dd>Perimetro SAU e superfici d’estivazione (153.5)</dd><dt>2.7 </dt><dd>Unità di gestione (153.6)</dd><dt>2.8 </dt><dd>...</dd><dt>2.9 </dt><dd>Elementi con qualità del paesaggio (153.8)</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_3/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Altri geodati a supporto dell’esecuzione della LAgr</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Carta delle attitudini climatiche per l’agricoltura secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (77.1)</dd><dt>3.2 </dt><dd>Carta digitale delle attitudini dei suoli della Svizzera secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (77.2)</dd><dt>3.3 </dt><dd>Registro delle denominazioni d’origine (DOP) e delle indicazioni geografiche secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (150)</dd><dt>3.4 </dt><dd>Dati ufficiali di misurazione nonché riprese aeree dell’Ufficio federale di topografia</dd><dt>3.5 </dt><dd>Carta del rischio d’erosione</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1635" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fn-d6e1635" id="fnbck-d6e1635" routerlink="./">53</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1635"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1635" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#fnbck-d6e1635" routerlink="./">53</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/772/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4581</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 20 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Dati utente in Agate</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Numeri d’identificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Numero Agate</dd><dt>1.2 </dt><dd>Numero personale cantonale</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Indirizzo</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Cognome</dd><dt>2.2 </dt><dd>Nome</dd><dt>2.3 </dt><dd>Via</dd><dt>2.4 </dt><dd>NPA</dd><dt>2.5 </dt><dd>Luogo</dd><dt>2.6 </dt><dd>Lingua per la corrispondenza</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Contatto</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Telefono (fisso o cellulare)</dd><dt>3.2 </dt><dd>Indirizzo e-mail</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Data di nascita</a></h3><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Organizzazione o Ufficio</a></h3><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/733/it#annex_4/lvl_u1/lvl_6" routerlink="./">6 Diritti di accesso generali o specifici secondo il sistema d’informazione</a></h3><div class="collapseable"> <p></p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 91643a3e-aa1b-4ec2-8716-c084ab460ddf | Ordinanza concernente l’estensione delle misure di solidarietà delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori | Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori | OOCOP | 919.117.72 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 2002-10-30T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25364/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it | 919.117.72 1 / 14 Ordinanza concernente l’estensione delle misure di solidarietà delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori (Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori, OOCOP) del 30 ottobre 2002 (Stato 1° gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 9 e 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr), ordina: Sezione 1: Misure di solidarietà Art. 1 1 Le misure di solidarietà delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori possono essere estese nei seguenti ambiti: a. la promozione della qualità; b. le campagne di promozione e di commercializzazione della produzione indi- gena; c. il miglioramento della conoscenza e della trasparenza della produzione e del mercato; d. l’allestimento di contratti standard e di usi commerciali conformi al diritto federale; e. l’adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato; f. il finanziamento delle misure inerenti agli ambiti di cui al capoverso 1 let- tere a–c ed e. 2 Le misure di adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato si limitano a situazioni straordinarie non dipendenti da problemi strutturali, segnata- mente: a. alla pianificazione e al coordinamento della produzione in funzione dello smercio; RU 2002 4327 1 RS 910.1 919.117.72 Esecuzione della L sull’agricoltura 2 / 14 919.117.72 b. ai programmi di miglioramento della qualità aventi quale conseguenza diretta una limitazione del volume o delle capacità di produzione; c. alle misure di sgravio del mercato.2 3 Le misure di cui al capoverso 2 lettere b e c devono essere decise da un’organizza- zione di categoria o eventualmente da un’organizzazione di produttori qualora non esista alcuna organizzazione di categoria. 4 I prodotti venduti direttamente dal produttore al consumatore finale ad uso privato non soggiacciono alle misure di solidarietà. Sezione 2: Organizzazioni di categoria e organizzazioni di produttori Art. 2 Forma giuridica 1 Per richiedere l’estensione di misure di solidarietà, un’organizzazione di categoria dev’essere un’associazione di persone organizzata corporativamente ed adempiere le condizioni previste dall’articolo 8 LAgr. 2 Per richiedere l’estensione di misure di solidarietà, un’organizzazione di produttori dev’essere un’associazione di produttori o di gruppi di produttori organizzata corpo- rativamente. I gruppi di produttori sono costituiti da aziende che producono lo stesso prodotto o gruppo di prodotti. Art. 3 Rappresentanza del prodotto Un prodotto o gruppo di prodotti può essere rappresentato soltanto da un’unica orga- nizzazione di categoria o da un’unica organizzazione di produttori, ad eccezione dei prodotti recanti una designazione ai sensi degli articoli 14–16 e 63 LAgr che possono anche essere rappresentati da un’organizzazione di categoria o da un’orga-nizzazione di produttori specifica. Art. 4 Rappresentatività delle organizzazioni di categoria Un’organizzazione di categoria è considerata rappresentativa se: a. i suoi membri producono, trasformano ed eventualmente commercializzano almeno la metà delle quantità del prodotto o del gruppo di prodotti immessi sul mercato; b. almeno il 60 per cento dei gestori interessati alle misure di solidarietà oggetto di una richiesta d’estensione sono membri della o delle organizzazioni di pro- duttori; c. le regioni nelle quali è prodotto o trasformato il prodotto o il gruppo di prodotti sono rappresentate equamente in seno all’organizzazione; 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6465). Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori 3 / 14 919.117.72 d. almeno i tre quarti dei rappresentanti dei produttori, degli addetti alla trasfor- mazione ed eventualmente dei commercianti in seno all’assemblea dell’orga- nizzazione di categoria esercitano personalmente un’attività inerente alla pro- duzione, alla trasformazione o al commercio del prodotto o del gruppo di prodotti in questione; e. i rappresentanti in seno all’assemblea dell’organizzazione di categoria sono nominati dall’assemblea della loro organizzazione o dall’insieme dei membri al loro livello. Art. 5 Rappresentatività delle organizzazioni di produttori Un’organizzazione di produttori è considerata rappresentativa se: a. i suoi membri producono almeno la metà delle quantità del prodotto o del gruppo di prodotti immessi sul mercato; b. almeno il 60 per cento dei gestori interessati alle misure di solidarietà oggetto di una richiesta d’estensione sono membri dell’organizzazione di produttori; c. le regioni nelle quali è prodotto o trasformato il prodotto o il gruppo di prodotti sono rappresentate equamente in seno all’organizzazione; d. almeno i tre quarti dei rappresentanti dei produttori in seno all’assemblea dell’organizzazione di produttori esercitano personalmente un’attività ine- rente alla produzione del prodotto o del gruppo di prodotti in questione; e. i rappresentanti in seno all’assemblea dell’organizzazione di produttori sono nominati dall’assemblea del loro gruppo o dall’insieme dei membri. Art. 6 Gestione dell’offerta Se la richiesta d’estensione verte su misure volte ad adeguare la produzione o l’offerta alle esigenze del mercato, gli statuti dei gruppi di produttori o eventualmente quelli dell’organizzazione di categoria per misure adottate a livello della trasformazione o del commercio devono comportare almeno: a. regole comuni concernenti lo smercio dei prodotti; b. l’obbligo di fornire le informazioni richieste dal gruppo o dall’organizzazione a fini statistici, segnatamente quelle riguardanti le superfici, i raccolti, i rendi- menti e le vendite dirette. Art. 7 Procedura decisionale 1 Spetta all’assemblea dei rappresentanti dell’organizzazione di categoria o dell’orga- nizzazione di produttori accettare una misura di solidarietà e richiedere al Consiglio federale la sua estensione. 2 Un’organizzazione di produttori deve prendere decisioni a maggioranza dei due terzi. 3 Un’organizzazione di categoria deve prendere decisioni a maggioranza dei due terzi a livello della produzione, della trasformazione ed eventualmente del commercio. Esecuzione della L sull’agricoltura 4 / 14 919.117.72 4 Se un’azienda possiede due terzi o più dei voti disponibili al suo livello, si tiene conto dei voti degli altri votanti dello stesso livello. Sezione 3: Domande Art. 8 Principio e contenuto 1 Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori inoltrano le domande all’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufficio federale). 2 Le domande devono contenere: a. una descrizione della misura di solidarietà per la quale si richiede l’estensione e i suoi obiettivi; b.3 un’argomentazione dettagliata in merito alla necessità di estendere la misura e al suo interesse pubblico. Se concernono l’adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato, le domande devono provare che l’evo- luzione del mercato presenta un carattere straordinario non dipendente da pro- blemi strutturali o indicare gli elementi sui quali l’organizzazione intende fon- darsi per determinare il carattere straordinario dell’evoluzione del mercato; c. la prova che i criteri di cui agli articoli 4–6 sono adempiuti; in particolare sono forniti lo statuto dell’organizzazione ed i dati statistici necessari, nonché nome, qualità e domicilio dei rappresentanti in seno all’assemblea; d. il verbale dell’assemblea dei rappresentanti, che attesti che la misura è stata esposta chiaramente e approvata a ogni livello dalla maggioranza dei due terzi, nonché indichi il risultato della votazione relativa alla richiesta di estensione; e. la descrizione dettagliata dell’attuazione, del finanziamento e del controllo della misura, segnatamente del modo in cui l’organizzazione intende tenere conto delle quantità commercializzate direttamente, non sottoposte alla misura; f. un preventivo e la descrizione dettagliata della destinazione dei fondi, se l’estensione verte sul finanziamento di una misura di solidarietà di cui all’ar- ticolo 1 capoverso 1 lettera f. 3 Le domande di estensione delle misure volte a migliorare la qualità o lo smercio possono riferirsi a una durata massima di quattro anni. Le domande concernenti le misure volte ad adeguare la produzione e l’offerta alle esigenze del mercato possono riferirsi a una durata massima di due anni. Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori possono chiedere al Consiglio federale una proroga dell’estensione al termine di un nuovo esame.4 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6465). 4 Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 6465). Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori 5 / 14 919.117.72 Art. 9 Pubblicazione delle domande 1 L’Ufficio federale pubblica nel Foglio ufficiale svizzero di commercio le richieste di estensione delle misure di solidarietà presentate dalle organizzazioni di categoria e dalle organizzazioni di produttori. 2 Chiunque può inoltrare il proprio parere all’Ufficio federale nei 30 giorni successivi alla pubblicazione. Sezione 4: Misure Art. 10 Prescrizioni applicabili ai settori qualità, promozione delle vendite e adeguamento della produzione e dell’offerta Nell’allegato 1 sono fissate: a. le misure destinate alla promozione della qualità e delle vendite nonché all’adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato; b. la durata delle misure. Art. 11 Contributi versati alle organizzazioni di categoria e alle organizzazioni di produttori dai non membri 1 Nell’allegato 2 sono fissati: a.5 i contributi che i non membri interessati dalle misure sono tenuti a versare alle diverse organizzazioni di categoria e alle organizzazioni di produttori; b. la durata dell’obbligo contributivo dei non membri; c. l’utilizzazione dei contributi. 2 Se un’organizzazione di categoria o un’organizzazione di produttori riduce l’im- porto dei contributi dei suoi membri durante la durata di validità dell’obbligo contri- butivo dei non membri, il contributo dei non membri è ridotto in modo corrispondente. L’organizzazione informa il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)6 sulle modifiche dei contributi. Il DEFR adegua l’allegato in modo corrispondente. 7 3 Essi non devono in alcun caso essere destinati al finanziamento di misure i cui be- nefici sono riservati ai membri delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori. 4 Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori affidano a un organo di revisione indipendente il controllo della corretta utilizzazione dei contributi dei non 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 nov. 2005, in vigore dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5581). 6 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 nov. 2005, in vigore dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5581). Esecuzione della L sull’agricoltura 6 / 14 919.117.72 membri. I risultati del controllo sono parte integrante del rapporto di cui all’articolo 13.8 Art. 12 Esecuzione delle misure 1 Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori controllano l’esecu- zione delle misure. 2 Esse fatturano i contributi ai non membri. 3 Le aziende o le organizzazioni possono collaborare all’esecuzione. 4 Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori ordinano, mediante decisione, l’esecuzione delle misure in caso di mancata esecuzione da parte degli in- teressati o se viene richiesta una decisione sui contributi. 5 Negli allegati è stabilito se le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di pro- duttori possono adottare misure amministrative. Art. 13 Obbligo di rendere conto Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori, le cui misure di soli- darietà beneficiano di un’estensione, sono tenute a presentare ogni anno un rapporto al DEFR sull’esecuzione e l’efficacia delle misure. Art. 14 Trasmissione di dati 1 I servizi menzionati negli allegati trasmettono su richiesta alle organizzazioni di ca- tegoria e alle organizzazioni di produttori i dati necessari all’esecuzione delle misure. Possono fatturare le spese. 2 I dati possono essere utilizzati unicamente per le misure previste negli allegati. Sezione 5: Disposizioni finali Art. 15 Diritto previgente: abrogazione del L’ordinanza del 7 dicembre 19989 concernente le organizzazioni di categoria e le or- ganizzazioni di produttori è abrogata. Art. 16 Disposizioni transitorie Il nuovo diritto si applica alle domande pendenti al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza. 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5481). 9 [RU 1999 459, 2000 2239, 2001 3574, 2002 3577]. Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori 7 / 14 919.117.72 Art. 17 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1º gennaio 2003. Esecuzione della L sull’agricoltura 8 / 14 919.117.72 Allegato 110 10 Abrogato dal n. I dell’O del 22 nov. 2017, con effetto dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7179). Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori 9 / 14 919.117.72 Allegato 211 (art. 11) A. Organizzazione di produttori Produttori Svizzeri di Latte 1. Importo del contributo I non membri devono versare alla Federazione Produttori Svizzeri di Latte (PSL), quale organizzazione di produttori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2, 0,725 cente- simi per chilogrammo di latte commercializzato. 2. Utilizzazione dei contributi Il contributo versato deve essere impiegato per le seguenti misure intese a promuovere lo smercio in Svizzera e all’estero indipendentemente dalla marca: a. ricerche di marketing; b. pubblicità generica di base; c. misure generiche di promozione delle vendite; d. campagna informativa sul valore nutritivo, sulla freschezza e sulla qualità del latte e dei latticini; e. misure che interessano più categorie adottate in collaborazione con Agro- Marketing Suisse (AMS); f. misure di marketing adottate da Switzerland Cheese Marketing (SCM) a favore dei formaggi svizzeri. 3. Trasmissione di dati Il servizio d’amministrazione ai sensi dell’articolo 12 dell’ordinanza del 25 giugno 200812 sul sostegno del prezzo del latte (OSL) trasmette alla PSL, su richiesta, i se- guenti dati: a. gli indirizzi degli addetti alla valorizzazione del latte e dei commercianti diretti; b. gli indirizzi dei produttori che hanno fornito latte agli addetti alla valorizza- zione; c. i quantitativi di latte forniti mensilmente dai singoli produttori ai singoli addetti alla valorizzazione del latte. 4. Validità L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025. 11 Aggiornato dal n. II dell’O del 14 nov. 2007 (RU 2007 6465), dal n. I delle O del 25 feb. 2009 (RU 2009 883), del 18 nov. 2009 (RU 2009 5883), del 25 mag. 2011 (RU 2011 2417), dal n. II dell’O del 26 ott. 2011 (RU 2011 5481), dal n. I delle O del 23 mag. 2012 (RU 2012 3471), del 23 ott. 2013 (RU 2013 4025), dell’11 dic. 2015 (RU 2015 5819), dal n. II dell’O del 22 nov. 2017 (RU 2017 7179), dal n. I delle O del 30 nov. 2018 (RU 2018 4705), del 13 nov. 2019 (RU 2019 3767), del 24 nov. 2021 (RU 2021 853) e del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 695). 12 RS 916.350.2 Esecuzione della L sull’agricoltura 10 / 14 919.117.72 B. Organizzazione di produttori Unione svizzera dei contadini 1. Importo dei contributi I non membri devono versare all’Unione svizzera dei contadini (USC), quale organiz- zazione di produttori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2, i seguenti contributi: a. 9 centesimi per ogni animale nato della specie bovina; b. 2.5 centesimi per ogni animale nato della specie suina; c. 2 centesimi per ogni animale nato della specie ovina; d. 1 centesimo per ogni animale nato della specie caprina. 2. Utilizzazione dei contributi I contributi versati conformemente al numero 1 devono essere impiegati nel settore marketing/comunicazione per l’agricoltura svizzera secondo l’articolo 1 dell’ordi- nanza del 7 dicembre 199813 sulla promozione dello smercio. 3. Trasmissione di dati L’Ufficio federale trasmette su richiesta all’USC gli indirizzi dei detentori di animali nonché i rispettivi effettivi di bestiame. 4. Validità L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025. C. Organizzazione di produttori GalloSuisse 1. Importo dei contributi 1.1. I non membri devono versare a GalloSuisse, quale organizzazione di produttori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2, i seguenti contributi: a. 30 centesimi per animale presso gli acquirenti di pulcini femmina o di polla- strelle; b. 12 centesimi per uovo presso gli acquirenti di uova da cova. 1.2. Soltanto gli acquirenti che detengono almeno 500 galline da allevamento delle razze ovaiole o 500 galline ovaiole soggiacciono all’obbligo contributivo. 2. Utilizzazione dei contributi I contributi versati conformemente al numero 1 devono essere impiegati nel settore marketing/comunicazione per le uova svizzere secondo l’articolo 1 dell’ordinanza del 7 dicembre 1998 sulla promozione dello smercio. 13 [RU 1998 3205, 2000 187 art. 22 cpv. 1 n. 23, 2002 4311, 2003 5415. RU 2006 2695 art. 19]. Vedi ora l’O del 9 giu. 2006 concernente il sostegno alla promozione dello smercio di prodotti agricoli (RS 916.010). Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori 11 / 14 919.117.72 3. Trasmissione dei dati L’Ufficio federale trasmette a GalloSuisse, su richiesta, i seguenti dati: a. gli indirizzi dei produttori svizzeri che detengono almeno 500 galline da allevamento delle razze ovaiole o 500 galline ovaiole, nonché il numero di animali effettivamente detenuto; b. gli indirizzi degli importatori di uova da cova, pulcini e pollastrelle, nonché i rispettivi quantitativi importati. 4. Validità L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025. D. Organizzazione di categoria Emmentaler Switzerland 1. Importo dei contributi 1.1. I produttori non membri devono versare a Emmentaler Switzerland (ES), quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo di 70 centesimi per chilogrammo di Emmentaler fabbricato. 1.2. Se il contributo è calcolato in base al quantitativo di latte trasformato in Emmentaler, si considera un coefficiente di rendimento pari a 8,15. 2. Utilizzazione dei contributi Il contributo versato conformemente al numero 1 deve essere impiegato per le misure seguenti: a. pubblicità; b. relazioni pubbliche; c. fiere ed esposizioni. 3. Trasmissione di dati Il servizio d’amministrazione ai sensi dell’articolo 12 OSL trasmette all’ES, su richie- sta, i seguenti dati di ciascuna azienda che produce Emmentaler o «altro formaggio a pasta dura, grasso» le cui forme pesano più di 70 chilogrammi: a. gli indirizzi dei produttori e, se disponibili, quelli degli affinatori; b. i quantitativi di Emmentaler fabbricati (peso dopo la pressatura) e il numero di forme; c. il quantitativo di latte trasformato in Emmentaler; d. il quantitativo di «altro formaggio a pasta dura, grasso», le cui forme pesano più di 70 chilogrammi (peso dopo la pressatura) e il numero di forme; e. il quantitativo di latte trasformato in «altro formaggio a pasta dura, grasso», le cui forme pesano più di 70 chilogrammi; Esecuzione della L sull’agricoltura 12 / 14 919.117.72 f. il quantitativo di «formaggio a pasta dura, materia prima per formaggio fuso, grasso» le cui forme pesano più di 70 chilogrammi (peso dopo la pressatura) e il numero di forme; g. il quantitativo di latte trasformato in «formaggio a pasta dura, materia prima per formaggio fuso, grasso» le cui forme pesano di più di 70 chilogrammi. 4. Validità L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025. E. Organizzazione di categoria Interprofession du Vacherin Fribourgeois 1. Importo dei contributi 1.1 I produttori non membri devono versare all’«Interprofession du Vacherin Fri- bourgeois» (IPVF), quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capo- verso 1, un contributo di 80 centesimi per chilogrammo di Vacherin Fribourgeois pro- dotto. 1.2 Se il contributo è calcolato in base al quantitativo di latte trasformato in Vacherin Fribourgeois, è considerato un coefficiente di rendimento pari a 11,026. 2. Utilizzazione dei contributi Il contributo versato conformemente al numero 1 deve essere impiegato per le misure seguenti: a. pubblicità; b. relazioni pubbliche; c. fiere ed esposizioni. 3. Trasmissione di dati Il servizio d’amministrazione ai sensi dell’articolo 12 OSL trasmette all’IPVF, su ri- chiesta, i seguenti dati di ciascuna azienda che produce Vacherin Fribourgeois o «altro formaggio a pasta semidura, grasso» le cui forme pesano tra 5 e 12 chilogrammi: a. gli indirizzi dei produttori e, se disponibili, quelli degli affinatori; b. i quantitativi di Vacherin Fribourgeois fabbricati (peso dopo la pressatura) e il numero di forme; c. il quantitativo di latte trasformato in Vacherin Fribourgeois; d. il quantitativo di «altro formaggio a pasta semidura, grasso», le cui forme hanno un peso compreso tra 5 e 12 chilogrammi (peso dopo la pressatura) e il numero di forme; e. il quantitativo di latte trasformato in «altro formaggio a pasta semidura, grasso» le cui forme hanno un peso compreso tra 5 e 12 chilogrammi. Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori 13 / 14 919.117.72 4. Validità L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025. F. Organizzazione di categoria Interprofessione della vite e del vino svizzeri 1. Importo dei contributi 1.1 I produttori non membri devono versare allʼInterprofessione della vite e del vino svizzeri (IVVS), quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo annuale di 0,455 centesimi per metro quadrato di superficie iscritta nel catasto viticolo. A questo scopo è determinante la superficie iscritta nel catasto viticolo dell’anno che precede la riscossione. 1.2 I vinificatori che non sono membri devono versare allʼIVVS, quale organizza- zione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo annuale di 0,55 centesimi per chilogrammo di uva incantinata. A questo scopo è determinante la di- chiarazione di incantinamento di cui all’articolo 29 capoverso 6 dell’ordinanza del 14 novembre 200714 sul vino presentata nell’anno che precede la riscossione. 1.3 I non membri sono esentati dall’obbligo contributivo se il Cantone, un’organiz- zazione di categoria o un’organizzazione cantonale riscuote contributi d’incentiva- zione in base alle proprie disposizioni presso tutti gli attori e si prende a carico i con- tributi dei non membri. 1.4 LʼIVVS può delegare la riscossione dei contributi alle organizzazioni di categoria cantonali o sovracantonali che sono suoi membri. Queste ultime possono delegare la riscossione dei contributi a un’organizzazione o a un fiduciario. 1.5 Il contributo per i non membri non è riscosso qualora l’importo dovuto secondo i numeri 1.1 e 1.2 sia inferiore a dieci franchi. 2. Utilizzo dei contributi Il contributo versato conformemente al numero 1 può essere impiegato solo per le campagne pubblicitarie annuali di promozione dei vini svizzeri negli anni 2023–2025. I fondi rimasti inutilizzati al termine di ogni anno possono essere riportati a nuovo per finanziare le stesse misure. 3. Trasmissione di dati I servizi cantonali competenti della vitivinicoltura e del controllo della vendemmia trasmettono, su richiesta, all’IVVS o alle organizzazioni di categoria cantonali o so- vracantonali che sono suoi membri i seguenti dati: a. gli indirizzi dei produttori e dei vinificatori; b. i dati sulle superfici e sulle quantità incantinate per produttore o per vinifica- tore. 14 RS 916.140 Esecuzione della L sull’agricoltura 14 / 14 919.117.72 4. Validità L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025. Sezione 1: Misure di solidarietà Art. 1 Sezione 2: Organizzazioni di categoria e organizzazioni di produttori Art. 2 Forma giuridica Art. 3 Rappresentanza del prodotto Art. 4 Rappresentatività delle organizzazioni di categoria Art. 5 Rappresentatività delle organizzazioni di produttori Art. 6 Gestione dell’offerta Art. 7 Procedura decisionale Sezione 3: Domande Art. 8 Principio e contenuto Art. 9 Pubblicazione delle domande Sezione 4: Misure Art. 10 Prescrizioni applicabili ai settori qualità, promozione delle vendite e adeguamento della produzione e dell’offerta Art. 11 Contributi versati alle organizzazioni di categoria e alle organizzazioni di produttori dai non membri Art. 12 Esecuzione delle misure Art. 13 Obbligo di rendere conto Art. 14 Trasmissione di dati Sezione 5: Disposizioni finali Art. 15 Diritto previgente: abrogazione del Art. 16 Disposizioni transitorie Art. 17 Entrata in vigore Allegato 1 Allegato 2 A. Organizzazione di produttori Produttori Svizzeri di Latte 1. Importo del contributo 2. Utilizzazione dei contributi 3. Trasmissione di dati 4. Validità B. Organizzazione di produttori Unione svizzera dei contadini 1. Importo dei contributi 2. Utilizzazione dei contributi 3. Trasmissione di dati 4. Validità C. Organizzazione di produttori GalloSuisse 1. Importo dei contributi 2. Utilizzazione dei contributi 3. Trasmissione dei dati 4. Validità D. Organizzazione di categoria Emmentaler Switzerland 1. Importo dei contributi 2. Utilizzazione dei contributi 3. Trasmissione di dati E. Organizzazione di categoria Interprofession du Vacherin Fribourgeois 1. Importo dei contributi 2. Utilizzazione dei contributi 3. Trasmissione di dati 4. Validità F. Organizzazione di categoria Interprofessione della vite e del vino svizzeri 1. Importo dei contributi 2. Utilizzo dei contributi 3. Trasmissione di dati 4. Validità | <div _ngcontent-ftl-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--919.117.72 --><p class="srnummer">919.117.72 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente l’estensione delle misure di solidarietà<br/>delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni<br/>di produttori</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni<br/>di produttori, OOCOP)</h2><p>del 30 ottobre 2002 (Stato 1° gennaio 2023)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 9 e 177 capoverso 1 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e27" id="fnbck-d6e27" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e27"><sup><a fragment="#fnbck-d6e27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e27" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Misure di solidarietà</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Le misure di solidarietà delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori possono essere estese nei seguenti ambiti:</p><dl><dt><tmp:inl id="d7e314" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a.<tmp:inl id="d7e314" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e319" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e319" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e319" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>la promozione della qualità;<tmp:inl id="d7e319" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e332" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b.<tmp:inl id="d7e332" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e337" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e337" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e337" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>le campagne di promozione e di commercializzazione della produzione indigena;<tmp:inl id="d7e337" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e350" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>c.<tmp:inl id="d7e350" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e355" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e355" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e355" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>il miglioramento della conoscenza e della trasparenza della produzione e del mercato;<tmp:inl id="d7e355" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e368" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>d.<tmp:inl id="d7e368" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e373" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e373" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e373" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>l’allestimento di contratti standard e di usi commerciali conformi al diritto federale;<tmp:inl id="d7e373" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e386" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>e.<tmp:inl id="d7e386" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e391" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e391" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e391" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>l’adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato;<tmp:inl id="d7e391" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e404" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>f.<tmp:inl id="d7e404" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e409" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e409" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e409" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>il finanziamento delle misure inerenti agli ambiti di cui al capoverso 1 let<tmp:inl id="d7e409" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e415" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>tere a–c ed e.<tmp:inl id="d7e415" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl><p><sup>2</sup> Le misure di adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato si limitano a situazioni straordinarie non dipendenti da problemi strutturali, segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>alla pianificazione e al coordinamento della produzione in funzione dello smercio;</dd><dt>b. </dt><dd>ai programmi di miglioramento della qualità aventi quale conseguenza diretta una limitazione del volume o delle capacità di produzione;</dd><dt>c. </dt><dd>alle misure di sgravio del mercato.<sup><a fragment="#fn-d6e138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e138" id="fnbck-d6e138" routerlink="./">2</a></sup></dd></dl><p><sup>3</sup> Le misure di cui al capoverso 2 lettere b e c devono essere decise da un’organizzazione di categoria o eventualmente da un’organizzazione di produttori qualora non esista alcuna organizzazione di categoria.</p><p><sup>4</sup> I prodotti venduti direttamente dal produttore al consumatore finale ad uso privato non soggiacciono alle misure di solidarietà.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e138"><sup><a fragment="#fnbck-d6e138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e138" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/845/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6465</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Organizzazioni di categoria e organizzazioni di produttori</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Forma giuridica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per richiedere l’estensione di misure di solidarietà, un’organizzazione di categoria dev’essere un’associazione di persone organizzata corporativamente ed adempiere le condizioni previste dall’articolo 8 LAgr.</p><p><sup>2</sup> Per richiedere l’estensione di misure di solidarietà, un’organizzazione di produttori dev’essere un’associazione di produttori o di gruppi di produttori organizzata corporativamente. I gruppi di produttori sono costituiti da aziende che producono lo stesso prodotto o gruppo di prodotti.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Rappresentanza del prodotto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Un prodotto o gruppo di prodotti può essere rappresentato soltanto da un’unica organizzazione di categoria o da un’unica organizzazione di produttori, ad eccezione dei prodotti recanti una designazione ai sensi degli articoli 14–16 e 63 LAgr che possono anche essere rappresentati da un’organizzazione di categoria o da un’orga-nizzazione di produttori specifica.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_4" routerlink="./"><b><inl>Art. 4</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e676" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Rappresentatività delle organizzazioni di categoria<tmp:inl id="d7e676" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p>Un’organizzazione di categoria è considerata rappresentativa se:</p><dl><dt><tmp:inl id="d7e699" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a.<tmp:inl id="d7e699" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e704" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e704" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e704" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i suoi membri producono, trasformano ed eventualmente commercializzano almeno la metà delle quantità del prodotto o del gruppo di prodotti immessi sul mercato;<tmp:inl id="d7e704" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e717" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b.<tmp:inl id="d7e717" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e722" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e722" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e722" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>almeno il 60 per cento dei gestori interessati alle misure di solidarietà oggetto di una richiesta d’estensione sono membri della o delle organizzazioni di produttori;<tmp:inl id="d7e722" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e735" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>c.<tmp:inl id="d7e735" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e740" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e740" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e740" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>le regioni nelle quali è prodotto o trasformato il prodotto o il gruppo di prodotti sono rappresentate equamente in seno all’organizzazione;<tmp:inl id="d7e740" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e753" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>d.<tmp:inl id="d7e753" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e759" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e759" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e759" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>almeno i tre quarti dei rappresentanti dei produttori, degli addetti alla trasformazione ed eventualmente dei commercianti in seno all’assemblea dell’organizzazione di categoria esercitano personalmente un’attività ine<tmp:inl id="d7e759" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e765" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>rente alla produzione, alla trasformazione o al commercio del prodotto o del gruppo di prodotti in questione;<tmp:inl id="d7e765" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e777" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>e.<tmp:inl id="d7e777" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e782" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e782" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e782" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i rappresentanti in seno all’assemblea dell’organizzazione di categoria sono nominati dall’assemblea della loro organizzazione o dall’insieme dei membri al loro livello.<tmp:inl id="d7e782" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_5" routerlink="./"><b><inl>Art. 5</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e802" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Rappresentatività delle organizzazioni di produttori<tmp:inl id="d7e802" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p>Un’organizzazione di produttori è considerata rappresentativa se:</p><dl><dt><tmp:inl id="d7e826" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a.<tmp:inl id="d7e826" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e831" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e831" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e831" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i suoi membri producono almeno la metà delle quantità del prodotto o del gruppo di prodotti immessi sul mercato;<tmp:inl id="d7e831" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e843" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b.<tmp:inl id="d7e843" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e848" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e848" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e848" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>almeno il 60 per cento dei gestori interessati alle misure di solidarietà oggetto di una richiesta d’estensione sono membri dell’organizzazione di produttori;<tmp:inl id="d7e848" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e860" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>c.<tmp:inl id="d7e860" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e865" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e865" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e865" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>le regioni nelle quali è prodotto o trasformato il prodotto o il gruppo di prodotti sono rappresentate equamente in seno all’organizzazione;<tmp:inl id="d7e865" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e877" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>d.<tmp:inl id="d7e877" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e882" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e882" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e882" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>almeno i tre quarti dei rappresentanti dei produttori in seno all’assemblea dell’organizzazione di produttori esercitano personalmente un’attività inerente alla produzione del prodotto o del gruppo di prodotti in questione;<tmp:inl id="d7e882" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e895" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>e.<tmp:inl id="d7e895" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e900" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e900" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e900" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i rappresentanti in seno all’assemblea dell’organizzazione di produttori sono nominati dall’assemblea del loro gruppo o dall’insieme dei membri.<tmp:inl id="d7e900" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_6" routerlink="./"><b><inl>Art. 6</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e920" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Gestione dell’offerta<tmp:inl id="d7e920" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p>Se la richiesta d’estensione verte su misure volte ad adeguare la produzione o l’offerta alle esigenze del mercato, gli statuti dei gruppi di produttori o eventualmente quelli dell’organizzazione di categoria per misure adottate a livello della trasformazione o del commercio devono comportare almeno:</p><dl><dt><tmp:inl id="d7e943" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a.<tmp:inl id="d7e943" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e948" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e948" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e948" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>regole comuni concernenti lo smercio dei prodotti;<tmp:inl id="d7e948" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e961" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b.<tmp:inl id="d7e961" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e966" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e966" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e966" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>l’obbligo di fornire le informazioni richieste dal gruppo o dall’organiz<tmp:inl id="d7e966" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e972" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>zazione a fini statistici, segnatamente quelle riguardanti le superfici, i raccolti, i rendimenti e le vendite dirette.<tmp:inl id="d7e972" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Procedura decisionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Spetta all’assemblea dei rappresentanti dell’organizzazione di categoria o dell’organizzazione di produttori accettare una misura di solidarietà e richiedere al Consiglio federale la sua estensione.</p><p><sup>2</sup> Un’organizzazione di produttori deve prendere decisioni a maggioranza dei due terzi.</p><p><sup>3</sup> Un’organizzazione di categoria deve prendere decisioni a maggioranza dei due terzi a livello della produzione, della trasformazione ed eventualmente del commercio.</p><p><sup>4</sup> Se un’azienda possiede due terzi o più dei voti disponibili al suo livello, si tiene conto dei voti degli altri votanti dello stesso livello.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Domande</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Principio e contenuto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori inoltrano le domande all’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufficio federale).</p><p><sup>2</sup> Le domande devono contenere:</p><dl><dt><tmp:inl id="d7e1155" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a.<tmp:inl id="d7e1155" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1160" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e1160" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e1160" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>una descrizione della misura di solidarietà per la quale si richiede l’estensione e i suoi obiettivi;<tmp:inl id="d7e1160" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e1173" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b.<tmp:inl id="d7e1173" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1179" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e425" id="fnbck-d6e425" routerlink="./">3</a></sup><tmp:inl id="d7e1179" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1184" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e1184" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e1184" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1184" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>un’argomentazione dettagliata in merito alla necessità di estendere la misura e al suo interesse pubblico. Se concernono l’adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato, le domande devono provare che l’evoluzione del mercato presenta un carattere straordinario non dipendente da problemi strutturali o indicare gli elementi sui quali l’organizzazione intende fondarsi per determinare il carattere straordinario dell’evoluzione del mercato;</dd><dt><tmp:inl id="d7e1244" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>c.<tmp:inl id="d7e1244" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1249" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e1249" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e1249" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>la prova che i criteri di cui agli articoli 4–6 sono adempiuti; in particolare sono forniti lo statuto dell’organizzazione ed i dati statistici necessari, nonché nome, qualità e domicilio dei rappresentanti in seno all’assemblea;<tmp:inl id="d7e1249" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e1263" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>d.<tmp:inl id="d7e1263" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1268" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e1268" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e1268" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>il verbale dell’assemblea dei rappresentanti, che attesti che la misura è stata esposta chiaramente e approvata a ogni livello dalla maggioranza dei due terzi, nonché indichi il risultato della votazione relativa alla richiesta di <tmp:inl id="d7e1268" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1276" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>estensione<tmp:inl id="d7e1276" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1281" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>;<tmp:inl id="d7e1281" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e1293" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>e.<tmp:inl id="d7e1293" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1298" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e1298" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e1298" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>la descrizione dettagliata dell’attuazione, del finanziamento e del controllo della misura, segnatamente del modo in cui l’organizzazione intende tenere conto delle quantità commercializzate direttamente, non sottoposte alla <tmp:inl id="d7e1298" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1306" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>misura<tmp:inl id="d7e1306" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1311" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>;<tmp:inl id="d7e1311" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e1323" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>f.<tmp:inl id="d7e1323" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e1328" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e1328" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e1328" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>un preventivo e la descrizione dettagliata della destinazione dei fondi, se l’estensione verte sul finanziamento di una misura di solidarietà di cui all’articolo 1 capoverso 1 lettera f.<tmp:inl id="d7e1328" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl><p><sup>3</sup> Le domande di estensione delle misure volte a migliorare la qualità o lo smercio possono riferirsi a una durata massima di quattro anni. Le domande concernenti le misure volte ad adeguare la produzione e l’offerta alle esigenze del mercato possono riferirsi a una durata massima di due anni. Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori possono chiedere al Consiglio federale una proroga dell’estensione al termine di un nuovo esame.<sup><a fragment="#fn-d6e505" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e505" id="fnbck-d6e505" routerlink="./">4</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e425"><sup><a fragment="#fnbck-d6e425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e425" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/845/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6465</a>).</p><p id="fn-d6e505"><sup><a fragment="#fnbck-d6e505" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e505" routerlink="./">4</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 nov. 2007, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/845/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6465</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Pubblicazione delle domande</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale pubblica nel Foglio ufficiale svizzero di commercio le richieste di estensione delle misure di solidarietà presentate dalle organizzazioni di categoria e dalle organizzazioni di produttori.</p><p><sup>2</sup> Chiunque può inoltrare il proprio parere all’Ufficio federale nei 30 giorni successivi alla pubblicazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Misure</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Prescrizioni applicabili ai settori qualità, promozione delle vendite e adeguamento della produzione e dell’offerta</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nell’allegato 1 sono fissate:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le misure destinate alla promozione della qualità e delle vendite nonché all’adeguamento della produzione e dell’offerta alle esigenze del mercato<tmp:inl id="d7e1506" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>;<tmp:inl id="d7e1506" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt>b. </dt><dd>la durata delle misure.</dd></dl></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Contributi versati alle organizzazioni di categoria e alle organizzazioni di produttori dai non membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nell’allegato 2 sono fissati:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e563" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e563" id="fnbck-d6e563" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>i contributi che i non membri interessati dalle misure sono tenuti a versare alle diverse organizzazioni di categoria e alle organizzazioni di produttori;</dd><dt>b. </dt><dd>la durata dell’obbligo contributivo dei non membri;</dd><dt>c. </dt><dd>l’utilizzazione dei contributi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se un’organizzazione di categoria o un’organizzazione di produttori riduce l’importo dei contributi dei suoi membri durante la durata di validità dell’obbligo contributivo dei non membri, il contributo dei non membri è ridotto in modo corrispondente. L’organizzazione informa il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<sup><a fragment="#fn-d6e583" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e583" id="fnbck-d6e583" routerlink="./">6</a></sup> sulle modifiche dei contributi. Il DEFR adegua l’allegato in modo corrispondente. <sup><a fragment="#fn-d6e593" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e593" id="fnbck-d6e593" routerlink="./">7</a></sup></p><p><sup>3</sup> Essi non devono in alcun caso essere destinati al finanziamento di misure i cui benefici sono riservati ai membri delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori.</p><p><sup>4</sup> Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori affidano a un organo di revisione indipendente il controllo della corretta utilizzazione dei contributi dei non membri. I risultati del controllo sono parte integrante del rapporto di cui all’articolo 13.<sup><a fragment="#fn-d6e608" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e608" id="fnbck-d6e608" routerlink="./">8</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e563"><sup><a fragment="#fnbck-d6e563" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e563" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 nov. 2005, in vigore dal 1° gen. 2006 (<a href="eli/oc/2005/759/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 5581</a>).</p><p id="fn-d6e583"><sup><a fragment="#fnbck-d6e583" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e583" routerlink="./">6</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e593"><sup><a fragment="#fnbck-d6e593" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e593" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 nov. 2005, in vigore dal 1° gen. 2006 (<a href="eli/oc/2005/759/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 5581</a>).</p><p id="fn-d6e608"><sup><a fragment="#fnbck-d6e608" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e608" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 ott. 2011, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/778/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5481</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Esecuzione delle misure</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori controllano l’esecuzione delle misure.</p><p><sup>2</sup> Esse fatturano i contributi ai non membri.</p><p><sup>3</sup> Le aziende o le organizzazioni possono collaborare all’esecuzione.</p><p><sup>4</sup> Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori ordinano, mediante decisione, l’esecuzione delle misure in caso di mancata esecuzione da parte degli interessati o se viene richiesta una decisione sui contributi.</p><p><sup>5</sup> Negli allegati è stabilito se le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori possono adottare misure amministrative.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Obbligo di rendere conto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori, le cui misure di solidarietà beneficiano di un’estensione, sono tenute a presentare ogni anno un rapporto al DEFR sull’esecuzione e l’efficacia delle misure.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Trasmissione di dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi menzionati negli allegati trasmettono su richiesta alle organizzazioni di categoria e alle organizzazioni di produttori i dati necessari all’esecuzione delle misure. Possono fatturare le spese.</p><p><sup>2</sup> I dati possono essere utilizzati unicamente per le misure previste negli allegati.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Diritto previgente: abrogazione del </a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e672" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e672" id="fnbck-d6e672" routerlink="./">9</a></sup> concernente le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e672"><sup><a fragment="#fnbck-d6e672" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e672" routerlink="./">9</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/57/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 459</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/354/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 2239</a>, <b></b><a href="eli/oc/2001/532/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2001</b> 3574</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/540/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 3577</a>].</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_16" routerlink="./"><b><inl>Art. 16</inl></b><inl></inl> <tmp:inl id="d7e2171" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Disposizioni transitorie<tmp:inl id="d7e2171" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p>Il nuovo diritto si applica alle domande pendenti al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1º gennaio 2003.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><sup><a fragment="#fn-d6e724" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e724" id="fnbck-d6e724" routerlink="./">10</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e724"><sup><a fragment="#fnbck-d6e724" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e724" routerlink="./">10</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 22 nov. 2017, con effetto dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/774/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7179</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><sup><a fragment="#fn-d6e736" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e736" id="fnbck-d6e736" routerlink="./">11</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e736"><sup><a fragment="#fnbck-d6e736" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e736" routerlink="./">11</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 14 nov. 2007 (<a href="eli/oc/2007/845/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 6465</a>), dal n. I delle O del 25 feb. 2009 (<a href="eli/oc/2009/149/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 883</a>), del 18 nov. 2009 (<a href="eli/oc/2009/718/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 5883</a>), del 25 mag. 2011 (<a href="eli/oc/2011/353/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 2417</a>), dal n. II dell’O del 26 ott. 2011 (<a href="eli/oc/2011/778/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5481</a>), dal n. I delle O del 23 mag. 2012 (<a href="eli/oc/2012/392/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3471</a>), del 23 ott. 2013 (<a href="eli/oc/2013/734/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4025</a>), dell’11 dic. 2015 (<a href="eli/oc/2015/896/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5819</a>), dal n. II dell’O del 22 nov. 2017 (<a href="eli/oc/2017/774/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7179</a>), dal n. I delle O del 30 nov. 2018 (<a href="eli/oc/2018/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4705</a>), del 13 nov. 2019 (<a href="eli/oc/2019/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3767</a>), del 24 nov. 2021 (<a href="eli/oc/2021/853/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 853</a>) e del 16 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/695/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022 </b>695</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 11)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_A"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_A" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_A" routerlink="./">A. Organizzazione di produttori Produttori Svizzeri di Latte</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_A/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_A/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_A/lvl_1" routerlink="./">1. Importo del contributo</a></h3><div class="collapseable"><p>I non membri devono versare alla Federazione Produttori Svizzeri di Latte (PSL), quale organizzazione di produttori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2, 0,725 centesimi per chilogrammo di latte commercializzato.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_A/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_A/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_A/lvl_2" routerlink="./">2. Utilizzazione dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>Il contributo versato deve essere impiegato per le seguenti misure intese a promuovere lo smercio in Svizzera e all’estero indipendentemente dalla marca:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ricerche di marketing;</dd><dt>b. </dt><dd>pubblicità generica di base;</dd><dt>c. </dt><dd>misure generiche di promozione delle vendite;</dd><dt>d. </dt><dd>campagna informativa sul valore nutritivo, sulla freschezza e sulla qualità del latte e dei latticini;</dd><dt>e. </dt><dd>misure che interessano più categorie adottate in collaborazione con Agro-Marketing Suisse (AMS);</dd><dt>f. </dt><dd>misure di marketing adottate da Switzerland Cheese Marketing (SCM) a favore dei formaggi svizzeri.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_A/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_A/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_A/lvl_3" routerlink="./">3. Trasmissione di dati</a></h3><div class="collapseable"><p>Il servizio d’amministrazione ai sensi dell’articolo 12 dell’ordinanza del 25 giugno 2008<sup><a fragment="#fn-d6e842" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e842" id="fnbck-d6e842" routerlink="./">12</a></sup> sul sostegno del prezzo del latte (OSL) trasmette alla PSL, su richiesta, i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli indirizzi degli addetti alla valorizzazione del latte e dei commercianti diretti;</dd><dt>b. </dt><dd>gli indirizzi dei produttori che hanno fornito latte agli addetti alla valorizzazione;</dd><dt>c. </dt><dd>i quantitativi di latte forniti mensilmente dai singoli produttori ai singoli addetti alla valorizzazione del latte.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e842"><sup><a fragment="#fnbck-d6e842" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e842" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2008/521/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.350.2</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_A/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_A/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_A/lvl_4" routerlink="./">4. Validità</a></h3><div class="collapseable"><p>L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_B"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_B" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_B" routerlink="./">B. Organizzazione di produttori Unione svizzera dei contadini</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_B/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_B/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_B/lvl_1" routerlink="./">1. Importo dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>I non membri devono versare all’Unione svizzera dei contadini (USC), quale organizzazione di produttori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2, i seguenti contributi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>9 centesimi per ogni animale nato della specie bovina;</dd><dt>b. </dt><dd>2.5 centesimi per ogni animale nato della specie suina;</dd><dt>c. </dt><dd>2 centesimi per ogni animale nato della specie ovina;</dd><dt>d. </dt><dd>1 centesimo per ogni animale nato della specie caprina.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_B/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_B/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_B/lvl_2" routerlink="./">2. Utilizzazione dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>I contributi versati conformemente al numero 1 devono essere impiegati nel settore marketing/comunicazione per l’agricoltura svizzera secondo l’articolo 1 dell’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e887" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e887" id="fnbck-d6e887" routerlink="./">13</a></sup> sulla promozione dello smercio.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e887"><sup><a fragment="#fnbck-d6e887" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e887" routerlink="./">13</a></sup> [<a href="eli/oc/1998/3205_3205_3205/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1998</b> 3205</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/34/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 187 </a>art. 22 cpv. 1 n. 23, <b></b><a href="eli/oc/2002/697/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 4311</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/785/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 5415</a>. <a href="eli/oc/2006/416/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 2695 </a>art. 19]. Vedi ora l’O del 9 giu. 2006 concernente il sostegno alla promozione dello smercio di prodotti agricoli (<a href="eli/cc/2006/416/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.010</b></a>).</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_B/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_B/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_B/lvl_3" routerlink="./">3. Trasmissione di dati</a></h3><div class="collapseable"><p>L’Ufficio federale trasmette su richiesta all’USC gli indirizzi dei detentori di animali nonché i rispettivi effettivi di bestiame.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_B/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_B/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_B/lvl_4" routerlink="./">4. Validità</a></h3><div class="collapseable"><p>L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_C"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_C" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_C" routerlink="./">C. Organizzazione di produttori GalloSuisse</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_C/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_C/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_C/lvl_1" routerlink="./">1. Importo dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>1.1. I non membri devono versare a GalloSuisse, quale organizzazione di produttori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2, i seguenti contributi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>30 centesimi per animale presso gli acquirenti di pulcini femmina o di pollastrelle;</dd><dt>b. </dt><dd>12 centesimi per uovo presso gli acquirenti di uova da cova.</dd></dl><p>1.2. Soltanto gli acquirenti che detengono almeno 500 galline da allevamento delle razze ovaiole o 500 galline ovaiole soggiacciono all’obbligo contributivo.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_C/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_C/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_C/lvl_2" routerlink="./">2. Utilizzazione dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>I contributi versati conformemente al numero 1 devono essere impiegati nel settore marketing/comunicazione per le uova svizzere secondo l’articolo 1 dell’ordinanza del 7 dicembre 1998 sulla promozione dello smercio.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_C/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_C/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_C/lvl_3" routerlink="./">3. Trasmissione dei dati</a></h3><div class="collapseable"><p>L’Ufficio federale trasmette a GalloSuisse, su richiesta, i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli indirizzi dei produttori svizzeri che detengono almeno 500 galline da allevamento delle razze ovaiole o 500 galline ovaiole, nonché il numero di animali effettivamente detenuto;</dd><dt>b. </dt><dd>gli indirizzi degli importatori di uova da cova, pulcini e pollastrelle, nonché i rispettivi quantitativi importati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_C/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_C/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_C/lvl_4" routerlink="./">4. Validità</a></h3><div class="collapseable"><p>L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_D"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_D" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_D" routerlink="./">D. Organizzazione di categoria Emmentaler Switzerland</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_D/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_D/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_D/lvl_1" routerlink="./">1. Importo dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>1.1. I produttori non membri devono versare a Emmentaler Switzerland (ES), quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo di 70 centesimi per chilogrammo di Emmentaler fabbricato.</p><p>1.2. Se il contributo è calcolato in base al quantitativo di latte trasformato in Emmentaler, si considera un coefficiente di rendimento pari a 8,15.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_D/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_D/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_D/lvl_2" routerlink="./">2. Utilizzazione dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>Il contributo versato conformemente al numero 1 deve essere impiegato per le misure seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>pubblicità;</dd><dt>b. </dt><dd>relazioni pubbliche;</dd><dt>c. </dt><dd>fiere ed esposizioni.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_D/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_D/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_D/lvl_3" routerlink="./">3. Trasmissione di dati</a></h3><div class="collapseable"><p>Il servizio d’amministrazione ai sensi dell’articolo 12 OSL trasmette all’ES, su richiesta, i seguenti dati di ciascuna azienda che produce Emmentaler o «altro formaggio a pasta dura, grasso» le cui forme pesano più di 70 chilogrammi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli indirizzi dei produttori e, se disponibili, quelli degli affinatori;</dd><dt>b. </dt><dd>i quantitativi di Emmentaler fabbricati (peso dopo la pressatura) e il numero di forme;</dd><dt>c. </dt><dd>il quantitativo di latte trasformato in Emmentaler;</dd><dt>d. </dt><dd>il quantitativo di «altro formaggio a pasta dura, grasso», le cui forme pesano più di 70 chilogrammi (peso dopo la pressatura) e il numero di forme;</dd><dt>e. </dt><dd>il quantitativo di latte trasformato in «altro formaggio a pasta dura, grasso», le cui forme pesano più di 70 chilogrammi;</dd><dt>f. </dt><dd>il quantitativo di «formaggio a pasta dura, materia prima per formaggio fuso, grasso» le cui forme pesano più di 70 chilogrammi (peso dopo la pressatura) e il numero di forme;</dd><dt>g. </dt><dd>il quantitativo di latte trasformato in «formaggio a pasta dura, materia prima per formaggio fuso, grasso» le cui forme pesano di più di 70 chilogrammi.</dd></dl><p class="untertit man-font-weight-bold">4. Validità</p><p>L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_E"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_E" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_E" routerlink="./">E. Organizzazione di categoria Interprofession du Vacherin Fribourgeois</a></h2><div class="collapseable"></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_F"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_F" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_F" routerlink="./">1. Importo dei contributi</a></h2><div class="collapseable"><p>1.1 I produttori non membri devono versare all’«Interprofession du Vacherin Fribourgeois» (IPVF), quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo di 80 centesimi per chilogrammo di Vacherin Fribourgeois prodotto.</p><p>1.2 Se il contributo è calcolato in base al quantitativo di latte trasformato in Vacherin Fribourgeois, è considerato un coefficiente di rendimento pari a 11,026.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_2" routerlink="./">2. Utilizzazione dei contributi</a></h2><div class="collapseable"><p>Il contributo versato conformemente al numero 1 deve essere impiegato per le misure seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>pubblicità;</dd><dt>b. </dt><dd>relazioni pubbliche;</dd><dt>c. </dt><dd>fiere ed esposizioni.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_3" routerlink="./">3. Trasmissione di dati</a></h2><div class="collapseable"><p>Il servizio d’amministrazione ai sensi dell’articolo 12 OSL trasmette all’IPVF, su richiesta, i seguenti dati di ciascuna azienda che produce Vacherin Fribourgeois o «altro formaggio a pasta semidura, grasso» le cui forme pesano tra 5 e 12 chilogrammi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli indirizzi dei produttori e, se disponibili, quelli degli affinatori;</dd><dt>b. </dt><dd>i quantitativi di Vacherin Fribourgeois fabbricati (peso dopo la pressatura) e il numero di forme;</dd><dt>c. </dt><dd>il quantitativo di latte trasformato in Vacherin Fribourgeois;</dd><dt>d. </dt><dd>il quantitativo di «altro formaggio a pasta semidura, grasso», le cui forme hanno un peso compreso tra 5 e 12 chilogrammi (peso dopo la pressatura) e il numero di forme;</dd><dt>e. </dt><dd>il quantitativo di latte trasformato in «altro formaggio a pasta semidura, grasso» le cui forme hanno un peso compreso tra 5 e 12 chilogrammi.</dd></dl><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_3/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_3/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_3/lvl_4" routerlink="./">4. Validità</a></h3><div class="collapseable"><p>L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_F"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_F" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_F" routerlink="./">F. Organizzazione di categoria Interprofessione della vite e del vino svizzeri</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_F/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_F/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_F/lvl_1" routerlink="./">1. Importo dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>1.1 I produttori non membri devono versare allʼInterprofessione della vite e del vino svizzeri (IVVS), quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo annuale di 0,455 centesimi per metro quadrato di superficie iscritta nel catasto viticolo. A questo scopo è determinante la superficie iscritta nel catasto viticolo dell’anno che precede la riscossione.</p><p>1.2 I vinificatori che non sono membri devono versare allʼIVVS, quale organizzazione di categoria ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1, un contributo annuale di 0,55 centesimi per chilogrammo di uva incantinata. A questo scopo è determinante la dichiarazione di incantinamento di cui all’articolo 29 capoverso 6 dell’ordinanza del 14 novembre 2007<sup><sup><a fragment="#fn-d6e1071" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fn-d6e1071" id="fnbck-d6e1071" routerlink="./">14</a></sup></sup> sul vino presentata nell’anno che precede la riscossione.</p><p>1.3 I non membri sono esentati dall’obbligo contributivo se il Cantone, un’organizzazione di categoria o un’organizzazione cantonale riscuote contributi d’incentivazione in base alle proprie disposizioni presso tutti gli attori e si prende a carico i contributi dei non membri.</p><p>1.4 LʼIVVS può delegare la riscossione dei contributi alle organizzazioni di categoria cantonali o sovracantonali che sono suoi membri. Queste ultime possono delegare la riscossione dei contributi a un’organizzazione o a un fiduciario.</p><p>1.5 Il contributo per i non membri non è riscosso qualora l’importo dovuto secondo i numeri 1.1 e 1.2 sia inferiore a dieci franchi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1071"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1071" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#fnbck-d6e1071" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/2007/833/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.140</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_F/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_F/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_F/lvl_2" routerlink="./">2. Utilizzo dei contributi</a></h3><div class="collapseable"><p>Il contributo versato conformemente al numero 1 può essere impiegato solo per le campagne pubblicitarie annuali di promozione dei vini svizzeri negli anni 2023–2025. I fondi rimasti inutilizzati al termine di ogni anno possono essere riportati a nuovo per finanziare le stesse misure.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_F/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_F/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_F/lvl_3" routerlink="./">3. Trasmissione di dati</a></h3><div class="collapseable"><p>I servizi cantonali competenti della vitivinicoltura e del controllo della vendemmia trasmettono, su richiesta, all’IVVS o alle organizzazioni di categoria cantonali o sovracantonali che sono suoi membri i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli indirizzi dei produttori e dei vinificatori;</dd><dt>b. </dt><dd>i dati sulle superfici e sulle quantità incantinate per produttore o per vinificatore.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_F/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_F/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/703/it#annex_2/lvl_F/lvl_4" routerlink="./">4. Validità</a></h3><div class="collapseable"><p>L’obbligo contributivo per i non membri si applica fino al 31 dicembre 2025.</p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 2294c3a5-7d88-4c8c-befe-6f3b2bacfb3e | Ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura | 919.118 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 1998-12-07T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26451/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it | 1 / 6 Ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura del 7 dicembre 1998 (Stato 1° gennaio 2023) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 6a capoverso 2, 6b capoverso 3 e 185 capoverso 2 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr),2 ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione 1 La presente ordinanza disciplina: a. l’analisi della politica agricola e delle prestazioni dell’agricoltura dal profilo della sostenibilità; b. gli obiettivi di riduzione per le perdite di sostanze nutritive; e c. i metodi per il calcolo delle perdite di azoto e di fosforo nonché dei rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari.3 2 L’analisi considera le ripercussioni economiche, ecologiche e sociali della politica agricola e delle prestazioni dell’agricoltura. È effettuata periodicamente. 3 La verifica e l’analisi dei provvedimenti di politica agricola da parte di istituti di ricerca pubblici e da parte di terzi sono indennizzate entro i limiti di credito approvati. Art. 2 Settori e strumenti d’analisi 1 Sono oggetto dell’analisi i seguenti settori: a. il settore agricolo nel suo insieme; b. le aziende agricole di riferimento; c. le regioni; d. i provvedimenti di politica agricola. 2 L’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufficio federale) si fonda sugli strumenti d’ana- lisi seguenti: RU 1999 462 1 RS 910.1 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 apr. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 266). 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 apr. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 266). 919.118 Esecuzione della legge sull’agricoltura 2 / 6 919.118 a. il conto economico dell’agricoltura; b. gli indicatori ecologici e sociali; c. i dati contabili di un campione di aziende agricole di riferimento; d. dati amministrativi; e. censimenti e inchieste; f. simulazioni e calcoli teorici; g. studi scientifici. 3 L’Ufficio federale si avvale delle valutazioni effettuate dalle stazioni di ricerche agronomiche. Può avvalersi della collaborazione di altri servizi federali o di organiz- zazioni private. Sezione 2: Analisi della situazione economica Art. 3 Settore agricolo Per analizzare la situazione economica del settore agricolo, l’Ufficio federale si basa prevalentemente sul conto economico dell’agricoltura. Art. 4 Aziende agricole di riferimento 1 Per analizzare le aziende agricole di riferimento l’Ufficio federale utilizza i dati dell’analisi centralizzata dei dati contabili secondo l’ordinanza del 30 giugno 19934 sull’esecuzione di rilevazioni statistiche federali. 2 Inoltre: a. paragona il reddito del lavoro agricolo al salario comparabile; b. analizza lo sviluppo e la dispersione degli indicatori di produttività e di reddi- tività delle aziende agricole. Art. 5 Determinazione del reddito del lavoro agricolo 1 Il reddito del lavoro agricolo determinante per l’analisi è calcolato in funzione del reddito ottenuto da una persona occupata a tempo pieno nell’agricoltura. Le persone occupate a tempo parziale sono conteggiate in base al tempo di lavoro che dedicano all’azienda (base: 280 giornate di lavoro). Una persona non può contare per più di una unità di lavoro. 2 Il reddito del lavoro agricolo corrisponde al reddito agricolo dedotto un interesse sul capitale proprio investito. Si applica il tasso d’interesse medio delle obbligazioni fe- derali. 4 RS 431.012.1 Analisi della sostenibilità in agricoltura. O 3 / 6 919.118 Art. 6 Salario comparabile 1 Il salario comparabile è determinato in base ai risultati dell’inchiesta sulla struttura dei salari effettuata ogni due anni dall’Ufficio federale di statistica e in base all’indice di evoluzione dei salari. 2 Il salario comparabile corrisponde alla media dei salari di tutti gli impiegati attivi nei settori secondario e terziario. Comprende il salario annuale lordo standardizzato, così come i pagamenti speciali e la tredicesima. 3 Il salari degli impiegati a tempo parziale è convertito nel salario annuale corrisposto per un impiego a tempo pieno. Art. 7 Analisi regionale 1 La situazione economica dell’agricoltura è analizzata anche regionalmente. 2 Le regioni considerate corrispondono alle zone o ai gruppi di zone definiti nell’or- dinanza del 7 dicembre 19985 sulle zone agricole. Sezione 3: Analisi secondo criteri ecologici e sociali Art. 8 Prestazioni ambientali e ripercussioni sull’ambiente 1 L’Ufficio federale analizza periodicamente lo sviluppo delle prestazioni ecologiche delle aziende agricole, anche nel settore della protezione degli animali, e le ripercus- sioni dell’agricoltura sulle basi vitali naturali. 2 L’Ufficio federale analizza le ripercussioni quantitative e qualitative della politica agricola sulla base di indicatori ecologici nazionali, regionali e aziendali. Questi indi- catori devono essere applicabili alle norme internazionali. Art. 9 Indicatori agroecologici 1 Per l’analisi ecologica l’Ufficio federale si fonda sui seguenti indicatori: a. utilizzazione di sostanze e di energia; b. emissioni di sostanze nocive per l’ambiente; c. capacità produttiva del suolo; d. biodiversità; e. tenuta di animali da reddito. 2 L’Ufficio federale elabora gli indicatori in collaborazione con altri uffici federali, con le cerchie interessate e con altre istituzioni. 5 RS 912.1 Esecuzione della legge sull’agricoltura 4 / 6 919.118 Art. 10 Analisi della situazione sociale 1 L’Ufficio federale analizza l’evoluzione delle strutture agricole e delle condizioni sociali nell’agricoltura considerando in particolare i compiti di interesse generale che essa è chiamata a svolgere. 2 Osserva e analizza l’evoluzione dei relativi indicatori. Sezione 3a:6 Perdite di sostanze nutritive nell’agricoltura e rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari Art. 10a Obiettivo di riduzione per le perdite di azoto e di fosforo Rispetto al valore medio degli anni 2014–2016, entro il 2030 le perdite sono ridotte come segue: a. azoto: di almeno il 10 per cento; b. fosforo: di almeno il 20 per cento. Art. 10b Metodo per il calcolo delle perdite di azoto e di fosforo Per calcolare le perdite di azoto e di fosforo di cui all’articolo 10a si utilizza un metodo di bilancio nazionale input-output per l’agricoltura svizzera. È determinante il metodo di calcolo descritto nella pubblicazione «Bilancio delle sostanze nutritive dell’agri- coltura svizzera per gli anni 1975–2018»7. Art. 10c Metodo per il calcolo dei rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari 1 I rischi di cui all’articolo 6b LAgr sono determinati addizionando i rischi correlati all’utilizzo dei singoli principi attivi. 2 Sono calcolati valori di rischio per ogni principio attivo. Il calcolo avviene come segue: a. per le acque superficiali e per gli habitat seminaturali: in base alla quantità del principio attivo che durante l’applicazione può potenzialmente finire in tali ambienti e in base alla tossicità del principio attivo; b. per le acque sotterranee: in base alla quantità dei metaboliti del principio attivo che durante l’applicazione può potenzialmente finire nelle acque sotterranee. 6 Introdotta dal n. I dell’O del 13 apr. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 266). 7 Agroscope (2020): Bilancio delle sostanze nutritive dell’agricoltura svizzera per gli anni 1975–2018, capitolo 2 (Materiale e metodi). Agroscope Science N. 100 / 2020, consulta- bile sotto www. agroscope.admin.ch > Pubblicazioni > Agroscope Science. Analisi della sostenibilità in agricoltura. O 5 / 6 919.118 3 I rischi sono calcolati annualmente per principio attivo come segue: a. per le acque superficiali: moltiplicando il valore di rischio per gli organismi acquatici per la superficie trattata e per il fattore d’esposizione dipendente dalle condizioni d’uso; b. per gli habitat seminaturali: moltiplicando il valore di rischio per gli organismi non bersaglio per la superficie trattata e per il fattore d’esposizione dipendente dalle condizioni d’uso; c. per le acque sotterranee: moltiplicando il valore di rischio correlato al poten- ziale carico di metaboliti nelle acque sotterranee per la superfice trattata. Sezione 4: Rapporto Art. 11 1 Ogni anno l’Ufficio federale redige e pubblica un rapporto che espone i risultati dell’analisi dell’agricoltura dal profilo della sostenibilità. 2 I diversi settori di osservazione e di analisi possono essere oggetto di pubblicazioni particolari. Sezione 5: Entrata in vigore Art. 12 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1999. Esecuzione della legge sull’agricoltura 6 / 6 919.118 | <div _ngcontent-llo-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--919.118--><p class="srnummer">919.118</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente l’analisi della sostenibilità <br/>in agricoltura</h1><p>del 7 dicembre 1998 (Stato 1° gennaio 2023) (Stato 1° gennaio 2023)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 6<i>a</i> capoverso 2, 6<i>b</i> capoverso 3 e 185 capoverso 2 della legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sull’agricoltura (LAgr),<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 apr. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/266/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 266</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b><b></b> <b></b>Oggetto e campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’analisi della politica agricola e delle prestazioni dell’agricoltura dal profilo della sostenibilità;</dd><dt>b. </dt><dd>gli obiettivi di riduzione per le perdite di sostanze nutritive; e</dd><dt>c. </dt><dd>i metodi per il calcolo delle perdite di azoto e di fosforo nonché dei rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari.<sup><a fragment="#fn-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e71" id="fnbck-d6e71" routerlink="./">3</a></sup></dd></dl><p><sup>2 </sup>L’analisi considera le ripercussioni economiche, ecologiche e sociali della politica agricola e delle prestazioni dell’agricoltura. È effettuata periodicamente.</p><p><sup>3</sup> La verifica e l’analisi dei provvedimenti di politica agricola da parte di istituti di ricerca pubblici e da parte di terzi sono indennizzate entro i limiti di credito approvati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e71"><sup><a fragment="#fnbck-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e71" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 apr. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/266/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 266</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b><b></b> <b></b>Settori e strumenti d’analisi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono oggetto dell’analisi i seguenti settori:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il settore agricolo nel suo insieme;</dd><dt>b. </dt><dd>le aziende agricole di riferimento;</dd><dt>c. </dt><dd>le regioni;</dd><dt>d. </dt><dd>i provvedimenti di politica agricola.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufficio federale) si fonda sugli strumenti d’analisi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il conto economico dell’agricoltura;</dd><dt>b. </dt><dd>gli indicatori ecologici e sociali;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati contabili di un campione di aziende agricole di riferimento;</dd><dt>d. </dt><dd>dati amministrativi;</dd><dt>e. </dt><dd>censimenti e inchieste;</dd><dt>f. </dt><dd>simulazioni e calcoli teorici;</dd><dt>g. </dt><dd>studi scientifici.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’Ufficio federale si avvale delle valutazioni effettuate dalle stazioni di ricerche agronomiche. Può avvalersi della collaborazione di altri servizi federali o di organizzazioni private.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Analisi della situazione economica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b><b></b> <b></b>Settore agricolo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per analizzare la situazione economica del settore agricolo, l’Ufficio federale si basa prevalentemente sul conto economico dell’agricoltura.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b><b></b> <b></b>Aziende agricole di riferimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per analizzare le aziende agricole di riferimento l’Ufficio federale utilizza i dati dell’analisi centralizzata dei dati contabili secondo l’ordinanza del 30 giugno 1993<sup><a fragment="#fn-d6e167" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e167" id="fnbck-d6e167" routerlink="./">4</a></sup> sull’esecuzione di rilevazioni statistiche federali.</p><p><sup>2</sup> Inoltre:</p><dl><dt>a. </dt><dd>paragona il reddito del lavoro agricolo al salario comparabile;</dd><dt>b. </dt><dd>analizza lo sviluppo e la dispersione degli indicatori di produttività e di redditività delle aziende agricole.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e167"><sup><a fragment="#fnbck-d6e167" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e167" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1993/2100_2100_2100/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>431.012.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b><b></b> <b></b>Determinazione del reddito del lavoro agricolo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il reddito del lavoro agricolo determinante per l’analisi è calcolato in funzione del reddito ottenuto da una persona occupata a tempo pieno nell’agricoltura. Le persone occupate a tempo parziale sono conteggiate in base al tempo di lavoro che dedicano all’azienda (base: 280 giornate di lavoro). Una persona non può contare per più di una unità di lavoro.</p><p><sup>2</sup> Il reddito del lavoro agricolo corrisponde al reddito agricolo dedotto un interesse sul capitale proprio investito. Si applica il tasso d’interesse medio delle obbligazioni federali.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b><b></b> <b></b>Salario comparabile</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il salario comparabile è determinato in base ai risultati dell’inchiesta sulla struttura dei salari effettuata ogni due anni dall’Ufficio federale di statistica e in base all’indice di evoluzione dei salari.</p><p><sup>2</sup> Il salario comparabile corrisponde alla media dei salari di tutti gli impiegati attivi nei settori secondario e terziario. Comprende il salario annuale lordo standardizzato, così come i pagamenti speciali e la tredicesima.</p><p><sup>3</sup> Il salari degli impiegati a tempo parziale è convertito nel salario annuale corrisposto per un impiego a tempo pieno.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Analisi regionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La situazione economica dell’agricoltura è analizzata anche regionalmente.</p><p><sup>2</sup> Le regioni considerate corrispondono alle zone o ai gruppi di zone definiti nell’ordinanza del 7 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e233" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e233" id="fnbck-d6e233" routerlink="./">5</a></sup> sulle zone agricole.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e233"><sup><a fragment="#fnbck-d6e233" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e233" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1999/46/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>912.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Analisi secondo criteri ecologici e sociali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Prestazioni ambientali e ripercussioni sull’ambiente</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale analizza periodicamente lo sviluppo delle prestazioni ecologiche delle aziende agricole, anche nel settore della protezione degli animali, e le ripercussioni dell’agricoltura sulle basi vitali naturali.</p><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale analizza le ripercussioni quantitative e qualitative della politica agricola sulla base di indicatori ecologici nazionali, regionali e aziendali. Questi indicatori devono essere applicabili alle norme internazionali.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Indicatori agroecologici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per l’analisi ecologica l’Ufficio federale si fonda sui seguenti indicatori:</p><dl><dt>a. </dt><dd>utilizzazione di sostanze e di energia;</dd><dt>b. </dt><dd>emissioni di sostanze nocive per l’ambiente;</dd><dt>c. </dt><dd>capacità produttiva del suolo;</dd><dt>d. </dt><dd>biodiversità;</dd><dt>e. </dt><dd>tenuta di animali da reddito.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale elabora gli indicatori in collaborazione con altri uffici federali, con le cerchie interessate e con altre istituzioni.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Analisi della situazione sociale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale analizza l’evoluzione delle strutture agricole e delle condizioni sociali nell’agricoltura considerando in particolare i compiti di interesse generale che essa è chiamata a svolgere.</p><p><sup>2</sup> Osserva e analizza l’evoluzione dei relativi indicatori.</p></div></article></div></section><section id="sec_3_a"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_3_a" routerlink="./">Sezione 3<i>a</i>:</a><sup><a fragment="#fn-d6e303" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e303" id="fnbck-d6e303" routerlink="./">6</a></sup><a fragment="#sec_3_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_3_a" routerlink="./"> <br/>Perdite di sostanze nutritive nell’agricoltura e rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e303"><sup><a fragment="#fnbck-d6e303" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e303" routerlink="./">6</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 13 apr. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/266/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 266</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_10_a"><a name="a10a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_10_a" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>a</i><i></i> <i></i>Obiettivo di riduzione per le perdite di azoto e di fosforo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Rispetto al valore medio degli anni 2014–2016, entro il 2030 le perdite sono ridotte come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>azoto: di almeno il 10 per cento;</dd><dt>b. </dt><dd>fosforo: di almeno il 20 per cento.</dd></dl></div></article><article id="art_10_b"><a name="a10b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_10_b" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>b</i><i></i> <i></i>Metodo per il calcolo delle perdite di azoto e di fosforo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per calcolare le perdite di azoto e di fosforo di cui all’articolo 10<i>a</i> si utilizza un metodo di bilancio nazionale input-output per l’agricoltura svizzera. È determinante il metodo di calcolo descritto nella pubblicazione «Bilancio delle sostanze nutritive dell’agricoltura svizzera per gli anni 1975–2018»<sup><a fragment="#fn-d6e350" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fn-d6e350" id="fnbck-d6e350" routerlink="./">7</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e350"><sup><a fragment="#fnbck-d6e350" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#fnbck-d6e350" routerlink="./">7</a></sup> Agroscope (2020): Bilancio delle sostanze nutritive dell’agricoltura svizzera per gli anni 1975–2018, capitolo 2 (Materiale e metodi). Agroscope Science N. 100 / 2020, consultabile sotto www. agroscope.admin.ch > Pubblicazioni > Agroscope Science.</p></div></div></article><article id="art_10_c"><a name="a10c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_10_c" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>c</i><i></i> <i></i>Metodo per il calcolo dei rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I rischi di cui all’articolo 6<i>b</i> LAgr sono determinati addizionando i rischi correlati all’utilizzo dei singoli principi attivi.</p><p><sup>2</sup> Sono calcolati valori di rischio per ogni principio attivo. Il calcolo avviene come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per le acque superficiali e per gli habitat seminaturali: in base alla quantità del principio attivo che durante l’applicazione può potenzialmente finire in tali ambienti e in base alla tossicità del principio attivo;</dd><dt>b. </dt><dd>per le acque sotterranee: in base alla quantità dei metaboliti del principio attivo che durante l’applicazione può potenzialmente finire nelle acque sotterranee.</dd></dl><p><sup>3</sup> I rischi sono calcolati annualmente per principio attivo come segue: </p><dl><dt>a. </dt><dd>per le acque superficiali: moltiplicando il valore di rischio per gli organismi acquatici per la superficie trattata e per il fattore d’esposizione dipendente dalle condizioni d’uso; </dd><dt>b. </dt><dd>per gli habitat seminaturali: moltiplicando il valore di rischio per gli organismi non bersaglio per la superficie trattata e per il fattore d’esposizione dipendente dalle condizioni d’uso;</dd><dt>c. </dt><dd>per le acque sotterranee: moltiplicando il valore di rischio correlato al potenziale carico di metaboliti nelle acque sotterranee per la superfice trattata.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Rapporto</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Ogni anno l’Ufficio federale redige e pubblica un rapporto che espone i risultati dell’analisi dell’agricoltura dal profilo della sostenibilità.</p><p><sup>2</sup> I diversi settori di osservazione e di analisi possono essere oggetto di pubblicazioni particolari.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Entrata in vigore</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1999/58/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1999.</p><p></p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 67340b84-5afe-4556-9f31-6ac660655acd | Legge federale sulle foreste | Legge forestale | LFo | 921.0 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 1991-10-04T00:00:00 | 1,640,995,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25455/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it | 921.0 1 Legge federale sulle foreste (Legge forestale, LFo) del 4 ottobre 1991 (Stato 1° gennaio 2022) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 74 capoverso 1, 77 capoversi 2 e 3, 78 capoverso 4 e 95 capoverso 1 della Costituzione federale1;2 visto il messaggio del Consiglio federale del 29 giugno 19883, decreta: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Scopo 1 La presente legge ha lo scopo di: a. garantire la conservazione della foresta nella sua estensione e ripartizione geografica; b. proteggere la foresta come ambiente naturale di vita; c. garantire che la foresta possa svolgere le sue funzioni, in particolare protet- tive, sociali ed economiche (funzioni della foresta); d. promuovere e tutelare l’economia forestale. 2 Deve inoltre contribuire a proteggere la vita umana e beni materiali considerevoli da valanghe, scoscendimenti, erosione e cadute di pietre (catastrofi naturali). Art. 2 Definizione di foresta 1 Si considera foresta ogni superficie coperta da4 alberi o arbusti forestali, che possa svolgere funzioni forestali. L’origine, il genere di sfruttamento e la designazione nel registro fondiario non sono elementi rilevanti al riguardo. 2 Si considerano inoltre foreste: a. i boschi pascolati, i pascoli alberati e le selve; b. le superfici non alberate o improduttive di un fondo forestale quali radure, strade forestali o altre costruzioni e impianti forestali; RU 1992 2521 1 RS 101 2 Nuovo testo giusta l’all. n. 8 della LF del 2 set. 2015, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425). 3 FF 1988 III 137 4 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051). 921.0 Foreste 2 921.0 c. i fondi gravati dall’obbligo di rimboschimento. 3 Non si considerano foreste i gruppi isolati di alberi e di arbusti, le siepi, i viali, i giardini, i parchi e gli spazi verdi, le colture d’alberi su terreno aperto e destinate allo sfruttamento a breve scadenza come pure alberi ed arbusti su impianti di sbarra- mento o su terreni immediatamente antistanti. 4 Entro i limiti fissati dal Consiglio federale, i Cantoni possono stabilire larghezza, superficie ed età che deve avere un’estensione boschiva spontanea come anche lar- ghezza e superficie che devono avere altre aree boschive per essere considerate foreste. I criteri cantonali non sono tuttavia determinanti se un’area svolge funzioni sociali o protettive particolarmente importanti. Art. 3 Conservazione della foresta L’area forestale non va diminuita. Capitolo 2: Protezione della foresta da interventi nocivi Sezione 1: Dissodamento e accertamento del carattere forestale Art. 4 Definizione del dissodamento Si considera dissodamento ogni cambiamento, durevole o temporaneo, delle finalità del suolo boschivo. Art. 5 Divieto di dissodamento e deroghe 1 I dissodamenti sono vietati. 2 Può essere concessa deroga se il richiedente comprova l’esistenza di gravi motivi preponderanti rispetto all’interesse alla conservazione della foresta, e sono inoltre adempiute le condizioni seguenti: a. l’opera per la quale si richiede il dissodamento è attuabile soltanto nel luogo previsto; b. l’opera soddisfa materialmente alle condizioni della pianificazione del terri- torio; c. il dissodamento non comporta seri pericoli per l’ambiente. 3 Non sono gravi motivi gli interessi finanziari, come un più redditizio sfruttamento del suolo o l’acquisizione di terreno a buon mercato per scopi non forestali. 3bis Quando un’autorità deve decidere in merito all’autorizzazione per la costruzione di impianti per l’impiego di energie rinnovabili e di impianti di trasporto e distribu- zione di energia, nella ponderazione degli interessi l’interesse nazionale alla realiz- zazione di questi progetti è considerato equivalente ad altri interessi nazionali.5 5 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Legge forestale 3 921.0 4 Va tenuto conto della protezione della natura e del paesaggio. 5 I permessi di dissodamento hanno validità limitata. Art. 66 Competenza 1 Le deroghe sono accordate: a. dalle autorità federali, quando decidono sulla costruzione o la modifica di un’opera per cui occorre un dissodamento; b. dalle autorità cantonali, quando decidono sulla costruzione o la modifica di un’opera per cui occorre un dissodamento. 2 Prima di accordare una deroga in materia di dissodamento, l’autorità cantonale consulta l’Ufficio federale dell’ambiente7 (Ufficio federale) se: a. il dissodamento interessa una superficie superiore a 5000 m2; quando per la stessa opera sono presentate più domande di dissodamento, è determinante la superficie totale; b. l’area forestale da dissodare si estende sul territorio di più Cantoni. Art. 78 Rimboschimento compensativo 1 Ogni dissodamento va compensato nella medesima regione in natura e con essenze stanziali. 2 Invece del compenso in natura è possibile adottare provvedimenti equivalenti a favore della protezione della natura e del paesaggio: a. nelle zone con superficie forestale9 in crescita; b. nelle altre zone, in casi eccezionali, per riguardo a terre coltive e a zone di pregio ecologico o paesistico particolare. 3 È possibile rinunciare al rimboschimento compensativo in caso di dissodamento: a. di estensioni boschive cresciute spontaneamente negli ultimi 30 anni, al fine di recuperare terreni agricoli; b. volto a garantire la protezione contro le piene e la rivitalizzazione delle acque; c. per conservare e valorizzare i biotopi secondo gli articoli 18a e 18b capo- verso 1 della legge federale del 1° luglio 196610 sulla protezione della natura e del paesaggio. 6 Nuovo testo giusta il n. I 17 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). 7 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). 8 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1981; FF 2011 3955 3985). 9 Rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl – RS 171.10). 10 RS 451 Foreste 4 921.0 4 Se nel corso dei 30 anni successivi il terreno agricolo recuperato secondo il capo- verso 3 lettera a è destinato a un’altra utilizzazione, il rimboschimento compensativo deve essere effettuato a posteriori. Art. 811 Art. 9 Compensazione I Cantoni curano che i vantaggi considerevoli derivanti da permessi di dissoda- mento, non contemplati dall’articolo 5 della legge federale del 22 giugno 197912 sulla pianificazione del territorio (LPT), siano equamente compensati. Art. 10 Accertamento del carattere forestale 1 Chi comprova un interesse degno di protezione può far accertare dal Cantone il carattere forestale di un fondo. 2 Al momento dell’emanazione e dell’adattamento dei piani di utilizzazione ai sensi della LPT13 sulla pianificazione del territorio è ordinato un accertamento del caratte- re forestale: a. laddove le zone edificabili confinano o confineranno in futuro con la foresta; b. laddove, al di fuori delle zone edificabili, il Cantone intende impedire l’avanzamento della foresta.14 3 Se la domanda d’accertamento è in relazione con una domanda di dissodamento, la competenza è regolata dall’articolo 6. L’autorità federale competente decide su richiesta dell’autorità cantonale competente.15 Sezione 2: Foresta e pianificazione del territorio Art. 11 Dissodamento e permesso di costruire 1 Il permesso di dissodare non dispensa dalla domanda d’autorizzazione edilizia pre- vista dalla LPT16. 2 Se un progetto edilizio richiede sia un permesso di dissodamento sia un’autorizza- zione eccezionale per la costruzione fuori della zona edificabile, l’autorizzazione eccezionale può essere rilasciata solo d’intesa con l’autorità competente secondo l’articolo 6 della presente legge. 11 Abrogato dal n. I della LF del 16 mar. 2012, con effetto dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1981; FF 2011 3955 3985). 12 RS 700 13 RS 700 14 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1981; FF 2011 3955 3985). 15 Per. introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 16 RS 700 Legge forestale 5 921.0 Art. 12 Inclusione della foresta nei piani di utilizzazione L’inclusione di foreste in una zona d’utilizzazione è subordinata a un permesso di dissodamento. Art. 13 Delimitazione tra foreste e zone d’utilizzazione17 1 I margini forestali definiti secondo l’articolo 10 capoverso 2 sono integrati nei piani d’utilizzazione.18 2 I nuovi popolamenti al di fuori di questi margini forestali non sono considerati foreste. 3 I margini forestali possono essere sottoposti a una procedura di accertamento del carattere forestale secondo l’articolo 10 se i piani d’utilizzazione sono adattati e le condizioni reali sono mutate in modo sostanziale.19 Sezione 3: Accesso alla foresta e circolazione in foresta Art. 14 Accessibilità 1 I Cantoni provvedono affinché la foresta sia accessibile al pubblico. 2 Se la conservazione della foresta o altri interessi pubblici, quale segnatamente la protezione di piante e di animali selvatici lo esigono, i Cantoni: a. limitano l’accesso a determinate zone forestali; b. assoggettano ad autorizzazione l’organizzazione di grandi manifestazioni nella foresta. Art. 15 Circolazione di veicoli a motore 1 I veicoli a motore possono circolare in foresta e su strade forestali soltanto a fini forestali. Il Consiglio federale regola le eccezioni per l’esercito e per altri compiti d’interesse pubblico. 2 I Cantoni possono ammettere sulle strade forestali altre categorie d’utenti, purché la conservazione della foresta o altri pubblici interessi non vi si oppongano. 3 I Cantoni provvedono a una segnaletica adeguata e ai controlli necessari. Laddove la segnaletica e i controlli non fossero sufficienti, possono installare barriere. 17 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1981; FF 2011 3955 3985). 18 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1981; FF 2011 3955 3985). 19 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1981; FF 2011 3955 3985). Foreste 6 921.0 Sezione 4: Protezione della foresta da altri interventi nocivi Art. 16 Utilizzazioni nocive 1 Sono vietate le utilizzazioni che, pur non essendo dissodamenti secondo l’arti- colo 4, intralciano o mettono in pericolo le funzioni o la gestione della foresta. I diritti inerenti a tali utilizzazioni vanno riscattati, se necessario mediante esproprio. I Cantoni emanano le disposizioni necessarie. 2 Per gravi motivi le autorità competenti possono autorizzare tali utilizzazioni, subordinandole a oneri e condizioni.20 Art. 17 Distanza dalla foresta 1 Le costruzioni e gli impianti in vicinanza della foresta sono ammissibili soltanto se non ne pregiudicano la conservazione, la cura e l’utilizzazione. 2 I Cantoni prescrivono per costruzioni ed impianti un’adeguata distanza minima dalla foresta, in funzione della situazione di quest’ultima e dell’altezza prevedibile dei suoi alberi. 3 Per gravi motivi le autorità competenti possono autorizzare la riduzione della distanza minima, subordinandola a oneri e condizioni.21 Art. 18 Sostanze pericolose per l’ambiente È vietato l’uso in foresta di sostanze pericolose per l’ambiente. La legislazione sulla protezione dell’ambiente regola le eccezioni. Capitolo 3: Protezione dalle catastrofi naturali Art. 19 Se la protezione della vita umana o di beni materiali considerevoli lo esige, i Cantoni provvedono alla sicurezza delle zone soggette a valanghe, scoscendimento di ter- reno, erosione o cadute di pietre, come pure alle opere forestali per la correzione dei torrenti.22 Per quanto possibile sono utilizzati metodi rispettosi della natura. 20 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 21 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 22 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Legge forestale 7 921.0 Capitolo 4: Cura ed utilizzazione della foresta Sezione 1: Gestione della foresta Art. 20 Principi della gestione 1 La foresta va gestita in modo che possa adempiere le proprie funzioni durevol- mente e senza restrizioni (continuità23). 2 I Cantoni emanano le necessarie prescrizioni di pianificazione e di gestione. Al riguardo tengono conto delle esigenze dell’approvvigionamento di legname, di una selvicoltura naturalistica24 e della protezione della natura e del paesaggio. 3 Se lo stato e la conservazione della foresta lo permettono, segnatamente per ragio- ni di natura ecologica e paesistica si può desistere interamente o in parte dalla manu- tenzione e dallo sfruttamento. 4 Per garantire la conservazione della molteplicità delle specie animali e vegetali, i Cantoni possono circoscrivere riserve forestali di ampiezza adeguata. 5 Se il mantenimento della funzione protettiva lo esige, i Cantoni devono garantire un minimo di cure. Art. 21 Sfruttamento del legno Il taglio d’alberi nella foresta è subordinato all’autorizzazione del servizio forestale. I Cantoni possono prevedere eccezioni. Art. 21a25 Sicurezza sul lavoro Per garantire la sicurezza sul lavoro, i mandatari che svolgono lavori di raccolta del legname nella foresta devono dimostrare che la manodopera impiegata ha seguito un corso riconosciuto dalla Confederazione di sensibilizzazione sui pericoli connessi ai lavori forestali. Art. 22 Divieto di taglio raso 1 Sono vietati i tagli rasi e le forme di sfruttamento d’effetto equivalente. 2 I Cantoni possono accordare eccezioni per particolari misure selvicolturali. Art. 23 Ripopolamento di radure 1 Le radure dovute ad interventi umani o a fenomeni naturali, compromettenti la sta- bilità o la funzione protettiva della foresta, devono essere ripopolate. 2 Se è impossibile il ripopolamento per rigenerazione naturale, si provvede con alberi ed arbusti stanziali. 23 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051). 24 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051). 25 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Foreste 8 921.0 Art. 2426 Materiale di riproduzione forestale 1 Il materiale di riproduzione destinato alle piantagioni forestali deve essere sano ed appropriato al luogo. 2 Il Consiglio federale emana prescrizioni circa la provenienza, l’uso, il commercio e la protezione di tale materiale. Art. 25 Alienazione e spartizione 1 L’alienazione di foresta appartenente a Comuni o a corporazioni e la spartizione di foresta richiedono un’autorizzazione cantonale. Quest’ultima può essere accordata soltanto se le funzioni forestali non ne siano ostacolate. 2 Se l’alienazione o la spartizione sono anche subordinate ad autorizzazioni in virtù della legge federale del 4 ottobre 199127 sul diritto fondiario rurale, i Cantoni prov- vedono a riunire le due procedure e concluderle con decisione unica. Sezione 2: Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta Art. 2628 Provvedimenti della Confederazione 1 Il Consiglio federale emana prescrizioni su provvedimenti intesi a prevenire e riparare i danni dovuti a eventi naturali o a organismi nocivi e che possono mettere in grave pericolo la foresta e le sue funzioni. 2 Per la protezione contro gli organismi nocivi può in particolare vietare o limitare l’utilizzazione di determinati organismi, piante e merci e introdurre obblighi di autorizzazione, di notifica, di registrazione e di documentazione. 3 La Confederazione si adopera affinché siano eseguiti provvedimenti al confine e stabilisce e coordina i provvedimenti intercantonali adottati dai Cantoni all’interno del Paese. 4 Gestisce un servizio fitosanitario federale che nel settore della foresta è subordina- to all’Ufficio federale. Art. 27 Provvedimenti dei Cantoni 1 Fatto salvo l’articolo 26, i Cantoni adottano provvedimenti contro le cause e le conseguenze di danni che possono compromettere sostanzialmente la conservazione della foresta e delle sue funzioni. Effettuano in particolare il monitoraggio degli organismi nocivi sul loro territorio.29 26 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051). 27 RS 211.412.11 28 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 29 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Legge forestale 9 921.0 2 Emanano prescrizioni sulla regolamentazione dell’effettivo della selvaggina per assicurare la conservazione della foresta, in particolare la sua rigenerazione naturale mediante essenze stanziali, senza ricorrere a provvedimenti protettivi. Se queste pre- scrizioni non sono sufficienti, adottano altre misure per prevenire danni da parte della selvaggina. Art. 27a30 Provvedimenti contro gli organismi nocivi 1 Chi utilizza materiale vegetale deve osservare i principi della protezione dei vege- tali. 2 In collaborazione con i Cantoni interessati, la Confederazione stabilisce strategie e direttive concernenti provvedimenti contro gli organismi nocivi che possono mettere in grave pericolo la foresta e le sue funzioni. I provvedimenti devono essere eseguiti in modo tale da consentire di: a. eradicare tempestivamente i nuovi organismi nocivi accertati; b. contenere gli organismi nocivi radicati se l’utilità da attendersi prevale sui costi per combatterli; c. sorvegliare, eradicare o contenere gli organismi nocivi anche al di fuori della superficie forestale al fine di proteggere la foresta. 3 I detentori di alberi, arbusti, altre piante, colture, materiale vegetale, mezzi di produzione e oggetti che sono o potrebbero essere infestati da organismi nocivi o che sono organismi nocivi devono, in collaborazione con le autorità competenti, eseguirne o accettarne la sorveglianza, l’isolamento, il trattamento o la distruzione. Art. 28 Interventi straordinari nel caso di catastrofi forestali Nel caso di catastrofi forestali, l’Assemblea federale può adottare provvedimenti mediante decreto federale di obbligatorietà generale non soggetto a referendum, segnatamente per il mantenimento dell’economia forestale e del legno. Art. 28a31 Provvedimenti per far fronte ai cambiamenti climatici La Confederazione e i Cantoni adottano provvedimenti che sostengono la foresta nella capacità di adempiere le sue funzioni durevolmente anche in condizioni clima- tiche mutate. 30 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 31 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Foreste 10 921.0 Capitolo 5: Provvedimenti promozionali Sezione 1: Formazione, consulenza, ricerca e raccolta di dati32 Art. 29 Compiti formativi della Confederazione 1 La Confederazione coordina e promuove la formazione in campo forestale.33 2 In collaborazione con i Cantoni, provvede alla formazione e alla formazione conti- nua sul piano teorico e pratico in campo forestale a livello di scuola universitaria.34 3 ...35 4 La formazione professionale del personale forestale è regolata dalla legislazione federale sulla formazione professionale. Il Consiglio federale stabilisce i settori di formazione del personale forestale nei quali il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni esegue questa legislazione.36 Art. 30 Compiti formativi e consultivi dei Cantoni I Cantoni curano la formazione professionale degli operai forestali e la consulenza ai proprietari di foreste. Art. 31 Ricerca e sviluppo 1 La Confederazione può affidare a terzi o sostenere finanziariamente: a. la ricerca in materia forestale; b. lo studio e lo sviluppo di provvedimenti per la protezione della foresta da effetti nocivi; c. lo studio e lo sviluppo di provvedimenti volti a proteggere da catastrofi natu- rali la vita umana e beni materiali considerevoli; d. lo studio e lo sviluppo di provvedimenti volti a migliorare lo smercio e l’uti- lizzazione del legno. 2 Essa può istituire e mantenere centri di ricerca. 32 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 33 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 34 Nuovo testo giusta il n. III della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 35 Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 36 Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 della LF del 13 dic. 2002 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4557; FF 2000 4957). Legge forestale 11 921.0 Art. 32 Delega di compiti alle associazioni 1 La Confederazione può affidare ad associazioni d’importanza nazionale compiti interessanti la conservazione della foresta e versar loro, a tale scopo, un aiuto finan- ziario. 2 Può affidare compiti d’importanza particolare per determinate regioni, segnata- mente nelle regioni di montagna, anche ad associazioni cantonali o regionali. Art. 33 Accertamenti 1 La Confederazione provvede ad accertamenti periodici circa l’ubicazione, le fun- zioni e lo stato della foresta, circa la produzione e l’utilizzazione del legno, nonché circa le strutture e la situazione economica delle aziende forestali. I proprietari di foreste e gli organi responsabili di aziende dell’economia forestale o del legno devo- no dare alle autorità le informazioni necessarie e, all’occorrenza, tollerare inchieste. 2 Le persone incaricate di eseguire accertamenti o di valutarne i risultati sono tenute all’osservanza del segreto d’ufficio. Art. 34 Informazione Confederazione e Cantoni provvedono ad informare le autorità e l’opinione pubblica sull’importanza e lo stato della foresta, nonché sull’economia forestale e del legno. Sezione 1a:37 Promozione del legno Art. 34a Vendita e utilizzazione del legno La Confederazione promuove la vendita e l’utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile, in particolare mediante il sostegno di progetti innovativi. Art. 34b Costruzioni e impianti della Confederazione 1 La Confederazione promuove l’utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile, per quanto vi si presti, nella pianificazione, nell’edificazione e nell’eser- cizio delle costruzioni e degli impianti di sua proprietà. 2 Nell’acquisizione di prodotti in legno la Confederazione tiene conto della gestione forestale sostenibile e rispettosa della natura nonché dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra. 37 Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Foreste 12 921.0 Sezione 2: Finanziamento Art. 3538 Principi 1 Nei limiti dei crediti stanziati, i contributi di promozione secondo la presente legge sono accordati a condizione che: a. i provvedimenti siano attuati in modo economico e competente; b. i provvedimenti siano valutati insieme a quelli previsti da altre leggi federali, globalmente e tenendo conto delle loro sinergie; c. il beneficiario fornisca una prestazione propria proporzionata alla sua capa- cità economica, allo sforzo che si può ragionevolmente pretendere da lui ed alle altre possibilità finanziarie delle quali potrebbe valersi; d. i terzi usufruttuari o responsabili di danni partecipino al finanziamento; e. le controversie siano composte durevolmente e a vantaggio della conserva- zione della foresta. 2 Il Consiglio federale può prevedere che i contributi siano versati soltanto a desti- natari che partecipano a misure d’autosostegno dell’economia forestale e del legno. Art. 36 Protezione da catastrofi naturali 1 La Confederazione accorda ai Cantoni sulla base di accordi di programma inden- nità globali per provvedimenti intesi a proteggere la vita umana e beni materiali considerevoli contro le catastrofi naturali, segnatamente per:39 a.40 la costruzione, il ripristino e la sostituzione di opere e impianti protettivi; b. la realizzazione di foreste con funzione protettiva particolare, nonché la cura di giovani popolamenti; c. l’istituzione di catasti e di carte dei pericoli, l’allestimento e la gestione di stazioni di misurazione nonché l’organizzazione di servizi di preallarme per garantire la sicurezza di insediamenti e di vie di comunicazione. 2 In casi eccezionali, la Confederazione può accordare, mediante decisione formale, indennità a singoli progetti che richiedono una sua valutazione.41 38 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 39 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 40 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 41 Introdotto dal n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). Legge forestale 13 921.0 3 L’ammontare delle indennità è determinato in base al pericolo costituito da cata- strofi naturali, nonché ai costi e all’efficacia dei provvedimenti.42 Art. 3743 Foresta di protezione 1 La Confederazione accorda ai Cantoni sulla base di accordi di programma inden- nità globali per provvedimenti necessari per adempiere la funzione protettiva della foresta, segnatamente per: a. la cura della foresta di protezione, incluse la prevenzione e la riparazione di danni che mettono in pericolo la foresta di protezione; b. la garanzia dell’infrastruttura per la cura della foresta di protezione, per quanto essa tenga conto della foresta come ambiente naturale di vita. 1bis In via eccezionale, la Confederazione può accordare, mediante decisione forma- le, indennità a progetti nati in seguito a eventi naturali eccezionali.44 2 L’ammontare delle indennità è determinato in base alla superficie di foresta di pro- tezione da curare, al pericolo da evitare e all’efficacia dei provvedimenti. Art. 37a45 Provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione 1 La Confederazione accorda ai Cantoni, sulla base di accordi di programma, inden- nità globali per provvedimenti per la prevenzione e la riparazione dei danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione dovuti a eventi naturali o a organismi nocivi. 2 In via eccezionale, la Confederazione può accordare, mediante decisione formale, indennità a progetti che richiedono una valutazione specifica da parte sua. 3 L’ammontare delle indennità è determinato in base al pericolo da prevenire e all’efficacia dei provvedimenti. Art. 37b46 Indennità per costi 1 Ai destinatari di provvedimenti contro gli organismi nocivi di cui all’articolo 27a capoverso 3 può essere versata un’equa indennità per i costi di prevenzione, lotta e ripristino che non sono assunti secondo l’articolo 48a. 42 Introdotto dal n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 43 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 44 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 45 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 46 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Foreste 14 921.0 2 L’indennità è fissata definitivamente dall’autorità competente secondo una proce- dura quanto più semplice possibile e gratuita per la persona danneggiata. Art. 3847 Diversità biologica della foresta 1 La Confederazione accorda ai Cantoni, sulla base di accordi di programma, aiuti finanziari globali per provvedimenti che contribuiscono a conservare e a migliorare la diversità biologica della foresta, segnatamente per:48 a. la protezione e la manutenzione delle riserve forestali e di altri spazi vitali della foresta importanti dal profilo ecologico; b.49 la promozione della diversità delle specie e della diversità genetica nella foresta; c. il collegamento di spazi vitali della foresta; d. la conservazione di gestioni forestali tradizionali. e.50 ... 2 ... 51 3 L’ammontare degli aiuti finanziari è determinato in base all’importanza dei prov- vedimenti per la diversità biologica e alla loro efficacia. Art. 38a52 Gestione forestale53 1 La Confederazione accorda aiuti finanziari per provvedimenti che migliorano la redditività della gestione forestale sostenibile, segnatamente per:54 a. basi di pianificazione sovraziendali; b. provvedimenti intesi a migliorare le condizioni di gestione delle aziende dell’economia forestale; 47 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 48 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 49 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 50 Abrogata dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 51 Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 52 Introdotto dal n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 53 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 54 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Legge forestale 15 921.0 c. provvedimenti temporanei relativi alla pubblicità e alla promozione delle vendite presi in comune dall’economia forestale e del legno in caso di sovra- produzione straordinaria; d. il deposito di legname in caso di sovrapproduzione straordinaria; e.55 la promozione della formazione degli operai forestali e la formazione pratica degli operatori forestali a livello di scuola universitaria; f.56 provvedimenti che sostengono la foresta nella sua capacità di adempiere le sue funzioni anche in condizioni climatiche mutate, segnatamente per la cura dei giovani popolamenti e per la produzione di materiale di riproduzione forestale; g.57 l’adeguamento o il ripristino di infrastrutture di allacciamento, sempre che esse siano necessarie per la gestione della foresta nell’ambito di progetti globali, rispettino la foresta come ambiente naturale di vita e che sia evitata una densità di allacciamento eccessiva. 2 La Confederazione accorda gli aiuti finanziari per: a.58 i provvedimenti di cui al capoverso 1 lettere a, b e d−g: come contributi glo- bali in base agli accordi di programma conclusi con i Cantoni; b. i provvedimenti di cui al capoverso 1 lettera c: mediante decisione dell’Uf- ficio federale. 3 L’ammontare degli aiuti finanziari è determinato in base all’efficacia dei provve- dimenti. Art. 39 Formazione professionale 1 La Confederazione versa contributi per la formazione del personale forestale conformemente agli articoli 52–59 della legge federale del 13 dicembre 200259 sulla formazione professionale.60 2 In deroga al capoverso 1, versa aiuti finanziari sino al 50 per cento dei costi speci- fici della professione, segnatamente per la formazione pratica, in loco, del personale forestale e per l’allestimento di materiale didattico.61 55 Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 56 Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 57 Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 58 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 59 RS 412.10 60 Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 della LF del 13 dic. 2002 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4557; FF 2000 4957). 61 Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 della LF del 13 dic. 2002 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4557; FF 2000 4957). Foreste 16 921.0 3 ...62 Art. 40 Crediti d’investimento 1 La Confederazione può accordare mutui rimborsabili, senza interesse o a interesse ridotto: a. per crediti di costruzione; b.63 per il finanziamento dei costi residui di provvedimenti sussidiabili secondo gli articoli 36, 37 e 38a capoverso 1 lettera b; c. per l’acquisto di veicoli, macchine e attrezzature forestali, nonché per la costruzione di impianti per l’esercizio forestale. 2 I mutui sono limitati nel tempo. 3 I mutui sono accordati soltanto su proposta del Cantone. Se un debitore disattende l’obbligo del rimborso gli subentra il Cantone. 4 I rimborsi sono impiegati per nuovi investimenti. Art. 4164 Assegnazione dei contributi 1 L’Assemblea federale stanzia di volta in volta mediante decreto federale semplice un credito d’impegno65 quadriennale per l’assegnazione dei contributi e dei mutui. 2 I contributi destinati agli interventi intesi a far fronte a catastrofi naturali straordi- narie sono limitati alla durata del singolo intervento. Sezione 3:66 Altre misure Art. 41a 1 Per promuovere la qualità e lo smercio, il Consiglio federale può emanare norme sulla designazione facoltativa della provenienza dei prodotti forestali e dei loro prodotti trasformati. 2 La registrazione e la protezione delle designazioni, nonché la procedura sono rette dalla legge del 29 aprile 199867 sull’agricoltura. 62 Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 63 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 64 Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 65 Nuova espr. giusta l’all. n. 9 della LF del 19 mar. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 662; FF 2020 333). 66 Introdotta dall’all. n. 8 della LF del 2 set. 2015, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425). 67 RS 910.1 Legge forestale 17 921.0 Capitolo 6: Disposizioni penali Art. 42 Delitti 1 È punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria chiun- que, intenzionalmente:68 a. dissoda senza autorizzazione; b. con indicazioni inveritiere od incomplete, o altrimenti, ottiene per sé o per terzi una prestazione indebita; c. omette o impedisce un rimboschimento prescritto. 2 Se agisce per negligenza, l’autore è punito con la multa sino a 40 000 franchi. Art. 43 Contravvenzioni 1 È punito con una multa sino a 20 000 franchi chiunque intenzionalmente e senza autorizzazione:69 a. distoglie dalle loro finalità costruzioni ed impianti forestali; b. limita l’accessibilità alla foresta; c. non rispetta le limitazioni d’accesso di cui all’articolo 14; d. circola con veicoli a motore in foresta o su strade forestali; e. abbatte alberi in foresta; f. ostacola accertamenti, disattende l’obbligo d’informare dando informazioni inveritiere od incomplete oppure si rifiuta d’informare; g. non rispetta, dentro o fuori la foresta, le prescrizioni sui provvedimenti per la prevenzione e la riparazione di danni alla foresta nonché le misure contro malattie e parassiti che possono costituire una minaccia per la foresta. È fatto salvo l’articolo 233 del Codice penale70; h. non rispetta le prescrizioni sulla provenienza, l’utilizzazione, il commercio e la preservazione di materiale di riproduzione forestale71. Se tale violazione costituisce contemporaneamente un’infrazione alla legislazione doganale, il perseguimento e il giudizio avvengono giusta la legge federale del 1° ottobre 192572 sulle dogane. 68 Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459; FF 1999 1669). 69 Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459; FF 1999 1669). 70 RS 311.0 71 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051). 72 [CS 6 475; RU 1956 639, 1959 1400 art. 11 n. III, 1973 644, 1974 1857 all. n. 7, 1980 1793 n. I 1, 1992 1670 n. III, 1994 1634 n. I 3, 1995 1816, 1996 3371 all. 2 n. 2, 1997 2465 all. n. 13, 2000 1300 art. 92 1891 n. VI 6, 2002 248 n. I 1 art. 41, 2004 4763 all. n. II 1, 2006 2197 all. n. 50. RU 2007 1411 art. 131 cpv. 1]. Vedi ora la L del 18 mar. 2005 sulle dogane (RS 631.0). Foreste 18 921.0 2 Tentativo e complicità sono punibili. 3 Se agisce per negligenza, l’autore è punito con la multa. 4 I Cantoni possono perseguire come contravvenzioni le infrazioni al diritto canto- nale. Art. 44 Delitti e contravvenzioni commessi nell’azienda Se l’infrazione è commessa nella gestione degli affari di una persona giuridica, di una società di persone, di una ditta individuale o altrimenti nell’esercizio di una cor- porazione o di un istituto di diritto pubblico, si applicano gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 197473 sul diritto penale amministrativo. Art. 45 Perseguimento penale Il perseguimento penale compete ai Cantoni. Capitolo 7: Procedura ed esecuzione Sezione 1: Procedura Art. 46 Ricorso 1 La procedura di ricorso è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione del- la giustizia federale.74 1bis e 1ter ...75 2 L’Ufficio federale76 ha facoltà di avvalersi delle vie di ricorso previste dal diritto federale o dal diritto cantonale contro decisioni delle autorità cantonali riguardanti l’applicazione della presente legge e le sue disposizioni d’esecuzione. 3 Il diritto di ricorso dei Cantoni, dei Comuni e delle associazioni per la protezione della natura e del paesaggio è retto dagli articoli 12−12g della legge federale del 1° luglio 196677 sulla protezione della natura e del paesaggio.78 Esso concerne anche le decisioni prese in virtù degli articoli 5, 7, 8, 10, 12 e 13 della presente legge. 73 RS 313.0 74 Nuovo testo giusta l’all. n. 127 della L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197 1069; FF 2001 3764). 75 Introdotti dall’all. n. 9 della LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica (RU 2003 4803; FF 2000 2145). Abrogati dall’all. n. 127 della L del 17 giu. 2005 sul Tribunale ammini- strativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197 1069; FF 2001 3764). 76 Nuova denominazione giusta il n. 17 I della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). 77 RS 451 78 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Legge forestale 19 921.0 4 Il Consiglio federale può prevedere nelle disposizioni d’esecuzione una procedura d’opposizione contro le decisioni di prima istanza.79 Art. 47 Validità di autorizzazioni e altre disposizioni Le autorizzazioni e le disposizioni date in virtù della presente legge diventano effi- caci solo dopo essere cresciute in giudicato. È fatto salvo l’articolo 12e della legge federale del 1° luglio 196680 sulla protezione della natura e del paesaggio.81 Art. 48 Espropriazione 1 Se i provvedimenti intesi alla conservazione della foresta o alla costruzione di edi- fici o d’impianti per la protezione contro catastrofi naturali lo esigono, i Cantoni possono riscattare in via d’espropriazione la proprietà fondiaria occorrente ed even- tuali servitù. 2 Nei disposti esecutivi, i Cantoni possono dichiarare applicabile la legge federale del 20 giugno 193082 sull’espropriazione. Nondimeno, sulle opposizioni ancora in sospeso decide il governo cantonale. La legge federale sull’espropriazione è appli- cabile in tutti i casi in cui il bene espropriato si estenda sul territorio di parecchi Cantoni. Art. 48a83 Assunzione dei costi da parte di chi li causa I costi derivanti da provvedimenti che le autorità adottano o ordinano per evitare un pericolo o pregiudizio imminente per la foresta, come pure per accertarlo ed elimi- narlo, sono a carico di chi li ha causati per colpa propria. Sezione 2: Esecuzione Art. 4984 Confederazione 1 La Confederazione vigila sull’esecuzione della presente legge ed esegue i compiti che le sono direttamente affidati dalla legge. 1bis Coordina le sue misure esecutive con quelle dei Cantoni.85 79 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 80 RS 451 81 Per. introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 82 RS 711 83 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 84 Nuovo testo giusta il n. I 17 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). 85 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Foreste 20 921.0 2 L’autorità federale che, in virtù di un’altra legge federale o di un trattato interna- zionale, emana una decisione in applicazione della presente legge consulta previa- mente i Cantoni interessati. L’Ufficio federale e gli altri servizi federali interessati partecipano all’esecuzione conformemente agli articoli 62a e 62b della legge del 21 marzo 199786 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione. 3 Il Consiglio federale emana le prescrizioni d’esecuzione. Può delegare al Diparti- mento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, ai suoi servizi o a uffici federali a esso subordinati, il compito di emanare prescrizioni di natura prevalentemente tecnica o amministrativa.87 Art. 50 Cantoni 1 I Cantoni eseguono la presente legge, salvo l’articolo 49. Essi emanano le prescri- zioni necessarie. 2 Nel caso di situazioni contrarie al diritto le autorità cantonali competenti adottano immediatamente provvedimenti per il ripristino della legalità. Esse possono riscuo- tere cauzioni e ordinare l’esecuzione d’ufficio. Art. 50a88 Delega di compiti esecutivi Le autorità esecutive possono incaricare corporazioni di diritto pubblico o privati, contro indennità, di svolgere controlli o di mettere in atto ulteriori misure esecutive Art. 51 Organizzazione forestale 1 I Cantoni provvedono all’organizzazione razionale del servizio forestale. 2 Essi suddividono il loro territorio in circondari e settori forestali. Questi sono diretti da operatori forestali con formazione superiore ed esperienza pratica.89 Art. 52 Riserva d’approvazione La validità delle disposizioni cantonali d’esecuzione relative agli articoli 16 capo- verso 1, 17 capoverso 2 e 20 capoverso 2 sottostanno all’approvazione della Confe- derazione. Art. 53 Obbligo d’informare 1 Tutte le disposizioni d’esecuzione cantonali vanno comunicate all’Ufficio federale prima della loro entrata in vigore. 86 RS 172.010 87 Per. introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 88 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 89 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Legge forestale 21 921.0 2 Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comuni- cazioni decide quali decisioni cantonali vanno comunicate all’Ufficio federale. Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 54 Diritto previgente: abrogazione Sono abrogati: a. la legge federale dell’11 ottobre 190290 concernente l’alta vigilanza della Confederazione sulla polizia delle foreste; b. la legge federale del 21 marzo 196991 sui crediti forestali d’investimento nel- le regioni di montagna; c. il decreto federale del 21 dicembre 195692 concernente la partecipazione del- la Confederazione alla ricostituzione delle foreste affette dal cancro della corteccia del castagno; d. il decreto federale del 23 giugno 198893 su provvedimenti straordinari di conservazione della foresta. Art. 55 Modificazione del diritto vigente …94 Art. 56 Disposizioni transitorie 1 Le procedure in sospeso all’atto dell’entrata in vigore della presente legge sono rette dalla medesima. L’autorità competente secondo la vecchia legislazione regola le procedure pendenti. 2 I permessi di dissodamento di durata indeterminata decadono dopo due anni dall’entrata in vigore della presente legge. L’autorità competente può, nei singoli casi, concedere proroghe sempreché siano adempiute le condizioni preliminari al disboscamento. La domanda va presentata prima della scadenza del termine di perenzione. È fatto salvo l’adeguamento delle decisioni al nuovo diritto. 3 I mandatari che svolgono lavori di raccolta del legname nella foresta sono esonera- ti per cinque anni dall’entrata in vigore della presente legge dall’obbligo di cui all’articolo 21a di dimostrare che la manodopera impiegata ha seguito un corso riconosciuto dalla Confederazione di sensibilizzazione sui pericoli connessi ai lavori forestali.95 90 [CS 9 529; RU 1954 455 I n. 5, 1956 1311, 1965 321 art. 60, 1969 507, 1971 1191, 1977 2249 n. I 11.11, 1985 660 n. I 23, 1988 1696 art. 7] 91 RU 1970 760 92 [RU 1957 331, 1977 2249 ch. I 11.12] 93 RU 1988 1696 94 Le mod. possono essere consultate alla RU 1992 2521. 95 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). Foreste 22 921.0 Art. 57 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore:96 1° gennaio 1993 Art. 40 e 54 lett. b: 1° gennaio 1994 96 DCF del 30 nov. 1992. Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Scopo Art. 2 Definizione di foresta Art. 3 Conservazione della foresta Capitolo 2: Protezione della foresta da interventi nocivi Sezione 1: Dissodamento e accertamento del carattere forestale Art. 4 Definizione del dissodamento Art. 5 Divieto di dissodamento e deroghe Art. 6 Competenza Art. 7 Rimboschimento compensativo Art. 8 Art. 9 Compensazione Art. 10 Accertamento del carattere forestale Sezione 2: Foresta e pianificazione del territorio Art. 11 Dissodamento e permesso di costruire Art. 12 Inclusione della foresta nei piani di utilizzazione Art. 13 Delimitazione tra foreste e zone d’utilizzazione Sezione 3: Accesso alla foresta e circolazione in foresta Art. 14 Accessibilità Art. 15 Circolazione di veicoli a motore Sezione 4: Protezione della foresta da altri interventi nocivi Art. 16 Utilizzazioni nocive Art. 17 Distanza dalla foresta Art. 18 Sostanze pericolose per l’ambiente Capitolo 3: Protezione dalle catastrofi naturali Art. 19 Capitolo 4: Cura ed utilizzazione della foresta Sezione 1: Gestione della foresta Art. 20 Principi della gestione Art. 21 Sfruttamento del legno Art. 21a Sicurezza sul lavoro Art. 22 Divieto di taglio raso Art. 23 Ripopolamento di radure Art. 24 Materiale di riproduzione forestale Art. 25 Alienazione e spartizione Sezione 2: Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta Art. 26 Provvedimenti della Confederazione Art. 27 Provvedimenti dei Cantoni Art. 27a Provvedimenti contro gli organismi nocivi Art. 28 Interventi straordinari nel caso di catastrofi forestali Art. 28a Provvedimenti per far fronte ai cambiamenti climatici Capitolo 5: Provvedimenti promozionali Sezione 1: Formazione, consulenza, ricerca e raccolta di dati Art. 29 Compiti formativi della Confederazione Art. 30 Compiti formativi e consultivi dei Cantoni Art. 31 Ricerca e sviluppo Art. 32 Delega di compiti alle associazioni Art. 33 Accertamenti Art. 34 Informazione Sezione 1a: Promozione del legno Art. 34a Vendita e utilizzazione del legno Art. 34b Costruzioni e impianti della Confederazione Sezione 2: Finanziamento Art. 35 Principi Art. 36 Protezione da catastrofi naturali Art. 37 Foresta di protezione Art. 37a Provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione Art. 37b Indennità per costi Art. 38 Diversità biologica della foresta Art. 38a Gestione forestale Art. 39 Formazione professionale Art. 40 Crediti d’investimento Art. 41 Assegnazione dei contributi Sezione 3: Altre misure Art. 41a Capitolo 6: Disposizioni penali Art. 42 Delitti Art. 43 Contravvenzioni Art. 44 Delitti e contravvenzioni commessi nell’azienda Art. 45 Perseguimento penale Capitolo 7: Procedura ed esecuzione Sezione 1: Procedura Art. 46 Ricorso Art. 47 Validità di autorizzazioni e altre disposizioni Art. 48 Espropriazione Art. 48a Assunzione dei costi da parte di chi li causa Sezione 2: Esecuzione Art. 49 Confederazione Art. 50 Cantoni Art. 50a Delega di compiti esecutivi Art. 51 Organizzazione forestale Art. 52 Riserva d’approvazione Art. 53 Obbligo d’informare Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 54 Diritto previgente: abrogazione Art. 55 Modificazione del diritto vigente Art. 56 Disposizioni transitorie Art. 57 Referendum ed entrata in vigore | <div _ngcontent-ewm-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--921.0 --><p class="srnummer">921.0 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sulle foreste</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Legge forestale, LFo)</h2><p>del 4 ottobre 1991 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 74 capoverso 1, 77 capoversi 2 e 3, 78 capoverso 4 e 95 capoverso 1 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>;<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup><br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 29 giugno 1988<sup><a fragment="#fn-d6e51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e51" id="fnbck-d6e51" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/oc/1992/2521_2521_2521/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1992</b> 2521</a> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 8 della LF del 2 set. 2015, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2015/609/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 3631</a>; <a href="eli/fga/2009/1471/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 7425</a>).</p><p id="fn-d6e51"><sup><a fragment="#fnbck-d6e51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e51" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup><a href="eli/fga/1988/3_173_157_137/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1988</b> III 137</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge ha lo scopo di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>garantire la conservazione della foresta nella sua estensione e ripartizione geografica;</dd><dt>b. </dt><dd>proteggere la foresta come ambiente naturale di vita;</dd><dt>c. </dt><dd>garantire che la foresta possa svolgere le sue funzioni, in particolare protettive, sociali ed economiche (funzioni della foresta);</dd><dt>d. </dt><dd>promuovere e tutelare l’economia forestale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Deve inoltre contribuire a proteggere la vita umana e beni materiali considerevoli da valanghe, scoscendimenti, erosione e cadute di pietre (catastrofi naturali).</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Definizione di foresta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Si considera foresta ogni superficie coperta da<sup><a fragment="#fn-d6e103" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e103" id="fnbck-d6e103" routerlink="./">4</a></sup> alberi o arbusti forestali, che possa svolgere funzioni forestali. L’origine, il genere di sfruttamento e la designazione nel registro fondiario non sono elementi rilevanti al riguardo.</p><p><sup>2</sup> Si considerano inoltre foreste:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i boschi pascolati, i pascoli alberati e le selve;</dd><dt>b. </dt><dd>le superfici non alberate o improduttive di un fondo forestale quali radure, strade forestali o altre costruzioni e impianti forestali;</dd><dt>c. </dt><dd>i fondi gravati dall’obbligo di rimboschimento.</dd></dl><p><sup>3</sup> Non si considerano foreste i gruppi isolati di alberi e di arbusti, le siepi, i viali, i giardini, i parchi e gli spazi verdi, le colture d’alberi su terreno aperto e destinate allo sfruttamento a breve scadenza come pure alberi ed arbusti su impianti di sbarramento o su terreni immediatamente antistanti.</p><p><sup>4</sup> Entro i limiti fissati dal Consiglio federale, i Cantoni possono stabilire larghezza, superficie ed età che deve avere un’estensione boschiva spontanea come anche larghezza e superficie che devono avere altre aree boschive per essere considerate foreste. I criteri cantonali non sono tuttavia determinanti se un’area svolge funzioni sociali o protettive particolarmente importanti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e103"><sup><a fragment="#fnbck-d6e103" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e103" routerlink="./">4</a></sup><sup> </sup>Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974<b> </b><i>1051</i>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Conservazione della foresta</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’area forestale non va diminuita.</p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Protezione della foresta da interventi nocivi</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Dissodamento e accertamento del carattere forestale</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Definizione del dissodamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Si considera dissodamento ogni cambiamento, durevole o temporaneo, delle finalità del suolo boschivo.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Divieto di dissodamento e deroghe</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dissodamenti sono vietati.</p><p><sup>2</sup> Può essere concessa deroga se il richiedente comprova l’esistenza di gravi motivi preponderanti rispetto all’interesse alla conservazione della foresta, e sono inoltre adempiute le condizioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’opera per la quale si richiede il dissodamento è attuabile soltanto nel luogo previsto;</dd><dt>b. </dt><dd>l’opera soddisfa materialmente alle condizioni della pianificazione del territorio;</dd><dt>c. </dt><dd>il dissodamento non comporta seri pericoli per l’ambiente.</dd></dl><p><sup>3</sup> Non sono gravi motivi gli interessi finanziari, come un più redditizio sfruttamento del suolo o l’acquisizione di terreno a buon mercato per scopi non forestali.</p><p><sup>3bis</sup> Quando un’autorità deve decidere in merito all’autorizzazione per la costruzione di impianti per l’impiego di energie rinnovabili e di impianti di trasporto e distribuzione di energia, nella ponderazione degli interessi l’interesse nazionale alla realizzazione di questi progetti è considerato equivalente ad altri interessi nazionali.<sup><a fragment="#fn-d6e189" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e189" id="fnbck-d6e189" routerlink="./">5</a></sup></p><p><sup>4</sup> Va tenuto conto della protezione della natura e del paesaggio.</p><p><sup>5</sup> I permessi di dissodamento hanno validità limitata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e189"><sup><a fragment="#fnbck-d6e189" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e189" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e212" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e212" id="fnbck-d6e212" routerlink="./">6</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_6" routerlink="./"> Competenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le deroghe sono accordate:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dalle autorità federali, quando decidono sulla costruzione o la modifica di un’opera per cui occorre un dissodamento;</dd><dt>b. </dt><dd>dalle autorità cantonali, quando decidono sulla costruzione o la modifica di un’opera per cui occorre un dissodamento.</dd></dl><p><sup>2</sup> Prima di accordare una deroga in materia di dissodamento, l’autorità cantonale consulta l’Ufficio federale dell’ambiente<sup><a fragment="#fn-d6e243" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e243" id="fnbck-d6e243" routerlink="./">7</a></sup> (Ufficio federale) se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il dissodamento interessa una superficie superiore a 5000 m<sup>2</sup>; quando per la stessa opera sono presentate più domande di dissodamento, è determinante la superficie totale;</dd><dt>b. </dt><dd>l’area forestale da dissodare si estende sul territorio di più Cantoni.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e212"><sup><a fragment="#fnbck-d6e212" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e212" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 17 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p><p id="fn-d6e243"><sup><a fragment="#fnbck-d6e243" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e243" routerlink="./">7</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e266" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e266" id="fnbck-d6e266" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_7" routerlink="./"> Rimboschimento compensativo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni dissodamento va compensato nella medesima regione in natura e con essenze stanziali.</p><p><sup>2</sup><i> </i>Invece del compenso in natura è possibile adottare provvedimenti equivalenti a favore della protezione della natura e del paesaggio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nelle zone con superficie forestale<sup><a fragment="#fn-d6e296" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e296" id="fnbck-d6e296" routerlink="./">9</a></sup> in crescita;</dd><dt>b. </dt><dd>nelle altre zone, in casi eccezionali, per riguardo a terre coltive e a zone di pregio ecologico o paesistico particolare.</dd></dl><p><sup>3</sup> È possibile rinunciare al rimboschimento compensativo in caso di dissodamento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>di estensioni boschive cresciute spontaneamente negli ultimi 30 anni, al fine di recuperare terreni agricoli;</dd><dt>b. </dt><dd>volto a garantire la protezione contro le piene e la rivitalizzazione delle acque;</dd><dt>c. </dt><dd>per conservare e valorizzare i biotopi secondo gli articoli 18<i>a</i> e 18<i>b</i> capoverso 1 della legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e326" id="fnbck-d6e326" routerlink="./">10</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio.</dd></dl><p><sup>4</sup> Se nel corso dei 30 anni successivi il terreno agricolo recuperato secondo il capoverso 3 lettera a è destinato a un’altra utilizzazione, il rimboschimento compensativo deve essere effettuato a posteriori.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e266"><sup><a fragment="#fnbck-d6e266" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e266" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1981</a>;<b> </b>FF<b> </b><b>2011 </b>3955 3985).</p><p id="fn-d6e296"><sup><a fragment="#fnbck-d6e296" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e296" routerlink="./">9</a></sup> Rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl – <a href="eli/cc/2003/510/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>171.10</b></a>).</p><p id="fn-d6e326"><sup><a fragment="#fnbck-d6e326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e326" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1637_1694_1679/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451</b></a></p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e340" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e340" id="fnbck-d6e340" routerlink="./">11</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e340"><sup><a fragment="#fnbck-d6e340" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e340" routerlink="./">11</a></sup> Abrogato dal n. I della LF del 16 mar. 2012, con effetto dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1981</a>;<b> </b>FF<b> </b><b>2011 </b>3955 3985).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Compensazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni curano che i vantaggi considerevoli derivanti da permessi di dissodamento, non contemplati dall’articolo 5 della legge federale del 22 giugno 1979<sup><a fragment="#fn-d6e367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e367" id="fnbck-d6e367" routerlink="./">12</a></sup> sulla pianificazione del territorio (LPT), siano equamente compensati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e367"><sup><a fragment="#fnbck-d6e367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e367" routerlink="./">12</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1979/1573_1573_1573/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>700</b></a></p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Accertamento del carattere forestale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi comprova un interesse degno di protezione può far accertare dal Cantone il carattere forestale di un fondo.</p><p><sup>2</sup> Al momento dell’emanazione e dell’adattamento dei piani di utilizzazione ai sensi della LPT<sup><a fragment="#fn-d6e388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e388" id="fnbck-d6e388" routerlink="./">13</a></sup> sulla pianificazione del territorio è ordinato un accertamento del carattere forestale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>laddove le zone edificabili confinano o confineranno in futuro con la foresta;</dd><dt>b. </dt><dd>laddove, al di fuori delle zone edificabili, il Cantone intende impedire l’avanzamento della foresta.<sup><a fragment="#fn-d6e404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e404" id="fnbck-d6e404" routerlink="./">14</a></sup></dd></dl><p><sup>3</sup> Se la domanda d’accertamento è in relazione con una domanda di dissodamento, la competenza è regolata dall’articolo 6. L’autorità federale competente decide su richiesta dell’autorità cantonale competente.<sup><a fragment="#fn-d6e421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e421" id="fnbck-d6e421" routerlink="./">15</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e388"><sup><a fragment="#fnbck-d6e388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e388" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/1979/1573_1573_1573/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>700</b></a></p><p id="fn-d6e404"><sup><a fragment="#fnbck-d6e404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e404" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1981</a>;<b> </b>FF<b> </b><b>2011 </b>3955 3985).</p><p id="fn-d6e421"><sup><a fragment="#fnbck-d6e421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e421" routerlink="./">15</a></sup> Per. introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Foresta e pianificazione del territorio</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Dissodamento e permesso di costruire</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il permesso di dissodare non dispensa dalla domanda d’autorizzazione edilizia prevista dalla LPT<sup><a fragment="#fn-d6e449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e449" id="fnbck-d6e449" routerlink="./">16</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Se un progetto edilizio richiede sia un permesso di dissodamento sia un’autorizzazione eccezionale per la costruzione fuori della zona edificabile, l’autorizzazione eccezionale può essere rilasciata solo d’intesa con l’autorità competente secondo l’articolo 6 della presente legge.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e449"><sup><a fragment="#fnbck-d6e449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e449" routerlink="./">16</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1979/1573_1573_1573/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>700</b></a></p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <b></b>Inclusione della foresta nei piani di utilizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’inclusione di foreste in una zona d’utilizzazione è subordinata a un permesso di dissodamento.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> <b></b>Delimitazione tra foreste e zone d’utilizzazione</a><sup><a fragment="#fn-d6e477" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e477" id="fnbck-d6e477" routerlink="./">17</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I margini forestali definiti secondo l’articolo 10 capoverso 2 sono integrati nei piani d’utilizzazione.<sup><a fragment="#fn-d6e497" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e497" id="fnbck-d6e497" routerlink="./">18</a></sup></p><p><sup>2</sup> I nuovi popolamenti al di fuori di questi margini forestali non sono considerati foreste.</p><p><sup>3</sup> I margini forestali possono essere sottoposti a una procedura di accertamento del carattere forestale secondo l’articolo 10 se i piani d’utilizzazione sono adattati e le condizioni reali sono mutate in modo sostanziale.<sup><a fragment="#fn-d6e517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e517" id="fnbck-d6e517" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e477"><sup><a fragment="#fnbck-d6e477" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e477" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1981</a>;<b> </b>FF<b> </b><b>2011 </b>3955 3985).</p><p id="fn-d6e497"><sup><a fragment="#fnbck-d6e497" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e497" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1981</a>;<b> </b>FF<b> </b><b>2011 </b>3955 3985).</p><p id="fn-d6e517"><sup><a fragment="#fnbck-d6e517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e517" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 mar. 2012, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1981</a>;<b> </b>FF<b> </b><b>2011 </b>3955 3985).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Accesso alla foresta e circolazione in foresta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Accessibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono affinché la foresta sia accessibile al pubblico.</p><p><sup>2</sup> Se la conservazione della foresta o altri interessi pubblici, quale segnatamente la protezione di piante e di animali selvatici lo esigono, i Cantoni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>limitano l’accesso a determinate zone forestali;</dd><dt>b. </dt><dd>assoggettano ad autorizzazione l’organizzazione di grandi manifestazioni nella foresta.</dd></dl></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <b></b>Circolazione di veicoli a motore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I veicoli a motore possono circolare in foresta e su strade forestali soltanto a fini forestali. Il Consiglio federale regola le eccezioni per l’esercito e per altri compiti d’interesse pubblico.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni possono ammettere sulle strade forestali altre categorie d’utenti, purché la conservazione della foresta o altri pubblici interessi non vi si oppongano.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni provvedono a una segnaletica adeguata e ai controlli necessari. Laddove la segnaletica e i controlli non fossero sufficienti, possono installare barriere.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Protezione della foresta da altri interventi nocivi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> <b></b>Utilizzazioni nocive</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono vietate le utilizzazioni che, pur non essendo dissodamenti secondo l’articolo 4, intralciano o mettono in pericolo le funzioni o la gestione della foresta. I diritti inerenti a tali utilizzazioni vanno riscattati, se necessario mediante esproprio. I Cantoni emanano le disposizioni necessarie.</p><p><sup>2</sup> Per gravi motivi le autorità competenti possono autorizzare tali utilizzazioni, subordinandole a oneri e condizioni.<sup><a fragment="#fn-d6e590" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e590" id="fnbck-d6e590" routerlink="./">20</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e590"><sup><a fragment="#fnbck-d6e590" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e590" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> <b></b>Distanza dalla foresta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le costruzioni e gli impianti in vicinanza della foresta sono ammissibili soltanto se non ne pregiudicano la conservazione, la cura e l’utilizzazione.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni prescrivono per costruzioni ed impianti un’adeguata distanza minima dalla foresta, in funzione della situazione di quest’ultima e dell’altezza prevedibile dei suoi alberi.</p><p><sup>3</sup> Per gravi motivi le autorità competenti possono autorizzare la riduzione della distanza minima, subordinandola a oneri e condizioni.<sup><a fragment="#fn-d6e622" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e622" id="fnbck-d6e622" routerlink="./">21</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e622"><sup><a fragment="#fnbck-d6e622" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e622" routerlink="./">21</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> <b></b>Sostanze pericolose per l’ambiente</a></h6><div class="collapseable"> <p>È vietato l’uso in foresta di sostanze pericolose per l’ambiente. La legislazione sulla protezione dell’ambiente regola le eccezioni.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Protezione dalle catastrofi naturali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Se la protezione della vita umana o di beni materiali considerevoli lo esige, i Cantoni provvedono alla sicurezza delle zone soggette a valanghe, scoscendimento di terreno, erosione o cadute di pietre, come pure alle opere forestali per la correzione dei torrenti.<sup><a fragment="#fn-d6e656" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e656" id="fnbck-d6e656" routerlink="./">22</a></sup> Per quanto possibile sono utilizzati metodi rispettosi della natura.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e656"><sup><a fragment="#fnbck-d6e656" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e656" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Cura ed utilizzazione della foresta</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_4/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_4/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Gestione della foresta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> <b></b>Principi della gestione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La foresta va gestita in modo che possa adempiere le proprie funzioni durevolmente e senza restrizioni (continuità<sup><a fragment="#fn-d6e687" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e687" id="fnbck-d6e687" routerlink="./">23</a></sup>).</p><p><sup>2</sup> I Cantoni emanano le necessarie prescrizioni di pianificazione e di gestione. Al riguardo tengono conto delle esigenze dell’approvvigionamento di legname, di una selvicoltura naturalistica<sup><a fragment="#fn-d6e701" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e701" id="fnbck-d6e701" routerlink="./">24</a></sup> e della protezione della natura e del paesaggio.</p><p><sup> 3</sup> Se lo stato e la conservazione della foresta lo permettono, segnatamente per ragioni di natura ecologica e paesistica si può desistere interamente o in parte dalla manutenzione e dallo sfruttamento.</p><p><sup> 4</sup> Per garantire la conservazione della molteplicità delle specie animali e vegetali, i Cantoni possono circoscrivere riserve forestali di ampiezza adeguata.</p><p><sup>5</sup> Se il mantenimento della funzione protettiva lo esige, i Cantoni devono garantire un minimo di cure.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e687"><sup><a fragment="#fnbck-d6e687" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e687" routerlink="./">23</a></sup><sup> </sup>Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – <a href="eli/oc/1974/1051_1051_1051/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1974 </b>1051</a>).</p><p id="fn-d6e701"><sup><a fragment="#fnbck-d6e701" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e701" routerlink="./">24</a></sup><sup> </sup>Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – <a href="eli/oc/1974/1051_1051_1051/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1974 </b>1051</a>).</p></div></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> <b></b>Sfruttamento del legno</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il taglio d’alberi nella foresta è subordinato all’autorizzazione del servizio forestale. I Cantoni possono prevedere eccezioni.</p></div></article><article id="art_21_a"><a name="a21a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_21_a" routerlink="./"><b>Art. 21</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e736" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e736" id="fnbck-d6e736" routerlink="./">25</a></sup><a fragment="#art_21_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_21_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Sicurezza sul lavoro</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per garantire la sicurezza sul lavoro, i mandatari che svolgono lavori di raccolta del legname nella foresta devono dimostrare che la manodopera impiegata ha seguito un corso riconosciuto dalla Confederazione di sensibilizzazione sui pericoli connessi ai lavori forestali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e736"><sup><a fragment="#fnbck-d6e736" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e736" routerlink="./">25</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> <b></b>Divieto di taglio raso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono vietati i tagli rasi e le forme di sfruttamento d’effetto equivalente.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni possono accordare eccezioni per particolari misure selvicolturali.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> <b></b>Ripopolamento di radure</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le radure dovute ad interventi umani o a fenomeni naturali, compromettenti la stabilità o la funzione protettiva della foresta, devono essere ripopolate.</p><p><sup>2</sup> Se è impossibile il ripopolamento per rigenerazione naturale, si provvede con alberi ed arbusti stanziali.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e792" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e792" id="fnbck-d6e792" routerlink="./">26</a></sup><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_24" routerlink="./"><b></b> <b></b>Materiale di riproduzione forestale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il materiale di riproduzione destinato alle piantagioni forestali deve essere sano ed appropriato al luogo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale emana prescrizioni circa la provenienza, l’uso, il commercio e la protezione di tale materiale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e792"><sup><a fragment="#fnbck-d6e792" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e792" routerlink="./">26</a></sup><sup> </sup>Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – <a href="eli/oc/1974/1051_1051_1051/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1974 </b>1051</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> <b></b>Alienazione e spartizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’alienazione di foresta appartenente a Comuni o a corporazioni e la spartizione di foresta richiedono un’autorizzazione cantonale. Quest’ultima può essere accordata soltanto se le funzioni forestali non ne siano ostacolate.</p><p><sup>2</sup> Se l’alienazione o la spartizione sono anche subordinate ad autorizzazioni in virtù della legge federale del 4 ottobre 1991<sup><a fragment="#fn-d6e830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e830" id="fnbck-d6e830" routerlink="./">27</a></sup> sul diritto fondiario rurale, i Cantoni provvedono a riunire le due procedure e concluderle con decisione unica.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e830"><sup><a fragment="#fnbck-d6e830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e830" routerlink="./">27</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1993/1410_1410_1410/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>211.412.11</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_4/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e843" id="fnbck-d6e843" routerlink="./">28</a></sup><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_26" routerlink="./"><b></b> <b></b>Provvedimenti della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana prescrizioni su provvedimenti intesi a prevenire e riparare i danni dovuti a eventi naturali o a organismi nocivi e che possono mettere in grave pericolo la foresta e le sue funzioni.</p><p><sup>2</sup> Per la protezione contro gli organismi nocivi può in particolare vietare o limitare l’utilizzazione di determinati organismi, piante e merci e introdurre obblighi di autorizzazione, di notifica, di registrazione e di documentazione.</p><p><sup>3</sup> La Confederazione si adopera affinché siano eseguiti provvedimenti al confine e stabilisce e coordina i provvedimenti intercantonali adottati dai Cantoni all’interno del Paese.</p><p><sup>4</sup> Gestisce un servizio fitosanitario federale che nel settore della foresta è subordinato all’Ufficio federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e843"><sup><a fragment="#fnbck-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e843" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> <b></b>Provvedimenti dei Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo l’articolo 26, i Cantoni adottano provvedimenti contro le cause e le conseguenze di danni che possono compromettere sostanzialmente la conservazione della foresta e delle sue funzioni. Effettuano in particolare il monitoraggio degli organismi nocivi sul loro territorio.<sup><a fragment="#fn-d6e888" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e888" id="fnbck-d6e888" routerlink="./">29</a></sup></p><p><sup>2</sup> Emanano prescrizioni sulla regolamentazione dell’effettivo della selvaggina per assicurare la conservazione della foresta, in particolare la sua rigenerazione naturale mediante essenze stanziali, senza ricorrere a provvedimenti protettivi. Se queste prescrizioni non sono sufficienti, adottano altre misure per prevenire danni da parte della selvaggina.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e888"><sup><a fragment="#fnbck-d6e888" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e888" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_27_a"><a name="a27a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_27_a" routerlink="./"><b>Art. 27</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e909" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e909" id="fnbck-d6e909" routerlink="./">30</a></sup><a fragment="#art_27_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_27_a" routerlink="./"> Provvedimenti contro gli organismi nocivi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi utilizza materiale vegetale deve osservare i principi della protezione dei vegetali.</p><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/keepLines" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message"><sup>2</sup> In collaborazione con i Cantoni interessati, la Confederazione stabilisce strategie e direttive concernenti provvedimenti contro gli organismi nocivi che possono mettere in grave pericolo la foresta e le sue funzioni. I provvedimenti devono essere eseguiti in modo tale da consentire di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>eradicare tempestivamente i nuovi organismi nocivi accertati;</dd><dt>b. </dt><dd>contenere gli organismi nocivi radicati se l’utilità da attendersi prevale sui costi per combatterli;</dd><dt>c. </dt><dd>sorvegliare, eradicare o contenere gli organismi nocivi anche al di fuori della superficie forestale al fine di proteggere la foresta. </dd></dl><p><sup>3</sup> I detentori di alberi, arbusti, altre piante, colture, materiale vegetale, mezzi di produzione e oggetti che sono o potrebbero essere infestati da organismi nocivi o che sono organismi nocivi devono, in collaborazione con le autorità competenti, eseguirne o accettarne la sorveglianza, l’isolamento, il trattamento o la distruzione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e909"><sup><a fragment="#fnbck-d6e909" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e909" routerlink="./">30</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> <b></b>Interventi straordinari nel caso di catastrofi forestali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nel caso di catastrofi forestali, l’Assemblea federale può adottare provvedimenti mediante decreto federale di obbligatorietà generale non soggetto a referendum, segnatamente per il mantenimento dell’economia forestale e del legno.</p></div></article><article id="art_28_a"><a name="a28a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_28_a" routerlink="./"><b>Art. 28</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e961" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e961" id="fnbck-d6e961" routerlink="./">31</a></sup><a fragment="#art_28_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_28_a" routerlink="./"> Provvedimenti per far fronte ai cambiamenti climatici</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Confederazione e i Cantoni adottano provvedimenti che sostengono la foresta nella capacità di adempiere le sue funzioni durevolmente anche in condizioni climatiche mutate.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e961"><sup><a fragment="#fnbck-d6e961" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e961" routerlink="./">31</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Provvedimenti promozionali</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_5/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: <br/>Formazione, consulenza, ricerca e raccolta di dati</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e989" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e989" id="fnbck-d6e989" routerlink="./">32</a></sup></b></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e989"><sup><a fragment="#fnbck-d6e989" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e989" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> <b></b>Compiti formativi della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione coordina e promuove la formazione in campo forestale.<sup><a fragment="#fn-d6e1015" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1015" id="fnbck-d6e1015" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup>2</sup> In collaborazione con i Cantoni, provvede alla formazione e alla formazione continua sul piano teorico e pratico in campo forestale a livello di scuola universitaria.<sup><a fragment="#fn-d6e1032" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1032" id="fnbck-d6e1032" routerlink="./">34</a></sup></p><p><sup>3</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1049" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1049" id="fnbck-d6e1049" routerlink="./">35</a></sup></p><p><sup>4</sup> La formazione professionale del personale forestale è regolata dalla legislazione federale sulla formazione professionale. Il Consiglio federale stabilisce i settori di formazione del personale forestale nei quali il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni esegue questa legislazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1066" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1066" id="fnbck-d6e1066" routerlink="./">36</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1015"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1015" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1015" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1032"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1032" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1032" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1049"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1049" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1049" routerlink="./">35</a></sup> Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1066"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1066" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1066" routerlink="./">36</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 della LF del 13 dic. 2002 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4557</a>; <a href="eli/fga/2000/1232/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000 </b>4957</a>).</p></div></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> <b></b>Compiti formativi e consultivi dei Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni curano la formazione professionale degli operai forestali e la consulenza ai proprietari di foreste.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> <b></b>Ricerca e sviluppo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può affidare a terzi o sostenere finanziariamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la ricerca in materia forestale;</dd><dt>b. </dt><dd>lo studio e lo sviluppo di provvedimenti per la protezione della foresta da effetti nocivi;</dd><dt>c. </dt><dd>lo studio e lo sviluppo di provvedimenti volti a proteggere da catastrofi naturali la vita umana e beni materiali considerevoli;</dd><dt>d. </dt><dd>lo studio e lo sviluppo di provvedimenti volti a migliorare lo smercio e l’utilizzazione del legno.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa può istituire e mantenere centri di ricerca.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> <b></b>Delega di compiti alle associazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può affidare ad associazioni d’importanza nazionale compiti interessanti la conservazione della foresta e versar loro, a tale scopo, un aiuto finanziario.</p><p><sup>2</sup> Può affidare compiti d’importanza particolare per determinate regioni, segnatamente nelle regioni di montagna, anche ad associazioni cantonali o regionali.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> <b></b>Accertamenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione provvede ad accertamenti periodici circa l’ubicazione, le funzioni e lo stato della foresta, circa la produzione e l’utilizzazione del legno, nonché circa le strutture e la situazione economica delle aziende forestali. I proprietari di foreste e gli organi responsabili di aziende dell’economia forestale o del legno devono dare alle autorità le informazioni necessarie e, all’occorrenza, tollerare inchieste.</p><p><sup>2</sup> Le persone incaricate di eseguire accertamenti o di valutarne i risultati sono tenute all’osservanza del segreto d’ufficio.</p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> <b></b>Informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Confederazione e Cantoni provvedono ad informare le autorità e l’opinione pubblica sull’importanza e lo stato della foresta, nonché sull’economia forestale e del legno.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_1_a"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5/sec_1_a" routerlink="./">Sezione 1<i>a</i>:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1166" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1166" id="fnbck-d6e1166" routerlink="./">37</a></sup></b><a fragment="#chap_5/sec_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5/sec_1_a" routerlink="./"> Promozione del legno</a></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1166"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1166" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1166" routerlink="./">37</a></sup> Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_34_a"><a name="a34a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_34_a" routerlink="./"><b>Art. 34</b><i>a</i> Vendita e utilizzazione del legno</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Confederazione promuove la vendita e l’utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile, in particolare mediante il sostegno di progetti innovativi.</p></div></article><article id="art_34_b"><a name="a34b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_34_b" routerlink="./"><b>Art. 34</b><i>b</i> Costruzioni e impianti della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione promuove l’utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile, per quanto vi si presti, nella pianificazione, nell’edificazione e nell’esercizio delle costruzioni e degli impianti di sua proprietà.</p><p><sup>2</sup> Nell’acquisizione di prodotti in legno la Confederazione tiene conto della gestione forestale sostenibile e rispettosa della natura nonché dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra. </p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Finanziamento</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1210" id="fnbck-d6e1210" routerlink="./">38</a></sup><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_35" routerlink="./"><b></b> <b></b>Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nei limiti dei crediti stanziati, i contributi di promozione secondo la presente legge sono accordati a condizione che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i provvedimenti siano attuati in modo economico e competente;</dd><dt>b. </dt><dd>i provvedimenti siano valutati insieme a quelli previsti da altre leggi federali, globalmente e tenendo conto delle loro sinergie;</dd><dt>c. </dt><dd>il beneficiario fornisca una prestazione propria proporzionata alla sua capacità economica, allo sforzo che si può ragionevolmente pretendere da lui ed alle altre possibilità finanziarie delle quali potrebbe valersi;</dd><dt>d. </dt><dd>i terzi usufruttuari o responsabili di danni partecipino al finanziamento;</dd><dt>e. </dt><dd>le controversie siano composte durevolmente e a vantaggio della conservazione della foresta.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può prevedere che i contributi siano versati soltanto a destinatari che partecipano a misure d’autosostegno dell’economia forestale e del legno.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1210"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1210" routerlink="./">38</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p></div></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> <b></b>Protezione da catastrofi naturali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1 </sup>La Confederazione accorda ai Cantoni sulla base di accordi di programma indennità globali per provvedimenti intesi a proteggere la vita umana e beni materiali considerevoli contro le catastrofi naturali, segnatamente per:<sup><a fragment="#fn-d6e1265" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1265" id="fnbck-d6e1265" routerlink="./">39</a></sup></p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e1284" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1284" id="fnbck-d6e1284" routerlink="./">40</a></sup> </dt><dd>la costruzione, il ripristino e la sostituzione di opere e impianti protettivi;</dd><dt>b. </dt><dd>la realizzazione di foreste con funzione protettiva particolare, nonché la cura di giovani popolamenti;</dd><dt>c. </dt><dd>l’istituzione di catasti e di carte dei pericoli, l’allestimento e la gestione di stazioni di misurazione nonché l’organizzazione di servizi di preallarme per garantire la sicurezza di insediamenti e di vie di comunicazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> In casi eccezionali, la Confederazione può accordare, mediante decisione formale, indennità a singoli progetti che richiedono una sua valutazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1309" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1309" id="fnbck-d6e1309" routerlink="./">41</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’ammontare delle indennità è determinato in base al pericolo costituito da catastrofi naturali, nonché ai costi e all’efficacia dei provvedimenti.<sup><a fragment="#fn-d6e1326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1326" id="fnbck-d6e1326" routerlink="./">42</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1265"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1265" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1265" routerlink="./">39</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1284"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1284" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1284" routerlink="./">40</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1309"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1309" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1309" routerlink="./">41</a></sup> Introdotto dal n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1326"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1326" routerlink="./">42</a></sup> Introdotto dal n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p></div></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1343" id="fnbck-d6e1343" routerlink="./">43</a></sup><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_37" routerlink="./"><i></i> <i></i>Foresta di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione accorda ai Cantoni sulla base di accordi di programma indennità globali per provvedimenti necessari per adempiere la funzione protettiva della foresta, segnatamente per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la cura della foresta di protezione, incluse la prevenzione e la riparazione di danni che mettono in pericolo la foresta di protezione;</dd><dt>b. </dt><dd>la garanzia dell’infrastruttura per la cura della foresta di protezione, per quanto essa tenga conto della foresta come ambiente naturale di vita.</dd></dl><p><sup>1bis</sup> In via eccezionale, la Confederazione può accordare, mediante decisione formale, indennità a progetti nati in seguito a eventi naturali eccezionali.<sup><a fragment="#fn-d6e1377" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1377" id="fnbck-d6e1377" routerlink="./">44</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’ammontare delle indennità è determinato in base alla superficie di foresta di protezione da curare, al pericolo da evitare e all’efficacia dei provvedimenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1343" routerlink="./">43</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1377"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1377" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1377" routerlink="./">44</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_37_a"><a name="a37a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_37_a" routerlink="./"><b>Art. 37</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1398" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1398" id="fnbck-d6e1398" routerlink="./">45</a></sup><a fragment="#art_37_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_37_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione accorda ai Cantoni, sulla base di accordi di programma, indennità globali per provvedimenti per la prevenzione e la riparazione dei danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione dovuti a eventi naturali o a organismi nocivi.</p><p><sup>2</sup> In via eccezionale, la Confederazione può accordare, mediante decisione formale, indennità a progetti che richiedono una valutazione specifica da parte sua.</p><p><sup>3</sup> L’ammontare delle indennità è determinato in base al pericolo da prevenire e all’efficacia dei provvedimenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1398"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1398" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1398" routerlink="./">45</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_37_b"><a name="a37b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_37_b" routerlink="./"><b>Art. 37</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1432" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1432" id="fnbck-d6e1432" routerlink="./">46</a></sup><a fragment="#art_37_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_37_b" routerlink="./"><i></i> <i></i>Indennità per costi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ai destinatari di provvedimenti contro gli organismi nocivi di cui all’articolo 27<i>a</i> capoverso 3 può essere versata un’equa indennità per i costi di prevenzione, lotta e ripristino che non sono assunti secondo l’articolo 48<i>a</i>.</p><p><sup>2</sup> L’indennità è fissata definitivamente dall’autorità competente secondo una procedura quanto più semplice possibile e gratuita per la persona danneggiata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1432"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1432" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1432" routerlink="./">46</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1466" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1466" id="fnbck-d6e1466" routerlink="./">47</a></sup><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_38" routerlink="./"><b></b> <b></b>Diversità biologica della foresta </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione accorda ai Cantoni, sulla base di accordi di programma, aiuti finanziari globali per provvedimenti che contribuiscono a conservare e a migliorare la diversità biologica della foresta, segnatamente per:<sup><a fragment="#fn-d6e1490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1490" id="fnbck-d6e1490" routerlink="./">48</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>la protezione e la manutenzione delle riserve forestali e di altri spazi vitali della foresta importanti dal profilo ecologico;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1511" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1511" id="fnbck-d6e1511" routerlink="./">49</a></sup> </dt><dd>la promozione della diversità delle specie e della diversità genetica nella foresta;</dd><dt>c. </dt><dd>il collegamento di spazi vitali della foresta;</dd><dt>d. </dt><dd>la conservazione di gestioni forestali tradizionali.</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e1536" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1536" id="fnbck-d6e1536" routerlink="./">50</a></sup> </dt><dd>...</dd></dl><p><sup>2</sup> ... <sup><a fragment="#fn-d6e1555" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1555" id="fnbck-d6e1555" routerlink="./">51</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari è determinato in base all’importanza dei provvedimenti per la diversità biologica e alla loro efficacia.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1466"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1466" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1466" routerlink="./">47</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1490"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1490" routerlink="./">48</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1511"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1511" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1511" routerlink="./">49</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1536"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1536" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1536" routerlink="./">50</a></sup> Abrogata dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1555"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1555" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1555" routerlink="./">51</a></sup> Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_38_a"><a name="a38a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_38_a" routerlink="./"><b>Art. 38</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1576" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1576" id="fnbck-d6e1576" routerlink="./">52</a></sup><a fragment="#art_38_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_38_a" routerlink="./"> Gestione forestale</a><sup><a fragment="#fn-d6e1591" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1591" id="fnbck-d6e1591" routerlink="./">53</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione accorda aiuti finanziari per provvedimenti che migliorano la redditività della gestione forestale sostenibile, segnatamente per:<sup><a fragment="#fn-d6e1611" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1611" id="fnbck-d6e1611" routerlink="./">54</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>basi di pianificazione sovraziendali;</dd><dt>b. </dt><dd>provvedimenti intesi a migliorare le condizioni di gestione delle aziende dell’economia forestale;</dd><dt>c. </dt><dd>provvedimenti temporanei relativi alla pubblicità e alla promozione delle vendite presi in comune dall’economia forestale e del legno in caso di sovraproduzione straordinaria;</dd><dt>d. </dt><dd>il deposito di legname in caso di sovrapproduzione straordinaria;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e1641" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1641" id="fnbck-d6e1641" routerlink="./">55</a></sup> </dt><dd>la promozione della formazione degli operai forestali e la formazione pratica degli operatori forestali a livello di scuola universitaria; </dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e1660" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1660" id="fnbck-d6e1660" routerlink="./">56</a></sup> </dt><dd>provvedimenti che sostengono la foresta nella sua capacità di adempiere le sue funzioni anche in condizioni climatiche mutate, segnatamente per la cura dei giovani popolamenti e per la produzione di materiale di riproduzione forestale;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e1679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1679" id="fnbck-d6e1679" routerlink="./">57</a></sup><i> </i></dt><dd><i></i>l’adeguamento o il ripristino di infrastrutture di allacciamento, sempre che esse siano necessarie per la gestione della foresta nell’ambito di progetti globali, rispettino la foresta come ambiente naturale di vita e che sia evitata una densità di allacciamento eccessiva.</dd></dl><p><sup>2</sup> La Confederazione accorda gli aiuti finanziari per:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e1704" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1704" id="fnbck-d6e1704" routerlink="./">58</a></sup> </dt><dd>i provvedimenti di cui al capoverso 1 lettere a, b e d−g: come contributi globali in base agli accordi di programma conclusi con i Cantoni;</dd><dt>b. </dt><dd>i provvedimenti di cui al capoverso 1 lettera c: mediante decisione dell’Ufficio federale.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari è determinato in base all’efficacia dei provvedimenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1576"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1576" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1576" routerlink="./">52</a></sup> Introdotto dal n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1591"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1591" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1591" routerlink="./">53</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1611"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1611" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1611" routerlink="./">54</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1641"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1641" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1641" routerlink="./">55</a></sup> Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1660"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1660" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1660" routerlink="./">56</a></sup> Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1679"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1679" routerlink="./">57</a></sup> Introdotta dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e1704"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1704" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1704" routerlink="./">58</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> <b></b>Formazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione versa contributi per la formazione del personale forestale conformemente agli articoli 52–59 della legge federale del 13 dicembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e1738" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1738" id="fnbck-d6e1738" routerlink="./">59</a></sup> sulla formazione professionale.<sup><a fragment="#fn-d6e1746" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1746" id="fnbck-d6e1746" routerlink="./">60</a></sup></p><p><sup>2</sup> In deroga al capoverso 1, versa aiuti finanziari sino al 50 per cento dei costi specifici della professione, segnatamente per la formazione pratica, in loco, del personale forestale e per l’allestimento di materiale didattico.<sup><a fragment="#fn-d6e1763" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1763" id="fnbck-d6e1763" routerlink="./">61</a></sup></p><p><sup>3</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1780" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1780" id="fnbck-d6e1780" routerlink="./">62</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1738"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1738" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1738" routerlink="./">59</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p><p id="fn-d6e1746"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1746" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1746" routerlink="./">60</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 della LF del 13 dic. 2002 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4557</a>; <a href="eli/fga/2000/1232/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000 </b>4957</a>).</p><p id="fn-d6e1763"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1763" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1763" routerlink="./">61</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 della LF del 13 dic. 2002 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4557</a>; <a href="eli/fga/2000/1232/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000 </b>4957</a>).</p><p id="fn-d6e1780"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1780" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1780" routerlink="./">62</a></sup> Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> <b></b>Crediti d’investimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può accordare mutui rimborsabili, senza interesse o a interesse ridotto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per crediti di costruzione;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1813" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1813" id="fnbck-d6e1813" routerlink="./">63</a></sup> </dt><dd>per il finanziamento dei costi residui di provvedimenti sussidiabili secondo gli articoli 36, 37 e 38<i>a</i> capoverso 1 lettera b;</dd><dt>c. </dt><dd>per l’acquisto di veicoli, macchine e attrezzature forestali, nonché per la costruzione di impianti per l’esercizio forestale.</dd></dl><p><sup>2</sup> I mutui sono limitati nel tempo.</p><p><sup>3</sup> I mutui sono accordati soltanto su proposta del Cantone. Se un debitore disattende l’obbligo del rimborso gli subentra il Cantone.</p><p><sup>4</sup> I rimborsi sono impiegati per nuovi investimenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1813"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1813" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1813" routerlink="./">63</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p></div></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1847" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1847" id="fnbck-d6e1847" routerlink="./">64</a></sup><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_41" routerlink="./"><b></b> <b></b>Assegnazione dei contributi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Assemblea federale stanzia di volta in volta mediante decreto federale semplice un credito d’impegno<sup><a fragment="#fn-d6e1871" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1871" id="fnbck-d6e1871" routerlink="./">65</a></sup> quadriennale per l’assegnazione dei contributi e dei mutui.</p><p><sup>2</sup> I contributi destinati agli interventi intesi a far fronte a catastrofi naturali straordinarie sono limitati alla durata del singolo intervento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1847"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1847" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1847" routerlink="./">64</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 30 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e1871"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1871" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1871" routerlink="./">65</a></sup> Nuova espr. giusta l’all. n. 9 della LF del 19 mar. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/662/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 662</a>; <a href="eli/fga/2020/18/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 333</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5/sec_3" routerlink="./">Sezione 3:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1893" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1893" id="fnbck-d6e1893" routerlink="./">66</a></sup></b><a fragment="#chap_5/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_5/sec_3" routerlink="./"> Altre misure</a></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1893"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1893" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1893" routerlink="./">66</a></sup> Introdotta dall’all. n. 8 della LF del 2 set. 2015, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2015/609/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 3631</a>; <a href="eli/fga/2009/1471/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 7425</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_41_a"><a name="a41a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_41_a" routerlink="./"><b>Art. 41</b><i>a</i></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Per promuovere la qualità e lo smercio, il Consiglio federale può emanare norme sulla designazione facoltativa della provenienza dei prodotti forestali e dei loro prodotti trasformati.</p><p><sup>2</sup> La registrazione e la protezione delle designazioni, nonché la procedura sono rette dalla legge del 29 aprile 1998<sup><a fragment="#fn-d6e1920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1920" id="fnbck-d6e1920" routerlink="./">67</a></sup> sull’agricoltura.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1920"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1920" routerlink="./">67</a></sup> <a href="eli/cc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.1</b></a></p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b> <b></b>Delitti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria chiunque, intenzionalmente:<sup><a fragment="#fn-d6e1942" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1942" id="fnbck-d6e1942" routerlink="./">68</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>dissoda senza autorizzazione;</dd><dt>b. </dt><dd>con indicazioni inveritiere od incomplete, o altrimenti, ottiene per sé o per terzi una prestazione indebita;</dd><dt>c. </dt><dd>omette o impedisce un rimboschimento prescritto.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se agisce per negligenza, l’autore è punito con la multa sino a 40 000 franchi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1942"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1942" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1942" routerlink="./">68</a></sup> Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (<a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a>), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/549/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3459</a>; <i>FF <b>1999</b> 1669</i>).</p></div></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> <b></b>Contravvenzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una multa sino a 20 000 franchi chiunque intenzionalmente e senza autorizzazione:<sup><a fragment="#fn-d6e1985" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e1985" id="fnbck-d6e1985" routerlink="./">69</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>distoglie dalle loro finalità costruzioni ed impianti forestali;</dd><dt>b. </dt><dd>limita l’accessibilità alla foresta;</dd><dt>c. </dt><dd>non rispetta le limitazioni d’accesso di cui all’articolo 14;</dd><dt>d. </dt><dd>circola con veicoli a motore in foresta o su strade forestali;</dd><dt>e. </dt><dd>abbatte alberi in foresta;</dd><dt>f. </dt><dd>ostacola accertamenti, disattende l’obbligo d’informare dando informazioni inveritiere od incomplete oppure si rifiuta d’informare;</dd><dt>g. </dt><dd>non rispetta, dentro o fuori la foresta, le prescrizioni sui provvedimenti per la prevenzione e la riparazione di danni alla foresta nonché le misure contro malattie e parassiti che possono costituire una minaccia per la foresta. È fatto salvo l’articolo 233 del Codice penale<sup><a fragment="#fn-d6e2026" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2026" id="fnbck-d6e2026" routerlink="./">70</a></sup>;</dd><dt>h. </dt><dd>non rispetta le prescrizioni sulla provenienza, l’utilizzazione, il commercio e la preservazione di materiale di riproduzione forestale<sup><a fragment="#fn-d6e2038" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2038" id="fnbck-d6e2038" routerlink="./">71</a></sup>. Se tale violazione costituisce contemporaneamente un’infrazione alla legislazione doganale, il perseguimento e il giudizio avvengono giusta la legge federale del 1<sup>°</sup> ottobre 1925<sup><a fragment="#fn-d6e2051" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2051" id="fnbck-d6e2051" routerlink="./">72</a></sup> sulle dogane.</dd></dl><p><sup>2</sup> Tentativo e complicità sono punibili.</p><p><sup>3</sup> Se agisce per negligenza, l’autore è punito con la multa.</p><p><sup>4</sup> I Cantoni possono perseguire come contravvenzioni le infrazioni al diritto cantonale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1985"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1985" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e1985" routerlink="./">69</a></sup> Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (<a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a>), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/549/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3459</a>; <i>FF <b>1999</b> 1669</i>).</p><p id="fn-d6e2026"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2026" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2026" routerlink="./">70</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a></p><p id="fn-d6e2038"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2038" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2038" routerlink="./">71</a></sup><sup> </sup>Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 33 LRC – <a href="eli/oc/1974/1051_1051_1051/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1974 </b>1051</a>).</p><p id="fn-d6e2051"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2051" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2051" routerlink="./">72</a></sup><sup> </sup>[CS <b>6 </b>475; <a href="eli/oc/1956/587_635_639/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1956 </b>639<b></b></a><b>, </b><i><b>1959 </b>1400 </i>art. 11 n. III, <b>1973 </b>644,<b> </b><a href="eli/oc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1974 </b>1857 </a>all. n. 7,<b> </b><a href="eli/oc/1980/1793_1793_1793/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1980 </b>1793 </a>n. I 1,<b> </b><b></b><a href="eli/oc/1992/1670_1670_1670/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1992</b> 1670 </a>n. III, <b>1994</b> 1634 n. I 3, <b></b><a href="eli/oc/1995/1816_1816_1816/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1995</b> 1816</a>, <b></b><a href="eli/oc/1996/3371_3371_3371/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996</b> 3371 </a>all. 2 n. 2, <b></b><a href="eli/oc/1997/2465_2465_2465/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1997</b> 2465 </a>all. n. 13, <b></b><a href="eli/oc/2000/212/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 1300 </a>art. 92 1891 n. VI 6, <b></b><a href="eli/oc/2002/53/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 248 </a>n. I 1 art. 41, <b></b><a href="eli/oc/2004/724/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 4763 </a>all. n. II 1, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a>all. n. 50. <a href="eli/oc/2007/249/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007 </b>1411 </a>art. 131 cpv. 1]. Vedi ora la L del 18 mar. 2005 sulle dogane (<a href="eli/cc/2007/249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.0</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> <b></b>Delitti e contravvenzioni commessi nell’azienda</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se l’infrazione è commessa nella gestione degli affari di una persona giuridica, di una società di persone, di una ditta individuale o altrimenti nell’esercizio di una corporazione o di un istituto di diritto pubblico, si applicano gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 1974<sup><a fragment="#fn-d6e2157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2157" id="fnbck-d6e2157" routerlink="./">73</a></sup> sul diritto penale amministrativo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2157"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2157" routerlink="./">73</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> <b></b>Perseguimento penale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il perseguimento penale compete ai Cantoni.</p></div></article></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: Procedura ed esecuzione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_7/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_7/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Procedura</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> <b></b>Ricorso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La procedura di ricorso è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.<sup><a fragment="#fn-d6e2192" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2192" id="fnbck-d6e2192" routerlink="./">74</a></sup></p><p><sup>1bis</sup> e<inl> </inl><inl><sup>1ter</sup></inl><inl> ...</inl><inl><sup><a fragment="#fn-d6e2216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2216" id="fnbck-d6e2216" routerlink="./">75</a></sup></inl></p><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale<sup><a fragment="#fn-d6e2245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2245" id="fnbck-d6e2245" routerlink="./">76</a></sup> ha facoltà di avvalersi delle vie di ricorso previste dal diritto federale o dal diritto cantonale contro decisioni delle autorità cantonali riguardanti l’applicazione della presente legge e le sue disposizioni d’esecuzione.</p><p><sup>3</sup> Il diritto di ricorso dei Cantoni, dei Comuni e delle associazioni per la protezione della natura e del paesaggio è retto dagli articoli 12−12<i>g</i> della legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e2265" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2265" id="fnbck-d6e2265" routerlink="./">77</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio.<sup><a fragment="#fn-d6e2273" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2273" id="fnbck-d6e2273" routerlink="./">78</a></sup> Esso concerne anche le decisioni prese in virtù degli articoli 5, 7, 8, 10, 12 e 13 della presente legge.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale può prevedere nelle disposizioni d’esecuzione una procedura d’opposizione contro le decisioni di prima istanza.<sup><a fragment="#fn-d6e2291" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2291" id="fnbck-d6e2291" routerlink="./">79</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2192"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2192" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2192" routerlink="./">74</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 127 della L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>2197 </a><a href="eli/oc/2006/188/it" routerlink="./" target="_blank">1069</a>; <a href="eli/fga/2001/731/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001 </b>3764</a>).</p><p id="fn-d6e2216"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2216" routerlink="./">75</a></sup> Introdotti dall’all. n. 9 della LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica (<a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4803</a>; <a href="eli/fga/2000/484/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000 </b>2145</a>). Abrogati dall’all. n. 127 della L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>2197 </a><a href="eli/oc/2006/188/it" routerlink="./" target="_blank">1069</a>; <a href="eli/fga/2001/731/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001 </b>3764</a>).</p><p id="fn-d6e2245"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2245" routerlink="./">76</a></sup> Nuova denominazione giusta il n. 17 I della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p><p id="fn-d6e2265"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2265" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2265" routerlink="./">77</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1637_1694_1679/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451</b></a></p><p id="fn-d6e2273"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2273" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2273" routerlink="./">78</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e2291"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2291" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2291" routerlink="./">79</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> <b></b>Validità di autorizzazioni e altre disposizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le autorizzazioni e le disposizioni date in virtù della presente legge diventano efficaci solo dopo essere cresciute in giudicato. È fatto salvo l’articolo 12<i>e</i> della legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e2318" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2318" id="fnbck-d6e2318" routerlink="./">80</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio.<sup><a fragment="#fn-d6e2326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2326" id="fnbck-d6e2326" routerlink="./">81</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2318"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2318" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2318" routerlink="./">80</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1637_1694_1679/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451</b></a></p><p id="fn-d6e2326"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2326" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2326" routerlink="./">81</a></sup> Per. introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> <b></b>Espropriazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se i provvedimenti intesi alla conservazione della foresta o alla costruzione di edifici o d’impianti per la protezione contro catastrofi naturali lo esigono, i Cantoni possono riscattare in via d’espropriazione la proprietà fondiaria occorrente ed eventuali servitù.</p><p><sup>2</sup> Nei disposti esecutivi, i Cantoni possono dichiarare applicabile la legge federale del 20 giugno 1930<sup><a fragment="#fn-d6e2355" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2355" id="fnbck-d6e2355" routerlink="./">82</a></sup> sull’espropriazione. Nondimeno, sulle opposizioni ancora in sospeso decide il governo cantonale. La legge federale sull’espropriazione è applicabile in tutti i casi in cui il bene espropriato si estenda sul territorio di parecchi Cantoni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2355"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2355" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2355" routerlink="./">82</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/47/689_701_723/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>711</b></a></p></div></div></article><article id="art_48_a"><a name="a48a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_48_a" routerlink="./"><b>Art. 48</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e2367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2367" id="fnbck-d6e2367" routerlink="./">83</a></sup><a fragment="#art_48_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_48_a" routerlink="./"><b></b> <b></b>Assunzione dei costi da parte di chi li causa</a></h6><div class="collapseable"> <p>I costi derivanti da provvedimenti che le autorità adottano o ordinano per evitare un pericolo o pregiudizio imminente per la foresta, come pure per accertarlo ed eliminarlo, sono a carico di chi li ha causati per colpa propria.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2367"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2367" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2367" routerlink="./">83</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_7/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_7/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Esecuzione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e2395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2395" id="fnbck-d6e2395" routerlink="./">84</a></sup><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_49" routerlink="./"><b></b> <b></b>Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione vigila sull’esecuzione della presente legge ed esegue i compiti che le sono direttamente affidati dalla legge.</p><p><sup>1bis</sup> Coordina le sue misure esecutive con quelle dei Cantoni.<sup><a fragment="#fn-d6e2422" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2422" id="fnbck-d6e2422" routerlink="./">85</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’autorità federale che, in virtù di un’altra legge federale o di un trattato internazionale, emana una decisione in applicazione della presente legge consulta previamente i Cantoni interessati. L’Ufficio federale e gli altri servizi federali interessati partecipano all’esecuzione conformemente agli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b</i> della legge del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e2443" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2443" id="fnbck-d6e2443" routerlink="./">86</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale emana le prescrizioni d’esecuzione. Può delegare al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, ai suoi servizi o a uffici federali a esso subordinati, il compito di emanare prescrizioni di natura prevalentemente tecnica o amministrativa.<sup><a fragment="#fn-d6e2454" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2454" id="fnbck-d6e2454" routerlink="./">87</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2395"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2395" routerlink="./">84</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 17 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p><p id="fn-d6e2422"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2422" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2422" routerlink="./">85</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e2443"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2443" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2443" routerlink="./">86</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e2454"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2454" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2454" routerlink="./">87</a></sup> Per. introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> <b></b>Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni eseguono la presente legge, salvo l’articolo 49. Essi emanano le prescrizioni necessarie.</p><p><sup>2</sup> Nel caso di situazioni contrarie al diritto le autorità cantonali competenti adottano immediatamente provvedimenti per il ripristino della legalità. Esse possono riscuotere cauzioni e ordinare l’esecuzione d’ufficio.</p></div></article><article id="art_50_a"><a name="a50a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_50_a" routerlink="./"><b>Art. 50</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e2487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2487" id="fnbck-d6e2487" routerlink="./">88</a></sup><a fragment="#art_50_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_50_a" routerlink="./"><b></b> <b></b>Delega di compiti esecutivi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le autorità esecutive possono incaricare corporazioni di diritto pubblico o privati, contro indennità, di svolgere controlli o di mettere in atto ulteriori misure esecutive</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2487"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2487" routerlink="./">88</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_51"><a name="a51"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_51" routerlink="./"><b>Art. 51</b> <b></b>Organizzazione forestale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono all’organizzazione razionale del servizio forestale.</p><p><sup>2</sup> Essi suddividono il loro territorio in circondari e settori forestali. Questi sono diretti da operatori forestali con formazione superiore ed esperienza pratica.<sup><a fragment="#fn-d6e2525" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2525" id="fnbck-d6e2525" routerlink="./">89</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2525"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2525" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2525" routerlink="./">89</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_52"><a name="a52"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_52" routerlink="./"><b>Art. 52</b> <b></b>Riserva d’approvazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La validità delle disposizioni cantonali d’esecuzione relative agli articoli 16 capoverso 1, 17 capoverso 2 e 20 capoverso 2 sottostanno all’approvazione della Confederazione.</p></div></article><article id="art_53"><a name="a53"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_53" routerlink="./"><b>Art. 53</b> <b></b>Obbligo d’informare</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Tutte le disposizioni d’esecuzione cantonali vanno comunicate all’Ufficio federale prima della loro entrata in vigore.</p><p>2 Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni decide quali decisioni cantonali vanno comunicate all’Ufficio federale.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_54"><a name="a54"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_54" routerlink="./"><b>Art. 54</b> <b></b>Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono abrogati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la legge federale dell’11 ottobre 1902<sup><a fragment="#fn-d6e2582" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2582" id="fnbck-d6e2582" routerlink="./">90</a></sup> concernente l’alta vigilanza della Confederazione sulla polizia delle foreste;</dd><dt>b. </dt><dd>la legge federale del 21 marzo 1969<sup><a fragment="#fn-d6e2639" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2639" id="fnbck-d6e2639" routerlink="./">91</a></sup> sui crediti forestali d’investimento nelle regioni di montagna;</dd><dt>c. </dt><dd>il decreto federale del 21 dicembre 1956<sup><a fragment="#fn-d6e2652" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2652" id="fnbck-d6e2652" routerlink="./">92</a></sup> concernente la partecipazione della Confederazione alla ricostituzione delle foreste affette dal cancro della corteccia del castagno;</dd><dt>d. </dt><dd>il decreto federale del 23 giugno 1988<sup><a fragment="#fn-d6e2675" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2675" id="fnbck-d6e2675" routerlink="./">93</a></sup> su provvedimenti straordinari di conservazione della foresta.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2582"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2582" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2582" routerlink="./">90</a></sup><sup> </sup>[CS <b>9</b> 529; <a href="eli/oc/1954/559_573_455/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1954</b> 455 </a>I n. 5, <b></b><a href="eli/oc/1956/1215_1297_1311/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1956</b> 1311</a>, <b></b><a href="eli/oc/1965/321_325_321/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1965</b> 321 </a>art. 60, <b></b><a href="eli/oc/1969/500_509_507/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1969</b> 507</a>, <b></b><a href="eli/oc/1971/1190_1191_1191/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1971</b> 1191</a>,<b> </b><a href="eli/oc/1977/2249_2249_2249/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1977</b> 2249 </a>n. I 11.<a href="eli/oc/1977/11_11_11/it" routerlink="./" target="_blank">11</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/660_660_660/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985</b> 660 </a>n. I 23, <b></b><a href="eli/oc/1988/1696_1696_1696/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1988</b> 1696 </a>art. 7]</p><p id="fn-d6e2639"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2639" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2639" routerlink="./">91</a></sup><sup> </sup><a href="eli/oc/1970/761_760_760/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1970</b> 760</a></p><p id="fn-d6e2652"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2652" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2652" routerlink="./">92</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1957/317_317_331/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1957</b> 331</a>, <b></b><a href="eli/oc/1977/2249_2249_2249/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1977</b> 2249 </a>ch. I 11.<i>12</i>]</p><p id="fn-d6e2675"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2675" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2675" routerlink="./">93</a></sup><sup> </sup><a href="eli/oc/1988/1696_1696_1696/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1988</b> 1696</a></p></div></div></article><article id="art_55"><a name="a55"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_55" routerlink="./"><b>Art. 55</b> <b></b>Modificazione del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>…<sup><a fragment="#fn-d6e2695" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2695" id="fnbck-d6e2695" routerlink="./">94</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2695"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2695" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2695" routerlink="./">94</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/1992/2521_2521_2521/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 1992</b> 2521</a>.</p></div></div></article><article id="art_56"><a name="a56"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_56" routerlink="./"><b>Art. 56</b> <b></b>Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le procedure in sospeso all’atto dell’entrata in vigore della presente legge sono rette dalla medesima. L’autorità competente secondo la vecchia legislazione regola le procedure pendenti.</p><p><sup>2</sup> I permessi di dissodamento di durata indeterminata decadono dopo due anni dall’entrata in vigore della presente legge. L’autorità competente può, nei singoli casi, concedere proroghe sempreché siano adempiute le condizioni preliminari al disboscamento. La domanda va presentata prima della scadenza del termine di perenzione. È fatto salvo l’adeguamento delle decisioni al nuovo diritto.</p><p><sup>3</sup> I mandatari che svolgono lavori di raccolta del legname nella foresta sono esonerati per cinque anni dall’entrata in vigore della presente legge dall’obbligo di cui all’articolo 21<i>a</i> di dimostrare che la manodopera impiegata ha seguito un corso riconosciuto dalla Confederazione di sensibilizzazione sui pericoli connessi ai lavori forestali.<sup><a fragment="#fn-d6e2724" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2724" id="fnbck-d6e2724" routerlink="./">95</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2724"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2724" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2724" routerlink="./">95</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_57"><a name="a57"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#art_57" routerlink="./"><b>Art. 57</b> <b></b>Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore:<sup><a fragment="#fn-d6e2755" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fn-d6e2755" id="fnbck-d6e2755" routerlink="./">96</a></sup> 1° gennaio 1993<br/>Art. 40 e 54 lett. b: 1° gennaio 1994</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2755"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2755" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2521_2521_2521/it#fnbck-d6e2755" routerlink="./">96</a></sup><sup> </sup>DCF del 30 nov. 1992.</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 92d20d48-7045-4bc8-9bd6-7010afa7365f | Ordinanza sulle foreste | OFo | 921.01 | true | 2021-07-01T00:00:00 | 1992-11-30T00:00:00 | 1,625,097,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26410/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it | 921.01 1 Ordinanza sulle foreste (OFo) del 30 novembre 1992 (Stato 1° luglio 2021) Il Consiglio federale svizzero, visti l’articolo 49 della legge federale del 4 ottobre 19911 sulle foreste (LFo) e l’articolo 29 della legge del 7 ottobre 19832 sulla protezione dell’ambiente, ordina: Capitolo 1: Definizioni Art. 1 Foresta (art. 2 cpv. 4 LFo) 1 I Cantoni stabiliscono, entro i limiti seguenti, i valori per cui una superficie coperta da alberi è considerata foresta: a. superficie, incluso un margine idoneo: 200–800 m2 3; b. larghezza, incluso un margine idoneo: 10–12 metri; c. età del popolamento in caso di estensione boschiva spontanea: 10–20 anni. 2 Il popolamento che adempie funzioni sociali o protettive particolarmente impor- tanti si considera foresta indipendentemente dalla sua superficie, dalla sua larghezza o dalla sua età. Art. 2 Pascoli alberati (art. 2 cpv. 2 LFo) I pascoli alberati sono superfici che servono all’allevamento di bestiame nonché alla selvicoltura sulle quali si alternano, in guisa di mosaico, estensioni boschive e pasco- li aperti. Art. 3 Impianti di sbarramento e terreni antistanti (art. 2 cpv. 3 LFo) 1 Gli impianti di sbarramento sono costruzioni che, impedendo all’acqua di scorrere in via naturale, formano l’accumulamento. RU 1992 2538 1 RS 921.0 2 RS 814.01 3 RU 1993 706 921.01 Foreste 2 921.01RREF 2 Per terreno immediatamente antistante ad un impianto di sbarramento si intende il terreno che confina a valle con l’impianto. Esso comprende in genere una striscia larga 10 metri. Capitolo 2: Protezione delle foreste da interventi nocivi Sezione 1: Dissodamento Art. 4 Definizione (art. 4 e 12 LFo) Non si considera dissodamento: a. l’impiego del suolo boschivo per edifici ed impianti forestali, nonché per pic- coli edifici e piccoli impianti non forestali; b. l’attribuzione di una foresta a zona protetta conformemente all’articolo 17 della legge del 22 giugno 19794 sulla pianificazione del territorio (LPT), se lo scopo della protezione è in sintonia con la conservazione della foresta. Art. 55 Autorizzazione di dissodamento, deposito pubblico 1 La domanda di dissodamento si presenta all’autorità direttiva della Confederazione per le opere che competono alla Confederazione, e all’autorità responsabile in base al diritto cantonale per le opere che competono ai Cantoni. 2 L’autorità pubblica la domanda ed espone gli atti per la consultazione. 3 L’Ufficio federale dell’ambiente6 (UFAM7) emana direttive concernenti il contenu- to di una domanda di dissodamento. Art. 68 Collaborazione tra l’UFAM e i Cantoni 1 Se la Confederazione è competente per autorizzare il dissodamento, la collabora- zione dell’UFAM e dei Cantoni è retta dall’articolo 49 capoverso 2 LFo. I Cantoni sostengono le autorità federali nell’accertamento dei fatti. 2 Per il calcolo della superficie di dissodamento, determinante per l’obbligo di con- sultare l’UFAM (art. 6 cpv. 2 LFo), si sommano tutti i dissodamenti: 4 RS 700 5 Nuovo testo giusta il n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 6 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937). 7 Nuova espr. giusta n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambi- entale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). Di detta mod.è stato tenuto conto in tutto il presente testo. 8 Nuovo testo giusta il n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). Foreste. O 3 921.01RREF a. chiesti nella domanda di dissodamento; b. eseguiti per la stessa opera durante i 15 anni precedenti la domanda, o che possono essere ancora eseguiti. Art. 7 Decisione di dissodamento 1 La decisione di dissodamento si pronuncia su: a. le superfici dei dissodamenti autorizzati e di quelli rifiutati, come pure i fondi interessati, con indicazione delle loro coordinate; b. il tipo e l’estensione dei provvedimenti compensativi e i fondi interessati da tali provvedimenti, con indicazione delle loro coordinate; c. i termini di validità dell’autorizzazione di dissodamento e i termini per l’adempimento degli obblighi ad esso legati, segnatamente quelli concernenti i provvedimenti compensativi; d. le opposizioni non regolate; e. altre eventuali condizioni ed oneri. 2 L’UFAM tiene una statistica dei dissodamenti autorizzati dalla Confederazione e dai Cantoni. I Cantoni mettono a disposizione dell’UFAM i dati necessari.9 Art. 8 Compenso in natura (art. 7 cpv. 1 LFo)10 1 Il compenso in natura è fornito con la costituzione di una superficie forestale delle stesse dimensioni della superficie dissodata, in un luogo che presenta condizioni simili dal profilo qualitativo. 2 Il compenso in natura comprende il terreno occorrente, la messa a dimora di piante come pure tutte le misure necessarie alla garanzia durevole della superficie di com- penso. 3 Le estensioni boschive spontanee e le superfici rimboschite volontariamente che non costituiscono ancora foresta possono essere riconosciute quale compenso in natura. Art. 8a11 Zone con superficie forestale in crescita (art. 7 cpv. 2 lett. a LFo) Dopo aver consultato l’UFAM, i Cantoni designano le zone con superficie forestale in crescita. La delimitazione di tali zone si basa sui rilevamenti effettuati dalla Con- federazione e dai Cantoni, si attiene in linea di principio alle unità topografiche e tiene conto dell’insediamento e dell’utilizzazione. 9 Introdotto dal n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 11 Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). Foreste 4 921.01RREF Art. 9 Preservazione delle terre coltive e delle zone di pregio ecologico o paesistico particolare12 (art. 7 cpv. 2 lett. b LFo) 1 Si può rinunciare al compenso in natura in particolare nel caso delle superfici per l’avvicendamento delle colture.13 2 Sono di pregio ecologico particolare segnatamente: a. i biotopi ai sensi dell’articolo 18 capoverso 1bis della legge federale del 1° lu- glio 196614 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN); b. i territori delimitati come zone naturali protette ai sensi dell’articolo 17 LPT. 3 Sono di pregio paesistico particolare segnatamente: a. gli oggetti d’importanza nazionale ai sensi dell’ordinanza del 10 agosto 197715 riguardante l’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti natu- rali (OIFP); b. le zone palustri di particolare bellezza e d’importanza nazionale ai sensi dell’articolo 24sexies capoverso 5 della Costituzione federale16; c. i territori delimitati come zone protette ai sensi dell’articolo 17 LPT. Art. 9a17 Rinuncia al rimboschimento compensativo (art. 7 cpv. 3 lett. b LFo) In caso di progetti volti a garantire la protezione contro le piene e la rivitalizzazione delle acque è possibile rinunciare al rimboschimento compensativo, in particolare per le aree che non possono più essere ricoperte da foresta. Art. 1018 Art. 11 Menzione nel registro fondiario e comunicazione19 1 Su indicazione dell’autorità competente secondo l’articolo 6 capoverso 1 LFo, nel registro fondiario va iscritto l’obbligo di:20 a. fornire un compenso in natura o di adottare provvedimenti a favore della pro- tezione della natura e del paesaggio; 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 14 RS 451 15 [RU 1977 1962, 1983 1942, 1996 3264, 1998 788, 2010 1593 all. n. 2. RU 2017 2815 art. 11]. Vedi ora l’O del 29 mar. 2017 (RS 451.11). 16 [CS 1 3; RU 1988 352]. Questa disp. corrisponde ora all’art. 78 cpv. 5 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (RS 101). 17 Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 18 Abrogato dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, con effetto dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 19 RU 1993 706 20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste. O 5 921.01RREF b. effettuare un rimboschimento compensativo a posteriori in caso di cambia- menti dell’utilizzazione secondo l’articolo 7 capoverso 4 LFo.21 2 I Cantoni sorvegliano tutti i provvedimenti compensativi e ne comunicano la rea- lizzazione all’UFAM. Sezione 2: Accertamento del carattere forestale22 Art. 12 Decisione d’accertamento del carattere forestale23 (art. 10 cpv. 1 LFo) 1 La decisione d’accertamento del carattere forestale stabilisce se una superficie coperta o non coperta da alberi è considerata foresta oppure no e ne indica le coordi- nate. 2 La decisione di accertamento indica in un piano l’ubicazione e l’estensione della foresta come pure l’ubicazione dei fondi interessati. Art. 12a24 Delimitazione di margini statici della foresta al di fuori delle zone edificabili (art. 10 cpv. 2 lett. b LFo) Il Cantone designa nel piano direttore cantonale le zone nelle quali intende impedire l’incremento della foresta. Sezione 3: Circolazione di veicoli a motore (art. 15 cpv. 1 LFo) Art. 13 1 I veicoli a motore possono circolare su strade forestali a scopo di: a. salvataggio; b. controlli di polizia; c. esercitazioni militari; d. realizzazione di provvedimenti di protezione dalle catastrofi naturali; e.25 manutenzione delle reti di distribuzione degli offerenti di servizi delle tele- comunicazioni. 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 23 Introdotta dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 24 Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 25 Nuovo testo giusta il n. II 61 dell’O del 1° dic. 1997, in vigore dal 1° gen. 1998 (RU 1997 2779). Foreste 6 921.01RREF 2 I veicoli a motore possono circolare in foresta fuori dalle strade forestali soltanto qualora si rivelasse indispensabile alla realizzazione di uno degli scopi menzionati al capoverso 1. 3 Le manifestazioni con veicoli a motore su strade forestali e nel resto della foresta sono vietate. Sezione 4: Edifici e impianti in foresta26 Art. 13a27 Edifici e impianti forestali (art. 2 cpv. 2 lett. b e 11 cpv. 1 LFo) 1 Edifici e impianti forestali, quali capannoni forestali, depositi di tondame, depositi coperti di legna da ardere e strade forestali possono essere costruiti o trasformati con l’autorizzazione dell’autorità secondo l’articolo 22 LPT28.29 2 L’autorizzazione è rilasciata solo se: a. gli edifici e gli impianti servono alla gestione regionale della foresta; b. il loro fabbisogno è dimostrato, l’ubicazione è appropriata e le dimensioni sono conformi alle condizioni regionali; e c. nessun interesse pubblico preponderante vi si oppone. 3 Sono fatte salve le altre condizioni previste dal diritto federale e cantonale. Art. 14 Coinvolgimento delle autorità forestali cantonali30 (art. 11 cpv. 1 e 16 LFo) 1 Prima di rilasciare autorizzazioni edilizie per edifici o impianti forestali in foresta, ai sensi dell’articolo 22 LPT, dev’essere sentita l’autorità forestale cantonale compe- tente. 2 Le autorizzazioni eccezionali per piccoli edifici o piccoli impianti non forestali in foresta ai sensi dell’articolo 24 LPT possono essere rilasciate solo d’intesa con l’au- torità forestale cantonale competente. 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 27 Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). 28 RS 700 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 12 mag. 2021, in vigore dal 1° lug. 2021 (RU 2021 294). 30 Introdotta dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1983). Foreste. O 7 921.01RREF Capitolo 3: Protezione dalle catastrofi naturali Art. 15 Documenti di base 1 I Cantoni elaborano i documenti di base per la protezione dalle catastrofi naturali. Essi: a. tengono inventari riguardanti opere e installazioni importanti per la protezio- ne dalle catastrofi naturali (catasto delle opere di protezione); b. documentano gli eventi dannosi (catasto degli eventi) e, se necessario, ana- lizzano gli eventi dannosi di maggiore entità; c. allestiscono carte dei pericoli e pianificazioni d’emergenza in caso di eventi dannosi e le aggiornano periodicamente.31 2 Nell’elaborazione dei documenti di base, i Cantoni tengono conto dei lavori svolti dai servizi specializzati della Confederazione e delle loro direttive tecniche. 3 I Cantoni tengono conto dei documenti di base in ogni attività d’incidenza territo- riale, segnatamente nella pianificazione direttrice e d’utilizzazione. 4 Su richiesta, i Cantoni mettono i documenti di base a disposizione dell’UFAM e li rendono accessibili al pubblico in forma adeguata..32 Art. 16 Servizi di preallarme 1 Se la protezione della vita umana o di beni materiali considerevoli lo esige, i Can- toni istituiscono servizi di preallarme. Essi provvedono all’allestimento e alla gestio- ne delle pertinenti stazioni di misurazione e sistemi d’informazione. 2 Nell’istituzione e nella gestione dei servizi di preallarme, i Cantoni tengono conto dei lavori svolti dai servizi specializzati della Confederazione e delle loro direttive tecniche. 3 I Cantoni provvedono affinché i dati delle stazioni di misurazione e dei sistemi d’informazione siano messi a disposizione dell’UFAM, se quest’ultimo li richiede, e resi accessibili al pubblico in forma adeguata.33 Art. 17 Premunizione di zone soggette a catastrofi naturali (art. 19 LFo) 1 La premunizione di zone soggette a catastrofi naturali comprende: 31 Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). 32 Introdotto dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (RU 2007 5823). Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). 33 Introdotto dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (RU 2007 5823). Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). Foreste 8 921.01RREF a. provvedimenti selvicolturali; b. provvedimenti edilizi per impedire danni causati da valanghe e, eccezional- mente, l’istallazione d’impianti per lo stacco preventivo di valanghe; c. provvedimenti concomitanti negli alvei, in relazione alla conservazione della foresta (sistemazione idraulico-forestale); d. opere contro frane e scoscendimenti di terreno, corrispondenti drenaggi non- ché provvedimenti di protezione contro l’erosione; e. opere contro la caduta di pietre o massi, incluse le opere di contenimento ed eccezionalmente il brillamento preventivo di materiale pericolante; f. spostamento d’edifici ed impianti minacciati in luoghi sicuri. 2 I lavori vanno combinati possibilmente con provvedimenti selvicolturali e di bio- ingegneria. 3 I Cantoni provvedono ad assicurare una pianificazione integrale che tenga conto segnatamente degli interessi di gestione della foresta, di protezione della natura e del paesaggio, della sistemazione dei corsi d’acqua, dell’agricoltura e della pianificazio- ne del territorio. Capitolo 4: Cura ed utilizzazione della foresta Sezione 1: Gestione della foresta Art. 18 Pianificazione forestale (art. 20 cpv. 2 LFo) 1 I Cantoni emanano prescrizioni per la pianificazione della gestione forestale. Esse definiscono segnatamente: a. i tipi di piani e il loro contenuto; b. i responsabili della pianificazione; c. gli obiettivi della pianificazione; d. le modalità per il conseguimento e l’utilizzazione delle basi di pianifica- zione; e. la procedura di pianificazione e di controllo; f. il riesame periodico dei piani. 2 Nei documenti di pianificazione forestale si registrano almeno le condizioni sta- zionali, le funzioni della foresta nonché la loro ponderazione. 3 Nel caso di pianificazioni d’importanza sovraziendale, i Cantoni provvedono affin- ché la popolazione: a. sia informata sugli scopi e sul decorso della pianificazione; b. possa partecipare adeguatamente; c. possa prenderne visione. Foreste. O 9 921.01RREF 4 Nei loro piani direttori, i Cantoni tengono conto dei risultati d’incidenza territoriale della pianificazione forestale.34 Art. 19 Provvedimenti selvicolturali (art. 20 LFo) 1 Sono provvedimenti selvicolturali tutti gli interventi di cura che contribuiscono a conservare o a ripristinare la continuità e la qualità del popolamento. 2 I provvedimenti di cura dei popolamenti giovani comprendono: a.35 la cura del novelleto e delle spessine, come pure il dirado delle perticaie al fine di ottenere popolamenti adatti alle condizioni stazionali, resistenti e capaci di adattarsi ai cambiamenti; b. i provvedimenti specifici alla cura del novellame nella foresta giardinata e nelle altre foreste a più strati, nella foresta cedua composta o semplice come pure nel margine stratificato della foresta; c. i provvedimenti di protezione contro i danni causati dalla selvaggina; d. la costruzione di sentieri nelle zone di difficile accesso. 3 Sono provvedimenti di dirado e di ringiovanimento: a. la ripulitura della tagliata e la creazione di un nuovo soprassuolo nonché i provvedimenti collaterali necessari; b. l’utilizzazione del legname e l’esbosco. 4 Le cure minime per mantenere la funzione protettiva consistono in misure che si limitano ad assicurare durevolmente la continuità del popolamento; il legname viene lasciato o usato sul posto se ciò non arreca pericolo. Art. 20 Taglio raso (art. 22 LFo) 1 Per taglio raso si intende lo sgombero completo o quasi di un popolamento, in con- seguenza del quale si instaurano sulla superficie tagliata condizioni ecologiche simili a quelle dei terreni aperti, o si causano considerevoli effetti nocivi per la stazione o i popolamenti vicini. 2 Non è taglio raso il solo sgombero del vecchio popolamento in seguito ad una rin- giovanimento sufficiente e consolidato. 34 Introdotto dal n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° mar. 2015 (RU 2015 427). 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste 10 921.01RREF Sezione 2: Materiale di riproduzione forestale Art. 21 Produzione e utilizzazione (art. 24 LFo) 1 I Cantoni provvedono all’approvigionamento con materiale di riproduzione fore- stale appropriato. 2 L’autorità forestale cantonale competente seleziona i popolamenti forestali da cui può essere ricavato materiale di riproduzione forestale. Essa annuncia all’UFAM i popolamenti di raccolta. 3 L’autorità forestale cantonale competente controlla la produzione a fini commer- ciali di sementi e parti di piante e rilascia certificati di provenienza. 4 A scopo forestale si può utilizzare esclusivamente materiale di riproduzione fore- stale di provenienza comprovata. 5 L’UFAM consiglia i Cantoni in merito: a. alla produzione, all’approvvigionamento e all’utilizzazione di materiale di riproduzione forestale; b. alla garanzia della molteplicità genetica; 6 L’UFAM tiene un catasto dei popolamenti di raccolta ed un catasto delle riserve genetiche. Art. 22 Importazione e esportazione (art. 24 LFo) 1 L’importazione di materiale di riproduzione forestale soggiace all’autorizzazione dell’UFAM. 2 L’autorizzazione è rilasciata se: a. il materiale di riproduzione forestale è idoneo alla coltura e la sua prove- nienza è attestata da certificato ufficiale; o b. l’importatore dichiara per scritto che il materiale di riproduzione forestale è utilizzato esclusivamente fuori della foresta. 2bis Per l’autorizzazione dell’importazione di materiale di riproduzione forestale geneticamente modificato si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 10 settem- bre 200836 sull’emissione deliberata nell’ambiente; in questi casi sono tenute in considerazione pure le disposizioni della presente ordinanza.37 36 RS 814.911 37 Introdotto dall’art. 51 n. 3 dell’O del 28 feb. 2001 sulla protezione dei vegetali (RU 2001 1191). Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 16 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). Foreste. O 11 921.01RREF 3 Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunica- zioni (DATEC)38 emana disposizioni concernenti la stesura di documenti d’esportazione di materiale di riproduzione forestale. Art. 23 Gestione aziendale (art. 24 LFo) 1 Gli essiccatoi forestali pubblici e privati, i vivai forestali e le aziende commerciali hanno l’obbligo di tenere un registro concernente la provenienza, la lavorazione, la riproduzione, la consegna e le scorte di materiale di riproduzione forestale. 2 Nelle offerte, sulle merci e nelle fatture essi informano gli acquirenti di materiale di riproduzione forestale in merito alla categoria e alla provenienza dello stesso. 3 L’UFAM controlla la gestione aziendale. Può avvalersi della collaborazione dei Cantoni. Art. 24 Disposizioni tecniche 1 Il DATEC emana un’ordinanza concernente l’applicazione delle disposizioni della presente sezione. 2 Esso può prevedere la possibilità di importare e di utilizzare a fini scientifici mate- riale di riproduzione forestale le cui idoneità e provenienza non sono comprovate. Sezione 3: Impiego di Sostanze pericolose per l’ambiente Art. 2539 L’impiego eccezionale di sostanze pericolose per l’ambiente nelle foreste è retto dall’ordinanza del 18 maggio 200540 sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici. Art. 26 e 2741 38 Nuova espr. giusta n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambi- entale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). Di detta mod.è stato tenuto conto in tutto il presente testo. 39 Nuovo testo giusta il n. II 21 dell’O del 18 mag. 2005 sull’abrogazione e la modifica di ordinanze in relazione con l’entrata in vigore della L sui prodotti chimici, in vigore dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). 40 RS 814.81 41 Abrogati dal n. II 21 dell’O del 18 mag. 2005 sull’abrogazione e la modifica di ordinanze in relazione con l’entrata in vigore della L sui prodotti chimici, con effetto dal 1° ago. 2005 (RU 2005 2695). Foreste 12 921.01RREF Sezione 4: Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta Art. 2842 Principi (art. 26 LFo) 1 Per danni alla foresta si intendono danni che possono mettere in grave pericolo la foresta e le sue funzioni e che sono causati da: a. eventi naturali quali tempeste, incendi o siccità; b. organismi nocivi quali determinati virus, batteri, vermi, insetti, funghi o piante. 2 La vigilanza e la lotta contro gli organismi nocivi particolarmente pericolosi è disciplinata dall’ordinanza del 31 ottobre 201843 sulla salute dei vegetali.44 Art. 2945 Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta (art. 27 cpv. 1 LFo) I Cantoni provvedono a prevenire e a riparare i danni alla foresta in particolare mediante: a. provvedimenti tecnici e selvicolturali per la prevenzione e la lotta contro il fuoco; b. provvedimenti per la riduzione del carico fisico sul suolo; c. provvedimenti di vigilanza e di lotta contro gli organismi nocivi allo scopo di eliminarli, di contenerli o di limitare i danni. Art. 3046 Competenze della Confederazione (art. 26 cpv. 3 e 27a cpv. 2 LFo) 1 L’UFAM provvede alle basi per la prevenzione e la riparazione dei danni alla foresta. Coordina i provvedimenti di portata intercantonale e li stabilisce, se necessa- rio. 2 L’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (FNP) adempie, nei limiti del proprio mandato di base, i seguenti compiti: a. organizza, insieme ai servizi forestali cantonali, il rilevamento di dati impor- tanti ai fini della protezione della foresta; b. informa sulla comparsa di organismi nocivi o di altri fattori che possono met- tere in pericolo la foresta; 42 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 43 RS 916.20 44 Nuovo testo giusta l’all. 8 n. 7 dell’O del 31 ott. 2018 sulla protezione dei vegetali da organismi nocivi particolarmente pericolosi, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2018 4209). 45 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 46 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste. O 13 921.01RREF c. presta consulenza in materia di protezione della foresta ai servizi specializza- ti federali e cantonali. Sezione 5: Danni causati dalla selvaggina (art. 27 cpv. 2 LFo) Art. 31 1 Se si producono danni causati dalla selvaggina nonostante la regolazione degli effettivi, si stabilisce un relativo piano di prevenzione. 2 Il piano di prevenzione comprende provvedimenti forestali, provvedimenti venatori e provvedimenti per migliorare e acquietare gli spazi vitali, nonché un controllo dell’efficacia dei provvedimenti assunti.47 3 Il piano di prevenzione costituisce parte integrante della pianificazione forestale. Capitolo 5: Formazione e documenti di base48 Sezione 1: Formazione e formazione continua49 Art. 3250 Formazione e formazione continua sul piano teorico e pratico (art. 29 cpv. 1 e 2 LFo) 1 L’UFAM, in collaborazione con le scuole universitarie, i Cantoni e altre organizza- zioni interessate, provvede al mantenimento delle conoscenze e delle capacità acqui- site durante gli studi, come pure all’introduzione d’innovazioni teoriche e pratiche. 2 I Cantoni offrono un numero sufficiente di posti per la formazione continua sul piano pratico e li coordinano fra di loro. La formazione continua sul piano pratico deve in particolare: a. essere orientata alla pianificazione, alla gestione e alla conservazione del bosco alla luce di tutte le funzioni della foresta; b. promuovere le competenze dirigenziali e le conoscenze amministrative; c. essere certificata da un attestato che provi le competenze e le conoscenze ac- quisite. 47 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 48 Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). 49 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 3215). 50 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 3215). Foreste 14 921.01RREF Art. 3351 Personale forestale (art. 29 cpv. 4 e 51 cpv. 2 LFo) 1 I Cantoni curano: a. la formazione professionale superiore dei forestali e gestiscono le scuole specializzate superiori necessarie a tale scopo; b. la formazione professionale continua del personale forestale in collaborazio- ne con le organizzazioni competenti del mondo del lavoro. 2 Prima dell’emanazione o dell’approvazione di prescrizioni sulla formazione dei forestali ai sensi degli articoli 19 capoverso 1, 28 capoverso 2 e 29 capoverso 3 della legge del 13 dicembre 200252 sulla formazione professionale è consultato l’UFAM. Art. 3453 Sicurezza sul lavoro (art. 21a e 30 LFo) 1 In collaborazione con organizzazioni specializzate, i Cantoni provvedono affinché alla manodopera forestale non qualificata siano offerti corsi per migliorare la sicu- rezza durante i lavori di raccolta del legname nella foresta. 2 I corsi riconosciuti dalla Confederazione devono riguardare le conoscenze di base sulla sicurezza sul lavoro, in particolare sull’abbattimento, la sramatura, la depezza- tura e l’esbosco a regola d’arte e in sicurezza di alberi e tronchi d’alberi; devono avere una durata di almeno dieci giorni. Art. 35 Coordinazione e documentazione (art. 29 cpv. 1 LFo) 1 ...54 2 L’UFAM gestisce un servizio centrale di coordinazione e documentazione per la formazione forestale. Sezione 2: ... Art. 36 e 3755 51 Nuovo testo giusta l’all. n. II 2 dell’O del 19 nov. 2003 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5047). 52 RS 412.10 53 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 54 Abrogato dal n. I 7.4 dell’O del 9 nov. 2011 (verifica delle commissioni extraparlamenta- ri), con effetto dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5227). 55 Abrogati dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2018 (RU 2016 3215). Foreste. O 15 921.01RREF Sezione 3:56 Rilevamenti Art. 37a57 (art. 33 e 34 LFo) 1 L’UFAM è competente per i rilevamenti dei dati sulle foreste. 2 In collaborazione con l’FNP, rileva: a. nell’inventario forestale nazionale, i dati di base concernenti le stazioni, le funzioni e lo stato delle foreste; b. i processi di sviluppo a lungo termine nelle riserve forestali naturali. 3 Nell’ambito del proprio mandato di base, l’FNP rileva il deterioramento degli ecosistemi forestali mediante programmi di ricerca a lungo termine. 4 L’UFAM informa le autorità e la popolazione in merito ai rilevamenti. Sezione 4:58 Promozione del legno Art. 37b Vendita e utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile (art. 34a LFo) 1 La vendita e l’utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile sono promossi unicamente in ambito precompetitivo e sovraziendale. 2 Possono essere sostenuti, in particolare, progetti di ricerca e sviluppo innovativi che ai fini di una gestione forestale sostenibile migliorano la base di dati disponibile, le possibilità di vendita e di utilizzazione del legno o l’uso efficiente delle risorse, come pure le relazioni pubbliche. 3 Su richiesta, i risultati e le informazioni acquisiti in relazione alle attività sostenute devono essere forniti all’UFAM. Art. 37c Utilizzazione del legno per costruzioni e impianti della Confederazione (art. 34b LFo) 1 L’ideazione, la pianificazione, l’edificazione e l’esercizio di costruzioni e impianti della Confederazione devono tenere conto dell’obiettivo di promuovere l’utilizza- zione del legno o di prodotti in legno. 2 Per la valutazione della sostenibilità del legno e dei prodotti in legno occorre tenere conto delle linee guida e delle raccomandazioni esistenti, come quelle, ad esempio, emanate dalla Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici. 56 Introdotta dall’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). 57 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 58 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste 16 921.01RREF Capitolo 6:59 Aiuti finanziari (senza crediti d’investimento) e indennità Sezione 1: Disposizioni generali60 (art. 35 LFo) Art. 38 Gli aiuti finanziari e le indennità della Confederazione sono accordati soltanto se: a. i provvedimenti sono conformi alla pianificazione forestale; b. i provvedimenti sono necessari e appropriati; c. i provvedimenti sono consoni alle esigenze tecniche, economiche ed ecologi- che; d. le altre condizioni poste dal diritto federale sono soddisfatte; e. il coordinamento con i pubblici interessi di altri settori è garantito; f. la manutenzione successiva è garantita. Art. 38a61 Costi computabili 1 Per le indennità di cui all’articolo 39 capoversi 1 e 2 e all’articolo 40 capoverso 1 lettera c sono computabili unicamente i costi effettivamente sostenuti e strettamente necessari per adempiere in modo adeguato il compito sussidiabile. Vi rientrano le spese per la progettazione, l’acquisto del terreno, l’esecuzione e la terminazione. 2 Non sono computabili in particolare le tasse e le imposte nonché i costi che posso- no essere addossati a terzi che, in modo determinante, sono usufruttuari o responsa- bili di danni. 59 Nuovo testo giusta il n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). 60 Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). 61 Introdotto dal n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). Foreste. O 17 921.01RREF Sezione 2: Provvedimenti Art. 3962 Protezione da catastrofi naturali (art. 36 LFo) 1 Le indennità per i provvedimenti e per l’allestimento dei documenti di base sui pericoli sono di norma accordate globalmente. L’ammontare delle indennità globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato ed è stabilito in base: a. al potenziale di pericolo e di danno; b. all’entità e alla qualità dei provvedimenti e della pianificazione. 2 Le indennità possono essere accordate nel singolo caso se i provvedimenti: a. interessano più di un Cantone; b. riguardano zone protette od oggetti registrati in inventari nazionali; c. richiedono una valutazione tecnica particolarmente complessa o specifica a causa delle possibili alternative o per altri motivi; oppure d. non erano prevedibili. 3 I contributi ai costi dei provvedimenti secondo il capoverso 2 sono compresi tra il 35 e il 45 per cento e sono stabiliti in base: a. al potenziale di pericolo e di danno; b. al grado di attuazione di un esame completo dei rischi; c. all’entità e alla qualità dei provvedimenti e della pianificazione. 4 Qualora un Cantone debba adottare provvedimenti di protezione straordinari e particolarmente onerosi, segnatamente in seguito a danni causati dal maltempo, il contributo della Confederazione secondo il capoverso 3 può, in via eccezionale, essere aumentato sino a un massimo del 65 per cento dei costi dei provvedimenti. 5 Non è accordata alcuna indennità per: a.63 provvedimenti necessari per proteggere costruzioni e impianti che al momen- to della loro realizzazione: 1. sono stati edificati in zone già delimitate quali pericolose o in regioni notoriamente pericolose, e 2. non erano necessariamente legati a tale ubicazione; b. provvedimenti volti a proteggere costruzioni e impianti turistici come telefe- riche, sciovie, piste da sci e sentieri che si trovano al di fuori degli insedia- menti. 62 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del 2 feb. 2011 (adeguamento allo sviluppo degli accordi programmatici nel settore ambientale), in vigore dal 1° mar. 2011 (RU 2011 649). 63 Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). Foreste 18 921.01RREF Art. 40 Foresta di protezione64 (art. 37 LFo) 1 L’ammontare delle indennità globali destinate a provvedimenti necessari per garan- tire la funzione della foresta di protezione è stabilito in base:65 a. al potenziale di pericolo e di danno; b.66 al numero di ettari di foresta di protezione da curare; c.67 all’entità e alla pianificazione dell’infrastruttura necessaria per la cura della foresta di protezione; d. alla qualità della fornitura della prestazione. 2 L’ammontare delle indennità globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interes- sato. 3 Il contributo, accordato tramite decisione formale, ai progetti scaturiti da eventi naturali eccezionali ammonta al massimo al 40 per cento dei costi ed è stabilito in base al capoverso 1 lettere a, c e d.68 Art. 40a69 Provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione (art. 37a LFo) 1 L’ammontare delle indennità globali destinate a provvedimenti per la prevenzione e la riparazione dei danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione è stabilito in base: a. al pericolo rappresentato per le funzioni della foresta; b. al numero di ettari interessati da provvedimenti; c. alla qualità della fornitura della prestazione. 2 L’ammontare è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. 3 Le indennità possono essere accordate singolarmente se i provvedimenti non erano prevedibili e sono particolarmente onerosi. Il contributo ammonta al massimo al 40 per cento dei costi ed è stabilito in base al capoverso 1 lettere a e c. 64 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 65 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 66 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 67 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 68 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 69 Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Vedi anche la disp. trans. di detta mod. alla fine del presente testo. Foreste. O 19 921.01RREF Art. 40b70 Indennità per costi (art. 37b LFo) 1 Un’indennità può essere versata nei casi di rigore se singoli hanno subito un pre- giudizio particolarmente grave e non si può ragionevolmente pretendere che essi abbiano a sopportare il danno da sé. 2 Le domande di indennità, debitamente motivate, devono essere presentate al servi- zio cantonale competente dopo l’accertamento del danno, ma al più tardi a un anno dall’esecuzione dei provvedimenti. 3 Non è accordata nessuna indennità per perdita di guadagno o danni immateriali. 4 La Confederazione rimborsa ai Cantoni, nel quadro delle indennità globali di cui all’articolo 40a, dal 35 al 50 per cento delle spese cagionate dal versamento delle indennità. Art. 41 Diversità biologica nella foresta (art. 38 cpv. 1 LFo)71 1 L’ammontare degli aiuti finanziari globali destinati a provvedimenti che contribui- scono alla conservazione e al miglioramento della diversità biologica nella foresta è stabilito in base: a. al numero di ettari occupati da riserve forestali da delimitare e da curare; b.72 ... c. al numero di ettari occupati da spazi vitali, in particolare da margini forestali che servono per l’interconnessione; d. all’entità e alla qualità dei provvedimenti di promozione delle specie animali e vegetali che devono essere conservate in maniera prioritaria per la diversità biologica; e.73 al numero di ettari di superficie da delimitare al di fuori delle riserve forestali con un’alta percentuale di soprassuolo vecchio e di legno morto o con suffi- cienti alberi che presentano caratteristiche di particolare valore per la biodi- versità nella foresta (alberi-biotopo); f. al numero di ettari occupati da superfici coltivate secondo forme tradizionali di gestione forestale da curare, come i pascoli alberati, le foreste cedue com- poste e semplici e le selve; g. alla qualità della fornitura della prestazione. 2 L’ammontare degli aiuti finanziari globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. 70 Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 71 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 72 Abrogata dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 73 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste 20 921.01RREF 3 Gli aiuti finanziari possono essere accordati soltanto se la protezione delle superfici ecologiche di cui al capoverso 1 lettere a e c–f è assicurata mediante contratti o altre soluzioni adeguate. 4 ...74 Art. 4275 Art. 43 Gestione forestale (art. 38a LFo)76 1 L’ammontare degli aiuti finanziari globali destinati a provvedimenti volti a miglio- rare la redditività della gestione forestale è stabilito:77 a.78 per le basi della pianificazione cantonale: secondo l’estensione della super- ficie forestale cantonale e della superficie forestale presa in considerazione nella pianificazione o in un’analisi dell’effetto dei provvedimenti; b.79 per il miglioramento delle condizioni di gestione delle aziende dell’economia forestale: in base all’entità e alla qualità dei provvedimenti di ottimizzazione previsti e attuati dal Cantone; c. per il deposito di legname in caso di sovrapproduzione straordinaria: in base alla quantità di legname che il mercato non è al momento in grado di assorbi- re; d. in base alla qualità della fornitura della prestazione; e.80 per la promozione della formazione professionale degli operai forestali: secondo il numero delle giornate di corso frequentate presso un organizza- tore di corsi riconosciuto dalla Confederazione; f.81 per la formazione pratica degli operatori forestali con un titolo universitario: secondo il numero delle giornate di formazione frequentate; g.82 per la cura dei popolamenti giovani: secondo il numero di ettari di popola- menti giovani da curare; 74 Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 75 Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 76 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 77 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 78 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 79 Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 427). 80 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 81 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 82 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste. O 21 921.01RREF h.83 per l’adeguamento mirato dei popolamenti forestali alle condizioni climati- che in mutamento: secondo il numero di ettari di superficie interessati da provvedimenti; i.84 per la produzione di materiale di riproduzione forestale: secondo l’infra- struttura e l’equipaggiamento degli essicatoi forestali nonché il numero delle specie arboree importanti per la diversità genetica nelle piantagioni da seme; j.85 per l’adattamento o il ripristino di strutture di raccordo: secondo il numero di ettari di superficie forestale raccordata. 2 L’ammontare degli aiuti finanziari globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. 3 Gli aiuti finanziari globali per il miglioramento delle condizioni di gestione delle aziende dell’economia forestale sono accordati soltanto se: a. esiste un rapporto di cooperazione o un raggruppamento aziendale su base permanente; b. è utilizzata e smistata congiuntamente una quantità di legname significativa dal punto di vista economico; e c. è tenuta una contabilità commerciale. 4 Gli aiuti finanziari globali per la cura dei popolamenti giovani e per l’adeguamento mirato dei popolamenti forestali alle condizioni climatiche in mutamento sono ac- cordati solo se i relativi provvedimenti soddisfano i requisiti della selvicoltura natu- ralistica.86 5 Gli aiuti finanziari globali per la produzione di materiale di riproduzione forestale sono accordati solo se è stato presentato un progetto di costruzione o un piano di gestione approvato dal Cantone, corredato di preventivo e garanzia del finanziamen- to.87 Art. 44 Promovimento della formazione professionale (art. 39 LFo) 1 ...88 2 A titolo di compensazione per i costi professionali della formazione pratica in loco del personale forestale, la Confederazione accorda aiuti finanziari nel singolo caso sotto forma di importi forfettari pari al 10 per cento dei costi di formazione delle scuole forestali e dei corsi. 83 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 84 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 85 Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Vedi anche la disp. trans. di detta mod. alla fine del presente testo. 86 Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 87 Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). 88 Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste 22 921.01RREF 3 Per l’allestimento di materiale didattico destinato al personale forestale, la Confe- derazione accorda aiuti finanziari nel singolo caso sino a un massimo del 50 per cento dei costi riconosciuti. 4 ...89 Art. 45 Ricerca e sviluppo (art. 31 LFo) 1 La Confederazione può accordare aiuti finanziari nel singolo caso sino a un massi- mo del 50 per cento dei costi per progetti di ricerca e di sviluppo dei quali non è mandante. 2 Essa può accordare aiuti finanziari nel singolo caso a istituzioni che promuovono e coordinano la ricerca e lo sviluppo, sino a concorrenza dell’importo fornito da terzi, a condizione che le sia riconosciuto un adeguato diritto di codecisione in seno alle stesse. Sezione 3: Procedura per la concessione di indennità o aiuti finanziari globali Art. 46 Domanda 1 Il Cantone presenta la domanda di indennità o aiuti finanziari globali all’UFAM. 2 La domanda contiene informazioni concernenti: a. gli obiettivi programmatici da raggiungere; b. i provvedimenti che saranno probabilmente necessari per il raggiungimento degli obiettivi e la relativa esecuzione; c. l’efficacia dei provvedimenti. 3 In caso di provvedimenti di portata intercantonale, i Cantoni garantiscono il coor- dinamento delle domande con i Cantoni interessati. Art. 47 Accordo programmatico 1 L’UFAM stipula l’accordo programmatico con l’autorità cantonale competente. 2 Oggetto dell’accordo programmatico sono in particolare: a. gli obiettivi programmatici strategici da raggiungere congiuntamente; b. la prestazione del Cantone; c. i sussidi della Confederazione; d. il controlling. 3 L’accordo programmatico è stipulato per una durata massima di quattro anni. 89 Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3215). Foreste. O 23 921.01RREF 4 L’UFAM emana direttive relative alla procedura in materia di accordi programma- tici, nonché alle informazioni e ai documenti riguardanti l’oggetto dell’accordo programmatico. Art. 48 Pagamento Le indennità e gli aiuti finanziari globali sono pagati a rate. Art. 49 Rendicontazione e controllo 1 Il Cantone presenta ogni anno all’UFAM un rapporto sull’impiego dei sussidi globali. 2 L’UFAM controlla a campione: a. l’esecuzione delle singole misure conformemente agli obiettivi programmati- ci; b. l’impiego dei sussidi versati. Art. 50 Adempimento parziale e sottrazione allo scopo 1 L’UFAM sospende totalmente o in parte i pagamenti rateali nel corso del pro- gramma se il Cantone: a. non adempie all’obbligo di rendicontazione (art. 49 cpv. 1); b. cagiona per colpa propria una grave inadempienza nella sua prestazione. 2 Se, dopo la conclusione del programma, risulta che la prestazione è stata eseguita solo parzialmente, l’UFAM ne esige la corretta esecuzione da parte del Cantone, stabilendo un termine adeguato. 3 Se impianti o installazioni per i quali sono stati accordati aiuti finanziari o indenni- tà sono sottratti al loro scopo, l’UFAM può esigere che il Cantone ordini, entro un termine adeguato, la cessazione della sottrazione allo scopo o il suo annullamento. 4 Se le lacune non sono colmate o la sottrazione allo scopo non cessa o non è annul- lata, la restituzione è retta dagli articoli 28 e 29 della legge del 5 ottobre 199090 sui sussidi (LSu). Sezione 4: Procedura per la concessione di indennità o aiuti finanziari nel singolo caso Art. 51 Domande 1 Le domande di indennità o aiuti finanziari nel singolo caso senza la partecipazione del Cantone devono essere presentate all’UFAM, tutte le altre al Cantone. 90 RS 616.1 Foreste 24 921.01RREF 2 Il Cantone esamina le domande presentategli e le trasmette all’UFAM corredate della sua proposta motivata, delle autorizzazioni cantonali già rilasciate e della decisione di sussidio cantonale. 3 L’UFAM emana direttive relative alle informazioni e ai documenti riguardanti la domanda. Art. 52 Concessione e pagamento dei sussidi 1 L’UFAM fissa l’ammontare dell’indennità o dell’aiuto finanziario mediante deci- sione o stipula a tal fine un contratto con il beneficiario del sussidio. 2 L’UFAM paga i sussidi a seconda dello stato di avanzamento del progetto. Art. 53 Adempimento parziale o sottrazione allo scopo 1 Se, nonostante un’intimazione, il beneficiario di indennità o aiuti finanziari asse- gnati non esegue i provvedimenti previsti o lo fa solo in modo parziale, le indennità o gli aiuti finanziari non sono pagati o sono ridotti. 2 Se sono stati pagati aiuti finanziari o indennità e il beneficiario, nonostante un’intimazione, non esegue la misura prevista o lo fa solo in modo insufficiente, la restituzione è retta dall’articolo 28 LSu91. 3 Se impianti o installazioni per i quali sono stati accordati indennità o aiuti finanzia- ri sono sottratti al loro scopo, l’UFAM esigere che il Cantone ordini la cessazione della sottrazione allo scopo o il suo annullamento, stabilendo un termine adeguato. 4 Se la sottrazione allo scopo non cessa o non è annullata, la restituzione è retta dall’articolo 29 LSu. Art. 54 Rendicontazione e controllo Per la rendicontazione e il controllo si applica per analogia l’articolo 49. Art. 55 a 59 Abrogati Capitolo 7: Crediti d’investimento Art. 60 Condizioni 1 Crediti d’investimento sono concessi se: a. l’investimento è necessario e idoneo alla protezione da catastrofi naturali o alla cura e all’utilizzazione della foresta; e b. la situazione finanziaria del richiedente lo esige. 91 RS 616.1 Foreste. O 25 921.01RREF 2 L’onere totale che ne deriva dev’essere sopportabile per il richiedente. 3 Il richiedente deve esaurire le proprie capacità finanziarie e avvalersi delle presta- zioni ricevute da terzi. 4 I crediti d’investimento non devono essere cumulati con crediti secondo la legge federale del 23 marzo 196292 sui crediti agricoli d’investimento e gli aiuti per la conduzione aziendale agricola o secondo la legge federale del 28 giugno 197493 sull’aiuto agli investimenti nelle regioni montane. 5 I Cantoni non ricevono alcun credito per i propri investimenti. 6 ...94 Art. 61 Crediti federali 1 L’UFAM concede mutui globali al Cantone per il versamento di crediti d’investimento. Tali mutui sono senza interessi e limitati alla durata di 20 anni. 2 Il Cantone notifica annualmente all’UFAM le proprie occorrenze per l’anno suc- cessivo. 3 I mezzi a disposizione sono ripartiti in base al fabbisogno.95 Art. 62 Domande (art. 40 cpv. 3 LFo) 1 Le domande di crediti d’investimento sono presentate al Cantone. 2 Alla domanda si allegano: a. il piano generale di gestione; b. il conto di gestione; c. la ricapitolazione della situazione finanziaria del richiedente. 3 Le imprese che curano o utilizzano le foreste a titolo professionale e in qualità di mandatari allegano alla loro domanda il bilancio e il conto economico dei due ultimi anni. 92 [RU 1962 1323, 1967 806, 1972 2532, 1977 2249 n. I 961, 1991 362 n. II 52 857 all. n. 27, 1992 288 all. n. 47 2104. RU 1998 3033 all. lett. f] 93 [RU 1975 392, 1980 1798, 1985 387, 1991 857 all. n. 24, 1992 288 all. n. 43. RU 1997 2995 art. 25]. Vedi ora: la LF del 6 ott. 2006 sulla politica regionale (RS 901.0) 94 Abrogato dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). 95 Nuovo testo giusta il n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). Foreste 26 921.01RREF Art. 63 Importo dei crediti ed interessi (art. 40 cpv. 1 LFo) 1 I crediti d’investimento sono concessi: a. come crediti di costruzione sino a concorrenza dell’80 per cento dei costi di costruzione; b.96 per il finanziamento dei costi residui di provvedimenti secondo gli artico- li 39, 40 e 43. c. per l’acquisto di veicoli, macchine e attrezzi forestali, sino a concorrenza dell’80 per cento dei costi; d. per la costruzione di impianti per l’esercizio forestale, sino a concorrenza dell’80 per cento dei costi. 2 I crediti d’investimento sono concessi generalmente senza interesse. Tuttavia, qua- lora l’onere totale del richiedente lo consenta, si stabilisce un tasso d’interesse ido- neo. 3 Non si concedono mutui inferiori a franchi 10.000.–. Art. 64 Durata, rimborso e domanda di restituzione (art. 40 LFo) 1 I crediti d’investimento sono concessi per una durata massima di 20 anni. 2 Le rate d’ammortamento sono stabilite secondo il genere di provvedimenti e in considerazione delle possibilità economiche del beneficiario del credito. 3 Il rimborso inizia: a. un anno dopo la fine del progetto per gli investimenti ai sensi dell’articolo 63 capoverso 1 lettere a e b, ma al più tardi cinque anni dopo il versamento della prima rata di credito; b. nell’anno civile successivo a quello del versamento, per gli altri investimenti. 4 Il debitore può, in ogni tempo e senza previa disdetta, rimborsare il mutuo parzial- mente o interamente. 5 ...97 6 Il rimborso di crediti o rate d’ammortamento esigibili sono addebitati di un inte- resse moratorio del 5 per cento. 96 Nuovo testo giusta il n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). 97 Abrogato dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). Foreste. O 27 921.01RREF Capitolo 8: Disposizioni finali Sezione 1: Esecuzione Art. 65 Esecuzione da parte della Confederazione (art. 49 LFo) 1 Il DATEC è autorizzato a svolgere autonomamente le pratiche concernenti l’esecuzione della LFo. 2 Nell’applicare altre leggi federali, accordi internazionali o decisioni internazionali concernenti punti disciplinati dalla presente ordinanza, le autorità federali eseguono in tal ambito anche la presente ordinanza. La collaborazione dell’UFAM e dei Can- toni è retta dall’articolo 49 capoverso 2 LFo; sono salve le disposizioni legali sull’obbligo di tutela del segreto.98 Art. 66 Esecuzione da parte dei Cantoni (art. 50 LFo) 1 I Cantoni emanano le disposizioni d’esecuzione della LFo e della presente ordi- nanza entro cinque anni dall’entrata in vigore della legge. 2 Essi comunicano all’UFAM le disposizioni e le decisioni in merito ai dis- sodamenti.99 Art. 66a100 Geoinformazione L’UFAM stabilisce i modelli di geodati e i modelli di rappresentazione minimi per i geodati di base ai sensi della presente ordinanza per i quali è designato quale servizio specializzato della Confederazione nell’allegato 1 dell’ordinanza del 21 maggio 2008101 sulla geoinformazione. Sezione 2: Diritto previgente; abrogazione e modificazione Art. 67 Abrogazioni Sono abrogati: a. l’ordinanza del 1° ottobre 1965102 concernente l’alta vigilanza della Confe- derazione sulla polizia delle foreste; 98 Introdotto dal n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 99 Introdotto dal n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 100 Introdotto dall’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). 101 RS 510.620 102 [RU 1965 862, 1971 1192, 1977 n. I 18.1, 1985 670 n. I 3, 685 n. I 6, 2022] Foreste 28 921.01RREF b. l’ordinanza del 23 maggio 1973103 concernente l’eleggibilità dei funzionari forestali superiori; c. l’ordinanza del 28 novembre 1988104 sui provvedimenti straordinari per la conservazione della foresta; d. gli articoli 2–5 dell’ordinanza del 16 ottobre 1956105 sulla protezione delle foreste; e. il decreto del Consiglio federale del 16 ottobre 1956106 concernente la prove- nienza e l’utilizzazione delle sementi forestali e delle piante forestali; f. l’ordinanza del 22 giugno 1970107 sui crediti forestali d’investimento nelle regioni di montagna. Art. 68 Modificazioni ...108 Sezione 3: Entrata in vigore Art. 69 1 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1993, ad eccezione degli articoli 60 a 64 e 67 lettera f. 2 Gli articoli 60 a 64 e 67 lettera f entrano in vigore il 1° gennaio 1994. Disposizione transitoria della modifica del 2 febbraio 2000109 Le domande di dissodamento per le opere di competenza cantonale, pendenti il 1° gennaio 2000, sono giudicate in base al diritto previgente. Disposizione transitoria della modifica del 17 agosto 2016110 1 L’ammontare delle indennità per provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione realizzati prima del 31 dicembre 2019 può essere stabilito in base all’entità e alla qualità dei provvedimenti invece che secondo il criterio di cui all’articolo 40a capoverso 1. 103 [RU 1973 964, 1987 608 art. 16 cpv. 1 lett. e] 104 [RU 1988 2057, 1990 874 n. I, II] 105 [RU 1956 1317, 1959 1680, 1977 2325 n. I 19, 1986 1254 art. 70 n. 3, 1987 2538, 1989 1124 art. 2 n. 2, 1992 1749 n. II 4. RU 1993 104 art. 42 lett. a] 106 [RU 1956 1325, 1959 1682, 1975 402 n. I 15, 1987 2538] 107 [RU 1970 764, 1978 1819] 108 Le mod. possono essere consultate alla RU 1992 2538. 109 RU 2000 703 110 RU 2016 3215 Foreste. O 29 921.01RREF 2 L’ammontare degli aiuti finanziari per le strutture di raccordo adattate o ripristinate prima del 31 dicembre 2024 può essere stabilito in base all’entità e alla qualità dei provvedimenti invece che secondo i criteri di cui all’articolo 43 capoverso 1 lettera j.111 111 Nuovo testo giusta il n. I 2 dell’O del 17 aprile 2019 che adegua ordinanze in materia ambientale all’ulteriore sviluppo degli accordi programmatici del periodo programmatico 2020–2024, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 1487). Foreste 30 921.01RREF Allegato112 112 Abrogato dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). Capitolo 1: Definizioni Art. 1 Foresta Art. 2 Pascoli alberati Art. 3 Impianti di sbarramento e terreni antistanti Capitolo 2: Protezione delle foreste da interventi nocivi Sezione 1: Dissodamento Art. 4 Definizione Art. 5 Autorizzazione di dissodamento, deposito pubblico Art. 6 Collaborazione tra l’UFAM e i Cantoni Art. 7 Decisione di dissodamento Art. 8 Compenso in natura Art. 8a Zone con superficie forestale in crescita Art. 9 Preservazione delle terre coltive e delle zone di pregio ecologico o paesistico particolare Art. 9a Rinuncia al rimboschimento compensativo Art. 10 Art. 11 Menzione nel registro fondiario e comunicazione Sezione 2: Accertamento del carattere forestale Art. 12 Decisione d’accertamento del carattere forestale Art. 12a Delimitazione di margini statici della foresta al di fuori delle zone edificabili Sezione 3: Circolazione di veicoli a motore Art. 13 Sezione 4: Edifici e impianti in foresta Art. 13a Edifici e impianti forestali Art. 14 Coinvolgimento delle autorità forestali cantonali Capitolo 3: Protezione dalle catastrofi naturali Art. 15 Documenti di base Art. 16 Servizi di preallarme Art. 17 Premunizione di zone soggette a catastrofi naturali Capitolo 4: Cura ed utilizzazione della foresta Sezione 1: Gestione della foresta Art. 18 Pianificazione forestale Art. 19 Provvedimenti selvicolturali Art. 20 Taglio raso Sezione 2: Materiale di riproduzione forestale Art. 21 Produzione e utilizzazione Art. 22 Importazione e esportazione Art. 23 Gestione aziendale Art. 24 Disposizioni tecniche Sezione 3: Impiego di Sostanze pericolose per l’ambiente Art. 25 Art. 26 e 27 Sezione 4: Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta Art. 28 Principi Art. 29 Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta Art. 30 Competenze della Confederazione Sezione 5: Danni causati dalla selvaggina Art. 31 Capitolo 5: Formazione e documenti di base Sezione 1: Formazione e formazione continua Art. 32 Formazione e formazione continua sul piano teorico e pratico Art. 33 Personale forestale Art. 34 Sicurezza sul lavoro Art. 35 Coordinazione e documentazione Sezione 2: ... Art. 36 e 37 Sezione 3: Rilevamenti Art. 37a Sezione 4: Promozione del legno Art. 37b Vendita e utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile Art. 37c Utilizzazione del legno per costruzioni e impianti della Confederazione Capitolo 6: Aiuti finanziari (senza crediti d’investimento) e indennità Sezione 1: Disposizioni generali Art. 38 Art. 38a Costi computabili Sezione 2: Provvedimenti Art. 39 Protezione da catastrofi naturali Art. 40 Foresta di protezione Art. 40a Provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione Art. 40b Indennità per costi Art. 41 Diversità biologica nella foresta Art. 42 Art. 43 Gestione forestale Art. 44 Promovimento della formazione professionale Art. 45 Ricerca e sviluppo Sezione 3: Procedura per la concessione di indennità o aiuti finanziari globali Art. 46 Domanda Art. 47 Accordo programmatico Art. 48 Pagamento Art. 49 Rendicontazione e controllo Art. 50 Adempimento parziale e sottrazione allo scopo Sezione 4: Procedura per la concessione di indennità o aiuti finanziari nel singolo caso Art. 51 Domande Art. 52 Concessione e pagamento dei sussidi Art. 53 Adempimento parziale o sottrazione allo scopo Art. 54 Rendicontazione e controllo Art. 55 a 59 Capitolo 7: Crediti d’investimento Art. 60 Condizioni Art. 61 Crediti federali Art. 62 Domande Art. 63 Importo dei crediti ed interessi Art. 64 Durata, rimborso e domanda di restituzione Capitolo 8: Disposizioni finali Sezione 1: Esecuzione Art. 65 Esecuzione da parte della Confederazione Art. 66 Esecuzione da parte dei Cantoni Art. 66a Geoinformazione Sezione 2: Diritto previgente; abrogazione e modificazione Art. 67 Abrogazioni Art. 68 Modificazioni Sezione 3: Entrata in vigore Art. 69 Disposizione transitoria della modifica del 2 febbraio 2000 Disposizione transitoria della modifica del 17 agosto 2016 Allegato | <div _ngcontent-nqy-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--921.01--><p class="srnummer">921.01</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle foreste</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OFo)</h2><p>del 30 novembre 1992 (Stato 1° luglio 2021) (Stato 1° luglio 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti l’articolo 49 della legge federale del 4 ottobre 1991<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sulle foreste (LFo) <br/>e l’articolo 29 della legge del 7 ottobre 1983<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> sulla protezione dell’ambiente,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1992/2521_2521_2521/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>921.0</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1984/1122_1122_1122/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.01</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Definizioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Foresta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 2 cpv. 4 LFo)</p><p><sup>1</sup> I Cantoni stabiliscono, entro i limiti seguenti, i valori per cui una superficie coperta da alberi è considerata foresta:</p><dl><dt>a. </dt><dd>superficie, incluso un margine idoneo: 200–800 m<sup>2 </sup><sup><a fragment="#fn-d6e62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e62" id="fnbck-d6e62" routerlink="./">3</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>larghezza, incluso un margine idoneo: 10–12 metri;</dd><dt>c. </dt><dd>età del popolamento in caso di estensione boschiva spontanea: 10–20 anni.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il popolamento che adempie funzioni sociali o protettive particolarmente importanti si considera foresta indipendentemente dalla sua superficie, dalla sua larghezza o dalla sua età.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e62"><sup><a fragment="#fnbck-d6e62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e62" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup><a href="eli/oc/1993/706_706_706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1993</b> 706</a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Pascoli alberati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 2 cpv. 2 LFo)</p><p>I pascoli alberati sono superfici che servono all’allevamento di bestiame nonché alla selvicoltura sulle quali si alternano, in guisa di mosaico, estensioni boschive e pascoli aperti.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Impianti di sbarramento e terreni antistanti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 2 cpv. 3 LFo)</p><p><sup>1</sup> Gli impianti di sbarramento sono costruzioni che, impedendo all’acqua di scorrere in via naturale, formano l’accumulamento.</p><p><sup>2</sup> Per terreno immediatamente antistante ad un impianto di sbarramento si intende il terreno che confina a valle con l’impianto. Esso comprende in genere una striscia larga 10 metri.</p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Protezione delle foreste da interventi nocivi</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Dissodamento</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Definizione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 4 e 12 LFo)</p><p>Non si considera dissodamento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’impiego del suolo boschivo per edifici ed impianti forestali, nonché per piccoli edifici e piccoli impianti non forestali;</dd><dt>b. </dt><dd>l’attribuzione di una foresta a zona protetta conformemente all’articolo 17 della legge del 22 giugno 1979<sup><a fragment="#fn-d6e135" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e135" id="fnbck-d6e135" routerlink="./">4</a></sup> sulla pianificazione del territorio<b> </b>(LPT), se lo scopo della protezione è in sintonia con la conservazione della foresta.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e135"><sup><a fragment="#fnbck-d6e135" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e135" routerlink="./">4</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1979/1573_1573_1573/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>700</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e148" id="fnbck-d6e148" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_5" routerlink="./"><b></b> <b></b>Autorizzazione di dissodamento, deposito pubblico</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La domanda di dissodamento si presenta all’autorità direttiva della Confederazione per le opere che competono alla Confederazione, e all’autorità responsabile in base al diritto cantonale per le opere che competono ai Cantoni.</p><p><sup>2</sup> L’autorità pubblica la domanda ed espone gli atti per la consultazione.</p><p><sup>3</sup> L’Ufficio federale dell’ambiente<sup><a fragment="#fn-d6e173" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e173" id="fnbck-d6e173" routerlink="./">6</a></sup> (UFAM<sup><a fragment="#fn-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e183" id="fnbck-d6e183" routerlink="./">7</a></sup>) emana direttive concernenti il contenuto di una domanda di dissodamento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e148"><sup><a fragment="#fnbck-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e148" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p><p id="fn-d6e173"><sup><a fragment="#fnbck-d6e173" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e173" routerlink="./">6</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4937</a>).</p><p id="fn-d6e183"><sup><a fragment="#fnbck-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e183" routerlink="./">7</a></sup> Nuova espr. giusta n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>). Di detta mod.è stato tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e196" id="fnbck-d6e196" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_6" routerlink="./"><b></b> <b></b>Collaborazione tra l’UFAM e i Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se la Confederazione è competente per autorizzare il dissodamento, la collaborazione dell’UFAM e dei Cantoni è retta dall’articolo 49 capoverso 2 LFo. I Cantoni sostengono le autorità federali nell’accertamento dei fatti.</p><p><sup>2</sup> Per il calcolo della superficie di dissodamento, determinante per l’obbligo di consultare l’UFAM (art. 6 cpv. 2 LFo), si sommano tutti i dissodamenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>chiesti nella domanda di dissodamento;</dd><dt>b. </dt><dd>eseguiti per la stessa opera durante i 15 anni precedenti la domanda, o che possono essere ancora eseguiti.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e196" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> <b></b>Decisione di dissodamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La decisione di dissodamento si pronuncia su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le superfici dei dissodamenti autorizzati e di quelli rifiutati, come pure i fondi interessati, con indicazione delle loro coordinate;</dd><dt>b. </dt><dd>il tipo e l’estensione dei provvedimenti compensativi e i fondi interessati da tali provvedimenti, con indicazione delle loro coordinate;</dd><dt>c. </dt><dd>i termini di validità dell’autorizzazione di dissodamento e i termini per l’adempimento degli obblighi ad esso legati, segnatamente quelli concernenti i provvedimenti compensativi;</dd><dt>d. </dt><dd>le opposizioni non regolate;</dd><dt>e. </dt><dd>altre eventuali condizioni ed oneri.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’UFAM tiene una statistica dei dissodamenti autorizzati dalla Confederazione e dai Cantoni. I Cantoni mettono a disposizione dell’UFAM i dati necessari.<sup><a fragment="#fn-d6e256" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e256" id="fnbck-d6e256" routerlink="./">9</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e256"><sup><a fragment="#fnbck-d6e256" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e256" routerlink="./">9</a></sup> Introdotto dal n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>). </p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Compenso in natura</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 7 cpv. 1 LFo)<sup><a fragment="#fn-d6e276" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e276" id="fnbck-d6e276" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>1</sup> Il compenso in natura è fornito con la costituzione di una superficie forestale delle stesse dimensioni della superficie dissodata, in un luogo che presenta condizioni simili dal profilo qualitativo.</p><p><sup>2</sup> Il compenso in natura comprende il terreno occorrente, la messa a dimora di piante come pure tutte le misure necessarie alla garanzia durevole della superficie di compenso.</p><p><sup>3</sup> Le estensioni boschive spontanee e le superfici rimboschite volontariamente che non costituiscono ancora foresta possono essere riconosciute quale compenso in natura.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e276"><sup><a fragment="#fnbck-d6e276" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e276" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article><article id="art_8_a"><a name="a8a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_8_a" routerlink="./"><b>Art. 8</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e298" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e298" id="fnbck-d6e298" routerlink="./">11</a></sup><a fragment="#art_8_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_8_a" routerlink="./"> Zone con superficie forestale in crescita</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 7 cpv. 2 lett. a LFo)</p><p>Dopo aver consultato l’UFAM, i Cantoni designano le zone con superficie forestale in crescita. La delimitazione di tali zone si basa sui rilevamenti effettuati dalla Confederazione e dai Cantoni, si attiene in linea di principio alle unità topografiche e tiene conto dell’insediamento e dell’utilizzazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e298"><sup><a fragment="#fnbck-d6e298" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e298" routerlink="./">11</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Preservazione delle terre coltive e delle zone di pregio ecologico o paesistico particolare</a><sup><a fragment="#fn-d6e321" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e321" id="fnbck-d6e321" routerlink="./">12</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 7 cpv. 2 lett. b LFo)</p><p><sup>1</sup> Si può rinunciare al compenso in natura in particolare nel caso delle superfici per l’avvicendamento delle colture.<sup><a fragment="#fn-d6e338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e338" id="fnbck-d6e338" routerlink="./">13</a></sup></p><p><sup>2</sup> Sono di pregio ecologico particolare segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i biotopi ai sensi dell’articolo 18 capoverso 1<sup>bis</sup> della legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e357" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e357" id="fnbck-d6e357" routerlink="./">14</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN);</dd><dt>b. </dt><dd>i territori delimitati come zone naturali protette ai sensi dell’articolo 17 LPT.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono di pregio paesistico particolare segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli oggetti d’importanza nazionale ai sensi dell’ordinanza del 10 agosto 1977<sup><a fragment="#fn-d6e376" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e376" id="fnbck-d6e376" routerlink="./">15</a></sup> riguardante l’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali (OIFP);</dd><dt>b. </dt><dd>le zone palustri di particolare bellezza e d’importanza nazionale ai sensi dell’articolo 24<sup>sexies</sup> capoverso 5 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e423" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e423" id="fnbck-d6e423" routerlink="./">16</a></sup>;</dd><dt>c. </dt><dd>i territori delimitati come zone protette ai sensi dell’articolo 17 LPT.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e321"><sup><a fragment="#fnbck-d6e321" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e321" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p><p id="fn-d6e338"><sup><a fragment="#fnbck-d6e338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e338" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p><p id="fn-d6e357"><sup><a fragment="#fnbck-d6e357" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e357" routerlink="./">14</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1966/1637_1694_1679/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451</b></a></p><p id="fn-d6e376"><sup><a fragment="#fnbck-d6e376" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e376" routerlink="./">15</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1977/1962_1962_1962/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1977</b> 1962</a>, <b></b><a href="eli/oc/1983/1942_1942_1942/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1983</b> 1942</a>, <b></b><a href="eli/oc/1996/3264_3264_3264/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996</b> 3264</a>, <b></b><a href="eli/oc/1998/788_788_788/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1998</b> 788</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/227/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 1593 </a>all. n. 2. <a href="eli/oc/2017/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2815 </a>art. 11]. Vedi ora l’O del 29 mar. 2017 (<a href="eli/cc/2017/290/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451.11</b></a>).</p><p id="fn-d6e423"><sup><a fragment="#fnbck-d6e423" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e423" routerlink="./">16</a></sup><sup> </sup>[CS <b>1</b> 3; <a href="eli/oc/1988/352_352_352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1988</b> 352</a>]. Questa disp. corrisponde ora all’art. 78 cpv. 5 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (<a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_9_a"><a name="a9a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_9_a" routerlink="./"><b>Art. 9</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e447" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e447" id="fnbck-d6e447" routerlink="./">17</a></sup><a fragment="#art_9_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_9_a" routerlink="./"> Rinuncia al rimboschimento compensativo </a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 7 cpv. 3 lett. b LFo)</p><p>In caso di progetti volti a garantire la protezione contro le piene e la rivitalizzazione delle acque è possibile rinunciare al rimboschimento compensativo, in particolare per le aree che non possono più essere ricoperte da foresta.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e447"><sup><a fragment="#fnbck-d6e447" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e447" routerlink="./">17</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e467" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e467" id="fnbck-d6e467" routerlink="./">18</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e467"><sup><a fragment="#fnbck-d6e467" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e467" routerlink="./">18</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, con effetto dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Menzione nel registro fondiario e comunicazione</a><sup><a fragment="#fn-d6e484" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e484" id="fnbck-d6e484" routerlink="./">19</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Su indicazione dell’autorità competente secondo l’articolo 6 capoverso 1 LFo, nel registro fondiario va iscritto l’obbligo di:<sup><a fragment="#fn-d6e498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e498" id="fnbck-d6e498" routerlink="./">20</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>fornire un compenso in natura o di adottare provvedimenti a favore della protezione della natura e del paesaggio;</dd><dt>b. </dt><dd>effettuare un rimboschimento compensativo a posteriori in caso di cambiamenti dell’utilizzazione secondo l’articolo 7 capoverso 4 LFo.<sup><a fragment="#fn-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e515" id="fnbck-d6e515" routerlink="./">21</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni sorvegliano tutti i provvedimenti compensativi e ne comunicano la realizzazione all’UFAM.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e484"><sup><a fragment="#fnbck-d6e484" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e484" routerlink="./">19</a></sup><sup> </sup><a href="eli/oc/1993/706_706_706/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1993</b> 706</a></p><p id="fn-d6e498"><sup><a fragment="#fnbck-d6e498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e498" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e515"><sup><a fragment="#fnbck-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e515" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Accertamento del carattere forestale</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e531" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e531" id="fnbck-d6e531" routerlink="./">22</a></sup></b></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e531"><sup><a fragment="#fnbck-d6e531" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e531" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Decisione d’accertamento del carattere forestale</a><sup><a fragment="#fn-d6e544" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e544" id="fnbck-d6e544" routerlink="./">23</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 1 LFo)</p><p><sup>1</sup> La decisione d’accertamento del carattere forestale stabilisce se una superficie coperta o non coperta da alberi è considerata foresta oppure no e ne indica le coordinate.</p><p><sup>2</sup> La decisione di accertamento indica in un piano l’ubicazione e l’estensione della foresta come pure l’ubicazione dei fondi interessati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e544"><sup><a fragment="#fnbck-d6e544" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e544" routerlink="./">23</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article><article id="art_12_a"><a name="a12a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_12_a" routerlink="./"><b>Art. 12</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e568" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e568" id="fnbck-d6e568" routerlink="./">24</a></sup><a fragment="#art_12_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_12_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Delimitazione di margini statici della foresta al di fuori delle zone edificabili</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 2 lett. b LFo)</p><p>Il Cantone designa nel piano direttore cantonale le zone nelle quali intende impedire l’incremento della foresta.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e568"><sup><a fragment="#fnbck-d6e568" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e568" routerlink="./">24</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Circolazione di veicoli a motore</a></h2><div class="collapseable"><p>(art. 15 cpv. 1 LFo)</p><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I veicoli a motore possono circolare su strade forestali a scopo di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>salvataggio;</dd><dt>b. </dt><dd>controlli di polizia;</dd><dt>c. </dt><dd>esercitazioni militari;</dd><dt>d. </dt><dd>realizzazione di provvedimenti di protezione dalle catastrofi naturali;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e616" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e616" id="fnbck-d6e616" routerlink="./">25</a></sup> </dt><dd>manutenzione delle reti di distribuzione degli offerenti di servizi delle telecomunicazioni.</dd></dl><p><sup>2</sup> I veicoli a motore possono circolare in foresta fuori dalle strade forestali soltanto qualora si rivelasse indispensabile alla realizzazione di uno degli scopi menzionati al capoverso 1.</p><p><sup>3</sup> Le manifestazioni con veicoli a motore su strade forestali e nel resto della foresta sono vietate.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e616"><sup><a fragment="#fnbck-d6e616" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e616" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 61 dell’O del 1° dic. 1997, in vigore dal 1° gen. 1998 (<a href="eli/oc/1997/2779_2779_2779/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1997</b> 2779</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Edifici e impianti in foresta</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e637" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e637" id="fnbck-d6e637" routerlink="./">26</a></sup></b></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e637"><sup><a fragment="#fnbck-d6e637" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e637" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_13_a"><a name="a13a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_13_a" routerlink="./"><b>Art. 13</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e650" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e650" id="fnbck-d6e650" routerlink="./">27</a></sup><a fragment="#art_13_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_13_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Edifici e impianti forestali</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 2 cpv. 2 lett. b e 11 cpv. 1 LFo)</p><p><sup>1</sup> Edifici e impianti forestali, quali capannoni forestali, depositi di tondame, depositi coperti di legna da ardere e strade forestali possono essere costruiti o trasformati con l’autorizzazione dell’autorità secondo l’articolo 22 LPT<sup><a fragment="#fn-d6e671" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e671" id="fnbck-d6e671" routerlink="./">28</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e679" id="fnbck-d6e679" routerlink="./">29</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione è rilasciata solo se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli edifici e gli impianti servono alla gestione regionale della foresta; </dd><dt>b. </dt><dd>il loro fabbisogno è dimostrato, l’ubicazione è appropriata e le dimensioni sono conformi alle condizioni regionali; e </dd><dt>c. </dt><dd>nessun interesse pubblico preponderante vi si oppone.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono fatte salve le altre condizioni previste dal diritto federale e cantonale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e650"><sup><a fragment="#fnbck-d6e650" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e650" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p><p id="fn-d6e671"><sup><a fragment="#fnbck-d6e671" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e671" routerlink="./">28</a></sup> <a href="eli/cc/1979/1573_1573_1573/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>700</b></a></p><p id="fn-d6e679"><sup><a fragment="#fnbck-d6e679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e679" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 12 mag. 2021, in vigore dal 1° lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/294/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021 </b>294</a>).</p></div></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Coinvolgimento delle autorità forestali cantonali</a><sup><a fragment="#fn-d6e710" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e710" id="fnbck-d6e710" routerlink="./">30</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 11 cpv. 1 e 16 LFo)</p><p><sup>1</sup> Prima di rilasciare autorizzazioni edilizie per edifici o impianti forestali in foresta, ai sensi dell’articolo 22 LPT, dev’essere sentita l’autorità forestale cantonale competente.</p><p><sup>2</sup> Le autorizzazioni eccezionali per piccoli edifici o piccoli impianti non forestali in foresta ai sensi dell’articolo 24 LPT possono essere rilasciate solo d’intesa con l’autorità forestale cantonale competente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e710"><sup><a fragment="#fnbck-d6e710" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e710" routerlink="./">30</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 14 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (<a href="eli/oc/2013/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>1983</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Protezione dalle catastrofi naturali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <b></b>Documenti di base</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni elaborano i documenti di base per la protezione dalle catastrofi naturali. Essi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tengono inventari riguardanti opere e installazioni importanti per la protezione dalle catastrofi naturali (catasto delle opere di protezione);</dd><dt>b. </dt><dd>documentano gli eventi dannosi (catasto degli eventi) e, se necessario, analizzano gli eventi dannosi di maggiore entità;</dd><dt>c. </dt><dd>allestiscono carte dei pericoli e pianificazioni d’emergenza in caso di eventi dannosi e le aggiornano periodicamente.<sup><a fragment="#fn-d6e755" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e755" id="fnbck-d6e755" routerlink="./">31</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> Nell’elaborazione dei documenti di base, i Cantoni tengono conto dei lavori svolti dai servizi specializzati della Confederazione e delle loro direttive tecniche.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni tengono conto dei documenti di base in ogni attività d’incidenza territoriale, segnatamente nella pianificazione direttrice e d’utilizzazione.</p><p><sup>4</sup> Su richiesta, i Cantoni mettono i documenti di base a disposizione dell’UFAM e li rendono accessibili al pubblico in forma adeguata..<sup><a fragment="#fn-d6e773" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e773" id="fnbck-d6e773" routerlink="./">32</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e755"><sup><a fragment="#fnbck-d6e755" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e755" routerlink="./">31</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p><p id="fn-d6e773"><sup><a fragment="#fnbck-d6e773" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e773" routerlink="./">32</a></sup> Introdotto dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>). Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2809</a>).</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> <b></b>Servizi di preallarme</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se la protezione della vita umana o di beni materiali considerevoli lo esige, i Cantoni istituiscono servizi di preallarme. Essi provvedono all’allestimento e alla gestione delle pertinenti stazioni di misurazione e sistemi d’informazione.</p><p><sup>2</sup> Nell’istituzione e nella gestione dei servizi di preallarme, i Cantoni tengono conto dei lavori svolti dai servizi specializzati della Confederazione e delle loro direttive tecniche.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni provvedono affinché i dati delle stazioni di misurazione e dei sistemi d’informazione siano messi a disposizione dell’UFAM, se quest’ultimo li richiede, e resi accessibili al pubblico in forma adeguata.<sup><a fragment="#fn-d6e805" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e805" id="fnbck-d6e805" routerlink="./">33</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e805"><sup><a fragment="#fnbck-d6e805" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e805" routerlink="./">33</a></sup> Introdotto dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>). Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2809</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> <b></b>Premunizione di zone soggette a catastrofi naturali</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 19 LFo)</p><p><sup>1</sup> La premunizione di zone soggette a catastrofi naturali comprende:</p><dl><dt>a. </dt><dd>provvedimenti selvicolturali;</dd><dt>b. </dt><dd>provvedimenti edilizi per impedire danni causati da valanghe e, eccezionalmente, l’istallazione d’impianti per lo stacco preventivo di valanghe;</dd><dt>c. </dt><dd>provvedimenti concomitanti negli alvei, in relazione alla conservazione della foresta (sistemazione idraulico-forestale);</dd><dt>d. </dt><dd>opere contro frane e scoscendimenti di terreno, corrispondenti drenaggi nonché provvedimenti di protezione contro l’erosione;</dd><dt>e. </dt><dd>opere contro la caduta di pietre o massi, incluse le opere di contenimento ed eccezionalmente il brillamento preventivo di materiale pericolante;</dd><dt>f. </dt><dd>spostamento d’edifici ed impianti minacciati in luoghi sicuri.</dd></dl><p><sup>2</sup> I lavori vanno combinati possibilmente con provvedimenti selvicolturali e di bioingegneria.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni provvedono ad assicurare una pianificazione integrale che tenga conto segnatamente degli interessi di gestione della foresta, di protezione della natura e del paesaggio, della sistemazione dei corsi d’acqua, dell’agricoltura e della pianificazione del territorio.</p></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Cura ed utilizzazione della foresta</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_4/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_4/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Gestione della foresta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> <b></b>Pianificazione forestale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 20 cpv. 2 LFo)</p><p><sup>1</sup> I Cantoni emanano prescrizioni per la pianificazione della gestione forestale. Esse definiscono segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i tipi di piani e il loro contenuto;</dd><dt>b. </dt><dd>i responsabili della pianificazione;</dd><dt>c. </dt><dd>gli obiettivi della pianificazione;</dd><dt>d. </dt><dd>le modalità per il conseguimento e l’utilizzazione delle basi di pianificazione;</dd><dt>e. </dt><dd>la procedura di pianificazione e di controllo;</dd><dt>f. </dt><dd>il riesame periodico dei piani.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nei documenti di pianificazione forestale si registrano almeno le condizioni stazionali, le funzioni della foresta nonché la loro ponderazione.</p><p><sup>3</sup> Nel caso di pianificazioni d’importanza sovraziendale, i Cantoni provvedono affinché la popolazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sia informata sugli scopi e sul decorso della pianificazione;</dd><dt>b. </dt><dd>possa partecipare adeguatamente;</dd><dt>c. </dt><dd>possa prenderne visione.</dd></dl><p><sup>4</sup> Nei loro piani direttori, i Cantoni tengono conto dei risultati d’incidenza territoriale della pianificazione forestale.<sup><a fragment="#fn-d6e914" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e914" id="fnbck-d6e914" routerlink="./">34</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e914"><sup><a fragment="#fnbck-d6e914" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e914" routerlink="./">34</a></sup> Introdotto dal n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° mar. 2015 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> <b></b>Provvedimenti selvicolturali</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 20 LFo)</p><p><sup>1</sup> Sono provvedimenti selvicolturali tutti gli interventi di cura che contribuiscono a conservare o a ripristinare la continuità e la qualità del popolamento.</p><p><sup>2</sup> I provvedimenti di cura dei popolamenti giovani comprendono:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e944" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e944" id="fnbck-d6e944" routerlink="./">35</a></sup> </dt><dd>la cura del novelleto e delle spessine, come pure il dirado delle perticaie al fine di ottenere popolamenti adatti alle condizioni stazionali, resistenti e capaci di adattarsi ai cambiamenti;</dd><dt>b. </dt><dd>i provvedimenti specifici alla cura del novellame nella foresta giardinata e nelle altre foreste a più strati, nella foresta cedua composta o semplice come pure nel margine stratificato della foresta;</dd><dt>c. </dt><dd>i provvedimenti di protezione contro i danni causati dalla selvaggina;</dd><dt>d. </dt><dd>la costruzione di sentieri nelle zone di difficile accesso.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono provvedimenti di dirado e di ringiovanimento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la ripulitura della tagliata e la creazione di un nuovo soprassuolo nonché i provvedimenti collaterali necessari;</dd><dt>b. </dt><dd>l’utilizzazione del legname e l’esbosco.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le cure minime per mantenere la funzione protettiva consistono in misure che si limitano ad assicurare durevolmente la continuità del popolamento; il legname viene lasciato o usato sul posto se ciò non arreca pericolo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e944"><sup><a fragment="#fnbck-d6e944" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e944" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> <b></b>Taglio raso</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 22 LFo)</p><p><sup>1</sup> Per taglio raso si intende lo sgombero completo o quasi di un popolamento, in conseguenza del quale si instaurano sulla superficie tagliata condizioni ecologiche simili a quelle dei terreni aperti, o si causano considerevoli effetti nocivi per la stazione o i popolamenti vicini.</p><p><sup>2</sup> Non è taglio raso il solo sgombero del vecchio popolamento in seguito ad una ringiovanimento sufficiente e consolidato.</p></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_4/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Materiale di riproduzione forestale</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> <b></b>Produzione e utilizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 24 LFo)</p><p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono all’approvigionamento con materiale di riproduzione forestale appropriato.</p><p><sup>2</sup> L’autorità forestale cantonale competente seleziona i popolamenti forestali da cui può essere ricavato materiale di riproduzione forestale. Essa annuncia all’UFAM i popolamenti di raccolta.</p><p><sup>3</sup> L’autorità forestale cantonale competente controlla la produzione a fini commerciali di sementi e parti di piante e rilascia certificati di provenienza.</p><p><sup>4</sup> A scopo forestale si può utilizzare esclusivamente materiale di riproduzione forestale di provenienza comprovata.</p><p><sup>5</sup> L’UFAM consiglia i Cantoni in merito:</p><dl><dt>a. </dt><dd>alla produzione, all’approvvigionamento e all’utilizzazione di materiale di riproduzione forestale;</dd><dt>b. </dt><dd>alla garanzia della molteplicità genetica;</dd></dl><p><sup>6</sup> L’UFAM tiene un catasto dei popolamenti di raccolta ed un catasto delle riserve genetiche.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> <b></b>Importazione e esportazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 24 LFo)</p><p><sup>1</sup> L’importazione di materiale di riproduzione forestale soggiace all’autorizzazione dell’UFAM.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione è rilasciata se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il materiale di riproduzione forestale è idoneo alla coltura e la sua provenienza è attestata da certificato ufficiale; o</dd><dt>b. </dt><dd>l’importatore dichiara per scritto che il materiale di riproduzione forestale è utilizzato esclusivamente fuori della foresta.</dd></dl><p><sup>2bis</sup> Per l’autorizzazione dell’importazione di materiale di riproduzione forestale geneticamente modificato si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 10 settembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1059" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1059" id="fnbck-d6e1059" routerlink="./">36</a></sup> sull’emissione deliberata nell’ambiente; in questi casi sono tenute in considerazione pure le disposizioni della presente ordinanza.<sup><a fragment="#fn-d6e1067" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1067" id="fnbck-d6e1067" routerlink="./">37</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC)<sup><a fragment="#fn-d6e1084" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1084" id="fnbck-d6e1084" routerlink="./">38</a></sup> emana disposizioni concernenti la stesura di documenti d’esportazione di materiale di riproduzione forestale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1059"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1059" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1059" routerlink="./">36</a></sup> <a href="eli/cc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.911</b></a></p><p id="fn-d6e1067"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1067" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1067" routerlink="./">37</a></sup> Introdotto dall’art. 51 n. 3 dell’O del 28 feb. 2001 sulla protezione dei vegetali (<a href="eli/oc/2001/174/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 1191</a>). Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 16 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>4377</a>).</p><p id="fn-d6e1084"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1084" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1084" routerlink="./">38</a></sup> Nuova espr. giusta n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>). Di detta mod.è stato tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> <b></b>Gestione aziendale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 24 LFo)</p><p><sup>1</sup> Gli essiccatoi forestali pubblici e privati, i vivai forestali e le aziende commerciali hanno l’obbligo di tenere un registro concernente la provenienza, la lavorazione, la riproduzione, la consegna e le scorte di materiale di riproduzione forestale.</p><p><sup>2</sup> Nelle offerte, sulle merci e nelle fatture essi informano gli acquirenti di materiale di riproduzione forestale in merito alla categoria e alla provenienza dello stesso.</p><p><sup>3</sup> L’UFAM controlla la gestione aziendale. Può avvalersi della collaborazione dei Cantoni.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> <b></b>Disposizioni tecniche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DATEC emana un’ordinanza concernente l’applicazione delle disposizioni della presente sezione.</p><p><sup>2</sup> Esso può prevedere la possibilità di importare e di utilizzare a fini scientifici materiale di riproduzione forestale le cui idoneità e provenienza non sono comprovate.</p></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_4/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Impiego di Sostanze pericolose per l’ambiente</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1134" id="fnbck-d6e1134" routerlink="./">39</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>L’impiego eccezionale di sostanze pericolose per l’ambiente nelle foreste è retto dall’ordinanza del <tmp:inl id="d7e4864" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>18 maggio 2005<tmp:inl id="d7e4864" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e1150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1150" id="fnbck-d6e1150" routerlink="./">40</a></sup> sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1134"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1134" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 21 dell’O del 18 mag. 2005 sull’abrogazione e la modifica di ordinanze in relazione con l’entrata in vigore della L sui prodotti chimici, in vigore dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p><p id="fn-d6e1150"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1150" routerlink="./">40</a></sup> <a href="eli/cc/2005/478/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_26_e"><a name="a26e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_26_e" routerlink="./"><b>Art. 26 </b>e<b> 27</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1163" id="fnbck-d6e1163" routerlink="./">41</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1163"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1163" routerlink="./">41</a></sup> Abrogati dal n. II 21 dell’O del 18 mag. 2005 sull’abrogazione e la modifica di ordinanze in relazione con l’entrata in vigore della L sui prodotti chimici, con effetto dal 1° ago. 2005 (<a href="eli/oc/2005/464/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 2695</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_4/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1179" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1179" id="fnbck-d6e1179" routerlink="./">42</a></sup><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_28" routerlink="./"><b></b> <b></b>Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 26 LFo)</p><p><sup>1</sup> Per danni alla foresta si intendono danni che possono mettere in grave pericolo la foresta e le sue funzioni e che sono causati da:</p><dl><dt>a. </dt><dd>eventi naturali quali tempeste, incendi o siccità;</dd><dt>b. </dt><dd>organismi nocivi quali determinati virus, batteri, vermi, insetti, funghi o piante. </dd></dl><p><sup>2</sup> La vigilanza e la lotta contro gli organismi nocivi particolarmente pericolosi è disciplinata dall’ordinanza del 31 ottobre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1210" id="fnbck-d6e1210" routerlink="./">43</a></sup> sulla salute dei vegetali.<sup><a fragment="#fn-d6e1218" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1218" id="fnbck-d6e1218" routerlink="./">44</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1179"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1179" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1179" routerlink="./">42</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e1210"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1210" routerlink="./">43</a></sup> <a href="eli/cc/2018/682/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.20</b></a></p><p id="fn-d6e1218"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1218" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1218" routerlink="./">44</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 8 n. 7 dell’O del 31 ott. 2018 sulla protezione dei vegetali da organismi nocivi particolarmente pericolosi, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2018/682/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4209</a>).</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1230" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1230" id="fnbck-d6e1230" routerlink="./">45</a></sup><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_29" routerlink="./"><i></i> <i></i>Prevenzione e riparazione dei danni alla foresta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 27 cpv. 1 LFo)</p><p>I Cantoni provvedono a prevenire e a riparare i danni alla foresta in particolare mediante:</p><dl><dt>a. </dt><dd>provvedimenti tecnici e selvicolturali per la prevenzione e la lotta contro il fuoco;</dd><dt>b. </dt><dd>provvedimenti per la riduzione del carico fisico sul suolo; </dd><dt>c. </dt><dd>provvedimenti di vigilanza e di lotta contro gli organismi nocivi allo scopo di eliminarli, di contenerli o di limitare i danni.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1230"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1230" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1230" routerlink="./">45</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1263" id="fnbck-d6e1263" routerlink="./">46</a></sup><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_30" routerlink="./"><i></i> <i></i>Competenze della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 26 cpv. 3 e 27<i>a</i> cpv. 2 LFo)</p><p><sup>1</sup> L’UFAM provvede alle basi per la prevenzione e la riparazione dei danni alla foresta. Coordina i provvedimenti di portata intercantonale e li stabilisce, se necessario. </p><p><sup>2</sup> L’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (FNP) adempie, nei limiti del proprio mandato di base, i seguenti compiti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>organizza, insieme ai servizi forestali cantonali, il rilevamento di dati importanti ai fini della protezione della foresta; </dd><dt>b. </dt><dd>informa sulla comparsa di organismi nocivi o di altri fattori che possono mettere in pericolo la foresta; </dd><dt>c. </dt><dd>presta consulenza in materia di protezione della foresta ai servizi specializzati federali e cantonali.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1263"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1263" routerlink="./">46</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_4/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Danni causati dalla selvaggina</a></h2><div class="collapseable"><p>(art. 27 cpv. 2 LFo)</p><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Se si producono danni causati dalla selvaggina nonostante la regolazione degli effettivi, si stabilisce un relativo piano di prevenzione.</p><p><sup>2</sup> Il piano di prevenzione comprende provvedimenti forestali, provvedimenti venatori e provvedimenti per migliorare e acquietare gli spazi vitali, nonché un controllo dell’efficacia dei provvedimenti assunti.<sup><a fragment="#fn-d6e1314" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1314" id="fnbck-d6e1314" routerlink="./">47</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il piano di prevenzione costituisce parte integrante della pianificazione forestale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1314"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1314" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1314" routerlink="./">47</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Formazione e documenti di base</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1330" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1330" id="fnbck-d6e1330" routerlink="./">48</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1330"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1330" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1330" routerlink="./">48</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2809</a>).</p></div><div class="collapseable"><section id="chap_5/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Formazione e formazione continua</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1343" id="fnbck-d6e1343" routerlink="./">49</a></sup></b></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1343" routerlink="./">49</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1355" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1355" id="fnbck-d6e1355" routerlink="./">50</a></sup><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_32" routerlink="./"><b></b> <b></b>Formazione e formazione continua sul piano teorico e pratico</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 29 cpv. 1 e 2 LFo)</p><p><sup>1</sup> L’UFAM, in collaborazione con le scuole universitarie, i Cantoni e altre organizzazioni interessate, provvede al mantenimento delle conoscenze e delle capacità acquisite durante gli studi, come pure all’introduzione d’innovazioni teoriche e pratiche.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni offrono un numero sufficiente di posti per la formazione continua sul piano pratico e li coordinano fra di loro. La formazione continua sul piano pratico deve in particolare: </p><dl><dt>a. </dt><dd>essere orientata alla pianificazione, alla gestione e alla conservazione del bosco alla luce di tutte le funzioni della foresta;</dd><dt>b. </dt><dd>promuovere le competenze dirigenziali e le conoscenze amministrative; </dd><dt>c. </dt><dd>essere certificata da un attestato che provi le competenze e le conoscenze acquisite.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1355"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1355" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1355" routerlink="./">50</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_33" routerlink="./"><b><inl>Art. 33</inl></b></a><inl><sup><a fragment="#fn-d6e1394" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1394" id="fnbck-d6e1394" routerlink="./">51</a></sup></inl><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_33" routerlink="./"><inl></inl> <tmp:inl id="d7e5873" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Personale forestale<tmp:inl id="d7e5873" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p><tmp:inl id="d7e5933" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> (art. 29 cpv. 4 e 51 cpv. 2 <tmp:inl id="d7e5933" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>LFo<tmp:inl id="d7e5944" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>)<tmp:inl id="d7e5944" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p><p><sup>1</sup> I Cantoni curano:</p><dl><dt><tmp:inl id="d7e5972" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>a. <tmp:inl id="d7e5972" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e5972" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e5972" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>la formazione professionale superiore dei forestali e gestiscono le scuole specializzate superiori necessarie a tale scopo<tmp:inl id="d7e5982" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>;<tmp:inl id="d7e5982" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd><dt><tmp:inl id="d7e5994" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>b. <tmp:inl id="d7e5994" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dt><dd><tmp:inl id="d7e5994" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>la formazione professionale continua del personale forestale in collaborazione con le organizzazioni competenti del mondo del lavoro.<tmp:inl id="d7e5994" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl><p><sup>2</sup> Prima dell’emanazione o dell’approvazione di prescrizioni sulla formazione dei forestali ai sensi degli articoli 19 capoverso 1, 28 capoverso 2 e 29 capoverso 3 della legge del 13 dicembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e1447" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1447" id="fnbck-d6e1447" routerlink="./">52</a></sup> sulla formazione professionale è consultato l’UFAM.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1394"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1394" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1394" routerlink="./">51</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 2 dell’O del 19 nov. 2003 sulla formazione professionale, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/748/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>5047</a>).</p><p id="fn-d6e1447"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1447" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1447" routerlink="./">52</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p></div></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1458" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1458" id="fnbck-d6e1458" routerlink="./">53</a></sup><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_34" routerlink="./"><b></b> <b></b>Sicurezza sul lavoro</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 21<i>a</i> e 30 LFo)</p><p><sup>1</sup> In collaborazione con organizzazioni specializzate, i Cantoni provvedono affinché alla manodopera forestale non qualificata siano offerti corsi per migliorare la sicurezza durante i lavori di raccolta del legname nella foresta. </p><p><sup>2</sup> I corsi riconosciuti dalla Confederazione devono riguardare le conoscenze di base sulla sicurezza sul lavoro, in particolare sull’abbattimento, la sramatura, la depezzatura e l’esbosco a regola d’arte e in sicurezza di alberi e tronchi d’alberi; devono avere una durata di almeno dieci giorni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1458"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1458" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1458" routerlink="./">53</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> <b></b>Coordinazione e documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 29 cpv. 1 LFo)</p><p><sup>1</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1498" id="fnbck-d6e1498" routerlink="./">54</a></sup></p><p><sup>2</sup> L’UFAM gestisce un servizio centrale di coordinazione e documentazione per la formazione forestale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1498"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1498" routerlink="./">54</a></sup> Abrogato dal n. I 7.<i>4 </i>dell’O del 9 nov. 2011 (verifica delle commissioni extraparlamentari), con effetto dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/752/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5227</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: ...</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_36_e"><a name="a36e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_36_e" routerlink="./"><b>Art. 36</b> e<b> 37</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1520" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1520" id="fnbck-d6e1520" routerlink="./">55</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1520"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1520" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1520" routerlink="./">55</a></sup> Abrogati dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5/sec_3" routerlink="./">Sezione 3:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1535" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1535" id="fnbck-d6e1535" routerlink="./">56</a></sup></b><a fragment="#chap_5/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5/sec_3" routerlink="./"> Rilevamenti</a></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1535"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1535" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1535" routerlink="./">56</a></sup> Introdotta dall’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2809</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_37_a"><a name="a37a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_37_a" routerlink="./"><b>Art. 37</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1549" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1549" id="fnbck-d6e1549" routerlink="./">57</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>(art. 33 e 34 LFo)</p><p><sup>1</sup> L’UFAM è competente per i rilevamenti dei dati sulle foreste.</p><p><sup>2</sup> In collaborazione con l’FNP, rileva:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nell’inventario forestale nazionale, i dati di base concernenti le stazioni, le funzioni e lo stato delle foreste;</dd><dt>b. </dt><dd>i processi di sviluppo a lungo termine nelle riserve forestali naturali. </dd></dl><p><sup>3</sup> Nell’ambito del proprio mandato di base, l’FNP rileva il deterioramento degli ecosistemi forestali mediante programmi di ricerca a lungo termine. </p><p><sup>4</sup> L’UFAM informa le autorità e la popolazione in merito ai rilevamenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1549"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1549" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1549" routerlink="./">57</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5/sec_4" routerlink="./">Sezione 4:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1585" id="fnbck-d6e1585" routerlink="./">58</a></sup></b><a fragment="#chap_5/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_5/sec_4" routerlink="./"> Promozione del legno</a></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1585"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1585" routerlink="./">58</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_37_b"><a name="a37b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_37_b" routerlink="./"><b>Art. 37</b><i>b</i> <i></i>Vendita e utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 34<i>a </i>LFo)</p><p><sup>1</sup> La vendita e l’utilizzazione del legno derivante da produzione sostenibile sono promossi unicamente in ambito precompetitivo e sovraziendale.</p><p><sup>2</sup> Possono essere sostenuti, in particolare, progetti di ricerca e sviluppo innovativi che ai fini di una gestione forestale sostenibile migliorano la base di dati disponibile, le possibilità di vendita e di utilizzazione del legno o l’uso efficiente delle risorse, come pure le relazioni pubbliche. </p><p><sup>3</sup> Su richiesta, i risultati e le informazioni acquisiti in relazione alle attività sostenute devono essere forniti all’UFAM.</p></div></article><article id="art_37_c"><a name="a37c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_37_c" routerlink="./"><b>Art. 37</b><i>c</i> <i></i>Utilizzazione del legno per costruzioni e impianti della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 34<i>b </i>LFo)</p><p><sup>1</sup> L’ideazione, la pianificazione, l’edificazione e l’esercizio di costruzioni e impianti della Confederazione devono tenere conto dell’obiettivo di promuovere l’utilizzazione del legno o di prodotti in legno. </p><p><sup>2</sup> Per la valutazione della sostenibilità del legno e dei prodotti in legno occorre tenere conto delle linee guida e delle raccomandazioni esistenti, come quelle, ad esempio, emanate dalla Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1642" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1642" id="fnbck-d6e1642" routerlink="./">59</a></sup></b><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_6" routerlink="./"> <br/>Aiuti finanziari (senza crediti d’investimento) e indennità</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1642"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1642" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1642" routerlink="./">59</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div><div class="collapseable"><section id="chap_6/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_6/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1658" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1658" id="fnbck-d6e1658" routerlink="./">60</a></sup></b></h2><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1658"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1658" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1658" routerlink="./">60</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 35 LFo)</p><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Gli aiuti finanziari e le indennità della Confederazione sono accordati soltanto se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i provvedimenti sono conformi alla pianificazione forestale;</dd><dt>b. </dt><dd>i provvedimenti sono necessari e appropriati;</dd><dt>c. </dt><dd>i provvedimenti sono consoni alle esigenze tecniche, economiche ed ecologiche;</dd><dt>d. </dt><dd>le altre condizioni poste dal diritto federale sono soddisfatte;</dd><dt>e. </dt><dd>il coordinamento con i pubblici interessi di altri settori è garantito;</dd><dt>f. </dt><dd>la manutenzione successiva è garantita.</dd></dl></div></article><article id="art_38_a"><a name="a38a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_38_a" routerlink="./"><b>Art. 38</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1699" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1699" id="fnbck-d6e1699" routerlink="./">61</a></sup><a fragment="#art_38_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_38_a" routerlink="./"> Costi computabili</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le indennità di cui all’articolo 39 capoversi 1 e 2 e all’articolo 40 capoverso 1 lettera c sono computabili unicamente i costi effettivamente sostenuti e strettamente necessari per adempiere in modo adeguato il compito sussidiabile. Vi rientrano le spese per la progettazione, l’acquisto del terreno, l’esecuzione e la terminazione.</p><p><sup>2</sup> Non sono computabili in particolare le tasse e le imposte nonché i costi che possono essere addossati a terzi che, in modo determinante, sono usufruttuari o responsabili di danni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1699"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1699" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1699" routerlink="./">61</a></sup> Introdotto dal n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_6/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Provvedimenti</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1723" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1723" id="fnbck-d6e1723" routerlink="./">62</a></sup><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_39" routerlink="./"> Protezione da catastrofi naturali</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 36 LFo)</p><p><sup>1</sup> Le indennità per i provvedimenti e per l’allestimento dei documenti di base sui pericoli sono di norma accordate globalmente. L’ammontare delle indennità globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato ed è stabilito in base:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al potenziale di pericolo e di danno;</dd><dt>b. </dt><dd>all’entità e alla qualità dei provvedimenti e della pianificazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le indennità possono essere accordate nel singolo caso se i provvedimenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>interessano più di un Cantone;</dd><dt>b. </dt><dd>riguardano zone protette od oggetti registrati in inventari nazionali;</dd><dt>c. </dt><dd>richiedono una valutazione tecnica particolarmente complessa o specifica a causa delle possibili alternative o per altri motivi; oppure </dd><dt>d. </dt><dd>non erano prevedibili.</dd></dl><p><sup>3</sup> I contributi ai costi dei provvedimenti secondo il capoverso 2 sono compresi tra il 35 e il 45 per cento e sono stabiliti in base:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al potenziale di pericolo e di danno;</dd><dt>b. </dt><dd>al grado di attuazione di un esame completo dei rischi; </dd><dt>c. </dt><dd>all’entità e alla qualità dei provvedimenti e della pianificazione.</dd></dl><p><sup>4</sup> Qualora un Cantone debba adottare provvedimenti di protezione straordinari e particolarmente onerosi, segnatamente in seguito a danni causati dal maltempo, il contributo della Confederazione secondo il capoverso 3 può, in via eccezionale, essere aumentato sino a un massimo del 65 per cento dei costi dei provvedimenti.</p><p><sup>5</sup> Non è accordata alcuna indennità per:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e1787" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1787" id="fnbck-d6e1787" routerlink="./">63</a></sup> </dt><dd>provvedimenti necessari per proteggere costruzioni e impianti che al momento della loro realizzazione:<dl><dt>1. </dt><dd>sono stati edificati in zone già delimitate quali pericolose o in regioni notoriamente pericolose, e</dd><dt>2. </dt><dd>non erano necessariamente legati a tale ubicazione;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>provvedimenti volti a proteggere costruzioni e impianti turistici come teleferiche, sciovie, piste da sci e sentieri che si trovano al di fuori degli insediamenti.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1723"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1723" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1723" routerlink="./">62</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del 2 feb. 2011 (adeguamento allo sviluppo degli accordi programmatici nel settore ambientale), in vigore dal 1° mar. 2011 (<a href="eli/oc/2011/103/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 649</a>).</p><p id="fn-d6e1787"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1787" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1787" routerlink="./">63</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p></div></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Foresta di protezione</a><sup><a fragment="#fn-d6e1812" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1812" id="fnbck-d6e1812" routerlink="./">64</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 37 LFo)</p><p><sup>1</sup> L’ammontare delle indennità globali destinate a provvedimenti necessari per garantire la funzione della foresta di protezione è stabilito in base:<sup><a fragment="#fn-d6e1829" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1829" id="fnbck-d6e1829" routerlink="./">65</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>al potenziale di pericolo e di danno;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1845" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1845" id="fnbck-d6e1845" routerlink="./">66</a></sup> </dt><dd>al numero di ettari di foresta di protezione da curare;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e1859" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1859" id="fnbck-d6e1859" routerlink="./">67</a></sup> </dt><dd>all’entità e alla pianificazione dell’infrastruttura necessaria per la cura della foresta di protezione;</dd><dt>d. </dt><dd>alla qualità della fornitura della prestazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ammontare delle indennità globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato.</p><p><sup>3</sup> Il contributo, accordato tramite decisione formale, ai progetti scaturiti da eventi naturali eccezionali ammonta al massimo al 40 per cento dei costi ed è stabilito in base al capoverso 1 lettere a, c e d.<sup><a fragment="#fn-d6e1879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1879" id="fnbck-d6e1879" routerlink="./">68</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1812"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1812" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1812" routerlink="./">64</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e1829"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1829" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1829" routerlink="./">65</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e1845"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1845" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1845" routerlink="./">66</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e1859"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1859" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1859" routerlink="./">67</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e1879"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1879" routerlink="./">68</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_40_a"><a name="a40a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_40_a" routerlink="./"><b>Art. 40</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1892" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1892" id="fnbck-d6e1892" routerlink="./">69</a></sup><a fragment="#art_40_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_40_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 37<i>a </i>LFo)</p><p><sup>1</sup> L’ammontare delle indennità globali destinate a provvedimenti per la prevenzione e la riparazione dei danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione è stabilito in base: </p><dl><dt>a. </dt><dd>al pericolo rappresentato per le funzioni della foresta;</dd><dt>b. </dt><dd>al numero di ettari interessati da provvedimenti; </dd><dt>c. </dt><dd>alla qualità della fornitura della prestazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ammontare è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato.</p><p><sup>3</sup> Le indennità possono essere accordate singolarmente se i provvedimenti non erano prevedibili e sono particolarmente onerosi. Il contributo ammonta al massimo al 40 per cento dei costi ed è stabilito in base al capoverso 1 lettere a e c.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1892"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1892" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1892" routerlink="./">69</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>). Vedi anche la disp. trans. di detta mod. alla fine del presente testo.</p></div></div></article><article id="art_40_b"><a name="a40b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_40_b" routerlink="./"><b>Art. 40</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1935" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1935" id="fnbck-d6e1935" routerlink="./">70</a></sup><a fragment="#art_40_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_40_b" routerlink="./"><i></i> <i></i>Indennità per costi</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 37<i>b </i>LFo)</p><p><sup>1</sup> Un’indennità può essere versata nei casi di rigore se singoli hanno subito un pregiudizio particolarmente grave e non si può ragionevolmente pretendere che essi abbiano a sopportare il danno da sé. </p><p><sup>2</sup> Le domande di indennità, debitamente motivate, devono essere presentate al servizio cantonale competente dopo l’accertamento del danno, ma al più tardi a un anno dall’esecuzione dei provvedimenti. </p><p><sup>3</sup> Non è accordata nessuna indennità per perdita di guadagno o danni immateriali. </p><p><sup>4</sup> La Confederazione rimborsa ai Cantoni, nel quadro delle indennità globali di cui all’articolo 40<i>a</i>, dal 35 al 50 per cento delle spese cagionate dal versamento delle indennità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1935"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1935" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1935" routerlink="./">70</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Diversità biologica nella foresta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 38 cpv. 1 LFo)<sup><a fragment="#fn-d6e1978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1978" id="fnbck-d6e1978" routerlink="./">71</a></sup></p><p><sup>1</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari globali destinati a provvedimenti che contribuiscono alla conservazione e al miglioramento della diversità biologica nella foresta è stabilito in base:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al numero di ettari occupati da riserve forestali da delimitare e da curare;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1997" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e1997" id="fnbck-d6e1997" routerlink="./">72</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>c. </dt><dd>al numero di ettari occupati da spazi vitali, in particolare da margini forestali che servono per l’interconnessione;</dd><dt>d. </dt><dd>all’entità e alla qualità dei provvedimenti di promozione delle specie animali e vegetali che devono essere conservate in maniera prioritaria per la diversità biologica;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e2017" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2017" id="fnbck-d6e2017" routerlink="./">73</a></sup> </dt><dd>al numero di ettari di superficie da delimitare al di fuori delle riserve forestali con un’alta percentuale di soprassuolo vecchio e di legno morto o con sufficienti alberi che presentano caratteristiche di particolare valore per la biodiversità nella foresta (alberi-biotopo);</dd><dt>f. </dt><dd>al numero di ettari occupati da superfici coltivate secondo forme tradizionali di gestione forestale da curare, come i pascoli alberati, le foreste cedue composte e semplici e le selve;</dd><dt>g. </dt><dd>alla qualità della fornitura della prestazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato.</p><p><sup>3</sup> Gli aiuti finanziari possono essere accordati soltanto se la protezione delle superfici ecologiche di cui al capoverso 1 lettere a e c–f è assicurata mediante contratti o altre soluzioni adeguate.</p><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e2043" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2043" id="fnbck-d6e2043" routerlink="./">74</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1978"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1978" routerlink="./">71</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e1997"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1997" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e1997" routerlink="./">72</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2017"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2017" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2017" routerlink="./">73</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2043"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2043" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2043" routerlink="./">74</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e2055" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2055" id="fnbck-d6e2055" routerlink="./">75</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2055"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2055" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2055" routerlink="./">75</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> Gestione forestale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 38<i>a </i>LFo)<sup><a fragment="#fn-d6e2077" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2077" id="fnbck-d6e2077" routerlink="./">76</a></sup></p><p><sup>1</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari globali destinati a provvedimenti volti a migliorare la redditività della gestione forestale è stabilito:<sup><a fragment="#fn-d6e2089" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2089" id="fnbck-d6e2089" routerlink="./">77</a></sup></p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e2102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2102" id="fnbck-d6e2102" routerlink="./">78</a></sup> </dt><dd>per le basi della pianificazione cantonale: secondo l’estensione della superficie forestale cantonale e della superficie forestale presa in considerazione nella pianificazione o in un’analisi dell’effetto dei provvedimenti;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e2116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2116" id="fnbck-d6e2116" routerlink="./">79</a></sup> </dt><dd>per il miglioramento delle condizioni di gestione delle aziende dell’economia forestale: in base all’entità e alla qualità dei provvedimenti di ottimizzazione previsti e attuati dal Cantone;</dd><dt>c. </dt><dd>per il deposito di legname in caso di sovrapproduzione straordinaria: in base alla quantità di legname che il mercato non è al momento in grado di assorbire;</dd><dt>d. </dt><dd>in base alla qualità della fornitura della prestazione;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e2136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2136" id="fnbck-d6e2136" routerlink="./">80</a></sup> </dt><dd>per la promozione della formazione professionale degli operai forestali: secondo il numero delle giornate di corso frequentate presso un organizzatore di corsi riconosciuto dalla Confederazione;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e2150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2150" id="fnbck-d6e2150" routerlink="./">81</a></sup> </dt><dd>per la formazione pratica degli operatori forestali con un titolo universitario: secondo il numero delle giornate di formazione frequentate;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e2164" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2164" id="fnbck-d6e2164" routerlink="./">82</a></sup> </dt><dd>per la cura dei popolamenti giovani: secondo il numero di ettari di popolamenti giovani da curare; </dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e2178" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2178" id="fnbck-d6e2178" routerlink="./">83</a></sup> </dt><dd>per l’adeguamento mirato dei popolamenti forestali alle condizioni climatiche in mutamento: secondo il numero di ettari di superficie interessati da provvedimenti; </dd><dt>i.<sup><a fragment="#fn-d6e2192" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2192" id="fnbck-d6e2192" routerlink="./">84</a></sup> </dt><dd>per la produzione di materiale di riproduzione forestale: secondo l’infrastruttura e l’equipaggiamento degli essicatoi forestali nonché il numero delle specie arboree importanti per la diversità genetica nelle piantagioni da seme; </dd><dt>j.<sup><a fragment="#fn-d6e2206" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2206" id="fnbck-d6e2206" routerlink="./">85</a></sup> </dt><dd>per l’adattamento o il ripristino di strutture di raccordo: secondo il numero di ettari di superficie forestale raccordata.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari globali è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato.</p><p><sup>3</sup> Gli aiuti finanziari globali per il miglioramento delle condizioni di gestione delle aziende dell’economia forestale sono accordati soltanto se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esiste un rapporto di cooperazione o un raggruppamento aziendale su base permanente;</dd><dt>b. </dt><dd>è utilizzata e smistata congiuntamente una quantità di legname significativa dal punto di vista economico; e</dd><dt>c. </dt><dd>è tenuta una contabilità commerciale.</dd></dl><p><sup>4</sup> Gli aiuti finanziari globali per la cura dei popolamenti giovani e per l’adeguamento mirato dei popolamenti forestali alle condizioni climatiche in mutamento sono accordati solo se i relativi provvedimenti soddisfano i requisiti della selvicoltura naturalistica.<sup><a fragment="#fn-d6e2236" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2236" id="fnbck-d6e2236" routerlink="./">86</a></sup></p><p class="man-text-align-left"><sup>5</sup> Gli aiuti finanziari globali per la produzione di materiale di riproduzione forestale sono accordati solo se è stato presentato un progetto di costruzione o un piano di gestione approvato dal Cantone, corredato di preventivo e garanzia del finanziamento.<sup><a fragment="#fn-d6e2248" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2248" id="fnbck-d6e2248" routerlink="./">87</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2077"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2077" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2077" routerlink="./">76</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2089"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2089" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2089" routerlink="./">77</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2102"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2102" routerlink="./">78</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2116"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2116" routerlink="./">79</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 5 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p><p id="fn-d6e2136"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2136" routerlink="./">80</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2150"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2150" routerlink="./">81</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2164"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2164" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2164" routerlink="./">82</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2178"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2178" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2178" routerlink="./">83</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2192"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2192" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2192" routerlink="./">84</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2206"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2206" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2206" routerlink="./">85</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>). Vedi anche la disp. trans. di detta mod. alla fine del presente testo.</p><p id="fn-d6e2236"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2236" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2236" routerlink="./">86</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2248"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2248" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2248" routerlink="./">87</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Promovimento della formazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 39 LFo)</p><p><sup>1</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e2269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2269" id="fnbck-d6e2269" routerlink="./">88</a></sup></p><p><sup>2</sup> A titolo di compensazione per i costi professionali della formazione pratica in loco del personale forestale, la Confederazione accorda aiuti finanziari nel singolo caso sotto forma di importi forfettari pari al 10 per cento dei costi di formazione delle scuole forestali e dei corsi.</p><p><sup>3</sup> Per l’allestimento di materiale didattico destinato al personale forestale, la Confederazione accorda aiuti finanziari nel singolo caso sino a un massimo del 50 per cento dei costi riconosciuti.</p><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e2287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2287" id="fnbck-d6e2287" routerlink="./">89</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2269"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2269" routerlink="./">88</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p><p id="fn-d6e2287"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2287" routerlink="./">89</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 17 ago. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a>).</p></div></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Ricerca e sviluppo</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 31 LFo)</p><p><sup>1</sup> La Confederazione può accordare aiuti finanziari nel singolo caso sino a un massimo del 50 per cento dei costi per progetti di ricerca e di sviluppo dei quali non è mandante.</p><p><sup>2</sup> Essa può accordare aiuti finanziari nel singolo caso a istituzioni che promuovono e coordinano la ricerca e lo sviluppo, sino a concorrenza dell’importo fornito da terzi, a condizione che le sia riconosciuto un adeguato diritto di codecisione in seno alle stesse.</p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_6/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura per la concessione di indennità o aiuti finanziari globali</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> Domanda</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Cantone presenta la domanda di indennità o aiuti finanziari globali all’UFAM.</p><p><sup>2</sup> La domanda contiene informazioni concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli obiettivi programmatici da raggiungere;</dd><dt>b. </dt><dd>i provvedimenti che saranno probabilmente necessari per il raggiungimento degli obiettivi e la relativa esecuzione;</dd><dt>c. </dt><dd>l’efficacia dei provvedimenti.</dd></dl><p><sup>3</sup> In caso di provvedimenti di portata intercantonale, i Cantoni garantiscono il coordinamento delle domande con i Cantoni interessati.</p></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> Accordo programmatico</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM stipula l’accordo programmatico con l’autorità cantonale competente.</p><p><sup>2</sup> Oggetto dell’accordo programmatico sono in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli obiettivi programmatici strategici da raggiungere congiuntamente;</dd><dt>b. </dt><dd>la prestazione del Cantone;</dd><dt>c. </dt><dd>i sussidi della Confederazione;</dd><dt>d. </dt><dd>il controlling.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’accordo programmatico è stipulato per una durata massima di quattro anni.</p><p><sup>4</sup> L’UFAM emana direttive relative alla procedura in materia di accordi programmatici, nonché alle informazioni e ai documenti riguardanti l’oggetto dell’accordo programmatico.</p></div></article><article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> Pagamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le indennità e gli aiuti finanziari globali sono pagati a rate.</p></div></article><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b> Rendicontazione e controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Cantone presenta ogni anno all’UFAM un rapporto sull’impiego dei sussidi globali.</p><p><sup>2</sup> L’UFAM controlla a campione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’esecuzione delle singole misure conformemente agli obiettivi programmatici;</dd><dt>b. </dt><dd>l’impiego dei sussidi versati.</dd></dl></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> Adempimento parziale e sottrazione allo scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM sospende totalmente o in parte i pagamenti rateali nel corso del programma se il Cantone:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non adempie all’obbligo di rendicontazione (art. 49 cpv. 1);</dd><dt>b. </dt><dd>cagiona per colpa propria una grave inadempienza nella sua prestazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se, dopo la conclusione del programma, risulta che la prestazione è stata eseguita solo parzialmente, l’UFAM ne esige la corretta esecuzione da parte del Cantone, stabilendo un termine adeguato.</p><p><sup>3</sup> Se impianti o installazioni per i quali sono stati accordati aiuti finanziari o indennità sono sottratti al loro scopo, l’UFAM può esigere che il Cantone ordini, entro un termine adeguato, la cessazione della sottrazione allo scopo o il suo annullamento.</p><p><sup>4</sup> Se le lacune non sono colmate o la sottrazione allo scopo non cessa o non è annullata, la restituzione è retta dagli articoli 28 e 29 della legge del 5 ottobre 1990<sup><a fragment="#fn-d6e2426" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2426" id="fnbck-d6e2426" routerlink="./">90</a></sup> sui sussidi (LSu).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2426"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2426" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2426" routerlink="./">90</a></sup> <a href="eli/cc/1991/857_857_857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>616.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_6/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: <br/>Procedura per la concessione di indennità o aiuti finanziari nel singolo caso</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_51"><a name="a51"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_51" routerlink="./"><b>Art. 51</b> Domande</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le domande di indennità o aiuti finanziari nel singolo caso senza la partecipazione del Cantone devono essere presentate all’UFAM, tutte le altre al Cantone.</p><p><sup>2</sup> Il Cantone esamina le domande presentategli e le trasmette all’UFAM corredate della sua proposta motivata, delle autorizzazioni cantonali già rilasciate e della decisione di sussidio cantonale.</p><p><sup>3</sup> L’UFAM emana direttive relative alle informazioni e ai documenti riguardanti la domanda.</p></div></article><article id="art_52"><a name="a52"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_52" routerlink="./"><b>Art. 52</b> Concessione e pagamento dei sussidi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM fissa l’ammontare dell’indennità o dell’aiuto finanziario mediante decisione o stipula a tal fine un contratto con il beneficiario del sussidio.</p><p><sup>2</sup> L’UFAM paga i sussidi a seconda dello stato di avanzamento del progetto.</p></div></article><article id="art_53"><a name="a53"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_53" routerlink="./"><b>Art. 53</b> Adempimento parziale o sottrazione allo scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se, nonostante un’intimazione, il beneficiario di indennità o aiuti finanziari assegnati non esegue i provvedimenti previsti o lo fa solo in modo parziale, le indennità o gli aiuti finanziari non sono pagati o sono ridotti.</p><p><sup>2</sup> Se sono stati pagati aiuti finanziari o indennità e il beneficiario, nonostante un’intimazione, non esegue la misura prevista o lo fa solo in modo insufficiente, la restituzione è retta dall’articolo 28 LSu<sup><a fragment="#fn-d6e2481" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2481" id="fnbck-d6e2481" routerlink="./">91</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> Se impianti o installazioni per i quali sono stati accordati indennità o aiuti finanziari sono sottratti al loro scopo, l’UFAM esigere che il Cantone ordini la cessazione della sottrazione allo scopo o il suo annullamento, stabilendo un termine adeguato.</p><p><sup>4</sup> Se la sottrazione allo scopo non cessa o non è annullata, la restituzione è retta dall’articolo 29 LSu.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2481"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2481" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2481" routerlink="./">91</a></sup> <a href="eli/cc/1991/857_857_857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>616.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_54"><a name="a54"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_54" routerlink="./"><b>Art. 54</b> Rendicontazione e controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la rendicontazione e il controllo si applica per analogia l’articolo 49.</p></div></article><article id="art_55_59"><a name="a55"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_55_59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_55_59" routerlink="./"><b>Art. 55 </b>a<b> 59</b></a></h6><div class="collapseable"><p class="man-font-style-italic">Abrogati</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: Crediti d’investimento</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_60"><a name="a60"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_60" routerlink="./"><b>Art. 60</b> <b></b>Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Crediti d’investimento sono concessi se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’investimento è necessario e idoneo alla protezione da catastrofi naturali o alla cura e all’utilizzazione della foresta; e</dd><dt>b. </dt><dd>la situazione finanziaria del richiedente lo esige.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’onere totale che ne deriva dev’essere sopportabile per il richiedente.</p><p><sup>3</sup> Il richiedente deve esaurire le proprie capacità finanziarie e avvalersi delle prestazioni ricevute da terzi.</p><p><sup>4</sup> I crediti d’investimento non devono essere cumulati con crediti secondo la legge federale del 23 marzo 1962<sup><a fragment="#fn-d6e2543" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2543" id="fnbck-d6e2543" routerlink="./">92</a></sup> sui crediti agricoli d’investimento e gli aiuti per la conduzione aziendale agricola o secondo la legge federale del 28 giugno 1974<sup><a fragment="#fn-d6e2585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2585" id="fnbck-d6e2585" routerlink="./">93</a></sup> sull’aiuto agli investimenti nelle regioni montane.</p><p><sup>5</sup> I Cantoni non ricevono alcun credito per i propri investimenti.</p><p><sup>6</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e2632" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2632" id="fnbck-d6e2632" routerlink="./">94</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2543"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2543" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2543" routerlink="./">92</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1962/1273_1315_1323/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1962</b> 1323</a>, <b></b><a href="eli/oc/1967/768_811_806/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1967</b> 806</a>, <b></b><a href="eli/oc/1972/2699_2749_2532/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1972</b> 2532</a>, <b></b><a href="eli/oc/1977/2249_2249_2249/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1977</b> 2249 </a>n. I 961, <b></b><a href="eli/oc/1991/362_362_362/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1991</b> 362 </a>n. II 52 857 all. n. 27, <b></b><a href="eli/oc/1992/288_288_288/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1992</b> 288 </a>all. n. 47 2104. <a href="eli/oc/1998/3033_3033_3033/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1998</b> 3033 </a>all. lett. f]</p><p id="fn-d6e2585"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2585" routerlink="./">93</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1975/392_392_392/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1975</b> 392</a>, <b></b><a href="eli/oc/1980/1798_1798_1798/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1980</b> 1798</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/387_387_387/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985</b> 387</a>, <b></b><a href="eli/oc/1991/857_857_857/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1991</b> 857 </a>all. n. 24, <b></b><a href="eli/oc/1992/288_288_288/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1992</b> 288 </a>all. n. 43. <a href="eli/oc/1997/2995_2995_2995/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1997</b> 2995 </a>art. 25]. Vedi ora: la LF del 6 ott. 2006 sulla politica regionale (<a href="eli/cc/2007/136/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>901.0</b></a>)</p><p id="fn-d6e2632"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2632" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2632" routerlink="./">94</a></sup> Abrogato dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div></div></article><article id="art_61"><a name="a61"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_61" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_61" routerlink="./"><b>Art. 61</b> <b></b>Crediti federali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM concede mutui globali al Cantone per il versamento di crediti d’investimento. Tali mutui sono senza interessi e limitati alla durata di 20 anni.</p><p><sup>2</sup> Il Cantone notifica annualmente all’UFAM le proprie occorrenze per l’anno successivo.</p><p><sup>3</sup> I mezzi a disposizione sono ripartiti in base al fabbisogno.<sup><a fragment="#fn-d6e2659" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2659" id="fnbck-d6e2659" routerlink="./">95</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2659"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2659" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2659" routerlink="./">95</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div></div></article><article id="art_62"><a name="a62"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_62" routerlink="./"><b>Art. 62</b> <b></b>Domande</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 40 cpv. 3 LFo)</p><p><sup>1</sup> Le domande di crediti d’investimento sono presentate al Cantone.</p><p><sup>2</sup> Alla domanda si allegano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il piano generale di gestione;</dd><dt>b. </dt><dd>il conto di gestione;</dd><dt>c. </dt><dd>la ricapitolazione della situazione finanziaria del richiedente.</dd></dl><p><sup>3</sup> Le imprese che curano o utilizzano le foreste a titolo professionale e in qualità di mandatari allegano alla loro domanda il bilancio e il conto economico dei due ultimi anni.</p></div></article><article id="art_63"><a name="a63"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_63" routerlink="./"><b>Art. 63</b> <b></b>Importo dei crediti ed interessi</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 40 cpv. 1 LFo)</p><p><sup>1</sup> I crediti d’investimento sono concessi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>come crediti di costruzione sino a concorrenza dell’80 per cento dei costi di costruzione;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e2719" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2719" id="fnbck-d6e2719" routerlink="./">96</a></sup> </dt><dd>per il finanziamento dei costi residui di provvedimenti secondo gli articoli 39, 40 e 43.</dd><dt>c. </dt><dd>per l’acquisto di veicoli, macchine e attrezzi forestali, sino a concorrenza dell’80 per cento dei costi;</dd><dt>d. </dt><dd>per la costruzione di impianti per l’esercizio forestale, sino a concorrenza dell’80 per cento dei costi.</dd></dl><p><sup>2</sup> I crediti d’investimento sono concessi generalmente senza interesse. Tuttavia, qualora l’onere totale del richiedente lo consenta, si stabilisce un tasso d’interesse idoneo.</p><p><sup>3</sup> Non si concedono mutui inferiori a franchi 10.000.–.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2719"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2719" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2719" routerlink="./">96</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div></div></article><article id="art_64"><a name="a64"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_64" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_64" routerlink="./"><b>Art. 64</b> <b></b>Durata, rimborso e domanda di restituzione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 40 LFo)</p><p><sup>1</sup> I crediti d’investimento sono concessi per una durata massima di 20 anni.</p><p><sup>2</sup> Le rate d’ammortamento sono stabilite secondo il genere di provvedimenti e in considerazione delle possibilità economiche del beneficiario del credito.</p><p><sup>3</sup> Il rimborso inizia:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un anno dopo la fine del progetto per gli investimenti ai sensi dell’articolo 63 capoverso 1 lettere a e b, ma al più tardi cinque anni dopo il versamento della prima rata di credito;</dd><dt>b. </dt><dd>nell’anno civile successivo a quello del versamento, per gli altri investimenti.</dd></dl><p><sup>4</sup> Il debitore può, in ogni tempo e senza previa disdetta, rimborsare il mutuo parzialmente o interamente.</p><p><sup>5</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e2775" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2775" id="fnbck-d6e2775" routerlink="./">97</a></sup></p><p><sup>6</sup> Il rimborso di crediti o rate d’ammortamento esigibili sono addebitati di un interesse moratorio del 5 per cento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2775"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2775" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2775" routerlink="./">97</a></sup> Abrogato dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_8/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_8/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Esecuzione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_65"><a name="a65"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_65" routerlink="./"><b>Art. 65</b> <b></b>Esecuzione da parte della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 49 LFo)</p><p><sup>1</sup> Il DATEC è autorizzato a svolgere autonomamente le pratiche concernenti l’esecuzione della LFo.</p><p><sup>2</sup> Nell’applicare altre leggi federali, accordi internazionali o decisioni internazionali concernenti punti disciplinati dalla presente ordinanza, le autorità federali eseguono in tal ambito anche la presente ordinanza. La collaborazione dell’UFAM e dei Cantoni è retta dall’articolo 49 capoverso 2 LFo; sono salve le disposizioni legali sull’obbligo di tutela del segreto.<sup><a fragment="#fn-d6e2808" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2808" id="fnbck-d6e2808" routerlink="./">98</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2808"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2808" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2808" routerlink="./">98</a></sup> Introdotto dal n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p></div></div></article><article id="art_66"><a name="a66"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_66" routerlink="./"><b>Art. 66</b> <b></b>Esecuzione da parte dei Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 50 LFo)</p><p><sup>1</sup> I Cantoni emanano le disposizioni d’esecuzione della LFo e della presente ordinanza entro cinque anni dall’entrata in vigore della legge.</p><p><sup>2</sup> Essi comunicano all’UFAM le disposizioni e le decisioni in merito ai dissodamenti.<sup><a fragment="#fn-d6e2834" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2834" id="fnbck-d6e2834" routerlink="./">99</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2834"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2834" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2834" routerlink="./">99</a></sup> Introdotto dal n. II 17 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla LF sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani), in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p></div></div></article><article id="art_66_a"><a name="a66a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_66_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_66_a" routerlink="./"><b>Art. 66</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e2847" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2847" id="fnbck-d6e2847" routerlink="./">100</a></sup><a fragment="#art_66_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_66_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Geoinformazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAM stabilisce i modelli di geodati e i modelli di rappresentazione minimi per i geodati di base ai sensi della presente ordinanza per i quali è designato quale servizio specializzato della Confederazione nell’allegato 1 dell’ordinanza del 21 maggio 2008<sup><a fragment="#fn-d6e2865" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2865" id="fnbck-d6e2865" routerlink="./">101</a></sup> sulla geoinformazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2847"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2847" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2847" routerlink="./">100</a></sup> Introdotto dall’all. 2 n. 13 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2809</a>).</p><p id="fn-d6e2865"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2865" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2865" routerlink="./">101</a></sup> <a href="eli/cc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>510.620</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_8/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Diritto previgente; abrogazione e modificazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_67"><a name="a67"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_67" routerlink="./"><b>Art. 67</b> <b></b>Abrogazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono abrogati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’ordinanza del 1° ottobre 1965<sup><a fragment="#fn-d6e2891" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2891" id="fnbck-d6e2891" routerlink="./">102</a></sup> concernente l’alta vigilanza della Confederazione sulla polizia delle foreste;</dd><dt>b. </dt><dd>l’ordinanza del 23 maggio 1973<sup><a fragment="#fn-d6e2931" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2931" id="fnbck-d6e2931" routerlink="./">103</a></sup> concernente l’eleggibilità dei funzionari forestali superiori;</dd><dt>c. </dt><dd>l’ordinanza del 28 novembre 1988<sup><a fragment="#fn-d6e2951" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2951" id="fnbck-d6e2951" routerlink="./">104</a></sup> sui provvedimenti straordinari per la conservazione della foresta;</dd><dt>d. </dt><dd>gli articoli 2–5 dell’ordinanza del 16 ottobre 1956<sup><a fragment="#fn-d6e2971" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e2971" id="fnbck-d6e2971" routerlink="./">105</a></sup> sulla protezione delle foreste;</dd><dt>e. </dt><dd>il decreto del Consiglio federale del 16 ottobre 1956<sup><a fragment="#fn-d6e3023" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3023" id="fnbck-d6e3023" routerlink="./">106</a></sup> concernente la provenienza e l’utilizzazione delle sementi forestali e delle piante forestali;</dd><dt>f. </dt><dd>l’ordinanza del 22 giugno 1970<sup><a fragment="#fn-d6e3054" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3054" id="fnbck-d6e3054" routerlink="./">107</a></sup> sui crediti forestali d’investimento nelle regioni di montagna.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2891"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2891" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2891" routerlink="./">102</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1965/861_869_862/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1965</b> 862</a>, <b></b><i><b>1971</b> 1192</i>, <b></b><i><b>1977</b> </i>n. I 18.<a href="eli/oc/1971/1_1_1/it" routerlink="./" target="_blank">1</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/670_670_670/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985</b> 670 </a>n. I 3, <a href="eli/oc/1985/685_685_685/it" routerlink="./" target="_blank">685 </a>n. I 6, <a href="eli/oc/1985/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">2022</a>]</p><p id="fn-d6e2931"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2931" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2931" routerlink="./">103</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1973/964_964_964/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1973</b> 964</a>, <b></b><a href="eli/oc/1987/608_608_608/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1987</b> 608 </a>art. 16 cpv. 1 lett. e]</p><p id="fn-d6e2951"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2951" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2951" routerlink="./">104</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1988/2057_2057_2057/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1988</b> 2057</a>, <b></b><a href="eli/oc/1990/874_874_874/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1990</b> 874 </a>n. I, II]</p><p id="fn-d6e2971"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2971" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e2971" routerlink="./">105</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1956/1220_1303_1317/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1956</b> 1317</a>, <b></b><i><b>1959</b> 1680</i>, <b></b><a href="eli/oc/1977/2325_2325_2325/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1977</b> 2325 </a>n. I 19, <b></b><a href="eli/oc/1986/1254_1254_1254/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1986</b> 1254 </a>art. 70 n. 3, <b></b><i><b>1987</b> 2538</i>, <b></b><a href="eli/oc/1989/1124_1124_1124/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1989</b> 1124 </a>art. 2 n. 2, <b></b><a href="eli/oc/1992/1749_1749_1749/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1992</b> 1749 </a>n. II 4. <a href="eli/oc/1993/104_104_104/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1993 </b>104 </a>art. 42 lett. a]</p><p id="fn-d6e3023"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3023" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3023" routerlink="./">106</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1956/1227_1311_1325/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1956</b> 1325</a>, <b></b><i><b>1959</b> 1682</i>, <b></b><a href="eli/oc/1975/402_402_402/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1975</b> 402 </a>n. I 15, <b></b><i><b>1987</b> 2538</i>]</p><p id="fn-d6e3054"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3054" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3054" routerlink="./">107</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1970/765_764_764/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1970</b> 764</a>, <b></b><a href="eli/oc/1978/1819_1819_1819/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1978</b> 1819</a>]</p></div></div></article><article id="art_68"><a name="a68"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_68" routerlink="./"><b>Art. 68</b> <b></b>Modificazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>...<sup><a fragment="#fn-d6e3081" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3081" id="fnbck-d6e3081" routerlink="./">108</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3081"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3081" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3081" routerlink="./">108</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/1992/2538_2538_2538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1992</b> 2538</a>.</p></div></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#chap_8/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Entrata in vigore</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_69"><a name="a69"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#art_69" routerlink="./"><b>Art. 69</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1993, ad eccezione degli articoli 60 a 64 e 67 lettera f.</p><p><sup>2</sup> Gli articoli 60 a 64 e 67 lettera f entrano in vigore il 1° gennaio 1994.</p></div></article></div></section></div></section></main><div id="dispositions"><section class="no-article-child" id="disp_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#disp_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#disp_1" routerlink="./">Disposizione transitoria della modifica del 2 febbraio 2000</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e3108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3108" id="fnbck-d6e3108" routerlink="./">109</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3108"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3108" routerlink="./">109</a></sup> <a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a></p></div><div class="collapseable"><p>Le domande di dissodamento per le opere di competenza cantonale, pendenti il 1° gennaio 2000, sono giudicate in base al diritto previgente.</p></div></section><section class="no-article-child" id="disp_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#disp_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#disp_2" routerlink="./">Disposizione transitoria della modifica del 17 agosto 2016</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e3122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3122" id="fnbck-d6e3122" routerlink="./">110</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3122"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3122" routerlink="./">110</a></sup> <a href="eli/oc/2016/539/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016 </b>3215</a></p></div><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> L’ammontare delle indennità per provvedimenti contro i danni alla foresta al di fuori della foresta di protezione realizzati prima del 31 dicembre 2019 può essere stabilito in base all’entità e alla qualità dei provvedimenti invece che secondo il criterio di cui all’articolo 40<i>a</i> capoverso 1.</p><p><sup>2</sup> L’ammontare degli aiuti finanziari per le strutture di raccordo adattate o ripristinate prima del 31 dicembre 2024 può essere stabilito in base all’entità e alla qualità dei provvedimenti invece che secondo i criteri di cui all’articolo 43 capoverso 1 lettera j.<sup><a fragment="#fn-d6e3138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3138" id="fnbck-d6e3138" routerlink="./">111</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3138"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3138" routerlink="./">111</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 2 dell’O del 17 aprile 2019 che adegua ordinanze in materia ambientale all’ulteriore sviluppo degli accordi programmatici del periodo programmatico 2020–2024, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/286/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 1487</a>).</p></div></div></section></div><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><sup><a fragment="#fn-d6e3151" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fn-d6e3151" id="fnbck-d6e3151" routerlink="./">112</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3151"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3151" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2538_2538_2538/it#fnbck-d6e3151" routerlink="./">112</a></sup> Abrogato dal n. I 21 dell’O del 7 nov. 2007 sulla nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section></div></div> |
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ch | it | 00bdae93-aa8c-47fc-af7d-e91791dfa31b | Ordinanza sul materiale di riproduzione forestale | 921.552.1 | true | 2020-08-01T00:00:00 | 1994-11-29T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25151/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it | RS 921.552.1 1 Ordinanza sul materiale di riproduzione forestale del 29 novembre 1994 (Stato 1° agosto 2020) Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (DATEC), visti gli articoli 22 capoverso 3 e 24 dell’ordinanza del 30 novembre 19921 sulle foreste (OFo), ordina:2 Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Campo d’applicazione 1 Le disposizioni della presente ordinanza si applicano: a. al materiale di riproduzione delle specie di alberi forestali elencate nell’alle- gato 1; b. al materiale di riproduzione dei pioppi non elencati nell’allegato 1 (pioppi di coltura). 2 Sono salve le disposizioni dell’ordinanza del 31 ottobre 20183 sulla salute dei vegetali.4 Art. 2 Definizioni I termini seguenti, utilizzati nella presente ordinanza, significano: Materiale di base a. per il materiale di riproduzione gamica: popolamenti e piantagioni da seme; b. per il materiale di riproduzione agamica: cloni e insiemi definiti di cloni. Provenienza Luogo in cui si trova un popolamento d’alberi autoctono, cioè originario del posto, o uno non autoctono. RU 1995 231 1 RS 921.01 2 Nuovo testo giusta il n. III dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073). 3 RS 916.20 4 Nuovo testo giusta il n. III dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073). 921.552.1 Foreste 2 921.552.1 Regione di provenienza a. in generale: la regione o l’insieme di regioni con condizioni ecologiche simili in cui si trovano popolamenti di una determinata specie, sottospecie o varietà di alberi con caratteristiche fenotipiche o genetiche simili; per regioni di provenienza svizzere si intendono le regioni forestali secondo la stati- stica forestale svizzera; b. per il materiale di riproduzione proveniente da una pian- tagione da seme: provenienza del materiale di base utilizzato per la piantagione in questione. Piantagione da seme Piantagione di cloni o loro discendenti selezionati con almeno 50 cloni, protetta contro impollinazioni indesiderate o disposta in modo da evitare o limitare tali impollinazioni e gestita allo scopo di produrre raccolti frequenti, abbondanti e facili. Materiale di riproduzione a. Sementi: strobili, infruttescenze, frutti e semi destinati alla produ- zione di piante; b. Parti di piante: talee di ogni genere, margotte, radici e marze nonché altri tessuti vegetali destinati alla produzione di piante, esclusi i piantoni; c. Piante: piante generate da seme o da parti di piante, piantoni e selvaggioni. Materiale di riproduzione selezionato Materiale di riproduzione ricavato da materiale di base che, se- condo i criteri enunciati nell’allegato 2, appare appropriato alla moltiplicazione a causa della sua qualità e la cui discendenza non lascia prevedere alcuna proprietà pregiudizievole per il bosco. Materiale di riproduzione controllato Materiale di riproduzione ricavato da materiale di base i cui prodotti possiedono un’idoneità d’impiego migliore rispetto alle esigenze di cui nell’allegato 3, provata sperimentalmente. Materiale di riproduzione d’origine accertata Materiale di riproduzione che soddisfa le esigenze di cui nell’allegato 4: l’ubicazione del popolamento madre (comune, località, altitudine e esposizione) della specie di albero in questione è nota e registrata. Materiale di riproduzione forestale. O 3 921.552.1 Sezione 2: Produzione e utilizzazione Art. 3 Provenienza comprovata e certificato di provenienza 1 La provenienza di un materiale di riproduzione forestale è ritenuta comprovata se si tratta di materiale selezionato, controllato o d’origine accertata. 2 Per il materiale di riproduzione forestale secondo il capoverso 1, l’autorità forestale cantonale competente rilascia un certificato di provenienza. Art. 4 Utilizzazione del materiale di riproduzione 1 Il materiale di riproduzione forestale può essere utilizzato a scopi forestali soltanto se l’autorità forestale cantonale competente ne riconosce l’idoneità stazionale e se si tratta di: a. materiale di riproduzione gamica o agamica di specie forestali elencate nell’allegato 1 la cui provenienza è comprovata conformemente all’articolo 3 capoverso 1; b. materiale di riproduzione agamica controllato di pioppi di coltura. 2 Altri materiali di riproduzione forestale possono essere utilizzati a scopi forestali soltanto: a. nell’ambito di esperimenti scientifici; b. nell’ambito di lavori di selezione. 3 Il materiale di riproduzione forestale raccolto nel proprio bosco può essere utiliz- zato sul luogo di provenienza per il proprio fabbisogno. Art. 5 Catasto nazionale dei popolamenti madre (popolamenti da seme) 1 L’Ufficio federale dell’ambiente5 (Ufficio federale) tiene un catasto dei popola- menti madre nel quale è inventariato il materiale di base di provenienza comprovata destinato come materiale di riproduzione forestale. 2 Nel catasto il materiale di base è inventariato separatamente a seconda che si tratti di materiale di riproduzione forestale selezionato, controllato o d’origine accertata. Sezione 3: Importazione ed esportazione Art. 6 Certificato ufficiale per l’importazione 1 Chi intende importare materiale di riproduzione forestale deve presentare un certi- ficato ufficiale conforme al modello che figura nell’allegato 5. 5 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). Di detta modifica è stato tenuto conto in tutto il presente testo. Foreste 4 921.552.1 2 Può tuttavia bastare anche un altro certificato ufficiale, se vi figurano indicazioni equivalenti. Art. 7 Non rilascio dell’autorizzazione ai sensi dell’articolo 22 OFo Se c’è motivo di temere che l’utilizzazione di materiale di riproduzione forestale di una determinata provenienza possa avere, a causa delle sue caratteristiche genetiche, un influsso pregiudizievole sul bosco, l’Ufficio federale può non rilasciare l’autoriz- zazione all’importazione oppure rilasciarla a condizione che detto materiale di riproduzione forestale venga utilizzato soltanto in determinate regioni di provenien- za svizzere. Art. 8 Registro delle merci degli importatori 1 Il registro delle merci degli importatori deve permettere, in qualsiasi momento e in modo separato secondo i criteri di cui all’articolo 10 capoverso 1, una chiara visione per quanto concerne gli acquisti, le vendite e le scorte di materiale di riproduzione forestale. 2 I relativi documenti devono essere conservati, dopo la vendita, per cinque anni. Art. 9 Attestazione della provenienza per l’esportazione 1 L’Ufficio federale verifica le indicazioni che figurano sui documenti d’esporta- zione che gli sono presentati e ne attesta l’esattezza. 2 L’attestazione dell’esattezza da parte dell’Ufficio federale presuppone che: a. i documenti d’esportazione siano conformi al modello che figura nell’alle- gato 5 o corrispondano a un certificato equivalente; e che b. il materiale di riproduzione forestale destinato all’esportazione o alla riespor- tazione soddisfi le esigenze di cui all’articolo 3 capoverso 1. Sezione 4: Gestione Art. 10 Separazione del materiale di riproduzione 1 Durante la raccolta, la lavorazione, il deposito, il trasporto e l’allevamento, il materiale di riproduzione forestale deve essere tenuto in partite separate secondo i criteri che seguono e designato in conseguenza: a. la specie nonché, se del caso, la sottospecie, la varietà, il clone; b. la categoria (materiale di riproduzione selezionato, controllato o d’origine accertata); c. per il materiale di riproduzione selezionato e per quello d’origine accertata: il popolamento madre; d. per il materiale di riproduzione controllato: il materiale di base; Materiale di riproduzione forestale. O 5 921.552.1 e. il materiale di riproduzione autoctono o non autoctono; f. per le sementi: l’anno della maturazione; g. per le piante: la durata dell’allevamento nel vivaio come semenzale o tra- pianto. 2 La mescolanza di sementi è ammessa soltanto fra sementi della stessa categoria, della stessa regione di provenienza e di una determinata fascia di altitudine (400 metri per sementi provenienti da altitudini inferiori a 1200 metri sul livello del mare, 200 metri per sementi provenienti da altitudini pari o superiori a 1200 metri sul livello del mare). Nella miscela i differenti componenti devono essere in parti uguali. Per quanto concerne la designazione secondo il capoverso 1 lettere c e d, occorre indicare i popolamenti madre o i materiali di base utilizzati. 3 Se, derogando al capoverso 2, si mescolano sementi di diverse categorie, la miscela va designata come materiale di riproduzione d’origine accertata ai sensi del capover- so 1 lettera b. Art. 11 Registro delle merci degli essicatoi forestali 1 Il registro delle merci degli essicatoi forestali pubblici e privati deve permettere, in qualsiasi momento e in modo separato secondo i criteri di cui all’articolo 10 capo- verso 1, una chiara visione per quanto concerne: a. le quantità di sementi prodotte nell’azienda o acquistate; b. le quantità di sementi vendute; c. le quantità di sementi utilizzate nell’azienda; d. le scorte di sementi. 2 Tutti i documenti recanti iscrizioni ai sensi del capoverso 1 devono essere conser- vati, dopo la vendita, per cinque anni. Art. 12 Registro delle merci dei vivai forestali 1 Il registro delle merci dei vivai forestali deve permettere, in qualsiasi momento e in modo separato secondo i criteri di cui all’articolo 10 capoverso 1, una chiara visione per quanto concerne: a. gli acquisti e l’utilizzazione delle sementi; b. le scorte di sementi; c. una scheda di provenienza per ogni semente utilizzata nell’azienda nonché per i selvaggioni trapiantati e per i semenzali acquistati dalla quale si possa risalire alla provenienza e ad eventuali altre indicazioni sul popolamento madre, sugli alberi madre e sulla data della raccolta; al posto della scheda di provenienza può essere scelto un altro modo equivalente di registrazione; d. una planimetria in grande scala del vivaio o di ogni sua parte con la riparti- zione dei campi e delle aiuole destinate all’allevamento dei semenzali o ai trapianti, con l’iscrizione dell’occupazione durante l’anno (specie arborea, provenienza, quantità di sementi o numero delle piante, età delle piante); al Foreste 6 921.552.1 posto della planimetria può essere scelto un altro modo equivalente di regi- strazione. 2 Tutti i documenti relativi alle aree destinate ai semenzali e ai trapianti nonché alla provenienza delle sementi devono essere conservati, dopo la vendita, per cinque anni. Art. 13 Designazione e imballaggio 1 Nelle offerte, sulle merci e nelle fatture, il materiale di riproduzione forestale deve essere designato con le seguenti indicazioni: a. i criteri secondo l’articolo 10 capoverso 1; b. la denominazione botanica del materiale di riproduzione; c. l’indicazione del fornitore; d. la quantità; e. per le sementi ricavate da piantagioni da seme e per le piante ottenute da tali sementi: la dicitura «materiale di riproduzione ricavato da una piantagione da seme». 2 Per le sementi destinate all’esportazione, occorrono le seguenti indicazioni sup- plementari: a. il numero di germi vivi per chilogrammo di sementi; b. la purezza; c. la facoltà germinativa dei semi; d. il peso di mille semi della partita di sementi; e. eventualmente l’avvertenza che le sementi devono essere conservate in cella frigorifera. 3 Le merci o gli imballaggi devono essere muniti di un’etichetta adeguata oppure accompagnati da un certificato del fornitore. Per le merci destinate all’esportazione, il colore dell’etichetta è rispettivamente verde per il materiale di riproduzione sele- zionato, blu per il materiale di riproduzione controllato e giallo per il materiale di riproduzione d’origine accertata. 4 Per le sementi si devono utilizzare imballaggi chiusi, muniti di un dispositivo di chiusura tale da non essere più utilizzabile una volta aperto. Materiale di riproduzione forestale. O 7 921.552.1 Sezione 5: Disposizioni finali Art. 14 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 22 ottobre 19566 del Dipartimento federale dell’interno concernente il controllo della provenienza e dell’utilizzazione delle sementi forestali e delle piante forestali è abrogata. Art. 15 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1995. 6 [RU 1956 1593] Foreste 8 921.552.1 Allegato 1 (art. 1 cpv. 1 lett. a) Alberi forestali il cui materiale di riproduzione sottostà alla presente ordinanza Denominazione botanica Nome italiano Conifere: Abies alba7 abete bianco Larix sp. Larix decidua8 larice europeo Larix kaempferi larice giapponese Picea abies* abete rosso Pinus sp. Pinus cembra pino cembro Pinus mugo pino mugo o montano Pinus mugo mughus pino mugo Pinus nigra pino nero Pinus strobus pino strobo Pinus sylvestris* pino silvestre Pseudotsuga menziesii douglasia Latifoglie: Acer sp. Acer platanoides acero riccio Acer pseudoplatanus acero di montagna Alnus sp. Alnus glutinosa ontano nero Alnus incana ontano bianco Alnus viridis ontano verde Betula sp. Betula pendula betulla bianca Betula pubescens betulla pubescente Carpinus betulus carpino bianco Castanea sativa* castagno Fagus silvatica* faggio Fraxinus excelsior frassino comune Juglans sp. Juglans nigra noce nero 7 Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, N. L 196 del 26.7.75, p. 20–22. Il testo di queste prescrizioni può essere chiesto presso l’Ufficio federale dell’ambiente, 3003 Berna. 8 Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, N. L 196 del 26.7.75, p. 20–22. Il testo di queste prescrizioni può essere chiesto presso l’Ufficio federale dell’ambiente, 3003 Berna. Materiale di riproduzione forestale. O 9 921.552.1 Denominazione botanica Nome italiano Juglans regia noce comune Ostrya carpinifolia carpinello, carpino nero Populus sp. Populus alba pioppo bianco Populus nigra pioppo nero Populus tremula tremolo Prunus avium ciliegio selvatico Quercus sp. Quercus petraea* rovere, quercia comune Quercus pubescens quercia pubescente, rove- rella Quercus robur* farnia, quercia peduncolata Quercus rubra quercia rossa Robinia pseudoacacia robinia Salix alba salice bianco Sorbus sp. Sorbus aria farinaccio Sorbus aucuparia sorbo selvatico, sorbo degli uccellatori Sorbus torminalis ciaverdello, sorbezzolo Tilia sp. Tilia cordata tiglio riccio (selvatico) Tilia platyphyllos tiglio d’estate Ulmus sp. Ulmus glabra olmo di montagna Ulmus minor olmo campestre (comune) * Specie costituenti popolamento; le altre specie della lista sono considerate specie singole. Foreste 10 921.552.1 Allegato 2 (art. 2) Criteri da applicare alla selezione del materiale di base A. Popolamenti 1. Materiale di base: preferibilmente sono ammessi come materiale di base i popolamenti autoctoni o i popolamenti non autoctoni che hanno già dato buona prova di sé. 2. Ubicazione: i popolamenti si trovano a una distanza sufficiente sia da popo- lamenti della stessa specie con caratteristiche negative sia da popolamenti di un’altra specie o varietà con i quali possono prodursi incroci. La distanza minima non deve essere inferiore a 300 metri. Il criterio dell’ubicazione as- sume particolare importanza quando i popolamenti circostanti non sono au- toctoni. 3. Omogeneità: il popolamento presenta una normale variabilità individuale dei caratteri morfologici. 4. Produzione massale: la produzione massale è spesso il primo criterio di scel- ta; in tal caso il popolamento scelto deve superare i livelli di produzione me- di riferiti a stazioni equivalenti. 5. Qualità del legno: anche la qualità del legno va considerata; in determinati casi può costituire il criterio determinante. 6. Forma: i popolamenti devono presentare caratteri morfologici particolar- mente favorevoli soprattutto per quanto concerne il tronco, che deve essere il più diritto possibile, la disposizione e la finezza dei rami nonché la spal- catura naturale; gli assi doppi e le torsioni devono apparire raramente. 7. Stato di salute e resistenza: i popolamenti devono essere sani e offrire in sta- zione buona resistenza agli organismi nocivi e a condizioni climatiche sfavo- revoli. 8. Numero di alberi: i popolamenti devono essere costituiti da uno o più gruppi di alberi, all’interno del quale o fra i quali ci siano sufficienti possibilità di fecondazione. Per evitare gli effetti negativi della riproduzione fra con- sanguinei, i popolamenti devono presentare un numero sufficiente di alberi e una superficie minima. Per le specie di alberi costituenti popolamento sono necessari almeno 100 potenziali alberi madre o una superficie ridotta (grado di copertura della specie considerata moltiplicato per la superficie totale del popolamento) di 100 are. Per le altre specie sono necessari almeno 25 potenziali alberi madre o una superficie ridotta di almeno 25 are. 9. Età: i popolamenti devono essere formati nella misura più larga possibile da alberi che hanno raggiunto un’età tale da permettere di apprezzare al meglio i criteri di cui sopra. Materiale di riproduzione forestale. O 11 921.552.1 B. Piantagioni da seme Le piantagioni da seme devono essere impiantate in modo tale che ci sia una garan- zia sufficiente che le sementi che se ne ricaveranno presentino almeno le qualità genetiche medie del materiale di base dal quale proviene la piantagione da seme. C. Cloni 1. Le cifre A.4, A.5, A.6, A.7 e A.9 del presente allegato sono applicabili per analogia. 2. I cloni devono poter essere identificati grazie ai loro caratteri distintivi. 3. L’idoneità dei cloni deve poggiare sull’esperienza o essere comprovata da esperimenti eseguiti su un arco sufficiente di tempo. Foreste 12 921.552.1 Allegato 3 (art. 2) Criteri d’esame comparativo applicati al materiale di base destinato alla produzione di un «materiale di riproduzione controllato» Per il presente allegato valgono le disposizioni dell’allegato 1 della seconda direttiva 75/445 del Consiglio delle Comunità europee del 26 giugno 1975 che modifica la direttiva 66/404/CEE relativa alla commercializzazione del materiale forestale di moltiplicazione9. 9 Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, N. L 196 del 26.7.75, p. 20-22. Il testo di queste prescrizioni può essere chiesto presso l’Ufficio federale dell’ambiente, 3003 Berna. Materiale di riproduzione forestale. O 13 921.552.1 Allegato 4 (art. 2) Criteri applicabili al materiale di riproduzione d’origine accertata Per le specie costituenti popolamento ai sensi dell’allegato 1 sono necessari almeno 25 potenziali alberi madre o una superficie ridotta (grado di copertura della specie considerata moltiplicato per la superficie totale del popolamento) di 25 are. Per le altre specie ai sensi dell’allegato 1 sono necessari almeno 10 potenziali alberi madre. Foreste 14 921.552.1 Allegato 5 (art. 6 cpv. 1 e 9 cpv. 2) Certificato di provenienza N. (Paese) Con il presente certificato si attesta che il materiale di riproduzione forestale de- scritto in appresso è stato controllato dai servizi competenti e che, sulla base delle constatazioni fatte e dei documenti presentati, corrisponde alle indicazioni che seguono: 1. Natura del prodotto: sementi/parti di piante/piante (*) 2. Specie, sottospecie, varietà, clone (*): a) denominazione comune: b) denominazione botanica: 3. Categoria: materiale di riproduzione selezionato/materiale di riproduzione controllato/materiale di riproduzione d’origine accertata (*) 4. a) Regione di provenienza, rispettivamente provenienza, per il materiale di riproduzione selezionato/materiale di riproduzione d’origine accertata (*): b) Materiale di base, per il materiale di riproduzione controllato: c) Autoctono/introdotto da: (origine)/ignota (*) 5. Natura del materiale di base: popolamento/cloni/piantagione da seme (*) 6. a) Anno di maturità per le sementi: b) Durata dell’allevamento in vivaio come semenzale/pianta riprodotta aga- micamente/trapianto (*): 7. Quantità: 8. Numero e descrizione dei colli: 9. Contrassegno dei colli: 10. Ulteriori indicazioni: 19 (Luogo e data) (Timbro) (Firma) (*) Cancellare le indicazioni non conformi. | <div _ngcontent-cfo-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--921.552.1--><p class="srnummer">921.552.1</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sul materiale di riproduzione forestale</h1><p>del 29 novembre 1994 (Stato 1° agosto 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (DATEC),</p><p>visti gli articoli 22 capoverso 3 e 24 dell’ordinanza del 30 novembre 1992<sup><a fragment="#fn-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e19" id="fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> sulle foreste (OFo),</p><p>ordina:<i><sup><a fragment="#fn-d6e30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e30" id="fnbck-d6e30" routerlink="./">2</a></sup></i></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e19"><sup><a fragment="#fnbck-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1992/2538_2538_2538/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>921.01</b></a></p><p id="fn-d6e30"><sup><a fragment="#fnbck-d6e30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e30" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° ago. 2020 (<a href="eli/oc/2020/555/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 3073</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le disposizioni della presente ordinanza si applicano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al materiale di riproduzione delle specie di alberi forestali elencate nell’allegato 1;</dd><dt>b. </dt><dd>al materiale di riproduzione dei pioppi non elencati nell’allegato 1 (pioppi di coltura).</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono salve le disposizioni dell’ordinanza del 31 ottobre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e62" id="fnbck-d6e62" routerlink="./">3</a></sup> sulla salute dei vegetali.<sup><a fragment="#fn-d6e70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e70" id="fnbck-d6e70" routerlink="./">4</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e62"><sup><a fragment="#fnbck-d6e62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e62" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2018/682/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.20</b></a></p><p id="fn-d6e70"><sup><a fragment="#fnbck-d6e70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e70" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° ago. 2020 (<a href="eli/oc/2020/555/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 3073</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>I termini seguenti, utilizzati nella presente ordinanza, significano:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Materiale di base</p></td><td><dl><dt>a. </dt><dd>per il materiale di riproduzione gamica:<br/>popolamenti e piantagioni da seme;</dd><dt>b. </dt><dd>per il materiale di riproduzione agamica:<br/>cloni e insiemi definiti di cloni.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>Provenienza</p></td><td><p>Luogo in cui si trova un popolamento d’alberi autoctono, cioè originario del posto, o uno non autoctono.</p></td></tr><tr><td><p>Regione di provenienza</p></td><td><dl><dt>a. </dt><dd>in generale:<br/>la regione o l’insieme di regioni con condizioni ecologiche simili in cui si trovano popolamenti di una determinata specie, sottospecie o varietà di alberi con caratteristiche fenotipiche o genetiche simili; per regioni di provenienza svizzere si intendono le regioni forestali secondo la statistica forestale svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>per il materiale di riproduzione proveniente da una piantagione da seme:<br/>provenienza del materiale di base utilizzato per la piantagione in questione.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>Piantagione<br/>da seme</p></td><td><p>Piantagione di cloni o loro discendenti selezionati con almeno 50 cloni, protetta contro impollinazioni indesiderate o disposta in modo da evitare o limitare tali impollinazioni e gestita allo scopo di produrre raccolti frequenti, abbondanti e facili.</p></td></tr><tr><td><p>Materiale di riproduzione</p></td><td><dl><dt>a. </dt><dd>Sementi:<br/>strobili, infruttescenze, frutti e semi destinati alla produzione di piante;</dd><dt>b. </dt><dd>Parti di piante:<br/>talee di ogni genere, margotte, radici e marze nonché altri tessuti vegetali destinati alla produzione di piante, esclusi i piantoni;</dd><dt>c. </dt><dd>Piante:<br/>piante generate da seme o da parti di piante, piantoni e selvaggioni.</dd></dl></td></tr><tr><td><p>Materiale di riproduzione selezionato</p></td><td><p>Materiale di riproduzione ricavato da materiale di base che, secondo i criteri enunciati nell’allegato 2, appare appropriato alla moltiplicazione a causa della sua qualità e la cui discendenza non lascia prevedere alcuna proprietà pregiudizievole per il bosco.</p></td></tr><tr><td><p>Materiale di riproduzione controllato</p></td><td><p>Materiale di riproduzione ricavato da materiale di base i cui prodotti possiedono un’idoneità d’impiego migliore rispetto alle esigenze di cui nell’allegato 3, provata sperimentalmente.</p></td></tr><tr><td><p>Materiale di riproduzione d’origine accertata</p></td><td><p>Materiale di riproduzione che soddisfa le esigenze di cui nell’allegato 4: l’ubicazione del popolamento madre (comune, località, altitudine e esposizione) della specie di albero in questione è nota e registrata.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Produzione e utilizzazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Provenienza comprovata e certificato di provenienza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La provenienza di un materiale di riproduzione forestale è ritenuta comprovata se si tratta di materiale selezionato, controllato o d’origine accertata.</p><p><sup>2</sup> Per il materiale di riproduzione forestale secondo il capoverso 1, l’autorità forestale cantonale competente rilascia un certificato di provenienza.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Utilizzazione del materiale di riproduzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il materiale di riproduzione forestale può essere utilizzato a scopi forestali soltanto se l’autorità forestale cantonale competente ne riconosce l’idoneità stazionale e se si tratta di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>materiale di riproduzione gamica o agamica di specie forestali elencate nell’allegato 1 la cui provenienza è comprovata conformemente all’articolo 3 capoverso 1;</dd><dt>b. </dt><dd>materiale di riproduzione agamica controllato di pioppi di coltura.</dd></dl><p><sup>2</sup> Altri materiali di riproduzione forestale possono essere utilizzati a scopi forestali soltanto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nell’ambito di esperimenti scientifici;</dd><dt>b. </dt><dd>nell’ambito di lavori di selezione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il materiale di riproduzione forestale raccolto nel proprio bosco può essere utilizzato sul luogo di provenienza per il proprio fabbisogno.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Catasto nazionale dei popolamenti madre (popolamenti da seme)</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale dell’ambiente<sup><a fragment="#fn-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e250" id="fnbck-d6e250" routerlink="./">5</a></sup> (Ufficio federale) tiene un catasto dei popolamenti madre nel quale è inventariato il materiale di base di provenienza comprovata destinato come materiale di riproduzione forestale.</p><p><sup>2</sup> Nel catasto il materiale di base è inventariato separatamente a seconda che si tratti di materiale di riproduzione forestale selezionato, controllato o d’origine accertata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e250"><sup><a fragment="#fnbck-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e250" routerlink="./">5</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4937</a>). Di detta modifica è stato tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Importazione ed esportazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> <b></b>Certificato ufficiale per l’importazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi intende importare materiale di riproduzione forestale deve presentare un certificato ufficiale conforme al modello che figura nell’allegato 5.</p><p><sup>2</sup> Può tuttavia bastare anche un altro certificato ufficiale, se vi figurano indicazioni equivalenti.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> <b></b>Non rilascio dell’autorizzazione ai sensi dell’articolo 22 OFo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se c’è motivo di temere che l’utilizzazione di materiale di riproduzione forestale di una determinata provenienza possa avere, a causa delle sue caratteristiche genetiche, un influsso pregiudizievole sul bosco, l’Ufficio federale può non rilasciare l’autorizzazione all’importazione oppure rilasciarla a condizione che detto materiale di riproduzione forestale venga utilizzato soltanto in determinate regioni di provenienza svizzere.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Registro delle merci degli importatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro delle merci degli importatori deve permettere, in qualsiasi momento e in modo separato secondo i criteri di cui all’articolo 10 capoverso 1, una chiara visione per quanto concerne gli acquisti, le vendite e le scorte di materiale di riproduzione forestale.</p><p><sup>2</sup> I relativi documenti devono essere conservati, dopo la vendita, per cinque anni.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Attestazione della provenienza per l’esportazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale verifica le indicazioni che figurano sui documenti d’esportazione che gli sono presentati e ne attesta l’esattezza.</p><p><sup>2</sup> L’attestazione dell’esattezza da parte dell’Ufficio federale presuppone che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i documenti d’esportazione siano conformi al modello che figura nell’allegato 5 o corrispondano a un certificato equivalente; e che</dd><dt>b. </dt><dd>il materiale di riproduzione forestale destinato all’esportazione o alla riesportazione soddisfi le esigenze di cui all’articolo 3 capoverso 1.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Gestione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Separazione del materiale di riproduzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Durante la raccolta, la lavorazione, il deposito, il trasporto e l’allevamento, il materiale di riproduzione forestale deve essere tenuto in partite separate secondo i criteri che seguono e designato in conseguenza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la specie nonché, se del caso, la sottospecie, la varietà, il clone;</dd><dt>b. </dt><dd>la categoria (materiale di riproduzione selezionato, controllato o d’origine accertata);</dd><dt>c. </dt><dd>per il materiale di riproduzione selezionato e per quello d’origine accertata: il popolamento madre;</dd><dt>d. </dt><dd>per il materiale di riproduzione controllato: il materiale di base;</dd><dt>e. </dt><dd>il materiale di riproduzione autoctono o non autoctono;</dd><dt>f. </dt><dd>per le sementi: l’anno della maturazione;</dd><dt>g. </dt><dd>per le piante: la durata dell’allevamento nel vivaio come semenzale o trapianto.</dd></dl><p><sup>2</sup> La mescolanza di sementi è ammessa soltanto fra sementi della stessa categoria, della stessa regione di provenienza e di una determinata fascia di altitudine (400 metri per sementi provenienti da altitudini inferiori a 1200 metri sul livello del mare, 200 metri per sementi provenienti da altitudini pari o superiori a 1200 metri sul livello del mare). Nella miscela i differenti componenti devono essere in parti uguali. Per quanto concerne la designazione secondo il capoverso 1 lettere c e d, occorre indicare i popolamenti madre o i materiali di base utilizzati.</p><p><sup>3</sup> Se, derogando al capoverso 2, si mescolano sementi di diverse categorie, la miscela va designata come materiale di riproduzione d’origine accertata ai sensi del capoverso 1 lettera b.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Registro delle merci degli essicatoi forestali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro delle merci degli essicatoi forestali pubblici e privati deve permettere, in qualsiasi momento e in modo separato secondo i criteri di cui all’articolo 10 capoverso 1, una chiara visione per quanto concerne:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le quantità di sementi prodotte nell’azienda o acquistate;</dd><dt>b. </dt><dd>le quantità di sementi vendute;</dd><dt>c. </dt><dd>le quantità di sementi utilizzate nell’azienda;</dd><dt>d. </dt><dd>le scorte di sementi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Tutti i documenti recanti iscrizioni ai sensi del capoverso 1 devono essere conservati, dopo la vendita, per cinque anni.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <b></b>Registro delle merci dei vivai forestali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro delle merci dei vivai forestali deve permettere, in qualsiasi momento e in modo separato secondo i criteri di cui all’articolo 10 capoverso 1, una chiara visione per quanto concerne:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli acquisti e l’utilizzazione delle sementi;</dd><dt>b. </dt><dd>le scorte di sementi;</dd><dt>c. </dt><dd>una scheda di provenienza per ogni semente utilizzata nell’azienda nonché per i selvaggioni trapiantati e per i semenzali acquistati dalla quale si possa risalire alla provenienza e ad eventuali altre indicazioni sul popolamento madre, sugli alberi madre e sulla data della raccolta; al posto della scheda di provenienza può essere scelto un altro modo equivalente di registrazione;</dd><dt>d. </dt><dd>una planimetria in grande scala del vivaio o di ogni sua parte con la ripartizione dei campi e delle aiuole destinate all’allevamento dei semenzali o ai trapianti, con l’iscrizione dell’occupazione durante l’anno (specie arborea, provenienza, quantità di sementi o numero delle piante, età delle piante); al posto della planimetria può essere scelto un altro modo equivalente di registrazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Tutti i documenti relativi alle aree destinate ai semenzali e ai trapianti nonché alla provenienza delle sementi devono essere conservati, dopo la vendita, per cinque anni.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> <b></b>Designazione e imballaggio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nelle offerte, sulle merci e nelle fatture, il materiale di riproduzione forestale deve essere designato con le seguenti indicazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i criteri secondo l’articolo 10 capoverso 1;</dd><dt>b. </dt><dd>la denominazione botanica del materiale di riproduzione;</dd><dt>c. </dt><dd>l’indicazione del fornitore;</dd><dt>d. </dt><dd>la quantità;</dd><dt>e. </dt><dd>per le sementi ricavate da piantagioni da seme e per le piante ottenute da tali sementi: la dicitura «materiale di riproduzione ricavato da una piantagione da seme».</dd></dl><p><sup>2</sup> Per le sementi destinate all’esportazione, occorrono le seguenti indicazioni supplementari:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il numero di germi vivi per chilogrammo di sementi;</dd><dt>b. </dt><dd>la purezza;</dd><dt>c. </dt><dd>la facoltà germinativa dei semi;</dd><dt>d. </dt><dd>il peso di mille semi della partita di sementi;</dd><dt>e. </dt><dd>eventualmente l’avvertenza che le sementi devono essere conservate in cella frigorifera.</dd></dl><p><sup>3</sup> Le merci o gli imballaggi devono essere muniti di un’etichetta adeguata oppure accompagnati da un certificato del fornitore. Per le merci destinate all’esportazione, il colore dell’etichetta è rispettivamente verde per il materiale di riproduzione selezionato, blu per il materiale di riproduzione controllato e giallo per il materiale di riproduzione d’origine accertata.</p><p><sup>4</sup> Per le sementi si devono utilizzare imballaggi chiusi, muniti di un dispositivo di chiusura tale da non essere più utilizzabile una volta aperto.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 22 ottobre 1956<sup><a fragment="#fn-d6e490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e490" id="fnbck-d6e490" routerlink="./">6</a></sup> del Dipartimento federale dell’interno concernente il controllo della provenienza e dell’utilizzazione delle sementi forestali e delle piante forestali è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e490"><sup><a fragment="#fnbck-d6e490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e490" routerlink="./">6</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1956/1482_1585_1593/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1956</b> 1593</a>]</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1995.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 1 cpv. 1 lett. a)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Alberi forestali il cui materiale di riproduzione sottostà alla presente ordinanza</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Denominazione botanica</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Nome italiano</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>Conifere:</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Abies alba<i><sup><a fragment="#fn-d6e545" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e545" id="fnbck-d6e545" routerlink="./">7</a></sup></i></p></td><td><p>abete bianco</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Larix sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Larix decidua</i><sup><a fragment="#fn-d6e569" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e569" id="fnbck-d6e569" routerlink="./">8</a></sup></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>larice europeo</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Larix kaempferi</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>larice giapponese</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Picea abies*</p></td><td><p class="man-font-style-italic">abete rosso</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus sp.</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus cembra</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pino cembro</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus mugo</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pino mugo o montano</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus mugo mughus</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pino mugo</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus nigra</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pino nero</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus strobus</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pino strobo</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Pinus sylvestris</i>*</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pino silvestre</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Pseudotsuga menziesii</p></td><td><p>douglasia</p></td></tr><tr><td><p>Latifoglie:</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Acer sp.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Acer platanoides</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>acero riccio</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Acer pseudoplatanus</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>acero di montagna</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alnus sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Alnus glutinosa</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>ontano nero</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Alnus incana</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>ontano bianco</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Alnus viridis</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>ontano verde</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Betula sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Betula pendula</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>betulla bianca</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Betula pubescens</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>betulla pubescente</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Carpinus betulus</p></td><td><p>carpino bianco</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Castanea sativa*</p></td><td><p>castagno</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Fagus silvatica*</p></td><td><p>faggio</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Fraxinus excelsior</p></td><td><p>frassino comune</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Juglans sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Juglans nigra</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>noce nero</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Juglans regia</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>noce comune</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Ostrya carpinifolia</p></td><td><p>carpinello, carpino nero</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Populus sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Populus alba</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pioppo bianco</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Populus nigra</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>pioppo nero</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Populus tremula</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>tremolo</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Prunus avium</p></td><td><p>ciliegio selvatico</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Quercus sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Quercus petraea</i>*</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>rovere, quercia comune</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Quercus pubescens</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>quercia pubescente, roverella</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Quercus robur</i>*</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>farnia, quercia peduncolata</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Quercus rubra</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>quercia rossa</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Robinia pseudoacacia</p></td><td><p>robinia</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salix alba</p></td><td><p>salice bianco</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Sorbus sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Sorbus aria</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>farinaccio</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Sorbus aucuparia</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>sorbo selvatico, sorbo degli uccellatori</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Sorbus torminalis</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>ciaverdello, sorbezzolo</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Tilia sp.</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Tilia cordata</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>tiglio riccio (selvatico)</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Tilia platyphyllos</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>tiglio d’estate</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic">Ulmus sp.</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Ulmus glabra</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>olmo di montagna</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><dl><dt><i>Ulmus minor</i></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></td><td><p>olmo campestre (comune)</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><dl><dt>* </dt><dd>Specie costituenti popolamento; le altre specie della lista sono considerate specie singole.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e545"><sup><a fragment="#fnbck-d6e545" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e545" routerlink="./">7</a></sup><sup> </sup>Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, N. L 196 del 26.7.75, p. 20–22. Il testo di queste prescrizioni può essere chiesto presso l’Ufficio federale dell’ambiente, 3003 Berna. </p><p id="fn-d6e569"><sup><a fragment="#fnbck-d6e569" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e569" routerlink="./">8</a></sup><sup> </sup>Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, N. L 196 del 26.7.75, p. 20–22. Il testo di queste prescrizioni può essere chiesto presso l’Ufficio federale dell’ambiente, 3003 Berna. </p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Criteri da applicare alla selezione del materiale di base</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_A"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_A" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_2/lvl_u1/lvl_A" routerlink="./">A. Popolamenti</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd><i>Materiale di base: </i>preferibilmente sono ammessi come materiale di base i popolamenti autoctoni o i popolamenti non autoctoni che hanno già dato buona prova di sé.</dd><dt>2. </dt><dd><i>Ubicazione: </i>i popolamenti si trovano a una distanza sufficiente sia da popolamenti della stessa specie con caratteristiche negative sia da popolamenti di un’altra specie o varietà con i quali possono prodursi incroci. La distanza minima non deve essere inferiore a 300 metri. Il criterio dell’ubicazione assume particolare importanza quando i popolamenti circostanti non sono autoctoni.</dd><dt>3. </dt><dd><i>Omogeneità: </i>il popolamento presenta una normale variabilità individuale dei caratteri morfologici.</dd><dt>4. </dt><dd><i>Produzione massale: </i>la produzione massale è spesso il primo criterio di scelta; in tal caso il popolamento scelto deve superare i livelli di produzione medi riferiti a stazioni equivalenti.</dd><dt>5. </dt><dd><i>Qualità del legno: </i>anche la qualità del legno va considerata; in determinati casi può costituire il criterio determinante.</dd><dt>6. </dt><dd><i>Forma: </i>i popolamenti devono presentare caratteri morfologici particolarmente favorevoli soprattutto per quanto concerne il tronco, che deve essere il più diritto possibile, la disposizione e la finezza dei rami nonché la spalcatura naturale; gli assi doppi e le torsioni devono apparire raramente.</dd><dt>7. </dt><dd><i>Stato di salute e resistenza: </i>i popolamenti devono essere sani e offrire in stazione buona resistenza agli organismi nocivi e a condizioni climatiche sfavorevoli.</dd><dt>8. </dt><dd><i>Numero di alberi: </i>i popolamenti devono essere costituiti da uno o più gruppi di alberi, all’interno del quale o fra i quali ci siano sufficienti possibilità di fecondazione. Per evitare gli effetti negativi della riproduzione fra consanguinei, i popolamenti devono presentare un numero sufficiente di alberi e una superficie minima.</dd><dt></dt><dd>Per le specie di alberi costituenti popolamento sono necessari almeno 100 potenziali alberi madre o una superficie ridotta (grado di copertura della specie considerata moltiplicato per la superficie totale del popolamento) di 100 are.</dd><dt></dt><dd>Per le altre specie sono necessari almeno 25 potenziali alberi madre o una superficie ridotta di almeno 25 are.</dd><dt>9. </dt><dd><i>Età: </i>i popolamenti devono essere formati nella misura più larga possibile da alberi che hanno raggiunto un’età tale da permettere di apprezzare al meglio i criteri di cui sopra.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_B"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_B" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_2/lvl_u1/lvl_B" routerlink="./">B. Piantagioni da seme</a></h3><div class="collapseable"><p>Le piantagioni da seme devono essere impiantate in modo tale che ci sia una garanzia sufficiente che le sementi che se ne ricaveranno presentino almeno le qualità genetiche medie del materiale di base dal quale proviene la piantagione da seme.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_C"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_C" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_2/lvl_u1/lvl_C" routerlink="./">C. Cloni</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Le cifre A.4, A.5, A.6, A.7 e A.9 del presente allegato sono applicabili per analogia. </dd><dt>2. </dt><dd>I cloni devono poter essere identificati grazie ai loro caratteri distintivi.</dd><dt>3. </dt><dd>L’idoneità dei cloni deve poggiare sull’esperienza o essere comprovata da esperimenti eseguiti su un arco sufficiente di tempo.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Criteri d’esame comparativo applicati al materiale di base destinato alla produzione di un «materiale di riproduzione controllato»</a></h2><div class="collapseable"><p>Per il presente allegato valgono le disposizioni dell’allegato 1 della seconda direttiva 75/445 del Consiglio delle Comunità europee del 26 giugno 1975 che modifica la direttiva 66/404/CEE relativa alla commercializzazione del materiale forestale di moltiplicazione<sup><a fragment="#fn-d6e1185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fn-d6e1185" id="fnbck-d6e1185" routerlink="./">9</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1185"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#fnbck-d6e1185" routerlink="./">9</a></sup><sup> </sup>Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, N. L 196 del 26.7.75, p. 20-22. Il testo di queste prescrizioni può essere chiesto presso l’Ufficio federale dell’ambiente, 3003 Berna. </p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Criteri applicabili al materiale di riproduzione d’origine accertata</a></h2><div class="collapseable"><p>Per le specie costituenti popolamento ai sensi dell’allegato 1 sono necessari almeno 25 potenziali alberi madre o una superficie ridotta (grado di copertura della specie considerata moltiplicato per la superficie totale del popolamento) di 25 are.</p><p>Per le altre specie ai sensi dell’allegato 1 sono necessari almeno 10 potenziali alberi madre.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 6 cpv. 1 e 9 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/231_231_231/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Certificato di provenienza</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p>N. </p></td></tr><tr><td><p>(Paese)</p></td><td><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p>Con il presente certificato si attesta che il materiale di riproduzione forestale descritto in appresso è stato controllato dai servizi competenti e che, sulla base delle constatazioni fatte e dei documenti presentati, corrisponde alle indicazioni che seguono:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p> 1.</p></td><td colspan="4"><p>Natura del prodotto: sementi/parti di piante/piante (*)</p></td></tr><tr><td><p> 2.</p></td><td colspan="4"><p>Specie, sottospecie, varietà, clone (*):</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>a)</p></td><td colspan="3"><p>denominazione comune:</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>b)</p></td><td colspan="3"><p>denominazione botanica: </p></td></tr><tr><td><p> 3. </p></td><td colspan="4"><p>Categoria: materiale di riproduzione selezionato/materiale di riproduzione controllato/materiale di riproduzione d’origine accertata (*)</p></td></tr><tr><td><p> 4.</p></td><td><p>a)</p></td><td colspan="3"><p>Regione di provenienza, rispettivamente provenienza, per il materiale di riproduzione selezionato/materiale di riproduzione d’origine accertata (*):</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="3"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>b)</p></td><td colspan="3"><p>Materiale di base, per il materiale di riproduzione controllato:</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="3"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>c)</p></td><td colspan="3"><p>Autoctono/introdotto da: (origine)/ignota (*)</p></td></tr><tr><td><p> 5.</p></td><td colspan="4"><p>Natura del materiale di base: popolamento/cloni/piantagione da seme (*)</p></td></tr><tr><td><p> 6.</p></td><td><p>a)</p></td><td colspan="3"><p>Anno di maturità per le sementi: </p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>b)</p></td><td colspan="3"><p>Durata dell’allevamento in vivaio come semenzale/pianta riprodotta agamicamente/trapianto (*): </p></td></tr><tr><td><p> 7.</p></td><td colspan="4"><p>Quantità: </p></td></tr><tr><td><p> 8.</p></td><td colspan="4"><p>Numero e descrizione dei colli: </p></td></tr><tr><td><p> 9.</p></td><td colspan="4"><p>Contrassegno dei colli: </p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td colspan="4"><p>Ulteriori indicazioni: </p></td></tr><tr><td colspan="3"><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p></p></td><td><p></p></td><td><p>19 </p></td></tr><tr><td colspan="3"><p></p></td><td colspan="2"><p>(Luogo e data)</p></td></tr><tr><td colspan="3"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td colspan="3"><p>(Timbro)</p></td><td colspan="2"><p>(Firma)</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p>(*) Cancellare le indicazioni non conformi.</p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 25ab4949-8771-48c8-9825-82e8f324568f | Legge federale su la caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici | Legge sulla caccia | LCP | 922.0 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 1986-06-20T00:00:00 | 1,640,995,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26082/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it | Microsoft Word - 922.0.it.doc 1 Legge federale su la caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (Legge sulla caccia, LCP) del 20 giugno 1986 (Stato 1° gennaio 2022) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 74 capoverso 1, 78 capoverso 4, 79 e 80 capoverso 1 della Costituzione federale1;2 visto il messaggio del Consiglio federale del 27 aprile 19833, decreta: Capitolo 1: Scopo e campo di applicazione Art. 1 Scopo 1 La presente legge si prefigge di: a. conservare la diversità delle specie e gli spazi vitali di mammiferi e uccelli indigeni e migratori viventi allo stato selvatico; b. proteggere le specie animali minacciate; c. ridurre a un limite sopportabile i danni a foreste e colture causati dalla fauna selvatica; d. garantire un’adeguata gestione venatoria della selvaggina. 2 Essa stabilisce i principi secondo i quali i Cantoni devono disciplinare la caccia. Art. 2 Campo di applicazione La legge concerne gli animali seguenti viventi in Svizzera allo stato selvatico: a. uccelli; b. predatori; c. artiodattili; d. leporidi; e. castori, marmotte e scoiattoli. RU 1988 506 1 RS 101 2 Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla L del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 3 FF 1983 II 1169 922.0 Caccia 2 922.0 Capitolo 2: Caccia Art. 3 Principi 1 I Cantoni disciplinano e pianificano la caccia. Essi tengono conto delle condizioni locali, delle esigenze dell’agricoltura e della protezione della natura. La gestione continuativa delle foreste e la rigenerazione naturale con essenze stanziali devono essere assicurate. 2 I Cantoni stabiliscono le premesse per l’autorizzazione di caccia, determinano il sistema e le zone di caccia e provvedono ad un’efficace sorveglianza. 3 Essi tengono, conformemente alle prescrizioni del Consiglio federale, una statistica dei capi uccisi e degli effettivi delle specie più importanti. 4 Il Consiglio federale designa i mezzi ausiliari proibiti per l’esercizio della caccia. Esso fa allestire una statistica federale della caccia. Art. 4 Autorizzazione di caccia 1 Chiunque voglia cacciare deve avere un’autorizzazione del Cantone. 2 L’autorizzazione è rilasciata a chi abbia dimostrato, in un esame stabilito dal Can- tone, di possedere le conoscenze necessarie. 3 I Cantoni possono rilasciare a persone che si preparano all’esame e a cacciatori ospiti un’autorizzazione di caccia limitata ad alcuni giorni. Art. 5 Specie cacciabili e periodi di protezione 1 Le specie cacciabili e i periodi di protezione sono stabiliti come segue: a. cervo dal 1° febbraio al 31 luglio b. cinghiale dal 1° febbraio al 30 giugno c. daino, cervo Sika e muflone dal 1° febbraio al 31 luglio d. capriolo dal 1° febbraio al 30 aprile e. camoscio dal 1° gennaio al 31 luglio f. lepre comune, lepre variabile e coniglio selvatico dal 1° gennaio al 30 settembre g. marmotta dal 16 ottobre al 31 agosto h. volpe dal 1° marzo al 15 giugno L sulla caccia 3 922.0 i. tasso dal 16 gennaio al 15 giugno k. martora e faina dal 16 febbraio al 31 agosto l. fagiano di monte maschio, pernice bianca e pernice grigia dal 1° dicembre al 15 ottobre m. colombaccio, tortora dal collare orientale, corvo imperiale e cornacchia gri- gia dal 16 febbraio al 31 luglio n. fagiano comune dal 1° febbraio al 31 agosto o. svasso maggiore, folaga, cormorano e anatra selvatica dal 1° febbraio al 31 agosto p. beccaccia dal 15 dicembre al 15 settembre. 2 Le specie seguenti di anatre selvatiche sono protette: oca selvatica, tadorna, casar- ca, smergo e cigno, anatra marmorizzata, edredone di Steller, moretta arlecchina, gobbo rugginoso, quattrocchi d’Islanda e fistone turco. 3 Le specie seguenti possono essere cacciate tutto l’anno: a. cane procione, procione lavatore e gatto domestico inselvatichito; b. cornacchia nera, gazza, ghiandaia e tortora domestica inselvatichita. 4 I Cantoni possono prolungare i periodi di protezione o restringere la lista delle spe- cie cacciabili. Ne hanno il dovere qualora lo esiga la protezione di specie localmente minacciate. 5 Essi possono, previo consenso del Dipartimento federale dell’ambiente, dei tra- sporti, dell’energia e delle comunicazioni (Dipartimento)4, accorciare provvisoria- mente i periodi di protezione al fine di ridurre effettivi troppo alti o salvaguardare la diversità delle specie. 6 Il Consiglio federale può, sentiti i Cantoni, restringere, su piano nazionale, la lista delle specie cacciabili, qualora sia necessario alla conservazione di specie minac- ciate, oppure allargarla, indicando i periodi di protezione, quando il ristabilimento degli effettivi di specie protette permette nuovamente la caccia. Art. 6 Messa in libertà di selvaggina 1 I Cantoni possono mettere in libertà selvaggina soltanto se è assicurato un biotopo adeguato ed è garantita una protezione sufficiente. 2 Non possono essere messi in libertà animali che causano danni ingenti o minac- ciano la diversità delle specie indigene. Il Consiglio federale designa tali animali. 4 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). Caccia 4 922.0 Capitolo 3: Protezione Art. 7 Specie protette 1 Tutti gli animali di cui all’articolo 2, non appartenenti a una specie cacciabile, sono protetti (specie protette). 2 I Cantoni possono, previo consenso dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufficio federale)5, prevedere l’abbattimento di animali protetti se necessario per la protezio- ne del biotopo o per la conservazione della diversità delle specie. Il Consiglio federa- le stabilisce le specie cui questa norma è applicabile. 3 Gli stambecchi possono essere cacciati dal 1° settembre al 30 novembre a scopo di regolazione degli effettivi. I Cantoni presentano ogni anno al Dipartimento, per approvazione, una pianificazione degli abbattimenti. Il Consiglio federale emana le relative prescrizioni. 4 I Cantoni provvedono a proteggere sufficientemente dai disturbi i mammiferi e gli uccelli selvatici. 5 Essi disciplinano segnatamente la protezione dei giovani animali e delle loro madri durante i periodi di caccia e degli uccelli adulti, durante il periodo della cova. 6 Nella pianificazione ed esecuzione di costruzioni e impianti che possono pregiu- dicare la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici, la Confederazione con- sulta i Cantoni. Per progetti che pregiudicano zone protette d’importanza internazio- nale o nazionale, dev’essere chiesto il preavviso dell’Ufficio federale. Art. 8 Abbattimento di animali ammalati o feriti I guardacaccia, i badatori e gli affittuari di una riserva sono autorizzati ad abbattere anche e fuori del periodo di caccia gli animali feriti o ammalati. I capi abbattuti devono essere annunciati senza indugio all’autorità cantonale della caccia. Art. 9 Autorizzazioni della Confederazione 1 Necessita di un’autorizzazione della Confederazione chi vuole: a. importare, far transitare o esportare animali di specie protette nonché parti o prodotti dei medesimi; b. mettere in libertà animali delle specie protette; c. importare, nell’intento di metterli in libertà, animali cacciabili; d. servirsi, in via eccezionale, di mezzi ausiliari proibiti per l’esercizio della caccia. 2 Il Consiglio federale disciplina le competenze e la procedura. 5 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). L sulla caccia 5 922.0 Art. 10 Animali protetti tenuti in cattività 1 Chi vuole tenere in cattività animali protetti necessita di un’autorizzazione canto- nale. 2 Il Consiglio federale stabilisce a quali condizioni possono essere tenuti in cattività animali protetti. Art. 11 Zone protette 1 Il Consiglio federale, dopo aver sentito i Cantoni, delimita riserve per uccelli acquatici e di passo, d’importanza internazionale. 2 Esso delimita, d’intesa con i Cantoni, bandite federali di caccia come pure riserve per uccelli acquatici e di passo, d’interesse nazionale. 3 Le bandite federali di caccia possono essere soppresse o sostituite con bandite equivalenti soltanto d’intesa con il Consiglio federale. 4 I Cantoni possono creare altre bandite di caccia e riserve per gli uccelli. 5 Nelle bandite di caccia e nelle riserve per gli uccelli la caccia è proibita. Gli organi esecutivi cantonali possono tuttavia permettere l’abbattimento di selvaggina se necessario per la protezione del biotopo, per la conservazione della diversità delle specie, per la cura della selvaggina o per la prevenzione di eccessivi danni da essa provocati. 6 Il Consiglio federale emana disposizioni per la protezione delle bandite federali di caccia e delle riserve per gli uccelli acquatici e di passo, d’importanza internazionale e nazionale. Sulla base di accordi di programma la Confederazione accorda ai Can- toni indennità globali per le spese di vigilanza di tali riserve e aree.6 Capitolo 4: Danni causati dalla selvaggina Art. 12 Prevenzione dei danni causati dalla selvaggina 1 I Cantoni prendono misure preventive contro i danni causati dalla selvaggina. 2 Essi possono ognora ordinare o permettere misure contro singoli animali protetti o cacciabili che causano danni rilevanti. Possono affidare l’esecuzione di queste misu- re unicamente a persone titolari di un’autorizzazione di caccia o a organi di sorve- glianza.7 6 Nuovo testo del per. giusta il n. II 31 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349). 7 Nuovo testo giusta il n. II 11 dell’all. alla LF del 22 mar. 2002 concernente l’adeguamento di disposizioni organizzative del diritto federale, in vigore dal 1° feb. 2003 (RU 2003 187; FF 2001 3431). Caccia 6 922.0 2bis Il Consiglio federale può designare le specie animali protette contro le quali l’Ufficio federale ordina le misure di cui al capoverso 2.8 3 I Cantoni stabiliscono le misure ammesse di autodifesa contro la selvaggina per la protezione di animali domestici, beni immobili e colture agricole. Il Consiglio fede- rale designa le specie protette contro le quali possono essere prese queste misure di autodifesa. 4 Se una specie protetta presenta un effettivo eccessivo per cui causa danni ingenti o grave pericolo, i Cantoni possono prendere misure per diminuirne l’effettivo, pre- vio consenso del Dipartimento. 5 La Confederazione promuove e coordina le misure dei Cantoni volte a prevenire i danni causati dalla selvaggina, segnatamente quelli causati dai grandi predatori agli animali da reddito.9 Può affidare l’esecuzione di tali compiti, contro indennità, a corporazioni di diritto pubblico o a privati.10 Art. 13 Risarcimento dei danni causati dalla selvaggina 1 Per i danni causati dalla selvaggina al bosco, alle colture agricole e ad animali da reddito è corrisposto un equo risarcimento. Sono eccettuati i danni causati da animali contro i quali sono ammesse misure di autodifesa a tenore dell’articolo 12 capover- so 3. 2 I Cantoni disciplinano l’obbligo di risarcimento. Il risarcimento è dovuto soltanto per quanto non si tratti di danni insignificanti e siano state prese le misure che si potevano ragionevolmente pretendere per prevenire il danno. Le spese per siffatte misure possono essere computate nel calcolo dell’indennità. 3 La Confederazione accorda ai Cantoni, sulla base di accordi di programma, inden- nità globali per le spese di risarcimento dei danni causati dalla selvaggina nelle riserve e nelle aree di cui all’articolo 11 capoverso 6.11 4 Confederazione e Cantoni partecipano al risarcimento dei danni causati da certi animali protetti. Il Consiglio federale, sentiti i Cantoni, designa queste specie protette e determina le condizioni dell’obbligo di risarcimento. 8 Introdotto dal n. II 11 dell’all. alla LF del 22 mar. 2002 concernente l’adeguamento di disposizioni organizzative del diritto federale, in vigore dal 1° feb. 2003 (RU 2003 187; FF 2001 3431). 9 Introdotto dal n. 9 dell’all. alla LF del 22 mar. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3463 3863; FF 2012 1757). 10 Per. introdotto dal n. 2 dell’all. alla L del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). 11 Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla L del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3207; FF 2014 4237). L sulla caccia 7 922.0 Capitolo 5: Informazione, formazione e ricerca Art. 14 1 I Cantoni provvedono affinché la popolazione sia sufficientemente informata sul modo di vita degli animali selvatici, sui loro bisogni e sulla loro protezione. 2 Essi disciplinano la formazione e la formazione continua degli organi di protezione della selvaggina e dei cacciatori. La Confederazione tiene corsi per la formazione continua complementare degli organi di protezione della selvaggina delle zone fede- rali protette.12 3 La Confederazione promuove lo studio sugli animali selvatici, sulle loro malattie e sul loro biotopo. Per questo scopo, l’Ufficio federale può consentire deroghe alle disposizioni della presente legge concernenti gli animali protetti. Per le deroghe riguardanti gli animali cacciabili sono competenti i Cantoni. 4 La Confederazione gestisce il Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina. Essa promuove l’informazione del pubblico e può assegnare sussidi a centri di ricerca e ad altre istituzioni di importanza nazionale che sono al servizio della formazione e della ricerca. 5 Il Consiglio federale emana prescrizioni concernenti la marcatura di mammiferi e uccelli selvatici. Capitolo 6: Responsabilità civile e assicurazione Art. 15 Responsabilità civile 1 Chi provoca danni nell’esercizio della caccia ne è responsabile. 2 Per il rimanente valgono le disposizioni del Codice delle obbligazioni13 concernenti gli atti illeciti. Art. 16 Assicurazione 1 Chi è titolare di un’autorizzazione di caccia deve concludere un’assicurazione per la responsabilità civile. Il Consiglio federale stabilisce la somma minima di coper- tura. 2 Il danneggiato può intentare direttamente l’azione contro l’assicuratore per l’am- montare della somma assicurata. 3 Le eccezioni derivanti dal contratto d’assicurazione o dalla legge federale del 2 aprile 190814 sul contratto d’assicurazione non sono opponibili al danneggiato. 12 Nuovo testo giusta il n. 43 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 689; FF 2013 3085). 13 RS 220 14 RS 221.229.1 Caccia 8 922.0 4 L’assicuratore ha un diritto di regresso contro lo stipulante o l’assicurato nella misura in cui egli potrebbe negare o ridurre la sua prestazione secondo il contratto d’assicurazione o la legge federale sul contratto d’assicurazione. Capitolo 7: Disposizioni penali Art. 17 Delitti 1 È punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria chiun- que, intenzionalmente e senza autorizzazione:15 a. caccia o uccide animali delle specie cacciabili o protette, oppure cattura o tiene in cattività animali di specie protette o se ne appropria; b. toglie dai nidi uova o piccoli di specie protette o disturba uccelli che covano; c. importa, fa transitare, esporta, mette in vendita o aliena animali protetti, vivi o morti, come pure parti o prodotti dei medesimi o uova; d. acquista, accetta in dono o in pegno, prende in custodia, dissimula, smercia o aiuta a smerciare animali vivi o morti oppure prodotti dei medesimi, di cui sa oppure dovrebbe presumere che sono stati ottenuti con un reato; e. entra, senza un motivo sufficiente, in una zona protetta munito di un’arma da tiro; f. scaccia o attira animali fuori delle zone protette; g. mette in libertà animali; h. affumica, gasa, affoga o impala volpi, tassi o marmotte; i.16 usa mezzi ausiliari proibiti per l’esercizio della caccia. 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa. Art. 18 Contravvenzioni 1 È punito con una multa sino a 20 000 franchi chiunque, intenzionalmente e senza autorizzazione:17 a. cattura selvaggina, la tiene in cattività, se ne appropria o la importa allo sco- po di metterla in libertà; b. entra, senza un motivo sufficiente, in una zona di caccia munito di un’arma da tiro; 15 Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla LF del 22 giu. 2007, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5499 5405 art. 2 lett. d; FF 2006 2531). 16 Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla LF del 22 giu. 2007, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5499 5405 art. 2 lett. d; FF 2006 2531). 17 Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459; FF 1999 1669). L sulla caccia 9 922.0 c. detiene, fuori dei periodi di caccia, armi o trappole sui maggenghi o sugli alpi; d. lascia cacciare cani; e. non osserva i provvedimenti per proteggere gli animali dai disturbi; f. toglie dai nidi uova o piccoli di uccelli delle specie cacciabili; g. brucia estensivamente scarpate, bordi di campi o pascoli o elimina siepi; h. ostacola l’esercizio della caccia. 2 Il tentativo e la complicità sono punibili. 3 Se, nei casi previsti nel capoverso 1 lettere a-g, l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa. 4 Chiunque, durante la caccia, non reca seco i documenti prescritti o si rifiuta di esi- birli agli organi di sorveglianza competenti è punito con la multa. 5 I Cantoni possono reprimere come contravvenzioni altre infrazioni al diritto can- tonale. Art. 19 Applicazione alle persone giuridiche e alle società commerciali È applicabile l’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 197418 sul diritto penale amministrativo. Art. 20 Ritiro e diniego dell’autorizzazione di caccia 1 Chi ha un’autorizzazione di caccia ne è privato dal giudice per uno sino a dieci anni se: a. intenzionalmente o per negligenza, uccide o ferisce gravemente una persona durante l’esercizio della caccia; b. ha intenzionalmente commesso o tentato di commettere un delitto di cui all’articolo 17, in qualità di autore, istigatore o complice. 2 Il ritiro dell’autorizzazione vale per tutta la Svizzera. 3 I Cantoni possono prevedere altri motivi di ritiro o diniego dell’autorizzazione di caccia. Le pertinenti disposizioni amministrative valgono unicamente per il Cantone di cui si tratta. 18 RS 313.0 Caccia 10 922.0 Capitolo 8: Procedura penale Art. 21 Perseguimento 1 Il perseguimento penale e il giudizio delle infrazioni spettano ai Cantoni. 2 L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria persegue e giudica le infrazioni commesse all’atto dell’importazione, del transito e dell’esportazione. Se vi è simultaneamente un’infrazione alla legge del 18 marzo 200519 sulle dogane o alla legge del 12 giugno 200920 sull’IVA, le infrazioni sono perseguite e giudicate dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.21 3 Se un’infrazione costituisce simultaneamente un’infrazione secondo il capoverso 2 e un’infrazione alla legge federale del 16 marzo 201222 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, alla legge federale del 16 dicembre 200523 sulla protezione degli animali, alla legge del 18 marzo 2005 sulle dogane, alla legge del 12 giugno 2009 sull’IVA, alla legge del 20 giugno 201424 sulle derrate alimentari o alla legge del 1° luglio 196625 sulle epizoozie, perseguibile dalla stessa autorità federale, è applicata la pena comminata per l’infrazione più grave; tale pena può essere ade- guatamente aumentata.26 Art. 2227 Obbligo di comunicazione 1 Ogni ritiro dell’autorizzazione di caccia pronunciato dal giudice deve essere comu- nicato all’Ufficio federale. 2 L’Ufficio federale comunica ai Cantoni un elenco delle persone cui l’autorizza- zione è stata ritirata; questo elenco permette ai Cantoni di assicurare il ritiro dell’au- torizzazione sul loro territorio. 3 L’Ufficio federale può conservare tali dati in una collezione elettronica di dati. Una volta scaduto il termine per il ritiro dell’autorizzazione di caccia, cancella le registra- zioni elettroniche e distrugge le relative decisioni cantonali. Può conservare queste ultime dopo averle rese anonime per scopi scientifici o statistici. 19 RS 631.0 20 RS 641.20 21 Nuovo testo giusta il n. I 35 dell’O del 12 giu. 2020 sull’adeguamento di leggi in seguito al cambiamento della designazione dell’Amministrazione federale delle dogane nel qua- dro del suo ulteriore sviluppo, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 2743). 22 RS 453 23 RS 455 24 RS 817.0 25 RS 916.40 26 Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. alla L del 20 giu. 2014 sulle derrate alimentari, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 249; FF 2011 5017). 27 Nuovo testo giusta il n. VIII 1 della LF del 24 mar. 2000 concernente l’istituzione e l’adeguamento di basi legali per il trattamento di dati personali, in vigore dal 1° set. 2000 (RU 2000 1891; FF 1999 7979). L sulla caccia 11 922.0 Art. 23 Risarcimento di danni L’affittuario, in zone con regime di riserva, e il Cantone o il Comune, nelle altre zone, hanno diritto di esigere il risarcimento del danno causato da un delitto di caccia o da una contravvenzione. Per il resto sono applicabili le disposizioni del Codice delle obbligazioni28. Capitolo 9: Esecuzione e procedura29 Art. 24 Esecuzione da parte della Confederazione30 Il Consiglio federale emana le disposizioni esecutive. Art. 25 Esecuzione da parte dei Cantoni31 1 L’esecuzione della presente legge incombe ai Cantoni sotto la sorveglianza della Confederazione: Essi rilasciano tutte le autorizzazioni che non competono a un’au- torità federale in virtù della presente legge. 2 Le disposizioni cantonali d’esecuzione concernenti la proroga del periodo di pro- tezione, la restrizione della lista delle specie cacciabili (art. 5 cpv. 4), la protezione degli animali contro i disturbi (art. 7 cpv. 4), la protezione dei giovani animali, delle loro madri e degli uccelli adulti (art. 7 cpv. 5), come anche le misure di autodifesa (art. 12 cpv. 3) devono essere approvate dalla Confederazione32. 3 Tutti gli atti normativi cantonali concernenti la caccia devono essere comunicati all’Ufficio federale prima della loro entrata in vigore. Art. 25a33 Art. 26 Diritto di perquisizione e di sequestro I Cantoni disciplinano il diritto di perquisire i locali e gli impianti e di sequestrare oggetti al fine di garantire l’esecuzione della presente legge. Essi conferiscono alle persone incaricate dell’esecuzione la qualità di funzionari della polizia giudiziaria. 28 RS 220 29 Nuovo testo giusta in n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4803; FF 2000 2145). 30 Nuovo testo giusta in n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4803; FF 2000 2145). 31 Nuovo testo giusta in n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4803; FF 2000 2145). 32 Espr. modificata dal n. III della LF del 15 dic. 1989 conc. l’approvazione di atti legislativi dei Cantoni da parte della Confederazione, in vigore dal 1° feb. 1991 (RU 1991 362; FF 1988 II 1149). 33 Introdotto dal n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica (RU 2003 4803; FF 2000 2145). Abrogato dal n. 128 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197 1069; FF 2001 3764). Caccia 12 922.0 Capitolo 10: Disposizioni finali Art. 27 Abrogazione e modificazione di leggi federali 1. La legge federale del 10 giugno 192534 sulla caccia e la protezione degli uccelli è abrogata. 2. e 3. ...35 Art. 2836 Art. 29 Referendum e entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore 1° aprile 198837 34 [CS 9 552; RU 1954 455 n. I n. 7, 1959 953 art. 11 lett. c, 1962 852, 1971 855, 1977 1907 art. 1, 2, 1981 497 art. 1] 35 Le mod. possono essere consultate alla RU 1988 506 36 Abrogato dal n. II 50 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575). 37 DCF del 29 feb. 1988. | <div _ngcontent-opy-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--922.0--><p class="srnummer">922.0</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale <br/>su la caccia e la protezione dei mammiferi <br/>e degli uccelli selvatici</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Legge sulla caccia, LCP)</h2><p>del 20 giugno 1986 (Stato 1° gennaio 2022) (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 74 capoverso 1, 78 capoverso 4, 79 e 80 capoverso 1 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup>;<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup><br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 27 aprile 1983<sup><a fragment="#fn-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e47" id="fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla L del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p><p id="fn-d6e47"><sup><a fragment="#fnbck-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup><a href="eli/fga/1983/2_1197_1229_1169/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1983</b> II 1169</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Scopo e campo di applicazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge si prefigge di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>conservare la diversità delle specie e gli spazi vitali di mammiferi e uccelli indigeni e migratori viventi allo stato selvatico;</dd><dt>b. </dt><dd>proteggere le specie animali minacciate;</dd><dt>c. </dt><dd>ridurre a un limite sopportabile i danni a foreste e colture causati dalla fauna selvatica;</dd><dt>d. </dt><dd>garantire un’adeguata gestione venatoria della selvaggina.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa stabilisce i principi secondo i quali i Cantoni devono disciplinare la caccia.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo di applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La legge concerne gli animali seguenti viventi in Svizzera allo stato selvatico:</p><dl><dt>a. </dt><dd>uccelli;</dd><dt>b. </dt><dd>predatori;</dd><dt>c. </dt><dd>artiodattili;</dd><dt>d. </dt><dd>leporidi;</dd><dt>e. </dt><dd>castori, marmotte e scoiattoli.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Caccia</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni disciplinano e pianificano la caccia. Essi tengono conto delle condizioni locali, delle esigenze dell’agricoltura e della protezione della natura. La gestione continuativa delle foreste e la rigenerazione naturale con essenze stanziali devono essere assicurate.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni stabiliscono le premesse per l’autorizzazione di caccia, determinano il sistema e le zone di caccia e provvedono ad un’efficace sorveglianza.</p><p><sup>3</sup> Essi tengono, conformemente alle prescrizioni del Consiglio federale, una statistica dei capi uccisi e degli effettivi delle specie più importanti.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale designa i mezzi ausiliari proibiti per l’esercizio della caccia. Esso fa allestire una statistica federale della caccia.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Autorizzazione di caccia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque voglia cacciare deve avere un’autorizzazione del Cantone.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione è rilasciata a chi abbia dimostrato, in un esame stabilito dal Cantone, di possedere le conoscenze necessarie.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni possono rilasciare a persone che si preparano all’esame e a cacciatori ospiti un’autorizzazione di caccia limitata ad alcuni giorni.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Specie cacciabili e periodi di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le specie cacciabili e i periodi di protezione sono stabiliti come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cervo<br/>dal 1° febbraio al 31 luglio</dd><dt>b. </dt><dd>cinghiale<br/>dal 1° febbraio al 30 giugno</dd><dt>c. </dt><dd>daino, cervo Sika e muflone dal 1° febbraio al 31 luglio</dd><dt>d. </dt><dd>capriolo<br/>dal 1° febbraio al 30 aprile</dd><dt>e. </dt><dd>camoscio<br/>dal 1° gennaio al 31 luglio</dd><dt>f. </dt><dd>lepre comune, lepre variabile e coniglio selvatico dal 1° gennaio al 30 settembre</dd><dt>g. </dt><dd>marmotta<br/>dal 16 ottobre al 31 agosto</dd><dt>h. </dt><dd>volpe<br/>dal 1° marzo al 15 giugno</dd><dt>i. </dt><dd>tasso<br/>dal 16 gennaio al 15 giugno</dd><dt>k. </dt><dd>martora e faina dal 16 febbraio al 31 agosto</dd><dt>l. </dt><dd>fagiano di monte maschio, pernice bianca e pernice grigia dal 1° dicembre al 15 ottobre</dd><dt>m. </dt><dd>colombaccio, tortora dal collare orientale, corvo imperiale e cornacchia grigia dal 16 febbraio al 31 luglio</dd><dt>n. </dt><dd>fagiano comune dal 1° febbraio al 31 agosto</dd><dt>o. </dt><dd>svasso maggiore, folaga, cormorano e anatra selvatica dal 1° febbraio al 31 agosto</dd><dt>p. </dt><dd>beccaccia<br/>dal 15 dicembre al 15 settembre.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le specie seguenti di anatre selvatiche sono protette: oca selvatica, tadorna, casarca, smergo e cigno, anatra marmorizzata, edredone di Steller, moretta arlecchina, gobbo rugginoso, quattrocchi d’Islanda e fistone turco.</p><p><sup>3</sup> Le specie seguenti possono essere cacciate tutto l’anno:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cane procione, procione lavatore e gatto domestico inselvatichito;</dd><dt>b. </dt><dd>cornacchia nera, gazza, ghiandaia e tortora domestica inselvatichita.</dd></dl><p><sup>4</sup> I Cantoni possono prolungare i periodi di protezione o restringere la lista delle specie cacciabili. Ne hanno il dovere qualora lo esiga la protezione di specie localmente minacciate.</p><p><sup>5</sup> Essi possono, previo consenso del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Dipartimento)<sup><a fragment="#fn-d6e263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e263" id="fnbck-d6e263" routerlink="./">4</a></sup>, accorciare provvisoriamente i periodi di protezione al fine di ridurre effettivi troppo alti o salvaguardare la diversità delle specie.</p><p><sup>6</sup> Il Consiglio federale può, sentiti i Cantoni, restringere, su piano nazionale, la lista delle specie cacciabili, qualora sia necessario alla conservazione di specie minacciate, oppure allargarla, indicando i periodi di protezione, quando il ristabilimento degli effettivi di specie protette permette nuovamente la caccia.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e263"><sup><a fragment="#fnbck-d6e263" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e263" routerlink="./">4</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>). </p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Messa in libertà di selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni possono mettere in libertà selvaggina soltanto se è assicurato un biotopo adeguato ed è garantita una protezione sufficiente.</p><p><sup>2</sup> Non possono essere messi in libertà animali che causano danni ingenti o minacciano la diversità delle specie indigene. Il Consiglio federale designa tali animali.</p></div></article></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Protezione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Specie protette</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Tutti gli animali di cui all’articolo 2, non appartenenti a una specie cacciabile, sono protetti (specie protette).</p><p><sup>2</sup> I Cantoni possono, previo consenso dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufficio federale)<sup><a fragment="#fn-d6e304" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e304" id="fnbck-d6e304" routerlink="./">5</a></sup>, prevedere l’abbattimento di animali protetti se necessario per la protezione del biotopo o per la conservazione della diversità delle specie. Il Consiglio federale stabilisce le specie cui questa norma è applicabile.</p><p><sup>3</sup> Gli stambecchi possono essere cacciati dal 1° settembre al 30 novembre a scopo di regolazione degli effettivi. I Cantoni presentano ogni anno al Dipartimento, per approvazione, una pianificazione degli abbattimenti. Il Consiglio federale emana le relative prescrizioni.</p><p><sup>4</sup> I Cantoni provvedono a proteggere sufficientemente dai disturbi i mammiferi e gli uccelli selvatici.</p><p><sup>5</sup> Essi disciplinano segnatamente la protezione dei giovani animali e delle loro madri durante i periodi di caccia e degli uccelli adulti, durante il periodo della cova.</p><p><sup>6</sup> Nella pianificazione ed esecuzione di costruzioni e impianti che possono pregiudicare la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici, la Confederazione consulta i Cantoni. Per progetti che pregiudicano zone protette d’importanza internazionale o nazionale, dev’essere chiesto il preavviso dell’Ufficio federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e304"><sup><a fragment="#fnbck-d6e304" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e304" routerlink="./">5</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Abbattimento di animali ammalati o feriti</a></h6><div class="collapseable"> <p>I guardacaccia, i badatori e gli affittuari di una riserva sono autorizzati ad abbattere anche e fuori del periodo di caccia gli animali feriti o ammalati. I capi abbattuti devono essere annunciati senza indugio all’autorità cantonale della caccia.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Autorizzazioni della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Necessita di un’autorizzazione della Confederazione chi vuole:</p><dl><dt>a. </dt><dd>importare, far transitare o esportare animali di specie protette nonché parti o prodotti dei medesimi;</dd><dt>b. </dt><dd>mettere in libertà animali delle specie protette;</dd><dt>c. </dt><dd>importare, nell’intento di metterli in libertà, animali cacciabili;</dd><dt>d. </dt><dd>servirsi, in via eccezionale, di mezzi ausiliari proibiti per l’esercizio della caccia.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina le competenze e la procedura.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Animali protetti tenuti in cattività</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi vuole tenere in cattività animali protetti necessita di un’autorizzazione cantonale.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale stabilisce a quali condizioni possono essere tenuti in cattività animali protetti.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Zone protette</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale, dopo aver sentito i Cantoni, delimita riserve per uccelli acquatici e di passo, d’importanza internazionale.</p><p><sup>2</sup> Esso delimita, d’intesa con i Cantoni, bandite federali di caccia come pure riserve per uccelli acquatici e di passo, d’interesse nazionale.</p><p><sup>3</sup> Le bandite federali di caccia possono essere soppresse o sostituite con bandite equivalenti soltanto d’intesa con il Consiglio federale.</p><p><sup>4</sup> I Cantoni possono creare altre bandite di caccia e riserve per gli uccelli.</p><p><sup>5</sup> Nelle bandite di caccia e nelle riserve per gli uccelli la caccia è proibita. Gli organi esecutivi cantonali possono tuttavia permettere l’abbattimento di selvaggina se necessario per la protezione del biotopo, per la conservazione della diversità delle specie, per la cura della selvaggina o per la prevenzione di eccessivi danni da essa provocati.</p><p><sup>6</sup> Il Consiglio federale emana disposizioni per la protezione delle bandite federali di caccia e delle riserve per gli uccelli acquatici e di passo, d’importanza internazionale e nazionale. Sulla base di accordi di programma la Confederazione accorda ai Cantoni indennità globali per le spese di vigilanza di tali riserve e aree.<sup><a fragment="#fn-d6e399" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e399" id="fnbck-d6e399" routerlink="./">6</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e399"><sup><a fragment="#fnbck-d6e399" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e399" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo del per. giusta il n. II 31 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779</a>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Danni causati dalla selvaggina</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Prevenzione dei danni causati dalla selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni prendono misure preventive contro i danni causati dalla selvaggina.</p><p><sup>2</sup> Essi possono ognora ordinare o permettere misure contro singoli animali protetti o cacciabili che causano danni rilevanti. Possono affidare l’esecuzione di queste misure unicamente a persone titolari di un’autorizzazione di caccia o a organi di sorveglianza.<sup><a fragment="#fn-d6e428" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e428" id="fnbck-d6e428" routerlink="./">7</a></sup></p><p><sup>2bis</sup> Il Consiglio federale può designare le specie animali protette contro le quali l’Ufficio federale ordina le misure di cui al capoverso 2.<sup><a fragment="#fn-d6e445" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e445" id="fnbck-d6e445" routerlink="./">8</a></sup></p><p><sup>3</sup> I Cantoni stabiliscono le misure ammesse di autodifesa contro la selvaggina per la protezione di animali domestici, beni immobili e colture agricole. Il Consiglio federale designa le specie protette contro le quali possono essere prese queste misure di autodifesa.</p><p><sup>4</sup> Se una specie protetta presenta un effettivo eccessivo per cui causa danni ingenti o grave pericolo, i Cantoni possono prendere misure per diminuirne l’effettivo, previo consenso del Dipartimento.</p><p><sup>5</sup> La Confederazione promuove e coordina le misure dei Cantoni volte a prevenire i danni causati dalla selvaggina, segnatamente quelli causati dai grandi predatori agli animali da reddito.<sup><a fragment="#fn-d6e468" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e468" id="fnbck-d6e468" routerlink="./">9</a></sup> Può affidare l’esecuzione di tali compiti, contro indennità, a corporazioni di diritto pubblico o a privati.<sup><a fragment="#fn-d6e485" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e485" id="fnbck-d6e485" routerlink="./">10</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e428"><sup><a fragment="#fnbck-d6e428" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e428" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 11 dell’all. alla LF del 22 mar. 2002 concernente l’adeguamento di disposizioni organizzative del diritto federale, in vigore dal 1° feb. 2003 (<a href="eli/oc/2003/24/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 187</a>; <a href="eli/fga/2001/686/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001</b> 3431</a>).</p><p id="fn-d6e445"><sup><a fragment="#fnbck-d6e445" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e445" routerlink="./">8</a></sup> Introdotto dal n. II 11 dell’all. alla LF del 22 mar. 2002 concernente l’adeguamento di disposizioni organizzative del diritto federale, in vigore dal 1° feb. 2003 (<a href="eli/oc/2003/24/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 187</a>; <a href="eli/fga/2001/686/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001</b> 3431</a>).</p><p id="fn-d6e468"><sup><a fragment="#fnbck-d6e468" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e468" routerlink="./">9</a></sup> Introdotto dal n. 9 dell’all. alla LF del 22 mar. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/646/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3463 </a><a href="eli/oc/2013/710/it" routerlink="./" target="_blank">3863</a>; <a href="eli/fga/2012/356/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2012</b> 1757</a>).</p><p id="fn-d6e485"><sup><a fragment="#fnbck-d6e485" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e485" routerlink="./">10</a></sup> Per. introdotto dal n. 2 dell’all. alla L del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Risarcimento dei danni causati dalla selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i danni causati dalla selvaggina al bosco, alle colture agricole e ad animali da reddito è corrisposto un equo risarcimento. Sono eccettuati i danni causati da animali contro i quali sono ammesse misure di autodifesa a tenore dell’articolo 12 capoverso 3.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni disciplinano l’obbligo di risarcimento. Il risarcimento è dovuto soltanto per quanto non si tratti di danni insignificanti e siano state prese le misure che si potevano ragionevolmente pretendere per prevenire il danno. Le spese per siffatte misure possono essere computate nel calcolo dell’indennità.</p><p><sup>3</sup> La Confederazione accorda ai Cantoni, sulla base di accordi di programma, indennità globali per le spese di risarcimento dei danni causati dalla selvaggina nelle riserve e nelle aree di cui all’articolo 11 capoverso 6.<sup><a fragment="#fn-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e515" id="fnbck-d6e515" routerlink="./">11</a></sup></p><p><sup>4</sup> Confederazione e Cantoni partecipano al risarcimento dei danni causati da certi animali protetti. Il Consiglio federale, sentiti i Cantoni, designa queste specie protette e determina le condizioni dell’obbligo di risarcimento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e515"><sup><a fragment="#fnbck-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e515" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla L del 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/538/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 3207</a>; <a href="eli/fga/2014/1078/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4237</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Informazione, formazione e ricerca</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono affinché la popolazione sia sufficientemente informata sul modo di vita degli animali selvatici, sui loro bisogni e sulla loro protezione.</p><p><sup>2</sup> Essi disciplinano la formazione e la formazione continua degli organi di protezione della selvaggina e dei cacciatori. La Confederazione tiene corsi per la formazione continua complementare degli organi di protezione della selvaggina delle zone federali protette.<sup><a fragment="#fn-d6e545" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e545" id="fnbck-d6e545" routerlink="./">12</a></sup></p><p><sup>3</sup> La Confederazione promuove lo studio sugli animali selvatici, sulle loro malattie e sul loro biotopo. Per questo scopo, l’Ufficio federale può consentire deroghe alle disposizioni della presente legge concernenti gli animali protetti. Per le deroghe riguardanti gli animali cacciabili sono competenti i Cantoni.</p><p><sup>4</sup> La Confederazione gestisce il Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina. Essa promuove l’informazione del pubblico e può assegnare sussidi a centri di ricerca e ad altre istituzioni di importanza nazionale che sono al servizio della formazione e della ricerca.</p><p><sup>5</sup> Il Consiglio federale emana prescrizioni concernenti la marcatura di mammiferi e uccelli selvatici.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e545"><sup><a fragment="#fnbck-d6e545" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e545" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 43 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/132/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 689</a>; <a href="eli/fga/2013/823/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 3085</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Responsabilità civile e assicurazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15 </b> <b></b>Responsabilità civile</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi provoca danni nell’esercizio della caccia ne è responsabile.</p><p><sup>2</sup> Per il rimanente valgono le disposizioni del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e585" id="fnbck-d6e585" routerlink="./">13</a></sup> concernenti gli atti illeciti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e585"><sup><a fragment="#fnbck-d6e585" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e585" routerlink="./">13</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16 </b> <b></b>Assicurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi è titolare di un’autorizzazione di caccia deve concludere un’assicurazione per la responsabilità civile. Il Consiglio federale stabilisce la somma minima di copertura.</p><p><sup>2</sup> Il danneggiato può intentare direttamente l’azione contro l’assicuratore per l’ammontare della somma assicurata.</p><p><sup>3</sup> Le eccezioni derivanti dal contratto d’assicurazione o dalla legge federale del 2 aprile 1908<sup><a fragment="#fn-d6e611" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e611" id="fnbck-d6e611" routerlink="./">14</a></sup> sul contratto d’assicurazione non sono opponibili al danneggiato.</p><p><sup>4</sup> L’assicuratore ha un diritto di regresso contro lo stipulante o l’assicurato nella misura in cui egli potrebbe negare o ridurre la sua prestazione secondo il contratto d’assicurazione o la legge federale sul contratto d’assicurazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e611"><sup><a fragment="#fnbck-d6e611" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e611" routerlink="./">14</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/24/719_735_717/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>221.229.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Delitti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria chiunque, intenzionalmente e senza autorizzazione:<sup><a fragment="#fn-d6e634" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e634" id="fnbck-d6e634" routerlink="./">15</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>caccia o uccide animali delle specie cacciabili o protette, oppure cattura o tiene in cattività animali di specie protette o se ne appropria;</dd><dt>b. </dt><dd>toglie dai nidi uova o piccoli di specie protette o disturba uccelli che covano;</dd><dt>c. </dt><dd>importa, fa transitare, esporta, mette in vendita o aliena animali protetti, vivi o morti, come pure parti o prodotti dei medesimi o uova;</dd><dt>d. </dt><dd>acquista, accetta in dono o in pegno, prende in custodia, dissimula, smercia o aiuta a smerciare animali vivi o morti oppure prodotti dei medesimi, di cui sa oppure dovrebbe presumere che sono stati ottenuti con un reato;</dd><dt>e. </dt><dd>entra, senza un motivo sufficiente, in una zona protetta munito di un’arma da tiro;</dd><dt>f. </dt><dd>scaccia o attira animali fuori delle zone protette;</dd><dt>g. </dt><dd>mette in libertà animali;</dd><dt>h. </dt><dd>affumica, gasa, affoga o impala volpi, tassi o marmotte;</dd><dt>i.<sup><a fragment="#fn-d6e678" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e678" id="fnbck-d6e678" routerlink="./">16</a></sup> </dt><dd>usa mezzi ausiliari proibiti per l’esercizio della caccia.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e634"><sup><a fragment="#fnbck-d6e634" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e634" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla LF del 22 giu. 2007, in vigore dal 12 dic. 2008 (<a href="eli/oc/2008/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 5499 </a><a href="eli/oc/2008/755/it" routerlink="./" target="_blank">5405 </a>art. 2 lett. d; <a href="eli/fga/2006/280/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2006 </b>2531</a>).</p><p id="fn-d6e678"><sup><a fragment="#fnbck-d6e678" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e678" routerlink="./">16</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 2 dell’all. alla LF del 22 giu. 2007, in vigore dal 12 dic. 2008 (<a href="eli/oc/2008/766/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 5499 </a><a href="eli/oc/2008/755/it" routerlink="./" target="_blank">5405 </a>art. 2 lett. d; <a href="eli/fga/2006/280/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2006 </b>2531</a>).</p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Contravvenzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una multa sino a 20 000 franchi chiunque, intenzionalmente e senza autorizzazione:<sup><a fragment="#fn-d6e709" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e709" id="fnbck-d6e709" routerlink="./">17</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>cattura selvaggina, la tiene in cattività, se ne appropria o la importa allo scopo di metterla in libertà;</dd><dt>b. </dt><dd>entra, senza un motivo sufficiente, in una zona di caccia munito di un’arma da tiro;</dd><dt>c. </dt><dd>detiene, fuori dei periodi di caccia, armi o trappole sui maggenghi o sugli alpi;</dd><dt>d. </dt><dd>lascia cacciare cani;</dd><dt>e. </dt><dd>non osserva i provvedimenti per proteggere gli animali dai disturbi;</dd><dt>f. </dt><dd>toglie dai nidi uova o piccoli di uccelli delle specie cacciabili;</dd><dt>g. </dt><dd>brucia estensivamente scarpate, bordi di campi o pascoli o elimina siepi;</dd><dt>h. </dt><dd>ostacola l’esercizio della caccia.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il tentativo e la complicità sono punibili.</p><p><sup>3</sup> Se, nei casi previsti nel capoverso 1 lettere a-g, l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa.</p><p><sup>4</sup> Chiunque, durante la caccia, non reca seco i documenti prescritti o si rifiuta di esibirli agli organi di sorveglianza competenti è punito con la multa.</p><p><sup>5</sup> I Cantoni possono reprimere come contravvenzioni altre infrazioni al diritto cantonale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e709"><sup><a fragment="#fnbck-d6e709" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e709" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (<a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a>), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/549/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3459</a>; <i>FF <b>1999</b> 1669</i>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Applicazione alle persone giuridiche e alle società commerciali</a></h6><div class="collapseable"> <p>È applicabile l’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 1974<sup><a fragment="#fn-d6e773" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e773" id="fnbck-d6e773" routerlink="./">18</a></sup> sul diritto penale amministrativo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e773"><sup><a fragment="#fnbck-d6e773" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e773" routerlink="./">18</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Ritiro e diniego dell’autorizzazione di caccia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi ha un’autorizzazione di caccia ne è privato dal giudice per uno sino a dieci anni se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>intenzionalmente o per negligenza, uccide o ferisce gravemente una persona durante l’esercizio della caccia;</dd><dt>b. </dt><dd>ha intenzionalmente commesso o tentato di commettere un delitto di cui all’articolo 17, in qualità di autore, istigatore o complice.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il ritiro dell’autorizzazione vale per tutta la Svizzera.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni possono prevedere altri motivi di ritiro o diniego dell’autorizzazione di caccia. Le pertinenti disposizioni amministrative valgono unicamente per il Cantone di cui si tratta.</p></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Procedura penale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Perseguimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il perseguimento penale e il giudizio delle infrazioni spettano ai Cantoni.</p><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria persegue e giudica le infrazioni commesse all’atto dell’importazione, del transito e dell’esportazione. Se vi è simultaneamente un’infrazione alla legge del 18 marzo 2005<sup><a fragment="#fn-d6e819" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e819" id="fnbck-d6e819" routerlink="./">19</a></sup> sulle dogane o alla legge del 12 giugno 2009<sup><a fragment="#fn-d6e827" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e827" id="fnbck-d6e827" routerlink="./">20</a></sup> sull’IVA, le infrazioni sono perseguite e giudicate dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.<sup><a fragment="#fn-d6e835" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e835" id="fnbck-d6e835" routerlink="./">21</a></sup></p><p><sup>3</sup> Se un’infrazione costituisce simultaneamente un’infrazione secondo il capoverso 2 e un’infrazione alla legge federale del 16 marzo 2012<sup><a fragment="#fn-d6e847" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e847" id="fnbck-d6e847" routerlink="./">22</a></sup> sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, alla legge federale del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e855" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e855" id="fnbck-d6e855" routerlink="./">23</a></sup> sulla protezione degli animali, alla legge del 18 marzo 2005 sulle dogane, alla legge del 12 giugno 2009 sull’IVA, alla legge del 20 giugno 2014<sup><a fragment="#fn-d6e863" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e863" id="fnbck-d6e863" routerlink="./">24</a></sup> sulle derrate alimentari o alla legge del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e871" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e871" id="fnbck-d6e871" routerlink="./">25</a></sup> sulle epizoozie, perseguibile dalla stessa autorità federale, è applicata la pena comminata per l’infrazione più grave; tale pena può essere adeguatamente aumentata.<sup><a fragment="#fn-d6e879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e879" id="fnbck-d6e879" routerlink="./">26</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e819"><sup><a fragment="#fnbck-d6e819" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e819" routerlink="./">19</a></sup> <a href="eli/cc/2007/249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.0</b></a></p><p id="fn-d6e827"><sup><a fragment="#fnbck-d6e827" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e827" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/2009/615/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>641.20</b></a></p><p id="fn-d6e835"><sup><a fragment="#fnbck-d6e835" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e835" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 35 dell’O del 12 giu. 2020 sull’adeguamento di leggi in seguito al cambiamento della designazione dell’Amministrazione federale delle dogane nel quadro del suo ulteriore sviluppo, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2020/498/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 2743</a>).</p><p id="fn-d6e847"><sup><a fragment="#fnbck-d6e847" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e847" routerlink="./">22</a></sup> <a href="eli/cc/2013/600/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>453</b></a></p><p id="fn-d6e855"><sup><a fragment="#fnbck-d6e855" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e855" routerlink="./">23</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e863"><sup><a fragment="#fnbck-d6e863" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e863" routerlink="./">24</a></sup> <a href="eli/cc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.0</b></a></p><p id="fn-d6e871"><sup><a fragment="#fnbck-d6e871" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e871" routerlink="./">25</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1565_1621_1604/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.40</b></a></p><p id="fn-d6e879"><sup><a fragment="#fnbck-d6e879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e879" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. alla L del 20 giu. 2014 sulle derrate alimentari, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 249</a>; <a href="eli/fga/2011/853/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2011</b> 5017</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e896" id="fnbck-d6e896" routerlink="./">27</a></sup><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_22" routerlink="./"> Obbligo di comunicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni ritiro dell’autorizzazione di caccia pronunciato dal giudice deve essere comunicato all’Ufficio federale.</p><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale comunica ai Cantoni un elenco delle persone cui l’autorizzazione è stata ritirata; questo elenco permette ai Cantoni di assicurare il ritiro dell’autorizzazione sul loro territorio.</p><p><sup>3</sup> L’Ufficio federale può conservare tali dati in una collezione elettronica di dati. Una volta scaduto il termine per il ritiro dell’autorizzazione di caccia, cancella le registrazioni elettroniche e distrugge le relative decisioni cantonali. Può conservare queste ultime dopo averle rese anonime per scopi scientifici o statistici.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e896"><sup><a fragment="#fnbck-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e896" routerlink="./">27</a></sup> Nuovo testo giusta il n. VIII 1 della LF del 24 mar. 2000 concernente l’istituzione e l’adeguamento di basi legali per il trattamento di dati personali, in vigore dal 1° set. 2000 (<a href="eli/oc/2000/293/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 1891</a>; <a href="eli/fga/1999/1_9005_8381_7979/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1999</b> 7979</a>).</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Risarcimento di danni</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’affittuario, in zone con regime di riserva, e il Cantone o il Comune, nelle altre zone, hanno diritto di esigere il risarcimento del danno causato da un delitto di caccia o da una contravvenzione. Per il resto sono applicabili le disposizioni del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e932" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e932" id="fnbck-d6e932" routerlink="./">28</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e932"><sup><a fragment="#fnbck-d6e932" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e932" routerlink="./">28</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_9" routerlink="./">Capitolo 9: Esecuzione e procedura</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e944" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e944" id="fnbck-d6e944" routerlink="./">29</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e944"><sup><a fragment="#fnbck-d6e944" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e944" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta in n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4803</a>; <a href="eli/fga/2000/484/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2145</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Esecuzione da parte della Confederazione</a><sup><a fragment="#fn-d6e962" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e962" id="fnbck-d6e962" routerlink="./">30</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale emana le disposizioni esecutive.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e962"><sup><a fragment="#fnbck-d6e962" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e962" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta in n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4803</a>; <a href="eli/fga/2000/484/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2145</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Esecuzione da parte dei Cantoni</a><sup><a fragment="#fn-d6e985" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e985" id="fnbck-d6e985" routerlink="./">31</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esecuzione della presente legge incombe ai Cantoni sotto la sorveglianza della Confederazione: Essi rilasciano tutte le autorizzazioni che non competono a un’autorità federale in virtù della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Le disposizioni cantonali d’esecuzione concernenti la proroga del periodo di protezione, la restrizione della lista delle specie cacciabili (art. 5 cpv. 4), la protezione degli animali contro i disturbi (art. 7 cpv. 4), la protezione dei giovani animali, delle loro madri e degli uccelli adulti (art. 7 cpv. 5), come anche le misure di autodifesa (art. 12 cpv. 3) devono essere approvate dalla Confederazione<sup><a fragment="#fn-d6e1008" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e1008" id="fnbck-d6e1008" routerlink="./">32</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> Tutti gli atti normativi cantonali concernenti la caccia devono essere comunicati all’Ufficio federale prima della loro entrata in vigore.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e985"><sup><a fragment="#fnbck-d6e985" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e985" routerlink="./">31</a></sup> Nuovo testo giusta in n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4803</a>; <a href="eli/fga/2000/484/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2145</a>).</p><p id="fn-d6e1008"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1008" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e1008" routerlink="./">32</a></sup><sup> </sup>Espr. modificata dal n. III della LF del 15 dic. 1989 conc. l’approvazione di atti legislativi dei Cantoni da parte della Confederazione, in vigore dal 1° feb. 1991 (<a href="eli/oc/1991/362_362_362/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1991</b> 362</a>; <a href="eli/fga/1988/2_1333_1293_1149/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1988</b> II 1149</a>).</p></div></div></article><article id="art_25_a"><a name="a25a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_25_a" routerlink="./"><b>Art. 25</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1031" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e1031" id="fnbck-d6e1031" routerlink="./">33</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1031"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1031" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e1031" routerlink="./">33</a></sup> Introdotto dal n. 10 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica (<a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4803</a>; <a href="eli/fga/2000/484/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2145</a>). Abrogato dal n. 128 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>2197 </a><a href="eli/oc/2006/188/it" routerlink="./" target="_blank">1069</a>; <a href="eli/fga/2001/731/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001 </b>3764</a>).</p></div></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Diritto di perquisizione e di sequestro</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni disciplinano il diritto di perquisire i locali e gli impianti e di sequestrare oggetti al fine di garantire l’esecuzione della presente legge. Essi conferiscono alle persone incaricate dell’esecuzione la qualità di funzionari della polizia giudiziaria.</p></div></article></div></section><section id="chap_10"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#chap_10" routerlink="./">Capitolo 10: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Abrogazione e modificazione di leggi federali</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-font-style-italic">1. La legge federale del 10 giugno 1925<i><sup><a fragment="#fn-d6e1080" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e1080" id="fnbck-d6e1080" routerlink="./">34</a></sup></i> sulla caccia e la protezione degli uccelli è abrogata.</p><p class="man-font-style-italic">2. e 3.</p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e1123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e1123" id="fnbck-d6e1123" routerlink="./">35</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1080"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1080" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e1080" routerlink="./">34</a></sup><sup> </sup>[CS <b>9</b> 552; <a href="eli/oc/1954/559_573_455/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1954</b> 455 </a>n. I n. 7, <b></b><a href="eli/oc/1959/931_961_953/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1959</b> 953 </a>art. 11 lett. c, <b>1962</b> 852, <b></b><a href="eli/oc/1971/852_854_855/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1971</b> 855</a>, <b></b><a href="eli/oc/1977/1907_1907_1907/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1977</b> 1907 </a>art. 1, <i>2</i>, <b></b><a href="eli/oc/1981/497_497_497/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1981</b> 497 </a>art. 1]</p><p id="fn-d6e1123"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e1123" routerlink="./">35</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/1988/506_506_506/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1988</b> 506</a></p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e1134" id="fnbck-d6e1134" routerlink="./">36</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1134"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e1134" routerlink="./">36</a></sup> Abrogato dal n. II 50 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° ago. 2008 (<a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3437</a>; <a href="eli/fga/2007/885/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2007 </b>5575</a>).</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29 </b> Referendum e entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore 1° aprile 1988<sup><a fragment="#fn-d6e1165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fn-d6e1165" id="fnbck-d6e1165" routerlink="./">37</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1165"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/506_506_506/it#fnbck-d6e1165" routerlink="./">37</a></sup><sup> </sup>DCF del 29 feb. 1988.</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | e80b9797-7f67-4006-aca0-052f504ee61e | Ordinanza sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici | Ordinanza sulla caccia | OCP | 922.01 | true | 2021-07-15T00:00:00 | 1988-02-29T00:00:00 | 1,626,307,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25888/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it | 922.01 1 Ordinanza sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (Ordinanza sulla caccia, OCP) del 29 febbraio 1988 (Stato 15 luglio 2021) Il Consiglio federale svizzero, vista la legge del 20 giugno 19861 sulla caccia (Legge sulla caccia); visto l’articolo 29f capoverso 2 lettere a, c e d della legge del 7 ottobre 19832 sulla protezione dell’ambiente; visto l’articolo 32 capoverso 1 della legge federale del 16 dicembre 20053 sulla protezione degli animali,4 ordina: Sezione 1: Caccia Art. 15 Art. 2 Mezzi ausiliari vietati per l’esercizio della caccia 1 Non possono essere impiegati per l’esercizio della caccia i mezzi ausiliari e i siste- mi seguenti: a. trappole, eccettuate le trappole a trabocchetto, purché vengano controllate giornalmente; b. lacci, calappi metallici, reti, panioni e ami; c. nella caccia da tana: la gassatura e la fumicatura di tane, lo stanamento di tassi, l’impiego di pinze e pali, gli spari per stanare la preda e l’impiego con- temporaneo di più di un cane per tana; d. animali vivi da richiamo; e. apparecchi elettronici per la riproduzione del suono per attirare animali, dispositivi che producono un elettrochoc, fonti luminose artificiali, specchi o altri oggetti abbaglianti nonché puntatori laser, dispositivi di puntamento not- turno e combinazioni di dispositivi con funzioni equiparabili; RU 1988 517 1 RS 922.0 2 RS 814.01 3 RS 455 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 5 Abrogato dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con effetto dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 922.01 Caccia 2 922.01 f. esplosivi, pezzi pirotecnici, veleni, narcotici ed esche avvelenate o narco- tizzanti; g. balestre, archi, fionde, giavellotti, lance, coltelli, fucili e pistole ad aria com- pressa; h. armi semiautomatiche con magazzino con oltre due colpi, fucili a pallini di calibro superiore a 18,2 mm (calibro 12), armi automatiche e armi da pugno; i. armi da fuoco: 1. la cui canna è inferiore a 45 cm, 2. il cui calcio è piegabile, telescopico o non solidamente collegato con il sistema di percussione, 3. la cui canna è svitabile, 4. la cui canna è dotata di un silenziatore integrato o montabile; j. lo sparare da imbarcazioni a motore con potenza superiore a 6 kW, salvo per evitare danni agli attrezzi da pesca posati durante l’esercizio della pesca pro- fessionale; k. lo sparare da veicoli a motore in moto, teleferiche, funicolari, seggiovie e sciovie nonché ferrovie e aeromobili; l. nella caccia agli uccelli acquatici: pallini di piombo.6 2 In deroga al capoverso 1, per uccidere la selvaggina che non è in grado di fuggire possono essere utilizzati: a. armi da pugno per dare il colpo di grazia; b. coltelli e lance per dare una stoccata nella zona cardiopolmonare se la sel- vaggina è ferita e il colpo di grazia mette in pericolo persone, cani da caccia o beni materiali importanti.7 2bis Al fine di garantire una caccia adeguata alla protezione degli animali, per i mezzi ausiliari seguenti i Cantoni disciplinano: a. armi da fuoco: la munizione e il calibro ammessi, le distanze massime di tiro consentite nonché la prova periodica della precisione di tiro quale condizione per l’autorizzazione di caccia; b. cani da caccia: l’addestramento e l’impiego in particolare per il recupero, la ferma e il riporto, la caccia da tana nonché la caccia al cinghiale.8 2ter L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) può emanare direttive per l’impiego di mezzi ausiliari e sistemi.9 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 8 Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 9 Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Ordinanza sulla caccia 3 922.01 3 I Cantoni possono vietare l’impiego di altri mezzi ausiliari. Art. 3 Autorizzazioni eccezionali 1 I Cantoni possono autorizzare agenti di polizia della caccia o cacciatori, espressa- mente formati, ad impiegare mezzi ausiliari vietati se è necessario per: a. conservare specie animali o biotopi determinati; b. prevenire i danni causati dalla selvaggina; c. lottare contro le epizoozie; d.10 recuperare animali feriti o, se del caso, ucciderli. 2 Allestiscono un elenco delle persone autorizzate. 3 L’UFAM può autorizzare per ricerche scientifiche e azioni di marcatura l’uso di mezzi ausiliari vietati.11 Art. 3bis 12 Specie cacciabili e periodi di protezione 1 Le specie cacciabili secondo l’articolo 5 della legge sulla caccia vengono limitate o estese come segue: a. la moretta tabaccata e la starna sono protette; b. il corvo comune è cacciabile. 2 I periodi di protezione secondo l’articolo 5 della legge sulla caccia vengono limitati o estesi come segue: a. cinghiale: periodo di protezione dal 1° marzo al 30 giugno; per i cinghiali di meno di due anni al di fuori del bosco non vi è alcun periodo di protezione; b. cormorano: periodo di protezione dal 1° marzo al 31 agosto; c. cornacchia nera, corvo, gazza e ghiandaia: periodo di protezione dal 16 febbraio al 31 luglio; per le cornacchie nere presenti in stormo non vi è alcun periodo di protezione sulle colture agricole che rischiano di essere danneggiate. Sezione 2: Protezione Art. 4 Regolazione degli effettivi di specie protette 1 Previa approvazione dell’UFAM, i Cantoni possono prendere provvedimenti tem- poranei per la regolazione degli effettivi di specie animali protette se animali di una 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 11 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 17 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 12 Introdotto dal n. I dell’O del 15 dic. 1997 (RU 1998 708). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Caccia 4 922.01 determinata specie, nonostante misure ragionevolmente esigibili per la prevenzione dei danni:13 a. nocciono al proprio biotopo; b. mettono in pericolo la diversità delle specie; c.14 causano danni ingenti alla foresta, alle colture agricole o agli animali da red- dito; d. mettono gravemente in pericolo le persone; e. propagano epizoozie; f.15 costituiscono un grave pericolo per insediamenti o edifici e impianti d’inte- resse pubblico; g.16 causano forti perdite nell’ambito dell’esercizio delle regalie cantonali della caccia. 2 Nella loro istanza, i Cantoni indicano all’UFAM: a. l’entità dell’effettivo; b. la natura del pericolo e l’area interessata da tale pericolo; c. la proporzione del danno e l’area interessata dallo stesso; d. le misure di prevenzione dei danni adottate; e. il genere di intervento previsto e le sue ripercussioni sull’effettivo; f. la situazione della rigenerazione nel bosco.17 3 Comunicano annualmente all’UFAM18 il luogo, il momento e il risultato degli interventi. 4 Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunica- zioni (Dipartimento)19 stabilisce in un’ordinanza la regolazione dell’effettivo degli stambecchi. Consulta previamente i Cantoni. Art. 4bis 20 Regolazione del lupo 1 I lupi di un branco possono essere regolati solo se il branco interessato si è ripro- dotto con successo nell’anno in cui è stata autorizzata la regolazione. La regolazione 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 15 Introdotta dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 16 Introdotta dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 18 Nuova espr. giusta l’all. 5 n. 17 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 19 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). 20 Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2207). Ordinanza sulla caccia 5 922.01 avviene abbattendo giovani animali. Può essere abbattuto al massimo un numero di lupi non superiore alla metà dei cuccioli nati nell’anno in questione.21 1bis Nel quadro della regolazione di cui al capoverso 1, da novembre a gennaio può essere abbattuto, in via eccezionale, anche un genitore che risulta essere particolar- mente dannoso. Segnatamente, un genitore è considerato particolarmente dannoso se nell’arco di diversi anni causa annualmente almeno i due terzi dei danni di cui al capoverso 2.22 1ter L’abbattimento dei lupi deve avvenire, per quanto possibile, in prossimità di insediamenti o di greggi e mandrie di animali da reddito.23 2 In caso di danni ad animali da reddito, la regolazione è autorizzata se nell’areale abituale di attività di un branco di lupi riprodottosi con successo sono stati uccisi almeno dieci animali da reddito nell’arco di quattro mesi.24 Per valutare i danni è applicabile per analogia l’articolo 9bis capoversi 3 e 4. 3 In caso di grave pericolo per l’uomo, la regolazione è autorizzata se lupi apparte- nenti a un branco si aggirano regolarmente e spontaneamente all’interno o nelle immediate vicinanze di insediamenti mostrandosi aggressivi o troppo poco timorosi nei confronti dell’uomo. 4 Le autorizzazioni di abbattimento devono essere limitate all’areale abituale di attività del branco di lupi. Devono essere rilasciate entro il 31 dicembre dell’anno in questione e la loro validità non può andare oltre il 31 marzo dell’anno successivo. Art. 4ter 25 Zone di tranquillità per la selvaggina 1 Se necessario per proteggere sufficientemente i mammiferi e gli uccelli selvatici dai disturbi provocati dalle attività ricreative e dal turismo, i Cantoni hanno facoltà di definire zone di tranquillità per la selvaggina e i percorsi e sentieri utilizzabili al loro interno. 2 Nel definire dette zone, i Cantoni tengono conto del collegamento tra queste zone e le bandite di caccia e le riserve per gli uccelli federali e cantonali e vigilano affinché la popolazione possa contribuire in modo adeguato alla definizione di tali zone, percorsi e sentieri. 3 L’UFAM emana direttive per la definizione e la segnalazione uniforme delle zone di tranquillità per la selvaggina. Sostiene i Cantoni nell’informazione alla popolazio- ne in merito a tali zone. 4 L’Ufficio federale di topografia definisce nelle carte nazionali per attività sulla neve le zone di tranquillità per la selvaggina e i percorsi utilizzabili al loro interno. 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 22 Introdotto dal n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 23 Introdotto dal n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 25 Originario art. 4bis . Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Caccia 6 922.01 Art. 5 Imbalsamatura di animali protetti 1 Gli animali delle specie protette possono essere imbalsamati solo se sono stati tro- vati morti oppure sono stati uccisi o catturati in virtù di un’autorizzazione cantonale. 2 Chi vuole imbalsamare animali di specie protette deve farsi registrare nel proprio Cantone. 3 Chi vuole imbalsamare un animale delle seguenti specie protette deve dichiararlo all’amministrazione della caccia del Cantone da cui proviene l’animale: a. tutti i mammiferi protetti; b. tutti i podicipidi e le strolaghe; c. l’airone purpureo, l’airone nano, la cicogna bianca; d. il cigno selvatico e il cigno minore, tutte le oche selvatiche, l’anitra marmo- rizzata, l’edredone di Steller, la moretta arlecchina, il gobbo rugginoso, il fistione turco, tutte le specie di smerghi; e. la femmina dell’urogallo, il francolino di monte, la coturnice, la quaglia; f. tutti i rapaci diurni; g. il re di quaglie, il chiurlo, il beccaccino; h. gli strigiformi; i. il succiacapre, il martin pescatore, l’upupa; k. il beccafrusone, la passera solitaria, il picchio muraiolo, l’averla grigia, l’averla capirossa. 4 La dichiarazione deve essere fatta entro quattordici giorni dal momento in cui l’animale è portato nel laboratorio dell’imbalsamatore. 5 Il commercio a scopo lucrativo di animali protetti imbalsamati e la pubblicità rela- tiva sono vietati. I Cantoni possono prevedere eccezioni per il commercio di vecchi prodotti imbalsamati restaurati. Art. 626 Tenuta in cattività e cura di animali protetti 1 L’autorizzazione di tenere in cattività e curare animali protetti è accordata solamente se è provato che l’acquisto, la tenuta in cattività o la cura degli animali soddisfano la legislazione sulla protezione degli animali nonché sulla caccia e la conservazione delle specie. 2 L’autorizzazione di prodigare cure è inoltre accordata solamente se queste cure sono destinate ad animali che ne hanno un bisogno provato e se sono prodigate da una persona qualificata e nelle installazioni adeguate. La durata dell’autorizzazione è limitata. 3 Se necessario e previa consultazione dell’Ufficio federale della sicurezza alimen- tare e di veterinaria (USAV), l’UFAM emana direttive sulla cura di animali protetti. 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4315). Ordinanza sulla caccia 7 922.01 Art. 6bis 27 Tenuta in cattività di rapaci per falconeria 1 L’autorizzazione di tenere in cattività rapaci è accordata solamente se: a. gli uccelli sono tenuti allo scopo di praticare la caccia con il falcone; b. è stata accordata un’autorizzazione cantonale per praticare la caccia con il falcone; e c. gli uccelli tenuti in cattività per falconeria hanno sufficienti possibilità di volare liberamente conformemente ai loro bisogni naturali. 2 I rapaci in cattività per falconeria possono essere tenuti: a. in una voliera per la muta durante la muta e la nidificazione; b. temporaneamente al trolley per garantire che gli uccelli non si feriscano durante il volo; c. legati con la pastoia, per una breve durata, in occasione del trasporto, dell’addestramento dei piccoli, dell’addestramento al volo e dell’esercizio della caccia. 3 La durata dell’uso della pastoia deve essere documentata. 4 Previa consultazione dell’USAV, l’UFAM emana una direttiva sulla tenuta in cattività di rapaci per falconeria. Art. 7 Commercio di animali protetti 1 È vietato offrire e vendere animali vivi delle specie protette. Sono eccettuati gli animali nati in cattività per i quali esiste un attestato di allevamento oppure che sono adeguatamente contrassegnati nonché gli stambecchi catturati giusta l’articolo 4 capoverso 4. 2 Sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza del 4 settembre 201328 sulla circola- zione delle specie di fauna e di flora protette relative all’importazione, al transito e all’esportazione.29 Art. 830 Messa in libertà di animali indigeni 1 Il Dipartimento può, con l’approvazione dei Cantoni interessati, autorizzare la messa in libertà di animali di specie indigene ormai scomparse dalla Svizzera, a condizione che sia dimostrato che: a. esiste un biotopo sufficientemente grande adatto alla specie; b. sono state prese le disposizioni legali relative alla protezione della specie; 27 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4315). 28 RS 453.0 29 Nuovo testo giusta l’all. n. II 5 dell’O del 4 set. 2013 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 3111). 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Caccia 8 922.01 c. non ne deriva pregiudizio né per la conservazione della diversità delle specie e le peculiarità genetiche né per l’agricoltura e la selvicoltura. 2 L’UFAM può, con l’approvazione dei Cantoni, autorizzare la messa in libertà di animali di specie protette già esistenti in Svizzera ma minacciate d’estinzione. L’autorizzazione è rilasciata solo se sono adempiute le condizioni di cui al capo- verso 1. 3 Gli animali messi in libertà devono essere marcati e annunciati (art. 13 cpv. 4). Art. 8bis 31 Gestione di animali non indigeni 1 Non possono essere messi in libertà animali che non appartengono alla diversità delle specie indigene. 2 L’importazione e la detenzione delle specie animali non indigene di cui all’alle- gato 1 sono soggette ad autorizzazione. L’autorizzazione viene rilasciata se il richie- dente dimostra che gli animali e i loro discendenti non possono ritornare allo stato selvatico. 3 L’importazione e la detenzione delle specie animali non indigene di cui all’alle- gato 2 sono vietate. Per le detenzioni esistenti e per l’importazione e la detenzione a scopo di ricerca può essere rilasciata un’autorizzazione eccezionale se il richiedente dimostra che gli animali e i loro discendenti non possono ritornare allo stato selva- tico. L’autorizzazione per le detenzioni esistenti deve avere durata limitata. 4 Sono competenti: a. per l’autorizzazione di importazione: l’Ufficio federale della sicurezza ali- mentare e di veterinaria32, previa approvazione dell’UFAM; b. per l’autorizzazione di detenzione: le autorità cantonali. 5 I Cantoni prendono provvedimenti affinché gli effettivi degli animali di cui al capoverso 1 ritornati allo stato selvatico siano regolati e non si propaghino; nella misura del possibile, li allontanano se minacciano la diversità delle specie indigene. Essi ne informano l’UFAM. Per quanto necessario, l’UFAM coordina detti provve- dimenti. Sezione 3: Danni causati dalla selvaggina Art. 9 Misure di autodifesa contro gli animali di specie protette 1 Possono essere prese misure di autodifesa contro gli animali delle seguenti specie: stornelli e merli.33 31 Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 32 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2014. 33 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Ordinanza sulla caccia 9 922.01 2 I Cantoni designano i mezzi autorizzati e determinano chi può prendere misure di autodifesa, in quale regione e in quale momento. Art. 9bis 34 Misure contro singoli lupi 1 Il Cantone può rilasciare un’autorizzazione di abbattimento per singoli lupi che causano danni rilevanti ad animali da reddito. 2 Un danno ad animali da reddito causato da un singolo lupo è considerato rilevante se nel suo areale abituale di attività: a. sono uccisi almeno 25 animali da reddito nell’arco di quattro mesi; b. sono uccisi almeno 15 animali da reddito nell’arco di un mese; o c. sono uccisi almeno 10 animali da reddito nell’arco di quattro mesi dopo che in passato erano già stati registrati danni causati da lupi.35 3 In caso di bovini, equini e camelidi del nuovo mondo si ha un danno rilevante quando un singolo lupo uccide nell’arco di quattro mesi almeno due animali da reddito.36 4 Per valutare il danno di cui ai capoversi 2 lettera c e 3 non sono considerati gli animali da reddito che sono uccisi in una zona in cui, malgrado i danni risalenti a più di quattro mesi prima, non è stata adottata alcuna misura di protezione ragionevol- mente esigibile di cui all’articolo 10quinquies.37 5 I danni verificatisi sul territorio di due o più Cantoni devono essere valutati in modo coordinato dai Cantoni interessati. 6 L’autorizzazione di abbattimento deve servire a prevenire altri danni ad animali da reddito. La sua validità deve essere limitata a un massimo di 60 giorni e a un perime- tro di abbattimento adeguato. Quest’ultimo corrisponde al perimetro dell’alpeggio, se al suo interno non può essere adottata alcuna misura di protezione ragionevolmente esigibile. Art. 1038 Risarcimento e prevenzione dei danni 1 La Confederazione paga ai Cantoni le seguenti indennità per il risarcimento di danni causati dalla selvaggina: a.39 l’80 per cento dei costi dovuti a danni causati da linci, orsi, lupi e sciacalli dorati; 34 Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2207). 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 36 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 mar. 2001, in vigore dal 15 apr. 2001 (RU 2001 1005). 39 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4315). Caccia 10 922.01 b. il 50 per cento dei costi dovuti a danni causati da castori, lontre e aquile. 2 I Cantoni determinano l’entità e la causa dei danni da selvaggina. 3 La Confederazione partecipa al risarcimento solamente se i Cantoni si assumono i costi rimanenti. 4 La Confederazione promuove misure per prevenire danni causati da linci, orsi, lupi e sciacalli dorati.40 5 L’UFAM può ordinare misure contro castori, lontre e aquile che causano danni rilevanti.41 6 ...42 Art. 10bis 43 Strategie di tutela di singole specie animali L’UFAM elabora strategie di tutela delle specie animali di cui all’articolo 10 capo- verso 1, che definiscano segnatamente principi concernenti: a. la protezione delle specie e il monitoraggio degli effettivi; b. la prevenzione di danni e di situazioni di pericolo; c. la promozione di misure di prevenzione; d. l’accertamento di danni e di pericoli; e. il risarcimento di misure di prevenzione e di danni; f.44 la dissuasione, la cattura o, sempreché non già disciplinato agli articoli 4bis e 9bis, l’abbattimento, in particolare in base all’entità dei danni e dei pericoli, il perimetro delle misure nonché la consultazione preliminare dell’UFAM in caso di misure contro singoli orsi o linci; g. il coordinamento internazionale e intercantonale delle misure; h. il coordinamento di misure secondo la presente ordinanza con misure di altri settori ambientali. Art. 10ter 45 Prevenzione dei danni causati dai grandi predatori 1 Per prevenire i danni causati dai grandi predatori agli animali da reddito, l’UFAM partecipa nella misura dell’80 per cento ai costi calcolati forfettariamente delle misure seguenti: a. allevamento, addestramento, tenuta e impiego di cani da protezione del be- stiame che soddisfano i requisiti di cui all’articolo 10quater capoverso 2; 40 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4315). 41 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 gen. 2003, in vigore dal 1° feb. 2003 (RU 2003 269). 42 Abrogato dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con effetto dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 43 Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 44 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2207). 45 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4315). Ordinanza sulla caccia 11 922.01 b. elettrificazione di recinzioni di pascoli per la protezione dai grandi predatori; c. recinzioni elettriche per la protezione degli alveari dagli orsi; d. altre misure adottate dai Cantoni d’intesa con l’UFAM, se le misure di cui alle lettere a–c non sono sufficienti o adeguate.46 2 L’UFAM può partecipare al massimo nella misura dell’80 per cento ai costi delle seguenti attività dei Cantoni: a. la pianificazione regionale degli alpeggi per ovini e caprini come base per la protezione del bestiame; b. la pianificazione per separare gli itinerari per mountain-bike e i sentieri escursionistici dalla zona d’impiego dei cani da protezione del bestiame di cui al capoverso 1 lettera a nonché l’attuazione di queste misure; c. la pianificazione della prevenzione di conflitti con gli orsi.47 3 L’UFAM sostiene e coordina la pianificazione territoriale delle misure da parte dei Cantoni. A tal fine emana una direttiva. 4 I Cantoni integrano la protezione del bestiame e delle api nella consulenza agricola che forniscono. 5 L’UFAM può sostenere organizzazioni d’importanza nazionale che forniscono alle autorità e alle cerchie interessate informazioni e consulenza in materia di protezione del bestiame e delle api. Per il coordinamento intercantonale delle misure può fare appello a tali organizzazioni. Art. 10quater 48 Cani da protezione del bestiame 1 L’impiego di cani da protezione del bestiame ha come obiettivo la sorveglianza perlopiù autonoma degli animali da reddito e la loro difesa contro animali estranei. 2 L’UFAM promuove la protezione del bestiame con cani che: a. appartengono a una razza idonea per proteggere il bestiame; b. sono allevati, addestrati, tenuti e impiegati a regola d’arte per la protezione del bestiame; c. sono impiegati prevalentemente per sorvegliare animali da reddito la cui detenzione o estivazione è promossa secondo l’ordinanza del 23 ottobre 201349 sui pagamenti diretti; e d.50 ... 46 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 47 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418). 48 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4315). 49 RS 910.13 50 Abrogata dal n. II 2 dell’O del 10 gen. 2018, con effetto dal 1° mar. 2018 (RU 2018 721). Caccia 12 922.01 3 Previa consultazione dell’USAV, l’UFAM emana direttive concernenti l’idoneità, l’allevamento, l’addestramento, la tenuta e l’impiego dei cani da protezione del bestiame che beneficiano di un sostegno finanziario.51 4 Esso registra ogni anno nella banca dati secondo l’articolo 30 capoverso 2 della legge del 1° luglio 196652 sulle epizoozie i cani per la protezione del bestiame che soddisfano i requisiti di cui al capoverso 2.53 Art. 10quinquies 54Misure di protezione ragionevolmente esigibili contro i grandi predatori 1 Per proteggere gli animali da reddito contro i grandi predatori nei pascoli l’adozione delle seguenti misure è considerata esigibile ai sensi dell’articolo 9bis capoverso 4: a. ovini e caprini: recinzioni elettriche per la protezione dai grandi predatori o cani da protezione del bestiame che soddisfano i requisiti secondo l’articolo 10quater capoverso 2; b. camelidi del nuovo mondo, suini al pascolo nonché cervi tenuti in recinti: recinzioni elettriche per la protezione dai grandi predatori; c. bovini ed equini: la sorveglianza delle madri e dei loro cuccioli durante il parto, la loro detenzione congiunta su pascoli sorvegliati durante le prime due settimane di vita come pure la rimozione immediata di placente espulse e di carcasse di cuccioli; d. alveari: recinzioni elettriche che proteggono dagli orsi; e. misure supplementari dei Cantoni di cui all’articolo 10ter capoverso 1 lette- ra d. 2 I Cantoni definiscono i perimetri degli alpeggi al cui interno l’adozione di misure di protezione di cui al capoverso 1 non è considerata esigibile. 3 Animali da reddito su un’area aziendale che si trovano in stalle o aree di uscita recintate sono considerati protetti. Sezione 4: Ricerca Art. 11 Ricerca su mammiferi e uccelli selvatici 1 La Confederazione può garantire aiuti finanziari a centri di ricerca e a istituti d’im- portanza nazionale per attività d’interesse pubblico. Gli aiuti possono essere vincolati a condizioni. 51 Nuovo testo giusta il n. II 2 dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (RU 2018 721). 52 RS 916.40 53 Introdotto dal n. II 2 dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (RU 2018 721). 54 Introdotto dal n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (RU 2021 418 Ordinanza sulla caccia 13 922.01 2 Nell’ambito dei crediti accordatigli, l’UFAM promuove la ricerca, orientata verso la pratica, di biologia della fauna selvatica e d’ornitologia, in particolare le ricerche sulla protezione delle specie, sui pregiudizi arrecati ai biotopi, sui danni della sel- vaggina e sulle malattie degli animali selvatici. 3 Per promuovere la ricerca scientifica, l’UFAM può, d’intesa con gli organi canto- nali della caccia, rivolgersi a guardacaccia o a persone autorizzate alla caccia. Art. 12 Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina Il Dipartimento stabilisce i compiti del Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina. Art. 13 Marcatura di mammiferi e uccelli selvatici 1 I Cantoni possono autorizzare campagne di marcatura di mammiferi e uccelli che possono essere cacciati purché queste campagne servano a scopi scientifici, alla pia- nificazione della caccia o alla conservazione della diversità della specie. 2 L’UFAM, sentiti i Cantoni, può autorizzare campagne di marcatura di mammiferi e uccelli protetti purché queste campagne servano a scopi scientifici o alla conserva- zione della diversità delle specie. 3 L’UFAM designa gli organi che coordinano le campagne di marcatura. Questi stabiliscono il tipo di marcatura, disciplinano l’informazione reciproca sugli animali marcati e informano i servizi e le persone partecipanti. Allestiscono annualmente un rapporto per l’UFAM. 4 Tutti gli animali marcati e messi in libertà devono essere annunciati agli organi di coordinazione. Sezione 5: Responsabilità civile Art. 14 La somma minima di copertura dell’assicurazione per la responsabilità civile del cacciatore è di 2 milioni di franchi. Sezione 6: Esecuzione Art. 15 Esecuzione della legge sulla caccia55 da parte dei Cantoni 1 I Cantoni emanano disposizioni d’esecuzione entro cinque anni dall’entrata in vigore della legge sulla caccia. 55 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il testo. Caccia 14 922.01 2 Nei loro piani direttori e di utilizzazione, essi tengono conto delle esigenze della protezione delle specie e dei biotopi.56 Art. 15a57 Esecuzione della legge sulla caccia da parte della Confederazione Nell’applicare altre leggi federali, accordi internazionali o decisioni internazionali concernenti punti disciplinati dalla presente ordinanza, le autorità federali eseguono in tal ambito anche la presente ordinanza. Esse consultano i Cantoni prima di pren- dere una decisione. La collaborazione dell’UFAM è retta dagli articoli 62a e 62b della legge federale del 21 marzo 199758 sull’organizzazione del Governo e dell’Am- ministrazione. Art. 16 Statistica federale della caccia 1 Ogni anno entro il 30 giugno i Cantoni comunicano all’UFAM l’effettivo delle più importanti specie animali cacciabili e protette, il numero degli animali uccisi e morti nonché gli animali protetti imbalsamati annunciati. Inoltre danno indicazioni sul numero dei cacciatori, sui mezzi ausiliari di caccia vietati che sono stati usati e sui mezzi impiegati per la prevenzione e il risarcimento dei danni causati dalla selvaggi- na. 2 In casi particolari, soprattutto quando l’effettivo di una specie aumenta o diminui- sce fortemente, l’UFAM può esigere dai Cantoni altre informazioni statistiche ed emanare direttive sul censimento degli effettivi. Consulta previamente i Cantoni. Art. 17 Ritiro dell’autorizzazione di caccia L’UFAM consegna ogni anno ai Cantoni un elenco delle persone cui è stata ritirata l’autorizzazione di caccia giusta l’articolo 20 capoverso 1 della legge sulla caccia. Art. 18 UFAM 1 L’UFAM vigila sull’esecuzione della legge sulla caccia. 2 Esso emana le disposizioni secondo l’articolo 10 capoversi 1 e 3 e l’articolo 11 capoverso 1.59 3 Esso stabilisce i modelli di geodati e i modelli di rappresentazione minimi per i geodati di base ai sensi della presente ordinanza per i quali è designato quale servizio specializzato della Confederazione nell’allegato 1 dell’ordinanza del 21 maggio 200860 sulla geoinformazione.61 56 Introdotto dal n. I 6 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° mar. 2015 (RU 2015 427). 57 Introdotto dal n. II 19 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 58 RS 172.010 59 Introdotto dal n. I 28 dell’O del 26 giu. 1996 sulla nuova attribuzione delle competenze decisionali nell’Amministrazione federale, in vigore dal 1° ago. 1996 (RU 1996 2243). 60 RS 510.620 Ordinanza sulla caccia 15 922.01 Art. 18bis 62 Modifica degli elenchi di cui agli allegati 1 e 2 Se acquisisce nuove conoscenze sull’invasività delle specie animali o sulla loro propagazione naturale, dopo aver sentito i servizi federali coinvolti e gli ambienti interessati il Dipartimento adegua gli elenchi di cui agli allegati 1 e 2. Sezione 7: Disposizioni finali Art. 19 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza d’esecuzione, del 7 giugno 197163, della legge federale su la caccia e la protezione degli uccelli è abrogata. Art. 20 Modificazione del diritto vigente …64 Art. 2165 Art. 22 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 1988. 61 Introdotto dall’all. 2 n. 14 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). 62 Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 63 [RU 1971 851] 64 Le mod. possono essere consultate alla RU 1988 517 65 Abrogato dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con effetto dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Caccia 16 922.01 Allegato 166 (art. 8bis cpv. 2) Specie animali non indigene la cui importazione e detenzione sono soggette ad autorizzazione Nome scientifico Nome italiano Sylvilagus spec. Coniglio coda di cotone Tamias sibiricus Tamia striato Ondatra zibethicus Topo muschiato Myocastor coypus Nutria Castor canadensis Castoro canadese Nyctereutes procyonoides Cane procione Procyon lotor Procione lavatore Neovison vison Visone americano Dama dama Daino Cervus nippon Cervo Sika Cervus canadensis Wapiti Odocoileus virginianus Cervo coda bianca Ovis aries Muflone Alectoris chukar Pernice chukan Alectoris rufa Pernice rossa Tadorna ferruginea Casarca Alopochen aegyptiaca Oca egiziana Branta canadensis Oca del Canada Cygnus atratus Cigno nero Myiopsitta monachus Parrocchetto monaco Psittacula krameri Parrocchetto dal collare Ibridi fra animali selvatici e animali domestici che secondo l’articolo 86 dell’ordinanza del 23 aprile 200867 sulla protezione degli animali sono equi- parati agli animali selvatici. 66 Introdotto dall’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). 67 RS 455.1 Ordinanza sulla caccia 17 922.01 Allegato 268 (art. 8bis cpv. 2) Specie animali non indigene la cui importazione e detenzione sono vietate Nome scientifico Nome italiano Sciurus carolinensis Scoiattolo grigio Oxyura jamaicensis Gobbo della Giamaica Ibridi di rapace 68 Introdotto dall’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Caccia 18 922.01 Sezione 1: Caccia Art. 1 Art. 2 Mezzi ausiliari vietati per l’esercizio della caccia Art. 3 Autorizzazioni eccezionali Art. 3bis Specie cacciabili e periodi di protezione Sezione 2: Protezione Art. 4 Regolazione degli effettivi di specie protette Art. 4bis Regolazione del lupo Art. 4ter Zone di tranquillità per la selvaggina Art. 5 Imbalsamatura di animali protetti Art. 6 Tenuta in cattività e cura di animali protetti Art. 6bis Tenuta in cattività di rapaci per falconeria Art. 7 Commercio di animali protetti Art. 8 Messa in libertà di animali indigeni Art. 8bis Gestione di animali non indigeni Sezione 3: Danni causati dalla selvaggina Art. 9 Misure di autodifesa contro gli animali di specie protette Art. 9bis Misure contro singoli lupi Art. 10 Risarcimento e prevenzione dei danni Art. 10bis Strategie di tutela di singole specie animali Art. 10ter Prevenzione dei danni causati dai grandi predatori Art. 10quater Cani da protezione del bestiame Art. 10quinquies Misure di protezione ragionevolmente esigibili contro i grandi predatori Sezione 4: Ricerca Art. 11 Ricerca su mammiferi e uccelli selvatici Art. 12 Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina Art. 13 Marcatura di mammiferi e uccelli selvatici Sezione 5: Responsabilità civile Art. 14 Sezione 6: Esecuzione Art. 15 Esecuzione della legge sulla caccia da parte dei Cantoni Art. 15a Esecuzione della legge sulla caccia da parte della Confederazione Art. 16 Statistica federale della caccia Art. 17 Ritiro dell’autorizzazione di caccia Art. 18 UFAM Art. 18bis Modifica degli elenchi di cui agli allegati 1 e 2 Sezione 7: Disposizioni finali Art. 19 Diritto previgente: abrogazione Art. 20 Modificazione del diritto vigente Art. 21 Art. 22 Entrata in vigore Allegato 1 Specie animali non indigene la cui importazione e detenzione sono soggette ad autorizzazione Allegato 2 Specie animali non indigene la cui importazione e detenzione sono vietate | <div _ngcontent-ydv-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--922.01--><p class="srnummer">922.01</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulla caccia e la protezione dei mammiferi <br/>e degli uccelli selvatici</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulla caccia, OCP)</h2><p>del 29 febbraio 1988 (Stato 15 luglio 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>vista la legge del 20 giugno 1986<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sulla caccia (Legge sulla caccia);<br/>visto l’articolo 29<i>f</i> capoverso 2 lettere a, c e d della legge del 7 ottobre 1983<sup><a fragment="#fn-d6e41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e41" id="fnbck-d6e41" routerlink="./">2</a></sup> sulla protezione dell’ambiente;<br/>visto l’articolo 32 capoverso 1 della legge federale del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e52" id="fnbck-d6e52" routerlink="./">3</a></sup> sulla protezione degli animali,<sup><a fragment="#fn-d6e60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e60" id="fnbck-d6e60" routerlink="./">4</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/oc/1988/517_517_517/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1988</b> 517</a> <a href="eli/cc/1988/506_506_506/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>922.0</b></a></p><p id="fn-d6e41"><sup><a fragment="#fnbck-d6e41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e41" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1984/1122_1122_1122/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.01</b></a></p><p id="fn-d6e52"><sup><a fragment="#fnbck-d6e52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e52" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e60"><sup><a fragment="#fnbck-d6e60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e60" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Caccia</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e77" id="fnbck-d6e77" routerlink="./">5</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e77"><sup><a fragment="#fnbck-d6e77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e77" routerlink="./">5</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con effetto dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Mezzi ausiliari vietati per l’esercizio della caccia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Non possono essere impiegati per l’esercizio della caccia i mezzi ausiliari e i sistemi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>trappole, eccettuate le trappole a trabocchetto, purché vengano controllate giornalmente;</dd><dt>b. </dt><dd>lacci, calappi metallici, reti, panioni e ami;</dd><dt>c. </dt><dd>nella caccia da tana: la gassatura e la fumicatura di tane, lo stanamento di tassi, l’impiego di pinze e pali, gli spari per stanare la preda e l’impiego contemporaneo di più di un cane per tana;</dd><dt>d. </dt><dd>animali vivi da richiamo;</dd><dt>e. </dt><dd>apparecchi elettronici per la riproduzione del suono per attirare animali, dispositivi che producono un elettrochoc, fonti luminose artificiali, specchi o altri oggetti abbaglianti nonché puntatori laser, dispositivi di puntamento notturno e combinazioni di dispositivi con funzioni equiparabili;</dd><dt>f. </dt><dd>esplosivi, pezzi pirotecnici, veleni, narcotici ed esche avvelenate o narcotizzanti;</dd><dt>g. </dt><dd>balestre, archi, fionde, giavellotti, lance, coltelli, fucili e pistole ad aria compressa;</dd><dt>h. </dt><dd>armi semiautomatiche con magazzino con oltre due colpi, fucili a pallini di calibro superiore a 18,2 mm (calibro 12), armi automatiche e armi da pugno;</dd><dt>i. </dt><dd>armi da fuoco:<dl><dt>1. </dt><dd>la cui canna è inferiore a 45 cm,</dd><dt>2. </dt><dd>il cui calcio è piegabile, telescopico o non solidamente collegato con il sistema di percussione,</dd><dt>3. </dt><dd>la cui canna è svitabile,</dd><dt>4. </dt><dd>la cui canna è dotata di un silenziatore integrato o montabile;</dd></dl></dd><dt>j. </dt><dd>lo sparare da imbarcazioni a motore con potenza superiore a 6 kW, salvo per evitare danni agli attrezzi da pesca posati durante l’esercizio della pesca professionale;</dd><dt>k. </dt><dd>lo sparare da veicoli a motore in moto, teleferiche, funicolari, seggiovie e sciovie nonché ferrovie e aeromobili;</dd><dt>l. </dt><dd>nella caccia agli uccelli acquatici: pallini di piombo.<sup><a fragment="#fn-d6e150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e150" id="fnbck-d6e150" routerlink="./">6</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> In deroga al capoverso 1, per uccidere la selvaggina che non è in grado di fuggire possono essere utilizzati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>armi da pugno per dare il colpo di grazia;</dd><dt>b. </dt><dd>coltelli e lance per dare una stoccata nella zona cardiopolmonare se la selvaggina è ferita e il colpo di grazia mette in pericolo persone, cani da caccia o beni materiali importanti.<sup><a fragment="#fn-d6e170" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e170" id="fnbck-d6e170" routerlink="./">7</a></sup></dd></dl><p><sup>2bis</sup> Al fine di garantire una caccia adeguata alla protezione degli animali, per i mezzi ausiliari seguenti i Cantoni disciplinano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>armi da fuoco: la munizione e il calibro ammessi, le distanze massime di tiro consentite nonché la prova periodica della precisione di tiro quale condizione per l’autorizzazione di caccia;</dd><dt>b. </dt><dd>cani da caccia: l’addestramento e l’impiego in particolare per il recupero, la ferma e il riporto, la caccia da tana nonché la caccia al cinghiale.<sup><a fragment="#fn-d6e190" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e190" id="fnbck-d6e190" routerlink="./">8</a></sup></dd></dl><p><sup>2ter</sup> L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) può emanare direttive per l’impiego di mezzi ausiliari e sistemi.<sup><a fragment="#fn-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e202" id="fnbck-d6e202" routerlink="./">9</a></sup></p><p><sup>3</sup> I Cantoni possono vietare l’impiego di altri mezzi ausiliari.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e150"><sup><a fragment="#fnbck-d6e150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e150" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e170"><sup><a fragment="#fnbck-d6e170" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e170" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e190"><sup><a fragment="#fnbck-d6e190" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e190" routerlink="./">8</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e202" routerlink="./">9</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Autorizzazioni eccezionali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni possono autorizzare agenti di polizia della caccia o cacciatori, espressamente formati, ad impiegare mezzi ausiliari vietati se è necessario per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>conservare specie animali o biotopi determinati;</dd><dt>b. </dt><dd>prevenire i danni causati dalla selvaggina;</dd><dt>c. </dt><dd>lottare contro le epizoozie;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e237" id="fnbck-d6e237" routerlink="./">10</a></sup> </dt><dd>recuperare animali feriti o, se del caso, ucciderli.</dd></dl><p><sup>2</sup> Allestiscono un elenco delle persone autorizzate.</p><p><sup>3</sup> L’UFAM può autorizzare per ricerche scientifiche e azioni di marcatura l’uso di mezzi ausiliari vietati.<sup><a fragment="#fn-d6e254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e254" id="fnbck-d6e254" routerlink="./">11</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e237"><sup><a fragment="#fnbck-d6e237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e237" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e254"><sup><a fragment="#fnbck-d6e254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e254" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 17 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p></div></div></article><article id="art_3_bis"><a name="a3bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_3_bis" routerlink="./"><b>Art. 3</b><sup>bis</sup><i><sup> </sup></i></a><sup><a fragment="#fn-d6e269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e269" id="fnbck-d6e269" routerlink="./">12</a></sup><a fragment="#art_3_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_3_bis" routerlink="./"> Specie cacciabili e periodi di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le specie cacciabili secondo l’articolo 5 della legge sulla caccia vengono limitate o estese come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la moretta tabaccata e la starna sono protette;</dd><dt>b. </dt><dd>il corvo comune è cacciabile.</dd></dl><p><sup>2</sup> I periodi di protezione secondo l’articolo 5 della legge sulla caccia vengono limitati o estesi come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cinghiale: periodo di protezione dal 1° marzo al 30 giugno; per i cinghiali di meno di due anni al di fuori del bosco non vi è alcun periodo di protezione;</dd><dt>b. </dt><dd>cormorano: periodo di protezione dal 1° marzo al 31 agosto;</dd><dt>c. </dt><dd>cornacchia nera, corvo, gazza e ghiandaia: periodo di protezione dal 16 febbraio al 31 luglio; per le cornacchie nere presenti in stormo non vi è alcun periodo di protezione sulle colture agricole che rischiano di essere danneggiate.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e269"><sup><a fragment="#fnbck-d6e269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e269" routerlink="./">12</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 15 dic. 1997 (<a href="eli/oc/1998/708_708_708/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1998</b> 708</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Protezione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Regolazione degli effettivi di specie protette</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Previa approvazione dell’UFAM, i Cantoni possono prendere provvedimenti temporanei per la regolazione degli effettivi di specie animali protette se animali di una determinata specie, nonostante misure ragionevolmente esigibili per la prevenzione dei danni:<sup><a fragment="#fn-d6e322" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e322" id="fnbck-d6e322" routerlink="./">13</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>nocciono al proprio biotopo;</dd><dt>b. </dt><dd>mettono in pericolo la diversità delle specie;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e341" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e341" id="fnbck-d6e341" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd>causano danni ingenti alla foresta, alle colture agricole o agli animali da reddito;</dd><dt>d. </dt><dd>mettono gravemente in pericolo le persone;</dd><dt>e. </dt><dd>propagano epizoozie;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e361" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e361" id="fnbck-d6e361" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd>costituiscono un grave pericolo per insediamenti o edifici e impianti d’interesse pubblico;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e375" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e375" id="fnbck-d6e375" routerlink="./">16</a></sup> </dt><dd>causano forti perdite nell’ambito dell’esercizio delle regalie cantonali della caccia.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nella loro istanza, i Cantoni indicano all’UFAM:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’entità dell’effettivo;</dd><dt>b. </dt><dd>la natura del pericolo e l’area interessata da tale pericolo;</dd><dt>c. </dt><dd>la proporzione del danno e l’area interessata dallo stesso;</dd><dt>d. </dt><dd>le misure di prevenzione dei danni adottate;</dd><dt>e. </dt><dd>il genere di intervento previsto e le sue ripercussioni sull’effettivo;</dd><dt>f. </dt><dd>la situazione della rigenerazione nel bosco.<sup><a fragment="#fn-d6e409" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e409" id="fnbck-d6e409" routerlink="./">17</a></sup></dd></dl><p><sup>3</sup> Comunicano annualmente all’UFAM<sup><a fragment="#fn-d6e421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e421" id="fnbck-d6e421" routerlink="./">18</a></sup> il luogo, il momento e il risultato degli interventi.</p><p><sup>4</sup> Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Dipartimento)<sup><a fragment="#fn-d6e434" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e434" id="fnbck-d6e434" routerlink="./">19</a></sup> stabilisce in un’ordinanza la regolazione dell’effettivo degli stambecchi. Consulta previamente i Cantoni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e322"><sup><a fragment="#fnbck-d6e322" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e322" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e341"><sup><a fragment="#fnbck-d6e341" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e341" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e361"><sup><a fragment="#fnbck-d6e361" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e361" routerlink="./">15</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e375"><sup><a fragment="#fnbck-d6e375" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e375" routerlink="./">16</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e409"><sup><a fragment="#fnbck-d6e409" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e409" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e421"><sup><a fragment="#fnbck-d6e421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e421" routerlink="./">18</a></sup> Nuova espr. giusta l’all. 5 n. 17 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 4377</a>).</p><p id="fn-d6e434"><sup><a fragment="#fnbck-d6e434" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e434" routerlink="./">19</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4937</a>).</p></div></div></article><article id="art_4_bis"><a name="a4bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_4_bis" routerlink="./"><b>Art. 4</b><sup>bis</sup><i><sup> </sup></i></a><sup><a fragment="#fn-d6e450" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e450" id="fnbck-d6e450" routerlink="./">20</a></sup><a fragment="#art_4_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_4_bis" routerlink="./"> Regolazione del lupo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I lupi di un branco possono essere regolati solo se il branco interessato si è riprodotto con successo nell’anno in cui è stata autorizzata la regolazione. La regolazione avviene abbattendo giovani animali. Può essere abbattuto al massimo un numero di lupi non superiore alla metà dei cuccioli nati nell’anno in questione.<sup><a fragment="#fn-d6e466" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e466" id="fnbck-d6e466" routerlink="./">21</a></sup></p><p><sup>1bis</sup> Nel quadro della regolazione di cui al capoverso 1, da novembre a gennaio può essere abbattuto, in via eccezionale, anche un genitore che risulta essere particolarmente dannoso. Segnatamente, un genitore è considerato particolarmente dannoso se nell’arco di diversi anni causa annualmente almeno i due terzi dei danni di cui al capoverso 2.<sup><a fragment="#fn-d6e478" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e478" id="fnbck-d6e478" routerlink="./">22</a></sup></p><p><sup>1ter</sup> L’abbattimento dei lupi deve avvenire, per quanto possibile, in prossimità di insediamenti o di greggi e mandrie di animali da reddito.<sup><a fragment="#fn-d6e490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e490" id="fnbck-d6e490" routerlink="./">23</a></sup></p><p><sup>2</sup> In caso di danni ad animali da reddito, la regolazione è autorizzata se nell’areale abituale di attività di un branco di lupi riprodottosi con successo sono stati uccisi almeno dieci animali da reddito nell’arco di quattro mesi.<sup><a fragment="#fn-d6e501" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e501" id="fnbck-d6e501" routerlink="./">24</a></sup> Per valutare i danni è applicabile per analogia l’articolo 9<sup>bis</sup> capoversi 3 e 4.</p><p><sup>3</sup> In caso di grave pericolo per l’uomo, la regolazione è autorizzata se lupi appartenenti a un branco si aggirano regolarmente e spontaneamente all’interno o nelle immediate vicinanze di insediamenti mostrandosi aggressivi o troppo poco timorosi nei confronti dell’uomo.</p><p><sup>4</sup> Le autorizzazioni di abbattimento devono essere limitate all’areale abituale di attività del branco di lupi. Devono essere rilasciate entro il 31 dicembre dell’anno in questione e la loro validità non può andare oltre il 31 marzo dell’anno successivo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e450"><sup><a fragment="#fnbck-d6e450" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e450" routerlink="./">20</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/407/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 2207</a>).</p><p id="fn-d6e466"><sup><a fragment="#fnbck-d6e466" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e466" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p><p id="fn-d6e478"><sup><a fragment="#fnbck-d6e478" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e478" routerlink="./">22</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p><p id="fn-d6e490"><sup><a fragment="#fnbck-d6e490" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e490" routerlink="./">23</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a></p><p id="fn-d6e501"><sup><a fragment="#fnbck-d6e501" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e501" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p></div></div></article><article id="art_4_ter"><a name="a4ter"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_ter" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_4_ter" routerlink="./"><b>Art. 4</b><sup>ter </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e523" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e523" id="fnbck-d6e523" routerlink="./">25</a></sup><a fragment="#art_4_ter" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_4_ter" routerlink="./"> Zone di tranquillità per la selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se necessario per proteggere sufficientemente i mammiferi e gli uccelli selvatici dai disturbi provocati dalle attività ricreative e dal turismo, i Cantoni hanno facoltà di definire zone di tranquillità per la selvaggina e i percorsi e sentieri utilizzabili al loro interno.</p><p><sup>2</sup> Nel definire dette zone, i Cantoni tengono conto del collegamento tra queste zone e le bandite di caccia e le riserve per gli uccelli federali e cantonali e vigilano affinché la popolazione possa contribuire in modo adeguato alla definizione di tali zone, percorsi e sentieri.</p><p><sup>3</sup> L’UFAM emana direttive per la definizione e la segnalazione uniforme delle zone di tranquillità per la selvaggina. Sostiene i Cantoni nell’informazione alla popolazione in merito a tali zone.</p><p><sup>4</sup> L’Ufficio federale di topografia definisce nelle carte nazionali per attività sulla neve le zone di tranquillità per la selvaggina e i percorsi utilizzabili al loro interno.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e523"><sup><a fragment="#fnbck-d6e523" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e523" routerlink="./">25</a></sup> Originario art. 4<sup>bis </sup>. Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Imbalsamatura di animali protetti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli animali delle specie protette possono essere imbalsamati solo se sono stati trovati morti oppure sono stati uccisi o catturati in virtù di un’autorizzazione cantonale.</p><p><sup>2</sup> Chi vuole imbalsamare animali di specie protette deve farsi registrare nel proprio Cantone.</p><p><sup>3</sup> Chi vuole imbalsamare un animale delle seguenti specie protette deve dichiararlo all’amministrazione della caccia del Cantone da cui proviene l’animale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutti i mammiferi protetti;</dd><dt>b. </dt><dd>tutti i podicipidi e le strolaghe;</dd><dt>c. </dt><dd>l’airone purpureo, l’airone nano, la cicogna bianca;</dd><dt>d. </dt><dd>il cigno selvatico e il cigno minore, tutte le oche selvatiche, l’anitra marmorizzata, l’edredone di Steller, la moretta arlecchina, il gobbo rugginoso, il fistione turco, tutte le specie di smerghi;</dd><dt>e. </dt><dd>la femmina dell’urogallo, il francolino di monte, la coturnice, la quaglia;</dd><dt>f. </dt><dd>tutti i rapaci diurni;</dd><dt>g. </dt><dd>il re di quaglie, il chiurlo, il beccaccino;</dd><dt>h. </dt><dd>gli strigiformi;</dd><dt>i. </dt><dd>il succiacapre, il martin pescatore, l’upupa;</dd><dt>k. </dt><dd>il beccafrusone, la passera solitaria, il picchio muraiolo, l’averla grigia, l’averla capirossa.</dd></dl><p><sup>4</sup> La dichiarazione deve essere fatta entro quattordici giorni dal momento in cui l’animale è portato nel laboratorio dell’imbalsamatore.</p><p><sup>5</sup> Il commercio a scopo lucrativo di animali protetti imbalsamati e la pubblicità relativa sono vietati. I Cantoni possono prevedere eccezioni per il commercio di vecchi prodotti imbalsamati restaurati.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e606" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e606" id="fnbck-d6e606" routerlink="./">26</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_6" routerlink="./"> Tenuta in cattività e cura di animali protetti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione di tenere in cattività e curare animali protetti è accordata solamente se è provato che l’acquisto, la tenuta in cattività o la cura degli animali soddisfano la legislazione sulla protezione degli animali nonché sulla caccia e la conservazione delle specie.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione di prodigare cure è inoltre accordata solamente se queste cure sono destinate ad animali che ne hanno un bisogno provato e se sono prodigate da una persona qualificata e nelle installazioni adeguate. La durata dell’autorizzazione è limitata.</p><p><sup>3</sup> Se necessario e previa consultazione dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), l’UFAM emana direttive sulla cura di animali protetti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e606"><sup><a fragment="#fnbck-d6e606" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e606" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/767/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4315</a>).</p></div></div></article><article id="art_6_bis"><a name="a6bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_6_bis" routerlink="./"><b>Art. 6</b><sup>bis </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e632" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e632" id="fnbck-d6e632" routerlink="./">27</a></sup><a fragment="#art_6_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_6_bis" routerlink="./"> Tenuta in cattività di rapaci per falconeria</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione di tenere in cattività rapaci è accordata solamente se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli uccelli sono tenuti allo scopo di praticare la caccia con il falcone;</dd><dt>b. </dt><dd>è stata accordata un’autorizzazione cantonale per praticare la caccia con il falcone; e</dd><dt>c. </dt><dd>gli uccelli tenuti in cattività per falconeria hanno sufficienti possibilità di volare liberamente conformemente ai loro bisogni naturali.</dd></dl><p><sup>2</sup> I rapaci in cattività per falconeria possono essere tenuti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in una voliera per la muta durante la muta e la nidificazione;</dd><dt>b. </dt><dd>temporaneamente al trolley per garantire che gli uccelli non si feriscano durante il volo;</dd><dt>c. </dt><dd>legati con la pastoia, per una breve durata, in occasione del trasporto, dell’addestramento dei piccoli, dell’addestramento al volo e dell’esercizio della caccia.</dd></dl><p><sup>3</sup> La durata dell’uso della pastoia deve essere documentata.</p><p><sup>4</sup> Previa consultazione dell’USAV, l’UFAM emana una direttiva sulla tenuta in cattività di rapaci per falconeria.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e632"><sup><a fragment="#fnbck-d6e632" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e632" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/767/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4315</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Commercio di animali protetti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È vietato offrire e vendere animali vivi delle specie protette. Sono eccettuati gli animali nati in cattività per i quali esiste un attestato di allevamento oppure che sono adeguatamente contrassegnati nonché gli stambecchi catturati giusta l’articolo 4 capoverso 4.</p><p><sup>2</sup> Sono fatte salve le disposizioni dell’ordinanza del 4 settembre 2013<sup><sup><a fragment="#fn-d6e691" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e691" id="fnbck-d6e691" routerlink="./">28</a></sup></sup> sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette relative all’importazione, al transito e all’esportazione.<sup><a fragment="#fn-d6e699" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e699" id="fnbck-d6e699" routerlink="./">29</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e691"><sup><a fragment="#fnbck-d6e691" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e691" routerlink="./">28</a></sup> <a href="eli/cc/2013/601/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>453.0</b></a></p><p id="fn-d6e699"><sup><a fragment="#fnbck-d6e699" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e699" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 5 dell’O del 4 set. 2013 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, in vigore dal 1° ott. 2013 (<a href="eli/oc/2013/601/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3111</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e711" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e711" id="fnbck-d6e711" routerlink="./">30</a></sup><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_8" routerlink="./"> Messa in libertà di animali indigeni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento può, con l’approvazione dei Cantoni interessati, autorizzare la messa in libertà di animali di specie indigene ormai scomparse dalla Svizzera, a condizione che sia dimostrato che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esiste un biotopo sufficientemente grande adatto alla specie;</dd><dt>b. </dt><dd>sono state prese le disposizioni legali relative alla protezione della specie;</dd><dt>c. </dt><dd>non ne deriva pregiudizio né per la conservazione della diversità delle specie e le peculiarità genetiche né per l’agricoltura e la selvicoltura.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’UFAM può, con l’approvazione dei Cantoni, autorizzare la messa in libertà di animali di specie protette già esistenti in Svizzera ma minacciate d’estinzione. L’autorizzazione è rilasciata solo se sono adempiute le condizioni di cui al capoverso 1.</p><p><sup>3</sup> Gli animali messi in libertà devono essere marcati e annunciati (art. 13 cpv. 4).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e711"><sup><a fragment="#fnbck-d6e711" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e711" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_8_bis"><a name="a8bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_8_bis" routerlink="./"><b>Art. 8</b><sup>bis </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e747" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e747" id="fnbck-d6e747" routerlink="./">31</a></sup><a fragment="#art_8_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_8_bis" routerlink="./"> Gestione di animali non indigeni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Non possono essere messi in libertà animali che non appartengono alla diversità delle specie indigene.</p><p><sup>2</sup> L’importazione e la detenzione delle specie animali non indigene di cui all’allegato 1 sono soggette ad autorizzazione. L’autorizzazione viene rilasciata se il richiedente dimostra che gli animali e i loro discendenti non possono ritornare allo stato selvatico.</p><p><sup>3</sup> L’importazione e la detenzione delle specie animali non indigene di cui all’allegato 2 sono vietate. Per le detenzioni esistenti e per l’importazione e la detenzione a scopo di ricerca può essere rilasciata un’autorizzazione eccezionale se il richiedente dimostra che gli animali e i loro discendenti non possono ritornare allo stato selvatico. L’autorizzazione per le detenzioni esistenti deve avere durata limitata.</p><p><sup>4</sup> Sono competenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per l’autorizzazione di importazione: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria<sup><a fragment="#fn-d6e777" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e777" id="fnbck-d6e777" routerlink="./">32</a></sup>, previa approvazione dell’UFAM;</dd><dt>b. </dt><dd>per l’autorizzazione di detenzione: le autorità cantonali.</dd></dl><p><sup>5</sup> I Cantoni prendono provvedimenti affinché gli effettivi degli animali di cui al capoverso 1 ritornati allo stato selvatico siano regolati e non si propaghino; nella misura del possibile, li allontanano se minacciano la diversità delle specie indigene. Essi ne informano l’UFAM. Per quanto necessario, l’UFAM coordina detti provvedimenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e747"><sup><a fragment="#fnbck-d6e747" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e747" routerlink="./">31</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e777"><sup><a fragment="#fnbck-d6e777" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e777" routerlink="./">32</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2014.</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Danni causati dalla selvaggina</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Misure di autodifesa contro gli animali di specie protette</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Possono essere prese misure di autodifesa contro gli animali delle seguenti specie: stornelli e merli.<sup><a fragment="#fn-d6e805" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e805" id="fnbck-d6e805" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup>2</sup> I Cantoni designano i mezzi autorizzati e determinano chi può prendere misure di autodifesa, in quale regione e in quale momento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e805"><sup><a fragment="#fnbck-d6e805" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e805" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_9_bis"><a name="a9bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_9_bis" routerlink="./"><b>Art. 9</b><i><sup>bis</sup></i><sup> </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e823" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e823" id="fnbck-d6e823" routerlink="./">34</a></sup><a fragment="#art_9_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_9_bis" routerlink="./"><i></i> <i></i>Misure contro singoli lupi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Cantone può rilasciare un’autorizzazione di abbattimento per singoli lupi che causano danni rilevanti ad animali da reddito.</p><p><sup>2</sup> Un danno ad animali da reddito causato da un singolo lupo è considerato rilevante se nel suo areale abituale di attività:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono uccisi almeno 25 animali da reddito nell’arco di quattro mesi;</dd><dt>b. </dt><dd>sono uccisi almeno 15 animali da reddito nell’arco di un mese; o </dd><dt>c. </dt><dd>sono uccisi almeno 10 animali da reddito nell’arco di quattro mesi dopo che in passato erano già stati registrati danni causati da lupi.<sup><a fragment="#fn-d6e856" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e856" id="fnbck-d6e856" routerlink="./">35</a></sup></dd></dl><p><sup>3</sup> In caso di bovini, equini e camelidi del nuovo mondo si ha un danno rilevante quando un singolo lupo uccide nell’arco di quattro mesi almeno due animali da reddito.<sup><a fragment="#fn-d6e868" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e868" id="fnbck-d6e868" routerlink="./">36</a></sup></p><p><sup>4</sup> Per valutare il danno di cui ai capoversi 2 lettera c e 3 non sono considerati gli animali da reddito che sono uccisi in una zona in cui, malgrado i danni risalenti a più di quattro mesi prima, non è stata adottata alcuna misura di protezione ragionevolmente esigibile di cui all’articolo 10<sup>quinquies</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e882" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e882" id="fnbck-d6e882" routerlink="./">37</a></sup></p><p><sup>5</sup> I danni verificatisi sul territorio di due o più Cantoni devono essere valutati in modo coordinato dai Cantoni interessati.</p><p><sup>6</sup> L’autorizzazione di abbattimento deve servire a prevenire altri danni ad animali da reddito. La sua validità deve essere limitata a un massimo di 60 giorni e a un perimetro di abbattimento adeguato. Quest’ultimo corrisponde al perimetro dell’alpeggio, se al suo interno non può essere adottata alcuna misura di protezione ragionevolmente esigibile.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e823"><sup><a fragment="#fnbck-d6e823" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e823" routerlink="./">34</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/407/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 2207</a>).</p><p id="fn-d6e856"><sup><a fragment="#fnbck-d6e856" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e856" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p><p id="fn-d6e868"><sup><a fragment="#fnbck-d6e868" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e868" routerlink="./">36</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p><p id="fn-d6e882"><sup><a fragment="#fnbck-d6e882" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e882" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e900" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e900" id="fnbck-d6e900" routerlink="./">38</a></sup><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10" routerlink="./"> Risarcimento e prevenzione dei danni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione paga ai Cantoni le seguenti indennità per il risarcimento di danni causati dalla selvaggina:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e920" id="fnbck-d6e920" routerlink="./">39</a></sup> </dt><dd>l’80 per cento dei costi dovuti a danni causati da linci, orsi, lupi e sciacalli dorati;</dd><dt>b. </dt><dd>il 50 per cento dei costi dovuti a danni causati da castori, lontre e aquile.</dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni determinano l’entità e la causa dei danni da selvaggina.</p><p><sup>3</sup> La Confederazione partecipa al risarcimento solamente se i Cantoni si assumono i costi rimanenti.</p><p><sup>4</sup> La Confederazione promuove misure per prevenire danni causati da linci, orsi, lupi e sciacalli dorati.<sup><a fragment="#fn-d6e943" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e943" id="fnbck-d6e943" routerlink="./">40</a></sup></p><p><sup>5</sup> L’UFAM può ordinare misure contro castori, lontre e aquile che causano danni rilevanti.<sup><a fragment="#fn-d6e955" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e955" id="fnbck-d6e955" routerlink="./">41</a></sup></p><p><sup>6</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e971" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e971" id="fnbck-d6e971" routerlink="./">42</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e900"><sup><a fragment="#fnbck-d6e900" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e900" routerlink="./">38</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 mar. 2001, in vigore dal 15 apr. 2001 (<a href="eli/oc/2001/143/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 1005</a>).</p><p id="fn-d6e920"><sup><a fragment="#fnbck-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e920" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/767/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4315</a>).</p><p id="fn-d6e943"><sup><a fragment="#fnbck-d6e943" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e943" routerlink="./">40</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/767/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4315</a>).</p><p id="fn-d6e955"><sup><a fragment="#fnbck-d6e955" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e955" routerlink="./">41</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 gen. 2003<b>, </b>in vigore dal 1° feb. 2003<b> </b>(<a href="eli/oc/2003/48/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 269</a>).</p><p id="fn-d6e971"><sup><a fragment="#fnbck-d6e971" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e971" routerlink="./">42</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con effetto dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_10_bis"><a name="a10bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_bis" routerlink="./"><b>Art. 10</b><sup>bis </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e984" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e984" id="fnbck-d6e984" routerlink="./">43</a></sup><a fragment="#art_10_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_bis" routerlink="./"> Strategie di tutela di singole specie animali</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAM elabora strategie di tutela delle specie animali di cui all’articolo 10 capoverso 1, che definiscano segnatamente principi concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la protezione delle specie e il monitoraggio degli effettivi;</dd><dt>b. </dt><dd>la prevenzione di danni e di situazioni di pericolo;</dd><dt>c. </dt><dd>la promozione di misure di prevenzione;</dd><dt>d. </dt><dd>l’accertamento di danni e di pericoli;</dd><dt>e. </dt><dd>il risarcimento di misure di prevenzione e di danni;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e1018" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1018" id="fnbck-d6e1018" routerlink="./">44</a></sup> </dt><dd>la dissuasione, la cattura o, sempreché non già disciplinato agli articoli 4<sup>bis</sup> e 9<sup>bis</sup>, l’abbattimento, in particolare in base all’entità dei danni e dei pericoli, il perimetro delle misure nonché la consultazione preliminare dell’UFAM in caso di misure contro singoli orsi o linci;</dd><dt>g. </dt><dd>il coordinamento internazionale e intercantonale delle misure;</dd><dt>h. </dt><dd>il coordinamento di misure secondo la presente ordinanza con misure di altri settori ambientali.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e984"><sup><a fragment="#fnbck-d6e984" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e984" routerlink="./">43</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p><p id="fn-d6e1018"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1018" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1018" routerlink="./">44</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/407/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 2207</a>).</p></div></div></article><article id="art_10_ter"><a name="a10ter"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_ter" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_ter" routerlink="./"><b>Art. 10</b><sup>ter </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e1044" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1044" id="fnbck-d6e1044" routerlink="./">45</a></sup><a fragment="#art_10_ter" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_ter" routerlink="./"> Prevenzione dei danni causati dai grandi predatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per prevenire i danni causati dai grandi predatori agli animali da reddito, l’UFAM partecipa nella misura dell’80 per cento ai costi calcolati forfettariamente delle misure seguenti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>allevamento, addestramento, tenuta e impiego di cani da protezione del bestiame che soddisfano i requisiti di cui all’articolo 10<sup>quater</sup> capoverso 2;</dd><dt>b. </dt><dd>elettrificazione di recinzioni di pascoli per la protezione dai grandi predatori;</dd><dt>c. </dt><dd>recinzioni elettriche per la protezione degli alveari dagli orsi;</dd><dt>d. </dt><dd>altre misure adottate dai Cantoni d’intesa con l’UFAM, se le misure di cui alle lettere a–c non sono sufficienti o adeguate.<sup><a fragment="#fn-d6e1077" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1077" id="fnbck-d6e1077" routerlink="./">46</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> L’UFAM può partecipare al massimo nella misura dell’80 per cento ai costi delle seguenti attività dei Cantoni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la pianificazione regionale degli alpeggi per ovini e caprini come base per la protezione del bestiame;</dd><dt>b. </dt><dd>la pianificazione per separare gli itinerari per mountain-bike e i sentieri escursionistici dalla zona d’impiego dei cani da protezione del bestiame di cui al capoverso 1 lettera a nonché l’attuazione di queste misure;</dd><dt>c. </dt><dd>la pianificazione della prevenzione di conflitti con gli orsi.<sup><a fragment="#fn-d6e1100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1100" id="fnbck-d6e1100" routerlink="./">47</a></sup></dd></dl><p><sup>3</sup> L’UFAM sostiene e coordina la pianificazione territoriale delle misure da parte dei Cantoni. A tal fine emana una direttiva.</p><p><sup>4</sup> I Cantoni integrano la protezione del bestiame e delle api nella consulenza agricola che forniscono.</p><p><sup>5</sup> L’UFAM può sostenere organizzazioni d’importanza nazionale che forniscono alle autorità e alle cerchie interessate informazioni e consulenza in materia di protezione del bestiame e delle api. Per il coordinamento intercantonale delle misure può fare appello a tali organizzazioni. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1044"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1044" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1044" routerlink="./">45</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/767/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4315</a>).</p><p id="fn-d6e1077"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1077" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1077" routerlink="./">46</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p><p id="fn-d6e1100"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1100" routerlink="./">47</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a>).</p></div></div></article><article id="art_10_quater"><a name="a10quater"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_quater" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_quater" routerlink="./"><b>Art. 10</b><sup>quater </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e1122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1122" id="fnbck-d6e1122" routerlink="./">48</a></sup><a fragment="#art_10_quater" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_quater" routerlink="./"> Cani da protezione del bestiame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impiego di cani da protezione del bestiame ha come obiettivo la sorveglianza perlopiù autonoma degli animali da reddito e la loro difesa contro animali estranei.</p><p><sup>2</sup> L’UFAM promuove la protezione del bestiame con cani che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>appartengono a una razza idonea per proteggere il bestiame;</dd><dt>b. </dt><dd>sono allevati, addestrati, tenuti e impiegati a regola d’arte per la protezione del bestiame;</dd><dt>c. </dt><dd>sono impiegati prevalentemente per sorvegliare animali da reddito la cui detenzione o estivazione è promossa secondo l’ordinanza del 23 ottobre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e1152" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1152" id="fnbck-d6e1152" routerlink="./">49</a></sup> sui pagamenti diretti; e</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e1163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1163" id="fnbck-d6e1163" routerlink="./">50</a></sup> </dt><dd>...</dd></dl><p><sup>3</sup> Previa consultazione dell’USAV, l’UFAM emana direttive concernenti l’idoneità, l’allevamento, l’addestramento, la tenuta e l’impiego dei cani da protezione del bestiame che beneficiano di un sostegno finanziario.<sup><a fragment="#fn-d6e1177" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1177" id="fnbck-d6e1177" routerlink="./">51</a></sup></p><p><sup>4</sup> Esso registra ogni anno nella banca dati secondo l’articolo 30 capoverso 2 della legge del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e1189" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1189" id="fnbck-d6e1189" routerlink="./">52</a></sup> sulle epizoozie i cani per la protezione del bestiame che soddisfano i requisiti di cui al capoverso 2.<sup><a fragment="#fn-d6e1197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1197" id="fnbck-d6e1197" routerlink="./">53</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1122"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1122" routerlink="./">48</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/767/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4315</a>).</p><p id="fn-d6e1152"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1152" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1152" routerlink="./">49</a></sup> <a href="eli/cc/2013/765/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>910.13</b></a></p><p id="fn-d6e1163"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1163" routerlink="./">50</a></sup> Abrogata dal n. II 2 dell’O del 10 gen. 2018, con effetto dal 1° mar. 2018 (<a href="eli/oc/2018/90/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 721</a>). </p><p id="fn-d6e1177"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1177" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1177" routerlink="./">51</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 2 dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (<a href="eli/oc/2018/90/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 721</a>).</p><p id="fn-d6e1189"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1189" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1189" routerlink="./">52</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1565_1621_1604/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.40</b></a></p><p id="fn-d6e1197"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1197" routerlink="./">53</a></sup> Introdotto dal n. II 2 dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (<a href="eli/oc/2018/90/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 721</a>).</p></div></div></article><article id="art_10_quinquies"><a name="a10quinquies"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_quinquies" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_quinquies" routerlink="./"><b>Art. 10</b><sup>quinquies </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1210" id="fnbck-d6e1210" routerlink="./">54</a></sup><a fragment="#art_10_quinquies" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_10_quinquies" routerlink="./">Misure di protezione ragionevolmente esigibili contro i grandi predatori</a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Per proteggere gli animali da reddito contro i grandi predatori nei pascoli l’adozione delle seguenti misure è considerata esigibile ai sensi dell’articolo 9<sup>bis</sup> capoverso 4:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ovini e caprini: recinzioni elettriche per la protezione dai grandi predatori o cani da protezione del bestiame che soddisfano i requisiti secondo l’articolo 10<sup>quater</sup> capoverso 2;</dd><dt>b. </dt><dd>camelidi del nuovo mondo, suini al pascolo nonché cervi tenuti in recinti: recinzioni elettriche per la protezione dai grandi predatori;</dd><dt>c. </dt><dd>bovini ed equini: la sorveglianza delle madri e dei loro cuccioli durante il parto, la loro detenzione congiunta su pascoli sorvegliati durante le prime due settimane di vita come pure la rimozione immediata di placente espulse e di carcasse di cuccioli;</dd><dt>d. </dt><dd>alveari: recinzioni elettriche che proteggono dagli orsi;</dd><dt>e. </dt><dd>misure supplementari dei Cantoni di cui all’articolo 10<sup>ter</sup> capoverso 1 lettera d.</dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni definiscono i perimetri degli alpeggi al cui interno l’adozione di misure di protezione di cui al capoverso 1 non è considerata esigibile. </p><p><sup>3</sup> Animali da reddito su un’area aziendale che si trovano in stalle o aree di uscita recintate sono considerati protetti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1210"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1210" routerlink="./">54</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 giu. 2021, in vigore dal 15 lug. 2021 (<a href="eli/oc/2021/418/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 418</a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Ricerca</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Ricerca su mammiferi e uccelli selvatici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può garantire aiuti finanziari a centri di ricerca e a istituti d’importanza nazionale per attività d’interesse pubblico. Gli aiuti possono essere vincolati a condizioni.</p><p><sup>2</sup> Nell’ambito dei crediti accordatigli, l’UFAM promuove la ricerca, orientata verso la pratica, di biologia della fauna selvatica e d’ornitologia, in particolare le ricerche sulla protezione delle specie, sui pregiudizi arrecati ai biotopi, sui danni della selvaggina e sulle malattie degli animali selvatici.</p><p><sup>3</sup> Per promuovere la ricerca scientifica, l’UFAM può, d’intesa con gli organi cantonali della caccia, rivolgersi a guardacaccia o a persone autorizzate alla caccia.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Dipartimento stabilisce i compiti del Centro svizzero di documentazione per la ricerca sulla selvaggina.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13 </b> Marcatura di mammiferi e uccelli selvatici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni possono autorizzare campagne di marcatura di mammiferi e uccelli che possono essere cacciati purché queste campagne servano a scopi scientifici, alla pianificazione della caccia o alla conservazione della diversità della specie.</p><p><sup>2</sup> L’UFAM, sentiti i Cantoni, può autorizzare campagne di marcatura di mammiferi e uccelli protetti purché queste campagne servano a scopi scientifici o alla conservazione della diversità delle specie.</p><p><sup>3</sup> L’UFAM designa gli organi che coordinano le campagne di marcatura. Questi stabiliscono il tipo di marcatura, disciplinano l’informazione reciproca sugli animali marcati e informano i servizi e le persone partecipanti. Allestiscono annualmente un rapporto per l’UFAM.</p><p><sup>4</sup> Tutti gli animali marcati e messi in libertà devono essere annunciati agli organi di coordinazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Responsabilità civile</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La somma minima di copertura dell’assicurazione per la responsabilità civile del cacciatore è di 2 milioni di franchi.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Esecuzione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Esecuzione della legge sulla caccia</a><sup><a fragment="#fn-d6e1315" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1315" id="fnbck-d6e1315" routerlink="./">55</a></sup><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_15" routerlink="./"> da parte dei Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni emanano disposizioni d’esecuzione entro cinque anni dall’entrata in vigore della legge sulla caccia.</p><p><sup>2</sup> Nei loro piani direttori e di utilizzazione, essi tengono conto delle esigenze della protezione delle specie e dei biotopi.<sup><a fragment="#fn-d6e1334" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1334" id="fnbck-d6e1334" routerlink="./">56</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1315"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1315" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1315" routerlink="./">55</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il testo.</p><p id="fn-d6e1334"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1334" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1334" routerlink="./">56</a></sup> Introdotto dal n. I 6 dell’O del 28 gen. 2015 che adegua ordinanze nel settore ambientale, legate in particolare agli accordi programmatici per il periodo 2016–2019, in vigore dal 1° mar. 2015 (<a href="eli/oc/2015/63/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 427</a>).</p></div></div></article><article id="art_15_a"><a name="a15a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_15_a" routerlink="./"><b>Art. 15</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1347" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1347" id="fnbck-d6e1347" routerlink="./">57</a></sup><a fragment="#art_15_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_15_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Esecuzione della legge sulla caccia da parte della Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nell’applicare altre leggi federali, accordi internazionali o decisioni internazionali concernenti punti disciplinati dalla presente ordinanza, le autorità federali eseguono in tal ambito anche la presente ordinanza. Esse consultano i Cantoni prima di prendere una decisione. La collaborazione dell’UFAM è retta dagli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b</i> della legge federale del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e1369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1369" id="fnbck-d6e1369" routerlink="./">58</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1347"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1347" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1347" routerlink="./">57</a></sup> Introdotto dal n. II 19 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p><p id="fn-d6e1369"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1369" routerlink="./">58</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Statistica federale della caccia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni anno entro il 30 giugno i Cantoni comunicano all’UFAM l’effettivo delle più importanti specie animali cacciabili e protette, il numero degli animali uccisi e morti nonché gli animali protetti imbalsamati annunciati. Inoltre danno indicazioni sul numero dei cacciatori, sui mezzi ausiliari di caccia vietati che sono stati usati e sui mezzi impiegati per la prevenzione e il risarcimento dei danni causati dalla selvaggina.</p><p><sup>2</sup> In casi particolari, soprattutto quando l’effettivo di una specie aumenta o diminuisce fortemente, l’UFAM può esigere dai Cantoni altre informazioni statistiche ed emanare direttive sul censimento degli effettivi. Consulta previamente i Cantoni.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Ritiro dell’autorizzazione di caccia</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’UFAM consegna ogni anno ai Cantoni un elenco delle persone cui è stata ritirata l’autorizzazione di caccia giusta l’articolo 20 capoverso 1 della legge sulla caccia.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> UFAM</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM vigila sull’esecuzione della legge sulla caccia.</p><p><sup>2</sup> Esso emana le disposizioni secondo l’articolo 10 capoversi 1 e 3 e l’articolo 11 capoverso 1.<sup><a fragment="#fn-d6e1412" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1412" id="fnbck-d6e1412" routerlink="./">59</a></sup></p><p><sup>3</sup> Esso stabilisce i modelli di geodati e i modelli di rappresentazione minimi per i geodati di base ai sensi della presente ordinanza per i quali è designato quale servizio specializzato della Confederazione nell’allegato 1 dell’ordinanza del 21 maggio 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1425" id="fnbck-d6e1425" routerlink="./">60</a></sup> sulla geoinformazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1433" id="fnbck-d6e1433" routerlink="./">61</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1412"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1412" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1412" routerlink="./">59</a></sup><sup> </sup>Introdotto dal n. I 28 dell’O del 26 giu. 1996 sulla nuova attribuzione delle competenze decisionali nell’Amministrazione federale, in vigore dal 1° ago. 1996 (<a href="eli/oc/1996/2243_2243_2243/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1996</b> 2243</a>).</p><p id="fn-d6e1425"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1425" routerlink="./">60</a></sup> <a href="eli/cc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>510.620</b></a></p><p id="fn-d6e1433"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1433" routerlink="./">61</a></sup> Introdotto dall’all. 2 n. 14 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 2809</a>).</p></div></div></article><article id="art_18_bis"><a name="a18bis"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_18_bis" routerlink="./"><b>Art. 18</b><sup>bis </sup></a><sup><a fragment="#fn-d6e1446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1446" id="fnbck-d6e1446" routerlink="./">62</a></sup><a fragment="#art_18_bis" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_18_bis" routerlink="./"> Modifica degli elenchi di cui agli allegati 1 e 2</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se acquisisce nuove conoscenze sull’invasività delle specie animali o sulla loro propagazione naturale, dopo aver sentito i servizi federali coinvolti e gli ambienti interessati il Dipartimento adegua gli elenchi di cui agli allegati 1 e 2.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1446"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1446" routerlink="./">62</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19 </b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza d’esecuzione, del 7 giugno 1971<sup><a fragment="#fn-d6e1472" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1472" id="fnbck-d6e1472" routerlink="./">63</a></sup>, della legge federale su la caccia e la protezione degli uccelli è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1472"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1472" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1472" routerlink="./">63</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1971/848_850_851/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1971</b> 851</a>]</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20 </b> Modificazione del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>…<sup><a fragment="#fn-d6e1492" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1492" id="fnbck-d6e1492" routerlink="./">64</a></sup> </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1492"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1492" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1492" routerlink="./">64</a></sup><sup> </sup>Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/1988/517_517_517/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1988</b> 517</a></p></div></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1505" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1505" id="fnbck-d6e1505" routerlink="./">65</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1505"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1505" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1505" routerlink="./">65</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con effetto dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 1988.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1530" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1530" id="fnbck-d6e1530" routerlink="./">66</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1530"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1530" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1530" routerlink="./">66</a></sup> Introdotto dall’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 8<sup>bis</sup> cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Specie animali non indigene la cui importazione e detenzione sono soggette ad autorizzazione</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome scientifico</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Nome italiano</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Sylvilagus spec.</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Coniglio coda di cotone</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Tamias sibiricus</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Tamia striato</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Ondatra zibethicus</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Topo muschiato</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Myocastor coypus</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Nutria</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Castor canadensis</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Castoro canadese</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Nyctereutes procyonoides</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Cane procione</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Procyon lotor</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Procione lavatore</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Neovison vison</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Visone americano</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Dama dama</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Daino</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Cervus nippon</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Cervo Sika</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Cervus canadensis</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Wapiti</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Odocoileus virginianus</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Cervo coda bianca</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Ovis aries</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Muflone</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Alectoris chukar</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Pernice chukan</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Alectoris rufa</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Pernice rossa</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Tadorna ferruginea</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Casarca</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Alopochen aegyptiaca</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Oca egiziana</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Branta canadensis</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Oca del Canada</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Cygnus atratus</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Cigno nero</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Myiopsitta monachus</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Parrocchetto monaco</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Psittacula krameri</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Parrocchetto dal collare</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-4="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Ibridi fra animali selvatici e animali domestici che secondo l’articolo 86 dell’ordinanza del 23 aprile 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1714" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1714" id="fnbck-d6e1714" routerlink="./">67</a></sup> sulla protezione degli animali sono equiparati agli animali selvatici.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1714"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1714" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1714" routerlink="./">67</a></sup> <a href="eli/cc/2008/416/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455.1</b></a></p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fn-d6e1728" id="fnbck-d6e1728" routerlink="./">68</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1728"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#fnbck-d6e1728" routerlink="./">68</a></sup> Introdotto dall’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (<a href="eli/oc/2012/422/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3683</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 8<sup>bis</sup> cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1988/517_517_517/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Specie animali non indigene la cui importazione e detenzione sono vietate</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome scientifico</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Nome italiano</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Sciurus carolinensis</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Scoiattolo grigio</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic">Oxyura jamaicensis</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Gobbo della Giamaica</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/widowControl" msg:wcstyle02-5="loose pPr/textAlignment" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Ibridi di rapace</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 39350d97-c323-4591-b9a8-2ee3b7192e7b | Ordinanza sulla regolazione degli effettivi degli stambecchi | ORES | 922.27 | true | 1996-08-01T00:00:00 | 1990-04-30T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24695/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1990/1678_1678_1678/it | RS 922.27 1 Ordinanza sulla regolazione degli effettivi degli stambecchi (ORES) del 30 aprile 1990 (Stato il 1° ottobre 1996) Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni,1 visto l’articolo 7 capoverso 3 della legge del 20 giugno 19862 sulla caccia (LCP); visto l’articolo 4 capoverso 4 dell’ordinanza del 29 febbraio 19883 sulla caccia (OCP), ordina: Sezione 1: Rilevamento degli effettivi Art. 1 Designazione delle singole colonie di stambecchi 1 Ogni cinque anni i Cantoni designano su carte in scala 1:25 000, o 1:50 000, il ter- ritorio occupato (d’estate e d’inverno) da ogni gruppo di stambecchi (comunità di riproduzione). 2 I gruppi così delimitati sono denominati «colonie». Art. 2 Dati sulle singole colonie (modulo I) 1 I Cantoni rilevano annualmente l’effettivo, la struttura rispetto al sesso e all’età, le nascite, le morti e lo sviluppo della colonia. 2 Va annunciato l’effettivo estivo, compresi i nuovi nati, che vien determinato sia mediante il conteggio diretto degli individui in estate sia mediante calcolo sulla base dell’effettivo invernale (modulo I). 3 Il rapporto fra i sessi è determinato in base agli individui che hanno superato i tre anni di età. 4 Si distinguono le seguenti classi d’età e di sesso: a. nuovi nati; b. giovani individui di entrambi i sessi (uno e due anni di età); c. femmine, di tre anni di età e più; RU 1990 1678 1 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RS 170.512.1). Di detta modifica è stato tenuto conto in tutto il presente testo. 2 RS 922.0 3 RS 922.01 922.27 Caccia 2 922.27 d. maschi, di tre-cinque anni di età; e. maschi, di sei-dieci anni di età; f. maschi, di undici anni di età e più. Art. 3 Colonie sul territorio di due o più Cantoni 1 Il rilevamento degli effettivi che vivono sul territorio di due o più Cantoni avviene in modo coordinato da parte dei Cantoni interessati. 2 Gli effettivi sono annunciati previo accordo da uno dei Cantoni interessati. Art. 4 Notificazione dei dati riguardanti le singole colonie 1 Gli effettivi vanno notificati entro la fine dell’anno all’Ufficio federale dell’am- biente (UFAM)4. 2 L’UFAM elabora i moduli per la notificazione e li mette a disposizione dei Canto- ni. Sezione 2: Provvedimenti regolativi Art. 5 Giustificazione dei provvedimenti regolativi 1 Per ogni colonia di stambecchi i Cantoni devono indicare al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni le ripercussioni della colonia stessa sul bosco, sulle zone agricole e sulle altre specie di animali (concor- renza), nonché fornire dati riguardanti lo stato generale e di salute. 2 I provvedimenti regolativi (abbattimenti o catture) che si intendono adottare e il loro scopo (stabilizzare o ridurre gli effettivi) vanno giustificati. Art. 6 Piano di abbattimento 1 Di regola i piani di abbattimento sono necessari soltanto per le colonie con un ef- fettivo superiore a 50 capi. 2 L’abbattimento va pianificato in modo tale da garantire a lunga scadenza il mante- nimento delle strutture naturali d’età e di sesso (modulo II). 3 Le femmine che allattano vanno risparmiate. 4 Rimangono salvi gli articoli 8 e 12 capoverso 2 della LCP. 4 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RS 170.512.1). Di detta modifica è stato tenuto conto in tutto il presente testo. Regolazione degli effettivi degli stambecchi 3 922.27 Art. 7 Piani di abbattimento per colonie sul territorio di due o più Cantoni 1 Il piano di abbattimento per colonie che vivono sul territorio di due o più Cantoni va elaborato in comune dai Cantoni interessati, secondo i criteri dell’articolo 6. 2 I Cantoni interessati stabiliscono in comune, secondo il piano, le rispettive quote di abbattimento. 3 In difetto di un accordo spetta all’UFAM fissare le quote di abbattimento corrispet- tive. 4 La procedura anzidetta va possibilmente applicata, per analogia, anche alle colonie che vivono su un territorio a cavallo dei confini nazionali. Art. 8 Approvazione dei piani di abbattimento 1 Entro la fine dell’anno i Cantoni inviano all’UFAM i piani completi di abbattimen- to concernenti le singole colonie. 2 L’UFAM approva i piani di abbattimento. Esso può far dipendere da oneri l’approvazione quando:5 a. detti piani non sono conformi all’articolo 6; b. i controlli mostrano un’esecuzione insufficiente dei piani di abbattimento dell’anno precedente; c. i danni provocati dagli stambecchi interessano progetti forestali sovvenzio- nati dalla Confederazione e intesi a proteggere strade o zone abitative da fra- ne, alluvioni o valanghe. 3 I piani di abbattimento approvati valgono per l’anno successivo. 4 In casi particolari, come malattie o un numero importante di morti durante l’inver- no, i Cantoni possono derogare ai piani di abbattimento approvati. Art. 9 Controllo dell’abbattimento 1 Tutti i capi uccisi secondo il piano di abbattimento vanno controllati dagli organi cantonali preposti alla sorveglianza della selvaggina. 2 Per ogni capo ucciso si debbono indicare il sesso, l’età, il peso, il luogo e la data dell’abbattimento. 3 I Cantoni possono raccogliere altri dati. 4 I dati nel senso dei capoversi 1 e 2 vanno trasmessi per colonia, entro la fine dell’anno, all’UFAM (modulo III). 5 Nuovo testo giusta il n. I 29 dell’O del 26 giu. 1996 sulla nuova attribuzione delle compe- tenze decisionali nell’Amministrazione federale, in vigore dal 1° ago. 1996 (RU 1996 2243). Caccia 4 922.27 Art. 10 Notificazioni e approvazioni Per le notificazioni e le approvazioni nel senso degli articoli 8 e 9 vale, per analogia, l’articolo 3. Art. 11 Autorizzazione di abbattere 1 I Cantoni regolano e organizzano detta caccia, istruendo i cacciatori. 2 I Cantoni sono autorizzati a riscuotere tasse. 3 Invece degli abbattimenti i Cantoni possono organizzare catture. 4 I Cantoni sono autorizzati a punire, sulla scorta dell’articolo 18 capoverso 5 della LCP, gli abbattimenti sbagliati per quanto riguarda la classe di età o il sesso (art. 2 cpv. 4). Art. 12 Abbattimenti nelle riserve federali di caccia 1 Gli abbattimenti o le catture possono farsi anche nelle riserve federali di caccia. 2 I guardiacaccia incaricati della vigilanza sorvegliano la caccia. Sezione 3: Entrata in vigore Art. 13 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1991. | <div _ngcontent-bsi-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"></div> |
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ch | it | c1eb5d1b-53bd-409b-ab55-afbb0f4c393a | Ordinanza sulle bandite federali | OBAF | 922.31 | true | 2015-07-15T00:00:00 | 1991-09-30T00:00:00 | 1,633,824,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24945/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2304_2304_2304/it | RS 922.31 1 Ordinanza sulle bandite federali (OBAF)1 del 30 settembre 1991 (Stato 15 luglio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visti l’articolo 11 della legge federale del 20 giugno 19862 sulla caccia e la prote- zione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (Legge sulla caccia); e l’articolo 26 della legge federale del 1° luglio 19663 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPNP), ordina: Sezione 1: Bandite federali Art. 1 Scopo Le bandite federali servono alla protezione ed alla conservazione di specie rare e minacciate di mammiferi e di uccelli selvatici, nonché dei loro biotopi; servono inoltre alla conservazione di effettivi sani, in numero adeguato alle circostanze locali, di specie cacciabili. Art. 2 Designazione 1 Sono bandite federali gli oggetti elencati nell’Appendice 1. 2 L’inventario federale delle bandite federali (inventario) comprende per ogni zona protetta: a. una rappresentazione cartografica del perimetro ed una descrizione della zona; b. lo scopo protettivo; c. provvedimenti particolari riguardanti la protezione delle specie e dei biotopi e la relazione degli effettivi delle specie cacciabili, nonché la durata di vali- dità dei provvedimenti; d. eventualmente un perimetro all’esterno della bandita, nel quale sono inden- nizzati i danni della selvaggina. RU 1991 2304 1 Nuovo testo giusta l’art. 2 lett. r dell’O del 10 gen. 1996 che rettifica alcune abbreviazioni di titoli di atti normativi (RU 1996 208). 2 RS 922.0 3 RS 451 922.31 Caccia 2 922.31 3 L’inventario, parte integrante della presente ordinanza, non è pubblicato nella Raccolta ufficiale delle leggi federali (RU), bensì esclusivamente in forma elettro- nica sul sito Internet dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)4 (art. 5 della L del 18 giu. 20045 sulle pubblicazioni ufficiali).6 Art. 37 Modifiche lievi D’intesa con i Cantoni, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Dipartimento) ha facoltà di arrecare lievi modifi- che alla designazione degli oggetti, a condizione che la diversità delle specie sia protetta. Sono considerate lievi: a. la modifica del perimetro per un massimo del cinque per cento della super- ficie dell’oggetto; b. la riduzione del perimetro per un massimo del dieci per cento della superficie dell’oggetto se il perimetro viene ampliato con una superficie nuova almeno equivalente; c. le misure adottate per la regolazione degli effettivi appartenenti a specie cacciabili. Art. 4 Provvedimenti particolari nel caso di soppressione o di modificazione di bandite Nelle zone riaperte alla caccia i Cantoni provvedono affinché l’attività venatoria sia dapprima praticata con moderazione, e proseguita poi appieno soltanto dopo un periodo transitorio appropriato. Sezione 2: Protezione della diversità delle specie e dei biotopi Art. 5 Protezione delle specie 1 Nelle bandite vigono le seguenti disposizioni generali: a.8 la caccia è vietata; b. gli animali non vanno disturbati, braccati o adescati fuori della bandita; bbis.9 il foraggiamento degli animali selvatici e la posa di lecche saline sono vieta- ti; 4 www.bafu.admin.ch > Temi > Zone protette > Bandite di caccia > Descrizione degli oggetti 5 RS 170.512 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 20 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4537). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 feb. 2004, in vigore dal 1° mar. 2004 (RU 2004 1265). 8 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 9 Introdotta dal n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Bandite federali. O 3 922.31 c.10 i cani devono essere condotti al guinzaglio; ne sono esclusi i cani d’utilità impiegati nell’agricoltura; d. è vietato portar seco, conservare o adoperare armi e trappole. I Cantoni pos- sono consentire eccezioni per persone che abitano all’interno della bandita e per zone parzialmente protette. Le persone legittimate alla caccia o i militari hanno il diritto, rispettivamente nei periodi venatorio o di servizio (servizio, tiro e ispezione obbligatori), di traversare la bandita con armi scariche. I guardiacaccia sono legittimati ad adoperare armi e trappole; e. è vietato piantare tende o campeggiare. È fatto salvo l’uso di campeggi uffi- ciali. I Cantoni possono accordare eccezioni; f.11 sono vietati il decollo e l’atterraggio di aeromobili civili con occupanti, ec- cetto nell’ambito dell’esercizio di aerodromi esistenti e fatte salve le disposi- zioni degli articoli 19 capoverso 3 lettera a, nonché 28 capoverso 1 dell’ordinanza del 14 maggio 201412 sugli atterraggi esterni; fbis.13 la circolazione di aeromobili civili senza occupanti è vietata; g. è vietata l’attività sciatoria fuori delle strade, delle piste e degli itinerari segnalati; h. è vietato circolare su strade alpestri e forestali nonché impiegare veicoli fuori delle strade e dei percorsi agricoli o forestali, fatta eccezione per il loro uso da parte dei guardiacaccia oppure per lavori agricoli o selvocolturali. I Cantoni possono accordare altre eccezioni; i. sono vietati gli esercizi militari con munizioni di guerra o d’esercizio. È fatto salvo l’uso, contrattualmente regolato, di balipedi e d’impianti militari spe- ciali. Sono eccettuati dal divieto il servizio di guardia delle truppe, con armi cariche, nonché il porto d’armi per compiti di controllo del corpo delle guar- die delle fortificazioni e del corpo delle guardie di frontiera. 2 Le competizioni sportive o altre manifestazioni collettive sono ammesse soltanto se non compromettono gli scopi protettivi della bandita. Gli organizzatori delle manife- stazioni debbono ottenere preliminarmente il relativo permesso cantonale. 3 Sono fatte salve le disposizioni particolari di cui all’articolo 2 capoverso 2, nonché i provvedimenti di cui agli articoli 8−10 e 12.14 Art. 6 Protezione dei biotopi 1 Nell’adempimento dei loro compiti Confederazione e Cantoni provvedono affinché gli scopi protettivi delle bandite non siano compromessi da sfruttamenti ad essi con- 10 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 11 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 12 RS 748.132.3 13 Introdotta dal n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 14 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Caccia 4 922.31 trari. Se, nel singolo caso, vi sono altri interessi, si deciderà soppesando gli interessi in presenza. 1bis Se sono competenti per l’esecuzione autorità federali diverse dall’UFAM15, la collaborazione di quest’ultimo è retta dagli articoli 62a e 62b della legge federale del 21 marzo 199716 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.17 2 Nell’allestimento dei piani direttori e d’utilizzazione si terrà conto delle esigenze delle bandite. 3 Nelle bandite va rivolta particolare attenzione alla conservazione dei biotopi a tenore dell’articolo 18 capoverso 1bis LPNP, segnatamente come spazi vitali dei mammiferi e degli uccelli selvatici indigeni e migratori. I Cantoni provvedono in particolare affinché tali biotopi: a. siano usati adeguatamente a fini agricoli e forestali; b. non siano frazionati; c. dispongano di un’offerta di pastura sufficiente per la selvaggina. 4 Restano salvi altri provvedimenti di più ampia portata o d’altro tenore intesi alla protezione delle specie nel senso dell’articolo 2 capoverso 2 della presente ordinanza e degli articoli 18 e seguenti LPNP. 5 La promozione di provvedimenti intesi alla protezione dei biotopi è retta dagli articoli 18 e seguenti LPNP. Art. 7 Segnaletica e informazione 1 I Cantoni provvedono ad informare in merito alle bandite il pubblico ed i titolari di una patente di caccia. 2 Essi provvedono a segnalare in loco le bandite. 3 Alle entrate principali delle bandite e nel caso di biotopi particolarmente degni di protezione, all’interno di tali zone, si debbono collocare cartelli che forniscano indi- cazioni in merito alla zona protetta, allo scopo protettivo ed ai principali provvedi- menti protettivi. 4 L’Ufficio federale di topografia iscrive nelle carte nazionali per attività sulla neve le bandite federali di caccia nonché i percorsi utilizzabili al loro interno.18 15 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 20 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4537). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 16 RS 172.010 17 Introdotto dal n. II 20 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 18 Introdotto dal n. II 1 dell’O del 27 giu. 2012, in vigore dal 15 lug. 2012 (RU 2012 3683). Bandite federali. O 5 922.31 Sezione 3: Prevenzione dei danni arrecati dalla selvaggina Art. 8 1 I Cantoni provvedono affinché nelle bandite la selvaggina non causi danni intolle- rabili. Il ringiovanimento naturale delle foreste dev’essere assicurato. 2 I guardiacaccia delle bandite possono, per ordine del servizio cantonale compe- tente, adottare in ogni tempo provvedimenti contro determinati animali cacciabili che causino danni notevoli. 3 ...19 4 Per il resto sono valide le disposizioni cantonali sulla prevenzione di danni arrecati dalla selvaggina. Sezione 4: Provvedimenti venatori Art. 9 Regolazione degli effettivi 1 I Cantoni provvedono affinché gli effettivi di ungulati cacciabili che vivono nelle bandite siano adeguati di continuo alle condizioni locali, e che vi sia una struttura naturale delle classi d’età e di sesso. Essi tengono conto, al riguardo, delle necessità dell’agricoltura, della protezione della natura, e del paesaggio e della conservazione della foresta. 2 A tal fine vengono delimitate: a. le zone nelle quali provvedimenti di regolazione possono essere ordinati solo in casi eccezionali (zone integralmente protette); b. le zone nelle quali gli effettivi di caprioli, camosci, cervi nobili e cinghiali possono essere regolati o ridotti periodicamente (zone parzialmente protette). 3 Prima di prendere provvedimenti di regolazione nelle zone integralmente protette dev’essere chiesto il parere dell’UFAM20. 4 Per le zone parzialmente protette i Cantoni allestiscono piani d’abbattimento concernenti le singole specie di selvaggina e li comunicano all’UFAM. Se le bandite di Cantoni diversi sono confinanti, i piani anzidetti vanno concordati reciprocamente. 5 Nella regolazione degli effettivi è proibito l’impiego di cani, sempre che non si tratti di bracchi addestrati alla ricerca. I Cantoni possono accordare eccezioni. 6 Per l’effettuazione dei piani di abbattimento i Cantoni possono far capo, oltre che agli organi di protezione della selvaggina, a cacciatori legittimati. 19 Abrogato dal n. IV dell’O del 1° lug. 2015, con effetto dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 20 Nuova espr. giusta il n. II 20 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordi- namento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). Caccia 6 922.31 Art. 1021 Abbattimenti selettivi e provvedimenti contro gli animali non indigeni 1 Gli organi di protezione della selvaggina delle bandite possono abbattere in qual- siasi momento animali malati o feriti, se ciò è necessario per prevenire la diffusione di malattie o per ragioni legate alla protezione degli animali. 1bis Prendono i provvedimenti contro gli animali non indigeni di cui all’articolo 8bis capoverso 5 dell’ordinanza del 29 febbraio 198822 sulla caccia. 2 Annunciano immediatamente tali abbattimenti e provvedimenti al servizio cantona- le competente. Art. 10a23 Rendiconto I Cantoni presentano ogni anno all’UFAM un rapporto sui provvedimenti adottati secondo gli articoli 8–10. Sezione 5: Guardiacaccia Art. 11 Statuto e nomina 1 I Cantoni designano uno o più guardiacaccia per ogni bandita. Conferiscono loro i diritti di polizia giudiziaria come all’articolo 26 della legge sulla caccia. 2 I guardacaccia delle bandite fanno parte del personale cantonale.24 3 Sono subordinati al servizio cantonale competente. 4 Sono nominati dal Cantone. L’UFAM dev’essere consultato preventivamente.25 5 Se le bandite sono in prossimità delle frontiere nazionali, i compiti di polizia della caccia vanno affidati anche alle guardie di confine. Art. 12 Compiti 1 Il servizio cantonale competente affida ai guardiacaccia i compiti seguenti: a. esecuzione dei compiti di polizia della caccia secondo la legge sulla caccia; b. censimento e sorveglianza delle popolazioni d’animali selvatici nelle bandi- te; c. partecipazione alla pianificazione, cura e manutenzione di particolari biotopi; 21 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 22 RS 922.01 23 Introdotto dal n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 24 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 25 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Bandite federali. O 7 922.31 d. delimitazione e segnaletica in loco delle bandite; e.26 informazione, gestione e sorveglianza dei visitatori delle bandite; f. partecipazione alla pianificazione di provvedimenti preventivi dei danni causati dalla selvaggina e alla regolazione degli effettivi d’ungulati, come pure esecuzione di queste misure; fbis.27 coordinamento e sorveglianza dei provvedimenti per la regolazione di ungulati cacciabili (art. 9); g. organizzazione ed esecuzione della ricerca di animali feriti nelle bandite; h. contatti, informazione e collaborazione con rappresentanti dei Comuni, dell’agricoltura e della selvicoltura, nonché della protezione della natura e del paesaggio e della caccia; i. difesa degli interessi della protezione delle specie in sede d’elaborazione dei piani direttori e d’utilizzazione comunali e regionali, in quanto concernono le bandite; k. contatti con i servizi regionali di coordinamento e con i comandi delle piazze di tiro circa l’occupazione delle piazze d’armi e di tiro, in quanto le loro attività tocchino le bandite, e consulenza a comandanti di truppe in loco; l. sostegno e collaborazione a ricerche scientifiche d’intesa con il servizio cantonale competente. 2 Il servizio cantonale competente può, di propria iniziativa o su domanda dell’UFAM, affidare altri compiti ai guardiacaccia. Per la sorveglianza delle bandite può ricorrere ad altri specialisti.28 3 I guardiacaccia tengono un diario dei lavori eseguiti. 4 L’adempimento dei compiti suindicati è oggetto di rapporto annuo all’UFAM. Art. 13 Formazione 1 I Cantoni provvedono alla formazione di base dei guardiacaccia. 2 L’UFAM indice corsi di perfezionamento per le esigenze particolari delle bandite. 26 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 27 Introdotta dal n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 28 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Caccia 8 922.31 Sezione 6:29 Indennità Art. 14 Sorveglianza 1 L’ammontare delle indennità globali per la sorveglianza nelle bandite è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. È stabilito in base: a. alla superficie delle bandite; b. ai costi della formazione di base e dell’equipaggiamento, nonché del rinforzo temporaneo oppure del personale ausiliario per i compiti di sorveglianza; c. all’infrastruttura necessaria per la sorveglianza e per la segnaletica in loco delle bandite; d. ai piani di utilizzazione allestiti con la partecipazione dell’UFAM e volti a prevenire disturbi rilevanti. 2 Il sussidio di base annuo è fissato come segue: a. per tutte le bandite con una superficie fino a 20 km2: 21 000 franchi; b. per le bandite con una superficie compresa tra 20 e 100 km2: fino a 21 000 franchi in più, proporzionalmente all’area che eccede i 20 km2. Art. 15 Danni arrecati dalla selvaggina 1 Indennità globali sono accordate per coprire i costi: a. del risarcimento di danni arrecati dalla selvaggina in una bandita o all’interno di un perimetro designato secondo l’articolo 2 capoverso 2 lettera d nel quale sono indennizzati i danni della selvaggina; b. della prevenzione di tali danni. 2 L’ammontare delle indennità è stabilito in base alla grandezza della superficie delle bandite. 3 L’ammontare delle indennità è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. 4 Non è versata alcuna indennità o ne viene chiesta la restituzione se non sono stati presi i provvedimenti di cui all’articolo 8 o 9, sebbene siano necessari e opportuni.30 Art. 16 Abrogato 29 Nuovo testo giusta il n. I 22 dell’O del 7 nov. 2007 sulla Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). 30 Nuovo testo giusta il n. IV dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Bandite federali. O 9 922.31 Art. 17 Competenza e procedura 1 L’UFAM stipula l’accordo programmatico con l’autorità cantonale competente. 2 L’UFAM emana direttive relative alla procedura in materia di accordi programma- tici, nonché alle informazioni e ai documenti riguardanti l’oggetto dell’accordo programmatico. 3 Per il pagamento del sussidio, la rendicontazione e il controllo, nonché per l’adempimento parziale dell’obbligo di rendicontazione e di fornitura delle presta- zioni si applicano per analogia gli articoli 10–11 dell’ordinanza del 16 gennaio 199131 sulla protezione della natura e del paesaggio. Sezione 7: Disposizioni finali Art. 18 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 19 agosto 198132 sulle bandite federali è abrogata. Art. 19 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1992. 31 RS 451.1 32 [RU 1981 1452, 1986 1440, 1988 517 art. 20 n. 3]. Caccia 10 922.31 Appendice 133 (art. 2 cpv. 1) Bandite federali 1. Augstmàtthorn BE 2. Combe-Grède BE 3. Kiental BE 4. Schwarzhorn BE 5. Tannhorn LU 6. Urirotstock UR 7. Fellital UR 8. Mythen SZ 9. Silbern-Jägern-Bödmerenwald SZ 10. Hahnen OW 11. Hutstock OW/NW 12. Kärpf GL 13. Schilt GL 14. Rauti-Tros GL 15. Graue Hörner SG 16. Säntis AI/AR 17. Bernina-Albris GR 18. Beverin GR 19. Campasc GR 20. Piz Ela GR 21. Trescolmen GR 22. Pez Vial/Greina GR 23. Campo Tencia TI 24. Greina TI 25. Dent de Lys FR 26. Hochmatt-Motélon FR 27. Creux-du-Van NE 28. Grand Muveran VD 33 Aggiornata dal n. I dell’O del 18 feb. 2004 (RU 2004 1265) e dal n. II 1 dell’O del 20 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4537). Bandite federali. O 11 922.31 29. Les Bimis-Ciernes Picat VD 30. Le Noirmont VD 31. Pierreuse-Gummfluh VD 32. Aletschwald VS 33. Alpjuhorn VS 34. Wilerhorn VS 35. Bietschhorn VS 36. Mauvoisin VS 37. Val Ferret/Combe de l’A VS 38. Haut de Cry/Derborence VS 39. Leukerbad VS 40. Turtmanntal VS 41. Dixence VS 42. Bannalp-Walenstöcke, Cantoni di OW/NW Caccia 12 922.31 Appendice 234 34 Abrogata dal n. I dell’O del 20 nov. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4537). | |||
ch | it | 04fde37b-639e-435b-9172-8605664a536c | Ordinanza sulle riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori | ORUAM | 922.32 | true | 2015-07-15T00:00:00 | 1991-01-21T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26114/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it | RS 922.32 1 Ordinanza sulle riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori (ORUAM) del 21 gennaio 1991 (Stato 15 luglio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 11 della legge federale del 20 giugno 19861 su la caccia e la prote- zione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (Legge sulla caccia) e l’articolo 26 della legge federale del 1° luglio 19662 sulla protezione della natura e del paesaggio, nonché in applicazione della Convenzione del 2 febbraio 19713 sulle zone umide d’importanza internazionale segnatamente come habitat degli uccelli acquatici e palustri, ordina: Sezione 1: Riserve d’importanza internazionale e nazionale di uccelli acquatici e migratori Art. 1 Scopo Le riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori hanno per scopo la protezione e la conservazione degli uccelli migratori e degli uccelli acquatici che vivono tutto l’anno in Svizzera. Art. 2 Designazione 1 Sono riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori quelle enumerate nell’allegato 1. 2 L’inventario federale delle riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uc- celli acquatici e migratori (inventario) comprende per ogni zona protetta: a. una rappresentazione cartografica del perimetro e una descrizione della zona; b. lo scopo della protezione; c.4 le disposizioni particolari e la loro durata di validità (art. 5 e 6); d. eventualmente, un perimetro all’esterno della zona protetta, nel quale sono indennizzati i danni causati dalla selvaggina. RU 1991 298 1 RS 922.0 2 RS 451 3 RS 0.451.45 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). 922.32 Caccia 2 922.32 3 L’inventario, parte integrante della presente ordinanza, non è pubblicato nella Raccolta ufficiale delle leggi federali (RU), bensì esclusivamente in forma elettroni- ca nel sito Internet dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)5 (art. 5 della L del 18 giu. 20046 sulle pubblicazioni ufficiali).7 Art. 38 Modifiche minime D’intesa con i Cantoni, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni ha facoltà di arrecare lievi modifiche alla desi- gnazione degli oggetti, a condizione che la diversità delle specie sia protetta.9 Sono considerate lievi: a. la modifica del perimetro per un massimo del cinque per cento della super- ficie dell’oggetto; b. la riduzione del perimetro per un massimo del dieci per cento della superficie dell’oggetto se il perimetro viene ampliato con una superficie nuova almeno equivalente. Art. 4 Misure particolari in caso di soppressione o di modificazione di zone protette Nelle zone riaperte alla caccia, i Cantoni provvedono affinché l’attività venatoria sia in un primo tempo praticata con moderazione e espletata appieno soltanto dopo un periodo di transizione appropriato. Sezione 2: Protezione della diversità delle specie e dei biotopi Art. 5 Protezione delle specie 1 Nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori valgono le seguenti disposizioni gene- rali: a.10 la caccia è vietata; b. gli animali non devono essere disturbati, braccati o attirati fuori della zona; bbis.11 il foraggiamento degli animali selvatici e la posa di lecche saline sono vie- tati. I Cantoni possono accordare deroghe nelle zone residenziali; 5 www.bafu.admin.ch > Pagina iniziale > Temi > Tema Biodiversità > Informazioni per gli specialisti > Misure > Infrastruttura ecologica > Riserve di uccelli acquatici e migratori 6 RS 170.512 7 Nuovo testo giusta il n. I e III dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 8 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 18 feb. 2004, in vigore dal 1° mar. 2004 (RU 2004 1265). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 11 Introdotta dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori. O 3 922.32 c.12 i cani devono essere condotti al guinzaglio; ne sono esclusi i cani d’utilità impiegati nell’agricoltura; d. è vietato portare seco o conservare armi e trappole. I Cantoni possono auto- rizzare eccezioni per persone che abitano all’interno della zona. Le persone autorizzate a cacciare o obbligate al servizio militare hanno il diritto, rispet- tivamente durante la caccia o per adempiere gli obblighi militari (servizio, tiro e ispezione obbligatori), di attraversare la zona lungo sentieri o strade muniti di armi scariche; e.13 gli esercizi militari con munizioni di guerra o d’esercizio come pure il decol- lo e l’atterraggio di aeromobili militari per scopi d’istruzione e addestra- mento sono vietati. Sono fatte salve l’utilizzazione vincolata da contratto di speciali poligoni di tiro e impianti militari nonché le regolamentazioni dero- gatorie per gli aeromobili militari stabilite dalle Forze aeree d’intesa con l’UFAM14; f.15 sono vietati il decollo e l’atterraggio di aeromobili civili con occupanti, ec- cetto nell’ambito dell’esercizio di aerodromi esistenti e fatte salve le disposi- zioni degli articoli 19 capoverso 3 lettera a, nonché 28 capoverso 1 dell’ordinanza del 14 maggio 201416 sugli atterraggi esterni; fbis.17 la circolazione di aeromobili civili senza occupanti è vietata; g.18 la pratica del kitesurf o l’impiego di attrezzature analoghe come pure la pra- tica del modellismo navale sono vietati; h.19 i Cantoni possono autorizzare misure speciali di promozione e protezione del patrimonio ittico (misure di gestione alieutica), nella misura in cui ciò non comprometta l’obiettivo delle riserve d’uccelli acquatici e migratori. 2 L’organizzazione di gare sportive o altre manifestazioni collettive è ammessa sol- tanto se non compromette lo scopo della protezione. Gli organizzatori necessitano di un’autorizzazione cantonale. 3 Sono fatte salve le disposizioni particolari di cui all’articolo 2 capoverso 2, nonché i provvedimenti di cui agli articoli 8−10 e 12.20 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). 14 Nuova esp. giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209. Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 16 RS 748.132.3 17 Introdotta dal n. 7 dell’all. all’O del 14 mag. 204 sugli atterraggi esterni (RU 2014 1339). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 18 Introdotta dal n. I dell’O del 13 mag. 2009 (RU 2009 2525). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 19 Introdotta dal n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). 20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 Caccia 4 922.32 Art. 6 Protezione dei biotopi 1 Nell’adempimento dei loro compiti, la Confederazione e i Cantoni provvedono affinché sia tenuto conto degli obiettivi della protezione delle riserve di uccelli acquatici e migratori. Se, nel caso concreto, vi sono altri interessi, la decisione è presa ponderando i diversi interessi in causa. 1bis Se l’esecuzione compete ad autorità federali diverse dall’UFAM, la collaborazio- ne di quest’ultimo è retta dagli articoli 62a e 62b della legge federale del 21 marzo 199721 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.22 2 Le riserve di uccelli acquatici e migratori devono essere prese in considerazione durante l’elaborazione dei piani direttori e dei piani di utilizzazione. 3 Sono fatte salve le disposizioni più severe o di altro tenore per la protezione dei biotopi di cui all’articolo 2 capoverso 2 della presente ordinanza o agli articoli 18 e seguenti della legge federale del 1° luglio 196623 sulla protezione della natura e del paesaggio.24 Art. 7 Segnaletica e informazione 1 I Cantoni provvedono affinché i titolari di una patente di caccia e il pubblico siano informati sulle riserve di uccelli acquatici e migratori. 2 Essi provvedono a segnalare in loco le riserve d’uccelli acquatici e migratori. 3 Alle entrate principali delle riserve come pure, nel caso di biotopi particolarmente degni di protezione all’interno di queste zone, vanno collocati pannelli con indica- zioni sulla zona protetta, sullo scopo della protezione e sui principali provvedimenti. Sezione 3: Danni causati dalla selvaggina Art. 8 Prevenzione dei danni causati dalla selvaggina 1 I sorveglianti delle riserve di uccelli acquatici e migratori possono, per ordine del servizio cantonale competente, prendere in ogni tempo provvedimenti contro deter- minati animali selvatici cacciabili che causino danni considerevoli. 2 Per il resto sono valide le disposizioni cantonali concernenti la prevenzione dei danni causati dalla selvaggina. 21 RS 172.010 22 Introdotto dal II 21 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani (RU 2000 703). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). 23 RS 451 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). Riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori. O 5 922.32 Art. 9 Provvedimenti particolari 1 Nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori, i Cantoni possono prevedere provve- dimenti particolari per la regolazione delle popolazioni animali appartenenti a specie cacciabili, qualora ciò sia necessario per la protezione del biotopo, per la conserva- zione della diversità della specie, per la cura della selvaggina o per la prevenzione di eccessivi danni da essa provocati e a condizione che non venga compromessa la realizzazione degli scopi della protezione.25 1bis Le condizioni di cui al capoverso 1 devono essere verificate in particolare sulla base dei seguenti criteri: a. l’entità della popolazione animale interessata dal provvedimento all’interno e nelle immediate vicinanze della zona protetta; b. la natura, l’entità e l’area interessata dal pericolo o dal danno; c. la riconducibilità del pericolo o del danno agli effettivi di specie animali da regolare che vivono all’interno della zona protetta; d. la possibilità di adottare misure più protettive per l’eliminazione del pericolo o per la prevenzione del danno; e. i possibili effetti indesiderati dell’intervento sulla zona protetta.26 1ter Se tali provvedimenti per la zona protetta interessata non sono già ammessi secondo l’articolo 2 capoverso 2, devono essere: a. per le riserve d’importanza internazionale d’uccelli acquatici e migratori: previamente autorizzati dall’UFAM; b. per le riserve d’importanza nazionale d’uccelli acquatici e migratori: previa- mente sottoposti a un’indagine conoscitiva da parte dell’UFAM.27 2 Il servizio cantonale competente provvede a coordinare tali provvedimenti con i servizi cantonali della protezione della natura e delle foreste.28 3 Per l’esecuzione di questi provvedimenti i Cantoni possono far capo, oltre che ai sorveglianti delle riserve, anche ai guardiani della selvaggina, ai guardiacaccia e ai cacciatori autorizzati. Art. 9a29 Prevenzione dei danni causati dai cormorani Per prevenire i danni causati dai cormorani agli attrezzi da pesca nell’ambito della pesca professionale, l’UFAM emana, su domanda dei Cantoni e in collaborazione con gli stessi, un aiuto all’esecuzione per la prevenzione dei danni, la stima dei danni, la regolazione delle colonie nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori, nonché per il coordinamento intercantonale. 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209(. 26 Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 27 Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209)- 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 29 Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Caccia 6 922.32 Art. 1030 Abbattimenti selettivi e provvedimenti contro gli animali non indigeni 1 I sorveglianti delle riserve d’uccelli acquatici e migratori possono abbattere in qualsiasi momento animali malati o feriti, se ciò è necessario per prevenire la diffu- sione di malattie o per ragioni legate alla protezione degli animali. 1bis Prendono i provvedimenti contro gli animali non indigeni di cui all’articolo 8bis capoverso 5 dell’ordinanza del 29 febbraio 198831 sulla caccia. 2 Annunciano immediatamente tali abbattimenti e provvedimenti al servizio cantona- le competente. Art. 10a32 Rendiconto I Cantoni presentano ogni anno all’UFAM un rapporto sui provvedimenti adottati secondo gli articoli 8–10. Sezione 4: Sorveglianti delle riserve Art. 11 Statuto e nomina 1 I Cantoni designano uno o più sorveglianti per ogni riserva d’uccelli acquatici e migratori. Conferiscono loro i diritti di polizia giudiziaria secondo l’articolo 26 della legge sulla caccia. 2 I sorveglianti delle riserve d’uccelli acquatici e migratori fanno parte del personale cantonale.33 3 Sono subordinati al servizio cantonale competente. 4 Sono nominati dal Cantone. L’UFAM dev’essere consultato preventivamente.34 5 Se le riserve di uccelli acquatici e migratori sono in prossimità delle frontiere nazionali, i compiti di polizia della caccia devono essere affidati anche alle guardie di confine. Art. 12 Compiti 1 Il servizio cantonale competente affida i compiti seguenti ai sorveglianti delle riserve: a. esecuzione dei compiti di polizia della caccia secondo la legge sulla caccia; b. censimento e sorveglianza delle popolazioni d’animali selvatici nella riserva; 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 31 RS 922.01 32 Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 33 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori. O 7 922.32 c. partecipazione alla pianificazione, alla cura e alla manutenzione di particolari biotopi; d. demarcazione e segnaletica in loco delle riserve; e.35 informazione, gestione e sorveglianza dei visitatori della riserva; f. partecipazione alla pianificazione di misure di prevenzione contro i danni causati dalla selvaggina, nonché all’esecuzione di questi provvedimenti; fbis.36 coordinamento e sorveglianza di provvedimenti particolari per la regola- zione degli animali appartenenti a specie cacciabili (art. 9); g. organizzazione ed esecuzione della ricerca di animali feriti nella riserva; h. allacciamento di contatti, informazione e collaborazione con i rappresentanti dei Comuni, dell’agricoltura e della selvicoltura, della protezione della natura e del paesaggio, nonché della caccia; i. difesa degli interessi della protezione delle specie all’atto dell’elaborazione dei piani direttori e dei piani d’utilizzazione comunali e regionali, nella misu- ra in cui questi ultimi concernano la riserva; k. presa di contatto con i servizi regionali responsabili delle piazze d’armi e dei poligoni di tiro, nella misura in cui la riserva ne sia coinvolta, e consulenza ai comandanti di truppe in loco; l.37 sostegno alle ricerche scientifiche e collaborazione alle medesime, d’intesa con il servizio cantonale competente. 2 Il servizio cantonale competente può, di propria iniziativa o su domanda dell’UFAM, affidare altri compiti ai sorveglianti delle riserve. Per la sorveglianza delle riserve può ricorrere ad altri specialisti.38 3 I sorveglianti delle riserve tengono un diario sui lavori eseguiti. 4 Sull’adempimento di questi compiti viene fatto rapporto ogni anno all’UFAM. Art. 13 Formazione 1 I Cantoni si occupano della formazione di base dei sorveglianti delle riserve. 2 L’UFAM organizza corsi di perfezionamento sui problemi particolari relativi alle riserve degli uccelli acquatici e migratori. 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 36 Introdotta dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Caccia 8 922.32 Sezione 5:39 Indennità Art. 14 Sorveglianza 1 L’ammontare delle indennità globali per la sorveglianza nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. È stabilito in base: a. all’importanza internazionale o nazionale delle riserve; b. ai costi della formazione di base e dell’equipaggiamento, nonché del rinforzo temporaneo oppure del personale ausiliario per gli addetti alla sorveglianza delle riserve; c. all’infrastruttura necessaria per la sorveglianza e per la segnaletica in loco delle riserve; d. ai piani di utilizzazione allestiti con la partecipazione dell’UFAM e volti a prevenire disturbi rilevanti. 2 Il sussidio di base annuo è fissato come segue: a. per tutte le riserve d’importanza internazionale: 28 000 franchi; b. per tutte le riserve d’importanza nazionale: 14 000 franchi. Art. 15 Danni arrecati dalla selvaggina 1 Indennità globali sono accordate per coprire i costi: a. del risarcimento di danni arrecati dalla selvaggina in una riserva d’uccelli acquatici o all’interno di un perimetro designato secondo l’articolo 2 capo- verso 2 nel quale sono indennizzati i danni causati dalla selvaggina; b. della prevenzione di tali danni. 2 L’ammontare delle indennità è stabilito in base: a. all’importanza internazionale o nazionale delle riserve; b. in via eccezionale, all’entità dei danni superiori alla media. 3 L’ammontare delle indennità è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. 4 Non è versata alcuna indennità o ne viene chiesta la restituzione se non sono stati presi i provvedimenti di cui all’articolo 8 o 9, sebbene siano necessari e opportuni.40 Art. 16 Abrogato 39 Nuovo testo giusta il n. I 23 dell’O del 7 nov. 2007 sulla Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). 40 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori. O 9 922.32 Art. 16a Competenza e procedura 1 L’UFAM stipula gli accordi programmatici con l’autorità cantonale competente. 2 L’UFAM emana direttive relative alla procedura in materia di accordi programma- tici, nonché alle informazioni e ai documenti riguardanti l’oggetto dell’accordo programmatico. 3 Per il pagamento del sussidio, la rendicontazione e il controllo, nonché per l’adempimento parziale dell’obbligo di rendicontazione e di fornitura delle presta- zioni si applicano per analogia gli articoli 10–11 dell’ordinanza del 16 gennaio 199141 sulla protezione della natura e del paesaggio. Sezione 6: Entrata in vigore Art. 17 La presente ordinanza entra in vigore il 1° febbraio 1991. 41 RS 451.1 Caccia 10 922.32 Allegato 142 (art. 2 cpv. 1) Riserve d’importanza internazionale N. Località Cantone(i) Iscrizione Revisione(i) 1 Ermatingerbecken TG 1991 2 Stein am Rhein SH, TG 1991 2001/2009 3 Klingnauerstausee AG 1991 2009 4 Fanel – Chablais de Cudrefin, Pointe de Marin BE, FR, VD, NE 1991 2001/2009/ 2015 5 Chevroux jusqu’à Portalban FR, VD 1991 2001/2015 6 Yvonand jusqu’à Cheyres FR, VD 1991 2001/2015 7 Grandson jusqu’à Champ-Pittet VD 1991 2001/2015 8 Les Grangettes VD, VS 1991 2001/2009 9 Rade et Rhône genevois GE 1991 2001/2009 11 Rive droite du Petit-Lac GE, VD 2001 2015 Riserve d’importanza nazionale N. Località Cantone(i) Iscrizione Revisione(i) 101 Col de Bretolet VS 1991 2001 102 Witi BE, SO 1992 2001 103 Alter Rhein: Thal SG 2001 2015 104 Rorschacher Bucht/Arbon SG 2001 105 Zürich – Obersee: Guntliweid bis Bätzimatt SZ 2001 106 Reuss: Bremgarten – Zufikon bis Brücke Rottenschwil AG 2001 2009 108 Kanderdelta bis Hilterfingen BE 2001 109 Wohlensee (Halenbrücke bis Wohleibrücke) BE 2001 110 Stausee Niederried BE 2001 111 Hagneckdelta und St. Petersinsel BE 2001 2009 112 Häftli bei Büren BE 2001 113 Aare bei Solothurn und Naturschutz- reservat Aare Flumenthal SO 2001 114 Plaine de l’Orbe – Chavornay VD 2001 2015 115 Salavaux VD 2001 117 Pointe de Promenthoux VD 2001 2009 118 Rive gauche du Petit-Lac GE 2001 2015 119 Bolle di Magadino TI 2001 2015 42 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2209). Riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori. O 11 922.32 N. Località Cantone(i) Iscrizione Revisione(i) 120 Pfäffikersee ZH 2009 2015 121 Greifensee ZH 2009 2015 122 Neeracher Ried ZH 2009 2015 123 Wauwilermoos LU 2009 124 Lac de Pérolles FR 2009 2015 125 Lac de la Gruyère à Broc FR 2009 126 Chablais (Lac de Morat) FR 2009 127 Benkner-, Burger- und Kaltbrunner-Riet SG 2009 2015 Caccia 12 922.32 Allegato 243 43 Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del 13 mag. 2009, con effetto dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). | <div _ngcontent-xbf-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--922.32--><p class="srnummer">922.32</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle riserve d’importanza internazionale <br/>e nazionale d’uccelli acquatici e migratori</h1><h2 class="erlasskurztitel">(ORUAM)</h2><p>del 21 gennaio 1991 (Stato 15 luglio 2015) (Stato 15 luglio 2015)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 11 della legge federale del 20 giugno 1986<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> su la caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (Legge sulla caccia) e l’articolo 26 <br/>della legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio,<br/>nonché in applicazione della Convenzione del 2 febbraio 1971<sup><a fragment="#fn-d6e43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e43" id="fnbck-d6e43" routerlink="./">3</a></sup> sulle zone umide d’importanza internazionale segnatamente come habitat degli uccelli acquatici e <br/>palustri,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1988/506_506_506/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>922.0</b></a></p><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1966/1637_1694_1679/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451</b></a></p><p id="fn-d6e43"><sup><a fragment="#fnbck-d6e43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e43" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1976/1139_1139_1139/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.451.45</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: <br/>Riserve d’importanza internazionale e nazionale di uccelli acquatici e migratori</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori hanno per scopo la protezione e la conservazione degli uccelli migratori e degli uccelli acquatici che vivono tutto l’anno in Svizzera.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Designazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori quelle enumerate nell’allegato 1.</p><p><sup>2</sup> L’inventario federale delle riserve d’importanza internazionale e nazionale d’uccelli acquatici e migratori (inventario) comprende per ogni zona protetta:</p><dl><dt>a. </dt><dd>una rappresentazione cartografica del perimetro e una descrizione della zona;</dd><dt>b. </dt><dd>lo scopo della protezione;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e94" id="fnbck-d6e94" routerlink="./">4</a></sup> </dt><dd>le disposizioni particolari e la loro durata di validità (art. 5 e 6);</dd><dt>d. </dt><dd>eventualmente, un perimetro all’esterno della zona protetta, nel quale sono indennizzati i danni causati dalla selvaggina.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’inventario, parte integrante della presente ordinanza, non è pubblicato nella Raccolta ufficiale delle leggi federali (RU), bensì esclusivamente in forma elettronica nel sito Internet dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)<sup><a fragment="#fn-d6e111" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e111" id="fnbck-d6e111" routerlink="./">5</a></sup> (art. 5 della L del 18 giu. 2004<sup><a fragment="#fn-d6e116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e116" id="fnbck-d6e116" routerlink="./">6</a></sup> sulle pubblicazioni ufficiali).<sup><a fragment="#fn-d6e124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e124" id="fnbck-d6e124" routerlink="./">7</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e94"><sup><a fragment="#fnbck-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e94" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p><p id="fn-d6e111"><sup><a fragment="#fnbck-d6e111" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e111" routerlink="./">5</a></sup> www.bafu.admin.ch > Pagina iniziale > Temi > Tema Biodiversità > Informazioni per gli specialisti > Misure > Infrastruttura ecologica > Riserve di uccelli acquatici e migratori</p><p id="fn-d6e116"><sup><a fragment="#fnbck-d6e116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e116" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2004/745/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512</b></a></p><p id="fn-d6e124"><sup><a fragment="#fnbck-d6e124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e124" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I e III dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e136" id="fnbck-d6e136" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_3" routerlink="./"><i></i> <i></i>Modifiche minime</a></h6><div class="collapseable"> <p>D’intesa con i Cantoni, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni ha facoltà di arrecare lievi modifiche alla designazione degli oggetti, a condizione che la diversità delle specie sia protetta.<sup><a fragment="#fn-d6e154" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e154" id="fnbck-d6e154" routerlink="./">9</a></sup> Sono considerate lievi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la modifica del perimetro per un massimo del cinque per cento della superficie dell’oggetto;</dd><dt>b. </dt><dd>la riduzione del perimetro per un massimo del dieci per cento della superficie dell’oggetto se il perimetro viene ampliato con una superficie nuova almeno equivalente.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e136"><sup><a fragment="#fnbck-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e136" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 18 feb. 2004, in vigore dal 1° mar. 2004 (<a href="eli/oc/2004/147/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 1265</a>).</p><p id="fn-d6e154"><sup><a fragment="#fnbck-d6e154" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e154" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Misure particolari in caso di soppressione o di modificazione di zone protette</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nelle zone riaperte alla caccia, i Cantoni provvedono affinché l’attività venatoria sia in un primo tempo praticata con moderazione e espletata appieno soltanto dopo un periodo di transizione appropriato.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Protezione della diversità delle specie e dei biotopi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Protezione delle specie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori valgono le seguenti disposizioni generali:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e196" id="fnbck-d6e196" routerlink="./">10</a></sup> </dt><dd>la caccia è vietata;</dd><dt>b. </dt><dd>gli animali non devono essere disturbati, braccati o attirati fuori della zona;</dd><dt>b<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e215" id="fnbck-d6e215" routerlink="./">11</a></sup> </dt><dd>il foraggiamento degli animali selvatici e la posa di lecche saline sono vietati. I Cantoni possono accordare deroghe nelle zone residenziali;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e229" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e229" id="fnbck-d6e229" routerlink="./">12</a></sup> </dt><dd>i cani devono essere condotti al guinzaglio; ne sono esclusi i cani d’utilità impiegati nell’agricoltura;</dd><dt>d. </dt><dd>è vietato portare seco o conservare armi e trappole. I Cantoni possono autorizzare eccezioni per persone che abitano all’interno della zona. Le persone autorizzate a cacciare o obbligate al servizio militare hanno il diritto, rispettivamente durante la caccia o per adempiere gli obblighi militari (servizio, tiro e ispezione obbligatori), di attraversare la zona lungo sentieri o strade muniti di armi scariche;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e245" id="fnbck-d6e245" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>gli esercizi militari con munizioni di guerra o d’esercizio come pure il decollo e l’atterraggio di aeromobili militari per scopi d’istruzione e addestramento sono vietati. Sono fatte salve l’utilizzazione vincolata da contratto di speciali poligoni di tiro e impianti militari nonché le regolamentazioni derogatorie per gli aeromobili militari stabilite dalle Forze aeree d’intesa con l’UFAM<sup><a fragment="#fn-d6e257" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e257" id="fnbck-d6e257" routerlink="./">14</a></sup>;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e270" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e270" id="fnbck-d6e270" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd>sono vietati il decollo e l’atterraggio di aeromobili civili con occupanti, eccetto nell’ambito dell’esercizio di aerodromi esistenti e fatte salve le disposizioni degli articoli 19 capoverso 3 lettera a, nonché 28 capoverso 1 dell’ordinanza del 14 maggio 2014<sup><a fragment="#fn-d6e281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e281" id="fnbck-d6e281" routerlink="./">16</a></sup> sugli atterraggi esterni;</dd><dt>f<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e294" id="fnbck-d6e294" routerlink="./">17</a></sup> </dt><dd>la circolazione di aeromobili civili senza occupanti è vietata;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e312" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e312" id="fnbck-d6e312" routerlink="./">18</a></sup> </dt><dd>la pratica del kitesurf o l’impiego di attrezzature analoghe come pure la pratica del modellismo navale sono vietati;</dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e330" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e330" id="fnbck-d6e330" routerlink="./">19</a></sup> </dt><dd>i Cantoni possono autorizzare misure speciali di promozione e protezione del patrimonio ittico (misure di gestione alieutica), nella misura in cui ciò non comprometta l’obiettivo delle riserve d’uccelli acquatici e migratori.</dd></dl><p><sup>2 </sup>L’organizzazione di gare sportive o altre manifestazioni collettive è ammessa soltanto se non compromette lo scopo della protezione. Gli organizzatori necessitano di un’autorizzazione cantonale.</p><p><sup>3</sup> Sono fatte salve le disposizioni particolari di cui all’articolo 2 capoverso 2, nonché i provvedimenti di cui agli articoli 8−10 e 12.<sup><a fragment="#fn-d6e347" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e347" id="fnbck-d6e347" routerlink="./">20</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e196" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e215"><sup><a fragment="#fnbck-d6e215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e215" routerlink="./">11</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e229"><sup><a fragment="#fnbck-d6e229" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e229" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p><p id="fn-d6e245"><sup><a fragment="#fnbck-d6e245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e245" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p><p id="fn-d6e257"><sup><a fragment="#fnbck-d6e257" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e257" routerlink="./">14</a></sup> Nuova esp. giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>. Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo</p><p id="fn-d6e270"><sup><a fragment="#fnbck-d6e270" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e270" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p><p id="fn-d6e281"><sup><a fragment="#fnbck-d6e281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e281" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2014/286/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>748.132.3</b></a></p><p id="fn-d6e294"><sup><a fragment="#fnbck-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e294" routerlink="./">17</a></sup> Introdotta dal n. 7 dell’all. all’O del 14 mag. 204 sugli atterraggi esterni (<a href="eli/oc/2014/286/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 1339</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p><p id="fn-d6e312"><sup><a fragment="#fnbck-d6e312" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e312" routerlink="./">18</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 13 mag. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p><p id="fn-d6e330"><sup><a fragment="#fnbck-d6e330" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e330" routerlink="./">19</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p><p id="fn-d6e347"><sup><a fragment="#fnbck-d6e347" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e347" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Protezione dei biotopi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nell’adempimento dei loro compiti, la Confederazione e i Cantoni provvedono affinché sia tenuto conto degli obiettivi della protezione delle riserve di uccelli acquatici e migratori. Se, nel caso concreto, vi sono altri interessi, la decisione è presa ponderando i diversi interessi in causa.</p><p><sup>1bis</sup> Se l’esecuzione compete ad autorità federali diverse dall’UFAM, la collaborazione di quest’ultimo è retta dagli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b</i> della legge federale del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e372" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e372" id="fnbck-d6e372" routerlink="./">21</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.<sup><a fragment="#fn-d6e380" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e380" id="fnbck-d6e380" routerlink="./">22</a></sup></p><p><sup>2</sup> Le riserve di uccelli acquatici e migratori devono essere prese in considerazione durante l’elaborazione dei piani direttori e dei piani di utilizzazione.</p><p><sup>3</sup> Sono fatte salve le disposizioni più severe o di altro tenore per la protezione dei biotopi di cui all’articolo 2 capoverso 2 della presente ordinanza o agli articoli 18 e seguenti della legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e400" id="fnbck-d6e400" routerlink="./">23</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio.<sup><a fragment="#fn-d6e408" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e408" id="fnbck-d6e408" routerlink="./">24</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e372"><sup><a fragment="#fnbck-d6e372" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e372" routerlink="./">21</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e380"><sup><a fragment="#fnbck-d6e380" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e380" routerlink="./">22</a></sup> Introdotto dal II 21 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p><p id="fn-d6e400"><sup><a fragment="#fnbck-d6e400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e400" routerlink="./">23</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1637_1694_1679/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451</b></a></p><p id="fn-d6e408"><sup><a fragment="#fnbck-d6e408" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e408" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Segnaletica e informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono affinché i titolari di una patente di caccia e il pubblico siano informati sulle riserve di uccelli acquatici e migratori.</p><p><sup>2</sup> Essi provvedono a segnalare in loco le riserve d’uccelli acquatici e migratori.</p><p><sup>3</sup> Alle entrate principali delle riserve come pure, nel caso di biotopi particolarmente degni di protezione all’interno di queste zone, vanno collocati pannelli con indicazioni sulla zona protetta, sullo scopo della protezione e sui principali provvedimenti.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Danni causati dalla selvaggina</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Prevenzione dei danni causati dalla selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I sorveglianti delle riserve di uccelli acquatici e migratori possono, per ordine del servizio cantonale competente, prendere in ogni tempo provvedimenti contro determinati animali selvatici cacciabili che causino danni considerevoli.</p><p><sup>2</sup> Per il resto sono valide le disposizioni cantonali concernenti la prevenzione dei danni causati dalla selvaggina.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Provvedimenti particolari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori, i Cantoni possono prevedere provvedimenti particolari per la regolazione delle popolazioni animali appartenenti a specie cacciabili, qualora ciò sia necessario per la protezione del biotopo, per la conservazione della diversità della specie, per la cura della selvaggina o per la prevenzione di eccessivi danni da essa provocati e a condizione che non venga compromessa la realizzazione degli scopi della protezione.<sup><a fragment="#fn-d6e458" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e458" id="fnbck-d6e458" routerlink="./">25</a></sup></p><p><sup>1bis</sup> Le condizioni di cui al capoverso 1 devono essere verificate in particolare sulla base dei seguenti criteri:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’entità della popolazione animale interessata dal provvedimento all’interno e nelle immediate vicinanze della zona protetta;</dd><dt>b. </dt><dd>la natura, l’entità e l’area interessata dal pericolo o dal danno;</dd><dt>c. </dt><dd>la riconducibilità del pericolo o del danno agli effettivi di specie animali da regolare che vivono all’interno della zona protetta;</dd><dt>d. </dt><dd>la possibilità di adottare misure più protettive per l’eliminazione del pericolo o per la prevenzione del danno;</dd><dt>e. </dt><dd>i possibili effetti indesiderati dell’intervento sulla zona protetta.<sup><a fragment="#fn-d6e487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e487" id="fnbck-d6e487" routerlink="./">26</a></sup></dd></dl><p><sup>1ter</sup> Se tali provvedimenti per la zona protetta interessata non sono già ammessi secondo l’articolo 2 capoverso 2, devono essere:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per le riserve d’importanza internazionale d’uccelli acquatici e migratori: previamente autorizzati dall’UFAM;</dd><dt>b. </dt><dd>per le riserve d’importanza nazionale d’uccelli acquatici e migratori: previamente sottoposti a un’indagine conoscitiva da parte dell’UFAM.<sup><a fragment="#fn-d6e507" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e507" id="fnbck-d6e507" routerlink="./">27</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> Il servizio cantonale competente provvede a coordinare tali provvedimenti con i servizi cantonali della protezione della natura e delle foreste.<sup><a fragment="#fn-d6e519" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e519" id="fnbck-d6e519" routerlink="./">28</a></sup></p><p><sup>3</sup> Per l’esecuzione di questi provvedimenti i Cantoni possono far capo, oltre che ai sorveglianti delle riserve, anche ai guardiani della selvaggina, ai guardiacaccia e ai cacciatori autorizzati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e458"><sup><a fragment="#fnbck-d6e458" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e458" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>(.</p><p id="fn-d6e487"><sup><a fragment="#fnbck-d6e487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e487" routerlink="./">26</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e507"><sup><a fragment="#fnbck-d6e507" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e507" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>)-</p><p id="fn-d6e519"><sup><a fragment="#fnbck-d6e519" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e519" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p></div></div></article><article id="art_9_a"><a name="a9a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_9_a" routerlink="./"><b>Art. 9</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e534" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e534" id="fnbck-d6e534" routerlink="./">29</a></sup><a fragment="#art_9_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_9_a" routerlink="./"> Prevenzione dei danni causati dai cormorani</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per prevenire i danni causati dai cormorani agli attrezzi da pesca nell’ambito della pesca professionale, l’UFAM emana, su domanda dei Cantoni e in collaborazione con gli stessi, un aiuto all’esecuzione per la prevenzione dei danni, la stima dei danni, la regolazione delle colonie nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori, nonché per il coordinamento intercantonale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e534"><sup><a fragment="#fnbck-d6e534" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e534" routerlink="./">29</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e552" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e552" id="fnbck-d6e552" routerlink="./">30</a></sup><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_10" routerlink="./"> Abbattimenti selettivi e provvedimenti contro gli animali non indigeni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I sorveglianti delle riserve d’uccelli acquatici e migratori possono abbattere in qualsiasi momento animali malati o feriti, se ciò è necessario per prevenire la diffusione di malattie o per ragioni legate alla protezione degli animali.</p><p><sup>1bis</sup> Prendono i provvedimenti contro gli animali non indigeni di cui all’articolo 8<sup>bis</sup> capoverso 5 dell’ordinanza del 29 febbraio 1988<sup><a fragment="#fn-d6e573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e573" id="fnbck-d6e573" routerlink="./">31</a></sup> sulla caccia.</p><p><sup>2</sup> Annunciano immediatamente tali abbattimenti e provvedimenti al servizio cantonale competente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e552"><sup><a fragment="#fnbck-d6e552" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e552" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e573"><sup><a fragment="#fnbck-d6e573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e573" routerlink="./">31</a></sup> <a href="eli/cc/1988/517_517_517/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>922.01</b></a></p></div></div></article><article id="art_10_a"><a name="a10a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_10_a" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e588" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e588" id="fnbck-d6e588" routerlink="./">32</a></sup><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_10_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Rendiconto</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni presentano ogni anno all’UFAM un rapporto sui provvedimenti adottati secondo gli articoli 8–10.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e588"><sup><a fragment="#fnbck-d6e588" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e588" routerlink="./">32</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Sorveglianti delle riserve</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Statuto e nomina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni designano uno o più sorveglianti per ogni riserva d’uccelli acquatici e migratori. Conferiscono loro i diritti di polizia giudiziaria secondo l’articolo 26 della legge sulla caccia.</p><p><sup>2</sup> I sorveglianti delle riserve d’uccelli acquatici e migratori fanno parte del personale cantonale.<sup><a fragment="#fn-d6e621" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e621" id="fnbck-d6e621" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup>3</sup> Sono subordinati al servizio cantonale competente.</p><p><sup>4</sup> Sono nominati dal Cantone. L’UFAM dev’essere consultato preventivamente.<sup><a fragment="#fn-d6e636" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e636" id="fnbck-d6e636" routerlink="./">34</a></sup></p><p><sup>5</sup> Se le riserve di uccelli acquatici e migratori sono in prossimità delle frontiere nazionali, i compiti di polizia della caccia devono essere affidati anche alle guardie di confine.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e621"><sup><a fragment="#fnbck-d6e621" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e621" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e636"><sup><a fragment="#fnbck-d6e636" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e636" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Compiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il servizio cantonale competente affida i compiti seguenti ai sorveglianti delle riserve:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esecuzione dei compiti di polizia della caccia secondo la legge sulla caccia;</dd><dt>b. </dt><dd>censimento e sorveglianza delle popolazioni d’animali selvatici nella riserva;</dd><dt>c. </dt><dd>partecipazione alla pianificazione, alla cura e alla manutenzione di particolari biotopi;</dd><dt>d. </dt><dd>demarcazione e segnaletica in loco delle riserve;</dd><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e674" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e674" id="fnbck-d6e674" routerlink="./">35</a></sup> </dt><dd>informazione, gestione e sorveglianza dei visitatori della riserva;</dd><dt>f. </dt><dd>partecipazione alla pianificazione di misure di prevenzione contro i danni causati dalla selvaggina, nonché all’esecuzione di questi provvedimenti;</dd><dt>f<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e693" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e693" id="fnbck-d6e693" routerlink="./">36</a></sup> </dt><dd>coordinamento e sorveglianza di provvedimenti particolari per la regolazione degli animali appartenenti a specie cacciabili (art. 9);</dd><dt>g. </dt><dd>organizzazione ed esecuzione della ricerca di animali feriti nella riserva;</dd><dt>h. </dt><dd>allacciamento di contatti, informazione e collaborazione con i rappresentanti dei Comuni, dell’agricoltura e della selvicoltura, della protezione della natura e del paesaggio, nonché della caccia;</dd><dt>i. </dt><dd>difesa degli interessi della protezione delle specie all’atto dell’elaborazione dei piani direttori e dei piani d’utilizzazione comunali e regionali, nella misura in cui questi ultimi concernano la riserva;</dd><dt>k. </dt><dd>presa di contatto con i servizi regionali responsabili delle piazze d’armi e dei poligoni di tiro, nella misura in cui la riserva ne sia coinvolta, e consulenza ai comandanti di truppe in loco;</dd><dt>l.<sup><a fragment="#fn-d6e719" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e719" id="fnbck-d6e719" routerlink="./">37</a></sup> </dt><dd>sostegno alle ricerche scientifiche e collaborazione alle medesime, d’intesa con il servizio cantonale competente.</dd></dl><p><sup>2</sup> °Il servizio cantonale competente può, di propria iniziativa o su domanda dell’UFAM, affidare altri compiti ai sorveglianti delle riserve. Per la sorveglianza delle riserve può ricorrere ad altri specialisti.<sup><a fragment="#fn-d6e733" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e733" id="fnbck-d6e733" routerlink="./">38</a></sup></p><p><sup>3</sup> I sorveglianti delle riserve tengono un diario sui lavori eseguiti.</p><p><sup>4</sup> Sull’adempimento di questi compiti viene fatto rapporto ogni anno all’UFAM.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e674"><sup><a fragment="#fnbck-d6e674" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e674" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e693"><sup><a fragment="#fnbck-d6e693" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e693" routerlink="./">36</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a></p><p id="fn-d6e719"><sup><a fragment="#fnbck-d6e719" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e719" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p><p id="fn-d6e733"><sup><a fragment="#fnbck-d6e733" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e733" routerlink="./">38</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Formazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni si occupano della formazione di base dei sorveglianti delle riserve.</p><p><sup>2</sup> L’UFAM organizza corsi di perfezionamento sui problemi particolari relativi alle riserve degli uccelli acquatici e migratori.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e765" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e765" id="fnbck-d6e765" routerlink="./">39</a></sup></b><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_5" routerlink="./"> Indennità</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e765"><sup><a fragment="#fnbck-d6e765" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e765" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 23 dell’O del 7 nov. 2007 sulla Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Sorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ammontare delle indennità globali per la sorveglianza nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato. È stabilito in base:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’importanza internazionale o nazionale delle riserve;</dd><dt>b. </dt><dd>ai costi della formazione di base e dell’equipaggiamento, nonché del rinforzo temporaneo oppure del personale ausiliario per gli addetti alla sorveglianza delle riserve;</dd><dt>c. </dt><dd>all’infrastruttura necessaria per la sorveglianza e per la segnaletica in loco delle riserve;</dd><dt>d. </dt><dd>ai piani di utilizzazione allestiti con la partecipazione dell’UFAM e volti a prevenire disturbi rilevanti.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il sussidio di base annuo è fissato come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per tutte le riserve d’importanza internazionale: 28 000 franchi;</dd><dt>b. </dt><dd>per tutte le riserve d’importanza nazionale: 14 000 franchi.</dd></dl></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Danni arrecati dalla selvaggina</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Indennità globali sono accordate per coprire i costi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>del risarcimento di danni arrecati dalla selvaggina in una riserva d’uccelli acquatici o all’interno di un perimetro designato secondo l’articolo 2 capoverso 2 nel quale sono indennizzati i danni causati dalla selvaggina;</dd><dt>b. </dt><dd>della prevenzione di tali danni.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ammontare delle indennità è stabilito in base:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’importanza internazionale o nazionale delle riserve;</dd><dt>b. </dt><dd>in via eccezionale, all’entità dei danni superiori alla media.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’ammontare delle indennità è negoziato tra l’UFAM e il Cantone interessato.</p><p><sup>4</sup> Non è versata alcuna indennità o ne viene chiesta la restituzione se non sono stati presi i provvedimenti di cui all’articolo 8 o 9, sebbene siano necessari e opportuni.<sup><a fragment="#fn-d6e841" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e841" id="fnbck-d6e841" routerlink="./">40</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e841"><sup><a fragment="#fnbck-d6e841" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e841" routerlink="./">40</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b></a></h6><div class="collapseable"><p class="man-font-style-italic">Abrogato</p></div></article><article id="art_16_a"><a name="a16a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_16_a" routerlink="./"><b>Art. 16</b><i>a</i> Competenza e procedura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFAM stipula gli accordi programmatici con l’autorità cantonale competente.</p><p><sup>2</sup> L’UFAM emana direttive relative alla procedura in materia di accordi programmatici, nonché alle informazioni e ai documenti riguardanti l’oggetto dell’accordo programmatico.</p><p><sup>3</sup> Per il pagamento del sussidio, la rendicontazione e il controllo, nonché per l’adempimento parziale dell’obbligo di rendicontazione e di fornitura delle prestazioni si applicano per analogia gli articoli 10–11 dell’ordinanza del 16 gennaio 1991<sup><a fragment="#fn-d6e874" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e874" id="fnbck-d6e874" routerlink="./">41</a></sup> sulla protezione della natura e del paesaggio.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e874"><sup><a fragment="#fnbck-d6e874" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e874" routerlink="./">41</a></sup> <a href="eli/cc/1991/249_249_249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>451.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Entrata in vigore</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° febbraio 1991.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e896" id="fnbck-d6e896" routerlink="./">42</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e896"><sup><a fragment="#fnbck-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e896" routerlink="./">42</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 1° lug. 2015, in vigore dal 15 lug. 2015 (<a href="eli/oc/2015/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>2209</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 2 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Riserve d’importanza internazionale</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>N.</p></td><td><p>Località</p></td><td><p>Cantone(i)</p></td><td colspan="2"><p>Iscrizione</p></td><td><p>Revisione(i)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Ermatingerbecken</p></td><td><p>TG</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Stein am Rhein</p></td><td><p>SH, TG</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2009</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Klingnauerstausee</p></td><td><p>AG</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2009</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Fanel – Chablais de Cudrefin, Pointe de Marin</p></td><td><p>BE, FR, <br/>VD, NE</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2009/2015</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Chevroux jusqu’à Portalban</p></td><td><p>FR, VD</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2015</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Yvonand jusqu’à Cheyres</p></td><td><p>FR, VD</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2015</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Grandson jusqu’à Champ-Pittet</p></td><td><p>VD</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2015</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Les Grangettes</p></td><td><p>VD, VS</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2009</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Rade et Rhône genevois</p></td><td><p>GE</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001/2009</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Rive droite du Petit-Lac</p></td><td><p>GE, VD</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#annex_1/lvl_u2" routerlink="./">Riserve d’importanza nazionale</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>N.</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Località</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Cantone(i)</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Iscrizione</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Revisione(i)</p></th></tr><tr><td><p>101</p></td><td><p>Col de Bretolet</p></td><td><p>VS</p></td><td><p>1991</p></td><td colspan="2"><p>2001</p></td></tr><tr><td><p>102</p></td><td><p>Witi</p></td><td><p>BE, SO</p></td><td><p>1992</p></td><td colspan="2"><p>2001</p></td></tr><tr><td><p>103</p></td><td><p>Alter Rhein: Thal</p></td><td><p>SG</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>104</p></td><td><p>Rorschacher Bucht/Arbon</p></td><td><p>SG</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>105</p></td><td><p>Zürich – Obersee: Guntliweid bis <br/>Bätzimatt</p></td><td><p>SZ</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>106</p></td><td><p>Reuss: Bremgarten – Zufikon bis <br/>Brücke Rottenschwil</p></td><td><p>AG</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2009</p></td></tr><tr><td><p>108</p></td><td><p>Kanderdelta bis Hilterfingen</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>109</p></td><td><p>Wohlensee <br/>(Halenbrücke bis Wohleibrücke)</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>110</p></td><td><p>Stausee Niederried</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>111</p></td><td><p>Hagneckdelta und St. Petersinsel</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2009</p></td></tr><tr><td><p>112</p></td><td><p>Häftli bei Büren</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>113</p></td><td><p>Aare bei Solothurn und Naturschutzreservat Aare Flumenthal</p></td><td><p>SO</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>114</p></td><td><p>Plaine de l’Orbe – Chavornay </p></td><td><p>VD</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>115</p></td><td><p>Salavaux</p></td><td><p>VD</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>117</p></td><td><p>Pointe de Promenthoux</p></td><td><p>VD</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2009</p></td></tr><tr><td><p>118</p></td><td><p>Rive gauche du Petit-Lac</p></td><td><p>GE</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>119</p></td><td><p>Bolle di Magadino</p></td><td><p>TI</p></td><td><p>2001</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>120</p></td><td><p>Pfäffikersee</p></td><td><p>ZH</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>121</p></td><td><p>Greifensee</p></td><td><p>ZH</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>122</p></td><td><p>Neeracher Ried</p></td><td><p>ZH</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>123</p></td><td><p>Wauwilermoos</p></td><td><p>LU</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>124</p></td><td><p>Lac de Pérolles</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr><tr><td><p>125</p></td><td><p>Lac de la Gruyère à Broc</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>126</p></td><td><p>Chablais (Lac de Morat)</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>127</p></td><td><p>Benkner-, Burger- und Kaltbrunner-Riet</p></td><td><p>SG</p></td><td><p>2009</p></td><td colspan="2"><p>2015</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1510" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fn-d6e1510" id="fnbck-d6e1510" routerlink="./">43</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1510"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1510" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/298_298_298/it#fnbck-d6e1510" routerlink="./">43</a></sup><sup> </sup>Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del 13 mag. 2009, con effetto dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section></div></div> |
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ch | it | 98281b81-60ec-44df-8973-02e166721445 | Legge federale sulla pesca | LFSP | 923.0 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 1991-06-21T00:00:00 | 1,650,931,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26068/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it | 923.0 1 Legge federale sulla pesca (LFSP)1 del 21 giugno 1991 (Stato 1° gennaio 2022) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 78 capoverso 4 e 79 della Costituzione federale2;3 visto il messaggio del Consiglio federale del 25 maggio 19884, decreta: Sezione 1: Scopo e campo d’applicazione Art. 1 Scopo 1 La presente legge ha lo scopo di: a. conservare o migliorare la diversità naturale e l’abbondanza di specie indi- gene di pesci, di gamberi e di organismi per la loro nutrizione, nonché di pro- teggere, migliorare e, se possibile, ripristinare il loro biotopo; b. proteggere le specie e le razze di pesci e di gamberi minacciate; c. assicurare a lungo termine lo sfruttamento delle popolazioni di pesci e di gamberi; d. promuovere la ricerca piscicola. 2 Essa stabilisce i principi che i Cantoni devono applicare per disciplinare la cattura di pesci e di gamberi. Art. 2 Campo d’applicazione 1 La presente legge si applica alle acque pubbliche e private. 2 Gli impianti di piscicoltura e i bacini artificiali privati cui i pesci e i gamberi delle acque libere non possono accedere naturalmente sottostanno unicamente alle dispo- sizioni sulle specie, razze e varietà allogene (art. 6 e 16 lett. c e d). Gli impianti di piscicoltura sottostanno inoltre alle disposizioni sugli interventi tecnici (art. 8–10). RU 1991 2259 1 Introdotta dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). 2 RS 101 3 Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3233; FF 2009 4721). 4 FF 1988 II 1149 923.0 Pesca 2 923.0 Sezione 2: Protezione e sfruttamento dei pesci e dei gamberi Art. 3 Gestione 1 I Cantoni regolano lo sfruttamento a lungo termine degli effettivi e provvedono affinché: a. sia preservata la diversità naturale delle specie di pesci e di gamberi; b. gli animali non vengano feriti o danneggiati inutilmente all’atto della cattura. 2 I Cantoni emanano disposizioni segnatamente su: a. gli attrezzi autorizzati per la cattura e il loro impiego; b. gli attrezzi ausiliari autorizzati; c. la cattura di pesci utilizzati come esca; d. la cattura di organismi per la nutrizione di pesci; e. il ripopolamento delle acque di pesca; f. il diritto di transito ripuario nell’esercizio della pesca. Art. 4 Misure protettive 1 Il Consiglio federale emana disposizioni concernenti: a. la durata dei periodi protetti; b. la lunghezza minima dei pesci e dei gamberi che possono essere catturati. 2 Esso stabilisce a quali condizioni i Cantoni possono derogarvi. 3 I Cantoni emanano disposizioni su: a. la creazione di zone protette, dove la protezione delle popolazioni di pesci e di gamberi lo esige; b. la rimessa in acqua di pesci e gamberi ancora vitali, catturati durante i perio- di protetti o che non raggiungano la lunghezza minima. Art. 5 Specie e razze minacciate 1 Il Consiglio federale designa le specie e razze minacciate di pesci e gamberi. 2 I Cantoni prendono le misure necessarie per proteggere i biotopi delle specie e razze minacciate. Possono ordinare altre misure, segnatamente divieti di cattura. Art. 6 Specie, razze e varietà allogene 1 L’autorizzazione della Confederazione è necessaria per: a. importare e introdurre nelle acque svizzere specie, razze e varietà allogene di pesci e di gamberi; Pesca. LF 3 923.0 b. introdurre nelle acque di una regione del Paese specie, razze e varietà estra- nee di pesci e di gamberi. 2 L’autorizzazione è concessa se il richiedente fornisce la prova che: a. la fauna e la flora indigene non saranno messe in pericolo e b. non ne risulterà nessuna modificazione indesiderata della fauna. 3 Il Consiglio federale può stabilire eccezioni all’obbligo di autorizzazione. 4 Le specie, razze e varietà allogene o estranee a una regione del Paese non possono essere vendute o utilizzate come esca viva. Sezione 3: Protezione dei biotopi Art. 7 Preservazione, miglioramento e ripristino dei biotopi 1 I Cantoni provvedono alla preservazione dei ruscelli, delle rive naturali e della vegetazione acquatica che servono da rifugio di fregola dei pesci o da biotopo degli avannotti. 2 Essi prendono, per quanto possibile, misure per migliorare le condizioni di vita della fauna acquatica e per ripristinare localmente i biotopi distrutti. Art. 8 Autorizzazione per interventi tecnici 1 Gli interventi sulle acque, il loro regime o il loro letto, nonché sulle rive o i fondi sottostanno a un’autorizzazione dell’autorità cantonale competente in materia di pesca (autorizzazione fondata sulla legislazione sulla pesca), se possono pregiudicare gli interessi della pesca. 2 ...5 3 In particolare sottostanno a un’autorizzazione: a. l’utilizzazione delle forze idriche; b. la regolazione dei laghi; c. la correzione di fiumi e ruscelli e il dissodamento ripuale; d. la creazione di corsi d’acqua artificiali; e. la posa di conduttore nelle acque; f. lo spurgo meccanico delle acque; g. l’estrazione e il lavaggio di ghiaia, di sabbia e di altri materiali nelle acque; h. il prelevamento di acqua; 5 Abrogato dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, con effetto dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). Pesca 4 923.0 i. la reimmissione di acqua; k. il drenaggio agricolo; l. la costruzione di opere destinate ai trasporti che possano ledere gli interessi della pesca; m. gli impianti di piscicoltura. 4 L’autorizzazione prevista dalla presente legge non è richiesta per i prelevamenti di acqua già sottoposti a autorizzazione giusta l’articolo 29 della legge federale del 24 gennaio 19916 sulla protezione delle acque. 5 Gli impianti ingranditi o ripristinati sono considerati come nuovi. Art. 9 Provvedimenti per i nuovi impianti 1 Le autorità competenti per concedere le autorizzazioni fondate sulla legislazione sulla pesca prescrivono, tenuto conto delle condizioni naturali e di altri eventuali interessi, tutti i provvedimenti intesi a: a. creare condizioni favorevoli all’esistenza della fauna acquatica per quanto concerne: 1. il deflusso minimo in caso di prelevamento di acqua, 2. la forma del profilo di deflusso, 3. la struttura dell’alveo e delle scarpate, 4. il numero e la qualità dei rifugi per i pesci, 5. la profondità e la temperatura dell’acqua, 6. la velocità della corrente; b. assicurare la libera migrazione dei pesci; c. agevolare la riproduzione naturale; d. evitare che pesci e gamberi possano essere uccisi o lesi da costruzioni o mac- chine. 2 Ove si progettino modificazioni di acque, del loro regime, del loro letto, delle rive o dei fondi e non si riescano a trovare i provvedimenti atti ad evitare gravi pregiudizi alla pesca ai sensi dell’articolo 1, la decisione va presa ponderando tutti gli aspetti della situazione. 3 I provvedimenti previsti al capoverso 1 vanno già stabiliti nella fase di progetta- zione degli interventi tecnici. Art. 10 Provvedimenti per gli impianti esistenti Per quanto concerne gli impianti esistenti, i Cantoni impongono provvedimenti ai sensi dell’articolo 9 capoverso 1, a condizione che essi siano economicamente sop- portabili. 6 RS 814.20 Pesca. LF 5 923.0 Sezione 4: Studi di base Art. 117 I Cantoni elaborano una statistica della pesca secondo i principi della Confedera- zione. Sezione 5: Promovimento della pesca Art. 12 Aiuti finanziari 1 La Confederazione può concedere aiuti finanziari per: a. i provvedimenti intesi a migliorare le condizioni di vita della fauna acquatica e a ripristinare localmente i biotopi distrutti (art. 7 cpv. 2); b. i lavori di ricerca sulla diversità delle specie e l’abbondanza di pesci, di gam- beri e di organismi per la loro nutrizione, nonché sui loro biotopi; c. l’informazione del pubblico sulla fauna e sulla flora acquatiche. 2 Gli aiuti finanziari della Confederazione sono calcolati in funzione dell’importanza dei provvedimenti di cui al capoverso 1 lettere a-c per la protezione e lo sfruttamento dei pesci e dei gamberi; ammontano al massimo al 40 per cento delle spese.8 3 ...9 Art. 1310 Formazione e formazione continua 1 L’Ufficio federale dell’ambiente sostiene le autorità competenti nell’organizza- zione dei corsi necessari per la formazione specialistica e la formazione specialistica continua dei pescatori professionisti e dei piscicoltori. 2 Può organizzare corsi di formazione continua per gli organi incaricati di sorvegliare la pesca. Art. 14 Assegni per figli ai pescatori professionisti I pescatori professionisti che esercitano la pesca come attività principale hanno dirit- to agli assegni per figli giusta la legge federale del 20 giugno 195211 sugli assegni familiari nell’agricoltura. 7 Nuovo testo giusta il n. 12 dell’all. alla LF del 9 ott. 1992 sulla statistica federale, in vigore dal 1° ago. 1993 (RU 1993 2080; FF 1992 I 321). 8 Nuovo testo giusta il n. II 32 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequa- zione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779 5817; FF 2005 5349). 9 Abrogato dal n. II 32 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779 5817; FF 2005 5349). 10 Nuovo testo giusta il n. 44 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 689; FF 2013 3085). 11 RS 836.1 Pesca 6 923.0 Sezione 6: Responsabilità civile Art. 15 1 Sono applicabili le disposizioni della legislazione federale sulla responsabilità. 2 Per il calcolo del danno si tiene conto della diminuzione di rendimento piscicolo delle acque danneggiate. 3 Il beneficiario del risarcimento deve destinare il più rapidamente possibile alla ripa- razione del danno l’indennità ricevuta per ristabilire la situazione anteriore. Sezione 7: Disposizioni penali Art. 16 Delitti 1 Chiunque reca intenzionalmente danno alle popolazioni di pesci o di gamberi o ne compromette l’esistenza è punito con una pena pecuniaria fino a 180 aliquote giorna- liere, se:12 a. intraprende interventi tecnici senza autorizzazione (art. 8); b. disattende le condizioni e gli oneri vincolati a un’autorizzazione (art. 9 cpv. l); c. importa o introduce senza autorizzazione nelle acque specie, razze o varietà di pesci o gamberi allogene o estranee a una regione del Paese (art. 6 cpv. l); d. vende o utilizza come esca viva pesci di specie, razze e varietà allogene o estranee a una regione del Paese (art. 6 cpv. 4). 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa fino a 20 000 franchi.13 Art. 17 Contravvenzioni 1 È punito con la multa fino a 20 000 franchi chiunque, intenzionalmente:14 a. disattende le misure di protezione; b. acquista, si fa donare o smercia pesci, gamberi o organismi per la loro nutri- zione, sapendo o dovendo presumere che sono stati ottenuti mediante un rea- to; 12 Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3233; FF 2009 4721). 13 Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3233; FF 2009 4721). 14 Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3233; FF 2009 4721). Pesca. LF 7 923.0 c.15 contravviene in altra maniera alle disposizioni della presente legge, alle pre- scrizioni del Consiglio federale, sempreché esso abbia previsto una pena in caso di violazione, oppure a una decisione individuale intimata con la com- minatoria delle sanzioni del presente articolo. 2 Il tentativo e la complicità sono punibili. 3 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa. Art. 18 Applicazione del diritto penale amministrativo Ai reati secondo la presente legge si applicano per analogia gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 197416 sul diritto penale amministrativo. Art. 19 Divieto di esercitare la pesca 1 In caso di delitti o di contravvenzioni gravi o reiterate, il colpevole può essere con- dannato, come pena accessoria, al divieto di esercitare la pesca per una durata mas- sima di cinque anni. 2 E’ fatta salva la privazione amministrativa del diritto di pesca da parte dell’autorità cantonale competente. Art. 20 Perseguimento penale 1 Il perseguimento penale e il giudizio delle infrazioni incombono ai Cantoni. 2 L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria persegue e giudica le infrazioni commesse all’atto dell’importazione. Se vi è simultaneamente un’infrazio- ne alla legge del 18 marzo 200517 sulle dogane o alla legge del 12 giugno 200918 sull’IVA, le infrazioni sono perseguite e giudicate dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.19 3 Se un’infrazione costituisce simultaneamente un’infrazione secondo il capoverso 2 e un’infrazione alla legge federale del 16 marzo 201220 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, alla legge federale del 16 dicembre 200521 sulla protezione degli animali, alla legge del 18 marzo 2005 sulle dogane, alla legge del 12 giugno 2009 sull’IVA, alla legge del 20 giugno 201422 sulle derrate alimentari o alla legge del 1° luglio 196623 sulle epizoozie, perseguibile dalla stessa autorità federale, 15 Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3233; FF 2009 4721). 16 RS 313.0 17 RS 631.0 18 RS 641.20 19 Nuovo testo giusta il n. I 36 dell’O del 12 giu. 2020 sull’adeguamento di leggi in seguito al cambiamento della designazione dell’Amministrazione federale delle dogane nel qua- dro del suo ulteriore sviluppo, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 2743). 20 RS 453 21 RS 455 22 RS 817.0 23 RS 916.40 Pesca 8 923.0 è applicata la pena comminata per l’infrazione più grave; tale pena può essere ade- guatamente aumentata.24 Sezione 8: Esecuzione Art. 21 Confederazione 1 Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione. 2 La Confederazione sorveglia l’esecuzione della presente legge da parte dei Cantoni. 3 Nella misura in cui il servizio doganale lo consente, le guardie federali di confine devono assecondare nell’esercizio delle loro funzioni gli organi cantonali incaricati di sorvegliare la pesca nelle acque svizzere di confine. 4 L’autorità federale che esegue un’altra legge federale o un trattato internazionale è competente, nell’adempimento del suo compito, anche per l’esecuzione della presen- te legge. Prima di decidere consulta i Cantoni interessati. L’Ufficio federale dell’ambiente e gli altri servizi federali interessati partecipano all’esecuzione con- formemente agli articoli 62a e 62b della legge del 21 marzo 199725 sul- l’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.26 5 Se per determinati compiti la procedura di cui al capoverso 4 è inadeguata, il Con- siglio federale ne disciplina l’esecuzione da parte dei servizi federali interessati.27 Art. 22 Cantoni 1 I Cantoni eseguono la presente legge, nella misura in cui questa competenza non spetti alla Confederazione. 2 Essi emanano le prescrizioni necessarie. Art. 22a28 Informazione e consulenza 1 La Confederazione e i Cantoni provvedono all’informazione e alla consulenza delle autorità e del pubblico sull’importanza e sullo stato delle acque ittiche. 2 Essi raccomandano misure appropriate di protezione e conservazione. 24 Nuovo testo giusta il n. II 9 dell’all. alla L del 20 giu. 2014 sulle derrate alimentari, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 249; FF 2011 5017). 25 RS 172.010 26 Introdotto dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). 27 Introdotto dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029). 28 Introdotto dal n. 3 dell’all. alla LF del 21 dic. 1995, in vigore dal 1° lug. 1997 (RU 1997 1155; FF 1993 II 1213). Pesca. LF 9 923.0 Art. 23 Sorveglianza della pesca 1 I Cantoni provvedono a una sorveglianza efficace della pesca, nonché alla forma- zione e alla formazione continua degli organi di sorveglianza.29 2 Gli organi di sorveglianza e gli specialisti che essi assumono hanno accesso in ogni momento a tutti gli impianti tecnici e a tutti i fondi, nella misura in cui lo svolgi- mento del loro compito lo esiga. 3 Ognuno ha l’obbligo di fornire le informazioni necessarie all’esecuzione della pre- sente legge. Art. 24 Acque intercantonali 1 I Cantoni interessati disciplinano in modo uniforme la pesca nelle acque intercan- tonali nell’ambito della presente legge. 2 Se un accordo non può essere raggiunto, la decisione spetta al Consiglio federale. Art. 25 Acque internazionali Il Consiglio federale è autorizzato a concludere con altri Stati convenzioni sulla pesca nelle acque svizzere di confine dopo aver sentito i Cantoni interessati. Queste convenzioni possono contenere disposizioni che derogano alla presente legge. Art. 26 Approvazione di atti normativi dei Cantoni 1 L’approvazione della Confederazione è necessaria per le disposizioni cantonali concernenti: a. la gestione (art. 3); b. le misure di protezione (art. 4); c. le specie e le razze minacciate (art. 5). 2 Le disposizioni la cui durata non supera tre mesi non sottostanno all’approvazione. Art. 26a30 Art. 26b31 29 Nuovo testo giusta il n. 44 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 689; FF 2013 3085). 30 Introdotto dal n. 11 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica (RU 2003 4803; FF 2000 2145). Abrogato dal n. 129 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197; FF 2001 3764). 31 Originario art. 26a. Introdotto dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani (RU 1999 3071; FF 1998 2029). Abrogato dal n. 129 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197; FF 2001 3764). Pesca 10 923.0 Sezione 9: Disposizioni finali Art. 27 Abrogazione e modificazione di leggi federali 1. La legge federale del 14 dicembre 197332 sulla pesca è abrogata. 2. e 3. ...33 Art. 2834 Art. 29 Referendum e entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Fatto salvo il capoverso 3, essa entra in vigore il 1° gennaio: a. che segue un termine di due anni dopo la scadenza del termine referendario, oppure b. che segue un termine di due anni dopo l’accettazione della legge in votazione popolare. 3 L’articolo 6 entra in vigore dopo la scadenza inutilizzata del termine di referendum o dopo l’accettazione della legge da parte del popolo. Data dell’entrata in vigore:35 1° gennaio 1994 Art. 6: 1° ottobre 1991 32 [RU 1975 2345, 1985 660 n. I 81, 1992 1860 art. 75 n. 1] 33 Le mod. possono essere consultate alla RU 1991 2259. 34 Abrogato dal n. II 51 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575). 35 DCF del 1° ott. 1991. Sezione 1: Scopo e campo d’applicazione Art. 1 Scopo Art. 2 Campo d’applicazione Sezione 2: Protezione e sfruttamento dei pesci e dei gamberi Art. 3 Gestione Art. 4 Misure protettive Art. 5 Specie e razze minacciate Art. 6 Specie, razze e varietà allogene Sezione 3: Protezione dei biotopi Art. 7 Preservazione, miglioramento e ripristino dei biotopi Art. 8 Autorizzazione per interventi tecnici Art. 9 Provvedimenti per i nuovi impianti Art. 10 Provvedimenti per gli impianti esistenti Sezione 4: Studi di base Art. 11 Sezione 5: Promovimento della pesca Art. 12 Aiuti finanziari Art. 13 Formazione e formazione continua Art. 14 Assegni per figli ai pescatori professionisti Sezione 6: Responsabilità civile Art. 15 Sezione 7: Disposizioni penali Art. 16 Delitti Art. 17 Contravvenzioni Art. 18 Applicazione del diritto penale amministrativo Art. 19 Divieto di esercitare la pesca Art. 20 Perseguimento penale Sezione 8: Esecuzione Art. 21 Confederazione Art. 22 Cantoni Art. 22a Informazione e consulenza Art. 23 Sorveglianza della pesca Art. 24 Acque intercantonali Art. 25 Acque internazionali Art. 26 Approvazione di atti normativi dei Cantoni Art. 26a Art. 26b Sezione 9: Disposizioni finali Art. 27 Abrogazione e modificazione di leggi federali Art. 28 Art. 29 Referendum e entrata in vigore | <div _ngcontent-tig-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--923.0--><p class="srnummer">923.0</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale <br/>sulla pesca</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LFSP)<b><sup><a fragment="#fn-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e15" id="fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup></b></h2><p>del 21 giugno 1991 (Stato 1° gennaio 2022)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e15"><sup><a fragment="#fnbck-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/oc/1991/2259_2259_2259/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1991</b> 2259</a> Introdotta dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p></div></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 78 capoverso 4 e 79 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e42" id="fnbck-d6e42" routerlink="./">2</a></sup>;<sup><a fragment="#fn-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e50" id="fnbck-d6e50" routerlink="./">3</a></sup><br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 25 maggio 1988<sup><a fragment="#fn-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e66" id="fnbck-d6e66" routerlink="./">4</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e42"><sup><a fragment="#fnbck-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e42" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e50"><sup><a fragment="#fnbck-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e50" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (<a href="eli/oc/2010/434/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 3233</a>; <a href="eli/fga/2009/947/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 4721</a>).</p><p id="fn-d6e66"><sup><a fragment="#fnbck-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e66" routerlink="./">4</a></sup><sup></sup> <a href="eli/fga/1988/2_1333_1293_1149/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1988 </b>II 1149</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Scopo e campo d’applicazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge ha lo scopo di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>conservare o migliorare la diversità naturale e l’abbondanza di specie indigene di pesci, di gamberi e di organismi per la loro nutrizione, nonché di proteggere, migliorare e, se possibile, ripristinare il loro biotopo;</dd><dt>b. </dt><dd>proteggere le specie e le razze di pesci e di gamberi minacciate;</dd><dt>c. </dt><dd>assicurare a lungo termine lo sfruttamento delle popolazioni di pesci e di gamberi;</dd><dt>d. </dt><dd>promuovere la ricerca piscicola.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa stabilisce i principi che i Cantoni devono applicare per disciplinare la cattura di pesci e di gamberi.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge si applica alle acque pubbliche e private.</p><p><sup>2</sup> Gli impianti di piscicoltura e i bacini artificiali privati cui i pesci e i gamberi delle acque libere non possono accedere naturalmente sottostanno unicamente alle disposizioni sulle specie, razze e varietà allogene (art. 6 e 16 lett. c e d). Gli impianti di piscicoltura sottostanno inoltre alle disposizioni sugli interventi tecnici (art. 8–10).</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Protezione e sfruttamento dei pesci e dei gamberi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Gestione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni regolano lo sfruttamento a lungo termine degli effettivi e provvedono affinché:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sia preservata la diversità naturale delle specie di pesci e di gamberi;</dd><dt>b. </dt><dd>gli animali non vengano feriti o danneggiati inutilmente all’atto della cattura.</dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni emanano disposizioni segnatamente su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli attrezzi autorizzati per la cattura e il loro impiego;</dd><dt>b. </dt><dd>gli attrezzi ausiliari autorizzati;</dd><dt>c. </dt><dd>la cattura di pesci utilizzati come esca;</dd><dt>d. </dt><dd>la cattura di organismi per la nutrizione di pesci;</dd><dt>e. </dt><dd>il ripopolamento delle acque di pesca;</dd><dt>f. </dt><dd>il diritto di transito ripuario nell’esercizio della pesca.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Misure protettive</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana disposizioni concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la durata dei periodi protetti;</dd><dt>b. </dt><dd>la lunghezza minima dei pesci e dei gamberi che possono essere catturati.</dd></dl><p><sup>2</sup> Esso stabilisce a quali condizioni i Cantoni possono derogarvi.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni emanano disposizioni su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la creazione di zone protette, dove la protezione delle popolazioni di pesci e di gamberi lo esige;</dd><dt>b. </dt><dd>la rimessa in acqua di pesci e gamberi ancora vitali, catturati durante i periodi protetti o che non raggiungano la lunghezza minima.</dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Specie e razze minacciate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale designa le specie e razze minacciate di pesci e gamberi.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni prendono le misure necessarie per proteggere i biotopi delle specie e razze minacciate. Possono ordinare altre misure, segnatamente divieti di cattura.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> <b></b>Specie, razze e varietà allogene</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione della Confederazione è necessaria per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>importare e introdurre nelle acque svizzere specie, razze e varietà allogene di pesci e di gamberi;</dd><dt>b. </dt><dd>introdurre nelle acque di una regione del Paese specie, razze e varietà estranee di pesci e di gamberi.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’autorizzazione è concessa se il richiedente fornisce la prova che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la fauna e la flora indigene non saranno messe in pericolo e</dd><dt>b. </dt><dd>non ne risulterà nessuna modificazione indesiderata della fauna.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale può stabilire eccezioni all’obbligo di autorizzazione.</p><p><sup>4</sup> Le specie, razze e varietà allogene o estranee a una regione del Paese non possono essere vendute o utilizzate come esca viva.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Protezione dei biotopi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> <b></b>Preservazione, miglioramento e ripristino dei biotopi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono alla preservazione dei ruscelli, delle rive naturali e della vegetazione acquatica che servono da rifugio di fregola dei pesci o da biotopo degli avannotti.</p><p><sup>2</sup> Essi prendono, per quanto possibile, misure per migliorare le condizioni di vita della fauna acquatica e per ripristinare localmente i biotopi distrutti.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Autorizzazione per interventi tecnici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli interventi sulle acque, il loro regime o il loro letto, nonché sulle rive o i fondi sottostanno a un’autorizzazione dell’autorità cantonale competente in materia di pesca (autorizzazione fondata sulla legislazione sulla pesca), se possono pregiudicare gli interessi della pesca.</p><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e279" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e279" id="fnbck-d6e279" routerlink="./">5</a></sup></p><p><sup>3</sup> In particolare sottostanno a un’autorizzazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’utilizzazione delle forze idriche;</dd><dt>b. </dt><dd>la regolazione dei laghi;</dd><dt>c. </dt><dd>la correzione di fiumi e ruscelli e il dissodamento ripuale;</dd><dt>d. </dt><dd>la creazione di corsi d’acqua artificiali;</dd><dt>e. </dt><dd>la posa di conduttore nelle acque;</dd><dt>f. </dt><dd>lo spurgo meccanico delle acque;</dd><dt>g. </dt><dd>l’estrazione e il lavaggio di ghiaia, di sabbia e di altri materiali nelle acque;</dd><dt>h. </dt><dd>il prelevamento di acqua;</dd><dt>i. </dt><dd>la reimmissione di acqua;</dd><dt>k. </dt><dd>il drenaggio agricolo;</dd><dt>l. </dt><dd>la costruzione di opere destinate ai trasporti che possano ledere gli interessi della pesca;</dd><dt>m. </dt><dd>gli impianti di piscicoltura.</dd></dl><p><sup>4</sup> L’autorizzazione prevista dalla presente legge non è richiesta per i prelevamenti di acqua già sottoposti a autorizzazione giusta l’articolo 29 della legge federale del 24 gennaio 1991<sup><a fragment="#fn-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e337" id="fnbck-d6e337" routerlink="./">6</a></sup> sulla protezione delle acque.</p><p><sup>5</sup> Gli impianti ingranditi o ripristinati sono considerati come nuovi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e279"><sup><a fragment="#fnbck-d6e279" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e279" routerlink="./">5</a></sup> Abrogato dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, con effetto dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p><p id="fn-d6e337"><sup><a fragment="#fnbck-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e337" routerlink="./">6</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1992/1860_1860_1860/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.20</b></a></p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Provvedimenti per i nuovi impianti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità competenti per concedere le autorizzazioni fondate sulla legislazione sulla pesca prescrivono, tenuto conto delle condizioni naturali e di altri eventuali interessi, tutti i provvedimenti intesi a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>creare condizioni favorevoli all’esistenza della fauna acquatica per quanto concerne:<dl><dt>1. </dt><dd>il deflusso minimo in caso di prelevamento di acqua,</dd><dt>2. </dt><dd>la forma del profilo di deflusso,</dd><dt>3. </dt><dd>la struttura dell’alveo e delle scarpate,</dd><dt>4. </dt><dd>il numero e la qualità dei rifugi per i pesci,</dd><dt>5. </dt><dd>la profondità e la temperatura dell’acqua,</dd><dt>6. </dt><dd>la velocità della corrente;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>assicurare la libera migrazione dei pesci;</dd><dt>c. </dt><dd>agevolare la riproduzione naturale;</dd><dt>d. </dt><dd>evitare che pesci e gamberi possano essere uccisi o lesi da costruzioni o macchine.</dd></dl><p><sup>2</sup> Ove si progettino modificazioni di acque, del loro regime, del loro letto, delle rive o dei fondi e non si riescano a trovare i provvedimenti atti ad evitare gravi pregiudizi alla pesca ai sensi dell’articolo 1, la decisione va presa ponderando tutti gli aspetti della situazione.</p><p><sup>3</sup> I provvedimenti previsti al capoverso 1 vanno già stabiliti nella fase di progettazione degli interventi tecnici.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> <b></b>Provvedimenti per gli impianti esistenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per quanto concerne gli impianti esistenti, i Cantoni impongono provvedimenti ai sensi dell’articolo 9 capoverso 1, a condizione che essi siano economicamente sopportabili.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Studi di base</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e414" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e414" id="fnbck-d6e414" routerlink="./">7</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>I Cantoni elaborano una statistica della pesca secondo i principi della Confederazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e414"><sup><a fragment="#fnbck-d6e414" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e414" routerlink="./">7</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. 12 dell’all. alla LF del 9 ott. 1992 sulla statistica federale, in vigore dal 1° ago. 1993 (<a href="eli/oc/1993/2080_2080_2080/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1993 </b>2080</a>; <a href="eli/fga/1992/1_373_353_321/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1992 </b>I 321</a>). </p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Promovimento della pesca</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <b></b>Aiuti finanziari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può concedere aiuti finanziari per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i provvedimenti intesi a migliorare le condizioni di vita della fauna acquatica e a ripristinare localmente i biotopi distrutti (art. 7 cpv. 2);</dd><dt>b. </dt><dd>i lavori di ricerca sulla diversità delle specie e l’abbondanza di pesci, di gamberi e di organismi per la loro nutrizione, nonché sui loro biotopi;</dd><dt>c. </dt><dd>l’informazione del pubblico sulla fauna e sulla flora acquatiche.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli aiuti finanziari della Confederazione sono calcolati in funzione dell’importanza dei provvedimenti di cui al capoverso 1 lettere a-c per la protezione e lo sfruttamento dei pesci e dei gamberi; ammontano al massimo al 40 per cento delle spese.<sup><a fragment="#fn-d6e460" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e460" id="fnbck-d6e460" routerlink="./">8</a></sup></p><p><sup>3</sup><i> </i>...<sup><a fragment="#fn-d6e480" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e480" id="fnbck-d6e480" routerlink="./">9</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e460"><sup><a fragment="#fnbck-d6e460" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e460" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 32 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779 </a><i>5817</i>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p><p id="fn-d6e480"><sup><a fragment="#fnbck-d6e480" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e480" routerlink="./">9</a></sup> Abrogato dal n. II 32 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5779 </a><i>5817</i>; <a href="eli/fga/2005/976/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5349</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e499" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e499" id="fnbck-d6e499" routerlink="./">10</a></sup><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_13" routerlink="./"><b></b> <b></b>Formazione e formazione continua</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale dell’ambiente sostiene le autorità competenti nell’organizzazione dei corsi necessari per la formazione specialistica e la formazione specialistica continua dei pescatori professionisti e dei piscicoltori.</p><p><sup>2</sup> Può organizzare corsi di formazione continua per gli organi incaricati di sorvegliare la pesca.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e499"><sup><a fragment="#fnbck-d6e499" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e499" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 44 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/132/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 689</a>; <a href="eli/fga/2013/823/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 3085</a>).</p></div></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Assegni per figli ai pescatori professionisti</a></h6><div class="collapseable"> <p>I pescatori professionisti che esercitano la pesca come attività principale hanno diritto agli assegni per figli giusta la legge federale del 20 giugno 1952<sup><a fragment="#fn-d6e537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e537" id="fnbck-d6e537" routerlink="./">11</a></sup> sugli assegni familiari nell’agricoltura.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e537"><sup><a fragment="#fnbck-d6e537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e537" routerlink="./">11</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1952/823_843_839/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>836.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Responsabilità civile</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Sono applicabili le disposizioni della legislazione federale sulla responsabilità.</p><p><sup>2</sup> Per il calcolo del danno si tiene conto della diminuzione di rendimento piscicolo delle acque danneggiate.</p><p><sup>3</sup> Il beneficiario del risarcimento deve destinare il più rapidamente possibile alla riparazione del danno l’indennità ricevuta per ristabilire la situazione anteriore.</p></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> <b></b>Delitti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque reca intenzionalmente danno alle popolazioni di pesci o di gamberi o ne compromette l’esistenza è punito con una pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere, se:<sup><a fragment="#fn-d6e575" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e575" id="fnbck-d6e575" routerlink="./">12</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>intraprende interventi tecnici senza autorizzazione (art. 8);</dd><dt>b. </dt><dd>disattende le condizioni e gli oneri vincolati a un’autorizzazione (art. 9 cpv. l);</dd><dt>c. </dt><dd>importa o introduce senza autorizzazione nelle acque specie, razze o varietà di pesci o gamberi allogene o estranee a una regione del Paese (art. 6 cpv. l);</dd><dt>d. </dt><dd>vende o utilizza come esca viva pesci di specie, razze e varietà allogene o estranee a una regione del Paese (art. 6 cpv. 4).</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa fino a 20 000 franchi.<sup><a fragment="#fn-d6e605" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e605" id="fnbck-d6e605" routerlink="./">13</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e575"><sup><a fragment="#fnbck-d6e575" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e575" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (<a href="eli/oc/2010/434/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 3233</a>; <a href="eli/fga/2009/947/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 4721</a>).</p><p id="fn-d6e605"><sup><a fragment="#fnbck-d6e605" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e605" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (<a href="eli/oc/2010/434/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 3233</a>; <a href="eli/fga/2009/947/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 4721</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> <b></b>Contravvenzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa fino a 20 000 franchi chiunque, intenzionalmente:<sup><a fragment="#fn-d6e631" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e631" id="fnbck-d6e631" routerlink="./">14</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>disattende le misure di protezione;</dd><dt>b. </dt><dd>acquista, si fa donare o smercia pesci, gamberi o organismi per la loro nutrizione, sapendo o dovendo presumere che sono stati ottenuti mediante un reato;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e655" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e655" id="fnbck-d6e655" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd>contravviene in altra maniera alle disposizioni della presente legge, alle prescrizioni del Consiglio federale, sempreché esso abbia previsto una pena in caso di violazione, oppure a una decisione individuale intimata con la comminatoria delle sanzioni del presente articolo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il tentativo e la complicità sono punibili.</p><p><sup>3</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e631"><sup><a fragment="#fnbck-d6e631" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e631" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (<a href="eli/oc/2010/434/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 3233</a>; <a href="eli/fga/2009/947/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 4721</a>).</p><p id="fn-d6e655"><sup><a fragment="#fnbck-d6e655" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e655" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 4 della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (<a href="eli/oc/2010/434/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 3233</a>; <a href="eli/fga/2009/947/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 4721</a>).</p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> <b></b>Applicazione del diritto penale amministrativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai reati secondo la presente legge si applicano per analogia gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 1974<sup><a fragment="#fn-d6e688" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e688" id="fnbck-d6e688" routerlink="./">16</a></sup> sul diritto penale amministrativo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e688"><sup><a fragment="#fnbck-d6e688" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e688" routerlink="./">16</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> <b></b>Divieto di esercitare la pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di delitti o di contravvenzioni gravi o reiterate, il colpevole può essere condannato, come pena accessoria, al divieto di esercitare la pesca per una durata massima di cinque anni.</p><p><sup>2</sup> E’ fatta salva la privazione amministrativa del diritto di pesca da parte dell’autorità cantonale competente.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> <b></b>Perseguimento penale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il perseguimento penale e il giudizio delle infrazioni incombono ai Cantoni.</p><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria persegue e giudica le infrazioni commesse all’atto dell’importazione. Se vi è simultaneamente un’infrazione alla legge del 18 marzo 2005<sup><a fragment="#fn-d6e726" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e726" id="fnbck-d6e726" routerlink="./">17</a></sup> sulle dogane o alla legge del 12 giugno 2009<sup><a fragment="#fn-d6e734" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e734" id="fnbck-d6e734" routerlink="./">18</a></sup> sull’IVA, le infrazioni sono perseguite e giudicate dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.<sup><a fragment="#fn-d6e742" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e742" id="fnbck-d6e742" routerlink="./">19</a></sup></p><p><sup>3</sup> Se un’infrazione costituisce simultaneamente un’infrazione secondo il capoverso 2 e un’infrazione alla legge federale del 16 marzo 2012<sup><a fragment="#fn-d6e754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e754" id="fnbck-d6e754" routerlink="./">20</a></sup> sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, alla legge federale del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e762" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e762" id="fnbck-d6e762" routerlink="./">21</a></sup> sulla protezione degli animali, alla legge del 18 marzo 2005 sulle dogane, alla legge del 12 giugno 2009 sull’IVA, alla legge del 20 giugno 2014<sup><a fragment="#fn-d6e770" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e770" id="fnbck-d6e770" routerlink="./">22</a></sup> sulle derrate alimentari o alla legge del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e778" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e778" id="fnbck-d6e778" routerlink="./">23</a></sup> sulle epizoozie, perseguibile dalla stessa autorità federale, è applicata la pena comminata per l’infrazione più grave; tale pena può essere adeguatamente aumentata.<sup><a fragment="#fn-d6e786" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e786" id="fnbck-d6e786" routerlink="./">24</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e726"><sup><a fragment="#fnbck-d6e726" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e726" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/2007/249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>631.0</b></a></p><p id="fn-d6e734"><sup><a fragment="#fnbck-d6e734" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e734" routerlink="./">18</a></sup> <a href="eli/cc/2009/615/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>641.20</b></a></p><p id="fn-d6e742"><sup><a fragment="#fnbck-d6e742" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e742" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 36 dell’O del 12 giu. 2020 sull’adeguamento di leggi in seguito al cambiamento della designazione dell’Amministrazione federale delle dogane nel quadro del suo ulteriore sviluppo, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2020/498/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 2743</a>).</p><p id="fn-d6e754"><sup><a fragment="#fnbck-d6e754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e754" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/2013/600/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>453</b></a></p><p id="fn-d6e762"><sup><a fragment="#fnbck-d6e762" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e762" routerlink="./">21</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e770"><sup><a fragment="#fnbck-d6e770" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e770" routerlink="./">22</a></sup> <a href="eli/cc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.0</b></a></p><p id="fn-d6e778"><sup><a fragment="#fnbck-d6e778" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e778" routerlink="./">23</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1565_1621_1604/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.40</b></a></p><p id="fn-d6e786"><sup><a fragment="#fnbck-d6e786" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e786" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 9 dell’all. alla L del 20 giu. 2014 sulle derrate alimentari, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 249</a>; <a href="eli/fga/2011/853/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2011</b> 5017</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Esecuzione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> <b></b>Confederazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione.</p><p><sup>2</sup> La Confederazione sorveglia l’esecuzione della presente legge da parte dei Cantoni.</p><p><sup>3</sup> Nella misura in cui il servizio doganale lo consente, le guardie federali di confine devono assecondare nell’esercizio delle loro funzioni gli organi cantonali incaricati di sorvegliare la pesca nelle acque svizzere di confine.</p><p><sup>4</sup> L’autorità federale che esegue un’altra legge federale o un trattato internazionale è competente, nell’adempimento del suo compito, anche per l’esecuzione della presente legge. Prima di decidere consulta i Cantoni interessati. L’Ufficio federale dell’ambiente e gli altri servizi federali interessati partecipano all’esecuzione conformemente agli articoli 62<i>a</i> e 62<i>b</i> della legge del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e827" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e827" id="fnbck-d6e827" routerlink="./">25</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.<sup><a fragment="#fn-d6e835" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e835" id="fnbck-d6e835" routerlink="./">26</a></sup></p><p><sup>5</sup><sup> </sup>Se per determinati compiti la procedura di cui al capoverso 4 è inadeguata, il Consiglio federale ne disciplina l’esecuzione da parte dei servizi federali interessati.<sup><a fragment="#fn-d6e853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e853" id="fnbck-d6e853" routerlink="./">27</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e827"><sup><a fragment="#fnbck-d6e827" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e827" routerlink="./">25</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e835"><sup><a fragment="#fnbck-d6e835" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e835" routerlink="./">26</a></sup> Introdotto dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p><p id="fn-d6e853"><sup><a fragment="#fnbck-d6e853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e853" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> <b></b>Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni eseguono la presente legge, nella misura in cui questa competenza non spetti alla Confederazione.</p><p><sup>2</sup> Essi emanano le prescrizioni necessarie.</p></div></article><article id="art_22_a"><a name="a22a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_22_a" routerlink="./"><b>Art. 22</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e886" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e886" id="fnbck-d6e886" routerlink="./">28</a></sup><a fragment="#art_22_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_22_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Informazione e consulenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione e i Cantoni provvedono all’informazione e alla consulenza delle autorità e del pubblico sull’importanza e sullo stato delle acque ittiche.</p><p><sup>2</sup> Essi raccomandano misure appropriate di protezione e conservazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e886"><sup><a fragment="#fnbck-d6e886" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e886" routerlink="./">28</a></sup><sup> </sup>Introdotto dal n. 3 dell’all. alla LF del 21 dic. 1995, in vigore dal 1° lug. 1997 (<a href="eli/oc/1997/1155_1155_1155/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1997</b> 1155</a>; <a href="eli/fga/1993/2_1445_1337_1213/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1993</b> II 1213</a>).</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> <b></b>Sorveglianza della pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni provvedono a una sorveglianza efficace della pesca, nonché alla formazione e alla formazione continua degli organi di sorveglianza.<sup><a fragment="#fn-d6e926" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e926" id="fnbck-d6e926" routerlink="./">29</a></sup></p><p><sup>2</sup> Gli organi di sorveglianza e gli specialisti che essi assumono hanno accesso in ogni momento a tutti gli impianti tecnici e a tutti i fondi, nella misura in cui lo svolgimento del loro compito lo esiga.</p><p><sup>3</sup> Ognuno ha l’obbligo di fornire le informazioni necessarie all’esecuzione della presente legge.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e926"><sup><a fragment="#fnbck-d6e926" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e926" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 44 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/132/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 689</a>; <a href="eli/fga/2013/823/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 3085</a>).</p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> <b></b>Acque intercantonali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni interessati disciplinano in modo uniforme la pesca nelle acque intercantonali nell’ambito della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Se un accordo non può essere raggiunto, la decisione spetta al Consiglio federale.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> <b></b>Acque internazionali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale è autorizzato a concludere con altri Stati convenzioni sulla pesca nelle acque svizzere di confine dopo aver sentito i Cantoni interessati. Queste convenzioni possono contenere disposizioni che derogano alla presente legge.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> <b></b>Approvazione di atti normativi dei Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’approvazione della Confederazione è necessaria per le disposizioni cantonali concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la gestione (art. 3);</dd><dt>b. </dt><dd>le misure di protezione (art. 4);</dd><dt>c. </dt><dd>le specie e le razze minacciate (art. 5).</dd></dl><p><sup>2</sup> Le disposizioni la cui durata non supera tre mesi non sottostanno all’approvazione.</p></div></article><article id="art_26_a"><a name="a26a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_26_a" routerlink="./"><b>Art. 26</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1001" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e1001" id="fnbck-d6e1001" routerlink="./">30</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1001"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1001" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e1001" routerlink="./">30</a></sup> Introdotto dal n. 11 dell’all. alla LF del 21 mar. 2003 sull’ingegneria genetica (<a href="eli/oc/2003/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>4803</a>; <a href="eli/fga/2000/484/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000 </b>2145</a>). Abrogato dal n. 129 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>2197</a>; <a href="eli/fga/2001/731/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001 </b>3764</a>).</p></div></div></article><article id="art_26_b"><a name="a26b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_26_b" routerlink="./"><b>Art. 26</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1031" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e1031" id="fnbck-d6e1031" routerlink="./">31</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1031"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1031" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e1031" routerlink="./">31</a></sup> Originario art. 26<i>a</i>. Introdotto dal n. I 18 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani (<a href="eli/oc/1999/472/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 3071</a>; <i>FF <b>1998</b> 2029</i>). Abrogato dal n. 129 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>2197</a>; <a href="eli/fga/2001/731/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001 </b>3764</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#sec_9" routerlink="./">Sezione 9: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> <b></b>Abrogazione e modificazione di leggi federali</a></h6><div class="collapseable"> <p>1. La legge federale del 14 dicembre 1973<sup><a fragment="#fn-d6e1072" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e1072" id="fnbck-d6e1072" routerlink="./">32</a></sup> sulla pesca è abrogata.</p><p>2. e 3. ...<sup><a fragment="#fn-d6e1095" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e1095" id="fnbck-d6e1095" routerlink="./">33</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1072"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1072" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e1072" routerlink="./">32</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1975/2345_2345_2345/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1975 </b>2345</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/660_660_660/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985 </b>660 </a>n. I 81, <b></b><a href="eli/oc/1992/1860_1860_1860/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1992</b> 1860 </a>art. 75 n. 1]</p><p id="fn-d6e1095"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1095" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e1095" routerlink="./">33</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/1991/2259_2259_2259/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1991 </b>2259</a>.</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e1107" id="fnbck-d6e1107" routerlink="./">34</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1107"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e1107" routerlink="./">34</a></sup> Abrogato dal n. II 51 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° ago. 2008 (<a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3437</a>; <a href="eli/fga/2007/885/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2007 </b>5575</a>).</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> <b></b>Referendum e entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Fatto salvo il capoverso 3, essa entra in vigore il 1° gennaio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>che segue un termine di due anni dopo la scadenza del termine referendario, oppure</dd><dt>b. </dt><dd>che segue un termine di due anni dopo l’accettazione della legge in votazione popolare.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’articolo 6 entra in vigore dopo la scadenza inutilizzata del termine di referendum o dopo l’accettazione della legge da parte del popolo.</p><p>Data dell’entrata in vigore:<sup><a fragment="#fn-d6e1150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fn-d6e1150" id="fnbck-d6e1150" routerlink="./">35</a></sup> 1° gennaio 1994 <br/>Art. 6: 1° ottobre 1991</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1150"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1991/2259_2259_2259/it#fnbck-d6e1150" routerlink="./">35</a></sup><sup> </sup>DCF del 1° ott. 1991.</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 6b8ba5ff-f7c9-4155-8521-d041743d3067 | Ordinanza concernente la legge federale sulla pesca | OLFP | 923.01 | true | 2021-01-01T00:00:00 | 1993-11-24T00:00:00 | 1,613,952,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25486/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it | 923.01 1 Ordinanza concernente la legge federale sulla pesca (OLFP) del 24 novembre 1993 (Stato 1° gennaio 2021) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 4 capoversi 1 e 2, 5 capoverso 1, 6 capoverso 3 e 21 capoverso 1 della legge federale del 21 giugno 19911 sulla pesca (legge); visto l’articolo 33 della legge federale del 16 dicembre 20052 sulla protezione degli animali; visto l’articolo 53 capoverso 1 della legge del 1° luglio 19663 sulle epizoozie; visto l’articolo 29f capoverso 2 lettere c e d della legge del 7 ottobre 19834 sulla protezione dell’ambiente; visto l’articolo 47 della legge del 24 gennaio 19915 sulla protezione delle acque (LPAc); in esecuzione della Convenzione del 19 settembre 19796 relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa (Convenzione di Berna); in esecuzione della Convenzione del 12 aprile 19997 sulla protezione del Reno,8 ordina: Sezione 1: Protezione e utilizzazione di gamberi e pesci9 Art. 1 Divieti di pesca 1 Per i pesci e i gamberi di cui appresso il divieto di pesca dura almeno: Settimane Trota (Salmo trutta, Salmo cenerinus, Salmo marmoratus, Salmo rhodanensis, Salmo labrax) – in acque correnti e in bacini d’accumulazione 16 – in acque stagnanti 12 Salmerino alpino (Salvelinus umbla) 8 RU 1993 3384 1 RS 923.0 2 RS 455 3 RS 916.40 4 RS 814.01 5 RS 814.20 6 RS 0.455 7 RS 0.814.284 8 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1955). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’8 nov. 2000, in vigore dal 1° gen. 2001 (RU 2001 93). 923.01 Pesca 2 923.01 Settimane Coregone (Coregonus spp.) 6 Temolo (Thymallus thymallus) 10 Alborella (Alburnus arborella) 4 Gamberi indigeni (Reptantia) 40.10 2 I Cantoni fissano l’inizio e la fine dei divieti di pesca che devono comprendere per le varie specie il periodo della riproduzione. 3 Possono prolungare i divieti di pesca e prescriverne per altre specie di pesci. Sono obbligati a farlo, se la tutela dello sfruttamento a lungo termine dei pesci e gamberi indigeni lo esige. 4 Regolano l’impiego delle reti in modo tale che le specie di pesci di cui è vietata la pesca rappresentino una parte possibilmente piccola delle catture. Art. 2 Lunghezze minime 1 I pesci e i gamberi elencati qui sotto non possono essere pescati se non hanno raggiunto almeno la lunghezza seguente: cm Trota (Salmo trutta, Salmo cenerinus, Salmo marmoratus, Salmo rhodanensis, Salmo labrax) – in specchi d’acqua stagnante di una certa dimensione, ad altitudine inferiore a 800 m 35 – in altre acque 22 Salmerino alpino (Salvelinus umbla) 22 Coregone (Coregonus spp.) 25 Temolo (Thymallus thymallus) 28 Gambero europeo o dai piedi rossi (Astacus astacus) 12 Gambero di fiume o dai piedi bianchi (Austropotamobius pallipes) 9 Gambero di torrente (Austropotamobius torrentium) 9.11 2 I pesci sono misurati dall’estremità della testa a quella della pinna caudale normal- mente spiegata, i gamberi dall’estremità del rostro a quella della coda. 3 Per la pesca con le reti, i Cantoni fissano le dimensioni delle maglie in modo tale che i pesci sotto misura rappresentino una parte possibilmente piccola delle catture. 4 I Cantoni possono aumentare le lunghezze minime o fissarne per altri pesci e gam- beri. Sono obbligati a farlo, se la tutela dello sfruttamento a lungo termine dei pesci e gamberi indigeni lo esige. 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2613). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2613). Legge federale sulla pesca. O 3 923.01 Art. 2a12 Divieti di pesca 1 I pesci che nell’allegato 1 godono del grado di protezione 0, 1 o 2 e per i quali non sono stati fissati né divieti di pesca né lunghezze minime ai sensi degli articoli 1 e 2 non possono essere pescati. 2 I salmoni (Salmo salar) rimessi in acqua o rilevati durante l’attività di pesca vanno segnalati senza indugio all’Ufficio cantonale della pesca. Art. 313 Catture speciali In deroga agli articoli 1–2a della presente ordinanza e agli articoli 23 capoverso 1 lettere a–d e 100 capoverso 2 dell’ordinanza del 23 aprile 200814 sulla protezione degli animali (OPAn), i Cantoni possono15 effettuare o far effettuare catture speciali, segnatamente per togliere tutti i pesci prima di interventi tecnici o da acque destinate all’allevamento, per debellare malattie, per la riproduzione o per rilevamenti bio- logici sui pesci. Art. 4 Deroghe generali ai divieti di pesca e alle lunghezze minime Per motivi biologici o se la tutela dello sfruttamento a lungo termine della pesca lo esige, i Cantoni possono ridurre o abrogare, per un determinato periodo e per un determinato corso d’acqua, i divieti di pesca e le lunghezze minime. Art. 5 Misure per la protezione dei pesci e dei gamberi minacciati 1 Sono considerati minacciati (art. 5 cpv. 1 della legge) i pesci e i gamberi che figu- rano nell’allegato 1 sotto i gradi di protezione 1–4. 2 Le misure necessarie per proteggere le specie e le razze minacciate (art. 5 cpv. 2 della legge) sono prese tenendo conto del grado di protezione a livello svizzero ed europeo secondo l’allegato 1 e del genere della minaccia in loco. Art. 5a16 Requisiti per il rilascio della licenza di pesca Chi intende acquistare una licenza di pesca per pesci o gamberi deve dimostrare di possedere conoscenze sufficienti sui pesci e sui gamberi, nonché sul rispetto della protezione degli animali nell’ambito dell’esercizio della pesca. 12 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 14 RS 455.1 15 Nuovo testo della prima parte del per. giusta l’all. 6 n. II 4 dell’O del 23 apr. 2008 sulla protezione degli animali, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 2985). 16 Introdotto dal n. I dell’O dell’8 nov. 2000 (RU 2001 93). Nuovo testo giusta n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2006 3951). Pesca 4 923.01 Art. 5b17 Protezione degli animali nell’esercizio della pesca 1 In deroga all’articolo 100 capoverso 2 OPAn18, i pesci seguenti catturati per il consumo non devono essere uccisi immediatamente: a. i pesci che, catturati da pescatori professionisti o da pescatori con la lenza titolari di un attestato di competenza secondo l’articolo 5a, sono detenuti per un breve periodo; è necessario che essi non soffrano per le condizioni di detenzione; b. i pesci catturati da pescatori professionisti se l’uccisione immediata non è possibile per le condizioni meteorologiche sfavorevoli o per la pratica della pesca di massa; in deroga all’articolo 23 capoverso 1 lettera d OPAn, tali pesci possono essere trasportati su ghiaccio o in acqua ghiacciata e devono essere uccisi quanto prima, al più tardi al momento del ritorno in azienda. 2 I pesci destinati al consumo pescati con la lenza che non soddisfano le disposizioni di protezione e sono giudicati non in grado di sopravvivere devono essere uccisi immediatamente e rimessi in acqua. Se sono ritenuti in grado di sopravvivere, in deroga all’articolo 100 capoverso 2 primo periodo OPAn, non devono essere uccisi, ma rimessi in acqua immediatamente.19 3 In deroga all’articolo 23 capoverso 1 lettera b OPAn, i Cantoni possono autorizzare l’impiego di pesci da esca vivi (allegato 1) per la cattura di pesci predatori da parte di pescatori professionisti e pescatori con la lenza titolari di un attestato di compe- tenza secondo l’articolo 5a nelle acque o in parti di esse nelle quali è impossibile catturarli in altro modo. I pesci da esca vivi possono essere fissati solo alla bocca.20 4 In deroga all’articolo 23 capoverso 1 lettera c OPAn, per i laghi e i bacini d’accu- mulazione i Cantoni possono autorizzare l’impiego di lenze con ardiglione da parte di pescatori professionisti e pescatori con la lenza titolari di un attestato di compe- tenza secondo l’articolo 5a. Per i laghi e i bacini d’accumulazione intercantonali i Cantoni interessati si impegnano a giungere a una regolamentazione concorde.21 Art. 5c22 Lotta contro le epizoozie I Cantoni provvedono affinché il ripopolamento con pesci o gamberi non contri- buisca alla diffusione di epizoozie. 17 Introdotto dal n. I dell’O dell’8 nov. 2000 (RU 2001 93). Nuovo testo giusta l’all. 6 n. II 4 dell’O del 23 apr. 2008 sulla protezione degli animali, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 2985). 18 RS 455.1 19 Nuovo testo giusta il n. III 2 dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). 20 Nuovo testo giusta il n. III 2 dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2525). 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 gen. 2014, in vigore dal 1° mar. 2014 (RU 2014 473). 22 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). Legge federale sulla pesca. O 5 923.01 Art. 5d23 Disposizione penale Le infrazioni all’articolo 5b sono punite in applicazione dell’articolo 26 della legge del 16 dicembre 200524 sulla protezione degli animali. Sezione 2: Autorizzazione all’importazione e all’immissione di pesci e gamberi allogeni Art. 6 Definizioni 1 Sono considerate d’altri Paesi le specie, le razze e le varietà di pesci e di gamberi che non figurano nell’allegato 1. 2 Sono considerati d’altre regioni: a. i pesci e i gamberi che secondo l’allegato 1 sono estinti nel relativo bacino imbrifero; b. i pesci e i gamberi che non sono naturalmente presenti nel relativo bacino imbrifero; c. i pesci e i gamberi secondo l’allegato 1 che sotto il profilo genetico non sono sufficientemente imparentati con la popolazione del luogo di immissione. 3 Sono considerati d’acquario i pesci e i gamberi che: a.25 vengono immessi esclusivamente in acquari il cui eventuale scarico sfocia in una canalizzazione collegata a un impianto di depurazione, e b. non sono utilizzati né come esca né come pesci o gamberi commestibili. 4 Per stagni da giardino si intendono piccoli specchi d’acqua artificiali privi di afflusso e deflusso, in cui non sono tenuti pesci e gamberi utilizzati quali pesci o gamberi da esca o da consumo.26 5 Per immissione si intende qualsiasi introduzione di pesci e di gamberi in acque naturali o artificiali, pubbliche o private, compresi gli impianti di piscicoltura, gli stagni da giardino e gli acquari.27 Art. 7 Condizioni per il rilascio dell’autorizzazione Di regola le condizioni di cui all’articolo 6 capoverso 2 della legge sono adempite, se: 23 Introdotto dall’all. 6 n. II 4 dell’O del 23 apr. 2008 sulla protezione degli animali, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 2985). 24 RS 455 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 27 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). Pesca 6 923.01 a. si reintroducono nel loro bacino imbrifero pesci e gamberi che secondo l’allegato 1 sono estinti e questo non comporta una minaccia per le specie indigene; b. si immettono, come pesci e gamberi commestibili, varietà di pesci e gamberi secondo gli allegati 1 e 2 in impianti di piscicoltura e si prendono le neces- sarie misure per impedirne la fuga; c.28 si immettono, come pesci commestibili, pesci di altri Paesi, non menzionati nell’allegato 3, in impianti di piscicoltura chiusi il cui eventuale scarico sfocia in una canalizzazione collegata a un impianto di depurazione; d.29 si immettono, per essere utilizzati in mostre o giardini zoologici pubblici oppure a scopo di ricerca, pesci e gamberi d’altri Paesi, menzionati nell’alle- gato 3, in acquari il cui eventuale scarico sfocia in una canalizzazione colle- gata a un impianto di depurazione. Art. 8 Esenzione dall’autorizzazione 1 Possono essere importati senza autorizzazione secondo l’articolo 6 capoverso 1 della legge: a. i pesci e i gamberi morti; b. i pesci e i gamberi di mare che non possono sopravvivere in acqua dolce; c. i pesci da tenere in stagni da giardino e i pesci d’acquario che non figurano nell’allegato 3.30 2 Possono essere immessi senza autorizzazione secondo l’articolo 6 capoverso 1 della legge:31 a. in acque libere, i pesci e i gamberi secondo l’allegato 1, se il luogo d’immis- sione si trova nello stesso bacino imbrifero del loro luogo di origine; b. in impianti di piscicoltura e di soggiorno, i pesci e i gamberi secondo l’alle- gato 1, se si prendono le necessarie misure per impedirne la fuga; c. i pesci secondo l’allegato 2, se il luogo d’immissione si trova all’interno della regione della loro immissione autorizzata e se si prendono le necessarie misure per impedirne la fuga; d.32 in stagni da giardino e in acquari, i pesci che non figurano nell’allegato 3. 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 31 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3951). Legge federale sulla pesca. O 7 923.01 3 Nei casi secondo il capoverso 2 lettere a–c, i Cantoni possono emanare prescrizioni sull’immissione, se ciò è necessario per conservare razze locali o per tutelare lo sfruttamento della pesca a lungo termine. Art. 9 Procedura 1 L’autorizzazione di importare e conseguentemente di immettere specie, razze e varietà di pesci e di gamberi d’altri Paesi è retta dall’articolo 20 dell’ordinanza del 4 settembre 201333 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette.34 2 Un’autorizzazione dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufficio federale) è necessa- ria per l’immissione di specie, razze e varietà di pesci e di gamberi d’altri Paesi o d’altre regioni.35 3 La relativa domanda di autorizzazione, debitamente motivata, deve essere presen- tata all’autorità cantonale competente, che la trasmette poi, con il suo preavviso, all’Ufficio federale. Sezione 2a:36 Misure contro pesci e gamberi alloctoni Art. 9a 1 I Cantoni adottano misure affinché pesci e gamberi alloctoni particolarmente problematici secondo l’allegato 3 che giungono nei corsi e specchi d’acqua non si propaghino; nella misura del possibile li rimuovono. 2 Per quanto necessario, l’Ufficio federale coordina le misure. Sezione 2b:37 Misure per la protezione dei biotopi concernenti impianti esistenti Art. 9b Pianificazione delle misure concernenti centrali idroelettriche 1 I Cantoni pianificano le misure di cui all’articolo 10 della legge conformemente alle disposizioni dell’articolo 83b LPAc. 2 Presentano all’Ufficio federale una pianificazione delle misure secondo la proce- dura descritta nell’allegato 4. 33 RS 453.0 34 Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 dell’O del 4 set. 2013 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 3111). 35 Nuovo testo giusta il n. III dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3709). 36 Introdotta dall’all. 5 n. 18 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 37 Introdotta dall’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1955). Pesca 8 923.01 3 I detentori di centrali idroelettriche devono consentire l’accesso all’autorità incari- cata della pianificazione e fornire le informazioni richieste, in particolare per quanto riguarda: a. le parti dell’impianto che incidono sui biotopi della fauna acquatica; b. l’esercizio degli impianti, qualora incida sui biotopi della fauna acquatica; c. le misure di protezione dei biotopi della fauna acquatica attuate e pianificate, corredate di dati sulla loro efficacia; d. le previste modifiche edili e d’esercizio dell’impianto. Art. 9c Attuazione delle misure concernenti centrali idroelettriche 1 Sulla base della pianificazione, l’autorità cantonale dispone le misure di cui all’articolo 10 della legge. Essa può imporre ai detentori delle centrali idroelettriche, la cui pianificazione non contiene ancora informazioni sufficienti sulle misure di risanamento, di esaminare diverse varianti di misure di risanamento in vista dell’attuazione della pianificazione. 2 Per le centrali idroelettriche le cui misure di risanamento non hanno potuto ancora essere stabilite in via definita nella pianificazione, l’autorità consulta l’Ufficio federale prima di prendere una decisione in merito al progetto di risanamento. In vista della domanda di cui all’articolo 30 capoverso 1 dell’ordinanza del 1° novembre 201738 sull’energia (OEn), l’Ufficio federale verifica l’adempimento dei requisiti di cui all’allegato 3 numero 2 OEn.39 3 Su richiesta dell’autorità, i detentori di centrali idroelettriche esaminano l’efficacia delle misure adottate. 4 I Cantoni si adoperano affinché le misure di cui all’articolo 10 della legge vengano attuate entro il 31 dicembre 2030. Sezione 3: Studi di base e promovimento della pesca Art. 10 Studi di base 1 I Cantoni designano, sul loro territorio, i tratti di corsi d’acqua nei quali vivono pesci e gamberi che godono del grado di protezione 1–3. 2 Comunicano all’Ufficio federale, entro la fine di agosto, il numero di catture e di immissioni di pesci e di gamberi dell’anno precedente. I dati vanno suddivisi secon- do: a. laghi e corsi d’acqua; b. specie di pesci e di gamberi; c. pesca professionale e pesca con la lenza. 38 RS 730.01 39 Nuovo testo del per. giusta l’all. 7 n. II 3 dell’O del 1° nov. 2017 sull’energia, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6889). Legge federale sulla pesca. O 9 923.01 3 Inoltre comunicano all’Ufficio federale i risultati dei loro rilevamenti sulla compo- sizione delle popolazioni di pesci e di gamberi, nonché delle misure adottate secon- do l’articolo 9a.40 Art. 11 Rilevamenti sulle popolazioni di pesci e di gamberi 1 Prima di procedere alla marcatura di pesci e di gamberi nell’ambito di rilevamenti ittici, il Cantone comunica all’Ufficio federale i dati seguenti: a. lo scopo della marcatura; b. il tipo di marcatura; c. il numero di animali che si vuole marcare; d. i contrassegni in caso di marcatura individuale; e. l’inizio e la durata del rilevamento; f. le modalità di valutazione dei risultati. 2 L’Ufficio federale emana d’intesa con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria direttive sui metodi di marcatura che non sottostanno all’obbligo di autorizzazione ai sensi dell’articolo 18 della legge federale del 16 dicembre 200541 sulla protezione degli animali.42 3 Possono essere impiegati soltanto apparecchi di cattura elettrici che funzionano a corrente continua in cui l’ondulazione residua non supera il 10 per cento della ten- sione espressa come media aritmetica.43 Art. 1244 Aiuti finanziari 1 Sono concessi sussidi federali per: a. interventi eseguiti a livello locale e volti a migliorare gli habitat di pesci e gamberi; b. progetti volti a promuovere le specie di pesci e gamberi minacciate; c. indagini relative alla diversità biologica, alle popolazioni e agli habitat di pesci e gamberi; d. l’informazione dell’intera popolazione o di un’intera regione linguistica. 2 Le aliquote di sussidio ammontano a un massimo del: a. 40 per cento per l’adempimento di convenzioni internazionali sulla pesca; 40 Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 18 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 41 RS 455 42 Nuovo testo giusta il n. III dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3709). 43 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2018 (RU 2017 2613). 44 Nuovo testo giusta il n. I 24 dell’O del 7 nov. 2007 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823). Pesca 10 923.01 b. 40 per cento per i progetti che interessano le specie di pesci e gamberi con un grado di protezione da 0 a 2, servono per migliorare gli habitat o hanno carattere di progetti pilota; c. 25 per cento per i progetti che interessano le specie di pesci e gamberi con i gradi di protezione 3 e 4 o servono per informare la popolazione. 3 La Confederazione non concede sussidi: a. per progetti che servono prevalentemente all’esercizio della pesca; b. se esiste un responsabile che deve farsi carico dei costi. 4 Le domande devono essere presentate all’Ufficio federale corredate da una propo- sta motivata, contenente in particolare informazioni sul tipo di progetto, sull’effi- cacia auspicata, sui costi complessivi previsti, sulla ripartizione dei costi stessi e sulla data di realizzazione. Le domande presentate da terzi devono inoltre essere corredate da una presa di posizione del servizio cantonale della pesca. 5 Gli aiuti finanziari sono concessi dall’Ufficio federale. Sezione 4:45 Acque internazionali Art. 13 Rappresentanza della Svizzera in organi internazionali 1 Negli organi internazionali previsti dalle convenzioni sulla pesca nelle acque sviz- zere di confine secondo l’articolo 25 della legge (accordi sulla pesca), la Svizzera è rappresentata come segue: a. Lago Lemano46: nella Commissione consultiva, da una persona nominata dalla Confedera- zione e, per ciascuno dei Cantoni Vaud, Vallese e Ginevra, da una persona da essi nominata; b. Doubs47: nella Commissione mista, da una persona nominata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni Neuchâtel e Giura, da una persona da essi nomi- nata; c. Lago Superiore di Costanza48: nella Conferenza internazionale dei plenipotenziari, da una persona nomi- nata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni San Gallo e Turgovia, da una persona da essi nominata; 45 Introdotto dal n. I dell’O del 10 set. 1997, in vigore dal 15 nov. 1997 (RU 1997 2278). 46 Acc. del 20 nov. 1980 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese sulla pesca nel Lago Lemano (RS 0.923.21). 47 Acc. del 29 lug. 1991 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese sull’esercizio della pesca e la protezione dell’ambiente acquatico nella parte del Doubs che forma confine tra i due Stati (RS 0.923.22). 48 Conv. del 5 lug.1893 tra il Consiglio federale svizzero e i Governi del Baden, della Baviera, del Liechtenstein, dell’Austria-Ungheria e del Württemberg che stabilisce disposizioni uniformi per la pesca nel Lago di Costanza (Conv. di Bregenz, RS 0.923.31). Legge federale sulla pesca. O 11 923.01 d. Lago Inferiore di Costanza e Reno lacustre49: 1. da una persona nominata dalla Confederazione, 2. nella Commissione sulla pesca, da una persona competente per la vigi- lanza cantonale sulla pesca nominata dal Cantone Turgovia e dalle altre persone secondo il § 33 dell’Accordo50: e. Alto Reno51: 1. da una persona nominata dalla Confederazione, 2. nella Commissione sulla pesca nell’Alto Reno, da una persona nomi- nata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni Zurigo, Basilea Città, Basilea Campagna, Argovia, Sciaffusa e Turgovia, da una per- sona da essi nominata, 3. nella Commissione di gestione della pesca nei bacini presso Rheinau, da una persona nominata dal Cantone Zurigo e da una nominata dal Cantone Sciaffusa; f. Lago Maggiore, Lago di Lugano e Tresa52: 1. nella Commissione italo-svizzera per la pesca, da una persona nominata dalla Confederazione e da due persone nominate dal Cantone Ticino, 2. nella sottocommissione, dalle persone nominate dal rappresentante della Confederazione. 2 Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comuni- cazioni (Dipartimento)53 nomina il rappresentante della Confederazione e comunica la nomina alle Parti alle Convenzioni. Il rappresentante della Confederazione comu- nica alle Parti alle Convenzioni i nominativi delle persone nominate dai Cantoni. 3 Il rappresentante della Confederazione ha pieni poteri in materia di trattative e dirige la delegazione svizzera. 4 Se una decisione di un organo internazionale concerne un settore che secondo la legge è di competenza normativa dei Cantoni, nella votazione, il rappresentante della Confederazione è tenuto a rispettare il parere unanime dei rappresentanti dei Can- toni. Se dette persone non riescono a raggiungere un parere unanime e se esistono motivi importanti, il rappresentante della Confederazione può decidere circa il voto. 49 Acc. del 2 nov. 1977 tra la Confederazione Svizzera e il Paese del Baden-Württemberg sulla pesca nel Lago Inferiore di Costanza e nel Reno lacustre (RS 0.923.411). 50 Acc. del 2 nov. 1977 tra la Confederazione Svizzera e il Paese del Baden-Württemberg sulla pesca nel Lago Inferiore di Costanza e nel Reno lacustre (RS 0.923.411). 51 Conv. del 18 mag. 1887 tra la Svizzera, il Granducato di Baden e l’Alsazia-Lorena per l’applicazione di disposizioni uniformi relativamente alla pesca nel Reno e i suoi affluenti, compreso il lago di Costanza (Conv. di Lucerna, RS 0.923.412); Conv. del 1° nov. 1957 tra la Svizzera e il Paese del Baden-Württemberg concernente la pesca nei bacini del Reno presso l’officina idroelettrica di Rheinau (RS 0.923.413); Conv. del 30 giu. 1885 tra la Svizzera, la Germania e i Paesi Bassi per regolare la pesca del salmone nel bacino del Reno (RS 0.923.414). 52 Conv. del 19 mar. 1986 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana per la pesca nelle acque italo-svizzere (RS 0.923.51). 53 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). Pesca 12 923.01 Art. 14 Approvazione ed emanazione di disposizioni 1 Il Dipartimento è autorizzato ad approvare modifiche degli accordi sulla pesca e delle disposizioni d’esecuzione internazionali di detti accordi nella misura in cui contengano regolamentazioni relative agli aspetti tecnici e biologici della pesca. 2 La Confederazione pubblica nella Raccolta ufficiale delle leggi federali le disposi- zioni approvate di cui al capoverso 1. Il Cantone Turgovia pubblica l’approvato piano di gestione sulla pesca nel Lago Inferiore di Costanza e nel Reno lacustre e il Cantone Ticino le approvate disposizioni d’esecuzione sulla pesca nel Lago Mag- giore, nel Lago di Lugano e nel fiume Tresa. 3 Per quanto riguarda il Lago Superiore di Costanza, il Dipartimento emana prescri- zioni per l’applicazione delle disposizioni approvate secondo il capoverso 1. 4 Per quanto riguarda l’Alto Reno, i Cantoni interessati emanano prescrizioni per l’applicazione delle disposizioni approvate secondo il capoverso 1. 5 Nella misura in cui gli accordi sulla pesca permettano agli Stati contraenti l’emanazione di prescrizioni complementari o più severe, la competenza spetta ai Cantoni. Art. 15 Applicazione del diritto federale La legge e la presente ordinanza sono applicabili nella misura in cui non contraddi- cano gli accordi sulla pesca e le loro disposizioni d’esecuzione. Art. 1654 Art. 17 Disposizioni penali 1 Le infrazioni alle prescrizioni degli accordi sulla pesca, alle loro disposizioni d’esecuzione nonché alle prescrizioni del Dipartimento e dei Cantoni secondo l’articolo 14 capoversi da 3 a 5 sono punite secondo gli articoli da 16 a 19 della legge. 2 Il perseguimento penale incombe ai Cantoni. 54 Abrogato dal n. II 22 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, con effetto dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). Legge federale sulla pesca. O 13 923.01 Sezione 4a:55 Esecuzione Art. 17a Esecuzione da parte dei Cantoni e della Confederazione56 1 I Cantoni eseguono la presente ordinanza ad eccezione dei compiti da essa attri- buiti alla Confederazione. 2 Nell’applicare altre leggi federali, accordi internazionali o decisioni internazionali concernenti punti disciplinati dalla presente ordinanza, le autorità federali eseguono in tal ambito anche la presente ordinanza. La collaborazione dell’Ufficio federale e dei Cantoni è retta dall’articolo 21 capoverso 4 della legge; sono salve le disposi- zioni legali sull’obbligo di tutela del segreto. 3 Le autorità federali prendono in considerazione, su richiesta dei Cantoni, le pre- scrizioni e misure da essi emanate, sempreché queste non impediscano loro di adem- piere i propri compiti o non li complichino in maniera sproporzionata. 4 Se adottano ordinanze amministrative come direttive o istruzioni concernenti la pesca, le autorità federali consultano l’Ufficio federale. 5 Il Dipartimento vigila sull’esecuzione degli accordi sulla pesca. 6 L’Ufficio federale stabilisce i modelli di geodati e i modelli di rappresentazione minimi per i geodati di base ai sensi della presente ordinanza per i quali è designato quale servizio specializzato della Confederazione nell’allegato 1 dell’ordinanza del 21 maggio 200857 sulla geoinformazione.58 Art. 17b59 Informazione 1 L’Ufficio federale informa e pubblica rapporti sull’importanza e sullo stato delle acque ittiche nonché sulla gestione e sulla minaccia delle popolazioni di pesci e gamberi se sussiste un interesse nazionale. I Cantoni gli mettono a disposizione i dati necessari. 2 I Cantoni informano sull’importanza e sullo stato delle acque ittiche sul loro terri- torio; a tal fine danno indicazioni sulle misure adottate a favore dei pesci e dei gamberi e sulla relativa efficacia. 55 Introdotto dal n. II 22 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sulcoordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703). 56 Introdotta dall’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1955). 57 RS 510.620 58 Introdotto dall’all. 2 n. 15 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2809). 59 Introdotto dall’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1955). Pesca 14 923.01 Sezione 560: Disposizioni finali Art. 1861 Abrogazione e modificazione del diritto vigente 1 Sono abrogate: a. l’ordinanza dell’8 dicembre 197562 concernente la legge federale sulla pesca; b. l’ordinanza del 27 settembre 197663 concernente l’immissione di pesci erbi- vori nelle acque svizzere; c. l’ordinanza dell’11 novembre 197664 del DFI concernente il perfeziona- mento dei pescatori professionisti; d. l’ordinanza del 7 novembre 197765 del DFI sulla pesca elettrica. 2 ...66 Art. 1967 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1994. 60 Originaria sezione 4. 61 Originario art. 13. 62 [RU 1975 2361, 1976 1692, 1980 691, 1985 670 n. I 10] 63 [RU 1976 1988] 64 [RU 1976 2558] 65 [RU 1977 1974, 1980 1010] 66 Abrogato dall’all. 5 n. 18 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, con effetto dal 1° ott. 2008 (RU 2008 4377). 67 Originario art. 14. Legge federale sulla pesca. O 15 923.01 Allegato 168 (art. 2a, 5, 5b, 6–8) Specie indigene di pesci e di gamberi Nome italiano/locale Nome scientifico Bacini imbriferi naturali Grado di protezioneb Acipenseridae: Storione comune Acipenser sturio Alto Reno 0, S Anguillidae: Anguilla Anguilla anguilla Reno, Rodano, Doubs, Ticino 1 Blenniidae: Cagnetta Salaria fluviatilis Ticino 3, E Clupeidae: Agone Alosa agone Ticino 3, E Alosa Alosa alosa Alto Reno 0, E Cheppia Alosa fallax Ticino DI, E Cobitidae: Cobite italiano Cobitis bilineata Ticino 2 Cobite comune Cobitis taenia Reno DI, E Cobite di stagno Misgurnus fossilis Reno (Regione di Basilea) 0, E Cobite mascherato Sabanejewia larvata Ticino 1 Coregonidae: Coregone (tutti i taxa) Coregonus spp. Specifico a ogni lago 4, E Cottidae: Scazzone Cottus gobio Reno, Rodano, Doubs, Ticino, Inn 4 Cyprinidae: Abramide comune Abramis brama Reno, Rodano, Doubs NM Alburno di fiume Alburnoides bipunctatus Reno, Rodano, Doubs 3, E Alburno Alburnus alburnus Reno, Rodano, Doubs NM Alborella Alburnus arborella Ticino 1, E Barbo comune Barbus barbus Reno, Rodano, Doubs 4 Barbo canino Barbus caninus Ticino 3 Barbo Barbus plebejus Ticino 3, E Blicca Blicca bjoerkna Reno 4 Naso Chondrostoma nasus Reno 1, E Savetta Chondrostoma soetta Ticino 1, E Carpa Cyprinus carpio Reno, Rodano, Doubs, Ticino 4 Gobione Gobio gobio Reno, Rodano, Doubs, Ticino NM Gobione del Danubio Gobio obtusirostris Lago di Costanza DI Alburno di Heckel Leucaspius delineatus Reno 3, E Leucisco Leuciscus leuciscus Reno, Rodano, Doubs NM Naso occidentale Parachondrostoma toxostoma Doubs 1, E Sanguinerola italiana Phoxinus lumaireul Ticino 3 Sanguinerola Phoxinus phoxinus Reno, Rodano, Doubs, Inn NM Rodeo amaro Rhodeus amarus Reno 2, E Gobione italiano Romanogobio benacensis Ticino DI Triotto Rutilus aula Ticino 1 Pigo Rutilus pigus Ticino 1, E 68 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ott. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4825). Pesca 16 923.01 Nome italiano/locale Nome scientifico Bacini imbriferi naturali Grado di protezioneb Gardon Rutilus rutilus Reno, Rodano, Doubs NM Scardola Scardinius erythrophthalmus Reno, Rodano, Doubs, Inn NM Scardola italiana Scardinius hesperidicus Ticino 3 Cavedano Squalius cephalus Reno, Rodano, Doubs NM Cavedano italiano Squalius squalus Ticino 3 Strigione Telestes muticellus Ticino 4, E Vairone Telestes souffia Reno, Rodano, Doubs 3, E Tinca Tinca tinca Reno, Rodano, Doubs, Ticino, Inn NM Esocidae: Luccio cisalpino Esox cisalpinus Ticino DI Luccio Esox lucius Reno, Rodano, Doubs, Ticino, Inn NM Gasterosteidae: Spinarello Gasterosteus gymnurus Reno (Regione di Basilea) Lago Maggiore 4 Gobiidae: Ghiozzo Padogobius bonelli Ticino 2, E Lotidae: Bottatrice Lota lota Reno, Rodano, Ticino NM Nemacheilidae: Cobite barbatello Barbatula barbatula Reno, Rodano, Doubs, Inn 4 Percidae: Acerina Gymnocephalus cernua Reno, Rodano NM Pesce persico Perca fluviatilis Reno, Rodano, Doubs, Ticino, Inn NM Apron Zingel asper Doubs 1, S Petromyzontidae: Lampreda di fiume Lampetra fluviatilis Alto Reno 0, E Lampreda comune Lampetra planeri Reno, Doubs 2, E Piccola lampreda Lampetra zanandreai Ticino 1, E Lampreda di mare Petromyzon marinus Alto Reno 0 Salmonidae: Salmone del Danubio Hucho hucho Inn 0, E Trota adriatica Salmo cenerinus Ticino 1 Trota del Danubio Salmo labrax Inn 1 Trota marmorata Salmo marmoratus Ticino 1 Trota del Doubs Salmo rhodanensis Doubs 2 Salmone Salmo salar Alto Reno 0, E Trota atlantica Trota di ruscello Salmo trutta Reno, Rodano, Inn 4 Trota di fiume Salmo trutta Specifico a ogni grande corso d’acqua 2 Trota di lago Salmo trutta Specifico a ogni lago 2 Trota di mare Salmo trutta Reno 0 Salmerino jaunet Salvelinus neocomensis Lago di Neuchâtel 0 Tiefseesaibling Salvelinus profundus Lago di Costanza 1 Salmerino alpino Salvelinus umbla Specifico a ogni lago 3 Siluridae: Siluro Silurus glanis Alto Reno, Aare, laghi del Giura, Lago di Costanza NM, E Thymallidae: Legge federale sulla pesca. O 17 923.01 Nome italiano/locale Nome scientifico Bacini imbriferi naturali Grado di protezioneb Temolo adriatico Thymallus aeliani Ticino 1 Temolo Thymallus thymallus Reno, Rodano, Doubs, Inn 2, E Astacidae: Gambero europeo o gambero dai piedi rossi Astacus astacus Reno, Rodano, Doubs, Inn 3, E Gambero italiano Austropotamobius italicus Reno, Rodano, Ticino 1 Gambero di fiume o gambero dai piedi bianchi Austropotamobius pallipes Reno, Rodano, Doubs, Ticino 2, E Gambero di torrente Austropotamobius torrentium Reno 2, E a Le menzioni «Reno», «Rodano», «Doubs», «Ticino» e «Inn» stanno a indicare il bacino imbrifero idrologico di detti fiumi situato in territorio svizzero. I bacini imbriferi dell’Adda e dell’Adige non sono menzionati a parte: per essi valgono le indicazioni che figurano sotto la menzione «Ticino». b Gradi di protezione: 0 = estinto, 1 = minacciato di estinzione, 2 = fortemente minacciato, 3 = minacciato, 4 = potenzialmente minacciato, NM = non minacciato, DI = dati insuffi- cienti, E = protetto a livello europeo secondo la Convenzione di Berna, S = fortemente pro- tetto a livello europeo secondo la Convenzione di Berna. Pesca 18 923.01 Allegato 269 (art. 7 e 8) Pesci per i quali non è necessaria l’autorizzazione per l’immissione, se il loro luogo d’immissione si trova all’interno della regione di immissione autorizzata Nome italiano Nome scientifico Regione di immissione autorizzata Trota iridea Oncorhynchus mykiss Impianti di piscicoltura e di soggiorno; laghi di montagna e d’accumulazione alpini senza libera migrazione dei pesci a monte e a valle; acque ferme artificia- li appositamente allestite per la pesca Trota di lago canadese Salvelinus namaycush Impianti di piscicoltura e di soggiorno; laghi di montagna e bacini d’accumulazione alpini Salmerino di fonte Salvelinus fontinalis Impianti di piscicoltura e di soggiorno; biotopi non idonei alla trota comune in cui oggi il salmerino è presente senza creare effetti indesiderati sulla fauna e sulla flora Lucioperca, sandra Sander lucioperca Impianti di piscicoltura e di soggiorno; biotopi in cui oggi il lucioperca è presente senza creare effetti indesidera- ti sulla fauna e sulla flora Carpa a specchio e varietà d’allevamento simili Cyprinus carpio (varietà d’allevamento) Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali Carassio Carassius carassius Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali Carassio dorato Carassius auratus Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali Carassio gibelio Carassius gibelio Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali Ido Leuciscus idus (varietà d’allevamento) Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali 69 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1955). Legge federale sulla pesca. O 19 923.01 Allegato 370 (art. 7, 8 e 9a) Specie, razze e varietà di pesci e di gamberi la cui presenza costituisce una modificazione indesiderata della fauna Nome italiano Nome scientifico Umbridi Umbra spp. Pseudorasbora Pseudorasbora parva Carpa erbivora Ctenopharyngodon idella Carpa argentata Hypophthalmichthys molitrix Carpa testa grossa, carpa marmorata Aristichthys nobilis Pesce gatto Ameiurus spp. Persico sole Lepomis gibbosus Persico trota a bocca grande Micropterus salmoides Persico trota di Dolomieu Micropterus dolomieu Gobide sp. Neogobius melanostomus Gobide sp. Neogobius kessleri Gobide sp. Neogobius fluviatilis Gobide sp. Neogobius gymnotrachelus Gobide sp. Proterorhinus semilunaris Gamberi, senza il gambero europeo, il gambero di fiume e il gambero di torrente Reptantia senza Astacus astacus, Austropota- mobius pallipes e Austropotamobius torrentium 70 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2613). Pesca 20 923.01 Allegato 471 (art. 9b) Pianificazione delle misure concernenti centrali idroelettriche esistenti 1 Entro il 31 dicembre 2012 i Cantoni presentano all’Ufficio federale un rapporto intermedio contenente: a. un elenco delle centrali idroelettriche esistenti e dei relativi impianti acces- sori situati lungo i corsi d’acqua favorevoli allo sviluppo della fauna ittica; b. dati riguardanti gli impianti che pregiudicano in maniera rilevante la risalita o la discesa dei pesci; c. indicazioni sulla presunta necessità di adottare misure di risanamento in fun- zione delle condizioni naturali e di altri eventuali interessi. 2 Entro il 31 dicembre 2014 i Cantoni presentano all’Ufficio federale la pianifica- zione definitiva contenente: a. un elenco delle centrali idroelettriche i cui detentori sono tenuti ad adottare misure secondo l’articolo 10 della legge, con indicazione delle misure da adottare e dei termini entro cui esse devono essere pianificate e attuate. I termini sono stabiliti in funzione dell’urgenza del risanamento; b. dati riguardanti il coordinamento delle misure di risanamento tra di loro nonché con altri provvedimenti di protezione dei biotopi naturali e di prote- zione contro le piene nel bacino imbrifero in cui si trovano le acque interes- sate; c. per le centrali idroelettriche nelle quali, a causa di circostanze particolari, non è ancora possibile stabilire in via definitiva le misure di risanamento da adottare: il termine entro cui il Cantone stabilisce se e, all’occorrenza, quali misure di risanamento devono essere pianificate e attuate, specificando le scadenze. Sussistono circostanze particolari in particolare se più centrali site nello stesso bacino imbrifero causano un pregiudizio sensibile e se non è ancora stato possibile stabilire in che misura ogni singola centrale vi abbia contribuito. 71 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1955). Sezione 1: Protezione e utilizzazione di gamberi e pesci Art. 1 Divieti di pesca Art. 2 Lunghezze minime Art. 2a Divieti di pesca Art. 3 Catture speciali Art. 4 Deroghe generali ai divieti di pesca e alle lunghezze minime Art. 5 Misure per la protezione dei pesci e dei gamberi minacciati Art. 5a Requisiti per il rilascio della licenza di pesca Art. 5b Protezione degli animali nell’esercizio della pesca Art. 5c Lotta contro le epizoozie Art. 5d Disposizione penale Sezione 2: Autorizzazione all’importazione e all’immissione di pesci e gamberi allogeni Art. 6 Definizioni Art. 7 Condizioni per il rilascio dell’autorizzazione Art. 8 Esenzione dall’autorizzazione Art. 9 Procedura Sezione 2a: Misure contro pesci e gamberi alloctoni Art. 9a Sezione 2b: Misure per la protezione dei biotopi concernenti impianti esistenti Art. 9b Pianificazione delle misure concernenti centrali idroelettriche Art. 9c Attuazione delle misure concernenti centrali idroelettriche Sezione 3: Studi di base e promovimento della pesca Art. 10 Studi di base Art. 11 Rilevamenti sulle popolazioni di pesci e di gamberi Art. 12 Aiuti finanziari Sezione 4: Acque internazionali Art. 13 Rappresentanza della Svizzera in organi internazionali Art. 14 Approvazione ed emanazione di disposizioni Art. 15 Applicazione del diritto federale Art. 16 Art. 17 Disposizioni penali Sezione 4a: Esecuzione Art. 17a Esecuzione da parte dei Cantoni e della Confederazione Art. 17b Informazione Sezione 5 : Disposizioni finali Art. 18 Abrogazione e modificazione del diritto vigente Art. 19 Entrata in vigore Allegato 1 Specie indigene di pesci e di gamberi Allegato 2 Pesci per i quali non è necessaria l’autorizzazione per l’immissione, se il loro luogo d’immissione si trova all’interno della regione di immissione autorizzata Allegato 3 Specie, razze e varietà di pesci e di gamberi la cui presenza costituisce una modificazione indesiderata della fauna Allegato 4 Pianificazione delle misure concernenti centrali idroelettriche esistenti | <div _ngcontent-drj-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--923.01--><p class="srnummer">923.01</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente la legge federale sulla pesca</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OLFP)</h2><p>del 24 novembre 1993 (Stato 1° gennaio 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 4 capoversi 1 e 2, 5 capoverso 1, 6 capoverso 3 e 21 capoverso 1 della legge federale del 21 giugno 1991<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sulla pesca (legge);<br/>visto l’articolo 33 della legge federale del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> sulla protezione <br/>degli animali;<br/>visto l’articolo 53 capoverso 1 della legge del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e44" id="fnbck-d6e44" routerlink="./">3</a></sup> sulle epizoozie;<br/>visto l’articolo 29<i>f</i> capoverso 2 lettere c e d della legge del 7 ottobre 1983<sup><a fragment="#fn-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e56" id="fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> <br/>sulla protezione dell’ambiente;<br/>visto l’articolo 47 della legge del 24 gennaio 1991<sup><a fragment="#fn-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e69" id="fnbck-d6e69" routerlink="./">5</a></sup> sulla protezione delle acque (LPAc);<br/>in esecuzione della Convenzione del 19 settembre 1979<sup><a fragment="#fn-d6e79" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e79" id="fnbck-d6e79" routerlink="./">6</a></sup> relativa alla <br/>conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa <br/>(Convenzione di Berna);<br/>in esecuzione della Convenzione del 12 aprile 1999<sup><a fragment="#fn-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e94" id="fnbck-d6e94" routerlink="./">7</a></sup> sulla protezione del Reno,<sup><a fragment="#fn-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e102" id="fnbck-d6e102" routerlink="./">8</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1991/2259_2259_2259/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>923.0</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e44"><sup><a fragment="#fnbck-d6e44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e44" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1966/1565_1621_1604/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>916.40</b></a></p><p id="fn-d6e56"><sup><a fragment="#fnbck-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1984/1122_1122_1122/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.01</b></a></p><p id="fn-d6e69"><sup><a fragment="#fnbck-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e69" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1992/1860_1860_1860/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.20</b></a></p><p id="fn-d6e79"><sup><a fragment="#fnbck-d6e79" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e79" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1982/802_802_802/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.455</b></a></p><p id="fn-d6e94"><sup><a fragment="#fnbck-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e94" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2003/294/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.814.284</b></a></p><p id="fn-d6e102"><sup><a fragment="#fnbck-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e102" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 1955</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Protezione e utilizzazione di gamberi e pesci</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e118" id="fnbck-d6e118" routerlink="./">9</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e118"><sup><a fragment="#fnbck-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e118" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’8 nov. 2000, in vigore dal 1° gen. 2001 (<a href="eli/oc/2001/17/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 93</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Divieti di pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i pesci e i gamberi di cui appresso il divieto di pesca dura almeno:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-left">Settimane</p></th></tr><tr><td><p>Trota (<i>Salmo </i><i>trutta, Salmo cenerinus, Salmo marmoratus, Salmo rhodanensis, Salmo labrax</i>)</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>– </dt><dd>in acque correnti e in bacini d’accumulazione</dd></dl></td><td><p class="man-text-align-left">16</p></td></tr><tr><td><dl><dt>– </dt><dd>in acque stagnanti</dd></dl></td><td><p class="man-text-align-left">12</p></td></tr><tr><td><p>Salmerino alpino (<i>Salvelinus umbla</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left"> 8</p></td></tr><tr><td><p>Coregone (<i>Coregonus </i>spp.)</p></td><td><p class="man-text-align-left">6</p></td></tr><tr><td><p>Temolo (<i>Thymallus thymallus</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left">10</p></td></tr><tr><td><p>Alborella (<i>Alburnus arborella</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left"> 4</p></td></tr><tr><td><p>Gamberi indigeni<i> </i>(<i>Reptantia</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left">40.<sup><a fragment="#fn-d6e219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e219" id="fnbck-d6e219" routerlink="./">10</a></sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> I Cantoni fissano l’inizio e la fine dei divieti di pesca che devono comprendere per le varie specie il periodo della riproduzione.</p><p><sup>3</sup> Possono prolungare i divieti di pesca e prescriverne per altre specie di pesci. Sono obbligati a farlo, se la tutela dello sfruttamento a lungo termine dei pesci e gamberi indigeni lo esige.</p><p><sup>4</sup> Regolano l’impiego delle reti in modo tale che le specie di pesci di cui è vietata la pesca rappresentino una parte possibilmente piccola delle catture.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e219"><sup><a fragment="#fnbck-d6e219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e219" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/249/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2613</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Lunghezze minime</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I pesci e i gamberi elencati qui sotto non possono essere pescati se non hanno raggiunto almeno la lunghezza seguente:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p class="man-text-align-left">cm</p></td></tr><tr><td><p>Trota (<i>Salmo trutta</i>,<i> </i><i>Salmo cenerinus, Salmo marmoratus, Salmo rhodanensis, Salmo labrax</i>)</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>– </dt><dd>in specchi d’acqua stagnante di una certa dimensione, ad altitudine inferiore a 800 m</dd></dl></td><td><p class="man-text-align-left">35</p></td></tr><tr><td><dl><dt>– </dt><dd>in altre acque</dd></dl></td><td><p class="man-text-align-left">22</p></td></tr><tr><td><p>Salmerino alpino (<i>Salvelinus umbla</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left">22</p></td></tr><tr><td><p>Coregone (<i>Coregonus </i>spp.)</p></td><td><p class="man-text-align-left">25</p></td></tr><tr><td><p>Temolo (<i>Thymallus thymallus</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left">28</p></td></tr><tr><td><p>Gambero europeo o dai piedi rossi (<i>Astacus astacus</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left">12</p></td></tr><tr><td><p>Gambero di fiume o dai piedi bianchi (<i>Austropotamobius pallipes</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left"> 9</p></td></tr><tr><td><p>Gambero di torrente (<i>Austropotamobius torrentium</i>)</p></td><td><p class="man-text-align-left"> 9.<sup><a fragment="#fn-d6e340" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e340" id="fnbck-d6e340" routerlink="./">11</a></sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> I pesci sono misurati dall’estremità della testa a quella della pinna caudale normalmente spiegata, i gamberi dall’estremità del rostro a quella della coda.</p><p><sup>3</sup> Per la pesca con le reti, i Cantoni fissano le dimensioni delle maglie in modo tale che i pesci sotto misura rappresentino una parte possibilmente piccola delle catture.</p><p><sup>4</sup> I Cantoni possono aumentare le lunghezze minime o fissarne per altri pesci e gamberi. Sono obbligati a farlo, se la tutela dello sfruttamento a lungo termine dei pesci e gamberi indigeni lo esige.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e340"><sup><a fragment="#fnbck-d6e340" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e340" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/249/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2613</a>).</p></div></div></article><article id="art_2_a"><a name="a2a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_2_a" routerlink="./"><b>Art. 2</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e362" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e362" id="fnbck-d6e362" routerlink="./">12</a></sup><a fragment="#art_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_2_a" routerlink="./"> Divieti di pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I pesci che nell’allegato 1 godono del grado di protezione 0, 1 o 2 e per i quali non sono stati fissati né divieti di pesca né lunghezze minime ai sensi degli articoli 1 e 2 non possono essere pescati. </p><p><sup>2</sup> I salmoni (<i>Salmo salar</i>) rimessi in acqua o rilevati durante l’attività di pesca vanno segnalati senza indugio all’Ufficio cantonale della pesca.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e362"><sup><a fragment="#fnbck-d6e362" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e362" routerlink="./">12</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e386" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e386" id="fnbck-d6e386" routerlink="./">13</a></sup><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_3" routerlink="./"> Catture speciali</a></h6><div class="collapseable"> <p>In deroga agli articoli 1–2<i>a</i> della presente ordinanza e agli articoli 23 capoverso 1 lettere a–d e 100 capoverso 2 dell’ordinanza del 23 aprile 2008<sup><a fragment="#fn-d6e403" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e403" id="fnbck-d6e403" routerlink="./">14</a></sup> sulla protezione degli animali (OPAn), i Cantoni possono<sup><a fragment="#fn-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e411" id="fnbck-d6e411" routerlink="./">15</a></sup> effettuare o far effettuare catture speciali, segnatamente per togliere tutti i pesci prima di interventi tecnici o da acque destinate all’allevamento, per debellare malattie, per la riproduzione o per rilevamenti biologici sui pesci.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e386"><sup><a fragment="#fnbck-d6e386" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e386" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p><p id="fn-d6e403"><sup><a fragment="#fnbck-d6e403" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e403" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/2008/416/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455.1</b></a></p><p id="fn-d6e411"><sup><a fragment="#fnbck-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e411" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo della prima parte del per. giusta l’all. 6 n. II 4 dell’O del 23 apr. 2008 sulla protezione degli animali, in vigore dal 1° gen. 2009 (<a href="eli/oc/2008/416/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2985</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Deroghe generali ai divieti di pesca e alle lunghezze minime</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per motivi biologici o se la tutela dello sfruttamento a lungo termine della pesca lo esige, i Cantoni possono ridurre o abrogare, per un determinato periodo e per un determinato corso d’acqua, i divieti di pesca e le lunghezze minime.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Misure per la protezione dei pesci e dei gamberi minacciati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono considerati minacciati (art. 5 cpv. 1 della legge) i pesci e i gamberi che figurano nell’allegato 1 sotto i gradi di protezione 1–4.</p><p><sup>2</sup> Le misure necessarie per proteggere le specie e le razze minacciate (art. 5 cpv. 2 della legge) sono prese tenendo conto del grado di protezione a livello svizzero ed europeo secondo l’allegato 1 e del genere della minaccia in loco.</p></div></article><article id="art_5_a"><a name="a5a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_a" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e451" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e451" id="fnbck-d6e451" routerlink="./">16</a></sup><a fragment="#art_5_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_a" routerlink="./"> Requisiti per il rilascio della licenza di pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi intende acquistare una licenza di pesca per pesci o gamberi deve dimostrare di possedere conoscenze sufficienti sui pesci e sui gamberi, nonché sul rispetto della protezione degli animali nell’ambito dell’esercizio della pesca.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e451"><sup><a fragment="#fnbck-d6e451" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e451" routerlink="./">16</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’8 nov. 2000 (<a href="eli/oc/2001/17/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 93</a>). Nuovo testo giusta n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2009 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p></div></div></article><article id="art_5_b"><a name="a5b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_b" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e475" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e475" id="fnbck-d6e475" routerlink="./">17</a></sup><a fragment="#art_5_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_b" routerlink="./"><i></i> <i></i>Protezione degli animali nell’esercizio della pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In deroga all’articolo 100 capoverso 2 OPAn<sup><a fragment="#fn-d6e499" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e499" id="fnbck-d6e499" routerlink="./">18</a></sup>, i pesci seguenti catturati per il consumo non devono essere uccisi immediatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i pesci che, catturati da pescatori professionisti o da pescatori con la lenza titolari di un attestato di competenza secondo l’articolo 5<i>a</i>, sono detenuti per un breve periodo; è necessario che essi non soffrano per le condizioni di detenzione;</dd><dt>b. </dt><dd>i pesci catturati da pescatori professionisti se l’uccisione immediata non è possibile per le condizioni meteorologiche sfavorevoli o per la pratica della pesca di massa; in deroga all’articolo 23 capoverso 1 lettera d OPAn, tali pesci possono essere trasportati su ghiaccio o in acqua ghiacciata e devono essere uccisi quanto prima, al più tardi al momento del ritorno in azienda.</dd></dl><p><sup>2</sup> I pesci destinati al consumo pescati con la lenza che non soddisfano le disposizioni di protezione e sono giudicati non in grado di sopravvivere devono essere uccisi immediatamente e rimessi in acqua. Se sono ritenuti in grado di sopravvivere, in deroga all’articolo 100 capoverso 2 primo periodo OPAn, non devono essere uccisi, ma rimessi in acqua immediatamente.<sup><a fragment="#fn-d6e520" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e520" id="fnbck-d6e520" routerlink="./">19</a></sup></p><p><sup>3</sup> In deroga all’articolo 23 capoverso 1 lettera b OPAn, i Cantoni possono autorizzare l’impiego di pesci da esca vivi (allegato 1) per la cattura di pesci predatori da parte di pescatori professionisti e pescatori con la lenza titolari di un attestato di competenza secondo l’articolo 5<i>a </i>nelle acque o in parti di esse nelle quali è impossibile catturarli in altro modo. I pesci da esca vivi possono essere fissati solo alla bocca.<sup><a fragment="#fn-d6e534" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e534" id="fnbck-d6e534" routerlink="./">20</a></sup></p><p><sup>4</sup> In deroga all’articolo 23 capoverso 1 lettera c OPAn, per i laghi e i bacini d’accumulazione i Cantoni possono autorizzare l’impiego di lenze con ardiglione da parte di pescatori professionisti e pescatori con la lenza titolari di un attestato di competenza secondo l’articolo 5<i>a</i>. Per i laghi e i bacini d’accumulazione intercantonali i Cantoni interessati si impegnano a giungere a una regolamentazione concorde.<sup><a fragment="#fn-d6e548" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e548" id="fnbck-d6e548" routerlink="./">21</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e475"><sup><a fragment="#fnbck-d6e475" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e475" routerlink="./">17</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’8 nov. 2000 (<a href="eli/oc/2001/17/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 93</a>). Nuovo testo giusta l’all. 6 n. II 4 dell’O del 23 apr. 2008 sulla protezione degli animali, in vigore dal 1° gen. 2009 (<a href="eli/oc/2008/416/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2985</a>).</p><p id="fn-d6e499"><sup><a fragment="#fnbck-d6e499" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e499" routerlink="./">18</a></sup> <a href="eli/cc/2008/416/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455.1</b></a></p><p id="fn-d6e520"><sup><a fragment="#fnbck-d6e520" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e520" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III 2 dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p><p id="fn-d6e534"><sup><a fragment="#fnbck-d6e534" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e534" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III 2 dell’O del 13 mag. 2009, in vigore dal 1° lug. 2009 (<a href="eli/oc/2009/319/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 2525</a>).</p><p id="fn-d6e548"><sup><a fragment="#fnbck-d6e548" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e548" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 gen. 2014, in vigore dal 1° mar. 2014 (<a href="eli/oc/2014/83/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 473</a>).</p></div></div></article><article id="art_5_c"><a name="a5c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_c" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e561" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e561" id="fnbck-d6e561" routerlink="./">22</a></sup><a fragment="#art_5_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_c" routerlink="./"> Lotta contro le epizoozie</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni provvedono affinché il ripopolamento con pesci o gamberi non contribuisca alla diffusione di epizoozie.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e561"><sup><a fragment="#fnbck-d6e561" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e561" routerlink="./">22</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p></div></div></article><article id="art_5_d"><a name="a5d"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_d" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>d</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e580" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e580" id="fnbck-d6e580" routerlink="./">23</a></sup><a fragment="#art_5_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_5_d" routerlink="./"><i></i> <i></i>Disposizione penale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le infrazioni all’articolo 5<i>b</i> sono punite in applicazione dell’articolo 26 della legge del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e600" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e600" id="fnbck-d6e600" routerlink="./">24</a></sup> sulla protezione degli animali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e580"><sup><a fragment="#fnbck-d6e580" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e580" routerlink="./">23</a></sup> Introdotto dall’all. 6 n. II 4 dell’O del 23 apr. 2008 sulla protezione degli animali, in vigore dal 1° gen. 2009 (<a href="eli/oc/2008/416/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2985</a>).</p><p id="fn-d6e600"><sup><a fragment="#fnbck-d6e600" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e600" routerlink="./">24</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Autorizzazione all’importazione e all’immissione di pesci e gamberi allogeni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono considerate d’altri Paesi le specie, le razze e le varietà di pesci e di gamberi che non figurano nell’allegato 1.</p><p><sup>2</sup> Sono considerati d’altre regioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i pesci e i gamberi che secondo l’allegato 1 sono estinti nel relativo bacino imbrifero;</dd><dt>b. </dt><dd>i pesci e i gamberi che non sono naturalmente presenti nel relativo bacino imbrifero;</dd><dt>c. </dt><dd>i pesci e i gamberi secondo l’allegato 1 che sotto il profilo genetico non sono sufficientemente imparentati con la popolazione del luogo di immissione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono considerati d’acquario i pesci e i gamberi che:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e643" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e643" id="fnbck-d6e643" routerlink="./">25</a></sup> </dt><dd>vengono immessi esclusivamente in acquari il cui eventuale scarico sfocia in una canalizzazione collegata a un impianto di depurazione, e</dd><dt>b. </dt><dd>non sono utilizzati né come esca né come pesci o gamberi commestibili.</dd></dl><p><sup>4</sup> Per stagni da giardino si intendono piccoli specchi d’acqua artificiali privi di afflusso e deflusso, in cui non sono tenuti pesci e gamberi utilizzati quali pesci o gamberi da esca o da consumo.<sup><a fragment="#fn-d6e660" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e660" id="fnbck-d6e660" routerlink="./">26</a></sup></p><p><sup>5</sup> Per immissione si intende qualsiasi introduzione di pesci e di gamberi in acque naturali o artificiali, pubbliche o private, compresi gli impianti di piscicoltura, gli stagni da giardino e gli acquari.<sup><a fragment="#fn-d6e672" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e672" id="fnbck-d6e672" routerlink="./">27</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e643"><sup><a fragment="#fnbck-d6e643" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e643" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p><p id="fn-d6e660"><sup><a fragment="#fnbck-d6e660" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e660" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p><p id="fn-d6e672"><sup><a fragment="#fnbck-d6e672" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e672" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> <b></b>Condizioni per il rilascio dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Di regola le condizioni di cui all’articolo 6 capoverso 2 della legge sono adempite, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>si reintroducono nel loro bacino imbrifero pesci e gamberi che secondo l’allegato 1 sono estinti e questo non comporta una minaccia per le specie indigene;</dd><dt>b. </dt><dd>si immettono, come pesci e gamberi commestibili, varietà di pesci e gamberi secondo gli allegati 1 e 2 in impianti di piscicoltura e si prendono le necessarie misure per impedirne la fuga;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e702" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e702" id="fnbck-d6e702" routerlink="./">28</a></sup> </dt><dd>si immettono, come pesci commestibili, pesci di altri Paesi, non menzionati nell’allegato 3, in impianti di piscicoltura chiusi il cui eventuale scarico sfocia in una canalizzazione collegata a un impianto di depurazione;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e716" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e716" id="fnbck-d6e716" routerlink="./">29</a></sup> </dt><dd>si immettono, per essere utilizzati in mostre o giardini zoologici pubblici oppure a scopo di ricerca, pesci e gamberi d’altri Paesi, menzionati nell’allegato 3, in acquari il cui eventuale scarico sfocia in una canalizzazione collegata a un impianto di depurazione.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e702"><sup><a fragment="#fnbck-d6e702" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e702" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p><p id="fn-d6e716"><sup><a fragment="#fnbck-d6e716" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e716" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Esenzione dall’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Possono essere importati senza autorizzazione secondo l’articolo 6 capoverso 1 della legge:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i pesci e i gamberi morti;</dd><dt>b. </dt><dd>i pesci e i gamberi di mare che non possono sopravvivere in acqua dolce;</dd><dt>c. </dt><dd>i pesci da tenere in stagni da giardino e i pesci d’acquario che non figurano nell’allegato 3.<sup><a fragment="#fn-d6e750" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e750" id="fnbck-d6e750" routerlink="./">30</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> Possono essere immessi senza autorizzazione secondo l’articolo 6 capoverso 1 della legge:<sup><a fragment="#fn-d6e762" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e762" id="fnbck-d6e762" routerlink="./">31</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>in acque libere, i pesci e i gamberi secondo l’allegato 1, se il luogo d’immissione si trova nello stesso bacino imbrifero del loro luogo di origine;</dd><dt>b. </dt><dd>in impianti di piscicoltura e di soggiorno, i pesci e i gamberi secondo l’allegato 1, se si prendono le necessarie misure per impedirne la fuga;</dd><dt>c. </dt><dd>i pesci secondo l’allegato 2, se il luogo d’immissione si trova all’interno della regione della loro immissione autorizzata e se si prendono le necessarie misure per impedirne la fuga;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e784" id="fnbck-d6e784" routerlink="./">32</a></sup> </dt><dd>in stagni da giardino e in acquari, i pesci che non figurano nell’allegato 3.</dd></dl><p><sup>3</sup> Nei casi secondo il capoverso 2 lettere a–c, i Cantoni possono emanare prescrizioni sull’immissione, se ciò è necessario per conservare razze locali o per tutelare lo sfruttamento della pesca a lungo termine.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e750"><sup><a fragment="#fnbck-d6e750" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e750" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p><p id="fn-d6e762"><sup><a fragment="#fnbck-d6e762" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e762" routerlink="./">31</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p><p id="fn-d6e784"><sup><a fragment="#fnbck-d6e784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e784" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ago. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/595/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3951</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Procedura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione di importare e conseguentemente di immettere specie, razze e varietà di pesci e di gamberi d’altri Paesi è retta dall’articolo 20 dell’ordinanza del 4 settembre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e810" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e810" id="fnbck-d6e810" routerlink="./">33</a></sup> sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette.<sup><a fragment="#fn-d6e818" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e818" id="fnbck-d6e818" routerlink="./">34</a></sup></p><p><sup>2</sup> Un’autorizzazione dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufficio federale) è necessaria per l’immissione di specie, razze e varietà di pesci e di gamberi d’altri Paesi o d’altre regioni.<sup><a fragment="#fn-d6e830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e830" id="fnbck-d6e830" routerlink="./">35</a></sup></p><p><sup>3</sup> La relativa domanda di autorizzazione, debitamente motivata, deve essere presentata all’autorità cantonale competente, che la trasmette poi, con il suo preavviso, all’Ufficio federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e810"><sup><a fragment="#fnbck-d6e810" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e810" routerlink="./">33</a></sup> <a href="eli/cc/2013/601/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>453.0</b></a></p><p id="fn-d6e818"><sup><a fragment="#fnbck-d6e818" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e818" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 6 dell’O del 4 set. 2013 sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, in vigore dal 1° ott. 2013 (<a href="eli/oc/2013/601/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>3111</a>).</p><p id="fn-d6e830"><sup><a fragment="#fnbck-d6e830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e830" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/697/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3709</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2_a"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_2_a" routerlink="./">Sezione 2<i>a</i>:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e848" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e848" id="fnbck-d6e848" routerlink="./">36</a></sup></b><a fragment="#sec_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_2_a" routerlink="./"> Misure contro pesci e gamberi alloctoni</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e848"><sup><a fragment="#fnbck-d6e848" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e848" routerlink="./">36</a></sup> Introdotta dall’all. 5 n. 18 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>4377</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_9_a"><a name="a9a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_9_a" routerlink="./"><b>Art. 9</b><i>a</i></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I Cantoni adottano misure affinché pesci e gamberi alloctoni particolarmente problematici secondo l’allegato 3 che giungono nei corsi e specchi d’acqua non si propaghino; nella misura del possibile li rimuovono. </p><p><sup>2</sup> Per quanto necessario, l’Ufficio federale coordina le misure.</p></div></article></div></section><section id="sec_2_b"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_2_b" routerlink="./">Sezione 2<i>b</i>:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e876" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e876" id="fnbck-d6e876" routerlink="./">37</a></sup></b><a fragment="#sec_2_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_2_b" routerlink="./"> <br/>Misure per la protezione dei biotopi concernenti impianti esistenti</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e876"><sup><a fragment="#fnbck-d6e876" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e876" routerlink="./">37</a></sup> Introdotta dall’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 1955</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_9_b"><a name="a9b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_9_b" routerlink="./"><b>Art. 9</b>b Pianificazione delle misure concernenti centrali idroelettriche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni pianificano le misure di cui all’articolo 10 della legge conformemente alle disposizioni dell’articolo 83<i>b</i> LPAc.</p><p><sup>2</sup> Presentano all’Ufficio federale una pianificazione delle misure secondo la procedura descritta nell’allegato 4.</p><p><sup>3</sup> I detentori di centrali idroelettriche devono consentire l’accesso all’autorità incaricata della pianificazione e fornire le informazioni richieste, in particolare per quanto riguarda:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le parti dell’impianto che incidono sui biotopi della fauna acquatica;</dd><dt>b. </dt><dd>l’esercizio degli impianti, qualora incida sui biotopi della fauna acquatica;</dd><dt>c. </dt><dd>le misure di protezione dei biotopi della fauna acquatica attuate e pianificate, corredate di dati sulla loro efficacia;</dd><dt>d. </dt><dd>le previste modifiche edili e d’esercizio dell’impianto. </dd></dl></div></article><article id="art_9_c"><a name="a9c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_9_c" routerlink="./"><b>Art. 9</b><i>c</i> Attuazione delle misure concernenti centrali idroelettriche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sulla base della pianificazione, l’autorità cantonale dispone le misure di cui all’articolo 10 della legge. Essa può imporre ai detentori delle centrali idroelettriche, la cui pianificazione non contiene ancora informazioni sufficienti sulle misure di risanamento, di esaminare diverse varianti di misure di risanamento in vista dell’attuazione della pianificazione.</p><p><sup>2</sup> Per le centrali idroelettriche le cui misure di risanamento non hanno potuto ancora essere stabilite in via definita nella pianificazione, l’autorità consulta l’Ufficio federale prima di prendere una decisione in merito al progetto di risanamento. In vista della domanda di cui all’articolo 30 capoverso 1 dell’ordinanza del 1° novembre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e933" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e933" id="fnbck-d6e933" routerlink="./">38</a></sup> sull’energia (OEn), l’Ufficio federale verifica l’adempimento dei requisiti di cui all’allegato 3 numero 2 OEn.<sup><a fragment="#fn-d6e941" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e941" id="fnbck-d6e941" routerlink="./">39</a></sup></p><p><sup>3</sup> Su richiesta dell’autorità, i detentori di centrali idroelettriche esaminano l’efficacia delle misure adottate.</p><p><sup>4</sup> I Cantoni si adoperano affinché le misure di cui all’articolo 10 della legge vengano attuate entro il 31 dicembre 2030.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e933"><sup><a fragment="#fnbck-d6e933" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e933" routerlink="./">38</a></sup> <a href="eli/cc/2017/763/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>730.01</b></a></p><p id="fn-d6e941"><sup><a fragment="#fnbck-d6e941" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e941" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo del per. giusta l’all. 7 n. II 3 dell’O del 1° nov. 2017 sull’energia, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/763/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 6889</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Studi di base e promovimento della pesca</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Studi di base</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni designano, sul loro territorio, i tratti di corsi d’acqua nei quali vivono pesci e gamberi che godono del grado di protezione 1–3.</p><p><sup>2</sup> Comunicano all’Ufficio federale, entro la fine di agosto, il numero di catture e di immissioni di pesci e di gamberi dell’anno precedente. I dati vanno suddivisi secondo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>laghi e corsi d’acqua;</dd><dt>b. </dt><dd>specie di pesci e di gamberi;</dd><dt>c. </dt><dd>pesca professionale e pesca con la lenza.</dd></dl><p><sup>3</sup> Inoltre comunicano all’Ufficio federale i risultati dei loro rilevamenti sulla composizione delle popolazioni di pesci e di gamberi, nonché delle misure adottate secondo l’articolo 9<i>a</i>.<sup><a fragment="#fn-d6e986" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e986" id="fnbck-d6e986" routerlink="./">40</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e986"><sup><a fragment="#fnbck-d6e986" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e986" routerlink="./">40</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 5 n. 18 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, in vigore dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>4377</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Rilevamenti sulle popolazioni di pesci e di gamberi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima di procedere alla marcatura di pesci e di gamberi nell’ambito di rilevamenti ittici, il Cantone comunica all’Ufficio federale i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lo scopo della marcatura;</dd><dt>b. </dt><dd>il tipo di marcatura;</dd><dt>c. </dt><dd>il numero di animali che si vuole marcare;</dd><dt>d. </dt><dd>i contrassegni in caso di marcatura individuale;</dd><dt>e. </dt><dd>l’inizio e la durata del rilevamento;</dd><dt>f. </dt><dd>le modalità di valutazione dei risultati.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale emana d’intesa con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria direttive sui metodi di marcatura che non sottostanno all’obbligo di autorizzazione ai sensi dell’articolo 18 della legge federale del 16 dicembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e1029" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1029" id="fnbck-d6e1029" routerlink="./">41</a></sup> sulla protezione degli animali.<sup><a fragment="#fn-d6e1037" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1037" id="fnbck-d6e1037" routerlink="./">42</a></sup></p><p><sup>3</sup> Possono essere impiegati soltanto apparecchi di cattura elettrici che funzionano a corrente continua in cui l’ondulazione residua non supera il 10 per cento della tensione espressa come media aritmetica.<sup><a fragment="#fn-d6e1049" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1049" id="fnbck-d6e1049" routerlink="./">43</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1029"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1029" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1029" routerlink="./">41</a></sup> <a href="eli/cc/2008/414/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>455</b></a></p><p id="fn-d6e1037"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1037" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1037" routerlink="./">42</a></sup> Nuovo testo giusta il n. III dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (<a href="eli/oc/2013/697/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 3709</a>).</p><p id="fn-d6e1049"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1049" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1049" routerlink="./">43</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2018 (<a href="eli/oc/2017/249/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2613</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1061" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1061" id="fnbck-d6e1061" routerlink="./">44</a></sup><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_12" routerlink="./"> Aiuti finanziari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono concessi sussidi federali per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>interventi eseguiti a livello locale e volti a migliorare gli habitat di pesci e gamberi;</dd><dt>b. </dt><dd>progetti volti a promuovere le specie di pesci e gamberi minacciate;</dd><dt>c. </dt><dd>indagini relative alla diversità biologica, alle popolazioni e agli habitat di pesci e gamberi;</dd><dt>d. </dt><dd>l’informazione dell’intera popolazione o di un’intera regione linguistica.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le aliquote di sussidio ammontano a un massimo del:</p><dl><dt>a. </dt><dd>40 per cento per l’adempimento di convenzioni internazionali sulla pesca;</dd><dt>b. </dt><dd>40 per cento per i progetti che interessano le specie di pesci e gamberi con un grado di protezione da 0 a 2, servono per migliorare gli habitat o hanno carattere di progetti pilota;</dd><dt>c. </dt><dd>25 per cento per i progetti che interessano le specie di pesci e gamberi con i gradi di protezione 3 e 4 o servono per informare la popolazione.</dd></dl><p><sup>3</sup> La Confederazione non concede sussidi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per progetti che servono prevalentemente all’esercizio della pesca;</dd><dt>b. </dt><dd>se esiste un responsabile che deve farsi carico dei costi.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le domande devono essere presentate all’Ufficio federale corredate da una proposta motivata, contenente in particolare informazioni sul tipo di progetto, sull’efficacia auspicata, sui costi complessivi previsti, sulla ripartizione dei costi stessi e sulla data di realizzazione. Le domande presentate da terzi devono inoltre essere corredate da una presa di posizione del servizio cantonale della pesca.</p><p><sup>5</sup> Gli aiuti finanziari sono concessi dall’Ufficio federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1061"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1061" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1061" routerlink="./">44</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 24 dell’O del 7 nov. 2007 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/789/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 5823</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1123" id="fnbck-d6e1123" routerlink="./">45</a></sup></b><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_4" routerlink="./"> Acque internazionali</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1123"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1123" routerlink="./">45</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 10 set. 1997, in vigore dal 15 nov. 1997 (<a href="eli/oc/1997/2278_2278_2278/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1997</b> 2278</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Rappresentanza della Svizzera in organi internazionali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Negli organi internazionali previsti dalle convenzioni sulla pesca nelle acque svizzere di confine secondo l’articolo 25 della legge (accordi sulla pesca), la Svizzera è rappresentata come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>Lago Lemano<sup><a fragment="#fn-d6e1148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1148" id="fnbck-d6e1148" routerlink="./">46</a></sup>: nella Commissione consultiva, da una persona nominata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni Vaud, Vallese e Ginevra, da una persona da essi nominata;</dd><dt>b. </dt><dd>Doubs<sup><a fragment="#fn-d6e1163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1163" id="fnbck-d6e1163" routerlink="./">47</a></sup>: nella Commissione mista, da una persona nominata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni Neuchâtel e Giura, da una persona da essi nominata;</dd><dt>c. </dt><dd>Lago Superiore di Costanza<sup><a fragment="#fn-d6e1178" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1178" id="fnbck-d6e1178" routerlink="./">48</a></sup>: nella Conferenza internazionale dei plenipotenziari, da una persona nominata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni San Gallo e Turgovia, da una persona da essi nominata;</dd><dt>d. </dt><dd>Lago Inferiore di Costanza e Reno lacustre<sup><a fragment="#fn-d6e1193" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1193" id="fnbck-d6e1193" routerlink="./">49</a></sup>:<dl><dt>1. </dt><dd>da una persona nominata dalla Confederazione,</dd><dt>2. </dt><dd>nella Commissione sulla pesca, da una persona competente per la vigilanza cantonale sulla pesca nominata dal Cantone Turgovia e dalle altre persone secondo il § 33 dell’Accordo<sup><a fragment="#fn-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1210" id="fnbck-d6e1210" routerlink="./">50</a></sup>:</dd></dl></dd><dt>e. </dt><dd>Alto Reno<sup><a fragment="#fn-d6e1223" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1223" id="fnbck-d6e1223" routerlink="./">51</a></sup>:<dl><dt>1. </dt><dd>da una persona nominata dalla Confederazione,</dd><dt>2. </dt><dd>nella Commissione sulla pesca nell’Alto Reno, da una persona nominata dalla Confederazione e, per ciascuno dei Cantoni Zurigo, Basilea Città, Basilea Campagna, Argovia, Sciaffusa e Turgovia, da una persona da essi nominata,</dd><dt>3. </dt><dd>nella Commissione di gestione della pesca nei bacini presso Rheinau, da una persona nominata dal Cantone Zurigo e da una nominata dal Cantone Sciaffusa;</dd></dl></dd><dt>f. </dt><dd>Lago Maggiore, Lago di Lugano e Tresa<sup><a fragment="#fn-d6e1254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1254" id="fnbck-d6e1254" routerlink="./">52</a></sup>:<dl><dt>1. </dt><dd>nella Commissione italo-svizzera per la pesca, da una persona nominata dalla Confederazione e da due persone nominate dal Cantone Ticino,</dd><dt>2. </dt><dd>nella sottocommissione, dalle persone nominate dal rappresentante della Confederazione.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Dipartimento)<sup><a fragment="#fn-d6e1273" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1273" id="fnbck-d6e1273" routerlink="./">53</a></sup> nomina il rappresentante della Confederazione e comunica la nomina alle Parti alle Convenzioni. Il rappresentante della Confederazione comunica alle Parti alle Convenzioni i nominativi delle persone nominate dai Cantoni.</p><p><sup>3</sup> Il rappresentante della Confederazione ha pieni poteri in materia di trattative e dirige la delegazione svizzera.</p><p><sup>4</sup> Se una decisione di un organo internazionale concerne un settore che secondo la legge è di competenza normativa dei Cantoni, nella votazione, il rappresentante della Confederazione è tenuto a rispettare il parere unanime dei rappresentanti dei Cantoni. Se dette persone non riescono a raggiungere un parere unanime e se esistono motivi importanti, il rappresentante della Confederazione può decidere circa il voto.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1148"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1148" routerlink="./">46</a></sup> Acc. del 20 nov. 1980 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese sulla pesca nel Lago Lemano (<a href="eli/cc/1982/1626_1626_1626/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.21</b></a>).</p><p id="fn-d6e1163"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1163" routerlink="./">47</a></sup> Acc. del 29 lug. 1991 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese sull’esercizio della pesca e la protezione dell’ambiente acquatico nella parte del Doubs che forma confine tra i due Stati (<a href="eli/cc/1993/2445_2445_2445/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.22</b></a>).</p><p id="fn-d6e1178"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1178" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1178" routerlink="./">48</a></sup> Conv. del 5 lug.1893 tra il Consiglio federale svizzero e i Governi del Baden, della Baviera, del Liechtenstein, dell’Austria-Ungheria e del Württemberg che stabilisce disposizioni uniformi per la pesca nel Lago di Costanza (Conv. di Bregenz, <a href="eli/cc/14/72_63_75/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.31</b></a>).</p><p id="fn-d6e1193"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1193" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1193" routerlink="./">49</a></sup> Acc. del 2 nov. 1977 tra la Confederazione Svizzera e il Paese del Baden-Württemberg sulla pesca nel Lago Inferiore di Costanza e nel Reno lacustre (<a href="eli/cc/1978/1755_1754_1754/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.411</b></a>).</p><p id="fn-d6e1210"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1210" routerlink="./">50</a></sup> Acc. del 2 nov. 1977 tra la Confederazione Svizzera e il Paese del Baden-Württemberg sulla pesca nel Lago Inferiore di Costanza e nel Reno lacustre (<a href="eli/cc/1978/1755_1754_1754/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.411</b></a>).</p><p id="fn-d6e1223"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1223" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1223" routerlink="./">51</a></sup> Conv. del 18 mag. 1887 tra la Svizzera, il Granducato di Baden e l’Alsazia-Lorena per l’applicazione di disposizioni uniformi relativamente alla pesca nel Reno e i suoi affluenti, compreso il lago di Costanza (Conv. di Lucerna, <a href="eli/cc/10/366_324_366/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.412</b></a>); Conv. del 1° nov. 1957 tra la Svizzera e il Paese del Baden-Württemberg concernente la pesca nei bacini del Reno presso l’officina idroelettrica di Rheinau (<a href="eli/cc/1959/351_369_345/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.413</b></a>); Conv. del 30 giu. 1885 tra la Svizzera, la Germania e i Paesi Bassi per regolare la pesca del salmone nel bacino del Reno (<a href="eli/cc/9/99_97_99/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.414</b></a>).</p><p id="fn-d6e1254"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1254" routerlink="./">52</a></sup> Conv. del 19 mar. 1986 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana per la pesca nelle acque italo-svizzere (<a href="eli/cc/1989/539_539_539/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.923.51</b></a>).</p><p id="fn-d6e1273"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1273" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1273" routerlink="./">53</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4937</a>).</p></div></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Approvazione ed emanazione di disposizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento è autorizzato ad approvare modifiche degli accordi sulla pesca e delle disposizioni d’esecuzione internazionali di detti accordi nella misura in cui contengano regolamentazioni relative agli aspetti tecnici e biologici della pesca.</p><p><sup>2</sup> La Confederazione pubblica nella Raccolta ufficiale delle leggi federali le disposizioni approvate di cui al capoverso 1. Il Cantone Turgovia pubblica l’approvato piano di gestione sulla pesca nel Lago Inferiore di Costanza e nel Reno lacustre e il Cantone Ticino le approvate disposizioni d’esecuzione sulla pesca nel Lago Maggiore, nel Lago di Lugano e nel fiume Tresa.</p><p><sup>3</sup> Per quanto riguarda il Lago Superiore di Costanza, il Dipartimento emana prescrizioni per l’applicazione delle disposizioni approvate secondo il capoverso 1.</p><p><sup>4</sup> Per quanto riguarda l’Alto Reno, i Cantoni interessati emanano prescrizioni per l’applicazione delle disposizioni approvate secondo il capoverso 1.</p><p><sup>5</sup> Nella misura in cui gli accordi sulla pesca permettano agli Stati contraenti l’emanazione di prescrizioni complementari o più severe, la competenza spetta ai Cantoni.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Applicazione del diritto federale</a></h6><div class="collapseable"> <p>La legge e la presente ordinanza sono applicabili nella misura in cui non contraddicano gli accordi sulla pesca e le loro disposizioni d’esecuzione.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1323" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1323" id="fnbck-d6e1323" routerlink="./">54</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1323"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1323" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1323" routerlink="./">54</a></sup> Abrogato dal n. II 22 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, con effetto dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Disposizioni penali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le infrazioni alle prescrizioni degli accordi sulla pesca, alle loro disposizioni d’esecuzione nonché alle prescrizioni del Dipartimento e dei Cantoni secondo l’articolo 14 capoversi da 3 a 5 sono punite secondo gli articoli da 16 a 19 della legge.</p><p><sup>2</sup> Il perseguimento penale incombe ai Cantoni.</p></div></article></div></section><section id="sec_4_a"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_4_a" routerlink="./">Sezione 4<i>a</i>:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1353" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1353" id="fnbck-d6e1353" routerlink="./">55</a></sup></b><a fragment="#sec_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_4_a" routerlink="./"> Esecuzione</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1353"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1353" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1353" routerlink="./">55</a></sup> Introdotto dal n. II 22 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sulcoordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° mar. 2000 (<a href="eli/oc/2000/121/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 703</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_17_a"><a name="a17a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_17_a" routerlink="./"><b>Art. 17</b><i>a</i> <i></i>Esecuzione da parte dei Cantoni e della Confederazione</a><sup><a fragment="#fn-d6e1370" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1370" id="fnbck-d6e1370" routerlink="./">56</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni eseguono la presente ordinanza ad eccezione dei compiti da essa attribuiti alla Confederazione.</p><p><sup>2</sup> Nell’applicare altre leggi federali, accordi internazionali o decisioni internazionali concernenti punti disciplinati dalla presente ordinanza, le autorità federali eseguono in tal ambito anche la presente ordinanza. La collaborazione dell’Ufficio federale e dei Cantoni è retta dall’articolo 21 capoverso 4 della legge; sono salve le disposizioni legali sull’obbligo di tutela del segreto.</p><p><sup>3</sup> Le autorità federali prendono in considerazione, su richiesta dei Cantoni, le prescrizioni e misure da essi emanate, sempreché queste non impediscano loro di adempiere i propri compiti o non li complichino in maniera sproporzionata.</p><p><sup>4</sup> Se adottano ordinanze amministrative come direttive o istruzioni concernenti la pesca, le autorità federali consultano l’Ufficio federale.</p><p><sup>5</sup> Il Dipartimento vigila sull’esecuzione degli accordi sulla pesca.</p><p><sup>6</sup> L’Ufficio federale stabilisce i modelli di geodati e i modelli di rappresentazione minimi per i geodati di base ai sensi della presente ordinanza per i quali è designato quale servizio specializzato della Confederazione nell’allegato 1 dell’ordinanza del 21 maggio 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1400" id="fnbck-d6e1400" routerlink="./">57</a></sup> sulla geoinformazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1408" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1408" id="fnbck-d6e1408" routerlink="./">58</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1370"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1370" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1370" routerlink="./">56</a></sup> Introdotta dall’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 1955</a>).</p><p id="fn-d6e1400"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1400" routerlink="./">57</a></sup> <a href="eli/cc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>510.620</b></a></p><p id="fn-d6e1408"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1408" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1408" routerlink="./">58</a></sup> Introdotto dall’all. 2 n. 15 dell’O del 21 mag. 2008 sulla geoinformazione, in vigore dal 1° lug. 2008 (<a href="eli/oc/2008/389/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>2809</a>).</p></div></div></article><article id="art_17_b"><a name="a17b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_17_b" routerlink="./"><b>Art. 17</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1421" id="fnbck-d6e1421" routerlink="./">59</a></sup><a fragment="#art_17_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_17_b" routerlink="./"> Informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale informa e pubblica rapporti sull’importanza e sullo stato delle acque ittiche nonché sulla gestione e sulla minaccia delle popolazioni di pesci e gamberi se sussiste un interesse nazionale. I Cantoni gli mettono a disposizione i dati necessari.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni informano sull’importanza e sullo stato delle acque ittiche sul loro territorio; a tal fine danno indicazioni sulle misure adottate a favore dei pesci e dei gamberi e sulla relativa efficacia.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1421"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1421" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1421" routerlink="./">59</a></sup> Introdotto dall’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 1955</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1444" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1444" id="fnbck-d6e1444" routerlink="./">60</a></sup></b><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#sec_5" routerlink="./">: Disposizioni finali</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1444"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1444" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1444" routerlink="./">60</a></sup> Originaria sezione 4.</p></div><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1452" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1452" id="fnbck-d6e1452" routerlink="./">61</a></sup><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_18" routerlink="./"><b></b> <b></b>Abrogazione e modificazione del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono abrogate:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’ordinanza dell’8 dicembre 1975<sup><a fragment="#fn-d6e1471" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1471" id="fnbck-d6e1471" routerlink="./">62</a></sup> concernente la legge federale sulla pesca;</dd><dt>b. </dt><dd>l’ordinanza del 27 settembre 1976<sup><a fragment="#fn-d6e1500" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1500" id="fnbck-d6e1500" routerlink="./">63</a></sup> concernente l’immissione di pesci erbivori nelle acque svizzere;</dd><dt>c. </dt><dd>l’ordinanza dell’11 novembre 1976<sup><a fragment="#fn-d6e1514" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1514" id="fnbck-d6e1514" routerlink="./">64</a></sup> del DFI concernente il perfezionamento dei pescatori professionisti;</dd><dt>d. </dt><dd>l’ordinanza del 7 novembre 1977<sup><a fragment="#fn-d6e1528" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1528" id="fnbck-d6e1528" routerlink="./">65</a></sup> del DFI sulla pesca elettrica.</dd></dl><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1546" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1546" id="fnbck-d6e1546" routerlink="./">66</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1452"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1452" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1452" routerlink="./">61</a></sup> Originario art. 13.</p><p id="fn-d6e1471"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1471" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1471" routerlink="./">62</a></sup> [<a href="eli/oc/1975/2361_2360_2361/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1975 </b>2361</a>, <b></b><a href="eli/oc/1976/1692_1692_1692/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1976 </b>1692</a>, <b></b><a href="eli/oc/1980/691_691_691/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1980 </b>691</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/670_670_670/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985</b> 670 </a>n. I 10]</p><p id="fn-d6e1500"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1500" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1500" routerlink="./">63</a></sup> [<a href="eli/oc/1976/1988_1988_1988/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1976 </b>1988</a>]</p><p id="fn-d6e1514"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1514" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1514" routerlink="./">64</a></sup> [<a href="eli/oc/1976/2558_2558_2558/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1976 </b>2558</a>]</p><p id="fn-d6e1528"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1528" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1528" routerlink="./">65</a></sup> [<a href="eli/oc/1977/1974_1974_1974/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1977 </b>1974</a>, <b></b><a href="eli/oc/1980/1010_1010_1010/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1980 </b>1010</a>]</p><p id="fn-d6e1546"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1546" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1546" routerlink="./">66</a></sup> Abrogato dall’all. 5 n. 18 dell’O del 10 set. 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente, con effetto dal 1° ott. 2008 (<a href="eli/oc/2008/614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>4377</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b></a><sup><sup><a fragment="#fn-d6e1559" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1559" id="fnbck-d6e1559" routerlink="./">67</a></sup></sup><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#art_19" routerlink="./"><b></b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1994.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1559"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1559" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1559" routerlink="./">67</a></sup> Originario art. 14.</p></div></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1577" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e1577" id="fnbck-d6e1577" routerlink="./">68</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1577"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1577" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e1577" routerlink="./">68</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ott. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/867/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>4825</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 2<i>a</i>, 5, 5<i>b</i>, 6–8)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Specie indigene di pesci e di gamberi</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome italiano/locale</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Nome scientifico</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Bacini imbriferi naturali</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Grado di protezione<sup>b</sup></p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Acipenseridae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Storione comune</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Acipenser sturio</p></td><td><p>Alto Reno</p></td><td><p>0, S</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Anguillidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Anguilla</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Anguilla anguilla</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Blenniidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Cagnetta</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salaria fluviatilis</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Clupeidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Agone</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alosa agone</p></td><td><p>Ticino </p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p>Alosa</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alosa alosa</p></td><td><p>Alto Reno</p></td><td><p>0, E</p></td></tr><tr><td><p>Cheppia</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alosa fallax</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>DI, E</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Cobitidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Cobite italiano</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Cobitis bilineata</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>Cobite comune</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Cobitis taenia</p></td><td><p>Reno</p></td><td><p>DI, E</p></td></tr><tr><td><p>Cobite di stagno</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Misgurnus fossilis</p></td><td><p>Reno (Regione di Basilea)</p></td><td><p>0, E</p></td></tr><tr><td><p>Cobite mascherato</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Sabanejewia larvata</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Coregonidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Coregone (tutti i taxa)</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Coregonus spp.</p></td><td><p>Specifico a ogni lago</p></td><td><p>4, E</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Cottidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Scazzone</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Cottus gobio</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, <br/>Ticino, Inn</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Cyprinidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Abramide comune</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Abramis brama</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Alburno di fiume</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alburnoides bipunctatus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p>Alburno</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alburnus alburnus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Alborella</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Alburnus arborella</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1, E</p></td></tr><tr><td><p>Barbo comune</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Barbus barbus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>Barbo canino</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Barbus caninus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Barbo</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Barbus plebejus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p>Blicca</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Blicca bjoerkna</p></td><td><p>Reno </p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>Naso</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Chondrostoma nasus</p></td><td><p>Reno</p></td><td><p>1, E</p></td></tr><tr><td><p>Savetta</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Chondrostoma soetta</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1, E</p></td></tr><tr><td><p>Carpa</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Cyprinus carpio</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Ticino</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>Gobione</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Gobio gobio</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Ticino</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Gobione del Danubio</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Gobio obtusirostris</p></td><td><p>Lago di Costanza</p></td><td><p>DI</p></td></tr><tr><td><p>Alburno di Heckel</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Leucaspius delineatus</p></td><td><p>Reno</p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p>Leucisco</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Leuciscus leuciscus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Naso occidentale</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Parachondrostoma toxostoma</p></td><td><p>Doubs</p></td><td><p>1, E</p></td></tr><tr><td><p>Sanguinerola italiana</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Phoxinus lumaireul</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Sanguinerola</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Phoxinus phoxinus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Inn</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Rodeo amaro</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Rhodeus amarus</p></td><td><p>Reno</p></td><td><p>2, E</p></td></tr><tr><td><p>Gobione italiano</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Romanogobio benacensis</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>DI</p></td></tr><tr><td><p>Triotto</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Rutilus aula</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Pigo</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Rutilus pigus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1, E</p></td></tr><tr><td><p>Gardon</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Rutilus rutilus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Scardola</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Scardinius erythrophthalmus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Inn</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Scardola italiana</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Scardinius hesperidicus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Cavedano</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Squalius cephalus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Cavedano italiano</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Squalius squalus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Strigione</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Telestes muticellus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>4, E</p></td></tr><tr><td><p>Vairone</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Telestes souffia</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs</p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p>Tinca</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Tinca tinca</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, <br/>Ticino, Inn</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Esocidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Luccio cisalpino</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Esox cisalpinus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>DI</p></td></tr><tr><td><p>Luccio</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Esox lucius</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, <br/>Ticino, Inn</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Gasterosteidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Spinarello</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Gasterosteus gymnurus</p></td><td><p>Reno (Regione di Basilea) <br/>Lago Maggiore</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Gobiidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Ghiozzo</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Padogobius bonelli</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>2, E</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Lotidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Bottatrice</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Lota lota</p></td><td><p>Reno, Rodano, Ticino</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Nemacheilidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Cobite barbatello</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Barbatula barbatula</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Inn</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Percidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Acerina</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Gymnocephalus cernua</p></td><td><p>Reno, Rodano</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Pesce persico</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Perca fluviatilis</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, <br/>Ticino, Inn</p></td><td><p>NM</p></td></tr><tr><td><p>Apron</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Zingel asper</p></td><td><p>Doubs</p></td><td><p>1, S</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Petromyzontidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Lampreda di fiume</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Lampetra fluviatilis</p></td><td><p>Alto Reno</p></td><td><p>0, E</p></td></tr><tr><td><p>Lampreda comune</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Lampetra planeri</p></td><td><p>Reno, Doubs</p></td><td><p>2, E</p></td></tr><tr><td><p>Piccola lampreda</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Lampetra zanandreai</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1, E</p></td></tr><tr><td><p>Lampreda di mare</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Petromyzon marinus</p></td><td><p>Alto Reno</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Salmonidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Salmone del Danubio</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Hucho hucho</p></td><td><p>Inn</p></td><td><p>0, E</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Trota adriatica</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo cenerinus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Trota del Danubio</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo labrax</p></td><td><p>Inn</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Trota marmorata</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo marmoratus</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Trota del Doubs</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo rhodanensis</p></td><td><p>Doubs</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>Salmone</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo salar</p></td><td><p>Alto Reno</p></td><td><p>0, E</p></td></tr><tr><td><p>Trota atlantica</p></td><td><p class="man-font-style-italic"></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt></dt><dd>Trota di ruscello</dd></dl></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo trutta</p></td><td><p>Reno, Rodano, Inn</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><dl><dt></dt><dd>Trota di fiume</dd></dl></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo trutta</p></td><td><p>Specifico a ogni grande <br/>corso d’acqua</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><dl><dt></dt><dd>Trota di lago</dd></dl></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo trutta</p></td><td><p>Specifico a ogni lago</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><dl><dt></dt><dd>Trota di mare</dd></dl></td><td><p class="man-font-style-italic">Salmo trutta</p></td><td><p>Reno</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>Salmerino jaunet</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salvelinus neocomensis</p></td><td><p>Lago di Neuchâtel</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>Tiefseesaibling</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salvelinus profundus</p></td><td><p>Lago di Costanza</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Salmerino alpino</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salvelinus umbla</p></td><td><p>Specifico a ogni lago</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Siluridae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Siluro</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Silurus glanis</p></td><td><p>Alto Reno, Aare, laghi <br/>del Giura, Lago di Costanza</p></td><td><p>NM, E</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Thymallidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Temolo adriatico</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Thymallus aeliani</p></td><td><p>Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Temolo</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Thymallus thymallus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Inn</p></td><td><p>2, E</p></td></tr><tr><td><p class="man-font-weight-bold">Astacidae:</p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td><td><p class="man-font-weight-bold"></p></td></tr><tr><td><p>Gambero europeo<br/>o gambero <br/>dai piedi rossi</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Astacus astacus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Inn</p></td><td><p>3, E</p></td></tr><tr><td><p>Gambero italiano</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Austropotamobius italicus</p></td><td><p>Reno, Rodano, Ticino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Gambero di fiume <br/>o gambero <br/>dai piedi bianchi</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Austropotamobius pallipes</p></td><td><p>Reno, Rodano, Doubs, Ticino</p></td><td><p>2, E</p></td></tr><tr><td><p>Gambero di torrente</p></td><td><p><i>Austropotamobius torrentium</i></p></td><td><p>Reno</p></td><td><p>2, E</p></td></tr><tr><td colspan="4"><dl><dt>a </dt><dd>Le menzioni «Reno», «Rodano», «Doubs», «Ticino» e «Inn» stanno a indicare il bacino imbrifero idrologico di detti fiumi situato in territorio svizzero. I bacini imbriferi dell’Adda e dell’Adige non sono menzionati a parte: per essi valgono le indicazioni che figurano sotto la menzione «Ticino».</dd></dl></td></tr><tr><td colspan="4"><dl><dt>b </dt><dd>Gradi di protezione: 0 = estinto, 1 = minacciato di estinzione, 2 = fortemente minacciato, 3 = minacciato, 4 = potenzialmente minacciato, NM = non minacciato, DI = dati insufficienti, E = protetto a livello europeo secondo la Convenzione di Berna, S = fortemente protetto a livello europeo secondo la Convenzione di Berna.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e2860" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e2860" id="fnbck-d6e2860" routerlink="./">69</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2860"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2860" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e2860" routerlink="./">69</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 1955</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7 e 8)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Pesci per i quali non è necessaria l’autorizzazione per l’immissione, se il loro luogo d’immissione si trova all’interno della regione di immissione autorizzata</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Nome italiano</p></td><td><p>Nome scientifico</p></td><td><p>Regione di immissione autorizzata</p></td></tr><tr><td><p>Trota iridea</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Oncorhynchus mykiss</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; laghi di montagna e d’accumulazione alpini senza libera migrazione dei pesci a monte e a valle; acque ferme artificiali appositamente allestite per la pesca</p></td></tr><tr><td><p>Trota di lago canadese</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salvelinus namaycush</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; laghi di montagna e bacini d’accumulazione alpini </p></td></tr><tr><td><p>Salmerino di fonte</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Salvelinus fontinalis</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; biotopi non idonei alla trota comune in cui oggi il salmerino è presente senza creare effetti indesiderati sulla fauna e sulla flora</p></td></tr><tr><td><p>Lucioperca, sandra</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Sander lucioperca</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; biotopi in cui oggi il lucioperca è presente senza creare effetti indesiderati sulla fauna e sulla flora</p></td></tr><tr><td><p>Carpa a specchio e varietà d’allevamento simili</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Cyprinus carpio <br/>(varietà d’allevamento)</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali</p></td></tr><tr><td><p>Carassio</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Carassius carassius</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali</p></td></tr><tr><td><p>Carassio dorato</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Carassius auratus</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali</p></td></tr><tr><td><p>Carassio gibelio</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Carassius gibelio</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali</p></td></tr><tr><td><p>Ido</p></td><td><p class="man-font-style-italic">Leuciscus idus<br/>(varietà d’allevamento)</p></td><td><p>Impianti di piscicoltura e di soggiorno; piccoli specchi d’acqua artificiali</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e2985" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e2985" id="fnbck-d6e2985" routerlink="./">70</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2985"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2985" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e2985" routerlink="./">70</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 22 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/249/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2613</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7, 8 e 9<i>a</i>)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Specie, razze e varietà di pesci e di gamberi la cui presenza costituisce una modificazione indesiderata della fauna</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Nome italiano</p></td><td><p>Nome scientifico </p></td></tr><tr><td><p>Umbridi</p></td><td><p><i>Umbra </i>spp<i>.</i></p></td></tr><tr><td><p>Pseudorasbora</p></td><td><p><i>Pseudorasbora parva</i></p></td></tr><tr><td><p>Carpa erbivora</p></td><td><p><i>Ctenopharyngodon idella</i></p></td></tr><tr><td><p>Carpa argentata</p></td><td><p><i>Hypophthalmichthys molitrix</i></p></td></tr><tr><td><p>Carpa testa grossa, carpa marmorata</p></td><td><p><i>Aristichthys nobilis</i></p></td></tr><tr><td><p>Pesce gatto</p></td><td><p><i>Ameiurus </i>spp.</p></td></tr><tr><td><p>Persico sole</p></td><td><p><i>Lepomis gibbosus</i></p></td></tr><tr><td><p>Persico trota a bocca grande</p></td><td><p><i>Micropterus salmoides</i></p></td></tr><tr><td><p>Persico trota di Dolomieu</p></td><td><p><i>Micropterus dolomieu</i></p></td></tr><tr><td><p>Gobide sp.</p></td><td><p><i>Neogobius melanostomus</i></p></td></tr><tr><td><p>Gobide sp.</p></td><td><p><i>Neogobius kessleri</i></p></td></tr><tr><td><p>Gobide sp.</p></td><td><p><i>Neogobius fluviatilis</i></p></td></tr><tr><td><p>Gobide sp.</p></td><td><p><i>Neogobius gymnotrachelus</i></p></td></tr><tr><td><p>Gobide sp.</p></td><td><p><i>Proterorhinus semilunaris</i></p></td></tr><tr><td><p>Gamberi, senza il gambero europeo, il <br/>gambero di fiume e il gambero di torrente</p></td><td><p><i>Reptantia </i>senza<i> Astacus astacus, Austropotamobius pallipes </i>e<i> Austropotamobius torrentium</i></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e3129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fn-d6e3129" id="fnbck-d6e3129" routerlink="./">71</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3129"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#fnbck-d6e3129" routerlink="./">71</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 4 mag. 2011, in vigore dal 1° giu. 2011 (<a href="eli/oc/2011/290/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 1955</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 9<i>b</i>)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1993/3384_3384_3384/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Pianificazione delle misure concernenti centrali idroelettriche esistenti</a></h2><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Entro il 31 dicembre 2012 i Cantoni presentano all’Ufficio federale un rapporto intermedio contenente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un elenco delle centrali idroelettriche esistenti e dei relativi impianti accessori situati lungo i corsi d’acqua favorevoli allo sviluppo della fauna ittica;</dd><dt>b. </dt><dd>dati riguardanti gli impianti che pregiudicano in maniera rilevante la risalita o la discesa dei pesci;</dd><dt>c. </dt><dd>indicazioni sulla presunta necessità di adottare misure di risanamento in funzione delle condizioni naturali e di altri eventuali interessi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Entro il 31 dicembre 2014 i Cantoni presentano all’Ufficio federale la pianificazione definitiva contenente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un elenco delle centrali idroelettriche i cui detentori sono tenuti ad adottare misure secondo l’articolo 10 della legge, con indicazione delle misure da adottare e dei termini entro cui esse devono essere pianificate e attuate. I termini sono stabiliti in funzione dell’urgenza del risanamento;</dd><dt>b. </dt><dd>dati riguardanti il coordinamento delle misure di risanamento tra di loro nonché con altri provvedimenti di protezione dei biotopi naturali e di protezione contro le piene nel bacino imbrifero in cui si trovano le acque interessate;</dd><dt>c. </dt><dd>per le centrali idroelettriche nelle quali, a causa di circostanze particolari, non è ancora possibile stabilire in via definitiva le misure di risanamento da adottare: il termine entro cui il Cantone stabilisce se e, all’occorrenza, quali misure di risanamento devono essere pianificate e attuate, specificando le scadenze. Sussistono circostanze particolari in particolare se più centrali site nello stesso bacino imbrifero causano un pregiudizio sensibile e se non è ancora stato possibile stabilire in che misura ogni singola centrale vi abbia contribuito.</dd></dl></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 62cfe8d9-f003-4a01-bf3d-527e626e7c28 | Ordinanza del DATEC concernente la pesca nel Lago Superiore di Costanza | 923.31 | true | 2023-01-01T00:00:00 | 1997-10-09T00:00:00 | 1,672,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26531/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it | 923.31 1 / 20 Ordinanza del DATEC concernente la pesca nel Lago Superiore di Costanza1 del 9 ottobre 1997 (Stato 1° gennaio 2023) Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC)2, visto l’articolo 14 capoverso 3 dell’ordinanza del 24 novembre 19933 concernente la legge federale sulla pesca, ordina: Capitolo 1: Diritto di esercitare la pesca Art. 1 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza: a. il Lago di Costanza è il Lago Superiore di Costanza (compreso il Lago di Ue- berlingen) fino al vecchio ponte del Reno a Costanza; b. il declivio è la parte del Lago di Costanza che si congiunge con la riva, la cui profondità non supera i 25 m; c. l’alto lago è la parte del Lago di Costanza che si trova oltre il declivio. Art. 24 Pesca professionale: patente di pesca sul declivio e patente di pesca d’alto lago 1 Ha diritto di esercitare la pesca professionale chi possiede una patente di pesca sul declivio o una patente di pesca d’alto lago, rilasciate dall’autorità competente. La pa- tente è rilasciata al massimo fino al termine dell’anno civile in cui il titolare compie 70 anni. Viene rilasciata solo una patente per persona. 2 La patente di pesca sul declivio dà diritto a esercitare la pesca professionale nella zona del declivio svizzero. 3 La patente di pesca d’alto lago dà diritto a esercitare la pesca professionale in alto lago e nella zona del declivio svizzero. RU 1997 2417 1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 24 ott. 2005, in vigore dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4935). 2 Nuovo termine giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999, in vigore dal 15 set. 1999 (RU 1999 2221). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 3 RS 923.01 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). 923.31 Pesca 2 / 20 923.31 Art. 2a5 Pesca professionale: sostituto 1 Con l’autorizzazione dell’autorità competente, il titolare di una patente di pesca sul declivio o di una patente di pesca d’alto lago può eleggere un sostituto per la durata di sei settimane all’anno, senza indicare motivazioni, o fino a tre mesi all’anno in caso di malattia, dietro presentazione di un attestato medico. In casi motivati l’autorità competente può concedere deroghe. 2 Può essere sostituto soltanto chi è o è stato a sua volta titolare di una patente di pesca sul declivio o di una patente di pesca d’alto lago, oppure chi ha un’esperienza profes- sionale di almeno due anni nella pesca fluviale e lacustre come itticoltore, operaio specializzato della pesca professionale o esperto dell’industria peschereccia. Art. 2b6 Pesca professionale: patente con limite di età 1 Ha diritto di esercitare la pesca professionale a partire dal pensionamento o al più tardi dal compimento del 70°anno di età chi possiede una patente con limite di età, rilasciata dall’autorità competente. 2 La patente con limite di età autorizza sia alla pesca in alto lago con rete flottante, con la rispettiva magliatura minima ammessa, sia alla pesca nella zona del declivio svizzero. Art. 2c7 Pesca professionale: patente di allievo pescatore e patente di aggiornamento8 1 Ha diritto di esercitare la pesca professionale chi possiede una patente di allievo pescatore, rilasciata dall’autorità competente. Questi può esercitare la pesca soltanto se il titolare di una patente di pesca d’alto lago è presente. 2 La patente di allievo pescatore autorizza il titolare a esercitare la pesca sul Lago di Costanza conformemente a una patente di pesca d’alto lago.9 3 La patente di allievo pescatore è rilasciata per la durata della formazione.10 4 La patente di aggiornamento autorizza il titolare a esercitare la pesca sul Lago di Costanza conformemente a una patente di pesca d’alto lago. Il titolare non può essere sostituito.11 5 La patente di aggiornameneto può essere concessa per la durata dell’aggiornamento: 5 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). 6 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). 7 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 711). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 11 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 3 / 20 923.31 a. agli itticoltori con un’esperienza professionale di almento due anni iscritti al corso di aggiornamento per diventare esperti dell’industria peschereccia; b. a coloro che soddisfano i requisiti di ammissione all’esame di esperto dell’in- dustria peschereccia e che sono iscritti al relativo corso di aggiornamento.12 Art. 2d13 Pesca professionale: numero di patenti e condizioni di rilascio 1 I Cantoni di San Gallo e Turgovia stabiliscono d’intesa reciproca il numero di patenti di pesca d’alto lago e di patenti con limite di età che possono rilasciare ai sensi degli articoli 2 e 2b. Le reti flottanti non devono superare, complessivamente, il numero di 120. 2 Per le patenti da essi rilasciate, i Cantoni di San Gallo e Turgovia definiscono in particolare: a. le condizioni che i richiedenti devono soddisfare per ottenere una patente ai sensi degli articoli 2, 2b e 2c; b. le zone del declivio nelle quali i titolari di un tipo di patente da essi rilasciato sono autorizzati a pescare; c. gli attrezzi e i generi di pesca ammessi per il declivio da ciascun tipo di patente e autorizzati secondo la presente ordinanza; d. le tariffe e gli emolumenti per il rilascio delle patenti; e. le domeniche e i giorni festivi legali in cui la presente ordinanza limita l’eser- cizio della pesca professionale. Art. 3 Pesca sportiva 1 Ha diritto di esercitare la pesca sportiva nella zona del declivio svizzero e in alto lago chi possiede una patente di pescatore sportivo, rilasciata dall’autorità competente. 2 Per le patenti da essi rilasciate, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia definiscono in particolare: a. le condizioni che i richiedenti devono soddisfare per ottenere una patente di pescatore sportivo; b. le zone del declivio nelle quali i titolari di una patente di pescatore sportivo sono autorizzati a pescare; c. le tariffe e gli emolumenti per il rilascio della patente di pescatore sportivo. Art. 4 Catture speciali 1 I Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono effettuare o autorizzare catture spe- ciali: 12 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 13 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). Pesca 4 / 20 923.31 a. a scopi scientifici; b. per conservare un patrimonio ittico pregiato e ricco di specie; c. in situazioni di pesca eccezionali, quando la Conferenza internazionale dei plenipotenziari ha preso una decisione in tal senso, valida per un periodo mas- simo di tre mesi, che, per l’urgenza del provvedimento, non può essere ese- guita altrimenti; d. per la cattura di riproduttori nell’interesse di un allevamento piscicolo artifi- ciale.14 2 Nei casi previsti dal capoverso 1 lettere a-c e fatti salvi gli articoli 22–24, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia non sono vincolati dalle disposizioni concernenti gli at- trezzi, i generi e i periodi di pesca ammessi (art. 10–21), le lunghezze minime (art. 27) e i periodo di divieto (art. 27).15 3 L’autorizzazione speciale ai sensi del capoverso l lettera d è accordata unicamente ai titolari di una patente di pesca professionale rilasciata dai Cantoni di San Gallo o di Turgovia. Il Cantone rilascia questa autorizzazione speciale con riserva di poterla re- vocare in qualsiasi momento soltanto a condizione che:16 a. gli elementi di riproduzione ottenuti vengano consegnati per l’incubazione ad un impianto apposito designato dai competenti organi di vigilanza sulla pesca; b. la cattura dei riproduttori venga iniziata soltanto dietro istruzione speciale; c. la cattura dei riproduttori venga immediatamente sospesa dietro istruzione speciale; d. la cattura di riproduttori del Coregonus lavaretus (Blaufelchen) e di riprodut- tori del Coregonus oxyrhynchus (Gangfisch) non sia effettuata il medesimo giorno. 4 I competenti organi di vigilanza sulla pesca comunicano agli autorizzati alla pesca l’inizio e la fine della stessa, il genere e la quantità delle catture di riproduttori. Capitolo 2: Attrezzi, generi e periodi di pesca Sezione 1: Disposizioni generali Art. 5 Attrezzi ammessi per la pesca professionale 1 L’esercizio della pesca professionale è permesso soltanto con gli attrezzi seguenti: a. sul declivio, con: 1. complessi di reti tese (art. 12), 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2002 (RU 2001 3581). 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2002 (RU 2001 3581). 16 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2002 (RU 2001 3581). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 5 / 20 923.31 2.17 ... 3. reti di fondo (art. 14), 4. grandi bertovelli con ali (art. 15), 5. bertovelli (art. 16), 6. palamiti (art. 17), 7. gli attrezzi ammessi per pescatori sportivi (art. 6); b. in alto lago, con: 1. complessi di reti flottanti libere (art. 10), 2. complessi di reti flottanti ancorate (art. 11), 3. reti da posta a maglia grande18 (art. 13), 4. reti di fondo (art. 14), 5. bertovelli (art. 16), 6. palamiti (art. 17), 7. gli attrezzi ammessi per pescatori sportivi (art. 6). 2 Se la presente ordinanza limita il numero degli attrezzi autorizzati in virtù di ciascuna patente, la patente di pesca in alto lago e quella preliminare di pesca sul declivio con- tano come una sola patente. 3 I Cantoni di San Gallo e di Turgovia sono autorizzati a imporre ai titolari delle pa- tenti da loro rilasciate ulteriori limitazioni relative agli attrezzi, ai generi e ai periodi di pesca, qualora serva alla conservazione di un patrimonio ittico pregiato e ricco di specie. Art. 6 Attrezzi ammessi per la pesca sportiva L’esercizio della pesca sportiva è permesso soltanto con gli attrezzi seguenti: a. lenze (art. 18), b. bilancini («Hamen») (art. 19), c. bottiglie per i pesci da esca (art. 20) e d. guadini (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico) (art. 21). Art. 7 Controllo e contrassegno degli attrezzi di cattura 1 Le reti e i bertovelli possono essere impiegati soltanto se corrispondono alle prescri- zioni e se sono piombati dai competenti organi di vigilanza sulla pesca. Chi acquista un attrezzo di pesca già piombato può impiegarlo solo se i competenti organi di vigi- lanza sulla pesca lo hanno ripiombato. I grandi bertovelli con ali vanno muniti di un piombo nel punto più alto della rete, mentre i bertovelli alla prima imboccatura e tutte 17 Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 28 nov. 2003, con effetto dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5507). 18 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 711). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. Pesca 6 / 20 923.31 le altre reti ad ambo le estremità. Dopo la piombatura, le reti e i bertovelli non devono essere sottoposti ad alcun trattamento che possa far sì che singoli attrezzi superino le misure massime o non raggiungano le misure minime prescritte. Se da un controllo successivo risulta che una rete o un bertovello non corrisponde più alle prescrizioni, bisogna togliere i piombi. Prima del montaggio delle reti, gli organi di vigilanza sulla pesca possono prepiombarle, dopo averne controllato la magliatura, l’altezza e lo spes- sore del filo. 2 Le dimensioni delle maglie si misurano allo stato bagnato, riunendo 10 file di maglie orizzontalmente per un’altezza di 5 maglie e appendendovi un peso di 1 kg. La dimen- sione minima è rispettata se la misura media dei lati delle maglie corrisponde alla misura minima o la supera. La rete è bagnata quando è rimasta a bagno per almeno 12 ore immediatamente prima della misurazione. 3 L’altezza delle reti è calcolata in funzione del numero delle maglie, secondo la ta- bella dell’allegato. 4 Le reti e i complessi di reti così come i palamiti devono essere segnalati ad entrambe le estremità con boe o altri galleggianti. Sulle boe sono iscritti nome e cognome del titolare della patente e sui galleggianti le sole iniziali. In caso di possibili confusioni, occorre un contrassegno complementare. Sono salve le disposizioni del diritto della navigazione.19 Art. 8 Porto e impiego di attrezzi di cattura 1 Sulle o lungo le acque del Lago di Costanza è ammesso il porto di attrezzi pronti per l’impiego purché siano conformi alle prescrizioni circa il genere, le caratteristiche e il numero e purché il pescatore sia autorizzato a impiegarli nel momento in questione. Un attrezzo di cattura con la lenza è pronto per l’impiego quando gli ami sono solida- mente legati al filo. Le canne smontate, come pure le lenze completamente avvolte, con o senza ami, non sono considerate attrezzi pronti per l’impiego. 2 La posa e la levata degli attrezzi ammessi per la pesca professionale (art. 5) nonché l’esercizio della pesca con attrezzi di cattura con la lenza (art. 6) sono autorizzati un’ora prima dell’alba sino a un’ora dopo il tramonto. Il luogo di riferimento per la de- terminazione oraria dell’alba e del tramonto è la stazione meteorologica di Costanza. Dal 1° settembre fino al passaggio all’ora solare vale l’orario dell’alba del 1° settem- bre.20 3 Le anguille e i siluri possono essere catturati dalla riva fino alle ore 01.00.21 4 Tutti gli attrezzi di cattura impiegati devono essere controllati e se del caso vuotati almeno ogni due giorni; sono fatti salvi gli articoli 16 capoverso 2 e 17 capoverso 2, nonché le disposizioni più severe emanate dai Cantoni competenti.22 19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6403). 20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 711). 22 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 7 / 20 923.31 Art. 923 Fonti di luce artificiale e apparecchi elettronici 1 Durante la pesca è vietato utilizzare fonti di luce artificiale per attirare i pesci. 2 I radiogoniometri e gli altri apparecchi elettronici sono autorizzati soltanto per rile- vare i complessi di reti flottanti libere. Chi intende utilizzare i radiogoniometri deve fornire agli organi di vigilanza sulla pesca i dati sugli apparecchi impiegati e sulle loro frequenze di trasmissione. Restano salve le disposizioni relative al diritto sulle teleco- municazioni. Sezione 2: Disposizioni speciali per i singoli attrezzi di cattura Art. 10 Complessi di reti flottanti libere 1 Per la rete flottante libera valgono le seguenti misure massime e minime: a.24 magliatura di almeno 38 mm; b. spessore del filo di almeno 0,12 mm; c. lunghezza della rete di 120 m al massimo; d. altezza della rete di 7 m al massimo. 2 Non sono ammesse le ralinghe superiori natanti. Le estremità delle reti del com- plesso di reti flottanti libere sono da contrassegnare in quanto tali.25 3 L’impiego di complessi di reti flottanti libere è autorizzato dalle ore 12.00 del 30 aprile alle ore 12.00 del 15 ottobre.26 4 Dalle ore 12.00 del 1° luglio alle ore 12.00 del 15 settembre la lunghezza delle corde deve essere di almeno 5 m. 5 I complessi di reti flottanti libere possono essere posati dal lunedì al giovedì; pos- sono essere lasciate soltanto per una notte. 6 Dal 30 aprile al 31 maggio e dal 1° al 15 ottobre le reti possono essere posate non prima delle ore 15.00, e dal 1° giugno al 30 settembre non prima delle ore 16.00.27 7 Per ogni patente si possono impiegare simultaneamente cinque reti al massimo, che devono essere riunite in un complesso.28 8 In deroga all’articolo 10 capoverso 1 lettera a si possono impiegare le seguenti reti: 23 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 711). 24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4707). 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 16 ott. 2000, in vigore dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2675). 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 27 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7621). Pesca 8 / 20 923.31 a. abrogata b. abrogata b. dal 1° giugno alle ore 12.00 al 1° luglio alle ore 12.00: tre reti con una maglia- tura di almeno 38 mm e due reti con una magliatura di almeno 40 mm; c. dal 1° luglio alle ore 12.00 al 1° agosto alle ore 12.00: quattro reti con una magliatura di almeno 38 mm e una rete con una magliatura di almeno 40 mm; d. dal 1° agosto alle ore 12.00 al 1° settembre alle ore 12.00: due reti con una magliatura di almeno 38 mm e tre reti con una magliatura di almeno 40 mm; e. dal 1° settembre alle ore 12.00 al 15 ottobre alle ore 12.00: cinque reti con una magliatura di almeno 40 mm.29 9 ...30 Art. 11 Complessi di reti flottanti ancorate 1 Per la rete flottante ancorata valgono le seguenti misure massime e minime: a.31 magliatura di almeno 40 mm; b. spessore del filo di almeno 0,12 mm; c. lunghezza della rete di 120 m al massimo; d. altezza della rete di 7 m al massimo. 2 Non sono ammesse le ralinghe superiori natanti. Le estremità delle reti del com- plesso di reti flottanti libere sono da contrassegnare come tali.32 3 I complessi di reti flottanti ancorate possono essere posati dalle ore 12.00 del 10 gen- naio alle ore 12.00 del 30 aprile.33 4 La loro levata di domenica è vietata.34 5 Essi devono essere ancorati ad ambo le estremità; la distanza dagli altri complessi di reti flottanti ancorate e dai complessi di reti tese e da reti da posta a maglia grande deve essere di almeno 200 m. 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4707). 30 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999 (RU 1999 2221). Abrogato dal n. I dell’O del 30 ago. 2002, con effetto dal 1° set. 2002 (RU 2002 3952). 31 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1o gen. 2007 (RU 2006 5377). 33 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 741). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 9 / 20 923.31 6 Per ogni patente si possono impiegare simultaneamente cinque reti al massimo, che devono essere riunite al massimo in due complessi. Ogni singolo complesso di reti flottanti deve includere almeno due reti.35 7 In deroga all’articolo 11 capoverso 1 lettera a in un complesso di reti si possono impiegare due reti con una magliatura di almeno 38 mm e tre reti con una maglia- tura di almeno 40 mm dal 10 gennaio al 31 marzo e cinque reti con una magliatura di almeno 38 mm dal 1° aprile al 30 aprile.36 Art. 12 Complessi di reti tese (complessi ancorati) 1 Per le reti utilizzate valgono le seguenti misure massime e minime: a.37 magliatura di almeno 40 mm; b. spessore del filo di almeno 0,12 mm; c. lunghezza della rete di 100 m al massimo; d. altezza della rete di 2 m al massimo. 2 Non sono ammesse le ralinghe superiori natanti. 3 L’impiego di complessi di reti tese è autorizzato dalle ore 12.00 del 10 gennaio alle ore 12.00 del 15 ottobre. Dalle ore 12.00 del 1° giugno alle ore 12.00 del 15 ottobre i titolari di una patente di pesca d’alto lago non sono autorizzati a posare i complessi di reti tese. Negli altri periodi è vietata la posa simultanea di complessi di reti flottanti libere o ancorate e di reti tese. 4 I complessi di reti tese: a. non possono essere levati di domenica e nei giorni festivi dalle ore 12.00 del 10 gennaio alle ore 12.00 del 31 marzo; b. possono essere posati dalle ore 12.00 del 31 marzo alle ore 12.00 del 15 otto- bre soltanto dal lunedì al giovedì; devono essere levati al più tardi alle ore 12.00 del venerdì. 5 Il complesso di reti tese deve essere ancorato ad ambo le estremità. Deve essere posato in modo che queste ultime si trovino sul declivio. La distanza da reti da posta a maglia grande e dai complessi di reti flottanti ancorate deve essere di almeno 200 m. 6 Per ogni patente si possono impiegare simultaneamente tre reti al massimo, che de- vono essere riunite in un complesso.38 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4271). 36 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999 (RU 1999 2221). Nuovo testo giu- sta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1o gen. 2007 (RU 2006 5377). 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1o gen. 2007 (RU 2006 5377). Pesca 10 / 20 923.31 Art. 13 Reti da posta a maglia grande 1 Per le reti utilizzate valgono le seguenti misure massime e minime: a. magliatura di almeno 70 mm; b. spessore del filo di almeno 0,20 mm; c. lunghezza della rete di 100 m al massimo; d. altezza della rete di 5 m al massimo. 2 Non sono ammesse ralinghe superiori natanti.39 3 L’impiego di reti da posta a maglia grande è autorizzato dalle ore 12.00 del 10 gen- naio alle ore 12.00 del 15 luglio. Non possono essere levati di domenica e nei giorni festivi. 4 Le reti da posta a maglia grande devono essere ancorati ad ambo le estremità; la distanza da altre reti da posta a maglia grande, da complessi di reti tese o da complessi di reti flottanti ancorate deve essere di almeno 200 m. 5 Per ogni patente possono essere impiegate simultaneamente tre reti al massimo, che devono essere riunite in un complesso. Art. 14 Reti di fondo 1 Per le reti alzate sul fondo (reti di fondo) valgono le seguenti misure massime e minime: a. magliatura 1. per la cattura del pesce persico (reti per il pesce persico): 28–32 mm, 2. per la cattura dei coregoni (reti per i coregoni): 38–44 mm, 3.40 per la cattura dei lucci e luccioperca e altri pesci grandi (reti per pesci grandi): almeno 50 mm; b. spessore del filo di almeno 0,12 mm; c. lunghezza della rete di 100 m al massimo; d.41 altezza della rete: 2 m al massimo; per le reti per pesci grandi: 4 m al massimo. 39 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 40 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 41 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 11 / 20 923.31 2 Le reti di fondo possono essere impiegate come segue: a.42 reti per il pesce persico: dal 10 febbraio alle ore 12.00 al 20 aprile alle ore 12.00 e dal 10 maggio alle ore 12.00 al 14 no- vembre alle ore 12.00; dal 10 maggio alle ore 12.00 al 30 settembre alle ore 12.00 le reti per il pesce persico possono essere posate fino a una profondità di al massimo 20 m; b. reti per i coregoni: dal 10 gennaio alle ore 12.00 al 20 aprile alle ore 12.00 e dal 10 maggio alle ore 12.00 al 15 ottobre alle ore 12.00; c.43 reti per pesci grandi: dal 10 gennaio alle ore 12.00 al 14 novembre alle ore 12.00.44 3 Nell’impiego delle reti di fondo conformemente ai capoversi 1 e 2 valgono le se- guenti limitazioni: a. dall’11 maggio al 30 settembre devono essere levate ogni giorno; b. dall’11 maggio al 30 settembre devono essere levate di sabato non più tardi delle ore 12.00 e nei giorni feriali precedenti i giorni festivi non più tardi delle ore 18.00; c. dal 1° ottobre al 20 aprile non possono essere levate di domenica e nei giorni festivi; è esclusa la cattura di riproduttori dei coregoni; d. dall’11 maggio al 30 settembre possono essere posate di domenica e nei giorni festivi soltanto a partire dalle ore 17.00. 45 4 Per ogni patente possono essere impiegate simultaneamente al massimo: a. sei reti per il pesce persico e sei reti per i coregoni; b. otto reti per pesci grandi.46 4bis In deroga al capoverso 2 lettera c, dal 1° aprile alle ore 12.00 al 31 maggio alle ore 12.00 le otto reti per pesci grandi possono essere posate solo senza mettere in pericolo i luoghi di riproduzione dei luccioperca noti e dal 15 novembre alle ore 12.00 al 10 gennaio alle ore 12.00 solo in alto lago.47 42 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 43 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 44 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 45 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (RU 2015 1217). 46 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 47 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009 (RU 2009 6859). Nuovo testo giu- sta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). Pesca 12 / 20 923.31 5 I pescatori di professione che hanno precedentemente partecipato alla cattura di ri- produttori del coregone possono, in deroga al capoverso 2, posare due reti per i core- goni con una magliatura di almeno 38 mm e due reti per i coregoni con una magliatura di almeno 42 mm durante le ultime quattro notti di cattura precedenti Natale (ultimo giorno di levata delle reti: al più tardi il 23 dicembre) nell’alto lago e sul declivio. Si applica il capoverso 3 lettera c. I pesci catturati durante la pesca nel periodo natalizio devono essere spremuti: il materiale di riproduzione come pure le trote di lago cattu- rate pronte per la riproduzione devono essere consegnate ai rispettivi stabilimenti d’in- cubazione.48 6 In deroga ai capoversi 1, 2 e 4, dal 10 gennaio al 31 marzo per la cattura mirata di bottatrici nell’alto lago si possono sostituire al massimo tre reti di fondo con una quan- tità doppia di tramagli (reti di fondo a tre pareti). Per i tramagli valgono le seguenti misure massime e minime: a. magliatura delle pareti (reti esterne) di almeno 180 mm; b. magliatura della rete centrale (rete interna) di almeno 38 mm; c. lunghezza dei tre elementi di 50 m al massimo; d. altezza dei tre elementi di 2 m al massimo (stato di tensione). 7...49 7bis ...50 Art. 15 Grandi bertovelli con ali 1 I grandi bertovelli con ali possono essere impiegati soltanto se presentano un’altezza massima di 2 m. Le reti monofilo non sono ammesse. Lungo il cordone guida, nelle ali e nell’elemento centrale, la magliatura deve essere di almeno 32 mm. La gabbia deve essere a forma di parallelepipedo rettangolare e avere una sezione costante su tutta la lunghezza di almeno 1×1 m. 2 L’impiego di grandi bertovelli con ali è autorizzato tutto l’anno; bisogna vuotarli almeno ogni due giorni. 3 I grandi bertovelli con ali possono essere impiegati soltanto dove la profondità non è superiore all’altezza della rete. 4 Per ogni patente si possono impiegare solo due grandi bertovelli con ali.51 48 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015, e fino al 31 dic. 2015 se la disp. riguarda la posa di reti sul declivio (RU 2015 1217). 49 Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 50 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009 (RU 2009 6859). Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6343). 51 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4707). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 13 / 20 923.31 Art. 16 Bertovelli 1 I bertovelli possono essere impiegati soltanto se la loro altezza o il diametro alla prima imboccatura non supera i 60 cm. La magliatura della rete dei bertovelli deve essere di almeno 10 mm. Il cordone guida non deve superare i 6 m di lunghezza e le ali i 3 m per bertovello. I bertovelli metallici non sono ammessi. 2 L’impiego di bertovelli è autorizzato tutto l’anno. Dal 1° maggio al 15 settembre vanno vuotati quotidianamente negli altri periodi almeno ogni due giorni. Art. 17 Palamiti 1 L’impiego di palamiti è autorizzato tutto l’anno, in numero illimitato e con quanti ami si desiderino. 2 I palamiti vanno levati quotidianamente. Art. 18 Lenze 1 La lenza (ami e lenza, con o senza canna) può avere due ami al massimo che, durante la cattura, devono essere muniti di esche naturali o artificiali. Per la moschetta («Hegene») sono ammessi al massimo 5 ami. 2 Il pescatore può gettare simultaneamente due lenze al massimo. Contemporanea- mente alla moschetta non si possono impiegare altre lenze. 3 Per la pesca con la tirlindana sono autorizzati al massimo otto ami per patente e per imbarcazione.52 Sono ammessi o gli ami semplici con o senza ardiglione o gli ami a due o tre punte (ancorette) senza ardiglione. Dalle ore 12.00 del 1° novembre alle ore 12.00 del 10 gennaio nonché da un’imbarcazione a vela in movimento la pesca con la tirlindana è vietata. 4 Il pescatore deve sorvegliare costantemente le lenze. 5 Lo strappo («Reissen», «Schlenzen» o «Schränzen»), come pure il lancio con la mo- schetta sono vietati. 6 Nell’esercizio della pesca con lenze, deve essere rispettata una distanza minima di 25 metri dalle reti, dai bertovelli e dai palamiti.53 Art. 19 Bilancini («Hamen») 1 L’impiego del bilancino è permesso per la cattura di pesci da esca ai sensi dell’arti- colo 29 per il proprio fabbisogno. 2 La lunghezza di un lato del bilancino può essere di 1 m al massimo; la magliatura di 14 mm al massimo. 3 L’impiego del bilancino da un’imbarcazione in movimento non è permesso. 52 Nuovo testo del per. giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999, in vigore dal 15 set. 1999 (RU 1999 2221). 53 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4271). Pesca 14 / 20 923.31 Art. 20 Bottiglie per i pesci da esca Per la cattura di pesci da esca per il proprio fabbisogno possono essere impiegate bot- tiglie con una capacità di 10 litri al massimo (10 decimetri cubi); chi posa una bottiglia per i pesci da esca deve munirla del proprio nome. Art. 21 Guadino (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico) I guadini (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico) possono essere impiegati per tirare fuori dell’acqua i pesci catturati. Sezione 3: Disposizioni speciali per la cattura di riproduttori Art. 22 Cattura di riproduttori del Coregonus lavaretus (Blaufelchen) 1 Per la cattura di riproduttori del Coregonus lavaretus (Blaufelchen) possono essere impiegate soltanto le reti flottanti libere (art. 10). La corda delle reti flottanti può avere una lunghezza massima di 5 m. Ogni rete deve essere munita di almeno 4 galleggianti a distanza uguale l’uno dall’altro. I Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono ordi- nare deroghe relative alla lunghezza della corda e al numero delle reti, qualora la cat- tura regolamentare dei riproduttori lo esiga. 2 ...54 Art. 23 Cattura di riproduttori di altri coregoni 1 Per la cattura di riproduttori del Coregonus oxyrhynchus (Gangfisch) possono essere impiegate reti di fondo per i coregoni (art. 14 cpv. 1 lett. a). I Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono ordinare deroghe relative alla magliatura e al numero delle reti, qualora la cattura regolamentare dei riproduttori lo esiga. 2 e 3 ...55 Art. 24 Cattura di riproduttori della trota di lago Per la cattura di riproduttori della trota di lago i Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono rilasciare autorizzazioni speciali. Il numero delle reti e la magliatura devono essere scelti in modo da garantire l’esecuzione a regola d’arte della cattura dei ripro- duttori. 54 Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2012, con effetto dal 1° feb. 2013 (RU 2013 53). 55 Abrogati dal n. I dell’O del DATEC del 28 nov. 2003, con effetto dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5507). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 15 / 20 923.31 Sezione 4: Catture di massa e catture accessorie Art. 25 Catture di massa 1 Per catture di massa in complessi di reti flottanti libere o ancorate s’intendono le catture di un peso di 50 kg o più per patente e giorno, nella misura in cui non si tratti di un caso isolato e fortuito. 2 Per valutare se vi siano o meno catture di massa e per decidere quali misure debbano eventualmente essere adottate si ricorre a un comitato speciale formato da rappresen- tanti del Baden-Württemberg, della Baviera, dell’Austria e della Svizzera. I Cantoni di San Gallo e di Turgovia inviano un rappresentante comune in tale comitato. 3 Le misure ordinate dal comitato speciale singolarmente o in combinazione tra loro possono riferirsi: a. a una riduzione del numero delle reti; b. a ulteriori giorni di divieto per settimana; c. a una definizione della lunghezza delle corde; d.56 alla sostituzione delle reti flottanti con una magliatura di almeno 38 mm secondo gli articoli 10 capoverso 1 e 11 capoverso 1 con reti con una magliatura di almeno 40 mm o con una magliatura di almeno 44 mm. 4 Le misure devono avere una durata di validità; vanno abrogate non appena il peso delle catture è sceso a 20 kg per complesso di reti flottanti e per giorno.57 5 Il membro svizzero del comitato speciale comunica immediatamente le misure de- cise ai Cantoni di San Gallo e di Turgovia, i quali informano mediante una decisione individuale i detentori delle patenti di pesca professionale da essi rilasciate. Restano salve ulteriori restrizioni per i Cantoni di San Gallo e di Turgovia. 6 I Cantoni di San Gallo e di Turgovia informano immediatamente sulle misure ordi- nate il plenipotenziario della Confederazione per la pesca nel Lago di Costanza. Art. 26 Catture accessorie 1 Per catture accessorie s’intendono le catture di pesci sottomisura, le catture di pesci effettuate durante i periodi di divieto nonché i coregoni catturati in reti per il pesce persico. Se il loro numero supera quello dei pesci per i quali la rete è destinata in primo luogo, le catture accessorie sono designate come rilevanti.58 2 Per evitare catture accessorie rilevanti, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono ordinare singolarmente o in combinazione tra loro le seguenti misure: a. la sospensione della pesca nel settore critico (bandita); 56 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6403). 57 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1o gen. 2007 (RU 2006 5377). 58 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). Pesca 16 / 20 923.31 b. la limitazione delle reti con determinate magliature; c. altre misure opportune. 3 Nel caso di siti di riproduzione la cui area è definita in modo chiaro, la misura di cui al capoverso 2 lettera a si applica anche a fini preventivi (bandita).59 Capitolo 3: Disposizioni di protezione Art. 27 Periodi di divieto, lunghezze minime e altre disposizioni di protezione 1 Per le specie di pesci elencate qui appresso valgono i seguenti periodi di divieto e le seguenti lunghezze minime: Specie Periodo di divieto Lunghezza minima a.60 coregone 15 ottobre–10 gennaio – b.61 temolo 1° febbraio–30 aprile 35 cm c. trota 1° novembre–10 gennaio 50 cm d. trota iridea – – e.62 salmerino alpino (Rötel) 1° novembre–31 dicembre – f. luccioperca 1° aprile–31 maggio 40 cm g.63 pesce persico 20 aprile–10 maggio – h. carpa – 25 cm i. tinca – 20 cm j. anguilla – 50 cm.64 2 I periodi di divieto iniziano e finiscono sempre alle ore 12.00 dei giorni indicati. 3 Per lunghezza minima si intende la distanza tra l’estremità anteriore della testa e l’estremità posteriore della pinna caudale raccolta a fascio. 59 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2012, in vigore dal 1° feb. 2013 (RU 2013 53). 60 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 61 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 62 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4271). 63 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (RU 2015 1217). 64 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6859). Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 17 / 20 923.31 4 I pesci sottomisura catturati con lenze, bertovelli e grandi bertovelli con ali o quelli catturati durante il periodo di divieto devono essere rimessi immediatamente in acqua con la dovuta cura.65 5 Le acerine (Gymnocephali cernui) catturate devono essere tirate fuori dall’acqua.66 6 Le trote pronte a deporre le uova catturate nonché il materiale riproduttivo del Co- regonus lavaretus (Blaufelchen) e del Coregonus oxyrhynchus (Gangfisch) catturati nel periodo di divieto devono essere messi a disposizione dei servizi competenti. Detti pesci vengono restituiti dopo averne prelevato il materiale riproduttivo.67 7 Durante la pesca, il pescatore deve portare seco i mezzi ausiliari appropriati per de- terminare la lunghezza minima. 8 Dal 10 maggio alle ore 12.00 al 20 aprile alle ore 12.00, un pescatore che si serve di lenze può catturare al massimo 30 pesci persici al giorno. Dal 10 maggio al 15 settem- bre tutti i pesci persici catturati di lunghezza superiore a 13 cm, e negli altri periodi tutti i pesci persici catturati, devono essere tirati fuori dall’acqua.68 9 Dal 10 gennaio alle ore 12.00 al 15 ottobre alle ore 12.00, un pescatore che si serve di lenze può catturare al massimo 12 coregoni al giorno. Tutti i coregoni catturati devono essere tirati fuori dall’acqua.69 10 Dal 31 dicembre alle ore 12.00 al 1° novembre alle ore 12.00, un pescatore che si serve di lenze può catturare al massimo cinque salmerini alpini al giorno. Tutti i sal- merini alpini catturati devono essere tirati fuori dall’acqua.70 Art. 28 Zone di protezione 1 Sul declivio nel loro territorio, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia hanno facoltà di delimitare zone in cui gli effettivi dei pesci devono essere protetti per motivi ittiobio- logici. A tale scopo la pesca in dette zone può essere limitata o vietata del tutto per un certo periodo o per tutto l’anno. 2 I Cantoni di San Gallo e di Turgovia, con il consenso della conferenza internazionale dei plenipotenziari, possono delimitare zone di protezione anche in alto lago.71 65 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 66 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 67 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6403). 68 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4707). 69 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015 (RU 2015 1217). Nuovo te- sto giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). 70 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4271). 71 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999, in vigore dal 15 set. 1999 (RU 1999 2221). Pesca 18 / 20 923.31 Art. 29 Impiego di pesci da esca 1 Come esca si possono impiegare soltanto Gymnocephali cernui (Kaulbarsche) e pe- sci bianchi che provengono dal Lago di Costanza e per i quali non sono stabiliti né periodi di divieto né lunghezze minime. 2 È vietato utilizzare pesci da esca vivi.72 Capitolo 4: Esecuzione Art. 30 Vigilanza sulla pesca 1 Su richiesta dei competenti organi di vigilanza sulla pesca, le persone intente a pe- scare o in possesso di attrezzi da pesca sul o ai bordi del Lago di Costanza sono tenute in ogni momento a: a. declinare le loro generalità; b. esibire la patente di pesca, per controllo; c. mostrare gli attrezzi di cattura utilizzati per la pesca, i pesci e gli attrezzi da pesca che si trovano nel veicolo utilizzato per la pesca nonché i recipienti per mettervi i pesci. 2 Chi conduce un’imbarcazione dalla quale si pratica o è stata praticata la pesca deve fermarsi su intimazione degli organi di vigilanza sulla pesca. 3 Gli organi di vigilanza sulla pesca possono confiscare gli attrezzi da pesca contras- segnati in modo insufficiente o non corretto, mentre devono confiscare sul luogo gli attrezzi da pesca e gli altri mezzi analoghi non autorizzati o utilizzati contro le norme oppure portati seco abusivamente nonché le catture effettuate con essi. Il valore delle catture effettuate con tali attrezzi deve essere stimato. Gli attrezzi costituiti di più ele- menti sono considerati come un unico attrezzo. Tale provvedimento deve essere preso anche nei confronti dei pescatori di nazionalità straniera. In tal caso gli attrezzi confi- scati e le catture effettuate con essi vanno consegnati immediatamente agli organi di vigilanza sulla pesca dello Stato di appartenenza del pescatore. 4 Gli esercenti di pescherie e di aziende della ristorazione sono tenuti a permettere che gli organi di vigilanza effettuino i controlli, a fornire loro informazioni sulla prove- nienza dei pesci e a presentare le relative prove. Art. 31 Statistica dei ripopolamenti e delle catture 1 Le autorità cantonali competenti comunicano le immissioni di pesci, effettuate nel corso di un anno e ripartite secondo le specie e le classi di età, all’ Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)73, entro il 31 gennaio dell’anno successivo. 72 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2003 (RU 2001 3581). 73 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (RU 2004 4937). Di detta mod. è te- nuto conto in tutto il presente testo. Pesca nel Lago Superiore di Costanza. O del DATEC 19 / 20 923.31 2 I pescatori di professione sono tenuti a registrare sull’apposito formulario, in gior- nata, le catture (peso totale dei pesci non eviscerati e non squamati) ripartite secondo la specie e a consegnare il formulario al competente organo di vigilanza sulla pesca entro il giorno 5 del mese successivo. I competenti organi di vigilanza sulla pesca raccolgono i risultati mensili dei pescatori di professione assoggettati al loro circon- dario e ogni trimestre, entro il giorno 10 del mese che segue, li trasmettono, servendosi dell’apposito formulario, all’autorità cantonale competente. Quest’ultima, a sua volta, invia la statistica trimestrale delle catture all’UFAM, entro il giorno 15 del mese suc- cessivo.74 3 I pescatori sportivi compilano una statistica delle catture secondo le disposizioni dell’autorità cantonale competente in materia. Questa ne trasmette una ricapitolazione all’UFAM, entro il 31 gennaio. 4 Ogni anno, l’UFAM redige un rapporto sulla statistica delle catture globali effettuate dai pescatori di professione e sportivi e lo mette a disposizione dei Cantoni di San Gallo e di Turgovia nonché di tutti i plenipotenziari per la pesca nel Lago di Costanza. Art. 32 Obbligo d’annuncio 1 I pescatori devono annunciare immediatamente all’autorità competente le morie di pesci. 2 I marchi applicati ai pesci catturati vanno staccati con cura e consegnati agli organi di vigilanza sulla pesca con una breve informazione circa la specie, la lunghezza e il peso del pesce nonché la data e il luogo della cattura. Capitolo 5: Disposizioni finali Art. 33 Disposizione transitoria Le reti di fondo con un’altezza massima della rete di 2 m, una magliatura di 42 mm e un numero delle maglie di 28 (cfr. allegato) possono essere ancora impiegate se sono state piombate prima del 26 giugno 1996. Art. 33a75 Art. 34 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 15 novembre 1997. 74 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6859). 75 Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999 (RU 1999 2221). Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, con effetto dal 15 mar. 2017 (RU 2017 693). Pesca 20 / 20 923.31 Allegato76 Tavola per il calcolo dell’altezza delle reti in base al numero delle maglie Altezza massima delle reti Magliatura in mm Numero delle maglie 2 m 28 40 32 34 35 31 38 28 41 26 42 26 44 25 47 23 50 22 53 21 56 20 59 19 62 18 65 17 68 16 74 15 80 14 86 13 92 12 98 11 4 m 80 27 100 22 110 20 120 18 5 m 50 54 55 49 60 46 65 42 70 39 75 36 80 34 7 m 38 98 40 92 44 85 46 81 48 78 76 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del DATEC del 21 dic. 2007, in vigore dal 10 gen. 2008 (RU 2008 11). Capitolo 1: Diritto di esercitare la pesca Art. 1 Definizioni Art. 2 Pesca professionale: patente di pesca sul declivio e patente di pesca d’alto lago Art. 2a Pesca professionale: sostituto Art. 2b Pesca professionale: patente con limite di età Art. 2c Pesca professionale: patente di allievo pescatore e patente di aggiornamento Art. 2d Pesca professionale: numero di patenti e condizioni di rilascio Art. 3 Pesca sportiva Art. 4 Catture speciali Capitolo 2: Attrezzi, generi e periodi di pesca Sezione 1: Disposizioni generali Art. 5 Attrezzi ammessi per la pesca professionale Art. 6 Attrezzi ammessi per la pesca sportiva Art. 7 Controllo e contrassegno degli attrezzi di cattura Art. 8 Porto e impiego di attrezzi di cattura Art. 9 Fonti di luce artificiale e apparecchi elettronici Sezione 2: Disposizioni speciali per i singoli attrezzi di cattura Art. 10 Complessi di reti flottanti libere Art. 11 Complessi di reti flottanti ancorate Art. 12 Complessi di reti tese (complessi ancorati) Art. 13 Reti da posta a maglia grande Art. 14 Reti di fondo Art. 15 Grandi bertovelli con ali Art. 16 Bertovelli Art. 17 Palamiti Art. 18 Lenze Art. 19 Bilancini («Hamen») Art. 20 Bottiglie per i pesci da esca Art. 21 Guadino (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico) Sezione 3: Disposizioni speciali per la cattura di riproduttori Art. 22 Cattura di riproduttori del Coregonus lavaretus (Blaufelchen) Art. 23 Cattura di riproduttori di altri coregoni Art. 24 Cattura di riproduttori della trota di lago Sezione 4: Catture di massa e catture accessorie Art. 25 Catture di massa Art. 26 Catture accessorie Capitolo 3: Disposizioni di protezione Art. 27 Periodi di divieto, lunghezze minime e altre disposizioni di protezione Art. 28 Zone di protezione Art. 29 Impiego di pesci da esca Capitolo 4: Esecuzione Art. 30 Vigilanza sulla pesca Art. 31 Statistica dei ripopolamenti e delle catture Art. 32 Obbligo d’annuncio Capitolo 5: Disposizioni finali Art. 33 Disposizione transitoria Art. 33a Art. 34 Entrata in vigore Allegato Tavola per il calcolo dell’altezza delle reti in base al numero delle maglie | <div _ngcontent-bsf-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--923.31--><p class="srnummer">923.31</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DATEC<br/>concernente la pesca<br/>nel Lago Superiore di Costanza<sup><sup><a fragment="#fn-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e15" id="fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup></sup></h1><p>del 9 ottobre 1997 (Stato 1° gennaio 2023) (Stato 1° gennaio 2023)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e15"><sup><a fragment="#fnbck-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 24 ott. 2005, in vigore dal 1° gen. 2006 (<a href="eli/oc/2005/666/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005 </b>4935</a>).</p></div></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle <br/>comunicazioni (DATEC)<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>visto l’articolo 14 capoverso 3 dell’ordinanza del 24 novembre 1993<sup><a fragment="#fn-d6e43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e43" id="fnbck-d6e43" routerlink="./">3</a></sup> <br/>concernente la legge federale sulla pesca,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo termine giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999, in vigore dal 15 set. 1999 (<a href="eli/oc/1999/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2221</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e43"><sup><a fragment="#fnbck-d6e43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e43" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1993/3384_3384_3384/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>923.01</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Diritto di esercitare la pesca</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai sensi della presente ordinanza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il Lago di Costanza è il Lago Superiore di Costanza (compreso il Lago di Ueberlingen) fino al vecchio ponte del Reno a Costanza;</dd><dt>b. </dt><dd>il declivio è la parte del Lago di Costanza che si congiunge con la riva, la cui profondità non supera i 25 m;</dd><dt>c. </dt><dd>l’alto lago è la parte del Lago di Costanza che si trova oltre il declivio.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e80" id="fnbck-d6e80" routerlink="./">4</a></sup><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2" routerlink="./"> Pesca professionale: patente di pesca sul declivio e patente di pesca d’alto lago</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ha diritto di esercitare la pesca professionale chi possiede una patente di pesca sul declivio o una patente di pesca d’alto lago, rilasciate dall’autorità competente. La patente è rilasciata al massimo fino al termine dell’anno civile in cui il titolare compie 70 anni. Viene rilasciata solo una patente per persona.</p><p><sup>2</sup> La patente di pesca sul declivio dà diritto a esercitare la pesca professionale nella zona del declivio svizzero. </p><p><sup>3</sup> La patente di pesca d’alto lago dà diritto a esercitare la pesca professionale in alto lago e nella zona del declivio svizzero. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e80"><sup><a fragment="#fnbck-d6e80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e80" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p></div></div></article><article id="art_2_a"><a name="a2a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_a" routerlink="./"><b>Art. 2</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e106" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e106" id="fnbck-d6e106" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_2_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_a" routerlink="./"> Pesca professionale: sostituto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Con l’autorizzazione dell’autorità competente, il titolare di una patente di pesca sul declivio o di una patente di pesca d’alto lago può eleggere un sostituto per la durata di sei settimane all’anno, senza indicare motivazioni, o fino a tre mesi all’anno in caso di malattia, dietro presentazione di un attestato medico. In casi motivati l’autorità competente può concedere deroghe. </p><p><sup>2</sup> Può essere sostituto soltanto chi è o è stato a sua volta titolare di una patente di pesca sul declivio o di una patente di pesca d’alto lago, oppure chi ha un’esperienza professionale di almeno due anni nella pesca fluviale e lacustre come itticoltore, operaio specializzato della pesca professionale o esperto dell’industria peschereccia.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e106"><sup><a fragment="#fnbck-d6e106" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e106" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p></div></div></article><article id="art_2_b"><a name="a2b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_b" routerlink="./"><b>Art. 2</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e129" id="fnbck-d6e129" routerlink="./">6</a></sup><a fragment="#art_2_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_b" routerlink="./"> Pesca professionale: patente con limite di età</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ha diritto di esercitare la pesca professionale a partire dal pensionamento o al più tardi dal compimento del 70°anno di età chi possiede una patente con limite di età, rilasciata dall’autorità competente.</p><p><sup>2</sup> La patente con limite di età autorizza sia alla pesca in alto lago con rete flottante, con la rispettiva magliatura minima ammessa, sia alla pesca nella zona del declivio svizzero.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e129"><sup><a fragment="#fnbck-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e129" routerlink="./">6</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p></div></div></article><article id="art_2_c"><a name="a2c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_c" routerlink="./"><b>Art. 2</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e152" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e152" id="fnbck-d6e152" routerlink="./">7</a></sup><a fragment="#art_2_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_c" routerlink="./"> Pesca professionale: patente di allievo pescatore e patente di aggiornamento</a><sup><a fragment="#fn-d6e162" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e162" id="fnbck-d6e162" routerlink="./">8</a></sup></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Ha diritto di esercitare la pesca professionale chi possiede una patente di allievo pescatore, rilasciata dall’autorità competente. Questi può esercitare la pesca soltanto se il titolare di una patente di pesca d’alto lago è presente.</p><p><sup>2</sup> La patente di allievo pescatore autorizza il titolare a esercitare la pesca sul Lago di Costanza conformemente a una patente di pesca d’alto lago.<sup><a fragment="#fn-d6e181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e181" id="fnbck-d6e181" routerlink="./">9</a></sup></p><p><sup>3</sup> La patente di allievo pescatore è rilasciata per la durata della formazione.<sup><a fragment="#fn-d6e193" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e193" id="fnbck-d6e193" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>4</sup> La patente di aggiornamento autorizza il titolare a esercitare la pesca sul Lago di Costanza conformemente a una patente di pesca d’alto lago. Il titolare non può essere sostituito.<sup><a fragment="#fn-d6e205" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e205" id="fnbck-d6e205" routerlink="./">11</a></sup></p><p><sup>5</sup> La patente di aggiornameneto può essere concessa per la durata dell’aggiornamento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>agli itticoltori con un’esperienza professionale di almento due anni iscritti al corso di aggiornamento per diventare esperti dell’industria peschereccia;</dd><dt>b. </dt><dd>a coloro che soddisfano i requisiti di ammissione all’esame di esperto dell’industria peschereccia e che sono iscritti al relativo corso di aggiornamento.<sup><a fragment="#fn-d6e225" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e225" id="fnbck-d6e225" routerlink="./">12</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e152"><sup><a fragment="#fnbck-d6e152" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e152" routerlink="./">7</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p><p id="fn-d6e162"><sup><a fragment="#fnbck-d6e162" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e162" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e181"><sup><a fragment="#fnbck-d6e181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e181" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/711/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022 </b>711</a>).</p><p id="fn-d6e193"><sup><a fragment="#fnbck-d6e193" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e193" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e205"><sup><a fragment="#fnbck-d6e205" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e205" routerlink="./">11</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e225"><sup><a fragment="#fnbck-d6e225" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e225" routerlink="./">12</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p></div></div></article><article id="art_2_d"><a name="a2d"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_d" routerlink="./"><b>Art. 2</b><i>d</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e238" id="fnbck-d6e238" routerlink="./">13</a></sup><a fragment="#art_2_d" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_2_d" routerlink="./"> Pesca professionale: numero di patenti e condizioni di rilascio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni di San Gallo e Turgovia stabiliscono d’intesa reciproca il numero di patenti di pesca d’alto lago e di patenti con limite di età che possono rilasciare ai sensi degli articoli 2 e 2<i>b</i>. Le reti flottanti non devono superare, complessivamente, il numero di 120. </p><p><sup>2</sup> Per le patenti da essi rilasciate, i Cantoni di San Gallo e Turgovia definiscono in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le condizioni che i richiedenti devono soddisfare per ottenere una patente ai sensi degli articoli 2, 2<i>b</i> e 2<i>c</i>;</dd><dt>b. </dt><dd>le zone del declivio nelle quali i titolari di un tipo di patente da essi rilasciato sono autorizzati a pescare;</dd><dt>c. </dt><dd>gli attrezzi e i generi di pesca ammessi per il declivio da ciascun tipo di patente e autorizzati secondo la presente ordinanza;</dd><dt>d. </dt><dd>le tariffe e gli emolumenti per il rilascio delle patenti;</dd><dt>e. </dt><dd>le domeniche e i giorni festivi legali in cui la presente ordinanza limita l’esercizio della pesca professionale.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e238"><sup><a fragment="#fnbck-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e238" routerlink="./">13</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Pesca sportiva</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ha diritto di esercitare la pesca sportiva nella zona del declivio svizzero e in alto lago chi possiede una patente di pescatore sportivo, rilasciata dall’autorità competente.</p><p><sup>2</sup> Per le patenti da essi rilasciate, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia definiscono in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le condizioni che i richiedenti devono soddisfare per ottenere una patente di pescatore sportivo;</dd><dt>b. </dt><dd>le zone del declivio nelle quali i titolari di una patente di pescatore sportivo sono autorizzati a pescare;</dd><dt>c. </dt><dd>le tariffe e gli emolumenti per il rilascio della patente di pescatore sportivo.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Catture speciali</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left"><sup>1</sup> I Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono effettuare o autorizzare catture speciali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>a scopi scientifici;</dd><dt>b. </dt><dd>per conservare un patrimonio ittico pregiato e ricco di specie;</dd><dt>c. </dt><dd>in situazioni di pesca eccezionali, quando la Conferenza internazionale dei plenipotenziari ha preso una decisione in tal senso, valida per un periodo massimo di tre mesi, che, per l’urgenza del provvedimento, non può essere eseguita altrimenti;</dd><dt>d. </dt><dd>per la cattura di riproduttori nell’interesse di un allevamento piscicolo artificiale.<sup><a fragment="#fn-d6e327" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e327" id="fnbck-d6e327" routerlink="./">14</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> Nei casi previsti dal capoverso 1 lettere a-c e fatti salvi gli articoli 22–24, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia non sono vincolati dalle disposizioni concernenti gli attrezzi, i generi e i periodi di pesca ammessi (art. 10–21), le lunghezze minime (art. 27) e i periodo di divieto (art. 27).<sup><a fragment="#fn-d6e339" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e339" id="fnbck-d6e339" routerlink="./">15</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’autorizzazione speciale ai sensi del capoverso l lettera d è accordata unicamente ai titolari di una patente di pesca professionale rilasciata dai Cantoni di San Gallo o di Turgovia. Il Cantone rilascia questa autorizzazione speciale con riserva di poterla revocare in qualsiasi momento soltanto a condizione che:<sup><a fragment="#fn-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e351" id="fnbck-d6e351" routerlink="./">16</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>gli elementi di riproduzione ottenuti vengano consegnati per l’incubazione ad un impianto apposito designato dai competenti organi di vigilanza sulla pesca;</dd><dt>b. </dt><dd>la cattura dei riproduttori venga iniziata soltanto dietro istruzione speciale;</dd><dt>c. </dt><dd>la cattura dei riproduttori venga immediatamente sospesa dietro istruzione speciale;</dd><dt>d. </dt><dd>la cattura di riproduttori del <i>Coregonus lavaretus</i> (Blaufelchen) e di riproduttori del <i>Coregonus oxyrhynchus</i> (Gangfisch) non sia effettuata il medesimo giorno.</dd></dl><p><sup>4</sup> I competenti organi di vigilanza sulla pesca comunicano agli autorizzati alla pesca l’inizio e la fine della stessa, il genere e la quantità delle catture di riproduttori.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e327"><sup><a fragment="#fnbck-d6e327" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e327" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2002 (<a href="eli/oc/2001/533/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 3581</a>).</p><p id="fn-d6e339"><sup><a fragment="#fnbck-d6e339" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e339" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2002 (<a href="eli/oc/2001/533/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 3581</a>).</p><p id="fn-d6e351"><sup><a fragment="#fnbck-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e351" routerlink="./">16</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2002 (<a href="eli/oc/2001/533/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 3581</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Attrezzi, generi e periodi di pesca</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Attrezzi ammessi per la pesca professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esercizio della pesca professionale è permesso soltanto con gli attrezzi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sul declivio, con:<dl><dt>1. </dt><dd>complessi di reti tese (art. 12),</dd><dt>2.<sup><a fragment="#fn-d6e406" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e406" id="fnbck-d6e406" routerlink="./">17</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>3. </dt><dd>reti di fondo (art. 14),</dd><dt>4. </dt><dd>grandi bertovelli con ali (art. 15),</dd><dt>5. </dt><dd>bertovelli (art. 16),</dd><dt>6. </dt><dd>palamiti (art. 17),</dd><dt>7. </dt><dd>gli attrezzi ammessi per pescatori sportivi (art. 6);</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>in alto lago, con:<dl><dt>1. </dt><dd>complessi di reti flottanti libere (art. 10),</dd><dt>2. </dt><dd>complessi di reti flottanti ancorate (art. 11),</dd><dt>3. </dt><dd>reti da posta a maglia grande<sup><a fragment="#fn-d6e446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e446" id="fnbck-d6e446" routerlink="./">18</a></sup> (art. 13),</dd><dt>4. </dt><dd>reti di fondo (art. 14),</dd><dt>5. </dt><dd>bertovelli (art. 16),</dd><dt>6. </dt><dd>palamiti (art. 17),</dd><dt>7. </dt><dd>gli attrezzi ammessi per pescatori sportivi (art. 6).</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> Se la presente ordinanza limita il numero degli attrezzi autorizzati in virtù di ciascuna patente, la patente di pesca in alto lago e quella preliminare di pesca sul declivio contano come una sola patente.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni di San Gallo e di Turgovia sono autorizzati a imporre ai titolari delle patenti da loro rilasciate ulteriori limitazioni relative agli attrezzi, ai generi e ai periodi di pesca, qualora serva alla conservazione di un patrimonio ittico pregiato e ricco di specie.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e406"><sup><a fragment="#fnbck-d6e406" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e406" routerlink="./">17</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 28 nov. 2003, con effetto dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 5507</a>).</p><p id="fn-d6e446"><sup><a fragment="#fnbck-d6e446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e446" routerlink="./">18</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/711/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022 </b>711</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Attrezzi ammessi per la pesca sportiva</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’esercizio della pesca sportiva è permesso soltanto con gli attrezzi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lenze (art. 18),</dd><dt>b. </dt><dd>bilancini («Hamen») (art. 19),</dd><dt>c. </dt><dd>bottiglie per i pesci da esca (art. 20) e</dd><dt>d. </dt><dd>guadini (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico) (art. 21).</dd></dl></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Controllo e contrassegno degli attrezzi di cattura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le reti e i bertovelli possono essere impiegati soltanto se corrispondono alle prescrizioni e se sono piombati dai competenti organi di vigilanza sulla pesca. Chi acquista un attrezzo di pesca già piombato può impiegarlo solo se i competenti organi di vigilanza sulla pesca lo hanno ripiombato. I grandi bertovelli con ali vanno muniti di un piombo nel punto più alto della rete, mentre i bertovelli alla prima imboccatura e tutte le altre reti ad ambo le estremità. Dopo la piombatura, le reti e i bertovelli non devono essere sottoposti ad alcun trattamento che possa far sì che singoli attrezzi superino le misure massime o non raggiungano le misure minime prescritte. Se da un controllo successivo risulta che una rete o un bertovello non corrisponde più alle prescrizioni, bisogna togliere i piombi. Prima del montaggio delle reti, gli organi di vigilanza sulla pesca possono prepiombarle, dopo averne controllato la magliatura, l’altezza e lo spessore del filo.</p><p><sup>2</sup> Le dimensioni delle maglie si misurano allo stato bagnato, riunendo 10 file di maglie orizzontalmente per un’altezza di 5 maglie e appendendovi un peso di 1 kg. La dimensione minima è rispettata se la misura media dei lati delle maglie corrisponde alla misura minima o la supera. La rete è bagnata quando è rimasta a bagno per almeno 12 ore immediatamente prima della misurazione.</p><p><sup>3</sup> L’altezza delle reti è calcolata in funzione del numero delle maglie, secondo la tabella dell’allegato.</p><p><sup>4</sup> Le reti e i complessi di reti così come i palamiti devono essere segnalati ad entrambe le estremità con boe o altri galleggianti. Sulle boe sono iscritti nome e cognome del titolare della patente e sui galleggianti le sole iniziali. In caso di possibili confusioni, occorre un contrassegno complementare. Sono salve le disposizioni del diritto della navigazione.<sup><a fragment="#fn-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e515" id="fnbck-d6e515" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e515"><sup><a fragment="#fnbck-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e515" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/900/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 6403</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Porto e impiego di attrezzi di cattura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sulle o lungo le acque del Lago di Costanza è ammesso il porto di attrezzi pronti per l’impiego purché siano conformi alle prescrizioni circa il genere, le caratteristiche e il numero e purché il pescatore sia autorizzato a impiegarli nel momento in questione. Un attrezzo di cattura con la lenza è pronto per l’impiego quando gli ami sono solidamente legati al filo. Le canne smontate, come pure le lenze completamente avvolte, con o senza ami, non sono considerate attrezzi pronti per l’impiego.</p><p><sup>2</sup> La posa e la levata degli attrezzi ammessi per la pesca professionale (art. 5) nonché l’esercizio della pesca con attrezzi di cattura con la lenza (art. 6) sono autorizzati un’ora prima dell’alba sino a un’ora dopo il tramonto. Il luogo di riferimento per la determinazione oraria dell’alba e del tramonto è la stazione meteorologica di Costanza. Dal 1° settembre fino al passaggio all’ora solare vale l’orario dell’alba del 1° settembre.<sup><a fragment="#fn-d6e537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e537" id="fnbck-d6e537" routerlink="./">20</a></sup></p><p><sup>3</sup> Le anguille e i siluri possono essere catturati dalla riva fino alle ore 01.00.<sup><a fragment="#fn-d6e549" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e549" id="fnbck-d6e549" routerlink="./">21</a></sup></p><p><sup>4</sup> Tutti gli attrezzi di cattura impiegati devono essere controllati e se del caso vuotati almeno ogni due giorni; sono fatti salvi gli articoli 16 capoverso 2 e 17 capoverso 2, nonché le disposizioni più severe emanate dai Cantoni competenti.<sup><a fragment="#fn-d6e561" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e561" id="fnbck-d6e561" routerlink="./">22</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e537"><sup><a fragment="#fnbck-d6e537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e537" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p><p id="fn-d6e549"><sup><a fragment="#fnbck-d6e549" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e549" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/711/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022 </b>711</a>).</p><p id="fn-d6e561"><sup><a fragment="#fnbck-d6e561" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e561" routerlink="./">22</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e573" id="fnbck-d6e573" routerlink="./">23</a></sup><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_9" routerlink="./"> Fonti di luce artificiale e apparecchi elettronici </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Durante la pesca è vietato utilizzare fonti di luce artificiale per attirare i pesci.</p><p><sup>2</sup> I radiogoniometri e gli altri apparecchi elettronici sono autorizzati soltanto per rilevare i complessi di reti flottanti libere. Chi intende utilizzare i radiogoniometri deve fornire agli organi di vigilanza sulla pesca i dati sugli apparecchi impiegati e sulle loro frequenze di trasmissione. Restano salve le disposizioni relative al diritto sulle telecomunicazioni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e573"><sup><a fragment="#fnbck-d6e573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e573" routerlink="./">23</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC dell’8 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/711/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022 </b>711</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Disposizioni speciali per i singoli attrezzi di cattura</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Complessi di reti flottanti libere</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la rete flottante libera valgono le seguenti misure massime e minime:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e608" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e608" id="fnbck-d6e608" routerlink="./">24</a></sup> </dt><dd>magliatura di almeno 38 mm;</dd><dt>b. </dt><dd>spessore del filo di almeno 0,12 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>lunghezza della rete di 120 m al massimo;</dd><dt>d. </dt><dd>altezza della rete di 7 m al massimo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non sono ammesse le ralinghe superiori natanti. Le estremità delle reti del complesso di reti flottanti libere sono da contrassegnare in quanto tali.<sup><a fragment="#fn-d6e631" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e631" id="fnbck-d6e631" routerlink="./">25</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’impiego di complessi di reti flottanti libere è autorizzato dalle ore 12.00 del 30 aprile alle ore 12.00 del 15 ottobre.<sup><a fragment="#fn-d6e643" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e643" id="fnbck-d6e643" routerlink="./">26</a></sup></p><p><sup>4</sup> Dalle ore 12.00 del 1° luglio alle ore 12.00 del 15 settembre la lunghezza delle corde deve essere di almeno 5 m.</p><p><sup>5</sup> I complessi di reti flottanti libere possono essere posati dal lunedì al giovedì; possono essere lasciate soltanto per una notte.</p><p><sup>6</sup> Dal 30 aprile al 31 maggio e dal 1° al 15 ottobre le reti possono essere posate non prima delle ore 15.00, e dal 1° giugno al 30 settembre non prima delle ore 16.00.<sup><a fragment="#fn-d6e661" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e661" id="fnbck-d6e661" routerlink="./">27</a></sup></p><p><sup>7</sup> Per ogni patente si possono impiegare simultaneamente cinque reti al massimo, che devono essere riunite in un complesso.<sup><a fragment="#fn-d6e673" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e673" id="fnbck-d6e673" routerlink="./">28</a></sup></p><p><sup>8</sup> In deroga all’articolo 10 capoverso 1 lettera a si possono impiegare le seguenti reti:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>abrogata</i></dd><dt>b. </dt><dd><i>abrogata</i></dd><dt>b. </dt><dd>dal 1° giugno alle ore 12.00 al 1° luglio alle ore 12.00: tre reti con una magliatura di almeno 38 mm e due reti con una magliatura di almeno 40 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>dal 1° luglio alle ore 12.00 al 1° agosto alle ore 12.00: quattro reti con una magliatura di almeno 38 mm e una rete con una magliatura di almeno 40 mm;</dd><dt>d. </dt><dd>dal 1° agosto alle ore 12.00 al 1° settembre alle ore 12.00: due reti con una magliatura di almeno 38 mm e tre reti con una magliatura di almeno 40 mm;</dd><dt>e. </dt><dd>dal 1° settembre alle ore 12.00 al 15 ottobre alle ore 12.00: cinque reti con una magliatura di almeno 40 mm.<sup><a fragment="#fn-d6e707" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e707" id="fnbck-d6e707" routerlink="./">29</a></sup></dd></dl><p><sup>9</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e720" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e720" id="fnbck-d6e720" routerlink="./">30</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e608"><sup><a fragment="#fnbck-d6e608" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e608" routerlink="./">24</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/747/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4707</a>).</p><p id="fn-d6e631"><sup><a fragment="#fnbck-d6e631" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e631" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 16 ott. 2000, in vigore dal 1° gen. 2001 (<a href="eli/oc/2000/438/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 2675</a>).</p><p id="fn-d6e643"><sup><a fragment="#fnbck-d6e643" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e643" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e661"><sup><a fragment="#fnbck-d6e661" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e661" routerlink="./">27</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e673"><sup><a fragment="#fnbck-d6e673" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e673" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 27 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/826/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 7621</a>).</p><p id="fn-d6e707"><sup><a fragment="#fnbck-d6e707" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e707" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/747/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4707</a>).</p><p id="fn-d6e720"><sup><a fragment="#fnbck-d6e720" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e720" routerlink="./">30</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999 (<a href="eli/oc/1999/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2221</a>). Abrogato dal n. I dell’O del 30 ago. 2002, con effetto dal 1° set. 2002 (<a href="eli/oc/2002/624/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002 </b>3952</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Complessi di reti flottanti ancorate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la rete flottante ancorata valgono le seguenti misure massime e minime:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e748" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e748" id="fnbck-d6e748" routerlink="./">31</a></sup> </dt><dd>magliatura di almeno 40 mm;</dd><dt>b. </dt><dd>spessore del filo di almeno 0,12 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>lunghezza della rete di 120 m al massimo;</dd><dt>d. </dt><dd>altezza della rete di 7 m al massimo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non sono ammesse le ralinghe superiori natanti. Le estremità delle reti del complesso di reti flottanti libere sono da contrassegnare come tali.<sup><a fragment="#fn-d6e771" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e771" id="fnbck-d6e771" routerlink="./">32</a></sup></p><p><sup>3</sup> I complessi di reti flottanti ancorate possono essere posati dalle ore 12.00 del 10 gennaio alle ore 12.00 del 30 aprile.<sup><a fragment="#fn-d6e785" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e785" id="fnbck-d6e785" routerlink="./">33</a></sup></p><p><sup>4</sup> La loro levata di domenica è vietata.<sup><a fragment="#fn-d6e797" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e797" id="fnbck-d6e797" routerlink="./">34</a></sup></p><p><sup>5</sup> Essi devono essere ancorati ad ambo le estremità; la distanza dagli altri complessi di reti flottanti ancorate e dai complessi di reti tese e da reti da posta a maglia grande deve essere di almeno 200 m.</p><p><sup>6</sup> Per ogni patente si possono impiegare simultaneamente cinque reti al massimo, che devono essere riunite al massimo in due complessi. Ogni singolo complesso di reti flottanti deve includere almeno due reti.<sup><a fragment="#fn-d6e812" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e812" id="fnbck-d6e812" routerlink="./">35</a></sup></p><p><sup>7</sup> In deroga all’articolo 11 capoverso 1 lettera a in un complesso di reti si possono impiegare due reti con una magliatura di almeno 38 mm e tre reti con una magliatura di almeno 40 mm dal 10 gennaio al 31 marzo e cinque reti con una magliatura di almeno 38 mm dal 1° aprile al 30 aprile.<sup><a fragment="#fn-d6e824" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e824" id="fnbck-d6e824" routerlink="./">36</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e748"><sup><a fragment="#fnbck-d6e748" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e748" routerlink="./">31</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e771"><sup><a fragment="#fnbck-d6e771" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e771" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1<sup>o</sup> gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/821/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>5377</a>).</p><p id="fn-d6e785"><sup><a fragment="#fnbck-d6e785" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e785" routerlink="./">33</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e797"><sup><a fragment="#fnbck-d6e797" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e797" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/741/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021 </b>741</a>).</p><p id="fn-d6e812"><sup><a fragment="#fnbck-d6e812" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e812" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/735/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4271</a>).</p><p id="fn-d6e824"><sup><a fragment="#fnbck-d6e824" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e824" routerlink="./">36</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999 (<a href="eli/oc/1999/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2221</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Complessi di reti tese (complessi ancorati)</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le reti utilizzate valgono le seguenti misure massime e minime:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e852" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e852" id="fnbck-d6e852" routerlink="./">37</a></sup> </dt><dd>magliatura di almeno 40 mm;</dd><dt>b. </dt><dd>spessore del filo di almeno 0,12 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>lunghezza della rete di 100 m al massimo;</dd><dt>d. </dt><dd>altezza della rete di 2 m al massimo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non sono ammesse le ralinghe superiori natanti.</p><p><sup>3</sup> L’impiego di complessi di reti tese è autorizzato dalle ore 12.00 del 10 gennaio alle ore 12.00 del 15 ottobre. Dalle ore 12.00 del 1° giugno alle ore 12.00 del 15 ottobre i titolari di una patente di pesca d’alto lago non sono autorizzati a posare i complessi di reti tese. Negli altri periodi è vietata la posa simultanea di complessi di reti flottanti libere o ancorate e di reti tese.</p><p><sup>4</sup> I complessi di reti tese:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non possono essere levati di domenica e nei giorni festivi dalle ore 12.00 del 10 gennaio alle ore 12.00 del 31 marzo;</dd><dt>b. </dt><dd>possono essere posati dalle ore 12.00 del 31 marzo alle ore 12.00 del 15 ottobre soltanto dal lunedì al giovedì; devono essere levati al più tardi alle ore 12.00 del venerdì.</dd></dl><p><sup>5</sup> Il complesso di reti tese deve essere ancorato ad ambo le estremità. Deve essere posato in modo che queste ultime si trovino sul declivio. La distanza da reti da posta a maglia grande e dai complessi di reti flottanti ancorate deve essere di almeno 200 m.</p><p><sup>6</sup> Per ogni patente si possono impiegare simultaneamente tre reti al massimo, che devono essere riunite in un complesso.<sup><a fragment="#fn-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e896" id="fnbck-d6e896" routerlink="./">38</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e852"><sup><a fragment="#fnbck-d6e852" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e852" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1<sup>o</sup> gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/821/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>5377</a>).</p><p id="fn-d6e896"><sup><a fragment="#fnbck-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e896" routerlink="./">38</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1<sup>o</sup> gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/821/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>5377</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b><b></b> <b></b>Reti da posta a maglia grande</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le reti utilizzate valgono le seguenti misure massime e minime:</p><dl><dt>a. </dt><dd>magliatura di almeno 70 mm;</dd><dt>b. </dt><dd>spessore del filo di almeno 0,20 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>lunghezza della rete di 100 m al massimo;</dd><dt>d. </dt><dd>altezza della rete di 5 m al massimo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non sono ammesse ralinghe superiori natanti.<sup><a fragment="#fn-d6e936" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e936" id="fnbck-d6e936" routerlink="./">39</a></sup></p><p><sup>3</sup> L’impiego di reti da posta a maglia grande è autorizzato dalle ore 12.00 del 10 gennaio alle ore 12.00 del 15 luglio. Non possono essere levati di domenica e nei giorni festivi.</p><p><sup>4</sup> Le reti da posta a maglia grande devono essere ancorati ad ambo le estremità; la distanza da altre reti da posta a maglia grande, da complessi di reti tese o da complessi di reti flottanti ancorate deve essere di almeno 200 m.</p><p><sup>5</sup> Per ogni patente possono essere impiegate simultaneamente tre reti al massimo, che devono essere riunite in un complesso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e936"><sup><a fragment="#fnbck-d6e936" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e936" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p></div></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Reti di fondo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le reti alzate sul fondo (reti di fondo) valgono le seguenti misure massime e minime:</p><dl><dt>a. </dt><dd>magliatura<dl><dt>1. </dt><dd>per la cattura del pesce persico (reti per il pesce persico): 28–32 mm,</dd><dt>2. </dt><dd>per la cattura dei coregoni (reti per i coregoni): 38–44 mm,</dd><dt>3.<sup><a fragment="#fn-d6e978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e978" id="fnbck-d6e978" routerlink="./">40</a></sup> </dt><dd>per la cattura dei lucci e luccioperca e altri pesci grandi (reti per pesci grandi): almeno 50 mm;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>spessore del filo di almeno 0,12 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>lunghezza della rete di 100 m al massimo;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e998" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e998" id="fnbck-d6e998" routerlink="./">41</a></sup> </dt><dd>altezza della rete: 2 m al massimo; per le reti per pesci grandi: 4 m al massimo.</dd></dl><p class="man-text-align-left"><sup><br/></sup></p><p><sup>2</sup> Le reti di fondo possono essere impiegate come segue:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e1023" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1023" id="fnbck-d6e1023" routerlink="./">42</a></sup> </dt><dd>reti per il pesce persico:</dd></dl></td><td><p>dal 10 febbraio alle ore 12.00 al 20 aprile alle ore 12.00 e dal 10 maggio alle ore 12.00 al 14 novembre alle ore 12.00; dal 10 maggio alle ore 12.00 al 30 settembre alle ore 12.00 le reti per <br/>il pesce persico possono essere posate fino a una profondità di al massimo 20 m;</p></td></tr><tr><td><dl><dt>b. </dt><dd>reti per i coregoni:</dd></dl></td><td><p>dal 10 gennaio alle ore 12.00 al 20 aprile alle ore 12.00 e dal 10 maggio alle ore 12.00 al 15 ottobre alle ore 12.00;</p></td></tr><tr><td><dl><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e1054" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1054" id="fnbck-d6e1054" routerlink="./">43</a></sup> </dt><dd>reti per pesci grandi:</dd></dl></td><td><p>dal 10 gennaio alle ore 12.00 al 14 novembre alle <br/>ore 12.00.<sup><a fragment="#fn-d6e1070" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1070" id="fnbck-d6e1070" routerlink="./">44</a></sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>3</sup> Nell’impiego delle reti di fondo conformemente ai capoversi 1 e 2 valgono le seguenti limitazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dall’11 maggio al 30 settembre devono essere levate ogni giorno;</dd><dt>b. </dt><dd>dall’11 maggio al 30 settembre devono essere levate di sabato non più tardi delle ore 12.00 e nei giorni feriali precedenti i giorni festivi non più tardi delle ore 18.00;</dd><dt>c. </dt><dd>dal 1° ottobre al 20 aprile non possono essere levate di domenica e nei giorni festivi; è esclusa la cattura di riproduttori dei coregoni;</dd><dt>d. </dt><dd>dall’11 maggio al 30 settembre possono essere posate di domenica e nei giorni festivi soltanto a partire dalle ore 17.00. <sup><a fragment="#fn-d6e1096" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1096" id="fnbck-d6e1096" routerlink="./">45</a></sup></dd></dl><p><sup>4</sup> Per ogni patente possono essere impiegate simultaneamente al massimo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sei reti per il pesce persico e sei reti per i coregoni;</dd><dt>b. </dt><dd>otto reti per pesci grandi.<sup><a fragment="#fn-d6e1116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1116" id="fnbck-d6e1116" routerlink="./">46</a></sup></dd></dl><p><sup>4bis</sup> In deroga al capoverso 2 lettera c, dal 1° aprile alle ore 12.00 al 31 maggio alle ore 12.00 le otto reti per pesci grandi possono essere posate solo senza mettere in pericolo i luoghi di riproduzione dei luccioperca noti e dal 15 novembre alle ore 12.00 al 10 gennaio alle ore 12.00 solo in alto lago.<sup><a fragment="#fn-d6e1128" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1128" id="fnbck-d6e1128" routerlink="./">47</a></sup></p><p><sup>5</sup> I pescatori di professione che hanno precedentemente partecipato alla cattura di riproduttori del coregone possono, in deroga al capoverso 2, posare due reti per i coregoni con una magliatura di almeno 38 mm e due reti per i coregoni con una magliatura di almeno 42 mm durante le ultime quattro notti di cattura precedenti Natale (ultimo giorno di levata delle reti: al più tardi il 23 dicembre) nell’alto lago e sul declivio. Si applica il capoverso 3 lettera c. I pesci catturati durante la pesca nel periodo natalizio devono essere spremuti: il materiale di riproduzione come pure le trote di lago catturate pronte per la riproduzione devono essere consegnate ai rispettivi stabilimenti d’incubazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1146" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1146" id="fnbck-d6e1146" routerlink="./">48</a></sup></p><p><sup>6</sup> In deroga ai capoversi 1, 2 e 4, dal 10 gennaio al 31 marzo per la cattura mirata di bottatrici nell’alto lago si possono sostituire al massimo tre reti di fondo con una quantità doppia di tramagli (reti di fondo a tre pareti). Per i tramagli valgono le seguenti misure massime e minime:</p><dl><dt>a. </dt><dd>magliatura delle pareti (reti esterne) di almeno 180 mm;</dd><dt>b. </dt><dd>magliatura della rete centrale (rete interna) di almeno 38 mm;</dd><dt>c. </dt><dd>lunghezza dei tre elementi di 50 m al massimo;</dd><dt>d. </dt><dd>altezza dei tre elementi di 2 m al massimo (stato di tensione).</dd></dl><p><sup>7</sup>...<sup><a fragment="#fn-d6e1174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1174" id="fnbck-d6e1174" routerlink="./">49</a></sup></p><p><sup>7bis</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1186" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1186" id="fnbck-d6e1186" routerlink="./">50</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e978"><sup><a fragment="#fnbck-d6e978" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e978" routerlink="./">40</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e998"><sup><a fragment="#fnbck-d6e998" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e998" routerlink="./">41</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e1023"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1023" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1023" routerlink="./">42</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e1054"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1054" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1054" routerlink="./">43</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e1070"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1070" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1070" routerlink="./">44</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1096"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1096" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1096" routerlink="./">45</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (<a href="eli/oc/2015/243/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>1217</a>).</p><p id="fn-d6e1116"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1116" routerlink="./">46</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e1128"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1128" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1128" routerlink="./">47</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009 (<a href="eli/oc/2009/840/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009 </b>6859</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e1146"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1146" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1146" routerlink="./">48</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015, e fino al 31 dic. 2015 se la disp. riguarda la posa di reti sul declivio (<a href="eli/oc/2015/243/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>1217</a>).</p><p id="fn-d6e1174"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1174" routerlink="./">49</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p><p id="fn-d6e1186"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1186" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1186" routerlink="./">50</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009 (<a href="eli/oc/2009/840/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009 </b>6859</a>). Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 30 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1036/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020 </b>6343</a>).</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Grandi bertovelli con ali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I grandi bertovelli con ali possono essere impiegati soltanto se presentano un’altezza massima di 2 m. Le reti monofilo non sono ammesse. Lungo il cordone guida, nelle ali e nell’elemento centrale, la magliatura deve essere di almeno 32 mm. La gabbia deve essere a forma di parallelepipedo rettangolare e avere una sezione costante su tutta la lunghezza di almeno 1×1 m.</p><p><sup>2</sup> L’impiego di grandi bertovelli con ali è autorizzato tutto l’anno; bisogna vuotarli almeno ogni due giorni.</p><p><sup>3</sup> I grandi bertovelli con ali possono essere impiegati soltanto dove la profondità non è superiore all’altezza della rete.</p><p><sup>4</sup> Per ogni patente si possono impiegare solo due grandi bertovelli con ali.<sup><a fragment="#fn-d6e1219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1219" id="fnbck-d6e1219" routerlink="./">51</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1219"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1219" routerlink="./">51</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/747/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4707</a>).</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Bertovelli</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I bertovelli possono essere impiegati soltanto se la loro altezza o il diametro alla prima imboccatura non supera i 60 cm. La magliatura della rete dei bertovelli deve essere di almeno 10 mm. Il cordone guida non deve superare i 6 m di lunghezza e le ali i 3 m per bertovello. I bertovelli metallici non sono ammessi.</p><p><sup>2</sup> L’impiego di bertovelli è autorizzato tutto l’anno. Dal 1° maggio al 15 settembre vanno vuotati quotidianamente negli altri periodi almeno ogni due giorni.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Palamiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impiego di palamiti è autorizzato tutto l’anno, in numero illimitato e con quanti ami si desiderino.</p><p><sup>2</sup> I palamiti vanno levati quotidianamente.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Lenze</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La lenza (ami e lenza, con o senza canna) può avere due ami al massimo che, durante la cattura, devono essere muniti di esche naturali o artificiali. Per la moschetta («Hegene») sono ammessi al massimo 5 ami.</p><p><sup>2</sup> Il pescatore può gettare simultaneamente due lenze al massimo. Contemporaneamente alla moschetta non si possono impiegare altre lenze.</p><p><sup>3</sup> Per la pesca con la tirlindana sono autorizzati al massimo otto ami per patente e per imbarcazione.<sup><a fragment="#fn-d6e1270" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1270" id="fnbck-d6e1270" routerlink="./">52</a></sup> Sono ammessi o gli ami semplici con o senza ardiglione o gli ami a due o tre punte (ancorette) senza ardiglione. Dalle ore 12.00 del 1° novembre alle ore 12.00 del 10 gennaio nonché da un’imbarcazione a vela in movimento la pesca con la tirlindana è vietata.</p><p><sup>4</sup> Il pescatore deve sorvegliare costantemente le lenze.</p><p><sup>5</sup> Lo strappo («Reissen», «Schlenzen» o «Schränzen»), come pure il lancio con la moschetta sono vietati.</p><p><sup>6</sup> Nell’esercizio della pesca con lenze, deve essere rispettata una distanza minima di 25 metri dalle reti, dai bertovelli e dai palamiti.<sup><a fragment="#fn-d6e1289" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1289" id="fnbck-d6e1289" routerlink="./">53</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1270"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1270" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1270" routerlink="./">52</a></sup> Nuovo testo del per. giusta il n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999, in vigore dal 15 set. 1999 (<a href="eli/oc/1999/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2221</a>).</p><p id="fn-d6e1289"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1289" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1289" routerlink="./">53</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/735/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4271</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Bilancini («Hamen»)</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impiego del bilancino è permesso per la cattura di pesci da esca ai sensi dell’articolo 29 per il proprio fabbisogno.</p><p><sup>2</sup> La lunghezza di un lato del bilancino può essere di 1 m al massimo; la magliatura di 14 mm al massimo.</p><p><sup>3</sup> L’impiego del bilancino da un’imbarcazione in movimento non è permesso.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Bottiglie per i pesci da esca</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la cattura di pesci da esca per il proprio fabbisogno possono essere impiegate bottiglie con una capacità di 10 litri al massimo (10 decimetri cubi); chi posa una bottiglia per i pesci da esca deve munirla del proprio nome.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b><b></b> <b></b>Guadino (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico)</a></h6><div class="collapseable"> <p>I guadini (guadino a mano, guadino circolare o semicircolare, con manico) possono essere impiegati per tirare fuori dell’acqua i pesci catturati.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Disposizioni speciali per la cattura di riproduttori</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Cattura di riproduttori del Coregonus lavaretus (Blaufelchen)</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la cattura di riproduttori del <i>Coregonus lavaretus</i> (Blaufelchen) possono essere impiegate soltanto le reti flottanti libere (art. 10). La corda delle reti flottanti può avere una lunghezza massima di 5 m. Ogni rete deve essere munita di almeno 4 galleggianti a distanza uguale l’uno dall’altro. I Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono ordinare deroghe relative alla lunghezza della corda e al numero delle reti, qualora la cattura regolamentare dei riproduttori lo esiga.</p><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1353" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1353" id="fnbck-d6e1353" routerlink="./">54</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1353"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1353" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1353" routerlink="./">54</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2012, con effetto dal 1° feb. 2013 (<a href="eli/oc/2013/10/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>53</a>).</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Cattura di riproduttori di altri coregoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per la cattura di riproduttori del <i>Coregonus oxyrhynchus</i> (Gangfisch) possono essere impiegate reti di fondo per i coregoni (art. 14 cpv. 1 lett. a). I Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono ordinare deroghe relative alla magliatura e al numero delle reti, qualora la cattura regolamentare dei riproduttori lo esiga.</p><p><sup>2</sup> e <sup>3</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e1379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1379" id="fnbck-d6e1379" routerlink="./">55</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1379"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1379" routerlink="./">55</a></sup> Abrogati dal n. I dell’O del DATEC del 28 nov. 2003, con effetto dal 1° gen. 2004 (<a href="eli/oc/2003/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 5507</a>).</p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Cattura di riproduttori della trota di lago</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la cattura di riproduttori della trota di lago i Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono rilasciare autorizzazioni speciali. Il numero delle reti e la magliatura devono essere scelti in modo da garantire l’esecuzione a regola d’arte della cattura dei riproduttori.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Catture di massa e catture accessorie</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Catture di massa</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per catture di massa in complessi di reti flottanti libere o ancorate s’intendono le catture di un peso di 50 kg o più per patente e giorno, nella misura in cui non si tratti di un caso isolato e fortuito.</p><p><sup>2</sup> Per valutare se vi siano o meno catture di massa e per decidere quali misure debbano eventualmente essere adottate si ricorre a un comitato speciale formato da rappresentanti del Baden-Württemberg, della Baviera, dell’Austria e della Svizzera. I Cantoni di San Gallo e di Turgovia inviano un rappresentante comune in tale comitato.</p><p><sup>3</sup> Le misure ordinate dal comitato speciale singolarmente o in combinazione tra loro possono riferirsi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>a una riduzione del numero delle reti;</dd><dt>b. </dt><dd>a ulteriori giorni di divieto per settimana;</dd><dt>c. </dt><dd>a una definizione della lunghezza delle corde;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e1428" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1428" id="fnbck-d6e1428" routerlink="./">56</a></sup> </dt><dd>alla sostituzione delle reti flottanti con una magliatura di almeno 38 mm secondo gli articoli 10 capoverso 1 e 11 capoverso 1 con reti con una magliatura di almeno 40 mm o con una magliatura di almeno 44 mm.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le misure devono avere una durata di validità; vanno abrogate non appena il peso delle catture è sceso a 20 kg per complesso di reti flottanti e per giorno.<sup><a fragment="#fn-d6e1442" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1442" id="fnbck-d6e1442" routerlink="./">57</a></sup></p><p><sup>5</sup> Il membro svizzero del comitato speciale comunica immediatamente le misure decise ai Cantoni di San Gallo e di Turgovia, i quali informano mediante una decisione individuale i detentori delle patenti di pesca professionale da essi rilasciate. Restano salve ulteriori restrizioni per i Cantoni di San Gallo e di Turgovia.</p><p><sup>6</sup> I Cantoni di San Gallo e di Turgovia informano immediatamente sulle misure ordinate il plenipotenziario della Confederazione per la pesca nel Lago di Costanza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1428"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1428" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1428" routerlink="./">56</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/900/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 6403</a>).</p><p id="fn-d6e1442"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1442" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1442" routerlink="./">57</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 6 dic. 2006, in vigore dal 1<sup>o</sup> gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/821/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>5377</a>).</p></div></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Catture accessorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per catture accessorie s’intendono le catture di pesci sottomisura, le catture di pesci effettuate durante i periodi di divieto nonché i coregoni catturati in reti per il pesce persico. Se il loro numero supera quello dei pesci per i quali la rete è destinata in primo luogo, le catture accessorie sono designate come rilevanti.<sup><a fragment="#fn-d6e1469" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1469" id="fnbck-d6e1469" routerlink="./">58</a></sup></p><p><sup>2</sup> Per evitare catture accessorie rilevanti, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia possono ordinare singolarmente o in combinazione tra loro le seguenti misure:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la sospensione della pesca nel settore critico (bandita);</dd><dt>b. </dt><dd>la limitazione delle reti con determinate magliature;</dd><dt>c. </dt><dd>altre misure opportune.</dd></dl><p><sup>3</sup> Nel caso di siti di riproduzione la cui area è definita in modo chiaro, la misura di cui al capoverso 2 lettera a si applica anche a fini preventivi (bandita).<sup><a fragment="#fn-d6e1494" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1494" id="fnbck-d6e1494" routerlink="./">59</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1469"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1469" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1469" routerlink="./">58</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1494"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1494" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1494" routerlink="./">59</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2012, in vigore dal 1° feb. 2013 (<a href="eli/oc/2013/10/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013 </b>53</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Disposizioni di protezione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Periodi di divieto, lunghezze minime e altre disposizioni di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le specie di pesci elencate qui appresso valgono i seguenti periodi di divieto e le seguenti lunghezze minime:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Specie</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Periodo di divieto</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Lunghezza minima</p></th></tr><tr><td><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e1533" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1533" id="fnbck-d6e1533" routerlink="./">60</a></sup> </dt><dd>coregone</dd></dl></td><td><p>15 ottobre–10 gennaio</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><dl><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1556" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1556" id="fnbck-d6e1556" routerlink="./">61</a></sup> </dt><dd>temolo</dd></dl></td><td><p>1° febbraio–30 aprile</p></td><td><p>35 cm</p></td></tr><tr><td><dl><dt>c. </dt><dd>trota</dd></dl></td><td><p>1° novembre–10 gennaio</p></td><td><p>50 cm</p></td></tr><tr><td><dl><dt>d. </dt><dd>trota iridea</dd></dl></td><td><p>–</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><dl><dt>e.<sup><a fragment="#fn-d6e1603" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1603" id="fnbck-d6e1603" routerlink="./">62</a></sup> </dt><dd>salmerino alpino (Rötel)</dd></dl></td><td><p>1° novembre–31 dicembre</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><dl><dt>f. </dt><dd>luccioperca</dd></dl></td><td><p>1° aprile–31 maggio</p></td><td><p>40 cm</p></td></tr><tr><td><dl><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e1638" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1638" id="fnbck-d6e1638" routerlink="./">63</a></sup> </dt><dd>pesce persico</dd></dl></td><td><p>20 aprile–10 maggio</p></td><td><p>–</p></td></tr><tr><td><dl><dt>h. </dt><dd>carpa</dd></dl></td><td><p>–</p></td><td><p>25 cm</p></td></tr><tr><td><dl><dt>i. </dt><dd>tinca</dd></dl></td><td><p>–</p></td><td><p>20 cm</p></td></tr><tr><td><dl><dt>j. </dt><dd>anguilla</dd></dl></td><td><p>–</p></td><td><p>50 cm.<sup><a fragment="#fn-d6e1691" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1691" id="fnbck-d6e1691" routerlink="./">64</a></sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> I periodi di divieto iniziano e finiscono sempre alle ore 12.00 dei giorni indicati.</p><p><sup>3</sup> Per lunghezza minima si intende la distanza tra l’estremità anteriore della testa e l’estremità posteriore della pinna caudale raccolta a fascio.</p><p><sup>4</sup> I pesci sottomisura catturati con lenze, bertovelli e grandi bertovelli con ali o quelli catturati durante il periodo di divieto devono essere rimessi immediatamente in acqua con la dovuta cura.<sup><a fragment="#fn-d6e1709" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1709" id="fnbck-d6e1709" routerlink="./">65</a></sup></p><p><sup>5</sup> Le acerine <i>(Gymnocephali cernui)</i> catturate devono essere tirate fuori dall’acqua.<sup><a fragment="#fn-d6e1723" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1723" id="fnbck-d6e1723" routerlink="./">66</a></sup></p><p><sup>6</sup> Le trote pronte a deporre le uova catturate nonché il materiale riproduttivo del <i>Coregonus lavaretus</i> (Blaufelchen) e del <i>Coregonus oxyrhynchus</i> (Gangfisch) catturati nel periodo di divieto devono essere messi a disposizione dei servizi competenti. Detti pesci vengono restituiti dopo averne prelevato il materiale riproduttivo.<sup><a fragment="#fn-d6e1739" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1739" id="fnbck-d6e1739" routerlink="./">67</a></sup></p><p><sup>7</sup> Durante la pesca, il pescatore deve portare seco i mezzi ausiliari appropriati per determinare la lunghezza minima.</p><p><sup>8</sup> Dal 10 maggio alle ore 12.00 al 20 aprile alle ore 12.00, un pescatore che si serve di lenze può catturare al massimo 30 pesci persici al giorno. Dal 10 maggio al 15 settembre tutti i pesci persici catturati di lunghezza superiore a 13 cm, e negli altri periodi tutti i pesci persici catturati, devono essere tirati fuori dall’acqua.<sup><a fragment="#fn-d6e1754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1754" id="fnbck-d6e1754" routerlink="./">68</a></sup></p><p><sup>9</sup> Dal 10 gennaio alle ore 12.00 al 15 ottobre alle ore 12.00, un pescatore che si serve di lenze può catturare al massimo 12 coregoni al giorno. Tutti i coregoni catturati devono essere tirati fuori dall’acqua.<sup><a fragment="#fn-d6e1766" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1766" id="fnbck-d6e1766" routerlink="./">69</a></sup></p><p><sup>10</sup> Dal 31 dicembre alle ore 12.00 al 1° novembre alle ore 12.00, un pescatore che si serve di lenze può catturare al massimo cinque salmerini alpini al giorno. Tutti i salmerini alpini catturati devono essere tirati fuori dall’acqua.<sup><a fragment="#fn-d6e1784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1784" id="fnbck-d6e1784" routerlink="./">70</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1533"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1533" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1533" routerlink="./">60</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1556"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1556" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1556" routerlink="./">61</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1603"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1603" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1603" routerlink="./">62</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/735/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4271</a>).</p><p id="fn-d6e1638"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1638" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1638" routerlink="./">63</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (<a href="eli/oc/2015/243/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015 </b>1217</a>).</p><p id="fn-d6e1691"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1691" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1691" routerlink="./">64</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (<a href="eli/oc/2009/840/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009 </b>6859</a>).</p><p id="fn-d6e1709"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1709" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1709" routerlink="./">65</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1723"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1723" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1723" routerlink="./">66</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1739"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1739" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1739" routerlink="./">67</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 14 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/900/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 6403</a>).</p><p id="fn-d6e1754"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1754" routerlink="./">68</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 26 nov. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/747/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 4707</a>).</p><p id="fn-d6e1766"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1766" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1766" routerlink="./">69</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 17 apr. 2015 (<a href="eli/oc/2015/243/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 1217</a>). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, in vigore dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p><p id="fn-d6e1784"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1784" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1784" routerlink="./">70</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 25 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/735/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4271</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Zone di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sul declivio nel loro territorio, i Cantoni di San Gallo e di Turgovia hanno facoltà di delimitare zone in cui gli effettivi dei pesci devono essere protetti per motivi ittiobiologici. A tale scopo la pesca in dette zone può essere limitata o vietata del tutto per un certo periodo o per tutto l’anno.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni di San Gallo e di Turgovia, con il consenso della conferenza internazionale dei plenipotenziari, possono delimitare zone di protezione anche in alto lago.<sup><a fragment="#fn-d6e1806" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1806" id="fnbck-d6e1806" routerlink="./">71</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1806"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1806" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1806" routerlink="./">71</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999, in vigore dal 15 set. 1999 (<a href="eli/oc/1999/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2221</a>).</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Impiego di pesci da esca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Come esca si possono impiegare soltanto <i>Gymnocephali cernui </i>(Kaulbarsche) e pesci bianchi che provengono dal Lago di Costanza e per i quali non sono stabiliti né periodi di divieto né lunghezze minime.</p><p><sup>2</sup> È vietato utilizzare pesci da esca vivi.<sup><a fragment="#fn-d6e1830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1830" id="fnbck-d6e1830" routerlink="./">72</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1830"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1830" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1830" routerlink="./">72</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 15 ott. 2001, in vigore dal 1° gen. 2003 (<a href="eli/oc/2001/533/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 3581</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Esecuzione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Vigilanza sulla pesca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Su richiesta dei competenti organi di vigilanza sulla pesca, le persone intente a pescare o in possesso di attrezzi da pesca sul o ai bordi del Lago di Costanza sono tenute in ogni momento a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>declinare le loro generalità;</dd><dt>b. </dt><dd>esibire la patente di pesca, per controllo;</dd><dt>c. </dt><dd>mostrare gli attrezzi di cattura utilizzati per la pesca, i pesci e gli attrezzi da pesca che si trovano nel veicolo utilizzato per la pesca nonché i recipienti per mettervi i pesci.</dd></dl><p><sup>2</sup> Chi conduce un’imbarcazione dalla quale si pratica o è stata praticata la pesca deve fermarsi su intimazione degli organi di vigilanza sulla pesca.</p><p><sup>3</sup> Gli organi di vigilanza sulla pesca possono confiscare gli attrezzi da pesca contrassegnati in modo insufficiente o non corretto, mentre devono confiscare sul luogo gli attrezzi da pesca e gli altri mezzi analoghi non autorizzati o utilizzati contro le norme oppure portati seco abusivamente nonché le catture effettuate con essi. Il valore delle catture effettuate con tali attrezzi deve essere stimato. Gli attrezzi costituiti di più elementi sono considerati come un unico attrezzo. Tale provvedimento deve essere preso anche nei confronti dei pescatori di nazionalità straniera. In tal caso gli attrezzi confiscati e le catture effettuate con essi vanno consegnati immediatamente agli organi di vigilanza sulla pesca dello Stato di appartenenza del pescatore.</p><p><sup>4</sup> Gli esercenti di pescherie e di aziende della ristorazione sono tenuti a permettere che gli organi di vigilanza effettuino i controlli, a fornire loro informazioni sulla provenienza dei pesci e a presentare le relative prove.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Statistica dei ripopolamenti e delle catture</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità cantonali competenti comunicano le immissioni di pesci, effettuate nel corso di un anno e ripartite secondo le specie e le classi di età, all’ Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)<sup><a fragment="#fn-d6e1880" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1880" id="fnbck-d6e1880" routerlink="./">73</a></sup>, entro il 31 gennaio dell’anno successivo.</p><p><sup>2</sup> I pescatori di professione sono tenuti a registrare sull’apposito formulario, in giornata, le catture (peso totale dei pesci non eviscerati e non squamati) ripartite secondo la specie e a consegnare il formulario al competente organo di vigilanza sulla pesca entro il giorno 5 del mese successivo. I competenti organi di vigilanza sulla pesca raccolgono i risultati mensili dei pescatori di professione assoggettati al loro circondario e ogni trimestre, entro il giorno 10 del mese che segue, li trasmettono, servendosi dell’apposito formulario, all’autorità cantonale competente. Quest’ultima, a sua volta, invia la statistica trimestrale delle catture all’UFAM, entro il giorno 15 del mese successivo.<sup><a fragment="#fn-d6e1893" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1893" id="fnbck-d6e1893" routerlink="./">74</a></sup></p><p><sup>3</sup> I pescatori sportivi compilano una statistica delle catture secondo le disposizioni dell’autorità cantonale competente in materia. Questa ne trasmette una ricapitolazione all’UFAM, entro il 31 gennaio.</p><p><sup>4</sup> Ogni anno, l’UFAM redige un rapporto sulla statistica delle catture globali effettuate dai pescatori di professione e sportivi e lo mette a disposizione dei Cantoni di San Gallo e di Turgovia nonché di tutti i plenipotenziari per la pesca nel Lago di Costanza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1880"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1880" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1880" routerlink="./">73</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e1893"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1893" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1893" routerlink="./">74</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DATEC del 1° dic. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (<a href="eli/oc/2009/840/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009 </b>6859</a>).</p></div></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b><b></b> <b></b>Obbligo d’annuncio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I pescatori devono annunciare immediatamente all’autorità competente le morie di pesci.</p><p><sup>2</sup> I marchi applicati ai pesci catturati vanno staccati con cura e consegnati agli organi di vigilanza sulla pesca con una breve informazione circa la specie, la lunghezza e il peso del pesce nonché la data e il luogo della cattura.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Disposizione transitoria</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le reti di fondo con un’altezza massima della rete di 2 m, una magliatura di 42 mm e un numero delle maglie di 28 (cfr. allegato) possono essere ancora impiegate se sono state piombate prima del 26 giugno 1996.</p></div></article><article id="art_33_a"><a name="a33a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_33_a" routerlink="./"><b>Art. 33</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1939" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1939" id="fnbck-d6e1939" routerlink="./">75</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1939"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1939" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1939" routerlink="./">75</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DATEC del 30 ago. 1999 (<a href="eli/oc/1999/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 2221</a>). Abrogato dal n. I dell’O del DATEC del 21 feb. 2017, con effetto dal 15 mar. 2017 (<a href="eli/oc/2017/127/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 693</a>).</p></div></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 15 novembre 1997.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><sup><a fragment="#fn-d6e1968" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fn-d6e1968" id="fnbck-d6e1968" routerlink="./">76</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1968"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1968" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#fnbck-d6e1968" routerlink="./">76</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II dell’O del DATEC del 21 dic. 2007, in vigore dal 10 gen. 2008 (<a href="eli/oc/2008/6/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>11</a>).</p></div><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1997/2417_2417_2417/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Tavola per il calcolo dell’altezza delle reti in base al numero delle maglie</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Altezza massima delle reti</p></td><td><p>Magliatura in mm</p></td><td><p>Numero delle maglie</p></td></tr><tr><td><p>2 m</p></td><td><p class="man-text-align-right">28</p></td><td><p class="man-text-align-right">40</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>32</p></td><td><p>34</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>35</p></td><td><p>31</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>38</p></td><td><p>28</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>41</p></td><td><p>26</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>42</p></td><td><p>26</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>44</p></td><td><p>25</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>47</p></td><td><p>23</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>50</p></td><td><p>22</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>53</p></td><td><p>21</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>56</p></td><td><p>20</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>59</p></td><td><p>19</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>62</p></td><td><p>18</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>65</p></td><td><p>17</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>68</p></td><td><p>16</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>74</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>80</p></td><td><p>14</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>86</p></td><td><p>13</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>92</p></td><td><p>12</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>98</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p>4 m</p></td><td><p>80</p></td><td><p>27</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>100</p></td><td><p>22</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>110</p></td><td><p>20</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>120</p></td><td><p>18</p></td></tr><tr><td><p>5 m</p></td><td><p>50</p></td><td><p>54</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>55</p></td><td><p>49</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>60</p></td><td><p>46</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>65</p></td><td><p>42</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>70</p></td><td><p>39</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>75</p></td><td><p>36</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>80</p></td><td><p>34</p></td></tr><tr><td><p>7 m</p></td><td><p>38</p></td><td><p>98</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>40</p></td><td><p>92</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>44</p></td><td><p>85</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>46</p></td><td><p>81</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>48</p></td><td><p>78</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | a9f6c457-93d7-4cf2-8ad8-c02a90218684 | Legge federale sulla sicurezza dei prodotti | LSPro | 930.11 | true | 2010-07-01T00:00:00 | 2009-06-12T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29778/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/347/it | Microsoft Word - 930.11.it.doc 1 Legge federale sulla sicurezza dei prodotti (LSPro) del 12 giugno 2009 (Stato 1° luglio 2010) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 95 capoverso 1, 97 capoverso 1, 110 capoverso 1 lettera a e 118 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 25 giugno 20082, decreta: Sezione 1: Scopo, campo d’applicazione e definizioni Art. 1 Scopo e campo d’applicazione 1 Scopo della presente legge è garantire la sicurezza dei prodotti ed agevolare il libero scambio internazionale delle merci. 2 Essa si applica all’immissione in commercio di prodotti, a scopo commerciale o professionale. 3 Le disposizioni della presente legge sono applicabili per quanto altre disposizioni di diritto federale non perseguano il medesimo obiettivo. 4 La presente legge non si applica all’immissione in commercio di prodotti usati se questi: a. sono ceduti quali pezzi d’antiquariato; oppure se b. prima del loro impiego devono essere riparati o ricondizionati, sempre che chi li immette in commercio ne informi sufficientemente la persona a cui li consegna. Art. 2 Definizioni 1 È considerato prodotto ai sensi della presente legge una cosa mobile pronta per l’uso, anche se incorporata in un’altra cosa mobile o immobile. 2 Un prodotto è considerato pronto per l’uso anche se consegnato al destinatario sotto forma di componenti staccate da montare o assemblare. 3 È considerata immissione in commercio ai sensi della presente legge la consegna a titolo oneroso o gratuito di un prodotto, indipendentemente dal fatto che quest’ulti- mo sia nuovo, usato, ricondizionato o sostanzialmente modificato. Sono equiparati all’immissione in commercio: RU 2010 2573 1 RS 101 2 FF 2008 6513 930.11 Sicurezza dei prodotti 2 930.11 a. l’uso interno di un prodotto a scopo commerciale o professionale; b. l’impiego o l’applicazione di un prodotto nell’ambito della prestazione di un servizio; c. la messa a disposizione di un prodotto per l’uso da parte di terzi; d. l’offerta di un prodotto. 4 È considerato produttore ai sensi della presente legge anche chi: a. si presenta come produttore apponendo il proprio nome, marchio o altro segno distintivo sul prodotto; b. rappresenta il produttore, se quest’ultimo non ha sede in Svizzera; c. ricondiziona il prodotto o esercita un’attività che influenza in altro modo le caratteristiche di sicurezza di un prodotto. Sezione 2: Condizioni per l’immissione in commercio Art. 3 Principi 1 I prodotti possono essere immessi in commercio, se il loro impiego normale o ragionevolmente prevedibile non espone a pericolo, o espone soltanto a pericoli minimi, la sicurezza e la salute dei loro utenti e di terzi. 2 I prodotti devono soddisfare i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute di cui all’articolo 4 oppure, se tali requisiti non sono stati definiti, corrispon- dere allo stato della scienza e della tecnica. 3 Per garantire la sicurezza e la salute degli utenti e di terzi occorre considerare: a. la durata indicata o prevedibile di utilizzazione di un prodotto; b. l’effetto del prodotto su altri prodotti, sempre che il suo impiego con questi altri prodotti sia ragionevolmente prevedibile; c. il fatto che il prodotto sia destinato ai consumatori o che, in condizioni ragionevolmente prevedibili, possa essere utilizzato anche dai consumatori; d. la possibilità che il prodotto venga impiegato da categorie di persone esposte a maggior pericolo di altre (p. es. bambini, persone disabili o anziane). 4 Il concreto potenziale di pericolo di un prodotto deve inoltre essere adeguatamente segnalato mediante: a. l’etichettatura e la presentazione; b. l’imballaggio e le istruzioni per l’assemblaggio, l’istallazione e la manuten- zione; c. avvertenze e consigli di prudenza; d. istruzioni per l’uso e indicazioni relative allo smaltimento; e. tutte le altre indicazioni o informazioni relative al prodotto. Sicurezza dei prodotti. LF 3 930.11 5 Un prodotto non va considerato pericoloso per il solo fatto che sia stato immesso in commercio un prodotto più sicuro. 6 Gli obblighi previsti nella presente sezione incombono: a. al produttore; b. a titolo sussidiario all’importatore, al distributore o al prestatore di servizi. Art. 4 Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute 1 Il Consiglio federale stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute. 2 A tal fine tiene conto del diritto internazionale in materia. Art. 5 Conformità con i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute 1 Chiunque immette in commercio un prodotto deve poter dimostrare che esso soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute. La prova della conformità è retta dagli articoli 17 e 18 della legge federale del 6 ottobre 19953 sugli ostacoli tecnici al commercio. 2 Si presume che un prodotto fabbricato conformemente alle norme tecniche di cui all’articolo 6 soddisfi i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute. 3 Chiunque immette in commercio un prodotto che non corrisponde alle norme tecniche di cui all’articolo 6 deve poter dimostrare che il prodotto soddisfa in altro modo i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute. 4 Se non è stato stabilito alcun requisito essenziale di sicurezza e di tutela della salute, si deve poter dimostrare che il prodotto è stato fabbricato conformemente allo stato della scienza e della tecnica. Art. 6 Norme tecniche 1 D’intesa con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), l’Ufficio federale com- petente definisce le norme tecniche idonee ad attuare i requisiti essenziali di sicu- rezza e di tutela della salute di cui all’articolo 4. 2 Per quanto possibile, designa norme armonizzate a livello internazionale. 3 L’Ufficio federale pubblica nel Foglio federale le norme tecniche con il titolo e l’indicazione della fonte o dell’ente presso cui possono essere ottenute. 4 Può incaricare organizzazioni svizzere di normazione indipendenti di elaborare le norme tecniche. 3 RS 946.51 Sicurezza dei prodotti 4 930.11 Art. 7 Valutazione della conformità 1 Il Consiglio federale disciplina: a. la procedura di controllo della conformità dei prodotti con i requisiti essen- ziali di sicurezza e di tutela della salute; b. l’uso di marchi di conformità. 2 Per i prodotti che presentano un rischio elevato può prescrivere che la conformità con i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute debba essere certificata da un organo di valutazione. Sezione 3: Obblighi consecutivi all’immissione in commercio Art. 8 1 Le disposizioni del presente articolo si applicano ai prodotti destinati ai consuma- tori o che, in condizioni ragionevolmente prevedibili, possono essere utilizzati anche dai consumatori. 2 Il produttore o l’importatore che immette un prodotto in commercio deve, nell’ambito della sua attività, adottare misure idonee per la durata indicata o ragio- nevolmente prevedibile di utilizzazione di un prodotto, per: a. individuare i pericoli che possono derivare dall’utilizzazione normale o ragionevolmente prevedibile del prodotto; b. poter prevenire eventuali pericoli; c. poter tracciare il prodotto. 3 Il produttore o l’importatore deve esaminare con la debita cura i reclami concer- nenti la sicurezza del prodotto e, se necessario, eseguire campionature. 4 Il distributore deve contribuire al rispetto dei requisiti di sicurezza e collaborare alla sorveglianza sulla sicurezza dei prodotti immessi in commercio. Deve adottare misure che rendano possibile un’efficace collaborazione con il produttore o l’impor- tatore e con gli organi di esecuzione competenti. 5 Il produttore o un altro responsabile dell’immissione in commercio che constata o abbia ragione di presumere che il suo prodotto mette in pericolo la sicurezza o la salute degli utenti o di terzi comunica senza indugio all’organo di esecuzione com- petente: a. tutte le informazioni che consentono un’identificazione precisa del prodotto; b. una descrizione completa del pericolo che può derivare da tale prodotto; c. tutte le informazioni disponibili su coloro da cui ha ricevuto il prodotto e, salvo consegna diretta agli utenti, su coloro a cui lo ha consegnato; d. le misure adottate per prevenire il pericolo, come avvertenze, blocco delle vendite, ritiro dal mercato o richiamo del prodotto. Sicurezza dei prodotti. LF 5 930.11 Sezione 4: Esecuzione, finanziamento e rimedi giuridici Art. 9 Sorveglianza del mercato e vigilanza sull’esecuzione Il Consiglio federale disciplina la sorveglianza dei prodotti sul mercato e vigila sull’esecuzione. Art. 10 Controlli e misure amministrative 1 Gli organi di esecuzione possono controllare i prodotti immessi in commercio e se necessario prelevarne campioni. 2 Se dal controllo risulta che un prodotto non corrisponde ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute o non corrisponde allo stato della scienza e della tecnica, l’organo di esecuzione dispone misure adeguate. 3 Se necessario per la protezione della sicurezza o della salute degli utenti o di terzi, l’organo di esecuzione può in particolare: a. proibire l’ulteriore immissione in commercio di un prodotto; b. disporre avvertenze sui pericoli derivanti da un prodotto, ordinarne e se necessario organizzarne il ritiro o il richiamo; c. vietare l’esportazione di un prodotto la cui immissione in commercio è proi- bita conformemente alla lettera a; d. confiscare e distruggere oppure rendere inutilizzabile un prodotto da cui deriva un pericolo grave e immediato. 4 Gli organi di esecuzione informano la popolazione della pericolosità di un prodotto se chi lo immette in commercio non adotta misure efficaci o non le adotta per tempo. Rendono accessibili al pubblico le informazioni di cui dispongono sulla pericolosità di determinati prodotti e sulle misure adottate. 5 Per quanto necessario per proteggere la popolazione, le misure di cui al capo- verso 3 sono adottate sotto forma di una decisione di portata generale. L’organo cantonale di esecuzione o l’organizzazione incaricata dell’esecuzione che hanno eseguito il controllo possono chiedere all’organo di esecuzione competente della Confederazione di emanare una decisione di portata generale. 6 Si applica la legge federale del 20 dicembre 19684 sulla procedura amministrativa. Art. 11 Obbligo di collaborazione e di informazione Se necessario, chi immette un prodotto in commercio e le eventuali altre persone interessate sono tenuti a collaborare all’esecuzione. Devono in particolare fornire gratuitamente agli organi di esecuzione tutte le informazioni necessarie e consegnare le prove e la documentazione necessarie. 4 RS 172.021 Sicurezza dei prodotti 6 930.11 Art. 12 Obbligo del segreto Gli organi di esecuzione devono mantenere il segreto, per quanto i loro accertamenti non siano importanti per la sicurezza dei prodotti o per lo scambio di esperienze su misure tecniche di sicurezza. Art. 13 Protezione dei dati e assistenza amministrativa 1 Gli organi di esecuzione sono autorizzati a trattare dati personali, compresi quelli concernenti procedimenti e sanzioni amministrativi o penali. A tal fine si applicano le disposizioni concernenti la raccolta di dati personali di cui all’articolo 18 della legge federale del 19 giugno 19925 sulla protezione dei dati. 2 Gli organi di esecuzione possono conservare tali dati in forma elettronica e, per quanto necessario per un’esecuzione uniforme della presente legge, scambiarseli. 3 L’assistenza amministrativa è retta dagli articoli 21 e 22 della legge del 6 ottobre 19956 sugli ostacoli tecnici al commercio. Art. 14 Emolumenti e finanziamento dell’esecuzione 1 Il Consiglio federale disciplina il finanziamento dell’esecuzione, nella misura in cui questa è di competenza della Confederazione. 2 Gli organi di esecuzione possono riscuotere emolumenti per il controllo di prodotti e l’esecuzione di misure. Art. 15 Rimedi giuridici 1 La tutela giurisdizionale è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale. 2 Le decisioni degli organi di esecuzione possono essere impugnate con ricorso al Tribunale amministrativo federale. Sezione 5: Disposizioni penali Art. 16 Delitti 1 Chiunque immette intenzionalmente in commercio un prodotto che non soddisfa i requisiti di cui all’articolo 3 capoversi 1 e 2 e mette perciò in pericolo la sicurezza o la salute degli utenti o di terzi, è punito con una pena detentiva fino a un anno o con una pena pecuniaria. 2 Se l’autore ha agito per mestiere o a scopo di lucro, la pena è una pena detentiva fino a tre anni o una pena pecuniaria. 5 RS 235.1 6 RS 946.51 Sicurezza dei prodotti. LF 7 930.11 3 Se l’autore ha messo in pericolo per negligenza la sicurezza o la salute degli utenti o di terzi, la pena è una pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere. 4 Per falsificazioni, false attestazioni, conseguimento fraudolento di false attesta- zioni, uso di attestazioni false o inesatte, rilascio non autorizzato di dichiarazioni di conformità, applicazione e uso non autorizzato di marchi di conformità ai sensi degli articoli 23–28 della legge del 6 ottobre 19957 sugli ostacoli tecnici al commercio si applicano le pene comminate in tali articoli. Art. 17 Contravvenzioni 1 È punito con la multa fino a 40 000 franchi, chiunque intenzionalmente: a. immette in commercio un prodotto che non soddisfa i requisiti di cui all’articolo 3 capoverso 4; b. viola l’obbligo di collaborazione e di informazione di cui all’articolo 11 o l’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 8 capoverso 5; c. viola una disposizione d’esecuzione la cui contravvenzione è dichiarata punibile, o viola una decisione a lui intimata sotto comminatoria della pena prevista dal presente articolo. 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è la multa fino a 20 000 franchi. 3 Sono applicabili gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 19748 sul diritto penale amministrativo. Art. 18 Vantaggi pecuniari illeciti I vantaggi pecuniari derivanti da atti illeciti previsti negli articoli 16 e 17 possono essere confiscati giusta gli articoli 69–72 del Codice penale9. Art. 19 Perseguimento penale Il perseguimento penale spetta ai Cantoni. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 20 Abrogazione e modifica del diritto vigente 1 La legge federale del 19 marzo 197610 sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici è abrogata. 2 Le leggi qui appresso sono modificate come segue: ...11 7 RS 946.51 8 RS 313.0 9 RS 311.0 10 [RU 1977 2370, 1995 2766, 2006 2197 all. n. 97]. 11 Le modifiche possono essere consultate alla RU 2010 2573. Sicurezza dei prodotti 8 930.11 Art. 21 Disposizioni transitorie 1 I prodotti che soddisfano i requisiti del diritto anteriore ma non quelli del nuovo diritto possono essere immessi in commercio fino al 31 dicembre 2011. 2 Entro il 31 dicembre 2011 ogni produttore, importatore o distributore deve creare i presupposti per l’attuazione dell’articolo 8. Art. 22 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell'entrata in vigore:12 1° luglio 201icure0 12 DCF del 19 mag. 2010. | |||
ch | it | cd7503e2-c91d-419d-89a9-6fee336deb82 | Ordinanza sulla sicurezza dei prodotti | OSPro | 930.111 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2010-05-19T00:00:00 | 1,642,377,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29776/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it | 930.111 1 Ordinanza sulla sicurezza dei prodotti (OSPro) del 19 maggio 2010 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 4 capoverso 1, 7, 9 e 14 capoverso 1 della legge federale del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19952 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Sezione 1: Oggetto Art. 1 La presente ordinanza fissa: a. prescrizioni generali sull’esecuzione della LSPro; b. prescrizioni sull’immissione in commercio, applicabili ai prodotti a titolo sussidiario per quanto non siano state stabilite prescrizioni specifiche secon- do l’articolo 4 LSPro o secondo prescrizioni di legge analoghe sulla sicurez- za dei prodotti; c.3 ... d. prescrizioni sulla sorveglianza del mercato dei seguenti prodotti: 1. macchine, 2. ascensori, 3. apparecchi a gas, 4. attrezzature a pressione e recipienti semplici a pressione, 5. prescrizioni sull’immissione in commercio di apparecchi a gas e dispo- sitivi di protezione individuale (DPI); 6. altri prodotti, per quanto non rientrino nel campo d’applicazione di altre regolamentazioni di diritto federale. RU 2010 2583 1 RS 930.11 2 RS 946.51 3 Abrogata dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (RU 2017 5865). 930.111 Industria in generale 2 930.111 Sezione 2: Prescrizioni generali sull’esecuzione della LSPro Art. 2 Principio Se un organo di esecuzione è incaricato dell’esecuzione di un altro atto normativo federale sulla sicurezza dei prodotti, esso attua nel suo ambito di competenza anche la LSPro e le relative disposizioni d’esecuzione. Art. 3 Coordinamento dell’esecuzione 1 La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) coordina l’esecuzione della LSPro d’intesa con gli organi di esecuzione. A tal fine tiene conto delle prescrizioni nazio- nali e degli accordi internazionali in materia di sicurezza dei prodotti e di libera circolazione delle merci. 2 La SECO può partecipare a sistemi d’informazione e di esecuzione nazionali e internazionali. A tal fine può avvalersi della collaborazione degli organi di esecu- zione e di altre autorità federali. 3 Per lo scambio nazionale e internazionale di dati secondo l’articolo 13 capoverso 1 LSPro, gli organi di esecuzione possono rendere accessibile dati ad altre autorità mediante una procedura di richiamo. Art. 4 Servizio di comunicazione e d’informazione per la sicurezza dei prodotti 1 La SECO e l’Ufficio federale del consumo (UFDC) gestiscono in comune un servizio di comunicazione e d’informazione per la sicurezza dei prodotti. A tal fine si avvalgono degli organi incaricati dell’esecuzione della LSPro. 2 Gli organi di esecuzione trasmettono senza indugio al servizio di comunicazione e d’informazione le indicazioni secondo l’articolo 8 capoverso 5 LSPro e le decisioni di portata generale secondo l’articolo 10 capoverso 5 LSPro. Art. 5 Controlli e misure amministrative 1 Gli organi di vigilanza competenti della Confederazione adottano misure ammini- strative secondo l’articolo 10 capoverso 5 LSPro sotto forma di una decisione di portata generale. 2 La decisione è pubblicata nel Foglio federale una prima volta dopo la procedura amministrativa e una seconda volta dopo essere passata in giudicato. Sicurezza dei prodotti. O 3 930.111 Sezione 3: Prescrizioni sull’immissione in commercio applicabili a titolo sussidiario Art. 6 Campo d’applicazione Le prescrizioni della presente sezione si applicano a tutti i prodotti per quanto non siano state stabilite prescrizioni specifiche secondo l’articolo 4 LSPro o secondo prescrizioni di legge sulla sicurezza dei prodotti analoghe. Art. 7 Eccezioni per esposizioni e presentazioni I prodotti che non soddisfano le condizioni per l’immissione in commercio possono essere esposti o presentati se: a. una targhetta indica chiaramente che la loro conformità con i requisiti legali non è dimostrata e che pertanto non possono essere immessi in commercio; e b. sono state prese le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute delle persone. Art. 8 Lingua delle istruzioni 1 Le istruzioni per l’esercizio, l’uso e la manutenzione nonché gli opuscoli informa- tivi sono redatti nella lingua ufficiale svizzera della regione in cui il prodotto sarà presumibilmente utilizzato. 2 Le avvertenze e i consigli di prudenza sotto forma di testo contenuti nelle suddette istruzioni sono redatti in tutte le lingue ufficiali svizzere. Al posto del testo è per- messa l’utilizzazione di simboli se garantisce un’informazione sufficiente. 3 Se l’installazione e la manutenzione di un prodotto sono eseguite esclusivamente da personale specializzato del produttore o del suo rappresentante con sede in Sviz- zera, le istruzioni relative a questi lavori possono essere redatte nella lingua del personale specializzato. Le informazioni necessarie devono essere fornite agli organi di esecuzione in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. Art. 9 Dichiarazione di conformità 1 La dichiarazione di conformità certifica che: a. un prodotto soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute; e b. la valutazione della conformità è stata eseguita in modo corretto. 2 La dichiarazione di conformità è rilasciata dal produttore o dal suo rappresentante con sede in Svizzera. 3 Se un prodotto sottostà a varie regolamentazioni che richiedono una valutazione della conformità, è possibile rilasciare un’unica dichiarazione. Industria in generale 4 930.111 Art. 10 Documentazione tecnica e dichiarazione di conformità 1 Quale prova della conformità con i requisiti di cui agli articoli 3–5 LSPro, chi immette in commercio prodotti deve poter esibire la documentazione tecnica neces- saria e la dichiarazione di conformità. Tale obbligo sussiste dalla data di immissione in commercio del prodotto e si estende per la durata indicata o ragionevolmente prevedibile di utilizzazione, ma almeno per dieci anni dalla fabbricazione. Nel caso di produzione in serie, il termine di dieci anni decorre dalla fabbricazione dell’ultimo esemplare. 2 La documentazione tecnica, le dichiarazioni di conformità e le informazioni neces- sarie alla loro valutazione devono essere presentate o fornite agli organi di esecuzio- ne in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. Art. 11 Lingue ufficiali Le lingue ufficiali svizzere ai sensi degli articoli 8–10 sono il tedesco, il francese e l’italiano. Sezione 4: ... Art. 12 a 184 Sezione 5: Sorveglianza del mercato Art. 19 Campo d’applicazione Le prescrizioni della presente sezione ai applicano: a. alle macchine ai sensi dell’ordinanza del 2 aprile 20085 sulle macchine; b. agli ascensori ai sensi dell’ordinanza del 23 giugno 19996 sugli ascensori; c. agli apparecchi a gas ai sensi dell’ordinanza del 25 ottobre 20177 sugli appa- recchi a gas; d. alle attrezzature a pressione ai sensi dell’ordinanza del 20 novembre 20028 sulle attrezzature a pressione; 4 Abrogati dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (RU 2017 5865). 5 RS 819.14 6 [RU 1999 1875, 2000 187 art. 22 cpv. 1 n. 6, 2005 4265, 2008 1785 all. 2 n. 2, 2010 2583 all. 4 n. II 7, 2011 1755 n. III. RU 2016 219 art. 9]. Vedi ora l’O del 25 nov. 2015 (RS 930.112). 7 RS 930.116. Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512), con effetto dal 21 apr. 2018. 8 [RU 2003 38; 2010 2583 all. 4 n. II 5; 2015 1903 all. 6 n. 6. RU 2016 233 art. 7 cpv. 1]. Vedi ora l’O del 25 nov. 2016 (RS 930.114). Sicurezza dei prodotti. O 5 930.111 e. ai recipienti semplici a pressione ai sensi dell’ordinanza del 20 novembre 20029 sui recipienti a pressione; f. ai dispositivi di protezione individuale (DPI) ai sensi dell’ordinanza del 25 ottobre 201710 sui DPI; g. agli altri prodotti per quanto non rientrino nel campo d’applicazione delle prescrizioni di cui alle lettere a–f o di altre regolamentazioni di diritto fede- rale. Art. 20 Organi di controllo 1 Il controllo del rispetto delle prescrizioni sull’immissione in commercio spetta: a. all’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva); b. all’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi); c. alle organizzazioni specializzate designate dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)11. 2 Il DEFR disciplina le competenze degli organi di controllo e concorda con essi l’entità e il finanziamento delle attività di controllo. Art. 21 Collaborazione di altre autorità e organizzazioni 1 Gli organi di esecuzione della legge del 13 marzo 196412 sul lavoro vigilano, nell’ambito della loro attività, affinché i datori di lavoro utilizzino prodotti conformi alle prescrizioni di sicurezza. 2 Gli organi di esecuzione notificano alla SECO e agli organi di controllo i prodotti che presentano o si presuppone presentino carenze in materia di sicurezza. 3 Il DEFR può chiedere la collaborazione di altre autorità e organizzazioni e conclu- dere con essi accordi in tal senso. 4 Gli organi di controllo possono chiedere all’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini13, per un determinato periodo, informazioni sull’importazione di prodotti designati con precisione. 9 [RU 2003 107; 2010 2583 all n. II 6. RU 2016 227 art. 7]. Vedi ora l’O sui recipienti a pressione del 25 nov. 2015 (RS 930.113). 10 RS 930.115. Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512), con effetto dal 21 apr. 2018. 11 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 12 RS 822.11 13 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). Industria in generale 6 930.111 Art. 22 Compiti e competenze degli organi di controllo 1 Gli organi di controllo effettuano controlli per campionatura in merito al rispetto delle prescrizioni di sicurezza applicabili ai prodotti. Procedono inoltre a un con- trollo se vi sono indizi giustificati secondo cui i prodotti non sono conformi alle prescrizioni. 2 Il controllo di cui al capoverso 1 comprende: a. l’esame formale inteso a stabilire se: 1. la dichiarazione di conformità, qualora richiesta, è disponibile ed è con- forme alle prescrizioni legali, e 2. la documentazione tecnica necessaria è completa; b. ove necessario, un controllo visivo e funzionale; c. ove necessario, un controllo successivo del prodotto contestato. 3 Nell’ambito dei controlli gli organi di controllo sono autorizzati in particolare a: a. chiedere la documentazione e le informazioni necessarie per dimostrare la conformità dei prodotti; b. prelevare campioni; c. ordinare verifiche; d. accedere ai locali commerciali durante il normale orario di lavoro. 4 Gli organi di controllo possono ordinare una verifica tecnica del prodotto se sussi- stono dubbi sul fatto che questi: a. corrisponda alla documentazione inoltrata; oppure b. nonostante sia stata inoltrata una documentazione corretta, sia conforme alle prescrizioni vigenti. 5 Gli organi di controllo ordinano le misure necessarie secondo l’articolo 10 capo- versi 3 e 4 LSPro se: a. chi immette in commercio un prodotto non esibisce o esibisce in modo in- completo la documentazione richiesta secondo il capoverso 3 entro il termi- ne fissato dagli organi di controllo; oppure b. il prodotto non è conforme alle prescrizioni della LSPro e della presente or- dinanza. 6 Prima di ordinare le misure, gli organi di controllo accordano al responsabile dell’immissione in commercio la possibilità di prendere posizione in merito. Art. 23 Procedura degli organi di controllo La legge federale del 20 dicembre 196814 sulla procedura amministrativa si applica parimenti agli organi di controllo non sottoposti al diritto pubblico. 14 RS 172.021 Sicurezza dei prodotti. O 7 930.111 Art. 24 Coordinamento e informazione degli organi di controllo 1 Gli organi di controllo si informano reciprocamente e comunicano le loro informa- zioni alla SECO. 2 Gli organi di controllo segnalano alla SECO i prodotti che non soddisfano le pre- scrizioni di sicurezza indicando le misure pertinenti. 3 Se emanano una decisione, gli organi di controllo ne inviano una copia alla SECO. Art. 25 Autorità di vigilanza 1 La vigilanza sull’esecuzione delle prescrizioni della presente sezione spetta alla SECO. 2 La SECO coordina l’attività degli organi di controllo. 3 La SECO può emanare istruzioni sulla sorveglianza del mercato. Art. 26 Finanziamento dell’esecuzione Il DEFR disciplina il finanziamento dell’esecuzione delle prescrizioni sulla sorve- glianza del mercato. Art. 27 Emolumenti Le autorità riscuotono emolumenti per: a. i controlli se risulta che il prodotto non è conforme alle prescrizioni; b. le decisioni relative all’edizione di dichiarazioni di conformità e di docu- menti tecnici; c. altre decisioni e misure secondo l’articolo 10 LSPro occasionate dal respon- sabile dell’immissione in commercio. Art. 28 Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo 1 I seguenti emolumenti sono calcolati in funzione del dispendio di tempo: a. gli emolumenti secondo l’articolo 27; b. gli emolumenti per la designazione e i controlli di organismi di valutazione della conformità secondo gli articoli 24–33 OAccD15 in relazione a prodotti conformemente alla presente sezione. 2 La tariffa oraria ammonta a 200 franchi. 3 Per i controlli urgenti o effettuati al di fuori del normale orario di lavoro può essere riscosso un supplemento fino al 50 per cento dell’emolumento ordinario. 15 RS 946.512 Industria in generale 8 930.111 Art. 29 Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti 1 Se la presente ordinanza non dispone altrimenti, si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 200416 sugli emolumenti (OgeEm). 2 Per i controlli e le decisioni degli organi di controllo secondo l’articolo 20 si appli- cano per analogia gli articoli 2 e 6–14 OgeEm. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 30 Abrogazione e modifica del diritto vigente L’abrogazione e la modifica del diritto vigente sono disciplinate nell’allegato 4. Art. 31 Disposizioni transitorie I prodotti che soddisfano i requisiti del diritto anteriore ma non quelli del nuovo diritto possono essere immessi in commercio fino al 31 dicembre 2011. Art. 32 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2010. 16 RS 172.041.1 Sicurezza dei prodotti. O 9 930.111 Allegati 1 a 317 17 Abrogati dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (RU 2017 5865). Industria in generale 10 930.111 Allegato 4 (art. 30) Abrogazione e modifica del diritto vigente I Le seguenti ordinanze sono abrogate: 1. ordinanza del 12 giugno 199518 sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici; 2. ordinanza del DFE del 12 giugno 199519 sulle procedure di valutazione della conformità di apparecchi a gas e dispositivi di protezione individuale; 3. ordinanza del DFE del 16 giugno 200620 concernente gli emolumenti per le installazioni e gli apparecchi tecnici. II Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue: ...21 18 [RU 1995 2770; 1996 1867; 2000 187; 2002 853; 2008 1785 all. 2 n. 1] 19 [RU 1995 2783; 2009 2571] 20 [RU 2006 2681] 21 Le mod. possono essere consultate alla RU 2010 2583. Sezione 1: Oggetto Art. 1 Sezione 2: Prescrizioni generali sull’esecuzione della LSPro Art. 2 Principio Art. 3 Coordinamento dell’esecuzione Art. 4 Servizio di comunicazione e d’informazione per la sicurezza dei prodotti Art. 5 Controlli e misure amministrative Sezione 3: Prescrizioni sull’immissione in commercio applicabili a titolo sussidiario Art. 6 Campo d’applicazione Art. 7 Eccezioni per esposizioni e presentazioni Art. 8 Lingua delle istruzioni Art. 9 Dichiarazione di conformità Art. 10 Documentazione tecnica e dichiarazione di conformità Art. 11 Lingue ufficiali Sezione 4: ... Art. 12 a 18 Sezione 5: Sorveglianza del mercato Art. 19 Campo d’applicazione Art. 20 Organi di controllo Art. 21 Collaborazione di altre autorità e organizzazioni Art. 22 Compiti e competenze degli organi di controllo Art. 23 Procedura degli organi di controllo Art. 24 Coordinamento e informazione degli organi di controllo Art. 25 Autorità di vigilanza Art. 26 Finanziamento dell’esecuzione Art. 27 Emolumenti Art. 28 Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo Art. 29 Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti Sezione 6: Disposizioni finali Art. 30 Abrogazione e modifica del diritto vigente Art. 31 Disposizioni transitorie Art. 32 Entrata in vigore Allegati 1 a 3 Allegato 4 Abrogazione e modifica del diritto vigente | <div _ngcontent-ucj-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--930.111--><p class="srnummer">930.111</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulla sicurezza dei prodotti</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OSPro)</h2><p>del 19 maggio 2010 (Stato 1° gennaio 2022) (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 4 capoverso 1, 7, 9 e 14 capoverso 1 della legge federale<br/>del 12 giugno 2009<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sulla sicurezza dei prodotti (LSPro);<br/>in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> sugli ostacoli tecnici<br/>al commercio (LOTC),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2010/347/it" routerlink="./" target="_blank">RS<b> 930.11</b></a></p><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Oggetto</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza fissa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>prescrizioni generali sull’esecuzione della LSPro;</dd><dt>b. </dt><dd>prescrizioni sull’immissione in commercio, applicabili ai prodotti a titolo sussidiario per quanto non siano state stabilite prescrizioni specifiche secondo l’articolo 4 LSPro o secondo prescrizioni di legge analoghe sulla sicurezza dei prodotti;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e65" id="fnbck-d6e65" routerlink="./">3</a></sup> </dt><dd>...</dd><dt>d. </dt><dd>prescrizioni sulla sorveglianza del mercato dei seguenti prodotti:<dl><dt>1. </dt><dd>macchine,</dd><dt>2. </dt><dd>ascensori,</dd><dt>3. </dt><dd>apparecchi a gas,</dd><dt>4. </dt><dd>attrezzature a pressione e recipienti semplici a pressione,</dd><dt>5. </dt><dd>prescrizioni sull’immissione in commercio di apparecchi a gas e dispositivi di protezione individuale (DPI);</dd><dt>6. </dt><dd>altri prodotti, per quanto non rientrino nel campo d’applicazione di altre regolamentazioni di diritto federale.</dd></dl></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e65"><sup><a fragment="#fnbck-d6e65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e65" routerlink="./">3</a></sup> Abrogata dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (<a href="eli/oc/2017/636/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5865</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Prescrizioni generali sull’esecuzione della LSPro</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se un organo di esecuzione è incaricato dell’esecuzione di un altro atto normativo federale sulla sicurezza dei prodotti, esso attua nel suo ambito di competenza anche la LSPro e le relative disposizioni d’esecuzione.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Coordinamento dell’esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) coordina l’esecuzione della LSPro d’intesa con gli organi di esecuzione. A tal fine tiene conto delle prescrizioni nazionali e degli accordi internazionali in materia di sicurezza dei prodotti e di libera circolazione delle merci.</p><p><sup>2</sup> La SECO può partecipare a sistemi d’informazione e di esecuzione nazionali e internazionali. A tal fine può avvalersi della collaborazione degli organi di esecuzione e di altre autorità federali.</p><p><sup>3</sup> Per lo scambio nazionale e internazionale di dati secondo l’articolo 13 capoverso 1 LSPro, gli organi di esecuzione possono rendere accessibile dati ad altre autorità mediante una procedura di richiamo.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Servizio di comunicazione e d’informazione per la sicurezza dei prodotti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SECO e l’Ufficio federale del consumo (UFDC) gestiscono in comune un servizio di comunicazione e d’informazione per la sicurezza dei prodotti. A tal fine si avvalgono degli organi incaricati dell’esecuzione della LSPro.</p><p><sup>2</sup> Gli organi di esecuzione trasmettono senza indugio al servizio di comunicazione e d’informazione le indicazioni secondo l’articolo 8 capoverso 5 LSPro e le decisioni di portata generale secondo l’articolo 10 capoverso 5 LSPro.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Controlli e misure amministrative</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di vigilanza competenti della Confederazione adottano misure amministrative secondo l’articolo 10 capoverso 5 LSPro sotto forma di una decisione di portata generale.</p><p><sup>2</sup> La decisione è pubblicata nel Foglio federale una prima volta dopo la procedura amministrativa e una seconda volta dopo essere passata in giudicato.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: <br/>Prescrizioni sull’immissione in commercio applicabili a titolo sussidiario</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le prescrizioni della presente sezione si applicano a tutti i prodotti per quanto non siano state stabilite prescrizioni specifiche secondo l’articolo 4 LSPro o secondo prescrizioni di legge sulla sicurezza dei prodotti analoghe.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Eccezioni per esposizioni e presentazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti che non soddisfano le condizioni per l’immissione in commercio possono essere esposti o presentati se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>una targhetta indica chiaramente che la loro conformità con i requisiti legali non è dimostrata e che pertanto non possono essere immessi in commercio; e</dd><dt>b. </dt><dd>sono state prese le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute delle persone.</dd></dl></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Lingua delle istruzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le istruzioni per l’esercizio, l’uso e la manutenzione nonché gli opuscoli informativi sono redatti nella lingua ufficiale svizzera della regione in cui il prodotto sarà presumibilmente utilizzato.</p><p><sup>2</sup> Le avvertenze e i consigli di prudenza sotto forma di testo contenuti nelle suddette istruzioni sono redatti in tutte le lingue ufficiali svizzere. Al posto del testo è permessa l’utilizzazione di simboli se garantisce un’informazione sufficiente.</p><p><sup>3</sup> Se l’installazione e la manutenzione di un prodotto sono eseguite esclusivamente da personale specializzato del produttore o del suo rappresentante con sede in Svizzera, le istruzioni relative a questi lavori possono essere redatte nella lingua del personale specializzato. Le informazioni necessarie devono essere fornite agli organi di esecuzione in una lingua ufficiale svizzera o in inglese.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Dichiarazione di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La dichiarazione di conformità certifica che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un prodotto soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute; e</dd><dt>b. </dt><dd>la valutazione della conformità è stata eseguita in modo corretto.</dd></dl><p><sup>2</sup> La dichiarazione di conformità è rilasciata dal produttore o dal suo rappresentante con sede in Svizzera.</p><p><sup>3</sup> Se un prodotto sottostà a varie regolamentazioni che richiedono una valutazione della conformità, è possibile rilasciare un’unica dichiarazione.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Documentazione tecnica e dichiarazione di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Quale prova della conformità con i requisiti di cui agli articoli 3–5 LSPro, chi immette in commercio prodotti deve poter esibire la documentazione tecnica necessaria e la dichiarazione di conformità. Tale obbligo sussiste dalla data di immissione in commercio del prodotto e si estende per la durata indicata o ragionevolmente prevedibile di utilizzazione, ma almeno per dieci anni dalla fabbricazione. Nel caso di produzione in serie, il termine di dieci anni decorre dalla fabbricazione dell’ultimo esemplare.</p><p><sup>2</sup> La documentazione tecnica, le dichiarazioni di conformità e le informazioni necessarie alla loro valutazione devono essere presentate o fornite agli organi di esecuzione in una lingua ufficiale svizzera o in inglese.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Lingue ufficiali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le lingue ufficiali svizzere ai sensi degli articoli 8–10 sono il tedesco, il francese e l’italiano.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: ...</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12_18"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_12_18" routerlink="./"><b>Art. 12</b> a<b> 18</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e255" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e255" id="fnbck-d6e255" routerlink="./">4</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e255"><sup><a fragment="#fnbck-d6e255" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e255" routerlink="./">4</a></sup> Abrogati dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (<a href="eli/oc/2017/636/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5865</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Sorveglianza del mercato</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le prescrizioni della presente sezione ai applicano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>alle macchine ai sensi dell’ordinanza del 2 aprile 2008<sup><a fragment="#fn-d6e282" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e282" id="fnbck-d6e282" routerlink="./">5</a></sup> sulle macchine;</dd><dt>b. </dt><dd>agli ascensori ai sensi dell’ordinanza del 23 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e294" id="fnbck-d6e294" routerlink="./">6</a></sup> sugli ascensori;</dd><dt>c. </dt><dd>agli apparecchi a gas ai sensi dell’ordinanza del 25 ottobre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e343" id="fnbck-d6e343" routerlink="./">7</a></sup> sugli apparecchi a gas;</dd><dt>d. </dt><dd>alle attrezzature a pressione ai sensi dell’ordinanza del 20 novembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e362" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e362" id="fnbck-d6e362" routerlink="./">8</a></sup> sulle attrezzature a pressione;</dd><dt>e. </dt><dd>ai recipienti semplici a pressione ai sensi dell’ordinanza del 20 novembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e396" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e396" id="fnbck-d6e396" routerlink="./">9</a></sup> sui recipienti a pressione;</dd><dt>f. </dt><dd>ai dispositivi di protezione individuale (DPI) ai sensi dell’ordinanza del 25 ottobre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e424" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e424" id="fnbck-d6e424" routerlink="./">10</a></sup> sui DPI;</dd><dt>g. </dt><dd>agli altri prodotti per quanto non rientrino nel campo d’applicazione delle prescrizioni di cui alle lettere a–f o di altre regolamentazioni di diritto federale.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e282"><sup><a fragment="#fnbck-d6e282" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e282" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2008/263/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>819.14</b></a></p><p id="fn-d6e294"><sup><a fragment="#fnbck-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e294" routerlink="./">6</a></sup> [<a href="eli/oc/1999/310/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1999</b> 1875</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/34/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 187 </a>art. 22 cpv. 1 n. 6, <b></b><a href="eli/oc/2005/558/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 4265</a>, <b></b><a href="eli/oc/2008/263/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 1785 </a>all. 2 n. 2, <b></b><a href="eli/oc/2010/348/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2583 </a>all. 4 n. II 7, <b></b><a href="eli/oc/2011/268/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 1755 </a>n. III. <a href="eli/oc/2016/26/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 219 </a>art. 9]. Vedi ora l’O del 25 nov. 2015 (<a href="eli/cc/2016/26/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.112</b></a>).</p><p id="fn-d6e343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e343" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2017/636/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.116</b></a>.<b> </b>Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2004/745/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512</b></a>), con effetto dal 21 apr. 2018.</p><p id="fn-d6e362"><sup><a fragment="#fnbck-d6e362" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e362" routerlink="./">8</a></sup> [<a href="eli/oc/2003/7/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 38</a>; <b></b><a href="eli/oc/2010/348/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2583 </a>all. 4 n. II 5; <b></b><a href="eli/oc/2015/366/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2015</b> 1903 </a>all. 6 n. 6. <a href="eli/oc/2016/28/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 233 </a>art. 7 cpv. 1]. Vedi ora l’O del 25 nov. 2016 (<a href="eli/cc/2016/28/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.114</b></a>).</p><p id="fn-d6e396"><sup><a fragment="#fnbck-d6e396" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e396" routerlink="./">9</a></sup> [<a href="eli/oc/2003/8/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 107</a>; <b></b><a href="eli/oc/2010/348/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2583 </a>all n. II 6. <a href="eli/oc/2016/27/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 227 </a>art. 7]. Vedi ora l’O sui recipienti a pressione del 25 nov. 2015 (<a href="eli/cc/2016/27/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.113</b></a>).</p><p id="fn-d6e424"><sup><a fragment="#fnbck-d6e424" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e424" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2017/635/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.115</b></a>.<b> </b>Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2004/745/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512</b></a>), con effetto dal 21 apr. 2018.</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Organi di controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il controllo del rispetto delle prescrizioni sull’immissione in commercio spetta:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva);</dd><dt>b. </dt><dd>all’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi);</dd><dt>c. </dt><dd>alle organizzazioni specializzate designate dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<sup><a fragment="#fn-d6e463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e463" id="fnbck-d6e463" routerlink="./">11</a></sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il DEFR disciplina le competenze degli organi di controllo e concorda con essi l’entità e il finanziamento delle attività di controllo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e463"><sup><a fragment="#fnbck-d6e463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e463" routerlink="./">11</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Collaborazione di altre autorità e organizzazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di esecuzione della legge del 13 marzo 1964<sup><a fragment="#fn-d6e486" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e486" id="fnbck-d6e486" routerlink="./">12</a></sup> sul lavoro vigilano, nell’ambito della loro attività, affinché i datori di lavoro utilizzino prodotti conformi alle prescrizioni di sicurezza.</p><p><sup>2</sup> Gli organi di esecuzione notificano alla SECO e agli organi di controllo i prodotti che presentano o si presuppone presentino carenze in materia di sicurezza.</p><p><sup>3</sup> Il DEFR può chiedere la collaborazione di altre autorità e organizzazioni e concludere con essi accordi in tal senso.</p><p><sup>4</sup> Gli organi di controllo possono chiedere all’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini<sup><a fragment="#fn-d6e503" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e503" id="fnbck-d6e503" routerlink="./">13</a></sup>, per un determinato periodo, informazioni sull’importazione di prodotti designati con precisione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e486"><sup><a fragment="#fnbck-d6e486" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e486" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1966/57_57_57/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>822.11</b></a></p><p id="fn-d6e503"><sup><a fragment="#fnbck-d6e503" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e503" routerlink="./">13</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/589/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 589</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> <b></b>Compiti e competenze degli organi di controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di controllo effettuano controlli per campionatura in merito al rispetto delle prescrizioni di sicurezza applicabili ai prodotti. Procedono inoltre a un controllo se vi sono indizi giustificati secondo cui i prodotti non sono conformi alle prescrizioni.</p><p><sup>2</sup> Il controllo di cui al capoverso 1 comprende:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’esame formale inteso a stabilire se:<dl><dt>1. </dt><dd>la dichiarazione di conformità, qualora richiesta, è disponibile ed è conforme alle prescrizioni legali, e</dd><dt>2. </dt><dd>la documentazione tecnica necessaria è completa;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>ove necessario, un controllo visivo e funzionale;</dd><dt>c. </dt><dd>ove necessario, un controllo successivo del prodotto contestato.</dd></dl><p><sup>3</sup> Nell’ambito dei controlli gli organi di controllo sono autorizzati in particolare a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>chiedere la documentazione e le informazioni necessarie per dimostrare la conformità dei prodotti;</dd><dt>b. </dt><dd>prelevare campioni;</dd><dt>c. </dt><dd>ordinare verifiche;</dd><dt>d. </dt><dd>accedere ai locali commerciali durante il normale orario di lavoro.</dd></dl><p><sup>4</sup> Gli organi di controllo possono ordinare una verifica tecnica del prodotto se sussistono dubbi sul fatto che questi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>corrisponda alla documentazione inoltrata; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>nonostante sia stata inoltrata una documentazione corretta, sia conforme alle prescrizioni vigenti.</dd></dl><p><sup>5</sup> Gli organi di controllo ordinano le misure necessarie secondo l’articolo 10 capoversi 3 e 4 LSPro se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>chi immette in commercio un prodotto non esibisce o esibisce in modo incompleto la documentazione richiesta secondo il capoverso 3 entro il termine fissato dagli organi di controllo; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>il prodotto non è conforme alle prescrizioni della LSPro e della presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>6</sup> Prima di ordinare le misure, gli organi di controllo accordano al responsabile dell’immissione in commercio la possibilità di prendere posizione in merito.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Procedura degli organi di controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p>La legge federale del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e597" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e597" id="fnbck-d6e597" routerlink="./">14</a></sup> sulla procedura amministrativa si applica parimenti agli organi di controllo non sottoposti al diritto pubblico.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e597"><sup><a fragment="#fnbck-d6e597" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e597" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Coordinamento e informazione degli organi di controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di controllo si informano reciprocamente e comunicano le loro informazioni alla SECO.</p><p><sup>2</sup> Gli organi di controllo segnalano alla SECO i prodotti che non soddisfano le prescrizioni di sicurezza indicando le misure pertinenti.</p><p><sup>3</sup> Se emanano una decisione, gli organi di controllo ne inviano una copia alla SECO.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> <b></b>Autorità di vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La vigilanza sull’esecuzione delle prescrizioni della presente sezione spetta alla SECO.</p><p><sup>2</sup> La SECO coordina l’attività degli organi di controllo.</p><p><sup>3</sup> La SECO può emanare istruzioni sulla sorveglianza del mercato.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Finanziamento dell’esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il DEFR disciplina il finanziamento dell’esecuzione delle prescrizioni sulla sorveglianza del mercato. </p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le autorità riscuotono emolumenti per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i controlli se risulta che il prodotto non è conforme alle prescrizioni;</dd><dt>b. </dt><dd>le decisioni relative all’edizione di dichiarazioni di conformità e di documenti tecnici;</dd><dt>c. </dt><dd>altre decisioni e misure secondo l’articolo 10 LSPro occasionate dal responsabile dell’immissione in commercio.</dd></dl></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I seguenti emolumenti sono calcolati in funzione del dispendio di tempo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli emolumenti secondo l’articolo 27;</dd><dt>b. </dt><dd>gli emolumenti per la designazione e i controlli di organismi di valutazione della conformità secondo gli articoli 24–33 OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e685" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e685" id="fnbck-d6e685" routerlink="./">15</a></sup> in relazione a prodotti conformemente alla presente sezione.</dd></dl><p><sup>2</sup> La tariffa oraria ammonta a 200 franchi.</p><p><sup>3</sup> Per i controlli urgenti o effettuati al di fuori del normale orario di lavoro può essere riscosso un supplemento fino al 50 per cento dell’emolumento ordinario.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e685"><sup><a fragment="#fnbck-d6e685" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e685" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se la presente ordinanza non dispone altrimenti, si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e710" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e710" id="fnbck-d6e710" routerlink="./">16</a></sup> sugli emolumenti (OgeEm).</p><p><sup>2</sup> Per i controlli e le decisioni degli organi di controllo secondo l’articolo 20 si applicano per analogia gli articoli 2 e 6–14 OgeEm.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e710"><sup><a fragment="#fnbck-d6e710" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e710" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Abrogazione e modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’abrogazione e la modifica del diritto vigente sono disciplinate nell’allegato 4.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> <b></b>Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p>I prodotti che soddisfano i requisiti del diritto anteriore ma non quelli del nuovo diritto possono essere immessi in commercio fino al 31 dicembre 2011.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2010.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegati 1 a 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e759" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e759" id="fnbck-d6e759" routerlink="./">17</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e759"><sup><a fragment="#fnbck-d6e759" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e759" routerlink="./">17</a></sup> Abrogati dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (<a href="eli/oc/2017/636/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5865</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 30)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Abrogazione e modifica del diritto vigente</a></h2><div class="collapseable"><p>I</p><p>Le seguenti ordinanze sono abrogate:</p><dl><dt>1. </dt><dd>ordinanza del 12 giugno 1995<sup><a fragment="#fn-d6e783" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e783" id="fnbck-d6e783" routerlink="./">18</a></sup> sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici;</dd><dt>2. </dt><dd>ordinanza del DFE del 12 giugno 1995<sup><a fragment="#fn-d6e818" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e818" id="fnbck-d6e818" routerlink="./">19</a></sup> sulle procedure di valutazione della conformità di apparecchi a gas e dispositivi di protezione individuale;</dd><dt>3. </dt><dd>ordinanza del DFE del 16 giugno 2006<sup><a fragment="#fn-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e837" id="fnbck-d6e837" routerlink="./">20</a></sup> concernente gli emolumenti per le installazioni e gli apparecchi tecnici.</dd></dl><p>II</p><p>Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:</p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fn-d6e853" id="fnbck-d6e853" routerlink="./">21</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e783"><sup><a fragment="#fnbck-d6e783" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e783" routerlink="./">18</a></sup> [<a href="eli/oc/1995/2770_2770_2770/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 1995 </b>2770</a>;<b> </b><a href="eli/oc/1996/1867_1867_1867/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996 </b>1867</a>; <b></b><a href="eli/oc/2000/34/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 187</a>; <b></b><a href="eli/oc/2002/150/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002</b> 853</a>; <b></b><a href="eli/oc/2008/263/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 1785 </a>all. 2 n. 1]</p><p id="fn-d6e818"><sup><a fragment="#fnbck-d6e818" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e818" routerlink="./">19</a></sup> [<a href="eli/oc/1995/2783_2783_2783/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 2783</a>; <b></b><a href="eli/oc/2009/336/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 2571</a>]</p><p id="fn-d6e837"><sup><a fragment="#fnbck-d6e837" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e837" routerlink="./">20</a></sup> [<a href="eli/oc/2006/411/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 2681</a>]</p><p id="fn-d6e853"><sup><a fragment="#fnbck-d6e853" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/348/it#fnbck-d6e853" routerlink="./">21</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2010/348/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 2583</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 7195b8fd-8b21-48cc-b11a-bd9039642314 | Ordinanza concernente l’immissione in commercio e la sorveglianza sul mercato di mezzi di contenimento per merci pericolose | Ordinanza sui mezzi di contenimento per merci pericolose | OMCont | 930.111.4 | true | 2016-07-01T00:00:00 | 2012-10-31T00:00:00 | 1,665,792,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30175/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it | 930.111.4 1 Ordinanza concernente l’immissione in commercio e la sorveglianza sul mercato di mezzi di contenimento per merci pericolose (Ordinanza sui mezzi di contenimento per merci pericolose, OMCont) del 31 ottobre 2012 (Stato 1° luglio 2016) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 5 capoverso 1, 20 capoverso 3 e 24 capoverso 1 della legge del 25 settembre 20151 sul trasporto di merci; visti gli articoli 30 capoverso 5, 103 capoverso 1 e 106 capoverso 1 della legge del 19 dicembre 19582 sulla circolazione stradale; visti gli articoli 46a e 48a capoverso 1 della legge del 21 marzo 19973 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione; visto l’articolo 9 della legge federale del 12 giugno 20094 sulla sicurezza dei prodotti; in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19955 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC),6 ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione 1 La presente ordinanza disciplina, per i mezzi di contenimento destinati al trasporto di merci pericolose (mezzi di contenimento per merci pericolose) su strada, per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune: a. l’immissione in commercio e la relativa valutazione della conformità; b. la rivalutazione della conformità; c. i controlli periodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali; d. la sorveglianza sul mercato. 2 L’ordinanza si applica alle persone fisiche e giuridiche residenti in Svizzera che: a. fabbricano o fanno fabbricare mezzi di contenimento per merci pericolose o parti di essi e dichiarano di esserne i fabbricanti (fabbricanti); RU 2012 6607 1 RS 742.41 2 RS 741.01 3 RS 172.010 4 RS 930.11 5 RS 946.51 6 Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). 930.111.4 Sicurezza dei prodotti 2 930.111.4 b. importano in Svizzera mezzi di contenimento per merci pericolose o parti di essi (importatori); c. forniscono mezzi di contenimento per merci pericolose o parti di essi (distri- butori); d. sono proprietari di mezzi di contenimento per merci pericolose; e. utilizzano mezzi di contenimento per merci pericolose (operatori). 3 L’ordinanza non si applica ai mezzi di contenimento usati per il trasporto di merci pericolose della classe 7 (materiali radioattivi) secondo: a. la sezione 2.2.7 del regolamento concernente il trasporto internazionale per ferrovia delle merci pericolose (RID)7, appendice C alla Convenzione del 9 maggio 19808 relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF) nella versione del Protocollo del 3 giugno 19999; o b. la sezione 2.2.7 dell’Accordo del 30 settembre 195710 relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose (ADR). Art. 2 Definizioni Ai fini della presente ordinanza s’intendono per: a.11 mezzi di contenimento per merci pericolose: recipienti a pressione che non sono attrezzature a pressione trasportabili, imballaggi, contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa, grandi imballaggi, cisterne, contenitori per merci alla rinfusa e unità mobili per la fabbricazione di esplosivi o oggetti conte- nenti esplosivi che: 1. per il trasporto per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune, pos- sono essere utilizzati secondo il RID nonché secondo l’allegato 2.1 ca- pitolo 6 dell’ordinanza del 31 ottobre 201212 concernente il trasporto di merci pericolose per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune (RSD), 2. per il trasporto su strada, possono essere utilizzati secondo l’ADR non- ché secondo l’appendice 1 capitolo 6.14 dell’ordinanza del 29 novem- bre 200213 concernente il trasporto di merci pericolose su strada (SDR); b. attrezzature a pressione trasportabili: i seguenti mezzi di contenimento per merci pericolose: 7 Il RID non è pubblicato nella RU. Estratti dell’all. e delle sue mod. possono essere richie- sti all’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), Vendita delle pubblica- zioni federali, 3003 Berna, oppure direttamente all’Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia (OTIF), www.otif.org. 8 RS 0.742.403.1 9 RS 0.742.403.12 10 RS 0.741.621 11 Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). 12 RS 742.412 13 RS 741.621 O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 3 930.111.4 1.14 recipienti a pressione, loro rubinetti e altri accessori secondo il capitolo 6.2 RID o il capitolo 6.2 ADR utilizzati per il trasporto di gas della classe 2 (esclusi gas e oggetti con numero 6 o 7 nel codice di classifica- zione secondo RID o ADR) o di sostanze secondo la tabella 3 nell’istruzione di imballaggio P200 di cui al capitolo 4.1 RID/ADR, 2.15 cisterne, carri-batteria, veicoli-batteria nonché container per gas a ele- menti multipli, loro rubinetti e altri accessori secondo il capitolo 6.8 RID o il capitolo 6.8 ADR utilizzati per il trasporto di gas della classe 2 (esclusi gas e oggetti con il numero 6 o 7 nel codice di classificazione secondo RID o ARD) o di sostanze di cui all’allegato I della direttiva 2010/35/UE16, 3. cartucce di gas (n. ONU 2037), ma non aerosol (n. ONU 1950), reci- pienti criogenici aperti, bombole per gas per apparecchi respiratori ed estintori (n. ONU 1044), né attrezzature a pressione trasportabili esclu- se secondo la sottosezione 1.1.3.2 RID o la sottosezione 1.1.3.2 ADR, né attrezzature a pressione trasportabili escluse dalle prescrizioni relati- ve alla costruzione e alle prove degli imballaggi in base alle prescri- zioni speciali del capitolo 3.3 RID o del capitolo 3.3 ADR. Art. 3 Autorità competente L’autorità competente è l’Ufficio federale dei trasporti (UFT). Art. 4 Allegati Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunica- zioni (DATEC) può adeguare gli allegati alle nuove condizioni. Sezione 2: Immissione in commercio e procedure di valutazione della conformità Art. 5 Condizioni per l’immissione in commercio I mezzi di contenimento per merci pericolose possono essere immessi in commercio se: a. per il trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, soddisfano le prescrizioni del RID o dell’allegato 2.1, capitolo 6 RSD; 14 Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). 15 Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). 16 Direttiva 2010/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 giugno 2010, in materia di attrezzature a pressione trasportabili e che abroga le direttive del Consiglio 76/767/CEE, 84/525/CEE, 84/526/CEE, 84/527/CEE e 1999/36/CE, versione della GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1. Sicurezza dei prodotti 4 930.111.4 b. per il trasporto su strada, soddisfano le prescrizioni dell’ADR o dell’appen- dice 1, capitolo 6.14 SDR. Art. 6 Procedure per le attrezzature a pressione trasportabili 1 Le attrezzature a pressione trasportabili immesse in commercio per la prima volta devono essere sottoposte a una procedura di valutazione della conformità. Si appli- cano: a. al trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, le procedure di cui alle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 RID; b. al trasporto su strada, le procedure di cui alle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 ADR. 2 Le procedure di cui al capoverso 1 si applicano anche ai controlli periodici, ai controlli intermedi e ai controlli eccezionali delle attrezzature a pressione trasporta- bili. Art. 7 Procedure per altri mezzi di contenimento per merci pericolose Per i mezzi di contenimento diversi dalle attrezzature a pressione trasportabili, la valutazione della conformità nonché i controlli periodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali sono effettuati secondo le procedure indicate nell’allegato 1. Art. 8 Marchio Pi per attrezzature a pressione trasportabili 1 Sulle attrezzature a pressione trasportabili e sulle parti rimovibili delle attrezzature a pressione trasportabili ricaricabili con una funzione diretta di sicurezza, soggette alle procedure di cui all’articolo 6, deve essere apposto il marchio Pi secondo l’allegato 2 al termine delle procedure stesse. 2 Le attrezzature a pressione trasportabili recanti un marchio di conformità secondo la direttiva 84/525/CEE17, 84/526/CEE18 o 84/527/CEE19 devono essere provviste di marchio Pi secondo l’allegato 2 in occasione del controllo periodico successivo. 3 Il marchio Pi deve essere apposto: a. dal fabbricante in occasione della valutazione della conformità secondo l’articolo 6 capoverso 1; 17 Direttiva 84/525/CEE del Consiglio del 17 set. 1984 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di bombole per gas in acciaio senza saldatura in un sol pezzo, GU L 300 del 19.11.1984, pag. 1 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1). 18 Direttiva 84/526/CEE del Consiglio del 17 set. 1984 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di bombole per gas in alluminio non legato e in lega di alluminio non saldate, GU L 300 del 19.11.1984, pag. 20 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1). 19 Direttiva 84/527/CEE del Consiglio del 17 set. 1984 per il ravvicinamento delle legisla- zioni degli Stati Membri in materia di bombole per gas saldate in acciaio non legato, GU L 300 del 19.11.1984, pag. 48 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1). O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 5 930.111.4 b. dall’organismo di valutazione della conformità in occasione di un controllo periodico secondo l’articolo 6 capoverso 2. 4 Chi appone o fa apporre il marchio Pi conferma che l’attrezzatura a pressione trasportabile è conforme alle prescrizioni del RID o dell’ADR. Art. 9 Obbligo di diligenza Prima di immettere in commercio un mezzo di contenimento per merci pericolose, l’importatore o il distributore si accerta che il fabbricante o il suo mandatario abbia svolto la pertinente procedura di valutazione della conformità. Art. 10 Eccezioni per esposizioni e presentazioni I mezzi di contenimento per merci pericolose che non soddisfano le condizioni per l’immissione in commercio possono essere esposti o presentati nonché trasportati a tal fine dopo essere stati riempiti se: a. una targa indica chiaramente che la loro conformità ai requisiti legali non è provata e che pertanto non possono essere immessi in commercio; e b. sono state prese le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute delle persone. Art. 11 Deroghe 1 Per chiedere alle autorità competenti una deroga alle prescrizioni di cui all’arti- colo 5, il richiedente deve inoltrare, insieme alla domanda, un rapporto di perizia. 2 I rapporti di perizia devono essere redatti da periti in possesso dei requisiti indicati nell’allegato 3. Sezione 3: Organismi di valutazione della conformità Art. 12 Condizioni 1 Gli organismi che intendono effettuare valutazioni della conformità, rivalutazioni della conformità, controlli periodici, controlli intermedi e controlli eccezionali per le attrezzature a pressione trasportabili devono: a. essere designati dal DATEC come organismi di valutazione della conformità secondo l’articolo 15; e b. essere riconosciuti come organismi di valutazione della conformità nel qua- dro dell’Accordo del 21 giugno 199920 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. 20 RS 0.946.526.81 Sicurezza dei prodotti 6 930.111.4 2 Gli organismi di valutazione della conformità per altri mezzi di contenimento per merci pericolose devono: a. essere designati dal DATEC come organismi di valutazione della conformità secondo l’articolo 15; b. essere riconosciuti dalla Svizzera nell’ambito di un accordo internazionale; oppure c. essere autorizzati o riconosciuti in altro modo conformemente al diritto sviz- zero. 3 Chi si riferisce alla documentazione emessa da un organismo di valutazione della conformità che non soddisfa le condizioni di cui al capoverso 1 o 2 deve dimostrare con verosimiglianza che le procedure applicate e la qualifica dell’organismo in questione soddisfano le esigenze svizzere (art. 18 cpv. 2 LOTC). Art. 13 Obblighi Gli obblighi degli organismi di valutazione della conformità sono definiti nell’allegato 4. Art. 14 Cessazione o cambiamento di attività 1 In caso di cessazione o cambiamento di attività, l’organismo di valutazione della conformità deve preventivamente assicurarsi che i documenti relativi a valutazioni della conformità, rivalutazioni della conformità, controlli periodici, controlli inter- medi e controlli eccezionali rimangano a disposizione dell’autorità competente. 2 La disponibilità della documentazione è disciplinata dai termini di conservazione prescritti dal RID o dall’ADR. Art. 1521 Designazione 1 Il DATEC designa come organismi di valutazione della conformità gli organismi che: a. sono accreditati dal Servizio di accreditamento svizzero (SAS) secondo la norma EN ISO/IEC 1702022; e b. soddisfano le condizioni definite nell’allegato 5. 2 Definisce i campi tecnici e le procedure autorizzati degli organismi di valutazione della conformità. 3 Attribuisce un numero d’identificazione agli organismi di valutazione della con- formità designati. 21 Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). 22 La norma menzionata può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 7 930.111.4 Art. 16 Vigilanza 1 L’UFT vigila sugli organismi di valutazione della conformità designati. 2 Esso coordina le sue attività con quelle di vigilanza del SAS. Sezione 4: Sorveglianza sul mercato Art. 17 Collaborazione di altre autorità o organizzazioni 1 Il DATEC può chiedere la collaborazione di altre autorità o organizzazioni e concludere con esse accordi in tal senso. 2 L’UFT può esigere che per un determinato periodo di tempo l’Amministrazione federale delle dogane gli notifichi le importazioni di mezzi di contenimento per merci pericolose precisamente designati. Art. 18 Compiti e competenze dell’UFT 1 L’UFT procede a controlli qualora indizi fondati indichino che mezzi di conteni- mento per merci pericolose non sono conformi alle prescrizioni. Per accertare il rispetto di queste ultime può effettuare controlli a campione. 2 Il controllo comprende: a. l’esame formale inteso a stabilire se: 1. la valutazione della conformità o i risultati dei controlli periodici, dei controlli intermedi e dei controlli eccezionali sono disponibili e con- formi alle prescrizioni legali, e 2. la documentazione tecnica necessaria è completa; b. ove necessario, un esame visivo e una prova funzionale di tutti gli equipag- giamenti; c. ove necessario, un controllo successivo del mezzo di contenimento con- testato. 3 Nell’ambito dei controlli l’UFT può in particolare: a. chiedere al fabbricante, al suo mandatario, all’importatore o al distributore la documentazione e le informazioni necessarie per dimostrare la conformità del mezzo di contenimento; b. prelevare campioni; c. ordinare verifiche; d. accedere ai locali commerciali durante il normale orario di lavoro. 4 Può inoltre ordinare una verifica tecnica del mezzo di contenimento se sussistono dubbi sul fatto che esso: a. corrisponda alla documentazione inoltrata; o Sicurezza dei prodotti 8 930.111.4 b. sia conforme alle prescrizioni vigenti, nonostante la correttezza della docu- mentazione inoltrata. 5 L’UFT ordina le misure necessarie secondo l’articolo 10 capoversi 2–4 della legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti se: a. il fabbricante, il suo mandatario, l’importatore o il distributore presentano in modo tardivo o incompleto la documentazione richiesta secondo il capover- so 3; o b. il mezzo di contenimento non è conforme alle prescrizioni della presente or- dinanza. 6 Prima di ordinare le misure, l’UFT accorda al fabbricante, al suo mandatario, all’importatore o al distributore la possibilità di prendere posizione. 7 L’UFT pubblica rapporti periodici sui risultati della sorveglianza sul mercato. Art. 19 Obblighi di collaborazione e d’informazione 1 I fabbricanti, i loro mandatari, gli importatori, i distributori, i proprietari e gli operatori nonché le persone che agiscono per essi devono: a. collaborare all’esecuzione della presente ordinanza e fornire gratuitamente all’UFT tutte le informazioni necessarie; b. conservare per il periodo prestabilito i documenti tecnici menzionati nelle prescrizioni del RID o dell’ADR concernenti la valutazione della conformi- tà, la rivalutazione della conformità, i controlli periodici, i controlli interme- di e i controlli eccezionali dei mezzi di contenimento per merci pericolose e presentarli ogni qualvolta l’UFT lo richieda; c. permettere all’UFT di accedere all’azienda e di effettuare le indagini neces- sarie. 2 Su richiesta, i fabbricanti e i loro mandatari, gli importatori, i distributori, i proprie- tari e gli operatori devono indicare all’UFT per un periodo di almeno dieci anni i nomi di tutte le persone da cui hanno ricevuto o a cui hanno fornito mezzi di conte- nimento per merci pericolose. Art. 20 Lingua della documentazione I documenti e le informazioni necessarie alla loro valutazione devono essere forniti all’UFT in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. Art. 21 Mezzi di contenimento non conformi 1 Qualora un fabbricante, un suo mandatario, un importatore, un distributore, un proprietario o un operatore ritenga o abbia motivo di supporre che i mezzi di conte- nimento da lui immessi in commercio, utilizzati o gestiti non soddisfino le esigenze della presente ordinanza, deve adottare senza indugio i correttivi adeguati. 2 Se i mezzi di contenimento presentano pericoli, il fabbricante, il suo mandatario, l’importatore, il distributore, il proprietario o l’operatore deve informarne immedia- O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 9 930.111.4 tamente l’UFT. Esso deve fornire all’UFT indicazioni dettagliate, soprattutto riguar- do alla non conformità e ai correttivi adottati. 3 Tutti i casi di mezzi di contenimento non conformi e i correttivi adottati devono essere documentati. Sezione 5: Emolumenti Art. 22 Emolumenti per la designazione degli organismi di valutazione della conformità 1 Il DATEC riscuote emolumenti per la designazione degli organismi di valutazione della conformità. 2 Tali emolumenti sono retti dall’ordinanza generale sugli emolumenti dell’8 set- tembre 200423. Art. 23 Emolumenti per la vigilanza sugli organismi di valutazione della conformità e la sorveglianza sul mercato 1 L’UFT riscuote emolumenti per: a. controlli e misure conseguenti, laddove risulti che un organismo di valuta- zione della conformità designato non adempie i suoi obblighi secondo l’articolo 13 o non soddisfa le condizioni di cui all’allegato 5; b. le seguenti attività nell’ambito della sorveglianza sul mercato: 1. controlli, laddove risulti che il mezzo di contenimento non è conforme alle prescrizioni, 2. decisioni relative all’edizione di valutazioni della conformità e docu- menti tecnici, 3. decisioni e misure secondo l’articolo 18 capoverso 5 determinate dal fabbricante, dal suo mandatario, dall’importatore o dal distributore. 2 Gli emolumenti per la vigilanza sugli organismi di valutazione della conformità e per la sorveglianza sul mercato sono retti dall’ordinanza del 25 novembre 199824 sugli emolumenti e sulle tasse dell’Ufficio federale dei trasporti. Sezione 6: Disposizioni penali Art. 24 Disposizioni penali per il settore delle strade Nel trasporto di merci pericolose su strada, è punito con la multa chiunque: a. appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 ADR senza esserne autorizzato; 23 RS 172.041.1 24 RS 742.102 Sicurezza dei prodotti 10 930.111.4 b. appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 ADR senza che gli stessi abbiano superato i controlli prescritti; c. non adempie uno degli obblighi di cui agli articoli 9, 13 o 19. Art. 25 Disposizioni penali per i settori delle ferrovie e degli impianti di trasporto a fune Nel trasporto di merci pericolose per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque: a. appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 RID o la parte 6 ADR senza esserne autorizzato; b. appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 RID o la parte 6 ADR senza che gli stessi abbiano superato i controlli prescritti; c. non adempie uno degli obblighi di cui agli articoli 9, 13 o 19. Sezione 7: Disposizioni finali Art. 26 Esecuzione 1 L’ UFT esegue la presente ordinanza. 2 Emana direttive sull’esecuzione e l’attuazione della presente ordinanza.25 Art. 27 Disposizioni transitorie 1 Alle attrezzature a pressione trasportabili, immesse in commercio in data anteriore al 1° gennaio 2013 e sprovviste di marchio di conformità secondo le direttive 2010/35/UE26, 1999/36/CE27, 84/525/CEE28, 84/526/CEE29 o 84/527/CEE30, si applica la procedura di cui all’allegato 6 per la rivalutazione della conformità. 2 Le attrezzature a pressione trasportabili immesse in commercio in data anteriore al 1° gennaio 2013 e non sottoposte a rivalutazione della conformità possono essere ancora utilizzate per: a. il traffico merci in Svizzera; 25 Introdotto dal n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). 26 Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 2 lett. b n. 1. 27 Direttiva 1999/36/CE del Consiglio del 29 aprile 1999 in materia di attrezzature a pressione trasportabili, GU L 138 del 1.6.1999, pag. 20; modificata da ultimo dalla direttiva 2002/50/CE, GU L 149 del 7.6.2002, pag. 28 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1). 28 Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 8 cpv. 2. 29 Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 8 cpv. 2. 30 Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 8 cpv. 2. O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 11 930.111.4 b. il traffico merci tra la Svizzera e gli Stati contraenti il RID nonché le Parti contraenti l’ADR, purché questi Stati o queste Parti non siano membri dell’Unione europea. 3 e 4 ...31 Art. 28 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013. 31 Abrogati dal n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, con effetto dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). Sicurezza dei prodotti 12 930.111.4 Allegato 132 (art. 7) Procedure di valutazione della conformità dei mezzi di contenimento per merci pericolose diversi dalle attrezzature a pressione trasportabili 1. Le seguenti prescrizioni sono da ritenersi adempiute se le procedure men- zionate nella tabella 1 sono attuate dagli organismi di valutazione della con- formità indicati: a. per il trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, i capi- toli 6.1, 6.2, 6.3, 6.5 e 6.6 RID nonché l’allegato 2.1 numero 6 RSD; b. per il trasporto su strada, i capitoli 6.1, 6.2, 6.3, 6.5 e 6.6 ADR nonché l’allegato 1 capitolo 6.14 SDR. Tabella 1 Procedura Organismo di valutazione della conformità Approvazione del prototipo Xa Riconoscimento e sorveglianza dei programmi di controllo della qualità dei fabbricanti Xa Controllo e prova iniziali Xa o IS Ispezione e controllo periodici Xa o Xb o IS 2. Le seguenti prescrizioni sono da ritenersi adempiute se le procedure men- zionate nella tabella 2 sono attuate dagli organismi di valutazione della con- formità indicati: a. per il trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, i capi- toli da 6.7 a 6.11 RID; b. per il trasporto su strada, i capitoli 6.7–6.12 ADR. Tabella 2 Procedura Organismo di valutazione della conformità Approvazione del prototipo Xa Sorveglianza della fabbricazione Xa Controllo e prova iniziali Xa Controllo periodico e controllo intermedio Xa 32 Aggiornato dal n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1859). O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 13 930.111.4 Procedura Organismo di valutazione della conformità Controllo eccezionale Xa 3. Si intende per: – Xa: un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17020 di categoria A e designato secondo l’allegato 5 o una persona incaricata dall’autorità competente; – Xb: un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17020 di categoria B e designato secondo l’allegato 5; – IS: un servizio di controllo interno posto sotto la sorveglianza di un organismo di valutazione della conformità Xa. 4. Alle singole procedure si applicano per analogia le disposizioni della sezione 1.8.7 RID o della sezione 1.8.7 ADR. 5. Il riconoscimento dei programmi di controllo della qualità dei fabbricanti è rilasciato a tempo determinato e deve essere rinnovato di regola ogni tre an- ni. In singoli casi l’UFT può fissare intervalli di rinnovo diversi. Sicurezza dei prodotti 14 930.111.4 Allegato 2 (art. 8 cpv. 1) Marchio Pi 1. Le dimensioni del seguente marchio Pi sono definite nell’articolo 15 della direttiva 2010/35/UE33. L’immagine ha carattere informativo. 2. Il marchio Pi deve essere apposto in maniera visibile, leggibile e permanente sulle attrezzature a pressione trasportabili o sulla loro targhetta segnaletica nonché sulle parti rimovibili delle attrezzature a pressione trasportabili rica- ricabili con una funzione diretta di sicurezza. 3. Il marchio Pi deve essere apposto prima dell’immissione in commercio o della messa a disposizione delle nuove attrezzature a pressione trasportabili o delle parti rimovibili delle attrezzature a pressione trasportabili ricaricabili con una funzione diretta di sicurezza. 4. Il marchio Pi deve essere seguito dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità che è responsabile per il con- trollo e la prova iniziali. 5. Il numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità deve essere apposto dall’organismo stesso o, in base alle sue istruzioni, dal fabbricante. 6. Il marchio con la data del controllo periodico o, se del caso, del controllo intermedio deve essere accompagnato dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità responsabile del controllo periodico. 33 Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 2 lett. b n. 1. O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 15 930.111.4 Allegato 3 (art. 11 cpv. 2) Requisiti dei periti 1. Sono periti le persone fisiche che, nel settore da controllare, dispongono del- le conoscenze specifiche e dell’esperienza adeguate alla complessità della deroga richiesta e alla sua rilevanza ai fini della sicurezza. 2. I periti devono comprovare di possedere una formazione adeguata e di aver realizzato oggetti paragonabili a quelli da controllare oppure di averne valu- tato la conformità. 3. I periti devono avere sufficiente familiarità con le tecnologie utilizzate per la fabbricazione degli oggetti da controllare, compresi i loro accessori, con l’utilizzazione effettiva o prevista di tali oggetti e con le disfunzioni che pos- sono verificarsi durante l’uso o l’esercizio degli stessi. 4. I periti sono indipendenti dalle parti interessate. Il perito non può essere il progettista, il fabbricante, il fornitore, l’acquirente, il proprietario, il detento- re, l’utilizzatore dell’oggetto da controllare né il mandatario di alcuna di suddette parti. 5. I periti non svolgono attività che potrebbero entrare in conflitto con la loro indipendenza di giudizio o nuocere alla loro affidabilità nelle attività di con- trollo. In particolare devono essere indipendenti da ogni pressione commer- ciale, finanziaria o di altra natura, suscettibile di influire sul loro giudizio. 6. I periti devono disporre di un’assicurazione di responsabilità civile adeguata. Mandanti e periti concordano la portata della responsabilità civile e dell’assicurazione di responsabilità civile necessaria. 7. I presenti requisiti si considerano soddisfatti per il personale degli organismi di valutazione della conformità designati secondo l’articolo 15. Sicurezza dei prodotti 16 930.111.4 Allegato 4 (art. 13) Obblighi degli organismi di valutazione della conformità 1. Gli organismi che intendono effettuare valutazioni della conformità, rivalu- tazioni della conformità, controlli periodici, controlli intermedi e controlli eccezionali di attrezzature a pressione trasportabili devono adempiere gli obblighi previsti dalle seguenti sottosezioni del RID o dell’ADR: a. 1.8.6.2 in merito al loro lavoro; b. 1.8.6.4 in caso di deleghe; c. 1.8.6.5 in merito agli obblighi di notifica. 2. Gli altri organismi di valutazione della conformità devono adempiere per analogia gli obblighi di cui al numero 1 lettere a–c. 3. Gli organismi di valutazione della conformità che svolgono attività di valu- tazione e di controllo analoghe per mezzi di contenimento comparabili devono scambiarsi informazioni pertinenti sui risultati negativi e, a richiesta, anche sui risultati positivi delle valutazioni e dei controlli. 4. Gli organismi di valutazione della conformità designati dal DATEC devono adempiere gli obblighi particolari seguenti: a. partecipazione al lavoro normativo pertinente secondo le disposizioni del DATEC; b. partecipazione agli eventi di coordinamento organizzati dall’UFT. O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 17 930.111.4 Allegato 5 (art. 15) Designazione degli organismi di valutazione della conformità da parte del DATEC 1. Procedura 1.1 La domanda di designazione in qualità di organismo di valutazione della conformità va inoltrata al DATEC. La domanda deve essere corredata dalla seguente documentazione: a. la descrizione delle attività e delle procedure in rapporto con la valuta- zione della conformità, la rivalutazione della conformità, i controlli pe- riodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali; b. la descrizione dei mezzi di contenimento per merci pericolose di cui l’organismo intende valutare la conformità; c. la copia della decisione del SAS in cui si attesta che l’organismo è accreditato secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera a; d. le prove che l’organismo soddisfa le condizioni per la designazione; e. la conferma che l’organismo ha preso atto dei suoi obblighi secondo l’allegato 4 e si impegna ad adempierli; f. la rappresentazione dell’impronta e l’immagine del marchio di controllo previsto per i mezzi di contenimento diversi dalle attrezzature a pres- sione trasportabili. 1.2 Il DATEC: a. designa l’organismo di valutazione della conformità mediante decisione e gli attribuisce un numero di identificazione; b. tiene un elenco accessibile al pubblico di tutti gli organismi di valuta- zione della conformità designati, i loro marchi di controllo e i numeri di identificazione; c. rende noti gli organismi designati a valutare la conformità delle attrez- zature a pressione trasportabili, in modo che possano essere riconosciuti come organismo di valutazione della conformità nel quadro dell’Accor- do del 21 giugno 199934 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. 2. Condizioni L’organismo di valutazione della conformità deve: a. disporre di personale idoneo, formato, competente ed esperto, integrato in una struttura organizzativa adeguata e in grado di assolvere correttamente le sue funzioni tecniche; b. avere accesso alle necessarie e appropriate installazioni e apparecchiature; 34 RS 0.946.526.81 Sicurezza dei prodotti 18 930.111.4 c. lavorare in modo indipendente, al riparo da influenze che potrebbero ostaco- lare il suo lavoro; d. mantenere il segreto commerciale sulle attività imprenditoriali e su quelle protette dal diritto di proprietà del fabbricante e degli altri organismi di valu- tazione della conformità; e. distinguere chiaramente i compiti concernenti la valutazione della confor- mità dagli altri compiti non correlati; f. mettere in opera un sistema documentato di gestione della qualità; g. assicurare l’esecuzione dei controlli definiti nel RID o nell’ADR; e h. gestire un sistema di rapporti e registrazioni adatto ed efficace che soddisfi i requisiti indicati nelle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 RID o nelle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 ADR. O sui mezzi di contenimento per merci pericolose 19 930.111.4 Allegato 6 (art. 27 cpv. 1) Rivalutazione della conformità Per la rivalutazione della conformità di attrezzature a pressione trasportabili si applica la procedura seguente. 1. Il proprietario o l’operatore di attrezzature a pressione trasportabili deve: a. rivolgersi a un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17020 di categoria A e riconosciuto per le rivalutazioni; b. fornire a suddetto organismo tutte le informazioni sulle attrezzature a pressione trasportabili affinché questo possa identificarle in modo uni- voco (origine, regole applicabili in materia di progettazione, eventuali limitazioni d’utilizzazione prescritte e note concernenti eventuali danni o riparazioni effettuate e, per quanto riguarda le bombole di acetilene, anche indicazioni relative alla massa porosa). 2. L’organismo valuta se le attrezzature a pressione trasportabili in questione offrono almeno lo stesso grado di sicurezza delle attrezzature che soddisfano i requisiti del RID o dell’ADR. La valutazione è effettuata sulla base delle informazioni prodotte conformemente al numero 1 e, se del caso, di controlli supplementari. 3. Se i risultati della valutazione di cui al numero 2 sono soddisfacenti, le attrezzature a pressione trasportabili sono sottoposte al controllo periodico previsto dal RID o dall’ADR. Se sono soddisfatti i requisiti di tale controllo periodico, allora il marchio Pi è apposto dall’organismo responsabile del controllo periodico o sotto la sua sorveglianza. Il marchio Pi è seguito dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità. Quest’ultimo rilascia un certificato di rivalutazione della conformità tenendo conto di quanto riportato al numero 5. 4. Per i recipienti a pressione fabbricati in serie, compresi i rubinetti e altri accessori utilizzati per il trasporto, un organismo accreditato di categoria A valuta la conformità del prototipo secondo il numero 2 e rilascia un certifica- to di rivalutazione della conformità. Al successivo controllo periodico i reci- pienti a pressione così valutati sono provvisti di marchio secondo l’arti- colo 8. Il marchio Pi è seguito dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità responsabile del controllo. 5. In tutti i casi l’organismo responsabile del controllo periodico rilascia il cer- tificato di rivalutazione della conformità. Tale certificato contiene almeno le indicazioni seguenti: a. il numero di identificazione dell’organismo di valutazione della con- formità che rilascia il certificato e, se diverso, il numero di identifica- zione dell’organismo accreditato di categoria A responsabile della riva- lutazione della conformità secondo il numero 2; Sicurezza dei prodotti 20 930.111.4 b. il nome e l’indirizzo del proprietario o dell’operatore; c. in caso di applicazione della procedura di cui al numero 4, i dati per l’identificazione del certificato di rivalutazione della conformità del prototipo; d. i dati per l’identificazione delle attrezzature a pressione trasportabili al- le quali è stato apposto il marchio Pi, compresi almeno il numero o i numeri di serie; e e. la data di rilascio. 6. L’organismo responsabile rilascia un certificato di rivalutazione della con- formità del prototipo. Qualora venga applicata la procedura di cui al numero 4, l’organismo responsabile rilascia il certificato di rivalutazione della con- formità del prototipo. Tale certificato contiene almeno le indicazioni seguen- ti: a. il numero di identificazione dell’organismo di valutazione della con- formità che rilascia il certificato; b. il nome e l’indirizzo del fabbricante e del detentore dell’approvazione del tipo originale per le attrezzature a pressione trasportabili sottoposte a rivalutazione della conformità nel caso in cui il detentore non sia il fabbricante; c. i dati per l’identificazione delle attrezzature a pressione trasportabili appartenenti alla serie; d. la data di rilascio; e e. la dicitura «Il presente certificato non autorizza la fabbricazione di attrezzature a pressione trasportabili o di loro parti». Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione Art. 2 Definizioni Art. 3 Autorità competente Art. 4 Allegati Sezione 2: Immissione in commercio e procedure di valutazione della conformità Art. 5 Condizioni per l’immissione in commercio Art. 6 Procedure per le attrezzature a pressione trasportabili Art. 7 Procedure per altri mezzi di contenimento per merci pericolose Art. 8 Marchio Pi per attrezzature a pressione trasportabili Art. 9 Obbligo di diligenza Art. 10 Eccezioni per esposizioni e presentazioni Art. 11 Deroghe Sezione 3: Organismi di valutazione della conformità Art. 12 Condizioni Art. 13 Obblighi Art. 14 Cessazione o cambiamento di attività Art. 15 Designazione Art. 16 Vigilanza Sezione 4: Sorveglianza sul mercato Art. 17 Collaborazione di altre autorità o organizzazioni Art. 18 Compiti e competenze dell’UFT Art. 19 Obblighi di collaborazione e d’informazione Art. 20 Lingua della documentazione Art. 21 Mezzi di contenimento non conformi Sezione 5: Emolumenti Art. 22 Emolumenti per la designazione degli organismi di valutazione della conformità Art. 23 Emolumenti per la vigilanza sugli organismi di valutazione della conformità e la sorveglianza sul mercato Sezione 6: Disposizioni penali Art. 24 Disposizioni penali per il settore delle strade Art. 25 Disposizioni penali per i settori delle ferrovie e degli impianti di trasporto a fune Sezione 7: Disposizioni finali Art. 26 Esecuzione Art. 27 Disposizioni transitorie Art. 28 Entrata in vigore Allegato 1 Procedure di valutazione della conformità dei mezzi di contenimento per merci pericolose diversi dalle attrezzature a pressione trasportabili Allegato 2 Marchio Pi Allegato 3 Requisiti dei periti Allegato 4 Obblighi degli organismi di valutazione della conformità Allegato 5 Designazione degli organismi di valutazione della conformità da parte del DATEC 1. Procedura 2. Condizioni Allegato 6 Rivalutazione della conformità | <div _ngcontent-nfu-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--930.111.4 --><p class="srnummer">930.111.4 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente l’immissione in commercio e la sorveglianza sul mercato di mezzi di contenimento per merci pericolose</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sui mezzi di contenimento per merci pericolose, OMCont)</h2><p>del 31 ottobre 2012 (Stato 1° luglio 2016)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 5 capoverso 1, 20 capoverso 3 e 24 capoverso 1 della legge del 25 settembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sul trasporto di merci; <br/>visti gli articoli 30 capoverso 5, 103 capoverso 1 e 106 capoverso 1 della legge del 19 dicembre 1958<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> sulla circolazione stradale; <br/>visti gli articoli 46<i>a</i> e 48<i>a</i> capoverso 1 della legge del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e46" id="fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione;<br/>visto l’articolo 9 della legge federale del 12 giugno 2009<sup><a fragment="#fn-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e56" id="fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> sulla sicurezza dei prodotti;<br/>in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e66" id="fnbck-d6e66" routerlink="./">5</a></sup> sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC),<sup><a fragment="#fn-d6e75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e75" id="fnbck-d6e75" routerlink="./">6</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2016/328/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>742.41</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1959/679_705_685/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.01</b></a></p><p id="fn-d6e46"><sup><a fragment="#fnbck-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e56"><sup><a fragment="#fnbck-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2010/347/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.11</b></a></p><p id="fn-d6e66"><sup><a fragment="#fnbck-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e66" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p><p id="fn-d6e75"><sup><a fragment="#fnbck-d6e75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e75" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto e campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza disciplina, per i mezzi di contenimento destinati al trasporto di merci pericolose (mezzi di contenimento per merci pericolose) su strada, per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’immissione in commercio e la relativa valutazione della conformità;</dd><dt>b. </dt><dd>la rivalutazione della conformità;</dd><dt>c. </dt><dd>i controlli periodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali;</dd><dt>d. </dt><dd>la sorveglianza sul mercato.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’ordinanza si applica alle persone fisiche e giuridiche residenti in Svizzera che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fabbricano o fanno fabbricare mezzi di contenimento per merci pericolose o parti di essi e dichiarano di esserne i fabbricanti (fabbricanti);</dd><dt>b. </dt><dd>importano in Svizzera mezzi di contenimento per merci pericolose o parti di essi (importatori);</dd><dt>c. </dt><dd>forniscono mezzi di contenimento per merci pericolose o parti di essi (distributori);</dd><dt>d. </dt><dd>sono proprietari di mezzi di contenimento per merci pericolose;</dd><dt>e. </dt><dd>utilizzano mezzi di contenimento per merci pericolose (operatori).</dd></dl><p><sup>3</sup> L’ordinanza non si applica ai mezzi di contenimento usati per il trasporto di merci pericolose della classe 7 (materiali radioattivi) secondo: </p><dl><dt>a. </dt><dd>la sezione 2.2.7 del regolamento concernente il trasporto internazionale per ferrovia delle merci pericolose (RID)<sup><a fragment="#fn-d6e139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e139" id="fnbck-d6e139" routerlink="./">7</a></sup>, appendice C alla Convenzione del 9 maggio 1980<sup><a fragment="#fn-d6e144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e144" id="fnbck-d6e144" routerlink="./">8</a></sup> relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF) nella versione del Protocollo del 3 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e152" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e152" id="fnbck-d6e152" routerlink="./">9</a></sup>; o</dd><dt>b. </dt><dd>la sezione 2.2.7 dell’Accordo del 30 settembre 1957<sup><a fragment="#fn-d6e164" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e164" id="fnbck-d6e164" routerlink="./">10</a></sup> relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose (ADR).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e139"><sup><a fragment="#fnbck-d6e139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e139" routerlink="./">7</a></sup> Il RID non è pubblicato nella RU. Estratti dell’all. e delle sue mod. possono essere richiesti all’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), Vendita delle pubblicazioni federali, 3003 Berna, oppure direttamente all’Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia (OTIF), www.otif.org.</p><p id="fn-d6e144"><sup><a fragment="#fnbck-d6e144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e144" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/1985/505_505_505/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.742.403.1</b></a></p><p id="fn-d6e152"><sup><a fragment="#fnbck-d6e152" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e152" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2006/485/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.742.403.12</b></a></p><p id="fn-d6e164"><sup><a fragment="#fnbck-d6e164" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e164" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1972/1073_1085_1249/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.741.621</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai fini della presente ordinanza s’intendono per:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e185" id="fnbck-d6e185" routerlink="./">11</a></sup> </dt><dd><i>mezzi di contenimento per merci pericolose</i>: recipienti a pressione che non sono attrezzature a pressione trasportabili, imballaggi, contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa, grandi imballaggi, cisterne, contenitori per merci alla rinfusa e unità mobili per la fabbricazione di esplosivi o oggetti contenenti esplosivi che:<dl><dt>1. </dt><dd>per il trasporto per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune, possono essere utilizzati secondo il RID nonché secondo l’allegato 2.1 capitolo 6 dell’ordinanza del 31 ottobre 2012<sup><a fragment="#fn-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e203" id="fnbck-d6e203" routerlink="./">12</a></sup> concernente il trasporto di merci pericolose per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune (RSD),</dd><dt>2. </dt><dd>per il trasporto su strada, possono essere utilizzati secondo l’ADR nonché secondo l’appendice 1 capitolo 6.14 dell’ordinanza del 29 novembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e215" id="fnbck-d6e215" routerlink="./">13</a></sup> concernente il trasporto di merci pericolose su strada (SDR);</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd><i>attrezzature a pressione trasportabili:</i> i seguenti mezzi di contenimento per merci pericolose:<dl><dt>1.<sup><a fragment="#fn-d6e232" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e232" id="fnbck-d6e232" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd>recipienti a pressione, loro rubinetti e altri accessori secondo il capitolo 6.2 RID o il capitolo 6.2 ADR utilizzati per il trasporto di gas della classe 2 (esclusi gas e oggetti con numero 6 o 7 nel codice di classificazione secondo RID o ADR) o di sostanze secondo la tabella 3 nell’istruzione di imballaggio P200 di cui al capitolo 4.1 RID/ADR, </dd><dt>2.<sup><a fragment="#fn-d6e246" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e246" id="fnbck-d6e246" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd>cisterne, carri-batteria, veicoli-batteria nonché container per gas a elementi multipli, loro rubinetti e altri accessori secondo il capitolo 6.8 RID o il capitolo 6.8 ADR utilizzati per il trasporto di gas della classe 2 (esclusi gas e oggetti con il numero 6 o 7 nel codice di classificazione secondo RID o ARD) o di sostanze di cui all’allegato I della direttiva 2010/35/UE<sup><a fragment="#fn-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e258" id="fnbck-d6e258" routerlink="./">16</a></sup>,</dd><dt>3. </dt><dd>cartucce di gas (n. ONU 2037), ma non aerosol (n. ONU 1950), recipienti criogenici aperti, bombole per gas per apparecchi respiratori ed estintori (n. ONU 1044), né attrezzature a pressione trasportabili escluse secondo la sottosezione 1.1.3.2 RID o la sottosezione 1.1.3.2 ADR, né attrezzature a pressione trasportabili escluse dalle prescrizioni relative alla costruzione e alle prove degli imballaggi in base alle prescrizioni speciali del capitolo 3.3 RID o del capitolo 3.3 ADR.</dd></dl></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e185"><sup><a fragment="#fnbck-d6e185" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e185" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p><p id="fn-d6e203"><sup><a fragment="#fnbck-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e203" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2012/785/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>742.412</b></a></p><p id="fn-d6e215"><sup><a fragment="#fnbck-d6e215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e215" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/2002/685/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.621</b></a></p><p id="fn-d6e232"><sup><a fragment="#fnbck-d6e232" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e232" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p><p id="fn-d6e246"><sup><a fragment="#fnbck-d6e246" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e246" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p><p id="fn-d6e258"><sup><a fragment="#fnbck-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e258" routerlink="./">16</a></sup> Direttiva 2010/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 giugno 2010, in materia di attrezzature a pressione trasportabili e che abroga le direttive del Consiglio 76/767/CEE, 84/525/CEE, 84/526/CEE, 84/527/CEE e 1999/36/CE, versione della GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1.</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Autorità competente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità competente è l’Ufficio federale dei trasporti (UFT).</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Allegati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) può adeguare gli allegati alle nuove condizioni.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Immissione in commercio e procedure di valutazione della conformità</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Condizioni per l’immissione in commercio</a></h6><div class="collapseable"> <p>I mezzi di contenimento per merci pericolose possono essere immessi in commercio se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per il trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, soddisfano le prescrizioni del RID o dell’allegato 2.1, capitolo 6 RSD;</dd><dt>b. </dt><dd>per il trasporto su strada, soddisfano le prescrizioni dell’ADR o dell’appendice 1, capitolo 6.14 SDR.</dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedure per le attrezzature a pressione trasportabili</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le attrezzature a pressione trasportabili immesse in commercio per la prima volta devono essere sottoposte a una procedura di valutazione della conformità. Si applicano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, le procedure di cui alle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 RID;</dd><dt>b. </dt><dd>al trasporto su strada, le procedure di cui alle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 ADR.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le procedure di cui al capoverso 1 si applicano anche ai controlli periodici, ai controlli intermedi e ai controlli eccezionali delle attrezzature a pressione trasportabili.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Procedure per altri mezzi di contenimento per merci pericolose</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per i mezzi di contenimento diversi dalle attrezzature a pressione trasportabili, la valutazione della conformità nonché i controlli periodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali sono effettuati secondo le procedure indicate nell’allegato 1.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Marchio Pi per attrezzature a pressione trasportabili</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sulle attrezzature a pressione trasportabili e sulle parti rimovibili delle attrezzature a pressione trasportabili ricaricabili con una funzione diretta di sicurezza, soggette alle procedure di cui all’articolo 6, deve essere apposto il marchio Pi secondo l’allegato 2 al termine delle procedure stesse.</p><p class="man-text-align-left"><sup>2</sup> Le attrezzature a pressione trasportabili recanti un marchio di conformità secondo la direttiva 84/525/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e347" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e347" id="fnbck-d6e347" routerlink="./">17</a></sup>, 84/526/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e352" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e352" id="fnbck-d6e352" routerlink="./">18</a></sup> o 84/527/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e357" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e357" id="fnbck-d6e357" routerlink="./">19</a></sup> devono essere provviste di marchio Pi secondo l’allegato 2 in occasione del controllo periodico successivo.</p><p><sup>3</sup> Il marchio Pi deve essere apposto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dal fabbricante in occasione della valutazione della conformità secondo l’articolo 6 capoverso 1;</dd><dt>b. </dt><dd>dall’organismo di valutazione della conformità in occasione di un controllo periodico secondo l’articolo 6 capoverso 2.</dd></dl><p><sup>4</sup> Chi appone o fa apporre il marchio Pi conferma che l’attrezzatura a pressione trasportabile è conforme alle prescrizioni del RID o dell’ADR.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e347"><sup><a fragment="#fnbck-d6e347" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e347" routerlink="./">17</a></sup> Direttiva 84/525/CEE del Consiglio del 17 set. 1984 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di bombole per gas in acciaio senza saldatura in un sol pezzo, GU L 300 del 19.11.1984, pag. 1 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1).</p><p id="fn-d6e352"><sup><a fragment="#fnbck-d6e352" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e352" routerlink="./">18</a></sup> Direttiva 84/526/CEE del Consiglio del 17 set. 1984 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di bombole per gas in alluminio non legato e in lega di alluminio non saldate, GU L 300 del 19.11.1984, pag. 20 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1).</p><p id="fn-d6e357"><sup><a fragment="#fnbck-d6e357" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e357" routerlink="./">19</a></sup> Direttiva 84/527/CEE del Consiglio del 17 set. 1984 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di bombole per gas saldate in acciaio non legato, GU L 300 del 19.11.1984, pag. 48 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Obbligo di diligenza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Prima di immettere in commercio un mezzo di contenimento per merci pericolose, l’importatore o il distributore si accerta che il fabbricante o il suo mandatario abbia svolto la pertinente procedura di valutazione della conformità.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Eccezioni per esposizioni e presentazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>I mezzi di contenimento per merci pericolose che non soddisfano le condizioni per l’immissione in commercio possono essere esposti o presentati nonché trasportati a tal fine dopo essere stati riempiti se:</p><dl><dt>a.</dt><dd>una targa indica chiaramente che la loro conformità ai requisiti legali non è provata e che pertanto non possono essere immessi in commercio; e</dd><dt>b.</dt><dd>sono state prese le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute delle persone.</dd></dl></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Deroghe</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per chiedere alle autorità competenti una deroga alle prescrizioni di cui all’articolo 5, il richiedente deve inoltrare, insieme alla domanda, un rapporto di perizia.</p><p><sup>2</sup> I rapporti di perizia devono essere redatti da periti in possesso dei requisiti indicati nell’allegato 3.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Organismi di valutazione della conformità</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organismi che intendono effettuare valutazioni della conformità, rivalutazioni della conformità, controlli periodici, controlli intermedi e controlli eccezionali per le attrezzature a pressione trasportabili devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>essere designati dal DATEC come organismi di valutazione della conformità secondo l’articolo 15; e</dd><dt>b. </dt><dd>essere riconosciuti come organismi di valutazione della conformità nel quadro dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e433" id="fnbck-d6e433" routerlink="./">20</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. </dd></dl><p><sup>2</sup> Gli organismi di valutazione della conformità per altri mezzi di contenimento per merci pericolose devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>essere designati dal DATEC come organismi di valutazione della conformità secondo l’articolo 15;</dd><dt>b. </dt><dd>essere riconosciuti dalla Svizzera nell’ambito di un accordo internazionale; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>essere autorizzati o riconosciuti in altro modo conformemente al diritto svizzero.</dd></dl><p><sup>3</sup> Chi si riferisce alla documentazione emessa da un organismo di valutazione della conformità che non soddisfa le condizioni di cui al capoverso 1 o 2 deve dimostrare con verosimiglianza che le procedure applicate e la qualifica dell’organismo in questione soddisfano le esigenze svizzere (art. 18 cpv. 2 LOTC).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e433"><sup><a fragment="#fnbck-d6e433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e433" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Obblighi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli obblighi degli organismi di valutazione della conformità sono definiti nell’allegato 4.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Cessazione o cambiamento di attività</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di cessazione o cambiamento di attività, l’organismo di valutazione della conformità deve preventivamente assicurarsi che i documenti relativi a valutazioni della conformità, rivalutazioni della conformità, controlli periodici, controlli intermedi e controlli eccezionali rimangano a disposizione dell’autorità competente.</p><p><sup>2</sup> La disponibilità della documentazione è disciplinata dai termini di conservazione prescritti dal RID o dall’ADR.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e482" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e482" id="fnbck-d6e482" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_15" routerlink="./"> Designazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DATEC designa come organismi di valutazione della conformità gli organismi che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono accreditati dal Servizio di accreditamento svizzero (SAS) secondo la norma EN ISO/IEC 17020<sup><a fragment="#fn-d6e503" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e503" id="fnbck-d6e503" routerlink="./">22</a></sup>; e</dd><dt>b. </dt><dd>soddisfano le condizioni definite nell’allegato 5.</dd></dl><p><sup>2 </sup>Definisce i campi tecnici e le procedure autorizzati degli organismi di valutazione della conformità. </p><p><sup>3 </sup>Attribuisce un numero d’identificazione agli organismi di valutazione della conformità designati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e482"><sup><a fragment="#fnbck-d6e482" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e482" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p><p id="fn-d6e503"><sup><a fragment="#fnbck-d6e503" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e503" routerlink="./">22</a></sup> La norma menzionata può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch.</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFT vigila sugli organismi di valutazione della conformità designati.</p><p><sup>2</sup> Esso coordina le sue attività con quelle di vigilanza del SAS.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Sorveglianza sul mercato</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Collaborazione di altre autorità o organizzazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DATEC può chiedere la collaborazione di altre autorità o organizzazioni e concludere con esse accordi in tal senso.</p><p><sup>2</sup> L’UFT può esigere che per un determinato periodo di tempo l’Amministrazione federale delle dogane gli notifichi le importazioni di mezzi di contenimento per merci pericolose precisamente designati.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Compiti e competenze dell’UFT</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFT procede a controlli qualora indizi fondati indichino che mezzi di contenimento per merci pericolose non sono conformi alle prescrizioni. Per accertare il rispetto di queste ultime può effettuare controlli a campione. </p><p><sup>2</sup> Il controllo comprende:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’esame formale inteso a stabilire se:<dl><dt>1. </dt><dd>la valutazione della conformità o i risultati dei controlli periodici, dei controlli intermedi e dei controlli eccezionali sono disponibili e conformi alle prescrizioni legali, e</dd><dt>2. </dt><dd>la documentazione tecnica necessaria è completa;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>ove necessario, un esame visivo e una prova funzionale di tutti gli equipaggiamenti;</dd><dt>c. </dt><dd>ove necessario, un controllo successivo del mezzo di contenimento contestato.</dd></dl><p><sup>3</sup> Nell’ambito dei controlli l’UFT può in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>chiedere al fabbricante, al suo mandatario, all’importatore o al distributore la documentazione e le informazioni necessarie per dimostrare la conformità del mezzo di contenimento;</dd><dt>b. </dt><dd>prelevare campioni;</dd><dt>c. </dt><dd>ordinare verifiche;</dd><dt>d. </dt><dd>accedere ai locali commerciali durante il normale orario di lavoro.</dd></dl><p><sup>4</sup> Può inoltre ordinare una verifica tecnica del mezzo di contenimento se sussistono dubbi sul fatto che esso:</p><dl><dt>a. </dt><dd>corrisponda alla documentazione inoltrata; o</dd><dt>b. </dt><dd>sia conforme alle prescrizioni vigenti, nonostante la correttezza della documentazione inoltrata.</dd></dl><p><sup>5</sup> L’UFT ordina le misure necessarie secondo l’articolo 10 capoversi 2–4 della legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il fabbricante, il suo mandatario, l’importatore o il distributore presentano in modo tardivo o incompleto la documentazione richiesta secondo il capoverso 3; o</dd><dt>b. </dt><dd>il mezzo di contenimento non è conforme alle prescrizioni della presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>6</sup> Prima di ordinare le misure, l’UFT accorda al fabbricante, al suo mandatario, all’importatore o al distributore la possibilità di prendere posizione.</p><p><sup>7</sup> L’UFT pubblica rapporti periodici sui risultati della sorveglianza sul mercato.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Obblighi di collaborazione e d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I fabbricanti, i loro mandatari, gli importatori, i distributori, i proprietari e gli operatori nonché le persone che agiscono per essi devono: </p><dl><dt>a. </dt><dd>collaborare all’esecuzione della presente ordinanza e fornire gratuitamente all’UFT tutte le informazioni necessarie;</dd><dt>b. </dt><dd>conservare per il periodo prestabilito i documenti tecnici menzionati nelle prescrizioni del RID o dell’ADR concernenti la valutazione della conformità, la rivalutazione della conformità, i controlli periodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali dei mezzi di contenimento per merci pericolose e presentarli ogni qualvolta l’UFT lo richieda;</dd><dt>c. </dt><dd>permettere all’UFT di accedere all’azienda e di effettuare le indagini necessarie.</dd></dl><p><sup>2</sup> Su richiesta, i fabbricanti e i loro mandatari, gli importatori, i distributori, i proprietari e gli operatori devono indicare all’UFT per un periodo di almeno dieci anni i nomi di tutte le persone da cui hanno ricevuto o a cui hanno fornito mezzi di contenimento per merci pericolose.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Lingua della documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I documenti e le informazioni necessarie alla loro valutazione devono essere forniti all’UFT in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. </p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Mezzi di contenimento non conformi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Qualora un fabbricante, un suo mandatario, un importatore, un distributore, un proprietario o un operatore ritenga o abbia motivo di supporre che i mezzi di contenimento da lui immessi in commercio, utilizzati o gestiti non soddisfino le esigenze della presente ordinanza, deve adottare senza indugio i correttivi adeguati. </p><p><sup>2</sup> Se i mezzi di contenimento presentano pericoli, il fabbricante, il suo mandatario, l’importatore, il distributore, il proprietario o l’operatore deve informarne immediatamente l’UFT. Esso deve fornire all’UFT indicazioni dettagliate, soprattutto riguardo alla non conformità e ai correttivi adottati.</p><p><sup>3</sup> Tutti i casi di mezzi di contenimento non conformi e i correttivi adottati devono essere documentati.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Emolumenti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Emolumenti per la designazione degli organismi di valutazione della conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DATEC riscuote emolumenti per la designazione degli organismi di valutazione della conformità. </p><p><sup>2</sup> Tali emolumenti sono retti dall’ordinanza generale sugli emolumenti dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e684" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e684" id="fnbck-d6e684" routerlink="./">23</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e684"><sup><a fragment="#fnbck-d6e684" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e684" routerlink="./">23</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Emolumenti per la vigilanza sugli organismi di valutazione della conformità e la sorveglianza sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFT riscuote emolumenti per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>controlli e misure conseguenti, laddove risulti che un organismo di valutazione della conformità designato non adempie i suoi obblighi secondo l’articolo 13 o non soddisfa le condizioni di cui all’allegato 5;</dd><dt>b. </dt><dd>le seguenti attività nell’ambito della sorveglianza sul mercato:<dl><dt>1. </dt><dd>controlli, laddove risulti che il mezzo di contenimento non è conforme alle prescrizioni,</dd><dt>2. </dt><dd>decisioni relative all’edizione di valutazioni della conformità e documenti tecnici,</dd><dt>3. </dt><dd>decisioni e misure secondo l’articolo 18 capoverso 5 determinate dal fabbricante, dal suo mandatario, dall’importatore o dal distributore.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> Gli emolumenti per la vigilanza sugli organismi di valutazione della conformità e per la sorveglianza sul mercato sono retti dall’ordinanza del 25 novembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e722" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e722" id="fnbck-d6e722" routerlink="./">24</a></sup> sugli emolumenti e sulle tasse dell’Ufficio federale dei trasporti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e722"><sup><a fragment="#fnbck-d6e722" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e722" routerlink="./">24</a></sup> <a href="eli/cc/1999/116/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>742.102</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Disposizioni penali per il settore delle strade</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nel trasporto di merci pericolose su strada, è punito con la multa chiunque:</p><dl><dt>a. </dt><dd>appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 ADR senza esserne autorizzato;</dd><dt>b. </dt><dd>appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 ADR senza che gli stessi abbiano superato i controlli prescritti;</dd><dt>c. </dt><dd>non adempie uno degli obblighi di cui agli articoli 9, 13 o 19.</dd></dl></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Disposizioni penali per i settori delle ferrovie e degli impianti di trasporto a fune</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nel trasporto di merci pericolose per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque:</p><dl><dt>a. </dt><dd>appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 RID o la parte 6 ADR senza esserne autorizzato;</dd><dt>b. </dt><dd>appone sui mezzi di contenimento il marchio Pi o altri marchi secondo la parte 6 RID o la parte 6 ADR senza che gli stessi abbiano superato i controlli prescritti;</dd><dt>c. </dt><dd>non adempie uno degli obblighi di cui agli articoli 9, 13 o 19.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1 </sup>L’ UFT esegue la presente ordinanza.</p><p><sup>2</sup> Emana direttive sull’esecuzione e l’attuazione della presente ordinanza.<sup><a fragment="#fn-d6e785" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e785" id="fnbck-d6e785" routerlink="./">25</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e785"><sup><a fragment="#fnbck-d6e785" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e785" routerlink="./">25</a></sup> Introdotto dal n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Alle attrezzature a pressione trasportabili, immesse in commercio in data anteriore al 1° gennaio 2013 e sprovviste di marchio di conformità secondo le direttive 2010/35/UE<sup><a fragment="#fn-d6e804" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e804" id="fnbck-d6e804" routerlink="./">26</a></sup>, 1999/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e809" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e809" id="fnbck-d6e809" routerlink="./">27</a></sup>, 84/525/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e814" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e814" id="fnbck-d6e814" routerlink="./">28</a></sup>, 84/526/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e819" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e819" id="fnbck-d6e819" routerlink="./">29</a></sup> o 84/527/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e824" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e824" id="fnbck-d6e824" routerlink="./">30</a></sup>, si applica la procedura di cui all’allegato 6 per la rivalutazione della conformità. </p><p><sup>2</sup> Le attrezzature a pressione trasportabili immesse in commercio in data anteriore al 1° gennaio 2013 e non sottoposte a rivalutazione della conformità possono essere ancora utilizzate per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il traffico merci in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>il traffico merci tra la Svizzera e gli Stati contraenti il RID nonché le Parti contraenti l’ADR, purché questi Stati o queste Parti non siano membri dell’Unione europea.</dd></dl><p><sup>3</sup> e <sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e844" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e844" id="fnbck-d6e844" routerlink="./">31</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e804"><sup><a fragment="#fnbck-d6e804" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e804" routerlink="./">26</a></sup> Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 2 lett. b n. 1.</p><p id="fn-d6e809"><sup><a fragment="#fnbck-d6e809" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e809" routerlink="./">27</a></sup> Direttiva 1999/36/CE del Consiglio del 29 aprile 1999 in materia di attrezzature a pressione trasportabili, GU L 138 del 1.6.1999, pag. 20; modificata da ultimo dalla direttiva 2002/50/CE, GU L 149 del 7.6.2002, pag. 28 (abrogata dalla direttiva 2010/35/UE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1).</p><p id="fn-d6e814"><sup><a fragment="#fnbck-d6e814" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e814" routerlink="./">28</a></sup> Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 8 cpv. 2.</p><p id="fn-d6e819"><sup><a fragment="#fnbck-d6e819" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e819" routerlink="./">29</a></sup> Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 8 cpv. 2.</p><p id="fn-d6e824"><sup><a fragment="#fnbck-d6e824" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e824" routerlink="./">30</a></sup> Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 8 cpv. 2.</p><p id="fn-d6e844"><sup><a fragment="#fnbck-d6e844" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e844" routerlink="./">31</a></sup> Abrogati dal n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, con effetto dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_1" routerlink="./">Allegato <inl>1</inl></a><i><sup><a fragment="#fn-d6e868" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e868" id="fnbck-d6e868" routerlink="./">32</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e868"><sup><a fragment="#fnbck-d6e868" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e868" routerlink="./">32</a></sup> Aggiornato dal n. II 8 dell’all. all’O del 25 mag. 2016 sul trasporto di merci, in vigore dal 1° lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/329/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 1859</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Procedure di valutazione della conformità dei mezzi di contenimento per merci pericolose diversi dalle attrezzature a pressione trasportabili</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Le seguenti prescrizioni sono da ritenersi adempiute se le procedure menzionate nella tabella 1 sono attuate dagli organismi di valutazione della conformità indicati:<dl><dt>a. </dt><dd>per il trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, i capitoli 6.1, 6.2, 6.3, 6.5 e 6.6 RID nonché l’allegato 2.1 numero 6 RSD;</dd><dt>b. </dt><dd>per il trasporto su strada, i capitoli 6.1, 6.2, 6.3, 6.5 e 6.6 ADR nonché l’allegato 1 capitolo 6.14 SDR.</dd></dl></dd></dl><p class="man-font-style-italic">Tabella 1</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Procedura</p></td><td><p>Organismo di valutazione della conformità</p></td></tr><tr><td><p>Approvazione del prototipo</p></td><td><p>Xa</p></td></tr><tr><td><p>Riconoscimento e sorveglianza dei programmi di controllo della qualità dei fabbricanti</p></td><td><p>Xa</p></td></tr><tr><td><p>Controllo e prova iniziali</p></td><td><p>Xa o IS</p></td></tr><tr><td><p>Ispezione e controllo periodici</p></td><td><p>Xa o Xb o IS</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>2. </dt><dd>Le seguenti prescrizioni sono da ritenersi adempiute se le procedure menzionate nella tabella 2 sono attuate dagli organismi di valutazione della conformità indicati:<dl><dt>a. </dt><dd>per il trasporto per ferrovia o tramite impianti di trasporto a fune, i capitoli da 6.7 a 6.11 RID;</dd><dt>b. </dt><dd>per il trasporto su strada, i capitoli 6.7–6.12 ADR.</dd></dl></dd></dl><p class="man-font-style-italic">Tabella 2</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Procedura</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Organismo di valutazione della conformità</p></th></tr><tr><td><p>Approvazione del prototipo</p></td><td><p>Xa</p></td></tr><tr><td><p>Sorveglianza della fabbricazione</p></td><td><p>Xa </p></td></tr><tr><td><p>Controllo e prova iniziali</p></td><td><p>Xa</p></td></tr><tr><td><p>Controllo periodico e controllo intermedio</p></td><td><p>Xa</p></td></tr><tr><td><p>Controllo eccezionale</p></td><td><p>Xa</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>3. </dt><dd>Si intende per:<dl><dt>– </dt><dd>Xa: un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17020 di categoria A e designato secondo l’allegato 5 o una persona incaricata dall’autorità competente;</dd><dt>– </dt><dd>Xb: un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17020 di categoria B e designato secondo l’allegato 5;</dd><dt>– </dt><dd>IS: un servizio di controllo interno posto sotto la sorveglianza di un organismo di valutazione della conformità Xa.</dd></dl></dd><dt>4. </dt><dd>Alle singole procedure si applicano per analogia le disposizioni della sezione 1.8.7 RID o della sezione 1.8.7 ADR.</dd><dt>5. </dt><dd>Il riconoscimento dei programmi di controllo della qualità dei fabbricanti è rilasciato a tempo determinato e deve essere rinnovato di regola ogni tre anni. In singoli casi l’UFT può fissare intervalli di rinnovo diversi.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_2" routerlink="./">Allegato <tmp:inl id="d7e5568" md="S" name="w:position" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>2<tmp:inl id="d7e5568" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 8 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Marchio Pi</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Le dimensioni del seguente marchio Pi sono definite nell’articolo 15 della direttiva 2010/35/UE<sup><a fragment="#fn-d6e1023" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e1023" id="fnbck-d6e1023" routerlink="./">33</a></sup>. L’immagine ha carattere informativo.</dd></dl><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/797/20160701/it/html/image/image1.png"/></p><dl><dt>2. </dt><dd>Il marchio Pi deve essere apposto in maniera visibile, leggibile e permanente sulle attrezzature a pressione trasportabili o sulla loro targhetta segnaletica nonché sulle parti rimovibili delle attrezzature a pressione trasportabili ricaricabili con una funzione diretta di sicurezza.</dd><dt>3. </dt><dd>Il marchio Pi deve essere apposto prima dell’immissione in commercio o della messa a disposizione delle nuove attrezzature a pressione trasportabili o delle parti rimovibili delle attrezzature a pressione trasportabili ricaricabili con una funzione diretta di sicurezza.</dd><dt>4. </dt><dd>Il marchio Pi deve essere seguito dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità che è responsabile per il controllo e la prova iniziali. </dd><dt>5. </dt><dd>Il numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità deve essere apposto dall’organismo stesso o, in base alle sue istruzioni, dal fabbricante. </dd><dt>6. </dt><dd>Il marchio con la data del controllo periodico o, se del caso, del controllo intermedio deve essere accompagnato dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità responsabile del controllo periodico.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1023"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1023" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e1023" routerlink="./">33</a></sup> Vedi nota a piè di pagina relativa all’art. 2 lett. b n. 1.</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_3" routerlink="./">Allegato <tmp:inl id="d7e5804" md="S" name="w:position" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>3<tmp:inl id="d7e5804" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 11 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti dei periti</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Sono periti le persone fisiche che, nel settore da controllare, dispongono delle conoscenze specifiche e dell’esperienza adeguate alla complessità della deroga richiesta e alla sua rilevanza ai fini della sicurezza. </dd><dt>2. </dt><dd>I periti devono comprovare di possedere una formazione adeguata e di aver realizzato oggetti paragonabili a quelli da controllare oppure di averne valutato la conformità.</dd><dt>3. </dt><dd>I periti devono avere sufficiente familiarità con le tecnologie utilizzate per la fabbricazione degli oggetti da controllare, compresi i loro accessori, con l’utilizzazione effettiva o prevista di tali oggetti e con le disfunzioni che possono verificarsi durante l’uso o l’esercizio degli stessi.</dd><dt>4. </dt><dd>I periti sono indipendenti dalle parti interessate. Il perito non può essere il progettista, il fabbricante, il fornitore, l’acquirente, il proprietario, il detentore, l’utilizzatore dell’oggetto da controllare né il mandatario di alcuna di suddette parti. </dd><dt>5. </dt><dd>I periti non svolgono attività che potrebbero entrare in conflitto con la loro indipendenza di giudizio o nuocere alla loro affidabilità nelle attività di controllo. In particolare devono essere indipendenti da ogni pressione commerciale, finanziaria o di altra natura, suscettibile di influire sul loro giudizio.</dd><dt>6. </dt><dd>I periti devono disporre di un’assicurazione di responsabilità civile adeguata. Mandanti e periti concordano la portata della responsabilità civile e dell’assicurazione di responsabilità civile necessaria.</dd><dt>7. </dt><dd>I presenti requisiti si considerano soddisfatti per il personale degli organismi di valutazione della conformità designati secondo l’articolo 15.</dd></dl><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_4" routerlink="./">Allegato <tmp:inl id="d7e6000" md="S" name="w:position" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>4<tmp:inl id="d7e6000" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 13)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Obblighi degli organismi di valutazione della conformità</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1.</dt><dd>Gli organismi che intendono effettuare valutazioni della conformità, rivalutazioni della conformità, controlli periodici, controlli intermedi e controlli eccezionali di attrezzature a pressione trasportabili devono adempiere gli obblighi previsti dalle seguenti sottosezioni del RID o dell’ADR:<dl><dt>a. </dt><dd>1.8.6.2 in merito al loro lavoro;</dd><dt>b. </dt><dd>1.8.6.4 in caso di deleghe;</dd><dt>c. </dt><dd>1.8.6.5 in merito agli obblighi di notifica.</dd></dl></dd><dt>2. </dt><dd>Gli altri organismi di valutazione della conformità devono adempiere per analogia gli obblighi di cui al numero 1 lettere a–c.</dd><dt>3. </dt><dd>Gli organismi di valutazione della conformità che svolgono attività di valutazione e di controllo analoghe per mezzi di contenimento comparabili devono scambiarsi informazioni pertinenti sui risultati negativi e, a richiesta, anche sui risultati positivi delle valutazioni e dei controlli.</dd><dt>4. </dt><dd>Gli organismi di valutazione della conformità designati dal DATEC devono adempiere gli obblighi particolari seguenti:<dl><dt>a. </dt><dd>partecipazione al lavoro normativo pertinente secondo le disposizioni del DATEC; </dd><dt>b. </dt><dd>partecipazione agli eventi di coordinamento organizzati dall’UFT.</dd></dl></dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 15)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Designazione degli organismi di valutazione della conformità da parte del DATEC</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Procedura</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>1.1 </dt><dd>La domanda di designazione in qualità di organismo di valutazione della conformità va inoltrata al DATEC. La domanda deve essere corredata dalla seguente documentazione:<dl><dt>a. </dt><dd>la descrizione delle attività e delle procedure in rapporto con la valutazione della conformità, la rivalutazione della conformità, i controlli periodici, i controlli intermedi e i controlli eccezionali; </dd><dt>b. </dt><dd>la descrizione dei mezzi di contenimento per merci pericolose di cui l’organismo intende valutare la conformità;</dd><dt>c. </dt><dd>la copia della decisione del SAS in cui si attesta che l’organismo è accreditato secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera a;</dd><dt>d. </dt><dd>le prove che l’organismo soddisfa le condizioni per la designazione;</dd><dt>e. </dt><dd>la conferma che l’organismo ha preso atto dei suoi obblighi secondo l’allegato 4 e si impegna ad adempierli;</dd><dt>f. </dt><dd>la rappresentazione dell’impronta e l’immagine del marchio di controllo previsto per i mezzi di contenimento diversi dalle attrezzature a pressione trasportabili.</dd></dl></dd><dt>1.2 </dt><dd>Il DATEC:<dl><dt>a. </dt><dd>designa l’organismo di valutazione della conformità mediante decisione e gli attribuisce un numero di identificazione;</dd><dt>b. </dt><dd>tiene un elenco accessibile al pubblico di tutti gli organismi di valutazione della conformità designati, i loro marchi di controllo e i numeri di identificazione;</dd><dt>c. </dt><dd>rende noti gli organismi designati a valutare la conformità delle attrezzature a pressione trasportabili, in modo che possano essere riconosciuti come organismo di valutazione della conformità nel quadro dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e1164" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fn-d6e1164" id="fnbck-d6e1164" routerlink="./">34</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. </dd></dl></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1164"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1164" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#fnbck-d6e1164" routerlink="./">34</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Condizioni</a></h3><div class="collapseable"><p>L’organismo di valutazione della conformità deve:</p><dl><dt>a. </dt><dd>disporre di personale idoneo, formato, competente ed esperto, integrato in una struttura organizzativa adeguata e in grado di assolvere correttamente le sue funzioni tecniche;</dd><dt>b. </dt><dd>avere accesso alle necessarie e appropriate installazioni e apparecchiature;</dd><dt>c. </dt><dd>lavorare in modo indipendente, al riparo da influenze che potrebbero ostacolare il suo lavoro;</dd><dt>d. </dt><dd>mantenere il segreto commerciale sulle attività imprenditoriali e su quelle protette dal diritto di proprietà del fabbricante e degli altri organismi di valutazione della conformità;</dd><dt>e. </dt><dd>distinguere chiaramente i compiti concernenti la valutazione della conformità dagli altri compiti non correlati;</dd><dt>f. </dt><dd>mettere in opera un sistema documentato di gestione della qualità; </dd><dt>g. </dt><dd>assicurare l’esecuzione dei controlli definiti nel RID o nell’ADR; e</dd><dt>h. </dt><dd>gestire un sistema di rapporti e registrazioni adatto ed efficace che soddisfi i requisiti indicati nelle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 RID o nelle sezioni 1.8.7 e 1.8.8 ADR.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_6" routerlink="./">Allegato <tmp:inl id="d7e6689" md="S" name="w:position" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>6<tmp:inl id="d7e6689" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 27 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/797/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Rivalutazione della conformità</a></h2><div class="collapseable"><p>Per la rivalutazione della conformità di attrezzature a pressione trasportabili si applica la procedura seguente. </p><dl><dt>1. </dt><dd>Il proprietario o l’operatore di attrezzature a pressione trasportabili deve: <dl><dt>a. </dt><dd>rivolgersi a un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17020 di categoria A e riconosciuto per le rivalutazioni; </dd><dt>b. </dt><dd>fornire a suddetto organismo tutte le informazioni sulle attrezzature a pressione trasportabili affinché questo possa identificarle in modo univoco (origine, regole applicabili in materia di progettazione, eventuali limitazioni d’utilizzazione prescritte e note concernenti eventuali danni o riparazioni effettuate e, per quanto riguarda le bombole di acetilene, anche indicazioni relative alla massa porosa).</dd></dl></dd><dt>2. </dt><dd>L’organismo valuta se le attrezzature a pressione trasportabili in questione offrono almeno lo stesso grado di sicurezza delle attrezzature che soddisfano i requisiti del RID o dell’ADR. La valutazione è effettuata sulla base delle informazioni prodotte conformemente al numero 1 e, se del caso, di controlli supplementari.</dd><dt>3. </dt><dd>Se i risultati della valutazione di cui al numero 2 sono soddisfacenti, le attrezzature a pressione trasportabili sono sottoposte al controllo periodico previsto dal RID o dall’ADR. Se sono soddisfatti i requisiti di tale controllo periodico, allora il marchio Pi è apposto dall’organismo responsabile del controllo periodico o sotto la sua sorveglianza. Il marchio Pi è seguito dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità. Quest’ultimo rilascia un certificato di rivalutazione della conformità tenendo conto di quanto riportato al numero 5.</dd><dt>4. </dt><dd>Per i recipienti a pressione fabbricati in serie, compresi i rubinetti e altri accessori utilizzati per il trasporto, un organismo accreditato di categoria A valuta la conformità del prototipo secondo il numero 2 e rilascia un certificato di rivalutazione della conformità. Al successivo controllo periodico i recipienti a pressione così valutati sono provvisti di marchio secondo l’articolo 8. Il marchio Pi è seguito dal numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità responsabile del controllo.</dd><dt>5. </dt><dd>In tutti i casi l’organismo responsabile del controllo periodico rilascia il certificato di rivalutazione della conformità. Tale certificato contiene almeno le indicazioni seguenti:<dl><dt>a. </dt><dd>il numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità che rilascia il certificato e, se diverso, il numero di identificazione dell’organismo accreditato di categoria A responsabile della rivalutazione della conformità secondo il numero 2;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del proprietario o dell’operatore;</dd><dt>c. </dt><dd>in caso di applicazione della procedura di cui al numero 4, i dati per l’identificazione del certificato di rivalutazione della conformità del prototipo;</dd><dt>d. </dt><dd>i dati per l’identificazione delle attrezzature a pressione trasportabili alle quali è stato apposto il marchio Pi, compresi almeno il numero o i numeri di serie; e</dd><dt>e. </dt><dd>la data di rilascio.</dd></dl></dd><dt>6. </dt><dd>L’organismo responsabile rilascia un certificato di rivalutazione della conformità del prototipo. Qualora venga applicata la procedura di cui al numero 4, l’organismo responsabile rilascia il certificato di rivalutazione della conformità del prototipo. Tale certificato contiene almeno le indicazioni seguenti:<dl><dt>a. </dt><dd>il numero di identificazione dell’organismo di valutazione della conformità che rilascia il certificato;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante e del detentore dell’approvazione del tipo originale per le attrezzature a pressione trasportabili sottoposte a rivalutazione della conformità nel caso in cui il detentore non sia il fabbricante;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati per l’identificazione delle attrezzature a pressione trasportabili appartenenti alla serie;</dd><dt>d. </dt><dd>la data di rilascio; e</dd><dt>e. </dt><dd>la dicitura «Il presente certificato non autorizza la fabbricazione di attrezzature a pressione trasportabili o di loro parti».</dd></dl></dd></dl></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 6205bf87-11ae-4c97-a1dc-ec321a5e2fd9 | Ordinanza del DEFR concernente l’esecuzione della sorveglianza del mercato secondo la sezione 5 dell’ordinanza sulla sicurezza dei prodotti | OComp-OSPro | 930.111.5 | true | 2019-01-01T00:00:00 | 2010-06-18T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29780/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it | Microsoft Word - 930.111.5.it.doc 1 Ordinanza del DEFR concernente l’esecuzione della sorveglianza del mercato secondo la sezione 5 dell’ordinanza sulla sicurezza dei prodotti (OComp-OSPro)1 del 18 giugno 2010 (Stato 1° gennaio 2019) Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)2, visti gli articoli 20 capoverso 2, 21 capoverso 3 e 26 dell’ordinanza del 19 maggio 20103 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro); visto l’articolo 8 capoverso 1 dell’ordinanza del 25 novembre 20154 sugli ascensori,5 ordina: Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina le competenze in materia di sorveglianza del mer- cato e il relativo finanziamento secondo l’articolo 20 OSPro per i prodotti seguenti (prodotti): a. macchine; b. ascensori; c. apparecchi a gas; d. attrezzature a pressione; e. recipienti semplici a pressione; f. dispositivi di protezione individuale (DPI); g. altri prodotti secondo l’articolo 19 lettera g OSPro. RU 2010 2867 1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2016 215). 2 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 3 RS 930.111 4 RS 930.112 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2016 215). 930.111.5 Industria in generale 2 930.111.5 Art. 2 «Azienda» Nella presente ordinanza per «azienda» si intende un’azienda ai sensi dell’articolo 1 capoverso 2 dell’ordinanza del 19 dicembre 19836 sulla prevenzione degli infortuni (OPI). Art. 3 Competenze L’allegato definisce gli organi di controllo competenti per le singole categorie di prodotti. Art. 4 Coordinamento 1 Se un prodotto rientra in varie categorie di prodotti, gli organi di controllo com- petenti coordinano le loro attività. 2 In caso di conflitti di competenza decide la Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Art. 57 Registro degli ascensori L’ispettorato federale per gli ascensori operativi in ambito non aziendale (IFA) tiene il registro degli ascensori secondo l’articolo 8 dell’ordinanza del 25 novembre 2015 sugli ascensori. Art. 68 Art. 7 Finanziamento con il premio supplementare Gli organi d’esecuzione della legge federale del 20 marzo 19819 sull’assicurazione contro gli infortuni preposti alla sorveglianza del mercato nelle aziende secondo gli articoli 22–24 OSPro coprono le spese con il premio supplementare per la preven- zione degli infortuni e delle malattie professionali secondo l’articolo 91 lettera f OPI10, nella misura in cui i proventi degli emolumenti riscossi in virtù dell’OSPro non sono sufficienti a coprire le spese. Art. 8 Assunzione delle spese non coperte 1 Le spese che non possono essere coperte né con gli emolumenti né con il premio supplementare sono a carico della SECO. 2 Sono fatte salve le disposizioni contrattuali derogatorie convenute con gli organi di controllo competenti. 6 RS 832.30 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2016 215). 8 Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 22 nov. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 5101). 9 RS 832.20 10 RS 832.30 Esecuzione della sorveglianza del mercato secondo la sezione 5 dell’O sulla sicurezza dei prodotti. O del DEFR 3 930.111.5 Art. 9 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del DFE del 23 agosto 200511 concernente le competenze in materia di esecuzione della legislazione sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici e il suo finanziamento è abrogata. Art. 10 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2010. 11 [RU 2005 4257, 2009 2573] Industria in generale 4 930.111.5 Allegato12 (art. 3) Categorie di prodotti e organi di controllo competenti Categorie di prodotti Organo di controllo competente a. Macchine e quasi-macchine, in particolare secondo l’articolo 1 capoverso 3 dell’ordinanza del 2 aprile 200813 sulle macchine: 1. nelle aziende, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3, Istituto nazionale svizzero di assi- curazione contro gli infortuni (Suva) 2. al di fuori delle aziende, in particolare nell’ambito della circolazione stradale, dello sport e dell’economia domestica, ad eccezione dei prodotti di cui ai numeri 3 e 4, Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi) 3. nell’agricoltura e nell’orticoltura, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 4, agriss (Fondazione Agri-Sicurezza Svizzera) 4. impianti di trasporto al di fuori delle aziende, in cui una struttura (cabina, ascensore, piattaforma, scale mobili, tappeti mobili o strutture simili) è spostata lungo una o più guide e la cui sicurezza non è disciplinata in altro modo a livello federale, ad eccezione dei materiali specifici per i parchi di divertimento. Ispettorato federale per gli ascenso- ri operativi in ambito non aziendale (IFA) b. Apparecchi a gas, in particolare secondo l’ordinanza del 25 ottobre 201714 sugli apparecchi a gas, nonché altri prodotti destinati: 1. alla produzione e all’impiego di combustibili e carburanti gassosi come il gas urbano, il gas naturale, il gas liquido, il gas di depurazione, il biogas o altri gas simili, Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (SSIGA) 12 Aggiornato dal n. II dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2016 215). 13 RS 819.14 14 RS 930.116. Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512), con effetto dal 21 apr. 2018. Esecuzione della sorveglianza del mercato secondo la sezione 5 dell’O sulla sicurezza dei prodotti. O del DEFR 5 930.111.5 Categorie di prodotti Organo di controllo competente 2. alla produzione e all’impiego di gas tecnici e di gas per uso medico, Associazione svizzera per la tecni- ca della saldatura (ASS) 3. alla saldatura, al taglio e a procedimenti affini in cui si utilizza il gas. Associazione svizzera per la tecni- ca della saldatura (ASS) c. Dispositivi di protezione individuale, in particolare secondo l’ordinanza del 25 ottobre 201715 sui DPI: 1. nelle aziende, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3, Istituto nazionale svizzero di assi- curazione contro gli infortuni (Suva) 2. al di fuori delle aziende, in particolare nell’ambito della circolazione stradale, dello sport e dell’economia domestica, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3, Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi) 3. nell’agricoltura e nell’orticoltura. agriss (Fondazione Agri-Sicurezza Svizzera) d. Recipienti a pressione e attrezzature a pressione, in particolare secondo l’ordi- nanza del 25 novembre 201516 sulle attrezzature a pressione e dell’ordinanza del 25 novembre 201517 sui recipienti a pressione. Associazione svizzera ispezioni tecniche (ASIT) e. Ascensori secondo l’articolo 1 dell’ordi- nanza del 25 novembre 2015 sugli ascen- sori: 1. nelle aziende, Istituto nazionale svizzero di assi- curazione contro gli infortuni (Suva) 2. al di fuori delle aziende. Ispettorato federale per gli ascenso- ri operativi in ambito non aziendale (IFA) f. Prodotti destinati alla saldatura, al taglio e a procedimenti affini in cui non si utilizza il gas. Associazione svizzera per la tecni- ca della saldatura (ASS) 15 RS 930.115. Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512), con effetto dal 21 apr. 2018. 16 RS 930.114 17 RS 930.113 Industria in generale 6 930.111.5 Categorie di prodotti Organo di controllo competente g. Prodotti per i sistemi di approvvigionamento idrico e le installazioni di acqua potabile. Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (SSIGA) h. Prodotti che non sono contemplati alle lettere a-g del presente allegato: 1. nelle aziende, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3, Istituto nazionale svizzero di assi- curazione contro gli infortuni (Suva) 2. al di fuori delle aziende, in particolare nell’ambito della circolazione stradale, dello sport e dell’economia domestica, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3, Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi) 3. nell’agricoltura e nell’orticoltura. agriss (Fondazione Agri-Sicurezza Svizzera) | <div _ngcontent-fdp-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--930.111.5 --><p class="srnummer">930.111.5 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DEFR<br/>concernente l’esecuzione della sorveglianza del mercato secondo la sezione 5 dell’ordinanza sulla sicurezza dei prodotti</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OComp-OSPro)<b><sup><a fragment="#fn-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e15" id="fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup></b></h2><p>del 18 giugno 2010 (Stato 1° gennaio 2019)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e15"><sup><a fragment="#fnbck-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2016/25/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 215</a>).</p></div></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<i><sup><a fragment="#fn-d6e30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e30" id="fnbck-d6e30" routerlink="./">2</a></sup></i>, </p><p>visti gli articoli 20 capoverso 2, 21 capoverso 3 e 26 dell’ordinanza del 19 maggio 2010<sup><a fragment="#fn-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e42" id="fnbck-d6e42" routerlink="./">3</a></sup> sulla sicurezza dei prodotti (OSPro);<br/>visto l’articolo 8 capoverso 1 dell’ordinanza del 25 novembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e52" id="fnbck-d6e52" routerlink="./">4</a></sup> sugli ascensori,<sup><a fragment="#fn-d6e60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e60" id="fnbck-d6e60" routerlink="./">5</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e30"><sup><a fragment="#fnbck-d6e30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e30" routerlink="./">2</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e42"><sup><a fragment="#fnbck-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e42" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2010/348/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.111</b></a></p><p id="fn-d6e52"><sup><a fragment="#fnbck-d6e52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e52" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2016/26/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.112</b></a></p><p id="fn-d6e60"><sup><a fragment="#fnbck-d6e60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e60" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2016/25/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 215</a>).</p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina le competenze in materia di sorveglianza del mercato e il relativo finanziamento secondo l’articolo 20 OSPro per i prodotti seguenti (prodotti):</p><dl><dt>a. </dt><dd>macchine;</dd><dt>b. </dt><dd>ascensori;</dd><dt>c. </dt><dd>apparecchi a gas;</dd><dt>d. </dt><dd>attrezzature a pressione;</dd><dt>e. </dt><dd>recipienti semplici a pressione;</dd><dt>f. </dt><dd>dispositivi di protezione individuale (DPI);</dd><dt>g. </dt><dd>altri prodotti secondo l’articolo 19 lettera g OSPro.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> «Azienda»</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella presente ordinanza per «azienda» si intende un’azienda ai sensi dell’articolo 1 capoverso 2 dell’ordinanza del 19 dicembre 1983<sup><a fragment="#fn-d6e112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e112" id="fnbck-d6e112" routerlink="./">6</a></sup> sulla prevenzione degli infortuni (OPI).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e112"><sup><a fragment="#fnbck-d6e112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e112" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1983/1968_1968_1968/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>832.30</b></a></p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Competenze</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’allegato definisce gli organi di controllo competenti per le singole categorie di prodotti.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Coordinamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se un prodotto rientra in varie categorie di prodotti, gli organi di controllo competenti coordinano le loro attività.</p><p><sup>2</sup> In caso di conflitti di competenza decide la Segreteria di Stato dell’economia (SECO).</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e145" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e145" id="fnbck-d6e145" routerlink="./">7</a></sup><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_5" routerlink="./"> Registro degli ascensori</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ispettorato federale per gli ascensori operativi in ambito non aziendale (IFA) tiene il registro degli ascensori secondo l’articolo 8 dell’ordinanza del 25 novembre 2015 sugli ascensori.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e145"><sup><a fragment="#fnbck-d6e145" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e145" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2016/25/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 215</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e163" id="fnbck-d6e163" routerlink="./">8</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e163"><sup><a fragment="#fnbck-d6e163" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e163" routerlink="./">8</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DEFR del 22 nov. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/794/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 5101</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Finanziamento con il premio supplementare</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli organi d’esecuzione della legge federale del 20 marzo 1981<sup><a fragment="#fn-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e183" id="fnbck-d6e183" routerlink="./">9</a></sup> sull’assicurazione contro gli infortuni preposti alla sorveglianza del mercato nelle aziende secondo gli articoli 22–24 OSPro coprono le spese con il premio supplementare per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali secondo l’articolo 91 lettera f OPI<sup><a fragment="#fn-d6e191" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e191" id="fnbck-d6e191" routerlink="./">10</a></sup>, nella misura in cui i proventi degli emolumenti riscossi in virtù dell’OSPro non sono sufficienti a coprire le spese.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e183"><sup><a fragment="#fnbck-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e183" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1982/1676_1676_1676/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>832.20</b></a></p><p id="fn-d6e191"><sup><a fragment="#fnbck-d6e191" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e191" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1983/1968_1968_1968/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>832.30</b></a></p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Assunzione delle spese non coperte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le spese che non possono essere coperte né con gli emolumenti né con il premio supplementare sono a carico della SECO.</p><p><sup>2</sup> Sono fatte salve le disposizioni contrattuali derogatorie convenute con gli organi di controllo competenti.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del DFE del 23 agosto 2005<sup><a fragment="#fn-d6e221" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e221" id="fnbck-d6e221" routerlink="./">11</a></sup> concernente le competenze in materia di esecuzione della legislazione sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici e il suo finanziamento è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e221"><sup><a fragment="#fnbck-d6e221" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e221" routerlink="./">11</a></sup> [<a href="eli/oc/2005/557/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 4257</a>, <b></b><a href="eli/oc/2009/337/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 2573</a>]</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2010.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e250" id="fnbck-d6e250" routerlink="./">12</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e250"><sup><a fragment="#fnbck-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e250" routerlink="./">12</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del DEFR del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2016/25/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 215</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 3)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Categorie di prodotti e organi di controllo competenti</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Categorie di prodotti</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Organo di controllo competente</p></th></tr><tr><td><dl><dt>a. </dt><dd>Macchine e quasi-macchine, in particolare secondo l’articolo 1 capoverso 3 dell’ordinanza del 2 aprile 2008<sup><a fragment="#fn-d6e279" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e279" id="fnbck-d6e279" routerlink="./">13</a></sup> sulle macchine:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>nelle aziende, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3,</dd></dl></td><td><p>Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>al di fuori delle aziende, in particolare nell’ambito della circolazione stradale, dello sport e dell’economia domestica, ad eccezione dei prodotti di cui ai numeri 3 e 4,</dd></dl></td><td><p>Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>nell’agricoltura e nell’orticoltura, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 4,</dd></dl></td><td><p>agriss (Fondazione Agri-Sicurezza Svizzera)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4. </dt><dd>impianti di trasporto al di fuori delle aziende, in cui una struttura (cabina, ascensore, piattaforma, scale mobili, tappeti mobili o strutture simili) è spostata lungo una o più guide e la cui sicurezza non è disciplinata in altro modo a livello federale, ad eccezione dei materiali specifici per i parchi di divertimento.</dd></dl></td><td><p>Ispettorato federale per gli ascensori operativi in ambito non aziendale (IFA)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>b. </dt><dd>Apparecchi a gas, in particolare secondo l’ordinanza del 25 ottobre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e332" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e332" id="fnbck-d6e332" routerlink="./">14</a></sup> sugli apparecchi a gas, nonché altri prodotti destinati:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>alla produzione e all’impiego di combustibili e carburanti gassosi come il gas urbano, il gas naturale, il gas liquido, il gas di depurazione, il biogas o altri gas simili,</dd></dl></td><td><p>Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (SSIGA)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>alla produzione e all’impiego di gas tecnici e di gas per uso medico,</dd></dl></td><td><p>Associazione svizzera per la tecnica della saldatura (ASS)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>alla saldatura, al taglio e a procedimenti affini in cui si utilizza il gas.</dd></dl></td><td><p>Associazione svizzera per la tecnica della saldatura (ASS)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>c. </dt><dd>Dispositivi di protezione individuale, in particolare secondo l’ordinanza del 25 ottobre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e383" id="fnbck-d6e383" routerlink="./">15</a></sup> sui DPI:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>nelle aziende, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3,</dd></dl></td><td><p>Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>al di fuori delle aziende, in particolare nell’ambito della circolazione stradale, dello sport e dell’economia domestica, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3,</dd></dl></td><td><p>Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>nell’agricoltura e nell’orticoltura.</dd></dl></td><td><p>agriss (Fondazione Agri-Sicurezza Svizzera)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>d. </dt><dd>Recipienti a pressione e attrezzature a pressione, in particolare secondo l’ordinanza del 25 novembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e435" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e435" id="fnbck-d6e435" routerlink="./">16</a></sup> sulle attrezzature a pressione e dell’ordinanza del 25 novembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e443" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fn-d6e443" id="fnbck-d6e443" routerlink="./">17</a></sup> sui recipienti a pressione.</dd></dl></td><td><p>Associazione svizzera ispezioni tecniche (ASIT)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>e. </dt><dd>Ascensori secondo l’articolo 1 dell’ordinanza del 25 novembre 2015 sugli ascensori:</dd></dl></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/outlineLvl" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message"></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>nelle aziende,</dd></dl></td><td><p>Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>al di fuori delle aziende.</dd></dl></td><td><p>Ispettorato federale per gli ascensori operativi in ambito non aziendale (IFA)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>f. </dt><dd>Prodotti destinati alla saldatura, al taglio e a procedimenti affini in cui non si utilizza il gas.</dd></dl></td><td><p>Associazione svizzera per la tecnica della saldatura (ASS)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>g. </dt><dd>Prodotti per i sistemi di approvvigionamento idrico e le installazioni di acqua potabile.</dd></dl></td><td><p>Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (SSIGA)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>h. </dt><dd>Prodotti che non sono contemplati alle lettere a-g del presente allegato:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>nelle aziende, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3,</dd></dl></td><td><p>Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>al di fuori delle aziende, in particolare nell’ambito della circolazione stradale, dello sport e dell’economia domestica, ad eccezione dei prodotti di cui al numero 3,</dd></dl></td><td><p>Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi)</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>nell’agricoltura e nell’orticoltura.</dd></dl></td><td><p>agriss (Fondazione Agri-Sicurezza Svizzera)</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e279"><sup><a fragment="#fnbck-d6e279" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e279" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/2008/263/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>819.14</b></a></p><p id="fn-d6e332"><sup><a fragment="#fnbck-d6e332" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e332" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/2017/636/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.116</b></a>.<b> </b>Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2004/745/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512</b></a>), con effetto dal 21 apr. 2018.</p><p id="fn-d6e383"><sup><a fragment="#fnbck-d6e383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e383" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/2017/635/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.115</b></a>.<b> </b>Il rimando è stato adeguato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2004/745/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512</b></a>), con effetto dal 21 apr. 2018.</p><p id="fn-d6e435"><sup><a fragment="#fnbck-d6e435" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e435" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2016/28/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.114</b></a></p><p id="fn-d6e443"><sup><a fragment="#fnbck-d6e443" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/378/it#fnbck-d6e443" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/2016/27/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.113</b></a></p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 7843577a-0684-4c9c-aa12-3cf250ef6f31 | Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori | Ordinanza sugli ascensori | OAsc | 930.112 | true | 2016-04-20T00:00:00 | 2015-11-25T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30533/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/26/it | RS 930.112 1 Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori (Ordinanza sugli ascensori, OAsc) del 25 novembre 2015 (Stato 20 aprile 2016) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 della legge federale del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro); visto l’articolo 83 capoverso 1 della legge federale del 20 marzo 19812 sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF); in esecuzione della legge federale del 24 giugno 19023 sugli impianti elettrici (LIE); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19954 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Art. 1 Oggetto, campo d’applicazione, definizioni e diritto applicabile 1 La presente ordinanza disciplina ai sensi della direttiva 2014/33/UE5 (direttiva UE sugli ascensori): a. l’immissione sul mercato e la messa in servizio di ascensori nonché la sor- veglianza del mercato di questi prodotti; b. l’immissione sul mercato, la successiva messa a disposizione sul mercato e la messa in servizio di componenti di sicurezza per ascensori elencati all’allegato III della direttiva UE sugli ascensori nonché la sorveglianza del mercato di questi prodotti. 2 Il campo d’applicazione è retto dall’articolo 1 della direttiva UE sugli ascensori. 3 Sono applicabili le definizioni di cui all’articolo 2 della direttiva UE sugli ascenso- ri. Le definizioni di cui all’articolo 2 numeri 13–15 vanno intese secondo la legisla- zione svizzera sulla sicurezza dei prodotti e sull’accreditamento. Si applica inoltre la concordanza terminologica riportata al numero 1 dell’allegato alla presente ordi- nanza. 4 Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni della direttiva UE sugli ascensori che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il diritto svizzero di cui al numero 2 dell’allegato alla presente ordinanza. RU 2016 219 1 RS 930.11 2 RS 832.20 3 RS 734.0 4 RS 946.51 5 Direttiva 2014/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, per l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori e ai compo- nenti di sicurezza per ascensori (rifusione), GU L 96 del 29.3.2014, pag. 251. 930.112 Industria in generale 2 930.112 5 Salvo disposizioni particolari della presente ordinanza, agli ascensori e ai compo- nenti di sicurezza per ascensori si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 19 maggio 20106 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro). Art. 2 Condizioni per l’immissione sul mercato, la messa a disposizione sul mercato e la messa in servizio 1 Gli ascensori possono essere immessi sul mercato e messi in servizio soltanto se: a. correttamente installati, sottoposti a manutenzione adeguata e usati ai fini cui sono destinati, o in condizioni d’uso ragionevolmente prevedibili, non met- tono in pericolo la salute e la sicurezza delle persone ed eventualmente la si- curezza dei beni; b. soddisfano i requisiti essenziali di salute e di sicurezza vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 5 paragrafo 1 della di- rettiva UE sugli ascensori7 e all’allegato I menzionato in tale disposizione; e c. i vani di corsa contengono solo le tubazioni o le installazioni necessarie alla sicurezza e al funzionamento dell’ascensore. 2 I componenti di sicurezza per ascensori possono essere immessi sul mercato, messi a disposizione sul mercato e messi in servizio soltanto se: a. correttamente installati, sottoposti a manutenzione adeguata e usati ai fini cui sono destinati, o in condizioni d’uso ragionevolmente prevedibili, non met- tono in pericolo la salute e la sicurezza delle persone ed eventualmente la si- curezza dei beni; e b. soddisfano i requisiti essenziali di salute e di sicurezza vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 5 paragrafo 2 della di- rettiva UE sugli ascensori e all’allegato I menzionato in tale disposizione. Art. 3 Conformità, organismi di valutazione della conformità e autorità di designazione 1 Alla valutazione della conformità degli ascensori e dei componenti di sicurezza per ascensori si applicano i principi e le procedure di cui agli articoli 14–17 della diretti- va UE sugli ascensori8 e agli allegati I, II e IV–XII menzionati in tali disposizioni. 2 L’obbligo di apporre la marcatura CE non è applicabile. Se è già stata apposta in conformità alle prescrizioni UE, la marcatura CE può essere mantenuta. All’appo- sizione di altre indicazioni e marcature si applica l’articolo 19 paragrafi 3–5 della direttiva UE sugli ascensori. 3 Gli organismi di valutazione della conformità devono, ciascuno per il campo di sua competenza: a. essere accreditati ai sensi dell’ordinanza del 17 giugno 19969 sull’accredi- tamento e sulla designazione (OAccD); 6 RS 930.111 7 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 8 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. O sugli ascensori 3 930.112 b. essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure c. essere altrimenti abilitati dal diritto federale. 4 Le condizioni e la procedura per la designazione degli organismi di valutazione della conformità e per la revoca della designazione, i diritti e gli obblighi degli organismi designati e i criteri applicabili alle autorità di designazione sono retti dal capitolo 3 (art. 24–34c) dell’OAccD. Art. 4 Disposizioni concernenti gli operatori economici 1 Gli obblighi cui devono ottemperare gli operatori economici riportati qui di seguito sono retti dalle seguenti disposizioni della direttiva UE sugli ascensori10: a. installatori, articolo 7; b. fabbricanti, articolo 8; c. rappresentanti autorizzati, articolo 9; d. importatori, articolo 10; e. distributori, articolo 11. 2 L’applicazione degli obblighi dei fabbricanti agli importatori e ai distributori è retta dall’articolo 12 della direttiva UE sugli ascensori. 3 L’identificazione degli operatori economici nei confronti delle autorità di sorve- glianza del mercato è retta dall’articolo 13 della direttiva UE sugli ascensori. Art. 5 Definizione delle norme tecniche La definizione delle norme tecniche è retta dall’articolo 6 LSPro. La competenza in materia spetta alla Segreteria di Stato dell’economia. Art. 6 Sorveglianza del mercato 1 La sorveglianza del mercato relativa agli ascensori e ai componenti di sicurezza per ascensori è retta dagli articoli 19–29 OSPro11. 2 Nel caso di componenti o impianti elettrici, la competenza in materia di sorve- glianza del mercato è retta dalla legislazione sull’elettricità. Art. 7 Notifica di ascensori immessi sul mercato 1 L’installatore dell’ascensore notifica agli organi di controllo designati in base alla LSPro dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), nei 30 giorni successivi all’immissione sul mercato, i nuovi ascensori che immette sul mercato. 9 RS 946.512 10 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 11 RS 930.111 Industria in generale 4 930.112 2 Le notifiche devono contenere almeno le seguenti indicazioni: a. l’impresa che immette sul mercato gli ascensori; b. l’indirizzo del luogo di montaggio; c. la data dell’immissione sul mercato; d. a seconda del tipo di ascensore: 1. l’ambito di impiego (nell’impresa o fuori dell’impresa), 2. il tipo di trazione (elettrica o idraulica; con o senza sala macchine), 3. la corsa massima, il numero delle fermate e il carico nominale. Art. 8 Registro degli ascensori 1 Il DEFR designa tra gli organi di controllo competenti per gli ascensori un organo che tiene un registro degli ascensori a scopo di sorveglianza del mercato (organo di registrazione). 2 Il registro degli ascensori contiene le indicazioni necessarie all’adempimento dei compiti connessi alla sorveglianza del mercato, ma almeno le indicazioni di cui all’articolo 7 capoverso 2. 3 L’organo di registrazione trasmette agli altri organi di controllo competenti per gli ascensori, per gli ascensori che sono di loro competenza, le indicazioni di cui essi hanno bisogno per adempiere i loro compiti, ma almeno le indicazioni di cui all’articolo 7 capoverso 2. Art. 9 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 23 giugno 199912 sugli ascensori è abrogata. Art. 10 Disposizioni transitorie 1 Gli ascensori immessi sul mercato prima del 20 aprile 2016 secondo la sezione 2 dell’ordinanza del 23 giugno 199913 sugli ascensori possono essere messi in servizio anche dopo il 20 aprile 2016. 2 I componenti di sicurezza per ascensori immessi sul mercato prima del 20 aprile 2016 secondo la sezione 2 dell’ordinanza del 23 giugno 1999 sugli ascensori pos- sono essere messi a disposizione sul mercato anche dopo il 20 aprile 2016. 3 I certificati rilasciati e le decisioni emesse dagli organismi di valutazione della conformità secondo la sezione 2 dell’ordinanza del 23 giugno 1999 sugli ascensori rimangono validi anche con la presente ordinanza. 12 [RU 1999 1875, 2000 187 art. 22 cpv. 1 n. 6, 2005 4265, 2008 1785 all. 2 n. 2, 2010 2583 all. 4 n. II 7, 2011 1755 n. III] 13 [RU 1999 1875, 2000 187 art. 22 cpv. 1 n. 6, 2005 4265, 2008 1785 all. 2 n. 2, 2010 2583 all. 4 n. II 7, 2011 1755 n. III] O sugli ascensori 5 930.112 4 L’articolo 3 non è applicabile agli ascensori immessi sul mercato prima del 1° agosto 1999 o secondo l’articolo 18 dell’ordinanza del 23 giugno 1999 sugli ascensori e che vengono trasformati o rinnovati. Art. 11 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 20 aprile 2016. Industria in generale 6 930.112 Allegato (art. 1 cpv. 3 e 4) Concordanza terminologica e del diritto applicabile 1. Per la corretta interpretazione delle espressioni menzionate nella direttiva UE sugli ascensori14 a cui si riferisce la presente ordinanza si applica la seguente con- cordanza: a. Espressioni tedesche UE Svizzera Union Schweiz Mitgliedstaat Schweiz Drittstaat Anderer Staat Unionsmarkt Schweizer Markt EU-Rechtsvorschriften Rechtsvorschriften Amtsblatt der Europäischen Union Bundesblatt Notifizierte Stelle Konformitätsbewertungsstelle Notifizierende Behörde Bezeichnungsbehörde Einführer Importeur EU-Konformitätserklärung Konformitätserklärung EU-Baumusterprüfung Baumusterprüfung EU-Baumusterprüfbescheinigung Baumusterprüfbescheinigung EU-Entwurfsprüfbescheinigung Entwurfsprüfbescheinigung b. Espressioni francesi UE Svizzera Union Suisse Etat membre Suisse Pays tiers Autre pays Journal officiel de l’Union européenne Feuille Fédérale Organisme notifié Organisme d’évaluation de la conformité Autorité notifiante Autorité de désignation Déclaration UE de conformité Déclaration de conformité 14 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. O sugli ascensori 7 930.112 UE Svizzera Examen UE de type Examen de type Attestation d’examen UE de type Attestation d’examen de type Attestation d’examen UE de la conception Attestation d’examen de la conception c. Espressioni italiane UE Svizzera Unione Svizzera Stato membro Svizzera Paese terzo Altro Paese Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Foglio federale Organismo notificato Organismo di valutazione della conformità Autorità di notifica Autorità di designazione Dichiarazione di conformità UE Dichiarazione di conformità Esame UE del tipo Esame del tipo Certificato di esame UE del tipo Certificato di esame del tipo Certificato di esame UE del progetto Certificato di esame del progetto 2. Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni della direttiva UE sugli ascensori che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il seguente diritto svizzero: Direttiva 2006/42/CE: direttiva 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE, GU L 157 del 9.6.2006, pag. 24. Ordinanza del 2 aprile 2008 concernente la sicurezza delle macchine (OMacch, RS 819.14) Industria in generale 8 930.112 | ||
ch | it | b199b1ea-3fc8-436e-99ac-42d7e762b47e | Ordinanza sulla sicurezza dei recipienti semplici a pressione | Ordinanza sui recipienti a pressione | OSRP | 930.113 | true | 2016-04-20T00:00:00 | 2015-11-25T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30531/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/27/it | RS 930.113 1 Ordinanza sulla sicurezza dei recipienti semplici a pressione (Ordinanza sui recipienti a pressione, OSRP) del 25 novembre 2015 (Stato 20 aprile 2016) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 della legge federale del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro); visto l’articolo 83 capoverso 1 della legge federale del 20 marzo 19812 sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF); in esecuzione della legge federale del 24 giugno 19023 sugli impianti elettrici (LIE); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19954 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Art. 1 Oggetto, campo d’applicazione, definizioni e diritto applicabile 1 La presente ordinanza disciplina l’immissione sul mercato e la successiva messa a disposizione sul mercato di recipienti semplici a pressione fabbricati in serie ai sensi della direttiva 2014/29/UE5 (direttiva UE sui recipienti semplici a pressione) nonché la sorveglianza del mercato di questi prodotti. 2 Il campo d’applicazione è retto dall’articolo 1 della direttiva UE sui recipienti a pressione. 3 Sono applicabili le definizioni di cui all’articolo 2 della direttiva UE sui recipienti a pressione. Le definizioni di cui all’articolo 2 numeri 9–11 vanno intese secondo la legislazione svizzera sulla sicurezza dei prodotti e sull’accreditamento. Si applica inoltre la concordanza terminologica riportata nell’allegato alla presente ordinanza. 4 Salvo disposizioni particolari della presente ordinanza, ai recipienti semplici a pressione si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 19 maggio 20106 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro). RU 2016 227 1 RS 930.11 2 RS 832.20 3 RS 734.0 4 RS 946.51 5 Direttiva 2014/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di recipienti semplici a pressione (rifusione), GU L 96 del 29.3.2014, pag. 45. 6 RS 930.111 930.113 Industria in generale 2 930.113 Art. 2 Condizioni per l’immissione sul mercato e la messa a disposizione sul mercato I recipienti semplici a pressione possono essere immessi sul mercato e messi a disposizione sul mercato soltanto se: a. correttamente installati, sottoposti a manutenzione adeguata e usati ai fini cui sono destinati, o in condizioni d’uso ragionevolmente prevedibili, non met- tono in pericolo la salute e la sicurezza di persone e la sicurezza di animali domestici e dei beni; e b. soddisfano i requisiti vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 4 della direttiva UE sui recipienti a pressione7 e all’alle- gato I menzionato in tale disposizione. Art. 3 Conformità, organismi di valutazione della conformità e autorità di designazione 1 Alla valutazione della conformità dei recipienti semplici a pressione si applicano i principi e le procedure di cui agli articoli 12–14 della direttiva UE sui recipienti a pressione8 e agli allegati I, II e IV menzionati in tali disposizioni. 2 L’obbligo di apporre la marcatura CE non è applicabile. Se è già stata apposta in conformità alle prescrizioni UE, la marcatura CE può essere mantenuta. All’appo- sizione di altre indicazioni e marcature si applica l’articolo 16 paragrafi 1, 3 e 4 della direttiva UE sui recipienti a pressione e l’allegato III menzionato in tale disposi- zione. 3 Gli organismi di valutazione della conformità devono, ciascuno per il campo di sua competenza: a. essere accreditati ai sensi dell’ordinanza del 17 giugno 19969 sull’accredita- mento e sulla designazione (OAccD); b. essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure c. essere altrimenti abilitati dal diritto federale. 4 Le condizioni e la procedura per la designazione degli organismi di valutazione della conformità e per la revoca della designazione, i diritti e gli obblighi degli organismi designati e i criteri applicabili alle autorità di designazione sono retti dal capitolo 3 (art. 24–34c) dell’OAccD. Art. 4 Disposizioni concernenti gli operatori economici 1 Gli obblighi cui devono ottemperare gli operatori economici riportati qui di seguito sono retti dalle seguenti disposizioni della direttiva UE sui recipienti a pressione10: 7 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 8 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 9 RS 946.512 10 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. O sui recipienti a pressione 3 930.113 a. fabbricanti, articolo 6; b. rappresentanti autorizzati, articolo 7; c. importatori, articolo 8; d. distributori, articolo 9. 2 L’applicazione degli obblighi dei fabbricanti agli importatori e ai distributori è retta dall’articolo 10 della direttiva UE sui recipienti a pressione. 3 L’identificazione degli operatori economici nei confronti delle autorità di sor- veglianza del mercato è retta dall’articolo 11 della direttiva UE sui recipienti a pressione. Art. 5 Definizione delle norme tecniche La definizione delle norme tecniche è retta dall’articolo 6 LSPro. La competenza in materia spetta alla Segreteria di Stato dell’economia. Art. 6 Sorveglianza del mercato La sorveglianza del mercato relativa ai recipienti semplici a pressione è retta dagli articoli 19–29 OSPro11. Art. 7 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 20 novembre 200212 sui recipienti a pressione è abrogata. Art. 8 Disposizioni transitorie 1 I recipienti semplici a pressione immessi sul mercato prima del 20 aprile 2016 secondo il diritto anteriore possono essere messi a disposizione sul mercato e messi in servizio anche dopo il 20 aprile 2016. 2 I certificati rilasciati e le decisioni emesse dagli organismi di valutazione della conformità secondo il diritto anteriore rimangono validi anche con la presente ordi- nanza. Art. 9 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 20 aprile 2016. 11 RS 930.111 12 [RU 2003 107, 2010 2583 all. 4 n. II 6] Industria in generale 4 930.113 Allegato (art. 1 cpv. 3) Concordanza terminologica Per la corretta interpretazione delle espressioni menzionate nella direttiva UE sui recipienti a pressione13 a cui si riferisce la presente ordinanza si applica la seguente concordanza: a. Espressioni tedesche UE Svizzera Union Schweiz Mitgliedstaat Schweiz Drittstaat Anderer Staat Unionsmarkt Schweizer Markt Amtsblatt der Europäischen Union Bundesblatt Notifizierte Stelle Konformitätsbewertungsstelle Notifizierende Behörde Bezeichnungsbehörde Einführer Importeur Gute Ingenieurpraxis Stand des Wissens und der Technik EU-Konformitätserklärung Konformitätserklärung EU-Baumusterprüfung Baumusterprüfung EU-Baumusterprüfbescheinigung Baumusterprüfbescheinigung b. Espressioni francesi UE Svizzera Union Suisse Etat membre Suisse Pays tiers Autre pays Journal officiel de l’Union européenne Feuille fédérale Organisme notifié Organisme d’évaluation de la conformité Autorité notifiante Autorité de désignation Règles de l’art Etat des connaissances et de la technique 13 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. O sui recipienti a pressione 5 930.113 UE Svizzera Déclaration UE de conformité Déclaration de conformité Examen UE de type Examen de type Attestation d’examen UE de type Attestation d’examen de type c. Espressioni italiane UE Svizzera Unione Svizzera Stato membro Svizzera Paese terzo Altro Paese Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Foglio federale Organismo notificato Organismo di valutazione della conformità Autorità di notifica Autorità di designazione Corretta prassi costruttiva Stato della scienza e della tecnica Dichiarazione di conformità UE Dichiarazione di conformità Esame UE del tipo Esame del tipo Certificato di esame UE del tipo Certificato di esame del tipo Industria in generale 6 930.113 | ||
ch | it | 1cbb0d28-5e2a-481e-8169-be1b11a084a9 | Ordinanza sulla sicurezza delle attrezzature a pressione | Ordinanza sulle attrezzature a pressione | OSAP | 930.114 | true | 2016-07-19T00:00:00 | 2015-11-25T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30554/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/28/it | RS 930.114 1 Ordinanza sulla sicurezza delle attrezzature a pressione (Ordinanza sulle attrezzature a pressione, OSAP) del 25 novembre 2015 (Stato 19 luglio 2016) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 della legge federale del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro); visto l’articolo 83 capoverso 1 della legge federale del 20 marzo 19812 sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF); in esecuzione della legge federale del 24 giugno 19023 sugli impianti elettrici (LIE); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19954 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Art. 1 Oggetto, campo d’applicazione, definizioni e diritto applicabile 1 La presente ordinanza disciplina l’immissione sul mercato e la successiva messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione e di insiemi ai sensi della diret- tiva 2014/68/UE5 (direttiva UE sulle attrezzature a pressione) nonché la sorveglianza del mercato di questi prodotti. 2 Il campo d’applicazione è retto dall’articolo 1 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione. 3 Sono applicabili le definizioni di cui all’articolo 2 della direttiva UE sulle attrezza- ture a pressione. Le definizioni di cui all’articolo 2 numeri 24–26 vanno intese secondo la legislazione svizzera sulla sicurezza dei prodotti e sull’accreditamento. Si applica inoltre la concordanza terminologica riportata al numero 1 dell’allegato alla presente ordinanza. 4 Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni della direttiva UE sulle attrezzatu- re a pressione che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il diritto svizzero di cui al numero 2 dell’allegato alla presente ordinanza. RU 2016 233 1 RS 930.11 2 RS 832.20 3 RS 734.0 4 RS 946.51 5 Direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione (rifusione), GU L 189 del 27.6.2014, pag. 164. 930.114 Industria in generale 2 930.114 5 Salvo disposizioni particolari della presente ordinanza, alle attrezzature a pressione e agli insiemi si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 19 maggio 20106 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro). Art. 2 Condizioni per l’immissione sul mercato e la messa a disposizione sul mercato Le attrezzature a pressione e gli insiemi possono essere immessi sul mercato e messi a disposizione sul mercato soltanto se: a. correttamente installati, sottoposti a manutenzione adeguata e usati ai fini cui sono destinati, o in condizioni d’uso ragionevolmente prevedibili, non met- tono in pericolo la salute e la sicurezza di persone e la sicurezza di animali domestici e dei beni; e b. soddisfano i requisiti vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 4 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione7 e agli allegati I e II menzionati in tale disposizione. Art. 3 Classificazione delle attrezzature a pressione, conformità, organismi di valutazione della conformità e autorità di designazione 1 La classificazione delle attrezzature a pressione è retta dall’articolo 13 della diret- tiva UE sulle attrezzature a pressione8 e dall’allegato II menzionato in tale disposi- zione. 2 Alla valutazione della conformità delle attrezzature a pressione e degli insiemi si applicano i principi e le procedure di cui agli articoli 12, 14, 15 e 17 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione e agli allegati I, III e IV menzionati in tali disposi- zioni. 3 L’obbligo di apporre la marcatura CE non è applicabile. Se è già stata apposta in conformità alle prescrizioni UE, la marcatura CE può essere mantenuta. All’appo- sizione di altre indicazioni e marcature si applica l’articolo 19 paragrafi 4 e 5 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione. 4 Gli organismi di valutazione della conformità devono, ciascuno per il campo di sua competenza: a. essere accreditati ai sensi dell’ordinanza del 17 giugno 19969 sull’accredita- mento e sulla designazione (OAccD); b. essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure c. essere altrimenti abilitati dal diritto federale. 5 Gli ispettorati degli utilizzatori sottostanno ai requisiti menzionati agli articoli 16 e 25 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione. 6 RS 930.111 7 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 8 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 9 RS 946.512 O sulle attrezzature a pressione 3 930.114 6 Le condizioni e la procedura per la designazione degli organismi di valutazione della conformità e per la revoca della designazione, i diritti e gli obblighi degli organismi designati e i criteri applicabili alle autorità di designazione sono retti dal capitolo 3 (art. 24–34c) dell’OAccD. Art. 4 Disposizioni concernenti gli operatori economici 1 Gli obblighi cui devono ottemperare gli operatori economici riportati qui di seguito sono retti dalle seguenti disposizioni della direttiva UE sulle attrezzature a pres- sione10: a. fabbricanti, articolo 6; b. rappresentanti autorizzati, articolo 7; c. importatori, articolo 8; d. distributori, articolo 9. 2 L’applicazione degli obblighi dei fabbricanti agli importatori e ai distributori è retta dall’articolo 10 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione. 3 L’identificazione degli operatori economici nei confronti delle autorità di sorve- glianza del mercato è retta dall’articolo 11 della direttiva UE sulle attrezzature a pressione. Art. 5 Definizione delle norme tecniche La definizione delle norme tecniche è retta dall’articolo 6 LSPro. La competenza in materia spetta alla Segreteria di Stato dell’economia. Art. 6 Sorveglianza del mercato La sorveglianza del mercato relativa alle attrezzature a pressione e agli insiemi è retta dagli articoli 19–29 OSPro11. Art. 7 Abrogazione e modifica di altri atti normativi 1 L’ordinanza del 20 novembre 200212 sulle attrezzature a pressione è abrogata. 2 ...13 Art. 8 Disposizioni transitorie 1 Le attrezzature a pressione e gli insiemi immessi sul mercato prima del 19 luglio 2016 secondo il diritto anteriore possono essere messi a disposizione sul mercato e messi in servizio anche dopo il 19 luglio 2016. 10 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 11 RS 930.111 12 [RU 2003 38, 2010 2583 all. 4 n. II 5, 2015 1903 all. 6 n. 6] 13 La mod. può essere consultata alla RU 2016 233. Industria in generale 4 930.114 2 I certificati rilasciati e le decisioni emesse dagli organismi di valutazione della conformità secondo il diritto anteriore rimangono validi anche con la presente ordi- nanza. Art. 9 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 19 luglio 2016. O sulle attrezzature a pressione 5 930.114 Allegato (art. 1 cpv. 3 e 4) Concordanza terminologica e del diritto applicabile 1. Per la corretta interpretazione delle espressioni menzionate nella direttiva UE sulle attrezzature a pressione14 a cui si riferisce la presente ordinanza si applica la seguente concordanza: a. Espressioni tedesche UE Svizzera Union Schweiz Mitgliedstaat Schweiz Drittstaat Anderer Staat Unionsmarkt Schweizer Markt EU-Rechtsvorschriften Rechtsvorschriften Amtsblatt der Europäischen Union Bundesblatt Notifizierte Stelle Konformitätsbewertungsstelle Notifizierende Behörde Bezeichnungsbehörde Einführer Importeur Gute Ingenieurpraxis Stand des Wissens und der Technik Stand der Technik Stand des Wissens und der Technik EU-Konformitätserklärung Konformitätserklärung EU-Baumusterprüfung Baumusterprüfung EU-Baumusterprüfbescheinigung Baumusterprüfbescheinigung EU-Entwurfsprüfbescheinigung Entwurfsprüfbescheinigung Europäische Werkstoffzulassung Werkstoffzulassung Gemische Zubereitungen 14 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. Industria in generale 6 930.114 b. Espressioni francesi UE Svizzera Union Suisse Etat membre Suisse Pays tiers Autre pays Journal officiel de l’Union européenne Feuille fédérale Organisme notifié Organisme d’évaluation de la conformité Autorité notifiante Autorité de désignation Règles de l’art Etat des connaissances et de la technique Etat d’avancement de la technique Etat des connaissances et de la technique Déclaration UE de conformité Déclaration de conformité Examen UE de type Examen de type Attestation d’examen UE de type Attestation d’examen de type Attestation d’examen UE de la conception Attestation d’examen de la conception Approbation européenne de matériaux Approbation de matériaux Mélanges Préparations c. Espressioni italiane UE Svizzera Unione Svizzera Stato membro Svizzera Paese terzo Altro Paese Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Foglio federale Organismo notificato Organismo di valutazione della conformità Autorità di notifica Autorità di designazione Corretta prassi costruttiva Stato della scienza e della tecnica Stato della tecnica Stato della scienza e della tecnica Dichiarazione di conformità UE Dichiarazione di conformità Esame UE del tipo Esame del tipo Certificato di esame UE del tipo Certificato di esame del tipo O sulle attrezzature a pressione 7 930.114 UE Svizzera Certificato di esame UE del progetto Certificato di esame del progetto Approvazione europea di materiali Approvazione di materiali Miscele Preparati 2. Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni della direttiva UE sulle attrezza- ture a pressione che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il seguente diritto svizzero: Direttiva 2014/29/UE: direttiva 2014/29/UE dell’Unione europea e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l’armonizzazione delle legisla- zioni degli Stati membri relative alla messa a dispo- sizione sul mercato di recipienti semplici a pres- sione, GU L 96 del 29.3.2014, pag. 45. Ordinanza del 25 novembre 2015 sulla sicurezza dei recipienti semplici a pres- sione (OSRP, RS 930.113) Direttiva 75/324/CEE: direttiva 75/324/CEE del Consiglio, del 20 maggio 1975, per il ravvicinamen- to delle legislazioni degli Stati membri relative agli aerosol, GU L 147 del 9.6.1975, pag. 40. Ordinanza emanata dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) in virtù dell’articolo 45 dell’ordi- nanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (RS 817.02) Direttiva 2007/46/CE: direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che istituisce un quadro per l’omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli (direttiva quadro), GU L 263 del 9.10.2007, pag. 1. Ordinanza del 19 giugno 1995 concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV, RS 741.41) Direttiva 2006/42/CE: direttiva 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE, GU L 157 del 9.6.2006, pag. 24. Ordinanza del 2 aprile 2008 concernente la sicurezza delle macchine (OMacch, RS 819.14) Direttiva 2014/33/UE: direttiva 2014/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, per l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori e ai componenti di sicurezza per ascensori, GU L 96 del 29.3.2014, pag. 251. Ordinanza del 25 novembre 2015 sulla sicurezza degli ascensori (RS 930.112) Industria in generale 8 930.114 Direttiva 2014/35/UE: direttiva 2014/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l’armonizzazione delle legisla- zioni degli Stati membri relative alla messa a dispo- sizione sul mercato del materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione, GU L 96 del 29.3.2014, pag. 357. Ordinanza del 25 novembre 2015 sui prodotti elettrici a bassa tensione (OPBT, RS 734.26) Direttiva 93/42/CEE: direttiva 93/42/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1993, concernente i dispo- sitivi medici, GU L 169 del 12.7.1993, pag. 1. Ordinanza del 17 ottobre 2001 relativa ai dispositivi medici (ODmed, RS 812.213) Direttiva 2009/142/CE: direttiva 2009/142/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novem- bre 2009, in materia di apparecchi a gas, GU L 330 del 16.12.2009, pag. 10. Ordinanza del 19 maggio 2010 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro, RS 930.111) Direttiva 2014/34/UE: direttiva 2014/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l’armonizzazione delle legisla- zioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva, GU L 96 del 29.3.2014, pag. 309. Ordinanza del 25 novembre 2015 sugli apparecchi e i sistemi di protezione utilizza- ti in ambienti esplosivi (OASAE, RS 734.6) Direttiva 2008/68/CE: direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settem- bre 2008, relativa al trasporto interno di merci pericolose, GU L 260 del 30.9.2008, pag. 13. Ordinanza del 29 novembre 2002 concernente il trasporto di merci pericolose su strada (SDR, RS 741.621) Ordinanza del 31 ottobre 2012 concernente il trasporto di merci pericolose per ferrovia e tramite impianti di trasporto a fune (RSD, RS 742.412) Direttiva 2010/35/UE: direttiva 2010/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 giugno 2010, in materia di attrezzature a pressione traspor- tabili e che abroga le direttive del Consiglio 76/767/CEE, 84/525/CEE, 84/526/CEE, 84/527/CEE e 1999/36/CE, GU L 165 del 30.6.2010, pag. 1. Ordinanza del 31 ottobre 2012 sui mezzi di conteni- mento per merci pericolose (OMCont, RS 930.111.4) Regolamento (UE) n. 167/2013: regolamento (UE) n. 167/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 febbraio 2013, relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli agricoli e forestali, GU L 60 del 2.3.2013, pag. 1. Ordinanza del 19 giugno 1995 concernente le esigenze tecniche per i trattori agricoli e i loro rimorchi (OETV 2, RS 741.413) O sulle attrezzature a pressione 9 930.114 Regolamento (UE) n. 168/2013: regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli, GU L 60 del 2.3.2013, pag. 52. Ordinanza del 2 settembre 1998 concernente le esigenze tecniche per motoveicoli, quadricicli leggeri a motore, quadricicli a motore e tricicli a motore (OETV 3, RS 741.414) Articolo 346 paragrafo 1 lettera b Trattato sul fun- zionamento dell’Unione europea Ordinanza emanata dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) in virtù dell’articolo 4 capoverso 2 dell’ordinanza del 7 marzo 2003 sull’orga- nizzazione del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (OOrg-DDPS, RS 172.214.1). Articolo 2 numeri 7 e 8 e allegato I parti 2 e 3 del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006, GU L 353 del 31.12.2008, pag. 1. Articolo 4 capoverso 1 lettera c della legge federale del 15 dicembre 2000 sulla protezione contro le sostanze e i preparati pericolosi (LPChim, RS 813.1) e artico- lo 2 capoverso 1 lettera a e articoli 6–7 e allegato 2 numero 1 dell’ordinanza del 5 giugno 2015 sulla prote- zione contro le sostanze e i preparati pericolosi (OPChim, RS 813.11) Industria in generale 10 930.114 | ||
ch | it | 1e60349e-004a-4a0f-a504-915137d92642 | Ordinanza sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuale | ODPI | 930.115 | true | 2018-04-21T00:00:00 | 2017-10-25T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30691/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/635/it | RS 930.115 1 Ordinanza sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuale (Ordinanza sui DPI, ODPI) del 25 ottobre 2017 (Stato 21 aprile 2018) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 della legge federale del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro); visto l’articolo 83 capoverso 1 della legge federale del 20 marzo 19812 sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19953 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Art. 1 Oggetto, campo d’applicazione, definizioni e diritto applicabile 1 La presente ordinanza disciplina l’immissione sul mercato e la successiva messa a disposizione sul mercato nonché i requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) ai sensi del regolamento (UE) 2016/4254 (regolamento [UE] sui DPI) nonché la sorveglianza del mercato di questi prodotti. 2 Il campo d’applicazione è retto dall’articolo 2 del regolamento (UE) sui DPI. 3 Sono applicabili le definizioni di cui all’articolo 3 del regolamento (UE) sui DPI. Le definizioni di cui all’articolo 3 numeri 10–12 vanno intese secondo la legislazio- ne svizzera sulla sicurezza dei prodotti e sull’accreditamento. Si applica inoltre la concordanza terminologica riportata al numero 1 dell’allegato alla presente ordinan- za. 4 Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni del regolamento (UE) sui DPI che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il diritto svizzero di cui al numero 2 dell’allegato alla presente ordinanza. 5 Salvo disposizioni particolari della presente ordinanza, ai DPI si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 19 maggio 20105 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro). RU 2017 5859 1 RS 930.11 2 RS 832.20 3 RS 946.51 4 Regolamento (UE) 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio, nella versione della GU L 81 del 31.3.2016, pag. 51. 5 RS 930.111 930.115 Industria in generale 2 930.115 Art. 2 Condizioni per l’immissione sul mercato e la messa a disposizione sul mercato I DPI possono essere immessi sul mercato e messi a disposizione sul mercato soltan- to se: a. sottoposti a manutenzione adeguata e usati ai fini cui sono destinati, o in condizioni d’uso ragionevolmente prevedibili, non mettono in pericolo la si- curezza e la salute degli esseri umani, né la sicurezza degli animali domestici e dei beni; e b. soddisfano i requisiti essenziali di salute e di sicurezza vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 5 del regolamento (UE) sui DPI6 e all’allegato II menzionato in tale disposizione. Art. 3 Classificazione dei DPI, conformità, organismi di valutazione della conformità e autorità di designazione 1 La classificazione dei DPI è retta dall’articolo 18 del regolamento (UE) sui DPI7 e dall’allegato I menzionato in tale disposizione. In caso di modifiche dell’allegato I del regolamento (UE) sui DPI, spetta al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca adeguare il rimando alla versione corrispondente del regolamento (UE) sui DPI che figura nella nota a piè di pagina all’articolo 1 capo- verso 1. 2 Alla valutazione della conformità dei DPI si applicano i principi e le procedure di cui agli articoli 14, 15 e 19 del regolamento (UE) sui DPI e agli allegati I-IX men- zionati in tali disposizioni. 3 L’obbligo di apporre la marcatura CE non è applicabile. Se è già stata apposta in conformità alle prescrizioni UE, la marcatura CE può essere mantenuta. All’apposizione di altre indicazioni e marcature si applica l’articolo 17 paragrafi 3 e 4 del regolamento (UE) sui DPI. 4 Gli organismi di valutazione della conformità devono, ciascuno per il suo campo di competenza: a. essere accreditati ai sensi dell’ordinanza del 17 giugno 19968 sull’accredita- mento e sulla designazione (OAccD); b. essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure c. essere altrimenti abilitati dal diritto federale. 5 Le condizioni e la procedura per la designazione degli organismi di valutazione della conformità e per la revoca della designazione, i diritti e gli obblighi degli organismi designati e i criteri applicabili alle autorità di designazione sono retti dal capitolo 3 (art. 24–34c) dell’OAccD. 6 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 7 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 8 RS 946.512 O sui DPI 3 930.115 Art. 4 Disposizioni concernenti gli operatori economici 1 Gli obblighi cui devono ottemperare gli operatori economici riportati qui di seguito sono retti dalle seguenti disposizioni del regolamento (UE) sui DPI9: a. fabbricanti: articolo 8; b. mandatari: articolo 9; c. importatori: articolo 10; d. distributori: articolo 11. 2 L’applicazione degli obblighi dei fabbricanti agli importatori e ai distributori è retta dall’articolo 12 del regolamento (UE) sui DPI. 3 L’identificazione degli operatori economici nei confronti delle autorità di sorve- glianza del mercato è retta dall’articolo 13 del regolamento (UE) sui DPI. Art. 5 Definizione delle norme tecniche La definizione delle norme tecniche è retta dall’articolo 6 LSPro. La competenza in materia spetta alla Segreteria di Stato dell’economia. Art. 6 Sorveglianza del mercato La sorveglianza del mercato relativa ai DPI è retta dagli articoli 19–29 OSPro10. Art. 7 Disposizioni transitorie 1 Non è ostacolata la messa a disposizione sul mercato dei DPI conformi al diritto anteriore e immessi sul mercato anteriormente al 21 aprile 2019. 2 I certificati di esame del tipo rilasciati e le autorizzazioni emesse secondo il diritto anteriore sono validi fino al 21 aprile 2023, salvo che non scadano prima di tale data. Art. 8 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 21 aprile 2018. 2 L’articolo 3 capoverso 5 entra in vigore il 6 novembre 2017. 9 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 10 RS 930.111 Industria in generale 4 930.115 Allegato (art. 1 cpv. 3 e 4) Concordanza terminologica e diritto applicabile 1. Per la corretta interpretazione delle espressioni menzionate nel regolamento (UE) sui DPI11 a cui si riferisce la presente ordinanza si applica la seguente concordanza: a. Espressioni tedesche UE Svizzera Union Schweiz Mitgliedstaat Schweiz Drittstaat Anderer Staat Amtsblatt der Europäischen Union Bundesblatt Notifizierte Stelle Konformitätsbewertungsstelle Notifizierende Behörde Bezeichnungsbehörde Einführer Importeur EU-Konformitätserklärung Konformitätserklärung EU-Baumusterprüfung Baumusterprüfung EU-Baumusterprüfbescheinigung Baumusterprüfbescheinigung b. Espressioni francesi UE Svizzera Union Suisse Etat membre Suisse Pays tiers Autre pays Journal officiel de l’Union européenne Feuille fédérale Organisme notifié Organisme d’évaluation de la conformité Autorité notifiante Autorité de désignation Déclaration UE de conformité Déclaration de conformité Examen UE de type Examen de type Attestation d’examen UE de type Attestation d’examen de type 11 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. O sui DPI 5 930.115 c. Espressioni italiane UE Svizzera Unione Svizzera Stato membro Svizzera Paese terzo Altro Paese Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Foglio federale Organismo notificato Organismo di valutazione della conformità Autorità di notifica Autorità di designazione Dichiarazione di conformità UE Dichiarazione di conformità Esame UE del tipo Esame del tipo Certificato di esame UE del tipo Certificato di esame del tipo 2. Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni del regolamento (UE) sui DPI che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il seguente diritto svizzero: Direttiva 2003/10/CE: direttiva 2003/10/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 febbraio 2003, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) (diciassettesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) (GU L 42 del 15.2.2003, pag. 38). Ordinanza 3 del 18 agosto 1993 concernente la legge sul lavoro (OLL 3, Tutela della salute, RS 822.113) e ordinanza 4 del 18 agosto 1993 concernente la legge sul lavoro (OLL 4, Aziende industriali, approva- zione dei piani e permesso d’esercizio, RS 822.114). Industria in generale 6 930.115 | |||
ch | it | 5cbc10b1-2fd2-49f2-925d-06a245539de2 | Ordinanza sulla sicurezza degli apparecchi a gas | Ordinanza sugli apparecchi a gas | OAppG | 930.116 | true | 2018-04-21T00:00:00 | 2017-10-25T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30692/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/636/it | RS 930.116 1 Ordinanza sulla sicurezza degli apparecchi a gas (Ordinanza sugli apparecchi a gas, OAppG) del 25 ottobre 2017 (Stato 21 aprile 2018) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 della legge federale del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro); visto l’articolo 83 capoverso 1 della legge federale del 20 marzo 19812 sull’assicurazione contro gli infortuni; in esecuzione della legge del 24 giugno 19023 sugli impianti elettrici; in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19954 sugli ostacoli tecnici al commercio, ordina: Art. 1 Oggetto, campo d’applicazione, pubblicazione, definizioni e diritto applicabile 1 La presente ordinanza disciplina ai sensi del regolamento (UE) 2016/4265 (regola- mento [UE] sugli apparecchi a gas): a. l’immissione sul mercato, la successiva messa a disposizione sul mercato e la messa in servizio di apparecchi a gas nonché la sorveglianza del mercato di questi prodotti; b. l’immissione sul mercato e la successiva messa a disposizione sul mercato di accessori per apparecchi a gas nonché la sorveglianza del mercato di questi prodotti. 2 Il campo d’applicazione è retto dall’articolo 1 paragrafi 1–5 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas. 3 La Segreteria di Stato dell’economia pubblica i tipi di gas e le corrispondenti pressioni di alimentazione di carburanti gassosi. 4 Sono applicabili le definizioni di cui all’articolo 2 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas. Le definizioni di cui all’articolo 2 numeri 23–25 vanno intese secondo la legislazione svizzera sulla sicurezza dei prodotti e sull’accreditamento. Si RU 2017 5865 1 RS 930.11 2 RS 832.20 3 RS 734.0 4 RS 946.51 5 Regolamento (UE) 2016/426 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi e che abroga la direttiva 2009/142/CE, nella versione della GU L 81 del 31.3.2016, pag. 99. 930.116 Industria in generale 2 930.116 applica inoltre la concordanza terminologica riportata al numero 1 dell’allegato alla presente ordinanza. 5 Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni del regolamento (UE) sugli appa- recchi a gas che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il diritto svizzero di cui al numero 2 dell’allegato alla presente ordinanza. 6 Salvo disposizioni particolari della presente ordinanza, agli apparecchi a gas e agli accessori per apparecchi a gas si applicano le disposizioni dell’ordinanza del 19 maggio 20106 sulla sicurezza dei prodotti (OSPro). Art. 2 Condizioni per l’immissione sul mercato, la messa a disposizione sul mercato e la messa in servizio 1 Gli apparecchi a gas possono essere immessi sul mercato, messi a disposizione sul mercato e messi in servizio soltanto se: a. utilizzati correttamente o in modo ragionevolmente prevedibile, non mettono in pericolo la salute e la sicurezza degli esseri umani, né la sicurezza degli animali domestici e dei beni; e b. soddisfano i requisiti essenziali vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 5 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas7 e all’allegato I menzionato in tale disposizione. 2 Gli accessori per apparecchi a gas possono essere immessi sul mercato e messi a disposizione sul mercato soltanto se: a. utilizzati correttamente o in modo ragionevolmente prevedibile, non mettono in pericolo la salute e la sicurezza degli esseri umani, né la sicurezza degli animali domestici e dei beni; e b. soddisfano i requisiti essenziali vigenti al momento della loro immissione sul mercato di cui all’articolo 5 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas e all’allegato I menzionato in tale diposizione. Art. 3 Conformità, organismi di valutazione della conformità e autorità di designazione 1 Alla valutazione della conformità degli apparecchi a gas e degli accessori per apparecchi a gas si applicano i principi e le procedure di cui agli articoli 13–15 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas8 e agli allegati I, III e V menzionati in tali disposizioni. 2 L’obbligo di apporre la marcatura CE non è applicabile. Se è già stata apposta in conformità alle prescrizioni UE, la marcatura CE può essere mantenuta. All’apposizione di altre indicazioni e marcature si applica l’articolo 17 paragrafi 3 e 4 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas. 6 RS 930.111 7 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 8 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. O sugli apparecchi a gas 3 930.116 3 All’apposizione delle iscrizioni sull’apparecchio a gas o sulla sua targhetta seg- naletica nonché, eventualmente, sull’accessorio o sulla sua targhetta si applica l’articolo 18 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas e l’allegato IV menzionato in tale disposizione. 4 Gli organismi di valutazione della conformità devono, ciascuno per il suo campo di competenza: a. essere accreditati ai sensi dell’ordinanza del 17 giugno 19969 sull’accredita- mento e sulla designazione (OAccD); b. essere riconosciuti dalla Svizzera nel quadro di un accordo internazionale; oppure c. essere altrimenti abilitati dal diritto federale. 5 Le condizioni e la procedura per la designazione degli organismi di valutazione della conformità e per la revoca della designazione, i diritti e gli obblighi degli organismi designati e i criteri applicabili alle autorità di designazione sono retti dal capitolo 3 (art. 24–34c) dell’OAccD. Art. 4 Disposizioni concernenti gli operatori economici 1 Gli obblighi cui devono ottemperare gli operatori economici riportati qui di seguito sono retti dalle seguenti disposizioni del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas10: a. fabbricanti: articolo 7; b. mandatari: articolo 8; c. importatori: articolo 9; d. distributori: articolo 10. 2 L’applicazione degli obblighi dei fabbricanti agli importatori e ai distributori è retta dall’articolo 11 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas. 3 L’identificazione degli operatori economici nei confronti delle autorità di sorve- glianza del mercato è retta dall’articolo 12 del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas. Art. 5 Definizione delle norme tecniche La definizione delle norme tecniche è retta dall’articolo 6 LSPro. La competenza in materia spetta alla Segreteria di Stato dell’economia. Art. 6 Sorveglianza del mercato La sorveglianza del mercato relativa agli apparecchi a gas e agli accessori per appa- recchi a gas è retta dagli articoli 19–29 OSPro11. 9 RS 946.512 10 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. 11 RS 930.111 Industria in generale 4 930.116 Art. 7 Modifica di altri atti normativi ...12 Art. 8 Disposizioni transitorie 1 Gli apparecchi a gas immessi sul mercato prima del 21 aprile 2018 secondo il diritto anteriore possono continuare ad essere messi a disposizione sul mercato e messi in servizio anche dal 21 aprile 2018. 2 Gli accessori per apparecchi a gas immessi sul mercato prima del 21 aprile 2018 secondo il diritto anteriore possono continuare ad essere messi a disposizione sul mercato anche dal 21 aprile 2018. Art. 9 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 21 aprile 2018. 2 L’articolo 3 capoverso 5 entra in vigore il 6 novembre 2017. 12 La mod. può essere consultata alla RU 2017 5865. O sugli apparecchi a gas 5 930.116 Allegato (art. 1 cpv. 4 e 5) Concordanza terminologica e diritto applicabile 1. Per la corretta interpretazione delle espressioni menzionate nel regolamento (UE) sugli apparecchi a gas13 a cui si riferisce la presente ordinanza si applica la seguente concordanza: a. Espressioni tedesche UE Svizzera Union Schweiz Mitgliedstaat Schweiz Drittstaat Anderer Staat Unionsmarkt Schweizer Markt EU-Rechtsvorschriften Rechtsvorschriften Amtsblatt der Europäischen Union Bundesblatt Notifizierte Stelle Konformitätsbewertungsstelle Notifizierende Behörde Bezeichnungsbehörde Einführer Importeur Stand der Technik Stand des Wissens und der Technik EU-Konformitätserklärung Konformitätserklärung EU-Baumusterprüfung Baumusterprüfung EU-Baumusterprüfbescheinigung Baumusterprüfbescheinigung Gerät Gasgerät Ausrüstung Ausrüstung für Gasgeräte Mitteilung nach Artikel 4 Absatz 1 Publikation nach Artikel 1 Absatz 3 b. Espressioni francesi UE Svizzera Union Suisse Etat membre Suisse Pays tiers Autre pays 13 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 1 cpv. 1. Industria in generale 6 930.116 UE Svizzera Journal officiel de l’Union européenne Feuille fédérale Organisme notifié Organisme d’évaluation de la conformité Autorité notifiante AuAutorité de désignation Etat d’avancement de la technique Etat des connaissances et de la technique Déclaration UE de conformité Déclaration de conformité Examen UE de type Examen de type Attestation d’examen UE de type Attestation d’examen de type Appareil Appareil à gaz Équipement Équipement pour appareils à gaz Communication selon l’art. 4, par. 1 Publication selon l’art. 1, par. 3 c. Espressioni italiane UE Svizzera Unione Svizzera Stato membro Svizzera Paese terzo Altro Paese Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Foglio federale Organismo notificato Organismo di valutazione della conformità Autorità di notifica Autorità di designazione Stato della tecnica Stato della scienza e della tecnica Dichiarazione di conformità UE Dichiarazione di conformità Esame UE del tipo Esame del tipo Certificato di esame UE del tipo Certificato di esame del tipo Apparecchi Apparecchi a gas Accessori Accessori per apparecchi a gas Comunicazione ai sensi dell’articolo 4 paragrafo 1 Pubblicazione di cui all’articolo 1 capoverso 3 O sugli apparecchi a gas 7 930.116 2. Se la presente ordinanza rimanda a disposizioni del regolamento (UE) sugli apparecchi a gas che, a loro volta, rimandano ad altre normative UE, in luogo di tali normative UE si applica il seguente diritto svizzero: Direttiva 2014/35/UE: direttiva 2014/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione, GU L 96 del 29.3.2014, pag. 357. Ordinanza del 25 novembre 2015 sui prodotti elettrici a bassa tensione (OPBT, RS 734.26) Direttiva 2014/30/UE: direttiva 2014/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, GU L 96 del 29.3.2014, pag. 79. Ordinanza del 25 novembre 2015 sulla compatibilità elet- tromagnetica (OCEM, RS 734.5) Direttiva 2009/125/CE: direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativa all’istituzione di un qua- dro per l’elaborazione di specifiche per la proge- ttazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia, GU L 285 del 31.10.2009, pag. 10. Art. 8 cpv. 1 e 2 della legge sull’energia del 26 giugno 1998 (LEne, RS 730.0) e disposizioni di cui al capitolo 3 dell’ordinanza sull’energia del 7 dicembre 1998 (OEn, RS 730.01) Regolamento (UE) n. 305/2011: regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio, GU L 88 del 4.4.2011, pag. 5. Ordinanza del 27 agosto 2014 sui prodotti da costruzione (OProdC, RS 933.01) Direttiva 2014/53/UE: direttiva 2014/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/5/CE, GU L 153 del 22.5.2014, pag. 62. Ordinanza del 25 novembre 2015 sugli impianti di teleco- municazione (OIT, RS 784.101.2) Regolamento (CE) n. 1935/2004: regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 ottobre 2004, riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE, GU L 338 del 13.11.2004, pag. 4. Ordinanza del 16 dicembre 2016 sui materiali e gli oggetti (RS 817.023.21) Industria in generale 8 930.116 Direttiva 98/83/CE: articolo 2 della direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al con- sumo umano, GU L 330 del 5.12.1998, pag. 32. Articolo 2 lettera a dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016 sull’acqua potabile e sull’acqua per piscine e docce accessibili al pubblico (OPPD, RS 817.022.11) | ||
ch | it | b91c8562-f02a-4c54-a3fa-39ea5c97ccec | Legge federale concernente i prodotti da costruzione | Legge sui prodotti da costruzione | LProdC | 933.0 | true | 2014-10-01T00:00:00 | 2014-03-21T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25777/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it | RS 933.0 1 Legge federale concernente i prodotti da costruzione (Legge sui prodotti da costruzione, LProdC) del 21 marzo 2014 (Stato 1° ottobre 2014) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 95, 97 e 101 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 4 settembre 20132, decreta: Sezione 1: Scopo, campo d’applicazione e definizioni Art. 1 Oggetto, scopo e riserva di altre leggi federali 1 La presente legge disciplina l’immissione in commercio e la messa a disposizione sul mercato dei prodotti da costruzione. 2 Scopo della presente legge è garantire la sicurezza dei prodotti da costruzione e agevolare il libero scambio internazionale delle merci. 3 Le prescrizioni tecniche, in particolare gli atti normativi in materia di prodotti chimici, protezione delle acque, protezione dell’ambiente, derrate alimentari ed energia che prescrivono requisiti per l’immissione in commercio, sono applicabili ai prodotti da costruzione se: a. concernono componenti di prodotti da costruzione; b. concernono l’uso, la messa in servizio, l’applicazione o l’installazione di prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma armonizzata o per i quali è stata rilasciata una valutazione tecnica europea; c. concernono prodotti da costruzione che non rientrano nell’ambito di applica- zione di alcuna norma armonizzata o per i quali non è stata rilasciata alcuna valutazione tecnica europea; oppure d. prevedono disposizioni specifiche del settore per prodotti o loro componenti che possono essere immessi in commercio non soltanto come prodotti da costruzione, sempre che tali disposizioni recepiscano il diritto specifico del settore dell’Unione europea (UE) per i prodotti e le componenti in questione. 4 Le disposizioni della legge federale del 12 giugno 20093 sulla sicurezza dei pro- dotti (LSPro) rimangono applicabili ai prodotti o loro componenti, sempre che siano interessati aspetti concernenti la sicurezza e se: RU 2014 2867 1 RS 101 2 FF 2013 6395 3 RS 930.11 933.0 Edilizia 2 933.0 a. secondo altre prescrizioni tecniche il prodotto in questione è immesso in commercio non come prodotto da costruzione; b. entrano in considerazione elementi di prodotti da costruzione che non si intende utilizzare specificamente in prodotti da costruzione; oppure c. il Consiglio federale prevede la loro applicazione per consentire l’armo- nizzazione con adeguamenti del diritto dell’UE. Art. 2 Definizioni Nella presente legge s’intende per: 1. «prodotto da costruzione»: qualsiasi prodotto fabbricato e immesso in com- mercio per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse; 2. «kit»: un prodotto da costruzione immesso in commercio da un singolo fab- bricante come insieme di almeno due componenti distinte che devono essere assemblate per essere installate nelle opere di costruzione; 3. «opere di costruzione»: gli edifici e le opere di ingegneria civile; 4. «caratteristiche essenziali»: le caratteristiche del prodotto da costruzione che si riferiscono ai requisiti di base delle opere di costruzione; 5. «prestazione di un prodotto da costruzione»: la prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali pertinenti, espressa in termini di livello, classe o mediante descrizione; 6. «livello di prestazione»: il risultato della valutazione della prestazione di un prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali, espresso come valore numerico; 7. «classe di prestazione»: gamma di livelli di prestazione di un prodotto da costruzione delimitata da un valore minimo e da un valore massimo; 8. «livello di soglia»: il livello minimo o massimo di prestazione di una caratte- ristica essenziale di un prodotto da costruzione; 9. «prodotto-tipo»: l’insieme di livelli o classi di prestazione rappresentativi di un prodotto da costruzione, in relazione alle sue caratteristiche essenziali, fabbricato utilizzando una data combinazione di materie prime o di altri elementi in uno specifico processo di produzione; 10. «specifica tecnica»: documento scritto che stabilisce le procedure e i criteri di valutazione della prestazione di un prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali, compreso l’aspetto della sicurezza per l’utilizzatore; 11. «specifica tecnica armonizzata»: una norma armonizzata o un documento per la valutazione europea; L sui prodotti da costruzione 3 933.0 12. «norma tecnica»: una specifica tecnica adottata da un organismo di nor- malizzazione nazionale o internazionale per un’applicazione reiterata o costante; 13. «norma tecnica armonizzata»: una norma adottata, in seguito a una richiesta formulata dalla Commissione europea o dall’Associazione europea di libero scambio (AELS), da uno dei seguenti organismi europei di normalizzazione: a. Comitato europeo di normalizzazione (CEN), b. Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica (CENELEC), c. Istituto europeo delle norme di telecomunicazione (ETSI); 14. «documento per la valutazione europea»: un documento che è adottato dal- l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica ai fini del rilascio delle valutazioni tecniche europee; 15. «valutazione tecnica europea»: la valutazione documentata della prestazione di un prodotto da costruzione, in relazione alle sue caratteristiche essenziali, conformemente al rispettivo documento per la valutazione europea; 16. «uso previsto»: l’uso previsto del prodotto da costruzione come definito nella specifica tecnica armonizzata applicabile; 17. «immissione in commercio»: la prima messa a disposizione sul mercato di un prodotto da costruzione; 18. «messa a disposizione sul mercato»: la fornitura, a titolo oneroso o gratuito, di un prodotto da costruzione perché sia distribuito o usato sul mercato nel corso di un’attività commerciale; 19. «operatori economici»: il fabbricante, l’importatore, il distributore o il man- datario; 20. «fabbricante»: qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale prodotto e lo immetta in commercio o lo metta a disposizione sul mercato con il proprio nome o con il proprio marchio; 21. «importatore»: qualsiasi persona fisica o giuridica, domiciliata in Svizzera, che immetta in commercio un prodotto da costruzione proveniente dal- l’estero; 22. «distributore»: qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o dall’importatore, che metta un prodotto da costru- zione a disposizione sul mercato; 23. «mandatario»: qualsiasi persona fisica o giuridica domiciliata in Svizzera che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizzi ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti; 24. «ritiro»: qualsiasi provvedimento volto a impedire la messa a disposizione sul mercato di un prodotto da costruzione nella catena di fornitura; 25. «richiamo»: qualsiasi provvedimento volto ad ottenere la restituzione di un prodotto da costruzione che è già stato reso disponibile all’utilizzatore finale; Edilizia 4 933.0 26. «controllo della produzione in fabbrica»: il controllo interno permanente e documentato della produzione in una fabbrica, conformemente alle perti- nenti specifiche tecniche armonizzate; 27. «microimpresa»: un’impresa di qualsiasi forma giuridica che esercita un’at- tività economica, occupa meno di dieci persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a tre milioni di franchi. Sezione 2: Condizioni per l’immissione in commercio e la messa a disposizione sul mercato di prodotti da costruzione Art. 3 Caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione e requisiti di base delle opere di costruzione 1 Nel complesso e nelle loro singole parti, le opere di costruzione devono essere adatte all’uso cui sono destinate; occorre in particolare tenere conto della salute e della sicurezza delle persone durante l’intero ciclo di vita delle opere. 2 Fatta salva l’ordinaria manutenzione, le opere di costruzione devono soddisfare i requisiti di base qui appresso per una durata di servizio economicamente adeguata: a. resistenza meccanica e stabilità; b. sicurezza in caso d’incendio; c. igiene, salute e protezione dell'ambiente; d. sicurezza nell’uso e accessibilità; e. protezione contro il rumore; f. risparmio energetico e ritenzione del calore; g. uso sostenibile delle risorse naturali. 3 Il Consiglio federale concretizza i requisiti di base delle opere di costruzione di cui al capoverso 2. 4 Nei limiti del capoverso 3 le autorità competenti della Confederazione e dei Cantoni possono emanare prescrizioni tecniche su: a. i requisiti di base delle opere di costruzione; b. l’uso di prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essen- ziali; c. le caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione che non rientrano nell’ambito di applicazione di alcuna norma armonizzata e per i quali non è stata rilasciata alcuna valutazione tecnica europea. 5 Ai fini del recepimento di prescrizioni tecniche secondo i capoversi 3 e 4 in speci- fiche tecniche armonizzate si applica la procedura secondo l’articolo 11. L sui prodotti da costruzione 5 933.0 6 La Confederazione e i Cantoni adeguano le loro prescrizioni tecniche secondo i capoversi 3 e 4 in relazione alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione alle specifiche tecniche armonizzate. Art. 4 Obbligo generale di sicurezza 1 I prodotti da costruzione possono essere immessi in commercio o messi a disposi- zione sul mercato soltanto se sono sicuri ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 LSPro4, ossia se il loro uso normale o ragionevolmente prevedibile non espone a pericolo, o espone soltanto a pericoli minimi, la sicurezza e la salute dei loro utilizzatori o di terzi. 2 I criteri per valutare la sicurezza sono: a. per prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata o per i quali è stata rilasciata una valu- tazione tecnica europea: le norme armonizzate applicabili o la valutazione tecnica europea, nonché i livelli di soglia e le classi di prestazione fissati secondo l’articolo 8 capoverso 3 secondo periodo; b. per prodotti da costruzione che non rientrano nell’ambito di applicazione di alcuna norma tecnica armonizzata designata o per i quali non è stata rila- sciata alcuna valutazione tecnica europea: la sicurezza corrispondente alle ragionevoli aspettative degli utilizzatori. 3 In riferimento al capoverso 2 lettera b, per certificare che il requisito di sicurezza è soddisfatto, un fabbricante può redigere una dichiarazione del fabbricante. Se del caso, può fondarsi su una norma tecnica designata in virtù dell’articolo 12 capo- verso 2. Art. 5 Dichiarazione di prestazione 1 Se rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata o se per esso è stata rilasciata una valutazione tecnica europea, un prodotto da co- struzione può essere immesso in commercio o messo a disposizione sul mercato soltanto se il fabbricante ha redatto una dichiarazione di prestazione per il prodotto. 2 Salvo disposizioni federali o cantonali contrarie riguardanti l’uso, il fabbricante non è tenuto a redigere una dichiarazione di prestazione di un prodotto da costru- zione che rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata, qualora il prodotto da costruzione sia fabbricato: a. a seguito di una specifica ordinazione in un unico esemplare o su specifica del committente in un processo non in serie e installato in una singola e identificata opera di costruzione da parte di un fabbricante che è responsa- bile della sicurezza dell’incorporazione del prodotto da costruzione nelle opere di costruzione; b. in cantiere per essere incorporato nella rispettiva opera di costruzione con- formemente alle disposizioni applicabili; oppure 4 RS 930.11 Edilizia 6 933.0 c. con metodi tradizionali o con metodi atti alla conservazione del patrimonio culturale e mediante un procedimento non industriale, nel rispetto delle nor- mative applicabili, in particolare per l’appropriato restauro di opere di costruzione inserite in un contesto ambientale e paesaggistico formalmente protetto o in virtù del loro particolare valore architettonico o storico. Art. 6 Valutazione della prestazione 1 Il Consiglio federale stabilisce le procedure di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili. 2 Il fabbricante valuta la prestazione di un prodotto da costruzione in base alla pro- cedura stabilita secondo il capoverso 1, che figura nella specifica tecnica armoniz- zata designata. A seconda della procedura applicabile si devono coinvolgere gli organismi indipendenti: a. designati secondo l’articolo 15 capoverso 1; oppure b. riconosciuti dalla Svizzera nel quadro dell’Accordo del 21 giugno 19995 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconosci- mento in materia di valutazione della conformità. 3 Il Consiglio federale può semplificare le procedure applicabili: a. per determinare il prodotto-tipo di un prodotto da costruzione; b. a favore delle microimprese; c. per i prodotti da costruzione che non sono fabbricati in serie. Art. 7 Livelli o classi di prestazione, livelli di soglia 1 Il Consiglio federale può definire: a. le classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione; b. le condizioni alle quali si ritiene che, senza prove o senza ulteriori prove, un prodotto da costruzione rientri in un certo livello o in una certa classe di prestazione. 2 Se sono definiti sistemi di classificazione secondo il capoverso 1, le autorità com- petenti di Confederazione e Cantoni possono stabilire, soltanto in base a tali sistemi di classificazione, i livelli di soglia o le classi di prestazione applicabili in Svizzera cui i prodotti da costruzione devono conformarsi in relazione alle loro caratteristiche essenziali. 5 RS 0.946.526.81 L sui prodotti da costruzione 7 933.0 Art. 8 Funzione e contenuto della dichiarazione di prestazione 1 Con la dichiarazione di prestazione il fabbricante si assume la responsabilità della conformità del prodotto da costruzione alla prestazione dichiarata. Salvo oggettive indicazioni contrarie, si presume che la dichiarazione di prestazione redatta dal fab- bricante sia precisa e affidabile. 2 La dichiarazione di prestazione descrive la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle caratteristiche essenziali di tali prodotti, conformemente alle speci- fiche tecniche armonizzate designate applicabili. 3 Nelle disposizioni d’esecuzione il Consiglio federale può stabilire le caratteristiche essenziali per le quali il fabbricante deve in tutti i casi dichiarare la prestazione del prodotto. In tal caso stabilisce, se necessario, i livelli di soglia e le classi di presta- zione da rispettare. 4 Se deve essere redatta una dichiarazione di prestazione secondo l’articolo 5, le informazioni sulla prestazione del prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali possono essere messe a disposizione soltanto nella dichia- razione di prestazione. Le informazioni sulla prestazione del prodotto possono essere comunicate al di fuori della dichiarazione di prestazione soltanto se figurano e se sono specificate anche in tale dichiarazione. 5 Le informazioni sui prodotti prescritte dalla legislazione sui prodotti chimici sono messe a disposizione con la dichiarazione di prestazione. 6 Il Consiglio federale stabilisce il contenuto preciso della dichiarazione di presta- zione. Art. 9 Presunzione di conformità e inversione dell’onere della prova Se un prodotto da costruzione è conforme alla presente legge e alle sue disposizioni d’esecuzione per quanto riguarda i rischi che comporta, si presume che rispetti l'obbligo generale di sicurezza secondo l’articolo 4. Sezione 3: Prescrizioni per gli operatori economici Art. 10 1 Al fine di ridurre al minimo i rischi legati all’immissione in commercio, alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei prodotti da costruzione, il Consiglio federale prescrive a fabbricanti, importatori, distributori e mandatari: a. come redigere una dichiarazione di prestazione e una dichiarazione del fabbricante, come metterle a disposizione e per quanto tempo conservarle; b. per quanto tempo conservare i documenti tecnici; c. come rendere identificabili i prodotti da costruzione per garantirne la trac- ciabilità nella catena di fabbricazione e di fornitura e risalire all’operatore economico responsabile; d. quali informazioni di sicurezza allegare al prodotto da costruzione; Edilizia 8 933.0 e. quali misure di controllo e quali misure di correzione deve prendere un operatore economico se i requisiti della presente legge non sono adempiuti o se un prodotto da costruzione presenta potenziali rischi, e come l’operatore economico deve collaborare con gli organi di vigilanza del mercato (art. 29); f. quali condizioni vanno adempiute per il deposito e il trasporto dei prodotti da costruzione. 2 Se immette in commercio un prodotto da costruzione con il proprio nome o mar- chio o se modifica un prodotto da costruzione già immesso in commercio in misura tale da poterne influenzare la conformità alla prestazione dichiarata, l’importatore o il distributore è soggetto agli obblighi del fabbricante. 3 Per un periodo stabilito dal Consiglio federale, gli operatori economici, su richie- sta, indicano agli organi di vigilanza del mercato tutti gli operatori economici: a. che hanno fornito loro un prodotto da costruzione; b. a cui essi hanno fornito un prodotto da costruzione. Sezione 4: Specifiche tecniche Art. 11 Recepimento di procedure di valutazione 1 L’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) avvia i processi ne- cessari affinché le procedure di valutazione per stabilire i livelli di soglia e le classi di prestazione che un prodotto da costruzione deve rispettare in relazione alle sue caratteristiche essenziali conformemente alle prescrizioni tecniche federali e canto- nali, possano essere integrate nelle specifiche tecniche armonizzate. 2 Le autorità competenti comunicano all’UFCL gli atti normativi che contengono prescrizioni tecniche di cui al capoverso 1 possibilmente prima della loro entrata in vigore. Art. 12 Designazione di norme tecniche 1 Previa consultazione degli uffici federali interessati e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30), l’UFCL designa le norme tecniche armonizzate appropriate per valutare la prestazione di prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali e per controllarne la costanza della prestazione. 2 Se non è in vigore o in corso d’elaborazione alcuna specifica tecnica armonizzata, previa consultazione degli uffici federali interessati e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, l’UFCL può designare altre norme tecniche che conten- gono procedure di valutazione per certificare i requisiti di sicurezza secondo l’arti- colo 4 capoverso 3. L sui prodotti da costruzione 9 933.0 Art. 13 Valutazione tecnica in base a un documento per la valutazione europea 1 Se un prodotto da costruzione non rientra o non rientra interamente nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata, il fabbricante può chiedere a un organismo di valutazione tecnica di cui all’articolo 17 una valutazione tecnica euro- pea. 2 Se le condizioni di cui al capoverso 1 sono adempiute, l’organismo di valutazione tecnica ottiene nel rispetto degli obblighi di cui al capoverso 4 secondo le prescri- zioni internazionali applicabili un documento per la valutazione europea dall’or- ganizzazione degli organismi di valutazione tecnica. 3 In base a un documento per la valutazione europea, l’organismo di valutazione tecnica rilascia una valutazione tecnica europea. 4 Il Consiglio federale disciplina: a. gli obblighi dell’organismo di valutazione tecnica nella procedura per l’ela- borazione di un documento per la valutazione europea; b. il contenuto e il formato della valutazione tecnica europea; e c. i dettagli della procedura per l’elaborazione di una valutazione tecnica euro- pea in base a un documento per la valutazione europea. Art. 14 Designazione dei documenti per la valutazione europea 1 Previa consultazione degli uffici federali interessati e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30), l’UFCL designa i documenti per la valutazione europea atti a servire da base per il rilascio della valutazione tecnica europea da parte di un organismo di valutazione tecnica. 2 Il Consiglio federale disciplina i requisiti che il contenuto di un documento per la valutazione europea deve soddisfare per poter essere designato. 3 Se l’UFCL ha designato un documento per la valutazione europea, può essere rilasciata una valutazione tecnica europea anche nel caso in cui sia stato conferito un mandato relativo a una norma armonizzata, tuttavia al più tardi nel momento in cui una norma armonizzata designata può essere applicata per la prima volta per redige- re una dichiarazione di prestazione relativa a un prodotto da costruzione che rientra nel suo ambito di applicazione. Sezione 5: Organismi designati, organismi di valutazione tecnica e punto di contatto per prodotti Art. 15 Organismi designati 1 L’UFCL designa gli organismi autorizzati a svolgere compiti di un terzo indipen- dente nella valutazione e verifica della costanza della prestazione secondo la pre- sente legge. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) notifica gli organismi Edilizia 10 933.0 designati in base alle disposizioni dell’Accordo del 21 giugno 19996 tra la Confe- derazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. 2 La designazione presuppone che l’organismo interessato sia accreditato confor- memente alle vigenti prescrizioni federali sull’accreditamento. 3 Il Consiglio federale definisce: a. i requisiti che gli organismi designati devono soddisfare; b. le procedure di designazione e di notifica degli organismi; c. le modalità d’esecuzione dei compiti che incombono agli organismi desi- gnati; e d. il coordinamento degli organismi designati e il loro coordinamento con i competenti organismi europei. Art. 16 Autorità di designazione 1 L’UFCL accerta e sorveglia il rispetto delle condizioni per la designazione degli organismi di cui all’articolo 15. 2 L’UFCL è organizzato e gestito in modo da: a. disporre del personale competente necessario per svolgere i suoi compiti di designazione; b. salvaguardare l’obiettività e l’imparzialità delle sue attività di designazione; e c. evitare qualsiasi conflitto d’interessi con gli organismi. 3 L’UFCL non offre nessuno dei servizi eseguiti dagli organismi. 4 L’UFCL garantisce la confidenzialità delle informazioni ottenute. Art. 17 Organismi di valutazione competenti in materia di valutazione tecnica europea 1 Un organismo di valutazione tecnica svolge valutazioni e rilascia le pertinenti valutazioni tecniche europee nell’area di prodotto per la quale è stato designato. 2 Il Consiglio federale nomina un organismo di valutazione tecnica ufficiale autoriz- zato a rilasciare valutazioni tecniche europee. 3 L’UFCL può nominare mediante decisione altri organismi di valutazione tecnica con sede in Svizzera. 4 La nomina presuppone che l’organismo interessato sia accreditato. Esso deve es- sere membro dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica. 6 RS 0.946.526.81 L sui prodotti da costruzione 11 933.0 5 La SECO notifica gli organismi di valutazione tecnica nominati secondo i capo- versi 2 e 3 conformemente alle disposizioni dell’Accordo del 21 giugno 19997 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. 6 L’UFCL sorveglia il rispetto delle condizioni per la nomina degli organismi di valutazione tecnica. 7 Il Consiglio federale definisce i requisiti che gli organismi di valutazione tecnica devono soddisfare e disciplina la procedura di nomina di tali organismi. Art. 18 Indennità per il coordinamento degli organismi di valutazione tecnica 1 Su richiesta, la Confederazione indennizza gli organismi di valutazione tecnica per i costi derivanti dalla loro appartenenza all’organizzazione degli organismi di valu- tazione tecnica e dalle attività che vi svolgono, sempre che questi costi non possano essere imputati nel quadro di una prestazione fornita a terzi. 2 Il Consiglio federale stabilisce: a. le condizioni per il pagamento dell’indennità; b. l’ammontare dell’indennità. Art. 19 Punto di contatto per i prodotti da costruzione 1 L’UFCL gestisce un punto di contatto per i prodotti da costruzione. 2 L’UFCL può incaricare contrattualmente organismi privati o cantonali di svolgere le attività del punto di contatto per i prodotti da costruzione e prevedere un’indennità per tale incarico. L’UFCL resta il punto di contatto per i prodotti da costruzione responsabile. 3 Il Consiglio federale definisce le informazioni che il punto di contatto per i prodotti deve mettere a disposizione e disciplina in che misura questo può chiedere un’in- dennità per la comunicazione di tali informazioni. Il Consiglio federale può imporre altri oneri al punto di contatto per i prodotti da costruzione. Sezione 6: Vigilanza del mercato Art. 20 Competenze di controllo degli organi di vigilanza del mercato 1 Gli organi di vigilanza del mercato controllano, in modo idoneo e adeguato, in par- ticolare mediante prove a campione, se un prodotto da costruzione fornisce la pre- stazione dichiarata dal fabbricante ed è conforme alle prescrizioni in vigore. 7 RS 0.946.526.81 Edilizia 12 933.0 2 Il controllo secondo il capoverso 1 può consistere in particolare: a. nell’esame formale della dichiarazione di prestazione e della documenta- zione e dei documenti giustificativi che l’accompagnano; b. in controlli fisici e in prove di laboratorio. 3 Gli organi di vigilanza del mercato tengono conto dei principi applicabili in mate- ria di valutazione dei rischi, dei ricorsi che sono stati presentati e di qualsiasi altra informazione rilevante. 4 Nell’ambito dei controlli secondo il capoverso 1 gli organi di vigilanza del mercato sono autorizzati in particolare a: a. chiedere all’operatore economico l’accesso alla documentazione e alle infor- mazioni necessarie per procedere ai controlli; b. prelevare campioni; c. ordinare prove; d. accedere ai locali di esercizio o di produzione, oppure ai luoghi d’uso dei prodotti. 5 I prodotti da costruzione possono essere controllati durante la fabbricazione, il deposito, il trasporto o sul cantiere. 6 Gli organi di vigilanza del mercato possono ordinare una verifica tecnica del pro- dotto da costruzione se sussistono dubbi sul fatto che: a. la prestazione effettiva di un prodotto da costruzione corrisponda a quella dichiarata dal fabbricante nella documentazione trasmessa; oppure b. il prodotto da costruzione, nonostante la correttezza della documentazione, sia conforme alle prescrizioni vigenti. Art. 21 Non conformità formale 1 Se da una misura di controllo risulta una non conformità formale, l’organo di vigilanza del mercato chiede all’operatore economico interessato di porvi rimedio. 2 Vi è una non conformità formale in particolare nei casi seguenti: a. la dichiarazione di prestazione non è stata redatta, benché fosse richiesta secondo l’articolo 5; b. la dichiarazione di prestazione non è stata redatta in conformità degli arti- coli 5–8; c. altri documenti tecnici, dossier o marcature non sono disponibili, sono incompleti o divergono dalla dichiarazione di prestazione; questo concerne espressamente anche le istruzioni per l’uso e le informazioni di sicurezza mancanti o incomplete. 3 Una constatazione ufficiale di non conformità formale secondo il capoverso 2 costituisce inoltre una ragione sufficiente per ritenere che il prodotto da costruzione presenti un rischio. L sui prodotti da costruzione 13 933.0 4 Se l’operatore economico non dà seguito alla richiesta di cui al capoverso 1, l’or- gano di vigilanza del mercato provvede affinché il prodotto sia richiamato o ritirato. Art. 22 Misure per eliminare o ridurre i rischi 1 Se un organo di vigilanza del mercato ha motivo di ritenere che un prodotto da costruzione immesso in commercio, messo a disposizione sul mercato o impiegato nella prestazione di un servizio presenti un rischio, esamina se esso soddisfa i requi- siti definiti nella presente legge. La possibilità di garantire un livello più elevato di sicurezza o la disponibilità di un altro prodotto da costruzione che presenta un rischio minore non costituiscono tuttavia ragioni sufficienti per ritenere che un prodotto da costruzione controllato presenti un rischio. 2 Un prodotto che presenta un rischio è un prodotto che può influire su un interesse pubblico, come la salute e la sicurezza in generale, la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, la protezione degli utilizzatori e dell’ambiente e la sicurezza pubblica, più negativamente rispetto a quanto ritenuto ragionevole e sostenibile con un uso in condizioni normali o ragionevolmente prevedibili; ciò comprende anche la durata di utilizzazione ed eventualmente la messa in servizio, l’installazione e i requisiti di manutenzione. 3 Se nel corso dell’esame di cui al capoverso 1 l’organo di vigilanza del mercato constata che il prodotto da costruzione non soddisfa i requisiti definiti nella presente legge, chiede senza indugio all’operatore economico interessato di: a. prendere entro un termine ragionevole proporzionato alla natura del rischio tutte le misure appropriate per rendere il prodotto conforme a tali requisiti, in particolare affinché la prestazione effettiva del prodotto da costruzione sia conforme a quella dichiarata; b. ritirare o richiamare il prodotto da costruzione; oppure c. proporre, al posto delle misure correttive di cui alle lettere a e b, misure tec- niche di compensazione per l’opera di costruzione che consentano di ridurre i rischi constatati. 4 Se da una misura di controllo risulta che un prodotto da costruzione presenta un rischio in merito al rispetto dei requisiti di base delle opere di costruzione, benché adempia gli altri requisiti secondo la presente legge, l’operatore economico provve- de affinché il prodotto da costruzione in questione non presenti più tale rischio alla sua immissione in commercio. 5 L’operatore economico si assicura che tutte le misure correttive appropriate che ha preso siano estese a tutti i prodotti da costruzione interessati che ha messo a dispo- sizione sul mercato. 6 Se l’operatore economico interessato non prende alcuna misura correttiva appro- priata entro il termine di cui al capoverso 3 lettera a, l’organo di vigilanza del merca- to può: a. adottare tutte le misure provvisorie appropriate per vietare o limitare la mes- sa a disposizione sul mercato del prodotto da costruzione; b. disporre il ritiro o il richiamo del prodotto da costruzione; o Edilizia 14 933.0 c. avvertire gli utilizzatori del prodotto da costruzione sui rischi che esso pre- senta per diminuire il pericolo di ferimenti o di altri danni; in tal caso, l’organo di vigilanza del mercato pubblica le informazioni sulla pericolosità del prodotto da costruzione e sulle misure prese. Art. 23 Misure per tutelare interessi pubblici preponderanti 1 Se necessario per tutelare interessi pubblici preponderanti, l’organo di vigilanza del mercato può disporre, oltre a quelle di cui all’articolo 22, altre misure appropriate, in particolare: a. proibire la messa a disposizione sul mercato di un prodotto da costruzione; b. disporre avvertenze sui rischi derivanti da un prodotto da costruzione, ordi- narne e se necessario attuarne il richiamo o il ritiro; c. vietare l’esportazione di un prodotto da costruzione la cui messa a disposi- zione sul mercato è proibita conformemente alla lettera a. 2 Se nei casi di cui al capoverso 1 il prodotto da costruzione presenta un rischio grave, tale da richiedere un intervento rapido, l’organo di vigilanza del mercato può confiscare, distruggere o rendere inutilizzabile il prodotto interessato. 3 Per decidere se un prodotto da costruzione presenta un rischio grave si esegue un’adeguata valutazione dei rischi tenendo conto della loro natura e della probabilità che si concretizzino. 4 Se necessario per proteggere la popolazione, le misure di cui ai capoversi 1 e 2 sono prese sotto forma di una decisione di portata generale. Una volta eseguito il controllo del prodotto da costruzione, l’organizzazione incaricata della vigilanza chiede all’UFCL di emanare una decisione di portata generale. Art. 24 Altre competenze di controllo e in materia di misure 1 Per garantire l’armonizzazione con gli adeguamenti del diritto dell’UE, nelle disposizioni d’esecuzione il Consiglio federale può: a. adeguare le competenze di controllo degli organi di vigilanza del mercato di cui all’articolo 20; b. stabilire ulteriori possibili misure che gli organi di vigilanza del mercato possono adottare conformemente agli articoli 22 e 23; c. disciplinare l’elaborazione e l’attuazione di programmi di vigilanza del mer- cato nazionali e la partecipazione a programmi di vigilanza del mercato internazionali; d. adeguare la partecipazione a sistemi d’informazione e d’esecuzione interna- zionali, sempre che riguardi prodotti da costruzione (art. 29 cpv. 5); e. disciplinare gli aspetti che devono essere considerati per la valutazione dei rischi. L sui prodotti da costruzione 15 933.0 2 Se una disposizione di cui al capoverso 1 deroga alla presente legge, il Consiglio federale sottopone all’Assemblea federale entro un termine adeguato una corrispon- dente modifica della legge. 3 D’intesa con la SECO e previa consultazione della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE nel settore della vigilanza del mercato che definiscono: a. condizioni unitarie per il controllo di un prodotto da costruzione, di una categoria di prodotti o delle caratteristiche dei rischi da controllare; b. le informazioni che gli operatori economici devono trasmettere agli organi di vigilanza del mercato affinché questi ultimi possano svolgere la loro attività di vigilanza del mercato. Art. 25 Coinvolgimento e obbligo di collaborare 1 Gli organi di vigilanza del mercato coinvolgono gli operatori economici interessati nelle misure di cui agli articoli 20–22, 23 capoverso 1 e 24 volte a prevenire o ridurre i rischi. 2 Gli operatori economici interessati ed eventuali altre persone interessate sono tenuti, nella misura necessaria, a collaborare all’esecuzione della vigilanza del mercato. Devono in particolare fornire gratuitamente agli organi di vigilanza del mercato tutte le informazioni necessarie e consegnare le prove e la documentazione necessarie. 3 Prima di ordinare le misure, gli organi di vigilanza del mercato sentono gli opera- tori economici interessati. 4 Se un prodotto da costruzione oggetto di una misura è stato valutato da un orga- nismo designato e riconosciuto secondo l’Accordo del 21 giugno 19998 tra la Con- federazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità, l’organo di vigilanza del mercato informa tale organismo. Sezione 7: Disposizioni penali Art. 26 Delitti 1 Chiunque intenzionalmente immette in commercio o mette a disposizione sul mer- cato un prodotto da costruzione che non soddisfa i requisiti definiti nella presente legge e in tal modo mette in pericolo la sicurezza o la salute delle persone, è punito con una pena detentiva fino a un anno o con una pena pecuniaria. 2 Se l’autore ha agito per mestiere, la pena è una pena detentiva fino a tre anni o una pena pecuniaria. 8 RS 0.946.526.81 Edilizia 16 933.0 3 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una pena pecuniaria fino a 180 ali- quote giornaliere. 4 Per falsificazioni, false attestazioni, conseguimento fraudolento di false attesta- zioni, uso di attestazioni false o inesatte, rilascio non autorizzato di dichiarazioni di prestazione, applicazione e uso non autorizzato di marchi di conformità ai sensi degli articoli 23–28 della legge federale del 6 ottobre 19959 sugli ostacoli tecnici al commercio sono applicabili le pene ivi menzionate. Art. 27 Contravvenzioni 1 È punito con la multa fino a 40 000 franchi chiunque intenzionalmente: a. immette in commercio o mette a disposizione sul mercato un prodotto da costruzione che non soddisfa i requisiti definiti nella presente legge, senza comunque mettere in pericolo la sicurezza o la salute di persone; b. viola l’obbligo di collaborazione e di informazione di cui all’articolo 25 capoverso 2; c. viola una disposizione d’esecuzione la cui contravvenzione è dichiarata punibile, o viola una decisione a lui intimata sotto comminatoria della pena prevista dal presente articolo. 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è la multa fino a 20 000 franchi. 3 Gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 197410 sul diritto penale ammi- nistrativo sono applicabili. Art. 28 Perseguimento penale Il perseguimento penale incombe ai Cantoni. Sezione 8: Esecuzione, finanziamento e tutela giurisdizionale Art. 29 Autorità competente e coordinamento 1 L’UFCL è incaricato dell’esecuzione della presente legge e delle sue disposizioni d’esecuzione. 2 L’UFCL rappresenta l’Amministrazione federale in seno agli organismi specializ- zati internazionali. 3 L’UFCL è l’organo centrale di vigilanza del mercato. 4 Il Consiglio federale può conferire compiti di vigilanza del mercato ai Cantoni e a organizzazioni qualificate. L’UFCL coordina e sorveglia l'esecuzione di tali compiti. 9 RS 946.51 10 RS 313.0 L sui prodotti da costruzione 17 933.0 5 L’UFCL coordina l’esecuzione della vigilanza del mercato con altri organismi at- tivi nel campo della sicurezza dei prodotti. Questo compito comprende anche la loro partecipazione a sistemi d’informazione e di esecuzione internazionali secondo i relativi atti legislativi federali. 6 Per lo scambio internazionale di dati secondo l’articolo 32, l’UFCL può consentire alla SECO di accedere ai dati interessati mediante una procedura di richiamo. 7 Se, nell’ambito dell’esecuzione di altri atti legislativi federali, sono prese misure concernenti prodotti da costruzione, gli organi di vigilanza del mercato competenti per tali atti legislativi federali informano l’UFCL sulle loro misure di applicazione. Art. 30 Commissione federale dei prodotti da costruzione 1 Il Consiglio federale istituisce una Commissione dei prodotti da costruzione. Ne disciplina i compiti e l’organizzazione. Nomina i membri e designa il presidente. 2 La Commissione consiglia le autorità e gli organi competenti per l’esecuzione della presente legge e adempie gli altri compiti ad essa conferiti dal Consiglio federale. Art. 31 Obbligo del segreto Gli organi di esecuzione devono mantenere il segreto, per quanto i loro accertamenti non siano importanti per la sicurezza dei prodotti da costruzione o per lo scambio di esperienze su misure tecniche di sicurezza. Art. 32 Protezione dei dati e assistenza amministrativa 1 L’UFCL tiene ai fini della vigilanza del mercato una banca dati centrale d’ese- cuzione. In essa sono registrati dati concernenti: a. gli organismi designati, gli organismi di valutazione tecnica e i punti di con- tatto per i prodotti; b. le competenze degli organi di vigilanza del mercato; c. la pianificazione, l’esecuzione, il coordinamento e la valutazione della vigi- lanza del mercato; d. i perseguimenti e le sanzioni di natura amministrativa e penale secondo gli articoli 20–23, 26 e 27; e. lo scambio d’informazioni a livello internazionale e la concessione dell’as- sistenza amministrativa. 2 Gli organi di vigilanza del mercato sono autorizzati a trattare dati personali, com- presi quelli concernenti perseguimenti e sanzioni di natura amministrativa e penale. Forniscono i relativi dati alla banca dati centrale d'esecuzione della vigilanza del mercato. Al riguardo si applicano le disposizioni concernenti la raccolta di dati per- sonali di cui all’articolo 18 della legge federale del 19 giugno 199211 sulla protezio- ne dei dati. 11 RS 235.1 Edilizia 18 933.0 3 L’UFCL coordina il trattamento dei dati da parte degli organi di vigilanza del mercato e controlla se i dati sono trattati conformemente alle prescrizioni. Può rettificare da sé dati sbagliati oppure chiedere all’organo di vigilanza interessato di provvedere alla rettificazione. 4 Gli organi di vigilanza del mercato sono autorizzati ad accedere alla banca dati. Possono inoltre conservare i dati trattati in forma elettronica in proprie banche dati e, per quanto necessario per un’esecuzione uniforme della presente legge, scambiarseli. 5 L’assistenza amministrativa è retta dagli articoli 21 e 22 legge federale del 6 otto- bre 199512 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC). Art. 33 Emolumenti e finanziamento dell’esecuzione 1 Gli organi d’esecuzione possono riscuotere emolumenti per il controllo dei prodotti da costruzione e l’esecuzione di misure. Il Consiglio federale stabilisce gli emolu- menti. 2 La Confederazione può indennizzare le autorità e le organizzazioni private che assumono compiti di vigilanza del mercato, sempre che i costi non siano coperti da emolumenti secondo il capoverso 1. Il Consiglio federale stabilisce le condizioni per il pagamento delle indennità e l’ammontare delle indennità. Art. 34 Tutela giurisdizionale 1 La tutela giurisdizionale è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale. 2 Le decisioni degli organi d’esecuzione possono essere impugnate con ricorso al Tribunale amministrativo federale. Art. 35 Disposizioni d’esecuzione 1 Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione. 2 Il Consiglio federale può delegare all’UFCL l’emanazione di norme amministra- tive e tecniche. 3 Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, il Consiglio federale può anche incaricare l’UFCL di designare gli atti normativi dell’UE che contengono le prescrizioni tecniche interessate. Ciò vale segnatamente per gli atti normativi che: a. stabiliscono le procedure di valutazione e verifica della costanza della pre- stazione applicabili (art. 6 cpv. 1); b. prevedono la fissazione di classi di prestazione o la classificazione riferita ai prodotti in determinati livelli o classi di prestazione (art. 7 cpv. 1 lett. a e b); 12 RS 946.51 L sui prodotti da costruzione 19 933.0 c. stabiliscono le caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione per le quali il fabbricante deve in tutti i casi dichiarare la prestazione del prodotto (art. 8 cpv. 3); d. stabiliscono i livelli di soglia per la prestazione del prodotto da rispettare in relazione alle caratteristiche essenziali (art. 8 cpv. 3); e. stabiliscono le condizioni per la messa a disposizione della dichiarazione di prestazione su un sito Internet (art. 10 cpv. 1 lett. a); f. stabiliscono, per famiglie di prodotti da costruzione sulla base dell’aspet- tativa di vita o della rilevanza del prodotto da costruzione per le opere di costruzione, il termine di conservazione della dichiarazione di prestazione e della documentazione tecnica dall’immissione in commercio di un prodotto da costruzione (art. 10 cpv. 1 lett. a e b); g. uniformano il formato della valutazione tecnica europea (art. 13 cpv. 4 lett. b); h. possono adeguare la procedura per l’elaborazione di una valutazione tecnica europea in base a un documento per la valutazione europea (art. 13 cpv. 4 lett. c). 4 Il titolo e i riferimenti degli atti normativi designati in virtù della presente legge sono pubblicati nella Raccolta ufficiale delle leggi federali. Sezione 9: Disposizioni finali Art. 36 Abrogazione di un altro atto normativo La legge federale dell’8 ottobre 199913 concernente i prodotti da costruzione è abrogata. Art. 37 Disposizioni transitorie 1 I prodotti da costruzione possono essere immessi in commercio fino al 30 giugno 2015 secondo il diritto anteriore. 2 Il fabbricante può redigere una dichiarazione di prestazione sulla base di un certi- ficato di conformità o di una dichiarazione di conformità rilasciati secondo il diritto anteriore. 3 Gli orientamenti per il benestare tecnico europeo pubblicati secondo il diritto an- teriore quali base per il rilascio di benestare tecnici europei possono essere utilizzati come documenti per la valutazione europea. 4 I fabbricanti e gli importatori possono usare come valutazione tecnica europea i benestare tecnici europei rilasciati secondo il diritto anteriore per tutto il periodo in cui tali benestare sono in corso di validità. 13 [RU 2000 3104, 2008 3437 II 52, 2010 2573 art. 20 cpv. 2 n. 3 2617 all. n. 4] Edilizia 20 933.0 Art. 38 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° ottobre 201414 14 DF del 28 ago. 2014. | <div _ngcontent-wcn-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--933.0 --><p class="srnummer">933.0 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale <br/>concernente i prodotti da costruzione</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Legge sui prodotti da costruzione, LProdC)</h2><p>del 21 marzo 2014 (Stato 1° ottobre 2014)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 95, 97 e 101 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 4 settembre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2013/1474/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 6395</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Scopo, campo d’applicazione e definizioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto, scopo e riserva di altre leggi federali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge disciplina l’immissione in commercio e la messa a disposizione sul mercato dei prodotti da costruzione.</p><p><sup>2</sup> Scopo della presente legge è garantire la sicurezza dei prodotti da costruzione e agevolare il libero scambio internazionale delle merci.</p><p><sup>3</sup> Le prescrizioni tecniche, in particolare gli atti normativi in materia di prodotti chimici, protezione delle acque, protezione dell’ambiente, derrate alimentari ed energia che prescrivono requisiti per l’immissione in commercio, sono applicabili ai prodotti da costruzione se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>concernono componenti di prodotti da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>concernono l’uso, la messa in servizio, l’applicazione o l’installazione di prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma armonizzata o per i quali è stata rilasciata una valutazione tecnica europea;</dd><dt>c. </dt><dd>concernono prodotti da costruzione che non rientrano nell’ambito di applicazione di alcuna norma armonizzata o per i quali non è stata rilasciata alcuna valutazione tecnica europea; oppure</dd><dt>d. </dt><dd>prevedono disposizioni specifiche del settore per prodotti o loro componenti che possono essere immessi in commercio non soltanto come prodotti da costruzione, sempre che tali disposizioni recepiscano il diritto specifico del settore dell’Unione europea (UE) per i prodotti e le componenti in questione.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le disposizioni della legge federale del 12 giugno 2009<sup><a fragment="#fn-d6e77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e77" id="fnbck-d6e77" routerlink="./">3</a></sup> sulla sicurezza dei prodotti (LSPro) rimangono applicabili ai prodotti o loro componenti, sempre che siano interessati aspetti concernenti la sicurezza e se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>secondo altre prescrizioni tecniche il prodotto in questione è immesso in commercio non come prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>entrano in considerazione elementi di prodotti da costruzione che non si intende utilizzare specificamente in prodotti da costruzione; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>il Consiglio federale prevede la loro applicazione per consentire l’armonizzazione con adeguamenti del diritto dell’UE.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e77"><sup><a fragment="#fnbck-d6e77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e77" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2010/347/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella presente legge s’intende per:</p><dl><dt>1. </dt><dd>«prodotto da costruzione»: qualsiasi prodotto fabbricato e immesso in commercio per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse;</dd><dt>2. </dt><dd>«kit»: un prodotto da costruzione immesso in commercio da un singolo fabbricante come insieme di almeno due componenti distinte che devono essere assemblate per essere installate nelle opere di costruzione;</dd><dt>3. </dt><dd>«opere di costruzione»: gli edifici e le opere di ingegneria civile;</dd><dt>4. </dt><dd>«caratteristiche essenziali»: le caratteristiche del prodotto da costruzione che si riferiscono ai requisiti di base delle opere di costruzione;</dd><dt>5. </dt><dd>«prestazione di un prodotto da costruzione»: la prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali pertinenti, espressa in termini di livello, classe o mediante descrizione;</dd><dt>6. </dt><dd>«livello di prestazione»: il risultato della valutazione della prestazione di un prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali, espresso come valore numerico;</dd><dt>7. </dt><dd>«classe di prestazione»: gamma di livelli di prestazione di un prodotto da costruzione delimitata da un valore minimo e da un valore massimo;</dd><dt>8. </dt><dd>«livello di soglia»: il livello minimo o massimo di prestazione di una caratteristica essenziale di un prodotto da costruzione;</dd><dt>9. </dt><dd>«prodotto-tipo»: l’insieme di livelli o classi di prestazione rappresentativi di un prodotto da costruzione, in relazione alle sue caratteristiche essenziali, fabbricato utilizzando una data combinazione di materie prime o di altri elementi in uno specifico processo di produzione;</dd><dt>10. </dt><dd>«specifica tecnica»: documento scritto che stabilisce le procedure e i criteri di valutazione della prestazione di un prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali, compreso l’aspetto della sicurezza per l’utilizzatore;</dd><dt>11. </dt><dd>«specifica tecnica armonizzata»: una norma armonizzata o un documento per la valutazione europea; </dd><dt>12. </dt><dd>«norma tecnica»: una specifica tecnica adottata da un organismo di normalizzazione nazionale o internazionale per un’applicazione reiterata o costante; </dd><dt>13. </dt><dd>«norma tecnica armonizzata»: una norma adottata, in seguito a una richiesta formulata dalla Commissione europea o dall’Associazione europea di libero scambio (AELS), da uno dei seguenti organismi europei di normalizzazione:<dl><dt>a. </dt><dd>Comitato europeo di normalizzazione (CEN),</dd><dt>b. </dt><dd>Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica (CENELEC),</dd><dt>c. </dt><dd>Istituto europeo delle norme di telecomunicazione (ETSI);</dd></dl></dd><dt>14. </dt><dd>«documento per la valutazione europea»: un documento che è adottato dall’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica ai fini del rilascio delle valutazioni tecniche europee; </dd><dt>15. </dt><dd>«valutazione tecnica europea»: la valutazione documentata della prestazione di un prodotto da costruzione, in relazione alle sue caratteristiche essenziali, conformemente al rispettivo documento per la valutazione europea;</dd><dt>16. </dt><dd>«uso previsto»: l’uso previsto del prodotto da costruzione come definito nella specifica tecnica armonizzata applicabile;</dd><dt>17. </dt><dd>«immissione in commercio»: la prima messa a disposizione sul mercato di un prodotto da costruzione;</dd><dt>18. </dt><dd>«messa a disposizione sul mercato»: la fornitura, a titolo oneroso o gratuito, di un prodotto da costruzione perché sia distribuito o usato sul mercato nel corso di un’attività commerciale;</dd><dt>19. </dt><dd>«operatori economici»: il fabbricante, l’importatore, il distributore o il mandatario;</dd><dt>20. </dt><dd>«fabbricante»: qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale prodotto e lo immetta in commercio o lo metta a disposizione sul mercato con il proprio nome o con il proprio marchio; </dd><dt>21. </dt><dd>«importatore»: qualsiasi persona fisica o giuridica, domiciliata in Svizzera, che immetta in commercio un prodotto da costruzione proveniente dall’estero;</dd><dt>22. </dt><dd>«distributore»: qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o dall’importatore, che metta un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato;</dd><dt>23. </dt><dd>«mandatario»: qualsiasi persona fisica o giuridica domiciliata in Svizzera che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizzi ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti;</dd><dt>24. </dt><dd>«ritiro»: qualsiasi provvedimento volto a impedire la messa a disposizione sul mercato di un prodotto da costruzione nella catena di fornitura;</dd><dt>25. </dt><dd>«richiamo»: qualsiasi provvedimento volto ad ottenere la restituzione di un prodotto da costruzione che è già stato reso disponibile all’utilizzatore finale;</dd><dt>26. </dt><dd>«controllo della produzione in fabbrica»: il controllo interno permanente e documentato della produzione in una fabbrica, conformemente alle pertinenti specifiche tecniche armonizzate;</dd><dt>27. </dt><dd>«microimpresa»: un’impresa di qualsiasi forma giuridica che esercita un’attività economica, occupa meno di dieci persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a tre milioni di franchi.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Condizioni per l’immissione in commercio e la messa a disposizione <br/>sul mercato di prodotti da costruzione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione e requisiti di base delle opere di costruzione</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Nel complesso e nelle loro singole parti, le opere di costruzione devono essere adatte all’uso cui sono destinate; occorre in particolare tenere conto della salute e della sicurezza delle persone durante l’intero ciclo di vita delle opere.</p><p><sup>2</sup> Fatta salva l’ordinaria manutenzione, le opere di costruzione devono soddisfare i requisiti di base qui appresso per una durata di servizio economicamente adeguata:</p><dl><dt>a. </dt><dd>resistenza meccanica e stabilità;</dd><dt>b. </dt><dd>sicurezza in caso d’incendio;</dd><dt>c. </dt><dd>igiene, salute e protezione dell'ambiente;</dd><dt>d. </dt><dd>sicurezza nell’uso e accessibilità;</dd><dt>e. </dt><dd>protezione contro il rumore;</dd><dt>f. </dt><dd>risparmio energetico e ritenzione del calore;</dd><dt>g. </dt><dd>uso sostenibile delle risorse naturali.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale concretizza i requisiti di base delle opere di costruzione di cui al capoverso 2.</p><p><sup>4</sup> Nei limiti del capoverso 3 le autorità competenti della Confederazione e dei Cantoni possono emanare prescrizioni tecniche su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti di base delle opere di costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>l’uso di prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali;</dd><dt>c. </dt><dd>le caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione che non rientrano nell’ambito di applicazione di alcuna norma armonizzata e per i quali non è stata rilasciata alcuna valutazione tecnica europea.</dd></dl><p><sup>5</sup> Ai fini del recepimento di prescrizioni tecniche secondo i capoversi 3 e 4 in specifiche tecniche armonizzate si applica la procedura secondo l’articolo 11.</p><p><sup>6</sup> La Confederazione e i Cantoni adeguano le loro prescrizioni tecniche secondo i capoversi 3 e 4 in relazione alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione alle specifiche tecniche armonizzate.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Obbligo generale di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti da costruzione possono essere immessi in commercio o messi a disposizione sul mercato soltanto se sono sicuri ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 LSPro<sup><a fragment="#fn-d6e273" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e273" id="fnbck-d6e273" routerlink="./">4</a></sup>, ossia se il loro uso normale o ragionevolmente prevedibile non espone a pericolo, o espone soltanto a pericoli minimi, la sicurezza e la salute dei loro utilizzatori o di terzi.</p><p><sup>2</sup> I criteri per valutare la sicurezza sono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata o per i quali è stata rilasciata una valutazione tecnica europea: le norme armonizzate applicabili o la valutazione tecnica europea, nonché i livelli di soglia e le classi di prestazione fissati secondo l’articolo 8 capoverso 3 secondo periodo;</dd><dt>b. </dt><dd>per prodotti da costruzione che non rientrano nell’ambito di applicazione di alcuna norma tecnica armonizzata designata o per i quali non è stata rilasciata alcuna valutazione tecnica europea: la sicurezza corrispondente alle ragionevoli aspettative degli utilizzatori.</dd></dl><p><sup>3</sup> In riferimento al capoverso 2 lettera b, per certificare che il requisito di sicurezza è soddisfatto, un fabbricante può redigere una dichiarazione del fabbricante. Se del caso, può fondarsi su una norma tecnica designata in virtù dell’articolo 12 capoverso 2.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e273"><sup><a fragment="#fnbck-d6e273" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e273" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2010/347/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Dichiarazione di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata o se per esso è stata rilasciata una valutazione tecnica europea, un prodotto da costruzione può essere immesso in commercio o messo a disposizione sul mercato soltanto se il fabbricante ha redatto una dichiarazione di prestazione per il prodotto.</p><p><sup>2</sup> Salvo disposizioni federali o cantonali contrarie riguardanti l’uso, il fabbricante non è tenuto a redigere una dichiarazione di prestazione di un prodotto da costruzione che rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata, qualora il prodotto da costruzione sia fabbricato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>a seguito di una specifica ordinazione in un unico esemplare o su specifica del committente in un processo non in serie e installato in una singola e identificata opera di costruzione da parte di un fabbricante che è responsabile della sicurezza dell’incorporazione del prodotto da costruzione nelle opere di costruzione; </dd><dt>b. </dt><dd>in cantiere per essere incorporato nella rispettiva opera di costruzione conformemente alle disposizioni applicabili; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>con metodi tradizionali o con metodi atti alla conservazione del patrimonio culturale e mediante un procedimento non industriale, nel rispetto delle normative applicabili, in particolare per l’appropriato restauro di opere di costruzione inserite in un contesto ambientale e paesaggistico formalmente protetto o in virtù del loro particolare valore architettonico o storico.</dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Valutazione della prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale stabilisce le procedure di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili.</p><p><sup>2</sup> Il fabbricante valuta la prestazione di un prodotto da costruzione in base alla procedura stabilita secondo il capoverso 1, che figura nella specifica tecnica armonizzata designata. A seconda della procedura applicabile si devono coinvolgere gli organismi indipendenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>designati secondo l’articolo 15 capoverso 1; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>riconosciuti dalla Svizzera nel quadro dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e338" id="fnbck-d6e338" routerlink="./">5</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale può semplificare le procedure applicabili:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per determinare il prodotto-tipo di un prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>a favore delle microimprese;</dd><dt>c. </dt><dd>per i prodotti da costruzione che non sono fabbricati in serie.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e338"><sup><a fragment="#fnbck-d6e338" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e338" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Livelli o classi di prestazione, livelli di soglia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale può definire:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni alle quali si ritiene che, senza prove o senza ulteriori prove, un prodotto da costruzione rientri in un certo livello o in una certa classe di prestazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se sono definiti sistemi di classificazione secondo il capoverso 1, le autorità competenti di Confederazione e Cantoni possono stabilire, soltanto in base a tali sistemi di classificazione, i livelli di soglia o le classi di prestazione applicabili in Svizzera cui i prodotti da costruzione devono conformarsi in relazione alle loro caratteristiche essenziali.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Funzione e contenuto della dichiarazione di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Con la dichiarazione di prestazione il fabbricante si assume la responsabilità della conformità del prodotto da costruzione alla prestazione dichiarata. Salvo oggettive indicazioni contrarie, si presume che la dichiarazione di prestazione redatta dal fabbricante sia precisa e affidabile.</p><p><sup>2</sup> La dichiarazione di prestazione descrive la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle caratteristiche essenziali di tali prodotti, conformemente alle specifiche tecniche armonizzate designate applicabili.</p><p><sup>3</sup> Nelle disposizioni d’esecuzione il Consiglio federale può stabilire le caratteristiche essenziali per le quali il fabbricante deve in tutti i casi dichiarare la prestazione del prodotto. In tal caso stabilisce, se necessario, i livelli di soglia e le classi di prestazione da rispettare.</p><p><sup>4</sup> Se deve essere redatta una dichiarazione di prestazione secondo l’articolo 5, le informazioni sulla prestazione del prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali possono essere messe a disposizione soltanto nella dichiarazione di prestazione. Le informazioni sulla prestazione del prodotto possono essere comunicate al di fuori della dichiarazione di prestazione soltanto se figurano e se sono specificate anche in tale dichiarazione.</p><p><sup>5</sup> Le informazioni sui prodotti prescritte dalla legislazione sui prodotti chimici sono messe a disposizione con la dichiarazione di prestazione.</p><p><sup>6</sup> Il Consiglio federale stabilisce il contenuto preciso della dichiarazione di prestazione.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Presunzione di conformità e inversione dell’onere della prova</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se un prodotto da costruzione è conforme alla presente legge e alle sue disposizioni d’esecuzione per quanto riguarda i rischi che comporta, si presume che rispetti l'obbligo generale di sicurezza secondo l’articolo 4.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Prescrizioni per gli operatori economici</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Al fine di ridurre al minimo i rischi legati all’immissione in commercio, alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei prodotti da costruzione, il Consiglio federale prescrive a fabbricanti, importatori, distributori e mandatari:</p><dl><dt>a. </dt><dd>come redigere una dichiarazione di prestazione e una dichiarazione del fabbricante, come metterle a disposizione e per quanto tempo conservarle;</dd><dt>b. </dt><dd>per quanto tempo conservare i documenti tecnici;</dd><dt>c. </dt><dd>come rendere identificabili i prodotti da costruzione per garantirne la tracciabilità nella catena di fabbricazione e di fornitura e risalire all’operatore economico responsabile;</dd><dt>d. </dt><dd>quali informazioni di sicurezza allegare al prodotto da costruzione;</dd><dt>e. </dt><dd>quali misure di controllo e quali misure di correzione deve prendere un operatore economico se i requisiti della presente legge non sono adempiuti o se un prodotto da costruzione presenta potenziali rischi, e come l’operatore economico deve collaborare con gli organi di vigilanza del mercato (art. 29);</dd><dt>f. </dt><dd>quali condizioni vanno adempiute per il deposito e il trasporto dei prodotti da costruzione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se immette in commercio un prodotto da costruzione con il proprio nome o marchio o se modifica un prodotto da costruzione già immesso in commercio in misura tale da poterne influenzare la conformità alla prestazione dichiarata, l’importatore o il distributore è soggetto agli obblighi del fabbricante.</p><p><sup>3</sup> Per un periodo stabilito dal Consiglio federale, gli operatori economici, su richiesta, indicano agli organi di vigilanza del mercato tutti gli operatori economici:</p><dl><dt>a. </dt><dd>che hanno fornito loro un prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>a cui essi hanno fornito un prodotto da costruzione.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Specifiche tecniche</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Recepimento di procedure di valutazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) avvia i processi necessari affinché le procedure di valutazione per stabilire i livelli di soglia e le classi di prestazione che un prodotto da costruzione deve rispettare in relazione alle sue caratteristiche essenziali conformemente alle prescrizioni tecniche federali e cantonali, possano essere integrate nelle specifiche tecniche armonizzate.</p><p><sup>2</sup> Le autorità competenti comunicano all’UFCL gli atti normativi che contengono prescrizioni tecniche di cui al capoverso 1 possibilmente prima della loro entrata in vigore.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Designazione di norme tecniche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Previa consultazione degli uffici federali interessati e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30), l’UFCL designa le norme tecniche armonizzate appropriate per valutare la prestazione di prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali e per controllarne la costanza della prestazione.</p><p><sup>2</sup> Se non è in vigore o in corso d’elaborazione alcuna specifica tecnica armonizzata, previa consultazione degli uffici federali interessati e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, l’UFCL può designare altre norme tecniche che contengono procedure di valutazione per certificare i requisiti di sicurezza secondo l’articolo 4 capoverso 3.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Valutazione tecnica in base a un documento per la valutazione europea</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Se un prodotto da costruzione non rientra o non rientra interamente nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata, il fabbricante può chiedere a un organismo di valutazione tecnica di cui all’articolo 17 una valutazione tecnica europea.</p><p><sup>2</sup> Se le condizioni di cui al capoverso 1 sono adempiute, l’organismo di valutazione tecnica ottiene nel rispetto degli obblighi di cui al capoverso 4 secondo le prescrizioni internazionali applicabili un documento per la valutazione europea dall’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica.</p><p><sup>3</sup> In base a un documento per la valutazione europea, l’organismo di valutazione tecnica rilascia una valutazione tecnica europea.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli obblighi dell’organismo di valutazione tecnica nella procedura per l’elaborazione di un documento per la valutazione europea;</dd><dt>b. </dt><dd>il contenuto e il formato della valutazione tecnica europea; e</dd><dt>c. </dt><dd>i dettagli della procedura per l’elaborazione di una valutazione tecnica europea in base a un documento per la valutazione europea.</dd></dl></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Designazione dei documenti per la valutazione europea</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Previa consultazione degli uffici federali interessati e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30), l’UFCL designa i documenti per la valutazione europea atti a servire da base per il rilascio della valutazione tecnica europea da parte di un organismo di valutazione tecnica.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina i requisiti che il contenuto di un documento per la valutazione europea deve soddisfare per poter essere designato.</p><p><sup>3</sup> Se l’UFCL ha designato un documento per la valutazione europea, può essere rilasciata una valutazione tecnica europea anche nel caso in cui sia stato conferito un mandato relativo a una norma armonizzata, tuttavia al più tardi nel momento in cui una norma armonizzata designata può essere applicata per la prima volta per redigere una dichiarazione di prestazione relativa a un prodotto da costruzione che rientra nel suo ambito di applicazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Organismi designati, organismi di valutazione tecnica <br/>e punto di contatto per prodotti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Organismi designati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFCL designa gli organismi autorizzati a svolgere compiti di un terzo indipendente nella valutazione e verifica della costanza della prestazione secondo la presente legge. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) notifica gli organismi designati in base alle disposizioni dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e546" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e546" id="fnbck-d6e546" routerlink="./">6</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</p><p><sup>2</sup> La designazione presuppone che l’organismo interessato sia accreditato conformemente alle vigenti prescrizioni federali sull’accreditamento.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale definisce:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti che gli organismi designati devono soddisfare;</dd><dt>b. </dt><dd>le procedure di designazione e di notifica degli organismi;</dd><dt>c. </dt><dd>le modalità d’esecuzione dei compiti che incombono agli organismi designati; e</dd><dt>d. </dt><dd>il coordinamento degli organismi designati e il loro coordinamento con i competenti organismi europei.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e546"><sup><a fragment="#fnbck-d6e546" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e546" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Autorità di designazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFCL accerta e sorveglia il rispetto delle condizioni per la designazione degli organismi di cui all’articolo 15.</p><p><sup>2</sup> L’UFCL è organizzato e gestito in modo da:</p><dl><dt>a. </dt><dd>disporre del personale competente necessario per svolgere i suoi compiti di designazione;</dd><dt>b. </dt><dd>salvaguardare l’obiettività e l’imparzialità delle sue attività di designazione; e</dd><dt>c. </dt><dd>evitare qualsiasi conflitto d’interessi con gli organismi.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’UFCL non offre nessuno dei servizi eseguiti dagli organismi.</p><p><sup>4</sup> L’UFCL garantisce la confidenzialità delle informazioni ottenute.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Organismi di valutazione competenti in materia di valutazione tecnica europea</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un organismo di valutazione tecnica svolge valutazioni e rilascia le pertinenti valutazioni tecniche europee nell’area di prodotto per la quale è stato designato.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale nomina un organismo di valutazione tecnica ufficiale autorizzato a rilasciare valutazioni tecniche europee.</p><p><sup>3</sup> L’UFCL può nominare mediante decisione altri organismi di valutazione tecnica con sede in Svizzera.</p><p><sup>4</sup> La nomina presuppone che l’organismo interessato sia accreditato. Esso deve essere membro dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica.</p><p><sup>5</sup> La SECO notifica gli organismi di valutazione tecnica nominati secondo i capoversi 2 e 3 conformemente alle disposizioni dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e624" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e624" id="fnbck-d6e624" routerlink="./">7</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</p><p><sup>6</sup> L’UFCL sorveglia il rispetto delle condizioni per la nomina degli organismi di valutazione tecnica.</p><p><sup>7</sup> Il Consiglio federale definisce i requisiti che gli organismi di valutazione tecnica devono soddisfare e disciplina la procedura di nomina di tali organismi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e624"><sup><a fragment="#fnbck-d6e624" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e624" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Indennità per il coordinamento degli organismi di valutazione tecnica</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Su richiesta, la Confederazione indennizza gli organismi di valutazione tecnica per i costi derivanti dalla loro appartenenza all’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica e dalle attività che vi svolgono, sempre che questi costi non possano essere imputati nel quadro di una prestazione fornita a terzi.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale stabilisce:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le condizioni per il pagamento dell’indennità;</dd><dt>b. </dt><dd>l’ammontare dell’indennità.</dd></dl></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Punto di contatto per i prodotti da costruzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFCL gestisce un punto di contatto per i prodotti da costruzione.</p><p><sup>2</sup> L’UFCL può incaricare contrattualmente organismi privati o cantonali di svolgere le attività del punto di contatto per i prodotti da costruzione e prevedere un’indennità per tale incarico. L’UFCL resta il punto di contatto per i prodotti da costruzione responsabile.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale definisce le informazioni che il punto di contatto per i prodotti deve mettere a disposizione e disciplina in che misura questo può chiedere un’indennità per la comunicazione di tali informazioni. Il Consiglio federale può imporre altri oneri al punto di contatto per i prodotti da costruzione.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Vigilanza del mercato</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Competenze di controllo degli organi di vigilanza del mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di vigilanza del mercato controllano, in modo idoneo e adeguato, in particolare mediante prove a campione, se un prodotto da costruzione fornisce la prestazione dichiarata dal fabbricante ed è conforme alle prescrizioni in vigore.</p><p><sup>2</sup> Il controllo secondo il capoverso 1 può consistere in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nell’esame formale della dichiarazione di prestazione e della documentazione e dei documenti giustificativi che l’accompagnano;</dd><dt>b. </dt><dd>in controlli fisici e in prove di laboratorio.</dd></dl><p><sup>3</sup> Gli organi di vigilanza del mercato tengono conto dei principi applicabili in materia di valutazione dei rischi, dei ricorsi che sono stati presentati e di qualsiasi altra informazione rilevante.</p><p><sup>4</sup> Nell’ambito dei controlli secondo il capoverso 1 gli organi di vigilanza del mercato sono autorizzati in particolare a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>chiedere all’operatore economico l’accesso alla documentazione e alle informazioni necessarie per procedere ai controlli;</dd><dt>b. </dt><dd>prelevare campioni;</dd><dt>c. </dt><dd>ordinare prove;</dd><dt>d. </dt><dd>accedere ai locali di esercizio o di produzione, oppure ai luoghi d’uso dei prodotti.</dd></dl><p><sup>5</sup> I prodotti da costruzione possono essere controllati durante la fabbricazione, il deposito, il trasporto o sul cantiere.</p><p><sup>6</sup> Gli organi di vigilanza del mercato possono ordinare una verifica tecnica del prodotto da costruzione se sussistono dubbi sul fatto che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la prestazione effettiva di un prodotto da costruzione corrisponda a quella dichiarata dal fabbricante nella documentazione trasmessa; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>il prodotto da costruzione, nonostante la correttezza della documentazione, sia conforme alle prescrizioni vigenti.</dd></dl></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Non conformità formale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se da una misura di controllo risulta una non conformità formale, l’organo di vigilanza del mercato chiede all’operatore economico interessato di porvi rimedio.</p><p><sup>2</sup> Vi è una non conformità formale in particolare nei casi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la dichiarazione di prestazione non è stata redatta, benché fosse richiesta secondo l’articolo 5;</dd><dt>b. </dt><dd>la dichiarazione di prestazione non è stata redatta in conformità degli articoli 5–8;</dd><dt>c. </dt><dd>altri documenti tecnici, dossier o marcature non sono disponibili, sono incompleti o divergono dalla dichiarazione di prestazione; questo concerne espressamente anche le istruzioni per l’uso e le informazioni di sicurezza mancanti o incomplete.</dd></dl><p><sup>3</sup> Una constatazione ufficiale di non conformità formale secondo il capoverso 2 costituisce inoltre una ragione sufficiente per ritenere che il prodotto da costruzione presenti un rischio.</p><p><sup>4</sup> Se l’operatore economico non dà seguito alla richiesta di cui al capoverso 1, l’organo di vigilanza del mercato provvede affinché il prodotto sia richiamato o ritirato.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Misure per eliminare o ridurre i rischi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se un organo di vigilanza del mercato ha motivo di ritenere che un prodotto da costruzione immesso in commercio, messo a disposizione sul mercato o impiegato nella prestazione di un servizio presenti un rischio, esamina se esso soddisfa i requisiti definiti nella presente legge. La possibilità di garantire un livello più elevato di sicurezza o la disponibilità di un altro prodotto da costruzione che presenta un rischio minore non costituiscono tuttavia ragioni sufficienti per ritenere che un prodotto da costruzione controllato presenti un rischio.</p><p><sup>2</sup> Un prodotto che presenta un rischio è un prodotto che può influire su un interesse pubblico, come la salute e la sicurezza in generale, la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, la protezione degli utilizzatori e dell’ambiente e la sicurezza pubblica, più negativamente rispetto a quanto ritenuto ragionevole e sostenibile con un uso in condizioni normali o ragionevolmente prevedibili; ciò comprende anche la durata di utilizzazione ed eventualmente la messa in servizio, l’installazione e i requisiti di manutenzione.</p><p><sup>3</sup> Se nel corso dell’esame di cui al capoverso 1 l’organo di vigilanza del mercato constata che il prodotto da costruzione non soddisfa i requisiti definiti nella presente legge, chiede senza indugio all’operatore economico interessato di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>prendere entro un termine ragionevole proporzionato alla natura del rischio tutte le misure appropriate per rendere il prodotto conforme a tali requisiti, in particolare affinché la prestazione effettiva del prodotto da costruzione sia conforme a quella dichiarata;</dd><dt>b. </dt><dd>ritirare o richiamare il prodotto da costruzione; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>proporre, al posto delle misure correttive di cui alle lettere a e b, misure tecniche di compensazione per l’opera di costruzione che consentano di ridurre i rischi constatati.</dd></dl><p><sup>4</sup> Se da una misura di controllo risulta che un prodotto da costruzione presenta un rischio in merito al rispetto dei requisiti di base delle opere di costruzione, benché adempia gli altri requisiti secondo la presente legge, l’operatore economico provvede affinché il prodotto da costruzione in questione non presenti più tale rischio alla sua immissione in commercio.</p><p><sup>5</sup> L’operatore economico si assicura che tutte le misure correttive appropriate che ha preso siano estese a tutti i prodotti da costruzione interessati che ha messo a disposizione sul mercato.</p><p><sup>6</sup> Se l’operatore economico interessato non prende alcuna misura correttiva appropriata entro il termine di cui al capoverso 3 lettera a, l’organo di vigilanza del mercato può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>adottare tutte le misure provvisorie appropriate per vietare o limitare la messa a disposizione sul mercato del prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>disporre il ritiro o il richiamo del prodotto da costruzione; o</dd><dt>c. </dt><dd>avvertire gli utilizzatori del prodotto da costruzione sui rischi che esso presenta per diminuire il pericolo di ferimenti o di altri danni; in tal caso, l’organo di vigilanza del mercato pubblica le informazioni sulla pericolosità del prodotto da costruzione e sulle misure prese.</dd></dl></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Misure per tutelare interessi pubblici preponderanti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se necessario per tutelare interessi pubblici preponderanti, l’organo di vigilanza del mercato può disporre, oltre a quelle di cui all’articolo 22, altre misure appropriate, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>proibire la messa a disposizione sul mercato di un prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>disporre avvertenze sui rischi derivanti da un prodotto da costruzione, ordinarne e se necessario attuarne il richiamo o il ritiro;</dd><dt>c. </dt><dd>vietare l’esportazione di un prodotto da costruzione la cui messa a disposizione sul mercato è proibita conformemente alla lettera a.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se nei casi di cui al capoverso 1 il prodotto da costruzione presenta un rischio grave, tale da richiedere un intervento rapido, l’organo di vigilanza del mercato può confiscare, distruggere o rendere inutilizzabile il prodotto interessato.</p><p><sup>3</sup> Per decidere se un prodotto da costruzione presenta un rischio grave si esegue un’adeguata valutazione dei rischi tenendo conto della loro natura e della probabilità che si concretizzino.</p><p><sup>4</sup> Se necessario per proteggere la popolazione, le misure di cui ai capoversi 1 e 2 sono prese sotto forma di una decisione di portata generale. Una volta eseguito il controllo del prodotto da costruzione, l’organizzazione incaricata della vigilanza chiede all’UFCL di emanare una decisione di portata generale.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Altre competenze di controllo e in materia di misure</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per garantire l’armonizzazione con gli adeguamenti del diritto dell’UE, nelle disposizioni d’esecuzione il Consiglio federale può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>adeguare le competenze di controllo degli organi di vigilanza del mercato di cui all’articolo 20;</dd><dt>b. </dt><dd>stabilire ulteriori possibili misure che gli organi di vigilanza del mercato possono adottare conformemente agli articoli 22 e 23;</dd><dt>c. </dt><dd>disciplinare l’elaborazione e l’attuazione di programmi di vigilanza del mercato nazionali e la partecipazione a programmi di vigilanza del mercato internazionali;</dd><dt>d. </dt><dd>adeguare la partecipazione a sistemi d’informazione e d’esecuzione internazionali, sempre che riguardi prodotti da costruzione (art. 29 cpv. 5);</dd><dt>e. </dt><dd>disciplinare gli aspetti che devono essere considerati per la valutazione dei rischi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se una disposizione di cui al capoverso 1 deroga alla presente legge, il Consiglio federale sottopone all’Assemblea federale entro un termine adeguato una corrispondente modifica della legge.</p><p><sup>3</sup> D’intesa con la SECO e previa consultazione della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE nel settore della vigilanza del mercato che definiscono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>condizioni unitarie per il controllo di un prodotto da costruzione, di una categoria di prodotti o delle caratteristiche dei rischi da controllare;</dd><dt>b. </dt><dd>le informazioni che gli operatori economici devono trasmettere agli organi di vigilanza del mercato affinché questi ultimi possano svolgere la loro attività di vigilanza del mercato.</dd></dl></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Coinvolgimento e obbligo di collaborare</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di vigilanza del mercato coinvolgono gli operatori economici interessati nelle misure di cui agli articoli 20–22, 23 capoverso 1 e 24 volte a prevenire o ridurre i rischi.</p><p><sup>2</sup> Gli operatori economici interessati ed eventuali altre persone interessate sono tenuti, nella misura necessaria, a collaborare all’esecuzione della vigilanza del mercato. Devono in particolare fornire gratuitamente agli organi di vigilanza del mercato tutte le informazioni necessarie e consegnare le prove e la documentazione necessarie.</p><p><sup>3</sup> Prima di ordinare le misure, gli organi di vigilanza del mercato sentono gli operatori economici interessati.</p><p><sup>4</sup> Se un prodotto da costruzione oggetto di una misura è stato valutato da un organismo designato e riconosciuto secondo l’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e890" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e890" id="fnbck-d6e890" routerlink="./">8</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità, l’organo di vigilanza del mercato informa tale organismo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e890"><sup><a fragment="#fnbck-d6e890" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e890" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Delitti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque intenzionalmente immette in commercio o mette a disposizione sul mercato un prodotto da costruzione che non soddisfa i requisiti definiti nella presente legge e in tal modo mette in pericolo la sicurezza o la salute delle persone, è punito con una pena detentiva fino a un anno o con una pena pecuniaria.</p><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per mestiere, la pena è una pena detentiva fino a tre anni o una pena pecuniaria.</p><p><sup>3</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere.</p><p><sup>4</sup> Per falsificazioni, false attestazioni, conseguimento fraudolento di false attestazioni, uso di attestazioni false o inesatte, rilascio non autorizzato di dichiarazioni di prestazione, applicazione e uso non autorizzato di marchi di conformità ai sensi degli articoli 23–28 della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e919" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e919" id="fnbck-d6e919" routerlink="./">9</a></sup> sugli ostacoli tecnici al commercio sono applicabili le pene ivi menzionate.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e919"><sup><a fragment="#fnbck-d6e919" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e919" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Contravvenzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa fino a 40 000 franchi chiunque intenzionalmente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>immette in commercio o mette a disposizione sul mercato un prodotto da costruzione che non soddisfa i requisiti definiti nella presente legge, senza comunque mettere in pericolo la sicurezza o la salute di persone;</dd><dt>b. </dt><dd>viola l’obbligo di collaborazione e di informazione di cui all’articolo 25 capoverso 2;</dd><dt>c. </dt><dd>viola una disposizione d’esecuzione la cui contravvenzione è dichiarata punibile, o viola una decisione a lui intimata sotto comminatoria della pena prevista dal presente articolo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è la multa fino a 20 000 franchi.</p><p><sup>3</sup> Gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 1974<sup><a fragment="#fn-d6e953" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e953" id="fnbck-d6e953" routerlink="./">10</a></sup> sul diritto penale amministrativo sono applicabili.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e953"><sup><a fragment="#fnbck-d6e953" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e953" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Perseguimento penale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il perseguimento penale incombe ai Cantoni.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Esecuzione, finanziamento e tutela giurisdizionale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Autorità competente e coordinamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFCL è incaricato dell’esecuzione della presente legge e delle sue disposizioni d’esecuzione.</p><p><sup>2</sup> L’UFCL rappresenta l’Amministrazione federale in seno agli organismi specializzati internazionali.</p><p><sup>3</sup> L’UFCL è l’organo centrale di vigilanza del mercato.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale può conferire compiti di vigilanza del mercato ai Cantoni e a organizzazioni qualificate. L’UFCL coordina e sorveglia l'esecuzione di tali compiti.</p><p><sup>5</sup> L’UFCL coordina l’esecuzione della vigilanza del mercato con altri organismi attivi nel campo della sicurezza dei prodotti. Questo compito comprende anche la loro partecipazione a sistemi d’informazione e di esecuzione internazionali secondo i relativi atti legislativi federali.</p><p><sup>6</sup> Per lo scambio internazionale di dati secondo l’articolo 32, l’UFCL può consentire alla SECO di accedere ai dati interessati mediante una procedura di richiamo.</p><p><sup>7</sup> Se, nell’ambito dell’esecuzione di altri atti legislativi federali, sono prese misure concernenti prodotti da costruzione, gli organi di vigilanza del mercato competenti per tali atti legislativi federali informano l’UFCL sulle loro misure di applicazione.</p></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Commissione federale dei prodotti da costruzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale istituisce una Commissione dei prodotti da costruzione. Ne disciplina i compiti e l’organizzazione. Nomina i membri e designa il presidente.</p><p><sup>2</sup> La Commissione consiglia le autorità e gli organi competenti per l’esecuzione della presente legge e adempie gli altri compiti ad essa conferiti dal Consiglio federale.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Obbligo del segreto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli organi di esecuzione devono mantenere il segreto, per quanto i loro accertamenti non siano importanti per la sicurezza dei prodotti da costruzione o per lo scambio di esperienze su misure tecniche di sicurezza.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> <b></b> <b></b>Protezione dei dati e assistenza amministrativa</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFCL tiene ai fini della vigilanza del mercato una banca dati centrale d’esecuzione. In essa sono registrati dati concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli organismi designati, gli organismi di valutazione tecnica e i punti di contatto per i prodotti;</dd><dt>b. </dt><dd>le competenze degli organi di vigilanza del mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>la pianificazione, l’esecuzione, il coordinamento e la valutazione della vigilanza del mercato;</dd><dt>d. </dt><dd>i perseguimenti e le sanzioni di natura amministrativa e penale secondo gli articoli 20–23, 26 e 27;</dd><dt>e. </dt><dd>lo scambio d’informazioni a livello internazionale e la concessione dell’assistenza amministrativa.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli organi di vigilanza del mercato sono autorizzati a trattare dati personali, compresi quelli concernenti perseguimenti e sanzioni di natura amministrativa e penale. Forniscono i relativi dati alla banca dati centrale d'esecuzione della vigilanza del mercato. Al riguardo si applicano le disposizioni concernenti la raccolta di dati personali di cui all’articolo 18 della legge federale del 19 giugno 1992<sup><a fragment="#fn-d6e1055" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e1055" id="fnbck-d6e1055" routerlink="./">11</a></sup> sulla protezione dei dati.</p><p><sup>3</sup> L’UFCL coordina il trattamento dei dati da parte degli organi di vigilanza del mercato e controlla se i dati sono trattati conformemente alle prescrizioni. Può rettificare da sé dati sbagliati oppure chiedere all’organo di vigilanza interessato di provvedere alla rettificazione.</p><p><sup>4</sup> Gli organi di vigilanza del mercato sono autorizzati ad accedere alla banca dati. Possono inoltre conservare i dati trattati in forma elettronica in proprie banche dati e, per quanto necessario per un’esecuzione uniforme della presente legge, scambiarseli.</p><p><sup>5</sup> L’assistenza amministrativa è retta dagli articoli 21 e 22 legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e1072" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e1072" id="fnbck-d6e1072" routerlink="./">12</a></sup> sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1055"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1055" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e1055" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/1993/1945_1945_1945/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>235.1</b></a></p><p id="fn-d6e1072"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1072" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e1072" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p></div></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Emolumenti e finanziamento dell’esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi d’esecuzione possono riscuotere emolumenti per il controllo dei prodotti da costruzione e l’esecuzione di misure. Il Consiglio federale stabilisce gli emolumenti.</p><p><sup>2</sup> La Confederazione può indennizzare le autorità e le organizzazioni private che assumono compiti di vigilanza del mercato, sempre che i costi non siano coperti da emolumenti secondo il capoverso 1. Il Consiglio federale stabilisce le condizioni per il pagamento delle indennità e l’ammontare delle indennità.</p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Tutela giurisdizionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La tutela giurisdizionale è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.</p><p><sup>2</sup> Le decisioni degli organi d’esecuzione possono essere impugnate con ricorso al Tribunale amministrativo federale.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Disposizioni d’esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può delegare all’UFCL l’emanazione di norme amministrative e tecniche.</p><p><sup>3</sup> Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, il Consiglio federale può anche incaricare l’UFCL di designare gli atti normativi dell’UE che contengono le prescrizioni tecniche interessate. Ciò vale segnatamente per gli atti normativi che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>stabiliscono le procedure di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili (art. 6 cpv. 1);</dd><dt>b. </dt><dd>prevedono la fissazione di classi di prestazione o la classificazione riferita ai prodotti in determinati livelli o classi di prestazione (art. 7 cpv. 1 lett. a e b);</dd><dt>c. </dt><dd>stabiliscono le caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione per le quali il fabbricante deve in tutti i casi dichiarare la prestazione del prodotto (art. 8 cpv. 3);</dd><dt>d. </dt><dd>stabiliscono i livelli di soglia per la prestazione del prodotto da rispettare in relazione alle caratteristiche essenziali (art. 8 cpv. 3);</dd><dt>e. </dt><dd>stabiliscono le condizioni per la messa a disposizione della dichiarazione di prestazione su un sito Internet (art. 10 cpv. 1 lett. a);</dd><dt>f. </dt><dd>stabiliscono, per famiglie di prodotti da costruzione sulla base dell’aspettativa di vita o della rilevanza del prodotto da costruzione per le opere di costruzione, il termine di conservazione della dichiarazione di prestazione e della documentazione tecnica dall’immissione in commercio di un prodotto da costruzione (art. 10 cpv. 1 lett. a e b);</dd><dt>g. </dt><dd>uniformano il formato della valutazione tecnica europea (art. 13 cpv. 4 lett. b);</dd><dt>h. </dt><dd>possono adeguare la procedura per l’elaborazione di una valutazione tecnica europea in base a un documento per la valutazione europea (art. 13 cpv. 4 lett. c).</dd></dl><p><sup>4</sup> Il titolo e i riferimenti degli atti normativi designati in virtù della presente legge sono pubblicati nella Raccolta ufficiale delle leggi federali.</p></div></article></div></section><section id="sec_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#sec_9" routerlink="./">Sezione 9: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>La legge federale dell’8 ottobre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e1161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e1161" id="fnbck-d6e1161" routerlink="./">13</a></sup> concernente i prodotti da costruzione è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1161"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e1161" routerlink="./">13</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/565/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 3104</a>, <b></b><a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 3437 </a><i>II 52</i>, <b></b><a href="eli/oc/2010/347/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2573 </a>art. 20 cpv. 2 n. 3 2617 all. n. 4]</p></div></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I prodotti da costruzione possono essere immessi in commercio fino al 30 giugno 2015 secondo il diritto anteriore.</p><p><sup>2</sup> Il fabbricante può redigere una dichiarazione di prestazione sulla base di un certificato di conformità o di una dichiarazione di conformità rilasciati secondo il diritto anteriore.</p><p><sup>3</sup> Gli orientamenti per il benestare tecnico europeo pubblicati secondo il diritto anteriore quali base per il rilascio di benestare tecnici europei possono essere utilizzati come documenti per la valutazione europea.</p><p><sup>4</sup> I fabbricanti e gli importatori possono usare come valutazione tecnica europea i benestare tecnici europei rilasciati secondo il diritto anteriore per tutto il periodo in cui tali benestare sono in corso di validità.</p></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° ottobre 2014<sup><a fragment="#fn-d6e1217" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fn-d6e1217" id="fnbck-d6e1217" routerlink="./">14</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1217"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1217" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/495/it#fnbck-d6e1217" routerlink="./">14</a></sup> DF del 28 ago. 2014.</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | a4d0d8c3-be76-4e66-8255-21746b2263d8 | Ordinanza sui prodotti da costruzione | OProdC | 933.01 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2014-08-27T00:00:00 | 1,642,377,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26316/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it | 933.01 1 Ordinanza sui prodotti da costruzione (OProdC) del 27 agosto 2014 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 35 capoverso 1 della legge federale del 21 marzo 20141 sui prodotti da costruzione (LProdC); in esecuzione dell’Accordo del 21 giugno 19992 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (ARR3); in esecuzione dell’Allegato I della Convenzione del 4 gennaio 19604 istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (Convenzione AELS), ordina: Sezione 1: Condizioni per l’immissione in commercio e la messa a disposizione sul mercato di prodotti da costruzione Art. 1 Requisiti di base delle opere di costruzione (art. 3 cpv. 2 e 3 LProdC) I requisiti di base delle opere di costruzione vengono concretizzati nell’allegato 1. Art. 2 Designazione degli atti normativi rilevanti per redigere le dichiarazioni di prestazione (art. 3 cpv. 4 e art. 8 cpv. 3 LProdC) 1 Previa consultazione della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’Ufficio fede- rale delle costruzioni e della logistica (UFCL) designa gli atti normativi dell’Unione europea (UE) che: a. definiscono le caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione per le quali, conformemente all’articolo 8 capoverso 3 LProdC, il fabbricante deve in tutti i casi dichiarare la prestazione del prodotto; b. definiscono i livelli di soglia di cui all’articolo 8 capoverso 3 LProdC per la prestazione del prodotto da soddisfare in relazione alle caratteristiche essen- ziali di quest’ultimo. RU 2014 2887 1 RS 933.0 2 RS 0.946.526.81 3 ARR (inglese: MRA = Mutual Recognition Agreement) 4 RS 0.632.31 933.01 Edilizia 2 933.01 2 L’UFCL tiene sul suo sito Internet un elenco aggiornato degli atti legislativi fede- rali con livelli di soglia che definiscono le prestazioni dei prodotti da costruzione da rispettare in relazione alle caratteristiche essenziali. 3 Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC) e facendo riferimento alle specifiche tecniche armoniz- zate, l’UFCL designa i livelli di soglia, i livelli e le classi di prestazione che il fab- bricante deve rispettare in relazione alle caratteristiche essenziali per la sicurezza di un prodotto da costruzione. Esso pubblica a tale scopo nel Foglio federale un elenco, aggiornandolo regolarmente. Art. 3 Designazione di atti normativi per la definizione di classi di prestazione e per la classificazione di prodotti da costruzione in livelli o classi di prestazione (Art. 7 cpv. 1 LProdC) Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che stabili- scono: a. le classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un pro- dotto da costruzione; b. le condizioni alle quali si ritiene che, senza prove o senza ulteriori prove, un prodotto da costruzione rientri in un certo livello di soglia o una certa classe di prestazione. Art. 4 Procedura di valutazione e verifica della costanza della prestazione (art. 6 LProdC) 1 La procedura di valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei pro- dotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali vengono effet- tuate secondo uno dei sistemi contenuti nell’allegato 2 numero 1. 2 Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che defini- scono quali sistemi vanno applicati a quale prodotto da costruzione o a quale fami- glia di prodotti da costruzione o a quale caratteristica essenziale. Art. 5 Procedure semplificate per determinare il prodotto-tipo (art. 6 cpv. 3 lett. a LProdC) 1 In conformità con la specifica tecnica armonizzata designata applicabile o con l’atto normativo designato applicabile secondo l’articolo 3 lettera b, un fabbricante, riguardo a una o più caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione che immet- te in commercio, può dichiarare senza ulteriore esame o calcolo che il prodotto corrisponde a un dato livello o a una data classe di prestazione. 2 Il fabbricante può redigere la sua dichiarazione di prestazione del prodotto basan- dosi su tutti i risultati di prova ottenuti per un altro prodotto, o su parte di essi, se: Prodotti da costruzione. O 3 933.01 a. il suo prodotto da costruzione rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata; b. il prodotto da costruzione corrisponde al prodotto–tipo dell’altro prodotto da costruzione già fabbricato il cui fabbricante ha sottoposto a prove in confor- mità con la medesima norma tecnica armonizzata designata; e c. ha l’autorizzazione dell’altro fabbricante di usare tali risultati di prova. 3 In un caso di cui al capoverso 2 l’altro fabbricante rimane responsabile dell’esat- tezza, dell’affidabilità e della stabilità dei risultati di prova. 4 Il fabbricante può redigere la sua dichiarazione di prestazione del prodotto basan- dosi su tutti i risultati di prova dell’insieme o del componente a lui forniti, o su parte di essi, se: a. il suo prodotto da costruzione rientra nell’ambito di applicazione di una spe- cifica tecnica armonizzata designata; b. il prodotto da costruzione è un insieme di componenti che esso stesso assembla in base a precise istruzioni del fornitore dell’insieme o di un suo componente; c. il fornitore ha già sottoposto a prove l’insieme o il componente per una o più caratteristiche essenziali conformemente alla pertinente specifica tecnica armonizzata; e d. ha l’autorizzazione del fornitore in questione di usare i risultati di prova ottenuti. 5 In un caso di cui al capoverso 4 il fornitore rimane responsabile dell’esattezza, dell’affidabilità e della stabilità dei risultati di prova. 6 In caso di procedura semplificata di cui ai capoversi 1, 2 e 4, il fabbricante deve dimostrare mediante una documentazione adeguata di rispettare le condizioni della procedura scelta. 7 Se il prodotto da costruzione di cui ai capoversi 1, 2 e 4 appartiene a una famiglia di prodotti da costruzione per la quale il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabile è il sistema 1+ o 1 di cui all’allegato 2 numero 1, la documentazione richiesta al capoverso 6 è verificata da un organismo di certificazione del prodotto di cui all’allegato 2 numero 2.1. Art. 6 Uso delle procedure semplificate da parte di microimprese (art. 6 cpv. 3 lett. b LProdC) 1 Le microimprese che fabbricano prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata secondo l’articolo 12 capoverso 1 LProdC possono procedere alle seguenti semplificazioni per il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione di cui all’allegato 2 numero 1: a. se la norma tecnica armonizzata designata prevede un sistema 3 o 4, la microimpresa può sostituire i metodi contemplati dalla norma per determi- nare il prodotto–tipo in base a prove di tipo con altri metodi; Edilizia 4 933.01 b. le microimprese possono inoltre trattare i prodotti da costruzione cui si applica il sistema 3 conformemente alle disposizioni relative al sistema 4. 2 Se usa tali procedure semplificate, il fabbricante deve dimostrare mediante una documentazione adeguata di soddisfare le condizioni di cui al capoverso 1 e i requi- siti in vigore. Art. 7 Procedure semplificate per i prodotti da costruzione che non sono fabbricati in serie (art. 6 cpv. 3 lett. c LProdC) 1 Il fabbricante di un prodotto da costruzione può sostituire con una documentazione adeguata la parte del sistema applicabile di cui all’allegato 2 numero 1, riguardante la valutazione della prestazione, se il prodotto da costruzione: a. rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata desi- gnata secondo l’articolo 12 capoverso 1 LProdC; b. è fabbricato in un unico esemplare a seguito di una specifica ordinazione o su specifica del committente in un processo non in serie; e c. è installato in una singola e identificata opera di costruzione. 2 Mediante una documentazione adeguata, contenente una descrizione dei metodi applicati, il fabbricante dimostra di soddisfare le condizioni di cui al capoverso 1 e i requisiti in vigore. 3 Se il prodotto da costruzione di cui al capoverso 1 appartiene a una famiglia di prodotti da costruzione per la quale il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabile sarebbe il sistema 1+ o 1 di cui all’allegato 2 numero 1, la documentazione adeguata è verificata da un organismo di certificazione del pro- dotto di cui all’allegato 2 numero 2.1. Art. 8 Contenuto della dichiarazione di prestazione (art. 8 cpv. 6 LProdC) 1 La dichiarazione di prestazione contiene in particolare le seguenti indicazioni: a. il rinvio al prodotto–tipo per il quale la dichiarazione di prestazione è stata redatta; b. i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione del pro- dotto da costruzione di cui all’allegato 2 numero 1; c. il numero di riferimento e la data di pubblicazione della specifica tecnica armonizzata designata usata per la valutazione di ciascuna caratteristica essenziale; d. se del caso, il numero di riferimento attribuito dal fabbricante alla documen- tazione utilizzata ai fini di cui agli articoli 5–7 e i requisiti ai quali il fabbri- cante dichiara che il prodotto risponde. 2 La dichiarazione di prestazione contiene quanto segue: Prodotti da costruzione. O 5 933.01 a. gli usi previsti del prodotto da costruzione, conformemente alla specifica tecnica armonizzata applicabile; b. un elenco delle caratteristiche essenziali stabilite in queste specifiche tecni- che armonizzate per gli usi previsti dichiarati; c. la prestazione di almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione pertinenti agli usi previsti dichiarati; d. se del caso, la prestazione del prodotto da costruzione, espressa in livelli o classi, o in una descrizione e, ove necessario, sulla base di un calcolo, in relazione a quelle caratteristiche essenziali determinate in conformità con l’articolo 2 capoverso 1; e e. l’indicazione delle lettere «NPD» («No Performance Determined» / nessuna prestazione determinata) per le caratteristiche essenziali elencate, per le quali non è dichiarata la prestazione. 3 Inoltre, la dichiarazione di prestazione descrive la prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione concernenti gli usi previsti per i quali occorre tenere conto delle disposizioni degli organi competenti della Confederazione, dei Cantoni o delle Parti all’ARR e alla Convenzione AELS relative agli usi previsti nel luogo in cui il fabbricante intende mettere a disposizione sul mercato il prodotto da costruzione. 4 Se per un prodotto da costruzione è stata rilasciata una valutazione tecnica europea, la prestazione del prodotto in questione va dichiarata, espressa in livelli o classi o in una descrizione, in relazione a tutte le caratteristiche essenziali contenute nella corrispondente valutazione tecnica europea. 5 La dichiarazione di prestazione è redatta in base al modello di cui all’allegato 3. Art. 9 Messa a disposizione della dichiarazione di prestazione (art. 10 cpv. 1 lett. a e b e art. 10 cpv. 3 LProdC) 1 Per ciascun prodotto per il quale occorre redigere una dichiarazione di prestazione, quest’ultima deve essere messa a disposizione in forma cartacea o elettronica. 2 Se a un utilizzatore è fornito un lotto dello stesso prodotto, esso deve essere accompagnato soltanto da un esemplare della dichiarazione di prestazione. 3 Se un utilizzatore lo esige, gli deve essere messa a disposizione una copia cartacea della dichiarazione di prestazione. 4 Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che a. stabiliscono le condizioni per la messa a disposizione della dichiarazione di prestazione su un sito web; b. stabiliscono, per famiglie di prodotti da costruzione sulla base dell’aspet- tativa di vita o della rilevanza del prodotto da costruzione per le opere di costruzione, il termine di conservazione della dichiarazione di prestazione e della documentazione tecnica dall’immissione in commercio di un prodotto da costruzione. Edilizia 6 933.01 5 Il termine fissato ai sensi del capoverso 4 lettera b si applica anche quale termine ai sensi dell’articolo 10 capoverso 3 LProdC dall’immissione in commercio del pro- dotto da costruzione. Se non è stato fissato un termine divergente ai sensi del capo- verso 4 lettera b, esso è in entrambi i casi di 10 anni dall’immissione in commercio del prodotto da costruzione. 6 La dichiarazione di prestazione deve essere redatta in almeno una lingua ufficiale. Sezione 2: Prescrizioni per gli operatori economici Art. 10 Prescrizioni per i fabbricanti (art. 10 cpv. 1 LProdC) 1 Quale base della dichiarazione di prestazione, il fabbricante redige una documenta- zione tecnica descrivendo tutti gli elementi pertinenti, relativi al richiesto sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione. 2 Il fabbricante immette in commercio o mette a disposizione sul mercato unicamen- te prodotti che soddisfano i requisiti generali di sicurezza di cui all’articolo 4 LProdC. 3 Se non è redatta una dichiarazione di prestazione, i seguenti obblighi del fabbri- cante si applicano per analogia. 4 Il fabbricante conserva la documentazione tecnica e la dichiarazione di prestazione conformemente al termine di cui all’articolo 9 capoverso 4 lettera b e capoverso 5. 5 Il fabbricante garantisce mediante pertinenti procedure che la prestazione dichia- rata sia assicurata durevolmente nel caso di una produzione in serie. Si tiene adegua- tamente conto delle modifiche apportate al prodotto–tipo e alle specifiche tecniche armonizzate applicabili. Se risulta necessario per assicurare l’esattezza, l’affidabilità e la stabilità della prestazione dichiarata di un prodotto da costruzione, il fabbricante esegue prove a campione sui prodotti da costruzione immessi in commercio o messi a disposizione sul mercato, dispone indagini e, se del caso, tiene un registro dei reclami, dei prodotti non conformi e dei richiami di prodotti. Tiene al corrente i distributori di tali controlli. 6 Il fabbricante assicura che i suoi prodotti rechino un numero di tipo, lotto, serie o qualsiasi altro elemento che ne consenta l’identificazione, oppure, se la dimensione o la natura del prodotto da costruzione non lo consente, che le informazioni richieste figurino sull’imballaggio o in un documento di accompagnamento. 7 Il fabbricante indica sul prodotto da costruzione oppure, ove ciò non sia possibile, sul suo imballaggio o sul documento di accompagnamento il suo nome, la sua denominazione commerciale registrata o il suo marchio registrato e l’indirizzo cui può essere contattato. L’indirizzo deve indicare un unico punto in cui il fabbricante può essere contattato. 8 Se mette un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato, il fabbricante assicura che il prodotto sia accompagnato dalle necessarie istruzioni per l’uso e dalle informazioni sulla sicurezza. Tali informazioni devono segnalare il potenziale di Prodotti da costruzione. O 7 933.01 rischio specifico del prodotto da costruzione. A seconda del prodotto da costruzione, tali informazioni possono essere rese note mediante: a. l’etichettatura e la presentazione del prodotto; b. l’imballaggio e le istruzioni per l’assemblaggio, l’installazione e la manu- tenzione del prodotto; c. avvertenze e consigli di prudenza. 9 Le informazioni sulla sicurezza devono essere redatte nella lingua ufficiale della regione in cui il prodotto sarà presumibilmente utilizzato. Gli articoli 8 e 11 dell’ordinanza del 19 maggio 20105 sulla sicurezza dei prodotti si applicano a titolo completivo. 10 Un fabbricante che ritiene o ha motivo di credere che un prodotto da costruzione che ha immesso in commercio o che ha messo a disposizione sul mercato non sia conforme alla dichiarazione di prestazione o non soddisfi altri requisiti della LProdC o della presente ordinanza, adotta immediatamente le misure correttive necessarie affinché il prodotto da costruzione risponda ai requisiti, lo ritira o lo richiama. 11 Se constata che il suo prodotto da costruzione presenta rischi, il fabbricante comunica al competente organo di vigilanza del mercato, in una lingua ufficiale o in inglese: a. tutte le informazioni che consentono un’identificazione precisa del prodotto da costruzione; b. una descrizione completa del rischio che può presentare il prodotto da costruzione; c. tutte le informazioni disponibili su coloro da cui ha ricevuto il prodotto e, salvo consegna diretta agli utenti, su coloro a cui lo ha consegnato; d. le misure adottate per prevenire il rischio, come avvertenze, blocco delle vendite, ritiro o richiamo. Art. 11 Prescrizioni per gli importatori (art. 10 cpv. 1 LProdC) 1 Un importatore immette in commercio solamente prodotti da costruzione che soddisfano le condizioni della LProdC e della presente ordinanza. 2 Prima di immettere in commercio un prodotto da costruzione, l’importatore si accerta che: a. il fabbricante abbia valutato e verificato la costanza della prestazione; b. il fabbricante abbia redatto la documentazione tecnica di cui all’articolo 10 capoverso 1 e la dichiarazione di prestazione ai sensi dell’articolo 8 LProdC; c. il prodotto da costruzione sia accompagnato dai documenti necessari; e d. il fabbricante abbia rispettato i requisiti di cui all’articolo 10 capoversi 6 e 7. 5 RS 930.111 Edilizia 8 933.01 3 Se un importatore ritiene o ha ragione di credere che il prodotto da costruzione non sia conforme alla dichiarazione di prestazione o non risponda ad altri requisiti della LProdC o della presente ordinanza, immette il prodotto da costruzione in commercio soltanto quando è conforme alla dichiarazione di prestazione che lo accompagna e risponde ai requisiti o dopo che la dichiarazione di prestazione è stata corretta. Se il prodotto da costruzione presenta un rischio, l’importatore lo notifica al fabbricante e agli organi di vigilanza del mercato. 4 L’importatore indica sul prodotto da costruzione oppure, ove ciò non sia possibile, sul suo imballaggio o sul documento di accompagnamento il suo nome, la sua denominazione commerciale registrata o il suo marchio registrato e l’indirizzo cui può essere contattato. 5 Se mette un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato, l’importatore assicura che il prodotto sia accompagnato dalle necessarie informazioni sulla sicu- rezza. Per queste ultime, si applica per analogia l’articolo 10 capoversi 8 e 9. 6 Finché un prodotto da costruzione è sotto la sua responsabilità, l’importatore garantisce che le condizioni di conservazione o di trasporto non lo alterino a un punto tale da non corrispondere più alla dichiarazione di prestazione o da non essere più conforme agli altri requisiti di cui alla LProdC e alla presente ordinanza. 7 Se risulta necessario per assicurare l’esattezza, l’affidabilità e la stabilità della prestazione dichiarata di un prodotto da costruzione, l’importatore esegue prove a campione sui prodotti da costruzione immessi in commercio o messi a disposizione sul mercato, dispone indagini e, se del caso, tiene un registro dei reclami, dei pro- dotti non conformi e dei richiami di prodotti. Tiene al corrente i distributori di tali controlli. 8 Per il periodo di cui all’articolo 10 capoverso 4, l’importatore tiene una dichiara- zione di prestazione a disposizione del competente organo di vigilanza del mercato e garantisce che, su richiesta, la documentazione tecnica sia messa a disposizione di tale organo. 9 L’articolo 10 capoversi 2, 3, 10 e 11 si applica per analogia all’importatore. Art. 12 Prescrizioni per i mandatari (art. 10 cpv. 1 LProdC) 1 Un fabbricante può nominare, mediante mandato scritto, un mandatario. 2 Il mandatario esegue i compiti specificati nel mandato. Nel mandato sono trasferiti al mandatario almeno i seguenti compiti: a. il mandatario tiene la dichiarazione di prestazione e la documentazione tec- nica a disposizione degli organi di vigilanza del mercato durante il termine di cui all’articolo 9 capoversi 4 lettera b e 5; b. su richiesta degli organi di vigilanza del mercato, il mandatario fornisce loro tutte le informazioni e tutti i documenti per provare che il prodotto da costruzione è conforme alla dichiarazione di prestazione e soddisfa gli altri requisiti della LProdC e della presente ordinanza; Prodotti da costruzione. O 9 933.01 c. su richiesta degli organi di vigilanza del mercato, il mandatario collabora con essi a tutte le misure prese per prevenire i rischi che possono presentare prodotti da costruzione, sempre che le misure facciano parte dei compiti specificati nel suo mandato. 3 La redazione della documentazione tecnica non fa parte del mandato del mandata- rio. Art. 13 Prescrizioni per i distributori (art. 10 cpv. 1 LProdC) 1 Prima di mettere un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato, il distribu- tore si accerta che il prodotto sia accompagnato dai documenti richiesti dalla LProdC e dalla presente ordinanza. Per le informazioni sulla sicurezza, si applica per analogia l’articolo 10 capoversi 8 e 9. Il distributore si assicura altresì che il fabbri- cante e l’importatore abbiano soddisfatto i requisiti di cui, rispettivamente, all’articolo 10 capoversi 6 e 7 e all’articolo 11 capoverso 4. 2 Se ritiene o ha ragione di credere che il prodotto da costruzione non sia conforme alla dichiarazione di prestazione o non risponda ad altri requisiti della LProdC o della presente ordinanza, il distributore mette il prodotto da costruzione a disposi- zione sul mercato solamente quando è conforme alla dichiarazione di prestazione che lo accompagna e risponde a questi altri requisiti o dopo che la dichiarazione di prestazione è stata corretta. 3 Inoltre, se il prodotto da costruzione presenta un rischio, il distributore lo notifica al fabbricante, all’importatore e al competente organo di vigilanza del mercato. 4 L’articolo 10 capoversi 2, 3, 10 e 11 e l’articolo 11 capoverso 6 si applicano per analogia al distributore. Sezione 3: Specifiche tecniche Art. 14 Contenuti delle norme tecniche armonizzate (art. 11 e art. 12 LProdC) Affinché possa essere designata, una norma tecnica armonizzata deve contenere quanto segue: a. i metodi e i criteri per valutare la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali e, se previsto dal mandato, con riferimento a un uso previsto dei prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione della norma; b. ove appropriato, metodi meno onerosi delle prove per valutare la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali, senza mettere a rischio l’esattezza, l’affidabilità e la stabilità dei risultati; c. normative riguardanti il controllo della produzione in fabbrica applicabile, tenuto conto delle particolari condizioni del processo di fabbricazione del prodotto da costruzione interessato; e Edilizia 10 933.01 d. i dettagli tecnici necessari per applicare il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione. Art. 15 Designazione delle norme tecniche armonizzate (art. 12 cpv. 1 LProdC) 1 L’UFCL designa nel Foglio federale il titolo delle norme armonizzate, il riferi- mento e l’indicazione dell’ente presso cui sono ottenibili e aggiorna regolarmente l’elenco. 2 L’elenco contiene anche indicazioni sul periodo in cui, oltre a una specifica tecnica esistente, è possibile usare la norma armonizzata designata (periodo di coesistenza). A tal fine, vale quanto segue: a. dalla data di inizio del periodo di coesistenza è possibile usare la norma tec- nica armonizzata designata secondo il capoverso 1 per redigere una dichia- razione di prestazione relativa a un prodotto da costruzione che rientra nell’ambito di applicazione della norma; b. scaduto il periodo di coesistenza, è possibile usare soltanto la norma tecnica armonizzata designata secondo il capoverso 1 quale base per redigere la dichiarazione di prestazione relativa a un prodotto da costruzione che rientra nell’ambito di applicazione della norma. Rimangono applicabili gli articoli 5–7. 3 Alla data di designazione della norma tecnica armonizzata di cui all’allegato 1, gli organismi di normalizzazione nazionali sono tenuti a introdurre le norme tecniche armonizzate quale unica norma applicabile per il pertinente ambito normativo. 4 Se nello stesso ambito normativo di una norma tecnica armonizzata, designata secondo il capoverso 1, esistono norme nazionali, queste devono essere abrogate dagli organismi di normalizzazione nazionali con la fine del periodo di coesistenza. 5 Con la designazione sono inoltre applicabili i seguenti elementi che eventualmente possono essere contenuti in una norma tecnica armonizzata: a. le classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un pro- dotto da costruzione; b. le condizioni alle quali si ritiene che, senza prove o senza ulteriori prove, un prodotto da costruzione rientri in un certo livello o in una certa classe di pre- stazione. Art. 16 Designazione di altre norme tecniche (art. 12 cpv. 2 LProdC) L’UFCL designa nel Foglio federale il titolo e il riferimento o l’ente presso cui sono ottenibili le altre norme tecniche che possono essere designate secondo l’articolo 12 capoverso 2 LProdC e aggiorna regolarmente l’elenco. Prodotti da costruzione. O 11 933.01 Art. 17 Obblighi degli organismi di valutazione tecnica nella procedura per l’elaborazione di un documento per la valutazione europea (art. 13 cpv. 4 LProdC) 1 Se il fabbricante presenta a un organismo di valutazione tecnica una richiesta di valutazione tecnica europea per un prodotto da costruzione, il fabbricante e l’organismo di valutazione tecnica responsabile in seguito alla presentazione della richiesta concludono un accordo sulla tutela del segreto commerciale e della riserva- tezza, sempre che il primo lo richieda. 2 In seguito, il fabbricante sottopone all’organismo di valutazione tecnica un fasci- colo tecnico che descrive il prodotto da costruzione, l’uso previsto e le modalità di controllo della produzione in fabbrica. 3 L’organismo di valutazione tecnica cui perviene una richiesta di valutazione tecni- ca europea comunica al fabbricante come procedere nel modo seguente: a. se il prodotto da costruzione rientra interamente nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata, l’organismo di valutazione tecnica infor- ma il fabbricante che per il prodotto da costruzione non può essere rilasciata una valutazione tecnica europea; b. se il prodotto da costruzione rientra interamente nell’ambito di applicazione di un documento per la valutazione europea, l’organismo di valutazione tec- nica informa il fabbricante che questo documento per la valutazione europea servirà da base per la valutazione tecnica europea da redigere; c. se il prodotto da costruzione non rientra o non rientra interamente nell’ambito di applicazione di una specifica tecnica armonizzata, l’organi- smo di valutazione tecnica consegue un documento per la valutazione euro- pea conformemente all’articolo 13 capoverso 2 LProdC. 4 Nei casi di cui al capoverso 3 lettere b e c, l’organismo di valutazione tecnica informa l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica e l’UFCL del con- tenuto della richiesta e del riferimento a un atto normativo, designato conforme- mente all’articolo 4 capoverso 2 e relativo alla valutazione e alla verifica della costanza della prestazione che l’organismo di valutazione tecnica intende applicare a tale prodotto, o della mancanza di un pertinente atto normativo. 5 Nei casi di cui al capoverso 3 lettera c, il fabbricante e l’organismo di valutazione tecnica stipulano entro un mese dal ricevimento del fascicolo tecnico un accordo per redigere la valutazione tecnica europea nel quale è definito il programma di lavoro per l’elaborazione del documento per la valutazione europea. L’accordo disciplina in particolare: a. in che modo va elaborato il mandato nell’ambito dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica; b. in che modo va composto il gruppo di lavoro designato per l’area di prodotto in questione da costituire nell’ambito dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica; c. in che modo vuole collaborare l’organizzazione degli organismi di valuta- zione tecnica per il disbrigo dei mandati. Edilizia 12 933.01 6 Nei casi di cui al capoverso 3 lettera b, sempre entro un mese dal ricevimento del fascicolo tecnico, il fabbricante e l’organismo di valutazione tecnica stipulano un accordo per redigere la valutazione tecnica europea basandosi su un documento per la valutazione europea già esistente. 7 La richiesta di cui al capoverso 1 e l’accordo di cui ai capoversi 5 e 6 devono essere redatti in una lingua ufficiale o in inglese. 8 L’organismo di valutazione tecnica responsabile coordina il gruppo di lavoro, presso l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica, che elabora un progetto di documento per la valutazione europea. 9 L’organismo di valutazione tecnica responsabile dà comunicazione del progetto di documento per la valutazione europea al fabbricante, che dispone di 15 giorni lavo- rativi per formulare osservazioni. 10 Quando l’organismo di valutazione tecnica responsabile ha pubblicato la prima valutazione tecnica europea sulla base di un documento per la valutazione europea, quest’ultimo può essere adeguato, se necessario. Si applica per analogia l’articolo 13 capoverso 2 LProdC. Art. 18 Requisiti per il contenuto del documento per la valutazione europea (art. 14 cpv. 2 LProdC) 1 Un documento per la valutazione europea elaborato in virtù dell’articolo 13 LProdC o conformemente alle disposizioni dell’ARR può essere designato solamen- te se un prodotto da costruzione non rientra o non rientra interamente nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata e la sua prestazione in relazione alle sue caratteristiche essenziali non può essere valutata pienamente da una simile norma, in particolare perché: a. il prodotto da costruzione non rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata; b. per almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto il metodo di valu- tazione previsto dalla norma tecnica armonizzata designata non è appropria- to; oppure c. la norma tecnica armonizzata designata non prevede alcun metodo di valuta- zione per quanto concerne almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto. 2 Per essere designato, un documento per la valutazione europea deve inoltre conte- nere quanto segue: a. almeno una descrizione generale del prodotto da costruzione, l’elenco delle caratteristiche essenziali pertinenti per l’uso previsto del prodotto da costru- zione in base all’intendimento del fabbricante e convenute tra quest’ultimo e l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica; b. i metodi e criteri di valutazione della prestazione del prodotto in relazione a dette caratteristiche essenziali; e Prodotti da costruzione. O 13 933.01 c. i principi relativi al controllo della produzione in fabbrica da applicare, tenendo conto delle condizioni del processo di fabbricazione del prodotto da costruzione interessato. 3 Per valutare adeguatamente la prestazione del prodotto da costruzione in relazione a talune sue caratteristiche, quali parti integranti in un documento per la valutazione europea possono essere utilizzati metodi e criteri esistenti che: a. sono contenuti in altre specifiche tecniche armonizzate; b. sono contenuti in orientamenti per benestare tecnici europei ai sensi dell’articolo 37 capoverso 3 LProdC; oppure c. sono utilizzati in benestare tecnici europei rilasciati prima del 1° luglio 2013. Art. 19 Designazione dei documenti per la valutazione europea (art. 14 cpv. 1 LProdC) 1 L’UFCL designa nel Foglio federale il titolo dei documenti per la valutazione europea e l’indicazione dell’ente presso cui sono ottenibili e aggiorna regolarmente l’elenco. 2 Alla data di designazione dei documenti per la valutazione europea, gli organismi di valutazione tecnica domiciliati in Svizzera sono tenuti a non rilasciare più benestare tecnici nazionali o valutazioni tecniche comparabili nel settore dei docu- menti per la valutazione europea designati. Art. 20 Valutazione tecnica europea (art. 13 cpv. 4 LProdC) 1 Una valutazione tecnica europea contiene: a. la prestazione da dichiarare, espressa in livelli o classi, o in una descrizione, riguardante le caratteristiche essenziali concordate dal fabbricante e dall’organismo di valutazione tecnica pertinente per l’uso previsto dichia- rato; e b. i dettagli tecnici necessari per applicare il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione di cui all’allegato 2 numero 1. 2 Per stabilire il formato della valutazione tecnica europea, previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’Unione europea che uniformano tale formato. 3 Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che possono adeguare la procedura prevista secondo l’articolo 13 LProdC per l’elaborazione di una valuta- zione tecnica europea sulla base di un documento per la valutazione europea. Edilizia 14 933.01 Sezione 4: Organismi designati, organismi di valutazione tecnica e punti di contatto di prodotti Art. 21 Requisiti per gli organismi designati con compiti di parte terza indipendente (art. 15 cpv. 3 lett. a LProdC) 1 Per poter essere designato e notificato, un organismo deve adempiere i requisiti dell’allegato 4. 2 Si applica inoltre, per analogia, l’articolo 25 capoversi 1 e 4 dell’ordinanza del 17 giugno 19966 sull’accreditamento e sulla designazione (OAccD). Art. 22 Procedure (art. 15 cpv. 3 lett. b LProdC) 1 Un organismo domiciliato in Svizzera che intende ottenere l’autorizzazione a svolgere compiti di parte terza indipendente nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione presenta all’UFCL una domanda di designazione ai fini della notifica. 2 La domanda è accompagnata da una descrizione delle attività da svolgere e delle procedure di valutazione o verifica per le quali l’organismo dichiara di essere com- petente. 3 Per poter essere designato, l’organismo richiedente deve provare, mediante un accreditamento secondo l’OAccD7, di adempiere i requisiti dell’articolo 21 per le attività e le procedure di cui al capoverso 2. 4 Alla procedura per la designazione vanno applicate, per analogia, le disposizioni sulla designazione degli articoli 26–37 OAccD. 5 La procedura di notifica è retta dalle disposizioni sulla designazione dell’ARR. A titolo complementare si applica l’articolo 25 capoverso 1 OAccD. 6 Una designazione contiene i dettagli completi delle funzioni da svolgere, il riferi- mento alla pertinente specifica tecnica armonizzata e le caratteristiche essenziali per le quali l’organismo è competente. 7 Il riferimento a una specifica tecnica armonizzata non è tuttavia richiesto se l’organismo da designare svolgerà compiti di cui al capoverso 1 in uno dei seguenti settori: a. reazione al fuoco; b. resistenza al fuoco; c. comportamento in caso d’incendio esterno; 6 RS 946.512 7 RS 946.512 Prodotti da costruzione. O 15 933.01 d. potenza sonora; e. emissioni di sostanze pericolose. Art. 23 Presunzione di conformità (art. 15 cpv. 3 LProdC) 1 Un organismo designato da autorizzare per svolgere compiti di parte terza indipen- dente nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione, che dimostra di soddisfare i criteri delle norme di accreditamento armonizzate interna- zionali applicabili di cui al capoverso 2, o parti di essi, si presume che soddisfi i requisiti di cui all’articolo 21, purché le norme di accreditamento armonizzate appli- cabili prevedano tali requisiti. 2 Quali norme di accreditamento armonizzate di cui al capoverso 1 si applicano: a.8 per organismi di certificazione del prodotto (allegato 2 numero 2.1) e per organismi di certificazione del controllo della produzione in fabbrica (alle- gato 2 numero 2.2): allegato 2 lettera h OAccD9; b. per laboratori di prova (allegato 2 numero 2.3): allegato 2 lettera a OAccD. Art. 24 Modifica della notifica o della designazione (art. 15 cpv. 3 lett. b e 15 cpv. 1 LProdC) 1 Se accerta o viene informato che un organismo designato non soddisfa più i requi- siti di cui all’articolo 21 o non adempie i suoi obblighi, l’UFCL adotta le misure necessarie; il capitolo 3 dell’OAccD10 si applica per analogia. 2 Se del caso, l’UFCL limita, sospende o ritira la notifica, secondo la gravità dell’inosservanza di tali requisiti o obblighi da parte dell’organismo designato. 3 In caso di ritiro, limitazione o sospensione della designazione, oppure di cessa- zione dell’attività dell’organismo designato, l’UFCL adotta le misure appropriate per garantire che le pratiche di tale organismo: a. siano evase da un altro organismo designato; oppure b. siano messe a disposizione delle autorità notificanti estere responsabili e delle autorità di vigilanza del mercato responsabili, su loro richiesta. Art. 25 Contestazione della competenza degli organismi designati (art. 15 cpv. 3 lett. b e 15 cpv. 1 LProdC) 1 L’UFCL indaga su tutti i casi di cui viene a conoscenza riguardo a dubbi sulla competenza di un organismo designato o sul rispetto costante da parte dell’orga- nismo designato dei requisiti cui è soggetto e delle responsabilità che gli incombono. 2 Per la verifica di un organismo riconosciuto nel quadro di accordi internazionali si applicano le pertinenti disposizioni di questi accordi. 8 Correzione del 9 dic. 2014 (RU 2014 4439). 9 RS 946.512 10 RS 946.512 Edilizia 16 933.01 Art. 26 Obblighi degli organismi designati (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC) 1 Gli organismi designati svolgono compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione dei prodotti da costruzione in conformità con i sistemi applicabili di cui agli articoli 4–7. 2 Gli organismi designati effettuano le valutazioni e le verifiche di cui al capoverso 1 in modo trasparente nei confronti del fabbricante e in misura proporzionata. Vanno evitati oneri eccessivi agli operatori economici. 3 Se, nel corso dell’ispezione iniziale dello stabilimento di produzione e del con- trollo di produzione in fabbrica, un organismo designato accerta che il prodotto fabbricato non soddisfa la prestazione del prodotto attestata nella dichiarazione di prestazione, non rilascia alcun certificato e invita il fabbricante ad adottare le misure correttive appropriate. 4 Se, durante un controllo teso a verificare la costanza della prestazione del prodotto fabbricato, un organismo designato accerta che il prodotto da costruzione non ha più la stessa prestazione del prodotto–tipo, qualora necessario sospende o ritira il certifi- cato e invita il fabbricante ad adottare misure correttive appropriate. 5 In mancanza di misure correttive o se queste non producono l’effetto desiderato, l’organismo designato limita, sospende o ritira il certificato, se opportuno. Art. 27 Filiali e subappaltatori di organismi designati (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC) 1 Un organismo designato può assegnare a un subappaltatore o trasferire a una filiale attività specifiche connesse a compiti di parte terza indipendente nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione se il cliente lo consente. 2 Se assegna un compito, un organismo designato garantisce che il subappaltatore o la filiale rispettino per analogia i requisiti di cui all’articolo 21 e informa l’UFCL di conseguenza. 3 L’organismo designato si assume l’intera responsabilità dei compiti eseguiti da eventuali subappaltatori o filiali, indipendentemente da dove questi ultimi abbiano sede. 4 L’organismo designato tiene a disposizione dell’UFCL i documenti pertinenti riguardanti la valutazione delle qualifiche di ogni subappaltatore o della filiale e i compiti svolti da questi ultimi a norma dell’allegato 2. Art. 28 Uso degli impianti al di fuori dei laboratori di prova dell’organismo designato (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC) 1 Su richiesta del fabbricante e ove giustificato da ragioni tecniche, economiche o logistiche, gli organismi designati possono decidere di effettuare, o di far effettuare sotto la loro supervisione, le prove di cui all’allegato 2 per i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione 1+, 1 e 3: Prodotti da costruzione. O 17 933.01 a. negli stabilimenti di produzione usando le apparecchiature di prova del labo- ratorio interno del fabbricante; oppure b. con l’autorizzazione preventiva del fabbricante, in un laboratorio esterno usando le apparecchiature di prova di tale laboratorio. 2 Gli organismi designati che operano al di fuori delle proprie strutture di prova accreditate, devono esservi specificamente autorizzati dall’organismo d’accredita- mento svizzero. 3 Prima di effettuare le prove, l’organismo designato verifica se i requisiti del metodo di prova sono soddisfatti e valuta se: a. l’apparecchiatura di prova è dotata di un sistema di calibrazione adeguato ed è garantita la tracciabilità delle misurazioni; e b. la qualità dei risultati delle prove è garantita. Art. 29 Obbligo d’informazione per gli organismi designati (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC) 1 Gli organismi designati informano l’UFCL: a. di qualunque rifiuto, limitazione, sospensione o ritiro di certificati; b. di qualunque circostanza che influisca sulla portata e sui presupposti della designazione; c. di qualunque richiesta d’informazioni loro rivolta dagli organi di vigilanza del mercato; d. su richiesta, dei compiti di parte terza indipendente svolti nell’ambito della loro designazione in conformità con i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione nonché di ogni altra attività svolta, anche tran- sfrontaliera e in subappalto. 2 Essi comunicano agli altri organismi designati ai sensi della presente ordinanza le constatazioni significative per la sicurezza di prodotti o per lo scambio di esperienze sulle misure concernenti la sicurezza. Art. 30 Coordinamento degli organismi designati (art. 15 cpv. 3 lett. d LProdC) 1 L’UFCL garantisce che: a. sia istituito un sistema appropriato di coordinamento e di cooperazione tra organismi designati che funzioni correttamente sotto forma di gruppo sviz- zero di organismi designati; b. gli organismi designati svizzeri partecipino direttamente o per il tramite di un organismo che li rappresenta al lavoro del gruppo europeo di organismi notificati in conformità con le disposizioni dell’ARR. 2 Il gruppo svizzero di organismi designati si organizza sotto la propria responsa- bilità. Edilizia 18 933.01 Art. 31 Organismo di valutazione tecnica ufficiale (art. 17 cpv. 2 LProdC) 1 L’organismo di valutazione tecnica ufficiale è il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa). Esso deve essere membro dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica. 2 Esso rilascia valutazioni tecniche europee in tutte le aree di prodotto di cui all’allegato 5. Art. 32 Requisiti per ulteriori organismi di valutazione tecnica (art. 17 cpv. 7 LProdC) 1 L’UFCL può nominare ulteriori organismi di valutazione tecnica per una o più aree di prodotto elencate nell’allegato 5. 2 Per la pertinente area di prodotto, l’organismo di valutazione tecnica, sulla base di un accreditamento secondo l’OAccD11, deve dimostrare nei confronti dell’UFCL di adempiere i requisiti di cui all’allegato 2 dell’ARR e all’allegato 6. 3 Un organismo di valutazione tecnica rende pubblico il suo organigramma e i nominativi dei membri dei suoi organi decisionali interni. Art. 33 Nomina di organismi di valutazione tecnica (art. 17 cpv. 7 LProdC) 1 Alla procedura per la nomina di ulteriori organismi di valutazione tecnica vanno applicate, per analogia, le disposizioni sulla designazione degli articoli 26–37 OAccD12. 2 L’UFCL comunica alla SECO, ai fini della notifica, la denominazione, l’indirizzo e le aree di prodotto per le quali è stato nominato l’organismo di valutazione tecnica. 3 L’UFCL controlla le attività e la competenza degli organismi di valutazione tecni- ca nominati, per analogia, secondo il capitolo 3 OAccD e li valuta in relazione ai rispettivi requisiti di cui all’allegato 2 dell’ARR e all’allegato 6. 4 Se un organismo di valutazione tecnica non soddisfa più i requisiti di cui all’articolo 32 capoverso 2, l’UFCL ritira la nomina di tale organismo di valutazione tecnica per la pertinente area di prodotto. 5 L’UFCL adotta orientamenti per la valutazione degli organismi di valutazione tecnica. 6 I capoversi 2, 3 e 5 si applicano per analogia anche all’organismo di valutazione tecnica ufficiale di cui all’articolo 31. 11 RS 946.512 12 RS 946.512 Prodotti da costruzione. O 19 933.01 Art. 34 Coordinamento degli organismi di valutazione tecnica (art. 17 cpv. 4 e art. 18 cpv. 1 LProdC) Gli organismi di valutazione tecnica domiciliati in Svizzera scelgono sempre per un anno un organismo che rappresenti gli organismi di valutazione tecnica svizzeri nell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica. Art. 35 Indennità a favore degli organismi di valutazione tecnica (art. 18 cpv. 2 LProdC) Gli organismi di valutazione tecnica svizzeri ricevono un’indennità per l’attività di tutela degli interessi di standardizzazione della Svizzera in seno all’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica. L’indennità è concessa come segue: a. per l’ammontare dei costi effettivi in particolare per: 1. le quote di adesione, 2. le spese di viaggio; b. secondo una tariffa oraria di 200 franchi per il dispendio di tempo per la par- tecipazione alle sedute dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica. Art. 36 Compiti del punto di contatto di prodotti da costruzione (art. 19 cpv. 3 LProdC) 1 Su richiesta di un’autorità competente di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS o di un operatore economico, il punto di contatto di prodotti da costruzione mette a disposizione: a. le prescrizioni tecniche applicabili a un determinato prodotto da costruzio- ne–tipo; b. le informazioni di contatto con gli organismi responsabili dell’esecuzione delle prescrizioni tecniche; c. le informazioni concernenti i mezzi di ricorso generalmente disponibili in caso di controversie tra le autorità competenti e un operatore economico; d. le informazioni concernenti le prescrizioni tecniche applicabili in Svizzera per incorporare, montare o installare un determinato prodotto da costru- zione–tipo. 2 Per la messa a disposizione delle informazioni di cui al capoverso 1 lettere a–c, il punto di contatto di prodotti da costruzione non può chiedere alcuna indennità. 3 Il punto di contatto di prodotti da costruzione deve partecipare a reti di informa- zione internazionali per lo scambio di informazioni con punti di contatto di prodotti da costruzione esteri. 4 Il punto di contatto di prodotti da costruzione deve essere in grado di svolgere le proprie funzioni in modo da evitare conflitti di interessi. Edilizia 20 933.01 Sezione 5: Esecuzione, finanziamento e rimedi giuridici Art. 37 Organi di vigilanza del mercato (art. 29 cpv. 3 e 4 LProdC) 1 Il controllo del rispetto delle prescrizioni sull’immissione in commercio spetta: alle organizzazioni specializzate designate dall’UFCL. 2 L’UFCL può affidare a uffici cantonali compiti di controllo. 3 L’UFCL disciplina le competenze degli organi di vigilanza del mercato secondo il capoverso 1. Art. 38 Collaborazione di altre autorità e organizzazioni (art. 29 cpv. 4 LProdC) 1 Gli organi di esecuzione della legge del 13 marzo 196413 sul lavoro vigilano, nell’ambito della loro attività, affinché i datori di lavoro utilizzino prodotti da costruzione conformi alle prescrizioni di sicurezza. 2 Gli organi di esecuzione notificano all’UFCL e agli organi di vigilanza del mercato di cui all’articolo 37 capoverso 1 i prodotti che presentano o si presuppone presen- tino carenze in materia di sicurezza. 3 Gli organi di vigilanza del mercato possono chiedere all’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini14, per un periodo limitato, informazioni sull’importazione di prodotti designati con precisione. Art. 39 Procedura degli organi di vigilanza del mercato (art. 34 cpv. 1 LProdC) La legge federale del 20 dicembre 196815 sulla procedura amministrativa si applica parimenti agli organi di vigilanza del mercato non sottoposti al diritto pubblico. Art. 40 Coordinamento e informazione degli organi di vigilanza del mercato (art. 29 LProdC) 1 L’UFCL coordina i compiti esecutivi degli organi di vigilanza del mercato, in particolare: a. l’esecuzione di programmi di prove a campione; b. le misure correttive in caso di prodotti pericolosi o non conformi. 2 Gli organi di vigilanza del mercato si informano reciprocamente e comunicano le loro informazioni all’UFCL. 13 RS 822.11 14 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). 15 RS 172.021 Prodotti da costruzione. O 21 933.01 3 Gli organi di vigilanza del mercato segnalano all’UFCL i prodotti che non soddis- fano le prescrizioni di sicurezza indicando le misure necessarie. 4 Se emanano una decisione, gli organi di vigilanza del mercato ne inviano una copia all’UFCL. Art. 41 Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC) 1 La Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC) si compone di 15 membri al massimo. Essi rappresentano segnatamente gli interessi dell’industria edilizia, degli organismi designati, degli organi di normalizzazione, della ricerca e dei consumatori. 2 L’UFCL gestisce la segreteria. 3 La Commissione può formulare raccomandazioni. 4 Per adempiere i suoi compiti può far capo a specialisti indipendenti. Art. 42 Emolumenti (art. 33 LProdC) 1 Le autorità e le organizzazioni che svolgono compiti esecutivi in virtù della LProdC o della presente ordinanza riscuotono emolumenti se: a. i controlli nell’ambito della vigilanza del mercato hanno dato adito a conte- stazioni; b. un operatore economico o un organismo di cui alla Sezione 4 della presente ordinanza dispone decisioni o altri provvedimenti amministrativi. 2 Dette autorità e organizzazioni fatturano separatamente i costi delle prestazioni fornite da terzi. Art. 43 Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo (art. 33 LProdC) 1 I seguenti emolumenti vengono calcolati in funzione del dispendio di tempo: a. gli emolumenti secondo l’articolo 42 capoverso 1; b. gli emolumenti per la nomina e i controlli di organismi designati e organismi di valutazione tecnica nominati. 2 La tariffa oraria ammonta a 200 franchi. Viene adeguata periodicamente dall’UFCL in base all’indice nazionale dei prezzi al consumo. 3 Per i controlli urgenti o effettuati al di fuori del normale orario di lavoro può essere riscosso un supplemento fino al 50 per cento dell’emolumento ordinario. Edilizia 22 933.01 Art. 44 Indennità per compiti di vigilanza del mercato (art. 33 cpv. 2 LProdC) 1 Per i compiti di vigilanza del mercato svolti da autorità e organizzazioni private incaricate è concessa un’indennità pari all’ammontare dei costi effettivi (spese per beni e servizi e dispendio di tempo) per: a. l’esecuzione di programmi di prove a campione; b. i controlli che non hanno dato adito a contestazioni. 2 L’indennità è calcolata in base a una tariffa oraria di 200 franchi. L’indennità per il dispendio di tempo è retta dall’articolo 43 capoverso 2. Art. 45 Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti (art. 33 LProdC) 1 Se la presente ordinanza non dispone altrimenti, si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 200416 sugli emolumenti (OgeEm). 2 Per i controlli e le decisioni degli organi di vigilanza del mercato secondo l’arti- colo 37 capoverso 1 si applicano per analogia gli articoli 2 e 6–14 OgeEm. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 46 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 27 novembre 200017 sui prodotti da costruzione è abrogata. Art. 47 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° ottobre 2014. 16 RS 172.041.1 17 [RU 2001 100; 2006 4291 IV; 2010 2631 all. n. 4] Prodotti da costruzione. O 23 933.01 Allegato 1 (art. 1) Requisiti di base delle opere di costruzione Per i settori qui di seguito si applicano i seguenti requisiti di base delle opere di costruzione: 1. Resistenza meccanica e stabilità Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che i carichi cui possono essere sottoposte durante la realizzazione e l’uso non provochino: a. il crollo, totale o parziale, della costruzione; b. gravi e inammissibili deformazioni; c. danni ad altre parti delle opere di costruzione, o a impianti principali o accessori, in seguito a una grave deformazione degli elementi portanti; d. danni accidentali sproporzionati alla causa che li ha provocati. 2. Sicurezza in caso di incendio Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che, in caso di incendio: a. la capacità portante dell’edificio possa essere presunta per un periodo di tempo determinato; b. la generazione e la propagazione del fuoco e del fumo al loro interno siano limitate; c. la propagazione del fuoco a opere di costruzione vicine sia limitata; d. gli occupanti possano abbandonare le opere di costruzione o essere soccorsi in altro modo; e. si tenga conto della sicurezza delle squadre di soccorso. 3. Igiene, salute e ambiente Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappre- sentare, durante il loro intero ciclo di vita18, una minaccia per l’igiene o la salute e la 18 Secondo l’art. 2 n. 28 del Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializza- zione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio, ver- sione della GU L 88 del 4.4.2011, pag. 5, per «ciclo di vita» s’intendono le fasi consecut- ive e collegate della vita di un prodotto da costruzione, dall’acquisizione della materia prima o dalla generazione a partire da risorse naturali allo smaltimento finale. Edilizia 24 933.01 sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione, in particolare a causa di uno dei seguenti eventi: a. sviluppo di gas tossici; b. emissione di sostanze pericolose, composti organici volatili, gas a effetto serra o particolato pericoloso nell’aria interna o esterna; c. emissioni di radiazioni pericolose; d. dispersione di sostanze pericolose nelle falde acquifere, nelle acque marine, nelle acque di superficie o nel suolo; e. dispersione di sostanze pericolose nell’acqua potabile o di sostanze aventi un impatto negativo su di essa; f. scarico scorretto di acque reflue, emissione di gas di combustione o scorretta eliminazione di rifiuti solidi o liquidi; g. umidità in parti o sulle superfici delle opere di costruzione. 4. Sicurezza e accessibilità nell’uso 4.1 Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il loro funzionamento o uso non comporti rischi inaccettabili di incidenti o danni, come scivolamenti, cadute, collisioni, ustioni, folgorazioni, ferimenti a seguito di esplo- sioni o furti. 4.2 In particolare, le opere di costruzione devono essere progettate e realizzate tenendo conto dell’accessibilità e dell’utilizzo da parte di persone disabili. 5. Protezione contro il rumore Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il rumore cui sono sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità si mantenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di lavoro. 6. Risparmio energetico e ritenzione del calore Le opere di costruzione e i relativi impianti di riscaldamento, raffreddamento, illu- minazione e aerazione devono essere concepiti e realizzati in modo che il consumo di energia richiesto durante l’uso sia moderato, tenuto conto degli occupanti e delle condizioni climatiche del luogo. Le opere di costruzione devono inoltre essere efficienti sotto il profilo energetico e durante la loro costruzione e demolizione deve essere utilizzata meno energia possibile. Prodotti da costruzione. O 25 933.01 7. Uso sostenibile delle risorse naturali Le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in modo che l’uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca in particolare quanto segue: a. il riutilizzo e la riciclabilità delle opere di costruzione, dei loro materiali e delle loro parti dopo la demolizione; b. la durabilità delle opere di costruzione; c. l’uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e secondarie ecologica- mente compatibili. Edilizia 26 933.01 Allegato 2 (art. 4 cpv. 1) Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione e organismi coinvolti 1. Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione Il fabbricante redige la dichiarazione di prestazione e determina il prodotto–tipo in base alle valutazioni e alle verifiche della costanza della prestazione effettuate secondo i seguenti sistemi: 1.1. Sistema 1+ a. Il fabbricante effettua: i. il controllo della produzione in fabbrica, ii. altre prove su campioni prelevati nello stabilimento di fabbricazione in conformità con il piano di prova prescritto; b. l’organismo di certificazione del prodotto designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC decide in merito al rilascio, alla limitazione, alla sospensione o al ritiro del certificato di costanza della pre- stazione del prodotto da costruzione fondandosi sulle seguenti valutazioni e verifiche effettuate dallo stesso organismo: i. una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto, ii. ispezione iniziale dello stabilimento di fabbricazione e del controllo della produzione in fabbrica, iii. sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produ- zione in fabbrica, iv. prove di controllo di campioni prelevati dall’organismo di certificazio- ne del prodotto nello stabilimento di fabbricazione o nei depositi del fabbricante. 1.2. Sistema 1 a. Il fabbricante effettua: i. il controllo della produzione in fabbrica, ii. altre prove su campioni prelevati nello stabilimento di fabbricazione in conformità con il piano di prova prescritto; b. l’organismo di certificazione del prodotto designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC decide in merito al rilascio, alla limitazione, alla sospensione o al ritiro del certificato di costanza della pre- Prodotti da costruzione. O 27 933.01 stazione del prodotto da costruzione fondandosi sulle seguenti valutazioni e verifiche effettuate dallo stesso organismo: i. una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabel- le o a una documentazione descrittiva del prodotto, ii. ispezione iniziale dello stabilimento di fabbricazione e del controllo della produzione in fabbrica, iii. sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produ- zione in fabbrica. 1.3. Sistema 2+ a. Il fabbricante effettua: i. una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto, ii. il controllo della produzione in fabbrica, iii. altre prove su campioni prelevati nello stabilimento di fabbricazione in conformità con il piano di prova prescritto; b. l’organismo di certificazione del controllo della produzione in fabbrica desi- gnato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC deci- de in merito al rilascio, alla limitazione, alla sospensione o al ritiro del certi- ficato di conformità del controllo della produzione in fabbrica fondandosi sulle seguenti valutazioni e verifiche effettuate dallo stesso organismo: i. ispezione iniziale dello stabilimento di fabbricazione e del controllo della produzione in fabbrica, ii. sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produ- zione in fabbrica. 1.4. Sistema 3 a. Il fabbricante effettua il controllo della produzione in fabbrica; b. il laboratorio di prova designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capover- so 2 lettera b LProdC valuta la prestazione in base a prove (sulla scorta del campionamento effettuato dal fabbricante), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto. 1.5. Sistema 4 a. Il fabbricante effettua: i. una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabel- le o a una documentazione descrittiva del prodotto, Edilizia 28 933.01 ii. il controllo della produzione in fabbrica; b. l’organismo designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC non ha compiti da svolgere. 1.6. Prodotti da costruzione per i quali è stata rilasciata una valutazione tecnica europea Gli organismi designati o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC che svolgono i compiti indicati per i sistemi 1+, 1 e 3, come pure i fab- bricanti che svolgono i compiti indicati per i sistemi 2+ e 4, assumono quale valuta- zione della prestazione del prodotto da costruzione la valutazione tecnica europea rilasciata per tale prodotto. Gli organismi designati o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC e i fabbricanti non svolgono quindi i compiti di cui ai punti 1.1 b) i), 1.2 b) i), 1.3 a) i), 1.4 b) e 1.5 a) i). 2. Organismi coinvolti nella valutazione e nella verifica della costanza della prestazione Riguardo alla funzione degli organismi designati o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC, coinvolti nella valutazione e nella verifica della co- stanza della prestazione dei prodotti da costruzione, si distingue tra: 1. organismo di certificazione del prodotto: un organismo designato secondo la sezione 4 per certificare la costanza della prestazione o riconosciuto per tale attività secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC; 2. organismo di certificazione del controllo della produzione in fabbrica: un organismo designato secondo la sezione 4 per certificare il controllo della produzione in fabbrica o riconosciuto per tale attività secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC; 3. laboratorio di prova: un laboratorio designato secondo la sezione 4 o ricono- sciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC che misura, esami- na, verifica, calcola o valuta in altro modo la prestazione dei prodotti da costruzione. Prodotti da costruzione. O 29 933.01 Allegato 3 (art. 8 cpv. 5) Dichiarazione di prestazione n. ..................... 1. Codice di identificazione unico del prodotto–tipo: ......................................... 2. Uso o usi: ........................................................................................................ ......................................................................................................................... 3. Fabbricante: ..................................................................................................... ......................................................................................................................... 4. Mandatario: ..................................................................................................... ......................................................................................................................... 5. Sistema o sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione: .. ......................................................................................................................... 6. a) Norma armonizzata: ........................................................................................ ......................................................................................................................... Organismo o organismi designati secondo la sezione 4 o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC: ......................................... ......................................................................................................................... 6. b) Documento per la valutazione europea: .......................................................... ......................................................................................................................... Valutazione tecnica europea: .......................................................................... ......................................................................................................................... Organismo di valutazione tecnica: .................................................................. Organismo o organismi designati secondo la sezione 4 o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC: ......................................... 7. Prestazione o prestazioni dichiarate: ............................................................... ......................................................................................................................... 8. Documentazione adeguata per i fini di cui agli articoli 5–7: ........................... ......................................................................................................................... La prestazione del prodotto sopra indicato è conforme alla o alle prestazioni dichia- rate. La presente dichiarazione di prestazione è rilasciata in conformità alle pertinen- ti disposizioni legali sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante. Edilizia 30 933.01 Firmata a nome e per conto del fabbricante da: [nome] ......................................................................................................................... [luogo] ................................................. [data] ............................................................ [firma] ......................................................................................................................... Prodotti da costruzione. O 31 933.01 Allegato 4 (art. 21 cpv. 1) Requisiti per gli organismi designati 1. Un organismo designato svizzero è istituito a norma del diritto svizzero e ha personalità giuridica. 2. Un organismo designato è un organismo terzo indipendente dall’organizzazione o dal prodotto da costruzione che esso valuta. Un organismo appartenente a un’associazione di imprese o a una federazione profes- sionale che rappresenti imprese coinvolte nella progettazione, fabbricazione, fornitu- ra, assemblaggio, utilizzazione o manutenzione di prodotti da costruzione che esso valuta, può essere considerato un organismo di tale tipo purché siano dimostrate la sua indipendenza e l’assenza di qualsiasi conflitto d’interesse. 3. Un organismo designato, il suo gruppo dirigente e il personale che ha la respon- sabilità di svolgere compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione non devono essere i progettisti, i fabbricanti, i fornitori, gli installatori, gli acquirenti, i proprietari, gli utilizzatori o gli addetti alla manuten- zione dei prodotti da costruzione che egli valuta, né mandatari di una qualunque di tali parti. 4. Un organismo designato, il suo gruppo dirigente e il personale che ha la respon- sabilità di svolgere compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione si astengono dall’intervenire direttamente nella progetta- zione, fabbricazione o costruzione, commercializzazione, installazione, utilizzazione o manutenzione di tali prodotti da costruzione, né rappresentano le parti impegnate in tali attività. Essi non intraprendono alcuna attività che possa essere in conflitto con la loro indipendenza di giudizio e la loro integrità per quanto riguarda le attività per le quali sono stati designati. Ciò vale in particolare per i servizi di consulenza. 5. Un organismo designato garantisce che le attività delle sue affiliate o dei suoi subappaltatori non incidano negativamente sulla riservatezza, l’obiettività e l’impar- zialità delle sue attività di valutazione e/o verifica. 6. Nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione un organi- smo designato e il suo personale devono svolgere i compiti di parte terza al massimo livello di integrità professionale e di competenza tecnica richiesta nel campo speci- fico e si sottraggono a tutte le pressioni e gli incentivi, soprattutto finanziari, che possano influenzare il loro giudizio o i risultati della loro attività di valutazione e/o verifica, specialmente se provengono da persone o gruppi interessati ai risultati di tali attività. 7. Un organismo designato è in grado di svolgere tutti i compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione assegnati a tale organismo ai sensi dell’allegato 2 e per le quali è stato designato, sia che tali compiti siano svolti dall’organismo designato stesso o che lo siano a suo nome e sotto la sua responsabilità. Edilizia 32 933.01 8. In ogni momento e per ogni sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione, nonché per ogni tipo o categoria di prodotti da costruzione, caratteristi- che essenziali e compiti per i quali è stato designato, l’organismo designato deve disporre: a. del personale necessario con conoscenze tecniche ed esperienza sufficienti e adeguate allo svolgimento dei compiti di parte terza nel processo di valuta- zione e verifica della costanza della prestazione; b. delle descrizioni delle procedure necessarie con cui si effettua la valutazione della prestazione, a garanzia della trasparenza e della capacità di riprodurre tali procedure; esso predispone politiche e procedure appropriate che distin- guano i compiti che svolge in qualità di organismo designato dalle altre atti- vità; c. delle procedure necessarie per svolgere le sue attività che tengano debita- mente conto delle dimensioni di un’impresa, del settore in cui opera, della sua struttura, del grado di complessità della tecnologia del prodotto in que- stione e della natura seriale o di massa del processo di produzione. 9. Un organismo designato dispone dei mezzi necessari per eseguire in modo ap- propriato i compiti tecnici e amministrativi connessi alle attività per le quali è stato designato e ha accesso all’insieme delle apparecchiature o degli impianti necessari. 10. Il personale che ha la responsabilità di svolgere le attività per le quali l’organismo è stato designato possiede: a. una solida formazione tecnica e professionale che copra tutti i compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della presta- zione nell’ambito per il quale l’organismo è stato designato; b. conoscenze soddisfacenti dei requisiti relativi alle valutazioni e verifiche che esso effettua e l’autorità necessaria a eseguire tali operazioni; c. conoscenza e comprensione adeguate delle specifiche tecniche armonizzate applicabili e delle pertinenti disposizioni della LProdC e della presente ordi- nanza; d. la capacità di redigere i certificati, la documentazione e le relazioni per dimostrare che le valutazioni e le verifiche sono state eseguite. 11. L’organismo designato, il suo gruppo dirigente e il personale addetto alle valu- tazioni devono essere imparziali. La remunerazione del gruppo dirigente dell’organismo designato e del personale addetto alle valutazioni non dipende dal numero di valutazioni effettuate o dai risultati di tali valutazioni. 12. Un organismo designato sottoscrive un’assicurazione di responsabilità civile a meno che detta responsabilità non sia coperta da un’autorità statale o che l’autorità statale stessa non sia direttamente responsabile della valutazione e/o verifica. 13. L’UFCL può fissare requisiti minimi concernenti l’estensione e la somma della copertura per l’assicurazione di responsabilità civile per l’entità e il tipo di rischi assunti probabilmente dall’organismo designato. Prodotti da costruzione. O 33 933.01 14. Il personale dell’organismo designato è tenuto al segreto professionale riguardo a tutte le informazioni ottenute nello svolgimento dei suoi compiti ai sensi dell’allegato 2, tranne che nei confronti dell’UFCL. Sono tutelati i diritti di proprie- tà. 15. L’organismo designato partecipa alle attività di normalizzazione pertinenti e alle attività del gruppo di coordinamento europeo degli organismi designati e del gruppo di coordinamento svizzero degli organismi designati, o garantisce che il suo perso- nale addetto alle valutazioni ne sia informato. Deve applicare in linea generale le decisioni e i documenti amministrativi prodotti dal primo gruppo di coordinamento menzionato. Edilizia 34 933.01 Allegato 5 (art. 31 cpv. 2 e 32 cpv. 1) Aree di prodotto dell’attività degli organismi di valutazione tecnica Codice dell’area Area di prodotto 1 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo normale/alleggerito/aerato autoclavato 2 Porte, finestre, chiusure oscuranti, cancelli e prodotti correlati 3 Membrane, comprese membrane ad applicazione liquida e kit (per il conte- nimento dell’acqua e/o del vapore acqueo) 4 Prodotti per isolamento termico kit/sistemi compositi di isolamento 5 Appoggi strutturali perni per connessioni strutturali 6 Camini, condotti e prodotti specifici 7 Prodotti in gesso 8 Geotessili, geomembrane e prodotti correlati 9 Facciate continue/rivestimenti/vetrature strutturali 10 Impianti fissi antincendio (allarme/rivelazione/segnalazione di incendio, impianti fissi di estinzione incendi, sistemi per il controllo di fumo e di calore e sistemi di prevenzione e protezione dalle esplosioni) 11 Impianti sanitari 12 Impianti fissi per il traffico, apparecchiature stradali 13 Prodotti/elementi e accessori in legno per strutture 14 Pannelli ed elementi a base di legno 15 Cementi, calci e altri leganti idraulici 16 Acciaio per calcestruzzo armato e precompresso (e accessori) sistemi per la post-tensione del calcestruzzo 17 Muratura e prodotti connessi blocchi in muratura, malte e accessori 18 Prodotti per reti fognarie 19 Pavimentazioni 20 Prodotti e accessori per strutture metalliche 21 Finiture interne ed esterne di pareti e soffitti kit divisori interni 22 Coperture, lucernari, finestre per tetti e accessori kit per coperture 23 Prodotti per la costruzione di strade 24 Aggregati 25 Adesivi per costruzione 26 Prodotti relativi a calcestruzzo, malta e malta per iniezione, 27 Apparecchiature da riscaldamento 28 Condotte, serbatoi e accessori non a contatto con acqua destinata al consumo umano 29 Prodotti da costruzione in contatto con acqua destinata al consumo umano Prodotti da costruzione. O 35 933.01 Codice dell’area Area di prodotto 30 Prodotti in vetro piano, profilato e a blocchi 31 Cavi elettrici, di controllo e di comunicazione 32 Mastici per giunti 33 Fissaggi 34 Kit per edifici, unità, elementi prefabbricati 35 Dispositivi tagliafuoco, sigillanti e prodotti protettivi dal fuoco prodotti ignifughi 36 Ulteriori/altri Edilizia 36 933.01 Allegato 6 (art. 32 cpv. 2 e 33 cpv. 3) Requisiti degli organismi di valutazione tecnica Competenza Descrizione della competenza Requisiti 1. Analisi dei rischi Individuare possibili rischi e benefici dell’uso di prodotti da costruzione innovativi in man- canza di informazioni tecniche confermate / consolidate riguardo alle loro prestazioni una volta installati nelle opere di costru- zione. Un organismo di valutazione tecnica ha personalità giuridica. Esso è indipendente dalle parti interes- sate e da ogni tipo di interesse partico- lare. Un organismo di valutazione tecnica dispone inoltre di personale con le seguenti caratteristiche: a) obiettività e solida capacità di giudizio tecnico; b) conoscenza approfondita della normativa vigente e degli altri requi- siti in vigore nello Stato membro in cui è designato, riguardo alle aree di prodotto per le quali deve essere designato; c) comprensione generale della pratica costruttiva e conoscenza tecnica det- tagliata nelle aree di prodotto per le quali deve essere designato; d) conoscenza approfondita degli aspetti tecnici del processo di co- struzione e dei rischi specifici a esso connessi; e) conoscenza approfondita delle norme armonizzate designate e dei metodi di prova nelle aree di prodot- to per le quali deve essere designato; f) adeguate competenze linguistiche. La retribuzione del personale dell’organismo di valutazione tecnica non dipende dal numero di valutazioni effettuate né dai risultanti di tali valuta- zioni. 2. Determinazio- ne dei criteri tecnici Tradurre il risultato di analisi dei rischi in criteri tecnici per valuta- re il comportamento e la presta- zione dei prodotti da costruzione rispetto al soddisfacimento delle normative applicabili; fornire l’informazione tecnica necessaria a coloro che parteci- pano al processo di costruzione come potenziali utilizzatori dei prodotti da costruzione (fabbri- canti, progettisti, contraenti, installatori). 3. Definizione dei metodi di valutazione Concepire e convalidare metodi (prove o calcoli) atti a valutare la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle caratteristiche essenziali, tenendo conto dell’attuale stato della tecnica. 4. Determinazio- ne del controllo specifico della produzione in fabbrica Comprendere e valutare il processo di fabbricazione del prodotto specifico per individua- re misure atte a garantire la costanza del prodotto durante il processo di fabbricazione. Riguardo al controllo della produzione in fabbrica, un organismo di valutazione tecnica dispone di personale con ade- guate conoscenze della relazione tra processi produttivi e caratteristiche del prodotto. 5. Valutazione del prodotto Riguardo alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costru- zione, valutarne le prestazioni in base a metodi e a criteri armo- nizzati. Oltre ai requisiti di cui ai punti 1, 2 e 3, un organismo di valutazione tecnica dispone dei mezzi necessari e dell’attrezzatura per valutare le presta- zioni in relazione alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione nell’ambito delle aree di prodotto per le quali deve essere designato. Prodotti da costruzione. O 37 933.01 Competenza Descrizione della competenza Requisiti 6. Gestione generale Garantire coerenza, affidabilità, obiettività e tracciabilità appli- cando costantemente adeguati metodi gestionali. Un organismo di valutazione tecnica: a) ha dato prova di rispettare i compor- tamenti amministrativi corretti; b) dispone di una politica e procedure di sostegno ai fini della riservatezza delle informazioni sensibili nell’ambito dell’organismo di valu- tazione tecnica e di tutti i suoi part- ner; c) dispone di un sistema di controllo dei documenti che garantisca regi- strazione, tracciabilità, manutenzio- ne e archiviazione di tutti i docu- menti pertinenti; d) dispone di un meccanismo di audit interno e di analisi gestionale per il regolare controllo della conformità ad appropriati metodi di gestione; e) dispone di una procedura per trattare obiettivamente ricorsi e reclami. Edilizia 38 933.01 Sezione 1: Condizioni per l’immissione in commercio e la messa a disposizione sul mercato di prodotti da costruzione Art. 1 Requisiti di base delle opere di costruzione Art. 2 Designazione degli atti normativi rilevanti per redigere le dichiarazioni di prestazione Art. 3 Designazione di atti normativi per la definizione di classi di prestazione e per la classificazione di prodotti da costruzione in livelli o classi di prestazione Art. 4 Procedura di valutazione e verifica della costanza della prestazione Art. 5 Procedure semplificate per determinare il prodotto-tipo Art. 6 Uso delle procedure semplificate da parte di microimprese Art. 7 Procedure semplificate per i prodotti da costruzione che non sono fabbricati in serie Art. 8 Contenuto della dichiarazione di prestazione Art. 9 Messa a disposizione della dichiarazione di prestazione Sezione 2: Prescrizioni per gli operatori economici Art. 10 Prescrizioni per i fabbricanti Art. 11 Prescrizioni per gli importatori Art. 12 Prescrizioni per i mandatari Art. 13 Prescrizioni per i distributori Sezione 3: Specifiche tecniche Art. 14 Contenuti delle norme tecniche armonizzate Art. 15 Designazione delle norme tecniche armonizzate Art. 16 Designazione di altre norme tecniche Art. 17 Obblighi degli organismi di valutazione tecnica nella procedura per l’elaborazione di un documento per la valutazione europea Art. 18 Requisiti per il contenuto del documento per la valutazione europea Art. 19 Designazione dei documenti per la valutazione europea Art. 20 Valutazione tecnica europea Sezione 4: Organismi designati, organismi di valutazione tecnica e punti di contatto di prodotti Art. 21 Requisiti per gli organismi designati con compiti di parte terza indipendente Art. 22 Procedure Art. 23 Presunzione di conformità Art. 24 Modifica della notifica o della designazione Art. 25 Contestazione della competenza degli organismi designati Art. 26 Obblighi degli organismi designati Art. 27 Filiali e subappaltatori di organismi designati Art. 28 Uso degli impianti al di fuori dei laboratori di prova dell’organismo designato Art. 29 Obbligo d’informazione per gli organismi designati Art. 30 Coordinamento degli organismi designati Art. 31 Organismo di valutazione tecnica ufficiale Art. 32 Requisiti per ulteriori organismi di valutazione tecnica Art. 33 Nomina di organismi di valutazione tecnica Art. 34 Coordinamento degli organismi di valutazione tecnica Art. 35 Indennità a favore degli organismi di valutazione tecnica Art. 36 Compiti del punto di contatto di prodotti da costruzione Sezione 5: Esecuzione, finanziamento e rimedi giuridici Art. 37 Organi di vigilanza del mercato Art. 38 Collaborazione di altre autorità e organizzazioni Art. 39 Procedura degli organi di vigilanza del mercato Art. 40 Coordinamento e informazione degli organi di vigilanza del mercato Art. 41 Commissione federale dei prodotti da costruzione Art. 42 Emolumenti Art. 43 Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo Art. 44 Indennità per compiti di vigilanza del mercato Art. 45 Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti Sezione 6: Disposizioni finali Art. 46 Abrogazione di un altro atto normativo Art. 47 Entrata in vigore Allegato 1 Requisiti di base delle opere di costruzione 1. Resistenza meccanica e stabilità 2. Sicurezza in caso di incendio 3. Igiene, salute e ambiente 4. Sicurezza e accessibilità nell’uso 5. Protezione contro il rumore 6. Risparmio energetico e ritenzione del calore 7. Uso sostenibile delle risorse naturali Allegato 2 Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione e organismi coinvolti 1. Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione 1.1. Sistema 1+ 1.2. Sistema 1 1.3. Sistema 2+ 1.4. Sistema 3 1.5. Sistema 4 1.6. Prodotti da costruzione per i quali è stata rilasciata una valutazione tecnica europea 2. Organismi coinvolti nella valutazione e nella verifica della costanza della prestazione Allegato 3 Dichiarazione di prestazione Allegato 4 Requisiti per gli organismi designati Allegato 5 Aree di prodotto dell’attività degli organismi di valutazione tecnica Allegato 6 Requisiti degli organismi di valutazione tecnica | <div _ngcontent-bxp-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--933.01--><p class="srnummer">933.01</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sui prodotti da costruzione</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OProdC)</h2><p>del 27 agosto 2014 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 35 capoverso 1 della legge federale del 21 marzo 2014<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sui prodotti da costruzione (LProdC);<br/>in esecuzione dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e<br/>la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (ARR<sup><a fragment="#fn-d6e41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e41" id="fnbck-d6e41" routerlink="./">3</a></sup>);<br/>in esecuzione dell’Allegato I della Convenzione del 4 gennaio 1960<sup><a fragment="#fn-d6e51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e51" id="fnbck-d6e51" routerlink="./">4</a></sup> istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (Convenzione AELS),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2014/495/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>933.0</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p><p id="fn-d6e41"><sup><a fragment="#fnbck-d6e41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e41" routerlink="./">3</a></sup> ARR (inglese: MRA = <i>Mutual Recognition Agreement</i>)</p><p id="fn-d6e51"><sup><a fragment="#fnbck-d6e51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e51" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1960/590_635_621/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.632.31</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: <br/>Condizioni per l’immissione in commercio e la messa a disposizione <br/>sul mercato di prodotti da costruzione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Requisiti di base delle opere di costruzione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 3 cpv. 2 e 3 LProdC)</p><p>I requisiti di base delle opere di costruzione vengono concretizzati nell’allegato 1.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Designazione degli atti normativi rilevanti per redigere le dichiarazioni di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p> (art. 3 cpv. 4 e art. 8 cpv. 3 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Previa consultazione della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) designa gli atti normativi dell’Unione europea (UE) che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>definiscono le caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione per le quali, conformemente all’articolo 8 capoverso 3 LProdC, il fabbricante deve in tutti i casi dichiarare la prestazione del prodotto;</dd><dt>b. </dt><dd>definiscono i livelli di soglia di cui all’articolo 8 capoverso 3 LProdC per la prestazione del prodotto da soddisfare in relazione alle caratteristiche essenziali di quest’ultimo.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’UFCL tiene sul suo sito Internet un elenco aggiornato degli atti legislativi federali con livelli di soglia che definiscono le prestazioni dei prodotti da costruzione da rispettare in relazione alle caratteristiche essenziali.</p><p><sup>3</sup> Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC) e facendo riferimento alle specifiche tecniche armonizzate, l’UFCL designa i livelli di soglia, i livelli e le classi di prestazione che il fabbricante deve rispettare in relazione alle caratteristiche essenziali per la sicurezza di un prodotto da costruzione. Esso pubblica a tale scopo nel Foglio federale un elenco, aggiornandolo regolarmente.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Designazione di atti normativi per la definizione di classi di prestazione e per la classificazione di prodotti da costruzione in livelli o classi di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p> (Art. 7 cpv. 1 LProdC)</p><p>Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che stabiliscono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni alle quali si ritiene che, senza prove o senza ulteriori prove, un prodotto da costruzione rientri in un certo livello di soglia o una certa classe di prestazione.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Procedura di valutazione e verifica della costanza della prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 6 LProdC)</p><p><sup>1</sup> La procedura di valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali vengono effettuate secondo uno dei sistemi contenuti nell’allegato 2 numero 1.</p><p><sup>2</sup> Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che definiscono quali sistemi vanno applicati a quale prodotto da costruzione o a quale famiglia di prodotti da costruzione o a quale caratteristica essenziale.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Procedure semplificate per determinare il prodotto-tipo</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 6 cpv. 3 lett. a LProdC)</p><p><sup>1</sup> In conformità con la specifica tecnica armonizzata designata applicabile o con l’atto normativo designato applicabile secondo l’articolo 3 lettera b, un fabbricante, riguardo a una o più caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione che immette in commercio, può dichiarare senza ulteriore esame o calcolo che il prodotto corrisponde a un dato livello o a una data classe di prestazione.</p><p><sup>2</sup> Il fabbricante può redigere la sua dichiarazione di prestazione del prodotto basandosi su tutti i risultati di prova ottenuti per un altro prodotto, o su parte di essi, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo prodotto da costruzione rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata;</dd><dt>b. </dt><dd>il prodotto da costruzione corrisponde al prodotto–tipo dell’altro prodotto da costruzione già fabbricato il cui fabbricante ha sottoposto a prove in conformità con la medesima norma tecnica armonizzata designata; e</dd><dt>c. </dt><dd>ha l’autorizzazione dell’altro fabbricante di usare tali risultati di prova.</dd></dl><p><sup>3</sup> In un caso di cui al capoverso 2 l’altro fabbricante rimane responsabile dell’esattezza, dell’affidabilità e della stabilità dei risultati di prova.</p><p><sup>4</sup> Il fabbricante può redigere la sua dichiarazione di prestazione del prodotto basandosi su tutti i risultati di prova dell’insieme o del componente a lui forniti, o su parte di essi, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il suo prodotto da costruzione rientra nell’ambito di applicazione di una specifica tecnica armonizzata designata;</dd><dt>b. </dt><dd>il prodotto da costruzione è un insieme di componenti che esso stesso assembla in base a precise istruzioni del fornitore dell’insieme o di un suo componente;</dd><dt>c. </dt><dd>il fornitore ha già sottoposto a prove l’insieme o il componente per una o più caratteristiche essenziali conformemente alla pertinente specifica tecnica armonizzata; e</dd><dt>d. </dt><dd>ha l’autorizzazione del fornitore in questione di usare i risultati di prova ottenuti.</dd></dl><p><sup>5</sup> In un caso di cui al capoverso 4 il fornitore rimane responsabile dell’esattezza, dell’affidabilità e della stabilità dei risultati di prova.</p><p><sup>6</sup> In caso di procedura semplificata di cui ai capoversi 1, 2 e 4, il fabbricante deve dimostrare mediante una documentazione adeguata di rispettare le condizioni della procedura scelta.</p><p><sup>7</sup> Se il prodotto da costruzione di cui ai capoversi 1, 2 e 4 appartiene a una famiglia di prodotti da costruzione per la quale il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabile è il sistema 1+ o 1 di cui all’allegato 2 numero 1, la documentazione richiesta al capoverso 6 è verificata da un organismo di certificazione del prodotto di cui all’allegato 2 numero 2.1.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Uso delle procedure semplificate da parte di microimprese</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 6 cpv. 3 lett. b LProdC)</p><p><sup>1</sup> Le microimprese che fabbricano prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata secondo l’articolo 12 capoverso 1 LProdC possono procedere alle seguenti semplificazioni per il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione di cui all’allegato 2 numero 1:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se la norma tecnica armonizzata designata prevede un sistema 3 o 4, la microimpresa può sostituire i metodi contemplati dalla norma per determinare il prodotto–tipo in base a prove di tipo con altri metodi;</dd><dt>b. </dt><dd>le microimprese possono inoltre trattare i prodotti da costruzione cui si applica il sistema 3 conformemente alle disposizioni relative al sistema 4.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se usa tali procedure semplificate, il fabbricante deve dimostrare mediante una documentazione adeguata di soddisfare le condizioni di cui al capoverso 1 e i requisiti in vigore.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Procedure semplificate per i prodotti da costruzione che non sono fabbricati in serie</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 6 cpv. 3 lett. c LProdC)</p><p><sup>1</sup> Il fabbricante di un prodotto da costruzione può sostituire con una documentazione adeguata la parte del sistema applicabile di cui all’allegato 2 numero 1, riguardante la valutazione della prestazione, se il prodotto da costruzione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata secondo l’articolo 12 capoverso 1 LProdC; </dd><dt>b. </dt><dd>è fabbricato in un unico esemplare a seguito di una specifica ordinazione o su specifica del committente in un processo non in serie; e</dd><dt>c. </dt><dd>è installato in una singola e identificata opera di costruzione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Mediante una documentazione adeguata, contenente una descrizione dei metodi applicati, il fabbricante dimostra di soddisfare le condizioni di cui al capoverso 1 e i requisiti in vigore.</p><p><sup>3</sup> Se il prodotto da costruzione di cui al capoverso 1 appartiene a una famiglia di prodotti da costruzione per la quale il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabile sarebbe il sistema 1+ o 1 di cui all’allegato 2 numero 1, la documentazione adeguata è verificata da un organismo di certificazione del prodotto di cui all’allegato 2 numero 2.1.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Contenuto della dichiarazione di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 6 LProdC)</p><p><sup>1</sup> La dichiarazione di prestazione contiene in particolare le seguenti indicazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il rinvio al prodotto–tipo per il quale la dichiarazione di prestazione è stata redatta;</dd><dt>b. </dt><dd>i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione del prodotto da costruzione di cui all’allegato 2 numero 1;</dd><dt>c. </dt><dd>il numero di riferimento e la data di pubblicazione della specifica tecnica armonizzata designata usata per la valutazione di ciascuna caratteristica essenziale;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, il numero di riferimento attribuito dal fabbricante alla documentazione utilizzata ai fini di cui agli articoli 5–7 e i requisiti ai quali il fabbricante dichiara che il prodotto risponde.</dd></dl><p><sup>2</sup> La dichiarazione di prestazione contiene quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli usi previsti del prodotto da costruzione, conformemente alla specifica tecnica armonizzata applicabile;</dd><dt>b. </dt><dd>un elenco delle caratteristiche essenziali stabilite in queste specifiche tecniche armonizzate per gli usi previsti dichiarati;</dd><dt>c. </dt><dd>la prestazione di almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione pertinenti agli usi previsti dichiarati;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, la prestazione del prodotto da costruzione, espressa in livelli o classi, o in una descrizione e, ove necessario, sulla base di un calcolo, in relazione a quelle caratteristiche essenziali determinate in conformità con l’articolo 2 capoverso 1; e</dd><dt>e. </dt><dd>l’indicazione delle lettere «NPD» («No Performance Determined» / nessuna prestazione determinata) per le caratteristiche essenziali elencate, per le quali non è dichiarata la prestazione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Inoltre, la dichiarazione di prestazione descrive la prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da costruzione concernenti gli usi previsti per i quali occorre tenere conto delle disposizioni degli organi competenti della Confederazione, dei Cantoni o delle Parti all’ARR e alla Convenzione AELS relative agli usi previsti nel luogo in cui il fabbricante intende mettere a disposizione sul mercato il prodotto da costruzione.</p><p><sup>4</sup> Se per un prodotto da costruzione è stata rilasciata una valutazione tecnica europea, la prestazione del prodotto in questione va dichiarata, espressa in livelli o classi o in una descrizione, in relazione a tutte le caratteristiche essenziali contenute nella corrispondente valutazione tecnica europea. </p><p><sup>5</sup> La dichiarazione di prestazione è redatta in base al modello di cui all’allegato 3.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Messa a disposizione della dichiarazione di prestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 1 lett. a e b e art. 10 cpv. 3 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Per ciascun prodotto per il quale occorre redigere una dichiarazione di prestazione, quest’ultima deve essere messa a disposizione in forma cartacea o elettronica.</p><p><sup>2</sup> Se a un utilizzatore è fornito un lotto dello stesso prodotto, esso deve essere accompagnato soltanto da un esemplare della dichiarazione di prestazione.</p><p><sup>3</sup> Se un utilizzatore lo esige, gli deve essere messa a disposizione una copia cartacea della dichiarazione di prestazione.</p><p><sup>4</sup> Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che</p><dl><dt>a. </dt><dd>stabiliscono le condizioni per la messa a disposizione della dichiarazione di prestazione su un sito web;</dd><dt>b. </dt><dd>stabiliscono, per famiglie di prodotti da costruzione sulla base dell’aspettativa di vita o della rilevanza del prodotto da costruzione per le opere di costruzione, il termine di conservazione della dichiarazione di prestazione e della documentazione tecnica dall’immissione in commercio di un prodotto da costruzione.</dd></dl><p><sup>5</sup> Il termine fissato ai sensi del capoverso 4 lettera b si applica anche quale termine ai sensi dell’articolo 10 capoverso 3 LProdC dall’immissione in commercio del prodotto da costruzione. Se non è stato fissato un termine divergente ai sensi del capoverso 4 lettera b, esso è in entrambi i casi di 10 anni dall’immissione in commercio del prodotto da costruzione.</p><p><sup>6</sup> La dichiarazione di prestazione deve essere redatta in almeno una lingua ufficiale.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Prescrizioni per gli operatori economici</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Prescrizioni per i fabbricanti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Quale base della dichiarazione di prestazione, il fabbricante redige una documentazione tecnica descrivendo tutti gli elementi pertinenti, relativi al richiesto sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione.</p><p><sup>2</sup> Il fabbricante immette in commercio o mette a disposizione sul mercato unicamente prodotti che soddisfano i requisiti generali di sicurezza di cui all’articolo 4 LProdC. </p><p><sup>3</sup> Se non è redatta una dichiarazione di prestazione, i seguenti obblighi del fabbricante si applicano per analogia.</p><p><sup>4</sup> Il fabbricante conserva la documentazione tecnica e la dichiarazione di prestazione conformemente al termine di cui all’articolo 9 capoverso 4 lettera b e capoverso 5.</p><p><sup>5</sup> Il fabbricante garantisce mediante pertinenti procedure che la prestazione dichiarata sia assicurata durevolmente nel caso di una produzione in serie. Si tiene adeguatamente conto delle modifiche apportate al prodotto–tipo e alle specifiche tecniche armonizzate applicabili. Se risulta necessario per assicurare l’esattezza, l’affidabilità e la stabilità della prestazione dichiarata di un prodotto da costruzione, il fabbricante esegue prove a campione sui prodotti da costruzione immessi in commercio o messi a disposizione sul mercato, dispone indagini e, se del caso, tiene un registro dei reclami, dei prodotti non conformi e dei richiami di prodotti. Tiene al corrente i distributori di tali controlli.</p><p><sup>6</sup> Il fabbricante assicura che i suoi prodotti rechino un numero di tipo, lotto, serie o qualsiasi altro elemento che ne consenta l’identificazione, oppure, se la dimensione o la natura del prodotto da costruzione non lo consente, che le informazioni richieste figurino sull’imballaggio o in un documento di accompagnamento.</p><p><sup>7</sup> Il fabbricante indica sul prodotto da costruzione oppure, ove ciò non sia possibile, sul suo imballaggio o sul documento di accompagnamento il suo nome, la sua denominazione commerciale registrata o il suo marchio registrato e l’indirizzo cui può essere contattato. L’indirizzo deve indicare un unico punto in cui il fabbricante può essere contattato.</p><p><sup>8</sup> Se mette un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato, il fabbricante assicura che il prodotto sia accompagnato dalle necessarie istruzioni per l’uso e dalle informazioni sulla sicurezza. Tali informazioni devono segnalare il potenziale di rischio specifico del prodotto da costruzione. A seconda del prodotto da costruzione, tali informazioni possono essere rese note mediante: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’etichettatura e la presentazione del prodotto;</dd><dt>b. </dt><dd>l’imballaggio e le istruzioni per l’assemblaggio, l’installazione e la manutenzione del prodotto;</dd><dt>c. </dt><dd>avvertenze e consigli di prudenza.</dd></dl><p><sup>9</sup> Le informazioni sulla sicurezza devono essere redatte nella lingua ufficiale della regione in cui il prodotto sarà presumibilmente utilizzato. Gli articoli 8 e 11 dell’ordinanza del 19 maggio 2010<sup><a fragment="#fn-d6e379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e379" id="fnbck-d6e379" routerlink="./">5</a></sup> sulla sicurezza dei prodotti si applicano a titolo completivo.</p><p><sup>10</sup> Un fabbricante che ritiene o ha motivo di credere che un prodotto da costruzione che ha immesso in commercio o che ha messo a disposizione sul mercato non sia conforme alla dichiarazione di prestazione o non soddisfi altri requisiti della LProdC o della presente ordinanza, adotta immediatamente le misure correttive necessarie affinché il prodotto da costruzione risponda ai requisiti, lo ritira o lo richiama. </p><p><sup>11</sup> Se constata che il suo prodotto da costruzione presenta rischi, il fabbricante comunica al competente organo di vigilanza del mercato, in una lingua ufficiale o in inglese: </p><dl><dt>a. </dt><dd>tutte le informazioni che consentono un’identificazione precisa del prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>una descrizione completa del rischio che può presentare il prodotto da costruzione;</dd><dt>c. </dt><dd>tutte le informazioni disponibili su coloro da cui ha ricevuto il prodotto e, salvo consegna diretta agli utenti, su coloro a cui lo ha consegnato;</dd><dt>d. </dt><dd>le misure adottate per prevenire il rischio, come avvertenze, blocco delle vendite, ritiro o richiamo.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e379"><sup><a fragment="#fnbck-d6e379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e379" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2010/348/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>930.111</b></a></p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Prescrizioni per gli importatori</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Un importatore immette in commercio solamente prodotti da costruzione che soddisfano le condizioni della LProdC e della presente ordinanza.</p><p><sup>2</sup> Prima di immettere in commercio un prodotto da costruzione, l’importatore si accerta che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il fabbricante abbia valutato e verificato la costanza della prestazione;</dd><dt>b. </dt><dd>il fabbricante abbia redatto la documentazione tecnica di cui all’articolo 10 capoverso 1 e la dichiarazione di prestazione ai sensi dell’articolo 8 LProdC;</dd><dt>c. </dt><dd>il prodotto da costruzione sia accompagnato dai documenti necessari; e</dd><dt>d. </dt><dd>il fabbricante abbia rispettato i requisiti di cui all’articolo 10 capoversi 6 e 7.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se un importatore ritiene o ha ragione di credere che il prodotto da costruzione non sia conforme alla dichiarazione di prestazione o non risponda ad altri requisiti della LProdC o della presente ordinanza, immette il prodotto da costruzione in commercio soltanto quando è conforme alla dichiarazione di prestazione che lo accompagna e risponde ai requisiti o dopo che la dichiarazione di prestazione è stata corretta. Se il prodotto da costruzione presenta un rischio, l’importatore lo notifica al fabbricante e agli organi di vigilanza del mercato.</p><p><sup>4</sup> L’importatore indica sul prodotto da costruzione oppure, ove ciò non sia possibile, sul suo imballaggio o sul documento di accompagnamento il suo nome, la sua denominazione commerciale registrata o il suo marchio registrato e l’indirizzo cui può essere contattato.</p><p><sup>5</sup> Se mette un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato, l’importatore assicura che il prodotto sia accompagnato dalle necessarie informazioni sulla sicurezza. Per queste ultime, si applica per analogia l’articolo 10 capoversi 8 e 9.</p><p><sup>6</sup> Finché un prodotto da costruzione è sotto la sua responsabilità, l’importatore garantisce che le condizioni di conservazione o di trasporto non lo alterino a un punto tale da non corrispondere più alla dichiarazione di prestazione o da non essere più conforme agli altri requisiti di cui alla LProdC e alla presente ordinanza.</p><p><sup>7</sup> Se risulta necessario per assicurare l’esattezza, l’affidabilità e la stabilità della prestazione dichiarata di un prodotto da costruzione, l’importatore esegue prove a campione sui prodotti da costruzione immessi in commercio o messi a disposizione sul mercato, dispone indagini e, se del caso, tiene un registro dei reclami, dei prodotti non conformi e dei richiami di prodotti. Tiene al corrente i distributori di tali controlli.</p><p><sup>8</sup> Per il periodo di cui all’articolo 10 capoverso 4, l’importatore tiene una dichiarazione di prestazione a disposizione del competente organo di vigilanza del mercato e garantisce che, su richiesta, la documentazione tecnica sia messa a disposizione di tale organo.</p><p><sup>9</sup> L’articolo 10 capoversi 2, 3, 10 e 11 si applica per analogia all’importatore.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Prescrizioni per i mandatari</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Un fabbricante può nominare, mediante mandato scritto, un mandatario.</p><p><sup>2</sup> Il mandatario esegue i compiti specificati nel mandato. Nel mandato sono trasferiti al mandatario almeno i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il mandatario tiene la dichiarazione di prestazione e la documentazione tecnica a disposizione degli organi di vigilanza del mercato durante il termine di cui all’articolo 9 capoversi 4 lettera b e 5;</dd><dt>b. </dt><dd>su richiesta degli organi di vigilanza del mercato, il mandatario fornisce loro tutte le informazioni e tutti i documenti per provare che il prodotto da costruzione è conforme alla dichiarazione di prestazione e soddisfa gli altri requisiti della LProdC e della presente ordinanza;</dd><dt>c. </dt><dd>su richiesta degli organi di vigilanza del mercato, il mandatario collabora con essi a tutte le misure prese per prevenire i rischi che possono presentare prodotti da costruzione, sempre che le misure facciano parte dei compiti specificati nel suo mandato. </dd></dl><p><sup>3</sup> La redazione della documentazione tecnica non fa parte del mandato del mandatario.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Prescrizioni per i distributori</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Prima di mettere un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato, il distributore si accerta che il prodotto sia accompagnato dai documenti richiesti dalla LProdC e dalla presente ordinanza. Per le informazioni sulla sicurezza, si applica per analogia l’articolo 10 capoversi 8 e 9. Il distributore si assicura altresì che il fabbricante e l’importatore abbiano soddisfatto i requisiti di cui, rispettivamente, all’articolo 10 capoversi 6 e 7 e all’articolo 11 capoverso 4.</p><p><sup>2</sup> Se ritiene o ha ragione di credere che il prodotto da costruzione non sia conforme alla dichiarazione di prestazione o non risponda ad altri requisiti della LProdC o della presente ordinanza, il distributore mette il prodotto da costruzione a disposizione sul mercato solamente quando è conforme alla dichiarazione di prestazione che lo accompagna e risponde a questi altri requisiti o dopo che la dichiarazione di prestazione è stata corretta.</p><p><sup>3</sup> Inoltre, se il prodotto da costruzione presenta un rischio, il distributore lo notifica al fabbricante, all’importatore e al competente organo di vigilanza del mercato.</p><p><sup>4</sup> L’articolo 10 capoversi 2, 3, 10 e 11 e l’articolo 11 capoverso 6 si applicano per analogia al distributore. </p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Specifiche tecniche</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Contenuti delle norme tecniche armonizzate</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 11 e art. 12 LProdC)</p><p>Affinché possa essere designata, una norma tecnica armonizzata deve contenere quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i metodi e i criteri per valutare la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali e, se previsto dal mandato, con riferimento a un uso previsto dei prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione della norma;</dd><dt>b. </dt><dd>ove appropriato, metodi meno onerosi delle prove per valutare la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle loro caratteristiche essenziali, senza mettere a rischio l’esattezza, l’affidabilità e la stabilità dei risultati;</dd><dt>c. </dt><dd>normative riguardanti il controllo della produzione in fabbrica applicabile, tenuto conto delle particolari condizioni del processo di fabbricazione del prodotto da costruzione interessato; e</dd><dt>d. </dt><dd>i dettagli tecnici necessari per applicare il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione.</dd></dl></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Designazione delle norme tecniche armonizzate</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 12 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’UFCL designa nel Foglio federale il titolo delle norme armonizzate, il riferimento e l’indicazione dell’ente presso cui sono ottenibili e aggiorna regolarmente l’elenco.</p><p><sup>2</sup> L’elenco contiene anche indicazioni sul periodo in cui, oltre a una specifica tecnica esistente, è possibile usare la norma armonizzata designata (periodo di coesistenza). A tal fine, vale quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dalla data di inizio del periodo di coesistenza è possibile usare la norma tecnica armonizzata designata secondo il capoverso 1 per redigere una dichiarazione di prestazione relativa a un prodotto da costruzione che rientra nell’ambito di applicazione della norma;</dd><dt>b. </dt><dd>scaduto il periodo di coesistenza, è possibile usare soltanto la norma tecnica armonizzata designata secondo il capoverso 1 quale base per redigere la dichiarazione di prestazione relativa a un prodotto da costruzione che rientra nell’ambito di applicazione della norma. Rimangono applicabili gli articoli 5–7.</dd></dl><p><sup>3</sup> Alla data di designazione della norma tecnica armonizzata di cui all’allegato 1, gli organismi di normalizzazione nazionali sono tenuti a introdurre le norme tecniche armonizzate quale unica norma applicabile per il pertinente ambito normativo. </p><p><sup>4</sup> Se nello stesso ambito normativo di una norma tecnica armonizzata, designata secondo il capoverso 1, esistono norme nazionali, queste devono essere abrogate dagli organismi di normalizzazione nazionali con la fine del periodo di coesistenza.</p><p><sup>5</sup> Con la designazione sono inoltre applicabili i seguenti elementi che eventualmente possono essere contenuti in una norma tecnica armonizzata:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni alle quali si ritiene che, senza prove o senza ulteriori prove, un prodotto da costruzione rientri in un certo livello o in una certa classe di prestazione.</dd></dl></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Designazione di altre norme tecniche</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 12 cpv. 2 LProdC)</p><p>L’UFCL designa nel Foglio federale il titolo e il riferimento o l’ente presso cui sono ottenibili le altre norme tecniche che possono essere designate secondo l’articolo 12 capoverso 2 LProdC e aggiorna regolarmente l’elenco.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Obblighi degli organismi di valutazione tecnica nella procedura per l’elaborazione di un documento per la valutazione europea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 13 cpv. 4 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Se il fabbricante presenta a un organismo di valutazione tecnica una richiesta di valutazione tecnica europea per un prodotto da costruzione, il fabbricante e l’organismo di valutazione tecnica responsabile in seguito alla presentazione della richiesta concludono un accordo sulla tutela del segreto commerciale e della riservatezza, sempre che il primo lo richieda.</p><p><sup>2</sup> In seguito, il fabbricante sottopone all’organismo di valutazione tecnica un fascicolo tecnico che descrive il prodotto da costruzione, l’uso previsto e le modalità di controllo della produzione in fabbrica.</p><p><sup>3</sup> L’organismo di valutazione tecnica cui perviene una richiesta di valutazione tecnica europea comunica al fabbricante come procedere nel modo seguente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se il prodotto da costruzione rientra interamente nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata, l’organismo di valutazione tecnica informa il fabbricante che per il prodotto da costruzione non può essere rilasciata una valutazione tecnica europea;</dd><dt>b. </dt><dd>se il prodotto da costruzione rientra interamente nell’ambito di applicazione di un documento per la valutazione europea, l’organismo di valutazione tecnica informa il fabbricante che questo documento per la valutazione europea servirà da base per la valutazione tecnica europea da redigere;</dd><dt>c. </dt><dd>se il prodotto da costruzione non rientra o non rientra interamente nell’ambito di applicazione di una specifica tecnica armonizzata, l’organismo di valutazione tecnica consegue un documento per la valutazione europea conformemente all’articolo 13 capoverso 2 LProdC.</dd></dl><p><sup>4</sup> Nei casi di cui al capoverso 3 lettere b e c, l’organismo di valutazione tecnica informa l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica e l’UFCL del contenuto della richiesta e del riferimento a un atto normativo, designato conformemente all’articolo 4 capoverso 2 e relativo alla valutazione e alla verifica della costanza della prestazione che l’organismo di valutazione tecnica intende applicare a tale prodotto, o della mancanza di un pertinente atto normativo. </p><p><sup>5</sup> Nei casi di cui al capoverso 3 lettera c, il fabbricante e l’organismo di valutazione tecnica stipulano entro un mese dal ricevimento del fascicolo tecnico un accordo per redigere la valutazione tecnica europea nel quale è definito il programma di lavoro per l’elaborazione del documento per la valutazione europea. L’accordo disciplina in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in che modo va elaborato il mandato nell’ambito dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica;</dd><dt>b. </dt><dd>in che modo va composto il gruppo di lavoro designato per l’area di prodotto in questione da costituire nell’ambito dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica;</dd><dt>c. </dt><dd>in che modo vuole collaborare l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica per il disbrigo dei mandati. </dd></dl><p><sup>6</sup> Nei casi di cui al capoverso 3 lettera b, sempre entro un mese dal ricevimento del fascicolo tecnico, il fabbricante e l’organismo di valutazione tecnica stipulano un accordo per redigere la valutazione tecnica europea basandosi su un documento per la valutazione europea già esistente.</p><p><sup>7</sup> La richiesta di cui al capoverso 1 e l’accordo di cui ai capoversi 5 e 6 devono essere redatti in una lingua ufficiale o in inglese.</p><p><sup>8</sup> L’organismo di valutazione tecnica responsabile coordina il gruppo di lavoro, presso l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica, che elabora un progetto di documento per la valutazione europea.</p><p><sup>9</sup> L’organismo di valutazione tecnica responsabile dà comunicazione del progetto di documento per la valutazione europea al fabbricante, che dispone di 15 giorni lavorativi per formulare osservazioni.</p><p><sup>10</sup> Quando l’organismo di valutazione tecnica responsabile ha pubblicato la prima valutazione tecnica europea sulla base di un documento per la valutazione europea, quest’ultimo può essere adeguato, se necessario. Si applica per analogia l’articolo 13 capoverso 2 LProdC.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Requisiti per il contenuto del documento per la valutazione europea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 14 cpv. 2 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Un documento per la valutazione europea elaborato in virtù dell’articolo 13 LProdC o conformemente alle disposizioni dell’ARR può essere designato solamente se un prodotto da costruzione non rientra o non rientra interamente nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata e la sua prestazione in relazione alle sue caratteristiche essenziali non può essere valutata pienamente da una simile norma, in particolare perché:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il prodotto da costruzione non rientra nell’ambito di applicazione di una norma tecnica armonizzata designata;</dd><dt>b. </dt><dd>per almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto il metodo di valutazione previsto dalla norma tecnica armonizzata designata non è appropriato; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>la norma tecnica armonizzata designata non prevede alcun metodo di valutazione per quanto concerne almeno una delle caratteristiche essenziali del prodotto.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per essere designato, un documento per la valutazione europea deve inoltre contenere quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>almeno una descrizione generale del prodotto da costruzione, l’elenco delle caratteristiche essenziali pertinenti per l’uso previsto del prodotto da costruzione in base all’intendimento del fabbricante e convenute tra quest’ultimo e l’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica;</dd><dt>b. </dt><dd>i metodi e criteri di valutazione della prestazione del prodotto in relazione a dette caratteristiche essenziali; e</dd><dt>c. </dt><dd>i principi relativi al controllo della produzione in fabbrica da applicare, tenendo conto delle condizioni del processo di fabbricazione del prodotto da costruzione interessato.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per valutare adeguatamente la prestazione del prodotto da costruzione in relazione a talune sue caratteristiche, quali parti integranti in un documento per la valutazione europea possono essere utilizzati metodi e criteri esistenti che: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sono contenuti in altre specifiche tecniche armonizzate;</dd><dt>b. </dt><dd>sono contenuti in orientamenti per benestare tecnici europei ai sensi dell’articolo 37 capoverso 3 LProdC; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>sono utilizzati in benestare tecnici europei rilasciati prima del 1° luglio 2013.</dd></dl></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Designazione dei documenti per la valutazione europea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 14 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’UFCL designa nel Foglio federale il titolo dei documenti per la valutazione europea e l’indicazione dell’ente presso cui sono ottenibili e aggiorna regolarmente l’elenco.</p><p><sup>2</sup> Alla data di designazione dei documenti per la valutazione europea, gli organismi di valutazione tecnica domiciliati in Svizzera sono tenuti a non rilasciare più benestare tecnici nazionali o valutazioni tecniche comparabili nel settore dei documenti per la valutazione europea designati.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Valutazione tecnica europea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 13 cpv. 4 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Una valutazione tecnica europea contiene:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la prestazione da dichiarare, espressa in livelli o classi, o in una descrizione, riguardante le caratteristiche essenziali concordate dal fabbricante e dall’organismo di valutazione tecnica pertinente per l’uso previsto dichiarato; e</dd><dt>b. </dt><dd>i dettagli tecnici necessari per applicare il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione di cui all’allegato 2 numero 1. </dd></dl><p><sup>2</sup> Per stabilire il formato della valutazione tecnica europea, previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC), l’UFCL designa gli atti normativi dell’Unione europea che uniformano tale formato.</p><p><sup>3</sup> Previa consultazione della SECO e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, l’UFCL designa gli atti normativi dell’UE che possono adeguare la procedura prevista secondo l’articolo 13 LProdC per l’elaborazione di una valutazione tecnica europea sulla base di un documento per la valutazione europea.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: <br/>Organismi designati, organismi di valutazione tecnica e <br/>punti di contatto di prodotti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Requisiti per gli organismi designati con compiti di parte terza indipendente</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. a LProdC)</p><p><sup>1</sup> Per poter essere designato e notificato, un organismo deve adempiere i requisiti dell’allegato 4. </p><p><sup>2</sup> Si applica inoltre, per analogia, l’articolo 25 capoversi 1 e 4 dell’ordinanza del 17 giugno 1996<sup><a fragment="#fn-d6e750" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e750" id="fnbck-d6e750" routerlink="./">6</a></sup> sull’accreditamento e sulla designazione (OAccD).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e750"><sup><a fragment="#fnbck-d6e750" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e750" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Procedure</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. b LProdC)</p><p><sup>1</sup> Un organismo domiciliato in Svizzera che intende ottenere l’autorizzazione a svolgere compiti di parte terza indipendente nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione presenta all’UFCL una domanda di designazione ai fini della notifica.</p><p><sup>2</sup> La domanda è accompagnata da una descrizione delle attività da svolgere e delle procedure di valutazione o verifica per le quali l’organismo dichiara di essere competente.</p><p><sup>3</sup> Per poter essere designato, l’organismo richiedente deve provare, mediante un accreditamento secondo l’OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e776" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e776" id="fnbck-d6e776" routerlink="./">7</a></sup>, di adempiere i requisiti dell’articolo 21 per le attività e le procedure di cui al capoverso 2.</p><p><sup>4</sup> Alla procedura per la designazione vanno applicate, per analogia, le disposizioni sulla designazione degli articoli 26–37 OAccD.</p><p><sup>5</sup> La procedura di notifica è retta dalle disposizioni sulla designazione dell’ARR. A titolo complementare si applica l’articolo 25 capoverso 1 OAccD.</p><p><sup>6</sup> Una designazione contiene i dettagli completi delle funzioni da svolgere, il riferimento alla pertinente specifica tecnica armonizzata e le caratteristiche essenziali per le quali l’organismo è competente.</p><p><sup>7</sup> Il riferimento a una specifica tecnica armonizzata non è tuttavia richiesto se l’organismo da designare svolgerà compiti di cui al capoverso 1 in uno dei seguenti settori:</p><dl><dt>a. </dt><dd>reazione al fuoco; </dd><dt>b. </dt><dd>resistenza al fuoco; </dd><dt>c. </dt><dd>comportamento in caso d’incendio esterno;</dd><dt>d. </dt><dd>potenza sonora; </dd><dt>e. </dt><dd>emissioni di sostanze pericolose.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e776"><sup><a fragment="#fnbck-d6e776" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e776" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Presunzione di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Un organismo designato da autorizzare per svolgere compiti di parte terza indipendente nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione, che dimostra di soddisfare i criteri delle norme di accreditamento armonizzate internazionali applicabili di cui al capoverso 2, o parti di essi, si presume che soddisfi i requisiti di cui all’articolo 21, purché le norme di accreditamento armonizzate applicabili prevedano tali requisiti.</p><p><sup>2</sup> Quali norme di accreditamento armonizzate di cui al capoverso 1 si applicano:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e831" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e831" id="fnbck-d6e831" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>per organismi di certificazione del prodotto (allegato 2 numero 2.1) e per organismi di certificazione del controllo della produzione in fabbrica (allegato 2 numero 2.2): allegato 2 lettera h OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e843" id="fnbck-d6e843" routerlink="./">9</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>per laboratori di prova (allegato 2 numero 2.3): allegato 2 lettera a OAccD.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e831"><sup><a fragment="#fnbck-d6e831" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e831" routerlink="./">8</a></sup> Correzione del 9 dic. 2014 (<a href="eli/oc/2014/737/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4439</a>).</p><p id="fn-d6e843"><sup><a fragment="#fnbck-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e843" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Modifica della notifica o della designazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. b e 15 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Se accerta o viene informato che un organismo designato non soddisfa più i requisiti di cui all’articolo 21 o non adempie i suoi obblighi, l’UFCL adotta le misure necessarie; il capitolo 3 dell’OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e866" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e866" id="fnbck-d6e866" routerlink="./">10</a></sup> si applica per analogia.</p><p><sup>2</sup> Se del caso, l’UFCL limita, sospende o ritira la notifica, secondo la gravità dell’inosservanza di tali requisiti o obblighi da parte dell’organismo designato.</p><p><sup>3</sup> In caso di ritiro, limitazione o sospensione della designazione, oppure di cessazione dell’attività dell’organismo designato, l’UFCL adotta le misure appropriate per garantire che le pratiche di tale organismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>siano evase da un altro organismo designato; oppure </dd><dt>b. </dt><dd>siano messe a disposizione delle autorità notificanti estere responsabili e delle autorità di vigilanza del mercato responsabili, su loro richiesta.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e866"><sup><a fragment="#fnbck-d6e866" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e866" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS<b> 946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Contestazione della competenza degli organismi designati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. b e 15 cpv. 1 LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’UFCL indaga su tutti i casi di cui viene a conoscenza riguardo a dubbi sulla competenza di un organismo designato o sul rispetto costante da parte dell’organismo designato dei requisiti cui è soggetto e delle responsabilità che gli incombono.</p><p><sup>2</sup> Per la verifica di un organismo riconosciuto nel quadro di accordi internazionali si applicano le pertinenti disposizioni di questi accordi.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Obblighi degli organismi designati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC)</p><p><sup>1</sup> Gli organismi designati svolgono compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione dei prodotti da costruzione in conformità con i sistemi applicabili di cui agli articoli 4–7.</p><p><sup>2</sup> Gli organismi designati effettuano le valutazioni e le verifiche di cui al capoverso 1 in modo trasparente nei confronti del fabbricante e in misura proporzionata. Vanno evitati oneri eccessivi agli operatori economici.</p><p><sup>3</sup> Se, nel corso dell’ispezione iniziale dello stabilimento di produzione e del controllo di produzione in fabbrica, un organismo designato accerta che il prodotto fabbricato non soddisfa la prestazione del prodotto attestata nella dichiarazione di prestazione, non rilascia alcun certificato e invita il fabbricante ad adottare le misure correttive appropriate.</p><p><sup>4</sup> Se, durante un controllo teso a verificare la costanza della prestazione del prodotto fabbricato, un organismo designato accerta che il prodotto da costruzione non ha più la stessa prestazione del prodotto–tipo, qualora necessario sospende o ritira il certificato e invita il fabbricante ad adottare misure correttive appropriate.</p><p><sup>5</sup> In mancanza di misure correttive o se queste non producono l’effetto desiderato, l’organismo designato limita, sospende o ritira il certificato, se opportuno.</p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Filiali e subappaltatori di organismi designati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC)</p><p><sup>1</sup> Un organismo designato può assegnare a un subappaltatore o trasferire a una filiale attività specifiche connesse a compiti di parte terza indipendente nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione se il cliente lo consente. </p><p><sup>2</sup> Se assegna un compito, un organismo designato garantisce che il subappaltatore o la filiale rispettino per analogia i requisiti di cui all’articolo 21 e informa l’UFCL di conseguenza. </p><p><sup>3</sup> L’organismo designato si assume l’intera responsabilità dei compiti eseguiti da eventuali subappaltatori o filiali, indipendentemente da dove questi ultimi abbiano sede. </p><p><sup>4</sup> L’organismo designato tiene a disposizione dell’UFCL i documenti pertinenti riguardanti la valutazione delle qualifiche di ogni subappaltatore o della filiale e i compiti svolti da questi ultimi a norma dell’allegato 2.</p></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Uso degli impianti al di fuori dei laboratori di prova dell’organismo designato</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC)</p><p><sup>1</sup> Su richiesta del fabbricante e ove giustificato da ragioni tecniche, economiche o logistiche, gli organismi designati possono decidere di effettuare, o di far effettuare sotto la loro supervisione, le prove di cui all’allegato 2 per i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione 1+, 1 e 3:</p><dl><dt>a. </dt><dd>negli stabilimenti di produzione usando le apparecchiature di prova del laboratorio interno del fabbricante; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>con l’autorizzazione preventiva del fabbricante, in un laboratorio esterno usando le apparecchiature di prova di tale laboratorio. </dd></dl><p><sup>2</sup> Gli organismi designati che operano al di fuori delle proprie strutture di prova accreditate, devono esservi specificamente autorizzati dall’organismo d’accreditamento svizzero. </p><p><sup>3</sup> Prima di effettuare le prove, l’organismo designato verifica se i requisiti del metodo di prova sono soddisfatti e valuta se: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’apparecchiatura di prova è dotata di un sistema di calibrazione adeguato ed è garantita la tracciabilità delle misurazioni; e</dd><dt>b. </dt><dd>la qualità dei risultati delle prove è garantita.</dd></dl></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Obbligo d’informazione per gli organismi designati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. c LProdC)</p><p><sup>1</sup> Gli organismi designati informano l’UFCL: </p><dl><dt>a. </dt><dd>di qualunque rifiuto, limitazione, sospensione o ritiro di certificati;</dd><dt>b. </dt><dd>di qualunque circostanza che influisca sulla portata e sui presupposti della designazione;</dd><dt>c. </dt><dd>di qualunque richiesta d’informazioni loro rivolta dagli organi di vigilanza del mercato; </dd><dt>d. </dt><dd>su richiesta, dei compiti di parte terza indipendente svolti nell’ambito della loro designazione in conformità con i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione nonché di ogni altra attività svolta, anche transfrontaliera e in subappalto. </dd></dl><p><sup>2</sup> Essi comunicano agli altri organismi designati ai sensi della presente ordinanza le constatazioni significative per la sicurezza di prodotti o per lo scambio di esperienze sulle misure concernenti la sicurezza.</p></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Coordinamento degli organismi designati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 15 cpv. 3 lett. d LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’UFCL garantisce che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sia istituito un sistema appropriato di coordinamento e di cooperazione tra organismi designati che funzioni correttamente sotto forma di gruppo svizzero di organismi designati;</dd><dt>b. </dt><dd>gli organismi designati svizzeri partecipino direttamente o per il tramite di un organismo che li rappresenta al lavoro del gruppo europeo di organismi notificati in conformità con le disposizioni dell’ARR.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il gruppo svizzero di organismi designati si organizza sotto la propria responsabilità.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Organismo di valutazione tecnica ufficiale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 17 cpv. 2 LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’organismo di valutazione tecnica ufficiale è il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa). Esso deve essere membro dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica.</p><p><sup>2</sup> Esso rilascia valutazioni tecniche europee in tutte le aree di prodotto di cui all’allegato 5.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Requisiti per ulteriori organismi di valutazione tecnica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 17 cpv. 7 LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’UFCL può nominare ulteriori organismi di valutazione tecnica per una o più aree di prodotto elencate nell’allegato 5.</p><p><sup>2</sup> Per la pertinente area di prodotto, l’organismo di valutazione tecnica, sulla base di un accreditamento secondo l’OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e1060" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1060" id="fnbck-d6e1060" routerlink="./">11</a></sup>, deve dimostrare nei confronti dell’UFCL di adempiere i requisiti di cui all’allegato 2 dell’ARR e all’allegato 6.</p><p><sup>3</sup> Un organismo di valutazione tecnica rende pubblico il suo organigramma e i nominativi dei membri dei suoi organi decisionali interni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1060"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1060" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1060" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Nomina di organismi di valutazione tecnica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 17 cpv. 7 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Alla procedura per la nomina di ulteriori organismi di valutazione tecnica vanno applicate, per analogia, le disposizioni sulla designazione degli articoli 26–37 OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e1083" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1083" id="fnbck-d6e1083" routerlink="./">12</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> L’UFCL comunica alla SECO, ai fini della notifica, la denominazione, l’indirizzo e le aree di prodotto per le quali è stato nominato l’organismo di valutazione tecnica.</p><p><sup>3</sup> L’UFCL controlla le attività e la competenza degli organismi di valutazione tecnica nominati, per analogia, secondo il capitolo 3 OAccD e li valuta in relazione ai rispettivi requisiti di cui all’allegato 2 dell’ARR e all’allegato 6.</p><p><sup>4</sup> Se un organismo di valutazione tecnica non soddisfa più i requisiti di cui all’articolo 32 capoverso 2, l’UFCL ritira la nomina di tale organismo di valutazione tecnica per la pertinente area di prodotto.</p><p><sup>5</sup> L’UFCL adotta orientamenti per la valutazione degli organismi di valutazione tecnica.</p><p><sup>6</sup> I capoversi 2, 3 e 5 si applicano per analogia anche all’organismo di valutazione tecnica ufficiale di cui all’articolo 31.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1083"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1083" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1083" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Coordinamento degli organismi di valutazione tecnica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 17 cpv. 4 e art. 18 cpv. 1 LProdC)</p><p>Gli organismi di valutazione tecnica domiciliati in Svizzera scelgono sempre per un anno un organismo che rappresenti gli organismi di valutazione tecnica svizzeri nell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Indennità a favore degli organismi di valutazione tecnica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 18 cpv. 2 LProdC)</p><p>Gli organismi di valutazione tecnica svizzeri ricevono un’indennità per l’attività di tutela degli interessi di standardizzazione della Svizzera in seno all’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica. L’indennità è concessa come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per l’ammontare dei costi effettivi in particolare per:<dl><dt>1. </dt><dd>le quote di adesione,</dd><dt>2. </dt><dd>le spese di viaggio;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>secondo una tariffa oraria di 200 franchi per il dispendio di tempo per la partecipazione alle sedute dell’organizzazione degli organismi di valutazione tecnica.</dd></dl></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Compiti del punto di contatto di prodotti da costruzione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 19 cpv. 3 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Su richiesta di un’autorità competente di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS o di un operatore economico, il punto di contatto di prodotti da costruzione mette a disposizione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le prescrizioni tecniche applicabili a un determinato prodotto da costruzione–tipo;</dd><dt>b. </dt><dd>le informazioni di contatto con gli organismi responsabili dell’esecuzione delle prescrizioni tecniche;</dd><dt>c. </dt><dd>le informazioni concernenti i mezzi di ricorso generalmente disponibili in caso di controversie tra le autorità competenti e un operatore economico;</dd><dt>d. </dt><dd>le informazioni concernenti le prescrizioni tecniche applicabili in Svizzera per incorporare, montare o installare un determinato prodotto da costruzione–tipo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per la messa a disposizione delle informazioni di cui al capoverso 1 lettere a–c, il punto di contatto di prodotti da costruzione non può chiedere alcuna indennità.</p><p><sup>3</sup> Il punto di contatto di prodotti da costruzione deve partecipare a reti di informazione internazionali per lo scambio di informazioni con punti di contatto di prodotti da costruzione esteri.</p><p><sup>4</sup> Il punto di contatto di prodotti da costruzione deve essere in grado di svolgere le proprie funzioni in modo da evitare conflitti di interessi.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Esecuzione, finanziamento e rimedi giuridici</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Organi di vigilanza del mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 29 cpv. 3 e 4 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Il controllo del rispetto delle prescrizioni sull’immissione in commercio spetta: alle organizzazioni specializzate designate dall’UFCL.</p><p><sup>2</sup> L’UFCL può affidare a uffici cantonali compiti di controllo.</p><p><sup>3</sup> L’UFCL disciplina le competenze degli organi di vigilanza del mercato secondo il capoverso 1.</p></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Collaborazione di altre autorità e organizzazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 29 cpv. 4 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Gli organi di esecuzione della legge del 13 marzo 1964<sup><a fragment="#fn-d6e1208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1208" id="fnbck-d6e1208" routerlink="./">13</a></sup> sul lavoro vigilano, nell’ambito della loro attività, affinché i datori di lavoro utilizzino prodotti da costruzione conformi alle prescrizioni di sicurezza.</p><p><sup>2</sup> Gli organi di esecuzione notificano all’UFCL e agli organi di vigilanza del mercato di cui all’articolo 37 capoverso 1 i prodotti che presentano o si presuppone presentino carenze in materia di sicurezza.</p><p><sup>3</sup> Gli organi di vigilanza del mercato possono chiedere all’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini<sup><a fragment="#fn-d6e1222" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1222" id="fnbck-d6e1222" routerlink="./">14</a></sup>, per un periodo limitato, informazioni sull’importazione di prodotti designati con precisione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1208"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1208" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1208" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/1966/57_57_57/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>822.11</b></a></p><p id="fn-d6e1222"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1222" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1222" routerlink="./">14</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/589/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 589</a>).</p></div></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Procedura degli organi di vigilanza del mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 34 cpv. 1 LProdC)</p><p>La legge federale del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e1247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1247" id="fnbck-d6e1247" routerlink="./">15</a></sup> sulla procedura amministrativa si applica parimenti agli organi di vigilanza del mercato non sottoposti al diritto pubblico.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1247"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1247" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Coordinamento e informazione degli organi di vigilanza del mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 29 LProdC)</p><p><sup>1</sup> L’UFCL coordina i compiti esecutivi degli organi di vigilanza del mercato, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’esecuzione di programmi di prove a campione;</dd><dt>b. </dt><dd>le misure correttive in caso di prodotti pericolosi o non conformi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli organi di vigilanza del mercato si informano reciprocamente e comunicano le loro informazioni all’UFCL.</p><p><sup>3</sup> Gli organi di vigilanza del mercato segnalano all’UFCL i prodotti che non soddisfano le prescrizioni di sicurezza indicando le misure necessarie.</p><p><sup>4</sup> Se emanano una decisione, gli organi di vigilanza del mercato ne inviano una copia all’UFCL.</p></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Commissione federale dei prodotti da costruzione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 30 LProdC)</p><p><sup>1</sup> La Commissione federale dei prodotti da costruzione (art. 30 LProdC) si compone di 15 membri al massimo. Essi rappresentano segnatamente gli interessi dell’industria edilizia, degli organismi designati, degli organi di normalizzazione, della ricerca e dei consumatori.</p><p><sup>2</sup> L’UFCL gestisce la segreteria.</p><p><sup>3</sup> La Commissione può formulare raccomandazioni.</p><p><sup>4</sup> Per adempiere i suoi compiti può far capo a specialisti indipendenti.</p></div></article><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 33 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Le autorità e le organizzazioni che svolgono compiti esecutivi in virtù della LProdC o della presente ordinanza riscuotono emolumenti se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i controlli nell’ambito della vigilanza del mercato hanno dato adito a contestazioni;</dd><dt>b. </dt><dd>un operatore economico o un organismo di cui alla Sezione 4 della presente ordinanza dispone decisioni o altri provvedimenti amministrativi. </dd></dl><p><sup>2</sup> Dette autorità e organizzazioni fatturano separatamente i costi delle prestazioni fornite da terzi.</p></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 33 LProdC)</p><p><sup>1</sup> I seguenti emolumenti vengono calcolati in funzione del dispendio di tempo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli emolumenti secondo l’articolo 42 capoverso 1;</dd><dt>b. </dt><dd>gli emolumenti per la nomina e i controlli di organismi designati e organismi di valutazione tecnica nominati.</dd></dl><p><sup>2</sup> La tariffa oraria ammonta a 200 franchi. Viene adeguata periodicamente dall’UFCL in base all’indice nazionale dei prezzi al consumo.</p><p><sup>3</sup> Per i controlli urgenti o effettuati al di fuori del normale orario di lavoro può essere riscosso un supplemento fino al 50 per cento dell’emolumento ordinario.</p></div></article><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Indennità per compiti di vigilanza del mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 33 cpv. 2 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Per i compiti di vigilanza del mercato svolti da autorità e organizzazioni private incaricate è concessa un’indennità pari all’ammontare dei costi effettivi (spese per beni e servizi e dispendio di tempo) per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’esecuzione di programmi di prove a campione;</dd><dt>b. </dt><dd>i controlli che non hanno dato adito a contestazioni.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’indennità è calcolata in base a una tariffa oraria di 200 franchi. L’indennità per il dispendio di tempo è retta dall’articolo 43 capoverso 2.</p></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 33 LProdC)</p><p><sup>1</sup> Se la presente ordinanza non dispone altrimenti, si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e1385" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1385" id="fnbck-d6e1385" routerlink="./">16</a></sup> sugli emolumenti (OgeEm).</p><p><sup>2</sup> Per i controlli e le decisioni degli organi di vigilanza del mercato secondo l’articolo 37 capoverso 1 si applicano per analogia gli articoli 2 e 6–14 OgeEm.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1385"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1385" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1385" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> <b></b>Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 27 novembre 2000<sup><a fragment="#fn-d6e1409" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1409" id="fnbck-d6e1409" routerlink="./">17</a></sup> sui prodotti da costruzione è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1409"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1409" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1409" routerlink="./">17</a></sup> [<a href="eli/oc/2001/18/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 100</a>; <b></b><a href="eli/oc/2006/657/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 4291 </a>IV; <b>2010</b> 2631 all. n. 4]</p></div></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° ottobre 2014.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti di base delle opere di costruzione</a></h2><div class="collapseable"><p>Per i settori qui di seguito si applicano i seguenti requisiti di base delle opere di costruzione:</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Resistenza meccanica e stabilità</a></h3><div class="collapseable"><p>Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che i carichi cui possono essere sottoposte durante la realizzazione e l’uso non provochino:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il crollo, totale o parziale, della costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>gravi e inammissibili deformazioni;</dd><dt>c. </dt><dd>danni ad altre parti delle opere di costruzione, o a impianti principali o accessori, in seguito a una grave deformazione degli elementi portanti;</dd><dt>d. </dt><dd>danni accidentali sproporzionati alla causa che li ha provocati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Sicurezza in caso di incendio</a></h3><div class="collapseable"><p>Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che, in caso di incendio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la capacità portante dell’edificio possa essere presunta per un periodo di tempo determinato;</dd><dt>b. </dt><dd>la generazione e la propagazione del fuoco e del fumo al loro interno siano limitate;</dd><dt>c. </dt><dd>la propagazione del fuoco a opere di costruzione vicine sia limitata;</dd><dt>d. </dt><dd>gli occupanti possano abbandonare le opere di costruzione o essere soccorsi in altro modo;</dd><dt>e. </dt><dd>si tenga conto della sicurezza delle squadre di soccorso.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3. Igiene, salute e ambiente</a></h3><div class="collapseable"><p>Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di vita<sup><a fragment="#fn-d6e1487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fn-d6e1487" id="fnbck-d6e1487" routerlink="./">18</a></sup>, una minaccia per l’igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione, in particolare a causa di uno dei seguenti eventi: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sviluppo di gas tossici;</dd><dt>b. </dt><dd>emissione di sostanze pericolose, composti organici volatili, gas a effetto serra o particolato pericoloso nell’aria interna o esterna;</dd><dt>c. </dt><dd>emissioni di radiazioni pericolose;</dd><dt>d. </dt><dd>dispersione di sostanze pericolose nelle falde acquifere, nelle acque marine, nelle acque di superficie o nel suolo;</dd><dt>e. </dt><dd>dispersione di sostanze pericolose nell’acqua potabile o di sostanze aventi un impatto negativo su di essa;</dd><dt>f. </dt><dd>scarico scorretto di acque reflue, emissione di gas di combustione o scorretta eliminazione di rifiuti solidi o liquidi;</dd><dt>g. </dt><dd>umidità in parti o sulle superfici delle opere di costruzione.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1487"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#fnbck-d6e1487" routerlink="./">18</a></sup> Secondo l’art. 2 n. 28 del Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio, versione della GU L 88 del 4.4.2011, pag. 5, per «ciclo di vita» s’intendono le fasi consecutive e collegate della vita di un prodotto da costruzione, dall’acquisizione della materia prima o dalla generazione a partire da risorse naturali allo smaltimento finale.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4. Sicurezza e accessibilità nell’uso</a></h3><div class="collapseable"><p>4.1 Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il loro funzionamento o uso non comporti rischi inaccettabili di incidenti o danni, come scivolamenti, cadute, collisioni, ustioni, folgorazioni, ferimenti a seguito di esplosioni o furti. </p><p>4.2 In particolare, le opere di costruzione devono essere progettate e realizzate tenendo conto dell’accessibilità e dell’utilizzo da parte di persone disabili.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5. Protezione contro il rumore</a></h3><div class="collapseable"><p>Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il rumore cui sono sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità si mantenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di lavoro.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_6" routerlink="./">6. Risparmio energetico e ritenzione del calore</a></h3><div class="collapseable"><p>Le opere di costruzione e i relativi impianti di riscaldamento, raffreddamento, illuminazione e aerazione devono essere concepiti e realizzati in modo che il consumo di energia richiesto durante l’uso sia moderato, tenuto conto degli occupanti e delle condizioni climatiche del luogo. Le opere di costruzione devono inoltre essere efficienti sotto il profilo energetico e durante la loro costruzione e demolizione deve essere utilizzata meno energia possibile.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_7"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_1/lvl_u1/lvl_7" routerlink="./">7. Uso sostenibile delle risorse naturali</a></h3><div class="collapseable"><p>Le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in modo che l’uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca in particolare quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il riutilizzo e la riciclabilità delle opere di costruzione, dei loro materiali e delle loro parti dopo la demolizione;</dd><dt>b. </dt><dd>la durabilità delle opere di costruzione;</dd><dt>c. </dt><dd>l’uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e secondarie ecologicamente compatibili.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione e organismi coinvolti</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione</a></h3><div class="collapseable"><p>Il fabbricante redige la dichiarazione di prestazione e determina il prodotto–tipo in base alle valutazioni e alle verifiche della costanza della prestazione effettuate secondo i seguenti sistemi:</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1" routerlink="./">1.1. Sistema 1+</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>a. </dt><dd>Il fabbricante effettua:<dl><dt>i. </dt><dd>il controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>ii. </dt><dd>altre prove su campioni prelevati nello stabilimento di fabbricazione in conformità con il piano di prova prescritto;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>l’organismo di certificazione del prodotto designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC decide in merito al rilascio, alla limitazione, alla sospensione o al ritiro del certificato di costanza della prestazione del prodotto da costruzione fondandosi sulle seguenti valutazioni e verifiche effettuate dallo stesso organismo:<dl><dt>i. </dt><dd>una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto,</dd><dt>ii. </dt><dd>ispezione iniziale dello stabilimento di fabbricazione e del controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>iii. </dt><dd>sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>iv. </dt><dd>prove di controllo di campioni prelevati dall’organismo di certificazione del prodotto nello stabilimento di fabbricazione o nei depositi del fabbricante.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2" routerlink="./">1.2. Sistema 1</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>a. </dt><dd>Il fabbricante effettua:<dl><dt>i. </dt><dd>il controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>ii. </dt><dd>altre prove su campioni prelevati nello stabilimento di fabbricazione in conformità con il piano di prova prescritto;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>l’organismo di certificazione del prodotto designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC decide in merito al rilascio, alla limitazione, alla sospensione o al ritiro del certificato di costanza della prestazione del prodotto da costruzione fondandosi sulle seguenti valutazioni e verifiche effettuate dallo stesso organismo:<dl><dt>i. </dt><dd>una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto,</dd><dt>ii. </dt><dd>ispezione iniziale dello stabilimento di fabbricazione e del controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>iii. </dt><dd>sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produzione in fabbrica.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3" routerlink="./">1.3. Sistema 2+</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>a. </dt><dd>Il fabbricante effettua:<dl><dt>i. </dt><dd>una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto,</dd><dt>ii. </dt><dd>il controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>iii. </dt><dd>altre prove su campioni prelevati nello stabilimento di fabbricazione in conformità con il piano di prova prescritto;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>l’organismo di certificazione del controllo della produzione in fabbrica designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC decide in merito al rilascio, alla limitazione, alla sospensione o al ritiro del certificato di conformità del controllo della produzione in fabbrica fondandosi sulle seguenti valutazioni e verifiche effettuate dallo stesso organismo:<dl><dt>i. </dt><dd>ispezione iniziale dello stabilimento di fabbricazione e del controllo della produzione in fabbrica,</dd><dt>ii. </dt><dd>sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produzione in fabbrica.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_4"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_4" routerlink="./">1.4. Sistema 3</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>a. </dt><dd>Il fabbricante effettua il controllo della produzione in fabbrica;</dd><dt>b. </dt><dd>il laboratorio di prova designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC valuta la prestazione in base a prove (sulla scorta del campionamento effettuato dal fabbricante), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_5"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_5" routerlink="./">1.5. Sistema 4</a></h4><div class="collapseable"><dl><dt>a. </dt><dd>Il fabbricante effettua:<dl><dt>i. </dt><dd>una valutazione della prestazione del prodotto da costruzione in base a prove (compreso il campionamento), a calcoli, a valori desunti da tabelle o a una documentazione descrittiva del prodotto,</dd><dt>ii. </dt><dd>il controllo della produzione in fabbrica;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>l’organismo designato o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC non ha compiti da svolgere.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_6"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_6" routerlink="./">1.6. Prodotti da costruzione per i quali è stata rilasciata una valutazione tecnica europea</a></h4><div class="collapseable"><p>Gli organismi designati o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC che svolgono i compiti indicati per i sistemi 1+, 1 e 3, come pure i fabbricanti che svolgono i compiti indicati per i sistemi 2+ e 4, assumono quale valutazione della prestazione del prodotto da costruzione la valutazione tecnica europea rilasciata per tale prodotto. Gli organismi designati o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC e i fabbricanti non svolgono quindi i compiti di cui ai punti 1.1 b) i), 1.2 b) i), 1.3 a) i), 1.4 b) e 1.5 a) i).</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Organismi coinvolti nella valutazione e nella verifica della costanza della prestazione</a></h3><div class="collapseable"><p>Riguardo alla funzione degli organismi designati o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC, coinvolti nella valutazione e nella verifica della costanza della prestazione dei prodotti da costruzione, si distingue tra:</p><dl><dt>1. </dt><dd>organismo di certificazione del prodotto: un organismo designato secondo la sezione 4 per certificare la costanza della prestazione o riconosciuto per tale attività secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC;</dd><dt>2. </dt><dd>organismo di certificazione del controllo della produzione in fabbrica: un organismo designato secondo la sezione 4 per certificare il controllo della produzione in fabbrica o riconosciuto per tale attività secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC;</dd><dt>3. </dt><dd>laboratorio di prova: un laboratorio designato secondo la sezione 4 o riconosciuto secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC che misura, esamina, verifica, calcola o valuta in altro modo la prestazione dei prodotti da costruzione.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 8 cpv. 5)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di prestazione</a></h2><div class="collapseable"><p>n. </p><dl><dt>1. </dt><dd>Codice di identificazione unico del prodotto–tipo: </dd><dt>2. </dt><dd>Uso o usi: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt>3. </dt><dd>Fabbricante: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt>4. </dt><dd>Mandatario: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt>5. </dt><dd>Sistema o sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt>6. a) Norma armonizzata: </dt><dd class="clearfix"></dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt></dt><dd>Organismo o organismi designati secondo la sezione 4 o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt>6. b) </dt><dd>Documento per la valutazione europea: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt></dt><dd>Valutazione tecnica europea: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt></dt><dd>Organismo di valutazione tecnica: </dd><dt></dt><dd>Organismo o organismi designati secondo la sezione 4 o riconosciuti secondo l’articolo 6 capoverso 2 lettera b LProdC: </dd><dt>7. </dt><dd>Prestazione o prestazioni dichiarate: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd><dt>8. </dt><dd>Documentazione adeguata per i fini di cui agli articoli 5–7: </dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>La prestazione del prodotto sopra indicato è conforme alla o alle prestazioni dichiarate. La presente dichiarazione di prestazione è rilasciata in conformità alle pertinenti disposizioni legali sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante.</p><p>Firmata a nome e per conto del fabbricante da:</p><p>[nome] </p><p>[luogo] [data] </p><p>[firma] </p><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 21 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti per gli organismi designati</a></h2><div class="collapseable"><p>1. Un organismo designato svizzero è istituito a norma del diritto svizzero e ha personalità giuridica. </p><p>2. Un organismo designato è un organismo terzo indipendente dall’organizzazione o dal prodotto da costruzione che esso valuta. </p><p>Un organismo appartenente a un’associazione di imprese o a una federazione professionale che rappresenti imprese coinvolte nella progettazione, fabbricazione, fornitura, assemblaggio, utilizzazione o manutenzione di prodotti da costruzione che esso valuta, può essere considerato un organismo di tale tipo purché siano dimostrate la sua indipendenza e l’assenza di qualsiasi conflitto d’interesse.</p><p>3. Un organismo designato, il suo gruppo dirigente e il personale che ha la responsabilità di svolgere compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione non devono essere i progettisti, i fabbricanti, i fornitori, gli installatori, gli acquirenti, i proprietari, gli utilizzatori o gli addetti alla manutenzione dei prodotti da costruzione che egli valuta, né mandatari di una qualunque di tali parti.</p><p>4. Un organismo designato, il suo gruppo dirigente e il personale che ha la responsabilità di svolgere compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione si astengono dall’intervenire direttamente nella progettazione, fabbricazione o costruzione, commercializzazione, installazione, utilizzazione o manutenzione di tali prodotti da costruzione, né rappresentano le parti impegnate in tali attività. Essi non intraprendono alcuna attività che possa essere in conflitto con la loro indipendenza di giudizio e la loro integrità per quanto riguarda le attività per le quali sono stati designati. Ciò vale in particolare per i servizi di consulenza. </p><p>5. Un organismo designato garantisce che le attività delle sue affiliate o dei suoi subappaltatori non incidano negativamente sulla riservatezza, l’obiettività e l’imparzialità delle sue attività di valutazione e/o verifica. </p><p>6. Nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione un organismo designato e il suo personale devono svolgere i compiti di parte terza al massimo livello di integrità professionale e di competenza tecnica richiesta nel campo specifico e si sottraggono a tutte le pressioni e gli incentivi, soprattutto finanziari, che possano influenzare il loro giudizio o i risultati della loro attività di valutazione e/o verifica, specialmente se provengono da persone o gruppi interessati ai risultati di tali attività.</p><p>7. Un organismo designato è in grado di svolgere tutti i compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione assegnati a tale organismo ai sensi dell’allegato 2 e per le quali è stato designato, sia che tali compiti siano svolti dall’organismo designato stesso o che lo siano a suo nome e sotto la sua responsabilità.</p><p>8. In ogni momento e per ogni sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione, nonché per ogni tipo o categoria di prodotti da costruzione, caratteristiche essenziali e compiti per i quali è stato designato, l’organismo designato deve disporre:</p><dl><dt>a. </dt><dd>del personale necessario con conoscenze tecniche ed esperienza sufficienti e adeguate allo svolgimento dei compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione; </dd><dt>b. </dt><dd>delle descrizioni delle procedure necessarie con cui si effettua la valutazione della prestazione, a garanzia della trasparenza e della capacità di riprodurre tali procedure; esso predispone politiche e procedure appropriate che distinguano i compiti che svolge in qualità di organismo designato dalle altre attività;</dd><dt>c. </dt><dd>delle procedure necessarie per svolgere le sue attività che tengano debitamente conto delle dimensioni di un’impresa, del settore in cui opera, della sua struttura, del grado di complessità della tecnologia del prodotto in questione e della natura seriale o di massa del processo di produzione. </dd></dl><p>9. Un organismo designato dispone dei mezzi necessari per eseguire in modo appropriato i compiti tecnici e amministrativi connessi alle attività per le quali è stato designato e ha accesso all’insieme delle apparecchiature o degli impianti necessari.</p><p>10. Il personale che ha la responsabilità di svolgere le attività per le quali l’organismo è stato designato possiede:</p><dl><dt>a. </dt><dd>una solida formazione tecnica e professionale che copra tutti i compiti di parte terza nel processo di valutazione e verifica della costanza della prestazione nell’ambito per il quale l’organismo è stato designato; </dd><dt>b. </dt><dd>conoscenze soddisfacenti dei requisiti relativi alle valutazioni e verifiche che esso effettua e l’autorità necessaria a eseguire tali operazioni; </dd><dt>c. </dt><dd>conoscenza e comprensione adeguate delle specifiche tecniche armonizzate applicabili e delle pertinenti disposizioni della LProdC e della presente ordinanza; </dd><dt>d. </dt><dd>la capacità di redigere i certificati, la documentazione e le relazioni per dimostrare che le valutazioni e le verifiche sono state eseguite. </dd></dl><p>11. L’organismo designato, il suo gruppo dirigente e il personale addetto alle valutazioni devono essere imparziali. </p><p>La remunerazione del gruppo dirigente dell’organismo designato e del personale addetto alle valutazioni non dipende dal numero di valutazioni effettuate o dai risultati di tali valutazioni.</p><p>12. Un organismo designato sottoscrive un’assicurazione di responsabilità civile a meno che detta responsabilità non sia coperta da un’autorità statale o che l’autorità statale stessa non sia direttamente responsabile della valutazione e/o verifica.</p><p>13. L’UFCL può fissare requisiti minimi concernenti l’estensione e la somma della copertura per l’assicurazione di responsabilità civile per l’entità e il tipo di rischi assunti probabilmente dall’organismo designato.</p><p>14. Il personale dell’organismo designato è tenuto al segreto professionale riguardo a tutte le informazioni ottenute nello svolgimento dei suoi compiti ai sensi dell’allegato 2, tranne che nei confronti dell’UFCL. Sono tutelati i diritti di proprietà. </p><p>15. L’organismo designato partecipa alle attività di normalizzazione pertinenti e alle attività del gruppo di coordinamento europeo degli organismi designati e del gruppo di coordinamento svizzero degli organismi designati, o garantisce che il suo personale addetto alle valutazioni ne sia informato. Deve applicare in linea generale le decisioni e i documenti amministrativi prodotti dal primo gruppo di coordinamento menzionato.</p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 31 cpv. 2 e 32 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Aree di prodotto dell’attività degli organismi <br/>di valutazione tecnica</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Codice dell’area</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Area di prodotto</p></th></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Prodotti prefabbricati in calcestruzzo normale/alleggerito/aerato autoclavato</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Porte, finestre, chiusure oscuranti, cancelli e prodotti correlati</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Membrane, comprese membrane ad applicazione liquida e kit (per il contenimento dell’acqua e/o del vapore acqueo)</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Prodotti per isolamento termico<br/>kit/sistemi compositi di isolamento</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/pPrChange" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">Appoggi strutturali<br/>perni per connessioni strutturali</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Camini, condotti e prodotti specifici</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Prodotti in gesso</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Geotessili, geomembrane e prodotti correlati</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Facciate continue/rivestimenti/vetrature strutturali</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Impianti fissi antincendio (allarme/rivelazione/segnalazione di incendio, impianti fissi di estinzione incendi, sistemi per il controllo di fumo e di calore e sistemi di prevenzione e protezione dalle esplosioni)</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Impianti sanitari</p></td></tr><tr><td><p>12</p></td><td><p>Impianti fissi per il traffico, apparecchiature stradali</p></td></tr><tr><td><p>13</p></td><td><p>Prodotti/elementi e accessori in legno per strutture</p></td></tr><tr><td><p>14</p></td><td><p>Pannelli ed elementi a base di legno</p></td></tr><tr><td><p>15</p></td><td><p>Cementi, calci e altri leganti idraulici</p></td></tr><tr><td><p>16</p></td><td><p>Acciaio per calcestruzzo armato e precompresso (e accessori) <br/>sistemi per la post-tensione del calcestruzzo</p></td></tr><tr><td><p>17</p></td><td><p>Muratura e prodotti connessi<br/>blocchi in muratura, malte e accessori</p></td></tr><tr><td><p>18</p></td><td><p>Prodotti per reti fognarie</p></td></tr><tr><td><p>19</p></td><td><p>Pavimentazioni</p></td></tr><tr><td><p msg:wcstyle02-2="loose pPr/pPrChange" xmlns:msg="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:message">20</p></td><td><p>Prodotti e accessori per strutture metalliche</p></td></tr><tr><td><p>21</p></td><td><p>Finiture interne ed esterne di pareti e soffitti<br/>kit divisori interni</p></td></tr><tr><td><p>22</p></td><td><p>Coperture, lucernari, finestre per tetti e accessori<br/>kit per coperture</p></td></tr><tr><td><p>23</p></td><td><p>Prodotti per la costruzione di strade</p></td></tr><tr><td><p>24</p></td><td><p>Aggregati</p></td></tr><tr><td><p>25</p></td><td><p>Adesivi per costruzione</p></td></tr><tr><td><p>26</p></td><td><p>Prodotti relativi a calcestruzzo, malta e malta per iniezione,</p></td></tr><tr><td><p>27</p></td><td><p>Apparecchiature da riscaldamento</p></td></tr><tr><td><p>28</p></td><td><p>Condotte, serbatoi e accessori non a contatto con acqua destinata al consumo umano</p></td></tr><tr><td><p>29</p></td><td><p>Prodotti da costruzione in contatto con acqua destinata al consumo umano</p></td></tr><tr><td><p>30</p></td><td><p>Prodotti in vetro piano, profilato e a blocchi</p></td></tr><tr><td><p>31</p></td><td><p>Cavi elettrici, di controllo e di comunicazione</p></td></tr><tr><td><p>32</p></td><td><p>Mastici per giunti</p></td></tr><tr><td><p>33</p></td><td><p>Fissaggi</p></td></tr><tr><td><p>34</p></td><td><p>Kit per edifici, unità, elementi prefabbricati</p></td></tr><tr><td><p>35</p></td><td><p>Dispositivi tagliafuoco, sigillanti e prodotti protettivi dal fuoco<br/>prodotti ignifughi</p></td></tr><tr><td><p>36</p></td><td><p>Ulteriori/altri</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 6</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 32 cpv. 2 e 33 cpv. 3)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/496/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti degli organismi di valutazione tecnica</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Competenza</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Descrizione della competenza</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Requisiti</p></th></tr><tr><td><p>1. Analisi dei rischi</p></td><td><p></p></td><td><p>Individuare possibili rischi e benefici dell’uso di prodotti da costruzione innovativi in mancanza di informazioni tecniche confermate / consolidate riguardo alle loro prestazioni una volta installati nelle opere di costruzione.</p></td><td><p></p></td><td><p>Un organismo di valutazione tecnica ha personalità giuridica. </p><p>Esso è indipendente dalle parti interessate e da ogni tipo di interesse particolare.</p><p>Un organismo di valutazione tecnica dispone inoltre di personale con le seguenti caratteristiche: </p><dl><dt>a) </dt><dd>obiettività e solida capacità di giudizio tecnico; </dd><dt>b) </dt><dd>conoscenza approfondita della normativa vigente e degli altri requisiti in vigore nello Stato membro in cui è designato, riguardo alle aree di prodotto per le quali deve essere designato; </dd><dt>c) </dt><dd>comprensione generale della pratica costruttiva e conoscenza tecnica dettagliata nelle aree di prodotto per le quali deve essere designato; </dd><dt>d) </dt><dd>conoscenza approfondita degli aspetti tecnici del processo di costruzione e dei rischi specifici a esso connessi; </dd><dt>e) </dt><dd>conoscenza approfondita delle norme armonizzate designate e dei metodi di prova nelle aree di prodotto per le quali deve essere designato; </dd><dt>f) </dt><dd>adeguate competenze linguistiche. </dd></dl><p>La retribuzione del personale dell’organismo di valutazione tecnica non dipende dal numero di valutazioni effettuate né dai risultanti di tali valutazioni.</p></td></tr><tr><td><p>2. Determinazione dei criteri tecnici</p></td><td><p></p></td><td><p>Tradurre il risultato di analisi dei rischi in criteri tecnici per valutare il comportamento e la prestazione dei prodotti da costruzione rispetto al soddisfacimento delle normative applicabili;</p><p>fornire l’informazione tecnica necessaria a coloro che partecipano al processo di costruzione come potenziali utilizzatori dei prodotti da costruzione (fabbricanti, progettisti, contraenti, installatori).</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>3. Definizione dei metodi di valutazione</p></td><td><p></p></td><td><p>Concepire e convalidare metodi (prove o calcoli) atti a valutare la prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle caratteristiche essenziali, tenendo conto dell’attuale stato della tecnica.</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>4. Determinazione del controllo specifico della produzione in fabbrica</p></td><td><p></p></td><td><p>Comprendere e valutare il processo di fabbricazione del prodotto specifico per individuare misure atte a garantire la costanza del prodotto durante il processo di fabbricazione.</p></td><td><p></p></td><td><p>Riguardo al controllo della produzione in fabbrica, un organismo di valutazione tecnica dispone di personale con adeguate conoscenze della relazione tra processi produttivi e caratteristiche del prodotto.</p></td></tr><tr><td><p>5. Valutazione del prodotto</p></td><td><p></p></td><td><p>Riguardo alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione, valutarne le prestazioni in base a metodi e a criteri armonizzati.</p></td><td><p></p></td><td><p>Oltre ai requisiti di cui ai punti 1, 2 e 3, un organismo di valutazione tecnica dispone dei mezzi necessari e dell’attrezzatura per valutare le prestazioni in relazione alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione nell’ambito delle aree di prodotto per le quali deve essere designato.</p></td></tr><tr><td><p>6. Gestione generale</p></td><td><p></p></td><td><p>Garantire coerenza, affidabilità, obiettività e tracciabilità applicando costantemente adeguati metodi gestionali.</p></td><td><p></p></td><td><p>Un organismo di valutazione tecnica:</p><dl><dt>a) </dt><dd>ha dato prova di rispettare i comportamenti amministrativi corretti;</dd><dt>b) </dt><dd>dispone di una politica e procedure di sostegno ai fini della riservatezza delle informazioni sensibili nell’ambito dell’organismo di valutazione tecnica e di tutti i suoi partner;</dd><dt>c) </dt><dd>dispone di un sistema di controllo dei documenti che garantisca registrazione, tracciabilità, manutenzione e archiviazione di tutti i documenti pertinenti;</dd><dt>d) </dt><dd>dispone di un meccanismo di audit interno e di analisi gestionale per il regolare controllo della conformità ad appropriati metodi di gestione;</dd><dt>e) </dt><dd>dispone di una procedura per trattare obiettivamente ricorsi e reclami.</dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | b8774aae-93c0-44e6-8dd7-3c442c45d4f5 | Ordinanza dell’UFCL sulla designazione di atti normativi d’esecuzione e atti normativi delegati europei relativi a prodotti da costruzione | 933.011.3 | true | 2020-11-01T00:00:00 | 2014-09-10T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30375/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2014/510/it | RS 933.011.3 1 Ordinanza dell’UFCL sulla designazione di atti normativi d’esecuzione e atti normativi delegati europei relativi a prodotti da costruzione del 10 settembre 2014 (Stato 1° novembre 2020) L’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), previa consultazione della Segreteria di Stato dell’economia e della Commissione federale dei prodotti da costruzione, visti gli articoli 2 capoverso 1, 3, 4 capoverso 2, 9 capoverso 4 e 20 capoversi 2 e 3 dell’ordinanza del 27 agosto 20141 sui prodotti da costruzione (OProdC),2 ordina: Art. 13 Quali prescrizioni tecniche per l’esecuzione della legge del 21 marzo 20144 sui prodotti da costruzione (LProdC) e dell’OProdC si applicano gli atti normativi dell’Unione europea di cui agli allegati 1 e 2. Art. 2 La presente ordinanza entra in vigore il 1° ottobre 2014. RU 2014 3021 1 RS 933.01 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’UFCL del 24 nov. 2014, in vigore dal 15 dic. 2014 (RU 2014 4233). 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’UFCL del 24 nov. 2014, in vigore dal 15 dic. 2014 (RU 2014 4233). 4 RS 933.0 933.011.3 Edilizia 2 933.011.3 Allegato 15 (art. 1) Atti normativi d’esecuzione dell’Unione europea secondo l’articolo 65 capoverso 2 del regolamento (UE) n. 305/2011 con riferimento alla direttiva 89/106/CEE abrogata Gli atti normativi d’esecuzione applicabili nell’Unione europea in virtù dell’arti- colo 65 capoverso 2 del regolamento (UE) n. 305/20116 sono elencati nell’alle- gato 1, capitolo 16, sezione I dell’Accordo del 21 giugno 19997 tra la Confedera- zione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità in quanto atti normativi dell’Unione europea. Fintanto che sono validi anche nell’Unione europea, questi atti normativi d’esecuzione sono disposizioni d’esecuzione ai sensi dell’articolo 35 capoverso 3 LProdC8. 5 Introdotto dal n. II cpv. 2 dell’O dell’UFCL del 24 nov. 2014, in vigore dal 15 dic. 2014 (RU 2014 4233). 6 Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio, GU L 88 del 4.4.2011, pag. 5. 7 RS 0.946.526.81 8 RS 933.0 Designazione di atti normativi d’esecuzione e atti normativi delegati europei relativi a prodotti da costruzione. O dell’UFCL 3 933.011.3 Allegato 29 (art. 1) Atti normativi d’esecuzione e atti normativi delegati dell’Unione europea secondo il regolamento (UE) n. 305/2011 Gli atti normativi qui appresso sono disposizioni d’esecuzione ai sensi dell’articolo 35 capoverso 3 LProdC10. Categoria Atto normativo dell’Unione europea Definizione dei sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili a prodotti da costruzione, a famiglie di prodotti da costruzione o a una determinata caratteristica essenziale (art. 4 cpv. 2 OProdC) Decisione delegata (UE) 2019/1764 della Commissione, del 14 marzo 2019, che integra il regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i sistemi applicabili per la valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei kit per parapetti e dei kit per ringhiere destinati a essere utilizzati nelle opere di costruzione al solo scopo di evitare cadute e non soggetti a carichi verticali della struttura, versione della GU L 270 del 24.10.2019, pag. 81. Definizione delle classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione (art. 3 lett. a OProdC) Regolamento delegato (UE) 2019/1342 della Commissione, del 14 marzo 2019, che integra il regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio stabi- lendo classi di prestazione in relazione alla permeabilità all’aria per i lucernari di materie plastiche e di vetro e le botole sul tetto, versione della GU L 211 del 12.8.2019, pag. 1. Definizione delle classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione (art. 3 lett. a OProdC) Regolamento delegato (UE) 2019/1188 della Commissione, del 14 marzo 2019, che integra il regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio mediante la definizione di classi di prestazione in relazione alla resistenza al vento per le tende esterne e i tendoni, versione della GU L 187 del 12.7.2019, pag. 11. Definizione delle classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione (art. 3 lett. a OProdC) Regolamento delegato (UE) 2017/1475 della Commissione, del 26 gennaio 2017, relativo alla classificazione della prestazione di resistenza al gelo per le tegole di laterizio ai sensi della norma EN 1304 in applicazione del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 211 del 17.8.2017, pag. 1. Definizione delle classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione (art. 3 lett. a OProdC) Regolamento delegato (UE) 2017/959 della Commissione, del 24 febbraio 2017, sulla classificazione dell’assesta- mento orizzontale e dell’assorbimento d’acqua a breve termine dei prodotti di cellulosa sfusa (LFCI) per isolamento termico realizzato in sito ai sensi della norma EN 15101-1 in conformità del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 145 dell’8.6.2017, pag. 1. 9 Originario all. Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’UFCL del 22 set. 2020, in vigore dal 1° nov. 2020 (RU 2020 4323). 10 RS 933.0 Edilizia 4 933.011.3 Categoria Atto normativo dell’Unione europea Definizione delle classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali di un prodotto da costruzione (art. 3 lett. a OProdC) Regolamento delegato (UE) 2016/364 della Commissione, del 1° luglio 2015, relativo alla classificazione della presta- zione dei prodotti da costruzione in relazione alla reazione al fuoco a norma del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 68 del 15.3.2016, pag. 4. Classificazione di prodotti da costruzione senza prove in determinati livelli o classi di prestazione (art. 3 lett. b OProdC) Regolamento delegato (UE) 2017/2293 della Commissione, del 3 agosto 2017, relativo alle condizioni di classifica- zione, senza prove, dei prodotti in legno lamellare a strati incrociati contemplati dalla norma armonizzata EN 16351 e dei prodotti in LVL contemplati dalla norma armonizzata EN 14374 riguardo alla loro reazione al fuoco, versione della GU L 329 del 13.12.2017, pag. 1. Classificazione di prodotti da costruzione senza prove in determinati livelli o classi di prestazione (art. 3 lett. b OProdC) Regolamento delegato (UE) 2017/1228 della Commissione, del 20 marzo 2017, relativo alle condizioni di classifica- zione, senza prove, degli intonaci esterni ed interni a base di leganti organici contemplati dalla norma armonizzata EN 15824 e delle malte per intonaci contemplate dalla norma armonizzata EN 998-1 per quanto riguarda la loro reazione al fuoco, versione della GU L 177 dell’8.7.2017, pag. 4. Classificazione di prodotti da costruzione senza prove in determinati livelli o classi di prestazione (art. 3 lett. b OProdC) Regolamento delegato (UE) 2017/1227 della Commissione, del 20 marzo 2017, relativo alle condizioni di classifica- zione, senza prove, dei prodotti di legno lamellare incollato contemplati dalla norma armonizzata EN 14080 e dei prodotti di legno massiccio strutturale giuntato a dita contemplati dalla norma armonizzata EN 15497 per quanto riguarda la loro reazione al fuoco, e che modifica la deci- sione 2005/610/CE, versione della GU L 177 dell’8.7.2017, pag. 1. Classificazione di prodotti da costruzione senza prove in determinati livelli o classi di prestazione (art. 3 lett. b OProdC) Regolamento delegato (UE) n. 1293/2014 della Commis- sione, del 17 luglio 2014, relativo alle condizioni per la classificazione, senza prove, dei profili e dei bordi di metallo per intonaco interno oggetto della norma armonizzata EN 13658-1, dei profili e dei bordi di metallo per intonaco esterno oggetto della norma EN 13658-2 e dei profili metallici oggetto della norma EN 14353, per quanto riguarda la loro reazione all’azione dell’incendio, versione della GU L 349 del 5.12.2014, pag. 29. Classificazione di prodotti da costruzione senza prove in determinati livelli o classi di prestazione (art. 3 lett. b OProdC) Regolamento delegato (UE) n. 1292/2014 della Commis- sione, del 17 luglio 2014, relativo alle condizioni per la classificazione senza ulteriori prove di alcune pavimenta- zioni in legno non verniciate conformi alla norma EN 14342 per quanto riguarda la loro reazione al fuoco, versione della GU L 349 del 5.12.2014, pag. 27. Designazione di atti normativi d’esecuzione e atti normativi delegati europei relativi a prodotti da costruzione. O dell’UFCL 5 933.011.3 Categoria Atto normativo dell’Unione europea Classificazione di prodotti da costruzione senza prove in determinati livelli o classi di prestazione (art. 3 lett. b OProdC) Regolamento delegato (UE) n. 1291/2014 della Commis- sione, del 16 luglio 2014, relativo alle condizioni di classi- ficazione, senza prove, dei pannelli a base di legno oggetto della norma EN 13986 e dei rivestimenti e pannelli in legno massiccio oggetto della norma EN 14915 per quanto riguarda la loro capacità di protezione dal fuoco se impiegati come rivestimento per pareti e soffitti, versione della GU L 349 del 5.12.2014, pag. 25. Definizione dei sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili a prodotti da costruzione, a famiglie di prodotti da costruzione o a una determinata caratteristica essenziale (art. 4 cpv. 2 OProdC) Decisione delegata (UE) 2018/779 della Commissione, del 19 febbraio 2018 relativa ai sistemi applicabili per la valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei pannelli a sandwich con facce metalliche per impiego strutturale in conformità al regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 131 del 29.5.2018, pag. 23. Definizione dei sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili a prodotti da costruzione, a famiglie di prodotti da costruzione o a una determinata caratteristica essenziale (art. 4 cpv. 2 OProdC) Decisione delegata (UE) 2018/771 della Commissione, del 25 gennaio 2018, relativa al sistema applicabile per la valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei dispositivi di ancoraggio utilizzati per lavori di costruzione e destinati a prevenire o impedire le cadute delle persone dall’alto a norma del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 129 del 25.5.2018, pag. 82. Definizione dei sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili a prodotti da costruzione, a famiglie di prodotti da costruzione o a una determinata caratteristica essenziale (art. 4 cpv. 2 OProdC) Decisione delegata (UE) 2015/1959 della Commissione, del 1° luglio 2015, relativa ai sistemi applicabili per la valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei prodotti per il trattamento delle acque reflue a norma del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 284 del 30.10.2015, pag. 184. Definizione dei sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili a prodotti da costruzione, a famiglie di prodotti da costruzione o a una determinata caratteristica essenziale (art. 4 cpv. 2 OProdC) Decisione delegata (UE) 2015/1958 della Commissione, del 1° luglio 2015, relativa ai sistemi applicabili per la valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei prodotti geosintetici e dei prodotti correlati a norma del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 284 del 30.10.2015, pag. 181. Edilizia 6 933.011.3 Categoria Atto normativo dell’Unione europea Definizione dei sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione applicabili a prodotti da costruzione, a famiglie di prodotti da costruzione o a una determinata caratteristica essenziale (art. 4 cpv. 2 OProdC) Decisione delegata (UE) 2015/1936 della Commissione, dell’8 luglio 2015, relativa ai sistemi applicabili per la valutazione e la verifica della costanza della prestazione dei condotti e dei tubi di ventilazione dell’aria a norma del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, versione della GU L 282 del 28.10.2015, pag. 34. Condizioni per la messa a disposizione della dichiarazione di prestazione per i prodotti da costruzione su un sito web (art. 9 cpv. 4 lett. a OProdC) Regolamento delegato (UE) n. 157/2014 della Commis- sione, del 30 ottobre 2013, relativo alle condizioni per rendere disponibile su un sito web una dichiarazione di prestazione per i prodotti da costruzione, versione della GU L 52 del 21.2.2014, pag. 1. Definizione del formato delle valutazioni tecniche europee (art. 20 cpv. 2 OProdC) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1062/2013 della Commissione, del 30 ottobre 2013, relativo al formato della valutazione tecnica europea per i prodotti da costruzione, versione della GU L 289 del 31.10.2013, pag. 42. | ||||
ch | it | 9062ac97-5035-48db-b29a-278324a6ec0d | Legge federale concernente le imprese d’armamento della Confederazione | LIAC | 934.21 | true | 2012-01-01T00:00:00 | 1997-10-10T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26200/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it | RS 934.21 1 Legge federale concernente le imprese d’armamento della Confederazione (LIAC) del 10 ottobre 1997 (Stato 1° gennaio 2012) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 64 della Costituzione federale1 (Cost.);2 visto il messaggio del Consiglio federale del 16 aprile 19973, decreta: Art. 1 Imprese d’armamento 1 Per assicurare l’equipaggiamento dell’esercito, nella misura in cui non competa ai Cantoni, la Confederazione può gestire imprese d’armamento, costituire società anonime di diritto privato o partecipare a tali società. 2 Il Consiglio federale ha la facoltà di costituire società anonime di diritto privato a nome della Confederazione, di acquistare e di cedere partecipazioni in tali società. Esso disciplina i dettagli. Art. 2 Attività Le imprese d’armamento eseguono le ordinazioni del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS)4 e di terzi nel rispetto dei principi dell’economia di mercato. Art. 3 Società di partecipazione 1 Le partecipazioni della Confederazione nelle società anonime sono esercitate per mezzo di una società di partecipazione nella forma di una società anonima di diritto privato. 1bis Il Consiglio federale definisce ogni quattro anni gli obiettivi strategici della società di partecipazione.5 RU 1998 1202 1 [CS 1 3]. A questa disp. corrisponde ora l’art. 122 cpv. 1 della Cost. del 18 apr. 1999 (RS 101). 2 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 6 ott. 2000, in vigore dal 1° lug. 2001 (RU 2001 1582; FF 2000 2021). 3 FF 1997 III 651 4 Nuova denominazione giusta il DCF non pubblicato del 19 dic. 1997. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 5 Introdotto dal n. I 5 della LF del 17 dic. 2010 sulla partecipazione dell’Assemblea federale alla determinazione dell’orientamento strategico delle unità rese autonome, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5859; FF 2010 2933 2969). 934.21 Industria manifattrice 2 934.21 1ter Il Consiglio d’amministrazione della società di partecipazione provvede all’attuazione degli obiettivi strategici del Consiglio federale nelle imprese d’arma- mento. Riferisce annualmente al Consiglio federale sul raggiungimento degli obiet- tivi e mette a disposizione le informazioni necessarie alla relativa verifica.6 2 ...7 3 Una cessione della maggioranza del capitale o dei voti della Confederazione a terzi sottostà all’approvazione dell’Assemblea federale. Art. 4 Rappresentanza nel Consiglio d’amministrazione 1 La Confederazione è rappresentata nel Consiglio d’amministrazione dalla società di partecipazione conformemente ai suoi interessi. 2 La società di partecipazione è rappresentata nei Consigli d’amministrazione delle imprese d’armamento conformemente ai suoi interessi. Art. 5 Trasformazione delle aziende esistenti 1 Le aziende d’armamento esistenti dell’Aggruppamento dell’armamento sono trasformate in società anonime di diritto privato. 2 Gli attivi e i passivi, nonché i diritti e gli obblighi contrattuali delle aziende d’armamento esistenti sono assunti dalla società anonima in osservanza dei principi di valutazione riconosciuti. 3 Il Consiglio federale disciplina i dettagli. Art. 5a8 Ricapitalizzazione 1 La Confederazione assicura l’adeguata dotazione in capitale proprio delle imprese d’armamento attuali, in occasione della loro trasformazione in società anonime. 2 Il Consiglio federale stabilisce le modalità, l’entità e la data della necessaria ricapitalizzazione. L’onere che ne deriva per la Confederazione è registrato nel bilancio e ammortato sull’arco di diversi anni a carico del conto economico. Art. 5b9 Aumento ulteriore del capitale di copertura 1 Se il capitale statutario di copertura delle imprese d’armamento aumenta in seguito alla messa a punto degli incartamenti presso la Cassa pensioni della Confederazione, la Confederazione prende a carico tale supplemento di copertura. A questo scopo il 6 Introdotto dal n. I 5 della LF del 17 dic. 2010 sulla partecipazione dell’Assemblea federale alla determinazione dell’orientamento strategico delle unità rese autonome, in vigore dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5859; FF 2010 2933 2969). 7 Abrogato dal n. I 5 della LF del 17 dic. 2010 sulla partecipazione dell’Assemblea federale alla determinazione dell’orientamento strategico delle unità rese autonome, con effetto dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5859; FF 2010 2933 2969). 8 Introdotto dal n. I della LF del 6 ott. 2000, in vigore dal 1° lug. 2001 (RU 2001 1582; FF 2000 2021). 9 Introdotto dal n. I della LF del 6 ott. 2000, in vigore dal 1° lug. 2001 (RU 2001 1582; FF 2000 2021). Imprese d’armamento della Confederazione – LF 3 934.21 DDPS, con l’autorizzazione del Consiglio federale, rilascia una corrispondente dichiarazione di garanzia. Si intendono per messa a punto degli incartamenti le modifiche dell’effettivo degli assicurati e dei campi di dati. 2 In caso di aumento del capitale di copertura secondo il capoverso 1, la Confedera- zione assicura un’adeguata dotazione in capitale proprio delle imprese d’armamento interessate. Sono determinanti le norme per la presentazione dei conti applicabili alla fine della procedura di messa a punto degli incartamenti. Il Consiglio federale stabi- lisce le modalità, l’entità e la data della necessaria ricapitalizzazione. 3 L’onere che deriva per la Confederazione dai capoversi 1 e 2 è registrato nel bilan- cio e ammortato sull’arco di diversi anni a carico del conto economico. Art. 6 Rapporti d’impiego 1 Nel momento della trasformazione delle aziende in società anonime, i rapporti di servizio di diritto pubblico del personale delle aziende d’armamento esistenti nell’Aggruppamento dell’armamento sono trasformati in rapporti d’impiego di diritto privato. 2 Consultate le associazioni del personale, il Consiglio federale emana un discipli- namento transitorio. Quest’ultimo è valevole al massimo fino al termine del periodo amministrativo in corso. Art. 7 Modifica del diritto vigente …10 Art. 8 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° maggio 199811 10 Le mod. possono essere consultate alla RU 1998 1202. 11 DCF del 25 mar. 1998. Industria manifattrice 4 934.21 | <div _ngcontent-bfh-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--934.21--><p class="srnummer">934.21</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>concernente le imprese d’armamento<br/>della Confederazione</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LIAC)</h2><p>del 10 ottobre 1997 (Stato 1° gennaio 2012) (Stato 1° gennaio 2012)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 64 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> (Cost.);<sup><a fragment="#fn-d6e40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e40" id="fnbck-d6e40" routerlink="./">2</a></sup><br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 16 aprile 1997<sup><a fragment="#fn-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e56" id="fnbck-d6e56" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/oc/1998/1202_1202_1202/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1998</b> 1202</a> [CS <b>1</b> 3]. A questa disp. corrisponde ora l’art. 122 cpv. 1 della Cost. del 18 apr. 1999 (<a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a>).</p><p id="fn-d6e40"><sup><a fragment="#fnbck-d6e40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e40" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 6 ott. 2000, in vigore dal 1° lug. 2001 (<a href="eli/oc/2001/233/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 1582</a>; <a href="eli/fga/2000/461/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2021</a>).</p><p id="fn-d6e56"><sup><a fragment="#fnbck-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e56" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/fga/1997/3_769_708_651/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1997 </b>III 651</a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Imprese d’armamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per assicurare l’equipaggiamento dell’esercito, nella misura in cui non competa ai Cantoni, la Confederazione può gestire imprese d’armamento, costituire società anonime di diritto privato o partecipare a tali società.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ha la facoltà di costituire società anonime di diritto privato a nome della Confederazione, di acquistare e di cedere partecipazioni in tali società. Esso disciplina i dettagli.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Attività</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le imprese d’armamento eseguono le ordinazioni del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS)<sup><a fragment="#fn-d6e90" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e90" id="fnbck-d6e90" routerlink="./">4</a></sup> e di terzi nel <br/>rispetto dei principi dell’economia di mercato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e90"><sup><a fragment="#fnbck-d6e90" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e90" routerlink="./">4</a></sup> Nuova denominazione giusta il DCF non pubblicato del 19 dic. 1997. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Società di partecipazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le partecipazioni della Confederazione nelle società anonime sono esercitate per mezzo di una società di partecipazione nella forma di una società anonima di diritto privato.</p><p><sup>1bis</sup> Il Consiglio federale definisce ogni quattro anni gli obiettivi strategici della società di partecipazione.<sup><a fragment="#fn-d6e110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e110" id="fnbck-d6e110" routerlink="./">5</a></sup></p><p><sup>1ter</sup> Il Consiglio d’amministrazione della società di partecipazione provvede all’attuazione degli obiettivi strategici del Consiglio federale nelle imprese d’armamento. Riferisce annualmente al Consiglio federale sul raggiungimento degli obiettivi e mette a disposizione le informazioni necessarie alla relativa verifica.<sup><a fragment="#fn-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e129" id="fnbck-d6e129" routerlink="./">6</a></sup></p><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e148" id="fnbck-d6e148" routerlink="./">7</a></sup></p><p><sup>3</sup> Una cessione della maggioranza del capitale o dei voti della Confederazione a terzi sottostà all’approvazione dell’Assemblea federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e110"><sup><a fragment="#fnbck-d6e110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e110" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. I 5 della LF del 17 dic. 2010 sulla partecipazione dell’Assemblea federale alla determinazione dell’orientamento strategico delle unità rese autonome, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5859</a>; <a href="eli/fga/2010/600/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2010</b> 2933 </a><a href="eli/fga/2010/602/it" routerlink="./" target="_blank">2969</a>).</p><p id="fn-d6e129"><sup><a fragment="#fnbck-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e129" routerlink="./">6</a></sup> Introdotto dal n. I 5 della LF del 17 dic. 2010 sulla partecipazione dell’Assemblea federale alla determinazione dell’orientamento strategico delle unità rese autonome, in vigore dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5859</a>; <a href="eli/fga/2010/600/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2010</b> 2933 </a><a href="eli/fga/2010/602/it" routerlink="./" target="_blank">2969</a>).</p><p id="fn-d6e148"><sup><a fragment="#fnbck-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e148" routerlink="./">7</a></sup> Abrogato dal n. I 5 della LF del 17 dic. 2010 sulla partecipazione dell’Assemblea federale alla determinazione dell’orientamento strategico delle unità rese autonome, con effetto dal 1° gen. 2012 (<a href="eli/oc/2011/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 5859</a>; <a href="eli/fga/2010/600/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2010</b> 2933 </a><a href="eli/fga/2010/602/it" routerlink="./" target="_blank">2969</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Rappresentanza nel Consiglio d’amministrazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione è rappresentata nel Consiglio d’amministrazione dalla società di partecipazione conformemente ai suoi interessi.</p><p><sup>2</sup> La società di partecipazione è rappresentata nei Consigli d’amministrazione delle imprese d’armamento conformemente ai suoi interessi.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Trasformazione delle aziende esistenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le aziende d’armamento esistenti dell’Aggruppamento dell’armamento sono <br/>trasformate in società anonime di diritto privato.</p><p><sup>2</sup> Gli attivi e i passivi, nonché i diritti e gli obblighi contrattuali delle aziende d’armamento esistenti sono assunti dalla società anonima in osservanza dei principi di valutazione riconosciuti.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale disciplina i dettagli.</p></div></article><article id="art_5_a"><a name="a5a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_5_a" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e202" id="fnbck-d6e202" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_5_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_5_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Ricapitalizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione assicura l’adeguata dotazione in capitale proprio delle imprese d’armamento attuali, in occasione della loro trasformazione in società anonime.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale stabilisce le modalità, l’entità e la data della necessaria <br/>ricapitalizzazione. L’onere che ne deriva per la Confederazione è registrato nel <br/>bilancio e ammortato sull’arco di diversi anni a carico del conto economico.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e202" routerlink="./">8</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 6 ott. 2000, in vigore dal 1° lug. 2001 (<a href="eli/oc/2001/233/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 1582</a>; <a href="eli/fga/2000/461/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2021</a>).</p></div></div></article><article id="art_5_b"><a name="a5b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_5_b" routerlink="./"><b>Art. 5</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e237" id="fnbck-d6e237" routerlink="./">9</a></sup><a fragment="#art_5_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_5_b" routerlink="./"><i></i> <i></i>Aumento ulteriore del capitale di copertura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se il capitale statutario di copertura delle imprese d’armamento aumenta in seguito alla messa a punto degli incartamenti presso la Cassa pensioni della Confederazione, la Confederazione prende a carico tale supplemento di copertura. A questo scopo il DDPS, con l’autorizzazione del Consiglio federale, rilascia una corrispondente <br/>dichiarazione di garanzia. Si intendono per messa a punto degli incartamenti le <br/>modifiche dell’effettivo degli assicurati e dei campi di dati.</p><p><sup>2</sup> In caso di aumento del capitale di copertura secondo il capoverso 1, la Confederazione assicura un’adeguata dotazione in capitale proprio delle imprese d’armamento interessate. Sono determinanti le norme per la presentazione dei conti applicabili alla fine della procedura di messa a punto degli incartamenti. Il Consiglio federale stabilisce le modalità, l’entità e la data della necessaria ricapitalizzazione.</p><p><sup>3</sup> L’onere che deriva per la Confederazione dai capoversi 1 e 2 è registrato nel bilancio e ammortato sull’arco di diversi anni a carico del conto economico.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e237"><sup><a fragment="#fnbck-d6e237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e237" routerlink="./">9</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 6 ott. 2000, in vigore dal 1° lug. 2001 (<a href="eli/oc/2001/233/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 1582</a>; <a href="eli/fga/2000/461/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2000</b> 2021</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Rapporti d’impiego</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel momento della trasformazione delle aziende in società anonime, i rapporti di servizio di diritto pubblico del personale delle aziende d’armamento esistenti nell’Aggruppamento dell’armamento sono trasformati in rapporti d’impiego di <br/>diritto privato.</p><p><sup>2</sup> Consultate le associazioni del personale, il Consiglio federale emana un disciplinamento transitorio. Quest’ultimo è valevole al massimo fino al termine del periodo amministrativo in corso.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>…<sup><a fragment="#fn-d6e295" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e295" id="fnbck-d6e295" routerlink="./">10</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e295"><sup><a fragment="#fnbck-d6e295" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e295" routerlink="./">10</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/1998/1202_1202_1202/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 1998</b> 1202</a>.</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° maggio 1998<sup><a fragment="#fn-d6e319" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fn-d6e319" id="fnbck-d6e319" routerlink="./">11</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e319"><sup><a fragment="#fnbck-d6e319" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1998/1202_1202_1202/it#fnbck-d6e319" routerlink="./">11</a></sup> DCF del 25 mar. 1998.</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | 10309b2e-9e02-4ecc-a502-eb9181f88349 | Legge federale sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate | LDPS | 935.01 | true | 2021-04-01T00:00:00 | 2012-12-14T00:00:00 | 1,617,667,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30259/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it | 935.01 1 Legge federale sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate (LDPS) del 14 dicembre 2012 (Stato 1° aprile 2021) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 95 capoverso 1 della Costituzione federale (Cost.)1; visto l’allegato III dell’Accordo del 21 giugno 19992 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone (Accordo sulla libera circolazione delle persone); visto il messaggio del Consiglio federale del 4 aprile 20123, decreta: Art. 1 Oggetto e campo di applicazione 1 La presente legge disciplina l’obbligo di dichiarazione e la verifica delle qualifiche professionali per le persone di cui al capoverso 2 (prestatori di servizi). 2 Essa si applica alle persone che: a. hanno acquisito all’estero le qualifiche relative a una professione regolamen- tata in Svizzera; b. intendono fornire in Svizzera, in tale professione regolamentata, prestazioni di servizi durante al massimo 90 giorni lavorativi per anno civile; e c. possono avvalersi della direttiva 2005/36/CE4 in applicazione dell’alle- gato III dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone o dell’allegato K della Convenzione del 4 gennaio 19605 istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (AELS). 3 ...6 RU 2013 2417 1 RS 101 2 RS 0.142.112.681 3 FF 2012 3915 4 Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 set. 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nella versione vincolante per la Svizzera conformemente all’all. III sez. A n. 1 dell’Acc. sulla libera circolazione delle persone. 5 RS 0.632.31 6 Abrogato dal n. I della LF del 25 set. 2020, con effetto dal 1° apr. 2021 (RU 2021 135; FF 2020 3295). 935.01 Servizi 2 935.01 Art. 2 Obbligo di dichiarazione 1 Prima di avviare un’attività professionale in Svizzera, i prestatori di servizi devono provvedere a una dichiarazione alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). 2 Il Consiglio federale disciplina la forma, il contenuto e la periodicità della dichia- razione in base all’articolo 7 della direttiva 2005/36/CE7; stabilisce i documenti da allegare alla dichiarazione. Art. 3 Procedura e verifica delle qualifiche professionali per le professioni regolamentate aventi ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica 1 Nel caso delle professioni regolamentate aventi ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica, la SEFRI trasmette senza indugio la dichiarazione e i documenti allegati al servizio federale o cantonale competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali. 2 Se la competenza spetta a un’autorità federale, quest’ultima verifica le qualifiche professionali. Se ritiene sufficienti le qualifiche professionali, trasmette la dichiara- zione e i documenti allegati con l’attestazione delle qualifiche professionali all’auto- rità competente per l’esercizio della professione. Se la qualifica professionale atte- stata presenta una differenza sostanziale rispetto ai requisiti per l’esercizio della professione regolamentata validi in Svizzera, tale da nuocere alla pubblica sicurezza o alla sanità pubblica, al prestatore di servizi è data la possibilità di dimostrare, segnatamente mediante una prova attitudinale, di avere acquisito le conoscenze e le competenze mancanti. 3 Se la competenza spetta a un’autorità cantonale o a un organo intercantonale, la procedura di verifica delle qualifiche professionali è retta dal diritto cantonale o intercantonale. Art. 4 Procedura per le professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica 1 Nel caso delle professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica, la SEFRI trasmette senza indugio la dichiarazione e i documenti allegati: a. all’autorità competente per l’esercizio della professione, se il riconoscimento delle qualifiche professionali è di competenza della Confederazione; b. all’autorità cantonale competente o all’organo intercantonale competente, se il riconoscimento delle qualifiche professionali è di competenza dei Cantoni. 2 Del rimanente, la procedura secondo il capoverso 1 lettera b è retta dal diritto can- tonale o intercantonale. 7 V. nota all’art. 1 cpv. 2 lett. c. Obbligo di dichiarazione e verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate. LF 3 935.01 Art. 5 Avvio dell’esercizio della professione 1 Il prestatore di servizi può fornire la sua prestazione di servizi non appena: a. l’autorità competente gli ha comunicato che nulla osta alla prestazione di servizi; oppure b. i termini fissati sono scaduti senza che vi sia stata alcuna comunicazione da parte di un’autorità. 2 Il Consiglio federale fissa i termini per la comunicazione da parte delle autorità secondo il capoverso 1. A tal fine si basa sulla direttiva 2005/36/CE8. Art. 6 Uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali 1 Il Consiglio federale emana prescrizioni sull’uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali. Sono fatte salve le pertinenti disposizioni del diritto cantonale e inter- cantonale. 2 Per elaborare le prescrizioni il Consiglio federale e i Cantoni si basano sulla diret- tiva 2005/36/CE9. Art. 7 Disposizioni penali 1 È punito con la multa chiunque, intenzionalmente o per negligenza: a. fornisce prestazioni di servizi senza che sia adempiuta una delle condizioni di cui all’articolo 5 capoverso 1; b. viola un obbligo di dichiarazione stabilito dal Consiglio federale per la cui inosservanza il Consiglio federale commina una multa secondo la presente disposizione. 2 Il perseguimento penale spetta ai Cantoni. Art. 8 Modifica del diritto vigente Le leggi federali qui appresso sono modificate come segue: ...10 Data dell’entrata in vigore: 1° settembre 201311 8 V. nota all’art. 1 cpv. 2 lett. c. 9 V. nota all’art. 1 cpv. 2 lett. c. 10 Le mod. possono essere consultate alla RU 2013 2417. 11 DCF del 26 giu. 2013 (RU 2013 2415). Servizi 4 935.01 Art. 1 Oggetto e campo di applicazione Art. 2 Obbligo di dichiarazione Art. 3 Procedura e verifica delle qualifiche professionali per le professioni regolamentate aventi ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica Art. 4 Procedura per le professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica Art. 5 Avvio dell’esercizio della professione Art. 6 Uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali Art. 7 Disposizioni penali Art. 8 Modifica del diritto vigente | <div _ngcontent-fbm-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.01 --><p class="srnummer">935.01 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica<br/>delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi<br/>in professioni regolamentate</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LDPS)</h2><p>del 14 dicembre 2012 (Stato 1° aprile 2021)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 95 capoverso 1 della Costituzione federale (Cost.)<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup>; <br/>visto l’allegato III dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> tra la Confederazione Svizzera,<br/>da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera<br/>circolazione delle persone (Accordo sulla libera circolazione delle persone); <br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 4 aprile 2012<sup><a fragment="#fn-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e50" id="fnbck-d6e50" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b></a></p><p id="fn-d6e50"><sup><a fragment="#fnbck-d6e50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e50" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/fga/2012/600/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2012</b> 3915</a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto e campo di applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge disciplina l’obbligo di dichiarazione e la verifica delle qualifiche professionali per le persone di cui al capoverso 2 (prestatori di servizi).</p><p><sup>2</sup> Essa si applica alle persone che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>hanno acquisito all’estero le qualifiche relative a una professione regolamentata in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>intendono fornire in Svizzera, in tale professione regolamentata, prestazioni di servizi durante al massimo 90 giorni lavorativi per anno civile; e</dd><dt>c. </dt><dd>possono avvalersi della direttiva 2005/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e86" id="fnbck-d6e86" routerlink="./">4</a></sup> in applicazione dell’allegato III dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone o dell’allegato K della Convenzione del 4 gennaio 1960<sup><a fragment="#fn-d6e91" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e91" id="fnbck-d6e91" routerlink="./">5</a></sup> istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (AELS).</dd></dl><p><sup>3</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e102" id="fnbck-d6e102" routerlink="./">6</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e86"><sup><a fragment="#fnbck-d6e86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e86" routerlink="./">4</a></sup> Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 set. 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nella versione vincolante per la Svizzera conformemente all’all. III sez. A n. 1 dell’Acc. sulla libera circolazione delle persone.</p><p id="fn-d6e91"><sup><a fragment="#fnbck-d6e91" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e91" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1960/590_635_621/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.632.31</b></a></p><p id="fn-d6e102"><sup><a fragment="#fnbck-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e102" routerlink="./">6</a></sup> Abrogato dal n. I della LF del 25 set. 2020, con effetto dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/135/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 135</a>; <a href="eli/fga/2020/866/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 3295</a>). </p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Obbligo di dichiarazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima di avviare un’attività professionale in Svizzera, i prestatori di servizi devono provvedere a una dichiarazione alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina la forma, il contenuto e la periodicità della dichiarazione in base all’articolo 7 della direttiva 2005/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e129" id="fnbck-d6e129" routerlink="./">7</a></sup>; stabilisce i documenti da allegare alla dichiarazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e129"><sup><a fragment="#fnbck-d6e129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e129" routerlink="./">7</a></sup> V. nota all’art. 1 cpv. 2 lett. c.</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Procedura e verifica delle qualifiche professionali per le professioni regolamentate aventi ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel caso delle professioni regolamentate aventi ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica, la SEFRI trasmette senza indugio la dichiarazione e i documenti allegati al servizio federale o cantonale competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali.</p><p><sup>2</sup> Se la competenza spetta a un’autorità federale, quest’ultima verifica le qualifiche professionali. Se ritiene sufficienti le qualifiche professionali, trasmette la dichiarazione e i documenti allegati con l’attestazione delle qualifiche professionali all’autorità competente per l’esercizio della professione. Se la qualifica professionale attestata presenta una differenza sostanziale rispetto ai requisiti per l’esercizio della professione regolamentata validi in Svizzera, tale da nuocere alla pubblica sicurezza o alla sanità pubblica, al prestatore di servizi è data la possibilità di dimostrare, segnatamente mediante una prova attitudinale, di avere acquisito le conoscenze e le competenze mancanti.</p><p><sup>3</sup> Se la competenza spetta a un’autorità cantonale o a un organo intercantonale, la procedura di verifica delle qualifiche professionali è retta dal diritto cantonale o intercantonale.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Procedura per le professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel caso delle professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica, la SEFRI trasmette senza indugio la dichiarazione e i documenti allegati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’autorità competente per l’esercizio della professione, se il riconoscimento delle qualifiche professionali è di competenza della Confederazione;</dd><dt>b. </dt><dd>all’autorità cantonale competente o all’organo intercantonale competente, se il riconoscimento delle qualifiche professionali è di competenza dei Cantoni.</dd></dl><p><sup>2</sup> Del rimanente, la procedura secondo il capoverso 1 lettera b è retta dal diritto cantonale o intercantonale.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Avvio dell’esercizio della professione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il prestatore di servizi può fornire la sua prestazione di servizi non appena:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’autorità competente gli ha comunicato che nulla osta alla prestazione di servizi; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>i termini fissati sono scaduti senza che vi sia stata alcuna comunicazione da parte di un’autorità.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale fissa i termini per la comunicazione da parte delle autorità secondo il capoverso 1. A tal fine si basa sulla direttiva 2005/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e190" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e190" id="fnbck-d6e190" routerlink="./">8</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e190"><sup><a fragment="#fnbck-d6e190" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e190" routerlink="./">8</a></sup> V. nota all’art. 1 cpv. 2 lett. c.</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b><i></i> <i></i>Uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana prescrizioni sull’uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali. Sono fatte salve le pertinenti disposizioni del diritto cantonale e intercantonale.</p><p><sup>2</sup> Per elaborare le prescrizioni il Consiglio federale e i Cantoni si basano sulla direttiva 2005/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e211" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e211" id="fnbck-d6e211" routerlink="./">9</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e211"><sup><a fragment="#fnbck-d6e211" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e211" routerlink="./">9</a></sup> V. nota all’art. 1 cpv. 2 lett. c.</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Disposizioni penali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa chiunque, intenzionalmente o per negligenza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fornisce prestazioni di servizi senza che sia adempiuta una delle condizioni di cui all’articolo 5 capoverso 1;</dd><dt>b. </dt><dd>viola un obbligo di dichiarazione stabilito dal Consiglio federale per la cui inosservanza il Consiglio federale commina una multa secondo la presente disposizione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il perseguimento penale spetta ai Cantoni.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le leggi federali qui appresso sono modificate come segue:</p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e247" id="fnbck-d6e247" routerlink="./">10</a></sup></p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° settembre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fn-d6e258" id="fnbck-d6e258" routerlink="./">11</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e247"><sup><a fragment="#fnbck-d6e247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e247" routerlink="./">10</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2013/509/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 2417</a>.</p><p id="fn-d6e258"><sup><a fragment="#fnbck-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/509/it#fnbck-d6e258" routerlink="./">11</a></sup> DCF del 26 giu. 2013 (<a href="eli/oc/2013/508/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 2415</a>).</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | 6426ff0b-4a7b-4078-a43e-91e5c33884fd | Ordinanza sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate | ODPS | 935.011 | true | 2021-04-01T00:00:00 | 2013-06-26T00:00:00 | 1,617,667,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30257/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it | 935.011 1 Ordinanza sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate (ODPS) del 26 giugno 2013 (Stato 1° aprile 2021) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 1 capoverso 3, 2 capoverso 2, 5 capoverso 2, 6 e 7 capoverso 1 lettera b della legge federale del 14 dicembre 20121 sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate (LDPS), ordina: Sezione 1: Professioni regolamentate soggette all’obbligo di dichiarazione Art. 12 Le professioni elencate sul sito internet della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)3 sono soggette all’obbligo di dichiarazione e alla verifica delle qualifiche conformemente alla LDPS. Sezione 2: Dichiarazione Art. 2 Forma e contenuto della dichiarazione iniziale 1 Il prestatore di servizi (di seguito: il prestatore) provvede alla dichiarazione me- diante il sistema di dichiarazione accessibile sulla piattaforma Internet della SEFRI.4 2 La dichiarazione contiene in particolare le seguenti indicazioni sul prestatore di servizi: a. nomi, cognomi, sesso, data di nascita, cittadinanza, numero del passaporto, indirizzo, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica; RU 2013 2421 1 RS 935.01 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (RU 2021 136). 3 L’elenco delle professioni regolamentate può essere consultato all’indirizzo www.sefri.admin.ch > Formazione > Riconoscimento dei diplomi esteri > Prestatori di servizi. 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (RU 2021 136). 935.011 Servizi 2 935.011 b. la professione soggetta all’obbligo di dichiarazione che intende esercitare in Svizzera; c. il Cantone nel quale la prestazione di servizi verrà effettuata per la prima volta; d. l’inizio presumibile di quest’ultima; e. all’occorrenza, le informazioni concernenti la copertura assicurativa o altri tipi di protezione personale o collettiva relativi alla responsabilità profes- sionale; f. la dichiarazione che non vi sono procedure pendenti a suo carico riguardanti la revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione né un divieto provvisorio o definitivo di esercitare la professione. 3 Il prestatore invia il modulo debitamente compilato per via elettronica direttamente sul portale internet della SEFRI, accompagnato dai documenti allegati secondo l’articolo 3.5 Art. 3 Documenti allegati 1 La SEFRI richiede i seguenti documenti al prestatore mediante il sistema di dichia- razione:6 a. una prova della sua cittadinanza; b. un’attestazione, in originale o in copia autenticata, che certifica che egli è legalmente stabilito in uno Stato membro dell’Unione europea (UE) o dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) per esercitarvi le atti- vità in questione e che non gli è vietato esercitarle, anche temporaneamente, al momento del rilascio dell’attestazione; c. una copia autenticata della prova delle sue qualifiche professionali; d. all’occorrenza, il documento che indica in quale misura la sua attività pro- fessionale è coperta dal punto di vista assicurativo o da altri tipi di prote- zione personale o collettiva relativi alla responsabilità professionale; e. la prova, in originale o in copia autenticata, che ha esercitato l’attività in questione nel suo Stato di residenza per almeno due anni nel corso dei dieci anni precedenti, se l’esercizio della professione e la formazione non sono re- golamentati in tale Stato; f.7 la prova, in originale o in copia autenticata, dell’assenza di condanne, nel caso intenda esercitare una professione nel settore della sicurezza in base all’elenco pubblicato dalla SEFRI8. 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (RU 2021 136). 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2685). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (RU 2021 136). 8 www.sefri.admin.ch > Formazione > Riconoscimento dei diplomi esteri > Prestatori di servizi. Obbligo di dichiarazione e verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate. O 3 935.011 2 Per le professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicu- rezza o di sanità pubblica secondo l’articolo 4 LDPS non sono richiesti i documenti relativi alle qualifiche professionali di cui al capoverso 1 lettere c ed e.9 Art. 4 Rinnovo della dichiarazione 1 Il prestatore deve rinnovare la dichiarazione: a. per ogni anno civile durante il quale intende di nuovo fornire una presta- zione di servizi; b. in occasione di ogni modifica relativa ai dati dichiarati. 2 Il rinnovo deve essere effettuato conformemente all’articolo 2; ad ogni rinnovo occorre allegare un’attestazione ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera b. Il prestatore fornisce, all’occorrenza, gli altri documenti allegati richiesti in merito alle modifiche intervenute. Sezione 3: Procedura della SEFRI dopo la notifica della dichiarazione Art. 5 Verifica del dossier 1 La SEFRI verifica se la dichiarazione e i documenti allegati sono completi. 2 Essa avvisa immediatamente il prestatore, se possibile per via elettronica, in merito a eventuali complementi da fornire. Art. 6 Data della notifica della dichiarazione La dichiarazione e il suo rinnovo sono considerati validamente notificati non appena il modulo di dichiarazione, debitamente compilato, firmato e accompagnato da tutti i documenti allegati richiesti, è pervenuto alla SEFRI. Art. 7 Avviso al prestatore 1 La SEFRI conferma di aver ricevuto la dichiarazione e comunica al prestatore in che data essa è stata validamente notificata. 2 Essa informa il prestatore sui termini applicabili alla procedura secondo la direttiva 2005/36/CE10. 3 Essa comunica al prestatore le autorità competenti per il riconoscimento delle qualifiche professionali e per l’esercizio della professione. 9 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2685). 10 Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 set. 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (GU L 225 del 30.9.2005, pag. 22), nella versione che vincola la Svizzera conformemente all’all. III sez. A n. 1 dell’Acc. del 21 giu. 1999 sulla libera circolazione delle persone (RS 0.142.112.681). Servizi 4 935.011 Art. 8 Trasmissione alle autorità competenti 1 La SEFRI trasmette senza indugio la dichiarazione e i documenti allegati all’auto- rità competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali (art. 3 cpv. 1 LDPS) oppure all’autorità competente per l’esercizio della professione (art. 4 cpv. 1 lett. a LDPS). 2 Essa mette in copia l’autorità competente per l’esercizio della professione del Cantone in cui la prestazione di servizi verrà effettuata per la prima volta. Sezione 4: Collezione di dati Art. 9 1 La SEFRI raccoglie i dati di cui agli articoli 2–4 e li conserva in forma elettronica. 2 Essa trasmette i dati, compresi i documenti allegati di cui all’articolo 3, per via elettronica o per posta, all’autorità competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali e all’autorità competente per l’esercizio della professione. 3 Essa può rendere accessibili i dati all’autorità competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali e all’autorità competente per l’esercizio della profes- sione mediante una procedura online, nella misura in cui la dichiarazione e i docu- menti allegati non contengono dati personali degni di particolare protezione. 4 I dati sono conservati per dieci anni a partire dalla notifica della dichiarazione. Sezione 5: Verifica delle qualifiche professionali da parte dell’autorità federale competente Art. 10 Verifica, decisione e informazione 1 L’autorità federale competente verifica le qualifiche professionali. 2 Essa comunica al prestatore, entro un mese al massimo a partire dalla notifica della dichiarazione: a. che le sue qualifiche professionali sono sufficienti; o b. che le sue qualifiche professionali divergono in modo sostanziale dalle esi- genze svizzere per l’esercizio della professione regolamentata e che è neces- saria una prova attitudinale; in tal caso l’autorità menziona le conoscenze e le competenze mancanti. 3 Se le qualifiche professionali del prestatore sono sufficienti, l’autorità adotta le disposizioni necessarie per permettere all’autorità cantonale di comunicare al presta- tore, entro un mese al massimo a partire dalla data della notifica della dichiarazione (art. 6), che egli può avviare la sua attività professionale. Obbligo di dichiarazione e verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate. O 5 935.011 Art. 11 Ritardo nella verifica delle qualifiche professionali 1 Se l’autorità federale incaricata della verifica delle qualifiche professionali consta- ta, in base alla dichiarazione e ai documenti allegati, che sarà in ritardo nel prendere una decisione a causa di alcuni documenti mancanti, essa ne informa il prestatore entro un mese al massimo a partire dalla notifica della dichiarazione. 2 L’autorità federale competente indica i motivi del ritardo e il tempo necessario per giungere a una decisione. 3 Prima della fine del secondo mese a partire dalla ricezione del complemento d’informazione, l’autorità comunica al prestatore la sua decisione secondo l’arti- colo 10 capoverso 2 e adotta, all’occorrenza, le disposizioni di cui all’articolo 10 capoverso 3. Art. 12 Prova attitudinale 1 L’autorità federale competente organizza la prova attitudinale in modo tale da permettere di iniziare la prestazione di servizi entro il mese successivo alla decisione secondo l’articolo 10 capoverso 2 lettera b. 2 Essa informa in tempo utile l’autorità cantonale competente in merito al supera- mento della prova. 3 Il mancato superamento della prova attitudinale viene comunicato al prestatore dall’autorità federale competente entro il mese successivo alla decisione secondo l’articolo 10 capoverso 2 lettera b. L’autorità federale competente offre al prestatore la possibilità di ripetere la prova attitudinale il più presto possibile. 4 Il definitivo mancato superamento della prova attitudinale è comunicato all’auto- rità competente del Cantone nel quale la prestazione di servizi sarebbe stata effet- tuata per la prima volta. Sezione 6: Uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali Art. 13 Titoli di formazione 1 Il prestatore può usare il suo titolo di formazione nella lingua dello Stato d’origine. 2 Se esiste il rischio di confusione con un titolo di formazione svizzero o se il titolo estero è identico al titolo svizzero, il prestatore deve indicare tra parentesi il Paese d’origine del titolo di formazione. 3 L’uso dei titoli di formazione svizzeri è vietato. Art. 14 Titolo professionale 1 Il prestatore può usare il titolo professionale utilizzato in Svizzera purché: a. le sue qualifiche siano state verificate ai sensi dell’articolo 3 capoversi 2 o 3 LDPS; Servizi 6 935.011 b. egli possa pretendere un riconoscimento automatico delle sue qualifiche pro- fessionali in applicazione del titolo III capo III della direttiva 2005/36/CE11. 2 Negli altri casi il prestatore usa il titolo professionale del suo Stato di residenza, nella lingua ufficiale di tale Stato. Se esiste il rischio di confusione con un titolo professionale svizzero o se il titolo estero è identico al titolo svizzero, il prestatore deve indicare tra parentesi il Paese d’origine del titolo professionale. Sezione 7: Disposizioni penali Art. 15 Violazione di un obbligo di dichiarazione È punito con la multa ai sensi dell’articolo 7 capoverso 1 lettera b LDPS ogni presta- tore che fornisce una prestazione di servizi senza rispettare l’obbligo di dichiara- zione ai sensi degli articoli 2–4. Sezione 8: Disposizioni finali Art. 16 Esecuzione La SEFRI esegue la presente ordinanza, purché non ne siano competenti altre auto- rità federali o cantonali. Art. 17 Modifica del diritto vigente Il diritto vigente è modificato conformemente alle disposizioni dell’allegato 2. Art. 18 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° settembre 2013. 11 Si veda la nota relativa all’art. 7 cpv. 2. Obbligo di dichiarazione e verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate. O 7 935.011 Allegato 112 12 Abrogato dal n. II dell’O del 17 feb. 2021, con effetto dal 1° apr. 2021 (RU 2021 136). Servizi 8 935.011 Allegato 2 (art. 17) Modifica del diritto vigente Le ordinanze qui appresso sono state modificate come segue: ...13 13 Le mod. possono essere consultate alla RU 2013 2421. Sezione 1: Professioni regolamentate soggette all’obbligo di dichiarazione Art. 1 Sezione 2: Dichiarazione Art. 2 Forma e contenuto della dichiarazione iniziale Art. 3 Documenti allegati Art. 4 Rinnovo della dichiarazione Sezione 3: Procedura della SEFRI dopo la notifica della dichiarazione Art. 5 Verifica del dossier Art. 6 Data della notifica della dichiarazione Art. 7 Avviso al prestatore Art. 8 Trasmissione alle autorità competenti Sezione 4: Collezione di dati Art. 9 Sezione 5: Verifica delle qualifiche professionali da parte dell’autorità federale competente Art. 10 Verifica, decisione e informazione Art. 11 Ritardo nella verifica delle qualifiche professionali Art. 12 Prova attitudinale Sezione 6: Uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali Art. 13 Titoli di formazione Art. 14 Titolo professionale Sezione 7: Disposizioni penali Art. 15 Violazione di un obbligo di dichiarazione Sezione 8: Disposizioni finali Art. 16 Esecuzione Art. 17 Modifica del diritto vigente Art. 18 Entrata in vigore Allegato 1 Allegato 2 Modifica del diritto vigente | <div _ngcontent-qlw-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.011--><p class="srnummer">935.011</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica <br/>delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate</h1><h2 class="erlasskurztitel">(ODPS)</h2><p>del 26 giugno 2013 (Stato 1° aprile 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 1 capoverso 3, 2 capoverso 2, 5 capoverso 2, 6 e 7 capoverso 1 lettera b della legge federale del 14 dicembre 2012<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate (LDPS),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2013/509/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.01</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: <br/>Professioni regolamentate soggette all’obbligo di dichiarazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e42" id="fnbck-d6e42" routerlink="./">2</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>Le professioni elencate sul sito internet della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)<sup><a fragment="#fn-d6e55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e55" id="fnbck-d6e55" routerlink="./">3</a></sup> sono soggette all’obbligo di dichiarazione e alla verifica delle qualifiche conformemente alla LDPS.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e42"><sup><a fragment="#fnbck-d6e42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e42" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/136/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 136</a>).</p><p id="fn-d6e55"><sup><a fragment="#fnbck-d6e55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e55" routerlink="./">3</a></sup> L’elenco delle professioni regolamentate può essere consultato all’indirizzo www.sefri.admin.ch > Formazione > Riconoscimento dei diplomi esteri > Prestatori di servizi.</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Dichiarazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Forma e contenuto della dichiarazione iniziale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il prestatore di servizi (di seguito: il prestatore) provvede alla dichiarazione mediante il sistema di dichiarazione accessibile sulla piattaforma Internet della SEFRI.<sup><a fragment="#fn-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e72" id="fnbck-d6e72" routerlink="./">4</a></sup></p><p><sup>2</sup> La dichiarazione contiene in particolare le seguenti indicazioni sul prestatore di servizi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nomi, cognomi, sesso, data di nascita, cittadinanza, numero del passaporto, indirizzo, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica;</dd><dt>b. </dt><dd>la professione soggetta all’obbligo di dichiarazione che intende esercitare in Svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>il Cantone nel quale la prestazione di servizi verrà effettuata per la prima volta;</dd><dt>d. </dt><dd>l’inizio presumibile di quest’ultima;</dd><dt>e. </dt><dd>all’occorrenza, le informazioni concernenti la copertura assicurativa o altri tipi di protezione personale o collettiva relativi alla responsabilità professionale;</dd><dt>f. </dt><dd>la dichiarazione che non vi sono procedure pendenti a suo carico riguardanti la revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione né un divieto provvisorio o definitivo di esercitare la professione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il prestatore invia il modulo debitamente compilato per via elettronica direttamente sul portale internet della SEFRI, accompagnato dai documenti allegati secondo l’articolo 3.<sup><a fragment="#fn-d6e106" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e106" id="fnbck-d6e106" routerlink="./">5</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e72"><sup><a fragment="#fnbck-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e72" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/136/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 136</a>).</p><p id="fn-d6e106"><sup><a fragment="#fnbck-d6e106" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e106" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/136/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 136</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Documenti allegati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SEFRI richiede i seguenti documenti al prestatore mediante il sistema di dichiarazione:<sup><a fragment="#fn-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e125" id="fnbck-d6e125" routerlink="./">6</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>una prova della sua cittadinanza;</dd><dt>b. </dt><dd>un’attestazione, in originale o in copia autenticata, che certifica che egli è legalmente stabilito in uno Stato membro dell’Unione europea (UE) o dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) per esercitarvi le attività in questione e che non gli è vietato esercitarle, anche temporaneamente, al momento del rilascio dell’attestazione;</dd><dt>c. </dt><dd>una copia autenticata della prova delle sue qualifiche professionali;</dd><dt>d. </dt><dd>all’occorrenza, il documento che indica in quale misura la sua attività professionale è coperta dal punto di vista assicurativo o da altri tipi di protezione personale o collettiva relativi alla responsabilità professionale;</dd><dt>e. </dt><dd>la prova, in originale o in copia autenticata, che ha esercitato l’attività in questione nel suo Stato di residenza per almeno due anni nel corso dei dieci anni precedenti, se l’esercizio della professione e la formazione non sono regolamentati in tale Stato;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e153" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e153" id="fnbck-d6e153" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>la prova, in originale o in copia autenticata, dell’assenza di condanne, nel caso intenda esercitare una professione nel settore della sicurezza in base all’elenco pubblicato dalla SEFRI<sup><a fragment="#fn-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e165" id="fnbck-d6e165" routerlink="./">8</a></sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per le professioni regolamentate senza ripercussioni in materia di pubblica sicurezza o di sanità pubblica secondo l’articolo 4 LDPS non sono richiesti i documenti relativi alle qualifiche professionali di cui al capoverso 1 lettere c ed e.<sup><a fragment="#fn-d6e173" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e173" id="fnbck-d6e173" routerlink="./">9</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e125"><sup><a fragment="#fnbck-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e125" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (<a href="eli/oc/2019/508/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 2685</a>).</p><p id="fn-d6e153"><sup><a fragment="#fnbck-d6e153" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e153" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/136/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 136</a>).</p><p id="fn-d6e165"><sup><a fragment="#fnbck-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e165" routerlink="./">8</a></sup> www.sefri.admin.ch > Formazione > Riconoscimento dei diplomi esteri > Prestatori di servizi.</p><p id="fn-d6e173"><sup><a fragment="#fnbck-d6e173" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e173" routerlink="./">9</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (<a href="eli/oc/2019/508/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 2685</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Rinnovo della dichiarazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il prestatore deve rinnovare la dichiarazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per ogni anno civile durante il quale intende di nuovo fornire una prestazione di servizi;</dd><dt>b. </dt><dd>in occasione di ogni modifica relativa ai dati dichiarati.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il rinnovo deve essere effettuato conformemente all’articolo 2; ad ogni rinnovo occorre allegare un’attestazione ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera b. Il prestatore fornisce, all’occorrenza, gli altri documenti allegati richiesti in merito alle modifiche intervenute.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura della SEFRI dopo la notifica della dichiarazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Verifica del dossier</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SEFRI verifica se la dichiarazione e i documenti allegati sono completi.</p><p><sup>2</sup> Essa avvisa immediatamente il prestatore, se possibile per via elettronica, in merito a eventuali complementi da fornire.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Data della notifica della dichiarazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La dichiarazione e il suo rinnovo sono considerati validamente notificati non appena il modulo di dichiarazione, debitamente compilato, firmato e accompagnato da tutti i documenti allegati richiesti, è pervenuto alla SEFRI.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Avviso al prestatore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SEFRI conferma di aver ricevuto la dichiarazione e comunica al prestatore in che data essa è stata validamente notificata.</p><p><sup>2</sup> Essa informa il prestatore sui termini applicabili alla procedura secondo la direttiva 2005/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e239" id="fnbck-d6e239" routerlink="./">10</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> Essa comunica al prestatore le autorità competenti per il riconoscimento delle qualifiche professionali e per l’esercizio della professione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e239"><sup><a fragment="#fnbck-d6e239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e239" routerlink="./">10</a></sup> Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 set. 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (GU L 225 del 30.9.2005, pag. 22), nella versione che vincola la Svizzera conformemente all’all. III sez. A n. 1 dell’Acc. del 21 giu. 1999 sulla libera circolazione delle persone (<a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Trasmissione alle autorità competenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SEFRI trasmette senza indugio la dichiarazione e i documenti allegati all’autorità competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali (art. 3 cpv. 1 LDPS) oppure all’autorità competente per l’esercizio della professione (art. 4 cpv. 1 lett. a LDPS).</p><p><sup>2</sup> Essa mette in copia l’autorità competente per l’esercizio della professione del Cantone in cui la prestazione di servizi verrà effettuata per la prima volta.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Collezione di dati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La SEFRI raccoglie i dati di cui agli articoli 2–4 e li conserva in forma elettronica.</p><p><sup>2</sup> Essa trasmette i dati, compresi i documenti allegati di cui all’articolo 3, per via elettronica o per posta, all’autorità competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali e all’autorità competente per l’esercizio della professione.</p><p><sup>3</sup> Essa può rendere accessibili i dati all’autorità competente per il riconoscimento delle qualifiche professionali e all’autorità competente per l’esercizio della professione mediante una procedura online, nella misura in cui la dichiarazione e i documenti allegati non contengono dati personali degni di particolare protezione.</p><p><sup>4</sup> I dati sono conservati per dieci anni a partire dalla notifica della dichiarazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Verifica delle qualifiche professionali da parte dell’autorità federale competente</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Verifica, decisione e informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità federale competente verifica le qualifiche professionali.</p><p><sup>2</sup> Essa comunica al prestatore, entro un mese al massimo a partire dalla notifica della dichiarazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>che le sue qualifiche professionali sono sufficienti; o</dd><dt>b. </dt><dd>che le sue qualifiche professionali divergono in modo sostanziale dalle esigenze svizzere per l’esercizio della professione regolamentata e che è necessaria una prova attitudinale; in tal caso l’autorità menziona le conoscenze e le competenze mancanti.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se le qualifiche professionali del prestatore sono sufficienti, l’autorità adotta le disposizioni necessarie per permettere all’autorità cantonale di comunicare al prestatore, entro un mese al massimo a partire dalla data della notifica della dichiarazione (art. 6), che egli può avviare la sua attività professionale.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Ritardo nella verifica delle qualifiche professionali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se l’autorità federale incaricata della verifica delle qualifiche professionali constata, in base alla dichiarazione e ai documenti allegati, che sarà in ritardo nel prendere una decisione a causa di alcuni documenti mancanti, essa ne informa il prestatore entro un mese al massimo a partire dalla notifica della dichiarazione.</p><p><sup>2</sup> L’autorità federale competente indica i motivi del ritardo e il tempo necessario per giungere a una decisione.</p><p><sup>3</sup> Prima della fine del secondo mese a partire dalla ricezione del complemento d’informazione, l’autorità comunica al prestatore la sua decisione secondo l’articolo 10 capoverso 2 e adotta, all’occorrenza, le disposizioni di cui all’articolo 10 capoverso 3.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Prova attitudinale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità federale competente organizza la prova attitudinale in modo tale da permettere di iniziare la prestazione di servizi entro il mese successivo alla decisione secondo l’articolo 10 capoverso 2 lettera b. </p><p><sup>2</sup> Essa informa in tempo utile l’autorità cantonale competente in merito al superamento della prova.</p><p><sup>3</sup> Il mancato superamento della prova attitudinale viene comunicato al prestatore dall’autorità federale competente entro il mese successivo alla decisione secondo l’articolo 10 capoverso 2 lettera b. L’autorità federale competente offre al prestatore la possibilità di ripetere la prova attitudinale il più presto possibile.</p><p><sup>4</sup> Il definitivo mancato superamento della prova attitudinale è comunicato all’autorità competente del Cantone nel quale la prestazione di servizi sarebbe stata effettuata per la prima volta.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Uso dei titoli di formazione e dei titoli professionali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Titoli di formazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il prestatore può usare il suo titolo di formazione nella lingua dello Stato d’origine.</p><p><sup>2</sup> Se esiste il rischio di confusione con un titolo di formazione svizzero o se il titolo estero è identico al titolo svizzero, il prestatore deve indicare tra parentesi il Paese d’origine del titolo di formazione.</p><p><sup>3</sup> L’uso dei titoli di formazione svizzeri è vietato.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Titolo professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il prestatore può usare il titolo professionale utilizzato in Svizzera purché:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le sue qualifiche siano state verificate ai sensi dell’articolo 3 capoversi 2 o 3 LDPS;</dd><dt>b. </dt><dd>egli possa pretendere un riconoscimento automatico delle sue qualifiche professionali in applicazione del titolo III capo III della direttiva 2005/36/CE<sup><sup><a fragment="#fn-d6e383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e383" id="fnbck-d6e383" routerlink="./">11</a></sup></sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Negli altri casi il prestatore usa il titolo professionale del suo Stato di residenza, nella lingua ufficiale di tale Stato. Se esiste il rischio di confusione con un titolo professionale svizzero o se il titolo estero è identico al titolo svizzero, il prestatore deve indicare tra parentesi il Paese d’origine del titolo professionale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e383"><sup><a fragment="#fnbck-d6e383" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e383" routerlink="./">11</a></sup> Si veda la nota relativa all’art. 7 cpv. 2.</p></div></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Violazione di un obbligo di dichiarazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>È punito con la multa ai sensi dell’articolo 7 capoverso 1 lettera b LDPS ogni prestatore che fornisce una prestazione di servizi senza rispettare l’obbligo di dichiarazione ai sensi degli articoli 2–4.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La SEFRI esegue la presente ordinanza, purché non ne siano competenti altre autorità federali o cantonali.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il diritto vigente è modificato conformemente alle disposizioni dell’allegato 2.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° settembre 2013.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e436" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e436" id="fnbck-d6e436" routerlink="./">12</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e436"><sup><a fragment="#fnbck-d6e436" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e436" routerlink="./">12</a></sup> Abrogato dal n. II dell’O del 17 feb. 2021, con effetto dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/136/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 136</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 17)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Modifica del diritto vigente</a></h2><div class="collapseable"><p>Le ordinanze qui appresso sono state modificate come segue:</p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e455" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fn-d6e455" id="fnbck-d6e455" routerlink="./">13</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e455"><sup><a fragment="#fnbck-d6e455" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/510/it#fnbck-d6e455" routerlink="./">13</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2013/510/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 2421</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 12faa376-c25f-43c9-990d-a9fee2ef10c4 | Legge federale sulla promozione del settore alberghiero | 935.12 | true | 2013-01-01T00:00:00 | 2003-06-20T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24825/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it | RS 935.12 1 Legge federale sulla promozione del settore alberghiero del 20 giugno 2003 (Stato 1° gennaio 2013) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 75 e 103 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 20 settembre 20022, decreta: Art. 1 Principio 1 La Confederazione promuove la concessione di crediti al settore alberghiero con lo scopo di mantenerne e migliorarne la competitività e la continuità. 2 A tale scopo, essa sostiene l’attività della Società svizzera di credito alberghiero (Società) con sede a Zurigo. Art. 2 Forma giuridica della Società La Società è una società cooperativa di diritto pubblico ai sensi dell’articolo 829 del Codice delle obbligazioni3. Art. 3 Compiti della Società 1 La Società concede mutui secondo le disposizioni della presente legge. 2 Essa può assumere altri compiti, ad esempio la consulenza d’economia aziendale per gli alberghi. Art. 4 Scopo dei mutui 1 La Società può concedere mutui per: a. il rinnovamento di un’azienda alberghiera o la sua sostituzione con una nuo- va costruzione; b. la costruzione di nuove aziende alberghiere; c. il rinnovamento o la costruzione d’alloggi per il personale e locali di lavoro come anche l’impianto di attrezzature alberghiere interaziendali; d. agevolare l’acquisto di aziende alberghiere; e. rinnovi per eliminare barriere architettoniche per i disabili. 2 Anziché concedere nuovi mutui, la Società può rilevare quelli esistenti. RU 2003 4311 1 RS 101 2 FF 2002 6379 3 RS 220 935.12 Servizi 2 935.12 Art. 5 Limitazione alle regioni turistiche e alle stazioni balneari 1 I mutui sono destinati esclusivamente ad aziende: a. nelle regioni turistiche; b. nelle stazioni balneari. 2 Sono regioni turistiche le regioni e le località in cui il turismo ha importanza essenziale ed è sottoposto a notevoli fluttuazioni stagionali. Il Consiglio federale designa tali regioni e località dopo aver sentito i Cantoni,. 3 La Società può accordare eccezioni per regioni le cui condizioni sono simili a quel- le delle regioni turistiche. Art. 6 Condizioni per la concessione dei mutui La Società può concedere mutui qualora: a. il debitore sia capace e degno di fiducia; b. i redditi attesi siano sufficienti a sostenere tutte le spese d’esercizio e a finanziare il rinnovamento corrente dell’azienda. Art. 7 Limite dei mutui e della garanzia 1 La somma dei mutui concessi in conformità dell’articolo 4 capoverso 1 e dei crediti di grado anteriore o uguale non deve superare il valore reddituale presumibile dopo il rinnovamento. Se circostanze particolari lo giustificano, può essere preso a fondamento un altro valore. 2 Il Consiglio federale disciplina i dettagli. Art. 8 Interesse e ammortamento 1 La Società stabilisce saggi d’interesse per quanto possibile favorevoli. Può preve- dere una partecipazione al risultato dell’azienda sostenuta con il mutuo. 2 Quando stabilisce i saggi d’interesse, essa prende in considerazione il rendimento dei prestiti della Confederazione, la situazione del mercato e le possibilità finanzia- rie della Società. 3 I mutui devono essere ammortati il più presto possibile. Di regola, il termine d’ammortamento non deve superare 20 anni. Art. 9 Garanzia e controllo 1 I mutui devono essere garantiti da pegno immobiliare o altrimenti, salvo circostan- ze speciali. 2 La Società si fa concedere dal debitore la facoltà di fare controlli e d’esaminare i libri in ogni tempo. Essa lo obbliga a tenere una contabilità ordinata. Promozione del settore alberghiero. LF 3 935.12 Art. 10 Tasse 1 La Società riscuote tasse per la trattazione delle domande di mutuo e per i controlli secondo l’articolo 9 capoverso 2. 2 Essa stabilisce le tasse nel suo regolamento. Art. 11 Capitale sociale 1 Il capitale sociale della Società è di 12 milioni di franchi almeno, di cui 6 forniti dalla Confederazione e almeno 6 da terzi. Il valore nominale delle quote sociali è di 500 franchi. 2 L’interesse pagato sul capitale sociale non deve superare il 4 per cento. Art. 12 Organizzazione e attività della Società 1 I particolari circa l’organizzazione e l’attività della Società sono disciplinati nelle disposizioni d’esecuzione del Consiglio federale, nello statuto e nel regolamento. Lo statuto, il regolamento e le loro modifiche devono essere approvati dal Consiglio federale. 2 Nell’assemblea generale ogni membro della Società ha diritto a tanti voti quante sono le sue quote. 3 Il presidente e la metà degli altri membri dell’amministrazione sono nominati dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)4 e possono essere revocati soltanto da quest’ultimo. 4 Ove la presente legge, le disposizioni d’esecuzione del Consiglio federale e lo statuto non dispongano altrimenti, sono applicabili le disposizioni del Codice delle obbligazioni5 sulla società cooperativa di diritto privato. Art. 136 Art. 14 Finanziamento della Società 1 La Confederazione può concedere alla Società mutui senza interesse entro i limiti dei crediti stanziati. 2 La Società può inoltre procurarsi capitale di terzi da cerchie interessate o sul mer- cato finanziario. 3 La Confederazione sopperisce alle perdite della Società sui mutui che le ha conces- so, per quanto siano adempiute le condizioni della presente legge e la Società abbia 4 Nuova espr. giusta il n. I 30 dell’O del 15 giu. 2012 (Riorganizzazione dei dipartimenti), in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 3655). 5 RS 220 6 Abrogato dal n. 130 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197 1069; FF 2001 3764). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. Servizi 4 935.12 osservato i suoi obblighi di diligenza. La Confederazione non risponde per eventuali impegni giusta il capoverso 2. Art. 15 Esenzione fiscale 1 La Società è esente dalle imposte sul reddito e sulla sostanza. 2 Le quote sociali emesse dalla Società non sono sottoposte alla tassa federale di bollo sulle emissioni. Art. 16 Vigilanza ed esecuzione 1 La Società sottostà alla vigilanza del Consiglio federale; esso informa l’Assemblea federale sull’attività della Società nel rapporto di gestione. 2 Il DEFR veglia affinché i fondi che la Confederazione fornisce alla Società in virtù della presente legge siano impiegati in conformità della loro destinazione. La Socie- tà presenta ogni anno un rapporto sulla sua attività al DEFR. 3 Nel rimanente, la Segreteria di Stato dell’economia7 provvede all’esecuzione della presente legge. Art. 17 Scioglimento della Società 1 La deliberazione dell’assemblea generale di sciogliere la Società sottostà all’ap- provazione del Consiglio federale. 2 In caso di scioglimento della Società, sono dapprima estinti i debiti, regolati gli impegni derivanti dalle fideiussioni e restituite le quote sociali fino, al massimo, all’ammontare del valore nominale. L’eventuale saldo attivo è impiegato, sotto la vigilanza della Confederazione, per altre misure di promozione dell’industria alber- ghiera stagionale e delle stazioni climatiche. Art. 18 Valutazione 1 Il Consiglio federale provvede a valutare scientificamente le misure secondo la presente legge. 2 Il DEFR riferisce al Consiglio federale quattro anni dopo l’entrata in vigore e gli sottopone proposte circa l’ulteriore procedere. Art. 19 Diritto previgente: abrogazione La legge federale del 1° luglio 19668 per il promovimento del credito all’industria alberghiera e alle stazioni climatiche è abrogata. 7 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1). 8 [RU 1966 1699, 1976 67, 1988 884, 1992 288 all. n. 60, 1995 3517 n. I 15, 1998 1822, 2000 187 art. 12] Promozione del settore alberghiero. LF 5 935.12 Art. 20 Disposizioni transitorie Mutui e fideiussioni concessi prima dell’entrata in vigore della presente legge sono mantenuti fino alla loro scadenza alle condizioni stabilite per contratto conforme- mente al diritto previgente. Per le fideiussioni la Società può riscuotere un premio. Essa lo stabilisce nel proprio regolamento. Art. 21 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 15 dicembre 20039 9 DCF del 26 nov. 2003. Servizi 6 935.12 | <div _ngcontent-jdo-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.12 --><p class="srnummer">935.12 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sulla promozione del settore alberghiero</h1><p>del 20 giugno 2003 (Stato 1° gennaio 2013) (Stato 1° gennaio 2013)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 75 e 103 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e19" id="fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 20 settembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e29" id="fnbck-d6e29" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e19"><sup><a fragment="#fnbck-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e29"><sup><a fragment="#fnbck-d6e29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e29" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2002/1158/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2002</b> 6379</a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione promuove la concessione di crediti al settore alberghiero con lo scopo di mantenerne e migliorarne la competitività e la continuità.</p><p><sup>2</sup> A tale scopo, essa sostiene l’attività della Società svizzera di credito alberghiero (Società) con sede a Zurigo.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Forma giuridica della Società</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Società è una società cooperativa di diritto pubblico ai sensi dell’articolo 829 del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e63" id="fnbck-d6e63" routerlink="./">3</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e63"><sup><a fragment="#fnbck-d6e63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e63" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Compiti della Società</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società concede mutui secondo le disposizioni della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Essa può assumere altri compiti, ad esempio la consulenza d’economia aziendale per gli alberghi.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Scopo dei mutui</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società può concedere mutui per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il rinnovamento di un’azienda alberghiera o la sua sostituzione con una nuova costruzione;</dd><dt>b. </dt><dd>la costruzione di nuove aziende alberghiere;</dd><dt>c. </dt><dd>il rinnovamento o la costruzione d’alloggi per il personale e locali di lavoro come anche l’impianto di attrezzature alberghiere interaziendali;</dd><dt>d. </dt><dd>agevolare l’acquisto di aziende alberghiere;</dd><dt>e. </dt><dd>rinnovi per eliminare barriere architettoniche per i disabili.</dd></dl><p><sup>2</sup> Anziché concedere nuovi mutui, la Società può rilevare quelli esistenti.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Limitazione alle regioni turistiche e alle stazioni balneari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I mutui sono destinati esclusivamente ad aziende:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nelle regioni turistiche;</dd><dt>b. </dt><dd>nelle stazioni balneari.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono regioni turistiche le regioni e le località in cui il turismo ha importanza essenziale ed è sottoposto a notevoli fluttuazioni stagionali. Il Consiglio federale designa tali regioni e località dopo aver sentito i Cantoni,.</p><p><sup>3</sup> La Società può accordare eccezioni per regioni le cui condizioni sono simili a quelle delle regioni turistiche.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Condizioni per la concessione dei mutui</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Società può concedere mutui qualora:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il debitore sia capace e degno di fiducia;</dd><dt>b. </dt><dd>i redditi attesi siano sufficienti a sostenere tutte le spese d’esercizio e a finanziare il rinnovamento corrente dell’azienda.</dd></dl></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Limite dei mutui e della garanzia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La somma dei mutui concessi in conformità dell’articolo 4 capoverso 1 e dei crediti di grado anteriore o uguale non deve superare il valore reddituale presumibile dopo il rinnovamento. Se circostanze particolari lo giustificano, può essere preso a fondamento un altro valore.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina i dettagli.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Interesse e ammortamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società stabilisce saggi d’interesse per quanto possibile favorevoli. Può prevedere una partecipazione al risultato dell’azienda sostenuta con il mutuo.</p><p><sup>2</sup> Quando stabilisce i saggi d’interesse, essa prende in considerazione il rendimento dei prestiti della Confederazione, la situazione del mercato e le possibilità finanziarie della Società.</p><p><sup>3</sup> I mutui devono essere ammortati il più presto possibile. Di regola, il termine d’ammortamento non deve superare 20 anni.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Garanzia e controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I mutui devono essere garantiti da pegno immobiliare o altrimenti, salvo circostanze speciali.</p><p><sup>2</sup> La Società si fa concedere dal debitore la facoltà di fare controlli e d’esaminare i libri in ogni tempo. Essa lo obbliga a tenere una contabilità ordinata.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Tasse</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società riscuote tasse per la trattazione delle domande di mutuo e per i controlli secondo l’articolo 9 capoverso 2.</p><p><sup>2</sup> Essa stabilisce le tasse nel suo regolamento.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Capitale sociale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il capitale sociale della Società è di 12 milioni di franchi almeno, di cui 6 forniti dalla Confederazione e almeno 6 da terzi. Il valore nominale delle quote sociali è di 500 franchi.</p><p><sup>2</sup> L’interesse pagato sul capitale sociale non deve superare il 4 per cento.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Organizzazione e attività della Società</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I particolari circa l’organizzazione e l’attività della Società sono disciplinati nelle disposizioni d’esecuzione del Consiglio federale, nello statuto e nel regolamento. Lo statuto, il regolamento e le loro modifiche devono essere approvati dal Consiglio federale.</p><p><sup>2</sup> Nell’assemblea generale ogni membro della Società ha diritto a tanti voti quante sono le sue quote.</p><p><sup>3</sup> Il presidente e la metà degli altri membri dell’amministrazione sono nominati dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)<sup><a fragment="#fn-d6e237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e237" id="fnbck-d6e237" routerlink="./">4</a></sup> e possono essere revocati soltanto da quest’ultimo.</p><p><sup>4</sup> Ove la presente legge, le disposizioni d’esecuzione del Consiglio federale e lo statuto non dispongano altrimenti, sono applicabili le disposizioni del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e250" id="fnbck-d6e250" routerlink="./">5</a></sup> sulla società cooperativa di diritto privato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e237"><sup><a fragment="#fnbck-d6e237" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e237" routerlink="./">4</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I 30 dell’O del 15 giu. 2012 (Riorganizzazione dei dipartimenti), in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3655</a>).</p><p id="fn-d6e250"><sup><a fragment="#fnbck-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e250" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e261" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e261" id="fnbck-d6e261" routerlink="./">6</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e261"><sup><a fragment="#fnbck-d6e261" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e261" routerlink="./">6</a></sup> Abrogato dal n. 130 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>2197 </a><a href="eli/oc/2006/188/it" routerlink="./" target="_blank">1069</a>; <a href="eli/fga/2001/731/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2001 </b>3764</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Finanziamento della Società</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può concedere alla Società mutui senza interesse entro i limiti dei crediti stanziati.</p><p><sup>2</sup> La Società può inoltre procurarsi capitale di terzi da cerchie interessate o sul mercato finanziario.</p><p><sup>3</sup> La Confederazione sopperisce alle perdite della Società sui mutui che le ha concesso, per quanto siano adempiute le condizioni della presente legge e la Società abbia osservato i suoi obblighi di diligenza. La Confederazione non risponde per eventuali impegni giusta il capoverso 2.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Esenzione fiscale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società è esente dalle imposte sul reddito e sulla sostanza.</p><p><sup>2</sup> Le quote sociali emesse dalla Società non sono sottoposte alla tassa federale di bollo sulle emissioni.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Vigilanza ed esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società sottostà alla vigilanza del Consiglio federale; esso informa l’Assemblea federale sull’attività della Società nel rapporto di gestione.</p><p><sup>2</sup> Il DEFR veglia affinché i fondi che la Confederazione fornisce alla Società in virtù della presente legge siano impiegati in conformità della loro destinazione. La Società presenta ogni anno un rapporto sulla sua attività al DEFR.</p><p><sup>3</sup> Nel rimanente, la Segreteria di Stato dell’economia<sup><a fragment="#fn-d6e324" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e324" id="fnbck-d6e324" routerlink="./">7</a></sup> provvede all’esecuzione della presente legge.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e324"><sup><a fragment="#fnbck-d6e324" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e324" routerlink="./">7</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>). </p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Scioglimento della Società</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La deliberazione dell’assemblea generale di sciogliere la Società sottostà all’approvazione del Consiglio federale.</p><p><sup>2</sup> In caso di scioglimento della Società, sono dapprima estinti i debiti, regolati gli impegni derivanti dalle fideiussioni e restituite le quote sociali fino, al massimo, all’ammontare del valore nominale. L’eventuale saldo attivo è impiegato, sotto la vigilanza della Confederazione, per altre misure di promozione dell’industria alberghiera stagionale e delle stazioni climatiche.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Valutazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale provvede a valutare scientificamente le misure secondo la presente legge.</p><p><sup>2</sup> Il DEFR riferisce al Consiglio federale quattro anni dopo l’entrata in vigore e gli sottopone proposte circa l’ulteriore procedere.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La legge federale del 1° luglio 1966<sup><a fragment="#fn-d6e368" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e368" id="fnbck-d6e368" routerlink="./">8</a></sup> per il promovimento del credito all’industria alberghiera e alle stazioni climatiche è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e368"><sup><a fragment="#fnbck-d6e368" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e368" routerlink="./">8</a></sup> [<a href="eli/oc/1966/1658_1715_1699/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1966 </b>1699</a>, <b></b><a href="eli/oc/1976/67_67_67/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1976 </b>67</a>, <b></b><a href="eli/oc/1988/884_884_884/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1988</b> 884</a>, <b></b><a href="eli/oc/1992/288_288_288/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1992 </b>288 </a>all. n. 60, <b></b><a href="eli/oc/1995/3517_3517_3517/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1995 </b>3517 </a>n. I 15, <b></b><a href="eli/oc/1998/1822_1822_1822/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1998</b> 1822</a>, <b></b><a href="eli/oc/2000/34/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 187 </a>art. 12]</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p>Mutui e fideiussioni concessi prima dell’entrata in vigore della presente legge sono mantenuti fino alla loro scadenza alle condizioni stabilite per contratto conformemente al diritto previgente. Per le fideiussioni la Società può riscuotere un premio. Essa lo stabilisce nel proprio regolamento.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 15 dicembre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fn-d6e433" id="fnbck-d6e433" routerlink="./">9</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e433"><sup><a fragment="#fnbck-d6e433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/642/it#fnbck-d6e433" routerlink="./">9</a></sup> DCF del 26 nov. 2003.</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | 19d997ec-62a9-4347-aba3-2ba6d6deeee2 | Ordinanza sulla promozione del settore alberghiero | 935.121 | true | 2022-07-01T00:00:00 | 2015-02-18T00:00:00 | 1,656,633,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25820/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it | 935.121 1 Ordinanza sulla promozione del settore alberghiero del 18 febbraio 2015 (Stato 1° luglio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 5 capoverso 2, 7 capoverso 2 e 12 capoverso 1 della legge federale del 20 giugno 20031 sulla promozione del settore alberghiero (legge), ordina: Sezione 1: Definizioni Art. 1 Settore alberghiero 1 Il settore alberghiero ai sensi dell’articolo 1 capoverso 1 della legge comprende: a. gli alberghi; b. le aziende alberghiere strutturate; c. i terreni, le costruzioni, i locali, le installazioni e gli impianti appartenenti ad alberghi o ad aziende alberghiere strutturate. 2 Le aziende alberghiere strutturate sono aziende alberghiere che: a. sono orientate a ospitare clienti a titolo professionale e per periodi brevi; b. garantiscono, direttamente o mediante partner di cooperazione, ulteriori infrastrutture alberghiere e prestazioni di cui la maggioranza dei clienti si avvale; c. sono adeguatamente posizionate e puntano all’acquisizione mirata di clienti per periodi brevi; d. dispongono, di regola, di almeno 15 camere o 30 letti, uniformi in termini di concezione o ubicazione; 3 Sono anche considerate aziende alberghiere strutturate: a. aziende a economia mista che comprendono un albergo autonomo e redditi- zio; b. forme alberghiere ibride utilizzate quale esercizio uniforme. Art. 2 Regioni turistiche e stazioni balneari Le regioni turistiche e le stazioni balneari sono elencate nell’Allegato. RU 2015 727 1 RS 935.12 935.121 Servizi 2 935.121 Art. 3 Aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari 1 In caso di aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari con Comuni degli agglomerati di Zurigo, Basilea, Berna, Losanna o Ginevra, la futura categorizzazione comunale è effettuata dall’Ufficio federale di statistica (UST). 2 In caso di aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari con Comuni che non fanno parte delle regioni turistiche, non sono stazioni balneari e non rientrano negli agglomerati di Zurigo, Basilea, Berna, Losanna e Ginevra, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) decide a quale categoria attribuirli. 3 In caso di aggregazioni comunali, il DEFR adegua l’Allegato di conseguenza. 4 La Società svizzera di credito alberghiero (SCA) può mantenere i mutui già esis- tenti al momento dell’aggregazione tra Comuni concessi ad aziende che, dopo l’aggregazione, si ritrovano al di fuori delle regioni turistiche e delle stazioni balnea- ri e autorizzare che le relative condizioni siano adeguate. 5 In via eccezionale la SCA può anche prendere ulteriori decisioni concernenti i mutui riguardanti le aziende di cui al capoverso 4, sempre che sia necessario per garantire il finanziamento delle stesse e per sostenere il valore dei mutui, ma al massimo fino a dieci anni dall’aggregazione tra Comuni. Sezione 2: Concessione di mutui Art. 4 Compiti della SCA 1 La SCA concede i mutui di cui all’articolo 4 della legge a titolo sussidiario rispetto ai finanziatori privati. 2 Non esiste alcun diritto all’ottenimento di un mutuo. 3 La SCA può fornire ad attori privati e a enti territoriali di diritto pubblico consu- lenza in materia di investimento, finanziamento e relative questioni strategiche concernenti il settore alberghiero. 4 Le entrate provenienti dalla consulenza devono coprire i costi da essa generati. Art. 5 Calcolo del valore reddituale 1 Il valore reddituale di cui all’articolo 7 capoverso 1 della legge è calcolato secondo il metodo dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) e si ottiene dalla capitalizzazione dei fondi liberi per il pagamento degli interessi e degli ammorta- menti. I costi per la sostituzione di impianti deprezzatisi nel corso del tempo vanno dedotti dai fondi liberi. 2 Per i progetti d’investimento il valore reddituale è calcolato facendo riferimento sia al piano aziendale dettagliato sia ai dati empirici di un’azienda dello stesso tipo, di uguale grandezza, nonché di un giro d’affari di simile struttura. 3 Occorre tenere debitamente conto dei redditi da attività accessorie e degli elementi del patrimonio non necessari all’azienda quali terreni adiacenti o edifici. Promozione del settore alberghiero. O 3 935.121 4 Se il valore reddituale non può essere calcolato o non può esserlo in modo attendi- bile, il fattore decisivo per determinare il limite massimo di credito è la sostenibilità degli oneri da interessi e ammortamenti. 5 La SCA disciplina i dettagli relativi al metodo di calcolo nel proprio regolamento interno. Art. 6 Importo del mutuo 1 L’importo del mutuo per singolo progetto ammonta di regola tra 100 000 e 6 milioni di franchi. Esso non può superare il 40 per cento del valore reddituale. 2 In via eccezionale possono essere concessi mutui superiori ai 6 milioni di franchi, in particolare per progetti che: a. contribuiscono al rafforzamento delle destinazioni turistiche, quali aziende leader o progetti di cooperazione; b. presentano un carattere innovativo, sostenibile ed esemplare. 3 In via eccezionale possono essere concessi mutui che superano il 40 per cento del valore reddituale, in particolare per progetti d’investimento in regioni periferiche o strutturalmente deboli. Art. 7 Rilevamento di mutui esistenti 1 La SCA può rilevare mutui esistenti se ciò comporta per l’azienda una riduzione degli oneri da interessi e ammortamenti. 2 Per il rilevamento di mutui esistenti valgono le stesse condizioni applicabili alla concessione di nuovi mutui. 3 I mutui concessi per risanamenti finanziari non vengono rilevati. Art. 8 Interessi e ammortamento 1 La SCA fissa gli interessi in modo tale da garantire che le spese amministrative, i costi relativi al rischio e i costi di rifinanziamento delle sue operazioni di mutuo risultino coperti nell’arco di un ciclo congiunturale. Nel fissarli, essa tiene conto dei ricavi finanziari e dei proventi da prestazioni fatturate ai beneficiari dei mutui. 2 Se concede mutui con partecipazione agli utili, la SCA può ridurre il tasso d’inte- resse. 3 Per un periodo limitato la SCA può esonerare un debitore dall’obbligo dell’am- mortamento. Art. 9 Misure per evitare perdite sui mutui Per evitare perdite su mutui la SCA, in singoli casi, può accordare particolari condi- zioni d’interesse e di ammortamento e adottare ulteriori misure. Servizi 4 935.121 Art. 10 Garanzie La SCA stabilisce: a. le garanzie che possono essere impiegate oltre ai pegni usuali e le modalità della loro valutazione; b. le condizioni alle quali possono essere concessi, in via eccezionale, mutui senza garanzie. Sezione 3: Reperimento di capitale di terzi da parte della SCA e assunzione di perdite sui mutui da parte della Confederazione Art. 11 Reperimento di capitale di terzi È possibile procurarsi capitale di terzi da cerchie interessate o sul mercato finanzia- rio ai sensi dell’articolo 14 capoverso 2 della legge soltanto se tale capitale è utiliz- zato direttamente per la concessione di mutui. Le spese amministrative, i costi relativi al rischio e i costi di rifinanziamento causati dall’impiego del capitale di terzi devono essere completamente coperti dai ricavi con esso generati. Art. 12 Assunzione di perdite sui mutui 1 La Segreteria di Stato dell’economia decide, d’intesa con l’Amministrazione federale delle finanze, circa l’assunzione da parte della Confederazione, conforme- mente all’articolo 14 capoverso 3 della legge, delle perdite sui mutui di cui. 2 Le perdite sui mutui assunte dalla Confederazione sono dedotte dai suoi crediti verso la SCA. Le perdite sui mutui non assunte dalla Confederazione devono essere coperte con i fondi propri della SCA. Sezione 4: Organizzazione Art. 13 Organi della società Gli organi della SCA sono l’assemblea generale, l’amministrazione e l’organo di revisione. Art. 14 Assemblea generale: posizione L’assemblea generale è l’organo supremo della SCA. Art. 15 Assemblea generale: compiti 1 Oltre ai compiti di cui agli articoli 16 capoverso 4, 19 capoverso 1 e 20 capo- verso 2, l’assemblea generale: Promozione del settore alberghiero. O 5 935.121 a. decide in merito alla definizione e alla modifica dello statuto; b. approva il rapporto dell’organo di revisione e delibera sull’approvazione del rendiconto annuale; c. delibera sul discarico all’amministrazione; d. delibera sull’impiego del risultato annuale, in particolare sulla quota da destinare alle riserve; e. delibera su tutte le altre questioni che la legge, l’ordinanza o lo statuto le riservano o che l’amministrazione le sottopone per decisione definitiva; f. decide sui ricorsi concernenti l’ammissione o l’esclusione definitiva di soci; g. delibera sullo scioglimento della Società. 2 Le decisioni adottate conformemente al capoverso 1 lettera a sottostanno all’approvazione del Consiglio federale. Tale approvazione deve essere richiesta prima che l'assemblea generale deliberi. Art. 16 Amministrazione: composizione e nomina dei membri 1 L’amministrazione è composta dal presidente e da otto membri. 2 Per quanto riguarda la nomina dei membri dell’amministrazione occorre provve- dere affinché il settore alberghiero, le banche, le regioni linguistiche e i sessi siano adeguatamente rappresentati. 3 Il DEFR nomina il presidente su proposta dell’amministrazione e quattro altri membri in base a un profilo dei requisiti che ha elaborato. 4 Gli altri quattro membri sono eletti dall’assemblea generale. I rappresentanti della Confederazione si astengono dal voto. Art. 17 Amministrazione: compiti 1 L’amministrazione svolge tutti i compiti che la legge, l’ordinanza e lo statuto non attribuiscono esplicitamente ad altri organi. Essa: a. dirige gli affari della SCA e impartisce le dovute istruzioni; b. definisce l’organizzazione; c. delibera sui diritti di firma per la Società; d. elegge il vicepresidente; e. organizza la contabilità, il controllo e il piano finanziario; f. instaura, modifica e scioglie i rapporti di lavoro con i membri della direzione e i quadri superiori; g. esercita la vigilanza sulla direzione, in particolare per quanto concerne il rispetto delle leggi, dello statuto, dei regolamenti e delle direttive; h. stabilisce la remunerazione dei membri della direzione; i. allestisce il rapporto di gestione; Servizi 6 935.121 j. convoca e prepara l’assemblea generale e ne esegue le decisioni; k. approva la qualità di membro mediante la firma o il rilevamento di certificati di partecipazione; l. provvede all’esclusione di membri. 2 Essa decide sulla definizione e sulla modifica del regolamento interno. Le decisio- ni concernenti la definizione e la modifica del regolamento interno sottostanno all’approvazione del Consiglio federale. Tale approvazione deve essere richiesta prima che l’amministrazione deliberi. 3 Essa può affidare competenze decisionali nonché la preparazione e l’esecuzione delle sue decisioni o la vigilanza su determinati affari a comitati, a singoli membri o alla direzione. 4 Essa garantisce che i fondi liberi della SCA siano investiti con l’obiettivo minimo di mantenerne il valore reale a medio termine e che la SCA sia in grado in qualsiasi momento di onorare i suoi impegni finanziari. 5 Essa consente al DEFR di esaminare gli affari della SCA e gli trasmette i rapporti di gestione. Art. 18 Amministrazione: doveri dei membri 1 I membri dell’amministrazione sono tenuti a svolgere i loro compiti e i loro doveri con ogni diligenza e a tutelare gli interessi della SCA in buona fede. L’ammi- nistrazione adotta le misure organizzative necessarie per tutelare gli interessi della SCA ed evitare conflitti di interesse. 2 I membri dell’amministrazione dichiarano all’organo di nomina le loro relazioni d’interesse. Durante il loro mandato comunicano costantemente eventuali cambia- menti. L’amministrazione informa in merito nel suo rapporto annuale di gestione. Art. 19 Amministrazione: remunerazione dei membri 1 L’assemblea generale approva la remunerazione dei membri dell’amministrazione almeno una volta per mandato. 2 La remunerazione è pubblicata nel rapporto di gestione della SCA. Art. 20 Organo di revisione e rendiconto 1 L’organo di revisione è una società di revisione abilitata. 2 L’assemblea generale nomina l’organo di revisione d’intesa con il DEFR. 3 All’organo di revisione e all’attività di revisione si applicano per analogia le dispo- sizioni del diritto della società anonima sulla revisione ordinaria. 4 Il rendiconto annuale è allestito secondo le Swiss GAAP RPC. Promozione del settore alberghiero. O 7 935.121 Sezione 5: Personale Art. 21 Il personale della SCA è assunto secondo le disposizioni del Codice delle obbliga- zioni2. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 22 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 26 novembre 20033 della legge federale sulla promozione del set- tore alberghiero è abrogata. Art. 23 Disposizioni transitorie 1 La SCA può mantenere i mutui già esistenti all’entrata in vigore della presente ordinanza e riguardanti aziende che in quel momento si ritrovano al di fuori delle regioni turistiche e delle stazioni balneari secondo l’articolo 2 e autorizzare che le relative condizioni siano adeguate. 2 In via eccezionale la SCA può anche prendere ulteriori decisioni concernenti i mutui riguardanti tali aziende, sempre che sia necessario per garantire il finanzia- mento delle stesse e per sostenere il valore dei mutui, ma al massimo fino a dieci anni dall’entrata in vigore della presente ordinanza. Art. 24 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 2015. 2 RS 220 3 [RU 2003 4317, 2010 3175 all. 3 n. 8] Servizi 8 935.121 Allegato4 (art. 2) Regioni turistiche e stazioni balneari Sono considerate regioni turistiche o stazioni balneari: 1. i Cantoni di Appenzello Esterno, Appenzello Interno, Glarona, Grigioni, Giura, Lucerna, Neuchâtel, Nidvaldo, Obvaldo, San Gallo, Turgovia, Ticino, Uri, Vallese; 2. nel Cantone di Argovia i Comuni di: – Aarau, Aarburg, Abtwil, Ammerswil, Aristau, Auenstein, Auw, Baden, Beinwil am See, Beinwil (Freiamt), Bettwil, Biberstein, Birmenstorf (AG), Birr, Birrhard, Birrwil, Böttstein, Bözberg, Böztal, Boniswil, Bo- swil, Bottenwil, Brittnau, Brugg, Brunegg, Buchs (AG), Bünzen, Burg (AG), Buttwil, Densbüren, Dietwil, Dintikon, Döttingen, Dürrenäsch, Egliswil, Ehrendingen, Eiken, Endingen, Ennetbaden, Erlinsbach (AG), Fahrwangen, Fislisbach, Freienwil, Frick, Full-Reuenthal, Gansingen, Gebenstorf, Geltwil, Gipf-Oberfrick, Gontenschwil, Gränichen, Habs- burg, Hallwil, Hausen (AG), Hendschiken, Herznach, Hirschthal, Hol- derbank (AG), Holziken, Hunzenschwil, Kaisten, Kallern, Klingnau, Koblenz, Kölliken, Küttigen, Laufenburg, Leibstadt, Leimbach (AG), Lengnau (AG), Lenzburg, Leuggern, Leutwil, Lupfig, Mägenwil, Man- dach, Meisterschwanden, Mellikon, Menziken, Merenschwand, Met- tauertal, Mönthal, Möriken-Wildegg, Mühlau, Mülligen, Münchwilen (AG), Muhen, Murgenthal, Muri (AG), Neuenhof, Niederlenz, Nieder- rohrdorf, Oberentfelden, Oberhof, Oberkulm, Oberrohrdorf, Oberrüti, Obersiggenthal, Oeschgen, Oftringen, Othmarsingen, Reinach (AG), Remigen, Rheinfelden, Riniken, Rothrist, Rüfenach, Rupperswil, Safe- nwil, Schafisheim, Schinznach, Schupfart, Schwaderloch, Seengen, Seon, Sins, Sisseln, Staufen, Stein (AG), Strengelbach, Suhr, Tegerfel- den, Teufenthal (AG), Thalheim (AG), Turgi, Ueken, Uerkheim, Unte- rentfelden, Unterkulm, Untersiggenthal, Veltheim (AG), Villigen, Vill- nachern, Vordemwald, Waltenschwil, Wettingen, Windisch, Wittnau, Wölflinswil, Würenlingen, Zeihen, Zetzwil, Zofingen, Zurzach; 3. nel Cantone di Basilea Campagna i Comuni di: – Anwil, Eptingen, Häfelfingen, Kilchberg (BL), Läufelfingen, Langen- bruck, Liedertswil, Liesberg, Oltingen, Roggenburg, Rothenfluh, Waldenburg, Zeglingen; 4. nel Cantone di Berna i Comuni di: – Aarberg, Aarwangen, Adelboden, Aefligen, Aegerten, Aeschi bei Spiez, Affoltern im Emmental, Alchenstorf, Amsoldingen, Arch, Arni (BE), Attiswil, Auswil, Bannwil, Bargen (BE), Bätterkinden, Beaten- 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 18 mag. 2022, in vigore dal 1° lug. 2022 (RU 2022 325). Promozione del settore alberghiero. O 9 935.121 berg, Bellmund, Belprahon, Berken, Bettenhausen, Biel/Bienne, Bleien- bach, Blumenstein, Boltigen, Bönigen, Bowil, Brenzikofen, Brienz (BE), Brienzwiler, Brügg, Brüttelen, Buchholterberg, Büetigen, Bühl, Büren an der Aare, Burgdorf, Burgistein, Busswil bei Melchnau, Champoz, Corcelles (BE), Corgémont, Cormoret, Cortébert, Court, Courtelary, Crémines, Därligen, Därstetten, Diemtigen, Diessbach bei Büren, Dotzigen, Dürrenroth, Eggiwil, Epsach, Eriswil, Eriz, Erlach, Erlenbach im Simmental, Ersigen, Eschert, Evilard, Fahrni, Farnern, Finsterhennen, Forst-Längenbühl, Freimettigen, Frutigen, Gals, Gampe- len, Gondiswil, Graben, Grandval, Grindelwald, Grossaffoltern, Gsteig, Gsteigwiler, Guggisberg, Gündlischwand, Gurbrü, Gurzelen, Guttan- nen, Habkern, Hagneck, Hasle bei Burgdorf, Hasliberg, Heiligensch- wendi, Heimberg, Heimenhausen, Heimiswil, Hellsau, Hermrigen, Her- zogenbuchsee, Hilterfingen, Höchstetten, Hofstetten bei Brienz, Homberg, Horrenbach-Buchen, Huttwil, Inkwil, Innertkirchen, Ins, In- terlaken, Ipsach, Iseltwald, Jens, Kallnach, Kandergrund, Kandersteg, Kappelen, Kernenried, Kirchberg (BE), Koppigen, Krattigen, La Ferriè- re, La Neuveville, Landiswil, Langenthal, Langnau im Emmental, Lauenen, Lauperswil, Lauterbrunnen, Leissigen, Lengnau (BE), Lenk, Leuzigen, Ligerz, Linden, Lotzwil, Loveresse, Lüscherz, Lütschental, Lützelflüh, Lyss, Lyssach, Madiswil, Matten bei Interlaken, Meienried, Meinisberg, Meiringen, Melchnau, Merzligen, Mirchel, Mont- Tramelan, Mörigen, Moutier, Münchenwiler, Müntschemier, Nidau, Niederbipp, Niederönz, Niederried bei Interlaken, Nods, Oberbipp, Oberburg, Oberdiessbach, Oberhofen am Thunersee, Oberhünigen, Oberlangenegg, Oberried am Brienzersee, Oberthal, Oberwil bei Büren, Oberwil im Simmental, Ochlenberg, Oeschenbach, Orpund, Orvin, Per- refitte, Péry-La Heutte, Petit-Val, Pieterlen, Plateau de Diesse, Pohlern, Port, Rebévelier, Reconvilier, Reichenbach im Kandertal, Reisiswil, Renan (BE), Reutigen, Riggisberg, Ringgenberg (BE), Roches (BE), Roggwil (BE), Rohrbach, Rohrbachgraben, Romont (BE), Röthenbach im Emmental, Rüderswil, Rüdtligen-Alchenflüh, Rüeggisberg, Rüeg- sau, Rumendingen, Rumisberg, Rüschegg, Rüti bei Büren, Rüti bei Lyssach, Rütschelen, Saanen, Safnern, Saicourt, Saint-Imier, Sauge, Saules (BE), Saxeten, Schangnau, Schattenhalb, Schelten, Scheuren, Schwadernau, Schwanden bei Brienz, Schwarzhäusern, Seeberg, See- dorf (BE), Seehof, Seftigen, Signau, Sigriswil, Siselen, Sonceboz- Sombeval, Sonvilier, Sorvilier, Spiez, St. Stephan, Steffisburg, Stoc- ken-Höfen, Studen (BE), Sumiswald, Sutz-Lattrigen, Täuffelen, Tavan- nes, Teuffenthal (BE), Thierachern, Thörigen, Thun, Thunstetten, Tra- chselwald, Tramelan, Treiten, Trub, Trubschachen, Tschugg, Twann- Tüscherz, Uebeschi, Uetendorf, Unterlangenegg, Unterseen, Ursen- bach, Utzenstorf, Valbirse, Villeret, Vinelz, Wachseldorn, Walkringen, Walliswil bei Niederbipp, Walliswil bei Wangen, Walperswil, Wal- terswil (BE), Wangen an der Aare, Wangenried, Wattenwil, Wengi, Wiedlisbach, Wilderswil, Wiler bei Utzenstorf, Wileroltigen, Willadin- Servizi 10 935.121 gen, Wimmis, Worben, Wynau, Wynigen, Wyssachen, Zielebach, Zweisimmen, Zwieselberg; 5. nel Cantone di Friburgo i Comuni di: – Attalens, Autigny, Avry, Bas-Intyamon, Belfaux, Belmont-Broye, Bil- lens-Hennens, Bois-d’Amont, Bossonnens, Botterens, Broc, Brünisried, Bulle Châtel-Saint-Denis, Châtel-sur-Montsalvens, Châtillon (FR), Châtonnaye, Chénens, Cheyres-Châbles, Corbières, Corminboeuf, Cot- tens (FR), Courgevaux, Courtepin, Cressier (FR), Crésuz, Cugy (FR), Delley-Portalban, , Düdingen, Echarlens, Estavayer, Ferpicloz, Fétigny, Fräschels, Fribourg, Gibloux, Giffers, Givisiez, Gletterens, Grandvil- lard, Granges (Veveyse), Granges-Paccot, Grangettes, Greng, Grolley, Gruyères, Gurmels, Hauterive (FR), Hauteville, Haut-Intyamon, Hei- tenried, Jaun, Kerzers, Kleinbösingen, La Brillaz, La Roche, La Son- naz, La Verrerie, Le Châtelard, Le Flon, Le Mouret, Le Pâquier (FR), Les Montets, Lully (FR), Marly, Marsens, Massonnens, Matran, Méniè- res, Meyriez, Mézières (FR), Misery-Courtion, Montagny (FR), Mont- Vully, Morlon, Muntelier, Murten, Neyruz (FR), Nuvilly, Pierraforts- cha, Plaffeien, Plasselb, Pont-en-Ogoz, Ponthaux, Pont-la-Ville, Prévondavaux, Prez, Rechthalten, Remaufens, Riaz, Ried bei Kerzers, Romont (FR), Rue, Saint-Aubin (FR), Saint-Martin (FR), Sâles, Sch- mitten (FR), Semsales, Sévaz, Siviriez, Sorens, St. Silvester, St. Ursen, Surpierre, Tafers, Tentlingen, Torny, Treyvaux, Ursy, Val-de-Charmey, Vallon, Vaulruz, Villarsel-sur-Marly, Villars-sur-Glâne, Villaz, Villor- sonnens, Vuadens, Vuisternens-devant-Romont; 6. nel Cantone di Sciaffusa i Comuni di: – Bargen (SH), Beggingen, Beringen, Buch (SH), Büttenhardt, Dörflin- gen, Gächlingen, Hallau, Hemishofen, Lohn (SH), Löhningen, Meri- shausen, Neuhausen am Rheinfall, Neunkirch, Oberhallau, Ramsen, Schaffhausen, Schleitheim, Siblingen, Stein am Rhein, Stetten (SH), Thayngen, Trasadingen, Wilchingen; 7. nel Cantone di Svitto i Comuni di: – Alpthal, Altendorf, Arth, Einsiedeln, Galgenen, Gersau, Illgau, Ingen- bohl, Innerthal, Küssnacht (SZ), Lachen, Lauerz, Morschach, Muota- thal, Oberiberg, Reichenburg, Riemenstalden, Rothenthurm, Sattel, Schübelbach, Schwyz, Steinen, Steinerberg, Tuggen, Unteriberg, Vor- derthal, Wangen (SZ); 8. nel Cantone di Vaud i Comuni di: – Agiez, Aigle, Allaman, Arnex-sur-Orbe, Aubonne, Avenches, Ballai- gues, Baulmes, Belmont-sur-Yverdon, Berolle, Bex, Bière, Blonay - Saint-Légier, Bofflens, Bonvillars, Bougy-Villars, Bretonnières, Bu- chillon, Bullet, Burtigny, Chamblon, Champagne, Champtauroz, Champvent, Chardonne, Château-d’Oex, Chavannes-le-Chêne, Chêne- Pâquier, Cheseaux-Noréaz, Chessel, Chevroux, Concise, Corbeyrier, Corcelles-près-Concise, Corcelles-près-Payerne, Corseaux, Corsier-sur- Vevey, Cronay, Cuarny, Cudrefin, Curtilles, Démoret, Dompierre Promozione del settore alberghiero. O 11 935.121 (VD), Donneloye, Ependes (VD), Essertines-sur-Rolle, Essertines-sur- Yverdon, Etoy, Faoug, Féchy, Fiez, Fontaines-sur-Grandson, Giez, Gi- mel, Grandcour, Grandevent, Grandson, Gryon, Henniez, Jongny, Ju- riens, La Praz, La Tour-de-Peilz, L’Abbaye, L’Abergement, Lavey- Morcles, Lavigny, Le Chenit, Le Lieu, Les Clées, Leysin, Lignerolle, Lovatens, Lucens, Mathod, Mauborget, Missy, Moiry, Molondin, Mon- tagny-près-Yverdon, Montcherand, Mont-la-Ville, Montreux, Moudon, Mutrux, Novalles, Noville, Ollon, Onnens (VD), Oppens, Orbe, Orges, Ormont-Dessous, Ormont-Dessus, Orzens, Pailly, Payerne, Perroy, Pompaples, Pomy, Premier, Prévonloup, Provence, Rances, Rennaz, Roche (VD), Romainmôtier-Envy, Rossinière, Rougemont, Rovray, Sainte-Croix, Saint-Livres, Saint-Oyens, Saubraz, Sergey, Suchy, Su- scévaz, Tartegnin, Tévenon, Trey, Treycovagnes, Treytorrens (Payer- ne), Ursins, Valbroye, Valeyres-sous-Montagny, Valeyres-sous-Rances, Valeyres-sous-Ursins, Vallorbe, Vaulion, Vevey, Veytaux, Villars- Epeney, Villars-le-Comte, Villarzel, Villeneuve (VD), Vugelles-La Mothe, Vuiteboeuf, Vully-les-Lacs, Yverdon-les-Bains, Yvonand, Yvorne; 9. nel Cantone di Zurigo i Comuni di: – Bauma, Fischenthal, Elgg, Schlatt (ZH), Turbenthal, Wald (ZH), Wila; 10. nel Cantone di Zugo i Comuni di: – Oberägeri, Unterägeri, Walchwil. Servizi 12 935.121 Sezione 1: Definizioni Art. 1 Settore alberghiero Art. 2 Regioni turistiche e stazioni balneari Art. 3 Aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari Sezione 2: Concessione di mutui Art. 4 Compiti della SCA Art. 5 Calcolo del valore reddituale Art. 6 Importo del mutuo Art. 7 Rilevamento di mutui esistenti Art. 8 Interessi e ammortamento Art. 9 Misure per evitare perdite sui mutui Art. 10 Garanzie Sezione 3: Reperimento di capitale di terzi da parte della SCA e assunzione di perdite sui mutui da parte della Confederazione Art. 11 Reperimento di capitale di terzi Art. 12 Assunzione di perdite sui mutui Sezione 4: Organizzazione Art. 13 Organi della società Art. 14 Assemblea generale: posizione Art. 15 Assemblea generale: compiti Art. 16 Amministrazione: composizione e nomina dei membri Art. 17 Amministrazione: compiti Art. 18 Amministrazione: doveri dei membri Art. 19 Amministrazione: remunerazione dei membri Art. 20 Organo di revisione e rendiconto Sezione 5: Personale Art. 21 Sezione 6: Disposizioni finali Art. 22 Abrogazione di un altro atto normativo Art. 23 Disposizioni transitorie Art. 24 Entrata in vigore Allegato Regioni turistiche e stazioni balneari | <div _ngcontent-ffg-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.121 --><p class="srnummer">935.121 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulla promozione del settore alberghiero</h1><p>del 18 febbraio 2015 (Stato 1° luglio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 5 capoverso 2, 7 capoverso 2 e 12 capoverso 1 della legge federale del 20 giugno 2003<sup><a fragment="#fn-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fn-d6e19" id="fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> sulla promozione del settore alberghiero (legge),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e19"><sup><a fragment="#fnbck-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2003/642/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.12</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Definizioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Settore alberghiero</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il settore alberghiero ai sensi dell’articolo 1 capoverso 1 della legge comprende:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli alberghi;</dd><dt>b. </dt><dd>le aziende alberghiere strutturate;</dd><dt>c.<sup> </sup></dt><dd><sup></sup>i terreni, le costruzioni, i locali, le installazioni e gli impianti appartenenti ad alberghi o ad aziende alberghiere strutturate.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le aziende alberghiere strutturate sono aziende alberghiere che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono orientate a ospitare clienti a titolo professionale e per periodi brevi;</dd><dt>b. </dt><dd>garantiscono, direttamente o mediante partner di cooperazione, ulteriori infrastrutture alberghiere e prestazioni di cui la maggioranza dei clienti si avvale;</dd><dt>c. </dt><dd>sono adeguatamente posizionate e puntano all’acquisizione mirata di clienti per periodi brevi;</dd><dt>d. </dt><dd>dispongono, di regola, di almeno 15 camere o 30 letti, uniformi in termini di concezione o ubicazione;</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono anche considerate aziende alberghiere strutturate:</p><dl><dt>a. </dt><dd>aziende a economia mista che comprendono un albergo autonomo e redditizio;</dd><dt>b. </dt><dd>forme alberghiere ibride utilizzate quale esercizio uniforme. </dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Regioni turistiche e stazioni balneari</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le regioni turistiche e le stazioni balneari sono elencate nell’Allegato.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari con Comuni degli agglomerati di Zurigo, Basilea, Berna, Losanna o Ginevra, la futura categorizzazione comunale è effettuata dall’Ufficio federale di statistica (UST).</p><p><sup>2</sup> In caso di aggregazioni di Comuni di regioni turistiche e stazioni balneari con Comuni che non fanno parte delle regioni turistiche, non sono stazioni balneari e non rientrano negli agglomerati di Zurigo, Basilea, Berna, Losanna e Ginevra, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) decide a quale categoria attribuirli.</p><p><sup>3</sup> In caso di aggregazioni comunali, il DEFR adegua l’Allegato di conseguenza.</p><p><sup>4</sup> La Società svizzera di credito alberghiero (SCA) può mantenere i mutui già esistenti al momento dell’aggregazione tra Comuni concessi ad aziende che, dopo l’aggregazione, si ritrovano al di fuori delle regioni turistiche e delle stazioni balneari e autorizzare che le relative condizioni siano adeguate.</p><p><sup>5</sup> In via eccezionale la SCA può anche prendere ulteriori decisioni concernenti i mutui riguardanti le aziende di cui al capoverso 4, sempre che sia necessario per garantire il finanziamento delle stesse e per sostenere il valore dei mutui, ma al massimo fino a dieci anni dall’aggregazione tra Comuni.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Concessione di mutui</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Compiti della SCA</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SCA concede i mutui di cui all’articolo 4 della legge a titolo sussidiario rispetto ai finanziatori privati.</p><p><sup>2</sup> Non esiste alcun diritto all’ottenimento di un mutuo.</p><p><sup>3</sup> La SCA può fornire ad attori privati e a enti territoriali di diritto pubblico consulenza in materia di investimento, finanziamento e relative questioni strategiche concernenti il settore alberghiero. </p><p><sup>4</sup> Le entrate provenienti dalla consulenza devono coprire i costi da essa generati.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Calcolo del valore reddituale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il valore reddituale di cui all’articolo 7 capoverso 1 della legge è calcolato secondo il metodo dei flussi di cassa attualizzati (<i>Discounted Cash Flow)</i> e si ottiene dalla capitalizzazione dei fondi liberi per il pagamento degli interessi e degli ammortamenti. I costi per la sostituzione di impianti deprezzatisi nel corso del tempo vanno dedotti dai fondi liberi.</p><p><sup>2</sup> Per i progetti d’investimento il valore reddituale è calcolato facendo riferimento sia al piano aziendale dettagliato sia ai dati empirici di un’azienda dello stesso tipo, di uguale grandezza, nonché di un giro d’affari di simile struttura.</p><p><sup>3</sup> Occorre tenere debitamente conto dei redditi da attività accessorie e degli elementi del patrimonio non necessari all’azienda quali terreni adiacenti o edifici.</p><p><sup>4</sup> Se il valore reddituale non può essere calcolato o non può esserlo in modo attendibile, il fattore decisivo per determinare il limite massimo di credito è la sostenibilità degli oneri da interessi e ammortamenti.</p><p><sup>5</sup> La SCA disciplina i dettagli relativi al metodo di calcolo nel proprio regolamento interno.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Importo del mutuo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’importo del mutuo per singolo progetto ammonta di regola tra 100 000 e 6 milioni di franchi. Esso non può superare il 40 per cento del valore reddituale.</p><p><sup>2</sup> In via eccezionale possono essere concessi mutui superiori ai 6 milioni di franchi, in particolare per progetti che: </p><dl><dt>a. </dt><dd>contribuiscono al rafforzamento delle destinazioni turistiche, quali aziende leader o progetti di cooperazione;</dd><dt>b. </dt><dd>presentano un carattere innovativo, sostenibile ed esemplare.</dd></dl><p><sup>3</sup> In via eccezionale possono essere concessi mutui che superano il 40 per cento del valore reddituale, in particolare per progetti d’investimento in regioni periferiche o strutturalmente deboli. </p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Rilevamento di mutui esistenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SCA può rilevare mutui esistenti se ciò comporta per l’azienda una riduzione degli oneri da interessi e ammortamenti.</p><p><sup>2</sup> Per il rilevamento di mutui esistenti valgono le stesse condizioni applicabili alla concessione di nuovi mutui. </p><p><sup>3</sup> I mutui concessi per risanamenti finanziari non vengono rilevati.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Interessi e ammortamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SCA fissa gli interessi in modo tale da garantire che le spese amministrative, i costi relativi al rischio e i costi di rifinanziamento delle sue operazioni di mutuo risultino coperti nell’arco di un ciclo congiunturale. Nel fissarli, essa tiene conto dei ricavi finanziari e dei proventi da prestazioni fatturate ai beneficiari dei mutui.</p><p><sup>2</sup> Se concede mutui con partecipazione agli utili, la SCA può ridurre il tasso d’interesse.</p><p><sup>3</sup> Per un periodo limitato la SCA può esonerare un debitore dall’obbligo dell’ammortamento. </p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Misure per evitare perdite sui mutui</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per evitare perdite su mutui la SCA, in singoli casi, può accordare particolari condizioni d’interesse e di ammortamento e adottare ulteriori misure.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Garanzie </a></h6><div class="collapseable"> <p>La SCA stabilisce:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le garanzie che possono essere impiegate oltre ai pegni usuali e le modalità della loro valutazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni alle quali possono essere concessi, in via eccezionale, mutui senza garanzie.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: <br/>Reperimento di capitale di terzi da parte della SCA e assunzione di perdite sui mutui da parte della Confederazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Reperimento di capitale di terzi</a></h6><div class="collapseable"> <p>È possibile procurarsi capitale di terzi da cerchie interessate o sul mercato finanziario ai sensi dell’articolo 14 capoverso 2 della legge soltanto se tale capitale è utilizzato direttamente per la concessione di mutui. Le spese amministrative, i costi relativi al rischio e i costi di rifinanziamento causati dall’impiego del capitale di terzi devono essere completamente coperti dai ricavi con esso generati.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Assunzione di perdite sui mutui</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Segreteria di Stato dell’economia decide, d’intesa con l’Amministrazione federale delle finanze, circa l’assunzione da parte della Confederazione, conformemente all’articolo 14 capoverso 3 della legge, delle perdite sui mutui di cui.</p><p><sup>2</sup> Le perdite sui mutui assunte dalla Confederazione sono dedotte dai suoi crediti verso la SCA. Le perdite sui mutui non assunte dalla Confederazione devono essere coperte con i fondi propri della SCA.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Organizzazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Organi della società</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli organi della SCA sono l’assemblea generale, l’amministrazione e l’organo di revisione.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Assemblea generale: posizione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’assemblea generale è l’organo supremo della SCA.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Assemblea generale: compiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Oltre ai compiti di cui agli articoli 16 capoverso 4, 19 capoverso 1 e 20 capoverso 2, l’assemblea generale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>decide in merito alla definizione e alla modifica dello statuto;</dd><dt>b. </dt><dd>approva il rapporto dell’organo di revisione e delibera sull’approvazione del rendiconto annuale;</dd><dt>c. </dt><dd>delibera sul discarico all’amministrazione;</dd><dt>d. </dt><dd>delibera sull’impiego del risultato annuale, in particolare sulla quota da destinare alle riserve; </dd><dt>e. </dt><dd>delibera su tutte le altre questioni che la legge, l’ordinanza o lo statuto le riservano o che l’amministrazione le sottopone per decisione definitiva;</dd><dt>f. </dt><dd>decide sui ricorsi concernenti l’ammissione o l’esclusione definitiva di soci;</dd><dt>g. </dt><dd>delibera sullo scioglimento della Società.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le decisioni adottate conformemente al capoverso 1 lettera a sottostanno all’approvazione del Consiglio federale. Tale approvazione deve essere richiesta prima che l'assemblea generale deliberi.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Amministrazione: composizione e nomina dei membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’amministrazione è composta dal presidente e da otto membri.</p><p><sup>2</sup> Per quanto riguarda la nomina dei membri dell’amministrazione occorre provvedere affinché il settore alberghiero, le banche, le regioni linguistiche e i sessi siano adeguatamente rappresentati.</p><p><sup>3</sup> Il DEFR nomina il presidente su proposta dell’amministrazione e quattro altri membri in base a un profilo dei requisiti che ha elaborato.</p><p><sup>4</sup> Gli altri quattro membri sono eletti dall’assemblea generale. I rappresentanti della Confederazione si astengono dal voto.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Amministrazione: compiti </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’amministrazione svolge tutti i compiti che la legge, l’ordinanza e lo statuto non attribuiscono esplicitamente ad altri organi. Essa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dirige gli affari della SCA e impartisce le dovute istruzioni;</dd><dt>b. </dt><dd>definisce l’organizzazione;</dd><dt>c. </dt><dd>delibera sui diritti di firma per la Società;</dd><dt>d. </dt><dd>elegge il vicepresidente;</dd><dt>e. </dt><dd>organizza la contabilità, il controllo e il piano finanziario;</dd><dt>f. </dt><dd>instaura, modifica e scioglie i rapporti di lavoro con i membri della direzione e i quadri superiori;</dd><dt>g. </dt><dd>esercita la vigilanza sulla direzione, in particolare per quanto concerne il rispetto delle leggi, dello statuto, dei regolamenti e delle direttive;</dd><dt>h. </dt><dd>stabilisce la remunerazione dei membri della direzione;</dd><dt>i. </dt><dd>allestisce il rapporto di gestione;</dd><dt>j. </dt><dd>convoca e prepara l’assemblea generale e ne esegue le decisioni;</dd><dt>k. </dt><dd>approva la qualità di membro mediante la firma o il rilevamento di certificati di partecipazione;</dd><dt>l. </dt><dd>provvede all’esclusione di membri.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa decide sulla definizione e sulla modifica del regolamento interno. Le decisioni concernenti la definizione e la modifica del regolamento interno sottostanno all’approvazione del Consiglio federale. Tale approvazione deve essere richiesta prima che l’amministrazione deliberi.</p><p><sup>3</sup> Essa può affidare competenze decisionali nonché la preparazione e l’esecuzione delle sue decisioni o la vigilanza su determinati affari a comitati, a singoli membri o alla direzione. </p><p><sup>4</sup> Essa garantisce che i fondi liberi della SCA siano investiti con l’obiettivo minimo di mantenerne il valore reale a medio termine e che la SCA sia in grado in qualsiasi momento di onorare i suoi impegni finanziari.</p><p><sup>5</sup> Essa consente al DEFR di esaminare gli affari della SCA e gli trasmette i rapporti di gestione. </p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Amministrazione: doveri dei membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I membri dell’amministrazione sono tenuti a svolgere i loro compiti e i loro doveri con ogni diligenza e a tutelare gli interessi della SCA in buona fede. L’amministrazione adotta le misure organizzative necessarie per tutelare gli interessi della SCA ed evitare conflitti di interesse.</p><p><sup>2</sup> I membri dell’amministrazione dichiarano all’organo di nomina le loro relazioni d’interesse. Durante il loro mandato comunicano costantemente eventuali cambiamenti. L’amministrazione informa in merito nel suo rapporto annuale di gestione.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Amministrazione: remunerazione dei membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’assemblea generale approva la remunerazione dei membri dell’amministrazione almeno una volta per mandato.</p><p><sup>2</sup> La remunerazione è pubblicata nel rapporto di gestione della SCA.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Organo di revisione e rendiconto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organo di revisione è una società di revisione abilitata. </p><p><sup>2</sup> L’assemblea generale nomina l’organo di revisione d’intesa con il DEFR.</p><p><sup>3</sup> All’organo di revisione e all’attività di revisione si applicano per analogia le disposizioni del diritto della società anonima sulla revisione ordinaria.</p><p><sup>4</sup> Il rendiconto annuale è allestito secondo le Swiss GAAP RPC.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Personale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Il personale della SCA è assunto secondo le disposizioni del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fn-d6e453" id="fnbck-d6e453" routerlink="./">2</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e453"><sup><a fragment="#fnbck-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fnbck-d6e453" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 26 novembre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e472" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fn-d6e472" id="fnbck-d6e472" routerlink="./">3</a></sup> della legge federale sulla promozione del settore alberghiero è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e472"><sup><a fragment="#fnbck-d6e472" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fnbck-d6e472" routerlink="./">3</a></sup> [<a href="eli/oc/2003/643/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003</b> 4317</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/427/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 3175 </a>all. 3 n. 8]</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SCA può mantenere i mutui già esistenti all’entrata in vigore della presente ordinanza e riguardanti aziende che in quel momento si ritrovano al di fuori delle regioni turistiche e delle stazioni balneari secondo l’articolo 2 e autorizzare che le relative condizioni siano adeguate.</p><p><sup>2</sup> In via eccezionale la SCA può anche prendere ulteriori decisioni concernenti i mutui riguardanti tali aziende, sempre che sia necessario per garantire il finanziamento delle stesse e per sostenere il valore dei mutui, ma al massimo fino a dieci anni dall’entrata in vigore della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 2015.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e514" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fn-d6e514" id="fnbck-d6e514" routerlink="./">4</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e514"><sup><a fragment="#fnbck-d6e514" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#fnbck-d6e514" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR del 18 mag. 2022, in vigore dal 1° lug. 2022 (<a href="eli/oc/2022/325/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 325</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 2)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/125/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Regioni turistiche e stazioni balneari</a></h2><div class="collapseable"><p>Sono considerate regioni turistiche o stazioni balneari:</p><dl><dt>1. </dt><dd>i Cantoni di Appenzello Esterno, Appenzello Interno, Glarona, Grigioni, Giura, Lucerna, Neuchâtel, Nidvaldo, Obvaldo, San Gallo, Turgovia, Ticino, Uri, Vallese; </dd><dt>2. </dt><dd>nel Cantone di Argovia i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Aarau, Aarburg, Abtwil, Ammerswil, Aristau, Auenstein, Auw, Baden, Beinwil am See, Beinwil (Freiamt), Bettwil, Biberstein, Birmenstorf (AG), Birr, Birrhard, Birrwil, Böttstein, Bözberg, Böztal, Boniswil, Boswil, Bottenwil, Brittnau, Brugg, Brunegg, Buchs (AG), Bünzen, Burg (AG), Buttwil, Densbüren, Dietwil, Dintikon, Döttingen, Dürrenäsch, Egliswil, Ehrendingen, Eiken, Endingen, Ennetbaden, Erlinsbach (AG), Fahrwangen, Fislisbach, Freienwil, Frick, Full-Reuenthal, Gansingen, Gebenstorf, Geltwil, Gipf-Oberfrick, Gontenschwil, Gränichen, Habsburg, Hallwil, Hausen (AG), Hendschiken, Herznach, Hirschthal, Holderbank (AG), Holziken, Hunzenschwil, Kaisten, Kallern, Klingnau, Koblenz, Kölliken, Küttigen, Laufenburg, Leibstadt, Leimbach (AG), Lengnau (AG), Lenzburg, Leuggern, Leutwil, Lupfig, Mägenwil, Mandach, Meisterschwanden, Mellikon, Menziken, Merenschwand, Mettauertal, Mönthal, Möriken-Wildegg, Mühlau, Mülligen, Münchwilen (AG), Muhen, Murgenthal, Muri (AG), Neuenhof, Niederlenz, Niederrohrdorf, Oberentfelden, Oberhof, Oberkulm, Oberrohrdorf, Oberrüti, Obersiggenthal, Oeschgen, Oftringen, Othmarsingen, Reinach (AG), Remigen, Rheinfelden, Riniken, Rothrist, Rüfenach, Rupperswil, Safenwil, Schafisheim, Schinznach, Schupfart, Schwaderloch, Seengen, Seon, Sins, Sisseln, Staufen, Stein (AG), Strengelbach, Suhr, Tegerfelden, Teufenthal (AG), Thalheim (AG), Turgi, Ueken, Uerkheim, Unterentfelden, Unterkulm, Untersiggenthal, Veltheim (AG), Villigen, Villnachern, Vordemwald, Waltenschwil, Wettingen, Windisch, Wittnau, Wölflinswil, Würenlingen, Zeihen, Zetzwil, Zofingen, Zurzach;</dd></dl></dd><dt>3. </dt><dd>nel Cantone di Basilea Campagna i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Anwil, Eptingen, Häfelfingen, Kilchberg (BL), Läufelfingen, Langenbruck, Liedertswil, Liesberg, Oltingen, Roggenburg, Rothenfluh, Waldenburg, Zeglingen;</dd></dl></dd><dt>4. </dt><dd>nel Cantone di Berna i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Aarberg, Aarwangen, Adelboden, Aefligen, Aegerten, Aeschi bei Spiez, Affoltern im Emmental, Alchenstorf, Amsoldingen, Arch, Arni (BE), Attiswil, Auswil, Bannwil, Bargen (BE), Bätterkinden, Beatenberg, Bellmund, Belprahon, Berken, Bettenhausen, Biel/Bienne, Bleienbach, Blumenstein, Boltigen, Bönigen, Bowil, Brenzikofen, Brienz (BE), Brienzwiler, Brügg, Brüttelen, Buchholterberg, Büetigen, Bühl, Büren an der Aare, Burgdorf, Burgistein, Busswil bei Melchnau, Champoz, Corcelles (BE), Corgémont, Cormoret, Cortébert, Court, Courtelary, Crémines, Därligen, Därstetten, Diemtigen, Diessbach bei Büren, Dotzigen, Dürrenroth, Eggiwil, Epsach, Eriswil, Eriz, Erlach, Erlenbach im Simmental, Ersigen, Eschert, Evilard, Fahrni, Farnern, Finsterhennen, Forst-Längenbühl, Freimettigen, Frutigen, Gals, Gampelen, Gondiswil, Graben, Grandval, Grindelwald, Grossaffoltern, Gsteig, Gsteigwiler, Guggisberg, Gündlischwand, Gurbrü, Gurzelen, Guttannen, Habkern, Hagneck, Hasle bei Burgdorf, Hasliberg, Heiligenschwendi, Heimberg, Heimenhausen, Heimiswil, Hellsau, Hermrigen, Herzogenbuchsee, Hilterfingen, Höchstetten, Hofstetten bei Brienz, Homberg, Horrenbach-Buchen, Huttwil, Inkwil, Innertkirchen, Ins, Interlaken, Ipsach, Iseltwald, Jens, Kallnach, Kandergrund, Kandersteg, Kappelen, Kernenried, Kirchberg (BE), Koppigen, Krattigen, La Ferrière, La Neuveville, Landiswil, Langenthal, Langnau im Emmental, Lauenen, Lauperswil, Lauterbrunnen, Leissigen, Lengnau (BE), Lenk, Leuzigen, Ligerz, Linden, Lotzwil, Loveresse, Lüscherz, Lütschental, Lützelflüh, Lyss, Lyssach, Madiswil, Matten bei Interlaken, Meienried, Meinisberg, Meiringen, Melchnau, Merzligen, Mirchel, Mont-Tramelan, Mörigen, Moutier, Münchenwiler, Müntschemier, Nidau, Niederbipp, Niederönz, Niederried bei Interlaken, Nods, Oberbipp, Oberburg, Oberdiessbach, Oberhofen am Thunersee, Oberhünigen, Oberlangenegg, Oberried am Brienzersee, Oberthal, Oberwil bei Büren, Oberwil im Simmental, Ochlenberg, Oeschenbach, Orpund, Orvin, Perrefitte, Péry-La Heutte, Petit-Val, Pieterlen, Plateau de Diesse, Pohlern, Port, Rebévelier, Reconvilier, Reichenbach im Kandertal, Reisiswil, Renan (BE), Reutigen, Riggisberg, Ringgenberg (BE), Roches (BE), Roggwil (BE), Rohrbach, Rohrbachgraben, Romont (BE), Röthenbach im Emmental, Rüderswil, Rüdtligen-Alchenflüh, Rüeggisberg, Rüegsau, Rumendingen, Rumisberg, Rüschegg, Rüti bei Büren, Rüti bei Lyssach, Rütschelen, Saanen, Safnern, Saicourt, Saint-Imier, Sauge, Saules (BE), Saxeten, Schangnau, Schattenhalb, Schelten, Scheuren, Schwadernau, Schwanden bei Brienz, Schwarzhäusern, Seeberg, Seedorf (BE), Seehof, Seftigen, Signau, Sigriswil, Siselen, Sonceboz-Sombeval, Sonvilier, Sorvilier, Spiez, St. Stephan, Steffisburg, Stocken-Höfen, Studen (BE), Sumiswald, Sutz-Lattrigen, Täuffelen, Tavannes, Teuffenthal (BE), Thierachern, Thörigen, Thun, Thunstetten, Trachselwald, Tramelan, Treiten, Trub, Trubschachen, Tschugg, Twann-Tüscherz, Uebeschi, Uetendorf, Unterlangenegg, Unterseen, Ursenbach, Utzenstorf, Valbirse, Villeret, Vinelz, Wachseldorn, Walkringen, Walliswil bei Niederbipp, Walliswil bei Wangen, Walperswil, Walterswil (BE), Wangen an der Aare, Wangenried, Wattenwil, Wengi, Wiedlisbach, Wilderswil, Wiler bei Utzenstorf, Wileroltigen, Willadingen, Wimmis, Worben, Wynau, Wynigen, Wyssachen, Zielebach, Zweisimmen, Zwieselberg;</dd></dl></dd><dt>5. </dt><dd>nel Cantone di Friburgo i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Attalens, Autigny, Avry, Bas-Intyamon, Belfaux, Belmont-Broye, Billens-Hennens, Bois-d’Amont, Bossonnens, Botterens, Broc, Brünisried, Bulle Châtel-Saint-Denis, Châtel-sur-Montsalvens, Châtillon (FR), Châtonnaye, Chénens, Cheyres-Châbles, Corbières, Corminboeuf, Cottens (FR), Courgevaux, Courtepin, Cressier (FR), Crésuz, Cugy (FR), Delley-Portalban, , Düdingen, Echarlens, Estavayer, Ferpicloz, Fétigny, Fräschels, Fribourg, Gibloux, Giffers, Givisiez, Gletterens, Grandvillard, Granges (Veveyse), Granges-Paccot, Grangettes, Greng, Grolley, Gruyères, Gurmels, Hauterive (FR), Hauteville, Haut-Intyamon, Heitenried, Jaun, Kerzers, Kleinbösingen, La Brillaz, La Roche, La Sonnaz, La Verrerie, Le Châtelard, Le Flon, Le Mouret, Le Pâquier (FR), Les Montets, Lully (FR), Marly, Marsens, Massonnens, Matran, Ménières, Meyriez, Mézières (FR), Misery-Courtion, Montagny (FR), Mont-Vully, Morlon, Muntelier, Murten, Neyruz (FR), Nuvilly, Pierrafortscha, Plaffeien, Plasselb, Pont-en-Ogoz, Ponthaux, Pont-la-Ville, Prévondavaux, Prez, Rechthalten, Remaufens, Riaz, Ried bei Kerzers, Romont (FR), Rue, Saint-Aubin (FR), Saint-Martin (FR), Sâles, Schmitten (FR), Semsales, Sévaz, Siviriez, Sorens, St. Silvester, St. Ursen, Surpierre, Tafers, Tentlingen, Torny, Treyvaux, Ursy, Val-de-Charmey, Vallon, Vaulruz, Villarsel-sur-Marly, Villars-sur-Glâne, Villaz, Villorsonnens, Vuadens, Vuisternens-devant-Romont;</dd></dl></dd><dt>6. </dt><dd>nel Cantone di Sciaffusa i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Bargen (SH), Beggingen, Beringen, Buch (SH), Büttenhardt, Dörflingen, Gächlingen, Hallau, Hemishofen, Lohn (SH), Löhningen, Merishausen, Neuhausen am Rheinfall, Neunkirch, Oberhallau, Ramsen, Schaffhausen, Schleitheim, Siblingen, Stein am Rhein, Stetten (SH), Thayngen, Trasadingen, Wilchingen;</dd></dl></dd><dt>7. </dt><dd>nel Cantone di Svitto i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Alpthal, Altendorf, Arth, Einsiedeln, Galgenen, Gersau, Illgau, Ingenbohl, Innerthal, Küssnacht (SZ), Lachen, Lauerz, Morschach, Muotathal, Oberiberg, Reichenburg, Riemenstalden, Rothenthurm, Sattel, Schübelbach, Schwyz, Steinen, Steinerberg, Tuggen, Unteriberg, Vorderthal, Wangen (SZ);</dd></dl></dd><dt>8. </dt><dd>nel Cantone di Vaud i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Agiez, Aigle, Allaman, Arnex-sur-Orbe, Aubonne, Avenches, Ballaigues, Baulmes, Belmont-sur-Yverdon, Berolle, Bex, Bière, Blonay - Saint-Légier, Bofflens, Bonvillars, Bougy-Villars, Bretonnières, Buchillon, Bullet, Burtigny, Chamblon, Champagne, Champtauroz, Champvent, Chardonne, Château-d’Oex, Chavannes-le-Chêne, Chêne-Pâquier, Cheseaux-Noréaz, Chessel, Chevroux, Concise, Corbeyrier, Corcelles-près-Concise, Corcelles-près-Payerne, Corseaux, Corsier-sur-Vevey, Cronay, Cuarny, Cudrefin, Curtilles, Démoret, Dompierre (VD), Donneloye, Ependes (VD), Essertines-sur-Rolle, Essertines-sur-Yverdon, Etoy, Faoug, Féchy, Fiez, Fontaines-sur-Grandson, Giez, Gimel, Grandcour, Grandevent, Grandson, Gryon, Henniez, Jongny, Juriens, La Praz, La Tour-de-Peilz, L’Abbaye, L’Abergement, Lavey-Morcles, Lavigny, Le Chenit, Le Lieu, Les Clées, Leysin, Lignerolle, Lovatens, Lucens, Mathod, Mauborget, Missy, Moiry, Molondin, Montagny-près-Yverdon, Montcherand, Mont-la-Ville, Montreux, Moudon, Mutrux, Novalles, Noville, Ollon, Onnens (VD), Oppens, Orbe, Orges, Ormont-Dessous, Ormont-Dessus, Orzens, Pailly, Payerne, Perroy, Pompaples, Pomy, Premier, Prévonloup, Provence, Rances, Rennaz, Roche (VD), Romainmôtier-Envy, Rossinière, Rougemont, Rovray, Sainte-Croix, Saint-Livres, Saint-Oyens, Saubraz, Sergey, Suchy, Suscévaz, Tartegnin, Tévenon, Trey, Treycovagnes, Treytorrens (Payerne), Ursins, Valbroye, Valeyres-sous-Montagny, Valeyres-sous-Rances, Valeyres-sous-Ursins, Vallorbe, Vaulion, Vevey, Veytaux, Villars-Epeney, Villars-le-Comte, Villarzel, Villeneuve (VD), Vugelles-La Mothe, Vuiteboeuf, Vully-les-Lacs, Yverdon-les-Bains, Yvonand, Yvorne;</dd></dl></dd><dt>9. </dt><dd>nel Cantone di Zurigo i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Bauma, Fischenthal, Elgg, Schlatt (ZH), Turbenthal, Wald (ZH), Wila;</dd></dl></dd><dt>10. </dt><dd>nel Cantone di Zugo i Comuni di:<dl><dt>– </dt><dd>Oberägeri, Unterägeri, Walchwil.</dd></dl></dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 110592b5-bee4-43eb-84ff-e55b441c5e98 | Statuto della Società svizzera di credito alberghiero | Statuto SCA | 935.121.41 | true | 2019-08-01T00:00:00 | 2015-06-18T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30457/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it | RS 935.121.41 1 Statuto della Società svizzera di credito alberghiero (Statuto SCA) del 18 giugno 2015 (Stato 1° agosto 2019) Approvato dal Consiglio federale il 18 febbraio 2015 L’assemblea generale della Società svizzera di credito alberghiero (SCA), visto l’articolo 15 capoverso 1 lettera a dell’ordinanza del 18 febbraio 20151 sulla promozione del settore alberghiero (ordinanza), emana: Sezione 1: Nome, sede e scopo della Società Art. 1 Nome e sede 1 Sotto il nome di: «Società svizzera di credito alberghiero SCA» «Schweizerische Gesellschaft für Hotelkredit SGH» «Société suisse de crédit hôtelier SCH» è istituita una società cooperativa del diritto pubblico ai sensi dell’articolo 829 del Codice delle obbligazioni2 (CO). La società ha sede a Zurigo ed è iscritta nel regi- stro di commercio. 2 Per quanto la legge federale del 20 giugno 20033 sulla promozione del settore alberghiero (legge), l’ordinanza e il presente statuto non dispongano altrimenti, sono applicabili le disposizioni del CO che disciplinano la società cooperativa di diritto privato (art. 828–920). Art. 2 Scopo e durata della Società 1 La Società, a titolo sussidiario rispetto ai finanziatori privati, concede mutui al settore alberghiero nell’intento di mantenerne e aumentarne la competitività e la sostenibilità. 2 Essa può offrire ad attori privati e a enti territoriali di diritto pubblico consulenza in materia di investimento, finanziamento e relative questioni strategiche concernenti il settore alberghiero. RU 2015 2073 1 RS 935.121 2 RS 220 3 RS 935.12 935.121.41 Servizi 2 935.121.41 3 La Società non persegue scopi di lucro. 4 La Società è istituita a tempo indeterminato. Sezione 2: Adesione Art. 3 Membri Possono aderire alla Società in qualità di membri: a. persone fisiche, comunità di persone e società di persone che hanno il loro domicilio in Svizzera; b. persone giuridiche con sede in Svizzera, comprese le associazioni professio- nali ed economiche; c. enti di diritto pubblico. Art. 4 Acquisizione della qualità di membro 1 La qualità di membro è acquisita firmando o rilevando certificati di partecipazione. Essa sottostà all’approvazione dell’amministrazione della Società (amministrazio- ne). 2 Se l’approvazione è rifiutata, il candidato può impugnare la decisione dell’ammi- nistrazione davanti all’assemblea generale entro 30 giorni dalla notifica. La decisio- ne dell’assemblea generale è definitiva. Art. 5 Registro dei membri La Società tiene un registro dei membri. È considerato membro soltanto chi è iscritto in tale registro. Art. 6 Certificati di partecipazione 1 Il valore nominale dei certificati di partecipazione è di 500 franchi. Per diverse quote di partecipazione possono essere rilasciati certificati. 2 I certificati di partecipazione fruttano interessi per quanto il risultato annuale lo consenta. L’interesse non può superare il 4 per cento all’anno. Art. 7 Responsabilità 1 Per gli impegni della Società rispondono esclusivamente il capitale costituito dalle quote di partecipazione e le riserve. 2 Ogni responsabilità personale dei membri è esclusa. Società svizzera di credito alberghiero. Statuto 3 935.121.41 Art. 8 Revoca dell’adesione 1 È possibile revocare la propria adesione alla Società soltanto per la fine di un anno d’esercizio. 2 Il termine di preavviso è di un anno. 3 La revoca va notificata per iscritto. Art. 9 Esclusione di un membro 1 L’amministrazione può escludere un membro se vi sono validi motivi per farlo. 2 La decisione di esclusione può essere impugnata entro tre mesi dalla notifica presentando un ricorso scritto e motivato all’assemblea generale. 3 Il ricorso deve essere presentato all’amministrazione. 4 È fatto salvo il diritto di contestare l’esclusione davanti al giudice conformemente all’articolo 846 capoverso 3 CO4. Art. 10 Estinzione della qualità di membro La qualità di membro si estingue: a. mediante il trasferimento, approvato dall’amministrazione, di tutte le quote di partecipazione o di tutti i certificati a un altro membro o a terzi; b. per decesso, in caso di persone fisiche; c. per scioglimento, in caso di persone giuridiche e di enti di diritto pubblico. Art. 11 Rimborso dei certificati di partecipazione, compensazione con crediti della Società 1 I membri uscenti hanno diritto al rimborso dei loro certificati di partecipazione in proporzione all’attivo netto che figura a bilancio al momento in cui scade il termine di preavviso, in cui l’esclusione diviene effettiva o la qualità di membro si estingue, ma al massimo fino a un importo equivalente ai versamenti effettuati. I membri uscenti non hanno il diritto di far valere ulteriori pretese nei confronti del patrimonio della Società. 2 L’amministrazione rimborsa i certificati di partecipazione entro tre anni dalla scadenza del termine di preavviso, dall’esclusione effettiva o dall’estinzione della qualità di membro. 3 I crediti della Società nei confronti dei membri uscenti possono essere compensati con i certificati di partecipazione da rimborsare. 4 I certificati di partecipazione sono rimborsati soltanto quando il membro uscente o escluso ha adempiuto tutti i suoi impegni nei confronti della Società. 4 RS 220 Servizi 4 935.121.41 Sezione 3: Organi della Società Art. 12 Assemblea generale: convocazione 1 L’assemblea generale ordinaria si svolge una volta all’anno entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario. È convocata dall’amministrazione. 2 L’invito deve essere pubblicato nel Foglio ufficiale svizzero di commercio almeno dieci giorni prima dello svolgimento dell’assemblea generale. Vi devono essere indicati il luogo, l’ora e i punti all’ordine del giorno. Non si può deliberare su punti che non figurano all’ordine del giorno. È eccettuata la proposta, fatta durante l’assemblea generale, di convocare un’assemblea generale straordinaria. 3 Al più tardi dieci giorni prima dell’assemblea generale occorre depositare presso la sede della Società il rapporto di gestione, il conto annuale e il rapporto dell’organo di revisione per permetterne la consultazione ai membri. 4 Le assemblee generali straordinarie sono convocate se l’amministrazione lo ritiene necessario oppure se lo chiede l’organo di revisione o un numero di membri tale da rappresentare almeno il 10 per cento del capitale sociale. Art. 13 Assemblea generale: svolgimento 1 L’assemblea generale si svolge in Svizzera. Il luogo preciso è stabilito dall’ammi- nistrazione. 2 La presidenza è assunta dal presidente o dal vicepresidente. Se entrambi sono impediti, la presidenza è assunta da un altro membro designato dall’ammini- strazione. 3 Il presidente designa: a. un segretario; b. gli scrutatori. 4 Gli scrutatori non possono essere membri dell’amministrazione. 5 Durante l’assemblea generale è redatto un verbale. Questo è firmato: a. dal presidente; b. dal segretario; c. dagli scrutatori. Art. 145 Assemblea generale: diritto di voto e rappresentanza 1 Ogni membro dispone all’assemblea generale di un numero di voti equivalente a quello dei certificati di partecipazione che possiede. 2 Ogni membro può farsi rappresentare da un altro membro o da un rappresentante indipendente. In entrambi i casi è necessaria una procura scritta. 5 Nuovo testo giusta il n. I della dec. dell’Assemblea generale della SCA del 27 giu. 2019, Approvata dal CF il 15 mar. 2019, in vigore dal 1° ago. 2019 (RU 2019 2067). Società svizzera di credito alberghiero. Statuto 5 935.121.41 3 Un membro ne può rappresentare al massimo altri cinque. 4 L’amministrazione elegge una persona fisica o giuridica oppure una società di per- sone come rappresentante indipendente il cui mandato si estingue al termine della successiva assemblea generale ordinaria. È ammessa la rielezione. 5 L’indipendenza del rappresentante indipendente non deve essere compromessa né di fatto né in apparenza. Le disposizioni sull’indipendenza dell’ufficio di revisione nell’ambito della revisione ordinaria si applicano per analogia (art. 728 cpv. 2–6 CO6). Art. 15 Assemblea generale: deliberazioni 1 L’assemblea generale delibera validamente indipendentemente dal numero dei votanti presenti o rappresentati. 2 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei votanti presenti o rappresentati. Per l’adozione o la modifica dello statuto è necessaria la maggioranza di due terzi dei votanti presenti o rappresentati. Per la deliberazione relativa allo scioglimento della Società è determinante l’articolo 24 capoversi 1 e 2. 3 Le elezioni e le votazioni avvengono a scrutinio palese, sempre che il presidente o la maggioranza dei votanti presenti o rappresentati non esiga un’elezione o una votazione segreta. 4 Se in un’elezione non è raggiunta la maggioranza assoluta, nel secondo turno la decisione è presa a maggioranza relativa. Art. 16 Amministrazione: durata del mandato 1 Il mandato dei membri dell’amministrazione dura quattro anni. Le elezioni supple- tive valgono per la durata residua del mandato. 2 La qualità di membro dell’amministrazione si estingue in occasione dell’assemblea generale immediatamente successiva al compimento del 70° anno di età. Art. 17 Amministrazione: convocazione L’amministrazione è convocata dal presidente o dal vicepresidente ogni qualvolta gli affari lo richiedono con indicazione di luogo, ora e punti all’ordine del giorno. Sulle discussioni è tenuto un verbale. Questo è firmato: a. dal presidente; b. dall’estensore del verbale. Art. 18 Amministrazione: deliberazione 1 L’amministrazione delibera validamente quando è presente la maggioranza dei suoi membri. 2 Le delibere sono prese a maggioranza assoluta dei membri presenti. 6 RS 220 Servizi 6 935.121.41 3 Il presidente partecipa alla votazione. A parità di voti, il suo voto conta doppio. 4 In casi urgenti le decisioni possono essere prese per iscritto, senza bisogno di convocare una riunione. Art. 19 Organo di revisione: compiti L’organo di revisione verifica il conto annuale e presenta all’assemblea generale un rapporto scritto. Sezione 4: Direzione Art. 20 1 La direzione è composta da un direttore e da almeno un sostituto. 2 La direzione organizza l’attività interna e si occupa degli affari correnti. 3 Fatte salve le competenze attribuite ai vari organi dalla legge7, dall’ordinanza, dallo statuto, dal regolamento interno o da decisioni particolari, la direzione rappre- senta la Società nei confronti di terzi. 4 Gli obblighi e le competenze della direzione sono disciplinati nel regolamento interno. Sezione 5: Disposizioni finanziarie Art. 21 Capitale sociale Il capitale sociale si compone: a. del capitale costituito dai certificati di partecipazione; b. delle riserve; c. del riporto del risultato dell’anno precedente. Art. 22 Alimentazione e impiego delle riserve 1 Alle riserve occorre destinare: a. l’importo stabilito secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera d dell’ordinanza; b. eventuali donazioni e lasciti. 2 Le riserve servono a coprire le perdite e, secondo l’articolo 860 capoverso 3 CO8, a prendere misure che in tempi di cattivo andamento degli affari rendano possibile il conseguimento del fine sociale. 7 RS 935.12 8 RS 220 Società svizzera di credito alberghiero. Statuto 7 935.121.41 Art. 23 Chiusura dei conti L’esercizio della Società coincide con l’anno civile. La chiusura dei conti annuali è effettuata il 31 dicembre. Sezione 6: Scioglimento e liquidazione Art. 24 Deliberazione di sciogliere la Società 1 La deliberazione relativa allo scioglimento della Società può essere presa soltanto se almeno due terzi di tutti i votanti sono presenti o rappresentati e se tre quarti di essi approvano lo scioglimento. 2 Se l’assemblea generale non è in grado di deliberare validamente, entro due mesi deve svolgersi una seconda assemblea generale. Quest’ultima, indipendentemente dal numero dei votanti presenti o rappresentati, può decidere lo scioglimento con una maggioranza di tre quarti dei voti espressi. Art. 25 Liquidazione 1 La procedura di liquidazione è disciplinata dall’articolo 17 della legge9. 2 La liquidazione della Società è effettuata dall’amministrazione. Quest’ultima può affidare tale compito a un liquidatore. 3 Un eventuale saldo attivo è trasferito alla Confederazione. Sezione 7: Comunicazioni Art. 26 Le comunicazioni della Società ai suoi membri sono pubblicate nel Foglio ufficiale svizzero di commercio. Sezione 8: Disposizioni finali Art. 27 Abrogazione di un altro atto normativo Lo statuto della SCA del 4 maggio 2005 è abrogato. Art. 28 Entrata in vigore Il presente statuto entra in vigore il 1° agosto 2015. 9 RS 935.12 Servizi 8 935.121.41 | <div _ngcontent-gxs-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.121.41 --><p class="srnummer">935.121.41 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Statuto <br/>della Società svizzera di credito alberghiero</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Statuto SCA) </h2><p>del 18 giugno 2015 (Stato 1° agosto 2019)</p><p>Approvato dal Consiglio federale il 18 febbraio 2015</p></div><div id="preamble"><p>L’assemblea generale della Società svizzera di credito alberghiero (SCA),</p><p>visto l’articolo 15 capoverso 1 lettera a dell’ordinanza del 18 febbraio 2015<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sulla promozione del settore alberghiero (ordinanza),</p><p>emana:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2015/125/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.121</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Nome, sede e scopo della Società</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Nome e sede</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sotto il nome di:</p><dl><dt>«Società svizzera di credito alberghiero SCA»</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>«Schweizerische Gesellschaft für Hotelkredit SGH»</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>«Société suisse de crédit hôtelier SCH»</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>è istituita una società cooperativa del diritto pubblico ai sensi dell’articolo 829 del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e58" id="fnbck-d6e58" routerlink="./">2</a></sup> (CO). La società ha sede a Zurigo ed è iscritta nel registro di commercio. </p><p><sup>2</sup> Per quanto la legge federale del 20 giugno 2003<sup><a fragment="#fn-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e69" id="fnbck-d6e69" routerlink="./">3</a></sup> sulla promozione del settore alberghiero (legge), l’ordinanza e il presente statuto non dispongano altrimenti, sono applicabili le disposizioni del CO che disciplinano la società cooperativa di diritto privato (art. 828–920).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e58"><sup><a fragment="#fnbck-d6e58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e58" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p><p id="fn-d6e69"><sup><a fragment="#fnbck-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e69" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2003/642/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.12</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Scopo e durata della Società</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Società, a titolo sussidiario rispetto ai finanziatori privati, concede mutui al settore alberghiero nell’intento di mantenerne e aumentarne la competitività e la sostenibilità.</p><p><sup>2 </sup>Essa può offrire ad attori privati e a enti territoriali di diritto pubblico consulenza in materia di investimento, finanziamento e relative questioni strategiche concernenti il settore alberghiero.</p><p><sup>3</sup> La Società non persegue scopi di lucro.</p><p><sup>4</sup> La Società è istituita a tempo indeterminato.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Adesione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Membri</a></h6><div class="collapseable"> <p>Possono aderire alla Società in qualità di membri:</p><dl><dt>a. </dt><dd>persone fisiche, comunità di persone e società di persone che hanno il loro domicilio in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>persone giuridiche con sede in Svizzera, comprese le associazioni professionali ed economiche;</dd><dt>c. </dt><dd>enti di diritto pubblico.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Acquisizione della qualità di membro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La qualità di membro è acquisita firmando o rilevando certificati di partecipazione. Essa sottostà all’approvazione dell’amministrazione della Società (amministrazione).</p><p><sup>2</sup> Se l’approvazione è rifiutata, il candidato può impugnare la decisione dell’amministrazione davanti all’assemblea generale entro 30 giorni dalla notifica. La decisione dell’assemblea generale è definitiva.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Registro dei membri</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Società tiene un registro dei membri. È considerato membro soltanto chi è iscritto in tale registro.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Certificati di partecipazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il valore nominale dei certificati di partecipazione è di 500 franchi. Per diverse quote di partecipazione possono essere rilasciati certificati.</p><p><sup>2</sup> I certificati di partecipazione fruttano interessi per quanto il risultato annuale lo consenta. L’interesse non può superare il 4 per cento all’anno.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Responsabilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per gli impegni della Società rispondono esclusivamente il capitale costituito dalle quote di partecipazione e le riserve.</p><p><sup>2</sup> Ogni responsabilità personale dei membri è esclusa.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Revoca dell’adesione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È possibile revocare la propria adesione alla Società soltanto per la fine di un anno d’esercizio.</p><p><sup>2</sup> Il termine di preavviso è di un anno.</p><p><sup>3</sup> La revoca va notificata per iscritto.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Esclusione di un membro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’amministrazione può escludere un membro se vi sono validi motivi per farlo.</p><p><sup>2</sup> La decisione di esclusione può essere impugnata entro tre mesi dalla notifica presentando un ricorso scritto e motivato all’assemblea generale. </p><p><sup>3</sup> Il ricorso deve essere presentato all’amministrazione. </p><p><sup>4</sup> È fatto salvo il diritto di contestare l’esclusione davanti al giudice conformemente all’articolo 846 capoverso 3 CO<sup><a fragment="#fn-d6e200" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e200" id="fnbck-d6e200" routerlink="./">4</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e200"><sup><a fragment="#fnbck-d6e200" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e200" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Estinzione della qualità di membro</a></h6><div class="collapseable"> <p>La qualità di membro si estingue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>mediante il trasferimento, approvato dall’amministrazione, di tutte le quote di partecipazione o di tutti i certificati a un altro membro o a terzi;</dd><dt>b. </dt><dd>per decesso, in caso di persone fisiche;</dd><dt>c. </dt><dd>per scioglimento, in caso di persone giuridiche e di enti di diritto pubblico.</dd></dl></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Rimborso dei certificati di partecipazione, compensazione con crediti della Società</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> I membri uscenti hanno diritto al rimborso dei loro certificati di partecipazione in proporzione all’attivo netto che figura a bilancio al momento in cui scade il termine di preavviso, in cui l’esclusione diviene effettiva o la qualità di membro si estingue, ma al massimo fino a un importo equivalente ai versamenti effettuati. I membri uscenti non hanno il diritto di far valere ulteriori pretese nei confronti del patrimonio della Società.</p><p><sup>2</sup> L’amministrazione rimborsa i certificati di partecipazione entro tre anni dalla scadenza del termine di preavviso, dall’esclusione effettiva o dall’estinzione della qualità di membro.</p><p><sup>3</sup> I crediti della Società nei confronti dei membri uscenti possono essere compensati con i certificati di partecipazione da rimborsare. </p><p><sup>4</sup> I certificati di partecipazione sono rimborsati soltanto quando il membro uscente o escluso ha adempiuto tutti i suoi impegni nei confronti della Società.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Organi della Società</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <i>Assemblea generale:</i> convocazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’assemblea generale ordinaria si svolge una volta all’anno entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario. È convocata dall’amministrazione.</p><p><sup>2</sup> L’invito deve essere pubblicato nel Foglio ufficiale svizzero di commercio almeno dieci giorni prima dello svolgimento dell’assemblea generale. Vi devono essere indicati il luogo, l’ora e i punti all’ordine del giorno. Non si può deliberare su punti che non figurano all’ordine del giorno. È eccettuata la proposta, fatta durante l’assemblea generale, di convocare un’assemblea generale straordinaria.</p><p><sup>3</sup> Al più tardi dieci giorni prima dell’assemblea generale occorre depositare presso la sede della Società il rapporto di gestione, il conto annuale e il rapporto dell’organo di revisione per permetterne la consultazione ai membri.</p><p><sup>4</sup> Le assemblee generali straordinarie sono convocate se l’amministrazione lo ritiene necessario oppure se lo chiede l’organo di revisione o un numero di membri tale da rappresentare almeno il 10 per cento del capitale sociale.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> <i>Assemblea generale:</i> svolgimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’assemblea generale si svolge in Svizzera. Il luogo preciso è stabilito dall’amministrazione.</p><p><sup>2</sup> La presidenza è assunta dal presidente o dal vicepresidente. Se entrambi sono impediti, la presidenza è assunta da un altro membro designato dall’amministrazione. </p><p><sup>3</sup> Il presidente designa: </p><dl><dt>a. </dt><dd>un segretario; </dd><dt>b. </dt><dd>gli scrutatori. </dd></dl><p><sup>4</sup> Gli scrutatori non possono essere membri dell’amministrazione.</p><p><sup>5</sup> Durante l’assemblea generale è redatto un verbale. Questo è firmato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dal presidente;</dd><dt>b. </dt><dd>dal segretario; </dd><dt>c. </dt><dd>dagli scrutatori.</dd></dl></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e314" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e314" id="fnbck-d6e314" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_14" routerlink="./"> <i>Assemblea generale:</i> diritto di voto e rappresentanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni membro dispone all’assemblea generale di un numero di voti equivalente a quello dei certificati di partecipazione che possiede.</p><p><sup>2</sup> Ogni membro può farsi rappresentare da un altro membro o da un rappresentante indipendente. In entrambi i casi è necessaria una procura scritta.</p><p><sup>3</sup> Un membro ne può rappresentare al massimo altri cinque.</p><p><sup>4</sup> L’amministrazione elegge una persona fisica o giuridica oppure una società di persone come rappresentante indipendente il cui mandato si estingue al termine della successiva assemblea generale ordinaria. È ammessa la rielezione.</p><p><sup>5</sup> L’indipendenza del rappresentante indipendente non deve essere compromessa né di fatto né in apparenza. Le disposizioni sull’indipendenza dell’ufficio di revisione nell’ambito della revisione ordinaria si applicano per analogia (art. 728 cpv. 2–6 CO<sup><a fragment="#fn-d6e344" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e344" id="fnbck-d6e344" routerlink="./">6</a></sup>).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e314"><sup><a fragment="#fnbck-d6e314" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e314" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della dec. dell’Assemblea generale della SCA del 27 giu. 2019, Approvata dal CF il 15 mar. 2019, in vigore dal 1° ago. 2019 (<a href="eli/oc/2019/380/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 2067</a>).</p><p id="fn-d6e344"><sup><a fragment="#fnbck-d6e344" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e344" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <i>Assemblea generale:</i> deliberazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’assemblea generale delibera validamente indipendentemente dal numero dei votanti presenti o rappresentati.</p><p><sup>2</sup> Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei votanti presenti o rappresentati. Per l’adozione o la modifica dello statuto è necessaria la maggioranza di due terzi dei votanti presenti o rappresentati. Per la deliberazione relativa allo scioglimento della Società è determinante l’articolo 24 capoversi 1 e 2.</p><p><sup>3</sup> Le elezioni e le votazioni avvengono a scrutinio palese, sempre che il presidente o la maggioranza dei votanti presenti o rappresentati non esiga un’elezione o una votazione segreta.</p><p><sup>4</sup> Se in un’elezione non è raggiunta la maggioranza assoluta, nel secondo turno la decisione è presa a maggioranza relativa.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> <i>Amministrazione:</i> durata del mandato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il mandato dei membri dell’amministrazione dura quattro anni. Le elezioni suppletive valgono per la durata residua del mandato.</p><p><sup>2</sup> La qualità di membro dell’amministrazione si estingue in occasione dell’assemblea generale immediatamente successiva al compimento del 70° anno di età. </p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> <i>Amministrazione:</i> convocazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’amministrazione è convocata dal presidente o dal vicepresidente ogni qualvolta gli affari lo richiedono con indicazione di luogo, ora e punti all’ordine del giorno. Sulle discussioni è tenuto un verbale. Questo è firmato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dal presidente;</dd><dt>b. </dt><dd>dall’estensore del verbale.</dd></dl></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> <i>Amministrazione:</i> deliberazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’amministrazione delibera validamente quando è presente la maggioranza dei suoi membri. </p><p><sup>2</sup> Le delibere sono prese a maggioranza assoluta dei membri presenti. </p><p><sup>3</sup> Il presidente partecipa alla votazione. A parità di voti, il suo voto conta doppio.</p><p><sup>4</sup> In casi urgenti le decisioni possono essere prese per iscritto, senza bisogno di convocare una riunione.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> <i>Organo di revisione:</i> compiti</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’organo di revisione verifica il conto annuale e presenta all’assemblea generale un rapporto scritto.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Direzione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La direzione è composta da un direttore e da almeno un sostituto.</p><p><sup>2</sup> La direzione organizza l’attività interna e si occupa degli affari correnti.</p><p><sup>3</sup> Fatte salve le competenze attribuite ai vari organi dalla legge<sup><a fragment="#fn-d6e454" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e454" id="fnbck-d6e454" routerlink="./">7</a></sup>, dall’ordinanza, dallo statuto, dal regolamento interno o da decisioni particolari, la direzione rappresenta la Società nei confronti di terzi.</p><p><sup>4</sup> Gli obblighi e le competenze della direzione sono disciplinati nel regolamento interno.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e454"><sup><a fragment="#fnbck-d6e454" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e454" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2003/642/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.12</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni finanziarie</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Capitale sociale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il capitale sociale si compone:</p><dl><dt>a. </dt><dd>del capitale costituito dai certificati di partecipazione;</dd><dt>b. </dt><dd>delle riserve;</dd><dt>c. </dt><dd>del riporto del risultato dell’anno precedente.</dd></dl></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Alimentazione e impiego delle riserve</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Alle riserve occorre destinare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo stabilito secondo l’articolo 15 capoverso 1 lettera d dell’ordinanza;</dd><dt>b. </dt><dd>eventuali donazioni e lasciti.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le riserve servono a coprire le perdite e, secondo l’articolo 860 capoverso 3 CO<sup><a fragment="#fn-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e506" id="fnbck-d6e506" routerlink="./">8</a></sup>, a prendere misure che in tempi di cattivo andamento degli affari rendano possibile il conseguimento del fine sociale. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e506"><sup><a fragment="#fnbck-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e506" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Chiusura dei conti </a></h6><div class="collapseable"> <p>L’esercizio della Società coincide con l’anno civile. La chiusura dei conti annuali è effettuata il 31 dicembre.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Scioglimento e liquidazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> <b></b>Deliberazione di sciogliere la Società</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La deliberazione relativa allo scioglimento della Società può essere presa soltanto se almeno due terzi di tutti i votanti sono presenti o rappresentati e se tre quarti di essi approvano lo scioglimento.</p><p><sup>2</sup> Se l’assemblea generale non è in grado di deliberare validamente, entro due mesi deve svolgersi una seconda assemblea generale. Quest’ultima, indipendentemente dal numero dei votanti presenti o rappresentati, può decidere lo scioglimento con una maggioranza di tre quarti dei voti espressi.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Liquidazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La procedura di liquidazione è disciplinata dall’articolo 17 della legge<sup><a fragment="#fn-d6e550" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fn-d6e550" id="fnbck-d6e550" routerlink="./">9</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> La liquidazione della Società è effettuata dall’amministrazione. Quest’ultima può affidare tale compito a un liquidatore.</p><p><sup>3</sup> Un eventuale saldo attivo è trasferito alla Confederazione. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e550"><sup><a fragment="#fnbck-d6e550" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#fnbck-d6e550" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2003/642/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.12</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Comunicazioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Le comunicazioni della Società ai suoi membri sono pubblicate nel Foglio ufficiale svizzero di commercio.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Lo statuto della SCA del 4 maggio 2005 è abrogato.</p></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/388/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente statuto entra in vigore il 1° agosto 2015.</p><p></p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | fb54a8dd-adb4-4673-b675-fc2ea33d69c6 | Regolamento interno della Società svizzera di credito alberghiero | Regolamento interno SCA | 935.121.42 | true | 2015-04-01T00:00:00 | 2015-02-26T00:00:00 | 1,427,932,800,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30440/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it | Microsoft Word - 935.121.42.it.doc 1 Regolamento interno della Società svizzera di credito alberghiero (Regolamento interno SCA) del 26 febbraio 2015 (Stato 1° aprile 2015) Approvato dal Consiglio federale il 18 febbraio 2015 L’amministrazione della Società svizzera di credito alberghiero (SCA), visto l’articolo 17 capoverso 2 dell’ordinanza del 18 febbraio 20151 sulla promozione del settore alberghiero (ordinanza), emana: Sezione 1: Organizzazione, direzione e vigilanza Art. 1 Regolamenti 1 L’amministrazione della SCA emana i seguenti regolamenti: a. il regolamento sull’organizzazione dell’amministrazione e dei suoi comitati; b. il regolamento sui crediti; c. il regolamento sugli investimenti; d. il regolamento sul personale; e. il regolamento sugli onorari per consulenze fornite dalla SCA. 2 La direzione disciplina procedure e competenze in direttive sul lavoro e manuali tecnici. Art. 2 Direzione strategica e vigilanza La direzione strategica e la vigilanza competono all’amministrazione. Quest’ultima: a. allestisce un piano aziendale e lo verifica ogni anno; b. definisce una politica annuale in materia di interessi e investimenti; c. allestisce un preventivo annuale; d. redige un rapporto trimestrale corredato di una panoramica finanziaria e di ulteriori informazioni importanti per la conduzione e per la gestione dei rischi; e. effettua una valutazione annuale dei rischi. RU 2015 739 1 RS 935.121 935.121.42 Servizi 2 935.121.42 Sezione 2: Concessione di mutui Art. 3 Calcolo del valore reddituale atteso Per calcolare il valore reddituale atteso, i flussi di cassa liberi attesi sono determinati su un periodo di pianificazione di cinque anni, con un anno residuale supplementare per raffigurare il flusso di cassa medio a lungo termine. Art. 4 Calcolo del flusso di cassa libero atteso 1 Il flusso di cassa libero atteso è determinato in base a una pianificazione dei risul- tati. Essa si fonda sulla plausibilità del piano aziendale e del preventivo del richie- dente nonché su valori di riferimento del settore e di progetti analoghi. 2 Per valutare i principali generatori di valore, quali le spese di ripristino e di manu- tenzione, la SCA si basa su valori di riferimento che determina anche mediante procedure e strumenti propri. Art. 5 Tasso di sconto 1 Per attualizzare i flussi di cassa liberi è impiegato il costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto). Esso si basa sull’ipotesi di un rapporto di finanziamento equilibrato per il settore alberghiero. 2 Conformemente alla prassi della SCA, si tiene conto del rischio non soltanto nel tasso di sconto, ma già nella pianificazione dei risultati e, in particolar modo, nella determinazione del valore residuale. 3 L’amministrazione verifica e determina almeno una volta all’anno il tasso di scon- to utilizzato per il calcolo del valore reddituale. Nel farlo essa considera: a. la situazione congiunturale; b. le risorse finanziarie e l’autonomia finanziaria della SCA; c. il raggiungimento degli obiettivi di promozione e il rispetto dei relativi prin- cipi. 4 Il tasso di sconto è pubblicato. Art. 6 Sostenibilità della struttura di finanziamento futura 1 Parallelamente al valore reddituale utilizzato per calcolare il limite di credito, occorre verificare se la liquidità generata è sufficiente per coprire gli interessi e gli ammortamenti effettivi e per sostenere le spese di manutenzione e ripristino correnti (sostenibilità). 2 Se il valore reddituale non può essere calcolato o non può esserlo in modo attendi- bile o se il limite di credito supera per validi motivi il valore reddituale atteso, nella domanda di credito occorre provare in particolare che: a. la sostenibilità è assicurata; b. l’esistenza sul mercato è garantita a lungo termine (capacità di mercato); R interno SCA 3 935.121.42 c. i presupposti legali per un sostegno da parte della SCA sono adempiuti (opportunità della promozione). 3 Nelle domande di credito secondo il capoverso 2 occorre spiegare in particolare le eventuali divergenze rispetto ai valori di riferimento solitamente applicati. Art. 7 Importo del mutuo Per la concessione di mutui secondo l’articolo 6 capoversi 2 e 3 dell’ordinanza, nella domanda di credito occorre provare in particolare che sono adempiuti i seguenti presupposti: a. sostenibilità; b. capacità di mercato; c. opportunità della promozione. Art. 8 Mutui senza garanzie Per la concessione di mutui senza garanzie, nella domanda di credito occorre pro- vare in particolare che sono adempiuti i seguenti presupposti: a. sostenibilità; b. capacità di mercato; c. opportunità della promozione. Art. 9 Competenza di credito 1 La competenza di credito si determina in base agli impegni complessivi che una controparte contrae nei confronti della SCA. 2 In presenza di più controparti, associate tra di loro a formare un’unità, è determi- nante l’impegno individuale maggiore. Art. 10 Politica dei tassi d’interesse 1 L’amministrazione stabilisce la politica dei tassi d’interesse. La riesamina e la pubblica almeno una volta all’anno. 2 Nello stabilire la sua politica dei tassi d’interesse, l’amministrazione considera: a. la situazione congiunturale; b. le risorse finanziarie e l’autonomia finanziaria della SCA; c. il raggiungimento degli obiettivi di promozione e il rispetto dei relativi prin- cipi. 3 La politica dei tassi d’interesse comprende: a. i diversi tipi di mutuo con una descrizione dettagliata in particolare dello scopo, dei requisiti, delle condizioni particolari, dell’obbligo d’ammorta- mento e della struttura degli interessi; Servizi 4 935.121.42 b. le condizioni alle quali un progetto d’investimento può essere considerato particolarmente degno di essere promosso e le relative possibilità di sgravio su interessi e ammortamenti. 4 Per potenziare l’effetto anticiclico dell’attività di promozione della SCA possono essere concessi, in base a criteri di validità generale, riduzioni degli interessi e sospensioni dell’obbligo d’ammortamento nell’ambito di misure congiunturali. Art. 11 Liberazione dall’obbligo d’ammortamento La SCA può promuovere investimenti o contribuire a superare situazioni difficili, come problemi di liquidità, esonerando temporaneamente un mutuatario dall’obbligo d’ammortamento. Art. 12 Prestazioni fatturate 1 Le prestazioni qui elencate sono fatturate nel modo seguente: a. trattamento di affari nuovi o aumento di un mutuo esistente: 1 per cento dell’importo del mutuo, ma almeno 500 franchi e al massimo 5 000 franchi; b. modifica di un contratto con nuova analisi del credito o nuova decisione di credito: 0,5 per cento dell’importo del mutuo, ma almeno 250 franchi e al massimo 2 500 franchi; c. modifica di contratto senza analisi del credito o senza modifica del rischio: 1. 350 franchi per una modifica di contratto, 2. 350 franchi per il rimborso anticipato di un mutuo, 3. 250 franchi per un cambiamento di prodotto, come la stipula o il pro- lungamento di un’ipoteca a tasso fisso; d. fideiussioni: per anno civile, 0,5 per cento della somma garantita all’inizio dell’anno; e. controlli: a seconda del dispendio, a una tariffa oraria di 250 franchi più spese. 2 In relazione agli importi di cui al capoverso 1 lettere a–c, la direzione, in presenza di circostanze particolari, può: a. aumentarli, in particolare se l’affare è molto dispendioso o molto complesso; b. esonerare il cliente, completamente o in parte, dal loro pagamento se per l’affare in questione ha fatto ricorso a prestazioni di consulenza della SCA. 3 I costi effettivi di terzi sono fatturati. 4 A fronte di un aumento di almeno il 5 per cento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo dall’entrata in vigore del presente regolamento o dalla sua ultima modifica, l’amministrazione può adeguare gli importi fatturati. R interno SCA 5 935.121.42 Sezione 3: Relazioni pubbliche Art. 13 1 La SCA può sedere in organismi e istituzioni importanti dal profilo della politica del turismo e può esprimersi pubblicamente su temi che concernono i compiti affida- tile per legge. Essa non rappresenta gli interessi di associazioni di categoria. 2 La SCA può mettere a disposizione del settore le conoscenze che ha acquisito nello svolgere le sue attività di finanziamento e di consulenza. Il trasferimento delle conoscenze può avvenire in particolare nell’ambito di forum, pubblicazioni, rela- zioni, colloqui tra esperti e mandati d’insegnamento. Sezione 4: Disposizioni finali Art. 14 Abrogazione di un altro atto normativo Il regolamento interno della SCA del 2 dicembre 1996 è abrogato. Art. 15 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il 1° aprile 2015. Servizi 6 935.121.42 | <div _ngcontent-cgq-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.121.42 --><p class="srnummer">935.121.42 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Regolamento interno <br/>della Società svizzera di credito alberghiero</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Regolamento interno SCA)</h2><p>del 26 febbraio 2015 (Stato 1° aprile 2015)</p><p>Approvato dal Consiglio federale il 18 febbraio 2015</p></div><div id="preamble"><p>L’amministrazione della Società svizzera di credito alberghiero (SCA),</p><p>visto l’articolo 17 capoverso 2 dell’ordinanza del 18 febbraio 2015<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <br/>sulla promozione del settore alberghiero (ordinanza),</p><p>emana:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup><a href="eli/oc/2015/126/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 739</a> <a href="eli/cc/2015/125/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.121</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Organizzazione, direzione e vigilanza</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Regolamenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’amministrazione della SCA emana i seguenti regolamenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il regolamento sull’organizzazione dell’amministrazione e dei suoi comitati;</dd><dt>b. </dt><dd>il regolamento sui crediti;</dd><dt>c. </dt><dd>il regolamento sugli investimenti;</dd><dt>d. </dt><dd>il regolamento sul personale;</dd><dt>e. </dt><dd>il regolamento sugli onorari per consulenze fornite dalla SCA.</dd></dl><p><sup>2</sup> La direzione disciplina procedure e competenze in direttive sul lavoro e manuali tecnici.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Direzione strategica e vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p>La direzione strategica e la vigilanza competono all’amministrazione. Quest’ultima:</p><dl><dt>a. </dt><dd>allestisce un piano aziendale e lo verifica ogni anno;</dd><dt>b. </dt><dd>definisce una politica annuale in materia di interessi e investimenti;</dd><dt>c. </dt><dd>allestisce un preventivo annuale;</dd><dt>d. </dt><dd>redige un rapporto trimestrale corredato di una panoramica finanziaria e di ulteriori informazioni importanti per la conduzione e per la gestione dei rischi;</dd><dt>e. </dt><dd>effettua una valutazione annuale dei rischi.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Concessione di mutui</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Calcolo del valore reddituale atteso</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per calcolare il valore reddituale atteso, i flussi di cassa liberi attesi sono determinati su un periodo di pianificazione di cinque anni, con un anno residuale supplementare per raffigurare il flusso di cassa medio a lungo termine.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Calcolo del flusso di cassa libero atteso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il flusso di cassa libero atteso è determinato in base a una pianificazione dei risultati. Essa si fonda sulla plausibilità del piano aziendale e del preventivo del richiedente nonché su valori di riferimento del settore e di progetti analoghi. </p><p><sup>2</sup> Per valutare i principali generatori di valore, quali le spese di ripristino e di manutenzione, la SCA si basa su valori di riferimento che determina anche mediante procedure e strumenti propri.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Tasso di sconto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per attualizzare i flussi di cassa liberi è impiegato il costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto). Esso si basa sull’ipotesi di un rapporto di finanziamento equilibrato per il settore alberghiero. </p><p><sup>2</sup> Conformemente alla prassi della SCA, si tiene conto del rischio non soltanto nel tasso di sconto, ma già nella pianificazione dei risultati e, in particolar modo, nella determinazione del valore residuale.</p><p><sup>3</sup> L’amministrazione verifica e determina almeno una volta all’anno il tasso di sconto utilizzato per il calcolo del valore reddituale. Nel farlo essa considera:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la situazione congiunturale;</dd><dt>b. </dt><dd>le risorse finanziarie e l’autonomia finanziaria della SCA;</dd><dt>c. </dt><dd>il raggiungimento degli obiettivi di promozione e il rispetto dei relativi principi.</dd></dl><p><sup>4</sup> Il tasso di sconto è pubblicato.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Sostenibilità della struttura di finanziamento futura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Parallelamente al valore reddituale utilizzato per calcolare il limite di credito, occorre verificare se la liquidità generata è sufficiente per coprire gli interessi e gli ammortamenti effettivi e per sostenere le spese di manutenzione e ripristino correnti (sostenibilità).</p><p><sup>2</sup> Se il valore reddituale non può essere calcolato o non può esserlo in modo attendibile o se il limite di credito supera per validi motivi il valore reddituale atteso, nella domanda di credito occorre provare in particolare che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la sostenibilità è assicurata;</dd><dt>b. </dt><dd>l’esistenza sul mercato è garantita a lungo termine (capacità di mercato);</dd><dt>c. </dt><dd>i presupposti legali per un sostegno da parte della SCA sono adempiuti (opportunità della promozione). </dd></dl><p><sup>3</sup> Nelle domande di credito secondo il capoverso 2 occorre spiegare in particolare le eventuali divergenze rispetto ai valori di riferimento solitamente applicati.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Importo del mutuo </a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la concessione di mutui secondo l’articolo 6 capoversi 2 e 3 dell’ordinanza, nella domanda di credito occorre provare in particolare che sono adempiuti i seguenti presupposti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sostenibilità;</dd><dt>b. </dt><dd>capacità di mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>opportunità della promozione. </dd></dl></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Mutui senza garanzie</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per la concessione di mutui senza garanzie, nella domanda di credito occorre provare in particolare che sono adempiuti i seguenti presupposti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sostenibilità;</dd><dt>b. </dt><dd>capacità di mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>opportunità della promozione. </dd></dl></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Competenza di credito</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La competenza di credito si determina in base agli impegni complessivi che una controparte contrae nei confronti della SCA. </p><p><sup>2</sup> In presenza di più controparti, associate tra di loro a formare un’unità, è determinante l’impegno individuale maggiore.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Politica dei tassi d’interesse</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’amministrazione stabilisce la politica dei tassi d’interesse. La riesamina e la pubblica almeno una volta all’anno.</p><p><sup>2</sup> Nello stabilire la sua politica dei tassi d’interesse, l’amministrazione considera:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la situazione congiunturale;</dd><dt>b. </dt><dd>le risorse finanziarie e l’autonomia finanziaria della SCA;</dd><dt>c. </dt><dd>il raggiungimento degli obiettivi di promozione e il rispetto dei relativi principi.</dd></dl><p><sup>3</sup> La politica dei tassi d’interesse comprende: </p><dl><dt>a. </dt><dd>i diversi tipi di mutuo con una descrizione dettagliata in particolare dello scopo, dei requisiti, delle condizioni particolari, dell’obbligo d’ammortamento e della struttura degli interessi;</dd><dt>b. </dt><dd>le condizioni alle quali un progetto d’investimento può essere considerato particolarmente degno di essere promosso e le relative possibilità di sgravio su interessi e ammortamenti.</dd></dl><p><sup>4</sup> Per potenziare l’effetto anticiclico dell’attività di promozione della SCA possono essere concessi, in base a criteri di validità generale, riduzioni degli interessi e sospensioni dell’obbligo d’ammortamento nell’ambito di misure congiunturali.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Liberazione dall’obbligo d’ammortamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>La SCA può promuovere investimenti o contribuire a superare situazioni difficili, come problemi di liquidità, esonerando temporaneamente un mutuatario dall’obbligo d’ammortamento.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Prestazioni fatturate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le prestazioni qui elencate sono fatturate nel modo seguente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>trattamento di affari nuovi o aumento di un mutuo esistente: 1 per cento dell’importo del mutuo, ma almeno 500 franchi e al massimo 5 000 franchi; </dd><dt>b. </dt><dd>modifica di un contratto con nuova analisi del credito o nuova decisione di credito: 0,5 per cento dell’importo del mutuo, ma almeno 250 franchi e al massimo 2 500 franchi; </dd><dt>c. </dt><dd>modifica di contratto senza analisi del credito o senza modifica del rischio:<dl><dt>1. </dt><dd>350 franchi per una modifica di contratto, </dd><dt>2. </dt><dd>350 franchi per il rimborso anticipato di un mutuo,</dd><dt>3. </dt><dd>250 franchi per un cambiamento di prodotto, come la stipula o il prolungamento di un’ipoteca a tasso fisso;</dd></dl></dd><dt>d. </dt><dd>fideiussioni: per anno civile, 0,5 per cento della somma garantita all’inizio dell’anno;</dd><dt>e. </dt><dd>controlli: a seconda del dispendio, a una tariffa oraria di 250 franchi più spese.</dd></dl><p><sup>2</sup> In relazione agli importi di cui al capoverso 1 lettere a–c, la direzione, in presenza di circostanze particolari, può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>aumentarli, in particolare se l’affare è molto dispendioso o molto complesso;</dd><dt>b. </dt><dd>esonerare il cliente, completamente o in parte, dal loro pagamento se per l’affare in questione ha fatto ricorso a prestazioni di consulenza della SCA.</dd></dl><p><sup>3</sup> I costi effettivi di terzi sono fatturati.</p><p><sup>4</sup> A fronte di un aumento di almeno il 5 per cento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo dall’entrata in vigore del presente regolamento o dalla sua ultima modifica, l’amministrazione può adeguare gli importi fatturati.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Relazioni pubbliche</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La SCA può sedere in organismi e istituzioni importanti dal profilo della politica del turismo e può esprimersi pubblicamente su temi che concernono i compiti affidatile per legge. Essa non rappresenta gli interessi di associazioni di categoria.</p><p><sup>2</sup> La SCA può mettere a disposizione del settore le conoscenze che ha acquisito nello svolgere le sue attività di finanziamento e di consulenza. Il trasferimento delle conoscenze può avvenire in particolare nell’ambito di forum, pubblicazioni, relazioni, colloqui tra esperti e mandati d’insegnamento.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il regolamento interno della SCA del 2 dicembre 1996 è abrogato.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/126/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento entra in vigore il 1° aprile 2015.</p><p></p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 2c77fbdc-0e7c-422d-ad48-4a972a17a69c | Legge federale concernente Svizzera Turismo | 935.21 | true | 2008-08-01T00:00:00 | 1955-12-21T00:00:00 | 1,630,022,400,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26458/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it | 935.21 1 Legge federale concernente Svizzera Turismo1 del 21 dicembre 1955 (Stato 1° agosto 2008) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 31bis capoversi 2 e 3 lettere a e c della Costituzione federale2 3, decreta: Art. 14 1 Svizzera Turismo è una corporazione di diritto pubblico. Esso promuove la do- manda di viaggi e vacanze in Svizzera. 2 Esso assume i seguenti compiti: a. analizzare l’evoluzione dei mercati e fornire consulenza agli operatori nell’elaborazione di prestazioni di servizi corrispondenti alle esigenze del mercato e dell’ecologia; b. preparare e diffondere messaggi promozionali; c. utilizzare o organizzare manifestazioni promozionali e offrire servizi ai me- dia; d. informare in merito all’offerta turistica; e. assistere gli operatori nelle loro attività di distribuzione; f. sostenere la commercializzazione dei prodotti; g. coordinare l’accesso al mercato e cooperare con altre organizzazioni e im- prese interessate all’immagine del Paese. Art. 25 Svizzera Turismo mantiene rappresentanze all’estero. RU 1955 1215 1 Nuovo termine giusta il n. II 53 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575). Di detta mod. é stato tenuto conto in tutto il presente testo. 2 [CS 1 3] 3 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (RU 1995 1383 1384; FF 1994 III 1009). 4 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (RU 1995 1383 1384; FF 1994 III 1009). 5 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (RU 1995 1383 1384; FF 1994 III 1009). 935.21 Servizi 2 935.21 Art. 3 Possono far parte di Svizzera Turismo, in qualità di membri, le persone fisiche e giuridiche domiciliate in Svizzera, come pure gli enti di diritto pubblico federale e cantonale. Art. 46 1 Gli organi di Svizzera Turismo sono l’assemblea generale, il comitato e l’organo di controllo. Un direttore dirige gli affari. 2 Il Consiglio federale fissa i particolari dell’organizzazione, previo parere del setto- re turistico, ed è autorizzato a modificare la denominazione della corporazione di diritto pubblico. Art. 57 Art. 68 La Confederazione accorda a Svizzera Turismo aiuti finanziari annui nei limiti dei crediti autorizzati. L’Assemblea federale definisce ogni quattro anni il quadro finan- ziario mediante un decreto federale semplice. Art. 79 Art. 810 6 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (RU 1995 1383 1384; FF 1994 III 1009). 7 Abrogato dal n. II 53 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575). 8 Nuovo testo giusta il n. II 53 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575). 9 Abrogato dal n. I della LF del 16 dic. 1994, con effetto dal 1° mar. 1995 (RU 1995 1383; FF 1994 III 1009). 10 Abrogato dal n. I del DF del 29 set. 1960, con effetto dal 1° gen. 1961 (RU 1960 1032). Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 | <div _ngcontent-atc-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.21 --><p class="srnummer">935.21 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>concernente Svizzera Turismo<b><sup><sup><a fragment="#fn-d6e14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e14" id="fnbck-d6e14" routerlink="./">1</a></sup></sup></b></h1><p>del 21 dicembre 1955 (Stato 1° agosto 2008)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e14"><sup><a fragment="#fnbck-d6e14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e14" routerlink="./">1</a></sup> Nuovo termine giusta il n. II 53 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal dal 1° ago. 2008 (<a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3437</a>; <a href="eli/fga/2007/885/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2007</b> 5575</a>). Di detta mod. é stato tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 31<sup>bis</sup> capoversi 2 e 3 lettere a e c della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e37" id="fnbck-d6e37" routerlink="./">2</a></sup> <sup><a fragment="#fn-d6e45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e45" id="fnbck-d6e45" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e37"><sup><a fragment="#fnbck-d6e37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e37" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup>[CS <b>1</b> 3]</p><p id="fn-d6e45"><sup><a fragment="#fnbck-d6e45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e45" routerlink="./">3</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (<a href="eli/oc/1995/1383_1383_1383/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 1383 </a><i>1384</i>; <a href="eli/fga/1994/3_1121_1101_1009/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1994</b> III 1009</a>).</p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e69" id="fnbck-d6e69" routerlink="./">4</a></sup></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Svizzera Turismo è una corporazione di diritto pubblico. Esso promuove la domanda di viaggi e vacanze in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> Esso assume i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>analizzare l’evoluzione dei mercati e fornire consulenza agli operatori nell’elaborazione di prestazioni di servizi corrispondenti alle esigenze del mercato e dell’ecologia;</dd><dt>b. </dt><dd>preparare e diffondere messaggi promozionali;</dd><dt>c. </dt><dd>utilizzare o organizzare manifestazioni promozionali e offrire servizi ai media;</dd><dt>d. </dt><dd>informare in merito all’offerta turistica;</dd><dt>e. </dt><dd>assistere gli operatori nelle loro attività di distribuzione;</dd><dt>f. </dt><dd>sostenere la commercializzazione dei prodotti;</dd><dt>g. </dt><dd>coordinare l’accesso al mercato e cooperare con altre organizzazioni e imprese interessate all’immagine del Paese.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e69"><sup><a fragment="#fnbck-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e69" routerlink="./">4</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (<a href="eli/oc/1995/1383_1383_1383/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 1383 </a><i>1384</i>; <a href="eli/fga/1994/3_1121_1101_1009/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1994</b> III 1009</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e119" id="fnbck-d6e119" routerlink="./">5</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>Svizzera Turismo mantiene rappresentanze all’estero.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e119"><sup><a fragment="#fnbck-d6e119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e119" routerlink="./">5</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (<a href="eli/oc/1995/1383_1383_1383/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 1383 </a><i>1384</i>; <a href="eli/fga/1994/3_1121_1101_1009/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1994</b> III 1009</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Possono far parte di Svizzera Turismo, in qualità di membri, le persone fisiche e giuridiche domiciliate in Svizzera, come pure gli enti di diritto pubblico federale e cantonale.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e150" id="fnbck-d6e150" routerlink="./">6</a></sup></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Gli organi di Svizzera Turismo sono l’assemblea generale, il comitato e l’organo di controllo. Un direttore dirige gli affari.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale fissa i particolari dell’organizzazione, previo parere del settore turistico, ed è autorizzato a modificare la denominazione della corporazione di diritto pubblico.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e150"><sup><a fragment="#fnbck-d6e150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e150" routerlink="./">6</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° mag. 1995 (<a href="eli/oc/1995/1383_1383_1383/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 1383 </a><i>1384</i>; <a href="eli/fga/1994/3_1121_1101_1009/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1994</b> III 1009</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e178" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e178" id="fnbck-d6e178" routerlink="./">7</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e178"><sup><a fragment="#fnbck-d6e178" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e178" routerlink="./">7</a></sup> Abrogato dal n. II 53 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° ago. 2008 (<a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3437</a>; <a href="eli/fga/2007/885/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2007</b> 5575</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e197" id="fnbck-d6e197" routerlink="./">8</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>La Confederazione accorda a Svizzera Turismo aiuti finanziari annui nei limiti dei crediti autorizzati. L’Assemblea federale definisce ogni quattro anni il quadro finanziario mediante un decreto federale semplice.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e197"><sup><a fragment="#fnbck-d6e197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e197" routerlink="./">8</a></sup><sup> </sup>Nuovo testo giusta il n. II 53 della LF del 20 mar. 2008 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal dal 1° ago. 2008 (<a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008</b> 3437</a>; <a href="eli/fga/2007/885/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2007</b> 5575</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e219" id="fnbck-d6e219" routerlink="./">9</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e219"><sup><a fragment="#fnbck-d6e219" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e219" routerlink="./">9</a></sup><sup> </sup>Abrogato dal n. I della LF del 16 dic. 1994, con effetto dal 1° mar. 1995 (<a href="eli/oc/1995/1383_1383_1383/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1995</b> 1383</a>; <a href="eli/fga/1994/3_1121_1101_1009/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1994</b> III 1009</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fn-d6e239" id="fnbck-d6e239" routerlink="./">10</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e239"><sup><a fragment="#fnbck-d6e239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1955/1180_1207_1215/it#fnbck-d6e239" routerlink="./">10</a></sup><sup> </sup>Abrogato dal n. I del DF del 29 set. 1960, con effetto dal 1° gen. 1961 (<a href="eli/oc/1960/995_1040_1032/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1960</b> 1032</a>).</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | cf2b4011-127e-44ed-b4fc-50e02d1c53d0 | Ordinanza concernente Svizzera Turismo | 935.211 | true | 2017-04-25T00:00:00 | 2016-12-02T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26353/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it | RS 935.211 1 Ordinanza concernente Svizzera Turismo del 2 dicembre 2016 (Stato 25 aprile 2017) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 capoverso 2 della legge federale del 21 dicembre 19551 concernente Svizzera Turismo, ordina: Sezione 1: Organizzazione Art. 1 Sede e disposizioni per l’adempimento del mandato 1 Svizzera Turismo orienta la sua attività ai bisogni del mercato. Collabora stretta- mente con i promotori locali del turismo e con altre cerchie interessate all’immagine della Svizzera. 2 Stabilisce le esigenze relative alle campagne comuni e provvede a riunire i mezzi finanziari necessari al promovimento della domanda. 3 Ha sede a Zurigo. 4 Può costituire imprese o partecipare a imprese se ciò è necessario per adempiere il mandato legale. Art. 2 Vigilanza Svizzera Turismo è sottoposta alla vigilanza della Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Art. 3 Organi 1 Gli organi di Svizzera Turismo sono: a. l’assemblea generale; b. il comitato; c. la direzione; d. l’ufficio di revisione. 2 Sotto il profilo del personale gli organi di Svizzera Turismo sono indipendenti gli uni dagli altri. RU 2017 185 1 RS 935.21 935.211 Servizi 2 935.211 Art. 4 Membri 1 Possono far parte di Svizzera Turismo: a. gli enti di diritto pubblico; b. gli istituti della Confederazione e dei Cantoni; c. le persone fisiche e giuridiche e le società di persone domiciliate in Svizzera. 2 Il comitato si pronuncia circa la loro ammissione. Una decisione di diniego può essere impugnata presso l’assemblea generale. 3 La Confederazione è membro di Svizzera Turismo e nell’assemblea generale ha una quota di voto del 20 per cento. In tale funzione è rappresentata dalla SECO. Art. 5 Quota annua e altre prestazioni finanziarie dei membri 1 La quota annua ammonta a 1810 franchi. Il comitato adegua periodicamente questo importo al rincaro. 2 Svizzera Turismo può concludere con i diversi membri accordi inerenti a presta- zioni finanziarie supplementari. Art. 6 Prestazioni e agevolazioni per i membri 1 Le prestazioni che Svizzera Turismo fornisce a favore dei membri e d’intesa con essi sono fatturate direttamente a questi ultimi. 2 I membri beneficiano di agevolazioni nel campo della consulenza in materia d’offerta e in quello delle campagne comuni oggetto di un appalto. Art. 7 Convocazione dell’assemblea generale 1 L’assemblea generale ordinaria tiene una seduta all’anno su convocazione del comitato, che indice anche l’ordine del giorno. È diretta dal presidente del comitato. 2 Le assemblee generali straordinarie sono convocate su proposta del Consiglio federale, del comitato o di un quinto dei membri. 3 La convocazione deve avvenire per scritto almeno un mese prima della data dell’assemblea generale. Art. 8 Diritti di voto dei membri e capacità di deliberare dell’assemblea generale 1 Ogni membro dispone di un voto. 2 Se un membro fornisce prestazioni finanziarie supplementari, gli viene attribuito un voto supplementare per ogni frazione corrispondente alla quota annua. 3 Un membro non può accumulare più di un quinto dei voti che possono essere emessi all’assemblea generale. 4 L’assemblea generale è valida indipendentemente dal numero dei votanti presenti. Svizzera Turismo. O 3 935.211 5 L’assemblea generale decide e nomina secondo la maggioranza assoluta dei voti validi. Se la maggioranza assoluta non è raggiunta, nel turno successivo vale la maggioranza relativa. Art. 9 Compiti dell’assemblea generale L’assemblea generale ha i seguenti compiti: a. nomina sei membri del comitato; b.2 approva il rapporto annuale e il conto annuale; c. si pronuncia su proposte dei membri presentate per scritto almeno 14 giorni prima; d. tratta gli affari che le sono sottoposti dal comitato; e. decide in merito al discarico del comitato; f. nomina l’ufficio di revisione; g. può revocare l’ufficio di revisione. Art. 10 Composizione del comitato, nomina e indennizzo dei membri del comitato 1 Il comitato si compone del presidente e di altri dodici membri. Il rapporto contrat- tuale tra loro e Svizzera Turismo è disciplinato dal Codice delle obbligazioni3. 2 Il Consiglio federale nomina: a. sei membri del comitato; b. il presidente. 3 Il Consiglio federale designa il vicepresidente, che viene scelto in seno al comitato. 4 L’assemblea generale nomina gli altri sei membri del comitato. A questa nomina non partecipano i rappresentanti della Confederazione. 5 La durata del mandato è di quattro anni. È possibile essere rinominati per due volte. 6 In singoli casi motivati il Consiglio federale può prorogare al massimo a 16 anni la durata del mandato di uno dei membri del comitato da esso nominato. L’assemblea generale può avvalersi dello stesso diritto con i membri da essa nominati. 7 I membri del comitato possono essere revocati per motivi gravi dall’organo che li ha nominati. 8 Al momento della nomina dei membri del comitato occorre badare affinché le regioni turistiche del Paese, gli enti responsabili in materia, le regioni linguistiche e i sessi siano adeguatamente rappresentati. 2 Correzione del 25 apr. 2017 (RU 2017 2641). 3 RS 220 Servizi 4 935.211 9 I membri del comitato hanno diritto, a prescindere dal grado di occupazione, a un onorario forfettario e a indennità giornaliere per la partecipazione alle riunioni del comitato. L’importo degli onorari forfettari e delle indennità giornaliere dei membri del comitato è disciplinato nell’allegato. Il numero massimo di indennità giornaliere è di 12 l’anno. Per quanto concerne l’onorario e le altre condizioni contrattuali concordate con queste persone si applicano per analogia le disposizioni dell’ordi- nanza del 19 dicembre 20034 sulla retribuzione dei quadri.5 Art. 11 Obblighi dei membri del comitato 1 I membri del comitato adempiono i loro compiti e obblighi con la dovuta cura e tutelano in buona fede gli interessi di Svizzera Turismo. 2 I candidati alla nomina nel Comitato dichiarano le loro relazioni d’interesse all’organo preposto alla nomina. 3 I membri del comitato comunicano costantemente al comitato eventuali cambia- menti intervenuti nelle loro relazioni d’interesse. 4 Se il comitato reputa che una relazione d’interesse sia incompatibile con l’appartenenza al comitato, ne informa l’organo che ha nominato il membro in questione. 5 Il comitato rende note nel rapporto annuale le relazioni d’interesse dei suoi membri e adotta misure organizzative per prevenire conflitti di interesse. 6 I membri sono tenuti al segreto d’ufficio durante il loro mandato in seno al comi- tato e anche dopo la sua cessazione. Art. 12 Compiti del comitato Il comitato ha i seguenti compiti: a. convoca l’assemblea generale annuale e indice l’ordine del giorno; b. presenta proposte al Consiglio federale per la nomina del presidente e la de- signazione del vicepresidente; c. decide in merito alla costituzione, alla modifica e alla risoluzione del rap- porto di lavoro con il direttore e ne stabilisce la retribuzione; la costituzione e la risoluzione del rapporto di lavoro sottostanno all’approvazione del Con- siglio federale; d. su richiesta del direttore decide in merito alla costituzione, alla modifica e alla risoluzione dei rapporti di lavoro degli altri membri della direzione; e. esercita la vigilanza sulla direzione; f. su proposta del direttore decide in merito all’apertura, alla trasformazione e alla chiusura di rappresentanze; g. provvede a un adeguato sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; 4 RS 172.220.12 5 Correzione del 25 apr. 2017 (RU 2017 2641). Svizzera Turismo. O 5 935.211 h. emana il regolamento organizzativo; i. emana il regolamento del personale; j. approva la strategia di marketing e il preventivo; k. elabora e adotta per ogni esercizio un rapporto annuale che sottopone per approvazione all’assemblea generale e chiede il discarico; il rapporto annua- le comprende il conto annuale e la relazione annuale; l. invita i membri di Svizzera Turismo a una conferenza consultiva annuale; durante questa conferenza la strategia di marketing viene valutata e coordi- nata con le altre attività in materia di comunicazione e di marketing; m. promuove la collaborazione con i finanziatori volontari. Art. 13 Direzione 1 La direzione è l’organo operativo. È posta sotto la guida di un direttore. 2 La direzione ha in particolare i seguenti compiti: a. gestisce gli affari; b. elabora le basi decisionali per il comitato; c. presenta regolarmente un rapporto al comitato e lo informa senza indugio in caso di eventi particolari; d. rappresenta Svizzera Turismo all’esterno; e. decide in merito alla costituzione, alla modifica e alla risoluzione dei rappor- ti di lavoro del personale di Svizzera Turismo; per il personale all’estero as- sunto in base al diritto locale questa competenza può essere delegata al re- sponsabile della rappresentanza all’estero; f. adempie tutti i compiti che la presente ordinanza non attribuisce a un altro organo. Art. 14 Statuto del personale 1 Il personale di Svizzera Turismo attivo in Svizzera sottostà al Codice delle obbli- gazioni6. 2 Il personale di Svizzera Turismo attivo all’estero è assunto in base al Codice delle obbligazioni o al diritto interno determinante. Art. 15 Ufficio di revisione 1 L’ufficio di revisione verifica il conto annuale e il bilancio e presenta al comitato un rapporto scritto destinato all’assemblea generale ordinaria. 2 All’ufficio di revisione e all’attività di revisione si applicano per analogia le dispo- sizioni del Codice delle obbligazioni7 sulla revisione ordinaria. 6 RS 220 7 RS 220 Servizi 6 935.211 Sezione 2: Finanze e contabilità Art. 16 Finanziamento 1 Svizzera Turismo finanzia le sue attività con: a. i contributi della Confederazione; b. le quote annue; c. il ricavo dell’attività commerciale; d. i contributi volontari; e. gli indennizzi di prestazioni di servizio direttamente computabili; f. le donazioni; g. altre entrate. 2 La SECO e Svizzera Turismo disciplinano l’utilizzo dei fondi federali in una convenzione sui sussidi. Art. 17 Responsabilità Svizzera Turismo risponde degli impegni unicamente con il proprio patrimonio. Art. 18 Esercizio e contabilità 1 L’anno d’esercizio coincide con quello civile. Per la tenuta della contabilità e per la stesura del bilancio si applicano le disposizioni del Codice delle obbligazioni8. 2 La costituzione di riserve viene dichiarata al Controllo federale delle finanze e alla SECO. Art. 19 Stipendio massimo del direttore 1 Lo stipendio base del direttore non può superare l’importo massimo delle classi di stipendio 34-37 secondo l’ordinanza del 3 luglio 20019 sul personale federale. 2 La componente variabile dello stipendio si basa su criteri quantitativi e qualitativi e corrisponde al massimo a 2,5 mensilità. Art. 20 Prestazioni accessorie a favore dei membri della direzione Le prestazioni accessorie accordate al direttore e agli altri membri della direzione secondo gli articoli 5 e 9 capoverso 2 dell’ordinanza del 19 dicembre 200310 sulla retribuzione dei quadri non possono superare il 10 per cento dello stipendio di base. Sono esclusi i premi forfettari di prestazione e le provvigioni secondo l’articolo 5 dell’ordinanza sulla retribuzione dei quadri. 8 RS 220 9 RS 172.220.111.3 10 RS 172.220.12 Svizzera Turismo. O 7 935.211 Art. 21 Indennità di partenza 1 Di regola non sono previste indennità di partenza 2 Se in casi eccezionali si giustifica un’indennità di partenza, per calcolarla si devo- no considerare le ragioni dell’uscita, l’età, la situazione professionale e personale nonché la durata dell’impiego. Se durante il termine di disdetta la persona interessata è stata dispensata da altre prestazioni lavorative, la durata della dispensa dal lavoro è tenuta in considerazione nel calcolo dell’indennità di partenza. Art. 22 Partecipazione al rapporto del Consiglio federale sulla retribuzione dei quadri Nell’ambito del rapporto del Consiglio federale alla Delegazione delle finanze delle Camere federali, Svizzera Turismo informa sulle condizioni vigenti nelle imprese e negli istituti della Confederazione per quanto concerne gli onorari dei membri del comitato e la retribuzione dei membri della direzione. Art. 23 Liquidazione di Svizzera Turismo Qualora Svizzera Turismo dovesse essere soppressa o sciolta, il Consiglio federale prende i provvedimenti necessari per l’impiego del patrimonio e disciplina la proce- dura di liquidazione. Sezione 3: Disposizioni finali Art. 24 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 22 novembre 196311 concernente Svizzera turismo è abrogata. Art. 25 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° febbraio 2017. 11 [RU 1963 1202, 1973 1756, 1983 1549, 1984 1488, 1995 1385, 2007 4477 n. IV 78, 2009 5437, 2010 3175 all. 3 n. 9] Servizi 8 935.211 Allegato (art. 10 cpv. 9) Onorari forfettari e indennità giornaliere dei membri del comitato Categoria Presidente in franchi Vicepresidente in franchi Membro in franchi Onorario forfettario 36 300 6 600 4 000 Indennità giornaliera 200 200 200 | <div _ngcontent-sug-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.211 --><p class="srnummer">935.211 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza <br/>concernente Svizzera Turismo</h1><p>del 2 dicembre 2016 (Stato 25 aprile 2017)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 4 capoverso 2 della legge federale del 21 dicembre 1955<sup><a fragment="#fn-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e19" id="fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <br/>concernente Svizzera Turismo,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e19"><sup><a fragment="#fnbck-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1955/1180_1207_1215/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.21</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Organizzazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Sede e disposizioni per l’adempimento del mandato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Svizzera Turismo orienta la sua attività ai bisogni del mercato. Collabora strettamente con i promotori locali del turismo e con altre cerchie interessate all’immagine della Svizzera.</p><p><sup>2</sup> Stabilisce le esigenze relative alle campagne comuni e provvede a riunire i mezzi finanziari necessari al promovimento della domanda.</p><p><sup>3</sup> Ha sede a Zurigo.</p><p><sup>4</sup> Può costituire imprese o partecipare a imprese se ciò è necessario per adempiere il mandato legale.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Svizzera Turismo è sottoposta alla vigilanza della Segreteria di Stato dell’economia (SECO).</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Organi </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organi di Svizzera Turismo sono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’assemblea generale;</dd><dt>b. </dt><dd>il comitato;</dd><dt>c. </dt><dd>la direzione;</dd><dt>d. </dt><dd>l’ufficio di revisione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sotto il profilo del personale gli organi di Svizzera Turismo sono indipendenti gli uni dagli altri.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Possono far parte di Svizzera Turismo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli enti di diritto pubblico;</dd><dt>b. </dt><dd>gli istituti della Confederazione e dei Cantoni;</dd><dt>c. </dt><dd>le persone fisiche e giuridiche e le società di persone domiciliate in Svizzera. </dd></dl><p><sup>2</sup> Il comitato si pronuncia circa la loro ammissione. Una decisione di diniego può essere impugnata presso l’assemblea generale.</p><p><sup>3</sup> La Confederazione è membro di Svizzera Turismo e nell’assemblea generale ha una quota di voto del 20 per cento. In tale funzione è rappresentata dalla SECO. </p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Quota annua e altre prestazioni finanziarie dei membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La quota annua ammonta a 1810 franchi. Il comitato adegua periodicamente questo importo al rincaro.</p><p><sup>2</sup> Svizzera Turismo può concludere con i diversi membri accordi inerenti a prestazioni finanziarie supplementari.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Prestazioni e agevolazioni per i membri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le prestazioni che Svizzera Turismo fornisce a favore dei membri e d’intesa con essi sono fatturate direttamente a questi ultimi.</p><p><sup>2</sup> I membri beneficiano di agevolazioni nel campo della consulenza in materia d’offerta e in quello delle campagne comuni oggetto di un appalto.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Convocazione dell’assemblea generale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’assemblea generale ordinaria tiene una seduta all’anno su convocazione del comitato, che indice anche l’ordine del giorno. È diretta dal presidente del comitato.</p><p><sup>2</sup> Le assemblee generali straordinarie sono convocate su proposta del Consiglio federale, del comitato o di un quinto dei membri.</p><p><sup>3</sup> La convocazione deve avvenire per scritto almeno un mese prima della data dell’assemblea generale.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Diritti di voto dei membri e capacità di deliberare dell’assemblea generale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni membro dispone di un voto. </p><p><sup>2</sup> Se un membro fornisce prestazioni finanziarie supplementari, gli viene attribuito un voto supplementare per ogni frazione corrispondente alla quota annua.</p><p><sup>3</sup> Un membro non può accumulare più di un quinto dei voti che possono essere emessi all’assemblea generale.</p><p><sup>4</sup> L’assemblea generale è valida indipendentemente dal numero dei votanti presenti. </p><p><sup>5</sup> L’assemblea generale decide e nomina secondo la maggioranza assoluta dei voti validi. Se la maggioranza assoluta non è raggiunta, nel turno successivo vale la maggioranza relativa.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Compiti dell’assemblea generale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’assemblea generale ha i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nomina sei membri del comitato;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e194" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e194" id="fnbck-d6e194" routerlink="./">2</a></sup> </dt><dd>approva il rapporto annuale e il conto annuale;</dd><dt>c. </dt><dd>si pronuncia su proposte dei membri presentate per scritto almeno 14 giorni prima;</dd><dt>d. </dt><dd>tratta gli affari che le sono sottoposti dal comitato;</dd><dt>e. </dt><dd>decide in merito al discarico del comitato;</dd><dt>f. </dt><dd>nomina l’ufficio di revisione;</dd><dt>g. </dt><dd>può revocare l’ufficio di revisione.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e194"><sup><a fragment="#fnbck-d6e194" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e194" routerlink="./">2</a></sup> Correzione del 25 apr. 2017 (<a href="eli/oc/2017/258/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2641</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Composizione del comitato, nomina e indennizzo dei membri del comitato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il comitato si compone del presidente e di altri dodici membri. Il rapporto contrattuale tra loro e Svizzera Turismo è disciplinato dal Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e230" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e230" id="fnbck-d6e230" routerlink="./">3</a></sup>. </p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale nomina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sei membri del comitato;</dd><dt>b. </dt><dd>il presidente.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale designa il vicepresidente, che viene scelto in seno al comitato. </p><p><sup>4</sup> L’assemblea generale nomina gli altri sei membri del comitato. A questa nomina non partecipano i rappresentanti della Confederazione.</p><p><sup>5</sup> La durata del mandato è di quattro anni. È possibile essere rinominati per due volte.</p><p><sup>6</sup> In singoli casi motivati il Consiglio federale può prorogare al massimo a 16 anni la durata del mandato di uno dei membri del comitato da esso nominato. L’assemblea generale può avvalersi dello stesso diritto con i membri da essa nominati.</p><p><sup>7</sup> I membri del comitato possono essere revocati per motivi gravi dall’organo che li ha nominati.</p><p><sup>8</sup> Al momento della nomina dei membri del comitato occorre badare affinché le regioni turistiche del Paese, gli enti responsabili in materia, le regioni linguistiche e i sessi siano adeguatamente rappresentati.</p><p><sup>9</sup> I membri del comitato hanno diritto, a prescindere dal grado di occupazione, a un onorario forfettario e a indennità giornaliere per la partecipazione alle riunioni del comitato. L’importo degli onorari forfettari e delle indennità giornaliere dei membri del comitato è disciplinato nell’allegato. Il numero massimo di indennità giornaliere è di 12 l’anno. Per quanto concerne l’onorario e le altre condizioni contrattuali concordate con queste persone si applicano per analogia le disposizioni dell’ordinanza del 19 dicembre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e269" id="fnbck-d6e269" routerlink="./">4</a></sup> sulla retribuzione dei quadri.<sup><a fragment="#fn-d6e277" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e277" id="fnbck-d6e277" routerlink="./">5</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e230"><sup><a fragment="#fnbck-d6e230" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e230" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p><p id="fn-d6e269"><sup><a fragment="#fnbck-d6e269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e269" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2004/30/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.220.12</b></a></p><p id="fn-d6e277"><sup><a fragment="#fnbck-d6e277" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e277" routerlink="./">5</a></sup> Correzione del 25 apr. 2017 (<a href="eli/oc/2017/258/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2641</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Obblighi dei membri del comitato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I membri del comitato adempiono i loro compiti e obblighi con la dovuta cura e tutelano in buona fede gli interessi di Svizzera Turismo. </p><p><sup>2</sup> I candidati alla nomina nel Comitato dichiarano le loro relazioni d’interesse all’organo preposto alla nomina. </p><p><sup>3</sup> I membri del comitato comunicano costantemente al comitato eventuali cambiamenti intervenuti nelle loro relazioni d’interesse. </p><p><sup>4</sup> Se il comitato reputa che una relazione d’interesse sia incompatibile con l’appartenenza al comitato, ne informa l’organo che ha nominato il membro in questione.</p><p><sup>5</sup> Il comitato rende note nel rapporto annuale le relazioni d’interesse dei suoi membri e adotta misure organizzative per prevenire conflitti di interesse.</p><p><sup>6</sup> I membri sono tenuti al segreto d’ufficio durante il loro mandato in seno al comitato e anche dopo la sua cessazione. </p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Compiti del comitato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il comitato ha i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>convoca l’assemblea generale annuale e indice l’ordine del giorno;</dd><dt>b. </dt><dd>presenta proposte al Consiglio federale per la nomina del presidente e la designazione del vicepresidente;</dd><dt>c. </dt><dd>decide in merito alla costituzione, alla modifica e alla risoluzione del rapporto di lavoro con il direttore e ne stabilisce la retribuzione; la costituzione e la risoluzione del rapporto di lavoro sottostanno all’approvazione del Consiglio federale; </dd><dt>d. </dt><dd>su richiesta del direttore decide in merito alla costituzione, alla modifica e alla risoluzione dei rapporti di lavoro degli altri membri della direzione; </dd><dt>e. </dt><dd>esercita la vigilanza sulla direzione;</dd><dt>f. </dt><dd>su proposta del direttore decide in merito all’apertura, alla trasformazione e alla chiusura di rappresentanze; </dd><dt>g. </dt><dd>provvede a un adeguato sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;</dd><dt>h. </dt><dd>emana il regolamento organizzativo;</dd><dt>i. </dt><dd>emana il regolamento del personale;</dd><dt>j. </dt><dd>approva la strategia di marketing e il preventivo;</dd><dt>k. </dt><dd>elabora e adotta per ogni esercizio un rapporto annuale che sottopone per approvazione all’assemblea generale e chiede il discarico; il rapporto annuale comprende il conto annuale e la relazione annuale;</dd><dt>l. </dt><dd>invita i membri di Svizzera Turismo a una conferenza consultiva annuale; durante questa conferenza la strategia di marketing viene valutata e coordinata con le altre attività in materia di comunicazione e di marketing;</dd><dt>m. </dt><dd>promuove la collaborazione con i finanziatori volontari. </dd></dl></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Direzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La direzione è l’organo operativo. È posta sotto la guida di un direttore. </p><p><sup>2</sup> La direzione ha in particolare i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gestisce gli affari;</dd><dt>b. </dt><dd>elabora le basi decisionali per il comitato;</dd><dt>c. </dt><dd>presenta regolarmente un rapporto al comitato e lo informa senza indugio in caso di eventi particolari;</dd><dt>d. </dt><dd>rappresenta Svizzera Turismo all’esterno;</dd><dt>e. </dt><dd>decide in merito alla costituzione, alla modifica e alla risoluzione dei rapporti di lavoro del personale di Svizzera Turismo; per il personale all’estero assunto in base al diritto locale questa competenza può essere delegata al responsabile della rappresentanza all’estero;</dd><dt>f. </dt><dd>adempie tutti i compiti che la presente ordinanza non attribuisce a un altro organo.</dd></dl></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Statuto del personale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il personale di Svizzera Turismo attivo in Svizzera sottostà al Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e404" id="fnbck-d6e404" routerlink="./">6</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Il personale di Svizzera Turismo attivo all’estero è assunto in base al Codice delle obbligazioni o al diritto interno determinante.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e404"><sup><a fragment="#fnbck-d6e404" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e404" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Ufficio di revisione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ufficio di revisione verifica il conto annuale e il bilancio e presenta al comitato un rapporto scritto destinato all’assemblea generale ordinaria.</p><p><sup>2</sup> All’ufficio di revisione e all’attività di revisione si applicano per analogia le disposizioni del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e428" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e428" id="fnbck-d6e428" routerlink="./">7</a></sup> sulla revisione ordinaria.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e428"><sup><a fragment="#fnbck-d6e428" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e428" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Finanze e contabilità </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Finanziamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Svizzera Turismo finanzia le sue attività con:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i contributi della Confederazione;</dd><dt>b. </dt><dd>le quote annue;</dd><dt>c. </dt><dd>il ricavo dell’attività commerciale;</dd><dt>d. </dt><dd>i contributi volontari;</dd><dt>e. </dt><dd>gli indennizzi di prestazioni di servizio direttamente computabili;</dd><dt>f. </dt><dd>le donazioni;</dd><dt>g. </dt><dd>altre entrate.</dd></dl><p><sup>2</sup> La SECO e Svizzera Turismo disciplinano l’utilizzo dei fondi federali in una convenzione sui sussidi.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Responsabilità</a></h6><div class="collapseable"> <p>Svizzera Turismo risponde degli impegni unicamente con il proprio patrimonio.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Esercizio e contabilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’anno d’esercizio coincide con quello civile. Per la tenuta della contabilità e per la stesura del bilancio si applicano le disposizioni del Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e492" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e492" id="fnbck-d6e492" routerlink="./">8</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> La costituzione di riserve viene dichiarata al Controllo federale delle finanze e alla SECO.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e492"><sup><a fragment="#fnbck-d6e492" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e492" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Stipendio massimo del direttore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Lo stipendio base del direttore non può superare l’importo massimo delle classi di stipendio 34-37 secondo l’ordinanza del 3 luglio 2001<sup><a fragment="#fn-d6e513" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e513" id="fnbck-d6e513" routerlink="./">9</a></sup> sul personale federale.</p><p><sup>2</sup> La componente variabile dello stipendio si basa su criteri quantitativi e qualitativi e corrisponde al massimo a 2,5 mensilità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e513"><sup><a fragment="#fnbck-d6e513" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e513" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2001/319/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.220.111.3</b></a></p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Prestazioni accessorie a favore dei membri della direzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le prestazioni accessorie accordate al direttore e agli altri membri della direzione secondo gli articoli 5 e 9 capoverso 2 dell’ordinanza del 19 dicembre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e533" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e533" id="fnbck-d6e533" routerlink="./">10</a></sup> sulla retribuzione dei quadri non possono superare il 10 per cento dello stipendio di base. Sono esclusi i premi forfettari di prestazione e le provvigioni secondo l’articolo 5 dell’ordinanza sulla retribuzione dei quadri.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e533"><sup><a fragment="#fnbck-d6e533" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e533" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2004/30/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.220.12</b></a></p></div></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Indennità di partenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Di regola non sono previste indennità di partenza</p><p><sup>2</sup> Se in casi eccezionali si giustifica un’indennità di partenza, per calcolarla si devono considerare le ragioni dell’uscita, l’età, la situazione professionale e personale nonché la durata dell’impiego. Se durante il termine di disdetta la persona interessata è stata dispensata da altre prestazioni lavorative, la durata della dispensa dal lavoro è tenuta in considerazione nel calcolo dell’indennità di partenza.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Partecipazione al rapporto del Consiglio federale sulla retribuzione dei quadri</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nell’ambito del rapporto del Consiglio federale alla Delegazione delle finanze delle Camere federali, Svizzera Turismo informa sulle condizioni vigenti nelle imprese e negli istituti della Confederazione per quanto concerne gli onorari dei membri del comitato e la retribuzione dei membri della direzione.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Liquidazione di Svizzera Turismo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Qualora Svizzera Turismo dovesse essere soppressa o sciolta, il Consiglio federale prende i provvedimenti necessari per l’impiego del patrimonio e disciplina la procedura di liquidazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 22 novembre 1963<sup><a fragment="#fn-d6e583" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fn-d6e583" id="fnbck-d6e583" routerlink="./">11</a></sup> concernente Svizzera turismo è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e583"><sup><a fragment="#fnbck-d6e583" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#fnbck-d6e583" routerlink="./">11</a></sup> [<i>RU <b>1963</b> 1202</i>, <b></b><a href="eli/oc/1973/__1756/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1973</b> 1756</a>, <b></b><a href="eli/oc/1983/1549_1549_1549/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1983</b> 1549</a>, <b></b><a href="eli/oc/1984/1488_1488_1488/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1984</b> 1488</a>, <b></b><a href="eli/oc/1995/1385_1385_1385/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1995</b> 1385</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 4477 </a>n. IV 78, <b></b><a href="eli/oc/2009/659/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 5437</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/427/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 3175 </a>all. 3 n. 9]</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° febbraio 2017.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 10 cpv. 9)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2017/50/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Onorari forfettari e indennità giornaliere dei membri del comitato</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Categoria</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Presidente in franchi</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Vicepresidente in franchi</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Membro in franchi</p></th></tr><tr><td><p>Onorario forfettario</p></td><td><p>36 300</p></td><td><p>6 600</p></td><td><p>4 000</p></td></tr><tr><td><p>Indennità giornaliera</p></td><td><p> 200</p></td><td><p> 200</p></td><td><p> 200</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 24eb73a3-09e2-43fa-8c91-d3337a36451d | Legge federale che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo | 935.22 | true | 2017-01-01T00:00:00 | 2011-09-30T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25600/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it | RS 935.22 1 Legge federale che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo del 30 settembre 2011 (Stato 1° gennaio 2017) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 103 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 23 febbraio 20112, decreta: Art. 1 Oggetto La Confederazione può, entro i limiti dei crediti stanziati, concedere aiuti finanziari per promuovere l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo. Art. 2 Progetti beneficiari 1 La Confederazione può sostenere progetti che si prefiggono gli obiettivi seguenti: a. sviluppare e introdurre nuovi prodotti, apparecchiature e canali di distribu- zione; b. migliorare la qualità delle prestazioni; c. istituire strutture competitive che permettano di accrescere l’efficienza; d.3 migliorare la formazione e la formazione continua. 2 Essa concentra la maggior parte degli aiuti su pochi progetti importanti. Art. 3 Condizioni 1 I progetti beneficiano di un sostegno soltanto se: a. contribuiscono a rafforzare la competitività della Svizzera quale Paese turi- stico; b. contribuiscono a uno sviluppo sostenibile del turismo; e c. creano o assicurano possibilità d’impiego attrattive. 2 Per poter beneficiare di un sostegno, i progetti di cui al capoverso 1 devono inoltre: RU 2012 501 1 RS 101 2 FF 2011 2117 3 Nuovo testo giusta il n. 45 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 689; FF 2013 3085). 935.22 Servizi 2 935.22 a. avere un’importanza nazionale o richiedere un coordinamento a livello sviz- zero; o b. avere un’importanza regionale o locale e corrispondere ai criteri dei progetti modello della Confederazione. 3 I progetti devono essere pianificati e realizzati a livello interaziendale. Art. 4 Oneri I progetti devono essere avviati entro sei mesi dall’assegnazione dell’aiuto finan- ziario. Art. 5 Ammontare e modalità degli aiuti finanziari 1 La Confederazione può sostenere progetti accordando un aiuto finanziario pari al massimo al 50 per cento dei costi computabili. L’aiuto finanziario è versato sotto forma di contributi forfettari. 2 Se per un progetto possono essere richiesti anche altri sussidi federali, l’aiuto federale complessivo ammonta al massimo al 50 per cento dei costi globali. Art. 6 Procedura 1 Le domande di aiuto finanziario devono essere inviate alla Segreteria di Stato del- l’economia (SECO). Quest’ultima consulta i Cantoni direttamente interessati. Per l’esame delle domande può anche rivolgersi a esperti. 2 La SECO decide in merito all’assegnazione degli aiuti finanziari dopo aver consul- tato gli Uffici federali direttamente interessati. Art. 7 Informazione e valutazione 1 La SECO promuove lo scambio di informazioni nel settore del turismo in generale e in merito ai progetti beneficiari in particolare. 2 La SECO assicura la valutazione dei progetti beneficiari. Art. 8 Finanziamento L’Assemblea federale stabilisce a scadenze quadriennali, mediante un decreto fede- rale semplice, i mezzi a disposizione quale credito d’impegno. Art. 9 Rapporto Il Consiglio federale riferisce all’Assemblea federale sull’utilizzo dei mezzi finan- ziari accordati. Art. 10 Esecuzione Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione. Promozione dell’innovazione, della collaborazione e dello sviluppo delle conoscenze nel turismo. LF 3 935.22 Art. 11 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° febbraio 20124 4 DCF del 30 nov. 2011. Servizi 4 935.22 | <div _ngcontent-wxg-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.22 --><p class="srnummer">935.22 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>che promuove l’innovazione,<br/>la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo</h1><p>del 30 settembre 2011 (Stato 1° gennaio 2017) (Stato 1° gennaio 2017)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 103 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>; <br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 23 febbraio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2011/327/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2011 </b>2117</a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Confederazione può, entro i limiti dei crediti stanziati, concedere aiuti finanziari per promuovere l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Progetti beneficiari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può sostenere progetti che si prefiggono gli obiettivi seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sviluppare e introdurre nuovi prodotti, apparecchiature e canali di distribuzione;</dd><dt>b. </dt><dd>migliorare la qualità delle prestazioni;</dd><dt>c. </dt><dd>istituire strutture competitive che permettano di accrescere l’efficienza;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fn-d6e75" id="fnbck-d6e75" routerlink="./">3</a></sup> </dt><dd>migliorare la formazione e la formazione continua.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa concentra la maggior parte degli aiuti su pochi progetti importanti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e75"><sup><a fragment="#fnbck-d6e75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fnbck-d6e75" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. 45 dell’all. alla LF del 20 giu. 2014 sulla formazione continua, in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/132/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 689</a>; <a href="eli/fga/2013/823/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 3085</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I progetti beneficiano di un sostegno soltanto se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>contribuiscono a rafforzare la competitività della Svizzera quale Paese turistico; </dd><dt>b. </dt><dd>contribuiscono a uno sviluppo sostenibile del turismo; e </dd><dt>c. </dt><dd>creano o assicurano possibilità d’impiego attrattive.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per poter beneficiare di un sostegno, i progetti di cui al capoverso 1 devono inoltre:</p><dl><dt>a. </dt><dd>avere un’importanza nazionale o richiedere un coordinamento a livello svizzero; o</dd><dt>b. </dt><dd>avere un’importanza regionale o locale e corrispondere ai criteri dei progetti modello della Confederazione.</dd></dl><p><sup>3</sup> I progetti devono essere pianificati e realizzati a livello interaziendale.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Oneri</a></h6><div class="collapseable"> <p>I progetti devono essere avviati entro sei mesi dall’assegnazione dell’aiuto finanziario.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Ammontare e modalità degli aiuti finanziari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può sostenere progetti accordando un aiuto finanziario pari al massimo al 50 per cento dei costi computabili. L’aiuto finanziario è versato sotto forma di contributi forfettari.</p><p><sup>2</sup> Se per un progetto possono essere richiesti anche altri sussidi federali, l’aiuto federale complessivo ammonta al massimo al 50 per cento dei costi globali.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le domande di aiuto finanziario devono essere inviate alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Quest’ultima consulta i Cantoni direttamente interessati. Per l’esame delle domande può anche rivolgersi a esperti.</p><p><sup>2</sup> La SECO decide in merito all’assegnazione degli aiuti finanziari dopo aver consultato gli Uffici federali direttamente interessati.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Informazione e valutazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La SECO promuove lo scambio di informazioni nel settore del turismo in generale e in merito ai progetti beneficiari in particolare.</p><p><sup>2</sup> La SECO assicura la valutazione dei progetti beneficiari.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Finanziamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’Assemblea federale stabilisce a scadenze quadriennali, mediante un decreto federale semplice, i mezzi a disposizione quale credito d’impegno.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Rapporto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale riferisce all’Assemblea federale sull’utilizzo dei mezzi finanziari accordati.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° febbraio 2012<sup><a fragment="#fn-d6e217" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fn-d6e217" id="fnbck-d6e217" routerlink="./">4</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e217"><sup><a fragment="#fnbck-d6e217" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/75/it#fnbck-d6e217" routerlink="./">4</a></sup> DCF del 30 nov. 2011.</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | 2bfbe237-a599-495e-a003-c96d049aa6e5 | Ordinanza che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo | 935.221 | true | 2012-02-01T00:00:00 | 2011-11-30T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25983/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it | RS 935.221 1 Ordinanza che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo del 30 novembre 2011 (Stato 1° febbraio 2012) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 10 della legge federale del 30 settembre 20111 che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo, ordina: Art. 1 Principio Beneficiano in modo prioritario dell’aiuto finanziario i progetti che, orientati all’innovazione, basati sulla cooperazione e sullo sviluppo delle conoscenze, accele- rano l’adattamento delle strutture nel turismo svizzero alle condizioni del mercato mondiale. Art. 2 Condizioni 1 I progetti rafforzano la competitività se servono a: a. sviluppare o introdurre nuovi prodotti e canali di distribuzione; b. migliorare la qualità delle prestazioni; c. creare strutture competitive; o d. migliorare la formazione e il perfezionamento2. 2 I progetti devono contribuire allo sviluppo sostenibile del turismo svizzero, in particolare al miglioramento dell’efficienza delle risorse, e rispettare le norme ambientali vigenti in Svizzera. I progetti che hanno effetti dannosi per l’ambiente non beneficiano dell’aiuto finanziario. 3 I progetti devono creare posti di lavoro, aumentarne l’attrattiva o garantire a lungo termine la sicurezza dei posti di lavoro a rischio. RU 2012 505 1 RS 935.22 2 Dal 1° gen. 2017: e la formazione continua. Vedi art. 2 cpv. 1 lett. d della LF del 30 set. 2011 che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo (RS 935.22). 935.221 Servizi 2 935.221 Art. 3 Pianificazione e realizzazione interaziendale I progetti sono considerati pianificati e realizzati a livello interaziendale se: a. vi collaborano almeno due imprese di diverse classi di attività economica ai sensi della nomenclatura generale delle attività economiche3 o un numero superiore di imprese della stessa classe di attività economica; e b. le relazioni d’affari eccedono l’usuale e ricorrente rapporto cliente-fornitore. Art. 4 Progetti modello 1 I progetti modello, oltre a soddisfare le condizioni di cui all’articolo 2 e 3, devono: a. fungere da esempio per tutta la Svizzera; b. essere conformi alle direttive e alle strategie cantonali in materia di politica del turismo. 2 La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) può indicare i temi prioritari per il turismo svizzero, tenendo conto delle esigenze e degli interessi dei Cantoni e delle organizzazioni turistiche nazionali. Art. 5 Domanda di aiuto finanziario 1 La domanda di aiuto finanziario dev’essere presentata alla SECO in tre copie. 2 La domanda deve contenere: a. il nome, la professione e l’indirizzo del richiedente o la ragione sociale e la sede dell’impresa richiedente; b. una descrizione completa del progetto; c. la prova dell’utilità economica del progetto; d. una pianificazione pluriennale di profitti e perdite; e. un elenco dettagliato dei costi; f. la prova dei mezzi propri e dei crediti garantiti; g. la prova del contributo del progetto allo sviluppo sostenibile del turismo svizzero, in particolare al miglioramento dell’efficienza delle risorse; h. la prova della sostenibilità ambientale del progetto; i la prova del carattere interaziendale della pianificazione e della realizzazione del progetto; j. uno schema dell’organizzazione del progetto con la designazione delle com- petenze e delle responsabilità; k. informazioni relative all’inizio e alla conclusione del progetto; 3 La nomenclatura generale delle attività economiche (NOGA 2008) può essere consultata nel sito Internet dell’Ufficio federale di statistica all’indirizzo: www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/infothek/nomenklaturen.html Promozione dell’innovazione, della collaborazione e dello sviluppo delle conoscenze nel turismo. O 3 935.221 l. nel caso di progetti modello la prova dell’adempimento delle condizioni di cui all’articolo 4. 3 La SECO può richiedere altra documentazione. Art. 6 Costi computabili Sono computabili soltanto i costi direttamente riconducibili all’innovazione, alla cooperazione o allo sviluppo delle conoscenze. Art. 7 Scambio di informazioni Per lo scambio di informazioni può essere impiegato al massimo il 15 per cento del credito d’impegno. Art. 8 Modalità di pagamento Il primo versamento ha luogo al momento dell’inizio del progetto e l’ultimo dopo la consegna del rapporto finale completo e del conteggio finale. Art. 9 Rapporto, conteggio e termine di conservazione 1 I beneficiari dell’aiuto, una volta conclusi i lavori, devono presentare alla SECO: a. un rapporto finale sull’adempimento delle condizioni di cui all’articolo 3 della legge federale del 30 settembre 2011 che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo; b. un conteggio finale dettagliato. 2 I beneficiari devono conservare, per eventuali controlli da parte delle autorità federali, tutti i documenti contabili unitamente ai documenti giustificativi originali, per cinque anni a partire dalla data di presentazione del conteggio finale. Art. 10 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 15 ottobre 20034 concernente la promozione dell’innovazione e della collaborazione nel turismo è abrogata. Art. 11 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° febbraio 2012. 4 [RU 2003 3749] Servizi 4 935.221 | <div _ngcontent-csn-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.221 --><p class="srnummer">935.221 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>che promuove l’innovazione, la collaborazione e<br/>lo sviluppo delle conoscenze nel turismo</h1><p>del 30 novembre 2011 (Stato 1° febbraio 2012)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 10 della legge federale del 30 settembre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> che promuove<br/>l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/75/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.22</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Beneficiano in modo prioritario dell’aiuto finanziario i progetti che, orientati all’innovazione, basati sulla cooperazione e sullo sviluppo delle conoscenze, accelerano l’adattamento delle strutture nel turismo svizzero alle condizioni del mercato mondiale.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I progetti rafforzano la competitività se servono a: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sviluppare o introdurre nuovi prodotti e canali di distribuzione;</dd><dt>b. </dt><dd>migliorare la qualità delle prestazioni;</dd><dt>c. </dt><dd>creare strutture competitive; o</dd><dt>d. </dt><dd>migliorare la formazione e il perfezionamento<sup><a fragment="#fn-d6e67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fn-d6e67" id="fnbck-d6e67" routerlink="./">2</a></sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> I progetti devono contribuire allo sviluppo sostenibile del turismo svizzero, in particolare al miglioramento dell’efficienza delle risorse, e rispettare le norme ambientali vigenti in Svizzera. I progetti che hanno effetti dannosi per l’ambiente non beneficiano dell’aiuto finanziario.</p><p><sup>3</sup> I progetti devono creare posti di lavoro, aumentarne l’attrattiva o garantire a lungo termine la sicurezza dei posti di lavoro a rischio.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e67"><sup><a fragment="#fnbck-d6e67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fnbck-d6e67" routerlink="./">2</a></sup> Dal 1° gen. 2017: e la formazione continua. Vedi art. 2 cpv. 1 lett. d della LF del 30 set. 2011 che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo (<a href="eli/cc/2012/75/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.22</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Pianificazione e realizzazione interaziendale </a></h6><div class="collapseable"> <p>I progetti sono considerati pianificati e realizzati a livello interaziendale se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>vi collaborano almeno due imprese di diverse classi di attività economica ai sensi della nomenclatura generale delle attività economiche<sup><a fragment="#fn-d6e96" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fn-d6e96" id="fnbck-d6e96" routerlink="./">3</a></sup> o un numero superiore di imprese della stessa classe di attività economica; e</dd><dt>b. </dt><dd>le relazioni d’affari eccedono l’usuale e ricorrente rapporto cliente-fornitore.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e96"><sup><a fragment="#fnbck-d6e96" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fnbck-d6e96" routerlink="./">3</a></sup> La nomenclatura generale delle attività economiche (NOGA 2008) può essere consultata nel sito Internet dell’Ufficio federale di statistica all’indirizzo: www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/infothek/nomenklaturen.html </p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Progetti modello</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I progetti modello, oltre a soddisfare le condizioni di cui all’articolo 2 e 3, devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fungere da esempio per tutta la Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>essere conformi alle direttive e alle strategie cantonali in materia di politica del turismo.</dd></dl><p><sup>2</sup> La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) può indicare i temi prioritari per il turismo svizzero, tenendo conto delle esigenze e degli interessi dei Cantoni e delle organizzazioni turistiche nazionali. </p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Domanda di aiuto finanziario</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La domanda di aiuto finanziario dev’essere presentata alla SECO in tre copie.</p><p><sup>2</sup> La domanda deve contenere:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome, la professione e l’indirizzo del richiedente o la ragione sociale e la sede dell’impresa richiedente;</dd><dt>b. </dt><dd>una descrizione completa del progetto;</dd><dt>c. </dt><dd>la prova dell’utilità economica del progetto;</dd><dt>d. </dt><dd>una pianificazione pluriennale di profitti e perdite;</dd><dt>e. </dt><dd>un elenco dettagliato dei costi;</dd><dt>f. </dt><dd>la prova dei mezzi propri e dei crediti garantiti;</dd><dt>g. </dt><dd>la prova del contributo del progetto allo sviluppo sostenibile del turismo svizzero, in particolare al miglioramento dell’efficienza delle risorse;</dd><dt>h. </dt><dd>la prova della sostenibilità ambientale del progetto;</dd><dt>i </dt><dd>la prova del carattere interaziendale della pianificazione e della realizzazione del progetto;</dd><dt>j. </dt><dd>uno schema dell’organizzazione del progetto con la designazione delle competenze e delle responsabilità;</dd><dt>k. </dt><dd>informazioni relative all’inizio e alla conclusione del progetto;</dd><dt>l. </dt><dd>nel caso di progetti modello la prova dell’adempimento delle condizioni di cui all’articolo 4.</dd></dl><p><sup>3</sup> La SECO può richiedere altra documentazione.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Costi computabili</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono computabili soltanto i costi direttamente riconducibili all’innovazione, alla cooperazione o allo sviluppo delle conoscenze. </p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Scambio di informazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per lo scambio di informazioni può essere impiegato al massimo il 15 per cento del credito d’impegno. </p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Modalità di pagamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il primo versamento ha luogo al momento dell’inizio del progetto e l’ultimo dopo la consegna del rapporto finale completo e del conteggio finale.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Rapporto, conteggio e termine di conservazione </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I beneficiari dell’aiuto, una volta conclusi i lavori, devono presentare alla SECO:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un rapporto finale sull’adempimento delle condizioni di cui all’articolo 3 della legge federale del 30 settembre 2011 che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo;</dd><dt>b. </dt><dd>un conteggio finale dettagliato.</dd></dl><p><sup>2</sup> I beneficiari devono conservare, per eventuali controlli da parte delle autorità federali, tutti i documenti contabili unitamente ai documenti giustificativi originali, per cinque anni a partire dalla data di presentazione del conteggio finale.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 15 ottobre 2003<sup><a fragment="#fn-d6e234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fn-d6e234" id="fnbck-d6e234" routerlink="./">4</a></sup> concernente la promozione dell’innovazione e della collaborazione nel turismo è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e234"><sup><a fragment="#fnbck-d6e234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#fnbck-d6e234" routerlink="./">4</a></sup> [<a href="eli/oc/2003/535/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2003 </b>3749</a>]</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/76/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° febbraio 2012.</p><p></p></div></article></main></div> |
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ch | it | 8e452257-88b7-40b9-8e69-3601bc538fc5 | Legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero | LPSP | 935.41 | true | 2021-12-01T00:00:00 | 2013-09-27T00:00:00 | 1,638,316,800,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30476/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it | 935.41 1 Legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP) del 27 settembre 2013 (Stato 1° dicembre 2021) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 54 capoverso 1, 95 capoverso 1 e 173 capoverso 2 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 23 gennaio 20132, decreta: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Obiettivi La presente legge intende contribuire a: a. salvaguardare la sicurezza interna ed esterna della Svizzera; b. realizzare gli obiettivi di politica estera della Svizzera; c. preservare la neutralità svizzera; d. garantire il rispetto del diritto internazionale, in particolare dei diritti dell’uo- mo e del diritto internazionale umanitario. Art. 2 Campo di applicazione 1 La presente legge si applica alle persone giuridiche e alle società di persone (imprese) che: a. forniscono dalla Svizzera prestazioni di sicurezza private all’estero; b. forniscono in Svizzera prestazioni connesse con una prestazione di sicurezza privata fornita all’estero; c. costituiscono, stabiliscono, gestiscono o dirigono in Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private all’estero oppure che fornisce in Svizzera o all’estero prestazioni connesse con queste ultime; d. controllano dalla Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private all’estero oppure che fornisce in Svizzera o all’estero prestazioni connesse con queste ultime. 2 Essa si applica alle persone al servizio di un’impresa assoggettata alla presente legge. RU 2015 2407 1 RS 101 2 FF 2013 1505 935.41 Servizi 2 935.41 3 Le disposizioni della presente legge concernenti le imprese si applicano anche alle persone fisiche che esercitano attività ai sensi dei capoversi 1 e 2. 4 La presente legge si applica inoltre alle autorità federali che impiegano un’impresa per l’esecuzione di compiti di protezione all’estero. Art. 3 Deroghe al campo di applicazione 1 La presente legge non si applica alle imprese che, dalla Svizzera, forniscono una delle seguenti prestazioni di sicurezza private sul territorio che rientra nel campo di applicazione dell’Accordo del 21 giugno 19993 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circo- lazione delle persone o della Convenzione del 4 gennaio 19604 istitutiva dell’As- sociazione europea di libero scambio: a. protezione di persone; b. guardia e sorveglianza di beni e di immobili; c. servizio d’ordine in caso di manifestazioni. 2 Non si applica inoltre alle imprese che: a. forniscono in Svizzera una prestazione connessa con prestazioni di sicurezza private di cui al capoverso 1; b. costituiscono, stabiliscono, gestiscono o dirigono in Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di cui al capoverso 1 o 2 lettera a; c. controllano dalla Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di cui al capoverso 1 o 2 lettera a. Art. 4 Definizioni Nella presente legge s’intende per: a. prestazione di sicurezza privata, in particolare le seguenti attività fornite da un’impresa privata: 1. protezione di persone in un ambiente complesso, 2. guardia di beni e immobili in un ambiente complesso, 3. servizio d’ordine in caso di manifestazioni, 4. controllo, fermo o perquisizione di persone, perquisizione di locali o contenitori, nonché sequestro di oggetti, 5. guardia, custodia e trasporto di detenuti, gestione di carceri e assistenza alla gestione di campi per prigionieri di guerra o civili internati, 6. sostegno operativo o logistico a forze armate o di sicurezza, in quanto non sia fornito nel quadro di una partecipazione diretta a ostilità secondo l’articolo 8, 7. gestione e manutenzione di sistemi d’arma, 3 RS 0.142.112.681 4 RS 0.632.31 Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. LF 3 935.41 8. consulenza o formazione a personale delle forze armate o di sicurezza, 9. attività di informazione, spionaggio e controspionaggio; b. prestazione connessa con una prestazione di sicurezza privata: 1. reclutamento o formazione di personale per prestazioni di sicurezza pri- vate all’estero, 2. collocamento o messa a disposizione di personale a un’impresa che offre prestazioni di sicurezza private all’estero; c. partecipazione diretta a ostilità: partecipazione diretta a ostilità all’estero nel quadro di un conflitto armato ai sensi delle Convenzioni di Ginevra5, nonché dei Protocolli aggiuntivi I e II6. Art. 5 Controllo di un’impresa 1 Un’impresa ne controlla un’altra se: a. dispone direttamente o indirettamente della maggioranza dei voti nell’or- gano supremo di quest’ultima; b. ha direttamente o indirettamente il diritto di nominare o di revocare la mag- gioranza dei membri dell’organo superiore di direzione o di amministrazione di quest’ultima; o c. può esercitare un’influenza dominante su quest’ultima in virtù dello statuto, dell’atto di fondazione, di un contratto o di strumenti analoghi. 2 Se è una società di persone, un’impresa è considerata controllata se un’altra impre- sa: a. è socio illimitatamente responsabile dell’impresa controllata; b. quale accomandante, mette a disposizione dell’impresa controllata mezzi finanziari che eccedono un terzo dei mezzi propri di quest’ultima; o c. mette a disposizione dell’impresa controllata o dei soci illimitatamente responsabili mezzi finanziari rimborsabili che eccedono la metà della diffe- renza tra gli attivi dell’impresa controllata e i suoi debiti verso terzi. Art. 6 Subappalto 1 L’impresa che subappalta una prestazione di sicurezza privata o una prestazione connessa con quest’ultima si assicura che il subappaltatore eserciti la sua attività entro i limiti che l’impresa stessa sarebbe tenuta a rispettare. 2 La responsabilità dell’impresa per il danno causato dal subappaltatore è retta dal Codice delle obbligazioni7. 5 RS 0.518.12; 0.518.23; 0.518.42; 0.518.51 6 RS 0.518.521; 0.518.522 7 RS 220 Servizi 4 935.41 Art. 7 Adesione al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza 1 Le imprese di cui all’articolo 2 capoversi 1, 3 e 4 sono tenute ad aderire al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza (Codice di condotta) nel tenore del 9 novembre 20108. 2 Il Dipartimento al quale è subordinata l’autorità competente può decidere che una modifica del Codice di condotta è applicabile alle fattispecie rette dalla presente legge, sempre che tale modifica non vi sia contraria. Sezione 2: Divieti Art. 8 Partecipazione diretta a ostilità 1 È vietato: a. reclutare o formare in Svizzera personale per la partecipazione diretta a osti- lità all’estero; b. collocare o mettere a disposizione dalla Svizzera personale per la partecipa- zione diretta a ostilità all’estero; c. costituire, stabilire, gestire o dirigere in Svizzera un’impresa che recluta, forma, colloca o mette a disposizione personale per la partecipazione diretta a ostilità all’estero; d. controllare dalla Svizzera un’impresa che recluta, forma, colloca o mette a disposizione personale per la partecipazione diretta a ostilità all’estero. 2 È vietato partecipare direttamente a ostilità all’estero a chi è domiciliato o ha dimora abituale in Svizzera ed è al servizio di un’impresa assoggettata alla presente legge. Art. 9 Grave violazione dei diritti dell’uomo È vietato: a. fornire dalla Svizzera prestazioni di sicurezza private o prestazioni connesse con queste ultime, che si presume saranno utilizzate dai destinatari nel qua- dro della commissione di gravi violazioni dei diritti dell’uomo; b. costituire, stabilire, gestire o dirigere in Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private o prestazioni connesse con queste ultime, che si presume saranno utilizzate dai destinatari nel quadro della commissione di gravi violazioni dei diritti dell’uomo; c. controllare dalla Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private o prestazioni connesse con queste ultime, che si presume saranno uti- lizzate dai destinatari nel quadro della commissione di gravi violazioni dei diritti dell’uomo. 8 Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. LF 5 935.41 Sezione 3: Procedura Art. 10 Obbligo di notificazione 1 Le imprese che intendono esercitare una delle attività di cui all’articolo 2 capo- verso 1 sono tenute a notificare all’autorità competente in particolare le informazioni seguenti: a. natura, fornitore e luogo d’esecuzione dell’attività prevista; b. indicazioni concernenti il mandante e il destinatario della prestazione neces- sarie per la valutazione della situazione; c. indicazioni concernenti il personale incaricato di svolgere l’attività prevista e formazione dello stesso; d. panoramica sui settori d’attività dell’impresa; e. prova dell’adesione al Codice di condotta9; f. identità di tutte le persone responsabili dell’impresa. 2 Per un’impresa ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1 lettera d, l’obbligo di notifica- zione si estende sia alla sua attività di controllo che all’attività dell’impresa control- lata. 3 L’impresa comunica senza indugio all’autorità competente qualsiasi cambiamento considerevole delle circostanze intervenuto dalla notificazione di un’attività. L’autorità competente comunica immediatamente all’impresa se l’esercizio dell’at- tività interessata può essere continuato o no. Art. 11 Obbligo di astenersi 1 L’impresa si astiene dall’esercizio dell’attività notificata sino a quando abbia ricevuto una comunicazione o una decisione dall’autorità competente conforme- mente agli articoli 12–14. 2 Se vi è un interesse pubblico o privato preponderante, l’autorità competente che avvia una procedura di esame secondo l’articolo 13 può, per la durata della proce- dura, autorizzare eccezionalmente l’esercizio dell’attività notificata. Art. 12 Comunicazione dell’autorità competente L’autorità competente comunica all’impresa entro 14 giorni dalla ricezione della notificazione se l’attività notificata dà adito all’avvio di una procedura di esame. Art. 13 Procedura di esame 1 L’autorità competente avvia una procedura di esame se: a. vi sono indizi secondo cui l’attività notificata potrebbe essere contraria agli obiettivi di cui all’articolo 1; 9 Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org Servizi 6 935.41 b. dalla comunicazione secondo l’articolo 12 le circostanze relative a un’atti- vità notificata sono cambiate in maniera considerevole; c. viene a conoscenza di un’attività che non è stata notificata; d. viene a conoscenza di una violazione del diritto svizzero o del diritto inter- nazionale. 2 Se l’autorità competente viene a conoscenza di un’attività che non è stata notifi- cata, informa l’impresa dell’avvio della procedura di esame e la invita a prendere posizione entro dieci giorni. L’articolo 11 capoverso 1 si applica per analogia. 3 L’autorità competente consulta le autorità interessate. 4 L’autorità competente comunica all’impresa l’esito della procedura di esame entro 30 giorni. Se necessario, tale termine può essere prorogato. Art. 14 Divieto emanato dall’autorità competente 1 L’autorità competente vieta interamente o parzialmente un’attività se questa è contraria agli obiettivi di cui all’articolo 1. Va esaminato in particolare se le attività seguenti sono conformi a tali obiettivi: a. fornitura di una prestazione di sicurezza privata in una zona di crisi o di con- flitto a una persona o a una società oppure a un organo estero; b. fornitura di una prestazione di sicurezza privata o di una prestazione con- nessa con quest’ultima che può servire a organi o persone per commettere violazioni dei diritti dell’uomo; c. sostegno operativo o logistico a forze armate o di sicurezza estere; d. fornitura di una prestazione nell’ambito delle conoscenze specialistiche mili- tari connessa con una prestazione di sicurezza privata; e. fornitura di una prestazione di sicurezza privata o di una prestazione con- nessa con quest’ultima che può servire a gruppi terroristici o a una organiz- zazione criminale; f. costituzione, stabilimento, gestione, direzione o controllo di un’impresa che fornisce una prestazione di cui alle lettere a–e. 2 L’autorità competente vieta interamente o parzialmente un’attività se l’impresa: a. ha commesso in passato violazioni gravi dei diritti dell’uomo e non ha preso misure adeguate per impedire il ripetersi di simili violazioni; b. impiega personale che non ha ricevuto una formazione adeguata per eserci- tare l’attività prevista; c. non osserva le disposizioni del Codice di condotta10. 3 L’autorità competente vieta a un’impresa di subappaltare la fornitura di una presta- zione di sicurezza privata o una prestazione connessa con quest’ultima se il subap- paltatore non rispetta i limiti di cui all’articolo 6 capoverso 1. 10 Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. LF 7 935.41 Art. 15 Autorizzazione eccezionale 1 Il Consiglio federale può, se prevale chiaramente un interesse superiore dello Stato, autorizzare eccezionalmente un’attività non prevista dall’articolo 8 o dall’articolo 9 e che sarebbe da vietare secondo l’articolo 14. 2 L’autorità competente sottopone al Consiglio federale i casi da valutare. 3 Il Consiglio federale determina le misure di controllo necessarie. Art. 16 Coordinamento 1 Se una fattispecie sottostà al campo di applicazione della presente legge e a quello della legge federale del 13 dicembre 199611 sul materiale bellico, della legge del 13 dicembre 199612 sul controllo dei beni a duplice impiego o della legge del 22 marzo 200213 sugli embarghi, le autorità interessate determinano l’autorità inca- ricata del coordinamento delle procedure. 2 L’autorità incaricata del coordinamento si accerta che le procedure si svolgano nel modo più semplice possibile e garantisce che gli esiti delle stesse siano comunicati all’impresa entro i termini legali. Art. 17 Emolumenti 1 Il Consiglio federale disciplina, conformemente al principio della copertura dei costi, la riscossione degli emolumenti per: a. la procedura d’esame secondo l’articolo 13; b. i divieti pronunciati secondo l’articolo 14; c. i controlli secondo l’articolo 19. 2 Per il rimanente si applica l’articolo 46a della legge del 21 marzo 199714 sull’orga- nizzazione del Governo e dell’Amministrazione. Sezione 4: Controllo Art. 18 Obbligo di collaborare Le imprese forniscono all’autorità competente tutte le informazioni e i documenti necessari all’esame delle attività assoggettate alla presente legge. Art. 19 Competenze di controllo dell’autorità 1 Se l’impresa tenta di influenzare l’autorità competente o non ottempera all’obbligo di collaborare e se tutti i tentativi dell’autorità competente di ottenere le informa- 11 RS 514.51 12 RS 946.202 13 RS 946.231 14 RS 172.010 Servizi 8 935.41 zioni o i documenti necessari sono stati vani, quest’ultima può, nei casi previsti all’articolo 13 capoverso 1, effettuare i controlli seguenti: a. ispezione dei locali dell’impresa senza preavviso; b. consultazione di documenti utili; c. sequestro di materiale. 2 Per i controlli, l’autorità competente può far capo ad altre autorità federali e a orga- ni di polizia cantonali e comunali. Art. 2015 Sezione 5: Sanzioni Art. 21 Infrazioni ai divieti legali 1 Chi, in violazione dell’articolo 8, esercita un’attività connessa con la partecipa- zione diretta a ostilità o partecipa direttamente a ostilità, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. 2 Chi esercita un’attività in violazione dell’articolo 9 è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. 3 L’autore resta punibile in virtù del Codice penale16 o del Codice penale militare del 13 giugno 192717 se commette un reato più grave secondo questi codici. Art. 22 Infrazioni a un divieto dell’autorità Chi viola un divieto pronunciato in virtù dell’articolo 14 è punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria. Art. 23 Infrazioni all’obbligo di notificazione o all’obbligo di astenersi 1 È punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria chi: a. viola l’articolo 10 omettendo di notificare un’attività; b. esercita totalmente o parzialmente un’attività in violazione dell’obbligo di astenersi di cui all’articolo 11 o 39 capoverso 2. 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una pena pecuniaria. 15 Abrogato dall’all. n. II 2 della LF del 18 dic. 2020 sul trattamento dei dati personali da parte del DFAE, con effetto dal 1° dic. 2021 (RU 2021 650; FF 2020 1179). 16 RS 311.0 17 RS 321.0 Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. LF 9 935.41 Art. 24 Infrazioni all’obbligo di collaborare 1 È punito con una multa sino a 100 000 franchi chi: a. rifiuta di fornire le informazioni, i documenti o l’accesso ai locali secondo gli articoli 18 e 19 capoverso 1; b. fornisce false indicazioni. 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una multa sino a 40 000 franchi. 3 Il tentativo e la complicità sono punibili. 4 L’azione penale si prescrive in cinque anni. Art. 25 Infrazioni commesse nell’azienda 1 L’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 197418 sul diritto penale ammini- strativo (DPA) si applica alle infrazioni commesse nell’azienda. 2 È possibile rinunciare a determinare le persone punibili e condannare in loro vece l’azienda al pagamento della multa (art. 7 DPA), se: a. la determinazione delle persone punibili secondo l’articolo 6 DPA esige provvedimenti d’inchiesta sproporzionati all’entità della pena; e b. la multa prevista per le infrazioni alla presente legge non eccede 20 000 franchi. Art. 26 Scioglimento e liquidazione 1 Se una persona giuridica, una società in nome collettivo o una società in accoman- dita esercita un’attività in violazione di un divieto legale o di un divieto dell’autorità, l’autorità competente può ordinarne lo scioglimento o la liquidazione conforme- mente alla legge federale dell’11 aprile 188919 sulla esecuzione e sul fallimento. 2 Nel caso di un’impresa individuale, l’autorità competente può ordinare la liqui- dazione della sostanza commerciale e, se del caso, la cancellazione dell’iscrizione dal registro di commercio. 3 L’autorità competente può incassare l’eccedente risultante dalla liquidazione. Art. 27 Giurisdizione e obbligo di denuncia 1 Le infrazioni alla presente legge sottostanno alla giurisdizione federale. 2 Le autorità incaricate di eseguire la presente legge sono tenute a denunciare al Ministero pubblico della Confederazione le infrazioni di cui sono venute a cono- scenza nell’esercizio delle loro funzioni. 18 RS 313.0 19 RS 281.1 Servizi 10 935.41 Sezione 6: Assistenza amministrativa Art. 28 Assistenza amministrativa in Svizzera 1 Le autorità federali e cantonali comunicano all’autorità competente le informazioni e i dati personali necessari all’esecuzione della presente legge. 2 L’autorità competente comunica le informazioni e i dati personali necessari all’adempimento dei loro compiti legali alle autorità seguenti: a. autorità federali e cantonali incaricate dell’esecuzione della presente legge; b. autorità cui compete l’esecuzione della legge federale del 13 dicembre 199620 sul materiale bellico, della legge del 13 dicembre 199621 sul con- trollo dei beni a duplice impiego e della legge del 22 marzo 200222 sugli embarghi; c. autorità penali, nel caso di perseguimento di crimini o delitti; d. autorità federali e cantonali cui compete la salvaguardia della sicurezza interna; e. autorità federali cui competono gli affari esteri e la salvaguardia della sicu- rezza esterna; f. autorità cantonali cui competono l’autorizzazione e il controllo delle presta- zioni di sicurezza private. Art. 29 Assistenza amministrativa tra autorità svizzere e autorità estere 1 L’autorità competente può chiedere ad autorità estere la comunicazione di informazioni e dati personali necessari all’esecuzione della presente legge. A tale scopo può fornire loro in particolare le indicazioni seguenti: a. natura, fornitore, mandante, destinatario e luogo di esecuzione dell’attività; b. campi di attività dell’impresa che offre prestazioni di sicurezza private all’estero e identità di tutte le persone responsabili dell’impresa. 2 Se lo Stato estero accorda la reciprocità, l’autorità competente può comunicargli i dati di cui al capoverso 1, a condizione che l’autorità estera garantisca che questi: a. saranno trattati esclusivamente per scopi conformi alla presente legge; e b. saranno utilizzati in un procedimento penale unicamente in conformità con le disposizioni sull’assistenza giudiziaria internazionale. 20 RS 514.51 21 RS 946.202 22 RS 946.231 Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. LF 11 935.41 Sezione 7: Impiego da parte di autorità federali di imprese di sicurezza per compiti di protezione all’estero Art. 30 Compiti di protezione 1 La Confederazione può impiegare un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private per eseguire all’estero i compiti di protezione seguenti: a. protezione di persone; b. guardia e sorveglianza di beni e di immobili. 2 L’autorità federale che impiega un’impresa (autorità committente) consulta l’auto- rità competente secondo l’articolo 38 capoverso 2 e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport. Art. 31 Requisiti delle imprese 1 Prima di impiegare un’impresa, l’autorità committente deve assicurarsi che questa: a. offra le garanzie necessarie per quanto concerne il reclutamento, la forma- zione e il controllo del suo personale; b. abbia una buona reputazione e una pratica d’affari impeccabile, comprovate dall’adesione al Codice di condotta23 e dal rispetto delle sue disposizioni, nonché in particolare: 1. dalle esperienze maturate sul campo, 2. dalle referenze, o 3. dall’affiliazione a un’associazione professionale; c. sia solvibile; d. disponga di un meccanismo di controllo interno adeguato che garantisca il rispetto delle norme di comportamento da parte del personale e che preveda misure disciplinari in caso di violazione; e. sia autorizzata a esercitare un’attività nel campo della sicurezza privata con- formemente al diritto applicabile; f. abbia stipulato un’assicurazione di responsabilità civile per un importo corri- spondente al rischio assunto. 2 L’autorità committente può eccezionalmente impiegare un’impresa che non ha concluso un’assicurazione di responsabilità civile se: a. la conclusione di una simile assicurazione causerebbe spese sproporzionate all’impresa; e b. il rischio per la Confederazione di incorrere in una responsabilità e l’importo di eventuali risarcimenti dei danni sono considerati esigui. 23 Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org Servizi 12 935.41 Art. 32 Formazione del personale 1 L’autorità committente si assicura che il personale di sicurezza dell’impresa abbia ricevuto una formazione adeguata in considerazione del compito di protezione da svolgere, nonché del diritto internazionale e del diritto nazionale applicabili. 2 La formazione comprende in particolare i seguenti temi: a. diritti fondamentali, protezione della personalità e diritto procedurale; b. uso della forza fisica e di armi in situazioni di legittima difesa o stato di necessità; c. comportamento con le persone che oppongono resistenza o inclini alla vio- lenza; d. primi soccorsi; e. valutazione dei rischi per la salute insiti nell’uso della forza; f. lotta contro la corruzione. 3 L’autorità committente può eccezionalmente impiegare un’impresa che non sod- disfa completamente i requisiti di cui ai capoversi 1 e 2 qualora nel luogo di esecu- zione della prestazione non sia disponibile un’altra impresa che adempie detti requi- siti e il compito di protezione non possa essere eseguito altrimenti. 4 Un contratto concluso in virtù del capoverso 3 può avere una durata massima di sei mesi. L’autorità committente prende misure per assicurarsi che l’impresa soddisfi quanto prima i requisiti di cui ai capoversi 1 e 2. Essa prevede tali misure nel con- tratto. Art. 33 Identificabilità del personale L’autorità committente si assicura che il personale sia identificabile nell’esercizio della sua funzione. Art. 34 Equipaggiamento del personale 1 In linea di principio il personale non è armato. 2 Se la situazione all’estero esige eccezionalmente che il personale porti un’arma per reagire in situazioni di legittima difesa o stato di necessità, l’autorità committente lo prevede nel contratto. 3 L’autorità committente si assicura che il personale disponga delle autorizzazioni necessarie secondo il diritto applicabile. 4 È fatta salva la legislazione sulle armi applicabile nel luogo di esecuzione del compito di protezione. Art. 35 Coercizione di polizia e misure di polizia 1 Se il compito di protezione non può essere eseguito altrimenti, il Consiglio federale può autorizzare l’impiego della coercizione e di misure di polizia ai sensi della legge Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. LF 13 935.41 del 20 marzo 200824 sulla coercizione anche al di fuori di una situazione di legittima difesa o stato di necessità. 2 Il Consiglio federale si assicura che il personale abbia ricevuto la formazione necessaria. 3 È fatto salvo il diritto applicabile nel luogo di esecuzione del compito di prote- zione. Art. 36 Subappalto di un compito di protezione È vietato subappaltare contrattualmente compiti di protezione, salvo se l’autorità committente vi ha previamente acconsentito per scritto. Sezione 8: Informazione Art. 37 1 L’autorità competente redige ogni anno un rapporto d’attività all’indirizzo del Consiglio federale. 2 Il rapporto è pubblicato. Sezione 9: Disposizioni finali Art. 38 Disposizioni di esecuzione 1 Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione; disciplina segnatamente: a. le modalità della procedura di notificazione (art. 10); b.25 il catalogo dei dati personali degni di particolare protezione, nonché le cate- gorie di dati personali trattati secondo l’articolo 28 e la loro durata di con- servazione; c. le disposizioni contrattuali necessarie per l’impiego di un’impresa da parte di un’autorità federale. 2 Il Consiglio federale determina l’autorità competente. Art. 39 Disposizione transitoria 1 Qualsiasi attività soggetta all’obbligo di notificazione secondo la presente legge e in corso di esecuzione al momento dell’entrata in vigore della stessa va notificata all’autorità competente entro tre mesi a partire da tale data. 24 RS 364 25 Nuovo testo giusta l’all. n. II 2 della LF del 18 dic. 2020 sul trattamento dei dati personali da parte del DFAE, in vigore dal 1° dic. 2021 (RU 2021 650; FF 2020 1179). Servizi 14 935.41 2 Se avvia una procedura di esame, l’autorità competente comunica all’impresa se questa deve provvisoriamente astenersi dall’esercitare totalmente o parzialmente l’attività notificata. 3 Se prevede di vietare un’attività che è in corso di esecuzione al momento dell’en- trata in vigore della presente legge e che l’impresa intende proseguire, l’autorità competente può accordare a quest’ultima un termine appropriato entro il quale sod- disfare le disposizioni legali. Art. 40 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° settembre 201526 26 DCF del 24 giu. 2015. Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Obiettivi Art. 2 Campo di applicazione Art. 3 Deroghe al campo di applicazione Art. 4 Definizioni Art. 5 Controllo di un’impresa Art. 6 Subappalto Art. 7 Adesione al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza Sezione 2: Divieti Art. 8 Partecipazione diretta a ostilità Art. 9 Grave violazione dei diritti dell’uomo Sezione 3: Procedura Art. 10 Obbligo di notificazione Art. 11 Obbligo di astenersi Art. 12 Comunicazione dell’autorità competente Art. 13 Procedura di esame Art. 14 Divieto emanato dall’autorità competente Art. 15 Autorizzazione eccezionale Art. 16 Coordinamento Art. 17 Emolumenti Sezione 4: Controllo Art. 18 Obbligo di collaborare Art. 19 Competenze di controllo dell’autorità Art. 20 Sezione 5: Sanzioni Art. 21 Infrazioni ai divieti legali Art. 22 Infrazioni a un divieto dell’autorità Art. 23 Infrazioni all’obbligo di notificazione o all’obbligo di astenersi Art. 24 Infrazioni all’obbligo di collaborare Art. 25 Infrazioni commesse nell’azienda Art. 26 Scioglimento e liquidazione Art. 27 Giurisdizione e obbligo di denuncia Sezione 6: Assistenza amministrativa Art. 28 Assistenza amministrativa in Svizzera Art. 29 Assistenza amministrativa tra autorità svizzere e autorità estere Sezione 7: Impiego da parte di autorità federali di imprese di sicurezza per compiti di protezione all’estero Art. 30 Compiti di protezione Art. 31 Requisiti delle imprese Art. 32 Formazione del personale Art. 33 Identificabilità del personale Art. 34 Equipaggiamento del personale Art. 35 Coercizione di polizia e misure di polizia Art. 36 Subappalto di un compito di protezione Sezione 8: Informazione Art. 37 Sezione 9: Disposizioni finali Art. 38 Disposizioni di esecuzione Art. 39 Disposizione transitoria Art. 40 Referendum ed entrata in vigore | <div _ngcontent-qjg-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.41 --><p class="srnummer">935.41 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LPSP)</h2><p>del 27 settembre 2013 (Stato 1° dicembre 2021)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 54 capoverso 1, 95 capoverso 1 e 173 capoverso 2<br/>della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 23 gennaio 2013<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2013/299/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 1505</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Obiettivi</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente legge intende contribuire a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>salvaguardare la sicurezza interna ed esterna della Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>realizzare gli obiettivi di politica estera della Svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>preservare la neutralità svizzera;</dd><dt>d. </dt><dd>garantire il rispetto del diritto internazionale, in particolare dei diritti dell’uomo e del diritto internazionale umanitario.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo di applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge si applica alle persone giuridiche e alle società di persone (imprese) che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>forniscono dalla Svizzera prestazioni di sicurezza private all’estero; </dd><dt>b. </dt><dd>forniscono in Svizzera prestazioni connesse con una prestazione di sicurezza privata fornita all’estero;</dd><dt>c. </dt><dd>costituiscono, stabiliscono, gestiscono o dirigono in Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private all’estero oppure che fornisce in Svizzera o all’estero prestazioni connesse con queste ultime;</dd><dt>d. </dt><dd>controllano dalla Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private all’estero oppure che fornisce in Svizzera o all’estero prestazioni connesse con queste ultime.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa si applica alle persone al servizio di un’impresa assoggettata alla presente legge.</p><p><sup>3</sup> Le disposizioni della presente legge concernenti le imprese si applicano anche alle persone fisiche che esercitano attività ai sensi dei capoversi 1 e 2.</p><p><sup>4</sup> La presente legge si applica inoltre alle autorità federali che impiegano un’impresa per l’esecuzione di compiti di protezione all’estero.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Deroghe al campo di applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge non si applica alle imprese che, dalla Svizzera, forniscono una delle seguenti prestazioni di sicurezza private sul territorio che rientra nel campo di applicazione dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e111" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e111" id="fnbck-d6e111" routerlink="./">3</a></sup> tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone o della Convenzione del 4 gennaio 1960<sup><a fragment="#fn-d6e119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e119" id="fnbck-d6e119" routerlink="./">4</a></sup> istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio: </p><dl><dt>a. </dt><dd>protezione di persone;</dd><dt>b. </dt><dd>guardia e sorveglianza di beni e di immobili;</dd><dt>c. </dt><dd>servizio d’ordine in caso di manifestazioni. </dd></dl><p><sup>2</sup> Non si applica inoltre alle imprese che: </p><dl><dt>a. </dt><dd>forniscono in Svizzera una prestazione connessa con prestazioni di sicurezza private di cui al capoverso 1; </dd><dt>b. </dt><dd>costituiscono, stabiliscono, gestiscono o dirigono in Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di cui al capoverso 1 o 2 lettera a;</dd><dt>c. </dt><dd>controllano dalla Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di cui al capoverso 1 o 2 lettera a.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e111"><sup><a fragment="#fnbck-d6e111" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e111" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b></a></p><p id="fn-d6e119"><sup><a fragment="#fnbck-d6e119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e119" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1960/590_635_621/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.632.31</b></a></p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella presente legge s’intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>prestazione di sicurezza privata</i>,<i> </i>in particolare le seguenti attività fornite da un’impresa privata:<dl><dt>1. </dt><dd>protezione di persone in un ambiente complesso,</dd><dt>2. </dt><dd>guardia di beni e immobili in un ambiente complesso,</dd><dt>3. </dt><dd>servizio d’ordine in caso di manifestazioni,</dd><dt>4. </dt><dd>controllo, fermo o perquisizione di persone, perquisizione di locali o contenitori, nonché sequestro di oggetti,</dd><dt>5. </dt><dd>guardia, custodia e trasporto di detenuti, gestione di carceri e assistenza alla gestione di campi per prigionieri di guerra o civili internati,</dd><dt>6. </dt><dd>sostegno operativo o logistico a forze armate o di sicurezza, in quanto non sia fornito nel quadro di una partecipazione diretta a ostilità secondo l’articolo 8,</dd><dt>7. </dt><dd>gestione e manutenzione di sistemi d’arma,</dd><dt>8. </dt><dd>consulenza o formazione a personale delle forze armate o di sicurezza,</dd><dt>9. </dt><dd>attività di informazione, spionaggio e controspionaggio;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd><i>prestazione connessa con una prestazione di sicurezza privata:</i><dl><dt>1. </dt><dd>reclutamento o formazione di personale per prestazioni di sicurezza private all’estero,</dd><dt>2. </dt><dd>collocamento o messa a disposizione di personale a un’impresa che offre prestazioni di sicurezza private all’estero;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd><i>partecipazione diretta a ostilità:</i></dd><dt></dt><dd>partecipazione diretta a ostilità all’estero nel quadro di un conflitto armato ai sensi delle Convenzioni di Ginevra<sup><a fragment="#fn-d6e214" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e214" id="fnbck-d6e214" routerlink="./">5</a></sup>, nonché dei Protocolli aggiuntivi I e II<sup><a fragment="#fn-d6e234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e234" id="fnbck-d6e234" routerlink="./">6</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e214"><sup><a fragment="#fnbck-d6e214" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e214" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1951/181_184_180/it" routerlink="./" target="_blank">RS<b> 0.518.12</b></a>; <b></b><a href="eli/cc/1951/207_209_205/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.23</b></a>; <b></b><a href="eli/cc/1951/228_230_226/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.42</b></a>; <b></b><a href="eli/cc/1951/300_302_297/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.51</b></a></p><p id="fn-d6e234"><sup><a fragment="#fnbck-d6e234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e234" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1982/1362_1362_1362/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.518.521</b></a>; <b></b><a href="eli/cc/1982/1432_1432_1432/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.522</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Controllo di un’impresa</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un’impresa ne controlla un’altra se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dispone direttamente o indirettamente della maggioranza dei voti nell’organo supremo di quest’ultima;</dd><dt>b. </dt><dd>ha direttamente o indirettamente il diritto di nominare o di revocare la maggioranza dei membri dell’organo superiore di direzione o di amministrazione di quest’ultima; o</dd><dt>c. </dt><dd>può esercitare un’influenza dominante su quest’ultima in virtù dello statuto, dell’atto di fondazione, di un contratto o di strumenti analoghi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se è una società di persone, un’impresa è considerata controllata se un’altra impresa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è socio illimitatamente responsabile dell’impresa controllata;</dd><dt>b. </dt><dd>quale accomandante, mette a disposizione dell’impresa controllata mezzi finanziari che eccedono un terzo dei mezzi propri di quest’ultima; o</dd><dt>c. </dt><dd>mette a disposizione dell’impresa controllata o dei soci illimitatamente responsabili mezzi finanziari rimborsabili che eccedono la metà della differenza tra gli attivi dell’impresa controllata e i suoi debiti verso terzi.</dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Subappalto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impresa che subappalta una prestazione di sicurezza privata o una prestazione connessa con quest’ultima si assicura che il subappaltatore eserciti la sua attività entro i limiti che l’impresa stessa sarebbe tenuta a rispettare.</p><p><sup>2</sup> La responsabilità dell’impresa per il danno causato dal subappaltatore è retta dal Codice delle obbligazioni<sup><a fragment="#fn-d6e292" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e292" id="fnbck-d6e292" routerlink="./">7</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e292"><sup><a fragment="#fnbck-d6e292" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e292" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Adesione al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Le imprese di cui all’articolo 2 capoversi 1, 3 e 4 sono tenute ad aderire al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza (Codice di condotta) nel tenore del 9 novembre 2010<sup><a fragment="#fn-d6e311" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e311" id="fnbck-d6e311" routerlink="./">8</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Il Dipartimento al quale è subordinata l’autorità competente può decidere che una modifica del Codice di condotta è applicabile alle fattispecie rette dalla presente legge, sempre che tale modifica non vi sia contraria.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e311"><sup><a fragment="#fnbck-d6e311" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e311" routerlink="./">8</a></sup> Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Divieti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Partecipazione diretta a ostilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È vietato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>reclutare o formare in Svizzera personale per la partecipazione diretta a ostilità all’estero;</dd><dt>b. </dt><dd>collocare o mettere a disposizione dalla Svizzera personale per la partecipazione diretta a ostilità all’estero;</dd><dt>c. </dt><dd>costituire, stabilire, gestire o dirigere in Svizzera un’impresa che recluta, forma, colloca o mette a disposizione personale per la partecipazione diretta a ostilità all’estero;</dd><dt>d. </dt><dd>controllare dalla Svizzera un’impresa che recluta, forma, colloca o mette a disposizione personale per la partecipazione diretta a ostilità all’estero.</dd></dl><p><sup>2</sup> È vietato partecipare direttamente a ostilità all’estero a chi è domiciliato o ha dimora abituale in Svizzera ed è al servizio di un’impresa assoggettata alla presente legge.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Grave violazione dei diritti dell’uomo</a></h6><div class="collapseable"> <p>È vietato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fornire dalla Svizzera prestazioni di sicurezza private o prestazioni connesse con queste ultime, che si presume saranno utilizzate dai destinatari nel quadro della commissione di gravi violazioni dei diritti dell’uomo;</dd><dt>b. </dt><dd>costituire, stabilire, gestire o dirigere in Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private o prestazioni connesse con queste ultime, che si presume saranno utilizzate dai destinatari nel quadro della commissione di gravi violazioni dei diritti dell’uomo;</dd><dt>c. </dt><dd>controllare dalla Svizzera un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private o prestazioni connesse con queste ultime, che si presume saranno utilizzate dai destinatari nel quadro della commissione di gravi violazioni dei diritti dell’uomo.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Obbligo di notificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le imprese che intendono esercitare una delle attività di cui all’articolo 2 capoverso 1 sono tenute a notificare all’autorità competente in particolare le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>natura, fornitore e luogo d’esecuzione dell’attività prevista;</dd><dt>b. </dt><dd>indicazioni concernenti il mandante e il destinatario della prestazione necessarie per la valutazione della situazione;</dd><dt>c. </dt><dd>indicazioni concernenti il personale incaricato di svolgere l’attività prevista e formazione dello stesso;</dd><dt>d. </dt><dd>panoramica sui settori d’attività dell’impresa;</dd><dt>e. </dt><dd>prova dell’adesione al Codice di condotta<sup><a fragment="#fn-d6e395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e395" id="fnbck-d6e395" routerlink="./">9</a></sup>;</dd><dt>f. </dt><dd>identità di tutte le persone responsabili dell’impresa.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per un’impresa ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1 lettera d, l’obbligo di notificazione si estende sia alla sua attività di controllo che all’attività dell’impresa controllata.</p><p><sup>3</sup> L’impresa comunica senza indugio all’autorità competente qualsiasi cambiamento considerevole delle circostanze intervenuto dalla notificazione di un’attività. L’autorità competente comunica immediatamente all’impresa se l’esercizio dell’attività interessata può essere continuato o no.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e395"><sup><a fragment="#fnbck-d6e395" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e395" routerlink="./">9</a></sup> Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Obbligo di astenersi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impresa si astiene dall’esercizio dell’attività notificata sino a quando abbia ricevuto una comunicazione o una decisione dall’autorità competente conformemente agli articoli 12–14. </p><p><sup>2</sup> Se vi è un interesse pubblico o privato preponderante, l’autorità competente che avvia una procedura di esame secondo l’articolo 13 può, per la durata della procedura, autorizzare eccezionalmente l’esercizio dell’attività notificata. </p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Comunicazione dell’autorità competente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità competente comunica all’impresa entro 14 giorni dalla ricezione della notificazione se l’attività notificata dà adito all’avvio di una procedura di esame.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Procedura di esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità competente avvia una procedura di esame se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>vi sono indizi secondo cui l’attività notificata potrebbe essere contraria agli obiettivi di cui all’articolo 1;</dd><dt>b. </dt><dd>dalla comunicazione secondo l’articolo 12 le circostanze relative a un’attività notificata sono cambiate in maniera considerevole;</dd><dt>c. </dt><dd>viene a conoscenza di un’attività che non è stata notificata;</dd><dt>d. </dt><dd>viene a conoscenza di una violazione del diritto svizzero o del diritto internazionale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autorità competente viene a conoscenza di un’attività che non è stata notificata, informa l’impresa dell’avvio della procedura di esame e la invita a prendere posizione entro dieci giorni. L’articolo 11 capoverso 1 si applica per analogia. </p><p><sup>3</sup> L’autorità competente consulta le autorità interessate.</p><p><sup>4 </sup>L’autorità competente comunica all’impresa l’esito della procedura di esame entro 30 giorni. Se necessario, tale termine può essere prorogato.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Divieto emanato dall’autorità competente</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità competente vieta interamente o parzialmente un’attività se questa è contraria agli obiettivi di cui all’articolo 1. Va esaminato in particolare se le attività seguenti sono conformi a tali obiettivi: </p><dl><dt>a. </dt><dd>fornitura di una prestazione di sicurezza privata in una zona di crisi o di conflitto a una persona o a una società oppure a un organo estero;</dd><dt>b. </dt><dd>fornitura di una prestazione di sicurezza privata o di una prestazione connessa con quest’ultima che può servire a organi o persone per commettere violazioni dei diritti dell’uomo; </dd><dt>c. </dt><dd>sostegno operativo o logistico a forze armate o di sicurezza estere;</dd><dt>d. </dt><dd>fornitura di una prestazione nell’ambito delle conoscenze specialistiche militari connessa con una prestazione di sicurezza privata; </dd><dt>e. </dt><dd>fornitura di una prestazione di sicurezza privata o di una prestazione connessa con quest’ultima che può servire a gruppi terroristici o a una organizzazione criminale;</dd><dt>f. </dt><dd>costituzione, stabilimento, gestione, direzione o controllo di un’impresa che fornisce una prestazione di cui alle lettere a–e.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’autorità competente vieta interamente o parzialmente un’attività se l’impresa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ha commesso in passato violazioni gravi dei diritti dell’uomo e non ha preso misure adeguate per impedire il ripetersi di simili violazioni;</dd><dt>b. </dt><dd>impiega personale che non ha ricevuto una formazione adeguata per esercitare l’attività prevista;</dd><dt>c. </dt><dd>non osserva le disposizioni del Codice di condotta<sup><a fragment="#fn-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e506" id="fnbck-d6e506" routerlink="./">10</a></sup>.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’autorità competente vieta a un’impresa di subappaltare la fornitura di una prestazione di sicurezza privata o una prestazione connessa con quest’ultima se il subappaltatore non rispetta i limiti di cui all’articolo 6 capoverso 1.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e506"><sup><a fragment="#fnbck-d6e506" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e506" routerlink="./">10</a></sup> Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Autorizzazione eccezionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale può, se prevale chiaramente un interesse superiore dello Stato, autorizzare eccezionalmente un’attività non prevista dall’articolo 8 o dall’articolo 9 e che sarebbe da vietare secondo l’articolo 14.</p><p><sup>2</sup> L’autorità competente sottopone al Consiglio federale i casi da valutare.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale determina le misure di controllo necessarie.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Coordinamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se una fattispecie sottostà al campo di applicazione della presente legge e a quello della legge federale del 13 dicembre 1996<sup><a fragment="#fn-d6e540" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e540" id="fnbck-d6e540" routerlink="./">11</a></sup> sul materiale bellico, della legge del 13 dicembre 1996<sup><a fragment="#fn-d6e548" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e548" id="fnbck-d6e548" routerlink="./">12</a></sup> sul controllo dei beni a duplice impiego o della legge del 22 marzo 2002<sup><a fragment="#fn-d6e556" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e556" id="fnbck-d6e556" routerlink="./">13</a></sup> sugli embarghi, le autorità interessate determinano l’autorità incaricata del coordinamento delle procedure.</p><p><sup>2</sup> L’autorità incaricata del coordinamento si accerta che le procedure si svolgano nel modo più semplice possibile e garantisce che gli esiti delle stesse siano comunicati all’impresa entro i termini legali. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e540"><sup><a fragment="#fnbck-d6e540" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e540" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/1998/794_794_794/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>514.51</b></a></p><p id="fn-d6e548"><sup><a fragment="#fnbck-d6e548" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e548" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1997/1697_1697_1697/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.202</b></a></p><p id="fn-d6e556"><sup><a fragment="#fnbck-d6e556" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e556" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/2002/564/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.231</b></a></p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale disciplina, conformemente al principio della copertura dei costi, la riscossione degli emolumenti per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la procedura d’esame secondo l’articolo 13;</dd><dt>b. </dt><dd>i divieti pronunciati secondo l’articolo 14;</dd><dt>c. </dt><dd>i controlli secondo l’articolo 19. </dd></dl><p><sup>2</sup> Per il rimanente si applica l’articolo 46<i>a</i> della legge del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e592" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e592" id="fnbck-d6e592" routerlink="./">14</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e592"><sup><a fragment="#fnbck-d6e592" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e592" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Controllo</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Obbligo di collaborare</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le imprese forniscono all’autorità competente tutte le informazioni e i documenti necessari all’esame delle attività assoggettate alla presente legge.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Competenze di controllo dell’autorità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se l’impresa tenta di influenzare l’autorità competente o non ottempera all’obbligo di collaborare e se tutti i tentativi dell’autorità competente di ottenere le informazioni o i documenti necessari sono stati vani, quest’ultima può, nei casi previsti all’articolo 13 capoverso 1, effettuare i controlli seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ispezione dei locali dell’impresa senza preavviso;</dd><dt>b. </dt><dd>consultazione di documenti utili;</dd><dt>c. </dt><dd>sequestro di materiale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i controlli, l’autorità competente può far capo ad altre autorità federali e a organi di polizia cantonali e comunali.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e637" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e637" id="fnbck-d6e637" routerlink="./">15</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e637"><sup><a fragment="#fnbck-d6e637" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e637" routerlink="./">15</a></sup> Abrogato dall’all. n. II 2 della LF del 18 dic. 2020 sul trattamento dei dati personali da parte del DFAE, con effetto dal 1° dic. 2021 (<a href="eli/oc/2021/650/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 650</a>; <a href="eli/fga/2020/333/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 1179</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Sanzioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Infrazioni ai divieti legali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi, in violazione dell’articolo 8, esercita un’attività connessa con la partecipazione diretta a ostilità o partecipa direttamente a ostilità, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.</p><p><sup>2</sup> Chi esercita un’attività in violazione dell’articolo 9 è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.</p><p><sup>3</sup> L’autore resta punibile in virtù del Codice penale<sup><a fragment="#fn-d6e671" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e671" id="fnbck-d6e671" routerlink="./">16</a></sup> o del Codice penale militare del 13 giugno 1927<sup><a fragment="#fn-d6e679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e679" id="fnbck-d6e679" routerlink="./">17</a></sup> se commette un reato più grave secondo questi codici.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e671"><sup><a fragment="#fnbck-d6e671" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e671" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a></p><p id="fn-d6e679"><sup><a fragment="#fnbck-d6e679" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e679" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/43/359_375_369/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>321.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Infrazioni a un divieto dell’autorità </a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi viola un divieto pronunciato in virtù dell’articolo 14 è punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Infrazioni all’obbligo di notificazione o all’obbligo di astenersi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una pena detentiva sino a un anno o con una pena pecuniaria chi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>viola l’articolo 10 omettendo di notificare un’attività;</dd><dt>b. </dt><dd>esercita totalmente o parzialmente un’attività in violazione dell’obbligo di astenersi di cui all’articolo 11 o 39 capoverso 2.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una pena pecuniaria.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Infrazioni all’obbligo di collaborare</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una multa sino a 100 000 franchi chi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rifiuta di fornire le informazioni, i documenti o l’accesso ai locali secondo gli articoli 18 e 19 capoverso 1;</dd><dt>b. </dt><dd>fornisce false indicazioni.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una<sup> </sup>multa sino a 40 000 franchi.</p><p><sup>3</sup> Il tentativo e la complicità sono punibili.</p><p><sup>4</sup> L’azione penale si prescrive in cinque anni.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Infrazioni commesse nell’azienda</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 1974<sup><a fragment="#fn-d6e754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e754" id="fnbck-d6e754" routerlink="./">18</a></sup> sul diritto penale amministrativo (DPA) si applica alle infrazioni commesse nell’azienda.</p><p><sup>2</sup> È possibile rinunciare a determinare le persone punibili e condannare in loro vece l’azienda al pagamento della multa (art. 7 DPA), se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la determinazione delle persone punibili secondo l’articolo 6 DPA esige provvedimenti d’inchiesta sproporzionati all’entità della pena; e</dd><dt>b. </dt><dd>la multa prevista per le infrazioni alla presente legge non eccede 20 000 franchi.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e754"><sup><a fragment="#fnbck-d6e754" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e754" routerlink="./">18</a></sup> <a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Scioglimento e liquidazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se una persona giuridica, una società in nome collettivo o una società in accomandita esercita un’attività in violazione di un divieto legale o di un divieto dell’autorità, l’autorità competente può ordinarne lo scioglimento o la liquidazione conformemente alla legge federale dell’11 aprile 1889<sup><a fragment="#fn-d6e782" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e782" id="fnbck-d6e782" routerlink="./">19</a></sup> sulla esecuzione e sul fallimento.</p><p><sup>2</sup> Nel caso di un’impresa individuale, l’autorità competente può ordinare la liquidazione della sostanza commerciale e, se del caso, la cancellazione dell’iscrizione dal registro di commercio.</p><p><sup>3</sup> L’autorità competente può incassare l’eccedente risultante dalla liquidazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e782"><sup><a fragment="#fnbck-d6e782" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e782" routerlink="./">19</a></sup> <a href="eli/cc/11/529_488_529/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>281.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Giurisdizione e obbligo di denuncia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le infrazioni alla presente legge sottostanno alla giurisdizione federale.</p><p><sup>2</sup> Le autorità incaricate di eseguire la presente legge sono tenute a denunciare al Ministero pubblico della Confederazione le infrazioni di cui sono venute a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Assistenza amministrativa</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Assistenza amministrativa in Svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità federali e cantonali comunicano all’autorità competente le informazioni e i dati personali necessari all’esecuzione della presente legge.</p><p><sup>2</sup> L’autorità competente comunica le informazioni e i dati personali necessari all’adempimento dei loro compiti legali alle autorità seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>autorità federali e cantonali incaricate dell’esecuzione della presente legge;</dd><dt>b. </dt><dd>autorità cui compete l’esecuzione della legge federale del 13 dicembre 1996<sup><a fragment="#fn-d6e832" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e832" id="fnbck-d6e832" routerlink="./">20</a></sup> sul materiale bellico, della legge del 13 dicembre 1996<sup><a fragment="#fn-d6e840" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e840" id="fnbck-d6e840" routerlink="./">21</a></sup> sul controllo dei beni a duplice impiego e della legge del 22 marzo 2002<sup><a fragment="#fn-d6e848" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e848" id="fnbck-d6e848" routerlink="./">22</a></sup> sugli embarghi;</dd><dt>c. </dt><dd>autorità penali, nel caso di perseguimento di crimini o delitti;</dd><dt>d. </dt><dd>autorità federali e cantonali cui compete la salvaguardia della sicurezza interna;</dd><dt>e. </dt><dd>autorità federali cui competono gli affari esteri e la salvaguardia della sicurezza esterna;</dd><dt>f. </dt><dd>autorità cantonali cui competono l’autorizzazione e il controllo delle prestazioni di sicurezza private.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e832"><sup><a fragment="#fnbck-d6e832" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e832" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/1998/794_794_794/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>514.51</b></a></p><p id="fn-d6e840"><sup><a fragment="#fnbck-d6e840" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e840" routerlink="./">21</a></sup> <a href="eli/cc/1997/1697_1697_1697/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.202</b></a></p><p id="fn-d6e848"><sup><a fragment="#fnbck-d6e848" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e848" routerlink="./">22</a></sup> <a href="eli/cc/2002/564/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.231</b></a></p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Assistenza amministrativa tra autorità svizzere e autorità estere</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità competente può chiedere ad autorità estere la comunicazione di informazioni e dati personali necessari all’esecuzione della presente legge. A tale scopo può fornire loro in particolare le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>natura, fornitore, mandante, destinatario e luogo di esecuzione dell’attività; </dd><dt>b. </dt><dd>campi di attività dell’impresa che offre prestazioni di sicurezza private all’estero e identità di tutte le persone responsabili dell’impresa.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se lo Stato estero accorda la reciprocità, l’autorità competente può comunicargli i dati di cui al capoverso 1, a condizione che l’autorità estera garantisca che questi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>saranno trattati esclusivamente per scopi conformi alla presente legge; e</dd><dt>b. </dt><dd>saranno utilizzati in un procedimento penale unicamente in conformità con le disposizioni sull’assistenza giudiziaria internazionale.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: <br/>Impiego da parte di autorità federali di imprese di sicurezza <br/>per compiti di protezione all’estero</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Compiti di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può impiegare un’impresa che fornisce prestazioni di sicurezza private per eseguire all’estero i compiti di protezione seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>protezione di persone;</dd><dt>b. </dt><dd>guardia e sorveglianza di beni e di immobili.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’autorità federale che impiega un’impresa (autorità committente) consulta l’autorità competente secondo l’articolo 38 capoverso 2 e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Requisiti delle imprese</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima di impiegare un’impresa, l’autorità committente deve assicurarsi che questa:</p><dl><dt>a. </dt><dd>offra le garanzie necessarie per quanto concerne il reclutamento, la formazione e il controllo del suo personale; </dd><dt>b. </dt><dd>abbia una buona reputazione e una pratica d’affari impeccabile, comprovate dall’adesione al Codice di condotta<sup><a fragment="#fn-d6e940" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e940" id="fnbck-d6e940" routerlink="./">23</a></sup> e dal rispetto delle sue disposizioni, nonché in particolare:<dl><dt>1. </dt><dd>dalle esperienze maturate sul campo,</dd><dt>2. </dt><dd>dalle referenze, o</dd><dt>3. </dt><dd>dall’affiliazione a un’associazione professionale;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>sia solvibile;</dd><dt>d. </dt><dd>disponga di un meccanismo di controllo interno adeguato che garantisca il rispetto delle norme di comportamento da parte del personale e che preveda misure disciplinari in caso di violazione;</dd><dt>e. </dt><dd>sia autorizzata a esercitare un’attività nel campo della sicurezza privata conformemente al diritto applicabile;</dd><dt>f. </dt><dd>abbia stipulato un’assicurazione di responsabilità civile per un importo corrispondente al rischio assunto.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’autorità committente può eccezionalmente impiegare un’impresa che non ha concluso un’assicurazione di responsabilità civile se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la conclusione di una simile assicurazione causerebbe spese sproporzionate all’impresa; e</dd><dt>b. </dt><dd>il rischio per la Confederazione di incorrere in una responsabilità e l’importo di eventuali risarcimenti dei danni sono considerati esigui.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e940"><sup><a fragment="#fnbck-d6e940" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e940" routerlink="./">23</a></sup> Questo doc. può essere consultato all’indirizzo Internet seguente: www.icoc-psp.org</p></div></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Formazione del personale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità committente si assicura che il personale di sicurezza dell’impresa abbia ricevuto una formazione adeguata in considerazione del compito di protezione da svolgere, nonché del diritto internazionale e del diritto nazionale applicabili.</p><p><sup>2</sup> La formazione comprende in particolare i seguenti temi: </p><dl><dt>a. </dt><dd>diritti fondamentali, protezione della personalità e diritto procedurale;</dd><dt>b. </dt><dd>uso della forza fisica e di armi in situazioni di legittima difesa o stato di necessità;</dd><dt>c. </dt><dd>comportamento con le persone che oppongono resistenza o inclini alla violenza;</dd><dt>d. </dt><dd>primi soccorsi;</dd><dt>e. </dt><dd>valutazione dei rischi per la salute insiti nell’uso della forza;</dd><dt>f. </dt><dd>lotta contro la corruzione.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’autorità committente può eccezionalmente impiegare un’impresa che non soddisfa completamente i requisiti di cui ai capoversi 1 e 2 qualora nel luogo di esecuzione della prestazione non sia disponibile un’altra impresa che adempie detti requisiti e il compito di protezione non possa essere eseguito altrimenti.</p><p><sup>4</sup> Un contratto concluso in virtù del capoverso 3 può avere una durata massima di sei mesi. L’autorità committente prende misure per assicurarsi che l’impresa soddisfi quanto prima i requisiti di cui ai capoversi 1 e 2. Essa prevede tali misure nel contratto.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Identificabilità del personale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità committente si assicura che il personale sia identificabile nell’esercizio della sua funzione.</p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Equipaggiamento del personale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In linea di principio il personale non è armato.</p><p><sup>2</sup> Se la situazione all’estero esige eccezionalmente che il personale porti un’arma per reagire in situazioni di legittima difesa o stato di necessità, l’autorità committente lo prevede nel contratto.</p><p><sup>3</sup> L’autorità committente si assicura che il personale disponga delle autorizzazioni necessarie secondo il diritto applicabile.</p><p><sup>4</sup> È fatta salva la legislazione sulle armi applicabile nel luogo di esecuzione del compito di protezione.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Coercizione di polizia e misure di polizia</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se il compito di protezione non può essere eseguito altrimenti, il Consiglio federale può autorizzare l’impiego della coercizione e di misure di polizia ai sensi della legge del 20 marzo 2008<sup><a fragment="#fn-d6e1053" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e1053" id="fnbck-d6e1053" routerlink="./">24</a></sup> sulla coercizione anche al di fuori di una situazione di legittima difesa o stato di necessità.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale si assicura che il personale abbia ricevuto la formazione necessaria.</p><p><sup>3</sup> È fatto salvo il diritto applicabile nel luogo di esecuzione del compito di protezione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1053"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1053" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e1053" routerlink="./">24</a></sup> <a href="eli/cc/2008/759/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>364</b></a></p></div></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Subappalto di un compito di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p>È vietato subappaltare contrattualmente compiti di protezione, salvo se l’autorità committente vi ha previamente acconsentito per scritto.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Informazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> L’autorità competente redige ogni anno un rapporto d’attività all’indirizzo del Consiglio federale. </p><p><sup>2</sup> Il rapporto è pubblicato. </p></div></article></div></section><section id="sec_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#sec_9" routerlink="./">Sezione 9: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Disposizioni di esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione; disciplina segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le modalità della procedura di notificazione (art. 10);</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e1108" id="fnbck-d6e1108" routerlink="./">25</a></sup> </dt><dd>il catalogo dei dati personali degni di particolare protezione, nonché le categorie di dati personali trattati secondo l’articolo 28 e la loro durata di conservazione;</dd><dt>c. </dt><dd>le disposizioni contrattuali necessarie per l’impiego di un’impresa da parte di un’autorità federale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale determina l’autorità competente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1108"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e1108" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. II 2 della LF del 18 dic. 2020 sul trattamento dei dati personali da parte del DFAE, in vigore dal 1° dic. 2021 (<a href="eli/oc/2021/650/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 650</a>; <a href="eli/fga/2020/333/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 1179</a>).</p></div></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Disposizione transitoria</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Qualsiasi attività soggetta all’obbligo di notificazione secondo la presente legge e in corso di esecuzione al momento dell’entrata in vigore della stessa va notificata all’autorità competente entro tre mesi a partire da tale data.</p><p><sup>2</sup> Se avvia una procedura di esame, l’autorità competente comunica all’impresa se questa deve provvisoriamente astenersi dall’esercitare totalmente o parzialmente l’attività notificata.</p><p><sup>3</sup> Se prevede di vietare un’attività che è in corso di esecuzione al momento dell’entrata in vigore della presente legge e che l’impresa intende proseguire, l’autorità competente può accordare a quest’ultima un termine appropriato entro il quale soddisfare le disposizioni legali.</p></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° settembre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e1161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fn-d6e1161" id="fnbck-d6e1161" routerlink="./">26</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1161"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/450/it#fnbck-d6e1161" routerlink="./">26</a></sup> DCF del 24 giu. 2015.</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 0001954e-f132-4219-9140-192395789a73 | Ordinanza sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero | OPSP | 935.411 | true | 2021-01-01T00:00:00 | 2015-06-24T00:00:00 | 1,621,209,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30471/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it | 935.411 1 Ordinanza sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (OPSP) del 24 giugno 2015 (Stato 1° gennaio 2021) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 17 e 38 della legge federale del 27 settembre 20131 sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP), ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Ambiente complesso 1 Per «ambiente complesso» s’intende una zona: a. che è stata o è ancora afflitta o da tensioni o da situazioni d’instabilità dovute a catastrofi naturali o a conflitti armati ai sensi delle Convenzioni di Ginevra2 e dei Protocolli aggiuntivi I e II3; b. in cui lo Stato di diritto è stato notevolmente indebolito; e c. in cui la capacità delle autorità statali di gestire la situazione è limitata o ine- sistente. 2 Se la Confederazione impiega un’impresa per l’esecuzione di compiti di protezione in una zona che non è da considerarsi un ambiente complesso secondo il capo- verso 1, si applica l’ordinanza del 24 giugno 20154 sull’impiego di imprese di sicu- rezza. Art. 1a5 Sostegno operativo e logistico a forze armate o di sicurezza 1 Per sostegno operativo a forze armate o di sicurezza s’intendono le attività eserci- tate da un’impresa in favore di queste forze in relazione con i loro compiti principali nel quadro di interventi in corso o pianificati. 2 Per sostegno logistico a forze armate o di sicurezza s’intendono le attività esercita- te da un’impresa in favore di queste forze in stretta relazione con i loro compiti principali, in particolare: RU 2015 2423 1 RS 935.41 2 RS 0.518.12, 0.518.23, 0.518.42, 0.518.51 3 RS 0.518.521, 0.518.522 4 RS 124 5 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5323). 935.411 Servizi 2 935.411 a. la manutenzione, la riparazione o la valorizzazione di materiale bellico se- condo la legge federale del 13 dicembre 19966 sul materiale bellico (LMB) o di beni secondo la legge del 13 dicembre 19967 sul controllo dei beni a du- plice impiego (LBDI); b. la trasformazione di beni in materiale bellico secondo la LMB o in beni se- condo la LBDI; c. l’approntamento, la gestione o la manutenzione di infrastrutture; d. la gestione dell’approvvigionamento; e. il trasporto, il deposito o il trasbordo di materiale bellico secondo la LMB o di beni militari speciali secondo la LBDI; f. il trasporto di personale delle forze armate o di sicurezza. Art. 1b8 Gestione e manutenzione di sistemi d’arma 1 Per gestione di sistemi d’arma s’intende l’utilizzo di materiale bellico secondo la LMB9 in vista di esercitazioni delle forze armate o di sicurezza. 2 Per manutenzione di sistemi d’arma s’intende la manutenzione o la riparazione di materiale bellico secondo la LMB per conto di forze armate o di sicurezza. Art. 1c10 Consulenza e formazione di personale delle forze armate o di sicurezza 1 Per consulenza a personale delle forze armate o di sicurezza s’intende la consulen- za tecnica, tattica o strategica di personale delle forze armate o di sicurezza in stretta relazione con i loro compiti principali. 2 Per formazione di personale delle forze armate o di sicurezza s’intende l’istruzione o l’addestramento tecnico, tattico o strategico di personale delle forze armate o di sicurezza in stretta relazione con i loro compiti principali. Art. 2 Adesione al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza Si considera che un’impresa ha aderito al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza (Codice di condotta) nella versione del 9 novembre 2010, se è membro dell’Associazione del Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza (ICoCA)11. 6 RS 514.51 7 RS 946.202 8 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5323). 9 RS 514.51 10 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5323). 11 Il Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza è reperibile sul sito www.icoc-psp.org Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. O 3 935.411 Sezione 2: Procedura Art. 3 Autorità competente L’autorità federale competente è la Segreteria di Stato del Dipartimento federale degli affari esteri (Segreteria di Stato DFAE)12. Art. 4 Contenuto dell’obbligo di notificazione L’obbligo di notificazione comprende: a. per quanto concerne l’attività prevista: 1. tipo di prestazione secondo l’articolo 4 lettere a e b LPSP, 2. armi e altri mezzi impiegati per fornire la prestazione di sicurezza pri- vata, 3. portata e durata dell’intervento nonché numero di persone impiegate, 4. luogo in cui l’attività è esercitata, 5. rischi particolari insiti nell’attività; b. per quanto concerne l’impresa: 1. ragione sociale, sede e forma giuridica nonché, se disponibile, estratto del registro di commercio, 2. scopo, settori d’attività, zone d’impiego all’estero e principali categorie di clienti, 3. prova dell’adesione al Codice di condotta, 4. cognome, nome, data di nascita, nazionalità e certificato di domicilio dei membri della direzione e degli organi di sorveglianza, 5. misure in materia di formazione e formazione continua del personale, 6. meccanismo di controllo interno del personale; c. per quanto concerne le persone che esercitano funzioni dirigenziali in seno all’impresa o per conto della stessa o che, nell’esercizio della loro attività per l’impresa, possono portare un’arma: 1. cognome, nome, data di nascita, nazionalità e certificato di domicilio, 2. verifica della buona reputazione, 3. autorizzazioni necessarie, secondo la legislazione applicabile, per l’esportazione, il porto e l’uso di armi, di accessori di armi e di muni- zioni, 4. formazione e formazione continua nei settori dei diritti fondamentali e del diritto internazionale umanitario, 5. formazione e formazione continua concernenti l’uso di armi e di mezzi ausiliari nonché l’impiego della coercizione di polizia e delle misure di polizia. 12 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2021. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. Servizi 4 935.411 Art. 5 Obbligo di notificazione dell’identità L’impresa comunica alla Segreteria di Stato DFAE l’identità del mandante o del destinatario di una prestazione secondo l’articolo 4 lettere a e b LPSP quando si tratta di: a. uno Stato estero o dei suoi organi; b. un’organizzazione internazionale o dei suoi organi; c. un gruppo che si considera un governo o un organo statale oppure dei suoi organi; d. un gruppo armato organizzato che partecipa a un conflitto armato ai sensi delle Convezioni di Ginevra13 e dei Protocolli aggiuntivi I e II14 oppure delle sue unità; e. un alto rappresentante di un Paese straniero o di un’organizzazione interna- zionale, un dirigente o un quadro superiore di un gruppo secondo le lettere c e d, indipendentemente dal fatto che la persona interessata agisca nell’eserci- zio dei suoi compiti o a titolo privato. Art. 6 Notificazione di una prestazione di sicurezza privata in forma standardizzata Se un’impresa ha notificato una prestazione di sicurezza privata secondo l’articolo 4 lettera a numero 1 o 2 LPSP e prevede di fornire questa prestazione in forma stan- dardizzata a destinatari analoghi nello stesso tipo di situazione, essa notifica alla Segreteria di Stato DFAE la conclusione di qualsiasi nuovo contratto e dichiara che la prestazione ivi concordata è fornita in forma standardizzata. Art. 7 Notificazione della continuazione della stessa attività Se prevede di continuare nello stesso modo un’attività che ha già notificato e se le informazioni fornite secondo l’articolo 4 restano valide, l’impresa conferma alla Segreteria di Stato DFAE che l’attività prevista corrisponde all’attività notificata. Art. 8 Procedura accelerata Se una prestazione di sicurezza privata secondo l’articolo 4 lettera a numeri 1–3 LPSP deve essere fornita in una situazione d’emergenza, la Segreteria di Stato DFAE comunica all’impresa, se possibile entro due giorni lavorativi dalla ricezione della notificazione, se sarà avviata la procedura d’esame. 13 RS 0.518.12, 0.518.23, 0.518.42, 0.518.51 14 RS 0.518.521, 0.518.522 Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. O 5 935.411 Art. 8a15 Obbligo di notificare un’attività in relazione a materiale bellico secondo la LMB o beni secondo la LBDI 1 L’impresa che esporta materiale bellico conformemente alla LMB16 o beni con- formemente alla LBDI17 ed effettua, in stretta relazione con essi, una manutenzione o una riparazione non è tenuta a notificare queste attività se l’esportazione continue- rebbe a essere lecita al momento dell’esercizio delle attività. 2 L’impresa che esporta materiale bellico conformemente alla LMB o beni confor- memente alla LBDI ed esegue, in stretta relazione con essi, una consulenza o una formazione allo scopo di manutenzione, riparazione, sviluppo, produzione o utilizzo non è tenuta a notificare queste attività se l’esportazione continuerebbe a essere lecita al momento dell’esercizio delle attività. 3 L’impresa che trasferisce beni immateriali, compreso il know-how o diritti su tali beni, conformemente alla LMB ed esegue, in stretta relazione con essi, una consu- lenza o una formazione allo scopo di manutenzione, riparazione, sviluppo, produ- zione o utilizzo non è tenuta a notificare queste attività se il trasferimento continue- rebbe a essere lecito al momento dell’esercizio delle attività. 4 Il presente articolo non è applicabile se l’attività costituisce un sostegno operativo. Art. 8b18 Decisione nel quadro della procedura d’esame 1 La Segreteria di Stato DFAE decide in merito a un eventuale divieto dell’attività notificata d’intesa con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e il competente servizio del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), previa consultazione del Servizio delle attività informative della Confederazione. 2 Se la Segreteria di Stato DFAE, la SECO e il competente servizio del DDPS non giungono a un’intesa o se constatano che l’attività notificata ha una grande portata sul piano della politica estera o di sicurezza, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sottopone il caso al Consiglio federale per decisione. 3 In casi di importanza minore o qualora vi siano dei precedenti, le autorità interessa- te possono rinunciare a una trattazione comune e autorizzare la Segreteria di Stato DFAE a decidere autonomamente. Art. 9 Dimissione o esclusione dall’ICoCA 1 Se si dimette dall’ICoCA o se l’ICoCA decide di escluderla, l’impresa lo comunica senza indugio alla Segreteria di Stato DFAE adducendone i motivi. 2 Se i motivi che hanno portato alla dimissione o all’esclusione dell’impresa dall’ICoCA non pregiudicano a priori una nuova adesione, la Segreteria di Stato DFAE sollecita l’impresa a intraprendere entro sei mesi i passi necessari alla nuova adesione. 15 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5323). 16 RS 514.51 17 RS 946.202 18 Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5323). Servizi 6 935.411 3 Se l’impresa non rinnova l’adesione all’ICoCA entro il termine di cui al capo- verso 2, la Segreteria di Stato DFAE ne vieta in tutto o in parte l’attività. Art. 10 Calcolo degli emolumenti 1 L’emolumento è calcolato in funzione del tempo impiegato. 2 La tariffa oraria è di 150–350 franchi. L’importo è fissato segnatamente in base alla funzione dell’impiegato interessato. 3 Per il resto si applica l’ordinanza generale dell’8 settembre 200419 sugli emolu- menti. Sezione 3: Controllo Art. 11 Obbligo di documentazione 1 L’impresa è tenuta a documentare le sue attività. Deve essere in grado di mettere in ogni tempo a disposizione della Segreteria di Stato DFAE le informazioni e i docu- menti seguenti: a. l’identità e l’indirizzo del mandante, del fornitore e del destinatario della prestazione; b. una copia del contratto concluso con il mandante; c. l’identità delle persone incaricate dell’esecuzione del contratto; d. le indicazioni sui mezzi impiegati, in particolare le armi; e. i giustificativi dell’esecuzione del contratto. 2 I membri della direzione conservano per dieci anni le informazioni e i documenti menzionati al capoverso 1. Questo termine non scade con la cessazione dell’attività dell’impresa. Art. 12 Trattamento di dati personali 1 Ai fini dell’adempimento dei suoi compiti legali, la Segreteria di Stato DFAE è autorizzata a trattare dati degni di particolare protezione relativi a perseguimenti e sanzioni penali o amministrativi nonché altri dati personali, se riguardano le persone seguenti: a. i membri della direzione e degli organi di sorveglianza; b. il personale dell’impresa; c. l’impresa interessata; d. il mandante e il destinatario della prestazione nei limiti fissati dall’articolo 5. 2 Possono essere trattati i dati personali seguenti: 19 RS 172.041.1 Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. O 7 935.411 a. cognome, nome, data di nascita, domicilio e nazionalità delle persone inte- ressate; b. tutti i dati personali dell’impresa; c. tutte le indicazioni concernenti l’attività dell’impresa. 3 La Segreteria di Stato DFAE è inoltre autorizzata a trattare i seguenti dati degni di particolare protezione relativi a perseguimenti e sanzioni penali o amministrativi: a. cognome, nome, data di nascita, domicilio e nazionalità della persona inte- ressata; b. identità dell’impresa interessata; c. reato contestato alla persona interessata; d. tipo di procedura; e. designazione delle autorità coinvolte; f. copia della sentenza e ogni altra informazione ad essa correlata. 4 I dati personali e i dati degni di particolare protezione sono offerti per archivia- zione all’Archivio federale 15 anni dopo l’ultimo trattamento (art. 21 della LF del 19 giu. 199220 sulla protezione dei dati). Sezione 4: Assistenza amministrativa in Svizzera Art. 13 1 La Segreteria di Stato DFAE comunica, d’ufficio o su richiesta, alle autorità men- zionate all’articolo 28 LPSP le informazioni e i dati personali seguenti: a. per quanto concerne l’attività prevista: 1. tipo di prestazione secondo l’articolo 4 lettere a e b LPSP, 2. identità del mandante e del destinatario della prestazione nei limiti fissati dall’articolo 5, 3. luogo all’estero in cui l’attività è esercitata; b. per quanto concerne l’impresa: 1. ragione sociale, sede e forma giuridica nonché, se disponibile, estratto del registro di commercio, 2. scopo dell’impresa, settori d’attività, zone d’impiego all’estero e prin- cipali categorie di clienti, 3. cognome, nome, data di nascita, nazionalità e certificato di domicilio dei membri della direzione e degli organi di sorveglianza. 2 D’ufficio o su richiesta, la Segreteria di Stato DFAE comunica inoltre alle autorità menzionate all’articolo 28 capoverso 2 lettere c e d LPSP e alle autorità federali cui 20 RS 235.1 Servizi 8 935.411 compete la salvaguardia della sicurezza esterna (art. 28 cpv. 2 lett. e LPSP) i dati degni di particolare protezione seguenti: a. cognome, nome, data di nascita, domicilio e nazionalità della persona inte- ressata; b. identità dell’impresa interessata; c. reato contestato alla persona interessata; d. tipo di procedura; e. designazione delle autorità coinvolte; f. copia della sentenza e ogni informazione ad essa correlata. Sezione 5: Impiego da parte delle autorità federali di imprese di sicurezza per compiti di protezione all’estero Art. 14 Contenuto del contratto 1 Il contratto prevede che l’impresa debba in particolare: a. comunicare informazioni relative all’esecuzione del contratto su domanda dell’autorità committente; b. comunicare all’autorità committente l’identità del personale impiegato; c. allestire un rapporto d’attività indirizzato all’autorità committente; d. sostituire immediatamente il personale sprovvisto delle conoscenze necessa- rie o che ostacola l’esecuzione del contratto; e. comunicare immediatamente all’autorità committente ogni circostanza suscettibile di ostacolare l’esecuzione del contratto; f. comunicare immediatamente all’autorità committente i casi in cui il perso- nale si è avvalso della coercizione di polizia o di misure di polizia secondo l’articolo 35 LPSP oppure ha agito in una situazione di legittima difesa o stato di necessità; g. comunicare immediatamente all’autorità committente i casi in cui i requisiti dell’impresa o della formazione non sono più soddisfatti. 2 Il contratto contiene inoltre: a. le indicazioni secondo gli articoli 34 capoverso 2 e 35 LPSP; b. una clausola penale in caso di inadempimento dello stesso. Prestazioni di sicurezza private fornite all’estero. O 9 935.411 Art. 15 Contratto tipo 1 Il DFAE allestisce un contratto tipo.21 2 Il contratto tipo è reperibile online. Art. 16 Comunicazione L’autorità committente trasmette alla Segreteria di Stato DFAE e all’incaricato della sicurezza del proprio Dipartimento una copia del contratto concluso con l’impresa e li informa sugli eventuali problemi in relazione all’esecuzione del contratto. Art. 17 Sostegno da parte del DFAE Nelle regioni in cui non vi sono imprese che abbiano aderito all’ICoCA, il DFAE si adopera affinché le imprese vi aderiscano. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 18 Disposizione transitoria 1 Entro il 1° settembre 2018 l’autorità committente adegua i contratti in corso che non soddisfano le condizioni della LPSP. Art. 19 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° settembre 2015. 21 Nuovo testo giusta n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5323). Servizi 10 935.411 Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Ambiente complesso Art. 1a Sostegno operativo e logistico a forze armate o di sicurezza Art. 1b Gestione e manutenzione di sistemi d’arma Art. 1c Consulenza e formazione di personale delle forze armate o di sicurezza Art. 2 Adesione al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza Sezione 2: Procedura Art. 3 Autorità competente Art. 4 Contenuto dell’obbligo di notificazione Art. 5 Obbligo di notificazione dell’identità Art. 6 Notificazione di una prestazione di sicurezza privata in forma standardizzata Art. 7 Notificazione della continuazione della stessa attività Art. 8 Procedura accelerata Art. 8a Obbligo di notificare un’attività in relazione a materiale bellico secondo la LMB o beni secondo la LBDI Art. 8b Decisione nel quadro della procedura d’esame Art. 9 Dimissione o esclusione dall’ICoCA Art. 10 Calcolo degli emolumenti Sezione 3: Controllo Art. 11 Obbligo di documentazione Art. 12 Trattamento di dati personali Sezione 4: Assistenza amministrativa in Svizzera Art. 13 Sezione 5: Impiego da parte delle autorità federali di imprese di sicurezza per compiti di protezione all’estero Art. 14 Contenuto del contratto Art. 15 Contratto tipo Art. 16 Comunicazione Art. 17 Sostegno da parte del DFAE Sezione 6: Disposizioni finali Art. 18 Disposizione transitoria Art. 19 Entrata in vigore | <div _ngcontent-sci-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.411--><p class="srnummer">935.411</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OPSP)</h2><p>del 24 giugno 2015 (Stato 1° gennaio 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 17 e 38 della legge federale del 27 settembre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sulle<br/>prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2015/450/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.41</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Ambiente complesso </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per «ambiente complesso» s’intende una zona:</p><dl><dt>a. </dt><dd>che è stata o è ancora afflitta o da tensioni o da situazioni d’instabilità dovute a catastrofi naturali o a conflitti armati ai sensi delle Convenzioni di Ginevra<sup><sup><a fragment="#fn-d6e52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e52" id="fnbck-d6e52" routerlink="./">2</a></sup></sup> e dei Protocolli aggiuntivi I e II<sup><a fragment="#fn-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e72" id="fnbck-d6e72" routerlink="./">3</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>in cui lo Stato di diritto è stato notevolmente indebolito; e</dd><dt>c. </dt><dd>in cui la capacità delle autorità statali di gestire la situazione è limitata o inesistente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se la Confederazione impiega un’impresa per l’esecuzione di compiti di protezione in una zona che non è da considerarsi un ambiente complesso secondo il capoverso 1, si applica l’ordinanza del 24 giugno 2015<sup><a fragment="#fn-d6e93" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e93" id="fnbck-d6e93" routerlink="./">4</a></sup> sull’impiego di imprese di sicurezza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e52"><sup><a fragment="#fnbck-d6e52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e52" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1951/181_184_180/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.518.12</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1951/207_209_205/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.23</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1951/228_230_226/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.42</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1951/300_302_297/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.51</b></a></p><p id="fn-d6e72"><sup><a fragment="#fnbck-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e72" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1982/1362_1362_1362/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.518.521</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1982/1432_1432_1432/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.522</b></a></p><p id="fn-d6e93"><sup><a fragment="#fnbck-d6e93" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e93" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2015/435/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>124</b></a></p></div></div></article><article id="art_1_a"><a name="a1a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1_a" routerlink="./"><b>Art. 1</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e105" id="fnbck-d6e105" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_1_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Sostegno operativo e logistico a forze armate o di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per sostegno operativo a forze armate o di sicurezza s’intendono le attività esercitate da un’impresa in favore di queste forze in relazione con i loro compiti principali nel quadro di interventi in corso o pianificati. </p><p><sup>2</sup> Per sostegno logistico a forze armate o di sicurezza s’intendono le attività esercitate da un’impresa in favore di queste forze in stretta relazione con i loro compiti principali, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la manutenzione, la riparazione o la valorizzazione di materiale bellico secondo la legge federale del 13 dicembre 1996<sup><a fragment="#fn-d6e132" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e132" id="fnbck-d6e132" routerlink="./">6</a></sup> sul materiale bellico (LMB) o di beni secondo la legge del 13 dicembre 1996<sup><a fragment="#fn-d6e140" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e140" id="fnbck-d6e140" routerlink="./">7</a></sup> sul controllo dei beni a duplice impiego (LBDI);</dd><dt>b. </dt><dd>la trasformazione di beni in materiale bellico secondo la LMB o in beni secondo la LBDI;</dd><dt>c. </dt><dd>l’approntamento, la gestione o la manutenzione di infrastrutture;</dd><dt>d. </dt><dd>la gestione dell’approvvigionamento;</dd><dt>e. </dt><dd>il trasporto, il deposito o il trasbordo di materiale bellico secondo la LMB o di beni militari speciali secondo la LBDI;</dd><dt>f. </dt><dd>il trasporto di personale delle forze armate o di sicurezza.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e105"><sup><a fragment="#fnbck-d6e105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e105" routerlink="./">5</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/921/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5323</a>).</p><p id="fn-d6e132"><sup><a fragment="#fnbck-d6e132" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e132" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1998/794_794_794/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>514.51</b></a></p><p id="fn-d6e140"><sup><a fragment="#fnbck-d6e140" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e140" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/1997/1697_1697_1697/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.202</b></a></p></div></div></article><article id="art_1_b"><a name="a1b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1_b" routerlink="./"><b>Art. 1</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e167" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e167" id="fnbck-d6e167" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_1_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1_b" routerlink="./"> Gestione e manutenzione di sistemi d’arma</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per gestione di sistemi d’arma s’intende l’utilizzo di materiale bellico secondo la LMB<sup><a fragment="#fn-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e183" id="fnbck-d6e183" routerlink="./">9</a></sup> in vista di esercitazioni delle forze armate o di sicurezza.</p><p><sup>2</sup> Per manutenzione di sistemi d’arma s’intende la manutenzione o la riparazione di materiale bellico secondo la LMB per conto di forze armate o di sicurezza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e167"><sup><a fragment="#fnbck-d6e167" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e167" routerlink="./">8</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/921/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5323</a>).</p><p id="fn-d6e183"><sup><a fragment="#fnbck-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e183" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1998/794_794_794/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>514.51</b></a></p></div></div></article><article id="art_1_c"><a name="a1c"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1_c" routerlink="./"><b>Art. 1</b><i>c</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e198" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e198" id="fnbck-d6e198" routerlink="./">10</a></sup><a fragment="#art_1_c" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_1_c" routerlink="./"> Consulenza e formazione di personale delle forze armate o di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per consulenza a personale delle forze armate o di sicurezza s’intende la consulenza tecnica, tattica o strategica di personale delle forze armate o di sicurezza in stretta relazione con i loro compiti principali.</p><p><sup>2</sup> Per formazione di personale delle forze armate o di sicurezza s’intende l’istruzione o l’addestramento tecnico, tattico o strategico di personale delle forze armate o di sicurezza in stretta relazione con i loro compiti principali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e198"><sup><a fragment="#fnbck-d6e198" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e198" routerlink="./">10</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/921/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5323</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Adesione al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Si considera che un’impresa ha aderito al Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza (Codice di condotta) nella versione del 9 novembre 2010, se è membro dell’Associazione del Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza (ICoCA)<sup><a fragment="#fn-d6e226" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e226" id="fnbck-d6e226" routerlink="./">11</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e226"><sup><a fragment="#fnbck-d6e226" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e226" routerlink="./">11</a></sup> Il Codice di condotta internazionale per i servizi privati di sicurezza è reperibile sul sito www.icoc-psp.org</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Procedura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Autorità competente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità federale competente è la Segreteria di Stato del Dipartimento federale degli affari esteri (Segreteria di Stato DFAE)<sup><a fragment="#fn-d6e242" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e242" id="fnbck-d6e242" routerlink="./">12</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e242"><sup><a fragment="#fnbck-d6e242" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e242" routerlink="./">12</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2021. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Contenuto dell’obbligo di notificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’obbligo di notificazione comprende:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per quanto concerne l’attività prevista:<dl><dt>1. </dt><dd>tipo di prestazione secondo l’articolo 4 lettere a e b LPSP,</dd><dt>2. </dt><dd>armi e altri mezzi impiegati per fornire la prestazione di sicurezza privata,</dd><dt>3. </dt><dd>portata e durata dell’intervento nonché numero di persone impiegate,</dd><dt>4. </dt><dd>luogo in cui l’attività è esercitata,</dd><dt>5. </dt><dd>rischi particolari insiti nell’attività;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>per quanto concerne l’impresa: <dl><dt>1. </dt><dd>ragione sociale, sede e forma giuridica nonché, se disponibile, estratto del registro di commercio,</dd><dt>2. </dt><dd>scopo, settori d’attività, zone d’impiego all’estero e principali categorie di clienti,</dd><dt>3. </dt><dd>prova dell’adesione al Codice di condotta,</dd><dt>4. </dt><dd>cognome, nome, data di nascita, nazionalità e certificato di domicilio dei membri della direzione e degli organi di sorveglianza,</dd><dt>5. </dt><dd>misure in materia di formazione e formazione continua del personale,</dd><dt>6. </dt><dd>meccanismo di controllo interno del personale;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>per quanto concerne le persone che esercitano funzioni dirigenziali in seno all’impresa o per conto della stessa o che, nell’esercizio della loro attività per l’impresa, possono portare un’arma:<dl><dt>1. </dt><dd>cognome, nome, data di nascita, nazionalità e certificato di domicilio,</dd><dt>2. </dt><dd>verifica della buona reputazione,</dd><dt>3. </dt><dd>autorizzazioni necessarie, secondo la legislazione applicabile, per l’esportazione, il porto e l’uso di armi, di accessori di armi e di munizioni, </dd><dt>4. </dt><dd>formazione e formazione continua nei settori dei diritti fondamentali e del diritto internazionale umanitario,</dd><dt>5. </dt><dd>formazione e formazione continua concernenti l’uso di armi e di mezzi ausiliari nonché l’impiego della coercizione di polizia e delle misure di polizia.</dd></dl></dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Obbligo di notificazione dell’identità</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’impresa comunica alla Segreteria di Stato DFAE l’identità del mandante o del destinatario di una prestazione secondo l’articolo 4 lettere a e b LPSP quando si tratta di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>uno Stato estero o dei suoi organi;</dd><dt>b. </dt><dd>un’organizzazione internazionale o dei suoi organi;</dd><dt>c. </dt><dd>un gruppo che si considera un governo o un organo statale oppure dei suoi organi;</dd><dt>d. </dt><dd>un gruppo armato organizzato che partecipa a un conflitto armato ai sensi delle Convezioni di Ginevra<sup><a fragment="#fn-d6e344" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e344" id="fnbck-d6e344" routerlink="./">13</a></sup> e dei Protocolli aggiuntivi I e II<sup><a fragment="#fn-d6e364" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e364" id="fnbck-d6e364" routerlink="./">14</a></sup> oppure delle sue unità;</dd><dt>e. </dt><dd>un alto rappresentante di un Paese straniero o di un’organizzazione internazionale, un dirigente o un quadro superiore di un gruppo secondo le lettere c e d, indipendentemente dal fatto che la persona interessata agisca nell’esercizio dei suoi compiti o a titolo privato.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e344"><sup><a fragment="#fnbck-d6e344" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e344" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/1951/181_184_180/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.518.12</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1951/207_209_205/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.23</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1951/228_230_226/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.42</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1951/300_302_297/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.51</b></a></p><p id="fn-d6e364"><sup><a fragment="#fnbck-d6e364" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e364" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/1982/1362_1362_1362/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.518.521</b></a>,<b> </b><a href="eli/cc/1982/1432_1432_1432/it" routerlink="./" target="_blank"><b>0.518.522</b></a></p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Notificazione di una prestazione di sicurezza privata in forma standardizzata<b> </b></a></h6><div class="collapseable"> <p>Se un’impresa ha notificato una prestazione di sicurezza privata secondo l’articolo 4 lettera a numero 1 o 2 LPSP e prevede di fornire questa prestazione in forma standardizzata a destinatari analoghi nello stesso tipo di situazione, essa notifica alla Segreteria di Stato DFAE la conclusione di qualsiasi nuovo contratto e dichiara che la prestazione ivi concordata è fornita in forma standardizzata. </p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Notificazione della continuazione della stessa attività </a></h6><div class="collapseable"> <p>Se prevede di continuare nello stesso modo un’attività che ha già notificato e se le informazioni fornite secondo l’articolo 4 restano valide, l’impresa conferma alla Segreteria di Stato DFAE che l’attività prevista corrisponde all’attività notificata.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Procedura accelerata </a></h6><div class="collapseable"> <p>Se una prestazione di sicurezza privata secondo l’articolo 4 lettera a numeri 1–3 LPSP deve essere fornita in una situazione d’emergenza, la Segreteria di Stato DFAE comunica all’impresa, se possibile entro due giorni lavorativi dalla ricezione della notificazione, se sarà avviata la procedura d’esame.</p></div></article><article id="art_8_a"><a name="a8a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_8_a" routerlink="./"><b>Art. 8</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e411" id="fnbck-d6e411" routerlink="./">15</a></sup><a fragment="#art_8_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_8_a" routerlink="./"> Obbligo di notificare un’attività in relazione a materiale bellico secondo la LMB o beni secondo la LBDI </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impresa che esporta materiale bellico conformemente alla LMB<sup><a fragment="#fn-d6e427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e427" id="fnbck-d6e427" routerlink="./">16</a></sup> o beni conformemente alla LBDI<sup><a fragment="#fn-d6e435" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e435" id="fnbck-d6e435" routerlink="./">17</a></sup> ed effettua, in stretta relazione con essi, una manutenzione o una riparazione non è tenuta a notificare queste attività se l’esportazione continuerebbe a essere lecita al momento dell’esercizio delle attività.</p><p><sup>2</sup> L’impresa che esporta materiale bellico conformemente alla LMB o beni conformemente alla LBDI ed esegue, in stretta relazione con essi, una consulenza o una formazione allo scopo di manutenzione, riparazione, sviluppo, produzione o utilizzo non è tenuta a notificare queste attività se l’esportazione continuerebbe a essere lecita al momento dell’esercizio delle attività. </p><p><sup>3</sup> L’impresa che trasferisce beni immateriali, compreso il know-how o diritti su tali beni, conformemente alla LMB ed esegue, in stretta relazione con essi, una consulenza o una formazione allo scopo di manutenzione, riparazione, sviluppo, produzione o utilizzo non è tenuta a notificare queste attività se il trasferimento continuerebbe a essere lecito al momento dell’esercizio delle attività.</p><p><sup>4</sup> Il presente articolo non è applicabile se l’attività costituisce un sostegno operativo. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e411"><sup><a fragment="#fnbck-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e411" routerlink="./">15</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/921/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5323</a>).</p><p id="fn-d6e427"><sup><a fragment="#fnbck-d6e427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e427" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/1998/794_794_794/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>514.51</b></a></p><p id="fn-d6e435"><sup><a fragment="#fnbck-d6e435" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e435" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/1997/1697_1697_1697/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.202</b></a></p></div></div></article><article id="art_8_b"><a name="a8b"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_8_b" routerlink="./"><b>Art. 8</b><i>b</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e456" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e456" id="fnbck-d6e456" routerlink="./">18</a></sup><a fragment="#art_8_b" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_8_b" routerlink="./"> Decisione nel quadro della procedura d’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Segreteria di Stato DFAE decide in merito a un eventuale divieto dell’attività notificata d’intesa con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e il competente servizio del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), previa consultazione del Servizio delle attività informative della Confederazione.</p><p><sup>2</sup> Se la Segreteria di Stato DFAE, la SECO e il competente servizio del DDPS non giungono a un’intesa o se constatano che l’attività notificata ha una grande portata sul piano della politica estera o di sicurezza, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sottopone il caso al Consiglio federale per decisione.</p><p><sup>3</sup> In casi di importanza minore o qualora vi siano dei precedenti, le autorità interessate possono rinunciare a una trattazione comune e autorizzare la Segreteria di Stato DFAE a decidere autonomamente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e456"><sup><a fragment="#fnbck-d6e456" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e456" routerlink="./">18</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/921/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5323</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Dimissione o esclusione dall’ICoCA </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se si dimette dall’ICoCA o se l’ICoCA decide di escluderla, l’impresa lo comunica senza indugio alla Segreteria di Stato DFAE adducendone i motivi.</p><p><sup>2</sup> Se i motivi che hanno portato alla dimissione o all’esclusione dell’impresa dall’ICoCA non pregiudicano <i>a priori</i> una nuova adesione, la Segreteria di Stato DFAE sollecita l’impresa a intraprendere entro sei mesi i passi necessari alla nuova adesione.</p><p><sup>3</sup> Se l’impresa non rinnova l’adesione all’ICoCA entro il termine di cui al capoverso 2, la Segreteria di Stato DFAE ne vieta in tutto o in parte l’attività. </p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Calcolo degli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’emolumento è calcolato in funzione del tempo impiegato.</p><p><sup>2</sup> La tariffa oraria è di 150–350 franchi. L’importo è fissato segnatamente in base alla funzione dell’impiegato interessato.</p><p><sup>3</sup> Per il resto si applica l’ordinanza generale dell’8 settembre 2004<sup><sup><a fragment="#fn-d6e513" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e513" id="fnbck-d6e513" routerlink="./">19</a></sup></sup> sugli emolumenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e513"><sup><a fragment="#fnbck-d6e513" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e513" routerlink="./">19</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Controllo</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Obbligo di documentazione </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’impresa è tenuta a documentare le sue attività. Deve essere in grado di mettere in ogni tempo a disposizione della Segreteria di Stato DFAE le informazioni e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’identità e l’indirizzo del mandante, del fornitore e del destinatario della prestazione; </dd><dt>b. </dt><dd>una copia del contratto concluso con il mandante;</dd><dt>c. </dt><dd>l’identità delle persone incaricate dell’esecuzione del contratto;</dd><dt>d. </dt><dd>le indicazioni sui mezzi impiegati, in particolare le armi;</dd><dt>e. </dt><dd>i giustificativi dell’esecuzione del contratto.</dd></dl><p><sup>2</sup> I membri della direzione conservano per dieci anni le informazioni e i documenti menzionati al capoverso 1. Questo termine non scade con la cessazione dell’attività dell’impresa.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Trattamento di dati personali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ai fini dell’adempimento dei suoi compiti legali, la Segreteria di Stato DFAE è autorizzata a trattare dati degni di particolare protezione relativi a perseguimenti e sanzioni penali o amministrativi nonché altri dati personali, se riguardano le persone seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i membri della direzione e degli organi di sorveglianza;</dd><dt>b. </dt><dd>il personale dell’impresa;</dd><dt>c. </dt><dd>l’impresa interessata;</dd><dt>d. </dt><dd>il mandante e il destinatario della prestazione nei limiti fissati dall’articolo 5.</dd></dl><p><sup>2</sup> Possono essere trattati i dati personali seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cognome, nome, data di nascita, domicilio e nazionalità delle persone interessate;</dd><dt>b. </dt><dd>tutti i dati personali dell’impresa;</dd><dt>c. </dt><dd>tutte le indicazioni concernenti l’attività dell’impresa.</dd></dl><p><sup>3</sup> La Segreteria di Stato DFAE è inoltre autorizzata a trattare i seguenti dati degni di particolare protezione relativi a perseguimenti e sanzioni penali o amministrativi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cognome, nome, data di nascita, domicilio e nazionalità della persona interessata;</dd><dt>b. </dt><dd>identità dell’impresa interessata;</dd><dt>c. </dt><dd>reato contestato alla persona interessata;</dd><dt>d. </dt><dd>tipo di procedura;</dd><dt>e. </dt><dd>designazione delle autorità coinvolte;</dd><dt>f. </dt><dd>copia della sentenza e ogni altra informazione ad essa correlata.</dd></dl><p><sup>4</sup> I dati personali e i dati degni di particolare protezione sono offerti per archiviazione all’Archivio federale 15 anni dopo l’ultimo trattamento (art. 21 della LF del 19 giu. 1992<sup><a fragment="#fn-d6e613" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e613" id="fnbck-d6e613" routerlink="./">20</a></sup> sulla protezione dei dati).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e613"><sup><a fragment="#fnbck-d6e613" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e613" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/1993/1945_1945_1945/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>235.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Assistenza amministrativa in Svizzera</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La Segreteria di Stato DFAE comunica, d’ufficio o su richiesta, alle autorità menzionate all’articolo 28 LPSP le informazioni e i dati personali seguenti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>per quanto concerne l’attività prevista:<dl><dt>1. </dt><dd>tipo di prestazione secondo l’articolo 4 lettere a e b LPSP,</dd><dt>2. </dt><dd>identità del mandante e del destinatario della prestazione nei limiti fissati dall’articolo 5,</dd><dt>3. </dt><dd>luogo all’estero in cui l’attività è esercitata;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>per quanto concerne l’impresa: <dl><dt>1. </dt><dd>ragione sociale, sede e forma giuridica nonché, se disponibile, estratto del registro di commercio,</dd><dt>2. </dt><dd>scopo dell’impresa, settori d’attività, zone d’impiego all’estero e principali categorie di clienti,</dd><dt>3. </dt><dd>cognome, nome, data di nascita, nazionalità e certificato di domicilio dei membri della direzione e degli organi di sorveglianza.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> D’ufficio o su richiesta, la Segreteria di Stato DFAE comunica inoltre alle autorità menzionate all’articolo 28 capoverso 2 lettere c e d LPSP e alle autorità federali cui compete la salvaguardia della sicurezza esterna (art. 28 cpv. 2 lett. e LPSP) i dati degni di particolare protezione seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cognome, nome, data di nascita, domicilio e nazionalità della persona interessata;</dd><dt>b. </dt><dd>identità dell’impresa interessata;</dd><dt>c. </dt><dd>reato contestato alla persona interessata;</dd><dt>d. </dt><dd>tipo di procedura;</dd><dt>e. </dt><dd>designazione delle autorità coinvolte;</dd><dt>f. </dt><dd>copia della sentenza e ogni informazione ad essa correlata.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Impiego da parte delle autorità federali di imprese di sicurezza per compiti di protezione all’estero</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Contenuto del contratto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il contratto prevede che l’impresa debba in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>comunicare informazioni relative all’esecuzione del contratto su domanda dell’autorità committente;</dd><dt>b. </dt><dd>comunicare all’autorità committente l’identità del personale impiegato;</dd><dt>c. </dt><dd>allestire un rapporto d’attività indirizzato all’autorità committente;</dd><dt>d. </dt><dd>sostituire immediatamente il personale sprovvisto delle conoscenze necessarie o che ostacola l’esecuzione del contratto;</dd><dt>e. </dt><dd>comunicare immediatamente all’autorità committente ogni circostanza suscettibile di ostacolare l’esecuzione del contratto;</dd><dt>f. </dt><dd>comunicare immediatamente all’autorità committente i casi in cui il personale si è avvalso della coercizione di polizia o di misure di polizia secondo l’articolo 35 LPSP oppure ha agito in una situazione di legittima difesa o stato di necessità;</dd><dt>g. </dt><dd>comunicare immediatamente all’autorità committente i casi in cui i requisiti dell’impresa o della formazione non sono più soddisfatti.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il contratto contiene inoltre:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le indicazioni secondo gli articoli 34 capoverso 2 e 35 LPSP;</dd><dt>b. </dt><dd>una clausola penale in caso di inadempimento dello stesso.</dd></dl></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Contratto tipo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFAE allestisce un contratto tipo.<sup><a fragment="#fn-d6e737" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fn-d6e737" id="fnbck-d6e737" routerlink="./">21</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il contratto tipo è reperibile online.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e737"><sup><a fragment="#fnbck-d6e737" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#fnbck-d6e737" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/921/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 5323</a>).</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Comunicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità committente trasmette alla Segreteria di Stato DFAE e all’incaricato della sicurezza del proprio Dipartimento una copia del contratto concluso con l’impresa e li informa sugli eventuali problemi in relazione all’esecuzione del contratto.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Sostegno da parte del DFAE</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nelle regioni in cui non vi sono imprese che abbiano aderito all’ICoCA, il DFAE si adopera affinché le imprese vi aderiscano.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Disposizione transitoria </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Entro il 1° settembre 2018 l’autorità committente adegua i contratti in corso che non soddisfano le condizioni della LPSP.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/451/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° settembre 2015.</p><p></p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 1f4170c7-23c8-4f8e-b0c8-3e748f4d44cc | Ordinanza sul sistema di trattamento dei dati concernenti le prestazioni di sicurezza private | ODPSP | 935.412 | true | 2021-04-01T00:00:00 | 2015-08-12T00:00:00 | 1,617,667,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30473/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it | 935.412 1 Ordinanza sul sistema di trattamento dei dati concernenti le prestazioni di sicurezza private (ODPSP) del 12 agosto 2015 (Stato 1° aprile 2021) Il Consiglio federale Svizzero, visto l’articolo 57h capoverso 3 della legge federale del 21 marzo 19971 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione; visto l’articolo 38 della legge federale del 27 settembre 20132 sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP), ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina la gestione e l’utilizzo del sistema automatizzato di trattamento dei dati concernenti le prestazioni di sicurezza private (sistema di tratta- mento dei dati) della Direzione politica (DP) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Art. 2 Scopo del sistema di trattamento dei dati Il sistema di trattamento dei dati consente alla DP di svolgere i seguenti compiti di cui agli articoli 10, 12–14 e 16 LPSP: a. trattamento delle notificazioni pervenute; b. svolgimento della procedura di esame; c. elaborazione di statistiche e rapporti. Art. 3 Autorità responsabile La DP è responsabile del sistema di trattamento dei dati. RU 2015 2835 1 RS 172.010 2 RS 935.41 935.412 Servizi 2 935.412 Sezione 2: Dati e trattamento dei dati Art. 4 Dati trattati e diritti di trattamento 1 Nel sistema di trattamento dei dati sono trattati i dati concernenti: a. le imprese soggette all’obbligo di notificazione: dati di cui all’allegato 1 sull’identità e le attività previste; b. il personale e i membri della direzione o dell’organo di vigilanza dell’im- presa soggetta all’obbligo di notificazione: dati di cui all’allegato 2; c. il mandante e il destinatario delle prestazioni di sicurezza private secondo l’articolo 5 dell’ordinanza del 24 giugno 20153 sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero: dati di cui all’allegato 3. 2 I collaboratori competenti della DP registrano i dati nel sistema di trattamento dei dati; possono trattare i dati in qualsiasi momento. 3 L’unità Informatica DFAE può trattare tutti i dati nel sistema di trattamento dei dati in quanto sia necessario per l’adempimento dei suoi compiti. Art. 5 Concessione dei diritti di accesso 1 Il responsabile delle applicazioni concede agli utenti del sistema di trattamento dei dati i diritti di accesso individuali. 2 Verifica almeno una volta all’anno se le condizioni per la concessione dei diritti di accesso continuano a essere adempiute. Art. 6 Documenti Nel sistema di trattamento dei dati possono essere immessi tutti i documenti relativi alle pratiche registrate elettronicamente. Art. 7 Gestione tecnica e amministrazione del sistema 1 L’unità Informatica DFAE è responsabile della gestione tecnica del sistema di trattamento dei dati. 2 L’amministratore di sistema amministra il sistema operativo del computer, la banca dati e le applicazioni del sistema di trattamento dei dati. 3 Il responsabile delle applicazioni rappresenta l’interfaccia tra l’amministratore di sistema e gli utenti. È impiegato presso la DP. 3 RS 935.411 Trattamento dei dati concernenti le prestazioni di sicurezza private. O 3 935.412 Sezione 3: Protezione dei dati e sicurezza informatica Art. 8 Obblighi di diligenza 1 La DP provvede affinché il trattamento dei dati personali nel sistema di trattamento dei dati sia conforme alle prescrizioni. 2 Garantisce inoltre che i dati personali presenti nel sistema di trattamento dei dati siano esatti, completi e aggiornati. Art. 9 Sicurezza dei dati 1 La sicurezza dei dati e la sicurezza informatica sono rette: a. dall’ordinanza del 14 giugno 19934 relativa alla legge federale sulla prote- zione dei dati; b. dall’ordinanza del 27 maggio 20205 sui ciber-rischi.6 2 La DP emana un regolamento sul trattamento dei dati. Il regolamento disciplina le misure organizzative e tecniche volte ad assicurare la sicurezza dei dati e il controllo del trattamento dei dati. Art. 10 Verbalizzazione 1 Gli accessi al sistema di trattamento dei dati e le modifiche sono costantemente verbalizzati. 2 I verbali sono conservati per un anno. Sezione 4: Conservazione, archiviazione e cancellazione dei dati Art. 11 1 I dati personali contenuti nel sistema di trattamento dei dati sono cancellati dopo 15 anni dall’ultimo trattamento. 2 Sono fatte salve le disposizioni della legislazione in materia di archiviazione. Sezione 5: Entrata in vigore Art. 12 La presente ordinanza entra in vigore il 1° settembre 2015. 4 RS 235.11 5 RS 120.73 6 Nuovo testo giusta l’all. n. 36 dell’O del 24 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (RU 2021 132). Servizi 4 935.412 Allegato 1 (art. 4 cpv. 1 lett. a) Dati concernenti l’impresa 1. Ditta 2. Sede 3. Forma giuridica 4. Estratto del registro di commercio 5. Scopo 6. Settori di attività 7. Luogo di impiego all’estero 8. Principali categorie di clienti 9. Prova dell’adesione al codice di condotta 10. Misure di formazione e di perfezionamento del personale 11. Dati sul sistema di controllo interno 12. Tipo e volume della prestazione di cui all’articolo 4 lettere a e b LPSP 13. Dati sulle armi e gli altri mezzi impiegati per la fornitura della prestazione di sicurezza 14. Ampiezza e durata dell’impiego 15. Numero di persone impiegate 16. Rischi connessi all’impiego 17. Altri dati importanti concernenti l’attività dell’impresa Trattamento dei dati concernenti le prestazioni di sicurezza private. O 5 935.412 Allegato 2 (art. 4 cpv. 1 lett. b) Dati concernenti il personale e i membri della direzione o dell’organo di vigilanza 1. Cognome 2. Nome 3. Data di nascita 4. Residenza (incluso certificato di residenza) 5. Nazionalità 6. Dati sulla reputazione 7. Dati sull’autorizzazione all’esportazione, al porto e all’uso di armi, accessori per armi e munizioni 8. Dati sulla formazione professionale e il perfezionamento 9. Funzione all’interno dell’impresa: membro della direzione, membro dell’or- gano di vigilanza, funzione direttiva, funzione che prevede il permesso di porto d’armi 10. Dati connessi a procedimenti amministrativi o penali e sanzioni secondo l’articolo 20 LPSP: fatti contestati, dati sul tipo di procedimento, denomina- zione delle autorità interessate, copia della sentenza e di tutte le altre infor- mazioni connesse alla sentenza Servizi 6 935.412 Allegato 3 (art. 4 cpv. 1 lett. c) Dati concernenti il mandante e il destinatario delle prestazioni di sicurezza private 1. Cognome o denominazione: persone fisiche o giuridiche, organizzazioni internazionali, Governi, gruppi ecc. 2. Nel caso di persone fisiche: data di nascita 3. Luogo in cui si intende svolgere l’attività 4. Dati relativi al posto occupato: funzione, ruolo, rango, posizione ecc. 5. Altri dati utili per l’identificazione Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Art. 2 Scopo del sistema di trattamento dei dati Art. 3 Autorità responsabile Sezione 2: Dati e trattamento dei dati Art. 4 Dati trattati e diritti di trattamento Art. 5 Concessione dei diritti di accesso Art. 6 Documenti Art. 7 Gestione tecnica e amministrazione del sistema Sezione 3: Protezione dei dati e sicurezza informatica Art. 8 Obblighi di diligenza Art. 9 Sicurezza dei dati Art. 10 Verbalizzazione Sezione 4: Conservazione, archiviazione e cancellazione dei dati Art. 11 Sezione 5: Entrata in vigore Art. 12 Allegato 1 Dati concernenti l’impresa Allegato 2 Dati concernenti il personale e i membri della direzione o dell’organo di vigilanza Allegato 3 Dati concernenti il mandante e il destinatario delle prestazioni di sicurezza private | <div _ngcontent-ldj-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.412 --><p class="srnummer">935.412 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza <br/>sul sistema di trattamento dei dati concernenti <br/>le prestazioni di sicurezza private</h1><h2 class="erlasskurztitel">(ODPSP)</h2><p>del 12 agosto 2015 (Stato 1° aprile 2021) (Stato 1° aprile 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale Svizzero,</p><p>visto l’articolo 57<i>h</i> capoverso 3 della legge federale del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione; <br/>visto l’articolo 38 della legge federale del 27 settembre 2013<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> sulle prestazioni <br/>di sicurezza private fornite all’estero (LPSP),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2015/450/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.41</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina la gestione e l’utilizzo del sistema automatizzato di trattamento dei dati concernenti le prestazioni di sicurezza private (sistema di trattamento dei dati) della Direzione politica (DP) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Scopo del sistema di trattamento dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il sistema di trattamento dei dati consente alla DP di svolgere i seguenti compiti di cui agli articoli 10, 12–14 e 16 LPSP:</p><dl><dt>a. </dt><dd>trattamento delle notificazioni pervenute;</dd><dt>b. </dt><dd>svolgimento della procedura di esame;</dd><dt>c. </dt><dd>elaborazione di statistiche e rapporti.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Autorità responsabile</a></h6><div class="collapseable"> <p>La DP è responsabile del sistema di trattamento dei dati.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Dati e trattamento dei dati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Dati trattati e diritti di trattamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel sistema di trattamento dei dati sono trattati i dati concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le imprese soggette all’obbligo di notificazione: dati di cui all’allegato 1 sull’identità e le attività previste;</dd><dt>b. </dt><dd>il personale e i membri della direzione o dell’organo di vigilanza dell’impresa soggetta all’obbligo di notificazione: dati di cui all’allegato 2;</dd><dt>c. </dt><dd>il mandante e il destinatario delle prestazioni di sicurezza private secondo l’articolo 5 dell’ordinanza del 24 giugno 2015<sup><a fragment="#fn-d6e110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fn-d6e110" id="fnbck-d6e110" routerlink="./">3</a></sup> sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero: dati di cui all’allegato 3.</dd></dl><p><sup>2</sup> I collaboratori competenti della DP registrano i dati nel sistema di trattamento dei dati; possono trattare i dati in qualsiasi momento.</p><p><sup>3</sup> L’unità Informatica DFAE può trattare tutti i dati nel sistema di trattamento dei dati in quanto sia necessario per l’adempimento dei suoi compiti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e110"><sup><a fragment="#fnbck-d6e110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fnbck-d6e110" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2015/451/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.411</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Concessione dei diritti di accesso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il responsabile delle applicazioni concede agli utenti del sistema di trattamento dei dati i diritti di accesso individuali.</p><p><sup>2</sup> Verifica almeno una volta all’anno se le condizioni per la concessione dei diritti di accesso continuano a essere adempiute.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Documenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nel sistema di trattamento dei dati possono essere immessi tutti i documenti relativi alle pratiche registrate elettronicamente.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Gestione tecnica e amministrazione del sistema</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’unità Informatica DFAE è responsabile della gestione tecnica del sistema di trattamento dei dati.</p><p><sup>2</sup> L’amministratore di sistema amministra il sistema operativo del computer, la banca dati e le applicazioni del sistema di trattamento dei dati.</p><p><sup>3</sup> Il responsabile delle applicazioni rappresenta l’interfaccia tra l’amministratore di sistema e gli utenti. È impiegato presso la DP.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Protezione dei dati e sicurezza informatica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Obblighi di diligenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La DP provvede affinché il trattamento dei dati personali nel sistema di trattamento dei dati sia conforme alle prescrizioni.</p><p><sup>2</sup> Garantisce inoltre che i dati personali presenti nel sistema di trattamento dei dati siano esatti, completi e aggiornati.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Sicurezza dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La sicurezza dei dati e la sicurezza informatica sono rette:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dall’ordinanza del 14 giugno 1993<sup><a fragment="#fn-d6e192" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fn-d6e192" id="fnbck-d6e192" routerlink="./">4</a></sup> relativa alla legge federale sulla protezione dei dati;</dd><dt>b. </dt><dd>dall’ordinanza del 27 maggio 2020<sup><a fragment="#fn-d6e204" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fn-d6e204" id="fnbck-d6e204" routerlink="./">5</a></sup> sui ciber-rischi.<sup><a fragment="#fn-d6e212" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fn-d6e212" id="fnbck-d6e212" routerlink="./">6</a></sup></dd></dl><p><sup>2</sup> La DP emana un regolamento sul trattamento dei dati. Il regolamento disciplina le misure organizzative e tecniche volte ad assicurare la sicurezza dei dati e il controllo del trattamento dei dati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e192"><sup><a fragment="#fnbck-d6e192" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fnbck-d6e192" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1993/1962_1962_1962/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>235.11</b></a></p><p id="fn-d6e204"><sup><a fragment="#fnbck-d6e204" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fnbck-d6e204" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2020/416/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>120.73</b></a></p><p id="fn-d6e212"><sup><a fragment="#fnbck-d6e212" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#fnbck-d6e212" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 36 dell’O del 24 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (<a href="eli/oc/2021/132/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 132</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Verbalizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli accessi al sistema di trattamento dei dati e le modifiche sono costantemente verbalizzati.</p><p><sup>2</sup> I verbali sono conservati per un anno.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Conservazione, archiviazione e cancellazione dei dati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I dati personali contenuti nel sistema di trattamento dei dati sono cancellati dopo 15 anni dall’ultimo trattamento.</p><p><sup>2</sup> Sono fatte salve le disposizioni della legislazione in materia di archiviazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Entrata in vigore</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° settembre 2015.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4 cpv. 1 lett. a)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Dati concernenti l’impresa</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Ditta</dd><dt>2. </dt><dd>Sede</dd><dt>3. </dt><dd>Forma giuridica</dd><dt>4. </dt><dd>Estratto del registro di commercio</dd><dt>5. </dt><dd>Scopo</dd><dt>6. </dt><dd>Settori di attività</dd><dt>7. </dt><dd>Luogo di impiego all’estero</dd><dt>8. </dt><dd>Principali categorie di clienti</dd><dt>9. </dt><dd>Prova dell’adesione al codice di condotta</dd><dt>10. </dt><dd>Misure di formazione e di perfezionamento del personale</dd><dt>11. </dt><dd>Dati sul sistema di controllo interno</dd><dt>12. </dt><dd>Tipo e volume della prestazione di cui all’articolo 4 lettere a e b LPSP</dd><dt>13. </dt><dd>Dati sulle armi e gli altri mezzi impiegati per la fornitura della prestazione di sicurezza</dd><dt>14. </dt><dd>Ampiezza e durata dell’impiego</dd><dt>15. </dt><dd>Numero di persone impiegate</dd><dt>16. </dt><dd>Rischi connessi all’impiego</dd><dt>17. </dt><dd>Altri dati importanti concernenti l’attività dell’impresa</dd></dl><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4 cpv. 1 lett. b)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Dati concernenti il personale e i membri della direzione o dell’organo di vigilanza</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Cognome</dd><dt>2. </dt><dd>Nome</dd><dt>3. </dt><dd>Data di nascita</dd><dt>4. </dt><dd>Residenza (incluso certificato di residenza)</dd><dt>5. </dt><dd>Nazionalità</dd><dt>6. </dt><dd>Dati sulla reputazione</dd><dt>7. </dt><dd>Dati sull’autorizzazione all’esportazione, al porto e all’uso di armi, accessori per armi e munizioni</dd><dt>8. </dt><dd>Dati sulla formazione professionale e il perfezionamento</dd><dt>9. </dt><dd>Funzione all’interno dell’impresa: membro della direzione, membro dell’organo di vigilanza, funzione direttiva, funzione che prevede il permesso di porto d’armi</dd><dt>10. </dt><dd>Dati connessi a procedimenti amministrativi o penali e sanzioni secondo l’articolo 20 LPSP: fatti contestati, dati sul tipo di procedimento, denominazione delle autorità interessate, copia della sentenza e di tutte le altre informazioni connesse alla sentenza</dd></dl><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4 cpv. 1 lett. c)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/530/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Dati concernenti il mandante e il destinatario delle prestazioni di sicurezza private</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Cognome o denominazione: persone fisiche o giuridiche, organizzazioni internazionali, Governi, gruppi ecc.</dd><dt>2. </dt><dd>Nel caso di persone fisiche: data di nascita</dd><dt>3. </dt><dd>Luogo in cui si intende svolgere l’attività</dd><dt>4. </dt><dd>Dati relativi al posto occupato: funzione, ruolo, rango, posizione ecc.</dd><dt>5. </dt><dd>Altri dati utili per l’identificazione</dd></dl></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 1973a134-1c9a-4089-a252-5263b8f37bea | Legge federale sui giochi in denaro | LGD | 935.51 | true | 2021-01-01T00:00:00 | 2017-09-29T00:00:00 | 1,624,233,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25474/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it | Microsoft Word - 935.51.it.doc 1 Legge federale sui giochi in denaro (LGD) del 29 settembre 2017 (Stato 1° gennaio 2021) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 106 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 21 ottobre 20152, decreta: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto 1 La presente legge disciplina l’ammissibilità dei giochi in denaro, il loro svolgi- mento e l’impiego dei loro proventi. 2 La presente legge non si applica: a. ai giochi in denaro nella cerchia privata; b. ai giochi di destrezza il cui svolgimento non è né automatizzato, né intercan- tonale, né in linea; c. alle competizioni sportive; d. ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che sono proposti per un breve periodo, che non comportano il rischio di gioco eccessivo e ai quali è possibile partecipare soltanto acquistando beni o pre- stazioni offerti a prezzi non superiori ai prezzi massimi di mercato; e. ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che sono proposti da imprese mediatiche per un breve periodo, che non compor- tano il rischio di gioco eccessivo e ai quali è possibile accedere e partecipare anche gratuitamente alle stesse buone condizioni previste per chi punta una posta pecuniaria o conclude un negozio giuridico; f. alle attività che secondo la legge del 22 giugno 20073 sulla vigilanza dei mercati finanziari sottostanno alla vigilanza dell’Autorità federale di vigi- lanza dei mercati finanziari (FINMA). 3 La presente legge non si applica neppure ai sistemi «boule de neige», a valanga o piramidali. A tali sistemi si applicano le disposizioni della legge federale del 19 di- cembre 19864 contro la concorrenza sleale. RU 2018 5103 1 RS 101 2 FF 2015 6849 3 RS 956.1 4 RS 241 935.51 Servizi 2 935.51 Art. 2 Scopo La presente legge ha lo scopo di garantire che: a. la popolazione sia adeguatamente protetta dai pericoli insiti nei giochi in denaro; b. lo svolgimento dei giochi in denaro sia sicuro e trasparente; c. l’utile netto dei giochi di grande estensione, ad eccezione dell’utile netto dei giochi di destrezza, e l’utile netto di una determinata parte dei giochi di pic- cola estensione siano destinati interamente e in modo trasparente a scopi d’utilità pubblica; d. una parte del prodotto lordo dei giochi da casinò sia destinato all’assi- curazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità. Art. 3 Definizioni Ai sensi della presente legge s’intende per: a. giochi in denaro: i giochi che, fatta una posta pecuniaria o concluso un negozio giuridico, prospettano la possibilità di una vincita in denaro o di un altro vantaggio pecuniario; b. lotterie: i giochi in denaro accessibili a un numero illimitato o perlomeno elevato di persone e il cui risultato è determinato da un’estrazione a sorte comune o da un procedimento analogo; c. scommesse sportive: i giochi in denaro in cui la vincita dipende dall’esatta previsione dell’andamento o dell’esito di un evento sportivo; d. giochi di destrezza: i giochi in denaro in cui la vincita dipende esclusiva- mente o in modo preponderante dalla destrezza del giocatore; e. giochi di grande estensione: le lotterie, le scommesse sportive e i giochi di destrezza il cui svolgimento è o automatizzato o intercantonale o in linea; f. giochi di piccola estensione: le lotterie, le scommesse sportive e i tornei di poker il cui svolgimento non è né automatizzato, né intercantonale, né in linea (piccole lotterie, scommesse sportive locali, piccoli tornei di poker); g. giochi da casinò: i giochi in denaro accessibili a un numero limitato di per- sone; ne sono esclusi le scommesse sportive, i giochi di destrezza e i giochi di piccola estensione. Art. 4 Autorizzazione o concessione Per lo svolgimento di giochi in denaro è necessaria un’autorizzazione o una conces- sione. L’autorizzazione e la concessione sono valide soltanto in Svizzera. Giochi in denaro. LF 3 935.51 Capitolo 2: Case da gioco Sezione 1: Concessioni Art. 5 Obbligo di concessione 1 Chi intende svolgere giochi da casinò necessita di una concessione. 2 La concessione autorizza lo svolgimento di giochi da casinò all’interno della casa da gioco. Può autorizzare anche lo svolgimento di giochi da casinò in linea. 3 Il Consiglio federale determina il numero di concessioni. Art. 6 Tipi di concessione 1 Il Consiglio federale può rilasciare alle case da gioco i seguenti tipi di concessione: a. concessione A; b. concessione B. 2 Il Consiglio federale può limitare il numero e i tipi di giochi proposti nelle case da gioco titolari di una concessione B, nonché l’ammontare delle poste e delle vincite, e prevedere condizioni particolari per l’esercizio dei sistemi di jackpot. 3 Soltanto le case da gioco titolari di una concessione A possono valersi della deno- minazione «Gran Casinò». Art. 7 Ubicazione Le case da gioco sono ripartite nel modo più equo possibile tra le regioni interessate. Art. 8 Condizioni 1 La concessione può essere rilasciata se: a. il richiedente: 1. è una società anonima secondo il diritto svizzero il cui capitale è suddi- viso in azioni nominative, 2. presenta un piano di misure di sicurezza e un piano di misure sociali, 3. presenta un piano contabile circa la redditività, dal quale emerge in maniera attendibile che la casa da gioco è economicamente sostenibile, 4. illustra le misure atte a creare le condizioni per la tassazione corretta della casa da gioco, e 5. illustra in un rapporto l’interesse economico che la casa da gioco riveste per la regione di ubicazione; b. il richiedente e i suoi soci in affari più importanti e i loro aventi economica- mente diritto, nonché i possessori di quote e i loro aventi economicamente diritto: 1. godono di buona reputazione, e Servizi 4 935.51 2. offrono tutte le garanzie per un’attività irreprensibile e una gestione indipendente; c. il richiedente, i possessori di quote e i loro aventi economicamente diritto nonché, su richiesta della Commissione federale delle case da gioco (CFCG), i soci in affari più importanti dispongono di mezzi finanziari propri sufficienti e dimostrano la provenienza lecita di tali mezzi; d. lo statuto, l’organizzazione strutturale e funzionale nonché le relazioni con- trattuali garantiscono una gestione irreprensibile e indipendente della casa da gioco; e e. il Cantone e il Comune di ubicazione sono a favore dell’esercizio di una casa da gioco. 2 Nella concessione sono stabiliti le condizioni e gli oneri. Art. 9 Condizioni per lo svolgimento di giochi da casinò in linea Il Consiglio federale estende la concessione allo svolgimento di giochi da casinò in linea, se anche in relazione a tale offerta il richiedente soddisfa le condizioni di cui all’articolo 8 capoverso 1 lettere a numeri 1–4 e b–d. La relativa richiesta può essere presentata anche durante il periodo di validità della concessione. Art. 10 Procedura 1 Le richieste di concessione vanno presentate alla CFCG, che le trasmette al Consi- glio federale. 2 La CFCG dispone la pubblicazione delle richieste nel Foglio federale e nel Foglio ufficiale del Cantone di ubicazione. 3 Esperisce la procedura in modo sollecito e consulta le cerchie interessate. 4 Presenta una proposta al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), che la trasmette al Consiglio federale. Art. 11 Decisione 1 Il Consiglio federale decide sul rilascio della concessione; la decisione non è impugnabile. 2 La concessione è pubblicata nel Foglio federale e nel Foglio ufficiale del Cantone di ubicazione. Art. 12 Durata di validità, proroga o rinnovo 1 La concessione è valida 20 anni. Qualora circostanze particolari lo giustifichino, il Consiglio federale può prevedere una durata di validità più breve o più lunga. Può prevedere in particolare una durata di validità più breve per l’estensione della con- cessione allo svolgimento di giochi da casinò in linea. 2 La concessione può essere prorogata o rinnovata. Giochi in denaro. LF 5 935.51 Art. 13 Obbligo di comunicazione Il concessionario comunica alla CFCG: a. tutte le modifiche importanti delle condizioni per il rilascio della conces- sione; b. il nome o la ditta nonché l’indirizzo degli azionisti che detengono più del 5 per cento del capitale azionario o dei voti; c. le modifiche della partecipazione al capitale o della percentuale dei voti non- ché delle indicazioni relative all’identità di cui alla lettera b. Art. 14 Cedibilità La concessione non è cedibile. Sono nulli i negozi giuridici che infrangono o elu- dono tale divieto. Art. 15 Revoca, limitazione e sospensione 1 La CFCG revoca la concessione se: a. non sono più soddisfatte le condizioni essenziali per il rilascio; o b. il concessionario: 1. l’ha ottenuta fornendo indicazioni incomplete o inesatte, 2. non ha avviato l’esercizio entro il termine fissato nella concessione, 3. cessa l’esercizio per un periodo relativamente lungo, salvo se l’interru- zione è dovuta a circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2 La CFCG revoca altresì la concessione se il concessionario o una delle persone a cui questi ha affidato la direzione della casa da gioco: a. contravviene in maniera grave o ripetuta alla presente legge, alle disposi- zioni d’esecuzione o alla concessione; b. usa la concessione per scopi illeciti. 3 In casi poco gravi, la CFCG può sospendere la concessione, limitarla o sottoporla a condizioni e oneri suppletivi. 4 Se revoca la concessione, la CFCG può ordinare lo scioglimento della società anonima; in tal caso, designa il liquidatore e ne sorveglia l’attività. Sezione 2: Offerta di giochi Art. 16 Obbligo d’autorizzazione 1 Il concessionario necessita dell’autorizzazione della CFCG per ogni gioco da casinò che intende svolgere. 2 Il Consiglio federale può prevedere una procedura semplificata per l’autorizza- zione di modifiche di secondaria importanza dei giochi. Servizi 6 935.51 3 La CFCG può altresì autorizzare il concessionario a svolgere piccoli tornei di poker. 4 Il Consiglio federale determina in quale misura la CFCG può autorizzare le case da gioco a collaborare con altri organizzatori di giochi da casinò in Svizzera e al- l’estero. 5 Se la regione di ubicazione dipende economicamente da un turismo marcatamente stagionale, la casa da gioco titolare di una concessione B può, al di fuori della sta- gione turistica, rinunciare durante al massimo 270 giorni all’esercizio del settore riservato ai giochi da tavolo. Art. 17 Requisiti 1 I giochi devono essere concepiti in modo da garantire uno svolgimento sicuro e trasparente. 2 I giochi in linea devono essere inoltre concepiti in modo da poter essere abbinati ad adeguate misure di protezione contro il gioco eccessivo. 3 Il Consiglio federale emana le prescrizioni tecniche necessarie affinché i requisiti di cui ai capoversi 1 e 2 siano soddisfatti. Tiene conto delle prescrizioni usuali a livello internazionale. Art. 18 Indicazioni e documentazione 1 Nella richiesta di autorizzazione la casa da gioco fornisce alla CFCG indicazioni sul rispetto dei requisiti di cui all’articolo 17. 2 La casa da gioco che intende svolgere un gioco da casinò automatizzato o in linea presenta alla CFCG un certificato di un organismo di valutazione della conformità accreditato, attestante il rispetto delle prescrizioni tecniche. 3 La casa da gioco non è tenuta a fornire le indicazioni e la documentazione di cui ai capoversi 1 e 2 se prova di averle già fornite nell’ambito di un’altra procedura. Art. 19 Sistemi di jackpot Nell’ambito dei giochi da casinò, le case da gioco possono interconnettere sistemi di jackpot all’interno della casa da gioco e tra le case da gioco. Il Consiglio federale determina le condizioni d’esercizio. Art. 20 Consultazione 1 Per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta di autorizzazione è un gioco da casinò, prima di pronunciare la sua decisione, la CFCG consulta l’Autorità intercan- tonale (art. 105). In caso di disaccordo, le due autorità procedono a uno scambio di opinioni. Se lo scambio di opinioni è infruttuoso, sottopongono il caso all’organo di coordinamento (art. 113). 2 Per le decisioni di routine la CFCG può rinunciare alla consultazione. Giochi in denaro. LF 7 935.51 Capitolo 3: Giochi di grande estensione Sezione 1: Autorizzazione d’organizzatore Art. 21 Obbligo d’autorizzazione Chi intende organizzare giochi di grande estensione necessita di un’autorizzazione d’organizzatore dell’Autorità intercantonale. Art. 22 Condizioni 1 L’autorizzazione può essere rilasciata se l’organizzatore: a. è una persona giuridica secondo il diritto svizzero; b. gode di buona reputazione; c. illustra la sua situazione economica; d. dichiara eventuali partecipazioni finanziarie o di altro tipo in altre imprese; e. dimostra la provenienza lecita dei mezzi finanziari a disposizione; f. garantisce verso l’esterno una gestione irreprensibile e indipendente degli affari; g. dispone di mezzi finanziari sufficienti e garantisce che le vincite siano ver- sate ai giocatori; h. prevede un piano di misure di sicurezza e un piano di misure sociali; e i. garantisce che le spese d’esercizio, segnatamente le spese di pubblicità e gli stipendi, siano proporzionate ai mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica. 2 Il capoverso 1 lettera i non si applica ai giochi di destrezza. Art. 23 Numero di organizzatori 1 I Cantoni stabiliscono il numero massimo di organizzatori di lotterie e scommesse sportive. 2 Possono inoltre designare nella loro legislazione le società alle quali l’Autorità intercantonale può rilasciare un’autorizzazione per l’organizzazione di lotterie e scommesse sportive, sempreché le condizioni di autorizzazione siano adempiute. Sezione 2: Autorizzazione del gioco Art. 24 Obbligo d’autorizzazione 1 Per lo svolgimento di giochi di grande estensione è necessaria un’autorizzazione dell’Autorità intercantonale. 2 Il Consiglio federale può prevedere una procedura semplificata per l’autorizza- zione di modifiche di secondaria importanza dei giochi. Servizi 8 935.51 Art. 25 Condizioni 1 L’autorizzazione per lo svolgimento di un gioco di grande estensione può essere rilasciata se: a. lo svolgimento del gioco è sicuro e trasparente; b. l’organizzatore prevede adeguate misure di protezione contro il gioco ecces- sivo; c. l’organizzatore destina l’utile netto a scopi d’utilità pubblica, salvo se il gioco di grande estensione è un gioco di destrezza. 2 Non sono ammesse scommesse sportive su eventi sportivi a cui partecipano preva- lentemente minorenni. 3 Il Consiglio federale determina in quale misura l’Autorità intercantonale può autorizzare gli organizzatori di giochi di grande estensione a collaborare con altri organizzatori di giochi di grande estensione in Svizzera e all’estero. Art. 26 Richiesta Nella richiesta di autorizzazione l’organizzatore di giochi di grande estensione fornisce indicazioni in merito: a. alla concezione e allo svolgimento dei giochi sotto il profilo tecnico, orga- nizzativo e finanziario; b. alle misure di protezione contro il gioco eccessivo e alle misure volte a garantire uno svolgimento sicuro e trasparente dei giochi. Art. 27 Consultazione 1 Per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta di autorizzazione è un gioco di grande estensione, prima di pronunciare la sua decisione, l’Autorità intercantonale consulta la CFCG. In caso di disaccordo, le due autorità procedono a uno scambio di opinioni. Se lo scambio di opinioni è infruttuoso, sottopongono il caso all’organo di coordinamento. 2 Per le decisioni di routine l’Autorità intercantonale può rinunciare alla consulta- zione. Art. 28 Diritto cantonale Nella loro legislazione, i Cantoni possono prevedere il divieto di svolgimento dei seguenti giochi di grande estensione: a. tutte le lotterie; b. tutte le scommesse sportive; c. tutti i giochi di destrezza. Giochi in denaro. LF 9 935.51 Sezione 3: Disposizioni comuni Art. 29 Durata di validità, condizioni e oneri 1 L’autorizzazione d’organizzatore e l’autorizzazione del gioco possono essere rilasciate a tempo determinato e rinnovate. 2 Possono essere vincolate a condizioni e oneri. Art. 30 Cedibilità L’autorizzazione d’organizzatore e l’autorizzazione del gioco non sono cedibili. Art. 31 Revoca, limitazione e sospensione 1 L’Autorità intercantonale revoca l’autorizzazione d’organizzatore o l’autorizza- zione del gioco, se non sono più soddisfatte le condizioni legali per il rilascio. 2 In casi poco gravi, può sospendere l’autorizzazione, limitarla o sottoporla a condi- zioni e oneri suppletivi. Capitolo 4: Giochi di piccola estensione Art. 32 Obbligo d’autorizzazione 1 Per lo svolgimento di giochi di piccola estensione è necessaria l’autorizzazione dell’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione. 2 L’autorità cantonale trasmette le proprie decisioni di autorizzazione all’Autorità intercantonale. Art. 33 Condizioni generali 1 L’autorizzazione per lo svolgimento di un gioco di piccola estensione può essere rilasciata se: a. l’organizzatore: 1. è una persona giuridica secondo il diritto svizzero, 2. gode di buona reputazione, 3. garantisce una gestione trasparente e irreprensibile degli affari e del gioco; b. il gioco di piccola estensione è concepito in modo da garantire uno svolgi- mento sicuro e trasparente e comportare un rischio esiguo di gioco ecces- sivo, criminalità e riciclaggio di denaro. 2 Se l’organizzazione o lo svolgimento di piccole lotterie o di scommesse sportive locali è affidata a terzi, questi ultimi devono perseguire scopi d’utilità pubblica. Servizi 10 935.51 Art. 34 Condizioni supplementari per le piccole lotterie 1 Le piccole lotterie devono basarsi su una ripartizione delle vincite predefinita. 2 L’utile netto deve essere destinato integralmente a scopi d’utilità pubblica. È fatta salva una destinazione secondo l’articolo 129. Le spese di svolgimento devono es- sere proporzionate ai mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica. 3 Il Consiglio federale stabilisce ulteriori condizioni per l’autorizzazione. Definisce in particolare: a. l’importo massimo delle singole poste; b. la somma totale massima delle poste; c. le probabilità minime di vincita; d. il numero annuo massimo di piccole lotterie per organizzatore. 4 Il Consiglio federale può stabilire una somma totale massima delle poste più eleva- ta per piccole lotterie destinate a finanziare singoli eventi di importanza sovraregio- nale. La partecipazione a simili piccole lotterie può eccezionalmente essere proposta anche in altri Cantoni sempreché questi vi acconsentano. 5 Per lo svolgimento di piccole lotterie secondo il capoverso 4 è necessaria l’au- torizzazione dell’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione. L’autorità cantonale trasmette la propria decisione di autorizzazione all’Autorità intercantonale per approvazione. 6 L’Autorità intercantonale approva la decisione di autorizzazione se le condizioni di cui al capoverso 4 e all’articolo 33 capoverso 1 lettera b nonché eventuali prescri- zioni intercantonali sono adempiute. 7 I Cantoni possono limitare la somma totale massima delle poste dell’insieme delle piccole lotterie svolte in un Cantone in un anno. Art. 35 Condizioni supplementari per le scommesse sportive locali 1 Le scommesse sportive locali devono essere concepite secondo il sistema del totalizzatore e possono essere proposte e svolte soltanto nel luogo in cui si svolge l’evento sportivo a cui si riferiscono. 2 L’utile netto deve essere destinato integralmente a scopi d’utilità pubblica. È fatta salva una destinazione secondo l’articolo 129. Le spese di svolgimento devono essere proporzionate ai mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica. 3 Il Consiglio federale stabilisce ulteriori condizioni per l’autorizzazione. Definisce in particolare: a. l’importo massimo delle singole poste; b. la somma totale massima delle poste; c. le probabilità minime di vincita; d. il numero annuo massimo di scommesse sportive per organizzatore e per luogo. Giochi in denaro. LF 11 935.51 Art. 36 Condizioni supplementari per i piccoli tornei di poker 1 Il rilascio dell’autorizzazione per un piccolo torneo di poker è subordinato alle seguenti condizioni supplementari: a. il numero di giocatori è limitato e i giocatori si affrontano tra di loro; b. la posta di partenza è modesta e proporzionata alla durata del torneo; c. la somma delle vincite corrisponde alla somma delle poste di partenza; d. il gioco si svolge in un luogo accessibile al pubblico; e. le regole del gioco e le informazioni sulla protezione dei giocatori contro il gioco eccessivo sono messe a disposizione dei giocatori. 2 Ai giocatori può essere chiesto il versamento di una tassa d’iscrizione. 3 Il Consiglio federale stabilisce ulteriori condizioni per l’autorizzazione. Definisce in particolare: a. la posta di partenza massima; b. la somma totale massima delle poste di partenza; c. il numero massimo di tornei per giorno e luogo; d. il numero minimo di partecipanti; e. la durata minima dei tornei. Art. 37 Richiesta 1 Nella richiesta di autorizzazione l’organizzatore fornisce all’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione, per ogni gioco di piccola estensione, indicazioni in merito alla concezione e allo svolgimento del gioco sotto il profilo tecnico, organizzativo e finanziario. 2 La richiesta può concernere più giochi di piccola estensione dello stesso tipo. Questi devono svolgersi nello stesso luogo e nell’arco di un periodo non superiore a sei mesi. Art. 38 Presentazione di un rapporto e dei conti 1 Entro tre mesi dalla conclusione del gioco, gli organizzatori di piccole lotterie e di scommesse sportive locali presentano un rapporto all’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione. Il rapporto contiene: a. il conteggio del gioco; b. indicazioni sull’andamento del gioco; c. indicazioni sull’utilizzo dei proventi. 2 A chi organizza almeno 24 piccoli tornei di poker all’anno si applicano le regole sulla presentazione dei conti e sulla revisione di cui agli articoli 48 e 49 capoversi 3 e 4. Agli altri organizzatori di piccoli tornei di poker si applica il capoverso 1 let- tere a e b. Servizi 12 935.51 Art. 39 Durata di validità, modifica, cedibilità e revoca Gli articoli 29–31 si applicano per analogia alla durata di validità, alla modifica, alla cedibilità e alla revoca dell’autorizzazione. Art. 40 Vigilanza 1 L’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione sorveglia il rispetto delle disposi- zioni legali concernenti i giochi di piccola estensione. 2 A tal fine può in particolare: a. esigere dagli organizzatori le informazioni e la documentazione necessarie ed eseguire controlli; b. disporre provvedimenti cautelari per la durata dell’indagine; c. disporre, in caso di violazione della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità. Art. 41 Diritto cantonale 1 Rispetto a quanto previsto dal presente capitolo, i Cantoni possono prevedere ulteriori disposizioni in materia di giochi di piccola estensione o vietarne alcuni. 2 Gli articoli 32, 33, 34 capoversi 3–7, nonché 37–40 non si applicano alle piccole lotterie organizzate in occasione di trattenimenti ricreativi, sempreché i premi consi- stano esclusivamente in premi in natura, tanto l’emissione e il sorteggio dei biglietti quanto la distribuzione dei premi siano in diretta correlazione con il trattenimento stesso e la somma massima di tutte le poste sia modesta. 3 Il Consiglio federale determina la somma massima. Capitolo 5: Esercizio dei giochi da casinò e dei giochi di grande estensione Sezione 1: Disposizioni comuni Art. 42 Piano di misure di sicurezza 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione approntano un piano di misure di sicurezza. In tale piano prevedono misure volte a garantire l’esercizio sicuro e trasparente dei giochi e a combattere la criminalità e il riciclag- gio di denaro, tenendo conto dei potenziali rischi e delle caratteristiche del canale di distribuzione delle diverse offerte di gioco. 2 Il piano di misure di sicurezza garantisce in particolare che: a. le strutture organizzative e i processi alla base dell’esercizio della casa da gioco nonché le corrispondenti responsabilità siano documentati; b. sia utilizzato un sistema di controllo che verifichi e documenti le transazioni concernenti le poste e il pagamento delle vincite; Giochi in denaro. LF 13 935.51 c. i processi di determinazione delle vincite funzionino correttamente; d. l’accesso ai giochi sia vietato alle persone non autorizzate; e e. l’esercizio dei giochi sia concepito in modo tale da impedire atti illeciti. 3 Il Consiglio federale precisa i requisiti del piano di misure di sicurezza. Art. 43 Obbligo di comunicazione Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione comunicano alla autorità d’esecuzione competente qualsiasi evento importante che potrebbe pregiu- dicare la sicurezza e la trasparenza dell’esercizio dei giochi. Art. 44 Informazione dei giocatori Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione mettono a dispo- sizione dei giocatori le informazioni necessarie per partecipare ai giochi. Art. 45 Poste e vincite dei giocatori non ammessi 1 I giocatori al di sotto dell’età minima richiesta e i giocatori esclusi dal gioco o soggetti a un divieto di gioco non hanno diritto al rimborso delle poste né al versa- mento delle vincite. 2 Le eventuali vincite dei giocatori di cui al capoverso 1 sono destinate integral- mente: a. all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’in- validità, se si tratta di vincite realizzate nelle case da gioco; b. a scopi d’utilità pubblica, se si tratta di vincite realizzate con i giochi di grande estensione. Art. 46 Contratti con terzi 1 I contratti tra le case da gioco e terzi e quelli tra organizzatori di giochi di grande estensione e terzi non possono prevedere prestazioni legate alla cifra d’affari o al prodotto dei giochi. 2 Possono essere conclusi contratti legati alla cifra d’affari o al prodotto dei giochi con i fornitori di giochi in linea, purché la remunerazione sia adeguata. 3 Possono essere conclusi contratti legati alla cifra d’affari o al prodotto dei giochi con i distributori di giochi di grande estensione, purché la remunerazione sia ade- guata. Art. 47 Rapporti 1 Ogni anno le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione pre- sentano una relazione sulla gestione all’autorità d’esecuzione competente. 2 Ogni anno riferiscono inoltre all’autorità d’esecuzione competente sull’attuazione del piano di misure di sicurezza. Servizi 14 935.51 Art. 48 Presentazione dei conti 1 Alla presentazione dei conti delle case da gioco e degli organizzatori di giochi di grande estensione si applicano, oltre alle disposizioni della presente legge, le dispo- sizioni del titolo trentesimosecondo del Codice delle obbligazioni (CO)5. 2 Se le particolarità del settore dei giochi in denaro lo esigono, il Consiglio federale può prevedere l’applicazione di una norma contabile riconosciuta secondo l’arti- colo 962a CO e derogare alle disposizioni del CO sulla contabilità e la presentazione dei conti. Art. 49 Ufficio di revisione 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione sottopongono i loro conti annuali alla verifica di un ufficio di revisione indipendente. 2 All’ufficio di revisione e alla revisione dei conti annuali si applicano le disposizio- ni del diritto della società anonima. 3 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione sottopongono i loro conti annuali a revisione ordinaria. 4 Se non sono superati i valori soglia di cui all’articolo 727 CO6, gli organizzatori di giochi di grande estensione che svolgono soltanto giochi di destrezza possono sotto- porre i loro conti annuali a revisione limitata. Non possono rinunciare alla revisione dei loro conti annuali. 5 L’ufficio di revisione trasmette la relazione di revisione all’autorità d’esecuzione. Art. 50 Avvisi obbligatori Se, procedendo alla revisione, accerta violazioni della legge o altre irregolarità, l’ufficio di revisione informa immediatamente l’autorità d’esecuzione competente. Art. 51 Trattamento dei dati Per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo e per lottare contro la criminalità e il riciclaggio di denaro, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande esten- sione possono trattare dati personali, inclusi quelli degni di particolare protezione. Sezione 2: Esercizio dei giochi da casinò Art. 52 Divieto di gioco 1 Sottostanno al divieto di gioco nelle case da gioco: a. i membri della CFCG e gli impiegati del suo segretariato; b. gli impiegati delle case da gioco che partecipano all’esercizio dei giochi; 5 RS 220 6 RS 220 Giochi in denaro. LF 15 935.51 c. i membri del consiglio d’amministrazione e della direzione di imprese che producono o commercializzano installazioni di gioco; d. i membri del consiglio d’amministrazione delle case da gioco; e. i minorenni; f. le persone escluse dal gioco. 2 Sottostanno al divieto di gioco nella casa da gioco con la quale sono in relazione: a. gli impiegati della casa da gioco e delle sue aziende accessorie che non par- tecipano all’esercizio dei giochi; b. gli azionisti che detengono più del 5 per cento del capitale azionario o dei voti; c. gli impiegati dell’ufficio di revisione incaricati della revisione dei conti della casa da gioco. Art. 53 Limitazione della partecipazione 1 La casa da gioco può: a. negare a chiunque l’accesso e la partecipazione ai giochi, senza indicarne i motivi; b. esigere un prezzo d’entrata; c. fissare un codice d’abbigliamento. 2 Il capoverso 1 lettere b e c non si applica ai giochi in linea. Art. 54 Identificazione dei giocatori Prima dell’inizio del gioco, i giocatori vanno identificati. Art. 55 Contrassegni Ai tavoli è permesso giocare soltanto con gettoni o fiches della casa da gioco inte- ressata. Art. 56 Prodotto illecito dei giochi Il prodotto dei giochi ottenuto illecitamente è destinato all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità. Art. 57 Mance e liberalità di altra natura 1 Le mance destinate agli impiegati che partecipano all’esercizio dei giochi sono consegnate alla casa da gioco. Quest’ultima le amministra in via separata e informa in modo trasparente gli impiegati e i giocatori sulla chiave di ripartizione. 2 È vietato versare liberalità di altra natura agli impiegati che partecipano all’eser- cizio dei giochi. Servizi 16 935.51 Art. 58 Autorizzazioni 1 Il Consiglio federale può prevedere autorizzazioni speciali, segnatamente per: a. i fornitori di apparecchi da gioco; b. l’equipaggiamento tecnico. 2 Il Consiglio federale disciplina le condizioni di autorizzazione e la procedura. Art. 59 Delega della videosorveglianza 1 La CFCG può autorizzare le case da gioco titolari di una concessione B la cui regione di ubicazione dipende economicamente da un turismo marcatamente stagio- nale e che, malgrado una sana gestione aziendale, non realizzano una redditività adeguata, a delegare la gestione del sistema di videosorveglianza ad un’altra casa da gioco svizzera. 2 Anche nel caso in cui deleghi la videosorveglianza, la casa da gioco è interamente responsabile dell’esercizio sicuro e trasparente dei giochi. Sezione 3: Esercizio dei giochi di grande estensione Art. 60 Estrazioni delle lotterie 1 L’organizzatore documenta in modo adeguato le estrazioni automatizzate delle lotterie. 2 Le estrazioni manuali delle lotterie sono sorvegliate da un pubblico ufficiale o da una persona autorizzata a redigere un atto pubblico e documentate per mezzo di un verbale dell’estrazione. Art. 61 Offerta di giochi di grande estensione 1 I giochi di grande estensione possono essere proposti a scopo commerciale soltanto dal titolare di un’autorizzazione d’organizzatore o da terzi da esso incaricati. È vietata l’organizzazione a scopo commerciale da parte di terzi di comunità di gioco per la partecipazione a giochi di grande estensione. 2 I giochi di grande estensione possono essere proposti soltanto in luoghi accessibili al pubblico non principalmente destinati allo svolgimento di giochi in denaro. Que- sta regola non si applica: a. alle sale da gioco destinate allo svolgimento di giochi di destrezza automa- tizzati; b. alle case da gioco nei cui locali si svolgono giochi di destrezza o che pro- pongono scommesse sportive e lotterie di terzi. Giochi in denaro. LF 17 935.51 Art. 62 Offerta di giochi di grande estensione nelle case da gioco 1 Previa autorizzazione della CFCG, le case da gioco possono svolgere giochi di destrezza e proporre la partecipazione a scommesse sportive e lotterie di terzi. 2 L’autorizzazione è rilasciata se la casa da gioco dimostra di essere titolare delle necessarie autorizzazioni di cui al capitolo 3 e se garantisce che: a. i giochi di grande estensione che svolge o propone nel settore riservato ai giochi si tengono in zone separate da quelle in cui ha luogo l’esercizio dei giochi da casinò; b. i giochi di grande estensione sono contrassegnati come tali; c. i flussi finanziari sono contabilizzati separatamente; e d. l’offerta di giochi di grande estensione è d’importanza secondaria rispetto a quella di giochi da casinò. 3 L’organizzatore di giochi di grande estensione adotta le misure previste dalla legge per garantire lo svolgimento sicuro e trasparente dei giochi, la lotta contro il rici- claggio di denaro e la protezione dei giocatori contro il gioco eccessivo. Se i giochi si svolgono all’interno del settore riservato ai giochi, la casa da gioco attua altresì le misure di cui agli articoli 78 e 80. 4 L’organizzatore di giochi di grande estensione fornisce alla casa da gioco tutte le informazioni necessarie all’attuazione delle misure di cui agli articoli 78 e 80. 5 I capoversi 1–4 si applicano per analogia all’offerta da parte delle case da gioco di giochi di grande estensione in linea. Art. 63 Contratti con organizzazioni sportive o con sportivi 1 Un organizzatore di giochi di grande estensione non può detenere interessi econo- mici nelle organizzazioni sportive che partecipano a competizioni sportive se su di esse propone scommesse sportive. 2 Non può concludere contratti di sponsorizzazione o altri contratti di collaborazione con sportivi o con organizzazioni sportive che partecipano a competizioni sportive se su di esse propone scommesse sportive. Art. 64 Segnalazione in caso di sospetta manipolazione di competizioni sportive 1 Se sospettano la manipolazione di una competizione sportiva sulla quale propon- gono scommesse, gli organizzatori di scommesse sportive lo segnalano senza indu- gio all’Autorità intercantonale. 2 Se sospettano la manipolazione di una competizione sportiva che si svolge in Svizzera o sulla quale sono proposte scommesse in Svizzera, le organizzazioni con sede in Svizzera che partecipano a tale competizione oppure che la organizzano, ne curano lo svolgimento o la sorvegliano, lo segnalano senza indugio all’Autorità intercantonale. Servizi 18 935.51 3 In quanto sia necessario per prevenire e perseguire la manipolazione di una compe- tizione sportiva, gli organizzatori di scommesse sportive e le organizzazioni di cui al capoverso 2 forniscono informazioni, inclusi dati personali degni di particolare protezione, all’Autorità intercantonale nonché alle competenti autorità della Confe- derazione, dei Cantoni e dei Comuni. Art. 65 Collaborazione con le autorità 1 Per lottare contro la manipolazione di competizioni sportive e perseguirla, l’Auto- rità intercantonale collabora con gli organizzatori di scommesse sportive, le organiz- zazioni di cui all’articolo 64 capoverso 2 e le corrispondenti organizzazioni con sede all’estero. 2 Se vi sono fondati motivi di sospettare la manipolazione di una competizione sportiva, l’Autorità intercantonale può segnatamente trasmettere dati agli organizza- tori e alle organizzazioni, inclusi dati personali degni di particolare protezione su procedimenti penali o amministrativi e profili della personalità degli scommettitori. Se il sospetto si rivela infondato, i dati sono cancellati senza indugio. 3 Il Consiglio federale disciplina l’oggetto e le modalità della trasmissione dei dati a dette organizzazioni. Art. 66 Limitazione della partecipazione Gli organizzatori di giochi di grande estensione possono negare a chiunque di parte- cipare ai giochi, senza indicarne i motivi. Sezione 4: Lotta contro il riciclaggio di denaro Art. 67 Applicazione della legge sul riciclaggio di denaro 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione sottostanno alla legge del 10 ottobre 19977 sul riciclaggio di denaro (LRD). 2 La portata degli obblighi di diligenza nell’ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro è determinata in funzione dei rischi e delle caratteristiche dei giochi nonché del canale di distribuzione. 3 Per un gioco di grande estensione non in linea, l’organizzatore deve adempiere gli obblighi di diligenza di cui agli articoli 3–7 LRD soltanto se è versata una vincita di importo rilevante. 4 Il DFGP stabilisce gli importi da ritenersi rilevanti nel settore dei giochi di grande estensione e, se necessario, li adegua. Tiene conto dei pericoli insiti nei giochi in questione. 7 RS 955.0 Giochi in denaro. LF 19 935.51 Art. 68 Obblighi di diligenza particolari per i giochi in linea 1 Per i giochi in linea, l’identificazione della controparte in occasione dell’avvio della relazione d’affari può avvenire sulla base di un’autocertificazione. 2 La controparte deve essere identificata conformemente all’articolo 3 capoverso 1 LRD8, se le poste mensili oppure le vincite singole o mensili sono di importo rile- vante. 3 La CFCG stabilisce gli importi da ritenersi rilevanti nel settore dei giochi da casinò e, se necessario, li adegua. 4 Il DFGP stabilisce gli importi da ritenersi rilevanti nel settore dei giochi di grande estensione e, se necessario, li adegua. Art. 69 Assegni e depositi 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione non possono accettare o emettere assegni al portatore. 2 Possono accettare assegni emessi a loro nome. Al momento dell’accettazione, ac- certano l’identità della persona che ha emesso l’assegno e registrano l’operazione. 3 Possono conservare le vincite sotto forma di deposito a disposizione dei giocatori. È vietato corrispondere interessi su tali depositi. 4 Nel settore dei giochi in linea, la tenuta di un conto giocatore personale è ammessa. Non sono corrisposti interessi su tali conti. Il Consiglio federale può stabilire un importo massimo per il conto giocatore. Art. 70 Attestazione delle vincite La casa da gioco non rilascia ai giocatori attestazioni delle loro vincite. Capitolo 6: Protezione contro il gioco eccessivo Sezione 1: Misure di spettanza di tutti gli organizzatori di giochi in denaro Art. 71 Principio Gli organizzatori di giochi in denaro sono tenuti ad adottare misure appropriate per proteggere i giocatori dalla dipendenza dal gioco e dalla giocata di poste sproporzio- nate rispetto al loro reddito e alla loro sostanza (gioco eccessivo). Art. 72 Protezione dei minorenni 1 I minorenni vanno protetti in modo particolare. Non sono ammessi ai giochi da casinò e ai giochi di grande estensione in linea. 8 RS 955.0 Servizi 20 935.51 2 Per gli altri giochi di grande estensione, l’autorità intercantonale determina, a seconda del pericolo potenziale dei giochi, l’età minima per parteciparvi. Questa non può essere inferiore ai 16 anni. 3 L’accesso alle lotterie automatizzate deve essere controllato per garantire che soltanto i giocatori che hanno l’età minima possano giocare. Art. 73 Misure di protezione specifiche ai giochi 1 Le misure che adottano gli organizzatori di giochi in denaro per proteggere i gioca- tori dal gioco eccessivo devono essere adeguate al pericolo potenziale del gioco in denaro interessato. 2 I requisiti che deve soddisfare una misura sono tanto più elevati quanto più grande è il pericolo potenziale di un gioco in denaro. Nel valutare il pericolo potenziale e nello stabilire la misura, va tenuto conto in particolare delle caratteristiche del gioco e del canale di distribuzione. 3 L’autorità competente autorizza un gioco in denaro soltanto se le misure di prote- zione sono sufficienti. Art. 74 Pubblicità 1 Gli organizzatori di giochi in denaro devono astenersi dal fare pubblicità importuna o ingannevole. 2 La pubblicità non può essere destinata a minorenni o a persone escluse dal gioco. 3 È vietata la pubblicità di giochi in denaro non autorizzati in Svizzera. Art. 75 Prestiti, anticipi e giochi gratuiti 1 Gli organizzatori di giochi in denaro non sono autorizzati a concedere prestiti o anticipi ai giocatori. 2 Per l’offerta di giochi gratuiti e di crediti di gioco gratuiti è necessaria l’autorizza- zione dell'autorità d’esecuzione competente. Sezione 2: Ulteriori misure di spettanza delle case da gioco e degli organizzatori di giochi di grande estensione Art. 76 Piano di misure sociali 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione approntano un piano di misure sociali. Tenendo conto del pericolo potenziale e delle caratteristiche del canale di distribuzione delle singole offerte di gioco, vi prevedono misure volte a proteggere i giocatori, concernenti in particolare: a. l’informazione dei giocatori; b. l’individuazione precoce dei giocatori a rischio; Giochi in denaro. LF 21 935.51 c. l’autocontrollo dei giocatori, la limitazione del gioco e la moderazione nel gioco; d. l’adozione e l’applicazione dell’esclusione dal gioco; e. la formazione e la formazione continua periodica del personale a cui è affi- data l’esecuzione del piano di misure sociali; f. il rilevamento di dati necessari per valutare l’efficacia delle misure adottate. 2 Per elaborare, attuare e valutare le misure, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione possono collaborare in particolare con: a. le autorità d’esecuzione competenti; b. altre case da gioco o altri organizzatori di giochi di grande estensione; c. ricercatori; d. centri di prevenzione della dipendenza; e. istituti terapeutici; f. servizi sociali. Art. 77 Informazione 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione mettono a disposizione in forma facilmente accessibile e comprensibile: a. informazioni sui rischi del gioco; b. questionari di autovalutazione del comportamento di gioco; c. informazioni sulle possibilità di autocontrollo dei giocatori, di limitazione del gioco e di esclusione dal gioco; d. informazioni su offerte d’aiuto e di trattamento per le persone dipendenti, indebitate o a rischio di dipendenza e per le persone a loro vicine, inclusi gli indirizzi di consultori e di gruppi di auto aiuto. 2 In quanto il pericolo potenziale e le caratteristiche del canale di distribuzione di un determinato gioco lo rendano opportuno, le case da gioco e gli organizzatori di gio- chi di grande estensione informano i giocatori sul loro comportamento di gioco. Art. 78 Individuazione precoce 1 In quanto il pericolo potenziale e le caratteristiche del canale di distribuzione di un determinato gioco lo rendano opportuno, le case da gioco e gli organizzatori di gio- chi di grande estensione stabiliscono criteri di individuazione precoce dei giocatori a rischio e adottano le misure appropriate. 2 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione documentano le proprie osservazioni e le misure adottate. Servizi 22 935.51 Art. 79 Autocontrollo e limitazione del gioco In quanto il pericolo potenziale e le caratteristiche del canale di distribuzione di un determinato gioco lo rendano opportuno, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione mettono a disposizione dei giocatori strumenti che con- sentano loro di controllare e limitare il proprio comportamento di gioco, in partico- lare di controllare e limitare la durata e la frequenza di gioco come pure le perdite nette. Art. 80 Esclusione dal gioco 1 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione in linea esclu- dono dal gioco le persone di cui sanno o devono presumere, in base alle proprie constatazioni o a informazioni di terzi, che: a. sono oberate di debiti o non sono in grado di far fronte ai loro obblighi finanziari; oppure b. puntano poste sproporzionate rispetto al loro reddito e alla loro sostanza. 2 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione in linea esclu- dono altresì dal gioco le persone di cui sanno o devono presumere, in base alla comunicazione di un servizio specializzato o di un’autorità incaricata dei servizi sociali, che sono dipendenti dal gioco. 3 Nell’ambito delle autorizzazioni dei giochi, l’Autorità intercantonale può estendere l’esclusione ad altri giochi di grande estensione. Può garantire l’esclusione da detti giochi fissando un valore soglia e bloccando il pagamento delle vincite superiori a tale soglia. 4 L’esclusione dal gioco si applica ai giochi da casinò, ai giochi di grande estensione in linea e ai giochi di grande estensione ai quali l’Autorità intercantonale ha esteso l’esclusione conformemente al capoverso 3. 5 I giocatori stessi possono chiedere a una casa da gioco o a un organizzatore di giochi di grande estensione che pronuncia esclusioni di essere esclusi dai giochi. 6 L’esclusione dal gioco è comunicata e motivata per scritto all’interessato. Art. 81 Revoca dell’esclusione dal gioco 1 L’esclusione dal gioco è revocata su richiesta dell’interessato se viene meno il motivo che l’ha determinata. 2 La richiesta va presentata alla casa da gioco o all’organizzatore di giochi di grande estensione che ha pronunciato l’esclusione dal gioco. 3 Alla procedura di revoca partecipa uno specialista o un servizio specializzato riconosciuto a livello cantonale. Giochi in denaro. LF 23 935.51 Art. 82 Registro 1 Ai fini dell’esecuzione dell’esclusione dal gioco, le case da gioco e gli organizzato- ri di giochi di grande estensione che pronunciano esclusioni tengono un registro delle persone escluse e si comunicano reciprocamente i dati. 2 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione che pronunciano esclusioni possono tenere un registro comune. Hanno accesso al registro comune le case da gioco e gli organizzatori che concorrono alla sua tenuta. 3 Iscrivono nel registro indicazioni sull’identità della persona esclusa dal gioco non- ché sul tipo di esclusione e sui motivi della stessa. Art. 83 Formazione e formazione continua Le persone responsabili del piano di misure sociali e il personale delle case da gioco e degli organizzatori di giochi di grande estensione incaricati dell’esercizio o della sorveglianza dei giochi seguono una formazione di base nonché corsi di formazione continua e di approfondimento annuali. Art. 84 Rapporto Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione presentano alla autorità d’esecuzione competente un rapporto annuale sull’efficacia delle misure adottate per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo. Sezione 3: Misure di spettanza dei Cantoni Art. 85 1 I Cantoni sono tenuti ad adottare misure per prevenire il gioco eccessivo e a offrire possibilità di consulenza e di cura alle persone a rischio di dipendenza o dipendenti dal gioco e alle persone loro vicine. 2 Possono coordinare le loro misure per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo con le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione. Capitolo 7: Limitazione dell’accesso alle offerte di gioco in linea non autorizzate in Svizzera Art. 86 Blocco dell’accesso alle offerte di gioco non autorizzate 1 L’accesso ai giochi in denaro in linea è bloccato se le offerte di gioco non sono autorizzate in Svizzera. 2 Il blocco dell’accesso è disposto soltanto per le offerte di gioco accessibili in Svizzera e i cui organizzatori hanno sede o domicilio all’estero oppure li occultano. Servizi 24 935.51 3 La CFCG e l’Autorità intercantonale tengono e aggiornano ciascuna un elenco delle offerte di gioco bloccate rientranti nella rispettiva sfera di competenza. 4 I fornitori di servizi di telecomunicazione bloccano l’accesso alle offerte di gioco figuranti in uno degli elenchi delle offerte di gioco bloccate. 5 La CFCG e l’Autorità intercantonale possono concedere a un utente l’accesso alle offerte di gioco bloccate, a scopo di sorveglianza o ricerca. Art. 87 Notificazione e procedura d’opposizione 1 La CFCG e l’Autorità intercantonale pubblicano contemporaneamente i loro elen- chi delle offerte di gioco bloccate e gli aggiornamenti degli stessi mediante un rimando nel Foglio federale. Tale pubblicazione vale come notificazione della de- cisione di bloccare l’offerta. 2 Gli organizzatori possono impugnare la decisione entro 30 giorni dalla pubblica- zione mediante opposizione scritta dinanzi all’autorità che ha emanato la decisione. L’opposizione può essere fatta segnatamente se l’organizzatore ha eliminato l’offerta in questione o ne ha impedito l’accesso in Svizzera con mezzi tecnici ade- guati. 3 Se l’opposizione è fatta validamente, l’autorità competente riesamina la sua deci- sione. Non è vincolata alle conclusioni presentate. Art. 88 Comunicazione degli elenchi delle offerte di gioco bloccate 1 La CFCG e l’Autorità intercantonale pubblicano sul proprio sito Internet i rispettivi elenchi delle offerte bloccate e aggiungono un rimando al sito Internet dell’altra autorità. 2 Mediante una procedura semplice e sicura, la CFCG e l’Autorità intercantonale comunicano gli elenchi ai fornitori di servizi di telecomunicazione registrati ai sensi dell’articolo 4 della legge del 30 aprile 19979 sulle telecomunicazioni.10 3 Entro 30 giorni dalla comunicazione di cui al capoverso 2, i fornitori di servizi di telecomunicazione possono fare opposizione scritta contro la decisione dinanzi al- l’autorità che l’ha emanata, se ritengono che la misura necessaria per bloccare l’ac- cesso alle offerte sia sproporzionata sotto il profilo tecnico o operativo. Art. 89 Informazione degli utenti 1 La CFCG e l’Autorità intercantonale gestiscono in comune un dispositivo volto a informare gli utenti del blocco di un’offerta in linea. 2 Nella misura in cui sia tecnicamente possibile, i fornitori di servizi di telecomuni- cazione rinviano gli utenti che intendono accedere a un’offerta di gioco bloccata al dispositivo informativo. 9 RS 784.10 10 Nuovo testo giusta l’all. n. 7 della LF del 22 mar. 2019, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6159; FF 2017 5599). Giochi in denaro. LF 25 935.51 Art. 90 Stralcio dall’elenco delle offerte bloccate Se le condizioni del blocco non sono più soddisfatte, l’autorità competente stralcia l’offerta in questione, d’ufficio o su richiesta, dall’elenco delle offerte bloccate. Art. 91 Esclusione della responsabilità 1 Non può essere reso responsabile né civilmente né penalmente dell’accesso ai giochi che figurano nell’elenco delle offerte bloccate il fornitore di servizi di tele- comunicazione che: a. non dispone la trasmissione delle offerte; b. non sceglie il destinatario delle offerte; e c. non modifica le offerte. 2 Il fornitore di servizi di telecomunicazione che, per adempiere i suoi obblighi secondo gli articoli 86 capoverso 4 e 89 capoverso 2, attua misure o decisioni secon- do il presente capitolo, non può essere reso responsabile né civilmente né penalmen- te della: a. elusione delle misure di blocco da parte di terzi; b. violazione del segreto delle telecomunicazioni o del segreto d’affari; c. violazione di obblighi contrattuali o extracontrattuali. Art. 92 Costi e sospensione temporanea 1 L’autorità che ha disposto il blocco indennizza integralmente i fornitori di servizi di telecomunicazione per le installazioni necessarie a mettere in atto il blocco e per il loro esercizio. Il Consiglio federale disciplina i dettagli. 2 Previa informazione dell’autorità d’esecuzione, i fornitori di servizi di telecomuni- cazione possono temporaneamente esimersi dal mettere in atto il blocco se questo ha effetti negativi sulla qualità della rete. Art. 93 Effetto sospensivo Né il ricorso né l’opposizione contro una misura disposta conformemente al presente capitolo hanno effetto sospensivo. Sono fatti salvi il ricorso o l’opposizione di un fornitore di servizi di telecomunicazione secondo l’articolo 88 capoverso 3. Capitolo 8: Autorità Sezione 1: Commissione federale delle case da gioco Art. 94 Composizione 1 La CFCG si compone di almeno cinque e al massimo sette membri. 2 Il Consiglio federale nomina i membri della CFCG e ne designa il presidente. Nomina almeno un membro su proposta dei Cantoni. Servizi 26 935.51 3 I membri sono periti indipendenti. Non possono essere membri del consiglio di amministrazione né impiegati di un’impresa attiva nel settore dei giochi in denaro, di un’impresa di fabbricazione o commercio del ramo dei giochi o di società ad esse legate. 4 Almeno un membro dispone di conoscenze specifiche nel campo della prevenzione delle dipendenze. Art. 95 Organizzazione 1 La CFCG emana un regolamento interno. Vi disciplina in particolare i dettagli della sua organizzazione e le competenze del presidente. 2 Il regolamento sottostà all’approvazione del Consiglio federale. 3 La CFCG dispone di un segretariato permanente. Art. 96 Indipendenza 1 La CFCG esercita la sua attività in modo indipendente. Sotto il profilo amministra- tivo è aggregata al DFGP. 2 I membri della CFCG e i collaboratori del suo segretariato possono esercitare un’altra attività se ciò non pregiudica l’indipendenza della CFCG. Art. 97 Compiti 1 Oltre agli altri compiti che le conferisce la presente legge, la CFCG: a. sorveglia il rispetto delle disposizioni legali concernenti le case da gioco; in particolare sorveglia: 1. gli organi dirigenti e l’esercizio dei giochi delle case da gioco, 2. il rispetto degli obblighi nel campo della prevenzione del riciclaggio di denaro, 3. l’attuazione del piano di misure di sicurezza e del piano di misure sociali; b. provvede alla tassazione come pure alla riscossione della tassa sulle case da gioco; c. lotta contro i giochi in denaro illegali; d. collabora con le autorità di vigilanza nazionali ed estere; e. redige e pubblica ogni anno un rapporto d’attività all’attenzione del Consi- glio federale; il rapporto comprende anche informazioni sui conti annuali, sui bilanci e sui rapporti delle case da gioco. 2 Nell’adempimento dei propri compiti, la CFCG tiene debitamente conto dell’esi- genza di proteggere i giocatori dal gioco eccessivo. Giochi in denaro. LF 27 935.51 Art. 98 Facoltà Per adempiere i propri compiti, la CFCG può segnatamente: a. esigere le informazioni e i documenti necessari dalle case da gioco e dalle imprese di fabbricazione o commercio di installazioni di gioco che riforni- scono le case da gioco; b. procedere a controlli presso le case da gioco; c. esigere le informazioni e i documenti necessari dagli uffici di revisione delle case da gioco; d. far capo a periti; e. assegnare incarichi speciali all’ufficio di revisione; f. attivare collegamenti in linea per il monitoraggio degli impianti informatici delle case da gioco; g. disporre, per la durata dell’indagine, provvedimenti cautelari e in particolare sospendere la concessione; h. disporre, in caso di violazione della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità; i. intervenire nell’esercizio di una casa da gioco, se la situazione lo esige; j. in caso di inosservanza, nonostante diffida, di una sua decisione esecutiva: 1. eseguire d’ufficio, a spese della casa da gioco, la misura disposta, 2. rendere pubblico che la casa da gioco si è opposta alla decisione esecu- tiva; k. impugnare dinanzi alla competente autorità giudiziaria cantonale o intercan- tonale, e in seguito dinanzi al Tribunale federale, le decisioni dell’Autorità intercantonale di cui all’articolo 24; l. impugnare dinanzi al Tribunale federale le decisioni del Tribunale ammini- strativo federale in applicazione della presente legge e delle sue disposizioni d’esecuzione. Art. 99 Emolumenti e tassa di vigilanza 1 La CFCG riscuote emolumenti a copertura dei costi delle sue decisioni e dei suoi servizi. Può esigere anticipi. 2 La CFCG riscuote ogni anno una tassa di vigilanza presso le case da gioco a coper- tura dei costi di vigilanza non coperti dagli emolumenti. Il DFGP decide l’importo della tassa. 3 L’importo della tassa di vigilanza è fissato in funzione dei costi della vigilanza sulle case da gioco; l’importo della tassa di vigilanza dovuto da ogni casa da gioco è calcolato in funzione del prodotto lordo dei giochi realizzato l’anno precedente nel settore considerato. 4 Il Consiglio federale disciplina i dettagli, in particolare: Servizi 28 935.51 a. i costi di vigilanza computabili; b. la ripartizione di tali costi tra le case da gioco con un’estensione della con- cessione e quelle senza estensione; c. il periodo di calcolo della tassa. Art. 100 Sanzioni amministrative 1 Il concessionario che viola le disposizioni di legge, la concessione o una decisione passata in giudicato è tenuto a pagare un importo pari al massimo al 15 per cento del prodotto lordo dei giochi dell’ultimo anno d’esercizio. 2 Le violazioni sono istruite dal segretariato e giudicate dalla CFCG. Art. 101 Trattamento dei dati 1 Per adempiere i propri compiti legali, la CFCG può trattare dati personali, inclusi dati degni di particolare protezione relativi allo stato di salute, a misure di aiuto sociale, a perseguimenti e a sanzioni amministrative o penali, nonché profili della personalità. 2 Il Consiglio federale disciplina i dettagli del trattamento dei dati, in particolare: a. le categorie di persone oggetto della raccolta di dati e, per ognuna di queste categorie, le categorie di dati personali che possono essere trattati; b. l’elenco dei dati degni di particolare protezione; c. le autorizzazioni d’accesso; d. la durata di conservazione e la distruzione dei dati; e. la sicurezza dei dati. Art. 102 Assistenza amministrativa e giudiziaria in Svizzera 1 La CFCG e le autorità amministrative della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza e, su richiesta, si scambiano informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, nella misura in cui necessario per l’adempimento dei rispettivi compiti legali. 2 La CFCG e le autorità di perseguimento penale della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza giudiziaria e amministrativa. Se necessa- rio e possibile, coordinano le proprie indagini. 3 Se ha notizia di crimini o delitti secondo il Codice penale (CP)11, la CFCG informa le competenti autorità di perseguimento penale. 4 Se ha notizia di violazioni della presente legge il cui perseguimento non è di sua competenza, la CFCG informa le competenti autorità di perseguimento penale e l’Autorità intercantonale. 11 RS 311.0 Giochi in denaro. LF 29 935.51 Art. 103 Assistenza amministrativa internazionale 1 La CFCG può chiedere alle competenti autorità estere le informazioni necessarie per l’adempimento dei propri compiti legali, inclusi dati degni di particolare prote- zione. 2 Può trasmettere alle autorità estere competenti in materia di giochi in denaro informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: a. l’autorità estera utilizza le informazioni esclusivamente in un procedimento amministrativo concernente i giochi in denaro; b. l’autorità estera è vincolata al segreto d’ufficio; c. l’autorità estera non trasmette le informazioni a terzi o le trasmette soltanto previo consenso della CFCG; d. le informazioni sono necessarie per l’esecuzione della legislazione sui giochi in denaro e non contengono segreti di fabbricazione o d’affari. 3 La CFCG può astenersi dal collaborare se non è garantita la reciprocità. Art. 104 Compiti del segretariato 1 Il segretariato esegue la vigilanza diretta sulle case da gioco e procede alla tassa- zione delle case da gioco. 2 Prepara gli affari della CFCG, le sottopone proposte ed esegue le sue decisioni. 3 Tratta direttamente con le case da gioco, le autorità e i terzi ed emana autonoma- mente decisioni, in quanto lo preveda il regolamento interno. 4 Se la situazione lo richiede, può intervenire nell’esercizio di una casa da gioco; ne informa senza indugio la CFCG. 5 Rappresenta la CFCG dinanzi ai tribunali della Confederazione e dei Cantoni ed è competente per il perseguimento dei reati di cui agli articoli 130–133. 6 La CFCG può conferire ulteriori compiti al segretariato. Sezione 2: Autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione Art. 105 Istituzione I Cantoni che sul proprio territorio intendono autorizzare giochi di grande estensio- ne, istituiscono, per mezzo di un concordato, un’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione (Autorità intercantonale). Servizi 30 935.51 Art. 106 Indipendenza e composizione 1 L’Autorità intercantonale esercita la sua attività in modo indipendente. 2 I membri dell’Autorità intercantonale e i collaboratori del suo segretariato possono esercitare un’altra attività se ciò non pregiudica l’indipendenza dell’Autorità inter- cantonale. 3 I Cantoni garantiscono che l’Autorità intercantonale disponga di conoscenze speci- fiche nel campo della prevenzione delle dipendenze. Art. 107 Compiti 1 Oltre agli altri compiti che le conferisce la presente legge, l’Autorità intercanto- nale: a. sorveglia il rispetto delle disposizioni legali concernenti i giochi di grande estensione; sorveglia in particolare: 1. gli organi dirigenti e l’esercizio dei giochi da parte degli organizzatori di giochi di grande estensione, 2. il rispetto degli obblighi nel campo della prevenzione del riciclaggio di denaro, 3. l’attuazione del piano di misure di sicurezza e del piano di misure sociali; b. lotta contro i giochi in denaro illegali; c. collabora con le autorità di vigilanza nazionali ed estere; d. redige e pubblica ogni anno un rapporto d’attività comprensivo di una stati- stica dei giochi di grande e di piccola estensione organizzati secondo la pre- sente legge e di un rapporto sulla destinazione, da parte dei Cantoni, dell’utile netto dei giochi di grande estensione a scopi d’utilità pubblica. 2 I Cantoni possono conferire ulteriori compiti all’Autorità intercantonale. 3 Nell’adempimento dei propri compiti, l’Autorità intercantonale tiene debitamente conto dell’esigenza di proteggere i giocatori dal gioco eccessivo. Art. 108 Facoltà 1 Per adempiere i propri compiti, l’Autorità intercantonale può segnatamente: a. esigere le informazioni e i documenti necessari dagli organizzatori di giochi di grande estensione e dalle imprese di fabbricazione o commercio di instal- lazioni di gioco; b. esigere, nei settori di cui all’articolo 1 capoversi 2 e 3, le informazioni e i documenti necessari per stabilire se un gioco costituisce un gioco di grande estensione; c. procedere a controlli presso gli organizzatori di giochi di grande estensione e presso i loro distributori; d. disporre, per la durata dell’indagine, provvedimenti cautelari; Giochi in denaro. LF 31 935.51 e. esigere le informazioni e i documenti necessari dagli uffici di revisione degli organizzatori di giochi di grande estensione; f. far capo a periti; g. disporre, in caso di violazioni della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità; h. in caso di inosservanza, nonostante diffida, di una sua decisione esecutiva: 1. eseguire d’ufficio, a spese dell’organizzatore di giochi di grande esten- sione, la misura disposta, 2. rendere pubblico che l’organizzatore di giochi di grande estensione si è opposto alla decisione esecutiva; i. impugnare dinanzi al Tribunale amministrativo federale, e in seguito dinanzi al Tribunale federale, le decisioni della CFCG secondo l’articolo 16; j. impugnare dinanzi al Tribunale federale le decisioni in applicazione della presente legge e delle sue disposizioni d’esecuzione pronunciate dall’au- torità giudiziaria cantonale o intercantonale di ultima istanza. 2 I Cantoni possono conferire ulteriori competenze all’Autorità intercantonale. Art. 109 Sanzioni amministrative 1 L’organizzatore di giochi di grande estensione che viola le disposizioni di legge o una decisione passata in giudicato è tenuto a pagare un importo pari al massimo al 15 per cento del prodotto lordo dei giochi dell’ultimo anno d’esercizio. Nel calcolo dell’importo va tenuto debitamente conto dell’utile che l’organizzatore ha realizzato grazie alla violazione. 2 I proventi da sanzioni amministrative sono ripartiti tra i Cantoni in proporzione alla loro popolazione secondo i dati dell’ultimo censimento federale. 3 Le violazioni sono istruite e giudicate dall’Autorità intercantonale. 4 Se il concordato tra i Cantoni non disciplina la procedura, l’Autorità intercantonale applica la procedura amministrativa del Cantone in cui è stata commessa la viola- zione. Art. 110 Trattamento dei dati Per adempiere i propri compiti legali, l’Autorità intercantonale può trattare dati personali, inclusi dati degni di particolare protezione relativi allo stato di salute, a misure di aiuto sociale, a perseguimenti e a sanzioni amministrative o penali, nonché profili della personalità. Art. 111 Assistenza amministrativa in Svizzera 1 L’Autorità intercantonale e le autorità amministrative della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza e, su richiesta, si scambiano informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, nella misura in cui sia ne- cessario per l’adempimento dei rispettivi compiti legali. Servizi 32 935.51 2 L’Autorità intercantonale e le autorità di perseguimento penale della Confedera- zione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza amministrativa. 3 Se ha notizia di crimini o delitti secondo il CP12 o di infrazioni alla presente legge, l’Autorità intercantonale ne informa le competenti autorità di perseguimento penale. Art. 112 Assistenza amministrativa internazionale 1 L’Autorità intercantonale può chiedere alle competenti autorità estere le informa- zioni necessarie per l’adempimento dei propri compiti legali, inclusi dati degni di particolare protezione. 2 Può trasmettere alle autorità estere competenti in materia di giochi in denaro in- formazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: a. l’autorità estera utilizza le informazioni esclusivamente in un procedimento amministrativo concernente i giochi in denaro; b. l’autorità estera è vincolata al segreto d’ufficio; c. l’autorità estera non trasmette le informazioni a terzi o le trasmette soltanto previo consenso dell’Autorità intercantonale; d. le informazioni sono necessarie per l’esecuzione della legislazione sui giochi in denaro e non contengono segreti di fabbricazione o d’affari. 3 L’Autorità intercantonale può astenersi dal collaborare se non è garantita la reci- procità. Sezione 3: Organo di coordinamento Art. 113 Composizione 1 L’organo di coordinamento si compone di: a. due membri della CFCG; b. un rappresentante dell’autorità di alta vigilanza; c. due membri dell’Autorità intercantonale; d. un rappresentante delle autorità cantonali di vigilanza e d’esecuzione. 2 La CFCG nomina i propri due rappresentanti. Il DFGP nomina il rappresentante dell’autorità di alta vigilanza. I Cantoni nominano le tre persone che rappresentano le autorità dei Cantoni. 3 La funzione di presidente è esercitata a turni di un anno alternativamente da uno dei tre rappresentanti delle autorità della Confederazione e da uno dei tre rappresen- tanti delle autorità dei Cantoni. 12 RS 311.0 Giochi in denaro. LF 33 935.51 Art. 114 Compiti Oltre agli altri compiti che gli conferisce la presente legge, l’organo di coordinamen- to: a. contribuisce a una politica coerente ed efficace in materia di giochi in dena- ro; b. garantisce: 1. l’attuazione coerente ed efficace delle misure legali nell’ambito della prevenzione del gioco eccessivo, 2. il buon coordinamento tra le autorità d’esecuzione della presente legge nell’ambito del rilascio delle autorizzazioni dei giochi e nell’ambito della lotta contro i giochi in denaro illegali; c. redige e pubblica ogni anno un rapporto d’attività; d. collabora, se necessario, con le autorità di vigilanza nazionali ed estere. Art. 115 Facoltà 1 Per adempiere i propri compiti, l’organo di coordinamento può: a. rivolgere raccomandazioni alle autorità d’esecuzione della presente legge; b. far capo a periti. 2 L’organo di coordinamento non può emanare decisioni impugnabili ai sensi degli articoli 5 e 44 della legge federale del 20 dicembre 196813 sulla procedura ammini- strativa. Art. 116 Funzionamento e decisioni 1 L’organo di coordinamento si riunisce con la frequenza necessaria per l’adempi- mento dei propri compiti. Ogni membro ha il diritto di convocare una riunione. 2 L’organo di coordinamento decide a maggioranza semplice. Ogni membro dispone di un voto. In caso di parità, il voto del presidente non è decisivo. 3 L’organo di coordinamento adotta un regolamento interno. Art. 117 Costi I costi dell’organo di coordinamento sono suddivisi a metà tra la Confederazione e i Cantoni. Art. 118 Diritto applicabile L’organo di coordinamento sottostà alle legislazioni federali sulla protezione dei dati, sulla trasparenza, sugli acquisti pubblici e sulla responsabilità e al diritto proce- durale. 13 RS 172.021 Servizi 34 935.51 Capitolo 9: Imposizione e utilizzazione del prodotto dei giochi Sezione 1: Tassa sulle case da gioco Art. 119 Principio 1 La Confederazione riscuote una tassa sul prodotto lordo dei giochi (tassa sulle case da gioco). La tassa è destinata all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità. 2 Il prodotto lordo dei giochi corrisponde alla differenza tra le poste giocate e le vincite legittimamente versate. 3 Le commissioni riscosse dalle case da gioco per i giochi da tavolo e analoghi proventi dei giochi sono parte del prodotto lordo dei giochi. Art. 120 Aliquote della tassa 1 Il Consiglio federale fissa l’aliquota della tassa in modo tale che le case da gioco gestite secondo i principi dell’economia aziendale possano realizzare un rendimento adeguato del capitale investito. L’aliquota della tassa può essere progressiva. 2 L’aliquota della tassa ammonta: a. almeno al 40 per cento e al massimo all’80 per cento del prodotto lordo dei giochi realizzato in una casa da gioco; b. almeno al 20 per cento e al massimo all’80 per cento del prodotto lordo dei giochi realizzato con i giochi da casinò in linea. 3 Per i primi quattro anni d’esercizio l’aliquota della tassa può essere ridotta fino alla metà. Nel fissare l’aliquota, il Consiglio federale tiene conto delle condizioni quadro economiche delle singole case da gioco. La riduzione è fissata ogni anno per le singole case da gioco o per più case da gioco, tenendo conto di tutte le circostanze rilevanti. Art. 121 Agevolazioni fiscali per le case da gioco titolari di una concessione B 1 Il Consiglio federale può ridurre di un quarto al massimo l’aliquota della tassa per le case da gioco titolari di una concessione B, sempreché i proventi della casa da gioco siano destinati in misura preponderante a interessi pubblici della regione, segnatamente al sostegno ad attività culturali, o a scopi d’utilità pubblica. 2 Il Consiglio federale può ridurre di un terzo al massimo l’aliquota della tassa se la regione di ubicazione della casa da gioco titolare di una concessione B dipende economicamente da un turismo marcatamente stagionale. 3 Se sono dati entrambi i motivi di riduzione, l’aliquota della tassa può essere ridotta al massimo della metà. 4 Le agevolazioni fiscali di cui ai capoversi 1 e 2 non sono applicabili ai giochi da casinò in linea. Giochi in denaro. LF 35 935.51 Art. 122 Riduzione della tassa per le case da gioco titolari di una concessione B in caso di riscossione di una tassa cantonale analoga 1 Il Consiglio federale riduce la tassa per le case da gioco titolari di una concessio- ne B qualora il Cantone di ubicazione riscuota dalle stesse una tassa di tipo analogo. 2 La riduzione corrisponde all’importo della tassa cantonale; non può tuttavia supe- rare il 40 per cento del totale della tassa sulle case da gioco spettante alla Confedera- zione. 3 La riduzione della tassa non è applicabile ai giochi da casinò in linea. Art. 123 Tassazione e riscossione 1 La tassazione e la riscossione della tassa competono alla CFCG. Il Consiglio federale disciplina la procedura. 2 Su richiesta del Cantone, la CFCG può occuparsi della tassazione e della riscossio- ne della tassa cantonale sul prodotto lordo dei giochi. Art. 124 Ricupero della tassa e prescrizione 1 Si procede al ricupero della tassa non riscossa, compresi gli interessi, quando fatti o mezzi di prova che erano sconosciuti alla CFCG permettono di stabilire che la tassazione è stata indebitamente omessa o che la tassazione passata in giudicato è incompleta. 2 Non si può procedere al ricupero della tassa, se nella sua dichiarazione d’imposta la casa da gioco ha indicato in modo completo e preciso le somme imponibili e se alla CFCG erano note le basi necessarie alla valutazione delle singole componenti. 3 L’avvio del perseguimento penale secondo l’articolo 132 segna nel contempo l’avvio della procedura di ricupero della tassa. 4 Il diritto di avviare una procedura di ricupero della tassa decade dieci anni dopo la fine del periodo fiscale per il quale la tassazione è stata indebitamente omessa o per il quale la tassazione passata in giudicato era incompleta. Il diritto al ricupero della tassa decade in ogni caso quindici anni dopo la fine del periodo fiscale a cui si riferisce. Sezione 2: Destinazione dell’utile netto dei giochi di grande estensione Art. 125 Destinazione dell’utile netto a scopi d’utilità pubblica 1 I Cantoni destinano integralmente l’utile netto delle lotterie e delle scommesse sportive a scopi d’utilità pubblica, segnatamente in ambito culturale, sociale e spor- tivo. 2 L’utile netto è costituito dalla totalità delle poste giocate e del risultato finanziario dopo la deduzione delle vincite versate, delle spese giustificate dall’attività commer- ciale, comprese le tasse a copertura dei costi derivanti dal gioco in denaro, quali la Servizi 36 935.51 vigilanza e le misure di prevenzione, nonché degli oneri per la costituzione di riserve e accantonamenti adeguati. 3 Non è consentito destinare l’utile netto all’adempimento di obbligazioni legali di diritto pubblico. 4 La destinazione dell’utile netto dei giochi di destrezza non è vincolata. Art. 126 Conti distinti 1 L’utile netto delle lotterie e delle scommesse sportive non può confluire nei con- suntivi dei Cantoni. È gestito separatamente. 2 Gli organizzatori versano l’utile netto ai Cantoni in cui si sono svolte le lotterie e le scommesse sportive. Art. 127 Concessione di sussidi 1 I Cantoni disciplinano in un atto normativo: a. la procedura e i servizi cui compete la ripartizione dei fondi; b. i criteri che tali servizi devono applicare per la concessione di sussidi. 2 I sussidi possono essere concessi soltanto se il richiedente attesta in modo suffi- ciente di soddisfare detti criteri. 3 Nel concedere i sussidi, i servizi competenti garantiscono un trattamento delle richieste il più equo possibile. 4 Il diritto federale non conferisce alcun diritto alla concessione di sussidi. 5 I Cantoni possono destinare una parte dell’utile netto a scopi intercantonali, nazio- nali e internazionali d’utilità pubblica. Art. 128 Trasparenza nella ripartizione dei fondi 1 I servizi competenti secondo l’articolo 127 pubblicano in forma adeguata l’importo dei sussidi versati, precisando i destinatari e i settori. 2 Pubblicano ogni anno i propri conti. Sezione 3: Destinazione dell’utile netto dei giochi di piccola estensione Art. 129 1 Gli organizzatori di piccole lotterie e di scommesse sportive locali che non perse- guono scopi economici possono destinare l’utile netto ai propri fini. 2 La destinazione dell’utile netto dei tornei di poker conseguito al di fuori di una casa da gioco non è vincolata. Giochi in denaro. LF 37 935.51 Capitolo 10: Disposizioni penali Sezione 1: Reati Art. 130 Crimini e delitti 1 È punito con una pena detentiva fino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque intenzionalmente: a. svolge, organizza o mette a disposizione giochi da casinò o giochi di grande estensione, senza essere titolare delle concessioni o autorizzazioni necessa- rie; b. pur essendo a conoscenza dello scopo a cui sono destinati, mette a disposi- zione di persone che non sono titolari delle concessioni o autorizzazioni necessarie i mezzi tecnici per l’organizzazione di giochi da casinò o giochi di grande estensione. 2 Chi agisce per mestiere o come membro di una banda è punito con una pena deten- tiva fino a cinque anni o con una pena pecuniaria di almeno 180 aliquote giornaliere. 3 È punito con una pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere chi fornendo intenzionalmente indicazioni inveritiere o in altra maniera ottiene in modo fraudo- lento il rilascio di una concessione o di un’autorizzazione. Art. 131 Contravvenzioni 1 È punito con la multa fino a 500 000 franchi chiunque intenzionalmente: a. svolge, organizza o mette a disposizione giochi in denaro diversi da quelli di cui all’articolo 130 capoverso 1 lettera a senza essere titolare delle autoriz- zazioni necessarie; b. fa pubblicità per giochi in denaro non autorizzati in Svizzera; c. fa pubblicità per giochi in denaro autorizzati destinata a persone escluse dal gioco o a minorenni; d. autorizza a giocare persone che non hanno raggiunto l’età legale secondo l’articolo 72 capoversi 1 e 2 o sono escluse dal gioco in virtù dell’articolo 80 oppure versa a dette persone una vincita superiore al valore soglia di cui all’articolo 80 capoverso 3; e. fa in modo che l’utile netto destinato a scopi d’utilità pubblica non sia dichiarato integralmente; f. viola gli obblighi di diligenza nell’ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro previsti dal capitolo 5, sezione 4 della presente legge, dal capitolo 2 LRD14 e dalle sue disposizioni d’esecuzione; g. disattende l’ingiunzione dell’autorità competente di ripristinare lo stato lega- le o sopprimere le irregolarità; 14 RS 955.0 Servizi 38 935.51 h. rivende a fini commerciali partecipazioni a lotterie e scommesse sportive senza il consenso dell’organizzatore. 2 Il tentativo e la complicità sono punibili. Art. 132 Sottrazione della tassa sulle case da gioco Chiunque intenzionalmente fa in modo che una tassazione non sia effettuata o sia indebitamente omessa o una tassazione passata in giudicato sia incompleta, è punito con una multa che ammonta al massimo al quintuplo dell’importo dell’imposta sot- tratta, ma non supera i 500 000 franchi. Art. 133 Infrazioni commesse nell’azienda 1 Se la multa applicabile non supera i 100 000 franchi e la determinazione delle persone punibili secondo l’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 197415 sul diritto penale amministrativo (DPA) esige provvedimenti d’inchiesta sproporzionati all’entità della pena, l’autorità può prescindere da un procedimento contro dette persone e, in loro vece, condannare l’azienda al pagamento della multa. 2 Gli articoli 6 e 7 DPA si applicano anche al perseguimento penale da parte delle autorità cantonali. Sezione 2: Diritto applicabile e procedura Art. 134 Infrazioni nell’ambito dei giochi da casinò e sottrazione della tassa sulle case da gioco 1 Nel caso di infrazioni nell’ambito dei giochi da casinò e di sottrazione della tassa sulle case da gioco è applicabile la DPA16. 2 L’autorità di perseguimento è il segretariato della CFCG, quella giudicante la CFCG. Art. 135 Infrazioni nell’ambito di altri giochi in denaro 1 Il perseguimento e il giudizio dei reati nell’ambito degli altri giochi in denaro competono ai Cantoni. Nell’ambito delle indagini, le autorità cantonali di persegui- mento penale possono far capo all’Autorità intercantonale. 2 L’Autorità intercantonale dispone dei seguenti diritti di parte: a. diritto di impugnare i decreti di non luogo a procedere e di abbandono; b. diritto di fare opposizione contro i decreti d’accusa; c. diritto di interporre appello o appello incidentale contro i punti della senten- za relativi alla pena. 15 RS 313.0 16 RS 313.0 Giochi in denaro. LF 39 935.51 Art. 136 Conflitti di competenza Il Tribunale penale federale decide sui conflitti di competenza tra la CFCG e le autorità penali cantonali. Art. 137 Prescrizione dell’azione penale L’azione penale per le contravvenzioni si prescrive in cinque anni. Capitolo 11: Disposizioni finali Sezione 1: Esecuzione e alta vigilanza Art. 138 1 Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione. 2 La Confederazione esercita l’alta vigilanza sull’esecuzione della presente legge. Sezione 2: Abrogazione e modifica di altri atti normativi Art. 139 L’abrogazione e la modifica di altri atti normativi sono disciplinate nell’allegato. Sezione 3: Disposizioni transitorie Art. 140 Case da gioco 1 Le concessioni rilasciate in virtù della legge del 18 dicembre 199817 sulle case da gioco scadono sei anni civili dopo l’entrata in vigore della presente legge. 2 L’esercizio dei diritti e degli obblighi conferiti dalla concessione è retto dalla pre- sente legge. 3 Le case da gioco adeguano i propri piani, le procedure e i processi alla presente legge. Sottopongono le modifiche alla CFCG entro un anno dall’entrata in vigore della medesima. Art. 141 Autorizzazione d’organizzatore per giochi di grande estensione 1 Entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge, gli organizzatori di giochi di grande estensione ai sensi della presente legge presentano all’Autorità intercantonale una richiesta d’autorizzazione d’organizzatore. 17 RU 2000 677, 2006 2197 5599 Servizi 40 935.51 2 Se la richiesta è respinta o se entro il termine di cui al capoverso 1 non è presentata una richiesta d’autorizzazione, l’autorizzazione rilasciata secondo il diritto anteriore scade due anni dopo l’entrata in vigore della presente legge. Art. 142 Autorizzazione del gioco per giochi di grande estensione 1 I titolari di un’autorizzazione rilasciata conformemente al diritto anteriore per le lotterie e le scommesse intercantonali o per gli apparecchi automatici per i giochi di destrezza possono continuare a proporre tali giochi soltanto se: a. la richiesta di un’autorizzazione d’organizzatore secondo l’articolo 141 è stata approvata; e b. presentano all’Autorità intercantonale, entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge, una richiesta d’autorizzazione del gioco. 2 Le autorizzazioni secondo il capoverso 1 restano valide finché la decisione in merito alla richiesta d’autorizzazione è passata in giudicato, ma almeno per due anni dopo l’entrata in vigore della presente legge. 3 Se entro il termine di cui al capoverso 1 lettera b non è presentata una richiesta d’autorizzazione del gioco, l’autorizzazione rilasciata secondo il diritto anteriore scade due anni dopo l’entrata in vigore della presente legge. 4 Dall’entrata in vigore della presente legge, l’Autorità intercantonale esercita la vigilanza sui giochi di destrezza il cui svolgimento è automatizzato, in linea o inter- cantonale. Art. 143 Autorizzazione di nuovi giochi di grande estensione 1 I titolari di autorizzazioni rilasciate secondo il diritto anteriore per le lotterie e le scommesse svolte a livello intercantonale possono presentare una richiesta di auto- rizzazione di nuovi giochi di grande estensione, a partire dall’entrata in vigore della presente legge, anche se non hanno ancora ricevuto l’autorizzazione d’organizzatore. 2 Se la richiesta d’autorizzazione d’organizzatore secondo l’articolo 141 è respinta, l’autorizzazione per i giochi di cui al capoverso 1 scade con il passaggio in giudicato della decisione relativa alla richiesta d’autorizzazione. 3 Se entro il termine di cui all’articolo 141 capoverso 1 non è presentata una richie- sta d’autorizzazione d’organizzatore, l’autorizzazione per i giochi di cui al capo- verso 1 scade alla fine di tale periodo. Art. 144 Autorizzazione di giochi di piccola estensione 1 Le autorizzazioni di giochi considerati di piccola estensione ai sensi della presente legge rilasciate dai Cantoni conformemente al diritto anteriore restano in vigore al massimo per due anni dall’entrata in vigore della presente legge. 2 Entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge, i Cantoni adeguano la loro legislazione alla presente legge e alle sue ordinanze d’esecuzione. Giochi in denaro. LF 41 935.51 3 Le richieste d’autorizzazione per giochi considerati di piccola estensione ai sensi della presente legge presentate dopo che questa è entrata in vigore, ma prima del- l’adeguamento della legislazione cantonale, sottostanno al diritto anteriore. Art. 145 Destinazione dell’utile netto dei giochi di grande estensione Entro al massimo due anni dall’entrata in vigore della presente legge, i Cantoni adeguano la loro legislazione alle disposizioni organizzative e procedurali di cui al capitolo 9 sezione 2. Fino all’entrata in vigore di tale adeguamento, si applica il diritto anteriore. Sezione 4: Referendum ed entrata in vigore Art. 146 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore:18 Art. 1–85, 94–146: 1° gennaio 2019 Art. 86–93: 1° luglio 2019 18 DCF del 7 nov. 2018. Servizi 42 935.51 Allegato (art. 139) Abrogazione e modifica di altri atti normativi I Sono abrogate: 1. la legge federale dell’8 giugno 192319 concernente le lotterie e le scommesse professionalmente organizzate; 2. la legge del 18 dicembre 199820 sulle case da gioco. II Gli atti normativi qui appresso sono modificati come segue: ...21 19 [CS 10 250; 2006 2197 all. n. 132, 2008 3437 II 54, 2010 1881 all. 1 n. II 31] 20 [RU 2000 677, 2006 2197 all. n. 133 5599 I 15] 21 Le mod. possono essere consultate alla RU 2018 5103. | <div _ngcontent-cyp-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.51 --><p class="srnummer">935.51 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sui giochi in denaro</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LGD)</h2><p>del 29 settembre 2017 (Stato 1° gennaio 2021) (Stato 1° gennaio 2021)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 106 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 21 ottobre 2015<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta: </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2015/2039/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 6849</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge disciplina l’ammissibilità dei giochi in denaro, il loro svolgimento e l’impiego dei loro proventi.</p><p><sup>2</sup> La presente legge non si applica:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ai giochi in denaro nella cerchia privata;</dd><dt>b. </dt><dd>ai giochi di destrezza il cui svolgimento non è né automatizzato, né intercantonale, né in linea;</dd><dt>c. </dt><dd>alle competizioni sportive;</dd><dt>d. </dt><dd>ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che sono proposti per un breve periodo, che non comportano il rischio di gioco eccessivo e ai quali è possibile partecipare soltanto acquistando beni o prestazioni offerti a prezzi non superiori ai prezzi massimi di mercato;</dd><dt>e. </dt><dd>ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che sono proposti da imprese mediatiche per un breve periodo, che non comportano il rischio di gioco eccessivo e ai quali è possibile accedere e partecipare anche gratuitamente alle stesse buone condizioni previste per chi punta una posta pecuniaria o conclude un negozio giuridico;</dd><dt>f. </dt><dd>alle attività che secondo la legge del 22 giugno 2007<sup><a fragment="#fn-d6e78" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e78" id="fnbck-d6e78" routerlink="./">3</a></sup> sulla vigilanza dei mercati finanziari sottostanno alla vigilanza dell’Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA).</dd></dl><p><sup>3</sup> La presente legge non si applica neppure ai sistemi «boule de neige», a valanga o piramidali. A tali sistemi si applicano le disposizioni della legge federale del 19 dicembre 1986<sup><a fragment="#fn-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e89" id="fnbck-d6e89" routerlink="./">4</a></sup> contro la concorrenza sleale. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e78"><sup><a fragment="#fnbck-d6e78" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e78" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2008/736/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>956.1</b></a></p><p id="fn-d6e89"><sup><a fragment="#fnbck-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e89" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1988/223_223_223/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>241</b></a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente legge ha lo scopo di garantire che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la popolazione sia adeguatamente protetta dai pericoli insiti nei giochi in denaro;</dd><dt>b. </dt><dd>lo svolgimento dei giochi in denaro sia sicuro e trasparente;</dd><dt>c. </dt><dd>l’utile netto dei giochi di grande estensione, ad eccezione dell’utile netto dei giochi di destrezza, e l’utile netto di una determinata parte dei giochi di piccola estensione siano destinati interamente e in modo trasparente a scopi d’utilità pubblica;</dd><dt>d. </dt><dd>una parte del prodotto lordo dei giochi da casinò sia destinato all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai sensi della presente legge s’intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>giochi in denaro:</i> i giochi che, fatta una posta pecuniaria o concluso un negozio giuridico, prospettano la possibilità di una vincita in denaro o di un altro vantaggio pecuniario;</dd><dt>b. </dt><dd><i>lotterie:</i> i giochi in denaro accessibili a un numero illimitato o perlomeno elevato di persone e il cui risultato è determinato da un’estrazione a sorte comune o da un procedimento analogo;</dd><dt>c. </dt><dd><i>scommesse sportive:</i> i giochi in denaro in cui la vincita dipende dall’esatta previsione dell’andamento o dell’esito di un evento sportivo;</dd><dt>d. </dt><dd><i>giochi di destrezza:</i> i giochi in denaro in cui la vincita dipende esclusivamente o in modo preponderante dalla destrezza del giocatore; </dd><dt>e. </dt><dd><i>giochi di grande estensione:</i> le lotterie, le scommesse sportive e i giochi di destrezza il cui svolgimento è o automatizzato o intercantonale o in linea;</dd><dt>f. </dt><dd><i>giochi di piccola estensione: </i>le lotterie, le scommesse sportive e i tornei di poker il cui svolgimento non è né automatizzato, né intercantonale, né in linea (piccole lotterie, scommesse sportive locali, piccoli tornei di poker);</dd><dt>g. </dt><dd><i>giochi da casinò:</i> i giochi in denaro accessibili a un numero limitato di persone; ne sono esclusi le scommesse sportive, i giochi di destrezza e i giochi di piccola estensione.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Autorizzazione o concessione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per lo svolgimento di giochi in denaro è necessaria un’autorizzazione o una concessione. L’autorizzazione e la concessione sono valide soltanto in Svizzera. </p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Case da gioco</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Concessioni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Obbligo di concessione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi intende svolgere giochi da casinò necessita di una concessione.</p><p><sup>2</sup> La concessione autorizza lo svolgimento di giochi da casinò all’interno della casa da gioco. Può autorizzare anche lo svolgimento di giochi da casinò in linea.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale determina il numero di concessioni.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Tipi di concessione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale può rilasciare alle case da gioco i seguenti tipi di concessione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>concessione A;</dd><dt>b. </dt><dd>concessione B.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può limitare il numero e i tipi di giochi proposti nelle case da gioco titolari di una concessione B, nonché l’ammontare delle poste e delle vincite, e prevedere condizioni particolari per l’esercizio dei sistemi di jackpot.</p><p><sup>3</sup> Soltanto le case da gioco titolari di una concessione A possono valersi della denominazione «Gran Casinò». </p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Ubicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le case da gioco sono ripartite nel modo più equo possibile tra le regioni interessate.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La concessione può essere rilasciata se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il richiedente:<dl><dt>1. </dt><dd>è una società anonima secondo il diritto svizzero il cui capitale è suddiviso in azioni nominative,</dd><dt>2. </dt><dd>presenta un piano di misure di sicurezza e un piano di misure sociali,</dd><dt>3. </dt><dd>presenta un piano contabile circa la redditività, dal quale emerge in maniera attendibile che la casa da gioco è economicamente sostenibile,</dd><dt>4. </dt><dd>illustra le misure atte a creare le condizioni per la tassazione corretta della casa da gioco, e</dd><dt>5. </dt><dd>illustra in un rapporto l’interesse economico che la casa da gioco riveste per la regione di ubicazione;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>il richiedente e i suoi soci in affari più importanti e i loro aventi economicamente diritto, nonché i possessori di quote e i loro aventi economicamente diritto:<dl><dt>1. </dt><dd>godono di buona reputazione, e </dd><dt>2. </dt><dd>offrono tutte le garanzie per un’attività irreprensibile e una gestione indipendente;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>il richiedente, i possessori di quote e i loro aventi economicamente diritto nonché, su richiesta della Commissione federale delle case da gioco (CFCG), i soci in affari più importanti dispongono di mezzi finanziari propri sufficienti e dimostrano la provenienza lecita di tali mezzi;</dd><dt>d. </dt><dd>lo statuto, l’organizzazione strutturale e funzionale nonché le relazioni contrattuali garantiscono una gestione irreprensibile e indipendente della casa da gioco; e</dd><dt>e. </dt><dd>il Cantone e il Comune di ubicazione sono a favore dell’esercizio di una casa da gioco.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nella concessione sono stabiliti le condizioni e gli oneri.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Condizioni per lo svolgimento di giochi da casinò in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale estende la concessione allo svolgimento di giochi da casinò in linea, se anche in relazione a tale offerta il richiedente soddisfa le condizioni di cui all’articolo 8 capoverso 1 lettere a numeri 1–4 e b–d. La relativa richiesta può essere presentata anche durante il periodo di validità della concessione.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Procedura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le richieste di concessione vanno presentate alla CFCG, che le trasmette al Consiglio federale.</p><p><sup>2</sup> La CFCG dispone la pubblicazione delle richieste nel Foglio federale e nel Foglio ufficiale del Cantone di ubicazione.</p><p><sup>3</sup> Esperisce la procedura in modo sollecito e consulta le cerchie interessate.</p><p><sup>4</sup> Presenta una proposta al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), che la trasmette al Consiglio federale. </p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Decisione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale decide sul rilascio della concessione; la decisione non è impugnabile.</p><p><sup>2</sup> La concessione è pubblicata nel Foglio federale e nel Foglio ufficiale del Cantone di ubicazione.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Durata di validità, proroga o rinnovo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La concessione è valida 20 anni. Qualora circostanze particolari lo giustifichino, il Consiglio federale può prevedere una durata di validità più breve o più lunga. Può prevedere in particolare una durata di validità più breve per l’estensione della concessione allo svolgimento di giochi da casinò in linea.</p><p><sup>2</sup> La concessione può essere prorogata o rinnovata.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Obbligo di comunicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il concessionario comunica alla CFCG:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutte le modifiche importanti delle condizioni per il rilascio della concessione;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome o la ditta nonché l’indirizzo degli azionisti che detengono più del 5 per cento del capitale azionario o dei voti; </dd><dt>c. </dt><dd>le modifiche della partecipazione al capitale o della percentuale dei voti nonché delle indicazioni relative all’identità di cui alla lettera b. </dd></dl></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Cedibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p>La concessione non è cedibile. Sono nulli i negozi giuridici che infrangono o eludono tale divieto.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Revoca, limitazione e sospensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG revoca la concessione se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non sono più soddisfatte le condizioni essenziali per il rilascio; o</dd><dt>b. </dt><dd>il concessionario:<dl><dt>1. </dt><dd>l’ha ottenuta fornendo indicazioni incomplete o inesatte,</dd><dt>2. </dt><dd>non ha avviato l’esercizio entro il termine fissato nella concessione,</dd><dt>3. </dt><dd>cessa l’esercizio per un periodo relativamente lungo, salvo se l’interruzione è dovuta a circostanze indipendenti dalla sua volontà.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> La CFCG revoca altresì la concessione se il concessionario o una delle persone a cui questi ha affidato la direzione della casa da gioco:</p><dl><dt>a. </dt><dd>contravviene in maniera grave o ripetuta alla presente legge, alle disposizioni d’esecuzione o alla concessione; </dd><dt>b. </dt><dd>usa la concessione per scopi illeciti.</dd></dl><p><sup>3</sup> In casi poco gravi, la CFCG può sospendere la concessione, limitarla o sottoporla a condizioni e oneri suppletivi.</p><p><sup>4</sup> Se revoca la concessione, la CFCG può ordinare lo scioglimento della società anonima; in tal caso, designa il liquidatore e ne sorveglia l’attività.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Offerta di giochi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Obbligo d’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il concessionario necessita dell’autorizzazione della CFCG per ogni gioco da casinò che intende svolgere.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può prevedere una procedura semplificata per l’autorizzazione di modifiche di secondaria importanza dei giochi. </p><p><sup>3</sup> La CFCG può altresì autorizzare il concessionario a svolgere piccoli tornei di poker.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale determina in quale misura la CFCG può autorizzare le case da gioco a collaborare con altri organizzatori di giochi da casinò in Svizzera e all’estero.</p><p><sup>5</sup> Se la regione di ubicazione dipende economicamente da un turismo marcatamente stagionale, la casa da gioco titolare di una concessione B può, al di fuori della stagione turistica, rinunciare durante al massimo 270 giorni all’esercizio del settore riservato ai giochi da tavolo.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Requisiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I giochi devono essere concepiti in modo da garantire uno svolgimento sicuro e trasparente.</p><p><sup>2</sup> I giochi in linea devono essere inoltre concepiti in modo da poter essere abbinati ad adeguate misure di protezione contro il gioco eccessivo.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale emana le prescrizioni tecniche necessarie affinché i requisiti di cui ai capoversi 1 e 2 siano soddisfatti. Tiene conto delle prescrizioni usuali a livello internazionale.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Indicazioni e documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nella richiesta di autorizzazione la casa da gioco fornisce alla CFCG indicazioni sul rispetto dei requisiti di cui all’articolo 17.</p><p><sup>2</sup> La casa da gioco che intende svolgere un gioco da casinò automatizzato o in linea presenta alla CFCG un certificato di un organismo di valutazione della conformità accreditato, attestante il rispetto delle prescrizioni tecniche.</p><p><sup>3</sup> La casa da gioco non è tenuta a fornire le indicazioni e la documentazione di cui ai capoversi 1 e 2 se prova di averle già fornite nell’ambito di un’altra procedura.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Sistemi di jackpot<b> </b></a></h6><div class="collapseable"> <p>Nell’ambito dei giochi da casinò, le case da gioco possono interconnettere sistemi di jackpot all’interno della casa da gioco e tra le case da gioco. Il Consiglio federale determina le condizioni d’esercizio.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Consultazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta di autorizzazione è un gioco da casinò, prima di pronunciare la sua decisione, la CFCG consulta l’Autorità intercantonale (art. 105). In caso di disaccordo, le due autorità procedono a uno scambio di opinioni. Se lo scambio di opinioni è infruttuoso, sottopongono il caso all’organo di coordinamento (art. 113).</p><p><sup>2</sup> Per le decisioni di routine la CFCG può rinunciare alla consultazione.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Giochi di grande estensione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Autorizzazione d’organizzatore</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Obbligo d’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi intende organizzare giochi di grande estensione necessita di un’autorizzazione d’organizzatore dell’Autorità intercantonale.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione può essere rilasciata se l’organizzatore:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è una persona giuridica secondo il diritto svizzero;</dd><dt>b. </dt><dd>gode di buona reputazione;</dd><dt>c. </dt><dd>illustra la sua situazione economica;</dd><dt>d. </dt><dd>dichiara eventuali partecipazioni finanziarie o di altro tipo in altre imprese;</dd><dt>e. </dt><dd>dimostra la provenienza lecita dei mezzi finanziari a disposizione;</dd><dt>f. </dt><dd>garantisce verso l’esterno una gestione irreprensibile e indipendente degli affari;</dd><dt>g. </dt><dd>dispone di mezzi finanziari sufficienti e garantisce che le vincite siano versate ai giocatori;</dd><dt>h. </dt><dd>prevede un piano di misure di sicurezza e un piano di misure sociali; e</dd><dt>i. </dt><dd>garantisce che le spese d’esercizio, segnatamente le spese di pubblicità e gli stipendi, siano proporzionate ai mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il capoverso 1 lettera i non si applica ai giochi di destrezza.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Numero di organizzatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni stabiliscono il numero massimo di organizzatori di lotterie e scommesse sportive.</p><p><sup>2</sup> Possono inoltre designare nella loro legislazione le società alle quali l’Autorità intercantonale può rilasciare un’autorizzazione per l’organizzazione di lotterie e scommesse sportive, sempreché le condizioni di autorizzazione siano adempiute.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Autorizzazione del gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Obbligo d’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per lo svolgimento di giochi di grande estensione è necessaria un’autorizzazione dell’Autorità intercantonale.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può prevedere una procedura semplificata per l’autorizzazione di modifiche di secondaria importanza dei giochi.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Condizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per lo svolgimento di un gioco di grande estensione può essere rilasciata se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lo svolgimento del gioco è sicuro e trasparente; </dd><dt>b. </dt><dd>l’organizzatore prevede adeguate misure di protezione contro il gioco eccessivo;</dd><dt>c. </dt><dd>l’organizzatore destina l’utile netto a scopi d’utilità pubblica, salvo se il gioco di grande estensione è un gioco di destrezza.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non sono ammesse scommesse sportive su eventi sportivi a cui partecipano prevalentemente minorenni.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale determina in quale misura l’Autorità intercantonale può autorizzare gli organizzatori di giochi di grande estensione a collaborare con altri organizzatori di giochi di grande estensione in Svizzera e all’estero.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Richiesta</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella richiesta di autorizzazione l’organizzatore di giochi di grande estensione fornisce indicazioni in merito: </p><dl><dt>a. </dt><dd>alla concezione e allo svolgimento dei giochi sotto il profilo tecnico, organizzativo e finanziario; </dd><dt>b. </dt><dd>alle misure di protezione contro il gioco eccessivo e alle misure volte a garantire uno svolgimento sicuro e trasparente dei giochi.</dd></dl></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Consultazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta di autorizzazione è un gioco di grande estensione, prima di pronunciare la sua decisione, l’Autorità intercantonale consulta la CFCG. In caso di disaccordo, le due autorità procedono a uno scambio di opinioni. Se lo scambio di opinioni è infruttuoso, sottopongono il caso all’organo di coordinamento.</p><p><sup>2</sup> Per le decisioni di routine l’Autorità intercantonale può rinunciare alla consultazione.</p></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Diritto cantonale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella loro legislazione, i Cantoni possono prevedere il divieto di svolgimento dei seguenti giochi di grande estensione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutte le lotterie;</dd><dt>b. </dt><dd>tutte le scommesse sportive;</dd><dt>c. </dt><dd>tutti i giochi di destrezza. </dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Disposizioni comuni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Durata di validità, condizioni e oneri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione d’organizzatore e l’autorizzazione del gioco possono essere rilasciate a tempo determinato e rinnovate.</p><p><sup>2</sup> Possono essere vincolate a condizioni e oneri.</p></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Cedibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione d’organizzatore e l’autorizzazione del gioco non sono cedibili.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Revoca, limitazione e sospensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Autorità intercantonale revoca l’autorizzazione d’organizzatore o l’autorizzazione del gioco, se non sono più soddisfatte le condizioni legali per il rilascio.</p><p><sup>2</sup> In casi poco gravi, può sospendere l’autorizzazione, limitarla o sottoporla a condizioni e oneri suppletivi.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Giochi di piccola estensione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Obbligo d’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per lo svolgimento di giochi di piccola estensione è necessaria l’autorizzazione dell’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione.</p><p><sup>2</sup> L’autorità cantonale trasmette le proprie decisioni di autorizzazione all’Autorità intercantonale.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Condizioni generali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per lo svolgimento di un gioco di piccola estensione può essere rilasciata se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’organizzatore:<dl><dt>1. </dt><dd>è una persona giuridica secondo il diritto svizzero,</dd><dt>2. </dt><dd>gode di buona reputazione,</dd><dt>3. </dt><dd>garantisce una gestione trasparente e irreprensibile degli affari e del gioco;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>il gioco di piccola estensione è concepito in modo da garantire uno svolgimento sicuro e trasparente e comportare un rischio esiguo di gioco eccessivo, criminalità e riciclaggio di denaro.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’organizzazione o lo svolgimento di piccole lotterie o di scommesse sportive locali è affidata a terzi, questi ultimi devono perseguire scopi d’utilità pubblica.</p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Condizioni supplementari per le piccole lotterie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le piccole lotterie devono basarsi su una ripartizione delle vincite predefinita.</p><p><sup>2</sup> L’utile netto deve essere destinato integralmente a scopi d’utilità pubblica. È fatta salva una destinazione secondo l’articolo 129. Le spese di svolgimento devono essere proporzionate ai mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale stabilisce ulteriori condizioni per l’autorizzazione. Definisce in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo massimo delle singole poste;</dd><dt>b. </dt><dd>la somma totale massima delle poste;</dd><dt>c. </dt><dd>le probabilità minime di vincita;</dd><dt>d. </dt><dd>il numero annuo massimo di piccole lotterie per organizzatore.</dd></dl><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale può stabilire una somma totale massima delle poste più elevata per piccole lotterie destinate a finanziare singoli eventi di importanza sovraregionale. La partecipazione a simili piccole lotterie può eccezionalmente essere proposta anche in altri Cantoni sempreché questi vi acconsentano.</p><p><sup>5</sup> Per lo svolgimento di piccole lotterie secondo il capoverso 4 è necessaria l’autorizzazione dell’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione. L’autorità cantonale trasmette la propria decisione di autorizzazione all’Autorità intercantonale per approvazione.</p><p><sup>6</sup> L’Autorità intercantonale approva la decisione di autorizzazione se le condizioni di cui al capoverso 4 e all’articolo 33 capoverso 1 lettera b nonché eventuali prescrizioni intercantonali sono adempiute.</p><p><sup>7</sup> I Cantoni possono limitare la somma totale massima delle poste dell’insieme delle piccole lotterie svolte in un Cantone in un anno.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Condizioni supplementari per le scommesse sportive locali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le scommesse sportive locali devono essere concepite secondo il sistema del totalizzatore e possono essere proposte e svolte soltanto nel luogo in cui si svolge l’evento sportivo a cui si riferiscono. </p><p><sup>2</sup> L’utile netto deve essere destinato integralmente a scopi d’utilità pubblica. È fatta salva una destinazione secondo l’articolo 129. Le spese di svolgimento devono essere proporzionate ai mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale stabilisce ulteriori condizioni per l’autorizzazione. Definisce in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo massimo delle singole poste;</dd><dt>b. </dt><dd>la somma totale massima delle poste;</dd><dt>c. </dt><dd>le probabilità minime di vincita;</dd><dt>d. </dt><dd>il numero annuo massimo di scommesse sportive per organizzatore e per luogo.</dd></dl></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Condizioni supplementari per i piccoli tornei di poker</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il rilascio dell’autorizzazione per un piccolo torneo di poker è subordinato alle seguenti condizioni supplementari: </p><dl><dt>a. </dt><dd>il numero di giocatori è limitato e i giocatori si affrontano tra di loro; </dd><dt>b. </dt><dd>la posta di partenza è modesta e proporzionata alla durata del torneo;</dd><dt>c. </dt><dd>la somma delle vincite corrisponde alla somma delle poste di partenza;</dd><dt>d. </dt><dd>il gioco si svolge in un luogo accessibile al pubblico;</dd><dt>e. </dt><dd>le regole del gioco e le informazioni sulla protezione dei giocatori contro il gioco eccessivo sono messe a disposizione dei giocatori.</dd></dl><p><sup>2</sup> Ai giocatori può essere chiesto il versamento di una tassa d’iscrizione.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale stabilisce ulteriori condizioni per l’autorizzazione. Definisce in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la posta di partenza massima; </dd><dt>b. </dt><dd>la somma totale massima delle poste di partenza;</dd><dt>c. </dt><dd>il numero massimo di tornei per giorno e luogo;</dd><dt>d. </dt><dd>il numero minimo di partecipanti;</dd><dt>e. </dt><dd>la durata minima dei tornei.</dd></dl></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Richiesta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nella richiesta di autorizzazione l’organizzatore fornisce all’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione, per ogni gioco di piccola estensione, indicazioni in merito alla concezione e allo svolgimento del gioco sotto il profilo tecnico, organizzativo e finanziario.</p><p><sup>2</sup> La richiesta può concernere più giochi di piccola estensione dello stesso tipo. Questi devono svolgersi nello stesso luogo e nell’arco di un periodo non superiore a sei mesi.</p></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Presentazione di un rapporto e dei conti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Entro tre mesi dalla conclusione del gioco, gli organizzatori di piccole lotterie e di scommesse sportive locali presentano un rapporto all’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione. Il rapporto contiene:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il conteggio del gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>indicazioni sull’andamento del gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>indicazioni sull’utilizzo dei proventi.</dd></dl><p><sup>2</sup> A chi organizza almeno 24 piccoli tornei di poker all’anno si applicano le regole sulla presentazione dei conti e sulla revisione di cui agli articoli 48 e 49 capoversi 3 e 4. Agli altri organizzatori di piccoli tornei di poker si applica il capoverso 1 lettere a e b.</p></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Durata di validità, modifica, cedibilità e revoca</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli articoli 29–31 si applicano per analogia alla durata di validità, alla modifica, alla cedibilità e alla revoca dell’autorizzazione.</p></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità cantonale di vigilanza e d’esecuzione sorveglia il rispetto delle disposizioni legali concernenti i giochi di piccola estensione.</p><p><sup>2</sup> A tal fine può in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esigere dagli organizzatori le informazioni e la documentazione necessarie ed eseguire controlli;</dd><dt>b. </dt><dd>disporre provvedimenti cautelari per la durata dell’indagine;</dd><dt>c. </dt><dd>disporre, in caso di violazione della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità.</dd></dl></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Diritto cantonale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Rispetto a quanto previsto dal presente capitolo, i Cantoni possono prevedere ulteriori disposizioni in materia di giochi di piccola estensione o vietarne alcuni.</p><p><sup>2</sup> Gli articoli 32, 33, 34 capoversi 3–7, nonché 37–40 non si applicano alle piccole lotterie organizzate in occasione di trattenimenti ricreativi, sempreché i premi consistano esclusivamente in premi in natura, tanto l’emissione e il sorteggio dei biglietti quanto la distribuzione dei premi siano in diretta correlazione con il trattenimento stesso e la somma massima di tutte le poste sia modesta.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale determina la somma massima.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: <br/>Esercizio dei giochi da casinò e dei giochi di grande estensione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_5/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_5/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni comuni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b> Piano di misure di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione approntano un piano di misure di sicurezza. In tale piano prevedono misure volte a garantire l’esercizio sicuro e trasparente dei giochi e a combattere la criminalità e il riciclaggio di denaro, tenendo conto dei potenziali rischi e delle caratteristiche del canale di distribuzione delle diverse offerte di gioco.</p><p><sup>2</sup> Il piano di misure di sicurezza garantisce in particolare che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le strutture organizzative e i processi alla base dell’esercizio della casa da gioco nonché le corrispondenti responsabilità siano documentati;</dd><dt>b. </dt><dd>sia utilizzato un sistema di controllo che verifichi e documenti le transazioni concernenti le poste e il pagamento delle vincite;</dd><dt>c. </dt><dd>i processi di determinazione delle vincite funzionino correttamente;</dd><dt>d. </dt><dd>l’accesso ai giochi sia vietato alle persone non autorizzate; e </dd><dt>e. </dt><dd>l’esercizio dei giochi sia concepito in modo tale da impedire atti illeciti.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale precisa i requisiti del piano di misure di sicurezza.</p></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> Obbligo di comunicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione comunicano alla autorità d’esecuzione competente qualsiasi evento importante che potrebbe pregiudicare la sicurezza e la trasparenza dell’esercizio dei giochi.</p></div></article><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Informazione dei giocatori</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione mettono a disposizione dei giocatori le informazioni necessarie per partecipare ai giochi.</p></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Poste e vincite dei giocatori non ammessi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I giocatori al di sotto dell’età minima richiesta e i giocatori esclusi dal gioco o soggetti a un divieto di gioco non hanno diritto al rimborso delle poste né al versamento delle vincite.</p><p><sup>2</sup> Le eventuali vincite dei giocatori di cui al capoverso 1 sono destinate integralmente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità, se si tratta di vincite realizzate nelle case da gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>a scopi d’utilità pubblica, se si tratta di vincite realizzate con i giochi di grande estensione.</dd></dl></div></article><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> Contratti con terzi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I contratti tra le case da gioco e terzi e quelli tra organizzatori di giochi di grande estensione e terzi non possono prevedere prestazioni legate alla cifra d’affari o al prodotto dei giochi.</p><p><sup>2</sup> Possono essere conclusi contratti legati alla cifra d’affari o al prodotto dei giochi con i fornitori di giochi in linea, purché la remunerazione sia adeguata.</p><p><sup>3</sup> Possono essere conclusi contratti legati alla cifra d’affari o al prodotto dei giochi con i distributori di giochi di grande estensione, purché la remunerazione sia adeguata. </p></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> Rapporti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni anno le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione presentano una relazione sulla gestione all’autorità d’esecuzione competente.</p><p><sup>2</sup> Ogni anno riferiscono inoltre all’autorità d’esecuzione competente sull’attuazione del piano di misure di sicurezza.</p></div></article><article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> Presentazione dei conti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Alla presentazione dei conti delle case da gioco e degli organizzatori di giochi di grande estensione si applicano, oltre alle disposizioni della presente legge, le disposizioni del titolo trentesimosecondo del Codice delle obbligazioni (CO)<sup><a fragment="#fn-d6e1038" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e1038" id="fnbck-d6e1038" routerlink="./">5</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> Se le particolarità del settore dei giochi in denaro lo esigono, il Consiglio federale può prevedere l’applicazione di una norma contabile riconosciuta secondo l’articolo 962<i>a</i> CO e derogare alle disposizioni del CO sulla contabilità e la presentazione dei conti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1038"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1038" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e1038" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b> Ufficio di revisione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione sottopongono i loro conti annuali alla verifica di un ufficio di revisione indipendente.</p><p><sup>2</sup> All’ufficio di revisione e alla revisione dei conti annuali si applicano le disposizioni del diritto della società anonima.</p><p><sup>3</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione sottopongono i loro conti annuali a revisione ordinaria. </p><p><sup>4</sup> Se non sono superati i valori soglia di cui all’articolo 727 CO<sup><a fragment="#fn-d6e1070" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e1070" id="fnbck-d6e1070" routerlink="./">6</a></sup>, gli organizzatori di giochi di grande estensione che svolgono soltanto giochi di destrezza possono sottoporre i loro conti annuali a revisione limitata. Non possono rinunciare alla revisione dei loro conti annuali.</p><p><sup>5</sup> L’ufficio di revisione trasmette la relazione di revisione all’autorità d’esecuzione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1070"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1070" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e1070" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/27/317_321_377/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>220</b></a></p></div></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> Avvisi obbligatori</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se, procedendo alla revisione, accerta violazioni della legge o altre irregolarità, l’ufficio di revisione informa immediatamente l’autorità d’esecuzione competente.</p></div></article><article id="art_51"><a name="a51"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_51" routerlink="./"><b>Art. 51</b> Trattamento dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo e per lottare contro la criminalità e il riciclaggio di denaro, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione possono trattare dati personali, inclusi quelli degni di particolare protezione.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_5/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Esercizio dei giochi da casinò</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_52"><a name="a52"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_52" routerlink="./"><b>Art. 52</b> Divieto di gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sottostanno al divieto di gioco nelle case da gioco:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i membri della CFCG e gli impiegati del suo segretariato;</dd><dt>b. </dt><dd>gli impiegati delle case da gioco che partecipano all’esercizio dei giochi;</dd><dt>c. </dt><dd>i membri del consiglio d’amministrazione e della direzione di imprese che producono o commercializzano installazioni di gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>i membri del consiglio d’amministrazione delle case da gioco;</dd><dt>e. </dt><dd>i minorenni;</dd><dt>f. </dt><dd>le persone escluse dal gioco.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sottostanno al divieto di gioco nella casa da gioco con la quale sono in relazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli impiegati della casa da gioco e delle sue aziende accessorie che non partecipano all’esercizio dei giochi;</dd><dt>b. </dt><dd>gli azionisti che detengono più del 5 per cento del capitale azionario o dei voti;</dd><dt>c. </dt><dd>gli impiegati dell’ufficio di revisione incaricati della revisione dei conti della casa da gioco.</dd></dl></div></article><article id="art_53"><a name="a53"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_53" routerlink="./"><b>Art. 53</b> Limitazione della partecipazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La casa da gioco può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>negare a chiunque l’accesso e la partecipazione ai giochi, senza indicarne i motivi;</dd><dt>b. </dt><dd>esigere un prezzo d’entrata;</dd><dt>c. </dt><dd>fissare un codice d’abbigliamento.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il capoverso 1 lettere b e c non si applica ai giochi in linea.</p></div></article><article id="art_54"><a name="a54"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_54" routerlink="./"><b>Art. 54</b> Identificazione dei giocatori</a></h6><div class="collapseable"> <p>Prima dell’inizio del gioco, i giocatori vanno identificati.</p></div></article><article id="art_55"><a name="a55"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_55" routerlink="./"><b>Art. 55</b> Contrassegni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai tavoli è permesso giocare soltanto con gettoni o fiches della casa da gioco interessata.</p></div></article><article id="art_56"><a name="a56"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_56" routerlink="./"><b>Art. 56</b> Prodotto illecito dei giochi </a></h6><div class="collapseable"> <p>Il prodotto dei giochi ottenuto illecitamente è destinato all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità.</p></div></article><article id="art_57"><a name="a57"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_57" routerlink="./"><b>Art. 57</b> Mance e liberalità di altra natura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le mance destinate agli impiegati che partecipano all’esercizio dei giochi sono consegnate alla casa da gioco. Quest’ultima le amministra in via separata e informa in modo trasparente gli impiegati e i giocatori sulla chiave di ripartizione.</p><p><sup>2</sup> È vietato versare liberalità di altra natura agli impiegati che partecipano all’esercizio dei giochi.</p></div></article><article id="art_58"><a name="a58"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_58" routerlink="./"><b>Art. 58</b> Autorizzazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale può prevedere autorizzazioni speciali, segnatamente per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i fornitori di apparecchi da gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>l’equipaggiamento tecnico.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina le condizioni di autorizzazione e la procedura.</p></div></article><article id="art_59"><a name="a59"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_59" routerlink="./"><b>Art. 59</b> Delega della videosorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG può autorizzare le case da gioco titolari di una concessione B la cui regione di ubicazione dipende economicamente da un turismo marcatamente stagionale e che, malgrado una sana gestione aziendale, non realizzano una redditività adeguata, a delegare la gestione del sistema di videosorveglianza ad un’altra casa da gioco svizzera. </p><p><sup>2</sup> Anche nel caso in cui deleghi la videosorveglianza, la casa da gioco è interamente responsabile dell’esercizio sicuro e trasparente dei giochi.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_5/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Esercizio dei giochi di grande estensione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_60"><a name="a60"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_60" routerlink="./"><b>Art. 60</b> Estrazioni delle lotterie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore documenta in modo adeguato le estrazioni automatizzate delle lotterie.</p><p><sup>2</sup> Le estrazioni manuali delle lotterie sono sorvegliate da un pubblico ufficiale o da una persona autorizzata a redigere un atto pubblico e documentate per mezzo di un verbale dell’estrazione.</p></div></article><article id="art_61"><a name="a61"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_61" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_61" routerlink="./"><b>Art. 61</b> Offerta di giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I giochi di grande estensione possono essere proposti a scopo commerciale soltanto dal titolare di un’autorizzazione d’organizzatore o da terzi da esso incaricati. È vietata l’organizzazione a scopo commerciale da parte di terzi di comunità di gioco per la partecipazione a giochi di grande estensione.</p><p><sup>2</sup> I giochi di grande estensione possono essere proposti soltanto in luoghi accessibili al pubblico non principalmente destinati allo svolgimento di giochi in denaro. Questa regola non si applica: </p><dl><dt>a. </dt><dd>alle sale da gioco destinate allo svolgimento di giochi di destrezza automatizzati;</dd><dt>b. </dt><dd>alle case da gioco nei cui locali si svolgono giochi di destrezza o che propongono scommesse sportive e lotterie di terzi.</dd></dl></div></article><article id="art_62"><a name="a62"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_62" routerlink="./"><b>Art. 62</b> Offerta di giochi di grande estensione nelle case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Previa autorizzazione della CFCG, le case da gioco possono svolgere giochi di destrezza e proporre la partecipazione a scommesse sportive e lotterie di terzi.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione è rilasciata se la casa da gioco dimostra di essere titolare delle necessarie autorizzazioni di cui al capitolo 3 e se garantisce che: </p><dl><dt>a. </dt><dd>i giochi di grande estensione che svolge o propone nel settore riservato ai giochi si tengono in zone separate da quelle in cui ha luogo l’esercizio dei giochi da casinò;</dd><dt>b. </dt><dd>i giochi di grande estensione sono contrassegnati come tali;</dd><dt>c. </dt><dd>i flussi finanziari sono contabilizzati separatamente; e</dd><dt>d. </dt><dd>l’offerta di giochi di grande estensione è d’importanza secondaria rispetto a quella di giochi da casinò.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’organizzatore di giochi di grande estensione adotta le misure previste dalla legge per garantire lo svolgimento sicuro e trasparente dei giochi, la lotta contro il riciclaggio di denaro e la protezione dei giocatori contro il gioco eccessivo. Se i giochi si svolgono all’interno del settore riservato ai giochi, la casa da gioco attua altresì le misure di cui agli articoli 78 e 80. </p><p><sup>4</sup> L’organizzatore di giochi di grande estensione fornisce alla casa da gioco tutte le informazioni necessarie all’attuazione delle misure di cui agli articoli 78 e 80.</p><p><sup>5</sup> I capoversi 1–4 si applicano per analogia all’offerta da parte delle case da gioco di giochi di grande estensione in linea.</p></div></article><article id="art_63"><a name="a63"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_63" routerlink="./"><b>Art. 63</b> Contratti con organizzazioni sportive o con sportivi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un organizzatore di giochi di grande estensione non può detenere interessi economici nelle organizzazioni sportive che partecipano a competizioni sportive se su di esse propone scommesse sportive. </p><p><sup>2</sup> Non può concludere contratti di sponsorizzazione o altri contratti di collaborazione con sportivi o con organizzazioni sportive che partecipano a competizioni sportive se su di esse propone scommesse sportive.</p></div></article><article id="art_64"><a name="a64"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_64" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_64" routerlink="./"><b>Art. 64</b> Segnalazione in caso di sospetta manipolazione di competizioni sportive</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se sospettano la manipolazione di una competizione sportiva sulla quale propongono scommesse, gli organizzatori di scommesse sportive lo segnalano senza indugio all’Autorità intercantonale.</p><p><sup>2</sup> Se sospettano la manipolazione di una competizione sportiva che si svolge in Svizzera o sulla quale sono proposte scommesse in Svizzera, le organizzazioni con sede in Svizzera che partecipano a tale competizione oppure che la organizzano, ne curano lo svolgimento o la sorvegliano, lo segnalano senza indugio all’Autorità intercantonale.</p><p><sup>3</sup> In quanto sia necessario per prevenire e perseguire la manipolazione di una competizione sportiva, gli organizzatori di scommesse sportive e le organizzazioni di cui al capoverso 2 forniscono informazioni, inclusi dati personali degni di particolare protezione, all’Autorità intercantonale nonché alle competenti autorità della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni.</p></div></article><article id="art_65"><a name="a65"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_65" routerlink="./"><b>Art. 65</b> Collaborazione con le autorità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per lottare contro la manipolazione di competizioni sportive e perseguirla, l’Autorità intercantonale collabora con gli organizzatori di scommesse sportive, le organizzazioni di cui all’articolo 64 capoverso 2 e le corrispondenti organizzazioni con sede all’estero. </p><p><sup>2</sup> Se vi sono fondati motivi di sospettare la manipolazione di una competizione sportiva, l’Autorità intercantonale può segnatamente trasmettere dati agli organizzatori e alle organizzazioni, inclusi dati personali degni di particolare protezione su procedimenti penali o amministrativi e profili della personalità degli scommettitori. Se il sospetto si rivela infondato, i dati sono cancellati senza indugio. </p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale disciplina l’oggetto e le modalità della trasmissione dei dati a dette organizzazioni.</p></div></article><article id="art_66"><a name="a66"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_66" routerlink="./"><b>Art. 66</b> Limitazione della partecipazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli organizzatori di giochi di grande estensione possono negare a chiunque di partecipare ai giochi, senza indicarne i motivi.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_5/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Lotta contro il riciclaggio di denaro</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_67"><a name="a67"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_67" routerlink="./"><b>Art. 67</b> Applicazione della legge sul riciclaggio di denaro </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione sottostanno alla legge del 10 ottobre 1997<sup><a fragment="#fn-d6e1375" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e1375" id="fnbck-d6e1375" routerlink="./">7</a></sup> sul riciclaggio di denaro (LRD).</p><p><sup>2</sup> La portata degli obblighi di diligenza nell’ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro è determinata in funzione dei rischi e delle caratteristiche dei giochi nonché del canale di distribuzione.</p><p><sup>3</sup> Per un gioco di grande estensione non in linea, l’organizzatore deve adempiere gli obblighi di diligenza di cui agli articoli 3–7 LRD soltanto se è versata una vincita di importo rilevante. </p><p><sup>4</sup> Il DFGP stabilisce gli importi da ritenersi rilevanti nel settore dei giochi di grande estensione e, se necessario, li adegua. Tiene conto dei pericoli insiti nei giochi in questione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1375"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1375" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e1375" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/1998/892_892_892/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>955.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_68"><a name="a68"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_68" routerlink="./"><b>Art. 68</b> Obblighi di diligenza particolari per i giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i giochi in linea, l’identificazione della controparte in occasione dell’avvio della relazione d’affari può avvenire sulla base di un’autocertificazione.</p><p><sup>2</sup> La controparte deve essere identificata conformemente all’articolo 3 capoverso 1 LRD<sup><a fragment="#fn-d6e1405" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e1405" id="fnbck-d6e1405" routerlink="./">8</a></sup>, se le poste mensili oppure le vincite singole o mensili sono di importo rilevante.</p><p><sup>3</sup> La CFCG stabilisce gli importi da ritenersi rilevanti nel settore dei giochi da casinò e, se necessario, li adegua. </p><p><sup>4</sup> Il DFGP stabilisce gli importi da ritenersi rilevanti nel settore dei giochi di grande estensione e, se necessario, li adegua.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1405"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1405" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e1405" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/1998/892_892_892/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>955.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_69"><a name="a69"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_69" routerlink="./"><b>Art. 69</b> Assegni e depositi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione non possono accettare o emettere assegni al portatore.</p><p><sup>2</sup> Possono accettare assegni emessi a loro nome. Al momento dell’accettazione, accertano l’identità della persona che ha emesso l’assegno e registrano l’operazione.</p><p><sup>3</sup> Possono conservare le vincite sotto forma di deposito a disposizione dei giocatori. È vietato corrispondere interessi su tali depositi.</p><p><sup>4</sup> Nel settore dei giochi in linea, la tenuta di un conto giocatore personale è ammessa. Non sono corrisposti interessi su tali conti. Il Consiglio federale può stabilire un importo massimo per il conto giocatore.</p></div></article><article id="art_70"><a name="a70"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_70" routerlink="./"><b>Art. 70</b> Attestazione delle vincite</a></h6><div class="collapseable"> <p>La casa da gioco non rilascia ai giocatori attestazioni delle loro vincite.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Protezione contro il gioco eccessivo</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_6/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_6/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: <br/>Misure di spettanza di tutti gli organizzatori di giochi in denaro</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_71"><a name="a71"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_71" routerlink="./"><b>Art. 71</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli organizzatori di giochi in denaro sono tenuti ad adottare misure appropriate per proteggere i giocatori dalla dipendenza dal gioco e dalla giocata di poste sproporzionate rispetto al loro reddito e alla loro sostanza (gioco eccessivo).</p></div></article><article id="art_72"><a name="a72"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_72" routerlink="./"><b>Art. 72</b> Protezione dei minorenni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I minorenni vanno protetti in modo particolare. Non sono ammessi ai giochi da casinò e ai giochi di grande estensione in linea. </p><p><sup>2</sup> Per gli altri giochi di grande estensione, l’autorità intercantonale determina, a seconda del pericolo potenziale dei giochi, l’età minima per parteciparvi. Questa non può essere inferiore ai 16 anni.</p><p><sup>3</sup> L’accesso alle lotterie automatizzate deve essere controllato per garantire che soltanto i giocatori che hanno l’età minima possano giocare. </p></div></article><article id="art_73"><a name="a73"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_73" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_73" routerlink="./"><b>Art. 73</b> Misure di protezione specifiche ai giochi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le misure che adottano gli organizzatori di giochi in denaro per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo devono essere adeguate al pericolo potenziale del gioco in denaro interessato.</p><p><sup>2</sup> I requisiti che deve soddisfare una misura sono tanto più elevati quanto più grande è il pericolo potenziale di un gioco in denaro. Nel valutare il pericolo potenziale e nello stabilire la misura, va tenuto conto in particolare delle caratteristiche del gioco e del canale di distribuzione.</p><p><sup>3</sup> L’autorità competente autorizza un gioco in denaro soltanto se le misure di protezione sono sufficienti.</p></div></article><article id="art_74"><a name="a74"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_74" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_74" routerlink="./"><b>Art. 74</b> Pubblicità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organizzatori di giochi in denaro devono astenersi dal fare pubblicità importuna o ingannevole.</p><p><sup>2</sup> La pubblicità non può essere destinata a minorenni o a persone escluse dal gioco.</p><p><sup>3</sup> È vietata la pubblicità di giochi in denaro non autorizzati in Svizzera.</p></div></article><article id="art_75"><a name="a75"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_75" routerlink="./"><b>Art. 75</b> Prestiti, anticipi e giochi gratuiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organizzatori di giochi in denaro non sono autorizzati a concedere prestiti o anticipi ai giocatori.</p><p><sup>2</sup> Per l’offerta di giochi gratuiti e di crediti di gioco gratuiti è necessaria l’autorizzazione dell'autorità d’esecuzione competente.</p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_6/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Ulteriori misure di spettanza delle case da gioco e degli organizzatori di giochi di grande estensione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_76"><a name="a76"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_76" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_76" routerlink="./"><b>Art. 76</b> Piano di misure sociali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione approntano un piano di misure sociali. Tenendo conto del pericolo potenziale e delle caratteristiche del canale di distribuzione delle singole offerte di gioco, vi prevedono misure volte a proteggere i giocatori, concernenti in particolare: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’informazione dei giocatori;</dd><dt>b. </dt><dd>l’individuazione precoce dei giocatori a rischio;</dd><dt>c. </dt><dd>l’autocontrollo dei giocatori, la limitazione del gioco e la moderazione nel gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>l’adozione e l’applicazione dell’esclusione dal gioco;</dd><dt>e. </dt><dd>la formazione e la formazione continua periodica del personale a cui è affidata l’esecuzione del piano di misure sociali;</dd><dt>f. </dt><dd>il rilevamento di dati necessari per valutare l’efficacia delle misure adottate.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per elaborare, attuare e valutare le misure, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione possono collaborare in particolare con:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le autorità d’esecuzione competenti;</dd><dt>b. </dt><dd>altre case da gioco o altri organizzatori di giochi di grande estensione;</dd><dt>c. </dt><dd>ricercatori;</dd><dt>d. </dt><dd>centri di prevenzione della dipendenza; </dd><dt>e. </dt><dd>istituti terapeutici;</dd><dt>f. </dt><dd>servizi sociali.</dd></dl></div></article><article id="art_77"><a name="a77"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_77" routerlink="./"><b>Art. 77</b> Informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione mettono a disposizione in forma facilmente accessibile e comprensibile: </p><dl><dt>a. </dt><dd>informazioni sui rischi del gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>questionari di autovalutazione del comportamento di gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>informazioni sulle possibilità di autocontrollo dei giocatori, di limitazione del gioco e di esclusione dal gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>informazioni su offerte d’aiuto e di trattamento per le persone dipendenti, indebitate o a rischio di dipendenza e per le persone a loro vicine, inclusi gli indirizzi di consultori e di gruppi di auto aiuto.</dd></dl><p><sup>2</sup> In quanto il pericolo potenziale e le caratteristiche del canale di distribuzione di un determinato gioco lo rendano opportuno, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione informano i giocatori sul loro comportamento di gioco.</p></div></article><article id="art_78"><a name="a78"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_78" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_78" routerlink="./"><b>Art. 78</b> Individuazione precoce</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In quanto il pericolo potenziale e le caratteristiche del canale di distribuzione di un determinato gioco lo rendano opportuno, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione stabiliscono criteri di individuazione precoce dei giocatori a rischio e adottano le misure appropriate.</p><p><sup>2</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione documentano le proprie osservazioni e le misure adottate. </p></div></article><article id="art_79"><a name="a79"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_79" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_79" routerlink="./"><b>Art. 79</b> Autocontrollo e limitazione del gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p>In quanto il pericolo potenziale e le caratteristiche del canale di distribuzione di un determinato gioco lo rendano opportuno, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione mettono a disposizione dei giocatori strumenti che consentano loro di controllare e limitare il proprio comportamento di gioco, in particolare di controllare e limitare la durata e la frequenza di gioco come pure le perdite nette.</p></div></article><article id="art_80"><a name="a80"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_80" routerlink="./"><b>Art. 80</b> Esclusione dal gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione in linea escludono dal gioco le persone di cui sanno o devono presumere, in base alle proprie constatazioni o a informazioni di terzi, che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono oberate di debiti o non sono in grado di far fronte ai loro obblighi finanziari; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>puntano poste sproporzionate rispetto al loro reddito e alla loro sostanza.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione in linea escludono altresì dal gioco le persone di cui sanno o devono presumere, in base alla comunicazione di un servizio specializzato o di un’autorità incaricata dei servizi sociali, che sono dipendenti dal gioco.</p><p><sup>3</sup> Nell’ambito delle autorizzazioni dei giochi, l’Autorità intercantonale può estendere l’esclusione ad altri giochi di grande estensione. Può garantire l’esclusione da detti giochi fissando un valore soglia e bloccando il pagamento delle vincite superiori a tale soglia.</p><p><sup>4</sup> L’esclusione dal gioco si applica ai giochi da casinò, ai giochi di grande estensione in linea e ai giochi di grande estensione ai quali l’Autorità intercantonale ha esteso l’esclusione conformemente al capoverso 3.</p><p><sup>5</sup> I giocatori stessi possono chiedere a una casa da gioco o a un organizzatore di giochi di grande estensione che pronuncia esclusioni di essere esclusi dai giochi.</p><p><sup>6</sup> L’esclusione dal gioco è comunicata e motivata per scritto all’interessato.</p></div></article><article id="art_81"><a name="a81"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_81" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_81" routerlink="./"><b>Art. 81</b> Revoca dell’esclusione dal gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esclusione dal gioco è revocata su richiesta dell’interessato se viene meno il motivo che l’ha determinata.</p><p><sup>2</sup> La richiesta va presentata alla casa da gioco o all’organizzatore di giochi di grande estensione che ha pronunciato l’esclusione dal gioco.</p><p><sup>3</sup> Alla procedura di revoca partecipa uno specialista o un servizio specializzato riconosciuto a livello cantonale.</p></div></article><article id="art_82"><a name="a82"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_82" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_82" routerlink="./"><b>Art. 82</b> Registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ai fini dell’esecuzione dell’esclusione dal gioco, le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione che pronunciano esclusioni tengono un registro delle persone escluse e si comunicano reciprocamente i dati.</p><p><sup>2</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione che pronunciano esclusioni possono tenere un registro comune. Hanno accesso al registro comune le case da gioco e gli organizzatori che concorrono alla sua tenuta.</p><p><sup>3</sup> Iscrivono nel registro indicazioni sull’identità della persona esclusa dal gioco nonché sul tipo di esclusione e sui motivi della stessa.</p></div></article><article id="art_83"><a name="a83"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_83" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_83" routerlink="./"><b>Art. 83</b> Formazione e formazione continua</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le persone responsabili del piano di misure sociali e il personale delle case da gioco e degli organizzatori di giochi di grande estensione incaricati dell’esercizio o della sorveglianza dei giochi seguono una formazione di base nonché corsi di formazione continua e di approfondimento annuali.</p></div></article><article id="art_84"><a name="a84"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_84" routerlink="./"><b>Art. 84</b> Rapporto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione presentano alla autorità d’esecuzione competente un rapporto annuale sull’efficacia delle misure adottate per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo.</p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_6/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Misure di spettanza dei Cantoni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_85"><a name="a85"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_85" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_85" routerlink="./"><b>Art. 85</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I Cantoni sono tenuti ad adottare misure per prevenire il gioco eccessivo e a offrire possibilità di consulenza e di cura alle persone a rischio di dipendenza o dipendenti dal gioco e alle persone loro vicine.</p><p><sup>2</sup> Possono coordinare le loro misure per proteggere i giocatori dal gioco eccessivo con le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: <br/>Limitazione dell’accesso alle offerte di gioco in linea non autorizzate in Svizzera</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_86"><a name="a86"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_86" routerlink="./"><b>Art. 86</b> Blocco dell’accesso alle offerte di gioco non autorizzate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’accesso ai giochi in denaro in linea è bloccato se le offerte di gioco non sono autorizzate in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> Il blocco dell’accesso è disposto soltanto per le offerte di gioco accessibili in Svizzera e i cui organizzatori hanno sede o domicilio all’estero oppure li occultano.</p><p><sup>3</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale tengono e aggiornano ciascuna un elenco delle offerte di gioco bloccate rientranti nella rispettiva sfera di competenza.</p><p><sup>4</sup> I fornitori di servizi di telecomunicazione bloccano l’accesso alle offerte di gioco figuranti in uno degli elenchi delle offerte di gioco bloccate.</p><p><sup>5</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale possono concedere a un utente l’accesso alle offerte di gioco bloccate, a scopo di sorveglianza o ricerca.</p></div></article><article id="art_87"><a name="a87"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_87" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_87" routerlink="./"><b>Art. 87</b> Notificazione e procedura d’opposizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale pubblicano contemporaneamente i loro elenchi delle offerte di gioco bloccate e gli aggiornamenti degli stessi mediante un rimando nel Foglio federale. Tale pubblicazione vale come notificazione della decisione di bloccare l’offerta.</p><p><sup>2</sup> Gli organizzatori possono impugnare la decisione entro 30 giorni dalla pubblicazione mediante opposizione scritta dinanzi all’autorità che ha emanato la decisione. L’opposizione può essere fatta segnatamente se l’organizzatore ha eliminato l’offerta in questione o ne ha impedito l’accesso in Svizzera con mezzi tecnici adeguati.</p><p><sup>3</sup> Se l’opposizione è fatta validamente, l’autorità competente riesamina la sua decisione. Non è vincolata alle conclusioni presentate.</p></div></article><article id="art_88"><a name="a88"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_88" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_88" routerlink="./"><b>Art. 88</b> Comunicazione degli elenchi delle offerte di gioco bloccate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale pubblicano sul proprio sito Internet i rispettivi elenchi delle offerte bloccate e aggiungono un rimando al sito Internet dell’altra autorità. </p><p><sup>2</sup> Mediante una procedura semplice e sicura, la CFCG e l’Autorità intercantonale comunicano gli elenchi ai fornitori di servizi di telecomunicazione registrati ai sensi dell’articolo 4 della legge del 30 aprile 1997<sup><a fragment="#fn-d6e1779" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e1779" id="fnbck-d6e1779" routerlink="./">9</a></sup> sulle telecomunicazioni.<sup><a fragment="#fn-d6e1787" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e1787" id="fnbck-d6e1787" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>3</sup> Entro 30 giorni dalla comunicazione di cui al capoverso 2, i fornitori di servizi di telecomunicazione possono fare opposizione scritta contro la decisione dinanzi all’autorità che l’ha emanata, se ritengono che la misura necessaria per bloccare l’accesso alle offerte sia sproporzionata sotto il profilo tecnico o operativo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1779"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1779" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e1779" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2187_2187_2187/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>784.10</b></a></p><p id="fn-d6e1787"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1787" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e1787" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 7 della LF del 22 mar. 2019, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1019/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 6159</a>; <a href="eli/fga/2017/1933/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2017</b> 5599</a>).</p></div></div></article><article id="art_89"><a name="a89"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_89" routerlink="./"><b>Art. 89</b> Informazione degli utenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale gestiscono in comune un dispositivo volto a informare gli utenti del blocco di un’offerta in linea. </p><p><sup>2</sup> Nella misura in cui sia tecnicamente possibile, i fornitori di servizi di telecomunicazione rinviano gli utenti che intendono accedere a un’offerta di gioco bloccata al dispositivo informativo.</p></div></article><article id="art_90"><a name="a90"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_90" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_90" routerlink="./"><b>Art. 90</b> Stralcio dall’elenco delle offerte bloccate</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se le condizioni del blocco non sono più soddisfatte, l’autorità competente stralcia l’offerta in questione, d’ufficio o su richiesta, dall’elenco delle offerte bloccate. </p></div></article><article id="art_91"><a name="a91"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_91" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_91" routerlink="./"><b>Art. 91</b> Esclusione della responsabilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Non può essere reso responsabile né civilmente né penalmente dell’accesso ai giochi che figurano nell’elenco delle offerte bloccate il fornitore di servizi di telecomunicazione che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non dispone la trasmissione delle offerte;</dd><dt>b. </dt><dd>non sceglie il destinatario delle offerte; e</dd><dt>c. </dt><dd>non modifica le offerte.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il fornitore di servizi di telecomunicazione che, per adempiere i suoi obblighi secondo gli articoli 86 capoverso 4 e 89 capoverso 2, attua misure o decisioni secondo il presente capitolo, non può essere reso responsabile né civilmente né penalmente della:</p><dl><dt>a. </dt><dd>elusione delle misure di blocco da parte di terzi;</dd><dt>b. </dt><dd>violazione del segreto delle telecomunicazioni o del segreto d’affari;</dd><dt>c. </dt><dd>violazione di obblighi contrattuali o extracontrattuali.</dd></dl></div></article><article id="art_92"><a name="a92"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_92" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_92" routerlink="./"><b>Art. 92</b> <b></b>Costi e sospensione temporanea</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità che ha disposto il blocco indennizza integralmente i fornitori di servizi di telecomunicazione per le installazioni necessarie a mettere in atto il blocco e per il loro esercizio. Il Consiglio federale disciplina i dettagli. </p><p><sup>2</sup> Previa informazione dell’autorità d’esecuzione, i fornitori di servizi di telecomunicazione possono temporaneamente esimersi dal mettere in atto il blocco se questo ha effetti negativi sulla qualità della rete.</p></div></article><article id="art_93"><a name="a93"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_93" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_93" routerlink="./"><b>Art. 93</b> Effetto sospensivo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Né il ricorso né l’opposizione contro una misura disposta conformemente al presente capitolo hanno effetto sospensivo. Sono fatti salvi il ricorso o l’opposizione di un fornitore di servizi di telecomunicazione secondo l’articolo 88 capoverso 3.</p></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Autorità</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_8/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_8/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Commissione federale delle case da gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_94"><a name="a94"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_94" routerlink="./"><b>Art. 94</b> Composizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG si compone di almeno cinque e al massimo sette membri. </p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale nomina i membri della CFCG e ne designa il presidente. Nomina almeno un membro su proposta dei Cantoni.</p><p><sup>3</sup> I membri sono periti indipendenti. Non possono essere membri del consiglio di amministrazione né impiegati di un’impresa attiva nel settore dei giochi in denaro, di un’impresa di fabbricazione o commercio del ramo dei giochi o di società ad esse legate.</p><p><sup>4</sup> Almeno un membro dispone di conoscenze specifiche nel campo della prevenzione delle dipendenze.</p></div></article><article id="art_95"><a name="a95"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_95" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_95" routerlink="./"><b>Art. 95</b> Organizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG emana un regolamento interno. Vi disciplina in particolare i dettagli della sua organizzazione e le competenze del presidente.</p><p><sup>2</sup> Il regolamento sottostà all’approvazione del Consiglio federale.</p><p><sup>3</sup> La CFCG dispone di un segretariato permanente.</p></div></article><article id="art_96"><a name="a96"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_96" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_96" routerlink="./"><b>Art. 96</b> Indipendenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG esercita la sua attività in modo indipendente. Sotto il profilo amministrativo è aggregata al DFGP. </p><p><sup>2</sup> I membri della CFCG e i collaboratori del suo segretariato possono esercitare un’altra attività se ciò non pregiudica l’indipendenza della CFCG.</p></div></article><article id="art_97"><a name="a97"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_97" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_97" routerlink="./"><b>Art. 97</b> Compiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Oltre agli altri compiti che le conferisce la presente legge, la CFCG:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sorveglia il rispetto delle disposizioni legali concernenti le case da gioco; in particolare sorveglia:<dl><dt>1. </dt><dd>gli organi dirigenti e l’esercizio dei giochi delle case da gioco,</dd><dt>2. </dt><dd>il rispetto degli obblighi nel campo della prevenzione del riciclaggio di denaro,</dd><dt>3. </dt><dd>l’attuazione del piano di misure di sicurezza e del piano di misure sociali;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>provvede alla tassazione come pure alla riscossione della tassa sulle case da gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>lotta contro i giochi in denaro illegali;</dd><dt>d. </dt><dd>collabora con le autorità di vigilanza nazionali ed estere;</dd><dt>e. </dt><dd>redige e pubblica ogni anno un rapporto d’attività all’attenzione del Consiglio federale; il rapporto comprende anche informazioni sui conti annuali, sui bilanci e sui rapporti delle case da gioco.</dd><dt><sup>2</sup> Nell’adempimento dei propri compiti, la CFCG tiene debitamente conto dell’esigenza di proteggere i giocatori dal gioco eccessivo.</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></div></article><article id="art_98"><a name="a98"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_98" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_98" routerlink="./"><b>Art. 98</b> Facoltà</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per adempiere i propri compiti, la CFCG può segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esigere le informazioni e i documenti necessari dalle case da gioco e dalle imprese di fabbricazione o commercio di installazioni di gioco che riforniscono le case da gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>procedere a controlli presso le case da gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>esigere le informazioni e i documenti necessari dagli uffici di revisione delle case da gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>far capo a periti;</dd><dt>e. </dt><dd>assegnare incarichi speciali all’ufficio di revisione;</dd><dt>f. </dt><dd>attivare collegamenti in linea per il monitoraggio degli impianti informatici delle case da gioco;</dd><dt>g. </dt><dd>disporre, per la durata dell’indagine, provvedimenti cautelari e in particolare sospendere la concessione;</dd><dt>h. </dt><dd>disporre, in caso di violazione della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità;</dd><dt>i. </dt><dd>intervenire nell’esercizio di una casa da gioco, se la situazione lo esige;</dd><dt>j. </dt><dd>in caso di inosservanza, nonostante diffida, di una sua decisione esecutiva:<dl><dt>1. </dt><dd>eseguire d’ufficio, a spese della casa da gioco, la misura disposta,</dd><dt>2. </dt><dd>rendere pubblico che la casa da gioco si è opposta alla decisione esecutiva;</dd></dl></dd><dt>k. </dt><dd>impugnare dinanzi alla competente autorità giudiziaria cantonale o intercantonale, e in seguito dinanzi al Tribunale federale, le decisioni dell’Autorità intercantonale di cui all’articolo 24;</dd><dt>l. </dt><dd>impugnare dinanzi al Tribunale federale le decisioni del Tribunale amministrativo federale in applicazione della presente legge e delle sue disposizioni d’esecuzione.</dd></dl></div></article><article id="art_99"><a name="a99"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_99" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_99" routerlink="./"><b>Art. 99</b> Emolumenti e tassa di vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG riscuote emolumenti a copertura dei costi delle sue decisioni e dei suoi servizi. Può esigere anticipi.</p><p><sup>2</sup> La CFCG riscuote ogni anno una tassa di vigilanza presso le case da gioco a copertura dei costi di vigilanza non coperti dagli emolumenti. Il DFGP decide l’importo della tassa.</p><p><sup>3</sup> L’importo della tassa di vigilanza è fissato in funzione dei costi della vigilanza sulle case da gioco; l’importo della tassa di vigilanza dovuto da ogni casa da gioco è calcolato in funzione del prodotto lordo dei giochi realizzato l’anno precedente nel settore considerato. </p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale disciplina i dettagli, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i costi di vigilanza computabili; </dd><dt>b. </dt><dd>la ripartizione di tali costi tra le case da gioco con un’estensione della concessione e quelle senza estensione;</dd><dt>c. </dt><dd>il periodo di calcolo della tassa.</dd></dl></div></article><article id="art_100"><a name="a100"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_100" routerlink="./"><b>Art. 100</b> Sanzioni amministrative</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il concessionario che viola le disposizioni di legge, la concessione o una decisione passata in giudicato è tenuto a pagare un importo pari al massimo al 15 per cento del prodotto lordo dei giochi dell’ultimo anno d’esercizio. </p><p><sup>2</sup> Le violazioni sono istruite dal segretariato e giudicate dalla CFCG.</p></div></article><article id="art_101"><a name="a101"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_101" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_101" routerlink="./"><b>Art. 101</b> Trattamento dei dati </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per adempiere i propri compiti legali, la CFCG può trattare dati personali, inclusi dati degni di particolare protezione relativi allo stato di salute, a misure di aiuto sociale, a perseguimenti e a sanzioni amministrative o penali, nonché profili della personalità.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina i dettagli del trattamento dei dati, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le categorie di persone oggetto della raccolta di dati e, per ognuna di queste categorie, le categorie di dati personali che possono essere trattati;</dd><dt>b. </dt><dd>l’elenco dei dati degni di particolare protezione;</dd><dt>c. </dt><dd>le autorizzazioni d’accesso;</dd><dt>d. </dt><dd>la durata di conservazione e la distruzione dei dati;</dd><dt>e. </dt><dd>la sicurezza dei dati.</dd></dl></div></article><article id="art_102"><a name="a102"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_102" routerlink="./"><b>Art. 102</b> Assistenza amministrativa e giudiziaria in Svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG e le autorità amministrative della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza e, su richiesta, si scambiano informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, nella misura in cui necessario per l’adempimento dei rispettivi compiti legali. </p><p><sup>2</sup> La CFCG e le autorità di perseguimento penale della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza giudiziaria e amministrativa. Se necessario e possibile, coordinano le proprie indagini. </p><p><sup>3</sup> Se ha notizia di crimini o delitti secondo il Codice penale (CP)<sup><a fragment="#fn-d6e2116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2116" id="fnbck-d6e2116" routerlink="./">11</a></sup>, la CFCG informa le competenti autorità di perseguimento penale.</p><p><sup>4</sup> Se ha notizia di violazioni della presente legge il cui perseguimento non è di sua competenza, la CFCG informa le competenti autorità di perseguimento penale e l’Autorità intercantonale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2116"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2116" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_103"><a name="a103"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_103" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_103" routerlink="./"><b>Art. 103</b> Assistenza amministrativa internazionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG può chiedere alle competenti autorità estere le informazioni necessarie per l’adempimento dei propri compiti legali, inclusi dati degni di particolare protezione.</p><p><sup>2</sup> Può trasmettere alle autorità estere competenti in materia di giochi in denaro informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’autorità estera utilizza le informazioni esclusivamente in un procedimento amministrativo concernente i giochi in denaro;</dd><dt>b. </dt><dd>l’autorità estera è vincolata al segreto d’ufficio;</dd><dt>c. </dt><dd>l’autorità estera non trasmette le informazioni a terzi o le trasmette soltanto previo consenso della CFCG;</dd><dt>d. </dt><dd>le informazioni sono necessarie per l’esecuzione della legislazione sui giochi in denaro e non contengono segreti di fabbricazione o d’affari.</dd></dl><p><sup>3</sup> La CFCG può astenersi dal collaborare se non è garantita la reciprocità.</p></div></article><article id="art_104"><a name="a104"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_104" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_104" routerlink="./"><b>Art. 104</b> Compiti del segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il segretariato esegue la vigilanza diretta sulle case da gioco e procede alla tassazione delle case da gioco.</p><p><sup>2</sup> Prepara gli affari della CFCG, le sottopone proposte ed esegue le sue decisioni.</p><p><sup>3</sup> Tratta direttamente con le case da gioco, le autorità e i terzi ed emana autonomamente decisioni, in quanto lo preveda il regolamento interno.</p><p><sup>4</sup> Se la situazione lo richiede, può intervenire nell’esercizio di una casa da gioco; ne informa senza indugio la CFCG.</p><p><sup>5</sup> Rappresenta la CFCG dinanzi ai tribunali della Confederazione e dei Cantoni ed è competente per il perseguimento dei reati di cui agli articoli 130–133.</p><p><sup>6</sup> La CFCG può conferire ulteriori compiti al segretariato.</p></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_8/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_105"><a name="a105"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_105" routerlink="./"><b>Art. 105</b> Istituzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni che sul proprio territorio intendono autorizzare giochi di grande estensione, istituiscono, per mezzo di un concordato, un’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione (Autorità intercantonale).</p></div></article><article id="art_106"><a name="a106"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_106" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_106" routerlink="./"><b>Art. 106</b> Indipendenza e composizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Autorità intercantonale esercita la sua attività in modo indipendente.</p><p><sup>2</sup> I membri dell’Autorità intercantonale e i collaboratori del suo segretariato possono esercitare un’altra attività se ciò non pregiudica l’indipendenza dell’Autorità intercantonale.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni garantiscono che l’Autorità intercantonale disponga di conoscenze specifiche nel campo della prevenzione delle dipendenze.</p></div></article><article id="art_107"><a name="a107"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_107" routerlink="./"><b>Art. 107</b> Compiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Oltre agli altri compiti che le conferisce la presente legge, l’Autorità intercantonale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sorveglia il rispetto delle disposizioni legali concernenti i giochi di grande estensione; sorveglia in particolare:<dl><dt>1. </dt><dd>gli organi dirigenti e l’esercizio dei giochi da parte degli organizzatori di giochi di grande estensione,</dd><dt>2. </dt><dd>il rispetto degli obblighi nel campo della prevenzione del riciclaggio di denaro,</dd><dt>3. </dt><dd>l’attuazione del piano di misure di sicurezza e del piano di misure sociali;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>lotta contro i giochi in denaro illegali;</dd><dt>c. </dt><dd>collabora con le autorità di vigilanza nazionali ed estere;</dd><dt>d. </dt><dd>redige e pubblica ogni anno un rapporto d’attività comprensivo di una statistica dei giochi di grande e di piccola estensione organizzati secondo la presente legge e di un rapporto sulla destinazione, da parte dei Cantoni, dell’utile netto dei giochi di grande estensione a scopi d’utilità pubblica.</dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni possono conferire ulteriori compiti all’Autorità intercantonale.</p><p><sup>3</sup> Nell’adempimento dei propri compiti, l’Autorità intercantonale tiene debitamente conto dell’esigenza di proteggere i giocatori dal gioco eccessivo.</p></div></article><article id="art_108"><a name="a108"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_108" routerlink="./"><b>Art. 108</b> Facoltà</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per adempiere i propri compiti, l’Autorità intercantonale può segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esigere le informazioni e i documenti necessari dagli organizzatori di giochi di grande estensione e dalle imprese di fabbricazione o commercio di installazioni di gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>esigere, nei settori di cui all’articolo 1 capoversi 2 e 3, le informazioni e i documenti necessari per stabilire se un gioco costituisce un gioco di grande estensione;</dd><dt>c. </dt><dd>procedere a controlli presso gli organizzatori di giochi di grande estensione e presso i loro distributori;</dd><dt>d. </dt><dd>disporre, per la durata dell’indagine, provvedimenti cautelari;</dd><dt>e. </dt><dd>esigere le informazioni e i documenti necessari dagli uffici di revisione degli organizzatori di giochi di grande estensione;</dd><dt>f. </dt><dd>far capo a periti;</dd><dt>g. </dt><dd>disporre, in caso di violazioni della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità;</dd><dt>h. </dt><dd>in caso di inosservanza, nonostante diffida, di una sua decisione esecutiva:<dl><dt>1. </dt><dd>eseguire d’ufficio, a spese dell’organizzatore di giochi di grande estensione, la misura disposta,</dd><dt>2. </dt><dd>rendere pubblico che l’organizzatore di giochi di grande estensione si è opposto alla decisione esecutiva;</dd></dl></dd><dt>i. </dt><dd>impugnare dinanzi al Tribunale amministrativo federale, e in seguito dinanzi al Tribunale federale, le decisioni della CFCG secondo l’articolo 16;</dd><dt>j. </dt><dd>impugnare dinanzi al Tribunale federale le decisioni in applicazione della presente legge e delle sue disposizioni d’esecuzione pronunciate dall’autorità giudiziaria cantonale o intercantonale di ultima istanza.</dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni possono conferire ulteriori competenze all’Autorità intercantonale.</p></div></article><article id="art_109"><a name="a109"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_109" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_109" routerlink="./"><b>Art. 109</b> Sanzioni amministrative</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore di giochi di grande estensione che viola le disposizioni di legge o una decisione passata in giudicato è tenuto a pagare un importo pari al massimo al 15 per cento del prodotto lordo dei giochi dell’ultimo anno d’esercizio. Nel calcolo dell’importo va tenuto debitamente conto dell’utile che l’organizzatore ha realizzato grazie alla violazione.</p><p><sup>2</sup> I proventi da sanzioni amministrative sono ripartiti tra i Cantoni in proporzione alla loro popolazione secondo i dati dell’ultimo censimento federale.</p><p><sup>3</sup> Le violazioni sono istruite e giudicate dall’Autorità intercantonale.</p><p><sup>4</sup> Se il concordato tra i Cantoni non disciplina la procedura, l’Autorità intercantonale applica la procedura amministrativa del Cantone in cui è stata commessa la violazione.</p></div></article><article id="art_110"><a name="a110"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_110" routerlink="./"><b>Art. 110</b> Trattamento dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per adempiere i propri compiti legali, l’Autorità intercantonale può trattare dati personali, inclusi dati degni di particolare protezione relativi allo stato di salute, a misure di aiuto sociale, a perseguimenti e a sanzioni amministrative o penali, nonché profili della personalità.</p></div></article><article id="art_111"><a name="a111"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_111" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_111" routerlink="./"><b>Art. 111</b> Assistenza amministrativa in Svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Autorità intercantonale e le autorità amministrative della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza e, su richiesta, si scambiano informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, nella misura in cui sia necessario per l’adempimento dei rispettivi compiti legali.</p><p><sup>2</sup> L’Autorità intercantonale e le autorità di perseguimento penale della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni si prestano mutua assistenza amministrativa.</p><p><sup>3</sup> Se ha notizia di crimini o delitti secondo il CP<sup><a fragment="#fn-d6e2343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2343" id="fnbck-d6e2343" routerlink="./">12</a></sup> o di infrazioni alla presente legge, l’Autorità intercantonale ne informa le competenti autorità di perseguimento penale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2343" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_112"><a name="a112"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_112" routerlink="./"><b>Art. 112</b> Assistenza amministrativa internazionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Autorità intercantonale può chiedere alle competenti autorità estere le informazioni necessarie per l’adempimento dei propri compiti legali, inclusi dati degni di particolare protezione.</p><p><sup>2</sup> Può trasmettere alle autorità estere competenti in materia di giochi in denaro informazioni, inclusi dati degni di particolare protezione, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’autorità estera utilizza le informazioni esclusivamente in un procedimento amministrativo concernente i giochi in denaro;</dd><dt>b. </dt><dd>l’autorità estera è vincolata al segreto d’ufficio;</dd><dt>c. </dt><dd>l’autorità estera non trasmette le informazioni a terzi o le trasmette soltanto previo consenso dell’Autorità intercantonale;</dd><dt>d. </dt><dd>le informazioni sono necessarie per l’esecuzione della legislazione sui giochi in denaro e non contengono segreti di fabbricazione o d’affari.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’Autorità intercantonale può astenersi dal collaborare se non è garantita la reciprocità.</p></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_8/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Organo di coordinamento</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_113"><a name="a113"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_113" routerlink="./"><b>Art. 113</b> Composizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organo di coordinamento si compone di: </p><dl><dt>a. </dt><dd>due membri della CFCG;</dd><dt>b. </dt><dd>un rappresentante dell’autorità di alta vigilanza;</dd><dt>c. </dt><dd>due membri dell’Autorità intercantonale;</dd><dt>d. </dt><dd>un rappresentante delle autorità cantonali di vigilanza e d’esecuzione.</dd></dl><p><sup>2</sup> La CFCG nomina i propri due rappresentanti. Il DFGP nomina il rappresentante dell’autorità di alta vigilanza. I Cantoni nominano le tre persone che rappresentano le autorità dei Cantoni.</p><p><sup>3</sup> La funzione di presidente è esercitata a turni di un anno alternativamente da uno dei tre rappresentanti delle autorità della Confederazione e da uno dei tre rappresentanti delle autorità dei Cantoni.</p></div></article><article id="art_114"><a name="a114"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_114" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_114" routerlink="./"><b>Art. 114</b> Compiti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Oltre agli altri compiti che gli conferisce la presente legge, l’organo di coordinamento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>contribuisce a una politica coerente ed efficace in materia di giochi in denaro;</dd><dt>b. </dt><dd>garantisce:<dl><dt>1. </dt><dd>l’attuazione coerente ed efficace delle misure legali nell’ambito della prevenzione del gioco eccessivo,</dd><dt>2. </dt><dd>il buon coordinamento tra le autorità d’esecuzione della presente legge nell’ambito del rilascio delle autorizzazioni dei giochi e nell’ambito della lotta contro i giochi in denaro illegali;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>redige e pubblica ogni anno un rapporto d’attività;</dd><dt>d. </dt><dd>collabora, se necessario, con le autorità di vigilanza nazionali ed estere.</dd></dl></div></article><article id="art_115"><a name="a115"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_115" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_115" routerlink="./"><b>Art. 115</b> Facoltà</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per adempiere i propri compiti, l’organo di coordinamento può:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rivolgere raccomandazioni alle autorità d’esecuzione della presente legge;</dd><dt>b. </dt><dd>far capo a periti.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’organo di coordinamento non può emanare decisioni impugnabili ai sensi degli articoli 5 e 44 della legge federale del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e2460" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2460" id="fnbck-d6e2460" routerlink="./">13</a></sup> sulla procedura amministrativa.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2460"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2460" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2460" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_116"><a name="a116"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_116" routerlink="./"><b>Art. 116</b> Funzionamento e decisioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organo di coordinamento si riunisce con la frequenza necessaria per l’adempimento dei propri compiti. Ogni membro ha il diritto di convocare una riunione.</p><p><sup>2</sup> L’organo di coordinamento decide a maggioranza semplice. Ogni membro dispone di un voto. In caso di parità, il voto del presidente non è decisivo.</p><p><sup>3</sup> L’organo di coordinamento adotta un regolamento interno. </p></div></article><article id="art_117"><a name="a117"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_117" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_117" routerlink="./"><b>Art. 117</b> Costi</a></h6><div class="collapseable"> <p>I costi dell’organo di coordinamento sono suddivisi a metà tra la Confederazione e i Cantoni.</p></div></article><article id="art_118"><a name="a118"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_118" routerlink="./"><b>Art. 118</b> Diritto applicabile</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’organo di coordinamento sottostà alle legislazioni federali sulla protezione dei dati, sulla trasparenza, sugli acquisti pubblici e sulla responsabilità e al diritto procedurale.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_9" routerlink="./">Capitolo 9: Imposizione e utilizzazione del prodotto dei giochi</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_9/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_9/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Tassa sulle case da gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_119"><a name="a119"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_119" routerlink="./"><b>Art. 119</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione riscuote una tassa sul prodotto lordo dei giochi (tassa sulle case da gioco). La tassa è destinata all’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità.</p><p><sup>2</sup> Il prodotto lordo dei giochi corrisponde alla differenza tra le poste giocate e le vincite legittimamente versate.</p><p><sup>3</sup> Le commissioni riscosse dalle case da gioco per i giochi da tavolo e analoghi proventi dei giochi sono parte del prodotto lordo dei giochi.</p></div></article><article id="art_120"><a name="a120"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_120" routerlink="./"><b>Art. 120</b> Aliquote della tassa</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale fissa l’aliquota della tassa in modo tale che le case da gioco gestite secondo i principi dell’economia aziendale possano realizzare un rendimento adeguato del capitale investito. L’aliquota della tassa può essere progressiva. </p><p><sup>2</sup> L’aliquota della tassa ammonta: </p><dl><dt>a. </dt><dd>almeno al 40 per cento e al massimo all’80 per cento del prodotto lordo dei giochi realizzato in una casa da gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>almeno al 20 per cento e al massimo all’80 per cento del prodotto lordo dei giochi realizzato con i giochi da casinò in linea.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per i primi quattro anni d’esercizio l’aliquota della tassa può essere ridotta fino alla metà. Nel fissare l’aliquota, il Consiglio federale tiene conto delle condizioni quadro economiche delle singole case da gioco. La riduzione è fissata ogni anno per le singole case da gioco o per più case da gioco, tenendo conto di tutte le circostanze rilevanti.</p></div></article><article id="art_121"><a name="a121"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_121" routerlink="./"><b>Art. 121</b> Agevolazioni fiscali per le case da gioco titolari di una concessione B</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale può ridurre di un quarto al massimo l’aliquota della tassa per le case da gioco titolari di una concessione B, sempreché i proventi della casa da gioco siano destinati in misura preponderante a interessi pubblici della regione, segnatamente al sostegno ad attività culturali, o a scopi d’utilità pubblica.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può ridurre di un terzo al massimo l’aliquota della tassa se la regione di ubicazione della casa da gioco titolare di una concessione B dipende economicamente da un turismo marcatamente stagionale. </p><p><sup>3</sup> Se sono dati entrambi i motivi di riduzione, l’aliquota della tassa può essere ridotta al massimo della metà. </p><p><sup>4</sup> Le agevolazioni fiscali di cui ai capoversi 1 e 2 non sono applicabili ai giochi da casinò in linea.</p></div></article><article id="art_122"><a name="a122"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_122" routerlink="./"><b>Art. 122</b> Riduzione della tassa per le case da gioco titolari di una concessione B in caso di riscossione di una tassa cantonale analoga</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale riduce la tassa per le case da gioco titolari di una concessione B qualora il Cantone di ubicazione riscuota dalle stesse una tassa di tipo analogo.</p><p><sup>2</sup> La riduzione corrisponde all’importo della tassa cantonale; non può tuttavia superare il 40 per cento del totale della tassa sulle case da gioco spettante alla Confederazione.</p><p><sup>3</sup> La riduzione della tassa non è applicabile ai giochi da casinò in linea.</p></div></article><article id="art_123"><a name="a123"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_123" routerlink="./"><b>Art. 123</b> Tassazione e riscossione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La tassazione e la riscossione della tassa competono alla CFCG. Il Consiglio federale disciplina la procedura.</p><p><sup>2</sup> Su richiesta del Cantone, la CFCG può occuparsi della tassazione e della riscossione della tassa cantonale sul prodotto lordo dei giochi.</p></div></article><article id="art_124"><a name="a124"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_124" routerlink="./"><b>Art. 124</b> Ricupero della tassa e prescrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Si procede al ricupero della tassa non riscossa, compresi gli interessi, quando fatti o mezzi di prova che erano sconosciuti alla CFCG permettono di stabilire che la tassazione è stata indebitamente omessa o che la tassazione passata in giudicato è incompleta.</p><p><sup>2</sup> Non si può procedere al ricupero della tassa, se nella sua dichiarazione d’imposta la casa da gioco ha indicato in modo completo e preciso le somme imponibili e se alla CFCG erano note le basi necessarie alla valutazione delle singole componenti.</p><p><sup>3 </sup>L’avvio del perseguimento penale secondo l’articolo 132 segna nel contempo l’avvio della procedura di ricupero della tassa.</p><p><sup>4</sup> Il diritto di avviare una procedura di ricupero della tassa decade dieci anni dopo la fine del periodo fiscale per il quale la tassazione è stata indebitamente omessa o per il quale la tassazione passata in giudicato era incompleta. Il diritto al ricupero della tassa decade in ogni caso quindici anni dopo la fine del periodo fiscale a cui si riferisce.</p></div></article></div></section><section id="chap_9/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_9/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Destinazione dell’utile netto dei giochi di grande estensione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_125"><a name="a125"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_125" routerlink="./"><b>Art. 125</b> Destinazione dell’utile netto a scopi d’utilità pubblica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni destinano integralmente l’utile netto delle lotterie e delle scommesse sportive a scopi d’utilità pubblica, segnatamente in ambito culturale, sociale e sportivo.</p><p><sup>2</sup> L’utile netto è costituito dalla totalità delle poste giocate e del risultato finanziario dopo la deduzione delle vincite versate, delle spese giustificate dall’attività commerciale, comprese le tasse a copertura dei costi derivanti dal gioco in denaro, quali la vigilanza e le misure di prevenzione, nonché degli oneri per la costituzione di riserve e accantonamenti adeguati.</p><p><sup>3</sup> Non è consentito destinare l’utile netto all’adempimento di obbligazioni legali di diritto pubblico.</p><p><sup>4</sup> La destinazione dell’utile netto dei giochi di destrezza non è vincolata.</p></div></article><article id="art_126"><a name="a126"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_126" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_126" routerlink="./"><b>Art. 126</b> Conti distinti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’utile netto delle lotterie e delle scommesse sportive non può confluire nei consuntivi dei Cantoni. È gestito separatamente.</p><p><sup>2</sup> Gli organizzatori versano l’utile netto ai Cantoni in cui si sono svolte le lotterie e le scommesse sportive.</p></div></article><article id="art_127"><a name="a127"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_127" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_127" routerlink="./"><b>Art. 127</b> Concessione di sussidi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni disciplinano in un atto normativo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la procedura e i servizi cui compete la ripartizione dei fondi;</dd><dt>b. </dt><dd>i criteri che tali servizi devono applicare per la concessione di sussidi.</dd></dl><p><sup>2</sup> I sussidi possono essere concessi soltanto se il richiedente attesta in modo sufficiente di soddisfare detti criteri. </p><p><sup>3</sup> Nel concedere i sussidi, i servizi competenti garantiscono un trattamento delle richieste il più equo possibile.</p><p><sup>4</sup> Il diritto federale non conferisce alcun diritto alla concessione di sussidi.</p><p><sup>5</sup> I Cantoni possono destinare una parte dell’utile netto a scopi intercantonali, nazionali e internazionali d’utilità pubblica.</p></div></article><article id="art_128"><a name="a128"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_128" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_128" routerlink="./"><b>Art. 128</b> Trasparenza nella ripartizione dei fondi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I servizi competenti secondo l’articolo 127 pubblicano in forma adeguata l’importo dei sussidi versati, precisando i destinatari e i settori.</p><p><sup>2</sup> Pubblicano ogni anno i propri conti. </p></div></article></div></section><section id="chap_9/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_9/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Destinazione dell’utile netto dei giochi di piccola estensione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_129"><a name="a129"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_129" routerlink="./"><b>Art. 129</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Gli organizzatori di piccole lotterie e di scommesse sportive locali che non perseguono scopi economici possono destinare l’utile netto ai propri fini.</p><p><sup>2</sup> La destinazione dell’utile netto dei tornei di poker conseguito al di fuori di una casa da gioco non è vincolata.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_10"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_10" routerlink="./">Capitolo 10: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_10/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_10/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_10/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Reati</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_130"><a name="a130"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_130" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_130" routerlink="./"><b>Art. 130</b> Crimini e delitti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con una pena detentiva fino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque intenzionalmente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolge, organizza o mette a disposizione giochi da casinò o giochi di grande estensione, senza essere titolare delle concessioni o autorizzazioni necessarie;</dd><dt>b. </dt><dd>pur essendo a conoscenza dello scopo a cui sono destinati, mette a disposizione di persone che non sono titolari delle concessioni o autorizzazioni necessarie i mezzi tecnici per l’organizzazione di giochi da casinò o giochi di grande estensione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Chi agisce per mestiere o come membro di una banda è punito con una pena detentiva fino a cinque anni o con una pena pecuniaria di almeno 180 aliquote giornaliere.</p><p><sup>3</sup> È punito con una pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere chi fornendo intenzionalmente indicazioni inveritiere o in altra maniera ottiene in modo fraudolento il rilascio di una concessione o di un’autorizzazione.</p></div></article><article id="art_131"><a name="a131"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_131" routerlink="./"><b>Art. 131</b> Contravvenzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa fino a 500 000 franchi chiunque intenzionalmente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolge, organizza o mette a disposizione giochi in denaro diversi da quelli di cui all’articolo 130 capoverso 1 lettera a senza essere titolare delle autorizzazioni necessarie;</dd><dt>b. </dt><dd>fa pubblicità per giochi in denaro non autorizzati in Svizzera; </dd><dt>c. </dt><dd>fa pubblicità per giochi in denaro autorizzati destinata a persone escluse dal gioco o a minorenni;</dd><dt>d. </dt><dd>autorizza a giocare persone che non hanno raggiunto l’età legale secondo l’articolo 72 capoversi 1 e 2 o sono escluse dal gioco in virtù dell’articolo 80 oppure versa a dette persone una vincita superiore al valore soglia di cui all’articolo 80 capoverso 3;</dd><dt>e. </dt><dd>fa in modo che l’utile netto destinato a scopi d’utilità pubblica non sia dichiarato integralmente;</dd><dt>f.<i> </i></dt><dd><i></i>viola gli obblighi di diligenza nell’ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro previsti dal capitolo 5, sezione 4 della presente legge, dal capitolo 2 LRD<sup><a fragment="#fn-d6e2761" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2761" id="fnbck-d6e2761" routerlink="./">14</a></sup> e dalle sue disposizioni d’esecuzione;</dd><dt>g. </dt><dd>disattende l’ingiunzione dell’autorità competente di ripristinare lo stato legale o sopprimere le irregolarità;</dd><dt>h. </dt><dd>rivende a fini commerciali partecipazioni a lotterie e scommesse sportive senza il consenso dell’organizzatore.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il tentativo e la complicità sono punibili.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2761"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2761" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2761" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/1998/892_892_892/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>955.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_132"><a name="a132"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_132" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_132" routerlink="./"><b>Art. 132</b> Sottrazione della tassa sulle case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chiunque intenzionalmente fa in modo che una tassazione non sia effettuata o sia indebitamente omessa o una tassazione passata in giudicato sia incompleta, è punito con una multa che ammonta al massimo al quintuplo dell’importo dell’imposta sottratta, ma non supera i 500 000 franchi.</p></div></article><article id="art_133"><a name="a133"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_133" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_133" routerlink="./"><b>Art. 133</b> Infrazioni commesse nell’azienda</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se la multa applicabile non supera i 100 000 franchi e la determinazione delle persone punibili secondo l’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 1974<sup><a fragment="#fn-d6e2797" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2797" id="fnbck-d6e2797" routerlink="./">15</a></sup> sul diritto penale amministrativo (DPA) esige provvedimenti d’inchiesta sproporzionati all’entità della pena, l’autorità può prescindere da un procedimento contro dette persone e, in loro vece, condannare l’azienda al pagamento della multa.</p><p><sup>2</sup> Gli articoli 6 e 7 DPA si applicano anche al perseguimento penale da parte delle autorità cantonali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2797"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2797" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2797" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_10/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_10/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_10/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Diritto applicabile e procedura</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_134"><a name="a134"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_134" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_134" routerlink="./"><b>Art. 134</b> Infrazioni nell’ambito dei giochi da casinò e sottrazione della tassa sulle case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel caso di infrazioni nell’ambito dei giochi da casinò e di sottrazione della tassa sulle case da gioco è applicabile la DPA<sup><a fragment="#fn-d6e2820" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2820" id="fnbck-d6e2820" routerlink="./">16</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> L’autorità di perseguimento è il segretariato della CFCG, quella giudicante la CFCG.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2820"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2820" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2820" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/1974/1857_1857_1857/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>313.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_135"><a name="a135"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_135" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_135" routerlink="./"><b>Art. 135</b> Infrazioni nell’ambito di altri giochi in denaro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il perseguimento e il giudizio dei reati nell’ambito degli altri giochi in denaro competono ai Cantoni. Nell’ambito delle indagini, le autorità cantonali di perseguimento penale possono far capo all’Autorità intercantonale.</p><p><sup>2</sup> L’Autorità intercantonale dispone dei seguenti diritti di parte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>diritto di impugnare i decreti di non luogo a procedere e di abbandono;</dd><dt>b. </dt><dd>diritto di fare opposizione contro i decreti d’accusa;</dd><dt>c. </dt><dd>diritto di interporre appello o appello incidentale contro i punti della sentenza relativi alla pena.</dd></dl></div></article><article id="art_136"><a name="a136"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_136" routerlink="./"><b>Art. 136</b> Conflitti di competenza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Tribunale penale federale decide sui conflitti di competenza tra la CFCG e le autorità penali cantonali.</p></div></article><article id="art_137"><a name="a137"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_137" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_137" routerlink="./"><b>Art. 137</b> Prescrizione dell’azione penale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’azione penale per le contravvenzioni si prescrive in cinque anni.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_11"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_11" routerlink="./">Capitolo 11: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_11/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_11/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_11/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Esecuzione e alta vigilanza</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_138"><a name="a138"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_138" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_138" routerlink="./"><b>Art. 138</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione.</p><p><sup>2</sup> La Confederazione esercita l’alta vigilanza sull’esecuzione della presente legge.</p></div></article></div></section><section id="chap_11/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_11/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_11/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Abrogazione e modifica di altri atti normativi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_139"><a name="a139"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_139" routerlink="./"><b>Art. 139</b></a></h6><div class="collapseable"><p>L’abrogazione e la modifica di altri atti normativi sono disciplinate nell’allegato.</p></div></article></div></section><section id="chap_11/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_11/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_11/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Disposizioni transitorie</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_140"><a name="a140"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_140" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_140" routerlink="./"><b>Art. 140</b> Case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le concessioni rilasciate in virtù della legge del 18 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e2908" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e2908" id="fnbck-d6e2908" routerlink="./">17</a></sup> sulle case da gioco scadono sei anni civili dopo l’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>2</sup> L’esercizio dei diritti e degli obblighi conferiti dalla concessione è retto dalla presente legge. </p><p><sup>3</sup> Le case da gioco adeguano i propri piani, le procedure e i processi alla presente legge. Sottopongono le modifiche alla CFCG entro un anno dall’entrata in vigore della medesima.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2908"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2908" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e2908" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/oc/2000/118/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 677</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a><a href="eli/oc/2006/826/it" routerlink="./" target="_blank">5599</a></p></div></div></article><article id="art_141"><a name="a141"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_141" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_141" routerlink="./"><b>Art. 141</b> Autorizzazione d’organizzatore per giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge, gli organizzatori di giochi di grande estensione ai sensi della presente legge presentano all’Autorità intercantonale una richiesta d’autorizzazione d’organizzatore.</p><p><sup>2</sup> Se la richiesta è respinta o se entro il termine di cui al capoverso 1 non è presentata una richiesta d’autorizzazione, l’autorizzazione rilasciata secondo il diritto anteriore scade due anni dopo l’entrata in vigore della presente legge.</p></div></article><article id="art_142"><a name="a142"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_142" routerlink="./"><b>Art. 142</b> Autorizzazione del gioco per giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I titolari di un’autorizzazione rilasciata conformemente al diritto anteriore per le lotterie e le scommesse intercantonali o per gli apparecchi automatici per i giochi di destrezza possono continuare a proporre tali giochi soltanto se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la richiesta di un’autorizzazione d’organizzatore secondo l’articolo 141 è stata approvata; e</dd><dt>b. </dt><dd>presentano all’Autorità intercantonale, entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge, una richiesta d’autorizzazione del gioco.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le autorizzazioni secondo il capoverso 1 restano valide finché la decisione in merito alla richiesta d’autorizzazione è passata in giudicato, ma almeno per due anni dopo l’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>3</sup> Se entro il termine di cui al capoverso 1 lettera b non è presentata una richiesta d’autorizzazione del gioco, l’autorizzazione rilasciata secondo il diritto anteriore scade due anni dopo l’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>4</sup> Dall’entrata in vigore della presente legge, l’Autorità intercantonale esercita la vigilanza sui giochi di destrezza il cui svolgimento è automatizzato, in linea o intercantonale.</p></div></article><article id="art_143"><a name="a143"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_143" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_143" routerlink="./"><b>Art. 143</b> Autorizzazione di nuovi giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I titolari di autorizzazioni rilasciate secondo il diritto anteriore per le lotterie e le scommesse svolte a livello intercantonale possono presentare una richiesta di autorizzazione di nuovi giochi di grande estensione, a partire dall’entrata in vigore della presente legge, anche se non hanno ancora ricevuto l’autorizzazione d’organizzatore.</p><p><sup>2</sup> Se la richiesta d’autorizzazione d’organizzatore secondo l’articolo 141 è respinta, l’autorizzazione per i giochi di cui al capoverso 1 scade con il passaggio in giudicato della decisione relativa alla richiesta d’autorizzazione.</p><p><sup>3</sup> Se entro il termine di cui all’articolo 141 capoverso 1 non è presentata una richiesta d’autorizzazione d’organizzatore, l’autorizzazione per i giochi di cui al capoverso 1 scade alla fine di tale periodo.</p></div></article><article id="art_144"><a name="a144"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_144" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_144" routerlink="./"><b>Art. 144</b> Autorizzazione di giochi di piccola estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorizzazioni di giochi considerati di piccola estensione ai sensi della presente legge rilasciate dai Cantoni conformemente al diritto anteriore restano in vigore al massimo per due anni dall’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge, i Cantoni adeguano la loro legislazione alla presente legge e alle sue ordinanze d’esecuzione.</p><p><sup>3</sup> Le richieste d’autorizzazione per giochi considerati di piccola estensione ai sensi della presente legge presentate dopo che questa è entrata in vigore, ma prima dell’adeguamento della legislazione cantonale, sottostanno al diritto anteriore.</p></div></article><article id="art_145"><a name="a145"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_145" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_145" routerlink="./"><b>Art. 145</b> Destinazione dell’utile netto dei giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Entro al massimo due anni dall’entrata in vigore della presente legge, i Cantoni adeguano la loro legislazione alle disposizioni organizzative e procedurali di cui al capitolo 9 sezione 2. Fino all’entrata in vigore di tale adeguamento, si applica il diritto anteriore. </p></div></article></div></section><section id="chap_11/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_11/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#chap_11/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Referendum ed entrata in vigore</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_146"><a name="a146"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_146" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#art_146" routerlink="./"><b>Art. 146</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore:<sup><a fragment="#fn-d6e3025" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e3025" id="fnbck-d6e3025" routerlink="./">18</a></sup> <br/>Art. 1–85, 94–146: 1° gennaio 2019<br/>Art. 86–93: 1° luglio 2019</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3025"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3025" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e3025" routerlink="./">18</a></sup> DCF del 7 nov. 2018.</p></div></div></article></div></section></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 139)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Abrogazione e modifica di altri atti normativi</a></h2><div class="collapseable"><p>I</p><p>Sono abrogate:</p><dl><dt>1. </dt><dd>la legge federale dell’8 giugno 1923<sup><a fragment="#fn-d6e3050" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e3050" id="fnbck-d6e3050" routerlink="./">19</a></sup> concernente le lotterie e le scommesse professionalmente organizzate;</dd><dt>2. </dt><dd>la legge del 18 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e3076" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e3076" id="fnbck-d6e3076" routerlink="./">20</a></sup> sulle case da gioco.</dd></dl><p>II</p><p>Gli atti normativi qui appresso sono modificati come segue:</p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e3097" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fn-d6e3097" id="fnbck-d6e3097" routerlink="./">21</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3050"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3050" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e3050" routerlink="./">19</a></sup> [CS <b>10</b> 250; <b></b><i><b>2006</b> 2197 </i>all. n. 132, <b></b><i><b>2008</b> 3437 </i>II 54, <b></b><i><b>2010</b> 1881 </i>all. 1 n. II 31]</p><p id="fn-d6e3076"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3076" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e3076" routerlink="./">20</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/118/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 677</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a>all. n. 133 5599 I 15]</p><p id="fn-d6e3097"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3097" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/795/it#fnbck-d6e3097" routerlink="./">21</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 2018</b> 5103</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | f9803b00-6a2d-489c-b5b1-00b7f82a7276 | Ordinanza sui giochi in denaro | OGD | 935.511 | true | 2021-01-01T00:00:00 | 2018-11-07T00:00:00 | 1,624,233,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25852/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it | Microsoft Word - 935.511.it.doc 1 Ordinanza sui giochi in denaro (OGD) del 7 novembre 2018 (Stato 1° gennaio 2021) Il Consiglio federale svizzero, vista la legge federale del 29 settembre 20171 sui giochi in denaro (LGD), ordina: Capitolo 1: Definizioni Art. 1 Giochi in denaro nella cerchia privata (art. 1 cpv. 2 lett. a LGD) È considerato gioco in denaro nella cerchia privata un gioco in denaro che presenta le seguenti caratteristiche: a. non è organizzato per mestiere e non è annunciato pubblicamente; b. il numero di giocatori è esiguo; il loro numero è molto esiguo se, al di fuori del gioco, non vi sono tra di loro legami, in particolare di carattere familiare o professionale; c. oltre alle loro poste, i giocatori non pagano altri emolumenti o spese; d. la somma delle vincite è bassa e corrisponde alla somma delle poste. Art. 2 Giochi di destrezza (art. 3 lett. d LGD) È considerato gioco di destrezza un gioco in denaro che presenta in particolare le seguenti caratteristiche: a. su un grande numero di unità di gioco, i giocatori abili possono realizzare vincite maggiori rispetto ad altri giocatori; b. nei giochi alla cieca la probabilità di vincere è esigua; c. i giocatori hanno varie opzioni per influenzare l’andamento del gioco; d. per giocare con successo sono richieste abilità di una certa complessità. Art. 3 Giochi da casinò (art. 3 lett. g LGD) Possono partecipare allo stesso gioco da casinò al massimo 1000 giocatori. Tale numero massimo non si applica ai jackpot. RU 2018 5155 1 RS 935.51 935.511 Servizi 2 935.511 Capitolo 2: Case da gioco Sezione 1: Concessioni Art. 4 Valutazione della sostenibilità economica (art. 8 cpv. 1 lett. a n. 3 LGD) Se il richiedente chiede di estendere la concessione al diritto di proporre giochi da casinò in linea, la Commissione federale delle case da gioco (CFCG) esamina sepa- ratamente la sostenibilità economica dell’offerta in linea e dell’offerta terrestre. Art. 5 Esame dell’interesse economico (art. 8 cpv. 1 lett. a n. 5 LGD) La CFCG esamina l’interesse economico della casa da gioco per la regione di ubica- zione in base alle ripercussioni: a. sul mercato del lavoro; b. sul turismo; c. sull’ente pubblico, in particolare riguardo alle entrate fiscali; d. sulle aziende già impiantate in loco; e. sui costi nell’ambito della sanità pubblica e delle opere sociali. Art. 6 Soci in affari più importanti (art. 8 cpv. 1 lett. b e c LGD) Sono considerati soci in affari più importanti le persone fisiche e giuridiche che, in base alla loro relazione d’affari, possono influenzare l’esercizio della casa da gioco. Art. 7 Aventi economicamente diritto (art. 8 cpv. 1 lett. b e c LGD) 1 Sono considerate aventi economicamente diritto le persone la cui partecipazione diretta o indiretta al capitale azionario del richiedente è almeno del 5 per cento e le persone o i gruppi di persone legate da accordi di voto che possiedono almeno il 5 per cento di tutti i diritti di voto. 2 Le persone che detengono una partecipazione di cui al capoverso 1 devono fornire alla CFCG una dichiarazione attestante se la partecipazione è a titolo personale o a titolo fiduciario per conto di terzi e se per tale partecipazione hanno concesso ad altri opzioni o diritti analoghi. Art. 8 Buona reputazione (art. 8 cpv. 1 lett. b n. 1 LGD) 1 Il requisito della buona reputazione non è soddisfatto in particolare se il richieden- te, uno dei suoi soci in affari più importanti o i suoi aventi economicamente diritto svolge o ha svolto giochi in denaro senza la necessaria autorizzazione svizzera. Ciò Giochi in denaro. O 3 935.511 è il caso soprattutto se dall’estero ha influenzato in modo mirato il mercato svizzero mediante le sue pratiche commerciali. 2 Il requisito della buona reputazione non è neppure soddisfatto se il richiedente, uno dei suoi soci in affari più importanti o i suoi aventi economicamente diritto figurano sull’elenco delle offerte di gioco bloccate di cui all’articolo 86 capoverso 3 LGD o vi hanno figurato per vari mesi. 3 Il requisito della buona reputazione deve essere soddisfatto durante i cinque anni precedenti la presentazione della richiesta e fino alla conclusione della procedura. L’esame della buona reputazione può riferirsi a un periodo superiore a cinque anni se è giustificato in ragione della gravità dei fatti contestati, eccetto nel caso di cui al capoverso 1 secondo periodo, in cui l’esame non può in nessun caso riferirsi a un periodo superiore a cinque anni. 4 I fornitori di giochi in denaro o piattaforme di gioco in linea possono soddisfare il requisito della buona reputazione, anche se forniscono o hanno fornito giochi in denaro o piattaforme di gioco in linea a organizzatori che non soddisfano il requisito della buona reputazione. 5 Il richiedente verifica la buona reputazione dei suoi aventi economicamente diritto e dei suoi soci in affari più importanti. 6 L’autorizzazione rilasciata dall’Autorità federale di sorveglianza sui mercati finan- ziari costituisce una prova sufficiente della buona reputazione del titolare. 7 Il richiedente fornisce alla CFCG le informazioni necessarie affinché quest’ultima esamini la sua buona reputazione, in particolare un elenco completo delle eventuali condanne penali e degli eventuali procedimenti penali conclusi o pendenti che lo riguardano. 8 Su domanda della CFCG, egli fornisce inoltre le informazioni necessarie per comprovare la buona reputazione dei suoi aventi economicamente diritto e dei suoi soci in affari più importanti. Art. 9 Gestione indipendente (art. 8 cpv. 1 lett. b n. 2 e lett. d LGD) 1 Il requisito della garanzia di una gestione indipendente è soddisfatto se il richie- dente svolge in modo autonomo tutti i compiti principali previsti dalla LGD. 2 Il richiedente svolge in particolare in modo autonomo le attività centrali per l’adempimento dei seguenti compiti: a. svolgimento e sorveglianza dei giochi in denaro nelle case da gioco terrestri, eccettuato il caso di cui all’articolo 59 LGD; b. sorveglianza dello svolgimento dei giochi in linea; c. gestione dei conti clienti; d. cura delle relazioni con i giocatori; Servizi 4 935.511 e. sorveglianza dei giocatori e attuazione delle misure di protezione sociale e degli obblighi di diligenza per lottare contro il riciclaggio di denaro; f. allestimento dei conteggi del prodotto lordo dei giochi. 3 Se non svolge un compito in modo autonomo, il richiedente garantisce che i terzi rispettino gli obblighi legali. Art. 10 Attività irreprensibile (art. 8 cpv. 1 lett. b n. 2 e lett. d LGD) 1 Il requisito della garanzia di un’attività irreprensibile è soddisfatto se il richiedente, i suoi soci in affari più importanti e i suoi aventi economicamente diritto: a. si comportano conformemente al diritto; b. rispettano i principi del buon governo d’impresa; e c. presentano una buona situazione economica. 2 Il richiedente verifica che sia garantita l’attività irreprensibile dei suoi aventi economicamente diritto e dei suoi soci in affari più importanti. 3 Fornisce alla CFCG le informazioni in merito a sé stesso nonché ai membri della sua direzione e dei suoi organi, inclusa la persona responsabile della revisione, necessarie alla constatazione del requisito della garanzia di un’attività irreprensibile. 4 La CFCG esamina in particolare: a. l’organizzazione del richiedente; b. le sue relazioni d’affari; c. la sua situazione economica e finanziaria. 5 Su domanda della CFCG, il richiedente fornisce le informazioni in merito: a. al suo personale; b. ai suoi aventi economicamente diritto e ai membri degli organi di questi ultimi; c. ai suoi soci in affari più importanti; d. alle persone o ai gruppi di persone la cui partecipazione al capitale azionario del richiedente è inferiore al 5 per cento. Art. 11 Obblighi di documentazione Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) stabilisce i documenti che il richiedente deve presentare per provare la sostenibilità economica, la buona reputa- zione, la gestione indipendente e l’attività irreprensibile. Art 12 Mezzi finanziari propri (art. 8 cpv. 1 lett. c LGD) 1 Se il richiedente detiene una partecipazione diretta o indiretta superiore alla metà del capitale o dei diritti di voto in seno a un’impresa oppure esercita in altro modo Giochi in denaro. O 5 935.511 un influsso dominante, sulla base dell’importo consolidato dei mezzi finanziari propri è stabilito se vi sono sufficienti mezzi finanziari. 2 Il capoverso 1 si applica anche se un richiedente costituisce un’unità economica con un’impresa oppure se, sulla base di altre circostanze, si deve ritenere che sia obbligato giuridicamente o di fatto a sostenere finanziariamente tale impresa. 3 I capoversi 1 e 2 non sono applicabili qualora la dimensione e l’attività delle im- prese di cui ai capoversi 1 e 2 siano irrilevanti ai fini della valutazione dei mezzi finanziari propri del richiedente. Art. 13 Comunicazione di cambiamenti Il richiedente è tenuto a comunicare immediatamente alla CFCG qualsiasi cambia- mento importante relativo alle indicazioni e ai documenti presentati nel corso della procedura di rilascio della concessione. Art. 14 Richiesta incompleta (art. 10 cpv. 3 LGD) 1 Se una richiesta è incompleta oppure se la CFCG ritiene necessari ulteriori docu- menti o informazioni, essa può esigere la rettifica o il completamento e a questo scopo fissare un termine. 2 Su richiesta debitamente motivata il termine può essere prorogato. Una volta scaduto il termine, la CFCG propone al Consiglio federale di non entrare nel merito della richiesta. Art. 15 Inizio dell’esercizio La casa da gioco può essere messa in esercizio dopo che: a. il Consiglio federale ha rilasciato la concessione; b. la CFCG ha appurato che le prescrizioni legali sono rispettate e le indica- zioni fornite sono corrette; c. tutti i giochi da essa offerti hanno ottenuto l’autorizzazione della CFCG. Sezione 2: Offerta di giochi Art. 16 Giochi in denaro nelle case da gioco 1 Il DFGP può stabilire l’offerta di giochi da casinò nelle case da gioco. 2 Può emanare prescrizioni sullo svolgimento dei giochi da casinò da parte delle case da gioco. 3 Può emanare prescrizioni sull’autorizzazione e sulla determinazione del prodotto lordo dei giochi di destrezza secondo l’articolo 62 capoverso 1 LGD. Servizi 6 935.511 Art. 17 Collaborazione con case da gioco in Svizzera (art. 16 cpv. 4 LGD) La CFCG può autorizzare una casa da gioco a collaborare per i giochi di poker in linea con un’altra casa da gioco titolare di una concessione in Svizzera, se le condi- zioni seguenti sono soddisfatte: a. la vigilanza della CFCG può essere esercitata senza lacune; b. una delle case da gioco è designata come responsabile dell’offerta comune; c. il prodotto lordo dei giochi è ripartito tra le case da gioco proporzionalmente alle poste effettuate dai rispettivi giocatori. Art. 18 Collaborazione con organizzatori esteri di giochi da casinò (art. 16 cpv. 4 LGD) 1 La CFCG può autorizzare una casa da gioco a collaborare per giochi di poker in linea con un organizzatore estero di giochi da casinò, se la CFCG può garantire una vigilanza sufficiente sul gioco e il richiedente prova che: a. l’organizzatore estero dispone delle autorizzazioni necessarie per svolgere il corrispondente gioco di poker nel suo Stato di sede o in altri Stati; b. l’organizzatore estero garantisce la necessaria affidabilità e dispone della necessaria competenza professionale; c. i giocatori domiciliati o dimoranti abitualmente in Svizzera giocano in linea utilizzando il loro conto giocatore presso il richiedente; d. ha concluso con l’organizzatore estero un contratto che garantisce uno svol- gimento sicuro e trasparente del gioco; e. l’organizzatore estero blocca l’accesso ai suoi giochi in denaro non autoriz- zati in Svizzera in linea a giocatori con domicilio o dimora abituale in Sviz- zera; 2 La procedura di conteggio utilizzata per la ripartizione dei prodotti lordi del gioco tra le case da gioco è approvata dalla CFCG. 3 La collaborazione non può essere in nessun caso autorizzata se l’organizzatore estero ha la sua sede in uno Stato inserito nelle liste degli Stati ad alto rischio e non cooperativi del Gruppo di azione finanziaria (GAFI) od oggetto di sanzioni interna- zionali secondo la legge del 22 marzo 20022 sugli embarghi. 4 Il richiedente è responsabile in egual misura nei confronti dei suoi giocatori e della CFCG come se svolgesse il gioco autonomamente. 5 I giocatori devono essere informati che, per motivi di sicurezza, determinati dati personali sono trasmessi all’organizzatore estero. 2 RS 946.231 Giochi in denaro. O 7 935.511 Art. 19 Obbligo di esercizio per giochi da tavolo 1 Ogni casa da gioco terrestre propone almeno due giochi da tavolo diversi. 2 I giochi da tavolo devono essere offerti durante almeno un terzo del periodo d’apertura giornaliera della casa da gioco. 3 La CFCG può autorizzare deroghe ai capoversi 1 e 2 per 270 giorni all’anno alle case da gioco con una concessione B la cui regione di ubicazione dipende in modo marcato da un turismo stagionale e che, nonostante una sana gestione aziendale, non raggiungono una redditività adeguata. Art. 20 Requisiti tecnici relativi ai giochi (art. 17 LGD) Il DFGP può emanare prescrizioni tecniche relative ai giochi, ai jackpot, alle piatta- forme di gioco in linea, ai sistemi di jackpot, al sistema elettronico di conteggio e di controllo (SECC), al sistema di registrazione dei dati (SRD) e agli strumenti e acces- sori di gioco tenendo conto al riguardo delle prescrizioni usuali a livello internazio- nale. Art. 21 Esame della conformità (art. 17 cpv. 3 LGD) 1 Prima di mettere in esercizio i giochi da tavolo, i giochi in denaro automatizzati, i jackpot, le piattaforme di gioco in linea, i sistemi di jackpot, il SECC, il SRD e gli strumenti e accessori di gioco, la casa da gioco assicura, mediante prove e verifiche adeguate, che questi soddisfino i requisiti tecnici. 2 Essa documenta i risultati delle prove e delle verifiche effettuate. Art. 22 Modifiche di sistemi informatici per giochi in linea La casa da gioco sottopone previamente alla CFCG per approvazione tutte le modi- fiche di sistemi informatici necessari allo svolgimento di giochi in linea, se esse hanno un impatto sullo svolgimento del gioco o sull’interazione dei giocatori. Art. 23 Consultazione (art. 20 LGD) 1 Lo scambio di opinioni tra la CFCG e l’Autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione (Autorità intercantonale) per stabilire se il gioco oggetto di una richie- sta è un gioco da casinò avviene entro 30 giorni dal ricevimento della lettera con cui la CFCG dichiara di voler consultare l’Autorità intercantonale. 2 Se entro tale termine non è raggiunta una soluzione consensuale, la CFCG sottopo- ne il caso all’organo di coordinamento. 3 La CFCG e l’Autorità intercantonale possono convenire di prorogare di 30 giorni al massimo il termine di cui al capoverso 1. Servizi 8 935.511 Capitolo 3: Giochi di grande estensione Sezione 1: Autorizzazione d’organizzatore Art. 24 Buona reputazione (art. 22 cpv. 1 lett. b LGD) 1 Il requisito della buona reputazione non è soddisfatto in particolare se il richiedente svolge o ha svolto giochi in denaro senza la necessaria autorizzazione rilasciata da un’autorità svizzera. Ciò è il caso in particolare se ha preso di mira il mercato sviz- zero con le sue pratiche commerciali. 2 Il requisito della buona reputazione non è neppure soddisfatto se il richiedente figura sull’elenco delle offerte di gioco bloccate di cui all’articolo 86 capoverso 3 LGD o vi ha figurato per vari mesi. 3 Il requisito della buona reputazione deve essere soddisfatto durante i cinque anni precedenti la presentazione della richiesta e fino alla conclusione della procedura. L’esame della buona reputazione può riferirsi a un periodo superiore a cinque anni se è giustificato a causa della gravità dei fatti contestati, salvo nel caso di cui al capoverso 1 secondo periodo, in cui l’esame non può in nessun caso riferirsi a un periodo superiore a cinque anni. 4 Il richiedente fornisce all’Autorità intercantonale le informazioni necessarie per l’esame della sua buona reputazione, in particolare un elenco completo di eventuali condanne e procedimenti penali conclusi o pendenti che lo riguardano. Art. 25 Gestione indipendente degli affari (art. 22 cpv. 1 lett. f LGD) 1 Il requisito della garanzia di una gestione indipendente degli affari è soddisfatto se il richiedente svolge in modo autonomo tutti i compiti principali previsti dalla LGD. 2 Il richiedente svolge in particolare in modo autonomo le attività centrali per l’adempimento dei seguenti compiti: a. la sorveglianza dello svolgimento dei giochi e la determinazione dei vincito- ri; b. la gestione dei conti clienti; c. la cura delle relazioni con i giocatori; d. la sorveglianza dei giocatori nonché l’attuazione del piano di misure sociali e degli obblighi di diligenza per lottare contro il riciclaggio di denaro. 3 Il richiedente può affidare in parte ai suoi distributori di giochi i compiti di cui al capoverso 2 lettere c e d, sempre che li sorvegli lui s tesso. 4 Se non svolge lui stesso un compito, il richiedente garantisce che i terzi a cui ha affidato tale compito rispettino gli obblighi legali. Giochi in denaro. O 9 935.511 5 Il richiedente che intende organizzare lotterie o scommesse sportive fornisce all’autorità competente per il rilascio dell’autorizzazione un elenco delle relazioni d’interesse dei membri del consiglio d’amministrazione e della direzione. 6 Il richiedente che intende organizzare scommesse sportive fornisce, oltre all’elenco di cui al capoverso 5, eventuali contratti di partenariato conclusi con persone fisiche o giuridiche che organizzano corse ippiche o altre competizioni e manifestazioni sportive o che vi partecipano. Art. 26 Gestione irreprensibile (art. 22 cpv. 1 lett. f LGD) 1 Il requisito della garanzia di una gestione irreprensibile degli affari è soddisfatto se il richiedente: a. si comporta conformemente al diritto; b. rispetta i principi del buon governo d’impresa; e c. presenta una buona situazione economica. 2 Il richiedente verifica se è garantita una gestione irreprensibile da parte dei suoi soci in affari più importanti e documenta il risultato della verifica. 3 L’Autorità intercantonale esamina in particolare: a. l’organizzazione del richiedente; b. le sue relazioni d’affari; c. la sua situazione economica e finanziaria. 4 L’Autorità intercantonale tiene conto della situazione delle persone giuridiche interessate e delle persone fisiche che sono membri della direzione o degli organi del richiedente. Può chiedere al richiedente informazioni sul suo personale. 5 Per un richiedente che intende organizzare giochi di destrezza, l’Autorità intercan- tonale può rinunciare all’esame di cui al capoverso 3 e dispensarlo dall’obbligo di cui al capoverso 2. Art. 27 Rapporto adeguato tra spese d’esercizio e mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica (art. 22 cpv. 1 lett. i LGD) 1 Il richiedente che intende organizzare lotterie o scommesse sportive inoltra all’Autorità intercantonale una panoramica dalla quale si evince il rapporto tra le spese d’esercizio e i mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica. 2 Le spese per la pubblicità e le altre attività di comunicazione a fini di marketing nonché gli stipendi vanno esposti separatamente e in modo dettagliato. Servizi 10 935.511 Sezione 2: Autorizzazione di gioco Art. 28 Svolgimento sicuro del gioco (art. 25 cpv. 1 lett. a LGD) 1 Prima di mettere in esercizio un gioco di grande estensione l’organizzatore verifica mediante prove e controlli l’adempimento dei requisiti tecnici e il corretto svolgi- mento del gioco. 2 Tiene la documentazione corrispondente a disposizione dell’Autorità intercanto- nale. Art. 29 Svolgimento sicuro delle scommesse sportive (art. 25 cpv. 1 lett. a LGD) L’organizzatore non può offrire scommesse sportive su eventi che presentano un rischio elevato di manipolazione. Tale rischio elevato può in particolare presentarsi per scommesse su: a. competizioni sportive senza valore sportivo; b. eventi che hanno un’importanza esigua sull’esito della competizione spor- tiva. Art. 30 Collaborazione con organizzatori di giochi di grande estensione in Svizzera (art. 25 cpv. 3 LGD) L’Autorità intercantonale può autorizzare un organizzatore di giochi di grande estensione a collaborare con un altro organizzatore di giochi di grande estensione che dispone della corrispondente autorizzazione in Svizzera, a condizione che ciò sia compatibile con gli scopi di cui all’articolo 2 LGD. Art. 31 Collaborazione con organizzatori esteri di giochi di grande estensione (art. 25 cpv. 3 LGD) 1 L’Autorità intercantonale può autorizzare un organizzatore di lotterie o scommesse sportive a collaborare con un organizzatore estero per lo svolgimento in comune di alcuni giochi di grande estensione se essa può garantire una sorveglianza sufficiente sul gioco e il richiedente comprova che: a. l’organizzatore estero dispone delle necessarie autorizzazioni per svolgere il gioco di grande estensione in questione nel suo Stato di sede o in altri Stati; b l’organizzatore estero gode di buona reputazione; c. per come è concepito, il gioco non può essere svolto da solo con la stessa attrattiva per i giocatori, in particolare poiché richiede il cumulo delle poste di un numero particolarmente elevato di persone; d. il gioco è d’importanza strategica ed economica per lo sviluppo ulteriore dell’offerta di gioco; Giochi in denaro. O 11 935.511 e. la partecipazione ai giochi in linea di giocatori con domicilio o dimora abi- tuale in Svizzera è gestita mediante il loro conto giocatori presso il richie- dente; f. il richiedente ha concluso un contratto con l’organizzatore estero nel quale quest’ultimo può garantire uno svolgimento sicuro e trasparente del gioco; g. l’organizzatore estero blocca l’accesso in linea ai suoi giochi in denaro non autorizzati in Svizzera a giocatori con domicilio o dimora abituale in Svizze- ra. 2 Una collaborazione non può in nessun caso essere autorizzata, se l’organizzatore estero ha la sua sede in uno Stato inserito nelle liste del GAFI o oggetto di sanzioni internazionali ai sensi della legge del 22 marzo 20023 sugli embarghi. 3 Il richiedente è responsabile anche nei confronti dell’Autorità intercantonale e dei suoi giocatori, come se svolgesse il gioco lui stesso. Art. 32 Contenuto della richiesta (art. 26 LGD) 1 La richiesta di autorizzazione contiene in particolare indicazioni in merito: a. allo svolgimento, alla frequenza e alla durata del gioco; b. alle modalità di distribuzione; c. alle modalità di estrazione o di qualsiasi altra individuazione del risultato decisivo per il gioco; d. alla constatazione dei risultati, alla determinazione della vincita e al relativo versamento; e. al modo di procedere in caso di interruzione improvvisa o mancato svolgi- mento del gioco; f. al modo di procedere in caso di vincite non riscosse. 2 La richiesta di autorizzazione presentata per una lotteria deve inoltre provare che la lotteria è aperta ad almeno 1000 persone per ogni estrazione. 3 La richiesta di autorizzazione presentata per un gioco di destrezza deve inoltre spiegare in che misura la vincita dipende completamente o in modo preponderante dall’abilità del giocatore. Art. 33 Consultazione (art. 27 LGD) 1 Lo scambio di opinioni tra l’Autorità intercantonale e la CFCG per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta è un gioco di grande estensione avviene entro 30 giorni dal ricevimento della lettera con cui l’Autorità intercantonale dichiara di voler consultare la CFCG. 3 RS 946.231 Servizi 12 935.511 2 Se entro tale termine non è raggiunta una soluzione consensuale, l’Autorità inter- cantonale sottopone il caso all’organo di coordinamento. 3 L’Autorità intercantonale e la CFCG possono convenire di prorogare di 30 giorni al massimo il termine di cui al capoverso 1. Art. 34 Comunicazione di modifiche successive del gioco 1 L’organizzatore comunica all’Autorità intercantonale ogni modifica del gioco che intende attuare su un gioco autorizzato. 2 Egli può, in via eccezionale, comunicare all’autorità intercantonale una modifica del gioco soltanto a posteriori se, per motivi di sicurezza o per altri motivi imperati- vi, ha dovuto agire immediatamente. La comunicazione deve essere effettuata in tal caso senza indugio. 3 L’Autorità intercantonale verifica se la modifica comunicata può essere approvata nel quadro dell’autorizzazione di gioco già rilasciata e trasmette il risultato della sua verifica all’organizzatore. Sezione 3: Qualifica dei giochi di destrezza Art. 35 Test statistici 1 Per determinare se un gioco soddisfa le condizioni di cui all’articolo 2 e per verifi- care altre caratteristiche determinanti del gioco, l’Autorità intercantonale può effet- tuare o far effettuare test statistici adeguati. 2 Le spese sono a carico del richiedente. Art. 36 Documenti e altri elementi da presentare Oltre alle indicazioni di cui all’articolo 32, l’Autorità intercantonale può chiedere al richiedente di inoltrare o mettere a disposizione in particolare i seguenti documenti ed elementi: a. il nome e l’indirizzo del fornitore o del fabbricante, se non sono identici; b. i disegni e i progetti di componenti ed elementi utilizzati; c. i dati e le indicazioni tecniche sull’hardware e il software impiegati; d. il codice sorgente; e. i supporti di memorizzazione; f. un apparecchio o un accesso permanente al sistema che consenta di testare il gioco; g. la descrizione delle abilità che i giocatori devono possedere per poter realiz- zare una vincita; Giochi in denaro. O 13 935.511 h. la descrizione degli elementi determinanti e decisivi per il gioco; i. i risultati di un numero sufficiente di giochi di prova, inclusa la statistica delle vincite. Capitolo 4: Giochi di piccola estensione Art. 37 Piccole lotterie (art. 34 cpv. 3 LGD) 1 Gli importi massimi seguenti si applicano alle piccole lotterie: a. 10 franchi per una singola posta; b. 100 000 franchi per la somma totale delle poste. 2 L’importo massimo secondo il capoverso 1 lettera b è di 500 000 franchi se la piccola lotteria è destinata a finanziare un evento d’importanza sovraregionale secondo l’articolo 34 capoverso 4 LGD. 3 Il valore delle vincite ammonta almeno al 50 per cento della somma totale massima delle poste. Almeno un biglietto su dieci è vincente. 4 Un organizzatore può ottenere al massimo un’autorizzazione per due piccole lotterie all’anno. Art. 38 Scommesse sportive locali (art. 35 cpv. 3 LGD) 1 Gli importi massimi seguenti si applicano alle scommesse sportive locali: a. 200 franchi per una singola posta; b. 200 000 franchi per la somma totale delle poste per giorno di competizione. 2 Il valore delle vincite ammonta almeno al 50 per cento della somma totale massima delle poste. 3 Per organizzatore e luogo d’organizzazione, sono autorizzate scommesse sportive per al massimo 10 giorni all’anno. Le scommesse possono riguardare al massimo 10 eventi sportivi al giorno. Art. 39 Piccoli tornei di poker (art. 36 cpv. 3 LGD) 1 Gli importi massimi seguenti si applicano ai piccoli tornei di poker: a. 200 franchi per la posta di partenza; b. 20 000 franchi per la somma totale delle poste di partenza. 2 Gli importi massimi seguenti si applicano per giorno e luogo d’organizzazione di un torneo: a. 300 franchi per la somma delle poste di partenza di un giocatore in tutti i tornei; Servizi 14 935.511 b. 30 000 franchi per la somma totale delle poste di partenza in tutti i tornei. 3 Possono essere autorizzati al massimo quattro tornei di poker al giorno per lo stesso luogo d’organizzazione. 4 Il numero minimo di partecipanti è fissato a dieci persone. 5 Il torneo è concepito per una durata di almeno tre ore. 6 L’organizzatore perde la sua buona reputazione ai sensi dell’articolo 33 capo- verso 1 lettera a numero 2 LGD in particolare se svolge o tollera nei suoi locali giochi illegali. 7 Se intende organizzare 12 o più piccoli tornei di poker all’anno nello stesso luogo, l’organizzatore allega alla richiesta un piano dove figurano le misure concrete attua- te per lottare contro il gioco in denaro eccessivo e i giochi illegali nei suoi locali. Art. 40 Tombole (art. 41 cpv. 3 LGD) La somma totale massima delle poste per le tombole è fissata a 50 000 franchi. Capitolo 5: Svolgimento dei giochi da casinò e dei giochi di grande estensione Sezione 1: Disposizioni comuni Art. 41 Piano di misure di sicurezza (art. 42 cpv. 3 LGD) 1 Il piano di misure di sicurezza della casa da gioco o dell’organizzatore di giochi di grande estensione deve essere concepito in modo da limitare i rischi, prevenire gli errori e ottimizzare costantemente i processi. 2 Nel piano di misure di sicurezza la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione definisce il modo in cui dà seguito ai suoi obblighi volti a garanti- re uno svolgimento sicuro e trasparente dei giochi nonché a combattere contro la criminalità e il riciclaggio di denaro, tenendo conto dei potenziali rischi delle offerte di gioco. Vi presenta in particolare le sue strutture organizzative, i suoi processi e i compiti delle persone responsabili. 3 L’organizzatore di scommesse sportive definisce inoltre il modo in cui intende attuare le prescrizioni volte a combattere la manipolazione di competizioni sportive. Art. 42 Esclusione dal gioco 1 Nel suo piano di misure di sicurezza la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione stabilisce le modalità per escludere dal gioco le persone che perturbano lo svolgimento dei giochi mediante l’inganno o in altro modo. 2 A tal fine può tenere un registro di queste persone e scambiare le informazioni ivi contenute con altre case da gioco o con altri organizzatori di giochi di grande esten- sione. Giochi in denaro. O 15 935.511 3 I dati contenuti in tale registro sono cancellati quattro anni dopo il loro rileva- mento. 4 Chiunque è iscritto in tale registro ne è informato e può contestare la sua iscrizione presso la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione. Art. 43 Regole del gioco (art. 44 LGD) 1 La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione mette a disposi- zione dei giocatori le regole del gioco o un riassunto delle regole del gioco per ogni tipo di gioco. 2 Le regole del gioco o un riassunto delle regole del gioco sono stilati in un linguag- gio facilmente comprensibile e sono accessibili ai giocatori in modo agevole e immediato. 3 Il DFGP fissa le indicazioni minime che devono figurare nelle regole dei giochi da casinò. 4 La casa da gioco emana le regole di gioco applicabili ai giochi da tavolo offerti e le sottopone previamente alla CFCG per approvazione. Art. 44 Presentazione dei conti (art. 48 cpv. 2 LGD) La casa da gioco o l’organizzatore di lotterie e scommesse sportive allestisce il proprio conto annuo secondo le Raccomandazioni relative alla presentazione dei conti4 della Fondazione per le raccomandazioni relative alla presentazione dei conti. Art. 45 Liquidità La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione stabilisce la propria liquidità in base ai rischi ai quali si espone in funzione delle poste accettate e dei giochi proposti. Art. 46 Trattamento dei dati (art. 51 LGD) 1 Per adempiere i propri obblighi legali, in particolare in materia di protezione dei giocatori dal gioco in denaro eccessivo e di lotta contro la criminalità e il riciclaggio di denaro, la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione tratta i dati seguenti: a. i dati rilevati al momento dell’entrata in una casa da gioco e della registra- zione in linea dei giocatori; b. i dati sul comportamento di gioco e sulle transazioni finanziarie dei gioca- tori; 4 www.fer.ch. Cfr. O del 21 nov. 2012 sulle norme contabili riconosciute (RS 221.432). Servizi 16 935.511 c. i dati concernenti la situazione personale, professionale e finanziaria dei gio- catori; d. i dati concernenti l’esclusione dei giocatori. 2 La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione possono comuni- care tali dati all’autorità di vigilanza. Sezione 2: Svolgimento in linea dei giochi da casinò e dei giochi di grande estensione Art. 47 Apertura del conto giocatore 1 L’accesso a un’offerta di gioco in denaro in linea presuppone l’esistenza di un conto giocatore presso l’organizzatore. 2 L’organizzatore apre soltanto un conto per giocatore. 3 L’organizzatore apre il conto giocatore soltanto se il giocatore: a. è maggiorenne; b. ha il domicilio o la dimora abituale in Svizzera; c. non è escluso dal gioco (art. 80 LGD); d. non sottostà al divieto di gioco (art. 52 LGD), se l’organizzatore è una casa da gioco. Art. 48 Indicazioni minime richieste per l’apertura del conto giocatore Per aprire un conto giocatore, il giocatore fornisce all’organizzatore almeno le informazioni seguenti: a. cognome, nome; b. data di nascita; c. indirizzo di domicilio o di dimora. Art. 49 Verifica dell’identità 1 L’organizzatore apre il conto giocatore dopo aver verificato che le informazioni fornite dal giocatore sono conformi alla realtà e i requisiti di cui all’articolo 47 capoversi 2 e 3 sono soddisfatti. 2 La prova dell’identità può essere fornita mediante: a. la copia di un documento ufficiale; b. un’identità elettronica; o c. qualsiasi altro mezzo equivalente autorizzato dall’autorità di vigilanza com- petente. Giochi in denaro. O 17 935.511 Art. 50 Gestione del conto giocatore 1 Il conto giocatore è alimentato dai versamenti del giocatore, dalle sue vincite e dai crediti di gioco gratuiti offerti dall’organizzatore. Le poste del giocatore sono prele- vate dal conto giocatore. 2 Le vincite e gli averi depositati sul conto giocatore possono essere trasferiti unica- mente su un conto di pagamento intestato al titolare del conto giocatore. 3 Il giocatore può in ogni momento chiedere che l’insieme o parte del saldo attivo del suo conto giocatore sia trasferito sul suo conto di pagamento. I crediti di gioco gratuiti offerti dall’organizzatore non sono parte del saldo attivo. Art. 51 Chiusura del conto giocatore 1 L’organizzatore chiude il conto giocatore se: a. il giocatore lo chiede; b. egli constata che il giocatore non adempie più le condizioni di cui all’arti- colo 47 capoverso 3; o c. il conto giocatore è rimasto inattivo per più di due anni. 2 Un eventuale saldo attivo è versato su un conto di pagamento intestato al titolare del conto giocatore. 3 Se le indicazioni relative al conto fornite dal giocatore non sono corrette e, nono- stante un onere ragionevole e proporzionato all’importo in questione, l’organizzatore non riesce a contattare il giocatore, tiene per due anni il saldo a disposizione del giocatore. Trascorso tale termine, tale saldo è versato nel fondo di compensazione AVS, se si tratta di una casa da gioco, o messo a disposizione per scopi d’utilità pubblica, se si tratta di un organizzatore di giochi di grande estensione. 4 L’organizzatore informa i giocatori in modo trasparente in merito alle conseguenze di indicazioni non valide e di un’inattività prolungata del conto giocatore. Art. 52 Apertura provvisoria di un conto giocatore 1 L’organizzatore può aprire provvisoriamente un conto giocatore se: a. ha ricevuto le informazioni di cui all’articolo 48; b. ha constatato, fondandosi sulle indicazioni fornite dal giocatore, che le con- dizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3 sono soddisfatte; c. ha accertato che il giocatore non figura nel registro dei giocatori esclusi; d. non vi è alcun indizio concreto che le informazioni fornite dal giocatore non siano conformi alla realtà. 2 Al più tardi un mese dopo l’apertura provvisoria, l’organizzatore verifica l’identità del giocatore conformemente all’articolo 49. Se il giocatore soddisfa le condizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3, il conto giocatore è aperto definitivamente. 3 Fintanto che il conto giocatore non è aperto definitivamente, il giocatore non può versarvi più di 1000 franchi né può riscuotere le sue vincite. Servizi 18 935.511 4 Se l’organizzatore constata che il giocatore non soddisfa le condizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3, l’eventuale saldo attivo è versato su un conto di paga- mento intestato al titolare del conto giocatore; è versata al massimo la somma degli importi versati dal giocatore. Un’eventuale eccedenza è versata nel fondo di com- pensazione AVS, se si tratta di una casa da gioco, o messa a disposizione per scopi d’utilità pubblica, se si tratta di un organizzatore di giochi di grande estensione. Sezione 3: Svolgimento di giochi da casinò Art. 53 Sorveglianza all’interno delle case da gioco terrestri La casa da gioco terrestre garantisce in ogni momento la sorveglianza del settore di gioco, in particolare dei tavoli da gioco e dei giochi in denaro automatizzati, al fine di impedire o individuare precocemente le azioni e le operazioni vietate. Art. 54 Poste massime relative ai giochi in denaro automatizzati (art. 6 cpv. 2 LGD) 1 La posta massima per i giochi in denaro automatizzati nelle case da gioco terrestri con una concessione B è limitata a 25 franchi per gioco. 2 La posta massima secondo il capoverso 1 non si applica ai giochi da tavolo auto- matizzati, a condizione che il ritmo di gioco corrisponda a quello di un gioco da tavolo reale. Art. 55 Garanzia del jackpot 1 Se gestisce un jackpot, prima della messa in esercizio, la casa da gioco garantisce di poter pagare o versare la somma del jackpot al vincitore al più tardi cinque giorni lavorativi dopo la vincita. 2 La presente disposizione vale anche nel caso in cui i jackpot di diverse case da gioco sono collegati. 3 La vincita è pagata dalla casa da gioco nella quale il jackpot è stato attivato. Art. 56 Controllo dell’identità all’entrata in una casa da gioco terrestre (art. 54 LGD) 1 Prima di consentire l’accesso di una persona, la casa da gioco terrestre ne controlla l’identità in base a un documento d’identità ufficiale valido. Verifica che la persona in questione non sia oggetto di un divieto di gioco ai sensi dell’articolo 52 LGD. 2 La CFCG può autorizzare altri mezzi d’identificazione, sempre che consentano un’identificazione univoca della persona. Art. 57 Sistema di videosorveglianza 1 Ogni casa da gioco terrestre è dotata di un sistema di videosorveglianza da essa gestito. Giochi in denaro. O 19 935.511 2 Garantisce che abbiano accesso alle videoregistrazioni unicamente le persone che ne necessitano per adempire i loro compiti. 3 Le videoregistrazioni sono memorizzate in forma appropriata e conservate in un luogo sicuro per almeno quattro settimane. 4 La casa da gioco informa la CFCG in caso di disfunzioni del sistema di videosor- veglianza se, a causa del guasto, non è più possibile garantire la sorveglianza dei giochi. 5 I reati o le irregolarità di gioco osservate e registrate sono iscritte in un verbale. La casa da gioco ne informa la CFCG. 6 La CFCG decide sull’ulteriore utilizzazione dei dati registrati per i casi di cui al capoverso 5. Prima di tale decisione, non è consentito né cancellare né distruggere le registrazioni. 7 Il DFGP emana altre disposizioni sui requisiti relativi al sistema di videosorve- glianza e al suo esercizio. Art. 58 Ulteriore sorveglianza tecnica dei giochi da tavolo 1 La casa da gioco terrestre sorveglia i giochi da tavolo con un ulteriore sistema tecnico, se la sicurezza o la trasparenza dell’esercizio dei giochi è a rischio. 2 La CFCG può ordinare l’installazione di tale sistema. Art. 59 Sistema elettronico di conteggio e di controllo (art. 42 LGD) 1 La casa da gioco terrestre è dotata di un sistema elettronico di conteggio e di con- trollo (SECC). 2 I dati registrati nel SECC consentono di: a. determinare il prodotto lordo dei giochi per giorno, mese e anno; b. tracciare le transazioni finanziarie; c. controllare la sicurezza e la trasparenza del gioco. 3 Sono collegati al SECC: a. i giochi da casinò e di destrezza automatizzati; b. i jackpot, salvo se essi soddisfano in altro modo i requisiti di cui al capo- verso 2. 4 Il DFGP stabilisce i dati da registrare nel SECC. 5 Prima della messa in esercizio e prima di qualsivoglia modifica del SECC, la casa da gioco trasmette alla CFCG un certificato o un’attestazione di un organismo di valutazione della conformità accreditato, da cui risulta la conformità del sistema alle prescrizioni legali. Servizi 20 935.511 Art. 60 Sistema di registrazione dei dati (art. 42 LGD) 1 La casa da gioco che propone giochi in linea è dotata di un sistema di registrazione dei dati (SRD) situato in Svizzera. 2 La casa da gioco registra nel SRD i dati che la CFCG necessita per: a. verificare la determinazione del prodotto lordo dei giochi e l’insieme delle transazioni finanziarie; b. controllare la sicurezza e la trasparenza del gioco; c. sorvegliare l’attuazione del piano di misure sociali; d. sorvegliare il rispetto degli obblighi di diligenza in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. 3 Il DFGP stabilisce i dati da registrare nel SRD. 4 Il SRD va protetto da accessi non autorizzati. Ogni modifica successiva dei dati conservati deve poter essere individuata. 5 Prima della messa in esercizio e prima di qualsivoglia modifica del SRD, la casa da gioco trasmette alla CFCG un certificato o un’attestazione di un organismo di valu- tazione della conformità accreditato, da cui risulta la conformità del sistema alle prescrizioni legali. Art. 61 Conservazione dei dati registrati nel SECC e nel SRD 1 I dati necessari per determinare il prodotto lordo dei giochi, in particolare i con- teggi dei tavoli da gioco e i dati registrati nel SECC, sono conservati in una forma appropriata in un luogo sicuro per almeno cinque anni a partire dal versamento della tassa sulle case da gioco. 2 I dati registrati nel SRD devono essere disponibili in linea su richiesta della CFCG per almeno cinque anni a partire dal versamento della tassa sulle case da gioco. Art. 62 Organismo di valutazione della conformità accreditato 1 I certificati o le attestazioni di cui agli articoli 59 e 60 sono rilasciati da un orga- nismo di valutazione della conformità accreditato secondo le norme SN EN ISO/IEC 17025 e SN EN ISO/IEC 17020 conformemente all’ordinanza del 17 giugno 19965 sull’accreditamento e sulla designazione specificamente per l’ambito disciplinato dalla presente ordinanza oppure da un organismo che dispone di un accreditamento estero equivalente. 2 La CFCG pubblica l’elenco degli organismi accreditati. Art. 63 Procedura d’esame La CFCG emana direttive sulla procedura d’esame e sul contenuto del rapporto d’esame per i giochi terrestri e i giochi in linea. 5 RS 946.512 Giochi in denaro. O 21 935.511 Art. 64 Obbligo di comunicazione 1 La casa da gioco comunica senza indugio alla CFCG: a. ogni fatto insolito individuato in uno dei giochi collegati; b. un guasto o una disfunzione significativa del SECC o del SRD. 2 La CFCG decide sull’ulteriore modo di procedere e sull’ulteriore utilizzazione dei dati riguardanti un incidente. Prima di tale decisione i dati non possono essere né cancellati né distrutti. Art. 65 Sicurezza informatica dei giochi in linea 1 La gestione della sicurezza informatica della casa da gioco che propone giochi in linea deve essere certificata secondo la norma ISO/IEC 27001 o assicurata da garan- zie di sicurezza equivalenti. 2 La casa da gioco può procurarsi giochi in linea soltanto da fornitori che adempiono i requisiti di cui al capoverso 1. Art. 66 Altri requisiti 1 Il DFGP può emanare altre disposizioni sui requisiti relativi: a. al SECC e al SRD; b. al loro esercizio e alla loro interconnessione. 2 Può emanare prescrizioni sull’interconnessione di jackpot. Art. 67 Conto d’esercizio separato per lo svolgimento dei giochi da casinò in linea La casa da gioco tiene un conto d’esercizio separato per lo svolgimento dei giochi da casinò in linea. Art. 68 Conto d’esercizio separato per gli esercizi annessi La casa da gioco tiene un conto d’esercizio separato per ciascuno dei suoi esercizi annessi. Art. 69 Rapporto esplicativo relativo alla revisione 1 L’ufficio di revisione esegue su mandato della CFCG lavori regolamentari di audit presso le case da gioco previsti dal diritto in materia di vigilanza e trasmette annualmente alla CFCG un rapporto esplicativo. 2 La CFCG può definire le esigenze minime che il rapporto deve soddisfare. Servizi 22 935.511 Art. 70 Utilizzo degli importi versati nel jackpot in caso di sospensione dell’esercizio 1 Se una casa da gioco sospende, per più di sei mesi o definitivamente, il suo eserci- zio o l’esercizio di un jackpot che non è interconnesso con varie case da gioco, gli importi dei giocatori versati nel jackpot sono dedotti dal prodotto lordo dei giochi e versati nel fondo di compensazione AVS. 2 Se una casa da gioco partecipante a un jackpot interconnesso sospende il suo esercizio o l’esercizio del jackpot interconnesso, gli importi da essa versati restano nel jackpot. 3 Se le case da gioco partecipanti a un jackpot interconnesso sospendono, per più di sei mesi o definitivamente, il loro esercizio o l’esercizio del jackpot, l’importo del jackpot è versato nel fondo di compensazione AVS. Sezione 4: Svolgimento di giochi di grande estensione Art. 71 Giochi di grande estensione automatizzati (art. 61 LGD) 1 Gli organizzatori possono installare apparecchi automatici per giochi di grande estensione soltanto: a. nelle case da gioco, che nei propri locali propongono giochi di destrezza o scommesse sportive o lotterie di terzi; b. in luoghi accessibili al pubblico con offerte a pagamento di ristorazione o d’intrattenimento; o c. nelle sale da gioco destinate allo svolgimento di giochi di destrezza automa- tizzati. 2 Gli apparecchi destinati a procurarsi un biglietto di lotteria, a partecipare a un gioco che non si svolge sull’apparecchio stesso oppure a constatare o incassare una vincita (apparecchi a libero servizio) non sono considerati apparecchi automatici per giochi di grande estensione. 3 Non è consentito installare apparecchi automatici per giochi di grande estensione in luoghi particolarmente a rischio dal profilo della protezione sociale, in particolare nelle immediate vicinanze di scuole o centri giovanili. 4 Per ogni luogo di cui al capoverso 1 lettera b è ammesso il seguente numero di apparecchi automatici per giochi di grande estensione: a. due apparecchi automatici per giochi di grande estensione in cui la vincita dipende completamente o principalmente dall’abilità del giocatore (apparec- chi automatici per giochi di destrezza); b. due apparecchi automatici per giochi di grande estensione che non rientrano tra quelli della lettera a. 5 Nelle sale da gioco di cui al capoverso 1 lettera c possono essere installati soltanto apparecchi automatici per giochi di destrezza. Giochi in denaro. O 23 935.511 6 Per ogni sala da gioco di cui al capoverso 1 lettera c sono ammessi al massimo 20 apparecchi automatici per giochi di destrezza. I Cantoni possono stabilire nelle loro legislazioni un numero inferiore. 7 Le limitazioni di cui al presente articolo non si applicano agli apparecchi automa- tici per giochi di destrezza che soddisfano i requisiti seguenti: a. la posta massima è di cinque franchi; b. la vincita è costituita da premi in natura di scarso valore; c. la vincita massima corrisponde al massimo a 20 volte la posta; d. un’unità di gioco dura almeno 25 secondi. Art. 72 Obblighi d’informazione 1 Gli organizzatori indicano sui loro apparecchi automatici per giochi di grande estensione che l’apparecchio è autorizzato. 2 Comunicano all’Autorità intercantonale le ubicazioni dei loro apparecchi automa- tici per giochi di grande estensione e i nominativi delle persone responsabili dei locali di cui all’articolo 71 capoverso 1. Comunicano inoltre ogni installazione, rimozione e sostituzione di apparecchi automatici per giochi di grande estensione. 3 Le persone responsabili dei locali in cui sono installati apparecchi automatici per giochi di grande estensione forniscono all’Autorità intercantonale tutte le informa- zioni di cui necessita per adempiere i suoi compiti. Art. 73 Trasmissione da parte dell’Autorità intercantonale di dati concernenti la manipolazione di competizioni sportive (art. 64 e 65 LGD) 1 In quanto sia necessario per lottare e perseguire la manipolazione di una competi- zione sportiva, l’Autorità intercantonale può trasmettere dati, inclusi dati personali degni di particolare protezione: a. a livello nazionale: alle organizzazioni e autorità di cui all’articolo 64 capo- versi 2 e 3 LGD; b. a livello internazionale: agli organismi che all’estero fungono da piattaforma nazionale o che svolgono compiti equiparabili. 2 Possono essere trasmessi dati concernenti: a. i giocatori; b. gli organizzatori di scommesse sportive; c. i partecipanti alle competizioni sportive e i loro assistenti; d. le altre persone fisiche o giuridiche che partecipano all’organizzazione, allo svolgimento o alla sorveglianza di eventi sportivi. 3 L’Autorità intercantonale può trasmettere dati alle organizzazioni con sede all’estero soltanto se la legislazione dello Stato di sede dell’organizzazione garanti- Servizi 24 935.511 sce una protezione dei dati adeguata ai sensi dell’articolo 6 della legge federale del 19 giugno 19926 sulla protezione dei dati. Art. 74 Trasmissione all’Autorità intercantonale di dati concernenti la manipolazione di competizioni sportive In quanto sia necessario per lottare e perseguire la manipolazione di una competi- zione sportiva, le organizzazioni e le autorità di cui all’articolo 73 capoverso 1 lettera a trasmettono all’Autorità intercantonale i dati di cui all’articolo 73 capo- verso 2. Art. 75 Trasmissione da parte delle autorità di perseguimento penale di dati concernenti la manipolazione di competizioni sportive (art. 25c LPSpo) 1 Le autorità di perseguimento penale e giudiziarie competenti per le infrazioni di cui all’articolo 25a della legge del 17 giugno 20117 sulla promozione dello sport trasmettono all’Autorità intercantonale le informazioni seguenti: a. le indicazioni concernenti l’imputato; b. il motivo per cui è stata avviata l’inchiesta penale; c. i verbali degli interrogatori; d. le indicazioni idonee a prevenire future manipolazioni di competizioni spor- tive. 2 Se rischia di compromettere il perseguimento penale, la trasmissione delle infor- mazioni è effettuata soltanto dopo la chiusura del procedimento. Capitolo 6: Protezione dei giocatori dal gioco in denaro eccessivo Sezione 1: Disposizioni generali Art. 76 Pubblicità indiretta (art. 74 LGD) La pubblicità per giochi che non richiedono una posta o non implicano il versamento di vincite soggiace alle limitazioni e ai divieti di cui all’articolo 74 LGD, se: a. i giochi sono proposti da un organizzatore la cui offerta principale è costitui- ta da giochi in denaro; b. vi è un nesso chiaro per il giocatore tra i giochi senza posta o senza vincita e i giochi in denaro del medesimo organizzatore. 6 RS 235.1 7 RS 415.0 Giochi in denaro. O 25 935.511 Art. 77 Divieto di pubblicità (art. 74 LGD) 1 Sono considerati ingannevoli in particolare i messaggi pubblicitari che forniscono informazioni distorte su probabilità di vincita o su vincite possibili oppure danno l’impressione che: a. le conoscenze, le capacità, l’abilità o altre caratteristiche del giocatore influi- scano sulle probabilità di vincita, quando invece non è il caso per il tipo di gioco in questione; b. le probabilità di vincita aumentino con la durata o la frequenza del gioco; c. i giochi in denaro siano un mezzo idoneo per risolvere problemi finanziari o personali; d. la partecipazione ai giochi in denaro costituisca un’alternativa all’esercizio di un’attività lavorativa; e. un’accresciuta partecipazione ai giochi in denaro sia un mezzo idoneo per compensare perdite subite precedentemente. 2 Sono considerate importune in particolare: a. le attività di vendita per telefono; b. le attività di vendita nei locali d’abitazione o nelle loro immediate vicinanze, nei mezzi di trasporto pubblico nonché a eventi promozionali collegati a un’escursione o a un’analoga occasione; c. la pubblicità inviata a titolo personale per via elettronica senza possibilità di rifiutarla o di disdirla; d. la pubblicità per mezzo di notifiche automatiche (push) basate sulla geoloca- lizzazione di un apparecchio mobile del giocatore o altre forme di pubblicità inviate a titolo personale per via elettronica e basate sulla geolocalizzazione. 3 La possibilità di rifiuto o di disdetta di cui al capoverso 2 lettera c dev’essere offerta senza ostacoli tecnici inutili né limitazioni della partecipazione al gioco e comunicata in forma adeguata. 4 È vietata qualsiasi connessione tra offerta di gioco e pubblicità per gli istituti di credito. Art. 78 Versioni di prova per giochi in linea (art. 74 e 75 LGD) Se un organizzatore di giochi in denaro in linea propone parallelamente, a fini pub- blicitari, dei giochi di dimostrazione che si presentano in una forma identica a un gioco in denaro ma per il quale non è richiesta alcuna posta, le caratteristiche del gioco, in particolare la quota di restituzione simulata, devono essere identiche a quelle del relativo gioco in denaro. Servizi 26 935.511 Art. 79 Giochi e crediti di gioco gratuiti (art. 75 cpv. 2 LGD) 1 Giochi e crediti di gioco gratuiti consentono ai giocatori di partecipare gratuita- mente ai giochi in denaro. 2 La CFCG autorizza le case da gioco e l’Autorità intercantonale autorizza gli orga- nizzatori di giochi di grande estensione a concedere giochi gratuiti e crediti di gioco gratuiti se sono soddisfatte le seguenti condizioni: a. le modalità dell’offerta pubblicitaria sono compatibili con gli obiettivi della legge; b. i giochi gratuiti o i crediti di gioco gratuiti non sono destinati a minorenni o a persone a rischio o escluse dal gioco; c. i giochi gratuiti o i crediti di gioco gratuiti non sono proposti in modo impor- tuno o ingannevole. In particolare, le condizioni dei giochi gratuiti e crediti di gioco gratuiti vanno comunicate ai giocatori in modo chiaro e trasparente. 3 La CFCG autorizza la concessione di crediti di gioco gratuiti nelle case da gioco terrestri se, oltre alle condizioni di cui al capoverso 2, sono soddisfatte le condizioni seguenti: a. l’importo totale delle poste offerte non supera 200 franchi per cliente e gior- nata di gioco; b. la concessione di crediti di gioco gratuiti non è vincolata al pagamento di un ingresso o a un’altra controprestazione. 4 Le case da gioco tengono un conteggio separato per i giochi e i crediti di gioco gratuiti. Art. 80 Prestiti, anticipi e mezzi di pagamento nelle case da gioco (art. 75 cpv. 1 LGD) 1 Nella casa da gioco è vietata la concessione per mestiere di prestiti e anticipi da parte di terzi. 2 La CFCG può vietare determinati mezzi di pagamento se il loro utilizzo non è compatibile con gli obiettivi della LGD. Art. 81 Piano di misure sociali della casa da gioco e dell’organizzatore di giochi di grande estensione (art. 76 LGD) 1 Il piano di misure sociali della casa da gioco o dell’organizzatore di giochi di grande estensione comprende in particolare: a. criteri appropriati e pertinenti per l’osservazione del comportamento di gioco dei giocatori; b. un piano di gestione dei conflitti d’interesse delle persone incaricate di applicare le misure di protezione dei giocatori; c. il disciplinamento della collaborazione con i fornitori di prestazioni scelti. Giochi in denaro. O 27 935.511 2 La casa da gioco e l’organizzatore di giochi di grande estensione comunicano all’autorità di vigilanza le modifiche e gli adeguamenti del piano di misure sociali. Le modifiche sostanziali necessitano dell’approvazione preliminare dell’autorità di vigilanza. 3 Per garantire l’attuazione efficace delle misure di protezione dei giocatori, le autorità di vigilanza possono ricorrere a clienti civetta. Art. 82 Requisiti particolari applicabili al piano di misure sociali delle case da gioco 1 Per ogni misura stabilita nel piano di misure sociali, la casa da gioco illustra come, con quali mezzi e quali strumenti intende attuarla. 2 Nel suo piano di misure sociali, specifica l’ubicazione di eventuali apparecchi automatici per il ritiro di contanti e illustra come intende procedere nel caso di prelievi anomali da parte dei giocatori. 3 Il DFGP emana ulteriori disposizioni sul piano di misure sociali nonché sulla formazione e sulla formazione continua del personale. Art. 83 Coordinamento delle misure di protezione sociale (art. 76 cpv. 2 e 85 LGD) 1 La casa da gioco o l’organizzatore di lotterie e scommesse sportive provvede alla buona integrazione delle sue misure di protezione sociale nelle corrispondenti atti- vità cantonali e comunali. 2 Nel suo settore d’attività promuove e agevola, nella misura del possibile, l’attuazione di misure cantonali di cui all’articolo 85 LGD. Art. 84 Revoca dell’esclusione dal gioco volontaria (art. 81 LGD) 1 Le esclusioni dal gioco volontarie possono essere revocate soltanto dopo tre mesi. 2 Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione possono preve- dere una procedura di revoca semplificata per l’esclusione dal gioco volontaria. Art. 85 Dati del registro delle persone escluse (art. 82 LGD) 1 Per le persone escluse dal gioco secondo l’articolo 80 LGD, la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione iscrive i seguenti dati nel registro: a. il cognome e il nome; b. la data di nascita; c. la cittadinanza; d. il tipo di esclusione pronunciata: e. la data di rilascio dell’esclusione; Servizi 28 935.511 f. il motivo dell’esclusione. 2 Non appena un’esclusione è revocata, i dati della persona interessata non sono più accessibili alle altre case da gioco o agli altri organizzatori di giochi di grande esten- sione. 3 La casa da gioco e l’organizzatore di giochi di grande estensione provvedono a una tenuta corretta del registro. 4 Le persone escluse dal gioco possono contestare presso la casa da gioco o presso l’organizzatore di giochi di grande estensione l’iscrizione nel registro di dati che le riguardano. Art. 86 Rapporto sulle misure di protezione sociale (art. 84 LGD) 1 L’autorità di vigilanza competente controlla il rapporto di cui all’articolo 84 LGD e verifica se dallo stesso si desume che le misure adottate dalla casa da gioco o dall’organizzatore di giochi di grande estensione per proteggere i giocatori sono efficaci. A tal fine può ricorrere a esperti esterni. 2 Se constata carenze, chiede alla casa da gioco o all’organizzatore di giochi di grande estensione di prendere le misure necessarie e di adeguare il piano di misure sociali. 3 La CFCG mette a disposizione delle case da gioco un modulo per l’allestimento del rapporto. 4 La casa da gioco o l’organizzatore di lotterie e scommesse sportive descrive in particolare il modo in cui coordinano le proprie misure di protezione sociale con quelle dei servizi specializzati in materia di dipendenza riconosciuti dal Cantone o dai Cantoni in cui svolgono la propria attività nonché dei servizi cantonali di prote- zione dei giocatori e dei consultori per la gestione dei debiti. Descrive in particolare gli sforzi intrapresi per garantire, entro i limiti delle proprie possibilità, una collabo- razione consensuale. Sezione 2: Disposizioni speciali Art. 87 Limitazioni del gioco e autocontrollo 1 A partire dall’apertura di un conto giocatore, il giocatore deve in ogni momento poter accedere facilmente alle informazioni seguenti concernenti la sua attività di gioco per un periodo di tempo determinato: a. le poste; b. le vincite; c. il risultato netto della sua attività di gioco. 2 A partire dall’apertura del conto giocatore, l’organizzatore chiede al giocatore di fissarsi uno o più limiti massimi concernenti le sue poste o perdite giornaliere, settimanali o mensili. Giochi in denaro. O 29 935.511 3 Per i giochi di grande estensione che presentano un pericolo potenziale limitato per i giocatori, l’organizzatore può rinunciare a chiedere al giocatore di fissare limiti massimi. Gli offre tuttavia la possibilità di fissare in ogni momento un tale limite. 4 Il giocatore deve poter adeguare in ogni momento i limiti massimi che si è fissato. La riduzione del limite massimo ha effetto immediato. L’aumento ha effetto dopo 24 ore. Art. 88 Informazione sul gioco in denaro eccessivo L’organizzatore di giochi in linea mette a disposizione del giocatore, in modo ben visibile e facilmente accessibile, le informazioni sul gioco in denaro eccessivo, in particolare: a. un metodo di autovalutazione del proprio comportamento di gioco; b. uno o più strumenti per controllare e limitare il consumo di giochi; c. la possibilità e la procedura concreta per farsi escludere dai giochi; d. le generalità dei responsabili in materia di protezione sociale dell’organiz- zatore; e. gli indirizzi dei consultori in materia di dipendenza dal gioco riconosciuti dai Cantoni. Art. 89 Uscita temporanea dal gioco 1 L’organizzatore di giochi in linea mette a disposizione del giocatore uno strumento che gli consente di uscire temporaneamente dal gioco per un periodo fissato dal giocatore stesso, ma al massimo per sei mesi. 2 Il giocatore può scegliere di uscire temporaneamente da una o più categorie di giochi o da tutti i giochi proposti dall’organizzatore. 3 Non può modificare la durata dell’uscita temporanea dal gioco prima della sua scadenza. Su richiesta motivata del giocatore, l’organizzatore può sospendere l’uscita temporanea, sempre che abbia constatato che le condizioni per un’esclusione ai sensi dell’articolo 80 LGD non siano soddisfatte. Art. 90 Individuazione precoce 1 Se il pericolo potenziale del gioco lo rende opportuno, l’organizzatore di giochi in linea osserva, con l’ausilio di criteri di osservazione adeguati e utili previsti nel piano di misure sociali, il comportamento di gioco di ogni giocatore per poter indi- viduare precocemente un comportamento di gioco a rischio. 2 Se il comportamento osservato adempie uno o più criteri, l’organizzatore adotta rapidamente le misure necessarie. Verifica in particolare se il giocatore soddisfa le condizioni per un’esclusione secondo l’articolo 80 LGD. Se opportuno, contatta direttamente il giocatore. Servizi 30 935.511 Art. 91 Misure supplementari di protezione 1 La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione può mettere a disposizione del giocatore ulteriori strumenti per controllare e limitare il consumo di giochi. 2 Se il pericolo potenziale di un determinato gioco lo richiede, le autorità di vigilan- za possono, nell’ambito dell’autorizzazione del gioco, prescrivere ulteriori misure di protezione sociale dei giocatori oltre a quelle di cui agli articoli 87–90. Capitolo 7: Limitazione dell’accesso a offerte di gioco in linea non autorizzate in Svizzera Art. 92 Termine per il blocco I fornitori di servizi d’accesso a Internet8 bloccano l’accesso alle offerte di gioco comunicate dalla CFCG e dall’Autorità intercantonale al più tardi entro cinque giorni lavorativi. Art. 93 Metodo di blocco I fornitori di servizi d’accesso a Internet stabiliscono il metodo di blocco, tenendo conto dello stato della tecnica e del principio di proporzionalità, d’intesa con la CFCG e l’Autorità intercantonale. Art. 94 Coordinamento con le autorità 1 La CFCG e l’Autorità intercantonale provvedono alla pubblicazione coordinata nel Foglio federale dei loro elenchi delle offerte di gioco bloccate. Entrambe le autorità possono all’occorrenza pubblicare un aggiornamento del proprio elenco anche se l’altra autorità non aggiorna il suo. 2 La CFCG e l’Autorità intercantonale elaborano un dispositivo comune volto a informare gli utenti e lo comunicano ai fornitori di servizi d’accesso a Internet. Art. 95 Indennità ai fornitori di servizi d’accesso a Internet 1 L’indennità dovuta ai fornitori di servizi d’accesso a Internet è stabilita dall’autorità di vigilanza competente d’intesa con i fornitori e tenendo conto del principio di copertura dei costi. In caso di disaccordo decide l’autorità di vigilanza. 2 L’autorità di vigilanza può esigere dai fornitori di servizi d’accesso a Internet un conteggio dettagliato dei costi. Pubblica annualmente l’importo totale delle indenni- tà versate ai fornitori di servizi d’accesso a Internet. 8 Nuova espr. giusta l’all. n. 1 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6183). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. Giochi in denaro. O 31 935.511 Capitolo 8: Autorità Sezione 1: Organizzazione ed esercizio della CFCG Art. 96 Assunzione del personale del segretariato 1 La CFCG assume i collaboratori del segretariato. 2 Il rapporto di lavoro del personale del segretariato è retto dal diritto in materia di personale della Confederazione. Il personale del segretariato è impiegato mediante contratto di diritto pubblico. Art. 97 Dati trattati dalla CFCG (art. 101 LGD) 1 La CFCG tratta i dati che le sono comunicati: a. dalle case da gioco; b. dagli organizzatori di giochi di grande estensione; c. dalle istituzioni sociali; d. da ogni persona che vi si rivolge volontariamente e le comunica dati riguar- danti sé stessa o una persona a lei vicina; e. dalle autorità estere di vigilanza; f. dalle autorità federali; g. dall’Autorità intercantonale; h. dalle autorità cantonali di vigilanza nel settore dei giochi di piccola esten- sione; i. dalle autorità di perseguimento penale e dalla polizia; j. da altre autorità cantonali. 2 Essa tratta tali dati per adempiere i propri compiti legali nell’ambito della vigilanza in materia di: a. gestione delle case da gioco; b. trasparenza dei giochi; c. sicurezza delle case da gioco; d. attuazione delle misure di protezione sociale; e. attuazione delle misure per lottare contro il riciclaggio di denaro e la crimi- nalità; e f. tassazione e riscossione della tassa sulle case da gioco. 3 Può in particolare trattare i seguenti dati personali, compresi i dati degni di partico- lare protezione: a. dati riguardanti la casa da gioco, i suoi organi e i suoi collaboratori; Servizi 32 935.511 b. dati riguardanti i clienti delle case da gioco; c. dati riguardanti le persone in contatto con le case da gioco. 4 Può comunicare tali dati all’Autorità intercantonale di vigilanza e alle autorità cantonali anche in forma grezza. 5 Per adempiere i loro compiti, i membri della CFCG e i collaboratori del segretaria- to della CFCG hanno accesso ai dati personali trattati dalla CFCG nell’ambito della sua vigilanza sulle case da gioco. Art. 98 Conservazione dei dati 1 I dati trattati nell’ambito della vigilanza sono conservati al massimo per dieci anni dopo la fine dell’evento che ha innescato la raccolta di dati. Per i dati relativi al rilascio delle concessioni, il termine inizia a decorrere dalla scadenza della conces- sione. 2 Qualora sia avviato un procedimento prima della scadenza del termine di cui al capoverso 1, il termine decorre dalla conclusione del procedimento. 3 La CFCG garantisce che i dati conservati in forma elettronica o cartacea siano protetti adeguatamente. 4 Trascorso il termine di cui al capoverso 1, la CFCG garantisce la distruzione dei dati. Sono fatte salve le disposizioni della legge federale del 26 giugno 19989 sull’archiviazione. Art. 99 Registro La CFCG può iscrivere in un registro i dati raccolti in virtù dell’articolo 97. Art. 100 Trasmissione dei dati a scopi di ricerca Per scopi di ricerca e su domanda motivata, la CFCG rende accessibili in forma anonimizzata alle autorità sociali e sanitarie nonché agli ambienti scientifici i dati raccolti nell’ambito della sua vigilanza sulla protezione sociale. Tiene debitamente conto del segreto d’affari degli organizzatori di giochi in denaro. Art. 101 Collaborazione con i Cantoni La CFCG può stipulare accordi con i Cantoni e l’Autorità intercantonale allo scopo di far capo a periti cantonali, in particolare organi amministrativi e d’inchiesta cantonali. 9 RS 152.1 Giochi in denaro. O 33 935.511 Sezione 2: Emolumenti della CFCG Art. 102 Calcolo Gli emolumenti sono calcolati in funzione del tempo impiegato e delle necessarie conoscenze specifiche. L’emolumento ammonta a 100–350 franchi l’ora in base alla funzione rivestita dal personale incaricato del disbrigo e a dipendenza del fatto che l’affare sia trattato dalla Commissione o dal segretariato. Art. 103 Esborsi 1 Sono considerati esborsi in particolare le spese di viaggio, di trasporto, per il vitto e l’alloggio. 2 La CFCG può fatturare tali esborsi alle case da gioco applicando una tariffa uni- forme. Art. 104 Emolumento per indagini straordinarie Per le procedure di vigilanza che richiedono una notevole attività di controllo e che non si concludono con una decisione, la CFCG può riscuotere un emolumento nella misura in cui la casa da gioco è all’origine dell’indagine. Art. 105 Supplemento degli emolumenti La CFCG può riscuotere un supplemento degli emolumenti fino al 50 per cento per i servizi o le decisioni che: a. su richiesta devono essere rispettivamente sbrigati o prese urgentemente; o b. devono essere rispettivamente sbrigati o prese fuori degli orari normali di lavoro. Sezione 3: Tassa di vigilanza sulle case da gioco Art. 106 Ripartizione dei costi di vigilanza (art. 99 cpv. 4 LGD) 1 I costi di vigilanza si compongono delle spese della CFCG e di altri servizi di cui si avvale la CFCG. 2 I costi della vigilanza sull’offerta di giochi terrestri delle case da gioco titolari di una concessione sono fatturati a queste ultime in funzione delle loro quote al prodot- to lordo dei giochi terrestri realizzato nel periodo di calcolo. 3 I costi della vigilanza sull’offerta di giochi in linea delle case da gioco titolari di una concessione sono fatturati a queste ultime in funzione delle loro quote al prodot- to lordo dei giochi in linea realizzato nel periodo di calcolo. Servizi 34 935.511 Art. 107 Calcolo e riscossione (art. 99 cpv. 4 lett. a e c LGD) 1 La tassa di vigilanza è riscossa sulla base dei costi effettivi di vigilanza dell’anno precedente. 2 Se la concessione non è rilasciata all’inizio di un anno civile, nel primo anno la tassa di vigilanza è dovuta pro rata temporis. 3 Nel primo anno d’esercizio, la tassa di vigilanza è calcolata in base al prodotto lordo preventivato dei giochi. Art. 108 Scadenza, interessi e prescrizione La scadenza, gli interessi e la prescrizione sono retti per analogia dall’ordinanza generale dell’8 settembre 200410 sugli emolumenti. Sezione 4: Autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione Art. 109 Trasmissione di dati a scopi di ricerca Per scopi di ricerca e su domanda motivata, l’Autorità intercantonale rende accessi- bili in forma anonimizzata alle autorità sociali e sanitarie nonché alle cerchie scienti- fiche i dati raccolti nell’ambito della sua vigilanza sulla protezione sociale. Tiene debitamente conto del segreto d’affari degli organizzatori di giochi in denaro. Art. 110 Lotta contro la manipolazione di competizioni sportive 1 L’Autorità intercantonale è designata quale piattaforma nazionale secondo l’arti- colo 13 della Convenzione del Consiglio d’Europa del 18 settembre 201411 sulla manipolazione delle competizioni sportive. 2 Quale piattaforma informativa riceve le informazioni sulla lotta contro la manipo- lazione di competizioni sportive, in particolare su scommesse atipiche o sospette, le raccoglie, le tratta e le trasmette conformemente all’articolo 73. Sezione 5: Segretariato dell’organo di coordinamento Art. 111 1 Il segretariato prepara gli affari dell’organo di coordinamento ed esegue le sue decisioni. 2 È diretto dall’autorità incaricata dell’alta vigilanza sull’esecuzione della LGD. 3 I costi del segretariato sono suddivisi a metà tra la Confederazione e i Cantoni. 10 RS 172.041.1 11 RS 0.415.4 Giochi in denaro. O 35 935.511 Capitolo 9: Tassa sulle case da gioco Sezione 1: Oggetto e aliquota della tassa sulle case da gioco Art. 112 Vincite legittime (art. 119 LGD) Una vincita è considerata legittima se conseguita nel rispetto delle regole di gioco, delle prescrizioni tecniche e delle tabelle delle vincite. Art. 113 Separazione delle poste gratuite dal prodotto lordo dei giochi 1 Le poste gratuite di cui beneficiano i giocatori a causa dei giochi o dei crediti di gioco gratuiti approvati dalla CFCG non fanno parte del prodotto lordo dei giochi. 2 Se, per i giochi terrestri, il valore dei giochi gratuiti e dei crediti di gioco gratuiti supera per anno civile lo 0,3 per cento del prodotto lordo dei giochi terrestri realizza- to dalla casa da gioco, la quota eccedente lo 0,3 per cento confluisce nel prodotto lordo dei giochi. Art. 114 Aliquota della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato da case da gioco terrestri (art. 120 LGD) 1 L’aliquota di base della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato nelle case da gioco terrestri ammonta al 40 per cento. La tassa è riscossa sui prodotti lordi dei giochi fino a 10 milioni di franchi. 2 Per ogni ulteriore milione di franchi l’aliquota della tassa aumenta dello 0,5 per cento fino a raggiungere l’aliquota massima dell’80 per cento. 3 Il Consiglio federale decide ogni anno in merito a un’eventuale riduzione della tassa secondo l’articolo 120 capoverso 3 LGD. Art. 115 Aliquota della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato con giochi in linea (art. 120 LGD) 1 L’aliquota di base della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato con giochi in linea ammonta al 20 per cento. La tassa è riscossa su prodotti lordi di giochi fino a 3 milioni di franchi. 2 L’aliquota della tassa aumenta fino a raggiungere l’aliquota massima dell’80 per cento secondo la progressione seguente: a. 2 per cento per ogni tranche di 1 milione di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 3 e 10 milioni di franchi; b. 1 per cento per ogni tranche di 1 milione di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 10 e 20 milioni di franchi; c. 0,5 per cento per ogni tranche di 1 milione di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 20 e 40 milioni di franchi; Servizi 36 935.511 d. 0,5 per cento per ogni tranche di 4 milioni di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 40 e 80 milioni di franchi; e. 0,5 per cento per ogni tranche di 10 milioni di franchi del prodotto lordo dei giochi a partire da 80 milioni di franchi. 3 Il Consiglio federale decide ogni anno in merito a un’eventuale riduzione della tassa secondo l’articolo 120 capoverso 3 LGD. Art. 116 Investimento dei proventi in progetti d’interesse pubblico per la regione (art. 121 cpv. 1 LGD) 1 Le case da gioco titolari di una concessione B beneficiano delle agevolazioni fiscali di cui all’articolo 121 capoverso 1 LGD, se utilizzano i loro proventi in misu- ra importante per progetti d’interesse pubblico per la regione. 2 La CFCG decide ogni anno sulla concessione dell’agevolazione fiscale e sulla relativa entità. Quest’ultima è calcolata conformemente all’allegato 1 in funzione del rapporto tra l’importo investito per progetti di interesse pubblico per la regione e il prodotto netto dei giochi risultante dalla differenza tra il prodotto lordo dei giochi e la tassa sulle case da gioco. 3 Sono considerati segnatamente d’interesse pubblico i progetti volti a promuovere: a. la cultura, in particolare le opere artistiche, nonché le manifestazioni cultu- rali; b. lo sport e le manifestazioni sportive; c provvedimenti nel campo sociale, della salute pubblica e della formazione. 4 I versamenti in favore dei partiti politici, nonché le donazioni ad azionisti della casa da gioco o a istituzioni non indipendenti dalla casa da gioco non comportano un’agevolazione fiscale. Art. 117 Agevolazione per case da gioco titolari di una concessione B dipendenti dal turismo stagionale (art. 121 cpv. 2 LGD) 1 Le case da gioco titolari di una concessione B beneficiano dell’agevolazione di cui all’articolo 121 capoverso 2 LGD alle condizioni seguenti: a. sono ubicate in una regione nella quale il turismo svolge un ruolo capitale e presenta un carattere marcatamente stagionale; b. dipendono direttamente dal turismo stagionale. 2 Il Consiglio federale fissa nella concessione l’agevolazione fiscale; tiene conto dell’importanza e della durata della stagione turistica. 3 Esso valuta in particolare se il prodotto lordo dei giochi è soggetto alle medesime fluttuazioni stagionali del turismo. Giochi in denaro. O 37 935.511 Sezione 2: Tassazione e riscossione della tassa sulle case da gioco Art. 118 Periodo fiscale (art. 123 LGD) 1 La tassa sulle case da gioco è riscossa per anno civile. 2 L’obbligo fiscale nasce con l’inizio dell’esercizio della casa da gioco e termina con la sua cessazione. 3 L’esercizio commerciale ordinario coincide con l’anno civile. 4 Se l’obbligo fiscale inizia o termina nel corso dell’anno civile, per il calcolo dell’aliquota fiscale il prodotto lordo dei giochi è convertito su dodici mesi. Art. 119 Conteggi e dichiarazioni d’imposta (art. 123 LGD) 1 All’inizio di ogni mese la casa da gioco inoltra alla CFCG un conteggio del prodot- to lordo dei giochi conseguito nel mese precedente. Allestisce un conteggio separato del prodotto lordo dei giochi da tavolo, degli apparecchi automatici per giochi in denaro e dei giochi in linea. 2 All’inizio di ogni trimestre e di ogni anno civile, la casa da gioco inoltra alla CFCG una dichiarazione d’imposta sul prodotto lordo dei giochi conseguito nel trimestre o nell’anno civile precedente. 3 La CFCG mette a disposizione i moduli per i conteggi e le dichiarazioni d’imposta. Art. 120 Giustificativi supplementari per i giochi da tavolo Le case da gioco allestiscono quotidianamente un conteggio del prodotto lordo dei giochi da tavolo. Art. 121 Giustificativi supplementari per i giochi in denaro automatizzati 1 Per consentire la verifica del prodotto lordo dei giochi in denaro automatizzati, le case da gioco verbalizzano giornalmente i dati da registrare mediante il SECC secondo le prescrizioni del DFGP. 2 Almeno una volta al mese verbalizzano il rilevamento dei contatori. Registrano eventuali irregolarità e le comunicano alla CFCG. Accertano inoltre i dati corretti e l’origine delle irregolarità. Art. 122 Giustificativi supplementari per i giochi in linea Per consentire la verifica del prodotto lordo dei giochi in linea, le case da gioco verbalizzano giornalmente i dati da registrare nel SRD secondo le prescrizioni del DFGP. Servizi 38 935.511 Art. 123 Versamento di acconti (art. 123 LGD) 1 Le case da gioco versano acconti sulla base delle dichiarazioni trimestrali d’imposta applicando l’aliquota della tassa del periodo fiscale precedente. Qualora detta aliquota non sia stata determinata, la riscossione degli acconti avviene appli- cando l’aliquota stimata dalla CFCG per il periodo fiscale in corso. 2 Gli acconti sono esigibili entro 30 giorni dopo la fine del trimestre civile. 3 Essi sono tenuti in considerazione nel calcolo della tassa definitiva dovuta. Le eccedenze sono rimborsate. Art. 124 Tassazione ed esigibilità (art. 99 cpv. 1 e 123 LGD) 1 La CFCG determina la tassa sulle case da gioco sulla base dei conteggi e delle dichiarazioni d’imposta. 2 Se, nonostante un sollecito, la casa da gioco non inoltra una dichiarazione d’imposta oppure se, per mancanza di documenti affidabili, il prodotto lordo dei giochi non può essere determinato con la precisione desiderata, la CFCG procede alla tassazione d’ufficio. 3 La CFCG riscuote un emolumento per la tassazione e la riscossione della tassa sulle case da gioco. 4 La tassa è esigibile entro 30 giorni dopo la tassazione. Art. 125 Interessi (art. 123 LGD) 1 Sugli acconti e sulle tasse versati in ritardo, senza sollecito, è dovuto un interesse di mora. 2 A partire dall’esigibilità della tassa, sugli acconti e sulle tasse riscossi in eccesso è concesso un interesse rimunerativo sulle eccedenze d’imposta da restituire. 3 Le aliquote degli interessi di mora e degli interessi rimunerativi sulle eccedenze d’imposta da restituire corrispondono alle aliquote stabilite dal Dipartimento federa- le delle finanze in virtù degli articoli 162–164 della legge federale del 14 dicembre 199012 sull’imposta federale diretta. Art. 126 Tassazione e riscossione della tassa cantonale (art. 123 cpv. 2 LGD) 1 Nel caso in cui, su domanda di un Cantone, la CFCG riscuota la tassa cantonale, sono applicabili per analogia le disposizioni sulla tassazione e riscossione della tassa sulle case da gioco. 2 La CFCG trasferisce l’importo riscosso direttamente al Cantone. 12 RS 642.11 Giochi in denaro. O 39 935.511 3 I costi sopportati dalla CFCG per la tassazione e la riscossione sono a carico del Cantone. Sezione 3: Contabilizzazione della tassa sulle case da gioco e trasmissione all’AVS Art. 127 1 Il gettito fiscale netto della tassa sulle case da gioco riscosso durante un anno è contabilizzato nel conto finanziario della Confederazione come entrata vincolata in favore del fondo di compensazione dell’AVS. 2 Il gettito fiscale netto corrisponde all’ammontare d’imposta dopo deduzione degli interessi rimunerativi sulle eccedenze d’imposta da restituire. 3 All’inizio del secondo anno successivo alla riscossione della tassa, la Confedera- zione trasferisce le entrate di cui al capoverso 1 al fondo di compensazione dell’AVS. Capitolo 10: Disposizioni finali Art. 128 Abrogazione e modifica di altri atti normativi L’abrogazione e la modifica di altri atti normativi sono disciplinate nell’allegato 2. Art. 129 Esclusioni dal gioco secondo il vecchio diritto Le persone, che, in applicazione dell’articolo 22 capoverso 1 lettere a e b e capover- so 4 della legge del 18 dicembre 199813 sulle case da gioco (LCG), sono iscritte nel registro delle persone escluse dal gioco allestito dalle case da gioco ai sensi dell’articolo 22 capoverso 5 LCG, sono iscritte nel registro delle persone escluse dal gioco secondo l’articolo 82 LGD. Art. 130 Apparecchi automatici per i giochi di destrezza qualificati secondo il vecchio diritto Gli apparecchi automatici per i giochi di destrezza qualificati in modo definitivo dalla CFCG in virtù della LCG14 sono considerati giochi di destrezza automatizzati ai sensi della LGD. Art. 131 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2019, eccettuate le seguenti disposizioni: 13 [RU 2000 677, 2006 2197 all. n. 133 5599 n. I 15. RU 2018 5103 all. n. I 2] 14 [RU 2000 677, 2006 2197 all. n. 133 5599 n. I 15. RU 2018 5103 all. n. I 2] Servizi 40 935.511 a. gli articoli 92–95 entrano in vigore il 1° luglio 2019; b. gli articoli 41a e 41c dell’allegato 2 cifra II numero 3 entrano in vigore con- temporaneamente agli articoli 11 capoverso 1, 16 capoverso 2bis lettera abis, 20a, 38 capoverso 3 e 64 capoverso 1 lettera d della modifica del 28 settem- bre 201815 della legge federale del 13 ottobre 196516 sull’imposta preven- tiva. 2 Se i risultati della votazione del 10 giugno 2018 sono omologati soltanto dopo il 24 dicembre 2018, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2020, eccet- tuate le seguenti disposizioni: gli articoli 41a e 41c dell’allegato 2 cifra II numero 3 entrano in vigore contemporaneamente agli articoli 11 capoverso 1, 16 capo- verso 2bis lettera abis, 20a, 38 capoverso 3 e 64 capoverso 1 lettera d della modifica del 28 settembre 2018 della legge federale del 13 ottobre 1965 sull’imposta preven- tiva. 15 FF 2018 5121 16 RS 642.21 Giochi in denaro. O 41 935.511 Allegato 1 (art. 116) Agevolazioni fiscali in relazione all’investimento dei proventi in progetti d’interesse generale Rapporto tra l’importo investito per progetti d’interesse generale per la regione e il prodotto netto dei giochi Riduzione dell’aliquota della tassa < 1/8 0 % < 2/8 5 % < 3/8 10 % < 4/8 15 % < 5/8 20 % da 5/8 25 % Servizi 42 935.511 Allegato 2 (art. 128) Abrogazione e modifica di altri atti normativi I Sono abrogate: 1. l’ordinanza del 27 maggio 192417 relativa alla legge federale concernente le lotterie e le scommesse professionalmente organizzate; 2. l’ordinanza del 24 settembre 200418 sulle case da gioco. II Gli atti normativi qui appresso sono modificati come segue: ...19 17 [CS 10 262; RU 1948 1135 art. 1, 1997 2779 n. II 63, 2006 4705 n. II 105, 2007 4477 n. IV 79, 2011 4913 art. 4] 18 [RU 2004 4395, 2007 3989 all. n. II 9 n. IV 80, 2009 5037, 2010 5545, 2015 4019 all. n. 4, 2017 27] 19 Le mod. possono essere consultate alla RU 2018 5155. | <div _ngcontent-dit-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.511 --><p class="srnummer">935.511 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sui giochi in denaro</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OGD)</h2><p>del 7 novembre 2018 (Stato 1° gennaio 2021)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>vista la legge federale del 29 settembre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sui giochi in denaro (LGD),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.51</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Definizioni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Giochi in denaro nella cerchia privata</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 1 cpv. 2 lett. a LGD)</p><p class="man-text-align-left">È considerato gioco in denaro nella cerchia privata un gioco in denaro che presenta le seguenti caratteristiche: </p><dl><dt>a. </dt><dd>non è organizzato per mestiere e non è annunciato pubblicamente;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero di giocatori è esiguo; il loro numero è molto esiguo se, al di fuori del gioco, non vi sono tra di loro legami, in particolare di carattere familiare o professionale;</dd><dt>c. </dt><dd>oltre alle loro poste, i giocatori non pagano altri emolumenti o spese;</dd><dt>d. </dt><dd>la somma delle vincite è bassa e corrisponde alla somma delle poste.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Giochi di destrezza</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 3 lett. d LGD)</p><p>È considerato gioco di destrezza un gioco in denaro che presenta in particolare le seguenti caratteristiche:</p><dl><dt>a. </dt><dd>su un grande numero di unità di gioco, i giocatori abili possono realizzare vincite maggiori rispetto ad altri giocatori;</dd><dt>b. </dt><dd>nei giochi alla cieca la probabilità di vincere è esigua;</dd><dt>c. </dt><dd>i giocatori hanno varie opzioni per influenzare l’andamento del gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>per giocare con successo sono richieste abilità di una certa complessità.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Giochi da casinò</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 3 lett. g LGD)</p><p>Possono partecipare allo stesso gioco da casinò al massimo 1000 giocatori. Tale numero massimo non si applica ai jackpot. </p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Case da gioco</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Concessioni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Valutazione della sostenibilità economica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. a n. 3 LGD)</p><p>Se il richiedente chiede di estendere la concessione al diritto di proporre giochi da casinò in linea, la Commissione federale delle case da gioco (CFCG) esamina separatamente la sostenibilità economica dell’offerta in linea e dell’offerta terrestre.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Esame dell’interesse economico</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. a n. 5 LGD)</p><p>La CFCG esamina l’interesse economico della casa da gioco per la regione di ubicazione in base alle ripercussioni: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sul mercato del lavoro;</dd><dt>b. </dt><dd>sul turismo;</dd><dt>c. </dt><dd>sull’ente pubblico, in particolare riguardo alle entrate fiscali;</dd><dt>d. </dt><dd>sulle aziende già impiantate in loco;</dd><dt>e. </dt><dd>sui costi nell’ambito della sanità pubblica e delle opere sociali.</dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Soci in affari più importanti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. b e c LGD)</p><p>Sono considerati soci in affari più importanti le persone fisiche e giuridiche che, in base alla loro relazione d’affari, possono influenzare l’esercizio della casa da gioco.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Aventi economicamente diritto</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. b e c LGD)</p><p><sup>1</sup> Sono considerate aventi economicamente diritto le persone la cui partecipazione diretta o indiretta al capitale azionario del richiedente è almeno del 5 per cento e le persone o i gruppi di persone legate da accordi di voto che possiedono almeno il 5 per cento di tutti i diritti di voto.</p><p><sup>2</sup> Le persone che detengono una partecipazione di cui al capoverso 1 devono fornire alla CFCG una dichiarazione attestante se la partecipazione è a titolo personale o a titolo fiduciario per conto di terzi e se per tale partecipazione hanno concesso ad altri opzioni o diritti analoghi.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Buona reputazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. b n. 1 LGD)</p><p><sup>1</sup> Il requisito della buona reputazione non è soddisfatto in particolare se il richiedente, uno dei suoi soci in affari più importanti o i suoi aventi economicamente diritto svolge o ha svolto giochi in denaro senza la necessaria autorizzazione svizzera. Ciò è il caso soprattutto se dall’estero ha influenzato in modo mirato il mercato svizzero mediante le sue pratiche commerciali.</p><p><sup>2</sup> Il requisito della buona reputazione non è neppure soddisfatto se il richiedente, uno dei suoi soci in affari più importanti o i suoi aventi economicamente diritto figurano sull’elenco delle offerte di gioco bloccate di cui all’articolo 86 capoverso 3 LGD o vi hanno figurato per vari mesi.</p><p><sup>3</sup> Il requisito della buona reputazione deve essere soddisfatto durante i cinque anni precedenti la presentazione della richiesta e fino alla conclusione della procedura. L’esame della buona reputazione può riferirsi a un periodo superiore a cinque anni se è giustificato in ragione della gravità dei fatti contestati, eccetto nel caso di cui al capoverso 1 secondo periodo, in cui l’esame non può in nessun caso riferirsi a un periodo superiore a cinque anni.</p><p><sup>4</sup> I fornitori di giochi in denaro o piattaforme di gioco in linea possono soddisfare il requisito della buona reputazione, anche se forniscono o hanno fornito giochi in denaro o piattaforme di gioco in linea a organizzatori che non soddisfano il requisito della buona reputazione.</p><p><sup>5</sup> Il richiedente verifica la buona reputazione dei suoi aventi economicamente diritto e dei suoi soci in affari più importanti.</p><p><sup>6</sup> L’autorizzazione rilasciata dall’Autorità federale di sorveglianza sui mercati finanziari costituisce una prova sufficiente della buona reputazione del titolare. </p><p><sup>7</sup> Il richiedente fornisce alla CFCG le informazioni necessarie affinché quest’ultima esamini la sua buona reputazione, in particolare un elenco completo delle eventuali condanne penali e degli eventuali procedimenti penali conclusi o pendenti che lo riguardano. </p><p><sup>8</sup> Su domanda della CFCG, egli fornisce inoltre le informazioni necessarie per comprovare la buona reputazione dei suoi aventi economicamente diritto e dei suoi soci in affari più importanti.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Gestione indipendente</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. b n. 2 e lett. d LGD)</p><p><sup>1</sup> Il requisito della garanzia di una gestione indipendente è soddisfatto se il richiedente svolge in modo autonomo tutti i compiti principali previsti dalla LGD. </p><p><sup>2</sup> Il richiedente svolge in particolare in modo autonomo le attività centrali per l’adempimento dei seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolgimento e sorveglianza dei giochi in denaro nelle case da gioco terrestri, eccettuato il caso di cui all’articolo 59 LGD; </dd><dt>b. </dt><dd>sorveglianza dello svolgimento dei giochi in linea;</dd><dt>c. </dt><dd>gestione dei conti clienti;</dd><dt>d. </dt><dd>cura delle relazioni con i giocatori;</dd><dt>e. </dt><dd>sorveglianza dei giocatori e attuazione delle misure di protezione sociale e degli obblighi di diligenza per lottare contro il riciclaggio di denaro;</dd><dt>f. </dt><dd>allestimento dei conteggi del prodotto lordo dei giochi.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se non svolge un compito in modo autonomo, il richiedente garantisce che i terzi rispettino gli obblighi legali.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Attività irreprensibile</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. b n. 2 e lett. d LGD)</p><p><sup>1</sup> Il requisito della garanzia di un’attività irreprensibile è soddisfatto se il richiedente, i suoi soci in affari più importanti e i suoi aventi economicamente diritto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>si comportano conformemente al diritto;</dd><dt>b. </dt><dd>rispettano i principi del buon governo d’impresa; e</dd><dt>c. </dt><dd>presentano una buona situazione economica. </dd></dl><p><sup>2</sup> Il richiedente verifica che sia garantita l’attività irreprensibile dei suoi aventi economicamente diritto e dei suoi soci in affari più importanti.</p><p><sup>3</sup> Fornisce alla CFCG le informazioni in merito a sé stesso nonché ai membri della sua direzione e dei suoi organi, inclusa la persona responsabile della revisione, necessarie alla constatazione del requisito della garanzia di un’attività irreprensibile.</p><p><sup>4</sup> La CFCG esamina in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’organizzazione del richiedente;</dd><dt>b. </dt><dd>le sue relazioni d’affari;</dd><dt>c. </dt><dd>la sua situazione economica e finanziaria.</dd></dl><p><sup>5</sup> Su domanda della CFCG, il richiedente fornisce le informazioni in merito: </p><dl><dt>a. </dt><dd>al suo personale;</dd><dt>b. </dt><dd>ai suoi aventi economicamente diritto e ai membri degli organi di questi ultimi;</dd><dt>c. </dt><dd>ai suoi soci in affari più importanti;</dd><dt>d. </dt><dd>alle persone o ai gruppi di persone la cui partecipazione al capitale azionario del richiedente è inferiore al 5 per cento.</dd></dl></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Obblighi di documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) stabilisce i documenti che il richiedente deve presentare per provare la sostenibilità economica, la buona reputazione, la gestione indipendente e l’attività irreprensibile.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_12" routerlink="./"><b>Art 12</b> Mezzi finanziari propri</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 1 lett. c LGD)</p><p><sup>1</sup> Se il richiedente detiene una partecipazione diretta o indiretta superiore alla metà del capitale o dei diritti di voto in seno a un’impresa oppure esercita in altro modo un influsso dominante, sulla base dell’importo consolidato dei mezzi finanziari propri è stabilito se vi sono sufficienti mezzi finanziari.</p><p><sup>2</sup> Il capoverso 1 si applica anche se un richiedente costituisce un’unità economica con un’impresa oppure se, sulla base di altre circostanze, si deve ritenere che sia obbligato giuridicamente o di fatto a sostenere finanziariamente tale impresa. </p><p><sup>3</sup> I capoversi 1 e 2 non sono applicabili qualora la dimensione e l’attività delle imprese di cui ai capoversi 1 e 2 siano irrilevanti ai fini della valutazione dei mezzi finanziari propri del richiedente.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Comunicazione di cambiamenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il richiedente è tenuto a comunicare immediatamente alla CFCG qualsiasi cambiamento importante relativo alle indicazioni e ai documenti presentati nel corso della procedura di rilascio della concessione.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Richiesta incompleta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 3 LGD)</p><p><sup>1</sup> Se una richiesta è incompleta oppure se la CFCG ritiene necessari ulteriori documenti o informazioni, essa può esigere la rettifica o il completamento e a questo scopo fissare un termine.</p><p><sup>2</sup> Su richiesta debitamente motivata il termine può essere prorogato. Una volta scaduto il termine, la CFCG propone al Consiglio federale di non entrare nel merito della richiesta.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Inizio dell’esercizio</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left">La casa da gioco può essere messa in esercizio dopo che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il Consiglio federale ha rilasciato la concessione;</dd><dt>b. </dt><dd>la CFCG ha appurato che le prescrizioni legali sono rispettate e le indicazioni fornite sono corrette;</dd><dt>c. </dt><dd>tutti i giochi da essa offerti hanno ottenuto l’autorizzazione della CFCG.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Offerta di giochi</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Giochi in denaro nelle case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFGP può stabilire l’offerta di giochi da casinò nelle case da gioco.</p><p><sup>2</sup> Può emanare prescrizioni sullo svolgimento dei giochi da casinò da parte delle case da gioco.</p><p><sup>3</sup> Può emanare prescrizioni sull’autorizzazione e sulla determinazione del prodotto lordo dei giochi di destrezza secondo l’articolo 62 capoverso 1 LGD.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Collaborazione con case da gioco in Svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 16 cpv. 4 LGD)</p><p>La CFCG può autorizzare una casa da gioco a collaborare per i giochi di poker in linea con un’altra casa da gioco titolare di una concessione in Svizzera, se le condizioni seguenti sono soddisfatte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la vigilanza della CFCG può essere esercitata senza lacune; </dd><dt>b. </dt><dd>una delle case da gioco è designata come responsabile dell’offerta comune;</dd><dt>c. </dt><dd>il prodotto lordo dei giochi è ripartito tra le case da gioco proporzionalmente alle poste effettuate dai rispettivi giocatori.</dd></dl></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Collaborazione con organizzatori esteri di giochi da casinò</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 16 cpv. 4 LGD)</p><p><sup>1</sup> La CFCG può autorizzare una casa da gioco a collaborare per giochi di poker in linea con un organizzatore estero di giochi da casinò, se la CFCG può garantire una vigilanza sufficiente sul gioco e il richiedente prova che: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’organizzatore estero dispone delle autorizzazioni necessarie per svolgere il corrispondente gioco di poker nel suo Stato di sede o in altri Stati;</dd><dt>b. </dt><dd>l’organizzatore estero garantisce la necessaria affidabilità e dispone della necessaria competenza professionale;</dd><dt>c. </dt><dd>i giocatori domiciliati o dimoranti abitualmente in Svizzera giocano in linea utilizzando il loro conto giocatore presso il richiedente; </dd><dt>d. </dt><dd>ha concluso con l’organizzatore estero un contratto che garantisce uno svolgimento sicuro e trasparente del gioco;</dd><dt>e. </dt><dd>l’organizzatore estero blocca l’accesso ai suoi giochi in denaro non autorizzati in Svizzera in linea a giocatori con domicilio o dimora abituale in Svizzera;</dd></dl><p><sup>2</sup> La procedura di conteggio utilizzata per la ripartizione dei prodotti lordi del gioco tra le case da gioco è approvata dalla CFCG.</p><p><sup>3</sup> La collaborazione non può essere in nessun caso autorizzata se l’organizzatore estero ha la sua sede in uno Stato inserito nelle liste degli Stati ad alto rischio e non cooperativi del Gruppo di azione finanziaria (GAFI) od oggetto di sanzioni internazionali secondo la legge del 22 marzo 2002<sup><a fragment="#fn-d6e436" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e436" id="fnbck-d6e436" routerlink="./">2</a></sup> sugli embarghi.</p><p><sup>4</sup> Il richiedente è responsabile in egual misura nei confronti dei suoi giocatori e della CFCG come se svolgesse il gioco autonomamente.</p><p><sup>5</sup> I giocatori devono essere informati che, per motivi di sicurezza, determinati dati personali sono trasmessi all’organizzatore estero.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e436"><sup><a fragment="#fnbck-d6e436" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e436" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2002/564/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.231</b></a></p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Obbligo di esercizio per giochi da tavolo</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left"><sup>1</sup> Ogni casa da gioco terrestre propone almeno due giochi da tavolo diversi. </p><p><sup>2</sup> I giochi da tavolo devono essere offerti durante almeno un terzo del periodo d’apertura giornaliera della casa da gioco.</p><p><sup>3</sup> La CFCG può autorizzare deroghe ai capoversi 1 e 2 per 270 giorni all’anno alle case da gioco con una concessione B la cui regione di ubicazione dipende in modo marcato da un turismo stagionale e che, nonostante una sana gestione aziendale, non raggiungono una redditività adeguata.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Requisiti tecnici relativi ai giochi</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 17 LGD)</p><p>Il DFGP può emanare prescrizioni tecniche relative ai giochi, ai jackpot, alle piattaforme di gioco in linea, ai sistemi di jackpot, al sistema elettronico di conteggio e di controllo (SECC), al sistema di registrazione dei dati (SRD) e agli strumenti e accessori di gioco tenendo conto al riguardo delle prescrizioni usuali a livello internazionale.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Esame della conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 17 cpv. 3 LGD)</p><p class="man-text-align-left"><sup>1</sup> Prima di mettere in esercizio i giochi da tavolo, i giochi in denaro automatizzati, i jackpot, le piattaforme di gioco in linea, i sistemi di jackpot, il SECC, il SRD e gli strumenti e accessori di gioco, la casa da gioco assicura, mediante prove e verifiche adeguate, che questi soddisfino i requisiti tecnici.</p><p class="man-text-align-left"><sup>2</sup> Essa documenta i risultati delle prove e delle verifiche effettuate.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Modifiche di sistemi informatici per giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p>La casa da gioco sottopone previamente alla CFCG per approvazione tutte le modifiche di sistemi informatici necessari allo svolgimento di giochi in linea, se esse hanno un impatto sullo svolgimento del gioco o sull’interazione dei giocatori.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Consultazione </a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 20 LGD)</p><p><sup>1</sup> Lo scambio di opinioni tra la CFCG e l’Autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione (Autorità intercantonale) per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta è un gioco da casinò avviene entro 30 giorni dal ricevimento della lettera con cui la CFCG dichiara di voler consultare l’Autorità intercantonale. </p><p><sup>2</sup> Se entro tale termine non è raggiunta una soluzione consensuale, la CFCG sottopone il caso all’organo di coordinamento.</p><p><sup>3</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale possono convenire di prorogare di 30 giorni al massimo il termine di cui al capoverso 1.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Giochi di grande estensione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Autorizzazione d’organizzatore</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> <b></b>Buona reputazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 22 cpv. 1 lett. b LGD)</p><p><sup>1</sup> Il requisito della buona reputazione non è soddisfatto in particolare se il richiedente svolge o ha svolto giochi in denaro senza la necessaria autorizzazione rilasciata da un’autorità svizzera. Ciò è il caso in particolare se ha preso di mira il mercato svizzero con le sue pratiche commerciali.</p><p><sup>2</sup> Il requisito della buona reputazione non è neppure soddisfatto se il richiedente figura sull’elenco delle offerte di gioco bloccate di cui all’articolo 86 capoverso 3 LGD o vi ha figurato per vari mesi.</p><p><sup>3</sup> Il requisito della buona reputazione deve essere soddisfatto durante i cinque anni precedenti la presentazione della richiesta e fino alla conclusione della procedura. L’esame della buona reputazione può riferirsi a un periodo superiore a cinque anni se è giustificato a causa della gravità dei fatti contestati, salvo nel caso di cui al capoverso 1 secondo periodo, in cui l’esame non può in nessun caso riferirsi a un periodo superiore a cinque anni.</p><p><sup>4</sup> Il richiedente fornisce all’Autorità intercantonale le informazioni necessarie per l’esame della sua buona reputazione, in particolare un elenco completo di eventuali condanne e procedimenti penali conclusi o pendenti che lo riguardano.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Gestione indipendente degli affari</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 22 cpv. 1 lett. f LGD)</p><p><sup>1</sup> Il requisito della garanzia di una gestione indipendente degli affari è soddisfatto se il richiedente svolge in modo autonomo tutti i compiti principali previsti dalla LGD.</p><p><sup>2</sup> Il richiedente svolge in particolare in modo autonomo le attività centrali per l’adempimento dei seguenti compiti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>la sorveglianza dello svolgimento dei giochi e la determinazione dei vincitori;</dd><dt>b. </dt><dd>la gestione dei conti clienti;</dd><dt>c. </dt><dd>la cura delle relazioni con i giocatori;</dd><dt>d. </dt><dd>la sorveglianza dei giocatori nonché l’attuazione del piano di misure sociali e degli obblighi di diligenza per lottare contro il riciclaggio di denaro.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il richiedente può affidare in parte ai suoi distributori di giochi i compiti di cui al capoverso 2 lettere c e d, sempre che li sorvegli lui s</p><p>tesso.</p><p><sup>4</sup> Se non svolge lui stesso un compito, il richiedente garantisce che i terzi a cui ha affidato tale compito rispettino gli obblighi legali.</p><p><sup>5</sup> Il richiedente che intende organizzare lotterie o scommesse sportive fornisce all’autorità competente per il rilascio dell’autorizzazione un elenco delle relazioni d’interesse dei membri del consiglio d’amministrazione e della direzione.</p><p><sup>6</sup> Il richiedente che intende organizzare scommesse sportive fornisce, oltre all’elenco di cui al capoverso 5, eventuali contratti di partenariato conclusi con persone fisiche o giuridiche che organizzano corse ippiche o altre competizioni e manifestazioni sportive o che vi partecipano.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Gestione irreprensibile</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 22 cpv. 1 lett. f LGD)</p><p><sup>1</sup> Il requisito della garanzia di una gestione irreprensibile degli affari è soddisfatto se il richiedente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>si comporta conformemente al diritto;</dd><dt>b. </dt><dd>rispetta i principi del buon governo d’impresa; e</dd><dt>c. </dt><dd>presenta una buona situazione economica.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il richiedente verifica se è garantita una gestione irreprensibile da parte dei suoi soci in affari più importanti e documenta il risultato della verifica.</p><p><sup>3</sup> L’Autorità intercantonale esamina in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’organizzazione del richiedente;</dd><dt>b. </dt><dd>le sue relazioni d’affari;</dd><dt>c. </dt><dd>la sua situazione economica e finanziaria.</dd></dl><p><sup>4</sup> L’Autorità intercantonale tiene conto della situazione delle persone giuridiche interessate e delle persone fisiche che sono membri della direzione o degli organi del richiedente. Può chiedere al richiedente informazioni sul suo personale.</p><p><sup>5</sup> Per un richiedente che intende organizzare giochi di destrezza, l’Autorità intercantonale può rinunciare all’esame di cui al capoverso 3 e dispensarlo dall’obbligo di cui al capoverso 2.</p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Rapporto adeguato tra spese d’esercizio e mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 22 cpv. 1 lett. i LGD)</p><p><sup>1</sup> Il richiedente che intende organizzare lotterie o scommesse sportive inoltra all’Autorità intercantonale una panoramica dalla quale si evince il rapporto tra le spese d’esercizio e i mezzi destinati a scopi d’utilità pubblica.</p><p><sup>2</sup> Le spese per la pubblicità e le altre attività di comunicazione a fini di marketing nonché gli stipendi vanno esposti separatamente e in modo dettagliato.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Autorizzazione di gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Svolgimento sicuro del gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 25 cpv. 1 lett. a LGD)</p><p><sup>1</sup> Prima di mettere in esercizio un gioco di grande estensione l’organizzatore verifica mediante prove e controlli l’adempimento dei requisiti tecnici e il corretto svolgimento del gioco. </p><p><sup>2</sup> Tiene la documentazione corrispondente a disposizione dell’Autorità intercantonale.</p></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Svolgimento sicuro delle scommesse sportive</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 25 cpv. 1 lett. a LGD)</p><p>L’organizzatore non può offrire scommesse sportive su eventi che presentano un rischio elevato di manipolazione. Tale rischio elevato può in particolare presentarsi per scommesse su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>competizioni sportive senza valore sportivo;</dd><dt>b. </dt><dd>eventi che hanno un’importanza esigua sull’esito della competizione sportiva.</dd></dl></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Collaborazione con organizzatori di giochi di grande estensione in Svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 25 cpv. 3 LGD)</p><p>L’Autorità intercantonale può autorizzare un organizzatore di giochi di grande estensione a collaborare con un altro organizzatore di giochi di grande estensione che dispone della corrispondente autorizzazione in Svizzera, a condizione che ciò sia compatibile con gli scopi di cui all’articolo 2 LGD. </p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Collaborazione con organizzatori esteri di giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 25 cpv. 3 LGD)</p><p><sup>1</sup> L’Autorità intercantonale può autorizzare un organizzatore di lotterie o scommesse sportive a collaborare con un organizzatore estero per lo svolgimento in comune di alcuni giochi di grande estensione se essa può garantire una sorveglianza sufficiente sul gioco e il richiedente comprova che: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’organizzatore estero dispone delle necessarie autorizzazioni per svolgere il gioco di grande estensione in questione nel suo Stato di sede o in altri Stati;</dd><dt>b </dt><dd>l’organizzatore estero gode di buona reputazione;</dd><dt>c. </dt><dd>per come è concepito, il gioco non può essere svolto da solo con la stessa attrattiva per i giocatori, in particolare poiché richiede il cumulo delle poste di un numero particolarmente elevato di persone;</dd><dt>d. </dt><dd>il gioco è d’importanza strategica ed economica per lo sviluppo ulteriore dell’offerta di gioco;</dd><dt>e. </dt><dd>la partecipazione ai giochi in linea di giocatori con domicilio o dimora abituale in Svizzera è gestita mediante il loro conto giocatori presso il richiedente;</dd><dt>f. </dt><dd>il richiedente ha concluso un contratto con l’organizzatore estero nel quale quest’ultimo può garantire uno svolgimento sicuro e trasparente del gioco; </dd><dt>g. </dt><dd>l’organizzatore estero blocca l’accesso in linea ai suoi giochi in denaro non autorizzati in Svizzera a giocatori con domicilio o dimora abituale in Svizzera.</dd></dl><p><sup>2</sup> Una collaborazione non può in nessun caso essere autorizzata, se l’organizzatore estero ha la sua sede in uno Stato inserito nelle liste del GAFI o oggetto di sanzioni internazionali ai sensi della legge del 22 marzo 2002<sup><a fragment="#fn-d6e730" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e730" id="fnbck-d6e730" routerlink="./">3</a></sup> sugli embarghi.</p><p><sup>3</sup> Il richiedente è responsabile anche nei confronti dell’Autorità intercantonale e dei suoi giocatori, come se svolgesse il gioco lui stesso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e730"><sup><a fragment="#fnbck-d6e730" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e730" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2002/564/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.231</b></a></p></div></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Contenuto della richiesta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 26 LGD)</p><p><sup>1</sup> La richiesta di autorizzazione contiene in particolare indicazioni in merito:</p><dl><dt>a. </dt><dd>allo svolgimento, alla frequenza e alla durata del gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>alle modalità di distribuzione;</dd><dt>c. </dt><dd>alle modalità di estrazione o di qualsiasi altra individuazione del risultato decisivo per il gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>alla constatazione dei risultati, alla determinazione della vincita e al relativo versamento;</dd><dt>e. </dt><dd>al modo di procedere in caso di interruzione improvvisa o mancato svolgimento del gioco;</dd><dt>f. </dt><dd>al modo di procedere in caso di vincite non riscosse.</dd></dl><p><sup>2</sup> La richiesta di autorizzazione presentata per una lotteria deve inoltre provare che la lotteria è aperta ad almeno 1000 persone per ogni estrazione.</p><p><sup>3</sup> La richiesta di autorizzazione presentata per un gioco di destrezza deve inoltre spiegare in che misura la vincita dipende completamente o in modo preponderante dall’abilità del giocatore.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Consultazione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 27 LGD)</p><p><sup>1</sup> Lo scambio di opinioni tra l’Autorità intercantonale e la CFCG per stabilire se il gioco oggetto di una richiesta è un gioco di grande estensione avviene entro 30 giorni dal ricevimento della lettera con cui l’Autorità intercantonale dichiara di voler consultare la CFCG.</p><p><sup>2</sup> Se entro tale termine non è raggiunta una soluzione consensuale, l’Autorità intercantonale sottopone il caso all’organo di coordinamento.</p><p><sup>3</sup> L’Autorità intercantonale e la CFCG possono convenire di prorogare di 30 giorni al massimo il termine di cui al capoverso 1.</p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Comunicazione di modifiche successive del gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore comunica all’Autorità intercantonale ogni modifica del gioco che intende attuare su un gioco autorizzato.</p><p><sup>2</sup> Egli può, in via eccezionale, comunicare all’autorità intercantonale una modifica del gioco soltanto a posteriori se, per motivi di sicurezza o per altri motivi imperativi, ha dovuto agire immediatamente. La comunicazione deve essere effettuata in tal caso senza indugio.</p><p><sup>3</sup> L’Autorità intercantonale verifica se la modifica comunicata può essere approvata nel quadro dell’autorizzazione di gioco già rilasciata e trasmette il risultato della sua verifica all’organizzatore.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Qualifica dei giochi di destrezza</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Test statistici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per determinare se un gioco soddisfa le condizioni di cui all’articolo 2 e per verificare altre caratteristiche determinanti del gioco, l’Autorità intercantonale può effettuare o far effettuare test statistici adeguati.</p><p><sup>2</sup> Le spese sono a carico del richiedente.</p></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Documenti e altri elementi da presentare</a></h6><div class="collapseable"> <p>Oltre alle indicazioni di cui all’articolo 32, l’Autorità intercantonale può chiedere al richiedente di inoltrare o mettere a disposizione in particolare i seguenti documenti ed elementi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore o del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>i disegni e i progetti di componenti ed elementi utilizzati;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati e le indicazioni tecniche sull’hardware e il software impiegati;</dd><dt>d. </dt><dd>il codice sorgente;</dd><dt>e. </dt><dd>i supporti di memorizzazione;</dd><dt>f. </dt><dd>un apparecchio o un accesso permanente al sistema che consenta di testare il gioco;</dd><dt>g. </dt><dd>la descrizione delle abilità che i giocatori devono possedere per poter realizzare una vincita; </dd><dt>h. </dt><dd>la descrizione degli elementi determinanti e decisivi per il gioco;</dd><dt>i. </dt><dd>i risultati di un numero sufficiente di giochi di prova, inclusa la statistica delle vincite.</dd></dl></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Giochi di piccola estensione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Piccole lotterie</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 34 cpv. 3 LGD)</p><p><sup>1</sup> Gli importi massimi seguenti si applicano alle piccole lotterie:</p><dl><dt>a. </dt><dd>10 franchi per una singola posta;</dd><dt>b. </dt><dd>100 000 franchi per la somma totale delle poste.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’importo massimo secondo il capoverso 1 lettera b è di 500 000 franchi se la piccola lotteria è destinata a finanziare un evento d’importanza sovraregionale secondo l’articolo 34 capoverso 4 LGD.</p><p><sup>3</sup> Il valore delle vincite ammonta almeno al 50 per cento della somma totale massima delle poste. Almeno un biglietto su dieci è vincente.</p><p><sup>4</sup> Un organizzatore può ottenere al massimo un’autorizzazione per due piccole lotterie all’anno.</p></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Scommesse sportive locali</a></h6><div class="collapseable"> <p><b> </b>(art. 35 cpv. 3 LGD)</p><p><sup>1</sup> Gli importi massimi seguenti si applicano alle scommesse sportive locali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>200 franchi per una singola posta;</dd><dt>b. </dt><dd>200 000 franchi per la somma totale delle poste per giorno di competizione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il valore delle vincite ammonta almeno al 50 per cento della somma totale massima delle poste. </p><p><sup>3</sup> Per organizzatore e luogo d’organizzazione, sono autorizzate scommesse sportive per al massimo 10 giorni all’anno. Le scommesse possono riguardare al massimo 10 eventi sportivi al giorno.</p></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Piccoli tornei di poker</a></h6><div class="collapseable"> <p><b> </b>(art. 36 cpv. 3 LGD)</p><p><sup>1</sup> Gli importi massimi seguenti si applicano ai piccoli tornei di poker:</p><dl><dt>a. </dt><dd>200 franchi per la posta di partenza;</dd><dt>b. </dt><dd>20 000 franchi per la somma totale delle poste di partenza.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli importi massimi seguenti si applicano per giorno e luogo d’organizzazione di un torneo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>300 franchi per la somma delle poste di partenza di un giocatore in tutti i tornei;</dd><dt>b. </dt><dd>30 000 franchi per la somma totale delle poste di partenza in tutti i tornei.</dd></dl><p><sup>3</sup> Possono essere autorizzati al massimo quattro tornei di poker al giorno per lo stesso luogo d’organizzazione.</p><p><sup>4</sup> Il numero minimo di partecipanti è fissato a dieci persone.</p><p><sup>5</sup> Il torneo è concepito per una durata di almeno tre ore.</p><p><sup>6</sup> L’organizzatore perde la sua buona reputazione ai sensi dell’articolo 33 capoverso 1 lettera a numero 2 LGD in particolare se svolge o tollera nei suoi locali giochi illegali. </p><p><sup>7</sup> Se intende organizzare 12 o più piccoli tornei di poker all’anno nello stesso luogo, l’organizzatore allega alla richiesta un piano dove figurano le misure concrete attuate per lottare contro il gioco in denaro eccessivo e i giochi illegali nei suoi locali.</p></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Tombole</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 41 cpv. 3 LGD)</p><p>La somma totale massima delle poste per le tombole è fissata a 50 000 franchi.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: <br/>Svolgimento dei giochi da casinò e dei giochi di grande estensione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_5/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_5/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni comuni</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Piano di misure di sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 42 cpv. 3 LGD)</p><p><sup>1</sup> Il piano di misure di sicurezza della casa da gioco o dell’organizzatore di giochi di grande estensione deve essere concepito in modo da limitare i rischi, prevenire gli errori e ottimizzare costantemente i processi.</p><p><sup>2</sup> Nel piano di misure di sicurezza la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione definisce il modo in cui dà seguito ai suoi obblighi volti a garantire uno svolgimento sicuro e trasparente dei giochi nonché a combattere contro la criminalità e il riciclaggio di denaro, tenendo conto dei potenziali rischi delle offerte di gioco. Vi presenta in particolare le sue strutture organizzative, i suoi processi e i compiti delle persone responsabili.</p><p><sup>3</sup> L’organizzatore di scommesse sportive definisce inoltre il modo in cui intende attuare le prescrizioni volte a combattere la manipolazione di competizioni sportive.</p></div></article><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b> <b></b>Esclusione dal gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel suo piano di misure di sicurezza la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione stabilisce le modalità per escludere dal gioco le persone che perturbano lo svolgimento dei giochi mediante l’inganno o in altro modo. </p><p><sup>2</sup> A tal fine può tenere un registro di queste persone e scambiare le informazioni ivi contenute con altre case da gioco o con altri organizzatori di giochi di grande estensione.</p><p><sup>3</sup> I dati contenuti in tale registro sono cancellati quattro anni dopo il loro rilevamento.</p><p><sup>4</sup> Chiunque è iscritto in tale registro ne è informato e può contestare la sua iscrizione presso la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione.</p></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> Regole del gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 44 LGD)</p><p><sup>1</sup> La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione mette a disposizione dei giocatori le regole del gioco o un riassunto delle regole del gioco per ogni tipo di gioco. </p><p><sup>2</sup> Le regole del gioco o un riassunto delle regole del gioco sono stilati in un linguaggio facilmente comprensibile e sono accessibili ai giocatori in modo agevole e immediato.</p><p><sup>3</sup> Il DFGP fissa le indicazioni minime che devono figurare nelle regole dei giochi da casinò.</p><p><sup>4</sup> La casa da gioco emana le regole di gioco applicabili ai giochi da tavolo offerti e le sottopone previamente alla CFCG per approvazione.</p></div></article><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Presentazione dei conti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 48 cpv. 2 LGD)</p><p>La casa da gioco o l’organizzatore di lotterie e scommesse sportive allestisce il proprio conto annuo secondo le Raccomandazioni relative alla presentazione dei conti<sup><a fragment="#fn-d6e1054" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e1054" id="fnbck-d6e1054" routerlink="./">4</a></sup> della Fondazione per le raccomandazioni relative alla presentazione dei conti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1054"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1054" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e1054" routerlink="./">4</a></sup> www.fer.ch. Cfr. O del 21 nov. 2012 sulle norme contabili riconosciute (<a href="eli/cc/2012/812/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>221.432</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Liquidità</a></h6><div class="collapseable"> <p>La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione stabilisce la propria liquidità in base ai rischi ai quali si espone in funzione delle poste accettate e dei giochi proposti.</p></div></article><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> <b></b>Trattamento dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 51 LGD)</p><p><sup>1</sup> Per adempiere i propri obblighi legali, in particolare in materia di protezione dei giocatori dal gioco in denaro eccessivo e di lotta contro la criminalità e il riciclaggio di denaro, la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione tratta i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati rilevati al momento dell’entrata in una casa da gioco e della registrazione in linea dei giocatori; </dd><dt>b. </dt><dd>i dati sul comportamento di gioco e sulle transazioni finanziarie dei giocatori;</dd><dt>c. </dt><dd>i dati concernenti la situazione personale, professionale e finanziaria dei giocatori;</dd><dt>d. </dt><dd>i dati concernenti l’esclusione dei giocatori.</dd></dl><p><sup>2</sup> La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione possono comunicare tali dati all’autorità di vigilanza.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_5/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Svolgimento in linea dei giochi da casinò e dei giochi di grande estensione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> Apertura del conto giocatore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’accesso a un’offerta di gioco in denaro in linea presuppone l’esistenza di un conto giocatore presso l’organizzatore.</p><p><sup>2</sup> L’organizzatore apre soltanto un conto per giocatore.</p><p><sup>3</sup> L’organizzatore apre il conto giocatore soltanto se il giocatore:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è maggiorenne; </dd><dt>b. </dt><dd>ha il domicilio o la dimora abituale in Svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>non è escluso dal gioco (art. 80 LGD);</dd><dt>d. </dt><dd>non sottostà al divieto di gioco (art. 52 LGD), se l’organizzatore è una casa da gioco.</dd></dl></div></article><article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> Indicazioni minime richieste per l’apertura del conto giocatore</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per aprire un conto giocatore, il giocatore fornisce all’organizzatore almeno le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cognome, nome;</dd><dt>b. </dt><dd>data di nascita;</dd><dt>c. </dt><dd>indirizzo di domicilio o di dimora.</dd></dl></div></article><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b> Verifica dell’identità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore apre il conto giocatore dopo aver verificato che le informazioni fornite dal giocatore sono conformi alla realtà e i requisiti di cui all’articolo 47 capoversi 2 e 3 sono soddisfatti.</p><p><sup>2</sup> La prova dell’identità può essere fornita mediante:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la copia di un documento ufficiale;</dd><dt>b. </dt><dd>un’identità elettronica; o</dd><dt>c. </dt><dd>qualsiasi altro mezzo equivalente autorizzato dall’autorità di vigilanza competente.</dd></dl></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> Gestione del conto giocatore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il conto giocatore è alimentato dai versamenti del giocatore, dalle sue vincite e dai crediti di gioco gratuiti offerti dall’organizzatore. Le poste del giocatore sono prelevate dal conto giocatore.</p><p><sup>2</sup> Le vincite e gli averi depositati sul conto giocatore possono essere trasferiti unicamente su un conto di pagamento intestato al titolare del conto giocatore.</p><p><sup>3</sup> Il giocatore può in ogni momento chiedere che l’insieme o parte del saldo attivo del suo conto giocatore sia trasferito sul suo conto di pagamento. I crediti di gioco gratuiti offerti dall’organizzatore non sono parte del saldo attivo.</p></div></article><article id="art_51"><a name="a51"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_51" routerlink="./"><b>Art. 51</b> Chiusura del conto giocatore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore chiude il conto giocatore se: </p><dl><dt>a. </dt><dd>il giocatore lo chiede;</dd><dt>b. </dt><dd>egli constata che il giocatore non adempie più le condizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3; o</dd><dt>c. </dt><dd>il conto giocatore è rimasto inattivo per più di due anni.</dd></dl><p><sup>2</sup> Un eventuale saldo attivo è versato su un conto di pagamento intestato al titolare del conto giocatore. </p><p><sup>3</sup> Se le indicazioni relative al conto fornite dal giocatore non sono corrette e, nonostante un onere ragionevole e proporzionato all’importo in questione, l’organizzatore non riesce a contattare il giocatore, tiene per due anni il saldo a disposizione del giocatore. Trascorso tale termine, tale saldo è versato nel fondo di compensazione AVS, se si tratta di una casa da gioco, o messo a disposizione per scopi d’utilità pubblica, se si tratta di un organizzatore di giochi di grande estensione.</p><p><sup>4</sup> L’organizzatore informa i giocatori in modo trasparente in merito alle conseguenze di indicazioni non valide e di un’inattività prolungata del conto giocatore.</p></div></article><article id="art_52"><a name="a52"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_52" routerlink="./"><b>Art. 52</b> Apertura provvisoria di un conto giocatore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore può aprire provvisoriamente un conto giocatore se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ha ricevuto le informazioni di cui all’articolo 48;</dd><dt>b. </dt><dd>ha constatato, fondandosi sulle indicazioni fornite dal giocatore, che le condizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3 sono soddisfatte;</dd><dt>c. </dt><dd>ha accertato che il giocatore non figura nel registro dei giocatori esclusi;</dd><dt>d. </dt><dd>non vi è alcun indizio concreto che le informazioni fornite dal giocatore non siano conformi alla realtà.</dd></dl><p><sup>2</sup> Al più tardi un mese dopo l’apertura provvisoria, l’organizzatore verifica l’identità del giocatore conformemente all’articolo 49. Se il giocatore soddisfa le condizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3, il conto giocatore è aperto definitivamente.</p><p><sup>3</sup> Fintanto che il conto giocatore non è aperto definitivamente, il giocatore non può versarvi più di 1000 franchi né può riscuotere le sue vincite.</p><p><sup>4</sup> Se l’organizzatore constata che il giocatore non soddisfa le condizioni di cui all’articolo 47 capoverso 3, l’eventuale saldo attivo è versato su un conto di pagamento intestato al titolare del conto giocatore; è versata al massimo la somma degli importi versati dal giocatore. Un’eventuale eccedenza è versata nel fondo di compensazione AVS, se si tratta di una casa da gioco, o messa a disposizione per scopi d’utilità pubblica, se si tratta di un organizzatore di giochi di grande estensione.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_5/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Svolgimento di giochi da casinò</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_53"><a name="a53"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_53" routerlink="./"><b>Art. 53</b> Sorveglianza all’interno delle case da gioco terrestri</a></h6><div class="collapseable"> <p>La casa da gioco terrestre garantisce in ogni momento la sorveglianza del settore di gioco, in particolare dei tavoli da gioco e dei giochi in denaro automatizzati, al fine di impedire o individuare precocemente le azioni e le operazioni vietate.</p></div></article><article id="art_54"><a name="a54"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_54" routerlink="./"><b>Art. 54</b> Poste massime relative ai giochi in denaro automatizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 6 cpv. 2 LGD)</p><p><sup>1</sup> La posta massima per i giochi in denaro automatizzati nelle case da gioco terrestri con una concessione B è limitata a 25 franchi per gioco.</p><p><sup>2</sup> La posta massima secondo il capoverso 1 non si applica ai giochi da tavolo automatizzati, a condizione che il ritmo di gioco corrisponda a quello di un gioco da tavolo reale.</p></div></article><article id="art_55"><a name="a55"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_55" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_55" routerlink="./"><b>Art. 55</b> Garanzia del jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se gestisce un jackpot, prima della messa in esercizio, la casa da gioco garantisce di poter pagare o versare la somma del jackpot al vincitore al più tardi cinque giorni lavorativi dopo la vincita.</p><p><sup>2</sup> La presente disposizione vale anche nel caso in cui i jackpot di diverse case da gioco sono collegati.</p><p><sup>3</sup> La vincita è pagata dalla casa da gioco nella quale il jackpot è stato attivato.</p></div></article><article id="art_56"><a name="a56"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_56" routerlink="./"><b>Art. 56</b> Controllo dell’identità all’entrata in una casa da gioco terrestre</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 54 LGD)</p><p><sup>1</sup> Prima di consentire l’accesso di una persona, la casa da gioco terrestre ne controlla l’identità in base a un documento d’identità ufficiale valido. Verifica che la persona in questione non sia oggetto di un divieto di gioco ai sensi dell’articolo 52 LGD.</p><p><sup>2</sup> La CFCG può autorizzare altri mezzi d’identificazione, sempre che consentano un’identificazione univoca della persona.</p></div></article><article id="art_57"><a name="a57"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_57" routerlink="./"><b>Art. 57</b> Sistema di videosorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni casa da gioco terrestre è dotata di un sistema di videosorveglianza da essa gestito.</p><p><sup>2</sup> Garantisce che abbiano accesso alle videoregistrazioni unicamente le persone che ne necessitano per adempire i loro compiti.</p><p><sup>3</sup> Le videoregistrazioni sono memorizzate in forma appropriata e conservate in un luogo sicuro per almeno quattro settimane.</p><p><sup>4</sup> La casa da gioco informa la CFCG in caso di disfunzioni del sistema di videosorveglianza se, a causa del guasto, non è più possibile garantire la sorveglianza dei giochi.</p><p><sup>5</sup> I reati o le irregolarità di gioco osservate e registrate sono iscritte in un verbale. La casa da gioco ne informa la CFCG.</p><p><sup>6</sup> La CFCG decide sull’ulteriore utilizzazione dei dati registrati per i casi di cui al capoverso 5. Prima di tale decisione, non è consentito né cancellare né distruggere le registrazioni.</p><p><sup>7</sup> Il DFGP emana altre disposizioni sui requisiti relativi al sistema di videosorveglianza e al suo esercizio.</p></div></article><article id="art_58"><a name="a58"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_58" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_58" routerlink="./"><b>Art. 58</b> Ulteriore sorveglianza tecnica dei giochi da tavolo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La casa da gioco terrestre sorveglia i giochi da tavolo con un ulteriore sistema tecnico, se la sicurezza o la trasparenza dell’esercizio dei giochi è a rischio.</p><p class="man-text-align-left"><sup>2</sup> La CFCG può ordinare l’installazione di tale sistema.</p></div></article><article id="art_59"><a name="a59"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_59" routerlink="./"><b>Art. 59</b> Sistema elettronico di conteggio e di controllo</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 42 LGD)</p><p><sup>1</sup> La casa da gioco terrestre è dotata di un sistema elettronico di conteggio e di controllo (SECC).</p><p><sup>2</sup> I dati registrati nel SECC consentono di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>determinare il prodotto lordo dei giochi per giorno, mese e anno;</dd><dt>b. </dt><dd>tracciare le transazioni finanziarie;</dd><dt>c. </dt><dd>controllare la sicurezza e la trasparenza del gioco.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono collegati al SECC:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i giochi da casinò e di destrezza automatizzati;</dd><dt>b. </dt><dd>i jackpot, salvo se essi soddisfano in altro modo i requisiti di cui al capoverso 2.</dd></dl><p><sup>4</sup> Il DFGP stabilisce i dati da registrare nel SECC. </p><p><sup>5</sup> Prima della messa in esercizio e prima di qualsivoglia modifica del SECC, la casa da gioco trasmette alla CFCG un certificato o un’attestazione di un organismo di valutazione della conformità accreditato, da cui risulta la conformità del sistema alle prescrizioni legali. </p></div></article><article id="art_60"><a name="a60"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_60" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_60" routerlink="./"><b>Art. 60</b> Sistema di registrazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 42 LGD)</p><p><sup>1</sup> La casa da gioco che propone giochi in linea è dotata di un sistema di registrazione dei dati (SRD) situato in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> La casa da gioco registra nel SRD i dati che la CFCG necessita per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>verificare la determinazione del prodotto lordo dei giochi e l’insieme delle transazioni finanziarie; </dd><dt>b. </dt><dd>controllare la sicurezza e la trasparenza del gioco; </dd><dt>c. </dt><dd>sorvegliare l’attuazione del piano di misure sociali;</dd><dt>d. </dt><dd>sorvegliare il rispetto degli obblighi di diligenza in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il DFGP stabilisce i dati da registrare nel SRD.</p><p><sup>4</sup> Il SRD va protetto da accessi non autorizzati. Ogni modifica successiva dei dati conservati deve poter essere individuata.</p><p><sup>5</sup> Prima della messa in esercizio e prima di qualsivoglia modifica del SRD, la casa da gioco trasmette alla CFCG un certificato o un’attestazione di un organismo di valutazione della conformità accreditato, da cui risulta la conformità del sistema alle prescrizioni legali.</p></div></article><article id="art_61"><a name="a61"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_61" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_61" routerlink="./"><b>Art. 61</b> Conservazione dei dati registrati nel SECC e nel SRD</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dati necessari per determinare il prodotto lordo dei giochi, in particolare i conteggi dei tavoli da gioco e i dati registrati nel SECC, sono conservati in una forma appropriata in un luogo sicuro per almeno cinque anni a partire dal versamento della tassa sulle case da gioco.</p><p><sup>2</sup> I dati registrati nel SRD devono essere disponibili in linea su richiesta della CFCG per almeno cinque anni a partire dal versamento della tassa sulle case da gioco.</p></div></article><article id="art_62"><a name="a62"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_62" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_62" routerlink="./"><b>Art. 62</b> <b></b>Organismo di valutazione della conformità accreditato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I certificati o le attestazioni di cui agli articoli 59 e 60 sono rilasciati da un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo le norme SN EN ISO/IEC 17025 e SN EN ISO/IEC 17020 conformemente all’ordinanza del 17 giugno 1996<sup><a fragment="#fn-d6e1456" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e1456" id="fnbck-d6e1456" routerlink="./">5</a></sup> sull’accreditamento e sulla designazione specificamente per l’ambito disciplinato dalla presente ordinanza oppure da un organismo che dispone di un accreditamento estero equivalente. </p><p><sup>2</sup> La CFCG pubblica l’elenco degli organismi accreditati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1456"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1456" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e1456" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_63"><a name="a63"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_63" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_63" routerlink="./"><b>Art. 63</b> Procedura d’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p>La CFCG emana direttive sulla procedura d’esame e sul contenuto del rapporto d’esame per i giochi terrestri e i giochi in linea.</p></div></article><article id="art_64"><a name="a64"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_64" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_64" routerlink="./"><b>Art. 64</b> Obbligo di comunicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La casa da gioco comunica senza indugio alla CFCG:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ogni fatto insolito individuato in uno dei giochi collegati; </dd><dt>b. </dt><dd>un guasto o una disfunzione significativa del SECC o del SRD. </dd></dl><p><sup>2</sup> La CFCG decide sull’ulteriore modo di procedere e sull’ulteriore utilizzazione dei dati riguardanti un incidente. Prima di tale decisione i dati non possono essere né cancellati né distrutti.</p></div></article><article id="art_65"><a name="a65"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_65" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_65" routerlink="./"><b>Art. 65</b> Sicurezza informatica dei giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La gestione della sicurezza informatica della casa da gioco che propone giochi in linea deve essere certificata secondo la norma ISO/IEC 27001 o assicurata da garanzie di sicurezza equivalenti.</p><p><sup>2</sup> La casa da gioco può procurarsi giochi in linea soltanto da fornitori che adempiono i requisiti di cui al capoverso 1.</p></div></article><article id="art_66"><a name="a66"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_66" routerlink="./"><b>Art. 66</b> Altri requisiti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFGP può emanare altre disposizioni sui requisiti relativi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al SECC e al SRD; </dd><dt>b. </dt><dd>al loro esercizio e alla loro interconnessione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Può emanare prescrizioni sull’interconnessione di jackpot.</p></div></article><article id="art_67"><a name="a67"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_67" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_67" routerlink="./"><b>Art. 67</b> Conto d’esercizio separato per lo svolgimento dei giochi da casinò in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left">La casa da gioco tiene un conto d’esercizio separato per lo svolgimento dei giochi da casinò in linea.</p></div></article><article id="art_68"><a name="a68"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_68" routerlink="./"><b>Art. 68</b> Conto d’esercizio separato per gli esercizi annessi</a></h6><div class="collapseable"> <p>La casa da gioco tiene un conto d’esercizio separato per ciascuno dei suoi esercizi annessi.</p></div></article><article id="art_69"><a name="a69"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_69" routerlink="./"><b>Art. 69</b> Rapporto esplicativo relativo alla revisione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ufficio di revisione esegue su mandato della CFCG lavori regolamentari di audit presso le case da gioco previsti dal diritto in materia di vigilanza e trasmette annualmente alla CFCG un rapporto esplicativo. </p><p><sup>2</sup> La CFCG può definire le esigenze minime che il rapporto deve soddisfare. </p></div></article><article id="art_70"><a name="a70"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_70" routerlink="./"><b>Art. 70</b> Utilizzo degli importi versati nel jackpot in caso di sospensione dell’esercizio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se una casa da gioco sospende, per più di sei mesi o definitivamente, il suo esercizio o l’esercizio di un jackpot che non è interconnesso con varie case da gioco, gli importi dei giocatori versati nel jackpot sono dedotti dal prodotto lordo dei giochi e versati nel fondo di compensazione AVS.</p><p><sup>2</sup> Se una casa da gioco partecipante a un jackpot interconnesso sospende il suo esercizio o l’esercizio del jackpot interconnesso, gli importi da essa versati restano nel jackpot.</p><p><sup>3</sup> Se le case da gioco partecipanti a un jackpot interconnesso sospendono, per più di sei mesi o definitivamente, il loro esercizio o l’esercizio del jackpot, l’importo del jackpot è versato nel fondo di compensazione AVS.</p></div></article></div></section><section id="chap_5/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_5/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Svolgimento di giochi di grande estensione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_71"><a name="a71"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_71" routerlink="./"><b>Art. 71</b> <b></b>Giochi di grande estensione automatizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 61 LGD)</p><p><sup>1</sup> Gli organizzatori possono installare apparecchi automatici per giochi di grande estensione soltanto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nelle case da gioco, che nei propri locali propongono giochi di destrezza o scommesse sportive o lotterie di terzi;</dd><dt>b. </dt><dd>in luoghi accessibili al pubblico con offerte a pagamento di ristorazione o d’intrattenimento; o</dd><dt>c. </dt><dd>nelle sale da gioco destinate allo svolgimento di giochi di destrezza automatizzati.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli apparecchi destinati a procurarsi un biglietto di lotteria, a partecipare a un gioco che non si svolge sull’apparecchio stesso oppure a constatare o incassare una vincita (apparecchi a libero servizio) non sono considerati apparecchi automatici per giochi di grande estensione. </p><p><sup>3</sup> Non è consentito installare apparecchi automatici per giochi di grande estensione in luoghi particolarmente a rischio dal profilo della protezione sociale, in particolare nelle immediate vicinanze di scuole o centri giovanili. </p><p><sup>4</sup> Per ogni luogo di cui al capoverso 1 lettera b è ammesso il seguente numero di apparecchi automatici per giochi di grande estensione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>due apparecchi automatici per giochi di grande estensione in cui la vincita dipende completamente o principalmente dall’abilità del giocatore (apparecchi automatici per giochi di destrezza);</dd><dt>b. </dt><dd>due apparecchi automatici per giochi di grande estensione che non rientrano tra quelli della lettera a.</dd></dl><p><sup>5</sup> Nelle sale da gioco di cui al capoverso 1 lettera c possono essere installati soltanto apparecchi automatici per giochi di destrezza.</p><p><sup>6</sup> Per ogni sala da gioco di cui al capoverso 1 lettera c sono ammessi al massimo 20 apparecchi automatici per giochi di destrezza. I Cantoni possono stabilire nelle loro legislazioni un numero inferiore.</p><p><sup>7</sup> Le limitazioni di cui al presente articolo non si applicano agli apparecchi automatici per giochi di destrezza che soddisfano i requisiti seguenti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>la posta massima è di cinque franchi;</dd><dt>b. </dt><dd>la vincita è costituita da premi in natura di scarso valore; </dd><dt>c. </dt><dd>la vincita massima corrisponde al massimo a 20 volte la posta; </dd><dt>d. </dt><dd>un’unità di gioco dura almeno 25 secondi. </dd></dl></div></article><article id="art_72"><a name="a72"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_72" routerlink="./"><b>Art. 72</b> Obblighi d’informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organizzatori indicano sui loro apparecchi automatici per giochi di grande estensione che l’apparecchio è autorizzato.</p><p><sup>2</sup> Comunicano all’Autorità intercantonale le ubicazioni dei loro apparecchi automatici per giochi di grande estensione e i nominativi delle persone responsabili dei locali di cui all’articolo 71 capoverso 1. Comunicano inoltre ogni installazione, rimozione e sostituzione di apparecchi automatici per giochi di grande estensione.</p><p><sup>3</sup> Le persone responsabili dei locali in cui sono installati apparecchi automatici per giochi di grande estensione forniscono all’Autorità intercantonale tutte le informazioni di cui necessita per adempiere i suoi compiti.</p></div></article><article id="art_73"><a name="a73"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_73" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_73" routerlink="./"><b>Art. 73</b> Trasmissione da parte dell’Autorità intercantonale di dati concernenti la manipolazione di competizioni sportive</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 64 e 65 LGD)</p><p><sup>1</sup> In quanto sia necessario per lottare e perseguire la manipolazione di una competizione sportiva, l’Autorità intercantonale può trasmettere dati, inclusi dati personali degni di particolare protezione: </p><dl><dt>a. </dt><dd>a livello nazionale: alle organizzazioni e autorità di cui all’articolo 64 capoversi 2 e 3 LGD;</dd><dt>b. </dt><dd>a livello internazionale: agli organismi che all’estero fungono da piattaforma nazionale o che svolgono compiti equiparabili. </dd></dl><p><sup>2</sup> Possono essere trasmessi dati concernenti:<i> </i></p><dl><dt>a. </dt><dd>i giocatori;</dd><dt>b. </dt><dd>gli organizzatori di scommesse sportive;</dd><dt>c. </dt><dd>i partecipanti alle competizioni sportive e i loro assistenti;</dd><dt>d. </dt><dd>le altre persone fisiche o giuridiche che partecipano all’organizzazione, allo svolgimento o alla sorveglianza di eventi sportivi. </dd></dl><p><sup>3</sup> L’Autorità intercantonale può trasmettere dati alle organizzazioni con sede all’estero soltanto se la legislazione dello Stato di sede dell’organizzazione garantisce una protezione dei dati adeguata ai sensi dell’articolo 6 della legge federale del 19 giugno 1992<sup><a fragment="#fn-d6e1697" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e1697" id="fnbck-d6e1697" routerlink="./">6</a></sup> sulla protezione dei dati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1697"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1697" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e1697" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1993/1945_1945_1945/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>235.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_74"><a name="a74"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_74" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_74" routerlink="./"><b>Art. 74</b> Trasmissione all’Autorità intercantonale di dati concernenti la manipolazione di competizioni sportive</a></h6><div class="collapseable"> <p>In quanto sia necessario per lottare e perseguire la manipolazione di una competizione sportiva, le organizzazioni e le autorità di cui all’articolo 73 capoverso 1 lettera a trasmettono all’Autorità intercantonale i dati di cui all’articolo 73 capoverso 2. </p></div></article><article id="art_75"><a name="a75"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_75" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_75" routerlink="./"><b>Art. 75</b> <b></b>Trasmissione da parte delle autorità di perseguimento penale di dati concernenti la manipolazione di competizioni sportive</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 25<i>c</i> LPSpo)</p><p><sup>1</sup> Le autorità di perseguimento penale e giudiziarie competenti per le infrazioni di cui all’articolo 25<i>a</i> della legge del 17 giugno 2011<sup><a fragment="#fn-d6e1732" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e1732" id="fnbck-d6e1732" routerlink="./">7</a></sup> sulla promozione dello sport trasmettono all’Autorità intercantonale le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le indicazioni concernenti l’imputato;</dd><dt>b. </dt><dd>il motivo per cui è stata avviata l’inchiesta penale;</dd><dt>c. </dt><dd>i verbali degli interrogatori;</dd><dt>d. </dt><dd>le indicazioni idonee a prevenire future manipolazioni di competizioni sportive. </dd></dl><p><sup>2</sup> Se rischia di compromettere il perseguimento penale, la trasmissione delle informazioni è effettuata soltanto dopo la chiusura del procedimento. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1732"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1732" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e1732" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2012/460/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>415.0</b></a></p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Protezione dei giocatori dal gioco in denaro eccessivo</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_6/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_6/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_76"><a name="a76"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_76" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_76" routerlink="./"><b>Art. 76</b> <b></b>Pubblicità indiretta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 74 LGD)</p><p class="man-text-align-left">La pubblicità per giochi che non richiedono una posta o non implicano il versamento di vincite soggiace alle limitazioni e ai divieti di cui all’articolo 74 LGD, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i giochi sono proposti da un organizzatore la cui offerta principale è costituita da giochi in denaro;</dd><dt>b. </dt><dd>vi è un nesso chiaro per il giocatore tra i giochi senza posta o senza vincita e i giochi in denaro del medesimo organizzatore.</dd></dl></div></article><article id="art_77"><a name="a77"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_77" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_77" routerlink="./"><b>Art. 77</b> <b></b>Divieto di pubblicità</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 74 LGD)</p><p><sup>1</sup> Sono considerati ingannevoli in particolare i messaggi pubblicitari che forniscono informazioni distorte su probabilità di vincita o su vincite possibili oppure danno l’impressione che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le conoscenze, le capacità, l’abilità o altre caratteristiche del giocatore influiscano sulle probabilità di vincita, quando invece non è il caso per il tipo di gioco in questione;</dd><dt>b. </dt><dd>le probabilità di vincita aumentino con la durata o la frequenza del gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>i giochi in denaro siano un mezzo idoneo per risolvere problemi finanziari o personali;</dd><dt>d. </dt><dd>la partecipazione ai giochi in denaro costituisca un’alternativa all’esercizio di un’attività lavorativa;</dd><dt>e. </dt><dd>un’accresciuta partecipazione ai giochi in denaro sia un mezzo idoneo per compensare perdite subite precedentemente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono considerate importune in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le attività di vendita per telefono;</dd><dt>b. </dt><dd>le attività di vendita nei locali d’abitazione o nelle loro immediate vicinanze, nei mezzi di trasporto pubblico nonché a eventi promozionali collegati a un’escursione o a un’analoga occasione;</dd><dt>c. </dt><dd>la pubblicità inviata a titolo personale per via elettronica senza possibilità di rifiutarla o di disdirla;</dd><dt>d. </dt><dd>la pubblicità per mezzo di notifiche automatiche (<i>push</i>) basate sulla geolocalizzazione di un apparecchio mobile del giocatore o altre forme di pubblicità inviate a titolo personale per via elettronica e basate sulla geolocalizzazione. </dd></dl><p><sup>3</sup> La possibilità di rifiuto o di disdetta di cui al capoverso 2 lettera c dev’essere offerta senza ostacoli tecnici inutili né limitazioni della partecipazione al gioco e comunicata in forma adeguata. </p><p><sup>4</sup> È vietata qualsiasi connessione tra offerta di gioco e pubblicità per gli istituti di credito.</p></div></article><article id="art_78"><a name="a78"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_78" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_78" routerlink="./"><b>Art. 78</b> Versioni di prova per giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 74 e 75 LGD)</p><p>Se un organizzatore di giochi in denaro in linea propone parallelamente, a fini pubblicitari, dei giochi di dimostrazione che si presentano in una forma identica a un gioco in denaro ma per il quale non è richiesta alcuna posta, le caratteristiche del gioco, in particolare la quota di restituzione simulata, devono essere identiche a quelle del relativo gioco in denaro.</p></div></article><article id="art_79"><a name="a79"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_79" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_79" routerlink="./"><b>Art. 79</b> Giochi e crediti di gioco gratuiti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 75 cpv. 2 LGD)</p><p><sup>1</sup> Giochi e crediti di gioco gratuiti consentono ai giocatori di partecipare gratuitamente ai giochi in denaro.</p><p><sup>2</sup> La CFCG autorizza le case da gioco e l’Autorità intercantonale autorizza gli organizzatori di giochi di grande estensione a concedere giochi gratuiti e crediti di gioco gratuiti se sono soddisfatte le seguenti condizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le modalità dell’offerta pubblicitaria sono compatibili con gli obiettivi della legge; </dd><dt>b. </dt><dd>i giochi gratuiti o i crediti di gioco gratuiti non sono destinati a minorenni o a persone a rischio o escluse dal gioco; </dd><dt>c. </dt><dd>i giochi gratuiti o i crediti di gioco gratuiti non sono proposti in modo importuno o ingannevole. In particolare, le condizioni dei giochi gratuiti e crediti di gioco gratuiti vanno comunicate ai giocatori in modo chiaro e trasparente.</dd></dl><p><sup>3</sup> La CFCG autorizza la concessione di crediti di gioco gratuiti nelle case da gioco terrestri se, oltre alle condizioni di cui al capoverso 2, sono soddisfatte le condizioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo totale delle poste offerte non supera 200 franchi per cliente e giornata di gioco; </dd><dt>b. </dt><dd>la concessione di crediti di gioco gratuiti non è vincolata al pagamento di un ingresso o a un’altra controprestazione.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le case da gioco tengono un conteggio separato per i giochi e i crediti di gioco gratuiti.</p></div></article><article id="art_80"><a name="a80"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_80" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_80" routerlink="./"><b>Art. 80</b> Prestiti, anticipi e mezzi di pagamento nelle case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 75 cpv. 1 LGD)</p><p><sup>1</sup> Nella casa da gioco è vietata la concessione per mestiere di prestiti e anticipi da parte di terzi. </p><p><sup>2</sup> La CFCG può vietare determinati mezzi di pagamento se il loro utilizzo non è compatibile con gli obiettivi della LGD.</p></div></article><article id="art_81"><a name="a81"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_81" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_81" routerlink="./"><b>Art. 81</b> Piano di misure sociali della casa da gioco e dell’organizzatore di giochi di grande estensione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 76 LGD)</p><p><sup>1</sup> Il piano di misure sociali della casa da gioco o dell’organizzatore di giochi di grande estensione comprende in particolare: </p><dl><dt>a. </dt><dd>criteri appropriati e pertinenti per l’osservazione del comportamento di gioco dei giocatori;</dd><dt>b. </dt><dd>un piano di gestione dei conflitti d’interesse delle persone incaricate di applicare le misure di protezione dei giocatori;</dd><dt>c. </dt><dd>il disciplinamento della collaborazione con i fornitori di prestazioni scelti.</dd></dl><p><sup>2</sup> La casa da gioco e l’organizzatore di giochi di grande estensione comunicano all’autorità di vigilanza le modifiche e gli adeguamenti del piano di misure sociali. Le modifiche sostanziali necessitano dell’approvazione preliminare dell’autorità di vigilanza.</p><p><sup>3</sup> Per garantire l’attuazione efficace delle misure di protezione dei giocatori, le autorità di vigilanza possono ricorrere a clienti civetta.</p></div></article><article id="art_82"><a name="a82"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_82" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_82" routerlink="./"><b>Art. 82</b> Requisiti particolari applicabili al piano di misure sociali delle case da gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per ogni misura stabilita nel piano di misure sociali, la casa da gioco illustra come, con quali mezzi e quali strumenti intende attuarla. </p><p><sup>2</sup> Nel suo piano di misure sociali, specifica l’ubicazione di eventuali apparecchi automatici per il ritiro di contanti e illustra come intende procedere nel caso di prelievi anomali da parte dei giocatori.</p><p><sup>3</sup> Il DFGP emana ulteriori disposizioni sul piano di misure sociali nonché sulla formazione e sulla formazione continua del personale.</p></div></article><article id="art_83"><a name="a83"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_83" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_83" routerlink="./"><b>Art. 83</b> Coordinamento delle misure di protezione sociale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 76 cpv. 2 e 85 LGD)</p><p><sup>1</sup> La casa da gioco o l’organizzatore di lotterie e scommesse sportive provvede alla buona integrazione delle sue misure di protezione sociale nelle corrispondenti attività cantonali e comunali.</p><p><sup>2</sup> Nel suo settore d’attività promuove e agevola, nella misura del possibile, l’attuazione di misure cantonali di cui all’articolo 85 LGD. </p></div></article><article id="art_84"><a name="a84"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_84" routerlink="./"><b>Art. 84</b> Revoca dell’esclusione dal gioco volontaria</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 81 LGD)</p><p><sup>1</sup> Le esclusioni dal gioco volontarie possono essere revocate soltanto dopo tre mesi.</p><p><sup>2</sup> Le case da gioco e gli organizzatori di giochi di grande estensione possono prevedere una procedura di revoca semplificata per l’esclusione dal gioco volontaria.</p></div></article><article id="art_85"><a name="a85"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_85" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_85" routerlink="./"><b>Art. 85</b> Dati del registro delle persone escluse</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 82 LGD)</p><p><sup>1</sup> Per le persone escluse dal gioco secondo l’articolo 80 LGD, la casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione iscrive i seguenti dati nel registro:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome e il nome;</dd><dt>b. </dt><dd>la data di nascita;</dd><dt>c. </dt><dd>la cittadinanza; </dd><dt>d. </dt><dd>il tipo di esclusione pronunciata: </dd><dt>e. </dt><dd>la data di rilascio dell’esclusione;</dd><dt>f. </dt><dd>il motivo dell’esclusione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non appena un’esclusione è revocata, i dati della persona interessata non sono più accessibili alle altre case da gioco o agli altri organizzatori di giochi di grande estensione. </p><p><sup>3</sup> La casa da gioco e l’organizzatore di giochi di grande estensione provvedono a una tenuta corretta del registro.</p><p><sup>4</sup> Le persone escluse dal gioco possono contestare presso la casa da gioco o presso l’organizzatore di giochi di grande estensione l’iscrizione nel registro di dati che le riguardano.</p></div></article><article id="art_86"><a name="a86"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_86" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_86" routerlink="./"><b>Art. 86</b> Rapporto sulle misure di protezione sociale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 84 LGD)</p><p><sup>1</sup> L’autorità di vigilanza competente controlla il rapporto di cui all’articolo 84 LGD e verifica se dallo stesso si desume che le misure adottate dalla casa da gioco o dall’organizzatore di giochi di grande estensione per proteggere i giocatori sono efficaci. A tal fine può ricorrere a esperti esterni.</p><p><sup>2</sup> Se constata carenze, chiede alla casa da gioco o all’organizzatore di giochi di grande estensione di prendere le misure necessarie e di adeguare il piano di misure sociali.</p><p><sup>3</sup> La CFCG mette a disposizione delle case da gioco un modulo per l’allestimento del rapporto.</p><p><sup>4</sup> La casa da gioco o l’organizzatore di lotterie e scommesse sportive descrive in particolare il modo in cui coordinano le proprie misure di protezione sociale con quelle dei servizi specializzati in materia di dipendenza riconosciuti dal Cantone o dai Cantoni in cui svolgono la propria attività nonché dei servizi cantonali di protezione dei giocatori e dei consultori per la gestione dei debiti. Descrive in particolare gli sforzi intrapresi per garantire, entro i limiti delle proprie possibilità, una collaborazione consensuale.</p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_6/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Disposizioni speciali</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_87"><a name="a87"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_87" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_87" routerlink="./"><b>Art. 87</b> Limitazioni del gioco e autocontrollo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> A partire dall’apertura di un conto giocatore, il giocatore deve in ogni momento poter accedere facilmente alle informazioni seguenti concernenti la sua attività di gioco per un periodo di tempo determinato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le poste;</dd><dt>b. </dt><dd>le vincite;</dd><dt>c. </dt><dd>il risultato netto della sua attività di gioco.</dd></dl><p><sup>2</sup> A partire dall’apertura del conto giocatore, l’organizzatore chiede al giocatore di fissarsi uno o più limiti massimi concernenti le sue poste o perdite giornaliere, settimanali o mensili.</p><p><sup>3</sup> Per i giochi di grande estensione che presentano un pericolo potenziale limitato per i giocatori, l’organizzatore può rinunciare a chiedere al giocatore di fissare limiti massimi. Gli offre tuttavia la possibilità di fissare in ogni momento un tale limite.</p><p><sup>4</sup> Il giocatore deve poter adeguare in ogni momento i limiti massimi che si è fissato. La riduzione del limite massimo ha effetto immediato. L’aumento ha effetto dopo 24 ore.</p></div></article><article id="art_88"><a name="a88"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_88" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_88" routerlink="./"><b>Art. 88</b> Informazione sul gioco in denaro eccessivo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’organizzatore di giochi in linea mette a disposizione del giocatore, in modo ben visibile e facilmente accessibile, le informazioni sul gioco in denaro eccessivo, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un metodo di autovalutazione del proprio comportamento di gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>uno o più strumenti per controllare e limitare il consumo di giochi; </dd><dt>c. </dt><dd>la possibilità e la procedura concreta per farsi escludere dai giochi;</dd><dt>d. </dt><dd>le generalità dei responsabili in materia di protezione sociale dell’organizzatore;</dd><dt>e. </dt><dd>gli indirizzi dei consultori in materia di dipendenza dal gioco riconosciuti dai Cantoni<i>.</i></dd></dl></div></article><article id="art_89"><a name="a89"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_89" routerlink="./"><b>Art. 89</b> Uscita temporanea dal gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzatore di giochi in linea mette a disposizione del giocatore uno strumento che gli consente di uscire temporaneamente dal gioco per un periodo fissato dal giocatore stesso, ma al massimo per sei mesi. </p><p><sup>2</sup> Il giocatore può scegliere di uscire temporaneamente da una o più categorie di giochi o da tutti i giochi proposti dall’organizzatore. </p><p><sup>3</sup> Non può modificare la durata dell’uscita temporanea dal gioco prima della sua scadenza. Su richiesta motivata del giocatore, l’organizzatore può sospendere l’uscita temporanea, sempre che abbia constatato che le condizioni per un’esclusione ai sensi dell’articolo 80 LGD non siano soddisfatte.</p></div></article><article id="art_90"><a name="a90"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_90" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_90" routerlink="./"><b>Art. 90</b> Individuazione precoce</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se il pericolo potenziale del gioco lo rende opportuno, l’organizzatore di giochi in linea osserva, con l’ausilio di criteri di osservazione adeguati e utili previsti nel piano di misure sociali, il comportamento di gioco di ogni giocatore per poter individuare precocemente un comportamento di gioco a rischio.</p><p><sup>2</sup> Se il comportamento osservato adempie uno o più criteri, l’organizzatore adotta rapidamente le misure necessarie. Verifica in particolare se il giocatore soddisfa le condizioni per un’esclusione secondo l’articolo 80 LGD. Se opportuno, contatta direttamente il giocatore.</p></div></article><article id="art_91"><a name="a91"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_91" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_91" routerlink="./"><b>Art. 91</b> Misure supplementari di protezione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La casa da gioco o l’organizzatore di giochi di grande estensione può mettere a disposizione del giocatore ulteriori strumenti per controllare e limitare il consumo di giochi.</p><p><sup>2</sup> Se il pericolo potenziale di un determinato gioco lo richiede, le autorità di vigilanza possono, nell’ambito dell’autorizzazione del gioco, prescrivere ulteriori misure di protezione sociale dei giocatori oltre a quelle di cui agli articoli 87–90. </p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: <br/>Limitazione dell’accesso a offerte di gioco in linea non autorizzate in Svizzera </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_92"><a name="a92"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_92" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_92" routerlink="./"><b>Art. 92</b> Termine per il blocco</a></h6><div class="collapseable"> <p>I fornitori di servizi d’accesso a Internet<sup><a fragment="#fn-d6e2149" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2149" id="fnbck-d6e2149" routerlink="./">8</a></sup> bloccano l’accesso alle offerte di gioco comunicate dalla CFCG e dall’Autorità intercantonale al più tardi entro cinque giorni lavorativi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2149"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2149" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2149" routerlink="./">8</a></sup> Nuova espr. giusta l’all. n. 1 dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (<a href="eli/oc/2020/1020/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 6183</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article><article id="art_93"><a name="a93"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_93" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_93" routerlink="./"><b>Art. 93</b> Metodo di blocco</a></h6><div class="collapseable"> <p>I fornitori di servizi d’accesso a Internet stabiliscono il metodo di blocco, tenendo conto dello stato della tecnica e del principio di proporzionalità, d’intesa con la CFCG e l’Autorità intercantonale. </p></div></article><article id="art_94"><a name="a94"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_94" routerlink="./"><b>Art. 94</b> Coordinamento con le autorità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale provvedono alla pubblicazione coordinata nel Foglio federale dei loro elenchi delle offerte di gioco bloccate. Entrambe le autorità possono all’occorrenza pubblicare un aggiornamento del proprio elenco anche se l’altra autorità non aggiorna il suo. </p><p><sup>2</sup> La CFCG e l’Autorità intercantonale elaborano un dispositivo comune volto a informare gli utenti e lo comunicano ai fornitori di servizi d’accesso a Internet.</p></div></article><article id="art_95"><a name="a95"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_95" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_95" routerlink="./"><b>Art. 95</b> Indennità ai fornitori di servizi d’accesso a Internet</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’indennità dovuta ai fornitori di servizi d’accesso a Internet è stabilita dall’autorità di vigilanza competente d’intesa con i fornitori e tenendo conto del principio di copertura dei costi. In caso di disaccordo decide l’autorità di vigilanza.</p><p><sup>2</sup> L’autorità di vigilanza può esigere dai fornitori di servizi d’accesso a Internet un conteggio dettagliato dei costi. Pubblica annualmente l’importo totale delle indennità versate ai fornitori di servizi d’accesso a Internet.</p></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Autorità</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_8/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_8/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Organizzazione ed esercizio della CFCG</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_96"><a name="a96"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_96" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_96" routerlink="./"><b>Art. 96</b> Assunzione del personale del segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left"><sup>1</sup> La CFCG assume i collaboratori del segretariato.</p><p><sup>2</sup> Il rapporto di lavoro del personale del segretariato è retto dal diritto in materia di personale della Confederazione. Il personale del segretariato è impiegato mediante contratto di diritto pubblico.</p></div></article><article id="art_97"><a name="a97"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_97" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_97" routerlink="./"><b>Art. 97</b> <b></b>Dati trattati dalla CFCG</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 101 LGD)</p><p><sup>1</sup> La CFCG tratta i dati che le sono comunicati: </p><dl><dt>a. </dt><dd>dalle case da gioco; </dd><dt>b. </dt><dd>dagli organizzatori di giochi di grande estensione; </dd><dt>c. </dt><dd>dalle istituzioni sociali; </dd><dt>d. </dt><dd>da ogni persona che vi si rivolge volontariamente e le comunica dati riguardanti sé stessa o una persona a lei vicina; </dd><dt>e. </dt><dd>dalle autorità estere di vigilanza;</dd><dt>f. </dt><dd>dalle autorità federali;</dd><dt>g. </dt><dd>dall’Autorità intercantonale;</dd><dt>h. </dt><dd>dalle autorità cantonali di vigilanza nel settore dei giochi di piccola estensione;</dd><dt>i. </dt><dd>dalle autorità di perseguimento penale e dalla polizia;</dd><dt>j. </dt><dd>da altre autorità cantonali.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa tratta tali dati per adempiere i propri compiti legali nell’ambito della vigilanza in materia di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gestione delle case da gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>trasparenza dei giochi;</dd><dt>c. </dt><dd>sicurezza delle case da gioco; </dd><dt>d. </dt><dd>attuazione delle misure di protezione sociale;</dd><dt>e. </dt><dd>attuazione delle misure per lottare contro il riciclaggio di denaro e la criminalità; e </dd><dt>f. </dt><dd>tassazione e riscossione della tassa sulle case da gioco.</dd></dl><p><sup>3</sup> Può in particolare trattare i seguenti dati personali, compresi i dati degni di particolare protezione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dati riguardanti la casa da gioco, i suoi organi e i suoi collaboratori;</dd><dt>b. </dt><dd>dati riguardanti i clienti delle case da gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>dati riguardanti le persone in contatto con le case da gioco.</dd></dl><p><sup>4</sup> Può comunicare tali dati all’Autorità intercantonale di vigilanza e alle autorità cantonali anche in forma grezza.</p><p><sup>5</sup> Per adempiere i loro compiti, i membri della CFCG e i collaboratori del segretariato della CFCG hanno accesso ai dati personali trattati dalla CFCG nell’ambito della sua vigilanza sulle case da gioco.</p></div></article><article id="art_98"><a name="a98"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_98" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_98" routerlink="./"><b>Art. 98</b> Conservazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dati trattati nell’ambito della vigilanza sono conservati al massimo per dieci anni dopo la fine dell’evento che ha innescato la raccolta di dati. Per i dati relativi al rilascio delle concessioni, il termine inizia a decorrere dalla scadenza della concessione.</p><p><sup>2</sup> Qualora sia avviato un procedimento prima della scadenza del termine di cui al capoverso 1, il termine decorre dalla conclusione del procedimento.</p><p><sup>3</sup> La CFCG garantisce che i dati conservati in forma elettronica o cartacea siano protetti adeguatamente.</p><p><sup>4</sup> Trascorso il termine di cui al capoverso 1, la CFCG garantisce la distruzione dei dati. Sono fatte salve le disposizioni della legge federale del 26 giugno 1998<sup><a fragment="#fn-d6e2316" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2316" id="fnbck-d6e2316" routerlink="./">9</a></sup> sull’archiviazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2316"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2316" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2316" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1999/354/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>152.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_99"><a name="a99"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_99" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_99" routerlink="./"><b>Art. 99</b> Registro</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left">La CFCG può iscrivere in un registro i dati raccolti in virtù dell’articolo 97.</p></div></article><article id="art_100"><a name="a100"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_100" routerlink="./"><b>Art. 100</b> Trasmissione dei dati a scopi di ricerca</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per scopi di ricerca e su domanda motivata, la CFCG rende accessibili in forma anonimizzata alle autorità sociali e sanitarie nonché agli ambienti scientifici i dati raccolti nell’ambito della sua vigilanza sulla protezione sociale. Tiene debitamente conto del segreto d’affari degli organizzatori di giochi in denaro.</p></div></article><article id="art_101"><a name="a101"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_101" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_101" routerlink="./"><b>Art. 101</b> Collaborazione con i Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p>La CFCG può stipulare accordi con i Cantoni e l’Autorità intercantonale allo scopo di far capo a periti cantonali, in particolare organi amministrativi e d’inchiesta cantonali. </p></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_8/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Emolumenti della CFCG</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_102"><a name="a102"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_102" routerlink="./"><b>Art. </b><b>102</b> Calcolo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli emolumenti sono calcolati in funzione del tempo impiegato e delle necessarie conoscenze specifiche. L’emolumento ammonta a 100–350 franchi l’ora in base alla funzione rivestita dal personale incaricato del disbrigo e a dipendenza del fatto che l’affare sia trattato dalla Commissione o dal segretariato.</p></div></article><article id="art_103"><a name="a103"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_103" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_103" routerlink="./"><b>Art.</b><b> 103</b> Esborsi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono considerati esborsi in particolare le spese di viaggio, di trasporto, per il vitto e l’alloggio. </p><p><sup>2</sup> La CFCG può fatturare tali esborsi alle case da gioco applicando una tariffa uniforme.</p></div></article><article id="art_104"><a name="a104"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_104" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_104" routerlink="./"><b>Art. 104</b> Emolumento per indagini straordinarie</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per le procedure di vigilanza che richiedono una notevole attività di controllo e che non si concludono con una decisione, la CFCG può riscuotere un emolumento nella misura in cui la casa da gioco è all’origine dell’indagine.</p></div></article><article id="art_105"><a name="a105"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_105" routerlink="./"><b>Art. 105</b> Supplemento degli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left">La CFCG può riscuotere un supplemento degli emolumenti fino al 50 per cento per i servizi o le decisioni che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>su richiesta devono essere rispettivamente sbrigati o prese urgentemente; o </dd><dt>b. </dt><dd>devono essere rispettivamente sbrigati o prese fuori degli orari normali di lavoro.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_8/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Tassa di vigilanza sulle case da gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_106"><a name="a106"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_106" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_106" routerlink="./"><b>Art. 106</b> Ripartizione dei costi di vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 99 cpv. 4 LGD)</p><p><sup>1</sup> I costi di vigilanza si compongono delle spese della CFCG e di altri servizi di cui si avvale la CFCG.</p><p><sup>2</sup> I costi della vigilanza sull’offerta di giochi terrestri delle case da gioco titolari di una concessione sono fatturati a queste ultime in funzione delle loro quote al prodotto lordo dei giochi terrestri realizzato nel periodo di calcolo.</p><p><sup>3</sup> I costi della vigilanza sull’offerta di giochi in linea delle case da gioco titolari di una concessione sono fatturati a queste ultime in funzione delle loro quote al prodotto lordo dei giochi in linea realizzato nel periodo di calcolo.</p></div></article><article id="art_107"><a name="a107"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_107" routerlink="./"><b>Art. 107</b> Calcolo e riscossione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 99 cpv. 4 lett. a e c LGD)</p><p><sup>1</sup> La tassa di vigilanza è riscossa sulla base dei costi effettivi di vigilanza dell’anno precedente.</p><p><sup>2</sup> Se la concessione non è rilasciata all’inizio di un anno civile, nel primo anno la tassa di vigilanza è dovuta <i>pro rata temporis</i>.</p><p><sup>3</sup> Nel primo anno d’esercizio, la tassa di vigilanza è calcolata in base al prodotto lordo preventivato dei giochi.</p></div></article><article id="art_108"><a name="a108"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_108" routerlink="./"><b>Art. 108</b> Scadenza, interessi e prescrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La scadenza, gli interessi e la prescrizione sono retti per analogia dall’ordinanza generale dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e2451" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2451" id="fnbck-d6e2451" routerlink="./">10</a></sup> sugli emolumenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2451"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2451" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2451" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_8/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_109"><a name="a109"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_109" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_109" routerlink="./"><b>Art. 109</b> Trasmissione di dati a scopi di ricerca</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per scopi di ricerca e su domanda motivata, l’Autorità intercantonale rende accessibili in forma anonimizzata alle autorità sociali e sanitarie nonché alle cerchie scientifiche i dati raccolti nell’ambito della sua vigilanza sulla protezione sociale. Tiene debitamente conto del segreto d’affari degli organizzatori di giochi in denaro.</p></div></article><article id="art_110"><a name="a110"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_110" routerlink="./"><b>Art. 110</b> Lotta contro la manipolazione di competizioni sportive</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Autorità intercantonale è designata quale piattaforma nazionale secondo l’articolo 13 della Convenzione del Consiglio d’Europa del 18 settembre 2014<sup><a fragment="#fn-d6e2480" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2480" id="fnbck-d6e2480" routerlink="./">11</a></sup> sulla manipolazione delle competizioni sportive.</p><p><sup>2</sup> Quale piattaforma informativa riceve le informazioni sulla lotta contro la manipolazione di competizioni sportive, in particolare su scommesse atipiche o sospette, le raccoglie, le tratta e le trasmette conformemente all’articolo 73.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2480"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2480" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2480" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2019/363/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.415.4</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_8/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_8/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Segretariato dell’organo di coordinamento </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_111"><a name="a111"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_111" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_111" routerlink="./"><b>Art. 111</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il segretariato prepara gli affari dell’organo di coordinamento ed esegue le sue decisioni.</p><p><sup>2</sup> È diretto dall’autorità incaricata dell’alta vigilanza sull’esecuzione della LGD.</p><p><sup>3</sup> I costi del segretariato sono suddivisi a metà tra la Confederazione e i Cantoni.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_9" routerlink="./">Capitolo 9: Tassa sulle case da gioco</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_9/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_9/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Oggetto e aliquota della tassa sulle case da gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_112"><a name="a112"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_112" routerlink="./"><b>Art. 112</b> Vincite legittime</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 119 LGD)</p><p>Una vincita è considerata legittima se conseguita nel rispetto delle regole di gioco, delle prescrizioni tecniche e delle tabelle delle vincite.</p></div></article><article id="art_113"><a name="a113"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_113" routerlink="./"><b>Art. </b><b>113</b> Separazione delle poste gratuite dal prodotto lordo dei giochi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le poste gratuite di cui beneficiano i giocatori a causa dei giochi o dei crediti di gioco gratuiti approvati dalla CFCG non fanno parte del prodotto lordo dei giochi.</p><p><sup>2</sup> Se, per i giochi terrestri, il valore dei giochi gratuiti e dei crediti di gioco gratuiti supera per anno civile lo 0,3 per cento del prodotto lordo dei giochi terrestri realizzato dalla casa da gioco, la quota eccedente lo 0,3 per cento confluisce nel prodotto lordo dei giochi.</p></div></article><article id="art_114"><a name="a114"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_114" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_114" routerlink="./"><b>Art. 114</b> Aliquota della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato da case da gioco terrestri</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 120 LGD)</p><p><sup>1</sup> L’aliquota di base della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato nelle case da gioco terrestri ammonta al 40 per cento. La tassa è riscossa sui prodotti lordi dei giochi fino a 10 milioni di franchi.</p><p><sup>2</sup> Per ogni ulteriore milione di franchi l’aliquota della tassa aumenta dello 0,5 per cento fino a raggiungere l’aliquota massima dell’80 per cento. </p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale decide ogni anno in merito a un’eventuale riduzione della tassa secondo l’articolo 120 capoverso 3 LGD.</p></div></article><article id="art_115"><a name="a115"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_115" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_115" routerlink="./"><b>Art. 115</b> Aliquota della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato con giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 120 LGD)</p><p><sup>1</sup> L’aliquota di base della tassa sul prodotto lordo dei giochi realizzato con giochi in linea ammonta al 20 per cento. La tassa è riscossa su prodotti lordi di giochi fino a 3 milioni di franchi.</p><p><sup>2</sup> L’aliquota della tassa aumenta fino a raggiungere l’aliquota massima dell’80 per cento secondo la progressione seguente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>2 per cento per ogni <i>tranche</i> di 1 milione di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 3 e 10 milioni di franchi;</dd><dt>b. </dt><dd>1 per cento per ogni <i>tranche</i> di 1 milione di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 10 e 20 milioni di franchi;</dd><dt>c. </dt><dd>0,5 per cento per ogni <i>tranche</i> di 1 milione di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 20 e 40 milioni di franchi;</dd><dt>d. </dt><dd>0,5 per cento per ogni <i>tranche</i> di 4 milioni di franchi del prodotto lordo dei giochi tra 40 e 80 milioni di franchi;</dd><dt>e. </dt><dd>0,5 per cento per ogni <i>tranche</i> di 10 milioni di franchi del prodotto lordo dei giochi a partire da 80 milioni di franchi.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale decide ogni anno in merito a un’eventuale riduzione della tassa secondo l’articolo 120 capoverso 3 LGD.</p></div></article><article id="art_116"><a name="a116"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_116" routerlink="./"><b>Art. 116</b> Investimento dei proventi in progetti d’interesse pubblico per la regione</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 121 cpv. 1 LGD)</p><p><sup>1</sup> Le case da gioco titolari di una concessione B beneficiano delle agevolazioni fiscali di cui all’articolo 121 capoverso 1 LGD, se utilizzano i loro proventi in misura importante per progetti d’interesse pubblico per la regione.</p><p><sup>2</sup> La CFCG decide ogni anno sulla concessione dell’agevolazione fiscale e sulla relativa entità. Quest’ultima è calcolata conformemente all’allegato 1 in funzione del rapporto tra l’importo investito per progetti di interesse pubblico per la regione e il prodotto netto dei giochi risultante dalla differenza tra il prodotto lordo dei giochi e la tassa sulle case da gioco.</p><p><sup>3</sup> Sono considerati segnatamente d’interesse pubblico i progetti volti a promuovere:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la cultura, in particolare le opere artistiche, nonché le manifestazioni culturali;</dd><dt>b. </dt><dd>lo sport e le manifestazioni sportive;</dd><dt>c </dt><dd>provvedimenti nel campo sociale, della salute pubblica e della formazione.</dd></dl><p><sup>4</sup> I versamenti in favore dei partiti politici, nonché le donazioni ad azionisti della casa da gioco o a istituzioni non indipendenti dalla casa da gioco non comportano un’agevolazione fiscale.</p></div></article><article id="art_117"><a name="a117"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_117" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_117" routerlink="./"><b>Art. 117</b> Agevolazione per case da gioco titolari di una concessione B dipendenti dal turismo stagionale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 121 cpv. 2 LGD)</p><p><sup>1</sup> Le case da gioco titolari di una concessione B beneficiano dell’agevolazione di cui all’articolo 121 capoverso 2 LGD alle condizioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono ubicate in una regione nella quale il turismo svolge un ruolo capitale e presenta un carattere marcatamente stagionale;</dd><dt>b. </dt><dd>dipendono direttamente dal turismo stagionale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale fissa nella concessione l’agevolazione fiscale; tiene conto dell’importanza e della durata della stagione turistica.</p><p><sup>3</sup> Esso valuta in particolare se il prodotto lordo dei giochi è soggetto alle medesime fluttuazioni stagionali del turismo.</p></div></article></div></section><section id="chap_9/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_9/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Tassazione e riscossione della tassa sulle case da gioco</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_118"><a name="a118"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_118" routerlink="./"><b>Art. 118</b> Periodo fiscale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 123 LGD)</p><p><sup>1</sup> La tassa sulle case da gioco è riscossa per anno civile.</p><p><sup>2</sup> L’obbligo fiscale nasce con l’inizio dell’esercizio della casa da gioco e termina con la sua cessazione. </p><p><sup>3</sup> L’esercizio commerciale ordinario coincide con l’anno civile.</p><p><sup>4</sup> Se l’obbligo fiscale inizia o termina nel corso dell’anno civile, per il calcolo dell’aliquota fiscale il prodotto lordo dei giochi è convertito su dodici mesi.</p></div></article><article id="art_119"><a name="a119"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_119" routerlink="./"><b>Art. 119</b> Conteggi e dichiarazioni d’imposta</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 123 LGD)</p><p><sup>1</sup> All’inizio di ogni mese la casa da gioco inoltra alla CFCG un conteggio del prodotto lordo dei giochi conseguito nel mese precedente. Allestisce un conteggio separato del prodotto lordo dei giochi da tavolo, degli apparecchi automatici per giochi in denaro e dei giochi in linea.</p><p><sup>2</sup> All’inizio di ogni trimestre e di ogni anno civile, la casa da gioco inoltra alla CFCG una dichiarazione d’imposta sul prodotto lordo dei giochi conseguito nel trimestre o nell’anno civile precedente.</p><p><sup>3</sup> La CFCG mette a disposizione i moduli per i conteggi e le dichiarazioni d’imposta.</p></div></article><article id="art_120"><a name="a120"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_120" routerlink="./"><b>Art. 120</b> Giustificativi supplementari per i giochi da tavolo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le case da gioco allestiscono quotidianamente un conteggio del prodotto lordo dei giochi da tavolo.</p></div></article><article id="art_121"><a name="a121"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_121" routerlink="./"><b>Art. 121</b> <b></b>Giustificativi supplementari per i giochi in denaro automatizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per consentire la verifica del prodotto lordo dei giochi in denaro automatizzati, le case da gioco verbalizzano giornalmente i dati da registrare mediante il SECC secondo le prescrizioni del DFGP.</p><p><sup>2</sup> Almeno una volta al mese verbalizzano il rilevamento dei contatori. Registrano eventuali irregolarità e le comunicano alla CFCG. Accertano inoltre i dati corretti e l’origine delle irregolarità.</p></div></article><article id="art_122"><a name="a122"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_122" routerlink="./"><b>Art. 122</b> <b></b>Giustificativi supplementari per i giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per consentire la verifica del prodotto lordo dei giochi in linea, le case da gioco verbalizzano giornalmente i dati da registrare nel SRD secondo le prescrizioni del DFGP.</p></div></article><article id="art_123"><a name="a123"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_123" routerlink="./"><b>Art. 123</b> Versamento di acconti</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 123 LGD)</p><p><sup>1</sup> Le case da gioco versano acconti sulla base delle dichiarazioni trimestrali d’imposta applicando l’aliquota della tassa del periodo fiscale precedente. Qualora detta aliquota non sia stata determinata, la riscossione degli acconti avviene applicando l’aliquota stimata dalla CFCG per il periodo fiscale in corso.</p><p><sup>2</sup> Gli acconti sono esigibili entro 30 giorni dopo la fine del trimestre civile.</p><p><sup>3</sup> Essi sono tenuti in considerazione nel calcolo della tassa definitiva dovuta. Le eccedenze sono rimborsate.</p></div></article><article id="art_124"><a name="a124"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_124" routerlink="./"><b>Art. </b><b>124</b> Tassazione ed esigibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 99 cpv. 1 e 123 LGD)</p><p><sup>1</sup> La CFCG determina la tassa sulle case da gioco sulla base dei conteggi e delle dichiarazioni d’imposta.</p><p><sup>2</sup> Se, nonostante un sollecito, la casa da gioco non inoltra una dichiarazione d’imposta oppure se, per mancanza di documenti affidabili, il prodotto lordo dei giochi non può essere determinato con la precisione desiderata, la CFCG procede alla tassazione d’ufficio.</p><p><sup>3</sup> La CFCG riscuote un emolumento per la tassazione e la riscossione della tassa sulle case da gioco.</p><p><sup>4</sup> La tassa è esigibile entro 30 giorni dopo la tassazione.</p></div></article><article id="art_125"><a name="a125"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_125" routerlink="./"><b>Art. 125</b> Interessi</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 123 LGD)</p><p><sup>1</sup> Sugli acconti e sulle tasse versati in ritardo, senza sollecito, è dovuto un interesse di mora.</p><p><sup>2</sup> A partire dall’esigibilità della tassa, sugli acconti e sulle tasse riscossi in eccesso è concesso un interesse rimunerativo sulle eccedenze d’imposta da restituire.</p><p><sup>3</sup> Le aliquote degli interessi di mora e degli interessi rimunerativi sulle eccedenze d’imposta da restituire corrispondono alle aliquote stabilite dal Dipartimento federale delle finanze in virtù degli articoli 162–164 della legge federale del 14 dicembre 1990<sup><a fragment="#fn-d6e2793" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2793" id="fnbck-d6e2793" routerlink="./">12</a></sup> sull’imposta federale diretta.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2793"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2793" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2793" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1991/1184_1184_1184/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>642.11</b></a></p></div></div></article><article id="art_126"><a name="a126"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_126" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_126" routerlink="./"><b>Art. 126</b> Tassazione e riscossione della tassa cantonale</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 123 cpv. 2 LGD)</p><p><sup>1</sup> Nel caso in cui, su domanda di un Cantone, la CFCG riscuota la tassa cantonale, sono applicabili per analogia le disposizioni sulla tassazione e riscossione della tassa sulle case da gioco.</p><p><sup>2</sup> La CFCG trasferisce l’importo riscosso direttamente al Cantone.</p><p><sup>3</sup> I costi sopportati dalla CFCG per la tassazione e la riscossione sono a carico del Cantone.</p></div></article></div></section><section id="chap_9/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_9/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_9/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: <br/>Contabilizzazione della tassa sulle case da gioco e trasmissione all’AVS</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_127"><a name="a127"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_127" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_127" routerlink="./"><b>Art. 127</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il gettito fiscale netto della tassa sulle case da gioco riscosso durante un anno è contabilizzato nel conto finanziario della Confederazione come entrata vincolata in favore del fondo di compensazione dell’AVS.</p><p><sup>2</sup> Il gettito fiscale netto corrisponde all’ammontare d’imposta dopo deduzione degli interessi rimunerativi sulle eccedenze d’imposta da restituire. </p><p><sup>3</sup> All’inizio del secondo anno successivo alla riscossione della tassa, la Confederazione trasferisce le entrate di cui al capoverso 1 al fondo di compensazione dell’AVS.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_10"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#chap_10" routerlink="./">Capitolo 10: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_128"><a name="a128"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_128" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_128" routerlink="./"><b>Art. 128</b> <b></b>Abrogazione e modifica di altri atti normativi</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’abrogazione e la modifica di altri atti normativi sono disciplinate nell’allegato 2.</p></div></article><article id="art_129"><a name="a129"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_129" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_129" routerlink="./"><b>Art. 129</b> <b></b>Esclusioni dal gioco secondo il vecchio diritto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le persone, che, in applicazione dell’articolo 22 capoverso 1 lettere a e b e capoverso 4 della legge del 18 dicembre 1998<sup><a fragment="#fn-d6e2862" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2862" id="fnbck-d6e2862" routerlink="./">13</a></sup> sulle case da gioco (LCG), sono iscritte nel registro delle persone escluse dal gioco allestito dalle case da gioco ai sensi dell’articolo 22 capoverso 5 LCG, sono iscritte nel registro delle persone escluse dal gioco secondo l’articolo 82 LGD.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2862"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2862" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2862" routerlink="./">13</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/118/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 677</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a>all. n. 133 5599 n. I 15. <a href="eli/oc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 5103 </a>all. n. I 2]</p></div></div></article><article id="art_130"><a name="a130"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_130" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_130" routerlink="./"><b>Art. 130</b> <b></b>Apparecchi automatici per i giochi di destrezza qualificati secondo il vecchio diritto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli apparecchi automatici per i giochi di destrezza qualificati in modo definitivo dalla CFCG in virtù della LCG<sup><a fragment="#fn-d6e2893" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2893" id="fnbck-d6e2893" routerlink="./">14</a></sup> sono considerati giochi di destrezza automatizzati ai sensi della LGD.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2893"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2893" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2893" routerlink="./">14</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/118/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 677</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a>all. n. 133 5599 n. I 15. <a href="eli/oc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 5103 </a>all. n. I 2]</p></div></div></article><article id="art_131"><a name="a131"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#art_131" routerlink="./"><b>Art. 131</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p class="man-text-align-left"><sup>1</sup> Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2019, eccettuate le seguenti disposizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli articoli 92–95 entrano in vigore il 1° luglio 2019;</dd><dt>b. </dt><dd>gli articoli 41<i>a</i> e 41<i>c</i> dell’allegato 2 cifra II numero 3 entrano in vigore contemporaneamente agli articoli 11 capoverso 1, 16 capoverso 2<sup>bis</sup> lettera a<sup>bis</sup>, 20<i>a</i>, 38 capoverso 3 e 64 capoverso 1 lettera d della modifica del 28 settembre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e2942" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2942" id="fnbck-d6e2942" routerlink="./">15</a></sup> della legge federale del 13 ottobre 1965<sup><a fragment="#fn-d6e2951" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e2951" id="fnbck-d6e2951" routerlink="./">16</a></sup> sull’imposta preventiva.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se i risultati della votazione del 10 giugno 2018 sono omologati soltanto dopo il 24 dicembre 2018, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2020, eccettuate le seguenti disposizioni: gli articoli 41<i>a</i> e 41<i>c</i> dell’allegato 2 cifra II numero 3 entrano in vigore contemporaneamente agli articoli 11 capoverso 1, 16 capoverso 2<sup>bis</sup> lettera a<sup>bis</sup>, 20<i>a</i>, 38 capoverso 3 e 64 capoverso 1 lettera d della modifica del 28 settembre 2018 della legge federale del 13 ottobre 1965 sull’imposta preventiva.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2942"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2942" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2942" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/fga/2018/2141/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2018</b> 5121</a></p><p id="fn-d6e2951"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2951" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e2951" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/1966/371_385_384/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>642.21</b></a></p></div></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 116)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Agevolazioni fiscali in relazione all’investimento dei proventi in progetti d’interesse generale</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Rapporto tra l’importo investito per progetti d’interesse generale per la regione e il prodotto netto dei giochi</p></td><td><p>Riduzione dell’aliquota della tassa</p></td></tr><tr><td><p>< 1/8</p></td><td><p> 0 %</p></td></tr><tr><td><p>< 2/8</p></td><td><p> 5 %</p></td></tr><tr><td><p>< 3/8</p></td><td><p>10 %</p></td></tr><tr><td><p>< 4/8</p></td><td><p>15 %</p></td></tr><tr><td><p>< 5/8</p></td><td><p>20 %</p></td></tr><tr><td><p>da 5/8</p></td><td><p>25 %</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 128)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Abrogazione e modifica di altri atti normativi</a></h2><div class="collapseable"><p>I</p><p>Sono abrogate:</p><dl><dt>1. </dt><dd>l’ordinanza del 27 maggio 1924<sup><a fragment="#fn-d6e3045" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e3045" id="fnbck-d6e3045" routerlink="./">17</a></sup> relativa alla legge federale concernente le lotterie e le scommesse professionalmente organizzate;</dd><dt>2. </dt><dd>l’ordinanza del 24 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e3082" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e3082" id="fnbck-d6e3082" routerlink="./">18</a></sup> sulle case da gioco.</dd></dl><p>II</p><p>Gli atti normativi qui appresso sono modificati come segue: </p><p>...<sup><a fragment="#fn-d6e3124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fn-d6e3124" id="fnbck-d6e3124" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3045"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3045" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e3045" routerlink="./">17</a></sup> [CS <b>10</b> 262; <a href="eli/oc/1948/1173_1161_1135/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1948</b> 1135 </a>art. 1, <b></b><a href="eli/oc/1997/2779_2779_2779/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1997</b> 2779 </a>n. II 63, <b></b><a href="eli/oc/2006/725/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 4705 </a>n. II 105, <b></b><a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 4477 </a>n. IV 79, <b></b><a href="eli/oc/2011/704/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 4913 </a>art. 4]</p><p id="fn-d6e3082"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3082" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e3082" routerlink="./">18</a></sup> [<a href="eli/oc/2004/673/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4395</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/534/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 3989 </a>all. n. II 9 n. IV 80, <b></b><a href="eli/oc/2009/584/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 5037</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/797/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 5545</a>, <b></b><a href="eli/oc/2015/673/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2015</b> 4019 </a>all. n. 4, <b></b><a href="eli/oc/2017/8/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2017</b> 27</a>]</p><p id="fn-d6e3124"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3124" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/796/it#fnbck-d6e3124" routerlink="./">19</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2018/796/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 2018</b> 5155</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 86fca8f4-72c3-41b6-83df-d3f33df84513 | Ordinanza del DFGP sulle case da gioco | OCG-DFGP | 935.511.1 | true | 2019-01-01T00:00:00 | 2018-11-07T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30777/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it | RS 935.511.1 1 Ordinanza del DFGP sulle case da gioco (OCG-DFGP) del 7 novembre 2018 (Stato 1° gennaio 2019) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 11, 16, 20, 43 capoverso 3, 57 capoverso 7, 59 capoverso 4, 60 capoverso 3, 66, 82 capoverso 3, 121 capoverso 1 e 122 dell’ordinanza del 7 novembre 20181 sui giochi in denaro (OGD), ordina: Capitolo 1: Obblighi di documentare Art. 1 Prova della sostenibilità economica (art. 4 OGD) Come prova della sua sostenibilità economica il richiedente deve presentare: a. documenti che informano in modo attendibile sul suo finanziamento e sulla sua struttura finanziaria; b. il piano d’attività e il piano finanziario per i primi cinque anni di esercizio. Art. 2 Documenti attestanti la buona reputazione, la gestione indipendente e l’attività irreprensibile (art. 8–10 OGD) 1 Come prova della buona reputazione, della gestione indipendente e dell’attività irreprensibile di persone giuridiche, la Commissione federale delle case da gioco (CFCG) può in particolare esigere dal richiedente i documenti seguenti: a. l’estratto del registro di commercio; b. l’estratto del registro delle azioni; c. l’estratto del registro esecuzioni e fallimenti; d. l’attuale rapporto di revisione, corredato dei conti annuali verificati; e. l’attuale rapporto di gestione; f. il conto e l’organigramma del gruppo; g. la panoramica delle partecipazioni finanziarie; h. l’elenco completo delle istruzioni penali nonché dei procedimenti penali e civili di cui la persona giuridica è stata oggetto o parte negli ultimi cinque anni; RU 2018 5201 1 RS 935.511 935.511.1 Servizi 2 935.511.1 i. l’elenco completo delle procedure e delle decisioni degli ultimi cinque anni correlate ad autorizzazioni d’esercizio rilasciate da autorità estere nel settore delle case da gioco. 2 Come prova della buona reputazione, della gestione indipendente e dell’attività irreprensibile di persone fisiche, la CFCG può in particolare esigere dal richiedente i documenti seguenti: a. l’estratto del casellario giudiziale; b. l’estratto del registro esecuzioni e fallimenti; c. la copia delle dichiarazioni d’imposta degli ultimi due anni comprese le noti- fiche delle tassazioni definitive; d. il curriculum vitae, comprese tutte le indicazioni riguardo alle attività e alle relazioni d’affari più importanti; e. la panoramica delle partecipazioni finanziarie; f. l’elenco completo delle istruzioni penali nonché dei procedimenti penali e civili di cui la persona fisica è stata oggetto o parte negli ultimi cinque anni; g. l’elenco completo delle procedure e delle decisioni degli ultimi cinque anni correlate all’esercizio di professioni soggette ad autorizzazione; 3 Per le persone con sede o domicilio all’estero vanno presentati documenti esteri di pari valore probatorio. Art. 3 Aggiornamento delle informazioni Le informazioni di cui all’articolo 2 capoverso 2 sui membri della direzione e del consiglio d’amministrazione vanno aggiornate almeno ogni tre anni. Capitolo 2: Offerta di giochi Sezione 1: In generale Art. 4 Giochi da casinò 1 Le case da gioco possono svolgere, nel rispetto dell’articolo 3 OGD, i seguenti giochi da casinò: a. giochi da tavolo; b. giochi in denaro automatizzati; c. jackpot. 2 Sono considerati giochi da tavolo in particolare: a. il gioco della boule; b. la roulette; c. la ruota della fortuna o la big wheel; Case da gioco. O del DFGP 3 935.511.1 d. il black jack; e. il punto banco; f. il baccarà o il chemin de fer; g. il poker; h. il casino stud poker; i il sic bo; j. il craps. 3 Sono considerati giochi da tavolo anche le varianti e le combinazioni dei giochi di cui al capoverso 2. Art. 5 Quota di restituzione Ogni gioco da casinò deve presentare una quota teorica di restituzione pari almeno all’80 per cento, ma al massimo al 100 per cento. Art. 6 Strumenti e accessori di gioco 1 Gli strumenti e gli accessori di gioco sono concepiti, mantenuti e utilizzati in modo da essere idonei al gioco e da garantirne lo svolgimento corretto secondo le regole approvate. 2 La casa da gioco garantisce che gli strumenti e gli accessori di gioco siano conser- vati in un luogo sicuro. 3 Essa tiene un inventario degli strumenti e accessori di gioco. Art. 7 Risultati del gioco I risultati del gioco sono determinati soltanto da parametri invariabili. È vietato qualsiasi meccanismo compensatore o regolatore. Art. 8 Inizio e conclusione di un’unità di gioco Un’unità di gioco inizia quando il giocatore la avvia effettuando una posta e si conclude con il verdetto di vincita o di perdita, prima che sia richiesta una nuova posta per attivare una nuova unità di gioco. Sezione 2: Giochi da tavolo Art. 9 Contenitore 1 Ciascun tavolo da gioco dev’essere munito di almeno un contenitore provvisto di un dispositivo di chiusura a chiave, destinato alla custodia di denaro contante, getto- ni, ricevute, registrazioni e moduli. Servizi 4 935.511.1 2 I contenitori vanno contrassegnati con il numero di identificazione del tavolo da gioco. Art. 10 Memorizzazione dei dati in caso di generatori meccanici di numeri casuali Il gioco della roulette e altri giochi il cui risultato è determinato unicamente da generatori meccanici di numeri casuali possono essere offerti soltanto se i numeri usciti sono registrati e documentati per via elettronica o in un altro modo adeguato. Sezione 3: Giochi in denaro automatizzati Art. 11 Requisiti posti ai giochi in denaro automatizzati 1 Il gioco in denaro automatizzato deve essere: a. in grado di riprendere l’esercizio senza alcuna perdita di dati dopo un’interruzione di corrente elettrica; b. dotato di un sistema diagnostico interno (art. 12); c. dotato di un generatore di numeri casuali interno o esterno volto a determi- nare gli eventi e i risultati del gioco; d. protetto da azioni esterne, in particolare da interferenze elettromagnetiche ed elettrostatiche; e. dotato di contatori elettronici. 2 L’affidabilità del generatore di numeri casuali dev’essere comprovata mediante metodi riconosciuti di calcolo delle probabilità o altri procedimenti approvati dalla CFCG. Art. 12 Sistema diagnostico interno 1 Il sistema diagnostico interno deve permettere di individuare disfunzioni del gioco in denaro automatizzato. Deve contenere anche i dati che permettono di conoscere lo stato iniziale del gioco in denaro automatizzato. 2 Deve eseguire autonomamente dei test del gioco in denaro automatizzato. Se individua delle disfunzioni che si ripercuotono sullo svolgimento del gioco, sui contatori o sulla registrazione dei dati ad opera del sistema elettronico di conteggio e di controllo (SECC), le trasmette immediatamente al SECC e blocca l’apparecchio. 3 Deve memorizzare tutti gli eventi e i risultati del gioco, nonché tutte le altre infor- mazioni dell’unità di gioco in corso e almeno delle quattro precedenti. 4 Per i giochi in denaro automatizzati che durante un gioco a pagamento offrono giochi gratuiti, vanno registrati, oltre al gioco a pagamento, anche gli ultimi 50 giochi gratuiti. 5 Se il gioco in denaro automatizzato è provvisto di un lettore di banconote, il siste- ma diagnostico interno deve memorizzare, e visualizzare su domanda, il valore Case da gioco. O del DFGP 5 935.511.1 dell’ultima banconota inserita e almeno quello delle quattro banconote precedenti nonché i crediti che ne risultano in base a queste banconote. Tale regola si applica per analogia quando i crediti possono essere acquistati mediante un mezzo di paga- mento diverso dalle banconote. Art. 13 Contatori 1 I contatori devono consentire di calcolare il prodotto lordo del gioco in denaro automatizzato sul quale sono installati. 2 Possono superare il loro totale massimo soltanto una volta al mese. 3 Devono essere protetti contro le manipolazioni. Art. 14 Dati da registrare 1 Per ogni gioco offerto i contatori elettronici registrano i dati seguenti: a. l’importo totale dei crediti di gioco puntati in tutte le giocate; b. l’importo totale dei crediti di gioco vinti in tutte le giocate; c. il numero totale delle unità di gioco; d. l’importo totale dei crediti contabilizzati per ogni possibilità di acquisto di crediti di gioco; e. l’importo totale dei crediti pagati per ogni possibilità di pagamento offerta. 2 Se il gioco in denaro automatizzato offre al giocatore la possibilità di selezionare il valore del credito di gioco, i contatori devono indicare i dati di cui al capoverso 1 lettere a e b come valore monetario. Sezione 4: Jackpot Art. 15 Jackpot 1 Il jackpot è un gioco supplementare il cui importo è finanziato da una parte della posta del gioco di base o da una posta separata. L’attivazione della vincita può essere determinata dal risultato del gioco di base oppure da un dispositivo di control- lo indipendente. 2 La partecipazione dei giocatori al jackpot può essere soggetta a condizioni. Tali condizioni vanno rese note ai giocatori. 3 Se un gioco in denaro è collegato a uno o più jackpot, un messaggio deve informa- re i giocatori sui jackpot a cui esso è collegato. 4 La vincita possibile del jackpot corrisponde a un valore di partenza, cui è aggiunta la somma degli importi versati nel jackpot dai giochi in denaro (incrementi) oppure a un premio fisso predeterminato in contanti o in natura. 5 Qualora il jackpot sia stato vinto contemporaneamente da più giocatori, la vincita viene ripartita in parti uguali tra i giocatori. Servizi 6 935.511.1 Art. 16 Requisiti relativi all’assetto del jackpot Il jackpot è concepito in modo tale che: a. non sia possibile prevedere il momento in cui viene attivato; b. in caso di perturbazione tecnica non vada perso nessun dato e la somma del jackpot possa essere ristabilita. Art. 17 Condizioni di attivazione del jackpot 1 Le condizioni di attivazione del jackpot devono essere determinate a priori. Fatto salvo l’articolo 21, non devono essere modificate prima dell’attivazione del jackpot. 2 Alle stesse condizioni di partecipazione, la probabilità di attivare il jackpot deve essere la stessa per tutti i giochi in denaro automatizzati collegati al jackpot. 3 Se il jackpot è stato attivato, il gioco in denaro automatizzato che lo ha attivato deve essere bloccato. Può essere sbloccato soltanto quando sono stati acquisiti tutti gli elementi indispensabili a comprovare la vincita del jackpot. 4 Dopo l’attivazione del jackpot, quest’ultimo deve ritornare immediatamente al valore di partenza previsto. 5 Il capoverso 3 non si applica ai jackpot il cui importo massimo degli incrementi non supera 5000 franchi. Art. 18 Registrazione e conservazione 1 Il sistema di jackpot registra automaticamente le informazioni seguenti: a. l’ammontare corrente del jackpot; b. i giochi in denaro automatizzati collegati; c. gli incrementi per ogni gioco in denaro automatizzato; d. l’importo di partenza; e. il limite superiore; f. le singole vincite del jackpot, comprese data e ora; g. il gioco in denaro automatizzato che ha attivato il jackpot. 2 Il sistema di jackpot o il SECC memorizza e conserva per cinque anni i dati seguenti: a. tutte le modifiche dei parametri; b. tutti gli accessi al sistema che comportano una modifica del jackpot; c. tutte le disfunzioni del sistema riconosciute dallo stesso; d. i dati di cui al capoverso 1 lettere b–g. 3 Il presente articolo non si applica ai jackpot il cui importo massimo degli incre- menti non supera 5000 franchi. Case da gioco. O del DFGP 7 935.511.1 Art. 19 Collegamento in tempo reale e interruzione del collegamento 1 Il collegamento tra il jackpot e i giochi in denaro è tale da permettere un collega- mento in tempo reale. 2 In caso di disfunzione del jackpot oppure d’interruzione del collegamento con uno o più giochi in denaro, la casa da gioco: a. disattiva i giochi in denaro interessati, se il jackpot è stato attivato dalla combinazione vincente di uno dei giochi in denaro collegati; b. informa i giocatori mediante una pertinente indicazione visualizzata se la vincita del jackpot è stata attivata dal jackpot stesso. 3 Una volta ristabilito il collegamento, la casa da gioco si assicura che l’importo visualizzato dal jackpot sia lo stesso in tutte le case da gioco collegate al jackpot centrale. Art. 20 Determinazione del prodotto lordo dei giochi di un jackpot 1 Se il jackpot è gestito da una sola casa da gioco, l’importo del jackpot è computato nel prodotto lordo dei giochi non appena viene versato a un giocatore. 2 Se il jackpot è gestito in comune da più case da gioco, nel calcolo del prodotto lordo dei giochi queste ultime considerano mensilmente come vincita del giocatore l’insieme degli incrementi o degli importi versati per contribuire ad alimentare il jackpot. Se il jackpot è effettivamente attivato e versato, non viene dedotto dal prodotto lordo dei giochi della casa da gioco che versa l’importo del jackpot. 3 Se è in palio un premio in natura, la deduzione di questo premio dal prodotto lordo dei giochi non può superare il suo prezzo di costo. Art. 21 Interruzione e modifica del jackpot in corso 1 Un jackpot in corso non può essere interrotto prima della sua attivazione. La CFCG può autorizzare deroghe. 2 Se il jackpot è interrotto, l’importo visualizzato al momento della rimessa in servi- zio deve essere identico a quello indicato prima dell’interruzione. 3 Un’eventuale modifica dei parametri, in particolare della condizione che determina l’attivazione del jackpot, o la reintroduzione dei parametri precedenti necessitano dell’approvazione preliminare della CFCG. 4 Le modifiche dei parametri effettuate ai fini della configurazione di un nuovo jackpot non devono influenzare il jackpot in corso. Art. 22 Modifica e trasferimento dell’importo del jackpot 1 L’importo del jackpot in palio può essere modificato prima della liberazione della vincita soltanto nel caso di una disfunzione. La modifica dev’essere approvata dalla CFCG. Servizi 8 935.511.1 2 L’importo del jackpot in palio può essere trasferito a un altro jackpot in particolare se il jackpot o i giochi in denaro automatizzati collegati sono difettosi o sono stati sostituiti. Il trasferimento deve essere approvato dalla CFCG. Art. 23 Collegamenti con i jackpot 1 Se i giochi di più case da gioco vengono collegati fra loro per creare un jackpot comune, le case da gioco collegate disciplinano per scritto i loro diritti e obblighi. 2 Il collegamento tra i jackpot dev’essere codificato. 3 Le case da gioco collegate al jackpot devono designare la casa da gioco che le rappresenta nelle relazioni con la CFCG relative al jackpot comune. Sezione 5: Giochi da casinò in linea Art. 24 Esame del funzionamento (art. 21 OGD) Prima di mettere in esercizio un nuovo gioco da casinò in linea, la casa da gioco garantisce mediante test appropriati che il gioco funzioni correttamente una volta integrato sulla piattaforma di gioco. Art. 25 Interruzione del gioco 1 Se un gioco da casinò in linea è interrotto, tale interruzione non deve recare pre- giudizio ai giocatori. 2 In caso di interruzione le vincite del gioco corrente sono versate sul conto gioca- tore e nessuna posta può essere prelevata fintanto che il terminale del giocatore non è collegato al gioco. Art. 26 Registrazione dei risultati dei giochi Sono registrati tutti gli eventi e i risultati del gioco, nonché tutte le altre informazioni relative all’unità di gioco in corso e almeno alle quattro precedenti. Art. 27 Ripetizione automatica Se è attivata una ripetizione automatica del gioco, il giocatore deve essere in grado di interrompere il gioco dopo la conclusione dell’unità di gioco in corso. Sezione 6: Tornei Art. 28 Organizzazione di tornei di giochi da casinò 1 Le case da gioco possono organizzare tornei di giochi da casinò. Case da gioco. O del DFGP 9 935.511.1 2 È considerata torneo una manifestazione i cui partecipanti si misurano in uno o più giochi da casinò. All’inizio del torneo ciascun partecipante riceve lo stesso numero di crediti di gioco. 3 Prima di annunciare un torneo la casa da gioco trasmette le regole alla CFCG per approvazione. Tali regole contengono almeno le indicazioni seguenti: a. i giochi da casinò a cui si gioca; b. le modalità di svolgimento del gioco; c. le modalità di designazione del vincitore; d. l’ammontare delle tasse d’iscrizione o di partecipazione; e. i premi in palio. 4 Le regole del torneo devono essere comunicate ai partecipanti. 5 La casa da gioco tiene un conteggio del torneo. Art. 29 Giochi autorizzati 1 Si possono organizzare tornei solo con giochi da casinò conformi ai requisiti fissati nella legislazione sui giochi in denaro e sulle case da gioco. 2 Se si eseguono tornei con giochi da tavolo o con giochi in denaro automatizzati collegati al SECC, la casa da gioco documenta separatamente i dati raccolti durante il torneo. 3 La CFCG può autorizzare deroghe sempre che sia garantito un esercizio sicuro dei giochi. Capitolo 3: Esercizio Sezione 1: Regole del gioco (art. 43 OGD) Art. 30 Le regole del gioco contengono almeno le indicazioni seguenti: a. lo svolgimento del gioco; b. il modo di puntare le poste; c. le poste minime e massime; d. le possibilità di vincita; e. per i giochi da tavolo, la procedura di designazione del direttore di gioco e la descrizione del suo ruolo e delle sue responsabilità. Servizi 10 935.511.1 Sezione 2: Sistema di videosorveglianza Art. 31 Locali (art. 57 cpv. 1 OGD) I locali elencati qui appresso devono essere sorvegliati ininterrottamente mediante un sistema di videosorveglianza: a. il perimetro d’accesso alla casa da gioco; b. le sale da gioco; c. l’area delle casse; d. i locali in cui sono custoditi, depositati, trasportati o contati denaro, gettoni o strumenti di gioco. Art. 32 Tavoli da gioco e giochi in denaro automatizzati (art. 57 cpv. 1 OGD) 1 Ciascun tavolo da gioco dev’essere sorvegliato mediante un sistema di videosorve- glianza. Le telecamere destinate alla sorveglianza dei giochi da tavolo devono essere in grado di filmare le operazioni e i risultati del gioco, il valore dei gettoni, delle carte, dei dadi e di altri strumenti di gioco in modo tale da consentirne inequivoca- bilmente l’identificazione. Il sistema di videosorveglianza può essere munito di un apparecchio di registrazione del suono. 2 Per i tornei, il capoverso 1 si applica solo al tavolo finale. 3 Le telecamere destinate alla sorveglianza di giochi in denaro automatizzati devono essere in grado di filmare i giochi automatizzati, singolarmente o in piccoli gruppi, in modo tale da consentire la registrazione di eventi importanti per la sicurezza. Art. 33 Operazioni (art. 57 cpv. 1 OGD) 1 Il sistema di videosorveglianza sorveglia le seguenti operazioni: a. le transazioni effettuate alle casse; b. il conteggio dei gettoni e del denaro, incluso quello delle mance («tronc»); c. il flusso di denaro e di gettoni tra i giochi in denaro automatizzati, i tavoli da gioco, i contenitori per le mance («tronc»), le casse, gli apparecchi di paga- mento e la cassaforte. 2 Per la sorveglianza di cui al capoverso 1 lettere a e b, il valore delle banconote, delle monete e dei gettoni deve essere riconoscibile. Art. 34 Informazioni sulla videosorveglianza Gli impiegati della casa da gioco e i suoi clienti devono essere adeguatamente in- formati della videosorveglianza. Case da gioco. O del DFGP 11 935.511.1 Art. 35 Guasto al sistema di videosorveglianza (art. 57 cpv. 4 OGD) 1 Se, prima dell’inizio dell’esercizio giornaliero, viene constatato un guasto al siste- ma di videosorveglianza che comporta l’interruzione della sorveglianza o della registrazione delle immagini, i giochi in denaro automatizzati o i tavoli interessati non possono essere messi in esercizio. 2 Se, nel corso dell’esercizio giornaliero, viene constatato un guasto al sistema di videosorveglianza che comporta l’interruzione della videosorveglianza, l’esercizio dei tavoli da gioco interessati è interrotto al termine dell’unità di gioco in corso. Art. 36 Locale di sorveglianza (art. 57 cpv. 2 OGD) 1 La casa da gioco deve disporre di un locale di videosorveglianza protetto dove è possibile visionare le immagini di ogni videocamera installata nel perimetro della casa da gioco. 2 Almeno un collaboratore incaricato della sorveglianza deve essere presente nel locale della videosorveglianza per sorvegliare l’esercizio dei tavoli da gioco dalla loro apertura fino alla loro chiusura. Art. 37 Obbligo di allestire una documentazione 1 La casa da gioco tiene verbali che permettono di ricostruire i flussi di denaro interni fra le casse, i tavoli, i giochi in denaro automatizzati, le riserve e la cassaforte principale. 2 Mette inoltre a verbale le seguenti operazioni: a. la consegna delle chiavi e dei badge; b. il prelievo delle mance («tronc»); c. la programmazione dei jackpot e dei giochi in denaro automatizzati; d. i pertinenti lavori di manutenzione e la manutenzione di software e hardware dei tavoli da gioco, dei giochi in denaro automatizzati, dei jackpot, della piattaforma di gioco in linea, dei sistemi di jackpot, dei sistemi di videosor- veglianza, del SECC e del sistema di registrazione dei dati (SRD); sono con- siderati in particolare pertinenti i lavori che servono a mantenere la qualità o possono modificare le caratteristiche delle istallazioni. Sezione 3: Registrazione dei dati Art. 38 Dati registrati dal SECC per i giochi in denaro automatizzati (art. 59 OGD) 1 Per ogni apparecchio o ubicazione che propone giochi in denaro automatizzati il SECC deve registrare automaticamente i dati seguenti: Servizi 12 935.511.1 a. l’importo totale dei crediti di gioco accettati e accreditati per il gioco in denaro automatizzato; b. l’importo totale di tutte le poste; c. l’importo totale di tutte le vincite; d. l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti inseriti nell’apparecchio; e. l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti restituiti dall’apparecchio ai gio- catori; f. il numero dei giochi; g. l’importo totale dei crediti di gioco pagati manualmente e annullati sull’ap- parecchio; 2 Per ogni apparecchio o ubicazione secondo il capoverso 1 il SECC deve inoltre registrare i dati seguenti: a. la data e l’ora dei tempi morti e delle interruzioni dell’esercizio; b. la data e l’ora d’apertura degli apparecchi; c. la data, l’ora dei messaggi di disfunzione trasmessi dal sistema diagnostico interno (art. 12) e una descrizione degli stessi. Art. 39 Dati registrati dal SRD per i giochi in linea (art. 60 OGD) 1 Al termine di ogni sessione di gioco il SRD deve registrare i dati seguenti: a. la data e l’ora di inizio e fine della sessione di gioco; b. l’identificativo del giocatore; c. l’identificativo della sessione di gioco; d. l’identificativo del gioco e del tavolo; e. il gioco giocato, la sua versione e l’indicazione se viene offerto da una o più case da gioco; f. il numero delle unità di gioco giocate durante la sessione di gioco; g. l’importo totale di tutte le poste effettuate nella sessione di gioco; h. l’importo totale di tutte le vincite ottenute durante la sessione di gioco; i. l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti puntati durante la sessione di gioco; j. l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti vinti durante la sessione di gioco; k. l’elenco delle singole vincite soggette all’imposta preventiva; l. i dati del conto giocatore al termine di una sessione di gioco, segnatamente gli importi riscuotibili e non riscuotibili; m. l’importo totale delle vincite provenienti dai jackpot collegati fra di loro rea- lizzate durante la sessione di gioco; Case da gioco. O del DFGP 13 935.511.1 n. l’importo totale degli incrementi versati ai jackpot collegati fra di loro; o. l’importo totale delle commissioni applicate ai giochi svolti in comune da più case da gioco; p. la data e l’ora di registrazione dei dati di cui alle lettere a-o. 2 La sessione di gioco è considerata terminata ai sensi del capoverso 1 nel momento in cui un giocatore pone fine a un determinato gioco in linea oppure si disconnette. 3 Per ogni transazione che modifica le somme a disposizione del giocatore nonché per ogni cambiamento dello stato amministrativo del conto giocatore il SECC deve inoltre registrare: a. l’identificativo del giocatore; b. l’identificativo della transazione; c. il tipo di transazione; d. lo stato amministrativo del conto giocatore; e. l’importo della transazione; f. i dati del conto giocatore dopo la transazione, segnatamente l’importo del saldo creditore riscuotibile dal giocatore e quello non riscuotibile; g. ogni commento correlato alla transazione; h. la data e l’ora della registrazione dei dati di cui alle lettere a–g. 4 Al termine di ogni giornata il SRD deve registrare un riepilogo di tutte le opera- zioni della giornata e rilevare segnatamente le informazioni seguenti: a. l’importo totale di tutti i versamenti effettuati dai giocatori sul loro conto giocatore; b. l’importo totale di tutti i prelevamenti effettuati dai giocatori dal loro conto giocatore; c. l’importo totale dei saldi creditori riscuotibili dai giocatori; d. l’importo totale dei saldi creditori non riscuotibili dai giocatori; e. l’importo totale di tutte le poste; f. l’importo totale di tutte le vincite; g. il numero dei conti giocatore; h. l’importo totale delle vincite provenienti dai jackpot collegati fra di loro; i. l’importo totale degli incrementi versati ai jackpot collegati fra di loro; j. l’importo totale delle commissioni prelevate per giochi svolti in comune da più case da gioco; k. l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti, convertiti in crediti riscuotibili; l. l’importo totale delle poste riguardanti giochi svolti in comune da più case da gioco; Servizi 14 935.511.1 m. l’importo totale delle vincite per giochi svolti in comune da più case da gioco; n. l’importo totale delle deduzioni soggette all’imposta preventiva; o. la data del giorno riportato nonché la data e l’ora della registrazione dei dati di cui alle lettere a–n. Art. 40 Requisiti posti al SECC, al SRD o a un sistema di jackpot 1 Per ciascun jackpot, il SECC o un sistema equivalente deve registrare i dati seguenti: a. vincite del jackpot, comprese la data e l’ora delle stesse; b. in caso di attivazione del jackpot, il numero di identificazione del gioco in denaro automatizzato che ha attivato il jackpot. 2 Per i jackpot in linea, il SRD deve registrare per ogni vincitore i dati seguenti al momento dell’attivazione del jackpot: a. l’identificativo del giocatore; b. l’identificativo del jackpot; c. l’importo del jackpot prima della sua attivazione; d. l’importo del jackpot dopo la sua attivazione; e. l’importo della vincita attribuita al giocatore; f. l’importo dei crediti di gioco gratuiti attribuiti al giocatore; g. l’informazione se si tratta di un jackpot collegato o no; h. la data e l’ora della vincita; i. la data e l’ora della registrazione dei dati di cui alle lettere a–h. Art. 41 Registrazione dei dati (art. 61 OGD) 1 I dati di cui agli articoli 38 e 40 capoverso 1 che provengono dai giochi in denaro automatizzati collegati al SECC sono ripresi e memorizzati senza modifiche (dati grezzi). Devono essere protetti da qualsivoglia modifica. 2 La CFCG mette a disposizione delle case da gioco moduli per la trasmissione dei dati. 3 I valori necessari per determinare il prodotto lordo dei giochi che sono comunicati dal SECC sulla base di dati grezzi e che sono stati corretti in particolare in seguito a disfunzioni devono essere indicati come tali e debitamente giustificati. Art. 42 Verbale degli accessi e diritto d’accesso Il SECC allestisce un verbale per ciascun accesso al sistema e ciascuna operazione che abbia un’incidenza sui dati del sistema. Case da gioco. O del DFGP 15 935.511.1 Art. 43 Collegamento 1 I giochi in denaro automatizzati e i giochi da tavolo che sono oggetto di un conteg- gio elettronico devono essere collegati in permanenza con il SECC. 2 In caso di interruzione del collegamento, i giochi in denaro automatizzati interes- sati sono immediatamente disattivati se i dati non possono essere registrati in una memoria secondaria o memorizzati in altro modo ed essere in seguito trasmessi integralmente al SECC. 3 Il SECC verifica regolarmente l’esistenza del collegamento con i giochi in denaro automatizzati. Segnala tutte le interruzioni del collegamento e allestisce il relativo verbale. Art. 44 Restrizioni d’accesso 1 La casa da gioco determina le persone che hanno accesso alle istallazioni e ai sistemi contenenti dati importanti per la determinazione del prodotto lordo del gioco, in particolare il SECC, il SRD, il sistema di videosorveglianza e i sistemi di jackpot. 2 Ciascuna di queste persone deve disporre di un codice d’accesso individuale. Su richiesta della casa da gioco, la CFCG può autorizzare l’adozione di altre misure d’identificazione a condizione che siano quantomeno equivalenti. 3 I terzi possono accedere alle istallazioni e ai sistemi di cui al capoverso 1 soltanto se la persona che effettua l’operazione dispone di un’autorizzazione della casa da gioco e di un accesso protetto da un codice individuale. 4 L’accesso di terzi alle installazioni e ai sistemi di cui al capoverso 1, dall’interno o dall’esterno della casa da gioco, come pure i loro interventi su queste installazioni e su questi sistemi sono registrati in un verbale nel quale figurano per ogni accesso e per ogni intervento: a. il nome del responsabile che ha autorizzato l’accesso; b. il nome della persona che ha effettuato l’operazione; c. l’ora, la data e la durata dell’intervento; d. il motivo dell’intervento; e. la descrizione dei lavori effettuati. Sezione 4: Documentazione Art. 45 Documentazione dei sistemi di sorveglianza (art. 57, 59 e 60 OGD) 1 Per i sistemi di videosorveglianza, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici; b. il numero del tipo, del modello o della serie; Servizi 16 935.511.1 c. le informazioni sulle telecamere; d. l’ubicazione del locale di videosorveglianza; e. il piano del sistema di videosorveglianza; f. la descrizione tecnica precisa del funzionamento del sistema. 2 Per il SECC e il SRD, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici; b. il numero del tipo, del modello o della serie; c. il tipo e il numero dei giochi collegati; d. la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es schemi e dia- grammi di svolgimento); e. la documentazione completa sull’hardware e sul software; f. il programma; g. il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dai quali risulta che la comunica- zione tra i giochi in denaro automatizzati collegati e la registrazione dei dati sono garantite. Art. 46 Documentazione dei giochi da casinò 1 Per i giochi da tavolo, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici; b. il numero del tipo, del modello o della serie; c. i disegni e i piani dei tavoli da gioco, nonché delle loro componenti e parti integranti; d. la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e dia- grammi di svolgimento); e. le indicazioni sullo svolgimento del gioco; f. la descrizione delle procedure d’esame applicate; g. il rapporto d’esame. 2 Per i giochi in denaro automatizzati, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici; b. il numero del tipo, del modello o della serie; c. i disegni e i piani dei giochi in denaro automatizzati nonché delle loro com- ponenti e parti integranti; Case da gioco. O del DFGP 17 935.511.1 d. la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e dia- grammi di svolgimento); e. le informazioni sullo svolgimento del gioco; f. la descrizione delle procedure d’esame applicate; g. le foto digitali a colori dei giochi in denaro automatizzati; h. la funzione e la struttura del generatore di numeri casuali; i. la modalità secondo cui si producono i singoli eventi e risultati del gioco; j. la vincita massima realizzabile per unità di gioco; k. il tipo di calcolo e i risultati statistici del gioco; l. il numero e i risultati dei giochi di prova o delle simulazioni di gioco; m. la quota di restituzione; n. le probabilità di vincita; o. il codice sorgente; p. l’utilizzo di supporti di memorizzazione digitali (EPROM, CD-ROM, fla- shcard ecc.); q. il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dai quali risulta che i giochi in denaro automatizzati sono conformi ai requisiti legali. 3 Per i giochi da casinò in linea la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici; b. la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e dia- grammi di svolgimento); c. le informazioni sullo svolgimento del gioco; d. la descrizione delle procedure d’esame applicate; e. la funzione e la struttura del generatore di numeri casuali; f. la modalità secondo cui si producono i singoli eventi e risultati del gioco; g. la vincita massima realizzabile per unità di gioco; h. il tipo di calcolo e i risultati statistici del gioco; i. il numero e i risultati dei giochi di prova e delle simulazioni di gioco; j. la quota di restituzione; k. le probabilità di vincita; l. il codice sorgente; m. il metodo che consente un’identificazione sicura del gioco; Servizi 18 935.511.1 n. il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dal quale risulta che i giochi da casinò in linea sono conformi ai requisiti legali. 4 Per il jackpot, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici; b. il numero del tipo, del modello o della serie; c. i disegni e i piani dei sistemi di jackpot nonché delle loro componenti e parti integranti; d. la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e dia- grammi di svolgimento); e. le informazioni sullo svolgimento del gioco; f. la descrizione delle procedure d’esame applicata; g. il numero del tipo, del modello o della serie dei giochi in denaro automatiz- zati collegati al jackpot; h. la descrizione del funzionamento del jackpot e del criterio di attribuzione del jackpot; i. il codice sorgente; j. il programma; k. il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un or- ganismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dal quale risulta che il sistema di jackpot è conforme ai requisiti legali. Art. 47 Prescrizioni speciali in materia di documentazione 1 Se accetta o emette assegni nominativi, la casa da gioco registra: a. il cognome, il nome, la data di nascita e l’indirizzo della persona che ha emesso l’assegno (traente) o della persona in favore della quale l’ha emesso (beneficiario); b. il tipo e il numero del documento d’identità; c. la data e l’ora della transazione; d. il numero dell’assegno nominativo e, se del caso, il numero del conto e il nome della banca del traente. 2 Se mette a disposizione dei suoi clienti depositi, la casa da gioco registra: a. il cognome, il nome, la data di nascita e l’indirizzo del titolare del deposito; b. il tipo e il numero del documento d’identità; c. i prelievi e i versamenti effettuati sul deposito, indicando la data e l’ora di ogni operazione. 3 Se registra la vincita di un jackpot, la casa da gioco mette per scritto i dati seguenti: Case da gioco. O del DFGP 19 935.511.1 a. il cognome, il nome, la data di nascita e l’indirizzo del vincitore; b. il tipo e il numero del documento d’identità; c. l’ammontare della vincita. 4 La CFCG definisce nelle direttive ulteriori requisiti relativi alla registrazione ai sensi del presente articolo. Fissa in particolare l’importo a partire dal quale è richie- sta la registrazione secondo il capoverso 3. Capitolo 4 Protezione dei giocatori dal gioco eccessivo Art. 48 Piano di misure sociali (art. 81 e 82 OCG) Nel suo piano di misure sociali, tenendo conto in particolare dei canali di distribu- zione, la casa da gioco descrive segnatamente: a. il tipo, la forma e il contenuto delle informazioni che mette a disposizione dei giocatori secondo l’articolo 77 della legge del 29 settembre 20172 sui giochi in denaro (LGD); b. i criteri di osservazione, i metodi, i mezzi e gli strumenti che essa impiega per garantire un riconoscimento precoce dei giocatori a rischio di dipen- denza e i provvedimenti previsti; c. le misure di autocontrollo, restrizione e moderazione del gioco che essa pro- pone ai giocatori nonché gli interventi e i provvedimenti previsti a tal fine; d. le procedure per valutare le condizioni di esclusione dal gioco, compresi i mezzi e gli strumenti utilizzati; e. le procedure per introdurre e revocare l’esclusione dal gioco, compresi i mezzi e gli strumenti utilizzati; f. il ruolo e le competenze degli esperti esterni interpellati in particolare nell’ambito della procedura di revoca dell’esclusione dal gioco; g. il programma di formazione con indicazioni sulle funzioni dei partecipanti, sulla durata, sul contenuto della formazione e sul formatore designato; h. l’organizzazione e la tenuta della documentazione secondo l’articolo 49. Art. 49 Documentazione relativa all’attuazione delle misure di protezione sociale 1 La documentazione relativa al piano di misure sociali comprende l’insieme dei documenti allestiti e dei dati raccolti in occasione dell’attuazione delle misure men- zionate nell’articolo 76 capoverso 1 LGD3. 2 RS 935.51 3 RS 935.51 Servizi 20 935.511.1 2 La casa da gioco allestisce e organizza la sua documentazione in modo da permet- tere in ogni momento alla CFCG di farsi un’idea oggettiva del rispetto delle misure volte a prevenire il gioco eccessivo. Tale documentazione deve in particolare con- sentire alla CFCG di risalire ai provvedimenti attuati, agli insegnamenti tratti e alle decisioni prese dalla casa da gioco. Art. 50 Formazione e formazione continua 1 Nella formazione di base, il personale interessato apprende in particolare a indivi- duare i criteri per il riconoscimento precoce e a intervenire conformemente alle procedure previste dal piano di misure sociali. Deve essere svolta entro sei mesi dall’entrata in funzione. 2 Nella formazione continua annuale, le conoscenze acquisite durante la formazione di base vengono completate e approfondite. Art. 51 Contatti commerciali con i giocatori esclusi dal gioco (art. 77 OGD) Le case da gioco non possono avere alcun contatto commerciale con i giocatori esclusi dal gioco. Capitolo 5 Disposizioni finali Art. 52 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del DFGP del 24 settembre 20044 sui sistemi di sorveglianza e sul gioco d’azzardo è abrogata. Art. 53 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2019. 2 Se i risultati della votazione del 10 giugno 2018 sono omologati soltanto dopo il 24 dicembre 2018, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2020. 4 [RU 2004 4435] | <div _ngcontent-kes-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.511.1 --><p class="srnummer">935.511.1 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>del DFGP sulle case da gioco</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OCG-DFGP)</h2><p>del 7 novembre 2018 (Stato 1° gennaio 2019)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP),</p><p>visti gli articoli 11, 16, 20, 43 capoverso 3, 57 capoverso 7, 59 capoverso 4, <br/>60 capoverso 3, 66, 82 capoverso 3, 121 capoverso 1 e 122 dell’ordinanza <br/>del 7 novembre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sui giochi in denaro (OGD),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2018/796/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.511</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Obblighi di documentare</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Prova della sostenibilità economica</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 4 OGD)</p><p>Come prova della sua sostenibilità economica il richiedente deve presentare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>documenti che informano in modo attendibile sul suo finanziamento e sulla sua struttura finanziaria;</dd><dt>b. </dt><dd>il piano d’attività e il piano finanziario per i primi cinque anni di esercizio.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Documenti attestanti la buona reputazione, la gestione indipendente e l’attività irreprensibile</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8–10 OGD)</p><p><sup>1</sup> Come prova della buona reputazione, della gestione indipendente e dell’attività irreprensibile di persone giuridiche, la Commissione federale delle case da gioco (CFCG) può in particolare esigere dal richiedente i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’estratto del registro di commercio;</dd><dt>b. </dt><dd>l’estratto del registro delle azioni;</dd><dt>c. </dt><dd>l’estratto del registro esecuzioni e fallimenti;</dd><dt>d. </dt><dd>l’attuale rapporto di revisione, corredato dei conti annuali verificati;</dd><dt>e. </dt><dd>l’attuale rapporto di gestione;</dd><dt>f. </dt><dd>il conto e l’organigramma del gruppo;</dd><dt>g. </dt><dd>la panoramica delle partecipazioni finanziarie;</dd><dt>h. </dt><dd>l’elenco completo delle istruzioni penali nonché dei procedimenti penali e civili di cui la persona giuridica è stata oggetto o parte negli ultimi cinque anni;</dd><dt>i. </dt><dd>l’elenco completo delle procedure e delle decisioni degli ultimi cinque anni correlate ad autorizzazioni d’esercizio rilasciate da autorità estere nel settore delle case da gioco.</dd></dl><p><sup>2</sup> Come prova della buona reputazione, della gestione indipendente e dell’attività irreprensibile di persone fisiche, la CFCG può in particolare esigere dal richiedente i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’estratto del casellario giudiziale;</dd><dt>b. </dt><dd>l’estratto del registro esecuzioni e fallimenti;</dd><dt>c. </dt><dd>la copia delle dichiarazioni d’imposta degli ultimi due anni comprese le notifiche delle tassazioni definitive;</dd><dt>d. </dt><dd>il curriculum vitae, comprese tutte le indicazioni riguardo alle attività e alle relazioni d’affari più importanti;</dd><dt>e. </dt><dd>la panoramica delle partecipazioni finanziarie;</dd><dt>f. </dt><dd>l’elenco completo delle istruzioni penali nonché dei procedimenti penali e civili di cui la persona fisica è stata oggetto o parte negli ultimi cinque anni;</dd><dt>g. </dt><dd>l’elenco completo delle procedure e delle decisioni degli ultimi cinque anni correlate all’esercizio di professioni soggette ad autorizzazione;</dd></dl><p><sup>3</sup> Per le persone con sede o domicilio all’estero vanno presentati documenti esteri di pari valore probatorio.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Aggiornamento delle informazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le informazioni di cui all’articolo 2 capoverso 2 sui membri della direzione e del consiglio d’amministrazione vanno aggiornate almeno ogni tre anni.</p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Offerta di giochi </a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: In generale</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Giochi da casinò</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco possono svolgere, nel rispetto dell’articolo 3 OGD, i seguenti giochi da casinò:</p><dl><dt>a. </dt><dd>giochi da tavolo;</dd><dt>b. </dt><dd>giochi in denaro automatizzati;</dd><dt>c. </dt><dd>jackpot.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono considerati giochi da tavolo in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il gioco della boule;</dd><dt>b. </dt><dd>la roulette;</dd><dt>c. </dt><dd>la ruota della fortuna o la big wheel;</dd><dt>d. </dt><dd>il black jack;</dd><dt>e. </dt><dd>il punto banco;</dd><dt>f. </dt><dd>il baccarà o il chemin de fer;</dd><dt>g. </dt><dd>il poker;</dd><dt>h. </dt><dd>il casino stud poker;</dd><dt>i </dt><dd>il sic bo;</dd><dt>j. </dt><dd>il craps.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sono considerati giochi da tavolo anche le varianti e le combinazioni dei giochi di cui al capoverso 2.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Quota di restituzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ogni gioco da casinò deve presentare una quota teorica di restituzione pari almeno all’80 per cento, ma al massimo al 100 per cento.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Strumenti e accessori di gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti e gli accessori di gioco sono concepiti, mantenuti e utilizzati in modo da essere idonei al gioco e da garantirne lo svolgimento corretto secondo le regole approvate.</p><p><sup>2</sup> La casa da gioco garantisce che gli strumenti e gli accessori di gioco siano conservati in un luogo sicuro.</p><p><sup>3</sup> Essa tiene un inventario degli strumenti e accessori di gioco.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Risultati del gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p>I risultati del gioco sono determinati soltanto da parametri invariabili. È vietato qualsiasi meccanismo compensatore o regolatore.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Inizio e conclusione di un’unità di gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p>Un’unità di gioco inizia quando il giocatore la avvia effettuando una posta e si conclude con il verdetto di vincita o di perdita, prima che sia richiesta una nuova posta per attivare una nuova unità di gioco.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Giochi da tavolo</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Contenitore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ciascun tavolo da gioco dev’essere munito di almeno un contenitore provvisto di un dispositivo di chiusura a chiave, destinato alla custodia di denaro contante, gettoni, ricevute, registrazioni e moduli.</p><p><sup>2</sup> I contenitori vanno contrassegnati con il numero di identificazione del tavolo da gioco.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Memorizzazione dei dati in caso di generatori meccanici di numeri casuali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il gioco della roulette e altri giochi il cui risultato è determinato unicamente da generatori meccanici di numeri casuali possono essere offerti soltanto se i numeri usciti sono registrati e documentati per via elettronica o in un altro modo adeguato.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Giochi in denaro automatizzati</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Requisiti posti ai giochi in denaro automatizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il gioco in denaro automatizzato deve essere:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in grado di riprendere l’esercizio senza alcuna perdita di dati dopo un’interruzione di corrente elettrica;</dd><dt>b. </dt><dd>dotato di un sistema diagnostico interno (art. 12);</dd><dt>c. </dt><dd>dotato di un generatore di numeri casuali interno o esterno volto a determinare gli eventi e i risultati del gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>protetto da azioni esterne, in particolare da interferenze elettromagnetiche ed elettrostatiche;</dd><dt>e. </dt><dd>dotato di contatori elettronici.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’affidabilità del generatore di numeri casuali dev’essere comprovata mediante metodi riconosciuti di calcolo delle probabilità o altri procedimenti approvati dalla CFCG.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Sistema diagnostico interno</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il sistema diagnostico interno deve permettere di individuare disfunzioni del gioco in denaro automatizzato. Deve contenere anche i dati che permettono di conoscere lo stato iniziale del gioco in denaro automatizzato.</p><p><sup>2</sup> Deve eseguire autonomamente dei test del gioco in denaro automatizzato. Se individua delle disfunzioni che si ripercuotono sullo svolgimento del gioco, sui contatori o sulla registrazione dei dati ad opera del sistema elettronico di conteggio e di controllo (SECC), le trasmette immediatamente al SECC e blocca l’apparecchio.</p><p><sup>3</sup> Deve memorizzare tutti gli eventi e i risultati del gioco, nonché tutte le altre informazioni dell’unità di gioco in corso e almeno delle quattro precedenti.</p><p><sup>4</sup> Per i giochi in denaro automatizzati che durante un gioco a pagamento offrono giochi gratuiti, vanno registrati, oltre al gioco a pagamento, anche gli ultimi 50 giochi gratuiti.</p><p><sup>5</sup> Se il gioco in denaro automatizzato è provvisto di un lettore di banconote, il sistema diagnostico interno deve memorizzare, e visualizzare su domanda, il valore dell’ultima banconota inserita e almeno quello delle quattro banconote precedenti nonché i crediti che ne risultano in base a queste banconote. Tale regola si applica per analogia quando i crediti possono essere acquistati mediante un mezzo di pagamento diverso dalle banconote.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Contatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I contatori devono consentire di calcolare il prodotto lordo del gioco in denaro automatizzato sul quale sono installati.</p><p><sup>2</sup> Possono superare il loro totale massimo soltanto una volta al mese.</p><p><sup>3</sup> Devono essere protetti contro le manipolazioni.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> </a><a href="https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/20040980/index.html" target="_blank">Dati da registrare</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per ogni gioco offerto i contatori elettronici registrano i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco puntati in tutte le giocate;</dd><dt>b. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco vinti in tutte le giocate;</dd><dt>c. </dt><dd>il numero totale delle unità di gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>l’importo totale dei crediti contabilizzati per ogni possibilità di acquisto di crediti di gioco;</dd><dt>e. </dt><dd>l’importo totale dei crediti pagati per ogni possibilità di pagamento offerta.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se il gioco in denaro automatizzato offre al giocatore la possibilità di selezionare il valore del credito di gioco, i contatori devono indicare i dati di cui al capoverso 1 lettere a e b come valore monetario.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Jackpot</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <b></b>Jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il jackpot è un gioco supplementare il cui importo è finanziato da una parte della posta del gioco di base o da una posta separata. L’attivazione della vincita può essere determinata dal risultato del gioco di base oppure da un dispositivo di controllo indipendente.</p><p><sup>2</sup> La partecipazione dei giocatori al jackpot può essere soggetta a condizioni. Tali condizioni vanno rese note ai giocatori.</p><p><sup>3</sup> Se un gioco in denaro è collegato a uno o più jackpot, un messaggio deve informare i giocatori sui jackpot a cui esso è collegato.</p><p><sup>4</sup> La vincita possibile del jackpot corrisponde a un valore di partenza, cui è aggiunta la somma degli importi versati nel jackpot dai giochi in denaro (incrementi) oppure a un premio fisso predeterminato in contanti o in natura.</p><p><sup>5</sup> Qualora il jackpot sia stato vinto contemporaneamente da più giocatori, la vincita viene ripartita in parti uguali tra i giocatori.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Requisiti relativi all’assetto del jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il jackpot è concepito in modo tale che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non sia possibile prevedere il momento in cui viene attivato;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di perturbazione tecnica non vada perso nessun dato e la somma del jackpot possa essere ristabilita.</dd></dl></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Condizioni di attivazione del jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le condizioni di attivazione del jackpot devono essere determinate a priori. Fatto salvo l’articolo 21, non devono essere modificate prima dell’attivazione del jackpot.</p><p><sup>2</sup> Alle stesse condizioni di partecipazione, la probabilità di attivare il jackpot deve essere la stessa per tutti i giochi in denaro automatizzati collegati al jackpot.</p><p><sup>3</sup> Se il jackpot è stato attivato<i>, </i>il gioco in denaro automatizzato che lo ha attivato deve essere bloccato. Può essere sbloccato soltanto quando sono stati acquisiti tutti gli elementi indispensabili a comprovare la vincita del jackpot.</p><p><sup>4</sup> Dopo l’attivazione del jackpot, quest’ultimo deve ritornare immediatamente al valore di partenza previsto. </p><p><sup>5</sup> Il capoverso 3 non si applica ai jackpot il cui importo massimo degli incrementi non supera 5000 franchi.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Registrazione e conservazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il sistema di jackpot registra automaticamente le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’ammontare corrente del jackpot;</dd><dt>b. </dt><dd>i giochi in denaro automatizzati collegati;</dd><dt>c. </dt><dd>gli incrementi per ogni gioco in denaro automatizzato;</dd><dt>d. </dt><dd>l’importo di partenza;</dd><dt>e. </dt><dd>il limite superiore;</dd><dt>f. </dt><dd>le singole vincite del jackpot, comprese data e ora;</dd><dt>g. </dt><dd>il gioco in denaro automatizzato che ha attivato il jackpot.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il sistema di jackpot o il SECC memorizza e conserva per cinque anni i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>tutte le modifiche dei parametri;</dd><dt>b. </dt><dd>tutti gli accessi al sistema che comportano una modifica del jackpot;</dd><dt>c. </dt><dd>tutte le disfunzioni del sistema riconosciute dallo stesso;</dd><dt>d. </dt><dd>i dati di cui al capoverso 1 lettere b–g.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il presente articolo non si applica ai jackpot il cui importo massimo degli incrementi non supera 5000 franchi.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Collegamento in tempo reale e interruzione del collegamento </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il collegamento tra il jackpot e i giochi in denaro è tale da permettere un collegamento in tempo reale.</p><p><sup>2</sup> In caso di disfunzione del jackpot oppure d’interruzione del collegamento con uno o più giochi in denaro, la casa da gioco: </p><dl><dt>a. </dt><dd>disattiva i giochi in denaro interessati, se il jackpot è stato attivato dalla combinazione vincente di uno dei giochi in denaro collegati;</dd><dt>b. </dt><dd>informa i giocatori mediante una pertinente indicazione visualizzata se la vincita del jackpot è stata attivata dal jackpot stesso. </dd></dl><p><sup>3</sup> Una volta ristabilito il collegamento, la casa da gioco si assicura che l’importo visualizzato dal jackpot sia lo stesso in tutte le case da gioco collegate al jackpot centrale.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Determinazione del prodotto lordo dei giochi di un jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se il jackpot è gestito da una sola casa da gioco, l’importo del jackpot è computato nel prodotto lordo dei giochi non appena viene versato a un giocatore.</p><p><sup>2</sup> Se il jackpot è gestito in comune da più case da gioco, nel calcolo del prodotto lordo dei giochi queste ultime considerano mensilmente come vincita del giocatore l’insieme degli incrementi o degli importi versati per contribuire ad alimentare il jackpot. Se il jackpot è effettivamente attivato e versato, non viene dedotto dal prodotto lordo dei giochi della casa da gioco che versa l’importo del jackpot.</p><p><sup>3</sup> Se è in palio un premio in natura, la deduzione di questo premio dal prodotto lordo dei giochi non può superare il suo prezzo di costo.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Interruzione e modifica del jackpot in corso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un jackpot in corso non può essere interrotto prima della sua attivazione. La CFCG può autorizzare deroghe.</p><p><sup>2</sup> Se il jackpot è interrotto, l’importo visualizzato al momento della rimessa in servizio deve essere identico a quello indicato prima dell’interruzione.</p><p><sup>3</sup> Un’eventuale modifica dei parametri, in particolare della condizione che determina l’attivazione del jackpot, o la reintroduzione dei parametri precedenti necessitano dell’approvazione preliminare della CFCG.</p><p><sup>4</sup> Le modifiche dei parametri effettuate ai fini della configurazione di un nuovo jackpot non devono influenzare il jackpot in corso.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Modifica e trasferimento dell’importo del jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’importo del jackpot in palio può essere modificato prima della liberazione della vincita soltanto nel caso di una disfunzione. La modifica dev’essere approvata dalla CFCG.</p><p><sup>2</sup> L’importo del jackpot in palio può essere trasferito a un altro jackpot in particolare se il jackpot o i giochi in denaro automatizzati collegati sono difettosi o sono stati sostituiti. Il trasferimento deve essere approvato dalla CFCG.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Collegamenti con i jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se i giochi di più case da gioco vengono collegati fra loro per creare un jackpot comune, le case da gioco collegate disciplinano per scritto i loro diritti e obblighi.</p><p><sup>2</sup> Il collegamento tra i jackpot dev’essere codificato.</p><p><sup>3</sup> Le case da gioco collegate al jackpot devono designare la casa da gioco che le rappresenta nelle relazioni con la CFCG relative al jackpot comune.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Giochi da casinò in linea</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Esame del funzionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 21 OGD)</p><p>Prima di mettere in esercizio un nuovo gioco da casinò in linea, la casa da gioco garantisce mediante test appropriati che il gioco funzioni correttamente una volta integrato sulla piattaforma di gioco.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Interruzione del gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se un gioco da casinò in linea è interrotto, tale interruzione non deve recare pregiudizio ai giocatori. </p><p><sup>2</sup> In caso di interruzione le vincite del gioco corrente sono versate sul conto giocatore e nessuna posta può essere prelevata fintanto che il terminale del giocatore non è collegato al gioco.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Registrazione dei risultati dei giochi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono registrati tutti gli eventi e i risultati del gioco, nonché tutte le altre informazioni relative all’unità di gioco in corso e almeno alle quattro precedenti.</p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Ripetizione automatica</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se è attivata una ripetizione automatica del gioco, il giocatore deve essere in grado di interrompere il gioco dopo la conclusione dell’unità di gioco in corso.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_6"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_2/sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Tornei</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Organizzazione di tornei di giochi da casinò</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le case da gioco possono organizzare tornei di giochi da casinò.</p><p><sup>2</sup> È considerata torneo una manifestazione i cui partecipanti si misurano in uno o più giochi da casinò. All’inizio del torneo ciascun partecipante riceve lo stesso numero di crediti di gioco.</p><p><sup>3</sup> Prima di annunciare un torneo la casa da gioco trasmette le regole alla CFCG per approvazione. Tali regole contengono almeno le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i giochi da casinò a cui si gioca;</dd><dt>b. </dt><dd>le modalità di svolgimento del gioco; </dd><dt>c. </dt><dd>le modalità di designazione del vincitore;</dd><dt>d. </dt><dd>l’ammontare delle tasse d’iscrizione o di partecipazione;</dd><dt>e. </dt><dd>i premi in palio.</dd></dl><p><sup>4</sup> Le regole del torneo devono essere comunicate ai partecipanti.</p><p><sup>5</sup> La casa da gioco tiene un conteggio del torneo.</p></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Giochi autorizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Si possono organizzare tornei solo con giochi da casinò conformi ai requisiti fissati nella legislazione sui giochi in denaro e sulle case da gioco.</p><p><sup>2</sup> Se si eseguono tornei con giochi da tavolo o con giochi in denaro automatizzati collegati al SECC, la casa da gioco documenta separatamente i dati raccolti durante il torneo.</p><p><sup>3</sup> La CFCG può autorizzare deroghe sempre che sia garantito un esercizio sicuro dei giochi.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Esercizio</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Regole del gioco</a></h2><div class="collapseable"><p>(art. 43 OGD)</p><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Le regole del gioco contengono almeno le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lo svolgimento del gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>il modo di puntare le poste;</dd><dt>c. </dt><dd>le poste minime e massime;</dd><dt>d. </dt><dd>le possibilità di vincita;</dd><dt>e. </dt><dd>per i giochi da tavolo, la procedura di designazione del direttore di gioco e la descrizione del suo ruolo e delle sue responsabilità.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Sistema di videosorveglianza</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Locali</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 57 cpv. 1 OGD)</p><p>I locali elencati qui appresso devono essere sorvegliati ininterrottamente mediante un sistema di videosorveglianza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il perimetro d’accesso alla casa da gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>le sale da gioco;</dd><dt>c. </dt><dd>l’area delle casse;</dd><dt>d. </dt><dd>i locali in cui sono custoditi, depositati, trasportati o contati denaro, gettoni o strumenti di gioco.</dd></dl></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Tavoli da gioco e giochi in denaro automatizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 57 cpv. 1 OGD)</p><p><sup>1</sup> Ciascun tavolo da gioco dev’essere sorvegliato mediante un sistema di videosorveglianza. Le telecamere destinate alla sorveglianza dei giochi da tavolo devono essere in grado di filmare le operazioni e i risultati del gioco, il valore dei gettoni, delle carte, dei dadi e di altri strumenti di gioco in modo tale da consentirne inequivocabilmente l’identificazione. Il sistema di videosorveglianza può essere munito di un apparecchio di registrazione del suono.</p><p><sup>2</sup> Per i tornei, il capoverso 1 si applica solo al tavolo finale.</p><p><sup>3</sup> Le telecamere destinate alla sorveglianza di giochi in denaro automatizzati devono essere in grado di filmare i giochi automatizzati, singolarmente o in piccoli gruppi, in modo tale da consentire la registrazione di eventi importanti per la sicurezza.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Operazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 57 cpv. 1 OGD)</p><p><sup>1</sup> Il sistema di videosorveglianza sorveglia le seguenti operazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le transazioni effettuate alle casse;</dd><dt>b. </dt><dd>il conteggio dei gettoni e del denaro, incluso quello delle mance («tronc»);</dd><dt>c. </dt><dd>il flusso di denaro e di gettoni tra i giochi in denaro automatizzati, i tavoli da gioco, i contenitori per le mance («tronc»), le casse, gli apparecchi di pagamento e la cassaforte.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per la sorveglianza di cui al capoverso 1 lettere a e b, il valore delle banconote, delle monete e dei gettoni deve essere riconoscibile.</p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Informazioni sulla videosorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli impiegati della casa da gioco e i suoi clienti devono essere adeguatamente informati della videosorveglianza.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> </a><a href="https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/20040980/index.html" target="_blank">Guasto al sistema di videosorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 57 cpv. 4 OGD)</p><p><sup>1</sup> Se, prima dell’inizio dell’esercizio giornaliero, viene constatato un guasto al sistema di videosorveglianza che comporta l’interruzione della sorveglianza o della registrazione delle immagini, i giochi in denaro automatizzati o i tavoli interessati non possono essere messi in esercizio.</p><p><sup>2</sup> Se, nel corso dell’esercizio giornaliero, viene constatato un guasto al sistema di videosorveglianza che comporta l’interruzione della videosorveglianza, l’esercizio dei tavoli da gioco interessati è interrotto al termine dell’unità di gioco in corso.</p></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Locale di sorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 57 cpv. 2 OGD)</p><p><sup>1</sup> La casa da gioco deve disporre di un locale di videosorveglianza protetto dove è possibile visionare le immagini di ogni videocamera installata nel perimetro della casa da gioco.</p><p><sup>2</sup> Almeno un collaboratore incaricato della sorveglianza deve essere presente nel locale della videosorveglianza per sorvegliare l’esercizio dei tavoli da gioco dalla loro apertura fino alla loro chiusura.</p></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Obbligo di allestire una documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La casa da gioco tiene verbali che permettono di ricostruire i flussi di denaro interni fra le casse, i tavoli, i giochi in denaro automatizzati, le riserve e la cassaforte principale.</p><p><sup>2</sup> Mette inoltre a verbale le seguenti operazioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la consegna delle chiavi e dei badge;</dd><dt>b. </dt><dd>il prelievo delle mance («tronc»);</dd><dt>c. </dt><dd>la programmazione dei jackpot e dei giochi in denaro automatizzati;</dd><dt>d. </dt><dd>i pertinenti lavori di manutenzione e la manutenzione di software e hardware dei tavoli da gioco, dei giochi in denaro automatizzati, dei jackpot, della piattaforma di gioco in linea, dei sistemi di jackpot, dei sistemi di videosorveglianza, del SECC e del sistema di registrazione dei dati (SRD); sono considerati in particolare pertinenti i lavori che servono a mantenere la qualità o possono modificare le caratteristiche delle istallazioni.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Registrazione dei dati</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Dati registrati dal SECC per i giochi in denaro automatizzati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 59 OGD)</p><p><sup>1</sup> Per ogni apparecchio o ubicazione che propone giochi in denaro automatizzati il SECC deve registrare automaticamente i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco accettati e accreditati per il gioco in denaro automatizzato;</dd><dt>b. </dt><dd>l’importo totale di tutte le poste;</dd><dt>c. </dt><dd>l’importo totale di tutte le vincite;</dd><dt>d. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti inseriti nell’apparecchio;</dd><dt>e. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti restituiti dall’apparecchio ai giocatori;</dd><dt>f. </dt><dd>il numero dei giochi;</dd><dt>g. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco pagati manualmente e annullati sull’apparecchio;</dd></dl><p><sup>2</sup> Per ogni apparecchio o ubicazione secondo il capoverso 1 il SECC deve inoltre registrare i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la data e l’ora dei tempi morti e delle interruzioni dell’esercizio;</dd><dt>b. </dt><dd>la data e l’ora d’apertura degli apparecchi;</dd><dt>c. </dt><dd>la data, l’ora dei messaggi di disfunzione trasmessi dal sistema diagnostico interno (art. 12) e una descrizione degli stessi.</dd></dl></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Dati registrati dal SRD per i giochi in linea</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 60 OGD)</p><p><sup>1</sup> Al termine di ogni sessione di gioco il SRD deve registrare i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la data e l’ora di inizio e fine della sessione di gioco;</dd><dt>b. </dt><dd>l’identificativo del giocatore;</dd><dt>c. </dt><dd>l’identificativo della sessione di gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>l’identificativo del gioco e del tavolo;</dd><dt>e. </dt><dd>il gioco giocato, la sua versione e l’indicazione se viene offerto da una o più case da gioco;</dd><dt>f. </dt><dd>il numero delle unità di gioco giocate durante la sessione di gioco;</dd><dt>g. </dt><dd>l’importo totale di tutte le poste effettuate nella sessione di gioco;</dd><dt>h. </dt><dd>l’importo totale di tutte le vincite ottenute durante la sessione di gioco;</dd><dt>i. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti puntati durante la sessione di gioco;</dd><dt>j. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti vinti durante la sessione di gioco;</dd><dt>k. </dt><dd>l’elenco delle singole vincite soggette all’imposta preventiva;</dd><dt>l. </dt><dd>i dati del conto giocatore al termine di una sessione di gioco, segnatamente gli importi riscuotibili e non riscuotibili; </dd><dt>m. </dt><dd>l’importo totale delle vincite provenienti dai jackpot collegati fra di loro realizzate durante la sessione di gioco;</dd><dt>n. </dt><dd>l’importo totale degli incrementi versati ai jackpot collegati fra di loro;</dd><dt>o. </dt><dd>l’importo totale delle commissioni applicate ai giochi svolti in comune da più case da gioco;</dd><dt>p. </dt><dd>la data e l’ora di registrazione dei dati di cui alle lettere a-o.</dd></dl><p><sup>2</sup> La sessione di gioco è considerata terminata ai sensi del capoverso 1 nel momento in cui un giocatore pone fine a un determinato gioco in linea oppure si disconnette.</p><p><sup>3</sup> Per ogni transazione che modifica le somme a disposizione del giocatore nonché per ogni cambiamento dello stato amministrativo del conto giocatore il SECC deve inoltre registrare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’identificativo del giocatore;</dd><dt>b. </dt><dd>l’identificativo della transazione;</dd><dt>c. </dt><dd>il tipo di transazione;</dd><dt>d. </dt><dd>lo stato amministrativo del conto giocatore;</dd><dt>e. </dt><dd>l’importo della transazione;</dd><dt>f. </dt><dd>i dati del conto giocatore dopo la transazione, segnatamente l’importo del saldo creditore riscuotibile dal giocatore e quello non riscuotibile; </dd><dt>g. </dt><dd>ogni commento correlato alla transazione;</dd><dt>h. </dt><dd>la data e l’ora della registrazione dei dati di cui alle lettere a–g.</dd></dl><p><sup>4</sup> Al termine di ogni giornata il SRD deve registrare un riepilogo di tutte le operazioni della giornata e rilevare segnatamente le informazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’importo totale di tutti i versamenti effettuati dai giocatori sul loro conto giocatore;</dd><dt>b. </dt><dd>l’importo totale di tutti i prelevamenti effettuati dai giocatori dal loro conto giocatore;</dd><dt>c. </dt><dd>l’importo totale dei saldi creditori riscuotibili dai giocatori;</dd><dt>d. </dt><dd>l’importo totale dei saldi creditori non riscuotibili dai giocatori;</dd><dt>e. </dt><dd>l’importo totale di tutte le poste;</dd><dt>f. </dt><dd>l’importo totale di tutte le vincite; </dd><dt>g. </dt><dd>il numero dei conti giocatore;</dd><dt>h. </dt><dd>l’importo totale delle vincite provenienti dai jackpot collegati fra di loro;</dd><dt>i. </dt><dd>l’importo totale degli incrementi versati ai jackpot collegati fra di loro;</dd><dt>j. </dt><dd>l’importo totale delle commissioni prelevate per giochi svolti in comune da più case da gioco;</dd><dt>k. </dt><dd>l’importo totale dei crediti di gioco gratuiti, convertiti in crediti riscuotibili;</dd><dt>l. </dt><dd>l’importo totale delle poste riguardanti giochi svolti in comune da più case da gioco;</dd><dt>m. </dt><dd>l’importo totale delle vincite per giochi svolti in comune da più case da gioco;</dd><dt>n. </dt><dd>l’importo totale delle deduzioni soggette all’imposta preventiva; </dd><dt>o. </dt><dd>la data del giorno riportato nonché la data e l’ora della registrazione dei dati di cui alle lettere a–n.</dd></dl></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Requisiti posti al SECC, al SRD o a un sistema di jackpot</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per ciascun jackpot, il SECC o un sistema equivalente deve registrare i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>vincite del jackpot, comprese la data e l’ora delle stesse;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di attivazione del jackpot, il numero di identificazione del gioco in denaro automatizzato che ha attivato il jackpot.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i jackpot in linea, il SRD deve registrare per ogni vincitore i dati seguenti al momento dell’attivazione del jackpot:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’identificativo del giocatore;</dd><dt>b. </dt><dd>l’identificativo del jackpot;</dd><dt>c. </dt><dd>l’importo del jackpot prima della sua attivazione;</dd><dt>d. </dt><dd>l’importo del jackpot dopo la sua attivazione;</dd><dt>e. </dt><dd>l’importo della vincita attribuita al giocatore;</dd><dt>f. </dt><dd>l’importo dei crediti di gioco gratuiti attribuiti al giocatore;</dd><dt>g. </dt><dd>l’informazione se si tratta di un jackpot collegato o no;</dd><dt>h. </dt><dd>la data e l’ora della vincita;</dd><dt>i. </dt><dd>la data e l’ora della registrazione dei dati di cui alle lettere a–h.</dd></dl></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Registrazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 61 OGD)</p><p><sup>1</sup> I dati di cui agli articoli 38 e 40 capoverso 1 che provengono dai giochi in denaro automatizzati collegati al SECC sono ripresi e memorizzati senza modifiche (dati grezzi). Devono essere protetti da qualsivoglia modifica.</p><p><sup>2</sup> La CFCG mette a disposizione delle case da gioco moduli per la trasmissione dei dati.</p><p><sup>3</sup> I valori necessari per determinare il prodotto lordo dei giochi che sono comunicati dal SECC sulla base di dati grezzi e che sono stati corretti in particolare in seguito a disfunzioni devono essere indicati come tali e debitamente giustificati.</p></div></article><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b> Verbale degli accessi e diritto d’accesso</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il SECC allestisce un verbale per ciascun accesso al sistema e ciascuna operazione che abbia un’incidenza sui dati del sistema.</p></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> Collegamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I giochi in denaro automatizzati e i giochi da tavolo che sono oggetto di un conteggio elettronico devono essere collegati in permanenza con il SECC.</p><p><sup>2</sup> In caso di interruzione del collegamento, i giochi in denaro automatizzati interessati sono immediatamente disattivati se i dati non possono essere registrati in una memoria secondaria o memorizzati in altro modo ed essere in seguito trasmessi integralmente al SECC.</p><p><sup>3</sup> Il SECC verifica regolarmente l’esistenza del collegamento con i giochi in denaro automatizzati. Segnala tutte le interruzioni del collegamento e allestisce il relativo verbale.</p></div></article><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Restrizioni d’accesso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La casa da gioco determina le persone che hanno accesso alle istallazioni e ai sistemi contenenti dati importanti per la determinazione del prodotto lordo del gioco, in particolare il SECC, il SRD, il sistema di videosorveglianza e i sistemi di jackpot.</p><p><sup>2</sup> Ciascuna di queste persone deve disporre di un codice d’accesso individuale. Su richiesta della casa da gioco, la CFCG può autorizzare l’adozione di altre misure d’identificazione a condizione che siano quantomeno equivalenti.</p><p><sup>3</sup> I terzi possono accedere alle istallazioni e ai sistemi di cui al capoverso 1 soltanto se la persona che effettua l’operazione dispone di un’autorizzazione della casa da gioco e di un accesso protetto da un codice individuale.</p><p><sup>4</sup> L’accesso di terzi alle installazioni e ai sistemi di cui al capoverso 1, dall’interno o dall’esterno della casa da gioco, come pure i loro interventi su queste installazioni e su questi sistemi sono registrati in un verbale nel quale figurano per ogni accesso e per ogni intervento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome del responsabile che ha autorizzato l’accesso;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome della persona che ha effettuato l’operazione;</dd><dt>c. </dt><dd>l’ora, la data e la durata dell’intervento;</dd><dt>d. </dt><dd>il motivo dell’intervento;</dd><dt>e. </dt><dd>la descrizione dei lavori effettuati.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_3/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Documentazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Documentazione dei sistemi di sorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 57, 59 e 60 OGD)</p><p><sup>1</sup> Per i sistemi di videosorveglianza, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero del tipo, del modello o della serie;</dd><dt>c. </dt><dd>le informazioni sulle telecamere;</dd><dt>d. </dt><dd>l’ubicazione del locale di videosorveglianza;</dd><dt>e. </dt><dd>il piano del sistema di videosorveglianza;</dd><dt>f. </dt><dd>la descrizione tecnica precisa del funzionamento del sistema.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per il SECC e il SRD, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero del tipo, del modello o della serie;</dd><dt>c. </dt><dd>il tipo e il numero dei giochi collegati;</dd><dt>d. </dt><dd>la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es schemi e diagrammi di svolgimento);</dd><dt>e. </dt><dd>la documentazione completa sull’hardware e sul software;</dd><dt>f. </dt><dd>il programma;</dd><dt>g. </dt><dd>il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dai quali risulta che la comunicazione tra i giochi in denaro automatizzati collegati e la registrazione dei dati sono garantite.</dd></dl></div></article><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> Documentazione dei giochi da casinò</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per i giochi da tavolo, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero del tipo, del modello o della serie;</dd><dt>c. </dt><dd>i disegni e i piani dei tavoli da gioco, nonché delle loro componenti e parti integranti;</dd><dt>d. </dt><dd>la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e diagrammi di svolgimento);</dd><dt>e. </dt><dd>le indicazioni sullo svolgimento del gioco;</dd><dt>f. </dt><dd>la descrizione delle procedure d’esame applicate;</dd><dt>g. </dt><dd>il rapporto d’esame.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i giochi in denaro automatizzati, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero del tipo, del modello o della serie;</dd><dt>c. </dt><dd>i disegni e i piani dei giochi in denaro automatizzati nonché delle loro componenti e parti integranti;</dd><dt>d. </dt><dd>la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e diagrammi di svolgimento);</dd><dt>e. </dt><dd>le informazioni sullo svolgimento del gioco;</dd><dt>f. </dt><dd>la descrizione delle procedure d’esame applicate;</dd><dt>g. </dt><dd>le foto digitali a colori dei giochi in denaro automatizzati;</dd><dt>h. </dt><dd>la funzione e la struttura del generatore di numeri casuali;</dd><dt>i. </dt><dd>la modalità secondo cui si producono i singoli eventi e risultati del gioco;</dd><dt>j. </dt><dd>la vincita massima realizzabile per unità di gioco;</dd><dt>k. </dt><dd>il tipo di calcolo e i risultati statistici del gioco;</dd><dt>l. </dt><dd>il numero e i risultati dei giochi di prova o delle simulazioni di gioco;</dd><dt>m. </dt><dd>la quota di restituzione;</dd><dt>n. </dt><dd>le probabilità di vincita;</dd><dt>o. </dt><dd>il codice sorgente;</dd><dt>p. </dt><dd>l’utilizzo di supporti di memorizzazione digitali (EPROM, CD-ROM, flashcard ecc.);</dd><dt>q. </dt><dd>il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dai quali risulta che i giochi in denaro automatizzati sono conformi ai requisiti legali.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per i giochi da casinò in linea la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e diagrammi di svolgimento);</dd><dt>c. </dt><dd>le informazioni sullo svolgimento del gioco;</dd><dt>d. </dt><dd>la descrizione delle procedure d’esame applicate;</dd><dt>e. </dt><dd>la funzione e la struttura del generatore di numeri casuali;</dd><dt>f. </dt><dd>la modalità secondo cui si producono i singoli eventi e risultati del gioco;</dd><dt>g. </dt><dd>la vincita massima realizzabile per unità di gioco;</dd><dt>h. </dt><dd>il tipo di calcolo e i risultati statistici del gioco;</dd><dt>i. </dt><dd>il numero e i risultati dei giochi di prova e delle simulazioni di gioco;</dd><dt>j. </dt><dd>la quota di restituzione;</dd><dt>k. </dt><dd>le probabilità di vincita;</dd><dt>l. </dt><dd>il codice sorgente;</dd><dt>m. </dt><dd>il metodo che consente un’identificazione sicura del gioco;</dd><dt>n. </dt><dd>il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dal quale risulta che i giochi da casinò in linea sono conformi ai requisiti legali.</dd></dl><p><sup>4</sup> Per il jackpot, la CFCG può esigere i dati e i documenti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fornitore e il nome e l’indirizzo del fabbricante, se non sono identici;</dd><dt>b. </dt><dd>il numero del tipo, del modello o della serie;</dd><dt>c. </dt><dd>i disegni e i piani dei sistemi di jackpot nonché delle loro componenti e parti integranti;</dd><dt>d. </dt><dd>la descrizione dell’hardware e del software utilizzati (p. es. schemi e diagrammi di svolgimento);</dd><dt>e. </dt><dd>le informazioni sullo svolgimento del gioco;</dd><dt>f. </dt><dd>la descrizione delle procedure d’esame applicata;</dd><dt>g. </dt><dd>il numero del tipo, del modello o della serie dei giochi in denaro automatizzati collegati al jackpot;</dd><dt>h. </dt><dd>la descrizione del funzionamento del jackpot e del criterio di attribuzione del jackpot;</dd><dt>i. </dt><dd>il codice sorgente;</dd><dt>j. </dt><dd>il programma;</dd><dt>k. </dt><dd>il certificato o l’attestazione nonché il rapporto d’esame rilasciati da un organismo ai sensi dell’articolo 62 OGD, dal quale risulta che il sistema di jackpot è conforme ai requisiti legali.</dd></dl></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> Prescrizioni speciali in materia di documentazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se accetta o emette assegni nominativi, la casa da gioco registra:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome, il nome, la data di nascita e l’indirizzo della persona che ha emesso l’assegno (traente) o della persona in favore della quale l’ha emesso (beneficiario);</dd><dt>b. </dt><dd>il tipo e il numero del documento d’identità;</dd><dt>c. </dt><dd>la data e l’ora della transazione;</dd><dt>d. </dt><dd>il numero dell’assegno nominativo e, se del caso, il numero del conto e il nome della banca del traente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se mette a disposizione dei suoi clienti depositi, la casa da gioco registra:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome, il nome, la data di nascita e l’indirizzo del titolare del deposito;</dd><dt>b. </dt><dd>il tipo e il numero del documento d’identità;</dd><dt>c. </dt><dd>i prelievi e i versamenti effettuati sul deposito, indicando la data e l’ora di ogni operazione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se registra la vincita di un jackpot, la casa da gioco mette per scritto i dati seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome, il nome, la data di nascita e l’indirizzo del vincitore;</dd><dt>b. </dt><dd>il tipo e il numero del documento d’identità;</dd><dt>c. </dt><dd>l’ammontare della vincita.</dd></dl><p><sup>4</sup> La CFCG definisce nelle direttive ulteriori requisiti relativi alla registrazione ai sensi del presente articolo. Fissa in particolare l’importo a partire dal quale è richiesta la registrazione secondo il capoverso 3.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4 Protezione dei giocatori dal gioco eccessivo</a></h1><div class="collapseable"> <article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> Piano di misure sociali</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 81 e 82 OCG)</p><p>Nel suo piano di misure sociali, tenendo conto in particolare dei canali di distribuzione, la casa da gioco descrive segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il tipo, la forma e il contenuto delle informazioni che mette a disposizione dei giocatori secondo l’articolo 77 della legge del 29 settembre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e1449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fn-d6e1449" id="fnbck-d6e1449" routerlink="./">2</a></sup> sui giochi in denaro (LGD);</dd><dt>b. </dt><dd>i criteri di osservazione, i metodi, i mezzi e gli strumenti che essa impiega per garantire un riconoscimento precoce dei giocatori a rischio di dipendenza e i provvedimenti previsti;</dd><dt>c. </dt><dd>le misure di autocontrollo, restrizione e moderazione del gioco che essa propone ai giocatori nonché gli interventi e i provvedimenti previsti a tal fine;</dd><dt>d. </dt><dd>le procedure per valutare le condizioni di esclusione dal gioco, compresi i mezzi e gli strumenti utilizzati;</dd><dt>e. </dt><dd>le procedure per introdurre e revocare l’esclusione dal gioco, compresi i mezzi e gli strumenti utilizzati;</dd><dt>f. </dt><dd>il ruolo e le competenze degli esperti esterni interpellati in particolare nell’ambito della procedura di revoca dell’esclusione dal gioco;</dd><dt>g. </dt><dd>il programma di formazione con indicazioni sulle funzioni dei partecipanti, sulla durata, sul contenuto della formazione e sul formatore designato;</dd><dt>h. </dt><dd>l’organizzazione e la tenuta della documentazione secondo l’articolo 49.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1449"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1449" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fnbck-d6e1449" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.51</b></a></p></div></div></article><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b> Documentazione relativa all’attuazione delle misure di protezione sociale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La documentazione relativa al piano di misure sociali comprende l’insieme dei documenti allestiti e dei dati raccolti in occasione dell’attuazione delle misure menzionate nell’articolo 76 capoverso 1 LGD<sup><a fragment="#fn-d6e1488" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fn-d6e1488" id="fnbck-d6e1488" routerlink="./">3</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> La casa da gioco allestisce e organizza la sua documentazione in modo da permettere in ogni momento alla CFCG di farsi un’idea oggettiva del rispetto delle misure volte a prevenire il gioco eccessivo. Tale documentazione deve in particolare consentire alla CFCG di risalire ai provvedimenti attuati, agli insegnamenti tratti e alle decisioni prese dalla casa da gioco.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1488"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1488" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fnbck-d6e1488" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.51</b></a></p></div></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> <b></b>Formazione e formazione continua</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nella formazione di base, il personale interessato apprende in particolare a individuare i criteri per il riconoscimento precoce e a intervenire conformemente alle procedure previste dal piano di misure sociali. Deve essere svolta entro sei mesi dall’entrata in funzione.</p><p><sup>2</sup> Nella formazione continua annuale, le conoscenze acquisite durante la formazione di base vengono completate e approfondite.</p></div></article><article id="art_51"><a name="a51"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_51" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_51" routerlink="./"><b>Art. 51</b> Contatti commerciali con i giocatori esclusi dal gioco</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 77 OGD)</p><p>Le case da gioco non possono avere alcun contatto commerciale con i giocatori esclusi dal gioco.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5 Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"> <article id="art_52"><a name="a52"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_52" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_52" routerlink="./"><b>Art. 52</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del DFGP del 24 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e1537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fn-d6e1537" id="fnbck-d6e1537" routerlink="./">4</a></sup> sui sistemi di sorveglianza e sul gioco d’azzardo è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1537"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1537" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#fnbck-d6e1537" routerlink="./">4</a></sup> [<a href="eli/oc/2004/674/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 4435</a>]</p></div></div></article><article id="art_53"><a name="a53"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_53" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/797/it#art_53" routerlink="./"><b>Art. 53</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2019.</p><p><sup>2</sup> Se i risultati della votazione del 10 giugno 2018 sono omologati soltanto dopo il 24 dicembre 2018, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2020.</p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | bda95cdf-4b60-4a3c-9e5c-b69c639b06e3 | Regolamento interno dell’organo di coordinamento della legge sui giochi in denar | 935.518.3 | true | 2019-07-01T00:00:00 | 2019-06-01T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30811/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it | RS 935.518.3 1 Regolamento interno dell’organo di coordinamento della legge sui giochi in denar del 1° giugno 2019 (Stato 1° luglio 2019) L’organo di coordinamento della legge sui giochi in denaro, visto l’articolo 116 capoverso 3 della legge del 29 settembre 20171 sui giochi in denaro (LGD), decreta: Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina l’organizzazione dell’organo di coordinamento della legge federale sui giochi in denaro (organo). Art. 2 Presidenza 1 Per l’esercizio della presidenza conformemente all’articolo 113 capoverso 3 LGP, i rappresentanti delle autorità della Confederazione e delle autorità dei Cantoni deci- dono chi esercita la funzione di presidente. 2 Il presidente: a. dirige le sedute dell’organo; b. sottopone ai membri per approvazione il rapporto annuale; c. soprintende alla gestione del segretariato. 3 In caso di impedimento del presidente in carica, la presidenza è assunta dal vice- presidente. Art. 3 Sedute 1 Possono partecipare alle sedute dell’organo soltanto i membri, i loro supplenti di cui all’articolo 5 e il segretario. I periti di cui all’articolo 8 possono essere sentiti durante le sedute ma non partecipano alle deliberazioni. 2 Le sedute si svolgono a Berna, salvo decisione contraria della maggioranza dei membri. 3 Il presidente convoca i membri e redige, in collaborazione con il segretariato, l’ordine del giorno delle sedute. RU 2019 1825 1 RS 935.51 935.518.3 Servizi 2 935.518.3 Art. 4 Ordine del giorno 1 L’ordine del giorno e i documenti della seduta devono pervenire ai membri per via elettronica almeno dieci giorni lavorativi prima della seduta. 2 Ciascun membro può chiedere una modifica dell’ordine del giorno fino a cinque giorni lavorativi prima della seduta. In casi urgenti e con il consenso di tutti i mem- bri, l’organo può anche deliberare su questioni non iscritte all’ordine del giorno. Art. 5 Supplenza 1 I membri dell’organo possono farsi sostituire per una seduta. Il supplente deve essere membro della stessa autorità della persona sostituita; il supplente del rappre- sentante delle autorità cantonali (art. 113 cpv. 1 lett. d LGD) può appartenere a un’autorità di un altro Cantone. 2 I membri che si fanno sostituire informano quanto prima, ma entro 24 ore dalla seduta, il segretariato e il presidente dell’organo. Art. 6 Procedura decisionale 1 L’organo delibera validamente soltanto se sono presenti almeno quattro membri o i loro supplenti di cui all’articolo 5. 2 La parità di voti è iscritta nel verbale. Art. 7 Circolazione degli atti 1 Le decisioni possono essere prese mediante circolazione degli atti tranne se un membro dell’organo chiede la deliberazione in una seduta entro cinque giorni dal ricevimento del progetto di decisione. 2 Le decisioni mediante circolazione degli atti richiedono l’unanimità dei membri. Art. 8 Periti Per essere assistito nei suoi lavori l’organo può ricorrere a periti, sia per chiedere loro un parere scritto sia per sentirli. Art. 9 Pubblicazioni 1 L’organo decide quali documenti sono pubblicati. 2 Di norma i documenti che devono essere pubblicati e le informazioni destinate al pubblico sono comunicati sul sito Internet dell’Ufficio federale di giustizia. Art. 10 Segretariato Il segretariato è il punto di contatto dell’organo. È responsabile della tenuta del verbale e assiste il presidente nella comunicazione verso l’esterno. Organo di coordinamento della L sui giochi in denaro. R interno 3 935.518.3 Art. 11 Disposizione finale Il presente regolamento entra in vigore il 1o luglio 2019. Servizi 4 935.518.3 | <div _ngcontent-euv-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.518.3 --><p class="srnummer">935.518.3 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Regolamento interno <br/>dell’organo di coordinamento della legge <br/>sui giochi in denar</h1><p>del 1° giugno 2019 (Stato 1° luglio 2019)</p></div><div id="preamble"><p>L’organo di coordinamento della legge sui giochi in denaro,</p><p>visto l’articolo 116 capoverso 3 della legge del 29 settembre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sui giochi <br/>in denaro (LGD),</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.51</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento disciplina l’organizzazione dell’organo di coordinamento della legge federale sui giochi in denaro (organo).</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Presidenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per l’esercizio della presidenza conformemente all’articolo 113 capoverso 3 LGP, i rappresentanti delle autorità della Confederazione e delle autorità dei Cantoni decidono chi esercita la funzione di presidente.</p><p><sup>2</sup> Il presidente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dirige le sedute dell’organo; </dd><dt>b. </dt><dd>sottopone ai membri per approvazione il rapporto annuale;</dd><dt>c. </dt><dd>soprintende alla gestione del segretariato.</dd></dl><p><sup>3</sup> In caso di impedimento del presidente in carica, la presidenza è assunta dal vicepresidente.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Sedute</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Possono partecipare alle sedute dell’organo soltanto i membri, i loro supplenti di cui all’articolo 5 e il segretario. I periti di cui all’articolo 8 possono essere sentiti durante le sedute ma non partecipano alle deliberazioni. </p><p><sup>2</sup> Le sedute si svolgono a Berna, salvo decisione contraria della maggioranza dei membri.</p><p><sup>3</sup> Il presidente convoca i membri e redige, in collaborazione con il segretariato, l’ordine del giorno delle sedute. </p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Ordine del giorno </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ordine del giorno e i documenti della seduta devono pervenire ai membri per via elettronica almeno dieci giorni lavorativi prima della seduta.</p><p><sup>2</sup> Ciascun membro può chiedere una modifica dell’ordine del giorno fino a cinque giorni lavorativi prima della seduta. In casi urgenti e con il consenso di tutti i membri, l’organo può anche deliberare su questioni non iscritte all’ordine del giorno.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Supplenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I membri dell’organo possono farsi sostituire per una seduta. Il supplente deve essere membro della stessa autorità della persona sostituita; il supplente del rappresentante delle autorità cantonali (art. 113 cpv. 1 lett. d LGD) può appartenere a un’autorità di un altro Cantone.</p><p><sup>2</sup> I membri che si fanno sostituire informano quanto prima, ma entro 24 ore dalla seduta, il segretariato e il presidente dell’organo.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedura decisionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organo delibera validamente soltanto se sono presenti almeno quattro membri o i loro supplenti di cui all’articolo 5.</p><p><sup>2</sup> La parità di voti è iscritta nel verbale.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Circolazione degli atti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le decisioni possono essere prese mediante circolazione degli atti tranne se un membro dell’organo chiede la deliberazione in una seduta entro cinque giorni dal ricevimento del progetto di decisione.</p><p><sup>2</sup> Le decisioni mediante circolazione degli atti richiedono l’unanimità dei membri.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Periti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per essere assistito nei suoi lavori l’organo può ricorrere a periti, sia per chiedere loro un parere scritto sia per sentirli. </p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Pubblicazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organo decide quali documenti sono pubblicati.</p><p><sup>2</sup> Di norma i documenti che devono essere pubblicati e le informazioni destinate al pubblico sono comunicati sul sito Internet dell’Ufficio federale di giustizia.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il segretariato è il punto di contatto dell’organo. È responsabile della tenuta del verbale e assiste il presidente nella comunicazione verso l’esterno.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/340/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Disposizione finale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento entra in vigore il 1<sup>o</sup> luglio 2019.</p><p></p></div></article></main></div> |
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ch | it | ee793254-4d38-418f-b030-711a70b2074e | Regolamento della Commissione federale delle case da gioco | 935.524 | true | 2019-01-01T00:00:00 | 2018-08-20T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24935/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it | RS 935.524 1 Regolamento della Commissione federale delle case da gioco del 20 agosto 2018 (Stato 1° gennaio 2019) Approvato dal Consiglio federale il 7 novembre 2018 La Commissione federale delle case da gioco, visto l’articolo 95 della legge federale del 29 settembre 20171 sui giochi in denaro (LGD), decreta: Sezione 1: Oggetto e organizzazione Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina l’organizzazione e le competenze della Commis- sione federale delle case da gioco (Commissione), del suo segretariato, nonché le competenze del suo presidente. Art. 2 Commissione 1 La Commissione si compone di: a. un presidente; b. un vicepresidente; c. tre o al massimo cinque altri membri. 2 Può istituire comitati per l’esame preliminare e ricorrere a periti. 3 Ha sede a Berna. Art. 3 Segretariato Il segretariato si compone del direttore e dei collaboratori. Sezione 2: Competenze Art. 4 Compiti della Commissione 1 La Commissione ha i seguenti compiti intrasferibili: a. definisce le priorità della sua attività di sorveglianza e delle sue proprie atti- vità; RU 2018 5223 1 RS 935.51 935.524 Servizi 2 935.524 b. riceve le richieste di concessione o d’estensione di concessione e adotta le proposte relative a tali richieste all’attenzione del Consiglio federale; c. adotta decisioni in merito alla revoca o alla sospensione della concessione; d. adotta proposte tendenti alla modifica di normative; e. decide in merito alle modifiche di ordinanze e regolamenti nel suo settore di competenza; f. decide in procedimenti penali amministrativi; g. adotta il rapporto annuale; h. assume il direttore del segretariato. 2 Essa emana le altre decisioni importanti in rapporto con l’attuazione della legisla- zione sui giochi in denaro. Art. 5 Partecipazione all’organo di coordinamento La Commissione nomina i propri due rappresentanti nell’organo di coordinamento di cui all’articolo 113 LGD. Art. 6 Urgenza 1 Nei casi urgenti, il presidente rappresenta la Commissione. 2 È fatta salva la competenza del segretariato nei casi urgenti sulla base della legisla- zione sui giochi in denaro (art. 104 cpv. 4 LGD). Art. 7 Delega 1 La Commissione può delegare la propria competenza al presidente, a un comitato o al segretariato anche per compiti diversi da quelli di cui all’articolo 4 capoverso 1. 2 Per questo essa deve: a. emanare nell’ambito in questione le decisioni di principio o le regole neces- sarie; oppure b. descrivere chiaramente i singoli casi su cui occorre decidere. 3 La Commissione può avocare a sé in qualsiasi momento le competenze che ha delegato. Art. 8 Compiti del presidente 1 Il presidente rappresenta la Commissione nei confronti dell’esterno, se non ha delegato questo compito al direttore del segretariato. 2 Assicura la sorveglianza del segretariato e informa la Commissione in caso di par- ticolari accadimenti. 3 In caso di impedimento, il presidente incarica il vicepresidente di sostituirlo. In caso di impedimento di entrambi, il presidente incarica un altro membro della Commissione di sostituirlo. Commissione federale delle case da gioco. R 3 935.524 Art. 9 Compiti del segretariato 1 Il segretariato esercita la sorveglianza diretta sulle case da gioco e istruisce i casi penali. 2 Decide sulle questioni di secondaria importanza o di natura tecnica. 3 Prepara le pratiche della Commissione, le sottopone proposte e ne esegue le deci- sioni. 4 Emana decisioni nella misura in cui la Commissione ha operato una delega cor- rispondente. 5 Rappresenta la Commissione davanti alle autorità federali e cantonali. Sono fatte salve le decisioni della Commissione relative all’esercizio del diritto di ricorso ai sensi dell’articolo 98 lettera l LGD. Art. 10 Compiti del direttore del segretariato 1 Il direttore gestisce gli affari del segretariato ed è responsabile per l’attività dello stesso. Designa le persone con diritto di firma. 2 Informa regolarmente la Commissione in merito all’attività svolta dal segretariato. 3 Assume i collaboratori del segretariato. Nomina il suo sostituto, previo consenso della Commissione. Sezione 3: Sedute e procedura Art. 11 Convocazione 1 Il presidente convoca la Commissione secondo l’occorrenza. 2 Convoca pure la Commissione quando uno dei suoi membri lo richiede. Quest’ultimo deve esporre i motivi della sua richiesta. 3 Le deliberazioni della Commissione non sono pubbliche. Art. 12 Preparazione 1 Per ogni seduta, il segretariato consegna un ordine del giorno scritto ai membri della Commissione. 2 In casi urgenti la Commissione può anche adottare decisioni su questioni non iscritte all’ordine del giorno. Art. 13 Adozione delle decisioni 1 La Commissione delibera validamente al raggiungimento del quorum. Il quorum è raggiunto quando è presente almeno la metà dei membri della Commissione. 2 Prende le decisioni a maggioranza semplice dei membri presenti. In caso di parità di voti, il voto del presidente è decisivo. Servizi 4 935.524 3 Se nessuno dei suoi membri richiede la convocazione di una seduta, può prendere le sue decisioni mediante circolazione degli atti o per telecomunicazione. Art. 14 Verbale 1 Il segretariato redige un verbale delle sedute. 2 Il verbale contiene i nomi di chi ha preso parte alla seduta, il resoconto delle deli- berazioni, le proposte presentate e le decisioni prese. 3 Il verbale, dopo l’approvazione da parte della Commissione, è firmato dal presi- dente e dalla persona incaricata di redigerlo. Art. 15 Partecipazione del segretariato 1 Il direttore del segretariato partecipa alle sedute della Commissione con voto con- sultivo. 2 Gli altri collaboratori del segretariato possono assistere alle sedute in qualità di esperti. Sezione 4: Disposizioni finali Art. 16 Diritto previgente: abrogazione Il regolamento del 6 dicembre 20072 della Commissione federale delle case da gioco è abrogato. Art. 17 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il 1° gennaio 2019. 2 [RU 2008 255] | <div _ngcontent-dge-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.524 --><p class="srnummer">935.524 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Regolamento <br/>della Commissione federale delle case da gioco</h1><p>del 20 agosto 2018 (Stato 1° gennaio 2019)</p><p>Approvato dal Consiglio federale il 7 novembre 2018</p></div><div id="preamble"><p>La Commissione federale delle case da gioco,</p><p>visto l’articolo 95 della legge federale del 29 settembre 2017<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sui giochi in denaro (LGD),</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2018/795/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.51</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Oggetto e organizzazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento disciplina l’organizzazione e le competenze della Commissione federale delle case da gioco (Commissione), del suo segretariato, nonché le competenze del suo presidente.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Commissione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Commissione si compone di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un presidente;</dd><dt>b. </dt><dd>un vicepresidente;</dd><dt>c. </dt><dd>tre o al massimo cinque altri membri.</dd></dl><p><sup>2</sup> Può istituire comitati per l’esame preliminare e ricorrere a periti.</p><p><sup>3</sup> Ha sede a Berna.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il segretariato si compone del direttore e dei collaboratori.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Competenze</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Compiti della Commissione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Commissione ha i seguenti compiti intrasferibili:</p><dl><dt>a. </dt><dd>definisce le priorità della sua attività di sorveglianza e delle sue proprie attività;</dd><dt>b. </dt><dd>riceve le richieste di concessione o d’estensione di concessione e adotta le proposte relative a tali richieste all’attenzione del Consiglio federale;</dd><dt>c. </dt><dd>adotta decisioni in merito alla revoca o alla sospensione della concessione;</dd><dt>d. </dt><dd>adotta proposte tendenti alla modifica di normative;</dd><dt>e. </dt><dd>decide in merito alle modifiche di ordinanze e regolamenti nel suo settore di competenza;</dd><dt>f. </dt><dd>decide in procedimenti penali amministrativi;</dd><dt>g. </dt><dd>adotta il rapporto annuale;</dd><dt>h. </dt><dd>assume il direttore del segretariato.</dd></dl><p><sup>2</sup> Essa emana le altre decisioni importanti in rapporto con l’attuazione della legislazione sui giochi in denaro.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Partecipazione all’organo di coordinamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Commissione nomina i propri due rappresentanti nell’organo di coordinamento di cui all’articolo 113 LGD.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Urgenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nei casi urgenti, il presidente rappresenta la Commissione.</p><p><sup>2</sup> È fatta salva la competenza del segretariato nei casi urgenti sulla base della legislazione sui giochi in denaro (art. 104 cpv. 4 LGD).</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Delega</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Commissione può delegare la propria competenza al presidente, a un comitato o al segretariato anche per compiti diversi da quelli di cui all’articolo 4 capoverso 1.</p><p><sup>2</sup> Per questo essa deve:</p><dl><dt>a. </dt><dd>emanare nell’ambito in questione le decisioni di principio o le regole necessarie; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>descrivere chiaramente i singoli casi su cui occorre decidere.</dd></dl><p><sup>3</sup> La Commissione può avocare a sé in qualsiasi momento le competenze che ha delegato.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Compiti del presidente</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il presidente rappresenta la Commissione nei confronti dell’esterno, se non ha delegato questo compito al direttore del segretariato.</p><p><sup>2</sup> Assicura la sorveglianza del segretariato e informa la Commissione in caso di particolari accadimenti.</p><p><sup>3</sup> In caso di impedimento, il presidente incarica il vicepresidente di sostituirlo. In caso di impedimento di entrambi, il presidente incarica un altro membro della Commissione di sostituirlo.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Compiti del segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il segretariato esercita la sorveglianza diretta sulle case da gioco e istruisce i casi penali.</p><p><sup>2</sup> Decide sulle questioni di secondaria importanza o di natura tecnica.</p><p><sup>3</sup> Prepara le pratiche della Commissione, le sottopone proposte e ne esegue le decisioni.</p><p><sup>4</sup> Emana decisioni nella misura in cui la Commissione ha operato una delega corrispondente.</p><p><sup>5</sup> Rappresenta la Commissione davanti alle autorità federali e cantonali. Sono fatte salve le decisioni della Commissione relative all’esercizio del diritto di ricorso ai sensi dell’articolo 98 lettera l LGD.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Compiti del direttore del segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il direttore gestisce gli affari del segretariato ed è responsabile per l’attività dello stesso. Designa le persone con diritto di firma.</p><p><sup>2</sup> Informa regolarmente la Commissione in merito all’attività svolta dal segretariato.</p><p><sup>3</sup> Assume i collaboratori del segretariato. Nomina il suo sostituto, previo consenso della Commissione.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Sedute e procedura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Convocazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il presidente convoca la Commissione secondo l’occorrenza.</p><p><sup>2</sup> Convoca pure la Commissione quando uno dei suoi membri lo richiede. Quest’ultimo deve esporre i motivi della sua richiesta.</p><p><sup>3</sup> Le deliberazioni della Commissione non sono pubbliche.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Preparazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per ogni seduta, il segretariato consegna un ordine del giorno scritto ai membri della Commissione.</p><p><sup>2</sup> In casi urgenti la Commissione può anche adottare decisioni su questioni non iscritte all’ordine del giorno.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Adozione delle decisioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Commissione delibera validamente al raggiungimento del quorum. Il quorum è raggiunto quando è presente almeno la metà dei membri della Commissione.</p><p><sup>2</sup> Prende le decisioni a maggioranza semplice dei membri presenti. In caso di parità di voti, il voto del presidente è decisivo.</p><p><sup>3</sup> Se nessuno dei suoi membri richiede la convocazione di una seduta, può prendere le sue decisioni mediante circolazione degli atti o per telecomunicazione.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Verbale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il segretariato redige un verbale delle sedute.</p><p><sup>2</sup> Il verbale contiene i nomi di chi ha preso parte alla seduta, il resoconto delle deliberazioni, le proposte presentate e le decisioni prese.</p><p><sup>3</sup> Il verbale, dopo l’approvazione da parte della Commissione, è firmato dal presidente e dalla persona incaricata di redigerlo.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Partecipazione del segretariato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il direttore del segretariato partecipa alle sedute della Commissione con voto consultivo.</p><p><sup>2</sup> Gli altri collaboratori del segretariato possono assistere alle sedute in qualità di esperti.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il regolamento del 6 dicembre 2007<sup><a fragment="#fn-d6e304" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#fn-d6e304" id="fnbck-d6e304" routerlink="./">2</a></sup> della Commissione federale delle case da gioco è abrogato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e304"><sup><a fragment="#fnbck-d6e304" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#fnbck-d6e304" routerlink="./">2</a></sup> [<a href="eli/oc/2008/66/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2008 </b>255</a>]</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2018/798/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento entra in vigore il 1° gennaio 2019.</p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 5a783a3a-bb80-477e-ac36-7e49dc84213f | Legge federale sulla libera circolazione degli avvocati | Legge sugli avvocati | LLCA | 935.61 | true | 2021-03-01T00:00:00 | 2000-06-23T00:00:00 | 1,660,694,400,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24959/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it | 935.61 1 / 12 Legge federale sulla libera circolazione degli avvocati (Legge sugli avvocati, LLCA) del 23 giugno 2000 (Stato 23 gennaio 2023) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 95 della Costituzione federale1; in esecuzione dell’Accordo del 21 giugno 19992 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone; visto il messaggio del Consiglio federale del 28 aprile 19993, decreta: Sezione 1: In generale Art. 1 Oggetto La presente legge garantisce la libera circolazione degli avvocati e stabilisce i principi applicabili all’esercizio dell’avvocatura in Svizzera. Art. 2 Campo di applicazione personale 1 La presente legge si applica ai titolari di una patente di avvocato che esercitano la rappresentanza in giudizio in Svizzera nell’ambito di un monopolio. 2 Determina le modalità secondo cui possono esercitare la rappresentanza in giudizio: a. gli avvocati cittadini degli Stati membri dell’Unione europea (UE) o dell’As- sociazione europea di libero scambio (AELS); b. gli avvocati cittadini del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord ai quali si applica la parte quarta dell’Accordo del 25 febbraio 20194 tra la Con- federazione Svizzera e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sui diritti dei cittadini in seguito al recesso del Regno Unito dall’Unione europea e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone.5 RU 2002 863 1 RS 101 2 RS 0.142.112.681 3 FF 1999 4983 4 RS 0.142.113.672 5 Nuovo testo giusta l’all. n. 2 del DF del 25 set. 2020 che approva e traspone nel diritto svizzero l’Accordo tra la Svizzera e il Regno Unito sui diritti dei cittadini in seguito al recesso del Regno Unito dall’Unione europea e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone, in vigore dal 1° mar. 2021 (RU 2021 85; FF 2020 915). 935.61 Servizi 2 / 12 935.61 3 Tali modalità si applicano anche ai cittadini svizzeri abilitati a esercitare l’avvoca- tura in uno Stato membro dell’UE o dell’AELS6 con uno dei titoli professionali elen- cati nell’allegato. 4 Le disposizioni concernenti gli avvocati cittadini degli Stati membri dell’UE o dell’AELS sono applicabili per analogia agli avvocati cittadini del Regno Unito di cui al capoverso 2 lettera b.7 Art. 3 Rapporti con il diritto cantonale 1 Rimane salvo il diritto dei Cantoni di stabilire, nei limiti della presente legge, le esigenze cui è subordinato l’ottenimento della patente di avvocato. 2 Lo stesso vale per il diritto dei Cantoni di abilitare i titolari delle patenti di avvocato da essi rilasciate a esercitare la rappresentanza dinanzi alle loro autorità giudiziarie. Sezione 2: Libera circolazione intercantonale e registro cantonale degli avvocati Art. 4 Principio della libera circolazione intercantonale L’avvocato iscritto in un registro cantonale degli avvocati può esercitare la rappresen- tanza in giudizio in Svizzera senza ulteriore autorizzazione. Art. 5 Registro cantonale degli avvocati 1 Ogni Cantone istituisce un registro degli avvocati che dispongono di un indirizzo professionale nel territorio cantonale e adempiono le condizioni di cui agli articoli 7 e 8. 2 Il registro contiene i dati personali seguenti: a. il cognome, il nome, la data di nascita e il luogo di origine o la cittadinanza; b. una copia della patente di avvocato; c. i documenti attestanti l’adempimento delle condizioni di cui all’articolo 8; d. il o gli indirizzi professionali e, se del caso, il nome dello studio legale; e. le misure disciplinari non cancellate. 3 È tenuto dall’autorità cantonale incaricata della sorveglianza degli avvocati. 6 Nuova espr. giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002, in vigore dal 1° ago. 2002 (RU 2002 2134; FF 2002 2381). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 7 Introdotto dall’all. n. 2 del DF del 25 set. 2020 che approva e traspone nel diritto svizzero l’Accordo tra la Svizzera e il Regno Unito sui diritti dei cittadini in seguito al recesso del Regno Unito dall’Unione europea e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone, in vigore dal 1° mar. 2021 (RU 2021 85; FF 2020 915). Legge sugli avvocati 3 / 12 935.61 Art. 6 Iscrizione nel registro 1 Il titolare di una patente cantonale di avvocato che intende esercitare la rappresen- tanza in giudizio deve chiedere di essere iscritto nel registro del Cantone in cui ha l’indirizzo professionale. 2 L’autorità di sorveglianza lo iscrive se constata che sono adempiute le condizioni di cui agli articoli 7 e 8. 3 Pubblica l’iscrizione in un organo ufficiale cantonale. 4 Le iscrizioni nel registro cantonale possono essere impugnate mediante ricorso an- che dall’associazione degli avvocati del Cantone interessato. Art. 78 Condizioni di formazione 1 Per poter essere iscritto nel registro, l’avvocato dev’essere titolare di una patente. I Cantoni possono rilasciare la patente soltanto alle seguenti condizioni: a. studi in giurisprudenza conclusi con l’ottenimento di una licenza o di un diploma di master conferiti da un’università svizzera oppure di un diploma equivalente conferito da un’università di uno Stato con il quale la Svizzera ha concluso un accordo sul riconoscimento reciproco dei diplomi; b. un praticantato di almeno un anno svolto in Svizzera e concluso con il supe- ramento di un esame vertente su conoscenze giuridiche teoriche e pratiche. 2 I Cantoni in cui l’italiano è lingua ufficiale possono riconoscere un diploma estero equivalente alla licenza o al diploma di master ottenuto dopo studi in giurisprudenza in lingua italiana. 3 Il diploma di bachelor in giurisprudenza è sufficiente per l’ammissione al pratican- tato. Art. 8 Condizioni personali 1 Per poter essere iscritto nel registro, l’avvocato deve adempiere le condizioni perso- nali seguenti: a. avere l’esercizio dei diritti civili; b.9 non aver subito condanne penali pronunciate per fatti incompatibili con la pro- fessione di avvocato, salvo che tali condanne non figurino più nell’estratto per privati di cui all’articolo 41 della legge del 17 giugno 201610 sul casellario giudiziale; c. non essere gravato da attestati di carenza di beni; d. essere in grado di esercitare in piena indipendenza; può essere impiegato sol- tanto di persone iscritte a loro volta in un registro cantonale. 8 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4399; FF 2005 5907). 9 Nuovo testo giusta l’all. 1 n. 13 della L del 17 giu. 2016 sul casellario giudiziale, in vi- gore dal 23 gen. 2023 (RU 2022 600; FF 2014 4929). 10 RS 330 Servizi 4 / 12 935.61 2 L’avvocato impiegato di un’organizzazione di pubblica utilità riconosciuta può chie- dere di essere iscritto nel registro se adempie le condizioni di cui al capoverso 1 lettere a-c e se la rappresentanza in giudizio si limita esclusivamente a mandati affidatigli nell’ambito dello scopo perseguito da tale organizzazione. Art. 9 Radiazione dal registro L’avvocato che non adempie più una delle condizioni di iscrizione è radiato dal regi- stro. Art. 10 Consultazione del registro 1 Il registro può essere consultato: a. dalle autorità giudiziarie e amministrative federali e cantonali dinanzi alle quali l’avvocato esercita la sua attività; b. dalle autorità giudiziarie e amministrative degli Stati membri dell’UE o dell’AELS dinanzi alle quali un avvocato iscritto nel registro esercita le sue attività; c. dalle autorità cantonali di sorveglianza degli avvocati; d. dall’avvocato, per le indicazioni che lo concernono. 2 Chiunque ha il diritto di sapere se un avvocato è iscritto nel registro e se è sospeso o definitivamente escluso dall’esercizio dell’avvocatura. Art. 10a11 Notifica I dati del registro necessari per l’attribuzione e l’utilizzo del numero d’identificazione delle imprese ai sensi della legge federale del 18 giugno 201012 sul numero d’identi- ficazione delle imprese sono inoltre comunicati all’Ufficio federale di statistica. Art. 11 Denominazione professionale 1 L’avvocato fa uso del suo titolo professionale di origine o del titolo equivalente del Cantone nel cui registro è iscritto. 2 Nelle relazioni d’affari menziona la sua iscrizione in un registro cantonale. 11 Introdotto dall’all. n. 3 della LF del 18 giu. 2010 sul numero d’identificazione delle im- prese, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 4989; FF 2009 6817). 12 RS 431.03 Legge sugli avvocati 5 / 12 935.61 Sezione 3: Regole professionali e sorveglianza disciplinare Art. 12 Regole professionali L’avvocato è soggetto alle regole professionali seguenti: a. esercita la professione con cura e diligenza; b. esercita la sua attività professionale in piena indipendenza, a proprio nome e sotto la propria responsabilità; c. evita qualsiasi conflitto tra gli interessi del suo cliente e quelli delle persone con cui ha rapporti professionali o privati; d. può pubblicizzare i servizi offerti, sempreché la pubblicità si limiti a fatti og- gettivi e risponda ai bisogni d’informazione del pubblico; e. prima della conclusione di una causa, non può stipulare un accordo nel quale il suo cliente s’impegni a versargli parte dei proventi della causa anziché onorari; non può inoltre impegnarsi a rinunciare all’onorario in caso di soc- combenza; f.13 dev’essere assicurato contro le conseguenze della sua responsabilità civile professionale secondo la natura e l’entità dei rischi connessi con la sua attività; la copertura assicurativa deve ammontare almeno a 1 milione di franchi all’anno; in luogo dell’assicurazione di responsabilità civile possono essere fornite garanzie equivalenti; g. è tenuto ad assumere le difese d’ufficio e ad accettare i mandati di gratuito patrocinio nel Cantone nel cui registro è iscritto; h. custodisce separatamente dal proprio patrimonio gli averi che gli sono affidati; i. all’atto dell’accettazione del mandato spiega al cliente i principi della fattura- zione; lo informa inoltre regolarmente, o su sua domanda, circa l’importo de- gli onorari dovuti; j. comunica all’autorità di sorveglianza qualsiasi modifica relativa alle indica- zioni del registro che lo concernono. Art. 13 Segreto professionale 1 L’avvocato è tenuto, senza limiti di tempo e nei confronti di tutti, al segreto profes- sionale su quanto gli è stato confidato dai clienti a causa della sua professione. Il fatto di essere dispensato dal segreto professionale non obbliga l’avvocato a divulgare quanto gli è stato confidato. 2 Vigila affinché i suoi ausiliari rispettino il segreto professionale. 13 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4399, 2007 2785; FF 2005 5907). Servizi 6 / 12 935.61 Art. 14 Autorità cantonale di sorveglianza Ogni Cantone designa un’autorità incaricata della sorveglianza degli avvocati che esercitano la rappresentanza in giudizio nel suo territorio. Art. 1514 Obbligo di comunicazione 1 Le autorità giudiziarie e amministrative cantonali comunicano senza indugio all’au- torità di sorveglianza del loro Cantone l’inadempimento delle condizioni personali di cui all’articolo 8, nonché i fatti che potrebbero costituire una violazione delle regole professionali. 2 Le autorità giudiziarie e amministrative federali comunicano senza indugio all’au- torità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato l’inadempi- mento delle condizioni personali di cui all’articolo 8, nonché i fatti che potrebbero costituire una violazione delle regole professionali. Art. 16 Procedimento disciplinare in un altro Cantone 1 L’autorità di sorveglianza che apre un procedimento disciplinare contro un avvocato non iscritto nel registro cantonale ne informa l’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato. 2 Se intende infliggere una misura disciplinare, consente all’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato di presentare osservazioni sul risul- tato dell’inchiesta. 3 L’esito del procedimento è notificato all’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato. Art. 17 Misure disciplinari 1 In caso di violazione della presente legge, l’autorità di sorveglianza può infliggere le misure disciplinari seguenti: a. l’avvertimento; b. l’ammonimento; c. la multa fino a 20 000 franchi; d. la sospensione dall’esercizio dell’avvocatura per due anni al massimo; e. il divieto definitivo di esercitare. 2 La multa può essere cumulata con la sospensione dall’esercizio dell’avvocatura o con il divieto definitivo di esercitare. 3 Ove necessario, l’autorità di sorveglianza può decidere la sospensione anche a titolo cautelare. 14 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4399; FF 2005 5907). Legge sugli avvocati 7 / 12 935.61 Art. 18 Validità della sospensione dall’esercizio dell’avvocatura e del divieto definitivo di esercitare 1 La sospensione dall’esercizio dell’avvocatura e il divieto definitivo di esercitare sono validi in tutto il territorio della Confederazione. 2 Sono comunicati alle autorità di sorveglianza degli altri Cantoni. Art. 19 Prescrizione 1 L’azione disciplinare si prescrive in un anno dal giorno in cui l’autorità di sorve- glianza è venuta a conoscenza dei fatti contestati. 2 La prescrizione è interrotta da qualsiasi atto istruttorio dell’autorità di sorveglianza. 3 L’azione disciplinare decade definitivamente dieci anni dopo la commissione dei fatti contestati. 4 Se la violazione delle regole professionali costituisce reato, il termine di prescrizione più lungo previsto dal diritto penale si applica anche all’azione disciplinare. Art. 20 Cancellazione delle misure disciplinari 1 L’avvertimento, l’ammonimento e la multa sono cancellati dal registro cinque anni dopo essere stati pronunciati. 2 La sospensione dall’esercizio dell’avvocatura è cancellata dal registro dieci anni dopo la fine della sua validità. Sezione 4: Prestazione di servizi da parte degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS Art. 21 Principi 1 Il cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS abilitato a esercitare l’avvo- catura nello Stato di provenienza con uno dei titoli professionali elencati nell’allegato può esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera a titolo di prestazione di ser- vizi. 2 L’avvocato prestatore di servizi non è iscritto nel registro cantonale degli avvocati. Art. 22 Prova della qualità di avvocato Le autorità giudiziarie federali e cantonali e le autorità di sorveglianza degli avvocati possono chiedere al prestatore di servizi di documentare la sua qualità di avvocato. Servizi 8 / 12 935.61 Art. 23 Obbligo di agire di concerto con un avvocato iscritto nel registro Nell’esercizio delle attività per le quali è obbligatorio il ministero di un avvocato, l’avvocato prestatore di servizi agisce di concerto con un avvocato iscritto nel registro cantonale degli avvocati. Art. 24 Denominazione professionale L’avvocato prestatore di servizi fa uso del suo titolo professionale di origine espresso nella lingua o in una delle lingue ufficiali dello Stato di provenienza, con indicazione dell’organizzazione professionale cui appartiene o della giurisdizione presso la quale è abilitato a esercitare in applicazione della legislazione di tale Stato. Art. 25 Regole professionali L’avvocato prestatore di servizi è soggetto alle regole professionali di cui all’articolo 12, eccettuata quella concernente le difese d’ufficio e i mandati di gratuito patrocinio (lett. g) e quella relativa al registro (lett. j). Art. 26 Comunicazione delle misure disciplinari L’autorità di sorveglianza informa l’autorità competente dello Stato di provenienza delle misure disciplinari inflitte all’avvocato prestatore di servizi. Sezione 5: Esercizio permanente dell’avvocatura, con il titolo professionale di origine, da parte degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS Art. 27 Principi 1 Il cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS abilitato a esercitare l’avvo- catura nello Stato di provenienza con uno dei titoli elencati nell’allegato può esercitare permanentemente la rappresentanza in giudizio in Svizzera con il proprio titolo pro- fessionale di origine se è iscritto presso un’autorità cantonale di sorveglianza degli avvocati. 2 Gli articoli 23–25 si applicano anche agli avvocati di cui al capoverso 1. Art. 28 Iscrizione presso l’autorità di sorveglianza 1 L’autorità di sorveglianza tiene un albo pubblico degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS autorizzati a esercitare permanentemente la rappresentanza in giudizio in Svizzera con il loro titolo professionale di origine. 2 L’avvocato si iscrive presso l’autorità di sorveglianza del Cantone in cui dispone di un indirizzo professionale. Documenta la sua qualità di avvocato presentando un do- Legge sugli avvocati 9 / 12 935.61 cumento attestante che è iscritto presso l’autorità competente dello Stato di prove- nienza; tale attestato non deve essere stato rilasciato prima dei tre mesi precedenti la sua presentazione. 3 Dopo aver iscritto l’avvocato all’albo, l’autorità di sorveglianza ne informa l’autorità competente dello Stato di provenienza. Art. 29 Cooperazione con l’autorità competente dello Stato di provenienza 1 Prima di aprire un procedimento disciplinare contro un avvocato cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS che esercita permanentemente la rappresentanza in giudizio in Svizzera con il proprio titolo professionale di origine, l’autorità di sor- veglianza informa l’autorità competente dello Stato di provenienza. 2 Durante il procedimento disciplinare, l’autorità di sorveglianza coopera con l’auto- rità competente dello Stato di provenienza, offrendole segnatamente la possibilità di presentare osservazioni. Sezione 6: Iscrizione degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS nel registro cantonale degli avvocati Art. 30 Principi 1 L’avvocato cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS può essere iscritto in un registro cantonale degli avvocati senza dover adempiere le condizioni di cui all’articolo 7 lettera b se: a. ha superato una prova attitudinale (art. 31), o b. è stato iscritto per almeno tre anni all’albo degli avvocati che esercitano con il loro titolo professionale di origine e dimostra che: 1. durante questo periodo ha esercitato un’attività effettiva e regolare riguardante il diritto svizzero, o 2. pur avendo esercitato l’attività di cui al numero 1 per un periodo infe- riore, ha sostenuto con successo un colloquio di verifica delle compe- tenze professionali (art. 32). 2 L’avvocato che adempie le condizioni di cui al capoverso 1 ha i medesimi diritti e obblighi degli avvocati titolari di una patente cantonale iscritti nel registro. Art. 31 Prova attitudinale 1 Alla prova attitudinale sono ammessi gli avvocati cittadini degli Stati membri dell’UE o dell’AELS che: a. hanno seguito con successo un ciclo di studi di una durata minima di tre anni in un’università e, se del caso, la formazione professionale richiesta oltre al ciclo di studi universitari, e Servizi 10 / 12 935.61 b. sono in possesso di un diploma che consente loro l’esercizio dell’avvocatura in uno Stato membro dell’UE o dell’AELS. 2 Gli avvocati di cui al capoverso 1 devono sostenere la prova attitudinale dinanzi alla commissione degli esami d’avvocatura del Cantone nel cui registro intendono essere iscritti. 3 La prova attitudinale verte su materie previste nel programma dell’esame cantonale di avvocatura che sono sostanzialmente diverse da quelle comprese nella formazione ricevuta dal candidato. Il contenuto della prova è stabilito tenendo conto anche dell’esperienza professionale del candidato. 4 La prova attitudinale può essere ripetuta due volte. Art. 32 Colloquio di verifica delle competenze professionali 1 Il colloquio di verifica delle competenze professionali è condotto dalla commissione degli esami d’avvocatura del Cantone nel cui registro l’avvocato intende essere iscritto. 2 La commissione si fonda segnatamente sulle informazioni e sui documenti forniti dall’avvocato in merito alla sua attività in Svizzera. 3 Prende in considerazione le conoscenze e l’esperienza professionale dell’avvocato in materia di diritto svizzero nonché la sua partecipazione a corsi o seminari che ver- tono su tale diritto. Art. 33 Denominazione professionale L’avvocato può far uso, a fianco della denominazione professionale del Cantone nel cui registro è iscritto, della propria denominazione professionale di origine. Sezione 7: Procedura Art. 34 1 I Cantoni disciplinano la procedura. 2 Prevedono una procedura semplice e rapida per l’esame delle condizioni d’iscrizione nel registro cantonale degli avvocati. Legge sugli avvocati 11 / 12 935.61 Sezione 8: Disposizioni finali Art. 35 Diritto vigente: abrogazione e modifica ...15 Art. 36 Diritto transitorio I titolari di patenti di avvocato rilasciate conformemente al diritto cantonale previ- gente sono iscritti in un registro cantonale se avrebbero potuto ottenere un’autorizza- zione di esercitare negli altri Cantoni in virtù dell’articolo 196 numero 5 della Costi- tuzione federale. Art. 37 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Gli articoli 2 capoversi 2 e 3 e 10 capoverso 1 lettera b e le sezioni 4, 5 e 6 entrano in vigore soltanto in caso di entrata in vigore dell’Accordo del 21 giugno 199916 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera cir- colazione delle persone. 3 Per i cittadini di Stati membri dell’AELS, l’articolo 2 capoversi 2 e 3 e l’articolo 10 capoverso 1 lettera b cosí come le sezioni 4, 5 e 6 entrano in vigore unicamente in caso di entrata in vigore della legge federale del 14 dicembre 200117 relativa alle di- sposizioni concernenti la libera circolazione delle persone dell’Accordo del 21 giugno 2001 di emendamento della Convenzione del 4 gennaio 1960 istitutiva dell’Associa- zione europea di libero scambio (AELS).18 Data dell’entrata in vigore: 1° giugno 200219 15 La mod. può essere consultata alla RU 2002 863. 16 RS 0.142.112.681 17 RU 2002 685. Questa L è entrata in vigore il 1° giu. 2002. 18 Introdotto dal n. I della LF del 22 mar. 2002, in vigore dal 1° ago. 2002 (RU 2002 2134; FF 2002 2381). 19 DCF del 24 apr. 2002. Servizi 12 / 12 935.61 Allegato20 (art. 21 cpv. 1 e 27 cpv. 1) Elenco dei titoli professionali negli Stati membri dell’UE e dell’AELS secondo le direttive 77/249/CEE e 98/5/CE Austria Rechtsanwalt Belgio Avocat/Advocaat/Rechtsanwalt Bulgaria Aдвокат Cipro ό Croazia Odvjetnik/Odvjetnica Danimarca Advokat Estonia Vandeadvokaat Finlandia Asianajaja/Advokat Francia Avocat Germania Rechtsanwalt Grecia Irlanda Barrister, Solicitor Islanda Lögmaður Italia Avvocato Lettonia Zvērināts advokāts Liechtenstein Rechtsanwalt Lituania Advokatas Lussemburgo Avocat Malta Avukat/Prokuratur Legali Norvegia Advokat Paesi Bassi Advocaat Polonia Adwokat/Radca prawny Portogallo Advogado Regno Unito Advocate/Barrister/Solicitor Repubblica Ceca Advokát Romania Avocat Slovacchia Advokát/Komerčný právnik Slovenia Odvetnik/Odvetnica Spagna Abogado/Advocat/Avogado/Abokatu Svezia Advokat Ungheria Ügyvéd 20 Nuovo testo l’all. n. 11 del DF del 17 giu. 2016 (estensione alla Croazia dell’Acc. sulla libera circolazione delle persone), in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 5233; FF 2016 1899). Sezione 1: In generale Art. 1 Oggetto Art. 2 Campo di applicazione personale Art. 3 Rapporti con il diritto cantonale Sezione 2: Libera circolazione intercantonale e registro cantonale degli avvocati Art. 4 Principio della libera circolazione intercantonale Art. 5 Registro cantonale degli avvocati Art. 6 Iscrizione nel registro Art. 7 Condizioni di formazione Art. 8 Condizioni personali Art. 9 Radiazione dal registro Art. 10 Consultazione del registro Art. 10a Notifica Art. 11 Denominazione professionale Sezione 3: Regole professionali e sorveglianza disciplinare Art. 12 Regole professionali Art. 13 Segreto professionale Art. 14 Autorità cantonale di sorveglianza Art. 15 Obbligo di comunicazione Art. 16 Procedimento disciplinare in un altro Cantone Art. 17 Misure disciplinari Art. 18 Validità della sospensione dall’esercizio dell’avvocatura e del divieto definitivo di esercitare Art. 19 Prescrizione Art. 20 Cancellazione delle misure disciplinari Sezione 4: Prestazione di servizi da parte degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS Art. 21 Principi Art. 22 Prova della qualità di avvocato Art. 23 Obbligo di agire di concerto con un avvocato iscritto nel registro Art. 24 Denominazione professionale Art. 25 Regole professionali Art. 26 Comunicazione delle misure disciplinari Sezione 5: Esercizio permanente dell’avvocatura, con il titolo professionale di origine, da parte degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS Art. 27 Principi Art. 28 Iscrizione presso l’autorità di sorveglianza Art. 29 Cooperazione con l’autorità competente dello Stato di provenienza Sezione 6: Iscrizione degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS nel registro cantonale degli avvocati Art. 30 Principi Art. 31 Prova attitudinale Art. 32 Colloquio di verifica delle competenze professionali Art. 33 Denominazione professionale Sezione 7: Procedura Art. 34 Sezione 8: Disposizioni finali Art. 35 Diritto vigente: abrogazione e modifica Art. 36 Diritto transitorio Art. 37 Referendum ed entrata in vigore Allegato Elenco dei titoli professionali negli Stati membri dell’UE e dell’AELS secondo le direttive 77/249/CEE e 98/5/CE | <div _ngcontent-xep-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.61--><p class="srnummer">935.61</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sulla libera circolazione degli avvocati</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Legge sugli avvocati, LLCA)</h2><p>del 23 giugno 2000 (Stato 23 gennaio 2023)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 95 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>in esecuzione dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> tra la Confederazione Svizzera,<br/>da una parte, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera<br/>circolazione delle persone;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 28 aprile 1999<sup><a fragment="#fn-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e47" id="fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b> </a></p><p id="fn-d6e47"><sup><a fragment="#fnbck-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/fga/1999/1_6013_5331_4983/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1999 </b>4983</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: In generale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b><b></b> <b></b>Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente legge garantisce la libera circolazione degli avvocati e stabilisce i principi applicabili all’esercizio dell’avvocatura in Svizzera.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo di applicazione personale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge si applica ai titolari di una patente di avvocato che esercitano la rappresentanza in giudizio in Svizzera nell’ambito di un monopolio.</p><p><sup>2</sup> Determina le modalità secondo cui possono esercitare la rappresentanza in giudizio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli avvocati cittadini degli Stati membri dell’Unione europea (UE) o dell’Associazione europea di libero scambio (AELS);</dd><dt>b. </dt><dd>gli avvocati cittadini del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord ai quali si applica la parte quarta dell’Accordo del 25 febbraio 2019<sup><a fragment="#fn-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e94" id="fnbck-d6e94" routerlink="./">4</a></sup> tra la Confederazione Svizzera e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sui diritti dei cittadini in seguito al recesso del Regno Unito dall’Unione europea e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone.<tmp:inl id="d7e491" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><sup><a fragment="#fn-d6e103" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e103" id="fnbck-d6e103" routerlink="./">5</a></sup><tmp:inl id="d7e491" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></dd></dl><p><sup>3</sup> Tali modalità si applicano anche ai cittadini svizzeri abilitati a esercitare l’avvocatura in uno Stato membro dell’UE o dell’AELS<sup><a fragment="#fn-d6e121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e121" id="fnbck-d6e121" routerlink="./">6</a></sup> con uno dei titoli professionali elencati nell’allegato.</p><p><sup>4</sup> Le disposizioni concernenti gli avvocati cittadini degli Stati membri dell’UE o dell’AELS sono applicabili per analogia agli avvocati cittadini del Regno Unito di cui al capoverso 2 lettera b.<sup><a fragment="#fn-d6e139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e139" id="fnbck-d6e139" routerlink="./">7</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e94"><sup><a fragment="#fnbck-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e94" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2020/1059/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.113.672</b></a></p><p id="fn-d6e103"><sup><a fragment="#fnbck-d6e103" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e103" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 2 del DF del 25 set. 2020 che approva e traspone nel diritto svizzero l’Accordo tra la Svizzera e il Regno Unito sui diritti dei cittadini in seguito al recesso del Regno Unito dall’Unione europea e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone, in vigore dal 1° mar. 2021 (<a href="eli/oc/2021/85/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 85</a>; <a href="eli/fga/2020/226/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 915</a>).</p><p id="fn-d6e121"><sup><a fragment="#fnbck-d6e121" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e121" routerlink="./">6</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002, in vigore dal 1° ago. 2002 (<a href="eli/oc/2002/318/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 2134</a>; <a href="eli/fga/2002/337/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2002</b> 2381</a>). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e139"><sup><a fragment="#fnbck-d6e139" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e139" routerlink="./">7</a></sup> Introdotto dall’all. n. 2 del DF del 25 set. 2020 che approva e traspone nel diritto svizzero l’Accordo tra la Svizzera e il Regno Unito sui diritti dei cittadini in seguito al recesso del Regno Unito dall’Unione europea e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone, in vigore dal 1° mar. 2021 (<a href="eli/oc/2021/85/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 85</a>; <a href="eli/fga/2020/226/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 915</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b><b></b> <b></b>Rapporti con il diritto cantonale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Rimane salvo il diritto dei Cantoni di stabilire, nei limiti della presente legge, le esigenze cui è subordinato l’ottenimento della patente di avvocato.</p><p><sup>2</sup> Lo stesso vale per il diritto dei Cantoni di abilitare i titolari delle patenti di avvocato da essi rilasciate a esercitare la rappresentanza dinanzi alle loro autorità giudiziarie.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Libera circolazione intercantonale e registro cantonale degli avvocati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Principio della libera circolazione intercantonale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’avvocato iscritto in un registro cantonale degli avvocati può esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera senza ulteriore autorizzazione.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Registro cantonale degli avvocati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni Cantone istituisce un registro degli avvocati che dispongono di un indirizzo professionale nel territorio cantonale e adempiono le condizioni di cui agli articoli 7 e 8.</p><p><sup>2</sup> Il registro contiene i dati personali seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome, il nome, la data di nascita e il luogo di origine o la cittadinanza;</dd><dt>b. </dt><dd>una copia della patente di avvocato;</dd><dt>c. </dt><dd>i documenti attestanti l’adempimento delle condizioni di cui all’articolo 8;</dd><dt>d. </dt><dd>il o gli indirizzi professionali e, se del caso, il nome dello studio legale;</dd><dt>e. </dt><dd>le misure disciplinari non cancellate.</dd></dl><p><sup>3</sup> È tenuto dall’autorità cantonale incaricata della sorveglianza degli avvocati.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Iscrizione nel registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il titolare di una patente cantonale di avvocato che intende esercitare la rappresentanza in giudizio deve chiedere di essere iscritto nel registro del Cantone in cui ha l’indirizzo professionale.</p><p><sup>2</sup> L’autorità di sorveglianza lo iscrive se constata che sono adempiute le condizioni di cui agli articoli 7 e 8.</p><p><sup>3</sup> Pubblica l’iscrizione in un organo ufficiale cantonale.<sup> </sup></p><p><sup>4</sup> Le iscrizioni nel registro cantonale possono essere impugnate mediante ricorso anche dall’associazione degli avvocati del Cantone interessato.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e238" id="fnbck-d6e238" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_7" routerlink="./"> Condizioni di formazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per poter essere iscritto nel registro, l’avvocato dev’essere titolare di una patente. I Cantoni possono rilasciare la patente soltanto alle seguenti condizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>studi in giurisprudenza conclusi con l’ottenimento di una licenza o di un diploma di <i>master </i>conferiti da un’università svizzera oppure di un diploma equivalente conferito da un’università di uno Stato con il quale la Svizzera ha concluso un accordo sul riconoscimento reciproco dei diplomi;</dd><dt>b. </dt><dd>un praticantato di almeno un anno svolto in Svizzera e concluso con il superamento di un esame vertente su conoscenze giuridiche teoriche e pratiche.</dd></dl><p><sup>2</sup> I Cantoni in cui l’italiano è lingua ufficiale possono riconoscere un diploma estero equivalente alla licenza o al diploma di <i>master</i> ottenuto dopo studi in giurisprudenza in lingua italiana.</p><p><sup>3</sup> Il diploma di <i>bachelor</i> in giurisprudenza è sufficiente per l’ammissione al praticantato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e238"><sup><a fragment="#fnbck-d6e238" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e238" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/668/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 4399</a>; <a href="eli/fga/2005/1029/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5907</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Condizioni personali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per poter essere iscritto nel registro, l’avvocato deve adempiere le condizioni personali seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>avere l’esercizio dei diritti civili;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e296" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e296" id="fnbck-d6e296" routerlink="./">9</a></sup> </dt><dd>non aver subito condanne penali pronunciate per fatti incompatibili con la professione di avvocato, salvo che tali condanne non figurino più nell’estratto per privati di cui all’articolo 41 della legge del 17 giugno 2016<sup><a fragment="#fn-d6e313" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e313" id="fnbck-d6e313" routerlink="./">10</a></sup> sul casellario giudiziale;</dd><dt>c. </dt><dd>non essere gravato da attestati di carenza di beni;</dd><dt>d. </dt><dd>essere in grado di esercitare in piena indipendenza; può essere impiegato soltanto di persone iscritte a loro volta in un registro cantonale.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’avvocato impiegato di un’organizzazione di pubblica utilità riconosciuta può chiedere di essere iscritto nel registro se adempie le condizioni di cui al capoverso 1 lettere a-c e se la rappresentanza in giudizio si limita esclusivamente a mandati affidatigli nell’ambito dello scopo perseguito da tale organizzazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e296"><sup><a fragment="#fnbck-d6e296" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e296" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 1 n. 13 della L del 17 giu. 2016 sul casellario giudiziale, in vigore dal 23 gen. 2023 (<a href="eli/oc/2022/600/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2022</b> 600</a>; <a href="eli/fga/2014/1229/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 4929</a>).</p><p id="fn-d6e313"><sup><a fragment="#fnbck-d6e313" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e313" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2022/600/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>330</b></a></p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Radiazione dal registro</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’avvocato che non adempie più una delle condizioni di iscrizione è radiato dal registro.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Consultazione del registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro può essere consultato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dalle autorità giudiziarie e amministrative federali e cantonali dinanzi alle quali l’avvocato esercita la sua attività;</dd><dt>b. </dt><dd>dalle autorità giudiziarie e amministrative degli Stati membri dell’UE o dell’AELS dinanzi alle quali un avvocato iscritto nel registro esercita le sue attività;</dd><dt>c. </dt><dd>dalle autorità cantonali di sorveglianza degli avvocati;</dd><dt>d. </dt><dd>dall’avvocato, per le indicazioni che lo concernono.</dd></dl><p><sup>2</sup> Chiunque ha il diritto di sapere se un avvocato è iscritto nel registro e se è sospeso o definitivamente escluso dall’esercizio dell’avvocatura.</p></div></article><article id="art_10_a"><a name="a10a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_10_a" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e369" id="fnbck-d6e369" routerlink="./">11</a></sup><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_10_a" routerlink="./"> Notifica</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dati del registro necessari per l’attribuzione e l’utilizzo del numero d’identificazione delle imprese ai sensi della legge federale del 18 giugno 2010<sup><a fragment="#fn-d6e389" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e389" id="fnbck-d6e389" routerlink="./">12</a></sup> sul numero d’identificazione delle imprese sono inoltre comunicati all’Ufficio federale di statistica.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e369"><sup><a fragment="#fnbck-d6e369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e369" routerlink="./">11</a></sup> Introdotto dall’all. n. 3 della LF del 18 giu. 2010 sul numero d’identificazione delle imprese, in vigore dal 1° gen. 2011 (<a href="eli/oc/2010/705/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 4989</a>; <a href="eli/fga/2009/1395/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 6817</a>).</p><p id="fn-d6e389"><sup><a fragment="#fnbck-d6e389" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e389" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2010/705/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>431.03</b></a></p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Denominazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’avvocato fa uso del suo titolo professionale di origine o del titolo equivalente del Cantone nel cui registro è iscritto.</p><p><sup>2</sup> Nelle relazioni d’affari menziona la sua iscrizione in un registro cantonale.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Regole professionali e sorveglianza disciplinare</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Regole professionali</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’avvocato è soggetto alle regole professionali seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esercita la professione con cura e diligenza;</dd><dt>b. </dt><dd>esercita la sua attività professionale in piena indipendenza, a proprio nome e sotto la propria responsabilità; </dd><dt>c. </dt><dd>evita qualsiasi conflitto tra gli interessi del suo cliente e quelli delle persone con cui ha rapporti professionali o privati;</dd><dt>d. </dt><dd>può pubblicizzare i servizi offerti, sempreché la pubblicità si limiti a fatti oggettivi e risponda ai bisogni d’informazione del pubblico;</dd><dt>e. </dt><dd>prima della conclusione di una causa, non può stipulare un accordo nel quale il suo cliente s’impegni a versargli parte dei proventi della causa anziché onorari; non può inoltre impegnarsi a rinunciare all’onorario in caso di soccombenza;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e440" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e440" id="fnbck-d6e440" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>dev’essere assicurato contro le conseguenze della sua responsabilità civile professionale secondo la natura e l’entità dei rischi connessi con la sua attività; la copertura assicurativa deve ammontare almeno a 1 milione di franchi all’anno; in luogo dell’assicurazione di responsabilità civile possono essere fornite garanzie equivalenti;</dd><dt>g. </dt><dd>è tenuto ad assumere le difese d’ufficio e ad accettare i mandati di gratuito patrocinio nel Cantone nel cui registro è iscritto;</dd><dt>h. </dt><dd>custodisce separatamente dal proprio patrimonio gli averi che gli sono affidati;</dd><dt>i. </dt><dd>all’atto dell’accettazione del mandato spiega al cliente i principi della fatturazione; lo informa inoltre regolarmente, o su sua domanda, circa l’importo degli onorari dovuti;</dd><dt>j. </dt><dd>comunica all’autorità di sorveglianza qualsiasi modifica relativa alle indicazioni del registro che lo concernono.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e440"><sup><a fragment="#fnbck-d6e440" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e440" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/668/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 4399</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/365/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 2785</a>; <a href="eli/fga/2005/1029/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5907</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b><b></b> <b></b>Segreto professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’avvocato è tenuto, senza limiti di tempo e nei confronti di tutti, al segreto professionale su quanto gli è stato confidato dai clienti a causa della sua professione. Il fatto di essere dispensato dal segreto professionale non obbliga l’avvocato a divulgare quanto gli è stato confidato.</p><p><sup>2</sup> Vigila affinché i suoi ausiliari rispettino il segreto professionale.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b><b></b> <b></b>Autorità cantonale di sorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ogni Cantone designa un’autorità incaricata della sorveglianza degli avvocati che esercitano la rappresentanza in giudizio nel suo territorio.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e504" id="fnbck-d6e504" routerlink="./">14</a></sup><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_15" routerlink="./"> Obbligo di comunicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità giudiziarie e amministrative cantonali comunicano senza indugio all’autorità di sorveglianza del loro Cantone l’inadempimento delle condizioni personali di cui all’articolo 8, nonché i fatti che potrebbero costituire una violazione delle regole professionali.</p><p><sup>2</sup> Le autorità giudiziarie e amministrative federali comunicano senza indugio all’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato l’inadempimento delle condizioni personali di cui all’articolo 8, nonché i fatti che potrebbero costituire una violazione delle regole professionali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e504"><sup><a fragment="#fnbck-d6e504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e504" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 2006, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/668/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 4399</a>; <a href="eli/fga/2005/1029/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2005</b> 5907</a>).</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Procedimento disciplinare in un altro Cantone</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità di sorveglianza che apre un procedimento disciplinare contro un avvocato non iscritto nel registro cantonale ne informa l’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato.</p><p><sup>2</sup> Se intende infliggere una misura disciplinare, consente all’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato di presentare osservazioni sul risultato dell’inchiesta.</p><p><sup>3</sup> L’esito del procedimento è notificato all’autorità di sorveglianza del Cantone nel cui registro è iscritto l’avvocato.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Misure disciplinari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di violazione della presente legge, l’autorità di sorveglianza può infliggere le misure disciplinari seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’avvertimento;</dd><dt>b. </dt><dd>l’ammonimento;</dd><dt>c. </dt><dd>la multa fino a 20 000 franchi;</dd><dt>d. </dt><dd>la sospensione dall’esercizio dell’avvocatura per due anni al massimo;</dd><dt>e. </dt><dd>il divieto definitivo di esercitare.</dd></dl><p><sup>2</sup> La multa può essere cumulata con la sospensione dall’esercizio dell’avvocatura o con il divieto definitivo di esercitare.</p><p><sup>3</sup> Ove necessario, l’autorità di sorveglianza può decidere la sospensione anche a titolo cautelare.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Validità della sospensione dall’esercizio dell’avvocatura e del divieto definitivo di esercitare</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> La sospensione dall’esercizio dell’avvocatura e il divieto definitivo di esercitare sono validi in tutto il territorio della Confederazione.</p><p><sup>2</sup> Sono comunicati alle autorità di sorveglianza degli altri Cantoni.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Prescrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’azione disciplinare si prescrive in un anno dal giorno in cui l’autorità di sorveglianza è venuta a conoscenza dei fatti contestati.</p><p><sup>2</sup> La prescrizione è interrotta da qualsiasi atto istruttorio dell’autorità di sorveglianza.</p><p><sup>3</sup> L’azione disciplinare decade definitivamente dieci anni dopo la commissione dei fatti contestati.</p><p><sup>4</sup> Se la violazione delle regole professionali costituisce reato, il termine di prescrizione più lungo previsto dal diritto penale si applica anche all’azione disciplinare.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Cancellazione delle misure disciplinari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’avvertimento, l’ammonimento e la multa sono cancellati dal registro cinque anni dopo essere stati pronunciati.</p><p><sup>2</sup> La sospensione dall’esercizio dell’avvocatura è cancellata dal registro dieci anni dopo la fine della sua validità.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: <br/>Prestazione di servizi da parte degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS abilitato a esercitare l’avvocatura nello Stato di provenienza con uno dei titoli professionali elencati nell’allegato può esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera a titolo di prestazione di servizi.</p><p><sup>2</sup> L’avvocato prestatore di servizi non è iscritto nel registro cantonale degli avvocati.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Prova della qualità di avvocato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le autorità giudiziarie federali e cantonali e le autorità di sorveglianza degli avvocati possono chiedere al prestatore di servizi di documentare la sua qualità di avvocato.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Obbligo di agire di concerto con un avvocato iscritto nel registro</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nell’esercizio delle attività per le quali è obbligatorio il ministero di un avvocato, l’avvocato prestatore di servizi agisce di concerto con un avvocato iscritto nel registro cantonale degli avvocati.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Denominazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’avvocato prestatore di servizi fa uso del suo titolo professionale di origine espresso nella lingua o in una delle lingue ufficiali dello Stato di provenienza, con indicazione dell’organizzazione professionale cui appartiene o della giurisdizione presso la quale è abilitato a esercitare in applicazione della legislazione di tale Stato.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Regole professionali</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’avvocato prestatore di servizi è soggetto alle regole professionali di cui all’articolo 12, eccettuata quella concernente le difese d’ufficio e i mandati di gratuito patrocinio (lett. g) e quella relativa al registro (lett. j).</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Comunicazione delle misure disciplinari</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità di sorveglianza informa l’autorità competente dello Stato di provenienza delle misure disciplinari inflitte all’avvocato prestatore di servizi.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Esercizio permanente dell’avvocatura, con il titolo professionale <br/>di origine, da parte degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS abilitato a esercitare l’avvocatura nello Stato di provenienza con uno dei titoli elencati nell’allegato può esercitare permanentemente la rappresentanza in giudizio in Svizzera con il proprio titolo professionale di origine se è iscritto presso un’autorità cantonale di sorveglianza degli avvocati.</p><p><sup>2</sup> Gli articoli 23–25 si applicano anche agli avvocati di cui al capoverso 1.</p></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Iscrizione presso l’autorità di sorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità di sorveglianza tiene un albo pubblico degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS autorizzati a esercitare permanentemente la rappresentanza in giudizio in Svizzera con il loro titolo professionale di origine.</p><p><sup>2</sup> L’avvocato si iscrive presso l’autorità di sorveglianza del Cantone in cui dispone di un indirizzo professionale. Documenta la sua qualità di avvocato presentando un documento attestante che è iscritto presso l’autorità competente dello Stato di provenienza; tale attestato non deve essere stato rilasciato prima dei tre mesi precedenti la sua presentazione.</p><p><sup>3</sup> Dopo aver iscritto l’avvocato all’albo, l’autorità di sorveglianza ne informa l’autorità competente dello Stato di provenienza.</p></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Cooperazione con l’autorità competente dello Stato di provenienza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Prima di aprire un procedimento disciplinare contro un avvocato cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS che esercita permanentemente la rappresentanza in giudizio in Svizzera con il proprio titolo professionale di origine, l’autorità di sorveglianza informa l’autorità competente dello Stato di provenienza.</p><p><sup>2</sup> Durante il procedimento disciplinare, l’autorità di sorveglianza coopera con l’autorità competente dello Stato di provenienza, offrendole segnatamente la possibilità di presentare osservazioni.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: <br/>Iscrizione degli avvocati degli Stati membri dell’UE o dell’AELS <br/>nel registro cantonale degli avvocati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’avvocato cittadino di uno Stato membro dell’UE o dell’AELS può essere iscritto in un registro cantonale degli avvocati senza dover adempiere le condizioni di cui all’articolo 7 lettera b se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ha superato una prova attitudinale (art. 31), o</dd><dt>b. </dt><dd>è stato iscritto per almeno tre anni all’albo degli avvocati che esercitano con il loro titolo professionale di origine e dimostra che:<dl><dt>1. </dt><dd>durante questo periodo ha esercitato un’attività effettiva e regolare riguardante il diritto svizzero, o</dd><dt>2. </dt><dd>pur avendo esercitato l’attività di cui al numero 1 per un periodo inferiore, ha sostenuto con successo un colloquio di verifica delle competenze professionali (art. 32).</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> L’avvocato che adempie le condizioni di cui al capoverso 1 ha i medesimi diritti e obblighi degli avvocati titolari di una patente cantonale iscritti nel registro.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Prova attitudinale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Alla prova attitudinale sono ammessi gli avvocati cittadini degli Stati membri dell’UE o dell’AELS che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>hanno seguito con successo un ciclo di studi di una durata minima di tre anni in un’università e, se del caso, la formazione professionale richiesta oltre al ciclo di studi universitari, e</dd><dt>b. </dt><dd>sono in possesso di un diploma che consente loro l’esercizio dell’avvocatura in uno Stato membro dell’UE o dell’AELS.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli avvocati di cui al capoverso 1 devono sostenere la prova attitudinale dinanzi alla commissione degli esami d’avvocatura del Cantone nel cui registro intendono essere iscritti.</p><p><sup>3</sup> La prova attitudinale verte su materie previste nel programma dell’esame cantonale di avvocatura che sono sostanzialmente diverse da quelle comprese nella formazione ricevuta dal candidato. Il contenuto della prova è stabilito tenendo conto anche dell’esperienza professionale del candidato.</p><p><sup>4</sup> La prova attitudinale può essere ripetuta due volte.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Colloquio di verifica delle competenze professionali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il colloquio di verifica delle competenze professionali è condotto dalla commissione degli esami d’avvocatura del Cantone nel cui registro l’avvocato intende essere iscritto.</p><p><sup>2</sup> La commissione si fonda segnatamente sulle informazioni e sui documenti forniti dall’avvocato in merito alla sua attività in Svizzera.</p><p><sup>3</sup> Prende in considerazione le conoscenze e l’esperienza professionale dell’avvocato in materia di diritto svizzero nonché la sua partecipazione a corsi o seminari che vertono su tale diritto.</p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Denominazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’avvocato può far uso, a fianco della denominazione professionale del Cantone nel cui registro è iscritto, della propria denominazione professionale di origine.</p></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Procedura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> I Cantoni disciplinano la procedura.</p><p><sup>2</sup> Prevedono una procedura semplice e rapida per l’esame delle condizioni d’iscrizione nel registro cantonale degli avvocati.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Diritto vigente: abrogazione e modifica</a></h6><div class="collapseable"> <p>...<sup><a fragment="#fn-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e843" id="fnbck-d6e843" routerlink="./">15</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e843"><sup><a fragment="#fnbck-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e843" routerlink="./">15</a></sup> La mod. può essere consultata alla <a href="eli/oc/2002/153/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 863</a>.</p></div></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Diritto transitorio</a></h6><div class="collapseable"> <p>I titolari di patenti di avvocato rilasciate conformemente al diritto cantonale previgente sono iscritti in un registro cantonale se avrebbero potuto ottenere un’autorizzazione di esercitare negli altri Cantoni in virtù dell’articolo 196 numero 5 della Costituzione federale.</p></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Gli articoli 2 capoversi 2 e 3 e 10 capoverso 1 lettera b e le sezioni 4, 5 e 6 entrano in vigore soltanto in caso di entrata in vigore dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e874" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e874" id="fnbck-d6e874" routerlink="./">16</a></sup> tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone.</p><p><sup>3</sup> Per i cittadini di Stati membri dell’AELS, l’articolo 2 capoversi 2 e 3 e l’articolo 10 capoverso 1 lettera b cosí come le sezioni 4, 5 e 6 entrano in vigore unicamente in caso di entrata in vigore della legge federale del 14 dicembre 2001<sup><a fragment="#fn-d6e886" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e886" id="fnbck-d6e886" routerlink="./">17</a></sup> relativa alle disposizioni concernenti la libera circolazione delle persone dell’Accordo del 21 giugno 2001 di emendamento della Convenzione del 4 gennaio 1960 istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (AELS).<sup><a fragment="#fn-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e896" id="fnbck-d6e896" routerlink="./">18</a></sup></p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° giugno 2002<sup><a fragment="#fn-d6e912" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e912" id="fnbck-d6e912" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e874"><sup><a fragment="#fnbck-d6e874" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e874" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b> </a></p><p id="fn-d6e886"><sup><a fragment="#fnbck-d6e886" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e886" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/oc/2002/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002 </b>685</a>. Questa L è entrata in vigore il 1° giu. 2002.</p><p id="fn-d6e896"><sup><a fragment="#fnbck-d6e896" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e896" routerlink="./">18</a></sup> Introdotto dal n. I della LF del 22 mar. 2002, in vigore dal 1° ago. 2002 (<a href="eli/oc/2002/318/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2002</b> 2134</a>; <a href="eli/fga/2002/337/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2002</b> 2381</a>).</p><p id="fn-d6e912"><sup><a fragment="#fnbck-d6e912" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e912" routerlink="./">19</a></sup> DCF del 24 apr. 2002.</p></div></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><sup><a fragment="#fn-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fn-d6e920" id="fnbck-d6e920" routerlink="./">20</a></sup></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e920"><sup><a fragment="#fnbck-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#fnbck-d6e920" routerlink="./">20</a></sup> Nuovo testo l’all. n. 11 del DF del 17 giu. 2016 (estensione alla Croazia dell’Acc. sulla libera circolazione delle persone), in vigore dal 1° gen. 2017 (<a href="eli/oc/2016/828/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 5233</a>; <a href="eli/fga/2016/467/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2016</b> 1899</a>). </p></div><div class="collapseable"><p>(art. 21 cpv. 1 e 27 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2002/153/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Elenco dei titoli professionali negli Stati membri dell’UE e dell’AELS secondo le direttive 77/249/CEE e 98/5/CE</a></h2><div class="collapseable"><p>Austria Rechtsanwalt</p><p>Belgio Avocat/Advocaat/Rechtsanwalt</p><p>Bulgaria Aдвокат</p><p>Cipro ό</p><p>Croazia Odvjetnik/Odvjetnica</p><p>Danimarca Advokat</p><p>Estonia Vandeadvokaat</p><p>Finlandia Asianajaja/Advokat</p><p>Francia Avocat</p><p>Germania Rechtsanwalt</p><p>Grecia </p><p>Irlanda Barrister, Solicitor</p><p>Islanda Lögmaður</p><p>Italia Avvocato</p><p>Lettonia Zvērināts advokāts</p><p>Liechtenstein Rechtsanwalt</p><p>Lituania Advokatas</p><p>Lussemburgo Avocat</p><p>Malta Avukat/Prokuratur Legali</p><p>Norvegia Advokat</p><p>Paesi Bassi Advocaat</p><p>Polonia Adwokat/Radca prawny</p><p>Portogallo Advogado</p><p>Regno Unito Advocate/Barrister/Solicitor</p><p>Repubblica Ceca Advokát</p><p>Romania Avocat</p><p>Slovacchia Advokát/Komerčný právnik</p><p>Slovenia Odvetnik/Odvetnica</p><p>Spagna Abogado/Advocat/Avogado/Abokatu</p><p>Svezia Advokat</p><p>Ungheria Ügyvéd</p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | ddb5d1bd-da9d-4218-b4c0-7c78e882febf | Legge federale sui consulenti in brevetti | Legge sui consulenti in brevetti | LCB | 935.62 | true | 2013-01-01T00:00:00 | 2009-03-20T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29967/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it | RS 935.62 1 Legge federale sui consulenti in brevetti (Legge sui consulenti in brevetti, LCB) del 20 marzo 2009 (Stato 1° gennaio 2013) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 95 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 7 dicembre 20072, decreta: Sezione 1: Oggetto e campo d’applicazione Art. 1 1 La presente legge disciplina: a. i requisiti per l’uso dei titoli professionali di «consulente in brevetti», «Patentanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevets» e «patent attor- ney»; b. il segreto professionale a cui sottostanno i consulenti in brevetti; c. la protezione dei titoli professionali di «consulente in brevetti europei», «europäische Patentanwältin» o «europäischer Patentanwalt», «conseil en brevets européens» e «european patent attorney». 2 Si applica alle persone che esercitano in Svizzera la consulenza o la rappresentanza in materia di brevetti, usando un titolo professionale di cui al capoverso 1 let- tera a o c. 3 La rappresentanza di parti in procedure dinanzi all’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) da parte di persone fisiche o giuridiche che hanno la loro sede o il loro domicilio nel Principato del Liechtenstein è retta dall’articolo 8 del Trattato del 22 dicembre 19783 sui brevetti tra la Confederazione Svizzera e il Principato del Liechtenstein. RU 2011 2259 1 RS 101 2 FF 2008 305 3 RS 0.232.149.514 935.62 Servizi 2 935.62 Sezione 2: Protezione del titolo Art. 2 Consulente in brevetti Chi intende usare il titolo professionale di «consulente in brevetti», «Patentan- wältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevets» o «patent attorney» deve: a. avere conseguito un diploma universitario riconosciuto in scienze naturali o in ingegneria (art. 4 e 5); b. avere superato l’esame federale per consulenti in brevetti o un esame estero riconosciuto per consulenti in brevetti (art. 6 e 7); c. avere svolto un’attività pratica (art. 9); d. disporre almeno di un recapito in Svizzera; e e. essere iscritto nel registro dei consulenti in brevetti (art. 11 segg.). Art. 3 Consulente in brevetti europei Chi intende usare il titolo professionale di «consulente in brevetti europei», «euro- päische Patentanwältin» o «europäischer Patentanwalt», «conseil en brevets euro- péens» o «european patent attorney» deve essere iscritto nell’elenco dei mandatari accreditati tenuto dall’Ufficio europeo dei brevetti. Art. 4 Diplomi universitari svizzeri riconosciuti 1 Il bachelor, il master, il diploma o la licenza in scienze naturali o in ingegneria di una scuola universitaria svizzera accreditata valgono come diplomi universitari svizzeri riconosciuti ai sensi della presente legge. 2 Il Consiglio federale disciplina l’accreditamento delle scuole universitarie svizzere. Art. 5 Riconoscimento di diplomi universitari esteri 1 Un diploma universitario estero in scienze naturali o in ingegneria è riconosciuto se la sua equivalenza con un diploma universitario svizzero riconosciuto: a. è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento stipulato con lo Stato in questione o con un’organizzazione sopranazionale; oppure b. è comprovata nel caso specifico. 2 Il Consiglio federale designa i servizi competenti per riconoscere i diplomi esteri. Se possibile designa un solo servizio. 3 Se non riconoscono un diploma universitario estero, i servizi competenti decidono come può essere soddisfatto il requisito di cui all’articolo 2 lettera a. Art. 6 Esame federale per consulenti in brevetti 1 L’esame federale per consulenti in brevetti serve a comprovare le conoscenze tecniche necessarie per la qualifica professionale. L sui consulenti in brevetti 3 935.62 2 Il Consiglio federale disciplina: a. le condizioni di ammissione all’esame; b. le materie d’esame; c. la procedura d’esame. 3 Il Consiglio federale designa: a. il servizio incaricato di svolgere l’esame; b. il servizio incaricato di sorvegliare l’esame. Art. 7 Riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti 1 Un esame estero per consulenti in brevetti è riconosciuto se la sua equivalenza con un esame federale per consulenti in brevetti: a. è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento stipulato con lo Stato in questione o con un’organizzazione sopranazionale; oppure b. è comprovata nel caso specifico. 2 Il Consiglio federale designa il servizio competente per il riconoscimento. 3 Se non riconosce un esame estero per consulenti in brevetti, il servizio competente decide come può essere soddisfatto il requisito di cui all’articolo 2 lettera b. Art. 8 Delega di compiti a organizzazioni e persone di diritto pubblico o privato 1 Il Consiglio federale può incaricare organizzazioni e persone di diritto pubblico o privato di: a. svolgere l’esame federale per consulenti in brevetti; b. decidere in merito al riconoscimento di esami esteri per consulenti in bre- vetti; c. emanare le decisioni relative al superamento dell’esame federale o al ricono- scimento di un esame estero per consulenti in brevetti. 2 Le organizzazioni e le persone di cui al capoverso 1 possono riscuotere emolu- menti per le loro decisioni e prestazioni. I loro regolamenti sugli emolumenti sotto- stanno all’approvazione del Consiglio federale. 3 Contro le decisioni di organizzazioni e di persone di cui al capoverso 1 può essere interposto ricorso all’Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione4. 4 Nuova espr. giusta il n. I 31 dell’O del 15 giu. 2012 (Riorganizzazione dei dipartimenti), in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 3655). Servizi 4 935.62 Art. 9 Attività pratica 1 L’attività pratica di cui all’articolo 2 lettera c deve essere svolta sotto la vigilanza di un consulente in brevetti iscritto nel registro (art. 11 segg.) o di una persona con una qualifica professionale equivalente. 2 La durata dell’attività pratica è di tre anni a tempo pieno per i titolari di un master, di un diploma, di una licenza o di un diploma equivalente riconosciuto e di quattro anni a tempo pieno per i titolari di un bachelor o di un diploma equivalente ricono- sciuto. Almeno un anno di attività pratica deve avere un legame con la Svizzera. 3 Il Consiglio federale disciplina i dettagli, in particolare: a. gli obiettivi e i contenuti dell’attività pratica; b. i requisiti che deve soddisfare una persona addetta alla vigilanza e non iscritta nel registro dei consulenti in brevetti; c. i requisiti geografici e di contenuto in merito al legame dell’attività pratica con la Svizzera. Sezione 3: Segreto professionale Art. 10 1 Il consulente in brevetti è tenuto senza limiti di tempo alla riservatezza circa i segreti che gli sono stati confidati in ambito professionale o di cui è venuto a cono- scenza nell’esercizio della sua professione. 2 Vigila affinché i suoi ausiliari rispettino il segreto professionale. Sezione 4: Registro dei consulenti in brevetti Art. 11 Tenuta del registro L’IPI tiene il registro dei consulenti in brevetti. Il registro può essere tenuto in forma elettronica. Art. 12 Iscrizione nel registro 1 Su domanda e dietro pagamento di un emolumento, l’IPI iscrive nel registro dei consulenti in brevetti le persone che soddisfano i requisiti di cui all’articolo 2. Rila- scia un attestato a conferma dell’avvenuta iscrizione. 2 Il richiedente deve dimostrare con documenti idonei di adempiere i requisiti di cui all’articolo 2. 3 Il Consiglio federale può autorizzare l’IPI a disciplinare la comunicazione elettro- nica nell’ambito delle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale. L sui consulenti in brevetti 5 935.62 4 Il fascicolo degli atti e gli atti possono essere tenuti e conservati in forma elettro- nica. Art. 13 Vigilanza 1 Se il comportamento in affari di un consulente in brevetti dà luogo a querele, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) può, dopo aver sentito l’inte- ressato: a. ammonirlo; b. autorizzare l’IPI a escluderlo, temporaneamente o definitivamente, dalla funzione di consulente in brevetti. 2 Per giudicare il comportamento in affari ai sensi del capoverso 1, si tiene conto dell’insieme dell’attività economica del consulente in brevetti, sia in Svizzera che all’estero. 3 Il DFGP può ordinare la pubblicazione dell’ammonimento o dell’esclusione non- ché la cancellazione dell’iscrizione dal registro dei consulenti in brevetti. Art. 14 Contenuto del registro 1 L’IPI iscrive i consulenti in brevetti nel registro con le indicazioni seguenti: a. la data dell’iscrizione; b. il cognome, il nome, la data di nascita e il luogo d’origine o la cittadinanza; c. il recapito o l’indirizzo d’affari in Svizzera; e d. eventualmente il nome del datore di lavoro. 2 I consulenti in brevetti comunicano senza indugio all’IPI il mutamento dei dati che li riguardano affinché l’iscrizione nel registro possa essere adeguata. Art. 15 Pubblicità del registro 1 Chiunque può consultare il registro e ottenere informazioni sul suo contenuto. 2 L’IPI può rendere accessibile a terzi il contenuto del registro mediante procedura di richiamo elettronica. Sezione 5: Disposizioni penali Art. 16 Uso abusivo del titolo 1 È punito con la multa chiunque nei suoi documenti commerciali, nelle sue comuni- cazioni di ogni genere o in altri documenti destinati ai rapporti d’affari in Svizzera: a. usa il titolo professionale di «consulente in brevetti», «Patentanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevets» o «patent attorney» senza essere iscritto nel registro dei consulenti in brevetti; Servizi 6 935.62 b. usa il titolo professionale di «consulente in brevetti europei», «europäische Patentanwältin» o «europäischer Patentanwalt», «conseil en brevets euro- péens» o «european patent attorney» oppure usa una denominazione con la quale tale titolo potrebbe essere confuso, senza essere iscritto nell’elenco dei mandatari accreditati tenuto dall’Ufficio europeo dei brevetti. 2 È fatto salvo l’uso di un titolo professionale secondo l’articolo 9 della legge liechtensteinese del 9 dicembre 19925 sui consulenti in brevetti, per la rappresen- tanza di parti in procedure dinanzi all’IPI da parte di persone fisiche o giuridiche che hanno il loro domicilio o la loro sede nel Principato del Liechtenstein. Art. 17 Perseguimento penale Il perseguimento penale compete ai Cantoni. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 18 Modifica del diritto vigente La modifica del diritto vigente è disciplinata nell’allegato. Art. 19 Disposizione transitoria 1 Su domanda e dietro pagamento di un emolumento, è iscritto nel registro dei con- sulenti in brevetti chi al momento dell’entrata in vigore della presente legge: a. ha esercitato a tempo pieno per oltre sei anni un’attività di consulenza in bre- vetti in Svizzera, ha conseguito un diploma universitario in scienze naturali o in ingegneria rilasciato da una scuola universitaria svizzera o un diploma universitario estero secondo l’articolo 5 capoverso 1 e dispone di un recapito in Svizzera; oppure b. ha esercitato a tempo pieno per oltre tre anni un’attività di consulenza in brevetti in Svizzera, è iscritto nell’elenco dei mandatari accreditati tenuto dall’Ufficio europeo dei brevetti e dispone di un recapito in Svizzera. 2 La domanda va presentata entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge. 3 Il richiedente deve dimostrare, con documenti idonei, di adempiere i requisiti di cui al capoverso 1 lettera a o b. 4 L’IPI rilascia un attestato a conferma dell’avvenuta iscrizione. 5 Liechtensteinisches Landesgesetzblatt 1993 n. 43. L sui consulenti in brevetti 7 935.62 Art. 20 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° luglio 20116 6 DCF dell’11 mag. 2011. Servizi 8 935.62 Allegato (art. 18) Modifica del diritto vigente ... 7 7 Le mod. possono essere consultate alla RU 2011 2259. | <div _ngcontent-yti-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.62 --><p class="srnummer">935.62 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sui consulenti in brevetti</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Legge sui consulenti in brevetti, LCB)</h2><p>del 20 marzo 2009 (Stato 1° gennaio 2013) (Stato 1° gennaio 2013)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visto l’articolo 95 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 7 dicembre 2007<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2008/143/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2008</b> 305</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Oggetto e campo d’applicazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La presente legge disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti per l’uso dei titoli professionali di «consulente in brevetti», «Patentanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevets» e «patent attorney»;</dd><dt>b. </dt><dd>il segreto professionale a cui sottostanno i consulenti in brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>la protezione dei titoli professionali di «consulente in brevetti europei», «europäische Patentanwältin» o «europäischer Patentanwalt», «conseil en brevets européens» e «european patent attorney».</dd></dl><p><sup>2</sup> Si applica alle persone che esercitano in Svizzera la consulenza o la rappresentanza in materia di brevetti, usando un titolo professionale di cui al capoverso 1 lettera a o c.</p><p><sup>3</sup> La rappresentanza di parti in procedure dinanzi all’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) da parte di persone fisiche o giuridiche che hanno la loro sede o il loro domicilio nel Principato del Liechtenstein è retta dall’articolo 8 del Trattato del 22 dicembre 1978<sup><a fragment="#fn-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e69" id="fnbck-d6e69" routerlink="./">3</a></sup> sui brevetti tra la Confederazione Svizzera e il Principato del Liechtenstein.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e69"><sup><a fragment="#fnbck-d6e69" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e69" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1980/284_285_285/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.232.149.514</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Protezione del titolo</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Consulente in brevetti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi intende usare il titolo professionale di «consulente in brevetti», «Patentanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevets» o «patent attorney» deve:</p><dl><dt>a. </dt><dd>avere conseguito un diploma universitario riconosciuto in scienze naturali o in ingegneria (art. 4 e 5);</dd><dt>b. </dt><dd>avere superato l’esame federale per consulenti in brevetti o un esame estero riconosciuto per consulenti in brevetti (art. 6 e 7);</dd><dt>c. </dt><dd>avere svolto un’attività pratica (art. 9); </dd><dt>d. </dt><dd>disporre almeno di un recapito in Svizzera; e</dd><dt>e. </dt><dd>essere iscritto nel registro dei consulenti in brevetti (art. 11 segg.).</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Consulente in brevetti europei</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi intende usare il titolo professionale di «consulente in brevetti europei», «europäische Patentanwältin» o «europäischer Patentanwalt», «conseil en brevets européens» o «european patent attorney» deve essere iscritto nell’elenco dei mandatari accreditati tenuto dall’Ufficio europeo dei brevetti.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Diplomi universitari svizzeri riconosciuti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il bachelor, il master, il diploma o la licenza in scienze naturali o in ingegneria di una scuola universitaria svizzera accreditata valgono come diplomi universitari svizzeri riconosciuti ai sensi della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina l’accreditamento delle scuole universitarie svizzere.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Riconoscimento di diplomi universitari esteri </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1 </sup>Un diploma universitario estero in scienze naturali o in ingegneria è riconosciuto se la sua equivalenza con un diploma universitario svizzero riconosciuto:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento stipulato con lo Stato in questione o con un’organizzazione sopranazionale; oppure </dd><dt>b. </dt><dd>è comprovata nel caso specifico.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale designa i servizi competenti per riconoscere i diplomi esteri. Se possibile designa un solo servizio.</p><p><sup>3</sup> Se non riconoscono un diploma universitario estero, i servizi competenti decidono come può essere soddisfatto il requisito di cui all’articolo 2 lettera a.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Esame federale per consulenti in brevetti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esame federale per consulenti in brevetti serve a comprovare le conoscenze tecniche necessarie per la qualifica professionale.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le condizioni di ammissione all’esame;</dd><dt>b. </dt><dd>le materie d’esame;</dd><dt>c. </dt><dd>la procedura d’esame.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale designa: </p><dl><dt>a. </dt><dd>il servizio incaricato di svolgere l’esame;</dd><dt>b. </dt><dd>il servizio incaricato di sorvegliare l’esame. </dd></dl></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un esame estero per consulenti in brevetti è riconosciuto se la sua equivalenza con un esame federale per consulenti in brevetti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento stipulato con lo Stato in questione o con un’organizzazione sopranazionale; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>è comprovata nel caso specifico.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale designa il servizio competente per il riconoscimento.</p><p><sup>3</sup> Se non riconosce un esame estero per consulenti in brevetti, il servizio competente decide come può essere soddisfatto il requisito di cui all’articolo 2 lettera b.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Delega di compiti a organizzazioni e persone di diritto pubblico o privato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale può incaricare organizzazioni e persone di diritto pubblico o privato di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolgere l’esame federale per consulenti in brevetti;</dd><dt>b. </dt><dd>decidere in merito al riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>emanare le decisioni relative al superamento dell’esame federale o al riconoscimento di un esame estero per consulenti in brevetti.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le organizzazioni e le persone di cui al capoverso 1 possono riscuotere emolumenti per le loro decisioni e prestazioni. I loro regolamenti sugli emolumenti sottostanno all’approvazione del Consiglio federale.</p><p><sup>3</sup> Contro le decisioni di organizzazioni e di persone di cui al capoverso 1 può essere interposto ricorso all’Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione<sup><a fragment="#fn-d6e231" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e231" id="fnbck-d6e231" routerlink="./">4</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e231"><sup><a fragment="#fnbck-d6e231" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e231" routerlink="./">4</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I 31 dell’O del 15 giu. 2012 (Riorganizzazione dei dipartimenti), in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/419/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 3655</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Attività pratica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’attività pratica di cui all’articolo 2 lettera c deve essere svolta sotto la vigilanza di un consulente in brevetti iscritto nel registro (art. 11 segg.) o di una persona con una qualifica professionale equivalente.</p><p><sup>2</sup> La durata dell’attività pratica è di tre anni a tempo pieno per i titolari di un master, di un diploma, di una licenza o di un diploma equivalente riconosciuto e di quattro anni a tempo pieno per i titolari di un bachelor o di un diploma equivalente riconosciuto. Almeno un anno di attività pratica deve avere un legame con la Svizzera.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale disciplina i dettagli, in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli obiettivi e i contenuti dell’attività pratica;</dd><dt>b. </dt><dd>i requisiti che deve soddisfare una persona addetta alla vigilanza e non iscritta nel registro dei consulenti in brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>i requisiti geografici e di contenuto in merito al legame dell’attività pratica con la Svizzera.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Segreto professionale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il consulente in brevetti è tenuto senza limiti di tempo alla riservatezza circa i segreti che gli sono stati confidati in ambito professionale o di cui è venuto a conoscenza nell’esercizio della sua professione.</p><p><sup>2</sup> Vigila affinché i suoi ausiliari rispettino il segreto professionale.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Registro dei consulenti in brevetti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Tenuta del registro</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’IPI tiene il registro dei consulenti in brevetti. Il registro può essere tenuto in forma elettronica.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Iscrizione nel registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Su domanda e dietro pagamento di un emolumento, l’IPI iscrive nel registro dei consulenti in brevetti le persone che soddisfano i requisiti di cui all’articolo 2. Rilascia un attestato a conferma dell’avvenuta iscrizione.</p><p><sup>2</sup> Il richiedente deve dimostrare con documenti idonei di adempiere i requisiti di cui all’articolo 2.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale può autorizzare l’IPI a disciplinare la comunicazione elettronica nell’ambito delle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.</p><p><sup>4</sup> Il fascicolo degli atti e gli atti possono essere tenuti e conservati in forma elettronica.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se il comportamento in affari di un consulente in brevetti dà luogo a querele, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) può, dopo aver sentito l’interessato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ammonirlo;</dd><dt>b. </dt><dd>autorizzare l’IPI a escluderlo, temporaneamente o definitivamente, dalla funzione di consulente in brevetti.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per giudicare il comportamento in affari ai sensi del capoverso 1, si tiene conto dell’insieme dell’attività economica del consulente in brevetti, sia in Svizzera che all’estero.</p><p><sup>3</sup> Il DFGP può ordinare la pubblicazione dell’ammonimento o dell’esclusione nonché la cancellazione dell’iscrizione dal registro dei consulenti in brevetti.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Contenuto del registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’IPI iscrive i consulenti in brevetti nel registro con le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la data dell’iscrizione;</dd><dt>b. </dt><dd>il cognome, il nome, la data di nascita e il luogo d’origine o la cittadinanza;</dd><dt>c. </dt><dd>il recapito o l’indirizzo d’affari in Svizzera; e</dd><dt>d. </dt><dd>eventualmente il nome del datore di lavoro.</dd></dl><p><sup>2</sup> I consulenti in brevetti comunicano senza indugio all’IPI il mutamento dei dati che li riguardano affinché l’iscrizione nel registro possa essere adeguata.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Pubblicità del registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque può consultare il registro e ottenere informazioni sul suo contenuto.</p><p><sup>2</sup> L’IPI può rendere accessibile a terzi il contenuto del registro mediante procedura di richiamo elettronica.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni penali </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Uso abusivo del titolo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa chiunque nei suoi documenti commerciali, nelle sue comunicazioni di ogni genere o in altri documenti destinati ai rapporti d’affari in Svizzera:</p><dl><dt>a. </dt><dd>usa il titolo professionale di «consulente in brevetti», «Patentanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevets» o «patent attorney» senza essere iscritto nel registro dei consulenti in brevetti;</dd><dt>b. </dt><dd>usa il titolo professionale di «consulente in brevetti europei», «europäische Patentanwältin» o «europäischer Patentanwalt», «conseil en brevets européens» o «european patent attorney» oppure usa una denominazione con la quale tale titolo potrebbe essere confuso, senza essere iscritto nell’elenco dei mandatari accreditati tenuto dall’Ufficio europeo dei brevetti.</dd></dl><p><sup>2</sup> È fatto salvo l’uso di un titolo professionale secondo l’articolo 9 della legge liechtensteinese del 9 dicembre 1992<sup><a fragment="#fn-d6e394" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e394" id="fnbck-d6e394" routerlink="./">5</a></sup> sui consulenti in brevetti, per la rappresentanza di parti in procedure dinanzi all’IPI da parte di persone fisiche o giuridiche che hanno il loro domicilio o la loro sede nel Principato del Liechtenstein.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e394"><sup><a fragment="#fnbck-d6e394" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e394" routerlink="./">5</a></sup> Liechtensteinisches Landesgesetzblatt 1993 n. 43.</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Perseguimento penale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il perseguimento penale compete ai Cantoni.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>La modifica del diritto vigente è disciplinata nell’allegato.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Disposizione transitoria</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Su domanda e dietro pagamento di un emolumento, è iscritto nel registro dei consulenti in brevetti chi al momento dell’entrata in vigore della presente legge:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ha esercitato a tempo pieno per oltre sei anni un’attività di consulenza in brevetti in Svizzera, ha conseguito un diploma universitario in scienze naturali o in ingegneria rilasciato da una scuola universitaria svizzera o un diploma universitario estero secondo l’articolo 5 capoverso 1 e dispone di un recapito in Svizzera; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>ha esercitato a tempo pieno per oltre tre anni un’attività di consulenza in brevetti in Svizzera, è iscritto nell’elenco dei mandatari accreditati tenuto dall’Ufficio europeo dei brevetti e dispone di un recapito in Svizzera.</dd></dl><p><sup>2</sup> La domanda va presentata entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>3</sup> Il richiedente deve dimostrare, con documenti idonei, di adempiere i requisiti di cui al capoverso 1 lettera a o b.</p><p><sup>4</sup> L’IPI rilascia un attestato a conferma dell’avvenuta iscrizione.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° luglio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e460" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e460" id="fnbck-d6e460" routerlink="./">6</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e460"><sup><a fragment="#fnbck-d6e460" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e460" routerlink="./">6</a></sup> DCF dell’11 mag. 2011.</p></div></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 18)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Modifica del diritto vigente</a></h2><div class="collapseable"><p>... <sup><a fragment="#fn-d6e473" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fn-d6e473" id="fnbck-d6e473" routerlink="./">7</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e473"><sup><a fragment="#fnbck-d6e473" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/312/it#fnbck-d6e473" routerlink="./">7</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2011/312/it" routerlink="./" target="_blank">RU<b> 2011</b> 2259</a>.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 17a6c240-a229-425f-9f1b-cb8412e76450 | Ordinanza sui consulenti in brevetti | OCBr | 935.621 | true | 2013-01-01T00:00:00 | 2011-05-11T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29959/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it | RS 935.621 1 Ordinanza sui consulenti in brevetti (OCBr1) dell’11 maggio 2011 (Stato 1° gennaio 2013) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 6 capoversi 2 e 3, 7 capoverso 2, 8 capoverso 1, 9 capoverso 3 e 12 capoverso 3 della legge federale del 20 marzo 20092 sui consulenti in brevetti (LCB), ordina: Capitolo 1: Oggetto Art. 1 La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti posti a un diploma universitario in scienze naturali o in ingegneria (art. 2 lett. a LCB); b. l’esame federale per consulenti in brevetti e il riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti (art. 6–8 LCB); c. i requisiti posti a un’attività pratica, nonché il riconoscimento di esperienze professionali acquisite all’estero (art. 9 LCB); d. il registro dei consulenti in brevetti (art. 11–15 LCB). Capitolo 2: Diplomi universitari Art. 2 1 Un diploma universitario in scienze naturali o in ingegneria deve essere stato conseguito al termine di uno studio a tempo pieno di almeno tre anni o di uno studio a tempo parziale di durata equivalente. Almeno l’80 per cento delle ore di corso seguite per l’ottenimento di tale diploma deve essere dedicato al settore delle scienze naturali o dell’ingegneria. 2 Sono segnatamente considerate scienze naturali o ingegneristiche l’edilizia, la biochimica, la biologia, la biotecnologia, la chimica, l’elettronica, l’elettrotecnica, la tecnologia dell’informazione, l’ingegneria meccanica, la matematica, la medicina, la farmaceutica e la fisica. RU 2011 2269 1 RU 2011 3149 2 RS 935.62 935.621 Servizi 2 935.621 Capitolo 3: Esame federale per consulenti in brevetti Sezione 1: Organizzazione dell’esame Art. 3 Camera d’esame 1 Il Consiglio federale conferisce all’associazione comune (camera d’esame) dell’Associazione dei consulenti in brevetti svizzeri ed europei di professione libera (ACBSE), dell’Associazione dei consulenti in brevetti nell’industria svizzera (ACBIS) e dell’Associazione svizzera dei consulenti in proprietà industriale (ASCPI) i compiti seguenti: a. svolgere l’esame federale per consulenti in brevetti; b. emanare una guida sull’esame per consulenti in brevetti; c. designare gli esaminatori; d. decidere in merito al superamento o al non superamento dell’esame; e. decidere in merito al riconoscimento di esami esteri per consulenti in bre- vetti; f. stabilire un regolamento sugli emolumenti e sottoporlo al Consiglio federale per approvazione; g. gestire un ufficio centrale. 2 La camera d’esame è finanziata mediante gli emolumenti riscossi per le sue deci- sioni e prestazioni e mediante i contributi dei suoi membri. 3 I compiti della camera d’esame sono svolti dalla commissione d’esame. Art. 4 Commissione d’esame 1 La commissione d’esame è costituita da due rappresentanti di ciascuna associa- zione di consulenti in brevetti ACBSE, ACBIS e ASCPI. I rappresentanti sono eletti dalla direzione della camera d’esame. 2 La commissione d’esame può validamente deliberare se sono presenti il presidente eletto o il suo sostituto e almeno altri tre membri. 3 Le decisioni della commissione d’esame sono prese a maggioranza dei suoi mem- bri presenti. Anche il presidente partecipa alla votazione; in caso di parità di voti il suo voto, o in sua assenza il voto del suo sostituto, è decisivo. 4 Il presidente del Tribunale federale dei brevetti oppure un membro giurista di tale tribunale da lui designato assiste alla seduta della commissione d’esame in qualità di osservatore o consigliere. La commissione d’esame può invitare alla seduta altre persone senza diritto di voto. Consulenti in brevetti. O 3 935.621 Art. 5 Esaminatori 1 La commissione d’esame nomina quali esaminatori consulenti in brevetti iscritti nel registro dei consulenti in brevetti e altri esperti che dispongono di conoscenze comprovate negli ambiti oggetto d’esame (art. 7), quali docenti universitari, avvocati o giudici. 2 Gli esaminatori non possono far parte della commissione d’esame. 3 Gli esaminatori sono nominati per due anni. La nomina può essere rinnovata. Art. 6 Sorveglianza 1 La sorveglianza dell’esame federale per consulenti in brevetti spetta alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)3. 2 La SEFRI approva la guida sull’esame di consulente in brevetti della commissione d’esame. Sezione 2: Contenuto dell’esame Art. 7 Esame delle conoscenze tecniche L’esame federale per consulenti in brevetti verte sulle conoscenze tecniche relative: a. al diritto europeo e internazionale in materia di brevetti; b. al diritto svizzero in materia di brevetti; c. agli ambiti del diritto procedurale e dell’organizzazione giudiziaria e ammi- nistrativa svizzera applicabili ai diritti di protezione industriale; d. al diritto dei marchi, al diritto di design, al diritto d’autore, al diritto della concorrenza e al diritto civile, nella misura in cui queste conoscenze siano necessarie per l’esercizio della professione di consulente in brevetti in Sviz- zera. Art. 8 Parti dell’esame 1 L’esame federale per consulenti in brevetti è suddiviso in quattro parti. Il candidato può scegliere liberamente l’ordine delle singole parti. 2 La prima e la seconda parte (art. 7 lett. a) sono svolte in conformità delle prescri- zioni del Consiglio d’amministrazione dell’Organizzazione europea dei brevetti (art. 134a par. 1 lett. b della Conv. sul brevetto europeo del 5 ott. 1973, riveduta il 29 nov. 20004). Comprendono quanto segue: a. prima parte dell’esame: elaborazione di rivendicazioni brevettuali e presen- tazione di una domanda di brevetto (prova d’esame A); 3 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo. 4 RS 0.232.142.2 Servizi 4 935.621 b. seconda parte dell’esame: risposta a una comunicazione ufficiale in cui viene opposto lo stato della tecnica (prova d’esame B). 3 La terza parte dell’esame (art. 7 lett. a–c) verte: a. sulle disposizioni svizzere applicabili in materia di brevetti, comprese le disposizioni speciali concernenti le procedure internazionali; b. sulle disposizioni svizzere, applicabili in materia di brevetti, del diritto amministrativo, del diritto penale e di procedura civile, nonché su quelle concernenti l’organizzazione delle autorità e dei tribunali. 4 La quarta parte dell’esame (art. 7 lett. d) prevede, nella misura in cui siano neces- sari per l’esercizio dell’attività di consulente in brevetti in Svizzera, il diritto dei marchi, il diritto di design, il diritto d’autore, il diritto della concorrenza e il diritto civile. Sezione 3: Procedura d’esame Art. 9 Svolgimento dell’esame 1 La terza e la quarta parte dell’esame federale per consulenti in brevetti sono svolte almeno una volta all’anno. La commissione d’esame può posticipare l’esame se vi sono meno di quattro iscrizioni; l’intervallo tra due sessioni d’esame di ognuna delle parti non deve tuttavia superare i 25 mesi. 2 La commissione d’esame stabilisce e pubblica i termini d’iscrizione, le sessioni e il luogo d’esame. 3 Non è ammesso ripartire la terza o la quarta parte dell’esame su più sessioni d’esame. Art. 10 Ammissione 1 È ammesso all’esame federale per consulenti in brevetti chi: a. al momento dell’iscrizione è titolare del diploma universitario richiesto (art. 2) e può comprovare di aver svolto l’attività pratica richiesta (art. 27‒30); e b. ha pagato la tassa d’esame entro il termine d’iscrizione. 2 Chi si candida a essere ammesso all’esame deve presentare: a. i documenti attestanti il diploma universitario; b. un certificato attestante lo svolgimento dell’attività pratica (art. 30). 3 La commissione d’esame può richiedere ulteriori informazioni o prove al candi- dato, all’università o alla persona incaricata della vigilanza (art. 28). 4 La commissione d’esame emana una decisione sull’ammissione all’esame. Consulenti in brevetti. O 5 935.621 Art. 11 Lingua d’esame 1 Il candidato può sostenere le parti d’esame organizzate dalla commissione d’esame in tedesco, francese o italiano. 2 Il candidato deve indicare la lingua d’esame al momento dell’iscrizione. Art. 12 Prima e seconda parte dell’esame 1 La prima e la seconda parte dell’esame vanno sostenute nel quadro dell’esame europeo d’idoneità svolto dall’Ufficio europeo dei brevetti. 2 In presenza di circostanze straordinarie la commissione d’esame può proporre esami sostitutivi equivalenti ai compiti A e B dell’esame europeo d’idoneità. Art. 13 Preparazione del contenuto dell’esame 1 Almeno due esaminatori preparano le domande d’esame. Ne stabiliscono i criteri di valutazione. 2 Gli esaminatori sottopongono alla commissione d’esame per approvazione le domande d’esame e i criteri di valutazione. 3 La commissione d’esame provvede alla traduzione dei compiti dell’esame scritto nelle lingue indicate nelle iscrizioni. Art. 14 Terza parte dell’esame 1 La terza parte dell’esame si svolge per scritto. 2 Almeno uno degli esaminatori che ha preparato le domande della parte d’esame deve assistere alla prova. Prima di iniziare l’esame quest’ultimo informa i candidati sui dettagli dello svolgimento. 3 La parte d’esame dura sei ore. 4 I candidati rispondono alle domande d’esame in forma anonima. 5 Gli esaminatori competenti per la correzione dell’esame elaborano una valutazione comune. Art. 15 Quarta parte dell’esame 1 La quarta parte dell’esame è costituita da un esame orale. 2 Assistono alla quarta parte due degli esaminatori che hanno preparato la parte d’esame. 3 La parte d’esame dura un’ora. In casi motivati la prova può essere prolungata al massimo fino a 75 minuti. 4 Gli esaminatori elaborano una valutazione comune. Servizi 6 935.621 Art. 16 Presenza di terzi all’esame 1 L’esame federale per consulenti in brevetti non è pubblico. 2 La commissione d’esame può permettere di assistere all’esame a chi può giustifi- care un interesse. 3 I membri della commissione d’esame e i rappresentanti della SEFRI possono assi- stere d’ufficio all’esame. Art. 17 Superamento della prima e seconda parte dell’esame e ripetizione dell’esame sostitutivo 1 Ha superato la prima e la seconda parte dell’esame conformemente all’articolo 12 capoverso 1 chi: a. ha superato singolarmente i compiti A e B; oppure b. ha superato l’esame europeo d’idoneità per intero. 2 Ha superato l’esame sostitutivo conformemente all’articolo 12 capoverso 2 chi ha superato singolarmente la prima e la seconda parte dell’esame sostitutivo. 3 Chi non ha superato per la seconda volta una parte dell’esame sostitutivo menzio- nato all’articolo 12 capoverso 2 è escluso da ogni ulteriore esame. Art. 18 Superamento e ripetizione della terza e quarta parte dell’esame 1 Ha superato la terza e la quarta parte dell’esame chi ha superato le singole parti d’esame. 2 Chi non ha superato una parte dell’esame per la seconda volta è escluso da ogni ulteriore sessione d’esame. Art. 19 Ritiro 1 I candidati possono ritirare la loro candidatura fino a 14 giorni prima dell’inizio dell’esame. Solo in questo caso la tassa d’esame viene loro restituita. 2 Il ritiro della candidatura dopo questo termine è ammesso solo se è fornita una ragione valida. Sono segnatamente considerate ragioni valide: a. la maternità; b. una malattia o un infortunio; c. il decesso di un famigliare: d. il servizio militare, la protezione civile o il servizio civile imprevisti. 3 Il ritiro deve essere comunicato immediatamente per scritto e deve essere fornita la prova del motivo dell’impedimento. 4 I candidati che non ritirano la loro candidatura all’esame entro il termine di cui al capoverso 1 o per una ragione valida non hanno superato l’esame della parte d’esame corrispondente. Consulenti in brevetti. O 7 935.621 5 I candidati che, per una ragione valida, ritirano la loro candidatura dopo l’inizio dell’esame devono iscriversi alla sessione d’esame successiva. In caso contrario l’esame della parte corrispondente è considerato non superato. 6 Il candidato deve ripetere per intero l’esame interrotto e pagare nuovamente la tassa d’esame. Art. 20 Risultato dell’esame 1 La commissione d’esame si riunisce per decidere in merito al superamento dell’esame. Un rappresentante della SEFRI è invitato ad assistere alla seduta. 2 Mediante decisione scritta la commissione d’esame comunica entro tre mesi ai candidati il risultato delle parti d’esame da essi sostenute. 3 L’esame federale di consulente in brevetti è superato se sono state superate tutte le quattro parti d’esame di cui all’articolo 8. In questo caso la commissione d’esame rilascia una certificazione sotto forma di attestato. Art. 21 Conservazione dei documenti riguardanti l’esame 1 La commissione d’esame provvede affinché tutti i documenti riguardanti l’esame siano conservati per due anni a partire dalla comunicazione dei risultati dell’esame. 2 Se è interposto ricorso i documenti riguardanti l’esame devono essere conservati finché la decisione relativa al ricorso è passata in giudicato. 3 Il candidato può chiedere di consultare i propri documenti d’esame conservati secondo il capoverso 1 o 2. Art. 22 Sanzioni 1 Se risulta che il candidato è stato ammesso all’esame fornendo informazioni inesat- te o incomplete, la commissione d’esame dichiara nulle le parti dell’esame superate. 2 Se un candidato cerca di influenzare l’esito dell’esame con mezzi illeciti, un esa- minatore ne informa la commissione d’esame. Questa decide se la parte dell’esame in questione è considerata non superata. Se è sorpreso in un tentativo di frode, il candidato può portare a termine l’esame sotto condizione. Sezione 4: Riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti Art. 23 Principi 1 La commissione d’esame è competente per il riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti. 2 Mediante decisione scritta la commissione d’esame delibera in merito al ricono- scimento dell’esame estero per consulenti in brevetti e al contenuto e allo svolgi- mento di un esame d’idoneità. Servizi 8 935.621 3 L’Accordo del 21 giugno 19995 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone (ALC) si applica al riconoscimento degli esami esteri per consulenti in brevetti per le persone interessate da tale accordo. Art. 24 Richiesta 1 La richiesta di riconoscimento di un esame estero per consulenti in brevetti va presentata per scritto alla commissione d’esame. 2 Alla richiesta vanno allegati documenti che attestano: a. il superamento di un esame per consulenti in brevetti da parte del richie- dente; b. le conoscenze tecniche esaminate in occasione dell’esame per consulenti in brevetti. Art. 25 Esame d’idoneità 1 Il richiedente può sostenere un esame d’idoneità se la commissione d’esame non riconosce o riconosce soltanto in parte l’esame estero per consulenti in brevetti. 2 È ammesso all’esame d’idoneità chi al momento dell’iscrizione dimostra di essere titolare di un diploma universitario (art. 2) e di avere svolto un’attività pratica (art. 27–30). 3 La commissione d’esame può invitare il richiedente a presentare documenti relativi al tipo e alla durata dell’esperienza professionale acquisita. Art. 26 Contenuto e svolgimento dell’esame d’idoneità 1 L’esame d’idoneità verte su conoscenze tecniche oggetto dell’esame federale per consulenti in brevetti e che non sono già state esaminate durante la formazione frequentata nello Stato in cui è stato sostenuto l’esame per consulenti in brevetti. 2 Per determinare il contenuto dell’esame d’idoneità la commissione d’esame può tenere conto dell’esperienza professionale acquisita dal richiedente. 3 La commissione d’esame stabilisce nei singoli casi il tipo, lo svolgimento e la valutazione dell’esame d’idoneità. 4 Le disposizioni concernenti la lingua d’esame (art. 11), il ritiro (art. 19) e le san- zioni (art. 22) si applicano per analogia all’esame d’idoneità. 5 Mediante decisione scritta, la commissione d’esame comunica entro tre mesi al richiedente il risultato dell’esame d’idoneità. 6 Chi non ha superato per la seconda volta l’esame d’idoneità o, se del caso, parti di quest’ultimo è escluso da ogni ulteriore esame. 5 RS 0.142.112.681 Consulenti in brevetti. O 9 935.621 Capitolo 4: Attività pratica Art. 27 Scopo e contenuto 1 L’attività pratica serve ad acquisire, sotto vigilanza, l’esperienza necessaria per svolgere autonomamente l’attività di consulente in brevetti nel campo d’applica- zione della LCB. 2 Nell’ambito dell’attività pratica il candidato deve in particolare: a. acquisire le conoscenze tecniche conformemente all’articolo 7 e metterle in pratica; b. familiarizzarsi con le autorità operanti in Svizzera in materia di brevetti; c. trattare le domande di brevetto sulla base della documentazione fornita da un mandante e imparare a rappresentare quest’ultimo nelle procedure di rila- scio; d. familiarizzarsi con le formalità e i termini delle procedure di rilascio di bre- vetti in Svizzera. Art. 28 Persona incaricata della vigilanza Può vigilare sull’attività pratica chi: a. è iscritto come consulente in brevetti nel registro dei consulenti in brevetti; b. ha esercitato a tempo pieno per almeno dieci anni l’attività di consulente in brevetti in Svizzera senza essere iscritto nel registro dei consulenti in bre- vetti; c. ha esercitato a tempo pieno per almeno sei anni, quale professione regola- mentata, l’attività di consulente in brevetti all’estero, rispettando le prescri- zioni dello Stato di origine; oppure d. è iscritto nella lista allestita dall’Ufficio europeo dei brevetti per i mandatari accreditati e ha esercitato a tempo pieno per almeno un anno l’attività di consulente in brevetti in Svizzera. Art. 29 Requisiti geografici 1 L’attività pratica deve essere svolta durante almeno 12 mesi a tempo pieno presso una persona addetta alla vigilanza la cui società ha sede in Svizzera. 2 L’esercizio sotto sorveglianza dell’attività di consulente in brevetti all’estero è riconosciuto se tale attività è stata svolta durante 18 mesi a tempo pieno e se ha permesso al candidato di: a. acquisire e mettere in pratica le conoscenze tecniche di cui all’articolo 7; b. familiarizzarsi con le autorità operanti in Svizzera in materia di brevetti; c. familiarizzarsi con le formalità e i termini delle procedure di rilascio di bre- vetti in Svizzera. Servizi 10 935.621 Art. 30 Prova dell’attività pratica 1 Una volta conclusa l’attività pratica, la persona incaricata della vigilanza attesta per scritto al candidato: a. la durata dell’attività pratica; b. il grado di occupazione; c. il luogo di lavoro; d. le attività svolte. 2 Nel caso dello svolgimento di un’attività secondo l’articolo 29 capoverso 2 la persona incaricata della vigilanza deve inoltre attestare per scritto in che misura l’attività svolta ha permesso al candidato di raggiungere gli obbiettivi di formazione elencati in tale disposizione. Capitolo 5: Registro dei consulenti in brevetti Art. 31 Domanda d’iscrizione nel registro 1 Chi intende iscriversi nel registro dei consulenti in brevetti è tenuto a presentare all’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI): a. le informazioni di cui all’articolo 14 capoverso 1 lettera b, c ed eventual- mente d LCB; e b. i seguenti documenti: 1. il documento attestante il superamento dell’esame federale per consu- lenti in brevetti, o 2. la decisione della commissione d’esame concernente il riconoscimento dell’esame estero per consulenti in brevetti e, se del caso, il superamen- to dell’esame d’idoneità secondo gli articoli 23 capoverso 2 e 26 capo- verso 5, oppure la prova dell’adempimento delle condizioni secondo l’articolo 23 capoverso 3. 2 La domanda d’iscrizione è presa in considerazione solo se l’emolumento d’iscrizione è versato entro il termine prescritto dall’IPI. 3 L’IPI può richiedere ulteriori informazioni e prove se i documenti presentati non sono completi o vi sono dubbi circa la loro correttezza. 4 L’IPI respinge la domanda se il richiedente non soddisfa i requisiti per l’iscrizione nel registro. L’emolumento d’iscrizione non è rimborsato. Art. 32 Modifica e cancellazione di informazioni nel registro 1 L’IPI modifica e cancella le informazioni nel registro su richiesta della persona iscritta o d’ufficio. 2 L’IPI procede d’ufficio alla modifica o alla cancellazione se le informazioni neces- sarie all’iscrizione nel registro non corrispondono più alla realtà, in particolare se la Consulenti in brevetti. O 11 935.621 persona iscritta non ha più un recapito in Svizzera o se il recapito in Svizzera è cambiato. 3 Se la modifica o la cancellazione avviene d’ufficio, l’IPI comunica la prevista modifica o cancellazione alla persona iscritta e le impartisce un termine per prendere posizione. Se la persona iscritta non prende posizione entro tale termine, l’IPI pro- cede alla modifica o alla cancellazione delle informazioni in questione. 4 L’IPI può cancellare le informazioni d’ufficio senza chiedere una presa di posizio- ne se: a. la cancellazione è ordinata dal Dipartimento federale di giustizia e polizia; b. la Commissione d’esame dichiara un esame nullo a posteriori; c. la persona iscritta è deceduta. Art. 33 Domanda di reiscrizione 1 Se una persona la cui iscrizione è stata cancellata desidera reiscriversi e se i requi- siti per l’iscrizione sono soddisfatti, è sufficiente trasmettere l’attestato di cui all’articolo 12 capoverso 1 LCB. 2 Per la reiscrizione l’emolumento di iscrizione è dovuto per intero. Art. 34 Fascicolo degli atti 1 Il fascicolo degli atti è conservato per cinque anni dalla cancellazione di un’iscrizione nel registro o per cinque anni dal momento in cui una domanda di registrazione è stata respinta. 2 Possono consultare il fascicolo degli atti: a. le persone iscritte nel registro; b. terzi che giustificano un interesse. Art. 35 Comunicazione elettronica 1 L’IPI può ammettere la comunicazione elettronica. 2 Determina le modalità tecniche e le pubblica in modo adeguato. Capitolo 6: Disposizioni finali Sezione 1: Disposizioni transitorie Art. 36 Diplomi universitari I bachelor, i master, i diplomi universitari o le licenze in scienze naturali o in inge- gneria conseguiti presso scuole universitarie ai sensi dell’articolo 3 della legge dell’8 ottobre 19996 sull’aiuto alle università sono riconosciuti quali diplomi univer- 6 RS 414.20 Servizi 12 935.621 sitari svizzeri in virtù dell’articolo 4 LCB, anche se al momento dell’esame la scuola universitaria non era accreditata. Art. 37 Iscrizione nel registro dei consulenti in brevetti ai sensi dell’articolo 19 LCB 1 Chi richiede l’iscrizione nel registro dei brevetti conformemente all’articolo 19 LCB deve presentare all’IPI: a. se presenta una domanda conformemente all’articolo 19 capoverso 1 lettera a LCB, un documento che attesti l’esercizio dell’attività di consulente in brevetti in Svizzera e il conseguimento del diploma universitario richiesto; b. se presenta una domanda conformemente all’articolo 19 capoverso 1 lettera b LCB, un documento che attesti l’esercizio dell’attività di consulente in brevetti in Svizzera e l’iscrizione nella lista allestita dall’Ufficio europeo dei brevetti per i mandatari accreditati. 2 La domanda è considerata come presentata soltanto se l’emolumento d’iscrizione è stato versato entro il termine prescritto dall’IPI. 3 L’IPI può richiedere ulteriori informazioni e prove se i documenti presentati non sono completi o vi sono dubbi circa la loro correttezza. 4 L’IPI respinge la domanda se il richiedente non soddisfa i requisiti per l’iscrizione nel registro. L’emolumento d’iscrizione non è rimborsato. Art. 38 Utilizzo del titolo professionale durante il periodo transitorio Chi soddisfa i requisiti per l’iscrizione nel registro dei consulenti in brevetti secondo l’articolo 19 capoverso 1 LCB può usare il titolo «consulente in brevetti», «Paten- tanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevet» o «patent attorney» durante il termine per la presentazione della domanda di cui all’articolo 19 capoverso 2 LCB, anche se non è ancora iscritto nel registro dei consulenti in brevetti. Sezione 2: Entrata in vigore Art. 39 La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011. | <div _ngcontent-dir-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.621 --><p class="srnummer">935.621 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sui consulenti in brevetti</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OCBr<b><sup><a fragment="#fn-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fn-d6e15" id="fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup></b>)</h2><p>dell’11 maggio 2011 (Stato 1° gennaio 2013)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e15"><sup><a fragment="#fnbck-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/oc/2011/396/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 3149</a></p></div></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 6 capoversi 2 e 3, 7 capoverso 2, 8 capoverso 1, 9 capoverso 3 e <br/>12 capoverso 3 della legge federale del 20 marzo 2009<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> sui consulenti in brevetti (LCB),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2011/312/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.62</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Oggetto</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti posti a un diploma universitario in scienze naturali o in ingegneria (art. 2 lett. a LCB);</dd><dt>b. </dt><dd>l’esame federale per consulenti in brevetti e il riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti (art. 6–8 LCB);</dd><dt>c. </dt><dd>i requisiti posti a un’attività pratica, nonché il riconoscimento di esperienze professionali acquisite all’estero (art. 9 LCB);</dd><dt>d. </dt><dd>il registro dei consulenti in brevetti (art. 11–15 LCB).</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Diplomi universitari</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Un diploma universitario in scienze naturali o in ingegneria deve essere stato conseguito al termine di uno studio a tempo pieno di almeno tre anni o di uno studio a tempo parziale di durata equivalente. Almeno l’80 per cento delle ore di corso seguite per l’ottenimento di tale diploma deve essere dedicato al settore delle scienze naturali o dell’ingegneria.</p><p><sup>2</sup> Sono segnatamente considerate scienze naturali o ingegneristiche l’edilizia, la biochimica, la biologia, la biotecnologia, la chimica, l’elettronica, l’elettrotecnica, la tecnologia dell’informazione, l’ingegneria meccanica, la matematica, la medicina, la farmaceutica e la fisica.</p></div></article></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Esame federale per consulenti in brevetti</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Organizzazione dell’esame</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Camera d’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale conferisce all’associazione comune (camera d’esame) dell’Associazione dei consulenti in brevetti svizzeri ed europei di professione libera (ACBSE), dell’Associazione dei consulenti in brevetti nell’industria svizzera (ACBIS) e dell’Associazione svizzera dei consulenti in proprietà industriale (ASCPI) i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolgere l’esame federale per consulenti in brevetti;</dd><dt>b. </dt><dd>emanare una guida sull’esame per consulenti in brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>designare gli esaminatori;</dd><dt>d. </dt><dd>decidere in merito al superamento o al non superamento dell’esame;</dd><dt>e. </dt><dd>decidere in merito al riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti;</dd><dt>f. </dt><dd>stabilire un regolamento sugli emolumenti e sottoporlo al Consiglio federale per approvazione;</dd><dt>g. </dt><dd>gestire un ufficio centrale.</dd></dl><p><sup>2</sup> La camera d’esame è finanziata mediante gli emolumenti riscossi per le sue decisioni e prestazioni e mediante i contributi dei suoi membri.</p><p><sup>3</sup> I compiti della camera d’esame sono svolti dalla commissione d’esame. </p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_4" routerlink="./"><b>Art.</b><b> 4</b> Commissione d’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La commissione d’esame è costituita da due rappresentanti di ciascuna associazione di consulenti in brevetti ACBSE, ACBIS e ASCPI. I rappresentanti sono eletti dalla direzione della camera d’esame.</p><p><sup>2</sup> La commissione d’esame può validamente deliberare se sono presenti il presidente eletto o il suo sostituto e almeno altri tre membri.</p><p><sup>3</sup> Le decisioni della commissione d’esame sono prese a maggioranza dei suoi membri presenti. Anche il presidente partecipa alla votazione; in caso di parità di voti il suo voto, o in sua assenza il voto del suo sostituto, è decisivo.</p><p><sup>4</sup> Il presidente del Tribunale federale dei brevetti oppure un membro giurista di tale tribunale da lui designato assiste alla seduta della commissione d’esame in qualità di osservatore o consigliere. La commissione d’esame può invitare alla seduta altre persone senza diritto di voto.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. </b><b>5</b> Esaminatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La commissione d’esame nomina quali esaminatori consulenti in brevetti iscritti nel registro dei consulenti in brevetti e altri esperti che dispongono di conoscenze comprovate negli ambiti oggetto d’esame (art. 7), quali docenti universitari, avvocati o giudici.</p><p><sup>2</sup> Gli esaminatori non possono far parte della commissione d’esame.</p><p><sup>3</sup> Gli esaminatori sono nominati per due anni. La nomina può essere rinnovata.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. </b><b>6</b> Sorveglianza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La sorveglianza dell’esame federale per consulenti in brevetti spetta alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)<sup><a fragment="#fn-d6e169" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fn-d6e169" id="fnbck-d6e169" routerlink="./">3</a></sup>.</p><p><sup>2</sup> La SEFRI approva la guida sull’esame di consulente in brevetti della commissione d’esame. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e169"><sup><a fragment="#fnbck-d6e169" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fnbck-d6e169" routerlink="./">3</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Contenuto dell’esame</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. </b><b>7</b> Esame delle conoscenze tecniche</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’esame federale per consulenti in brevetti verte sulle conoscenze tecniche relative:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al diritto europeo e internazionale in materia di brevetti;</dd><dt>b. </dt><dd>al diritto svizzero in materia di brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>agli ambiti del diritto procedurale e dell’organizzazione giudiziaria e amministrativa svizzera applicabili ai diritti di protezione industriale;</dd><dt>d. </dt><dd>al diritto dei marchi, al diritto di design, al diritto d’autore, al diritto della concorrenza e al diritto civile, nella misura in cui queste conoscenze siano necessarie per l’esercizio della professione di consulente in brevetti in Svizzera.</dd></dl></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. </b><b>8</b> Parti dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1 </sup>L’esame federale per consulenti in brevetti è suddiviso in quattro parti. Il candidato può scegliere liberamente l’ordine delle singole parti.</p><p><sup>2</sup> La prima e la seconda parte (art. 7 lett. a) sono svolte in conformità delle prescrizioni del Consiglio d’amministrazione dell’Organizzazione europea dei brevetti (art. 134<i>a</i> par. 1 lett. b della Conv. sul brevetto europeo del 5 ott. 1973, riveduta il 29 nov. 2000<sup><a fragment="#fn-d6e223" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fn-d6e223" id="fnbck-d6e223" routerlink="./">4</a></sup>). Comprendono quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>prima parte dell’esame: elaborazione di rivendicazioni brevettuali e presentazione di una domanda di brevetto (prova d’esame A);</dd><dt>b. </dt><dd>seconda parte dell’esame: risposta a una comunicazione ufficiale in cui viene opposto lo stato della tecnica (prova d’esame B).</dd></dl><p><sup>3</sup> La terza parte dell’esame (art. 7 lett. a–c) verte: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sulle disposizioni svizzere applicabili in materia di brevetti, comprese le disposizioni speciali concernenti le procedure internazionali;</dd><dt>b. </dt><dd>sulle disposizioni svizzere, applicabili in materia di brevetti, del diritto amministrativo, del diritto penale e di procedura civile, nonché su quelle concernenti l’organizzazione delle autorità e dei tribunali.</dd></dl><p><sup>4</sup> La quarta parte dell’esame (art. 7 lett. d) prevede, nella misura in cui siano necessari per l’esercizio dell’attività di consulente in brevetti in Svizzera, il diritto dei marchi, il diritto di design, il diritto d’autore, il diritto della concorrenza e il diritto civile.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e223"><sup><a fragment="#fnbck-d6e223" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fnbck-d6e223" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2007/849/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.232.142.2</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura d’esame</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. </b><b>9</b> Svolgimento dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La terza e la quarta parte dell’esame federale per consulenti in brevetti sono svolte almeno una volta all’anno. La commissione d’esame può posticipare l’esame se vi sono meno di quattro iscrizioni; l’intervallo tra due sessioni d’esame di ognuna delle parti non deve tuttavia superare i 25 mesi.</p><p><sup>2</sup> La commissione d’esame stabilisce e pubblica i termini d’iscrizione, le sessioni e il luogo d’esame.</p><p><sup>3</sup> Non è ammesso ripartire la terza o la quarta parte dell’esame su più sessioni d’esame.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Ammissione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È ammesso all’esame federale per consulenti in brevetti chi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al momento dell’iscrizione è titolare del diploma universitario richiesto (art. 2) e può comprovare di aver svolto l’attività pratica richiesta (art. 27‒30); e</dd><dt>b. </dt><dd>ha pagato la tassa d’esame entro il termine d’iscrizione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Chi si candida a essere ammesso all’esame deve presentare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i documenti attestanti il diploma universitario;</dd><dt>b. </dt><dd>un certificato attestante lo svolgimento dell’attività pratica (art. 30).</dd></dl><p><sup>3</sup> La commissione d’esame può richiedere ulteriori informazioni o prove al candidato, all’università o alla persona incaricata della vigilanza (art. 28).</p><p><sup>4</sup> La commissione d’esame emana una decisione sull’ammissione all’esame.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. </b><b>11</b> Lingua d’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il candidato può sostenere le parti d’esame organizzate dalla commissione d’esame in tedesco, francese o italiano.</p><p><sup>2</sup> Il candidato deve indicare la lingua d’esame al momento dell’iscrizione.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. </b><b>12</b> Prima e seconda parte dell’esame </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La prima e la seconda parte dell’esame vanno sostenute nel quadro dell’esame europeo d’idoneità svolto dall’Ufficio europeo dei brevetti. </p><p><sup>2</sup> In presenza di circostanze straordinarie la commissione d’esame può proporre esami sostitutivi equivalenti ai compiti A e B dell’esame europeo d’idoneità.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. </b><b>13</b> Preparazione del contenuto dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Almeno due esaminatori preparano le domande d’esame. Ne stabiliscono i criteri di valutazione. </p><p><sup>2</sup> Gli esaminatori sottopongono alla commissione d’esame per approvazione le domande d’esame e i criteri di valutazione.</p><p><sup>3</sup> La commissione d’esame provvede alla traduzione dei compiti dell’esame scritto nelle lingue indicate nelle iscrizioni.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. </b><b>14</b> Terza parte dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La terza parte dell’esame si svolge per scritto. </p><p><sup>2</sup> Almeno uno degli esaminatori che ha preparato le domande della parte d’esame deve assistere alla prova. Prima di iniziare l’esame quest’ultimo informa i candidati sui dettagli dello svolgimento.</p><p><sup>3</sup> La parte d’esame dura sei ore. </p><p><sup>4</sup> I candidati rispondono alle domande d’esame in forma anonima.</p><p><sup>5</sup> Gli esaminatori competenti per la correzione dell’esame elaborano una valutazione comune.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Quarta parte dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La quarta parte dell’esame è costituita da un esame orale.</p><p><sup>2</sup> Assistono alla quarta parte due degli esaminatori che hanno preparato la parte d’esame.</p><p><sup>3</sup> La parte d’esame dura un’ora. In casi motivati la prova può essere prolungata al massimo fino a 75 minuti.</p><p><sup>4</sup> Gli esaminatori elaborano una valutazione comune.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Presenza di terzi all’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esame federale per consulenti in brevetti non è pubblico.</p><p><sup>2</sup> La commissione d’esame può permettere di assistere all’esame a chi può giustificare un interesse.</p><p><sup>3</sup> I membri della commissione d’esame e i rappresentanti della SEFRI possono assistere d’ufficio all’esame.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. </b><b>17</b> Superamento della prima e seconda parte dell’esame e ripetizione dell’esame sostitutivo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ha superato la prima e la seconda parte dell’esame conformemente all’articolo 12 capoverso 1 chi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ha superato singolarmente i compiti A e B; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>ha superato l’esame europeo d’idoneità per intero.</dd></dl><p><sup>2</sup> Ha superato l’esame sostitutivo conformemente all’articolo 12 capoverso 2 chi ha superato singolarmente la prima e la seconda parte dell’esame sostitutivo.</p><p><sup>3</sup> Chi non ha superato per la seconda volta una parte dell’esame sostitutivo menzionato all’articolo 12 capoverso 2 è escluso da ogni ulteriore esame.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. </b><b>18</b> Superamento e ripetizione della terza e quarta parte dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ha superato la terza e la quarta parte dell’esame chi ha superato le singole parti d’esame. </p><p><sup>2</sup> Chi non ha superato una parte dell’esame per la seconda volta è escluso da ogni ulteriore sessione d’esame.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. </b><b>19</b> Ritiro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I candidati possono ritirare la loro candidatura fino a 14 giorni prima dell’inizio dell’esame. Solo in questo caso la tassa d’esame viene loro restituita.</p><p><sup>2</sup> Il ritiro della candidatura dopo questo termine è ammesso solo se è fornita una ragione valida. Sono segnatamente considerate ragioni valide:</p><dl><dt>a. la maternità;</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>b. una malattia o un infortunio;</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>c. il decesso di un famigliare:</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>d. il servizio militare, la protezione civile o il servizio civile imprevisti. </dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p><sup>3</sup> Il ritiro deve essere comunicato immediatamente per scritto e deve essere fornita la prova del motivo dell’impedimento.</p><p><sup>4</sup> I candidati che non ritirano la loro candidatura all’esame entro il termine di cui al capoverso 1 o per una ragione valida non hanno superato l’esame della parte d’esame corrispondente.</p><p><sup>5</sup> I candidati che, per una ragione valida, ritirano la loro candidatura dopo l’inizio dell’esame devono iscriversi alla sessione d’esame successiva. In caso contrario l’esame della parte corrispondente è considerato non superato. </p><p><sup>6</sup> Il candidato deve ripetere per intero l’esame interrotto e pagare nuovamente la tassa d’esame.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. </b><b>20</b> Risultato dell’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La commissione d’esame si riunisce per decidere in merito al superamento dell’esame. Un rappresentante della SEFRI è invitato ad assistere alla seduta.</p><p><sup>2</sup> Mediante decisione scritta la commissione d’esame comunica entro tre mesi ai candidati il risultato delle parti d’esame da essi sostenute. </p><p><sup>3</sup> L’esame federale di consulente in brevetti è superato se sono state superate tutte le quattro parti d’esame di cui all’articolo 8. In questo caso la commissione d’esame rilascia una certificazione sotto forma di attestato. </p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. </b><b>21</b> Conservazione dei documenti riguardanti l’esame</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La commissione d’esame provvede affinché tutti i documenti riguardanti l’esame siano conservati per due anni a partire dalla comunicazione dei risultati dell’esame.</p><p><sup>2</sup> Se è interposto ricorso i documenti riguardanti l’esame devono essere conservati finché la decisione relativa al ricorso è passata in giudicato.</p><p><sup>3</sup> Il candidato può chiedere di consultare i propri documenti d’esame conservati secondo il capoverso 1 o 2.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. </b><b>22</b> Sanzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se risulta che il candidato è stato ammesso all’esame fornendo informazioni inesatte o incomplete, la commissione d’esame dichiara nulle le parti dell’esame superate.</p><p><sup>2</sup> Se un candidato cerca di influenzare l’esito dell’esame con mezzi illeciti, un esaminatore ne informa la commissione d’esame. Questa decide se la parte dell’esame in questione è considerata non superata. Se è sorpreso in un tentativo di frode, il candidato può portare a termine l’esame sotto condizione.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_3/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Principi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La commissione d’esame è competente per il riconoscimento di esami esteri per consulenti in brevetti.</p><p><sup>2</sup> Mediante decisione scritta la commissione d’esame delibera in merito al riconoscimento dell’esame estero per consulenti in brevetti e al contenuto e allo svolgimento di un esame d’idoneità.</p><p><sup>3</sup> L’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e550" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fn-d6e550" id="fnbck-d6e550" routerlink="./">5</a></sup> tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone (ALC) si applica al riconoscimento degli esami esteri per consulenti in brevetti per le persone interessate da tale accordo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e550"><sup><a fragment="#fnbck-d6e550" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fnbck-d6e550" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b></a></p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Richiesta</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La richiesta di riconoscimento di un esame estero per consulenti in brevetti va presentata per scritto alla commissione d’esame. </p><p><sup>2</sup> Alla richiesta vanno allegati documenti che attestano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il superamento di un esame per consulenti in brevetti da parte del richiedente; </dd><dt>b. </dt><dd>le conoscenze tecniche esaminate in occasione dell’esame per consulenti in brevetti.</dd></dl></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> <b></b>Esame d’idoneità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il richiedente può sostenere un esame d’idoneità se la commissione d’esame non riconosce o riconosce soltanto in parte l’esame estero per consulenti in brevetti.</p><p><sup>2</sup> È ammesso all’esame d’idoneità chi al momento dell’iscrizione dimostra di essere titolare di un diploma universitario (art. 2) e di avere svolto un’attività pratica (art. 27–30).</p><p><sup>3</sup> La commissione d’esame può invitare il richiedente a presentare documenti relativi al tipo e alla durata dell’esperienza professionale acquisita.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Contenuto e svolgimento dell’esame d’idoneità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’esame d’idoneità verte su conoscenze tecniche oggetto dell’esame federale per consulenti in brevetti e che non sono già state esaminate durante la formazione frequentata nello Stato in cui è stato sostenuto l’esame per consulenti in brevetti. </p><p><sup>2</sup> Per determinare il contenuto dell’esame d’idoneità la commissione d’esame può tenere conto dell’esperienza professionale acquisita dal richiedente.</p><p><sup>3</sup> La commissione d’esame stabilisce nei singoli casi il tipo, lo svolgimento e la valutazione dell’esame d’idoneità.</p><p><sup>4</sup> Le disposizioni concernenti la lingua d’esame (art. 11), il ritiro (art. 19) e le sanzioni (art. 22) si applicano per analogia all’esame d’idoneità.</p><p><sup>5</sup> Mediante decisione scritta, la commissione d’esame comunica entro tre mesi al richiedente il risultato dell’esame d’idoneità.</p><p><sup>6</sup> Chi non ha superato per la seconda volta l’esame d’idoneità o, se del caso, parti di quest’ultimo è escluso da ogni ulteriore esame.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Attività pratica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Scopo e contenuto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’attività pratica serve ad acquisire, sotto vigilanza, l’esperienza necessaria per svolgere autonomamente l’attività di consulente in brevetti nel campo d’applicazione della LCB.</p><p><sup>2</sup> Nell’ambito dell’attività pratica il candidato deve in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>acquisire le conoscenze tecniche conformemente all’articolo 7 e metterle in pratica;</dd><dt>b. </dt><dd>familiarizzarsi con le autorità operanti in Svizzera in materia di brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>trattare le domande di brevetto sulla base della documentazione fornita da un mandante e imparare a rappresentare quest’ultimo nelle procedure di rilascio;</dd><dt>d. </dt><dd>familiarizzarsi con le formalità e i termini delle procedure di rilascio di brevetti in Svizzera.</dd></dl></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Persona incaricata della vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Può vigilare sull’attività pratica chi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è iscritto come consulente in brevetti nel registro dei consulenti in brevetti;</dd><dt>b. </dt><dd>ha esercitato a tempo pieno per almeno dieci anni l’attività di consulente in brevetti in Svizzera senza essere iscritto nel registro dei consulenti in brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>ha esercitato a tempo pieno per almeno sei anni, quale professione regolamentata, l’attività di consulente in brevetti all’estero, rispettando le prescrizioni dello Stato di origine; oppure</dd><dt>d. </dt><dd>è iscritto nella lista allestita dall’Ufficio europeo dei brevetti per i mandatari accreditati e ha esercitato a tempo pieno per almeno un anno l’attività di consulente in brevetti in Svizzera.</dd></dl></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Requisiti geografici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’attività pratica deve essere svolta durante almeno 12 mesi a tempo pieno presso una persona addetta alla vigilanza la cui società ha sede in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> L’esercizio sotto sorveglianza dell’attività di consulente in brevetti all’estero è riconosciuto se tale attività è stata svolta durante 18 mesi a tempo pieno e se ha permesso al candidato di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>acquisire e mettere in pratica le conoscenze tecniche di cui all’articolo 7;</dd><dt>b. </dt><dd>familiarizzarsi con le autorità operanti in Svizzera in materia di brevetti;</dd><dt>c. </dt><dd>familiarizzarsi con le formalità e i termini delle procedure di rilascio di brevetti in Svizzera.</dd></dl></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Prova dell’attività pratica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Una volta conclusa l’attività pratica, la persona incaricata della vigilanza attesta per scritto al candidato:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la durata dell’attività pratica;</dd><dt>b. </dt><dd>il grado di occupazione;</dd><dt>c. </dt><dd>il luogo di lavoro;</dd><dt>d. </dt><dd>le attività svolte.</dd></dl><p><sup>2</sup> Nel caso dello svolgimento di un’attività secondo l’articolo 29 capoverso 2 la persona incaricata della vigilanza deve inoltre attestare per scritto in che misura l’attività svolta ha permesso al candidato di raggiungere gli obbiettivi di formazione elencati in tale disposizione.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Registro dei consulenti in brevetti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> <b></b>Domanda d’iscrizione nel registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi intende iscriversi nel registro dei consulenti in brevetti è tenuto a presentare all’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI):</p><dl><dt>a. </dt><dd>le informazioni di cui all’articolo 14 capoverso 1 lettera b, c ed eventualmente d LCB; e</dd><dt>b. </dt><dd>i seguenti documenti:<dl><dt>1. </dt><dd>il documento attestante il superamento dell’esame federale per consulenti in brevetti, o</dd><dt>2. </dt><dd>la decisione della commissione d’esame concernente il riconoscimento dell’esame estero per consulenti in brevetti e, se del caso, il superamento dell’esame d’idoneità secondo gli articoli 23 capoverso 2 e 26 capoverso 5, oppure la prova dell’adempimento delle condizioni secondo l’articolo 23 capoverso 3.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> La domanda d’iscrizione è presa in considerazione solo se l’emolumento d’iscrizione è versato entro il termine prescritto dall’IPI.</p><p><sup>3</sup> L’IPI può richiedere ulteriori informazioni e prove se i documenti presentati non sono completi o vi sono dubbi circa la loro correttezza.</p><p><sup>4</sup> L’IPI respinge la domanda se il richiedente non soddisfa i requisiti per l’iscrizione nel registro. L’emolumento d’iscrizione non è rimborsato.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> <b></b>Modifica e cancellazione di informazioni nel registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’IPI modifica e cancella le informazioni nel registro su richiesta della persona iscritta o d’ufficio.</p><p><sup>2</sup> L’IPI procede d’ufficio alla modifica o alla cancellazione se le informazioni necessarie all’iscrizione nel registro non corrispondono più alla realtà, in particolare se la persona iscritta non ha più un recapito in Svizzera o se il recapito in Svizzera è cambiato.</p><p><sup>3</sup> Se la modifica o la cancellazione avviene d’ufficio, l’IPI comunica la prevista modifica o cancellazione alla persona iscritta e le impartisce un termine per prendere posizione. Se la persona iscritta non prende posizione entro tale termine, l’IPI procede alla modifica o alla cancellazione delle informazioni in questione.</p><p><sup>4</sup> L’IPI può cancellare le informazioni d’ufficio senza chiedere una presa di posizione se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la cancellazione è ordinata dal Dipartimento federale di giustizia e polizia;</dd><dt>b. </dt><dd>la Commissione d’esame dichiara un esame nullo a posteriori;</dd><dt>c. </dt><dd>la persona iscritta è deceduta.</dd></dl></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> <b></b>Domanda di reiscrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se una persona la cui iscrizione è stata cancellata desidera reiscriversi e se i requisiti per l’iscrizione sono soddisfatti, è sufficiente trasmettere l’attestato di cui all’articolo 12 capoverso 1 LCB.</p><p><sup>2</sup> Per la reiscrizione l’emolumento di iscrizione è dovuto per intero. </p></div></article><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> <b></b>Fascicolo degli atti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il fascicolo degli atti è conservato per cinque anni dalla cancellazione di un’iscrizione nel registro o per cinque anni dal momento in cui una domanda di registrazione è stata respinta.</p><p><sup>2</sup> Possono consultare il fascicolo degli atti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>le persone iscritte nel registro;</dd><dt>b. </dt><dd>terzi che giustificano un interesse.</dd></dl></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Comunicazione elettronica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’IPI può ammettere la comunicazione elettronica.</p><p><sup>2</sup> Determina le modalità tecniche e le pubblica in modo adeguato.</p></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_6/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_6/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni transitorie</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Diplomi universitari</a></h6><div class="collapseable"> <p>I bachelor, i master, i diplomi universitari o le licenze in scienze naturali o in ingegneria conseguiti presso scuole universitarie ai sensi dell’articolo 3 della legge dell’8 ottobre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e851" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fn-d6e851" id="fnbck-d6e851" routerlink="./">6</a></sup> sull’aiuto alle università sono riconosciuti quali diplomi universitari svizzeri in virtù dell’articolo 4 LCB, anche se al momento dell’esame la scuola universitaria non era accreditata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e851"><sup><a fragment="#fnbck-d6e851" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#fnbck-d6e851" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2014/691/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>414.20</b></a></p></div></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Iscrizione nel registro dei consulenti in brevetti ai sensi dell’articolo 19 LCB</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi richiede l’iscrizione nel registro dei brevetti conformemente all’articolo 19 LCB deve presentare all’IPI:</p><dl><dt>a. </dt><dd>se presenta una domanda conformemente all’articolo 19 capoverso 1 lettera a LCB, un documento che attesti l’esercizio dell’attività di consulente in brevetti in Svizzera e il conseguimento del diploma universitario richiesto;</dd><dt>b. </dt><dd>se presenta una domanda conformemente all’articolo 19 capoverso 1 lettera b LCB, un documento che attesti l’esercizio dell’attività di consulente in brevetti in Svizzera e l’iscrizione nella lista allestita dall’Ufficio europeo dei brevetti per i mandatari accreditati.</dd></dl><p><sup>2</sup> La domanda è considerata come presentata soltanto se l’emolumento d’iscrizione è stato versato entro il termine prescritto dall’IPI.</p><p><sup>3</sup> L’IPI può richiedere ulteriori informazioni e prove se i documenti presentati non sono completi o vi sono dubbi circa la loro correttezza.</p><p><sup>4</sup> L’IPI respinge la domanda se il richiedente non soddisfa i requisiti per l’iscrizione nel registro. L’emolumento d’iscrizione non è rimborsato.</p></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Utilizzo del titolo professionale durante il periodo transitorio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi soddisfa i requisiti per l’iscrizione nel registro dei consulenti in brevetti secondo l’articolo 19 capoverso 1 LCB può usare il titolo «consulente in brevetti», «Patentanwältin» o «Patentanwalt», «conseil en brevet» o «patent attorney» durante il termine per la presentazione della domanda di cui all’articolo 19 capoverso 2 LCB, anche se non è ancora iscritto nel registro dei consulenti in brevetti.</p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#chap_6/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Entrata in vigore</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/313/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011.</p></div></article></div></section></div></section></main></div> |
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ch | it | c8a18715-f11b-465b-985f-c3b272665670 | Regolamento sugli emolumenti della camera d’esame per i consulenti in brevetti | 935.621.31 | true | 2011-07-01T00:00:00 | 2010-11-23T00:00:00 | 1,499,731,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29964/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it | RS 935.621.31 1 Regolamento sugli emolumenti della camera d’esame per i consulenti in brevetti del 23 novembre 2010 (Stato 1° luglio 2011) Approvato dal Consiglio federale l’11 maggio 2011 La camera d’esame, visto l’articolo 8 capoverso 2 della legge sui consulenti in brevetti del 20 marzo 20091 (LCB); visto l’articolo 3 capoverso 1 lettera f dell’ordinanza dell’11 maggio 20112 sui consulenti in brevetti (OCB), ordina: Art. 1 Campo d’applicazione Il presente regolamento sugli emolumenti disciplina gli emolumenti che la camera d’esame riscuote per le sue decisioni e prestazioni in virtù dell’articolo 3 OCB. Art. 2 Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti Fatte salve disposizioni speciali previste dall’ordinanza sui consulenti in brevetti e dal presente regolamento sugli emolumenti, sono applicabili le disposizioni dell’ordinanza generale sugli emolumenti dell’8 settembre 20043. Art. 3 Calcolo degli emolumenti Gli emolumenti sono calcolati in base alle tariffe seguenti: Articolo Oggetto Fr. Art. 14 Art. 15 OCB OCB Tassa d’esame per le parti d’esame 3 e 4: – se le due parti d’esame sono sostenute nella stessa sessione d’esame – se le due parti d’esame sono sostenute separatamente, per ciascuna parte 900.– 600.– RU 2011 2283 1 RS 935.62 2 RS 935.621 3 RS 172.041.1 935.621.31 Servizi 2 935.621.31 Articolo Oggetto Fr. Art. 12 cpv. 2 OCB Tassa relativa all’esame sostitutivo per le parti d’esame 1 e 2: – se le due parti d’esame sono sostenute nella stessa sessione d’esame – se le due parti d’esame sono sostenute separa- tamente, per ciascuna parte 900.– 600.– Art. 23 OCB Tassa relativa alla decisione di riconoscimento o non riconoscimento 200.– Art. 25 cpv. 1 OCB Tassa relativa all’esame d’idoneità 800.– Art. 4 Pagamento degli emolumenti Gli emolumenti devono essere pagati anticipatamente. Art. 5 Entrata in vigore Il presente regolamento sugli emolumenti entra in vigore il 1° luglio 2011. | <div _ngcontent-oby-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.621.31 --><p class="srnummer">935.621.31 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Regolamento<br/>sugli emolumenti della camera d’esame <br/>per i consulenti in brevetti</h1><p>del 23 novembre 2010 (Stato 1° luglio 2011)</p><p>Approvato dal Consiglio federale l’11 maggio 2011</p></div><div id="preamble"><p>La camera d’esame,</p><p>visto l’articolo 8 capoverso 2 della legge sui consulenti in brevetti <br/>del 20 marzo 2009<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> (LCB);<br/>visto l’articolo 3 capoverso 1 lettera f dell’ordinanza dell’11 maggio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <br/>sui consulenti in brevetti (OCB),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2011/312/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.62</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2011/313/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.621</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento sugli emolumenti disciplina gli emolumenti che la camera d’esame riscuote per le sue decisioni e prestazioni in virtù dell’articolo 3 OCB.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Fatte salve disposizioni speciali previste dall’ordinanza sui consulenti in brevetti e dal presente regolamento sugli emolumenti, sono applicabili le disposizioni dell’ordinanza generale sugli emolumenti dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#fn-d6e66" id="fnbck-d6e66" routerlink="./">3</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e66"><sup><a fragment="#fnbck-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#fnbck-d6e66" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Calcolo degli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli emolumenti sono calcolati in base alle tariffe seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Articolo</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>Oggetto</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Fr.</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>Art. 14<br/>Art. 15</p></td><td><p>OCB<br/>OCB</p></td><td><p>Tassa d’esame per le parti d’esame 3 e 4:</p><dl><dt>– </dt><dd>se le due parti d’esame sono sostenute nella stessa sessione d’esame</dd><dt>– </dt><dd>se le due parti d’esame sono sostenute <br/>separatamente, per ciascuna parte</dd></dl></td><td><p><br/><br/>900.–<br/><br/>600.–</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Art. 12 cpv. 2</p></td><td><p>OCB</p></td><td><p>Tassa relativa all’esame sostitutivo per le parti d’esame 1 e 2:</p><dl><dt>– </dt><dd>se le due parti d’esame sono sostenute nella stessa sessione d’esame</dd><dt>– </dt><dd>se le due parti d’esame sono sostenute separatamente, per ciascuna parte</dd></dl></td><td><p><br/><br/><br/>900.–<br/><br/>600.–</p></td></tr><tr><td><p>Art. 23</p></td><td><p>OCB</p></td><td><p>Tassa relativa alla decisione di riconoscimento<br/>o non riconoscimento</p></td><td><p><br/>200.–</p></td></tr><tr><td><p>Art. 25 cpv. 1</p></td><td><p>OCB</p></td><td><p>Tassa relativa all’esame d’idoneità</p></td><td><p>800.–</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Pagamento degli emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli emolumenti devono essere pagati anticipatamente.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/314/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il presente regolamento sugli emolumenti entra in vigore il 1° luglio 2011.</p></div></article></main></div> |
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ch | it | 5d2d44f2-5a01-44d7-ba4a-fc38d13a9202 | Legge federale sulle professioni psicologiche | LPPsi | 935.81 | true | 2020-02-01T00:00:00 | 2011-03-18T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30105/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it | RS 935.81 1 Legge federale sulle professioni psicologiche (LPPsi) del 18 marzo 2011 (Stato 1° febbraio 2020) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 95 capoverso 1, 97 capoverso 1 e 117a capoverso 2 lettera a della Costituzione federale1;2 visto il messaggio del Consiglio federale del 30 settembre 20093, decreta: Capitolo 1: Scopo e oggetto Art. 1 1 La presente legge si prefigge di: a. proteggere la salute; b. proteggere da inganni e raggiri le persone che ricorrono a prestazioni nel set- tore della psicologia. 2 A tal fine disciplina: a. i diplomi in psicologia rilasciati da scuole universitarie svizzere riconosciuti conformemente alla presente legge; b. le esigenze in materia di perfezionamento; c. le condizioni per ottenere un titolo federale di perfezionamento; d. l’accreditamento periodico dei cicli di perfezionamento; e. il riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri; f. le esigenze che lo psicoterapeuta deve adempiere per esercitare la psicotera- pia ...4 sotto la propria responsabilità professionale; g. le condizioni per l’impiego di denominazioni professionali protette e titoli federali di perfezionamento. RU 2012 1929 1 RS 101 2 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). 3 FF 2009 6005 4 Espr. stralciata giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Di detto stralcio é tenuto conto in tutto il presente testo. 935.81 Servizi 2 935.81 3 Per i titolari di un diploma federale in medicina umana, il perfezionamento in psicoterapia e l’esercizio della professione in tale settore sono retti dalla legge del 23 giugno 20065 sulle professioni mediche. Capitolo 2: Diploma di una scuola universitaria e denominazione professionale Art. 2 Diplomi di scuole universitarie svizzere riconosciuti Sono riconosciuti conformemente alla presente legge i diplomi di master, le licenze e i diplomi in psicologia rilasciati da una scuola universitaria svizzera che ha diritto ai sussidi secondo la legge dell’8 ottobre 19996 sull’aiuto alle università o è accredi- tata secondo la legge del 6 ottobre 19957 sulle scuole universitarie professionali. Art. 3 Riconoscimento di diplomi esteri 1 Un diploma estero in psicologia è riconosciuto se la sua equivalenza con un diploma di una scuola universitaria svizzera riconosciuto conformemente alla pre- sente legge: a. è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento concluso con lo Stato interessato o con un’organizzazione sovrastatale; o b. è dimostrata nel singolo caso. 2 Il diploma estero riconosciuto ha in Svizzera i medesimi effetti di un diploma di una scuola universitaria svizzera riconosciuto conformemente alla presente legge. 3 Il riconoscimento è di competenza della Commissione delle professioni psicologi- che. 4 Se non riconosce un diploma estero, la Commissione delle professioni psicologiche decide le condizioni che devono essere adempiute per soddisfare i requisiti stabiliti dalla presente legge per l’ammissione al perfezionamento o l’impiego delle denomi- nazioni professionali. Art. 4 Denominazione professionale di psicologo Chiunque abbia conseguito un diploma in psicologia riconosciuto conformemente alla presente legge può utilizzare la denominazione professionale di psicologo o psicologa. 5 RS 811.11 6 [RU 2000 948, 2003 187 all. n. II 3, 2004 2013, 2007 5779 n. II 5, 2008 307 3437 n. II 18, 2011 5871, 2012 3655 n. I 10. RU 2014 4103 all. n. I 1]. Vedi ora la LF del 30 set. 2011 sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (RS 414.20). 7 [RU 1996 2588, 2002 953, 2005 4635, 2006 2197 all. n. 37, 2012 3655 n. I 11. RU 2014 4103 all. n. I 2]. Vedi ora la LF del 30 set. 2011 sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (RS 414.20). Professioni psicologiche. LF 3 935.81 Capitolo 3: Ottenimento di un titolo federale di perfezionamento Sezione 1: Obiettivi e durata Art. 5 Obiettivi 1 Il perfezionamento estende e approfondisce le conoscenze, le capacità e la compe- tenza sociale acquisite durante la formazione dispensata in una scuola universitaria, affinché i diplomati possano esercitare la loro attività nel corrispondente settore specialistico della psicologia sotto la propria responsabilità. Tiene conto degli aspetti specialistici e professionali e si fonda sulle conoscenze scientifiche attuali nel set- tore. 2 Nell’ambito del settore prescelto, il perfezionamento conferisce alle persone che l’hanno assolto la capacità di: a. impiegare conoscenze, metodi e tecniche scientifiche attuali; b. riflettere in maniera sistematica sull’attività professionale e sulle sue conse- guenze, segnatamente in base ad adeguate conoscenze delle condizioni spe- cifiche, dei limiti professionali e delle fonti d’errore metodologiche; c. collaborare con i colleghi di lavoro in Svizzera e all’estero, nonché a comu- nicare e cooperare in un quadro interdisciplinare; d. affrontare la propria attività con senso critico nel contesto sociale, giuridico ed etico in cui si iscrive; e. valutare correttamente i problemi e lo stato psichico dei loro clienti e pazienti e applicare o raccomandare misure adeguate; f. coinvolgere le istituzioni sociali e sanitarie nelle attività di consulenza, accompagnamento e trattamento dei loro clienti e pazienti, nonché conside- rare le condizioni quadro giuridiche e sociali; g. gestire i mezzi disponibili in maniera economica; h. agire in modo riflessivo e autonomo anche in situazioni critiche. Art. 6 Durata 1 Il perfezionamento dura da un minimo di due anni a un massimo di sei. 2 In caso di perfezionamento a tempo parziale, la durata si protrae proporzional- mente. 3 Il Consiglio federale determina la durata del perfezionamento per i diversi titoli di perfezionamento. Anziché stabilirne la durata, può determinare l’entità della presta- zione da fornire nell’ambito del perfezionamento, segnatamente può fissare il numero di punti di credito di perfezionamento richiesti. Servizi 4 935.81 Sezione 2: Ammissione, riconoscimento e denominazione professionale Art. 7 Ammissione 1 Sono ammesse ai cicli di perfezionamento accreditati le persone con un diploma in psicologia riconosciuto conformemente alla presente legge. 2 Chi vuole seguire un ciclo di perfezionamento accreditato in psicoterapia deve inoltre aver compiuto una formazione di base comprendente una prestazione di studio sufficiente in psicologia clinica e psicopatologia. 3 L’ammissione non può essere subordinata all’appartenenza a un’associazione pro- fessionale. 4 Non sussiste alcun diritto a un posto di perfezionamento. Art. 8 Titoli federali di perfezionamento 1 I titoli federali di perfezionamento possono essere ottenuti nei seguenti settori della psicologia: a. psicoterapia; b. psicologia dell’età evolutiva; c. psicologia clinica; d. neuropsicologia. e. psicologia della salute. 2 Sentita la Commissione delle professioni psicologiche, il Consiglio federale può prevedere titoli federali di perfezionamento in altri settori della psicologia con un’importanza diretta per la salute. 3 I titoli federali di perfezionamento sono rilasciati dall’organizzazione responsabile del corrispondente ciclo di perfezionamento accreditato. 4 Tali titoli sono firmati da un rappresentante della Confederazione e da un rappre- sentante dell’organizzazione responsabile del perfezionamento. Art. 9 Riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento 1 Un titolo estero di perfezionamento è riconosciuto se la sua equivalenza con un titolo federale di perfezionamento: a. è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento concluso con lo Stato interessato o con un’organizzazione sovrastatale; o b. è dimostrata nel singolo caso. 2 Un titolo estero di perfezionamento riconosciuto ha in Svizzera i medesimi effetti del corrispondente titolo federale di perfezionamento. 3 Il riconoscimento è di competenza della Commissione federale delle professioni psicologiche. Professioni psicologiche. LF 5 935.81 4 Se non riconosce un titolo estero di perfezionamento, la Commissione delle profes- sioni psicologiche decide le condizioni che devono essere adempiute per l’otteni- mento del corrispondente titolo federale di perfezionamento. Art. 10 Impiego del titolo di perfezionamento nella denominazione professionale Il Consiglio federale disciplina il modo in cui il titolo federale di perfezionamento può essere utilizzato nella denominazione professionale. Sente dapprima la Com- missione delle professioni psicologiche. Capitolo 4: Accreditamento di cicli di perfezionamento Sezione 1: Principio Art. 11 Scopo dell’accreditamento 1 L’accreditamento si prefigge di verificare se i cicli di perfezionamento permettono alle persone che li seguono di raggiungere gli obiettivi della presente legge. 2 Esso comprende la verifica della qualità delle strutture, dei processi e dei risultati. Art. 12 Obbligo di accreditamento I cicli di perfezionamento finalizzati all’ottenimento di un titolo di perfezionamento federale devono essere accreditati conformemente alla presente legge. Sezione 2: Criteri di accreditamento Art. 13 1 Un ciclo di perfezionamento è accreditato se: a. si svolge sotto la responsabilità di un’organizzazione professionale nazio- nale, di una scuola universitaria o di un’altra organizzazione idonea (orga- nizzazione responsabile); b. consente alle persone che lo frequentano di raggiungere gli obiettivi di per- fezionamento di cui all’articolo 5; c. è impostato sulla formazione in psicologia dispensata da una scuola univer- sitaria; d. prevede un’adeguata valutazione delle conoscenze e delle capacità delle per- sone che lo frequentano; e. comprende sia l’insegnamento teorico sia la sua applicazione pratica; f. richiede dalle persone che lo frequentano collaborazione personale e assun- zione di responsabilità; Servizi 6 935.81 g. l’organizzazione responsabile dispone di un’istanza indipendente e impar- ziale che statuisce secondo una procedura equa sui ricorsi delle persone che frequentano un perfezionamento. 2 Sentite le organizzazioni responsabili, il Consiglio federale può emanare disposi- zioni che concretizzano il criterio di accreditamento di cui al capoverso 1 lettera b. Sezione 3: Procedura Art. 14 Domanda e autovalutazione 1 L’organizzazione responsabile presenta la domanda di accreditamento del ciclo di perfezionamento all’autorità di accreditamento (art. 34). 2 La domanda deve essere corredata di un rapporto sull’adempimento dei criteri di accreditamento (rapporto di autovalutazione). Art. 15 Valutazione da parte di terzi 1 L’organo di accreditamento istituisce una commissione peritale incaricata di esa- minare il ciclo di perfezionamento. La commissione è composta di specialisti sviz- zeri ed esteri riconosciuti. 2 La commissione peritale completa con indagini proprie il rapporto di autovaluta- zione del richiedente. 3 Essa sottopone all’organo di accreditamento una proposta di accreditamento moti- vata. 4 L’organo di accreditamento può: a. rinviare la proposta di accreditamento alla commissione peritale per ulteriore elaborazione; o b. se necessario, trasmettere per decisione all’autorità di accreditamento la pro- posta della commissione peritale corredata di una proposta e un rapporto supplementari. Art. 16 Decisione di accreditamento 1 Sentita la Commissione delle professioni psicologiche, l’autorità di accreditamento statuisce sulla proposta di accreditamento. 2 Essa può vincolare l’accreditamento a oneri. Art. 17 Periodo di validità L’accreditamento è valido per sette anni al massimo. Professioni psicologiche. LF 7 935.81 Art. 18 Oneri e revoca 1 Se l’accreditamento è vincolato a oneri, l’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento deve dimostrare, entro il termine stabilito nella decisione di accre- ditamento, che gli oneri sono adempiuti. 2 In caso di adempimento parziale degli oneri, l’autorità di accreditamento può imporre nuovi oneri. 3 Se gli oneri non sono adempiuti e l’inadempienza pregiudica gravemente il rispetto dei criteri di accreditamento, l’autorità di accreditamento può revocare l’accredi- tamento su proposta dell’organo di accreditamento. Art. 19 Modifica di un ciclo di perfezionamento accreditato 1 Ogni modifica sostanziale del contenuto o dell’impostazione di un ciclo di perfe- zionamento accreditato necessita di un nuovo accreditamento. 2 Ogni altra modifica del contenuto o dell’impostazione di un ciclo di perfeziona- mento accreditato deve essere previamente comunicata all’autorità di accredita- mento. 3 Se la modifica è contraria ai criteri di accreditamento, l’autorità di accreditamento competente può imporre oneri. Art. 20 Informazioni 1 L’autorità di accreditamento può in ogni momento chiedere all’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento di fornire le informazioni o i documenti necessari e eseguire ispezioni presso l’organizzazione medesima. 2 Se accerta un comportamento contrario ai criteri di accreditamento, essa può imporre oneri. Art. 21 Finanziamento dell’accreditamento Le spese per l’accreditamento di un ciclo di perfezionamento sono finanziate con gli emolumenti a carico del richiedente. Capitolo 5: Esercizio della professione di psicoterapeuta Art. 22 Obbligo di autorizzazione 1 Chi intende esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale deve chiedere l’autorizzazione del Cantone sul cui territorio intende esercitare. 2 ...8 8 Abrogato dall’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, con effetto dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Servizi 8 935.81 Art. 239 Obbligo di annunciarsi 1 I titolari di qualifiche professionali acquisite all’estero che possono avvalersi dell’allegato III dell’Accordo del 21 giugno 199910 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone o dell’allegato K della Convenzione del 4 gennaio 196011 istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), possono esercitare senza autorizzazione la loro professione di psicoterapeuta in qualità di prestatori di servizi sotto la propria responsabilità professionale. Devono annunciarsi seguendo la procedura prevista dalla legge federale del 14 dicembre 201212 sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate. L’autorità cantonale competente iscrive l’annuncio nel registro.13 2 I titolari di un’autorizzazione cantonale possono esercitare in un altro Cantone la psicoterapia, sotto la propria responsabilità professionale, durante un periodo non superiore a 90 giorni per anno civile, senza essere tenuti a chiedere un’auto- rizzazione di tale Cantone. Le restrizioni e gli oneri legati all’autorizzazione di cui sono titolari si applicano pure a tale attività. Essi devono annunciarsi all’autorità cantonale competente. Quest’ultima iscrive l’annuncio nel registro.14 Art. 24 Condizioni d’autorizzazione 1 L’autorizzazione di esercitare la professione è rilasciata se il richiedente: a. possiede un titolo federale di perfezionamento o un titolo estero di perfezio- namento riconosciuto in psicoterapia; b. è degno di fiducia e offre la garanzia, dal profilo fisico e psichico, di un esercizio ineccepibile della professione; c.15 padroneggia una lingua ufficiale del Cantone per il quale richiede l’autoriz- zazione. 2 Chi dispone dell’autorizzazione di esercitare la professione secondo la presente legge, adempie in linea di massima le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione in un altro Cantone. 9 Nuovo testo giusta l’art. 8 n. 2 della LF del 14 dic. 2012 sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate, in vigore dal 1° set. 2013 (RU 2013 2417; FF 2012 3915). 10 RS 0.142.112.681 11 RS 0.632.31 12 RS 935.01 13 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). 14 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). 15 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Professioni psicologiche. LF 9 935.81 Art. 2516 Restrizione dell’autorizzazione e oneri I Cantoni possono prevedere che l’autorizzazione di esercitare la professione sia vincolata a determinate restrizioni di natura professionale, temporale o geografica, oppure a oneri, sempre che sia necessario per garantire un’assistenza psicoterapeu- tica di qualità elevata. Art. 26 Revoca dell’autorizzazione L’autorizzazione è revocata se le sue condizioni non sono più adempiute o se emer- gono fatti in base ai quali essa avrebbe dovuto essere rifiutata. Art. 27 Obblighi professionali Chi esercita la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale deve osser- vare i seguenti obblighi professionali:17 a. esercitare la professione in modo accurato e coscienzioso; rispettare i limiti delle competenze acquisite nell’ambito della formazione e del perfeziona- mento; b. approfondire, estendere e migliorare le proprie competenze mediante l’aggiornamento permanente; c. tutelare i diritti dei propri clienti e pazienti; d. praticare esclusivamente una pubblicità oggettiva e corrispondente all’inte- resse generale, non ingannevole né invadente; e. osservare il segreto professionale conformemente alle prescrizioni pertinenti; f.18 concludere un’assicurazione di responsabilità civile professionale commisu- rata al genere e all’entità dei rischi connessi alla propria attività o dimostrare di aver concluso una simile assicurazione, a meno che l’esercizio dell’at- tività non sia disciplinato dal diritto in materia di responsabilità dello Stato. Art. 28 Autorità cantonale di vigilanza 1 Ogni Cantone designa un’autorità incaricata di vigilare sulle persone che esercita- no, sul suo territorio, la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale. 2 L’autorità di vigilanza prende le misure necessarie a fare osservare gli obblighi professionali. 16 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). 17 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). 18 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Servizi 10 935.81 Art. 29 Assistenza amministrativa Le autorità giudiziarie e amministrative cantonali e le autorità federali annunciano senza indugio alla competente autorità di vigilanza cantonale i fatti che potrebbero costituire una violazione degli obblighi professionali. Art. 30 Misure disciplinari 1 In caso di violazione degli obblighi professionali, delle prescrizioni della presente legge o delle sue disposizioni d’esecuzione, l’autorità di vigilanza può ordinare le seguenti misure disciplinari: a. un avvertimento; b. un ammonimento; c. una multa fino a 20 000 franchi; d. un divieto di durata limitata a sei anni al massimo di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale; e. un divieto definitivo di esercitare la professione sotto la propria responsabili- tà professionale. 2 Per la violazione dell’obbligo professionale di cui all’articolo 27 lettera b pos- sono essere pronunciate soltanto le misure disciplinari previste nel capoverso 1 let- tere a–c. 3 Il divieto di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale può essere cumulato con la multa. 4 Durante il procedimento disciplinare, l’autorità di vigilanza può imporre restrizioni all’autorizzazione di esercitare la professione, vincolarla a oneri o sospenderla prov- visoriamente. 5 Sono fatte salve le disposizioni penali. Art. 31 Procedimento disciplinare in un altro Cantone 1 L’autorità di vigilanza di un Cantone che avvia un procedimento disciplinare contro il titolare di un’autorizzazione rilasciata da un altro Cantone ne informa l’autorità di vigilanza del Cantone in questione. 2 Se intende vietare al titolare di un’autorizzazione rilasciata da un altro Cantone di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale, essa sente l’autorità di vigilanza del Cantone in questione. Art. 32 Effetti del divieto di esercitare la professione 1 Il divieto di esercitare la professione si applica su tutto il territorio svizzero. 2 Esso invalida ogni autorizzazione di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale. Professioni psicologiche. LF 11 935.81 Art. 33 Prescrizione 1 Il perseguimento disciplinare si prescrive in due anni a decorrere dalla data in cui l’autorità di vigilanza ha avuto conoscenza dei fatti contestati. 2 Ogni atto d’inchiesta o atto processuale intrapreso dall’autorità di vigilanza, dall’autorità di perseguimento penale o dal giudice19 in merito ai fatti contestati interrompe il decorso della prescrizione. 3 Il perseguimento disciplinare si prescrive in ogni caso in dieci anni a decorrere dai fatti contestati. 4 Qualora la violazione degli obblighi professionali costituisca reato, è applicabile il termine di prescrizione più lungo previsto dal diritto penale. 5 L’autorità di vigilanza può anche prendere in considerazione fatti caduti in prescri- zione qualora si tratti di valutare i rischi per la salute pubblica dovuti a una persona oggetto di un procedimento disciplinare. Capitolo 6: Organizzazione Sezione 1: Accreditamento Art. 34 Autorità di accreditamento 1 Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) è competente per l’accreditamento di cicli di perfezionamento finalizzati all’ottenimento di un titolo federale di perfezio- namento. 2 Il DFI tiene l’elenco dei cicli di perfezionamento accreditati. Art. 35 Organo di accreditamento Il Consiglio federale designa un organo incaricato di esaminare le domande di accreditamento presentate dalle organizzazioni responsabili dei cicli di perfeziona- mento. Sezione 2: Commissione delle professioni psicologiche Art. 36 Composizione e organizzazione 1 Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. 2 Esso provvede affinché vi siano adeguatamente rappresentati le cerchie scientifi- che, le scuole universitarie, i Cantoni e le cerchie professionali interessate. 3 La Commissione delle professioni psicologiche dispone di una segreteria. 19 Rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; RS 171.10). Servizi 12 935.81 4 La Commissione emana un regolamento interno; vi disciplina segnatamente la procedura di decisione. Il regolamento interno deve essere sottoposto per approva- zione al DFI. Art. 37 Compiti e competenze 1 La Commissione delle professioni psicologiche ha i compiti e le competenze seguenti: a. prestare consulenza al Consiglio federale e al DFI per le questioni relative all’applicazione della presente legge; b. decidere sul riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri; c. esprimere un parere sulle proposte di introduzione di titoli federali di perfe- zionamento; d. esprimere un parere sulle proposte di accreditamento; e. esprimere un parere in merito alle denominazioni professionali dei titolari di titoli federali di perfezionamento; f. riferire regolarmente al DFI. 2 Il Consiglio federale può attribuirle altri compiti. 3 La Commissione delle professioni psicologiche può trattare dati personali per quanto necessario all’adempimento dei suoi compiti. Sezione 3: Registro Art. 38 Competenza Il DFI tiene un registro: a. dei titolari di un titolo federale di perfezionamento o di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto; b. dei titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia; c. delle persone che si sono annunciate conformemente all’articolo 23. Art. 39 Scopo 1 Il registro ha lo scopo di: a. informare e tutelare i pazienti e i clienti; b. garantire la qualità; c. fornire dati statistici; e d. informare i servizi esteri. Professioni psicologiche. LF 13 935.81 2 È inoltre inteso a semplificare le procedure necessarie per il rilascio dell’autoriz- zazione di esercitare la professione. Art. 40 Contenuto 1 Il registro contiene i dati necessari al conseguimento dello scopo. Vi rientrano anche dati personali degni di particolare protezione ai sensi dell’articolo 3 lettera c della legge federale del 19 giugno 199220 sulla protezione dei dati. 2 Il Consiglio federale emana disposizioni dettagliate sui dati personali contenuti nel registro e sul loro trattamento. Art. 41 Obbligo di notifica 1 Le autorità cantonali competenti notificano senza indugio al DFI ogni rilascio, rifiuto o modifica di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia, segnatamente qualsiasi restrizione all’esercizio della professione, come pure qualsiasi misura disciplinare. 2 Le organizzazioni responsabili di un ciclo di perfezionamento notificano ogni rilascio di titoli federali di perfezionamento. Art. 4221 Comunicazione dei dati 1 I dati relativi a misure disciplinari come pure i motivi di rifiuto o revoca di un’autorizzazione secondo l’articolo 26 sono a disposizione esclusivamente delle autorità competenti per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio della professione e delle autorità di vigilanza. 2 Su richiesta l’UFSP comunica alle autorità cui compete un procedimento discipli- nare in corso i dati relativi alle restrizioni soppresse e ai divieti temporanei di eserci- tare la professione ai quali è apposta la menzione «cancellato». 3 Tutti gli altri dati sono liberamente consultabili in rete. 4 Il Consiglio federale può prevedere che determinati dati siano accessibili soltanto su domanda, se l’interesse della sanità pubblica non richiede che siano pubblica- mente accessibili in rete. Art. 43 Cancellazione ed eliminazione di iscrizioni nel registro 1 L’iscrizione di una restrizione è eliminata dal registro cinque anni dopo la sua soppressione. 2 L’iscrizione di avvertimenti, ammonimenti e multe è eliminata dal registro cinque anni dopo la pronuncia della misura. 3 Il divieto temporaneo di esercitare la professione è annullato nel registro con la menzione «cancellato» dieci anni dopo la sua soppressione. 20 RS 235.1 21 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Servizi 14 935.81 4 Tutte le iscrizioni relative a una persona sono eliminate dal registro non appena un’autorità ne annuncia il decesso. I dati, anonimizzati, possono in seguito essere utilizzati a fini statistici.22 Capitolo 7: Tutela giurisdizionale e disposizioni penali Art. 44 Tutela giurisdizionale 1 Se non sono autorità cantonali, le organizzazioni responsabili di cicli di perfezio- namento accreditati prendono decisioni ai sensi della legge federale del 20 dicembre 196823 sulla procedura amministrativa su: a. la computabilità delle prestazioni di formazione e dei periodi di perfeziona- mento; b. l’ammissione ai cicli di perfezionamento accreditati; c. il superamento di esami; d. il rilascio di titoli di perfezionamento. 2 Per il rimanente si applicano le disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale. Art. 45 Abuso di titoli e di denominazioni professionali 1 È punito con la multa chi nei suoi documenti commerciali, nelle sue comunicazioni di ogni genere o in altri documenti destinati ai rapporti d’affari: a. si definisce psicologo o psicologa oppure utilizza una denominazione pro- fessionale che può essere confusa con quella di psicologo, senza essere tito- lare di un diploma in psicologia riconosciuto conformemente alla presente legge (art. 2 e 3); b. pretende di possedere, senza averlo legittimamente acquisito, un titolo fede- rale di perfezionamento o un titolo estero di perfezionamento riconosciuto conformemente alla presente legge; c. utilizza un titolo o una denominazione che induce a credere erroneamente che egli abbia portato a termine un perfezionamento accreditato conforme- mente alla presente legge. 2 Il perseguimento penale spetta ai Cantoni. 22 Nuovo testo giusta il n. II 2 della LF del 20 mar. 2015, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2015 5081, 2017 2703; FF 2013 5363). 23 RS 172.021 Professioni psicologiche. LF 15 935.81 Capitolo 8: Disposizioni finali Art. 46 Vigilanza Il Consiglio federale vigila sull’esecuzione della presente legge. Art. 47 Esecuzione Il Consiglio federale emana le disposizioni esecutive. Art. 48 Modifica del diritto vigente ...24 Art. 49 Disposizioni transitorie 1 Sentita la Commissione delle professioni psicologiche, il Consiglio federale redige un elenco dei cicli di perfezionamento in .che sono considerati accreditati provviso- riamente per cinque anni a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge. I titoli acquisiti in questi cicli di perfezionamento sono considerati titoli federali. 2 I titoli di perfezionamento acquisiti prima dell’entrata in vigore della presente legge nei perfezionamenti che figurano nell’elenco redatto dal Consiglio federale secondo il capoverso 1 sono considerati titoli federali. 3 Le autorizzazioni di esercitare la psicoterapia liberamente o sotto la propria re- sponsabilità professionale, rilasciate secondo il diritto cantonale prima dell’entrata in vigore della presente legge, conservano la loro validità nel relativo Cantone. 4 Le persone che prima dell’entrata in vigore della presente legge secondo il diritto cantonale non necessitavano di un’autorizzazione per esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale sono tenute a disporre di un’autorizzazione valida entro cinque anni dall’entrata in vigore della presente legge. Art. 49a25 Disposizioni transitorie della modifica del 30 settembre 2016 1 Le autorizzazioni all’esercizio della psicoterapia alle dipendenze dei Cantoni e dei Comuni sotto la propria responsabilità professionale, rilasciate secondo il diritto cantonale prima dell’entrata in vigore della presente modifica, conservano la loro validità nel relativo Cantone. 2 Chi prima dell’entrata in vigore della presente modifica esercitava la propria attivi- tà sotto la propria responsabilità professionale alle dipendenze dei Cantoni e dei Comuni e, secondo il diritto cantonale, non necessitava di un’autorizzazione per l’esercizio di tale professione, deve disporre di un’autorizzazione secondo la presen- te legge entro cinque anni dall’entrata in vigore della presente modifica. 24 Le mod. possono essere consultate alla RU 2012 1929. 25 Introdotto dal’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Servizi 16 935.81 Art. 50 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore:26 1° aprile 2013 art. 36 e 37: 1° maggio 2012 art. 38 a 43:27 1° agosto 2016 26 O del 15 mar. 2013 (RU 2013 915). 27 O del 6 lug. 2016 (RU 2016 2601). | <div _ngcontent-wvx-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.81--><p class="srnummer">935.81</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sulle professioni psicologiche</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LPPsi)</h2><p>del 18 marzo 2011 (Stato 1° febbraio 2020)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 95 capoverso 1, 97 capoverso 1 e 117<i>a</i> capoverso 2 lettera a della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup>;<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup><br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 30 settembre 2009<sup><a fragment="#fn-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e47" id="fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p><p id="fn-d6e47"><sup><a fragment="#fnbck-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/fga/2009/1238/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009 </b>6005</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Scopo e oggetto</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La presente legge si prefigge di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>proteggere la salute;</dd><dt>b. </dt><dd>proteggere da inganni e raggiri le persone che ricorrono a prestazioni nel settore della psicologia.</dd></dl><p><sup>2</sup> A tal fine disciplina: </p><dl><dt>a. </dt><dd>i diplomi in psicologia rilasciati da scuole universitarie svizzere riconosciuti conformemente alla presente legge;</dd><dt>b. </dt><dd>le esigenze in materia di perfezionamento; </dd><dt>c. </dt><dd>le condizioni per ottenere un titolo federale di perfezionamento;</dd><dt>d. </dt><dd>l’accreditamento periodico dei cicli di perfezionamento;</dd><dt>e. </dt><dd>il riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri;</dd><dt>f. </dt><dd>le esigenze che lo psicoterapeuta deve adempiere per esercitare la psicoterapia ...<sup><a fragment="#fn-d6e99" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e99" id="fnbck-d6e99" routerlink="./">4</a></sup> sotto la propria responsabilità professionale;</dd><dt>g. </dt><dd>le condizioni per l’impiego di denominazioni professionali protette e titoli federali di perfezionamento.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per i titolari di un diploma federale in medicina umana, il perfezionamento in psicoterapia e l’esercizio della professione in tale settore sono retti dalla legge del 23 giugno 2006<sup><a fragment="#fn-d6e120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e120" id="fnbck-d6e120" routerlink="./">5</a></sup> sulle professioni mediche.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e99"><sup><a fragment="#fnbck-d6e99" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e99" routerlink="./">4</a></sup> Espr. stralciata giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>). Di detto stralcio é tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e120"><sup><a fragment="#fnbck-d6e120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e120" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2007/537/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>811.11</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: <br/>Diploma di una scuola universitaria e denominazione professionale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Diplomi di scuole universitarie svizzere riconosciuti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono riconosciuti conformemente alla presente legge i diplomi di master, le licenze e i diplomi in psicologia rilasciati da una scuola universitaria svizzera che ha diritto ai sussidi secondo la legge dell’8 ottobre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e142" id="fnbck-d6e142" routerlink="./">6</a></sup> sull’aiuto alle università o è accreditata secondo la legge del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e195" id="fnbck-d6e195" routerlink="./">7</a></sup> sulle scuole universitarie professionali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e142"><sup><a fragment="#fnbck-d6e142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e142" routerlink="./">6</a></sup> [<a href="eli/oc/2000/146/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2000</b> 948</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/24/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 187 </a>all. n. II 3, <b></b><a href="eli/oc/2004/225/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 2013</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/787/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 5779 </a>n. II 5, <b></b><a href="eli/oc/2008/76/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 307 </a><a href="eli/oc/2008/447/it" routerlink="./" target="_blank">3437 </a>n. II 18, <b></b><a href="eli/oc/2011/812/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2011</b> 5871</a>, <b></b><a href="eli/oc/2012/419/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 3655 </a>n. I 10. <a href="eli/oc/2014/691/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4103 </a>all. n. I 1]. Vedi ora la LF del 30 set. 2011 sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (<a href="eli/cc/2014/691/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>414.20</b></a>).</p><p id="fn-d6e195"><sup><a fragment="#fnbck-d6e195" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e195" routerlink="./">7</a></sup> [<a href="eli/oc/1996/2588_2588_2588/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1996</b> 2588</a>, <b></b><a href="eli/oc/2002/171/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2002 </b>953</a>, <b></b><a href="eli/oc/2005/607/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2005</b> 4635</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/352/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 2197 </a>all. n. 37, <b></b><a href="eli/oc/2012/419/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 3655 </a>n. I 11. <a href="eli/oc/2014/691/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4103 </a>all. n. I 2]. Vedi ora la LF del 30 set. 2011 sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (<a href="eli/cc/2014/691/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>414.20</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Riconoscimento di diplomi esteri</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un diploma estero in psicologia è riconosciuto se la sua equivalenza con un diploma di una scuola universitaria svizzera riconosciuto conformemente alla presente legge:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento concluso con lo Stato interessato o con un’organizzazione sovrastatale; o</dd><dt>b. </dt><dd>è dimostrata nel singolo caso.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il diploma estero riconosciuto ha in Svizzera i medesimi effetti di un diploma di una scuola universitaria svizzera riconosciuto conformemente alla presente legge.</p><p><sup>3</sup> Il riconoscimento è di competenza della Commissione delle professioni psicologiche.</p><p><sup>4</sup> Se non riconosce un diploma estero, la Commissione delle professioni psicologiche decide le condizioni che devono essere adempiute per soddisfare i requisiti stabiliti dalla presente legge per l’ammissione al perfezionamento o l’impiego delle denominazioni professionali.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Denominazione professionale di psicologo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chiunque abbia conseguito un diploma in psicologia riconosciuto conformemente alla presente legge può utilizzare la denominazione professionale di psicologo o psicologa.</p></div></article></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Ottenimento di un titolo federale di perfezionamento</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Obiettivi e durata</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Obiettivi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il perfezionamento estende e approfondisce le conoscenze, le capacità e la competenza sociale acquisite durante la formazione dispensata in una scuola universitaria, affinché i diplomati possano esercitare la loro attività nel corrispondente settore specialistico della psicologia sotto la propria responsabilità. Tiene conto degli aspetti specialistici e professionali e si fonda sulle conoscenze scientifiche attuali nel settore.</p><p><sup>2</sup> Nell’ambito del settore prescelto, il perfezionamento conferisce alle persone che l’hanno assolto la capacità di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>impiegare conoscenze, metodi e tecniche scientifiche attuali;</dd><dt>b. </dt><dd>riflettere in maniera sistematica sull’attività professionale e sulle sue conseguenze, segnatamente in base ad adeguate conoscenze delle condizioni specifiche, dei limiti professionali e delle fonti d’errore metodologiche; </dd><dt>c. </dt><dd>collaborare con i colleghi di lavoro in Svizzera e all’estero, nonché a comunicare e cooperare in un quadro interdisciplinare;</dd><dt>d. </dt><dd>affrontare la propria attività con senso critico nel contesto sociale, giuridico ed etico in cui si iscrive;</dd><dt>e. </dt><dd>valutare correttamente i problemi e lo stato psichico dei loro clienti e pazienti e applicare o raccomandare misure adeguate; </dd><dt>f. </dt><dd>coinvolgere le istituzioni sociali e sanitarie nelle attività di consulenza, accompagnamento e trattamento dei loro clienti e pazienti, nonché considerare le condizioni quadro giuridiche e sociali;</dd><dt>g. </dt><dd>gestire i mezzi disponibili in maniera economica;</dd><dt>h. </dt><dd>agire in modo riflessivo e autonomo anche in situazioni critiche.</dd></dl></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Durata</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il perfezionamento dura da un minimo di due anni a un massimo di sei.</p><p><sup>2</sup> In caso di perfezionamento a tempo parziale, la durata si protrae proporzionalmente.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale determina la durata del perfezionamento per i diversi titoli di perfezionamento. Anziché stabilirne la durata, può determinare l’entità della prestazione da fornire nell’ambito del perfezionamento, segnatamente può fissare il numero di punti di credito di perfezionamento richiesti.</p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Ammissione, riconoscimento e denominazione professionale</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Ammissione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono ammesse ai cicli di perfezionamento accreditati le persone con un diploma in psicologia riconosciuto conformemente alla presente legge.</p><p><sup>2</sup> Chi vuole seguire un ciclo di perfezionamento accreditato in psicoterapia deve inoltre aver compiuto una formazione di base comprendente una prestazione di studio sufficiente in psicologia clinica e psicopatologia.</p><p><sup>3</sup> L’ammissione non può essere subordinata all’appartenenza a un’associazione professionale.</p><p><sup>4</sup> Non sussiste alcun diritto a un posto di perfezionamento.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Titoli federali di perfezionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I titoli federali di perfezionamento possono essere ottenuti nei seguenti settori della psicologia:</p><dl><dt>a. </dt><dd>psicoterapia;</dd><dt>b. </dt><dd>psicologia dell’età evolutiva;</dd><dt>c. </dt><dd>psicologia clinica;</dd><dt>d. </dt><dd>neuropsicologia.</dd><dt>e. </dt><dd>psicologia della salute.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sentita la Commissione delle professioni psicologiche, il Consiglio federale può prevedere titoli federali di perfezionamento in altri settori della psicologia con un’importanza diretta per la salute.</p><p><sup>3</sup> I titoli federali di perfezionamento sono rilasciati dall’organizzazione responsabile del corrispondente ciclo di perfezionamento accreditato.</p><p><sup>4</sup> Tali titoli sono firmati da un rappresentante della Confederazione e da un rappresentante dell’organizzazione responsabile del perfezionamento.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un titolo estero di perfezionamento è riconosciuto se la sua equivalenza con un titolo federale di perfezionamento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento concluso con lo Stato interessato o con un’organizzazione sovrastatale; o</dd><dt>b. </dt><dd>è dimostrata nel singolo caso.</dd></dl><p><sup>2</sup> Un titolo estero di perfezionamento riconosciuto ha in Svizzera i medesimi effetti del corrispondente titolo federale di perfezionamento.</p><p><sup>3</sup> Il riconoscimento è di competenza della Commissione federale delle professioni psicologiche.</p><p><sup>4</sup> Se non riconosce un titolo estero di perfezionamento, la Commissione delle professioni psicologiche decide le condizioni che devono essere adempiute per l’ottenimento del corrispondente titolo federale di perfezionamento.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Impiego del titolo di perfezionamento nella denominazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale disciplina il modo in cui il titolo federale di perfezionamento può essere utilizzato nella denominazione professionale. Sente dapprima la Commissione delle professioni psicologiche.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Accreditamento di cicli di perfezionamento</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_4/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_4/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Principio</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Scopo dell’accreditamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’accreditamento si prefigge di verificare se i cicli di perfezionamento permettono alle persone che li seguono di raggiungere gli obiettivi della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Esso comprende la verifica della qualità delle strutture, dei processi e dei risultati. </p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Obbligo di accreditamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>I cicli di perfezionamento finalizzati all’ottenimento di un titolo di perfezionamento federale devono essere accreditati conformemente alla presente legge.</p></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_4/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Criteri di accreditamento </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. </b><b>13</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Un ciclo di perfezionamento è accreditato se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>si svolge sotto la responsabilità di un’organizzazione professionale nazionale, di una scuola universitaria o di un’altra organizzazione idonea (organizzazione responsabile);</dd><dt>b. </dt><dd>consente alle persone che lo frequentano di raggiungere gli obiettivi di perfezionamento di cui all’articolo 5; </dd><dt>c. </dt><dd>è impostato sulla formazione in psicologia dispensata da una scuola universitaria; </dd><dt>d. </dt><dd>prevede un’adeguata valutazione delle conoscenze e delle capacità delle persone che lo frequentano;</dd><dt>e. </dt><dd>comprende sia l’insegnamento teorico sia la sua applicazione pratica; </dd><dt>f. </dt><dd>richiede dalle persone che lo frequentano collaborazione personale e assunzione di responsabilità;</dd><dt>g. </dt><dd>l’organizzazione responsabile dispone di un’istanza indipendente e imparziale che statuisce secondo una procedura equa sui ricorsi delle persone che frequentano un perfezionamento.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sentite le organizzazioni responsabili, il Consiglio federale può emanare disposizioni che concretizzano il criterio di accreditamento di cui al capoverso 1 lettera b. </p></div></article></div></section><section id="chap_4/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_4/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Procedura</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Domanda e autovalutazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organizzazione responsabile presenta la domanda di accreditamento del ciclo di perfezionamento all’autorità di accreditamento (art. 34). </p><p><sup>2</sup> La domanda deve essere corredata di un rapporto sull’adempimento dei criteri di accreditamento (rapporto di autovalutazione).</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Valutazione da parte di terzi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’organo di accreditamento istituisce una commissione peritale incaricata di esaminare il ciclo di perfezionamento. La commissione è composta di specialisti svizzeri ed esteri riconosciuti.</p><p><sup>2</sup> La commissione peritale completa con indagini proprie il rapporto di autovalutazione del richiedente.</p><p><sup>3</sup> Essa sottopone all’organo di accreditamento una proposta di accreditamento motivata.</p><p><sup>4</sup> L’organo di accreditamento può: </p><dl><dt>a. </dt><dd>rinviare la proposta di accreditamento alla commissione peritale per ulteriore elaborazione; o</dd><dt>b. </dt><dd>se necessario, trasmettere per decisione all’autorità di accreditamento la proposta della commissione peritale corredata di una proposta e un rapporto supplementari. </dd></dl></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Decisione di accreditamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sentita la Commissione delle professioni psicologiche, l’autorità di accreditamento statuisce sulla proposta di accreditamento.</p><p><sup>2</sup> Essa può vincolare l’accreditamento a oneri. </p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Periodo di validità </a></h6><div class="collapseable"> <p>L’accreditamento è valido per sette anni al massimo. </p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Oneri e revoca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se l’accreditamento è vincolato a oneri, l’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento deve dimostrare, entro il termine stabilito nella decisione di accreditamento, che gli oneri sono adempiuti.</p><p><sup>2</sup> In caso di adempimento parziale degli oneri, l’autorità di accreditamento può imporre nuovi oneri.</p><p><sup>3</sup> Se gli oneri non sono adempiuti e l’inadempienza pregiudica gravemente il rispetto dei criteri di accreditamento, l’autorità di accreditamento può revocare l’accreditamento su proposta dell’organo di accreditamento.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Modifica di un ciclo di perfezionamento accreditato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni modifica sostanziale del contenuto o dell’impostazione di un ciclo di perfezionamento accreditato necessita di un nuovo accreditamento. </p><p><sup>2</sup> Ogni altra modifica del contenuto o dell’impostazione di un ciclo di perfezionamento accreditato deve essere previamente comunicata all’autorità di accreditamento.</p><p><sup>3</sup> Se la modifica è contraria ai criteri di accreditamento, l’autorità di accreditamento competente può imporre oneri.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Informazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità di accreditamento può in ogni momento chiedere all’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento di fornire le informazioni o i documenti necessari e eseguire ispezioni presso l’organizzazione medesima. </p><p><sup>2</sup> Se accerta un comportamento contrario ai criteri di accreditamento, essa può imporre oneri. </p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Finanziamento dell’accreditamento </a></h6><div class="collapseable"> <p>Le spese per l’accreditamento di un ciclo di perfezionamento sono finanziate con gli emolumenti a carico del richiedente.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Esercizio della professione di psicoterapeuta </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Obbligo di autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi intende esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale deve chiedere l’autorizzazione del Cantone sul cui territorio intende esercitare.</p><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e613" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e613" id="fnbck-d6e613" routerlink="./">8</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e613"><sup><a fragment="#fnbck-d6e613" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e613" routerlink="./">8</a></sup> Abrogato dall’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, con effetto dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e630" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e630" id="fnbck-d6e630" routerlink="./">9</a></sup><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_23" routerlink="./"> Obbligo di annunciarsi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I titolari di qualifiche professionali acquisite all’estero che possono avvalersi dell’allegato III dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e651" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e651" id="fnbck-d6e651" routerlink="./">10</a></sup> tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone o dell’allegato K della Convenzione del 4 gennaio 1960<sup><a fragment="#fn-d6e659" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e659" id="fnbck-d6e659" routerlink="./">11</a></sup> istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), possono esercitare senza autorizzazione la loro professione di psicoterapeuta in qualità di prestatori di servizi sotto la propria responsabilità professionale. Devono annunciarsi seguendo la procedura prevista dalla legge federale del 14 dicembre 2012<sup><a fragment="#fn-d6e667" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e667" id="fnbck-d6e667" routerlink="./">12</a></sup> sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate. L’autorità cantonale competente iscrive l’annuncio nel registro.<sup><a fragment="#fn-d6e675" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e675" id="fnbck-d6e675" routerlink="./">13</a></sup></p><p><sup>2</sup> I titolari di un’autorizzazione cantonale possono esercitare in un altro Cantone la psicoterapia, sotto la propria responsabilità professionale, durante un periodo non superiore a 90 giorni per anno civile, senza essere tenuti a chiedere un’autorizzazione di tale Cantone. Le restrizioni e gli oneri legati all’autorizzazione di cui sono titolari si applicano pure a tale attività. Essi devono annunciarsi all’autorità cantonale competente. Quest’ultima iscrive l’annuncio nel registro.<sup><a fragment="#fn-d6e692" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e692" id="fnbck-d6e692" routerlink="./">14</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e630"><sup><a fragment="#fnbck-d6e630" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e630" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta l’art. 8 n. 2 della LF del 14 dic. 2012 sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate, in vigore dal 1° set. 2013 (<a href="eli/oc/2013/509/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 2417</a>; <a href="eli/fga/2012/600/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2012</b> 3915</a>).</p><p id="fn-d6e651"><sup><a fragment="#fnbck-d6e651" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e651" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b></a></p><p id="fn-d6e659"><sup><a fragment="#fnbck-d6e659" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e659" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/1960/590_635_621/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.632.31</b></a></p><p id="fn-d6e667"><sup><a fragment="#fnbck-d6e667" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e667" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2013/509/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.01</b></a></p><p id="fn-d6e675"><sup><a fragment="#fnbck-d6e675" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e675" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p><p id="fn-d6e692"><sup><a fragment="#fnbck-d6e692" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e692" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> <b></b>Condizioni d’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione di esercitare la professione è rilasciata se il richiedente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>possiede un titolo federale di perfezionamento o un titolo estero di perfezionamento riconosciuto in psicoterapia; </dd><dt>b. </dt><dd>è degno di fiducia e offre la garanzia, dal profilo fisico e psichico, di un esercizio ineccepibile della professione;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e728" id="fnbck-d6e728" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd>padroneggia una lingua ufficiale del Cantone per il quale richiede l’autorizzazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Chi dispone dell’autorizzazione di esercitare la professione secondo la presente legge, adempie in linea di massima le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione in un altro Cantone. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e728"><sup><a fragment="#fnbck-d6e728" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e728" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e750" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e750" id="fnbck-d6e750" routerlink="./">16</a></sup><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_25" routerlink="./"> Restrizione dell’autorizzazione e oneri</a></h6><div class="collapseable"> <p>I Cantoni possono prevedere che l’autorizzazione di esercitare la professione sia vincolata a determinate restrizioni di natura professionale, temporale o geografica, oppure a oneri, sempre che sia necessario per garantire un’assistenza psicoterapeutica di qualità elevata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e750"><sup><a fragment="#fnbck-d6e750" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e750" routerlink="./">16</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Revoca dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione è revocata se le sue condizioni non sono più adempiute o se emergono fatti in base ai quali essa avrebbe dovuto essere rifiutata.</p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Obblighi professionali </a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi esercita la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale deve osservare i seguenti obblighi professionali:<sup><a fragment="#fn-d6e788" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e788" id="fnbck-d6e788" routerlink="./">17</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>esercitare la professione in modo accurato e coscienzioso; rispettare i limiti delle competenze acquisite nell’ambito della formazione e del perfezionamento; </dd><dt>b. </dt><dd>approfondire, estendere e migliorare le proprie competenze mediante l’aggiornamento permanente;</dd><dt>c. </dt><dd>tutelare i diritti dei propri clienti e pazienti;</dd><dt>d. </dt><dd>praticare esclusivamente una pubblicità oggettiva e corrispondente all’interesse generale, non ingannevole né invadente;</dd><dt>e. </dt><dd>osservare il segreto professionale conformemente alle prescrizioni pertinenti;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e821" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e821" id="fnbck-d6e821" routerlink="./">18</a></sup> </dt><dd>concludere un’assicurazione di responsabilità civile professionale commisurata al genere e all’entità dei rischi connessi alla propria attività o dimostrare di aver concluso una simile assicurazione, a meno che l’esercizio dell’attività non sia disciplinato dal diritto in materia di responsabilità dello Stato.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e788"><sup><a fragment="#fnbck-d6e788" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e788" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p><p id="fn-d6e821"><sup><a fragment="#fnbck-d6e821" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e821" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Autorità cantonale di vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni Cantone designa un’autorità incaricata di vigilare sulle persone che esercitano, sul suo territorio, la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale.</p><p><sup>2</sup> L’autorità di vigilanza prende le misure necessarie a fare osservare gli obblighi professionali.</p></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Assistenza amministrativa</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le autorità giudiziarie e amministrative cantonali e le autorità federali annunciano senza indugio alla competente autorità di vigilanza cantonale i fatti che potrebbero costituire una violazione degli obblighi professionali. </p></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Misure disciplinari</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di violazione degli obblighi professionali, delle prescrizioni della presente legge o delle sue disposizioni d’esecuzione, l’autorità di vigilanza può ordinare le seguenti misure disciplinari: </p><dl><dt>a. </dt><dd>un avvertimento;</dd><dt>b. </dt><dd>un ammonimento;</dd><dt>c. </dt><dd>una multa fino a 20 000 franchi;</dd><dt>d. </dt><dd>un divieto di durata limitata a sei anni al massimo di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale; </dd><dt>e. </dt><dd>un divieto definitivo di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per la violazione dell’obbligo professionale di cui all’articolo 27 lettera b possono essere pronunciate soltanto le misure disciplinari previste nel capoverso 1 lettere a–c.</p><p><sup>3</sup> Il divieto di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale può essere cumulato con la multa.</p><p><sup>4</sup> Durante il procedimento disciplinare, l’autorità di vigilanza può imporre restrizioni all’autorizzazione di esercitare la professione, vincolarla a oneri o sospenderla provvisoriamente.</p><p><sup>5</sup> Sono fatte salve le disposizioni penali.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Procedimento disciplinare in un altro Cantone</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità di vigilanza di un Cantone che avvia un procedimento disciplinare contro il titolare di un’autorizzazione rilasciata da un altro Cantone ne informa l’autorità di vigilanza del Cantone in questione.</p><p><sup>2</sup> Se intende vietare al titolare di un’autorizzazione rilasciata da un altro Cantone di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale, essa sente l’autorità di vigilanza del Cantone in questione.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Effetti del divieto di esercitare la professione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il divieto di esercitare la professione si applica su tutto il territorio svizzero.</p><p><sup>2</sup> Esso invalida ogni autorizzazione di esercitare la professione sotto la propria responsabilità professionale. </p></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Prescrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il perseguimento disciplinare si prescrive in due anni a decorrere dalla data in cui l’autorità di vigilanza ha avuto conoscenza dei fatti contestati.</p><p><sup>2</sup> Ogni atto d’inchiesta o atto processuale intrapreso dall’autorità di vigilanza, dall’autorità di perseguimento penale o dal giudice<sup><a fragment="#fn-d6e937" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e937" id="fnbck-d6e937" routerlink="./">19</a></sup> in merito ai fatti contestati interrompe il decorso della prescrizione.</p><p><sup>3</sup> Il perseguimento disciplinare si prescrive in ogni caso in dieci anni a decorrere dai fatti contestati.</p><p><sup>4</sup> Qualora la violazione degli obblighi professionali costituisca reato, è applicabile il termine di prescrizione più lungo previsto dal diritto penale.</p><p><sup>5</sup> L’autorità di vigilanza può anche prendere in considerazione fatti caduti in prescrizione qualora si tratti di valutare i rischi per la salute pubblica dovuti a una persona oggetto di un procedimento disciplinare.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e937"><sup><a fragment="#fnbck-d6e937" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e937" routerlink="./">19</a></sup> Rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; <a href="eli/cc/2003/510/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>171.10</b></a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Organizzazione</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_6/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_6/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Accreditamento</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. </b><b>34</b> Autorità di accreditamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) è competente per l’accreditamento di cicli di perfezionamento finalizzati all’ottenimento di un titolo federale di perfezionamento.</p><p><sup>2</sup> Il DFI tiene l’elenco dei cicli di perfezionamento accreditati.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Organo di accreditamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale designa un organo incaricato di esaminare le domande di accreditamento presentate dalle organizzazioni responsabili dei cicli di perfezionamento.</p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_6/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Commissione delle professioni psicologiche </a></h2><div class="collapseable"><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Composizione e organizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. </p><p><sup>2</sup> Esso provvede affinché vi siano adeguatamente rappresentati le cerchie scientifiche, le scuole universitarie, i Cantoni e le cerchie professionali interessate. </p><p><sup>3</sup> La Commissione delle professioni psicologiche dispone di una segreteria. </p><p><sup>4</sup> La Commissione emana un regolamento interno; vi disciplina segnatamente la procedura di decisione. Il regolamento interno deve essere sottoposto per approvazione al DFI.</p></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Compiti e competenze</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Commissione delle professioni psicologiche ha i compiti e le competenze seguenti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>prestare consulenza al Consiglio federale e al DFI per le questioni relative all’applicazione della presente legge; </dd><dt>b. </dt><dd>decidere sul riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri; </dd><dt>c. </dt><dd>esprimere un parere sulle proposte di introduzione di titoli federali di perfezionamento; </dd><dt>d. </dt><dd>esprimere un parere sulle proposte di accreditamento; </dd><dt>e. </dt><dd>esprimere un parere in merito alle denominazioni professionali dei titolari di titoli federali di perfezionamento; </dd><dt>f. </dt><dd>riferire regolarmente al DFI.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può attribuirle altri compiti. </p><p><sup>3</sup> La Commissione delle professioni psicologiche può trattare dati personali per quanto necessario all’adempimento dei suoi compiti. </p></div></article></div></section><section id="chap_6/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_6/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Registro</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Competenza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il DFI tiene un registro:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dei titolari di un titolo federale di perfezionamento o di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto; </dd><dt>b. </dt><dd>dei titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia;</dd><dt>c. </dt><dd>delle persone che si sono annunciate conformemente all’articolo 23. </dd></dl></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro ha lo scopo di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>informare e tutelare i pazienti e i clienti; </dd><dt>b. </dt><dd>garantire la qualità; </dd><dt>c. </dt><dd>fornire dati statistici; e </dd><dt>d. </dt><dd>informare i servizi esteri. </dd></dl><p><sup>2</sup> È inoltre inteso a semplificare le procedure necessarie per il rilascio dell’autorizzazione di esercitare la professione. </p></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Contenuto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro contiene i dati necessari al conseguimento dello scopo. Vi rientrano anche dati personali degni di particolare protezione ai sensi dell’articolo 3 lettera c della legge federale del 19 giugno 1992<sup><a fragment="#fn-d6e1095" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1095" id="fnbck-d6e1095" routerlink="./">20</a></sup> sulla protezione dei dati.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale emana disposizioni dettagliate sui dati personali contenuti nel registro e sul loro trattamento.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1095"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1095" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1095" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/1993/1945_1945_1945/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>235.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Obbligo di notifica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità cantonali competenti notificano senza indugio al DFI ogni rilascio, rifiuto o modifica di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia, segnatamente qualsiasi restrizione all’esercizio della professione, come pure qualsiasi misura disciplinare.</p><p><sup>2</sup> Le organizzazioni responsabili di un ciclo di perfezionamento notificano ogni rilascio di titoli federali di perfezionamento.</p></div></article><article id="art_42"><a name="a42"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_42" routerlink="./"><b>Art. 42</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1122" id="fnbck-d6e1122" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_42" routerlink="./"> Comunicazione dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dati relativi a misure disciplinari come pure i motivi di rifiuto o revoca di un’autorizzazione secondo l’articolo 26 sono a disposizione esclusivamente delle autorità competenti per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio della professione e delle autorità di vigilanza.</p><p><sup>2</sup> Su richiesta l’UFSP comunica alle autorità cui compete un procedimento disciplinare in corso i dati relativi alle restrizioni soppresse e ai divieti temporanei di esercitare la professione ai quali è apposta la menzione «cancellato».</p><p><sup>3</sup> Tutti gli altri dati sono liberamente consultabili in rete.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale può prevedere che determinati dati siano accessibili soltanto su domanda, se l’interesse della sanità pubblica non richiede che siano pubblicamente accessibili in rete.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1122"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1122" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1122" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_43"><a name="a43"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_43" routerlink="./"><b>Art. 43</b> Cancellazione ed eliminazione di iscrizioni nel registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’iscrizione di una restrizione è eliminata dal registro cinque anni dopo la sua soppressione.</p><p><sup>2</sup> L’iscrizione di avvertimenti, ammonimenti e multe è eliminata dal registro cinque anni dopo la pronuncia della misura.</p><p><sup>3</sup> Il divieto temporaneo di esercitare la professione è annullato nel registro con la menzione «cancellato» dieci anni dopo la sua soppressione.</p><p><sup>4</sup> Tutte le iscrizioni relative a una persona sono eliminate dal registro non appena un’autorità ne annuncia il decesso. I dati, anonimizzati, possono in seguito essere utilizzati a fini statistici.<sup><a fragment="#fn-d6e1171" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1171" id="fnbck-d6e1171" routerlink="./">22</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1171"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1171" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1171" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II 2 della LF del 20 mar. 2015, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2015/833/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5081</a>, <b></b><a href="eli/oc/2017/275/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2017</b> 2703</a>; <a href="eli/fga/2013/1112/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2013</b> 5363</a>).</p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: Tutela giurisdizionale e disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_44"><a name="a44"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_44" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_44" routerlink="./"><b>Art. 44</b> Tutela giurisdizionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se non sono autorità cantonali, le organizzazioni responsabili di cicli di perfezionamento accreditati prendono decisioni ai sensi della legge federale del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e1202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1202" id="fnbck-d6e1202" routerlink="./">23</a></sup> sulla procedura amministrativa su:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la computabilità delle prestazioni di formazione e dei periodi di perfezionamento;</dd><dt>b. </dt><dd>l’ammissione ai cicli di perfezionamento accreditati; </dd><dt>c. </dt><dd>il superamento di esami;</dd><dt>d. </dt><dd>il rilascio di titoli di perfezionamento.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per il rimanente si applicano le disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1202" routerlink="./">23</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_45"><a name="a45"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_45" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_45" routerlink="./"><b>Art. 45</b> Abuso di titoli e di denominazioni professionali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa chi nei suoi documenti commerciali, nelle sue comunicazioni di ogni genere o in altri documenti destinati ai rapporti d’affari:</p><dl><dt>a. </dt><dd>si definisce psicologo o psicologa oppure utilizza una denominazione professionale che può essere confusa con quella di psicologo, senza essere titolare di un diploma in psicologia riconosciuto conformemente alla presente legge (art. 2 e 3); </dd><dt>b. </dt><dd>pretende di possedere, senza averlo legittimamente acquisito, un titolo federale di perfezionamento o un titolo estero di perfezionamento riconosciuto conformemente alla presente legge;</dd><dt>c. </dt><dd>utilizza un titolo o una denominazione che induce a credere erroneamente che egli abbia portato a termine un perfezionamento accreditato conformemente alla presente legge. </dd></dl><p><sup>2</sup> Il perseguimento penale spetta ai Cantoni.</p></div></article></div></section><section id="chap_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#chap_8" routerlink="./">Capitolo 8: Disposizioni finali </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_46"><a name="a46"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_46" routerlink="./"><b>Art. 46</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale vigila sull’esecuzione della presente legge.</p></div></article><article id="art_47"><a name="a47"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_47" routerlink="./"><b>Art. 47</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale emana le disposizioni esecutive. </p></div></article><article id="art_48"><a name="a48"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_48" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_48" routerlink="./"><b>Art. 48</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>...<sup><a fragment="#fn-d6e1278" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1278" id="fnbck-d6e1278" routerlink="./">24</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1278"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1278" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1278" routerlink="./">24</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2012/268/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 1929</a>.</p></div></div></article><article id="art_49"><a name="a49"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_49" routerlink="./"><b>Art. 49</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sentita la Commissione delle professioni psicologiche, il Consiglio federale redige un elenco dei cicli di perfezionamento in .che sono considerati accreditati provvisoriamente per cinque anni a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge. I titoli acquisiti in questi cicli di perfezionamento sono considerati titoli federali.</p><p><sup>2</sup> I titoli di perfezionamento acquisiti prima dell’entrata in vigore della presente legge nei perfezionamenti che figurano nell’elenco redatto dal Consiglio federale secondo il capoverso 1 sono considerati titoli federali. </p><p><sup>3</sup> Le autorizzazioni di esercitare la psicoterapia liberamente o sotto la propria responsabilità professionale, rilasciate secondo il diritto cantonale prima dell’entrata in vigore della presente legge, conservano la loro validità nel relativo Cantone.</p><p><sup>4</sup> Le persone che prima dell’entrata in vigore della presente legge secondo il diritto cantonale non necessitavano di un’autorizzazione per esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale sono tenute a disporre di un’autorizzazione valida entro cinque anni dall’entrata in vigore della presente legge.</p></div></article><article id="art_49_a"><a name="a49a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_49_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_49_a" routerlink="./"><b>Art. 49</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1310" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1310" id="fnbck-d6e1310" routerlink="./">25</a></sup><a fragment="#art_49_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_49_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Disposizioni transitorie della modifica del 30 settembre 2016</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorizzazioni all’esercizio della psicoterapia alle dipendenze dei Cantoni e dei Comuni sotto la propria responsabilità professionale, rilasciate secondo il diritto cantonale prima dell’entrata in vigore della presente modifica, conservano la loro validità nel relativo Cantone.</p><p><sup>2</sup> Chi prima dell’entrata in vigore della presente modifica esercitava la propria attività sotto la propria responsabilità professionale alle dipendenze dei Cantoni e dei Comuni e, secondo il diritto cantonale, non necessitava di un’autorizzazione per l’esercizio di tale professione, deve disporre di un’autorizzazione secondo la presente legge entro cinque anni dall’entrata in vigore della presente modifica.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1310"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1310" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1310" routerlink="./">25</a></sup> Introdotto dal’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/16/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 57</a>; <a href="eli/fga/2015/2104/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2015</b> 7125</a>).</p></div></div></article><article id="art_50"><a name="a50"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_50" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#art_50" routerlink="./"><b>Art. 50</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore:<sup><a fragment="#fn-d6e1352" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1352" id="fnbck-d6e1352" routerlink="./">26</a></sup> 1° aprile 2013<br/>art. 36 e 37: 1° maggio 2012<br/>art. 38 a 43:<sup><a fragment="#fn-d6e1366" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fn-d6e1366" id="fnbck-d6e1366" routerlink="./">27</a></sup> 1° agosto 2016</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1352"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1352" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1352" routerlink="./">26</a></sup> O del 15 mar. 2013 (<a href="eli/oc/2013/185/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 915</a>).</p><p id="fn-d6e1366"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1366" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/268/it#fnbck-d6e1366" routerlink="./">27</a></sup> O del 6 lug. 2016 (<a href="eli/oc/2016/408/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2601</a>).</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 92a33414-9849-46c6-b783-c8f83f36ec8c | Ordinanza sulle professioni psicologiche | OPPsi | 935.811 | true | 2020-02-01T00:00:00 | 2013-03-15T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30235/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it | RS 935.811 1 Ordinanza sulle professioni psicologiche (OPPsi) del 15 marzo 2013 (Stato 1° febbraio 2020) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 6 capoverso 3, 10, 13 capoverso 2, 23 capoverso 2, 37 capoverso 3, 40 capoverso 2, 47 e 49 capoverso 1 della legge federale del 18 marzo 20111 sulle professioni psicologiche (LPPsi); visto l’articolo 46a capoverso 1 della legge del 21 marzo 19972 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione, ordina: Art. 13 Titoli federali di perfezionamento 1 L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) rilascia il certificato relativo al titolo federale di perfezionamento e iscrive i titolari del titolo nel registro delle professioni psicologiche. 2 I titoli federali di perfezionamento sono firmati, a nome della Confederazione, dal direttore dell’UFSP. Art. 2 Durata ed entità del perfezionamento Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) determina la durata o l’entità della pre- stazione da fornire nell’ambito del perfezionamento nei settori di cui all’articolo 8 LPPsi. Art. 3 Riconoscimento di diplomi e titoli di perfezionamento esteri L’equivalenza dei diplomi e dei titoli di perfezionamento rilasciati dagli Stati mem- bri dell’UE e dell’AELS è valutata conformemente alla direttiva 2005/36/CE4. RU 2013 917 1 RS 935.81 2 RS 172.010 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 127). 4 Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 set. 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, GU L 255 del 30 set. 2005, pag. 22, nella versione vincolante per la Svizzera secondo l’allegato III, sezione A n. 1 dell’Accordo del 21 giu. 1999 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone (RS 0.142.112.681). 935.811 Servizi 2 935.811 Art. 4 Banca dati della Commissione delle professioni psicologiche 1 La segreteria della Commissione delle professioni psicologiche (PsiCo) registra in una banca dati i seguenti dati riguardanti i titolari di un diploma estero riconosciuto secondo l’articolo 3 LPPsi: a. il cognome, il nome o i nomi, il cognome precedente o i cognomi precedenti; b. la data di nascita e il sesso; c. la lingua di corrispondenza; d. la cittadinanza o le cittadinanze; e. un numero di identificazione univoco; f. l’indirizzo o gli indirizzi privati e professionali, il numero o i numeri di tele- fono e l’indirizzo elettronico o gli indirizzi elettronici; g. il diploma estero riconosciuto con data d’emissione, luogo e Paese di rilascio del diploma, nonché data del riconoscimento da parte della PsiCo. 2 Per i titolari di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto conformemente all’articolo 9 capoverso 1 LPPsi, la segreteria della PsiCo rileva: a. i dati di cui al capoverso 1 lettere a–f; b. il titolo estero di perfezionamento riconosciuto con data d’emissione, luogo e Paese di rilascio del titolo di perfezionamento; c. la data del riconoscimento da parte della PsiCo. 3 I dati di cui ai capoversi 1 e 2 sono messi regolarmente e gratuitamente a disposi- zione del DFI, per quanto siano necessari per la gestione del registro delle profes- sioni psicologiche conformemente agli articoli 38–43 LPPsi. Art. 5 Accreditamento dei cicli di perfezionamento 1 Il DFI fissa i dettagli della procedura di accreditamento secondo gli articoli 14–21 LPPsi. 2 Sentite le organizzazioni responsabili, il DFI emana disposizioni per concretizzare il criterio di accreditamento di cui all’articolo 13 capoverso 1 lettera b LPPsi (stan- dard di qualità). 3 L’organo di accreditamento di cui all’articolo 35 LPPsi è l’Agenzia svizzera di accreditamento e garanzia della qualità di cui all’articolo 22 della legge federale del 30 settembre 20115 sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero.6 5 RS 414.20 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 127). Professioni psicologiche. O 3 935.811 Art. 6 Impiego del titolo di perfezionamento nella denominazione professionale 1 I titolari di un corrispondente titolo federale di perfezionamento o di un corrispon- dente titolo estero di perfezionamento riconosciuto possono utilizzare le seguenti denominazioni professionali: a. psicoterapeuta riconosciuto a livello federale; b. psicologo dell’età evolutiva riconosciuto a livello federale; c. psicologo clinico riconosciuto a livello federale; d. neuropsicologo riconosciuto a livello federale; e. psicologo della salute riconosciuto a livello federale. 2 I titolari di un titolo federale di perfezionamento possono pure denominarsi con- formemente al tenore del loro titolo di perfezionamento federale. 3 I titolari di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto possono pure denomi- narsi conformemente al tenore del loro titolo di perfezionamento e nella lingua dello Stato che lo ha rilasciato. 4 Se è possibile confondere il titolo estero di perfezionamento riconosciuto con un titolo federale, alla denominazione deve essere aggiunta tra parentesi la menzione del Paese d’origine del titolo estero. 5 Per l’impiego della denominazione di psicoterapeuta è fatto salvo l’articolo 12 capoverso 2bis primo periodo dell’ordinanza del 27 giugno 20077 sulle professioni mediche. Art. 78 Attestazione 1 L’UFSP attesta, su domanda del titolare di un diploma in psicologia rilasciato da una scuola universitaria svizzera, che egli è autorizzato a utilizzare la denominazio- ne professionale di psicologo in Svizzera. 2 L’UFSP attesta, su domanda del titolare di un titolo federale di perfezionamento in psicoterapia, che egli possiede i requisiti professionali necessari per esercitare la professione di psicoterapeuta sotto la propria responsabilità professionale in Sviz- zera. Art. 8 Emolumenti 1 Gli emolumenti per le prestazioni di cui agli articoli 1, 3, 5 e 7 nonché per la pro- cedura di annuncio secondo l’articolo 23 capoverso 1 LPPsi sono retti dall’allegato.9 7 RS 811.112.0 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 127). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 127). Servizi 4 935.811 2 Laddove è fissato un quadro tariffario, l’emolumento si calcola in funzione del tempo impiegato. La tariffa oraria oscilla da 90 a 200 franchi secondo la funzione esercitata dalla persona che esegue il lavoro. 3 In casi motivati, l’autorità che decide può chiedere un congruo anticipo delle spese. 4 Per quanto la presente ordinanza non disponga altrimenti, si applicano le disposi- zioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 200410 sugli emolumenti. Art. 911 Art. 10 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 2013. 10 RS 172.041.1 11 Abrogato dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, con effetto dal 1° feb. 2020 (RU 2020 127). Professioni psicologiche. O 5 935.811 Allegato12 (art. 8) Emolumenti Sono fissati gli emolumenti seguenti: franchi 1. Per il rilascio di certificati di titoli federali di perfezionamento e l’iscrizione nella banca dati di cui all’articolo 1 250 2. Per il riconoscimento di diplomi esteri e l’iscrizione nella banca dati: a. procedura secondo l’articolo 3 LPPsi 600– 1 200 b. duplicato 150 c. facsimile 500 3. Per il riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento e l’iscrizione nella banca dati: a. procedura secondo l’articolo 9 LPPsi 800– 1 400 b. duplicato 150 c. facsimile 500 4. Per la procedura di annuncio secondo l’articolo 23 capoverso 1 LPPsi 800– 1 400 5. Per il rilascio di attestazioni di cui all’articolo 7 per diplomi di scuole universitarie svizzere e titoli federali di perfezionamento 150 6. Per le decisioni di accreditamento secondo l’articolo 16 in combinato disposto con l’articolo 34 capoverso 1 LPPsi 20 000–40 000 12 Originario all. 1. Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 127). L’all. 2 è abrogato dal n. II cpv. 2 di detta mod. Servizi 6 935.811 | <div _ngcontent-kco-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.811--><p class="srnummer">935.811</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle professioni psicologiche</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OPPsi)</h2><p>del 15 marzo 2013 (Stato 1° febbraio 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 6 capoverso 3, 10, 13 capoverso 2, 23 capoverso 2, 37 capoverso 3, 40 capoverso 2, 47 e 49 capoverso 1 della legge federale del 18 marzo 2011<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sulle professioni psicologiche (LPPsi); <br/>visto l’articolo 46<i>a</i> capoverso 1 della legge del 21 marzo 1997<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/268/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.81</b></a></p><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e47" id="fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_1" routerlink="./"> Titoli federali di perfezionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) rilascia il certificato relativo al titolo federale di perfezionamento e iscrive i titolari del titolo nel registro delle professioni psicologiche.</p><p><sup>2</sup> I titoli federali di perfezionamento sono firmati, a nome della Confederazione, dal direttore dell’UFSP.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e47"><sup><a fragment="#fnbck-d6e47" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e47" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/21/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 127</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Durata ed entità del perfezionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) determina la durata o l’entità della prestazione da fornire nell’ambito del perfezionamento nei settori di cui all’articolo 8 LPPsi.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Riconoscimento di diplomi e titoli di perfezionamento esteri</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’equivalenza dei diplomi e dei titoli di perfezionamento rilasciati dagli Stati membri dell’UE e dell’AELS è valutata conformemente alla direttiva 2005/36/CE<sup><a fragment="#fn-d6e84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e84" id="fnbck-d6e84" routerlink="./">4</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e84"><sup><a fragment="#fnbck-d6e84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e84" routerlink="./">4</a></sup> Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 set. 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, GU L 255 del 30 set. 2005, pag. 22, nella versione vincolante per la Svizzera secondo l’allegato III, sezione A n. 1 dell’Accordo del 21 giu. 1999 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone (<a href="eli/cc/2002/243/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.142.112.681</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Banca dati della Commissione delle professioni psicologiche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La segreteria della Commissione delle professioni psicologiche (PsiCo) registra in una banca dati i seguenti dati riguardanti i titolari di un diploma estero riconosciuto secondo l’articolo 3 LPPsi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome, il nome o i nomi, il cognome precedente o i cognomi precedenti;</dd><dt>b. </dt><dd>la data di nascita e il sesso;</dd><dt>c. </dt><dd>la lingua di corrispondenza;</dd><dt>d. </dt><dd>la cittadinanza o le cittadinanze;</dd><dt>e. </dt><dd>un numero di identificazione univoco;</dd><dt>f. </dt><dd>l’indirizzo o gli indirizzi privati e professionali, il numero o i numeri di telefono e l’indirizzo elettronico o gli indirizzi elettronici;</dd><dt>g. </dt><dd>il diploma estero riconosciuto con data d’emissione, luogo e Paese di rilascio del diploma, nonché data del riconoscimento da parte della PsiCo.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i titolari di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto conformemente all’articolo 9 capoverso 1 LPPsi, la segreteria della PsiCo rileva:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati di cui al capoverso 1 lettere a–f;</dd><dt>b. </dt><dd>il titolo estero di perfezionamento riconosciuto con data d’emissione, luogo e Paese di rilascio del titolo di perfezionamento;</dd><dt>c. </dt><dd>la data del riconoscimento da parte della PsiCo.</dd></dl><p><sup>3</sup> I dati di cui ai capoversi 1 e 2 sono messi regolarmente e gratuitamente a disposizione del DFI, per quanto siano necessari per la gestione del registro delle professioni psicologiche conformemente agli articoli 38–43 LPPsi.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Accreditamento dei cicli di perfezionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFI fissa i dettagli della procedura di accreditamento secondo gli articoli 14–21 LPPsi.</p><p><sup>2</sup> Sentite le organizzazioni responsabili, il DFI emana disposizioni per concretizzare il criterio di accreditamento di cui all’articolo 13 capoverso 1 lettera b LPPsi (standard di qualità).</p><p><sup>3</sup> L’organo di accreditamento di cui all’articolo 35 LPPsi è l’Agenzia svizzera di accreditamento e garanzia della qualità di cui all’articolo 22 della legge federale del 30 settembre 2011<sup><a fragment="#fn-d6e157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e157" id="fnbck-d6e157" routerlink="./">5</a></sup> sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero.<sup><a fragment="#fn-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e165" id="fnbck-d6e165" routerlink="./">6</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e157"><sup><a fragment="#fnbck-d6e157" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e157" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2014/691/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>414.20</b></a></p><p id="fn-d6e165"><sup><a fragment="#fnbck-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e165" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/21/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 127</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Impiego del titolo di perfezionamento nella denominazione professionale</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> I titolari di un corrispondente titolo federale di perfezionamento o di un corrispondente titolo estero di perfezionamento riconosciuto possono utilizzare le seguenti denominazioni professionali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>psicoterapeuta riconosciuto a livello federale;</dd><dt>b. </dt><dd>psicologo dell’età evolutiva riconosciuto a livello federale;</dd><dt>c. </dt><dd>psicologo clinico riconosciuto a livello federale;</dd><dt>d. </dt><dd>neuropsicologo riconosciuto a livello federale;</dd><dt>e. </dt><dd>psicologo della salute riconosciuto a livello federale.</dd></dl><p><sup>2</sup> I titolari di un titolo federale di perfezionamento possono pure denominarsi conformemente al tenore del loro titolo di perfezionamento federale.</p><p><sup>3</sup> I titolari di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto possono pure denominarsi conformemente al tenore del loro titolo di perfezionamento e nella lingua dello Stato che lo ha rilasciato.</p><p><sup>4</sup> Se è possibile confondere il titolo estero di perfezionamento riconosciuto con un titolo federale, alla denominazione deve essere aggiunta tra parentesi la menzione del Paese d’origine del titolo estero.</p><p><sup>5</sup> Per l’impiego della denominazione di psicoterapeuta è fatto salvo l’articolo 12 capoverso 2<sup>bis</sup> primo periodo dell’ordinanza del 27 giugno 2007<sup><a fragment="#fn-d6e215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e215" id="fnbck-d6e215" routerlink="./">7</a></sup> sulle professioni mediche.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e215"><sup><a fragment="#fnbck-d6e215" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e215" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2007/538/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>811.112.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e226" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e226" id="fnbck-d6e226" routerlink="./">8</a></sup><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_7" routerlink="./"><b></b> <b></b>Attestazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSP attesta, su domanda del titolare di un diploma in psicologia rilasciato da una scuola universitaria svizzera, che egli è autorizzato a utilizzare la denominazione professionale di psicologo in Svizzera.</p><p><sup>2</sup> L’UFSP attesta, su domanda del titolare di un titolo federale di perfezionamento in psicoterapia, che egli possiede i requisiti professionali necessari per esercitare la professione di psicoterapeuta sotto la propria responsabilità professionale in Svizzera.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e226"><sup><a fragment="#fnbck-d6e226" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e226" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/21/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 127</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli emolumenti per le prestazioni di cui agli articoli 1, 3, 5 e 7 nonché per la procedura di annuncio secondo l’articolo 23 capoverso 1 LPPsi sono retti dall’allegato.<sup><a fragment="#fn-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e258" id="fnbck-d6e258" routerlink="./">9</a></sup></p><p><sup>2</sup> Laddove è fissato un quadro tariffario, l’emolumento si calcola in funzione del tempo impiegato. La tariffa oraria oscilla da 90 a 200 franchi secondo la funzione esercitata dalla persona che esegue il lavoro.</p><p><sup>3</sup> In casi motivati, l’autorità che decide può chiedere un congruo anticipo delle spese.</p><p><sup>4</sup> Per quanto la presente ordinanza non disponga altrimenti, si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e276" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e276" id="fnbck-d6e276" routerlink="./">10</a></sup> sugli emolumenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e258"><sup><a fragment="#fnbck-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e258" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/21/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 127</a>).</p><p id="fn-d6e276"><sup><a fragment="#fnbck-d6e276" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e276" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e287" id="fnbck-d6e287" routerlink="./">11</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e287"><sup><a fragment="#fnbck-d6e287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e287" routerlink="./">11</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, con effetto dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/21/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 127</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 2013.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e312" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fn-d6e312" id="fnbck-d6e312" routerlink="./">12</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e312"><sup><a fragment="#fnbck-d6e312" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#fnbck-d6e312" routerlink="./">12</a></sup> Originario all. 1. Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/21/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 127</a>). L’all. 2 è abrogato dal n. II cpv. 2 di detta mod.</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 8)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/186/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Emolumenti</a></h2><div class="collapseable"><p>Sono fissati gli emolumenti seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p> franchi</p></td></tr><tr><td><dl><dt>1. </dt><dd>Per il rilascio di certificati di titoli federali di perfezionamento e l’iscrizione nella banca dati di cui all’articolo 1</dd></dl></td><td><p> 250</p></td></tr><tr><td><dl><dt>2. </dt><dd>Per il riconoscimento di diplomi esteri e l’iscrizione nella banca dati:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>a. </dt><dd>procedura secondo l’articolo 3 LPPsi</dd></dl></td><td><p> 600– 1 200</p></td></tr><tr><td><dl><dt>b. </dt><dd>duplicato</dd></dl></td><td><p> 150</p></td></tr><tr><td><dl><dt>c. </dt><dd>facsimile</dd></dl></td><td><p> 500</p></td></tr><tr><td><dl><dt>3. </dt><dd>Per il riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento e l’iscrizione nella banca dati:</dd></dl></td><td><p></p></td></tr><tr><td><dl><dt>a. </dt><dd>procedura secondo l’articolo 9 LPPsi</dd></dl></td><td><p> 800– 1 400</p></td></tr><tr><td><dl><dt>b. </dt><dd>duplicato</dd></dl></td><td><p> 150</p></td></tr><tr><td><dl><dt>c. </dt><dd>facsimile</dd></dl></td><td><p> 500</p></td></tr><tr><td><dl><dt>4. </dt><dd>Per la procedura di annuncio secondo l’articolo 23 capoverso 1 LPPsi</dd></dl></td><td><p> 800– 1 400</p></td></tr><tr><td><dl><dt>5. </dt><dd>Per il rilascio di attestazioni di cui all’articolo 7 per diplomi di scuole universitarie svizzere e titoli federali di perfezionamento</dd></dl></td><td><p> 150</p></td></tr><tr><td><dl><dt>6. </dt><dd>Per le decisioni di accreditamento secondo l’articolo 16 in combinato disposto con l’articolo 34 capoverso 1 LPPsi</dd></dl></td><td><p>20 000–40 000</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | e28eab00-d210-41f2-8d98-4673ff836d64 | Ordinanza del DFI sull’entità e l’accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche | OEAc-LPPsi | 935.811.1 | true | 2020-12-15T00:00:00 | 2013-11-25T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30309/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/768/it | RS 935.811.1 1 Ordinanza del DFI sull’entità e l’accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche (OEAc-LPPsi) del 25 novembre 2013 (Stato 15 dicembre 2020) Il Dipartimento federale dell’interno (DFI), visti gli articoli 2 e 5 capoversi 1 e 2 dell’ordinanza del 15 marzo 20131 sulle professioni psicologiche (OPPsi), ordina: Art. 1 Oggetto La presente ordinanza definisce, per i cicli di perfezionamento nei settori specia- listici della psicologia secondo l’articolo 8 capoverso 1 lettere a e b della legge del 18 marzo 20112 sulle professioni psicologiche (LPPsi): a. l’entità; b. gli standard di qualità per l’accreditamento; c. i dettagli della procedura di accreditamento. Art. 2 Entità del perfezionamento e standard di qualità per l’accreditamento 1 L’entità del perfezionamento nonché gli standard di qualità per l’accreditamento sono disciplinati: a. per il settore specialistico della psicoterapia: nell’allegato 1; b. per il settore specialistico della psicologia dell’età evolutiva: nell’allegato 2; c.3 per il settore specialistico della psicologia della salute: nell’allegato 3; d.4 per il settore specialistico della neuropsicologia: nell’allegato 4; e.5 per il settore specialistico della psicologia clinica: nell’allegato 5. RU 2013 4319 1 RS 935.811 2 RS 935.81 3 Introdotta dal n. I dell’O del DFI del 22 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (RU 2015 1267). 4 Introdotta dal n. I dell’O del DFI del 22 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (RU 2015 1267). 5 Introdotta dal n. I dell’O del DFI del 18 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5827). 935.811.1 Servizi 2 935.811.1 2 In base agli standard di qualità si esamina se il ciclo di perfezionamento è idoneo, quanto a contenuti, struttura e procedura, al raggiungimento degli obiettivi di cui all’articolo 5 LPPsi6. Art. 3 Presentazione della domanda di accreditamento 1 Le domande di accreditamento devono essere presentate all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). 2 Le domande di nuovo accreditamento concernenti i cicli di perfezionamento accre- ditati ordinariamente devono essere presentate in forma completa al più tardi un anno e mezzo prima della scadenza della validità dell’accreditamento. 3 ...7 Art. 4 Trattamento delle domande 1 L’UFSP esamina la completezza della domanda di accreditamento secondo l’arti- colo 14 LPPsi8. 2 Se la domanda di accreditamento è completa, l’UFSP inoltra la domanda all’orga- no di accreditamento secondo l’articolo 5 capoverso 3 OPPsi per la valutazione da parte di terzi. Art. 5 Pubblicazione delle decisioni di accreditamento L’autorità di accreditamento pubblica su Internet l’elenco dei cicli di perfeziona- mento accreditati9. Art. 6 Valutazione della procedura di accreditamento 1 L’attuazione, l’opportunità e i risultati della procedura di accreditamento sono valutati periodicamente. 2 L’UFSP fa rapporto al DFI e presenta proposte di miglioramento. 3 ...10 Art. 7 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2014. 6 RS 935.81 7 Abrogato dal n. I dell’O del DFI del 17 nov. 2020, con effetto dal 15 dic. 2020 (RU 2020 5167). 8 RS 935.81 9 www.bag.admin.ch>Temi>Professioni sanitarie>Accreditamento delle professioni sanitarie>Perfezionamento professioni psicologiche 10 Abrogato dal n. I dell’O del DFI del 17 nov. 2020, con effetto dal 15 dic. 2020 (RU 2020 5167). Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 3 935.811.1 Allegato 111 (art. 2 cpv. 1 lett. a) Entità del perfezionamento e standard di qualità per l’accreditamento nel settore specialistico della psicoterapia A. Entità del perfezionamento Il perfezionamento in psicoterapia deve comprendere i seguenti moduli nella se- guente entità: a. conoscenze e capacità: almeno 500 unità12; b. formazione pratica: 1. pratica clinica: almeno due anni al 100 per cento in un’istituzione psi- cosociale, di cui almeno un anno in un’istituzione psicoterapeutica- psichiatrica, ambulatoriale o stazionaria13, 2. attività psicoterapeutica propria: almeno 500 unità, almeno 10 casi con- clusi – trattati, supervisionati, valutati e documentati – sul piano psico- terapeutico, 3. supervisione: almeno 150 unità, di cui almeno 50 in sedute individuali, 4. esperienza terapeutica sulla propria persona: almeno 100 unità, di cui almeno 50 in sedute individuali, 5. unità supplementari di supervisione o esperienza terapeutica sulla pro- pria persona: almeno 50 unità supplementari di supervisione o espe- rienza terapeutica sulla propria persona, in funzione dell’orientamento del ciclo di perfezionamento. B. Standard di qualità per l’accreditamento 0 Principi: 0.1 Il ciclo di perfezionamento in psicoterapia mira a fornire ai diplomandi le qualifiche necessarie per esercitare con competenza tecnica e relazionale la professione di psicoterapeuta e all’abilitazione a esercitare sotto la propria responsabilità professionale. 0.2 Gli standard di qualità servono a verificare che il ciclo di perfezionamento sia adeguato dal punto di vista contenutistico, strutturale e procedurale a conseguire il suo fine. 11 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del DFI del 17 nov. 2020, in vigore dal 15 dic. 2020 (RU 2020 5167). 12 Un’unità corrisponde ad almeno 45 minuti. 13 In caso di occupazione a tempo parziale, la durata è prorogata corrispondentemente. Servizi 4 935.811.1 1 Settore d’esame: programma e condizioni quadro del perfezionamento 1.1 Programma di studio 1.1.1 Gli obiettivi, i principi fondamentali e gli aspetti centrali nonché la struttura del ciclo di perfezionamento sono formulati in un programma di studio. 1.1.2 Il perfezionamento consiste in moduli teorici e pratici la cui entità è descritta al capitolo A. 1.1.3 Tutti i moduli del ciclo di perfezionamento, i loro contenuti e la loro entità nonché le forme d’insegnamento e di apprendimento impiegate sono descrit- ti in modo differenziato nel programma di studio. 1.2 Condizioni quadro del perfezionamento 1.2.1 Le condizioni quadro del perfezionamento, in particolare le condizioni d’ammissione, la durata, i costi, il regolamento di valutazione e d’esame nonché le possibilità di ricorso, sono disciplinate e pubblicate e sono con- formi alle disposizioni di legge. 1.2.2 Le responsabilità e le competenze delle varie istanze del ciclo di perfezio- namento come pure i diversi ruoli e le diverse competenze dei formatori, dei supervisori e dei terapeuti formatori sono definiti e noti ai perfezionandi. 1.2.3 L’organizzazione responsabile garantisce che le risorse finanziarie, umane e tecniche siano sufficienti a dispensare l’integralità del perfezionamento con i suoi singoli elementi conformemente agli obiettivi e ai requisiti di qualità. 2 Settore d’esame: contenuti del perfezionamento 2.1 Conoscenze e capacità 2.1.1 Il perfezionamento trasmette almeno un modello esplicativo completo del vissuto e del comportamento umani, della genesi e del decorso di disturbi e patologie psichici nonché dei fattori terapeutici di efficacia della psicotera- pia. 2.1.2 Il perfezionamento trasmette le basi teoriche ed empiriche della psicoterapia nonché ampie competenze psicoterapeutiche pratiche, in particolare nei se- guenti ambiti: a. esplorazione, delimitazione dell’incarico terapeutico; b. diagnostica e procedure diagnostiche, indagine anamnestica, sistemi di classificazione diagnostica riconosciuti (ICD, DSM); c. indicazione terapeutica generale e differenziale, metodi e tecniche di trattamento generali e per disturbi specifici, efficacia dei metodi e delle tecniche di trattamento insegnati; d. pianificazione ed esecuzione della terapia, osservazione del decorso e adeguamento continuo della procedura terapeutica; e. conduzione di un colloquio psicoterapeutico, strutturazione della rela- zione terapeutica; Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 5 935.811.1 f. valutazione e documentazione del percorso terapeutico e dei suoi risul- tati, strumenti qualitativi e quantitativi scientificamente validati per la valutazione della terapia a livello del paziente, documentazione dei ca- si. 2.1.3 I contenuti del perfezionamento sono scientificamente fondati e applicabili a un’ampia gamma di disturbi e di patologie psichici nel trattamento psicote- rapeutico. Le conoscenze della ricerca psicoterapeutica e le loro implicazioni per la pratica sono costantemente integrate nel perfezionamento. 2.1.4 Fanno inoltre parte integrante del perfezionamento i contenuti seguenti: a. modelli di efficacia di altri approcci e metodi psicoterapeutici; b. approcci terapeutici specifici per diversi gruppi d’età e in diversi set- ting; c. conoscenze di contesti demografici, socioeconomici e culturali dei clienti e dei pazienti e riflessioni su tali contesti, e loro implicazioni per il trattamento psicoterapeutico; d. etica professionale e obblighi della professione; e. conoscenze dei sistemi giuridico, sociale e sanitario e delle loro istitu- zioni; f. lavoro in rete, collaborazione interdisciplinare e interprofessionale. 2.2 Pratica clinica Durante il perfezionamento ogni perfezionando acquisisce la necessaria ampia esperienza clinica e psicoterapeutica con una vasta gamma di disturbi e patologie. L’organizzazione responsabile garantisce che l’esperienza prati- ca sia acquisita in istituzioni psicosociali e psicoterapeutiche-psichiatriche adeguate a tal fine. 2.3 Attività psicoterapeutica propria L’organizzazione responsabile garantisce che durante il perfezionamento ogni perfezionando esegua: a. almeno 500 unità di trattamenti psicoterapeutici sotto supervisione; b. almeno 10 psicoterapie supervisionate su persone con diversi disturbi e patologie e che i relativi decorsi e risultati siano valutati e documentati con strumenti scientificamente validati. 2.4 Supervisione L’organizzazione responsabile garantisce che: a. l’attività psicoterapeutica dei perfezionandi sia regolarmente supervi- sionata, ossia analizzata, diretta e ulteriormente sviluppata; b. i supervisori consentano ai perfezionandi di sviluppare progressivamen- te la loro competenza psicoterapeutica personale. 2.5 Esperienza terapeutica sulla propria persona L’organizzazione responsabile formula gli obiettivi dell’esperienza terapeu- tica sulla propria persona e i requisiti per la sua esecuzione. Garantisce che Servizi 6 935.811.1 l’esperienza terapeutica sulla propria persona consenta ai perfezionandi di analizzare il loro vissuto e comportamento in vista della futura professione di psicoterapeuta, di sviluppare la loro personalità e di riflettere criticamente sul loro comportamento relazionale. 3 Settore d’esame: perfezionandi 3.1 Sistema di valutazione 3.1.1 Nel quadro di una procedura di ammissione regolamentata vengono accerta- te anche l’idoneità personale e le competenze personali dei candidati al per- fezionamento. 3.1.2 Lo sviluppo delle competenze personali nonché teoriche e pratiche dei perfezionandi è verificato e valutato regolarmente mediante un sistema defi- nito e trasparente. I perfezionandi sono regolarmente informati sul conse- guimento degli obiettivi di apprendimento e sulla valutazione della loro ido- neità personale come psicoterapeuti. 3.1.3 Nel quadro di un esame finale si verifica che i perfezionandi abbiano acqui- sito le competenze teoriche e pratiche necessarie per esercitare la psicotera- pia sotto la propria responsabilità professionale. L’esame finale comprende diversi formati di esame, tra cui un esame scritto e studi di casistica o pre- sentazioni di casi, e include anche la valutazione dell’idoneità personale a esercitare la psicoterapia. 3.2 Consulenza e sostegno La consulenza e il sostegno ai perfezionandi in tutte le questioni relative al perfezionamento teorico e pratico sono garantiti. 4 Settore d’esame: formatori 4.1 Qualifiche dei docenti I docenti sono tecnicamente qualificati e didatticamente competenti. Di regola sono titolari di un diploma universitario e di un perfezionamento nel settore specialistico insegnato. 4.2 Qualifiche dei supervisori e dei terapeuti formatori I supervisori e i terapeuti formatori dispongono di un perfezionamento qualificato in psicoterapia e di una successiva esperienza professionale di almeno cinque anni. Di regola i supervisori sono specializzati in supervisio- ne. 5 Settore d’esame: garanzia e sviluppo della qualità 5.1 È stato realizzato un sistema definito e trasparente per verificare e sviluppare costantemente la qualità del ciclo di perfezionamento. Il sistema di garanzia Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 7 935.811.1 della qualità comprende la verifica e la valutazione sistematiche dei contenu- ti, delle strutture e dei processi nonché dei risultati del perfezionamento dal punto di vista dei perfezionandi, degli ex allievi e dei formatori. 5.2 I risultati degli almeno 10 casi valutati sistematicamente da ciascun perfe- zionando secondo il capitolo A lettera b numero 2 sono utilizzati costante- mente per garantire che il ciclo di perfezionamento renda i diplomati capaci di eseguire psicoterapie efficaci e con pochi effetti collaterali. Servizi 8 935.811.1 Allegato 2 (art. 2 cpv. 1 lett. b) Entità del perfezionamento e standard di qualità per l’accreditamento nel settore specialistico della psicologia dell’età evolutiva A. Entità del perfezionamento nella psicologia dell’età evolutiva Il perfezionamento in psicologia dell’età evolutiva deve comprendere i moduli seguenti: a. conoscenze e capacità: almeno 500 unità14; b. formazione pratica: 1. attività propria nell’ambito della psicologia dell’età evolutiva: almeno due anni all’80 per cento in un’istituzione del settore della psicologia dell’età evolutiva15, 2. accompagnamento e valutazione della pratica: complessivamente almeno 200 unità, di cui almeno 80 consacrate alla supervisione pro- priamente detta, di cui almeno 20 unità di supervisioni singole. Le unità rimanenti possono essere consacrate ad altri modi d’accompagnamento e di valutazione della pratica (per esempio studi di casi/colloqui su casi, ricerca sulla pratica, intervisione). B. Standard di qualità per l’accreditamento Principio: Il ciclo di perfezionamento nella psicologia dell’età evolutiva mira a fornire a coloro che lo seguono le qualifiche necessarie per esercitare con competenza tecnica e sociale la professione di psicologo dell’età evolutiva e all’abilitazione a esercitare sotto la propria responsabilità professionale. Gli standard di qualità servono a verificare che il ciclo di perfezionamento sia ade- guato dal punto di vista contenutistico, strutturale e procedurale a conseguire il suo fine. 14 Un’unità corrisponde ad almeno 45 minuti. 15 In caso di occupazione a tempo parziale, la durata è prorogata corrispondentemente. Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 9 935.811.1 1. Settore d’esame: linee guida e obiettivi 1.1 Linee guida 1.1.1 La filosofia, i principi fondamentali e gli obiettivi dell’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento sono formulati e pubblicati sotto forma di linee guida. 1.1.2 Queste ultime indicano pure gli aspetti centrali su cui si basa il ciclo di perfezionamento e le motivazioni che stanno a monte. 1.2 Obiettivi del ciclo di perfezionamento 1.2.1 I singoli obiettivi di apprendimento sono formulati e pubblicati. Il loro contributo al conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento è descritto. Gli obiettivi di apprendimento si fondano sugli obiettivi di perfe- zionamento di cui all’articolo 5 LPPsi16. 1.2.2 I contenuti del perfezionamento, così come le forme d’insegnamento e di apprendimento sono orientati agli obiettivi generali e di apprendimento del ciclo di perfezionamento. 2. Settore d’esame: condizioni quadro del perfezionamento 2.1 Condizioni d’ammissione, durata e costi 2.1.1 Le condizioni d’ammissione e la durata del perfezionamento sono disciplina- te e pubblicate conformemente agli articoli 6 e 7 LPPsi. 2.1.2 I costi totali minimi che occorre prevedere per il perfezionamento sono indicati e pubblicati in maniera trasparente. La loro suddivisione in costi set- toriali e costi totali è indicata in dettaglio. 2.2 Organizzazione 2.2.1 Le diverse responsabilità, funzioni e procedure nel ciclo di perfezionamento sono stabilite e risultano comprensibili ai gruppi interessati, in particolare ai perfezionandi. 2.2.2 I diversi ruoli e funzioni dei diversi formatori in un ciclo di perfeziona- mento, segnatamente dei docenti e dei supervisori, sono definiti e adeguata- mente distinti. 2.3 Risorse 2.3.1 L’organizzazione responsabile garantisce le risorse finanziarie, umane e tecniche sufficienti a dispensare l’integralità del perfezionamento con i suoi singoli elementi conformemente agli obiettivi e ai requisiti di qualità. 2.3.2 L’infrastruttura tecnica presso le sedi di perfezionamento è adeguata alle esigenze attuali e consente l’impiego delle forme d’insegnamento e appren- dimento adeguate. 16 RS 935.81 Servizi 10 935.811.1 3. Settore d’esame: contenuti del perfezionamento 3.1 Principi 3.1.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze e capacità complete, scientifica- mente fondate ed empiricamente verificate, applicabili all’intera la gamma del settore di specializzazione della psicologia dell’età evolutiva. 3.1.2 I contenuti del perfezionamento corrispondono allo stato attuale delle cono- scenze scientifiche nel settore di specializzazione. 3.2 Moduli del perfezionamento 3.2.1 Il perfezionamento comprende i seguenti moduli: conoscenze e capacità (conoscenze specialistiche teoriche e pratiche), nonché formazione pratica. 3.2.2 L’entità dei moduli del perfezionamento corrisponde alla lettera A. 3.3 Conoscenze e capacità 3.3.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze applicate complete, teoricamente ed empiricamente fondate, in particolare nei seguenti settori: a. diagnostica, esplorazione e formazione dell’opinione; b. consulenza, intervento e trattamento, segnatamente prevenzione, gestione di conflitti, mediazione, coaching, interventi in caso di crisi e terapia. 3.3.2 Fanno inoltre parte integrante del perfezionamento gli elementi seguenti: a. riflessione critica sull’efficacia, le possibilità e i limiti dei metodi inse- gnati; b. conoscenze della ricerca e sue implicazioni per la pratica; c. riflessione sistematica, valutazione e documentazione della pratica della psicologia dell’età evolutiva e delle sue condizioni quadro; d. trasmissione di conoscenze e riflessione su contesti socioeconomici e culturali diversi dei clienti/pazienti e loro implicazioni per la psicologia dell’età evolutiva; e. riflessione sull’etica professionale e gli obblighi della professione; f. riflessione critica su questioni politico-sociali ed etiche relative alla psi- cologia dell’età evolutiva; g. trasmissione di conoscenze di base sui diritti del fanciullo ONU, non- ché del diritto, della socialità, della sanità e delle sue istituzioni della Svizzera; h. trasmissione di conoscenze su settori dello sviluppo psicosociale e delle fasi di vita, sui disturbi dello sviluppo e le patologie dello sviluppo psi- cosociale; i. riflessione su temi riguardanti il mondo in cui vivono bambini e adole- scenti (p. es. famiglia, scuola, media, tempo libero/gioco, eterogeneità, multiculturalità, mondo del lavoro); Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 11 935.811.1 j. riflessione su aspetti storici, giuridici, politici e sociali in rapporto con i bambini/gli adolescenti, la famiglia, la scuola, le istituzioni dell’assi- stenza psicosociale, ecc. 3.4. Propria attività di psicologo dell’età evolutiva L’organizzazione responsabile provvede affinché durante la formazione ogni perfezionando possa acquisire una sufficiente esperienza nella psicologia dell’età evolutiva con diversi tipi di problematiche. L’attività pratica include un lavoro psicologico nei settori dell’esplorazione, della formazione dell’opinione, degli interventi, della consulenza e del trattamento. A tal riguardo l’organizzazione formula prescrizioni e provvede alla loro osser- vanza. 3.5 Accompagnamento e valutazione della pratica L’organizzazione responsabile provvede affinché l’attività della psicologia dell’età evolutiva dei perfezionandi sia regolarmente supervisionata e valu- tata, ossia analizzata, verificata in merito all’effetto, diretta e ottimizzata. Garantisce che la supervisione qualificata e altre forme idonee d’accompa- gnamento della pratica consentano ai perfezionandi di sviluppare progres- sivamente la propria attività di psicologia dell’età evolutiva in un quadro sicuro. 4. Settore d’esame: perfezionandi 4.1 Sistema di valutazione 4.1.1. Il livello e lo sviluppo delle competenze teoriche, pratiche e sociali dei perfezionandi sono verificati e valutati mediante un sistema prestabilito e trasparente di verifica e valutazione. I perfezionandi sono regolarmente informati sul conseguimento degli obiettivi di apprendimento. 4.1.2. Nel quadro di un esame o una valutazione finali si verifica che i perfezio- nandi abbiano acquisito le competenze teoriche, pratiche e sociali rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento. 4.2 Certificazione delle prestazioni di perfezionamento Le prestazioni di perfezionamento fornite e i moduli di perfezionamento assolti vengono certificati su richiesta dei perfezionandi. 4.3 Consulenza e sostegno 4.3.1. La consulenza e il sostegno ai perfezionandi in tutte le questioni relative alla formazione sono garantiti per tutta la durata del perfezionamento. 4.3.2. I perfezionandi sono sostenuti nella ricerca di posti di lavoro idonei per la propria attività di psicologia dell’età evolutiva. Servizi 12 935.811.1 5. Settore d’esame: formatori 5.1 Selezione I requisiti che devono soddisfare i formatori e le procedure per la selezione di questi ultimi sono definiti. 5.2 Qualifiche dei docenti I docenti sono tecnicamente qualificati e didatticamente competenti. Di regola sono titolari di un diploma universitario e di un perfezionamento nel settore di specializzazione. 5.3 Qualifiche dei supervisori I supervisori dispongono di regola di un perfezionamento qualificato e di un’esperienza professionale di cinque anni nel campo della psicologia dell’età evolutiva. Di regola, dispongono di una specializzazione in supervi- sione. 5.4 Formazione continua L’organizzazione responsabile obbliga i formatori ad assolvere regolarmente la formazione continua nel settore di specializzazione. 5.5 Valutazione I formatori sono valutati periodicamente e informati sui risultati della valu- tazione. L’organizzazione responsabile provvede ad adottare le misure necessarie sulla base dei risultati della valutazione. 6. Settore d’esame: garanzia della qualità e valutazione 6.1 Sistema di garanzia della qualità 6.1.1. È stato realizzato un sistema trasparente di sviluppo e garanzia della qualità del ciclo di perfezionamento. 6.1.2. I perfezionandi e i formatori sono sistematicamente consultati per l’elabo- razione e lo sviluppo del ciclo di perfezionamento. 6.2 Valutazione 6.2.1. Il ciclo di perfezionamento è periodicamente valutato. Per lo sviluppo siste- matico del ciclo di perfezionamento ci si avvale dei risultati della valuta- zione. 6.2.2. La valutazione comprende un sondaggio sistematico presso i perfezionandi, i diplomati e i formatori. Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 13 935.811.1 Allegato 317 (art. 2 cpv. 1 lett. c) Entità del perfezionamento e standard di qualità per l’accreditamento nel settore specialistico della psicologia della salute A. Entità del perfezionamento nella psicologia della salute Il perfezionamento in psicologia della salute deve comprendere i seguenti moduli: a. perfezionamento teorico e metodologico: almeno 400 unità18 (corsi, seminari, workshop, e-learning ecc.); b. formazione pratica: 1. attività pratica accompagnata di psicologia della salute: almeno un anno con un grado di occupazione minimo del 50 per cento presso un datore di lavoro rilevante per la salute pubblica e/o individuale o un’istituzione del settore della psicologia della salute; oppure almeno 900 ore nel quadro di un progetto d’intervento o di ricerca nell’ambito della psicologia della salute, 2. ricerca pratica: documentazione, analisi e valutazione della propria prassi nell’ambito della psicologia della salute, inclusa una tesi finale scritta, 3. supervisione, accompagnamento e valutazione della pratica: in tutto almeno 150 unità di diverse forme di supervisione o accompagnamento della pratica (supervisione individuale o di gruppo in senso stretto, studi di casistica, seminari di accompagnamento della pratica ecc.) B. Standard di qualità per l’accreditamento Principio: Il ciclo di perfezionamento in psicologia della salute mira a fornire ai diplomati le qualifiche necessarie per esercitare con competenza tecnica e relazionale la profes- sione di psicologo della salute e per l’abilitazione a esercitare sotto la propria responsabilità professionale. Gli standard di qualità servono a verificare che il ciclo di perfezionamento sia ade- guato dal punto di vista contenutistico, strutturale e procedurale a conseguire il suo fine. 17 Introdotto dal n. II dell’O del DFI del 22 apr. 2015, in vigore dal 1° giu. 2015 (RU 2015 1267). 18 Un’unità corrisponde ad almeno 45 minuti. Servizi 14 935.811.1 1. Settore d’esame: linee guida e obiettivi 1.1 Linee guida 1.1.1 La filosofia, i principi fondamentali e gli obiettivi dell’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento sono formulati e pubblicati sotto forma di linee guida. 1.1.2 Queste ultime indicano pure gli aspetti centrali su cui si basa il ciclo di perfezionamento e le motivazioni che stanno a monte. 1.2 Obiettivi del ciclo di perfezionamento 1.2.1 I singoli obiettivi di apprendimento sono formulati e pubblicati. Il loro contributo al conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento è descritto. Gli obiettivi di apprendimento si fondano sugli obiettivi di perfe- zionamento formulati nell’articolo 5 LPPsi. 1.2.2 I contenuti del perfezionamento, così come le forme d’insegnamento e di apprendimento, sono orientati agli obiettivi generali e di apprendimento del ciclo di perfezionamento. 2. Settore d’esame: condizioni quadro del perfezionamento 2.1 Condizioni d’ammissione, durata e costi 2.1.1 Le condizioni d’ammissione e la durata del perfezionamento sono disciplina- te conformemente agli articoli 6 e 7 LPPsi e sono pubblicate. 2.1.2 I costi totali minimi che occorre prevedere per il perfezionamento sono indicati e pubblicati in maniera trasparente. La loro suddivisione in costi set- toriali e costi totali è indicata in dettaglio. 2.2 Organizzazione 2.2.1 Le diverse responsabilità, funzioni e procedure nel ciclo di perfezionamento sono stabilite e risultano comprensibili ai gruppi interessati, segnatamente ai perfezionandi. 2.2.2 I diversi ruoli e funzioni dei diversi formatori in un ciclo di perfezionamento sono definiti e adeguatamente distinti. 2.3 Risorse 2.3.1 L’organizzazione responsabile garantisce le risorse finanziarie, umane e tecniche sufficienti a consentire di dispensare l’integralità della formazione conformemente agli obiettivi e ai requisiti di qualità. 2.3.2 L’infrastruttura tecnica presso le sedi di perfezionamento è adeguata alle esigenze attuali e consente l’impiego di diverse forme di insegnamento e apprendimento. Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 15 935.811.1 3. Settore d’esame: contenuti del perfezionamento 3.1 Principi 3.1.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze e capacità complete, scientifica- mente fondate ed empiricamente verificate nell’ambito della psicologia della salute, fondamentali per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, l’analisi e la comprensione dei comportamenti in condizioni di salute e di malattia, la consulenza e l’assistenza agli ammalati e ai loro fami- liari, nonché per l’analisi e il miglioramento della prassi di psicologia della salute e del sistema sanitario. 3.1.2 I contenuti del perfezionamento corrispondono allo stato attuale delle cono- scenze scientifiche nel settore di specializzazione. 3.2 Moduli del perfezionamento 3.2.1 Il perfezionamento comprende i seguenti moduli: perfezionamento teorico e metodologico (conoscenze teoriche e pratiche di psicologia della salute), nonché perfezionamento pratico in psicologia della salute. 3.2.2 L’entità dei moduli del perfezionamento corrisponde alla lettera A. 3.3 Conoscenze e capacità 3.3.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze teoriche e metodologiche ampie e scientificamente fondate, in particolare nei seguenti ambiti: a. fondamenti di psicologia della salute (fondamenti psicoaffettivi, biolo- gici, interpersonali, socioculturali); b. comportamenti in condizioni di salute e di malattia, loro evoluzione e fattori determinanti; c. modelli e interventi di promozione della salute e prevenzione delle malattie, nonché di consulenza e accompagnamento dei pazienti; d. metodi di ricerca e d’intervento nell’ambito della psicologia della salute; e. sviluppo e valutazione d’interventi di psicologia della salute. 3.3.2 Sono inoltre parte integrante del perfezionamento gli elementi seguenti: a. risultati della ricerca nella psicologia della salute e loro implicazioni pratiche; b. riflessione critica sull’efficacia, sulle possibilità e sui limiti dei modelli e dei metodi insegnati; c. riflessione su questioni etiche, sul codice deontologico e sugli obblighi professionali; d. trasmissione di nozioni fondamentali del sistema di assistenza sanitaria; e. trasmissione dei fondamenti e delle distinzioni dalle discipline contigue (p. es. psicologia clinica, medicina comportamentale, economia sanitaria, neuroscienze, antropologia della salute ecc.); f. trasmissione di nozioni fondamentali di epidemiologia, cause di malattia e di decesso, epidemiologia comportamentale e biostatistica; Servizi 16 935.811.1 g. trasmissione di nozioni fondamentali sui sistemi giuridico, sociale e assicurativo svizzeri e sulle loro istituzioni. 3.4 Formazione pratica L’organizzazione responsabile provvede affinché ciascun perfezionando acquisisca durante il perfezionamento una sufficiente esperienza pratica in almeno un aspetto fondamentale della psicologia della salute. Assicura che l’esperienza pratica venga acquisita in idonee istituzioni di psicologia della salute o nel quadro di progetti di ricerca o d’intervento nell’ambito della psi- cologia della salute. L’organizzazione formula corrispondenti prescrizioni e ne assicura il rispetto. 3.5 Supervisione, accompagnamento e valutazione della pratica L’organizzazione responsabile provvede affinché la pratica o il progetto d’intervento o di ricerca dei perfezionandi siano regolarmente accompagnati e valutati, cioè fatti oggetto di riflessione, diretti e sviluppati. Assicura che la supervisione qualificata e altre forme idonee di accompagnamento alla pra- tica consentano al perfezionando lo sviluppo graduale di una propria pratica di psicologia della salute in un ambito sicuro. 4. Settore d’esame: perfezionandi 4.1 Sistema di valutazione 4.1.1 Il livello e lo sviluppo delle competenze teoriche, pratiche e sociali dei perfezionandi sono verificati e valutati mediante un sistema prestabilito e trasparente di verifica e valutazione. I perfezionandi sono regolarmente informati sul conseguimento degli obiettivi di apprendimento. 4.1.2 Nel quadro di un esame o una valutazione finali si verifica che i perfezio- nandi abbiano acquisito le competenze teoriche, pratiche e sociali rilevanti per il conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento. 4.2 Certificazione delle prestazioni di perfezionamento Le prestazioni di perfezionamento fornite e i moduli di perfezionamento assolti vengono certificati su richiesta dei perfezionandi. 4.3 Consulenza e sostegno 4.3.1 La consulenza e il sostegno ai perfezionandi in tutte le questioni relative alla formazione sono garantiti per tutta la durata del perfezionamento. 4.3.2 I perfezionandi sono sostenuti nella ricerca di posti di lavoro idonei per l’attività pratica di psicologi della salute. Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 17 935.811.1 5. Settore d’esame: formatori 5.1 Selezione I requisiti che devono soddisfare i formatori e le procedure per la selezione di questi ultimi sono definiti. 5.2 Qualifiche dei docenti I docenti sono tecnicamente qualificati e didatticamente competenti. Di regola sono titolari di un diploma universitario e di una formazione postgra- duata nel settore di specializzazione. 5.3 Qualifiche dei supervisori I supervisori dispongono di norma di un perfezionamento qualificato e hanno svolto una successiva attività professionale di almeno cinque anni nell’ambito della psicologia della salute. 5.4 Formazione continua L’organizzazione responsabile obbliga i formatori ad assolvere regolarmente la formazione continua nel settore di specializzazione. 5.5 Valutazione I formatori sono valutati periodicamente e informati sui risultati della valu- tazione. L’organizzazione responsabile provvede ad adottare le misure necessarie sulla base dei risultati della valutazione. 6. Settore d’esame: garanzia della qualità e valutazione 6.1 Sistema di garanzia della qualità 6.1.1 È stato realizzato un sistema trasparente di sviluppo e garanzia della qualità del ciclo di perfezionamento. 6.1.2 I perfezionandi e i formatori sono sistematicamente consultati per l’elabora- zione e lo sviluppo del ciclo di perfezionamento. 6.2 Valutazione 6.2.1 Il ciclo di perfezionamento è periodicamente valutato. Per lo sviluppo siste- matico del ciclo di perfezionamento ci si avvale dei risultati della valuta- zione. 6.2.2 La valutazione comprende un sondaggio sistematico presso i perfezionandi, i diplomati e i formatori. Servizi 18 935.811.1 Allegato 419 (art. 2 cpv. 1 lett. d) Entità del perfezionamento e standard di qualità per l’accreditamento nel settore specialistico della neuropsicologia A. Entità del perfezionamento nella neuropsicologia Di regola, il perfezionamento in neuropsicologia dura almeno quattro anni. Esso deve comprendere i seguenti moduli: a. Perfezionamento teorico: conoscenze e capacità: almeno 500 unità20 (corsi, seminari, workshop, e-learning); b. perfezionamento pratico: 1. pratica in neuropsicologia clinica: almeno 3600 ore di attività di neu- ropsicologia clinica supervisionata in almeno due istituzioni, ambulato- riali o stazionarie, nelle quali vengono eseguite diagnosi, terapie e/o riabilitazioni su persone con disturbi e patologie neuropsicologici diversi, 2. casi propri di neuropsicologia clinica: almeno 180 casi neuropsicolo- gici diversi di varia eziologia trattati e dimostrati21, di cui almeno 10 documentati in modo completo (rapporti), 3. supervisione: almeno 200 unità di supervisione riferita a casi. B. Standard di qualità per l’accreditamento Principio: Il ciclo di perfezionamento in neuropsicologia mira a fornire ai diplomandi le quali- fiche necessarie per esercitare con competenza tecnica e relazionale la professione di neuropsicologo e all’abilitazione a esercitare sotto la propria responsabilità profes- sionale. Gli standard di qualità servono a verificare che il ciclo di perfezionamento sia ade- guato dal punto di vista contenutistico, strutturale e procedurale a conseguire il suo fine. 19 Introdotto dal n. II dell’O del DFI del 22 apr. 2015 (RU 2015 1267). Aggiornato dalla correzione del 2 giu. 2015, in vigore dal 2 giu. 2015 (RU 2015 1621). 20 Un’unità corrisponde ad almeno 45 minuti. 21 Tabella con i casi trattati vistata dal/i supervisore/i (elenco anonimizzato con età, sesso, diagnosi/eziologia, trattamento). Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 19 935.811.1 1. Settore d’esame: linee guida e obiettivi 1.1 Linee guida 1.1.1 La filosofia, i principi fondamentali e gli obiettivi dell’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento sono formulati e pubblicati sotto forma di linee guida. 1.1.2 Queste ultime indicano pure gli aspetti centrali su cui si basa il ciclo di perfezionamento e le motivazioni che stanno a monte. 1.2 Obiettivi del ciclo di perfezionamento 1.2.1 I singoli obiettivi di apprendimento sono formulati e pubblicati. Il loro contributo al conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento è descritto. Gli obiettivi di apprendimento si fondano sugli obiettivi di perfe- zionamento formulati nell’articolo 5 LPPsi. 1.2.2 I contenuti del perfezionamento, così come le forme d’insegnamento e di apprendimento, sono orientati agli obiettivi generali e di apprendimento del ciclo di perfezionamento. 2. Settore d’esame: condizioni quadro del perfezionamento 2.1 Condizioni d’ammissione, durata e costi 2.1.1 Le condizioni d’ammissione e la durata del perfezionamento sono discipli- nate conformemente agli articoli 6 e 7 LPPsi e sono pubblicate. 2.1.2 I costi totali minimi che occorre prevedere per il perfezionamento sono indicati e pubblicati in maniera trasparente. La loro suddivisione in costi set- toriali e costi totali è indicata in dettaglio. 2.2 Organizzazione 2.2.1 Le diverse responsabilità, funzioni e procedure nel ciclo di perfezionamento sono stabilite e risultano comprensibili ai gruppi interessati. 2.2.2 I diversi ruoli e funzioni dei formatori in un ciclo di perfezionamento sono definiti e adeguatamente distinti. 2.3 Risorse 2.3.1 L’organizzazione responsabile garantisce le risorse finanziarie, umane e tecniche sufficienti a consentire di dispensare l’integralità della formazione conformemente agli obiettivi e ai requisiti di qualità. 2.3.2 L’infrastruttura tecnica presso le sedi di perfezionamento è adeguata alle esigenze attuali e consente l’impiego di diverse forme di insegnamento e apprendimento. Servizi 20 935.811.1 3. Settore d’esame: contenuti del perfezionamento 3.1 Principi 3.1.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze complete, scientificamente fondate ed empiricamente verificate sulle interrelazioni tra funzioni cerebrali e vis- suto e comportamento umani, nonché competenze complete atte alla diagno- si, terapia e riabilitazione neuropsicologiche su persone con vari disturbi delle funzioni cerebrali. 3.1.2 I contenuti del perfezionamento corrispondono allo stato attuale delle cono- scenze scientifiche nel settore di specializzazione. 3.2 Moduli del perfezionamento 3.2.1 Il perfezionamento comprende una parte teorica (conoscenze e capacità) e una parte pratica (pratica in neuropsicologia clinica, propri casi di neuropsi- cologia clinica trattati, supervisione). 3.2.2 L’entità dei moduli del perfezionamento corrisponde alla lettera A. 3.3 Conoscenze e capacità 3.3.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze e capacità di neuropsicologia complete, scientificamente fondate ed empiricamente verificate, in partico- lare nei seguenti ambiti: a. basi di neuropsicologia: – sindromi neuropsicologiche dell’intero arco della vita e loro ezio- logie – neuroanatomia funzionale – basi biochimiche e neurofisiologiche delle funzioni cerebrali – ontogenesi e filogenesi del sistema nervoso centrale – sviluppo delle funzioni cognitive – plasticità funzionale del sistema nervoso centrale; b. diagnostica neuropsicologica clinica: – conduzione di un colloquio e strutturazione della relazione tera- peutica – esplorazione e colloquio anamnestico – scelta, applicazione e valutazione di diverse procedure diagnosti- che – diagnostica elettrofisiologica (EEG e MEG) e per immagini (TRM, RMF, PET, TC) – rapporti e perizie neuropsicologici; c. terapia e riabilitazione neuropsicologiche cliniche: – analisi del problema e del comportamento – definizione dell’obiettivo e pianificazione del trattamento – strategie e tecniche di trattamento neuropsicologiche – strutturazione dei colloqui e della relazione terapeutica in diverse fasi del trattamento neuropsicologico – valutazione del decorso e dei risultati del trattamento. Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 21 935.811.1 3.3.2 Sono parte integrante del perfezionamento anche: a. conoscenze di base delle principali discipline limitrofe; b. conoscenze della ricerca neuropsicologica e sue implicazioni per la pra- tica; c. riflessione critica sulle possibilità e i limiti della diagnostica, terapia e riabilitazione neuropsicologiche; d. conoscenze su contesti demografici, socioeconomici e culturali diversi dei pazienti e loro implicazioni per la diagnostica, terapia e riabilitazio- ne neuropsicologiche, nonché relative riflessioni; e. riflessione sul codice deontologico e sugli obblighi della professione; f. riflessione critica su questioni etiche e politico-sociali relative alla neu- ropsicologia e alle neuroscienze; g. conoscenze di base sui sistemi giuridico, sociale, sanitario e tecnico- assicurative, come pure sulle loro istituzioni; h. riflessione sulle condizioni quadro istituzionali e promovimento della collaborazione interdisciplinare. 3.4 Pratica in neuropsicologia clinica L’organizzazione responsabile provvede affinché durante la formazione ogni perfezionando possa acquisire la necessaria ampia esperienza nella diagnosi, terapia e riabilitazione su persone affette da diversi disturbi o patologie neu- ropsicologici, garantendo che le varie sedi deputate alla pratica in neuropsi- cologia clinica siano adeguate allo scopo. 3.5 Supervisione L’organizzazione responsabile provvede affinché l’attività neuropsicologica dei perfezionandi sia regolarmente supervisionata, ossia analizzata, diretta, sorvegliata e sviluppata. Garantisce che supervisori qualificati consentano ai perfezionandi di sviluppare progressivamente la propria attività neuropsico- logica in un quadro sicuro. 4. Settore d’esame: perfezionandi 4.1 Sistema di valutazione 4.1.1 Il livello e lo sviluppo delle competenze teoriche, pratiche e sociali dei perfezionandi sono verificati e valutati mediante un sistema prestabilito e trasparente di verifica e valutazione. I perfezionandi sono regolarmente informati sul conseguimento degli obiettivi di apprendimento. 4.1.2 Nel quadro di un esame finale si verifica che i perfezionandi abbiano acqui- sito le competenze teoriche, pratiche e sociali rilevanti per il conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento. 4.2 Certificazione delle prestazioni di perfezionamento Servizi 22 935.811.1 Le prestazioni di perfezionamento fornite e i moduli di perfezionamento assolti vengono certificati su richiesta dei perfezionandi. 4.3 Consulenza e sostegno 4.3.1 La consulenza e il sostegno ai perfezionandi in tutte le questioni relative alla formazione sono garantiti per tutta la durata del perfezionamento. 4.3.2 I perfezionandi sono sostenuti nella ricerca di posti di lavoro idonei per la pratica in neuropsicologia clinica. 5. Settore d’esame: formatori 5.1 Selezione I requisiti che devono soddisfare i formatori e le procedure per la selezione di questi ultimi sono definiti. 5.2 Qualifiche dei docenti I docenti sono tecnicamente qualificati e didatticamente competenti. Di regola dispongono di un diploma universitario, di una formazione postgra- duata e di un’esperienza professionale pluriennale nel settore di specializza- zione. 5.3 Qualifiche dei supervisori I supervisori dispongono di norma di un diploma universitario in psicologia, un perfezionamento pluriennale qualificato in neuropsicologia e una succes- siva attività professionale di almeno cinque anni. 5.4 Formazione continua L’organizzazione responsabile obbliga i formatori ad assolvere regolarmente la formazione continua nel settore di specializzazione. 5.5 Valutazione I formatori sono valutati periodicamente e informati sui risultati della valu- tazione. L’organizzazione responsabile provvede ad adottare le misure necessarie sulla base dei risultati della valutazione. 6. Settore d’esame: garanzia della qualità e valutazione 6.1 Sistema di garanzia della qualità 6.1.1 È stato realizzato un sistema trasparente di sviluppo e garanzia della qualità del ciclo di perfezionamento. 6.1.2 I perfezionandi e i formatori sono sistematicamente consultati per l’elabora- zione e lo sviluppo del ciclo di perfezionamento. 6.2 Valutazione Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 23 935.811.1 6.2.1 Il ciclo di perfezionamento è periodicamente valutato. Per lo sviluppo siste- matico del ciclo di perfezionamento ci si avvale dei risultati della valuta- zione. 6.2.2 La valutazione comprende un sondaggio sistematico presso i perfezionandi, i diplomati e i formatori. Servizi 24 935.811.1 Allegato 522 (art. 2 cpv. 1 lett. e) Entità del perfezionamento e standard di qualità per l’accreditamento nel settore specialistico della psicologia clinica A. Entità del perfezionamento nella psicologia clinica Il perfezionamento in psicologia clinica deve comprendere i seguenti moduli: a. perfezionamento teorico: conoscenze e capacità: almeno 500 unità23 (corsi, seminari, workshop, e-learning ecc.); b. perfezionamento pratico: 1. pratica in psicologia clinica: almeno 3600 ore di attività di psicologia clinica supervisionata in almeno due diverse istituzioni, ambulatoriali e stazionarie, che erogano prestazioni di psicologia clinica e nelle quali vengono eseguite diagnosi, consulenza, terapia e/o riabilitazione su persone con problemi e disturbi psicologici diversi, 2. casi propri trattati di psicologia clinica: almeno 90 casi clinici diversi, di varia eziologia, trattati e dimostrati24, di cui almeno 10 documentati in modo completo (rapporti), 3. supervisione: almeno 150 unità, 4. esperienza terapeutica sulla propria persona: almeno 30 unità. B. Standard di qualità per l’accreditamento 0 Principi 0.1 Il ciclo di perfezionamento in psicologia clinica mira a fornire ai diplomandi le qualifiche necessarie per esercitare con competenza tecnica e relazionale la professione di psicologo clinico e all’abilitazione a esercitare sotto la pro- pria responsabilità professionale. 0.2 Gli standard di qualità servono a verificare che il ciclo di perfezionamento sia adeguato dal punto di vista contenutistico, strutturale e procedurale a conseguire il suo fine. 22 Introdotto dal n. II dell’O del DFI del 18 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5827). 23 Un’unità corrisponde ad almeno 45 minuti. 24 Tabella con i casi trattati vistata dal/i supervisore/i (elenco anonimizzato con età, sesso, diagnosi/eziologia e trattamento). Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 25 935.811.1 1 Settore d’esame: linee guida e obiettivi 1.1 Linee guida 1.1.1 La filosofia, i principi fondamentali e gli obiettivi dell’organizzazione responsabile del ciclo di perfezionamento sono formulati e pubblicati sotto forma di linee guida. 1.1.2 Queste ultime indicano pure gli aspetti centrali su cui si basa il ciclo di perfezionamento e le motivazioni che stanno a monte. 1.2 Obiettivi del ciclo di perfezionamento 1.2.1 I singoli obiettivi di apprendimento sono formulati e pubblicati. Il loro contributo al conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento è descritto. Gli obiettivi di apprendimento si fondano sugli obiettivi di per- fezionamento formulati nell’articolo 5 LPPsi. 1.2.2 I contenuti del perfezionamento, così come le forme d’insegnamento e di apprendimento, sono orientati agli obiettivi generali e di apprendimento del ciclo di perfezionamento. 2 Settore d’esame: condizioni quadro del perfezionamento 2.1 Condizioni d’ammissione, durata e costi 2.1.1 Le condizioni d’ammissione e la durata del perfezionamento sono discipli- nate conformemente agli articoli 6 e 7 LPPsi e sono pubblicate. 2.1.2 I costi totali minimi che occorre prevedere per il perfezionamento sono indicati e pubblicati in maniera trasparente. La loro suddivisione in costi settoriali e costi totali è indicata nel dettaglio. 2.2 Organizzazione 2.2.1 Le diverse responsabilità, funzioni e procedure nel ciclo di perfezionamento sono stabilite e risultano comprensibili ai gruppi interessati. 2.2.2 I diversi ruoli e le diverse funzioni dei formatori all’interno del ciclo di perfezionamento sono definiti e adeguatamente distinti. 2.3 Risorse 2.3.1 L’organizzazione responsabile garantisce le risorse finanziarie, umane e tecniche relative al ciclo di perfezionamento sufficienti a consentire di dispensare l’integralità della formazione conformemente agli obiettivi e ai requisiti di qualità. 2.3.2 L’infrastruttura tecnica presso le sedi di perfezionamento è adeguata alle esigenze attuali. Consente l’impiego di diverse forme di insegnamento e apprendimento. Servizi 26 935.811.1 3 Settore d’esame: contenuti del perfezionamento 3.1 Principi 3.1.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze complete, verificate teoricamente ed empiricamente, sui processi psicologici (cognitivi, comportamentali, affettivi, relazionali e motivazionali), sui fattori biologici e sociali nonché sugli eventi critici della vita che contribuiscono a scatenare, mantenere e sviluppare difficoltà e disturbi psicologici. Il perfezionamento mira a rendere i diplomati capaci di svolgere un lavoro clinico-psicologico su bambini, ado- lescenti, adulti e anziani in diversi contesti e setting (individuo, relazione, famiglia, scuola, lavoro, salute, disabilità ecc.). 3.1.2 I contenuti del perfezionamento corrispondono allo stato attuale delle cono- scenze scientifiche nel settore di specializzazione. 3.2 Moduli del perfezionamento 3.2.1 Il perfezionamento comprende una parte teorica (conoscenze e capacità) e una parte pratica (pratica in psicologia clinica, propri casi di psicologia clinica trattati, supervisione ed esperienza terapeutica sulla propria persona). 3.2.2 L’entità dei moduli del perfezionamento corrisponde alla lettera A. 3.3 Conoscenze e capacità 3.3.1 Il perfezionamento trasmette conoscenze e capacità di psicologia clinica complete, scientificamente fondate ed empiricamente verificate, in particola- re nei seguenti ambiti: a. basi teoriche e metodologiche: – determinanti psicologiche (processi cognitivi, affettivi, relazionali, motivazionali e comportamentali) dell’insorgere, del persistere e dello svilupparsi di difficoltà e disturbi psicologici nelle diverse età della vita e nei vari contesti – influenza dei fattori socio-economici e culturali – eventi critici della vita – basi (neuro)biologiche delle difficoltà e dei disturbi psicologici – disturbi psicologici nonché comorbidità: approccio transdiagno- stico, approccio cluster, rete dei sintomi ecc. – ricerca aggiornata, quantitativa e qualitativa, nell’ambito della psi- cologia clinica; b. diagnostica e valutazione in psicologia clinica: – approcci categoriali e dimensionali nonché sistemi di classifica- zione e diagnosi dei disturbi psichici – strumenti di diagnostica e valutazione dei disturbi psicologici e dei processi ad essi correlati di tipo cognitivo, affettivo, relazionale, motivazionale e comportamentale (test, interviste cliniche, osser- vazione clinica ecc.) – strumenti per la valutazione dello stato funzionale (benessere, qua- lità di vita, integrazione sociale, capacità lavorativa ecc.) – pianificazione multifattoriale dei casi all’insegna della psicologia clinica, sulla scorta dei risultati della valutazione psicologica Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 27 935.811.1 – rapporti (descrizione della diagnosi, della valutazione e del referto, nonché valutazione e indicazione, raccomandazioni concernenti il processo terapeutico, perizie); c. interventi di psicologia clinica e psicosociali: – interventi psicologici per il trattamento di disturbi comportamenta- li, cognitivi, emotivi, relazionali e/o motivazionali – interventi psicosociali – pianificazione e attuazione di interventi psicologici e psicosociali personalizzati – valutazione degli effetti e dell’efficacia di interventi pluridimen- sionali; – psicologia dell’emergenza e interventi in casi di crisi – psicologia di consulenza e dei legami. 3.3.2 Sono parte integrante del perfezionamento anche: a. la conduzione di un colloquio e la strutturazione della relazione tera- peutica; b. la teoria della supervisione riflessiva; c. gli approcci neurobiologici e psicofarmacologici, le loro possibilità e i loro limiti; d. il lavoro in rete, la collaborazione interdisciplinare e interprofessionale; e. le conoscenze di base delle principali discipline limitrofe; f. l’etica professionale e gli obblighi della professione; g. le determinanti demografiche, socioeconomiche, culturali e sociali del ricorso alle offerte di cura nell’ambito della psicologia clinica e della loro accessibilità; h. le conoscenze del settore sanitario, giuridico, sociale e assicurativo e delle rispettive istituzioni. 3.4 Pratica in psicologia clinica L’organizzazione responsabile provvede affinché durante la formazione ogni perfezionando possa acquisire l’ampia esperienza necessaria alla diagnostica e alla valutazione psicologica, nonché alla pianificazione e all’attuazione di interventi di psicologia clinica e psicosociali su persone affette dai disturbi psicologici più disparati. Garantendo che le varie sedi deputate alla pratica in psicologia clinica siano adeguate allo scopo. 3.5 Supervisione L’organizzazione responsabile provvede affinché l’attività in psicologia clinica dei perfezionandi sia regolarmente supervisionata, ossia analizzata, diretta, valutata dal profilo della sua efficacia e sviluppata. Garantisce che la supervisione venga eseguita sia sul piano tecnico-strategico sia su quello personale e consenta ai perfezionandi di sviluppare progressivamente la pro- pria attività in psicologia clinica in un quadro sicuro. 3.6 Esperienza terapeutica sulla propria persona Servizi 28 935.811.1 L’organizzazione responsabile formula gli obiettivi dell'esperienza terapeu- tica sulla propria persona e i requisiti per la sua esecuzione. Provvede affin- ché l’esperienza terapeutica sulla propria persona consenta ai perfezionandi di analizzare il loro vissuto e comportamento in vista della futura professio- ne di psicologo clinico, di sviluppare la loro personalità e di riflettere criti- camente sul loro comportamento relazionale. 4 Settore d’esame: perfezionandi 4.1 Sistema di valutazione 4.1.1 Durante l’intera durata del perfezionamento, il livello e lo sviluppo delle competenze teoriche, pratiche e sociali dei perfezionandi sono verificati e valutati mediante un sistema prestabilito e trasparente. I perfezionandi sono regolarmente informati sul conseguimento degli obiettivi di apprendimento. 4.1.2 Nel quadro di un esame finale si verifica che i perfezionandi abbiano acqui- sito le competenze teoriche, pratiche e sociali rilevanti per il conseguimento degli obiettivi del ciclo di perfezionamento. 4.2 Certificazione delle prestazioni di perfezionamento Le prestazioni di perfezionamento fornite e i moduli di perfezionamento assolti vengono certificati su richiesta dei perfezionandi. 4.3 Consulenza e sostegno 4.3.1 La consulenza e il sostegno ai perfezionandi in tutte le questioni relative alla formazione sono garantiti per tutta la durata del perfezionamento. 4.3.2 I perfezionandi sono sostenuti nella ricerca di posti di lavoro idonei per l’acquisizione della pratica in psicologia clinica. 5 Settore d’esame: formatori 5.1 Selezione I requisiti che devono soddisfare i formatori e le procedure per la loro sele- zione sono definiti. 5.2 Qualifiche dei docenti I docenti sono tecnicamente qualificati e didatticamente competenti. Di norma sono titolari di un diploma universitario e hanno seguito un perfezio- namento nel loro settore di specializzazione. 5.3 Qualifiche dei supervisori Di norma i supervisori sono titolari di un diploma universitario in psicologia, hanno seguito un perfezionamento pluriennale qualificato in psicologia clinica e hanno maturato un’esperienza professionale pluriennale nel loro settore di specializzazione. 5.4 Qualifiche dei terapeuti formatori Entità ed accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche. O del DFI 29 935.811.1 Di norma i terapeuti formatori sono titolari di un diploma universitario in psicologia, hanno seguito un perfezionamento pluriennale qualificato in psi- coterapia e hanno maturato un’esperienza professionale pluriennale nel loro settore di specializzazione. 5.5 Formazione continua L’organizzazione responsabile obbliga i formatori ad assolvere regolarmente la formazione continua nel loro settore di specializzazione. 5.6 Valutazione I formatori sono valutati periodicamente e informati sui risultati della valu- tazione. L'organizzazione responsabile provvede ad adottare le misure necessarie sulla base dei risultati della valutazione. 6 Settore d’esame: garanzia della qualità e valutazione 6.1 Sistema di garanzia della qualità 6.1.1 È stato realizzato un sistema definito e trasparente di sviluppo e garanzia della qualità del ciclo di perfezionamento. 6.1.2 I perfezionandi e i formatori partecipano sistematicamente allo sviluppo del ciclo di perfezionamento. 6.2 Valutazione 6.2.1 Il ciclo di perfezionamento è valutato periodicamente. Per lo sviluppo siste- matico del ciclo di perfezionamento ci si avvale dei risultati della valuta- zione. 6.2.2 La valutazione comprende un sondaggio sistematico presso i perfezionandi, i diplomati e i formatori. Servizi 30 935.811.1 | <div _ngcontent-ucw-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"></div> |
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ch | it | 3062273c-8263-4d55-9f70-6b7a24014092 | Regolamento interno della Commissione delle professioni psicologiche | Regolamento PsiCo | 935.816.2 | true | 2013-05-01T00:00:00 | 2012-05-14T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30239/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it | RS 935.816.2 1 Regolamento interno della Commissione delle professioni psicologiche (Regolamento PsiCo) del 14 maggio 2012 (Stato 1° maggio 2013) Approvato dal Dipartimento federale dell’interno il 28 marzo 2013 La Commissione delle professioni psicologiche (PsiCo), visto l’articolo 36 capoverso 4 della legge del 18 marzo 20111 sulle professioni psicologiche (LPPsi), decreta: Sezione 1: Composizione e organizzazione della PsiCo Art. 1 1 La PsiCo si compone di: a. un presidente; b. un vicepresidente; c. altri membri nominati dal Consiglio federale. 2 La PsiCo dispone di una segreteria aggregata all’Ufficio federale della sanità pub- blica (UFSP). Sezione 2: Compiti e competenze Art. 2 Compiti e competenze 1 I compiti della PsiCo sono stabiliti nell’articolo 37 LPPsi. 2 La PsiCo può istituire sottocommissioni per le quali, nella decisione di istituzione, stabilisce i compiti e designa il presidente nonché i membri. 3 D’intesa con l’UFSP e nel quadro delle risorse disponibili per la sua attività, la PsiCo può far capo a periti esterni con funzioni di consulenza. Art. 3 Membri I membri rendono conto alla PsiCo e presentano una proposta per quanto concerne gli affari loro assegnati. RU 2013 1069 1 RS 935.81 935.816.2 Servizi 2 935.816.2 Art. 4 Presidente 1 Il presidente ha in particolare i seguenti compiti: a. assegnare gli affari alla segreteria, a una sottocommissione o a un membro; b. rappresentare la PsiCo verso l’esterno e informare il pubblico in merito all’attività della stessa; c. d’intesa con la PsiCo, rendere conto al Dipartimento federale dell’interno (DFI) almeno una volta all’anno; d. convocare le sedute plenarie, preparare gli affari d’intesa con la segreteria, stabilire l’ordine del giorno e presiedere le sedute. 2 Il presidente può delegare questioni particolari a periti o singoli membri della PsiCo e la stesura di comunicati stampa a un comitato di redazione. Art. 5 Vicepresidente Il vicepresidente rappresenta il presidente. Art. 6 Segreteria 1 La segreteria gestisce gli affari della PsiCo e svolge i lavori di segretariato. 2 È aggregata all’UFSP. 3 Essa ha i compiti seguenti: a. svolgere i lavori di segretariato e tenere la contabilità; b. preparare le sedute e redigere i verbali; c. esaminare le domande pervenute alla PsiCo, procedere all’istruzione e redi- gere decisioni incidentali e finali; d. elaborare in modo mirato e commisurato allo scopo i dati necessari a svol- gere i suoi compiti; e. mettere a disposizione tutti i dati necessari per il registro delle professioni psicologiche di cui agli articoli 38–43 LPPsi di cui dispone; f. elaborare i pareri a destinazione delle autorità superiori; g. assicurare l’esecuzione delle decisioni della PsiCo e svolgere i compiti affi- datile dal presidente; h. consigliare adeguatamente la PsiCo e fornire informazioni a terzi; i. preparare le nomine sostitutive e il rinnovo integrale. Regolamento PsiCo 3 935.816.2 Sezione 3: Sedute Art. 7 Convocazione, pubblicità e ricusazione 1 Il presidente convoca almeno quattro sedute della PsiCo all’anno. Un terzo dei membri può chiedere la convocazione di una riunione plenaria. 2 Le sedute della PsiCo e delle sue sottocommissioni si svolgono a porte chiuse e non sono aperte né alle parti né al pubblico. 3 I membri che devono ricusarsi giusta l’articolo 10 della legge federale del 20 dicembre 19682 sulla procedura amministrativa non prendono parte alla discus- sione e alla decisione sull’affare in questione. Art. 8 Preparazione La segreteria fa pervenire ai membri l’ordine del giorno e la necessaria documenta- zione, di regola quattordici giorni prima della seduta. Art. 9 Decisioni 1 La PsiCo e le sottocommissioni deliberano validamente quando è presente almeno la metà dei rispettivi membri. 2 Esse prendono le loro decisioni a maggioranza semplice dei membri presenti. In caso di parità, nel plenum è decisivo il voto del presidente. 3 Il plenum e le sottocommissioni possono anche decidere mediante procedura per circolazione degli atti. In caso di votazione per circolazione degli atti un membro può chiedere al presidente una deliberazione orale in seno alla PsiCo o in una delle sottocommissioni. Art. 10 Segreto d’ufficio 1 Sottostanno al segreto d’ufficio: a. i membri della PsiCo; b. i periti consultati; c. i collaboratori della segreteria. 2 In caso di violazione si applica l’articolo 320 del Codice penale3. Art. 11 Obbligo del segreto 1 I membri e gli altri partecipanti alle sedute sono tenuti a trattare in modo confiden- ziale le deliberazioni e i documenti. 2 RS 172.021 3 RS 311.0 Servizi 4 935.816.2 2 I membri possono informare i gruppi dirigenti delle organizzazioni che rap- presentano in merito all’operato della PsiCo e delle sottocommissioni. I verbali delle sedute non possono essere trasmessi. La PsiCo decide caso per caso sulla trasmis- sione di altri documenti. 3 Le informazioni su singole domande di riconoscimento e su procedure pendenti vanno mantenute in ogni caso segrete. 4 Se un membro o un altro partecipante a una seduta viola l’obbligo del segreto, il DFI adotta i necessari provvedimenti. Sezione 4: Procedura Art. 12 Iter procedurale La procedura per l’emissione di decisioni è retta dalla legge federale del 20 dicem- bre 19684 sulla procedura amministrativa. Art. 13 Notifica delle decisioni La PsiCo notifica le proprie decisioni alle parti per scritto, in una delle lingue uffi- ciali. Sezione 5: Entrata in vigore Art. 14 Il presente regolamento interno entra in vigore il 1° maggio 2013. 4 RS 172.021 | <div _ngcontent-uhr-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.816.2 --><p class="srnummer">935.816.2 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Regolamento interno <br/>della Commissione delle professioni psicologiche</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Regolamento PsiCo)</h2><p>del 14 maggio 2012 (Stato 1° maggio 2013)</p><p>Approvato dal Dipartimento federale dell’interno il 28 marzo 2013</p></div><div id="preamble"><p>La Commissione delle professioni psicologiche (PsiCo),</p><p>visto l’articolo 36 capoverso 4 della legge del 18 marzo 2011<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sulle professioni <br/>psicologiche (LPPsi),</p><p>decreta:</p><!--?del-struct abstand18pt--><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/268/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.81</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Composizione e organizzazione della PsiCo</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p>1 La PsiCo si compone di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>un presidente;</dd><dt>b. </dt><dd>un vicepresidente;</dd><dt>c. </dt><dd>altri membri nominati dal Consiglio federale.</dd></dl><p>2 La PsiCo dispone di una segreteria aggregata all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Compiti e competenze</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Compiti e competenze</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 I compiti della PsiCo sono stabiliti nell’articolo 37 LPPsi.</p><p>2 La PsiCo può istituire sottocommissioni per le quali, nella decisione di istituzione, stabilisce i compiti e designa il presidente nonché i membri.</p><p>3 D’intesa con l’UFSP e nel quadro delle risorse disponibili per la sua attività, la PsiCo può far capo a periti esterni con funzioni di consulenza.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Membri</a></h6><div class="collapseable"> <p>I membri rendono conto alla PsiCo e presentano una proposta per quanto concerne gli affari loro assegnati.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Presidente</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 Il presidente ha in particolare i seguenti compiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>assegnare gli affari alla segreteria, a una sottocommissione o a un membro;</dd><dt>b. </dt><dd>rappresentare la PsiCo verso l’esterno e informare il pubblico in merito all’attività della stessa;</dd><dt>c. </dt><dd>d’intesa con la PsiCo, rendere conto al Dipartimento federale dell’interno (DFI) almeno una volta all’anno;</dd><dt>d. </dt><dd>convocare le sedute plenarie, preparare gli affari d’intesa con la segreteria, stabilire l’ordine del giorno e presiedere le sedute.</dd></dl><p>2 Il presidente può delegare questioni particolari a periti o singoli membri della PsiCo e la stesura di comunicati stampa a un comitato di redazione.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Vicepresidente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il vicepresidente rappresenta il presidente.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Segreteria</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 La segreteria gestisce gli affari della PsiCo e svolge i lavori di segretariato.</p><p>2 È aggregata all’UFSP.</p><p>3 Essa ha i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolgere i lavori di segretariato e tenere la contabilità;</dd><dt>b. </dt><dd>preparare le sedute e redigere i verbali;</dd><dt>c. </dt><dd>esaminare le domande pervenute alla PsiCo, procedere all’istruzione e redigere decisioni incidentali e finali;</dd><dt>d. </dt><dd>elaborare in modo mirato e commisurato allo scopo i dati necessari a svolgere i suoi compiti;</dd><dt>e. </dt><dd>mettere a disposizione tutti i dati necessari per il registro delle professioni psicologiche di cui agli articoli 38–43 LPPsi di cui dispone;</dd><dt>f. </dt><dd>elaborare i pareri a destinazione delle autorità superiori;</dd><dt>g. </dt><dd>assicurare l’esecuzione delle decisioni della PsiCo e svolgere i compiti affidatile dal presidente;</dd><dt>h. </dt><dd>consigliare adeguatamente la PsiCo e fornire informazioni a terzi;</dd><dt>i. </dt><dd>preparare le nomine sostitutive e il rinnovo integrale.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Sedute</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Convocazione, pubblicità e ricusazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 Il presidente convoca almeno quattro sedute della PsiCo all’anno. Un terzo dei membri può chiedere la convocazione di una riunione plenaria.</p><p>2 Le sedute della PsiCo e delle sue sottocommissioni si svolgono a porte chiuse e non sono aperte né alle parti né al pubblico.</p><p>3 I membri che devono ricusarsi giusta l’articolo 10 della legge federale del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e171" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fn-d6e171" id="fnbck-d6e171" routerlink="./">2</a></sup> sulla procedura amministrativa non prendono parte alla discussione e alla decisione sull’affare in questione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e171"><sup><a fragment="#fnbck-d6e171" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fnbck-d6e171" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Preparazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La segreteria fa pervenire ai membri l’ordine del giorno e la necessaria documentazione, di regola quattordici giorni prima della seduta.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Decisioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 La PsiCo e le sottocommissioni deliberano validamente quando è presente almeno la metà dei rispettivi membri.</p><p>2 Esse prendono le loro decisioni a maggioranza semplice dei membri presenti. In caso di parità, nel plenum è decisivo il voto del presidente.</p><p>3 Il plenum e le sottocommissioni possono anche decidere mediante procedura per circolazione degli atti. In caso di votazione per circolazione degli atti un membro può chiedere al presidente una deliberazione orale in seno alla PsiCo o in una delle sottocommissioni.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Segreto d’ufficio</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 Sottostanno al segreto d’ufficio:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i membri della PsiCo;</dd><dt>b. </dt><dd>i periti consultati;</dd><dt>c. </dt><dd>i collaboratori della segreteria.</dd></dl><p>2 In caso di violazione si applica l’articolo 320 del Codice penale<sup><a fragment="#fn-d6e222" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fn-d6e222" id="fnbck-d6e222" routerlink="./">3</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e222"><sup><a fragment="#fnbck-d6e222" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fnbck-d6e222" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a></p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Obbligo del segreto</a></h6><div class="collapseable"> <p>1 I membri e gli altri partecipanti alle sedute sono tenuti a trattare in modo confidenziale le deliberazioni e i documenti.</p><p>2 I membri possono informare i gruppi dirigenti delle organizzazioni che rappresentano in merito all’operato della PsiCo e delle sottocommissioni. I verbali delle sedute non possono essere trasmessi. La PsiCo decide caso per caso sulla trasmissione di altri documenti.</p><p>3 Le informazioni su singole domande di riconoscimento e su procedure pendenti vanno mantenute in ogni caso segrete.</p><p>4 Se un membro o un altro partecipante a una seduta viola l’obbligo del segreto, il DFI adotta i necessari provvedimenti.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Procedura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Iter procedurale</a></h6><div class="collapseable"> <p>La procedura per l’emissione di decisioni è retta dalla legge federale del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e256" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fn-d6e256" id="fnbck-d6e256" routerlink="./">4</a></sup> sulla procedura amministrativa.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e256"><sup><a fragment="#fnbck-d6e256" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#fnbck-d6e256" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Notifica delle decisioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>La PsiCo notifica le proprie decisioni alle parti per scritto, in una delle lingue ufficiali.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Entrata in vigore</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/235/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Il presente regolamento interno entra in vigore il 1° maggio 2013.</p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | d2d7c135-aa0b-492e-b423-3091a2989754 | Ordinanza sul registro delle professioni psicologiche | Ordinanza sul registro LPPsi | 935.816.3 | true | 2020-02-01T00:00:00 | 2016-07-06T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30557/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it | RS 935.816.3 1 Ordinanza sul registro delle professioni psicologiche (Ordinanza sul registro LPPsi) del 6 luglio 2016 (Stato 1° febbraio 2020) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 40 capoverso 2 della legge federale del 18 marzo 20111 sulle professioni psicologiche (LPPsi), ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto 1 La presente ordinanza disciplina la gestione, il contenuto e l’utilizzazione del registro delle professioni psicologiche. 2 Il registro delle professioni psicologiche contiene dati relativi a: a. i titolari di un titolo federale di perfezionamento o di un titolo estero di per- fezionamento riconosciuto nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi; b.2 i titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale; c. le persone che si sono annunciate secondo l’articolo 23 LPPsi. Art. 2 Autorità competenti 1 L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) gestisce il registro delle profes- sioni psicologiche. 2 Coordina la fornitura dei dati, in particolare quelli forniti dai servizi cantonali competenti per il rilascio dell’autorizzazione di esercitare la professione. 3 Concede i diritti individuali per il trattamento dei dati e l’accesso al registro delle professioni psicologiche. RU 2016 2603 1 RS 935.81 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 935.816.3 Servizi 2 935.816.3 Sezione 2: Dati, fornitura e iscrizione di dati Art. 3 Contenuto del registro 1 Il registro delle professioni psicologiche contiene i seguenti dati relativi ai titolari di un titolo federale di perfezionamento e di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi: a. il cognome e i nomi, i cognomi precedenti; b. la data di nascita e il sesso; c. la lingua di corrispondenza; d. le cittadinanze; e. il numero d’identificazione della persona (GLN3); f. il diploma universitario in psicologia riconosciuto con Paese e data di rila- scio del diploma; g.4 i titoli federali di perfezionamento con luogo e data di rilascio nonché il nome del ciclo di perfezionamento e la sua organizzazione responsabile; h.5 i titoli esteri di perfezionamento riconosciuti con Paese e data di rilascio, il nome del ciclo di perfezionamento e la sua organizzazione responsabile nonché la data del riconoscimento da parte della Commissione delle profes- sioni psicologiche (PsiCo); i. il numero d’identificazione delle imprese (IDI); j. la data del decesso. 2 Per i titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale il registro contiene:6 a. i dati di cui al capoverso 1; b. uno dei due seguenti stati dell’autorizzazione: 1. autorizzazione rilasciata, 2. nessuna autorizzazione; c.7 i Cantoni che hanno rilasciato l’autorizzazione (Cantoni di autorizzazione), con data di rilascio e, se del caso, la data della scadenza dell’autorizzazione; 3 GLN è l’acronimo di: «Global Location Number». 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). O sul registro LPPsi 3 935.816.3 d. la base in virtù della quale è stata rilasciata l’autorizzazione secondo l’articolo 24 o 49 capoverso 3 LPPsi; e. l’indirizzo dello studio, i numeri di telefono e gli indirizzi elettronici; f. le competenze linguistiche secondo l’articolo 24 capoverso 1 lettera c LPPsi; g. le restrizioni dell’autorizzazione e gli oneri di cui all’articolo 25 LPPsi con la data e la relativa descrizione; h. il rifiuto o la revoca dell’autorizzazione di esercitare la professione secondo l’articolo 26 LPPsi con la data; i. le restrizioni dell’autorizzazione soppresse con la data della soppressione; j. i motivi del rifiuto o della revoca dell’autorizzazione di esercitare la profes- sione; k. le misure disciplinari di cui all’articolo 30 LPPsi con la data e il motivo della decisione. 3 Per i fornitori di prestazioni autorizzati a esercitare la professione durante 90 giorni secondo l’articolo 23 LPPsi, il registro delle professioni psicologiche contiene: a. i dati di cui ai capoversi 1 lettere a–f e 2 lettera k; b. i Cantoni nei quali la persona interessata si è annunciata, con la data dell’annuncio; c. i titoli di perfezionamento verificati con data di emissione, luogo e Paese di rilascio nonché data del riconoscimento della verifica da parte della PsiCo. Art. 4 Ufficio federale della sanità pubblica 1 L’UFSP iscrive nel registro delle professioni psicologiche: a. per i titolari di un titolo federale di perfezionamento nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–g e j; b.8 per i titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale, l’indicazione se esistono dati personali degni di particolare protezione ai sensi dell’articolo 6 capoverso 2. 2 L’UFSP registra i dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 in un settore sicuro, separato dal resto del registro delle professioni psicologiche. 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). Servizi 4 935.816.3 Art. 5 Commissione delle professioni psicologiche La PsiCo iscrive nel registro delle professioni psicologiche:9 a. per i titolari di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–f e h; e b.10 per le persone annunciate secondo l’articolo 23 capoverso 1 LPPsi, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–e e 3 lettera c. Art. 6 Cantoni 1 Le autorità cantonali competenti iscrivono nel registro delle professioni psicolo- giche: a. per i titolari di un’autorizzazione di esercitare la professione, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 2 lettere b–h; b.11 per i fornitori di prestazioni autorizzati a esercitare la professione durante 90 giorni secondo l’articolo 23 LPPsi, la data dell’annuncio. 2 Le autorità cantonali competenti comunicano senza indugio all’UFSP i dati degni di particolare protezione seguenti concernenti gli psicoterapeuti che esercitano la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale:12 a. le restrizioni dell’autorizzazione soppresse e la data della soppressione; b. il motivo del rifiuto o della revoca dell’autorizzazione di esercitare la profes- sione con la data; c. gli avvertimenti con il motivo e la data; d. gli ammonimenti con il motivo e la data; e. la comminazione di una multa con la data, il motivo e l’importo della multa; f.13 i divieti temporanei di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabi- lità professionale, con il motivo e la data della decisione nonché la data di inizio e di fine del divieto; g.14 il divieto definitivo di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabi- lità professionale, con il motivo e la data della decisione. 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). O sul registro LPPsi 5 935.816.3 Art. 7 Ufficio federale di statistica L’Ufficio federale di statistica (UST) iscrive nel registro delle professioni psicologi- che il numero IDI per tutte le persone iscritte che gestiscono una propria impresa. Art. 8 Organizzazioni responsabili del perfezionamento Le organizzazioni responsabili del perfezionamento forniscono all’UFSP i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–d nonché f e g concernenti: a. i titolari di un titolo di perfezionamento in psicoterapia considerato titolo fe- derale secondo l’articolo 49 capoversi 1e 2 LPPsi; b. i titolari di un titolo federale di perfezionamento nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi. Sezione 3: Qualità, comunicazione, utilizzazione e modifica dei dati Art. 9 Qualità dei dati 1 Il Dipartimento federale dell’interno può stabilire i requisiti di qualità e il formato dei dati da fornire. 2 I fornitori di dati garantiscono che i dati nel loro settore di competenza vengano trattati secondo le prescrizioni. 3 Garantiscono in particolare che solo dati corretti e completi vengano iscritti nel registro delle professioni psicologiche oppure forniti o comunicati ai servizi compe- tenti. Art. 10 Comunicazione dei dati accessibili al pubblico 1 I dati accessibili al pubblico possono essere consultati attraverso Internet o su richiesta. 2 I dati accessibili al pubblico solo su richiesta sono designati come tali nell’allegato 1. Art. 11 Accesso tramite un’interfaccia standard 1 L’UFSP consente ai seguenti utenti di accedere ai dati accessibili al pubblico tramite un’interfaccia standard: a. i fornitori di dati; b. i servizi pubblici e privati incaricati dell’adempimento di compiti legali oppure in grado di dimostrare di avere un compito d’interesse pubblico. 2 I fornitori di dati ottengono l’accesso, tramite l’interfaccia standard, unicamente ai dati necessari all’adempimento dei loro compiti nell’ambito della LPPsi. Servizi 6 935.816.3 3 I servizi pubblici e privati ottengono l’accesso, tramite l’interfaccia standard, unicamente ai dati necessari all’adempimento dei loro compiti. L’accesso è concesso solo su richiesta scritta.15 4 L’UFSP pubblica in Internet un elenco dei servizi di cui al capoverso 1 lettera b che hanno accesso ai dati tramite l’interfaccia standard. Art. 12 Impiego dei dati a scopi statistici e di ricerca 1 L’UFSP mette a disposizione dei seguenti servizi i dati del registro delle professio- ni psicologiche accessibili al pubblico: a. l’UST, annualmente e gratuitamente per scopi statistici; b. servizi pubblici e privati, in forma anonimizzata, per scopi di ricerca, purché dimostrino che il progetto di ricerca è d’interesse pubblico e che i dati sono necessari al progetto. 2 Mette i dati a disposizione dei servizi di cui al capoverso 1 lettera b unicamente su domanda scritta.16 Art. 13 Comunicazione dei dati personali degni di particolare protezione alle autorità cantonali 1 Le autorità cantonali competenti per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio della professione possono chiedere per via elettronica informazioni sui dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2. 2 L’UFSP comunica all’autorità cantonale i dati personali degni di particolare prote- zione di cui all’articolo 6 capoverso 2 mediante un collegamento securizzato. Art. 14 Comunicazione dei dati personali degni di particolare protezione alla persona interessata 1 La persona iscritta nel registro delle professioni psicologiche può chiedere all’UFSP per via elettronica o per scritto informazioni sui dati degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 che la concernono. 2 Per ottenere le informazioni per via elettronica deve chiedere all’UFSP un nome utente e una password. 3 L’UFSP comunica alla persona interessata i dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 che la concernono mediante un collega- mento securizzato. 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 16 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). O sul registro LPPsi 7 935.816.3 Art. 15 Modifica dei dati 1 L’UFSP, la PsiCo, i Cantoni e l’UST sono responsabili dei dati che iscrivono nel registro delle professioni psicologiche in virtù degli articoli 4, 5, 6 capoverso 1 e 7. 2 I Cantoni presentano all’UFSP una domanda per via elettronica per modificare i dati che hanno comunicato in virtù dell’articolo 6 capoverso 2. 3 Le organizzazioni responsabili del perfezionamento presentano all’UFSP una domanda per via elettronica per modificare i dati che hanno comunicato in virtù dell’articolo 8. 4 Tutte le modifiche sono messe a verbale. Art. 16 Domanda di modifica da parte delle persone interessate 1 Le persone iscritte nel registro delle professioni psicologiche possono presentare una domanda per via elettronica per modificare i dati inesatti o mancanti che le concernono. 2 A tal fine devono chiedere all’UFSP un nome utente e una password. Art. 17 Cancellazione ed eliminazione di iscrizioni nel registro delle professioni psicologiche 1 Le iscrizioni nel registro delle professioni psicologiche sono cancellate o eliminate e anonimizzate secondo l’articolo 43 LPPsi. 2 L’UFSP adotta le disposizioni necessarie per garantire la cancellazione e l’eliminazione dei dati in tempo utile. Sezione 4: Costi ed emolumenti Art. 18 Ripartizione dei costi 1 L’UFSP assicura la programmazione, la gestione e l’ulteriore sviluppo del registro delle professioni psicologiche. 2 Sostiene i costi non coperti da emolumenti. 3 I costi per il collegamento e gli adeguamenti all’interfaccia standard secondo l’articolo 11 sono a carico degli utenti. Art. 19 Emolumenti 1 Gli utenti dell’interfaccia standard di cui all’articolo 11 capoverso 1 lettera b sono tenuti al pagamento dei seguenti emolumenti, a dipendenza dell’onere: Servizi 8 935.816.3 a.17 un emolumento unico di 2000 franchi al massimo per la consulenza, per la programmazione dell’interfaccia standard, il certificato e l’istruzione degli utenti; e b. un emolumento annuo di 5000 franchi al massimo per il supporto, il rinnovo del certificato, l’ampliamento delle capacità del server e la garanzia della qualità dei dati. 2 Gli utenti che nel contempo forniscono dati sono esentati dal pagamento degli emolumenti. 2bis Per il trattamento della domanda e l’emanazione di decisioni secondo l’arti- colo 11 capoverso 3 è riscosso un emolumento a dipendenza dell’onere.18 3 Gli emolumenti per l’utilizzazione dei dati secondo l’articolo 12 capoverso 1 lettera b sono calcolati a dipendenza dell’onere risultante dal trattamento e dall’anonimizzazione dei dati. 3bis Quando l’emolumento è calcolato a dipendenza dell’onere, la tariffa oraria oscilla da 90 a 200 franchi secondo la funzione esercitata dalla persona che esegue il lavoro.19 4 Per il resto si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 200420 sugli emolumenti. Sezione 5: Sicurezza dei dati Art. 20 Tutti i servizi che partecipano al registro delle professioni psicologiche adottano le misure tecniche e organizzative necessarie secondo le disposizioni in materia di protezione dei dati affinché i loro dati siano protetti contro la perdita, nonché contro il trattamento, la consultazione o la sottrazione da parte di persone non autorizzate. 17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 18 Introdotto dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 19 Introdotto dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). 20 RS 172.041.1 O sul registro LPPsi 9 935.816.3 Sezione 6: Disposizioni finali Art. 2121 Art. 22 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° agosto 2016. 21 Abrogato dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, con effetto dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). Servizi 10 935.816.3 Allegato22 (art. 3–8 e 10–17) Fornitura, trattamento e utilizzazione dei dati: diritti e obblighi Dati nel registro Fornitura, trattamento e utilizzazione dei dati: diritti e obblighi Pubbl. UFSP Cantoni PsiCo Org. perf. PI UST Dati personali di base Cognome e nome/i L A L A B, E E G Cognome/i precedente/i* L A L A B, E E G Data di nascita* L A L A B, E E G Anno di nascita L A L A B, E E G Sesso L A L A B, E E G Lingua di corrispondenza* L A L A B, E E G Cittadinanza/e L A L A B, E E G Numero d’identificazione della persona (GLN) L A L A L E G Numero d’identificazione delle imprese (IDI) L L L L L E A Data del decesso* A C C C G Dati sui diplomi di formazione e perfezionamento Diploma universitario svizzero in psicologia riconosciuto con data e luogo di rilascio L A L L B, E E G 22 Aggiornato dal n. II dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 131). O sul registro LPPsi 11 935.816.3 Dati nel registro Fornitura, trattamento e utilizzazione dei dati: diritti e obblighi Pubbl. UFSP Cantoni PsiCo Org. perf. PI UST Diploma universitario estero in psicologia riconosciuto con data e Paese di rilascio L L L A L E G Titolo federale di perfezionamento con data e luogo di rilascio; nome del ciclo di perfezionamento e sua organizzazione responsabile L A L L B, E E G Titolo estero di perfezionamento riconosciuto con data e Paese di rilascio, nome del ciclo di perfezionamento e sua organizza- zione responsabile nonché data del riconoscimento da parte della PsiCo L L L A L E G Dati sui titolari di un’autorizzazione di esercitare la professione Stato dell’autorizzazione L L A L L E G Cantone/i di autorizzazione e data di rilascio e, se del caso, della scadenza dell’autorizzazione L L A L L E G Base per il rilascio dell’autorizzazione L L A L L E G Indirizzo dello studio, numero/i di telefono e indirizzo di posta elettronica L L A L L E G Competenze linguistiche L L A L L E G Restrizioni dell’autorizzazione L L A L L E G Oneri L L A L L E G Descrizione delle restrizioni e degli oneri* L L A L L E G Revoca dell’autorizzazione L L A L L E G Rifiuto dell’autorizzazione L L A L L E G Dati sui fornitori di prestazioni autorizzati a esercitare la professione durante 90 giorni Servizi 12 935.816.3 Dati nel registro Fornitura, trattamento e utilizzazione dei dati: diritti e obblighi Pubbl. UFSP Cantoni PsiCo Org. perf. PI UST Cantone/i in cui è stata annunciata la prestazione e data dell’annuncio L L A L L E G Titolo estero di perfezionamento verificato con data e Paese di rilascio L L L A L E G Data della verifica da parte della PsiCo L L L A L E G Dati degni di particolare protezione** Restrizioni dell’autorizzazione soppresse e data della soppres- sione A, F C, D, E D, E Motivo della revoca dell’autorizzazione di esercitare la profes- sione con data A, F C, D, E D, E Motivo del rifiuto dell’autorizzazione di esercitare la professio- ne con data A, F C, D, E D, E Indicazione sull’esistenza di misure disciplinari A C, D, E D, E Avvertimento con motivo e data A, F C, D, E D, E Ammonimento con motivo e data A, F C, D, E D, E Comminazione di una multa con data, motivo e importo della multa A, F C, D, E D, E Divieti temporanei di esercitare la professione con motivo nonché date di inizio e di fine A, F C, D, E D, E Divieto definitivo di esercitare la professione con motivo e data A, F C, D, E D, E O sul registro LPPsi 13 935.816.3 Diritti e obblighi Fornitori di dati / utenti dei dati A Iscrizioni, modifiche e cancellazione di dati UFSP Ufficio federale della sanità pubblica B Fornitura di dati PsiCo Commissione delle professioni psicologiche C Comunicazione di dati Cantoni Cantoni D Domanda di visione dei dati Org. perf. Organizzazioni responsabili del perfezionamento E Domanda di modifica Pubbl. Pubblico F Comunicazione di dati degni di particolare protezione su domanda PI Persona iscritta G Utilizzazione gratuita dei dati UST Ufficio federale di statistica L Lettura Vuoto Nessun diritto e/o obbligo * Non pubblicato su Internet ** Dati non accessibili al pubblico Servizi 14 935.816.3 | <div _ngcontent-qjv-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.816.3 --><p class="srnummer">935.816.3 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sul registro delle professioni psicologiche</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sul registro LPPsi)</h2><p>del 6 luglio 2016 (Stato 1° febbraio 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 40 capoverso 2 della legge federale del 18 marzo 2011<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <br/>sulle professioni psicologiche (LPPsi),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/268/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.81</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza disciplina la gestione, il contenuto e l’utilizzazione del registro delle professioni psicologiche.</p><p><sup>2</sup> Il registro delle professioni psicologiche contiene dati relativi a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i titolari di un titolo federale di perfezionamento o di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi; </dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e56" id="fnbck-d6e56" routerlink="./">2</a></sup> </dt><dd>i titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità<sup> </sup>professionale;</dd><dt>c. </dt><dd>le persone che si sono annunciate secondo l’articolo 23 LPPsi.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e56"><sup><a fragment="#fnbck-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e56" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Autorità competenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) gestisce il registro delle professioni psicologiche.</p><p><sup>2</sup> Coordina la fornitura dei dati, in particolare quelli forniti dai servizi cantonali competenti per il rilascio dell’autorizzazione di esercitare la professione.</p><p><sup>3</sup> Concede i diritti individuali per il trattamento dei dati e l’accesso al registro delle professioni psicologiche.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Dati, fornitura e iscrizione di dati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Contenuto del registro</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il registro delle professioni psicologiche contiene i seguenti dati relativi ai titolari di un titolo federale di perfezionamento e di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il cognome e i nomi, i cognomi precedenti;</dd><dt>b. </dt><dd>la data di nascita e il sesso; </dd><dt>c. </dt><dd>la lingua di corrispondenza; </dd><dt>d. </dt><dd>le cittadinanze; </dd><dt>e. </dt><dd>il numero d’identificazione della persona (GLN<sup><a fragment="#fn-d6e120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e120" id="fnbck-d6e120" routerlink="./">3</a></sup>); </dd><dt>f. </dt><dd>il diploma universitario in psicologia riconosciuto con Paese e data di rilascio del diploma;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e131" id="fnbck-d6e131" routerlink="./">4</a></sup> </dt><dd>i titoli federali di perfezionamento con luogo e data di rilascio nonché il nome del ciclo di perfezionamento e la sua organizzazione responsabile;</dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e145" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e145" id="fnbck-d6e145" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>i titoli esteri di perfezionamento riconosciuti con Paese e data di rilascio, il nome del ciclo di perfezionamento e la sua organizzazione responsabile nonché la data del riconoscimento da parte della Commissione delle professioni psicologiche (PsiCo);</dd><dt>i. </dt><dd>il numero d’identificazione delle imprese (IDI); </dd><dt>j. </dt><dd>la data del decesso.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per i titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale il registro contiene:<sup><a fragment="#fn-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e165" id="fnbck-d6e165" routerlink="./">6</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati di cui al capoverso 1; </dd><dt>b. </dt><dd>uno dei due seguenti stati dell’autorizzazione:<dl><dt>1. autorizzazione rilasciata,</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>2. nessuna autorizzazione;</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e191" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e191" id="fnbck-d6e191" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>i Cantoni che hanno rilasciato l’autorizzazione (Cantoni di autorizzazione), con data di rilascio e, se del caso, la data della scadenza dell’autorizzazione;</dd><dt>d. </dt><dd>la base in virtù della quale è stata rilasciata l’autorizzazione secondo l’articolo 24 o 49 capoverso 3 LPPsi; </dd><dt>e. </dt><dd>l’indirizzo dello studio, i numeri di telefono e gli indirizzi elettronici; </dd><dt>f. </dt><dd>le competenze linguistiche secondo l’articolo 24 capoverso 1 lettera c LPPsi;</dd><dt>g. </dt><dd>le restrizioni dell’autorizzazione e gli oneri di cui all’articolo 25 LPPsi con la data e la relativa descrizione;</dd><dt>h. </dt><dd>il rifiuto o la revoca dell’autorizzazione di esercitare la professione secondo l’articolo 26 LPPsi con la data;</dd><dt>i. </dt><dd>le restrizioni dell’autorizzazione soppresse con la data della soppressione;</dd><dt>j. </dt><dd>i motivi del rifiuto o della revoca dell’autorizzazione di esercitare la professione;</dd><dt>k. </dt><dd>le misure disciplinari di cui all’articolo 30 LPPsi con la data e il motivo della decisione.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per i fornitori di prestazioni autorizzati a esercitare la professione durante 90 giorni secondo l’articolo 23 LPPsi, il registro delle professioni psicologiche contiene: </p><dl><dt>a. </dt><dd>i dati di cui ai capoversi 1 lettere a–f e 2 lettera k;</dd><dt>b. </dt><dd>i Cantoni nei quali la persona interessata si è annunciata, con la data dell’annuncio; </dd><dt>c. </dt><dd>i titoli di perfezionamento verificati con data di emissione, luogo e Paese di rilascio nonché data del riconoscimento della verifica da parte della PsiCo.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e120"><sup><a fragment="#fnbck-d6e120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e120" routerlink="./">3</a></sup> GLN è l’acronimo di: «Global Location Number».</p><p id="fn-d6e131"><sup><a fragment="#fnbck-d6e131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e131" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e145"><sup><a fragment="#fnbck-d6e145" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e145" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e165"><sup><a fragment="#fnbck-d6e165" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e165" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e191"><sup><a fragment="#fnbck-d6e191" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e191" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Ufficio federale della sanità pubblica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSP iscrive nel registro delle professioni psicologiche:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per i titolari di un titolo federale di perfezionamento nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–g e j;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e258" id="fnbck-d6e258" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>per i titolari di un’autorizzazione di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale, l’indicazione se esistono dati personali degni di particolare protezione ai sensi dell’articolo 6 capoverso 2.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’UFSP registra i dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 in un settore sicuro, separato dal resto del registro delle professioni psicologiche.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e258"><sup><a fragment="#fnbck-d6e258" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e258" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Commissione delle professioni psicologiche</a></h6><div class="collapseable"> <p>La PsiCo iscrive nel registro delle professioni psicologiche:<sup><a fragment="#fn-d6e283" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e283" id="fnbck-d6e283" routerlink="./">9</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>per i titolari di un titolo estero di perfezionamento riconosciuto, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–f e h; e</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e299" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e299" id="fnbck-d6e299" routerlink="./">10</a></sup> </dt><dd>per le persone annunciate secondo l’articolo 23 capoverso 1 LPPsi, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–e e 3 lettera c.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e283"><sup><a fragment="#fnbck-d6e283" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e283" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e299"><sup><a fragment="#fnbck-d6e299" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e299" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> <b></b>Cantoni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità cantonali competenti iscrivono nel registro delle professioni psicologiche:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per i titolari di un’autorizzazione di esercitare la professione, i dati di cui all’articolo 3 capoverso 2 lettere b–h;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e329" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e329" id="fnbck-d6e329" routerlink="./">11</a></sup> </dt><dd>per i fornitori di prestazioni autorizzati a esercitare la professione durante 90 giorni secondo l’articolo 23 LPPsi, la data dell’annuncio.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le autorità cantonali competenti comunicano senza indugio all’UFSP i dati degni di particolare protezione seguenti concernenti gli psicoterapeuti che esercitano la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale:<sup><a fragment="#fn-d6e343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e343" id="fnbck-d6e343" routerlink="./">12</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>le restrizioni dell’autorizzazione soppresse e la data della soppressione; </dd><dt>b. </dt><dd>il motivo del rifiuto o della revoca dell’autorizzazione di esercitare la professione con la data;</dd><dt>c. </dt><dd>gli avvertimenti con il motivo e la data;</dd><dt>d. </dt><dd>gli ammonimenti con il motivo e la data;</dd><dt>e. </dt><dd>la comminazione di una multa con la data, il motivo e l’importo della multa;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e371" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e371" id="fnbck-d6e371" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>i divieti temporanei di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale, con il motivo e la data della decisione nonché la data di inizio e di fine del divieto;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e385" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e385" id="fnbck-d6e385" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd>il divieto definitivo di esercitare la psicoterapia sotto la propria responsabilità professionale, con il motivo e la data della decisione.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e329"><sup><a fragment="#fnbck-d6e329" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e329" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e343"><sup><a fragment="#fnbck-d6e343" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e343" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e371"><sup><a fragment="#fnbck-d6e371" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e371" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e385"><sup><a fragment="#fnbck-d6e385" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e385" routerlink="./">14</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> <b></b>Ufficio federale di statistica </a></h6><div class="collapseable"> <p>L’Ufficio federale di statistica (UST) iscrive nel registro delle professioni psicologiche il numero IDI per tutte le persone iscritte che gestiscono una propria impresa.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Organizzazioni responsabili del perfezionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le organizzazioni responsabili del perfezionamento forniscono all’UFSP i dati di cui all’articolo 3 capoverso 1 lettere a–d nonché f e g concernenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i titolari di un titolo di perfezionamento in psicoterapia considerato titolo federale secondo l’articolo 49 capoversi 1e 2 LPPsi; </dd><dt>b. </dt><dd>i titolari di un titolo federale di perfezionamento nei settori specialistici di cui all’articolo 8 LPPsi. </dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Qualità, comunicazione, utilizzazione e modifica dei dati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Qualità dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il Dipartimento federale dell’interno può stabilire i requisiti di qualità e il formato dei dati da fornire. </p><p><sup>2</sup> I fornitori di dati garantiscono che i dati nel loro settore di competenza vengano trattati secondo le prescrizioni. </p><p><sup>3</sup> Garantiscono in particolare che solo dati corretti e completi vengano iscritti nel registro delle professioni psicologiche oppure forniti o comunicati ai servizi competenti.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> <b></b>Comunicazione dei dati accessibili al pubblico</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I dati accessibili al pubblico possono essere consultati attraverso Internet o su richiesta.</p><p><sup>2</sup> I dati accessibili al pubblico solo su richiesta sono designati come tali nell’allegato 1.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Accesso tramite un’interfaccia standard </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSP consente ai seguenti utenti di accedere ai dati accessibili al pubblico tramite un’interfaccia standard: </p><dl><dt>a. </dt><dd>i fornitori di dati; </dd><dt>b. </dt><dd>i servizi pubblici e privati incaricati dell’adempimento di compiti legali oppure in grado di dimostrare di avere un compito d’interesse pubblico.</dd></dl><p><sup>2</sup> I fornitori di dati ottengono l’accesso, tramite l’interfaccia standard, unicamente ai dati necessari all’adempimento dei loro compiti nell’ambito della LPPsi.</p><p><sup>3</sup> I servizi pubblici e privati ottengono l’accesso, tramite l’interfaccia standard, unicamente ai dati necessari all’adempimento dei loro compiti. L’accesso è concesso solo su richiesta scritta.<sup><a fragment="#fn-d6e485" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e485" id="fnbck-d6e485" routerlink="./">15</a></sup></p><p><sup>4</sup> L’UFSP pubblica in Internet un elenco dei servizi di cui al capoverso 1 lettera b che hanno accesso ai dati tramite l’interfaccia standard.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e485"><sup><a fragment="#fnbck-d6e485" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e485" routerlink="./">15</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12 </b> <b></b>Impiego dei dati a scopi statistici e di ricerca</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSP mette a disposizione dei seguenti servizi i dati del registro delle professioni psicologiche accessibili al pubblico: </p><dl><dt>a. </dt><dd>l’UST, annualmente e gratuitamente per scopi statistici; </dd><dt>b.<sup> </sup></dt><dd><sup></sup>servizi pubblici e privati, in forma anonimizzata, per scopi di ricerca, purché dimostrino che il progetto di ricerca è d’interesse pubblico e che i dati sono necessari al progetto.</dd></dl><p><sup>2</sup> Mette i dati a disposizione dei servizi di cui al capoverso 1 lettera b unicamente su domanda scritta.<sup><a fragment="#fn-d6e523" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e523" id="fnbck-d6e523" routerlink="./">16</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e523"><sup><a fragment="#fnbck-d6e523" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e523" routerlink="./">16</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Comunicazione dei dati personali degni di particolare protezione alle autorità cantonali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorità cantonali competenti per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio della professione possono chiedere per via elettronica informazioni sui dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2.</p><p><sup>2</sup> L’UFSP comunica all’autorità cantonale i dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 mediante un collegamento securizzato. </p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Comunicazione dei dati personali degni di particolare protezione alla persona interessata</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La persona iscritta nel registro delle professioni psicologiche può chiedere all’UFSP per via elettronica o per scritto informazioni sui dati degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 che la concernono.</p><p><sup>2</sup> Per ottenere le informazioni per via elettronica deve chiedere all’UFSP un nome utente e una password.</p><p><sup>3</sup> L’UFSP comunica alla persona interessata i dati personali degni di particolare protezione di cui all’articolo 6 capoverso 2 che la concernono mediante un collegamento securizzato.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <b></b>Modifica dei dati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSP, la PsiCo, i Cantoni e l’UST sono responsabili dei dati che iscrivono nel registro delle professioni psicologiche in virtù degli articoli 4, 5, 6 capoverso 1 e 7.</p><p><sup>2</sup> I Cantoni presentano all’UFSP una domanda per via elettronica per modificare i dati che hanno comunicato in virtù dell’articolo 6 capoverso 2.</p><p><sup>3</sup> Le organizzazioni responsabili del perfezionamento presentano all’UFSP una domanda per via elettronica per modificare i dati che hanno comunicato in virtù dell’articolo 8. </p><p><sup>4</sup> Tutte le modifiche sono messe a verbale.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> <b></b>Domanda di modifica da parte delle persone interessate</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le persone iscritte nel registro delle professioni psicologiche possono presentare una domanda per via elettronica per modificare i dati inesatti o mancanti che le concernono.</p><p><sup>2</sup> A tal fine devono chiedere all’UFSP un nome utente e una password.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> <b></b>Cancellazione ed eliminazione di iscrizioni nel registro delle professioni psicologiche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le iscrizioni nel registro delle professioni psicologiche sono cancellate o eliminate e anonimizzate secondo l’articolo 43 LPPsi. </p><p><sup>2</sup> L’UFSP adotta le disposizioni necessarie per garantire la cancellazione e l’eliminazione dei dati in tempo utile.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Costi ed emolumenti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> <b></b>Ripartizione dei costi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSP assicura la programmazione, la gestione e l’ulteriore sviluppo del registro delle professioni psicologiche.</p><p><sup>2</sup> Sostiene i costi non coperti da emolumenti.</p><p><sup>3</sup> I costi per il collegamento e gli adeguamenti all’interfaccia standard secondo l’articolo 11 sono a carico degli utenti. </p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> <b></b>Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli utenti dell’interfaccia standard di cui all’articolo 11 capoverso 1 lettera b sono tenuti al pagamento dei seguenti emolumenti, a dipendenza dell’onere: </p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e650" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e650" id="fnbck-d6e650" routerlink="./">17</a></sup> </dt><dd>un emolumento unico di 2000 franchi al massimo per la consulenza, per la programmazione dell’interfaccia standard, il certificato e l’istruzione degli utenti; e</dd><dt>b. </dt><dd>un emolumento annuo di 5000 franchi al massimo per il supporto, il rinnovo del certificato, l’ampliamento delle capacità del server e la garanzia della qualità dei dati.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli utenti che nel contempo forniscono dati sono esentati dal pagamento degli emolumenti. </p><p><sup>2bis</sup> Per il trattamento della domanda e l’emanazione di decisioni secondo l’articolo 11 capoverso 3 è riscosso un emolumento a dipendenza dell’onere.<sup><a fragment="#fn-d6e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e670" id="fnbck-d6e670" routerlink="./">18</a></sup></p><p><sup>3</sup> Gli emolumenti per l’utilizzazione dei dati secondo l’articolo 12 capoverso 1 lettera b sono calcolati a dipendenza dell’onere risultante dal trattamento e dall’anonimizzazione dei dati.</p><p><sup>3bis</sup> Quando l’emolumento è calcolato a dipendenza dell’onere, la tariffa oraria oscilla da 90 a 200 franchi secondo la funzione esercitata dalla persona che esegue il lavoro.<sup><a fragment="#fn-d6e685" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e685" id="fnbck-d6e685" routerlink="./">19</a></sup></p><p><sup>4</sup> Per il resto si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e697" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e697" id="fnbck-d6e697" routerlink="./">20</a></sup> sugli emolumenti.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e650"><sup><a fragment="#fnbck-d6e650" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e650" routerlink="./">17</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e670"><sup><a fragment="#fnbck-d6e670" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e670" routerlink="./">18</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e685"><sup><a fragment="#fnbck-d6e685" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e685" routerlink="./">19</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p><p id="fn-d6e697"><sup><a fragment="#fnbck-d6e697" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e697" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Sicurezza dei dati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Tutti i servizi che partecipano al registro delle professioni psicologiche adottano le misure tecniche e organizzative necessarie secondo le disposizioni in materia di protezione dei dati affinché i loro dati siano protetti contro la perdita, nonché contro il trattamento, la consultazione o la sottrazione da parte di persone non autorizzate.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b></a><b><sup><a fragment="#fn-d6e720" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e720" id="fnbck-d6e720" routerlink="./">21</a></sup></b></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e720"><sup><a fragment="#fnbck-d6e720" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e720" routerlink="./">21</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, con effetto dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° agosto 2016.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e747" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fn-d6e747" id="fnbck-d6e747" routerlink="./">22</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e747"><sup><a fragment="#fnbck-d6e747" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#fnbck-d6e747" routerlink="./">22</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (<a href="eli/oc/2020/22/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 131</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 3–8 e 10–17)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2016/409/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Fornitura, trattamento e utilizzazione dei dati: diritti e obblighi</a></h2><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Dati nel registro</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center"></p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center"></p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center"></p></th><th class="man-text-align-left" colspan="7"><p class="man-text-align-center">Fornitura, trattamento e utilizzazione dei dati: diritti e obblighi</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center"></p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center"></p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center"></p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left" colspan="4"><p class="man-text-align-center">Pubbl.</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center">UFSP</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center">Cantoni</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center">PsiCo</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center">Org. perf.</p></th><th class="man-text-align-left"><p class="man-text-align-center">PI</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="4"><p class="man-text-align-center">UST</p></th></tr><tr><td colspan="14"><p>Dati personali di base</p></td></tr><tr><td><p>Cognome e nome/i </p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Cognome/i precedente/i*</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Data di nascita*</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Anno di nascita</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Sesso</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Lingua di corrispondenza*</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Cittadinanza/e</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Numero d’identificazione della persona (GLN)</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Numero d’identificazione delle imprese (IDI)</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">A</p></td></tr><tr><td><p>Data del decesso*</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">C</p></td><td><p class="man-text-align-center">C</p></td><td><p class="man-text-align-center">C</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td colspan="14"><p>Dati sui diplomi di formazione e perfezionamento</p></td></tr><tr><td><p>Diploma universitario svizzero in psicologia riconosciuto con data e luogo di rilascio</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Diploma universitario estero in psicologia riconosciuto con data e Paese di rilascio</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Titolo federale di perfezionamento con data e luogo di rilascio; nome del ciclo di perfezionamento e sua organizzazione responsabile</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">B, E</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Titolo estero di perfezionamento riconosciuto con data e Paese di rilascio, nome del ciclo di perfezionamento e sua organizzazione responsabile nonché data del riconoscimento da parte della PsiCo</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td colspan="14"><p>Dati sui titolari di un’autorizzazione di esercitare la professione</p></td></tr><tr><td><p>Stato dell’autorizzazione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Cantone/i di autorizzazione e data di rilascio e, se del caso, della scadenza dell’autorizzazione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Base per il rilascio dell’autorizzazione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Indirizzo dello studio, numero/i di telefono e indirizzo di posta elettronica</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Competenze linguistiche</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Restrizioni dell’autorizzazione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Oneri</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Descrizione delle restrizioni e degli oneri*</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Revoca dell’autorizzazione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Rifiuto dell’autorizzazione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td colspan="14"><p class="man-font-weight-bold">Dati sui fornitori di prestazioni autorizzati a esercitare la professione durante 90 giorni</p></td></tr><tr><td><p>Cantone/i in cui è stata annunciata la prestazione e data dell’annuncio</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Titolo estero di perfezionamento verificato con data e Paese di rilascio</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td><p>Data della verifica da parte della PsiCo</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">L</p></td><td><p class="man-text-align-center">E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center">G</p></td></tr><tr><td colspan="14"><p class="man-font-weight-bold">Dati degni di particolare protezione**</p></td></tr><tr><td><p>Restrizioni dell’autorizzazione soppresse e data della soppressione</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Motivo della revoca dell’autorizzazione di esercitare la professione con data</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Motivo del rifiuto dell’autorizzazione di esercitare la professione con data</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Indicazione sull’esistenza di misure disciplinari</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Avvertimento con motivo e data</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Ammonimento con motivo e data</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Comminazione di una multa con data, motivo e importo della multa</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Divieti temporanei di esercitare la professione con motivo nonché date di inizio e di fine</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr><tr><td><p>Divieto definitivo di esercitare la professione con motivo e data</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">A, F</p></td><td><p class="man-text-align-center">C, D, E</p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center"></p></td><td><p class="man-text-align-center">D, E</p></td><td colspan="4"><p class="man-text-align-center"></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Diritti e obblighi</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Fornitori di dati / utenti dei dati</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p>A</p></td><td colspan="2"><p>Iscrizioni, modifiche e cancellazione di dati</p></td><td><p>UFSP</p></td><td colspan="2"><p>Ufficio federale della sanità pubblica</p></td></tr><tr><td><p>B</p></td><td colspan="2"><p>Fornitura di dati</p></td><td><p>PsiCo</p></td><td colspan="2"><p>Commissione delle professioni psicologiche</p></td></tr><tr><td><p>C</p></td><td colspan="2"><p>Comunicazione di dati</p></td><td><p>Cantoni</p></td><td colspan="2"><p>Cantoni</p></td></tr><tr><td><p>D</p></td><td colspan="2"><p>Domanda di visione dei dati</p></td><td><p>Org. perf.</p></td><td colspan="2"><p>Organizzazioni responsabili del perfezionamento</p></td></tr><tr><td><p>E</p></td><td colspan="2"><p>Domanda di modifica</p></td><td><p>Pubbl.</p></td><td colspan="2"><p>Pubblico</p></td></tr><tr><td><p>F</p></td><td colspan="2"><p>Comunicazione di dati degni di particolare protezione su domanda</p></td><td><p>PI</p></td><td colspan="2"><p>Persona iscritta</p></td></tr><tr><td><p>G</p></td><td colspan="2"><p>Utilizzazione gratuita dei dati</p></td><td><p>UST</p></td><td colspan="2"><p>Ufficio federale di statistica</p></td></tr><tr><td><p>L</p></td><td colspan="2"><p>Lettura</p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Vuoto</p></td><td colspan="2"><p>Nessun diritto e/o obbligo</p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>*</p></td><td colspan="2"><p>Non pubblicato su Internet</p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>**</p></td><td colspan="2"><p>Dati non accessibili al pubblico</p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 59dcfc5d-6665-4fd0-b14f-b57fa3e8f776 | Legge federale concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio | 935.91 | true | 2014-01-01T00:00:00 | 2010-12-17T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30277/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it | RS 935.91 1 Legge federale concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio del 17 dicembre 2010 (Stato 1° gennaio 2014) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 63 capoverso 1, 95 e 97 della Costituzione federale1; visto il rapporto della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale del 27 marzo 20092; visto il parere del Consiglio federale del 26 agosto 20093, decreta: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Campo d’applicazione 1 La presente legge si applica alle attività a rischio offerte a titolo professionale in zone montagnose, rocciose, di torrenti o di fiumi: a. dove vi è il rischio di cadere o scivolare o esiste un rischio elevato di piene, cadute di massi e di ghiaccio o valanghe; e b. per accedere alle quali sono necessarie conoscenze o misure di sicurezza particolari. 2 Sono sottoposti alla presente legge: a. l’attività di guida alpina; b. l’attività di maestro di sport sulla neve esercitata fuori dell’ambito di respon- sabilità dei gestori di impianti di risalita; c. il canyoning; d. il rafting e le discese in acque vive; e. il bungee jumping. 3 Il Consiglio federale può sottoporre alla presente legge altre attività a rischio ana- loghe; a tal proposito tiene conto dei pericoli oggettivi che esse comportano. RU 2013 441 1 RS 101 2 FF 2009 5215 3 FF 2009 5251 935.91 Servizi 2 935.91 Art. 2 Obblighi di diligenza 1 Chi offre un’attività sottoposta alla presente legge deve adottare le misure imposte dall’esperienza, possibili secondo lo stato della tecnica e commisurate alle condi- zioni date, affinché non siano messe in pericolo la vita e la salute dei partecipanti. 2 Egli deve segnatamente: a. informare i clienti sui particolari rischi che possono derivare dalla pratica dell’attività scelta; b. verificare che i clienti possiedano le attitudini necessarie per praticare l’atti- vità scelta; c. provvedere affinché il materiale non presenti difetti e le installazioni siano in buono stato; d. verificare che le condizioni meteorologiche e le condizioni di innevamento siano adeguate; e. provvedere affinché il personale sia sufficientemente qualificato; f. provvedere affinché il numero di accompagnatori sia commisurato al grado di difficoltà e al pericolo; g. rispettare l’ambiente e, in particolare, preservare gli spazi vitali della fauna e della flora. Sezione 2: Autorizzazione Art. 3 Obbligo di autorizzazione Chi offre un’attività sottoposta alla presente legge necessita di un’autorizzazione. Art. 4 Autorizzazione per le guide alpine 1 Le guide alpine ottengono l’autorizzazione se: a. hanno conseguito l’attestato professionale federale di guida alpina confor- memente all’articolo 43 della legge del 13 dicembre 20024 sulla formazione professionale o un equivalente certificato di capacità svizzero o estero; e b. offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla presente legge. 2 Il Consiglio federale: a. disciplina il riconoscimento dei certificati di capacità svizzeri o esteri; b. stabilisce quali attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e possono essere offerte dalle guide alpine in qualità di singoli offerenti. 4 RS 412.10 Attività di guida alpina e offerta di altre attività a rischio. LF 3 935.91 Art. 5 Autorizzazione per i maestri di sport sulla neve 1 I maestri di sport sulla neve ottengono l’autorizzazione di guidare clienti fuori del- l’ambito di responsabilità dei gestori di impianti di risalita se: a. hanno conseguito l’attestato professionale federale di maestro di sport sulla neve conformemente all’articolo 43 della legge del 13 dicembre 20025 sulla formazione professionale o un equivalente certificato di capacità svizzero o estero; e b. offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla presente legge. 2 Il Consiglio federale disciplina il riconoscimento dei certificati di capacità svizzeri o esteri. Art. 6 Autorizzazione per gli offerenti di attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e 1 Le imprese che offrono attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e otten- gono l’autorizzazione se: a. sono certificate per le attività corrispondenti; e b. offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla presente legge. 2 Il Consiglio federale stabilisce i requisiti minimi in materia di certificazione. Art. 7 Rilascio e rinnovo dell’autorizzazione 1 L’autorizzazione è rilasciata dall’autorità cantonale del luogo di domicilio o di sede del richiedente. 2 L’autorizzazione è rinnovata secondo una procedura semplificata. 3 L’autorizzazione rilasciata alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve è rinno- vata se gli stessi adempiono le condizioni di cui agli articoli 4 e 5 e possono dimo- strare di aver seguito una formazione continua adeguata. 4 Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione concernenti il rilascio e il rinnovo dell’autorizzazione, in particolare anche il rilascio e il rinnovo di autorizza- zioni a persone con dimora, domicilio o sede all’estero. Art. 8 Validità dell’autorizzazione 1 L’autorizzazione rilasciata da un’autorità cantonale è valida su tutto il territorio svizzero. 2 L’autorizzazione rilasciata alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve è per- sonale e non trasferibile. 3 Sono fatte salve le competenze dei Cantoni riguardo alle installazioni fisse desti- nate alla pratica delle attività sottoposte alla presente legge. 5 RS 412.10 Servizi 4 935.91 Art. 9 Durata dell’autorizzazione 1 L’autorizzazione rilasciata alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve è valida per quattro anni. 2 L’autorizzazione rilasciata alle imprese che offrono attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e è valida per due anni. 3 Per le autorizzazioni rilasciate a persone con dimora, domicilio o sede all’estero può essere prevista una durata di validità più breve. Art. 10 Revoca dell’autorizzazione L’autorità cantonale revoca l’autorizzazione se le condizioni per il suo rilascio non sono più adempiute. Art. 11 Emolumenti 1 I Cantoni riscuotono emolumenti per il rilascio, il rinnovo e la revoca dell’autoriz- zazione. 2 Il Consiglio federale stabilisce l’ammontare degli emolumenti6. Art. 12 Informazioni L’autorità cantonale comunica ai terzi che lo richiedono, anche se non dimostrano un interesse legittimo, se una persona dispone di un’autorizzazione7. Sezione 3: Obbligo di assicurazione e di informazione Art. 13 1 Chi è titolare di un’autorizzazione secondo la presente legge deve, per esercitare le attività autorizzate, concludere un’assicurazione di responsabilità civile professio- nale commisurata al genere e all’entità dei rischi connessi con la sua attività o for- nire una garanzia finanziaria equivalente, nonché informarne i clienti. 2 Il Consiglio federale stabilisce l’importo minimo della copertura assicurativa e i requisiti in materia di garanzie finanziarie. 6 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; RS 171.10). 7 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; RS 171.10). Attività di guida alpina e offerta di altre attività a rischio. LF 5 935.91 Sezione 4: Restrizioni cantonali di accesso a determinate zone Art. 14 I Cantoni possono vietare l’accesso a determinate zone, segnatamente per motivi inerenti alla protezione della natura o delle acque. Sezione 5: Disposizioni penali Art. 15 Contravvenzioni 1 È punito con la multa sino a 10 000 franchi chiunque, intenzionalmente: a. fornisce dati incompleti, inesatti o fallaci allo scopo di ottenere un’autoriz- zazione; b. senza autorizzazione, esercita l’attività di guida alpina o di maestro di sport sulla neve od offre attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e. 2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa sino a 5000 franchi. Art. 16 Perseguimento penale Il perseguimento penale spetta ai Cantoni. Sezione 6: Sostegno a persone giuridiche di diritto privato Art. 17 La Confederazione può costituire persone giuridiche di diritto privato, sostenerle finanziariamente o parteciparvi. Lo scopo delle stesse deve consistere nel migliora- mento della sicurezza delle attività sottoposte alla presente legge mediante l’introdu- zione di misure e controlli di sicurezza. Sezione 7: Disposizioni finali Art. 18 Esecuzione 1 I Cantoni eseguono la presente legge, nella misura in cui la stessa non dichiari competente la Confederazione. 2 Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione. Servizi 6 935.91 Art. 19 Disposizioni transitorie 1 Le autorizzazioni cantonali rilasciate alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve in virtù del diritto cantonale previgente rimangono valide fino alla loro sca- denza, ma al massimo per due anni dall’entrata in vigore della presente legge. 2 Le persone che all’entrata in vigore della presente legge esercitano già l’attività di guida alpina o di maestro di sport sulla neve e non dispongono di un’autorizzazione cantonale sono tenute a presentare una domanda di autorizzazione nel loro Cantone di domicilio entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge. 3 Il Consiglio federale determina a partire da quando le imprese che offrono attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e e che sono già in attività all’entrata in vigore della presente legge devono soddisfare i requisiti stabiliti dalla stessa. Art. 20 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° gennaio 20148 8 DCF del 30 nov. 2012. | <div _ngcontent-trx-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.91 --><p class="srnummer">935.91 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<i><br/></i>concernente l’attività di guida alpina<br/>e l’offerta di altre attività a rischio</h1><p>del 17 dicembre 2010 (Stato 1° gennaio 2014)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 63 capoverso 1, 95 e 97 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e22" id="fnbck-d6e22" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il rapporto della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale<br/>del 27 marzo 2009<sup><a fragment="#fn-d6e34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e34" id="fnbck-d6e34" routerlink="./">2</a></sup>;<br/>visto il parere del Consiglio federale del 26 agosto 2009<sup><a fragment="#fn-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e46" id="fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup>,</p><p>decreta:</p><!--?del-struct abstand18pt--><div class="footnotes"><p id="fn-d6e22"><sup><a fragment="#fnbck-d6e22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e22" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e34"><sup><a fragment="#fnbck-d6e34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e34" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2009/1084/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 5215</a></p><p id="fn-d6e46"><sup><a fragment="#fnbck-d6e46" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e46" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/fga/2009/1086/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2009</b> 5251</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge si applica alle attività a rischio offerte a titolo professionale in zone montagnose, rocciose, di torrenti o di fiumi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dove vi è il rischio di cadere o scivolare o esiste un rischio elevato di piene, cadute di massi e di ghiaccio o valanghe; e</dd><dt>b. </dt><dd>per accedere alle quali sono necessarie conoscenze o misure di sicurezza particolari.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono sottoposti alla presente legge:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’attività di guida alpina;</dd><dt>b. </dt><dd>l’attività di maestro di sport sulla neve esercitata fuori dell’ambito di responsabilità dei gestori di impianti di risalita;</dd><dt>c. </dt><dd>il canyoning;</dd><dt>d. </dt><dd>il rafting e le discese in acque vive;</dd><dt>e. </dt><dd>il bungee jumping.</dd></dl><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale può sottoporre alla presente legge altre attività a rischio analoghe; a tal proposito tiene conto dei pericoli oggettivi che esse comportano.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Obblighi di diligenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi offre un’attività sottoposta alla presente legge deve adottare le misure imposte dall’esperienza, possibili secondo lo stato della tecnica e commisurate alle condizioni date, affinché non siano messe in pericolo la vita e la salute dei partecipanti.</p><p><sup>2</sup> Egli deve segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>informare i clienti sui particolari rischi che possono derivare dalla pratica dell’attività scelta;</dd><dt>b. </dt><dd>verificare che i clienti possiedano le attitudini necessarie per praticare l’attività scelta;</dd><dt>c. </dt><dd>provvedere affinché il materiale non presenti difetti e le installazioni siano in buono stato;</dd><dt>d. </dt><dd>verificare che le condizioni meteorologiche e le condizioni di innevamento siano adeguate;</dd><dt>e. </dt><dd>provvedere affinché il personale sia sufficientemente qualificato;</dd><dt>f. </dt><dd>provvedere affinché il numero di accompagnatori sia commisurato al grado di difficoltà e al pericolo;</dd><dt>g. </dt><dd>rispettare l’ambiente e, in particolare, preservare gli spazi vitali della fauna e della flora.</dd></dl></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Autorizzazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Obbligo di autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi offre un’attività sottoposta alla presente legge necessita di un’autorizzazione.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Autorizzazione per le guide alpine</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le guide alpine ottengono l’autorizzazione se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>hanno conseguito l’attestato professionale federale di guida alpina conformemente all’articolo 43 della legge del 13 dicembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e161" id="fnbck-d6e161" routerlink="./">4</a></sup> sulla formazione professionale o un equivalente certificato di capacità svizzero o estero; e</dd><dt>b. </dt><dd>offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla presente legge.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>disciplina il riconoscimento dei certificati di capacità svizzeri o esteri;</dd><dt>b. </dt><dd>stabilisce quali attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e possono essere offerte dalle guide alpine in qualità di singoli offerenti.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e161"><sup><a fragment="#fnbck-d6e161" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e161" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Autorizzazione per i maestri di sport sulla neve</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I maestri di sport sulla neve ottengono l’autorizzazione di guidare clienti fuori dell’ambito di responsabilità dei gestori di impianti di risalita se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>hanno conseguito l’attestato professionale federale di maestro di sport sulla neve conformemente all’articolo 43 della legge del 13 dicembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e197" id="fnbck-d6e197" routerlink="./">5</a></sup> sulla formazione professionale o un equivalente certificato di capacità svizzero o estero; e</dd><dt>b. </dt><dd>offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla presente legge.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale disciplina il riconoscimento dei certificati di capacità svizzeri o esteri.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e197"><sup><a fragment="#fnbck-d6e197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e197" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Autorizzazione per gli offerenti di attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Le imprese che offrono attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e ottengono l’autorizzazione se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono certificate per le attività corrispondenti; e</dd><dt>b. </dt><dd>offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla presente legge.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale stabilisce i requisiti minimi in materia di certificazione.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Rilascio e rinnovo dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione è rilasciata dall’autorità cantonale del luogo di domicilio o di sede del richiedente.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione è rinnovata secondo una procedura semplificata.</p><p><sup>3</sup> L’autorizzazione rilasciata alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve è rinnovata se gli stessi adempiono le condizioni di cui agli articoli 4 e 5 e possono dimostrare di aver seguito una formazione continua adeguata.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione concernenti il rilascio e il rinnovo dell’autorizzazione, in particolare anche il rilascio e il rinnovo di autorizzazioni a persone con dimora, domicilio o sede all’estero.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Validità dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione rilasciata da un’autorità cantonale è valida su tutto il territorio svizzero.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione rilasciata alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve è personale e non trasferibile.</p><p><sup>3</sup> Sono fatte salve le competenze dei Cantoni riguardo alle installazioni fisse destinate alla pratica delle attività sottoposte alla presente legge.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Durata dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione rilasciata alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve è valida per quattro anni.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione rilasciata alle imprese che offrono attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e è valida per due anni.</p><p><sup>3</sup> Per le autorizzazioni rilasciate a persone con dimora, domicilio o sede all’estero può essere prevista una durata di validità più breve.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Revoca dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità cantonale revoca l’autorizzazione se le condizioni per il suo rilascio non sono più adempiute.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni riscuotono emolumenti per il rilascio, il rinnovo e la revoca dell’autorizzazione.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale stabilisce l’ammontare degli emolumenti<sup><a fragment="#fn-d6e305" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e305" id="fnbck-d6e305" routerlink="./">6</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e305"><sup><a fragment="#fnbck-d6e305" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e305" routerlink="./">6</a></sup> Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; <a href="eli/cc/2003/510/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>171.10</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Informazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità cantonale comunica ai terzi che lo richiedono, anche se non dimostrano un interesse legittimo, se una persona dispone di un’autorizzazione<sup><a fragment="#fn-d6e323" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e323" id="fnbck-d6e323" routerlink="./">7</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e323"><sup><a fragment="#fnbck-d6e323" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e323" routerlink="./">7</a></sup> Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; <a href="eli/cc/2003/510/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>171.10</b></a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Obbligo di assicurazione e di informazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Chi è titolare di un’autorizzazione secondo la presente legge deve, per esercitare le attività autorizzate, concludere un’assicurazione di responsabilità civile professionale commisurata al genere e all’entità dei rischi connessi con la sua attività o fornire una garanzia finanziaria equivalente, nonché informarne i clienti.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale stabilisce l’importo minimo della copertura assicurativa e i requisiti in materia di garanzie finanziarie.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Restrizioni cantonali di accesso a determinate zone</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b></a></h6><div class="collapseable"><p>I Cantoni possono vietare l’accesso a determinate zone, segnatamente per motivi inerenti alla protezione della natura o delle acque.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Contravvenzioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È punito con la multa sino a 10 000 franchi chiunque, intenzionalmente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fornisce dati incompleti, inesatti o fallaci allo scopo di ottenere un’autorizzazione;</dd><dt>b. </dt><dd>senza autorizzazione, esercita l’attività di guida alpina o di maestro di sport sulla neve od offre attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa sino a 5000 franchi.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Perseguimento penale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il perseguimento penale spetta ai Cantoni.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Sostegno a persone giuridiche di diritto privato</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La Confederazione può costituire persone giuridiche di diritto privato, sostenerle finanziariamente o parteciparvi. Lo scopo delle stesse deve consistere nel miglioramento della sicurezza delle attività sottoposte alla presente legge mediante l’introduzione di misure e controlli di sicurezza.</p></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni eseguono la presente legge, nella misura in cui la stessa non dichiari competente la Confederazione.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione.</p></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorizzazioni cantonali rilasciate alle guide alpine e ai maestri di sport sulla neve in virtù del diritto cantonale previgente rimangono valide fino alla loro scadenza, ma al massimo per due anni dall’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>2</sup> Le persone che all’entrata in vigore della presente legge esercitano già l’attività di guida alpina o di maestro di sport sulla neve e non dispongono di un’autorizzazione cantonale sono tenute a presentare una domanda di autorizzazione nel loro Cantone di domicilio entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale determina a partire da quando le imprese che offrono attività di cui all’articolo 1 capoverso 2 lettere c–e e che sono già in attività all’entrata in vigore della presente legge devono soddisfare i requisiti stabiliti dalla stessa.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° gennaio 2014<sup><a fragment="#fn-d6e440" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fn-d6e440" id="fnbck-d6e440" routerlink="./">8</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e440"><sup><a fragment="#fnbck-d6e440" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2013/87/it#fnbck-d6e440" routerlink="./">8</a></sup> DCF del 30 nov. 2012.</p></div></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | ead338e7-c660-4791-bfa3-62244689a586 | Ordinanza concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio | Ordinanza sulle attività a rischio | 935.911 | true | 2019-05-01T00:00:00 | 2019-01-30T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30283/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it | RS 935.911 1 Ordinanza concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio (Ordinanza sulle attività a rischio) del 30 gennaio 2019 (Stato 7 aprile 2020) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 1 capoverso 3, 4 capoverso 2, 5 capoverso 2, 6 capoverso 2, 7 capoverso 4, 11 capoverso 2, 13 capoverso 2, 18 capoverso 2 e 19 capoverso 3 della legge federale del 17 dicembre 20101 concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio (legge), ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Altre attività sottoposte alla legge Oltre a quelle previste all’articolo 1 capoverso 2 della legge sono sottoposte alla legge: a. l’attività di aspirante guida alpina; b. l’attività di maestro di arrampicata; c.2 l’attività di accompagnatore in montagna. Art. 2 Attività professionale 1 Gli offerenti agiscono a titolo professionale se, sul territorio della Confederazione svizzera, ottengono con le attività di cui all’articolo 3 capoverso 1 un reddito princi- pale o accessorio. 2 Gli offerenti operano a titolo non professionale se svolgono le attività di cui all’articolo 3 capoverso 1 della presente ordinanza esclusivamente sotto il controllo e con la responsabilità di organizzazioni operanti senza scopo di lucro che garanti- scono la sicurezza dei partecipanti tramite strutture e prescrizioni interne. RU 2019 697 1 RS 935.91 2 Correzione del 7 apr. 2020 (RU 2020 1191). 935.911 Servizi 2 935.911 Capitolo 2: Autorizzazioni Sezione 1: Attività sottoposte ad autorizzazione Art. 3 1 È necessaria un’autorizzazione per offrire le attività seguenti: a. ascensioni alpinistiche; b. gite escursionistiche a partire dal grado di difficoltà T4 secondo l’allegato 2 numero 1; c. escursioni con sci, snowboard o con attrezzi per gli sport della neve simili; d. escursioni con le racchette da neve a partire dal grado di difficoltà WT3 secondo l’allegato 2 numero 3 a eccezione delle escursioni con racchette da neve su sentieri escursionistici invernali segnalati e aperti; e. discese fuori pista a partire dal grado di difficoltà PD secondo l’allegato 2 numero 2; f. arrampicata su vie ferrate; g. arrampicata su ghiaccio e su cascate di ghiaccio; h. arrampicata per più di una lunghezza di corda; i. canyoning; j. river rafting in acque vive a partire dal grado di difficoltà III secondo l’allegato 3 con un gommone ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1 lettera a numero 12 dell’ordinanza dell’8 novembre 19783 sulla navigazione interna; k. discesa in acque vive a partire dal grado di difficoltà III secondo l’allegato 3 con canotti o altri attrezzi sportivi, come canoa, kayak, hydrospeed, funyak o tube; l. bungee jumping, escluse le attività dei baracconisti che dispongono di un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 25 capoverso 2 dell’ordinanza del 4 settembre 20024 sul commercio ambulante. 2 Sono considerate discese fuori pista le discese servite dagli impianti di risalita ma situate al di fuori dell’ambito di responsabilità dei gestori di scilift e funivie effet- tuate con attrezzi per gli sport della neve. 3 È considerato canyoning la progressione tramite tecniche di nuoto e di arrampicata in corsi d’acqua che offrono scarse vie di fuga. 4 È considerato bungee jumping il salto nel vuoto in caduta libera di una persona assicurata a una corda elastica o il salto a pendolo. 3 RS 747.201.1 4 RS 943.11 O sulle attività a rischio 3 935.911 Sezione 2: Autorizzazione Art. 4 Guide alpine 1 L’autorizzazione per le guide alpine abilita a guidare clienti nel quadro delle attivi- tà ai sensi dell’articolo 3, capoverso 1, lettere a–h. 2 Sono equiparati al titolo di «guida alpina con attestato professionale federale»: a. i titoli attribuiti secondo il diritto anteriore conformemente all’allegato 4 numero 1, sempre che il titolare abbia praticato regolarmente l’attività e dimostri di aver seguito una formazione continua adeguata; b. i certificati di capacità esteri riconosciuti come equivalenti dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI); c.5 un diploma di guida alpina riconosciuto dall’Unione internazionale delle associazioni di guida alpina (UIAGM). 3 L’autorizzazione per le guide alpine abilita a svolgere il canyoning, sempre che la guida disponga di una formazione complementare riconosciuta dall’Associazione svizzera delle guide di montagna (ASGM) o dall’UIAGM.6 Art. 5 Aspiranti guide alpine 1 L’autorizzazione per gli aspiranti guide abilita a guidare clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettere a–h, sempre che ciò avvenga sotto la sorveglianza diretta o indiretta e con la corresponsabilità di una guida alpina titolare di un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 4. 2 Gli aspiranti guida alpina ottengono un’autorizzazione se: a. hanno superato il corso di aspirante guida alpina dell’ASGM, un corso per aspiranti guida alpina riconosciuto dall’UIAGM o un corso estero per aspi- ranti guida alpina riconosciuto come equivalente dall’Ufficio federale dello sport (UFSPO); b. offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordinanza. 3 L’autorizzazione per gli aspiranti guida alpina abilita al canyoning, sempre che l’aspirante guida alpina disponga di una formazione complementare in questo am- bito riconosciuta dall’ASGM o dall’UIAGM e l’attività si svolga sotto la sorveglian- za diretta o indiretta e con la corresponsabilità di una guida alpina titolare di un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 4 capoverso 3.7 5 Correzione del 15 ott. 2019 (RU 2019 3159). 6 Correzione del 15 ott. 2019 (RU 2019 3159). 7 Correzione del 15 ott. 2019 (RU 2019 3159). Servizi 4 935.911 Art. 6 Maestro d’arrampicata 1 L’autorizzazione per i maestri di arrampicata abilita ad accompagnare clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera h, sempre che l’ascesa o la discesa effettuata in sicurezza: a. non richieda una progressione con corda corta; b. non richieda l’attraversamento di ghiacciai; e c. non richieda l’uso di materiale tecnico ausiliario come piccozze o ramponi. 2 L’autorizzazione viene concessa se il maestro di arrampicata: a. è «maestro di arrampicata con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 della legge del 13 dicembre 20028 sulla formazione profes- sionale (LFPr) o ha conseguito un certificato di capacità estero riconosciuto come equivalente dalla SEFRI; b. offre garanzia di osservare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordi- nanza. 3 Al titolo di «maestro di arrampicata con attestato professionale federale» è equipa- rato il titolo acquisito secondo il diritto anteriore conformemente all’allegato 4 numero 2, sempre che il titolare abbia praticato regolarmente l’attività e dimostri di aver seguito una formazione continua adeguata. 4 L’autorizzazione per i maestri di arrampicata abilita inoltre ad accompagnare clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera f, sempre che il maestro di arrampicata disponga di una formazione complementare offerta dall’associazione professionale o da essa riconosciuta che tratti l’ambito della sicu- rezza e della gestione del rischio nell’attività su vie ferrate. 5 I maestri di arrampicata in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera h, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione. Art. 7 Maestri di sport sulla neve 1 L’autorizzazione per i maestri di sport sulla neve abilita ad accompagnare i clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettere c–e, a condizione che: a. l’escursione presenti al massimo i seguenti gradi di difficoltà: 1. per le escursioni con gli sci: PD secondo l’allegato 2 numero 2, 2. per le escursioni con racchette da neve: WT3 secondo l’allegato 2 numero 3, 3. per le discese fuori pista: D secondo l’allegato 2 numero 2, a condi- zione che non ci sia pericolo di caduta nel vuoto; b. non vengano attraversati ghiacciai; 8 RS 412.10 O sulle attività a rischio 5 935.911 c. eccettuati attrezzi per gli sport della neve, pelli di foca, coltelli da ghiaccio e racchette da neve, non sia necessario per garantire la sicurezza dei clienti l’uso di altro materiale tecnico ausiliario come piccozze, ramponi o corde. 2 Sono equiparati al titolo di «maestro di sport della neve con attestato professionale federale»: a. i titoli acquisiti secondo il diritto anteriore conformemente all’allegato 4 numero 3, sempre che il titolare abbia praticato regolarmente l’attività e dimostri di aver seguito una formazione continua adeguata; b. i certificati di capacità svizzeri riconosciuti come equivalenti dall’UFSPO; c. i certificati di capacità esteri riconosciuti come equivalenti dalla SEFRI. 3 I maestri di sport della neve in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettere c–e, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione. Art. 89 Accompagnatori in montagna 1 L’autorizzazione per gli accompagnatori in montagna abilita ad accompagnare i clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettera d, a condi- zione che: a. l’escursione presenti al massimo un grado di difficoltà WT3 secondo l’alle- gato 2 numero 3; b. non vengano attraversati ghiacciai; c. eccettuate le racchette da neve non sia necessario per garantire la sicurezza dei clienti l’uso di altro materiale tecnico ausiliario come piccozze, ramponi e corde. 2 L’autorizzazione viene concessa se l’accompagnatore in montagna: a. è «accompagnatore in montagna con attestato professionale federale» a nor- ma dell’articolo 43 della LFPr10; b. offre garanzia di osservare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordi- nanza. 3 Al titolo di «accompagnatore in montagna con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 della LFPr sono equiparati: a. i certificati di capacità esteri riconosciuti come equivalenti dalla SEFRI. b. il diploma di «International Mountain Leader» (IML) riconosciuto dall’un- ione internazionale delle associazioni degli accompagnatori in montagna («Union of International Mountain Leaders», UIMLA); 9 Correzione del 7 apr. 2020 (RU 2020 1191). 10 RS 412.10 Servizi 6 935.911 4 L’autorizzazione per gli accompagnatori in montagna abilita inoltre ad accompa- gnare i clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettera b, a condizione che: a. l’escursione presenti al massimo un grado di difficoltà T4 secondo l’alle- gato 2 numero 1; b. l’accompagnatore in montagna disponga di una formazione complementare impartita o riconosciuta dall’associazione professionale degli accompagnato- ri in montagna svizzeri o della ASGM che copra il settore sicurezza e ge- stione del rischio nelle gite escursionistiche fino al livello T4; c. siano rispettate le condizioni del capoverso 1 lettere b e c. 5 Gli accompagnatori in montagna in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera d, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione. Art. 9 Istruttori di discese in acque vive 1 L’autorizzazione per gli istruttori di discese in acque vive abilita ad accompagnare i clienti in attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettera k. 2 L’autorizzazione viene concessa se l’istruttore di discese in acque vive: a. è «maestro di canoismo con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 LFPr11 o ha conseguito un certificato di capacità straniero riconosciuto come equivalente dalla SEFRI; b. offre garanzia di rispettare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordi- nanza. 3 Gli istruttori di discese in acque vive in fase di formazione possono, sotto la vigi- lanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera k, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione. Art. 10 Offerenti di cui all’articolo 6 della legge L’autorizzazione per gli offerenti ai sensi dell’articolo 6 della legge abilita ad accompagnare i clienti nel quadro di attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 per le quali gli offerenti dispongono di una certificazione. 11 RS 412.10 O sulle attività a rischio 7 935.911 Sezione 3: Certificazione Art. 11 Organi di certificazione La certificazione di ditte che offrono attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 deve essere fatta da un organo di certificazione riconosciuto dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Art. 12 Riconoscimento degli organi di certificazione da parte del DDPS 1 Il DDPS riconosce gli organi di certificazione sempre che essi: a. certifichino ai sensi della norma EN ISO/IEC 17021-1:201512; b. utilizzino come sistema di gestione della sicurezza le norme ISO 21101:2014 «Adventure tourism – Safety management systems – Require- ments»13 e ISO 21103:2014 «Adventure tourism – Information for parteci- pants»14 come pure il relativo resoconto tecnico ISO/TR 21102:2013 «Ad- venture tourism – Leaders – Personnel competence»15; c. impieghino soltanto auditori con comprovate conoscenze specialistiche nelle attività secondo l’articolo 3 capoverso 1; d. garantiscano una verifica degli standard di sicurezza sul posto. 2 Il riconoscimento ha una validità massima di cinque anni. Su domanda e dopo nuova valutazione dei presupposti, può essere prorogato di volta in volta per un massimo di cinque anni. 3 Gli organi di certificazione riconosciuti devono comunicare spontaneamente e senza indugi al DDPS tutte le modifiche importanti relative al loro riconoscimento. 4 Se vi sono segnali che un organo di certificazione riconosciuto non soddisfa più i requisiti per il riconoscimento, il DDPS provvede alle necessarie verifiche. 5 Il DDPS può sospendere o revocare con effetto immediato il riconoscimento quan- do non si verificano più i presupposti per il riconoscimento stesso. Nei casi di lieve entità, il DDPS può fissare oneri o condizioni supplementari fino al momento in cui sono state colmate le lacune constatate. 12 La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. 13 La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. 14 La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. 15 Il rapporto può essere consultato gratuitamente od ottenuto a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. Servizi 8 935.911 Art. 13 Requisiti per la certificazione 1 I requisiti minimi per una certificazione secondo l’articolo 6 capoverso 1 lettera a della legge sono soddisfatti se: a. il sistema di gestione della sicurezza dell’impresa si basa sulle norme di cui all’articolo 12 capoverso 1 lettera b; b. sulla base dell’analisi di un campione di rischi secondo l’allegato 5 un’impresa prende le misure necessarie a raggiungere l’obiettivo di sicu- rezza di cui al capoverso 2; c. per lo svolgimento di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 si impiega- no solo persone che dispongono di un certificato di capacità riconosciuto ai sensi dell’articolo 15. 2 L’obiettivo concernente la sicurezza nell’esercizio delle attività di cui all’articolo 3 capoverso 1 consiste in meno di cinque decessi ogni 10 milioni di ore di attività. 3 Se si verificano sviluppi nel campo delle analisi dei campioni di rischio il DDPS provvede ad adeguare l’allegato 5. Art. 14 Riconoscimento delle certificazioni avvenute all’estero 1 L’UFSPO riconosce le certificazioni fatte all’estero a condizione che soddisfino i requisiti secondo l’articolo 13. 2 Prima di decidere, l’UFSPO chiede un parere tecnico all’istituzione di cui all’arti- colo 16 capoverso 1. 3 L’UFSPO può sospendere con effetto immediato o revocare il riconoscimento quando non siano più soddisfatti i requisiti per il riconoscimento stesso. Nei casi di lieve entità l’UFSPO può fissare oneri o condizioni complementari fino a quando vengono colmate le lacune. Art. 15 Riconoscimento dei certificati di capacità per responsabili e personale ausiliario 1 L’UFSPO riconosce i certificati di capacità svizzeri o esteri per responsabili e personale ausiliario (articolo 13 capoverso 1 lettera c) sempre che i certificati di capacità soddisfino i seguenti requisiti: a. la persona ha superato un esame e ha comprovato lo svolgimento di un’adeguata esperienza pratica prima dell’esame; b. l’esame verifica sia la teoria che la pratica e comprende la verifica di cono- scenze e capacità rilevanti ai fini della sicurezza; c. la durata dell’esame corrisponde ad almeno una giornata lavorativa; d. l’esame è stato tenuto da due esperti, almeno uno dei quali non è datore di lavoro del candidato e non ne ha curato la formazione; e. i certificati rispondono ai requisiti di un’associazione professionale rappre- sentativa attiva in tutta la Svizzera o di un organo statale. O sulle attività a rischio 9 935.911 2 Prima di decidere, l’UFSPO chiede un parere tecnico all’istituzione di cui all’articolo 16 capoverso 1. 3 I riconoscimenti vengono pubblicati in Internet. 4 L’UFSPO può sospendere con effetto immediato o revocare il riconoscimento quando non siano più soddisfatti i requisiti per il riconoscimento stesso. Nei casi di lieve entità l’UFSPO può fissare oneri o condizioni complementari fino a quando vengono colmate le lacune. Art. 16 Concetti di sicurezza e verifiche della sicurezza 1 L’UFSPO determina un’istituzione adatta, che elabora e sviluppa concetti di sicu- rezza e verifiche della sicurezza, in particolare nell’analisi del rischio basata su campioni, nella valutazione dei titoli di formazione, nell’esame delle certificazioni estere come pure nella predisposizione di mezzi ausiliari per la certificazione. 2 L’ufficio può stipulare con l’istituzione un contratto di prestazione che stabilisce gli obiettivi della collaborazione, i servizi da prestare, le direttive sui rendiconti (reporting e controlling) e la retribuzione delle prestazioni. Sezione 4: Obbligo di notifica per persone provenienti da Stati dell’UE o dell’AELS Art. 17 Per i cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea (UE) o di uno stato membro dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) che non hanno acquisito le proprie qualifiche professionali in Svizzera ed esercitano attività autonoma in Sviz- zera nel campo della prestazione dei servizi o vogliono ivi praticare come lavoratori distaccati sussiste l’obbligo di notifica prima dell’inizio dell’attività professionale in Svizzera ai sensi della legislazione federale sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regola- mentate. Sezione 5: Procedura Art. 18 Rilascio dell’autorizzazione 1 Il richiedente deve inoltrare domanda scritta all’autorità cantonale del suo luogo di domicilio o di sede. Se il domicilio o la sede sono all’estero, la domanda deve essere inoltrata all’autorità cantonale del luogo in cui è svolta l’attività principale. 2 La domanda deve essere corredata dai dati e dai documenti di cui all’allegato 1. 3 I Cantoni possono esigere che venga utilizzato per la domanda un apposito modulo di richiesta da essi elaborato. Servizi 10 935.911 4 L’autorità esamina la domanda e i documenti allegati entro dieci giorni dal ricevi- mento. Se la domanda è lacunosa o incompleta, la rinvia al mittente con l’indica- zione di una scadenza per porre rimedio alle imprecisioni. Se la scadenza non è rispettata la domanda è considerata ritirata. 5 L’autorità decide in merito alla domanda entro dieci giorni lavorativi a partire dalla data in cui è disponibile la domanda completa in ogni sua parte. 6 L’articolo 8 capoverso 2 e l’articolo 9 capoverso 1 della legge si applicano per analogia agli aspiranti guida alpina, agli istruttori di arrampicata, agli accompagna- tori in montagna e agli istruttori di discese in acque vive.16 7 Per il resto, alla procedura si applica il diritto procedurale cantonale. Art. 19 Rinnovo dell’autorizzazione 1 Per il rinnovo dell’autorizzazione i titolari di un’autorizzazione singola per lo svolgimento di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso1 lettere a-h e k devono: a. dimostrare che dalla data del rilascio dell’autorizzazione o dell’ultimo rin- novo hanno svolto una formazione continua nel campo della sicurezza e della gestione dei rischi organizzata o riconosciuta dalla propria associazione professionale che è durata almeno due giorni e ha compreso temi di cui all’articolo 2 della legge; b. confermare il rispetto dell’obbligo di assicurazione ai sensi dell’articolo 13 della legge. 2 Per ottenere il rinnovo della propria autorizzazione, gli offerenti di cui all’arti- colo 6 della legge devono: a. dimostrare una certificazione valida; se l’autorizzazione ai sensi della norma EN ISO/IEC 17021-1:201517 scade durante il ciclo di certificazione trienna- le, essa viene prolungata gratuitamente fino alla fine del ciclo di certifica- zione, a condizione che si dimostri di aver superato un audit di controllo; b. confermare il rispetto dell’obbligo di assicurazione ai sensi dell’articolo 13 della legge. 3 Per il resto alla procedura si applica l’articolo 18. Art. 20 Notifica di cambiamenti Il titolare di un’autorizzazione è tenuto a comunicare entro 30 giorni alla competente autorità cantonale i seguenti cambiamenti: a. cambiamenti nei dati di cui all’allegato 1; b. la mancata proroga della certificazione; 16 Correzione del 7 apr. 2020 (RU 2020 1191). 17 La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch. O sulle attività a rischio 11 935.911 c. modifiche intervenute in relazione all’assicurazione di responsabilità civile professionale secondo l’articolo 13 della legge e l’articolo 24. Art. 21 Registro delle autorizzazioni 1 L’UFSPO pubblica in Internet un registro delle autorizzazioni secondo gli articoli 4–10. 2 Il registro contiene i seguenti dati: a. cognome e nome o ragione sociale della ditta del titolare dell’autorizzazione; b. recapito postale; c. tipo di autorizzazione; d. data di scadenza dell’autorizzazione; e. sito Internet del titolare dell’autorizzazione, sempre che il titolare lo abbia comunicato volontariamente. 3 I dati vengono iscritti nel registro dalle autorità cantonali competenti. 4 L’UFSPO e le competenti autorità cantonali sono autorizzati a trattare i dati. 5 È consentito utilizzare i dati soltanto per lo scopo previsto dall’articolo 12 della legge. Art. 22 Misure in caso di violazione di prescrizioni 1 L’autorità cantonale competente per il rilascio dell’autorizzazione adotta le misure necessarie se constata che le disposizioni della legge o della presente ordinanza sono state violate, segnatamente se: a. non sono più adempiuti i presupposti per la concessione dell’autorizzazione; b. il titolare dell’autorizzazione non beneficia più di un’assicurazione di responsabilità civile professionale; c. non è rispettato l’obbligo di informazione. 2 Se ritiene che è possibile ovviare alle lacune, l’autorità stabilisce a tale scopo un termine adeguato. In casi giustificati, può prolungare tale termine. 3 Se non ravvisa alcuna possibilità di ovviare alle lacune, per cui una continuazione dell’attività è insostenibile, l’autorità competente vieta l’offerta dell’attività e revoca l’autorizzazione. 4 Le autorità d’esecuzione cantonali che constatano una violazione di prescrizioni della legge o della presente ordinanza sono tenute a darne comunicazione all’autorità cantonale competente per il rilascio dell’autorizzazione. Art. 23 Emolumenti 1 Sono riscossi i seguenti emolumenti: a. per la concessione e il rinnovo di un’autorizzazione: al massimo 100 franchi; Servizi 12 935.911 b. per la revoca dell’autorizzazione: al massimo 200 franchi. 2 Se l’esame della documentazione o la revoca di un’autorizzazione richiedono un dispendio di tempo straordinario, si applica una tariffa di 100 franchi l’ora al massi- mo. Ogni frazione di mezzora conta come mezzora intera. 3 Le spese, segnatamente i costi delle perizie, e gli emolumenti riscossi dalla SEFRI per il riconoscimento di diplomi e certificati esteri sono calcolati separatamente e fatturati in aggiunta all’ammontare degli emolumenti. 4 Per il resto si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale sugli emolumenti dell’8 settembre 200418. Capitolo 3: Obbligo di assicurazione e di informazione Art. 24 Obbligo di assicurazione 1 L’importo minimo della copertura assicurativa per la polizza di responsabilità civile professionale a norma dell’articolo 13 della legge ammonta a 5 milioni di franchi l’anno. 2 Sono equiparate a un’assicurazione di responsabilità civile professionale le seguen- ti garanzie: a. una fideiussione o una dichiarazione di garanzia di una banca per un am- montare di 5 milioni di franchi; b. un conto vincolato presso una banca per un ammontare di 5 milioni di fran- chi. 3 La società di assicurazione o la banca deve disporre dell’autorizzazione della competente autorità di vigilanza. 4 L’articolo 13 della legge si applica anche agli aspiranti guida alpina, ai maestri di arrampicata, agli accompagnatori in montagna e agli istruttori di discese in acque vive.19 Art. 25 Obbligo di informare Chi beneficia di un’autorizzazione secondo la legge è tenuto a informare i propri clienti riguardo alla propria assicurazione o alle garanzie che le sono equiparate: a. nei contratti e nelle condizioni generali di contratto; b. nelle conferme delle prenotazioni e sui biglietti; c. nel sito Internet. 18 RS 172.041.1 19 Correzione del 7 apr. 2020 (RU 2020 1191). O sulle attività a rischio 13 935.911 Capitolo 4: Inventario cantonale delle discese fuori pista Art. 26 I Cantoni possono allestire un inventario delle escursioni e delle discese fuori pista sul proprio territorio indicando per ciascuna di esse la formazione necessaria per offrirla. Capitolo 5: Applicabilità delle disposizioni penali della legge Art. 2720 L’articolo 15 della legge si applica per analogia agli aspiranti guida alpina, ai mae- stri di arrampicata, agli accompagnatori in montagna e agli istruttori di discese in acque vive. Capitolo 6: Disposizioni finali Art. 28 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza sulle attività a rischio del 30 novembre 201221 è abrogata. Art. 29 Disposizioni transitorie 1 Autorizzazioni rilasciate in virtù del diritto finora vigente restano valide fino alla loro scadenza. 2 Gli offerenti certificati secondo l’articolo 6 della legge a momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza possono chiedere un’autorizzazione secondo il diritto attuale entro la fine del ciclo di certificazione. 3 I certificati di capacità iscritti dalla Fondazione «Safety in Adventures» nella lista delle formazioni del 30 novembre 201822 nel quadro della certificazione secondo il diritto anteriore soddisfano i requisiti ai sensi dell’articolo 13 capoverso 1 lettera c. Art. 30 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° maggio 2019. 20 Correzione del 7 apr. 2020 (RU 2020 1191). 21 [RU 2013 447, 2014 2767, 2015 1691] 22 La lista può essere consultata gratuitamente all’indirizzo: www.baspo.admin.ch > Attuali- tà > Temi (dossier) > La legge sulle attività a rischio > Promemoria e collegamenti in rete. Servizi 14 935.911 Allegato 123 (art. 18 cpv. 2 e 20 lett. a) Dati e documenti richiesti nella procedura di autorizzazione 1. Dati e documenti per le persone fisiche 1 La domanda deve contenere le indicazioni seguenti: a. cognome e nome (i); b. data di nascita; c. attinenza, per gli stranieri luogo di nascita; d. domicilio e recapito. 2 Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti: a. copia del certificato di domicilio, di un permesso di dimora o di un docu- mento di viaggio valido, se del caso con un visto; b. se la persona interessata è iscritta nel registro di commercio, un estratto dello stesso non più vecchio di due mesi; per le persone con domicilio all’estero, l’attestazione dell’iscrizione nel relativo registro estero; c. per guide alpine, istruttori di arrampicata, maestri di sport sulla neve, ac- compagnatori in montagna e istruttori di discese in acque vive: copia dell’at- testato professionale federale o certificato che attesti una formazione ricono- sciuta come equivalente; d. per aspiranti guida alpina: copia dell’attestato del corso per aspiranti dell’ASGM o di un corso per aspiranti dell’UIAGM o di un corso estero per aspiranti riconosciuto come equivalente dall’UFSPO; e. per guide alpine e aspiranti guida alpina che chiedono un’autorizzazione per il canyoning ai sensi dell’articolo 4 capoverso 3 e articolo 5 capoverso 3: copia dell’attestato di una formazione complementare dell’ASGM o dell’UIAGM riconosciuta; f. per maestri di arrampicata che richiedono un’autorizzazione per accedere alle vie ferrate ai sensi dell’articolo 6 capoverso 4: una copia dell’attestato di una formazione complementare offerta dell’associazione professionale o da essa riconosciuta; g. per accompagnatori in montagna che richiedono un’autorizzazione per gite escursionistiche ai sensi dell’articolo 8 capoverso 4: una copia dell’attestato di una formazione complementare offerta dell’associazione professionale o da essa riconosciuta. 23 Correzione del 7 apr. 2020 (RU 2020 1191). O sulle attività a rischio 15 935.911 2. Indicazioni di carattere generale e documentazione per le persone giuridiche e le ditte individuali 1 La domanda deve contenere le indicazioni seguenti: a. nome; b. sede principale e sedi delle eventuali filiali in Svizzera; c. recapito; d. persona responsabile. 2 Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti: a. per le persone giuridiche con sede in Svizzera: un estratto del registro di commercio non più vecchio di due mesi; b. per le persone giuridiche con sede all’estero: l’attestato che comprova l’iscrizione nel relativo registro estero; c. una certificazione valida ai sensi dell’articolo 13. Servizi 16 935.911 Allegato 2 (art. 3 cpv. 1 lett. b–e, 7 cpv. 1 lett. a, 8 cpv. 1 lett. a e 4 lett. a) Gradi di difficoltà per gite escursionistiche, escursioni sugli sci e le racchette da neve, discese fuori pista e vie ferrate Ai fini della presente ordinanza valgono le seguenti scale dei gradi di difficoltà24: 1. Scala di difficoltà per ascensioni alpinistiche del Club alpino svizzero (CAS) del 5 settembre 2012 2. Scala di difficoltà per gite sci alpinistiche del CAS del 5 settembre 2012 3. Scala delle difficoltà escursionistiche con racchette da neve del CAS del set- tembre 2012 24 Le scale possono essere consultate gratuitamente all’indirizzo: www.baspo.admin.ch > Attualità > Temi (dossier) > La legge sulle attività a rischio > Promemoria e collegamenti in rete. O sulle attività a rischio 17 935.911 Allegato 3 (art. 3 cpv. 1 lett. j e k) Gradi di difficoltà in acque vive Acque vive I: facile Visibilità buona visuale Acqua corso regolare, onde regolari, mulinelli piccoli Letto del corso d’acqua ostacoli facili Acque vive II: mediamente difficile Visibilità passaggio libero Acqua corso irregolare, onde irregolari, mulinelli medi, ritorni piccoli, scivoli e rapide Letto del corso d’acqua piccoli ostacoli in corrente e saltini Acque vive III: difficile Visibilità passaggi visibili Acqua onde alte e irregolari, grossi mulinelli, ritorni, scivoli e rapide Letto del corso d’acqua singoli blocchi di roccia, salti, altri ostacoli in corrente Acque vive IV: molto difficile Visibilità passaggi difficili da riconoscere, ricognizione a piedi generalmente necessaria Acqua grosse onde in continuità, ritorni, scivoli e rapide potenti Letto del corso d’acqua rocce che ostruiscono la corrente, alte cascate con rulli Servizi 18 935.911 Acque vive V Visibilità ricognizione a piedi indispensabile Acqua onde estreme, ritorni, scivoli e rapide estremi Letto del corso d’acqua passaggi stretti, cadute molto alte con entrate e uscite difficili Acque vive VI: limite di navigabilità Generalmente impraticabile, eventualmente navigabile con un determinato livello d’acqua. O sulle attività a rischio 19 935.911 Allegato 4 (art. 4 cpv. 2 lett. a, 6 cpv. 3 e 7 cpv. 2 lett. a) Patenti attribuite secondo la vecchia normativa 1. Guide alpine 1. Patente grigionese di guida alpina, ottenuta prima del 26 novembre 2000; 2. Patente bernese di guida alpina, ottenuta prima del 1° gennaio 2001; 3. Patente vallesana di guida alpina, ottenuta prima del 1° gennaio 2001. 2. Istruttori di arrampicata Attestato di «Istruttore di arrampicata ASGM» ottenuto prima del 31 dicembre 2011. 3. Maestri di sport sulla neve 1. Patente grigionese di maestro di sci, ottenuta prima del 26 novembre 2000; 2. Patente grigionese di maestro di snowboard, ottenuta prima del 26 novembre 2000; 3. Patente grigionese di maestro di sci di fondo, ottenuta prima del 26 novem- bre 2000; 4. Patente bernese di maestro di sci, ottenuta prima del 1° luglio 1999; 5. Diploma vallesano di maestro di sci ottenuto prima del 31 dicembre 2003; 6. Patente vodese di maestro di sci, ottenuta prima del 25 settembre 1996. Servizi 20 935.911 Allegato 5 (art. 13 cpv. 1 lett. b) Analisi dei campioni di rischio 1 Si devono considerare le seguenti analisi dei campioni di rischio elaborate dalla istituzione ai sensi dell’articolo 1625: a. sport di montagna del 31 agosto 2018; b. canyoning del 31 agosto 2018; c. river rafting del 31 agosto 2018; d. discese in acque vive del 31 agosto 2018; e. bungee jumping del 31 agosto 2018. 2 La certificazione può essere fatta sulla base di un’altra analisi dei rischi, a condi- zione che sia soddisfatto uno standard di sicurezza equivalente. 25 Le analisi dei campioni di rischio possono essere consultate gratuitamente all’indirizzo: www.baspo.admin.ch > Attualità > Temi (dossier) > La legge sulle attività a rischio > Promemoria e collegamenti in rete. | <div _ngcontent-acg-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--935.911--><p class="srnummer">935.911</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente l’attività di guida alpina e<br/>l’offerta di altre attività a rischio</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulle attività a rischio)</h2><p>del 30 gennaio 2019 (Stato 7 aprile 2020) (Stato 7 aprile 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 1 capoverso 3, 4 capoverso 2, 5 capoverso 2, 6 capoverso 2, 7 capoverso 4, 11 capoverso 2, 13 capoverso 2, 18 capoverso 2 e 19 capoverso 3 <br/>della legge federale del 17 dicembre 2010<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio (legge),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2013/87/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>935.91</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Altre attività sottoposte alla legge</a></h6><div class="collapseable"> <p>Oltre a quelle previste all’articolo 1 capoverso 2 della legge sono sottoposte alla legge:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’attività di aspirante guida alpina;</dd><dt>b. </dt><dd>l’attività di maestro di arrampicata;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e57" id="fnbck-d6e57" routerlink="./">2</a></sup> </dt><dd>l’attività di accompagnatore in montagna.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e57"><sup><a fragment="#fnbck-d6e57" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e57" routerlink="./">2</a></sup> Correzione del 7 apr. 2020 (<a href="eli/oc/2020/223/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 1191</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Attività professionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli offerenti agiscono a titolo professionale se, sul territorio della Confederazione svizzera, ottengono con le attività di cui all’articolo 3 capoverso 1 un reddito principale o accessorio. </p><p><sup>2</sup> Gli offerenti operano a titolo non professionale se svolgono le attività di cui all’articolo 3 capoverso 1 della presente ordinanza esclusivamente sotto il controllo e con la responsabilità di organizzazioni operanti senza scopo di lucro che garantiscono la sicurezza dei partecipanti tramite strutture e prescrizioni interne.</p></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Autorizzazioni</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Attività sottoposte ad autorizzazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> È necessaria un’autorizzazione per offrire le attività seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ascensioni alpinistiche;</dd><dt>b. </dt><dd>gite escursionistiche a partire dal grado di difficoltà T4 secondo l’allegato 2 numero 1;</dd><dt>c. </dt><dd>escursioni con sci, snowboard o con attrezzi per gli sport della neve simili;</dd><dt>d. </dt><dd>escursioni con le racchette da neve a partire dal grado di difficoltà WT3 secondo l’allegato 2 numero 3 a eccezione delle escursioni con racchette da neve su sentieri escursionistici invernali segnalati e aperti;</dd><dt>e. </dt><dd>discese fuori pista a partire dal grado di difficoltà PD secondo l’allegato 2 numero 2;</dd><dt>f. </dt><dd>arrampicata su vie ferrate;</dd><dt>g. </dt><dd>arrampicata su ghiaccio e su cascate di ghiaccio;</dd><dt>h. </dt><dd>arrampicata per più di una lunghezza di corda;</dd><dt>i. </dt><dd>canyoning;</dd><dt>j. </dt><dd>river rafting in acque vive a partire dal grado di difficoltà III secondo l’allegato 3 con un gommone ai sensi dell’articolo 2 capoverso 1 lettera a numero 12 dell’ordinanza dell’8 novembre 1978<sup><a fragment="#fn-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e125" id="fnbck-d6e125" routerlink="./">3</a></sup> sulla navigazione interna;</dd><dt>k. </dt><dd>discesa in acque vive a partire dal grado di difficoltà III secondo l’allegato 3 con canotti o altri attrezzi sportivi, come canoa, kayak, hydrospeed, funyak o tube;</dd><dt>l. </dt><dd>bungee jumping, escluse le attività dei baracconisti che dispongono di un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 25 capoverso 2 dell’ordinanza del 4 settembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e141" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e141" id="fnbck-d6e141" routerlink="./">4</a></sup> sul commercio ambulante.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono considerate discese fuori pista le discese servite dagli impianti di risalita ma situate al di fuori dell’ambito di responsabilità dei gestori di scilift e funivie effettuate con attrezzi per gli sport della neve.</p><p><sup>3</sup> È considerato canyoning la progressione tramite tecniche di nuoto e di arrampicata in corsi d’acqua che offrono scarse vie di fuga.</p><p><sup>4</sup> È considerato bungee jumping il salto nel vuoto in caduta libera di una persona assicurata a una corda elastica o il salto a pendolo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e125"><sup><a fragment="#fnbck-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e125" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1979/337_337_337/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>747.201.1</b></a></p><p id="fn-d6e141"><sup><a fragment="#fnbck-d6e141" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e141" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2002/509/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>943.11</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Autorizzazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Guide alpine</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per le guide alpine abilita a guidare clienti nel quadro delle attività ai sensi dell’articolo 3, capoverso 1, lettere a–h.</p><p><sup>2</sup> Sono equiparati al titolo di «guida alpina con attestato professionale federale»:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i titoli attribuiti secondo il diritto anteriore conformemente all’allegato 4 numero 1, sempre che il titolare abbia praticato regolarmente l’attività e dimostri di aver seguito una formazione continua adeguata;</dd><dt>b. </dt><dd>i certificati di capacità esteri riconosciuti come equivalenti dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI);</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e183" id="fnbck-d6e183" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>un diploma di guida alpina riconosciuto dall’Unione internazionale delle associazioni di guida alpina (UIAGM).</dd></dl><p><sup>3</sup> L’autorizzazione per le guide alpine abilita a svolgere il canyoning, sempre che la guida disponga di una formazione complementare riconosciuta dall’Associazione svizzera delle guide di montagna (ASGM) o dall’UIAGM.<sup><a fragment="#fn-d6e197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e197" id="fnbck-d6e197" routerlink="./">6</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e183"><sup><a fragment="#fnbck-d6e183" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e183" routerlink="./">5</a></sup> Correzione del 15 ott. 2019 (<a href="eli/oc/2019/582/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3159</a>).</p><p id="fn-d6e197"><sup><a fragment="#fnbck-d6e197" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e197" routerlink="./">6</a></sup> Correzione del 15 ott. 2019 (<a href="eli/oc/2019/582/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3159</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Aspiranti guide alpine</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per gli aspiranti guide abilita a guidare clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettere a–h, sempre che ciò avvenga sotto la sorveglianza diretta o indiretta e con la corresponsabilità di una guida alpina titolare di un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 4.</p><p><sup>2</sup> Gli aspiranti guida alpina ottengono un’autorizzazione se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>hanno superato il corso di aspirante guida alpina dell’ASGM, un corso per aspiranti guida alpina riconosciuto dall’UIAGM o un corso estero per aspiranti guida alpina riconosciuto come equivalente dall’Ufficio federale dello sport (UFSPO);</dd><dt>b. </dt><dd>offrono garanzia di osservare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’autorizzazione per gli aspiranti guida alpina abilita al canyoning, sempre che l’aspirante guida alpina disponga di una formazione complementare in questo ambito riconosciuta dall’ASGM o dall’UIAGM e l’attività si svolga sotto la sorveglianza diretta o indiretta e con la corresponsabilità di una guida alpina titolare di un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 4 capoverso 3.<sup><a fragment="#fn-d6e229" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e229" id="fnbck-d6e229" routerlink="./">7</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e229"><sup><a fragment="#fnbck-d6e229" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e229" routerlink="./">7</a></sup> Correzione del 15 ott. 2019 (<a href="eli/oc/2019/582/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3159</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Maestro d’arrampicata</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per i maestri di arrampicata abilita ad accompagnare clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera h, sempre che l’ascesa o la discesa effettuata in sicurezza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non richieda una progressione con corda corta;</dd><dt>b. </dt><dd>non richieda l’attraversamento di ghiacciai; e</dd><dt>c. </dt><dd>non richieda l’uso di materiale tecnico ausiliario come piccozze o ramponi.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’autorizzazione viene concessa se il maestro di arrampicata:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è «maestro di arrampicata con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 della legge del 13 dicembre 2002<sup><a fragment="#fn-d6e266" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e266" id="fnbck-d6e266" routerlink="./">8</a></sup> sulla formazione professionale (LFPr) o ha conseguito un certificato di capacità estero riconosciuto come equivalente dalla SEFRI;</dd><dt>b. </dt><dd>offre garanzia di osservare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>3</sup> Al titolo di «maestro di arrampicata con attestato professionale federale» è equiparato il titolo acquisito secondo il diritto anteriore conformemente all’allegato 4 numero 2, sempre che il titolare abbia praticato regolarmente l’attività e dimostri di aver seguito una formazione continua adeguata.</p><p><sup>4</sup> L’autorizzazione per i maestri di arrampicata abilita inoltre ad accompagnare clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 lettera f, sempre che il maestro di arrampicata disponga di una formazione complementare offerta dall’associazione professionale o da essa riconosciuta che tratti l’ambito della sicurezza e della gestione del rischio nell’attività su vie ferrate.</p><p><sup>5</sup> I maestri di arrampicata in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera h, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e266"><sup><a fragment="#fnbck-d6e266" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e266" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Maestri di sport sulla neve</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per i maestri di sport sulla neve abilita ad accompagnare i clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettere c–e, a condizione che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’escursione presenti al massimo i seguenti gradi di difficoltà:<dl><dt>1. </dt><dd>per le escursioni con gli sci: PD secondo l’allegato 2 numero 2,</dd><dt>2. </dt><dd>per le escursioni con racchette da neve: WT3 secondo l’allegato 2 numero 3,</dd><dt>3. </dt><dd>per le discese fuori pista: D secondo l’allegato 2 numero 2, a condizione che non ci sia pericolo di caduta nel vuoto;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>non vengano attraversati ghiacciai;</dd><dt>c. </dt><dd>eccettuati attrezzi per gli sport della neve, pelli di foca, coltelli da ghiaccio e racchette da neve, non sia necessario per garantire la sicurezza dei clienti l’uso di altro materiale tecnico ausiliario come piccozze, ramponi o corde.</dd></dl><p><sup>2</sup> Sono equiparati al titolo di «maestro di sport della neve con attestato professionale federale»:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i titoli acquisiti secondo il diritto anteriore conformemente all’allegato 4 numero 3, sempre che il titolare abbia praticato regolarmente l’attività e dimostri di aver seguito una formazione continua adeguata;</dd><dt>b. </dt><dd>i certificati di capacità svizzeri riconosciuti come equivalenti dall’UFSPO;</dd><dt>c. </dt><dd>i certificati di capacità esteri riconosciuti come equivalenti dalla SEFRI.</dd></dl><p><sup>3</sup> I maestri di sport della neve in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettere c–e, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e337" id="fnbck-d6e337" routerlink="./">9</a></sup><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_8" routerlink="./"> Accompagnatori in montagna</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per gli accompagnatori in montagna abilita ad accompagnare i clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettera d, a condizione che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’escursione presenti al massimo un grado di difficoltà WT3 secondo l’allegato 2 numero 3;</dd><dt>b. </dt><dd>non vengano attraversati ghiacciai;</dd><dt>c. </dt><dd>eccettuate le racchette da neve non sia necessario per garantire la sicurezza dei clienti l’uso di altro materiale tecnico ausiliario come piccozze, ramponi e corde.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’autorizzazione viene concessa se l’accompagnatore in montagna:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è «accompagnatore in montagna con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 della LFPr<sup><a fragment="#fn-d6e371" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e371" id="fnbck-d6e371" routerlink="./">10</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>offre garanzia di osservare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>3</sup> Al titolo di «accompagnatore in montagna con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 della LFPr sono equiparati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i certificati di capacità esteri riconosciuti come equivalenti dalla SEFRI.</dd><dt>b. </dt><dd>il diploma di «International Mountain Leader» (IML) riconosciuto dall’unione internazionale delle associazioni degli accompagnatori in montagna («Union of International Mountain Leaders», UIMLA);</dd></dl><p><sup>4</sup> L’autorizzazione per gli accompagnatori in montagna abilita inoltre ad accompagnare i clienti nel quadro di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettera b, a condizione che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’escursione presenti al massimo un grado di difficoltà T4 secondo l’allegato 2 numero 1;</dd><dt>b. </dt><dd>l’accompagnatore in montagna disponga di una formazione complementare impartita o riconosciuta dall’associazione professionale degli accompagnatori in montagna svizzeri o della ASGM che copra il settore sicurezza e gestione del rischio nelle gite escursionistiche fino al livello T4;</dd><dt>c. </dt><dd>siano rispettate le condizioni del capoverso 1 lettere b e c. </dd></dl><p><sup>5</sup> Gli accompagnatori in montagna in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera d, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e337"><sup><a fragment="#fnbck-d6e337" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e337" routerlink="./">9</a></sup> Correzione del 7 apr. 2020 (<a href="eli/oc/2020/223/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 1191</a>).</p><p id="fn-d6e371"><sup><a fragment="#fnbck-d6e371" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e371" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b><i></i> <i></i>Istruttori di discese in acque vive</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorizzazione per gli istruttori di discese in acque vive abilita ad accompagnare i clienti in attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1, lettera k.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione viene concessa se l’istruttore di discese in acque vive:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è «maestro di canoismo con attestato professionale federale» a norma dell’articolo 43 LFPr<sup><a fragment="#fn-d6e429" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e429" id="fnbck-d6e429" routerlink="./">11</a></sup> o ha conseguito un certificato di capacità straniero riconosciuto come equivalente dalla SEFRI; </dd><dt>b. </dt><dd>offre garanzia di rispettare gli obblighi di cui alla legge e alla presente ordinanza.</dd></dl><p><sup>3</sup> Gli istruttori di discese in acque vive in fase di formazione possono, sotto la vigilanza diretta e la responsabilità di una persona titolare dell’autorizzazione per attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera k, svolgere una tale attività se è necessario per la formazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e429"><sup><a fragment="#fnbck-d6e429" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e429" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2003/674/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>412.10</b></a></p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i></i> <i></i>Offerenti di cui all’articolo 6 della legge</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorizzazione per gli offerenti ai sensi dell’articolo 6 della legge abilita ad accompagnare i clienti nel quadro di attività secondo l’articolo 3 capoverso 1 per le quali gli offerenti dispongono di una certificazione.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Certificazione</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b><i></i> <i></i>Organi di certificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La certificazione di ditte che offrono attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 deve essere fatta da un organo di certificazione riconosciuto dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b><i></i> <i></i>Riconoscimento degli organi di certificazione da parte del DDPS</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DDPS riconosce gli organi di certificazione sempre che essi:</p><dl><dt>a. </dt><dd>certifichino ai sensi della norma EN ISO/IEC 17021-1:2015<sup><a fragment="#fn-d6e487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e487" id="fnbck-d6e487" routerlink="./">12</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>utilizzino come sistema di gestione della sicurezza le norme ISO 21101:2014 «Adventure tourism – Safety management systems – Requirements»<sup><a fragment="#fn-d6e499" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e499" id="fnbck-d6e499" routerlink="./">13</a></sup> e ISO 21103:2014 «Adventure tourism – Information for partecipants»<sup><a fragment="#fn-d6e507" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e507" id="fnbck-d6e507" routerlink="./">14</a></sup> come pure il relativo resoconto tecnico ISO/TR 21102:2013 «Adventure tourism – Leaders – Personnel competence»<sup><a fragment="#fn-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e515" id="fnbck-d6e515" routerlink="./">15</a></sup>;</dd><dt>c. </dt><dd>impieghino soltanto auditori con comprovate conoscenze specialistiche nelle attività secondo l’articolo 3 capoverso 1;</dd><dt>d. </dt><dd>garantiscano una verifica degli standard di sicurezza sul posto.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il riconoscimento ha una validità massima di cinque anni. Su domanda e dopo nuova valutazione dei presupposti, può essere prorogato di volta in volta per un massimo di cinque anni.</p><p><sup>3</sup> Gli organi di certificazione riconosciuti devono comunicare spontaneamente e senza indugi al DDPS tutte le modifiche importanti relative al loro riconoscimento.</p><p><sup>4</sup> Se vi sono segnali che un organo di certificazione riconosciuto non soddisfa più i requisiti per il riconoscimento, il DDPS provvede alle necessarie verifiche. </p><p><sup>5</sup> Il DDPS può sospendere o revocare con effetto immediato il riconoscimento quando non si verificano più i presupposti per il riconoscimento stesso. Nei casi di lieve entità, il DDPS può fissare oneri o condizioni supplementari fino al momento in cui sono state colmate le lacune constatate.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e487"><sup><a fragment="#fnbck-d6e487" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e487" routerlink="./">12</a></sup> La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e499"><sup><a fragment="#fnbck-d6e499" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e499" routerlink="./">13</a></sup> La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e507"><sup><a fragment="#fnbck-d6e507" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e507" routerlink="./">14</a></sup> La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e515"><sup><a fragment="#fnbck-d6e515" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e515" routerlink="./">15</a></sup> Il rapporto può essere consultato gratuitamente od ottenuto a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch.</p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Requisiti per la certificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I requisiti minimi per una certificazione secondo l’articolo 6 capoverso 1 lettera a della legge sono soddisfatti se: </p><dl><dt>a. </dt><dd>il sistema di gestione della sicurezza dell’impresa si basa sulle norme di cui all’articolo 12 capoverso 1 lettera b;</dd><dt>b. </dt><dd>sulla base dell’analisi di un campione di rischi secondo l’allegato 5 un’impresa prende le misure necessarie a raggiungere l’obiettivo di sicurezza di cui al capoverso 2;</dd><dt>c. </dt><dd>per lo svolgimento di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso 1 si impiegano solo persone che dispongono di un certificato di capacità riconosciuto ai sensi dell’articolo 15.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’obiettivo concernente la sicurezza nell’esercizio delle attività di cui all’articolo 3 capoverso 1 consiste in meno di cinque decessi ogni 10 milioni di ore di attività.</p><p><sup>3</sup> Se si verificano sviluppi nel campo delle analisi dei campioni di rischio il DDPS provvede ad adeguare l’allegato 5.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Riconoscimento delle certificazioni avvenute all’estero</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSPO riconosce le certificazioni fatte all’estero a condizione che soddisfino i requisiti secondo l’articolo 13.</p><p><sup>2</sup> Prima di decidere, l’UFSPO chiede un parere tecnico all’istituzione di cui all’articolo 16 capoverso 1.</p><p><sup>3</sup> L’UFSPO può sospendere con effetto immediato o revocare il riconoscimento quando non siano più soddisfatti i requisiti per il riconoscimento stesso. Nei casi di lieve entità l’UFSPO può fissare oneri o condizioni complementari fino a quando vengono colmate le lacune.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Riconoscimento dei certificati di capacità per responsabili e personale ausiliario</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSPO riconosce i certificati di capacità svizzeri o esteri per responsabili e personale ausiliario (articolo 13 capoverso 1 lettera c) sempre che i certificati di capacità soddisfino i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la persona ha superato un esame e ha comprovato lo svolgimento di un’adeguata esperienza pratica prima dell’esame;</dd><dt>b. </dt><dd>l’esame verifica sia la teoria che la pratica e comprende la verifica di conoscenze e capacità rilevanti ai fini della sicurezza;</dd><dt>c. </dt><dd>la durata dell’esame corrisponde ad almeno una giornata lavorativa;</dd><dt>d. </dt><dd>l’esame è stato tenuto da due esperti, almeno uno dei quali non è datore di lavoro del candidato e non ne ha curato la formazione;</dd><dt>e. </dt><dd>i certificati rispondono ai requisiti di un’associazione professionale rappresentativa attiva in tutta la Svizzera o di un organo statale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Prima di decidere, l’UFSPO chiede un parere tecnico all’istituzione di cui all’articolo 16 capoverso 1.</p><p><sup>3</sup> I riconoscimenti vengono pubblicati in Internet.</p><p><sup>4</sup> L’UFSPO può sospendere con effetto immediato o revocare il riconoscimento quando non siano più soddisfatti i requisiti per il riconoscimento stesso. Nei casi di lieve entità l’UFSPO può fissare oneri o condizioni complementari fino a quando vengono colmate le lacune.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b><i></i> <i></i>Concetti di sicurezza e verifiche della sicurezza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSPO determina un’istituzione adatta, che elabora e sviluppa concetti di sicurezza e verifiche della sicurezza, in particolare nell’analisi del rischio basata su campioni, nella valutazione dei titoli di formazione, nell’esame delle certificazioni estere come pure nella predisposizione di mezzi ausiliari per la certificazione. </p><p><sup>2</sup> L’ufficio può stipulare con l’istituzione un contratto di prestazione che stabilisce gli obiettivi della collaborazione, i servizi da prestare, le direttive sui rendiconti (reporting e controlling) e la retribuzione delle prestazioni.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: <br/>Obbligo di notifica per persone provenienti da Stati dell’UE o dell’AELS</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Per i cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea (UE) o di uno stato membro dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) che non hanno acquisito le proprie qualifiche professionali in Svizzera ed esercitano attività autonoma in Svizzera nel campo della prestazione dei servizi o vogliono ivi praticare come lavoratori distaccati sussiste l’obbligo di notifica prima dell’inizio dell’attività professionale in Svizzera ai sensi della legislazione federale sull’obbligo di dichiarazione e sulla verifica delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi in professioni regolamentate.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_2/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Procedura</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Rilascio dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il richiedente deve inoltrare domanda scritta all’autorità cantonale del suo luogo di domicilio o di sede. Se il domicilio o la sede sono all’estero, la domanda deve essere inoltrata all’autorità cantonale del luogo in cui è svolta l’attività principale.</p><p><sup>2</sup> La domanda deve essere corredata dai dati e dai documenti di cui all’allegato 1.</p><p><sup>3</sup> I Cantoni possono esigere che venga utilizzato per la domanda un apposito modulo di richiesta da essi elaborato.</p><p><sup>4</sup> L’autorità esamina la domanda e i documenti allegati entro dieci giorni dal ricevimento. Se la domanda è lacunosa o incompleta, la rinvia al mittente con l’indicazione di una scadenza per porre rimedio alle imprecisioni. Se la scadenza non è rispettata la domanda è considerata ritirata.</p><p><sup>5</sup> L’autorità decide in merito alla domanda entro dieci giorni lavorativi a partire dalla data in cui è disponibile la domanda completa in ogni sua parte.</p><p><sup>6</sup> L’articolo 8 capoverso 2 e l’articolo 9 capoverso 1 della legge si applicano per analogia agli aspiranti guida alpina, agli istruttori di arrampicata, agli accompagnatori in montagna e agli istruttori di discese in acque vive.<sup><a fragment="#fn-d6e673" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e673" id="fnbck-d6e673" routerlink="./">16</a></sup></p><p><sup>7</sup> Per il resto, alla procedura si applica il diritto procedurale cantonale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e673"><sup><a fragment="#fnbck-d6e673" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e673" routerlink="./">16</a></sup> Correzione del 7 apr. 2020 (<a href="eli/oc/2020/223/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 1191</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Rinnovo dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per il rinnovo dell’autorizzazione i titolari di un’autorizzazione singola per lo svolgimento di attività ai sensi dell’articolo 3 capoverso1 lettere a-h e k devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dimostrare che dalla data del rilascio dell’autorizzazione o dell’ultimo rinnovo hanno svolto una formazione continua nel campo della sicurezza e della gestione dei rischi organizzata o riconosciuta dalla propria associazione professionale che è durata almeno due giorni e ha compreso temi di cui all’articolo 2 della legge;</dd><dt>b. </dt><dd>confermare il rispetto dell’obbligo di assicurazione ai sensi dell’articolo 13 della legge.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per ottenere il rinnovo della propria autorizzazione, gli offerenti di cui all’articolo 6 della legge devono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>dimostrare una certificazione valida; se l’autorizzazione ai sensi della norma EN ISO/IEC 17021-1:2015<sup><a fragment="#fn-d6e710" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e710" id="fnbck-d6e710" routerlink="./">17</a></sup> scade durante il ciclo di certificazione triennale, essa viene prolungata gratuitamente fino alla fine del ciclo di certificazione, a condizione che si dimostri di aver superato un audit di controllo;</dd><dt>b. </dt><dd>confermare il rispetto dell’obbligo di assicurazione ai sensi dell’articolo 13 della legge.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per il resto alla procedura si applica l’articolo 18.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e710"><sup><a fragment="#fnbck-d6e710" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e710" routerlink="./">17</a></sup> La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch.</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Notifica di cambiamenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il titolare di un’autorizzazione è tenuto a comunicare entro 30 giorni alla competente autorità cantonale i seguenti cambiamenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cambiamenti nei dati di cui all’allegato 1;</dd><dt>b. </dt><dd>la mancata proroga della certificazione;</dd><dt>c. </dt><dd>modifiche intervenute in relazione all’assicurazione di responsabilità civile professionale secondo l’articolo 13 della legge e l’articolo 24.</dd></dl></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Registro delle autorizzazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’UFSPO pubblica in Internet un registro delle autorizzazioni secondo gli articoli 4–10.</p><p><sup>2</sup> Il registro contiene i seguenti dati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cognome e nome o ragione sociale della ditta del titolare dell’autorizzazione;</dd><dt>b. </dt><dd>recapito postale;</dd><dt>c. </dt><dd>tipo di autorizzazione;</dd><dt>d. </dt><dd>data di scadenza dell’autorizzazione;</dd><dt>e. </dt><dd>sito Internet del titolare dell’autorizzazione, sempre che il titolare lo abbia comunicato volontariamente.</dd></dl><p><sup>3</sup> I dati vengono iscritti nel registro dalle autorità cantonali competenti.</p><p><sup>4</sup> L’UFSPO e le competenti autorità cantonali sono autorizzati a trattare i dati.</p><p><sup>5</sup> È consentito utilizzare i dati soltanto per lo scopo previsto dall’articolo 12 della legge.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Misure in caso di violazione di prescrizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità cantonale competente per il rilascio dell’autorizzazione adotta le misure necessarie se constata che le disposizioni della legge o della presente ordinanza sono state violate, segnatamente se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>non sono più adempiuti i presupposti per la concessione dell’autorizzazione;</dd><dt>b. </dt><dd>il titolare dell’autorizzazione non beneficia più di un’assicurazione di responsabilità civile professionale;</dd><dt>c. </dt><dd>non è rispettato l’obbligo di informazione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se ritiene che è possibile ovviare alle lacune, l’autorità stabilisce a tale scopo un termine adeguato. In casi giustificati, può prolungare tale termine.</p><p><sup>3</sup> Se non ravvisa alcuna possibilità di ovviare alle lacune, per cui una continuazione dell’attività è insostenibile, l’autorità competente vieta l’offerta dell’attività e revoca l’autorizzazione.</p><p><sup>4</sup> Le autorità d’esecuzione cantonali che constatano una violazione di prescrizioni della legge o della presente ordinanza sono tenute a darne comunicazione all’autorità cantonale competente per il rilascio dell’autorizzazione.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sono riscossi i seguenti emolumenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per la concessione e il rinnovo di un’autorizzazione: al massimo 100 franchi;</dd><dt>b. </dt><dd>per la revoca dell’autorizzazione: al massimo 200 franchi. </dd></dl><p><sup>2</sup> Se l’esame della documentazione o la revoca di un’autorizzazione richiedono un dispendio di tempo straordinario, si applica una tariffa di 100 franchi l’ora al massimo. Ogni frazione di mezzora conta come mezzora intera.</p><p><sup>3</sup> Le spese, segnatamente i costi delle perizie, e gli emolumenti riscossi dalla SEFRI per il riconoscimento di diplomi e certificati esteri sono calcolati separatamente e fatturati in aggiunta all’ammontare degli emolumenti.</p><p><sup>4</sup> Per il resto si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale sugli emolumenti dell’8 settembre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e836" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e836" id="fnbck-d6e836" routerlink="./">18</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e836"><sup><a fragment="#fnbck-d6e836" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e836" routerlink="./">18</a></sup> <a href="eli/cc/2004/677/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.041.1</b></a></p></div></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Obbligo di assicurazione e di informazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Obbligo di assicurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’importo minimo della copertura assicurativa per la polizza di responsabilità civile professionale a norma dell’articolo 13 della legge ammonta a 5 milioni di franchi l’anno.</p><p><sup>2</sup> Sono equiparate a un’assicurazione di responsabilità civile professionale le seguenti garanzie:</p><dl><dt>a. </dt><dd>una fideiussione o una dichiarazione di garanzia di una banca per un ammontare di 5 milioni di franchi;</dd><dt>b. </dt><dd>un conto vincolato presso una banca per un ammontare di 5 milioni di franchi.</dd></dl><p><sup>3</sup> La società di assicurazione o la banca deve disporre dell’autorizzazione della competente autorità di vigilanza.</p><p><sup>4</sup> L’articolo 13 della legge si applica anche agli aspiranti guida alpina, ai maestri di arrampicata, agli accompagnatori in montagna e agli istruttori di discese in acque vive.<sup><a fragment="#fn-d6e872" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e872" id="fnbck-d6e872" routerlink="./">19</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e872"><sup><a fragment="#fnbck-d6e872" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e872" routerlink="./">19</a></sup> Correzione del 7 apr. 2020 (<a href="eli/oc/2020/223/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 1191</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Obbligo di informare</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi beneficia di un’autorizzazione secondo la legge è tenuto a informare i propri clienti riguardo alla propria assicurazione o alle garanzie che le sono equiparate:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nei contratti e nelle condizioni generali di contratto;</dd><dt>b. </dt><dd>nelle conferme delle prenotazioni e sui biglietti;</dd><dt>c. </dt><dd>nel sito Internet.</dd></dl></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Inventario cantonale delle discese fuori pista</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b></a></h6><div class="collapseable"><p>I Cantoni possono allestire un inventario delle escursioni e delle discese fuori pista sul proprio territorio indicando per ciascuna di esse la formazione necessaria per offrirla.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Applicabilità delle disposizioni penali della legge</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e914" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e914" id="fnbck-d6e914" routerlink="./">20</a></sup></h6><div class="collapseable"><p>L’articolo 15 della legge si applica per analogia agli aspiranti guida alpina, ai maestri di arrampicata, agli accompagnatori in montagna e agli istruttori di discese in acque vive.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e914"><sup><a fragment="#fnbck-d6e914" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e914" routerlink="./">20</a></sup> Correzione del 7 apr. 2020 (<a href="eli/oc/2020/223/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 1191</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza sulle attività a rischio del 30 novembre 2012<sup><a fragment="#fn-d6e938" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e938" id="fnbck-d6e938" routerlink="./">21</a></sup> è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e938"><sup><a fragment="#fnbck-d6e938" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e938" routerlink="./">21</a></sup> [<a href="eli/oc/2013/88/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 447</a>, <b></b><a href="eli/oc/2014/475/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2014</b> 2767</a>, <b></b><a href="eli/oc/2015/336/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2015 </b>1691</a>]</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Autorizzazioni rilasciate in virtù del diritto finora vigente restano valide fino alla loro scadenza.</p><p><sup>2</sup> Gli offerenti certificati secondo l’articolo 6 della legge a momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza possono chiedere un’autorizzazione secondo il diritto attuale entro la fine del ciclo di certificazione.</p><p><sup>3</sup> I certificati di capacità iscritti dalla Fondazione «Safety in Adventures» nella lista delle formazioni del 30 novembre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e974" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e974" id="fnbck-d6e974" routerlink="./">22</a></sup> nel quadro della certificazione secondo il diritto anteriore soddisfano i requisiti ai sensi dell’articolo 13 capoverso 1 lettera c.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e974"><sup><a fragment="#fnbck-d6e974" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e974" routerlink="./">22</a></sup> La lista può essere consultata gratuitamente all’indirizzo: www.baspo.admin.ch > Attualità > Temi (dossier) > La legge sulle attività a rischio > Promemoria e collegamenti in rete.</p></div></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° maggio 2019.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e993" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e993" id="fnbck-d6e993" routerlink="./">23</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e993"><sup><a fragment="#fnbck-d6e993" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e993" routerlink="./">23</a></sup> Correzione del 7 apr. 2020 (<a href="eli/oc/2020/223/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2020</b> 1191</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 18 cpv. 2 e 20 lett. a)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Dati e documenti richiesti nella procedura di autorizzazione</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Dati e documenti per le persone fisiche</a></h3><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La domanda deve contenere le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>cognome e nome (i);</dd><dt>b. </dt><dd>data di nascita;</dd><dt>c. </dt><dd>attinenza, per gli stranieri luogo di nascita;</dd><dt>d. </dt><dd>domicilio e recapito.</dd></dl><p><sup>2</sup> Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>copia del certificato di domicilio, di un permesso di dimora o di un documento di viaggio valido, se del caso con un visto;</dd><dt>b. </dt><dd>se la persona interessata è iscritta nel registro di commercio, un estratto dello stesso non più vecchio di due mesi; per le persone con domicilio all’estero, l’attestazione dell’iscrizione nel relativo registro estero;</dd><dt>c. </dt><dd>per guide alpine, istruttori di arrampicata, maestri di sport sulla neve, accompagnatori in montagna e istruttori di discese in acque vive: copia dell’attestato professionale federale o certificato che attesti una formazione riconosciuta come equivalente;</dd><dt>d. </dt><dd>per aspiranti guida alpina: copia dell’attestato del corso per aspiranti dell’ASGM o di un corso per aspiranti dell’UIAGM o di un corso estero per aspiranti riconosciuto come equivalente dall’UFSPO;</dd><dt>e. </dt><dd>per guide alpine e aspiranti guida alpina che chiedono un’autorizzazione per il canyoning ai sensi dell’articolo 4 capoverso 3 e articolo 5 capoverso 3: copia dell’attestato di una formazione complementare dell’ASGM o dell’UIAGM riconosciuta;</dd><dt>f. </dt><dd>per maestri di arrampicata che richiedono un’autorizzazione per accedere alle vie ferrate ai sensi dell’articolo 6 capoverso 4: una copia dell’attestato di una formazione complementare offerta dell’associazione professionale o da essa riconosciuta;</dd><dt>g. </dt><dd>per accompagnatori in montagna che richiedono un’autorizzazione per gite escursionistiche ai sensi dell’articolo 8 capoverso 4: una copia dell’attestato di una formazione complementare offerta dell’associazione professionale o da essa riconosciuta.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Indicazioni di carattere generale e documentazione per le persone giuridiche e le ditte individuali</a></h3><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La domanda deve contenere le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>nome;</dd><dt>b. </dt><dd>sede principale e sedi delle eventuali filiali in Svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>recapito;</dd><dt>d. </dt><dd>persona responsabile.</dd></dl><p><sup>2</sup> Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per le persone giuridiche con sede in Svizzera: un estratto del registro di commercio non più vecchio di due mesi;</dd><dt>b. </dt><dd>per le persone giuridiche con sede all’estero: l’attestato che comprova l’iscrizione nel relativo registro estero;</dd><dt>c. </dt><dd>una certificazione valida ai sensi dell’articolo 13.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 3 cpv. 1 lett. b–e, 7 cpv. 1 lett. a, 8 cpv. 1 lett. a e 4 lett. a)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Gradi di difficoltà per gite escursionistiche, escursioni sugli sci e le racchette da neve, discese fuori pista e vie ferrate</a></h2><div class="collapseable"><p>Ai fini della presente ordinanza valgono le seguenti scale dei gradi di difficoltà<sup><a fragment="#fn-d6e1088" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e1088" id="fnbck-d6e1088" routerlink="./">24</a></sup>:</p><dl><dt>1. </dt><dd>Scala di difficoltà per ascensioni alpinistiche del Club alpino svizzero (CAS) del 5 settembre 2012</dd><dt>2. </dt><dd>Scala di difficoltà per gite sci alpinistiche del CAS del 5 settembre 2012</dd><dt>3. </dt><dd>Scala delle difficoltà escursionistiche con racchette da neve del CAS del settembre 2012</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1088"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1088" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e1088" routerlink="./">24</a></sup> Le scale possono essere consultate gratuitamente all’indirizzo: www.baspo.admin.ch > Attualità > Temi (dossier) > La legge sulle attività a rischio > Promemoria e collegamenti in rete.</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 3 cpv. 1 lett. j e k)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Gradi di difficoltà in acque vive</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_u1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Acque vive I: facile</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Visibilità</p></td><td><p>buona visuale</p></td></tr><tr><td><p>Acqua</p></td><td><p>corso regolare, onde regolari, mulinelli piccoli</p></td></tr><tr><td><p>Letto del corso d’acqua</p></td><td><p>ostacoli facili</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_u2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1/lvl_u2" routerlink="./">Acque vive II: mediamente difficile</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Visibilità</p></td><td><p>passaggio libero</p></td></tr><tr><td><p>Acqua</p></td><td><p>corso irregolare, onde irregolari, mulinelli medi, ritorni piccoli, scivoli e rapide</p></td></tr><tr><td><p>Letto del corso d’acqua</p></td><td><p>piccoli ostacoli in corrente e saltini</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_u3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1/lvl_u3" routerlink="./">Acque vive III: difficile</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Visibilità</p></td><td><p>passaggi visibili</p></td></tr><tr><td><p>Acqua</p></td><td><p>onde alte e irregolari, grossi mulinelli, ritorni, scivoli e rapide</p></td></tr><tr><td><p>Letto del corso d’acqua</p></td><td><p>singoli blocchi di roccia, salti, altri ostacoli in corrente</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_u4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1/lvl_u4" routerlink="./">Acque vive IV: molto difficile</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Visibilità</p></td><td><p>passaggi difficili da riconoscere, ricognizione a piedi generalmente necessaria</p></td></tr><tr><td><p>Acqua</p></td><td><p>grosse onde in continuità, ritorni, scivoli e rapide potenti</p></td></tr><tr><td><p>Letto del corso d’acqua</p></td><td><p>rocce che ostruiscono la corrente, alte cascate con rulli</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_u5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1/lvl_u5" routerlink="./">Acque vive V</a></h3><div class="collapseable"><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Visibilità</p></td><td><p>ricognizione a piedi indispensabile</p></td></tr><tr><td><p>Acqua</p></td><td><p>onde estreme, ritorni, scivoli e rapide estremi</p></td></tr><tr><td><p>Letto del corso d’acqua</p></td><td><p>passaggi stretti, cadute molto alte con entrate e uscite difficili</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_u6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_3/lvl_u1/lvl_u6" routerlink="./">Acque vive VI: limite di navigabilità</a></h3><div class="collapseable"><p>Generalmente impraticabile, eventualmente navigabile con un determinato livello d’acqua.</p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4 cpv. 2 lett. a, 6 cpv. 3 e 7 cpv. 2 lett. a)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Patenti attribuite secondo la vecchia normativa</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1. Guide alpine</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Patente grigionese di guida alpina, ottenuta prima del 26 novembre 2000;</dd><dt>2. </dt><dd>Patente bernese di guida alpina, ottenuta prima del 1° gennaio 2001;</dd><dt>3. </dt><dd>Patente vallesana di guida alpina, ottenuta prima del 1° gennaio 2001.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2. Istruttori di arrampicata</a></h3><div class="collapseable"><p>Attestato di «Istruttore di arrampicata ASGM» ottenuto prima del 31 dicembre 2011.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_4/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3. Maestri di sport sulla neve</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>1. </dt><dd>Patente grigionese di maestro di sci, ottenuta prima del 26 novembre 2000;</dd><dt>2. </dt><dd>Patente grigionese di maestro di snowboard, ottenuta prima del 26 novembre 2000;</dd><dt>3. </dt><dd>Patente grigionese di maestro di sci di fondo, ottenuta prima del 26 novembre 2000;</dd><dt>4. </dt><dd>Patente bernese di maestro di sci, ottenuta prima del 1° luglio 1999;</dd><dt>5. </dt><dd>Diploma vallesano di maestro di sci ottenuto prima del 31 dicembre 2003;</dd><dt>6. </dt><dd>Patente vodese di maestro di sci, ottenuta prima del 25 settembre 1996.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 13 cpv. 1 lett. b)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Analisi dei campioni di rischio</a></h2><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Si devono considerare le seguenti analisi dei campioni di rischio elaborate dalla istituzione ai sensi dell’articolo 16<sup><a fragment="#fn-d6e1290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fn-d6e1290" id="fnbck-d6e1290" routerlink="./">25</a></sup>:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sport di montagna del 31 agosto 2018;</dd><dt>b. </dt><dd>canyoning del 31 agosto 2018;</dd><dt>c. </dt><dd>river rafting del 31 agosto 2018;</dd><dt>d. </dt><dd>discese in acque vive del 31 agosto 2018;</dd><dt>e. </dt><dd>bungee jumping del 31 agosto 2018.</dd></dl><p><sup>2</sup> La certificazione può essere fatta sulla base di un’altra analisi dei rischi, a condizione che sia soddisfatto uno standard di sicurezza equivalente.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1290"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1290" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2019/124/it#fnbck-d6e1290" routerlink="./">25</a></sup> Le analisi dei campioni di rischio possono essere consultate gratuitamente all’indirizzo: www.baspo.admin.ch > Attualità > Temi (dossier) > La legge sulle attività a rischio > Promemoria e collegamenti in rete.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 969e9786-9421-4e85-b96c-290ee7250585 | Legge federale sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento | LUMP | 941.10 | true | 2020-01-01T00:00:00 | 1999-12-22T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26381/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it | RS 941.10 1 Legge federale sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento (LUMP) del 22 dicembre 1999 (Stato 1° gennaio 2020) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 99, 122 capoverso 1 e 123 capoverso 1 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 26 maggio 19992, decreta: Sezione 1: Unità monetaria e mezzi legali di pagamento Art. 1 Unità monetaria L’unità monetaria svizzera è il franco. Esso si divide in cento centesimi. Art. 2 Mezzi legali di pagamento Sono mezzi legali di pagamento: a. le monete emesse dalla Confederazione; b. i biglietti di banca emessi dalla Banca nazionale svizzera; c. i depositi a vista in franchi presso la Banca nazionale svizzera. Art. 3 Obbligo di accettazione 1 Chiunque è tenuto ad accettare in pagamento fino a cento monete circolanti sviz- zere. Le monete circolanti, commemorative e d’investimento sono accettate al valore nominale e senza limitazione di somma dalla Banca nazionale svizzera e dalle casse pubbliche della Confederazione. 2 Chiunque deve accettare in pagamento senza limitazione di somma i biglietti di banca svizzeri. 3 Il titolare di un conto presso la Banca nazionale svizzera è tenuto ad accettare senza limitazione di somma i depositi a vista in franchi presso questo istituto. RU 2000 1144 1 RS 101 2 FF 1999 6201 941.10 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.10 Sezione 2: Regime monetario Art. 4 Emissione delle monete circolanti 1 La Confederazione può mantenere una Zecca federale. 2 La Confederazione conia ed emette monete circolanti per soddisfare le esigenze del traffico dei pagamenti. 3 Il Consiglio federale decide quali monete circolanti coniare, mettere in circolazione o togliere di corso. 4 Il Consiglio federale stabilisce l’effigie e le proprietà delle monete circolanti. Ne determina il valore nominale d’intesa con la Banca nazionale svizzera. 5 Il Consiglio federale disciplina mediante ordinanza il cambio di monete presso le casse pubbliche della Confederazione e il ritiro dalla circolazione di monete danneg- giate, logore o false.3 Art. 4a4 Prestazioni commerciali 1 La Zecca federale può fornire a terzi prestazioni commerciali se queste: a. sono strettamente correlate ai compiti principali; b. non pregiudicano l’adempimento dei compiti principali; e c. non richiedono considerevoli risorse materiali o di personale supplementari. 2 Le prestazioni commerciali sono fornite sulla base di una contabilità analitica, a prezzi che consentano almeno di coprire i costi. Il Dipartimento competente può concedere deroghe per determinate prestazioni, a condizione di non entrare in con- correnza con l’economia privata. Art. 5 Circolazione delle monete 1 La Banca nazionale svizzera provvede al fabbisogno di monete circolanti e ritira le monete eccedenti il fabbisogno, senza limitazione di somma e contro il pagamento del valore nominale. 2 La Banca nazionale svizzera può, al fine di garantire l’approvvigionamento di denaro contante, emanare prescrizioni sulle modalità, il luogo e il momento in cui le monete devono essere consegnate e ritirate. 3 Essa non è tenuta a risarcimento alcuno per le monete distrutte, perdute o false. Art. 6 Monete commemorative e d’investimento 1 La Confederazione può coniare per il fabbisogno numismatico e a fini d’investi- mento ulteriori monete circolanti di particolare pregio, nonché monete commemora- 3 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3769, FF 2018 897). 4 Introdotto dall’all. n. 5 della LF del 19 giu. 2015 (Ottimizzazione del Nuovo modello contabile), in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4009; FF 2014 8061). Unità monetaria e mezzi di pagamento. LF 3 941.10 tive e monete d’investimento. Il valore d’emissione di queste monete può essere superiore a quello nominale. 2 Il Dipartimento competente5 stabilisce il valore nominale, l’effigie e le proprietà delle monete commemorative e d’investimento. Esso decide quali monete comme- morative e d’investimento coniare, mettere in circolazione o togliere di corso. Sezione 3: Regime dei biglietti Art. 7 Emissione dei biglietti 1 La Banca nazionale svizzera mette in circolazione biglietti di banca secondo le necessità del traffico dei pagamenti. Ne stabilisce il valore nominale e la foggia. 2 Essa ritira i biglietti eccedenti il fabbisogno, senza limitazione di somma e contro il pagamento del valore nominale. 3 La Banca nazionale svizzera ritira dalla circolazione i biglietti logori e danneggiati. 4 Essa può, al fine di garantire l’approvvigionamento di denaro contante, emanare prescrizioni sulle modalità, il luogo e il momento in cui i biglietti sono consegnati e ritirati. Art. 8 Sostituzione dei biglietti 1 La Banca nazionale svizzera è tenuta a rimborsare il controvalore del biglietto danneggiato quando la serie cui appartiene e il numero possono essere riconosciuti e se il portatore ne presenta un frammento maggiore della metà oppure fornisce la prova che il resto del biglietto è stato distrutto.6 2 Essa non è tenuta a risarcimento alcuno per i biglietti distrutti, perduti o falsi. Art. 9 Ritiro dei biglietti 1 La Banca nazionale svizzera può ritirare determinati tagli, tipi e serie di biglietti. 2 Le casse pubbliche della Confederazione accettano in pagamento al loro valore nominale, nei sei mesi che seguono la data della prima pubblicazione, i biglietti riti- rati. 3 Senza pregiudizio delle disposizioni del capoverso 4, la Banca nazionale svizzera è tenuta a cambiare al loro valore nominale i biglietti ritirati che sono stati emessi dal 1976 e appartenenti alla sesta serie di biglietti o a una serie successiva. È fatto salvo l’articolo 8.7 5 Attualmente il Dipartimento federale delle finanze. 6 Nuovo testo giusta la LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2020 3769, FF 2018 897). 7 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3769, FF 2018 897). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.10 4 Trascorsi 25 anni a contare dalla prima pubblicazione del ritiro, il controvalore dei biglietti ritirati non presentati per il cambio è attribuito come segue: a. il 90 per cento è attribuito per un quinto al Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura e non assicurabili; un terzo dell’importo rimanente del 90 per cento del controvalore è attribuito alla Confederazione e due terzi ai Cantoni; b. il 10 per cento è attribuito alla Banca nazionale svizzera per l’adempimento dell’obbligo di cambio di cui al capoverso 3.8 Sezione 4: Depositi a vista presso la Banca nazionale svizzera Art. 10 La Banca nazionale svizzera stabilisce le condizioni alle quali gli operatori del traf- fico dei pagamenti possono gestire i depositi a vista in franchi presso la Banca stessa in virtù della legge del 23 dicembre 19539 sulla Banca nazionale. Sezione 5: Disposizioni penali Art. 11 1 Chiunque, contrariamente alle prescrizioni dell’articolo 99 della Costituzione fede- rale e della presente legge, emette o mette in circolazione monete o biglietti di banca in franchi svizzeri, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.10 2 Le infrazioni sono sottoposte alla giurisdizione federale. Sezione 6: Referendum ed entrata in vigore Art. 12 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° maggio 200011 8 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3769, FF 2018 897). 9 [RU 1954 613, 1979 983 1376, 1993 399, 1997 2252, 1998 2847 all. n. 7, 2000 1144 all. n. 4, 2004 297 n. I 6. RU 2004 1985 all. n. I 2]. Vedi ora la L del 3 ott. 2003 (RS 951.11). 10 Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459; FF 1999 1669). 11 DCF del 12 apr. 2000. Unità monetaria e mezzi di pagamento. LF 5 941.10 Appendice Abrogazione e modifica del diritto vigente 1. La legge federale del 18 dicembre 197012 sulle monete è abrogata. 2. a 4. …13 12 [RU 1971 360, 1997 2755] 13 Le mod. possono essere consultate alla RU 2000 1144. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.10 | <div _ngcontent-gid-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.10--><p class="srnummer">941.10</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<br/>sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento</h1><h2 class="erlasskurztitel">(LUMP)</h2><p>del 22 dicembre 1999 (Stato 1° gennaio 2020)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 99, 122 capoverso 1 e 123 capoverso 1 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 26 maggio 1999<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/1999/1_7258_6536_6201/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>1999</b> 6201</a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Unità monetaria e mezzi legali di pagamento</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Unità monetaria</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’unità monetaria svizzera è il franco. Esso si divide in cento centesimi.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Mezzi legali di pagamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono mezzi legali di pagamento:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le monete emesse dalla Confederazione;</dd><dt>b. </dt><dd>i biglietti di banca emessi dalla Banca nazionale svizzera;</dd><dt>c. </dt><dd>i depositi a vista in franchi presso la Banca nazionale svizzera.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Obbligo di accettazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chiunque è tenuto ad accettare in pagamento fino a cento monete circolanti svizzere. Le monete circolanti, commemorative e d’investimento sono accettate al valore nominale e senza limitazione di somma dalla Banca nazionale svizzera e dalle casse pubbliche della Confederazione.</p><p><sup>2</sup> Chiunque deve accettare in pagamento senza limitazione di somma i biglietti di banca svizzeri.</p><p><sup>3</sup> Il titolare di un conto presso la Banca nazionale svizzera è tenuto ad accettare senza limitazione di somma i depositi a vista in franchi presso questo istituto.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Regime monetario </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Emissione delle monete circolanti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può mantenere una Zecca federale.</p><p><sup>2</sup> La Confederazione conia ed emette monete circolanti per soddisfare le esigenze del traffico dei pagamenti.</p><p><sup>3</sup> Il Consiglio federale decide quali monete circolanti coniare, mettere in circolazione o togliere di corso.</p><p><sup>4</sup> Il Consiglio federale stabilisce l’effigie e le proprietà delle monete circolanti. Ne determina il valore nominale d’intesa con la Banca nazionale svizzera.</p><p><sup>5</sup> Il Consiglio federale disciplina mediante ordinanza il cambio di monete presso le casse pubbliche della Confederazione e il ritiro dalla circolazione di monete danneggiate, logore o false.<sup><a fragment="#fn-d6e113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e113" id="fnbck-d6e113" routerlink="./">3</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e113"><sup><a fragment="#fnbck-d6e113" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e113" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/683/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3769</a>, <a href="eli/fga/2018/396/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2018</b> 897</a>).</p></div></div></article><article id="art_4_a"><a name="a4a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_4_a" routerlink="./"><b>Art. 4</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e131" id="fnbck-d6e131" routerlink="./">4</a></sup><a fragment="#art_4_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_4_a" routerlink="./"> Prestazioni commerciali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Zecca federale può fornire a terzi prestazioni commerciali se queste:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sono strettamente correlate ai compiti principali;</dd><dt>b. </dt><dd>non pregiudicano l’adempimento dei compiti principali; e</dd><dt>c. </dt><dd>non richiedono considerevoli risorse materiali o di personale supplementari.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le prestazioni commerciali sono fornite sulla base di una contabilità analitica, a prezzi che consentano almeno di coprire i costi. Il Dipartimento competente può concedere deroghe per determinate prestazioni, a condizione di non entrare in concorrenza con l’economia privata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e131"><sup><a fragment="#fnbck-d6e131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e131" routerlink="./">4</a></sup> Introdotto dall’all. n. 5 della LF del 19 giu. 2015 (Ottimizzazione del Nuovo modello contabile), in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/672/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 4009</a>; <a href="eli/fga/2014/2041/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2014</b> 8061</a>).</p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Circolazione delle monete</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera provvede al fabbisogno di monete circolanti e ritira le monete eccedenti il fabbisogno, senza limitazione di somma e contro il pagamento del valore nominale.</p><p><sup>2</sup> La Banca nazionale svizzera può, al fine di garantire l’approvvigionamento di denaro contante, emanare prescrizioni sulle modalità, il luogo e il momento in cui le monete devono essere consegnate e ritirate.</p><p><sup>3</sup> Essa non è tenuta a risarcimento alcuno per le monete distrutte, perdute o false.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> <b></b>Monete commemorative e d’investimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può coniare per il fabbisogno numismatico e a fini d’investimento ulteriori monete circolanti di particolare pregio, nonché monete commemorative e monete d’investimento. Il valore d’emissione di queste monete può essere superiore a quello nominale.</p><p><sup>2</sup> Il Dipartimento competente<sup><a fragment="#fn-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e196" id="fnbck-d6e196" routerlink="./">5</a></sup> stabilisce il valore nominale, l’effigie e le proprietà delle monete commemorative e d’investimento. Esso decide quali monete commemorative e d’investimento coniare, mettere in circolazione o togliere di corso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e196" routerlink="./">5</a></sup> Attualmente il Dipartimento federale delle finanze.</p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Regime dei biglietti</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Emissione dei biglietti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera mette in circolazione biglietti di banca secondo le necessità del traffico dei pagamenti. Ne stabilisce il valore nominale e la foggia.</p><p><sup>2</sup> Essa ritira i biglietti eccedenti il fabbisogno, senza limitazione di somma e contro il pagamento del valore nominale.</p><p><sup>3</sup> La Banca nazionale svizzera ritira dalla circolazione i biglietti logori e danneggiati.</p><p><sup>4</sup> Essa può, al fine di garantire l’approvvigionamento di denaro contante, emanare prescrizioni sulle modalità, il luogo e il momento in cui i biglietti sono consegnati e ritirati.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Sostituzione dei biglietti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera è tenuta a rimborsare il controvalore del biglietto danneggiato quando la serie cui appartiene e il numero possono essere riconosciuti e se il portatore ne presenta un frammento maggiore della metà oppure fornisce la prova che il resto del biglietto è stato distrutto.<sup><a fragment="#fn-d6e232" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e232" id="fnbck-d6e232" routerlink="./">6</a></sup></p><p><sup>2</sup> Essa non è tenuta a risarcimento alcuno per i biglietti distrutti, perduti o falsi.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e232"><sup><a fragment="#fnbck-d6e232" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e232" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta la LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (<i>RU <b>2020</b> 3769</i>, <a href="eli/fga/2018/396/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2018</b> 897</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Ritiro dei biglietti </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera può ritirare determinati tagli, tipi e serie di biglietti.</p><p><sup>2</sup> Le casse pubbliche della Confederazione accettano in pagamento al loro valore nominale, nei sei mesi che seguono la data della prima pubblicazione, i biglietti ritirati.</p><p><sup>3</sup> Senza pregiudizio delle disposizioni del capoverso 4, la Banca nazionale svizzera è tenuta a cambiare al loro valore nominale i biglietti ritirati che sono stati emessi dal 1976 e appartenenti alla sesta serie di biglietti o a una serie successiva. È fatto salvo l’articolo 8.<sup><a fragment="#fn-d6e267" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e267" id="fnbck-d6e267" routerlink="./">7</a></sup></p><p><sup>4</sup> Trascorsi 25 anni a contare dalla prima pubblicazione del ritiro, il controvalore dei biglietti ritirati non presentati per il cambio è attribuito come segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il 90 per cento è attribuito per un quinto al Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura e non assicurabili; un terzo dell’importo rimanente del 90 per cento del controvalore è attribuito alla Confederazione e due terzi ai Cantoni;</dd><dt>b. </dt><dd>il 10 per cento è attribuito alla Banca nazionale svizzera per l’adempimento dell’obbligo di cambio di cui al capoverso 3.<sup><a fragment="#fn-d6e292" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e292" id="fnbck-d6e292" routerlink="./">8</a></sup></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e267"><sup><a fragment="#fnbck-d6e267" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e267" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/683/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3769</a>, <a href="eli/fga/2018/396/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2018</b> 897</a>).</p><p id="fn-d6e292"><sup><a fragment="#fnbck-d6e292" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e292" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2019 (Termine per il cambio dei biglietti di banca), in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/683/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3769</a>, <a href="eli/fga/2018/396/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2018</b> 897</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Depositi a vista presso la Banca nazionale svizzera</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La Banca nazionale svizzera stabilisce le condizioni alle quali gli operatori del traffico dei pagamenti possono gestire i depositi a vista in franchi presso la Banca stessa in virtù della legge del 23 dicembre 1953<sup><a fragment="#fn-d6e315" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e315" id="fnbck-d6e315" routerlink="./">9</a></sup> sulla Banca nazionale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e315"><sup><a fragment="#fnbck-d6e315" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e315" routerlink="./">9</a></sup> [<i>RU <b>1954</b> 613</i>, <b></b><a href="eli/oc/1979/983_983_983/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1979</b> 983 </a><a href="eli/oc/1979/__1376/it" routerlink="./" target="_blank">1376</a>, <b></b><a href="eli/oc/1993/399_399_399/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1993</b> 399</a>, <b></b><a href="eli/oc/1997/2252_2252_2252/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1997</b> 2252</a>, <b></b><a href="eli/oc/1998/2847_2847_2847/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1998</b> 2847 </a>all. n. 7, <b></b><a href="eli/oc/2000/186/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2000</b> 1144 </a>all. n. 4, <b></b><a href="eli/oc/2004/13/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2004</b> 297 </a>n. I 6. <a href="eli/oc/2004/221/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004</b> 1985 </a>all. n. I 2]. Vedi ora la L del 3 ott. 2003 (<a href="eli/cc/2004/221/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>951.11</b></a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Disposizioni penali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Chiunque, contrariamente alle prescrizioni dell’articolo 99 della Costituzione federale e della presente legge, emette o mette in circolazione monete o biglietti di banca in franchi svizzeri, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.<sup><a fragment="#fn-d6e378" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e378" id="fnbck-d6e378" routerlink="./">10</a></sup></p><p><sup>2</sup> Le infrazioni sono sottoposte alla giurisdizione federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e378"><sup><a fragment="#fnbck-d6e378" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e378" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (<a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a>), nel testo della LF del 13 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/549/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 3459</a>; <i>FF <b>1999</b> 1669</i>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Referendum ed entrata in vigore</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> La presente legge sottostà al referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° maggio 2000<sup><a fragment="#fn-d6e414" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e414" id="fnbck-d6e414" routerlink="./">11</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e414"><sup><a fragment="#fnbck-d6e414" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e414" routerlink="./">11</a></sup> DCF del 12 apr. 2000.</p></div></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#lvl_u1" routerlink="./">Appendice</a></h1><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Abrogazione e modifica del diritto vigente</a></h2><div class="collapseable"><p>1. La legge federale del 18 dicembre 1970<sup><a fragment="#fn-d6e425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e425" id="fnbck-d6e425" routerlink="./">12</a></sup> sulle monete è abrogata.</p><p>2. a 4. …<sup><a fragment="#fn-d6e442" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fn-d6e442" id="fnbck-d6e442" routerlink="./">13</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e425"><sup><a fragment="#fnbck-d6e425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e425" routerlink="./">12</a></sup> [<a href="eli/oc/1971/360_360_360/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1971</b> 360</a>, <b></b><a href="eli/oc/1997/2755_2755_2755/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1997</b> 2755</a>]</p><p id="fn-d6e442"><sup><a fragment="#fnbck-d6e442" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/186/it#fnbck-d6e442" routerlink="./">13</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla RU<b> </b><b>2000</b> 1144.</p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 8d89a8e1-695d-499f-ae84-608b47f331e1 | Ordinanza sulle monete | OMon | 941.101 | true | 2021-03-01T00:00:00 | 2000-04-12T00:00:00 | 1,614,556,800,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25594/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it | 941.101 1 Ordinanza sulle monete (OMon) del 12 aprile 2000 (Stato 1° marzo 2021) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 4, 5 e 6 della legge federale del 22 dicembre 19991 sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento,2 ordina: Art. 1 Denominazioni ufficiali e abbreviazioni Le denominazioni ufficiali e le abbreviazioni dell’unità monetaria svizzera sono: a. in tedesco: Franken (Fr.) e Rappen (Rp.); b. in francese: franc (fr.) e centime (c.); c. in italiano: franco (fr.) e centesimo (ct.); d. in romancio: franc (fr.) e rap (rp.); e. sul piano internazionale: CHF, conformemente alla norma ISO N° 4217. Art. 2 Valori nominali e caratteristiche delle monete circolanti 1 Le monete circolanti hanno i seguenti valori nominali e le seguenti caratteristiche: Valore nominale Diametro (millimetri) Peso (grammi) Segni del contorno Lega 5 fr. 31 13,2 Leggenda in rilievo Cupro-nickel 2 fr. 27 8,8 Dentellatura Cupro-nickel 1 fr. 23 4,4 Dentellatura Cupro-nickel ½ fr. 18 2,2 Dentellatura Cupro-nickel 20 c. 21 4 Liscio Cupro-nickel 10 c. 19 3 Liscio Cupro-nickel 5 c. 17 1,8 Liscio Alluminio bronzo.3 RU 2000 1203 1 RS 941.10 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 dic. 2020, in vigore dal 1° mar. 2021 (RU 2021 46). 3 Nuovo testo giusta l’art. 2 dell’O del 12 apr. 2006 concernente la messa fuori corso delle monete da un centesimo, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 1799). 941.101 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.101 2 Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) stabilisce la composizione esatta delle leghe delle monete, nonché le tolleranze applicabili alle leghe e alle dimensioni delle monete.4 Art. 3 Messa fuori corso 1 Le monete circolanti, le monete commemorative e le monete d’investimento emes- se dalla Confederazione hanno potere liberatorio fino alla loro messa fuori corso. 2 La messa fuori corso di monete soggiace a disposizioni speciali. Il DFF stabilisce la tariffa per il ritiro di monete messe fuori corso dopo la scadenza del termine fis- sato per il cambio. Art. 4 Programma di coniazione Il DFF stabilisce d’intesa con la Banca nazionale svizzera il programma di conia- zione delle monete circolanti. Art. 5 Approvvigionamento di monete 1 La Banca nazionale svizzera funge da ufficio centrale per l’approvvigionamento di monete. La Posta Svizzera e le Ferrovie federali svizzere aiutano la Banca Nazionale svizzera a mettere in circolazione monete circolanti e a ritirare monete circolanti, monete commemorative e monete d’investimento. Possono demandare l’adempi- mento di questo obbligo a imprese che controllano direttamente.2 In linea di princi- pio, la Banca nazionale svizzera, la Posta Svizzera e le Ferrovie federali svizzere mettono in circolazione e ritirano monete al valore nominale. Per le monete circolan- ti non utilizzate dall’acquirente nel traffico dei pagamenti e di costo superiore al valore nominale, il DFF stabilisce un prezzo che copra le spese.5 3 Le casse della Posta Svizzera e delle Ferrovie federali svizzere cambiano le monete entro i limiti della loro liquidità di cassa. 4 I grandi consumatori e i grandi fornitori di moneta possono essere assoggettati a condizioni speciali. Art. 66 Ritiro dalla circolazione 1 La Banca nazionale svizzera ritira dalla circolazione le monete logore, danneggiate o messe fuori corso. 2 Le monete logore e danneggiate sono rimborsate al loro valore nominale. 3 La Banca nazionale svizzera accetta le monete danneggiate soltanto se sono soddi- sfatte le seguenti condizioni: 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3149). 5 Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 24 ott. 2012 sull’organizzazione della Posta Svizzera, in vigore dal 1° dic. 2012 (RU 2012 6089). 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 dic. 2020, in vigore dal 1° mar. 2021 (RU 2021 46). Monete. O 3 941.101 a. si può escludere qualsiasi pericolo per il personale derivante dai lavori rela- tivi all’accettazione e al controllo delle monete; b. le monete danneggiate sono prive di sostanze e di materiali estranei; c. le monete danneggiate sono riconoscibili singolarmente come monete e sono adatte agli apparecchi automatici. 4 La Banca nazionale svizzera consegna le monete riportate che non soddisfano le condizioni di cui al capoverso 3 alla Zecca federale. Quest’ultima le elimina corret- tamente. Chi riporta le monete può chiederne la restituzione a proprie spese. 5 In caso di sospetto, la Zecca federale verifica l’autenticità delle monete consegnate. 6 Per i lavori straordinari eseguiti in relazione all’accettazione e alla preparazione del controllo delle monete danneggiate, la Banca nazionale svizzera può riscuotere un compenso in funzione del tempo impiegato che deduce dal valore nominale da rimborsare. 7 In caso di controversie, l’Amministrazione federale delle finanze (AFF) emana una decisione. Art. 7 Monete false 1 La Banca nazionale svizzera, la Posta Svizzera, le Ferrovie federali svizzere e gli uffici di polizia trasmettono all’Ufficio federale di polizia le monete contraffatte, alterate o sospette che sono loro consegnate o presentate, e indicano il nome e l’indi- rizzo del portatore come pure, se è il caso, tutte le circostanze utili all’inchiesta (indizi di reato). 2 L’Ufficio federale di polizia esamina se vi è indizio di reato contro le prescrizioni in materia di protezione delle monete. Per il rimanente, l’Ufficio federale di polizia procede secondo le norme della procedura penale federale. 3 La Zecca federale verifica l’autenticità delle monete sospette e allestisce descri- zioni tecniche. Essa rende inutilizzabili le monete contraffatte o alterate. La Zecca federale esegue le decisioni delle autorità giudiziarie e amministrative competenti che concernono la distruzione di monete contraffatte o alterate. 4 Se la moneta sospetta risulta autentica, la Banca nazionale svizzera la cambia al suo valore nominale. Art. 7a7 Convenzioni con la Banca nazionale svizzera 1 Il DFF può concludere convenzioni con la Banca nazionale svizzera al fine di disciplinare la collaborazione e il coordinamento negli ambiti dell’emissione e della circolazione delle monete. 2 Può delegare all’AFF la conclusione di convenzioni tecnico-amministrative che non implicano importanti oneri finanziari. 7 Introdotto dal n. I dell’O del 18 dic. 2020, in vigore dal 1° mar. 2021 (RU 2021 46). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.101 Art. 8 Diritto previgente: abrogazione Sono abrogati: a. l’ordinanza del 19 novembre 19978 sulle monete; b. il decreto del Consiglio federale del 1° aprile 19719 concernente la messa fuori corso delle monete d’argento; c. l’ordinanza del 2 luglio 198010 sulla sostituzione delle monete di cinque cen- tesimi. Art. 9 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° maggio 2000. 8 [RU 1997 2757, 1999 704 n. II 32] 9 [RU 1971 366 1293] 10 [RU 1980 895, 1981 498] Art. 1 Denominazioni ufficiali e abbreviazioni Art. 2 Valori nominali e caratteristiche delle monete circolanti Art. 3 Messa fuori corso Art. 4 Programma di coniazione Art. 5 Approvvigionamento di monete Art. 6 Ritiro dalla circolazione Art. 7 Monete false Art. 7a Convenzioni con la Banca nazionale svizzera Art. 8 Diritto previgente: abrogazione Art. 9 Entrata in vigore | <div _ngcontent-udy-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.101--><p class="srnummer">941.101</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle monete</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OMon)</h2><p>del 12 aprile 2000 (Stato 1° marzo 2021) </p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 4, 5 e 6 della legge federale del 22 dicembre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento,<sup><a fragment="#fn-d6e29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e29" id="fnbck-d6e29" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2000/186/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.10</b></a></p><p id="fn-d6e29"><sup><a fragment="#fnbck-d6e29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e29" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 dic. 2020, in vigore dal 1° mar. 2021 (<a href="eli/oc/2021/46/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 46</a>). </p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Denominazioni ufficiali e abbreviazioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le denominazioni ufficiali e le abbreviazioni dell’unità monetaria svizzera sono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in tedesco: Franken (Fr.) e Rappen (Rp.);</dd><dt>b. </dt><dd>in francese: franc (fr.) e centime (c.);</dd><dt>c. </dt><dd>in italiano: franco (fr.) e centesimo (ct.);</dd><dt>d. </dt><dd>in romancio: franc (fr.) e rap (rp.);</dd><dt>e. </dt><dd>sul piano internazionale: CHF, conformemente alla norma ISO N° 4217.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Valori nominali e caratteristiche delle monete circolanti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le monete circolanti hanno i seguenti valori nominali e le seguenti caratteristiche:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Valore nominale</p></td><td><p>Diametro<br/>(millimetri)</p></td><td><p>Peso<br/>(grammi)</p></td><td><p>Segni del<br/>contorno</p></td><td><p>Lega</p></td></tr><tr><td><p> 5 fr.</p></td><td><p>31</p></td><td><p>13,2</p></td><td><p>Leggenda in rilievo</p></td><td><p>Cupro-nickel</p></td></tr><tr><td><p> 2 fr.</p></td><td><p>27</p></td><td><p> 8,8</p></td><td><p>Dentellatura</p></td><td><p>Cupro-nickel</p></td></tr><tr><td><p> 1 fr.</p></td><td><p>23</p></td><td><p> 4,4</p></td><td><p>Dentellatura</p></td><td><p>Cupro-nickel</p></td></tr><tr><td><p> ½ fr.</p></td><td><p>18</p></td><td><p> 2,2</p></td><td><p>Dentellatura</p></td><td><p>Cupro-nickel</p></td></tr><tr><td><p>20 c.</p></td><td><p>21</p></td><td><p> 4</p></td><td><p>Liscio</p></td><td><p>Cupro-nickel</p></td></tr><tr><td><p>10 c.</p></td><td><p>19</p></td><td><p> 3</p></td><td><p>Liscio</p></td><td><p>Cupro-nickel</p></td></tr><tr><td><p> 5 c.</p></td><td><p>17</p></td><td><p> 1,8</p></td><td><p>Liscio</p></td><td><p>Alluminio <br/>bronzo.<sup><a fragment="#fn-d6e216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e216" id="fnbck-d6e216" routerlink="./">3</a></sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>2</sup> Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) stabilisce la composizione esatta delle leghe delle monete, nonché le tolleranze applicabili alle leghe e alle dimensioni delle monete.<sup><a fragment="#fn-d6e228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e228" id="fnbck-d6e228" routerlink="./">4</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e216"><sup><a fragment="#fnbck-d6e216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e216" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta l’art. 2 dell’O del 12 apr. 2006 concernente la messa fuori corso delle monete da un centesimo, in vigore dal 1° gen. 2007 (<a href="eli/oc/2006/283/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006 </b>1799</a>).</p><p id="fn-d6e228"><sup><a fragment="#fnbck-d6e228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e228" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/502/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 3149</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Messa fuori corso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le monete circolanti, le monete commemorative e le monete d’investimento emesse dalla Confederazione hanno potere liberatorio fino alla loro messa fuori corso.</p><p><sup>2</sup> La messa fuori corso di monete soggiace a disposizioni speciali. Il DFF stabilisce la tariffa per il ritiro di monete messe fuori corso dopo la scadenza del termine fissato per il cambio.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Programma di coniazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il DFF stabilisce d’intesa con la Banca nazionale svizzera il programma di coniazione delle monete circolanti.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Approvvigionamento di monete</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera funge da ufficio centrale per l’approvvigionamento di monete. La Posta Svizzera e le Ferrovie federali svizzere aiutano la Banca Nazionale svizzera a mettere in circolazione monete circolanti e a ritirare monete circolanti, monete commemorative e monete d’investimento. Possono demandare l’adempimento di questo obbligo a imprese che controllano direttamente.<sup>2</sup> In linea di principio, la Banca nazionale svizzera, la Posta Svizzera e le Ferrovie federali svizzere mettono in circolazione e ritirano monete al valore nominale. Per le monete circolanti non utilizzate dall’acquirente nel traffico dei pagamenti e di costo superiore al valore nominale, il DFF stabilisce un prezzo che copra le spese.<sup><a fragment="#fn-d6e271" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e271" id="fnbck-d6e271" routerlink="./">5</a></sup></p><p><sup>3</sup> Le casse della Posta Svizzera e delle Ferrovie federali svizzere cambiano le monete entro i limiti della loro liquidità di cassa.</p><p><sup>4</sup> I grandi consumatori e i grandi fornitori di moneta possono essere assoggettati a condizioni speciali.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e271"><sup><a fragment="#fnbck-d6e271" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e271" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. n. 3 dell’O del 24 ott. 2012 sull’organizzazione della Posta Svizzera, in vigore dal 1° dic. 2012 (<a href="eli/oc/2012/721/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 6089</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e289" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e289" id="fnbck-d6e289" routerlink="./">6</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_6" routerlink="./"> Ritiro dalla circolazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera ritira dalla circolazione le monete logore, danneggiate o messe fuori corso.</p><p><sup>2</sup> Le monete logore e danneggiate sono rimborsate al loro valore nominale.</p><p><sup>3</sup> La Banca nazionale svizzera accetta le monete danneggiate soltanto se sono soddisfatte le seguenti condizioni: </p><dl><dt>a. </dt><dd>si può escludere qualsiasi pericolo per il personale derivante dai lavori relativi all’accettazione e al controllo delle monete; </dd><dt>b. </dt><dd>le monete danneggiate sono prive di sostanze e di materiali estranei; </dd><dt>c. </dt><dd>le monete danneggiate sono riconoscibili singolarmente come monete e sono adatte agli apparecchi automatici. </dd></dl><p><sup>4</sup> La Banca nazionale svizzera consegna le monete riportate che non soddisfano le condizioni di cui al capoverso 3 alla Zecca federale. Quest’ultima le elimina correttamente. Chi riporta le monete può chiederne la restituzione a proprie spese.</p><p><sup>5</sup> In caso di sospetto, la Zecca federale verifica l’autenticità delle monete consegnate. </p><p><sup>6</sup> Per i lavori straordinari eseguiti in relazione all’accettazione e alla preparazione del controllo delle monete danneggiate, la Banca nazionale svizzera può riscuotere un compenso in funzione del tempo impiegato che deduce dal valore nominale da rimborsare.</p><p><sup>7</sup> In caso di controversie, l’Amministrazione federale delle finanze (AFF) emana una decisione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e289"><sup><a fragment="#fnbck-d6e289" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e289" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 dic. 2020, in vigore dal 1° mar. 2021 (<a href="eli/oc/2021/46/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 46</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Monete false</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Banca nazionale svizzera, la Posta Svizzera, le Ferrovie federali svizzere e gli uffici di polizia trasmettono all’Ufficio federale di polizia le monete contraffatte, alterate o sospette che sono loro consegnate o presentate, e indicano il nome e l’indirizzo del portatore come pure, se è il caso, tutte le circostanze utili all’inchiesta (indizi di reato).</p><p><sup>2</sup> L’Ufficio federale di polizia esamina se vi è indizio di reato contro le prescrizioni in materia di protezione delle monete. Per il rimanente, l’Ufficio federale di polizia procede secondo le norme della procedura penale federale.</p><p><sup>3</sup> La Zecca federale verifica l’autenticità delle monete sospette e allestisce descrizioni tecniche. Essa rende inutilizzabili le monete contraffatte o alterate. La Zecca federale esegue le decisioni delle autorità giudiziarie e amministrative competenti che concernono la distruzione di monete contraffatte o alterate.</p><p><sup>4</sup> Se la moneta sospetta risulta autentica, la Banca nazionale svizzera la cambia al suo valore nominale.</p></div></article><article id="art_7_a"><a name="a7a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_7_a" routerlink="./"><b>Art. 7</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e356" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e356" id="fnbck-d6e356" routerlink="./">7</a></sup><a fragment="#art_7_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_7_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Convenzioni con la Banca nazionale svizzera</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFF può concludere convenzioni con la Banca nazionale svizzera al fine di disciplinare la collaborazione e il coordinamento negli ambiti dell’emissione e della circolazione delle monete. </p><p><sup>2</sup> Può delegare all’AFF la conclusione di convenzioni tecnico-amministrative che non implicano importanti oneri finanziari.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e356"><sup><a fragment="#fnbck-d6e356" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e356" routerlink="./">7</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 18 dic. 2020, in vigore dal 1° mar. 2021 (<a href="eli/oc/2021/46/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 46</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono abrogati:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’ordinanza del 19 novembre 1997<sup><a fragment="#fn-d6e392" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e392" id="fnbck-d6e392" routerlink="./">8</a></sup> sulle monete;</dd><dt>b. </dt><dd>il decreto del Consiglio federale del 1° aprile 1971<sup><a fragment="#fn-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e411" id="fnbck-d6e411" routerlink="./">9</a></sup> concernente la messa fuori corso delle monete d’argento;</dd><dt>c. </dt><dd>l’ordinanza del 2 luglio 1980<sup><a fragment="#fn-d6e427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fn-d6e427" id="fnbck-d6e427" routerlink="./">10</a></sup> sulla sostituzione delle monete di cinque centesimi.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e392"><sup><a fragment="#fnbck-d6e392" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e392" routerlink="./">8</a></sup> [<a href="eli/oc/1997/2757_2757_2757/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1997</b> 2757</a>, <b></b><a href="eli/oc/1999/104/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1999</b> 704 </a>n. II 32]</p><p id="fn-d6e411"><sup><a fragment="#fnbck-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e411" routerlink="./">9</a></sup> [<a href="eli/oc/1971/366_366_366/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1971</b> 366 </a><a href="eli/oc/1971/1297_1293_1293/it" routerlink="./" target="_blank">1293</a>]</p><p id="fn-d6e427"><sup><a fragment="#fnbck-d6e427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#fnbck-d6e427" routerlink="./">10</a></sup> [<a href="eli/oc/1980/895_895_895/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1980</b> 895</a>, <b></b><a href="eli/oc/1981/498_498_498/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1981</b> 498</a>]</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2000/194/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° maggio 2000. </p></div></article></main></div> |
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ch | it | 9c1ca057-5055-41a1-8fc9-4ea21225c27e | Tariffa delle monete messe fuori corso | 941.103.1 | true | 2007-01-01T00:00:00 | 2006-04-07T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26203/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/282/it | RS 941.103.1 1 Tariffa delle monete messe fuori corso del 7 aprile 2006 (Stato 16 maggio 2006) Il Dipartimento federale delle finanze, visto l’articolo 3 capoverso 2 dell’ordinanza del 12 aprile 20001 sulle monete (OMon), ordina: Art. 1 Tariffa 1 Le monete circolanti messe fuori corso sono ritirate dalla Banca nazionale svizzera alla tariffa del cento per cento del loro valore nominale entro 20 anni dalla loro messa fuori corso. 2 Per le monete circolanti messe fuori corso, le cui dimensioni ed effigie corrispon- dono a quelle delle monete circolanti, come pure per le monete d’argento da cinque franchi commemorative messe fuori corso, il termine per il ritiro è illimitato. Si tratta in particolare delle seguenti monete: a. monete d’argento da cinque franchi (comprese le monete commemorative) coniate negli anni 1931–1967 e nel 1969; b. monete d’argento da due franchi coniate negli anni 1874–1967; c. monete d’argento da un franco coniate negli anni 1875–1967; d. monete d’argento da ½ franco coniate negli anni 1875–1967; e. monete di cupro-nickel da cinque franchi con leggenda sul contorno in inca- vo coniate negli anni 1985–1993; f. monete di nickel puro da venti centesimi coniate negli anni 1881–1938; g. monete di ottone e nickel puro da dieci centesimi coniate negli anni 1918– 1919 e 1932–1939; h. monete di cupro-nickel, di ottone e nickel puro da cinque centesimi coniate negli anni 1879–1980. 3 La riduzione a breve termine di questa tariffa rimane riservata. Art. 2 Diritto previgente: abrogazione La tariffa del 6 settembre 19722 delle monete d’argento messe fuori corso è abro- gata. RU 2006 1797 1 RS 941.101 2 [RU 1972 2060] 941.103.1 Commercio 2 941.103.1 Art. 3 Entrata in vigore La presente tariffa entra in vigore il 1° gennaio 2007. | ||||
ch | it | 9b0ec742-0152-4606-ad5d-f908484e37a8 | Ordinanza sulla messa fuori corso di monete circolanti | 941.103.2 | true | 2004-01-01T00:00:00 | 2003-11-26T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25386/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it | RS 941.103.2 1 Ordinanza sulla messa fuori corso di monete circolanti del 26 novembre 2003 (Stato 1° gennaio 2004) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 capoverso 3 della legge federale del 22 dicembre 19991 sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento, ordina: Art. 1 Messa fuori corso di monete circolanti 1 Le monete da cinque franchi con leggenda sul contorno in incavo, nonché le mone- te da 10 e 20 centesimi in nickel puro sono messe fuori corso il 1° gennaio 2004. 2 Fino al 31 dicembre 2006 tali monete sono riprese al loro valore nominale dalla Banca nazionale svizzera, dalla Posta Svizzera e dalle Ferrovie federali svizzere. Art. 2 Modifica del diritto vigente L’ordinanza del 12 aprile 20002 sulle monete è modificata come segue: Art. 2 cpv. 1 ... Art. 3 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2004. RU 2003 4401 1 RS 941.10 2 RS 941.101. La modificazione qui appresso é stata inserita nell'O menzionata. 941.103.2 Commercio 2 941.103.2 | <div _ngcontent-wij-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.103.2 --><p class="srnummer">941.103.2 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulla messa fuori corso di monete circolanti</h1><p>del 26 novembre 2003 (Stato 1° gennaio 2004)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 4 capoverso 3 della legge federale del 22 dicembre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#fn-d6e19" id="fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> sull’unità<br/>monetaria e i mezzi di pagamento,</p><p><i>ordina:</i></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e19"><sup><a fragment="#fnbck-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2000/186/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.10</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Messa fuori corso di monete circolanti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le monete da cinque franchi con leggenda sul contorno in incavo, nonché le monete da 10 e 20 centesimi in nickel puro sono messe fuori corso il 1° gennaio 2004.</p><p><sup>2</sup> Fino al 31 dicembre 2006 tali monete sono riprese al loro valore nominale dalla Banca nazionale svizzera, dalla Posta Svizzera e dalle Ferrovie federali svizzere.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 12 aprile 2000<sup><a fragment="#fn-d6e54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#fn-d6e54" id="fnbck-d6e54" routerlink="./">2</a></sup> sulle monete è modificata come segue:</p><p class="man-font-style-italic">Art. 2 cpv. 1</p><p>...</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e54"><sup><a fragment="#fnbck-d6e54" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#fnbck-d6e54" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2000/194/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.101</b></a><b>. </b>La modificazione qui appresso é stata inserita nell'O menzionata.</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2003/659/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2004.</p><p></p></div></article></main></div> |
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ch | it | bca000b4-4d76-4bee-83df-c283ca8feb9e | Ordinanza concernente la messa fuori corso delle monete da un centesimo | 941.103.3 | true | 2007-01-01T00:00:00 | 2006-04-12T00:00:00 | 1,533,081,600,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26722/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it | RS 941.103.3 1 Ordinanza concernente la messa fuori corso delle monete da un centesimo del 12 aprile 2006 (Stato 16 maggio 2006) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 capoverso 3 della legge federale del 22 dicembre 19991 sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento, ordina: Art. 1 Messa fuori corso 1 Le monete da un centesimo non sono più coniate. 2 Esse sono fuori corso dal 1° gennaio 2007. 3 Sino al 31 dicembre 2008 le monete da un centesimo sono ritirate al loro valore nominale dalla Banca nazionale svizzera, dalla Posta Svizzera e dalle Ferrovie federali svizzere. Art. 2 Modifica del diritto vigente L’ordinanza del 12 aprile 20002 sulle monete è modificata come segue: Art. 2 cpv. 1 ... Art. 3 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2007. RU 2006 1799 1 RS 941.10 2 RS 941.101. La modificazione qui appresso é stata inserita nell’O menzionata. 941.103.3 Commercio 2 941.103.3 | <div _ngcontent-lkh-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><p>941.103.3 (Stato 16 maggio 2006)</p><!--941.103.3 --><p class="srnummer">941.103.3 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>concernente la messa fuori corso delle monete<br/>da un centesimo</h1><p>del 12 aprile 2006 (Stato 16 maggio 2006)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 4 capoverso 3 della legge federale del 22 dicembre 1999<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2000/186/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.10</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Messa fuori corso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le monete da un centesimo non sono più coniate. </p><p><sup>2</sup> Esse sono fuori corso dal 1° gennaio 2007.</p><p><sup>3</sup> Sino al 31 dicembre 2008 le monete da un centesimo sono ritirate al loro valore nominale dalla Banca nazionale svizzera, dalla Posta Svizzera e dalle Ferrovie federali svizzere.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 12 aprile 2000<sup><a fragment="#fn-d6e59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#fn-d6e59" id="fnbck-d6e59" routerlink="./">2</a></sup> sulle monete è modificata come segue:</p><p class="man-font-style-italic">Art. 2 cpv. 1</p><p>...</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e59"><sup><a fragment="#fnbck-d6e59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#fnbck-d6e59" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2000/194/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.101</b></a>. La modificazione qui appresso é stata inserita nell’O menzionata.</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/283/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2007.</p><p></p></div></article></main></div> |
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ch | it | 8709e331-e50b-4f27-b6f7-bb3b2c062ff3 | Ordinanza sugli emolumenti dell’Amministrazione federale delle finanze per perizie di monete svizzere | 941.11 | true | 2008-01-01T00:00:00 | 1992-10-28T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26412/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it | RS 941.11 1 Ordinanza sugli emolumenti dell’Amministrazione federale delle finanze per perizie di monete svizzere del 28 ottobre 1992 (Stato 1° gennaio 2008) Il Consiglio federale svizzero, visto l’articolo 4 della legge federale del 4 ottobre 19741 a sostegno di provvedimenti per migliorare le finanze federali, ordina: Art. 1 Campo d’applicazione La presente ordinanza disciplina gli emolumenti riscossi dall’Amministrazione fede- rale delle finanze per perizie di monete svizzere coniate a contare dal 1850. Art. 2 Assoggettamento 1 È tenuto a pagare un emolumento chiunque chiede una perizia delle monete di cui all’articolo 1. Le spese di stesura e i disborsi sono conteggiati separatamente, ma riscossi con l’emolumento dovuto per la perizia. 2 Se parecchie persone sono tenute a pagare per la stessa perizia, sono responsabili solidalmente. Art. 3 Esenzione dall’emolumento Le autorità della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni e la Banca nazionale svizzera sono esenti dal pagamento dell’emolumento. Art. 4 Monete falsificate, contraffatte e pezzi simili a monete In caso di monete falsificate, contraffatte o pezzi simili a monete, l’emolumento è dovuto da chi fabbrica o scientemente importa o mette in circolazione tali monete. Art. 5 Determinazione dell’ammontare dell’emolumento 1 L’emolumento per la perizia è determinato dal dispendio di tempo. 2 Esso ascende a 100 franchi per ogni ora di lavoro. RU 1992 2238 1 RS 611.010. Ora: l’art. 46a della L del 21 mar. 1997 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (RS 172.010). 941.11 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.11 Art. 6 Spese di stesura Le spese di stesura ammontano: a. per i testi, a 15 franchi per pagina; b. per le tabelle, a 20 franchi per pagina. Art. 7 Disborsi Sono disborsi i costi supplementari delle singole prestazioni, segnatamente: a. gli onorari conformemente all’ordinanza del 1° ottobre 19732 sulle indennità ai periti e agli incaricati; b. le spese per analisi scientifiche, esami particolari o ricerca di documenta- zione; c. le spese di porto e di telefono; d. le spese per fotografie; e. le spese per lavori che l’Amministrazione affida a terzi. Art. 8 Riduzione o condono dell’emolumento L’Amministrazione federale delle finanze può ridurre o condonare l’emolumento, se chi è tenuto a pagarlo si trova nel bisogno o per altri gravi motivi. Art. 9 Preventivo Qualora siano necessarie perizie dispendiose, l’Amministrazione federale delle finanze informa anticipatamente l’assoggettato sulle presumibili spese. Art. 10 Anticipi In casi giustificati (ad es. residenza all’estero, mora), l’Amministrazione federale delle finanze può chiedere all’assoggettato un adeguato anticipo. Art. 11 Decisione sugli emolumenti3 1 L’Amministrazione federale delle finanze decide l’emolumento subito dopo aver allestito la perizia. 2 ...4 2 [RU 1973 1559, 1989 50, 1996 518 art. 72 n. 2. RU 1996 1651 art. 21 lett. b]. Vedi ora l’O del 12 dic. 1996 sulle diarie e indennità dei membri delle commissioni extraparlamen- tari (RS 172.311). 3 Nuovo testo giusta il n. IV 81 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477). 4 Abrogato dal n. IV 81 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477). Emolumenti dell’Amministrazione federale delle finanze per perizie di monete svizzere. O 3 941.11 Art. 12 Esigibilità 1 L’emolumento è esigibile: a. 30 giorni dopo la notificazione della decisione; b. in caso di impugnazione, dal momento in cui la decisione su ricorso è passata in giudicato. 2 Il termine di pagamento è di 30 giorni dall’inizio dell’esigibilità. Art. 13 Prescrizione 1 La pretesa all’emolumento si prescrive in cinque anni a decorrere dall’inizio dell’esigibilità. 2 La prescrizione è interrotta da qualsiasi atto amministrativo volto all’esazione del credito presso l’assoggettato. Art. 14 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1993. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.11 | <div _ngcontent-phq-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.11--><p class="srnummer">941.11</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza <br/>sugli emolumenti dell’Amministrazione federale <br/>delle finanze per perizie di monete svizzere</h1><p>del 28 ottobre 1992 (Stato 1° gennaio 2008)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visto l’articolo 4 della legge federale del 4 ottobre 1974<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <br/>a sostegno di provvedimenti per migliorare le finanze federali,</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup><sup> </sup><a href="eli/cc/1975/65_65_65/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>611.010</b></a>. Ora: l’art. 46<i>a</i> della L del 21 mar. 1997 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (<a href="eli/cc/1997/2022_2022_2022/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.010</b></a>).</p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina gli emolumenti riscossi dall’Amministrazione federale delle finanze per perizie di monete svizzere coniate a contare dal 1850.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Assoggettamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> È tenuto a pagare un emolumento chiunque chiede una perizia delle monete di cui all’articolo 1. Le spese di stesura e i disborsi sono conteggiati separatamente, ma riscossi con l’emolumento dovuto per la perizia.</p><p><sup>2</sup> Se parecchie persone sono tenute a pagare per la stessa perizia, sono responsabili solidalmente.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> <b></b>Esenzione dall’emolumento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le autorità della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni e la Banca nazionale svizzera sono esenti dal pagamento dell’emolumento.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> <b></b>Monete falsificate, contraffatte e pezzi simili a monete</a></h6><div class="collapseable"> <p>In caso di monete falsificate, contraffatte o pezzi simili a monete, l’emolumento è dovuto da chi fabbrica o scientemente importa o mette in circolazione tali monete.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> <b></b>Determinazione dell’ammontare dell’emolumento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’emolumento per la perizia è determinato dal dispendio di tempo.</p><p><sup>2</sup> Esso ascende a 100 franchi per ogni ora di lavoro.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> <b></b>Spese di stesura</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le spese di stesura ammontano:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per i testi, a 15 franchi per pagina;</dd><dt>b. </dt><dd>per le tabelle, a 20 franchi per pagina.</dd></dl></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> <b></b>Disborsi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono disborsi i costi supplementari delle singole prestazioni, segnatamente:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli onorari conformemente all’ordinanza del 1° ottobre 1973<sup><a fragment="#fn-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fn-d6e136" id="fnbck-d6e136" routerlink="./">2</a></sup> sulle indennità ai periti e agli incaricati;</dd><dt>b. </dt><dd>le spese per analisi scientifiche, esami particolari o ricerca di documentazione;</dd><dt>c. </dt><dd>le spese di porto e di telefono;</dd><dt>d. </dt><dd>le spese per fotografie;</dd><dt>e. </dt><dd>le spese per lavori che l’Amministrazione affida a terzi.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e136"><sup><a fragment="#fnbck-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fnbck-d6e136" routerlink="./">2</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1973/1559_1559_1559/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1973</b> 1559</a>, <b></b><a href="eli/oc/1989/50_50_50/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1989</b> 50</a>, <b></b><a href="eli/oc/1996/518_518_518/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996</b> 518 </a>art. 72 n. 2. <a href="eli/oc/1996/1651_1651_1651/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1996</b> 1651 </a>art. 21 lett. b]. Vedi ora l’O del 12 dic. 1996 sulle diarie e indennità dei membri delle commissioni extraparlamentari (<a href="eli/cc/1997/167_167_167/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.311</b></a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Riduzione o condono dell’emolumento</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’Amministrazione federale delle finanze può ridurre o condonare l’emolumento, se chi è tenuto a pagarlo si trova nel bisogno o per altri gravi motivi.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Preventivo</a></h6><div class="collapseable"> <p>Qualora siano necessarie perizie dispendiose, l’Amministrazione federale delle finanze informa anticipatamente l’assoggettato sulle presumibili spese.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Anticipi</a></h6><div class="collapseable"> <p>In casi giustificati (ad es. residenza all’estero, mora), l’Amministrazione federale delle finanze può chiedere all’assoggettato un adeguato anticipo.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> <b></b>Decisione sugli emolumenti</a><sup><a fragment="#fn-d6e216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fn-d6e216" id="fnbck-d6e216" routerlink="./">3</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Amministrazione federale delle finanze decide l’emolumento subito dopo aver allestito la perizia.</p><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fn-d6e234" id="fnbck-d6e234" routerlink="./">4</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e216"><sup><a fragment="#fnbck-d6e216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fnbck-d6e216" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. IV 81 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 4477</a>).</p><p id="fn-d6e234"><sup><a fragment="#fnbck-d6e234" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#fnbck-d6e234" routerlink="./">4</a></sup> Abrogato dal n. IV 81 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (<a href="eli/oc/2007/633/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2007</b> 4477</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <b></b>Esigibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’emolumento è esigibile:</p><dl><dt>a. </dt><dd>30 giorni dopo la notificazione della decisione;</dd><dt>b. </dt><dd>in caso di impugnazione, dal momento in cui la decisione su ricorso è passata in giudicato.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il termine di pagamento è di 30 giorni dall’inizio dell’esigibilità.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> <b></b>Prescrizione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La pretesa all’emolumento si prescrive in cinque anni a decorrere dall’inizio dell’esigibilità.</p><p><sup>2</sup> La prescrizione è interrotta da qualsiasi atto amministrativo volto all’esazione del credito presso l’assoggettato.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1992/2238_2238_2238/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1993.</p><p></p></div></article></main></div> |
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ch | it | a1d8570f-95bc-4053-8450-5c59bd13074f | Legge federale sull’aiuto monetario internazionale | Legge sull’aiuto monetario | LAMO | 941.13 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2004-03-19T00:00:00 | 1,640,995,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/24656/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it | 941.13 1 Legge federale sull’aiuto monetario internazionale (Legge sull’aiuto monetario, LAMO) del 19 marzo 2004 (Stato 1° gennaio 2022) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 54 capoverso 1 e 99 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 21 maggio 20032, decreta: Art. 1 Principio 1 Allo scopo di mantenere e promuovere la stabilità delle relazioni monetarie e finanziarie internazionali, la Confederazione può, nell’ambito dei crediti stanziati, fornire un aiuto monetario a organizzazioni internazionali, singoli Stati o gruppi di Stati. 2 L’aiuto monetario può essere accordato sotto forma di mutui, impegni di garanzia e contributi a fondo perso. Art. 2 Aiuto monetario in caso di perturbazione del sistema monetario internazionale 1 La Confederazione può partecipare ad azioni d’aiuto multilaterali intese a prevenire o a eliminare gravi perturbazioni del sistema monetario internazionale. 2 ...3 3 La durata massima dei mutui o degli impegni di garanzia è di regola di dieci anni.4 Art. 3 Partecipazioni speciali nell’ambito del Fondo monetario internazionale La Confederazione può partecipare, in particolare a favore di Stati a basso reddito, a fondi speciali e ad altri strumenti del Fondo monetario internazionale. RU 2004 4177 1 RS 101 2 FF 2003 4144 3 Abrogato dal n. I della LF del 16 giu. 2017, con effetto dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5567; FF 2016 7219). 4 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 giu. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5567; FF 2016 7219). 941.13 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.13 Art. 4 Aiuto monetario a singoli Stati 1 La Confederazione può accordare un aiuto monetario a breve o a medio termine a un singolo Stato che collabora in modo particolarmente stretto con la Svizzera in materia di politica monetaria ed economica. 2 Essa può accordare a un singolo Stato un aiuto monetario anche nell’ambito di azioni di sostegno a medio o a lungo termine coordinate a livello internazionale. 3 Le prestazioni sono accordate in primo luogo a Stati con reddito medio o basso, costretti a procedere ad aggiustamenti strutturali o di economia esterna. Art. 5 Competenze del Consiglio federale 1 Se le condizioni per un aiuto monetario sono soddisfatte, il Consiglio federale è autorizzato a: a. accordare mutui entro i limiti dei crediti stanziati, assumere impegni di ga- ranzia e fornire contributi a fondo perso; b. concludere, a tale scopo, accordi con organizzazioni internazionali, singoli Stati o gruppi di Stati. 2 Il Consiglio federale può autorizzare la Banca nazionale svizzera (BNS) a conclu- dere gli accordi, a condizione che essa conceda i mutui o le garanzie. Art. 65 Partecipazione della BNS 1 Nel caso di cui all’articolo 2 capoverso 1 il Consiglio federale può incaricare la BNS di concedere mutui o garanzie. 2 Il Consiglio federale può altresì chiedere alla BNS di procedere alla concessione di mutui secondo l’articolo 3. In tal caso, sottopone all’Assemblea federale la domanda di un credito d’impegno ai sensi dell’articolo 8 capoverso 2 soltanto dopo aver rice- vuto l’assenso della BNS. 3 Se le condizioni per un aiuto monetario ai sensi dell’articolo 4 sono soddisfatte, il Consiglio federale può chiedere alla BNS di procedere alla concessione di mutui o di garanzie. 4 La Confederazione garantisce alla BNS l’esecuzione tempestiva degli accordi conclusi da quest’ultima. Art. 7 Coordinamento Il Consiglio federale coordina, in stretto accordo con la BNS, la preparazione e l’attuazione dei provvedimenti di aiuto monetario. 5 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 giu. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5567; FF 2016 7219). Legge sull’aiuto monetario 3 941.13 Art. 8 Finanziamento 1 L’Assemblea federale stanzia mediante decreto federale semplice il credito d’impegno6 per gli aiuti ai sensi degli articoli 2 e 4. I mutui rimborsati e le garanzie scadute senza perdite possono essere nuovamente computati. 2 Per le partecipazioni ai sensi dell’articolo 3 dev’essere richiesto un credito d’im- pegno conformemente all’articolo 21 della legge del 7 ottobre 20057 sulle finanze della Confederazione.8 Art. 9 Diritto previgente: abrogazione Il decreto federale del 20 marzo 19759 concernente la collaborazione della Svizzera a provvedimenti monetari internazionali è abrogato. Art. 10 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell’entrata in vigore: 1° ottobre 200410 6 Nuova espr. giusta l’all. n. 10 della LF del 19 mar. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 662; FF 2020 333). 7 RS 611.0 8 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 giu. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5567; FF 2016 7219). 9 [RU 1975 1293, 1980 325, 1985 1036, 1995 3658, 1999 2889] 10 DCF del 9 set. 2004. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.13 Art. 1 Principio Art. 2 Aiuto monetario in caso di perturbazione del sistema monetario internazionale Art. 3 Partecipazioni speciali nell’ambito del Fondo monetario internazionale Art. 4 Aiuto monetario a singoli Stati Art. 5 Competenze del Consiglio federale Art. 6 Partecipazione della BNS Art. 7 Coordinamento Art. 8 Finanziamento Art. 9 Diritto previgente: abrogazione Art. 10 Referendum ed entrata in vigore | <div _ngcontent-upu-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.13 --><p class="srnummer">941.13 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Legge federale<i><br/></i>sull’aiuto monetario internazionale</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Legge sull’aiuto monetario, LAMO)</h2><p>del 19 marzo 2004 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,</p><p>visti gli articoli 54 capoverso 1 e 99 della Costituzione federale<sup><a fragment="#fn-d6e22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e22" id="fnbck-d6e22" routerlink="./">1</a></sup>;<br/>visto il messaggio del Consiglio federale del 21 maggio 2003<sup><a fragment="#fn-d6e32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e32" id="fnbck-d6e32" routerlink="./">2</a></sup>,</p><p>decreta:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e22"><sup><a fragment="#fnbck-d6e22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e22" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/1999/404/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>101</b></a></p><p id="fn-d6e32"><sup><a fragment="#fnbck-d6e32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e32" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/fga/2003/720/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2003</b> 4144</a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> <b></b>Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Allo scopo di mantenere e promuovere la stabilità delle relazioni monetarie e finanziarie internazionali, la Confederazione può, nell’ambito dei crediti stanziati, fornire un aiuto monetario a organizzazioni internazionali, singoli Stati o gruppi di Stati.</p><p><sup>2</sup> L’aiuto monetario può essere accordato sotto forma di mutui, impegni di garanzia e contributi a fondo perso.</p></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Aiuto monetario in caso di perturbazione del sistema monetario internazionale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può partecipare ad azioni d’aiuto multilaterali intese a prevenire o a eliminare gravi perturbazioni del sistema monetario internazionale.</p><p><sup>2</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e72" id="fnbck-d6e72" routerlink="./">3</a></sup></p><p><sup>3</sup> La durata massima dei mutui o degli impegni di garanzia è di regola di dieci anni.<sup><a fragment="#fn-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e89" id="fnbck-d6e89" routerlink="./">4</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e72"><sup><a fragment="#fnbck-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e72" routerlink="./">3</a></sup> Abrogato dal n. I della LF del 16 giu. 2017, con effetto dal 1° nov. 2017 (<a href="eli/oc/2017/600/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5567</a>; <a href="eli/fga/2016/1788/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2016</b> 7219</a>).</p><p id="fn-d6e89"><sup><a fragment="#fnbck-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e89" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 giu. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (<a href="eli/oc/2017/600/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5567</a>; <a href="eli/fga/2016/1788/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2016</b> 7219</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Partecipazioni speciali nell’ambito del Fondo monetario internazionale</a></h6><div class="collapseable"> <p>La Confederazione può partecipare, in particolare a favore di Stati a basso reddito, a fondi speciali e ad altri strumenti del Fondo monetario internazionale.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Aiuto monetario a singoli Stati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La Confederazione può accordare un aiuto monetario a breve o a medio termine a un singolo Stato che collabora in modo particolarmente stretto con la Svizzera in materia di politica monetaria ed economica.</p><p><sup>2</sup> Essa può accordare a un singolo Stato un aiuto monetario anche nell’ambito di azioni di sostegno a medio o a lungo termine coordinate a livello internazionale.</p><p><sup>3</sup> Le prestazioni sono accordate in primo luogo a Stati con reddito medio o basso, costretti a procedere ad aggiustamenti strutturali o di economia esterna.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Competenze del Consiglio federale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se le condizioni per un aiuto monetario sono soddisfatte, il Consiglio federale è autorizzato a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>accordare mutui entro i limiti dei crediti stanziati, assumere impegni di garanzia e fornire contributi a fondo perso;</dd><dt>b. </dt><dd>concludere, a tale scopo, accordi con organizzazioni internazionali, singoli Stati o gruppi di Stati.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può autorizzare la Banca nazionale svizzera (BNS) a concludere gli accordi, a condizione che essa conceda i mutui o le garanzie.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e151" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e151" id="fnbck-d6e151" routerlink="./">5</a></sup><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_6" routerlink="./"> Partecipazione della BNS</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel caso di cui all’articolo 2 capoverso 1 il Consiglio federale può incaricare la BNS di concedere mutui o garanzie.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale può altresì chiedere alla BNS di procedere alla concessione di mutui secondo l’articolo 3. In tal caso, sottopone all’Assemblea federale la domanda di un credito d’impegno ai sensi dell’articolo 8 capoverso 2 soltanto dopo aver ricevuto l’assenso della BNS.</p><p><sup>3</sup> Se le condizioni per un aiuto monetario ai sensi dell’articolo 4 sono soddisfatte, il Consiglio federale può chiedere alla BNS di procedere alla concessione di mutui o di garanzie. </p><p><sup>4</sup> La Confederazione garantisce alla BNS l’esecuzione tempestiva degli accordi conclusi da quest’ultima.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e151"><sup><a fragment="#fnbck-d6e151" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e151" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 giu. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (<a href="eli/oc/2017/600/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5567</a>; <a href="eli/fga/2016/1788/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2016</b> 7219</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Coordinamento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Consiglio federale coordina, in stretto accordo con la BNS, la preparazione e l’attuazione dei provvedimenti di aiuto monetario.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Finanziamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Assemblea federale stanzia mediante decreto federale semplice il credito d’impegno<sup><a fragment="#fn-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e202" id="fnbck-d6e202" routerlink="./">6</a></sup> per gli aiuti ai sensi degli articoli 2 e 4. I mutui rimborsati e le garanzie scadute senza perdite possono essere nuovamente computati.</p><p><sup>2</sup> Per le partecipazioni ai sensi dell’articolo 3 dev’essere richiesto un credito d’impegno conformemente all’articolo 21 della legge del 7 ottobre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e220" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e220" id="fnbck-d6e220" routerlink="./">7</a></sup> sulle finanze della Confederazione.<sup><a fragment="#fn-d6e228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e228" id="fnbck-d6e228" routerlink="./">8</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e202"><sup><a fragment="#fnbck-d6e202" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e202" routerlink="./">6</a></sup> Nuova espr. giusta l’all. n. 10 della LF del 19 mar. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/662/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 662</a>; <a href="eli/fga/2020/18/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2020</b> 333</a>).</p><p id="fn-d6e220"><sup><a fragment="#fnbck-d6e220" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e220" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2006/227/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>611.0</b></a></p><p id="fn-d6e228"><sup><a fragment="#fnbck-d6e228" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e228" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 giu. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (<a href="eli/oc/2017/600/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5567</a>; <a href="eli/fga/2016/1788/it" routerlink="./" target="_blank">FF <b>2016</b> 7219</a>).</p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> <b></b>Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il decreto federale del 20 marzo 1975<sup><a fragment="#fn-d6e253" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e253" id="fnbck-d6e253" routerlink="./">9</a></sup> concernente la collaborazione della Svizzera a provvedimenti monetari internazionali è abrogato.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e253"><sup><a fragment="#fnbck-d6e253" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e253" routerlink="./">9</a></sup> [<a href="eli/oc/1975/1293_1293_1293/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1975</b> 1293</a>, <b></b><a href="eli/oc/1980/325_325_325/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1980</b> 325</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/1036_1036_1036/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985</b> 1036</a>, <b></b><a href="eli/oc/1995/3658_3658_3658/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1995</b> 3658</a>, <b></b><a href="eli/oc/1999/455/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1999</b> 2889</a>]</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> <b></b>Referendum ed entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente legge sottostà a referendum facoltativo.</p><p><sup>2</sup> Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.</p><p>Data dell’entrata in vigore: 1° ottobre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e301" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fn-d6e301" id="fnbck-d6e301" routerlink="./">10</a></sup></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e301"><sup><a fragment="#fnbck-d6e301" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2004/625/it#fnbck-d6e301" routerlink="./">10</a></sup> DCF del 9 set. 2004.</p></div></div></article></main></div> |
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ch | it | 55978355-5fab-4760-a390-6eecc56e7775 | Decreto federale che approva l’adesione della Svizzera agli Accordi generali di credito del Fondo monetario internazionale | 941.15 | true | 1983-12-14T00:00:00 | 1983-12-14T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26123/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1984/845_845_845/it | RS 941.15 1 Decreto federale che approva l’adesione della Svizzera agli Accordi generali di credito del Fondo monetario internazionale del 14 dicembre 1983 (Stato 14 dicembre 1983) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l’articolo 8 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 29 giugno 19832, decreta: Art. 1 1 È approvata l’adesione della Svizzera agli Accordi generali di credito del Fondo monetario internazionale3. 2 Il Consiglio federale è facoltato ad autorizzare la partecipazione della Svizzera agli Accordi generali di credito per il nuovo periodo di validità quinquennale. 3 La Banca nazionale svizzera ha qualità d’istituto partecipante agli Accordi generali di credito. Collabora con il Consiglio federale per l’attuazione della partecipazione svizzera. Il Consiglio federale stabilisce le modalità d’applicazione, previa intesa con la Banca nazionale. Esso informa le Camere sulla partecipazione svizzera agli Ac- cordi generali di credito. 4 I crediti concessi dalla Banca nazionale nel quadro degli Accordi generali di credito non sono garantiti dalla Confederazione. Art. 2 Nella dichiarazione d’adesione agli Accordi generali di credito4 , che indirizzerà al Fondo monetario internazionale, il Consiglio federale farà menzione dei principi sta- biliti dalla legge federale del 19 marzo 19765 su la cooperazione internazionale allo sviluppo e l’aiuto umanitario internazionali, principi che devono essere osservati nelle azioni in favore dei Paesi in sviluppo. Art. 3 Il presente decreto non sottostà al referendum. RU 1984 845 1 RS 101 2 FF 1983 II 1333 3 RS 0.941.15 4 RS 0.941.15 5 RS 974.0 941.15 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.15 | ||||
ch | it | 65125c6a-166c-44df-a7dc-0099d5d4f731 | Decreto federale che approva l’adesione della Svizzera ai Nuovi accordi di credito modificati del Fondo monetario internazionale | 941.16 | true | 2021-01-01T00:00:00 | 2020-09-10T00:00:00 | 1,631,059,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25023/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2021/530/it | 941.16 1 Decreto federale che approva l’adesione della Svizzera ai Nuovi accordi di credito modificati del Fondo monetario internazionale del 10 settembre 2020 (Stato 1° gennaio 2021) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 54 capoverso 1 e 166 capoverso 2 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 12 febbraio 20202, decreta: Art. 1 1 È approvata l’adesione ai Nuovi accordi di credito (NAC) modificati del Fondo monetario internazionale (FMI) del 16 gennaio 20203. 2 Il Consiglio federale ha la facoltà di autorizzare la partecipazione della Svizzera ai NAC del FMI. 3 Prima della scadenza di ogni periodo di validità contrattuale il Consiglio federale decide, previa intesa con la Banca nazionale svizzera (BNS), se prorogare la parteci- pazione della Svizzera o mettervi termine. 4 La BNS partecipa ai NAC a nome della Svizzera. La BNS collabora strettamente con la Confederazione all’attuazione della partecipazione ai NAC. Le modalità di attuazione sono disciplinate in una convenzione tra il Consiglio federale e la BNS. Il Consiglio federale informa le Camere federali in merito alla partecipazione della Svizzera ai NAC. 5 I crediti accordati dalla BNS nel quadro dei NAC non sono garantiti dalla Confede- razione. Art. 2 Con l’entrata in vigore dei NAC, il presente decreto sostituisce il decreto federale del 1° marzo 20114 che approva l’adesione della Svizzera ai Nuovi accordi di credi- to modificati del Fondo monetario internazionale. Art. 3 Il presente decreto non sottostà a referendum. RU 2021 530 1 RS 101 2 FF 2020 2079 3 RS 0.941.16 4 RU 2011 2305 941.16 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.16 Art. 1 Art. 2 Art. 3 | ||||
ch | it | ba3f31aa-49fe-44f7-b2c6-03cdf86cc054 | Legge federale sulla metrologia | LMetr | 941.20 | true | 2013-01-01T00:00:00 | 2011-06-17T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25736/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/734/it | RS 941.20 1 Legge federale sulla metrologia (LMetr) del 17 giugno 2011 (Stato 1° gennaio 2013) L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 95 capoverso 1 e 125 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 27 ottobre 20102, decreta: Sezione 1: Oggetto Art. 1 La presente legge disciplina: a. le unità di misura legali e la loro utilizzazione; b. l’immissione sul mercato e il controllo degli strumenti di misurazione; c. l’indicazione della quantità per i consumatori; d. l’ora ufficiale in Svizzera; e. i compiti della Confederazione e dei Cantoni in materia di metrologia. Sezione 2: Unità di misura legali Art. 2 Principi 1 Le unità di base sono quelle stabilite con la Risoluzione 12 dell’11a Conferenza generale dei pesi e delle misure del 1960 e con la Risoluzione 3 della 14a Confe- renza generale dei pesi e delle misure del 1971 (Trattato del 20 maggio 18753 sullo stabilimento di un Ufficio internazionale di pesi e misure). Esse comprendono le seguenti unità: RU 2012 6235 1 RS 101 2 FF 2010 7073 3 RS 0.941.291 941.20 Commercio 2 941.20 Grandezza Denominazione dell’unità Simbolo a. Lunghezza metro m b. Massa chilogrammo kg c. Tempo secondo s d. Intensità di corrente elettrica ampere A e. Temperatura termodinamica kelvin K f. Quantità di sostanza mole mol g. Intensità luminosa candela cd 2 Il Consiglio federale disciplina i dettagli. Può segnatamente: a. attribuire particolari denominazioni e simboli alle unità derivate dalle unità di base; b. stabilire ulteriori unità di misura per fini particolari e disciplinarne l’utiliz- zazione. Art. 3 Obbligo di utilizzare le unità di misura legali 1 Le grandezze fisiche o chimiche sono espresse in unità di misura legali se usate negli ambiti seguenti: a. commercio e transazioni commerciali; b. salute dell’essere umano e dell’animale; c. protezione dell’ambiente; d. sicurezza pubblica; e. determinazione ufficiale di fatti. 2 Il Consiglio federale può autorizzare l’utilizzazione di unità di misura diverse da quelle legali se tale utilizzazione è conforme all’uso e non vi si oppone alcun inte- resse pubblico preponderante. Sezione 3: Strumenti di misurazione Art. 4 Definizioni 1 Per strumenti di misurazione si intendono le misure materializzate, i materiali di riferimento, gli apparecchi per la misurazione e i sistemi destinati a determinare i valori di una grandezza fisica o chimica e i rispettivi metodi di misurazione. 2 Per campione di riferimento si intende uno strumento di misurazione destinato a determinare, rappresentare, conservare o riprodurre uno o più valori di grandezza. Metrologia. LF 3 941.20 Art. 5 Strumenti di misurazione sottoposti alla legge Il Consiglio federale definisce quali strumenti di misurazione utilizzati negli ambiti di cui all’articolo 3 capoverso 1 sono sottoposti alla presente legge. Art. 6 Riferibilità 1 I risultati delle misurazioni devono poter essere rapportati a un campione di riferi- mento appropriato attraverso una catena ininterrotta di misurazioni comparative. 2 Il Consiglio federale può stipulare trattati internazionali sul riconoscimento reci- proco dei campioni di riferimento nazionali. Art. 7 Immissione sul mercato 1 Gli strumenti di misurazione possono essere immessi sul mercato soltanto se garantiscono un livello di sicurezza metrologica sufficientemente elevato quando utilizzati conformemente alle pertinenti disposizioni. 2 Il Consiglio federale definisce i requisiti essenziali di sicurezza metrologica per gli strumenti di misurazione. Al riguardo tiene conto del diritto internazionale. Art. 8 Certificazione del rispetto dei requisiti essenziali 1 Il rispetto dei requisiti essenziali è certificato mediante una procedura di ammis- sione, una procedura di valutazione della conformità o un’altra procedura equiva- lente. 2 Il Consiglio federale emana disposizioni sulle procedure di cui al capoverso 1, nonché sulla marcatura degli strumenti di misurazione e sui documenti da redigere. Art. 9 Verifica della stabilità di misurazione 1 Chi utilizza uno strumento di misurazione deve far verificare regolarmente la conformità ai requisiti delle caratteristiche metrologiche dello strumento. 2 Il Consiglio federale può stabilire che occorre controllare anche l’assemblaggio, lo stato, l’utilizzazione o la funzionalità dello strumento. 3 Il Consiglio federale emana disposizioni sul controllo della stabilità di misura- zione, sulla frequenza dei controlli e sulla marcatura dello strumento di misurazione sottoposto a verifica. Art. 10 Obblighi per l’utilizzazione di strumenti di misurazione Chi utilizza uno strumento di misurazione deve assicurarsi che: a. sia marcato secondo gli articoli 8 capoverso 2 e 9 capoverso 3; b. la stabilità di misurazione sia verificata nel rispetto dei termini previsti; c. sia adatto all’utilizzazione prevista; d. sia utilizzato correttamente. Commercio 4 941.20 Art. 11 Obblighi di annunciare e di informare Il Consiglio federale può prevedere obblighi di annunciare e di informare per chi immette sul mercato o utilizza strumenti di misurazione oppure per chi certifica la loro conformità. Art. 12 Controlli successivi Gli organi esecutivi verificano il rispetto degli articoli 711 durante l’intero periodo di utilizzazione degli strumenti di misurazione. Art. 13 Competenze degli organi esecutivi 1 Gli organi esecutivi hanno diritto all’informazione e all’assistenza gratuite e al libero accesso agli strumenti di misurazione. 2 Gli organi esecutivi possono ritirare dal mercato gli strumenti di misurazione che non soddisfano i requisiti e vietarne o limitarne l’immissione sul mercato o l’utilizzazione. 3 Il Consiglio federale disciplina gli obblighi degli utilizzatori di strumenti di misu- razione in caso di controlli e i provvedimenti degli organi esecutivi quando gli strumenti di misurazione non soddisfano i requisiti. Sezione 4: Indicazione della quantità Art. 14 1 Chiunque offre in vendita ai consumatori merci o servizi misurabili è tenuto a indicarne la quantità in unità di misura legali. 2 Il Consiglio federale può, in casi particolari, stabilire deroghe all’obbligo d’indi- care la quantità, segnatamente quando lo svolgimento della transazione ne risulte- rebbe eccessivamente complicato. 3 Esso fissa contenuto e forma dell’indicazione della quantità. 4 Esso può emanare prescrizioni sul contenuto effettivo e sull’imballaggio. Sezione 5: Definizione dell’ora Art. 15 1 In Svizzera vige l’ora dell’Europa centrale. Essa corrisponde al tempo universale coordinato aumentato di un’ora. 2 Il Consiglio federale può introdurre l’ora legale per adeguare l’ora a quella vigente nei Paesi vicini. L’ora legale corrisponde all’ora dell’Europa centrale aumentata di un’ora. Metrologia. LF 5 941.20 Sezione 6: Esecuzione Art. 16 Esecuzione da parte dei Cantoni 1 Ai Cantoni compete la verifica della stabilità di misurazione e dell’indicazione della quantità, nonché l’esecuzione dei controlli successivi. 2 Il Consiglio federale disciplina in dettaglio i compiti e le competenze dei Cantoni. 3 Esso può delegare ai Cantoni ulteriori compiti esecutivi nell’ambito dell’immis- sione sul mercato. 4 La Confederazione vigila sull’esecuzione. Art. 17 Normative cantonali 1 I Cantoni disciplinano le competenze territoriali e materiali dei propri organi esecutivi. 2 Essi designano un’autorità di vigilanza. 3 Fatta salva l’approvazione dell’Istituto federale di metrologia, possono costituire regioni comuni di esecuzione o di vigilanza. Art. 18 Esecuzione da parte della Confederazione 1 L’ammissione degli strumenti di misurazione compete alla Confederazione. 2 Il Consiglio federale può attribuire alla Confederazione la competenza per alcuni compiti definiti nell’articolo 16 capoverso 1. 3 L’Istituto federale di metrologia può incaricare persone di diritto pubblico o priva- to di adempiere i compiti di cui al capoverso 2. Il Consiglio federale disciplina i requisiti, i diritti, gli obblighi di tali persone e la loro vigilanza. Sezione 7: Emolumenti Art. 19 1 Gli organi esecutivi riscuotono emolumenti per le decisioni e le prestazioni previ- ste negli articoli 16 e 18. 2 Il Consiglio federale disciplina la riscossione degli emolumenti, in particolare: a. il loro ammontare; b. le modalità di riscossione; c. la responsabilità nel caso in cui più persone siano tenute a versare gli emo- lumenti; d. la prescrizione del diritto di riscuotere gli emolumenti. Commercio 6 941.20 3 Al riguardo, esso tiene conto del principio di equivalenza e del principio della copertura dei costi. 4 Il Consiglio federale può prevedere deroghe alla riscossione degli emolumenti se la decisione o la prestazione riveste un interesse pubblico preponderante. 5 Può prevedere che i Cantoni e le persone di cui all’articolo 18 capoverso 3 versino una quota forfettaria degli emolumenti da loro riscossi all’Istituto federale di metro- logia per le sue prestazioni. Sezione 8: Disposizioni penali Art. 20 Strumenti di misurazione non conformi alle prescrizioni, violazione dell’obbligo d’informazione 1 È punito con la multa fino a 10 000 franchi chiunque, intenzionalmente: a. immette sul mercato o utilizza strumenti di misurazione che non soddisfano i requisiti della presente legge; b. nega agli organi esecutivi informazioni, assistenza o libero accesso agli strumenti di misurazione. 2 La pena è della multa fino a 5000 franchi se l’autore ha agito per negligenza. Art. 21 Violazione delle prescrizioni sull’indicazione della quantità 1 È punito con la multa fino a 20 000 franchi chiunque, intenzionalmente: a. omette l’indicazione della quantità prescritta; b. immette sul mercato merci preimballate che non sono conformi alle norme sul contenuto effettivo. 2 La pena è della multa fino a 10 000 franchi se l’autore ha agito per negligenza. Art. 22 Punibilità secondo la legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio In caso di falsificazioni, false attestazioni, conseguimento fraudolento di una falsa attestazione, uso di certificati falsi o inesatti, rilascio illegittimo di dichiarazioni di conformità, apposizione e uso non autorizzati di marchi di conformità, si applicano le disposizioni penali previste dagli articoli 23–28 della legge federale del 6 otto- bre 19954 sugli ostacoli tecnici al commercio. Art. 23 Infrazioni commesse nell’azienda Alle infrazioni commesse nell’azienda sono applicabili gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 19745 sul diritto penale amministrativo. 4 RS 946.51 5 RS 313.0 Metrologia. LF 7 941.20 Art. 24 Competenza 1 Il perseguimento penale compete ai Cantoni. 2 L’Istituto federale di metrologia può denunciare le infrazioni alle autorità cantonali competenti. Sezione 9: Disposizioni finali Art. 25 Diritto previgente: abrogazione Le seguenti leggi federali sono abrogate: 1. legge federale del 9 giugno 19776 sulla metrologia; 2. legge federale del 21 marzo 19807 sull’ora. Art. 26 Modifica del diritto vigente ...8 Art. 27 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà a referendum facoltativo. 2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore. Data dell'entrata in vigore: 1° gennaio 20139 6 [RU 1977 2394, 1993 3149, 2006 2197 all. n. 134, 2010 5003 all. n. 6] 7 [RU 1981 84] 8 Le mod. possono essere consultate alla RU 2012 6235. 9 DCF del 16 dic. 2011. Commercio 8 941.20 | |||
ch | it | e0e95846-c565-4654-beff-b8da034d0c15 | Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione della lunghezza | OSML | 941.201 | true | 2021-01-01T00:00:00 | 2006-03-19T00:00:00 | 1,624,147,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25470/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/244/it | Microsoft Word - 941.201.it.doc 1 Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione della lunghezza (OSML)1 del 19 marzo 2006 (Stato 1° gennaio 2021) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 11 capoverso 2, 16 capoverso 2, 17 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 20062 sugli strumenti di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),3 ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti degli strumenti di misurazione della lunghezza; b. le procedure per l’immissione di tali strumenti sul mercato; c. le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali stru- menti. Art. 24 Campo d’applicazione 1 La presente ordinanza si applica ai seguenti strumenti di misurazione della lun- ghezza: a. misure materializzate di lunghezza; b. apparecchi di misurazione della lunghezza; c. apparecchi di misurazione multidimensionali; d. cavalletti dendrometrici; e. impianti di misurazione del legno tondo; f. apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi; g. apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne; RU 2006 1433 1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). 2 RS 941.210 3 Nuovo testo giusta il n. I 1 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7183). 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). 941.201 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.201 h. impianti di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli. 2 Gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi nei depositi per carburanti della Base logistica dell’esercito non sono soggetti alla pre- sente ordinanza. Art. 3 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza s’intende per: a. misura materializzata di lunghezza: strumento di misurazione che comporta suddivisioni le cui distanze sono date in unità legali di lunghezza; b.5 apparecchio di misurazione della lunghezza: strumento di misurazione che determina la lunghezza di prodotti come tessili, nastri e cavi, durante il mo- vimento di avanzamento del prodotto da misurare; c. apparecchio di misurazione multidimensionale: strumento di misurazione che determina le dimensioni (lunghezza, altezza, larghezza) del più piccolo parallelepipedo rettangolo che comprende il prodotto da misurare; d. cavalletto dendrometrico: strumento di misurazione che determina il diame- tro di fusti e parti di fusto; e. impianto di misurazione del legno tondo: strumento di misurazione elettro- nico che determina il volume di legno tondo o di pezzi di legno tondo mediante misurazione di uno o più diametri e – sempre che non sia uni- camente idoneo alla misurazione di una prestabilita lunghezza del legno tondo – la lunghezza durante il movimento di avanzamento del prodotto da misurare; f.6 apparecchio di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi: strumento di misurazione che determina automaticamente il livello di riem- pimento di un liquido in un serbatoio fisso in rapporto a una prestabilita al- tezza di riferimento; fbis.7 apparecchio di misurazione del livello di riempimento per autocisterne: strumento di misurazione che determina automaticamente il livello di riem- pimento di un liquido in autocisterne in rapporto a una prestabilita altezza di riferimento; g. impianto di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli: strumento di misurazione elettronico che determina l’altezza, la larghezza e la lunghezza di autoveicoli pesanti durante un passaggio controllato. 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). 7 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 3 941.201 Art. 4 Condizioni di riferimento La temperatura di riferimento è di 20 °C, salvo diversa specifica del fabbricante. Sezione 2: Misure materializzate di lunghezza Art. 5 Requisiti essenziali Le misure materializzate di lunghezza devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 1 della presente ordinanza. Art. 6 Procedure per l’immissione sul mercato 1 La conformità delle misure materializzate di lunghezza ai requisiti essenziali secondo l’articolo 5 è valutata e attestata, a scelta del fabbricante, secondo una delle seguenti procedure che figurano nell’allegato 2 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione: a. l’esame del tipo (modulo B) seguito dalla dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione (modulo D); b. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione (modulo D1); c. la dichiarazione di conformità basata sulla verifica del prodotto (modu- lo F1); d. la dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto (modulo G); e. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale (modu- lo H). 2 Se la procedura scelta prevede che per un lotto o per un invio è sufficiente una copia della dichiarazione di conformità, tale disposizione è applicabile alle misure materializzate di lunghezza. Sezione 3: Apparecchi di misurazione della lunghezza e apparecchi di misurazione multidimensionali Art. 7 Requisiti essenziali 1 Gli apparecchi di misurazione della lunghezza devono soddisfare i requisiti essen- ziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 lettere A e B della presente ordinanza.8 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.201 2 Gli apparecchi di misurazione multidimensionali devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 lettere A e C della presente ordinanza. Art. 8 Procedure per l’immissione sul mercato 1 La conformità degli apparecchi di misurazione meccanici o elettromeccanici ai requisiti essenziali secondo l’articolo 7 è valutata e attestata, a scelta del fabbricante, secondo una delle seguenti procedure che figurano nell’allegato 2 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione: a. l’esame del tipo (modulo B) seguito dalla dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione (modulo D); b. l’esame del tipo (modulo B) seguito dalla dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità dell’ispezione e delle prove effettuate sul prodotto finale (modulo E); c. l’esame del tipo (modulo B) seguito dalla dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto (modulo F); d. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione (modulo D1); e. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità delle ispezioni e delle prove effettuate sul prodotto finale (modulo E1); f. la dichiarazione di conformità basata sulla verifica del prodotto (modu- lo F1); g. la dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto (modulo G); h. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale (modu- lo H); i. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull’esame del progetto (modulo H1). 2 La conformità degli apparecchi di misurazione elettronici o degli apparecchi che contengono un software ai requisiti essenziali secondo l’articolo 7 è valutata e attestata, a scelta del fabbricante, secondo una delle seguenti procedure che figurano nell’allegato 2 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione: a. l’esame del tipo (modulo B) seguito dalla dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione (modulo D); b. l’esame del tipo (modulo B) seguito dalla dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto (modulo F); c. la dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto (modulo G); d. la dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull’esame del progetto (modulo H1). Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 5 941.201 Art. 9 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Gli apparecchi di misurazione meccanici o elettromeccanici devono essere presen- tati ogni sei anni a un ufficio di verificazione cantonale per la verificazione succes- siva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misu- razione. 2 Per gli apparecchi di misurazione elettronici o gli apparecchi che contengono un software è prescritta la verificazione successiva conformemente all’allegato 7 nume- ro 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita ogni quattro anni da un ufficio di verificazione cantonale.9 Sezione 4: Cavalletti dendrometrici Art. 10 Requisiti essenziali I cavalletti dendrometrici devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 della presente ordi- nanza. Art. 11 Procedure per l’immissione sul mercato 1 Per i cavalletti dendrometrici meccanici è prescritta l’ammissione generale. Tali apparecchi sottostanno alla verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. 2 Per i cavalletti dendrometrici elettronici sono prescritte l’ammissione ordinaria e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Art. 12 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 La verificazione dei cavalletti dendrometrici meccanici ha validità illimitata. 2 I cavalletti dendrometrici elettronici devono essere presentati ogni sei anni a un ufficio di verificazione cantonale per la verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Sezione 5: Impianti di misurazione del legno tondo Art. 13 Requisiti essenziali Gli impianti di misurazione del legno tondo devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 della presente ordinanza. 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.201 Art. 14 Procedure per l’immissione sul mercato Per gli impianti di misurazione del legno tondo sono prescritte l’ammissione ordina- ria e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Art. 1510 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Per gli impianti di misurazione del legno tondo è prescritta la verificazione successi- va conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misura- zione, eseguita ogni quattro anni da un ufficio di verificazione cantonale. L’uti- lizzatore deve inoltre effettuare una procedura di controllo conformemente all’alle- gato 7 numero 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Sezione 6: Apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi11 Art. 16 Requisiti essenziali Gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 5 della presente ordinanza. Art. 17 Procedure per l’immissione sul mercato Per gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi sono prescritte l’ammissione ordinaria e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Art. 18 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Per quanto riguarda gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi, l’utilizzatore può scegliere fra le seguenti procedure: a. la verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordi- nanza sugli strumenti di misurazione, eseguita ogni due anni da un ufficio di verificazione cantonale; b. la verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordi- nanza sugli strumenti di misurazione, eseguita ogni quattro anni da un uffi- cio di verificazione cantonale, completata da una procedura di controllo da parte dell’utilizzatore, conformemente all’allegato 7 numero 5 dell’ordi- nanza sugli strumenti di misurazione. 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). 11 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). ). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 7 941.201 Sezione 6a:12 Apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne Art. 18a Requisiti essenziali Gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 5a della presente ordinanza. Art. 18b Procedura per l’immissione sul mercato Per gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne sono prescritte l’ammissione ordinaria e la verificazione iniziale conformemente all’alle- gato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Art. 18c Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Per gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne è prescritta la verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’or- dinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita da un ufficio di verificazione can- tonale. 2 La durata della validità della verificazione è di: a. un anno per la verificazione iniziale; b. due anni per le verificazioni successive. 3 L’Istituto federale di metrologia può, per singoli tipi, prolungare o abbreviare tali termini, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione lo consen- tono o lo esigono. Sezione 7: Impianti di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli Art. 19 Requisiti essenziali Gli impianti di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli devo- no soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 6 della presente ordinanza. Art. 20 Procedure per l’immissione sul mercato Per gli impianti di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli sono prescritte l’ammissione ordinaria e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. 12 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.201 Art. 21 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Per gli impianti di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli è prescritta la verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita ogni due anni da un ufficio di verificazione cantonale, completata da una procedura di controllo da parte dell’utilizzatore, conformemente all’allegato 7 numero 5 dell’ordinanza sugli stru- menti di misurazione. Sezione 8: Obblighi dell’utilizzatore Art. 22 Oltre alla responsabilità di cui all’articolo 21 capoverso 1 dell’ordinanza sugli stru- menti di misurazione, l’utilizzatore è responsabile anche: a. dell’osservanza delle istruzioni del fabbricante relative all’installazione e alla messa in servizio degli apparecchi di misurazione; b. della manutenzione degli apparecchi di misurazione e della revisione perio- dica delle loro parti sottoposte a usura, a invecchiamento e a insudiciamento. Sezione 9: Errori massimi tollerati in caso di controlli Art. 23 In caso di contestazione ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione o in occasione dei controlli ufficiali fuori della verificazio- ne, sono tollerati i seguenti errori massimi: a. per gli strumenti di misurazione della lunghezza di cui alle sezioni 2, 3, 6 e 7, quelli definiti negli allegati 1, 2, 5 e 6 della presente ordinanza; b.13 per gli strumenti di misurazione della lunghezza di cui alle sezioni 4 e 6a, gli errori massimi tollerati corrispondono al doppio di quelli definiti rispettiva- mente negli allegati 3 e 5a della presente ordinanza; c. per gli impianti di misurazione del legno tondo di cui alla sezione 5, gli erro- ri massimi tollerati corrispondono a una volta e mezzo quelli definiti nell’allegato 4 della presente ordinanza. 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 9 941.201 Sezione 10: Disposizioni finali Art. 24 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza dell’8 aprile 199114 sugli strumenti di misura di lunghezza è abrogata. Art. 25 Disposizioni transitorie 1 Gli strumenti di misurazione della lunghezza che sono stati sottoposti alla verifica- zione prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza possono essere sottoposti alla verificazione successiva. In occasione della verificazione successiva tali stru- menti devono rispettare gli errori massimi tollerati secondo le disposizioni previ- genti. 2 Gli strumenti di misurazione della lunghezza che sono stati ammessi secondo il diritto previgente possono ancora essere immessi sul mercato e sottoposti alla verifi- cazione iniziale conformemente all’allegato 5 numero 2 dell’ordinanza sugli stru- menti di misurazione per dieci anni a decorrere dell’entrata in vigore della presente ordinanza. Possono essere sottoposti alla verificazione successiva anche dopo che sono trascorsi i dieci anni. 3 Gli impianti di misurazione del legno tondo che sono stati immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza possono ancora essere utilizzati per tre anni a decorrere della messa in servizio o della revisione senza essere sotto- posti a verificazione. Art. 26 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 30 ottobre 2006. 14 [RU 1991 1306, 1997 2761 n. II lett. a] Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.201 Allegato 1 (art. 5) Requisiti specifici delle misure materializzate di lunghezza 1 Condizioni di riferimento 1.1 Per i metri a nastro di lunghezza pari o superiore a 5 m, gli errori massimi tollerati devono essere rispettati, se si applica una trazione di 50 N o con valori di forza diversi, specificati dal fabbricante e opportunamente impressi sul metro, oppure nel caso di misure di lunghezza rigide o semirigide, per le quali non è necessario considerare alcuna forza di trazione. 1.2 Se non corrisponde a 20 °C, il fabbricante deve indicare sulla misura di lunghezza la temperatura di riferimento. 2 Errori massimi tollerati 2.1 L’errore massimo tollerato (positivo o negativo in mm) in due graduazioni non consecutive della scala è (a + b·L), dove: – L è il valore arrotondato al metro intero seguente della lunghezza in m da misurare; – a e b sono riportati nella tabella 1. Se un intervallo terminale è limitato da una superficie, l’errore massimo tollerato per qualsiasi distanza a partire da tale punto è aumentato del valore c riportato nella tabella 1. Tabella 1 Classe di accuratezza a (mm) b c (mm) I 0,1 0,1 0,1 II 0,3 0,2 0,2 III 0,6 0,4 0,3 D: classe speciale per metri a nastro ad immersione(1) Fino a 30 m compresi(2) 1,5 zero zero S: classe speciale per metri a nastro per serbatoi Per ogni 30 m di lunghezza quando il nastro poggia su una superficie piana 1,5 zero zero (1) Vale per le combinazioni metro a nastro e peso immerso. (2) Se la lunghezza nominale è superiore a 30 m, è permesso, per ciascun segmento di 30 m, un ulteriore errore massimo tollerato di 0,75 mm. Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 11 941.201 2.2 I metri a nastro ad immersione possono anche essere della classe I o II; in tal caso, per ogni lunghezza compresa tra due graduazioni della scala, una delle quali è sull’affondatoio e l’altra sul metro, l’errore massimo tollerato è di ± 0,6 mm, se l’applicazione della formula dà un valore inferiore a 0,6 mm. L’errore massimo tollerato (positivo o negativo) per la lunghezza tra due graduazioni consecutive della scala e la differenza massima tollerata tra due intervalli consecutivi sono riportati nella tabella 2. Tabella 2 Lunghezza i dell’intervallo Errore massimo tollerato o differenza massima tollerata in mm, a seconda della classe di accuratezza I II III i ≤ 1 mm 0,1 0,2 0,3 1 mm < i ≤ 1 cm 0,2 0,4 0,6 Le giunzioni dei metri pieghevoli devono essere concepite in modo che non causino errori, oltre a quelli indicati sopra, superiori a 0,3 mm per la classe II e a 0,5 mm per la classe III. 3 Materiali 3.1 I materiali impiegati per le misure materializzate di lunghezza devono essere scelti in modo che, in caso di variazioni della lunghezza dovute a differenze di fino a ± 8 °C dalla temperatura di riferimento, l’errore massimo tollerato non sia superato. Questo non si applica alle misure materializzate delle classi S e D, qualora il fabbricante preveda che, se necessario per tener conto della dilatazione termica, devono essere corretti i valori misurati. 3.2 Le misure materializzate di lunghezza fatte con materiali le cui dimensioni potrebbero modificarsi sensibilmente sotto l’influsso di forti mutamenti dell’umidità relativa dell’aria, possono essere attribuite soltanto alle classi II o III. 4 Graduazioni Sulle misure materializzate di lunghezza deve essere impresso il valore nominale. Le scale millimetriche devono recare indicazioni numeriche a ogni centimetro; le misure materializzate di lunghezza con un intervallo sca- lare superiore a 2 cm devono recare l’indicazione numerica a ogni gradua- zione. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.201 Allegato 215 (art. 7) Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione della lunghezza e degli apparecchi di misurazione multidimensionali A Requisiti comuni degli apparecchi di misurazione della lunghezza e degli apparecchi di misurazione multidimensionali 1 Immunità elettromagnetica 1.1 L’influenza di un’interferenza elettromagnetica su un apparecchio di misu- razione della lunghezza e sulle sue combinazioni deve essere tale che: – la variazione del risultato della misurazione non superi il valore di variazione critico di cui al numero 1.2; – non sia possibile eseguire una misurazione; – si producano variazioni momentanee del risultato della misurazione tali da non poter essere interpretate, memorizzate o trasmesse come risulta- to della misurazione; oppure – si producano variazioni del risultato della misurazione sufficientemente marcate da essere riscontrate da tutti coloro che sono interessati al risul- tato della misurazione. 1.2 Il valore di variazione critico è uguale a una divisione della scala. B Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione della lunghezza 1 Caratteristiche del prodotto da misurare I materiali tessili sono caratterizzati da uno specifico fattore K. Tale fattore tiene conto della capacità d’allungamento e della forza peso per unità di superficie del prodotto da misurare, ed è definito dalla formula seguente: K = ε (GA + 2,2 N/m2), dove ε è l’allungamento relativo di un campione di tessuto largo 1 m sotto un’azione di trazione di 10 N, e GA è la forza peso per unità di superficie di un campione di tessuto in N/m2. 2 Condizioni di funzionamento 2.1 Campo: le dimensioni e, se del caso, il fattore K devono essere comprese entro i campi specificati dal fabbricante per l’apparecchio in questione. I campi del fattore K sono riportati nella tabella 1: 15 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 13 941.201 Tabella 1 Gruppo Campo di K Prodotto da misurare I 0 < K < 2×10-2 N/m2 bassa capacità d’allungamento II 2×10-2 N/m2 < K < 8×10-2 N/m2 media capacità d’allungamento III 8×10-2 N/m2 < K < 24×10-2 N/m2 elevata capacità d’allungamento IV 24×10-2 N/m2 < K elevatissima capacità d’allungamento 2.2 Se il prodotto da misurare non è fatto avanzare dall’apparecchio di misura- zione, la velocità d’avanzamento deve essere compresa entro i campi speci- ficati dal fabbricante per l’apparecchio in questione. 2.3 Se il risultato della misurazione dipende dallo spessore del prodotto da misurare, dalle caratteristiche della sua superficie e dalla sua distribuzione, per esempio da grandi rotoli o da pile, i limiti corrispondenti sono specificati dal fabbricante. 3 Errori massimi tollerati Apparecchi di misurazione Tabella 2 Classe di accuratezza Errori massimi tollerati I 0,125 %, ma non inferiore a 0,005 Lm II 0,25 %, ma non inferiore a 0,01 Lm III 0,5 %, ma non inferiore a 0,02 Lm Dove Lm è la lunghezza minima misurabile, vale a dire la più piccola unità specificata dal fabbricante per l’apparecchio in questione. Ai fini di esami e controlli, la lunghezza dei vari tipi di materiale è misurata con apparecchi adeguati, per esempio un metro a nastro. Il prodotto da misu- rare è steso su un supporto idoneo, per esempio un tavolo adeguato, in modo da non presentare né pieghe né allungamenti. 4 Altri requisiti L’apparecchio di misurazione deve garantire che il prodotto da misurare sia misurato nel suo stato non allungato in conformità con la prevista capacità d’allungamento del prodotto per il quale l’apparecchio in questione è proget- tato. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.201 C Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione multidimensionali 1 Condizioni di funzionamento 1.1 Campo: le dimensioni devono essere comprese entro il campo specificato dal fabbricante per l’apparecchio in questione. 1.2 Dimensione minima: il limite inferiore della dimensione minima per tutti i valori della divisione di scala è riportato nella tabella 3. Tabella 3 Divisione di scala (d) Dimensione minima (limite inferiore) d ≤ 2 cm 10 d 2 cm < d ≤ 10 cm 20 d 10 cm < d 50 d 1.3 Velocità d’avanzamento del prodotto da misurare: tale velocità deve essere compresa entro il campo specificato dal fabbricante per l’apparecchio in questione. 2 Errori massimi tollerati Gli errori massimi tollerati sono ± 1,0 d per ciascuna delle tre dimensioni. Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 15 941.201 Allegato 3 (art. 10) Requisiti specifici dei cavalletti dendrometrici 1 Requisiti metrologici 1.1 Un cavalletto dendrometrico per determinare il diametro di fusti e parti di fusto è costituito da un’asta diritta recante due becchi perpendicolari, l’uno fissato a una delle due estremità dell’asta, l’altro scorrevole lungo l’asta. Sulla superficie dell’asta è impressa una scala centimetrica. 1.2 La lunghezza dei becchi dovrebbe essere pari ad almeno la metà della lun- ghezza del campo di misurazione dell’asta. Il becco mobile dovrebbe poter essere spostato senza gioco e senza eccessiva resistenza lungo l’asta in qual- siasi situazione. A causa della leggera forza che si esercita sulla sua punta al momento della misurazione, il becco mobile non deve spostarsi di più di 5 mm dalla sua posizione parallela rispetto al becco fisso. 1.3 La scala graduata è suddivisa in centimetri o in millimetri e deve recare indicazioni numeriche a ogni centimetro. 1.4 Nei cavalletti dendrometrici elettronici, l’indicazione è data in centimetri. Ai fini della verificazione deve tuttavia essere disponibile un’indicazione con risoluzione millimetrica. 1.5 Per quanto riguarda i cavalletti dendrometrici elettronici, nell’allestimento di elenchi dei pezzi di legno devono essere considerati gli usi locali vigenti nel commercio del legname concernenti le regole di arrotondamento, le dedu- zioni per la corteccia e le deduzione per la qualità. 2 Errori massimi tollerati 2.1 Gli errori massimi tollerati per la scala graduata e la distanza dei becchi divaricati sono di ± 2 mm. 2.2 Gli errori massimi tollerati per la differenza fra la distanza delle punte dei becchi e la distanza dei becchi sull’asta sono di ± 2 mm. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 16 941.201 Allegato 4 (art. 13) Requisiti specifici degli impianti di misurazione del legno tondo 1 Requisiti metrologici 1.1 La determinazione del diametro avviene sia mediante determinazione del diametro medio alla metà della lunghezza del prodotto da misurare sia mediante determinazione di più diametri medi alla metà della lunghezza di sezioni di uguale lunghezza del prodotto da misurare. 1.2 Il dispositivo di misurazione del diametro deve determinare, per ogni punto di misurazione, il valore medio fra due singoli diametri a 90° l’uno dall’altro o fra tre singoli diametri a 60° l’uno dall’altro. 1.3 Per evitare errori di misurazione dovuti a mozziconi di rami o pezzi di corteccia, ogni determinazione del diametro medio deve essere eseguita in almeno due punti di misurazione entro un settore di 20 cm. Come diametro medio vale il diametro più piccolo misurato entro tale settore. 1.4 La lunghezza del prodotto da misurare è determinata dal dispositivo di misurazione dell’avanzamento durante il movimento d’avanzamento. 1.5 Come sezione del prodotto o pezzo di prodotto da misurare vale la superficie di un cerchio corrispondente al diametro medio. 1.6 Come volume del prodotto da misurare vale il prodotto fra la sezione e la lunghezza del prodotto da misurare oppure la somma dei volumi dei pezzi di prodotto da misurare. 1.7 La risoluzione del valore di misurazione deve essere di almeno 5 mm per il diametro e di almeno 1 cm per la lunghezza. 1.8 Per quanto riguarda le regole di arrotondamento, la sovramisura, le deduzio- ni per la corteccia e le deduzione per la qualità, nell’allestimento di elenchi dei pezzi di legno, devono essere considerati gli usi locali vigenti nel com- mercio del legname. 1.9 Ai fini di esami e controlli, deve essere possibile la lettura dei valori non arrotondati dei singoli diametri. 2 Condizioni di funzionamento 2.1 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite per una temperatura ambientale compresa fra –15 °C e +45 °C. 2.2 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite per variazioni della tensione d’alimentazione comprese fra –15 % e +10 % della tensione di funzionamento nominale. 2.3 I dispositivi di misurazione devono essere protetti da luci esterne suscettibili d’influenzare il risultato della misurazione. Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 17 941.201 3 Errori massimi tollerati 3.1 Gli errori massimi tollerati per i singoli diametri sono di: – ± 10 mm, per ogni singola misurazione; – ± 2,5 mm, per il valore medio risultante da 10 a 20 singole misurazioni del medesimo prodotto da misurare, effettuate in varie posizioni. 3.2 Gli errori massimi tollerati per la lunghezza misurata sono di ± 1 % della lunghezza del prodotto da misurare, ma non inferiori a 5 cm. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 18 941.201 Allegato 516 (art. 16) Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi 1 Requisiti metrologici 1.1 Un apparecchio di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi è almeno composto di un dispositivo di localizzazione del livello del liquido, di un’unità di trasmissione e di un indicatore. 1.2 L’intervallo della scala graduata dell’indicatore non deve essere superiore a 1 mm. 1.3 Un apparecchio di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi può avere più indicatori, anche un indicatore a distanza. Tutti gli indicatori devono essere chiaramente contrassegnati secondo l’apparecchio di misura- zione cui sono attribuiti. 1.4 Ai fini della verificazione deve essere disponibile un indicatore del livello. 2 Condizioni di funzionamento 2.1 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite per le condizioni di funzionamento specificate; tali condizioni comprendono: – la temperatura minima e massima del liquido e del veicolo al di sopra del liquido; – la pressione minima e massima; – le caratteristiche del liquido e del veicolo al di sopra del liquido; – la densità minima e massima del liquido e del veicolo al di sopra del liquido; – il campo di misurazione dell’ apparecchio di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi; – le condizioni ambientali. 2.2 Salvo indicazione contraria, per la temperatura di funzionamento minima e massima valgono i valori seguenti: – da –25 °C a +55 °C per il funzionamento all’aperto; – da +5 °C a +40 °C per il funzionamento in ambiente chiuso. 2.3 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite per variazioni della tensione d’alimentazione comprese fra –15 % e +10 % della tensione di funzionamento nominale. 16 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 19 941.201 3 Errori massimi tollerati Gli errori massimi tollerati per il livello indicato sono di: – ± 1 mm, sia per l’esame del tipo prima del montaggio dell’apparecchio di misurazione sul serbatoio di deposito, sia per la verificazione iniziale eseguita per lo più dal fabbricante; – ± 4 mm, per la verificazione iniziale e la verificazione successiva dell’apparecchio di misurazione in esercizio, montato sul serbatoio di deposito. 4 Documenti normativi Le prescrizioni sulla costruzione e sulle caratteristiche metrologiche degli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per serbatoi fissi sono considerate adempite, se gli apparecchi di misurazione soddisfano la racco- mandazione internazionale OIML R 85, edizione 200817. 17 Recommandation internationale OIML R 85, édition 2008 «Jaugeurs automatiques pour le mesurage des niveaux de liquide dans les réservoirs de stockage fixes». Il testo della raccomandazione, in francese, può essere ottenuto dietro pagamento presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, oppure consultato o scaricato gratuitamente da www.oiml.org/fr/publications/recommandations. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 20 941.201 Allegato 5a18 (art. 18a) Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne 1 Requisiti metrologici 1.1 Un apparecchio di misurazione del livello di riempimento per autocisterne si compone almeno di un dispositivo di localizzazione del livello del liquido nel contenitore da trasporto dell’autocisterna, di un’unità di trasmissione e di un indicatore. 1.2 Gli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne devono soddisfare i requisiti della classe di accuratezza 0,5 di cui al numero 5.1.2 della raccomandazione internazionale OIML R 80-1, edizione 200919. 1.3 Se il contenitore da trasporto di un’autocisterna è suddiviso in più camere di misurazione, le caratteristiche metrologiche si applicano ad ogni singolo ap- parecchio di misurazione del livello di riempimento in ogni camera di misu- razione. 1.4 Il volume nominale Vn di un contenitore da trasporto o di una camera di misurazione corrisponde, nel caso di combustibili o carburanti, al volume del liquido alla temperatura di riferimento di 15° C, se il contenitore da tra- sporto o la camera di misurazione sono riempiti fino al livello massimo di li- quido consentito. Per tutti gli altri liquidi si applica una temperatura di rife- rimento di 20° C. 1.5 La quantità minima erogata. che può essere misurata con un apparecchio di misurazione del livello di riempimento per autocisterne corrisponde alla quantità minima misurata MMQ (Vmin) indicata al numero 5.1.7 della rac- comandazione internazionale OIML R 80-1, edizione 2009. Nel caso di con- tenitori da trasporto con più camere di misurazione è necessario specificare la quantità minima misurata MMQ (Vmin) per ogni camera di misurazione. 1.6 A seconda del tipo di consegna si applicano i seguenti valori: – in caso di consegna del volume nominale totale Vn (consegna totale): sensibilità misurazione del livello (risoluzione) ≤ 1,5 mm per 1/1000 del volume misurato; – in caso di consegna di una parte del volume nominale Vn (consegna parziale): 18 Introdotto dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP del 24 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 3759). 19 International Recommendation OIML R 80, Edition 2017 «Road and rail tankers with level gauging», Part 1, Edition 2009 «Metrological and technical requirements». Il testo della raccomandazione, in inglese, può essere ottenuto dietro pagamento presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, oppure consultato o scaricato gratuitamente da www.oiml.org/en/publications/recommendations. Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 21 941.201 incertezza estesa misurazione del livello < 0,7 mm, risoluzione misura- zione del livello < 0,1 mm. 1.7 Ai fini della verificazione deve essere disponibile un indicatore del livello. 1.8 Per la targhetta d’identificazione si applicano i requisiti di cui al numero 6.1 della raccomandazione internazionale OIML R 80-1, edizione 2009. 2 Condizioni di funzionamento 2.1 Si applicano le condizioni di funzionamento di cui al numero 5.1.1 della raccomandazione internazionale OIML R 80-1, edizione 2009. 2.2 Per la temperatura massima e minima di funzionamento valgono i seguenti valori: da -25° C a +55° C. 3 Errori massimi tollerati 3.1 Gli errori massimi tollerati per il volume visualizzato per l’intero sistema di misurazione sono: – al momento della verificazione iniziale: ± 0,3% del volume visualizza- to; – al momento della verificazione successiva: ± 0,5% del volume visualiz- zato. 3.2 Gli errori massimi tollerati per la misurazione della temperatura sono di ± 0,5° C. 3.3 Gli errori massimi tollerati per il sensore d’inclinazione sono pari a ± 0,3% della quantità minima misurata MMQ (Vmin) della rispettiva camera di misu- razione. 4 Documenti normativi Le prescrizioni sulla costruzione e sulle caratteristiche metrologiche degli apparecchi di misurazione del livello di riempimento per autocisterne sono considerate adempite, se gli apparecchi di misurazione soddisfano la racco- mandazione internazionale OIML R 80-1, edizione 2009. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 22 941.201 Allegato 6 (art. 19) Requisiti specifici degli impianti di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli 1 Requisiti metrologici 1.1 Un impianto di misurazione della sagoma di veicoli e combinazioni di veicoli è composto di un dispositivo per la determinazione della sezione tra- sversale (altezza e larghezza) e della posizione longitudinale del veicolo durante il suo passaggio, a velocità controllata, attraverso l’impianto di misurazione. 1.2 L’intervallo longitudinale delle sezioni della sagoma non deve essere supe- riore a 2,5 cm. 1.3 L’impianto di misurazione determina le dimensioni massime del veicolo per quanto concerne l’altezza, la larghezza e la lunghezza. Le parti sporgenti del veicolo secondo l’articolo 38 capoversi 1 e 1bis dell’ordinanza del 19 giugno 199520 concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV) devo- no essere identificate e poter essere escluse dai risultati della misurazione. 1.4 L’intervallo della scala graduata dell’indicatore non deve essere superiore a 1 cm. 1.5 Ai fini della verificazione, deve essere disponibile un indicatore dell’altezza, della larghezza e della posizione longitudinale dell’oggetto da verificare, misurate di continuo. Allo scopo, la risoluzione del valore misurato non deve essere inferiore a 0,5 cm. 2 Condizioni di funzionamento 2.1 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite per una temperatura ambientale compresa fra –20 °C e +50 °C e per una velocità del vento fino a 60 km/h. 2.2 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite in caso di leggera pioggia o nevicata. 2.3 In caso di condizioni meteorologiche non ammissibili, devono essere esclusi errori di misurazione. 2.4 L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati delle misurazioni devono essere garantite per variazioni della tensione d’alimentazione comprese fra –15 % e +10 % della tensione di funzionamento nominale. 2.5 I dispositivi di misurazione devono essere protetti da luci esterne suscettibili d’influenzare il risultato della misurazione. 20 RS 741.41 Strumenti di misurazione della lunghezza. O del DFGP 23 941.201 2.6 Le dimensioni dell’autoveicolo devono essere comprese entro il campo specificato dal fabbricante. 2.7 La velocità alla quale l’autoveicolo passa attraverso l’impianto di misurazio- ne deve essere inferiore alla velocità massima specificata dal fabbricante. 3 Errori massimi tollerati Gli errori massimi tollerati per i valori indicati dall’impianto di misurazione del profilo nella misurazione di un oggetto d’esame sono di: – ± 1,5 cm, per l’altezza; – ± 1,5 cm, per la larghezza; – ± 2,5 cm, per la lunghezza. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 24 941.201 | |||
ch | it | 06ed3fb7-348c-419a-bd68-2e3f7a396d49 | Ordinanza sulle unità | 941.202 | true | 2019-05-20T00:00:00 | 1994-11-23T00:00:00 | 1,630,800,000,000 | https://www.lexfind.ch/tol/25425/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it | 941.202 1 Ordinanza sulle unità del 23 novembre 1994 (Stato 20 maggio 2019) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 2 capoverso 2 e 3 capoverso 2 della legge federale del 17 giugno 20111 sulla metrologia,2 ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza regola: a. le denominazioni e definizioni delle unità legali di misura (unità) e i loro multipli e sottomultipli; b. l’utilizzazione di tali denominazioni; c.3 ... Art. 2 Denominazioni delle unità 1 Per le unità nonché i loro multipli e sottomultipli ai quali la presente ordinanza attribuisce nomi e simboli particolari, l’utilizzazione di tali denominazioni è obbli- gatoria. 2 Grandezze fisiche alle quali la presente ordinanza non attribuisce un’unità parti- colare devono essere espresse in prodotti di potenze delle unità previste nella pre- sente ordinanza. Per questi prodotti l’espressione algebrica ha valore di denomina- zione. 3 Se mancano i simboli prescritti per le unità, queste possono essere rappresentate secondo la norma DIN 66030:2002-054.5 4 ...6 RU 1994 3109 1 RS 941.20 2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). 3 Abrogata dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). 4 Norma tedesca DIN 66030:2002-05, Informationstechnik – Darstellung von Einheitenna- men in Systemen mit beschränktem Schriftzeichenvorrat. La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch, o consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna–Wabern. 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). 6 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). 941.202 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.202 Sezione 2:7 Unità di base del Sistema Internazionale di Unità Art. 3 Alle unità di base del Sistema Internazionale di Unità (SI) di cui all’articolo 2 della legge federale sulla metrologia si applicano le definizioni stabilite dalla risoluzione 1 del 16 novembre 20188 della 26a Conferenza generale dei pesi e delle misure. Art. 4–9 Abrogati Sezione 3: ... Art. 10 e 119 Sezione 4: Unità derivate SI Art. 12 Definizione e presentazione delle unità derivate SI 1 Le unità derivate SI sono unità derivate in modo coerente dalle unità SI di base e dalle unità supplementari SI. 2 Esse vengono indicate sotto forma di prodotti di potenze delle unità SI di base e delle unità supplementari SI con un fattore numerico pari ad 1. Art. 1310 Denominazioni particolari per unità derivate SI Le unità derivate seguenti portano nomi e simboli particolari: Grandezza nome delle unità simbolo delle unità in altre unità SI in unità SI di base Angolo piano radiante rad m · m–1 Angolo solido steradiante sr m2 · m–2 Frequenza Hertz Hz s–1 Forza Newton N m · kg · s–2 Pressione, tensione Pascal Pa N · m–2 m–1 · kg · s–2 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vigore dal 20 mag. 2019 (RU 2019 1133). 8 Il testo della risoluzione può essere consultato in francese e in inglese presso l’Istituto federale di metrologia, Lindenweg 50, 3003 Berna–Wabern o all’indirizzo https://www.bipm.org/fr/committees/cg/cgpm/26-2018/resolution-1. 9 Abrogati dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). Unità. O 3 941.202 Grandezza nome delle unità simbolo delle unità in altre unità SI in unità SI di base Energia, lavoro, quantità di calore Joule J N · m m2 · kg · s–2 Potenza, flusso energetico Watt W J · s–1 m2 · kg · s–3 Quantità di elettricità, carica elettrica Coulomb C s · A Tensione elettrica, differen- za di potenziale elettrico, forza elettromotrice Volt V W · A–1 m2 · kg · s–3 · A–1 Resistenza elettrica Ohm V · A–1 m2 · kg · s–3 · A–2 Conduttanza Siemens S A · V–1 m–2 · kg–1 · s3 · A2 Capacità elettrica Farad F C · V–1 m–2 · kg–1 · s4 · A2 Flusso d’induzione magnetica Weber Wb V · s m2 · kg · s–2 · A–1 Induzione magnetica Tesla T Wb · m–2 kg · s–2 · A–1 Induttanza Henry H Wb · A–1 m2 · kg · s–2 · A–2 Flusso luminoso Lumen lm cd · sr cd Illuminamento Lux lx lm · m–2 m–2 · cd Attività (irraggiamento ionizzante) Becquerel Bq s–1 Dose assorbita Gray Gy J · kg–1 m2 · s–2 Dose equivalente Sievert Sv J · kg–1 m2 · s–2 Attività catalitica Katal kat s–1 · mol Sezione 5: Multipli e sottomultipli di unità SI ammessi come unità proprie con denominazioni particolari Art. 14 Unità sotto forma di multipli e sottomultipli decimali di unità SI I multipli e sottomultipli decimali di unità SI seguenti possono essere utilizzati come unità proprie con nomi e simboli particolari: Grandezza Nome delle unità Simbolo delle unità Relazione con le unità SI Volume Litro l o L 1 l = 1 dm3 = 10-3 m3 Massa Tonnellata t 1 t = 1 Mg = 103 kg Pression, tensione Bar bar 1 bar = 105 Pa Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.202 Art. 15 Unità sotto forma di multipli e sottomultipli non-decimali di unità SI I multipli e sottomultipli non-decimali di unità SI seguenti possono essere utilizzati come unità proprie con nomi e simboli particolari: Grandezza Nome delle unità Simbolo delle unità Relazione con le unità SI Angolo Angolo giro Grado centesimale, Gon gon Grado sessagesimale ° Minuto d’angolo ' Secondo d’angolo '' Tempo Minuto min 1 min = 60 s Ora h 1 h = 3600 s Giorno d 1 d = 86 400 s Sezione 6: Unità definite indipendentemente dalle unità SI di base Art. 1611 Unità di massa atomica L’unità di massa atomica (u) è pari a 1/12 della massa di un atomo del nuclide 12C. Art. 1712 Elettronvolt L’elettronvolt (eV) è l’energia acquisita da un elettrone che passa, nel vuoto, da un punto ad un altro che abbia una differenza di potenziale di un volt. Sezione 7: Unità ammesse unicamente in settori di applicazione specializzati Art. 18 Le unità seguenti possono essere utilizzate soltanto per grandezze particolari: Grandezza Nome delle unità Simbolo delle unità Relazione con le unità SI Vergenza dei sistemi ottici Diottria 1 diottria = 1 m-1 Massa delle pietre preziose Carato metrico ct 1 ct = 2·10-4 kg Area delle superfici agrarie e dei fondi Ara a 1 a = 102 m2 Ettaro ha 1 ha = 104 m2 Massa lineica delle fibre tessili e dei filati Tex tex 1 tex = 1 g·km-1 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). Unità. O 5 941.202 Grandezza Nome delle unità Simbolo delle unità Relazione con le unità SI Pressione sanguigna e pressione degli altri liquidi organici millimetro di mercurio mmHg 1 mmHg = 133,322 Pa(13) Sezione efficace in fisica delle particelle e nucleare Barn b 1 b = 10-28 m2 Potenza apparente della corrente elettrica alternata Voltampère VA 1 VA = 1 m2·kg·s-3 Potenza elettrica reattiva Var var 1 var = 1 m2·kg·s-3 Livello sonoro decibel dB livello sonoro [dB] = 20 · log (pressione acustica / 20 µPa) Sezione 8: Formazione di multipli e sottomultipli decimali delle unità Art. 19 Prefissi SI 1 I multipli e sottomultipli decimali delle unità possono essere formati per mezzo di espressioni particolari, i prefissi SI (prefissi), posti davanti alla denominazione di unità. 2 I nomi e simboli dei prefissi sono attribuiti secondo i fattori di moltiplicazione ri- spettivamente di divisione seguenti: Nome del prefisso Simbolo Fattore Nome del prefisso Simbolo Fattore Yotta Y 1024 Deci d 10-1 Zetta Z 1021 Centi c 10-2 Exa E 1018 Milli m 10-3 Peta P 1015 Micro µ 10-6 Tera T 1012 Nano n 10-9 Giga G 109 Pico p 10-12 Mega M 106 Femto f 10-15 Chilo k 103 Atto a 10-18 Etto h 102 Zepto z 10-21 Deca da 101 Yocto y 10-24 3 La collocazione di un prefisso davanti a un’unità corrisponde alla moltiplicazione dell’unità per il fattore associato. 13 Valore approssimato di 13,5951·9,80665 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.202 Art. 20 Prescrizioni generali per l’utilizzazione dei prefissi 1 I nomi dei prefissi possono essere utilizzati soltanto con nomi d’unità; i simboli dei prefissi soltanto con simboli d’unità. 2 Il nome del prefisso viene posto davanti al nome di unità senza intervallo e ugual- mente per il simbolo del prefisso davanti al simbolo dell’unità. 3 I prefissi non si possono accumulare. Esempio: ,,pF’’ deve figurare in vece di ,,µµF’’ 4 I multipli o sottomultipli decimali delle unità derivate formate di un quoziente pos- sono avere un prefisso sia al numeratore che al denominatore o anche ai due termini. Esempi: 1 kA/cm2, 1 hPa/km. 5 Gli esponenti di questi simboli composti si applicano all’intera combinazione di simboli. Esempi: 1 km3 = (103 m)3 = 109 m3 1 cm-1 = (10-2 m)-1 = 102 m-1 1 mm2/s = (10-3 m)2/s = 10-6 m2/s Art. 21 Prescrizioni particolari per l’utilizzazione dei prefissi 1 L’applicazione dei prefissi non è autorizzata per: – la divisione del cerchio in 360° (art. 15); – il minuto, l’ora e il giorno (art. 15); – la diottria (art. 18); – il carato metrico (art. 18); – l’ara e l’ettaro (art. 18); – il millimetro di mercurio (art. 18); – il decibel (art. 18). 2 Le denominazioni dei multipli e sottomultipli decimali dell’unità di massa vengono formate mediante l’aggiunta dei nomi di prefissi alla parola «grammo» o dei loro simboli al simbolo «g». Esempio: milligrammo, mg. Sezione 9: ... Art. 2214 14 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). Unità. O 7 941.202 Sezione 10: Disposizioni finali Art. 23 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 23 novembre 197715 sulle unità è abrogata. Art. 2416 Art. 25 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1995. 15 [RU 1977 2405, 1980 601, 1981 634, 1982 2305, 1984 1529, 1985 384] 16 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.202 Allegato17 17 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7193). Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Art. 2 Denominazioni delle unità Sezione 2: Unità di base del Sistema Internazionale di Unità Art. 3 Art. 4–9 Sezione 3: ... Art. 10 e 11 Sezione 4: Unità derivate SI Art. 12 Definizione e presentazione delle unità derivate SI Art. 13 Denominazioni particolari per unità derivate SI Sezione 5: Multipli e sottomultipli di unità SI ammessi come unità proprie con denominazioni particolari Art. 14 Unità sotto forma di multipli e sottomultipli decimali di unità SI Art. 15 Unità sotto forma di multipli e sottomultipli non-decimali di unità SI Sezione 6: Unità definite indipendentemente dalle unità SI di base Art. 16 Unità di massa atomica Art. 17 Elettronvolt Sezione 7: Unità ammesse unicamente in settori di applicazione specializzati Art. 18 Sezione 8: Formazione di multipli e sottomultipli decimali delle unità Art. 19 Prefissi SI Art. 20 Prescrizioni generali per l’utilizzazione dei prefissi Art. 21 Prescrizioni particolari per l’utilizzazione dei prefissi Sezione 9: ... Art. 22 Sezione 10: Disposizioni finali Art. 23 Diritto previgente: abrogazione Art. 24 Art. 25 Entrata in vigore Allegato | <div _ngcontent-oqb-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.202--><p class="srnummer">941.202</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza sulle unità</h1><p>del 23 novembre 1994 (Stato 20 maggio 2019)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 2 capoverso 2 e 3 capoverso 2 della legge federale <br/>del 17 giugno 2011<sup><a fragment="#fn-d6e18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e18" id="fnbck-d6e18" routerlink="./">1</a></sup> sulla metrologia,<sup><a fragment="#fn-d6e26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e26" id="fnbck-d6e26" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e18"><sup><a fragment="#fnbck-d6e18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e18" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/734/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.20</b></a></p><p id="fn-d6e26"><sup><a fragment="#fnbck-d6e26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e26" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza regola:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le denominazioni e definizioni delle unità legali di misura (unità) e i loro multipli e sottomultipli;</dd><dt>b. </dt><dd>l’utilizzazione di tali denominazioni;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e59" id="fnbck-d6e59" routerlink="./">3</a></sup> </dt><dd>...</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e59"><sup><a fragment="#fnbck-d6e59" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e59" routerlink="./">3</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> <b></b>Denominazioni delle unità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per le unità nonché i loro multipli e sottomultipli ai quali la presente ordinanza attribuisce nomi e simboli particolari, l’utilizzazione di tali denominazioni è obbligatoria.</p><p><sup>2</sup> Grandezze fisiche alle quali la presente ordinanza non attribuisce un’unità particolare devono essere espresse in prodotti di potenze delle unità previste nella presente ordinanza. Per questi prodotti l’espressione algebrica ha valore di denominazione.</p><p><sup>3</sup> Se mancano i simboli prescritti per le unità, queste possono essere rappresentate secondo la norma DIN 66030:2002-05<sup><a fragment="#fn-d6e88" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e88" id="fnbck-d6e88" routerlink="./">4</a></sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e100" id="fnbck-d6e100" routerlink="./">5</a></sup></p><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e112" id="fnbck-d6e112" routerlink="./">6</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e88"><sup><a fragment="#fnbck-d6e88" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e88" routerlink="./">4</a></sup> Norma tedesca DIN 66030:2002-05, <i>Informationstechnik – Darstellung von Einheitenn</i><i>a</i><i>men in Systemen mit beschränktem Schriftzeichenvorrat</i>. La norma può essere consultata gratuitamente od ottenuta a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch, o consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna–Wabern.</p><p id="fn-d6e100"><sup><a fragment="#fnbck-d6e100" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e100" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p><p id="fn-d6e112"><sup><a fragment="#fnbck-d6e112" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e112" routerlink="./">6</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2:</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e125" id="fnbck-d6e125" routerlink="./">7</a></sup></b><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_2" routerlink="./"> Unità di base del Sistema Internazionale di Unità</a></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e125"><sup><a fragment="#fnbck-d6e125" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e125" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vigore dal 20 mag. 2019 (<a href="eli/oc/2019/214/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 1133</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Alle unità di base del Sistema Internazionale di Unità (SI) di cui all’articolo 2 della legge federale sulla metrologia si applicano le definizioni stabilite dalla risoluzione 1 del 16 novembre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e142" id="fnbck-d6e142" routerlink="./">8</a></sup> della 26<sup>a</sup> Conferenza generale dei pesi e delle misure.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e142"><sup><a fragment="#fnbck-d6e142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e142" routerlink="./">8</a></sup> Il testo della risoluzione può essere consultato in francese e in inglese presso l’Istituto federale di metrologia, Lindenweg 50, <i>3003 </i>Berna–Wabern o all’indirizzo https://www.bipm.org/fr/committees/cg/cgpm/26-2018/resolution-1.</p></div></div></article><article id="art_4_9"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_4_9" routerlink="./"><b>Art. 4</b>–<b>9</b></a></h6><div class="collapseable"><p><i>Abrogati</i></p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: ...</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10_e"><a name="a10e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_10_e" routerlink="./"><b>Art. 10 </b>e<b> 11</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e168" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e168" id="fnbck-d6e168" routerlink="./">9</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e168"><sup><a fragment="#fnbck-d6e168" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e168" routerlink="./">9</a></sup> Abrogati dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Unità derivate SI</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> <b></b>Definizione e presentazione delle unità derivate SI</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le unità derivate SI sono unità derivate in modo coerente dalle unità SI di base e dalle unità supplementari SI.</p><p><sup>2</sup> Esse vengono indicate sotto forma di prodotti di potenze delle unità SI di base e delle unità supplementari SI con un fattore numerico pari ad 1.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e199" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e199" id="fnbck-d6e199" routerlink="./">10</a></sup><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_13" routerlink="./"><b></b> <b></b>Denominazioni particolari per unità derivate SI</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le unità derivate seguenti portano nomi e simboli particolari:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Grandezza</p></th><th class="man-text-align-left"><p>nome delle unità</p></th><th class="man-text-align-left"><p>simbolo <br/>delle unità</p></th><th class="man-text-align-left"><p>in altre<br/>unità SI</p></th><th class="man-text-align-left"><p>in unità SI di base</p></th></tr><tr><td><p>Angolo piano</p></td><td><p>radiante</p></td><td><p>rad</p></td><td><p></p></td><td><p>m · m<sup>–1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Angolo solido</p></td><td><p>steradiante</p></td><td><p>sr</p></td><td><p></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · m<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Frequenza</p></td><td><p>Hertz</p></td><td><p>Hz</p></td><td><p></p></td><td><p>s<sup>–1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Forza</p></td><td><p>Newton</p></td><td><p>N</p></td><td><p></p></td><td><p>m · kg · s<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Pressione, tensione</p></td><td><p>Pascal</p></td><td><p>Pa</p></td><td><p>N · m<sup>–2</sup></p></td><td><p>m<sup>–1</sup> · kg · s<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Energia, lavoro,<br/>quantità di calore</p></td><td><p>Joule</p></td><td><p>J</p></td><td><p>N · m</p></td><td><p>m<sup>2</sup> · kg · s<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Potenza, flusso energetico</p></td><td><p>Watt</p></td><td><p>W</p></td><td><p>J · s<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · kg · s<sup>–3</sup></p></td></tr><tr><td><p>Quantità di elettricità, <br/>carica elettrica</p></td><td><p>Coulomb</p></td><td><p>C</p></td><td><p></p></td><td><p>s · A</p></td></tr><tr><td><p>Tensione elettrica, differenza di potenziale elettrico, forza elettromotrice</p></td><td><p>Volt</p></td><td><p>V</p></td><td><p>W · A<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · kg · s<sup>–3</sup> · A<sup>–1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Resistenza elettrica</p></td><td><p>Ohm</p></td><td><p>Ω</p></td><td><p>V · A<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · kg · s<sup>–3</sup> · A<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Conduttanza</p></td><td><p>Siemens</p></td><td><p>S</p></td><td><p>A · V<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>–2</sup> · kg<sup>–1</sup> · s<sup>3</sup> · A<sup>2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Capacità elettrica</p></td><td><p>Farad</p></td><td><p>F</p></td><td><p>C · V<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>–2</sup> · kg<sup>–1</sup> · s<sup>4</sup> · A<sup>2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Flusso d’induzione <br/>magnetica</p></td><td><p>Weber</p></td><td><p>Wb</p></td><td><p>V · s</p></td><td><p>m<sup>2</sup> · kg · s<sup>–2</sup> · A<sup>–1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Induzione magnetica</p></td><td><p>Tesla</p></td><td><p>T</p></td><td><p>Wb · m<sup>–2</sup></p></td><td><p>kg · s<sup>–2</sup> · A<sup>–1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Induttanza</p></td><td><p>Henry</p></td><td><p>H</p></td><td><p>Wb · A<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · kg · s<sup>–2</sup> · A<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Flusso luminoso</p></td><td><p>Lumen</p></td><td><p>lm</p></td><td><p>cd · sr</p></td><td><p>cd</p></td></tr><tr><td><p>Illuminamento</p></td><td><p>Lux</p></td><td><p>lx</p></td><td><p>lm · m<sup>–2</sup></p></td><td><p>m<sup>–2</sup> · cd</p></td></tr><tr><td><p>Attività (irraggiamento ionizzante)</p></td><td><p>Becquerel</p></td><td><p>Bq</p></td><td><p></p></td><td><p>s<sup>–1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Dose assorbita</p></td><td><p>Gray</p></td><td><p>Gy</p></td><td><p>J · kg<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · s<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Dose equivalente</p></td><td><p>Sievert</p></td><td><p>Sv</p></td><td><p>J · kg<sup>–1</sup></p></td><td><p>m<sup>2</sup> · s<sup>–2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Attività catalitica</p></td><td><p>Katal</p></td><td><p>kat</p></td><td><p></p></td><td><p>s<sup>–1</sup> · mol</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e199"><sup><a fragment="#fnbck-d6e199" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e199" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Multipli e sottomultipli di unità SI ammessi come unità proprie con denominazioni particolari</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> <b></b>Unità sotto forma di multipli e sottomultipli decimali di unità SI</a></h6><div class="collapseable"> <p>I multipli e sottomultipli decimali di unità SI seguenti possono essere utilizzati come unità proprie con nomi e simboli particolari:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td colspan="2"><p>Grandezza</p></td><td><p>Nome delle unità</p></td><td><p>Simbolo delle unità</p></td><td><p>Relazione con le unità SI</p></td></tr><tr><td><p>Volume</p></td><td colspan="2"><p>Litro</p></td><td><p>l o L</p></td><td><p>1 l = 1 dm<sup>3</sup> = 10<sup>-3</sup> m<sup>3</sup></p></td></tr><tr><td><p>Massa</p></td><td colspan="2"><p>Tonnellata</p></td><td><p>t</p></td><td><p>1 t = 1 Mg = 10<sup>3</sup> kg</p></td></tr><tr><td><p>Pression, tensione</p></td><td colspan="2"><p>Bar</p></td><td><p>bar</p></td><td><p>1 bar = 10<sup>5</sup> Pa</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> <b></b>Unità sotto forma di multipli e sottomultipli non-decimali di unità SI</a></h6><div class="collapseable"> <p>I multipli e sottomultipli non-decimali di unità SI seguenti possono essere utilizzati come unità proprie con nomi e simboli particolari:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Grandezza</p></td><td><p>Nome delle unità</p></td><td><p>Simbolo delle unità</p></td><td colspan="2"><p>Relazione con le unità SI</p></td></tr><tr><td><p>Angolo</p></td><td><p>Angolo giro</p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/20190520/it/html/image/image1.png"/></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Grado centesimale, Gon</p></td><td colspan="2"><p>gon</p></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/20190520/it/html/image/image2.png"/></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Grado sessagesimale</p></td><td colspan="2"><p>°</p></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/20190520/it/html/image/image3.png"/></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Minuto d’angolo</p></td><td colspan="2"><p>'</p></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/20190520/it/html/image/image4.png"/></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Secondo d’angolo</p></td><td colspan="2"><p>''</p></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/20190520/it/html/image/image5.png"/></p></td></tr><tr><td><p>Tempo</p></td><td><p>Minuto</p></td><td colspan="2"><p>min</p></td><td><p>1 min = 60 s</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Ora</p></td><td colspan="2"><p>h</p></td><td><p>1 h = 3600 s</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Giorno</p></td><td colspan="2"><p>d</p></td><td><p>1 d = 86 400 s</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Unità definite indipendentemente dalle unità SI di base</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e856" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e856" id="fnbck-d6e856" routerlink="./">11</a></sup><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_16" routerlink="./"><b></b> <b></b>Unità di massa atomica</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’unità di massa atomica (u) è pari a 1/12 della massa di un atomo del nuclide <sup>12</sup>C.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e856"><sup><a fragment="#fnbck-d6e856" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e856" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e879" id="fnbck-d6e879" routerlink="./">12</a></sup><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_17" routerlink="./"><b></b> <b></b>Elettronvolt</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’elettronvolt (eV) è l’energia acquisita da un elettrone che passa, nel vuoto, da un punto ad un altro che abbia una differenza di potenziale di un volt.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e879"><sup><a fragment="#fnbck-d6e879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e879" routerlink="./">12</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: <br/>Unità ammesse unicamente in settori di applicazione specializzati</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Le unità seguenti possono essere utilizzate soltanto per grandezze particolari:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Grandezza</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Nome delle unità</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Simbolo<br/>delle unità</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Relazione con le unità SI</p></th></tr><tr><td><p>Vergenza dei sistemi ottici</p></td><td colspan="2"><p>Diottria</p></td><td><p></p></td><td><p>1 diottria = 1 m<sup>-1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Massa delle pietre preziose</p></td><td colspan="2"><p>Carato metrico</p></td><td><p>ct</p></td><td><p>1 ct = 2·10<sup>-4</sup> kg</p></td></tr><tr><td><p>Area delle superfici agrarie e dei fondi</p></td><td colspan="2"><p>Ara</p></td><td><p>a</p></td><td><p>1 a = 10<sup>2</sup> m<sup>2</sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p>Ettaro</p></td><td><p>ha</p></td><td><p>1 ha = 10<sup>4 </sup>m<sup>2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Massa lineica delle fibre tessili e dei filati</p></td><td colspan="2"><p>Tex</p></td><td><p>tex</p></td><td><p>1 tex = 1 g·km<sup>-1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Pressione sanguigna<br/>e pressione degli altri liquidi organici</p></td><td colspan="2"><p>millimetro di mercurio</p></td><td><p>mmHg</p></td><td><p>1 mmHg = 133,322 Pa<sup>(</sup><sup><sup><a fragment="#fn-d6e1016" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e1016" id="fnbck-d6e1016" routerlink="./">13</a></sup></sup><sup>)</sup></p></td></tr><tr><td><p>Sezione efficace in fisica <br/>delle particelle e nucleare</p></td><td colspan="2"><p>Barn</p></td><td><p>b</p></td><td><p>1 b = 10<sup>-28</sup> m<sup>2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Potenza apparente <br/>della corrente elettrica <br/>alternata</p></td><td colspan="2"><p>Voltampère</p></td><td><p>VA</p></td><td><p>1 VA = 1 m<sup>2</sup>·kg·s<sup>-3</sup></p></td></tr><tr><td><p>Potenza elettrica reattiva</p></td><td colspan="2"><p>Var</p></td><td><p>var</p></td><td><p>1 var = 1 m<sup>2</sup>·kg·s<sup>-3</sup></p></td></tr><tr><td><p>Livello sonoro</p></td><td colspan="2"><p>decibel</p></td><td><p>dB</p></td><td><p>livello sonoro [dB] = 20<br/>· log (pressione <br/>acustica / 20 µPa)</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1016"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1016" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e1016" routerlink="./">13</a></sup><sup> </sup>Valore approssimato di 13,<i>5951</i>·9,<i>80665</i></p></div></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Formazione di multipli e sottomultipli decimali delle unità</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> <b></b>Prefissi SI</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I multipli e sottomultipli decimali delle unità possono essere formati per mezzo di espressioni particolari, i prefissi SI (prefissi), posti davanti alla denominazione di unità.</p><p><sup>2</sup> I nomi e simboli dei prefissi sono attribuiti secondo i fattori di moltiplicazione rispettivamente di divisione seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nome <br/>del prefisso</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Simbolo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Fattore</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Nome <br/>del prefisso</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="2"><p>Simbolo</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Fattore</p></th></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Yotta</p></td><td><p>Y</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>24</sup></p></td><td colspan="2"><p>Deci</p></td><td><p>d</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-1</sup></p></td></tr><tr><td><p>Zetta</p></td><td><p>Z</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>21</sup></p></td><td colspan="2"><p>Centi</p></td><td><p>c</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-2</sup></p></td></tr><tr><td><p>Exa</p></td><td><p>E</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>18</sup></p></td><td colspan="2"><p>Milli</p></td><td><p>m</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-3</sup></p></td></tr><tr><td><p>Peta</p></td><td><p>P</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>15</sup></p></td><td colspan="2"><p>Micro</p></td><td><p>µ</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-6</sup></p></td></tr><tr><td><p>Tera</p></td><td><p>T</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>12</sup></p></td><td colspan="2"><p>Nano</p></td><td><p>n</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-9</sup></p></td></tr><tr><td><p>Giga</p></td><td><p>G</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>9</sup></p></td><td colspan="2"><p>Pico</p></td><td><p>p</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-12</sup></p></td></tr><tr><td><p>Mega</p></td><td><p>M</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>6</sup></p></td><td colspan="2"><p>Femto</p></td><td><p>f</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-15</sup></p></td></tr><tr><td><p>Chilo</p></td><td><p>k</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>3</sup></p></td><td colspan="2"><p>Atto</p></td><td><p>a</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-18</sup></p></td></tr><tr><td><p>Etto</p></td><td><p>h</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>2</sup></p></td><td colspan="2"><p>Zepto</p></td><td><p>z</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-21</sup></p></td></tr><tr><td><p>Deca</p></td><td><p>da</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>1</sup></p></td><td colspan="2"><p>Yocto</p></td><td><p>y</p></td><td colspan="2"><p>10<sup>-24</sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>3</sup> La collocazione di un prefisso davanti a un’unità corrisponde alla moltiplicazione dell’unità per il fattore associato.</p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> <b></b>Prescrizioni generali per l’utilizzazione dei prefissi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I nomi dei prefissi possono essere utilizzati soltanto con nomi d’unità; i simboli dei prefissi soltanto con simboli d’unità.</p><p><sup>2</sup> Il nome del prefisso viene posto davanti al nome di unità senza intervallo e ugualmente per il simbolo del prefisso davanti al simbolo dell’unità.</p><p><sup>3</sup> I prefissi non si possono accumulare. <br/>Esempio: ,,pF’’ deve figurare in vece di ,,µµF’’</p><p><sup>4</sup> I multipli o sottomultipli decimali delle unità derivate formate di un quoziente possono avere un prefisso sia al numeratore che al denominatore o anche ai due termini.<br/>Esempi: 1 kA/cm<sup>2</sup>, 1 hPa/km.</p><p><sup>5</sup> Gli esponenti di questi simboli composti si applicano all’intera combinazione di simboli.</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Esempi:</p></td><td><p>1 km<sup>3</sup></p></td><td><p>= (10<sup>3</sup> m)<sup>3</sup></p></td><td><p>= 10<sup>9</sup> m<sup>3</sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>1 cm<sup>-1</sup></p></td><td><p>= (10<sup>-2</sup> m)<sup>-1</sup></p></td><td><p>= 10<sup>2</sup> m<sup>-1</sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>1 mm<sup>2</sup>/s</p></td><td><p>= (10<sup>-3</sup> m)<sup>2</sup>/s</p></td><td><p>= 10<sup>-6</sup> m<sup>2</sup>/s</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> <b></b>Prescrizioni particolari per l’utilizzazione dei prefissi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’applicazione dei prefissi non è autorizzata per:</p><dl><dt>– </dt><dd>la divisione del cerchio in 360° (art. 15);</dd><dt>– </dt><dd>il minuto, l’ora e il giorno (art. 15);</dd><dt>– </dt><dd>la diottria (art. 18);</dd><dt>– </dt><dd>il carato metrico (art. 18);</dd><dt>– </dt><dd>l’ara e l’ettaro (art. 18);</dd><dt>– </dt><dd>il millimetro di mercurio (art. 18);</dd><dt>– </dt><dd>il decibel (art. 18).</dd></dl><p><sup>2</sup> Le denominazioni dei multipli e sottomultipli decimali dell’unità di massa vengono formate mediante l’aggiunta dei nomi di prefissi alla parola «grammo» o dei loro simboli al simbolo «g».</p><p>Esempio: milligrammo, mg.</p></div></article></div></section><section id="sec_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_9" routerlink="./">Sezione 9: ...</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e1504" id="fnbck-d6e1504" routerlink="./">14</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1504"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1504" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e1504" routerlink="./">14</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_10"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#sec_10" routerlink="./">Sezione 10: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> <b></b>Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 23 novembre 1977<sup><a fragment="#fn-d6e1528" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e1528" id="fnbck-d6e1528" routerlink="./">15</a></sup> sulle unità è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1528"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1528" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e1528" routerlink="./">15</a></sup><sup> </sup>[<a href="eli/oc/1977/2405_2405_2405/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1977 </b>2405</a>, <b></b><a href="eli/oc/1980/601_601_601/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1980 </b>601</a>, <b></b><a href="eli/oc/1981/634_634_634/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1981 </b>634</a>, <b></b><a href="eli/oc/1982/2305_2305_2305/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1982 </b>2305</a>, <b></b><a href="eli/oc/1984/1529_1529_1529/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1984 </b>1529</a>, <b></b><a href="eli/oc/1985/384_384_384/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1985 </b>384</a>]</p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1568" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e1568" id="fnbck-d6e1568" routerlink="./">16</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1568"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1568" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e1568" routerlink="./">16</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> <b></b>Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1995.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1595" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fn-d6e1595" id="fnbck-d6e1595" routerlink="./">17</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1595"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1595" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1994/3109_3109_3109/it#fnbck-d6e1595" routerlink="./">17</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/875/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7193</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section></div></div> |
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ch | it | a4a7e96c-568c-4dc0-84b8-8e789df9c8d9 | Ordinanza sulle indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati | Ordinanza sulle indicazioni di quantità | OIQ | 941.204 | true | 2020-01-01T00:00:00 | 2012-09-05T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30211/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it | RS 941.204 1 Ordinanza sulle indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati (Ordinanza sulle indicazioni di quantità, OIQ) del 5 settembre 2012 (Stato 1° gennaio 2020) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 13 capoverso 3, 14 capoversi 2–4, 18 capoverso 2 e 19 della legge federale del 17 giugno 20111 sulla metrologia; in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19952 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC), ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione 1 La presente ordinanza disciplina: a. le indicazioni di quantità destinate ai consumatori per la vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati; b. i requisiti delle bottiglie impiegate come recipienti di misura; c.3 gli obblighi dei fabbricanti, degli importatori e di altre persone; d.4 i controlli ufficiali. 2 La presente ordinanza non si applica: a.5 agli imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale è inferiore a 5 g o a 5 ml o superiore a 50 kg o 50 l; l’ordinanza si applica tuttavia agli imbal- laggi preconfezionati di spezie, erbe aromatiche e canapa con una quantità nominale inferiore a 5 g o 5 ml; b.6 agli imballaggi preconfezionati di medicamenti delle categorie di vendita A e B secondo gli articoli 41 e 42 dell’ordinanza del 21 settembre 20187 sui RU 2012 5275 1 RS 941.20 2 RS 946.51 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 4 Introdotta dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 6 Nuovo testo giusta l’all. 8 n. II 5 dell’O del 14 nov. 2018 sull’autorizzazione dei medica- menti, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 5029). 7 RS 812.212.21 941.204 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.204 medicamenti, come anche della categoria di vendita C secondo l’articolo 25 dell’ordinanza del 17 ottobre 20018 sui medicamenti; c. alla merce distribuita gratuitamente o in aggiunta alla prestazione vera e propria; d. alle cartucce di inchiostro e di toner per stampanti. Art. 2 Definizioni Nella presente ordinanza si intende per: a. merce misurabile: merce il cui prezzo di vendita è calcolato in base alla quantità venduta; b. imballaggio preconfezionato: merce contenuta in una confezione di qualsiasi tipo, misurata e chiusa in assenza del consumatore e la cui quantità non può essere modificata senza aprire o alterare palesemente l’imballaggio stesso; c. vendita di merce sfusa: vendita di una merce non offerta in un imballaggio preconfezionato; d. imballaggio multiplo: più merci imballate, identiche o diverse, riunite in un ulteriore imballaggio; e. quantità nominale: quantità della merce contenuta, indicata sull’imballaggio; f. contenuto effettivo: quantità effettiva della merce contenuta nell’imballag- gio; g. quantità netta: quantità di una merce senza involucro o imballaggio di altro tipo; h. peso sgocciolato: peso di una merce solida una volta scolato il liquido di co- pertura. Art. 3 Determinazione della quantità 1 Nel commercio, la quantità della merce misurabile è determinata in base al peso, al volume, alla superficie, alla lunghezza o al numero di pezzi. È determinante la quantità netta della merce. 2 Se le condizioni ambientali incidono sul volume della merce, per la determinazione della quantità fanno stato le seguente temperature: a. temperatura in generale 20 °C; b. temperatura per carburanti e combustibili 15 °C. 3 Per peso si intende l’indicazione della bilancia senza correzione della spinta aero- statica. 4 Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) può prevedere che: 8 RU 2001 3420 O sulle indicazioni di quantità 3 941.204 a. sia determinante una quantità diversa da quella netta, in particolare se lo ri- chiede il tipo di imballaggio usuale di una merce; b. sia determinante per la merce surgelata e congelata un’altra temperatura ri- spetto a quella di cui al capoverso 2. Art. 4 Indicazione della quantità 1 La quantità deve essere indicata in unità legali secondo l’ordinanza del 23 novem- bre 19949 sulle unità o in base al numero di pezzi. 2 L’indicazione della quantità deve essere precisa. Non è consentito indicare margini di oscillazione o utilizzare espressioni come «circa». 3 Un’eventuale quantità minima indicata deve essere raggiunta in ogni singolo caso. Deve essere riconoscibile che è indicata la quantità minima. 4 La quantità può essere indicata nelle unità non metriche usuali all’estero, oltre che nelle unità di cui al capoverso 1. Capitolo 2: Vendita di merce sfusa Art. 5 Misurazione della quantità 1 Nella vendita di merce sfusa la quantità è misurata mediante strumenti di misura- zione conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 200610 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Se presente, il consumatore deve poter osservare il processo di misurazione o effettuarlo da sé.11 2 Il DFGP può prevedere eccezioni, in particolare per la merce solitamente venduta al pezzo. Art. 6 Controllo dell’indicazione di quantità di merce parzialmente imballata Chi offre merce parzialmente imballata, confezionata in assenza del consumatore, deve mettere a disposizione del consumatore nel punto di vendita uno strumento di misura idoneo, conforme ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 200612 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP, affinché possa controllare o far controllare la quantità. Art. 7 Ubicazione dell’indicazione di quantità La quantità può essere indicata altrove che sulla merce, a condizione che la concor- danza tra l’indicazione e la merce possa essere garantita. 9 RS 941.202 10 RS 941.210 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 12 RS 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.204 Art. 7a13 Ortaggi da fiore sotto pellicola protettiva trasparente Gli ortaggi da fiore come carciofi, cavolfiori e broccoli sotto pellicola protettiva trasparente possono essere venduti secondo le disposizioni sulla vendita di merce sfusa anche se sono offerti in un imballaggio preconfezionato secondo l’articolo 2 lettera b. In questo caso non si applicano le disposizioni del capitolo 3. Art. 8 Spaccio di merci in esercizi di ristorazione e in occasione di manifestazioni pubbliche 1 In esercizi di ristorazione, take-away e simili, nonché in occasione di mani- festazioni pubbliche, le bevande vendute in contenitori aperti possono essere servite soltanto in misure per lo spaccio conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 feb- braio 200614 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Fanno eccezione le bevande calde, i cocktail e le bevande preparate con acqua o servite con ghiaccio. 2 L’indicazione di quantità non è richiesta per i cibi serviti od offerti in self service, venduti per asporto o forniti a domicilio da esercizi di ristorazione, take-away e simili, nonché in occasione di manifestazioni pubbliche. 3 Chi offre cibi in self service secondo il capoverso 2 indicandone un prezzo di base, deve usare, per la determinazione del peso, bilance conformi ai requisiti dell’ordi- nanza del 15 febbraio 2006 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposi- zioni esecutive del DFGP. Il DFGP disciplina il modo in cui deve essere determinato il peso. Art. 9 Indicazioni di quantità ai distributori automatici 1 I distributori automatici devono indicare la quantità fornita. 2 Trattandosi di distributori automatici, le misure per lo spaccio o i distributori devono essere conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 200615 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. 3 I capoversi 1 e 2 non si applicano alle bevande preparate nel distributore con acqua, come il caffè. Capitolo 3: Imballaggi preconfezionati Sezione 1: Requisiti generali applicabili alle indicazioni di quantità e alle scritte Art. 10 Indicazione della quantità secondo il tipo di merce 1 La quantità nominale della merce liquida è indicata in base al volume nominale, la quantità nominale delle altre merci in base al peso nominale, a meno che le pratiche 13 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 14 RS 941.210 15 RS 941.210 O sulle indicazioni di quantità 5 941.204 commerciali prevedano l’indicazione del peso nominale per la merce liquida e l’indicazione del volume nominale per le altre merci. 2 La quantità nominale può essere indicata, in deroga al capoverso 1, in base alla superficie o alla lunghezza, purché questo corrisponda alle pratiche commerciali. 3 Se l’indicazione del numero di pezzi è più confacente al contenuto di un imballag- gio preconfezionato di merce che non sia una derrata alimentare, la quantità nomi- nale può essere indicata in base al numero di pezzi. Tale indicazione non è necessa- ria se il consumatore può constatare facilmente il numero di pezzi. Il DFGP può specificare le merci per le quali è possibile di norma indicare il numero di pezzi. 4 Il DFGP può specificare le derrate alimentari per le quali la quantità nominale può essere indicata in numero di pezzi. 5 Se la quantità nominale è indicata più volte, ad esempio in base al peso e al volu- me, ogni indicazione deve adempiere i requisiti della presente ordinanza. Art. 11 Scritte 1 Gli imballaggi preconfezionati devono recare le seguenti scritte: a. la quantità nominale; b. la denominazione specifica della merce alla quale si riferisce l’indicazione della quantità; c. il fabbricante o l’importatore responsabili. 2 Per gli imballaggi preconfezionati con indicazione della quantità in base al peso o al volume la quantità nominale deve essere espressa in chilogrammi o grammi, litri, centilitri o millilitri, seguita dalla sigla o dal nome dell’unità. La scritta deve avere le seguenti dimensioni: a. almeno 6 mm, se la quantità nominale è superiore a 1000 g o 100 cl; b. almeno 4 mm, se la quantità nominale è superiore a 200 g o 20 cl e uguale o inferiore a 1000 g o 100 cl; c. almeno 3 mm, se la quantità nominale è superiore a 50 g o 5 cl e uguale o inferiore a 200 g o 20 cl; d. almeno 2 mm, se la quantità nominale non è superiore a 50 g o 5 cl. 3 Per gli imballaggi preconfezionati che indicano la quantità in base alla superficie, alla lunghezza o al numero di pezzi la scritta della quantità nominale deve avere caratteri alti almeno 2 mm. 4 Le scritte devono essere apposte in modo indelebile, perfettamente leggibile e ben visibile. Sono leggibili senza dover aprire o spiegare l’imballaggio. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.204 Art. 12 Marchio di conformità Il marchio di conformità europeo previsto all’allegato 1 può essere apposto sugli imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale che adempiono i requisiti della direttiva 76/211/CEE16. Sezione 2: Requisiti applicabili alle indicazioni di quantità e alle scritte in casi particolari Art. 13 Imballaggi multipli 1 Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi contenenti la stessa merce e non destinati a essere venduti singolarmente, deve essere indicata la quantità nominale globale. 2 Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi contenenti merce diversa e non destinati a essere venduti singolarmente o qualora un imballaggio multiplo contenga merce diversa imballata separatamente, sull’imballaggio multiplo deve essere indicata la quantità nominale della singola merce. 3 Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi recanti indicazioni sufficienti per la loro vendita singola, sull’imballaggio multiplo deve essere apposta almeno una delle seguenti scritte: a. il numero e la quantità nominale dei singoli imballaggi; o b. la quantità nominale globale dell’imballaggio multiplo. 4 È possibile rinunciare alle indicazioni di cui al capoverso 3 se: a. i singoli imballaggi sono visibili e facilmente constatabili; e b. le indicazioni della quantità nominale sono riconoscibili: 1. su almeno un imballaggio, nel caso di imballaggi contenenti la stessa quantità nominale, 2. su tutti gli imballaggi, nel caso di imballaggi contenenti una quantità nominale divergente. Art. 14 Imballaggi preconfezionati di cibi Sugli imballaggi preconfezionati di cibi costituiti da prodotti alimentari diversi e imballati separatamente deve essere indicata la quantità nominale globale. 16 Direttiva del Consiglio, del 20 gen. 1976, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative al precondizionamento in massa o in volume di alcuni prodotti in imballaggi preconfezionati (76/211/CEE), GU L 46 del 21.2.1976, pag. 1; modificata l’ultima volta dalla direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 set. 2007, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17. O sulle indicazioni di quantità 7 941.204 Art. 15 Imballaggi preconfezionati di vino o bevande spiritose La quantità nominale di imballaggi preconfezionati di vino e bevande spiritose è retta dalla direttiva 2007/45/CE17, se questi imballaggi preconfezionati: a. sono immessi in commercio nell’Unione Europea; b. recano il marchio di conformità secondo l’articolo 12. Art. 16 Imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato 1 Se una derrata alimentare solida è immersa in un liquido di copertura, l’imballag- gio preconfezionato deve indicare, oltre alla quantità nominale, anche il peso sgoc- ciolato. 2 Sono considerati liquidi di copertura le soluzioni saline o zuccherine acquose, l’aceto o, nel caso di frutta e verdura, i loro succhi. 3 Il peso sgocciolato deve essere indicato in modo facilmente riconoscibile e chiara- mente leggibile nelle immediate vicinanze della quantità nominale e con una gran- dezza di carattere non inferiore. Se indicato, il volume del recipiente deve figurare nell’unità millilitro come segue: a. all’interno di un rettangolo, ma senza la sigla ml; oppure b. con la sigla ml, ma senza rettangolo. Art. 17 Imballaggi preconfezionati di merce surgelata Nell’indicazione della quantità nominale di merce surgelata non può essere compu- tato il ghiaccio che non fa parte della merce. Art. 18 Imballaggi preconfezionati di aerosol Oltre alla quantità nominale, sugli imballaggi preconfezionati di aerosol deve essere indicata la capacità totale. La scritta deve essere strutturata in modo tale da non essere confusa con l’indicazione della quantità nominale del contenuto. Sezione 3: Contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale Art. 19 Contenuto effettivo in base al peso o al volume 1 Al momento della prima immissione in commercio, gli imballaggi preconfezionati contenenti la medesima quantità nominale e contrassegnati in base al peso o al volume devono adempiere i seguenti requisiti: 17 Direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 set. 2007, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati, abroga le diretti- ve 75/106/CEE e 80/232/CEE del Consiglio e modifica la direttiva 76/211/CEE del Con- siglio, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.204 a. in media il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati non può es- sere inferiore alla quantità nominale; b.18 la quota degli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per di- fetto superiore ai valori secondo i capoversi 3 e 3bis non deve superare il 2,5 per cento; c.19 nessun imballaggio preconfezionato può superare di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo i capoversi 3 e 3bis. 2 Gli imballaggi preconfezionati con uno scarto per difetto che supera più del doppio lo scarto per difetto tollerato possono essere immessi in commercio soltanto dopo rettificazione dell’indicazione della quantità. 3 I valori degli scarti per difetto tollerati sono i seguenti: Quantità nominale Qn in grammi o millilitri Scarto per difetto tollerato in % di Qn in g o ml 5–50 9 – 50–100 – 4,5 100–200 4,5 – 200–300 – 9 300–500 3 – 500–1000 – 15 1 000–10 000 1,5 – 10 000–15 000 – 150 15 000–50 000 1 – 3bis Lo scarto per difetto tollerato per gli imballaggi preconfezionati di spezie, erbe aromatiche e canapa con un quantità nominale inferiore a 5 g o 5 ml è pari al 9 per cento della quantità nominale.20 4 Gli scarti per difetto tollerati indicati in per cento devono essere arrotondati per eccesso al decimo di grammo o di millilitro. Art. 20 Contenuto effettivo in base alla lunghezza o alla superficie 1 Negli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale il cui contenuto è indicato in base alla lunghezza o alla superficie, il contenuto effettivo al momento della prima immissione in commercio non può essere inferiore alla quan- tità nominale. 2 Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base alla lunghezza devono adempiere i seguenti requisiti: 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 20 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). O sulle indicazioni di quantità 9 941.204 a. per una lunghezza non superiore a 5 m, non è tollerato alcuno scarto per di- fetto; b. per una lunghezza superiore a 5 m, è tollerato uno scarto per difetto non su- periore al 2 per cento. 3 Per gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base alla superficie è tollerato uno scarto per difetto non superiore al 3 per cento. Art. 21 Contenuto effettivo in base al numero di pezzi Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base al numero di pezzi devono adempiere i seguenti requisiti: a. negli imballaggi preconfezionati contenenti non più di 50 pezzi il contenuto effettivo non può essere inferiore alla quantità nominale; b. negli imballaggi preconfezionati contenenti più di 50 pezzi: 1. il contenuto effettivo medio non può essere inferiore alla quantità no- minale, e 2. lo scarto per difetto non può essere superiore a un pezzo per ogni centi- naia iniziata. Art. 22 Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato 1 Gli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale il cui conte- nuto effettivo è indicato in base al peso sgocciolato devono, al momento della prima immissione in commercio, adempiere i seguenti requisiti: a. il peso sgocciolato effettivo non può essere inferiore al peso sgocciolato in- dicato; b.21 la quota degli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per di- fetto superiore ai valori secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3bis non deve su- perare il 2,5 per cento; c.22 nessun imballaggio preconfezionato può superare di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3bis. 2 Gli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per difetto che supera di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3bis possono essere immessi in commercio soltanto dopo rettificazione dell’indicazione della quantità.23 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 23 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.204 3 Il DFGP disciplina: a. la procedura volta a definire il peso sgocciolato; b. il periodo durante il quale devono essere adempiti i requisiti secondo il ca- poverso 1. Art. 23 Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di merce surgelata Il DFGP disciplina la procedura volta a definire il contenuto effettivo degli imbal- laggi preconfezionati di merce surgelata. Art. 24 Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di merce con calo naturale di peso 1 Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto diminuisce con il tempo per ragioni naturali devono adempiere i requisiti posti alla quantità nominale: a. al momento della prima immissione in commercio in uno Stato membro del- lo Spazio economico europeo, se recano il marchio di cui all’articolo 3 della direttiva 76/211/CEE24; b. al momento della prima immissione in commercio in Svizzera negli altri ca- si. 2 Il DFGP disciplina come tenere conto del calo naturale di peso. Art. 25 Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di aerosol Il contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di aerosol è definito dalla so- stanza attiva e dal gas propellente. Art. 2625 Contenuto effettivo di bombole per gas liquidi Alle bombole, ad esempio le bombole in acciaio, in alluminio o in composito, per gas liquidi come il propano o il butano, si applicano, in deroga all’articolo 19, i seguenti requisiti: a. per le bombole per gas con una quantità nominale fino a 5 kg è tollerato uno scarto per difetto non superiore al 3 per cento della quantità nominale; b. per le bombole per gas con una quantità nominale di oltre 5 kg è tollerato uno scarto per difetto non superiore a 200 g. 24 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 12. 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). O sulle indicazioni di quantità 11 941.204 Sezione 4: Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati contenenti quantità nominali divergenti Art. 27 1 Negli imballaggi preconfezionati contenenti quantità nominali divergenti indicate in base al peso, gli scarti per difetto al momento della prima immissione in commer- cio non possono superare i seguenti valori: a. 2,0 g, se il peso è inferiore a 500 g; b. 5,0 g, se il peso è uguale o superiore a 500 g e inferiore a 2 kg; c. 10,0 g, se il peso si situa tra i 2 kg e i 10 kg. 2 Non è ammesso sfruttare in modo sistematico gli scarti per difetto. Il DFGP può disciplinare i dettagli. Capitolo 4: Bottiglie impiegate come recipienti di misura Art. 28 Definizione Le bottiglie impiegate come recipienti di misura sono recipienti che adempiono i seguenti requisiti: a. sono di vetro o di ogni altro materiale avente caratteristiche di rigidità e di stabilità che diano le stesse garanzie metrologiche del vetro; b. sono chiuse o concepite per essere chiuse, e destinate al deposito, al tra- sporto o alla fornitura di liquidi; c. hanno una capacità nominale non inferiore a 5 cl e non superiore a 5 l; d. consentono, quando sono riempite sino a un dato livello o a una data percen- tuale della loro capacità rasobordo, di misurarne il contenuto con sufficiente precisione. Art. 29 Contrassegno della capacità 1 Le bottiglie impiegate come recipienti di misura devono essere contrassegnate con la capacità nominale, la capacità rasobordo, il vuoto e la capacità effettiva. Tutte le indicazioni devono riferirsi a una temperatura di 20 °C. 2 La capacità nominale è il volume di liquido indicato sulla bottiglia che questa deve contenere quando è riempita in condizioni normali. 3 La capacità rasobordo è il volume di liquido contenuto nella bottiglia riempita sino al piano del bordo. 4 Il vuoto è la differenza tra la capacità nominale e la capacità rasobordo. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.204 5 La capacità effettiva è il volume di liquido realmente contenuto nella bottiglia riempita esattamente nelle condizioni corrispondenti teoricamente alla capacità nominale. Art. 30 Precisione 1 La distanza tra il livello di riempimento teorico corrispondente alla capacità nomi- nale e il piano del bordo nonché il vuoto devono essere pressoché costanti per tutte le bottiglie fabbricate secondo uno stesso progetto. 2 Le bottiglie impiegate come recipienti di misura possono presentare le seguenti differenze massime tra la capacità effettiva e la capacità nominale: Capacità nominale in ml Errore massimo tollerato in % della capacità nominale in ml 50–100 – 3 100–200 3 – 200–300 – 6 300–500 2 – 500–1000 – 10 1000–5000 1 – 3 Alla capacità rasobordo si applicano gli errori massimi uguali alla capacità nomi- nale corrispondente. 4 Non è ammesso sfruttare in modo sistematico l’errore massimo tollerato. Art. 31 Scritte 1 Ogni bottiglia impiegata come recipiente di misura deve recare, chiaramente visi- bili, leggibili e indelebili, le seguenti scritte: a. sulla superficie laterale, sulla superficie di raccordo tra la superficie laterale e il fondo oppure sul fondo: 1. la capacità nominale espressa in litri, in centilitri o in millilitri, seguita dalla sigla o dal nome dell’unità di misura utilizzata, 2. un marchio inconfondibile di identificazione del fabbricante, 3. il carattere speciale secondo l’allegato 2; b. sul fondo o sulla superficie di raccordo tra la superficie laterale e il fondo, in modo che non possa esservi confusione con le indicazioni di cui alla let- tera a, almeno una delle seguenti indicazioni: 1. la capacità rasobordo, espressa in centilitri, non seguita dal nome dell’unità o dalla sua sigla, 2. la distanza in millimetri, espressa con la sigla mm, dal piano del bordo superiore al livello di riempimento corrispondente alla capacità nomi- nale. O sulle indicazioni di quantità 13 941.204 2 Per le scritte di cui al capoverso 1 lettera a numero 1 e lettera b valgono le seguenti altezze minime: a. almeno 6 mm, se la capacità nominale è superiore a 100 cl; b. almeno 4 mm, se la capacità nominale è superiore a 20 cl fino a 100 cl; c. almeno 3 mm, se la capacità nominale è uguale o inferiore a 20 cl. 3 Sulla bottiglia possono figurare anche altre indicazioni, a condizione che non diano luogo a confusione con le indicazioni di cui ai capoversi 1 e 2. Capitolo 5: Obblighi dei fabbricanti, degli importatori e di altre persone Art. 32 Persone responsabili Sono responsabili del rispetto della presente ordinanza: a. in caso di vendita di merce sfusa: la persona fisica o giuridica che vende in Svizzera merce misurabile destinata alla vendita di merce sfusa; b.26 in caso di imballaggi preconfezionati su cui è apposto il marchio di confor- mità europeo (art. 12) e bottiglie impiegate come recipienti di misura: 1. il fabbricante, se l’imballaggio preconfezionato o la bottiglia impiegata come recipiente di misura sono fabbricati in Svizzera oppure sono fab- bricati in uno Stato membro dello Spazio economico europeo e immessi in commercio in Svizzera, 2. l’importatore, se l’imballaggio preconfezionato o la bottiglia impiegata come recipiente di misura sono fabbricati in uno Stato terzo; c.27 in caso di imballaggi preconfezionati su cui non è apposto il marchio di con- formità europeo (art. 12), la persona fisica o giuridica che importa gli imbal- laggi preconfezionati in Svizzera. Art. 33 Controllo del contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati 1 Le persone responsabili devono controllare che il contenuto effettivo di un imbal- laggio preconfezionato sia esatto. 2 Qualora i fabbricanti in Svizzera effettuino il controllo con strumenti di misura- zione, questi devono essere appropriati allo scopo e conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 200628 sugli strumenti di misurazione e delle perti- nenti disposizioni esecutive del DFGP. 3 Il controllo può essere effettuato per campionamento. 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 27 Introdotta dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 28 RS 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.204 4 Qualora il contenuto effettivo non venga misurato, il fabbricante deve provvedere in altro modo affinché il contenuto corrisponda effettivamente al valore indicato. 5 In caso di importazione da uno Stato non membro dello Spazio economico europeo l’importatore, anziché effettuare il controllo, può dimostrare di essersi munito di tutte le garanzie che gli consentono di assumersi la responsabilità. 6 Per le merci la cui quantità è indicata in base al volume, il controllo non è necessa- rio se per la produzione degli imballaggi preconfezionati sono usate e riempite con- formemente alle disposizioni legali bottiglie impiegate come recipienti di misura che adempiono i requisiti degli articoli 28–31. 7 In occasione della produzione in Svizzera di imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale, i risultati dei controlli devono essere registrati e resi dispo- nibili alle autorità competenti (art. 34). Sono conservati: a. per un anno per le merci con una conservabilità di almeno sei mesi; b. per sei mesi oltre la scadenza della conservabilità per le merci con una con- servabilità inferiore a sei mesi. 8 Il DFGP può disciplinare i particolari delle procedure di controllo. Capitolo 6: Controlli ufficiali Art. 34 Autorità competente 1 Fatto salvo il capoverso 2, i Cantoni controllano il rispetto della presente ordi- nanza. Designano l’autorità competente. 2 L’Istituto federale di metrologia è competente nei seguenti settori parziali: a. controlla le bottiglie impiegate come recipienti di misura presso i fabbricanti svizzeri; b. controlla gli imballaggi preconfezionati e i punti di vendita pubblici nella misura in cui il DFGP lo preveda nell’ambito del programma di cui al capo- verso 4. 3 L’Istituto federale di metrologia sorveglia l’attività di controllo dei Cantoni. 4 Il DFGP elabora annualmente un programma con i punti fondamentali su cui vertono i controlli e l’attività di vigilanza dell’Istituto federale di metrologia. Quest’ultimo stila un rapporto sull’attuazione del programma e sull’attività dei Cantoni. 5 Su richiesta dell’Istituto federale di metrologia, gli uffici doganali possono collabo- rare al controllo degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura. O sulle indicazioni di quantità 15 941.204 Art. 35 Controllo degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura 1 L’autorità competente controlla per campionamento la conformità degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura alle disposi- zioni della presente ordinanza: a. presso il fabbricante, se la produzione avviene in Svizzera; b. presso la persona fisica o giuridica che importa in Svizzera gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come recipienti di misura; oppure c. in un’altra fase del circuito commerciale, se non è possibile svolgere i con- trolli secondo la lettera a o b. 1bis Gli imballaggi preconfezionali e le bottiglie impiegate come recipienti di misura necessari per il controllo devono essere messi gratuitamente a disposizione dell’autorità competente.29 2 Il controllo degli imballaggi preconfezionati è retto dall’allegato 3, quello delle bottiglie impiegate come recipienti di misura dall’allegato 4. 3 I controlli avvengono: a. almeno ogni anno: 1. presso i fabbricanti che producono imballaggi preconfezionati princi- palmente per il commercio, 2. presso le persone di cui al capoverso 1 lettera b, 3. presso i fabbricanti di bottiglie impiegate come recipienti di misura; b. almeno ogni due anni presso i fabbricanti che vendono principalmente i pro- pri imballaggi preconfezionati ai consumatori. 4 Se gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come recipienti di misura non sono conformi alle disposizioni della presente ordinanza, l’autorità competente propone all’interessato uno dei seguenti provvedimenti: a. rendere conformi gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate co- me strumenti di misura e immetterli in commercio; b. immettere in commercio, a determinate condizioni, gli imballaggi preconfe- zionati o le bottiglie impiegate come strumenti di misura; c. rinunciare all’immissione in commercio. 5 Se l’interessato non approva la misura proposta, l’autorità competente emana una decisione. 6 Sono fatti salvi ulteriori provvedimenti in virtù dell’articolo 19 LOTC. Art. 36 Controlli presso i punti di vendita pubblici L’autorità competente controlla per campionamento, presso i punti di vendita pub- blici, che: 29 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 16 941.204 a. la vendita di merce sfusa sia conforme alle disposizioni della presente ordi- nanza; b. gli imballaggi preconfezionati e le bottiglie impiegate come recipienti di mi- sura rechino le scritte previste dalla presente ordinanza. Art. 3730 Emolumenti La riscossione degli emolumenti per i controlli di cui agli articoli 35 e 36 è retta dall’ordinanza del 23 novembre 200531 sugli emolumenti di verificazione e dall’ordinanza del 5 luglio 200632 sugli emolumenti dell’Istituto federale di metro- logia. Capitolo 7: Disposizioni finali Art. 38 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza dell’8 giugno 199833 sulle dichiarazioni è abrogata. Art. 39 Modifica del diritto vigente Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue: …34 Art. 40 Disposizioni transitorie 1 Se, per ragioni igieniche, nella vendita di merce sfusa è necessario un foglio di carta, un sacchetto, un vasetto o una vaschetta per pesare la merce, fino al 31 dicem- bre 2013 il peso di detto imballaggio può essere compreso nel peso netto della merce se non supera il 3 per cento del peso di quest’ultima oppure se non supera 3 g per quantità di merce inferiore a 100 g. Per la vendita di merce sfusa alle bancarelle e presso le fattorie senza bilance con la funzione tara è previsto un termine transitorio fino al 31 dicembre 2017. 2 Gli imballaggi preconfezionati fabbricati secondo il diritto previgente possono essere immessi in commercio fino al 31 dicembre 2014. Art. 41 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013. 30 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7245). 31 RS 941.298.1 32 RS 941.298.2 33 [RU 1998 1614, 2010 2631 all. n. 5] 34 Le mod. possono essere consultate alla RU 2012 5275. O sulle indicazioni di quantità 17 941.204 Allegato 1 (art. 12) Marchio di conformità Il seguente marchio di conformità è definito nell’articolo 3 e nell’allegato I nume- ro 3.3 della direttiva 76/211/CEE35 e nell’allegato II della direttiva 2009/34/CE36. L’illustrazione è puramente informativa. 35 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 12. 36 Direttiva 2009/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 apr. 2009, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle disposizioni comuni agli strumenti di misura ed ai metodi di controllo metrologico (rifusione), GU L 106 del 28.4.2009, pag. 7. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 18 941.204 Allegato 2 (art. 31) Carattere speciale per le bottiglie impiegate come recipienti di misura Il seguente carattere speciale è definito nell’articolo 2 della direttiva 75/107/CEE37 e nell’allegato I numero 3.3 della direttiva 2009/34/CE38. L’illustrazione è puramente informativa. 37 Direttiva 75/107/CEE del Consiglio, del 19 dic. 1974, per il ravvicinamento delle legisla- zioni degli Stati Membri relative alle bottiglie impiegate come recipienti-misura, GU L 42 del 15.2.1975, pag. 14. 38 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 1. O sulle indicazioni di quantità 19 941.204 Allegato 339 (art. 35) Controllo ufficiale di imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale 1 Indicazioni generali 11 Simboli Nel presente allegato i simboli seguenti significano: Qn quantità nominale xi contenuto effettivo s scarto tipo ̅ media k fattore di correzione per il calcolo dell’intervallo di fiducia basato sulla variabile aleatoria t della distribuzione di Student, sulla dimensione della partita e sul campione 12 Tipo, luogo e momento del controllo 121 Gli imballaggi preconfezionati sono controllati per campionamento. 122 L’autorità competente di cui all’articolo 34 determina il luogo e il momento del controllo. 123 Il luogo del controllo è definito secondo l’articolo 35 capoverso 1. Il cam- pione è prelevato dalla linea di imbottigliamento o nel luogo in cui sono immagazzinati gli imballaggi preconfezionati soggetti a controllo. 13 Partita di imballaggi preconfezionati 131 Il verificatore stabilisce la partita di imballaggi preconfezionati dalla quale prelevare il campione. 132 Per la determinazione della partita il fabbricante e le altre persone presso cui si svolge il controllo devono mostrare spontaneamente al verificatore tutti i locali dove sono fabbricati o immagazzinati gli imballaggi preconfezionati da controllare. 133 La partita è costituita dalla quantità totale di imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale, dello stesso aspetto e della stessa produzione, che sono imbottigliati o immagazzinati nello stesso luogo, con le seguenti limi- tazioni: 39 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 20 941.204 a. se gli imballaggi preconfezionati sono controllati nella linea di imbotti- gliamento alla fine delle operazioni di riempimento, la dimensione della partita corrisponde al numero di imballaggi preconfezionati fabbricati in un’ora e ciò senza limitazione della dimensione della partita; b. negli altri casi la dimensione della partita è limitata a 10 000 imballaggi preconfezionati. 134 Prima di effettuare i controlli previsti al numero 213 occorre prelevare in ordine casuale dalla partita un numero sufficiente di imballaggi preconfezio- nati, in modo da poter eseguire il controllo che richiede il maggior nume- ro di campionamenti. 14 Prelievo del campione 141 Il verificatore preleva il campione in modo che si tratti di un campionamento casuale statisticamente rappresentativo della partita. Se il campione è prele- vato dalla linea di imbottigliamento alla fine delle operazioni di riempimen- to, il prelievo deve riguardare l’intera produzione oraria secondo il nume- ro 133 lettera a. 142 Il fabbricante e le altre persone presso cui si svolge il controllo devono fornire al verificatore l’assistenza tecnica necessaria per il prelievo del cam- pione. 15 Determinazione della tara media 151 Al fine di determinare il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati viene previamente determinata la tara. 152 A tal fine si utilizza: a. il materiale di imballaggio inutilizzato dello stesso tipo di quello usato per la produzione degli imballaggi preconfezionati; o b. il materiale di imballaggio utilizzato e ben pulito di imballaggi precon- fezionati da controllare. 16 Ulteriore controllo Il verificatore controlla che gli imballaggi preconfezionati rechino le scritte previste dalla presente ordinanza. 17 Procedura di rigetto di una partita 171 Se una partita non è conforme ed è respinta, deve essere effettuato entro sei mesi presso la stessa persona responsabile (art. 32) un controllo su un’altra partita possibilmente dello stesso prodotto e alle stesse condizioni. O sulle indicazioni di quantità 21 941.204 172 Se anche il controllo eseguito secondo il numero 171 è negativo, il verifica- tore sporge immediatamente denuncia penale contro il fabbricante controlla- to o contro un’altra persona presso cui si è svolto il controllo. 2 Controllo di imballaggi preconfezionati in base al peso o al volume 21 Indicazioni generali 211 Il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati può essere determina- to direttamente utilizzando bilance o strumenti volumetrici oppure, se si trat- ta di un liquido, indirettamente pesando il prodotto e misurando la sua densi- tà. 212 Indipendentemente dal metodo utilizzato, l’errore nella misurazione del contenuto effettivo di un imballaggio preconfezionato non deve superare un quinto dello scarto per difetto tollerato sulla quantità nominale. 213 Il controllo degli imballaggi preconfezionati è eseguito per campionamento e comprende due parti: a. un controllo attinente al contenuto effettivo di ogni singolo imballaggio preconfezionato del campione; e b. un controllo attinente alla media del contenuto effettivo di tutti gli im- ballaggi preconfezionati del campione. 214 Una partita di imballaggi preconfezionati è considerata conforme se i risulta- ti di entrambi i controlli soddisfano i criteri di accettazione definiti ai nume- ri 22 e 23. 215 Se possibile, i controlli non devono comportare l’apertura degli imballaggi preconfezionati (controlli non distruttivi). I controlli che comportano l’apertura e la distruzione degli imballaggi pre- confezionati (controlli distruttivi) devono essere limitati al minimo indispen- sabile. La loro efficacia è minore di quella dei controlli non distruttivi. 22 Controllo del contenuto effettivo di ogni imballaggio preconfezionato 221 Il contenuto minimo consentito è calcolato sottraendo lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3bis dalla quantità nominale dell’imballaggio preconfezionato. 222 Gli imballaggi preconfezionati di una partita il cui contenuto effettivo è inferiore al contenuto minimo consentito sono contrassegnati come difettosi. 223 Controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non è superiore a 10 kg o 10 l Il controllo è eseguito secondo i protocolli di campionamento in base alle tabelle 1 e 2. Le partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi pre- Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 22 941.204 confezionati sono controllate secondo il protocollo di campionamento dop- pio in base alla tabella 1. Le partite la cui dimensione è inferiore a 100 im- ballaggi preconfezionati sono controllate secondo il protocollo di campio- namento unico in base alla tabella 2. a. Partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati Il primo numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corri- spondere alla dimensione del primo campione indicata nel protocollo di campionamento: – se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo campione è uguale o inferiore al primo criterio di accetta- zione, la partita è conforme – se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo campione è uguale o superiore al primo criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta – se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo campione si situa tra il primo criterio di accettazione e il primo criterio di rigetto, deve essere esaminato un secondo cam- pione, la cui dimensione è indicata nel protocollo di campiona- mento. Il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo e nel secondo campione deve essere cumulato: – se il numero cumulato di imballaggi preconfezionati difettosi è uguale o inferiore al secondo criterio di accettazione, la partita è conforme – se il numero cumulato di imballaggi preconfezionati difettosi è uguale o superiore al secondo criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta. Dimensione della partita Campione Numero di imballaggi preconfezionati difettosi Ordine di prelievo Dimensione Dimensione cumulata Criterio di accettazione Criterio di rigetto da 100 a 500 1. 30 30 1 3 2. 30 60 4 5 da 501 a 3200 1. 50 50 2 5 2. 50 100 6 7 3201 e più 1. 80 80 3 7 2. 80 160 8 9 Tabella 1: protocollo di campionamento doppio per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nomi- nale non supera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati O sulle indicazioni di quantità 23 941.204 b. Partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati Il numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del campione indicata nel protocollo di campionamen- to. Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel cam- pione è uguale o inferiore al criterio di accettazione, la partita è con- forme. Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel cam- pione è uguale o superiore al criterio di rigetto, la partita non è confor- me ed è respinta. Dimensione della partita Dimensione del campione Numero di imballaggi preconfezionati difettosi Criterio di accettazione Criterio di rigetto da 2 a 50 100 % della dimensione della partita 1 2 da 51 a 99 100 % della dimensione della partita 2 3 Tabella 2: protocollo di campionamento unico per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non supera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati 224 Controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale è superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l Il controllo è eseguito secondo il protocollo di campionamento unico in base alla tabella 3. Il numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del campione indicata nel protocollo di campionamento. Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o inferiore al criterio di accettazione, la partita è conforme. Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o superiore al criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è re- spinta. Dimensione della partita Dimensione del campione Numero di imballaggi preconfezionati difettosi Criterio di accettazione Criterio di rigetto < 20 100 % della dimensione della partita 0 1 ≥ 20 20 1 2 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 24 941.204 Tabella 3: protocollo di campionamento unico per il controllo non distrutti- vo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale è superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l 225 Controllo distruttivo Il controllo è eseguito secondo il protocollo di campionamento unico in base alla tabella 4. Il numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del campione indicata nel protocollo di campionamento. Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o inferiore al criterio di accettazione, la partita è conforme. Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o superiore al criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è re- spinta. Dimensione della partita Dimensione del campione Numero di imballaggi preconfezionati difettosi Criterio di accettazione Criterio di rigetto < 100 5 0 1 ≥ 100 20 1 2 Tabella 4: protocollo di campionamento unico per il controllo distruttivo 23 Controllo della media del contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati 231 Le disposizioni riguardanti il requisito relativo alla media del contenuto di cui all’articolo 19 capoverso 1 lettera a sono soddisfatte e la partita è consi- derata accettabile se la media ̅ dei contenuti effettivi di n imballaggi preconfezionati del campione soddisfa le seguenti condizioni: ̅ ≥ Qn – k · s k è il fattore di correzione del campionamento, tenendo conto che k = t/√n in cui t è la variabile aleatoria della distribuzione Student e s è lo scarto tipo dei contenuti effettivi del campione con n imballaggi preconfezionati. 232 Controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionali la cui quantità nominale è uguale o inferiore a 10 kg o 10 l I valori per l’accettazione della partita sono elencati nella tabella 5 per le partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati e nella tabella 6 per le partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi precon- fezionati. O sulle indicazioni di quantità 25 941.204 a. Partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati Dimensione della partita Campione Accettazione Ordine di prelievo Dimensione Dimensione cumulata da 100 a 500 1. 30 30 ̅ ≥ Qn – 0.503 s 2. 30 60 ̅ ≥ Qn – 0.344 s da 501 a 3200 1. 50 50 ̅ ≥ Qn – 0.379 s 2. 50 100 ̅ ≥ Qn – 0.262 s 3201 e più 1. 80 80 ̅ ≥ Qn – 0.295 s 2. 80 160 ̅ ≥ Qn – 0.207 s Tabella 5: protocollo di campionamento doppio per il controllo non di- struttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non su- pera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è di almeno 100 im- ballaggi preconfezionati b. Partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati Dimensione della partita Dimensione del campione Accettazione da 2 a 99 100 % della dimensione della partita ̅ ≥ Qn Tabella 6: protocollo di campionamento unico per il controllo non di- struttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non su- pera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è inferiore a 100 im- ballaggi preconfezionati 233 Controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l I valori per l’accettazione della partita sono indicati nella tabella 7. Dimensione della partita Dimensione del campione Accettazione < 20 100 % della dimensione della partita ̅ ≥ Qn ≥ 20 20 ̅ ≥ Qn – 0.64 s Tabella 7: protocollo di campionamento unico per il controllo non distrutti- vo di imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 26 941.204 234 Controllo distruttivo I valori per l’accettazione della partita sono elencati nella tabella 8. Dimensione della partita Dimensione del campione Accettazione < 100 5 ̅ ≥ Qn – 1.803 s ≥ 100 20 ̅ ≥ Qn – 0.64 s Tabella 8: protocollo di campionamento unico per il controllo distruttivo 3 Controllo di imballaggi preconfezionati in base alla lunghezza, alla superficie o al numero di unità 31 Il controllo di imballaggi preconfezionati è eseguito per campionamento e verte sulla media del contenuto effettivo di tutti gli imballaggi preconfezio- nati del campione. 32 Una partita di imballaggi preconfezionati è considerata conforme se i risulta- ti del controllo corrispondono ai criteri di accettazione definiti al numero 33. 33 In occasione del controllo della media del contenuto effettivo deve essere soddisfatta la condizione ̅ + a · R ≥ Qn con i valori del fattore di probabili- tà a secondo la tabella 9. R è l’estensione dei contenuti effettivi xi del cam- pione. Dimensione della partita Dimensione del campione a ≤ 50 3 1.0 da 51 a 150 5 0.35 da 151 a 500 8 0.2 da 501 a 3200 13 0.15 da 3201 a 10 000 20 0.1 10 001 e più 30 0.085 Tabella 9: requisiti di conformità 34 Per gli imballaggi preconfezionati indicati in base alla lunghezza e non superiori a 5 m (Qn ≤ 5 m), il fattore di probabilità a = 0. 35 Per gli imballaggi preconfezionati indicati in base al numero di unità e non superiori a 50 unità (Qn ≤ 50), il fattore di probabilità a = 0. O sulle indicazioni di quantità 27 941.204 4 Controllo delle bombole per gas 41 Indicazioni generali 411 Alle bombole per gas si applicano i requisiti di cui all’articolo 26. Il rispetto di questi ultimi è controllato per campionamento. 412 Il controllo delle bombole per gas verte sul loro contenuto effettivo. 413 Una partita di bombole per gas è considerata conforme se i risultati del controllo corrispondono ai criteri di accettazione definiti al numero 43. 414 È prelevato un campione di 20 bombole per gas piene della stessa partita. 42 Controllo del contenuto effettivo di ogni bombola per gas 421 Il controllo del contenuto effettivo delle bombole per gas considera come tara il peso della bombola per gas inciso, stampato o apposto in altro modo sulla bombola per gas. In mancanza di questa indicazione o in caso di dubbi circa la sua esattezza, le bombole per gas devono essere svuotate per deter- minare la tara. 422 Dapprima è determinato il peso lordo di cinque bombole per gas su 20 del campione. 423 In seguito è determinato il contenuto effettivo sottraendo la tara indicata o svuotando le bombole per gas. 424 Le bombole per gas il cui contenuto effettivo è inferiore al contenuto mini- mo consentito secondo l’articolo 26 sono considerate difettose. 43 Risultato del controllo 431 Se nessuna delle prime cinque bombole per gas controllate è difettosa, la partita è conforme. 432 Se tra le prime cinque bombole per gas controllate cinque sono difettose, la partita non è conforme ed è respinta. 433 Se tra le prime cinque bombole per gas controllate da una a quattro sono difettose, occorre controllare altre sei bombole per gas dello stesso campio- ne. 434 Se tra le 11 bombole per gas controllate quattro o meno sono difettose, la partita è conforme. 435 Se tra le 11 bombole per gas controllate cinque o più sono difettose, la partita non è conforme ed è respinta. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 28 941.204 436 La tabella 10 riassume i numeri 431 – 435. Numero di bombole per gas da controllare Numero di bombole per gas difettose Ordine di prelievo Dimensione Dimensione cumulata Criterio di accettazione Criterio di rigetto 1. 5 5 0 5 2. 6 11 4 5 Tabella 10: protocollo di campionamento doppio per il controllo delle bombole per gas O sulle indicazioni di quantità 29 941.204 Allegato 440 (art. 35) Controllo ufficiale di bottiglie impiegate come recipienti di misura (bottiglie recipienti-misura) 1 Prelievo del campione 11 Un campione di bottiglie recipienti-misura dello stesso modello e della stessa fabbricazione è prelevato da una partita corrispondente, in linea di massima, alla produzione di un’ora. 12 Ove il risultato di tale controllo non sia soddisfacente, si può procedere a un secondo esame su un altro campione prelevato da una partita corrispondente ad una produzione di durata più lunga, oppure sui risultati iscritti nelle carte di controllo del fabbricante, se la produzione dell’impresa è stata oggetto di un controllo riconosciuto dall’Istituto federale di metrologia. 13 Il numero di bottiglie recipienti-misura che costituiscono il campione è di 35. 2 Misurazione del volume delle bottiglie recipienti-misura del campione 21 Le bottiglie recipienti-misura sono dapprima pesate vuote. 22 In seguito sono riempite di acqua a 20 °C di massa volumica nota fino al livello di riempimento da controllare (livello definito rispetto alla distanza indicata dal piano del bordo superiore o fino al piano del bordo superiore, in funzione della scritta secondo l’art. 31 cpv. 1 lett. b). 23 Le bottiglie-recipienti sono nuovamente pesate. 24 Il controllo è effettuato servendosi di uno strumento di misura adatto che adempie i requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 200641 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. 25 L’errore nella misura del volume non deve superare 1/5 dell’errore massimo tollerato corrispondente al volume nominale della bottiglia recipiente- misura. 3 Elaborazione dei risultati 31 Si calcola: a. la media ̅ secondo la seguente formula, tenendo conto che sono i volumi misurati delle 35 bottiglie recipienti-misura del campione: 40 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493). 41 RS 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 30 941.204 ̅ = 135 ∑35=1 b. lo scarto tipo s dei volumi misurati del campione, secondo la seguente formula: = 134 ∗ ∑ ( − ̅)235=1 c. il limite superiore caratteristico TO (somma del volume indicato e dell’errore massimo tollerato su tale volume) e il limite inferiore carat- teristico TU (differenza tra il volume nominale e l’errore massimo tolle- rato su tale volume). 32 La partita è dichiarata conforme se i valori della media e dello scarto tipo soddisfano contemporaneamente le tre seguenti disequazioni: ̅ + 1.57 ∗ ≤ TO ̅ − 1.57 ∗ ≥ TU ≤ 0.266 ∗ (TO − TU ) | <div _ngcontent-qhm-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.204--><p class="srnummer">941.204</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle indicazioni di quantità nella vendita <br/>di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulle indicazioni di quantità, OIQ)</h2><p>del 5 settembre 2012 (Stato 1° gennaio 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 13 capoverso 3, 14 capoversi 2–4, 18 capoverso 2 e 19 <br/>della legge federale del 17 giugno 2011<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sulla metrologia; <br/>in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> sugli ostacoli tecnici <br/>al commercio (LOTC),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/734/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.20</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto e campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>le indicazioni di quantità destinate ai consumatori per la vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati;</dd><dt>b. </dt><dd>i requisiti delle bottiglie impiegate come recipienti di misura;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e70" id="fnbck-d6e70" routerlink="./">3</a></sup> </dt><dd>gli obblighi dei fabbricanti, degli importatori e di altre persone;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e84" id="fnbck-d6e84" routerlink="./">4</a></sup> </dt><dd>i controlli ufficiali.</dd></dl><p><sup>2</sup> La presente ordinanza non si applica:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e102" id="fnbck-d6e102" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>agli imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale è inferiore a 5 g o a 5 ml o superiore a 50 kg o 50 l; l’ordinanza si applica tuttavia agli imballaggi preconfezionati di spezie, erbe aromatiche e canapa con una quantità nominale inferiore a 5 g o 5 ml;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e116" id="fnbck-d6e116" routerlink="./">6</a></sup> </dt><dd>agli imballaggi preconfezionati di medicamenti delle categorie di vendita A e B secondo gli articoli 41 e 42 dell’ordinanza del 21 settembre 2018<sup><a fragment="#fn-d6e128" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e128" id="fnbck-d6e128" routerlink="./">7</a></sup> sui medicamenti, come anche della categoria di vendita C secondo l’articolo 25 dell’ordinanza del 17 ottobre 2001<sup><a fragment="#fn-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e136" id="fnbck-d6e136" routerlink="./">8</a></sup> sui medicamenti;</dd><dt>c. </dt><dd>alla merce distribuita gratuitamente o in aggiunta alla prestazione vera e propria;</dd><dt>d. </dt><dd>alle cartucce di inchiostro e di toner per stampanti.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e70"><sup><a fragment="#fnbck-d6e70" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e70" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e84"><sup><a fragment="#fnbck-d6e84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e84" routerlink="./">4</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e102"><sup><a fragment="#fnbck-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e102" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e116"><sup><a fragment="#fnbck-d6e116" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e116" routerlink="./">6</a></sup> Nuovo testo giusta l’all. 8 n. II 5 dell’O del 14 nov. 2018 sull’autorizzazione dei medicamenti, in vigore dal 1° gen. 2019 (<a href="eli/oc/2018/786/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2018</b> 5029</a>).</p><p id="fn-d6e128"><sup><a fragment="#fnbck-d6e128" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e128" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2018/588/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>812.212.21</b></a></p><p id="fn-d6e136"><sup><a fragment="#fnbck-d6e136" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e136" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/oc/2001/516/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2001</b> 3420</a></p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella presente ordinanza si intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>merce misurabile</i>: merce il cui prezzo di vendita è calcolato in base alla quantità venduta;</dd><dt>b. </dt><dd><i>imballaggio preconfezionato</i>: merce contenuta in una confezione di qualsiasi tipo, misurata e chiusa in assenza del consumatore e la cui quantità non può essere modificata senza aprire o alterare palesemente l’imballaggio stesso;</dd><dt>c. </dt><dd><i>vendita di merce sfusa</i>: vendita di una merce non offerta in un imballaggio preconfezionato;</dd><dt>d. </dt><dd><i>imballaggio multiplo</i>: più merci imballate, identiche o diverse, riunite in un ulteriore imballaggio;</dd><dt>e. </dt><dd><i>quantità nominale</i>: quantità della merce contenuta, indicata sull’imballaggio;</dd><dt>f. </dt><dd><i>contenuto effettivo</i>: quantità effettiva della merce contenuta nell’imballaggio;</dd><dt>g. </dt><dd><i>quantità netta</i>: quantità di una merce senza involucro o imballaggio di altro tipo;</dd><dt>h. </dt><dd><i>peso sgocciolato</i>: peso di una merce solida una volta scolato il liquido di copertura.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Determinazione della quantità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nel commercio, la quantità della merce misurabile è determinata in base al peso, al volume, alla superficie, alla lunghezza o al numero di pezzi. È determinante la quantità netta della merce.</p><p><sup>2</sup> Se le condizioni ambientali incidono sul volume della merce, per la determinazione della quantità fanno stato le seguente temperature:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><dl><dt>a. </dt><dd>temperatura in generale</dd></dl></td><td><p>20 °C;</p></td></tr><tr><td><dl><dt>b. </dt><dd>temperatura per carburanti e combustibili</dd></dl></td><td><p>15 °C.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>3</sup> Per peso si intende l’indicazione della bilancia senza correzione della spinta aerostatica.</p><p><sup>4</sup> Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) può prevedere che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sia determinante una quantità diversa da quella netta, in particolare se lo richiede il tipo di imballaggio usuale di una merce;</dd><dt>b. </dt><dd>sia determinante per la merce surgelata e congelata un’altra temperatura rispetto a quella di cui al capoverso 2.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Indicazione della quantità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La quantità deve essere indicata in unità legali secondo l’ordinanza del 23 novembre 1994<sup><a fragment="#fn-d6e257" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e257" id="fnbck-d6e257" routerlink="./">9</a></sup> sulle unità o in base al numero di pezzi.</p><p><sup>2</sup> L’indicazione della quantità deve essere precisa. Non è consentito indicare margini di oscillazione o utilizzare espressioni come «circa».</p><p><sup>3</sup> Un’eventuale quantità minima indicata deve essere raggiunta in ogni singolo caso. Deve essere riconoscibile che è indicata la quantità minima.</p><p><sup>4</sup> La quantità può essere indicata nelle unità non metriche usuali all’estero, oltre che nelle unità di cui al capoverso 1.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e257"><sup><a fragment="#fnbck-d6e257" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e257" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/1994/3109_3109_3109/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.202</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Vendita di merce sfusa</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Misurazione della quantità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nella vendita di merce sfusa la quantità è misurata mediante strumenti di misurazione conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e286" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e286" id="fnbck-d6e286" routerlink="./">10</a></sup> sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Se presente, il consumatore deve poter osservare il processo di misurazione o effettuarlo da sé.<sup><a fragment="#fn-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e294" id="fnbck-d6e294" routerlink="./">11</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il DFGP può prevedere eccezioni, in particolare per la merce solitamente venduta al pezzo.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e286"><sup><a fragment="#fnbck-d6e286" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e286" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e294"><sup><a fragment="#fnbck-d6e294" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e294" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Controllo dell’indicazione di quantità di merce parzialmente imballata</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi offre merce parzialmente imballata, confezionata in assenza del consumatore, deve mettere a disposizione del consumatore nel punto di vendita uno strumento di misura idoneo, conforme ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e315" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e315" id="fnbck-d6e315" routerlink="./">12</a></sup> sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP, affinché possa controllare o far controllare la quantità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e315"><sup><a fragment="#fnbck-d6e315" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e315" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Ubicazione dell’indicazione di quantità</a></h6><div class="collapseable"> <p>La quantità può essere indicata altrove che sulla merce, a condizione che la concordanza tra l’indicazione e la merce possa essere garantita.</p></div></article><article id="art_7_a"><a name="a7a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_7_a" routerlink="./"><b>Art. 7</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e336" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e336" id="fnbck-d6e336" routerlink="./">13</a></sup><a fragment="#art_7_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_7_a" routerlink="./"> Ortaggi da fiore sotto pellicola protettiva trasparente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli ortaggi da fiore come carciofi, cavolfiori e broccoli sotto pellicola protettiva trasparente possono essere venduti secondo le disposizioni sulla vendita di merce sfusa anche se sono offerti in un imballaggio preconfezionato secondo l’articolo 2 lettera b. In questo caso non si applicano le disposizioni del capitolo 3.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e336"><sup><a fragment="#fnbck-d6e336" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e336" routerlink="./">13</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Spaccio di merci in esercizi di ristorazione e in occasione di manifestazioni pubbliche</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In esercizi di ristorazione, take‑away e simili, nonché in occasione di manifestazioni pubbliche, le bevande vendute in contenitori aperti possono essere servite soltanto in misure per lo spaccio conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e361" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e361" id="fnbck-d6e361" routerlink="./">14</a></sup> sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Fanno eccezione le bevande calde, i cocktail e le bevande preparate con acqua o servite con ghiaccio.</p><p><sup>2</sup> L’indicazione di quantità non è richiesta per i cibi serviti od offerti in self service, venduti per asporto o forniti a domicilio da esercizi di ristorazione, take‑away e simili, nonché in occasione di manifestazioni pubbliche.</p><p><sup>3</sup> Chi offre cibi in self service secondo il capoverso 2 indicandone un prezzo di base, deve usare, per la determinazione del peso, bilance conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Il DFGP disciplina il modo in cui deve essere determinato il peso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e361"><sup><a fragment="#fnbck-d6e361" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e361" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Indicazioni di quantità ai distributori automatici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I distributori automatici devono indicare la quantità fornita.</p><p><sup>2</sup> Trattandosi di distributori automatici, le misure per lo spaccio o i distributori devono essere conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e388" id="fnbck-d6e388" routerlink="./">15</a></sup> sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP.</p><p><sup>3</sup> I capoversi 1 e 2 non si applicano alle bevande preparate nel distributore con acqua, come il caffè.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e388"><sup><a fragment="#fnbck-d6e388" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e388" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Imballaggi preconfezionati</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_3/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_3/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: <br/>Requisiti generali applicabili alle indicazioni di quantità e alle scritte</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Indicazione della quantità secondo il tipo di merce</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La quantità nominale della merce liquida è indicata in base al volume nominale, la quantità nominale delle altre merci in base al peso nominale, a meno che le pratiche commerciali prevedano l’indicazione del peso nominale per la merce liquida e l’indicazione del volume nominale per le altre merci.</p><p><sup>2</sup> La quantità nominale può essere indicata, in deroga al capoverso 1, in base alla superficie o alla lunghezza, purché questo corrisponda alle pratiche commerciali.</p><p><sup>3</sup> Se l’indicazione del numero di pezzi è più confacente al contenuto di un imballaggio preconfezionato di merce che non sia una derrata alimentare, la quantità nominale può essere indicata in base al numero di pezzi. Tale indicazione non è necessaria se il consumatore può constatare facilmente il numero di pezzi. Il DFGP può specificare le merci per le quali è possibile di norma indicare il numero di pezzi.</p><p><sup>4</sup> Il DFGP può specificare le derrate alimentari per le quali la quantità nominale può essere indicata in numero di pezzi.</p><p><sup>5</sup> Se la quantità nominale è indicata più volte, ad esempio in base al peso e al volume, ogni indicazione deve adempiere i requisiti della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Scritte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli imballaggi preconfezionati devono recare le seguenti scritte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la quantità nominale;</dd><dt>b. </dt><dd>la denominazione specifica della merce alla quale si riferisce l’indicazione della quantità;</dd><dt>c. </dt><dd>il fabbricante o l’importatore responsabili.</dd></dl><p><sup>2</sup> Per gli imballaggi preconfezionati con indicazione della quantità in base al peso o al volume la quantità nominale deve essere espressa in chilogrammi o grammi, litri, centilitri o millilitri, seguita dalla sigla o dal nome dell’unità. La scritta deve avere le seguenti dimensioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>almeno 6 mm, se la quantità nominale è superiore a 1000 g o 100 cl;</dd><dt>b. </dt><dd>almeno 4 mm, se la quantità nominale è superiore a 200 g o 20 cl e uguale o inferiore a 1000 g o 100 cl;</dd><dt>c. </dt><dd>almeno 3 mm, se la quantità nominale è superiore a 50 g o 5 cl e uguale o inferiore a 200 g o 20 cl;</dd><dt>d. </dt><dd>almeno 2 mm, se la quantità nominale non è superiore a 50 g o 5 cl.</dd></dl><p><sup>3</sup> Per gli imballaggi preconfezionati che indicano la quantità in base alla superficie, alla lunghezza o al numero di pezzi la scritta della quantità nominale deve avere caratteri alti almeno 2 mm.</p><p><sup>4</sup> Le scritte devono essere apposte in modo indelebile, perfettamente leggibile e ben visibile. Sono leggibili senza dover aprire o spiegare l’imballaggio.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Marchio di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il marchio di conformità europeo previsto all’allegato 1 può essere apposto sugli imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale che adempiono i requisiti della direttiva 76/211/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e479" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e479" id="fnbck-d6e479" routerlink="./">16</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e479"><sup><a fragment="#fnbck-d6e479" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e479" routerlink="./">16</a></sup> Direttiva del Consiglio, del 20 gen. 1976, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative al precondizionamento in massa o in volume di alcuni prodotti in imballaggi preconfezionati (76/211/CEE), GU L 46 del 21.2.1976, pag. 1; modificata l’ultima volta dalla direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 set. 2007, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17.</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_3/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Requisiti applicabili alle indicazioni di quantità e alle scritte in casi particolari</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Imballaggi multipli</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi contenenti la stessa merce e non destinati a essere venduti singolarmente, deve essere indicata la quantità nominale globale.</p><p><sup>2</sup> Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi contenenti merce diversa e non destinati a essere venduti singolarmente o qualora un imballaggio multiplo contenga merce diversa imballata separatamente, sull’imballaggio multiplo deve essere indicata la quantità nominale della singola merce.</p><p><sup>3</sup> Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi recanti indicazioni sufficienti per la loro vendita singola, sull’imballaggio multiplo deve essere apposta almeno una delle seguenti scritte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il numero e la quantità nominale dei singoli imballaggi; o</dd><dt>b. </dt><dd>la quantità nominale globale dell’imballaggio multiplo.</dd></dl><p><sup>4</sup> È possibile rinunciare alle indicazioni di cui al capoverso 3 se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i singoli imballaggi sono visibili e facilmente constatabili; e </dd><dt>b. </dt><dd>le indicazioni della quantità nominale sono riconoscibili:<dl><dt>1. </dt><dd>su almeno un imballaggio, nel caso di imballaggi contenenti la stessa quantità nominale,</dd><dt>2. </dt><dd>su tutti gli imballaggi, nel caso di imballaggi contenenti una quantità nominale divergente.</dd></dl></dd></dl></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Imballaggi preconfezionati di cibi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sugli imballaggi preconfezionati di cibi costituiti da prodotti alimentari diversi e imballati separatamente deve essere indicata la quantità nominale globale.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Imballaggi preconfezionati di vino o bevande spiritose</a></h6><div class="collapseable"> <p>La quantità nominale di imballaggi preconfezionati di vino e bevande spiritose è retta dalla direttiva 2007/45/CE<sup><a fragment="#fn-d6e547" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e547" id="fnbck-d6e547" routerlink="./">17</a></sup>, se questi imballaggi preconfezionati: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sono immessi in commercio nell’Unione Europea;</dd><dt>b. </dt><dd>recano il marchio di conformità secondo l’articolo 12.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e547"><sup><a fragment="#fnbck-d6e547" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e547" routerlink="./">17</a></sup> Direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 set. 2007, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati, abroga le direttive 75/106/CEE e 80/232/CEE del Consiglio e modifica la direttiva 76/211/CEE del Consiglio, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17.</p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se una derrata alimentare solida è immersa in un liquido di copertura, l’imballaggio preconfezionato deve indicare, oltre alla quantità nominale, anche il peso sgocciolato.</p><p><sup>2</sup> Sono considerati liquidi di copertura le soluzioni saline o zuccherine acquose, l’aceto o, nel caso di frutta e verdura, i loro succhi.</p><p><sup>3</sup> Il peso sgocciolato deve essere indicato in modo facilmente riconoscibile e chiaramente leggibile nelle immediate vicinanze della quantità nominale e con una grandezza di carattere non inferiore. Se indicato, il volume del recipiente deve figurare nell’unità millilitro come segue: </p><dl><dt>a. </dt><dd>all’interno di un rettangolo, ma senza la sigla ml; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>con la sigla ml, ma senza rettangolo.</dd></dl></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Imballaggi preconfezionati di merce surgelata</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nell’indicazione della quantità nominale di merce surgelata non può essere computato il ghiaccio che non fa parte della merce.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Imballaggi preconfezionati di aerosol </a></h6><div class="collapseable"> <p>Oltre alla quantità nominale, sugli imballaggi preconfezionati di aerosol deve essere indicata la capacità totale. La scritta deve essere strutturata in modo tale da non essere confusa con l’indicazione della quantità nominale del contenuto. </p></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_3/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: <br/>Contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Contenuto effettivo in base al peso o al volume</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Al momento della prima immissione in commercio, gli imballaggi preconfezionati contenenti la medesima quantità nominale e contrassegnati in base al peso o al volume devono adempiere i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in media il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati non può essere inferiore alla quantità nominale;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e622" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e622" id="fnbck-d6e622" routerlink="./">18</a></sup> </dt><dd>la quota degli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per difetto superiore ai valori secondo i capoversi 3 e 3<sup>bis</sup> non deve superare il 2,5 per cento;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e639" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e639" id="fnbck-d6e639" routerlink="./">19</a></sup> </dt><dd>nessun imballaggio preconfezionato può superare di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo i capoversi 3 e 3<sup>bis</sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli imballaggi preconfezionati con uno scarto per difetto che supera più del doppio lo scarto per difetto tollerato possono essere immessi in commercio soltanto dopo rettificazione dell’indicazione della quantità.</p><p><sup>3</sup> I valori degli scarti per difetto tollerati sono i seguenti:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Quantità nominale Q<sub>n</sub> in grammi o millilitri</p></td><td><p>Scarto per difetto tollerato</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>in % di Q<sub>n</sub></p></td><td><p>in g o ml</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">5–50</p></td><td><p>9</p></td><td><p> –</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">50–100</p></td><td><p>–</p></td><td><p> 4,5</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">100–200</p></td><td><p>4,5</p></td><td><p> –</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">200–300</p></td><td><p>–</p></td><td><p> 9</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">300–500</p></td><td><p>3</p></td><td><p> –</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">500–1000</p></td><td><p>–</p></td><td><p> 15</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">1 000–10 000</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p> –</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">10 000–15 000</p></td><td><p>–</p></td><td><p>150</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">15 000–50 000</p></td><td><p>1</p></td><td><p> –</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>3bis</sup> Lo scarto per difetto tollerato per gli imballaggi preconfezionati di spezie, erbe aromatiche e canapa con un quantità nominale inferiore a 5 g o 5 ml è pari al 9 per cento della quantità nominale.<sup><a fragment="#fn-d6e783" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e783" id="fnbck-d6e783" routerlink="./">20</a></sup></p><p><sup>4</sup> Gli scarti per difetto tollerati indicati in per cento devono essere arrotondati per eccesso al decimo di grammo o di millilitro. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e622"><sup><a fragment="#fnbck-d6e622" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e622" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e639"><sup><a fragment="#fnbck-d6e639" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e639" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e783"><sup><a fragment="#fnbck-d6e783" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e783" routerlink="./">20</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Contenuto effettivo in base alla lunghezza o alla superficie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Negli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale il cui contenuto è indicato in base alla lunghezza o alla superficie, il contenuto effettivo al momento della prima immissione in commercio non può essere inferiore alla quantità nominale.</p><p><sup>2</sup> Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base alla lunghezza devono adempiere i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per una lunghezza non superiore a 5 m, non è tollerato alcuno scarto per difetto;</dd><dt>b. </dt><dd>per una lunghezza superiore a 5 m, è tollerato uno scarto per difetto non superiore al 2 per cento.</dd></dl><p class="man-text-align-left"><sup>3</sup> Per gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base alla superficie è tollerato uno scarto per difetto non superiore al 3 per cento.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Contenuto effettivo in base al numero di pezzi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base al numero di pezzi devono adempiere i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>negli imballaggi preconfezionati contenenti non più di 50 pezzi il contenuto effettivo non può essere inferiore alla quantità nominale;</dd><dt>b. </dt><dd>negli imballaggi preconfezionati contenenti più di 50 pezzi:<dl><dt>1. </dt><dd>il contenuto effettivo medio non può essere inferiore alla quantità nominale, e</dd><dt>2. </dt><dd>lo scarto per difetto non può essere superiore a un pezzo per ogni centinaia iniziata.</dd></dl></dd></dl></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale il cui contenuto effettivo è indicato in base al peso sgocciolato devono, al momento della prima immissione in commercio, adempiere i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il peso sgocciolato effettivo non può essere inferiore al peso sgocciolato indicato;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e858" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e858" id="fnbck-d6e858" routerlink="./">21</a></sup> </dt><dd>la quota degli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per difetto superiore ai valori secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3<sup>bis</sup> non deve superare il 2,5 per cento;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e875" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e875" id="fnbck-d6e875" routerlink="./">22</a></sup> </dt><dd>nessun imballaggio preconfezionato può superare di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3<sup>bis</sup>.</dd></dl><p><sup>2</sup> Gli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per difetto che supera di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3<sup>bis</sup> possono essere immessi in commercio soltanto dopo rettificazione dell’indicazione della quantità.<sup><a fragment="#fn-d6e894" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e894" id="fnbck-d6e894" routerlink="./">23</a></sup></p><p><sup>3</sup> Il DFGP disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la procedura volta a definire il peso sgocciolato;</dd><dt>b. </dt><dd>il periodo durante il quale devono essere adempiti i requisiti secondo il capoverso 1.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e858"><sup><a fragment="#fnbck-d6e858" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e858" routerlink="./">21</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e875"><sup><a fragment="#fnbck-d6e875" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e875" routerlink="./">22</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e894"><sup><a fragment="#fnbck-d6e894" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e894" routerlink="./">23</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di merce surgelata</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il DFGP disciplina la procedura volta a definire il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati di merce surgelata. </p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di merce con calo naturale di peso</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto diminuisce con il tempo per ragioni naturali devono adempiere i requisiti posti alla quantità nominale:</p><dl><dt>a. </dt><dd>al momento della prima immissione in commercio in uno Stato membro dello Spazio economico europeo, se recano il marchio di cui all’articolo 3 della direttiva 76/211/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e937" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e937" id="fnbck-d6e937" routerlink="./">24</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>al momento della prima immissione in commercio in Svizzera negli altri casi.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il DFGP disciplina come tenere conto del calo naturale di peso.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e937"><sup><a fragment="#fnbck-d6e937" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e937" routerlink="./">24</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 12.</p></div></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di aerosol</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di aerosol è definito dalla sostanza attiva e dal gas propellente.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e960" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e960" id="fnbck-d6e960" routerlink="./">25</a></sup><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_26" routerlink="./"> Contenuto effettivo di bombole per gas liquidi</a></h6><div class="collapseable"> <p>Alle bombole, ad esempio le bombole in acciaio, in alluminio o in composito, per gas liquidi come il propano o il butano, si applicano, in deroga all’articolo 19, i seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>per le bombole per gas con una quantità nominale fino a 5 kg è tollerato uno scarto per difetto non superiore al 3 per cento della quantità nominale;</dd><dt>b. </dt><dd>per le bombole per gas con una quantità nominale di oltre 5 kg è tollerato uno scarto per difetto non superiore a 200 g.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e960"><sup><a fragment="#fnbck-d6e960" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e960" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_3/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_3/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: <br/>Contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati contenenti quantità nominali divergenti</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Negli imballaggi preconfezionati contenenti quantità nominali divergenti indicate in base al peso, gli scarti per difetto al momento della prima immissione in commercio non possono superare i seguenti valori: </p><dl><dt>a. </dt><dd>2,0 g, se il peso è inferiore a 500 g;</dd><dt>b. </dt><dd>5,0 g, se il peso è uguale o superiore a 500 g e inferiore a 2 kg;</dd><dt>c. </dt><dd>10,0 g, se il peso si situa tra i 2 kg e i 10 kg.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non è ammesso sfruttare in modo sistematico gli scarti per difetto. Il DFGP può disciplinare i dettagli.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Bottiglie impiegate come recipienti di misura</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Definizione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le bottiglie impiegate come recipienti di misura sono recipienti che adempiono i seguenti requisiti: </p><dl><dt>a. </dt><dd>sono di vetro o di ogni altro materiale avente caratteristiche di rigidità e di stabilità che diano le stesse garanzie metrologiche del vetro;</dd><dt>b. </dt><dd>sono chiuse o concepite per essere chiuse, e destinate al deposito, al trasporto o alla fornitura di liquidi;</dd><dt>c. </dt><dd>hanno una capacità nominale non inferiore a 5 cl e non superiore a 5 l;</dd><dt>d. </dt><dd>consentono, quando sono riempite sino a un dato livello o a una data percentuale della loro capacità rasobordo, di misurarne il contenuto con sufficiente precisione.</dd></dl></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Contrassegno della capacità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le bottiglie impiegate come recipienti di misura devono essere contrassegnate con la capacità nominale, la capacità rasobordo, il vuoto e la capacità effettiva. Tutte le indicazioni devono riferirsi a una temperatura di 20 °C.</p><p><sup>2</sup> La capacità nominale è il volume di liquido indicato sulla bottiglia che questa deve contenere quando è riempita in condizioni normali.</p><p><sup>3</sup> La capacità rasobordo è il volume di liquido contenuto nella bottiglia riempita sino al piano del bordo.</p><p><sup>4</sup> Il vuoto è la differenza tra la capacità nominale e la capacità rasobordo.</p><p><sup>5</sup> La capacità effettiva è il volume di liquido realmente contenuto nella bottiglia riempita esattamente nelle condizioni corrispondenti teoricamente alla capacità nominale.</p></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Precisione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La distanza tra il livello di riempimento teorico corrispondente alla capacità nominale e il piano del bordo nonché il vuoto devono essere pressoché costanti per tutte le bottiglie fabbricate secondo uno stesso progetto.</p><p><sup>2</sup> Le bottiglie impiegate come recipienti di misura possono presentare le seguenti differenze massime tra la capacità effettiva e la capacità nominale:</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Capacità nominale in ml</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Errore massimo tollerato</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>in % della capacità nominale</p></th><th class="man-text-align-left"><p>in ml</p></th></tr><tr><td><p> 50–100</p></td><td><p>–</p></td><td><p> 3</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">100–200</p></td><td><p>3</p></td><td><p> –</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">200–300</p></td><td><p>–</p></td><td><p> 6</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">300–500</p></td><td><p>2</p></td><td><p> –</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-right">500–1000</p></td><td><p>–</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>1000–5000</p></td><td><p>1</p></td><td><p> –</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p><sup>3</sup> Alla capacità rasobordo si applicano gli errori massimi uguali alla capacità nominale corrispondente.</p><p><sup>4</sup> Non è ammesso sfruttare in modo sistematico l’errore massimo tollerato.</p></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Scritte</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Ogni bottiglia impiegata come recipiente di misura deve recare, chiaramente visibili, leggibili e indelebili, le seguenti scritte:</p><dl><dt>a. </dt><dd>sulla superficie laterale, sulla superficie di raccordo tra la superficie laterale e il fondo oppure sul fondo:<dl><dt>1. </dt><dd>la capacità nominale espressa in litri, in centilitri o in millilitri, seguita dalla sigla o dal nome dell’unità di misura utilizzata,</dd><dt>2. </dt><dd>un marchio inconfondibile di identificazione del fabbricante,</dd><dt>3. </dt><dd>il carattere speciale secondo l’allegato 2;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>sul fondo o sulla superficie di raccordo tra la superficie laterale e il fondo, in modo che non possa esservi confusione con le indicazioni di cui alla lettera a, almeno una delle seguenti indicazioni:<dl><dt>1. </dt><dd>la capacità rasobordo, espressa in centilitri, non seguita dal nome dell’unità o dalla sua sigla,</dd><dt>2. </dt><dd>la distanza in millimetri, espressa con la sigla mm, dal piano del bordo superiore al livello di riempimento corrispondente alla capacità nominale.</dd></dl></dd></dl><p><sup>2</sup> Per le scritte di cui al capoverso 1 lettera a numero 1 e lettera b valgono le seguenti altezze minime:</p><dl><dt>a. </dt><dd>almeno 6 mm, se la capacità nominale è superiore a 100 cl;</dd><dt>b. </dt><dd>almeno 4 mm, se la capacità nominale è superiore a 20 cl fino a 100 cl;</dd><dt>c. </dt><dd>almeno 3 mm, se la capacità nominale è uguale o inferiore a 20 cl.</dd></dl><p><sup>3</sup> Sulla bottiglia possono figurare anche altre indicazioni, a condizione che non diano luogo a confusione con le indicazioni di cui ai capoversi 1 e 2.</p></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: <br/>Obblighi dei fabbricanti, degli importatori e di altre persone</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Persone responsabili</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono responsabili del rispetto della presente ordinanza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>in caso di vendita di merce sfusa: la persona fisica o giuridica che vende in Svizzera merce misurabile destinata alla vendita di merce sfusa;</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e1224" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1224" id="fnbck-d6e1224" routerlink="./">26</a></sup> </dt><dd>in caso di imballaggi preconfezionati su cui è apposto il marchio di conformità europeo (art. 12) e bottiglie impiegate come recipienti di misura:<dl><dt>1. </dt><dd>il fabbricante, se l’imballaggio preconfezionato o la bottiglia impiegata come recipiente di misura sono fabbricati in Svizzera oppure sono fabbricati in uno Stato membro dello Spazio economico europeo e immessi in commercio in Svizzera,</dd><dt>2. </dt><dd>l’importatore, se l’imballaggio preconfezionato o la bottiglia impiegata come recipiente di misura sono fabbricati in uno Stato terzo;</dd></dl></dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e1245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1245" id="fnbck-d6e1245" routerlink="./">27</a></sup> </dt><dd>in caso di imballaggi preconfezionati su cui non è apposto il marchio di conformità europeo (art. 12), la persona fisica o giuridica che importa gli imballaggi preconfezionati in Svizzera.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1224"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1224" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1224" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p><p id="fn-d6e1245"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1245" routerlink="./">27</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b> Controllo del contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le persone responsabili devono controllare che il contenuto effettivo di un imballaggio preconfezionato sia esatto.</p><p><sup>2</sup> Qualora i fabbricanti in Svizzera effettuino il controllo con strumenti di misurazione, questi devono essere appropriati allo scopo e conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e1269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1269" id="fnbck-d6e1269" routerlink="./">28</a></sup> sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP.</p><p><sup>3</sup> Il controllo può essere effettuato per campionamento.</p><p><sup>4</sup> Qualora il contenuto effettivo non venga misurato, il fabbricante deve provvedere in altro modo affinché il contenuto corrisponda effettivamente al valore indicato.</p><p><sup>5</sup> In caso di importazione da uno Stato non membro dello Spazio economico europeo l’importatore, anziché effettuare il controllo, può dimostrare di essersi munito di tutte le garanzie che gli consentono di assumersi la responsabilità.</p><p><sup>6</sup> Per le merci la cui quantità è indicata in base al volume, il controllo non è necessario se per la produzione degli imballaggi preconfezionati sono usate e riempite conformemente alle disposizioni legali bottiglie impiegate come recipienti di misura che adempiono i requisiti degli articoli 28–31.</p><dl><dt><sup>7</sup> In occasione della produzione in Svizzera di imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale, i risultati dei controlli devono essere registrati e resi disponibili alle autorità competenti (art. 34). Sono conservati:</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>a. </dt><dd>per un anno per le merci con una conservabilità di almeno sei mesi;</dd><dt>b. </dt><dd>per sei mesi oltre la scadenza della conservabilità per le merci con una conservabilità inferiore a sei mesi.</dd></dl><p><sup>8</sup> Il DFGP può disciplinare i particolari delle procedure di controllo. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1269"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1269" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1269" routerlink="./">28</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Controlli ufficiali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_34"><a name="a34"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_34" routerlink="./"><b>Art. 34</b> Autorità competente</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Fatto salvo il capoverso 2, i Cantoni controllano il rispetto della presente ordinanza. Designano l’autorità competente.</p><p><sup>2</sup> L’Istituto federale di metrologia è competente nei seguenti settori parziali:</p><dl><dt>a. </dt><dd>controlla le bottiglie impiegate come recipienti di misura presso i fabbricanti svizzeri;</dd><dt>b. </dt><dd>controlla gli imballaggi preconfezionati e i punti di vendita pubblici nella misura in cui il DFGP lo preveda nell’ambito del programma di cui al capoverso 4.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’Istituto federale di metrologia sorveglia l’attività di controllo dei Cantoni.</p><p><sup>4</sup> Il DFGP elabora annualmente un programma con i punti fondamentali su cui vertono i controlli e l’attività di vigilanza dell’Istituto federale di metrologia. Quest’ultimo stila un rapporto sull’attuazione del programma e sull’attività dei Cantoni.</p><p><sup>5</sup> Su richiesta dell’Istituto federale di metrologia, gli uffici doganali possono collaborare al controllo degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura.</p></div></article><article id="art_35"><a name="a35"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_35" routerlink="./"><b>Art. 35</b> Controllo degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’autorità competente controlla per campionamento la conformità degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura alle disposizioni della presente ordinanza:</p><dl><dt>a. </dt><dd>presso il fabbricante, se la produzione avviene in Svizzera;</dd><dt>b. </dt><dd>presso la persona fisica o giuridica che importa in Svizzera gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come recipienti di misura; oppure</dd><dt>c. </dt><dd>in un’altra fase del circuito commerciale, se non è possibile svolgere i controlli secondo la lettera a o b.</dd></dl><p><sup>1bis</sup> Gli imballaggi preconfezionali e le bottiglie impiegate come recipienti di misura necessari per il controllo devono essere messi gratuitamente a disposizione dell’autorità competente.<sup><a fragment="#fn-d6e1357" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1357" id="fnbck-d6e1357" routerlink="./">29</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il controllo degli imballaggi preconfezionati è retto dall’allegato 3, quello delle bottiglie impiegate come recipienti di misura dall’allegato 4.</p><p><sup>3</sup> I controlli avvengono:</p><dl><dt>a. </dt><dd>almeno ogni anno:<dl><dt>1. </dt><dd>presso i fabbricanti che producono imballaggi preconfezionati principalmente per il commercio,</dd><dt>2. </dt><dd>presso le persone di cui al capoverso 1 lettera b,</dd><dt>3. </dt><dd>presso i fabbricanti di bottiglie impiegate come recipienti di misura;</dd></dl></dd><dt>b. </dt><dd>almeno ogni due anni presso i fabbricanti che vendono principalmente i propri imballaggi preconfezionati ai consumatori.</dd></dl><p><sup>4</sup> Se gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come recipienti di misura non sono conformi alle disposizioni della presente ordinanza, l’autorità competente propone all’interessato uno dei seguenti provvedimenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rendere conformi gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come strumenti di misura e immetterli in commercio;</dd><dt>b. </dt><dd>immettere in commercio, a determinate condizioni, gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come strumenti di misura; </dd><dt>c. </dt><dd>rinunciare all’immissione in commercio.</dd></dl><p><sup>5</sup> Se l’interessato non approva la misura proposta, l’autorità competente emana una decisione.</p><p><sup>6</sup> Sono fatti salvi ulteriori provvedimenti in virtù dell’articolo 19 LOTC.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1357"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1357" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1357" routerlink="./">29</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Controlli presso i punti di vendita pubblici</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’autorità competente controlla per campionamento, presso i punti di vendita pubblici, che:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la vendita di merce sfusa sia conforme alle disposizioni della presente ordinanza;</dd><dt>b. </dt><dd>gli imballaggi preconfezionati e le bottiglie impiegate come recipienti di misura rechino le scritte previste dalla presente ordinanza.</dd></dl></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1427" id="fnbck-d6e1427" routerlink="./">30</a></sup><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_37" routerlink="./"> Emolumenti</a></h6><div class="collapseable"> <p>La riscossione degli emolumenti per i controlli di cui agli articoli 35 e 36 è retta dall’ordinanza del 23 novembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e1442" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1442" id="fnbck-d6e1442" routerlink="./">31</a></sup> sugli emolumenti di verificazione e dall’ordinanza del 5 luglio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e1450" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1450" id="fnbck-d6e1450" routerlink="./">32</a></sup> sugli emolumenti dell’Istituto federale di metrologia.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1427"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1427" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1427" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/880/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7245</a>).</p><p id="fn-d6e1442"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1442" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1442" routerlink="./">31</a></sup> <a href="eli/cc/2005/776/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.298.1</b></a></p><p id="fn-d6e1450"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1450" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1450" routerlink="./">32</a></sup> <a href="eli/cc/2006/543/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.298.2</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="chap_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#chap_7" routerlink="./">Capitolo 7: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza dell’8 giugno 1998<sup><a fragment="#fn-d6e1469" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1469" id="fnbck-d6e1469" routerlink="./">33</a></sup> sulle dichiarazioni è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1469"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1469" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1469" routerlink="./">33</a></sup> [<a href="eli/oc/1998/1614_1614_1614/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1998</b> 1614</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/350/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010</b> 2631 </a>all. n. 5]</p></div></div></article><article id="art_39"><a name="a39"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_39" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_39" routerlink="./"><b>Art. 39</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:</p><p>…<sup><a fragment="#fn-d6e1495" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1495" id="fnbck-d6e1495" routerlink="./">34</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1495"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1495" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1495" routerlink="./">34</a></sup> Le mod. possono essere consultate alla <a href="eli/oc/2012/607/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 5275</a>.</p></div></div></article><article id="art_40"><a name="a40"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_40" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_40" routerlink="./"><b>Art. 40</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se, per ragioni igieniche, nella vendita di merce sfusa è necessario un foglio di carta, un sacchetto, un vasetto o una vaschetta per pesare la merce, fino al 31 dicembre 2013 il peso di detto imballaggio può essere compreso nel peso netto della merce se non supera il 3 per cento del peso di quest’ultima oppure se non supera 3 g per quantità di merce inferiore a 100 g. Per la vendita di merce sfusa alle bancarelle e presso le fattorie senza bilance con la funzione tara è previsto un termine transitorio fino al 31 dicembre 2017.</p><p><sup>2</sup> Gli imballaggi preconfezionati fabbricati secondo il diritto previgente possono essere immessi in commercio fino al 31 dicembre 2014.</p></div></article><article id="art_41"><a name="a41"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#art_41" routerlink="./"><b>Art. 41</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 12)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Marchio di conformità</a></h2><div class="collapseable"><p>Il seguente marchio di conformità è definito nell’articolo 3 e nell’allegato I numero 3.3 della direttiva 76/211/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e1535" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1535" id="fnbck-d6e1535" routerlink="./">35</a></sup> e nell’allegato II della direttiva 2009/34/CE<sup><a fragment="#fn-d6e1540" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1540" id="fnbck-d6e1540" routerlink="./">36</a></sup>. L’illustrazione è puramente informativa.</p><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image1.png"/></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1535"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1535" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1535" routerlink="./">35</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 12.</p><p id="fn-d6e1540"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1540" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1540" routerlink="./">36</a></sup> Direttiva 2009/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 apr. 2009, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle disposizioni comuni agli strumenti di misura ed ai metodi di controllo metrologico (rifusione), GU L 106 del 28.4.2009, pag. 7.</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 31)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Carattere speciale per le bottiglie impiegate come recipienti di misura</a></h2><div class="collapseable"><p>Il seguente carattere speciale è definito nell’articolo 2 della direttiva 75/107/CEE<sup><a fragment="#fn-d6e1555" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1555" id="fnbck-d6e1555" routerlink="./">37</a></sup> e nell’allegato I numero 3.3 della direttiva 2009/34/CE<sup><a fragment="#fn-d6e1560" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1560" id="fnbck-d6e1560" routerlink="./">38</a></sup>. L’illustrazione è puramente informativa.</p><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image2.png"/></p><p></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1555"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1555" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1555" routerlink="./">37</a></sup> Direttiva 75/107/CEE del Consiglio, del 19 dic. 1974, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative alle bottiglie impiegate come recipienti-misura, GU L 42 del 15.2.1975, pag. 14.</p><p id="fn-d6e1560"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1560" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1560" routerlink="./">38</a></sup> Cfr. nota a piè di pagina relativa all’all. 1.</p></div></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e1573" id="fnbck-d6e1573" routerlink="./">39</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1573"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1573" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e1573" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 35)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Controllo ufficiale di imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Indicazioni generali</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_11"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_11" routerlink="./">11 Simboli</a></h4><div class="collapseable"> <p>Nel presente allegato i simboli seguenti significano:</p><dl><dt> Q<sub>n</sub> </dt><dd>quantità nominale</dd><dt> x<sub>i</sub> </dt><dd>contenuto effettivo</dd><dt> s </dt><dd>scarto tipo</dd><dt><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/> </dt><dd>media</dd><dt> k </dt><dd>fattore di correzione per il calcolo dell’intervallo di fiducia basato sulla variabile aleatoria t della distribuzione di Student, sulla dimensione della partita e sul campione</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_12"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_12" routerlink="./">12 Tipo, luogo e momento del controllo</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>121 </dt><dd>Gli imballaggi preconfezionati sono controllati per campionamento.</dd><dt>122 </dt><dd>L’autorità competente di cui all’articolo 34 determina il luogo e il momento del controllo.</dd><dt>123 </dt><dd>Il luogo del controllo è definito secondo l’articolo 35 capoverso 1. Il campione è prelevato dalla linea di imbottigliamento o nel luogo in cui sono immagazzinati gli imballaggi preconfezionati soggetti a controllo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_13"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_13" routerlink="./">13 Partita di imballaggi preconfezionati</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>131 </dt><dd>Il verificatore stabilisce la partita di imballaggi preconfezionati dalla quale prelevare il campione.</dd><dt>132 </dt><dd>Per la determinazione della partita il fabbricante e le altre persone presso cui si svolge il controllo devono mostrare spontaneamente al verificatore tutti i locali dove sono fabbricati o immagazzinati gli imballaggi preconfezionati da controllare.</dd><dt>133 </dt><dd>La partita è costituita dalla quantità totale di imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale, dello stesso aspetto e della stessa produzione, che sono imbottigliati o immagazzinati nello stesso luogo, con le seguenti limitazioni:<dl><dt>a. </dt><dd>se gli imballaggi preconfezionati sono controllati nella linea di imbottigliamento alla fine delle operazioni di riempimento, la dimensione della partita corrisponde al numero di imballaggi preconfezionati fabbricati in un’ora e ciò senza limitazione della dimensione della partita;</dd><dt>b. </dt><dd>negli altri casi la dimensione della partita è limitata a 10 000 imballaggi preconfezionati.</dd></dl></dd><dt>134 </dt><dd>Prima di effettuare i controlli previsti al numero 213 occorre prelevare in ordine casuale dalla partita un numero sufficiente di imballaggi preconfezionati, in modo da poter eseguire il controllo che richiede il maggior numero di campionamenti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_14"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_14" routerlink="./">14 Prelievo del campione</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>141 </dt><dd>Il verificatore preleva il campione in modo che si tratti di un campionamento casuale statisticamente rappresentativo della partita. Se il campione è prelevato dalla linea di imbottigliamento alla fine delle operazioni di riempimento, il prelievo deve riguardare l’intera produzione oraria secondo il numero 133 lettera a.</dd><dt>142 </dt><dd>Il fabbricante e le altre persone presso cui si svolge il controllo devono fornire al verificatore l’assistenza tecnica necessaria per il prelievo del campione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_15"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_15" routerlink="./">15 Determinazione della tara media</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>151 </dt><dd>Al fine di determinare il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati viene previamente determinata la tara.</dd><dt>152 </dt><dd>A tal fine si utilizza:<dl><dt>a. </dt><dd>il materiale di imballaggio inutilizzato dello stesso tipo di quello usato per la produzione degli imballaggi preconfezionati; o </dd><dt>b. </dt><dd>il materiale di imballaggio utilizzato e ben pulito di imballaggi preconfezionati da controllare.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_16"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_16" routerlink="./">16 Ulteriore controllo</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il verificatore controlla che gli imballaggi preconfezionati rechino le scritte previste dalla presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_17"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1/lvl_17" routerlink="./">17 Procedura di rigetto di una partita</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>171 </dt><dd>Se una partita non è conforme ed è respinta, deve essere effettuato entro sei mesi presso la stessa persona responsabile (art. 32) un controllo su un’altra partita possibilmente dello stesso prodotto e alle stesse condizioni. </dd><dt>172 </dt><dd>Se anche il controllo eseguito secondo il numero 171 è negativo, il verificatore sporge immediatamente denuncia penale contro il fabbricante controllato o contro un’altra persona presso cui si è svolto il controllo.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Controllo di imballaggi preconfezionati in base al peso o al volume</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_21"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_21" routerlink="./">21 Indicazioni generali</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>211 </dt><dd>Il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati può essere determinato direttamente utilizzando bilance o strumenti volumetrici oppure, se si tratta di un liquido, indirettamente pesando il prodotto e misurando la sua densità.</dd><dt>212 </dt><dd>Indipendentemente dal metodo utilizzato, l’errore nella misurazione del contenuto effettivo di un imballaggio preconfezionato non deve superare un quinto dello scarto per difetto tollerato sulla quantità nominale.</dd><dt>213 </dt><dd>Il controllo degli imballaggi preconfezionati è eseguito per campionamento e comprende due parti:<dl><dt>a. </dt><dd>un controllo attinente al contenuto effettivo di ogni singolo imballaggio preconfezionato del campione; e</dd><dt>b. </dt><dd>un controllo attinente alla media del contenuto effettivo di tutti gli imballaggi preconfezionati del campione.</dd></dl></dd><dt>214 </dt><dd>Una partita di imballaggi preconfezionati è considerata conforme se i risultati di entrambi i controlli soddisfano i criteri di accettazione definiti ai numeri 22 e 23.</dd><dt>215 </dt><dd>Se possibile, i controlli non devono comportare l’apertura degli imballaggi preconfezionati (controlli non distruttivi). </dd><dt></dt><dd>I controlli che comportano l’apertura e la distruzione degli imballaggi preconfezionati (controlli distruttivi) devono essere limitati al minimo indispensabile. La loro efficacia è minore di quella dei controlli non distruttivi.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_22"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_22" routerlink="./">22 Controllo del contenuto effettivo di ogni imballaggio preconfezionato</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>221 </dt><dd>Il contenuto minimo consentito è calcolato sottraendo lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3<sup>bis</sup> dalla quantità nominale dell’imballaggio preconfezionato.</dd><dt>222 </dt><dd>Gli imballaggi preconfezionati di una partita il cui contenuto effettivo è inferiore al contenuto minimo consentito sono contrassegnati come difettosi.</dd><dt>223 </dt><dd><i>Controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non è superiore a 10 kg o 10 l</i></dd><dt></dt><dd>Il controllo è eseguito secondo i protocolli di campionamento in base alle tabelle 1 e 2. Le partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati sono controllate secondo il protocollo di campionamento doppio in base alla tabella 1. Le partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati sono controllate secondo il protocollo di campionamento unico in base alla tabella 2. <dl><dt>a. </dt><dd>Partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati</dd><dt></dt><dd>Il primo numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del primo campione indicata nel protocollo di campionamento:<dl><dt>– </dt><dd>se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo campione è uguale o inferiore al primo criterio di accettazione, la partita è conforme</dd><dt>– </dt><dd>se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo campione è uguale o superiore al primo criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta</dd><dt>– </dt><dd>se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo campione si situa tra il primo criterio di accettazione e il primo criterio di rigetto, deve essere esaminato un secondo campione, la cui dimensione è indicata nel protocollo di campionamento.</dd></dl></dd><dt></dt><dd>Il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel primo e nel secondo campione deve essere cumulato:<dl><dt>– </dt><dd>se il numero cumulato di imballaggi preconfezionati difettosi è uguale o inferiore al secondo criterio di accettazione, la partita è conforme </dd><dt>– </dt><dd>se il numero cumulato di imballaggi preconfezionati difettosi è uguale o superiore al secondo criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta. </dd></dl></dd></dl></dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Campione</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p>Numero di imballaggi preconfezionati difettosi</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Ordine di prelievo</p></td><td><p>Dimensione</p></td><td><p>Dimensione cumulata</p></td><td><p>Criterio di accettazione</p></td><td><p>Criterio di rigetto</p></td></tr><tr><td><p>da 100 a 500</p></td><td><p>1.</p></td><td><p>30</p></td><td><p> 30</p></td><td><p>1</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>2.</p></td><td><p>30</p></td><td><p> 60</p></td><td><p>4</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 501 a 3200</p></td><td><p>1.</p></td><td><p>50</p></td><td><p> 50</p></td><td><p>2</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>2.</p></td><td><p>50</p></td><td><p>100</p></td><td><p>6</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>3201 e più</p></td><td><p>1.</p></td><td><p>80</p></td><td><p> 80</p></td><td><p>3</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>2.</p></td><td><p>80</p></td><td><p>160</p></td><td><p>8</p></td><td><p>9</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 1:</i> protocollo di campionamento doppio per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non supera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati</dd></dl><dt>b. </dt><dd>Partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati </dd><dt></dt><dd>Il numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del campione indicata nel protocollo di campionamento.</dd><dt></dt><dd>Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o inferiore al criterio di accettazione, la partita è conforme.</dd><dt></dt><dd>Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o superiore al criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Dimensione del campione </p></td><td colspan="2"><p>Numero di imballaggi preconfezionati difettosi</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Criterio di accettazione</p></td><td colspan="2"><p>Criterio di rigetto</p></td></tr><tr><td><p>da 2 a 50</p></td><td><p>100 % della dimensione della partita </p></td><td><p>1</p></td><td colspan="2"><p>2</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>da 51 a 99</p></td><td><p>100 % della dimensione della partita </p></td><td><p>2</p></td><td colspan="2"><p>3</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 2:</i> protocollo di campionamento unico per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non supera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati</dd></dl><dt>224 </dt><dd><i>Controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale è superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l </i></dd><dt></dt><dd>Il controllo è eseguito secondo il protocollo di campionamento unico in base alla tabella 3. </dd><dt></dt><dd>Il numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del campione indicata nel protocollo di campionamento.</dd><dt></dt><dd>Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o inferiore al criterio di accettazione, la partita è conforme.</dd><dt></dt><dd>Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o superiore al criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta. </dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Dimensione del campione </p></td><td colspan="2"><p>Numero di imballaggi preconfezionati difettosi </p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Criterio di accettazione</p></td><td><p>Criterio di rigetto</p></td></tr><tr><td><p>< 20</p></td><td><p>100 % della dimensione della partita </p></td><td><p>0</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>≥ 20</p></td><td><p>20</p></td><td><p>1</p></td><td><p>2</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 3:</i> protocollo di campionamento unico per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale è superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l </dd><dt>225 </dt><dd><i>Controllo distruttivo</i></dd><dt></dt><dd>Il controllo è eseguito secondo il protocollo di campionamento unico in base alla tabella 4. </dd><dt></dt><dd>Il numero di imballaggi preconfezionati controllati deve corrispondere alla dimensione del campione indicata nel protocollo di campionamento.</dd><dt></dt><dd>Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o inferiore al criterio di accettazione, la partita è conforme.</dd><dt></dt><dd>Se il numero di imballaggi preconfezionati difettosi riscontrati nel campione è uguale o superiore al criterio di rigetto, la partita non è conforme ed è respinta.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Dimensione del campione</p></td><td colspan="2"><p>Numero di imballaggi preconfezionati difettosi</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Criterio di accettazione</p></td><td><p>Criterio di rigetto</p></td></tr><tr><td><p>< 100</p></td><td><p> 5</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>≥ 100</p></td><td><p>20</p></td><td><p>1</p></td><td><p>2</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 4:</i> protocollo di campionamento unico per il controllo distruttivo</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_23"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_23" routerlink="./">23 Controllo della media del contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati </a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>231 </dt><dd>Le disposizioni riguardanti il requisito relativo alla media del contenuto di cui all’articolo 19 capoverso 1 lettera a sono soddisfatte e la partita è considerata accettabile se la media <sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> dei contenuti effettivi <sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image4.png"/></sub> di n imballaggi preconfezionati del campione soddisfa le seguenti condizioni:</dd><dt><i><sub> </sub></i></dt><dd><i><sub></sub></i><i><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub></i><i> ≥ Q</i><i><sub>n</sub></i><i> – k · s</i></dd><dt><i> </i></dt><dd><i></i><i>k</i> è il fattore di correzione del campionamento, tenendo conto che k = t/√n in cui t è la variabile aleatoria della distribuzione Student e s è lo scarto tipo dei contenuti effettivi <sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image4.png"/></sub> del campione con n imballaggi preconfezionati.</dd><dt>232 </dt><dd><i>Controllo non distruttivo di imbal</i><i>laggi preconfezionali la cui quantità nominale è uguale o inferiore a 10 kg o 10 l</i></dd><dt></dt><dd>I valori per l’accettazione della partita sono elencati nella tabella 5 per le partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati e nella tabella 6 per le partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati.<dl><dt>a. </dt><dd>Partite la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati </dd></dl></dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Campione</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>Accettazione</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Ordine di prelievo</p></td><td><p>Dimensione</p></td><td><p>Dimensione cumulata</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 100 a 500</p></td><td><p>1.</p></td><td><p>30</p></td><td><p> 30</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub><sub> </sub>≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 0.503 s</i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>2.</p></td><td><p>30</p></td><td><p> 60</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub><sub> </sub>≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 0.344 s</i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 501 a 3200</p></td><td><p>1.</p></td><td><p>50</p></td><td><p> 50</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> <i>– 0.379 s</i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>2.</p></td><td><p>50</p></td><td><p>100</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 0.262 s</i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>3201 e più</p></td><td><p>1.</p></td><td><p>80</p></td><td><p> 80</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 0.295 s</i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>2.</p></td><td><p>80</p></td><td><p>160</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 0.207 s</i></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 5</i>: protocollo di campionamento doppio per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non supera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è di almeno 100 imballaggi preconfezionati </dd><dt>b. </dt><dd>Partite la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Dimensione del campione </p></td><td><p>Accettazione</p></td></tr><tr><td><p>da 2 a 99</p></td><td><p>100 % della dimensione della partita </p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 6:</i> protocollo di campionamento unico per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati la cui quantità nominale non supera 10 kg o 10 l per una partita la cui dimensione è inferiore a 100 imballaggi preconfezionati </dd></dl><dt>233 </dt><dd><i>Con</i><i>trollo non distruttivo di imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l </i></dd><dt></dt><dd>I valori per l’accettazione della partita sono indicati nella tabella 7.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Dimensione del campione </p></td><td><p>Accettazione</p></td></tr><tr><td><p>< 20</p></td><td><p>100 % della dimensione della partita </p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>≥ 20</p></td><td><p>20</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> <i>– 0.64</i> <i>s</i></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 7:</i> protocollo di campionamento unico per il controllo non distruttivo di imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 10 kg o 10 l ma non a 50 kg o 50 l</dd><dt>234 </dt><dd><i>Controllo distruttivo</i></dd><dt></dt><dd>I valori per l’accettazione della partita sono elencati nella tabella 8.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita </p></td><td><p>Dimensione del campione </p></td><td><p> Accettazione</p></td></tr><tr><td><p>< 100</p></td><td><p> 5</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 1.803</i> <i>s</i></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>≥ 100</p></td><td><p>20</p></td><td><p><sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> –<i> 0.64</i> <i>s</i></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 8:</i> protocollo di campionamento unico per il controllo distruttivo</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Controllo di imballaggi preconfezionati in base alla lunghezza, alla superficie o al numero di unità</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>31 </dt><dd>Il controllo di imballaggi preconfezionati è eseguito per campionamento e verte sulla media del contenuto effettivo di tutti gli imballaggi preconfezionati del campione.</dd><dt>32<b> </b></dt><dd><b></b>Una partita di imballaggi preconfezionati è considerata conforme se i risultati del controllo corrispondono ai criteri di accettazione definiti al numero 33. </dd><dt>33 </dt><dd>In occasione del controllo della media del contenuto effettivo deve essere soddisfatta la condizione <sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> + a <i>· </i>R ≥ <i>Q</i><i><sub>n</sub></i> con i valori del fattore di probabilità a secondo la tabella 9. R è l’estensione dei contenuti effettivi x<sub>i</sub><sub><sub> </sub></sub>del campione.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Dimensione della partita</p></td><td><p>Dimensione del campione </p></td><td><p>a</p></td></tr><tr><td><p>≤ 50</p></td><td><p> 3</p></td><td><p>1.0</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 51 a 150</p></td><td><p> 5</p></td><td><p>0.35</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 151 a 500</p></td><td><p> 8</p></td><td><p>0.2</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 501 a 3200</p></td><td><p>13</p></td><td><p>0.15</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>da 3201 a 10 000</p></td><td><p>20</p></td><td><p>0.1</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>10 001 e più</p></td><td><p>30</p></td><td><p>0.085</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 9:</i> requisiti di conformità</dd><dt>34 </dt><dd>Per gli imballaggi preconfezionati indicati in base alla lunghezza e non superiori a 5 m (Q<sub>n</sub> ≤ 5 m), il fattore di probabilità a = 0.</dd><dt>35 </dt><dd>Per gli imballaggi preconfezionati indicati in base al numero di unità e non superiori a 50 unità (Q<sub>n</sub> ≤ 50), il fattore di probabilità a = 0.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Controllo delle bombole per gas </a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_41"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_41" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_41" routerlink="./">41 Indicazioni generali</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>411 </dt><dd>Alle bombole per gas si applicano i requisiti di cui all’articolo 26. Il rispetto di questi ultimi è controllato per campionamento.</dd><dt>412 </dt><dd>Il controllo delle bombole per gas verte sul loro contenuto effettivo. </dd><dt>413 </dt><dd>Una partita di bombole per gas è considerata conforme se i risultati del controllo corrispondono ai criteri di accettazione definiti al numero 43.</dd><dt>414 </dt><dd>È prelevato un campione di 20 bombole per gas piene della stessa partita.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_42"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_42" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_42" routerlink="./">42 Controllo del contenuto effettivo di ogni bombola per gas</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>421 </dt><dd>Il controllo del contenuto effettivo delle bombole per gas considera come tara il peso della bombola per gas inciso, stampato o apposto in altro modo sulla bombola per gas. In mancanza di questa indicazione o in caso di dubbi circa la sua esattezza, le bombole per gas devono essere svuotate per determinare la tara. </dd><dt>422 </dt><dd>Dapprima è determinato il peso lordo di cinque bombole per gas su 20 del campione.</dd><dt>423 </dt><dd>In seguito è determinato il contenuto effettivo sottraendo la tara indicata o svuotando le bombole per gas.</dd><dt>424 </dt><dd>Le bombole per gas il cui contenuto effettivo è inferiore al contenuto minimo consentito secondo l’articolo 26 sono considerate difettose.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_43"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4/lvl_43" routerlink="./">43 Risultato del controllo</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>431 </dt><dd>Se nessuna delle prime cinque bombole per gas controllate è difettosa, la partita è conforme.</dd><dt>432 </dt><dd>Se tra le prime cinque bombole per gas controllate cinque sono difettose, la partita non è conforme ed è respinta.</dd><dt>433 </dt><dd>Se tra le prime cinque bombole per gas controllate da una a quattro sono difettose, occorre controllare altre sei bombole per gas dello stesso campione.</dd><dt>434 </dt><dd>Se tra le 11 bombole per gas controllate quattro o meno sono difettose, la partita è conforme.</dd><dt>435 </dt><dd>Se tra le 11 bombole per gas controllate cinque o più sono difettose, la partita non è conforme ed è respinta.</dd><dt>436 </dt><dd>La tabella 10 riassume i numeri 431 – 435.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td colspan="3"><p>Numero di bombole per gas da controllare</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="2"><p>Numero di bombole per gas difettose</p></td></tr><tr><td><p>Ordine di prelievo</p></td><td><p>Dimensione</p></td><td colspan="3"><p>Dimensione cumulata </p></td><td><p>Criterio di accettazione</p></td><td><p>Criterio di rigetto</p></td></tr><tr><td><p>1.</p></td><td><p>5</p></td><td colspan="3"><p> 5</p></td><td><p>0</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>6</p></td><td colspan="3"><p>11</p></td><td><p>4</p></td><td><p>5</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd><i>Tabella 10:</i> protocollo di campionamento doppio per il controllo delle bombole per gas</dd></dl></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e2926" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e2926" id="fnbck-d6e2926" routerlink="./">40</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2926"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2926" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e2926" routerlink="./">40</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/638/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 3493</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 35)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Controllo ufficiale di bottiglie impiegate come recipienti di misura (bottiglie recipienti‑misura)</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Prelievo del campione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>11 </dt><dd>Un campione di bottiglie recipienti-misura dello stesso modello e della stessa fabbricazione è prelevato da una partita corrispondente, in linea di massima, alla produzione di un’ora.</dd><dt>12 </dt><dd>Ove il risultato di tale controllo non sia soddisfacente, si può procedere a un secondo esame su un altro campione prelevato da una partita corrispondente ad una produzione di durata più lunga, oppure sui risultati iscritti nelle carte di controllo del fabbricante, se la produzione dell’impresa è stata oggetto di un controllo riconosciuto dall’Istituto federale di metrologia.</dd><dt>13 </dt><dd>Il numero di bottiglie recipienti-misura che costituiscono il campione è di 35.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Misurazione del volume delle bottiglie recipienti‑misura del campione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>21 </dt><dd>Le bottiglie recipienti-misura sono dapprima pesate vuote.</dd><dt>22 </dt><dd>In seguito sono riempite di acqua a 20 °C di massa volumica nota fino al livello di riempimento da controllare (livello definito rispetto alla distanza indicata dal piano del bordo superiore o fino al piano del bordo superiore, in funzione della scritta secondo l’art. 31 cpv. 1 lett. b).</dd><dt>23 </dt><dd>Le bottiglie‑recipienti sono nuovamente pesate.</dd><dt>24 </dt><dd>Il controllo è effettuato servendosi di uno strumento di misura adatto che adempie i requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e2976" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fn-d6e2976" id="fnbck-d6e2976" routerlink="./">41</a></sup> sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP.</dd><dt>25 </dt><dd>L’errore nella misura del volume non deve superare <sup>1</sup>/<sub>5</sub> dell’errore massimo tollerato corrispondente al volume nominale della bottiglia recipiente-misura.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2976"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2976" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#fnbck-d6e2976" routerlink="./">41</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/607/it#annex_4/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Elaborazione dei risultati</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>31 </dt><dd>Si calcola:<dl><dt>a. </dt><dd>la media <sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image3.png"/></sub> secondo la seguente formula, tenendo conto che <sub><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image4.png"/></sub> sono i volumi misurati delle 35 bottiglie recipienti‑misura del campione:</dd></dl></dd></dl><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image5.png"/></p><dl><dt>b. </dt><dd>lo scarto tipo s dei volumi misurati del campione, secondo la seguente formula:</dd></dl><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image6.png"/></p><dl><dl><dt>c. </dt><dd>il limite superiore caratteristico T<sub>O</sub> (somma del volume indicato e dell’errore massimo tollerato su tale volume) e il limite inferiore caratteristico T<sub>U</sub> (differenza tra il volume nominale e l’errore massimo tollerato su tale volume).</dd></dl><dt>32 </dt><dd>La partita è dichiarata conforme se i valori della media e dello scarto tipo soddisfano contemporaneamente le tre seguenti disequazioni:</dd></dl><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image7.png"/></p><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image8.png"/></p><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/607/20200101/it/html/image/image9.png"/></p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | a664dab8-e601-4ce2-918b-6f38b40ba25b | Ordinanza del DFGP sulle indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati | OIQ-DFGP | 941.204.1 | true | 2020-01-01T00:00:00 | 2012-09-10T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30189/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it | RS 941.204.1 1 Ordinanza del DFGP sulle indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati (OIQ-DFGP) del 10 settembre 2012 (Stato 1° gennaio 2020) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 3 capoverso 4, 5 capoverso 2, 8 capoverso 3, 10 capoversi 3 e 4, 22 capoverso 3, 23, 24 capoverso 21 dell’ordinanza del 5 settembre 20122 sulle indicazioni di quantità (OIQ), ordina: Art. 1 Determinazione della quantità (art. 3 cpv. 4 OIQ) 1 Nei seguenti casi è determinante, in luogo della quantità netta: a. nella vendita di merce sfusa pesata dal consumatore stesso (art. 5 cpv. 1 OIQ): il peso netto più il peso di un sacchetto o di un altro imballaggio, sempre che quest’ultimo non superi il peso di 2 g; abis.3 nella vendita di derrate alimentari sfuse che comprendono componenti incommestibili i quali non possono essere rimossi prima della pesatura senza danneggiare il prodotto, come ad esempio clip metalliche o spiedini: il peso netto più il peso dei menzionati componenti; b. nella vendita di dolciumi sfusi quali caramelle o cioccolatini: il peso netto più il peso del foglio protettivo; c. nella vendita di Vacherin Mont-d’or: il peso lordo, sempre che: 1. lo spessore del coperchio di legno non superi i 6 mm e quello del fondo i 7 mm, 2. il peso della confezione (tara) non superi il 20 per cento del peso lordo per i Vacherin di un diametro fino a 21 cm e il 17 per cento per quelli di diametro superiore a 21 cm, e 3. l’indicazione «lordo» figuri per esteso e in modo perfettamente leg- gibile vicino all’indicazione del peso; d. nella vendita di formaggi offerti in cerchi di legno: il peso netto più il peso del cerchio di legno; RU 2012 5301 1 Il rimando all’all. 3 n. 631 è stato stralciato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512), con effetto dal 1° gen. 2020. 2 RS 941.204 3 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 19 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4545). 941.204.1 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.204.1 e. nella vendita di imballaggi preconfezionati di trucioli e granuli di legno: il peso commerciale secondo l’allegato 1; f.4 nella vendita di imballaggi preconfezionati di liquidi contenenti ingredienti solidi, quali erbe aromatiche, spezie, frutta e pezzi di frutta: il volume del liquido compresi gli ingredienti. 2 In deroga all’articolo 3 capoverso 2 OIQ, per l’indicazione della quantità in volume di merce surgelata e congelata come il gelato, è determinante una tempera- tura inferiore a 0 °C. Art. 2 Vendita al pezzo (art. 5 cpv. 2 OIQ) La seguente merce può essere offerta al pezzo: a. prodotti di panetteria fino a un peso di 150 g; b. prodotti di pasticceria di un peso superiore a 150 g, se la vendita al pezzo è conforme alle pratiche commerciali; c.5 cioccolatini e articoli di confetteria al cioccolato secondo l’allegato 6 nume- ri 13 e 16 dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 20166 sulle derrate ali- mentari di origine vegetale, i funghi e il sale commestibile fino a un peso di 50 g per pezzo; d.7 salsicce fino a un peso di 200 g; e. specialità casearie fabbricate in piccole forme quali Tomme, formaggini e formaggi caprini fino a un peso di 150 g; f. frutta e verdura secondo l’allegato 2; g. merce che non sia una derrata alimentare e per la quale la quantità nominale degli imballaggi preconfezionati secondo l’articolo 10 capoverso 3 OIQ può essere indicata in base al numero di pezzi. Art. 3 Pane (art. 5 cpv. 2 OIQ) Nella vendita di merce sfusa, il pane non deve essere pesato secondo l’articolo 5 capoverso 1 OIQ se, da una a otto ore dopo la conclusione della cottura: a. rispetta le disposizioni sulla quantità minima di cui all’articolo 4 capo- verso 3 OIQ; oppure b. adempie per analogia i requisiti posti al contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati ai sensi dell’articolo 19 OIQ. 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 6 RS 817.022.17 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 19 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4545). Indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati. O del DFGP 3 941.204.1 Art. 4 Cibi in self service (art. 8 cpv. 3 OIQ) Per determinare il peso netto dei cibi offerti a un prezzo di base in self service secondo l’articolo 8 capoverso 3 OIQ: a. ogni recipiente deve recare il proprio peso considerato come tara; oppure b. il peso del recipiente più pesante messo a disposizione deve essere conside- rato come tara. Art. 5 Imballaggi preconfezionati indicati in base al numero di pezzi (art. 10 cpv. 3 e 4 OIQ) 1 È possibile indicare la quantità nominale in base al numero di pezzi, in particolare per la seguente merce che non sia una derrata alimentare: a. ferramenta quale chiodi e viti; b. fiammiferi; c. sostanze coloranti per tessuti in imballaggi unitari inferiori a 20 g; d. imballaggi unitari contenenti accendigrill e cubetti accendifuoco; e. ossa da masticare per cani; f. pastiglie detergenti e imballaggi unitari contenenti detersivi, in particolare per lavatrici e lavastoviglie; g.8 prodotti cosmetici in imballaggi piccoli quali saponi fino a 50 g e imballaggi unitari di shampoo e creme. 2 È possibile indicare in base al numero di pezzi la quantità nominale delle seguenti derrate alimentari secondo l’articolo 4 della legge del 20 giugno 20149 sulle derrate alimentari e dei seguenti prodotti del tabacco secondo l’articolo 2 lettera d dell’ordinanza del 27 ottobre 200410 sul tabacco:11 a.12 frutta e verdura secondo l’allegato 2, se l’imballaggio preconfezionato con- tiene al massimo tre pezzi; abis.13 dolciumi quali gomme e caramelle da masticare e prodotti a base di zuc- chero montato, se la quantità nominale non supera i 50 g; 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 9 RS 817.0 10 RS 817.06 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 12 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 19 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4545). 13 Originaria lett. a. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.204.1 ater.14 spezie, per le quali conta soprattutto il numero di pezzi, quali le stecche di vaniglia, i bastoncini di cannella e le noci moscate; b. edulcoranti; c. integratori alimentari quali compresse di minerali o vitamine; d. sigarette. Art. 6 Imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato (art. 22 cpv. 3 OIQ) La procedura volta a determinare il peso sgocciolato e i periodi durante i quali devono essere adempiti i requisiti di cui all’articolo 22 capoverso 1 OIQ sono retti dall’allegato 3. Art. 7 Imballaggi preconfezionati di merce surgelata (art. 23 OIQ) La procedura volta a determinare il peso netto della merce surgelata è retta dall’alle- gato 4. Art. 8 Imballaggi preconfezionati di merce con calo naturale di peso (art. 24 cpv. 2 OIQ) Il calo naturale di peso tra il momento determinante secondo l’articolo 24 capover- so 1 OIQ e il momento del controllo ufficiale conformemente all’articolo 35 OIQ è calcolato secondo l’allegato 5. Art. 915 Art. 10 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 12 giugno 199816 sulle prescrizioni tecniche concernenti le indica- zioni di quantità che figurano sugli imballaggi preconfezionati industriali è abrogata. Art. 11 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013. 14 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 15 Abrogato dal n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, con effetto dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 16 [RU 1998 1672, 2003 1762] Indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati. O del DFGP 5 941.204.1 Allegato 1 (art. 1 cpv. 1 lett. e) Peso commerciale di trucioli e granuli di legno 1 Trucioli di legno 1.1 Il peso commerciale degli imballaggi preconfezionati di trucioli di legno corrisponde al peso a secco compreso il supplemento corrispondente a un te- nore di umidità massimo del 12 per cento. 1.2 In occasione del controllo degli imballaggi preconfezionati di trucioli di legno, il peso a secco è determinato mediante condizionatura di un campio- nario materiale a una temperatura di 103 °C. 2 Granuli di legno Il peso commerciale degli imballaggi preconfezionati di granuli di legno («pellet») utilizzati come combustibile corrisponde: – al peso a secco del contenuto effettivo compreso il supplemento corrispon- dente al tenore di umidità massimo 10 per cento, se sull’imballaggio precon- fezionato è specificata la norma ÖNORM M 713517; – al peso a secco del contenuto effettivo compreso il supplemento corrispon- dente a un tenore di umidità massimo del 12 per cento, se sull’imballaggio preconfezionato non è specificata la norma. 17 ÖNORM M 7135:2000 11 01. La norma è ottenibile presso Austrian Standards, www.as-search.at, in tedesco (Presslinge aus naturbelassenem Holz oder naturbelassener Rinde – Pellets und Briketts – Anforderungen und Prüfbestimmungen) e in inglese (Com- pressed wood or compressed bark in natural state – Pellets and briquettes –Requirements and test specifications) oppure può essere consultata presso l’Istituto federale di metrolo- gia (METAS), 3003 Berna-Wabern. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.204.1 Allegato 218 (art. 2 lett. f) Vendita al pezzo di frutta e verdura 1 Frutta e verdura ammessa in ogni caso alla vendita al pezzo La seguente frutta e verdura è ammessa in ogni caso alla vendita al pezzo: Frutti esotici ananas avocado banana pera nashi carambola cerimoia granadiglia melograno caco fico d’india (spine) kiwi kiwi-gold noce di cocco litchi mango papaia caco persimon pitaia caco sharon tamarindo Agrumi pompelmo lime pomelo 18 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 1 dell’O del DFGP del 18 nov. 2013 (RU 2013 4539). Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). Indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati. O del DFGP 7 941.204.1 sweetie limone Erbe aromatiche mazzo di erbe aromatiche erbe aromatiche nel vaso Verdura Ortaggi da fiore quali carciofi, cavolfiori e broccoli Carote in mazzo Cetriolo Aglio Cavolo rapa Peperone Caldo Verde portoghese Grelos portoghese Ravanelli in mazzo o al pezzo Rafani neri, bianchi, rosa e altri rafani Cespi di insalata, quali batavia, foglia di quercia, iceberg, indivia, lattuga cappuc- cio, lattuga, lollo Granoturco dolce Cipolle fresche in mazzo (3 pezzi) Cipolle Treccia di cipolle Zucca Zucca in varie forme Meloni Melone, compresa l’anguria 2 Frutta e verdura destinata al consumo immediato e ammessa alla vendita al pezzo Oltre alla frutta e verdura elencata al numero 1, è ammessa alla vendita al pezzo anche la frutta e verdura destinata al consumo immediato. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.204.1 Allegato 319 (art. 6) Imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato 1 Apparecchiatura 1.1 Per determinare il peso sgocciolato occorre utilizzare setacci d’analisi con- formi alla raccomandazione dell’Organizzazione internazionale di metrolo- gia legale (raccomandazione OIML) R 87 (edizione 2016)20 con maglie lar- ghe 2,5 mm e un filo spesso 1,0 mm. 1.2 Il diametro del setaccio d’analisi è di: – 20 cm per gli imballaggi preconfezionati con un volume del recipiente fino a 850 ml; – 30 cm per gli imballaggi preconfezionati con un volume del recipiente superiore a 850 ml. 1.3 Per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale di 2,5 kg, la merce deve essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni. 2 Procedura 2.1 Il campionamento deve essere effettuato quando i prodotti sono pronti per la commercializzazione secondo il fabbricante, a distribuzione avvenuta o in ogni momento almeno 30 giorni dopo la sterilizzazione, la pastorizzazione o un processo analogo. 2.2 Il campione deve avere una temperatura tra 20 °C e 24 °C o compresa nella gamma di temperatura specificata dal fabbricante. 2.3 Durante l’uso il setaccio d’analisi deve essere inclinato di 17–20 gradi. 2.4 L’intero contenuto dell’imballaggio preconfezionato è versato su un setaccio tarato e distribuito in modo uniforme su tutta la superficie del setaccio. La merce cava quali pere, pesche e albicocche deve avere la cavità rivolta verso il basso. 2.5 Il tempo di sgocciolamento è di due minuti. Inizia non appena la merce è posta sul setaccio. Trascorso il tempo di sgocciolamento il setaccio è agitato e il liquido rimasto sulla parte inferiore viene tolto. 19 Aggiornato dal n. I cpv. 2 dell’O del DFGP del 18 nov. 2013 (RU 2013 4539) e dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 20 Le raccomandazioni sono disponibili in francese sul sito www.oiml.org/fr/publications/recommandations. Informazioni sulle raccomandazioni OIML possono essere richieste all’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Berna- Wabern. Indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati. O del DFGP 9 941.204.1 2.6 Il risultato della successiva pesata, dedotto il peso del setaccio asciutto, costituisce il peso sgocciolato. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.204.1 Allegato 421 (art. 7) Imballaggi preconfezionati di merce surgelata 1 Apparecchiatura Per determinare il peso netto occorre utilizzare setacci d’analisi secondo la racco- mandazione dell’Organizzazione internazionale di metrologia legale (raccomanda- zione OIML) R 87 (edizione 2016)22 con maglie larghe 2,5 mm e un filo spesso 1,0 mm. 2 Procedura 2.1 Frutta e verdura congelata 2.1.1 La merce imballata è scongelata a bagnomaria a una temperatura tra 20 °C e 26 °C. Una volta sciolto il ghiaccio, la merce deve essere posata sul setaccio d’analisi. 2.1.2 Il diametro del setaccio d’analisi è di: – 20 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale fi- no a 1,4 kg; – 30 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale su- periore a 1,4 kg; in alternativa la merce può essere distribuita equa- mente su almeno due setacci delle stesse dimensioni. 2.1.3 Durante l’uso il setaccio deve essere inclinato di 17–20 gradi. 2.1.4 Il tempo di sgocciolamento è di due minuti. 2.2 Frutti di mare con glassatura, pesce e pollame 2.2.1 La merce deve essere tolta cautamente dall’imballaggio e tenuta sotto un fine getto d’acqua fredda fino a quando la glassatura di ghiaccio è sciolta. In seguito la merce è posata sul setaccio d’analisi. 2.2.2 Il diametro del setaccio d’analisi è di: – 20 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale fi- no a 900 g; – 30 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale su- periore a 900 g; in alternativa la merce può essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni. 21 Aggiornato dal n. I cpv. 2 dell’O del DFGP del 18 nov. 2013 (RU 2013 4539) e dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). 22 Le raccomandazioni sono disponibili in francese sul sito www.oiml.org/fr/publications/recommandations. Informazioni sulle raccomandazioni OIML possono essere richieste all’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Bern- Wabern. Indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati. O del DFGP 11 941.204.1 2.2.3 Durante l’uso il setaccio deve essere inclinato di 17–20 gradi. 2.2.4 Il tempo di sgocciolamento è di due minuti. 2.3 Gamberetti e gamberi congelati 2.3.1 La merce tolta dall’imballaggio è scongelata a bagnomaria a una temperatu- ra di 26 °C. Una volta sciolto il ghiaccio, la merce deve essere posata sul se- taccio d’analisi. 2.3.2 Il diametro del setaccio d’analisi è di: – 20 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale fi- no a 450 g; – 30 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale su- periore a 450 g; in alternativa la merce può essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni. 2.3.3 Durante l’uso il setaccio deve essere inclinato di 17–20 gradi. 2.3.4 Il tempo di sgocciolamento è di due minuti. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.204.1 Allegato 523 (art. 8) Imballaggi preconfezionati di merce con calo naturale di peso 1 Il calo naturale di peso tra il momento determinante di cui all’articolo 24 capoverso 1 OIQ e il momento del controllo effettuato dal servizio compe- tente conformemente all’articolo 34 OIQ è calcolato in base alla formula se- guente, fatti salvi i numeri 3 e 4. n r G G GA 1000 1 GA: peso netto teorico al momento determinante GG: peso dell’imballaggio preconfezionato n giorni dopo il momento deter- minante n: tempo trascorso in giorni dal momento determinante r: perdita relativa di peso al giorno, espressa in per mille 2 La perdita relativa di peso (r) al giorno deve essere possibilmente determina- ta con metodo sperimentale o può essere ripresa dalla seguente tabella: Calo naturale di peso calcolato in base al tempo trascorso; indicazioni in per mille del peso netto teorico al momento determinante Merce Tempo trascorso dal momento determinante, in giorni 1 3 7 30 Radici commestibili 5 15 18 25 Cavolfiori 40 118 239 – Cavoli neri 38 109 210 – Cavoli 5 15 21 35 Verdure a bulbi 7 20 25 35 Verdure a foglia e gambo 16 50 80 150 Finocchi 38 109 210 – Ortaggi quali pomodori, cetrioli, zucche, granoturco dolce 13 40 49 70 Fagioli 21 65 146 – 23 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). Indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa e sugli imballaggi preconfezionati. O del DFGP 13 941.204.1 Merce Tempo trascorso dal momento determinante, in giorni 1 3 7 30 Legumi quali piselli 13 40 52 80 Frutti a drupa 13 40 58 100 Mele 4 11 25 – Pomi 3 10 22 50 Bacche incl. frutti di bosco 16 50 68 110 Clementine, mandarini – 50 98 – Aranci 7 20 29 50 Limoni, pompelmi 7 20 30 50 Banane 7 25 – – Frutti a noce 2 3 5 10 Patate da tavola (precoci) 7 20 29 50 Patate da tavola (tardive) 5 15 20 30 3 Indipendentemente dal tempo trascorso, per la farina è previsto un calo naturale del peso del 2 per cento dal momento determinante. 4 Negli imballaggi preconfezionati di chicchi di caffè non imballati sotto vuoto è previsto un calo naturale del peso dello 0,5 per cento, indipendente- mente dal tempo trascorso dal momento determinante. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.204.1 Allegato 624 24 Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, con effetto dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4273). | <div _ngcontent-lpw-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.204.1--><p class="srnummer">941.204.1</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFGP<br/>sulle indicazioni di quantità nella vendita di merce sfusa <br/>e sugli imballaggi preconfezionati</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OIQ-DFGP)</h2><p>del 10 settembre 2012 (Stato 1° gennaio 2020)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP),</p><p>visti gli articoli 3 capoverso 4, 5 capoverso 2, 8 capoverso 3, 10 capoversi 3 e 4, <br/>22 capoverso 3, 23, 24 capoverso 2<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> dell’ordinanza del 5 settembre 2012<sup><a fragment="#fn-d6e34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e34" id="fnbck-d6e34" routerlink="./">2</a></sup> sulle indicazioni di quantità (OIQ),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> Il rimando all’all. 3 n. 631 è stato stralciato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della L del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2004/745/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2020.</p><p id="fn-d6e34"><sup><a fragment="#fnbck-d6e34" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e34" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2012/607/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.204</b></a></p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Determinazione della quantità</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 3 cpv. 4 OIQ)</p><p><sup>1</sup> Nei seguenti casi è determinante, in luogo della quantità netta: </p><dl><dt>a. </dt><dd>nella vendita di merce sfusa pesata dal consumatore stesso (art. 5 cpv. 1 OIQ): il peso netto più il peso di un sacchetto o di un altro imballaggio, sempre che quest’ultimo non superi il peso di 2 g;</dd><dt>a<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e66" id="fnbck-d6e66" routerlink="./">3</a></sup> </dt><dd> nella vendita di derrate alimentari sfuse che comprendono componenti incommestibili i quali non possono essere rimossi prima della pesatura senza danneggiare il prodotto, come ad esempio clip metalliche o spiedini: il peso netto più il peso dei menzionati componenti;</dd><dt>b. </dt><dd>nella vendita di dolciumi sfusi quali caramelle o cioccolatini: il peso netto più il peso del foglio protettivo;</dd><dt>c. </dt><dd>nella vendita di Vacherin Mont-d’or: il peso lordo, sempre che:<dl><dt>1. </dt><dd>lo spessore del coperchio di legno non superi i 6 mm e quello del fondo i 7 mm,</dd><dt>2. </dt><dd>il peso della confezione (tara) non superi il 20 per cento del peso lordo per i Vacherin di un diametro fino a 21 cm e il 17 per cento per quelli di diametro superiore a 21 cm, e</dd><dt>3. </dt><dd>l’indicazione «lordo» figuri per esteso e in modo perfettamente leggibile vicino all’indicazione del peso;</dd></dl></dd><dt>d. </dt><dd>nella vendita di formaggi offerti in cerchi di legno: il peso netto più il peso del cerchio di legno;</dd><dt>e. </dt><dd>nella vendita di imballaggi preconfezionati di trucioli e granuli di legno: il peso commerciale secondo l’allegato 1;</dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e102" id="fnbck-d6e102" routerlink="./">4</a></sup> </dt><dd>nella vendita di imballaggi preconfezionati di liquidi contenenti ingredienti solidi, quali erbe aromatiche, spezie, frutta e pezzi di frutta: il volume del liquido compresi gli ingredienti.</dd></dl><p><sup>2</sup> In deroga all’articolo 3 capoverso 2 OIQ, per l’indicazione della quantità in volume di merce surgelata e congelata come il gelato, è determinante una temperatura inferiore a 0 °C.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e66"><sup><a fragment="#fnbck-d6e66" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e66" routerlink="./">3</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 19 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (<a href="eli/oc/2014/756/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4545</a>).</p><p id="fn-d6e102"><sup><a fragment="#fnbck-d6e102" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e102" routerlink="./">4</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Vendita al pezzo </a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 5 cpv. 2 OIQ)</p><p>La seguente merce può essere offerta al pezzo:</p><dl><dt>a. </dt><dd>prodotti di panetteria fino a un peso di 150 g;</dd><dt>b. </dt><dd>prodotti di pasticceria di un peso superiore a 150 g, se la vendita al pezzo è conforme alle pratiche commerciali;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e137" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e137" id="fnbck-d6e137" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>cioccolatini e articoli di confetteria al cioccolato secondo l’allegato 6 numeri 13 e 16 dell’ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016<sup><a fragment="#fn-d6e149" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e149" id="fnbck-d6e149" routerlink="./">6</a></sup> sulle derrate alimentari di origine vegetale, i funghi e il sale commestibile fino a un peso di 50 g per pezzo;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e160" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e160" id="fnbck-d6e160" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>salsicce fino a un peso di 200 g;</dd><dt>e. </dt><dd>specialità casearie fabbricate in piccole forme quali Tomme, formaggini e formaggi caprini fino a un peso di 150 g;</dd><dt>f. </dt><dd>frutta e verdura secondo l’allegato 2;</dd><dt>g. </dt><dd>merce che non sia una derrata alimentare e per la quale la quantità nominale degli imballaggi preconfezionati secondo l’articolo 10 capoverso 3 OIQ può essere indicata in base al numero di pezzi.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e137"><sup><a fragment="#fnbck-d6e137" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e137" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p><p id="fn-d6e149"><sup><a fragment="#fnbck-d6e149" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e149" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2017/181/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.022.17</b></a></p><p id="fn-d6e160"><sup><a fragment="#fnbck-d6e160" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e160" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 19 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (<a href="eli/oc/2014/756/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4545</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Pane</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 5 cpv. 2 OIQ)</p><p>Nella vendita di merce sfusa, il pane non deve essere pesato secondo l’articolo 5 capoverso 1 OIQ se, da una a otto ore dopo la conclusione della cottura:</p><dl><dt>a. </dt><dd>rispetta le disposizioni sulla quantità minima di cui all’articolo 4 capoverso 3 OIQ; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>adempie per analogia i requisiti posti al contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati ai sensi dell’articolo 19 OIQ.</dd></dl></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Cibi in self service</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 8 cpv. 3 OIQ)</p><p>Per determinare il peso netto dei cibi offerti a un prezzo di base in self service secondo l’articolo 8 capoverso 3 OIQ:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ogni recipiente deve recare il proprio peso considerato come tara; oppure</dd><dt>b. </dt><dd>il peso del recipiente più pesante messo a disposizione deve essere considerato come tara.</dd></dl></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Imballaggi preconfezionati indicati in base al numero di pezzi </a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 10 cpv. 3 e 4 OIQ)</p><p><sup>1</sup> È possibile indicare la quantità nominale in base al numero di pezzi, in particolare per la seguente merce che non sia una derrata alimentare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ferramenta quale chiodi e viti;</dd><dt>b. </dt><dd>fiammiferi;</dd><dt>c. </dt><dd>sostanze coloranti per tessuti in imballaggi unitari inferiori a 20 g;</dd><dt>d. </dt><dd>imballaggi unitari contenenti accendigrill e cubetti accendifuoco;</dd><dt>e. </dt><dd>ossa da masticare per cani;</dd><dt>f. </dt><dd>pastiglie detergenti e imballaggi unitari contenenti detersivi, in particolare per lavatrici e lavastoviglie;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e250" id="fnbck-d6e250" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>prodotti cosmetici in imballaggi piccoli quali saponi fino a 50 g e imballaggi unitari di shampoo e creme.</dd></dl><p><sup>2</sup> È possibile indicare in base al numero di pezzi la quantità nominale delle seguenti derrate alimentari secondo l’articolo 4 della legge del 20 giugno 2014<sup><a fragment="#fn-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e264" id="fnbck-d6e264" routerlink="./">9</a></sup> sulle derrate alimentari e dei seguenti prodotti del tabacco secondo l’articolo 2 lettera d dell’ordinanza del 27 ottobre 2004<sup><a fragment="#fn-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e272" id="fnbck-d6e272" routerlink="./">10</a></sup> sul tabacco:<sup><a fragment="#fn-d6e280" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e280" id="fnbck-d6e280" routerlink="./">11</a></sup></p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e293" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e293" id="fnbck-d6e293" routerlink="./">12</a></sup> </dt><dd>frutta e verdura secondo l’allegato 2, se l’imballaggio preconfezionato contiene al massimo tre pezzi;</dd><dt>a<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e309" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e309" id="fnbck-d6e309" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>dolciumi quali gomme e caramelle da masticare e prodotti a base di zucchero montato, se la quantità nominale non supera i 50 g;</dd><dt>a<sup>ter</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e320" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e320" id="fnbck-d6e320" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd>spezie, per le quali conta soprattutto il numero di pezzi, quali le stecche di vaniglia, i bastoncini di cannella e le noci moscate;</dd><dt>b. </dt><dd>edulcoranti;</dd><dt>c. </dt><dd>integratori alimentari quali compresse di minerali o vitamine;</dd><dt>d. </dt><dd>sigarette.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e250"><sup><a fragment="#fnbck-d6e250" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e250" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p><p id="fn-d6e264"><sup><a fragment="#fnbck-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e264" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2017/62/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.0</b></a></p><p id="fn-d6e272"><sup><a fragment="#fnbck-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e272" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2004/688/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.06</b></a></p><p id="fn-d6e280"><sup><a fragment="#fnbck-d6e280" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e280" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p><p id="fn-d6e293"><sup><a fragment="#fnbck-d6e293" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e293" routerlink="./">12</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 19 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (<a href="eli/oc/2014/756/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2014</b> 4545</a>).</p><p id="fn-d6e309"><sup><a fragment="#fnbck-d6e309" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e309" routerlink="./">13</a></sup> Originaria lett. a.</p><p id="fn-d6e320"><sup><a fragment="#fnbck-d6e320" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e320" routerlink="./">14</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato </a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 22 cpv. 3 OIQ)</p><p>La procedura volta a determinare il peso sgocciolato e i periodi durante i quali devono essere adempiti i requisiti di cui all’articolo 22 capoverso 1 OIQ sono retti dall’allegato 3.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Imballaggi preconfezionati di merce surgelata</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 23 OIQ)</p><p>La procedura volta a determinare il peso netto della merce surgelata è retta dall’allegato 4.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> <b></b>Imballaggi preconfezionati di merce con calo naturale di peso</a></h6><div class="collapseable"> <p> (art. 24 cpv. 2 OIQ)</p><p>Il calo naturale di peso tra il momento determinante secondo l’articolo 24 capoverso 1 OIQ e il momento del controllo ufficiale conformemente all’articolo 35 OIQ è calcolato secondo l’allegato 5.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e378" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e378" id="fnbck-d6e378" routerlink="./">15</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e378"><sup><a fragment="#fnbck-d6e378" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e378" routerlink="./">15</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, con effetto dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 12 giugno 1998<sup><a fragment="#fn-d6e398" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e398" id="fnbck-d6e398" routerlink="./">16</a></sup> sulle prescrizioni tecniche concernenti le indicazioni di quantità che figurano sugli imballaggi preconfezionati industriali è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e398"><sup><a fragment="#fnbck-d6e398" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e398" routerlink="./">16</a></sup> [<a href="eli/oc/1998/1672_1672_1672/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1998</b> 1672</a>, <b></b><a href="eli/oc/2003/265/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2003</b> 1762</a>]</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 1 cpv. 1 lett. e)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Peso commerciale di trucioli e granuli di legno </a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Trucioli di legno</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Il peso commerciale degli imballaggi preconfezionati di trucioli di legno corrisponde al peso a secco compreso il supplemento corrispondente a un tenore di umidità massimo del 12 per cento.</dd><dt>1.2 </dt><dd>In occasione del controllo degli imballaggi preconfezionati di trucioli di legno, il peso a secco è determinato mediante condizionatura di un campionario materiale a una temperatura di 103 °C.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Granuli di legno</a></h3><div class="collapseable"> <p>Il peso commerciale degli imballaggi preconfezionati di granuli di legno («pellet») utilizzati come combustibile corrisponde:</p><dl><dt></dt><dd>– al peso a secco del contenuto effettivo compreso il supplemento corrispondente al tenore di umidità massimo 10 per cento, se sull’imballaggio preconfezionato è specificata la norma ÖNORM M 7135<sup><a fragment="#fn-d6e450" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e450" id="fnbck-d6e450" routerlink="./">17</a></sup>;</dd><dt></dt><dd>– al peso a secco del contenuto effettivo compreso il supplemento corrispondente a un tenore di umidità massimo del 12 per cento, se sull’imballaggio preconfezionato non è specificata la norma.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e450"><sup><a fragment="#fnbck-d6e450" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e450" routerlink="./">17</a></sup> ÖNORM M 7135:2000 11 01. La norma è ottenibile presso Austrian Standards, www.as-search.at, in tedesco (Presslinge aus naturbelassenem Holz oder naturbelassener Rinde – Pellets und Briketts – Anforderungen und Prüfbestimmungen) e in inglese (Compressed wood or compressed bark in natural state – Pellets and briquettes –Requirements and test specifications) oppure può essere consultata presso l’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Berna-Wabern.</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e463" id="fnbck-d6e463" routerlink="./">18</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e463"><sup><a fragment="#fnbck-d6e463" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e463" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I cpv. 1 dell’O del DFGP del 18 nov. 2013 (<a href="eli/oc/2013/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4539</a>). Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 2 lett. f)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Vendita al pezzo di frutta e verdura</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Frutta e verdura ammessa in ogni caso alla vendita al pezzo</a></h3><div class="collapseable"> <p>La seguente frutta e verdura è ammessa in ogni caso alla vendita al pezzo:</p><p>Frutti esotici</p><dl><dt>ananas</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>avocado</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>banana</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>pera nashi</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>carambola</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>cerimoia</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>granadiglia</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>melograno</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>caco</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>fico d’india (spine)</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>kiwi</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>kiwi-gold</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>noce di cocco</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>litchi</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>mango</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>papaia</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>caco persimon</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>pitaia</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>caco sharon</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>tamarindo</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>Agrumi</p><dl><dt>pompelmo</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>lime</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>pomelo</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>sweetie</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>limone</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>Erbe aromatiche</p><dl><dt>mazzo di erbe aromatiche</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>erbe aromatiche nel vaso</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>Verdura</p><dl><dt>Ortaggi da fiore quali carciofi, cavolfiori e broccoli</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Carote in mazzo</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Cetriolo</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Aglio</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Cavolo rapa</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Peperone</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Caldo Verde portoghese</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Grelos portoghese</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Ravanelli in mazzo o al pezzo</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Rafani neri, bianchi, rosa e altri rafani</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Cespi di insalata, quali batavia, foglia di quercia, iceberg, indivia, lattuga cappuccio, lattuga, lollo</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Granoturco dolce</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Cipolle fresche in mazzo (3 pezzi)</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Cipolle</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>Treccia di cipolle</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>Zucca</p><dl><dt>Zucca in varie forme</dt><dd class="clearfix"></dd></dl><p>Meloni</p><dl><dt>Melone, compresa l’anguria</dt><dd class="clearfix"></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Frutta e verdura destinata al consumo immediato e ammessa alla vendita al pezzo</a></h3><div class="collapseable"> <p>Oltre alla frutta e verdura elencata al numero 1, è ammessa alla vendita al pezzo anche la frutta e verdura destinata al consumo immediato.</p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e648" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e648" id="fnbck-d6e648" routerlink="./">19</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e648"><sup><a fragment="#fnbck-d6e648" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e648" routerlink="./">19</a></sup> Aggiornato dal n. I cpv. 2 dell’O del DFGP del 18 nov. 2013 (<a href="eli/oc/2013/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4539</a>) e dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 6)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Imballaggi preconfezionati di merce con peso sgocciolato</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Apparecchiatura </a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Per determinare il peso sgocciolato occorre utilizzare setacci d’analisi conformi alla raccomandazione dell’Organizzazione internazionale di metrologia legale (raccomandazione OIML) R 87 (edizione 2016)<sup><a fragment="#fn-d6e674" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e674" id="fnbck-d6e674" routerlink="./">20</a></sup> con maglie larghe 2,5 mm e un filo spesso 1,0 mm.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Il diametro del setaccio d’analisi è di:<dl><dt>– </dt><dd>20 cm per gli imballaggi preconfezionati con un volume del recipiente fino a 850 ml;</dd><dt>– </dt><dd>30 cm per gli imballaggi preconfezionati con un volume del recipiente superiore a 850 ml.</dd></dl></dd><dt>1.3 </dt><dd>Per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale di 2,5 kg, la merce deve essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e674"><sup><a fragment="#fnbck-d6e674" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e674" routerlink="./">20</a></sup> Le raccomandazioni sono disponibili in francese sul sito www.oiml.org/fr/publications/recommandations. Informazioni sulle raccomandazioni OIML possono essere richieste all’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Berna-Wabern.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Procedura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Il campionamento deve essere effettuato quando i prodotti sono pronti per la commercializzazione secondo il fabbricante, a distribuzione avvenuta o in ogni momento almeno 30 giorni dopo la sterilizzazione, la pastorizzazione o un processo analogo.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Il campione deve avere una temperatura tra 20 °C e 24 °C o compresa nella gamma di temperatura specificata dal fabbricante.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Durante l’uso il setaccio d’analisi deve essere inclinato di 17–20 gradi. </dd><dt>2.4 </dt><dd>L’intero contenuto dell’imballaggio preconfezionato è versato su un setaccio tarato e distribuito in modo uniforme su tutta la superficie del setaccio. La merce cava quali pere, pesche e albicocche deve avere la cavità rivolta verso il basso. </dd><dt>2.5 </dt><dd>Il tempo di sgocciolamento è di due minuti. Inizia non appena la merce è posta sul setaccio. Trascorso il tempo di sgocciolamento il setaccio è agitato e il liquido rimasto sulla parte inferiore viene tolto.</dd><dt>2.6 </dt><dd>Il risultato della successiva pesata, dedotto il peso del setaccio asciutto, costituisce il peso sgocciolato.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e718" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e718" id="fnbck-d6e718" routerlink="./">21</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e718"><sup><a fragment="#fnbck-d6e718" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e718" routerlink="./">21</a></sup> Aggiornato dal n. I cpv. 2 dell’O del DFGP del 18 nov. 2013 (<a href="eli/oc/2013/807/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4539</a>) e dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Imballaggi preconfezionati di merce surgelata</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Apparecchiatura</a></h3><div class="collapseable"> <p>Per determinare il peso netto occorre utilizzare setacci d’analisi secondo la raccomandazione dell’Organizzazione internazionale di metrologia legale (raccomandazione OIML) R 87 (edizione 2016)<sup><a fragment="#fn-d6e741" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e741" id="fnbck-d6e741" routerlink="./">22</a></sup> con maglie larghe 2,5 mm e un filo spesso 1,0 mm.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e741"><sup><a fragment="#fnbck-d6e741" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e741" routerlink="./">22</a></sup> Le raccomandazioni sono disponibili in francese sul sito www.oiml.org/fr/publications/recommandations. Informazioni sulle raccomandazioni OIML possono essere richieste all’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Bern-Wabern.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Procedura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Frutta e verdura congelata</dd><dt>2.1.1 </dt><dd>La merce imballata è scongelata a bagnomaria a una temperatura tra 20 °C e 26 °C. Una volta sciolto il ghiaccio, la merce deve essere posata sul setaccio d’analisi.</dd><dt>2.1.2 </dt><dd>Il diametro del setaccio d’analisi è di:<dl><dt>– </dt><dd>20 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale fino a 1,4 kg;</dd><dt>– </dt><dd>30 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 1,4 kg; in alternativa la merce può essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni.</dd></dl></dd><dt>2.1.3 </dt><dd>Durante l’uso il setaccio deve essere inclinato di 17–20 gradi.</dd><dt>2.1.4 </dt><dd>Il tempo di sgocciolamento è di due minuti.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Frutti di mare con glassatura, pesce e pollame</dd><dt>2.2.1 </dt><dd>La merce deve essere tolta cautamente dall’imballaggio e tenuta sotto un fine getto d’acqua fredda fino a quando la glassatura di ghiaccio è sciolta. In seguito la merce è posata sul setaccio d’analisi.</dd><dt>2.2.2 </dt><dd>Il diametro del setaccio d’analisi è di:<dl><dt>– </dt><dd>20 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale fino a 900 g;</dd><dt>– </dt><dd>30 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 900 g; in alternativa la merce può essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni.</dd></dl></dd><dt>2.2.3 </dt><dd>Durante l’uso il setaccio deve essere inclinato di 17–20 gradi.</dd><dt>2.2.4 </dt><dd>Il tempo di sgocciolamento è di due minuti.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Gamberetti e gamberi congelati</dd><dt>2.3.1 </dt><dd>La merce tolta dall’imballaggio è scongelata a bagnomaria a una temperatura di 26 °C. Una volta sciolto il ghiaccio, la merce deve essere posata sul setaccio d’analisi.</dd><dt>2.3.2 </dt><dd>Il diametro del setaccio d’analisi è di:<dl><dt>– </dt><dd>20 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale fino a 450 g;</dd><dt>– </dt><dd>30 cm per gli imballaggi preconfezionati con una quantità nominale superiore a 450 g; in alternativa la merce può essere distribuita equamente su almeno due setacci delle stesse dimensioni.</dd></dl></dd><dt>2.3.3 </dt><dd>Durante l’uso il setaccio deve essere inclinato di 17–20 gradi.</dd><dt>2.3.4 </dt><dd>Il tempo di sgocciolamento è di due minuti.</dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e822" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e822" id="fnbck-d6e822" routerlink="./">23</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e822"><sup><a fragment="#fnbck-d6e822" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e822" routerlink="./">23</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 8)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Imballaggi preconfezionati di merce con calo naturale di peso</a></h2><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>Il calo naturale di peso tra il momento determinante di cui all’articolo 24 capoverso 1 OIQ e il momento del controllo effettuato dal servizio competente conformemente all’articolo 34 OIQ è calcolato in base alla formula seguente, fatti salvi i numeri 3 e 4.</dd></dl><p> <img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2012/608/20200101/it/html/image/image1.png"/></p><dl><dl><dt>G<sub>A</sub>: </dt><dd>peso netto teorico al momento determinante</dd><dt>G<sub>G</sub>: </dt><dd>peso dell’imballaggio preconfezionato n giorni dopo il momento determinante </dd><dt>n: </dt><dd>tempo trascorso in giorni dal momento determinante</dd><dt>r: </dt><dd>perdita relativa di peso al giorno, espressa in per mille</dd></dl><dt>2 </dt><dd>La perdita relativa di peso (r) al giorno deve essere possibilmente determinata con metodo sperimentale o può essere ripresa dalla seguente tabella:</dd><dt><i> </i></dt><dd><i>Calo naturale di peso calcolato in base al tempo trascorso; indicazioni in per mille del peso netto teorico al momento determinante</i></dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Merce</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="4"><p>Tempo trascorso dal momento determinante, in<tmp:inl id="d7e3618" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> <tmp:inl id="d7e3618" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>giorni</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>1</p></th><th class="man-text-align-left"><p>3</p></th><th class="man-text-align-left"><p>7</p></th><th class="man-text-align-left"><p>30</p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e3772" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Radici commestibili<tmp:inl id="d7e3772" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3787" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 5<tmp:inl id="d7e3787" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3802" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 15<tmp:inl id="d7e3802" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3817" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 18<tmp:inl id="d7e3817" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3832" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 25<tmp:inl id="d7e3832" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e3856" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Cavolfiori<tmp:inl id="d7e3856" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3871" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>40<tmp:inl id="d7e3871" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3886" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>118<tmp:inl id="d7e3886" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3901" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>239<tmp:inl id="d7e3901" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3916" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e3916" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e3941" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Cavoli neri<tmp:inl id="d7e3941" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3958" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>38<tmp:inl id="d7e3958" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3975" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>109<tmp:inl id="d7e3975" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e3992" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>210<tmp:inl id="d7e3992" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4009" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e4009" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4034" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Cavoli<tmp:inl id="d7e4034" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4049" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 5<tmp:inl id="d7e4049" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4064" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 15<tmp:inl id="d7e4064" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4079" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 21<tmp:inl id="d7e4079" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4094" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 35<tmp:inl id="d7e4094" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4118" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Verdure a bulbi<tmp:inl id="d7e4118" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4133" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 7<tmp:inl id="d7e4133" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4148" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 20<tmp:inl id="d7e4148" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4163" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 25<tmp:inl id="d7e4163" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4178" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 35<tmp:inl id="d7e4178" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4203" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Verdure a foglia e ga<tmp:inl id="d7e4203" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4208" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>m<tmp:inl id="d7e4208" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4213" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>bo<tmp:inl id="d7e4213" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4228" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>16<tmp:inl id="d7e4228" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4243" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e4243" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4258" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 80<tmp:inl id="d7e4258" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4273" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>150<tmp:inl id="d7e4273" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4298" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Finocchi<tmp:inl id="d7e4298" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4313" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>38<tmp:inl id="d7e4313" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4328" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>109<tmp:inl id="d7e4328" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4343" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>210<tmp:inl id="d7e4343" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4358" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e4358" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4383" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Ortaggi quali pomodori, cetrioli, zucche, gran<tmp:inl id="d7e4383" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4388" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>o<tmp:inl id="d7e4388" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4393" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>turco dolce<tmp:inl id="d7e4393" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4408" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>13<tmp:inl id="d7e4408" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4423" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 40<tmp:inl id="d7e4423" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4438" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 49<tmp:inl id="d7e4438" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4453" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 70<tmp:inl id="d7e4453" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4477" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Fagioli<tmp:inl id="d7e4477" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4492" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>21<tmp:inl id="d7e4492" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4507" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 65<tmp:inl id="d7e4507" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4522" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>146<tmp:inl id="d7e4522" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4537" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e4537" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4561" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Legumi quali piselli<tmp:inl id="d7e4561" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4576" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>13<tmp:inl id="d7e4576" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4591" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 40<tmp:inl id="d7e4591" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4606" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 52<tmp:inl id="d7e4606" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4621" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 80<tmp:inl id="d7e4621" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4645" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Frutti a drupa<tmp:inl id="d7e4645" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4660" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>13<tmp:inl id="d7e4660" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4675" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 40<tmp:inl id="d7e4675" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4690" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 58<tmp:inl id="d7e4690" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4705" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>100<tmp:inl id="d7e4705" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4729" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Mele<tmp:inl id="d7e4729" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4744" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 4<tmp:inl id="d7e4744" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4759" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 11<tmp:inl id="d7e4759" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4774" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 25<tmp:inl id="d7e4774" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4789" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e4789" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4813" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Pomi<tmp:inl id="d7e4813" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4828" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 3<tmp:inl id="d7e4828" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4843" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 10<tmp:inl id="d7e4843" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4858" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 22<tmp:inl id="d7e4858" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4873" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e4873" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4898" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Bacche incl. frutti di bosco<tmp:inl id="d7e4898" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4913" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>16<tmp:inl id="d7e4913" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4928" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e4928" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4943" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 68<tmp:inl id="d7e4943" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e4958" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>110<tmp:inl id="d7e4958" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e4982" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Clementine, mandar<tmp:inl id="d7e4982" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4987" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i<tmp:inl id="d7e4987" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4992" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>ni<tmp:inl id="d7e4992" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5007" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e5007" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5022" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e5022" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5037" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 98<tmp:inl id="d7e5037" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5052" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e5052" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e5076" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Aranci<tmp:inl id="d7e5076" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5091" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 7<tmp:inl id="d7e5091" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5106" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 20<tmp:inl id="d7e5106" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5121" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 29<tmp:inl id="d7e5121" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5136" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e5136" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e5160" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Limoni, pompelmi<tmp:inl id="d7e5160" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5175" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 7<tmp:inl id="d7e5175" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5190" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 20<tmp:inl id="d7e5190" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5205" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 30<tmp:inl id="d7e5205" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5220" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e5220" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e5245" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Banane<tmp:inl id="d7e5245" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5260" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 7<tmp:inl id="d7e5260" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5275" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 25<tmp:inl id="d7e5275" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5290" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e5290" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5305" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> –<tmp:inl id="d7e5305" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e5329" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Frutti a noce<tmp:inl id="d7e5329" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5344" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 2<tmp:inl id="d7e5344" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5359" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 3<tmp:inl id="d7e5359" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5374" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 5<tmp:inl id="d7e5374" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5389" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 10<tmp:inl id="d7e5389" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e5413" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Patate da tavola (prec<tmp:inl id="d7e5413" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e5418" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>o<tmp:inl id="d7e5418" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e5423" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>ci)<tmp:inl id="d7e5423" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5438" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 7<tmp:inl id="d7e5438" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5453" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 20<tmp:inl id="d7e5453" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5468" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 29<tmp:inl id="d7e5468" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5483" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 50<tmp:inl id="d7e5483" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr><tr><td><p><tmp:inl id="d7e5507" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Patate da tavola (tard<tmp:inl id="d7e5507" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e5512" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>i<tmp:inl id="d7e5512" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e5517" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>ve)<tmp:inl id="d7e5517" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5532" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 5<tmp:inl id="d7e5532" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5547" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 15<tmp:inl id="d7e5547" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5562" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 20<tmp:inl id="d7e5562" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td><td><p><tmp:inl id="d7e5577" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl> 30<tmp:inl id="d7e5577" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>3 </dt><dd>Indipendentemente dal tempo trascorso, per la farina è previsto un calo naturale del peso del 2 per cento dal momento determinante.</dd><dt>4 </dt><dd>Negli imballaggi preconfezionati di chicchi di caffè non imballati sotto vuoto è previsto un calo naturale del peso dello 0,5 per cento, indipendentemente dal tempo trascorso dal momento determinante.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 6</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1503" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fn-d6e1503" id="fnbck-d6e1503" routerlink="./">24</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1503"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1503" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/608/it#fnbck-d6e1503" routerlink="./">24</a></sup> Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP dell’O dell’11 nov. 2019, con effetto dal 1° gen. 2020 (<a href="eli/oc/2019/736/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 4273</a>).</p></div><div class="collapseable"></div></section></div></div> |
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ch | it | 07317b4e-c245-4922-b9ea-8d50cd6ec95f | Ordinanza sulle competenze in materia di metrologia | OCMetr | 941.206 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2012-12-07T00:00:00 | 1,642,550,400,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30210/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it | 941.206 1 Ordinanza sulle competenze in materia di metrologia (OCMetr) del 7 dicembre 2012 (Stato 1° gennaio 2022) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 16 capoverso 2 e 18 capoverso 2 della legge federale del 17 giugno 20111 sulla metrologia (LMetr), ordina: Sezione 1: Oggetto Art. 1 La presente ordinanza disciplina le competenze in materia di metrologia attribuite ai Cantoni, all’Istituto federale di metrologia (METAS) e ai laboratori di verificazione. Sezione 2: Cantoni Art. 2 Organizzazione dell’esecuzione 1 I Cantoni organizzano l’esecuzione dei loro compiti. 2 Per adempiere i compiti di cui all’articolo 4, designano il servizio specializzato (ufficio di verificazione) e i verificatori. 3 Le autorità di vigilanza (art. 17 cpv. 2 LMetr) provvedono alla collaborazione con il METAS e altre autorità interessate del Cantone o di altri Cantoni. Art. 3 Ambito di competenza 1 Salvo disposizioni contrarie previste per settori particolari dalle disposizioni esecu- tive relative all’ordinanza del 15 febbraio 20062 sugli strumenti di misurazione (OStrM) emanate dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), sottostan- no alla competenza dei Cantoni le seguenti categorie di strumenti di misurazione: a. strumenti di misurazione della lunghezza; b. misure di volume; c. pesi; d. strumenti per pesare; RU 2012 7197 1 RS 941.20 2 RS 941.210 941.206 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.206 e. apparecchi di misurazione di liquidi diversi dall’acqua; f. strumenti di misurazione dei gas di scarico dei motori a combustione. 2 Se un Cantone non dispone degli strumenti d’esame idonei o della necessaria competenza professionale per la verificazione di uno strumento di misurazione, l’autorità di vigilanza di tale Cantone può incaricare un altro Cantone o il METAS di effettuare la verificazione. Nei confronti della persona che richiede la verificazione rimane competente il Cantone che assegna l’incarico a un altro Cantone o al METAS. 3 Secondo l’articolo 34 capoverso 1 dell’ordinanza del 5 settembre 20123 sulle indicazioni di quantità (OIQ), ai Cantoni competono i controlli ufficiali nell’ambito delle indicazioni di quantità. Art. 4 Compiti e competenze dei verificatori 1 Nell’ambito di competenza dei Cantoni, i verificatori svolgono i compiti seguenti: a. verificazione iniziale di strumenti di misurazione secondo l’articolo 17 OStrM4 e apposizione delle marcature secondo l’allegato 6 OStrM, nella mi- sura prevista dalle disposizioni in materia di strumenti di misurazione; b. esame della stabilità di misurazione secondo l’articolo 24 OStrM e apposi- zione delle marcature secondo l’allegato 6 OStrM; c. controlli successivi secondo l’articolo 12 LMetr; d. esame degli strumenti in caso di contestazione di risultati di misurazione se- condo l’articolo 29 OStrM; e. verifica del rispetto dell’OIQ5, se tale compito non è devoluto a un altro or- ganismo secondo l’articolo 34 capoverso 1 OIQ. 2 I compiti di cui al capoverso 1 lettere a e b sono svolti presso il luogo d’impiego dello strumento di misurazione. Se non è possibile verificare con l’accuratezza prescritta lo strumento di misurazione presso il luogo d’impiego, la verificazione può essere svolta in un altro luogo adatto. 3 Per l’attività nell’ambito dei controlli successivi, i verificatori tengono un elenco degli utilizzatori, rispettivamente dei proprietari e dei fabbricanti di strumenti di misurazione sottoposti a verificazione e lo mettono gratuitamente a disposizione del METAS. Art. 5 Requisiti per i verificatori 1 I verificatori devono avere le capacità professionali necessarie per l’esercizio della loro attività. 2 Devono, in particolare, frequentare i corsi di formazione e perfezionamento orga- nizzati dal METAS e aver conseguito il diploma federale di «verificatore diploma- 3 RS 941.204 4 RS 941.210 5 RS 941.204 Competenze in materia di metrologia. O 3 941.206 to». Determinate parti della formazione possono essere sostituite da una formazione equivalente comprovata. 3 Fino allo svolgimento del prossimo corso di formazione di base e dell’esame di diploma, le persone che sono state nominate verificatori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2 possono già svolgere l’attività di verificatore, purché dispongano delle capacità professionali di cui al capoverso 1 e abbiano ricevuto un’introduzione pratica. Art. 6 Indipendenza dei verificatori 1 I verificatori non possono né commerciare in strumenti di misurazione né esercita- re un’attività professionale suscettibile di recare pregiudizio ai loro compiti sovrani o di mettere in dubbio la loro indipendenza e la loro imparzialità. 2 Possono impiegare le informazioni sugli strumenti di misurazione e sui loro utiliz- zatori, di cui sono venuti a conoscenza nell’ambito della loro attività sovrana, esclu- sivamente per adempiere i compiti di cui agli articoli 4 e 8. 3 Possono esercitare un’attività professionale fuori dei loro compiti sovrani soltanto con l’autorizzazione dell’autorità cantonale di vigilanza. Una tale autorizzazione è rilasciata soltanto se è garantito che il verificatore eserciti l’attività nel rispetto della neutralità concorrenziale. 4 Possono eseguire piccoli lavori di manutenzione e di regolazione sugli strumenti di misurazione al fine di procedere immediatamente alla verificazione. Sono inoltre autorizzati a consegnare o a scambiare strumenti ausiliari quali pesi e misure di lunghezza, salvo disposizioni contrarie dell’autorità di vigilanza. Art. 7 Infrastruttura e dotazione dei verificatori 1 I verificatori devono disporre di un’infrastruttura e di una dotazione metrologica adeguate per svolgere i loro compiti. 2 I costi per l’infrastruttura e la dotazione sono a carico dei Cantoni, sempre che non siano coperti dalla parte degli emolumenti riscossi secondo l’ordinanza del 23 novembre 20056 sugli emolumenti di verificazione (OEm-V). Art. 8 Provvedimenti 1 In caso di impiego illegale di strumenti di misurazione, l’organismo competente secondo il diritto cantonale ripristina la situazione legale mediante verificazione immediata, confisca dello strumento di misurazione o altri provvedimenti adeguati. 2 Il verificatore denuncia al METAS tutti gli strumenti di misurazione che abbia scoperto non essere stati immessi regolarmente sul mercato. Il METAS prende i provvedimenti secondo l’articolo 28 capoverso 1 OStrM7. 6 RS 941.298.1 7 RS 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.206 3 I provvedimenti in caso di violazione delle disposizioni concernenti le indicazioni di quantità sono retti dall’articolo 35 capoversi 4–6 OIQ8. Art. 9 Procedura e rimedi giuridici 1 La procedura è disciplinata dal diritto cantonale. 2 Il ricorso contro decisioni pronunciate in ultima istanza cantonale si fonda sulle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale. Art. 10 Rendiconto Ogni autorità cantonale di vigilanza presenta al METAS una relazione annuale sull’assolvimento dei compiti del Cantone. Sezione 3: METAS Art. 11 Ambito di competenza 1 Sottostanno alla competenza del METAS le categorie di strumenti di misurazione che non rientrano nella competenza dei Cantoni ai sensi dell’articolo 3. 2 Il METAS svolge le funzioni di cui all’articolo 34 capoversi 2–5 OIQ9. Art. 12 Immissione sul mercato di strumenti di misurazione e mantenimento della loro stabilità di misurazione 1 Il METAS svolge, per gli strumenti di misurazione che rientrano nella sua compe- tenza e in quella cantonale, i compiti seguenti: a. esegue gli esami del tipo e decide sull’ammissione secondo il capitolo 2 se- zione 4 OStrM10; b. nei casi di cui alla lettera a, effettua la verificazione iniziale degli strumenti di misurazione secondo l’articolo 17 OStrM e l’apposizione delle marcature secondo l’allegato 6 OStrM, sempreché le disposizioni in materia di stru- menti di misurazione non prevedano la competenza dei Cantoni. 2 Svolge, per gli strumenti di misurazione che rientrano nella sua competenza, i compiti seguenti: a. effettua l’esame della stabilità di misurazione secondo l’articolo 24 OStrM e l’apposizione delle marcature secondo l’articolo 18 OStrM; b. effettua l’esame sugli strumenti di misurazione oggetto di contestazione secondo l’articolo 29 OStrM. 3 È competente per il riconoscimento dei risultati degli esami e dei certificati. 8 RS 941.204 9 RS 941.204 10 RS 941.210 Competenze in materia di metrologia. O 5 941.206 Art. 13 Controlli successivi 1 Il METAS effettua controlli successivi (art. 12 LMetr): a. su strumenti di misurazione soggetti alla propria competenza (art. 11); b. su strumenti di misurazione soggetti alla competenza cantonale (art. 3), qua- lora ciò sia previsto dal programma del DFGP di cui all’articolo 15. 2 Informa in anticipo i Cantoni dei controlli secondo il capoverso 1 lettera b. Art. 14 Vigilanza 1 Il METAS vigila sull’esecuzione ad opera dei Cantoni e dei laboratori di verifica- zione. 2 In particolare il METAS esercita la vigilanza secondo le modalità seguenti: a. emanazione di direttive nei confronti degli uffici e dei laboratori di verifica- zione; b. assistenza e ispezione degli uffici e dei laboratori di verificazione; c. fornitura di consulenza e istruzioni al personale di uffici e laboratori di veri- ficazione; d. controllo dei campioni, degli strumenti d’esame e delle apparecchiature di uffici e laboratori di verificazione; e. vigilanza sulla correttezza delle verificazioni effettuate dai laboratori, trami- te controlli a campione sugli strumenti di misurazione; f. esame delle relazioni annuali presentate dai Cantoni e dai laboratori di veri- ficazione. Art. 15 Programma di definizione delle priorità in materia di controlli successivi e vigilanza 1 Il DFGP elabora annualmente un programma in cui si definiscono le priorità nell’ambito delle attività di controllo successivo e di vigilanza del METAS. 2 Il METAS presenta annualmente al DFGP una relazione in merito all’attuazione del programma citato e all’esecuzione dell’OStrM11. Art. 16 Formazione e perfezionamento 1 Il METAS organizza corsi di formazione e di perfezionamento professionale. 2 La frequenza ai corsi è gratuita per i verificatori di nomina cantonale ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2. 11 RS 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.206 Art. 17 Assistenza amministrativa Il METAS può esigere che l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini12 gli comunichi, per un periodo determinato, l’importazione di determinati strumenti di misurazione. Art. 18 Assistenza amministrativa internazionale Con riferimento alla legge sulla metrologia, il METAS è competente per l’assistenza amministrativa internazionale nell’ambito dell’articolo 22 della legge federale del 6 ottobre 199513 sugli ostacoli tecnici al commercio. Sezione 4: Laboratori di verificazione Art. 19 Autorizzazione 1 Il METAS ha la facoltà di autorizzare laboratori di verificazione a eseguire la verificazione iniziale, le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazio- ne, gli esami in caso di contestazione di misurazioni (art. 17, 24 e 29 OStrM14) e i controlli successivi (art. 12 LMetr) per determinati strumenti che rientrano nella sua competenza. 2 Nell’autorizzazione il METAS obbliga il laboratorio di verificazione a: a. svolgere tutte le mansioni di cui al capoverso 1; sono fatte salve eccezioni in singoli casi motivati; b. mettergli a disposizione senza costi tutti i dati relativi alle attività di cui al capoverso 1; c. impiegare le informazioni sugli strumenti di misurazione e sui loro utilizza- tori, di cui il laboratorio di verificazione è venuto a conoscenza nello svol- gimento della sua attività sovrana, esclusivamente per adempiere i compiti di cui al capoverso 1. Art. 20 Condizioni per l’autorizzazione Il laboratorio di verificazione deve adempire le seguenti condizioni: a. disporre di un’infrastruttura e di una dotazione metrologica adeguate alle sue funzioni, nonché del personale tecnico necessario; b. dare garanzia di un adempimento irreprensibile dei suoi compiti; segnata- mente il capo del laboratorio di verificazione e il personale non possono esercitare attività che potrebbero portare a conflitti d’interesse; 12 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). 13 RS 946.51 14 RS 941.210 Competenze in materia di metrologia. O 7 941.206 c. avere la sede in Svizzera; d. disporre di un’adeguata assicurazione di responsabilità civile, nel caso in cui tale responsabilità non sia coperta da un’autorità statale o in cui gli esami non siano eseguiti direttamente da un’autorità statale; e. dare garanzia del rispetto della neutralità concorrenziale nell’esercizio delle proprie attività. Art. 21 Domanda d’autorizzazione 1 La domanda d’autorizzazione all’esercizio di un laboratorio di verificazione deve contenere le indicazioni seguenti: a. la natura e la portata dell’attività prevista; b. la prova che il laboratorio di verificazione adempie le condizioni di cui all’articolo 20. 2 Non sussiste alcun diritto all’autorizzazione come laboratorio di verificazione. Art. 22 Rilascio e revoca dell’autorizzazione 1 Il METAS esamina la domanda e rilascia l’autorizzazione. 2 L’autorizzazione stabilisce in particolare: a. il campo d’attività del laboratorio di verificazione; b. il nome del titolare del laboratorio di verificazione; c. il nome del capo del laboratorio di verificazione e quello del suo sostituto; d. il raggio d’azione assegnato; e. i locali d’esame; f. i metodi d’esame; g. gli strumenti d’esame e i campioni nonché le prescrizioni per il loro eserci- zio e per la loro manutenzione; h. i termini per i controlli successivi e la taratura dei campioni; i. i requisiti della verbalizzazione dei dati nell’ambito delle verificazioni; j. i requisiti della stesura dei certificati di verificazione; k. la riscossione degli emolumenti di verificazione e la devoluzione di parte degli emolumenti al METAS; l. l’identificazione ai sensi dell’allegato 6 numero 2.3 OStrM15; m. i requisiti dell’emanazione di decisioni. 3 L’autorizzazione ha una durata massima di cinque anni. 15 RS 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.206 4 Può essere disdetta in qualsiasi momento dal laboratorio di verificazione o dal METAS col preavviso di un anno. Se non viene disdetta, dopo la decorrenza del termine originario viene prolungata di un anno alla volta. 5 Il METAS adegua l’autorizzazione al mutare delle circostanze. 6 Sospende o revoca l’autorizzazione, se le condizioni non sono più adempite. Art. 23 Doveri del titolare del laboratorio di verificazione 1 Il titolare del laboratorio di verificazione è responsabile dell’esercizio del laborato- rio stesso. 2 Nomina, fatta salva l’approvazione del METAS, il capo del laboratorio di verifica- zione e disciplina la sua supplenza. 3 Garantisce che l’attività di verificazione sia eseguita in Svizzera. 4 Il laboratorio di verificazione può, col consenso del METAS, riconoscere i risultati d’esame di laboratori esterni svizzeri ed esteri. 5 I laboratori di verificazione devono informare immediatamente e senza esserne richiesti il METAS di qualsiasi cambiamento che riguardi le condizioni dell’auto- rizzazione. Art. 24 Compiti e doveri del capo del laboratorio di verificazione 1 Il capo del laboratorio di verificazione è responsabile delle verificazioni e delle altre procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione. 2 Deve impegnarsi per iscritto a dirigere il laboratorio in conformità con le prescri- zioni e a non impiegare i campioni e gli strumenti d’esame in modo abusivo. Art. 25 Requisiti professionali del capo e del personale del laboratorio di verificazione 1 Il capo e il personale del laboratorio di verificazione devono avere conoscenze professionali sufficienti in base alla loro attività e conoscere le basi legali e le norme tecniche. 2 Il capo e il personale del laboratorio di verificazione devono eseguire coscienzio- samente i propri compiti. 3 Il METAS ha la facoltà di obbligare i capi e il personale dei laboratori di verifica- zione a frequentare corsi di formazione e perfezionamento. Art. 26 Obbligo di segretezza Il titolare, il capo e il personale del laboratorio di verificazione sono tenuti, salvo nei confronti del METAS, a mantenere il segreto su tutte le informazioni di cui vengono a conoscenza nell’esercizio dei compiti loro assegnati nell’ambito della presente ordinanza. Competenze in materia di metrologia. O 9 941.206 Art. 27 Procedura e rimedi giuridici 1 La procedura per l’emanazione di decisioni da parte dei laboratori di verificazione è disciplinata dalla legge del 20 dicembre 196816 sulla procedura amministrativa. 2 La procedura di ricorso contro le decisioni è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale. Art. 28 Obbligo di rendiconto Il capo di ogni laboratorio di verificazione deve presentare al METAS una relazione annuale sull’attività del laboratorio stesso. Sezione 5: Costi Art. 29 Il METAS sostiene i costi relativi all’assistenza ordinaria agli uffici di verificazione, nella misura in cui non sono addebitati ai clienti degli uffici di verificazione nell’ambito degli emolumenti ai sensi dell’OEm-V17. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 30 Diritto previgente: abrogazione Le seguenti ordinanze sono abrogate: 1. ordinanza del 15 febbraio 200618 che definisce i compiti e le competenze dei Cantoni in materia di metrologia; 2. ordinanza del 15 febbraio 200619 sui laboratori di verificazione. Art. 31 Disposizioni transitorie 1 Le autorizzazioni all’esercizio di un laboratorio di verificazione rilasciate in virtù del diritto previgente conservano validità: a. fino al decorrere del termine ivi previsto, qualora questo sia successivo al 31 dicembre 2012; b. fino al 31 dicembre 2013, qualora la scadenza dell’autorizzazione sia prece- dente o uguale al 31 dicembre 2012; fanno eccezione i casi di cui al capo- verso 3. 2 Il prolungamento delle autorizzazioni oltre la data di scadenza di cui al capoverso 1 è retto dall’articolo 22 capoverso 4. 16 RS 172.021 17 RS 941.298.1 18 [RU 2006 1637] 19 [RU 2006 1643, 4705 n. II 107] Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.206 3 L’autorizzazione non è prolungabile ai sensi del capoverso 1 lettera b per quei laboratori di verificazione che sono stati autorizzati dall’Ufficio federale di metrolo- gia con scadenza precedente o uguale al 31 dicembre 2012 nell’ambito dell’arti- colo 14 capoverso 1 dell’ordinanza del 15 febbraio 200620 sui laboratori di verifica- zione. Art. 32 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013. 20 [RU 2006 1643, 4705 n. II 107] Sezione 1: Oggetto Art. 1 Sezione 2: Cantoni Art. 2 Organizzazione dell’esecuzione Art. 3 Ambito di competenza Art. 4 Compiti e competenze dei verificatori Art. 5 Requisiti per i verificatori Art. 6 Indipendenza dei verificatori Art. 7 Infrastruttura e dotazione dei verificatori Art. 8 Provvedimenti Art. 9 Procedura e rimedi giuridici Art. 10 Rendiconto Sezione 3: METAS Art. 11 Ambito di competenza Art. 12 Immissione sul mercato di strumenti di misurazione e mantenimento della loro stabilità di misurazione Art. 13 Controlli successivi Art. 14 Vigilanza Art. 15 Programma di definizione delle priorità in materia di controlli successivi e vigilanza Art. 16 Formazione e perfezionamento Art. 17 Assistenza amministrativa Art. 18 Assistenza amministrativa internazionale Sezione 4: Laboratori di verificazione Art. 19 Autorizzazione Art. 20 Condizioni per l’autorizzazione Art. 21 Domanda d’autorizzazione Art. 22 Rilascio e revoca dell’autorizzazione Art. 23 Doveri del titolare del laboratorio di verificazione Art. 24 Compiti e doveri del capo del laboratorio di verificazione Art. 25 Requisiti professionali del capo e del personale del laboratorio di verificazione Art. 26 Obbligo di segretezza Art. 27 Procedura e rimedi giuridici Art. 28 Obbligo di rendiconto Sezione 5: Costi Art. 29 Sezione 6: Disposizioni finali Art. 30 Diritto previgente: abrogazione Art. 31 Disposizioni transitorie Art. 32 Entrata in vigore | <div _ngcontent-vst-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.206--><p class="srnummer">941.206</p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sulle competenze in materia di metrologia</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OCMetr)</h2><p>del 7 dicembre 2012 (Stato 1° gennaio 2022) (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 16 capoverso 2 e 18 capoverso 2 della legge federale <br/>del 17 giugno 2011<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sulla metrologia (LMetr),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2012/734/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.20</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Oggetto</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b></a></h6><div class="collapseable"><p>La presente ordinanza disciplina le competenze in materia di metrologia attribuite ai Cantoni, all’Istituto federale di metrologia (METAS) e ai laboratori di verificazione.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Cantoni</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Organizzazione dell’esecuzione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I Cantoni organizzano l’esecuzione dei loro compiti.</p><p><sup>2</sup> Per adempiere i compiti di cui all’articolo 4, designano il servizio specializzato (ufficio di verificazione) e i verificatori.</p><p><sup>3</sup> Le autorità di vigilanza (art. 17 cpv. 2 LMetr) provvedono alla collaborazione con il METAS e altre autorità interessate del Cantone o di altri Cantoni.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Ambito di competenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Salvo disposizioni contrarie previste per settori particolari dalle disposizioni esecutive relative all’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e71" id="fnbck-d6e71" routerlink="./">2</a></sup> sugli strumenti di misurazione (OStrM) emanate dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), sottostanno alla competenza dei Cantoni le seguenti categorie di strumenti di misurazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>strumenti di misurazione della lunghezza;</dd><dt>b. </dt><dd>misure di volume;</dd><dt>c. </dt><dd>pesi;</dd><dt>d. </dt><dd>strumenti per pesare;</dd><dt>e. </dt><dd>apparecchi di misurazione di liquidi diversi dall’acqua;</dd><dt>f. </dt><dd>strumenti di misurazione dei gas di scarico dei motori a combustione.</dd></dl><p><sup>2</sup> Se un Cantone non dispone degli strumenti d’esame idonei o della necessaria competenza professionale per la verificazione di uno strumento di misurazione, l’autorità di vigilanza di tale Cantone può incaricare un altro Cantone o il METAS di effettuare la verificazione. Nei confronti della persona che richiede la verificazione rimane competente il Cantone che assegna l’incarico a un altro Cantone o al METAS.</p><p><sup>3</sup> Secondo l’articolo 34 capoverso 1 dell’ordinanza del 5 settembre 2012<sup><a fragment="#fn-d6e104" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e104" id="fnbck-d6e104" routerlink="./">3</a></sup> sulle indicazioni di quantità (OIQ), ai Cantoni competono i controlli ufficiali nell’ambito delle indicazioni di quantità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e71"><sup><a fragment="#fnbck-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e71" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e104"><sup><a fragment="#fnbck-d6e104" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e104" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/2012/607/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.204</b></a></p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Compiti e competenze dei verificatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nell’ambito di competenza dei Cantoni, i verificatori svolgono i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>verificazione iniziale di strumenti di misurazione secondo l’articolo 17 OStrM<sup><a fragment="#fn-d6e127" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e127" id="fnbck-d6e127" routerlink="./">4</a></sup> e apposizione delle marcature secondo l’allegato 6 OStrM, nella misura prevista dalle disposizioni in materia di strumenti di misurazione;</dd><dt>b. </dt><dd>esame della stabilità di misurazione secondo l’articolo 24 OStrM e apposizione delle marcature secondo l’allegato 6 OStrM;</dd><dt>c. </dt><dd>controlli successivi secondo l’articolo 12 LMetr;</dd><dt>d. </dt><dd>esame degli strumenti in caso di contestazione di risultati di misurazione secondo l’articolo 29 OStrM;</dd><dt>e. </dt><dd>verifica del rispetto dell’OIQ<sup><a fragment="#fn-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e148" id="fnbck-d6e148" routerlink="./">5</a></sup>, se tale compito non è devoluto a un altro organismo secondo l’articolo 34 capoverso 1 OIQ.</dd></dl><p><sup>2</sup> I compiti di cui al capoverso 1 lettere a e b sono svolti presso il luogo d’impiego dello strumento di misurazione. Se non è possibile verificare con l’accuratezza prescritta lo strumento di misurazione presso il luogo d’impiego, la verificazione può essere svolta in un altro luogo adatto.</p><p><sup>3</sup> Per l’attività nell’ambito dei controlli successivi, i verificatori tengono un elenco degli utilizzatori, rispettivamente dei proprietari e dei fabbricanti di strumenti di misurazione sottoposti a verificazione e lo mettono gratuitamente a disposizione del METAS.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e127"><sup><a fragment="#fnbck-d6e127" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e127" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e148"><sup><a fragment="#fnbck-d6e148" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e148" routerlink="./">5</a></sup> <a href="eli/cc/2012/607/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.204</b></a></p></div></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Requisiti per i verificatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I verificatori devono avere le capacità professionali necessarie per l’esercizio della loro attività.</p><p><sup>2</sup> Devono, in particolare, frequentare i corsi di formazione e perfezionamento organizzati dal METAS e aver conseguito il diploma federale di «verificatore diplomato». Determinate parti della formazione possono essere sostituite da una formazione equivalente comprovata.</p><p><sup>3</sup> Fino allo svolgimento del prossimo corso di formazione di base e dell’esame di diploma, le persone che sono state nominate verificatori ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2 possono già svolgere l’attività di verificatore, purché dispongano delle capacità professionali di cui al capoverso 1 e abbiano ricevuto un’introduzione pratica.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Indipendenza dei verificatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I verificatori non possono né commerciare in strumenti di misurazione né esercitare un’attività professionale suscettibile di recare pregiudizio ai loro compiti sovrani o di mettere in dubbio la loro indipendenza e la loro imparzialità.</p><p><sup>2</sup> Possono impiegare le informazioni sugli strumenti di misurazione e sui loro utilizzatori, di cui sono venuti a conoscenza nell’ambito della loro attività sovrana, esclusivamente per adempiere i compiti di cui agli articoli 4 e 8.</p><p><sup>3</sup> Possono esercitare un’attività professionale fuori dei loro compiti sovrani soltanto con l’autorizzazione dell’autorità cantonale di vigilanza. Una tale autorizzazione è rilasciata soltanto se è garantito che il verificatore eserciti l’attività nel rispetto della neutralità concorrenziale.</p><p><sup>4</sup> Possono eseguire piccoli lavori di manutenzione e di regolazione sugli strumenti di misurazione al fine di procedere immediatamente alla verificazione. Sono inoltre autorizzati a consegnare o a scambiare strumenti ausiliari quali pesi e misure di lunghezza, salvo disposizioni contrarie dell’autorità di vigilanza.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Infrastruttura e dotazione dei verificatori</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I verificatori devono disporre di un’infrastruttura e di una dotazione metrologica adeguate per svolgere i loro compiti.</p><p><sup>2</sup> I costi per l’infrastruttura e la dotazione sono a carico dei Cantoni, sempre che non siano coperti dalla parte degli emolumenti riscossi secondo l’ordinanza del 23 novembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e210" id="fnbck-d6e210" routerlink="./">6</a></sup> sugli emolumenti di verificazione (OEm-V).</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e210"><sup><a fragment="#fnbck-d6e210" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e210" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2005/776/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.298.1</b></a></p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Provvedimenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> In caso di impiego illegale di strumenti di misurazione, l’organismo competente secondo il diritto cantonale ripristina la situazione legale mediante verificazione immediata, confisca dello strumento di misurazione o altri provvedimenti adeguati.</p><p><sup>2</sup> Il verificatore denuncia al METAS tutti gli strumenti di misurazione che abbia scoperto non essere stati immessi regolarmente sul mercato. Il METAS prende i provvedimenti secondo l’articolo 28 capoverso 1 OStrM<sup><a fragment="#fn-d6e231" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e231" id="fnbck-d6e231" routerlink="./">7</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> I provvedimenti in caso di violazione delle disposizioni concernenti le indicazioni di quantità sono retti dall’articolo 35 capoversi 4–6 OIQ<sup><a fragment="#fn-d6e242" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e242" id="fnbck-d6e242" routerlink="./">8</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e231"><sup><a fragment="#fnbck-d6e231" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e231" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e242"><sup><a fragment="#fnbck-d6e242" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e242" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2012/607/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.204</b></a></p></div></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Procedura e rimedi giuridici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La procedura è disciplinata dal diritto cantonale.</p><p><sup>2</sup> Il ricorso contro decisioni pronunciate in ultima istanza cantonale si fonda sulle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Rendiconto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ogni autorità cantonale di vigilanza presenta al METAS una relazione annuale sull’assolvimento dei compiti del Cantone.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: METAS</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Ambito di competenza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Sottostanno alla competenza del METAS le categorie di strumenti di misurazione che non rientrano nella competenza dei Cantoni ai sensi dell’articolo 3.</p><p><sup>2 </sup>Il METAS svolge le funzioni di cui all’articolo 34 capoversi 2–5 OIQ<sup><a fragment="#fn-d6e287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e287" id="fnbck-d6e287" routerlink="./">9</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e287"><sup><a fragment="#fnbck-d6e287" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e287" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2012/607/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.204</b></a></p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Immissione sul mercato di strumenti di misurazione e mantenimento della loro stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Il METAS svolge, per gli strumenti di misurazione che rientrano nella sua competenza e in quella cantonale, i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esegue gli esami del tipo e decide sull’ammissione secondo il capitolo 2 sezione 4 OStrM<sup><a fragment="#fn-d6e311" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e311" id="fnbck-d6e311" routerlink="./">10</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>nei casi di cui alla lettera a, effettua la verificazione iniziale degli strumenti di misurazione secondo l’articolo 17 OStrM e l’apposizione delle marcature secondo l’allegato 6 OStrM, sempreché le disposizioni in materia di strumenti di misurazione non prevedano la competenza dei Cantoni.</dd></dl><p><sup>2</sup> Svolge, per gli strumenti di misurazione che rientrano nella sua competenza, i compiti seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>effettua l’esame della stabilità di misurazione secondo l’articolo 24 OStrM e l’apposizione delle marcature secondo l’articolo 18 OStrM;</dd><dt>b. </dt><dd>effettua l’esame sugli strumenti di misurazione oggetto di contestazione secondo l’articolo 29 OStrM.</dd></dl><p><sup>3</sup> È competente per il riconoscimento dei risultati degli esami e dei certificati.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e311"><sup><a fragment="#fnbck-d6e311" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e311" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Controlli successivi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il METAS effettua controlli successivi (art. 12 LMetr):</p><dl><dt>a. </dt><dd>su strumenti di misurazione soggetti alla propria competenza (art. 11);</dd><dt>b. </dt><dd>su strumenti di misurazione soggetti alla competenza cantonale (art. 3), qualora ciò sia previsto dal programma del DFGP di cui all’articolo 15.</dd></dl><p><sup>2</sup> Informa in anticipo i Cantoni dei controlli secondo il capoverso 1 lettera b. </p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il METAS vigila sull’esecuzione ad opera dei Cantoni e dei laboratori di verificazione.</p><p><sup>2</sup> In particolare il METAS esercita la vigilanza secondo le modalità seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>emanazione di direttive nei confronti degli uffici e dei laboratori di verificazione;</dd><dt>b. </dt><dd>assistenza e ispezione degli uffici e dei laboratori di verificazione;</dd><dt>c. </dt><dd>fornitura di consulenza e istruzioni al personale di uffici e laboratori di verificazione;</dd><dt>d. </dt><dd>controllo dei campioni, degli strumenti d’esame e delle apparecchiature di uffici e laboratori di verificazione; </dd><dt>e. </dt><dd>vigilanza sulla correttezza delle verificazioni effettuate dai laboratori, tramite controlli a campione sugli strumenti di misurazione;</dd><dt>f. </dt><dd>esame delle relazioni annuali presentate dai Cantoni e dai laboratori di verificazione.</dd></dl></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Programma di definizione delle priorità in materia di controlli successivi e vigilanza</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il DFGP elabora annualmente un programma in cui si definiscono le priorità nell’ambito delle attività di controllo successivo e di vigilanza del METAS.</p><p><sup>2</sup> Il METAS presenta annualmente al DFGP una relazione in merito all’attuazione del programma citato e all’esecuzione dell’OStrM<sup><a fragment="#fn-d6e400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e400" id="fnbck-d6e400" routerlink="./">11</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e400"><sup><a fragment="#fnbck-d6e400" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e400" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Formazione e perfezionamento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il METAS organizza corsi di formazione e di perfezionamento professionale.</p><p><sup>2</sup> La frequenza ai corsi è gratuita per i verificatori di nomina cantonale ai sensi dell’articolo 2 capoverso 2.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Assistenza amministrativa</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il METAS può esigere che l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini<sup><a fragment="#fn-d6e430" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e430" id="fnbck-d6e430" routerlink="./">12</a></sup> gli comunichi, per un periodo determinato, l’importazione di determinati strumenti di misurazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e430"><sup><a fragment="#fnbck-d6e430" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e430" routerlink="./">12</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/cc/2015/670/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>170.512.1</b></a>), con effetto dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/589/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 589</a>).</p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Assistenza amministrativa internazionale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Con riferimento alla legge sulla metrologia, il METAS è competente per l’assistenza amministrativa internazionale nell’ambito dell’articolo 22 della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e453" id="fnbck-d6e453" routerlink="./">13</a></sup> sugli ostacoli tecnici al commercio.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e453"><sup><a fragment="#fnbck-d6e453" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e453" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Laboratori di verificazione</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il METAS ha la facoltà di autorizzare laboratori di verificazione a eseguire la verificazione iniziale, le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione, gli esami in caso di contestazione di misurazioni (art. 17, 24 e 29 OStrM<sup><a fragment="#fn-d6e473" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e473" id="fnbck-d6e473" routerlink="./">14</a></sup>) e i controlli successivi (art. 12 LMetr) per determinati strumenti che rientrano nella sua competenza.</p><p><sup>2</sup> Nell’autorizzazione il METAS obbliga il laboratorio di verificazione a:</p><dl><dt>a. </dt><dd>svolgere tutte le mansioni di cui al capoverso 1; sono fatte salve eccezioni in singoli casi motivati;</dd><dt>b. </dt><dd>mettergli a disposizione senza costi tutti i dati relativi alle attività di cui al capoverso 1;</dd><dt>c. </dt><dd>impiegare le informazioni sugli strumenti di misurazione e sui loro utilizzatori, di cui il laboratorio di verificazione è venuto a conoscenza nello svolgimento della sua attività sovrana, esclusivamente per adempiere i compiti di cui al capoverso 1.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e473"><sup><a fragment="#fnbck-d6e473" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e473" routerlink="./">14</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Condizioni per l’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il laboratorio di verificazione deve adempire le seguenti condizioni:</p><dl><dt>a. </dt><dd>disporre di un’infrastruttura e di una dotazione metrologica adeguate alle sue funzioni, nonché del personale tecnico necessario;</dd><dt>b. </dt><dd>dare garanzia di un adempimento irreprensibile dei suoi compiti; segnatamente il capo del laboratorio di verificazione e il personale non possono esercitare attività che potrebbero portare a conflitti d’interesse;</dd><dt>c. </dt><dd>avere la sede in Svizzera;</dd><dt>d. </dt><dd>disporre di un’adeguata assicurazione di responsabilità civile, nel caso in cui tale responsabilità non sia coperta da un’autorità statale o in cui gli esami non siano eseguiti direttamente da un’autorità statale;</dd><dt>e. </dt><dd>dare garanzia del rispetto della neutralità concorrenziale nell’esercizio delle proprie attività.</dd></dl></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Domanda d’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La domanda d’autorizzazione all’esercizio di un laboratorio di verificazione deve contenere le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>la natura e la portata dell’attività prevista;</dd><dt>b. </dt><dd>la prova che il laboratorio di verificazione adempie le condizioni di cui all’articolo 20.</dd></dl><p><sup>2</sup> Non sussiste alcun diritto all’autorizzazione come laboratorio di verificazione.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Rilascio e revoca dell’autorizzazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il METAS esamina la domanda e rilascia l’autorizzazione.</p><p><sup>2</sup> L’autorizzazione stabilisce in particolare:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il campo d’attività del laboratorio di verificazione;</dd><dt>b. </dt><dd>il nome del titolare del laboratorio di verificazione;</dd><dt>c. </dt><dd>il nome del capo del laboratorio di verificazione e quello del suo sostituto;</dd><dt>d. </dt><dd>il raggio d’azione assegnato;</dd><dt>e. </dt><dd>i locali d’esame;</dd><dt>f. </dt><dd>i metodi d’esame;</dd><dt>g. </dt><dd>gli strumenti d’esame e i campioni nonché le prescrizioni per il loro esercizio e per la loro manutenzione;</dd><dt>h. </dt><dd>i termini per i controlli successivi e la taratura dei campioni;</dd><dt>i. </dt><dd>i requisiti della verbalizzazione dei dati nell’ambito delle verificazioni;</dd><dt>j. </dt><dd>i requisiti della stesura dei certificati di verificazione;</dd><dt>k. </dt><dd>la riscossione degli emolumenti di verificazione e la devoluzione di parte degli emolumenti al METAS;</dd><dt>l. </dt><dd>l’identificazione ai sensi dell’allegato 6 numero 2.3 OStrM<sup><a fragment="#fn-d6e591" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e591" id="fnbck-d6e591" routerlink="./">15</a></sup>;</dd><dt>m. </dt><dd>i requisiti dell’emanazione di decisioni.</dd></dl><p><sup>3</sup> L’autorizzazione ha una durata massima di cinque anni.</p><p><sup>4</sup> Può essere disdetta in qualsiasi momento dal laboratorio di verificazione o dal METAS col preavviso di un anno. Se non viene disdetta, dopo la decorrenza del termine originario viene prolungata di un anno alla volta.</p><p><sup>5</sup> Il METAS adegua l’autorizzazione al mutare delle circostanze.</p><p><sup>6</sup> Sospende o revoca l’autorizzazione, se le condizioni non sono più adempite.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e591"><sup><a fragment="#fnbck-d6e591" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e591" routerlink="./">15</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Doveri del titolare del laboratorio di verificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il titolare del laboratorio di verificazione è responsabile dell’esercizio del laboratorio stesso.</p><p><sup>2</sup> Nomina, fatta salva l’approvazione del METAS, il capo del laboratorio di verificazione e disciplina la sua supplenza.</p><p><sup>3</sup> Garantisce che l’attività di verificazione sia eseguita in Svizzera.</p><p><sup>4</sup> Il laboratorio di verificazione può, col consenso del METAS, riconoscere i risultati d’esame di laboratori esterni svizzeri ed esteri.</p><p><sup>5</sup> I laboratori di verificazione devono informare immediatamente e senza esserne richiesti il METAS di qualsiasi cambiamento che riguardi le condizioni dell’autorizzazione.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Compiti e doveri del capo del laboratorio di verificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il capo del laboratorio di verificazione è responsabile delle verificazioni e delle altre procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione.</p><p><sup>2</sup> Deve impegnarsi per iscritto a dirigere il laboratorio in conformità con le prescrizioni e a non impiegare i campioni e gli strumenti d’esame in modo abusivo.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Requisiti professionali del capo e del personale del laboratorio di verificazione</a></h6><div class="collapseable"> <br/><p><sup>1</sup> Il capo e il personale del laboratorio di verificazione devono avere conoscenze professionali sufficienti in base alla loro attività e conoscere le basi legali e le norme tecniche.</p><p><sup>2</sup> Il capo e il personale del laboratorio di verificazione devono eseguire coscienziosamente i propri compiti.</p><p><sup>3</sup> Il METAS ha la facoltà di obbligare i capi e il personale dei laboratori di verificazione a frequentare corsi di formazione e perfezionamento.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Obbligo di segretezza</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il titolare, il capo e il personale del laboratorio di verificazione sono tenuti, salvo nei confronti del METAS, a mantenere il segreto su tutte le informazioni di cui vengono a conoscenza nell’esercizio dei compiti loro assegnati nell’ambito della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Procedura e rimedi giuridici</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La procedura per l’emanazione di decisioni da parte dei laboratori di verificazione è disciplinata dalla legge del 20 dicembre 1968<sup><a fragment="#fn-d6e685" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e685" id="fnbck-d6e685" routerlink="./">16</a></sup> sulla procedura amministrativa.</p><p><sup>2</sup> La procedura di ricorso contro le decisioni è retta dalle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e685"><sup><a fragment="#fnbck-d6e685" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e685" routerlink="./">16</a></sup> <a href="eli/cc/1969/737_757_755/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>172.021</b></a></p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Obbligo di rendiconto</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il capo di ogni laboratorio di verificazione deve presentare al METAS una relazione annuale sull’attività del laboratorio stesso.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: Costi</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Il METAS sostiene i costi relativi all’assistenza ordinaria agli uffici di verificazione, nella misura in cui non sono addebitati ai clienti degli uffici di verificazione nell’ambito degli emolumenti ai sensi dell’OEm-V<sup><a fragment="#fn-d6e714" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e714" id="fnbck-d6e714" routerlink="./">17</a></sup>.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e714"><sup><a fragment="#fnbck-d6e714" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e714" routerlink="./">17</a></sup> <a href="eli/cc/2005/776/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.298.1</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Diritto previgente: abrogazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le seguenti ordinanze sono abrogate:</p><dl><dt>1. </dt><dd>ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e738" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e738" id="fnbck-d6e738" routerlink="./">18</a></sup> che definisce i compiti e le competenze dei Cantoni in materia di metrologia;</dd><dt>2. </dt><dd>ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e752" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e752" id="fnbck-d6e752" routerlink="./">19</a></sup> sui laboratori di verificazione.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e738"><sup><a fragment="#fnbck-d6e738" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e738" routerlink="./">18</a></sup> [<a href="eli/oc/2006/253/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 1637</a>]</p><p id="fn-d6e752"><sup><a fragment="#fnbck-d6e752" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e752" routerlink="./">19</a></sup> [<a href="eli/oc/2006/254/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 1643</a>, <a href="eli/oc/2006/725/it" routerlink="./" target="_blank">4705 </a>n. II 107]</p></div></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Le autorizzazioni all’esercizio di un laboratorio di verificazione rilasciate in virtù del diritto previgente conservano validità:</p><dl><dt>a. </dt><dd>fino al decorrere del termine ivi previsto, qualora questo sia successivo al 31 dicembre 2012;</dd><dt>b. </dt><dd>fino al 31 dicembre 2013, qualora la scadenza dell’autorizzazione sia precedente o uguale al 31 dicembre 2012; fanno eccezione i casi di cui al capoverso 3.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il prolungamento delle autorizzazioni oltre la data di scadenza di cui al capoverso 1 è retto dall’articolo 22 capoverso 4.</p><p><sup>3</sup> L’autorizzazione non è prolungabile ai sensi del capoverso 1 lettera b per quei laboratori di verificazione che sono stati autorizzati dall’Ufficio federale di metrologia con scadenza precedente o uguale al 31 dicembre 2012 nell’ambito dell’articolo 14 capoverso 1 dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e788" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fn-d6e788" id="fnbck-d6e788" routerlink="./">20</a></sup> sui laboratori di verificazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e788"><sup><a fragment="#fnbck-d6e788" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#fnbck-d6e788" routerlink="./">20</a></sup> [<a href="eli/oc/2006/254/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2006</b> 1643</a>, <a href="eli/oc/2006/725/it" routerlink="./" target="_blank">4705 </a>n. II 107]</p></div></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/876/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.</p></div></article></div></section></main></div> |
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ch | it | 113c5dbc-8ad4-4cd0-9efb-e5f184b52975 | Ordinanza sugli strumenti di misurazione | OStrM | 941.210 | true | 2016-04-20T00:00:00 | 2006-02-15T00:00:00 | 1,497,571,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/26312/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it | RS 941.210 1 Ordinanza sugli strumenti di misurazione (OStrM)1 del 15 febbraio 2006 (Stato 20 aprile 2016) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 5, 7 capoverso 2, 8 capoverso 2, 9 capoversi 2 e 3, 11 e 13 capoverso 3 della legge federale del 17 giugno 20112 sulla metrologia (LMetr); in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19953 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC); in esecuzione dell’Accordo del 21 giugno 19994 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità,5 ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Scopo La presente ordinanza si prefigge di: a. creare i presupposti per la sicurezza metrologica delle misurazioni nell’inte- resse della protezione dell’uomo e dell’ambiente, nonché della buona fede nel commercio e nelle operazioni commerciali, in particolare nello scambio di beni e servizi; b. creare i presupposti per il riconoscimento internazionale delle valutazioni della conformità di strumenti di misurazione al fine di evitare la ripetizione di esami. c.6 ... Art. 2 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti relativi agli strumenti e metodi di misurazione; b. la procedura per l’immissione degli strumenti di misurazione sul mercato; RU 2006 1453 1 Abbreviazione introdotta dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 2 RS 941.20 3 RS 946.51 4 RS 0.946.526.81 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 6 Abrogata dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 941.210 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.210 c. il controllo degli strumenti di misurazione dopo la loro immissione sul mercato; d. i compiti e le competenze degli organi d’esecuzione. Art. 3 Campo d’applicazione 1 La presente ordinanza si applica a uno strumento di misurazione, se: a. è utilizzato per una delle seguenti categorie: 1. commercio e operazioni commerciali, in particolare nello scambio di beni e servizi, 2. salute dell’uomo e degli animali, 3. protezione dell’ambiente, 4. sicurezza pubblica, 5. determinazione ufficiale di fatti; e b.7 il Dipartimento federale di giustizia e polizia ha emanato in un’ordinanza le prescrizioni necessarie atte a definire i requisiti metrologici specifici dello strumento. 2 ... 8 Art. 4 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza s’intende per: a.9 strumento di misurazione: le misure materializzate, i materiali di riferi- mento, gli apparecchi di misurazione e i sistemi destinati alla determinazione dei valori di un misurando fisico o chimico, nonché i metodi di misurazione applicati; b. metodo di misurazione: la totalità delle attività specifiche, descritte precisa- mente, per determinare i valori di un misurando; c. tipo: la versione di uno strumento di misurazione caratterizzato da proprietà essenziali dipendenti dal modo di costruzione, di funzionamento e d’im- piego; d. ammissione: la decisione di ammettere il tipo di uno strumento di misura- zione o un singolo strumento di misurazione alla verificazione o all’impiego; e. verificazione: l’esame ufficiale di un singolo strumento di misurazione e l’attestazione che esso è conforme alle prescrizioni legali; f. errori massimi tollerati: lo scarto massimo consentito tra il risultato della misurazione e il valore di riferimento; 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 8 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). Strumenti di misurazione. O 3 941.210 g.10 messa a disposizione sul mercato: la fornitura sul mercato svizzero di uno strumento di misurazione per la distribuzione o l’uso nel corso di un’attività commerciale, a titolo oneroso o gratuito; h.11 immissione sul mercato: la prima messa a disposizione di uno strumento di misurazione sul mercato svizzero; i.12 operatore economico: fabbricante, mandatario, importatore o distributore; j.13 fabbricante: la persona fisica o giuridica che fabbrica uno strumento di misurazione o lo fa progettare o fabbricare, e lo immette sul mercato appo- nendovi il proprio nome o marchio o lo mette in servizio per i propri scopi; k.14 mandatario: la persona fisica o giuridica domiciliata in Svizzera che ha rice- vuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire a suo nome in relazione a determinati compiti; l.15 importatore: la persona fisica o giuridica domiciliata in Svizzera che immet- te sul mercato svizzero uno strumento di misurazione originario di un Paese terzo; m.16 distributore: la persona fisica o giuridica presente nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante e dall’importatore, che mette a disposizione sul mer- cato uno strumento di misurazione; n.17 utilizzatore: la persona fisica o giuridica che dispone dello strumento di misurazione, indipendentemente dai rapporti di proprietà. Capitolo 2: Immissione degli strumenti di misurazione sul mercato Sezione 1: Principio Art. 5 1 Gli strumenti di misurazione ai sensi dell’articolo 3 possono essere immessi sul mercato soltanto se: a. soddisfano i requisiti essenziali previsti nell’allegato 1 e nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione; b. hanno passato una procedura di valutazione della conformità (sezione 3) o una procedura d’ammissione (sezione 4); c. sono muniti delle marcature previste. 10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 12 Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 13 Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 14 Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 15 Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 16 Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 17 Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.210 2 Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono in quali casi occorre eseguire una procedura di valutazione della conformità e in quali una procedura d’ammissione. 3 I requisiti di cui ai capoversi 1 e 2 sono parimenti soddisfatti se uno strumento di misurazione è conforme ai requisiti considerati equivalenti in virtù di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della confor- mità. Sezione 2: Requisiti Art. 6 Rispetto dei requisiti essenziali 1 Chi immette sul mercato uno strumento di misurazione deve poter dimostrare che esso soddisfa i requisiti essenziali. 2 Se uno strumento di misurazione è composto di più sottounità che funzionano indipendentemente e se i requisiti metrologici specifici sono stabiliti per ciascuna di tali sottounità, ogni sottounità deve soddisfare le disposizioni della presente ordi- nanza. 3 Se uno strumento di misurazione è conforme alle norme tecniche e ai documenti normativi di cui all’articolo 7, si presume che soddisfi i requisiti essenziali. 4 Se uno strumento di misurazione è conforme soltanto in parte alle norme tecniche e ai documenti normativi, vi è presunzione di conformità ai requisiti essenziali soltan- to in relazione agli elementi delle norme o dei documenti normativi che lo strumento soddisfa. 5 Chi immette sul mercato uno strumento di misurazione non conforme alle norme tecniche e ai documenti normativi di cui all’articolo 7, deve poter dimostrare in altro modo che lo strumento di misurazione soddisfa i requisiti essenziali. Art. 7 Norme tecniche e documenti normativi 1 L’Istituto federale di metrologia (METAS) designa, previa consultazione con gli organi federali interessati e d’intesa con la Segreteria di Stato dell’economia, le norme tecniche e i documenti normativi atti a concretare i requisiti applicabili a una determinata categoria di strumenti di misurazione.18 2 Il titolo e la fonte delle norme tecniche e dei documenti normativi sono pubblicati nel Foglio federale. Art. 8 Errori massimi tollerati e condizioni di riferimento 1 Gli errori massimi tollerati indicati nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione non possono essere sfruttati sistematicamente. 18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). Strumenti di misurazione. O 5 941.210 2 Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono inoltre le condizioni, come temperatura, pressione o densità, alle quali vanno riferiti i risultati delle misurazioni. Art. 9 Riferibilità 1 Per il controllo dello strumento di misurazione vanno utilizzati campioni di riferi- mento riconducibili al Sistema internazionale di Unità (SI). 2 Nel caso in cui mancano unità SI, gli strumenti di misurazione devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali e internazionali. Art. 10 Informazioni sullo strumento di misurazione Le informazioni sullo strumento di misurazione secondo l’allegato 1 numero 9.3, destinate all’utilizzatore, devono essere redatte nelle lingue ufficiali delle regioni della Svizzera nelle quali lo strumento di misurazione è presumibilmente impiegato. In casi particolari, il METAS può accordare deroghe, se tale esigenza è sproporzio- nata e l’utilizzazione corretta dello strumento di misurazione è evidente e può essere garantita anche senza traduzione nelle lingue ufficiali. Sezione 3: Valutazione della conformità Art. 11 Procedure di valutazione della conformità 1 La valutazione della conformità di uno strumento di misurazione ai requisiti essen- ziali avviene secondo le procedure di valutazione della conformità di cui all’alle- gato 2. 2 Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono quali procedure di valutazione della conformità secondo l’allegato 2 sono applicabili ai rispettivi strumenti di misurazione. Art. 1219 Organismi di valutazione della conformità 1 Gli organismi di valutazione della conformità che partecipano a valutazioni della conformità nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità devono dimostrare di soddisfare le condi- zioni di cui all’articolo 25 dell’ordinanza del 17 giugno 199620 sull’accreditamento e sulla designazione (OAccD). 2 Gli organismi di valutazione della conformità che partecipano a valutazioni della conformità rette esclusivamente dal diritto svizzero devono dimostrare di soddisfare le condizioni di cui all’allegato 5 OAccD. 19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5835). 20 RS 946.512 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.210 Art. 12a21 Organismi interni accreditati 1 Un organismo interno può svolgere, per l’impresa di cui fa parte, procedure di valutazione della conformità di cui all’allegato 2 cifra I modulo A2 e C2, purché soddisfi i criteri seguenti: a. è accreditato conformemente all’OAccD22; b. esso e il suo personale si distinguono, sotto il profilo organizzativo, dall’impresa di cui fanno parte e dispongono di una procedura di rapporto che ne garantisce l’imparzialità; c. né esso né il suo personale sono responsabili della concezione, della fabbri- cazione, della fornitura, dell’installazione, del funzionamento o della manu- tenzione degli strumenti di misurazione che valutano o partecipano ad atti- vità che possano pregiudicare la loro indipendenza di giudizio o la loro inte- grità nelle attività di valutazione che svolgono; d. fornisce i suoi servizi esclusivamente all’impresa di cui fa parte. 2 L’organismo interno deve dimostrare al servizio di accreditamento l’imparzialità di cui al capoverso 1 lettera b. 3 L’impresa di cui fa parte l’organismo interno accreditato e il servizio di accredita- mento devono fornire informazioni sull’accreditamento all’autorità responsabile della nomina degli organismi di valutazione della conformità di cui all’articolo 12 se quest’ultima ne fa richiesta. Art. 13 Dichiarazione di conformità 1 Chi immette sul mercato uno strumento di misurazione deve poter fornire una dichiarazione di conformità attestante che lo strumento soddisfa i requisiti essenziali e che le procedure di valutazione della conformità di cui all’articolo 11 sono state eseguite. 2 La dichiarazione di conformità va redatta in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. 3 La dichiarazione di conformità deve contenere almeno le indicazioni seguenti: a. il nome e l’indirizzo del fabbricante o del suo mandatario domiciliato in Svizzera che rilascia la dichiarazione di conformità nonché il nome e la fun- zione della persona che firma la dichiarazione di conformità; b. la designazione dello strumento di misurazione (nome, numero del tipo o del modello e ogni altra indicazione importante); c. una dichiarazione attestante che lo strumento soddisfa i requisiti legali; d. se del caso, le norme o i documenti normativi applicati; e. se del caso, eventuali indicazioni relative a un’utilizzazione particolare; 21 Introdotto dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 22 RS 946.512 Strumenti di misurazione. O 7 941.210 f. se del caso, il nome e l’indirizzo dell’organismo di valutazione della con- formità. 4 ...23 Art. 14 Documentazione tecnica 1 ...24 2 La documentazione tecnica di cui all’allegato 2 cifra II deve essere redatta in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. Può essere redatta in un’altra lingua a condi- zione che le informazioni necessarie alla sua valutazione siano trasmesse in una lingua ufficiale svizzera o in inglese.25 3 La documentazione tecnica deve comprendere almeno quanto segue: a. una descrizione generale dello strumento di misurazione; b. un’esposizione dei provvedimenti adottati al fine di garantire la conformità dello strumento di misurazione ai requisiti essenziali; c. la documentazione necessaria alla rispettiva procedura di valutazione della conformità. Art. 1526 Marcature di conformità 1 Gli strumenti di misurazione immessi sul mercato in Svizzera nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità devono recare le marcature di conformità internazionali riconosciute da tale trattato. Le marcature di conformità figurano nell’allegato 4. 2 Il Dipartimento federale di giustizia e polizia prevede delle marcature di confor- mità per gli strumenti di misurazione che non vengono immessi sul mercato nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valu- tazione della conformità. Art. 15a27 Obblighi degli operatori economici Gli obblighi degli operatori economici in relazione agli strumenti di misurazione immessi sul mercato sulla base di una procedura di valutazione della conformità sono retti in particolare dall’allegato 3. 23 Abrogato dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, con effetto dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 24 Abrogato dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, con effetto dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 ago. 2015, in vigore dal 1° ott. 2015 (RU 2015 3083). 27 Introdotto dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.210 Sezione 4: Ammissione e verificazione iniziale Art. 16 Ammissione di strumenti di misurazione 1 L’ammissione di uno strumento di misurazione avviene conformemente a una delle procedure seguenti, disciplinate nell’allegato 5 numero 1: a. l’ammissione ordinaria in base a un esame del tipo o a un esame del metodo di misurazione; b. l’ammissione generale; c. l’ammissione individuale. 2 Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono quali procedure di cui al capoverso 1 sono applicabili. 3 Per provare l’idoneità di uno strumento di misurazione o se condizioni d’esercizio particolari lo esigono, il METAS può rilasciare un’ammissione limitata nel tempo. Art. 17 Verificazione iniziale 1 Gli strumenti di misurazione ammessi secondo una procedura di cui all’articolo 16 devono essere presentati dal fabbricante o dal venditore, di norma prima dell’uti- lizzazione, per la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 numero 2. 2 Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione disciplinano le eccezioni. Art. 18 Marcature d’ammissione e di verificazione 1 L’ammissione e la verificazione iniziale di uno strumento di misurazione sono attestate mediante l’apposizione di una marcatura secondo l’allegato 6. 2 Invece delle marcature secondo il capoverso 1, anche in Svizzera possono essere apposte marcature d’ammissione e di verificazione estere, riconosciute nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. Sezione 5: Riconoscimento di valutazioni della conformità, di ammissioni e di verificazioni iniziali estere Art. 19 1 Il METAS può riconoscere valutazioni della conformità, ammissioni e verificazio- ni iniziali estere, a condizione che soddisfino i requisiti svizzeri. In linea di principio deve essere garantita la reciprocità del riconoscimento. 2 Chi immette sul mercato strumenti di misurazione conformemente al capoverso 1 o sulla base di trattati internazionali deve poter presentare al METAS, su richiesta, la documentazione tecnica secondo l’allegato 2 cifra II. Strumenti di misurazione. O 9 941.210 Capitolo 3: Controllo successivo28 Art. 20 Principio Gli strumenti di misurazione immessi sul mercato devono soddisfare i requisiti di cui agli articoli 5–9 durante l’intera durata della loro utilizzazione. Art. 21 Obblighi dell’utilizzatore 1 L’utilizzatore provvede affinché lo strumento di misurazione da lui utilizzato sia conforme ai requisiti legali e fa sì che le procedure per il mantenimento della stabili- tà di misurazione di cui all’articolo 24 siano eseguite. 2 L’utilizzatore deve annunciare alle competenti autorità d’esecuzione l’impiego di un nuovo strumento di misurazione ed essere in grado di fornire loro in ogni momento informazioni sugli strumenti di misurazione da lui utilizzati. Art. 22 Obbligo di annuncio e di informazione Chi immette sul mercato, a titolo professionale, strumenti di misurazione deve: a. annunciare al METAS il proprio nome e indirizzo e la categoria degli stru- menti di misurazione, al più tardi al momento della loro immissione sul mer- cato; b. informare l’utilizzatore sui suoi obblighi secondo l’articolo 21. Art. 23 Sorveglianza del mercato29 1 Nell’ambito della sorveglianza del mercato, gli organi d’esecuzione controllano che gli strumenti di misurazione immessi sul mercato e messi in servizio conforme- mente alle procedure di cui al capitolo 2 sezione 3 soddisfino le disposizioni della presente ordinanza.30 2 La sorveglianza del mercato avviene mediante campioni scelti a caso o sulla scorta di indizi motivati secondo i quali uno strumento di misurazione non corrisponde alle prescrizioni. Art. 24 Esame della stabilità di misurazione 1 Durante l’intero periodo d’utilizzazione di uno strumento di misurazione, gli organi d’esecuzione competenti secondo l’ordinanza specifica concernente lo stru- mento ne esaminano periodicamente la stabilità di misurazione. Quest’ultima va inoltre sempre esaminata in presenza di indizi secondo i quali risulta che lo strumen- 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 29 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.210 to di misurazione non soddisfa più i requisiti legali, che i sigilli sono stati danneggia- ti o che sono state riparate parti rilevanti per la misurazione. Gli strumenti di misura- zione devono essere presentati all’esame in stato ineccepibile. 2 Le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione sono disciplinate nell’allegato 7. 3 Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono le procedure applicabili a ogni strumento e determinano la frequenza con cui la stabili- tà di misurazione va esaminata. 4 Il METAS può riconoscere esami esteri per il mantenimento della stabilità di misurazione. Art. 25 Ispezione generale Gli organi d’esecuzione controllano a intervalli irregolari, durante l’intero periodo d’utilizzazione dello strumento di misurazione, se: a. lo strumento di misurazione è adatto all’impiego previsto e se la sua utiliz- zazione avviene conformemente alle disposizioni legali; b. lo strumento di misurazione porta le marcature di conformità e di verifica- zione prescritte; c. le procedure prescritte per il mantenimento della stabilità di misurazione sono state eseguite entro i termini stabiliti. Art. 26 Organi d’esecuzione 1 Il servizio competente secondo i capoversi 2 e 3 è responsabile dell’esecuzione della sorveglianza del mercato, delle procedure di mantenimento della stabilità di misurazione e dell’ispezione generale. 2 I Cantoni eseguono i controlli degli strumenti di misurazione immessi sul mercato, sempreché il diritto federale deleghi loro tale competenza. 3 Il METAS esegue i controlli degli strumenti di misurazione immessi sul mercato, sempreché tali controlli non siano eseguiti dai Cantoni. Per l’esecuzione di singoli controlli può far capo, sotto la propria responsabilità, a servizi terzi.31 31 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). Strumenti di misurazione. O 11 941.210 Capitolo 4: Provvedimenti32 Art. 2733 Art. 28 Provvedimenti 1 Se nell’ambito della sorveglianza del mercato si constata che uno strumento di misurazione non soddisfa le disposizioni legali, il METAS informa la persona responsabile dell’immissione sul mercato, dandole la possibilità di prendere posi- zione. Dopo di che, il METAS ordina i provvedimenti opportuni e accorda un ter- mine adeguato per la loro attuazione. Può in particolare vietare un’ulteriore immis- sione sul mercato dello strumento di misurazione, ordinarne il ritiro, il sequestro o la confisca, nonché pubblicare i provvedimenti adottati.34 2 Il METAS informa:35 a. i competenti organi e autorità d’esecuzione sui provvedimenti adottati a livello nazionale e internazionale; b. i competenti organi dei principali partner commerciali della Svizzera sui provvedimenti concernenti l’ulteriore offerta, immissione sul mercato, messa in servizio o il ritiro di strumenti di misurazione immessi sul mercato o mes- si in servizio. 3 Se in occasione dell’ispezione generale uno strumento di misurazione o la sua utilizzazione non sono conformi alle prescrizioni, l’organo d’esecuzione competente ordina i provvedimenti atti a ristabilire la conformità alla legge. 4 Se da controlli eseguiti nell’ambito della sorveglianza del mercato o dell’ispezione generale risulta che uno strumento di misurazione non è conforme alle prescrizioni, l’infrazione è punita secondo le disposizioni penali previste agli articoli 20–24 LMetr, agli articoli 23–30 LOTC e all’articolo 248 del Codice penale36. L’autorità di controllo riscuote un emolumento calcolato secondo il tempo impiegato.37 Art. 29 Modo di procedere in caso di contestazione di risultati di misurazione 1 Se un interessato contesta il risultato di una misurazione, il servizio competente per l’esame della stabilità di misurazione riesamina che le prescrizioni siano state rispet- tate. Le spese sono a carico della parte soccombente.38 32 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 33 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 35 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 36 RS 311.0 37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.210 2 Tale riesame non influisce sul termine per l’esecuzione della procedura di mante- nimento della stabilità di misurazione. Capitolo 5: Informazione39 Art. 3040 Art. 31 Informazioni da parte del METAS Il METAS raccoglie informazioni sulle categorie e sui tipi di strumenti di misura- zione e le trasmette ai servizi competenti. Art. 3241 Capitolo 6: Disposizioni esecutive e finali Art. 3342 Dipartimento Il Dipartimento federale di giustizia e polizia stabilisce i requisiti specifici relativi all’immissione sul mercato e all’utilizzazione di strumenti di misurazione. Può derogare alla presente ordinanza nella misura in cui sia necessario ad adempiere obblighi derivanti da trattati internazionali sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità. Art. 34 e 3543 Art. 36 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 17 dicembre 198444 sulle verificazioni è abrogata. Art. 37 Disposizioni transitorie Le ammissioni rilasciate in base all’ordinanza del 17 dicembre 198445 sulle verifica- zioni rimangono in vigore. Sulla base di tali ammissioni, nuovi strumenti di misura- zione possono essere immessi sul mercato e sottoposti a verificazione iniziale ancora per 10 anni. 39 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 40 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 41 Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 42 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). 43 Abrogati dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). 44 [RU 1985 56, 1996 987 art. 20 cpv. 2, 1997 2761 n. II lett. b, 1999 133 n. III 1] 45 [RU 1985 56, 1996 987 art. 20 cpv. 2, 1997 2761 n. II lett. b, 1999 133 n. III 1] Strumenti di misurazione. O 13 941.210 Art. 37a46 Disposizione transitoria della modifica del 25 novembre 2015 I certificati rilasciati dagli organismi di valutazione della conformità prima dell’entrata in vigore della modifica del 25 novembre 2015, come i certificati di esame del tipo e i certificati di esame del progetto, restano validi fino alla loro scadenza. Art. 38 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 30 ottobre 2006. 46 Introdotto dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.210 Allegato 147 (art. 5 cpv. 1) Requisiti essenziali degli strumenti di misurazione Lo strumento di misurazione deve garantire un elevato livello di sicurezza metrolo- gica affinché le parti possano reputare affidabile il risultato della misurazione; la progettazione e la fabbricazione dello strumento di misurazione devono essere di elevata qualità per quanto riguarda le tecnologie di misurazione e la sicurezza metro- logica. Le soluzioni adottate ai fini di rispondere ai requisiti devono tener conto dell’impiego cui lo strumento è destinato, nonché di prevedibili impieghi scorretti dello strumento medesimo. Definizioni Misurando La grandezza oggetto della misurazione. Grandezza d’influenza Una grandezza che non è il misurando, ma che influenza il risultato della misura- zione. Condizioni di funzionamento nominali I valori relativi al misurando e alle grandezze d’influenza che costituiscono le condi- zioni di funzionamento normali di uno strumento di misurazione. Disturbo Una grandezza d’influenza il cui valore è entro i limiti specificati nel requisito pertinente, ma fuori delle specifiche condizioni di funzionamento nominali dello strumento di misurazione. Una grandezza d’influenza costituisce un disturbo se le relative condizioni di funzionamento nominali non sono specificate. Valore di variazione critico Il valore in corrispondenza del quale la variazione del risultato della misurazione è reputata indesiderabile. Misura materializzata Un dispositivo inteso a riprodurre o a fornire in modo permanente, nel corso del suo impiego, uno o più valori noti di una data grandezza. Transazione commerciale di vendita diretta Una transazione in cui: 47 Aggiornato dal n. I dell’O del 26 ago. 2015, in vigore dal 1° ott. 2015 (RU 2015 3083). Strumenti di misurazione. O 15 941.210 – il risultato della misurazione è la base su cui è determinato l’importo da pagare; – almeno una delle parti interessate dalla transazione relativa alla misurazione è un consumatore o qualsiasi altra parte che richieda un livello analogo di protezione; e – tutte le parti della transazione accettano il risultato della misurazione sul posto e sul momento. Ambienti climatici Le condizioni in cui possono essere impiegati gli strumenti di misurazione. Per tener conto delle differenze climatiche tra gli Stati è stata definita una serie di limiti di temperatura. Servizio di pubblica utilità Un ente che assicura la distribuzione di elettricità, gas, calore a distanza o acqua. Requisiti 1 Errori massimi tollerati 1.1 In condizioni di funzionamento nominali e in assenza di disturbi, lo scarto di misurazione non deve superare i valori degli errori massimi tollerati riportati nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione. Salvo indicazione contraria contenuta nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione, gli errori massimi tollerati sono espressi come valore bilaterale dello scarto rispetto al valore reale del misurando. 1.2 In condizioni di funzionamento nominali e in presenza di un disturbo, i requisiti di prestazione di uno strumento devono corrispondere a quanto riportato nell’ordinanza specifica concernente lo strumento in questione. Nel caso in cui lo strumento sia destinato a essere impiegato in un determi- nato campo elettromagnetico continuo, le caratteristiche metrologiche in base alle quali lo strumento è stato ammesso devono rimanere, nel corso del- la prova «campo elettromagnetico irradiato – a modulazione di ampiezza», entro gli errori massimi tollerati. 1.3 Il fabbricante deve specificare gli ambienti climatici, meccanici ed elettro- magnetici in cui lo strumento è destinato a essere impiegato, l’alimentazione elettrica e le altre grandezze d’influenza suscettibili di pregiudicarne l’accu- ratezza, tenendo conto dei requisiti riportati nell’ordinanza specifica concer- nente lo strumento in questione. 1.3.1 Ambienti climatici Salvo disposizioni diverse contenute nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione, il fabbricante deve specificare il limite superio- re e inferiore di temperatura di ciascuno dei valori indicati nella tabella 1, indicare se lo strumento è progettato per l’umidità condensata o per l’umi- Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 16 941.210 dità non condensata e precisare l’ubicazione prevista dello strumento, ossia in luogo aperto o chiuso. Tabella 1 Limiti di temperatura Limiti di temperatura Limite superiore di temperatura +30 °C +40 °C +55 °C +70 °C Limite inferiore di temperatura +5 °C –10 °C –25 °C –40 °C 1.3.2 a. Gli ambienti meccanici sono suddivisi nelle classi M1–M3 descritte in appresso. M1 La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi sot- toposti a vibrazioni o urti di scarsa importanza: per esempio, a strumenti fissati a strutture di supporto leggere soggette a vibra- zioni e ad urti di scarsa entità derivanti da operazioni di abbatti- mento o percussione locali, da porte che sbattono, ecc. M2 La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi caratterizzati da livelli importanti o elevati di vibrazioni o urti (tra- smessi, p. es. da macchine e dal passaggio di veicoli nelle vicinan- ze) come pure in luoghi adiacenti a macchine pesanti, a nastri tra- sportatori, ecc. M3 La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi caratterizzati da livelli elevati o elevatissimi di vibrazioni o urti, come nel caso di strumenti montati direttamente su macchine, nastri trasportatori, ecc. b. In relazione con gli ambienti meccanici si deve tener conto delle seguenti grandezze d’influenza: – vibrazioni; – urti meccanici. 1.3.3 a. Gli ambienti elettromagnetici sono suddivisi nelle classi E1–E3 descrit- te in appresso, salvo disposizioni diverse contenute nelle ordinanze spe- cifiche concernenti gli strumenti di misurazione. E1 La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi in cui i disturbi elettromagnetici corrispondono a quelli che si posso- no riscontrare in edifici residenziali, commerciali e dell’industria leggera. E2 La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi in cui i disturbi elettromagnetici corrispondono a quelli che si posso- no riscontrare in altri edifici industriali. E3 La presente classe si applica agli strumenti alimentati dalla batteria di un veicolo. Tali strumenti devono soddisfare i requisiti della classe E2 e i seguenti requisiti aggiuntivi: – riduzioni della tensione d’alimentazione causate dall’alimen- tazione di circuiti di starter dei motori a combustione interna; Strumenti di misurazione. O 17 941.210 – sovraccarichi transitori dovuti allo scollegamento di una bat- teria scarica mentre il motore è in funzione. b. In relazione con gli ambienti elettromagnetici si deve tener conto delle seguenti grandezze d’influenza: – interruzioni di tensione; – brevi riduzioni di tensione; – transitori di tensione su linee d’alimentazione e/o linee di segnali; – scariche elettrostatiche; – campi elettromagnetici a radiofrequenze; – campi elettromagnetici a radiofrequenze condotte su linee d’ali- mentazione e/o linee di segnali; – sovratensioni su linee d’alimentazione e/o linee di segnali. 1.3.4 Altre grandezze d’influenza di cui occorre tener conto, se del caso, sono le seguenti: – variazioni di tensione; – variazioni di frequenza di rete; – campi magnetici a frequenza industriale; – qualsiasi altra grandezza che possa influenzare in maniera significativa l’accuratezza dello strumento di misurazione. 1.4 Durante l’esecuzione delle prove previste dalla presente ordinanza, si appli- cano i punti seguenti: 1.4.1 Regole di base per le prove e per l’individuazione degli errori I requisiti essenziali specificati ai numeri 1.1 e 1.2 formano oggetto di veri- fica per ciascuna grandezza d’influenza pertinente. Salvo disposizioni diver- se contenute nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misura- zione, tali requisiti essenziali si applicano quando ciascuna grandezza d’influenza sia applicata separatamente e il suo effetto sia valutato separa- tamente, mantenendo tutte le altre grandezze d’influenza relativamente costanti al valore di riferimento. La prova metrologica deve essere eseguita durante o dopo l’applicazione della grandezza d’influenza, secondo la situazione che corrisponde allo stato normale di funzionamento dello strumento di misurazione nel momento in cui è probabile che si manifesti la grandezza d’influenza. 1.4.2 Umidità ambiente – A seconda dell’ambiente climatico di funzionamento in cui lo strumen- to di misurazione è destinato a essere impiegato, possono essere appro- priate sia la prova di calore umido stabile (in assenza di condensazione) sia la prova di calore umido ciclico (con condensazione). – La prova di calore umido ciclico è appropriata nei casi in cui vi sia un’elevata condensazione o in cui la penetrazione di vapore acqueo sia accelerata per effetto della respirazione. Qualora l’umidità non conden- sata costituisca un fattore, è appropriata la prova di calore umido sta- bile. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 18 941.210 2 Riproducibilità La determinazione del medesimo misurando in luoghi diversi o da parte di utilizzatori differenti, a parità di tutte le altre condizioni, deve dare una suc- cessione di risultati di misurazione strettamente analoghi. La differenza tra i singoli risultati delle misurazioni deve essere minima in rapporto agli errori massimi tollerati. 3 Ripetibilità La misurazione del medesimo misurando in condizioni di misurazione identiche deve dare una successione di risultati di misurazione strettamente analoghi. La differenza tra i singoli risultati delle misurazioni deve essere minima in rapporto agli errori massimi tollerati. 4 Mobilità e sensibilità Lo strumento di misurazione deve essere sufficientemente sensibile e avere una soglia di mobilità sufficientemente bassa in rapporto ai compiti di misu- razione cui è destinato. 5 Durabilità Lo strumento di misurazione deve essere progettato in modo da mantenere un’adeguata stabilità delle proprie caratteristiche metrologiche per un perio- do di tempo stabilito dal fabbricante, a patto che la sua installazione e manu- tenzione siano effettuate in modo corretto e che il suo impiego avvenga alle condizioni ambientali previste e conformemente alle istruzioni del fabbri- cante. 6 Affidabilità Uno strumento di misurazione deve essere progettato in modo da ridurre, per quanto possibile, gli effetti di un difetto suscettibile di dare un risultato di misurazione inesatto, a meno che la presenza di tale difetto sia evidente. 7 Idoneità 7.1 Lo strumento di misurazione non deve presentare caratteristiche tali da agevolarne l’impiego fraudolento; allo stesso tempo, devono essere ridotte al minimo le possibilità di impiegarlo involontariamente in modo scorretto. 7.2 Lo strumento deve essere atto all’impiego cui è destinato, tenendo conto delle condizioni pratiche di lavoro, e deve consentire di ottenere un risultato di misurazione corretto senza dover richiedere all’utilizzatore requisiti irra- gionevoli. 7.3 Gli errori di uno strumento di misurazione di un servizio di pubblica utilità in punti della portata o della corrente fuori dell’intervallo controllato non devono essere indebitamente influenzati. 7.4 Se è progettato per la misurazione di valori del misurando che sono costanti nel tempo, lo strumento di misurazione deve essere insensibile a fluttuazioni di piccola entità del valore del misurando oppure deve reagire in modo appropriato. Strumenti di misurazione. O 19 941.210 7.5 Lo strumento di misurazione deve essere resistente e i materiali con cui è costruito devono essere adatti alle condizioni in cui è destinato a essere impiegato. 7.6 Uno strumento di misurazione deve essere concepito in modo da consentire il controllo delle sue funzioni di misurazione dopo che è stato immesso sul mercato ed è stato messo in servizio. Se necessario, si deve prevedere come parte dello strumento un’attrezzatura speciale o un software ai fini di tale controllo. La procedura di prova va descritta nelle istruzioni per l’uso. Se a uno strumento di misurazione è collegato un software che svolge altre funzioni oltre alla misurazione, il software essenziale ai fini delle caratteri- stiche metrologiche deve essere identificabile e non può essere influenzato in modo inammissibile dal software collegato. 8 Protezione dall’alterazione 8.1 Le caratteristiche metrologiche dello strumento di misurazione non devono essere influenzate in modo inammissibile dal collegamento di tale strumento ad altro dispositivo, da alcuna caratteristica del dispositivo collegato o da alcun dispositivo remoto che comunichi con lo strumento di misurazione. 8.2 Ogni componente essenziale ai fini delle caratteristiche metrologiche deve essere progettato in modo da fornire garanzie di sicurezza. Le misure di sicu- rezza previste devono consentire di dimostrare eventuali interventi effettuati. 8.3 Ogni software essenziale ai fini delle caratteristiche metrologiche deve essere identificato come tale e mantenuto in condizioni di sicurezza. Deve essere agevolmente identificato dallo strumento di misurazione. Le prove di un eventuale intervento devono essere disponibili per un ragio- nevole periodo di tempo. 8.4 I dati di misurazione, il software essenziale ai fini delle caratteristiche della misurazione e i parametri importanti sul piano metrologico memorizzati o trasmessi devono essere adeguatamente protetti da alterazioni accidentali o intenzionali. 8.5 Per gli strumenti di misurazione di un servizio di pubblica utilità, il visualiz- zatore della quantità totale fornita o i visualizzatori da cui la quantità totale fornita può essere fatta derivare, che servono di riferimento totale o parziale per il calcolo dell’importo da corrispondere, non devono essere riazzerabili in corso d’uso. 9 Informazioni che devono essere apposte sullo strumento di misurazione o di cui esso dev’essere corredato 9.1 Sullo strumento di misurazione devono essere apposte le seguenti iscrizioni: – marca o nome del fabbricante; – informazioni sull’accuratezza dello strumento; nonché, se del caso: – indicazioni sulle condizioni d’impiego; – la capacità di misurazione; Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 20 941.210 – il campo di misurazione; – la marcatura d’identificazione; – il numero del certificato di esame del tipo o del certificato di esame del progetto; – indicazioni che precisano se i dispositivi supplementari da cui si otten- gono risultati metrologici soddisfano o no le disposizioni della presente ordinanza sui controlli metrologici legali dopo l’immissione sul mer- cato. 9.2 Se lo strumento di misurazione è di dimensioni troppo ridotte o di configu- razione troppo sensibile per poter recare le informazioni pertinenti, queste ultime devono essere adeguatamente apposte sull’eventuale imballaggio e sui documenti d’accompagnamento richiesti dalle disposizioni della presente ordinanza. 9.3 Lo strumento di misurazione deve essere corredato di informazioni sul suo funzionamento, a meno che lo strumento stesso sia tanto semplice da render- le superflue. Le informazioni devono essere di facile comprensione e inclu- dere, se del caso: – le condizioni di funzionamento nominali; – le classi di ambiente meccanico ed elettromagnetico; – il limite superiore e inferiore di temperatura, indicazioni che precisano se la formazione di condensazione è o non è possibile e se l’utilizza- zione è prevista in luogo chiuso o aperto; – le istruzioni concernenti l’installazione, la manutenzione, le riparazioni e le regolazioni consentite; – le istruzioni concernenti il corretto funzionamento ed eventuali condi- zioni speciali d’utilizzazione; – i requisiti di compatibilità con interfacce, sottounità o strumenti di misurazione. 9.4 Nel caso di strumenti di misurazione identici utilizzati nello stesso posto o utilizzati da servizi di pubblica utilità, non sono necessarie istruzioni per l’uso per ciascuno strumento. 9.5 Salvo indicazione contraria riportata nell’ordinanza specifica concernente lo strumento in questione, l’intervallo compreso fra due segni di riferimento successivi di un valore misurato deve essere di 110n, 210n oppure 510n, dove n indica un numero intero (zero compreso). Unitamente al valore numerico deve figurare l’unità di misura o il simbolo ad essa relativo. 9.6 Una misura materializzata deve essere contrassegnata dal valore nominale o da una scala, accompagnati dall’unità di misura. 9.7 Le unità di misura impiegate e i rispettivi simboli devono essere conformi alle disposizioni dell’ordinanza del 23 novembre 199448 sulle unità. 48 RS 941.202 Strumenti di misurazione. O 21 941.210 9.8 Tutte le marcature e le iscrizioni previste conformemente ai requisiti devono essere chiare, indelebili, inequivocabili e non trasferibili. 10 Indicazione del risultato 10.1 L’indicazione del risultato deve avvenire mediante visualizzatore o copia stampata. 10.2 L’indicazione del risultato deve essere chiara e inequivocabile, e accompa- gnata dalle marcature e iscrizioni necessarie a informare l’utilizzatore del significato del risultato in questione. In condizioni d’uso normali dev’essere possibile un’agevole lettura del risultato fornito. È consentito fornire indica- zioni supplementari, a patto che non ingenerino confusione con le indicazio- ni metrologicamente controllate. 10.3 Nel caso di copia stampata, la stampa o la registrazione devono essere anch’esse leggibili e indelebili. 10.4 Uno strumento di misurazione utilizzato nelle transazioni commerciali di vendita diretta deve essere progettato in modo tale da indicare, una volta installato conformemente alle disposizioni, il risultato della misurazione a entrambe le parti della transazione. Qualora ciò rivesta importanza determi- nante in caso di transazioni commerciali di vendita diretta, qualsiasi scontri- no fornito al consumatore mediante un dispositivo accessorio non conforme alle disposizioni della presente ordinanza deve recare adeguate informazioni restrittive. 10.5 A prescindere dal fatto che sia possibile o no leggere a distanza uno stru- mento di misurazione destinato alla misurazione di prestazioni fornite da servizi di pubblica utilità, esso deve essere munito di un visualizzatore metrologicamente controllato facilmente accessibile al consumatore senza alcun ausilio. Il valore indicato dal visualizzatore è il risultato della misura- zione che costituisce la base su cui è calcolato l’importo da corrispondere. 10.6 Il Dipartimento federale di giustizia e polizia può prevedere eccezioni con- cernenti la dotazione di un visualizzatore di cui al numero 10.5 se: a. la funzione del visualizzatore è assicurata altrimenti, segnatamente quando i risultati delle misurazioni sono accessibili in un altro modo equivalente ai consumatori; e b. non vi si oppone il diritto internazionale. 11 Ulteriore elaborazione dei dati per concludere la transazione commerciale 11.1 Se non è utilizzato da servizi di pubblica utilità, uno strumento di misurazio- ne deve registrare su un supporto durevole il risultato della misurazione, accompagnato dalle informazioni atte a identificare quella specifica transa- zione, nei casi in cui: – la misurazione non è ripetibile, e – lo strumento di misurazione è normalmente destinato a essere impiega- to in assenza di una delle parti della transazione. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 22 941.210 11.2 Inoltre, al termine della misurazione devono essere disponibili, su richiesta, una prova durevole del risultato della misurazione e le informazioni atte a identificare la transazione. 12 Valutazione della conformità Uno strumento di misurazione deve essere progettato in modo da consentire un’agevole valutazione della conformità ai requisiti della presente ordinanza. Strumenti di misurazione. O 23 941.210 Allegato 249 (art. 11 cpv. 1, 12a cpv. 1, 14 cpv. 2 e 19 cpv. 2) Valutazione della conformità di strumenti di misurazione I. Procedure di valutazione della conformità Modulo A Dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno 1 La dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i requisiti essenziali della presente ordinanza. Documentazione tecnica 2 Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve compren- dere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il proget- to, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento. 3 Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Fabbricazione 4 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Marcature 5 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare. Dichiarazione scritta di conformità 6 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere 49 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 24 941.210 interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore. Mandatario del fabbricante 7 Gli obblighi spettanti al fabbricante, previsti ai numeri 3 e 6, possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo man- datario domiciliato in Svizzera. Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, gli obblighi di cui ai numeri 3 e 6 spettano all’importatore o a qualsiasi altra persona che immette lo strumento sul mercato svizzero. Modulo A1 ... Modulo A2 Dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno e controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari 1 La dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari è la procedura di valu- tazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obbli- ghi definiti nel presente modulo e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i requisiti essenziali della presente ordinanza. Documentazione tecnica 2 Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. Tale documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve compren- dere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il proget- to, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento. Fabbricazione 3 Il fabbricante prende tutte le misure necessarie affinché il processo di fabbri- cazione e il relativo controllo garantiscano la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati alla documentazione tecnica di cui al numero 2 e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Controlli del prodotto 4 A scelta del fabbricante, un organismo accreditato interno all’organizzazione del fabbricante o un organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue, o fa eseguire, controlli del prodotto a intervalli irregolari, determinati dall’organismo, al fine di verificare la qualità dei controlli inter- Strumenti di misurazione. O 25 941.210 ni del prodotto, tenendo conto tra le altre cose della complessità tecnologica degli strumenti di misurazione e del quantitativo prodotto. Prima dell’immis- sione sul mercato, l’organismo preleva in loco un campione adeguato dei prodotti finali e lo esamina; effettua inoltre gli esami appropriati previsti dal- le pertinenti sezioni delle norme tecniche e dei documenti normativi secondo l’articolo 7 o esami equivalenti previsti da altre pertinenti specifiche tecni- che per verificare la conformità degli strumenti ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di norme tecniche o di documenti normativi pertinenti secondo l’articolo 7, l’organismo accreditato interno o l’orga- nismo di valutazione della conformità decide quali esami sia opportuno ese- guire. Nei casi in cui un elevato numero di strumenti del campione non risulti conforme a un livello qualitativo accettabile, l’organismo accreditato interno o l’organismo di valutazione della conformità adotta misure appropriate. Se le prove sono effettuate da un organismo di valutazione della conformità, durante il processo di fabbricazione il fabbricante appone, sotto la responsa- bilità di tale organismo, il numero d’identificazione di quest’ultimo. Marcature 5 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare. Dichiarazione scritta di conformità 6 Il fabbricante compila una dichiarazione scritta di conformità per ogni modello di strumento e, unitamente alla documentazione tecnica, la tiene a disposizione delle autorità competenti per dieci anni dalla data in cui lo strumento è stato immesso sul mercato. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per cui è stata compilata. Una copia della dichiarazione di conformità è messa a disposizione delle autorità competenti su richiesta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a una partita, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore. Mandatario del fabbricante 7 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 5 e 6 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo man- datario, purché siano specificati nel mandato. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 26 941.210 Modulo B Esame del tipo 1 L’esame del tipo è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale un organismo di valutazione della conformità esamina il progetto tecnico di uno strumento di misurazione, e garantisce e dichiara che tale progetto tecnico soddisfa i requisiti della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione in questione. 2 L’esame del tipo può essere eseguito secondo uno dei metodi seguenti. L’organismo di valutazione della conformità decide il metodo più appropria- to e gli esemplari necessari: a. esame di un esemplare, rappresentativo della produzione considerata, dello strumento di misurazione completo; b. esame di esemplari, rappresentativi della produzione considerata, di una o più parti essenziali dello strumento di misurazione, più valutazione dell’adeguatezza del progetto tecnico delle altre parti dello strumento di misurazione mediante esame della documentazione tecnica e della documentazione supplementare di cui al numero 3; c. valutazione dell’adeguatezza del progetto tecnico dello strumento di misurazione mediante esame della documentazione tecnica e della documentazione supplementare di cui al numero 3, senza esame di un esemplare. 3 La domanda di esame del tipo è presentata dal fabbricante a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. La domanda include: – il nome e l’indirizzo del fabbricante e, se la domanda è presentata dal mandatario, il nome e l’indirizzo di quest’ultimo; – una dichiarazione scritta in cui si precisa che la medesima domanda non è stata presentata ad alcun altro organismo di valutazione della confor- mità; – la documentazione tecnica descritta alla cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazio- ne ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento; – gli esemplari, rappresentativi della produzione considerata, richiesti dall’organismo di valutazione della conformità; – le prove attestanti l’adeguatezza del progetto tecnico delle parti dello strumento di misurazione di cui non è richiesto alcun esemplare. Tali prove devono citare ogni documento pertinente applicato, in particolare nel caso in cui non sono stati applicati integralmente i documenti perti- nenti di cui all’articolo 7, e comprendere, se necessario, i risultati delle prove eseguite dal laboratorio appropriato del fabbricante o quelli delle Strumenti di misurazione. O 27 941.210 prove eseguite, a suo nome e sotto la sua responsabilità, da un altro laboratorio di prova. 4 L’organismo di valutazione della conformità deve: Per quanto concerne gli esemplari: 4.1 Esaminare la documentazione tecnica, verificare che gli esemplari sono stati fabbricati in conformità con la medesima e individuare gli elementi che sono stati progettati conformemente alle pertinenti disposizioni dei documenti di cui all’articolo 7, nonché gli elementi che sono stati progettati senza applica- re le pertinenti disposizioni di tali documenti. 4.2 Eseguire o far eseguire gli esami e le prove appropriate per controllare se, nei casi in cui il fabbricante ha scelto di applicare le soluzioni indicate nei documenti di cui all’articolo 7, tali soluzioni sono state applicate corretta- mente. 4.3 Eseguire o far eseguire gli esami e le prove appropriate per controllare se, nei casi in cui il fabbricante ha scelto di non applicare le soluzioni indicate nei documenti di cui all’articolo 7, le soluzioni adottate dal fabbricante sod- disfano i requisiti essenziali della presente ordinanza. 4.4 Concordare con il richiedente il luogo in cui eseguire gli esami e le prove. Per quanto concerne le altre parti dello strumento di misurazione: 4.5 Esaminare la documentazione tecnica e la documentazione supplementare per valutare l’adeguatezza del progetto tecnico delle altre parti dello stru- mento di misurazione. Per quanto concerne il processo di fabbricazione: 4.6 Esaminare la documentazione tecnica per accertare che il fabbricante dispo- ne di mezzi adeguati a garantire una produzione omogenea. 5.1 L’organismo di valutazione della conformità redige un rapporto di valuta- zione riguardante i provvedimenti presi in conformità del numero 4 e i rela- tivi risultati. Fatte salve le disposizioni dell’allegato 3 numero 8, l’organi- smo rende pubblico il contenuto di tale rapporto, in tutto o in parte, soltanto previo consenso del fabbricante. 5.2 Se il progetto tecnico soddisfa i requisiti della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione, l’organismo di valutazione della conformità rilascia al richiedente un certificato di esame del tipo. Tale certificato con- tiene il nome e l’indirizzo del fabbricante e, se del caso, del suo mandatario, i risultati dell’esame, eventuali termini di validità del certificato e le indica- zioni necessarie all’identificazione dello strumento. Il certificato può avere uno o più allegati. Il certificato e gli allegati contengono tutte le indicazioni rilevanti per la valutazione della conformità e i controlli da eseguire sullo strumento nell’arco della sua utilizzazione. Al fine di poter valutare la conformità degli strumenti fabbricati all’esemplare del tipo esaminato, per quanto concerne la riproducibilità delle loro prestazioni metrologiche quando tali strumenti sono Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 28 941.210 correttamente regolati avvalendosi degli opportuni mezzi previsti, occorre indicare in particolare: – le caratteristiche metrologiche dell’esemplare del tipo dello strumento di misurazione; – i provvedimenti necessari per garantire l’integrità dello strumento (piombatura, identificazione del software, ecc.); – altre indicazioni necessarie a identificare lo strumento e a verificare la sua conformità visiva all’esemplare del tipo; – se del caso, qualsiasi indicazione specifica necessaria a verificare le caratteristiche degli strumenti fabbricati; – nel caso di una sottounità, tutte le informazioni necessarie a garantire la compatibilità con altre sottounità o con altri strumenti di misurazione. Il certificato ha una validità di dieci anni a decorrere dalla data di rilascio e può essere in seguito rinnovato per periodi della durata di dieci anni ciascuno. 5.3 L’organismo di valutazione della conformità redige a tale riguardo un rap- porto di valutazione che tiene a disposizione dello Stato contraente che lo ha designato. 6 Il fabbricante informa l’organismo di valutazione della conformità che conserva la documentazione tecnica relativa al certificato di esame del tipo, di tutte le modifiche apportate allo strumento di misurazione che possono condizionarne la conformità ai requisiti essenziali o alle condizioni di validi- tà del certificato. Tali modifiche necessitano di un’approvazione dell’organi- smo di valutazione della conformità, sotto forma di un supplemento al certi- ficato originario di esame del tipo. 7 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica immediatamente allo Stato contraente che lo ha designato: – i certificati di esame del tipo rilasciati, compresi gli allegati; – i supplementi e le modifiche ai certificati già rilasciati. Ciascun organismo di valutazione della conformità informa immediatamente lo Stato contraente che lo ha designato del ritiro di un certificato di esame del tipo. L’organismo di valutazione della conformità conserva la documentazione tecnica, compresa la documentazione presentata dal fabbricante, fino al ter- mine del periodo di validità del certificato. 8 Il fabbricante conserva, unitamente alla documentazione tecnica, una copia del certificato di esame del tipo e dei suoi allegati con relativi supplementi e modifiche, per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione. Mandatario del fabbricante 9 Il mandatario del fabbricante può presentare la richiesta di cui al numero 3 e adempiere gli obblighi di cui ai numeri 6 e 8. Strumenti di misurazione. O 29 941.210 Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, l’obbligo di mettere a disposizione, su richiesta, la documentazione tecnica spetta alla persona designata dal fabbricante. Modulo C Dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno 1 La dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono con- formi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i perti- nenti requisiti della presente ordinanza. Fabbricazione 2 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Marcature 3 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i perti- nenti requisiti della presente ordinanza, la marcatura di conformità e la mar- catura metrologica supplementare. Dichiarazione scritta di conformità 4 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. Mandatario del fabbricante 5 Gli obblighi spettanti al fabbricante, previsti al numero 4, possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo man- datario domiciliato in Svizzera. Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, gli obblighi di cui al numero 4 spettano all’importatore o a qualsiasi altra perso- na che immette lo strumento sul mercato svizzero. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 30 941.210 Modulo C1 ... Modulo C2 Dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari 1 La dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbri- cante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo e garantisce e dichia- ra che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo de- scritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i requisiti della presente ordinanza ad essi applicabili. Fabbricazione 2 Il fabbricante prende tutte le misure necessarie affinché il processo di fabbri- cazione e il relativo controllo garantiscano la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai requisiti della presente ordinanza ad essi applicabili. Controlli del prodotto 3 A scelta del fabbricante, un organismo accreditato interno all’organizzazione del fabbricante o un organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue, o fa eseguire, controlli del prodotto a intervalli irregolari, determinati dall’organismo, al fine di verificare la qualità dei controlli inter- ni del prodotto, tenendo conto tra l’altro della complessità tecnologica degli strumenti di misurazione e del quantitativo prodotto. Prima dell’immissione sul mercato, l’organismo preleva in loco un campione adeguato dei prodotti finali e lo esamina; effettua inoltre gli esami appropriati previsti dalle perti- nenti sezioni delle norme tecniche e dei documenti normativi secondo l’articolo 7 o esami equivalenti previsti da altre pertinenti specifiche tecni- che per verificare la conformità degli strumenti al tipo descritto nel certifica- to di esame del tipo ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Nei casi in cui il campione non risulti conforme a un livello qualitativo accettabile, l’organismo accreditato interno o l’organismo di valutazione della conformità adotta misure appropriate. La procedura di campionatura da applicare mira a stabilire se il processo di fabbricazione dello strumento di misurazione rimane entro limiti accettabili, al fine di garantire la conformità dello strumento. Se gli esami sono effettuati da un organismo di valutazione della conformità, durante il processo di fabbricazione il fab-bricante appone, sotto la respon- sabilità di tale organismo, il numero d’identificazione di quest’ultimo. Strumenti di misurazione. O 31 941.210 Marcature 4 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i perti- nenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la mar- catura metrologica supplementare. Dichiarazione scritta di conformità 5 Il fabbricante compila una dichiarazione scritta di conformità per ogni modello di strumento e la tiene a disposizione delle autorità competenti per dieci anni dalla data in cui lo strumento è stato immesso sul mercato. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per cui è stata compilata. Una copia della dichiarazione di conformità è messa a disposizione delle autorità competenti su richiesta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a una partita, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore. Mandatario del fabbricante 6 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 5 e 6 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo man- datario, purché siano specificati nel mandato. Modulo D Dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione 1 La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione è la parte della procedura di valutazione della con- formità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel pre- sente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i requisiti della presente ordinanza applicabili agli strumenti di misurazione in questione. Fabbricazione 2 Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misura- zione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 4. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 32 941.210 Sistema di gestione della qualità 3.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. La domanda contiene: – tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione pre- vista; – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – la documentazione tecnica relativa al tipo ammesso e una copia del cer- tificato di esame del tipo. 3.2 Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli stru- menti di misurazione al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposi- zioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garan- zia della qualità. Detta documentazione include, in particolare, un’adeguata descrizione: – degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabi- lità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti; – delle tecniche di fabbricazione, di controllo della qualità e di garanzia della qualità, dei processi e degli interventi sistematici che sono utiliz- zati; – degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui si intende ese- guirli; – della documentazione in materia di garanzia della qualità, quali i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.; – dei mezzi che consentono il controllo della qualità richiesta del prodotto e dell’efficacia del sistema di gestione della qualità. 3.3 L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubbli- cati i relativi riferimenti. Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misura- zione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La Strumenti di misurazione. O 33 941.210 procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impian- ti del fabbricante. La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notifi- cata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. 3.4 Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente. 3.5 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche previste e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se è necessaria una seconda valutazione. L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità 4.1 La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obbli- ghi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso. 4.2 Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di progettazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – la documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato ecc. 4.3 L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifi- che ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifi- che ispettive eseguite. 4.4 Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valu- tazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione del- la qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime. Marcature 5 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i perti- nenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marca- Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 34 941.210 tura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identifica- zione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 6 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. 7 Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti: – la documentazione di cui al numero 3.1 secondo capoverso; – le modifiche di cui al numero 3.5; – le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui ai numeri 3.5, 4.3 e 4.4. 8 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità. Mandatario del fabbricante 9 Gli obblighi spettanti al fabbricante, previsti ai numeri 3.1, 3.5, 6 e 7, posso- no essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Modulo D1 Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione 1 La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfa- no i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Documentazione tecnica 2 Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di Strumenti di misurazione. O 35 941.210 misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve compren- dere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il proget- to, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento. 3 Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Fabbricazione 4 Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misura- zione in questione secondo quanto specificato al numero 5 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 6. Sistema di gestione della qualità 5.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. La domanda contiene: – tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione pre- vista; – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – la documentazione tecnica di cui al numero 2. 5.2 Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli stru- menti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposi- zioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garan- zia della qualità. Detta documentazione include, in particolare, un’adeguata descrizione: – degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabi- lità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti; – delle tecniche di fabbricazione, di controllo della qualità e di garanzia della qualità, dei processi e degli interventi sistematici che sono utiliz- zati; – degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui s’intende ese- guirli; – della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.; Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 36 941.210 – dei mezzi che consentono il controllo della qualità richiesta del prodotto e dell’efficacia del sistema di gestione della qualità. 5.3 L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 5.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubbli- cati i relativi riferimenti. Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misura- zione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impian- ti del fabbricante. La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è noti- ficata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. 5.4 Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente. 5.5 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 5.2 o se è necessaria una seconda valutazione. L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità 6.1 La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obbli- ghi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso. 6.2 Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – la documentazione tecnica di cui al numero 2; – i documenti relativi alla garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc. Strumenti di misurazione. O 37 941.210 6.3 L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifi- che ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifi- che ispettive eseguite. 6.4 Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione, se necessario, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire, o far eseguire, prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime. Marcature 7 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organi- smo di valutazione della conformità di cui al numero 5.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 8 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. 9 Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti: – la documentazione di cui al numero 5.1 secondo capoverso; – le modifiche di cui al numero 5.5; – le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui ai numeri 5.5, 6.3 e 6.4. 10 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità. Mandatario del fabbricante 11 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3, 5.1, 5.5, 8 e 9 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabili- tà, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 38 941.210 Modulo E Dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità dell’ispezione e delle prove eseguite sul prodotto finale 1 La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità dell’ispezione e delle prove eseguite sul prodotto finale è la parte della pro- cedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Fabbricazione 2 Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misura- zione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 4. Sistema di gestione della qualità 3.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. La domanda contiene: – tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione pre- vista; – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – la documentazione tecnica relativa al tipo ammesso e una copia del cer- tificato di esame del tipo. 3.2 Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli stru- menti di misurazione al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposi- zioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garan- zia della qualità. Detta documentazione deve includere, in particolare, un’adeguata descri- zione: – degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabi- lità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti; – degli esami e delle prove che sono eseguiti dopo la fabbricazione; – della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.; Strumenti di misurazione. O 39 941.210 – dei mezzi che consentono il controllo dell’efficacia del sistema di gestione della qualità. 3.3 L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubbli- cati i relativi riferimenti. Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misura- zione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impian- ti del fabbricante. La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notifi- cata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. 3.4 Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente. 3.5 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se è necessaria una seconda valutazione. L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità 4.1 La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obbli- ghi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso. 4.2 Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – i documenti relativi alla garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc. 4.3 L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifi- che ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 40 941.210 di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifi- che ispettive eseguite. 4.4 Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valu- tazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione del- la qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime. Marcature 5 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i perti- nenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marca- tura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identifica- zione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 6 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. 7 Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti: – la documentazione di cui al numero 3.1 secondo capoverso; – le modifiche di cui al numero 3.5 secondo capoverso; – le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui al numero 3.5 ultimo capoverso e ai numeri 4.3 e 4.4. 8 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità. Mandatario del fabbricante 9 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3.1, 3.5, 6 e 7 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Strumenti di misurazione. O 41 941.210 Modulo E1 Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità delle ispezioni e delle prove eseguite sul prodotto finale 1 La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità delle ispezio- ni e delle prove eseguite sul prodotto finale è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi defi- niti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misura- zione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Documentazione tecnica 2 Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve compren- dere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il proget- to, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento. 3 Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Fabbricazione 4 Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misura- zione in questione secondo quanto specificato al numero 5, ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 6. Sistema di gestione della qualità 5.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. La domanda contiene: – tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione pre- vista; – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – la documentazione tecnica di cui al numero 2. 5.2 Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli stru- menti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposi- zioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garan- zia della qualità. Detta documentazione deve includere, in particolare, un’adeguata descri- zione: Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 42 941.210 – degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabi- lità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti; – degli esami e prove che sono eseguiti dopo la fabbricazione; – della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.; – dei mezzi che consentono il controllo dell’efficacia del sistema di gestione della qualità. 5.3 L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 5.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubbli- cati i relativi riferimenti. Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fab- bricante. La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notifi- cata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. 5.4 Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente. 5.5 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 5.2 o se è necessaria una seconda valutazione. L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità 6.1 La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obbli- ghi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso. 6.2 Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali d’ispezione, di prove e di deposito e gli for- nisce tutte le necessarie informazioni, in particolare: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; Strumenti di misurazione. O 43 941.210 – la documentazione tecnica di cui al numero 2; – i documenti relativi alla garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc. 6.3 L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifi- che ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifi- che ispettive eseguite. 6.4 Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valu- tazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione del- la qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime. Marcature 7 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organi- smo di valutazione della conformità di cui al numero 5.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 8 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. 9 Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti: – la documentazione di cui al numero 5.1 secondo capoverso; – le modifiche di cui al numero 5.5; – le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui ai numeri 5.5, 6.3 e 6.4. 10 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 44 941.210 Mandatario del fabbricante 11 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3, 5.1, 5.5, 8 e 9 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabili- tà, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Modulo F Dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto 1 La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione assoggettati alle disposizioni di cui al numero 3 sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Fabbricazione 2 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Verifica 3 L’organismo di valutazione della conformità prescelto dal fabbricante ese- gue o fa eseguire gli esami e le prove del caso per verificare la conformità degli strumenti di misurazione al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai requisiti della presente ordinanza. Gli esami e le prove intesi a verificare la conformità ai requisiti metrologici sono eseguiti, a scelta del fabbricante, o mediante esame e prova di ogni strumento di misurazione come descritto al numero 4 o mediante esame e prova degli strumenti di misurazione su base statistica secondo quanto stabi- lito al numero 5. 4 Verifica della conformità ai requisiti metrologici mediante esame e prova di ogni singolo strumento di misurazione 4.1 Tutti gli strumenti di misurazione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguiti opportuni esami e prove conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificarne la con- formità ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire. 4.2 L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di con- formità relativo agli esami e alle prove eseguite, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ciascuno strumento di misurazione ammesso. Strumenti di misurazione. O 45 941.210 Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione. 5 Verifica statistica della conformità ai requisiti metrologici 5.1 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari affinché il processo di fabbricazione garantisca l’omogeneità di ciascun lotto prodotto e presenta i propri strumenti di misurazione alla verifica sotto forma di lotti omogenei. 5.2 Da ciascun lotto è prelevato un campione a caso, conformemente al nume- ro 5.3. Tutti gli strumenti di misurazione che fanno parte del campione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguite opportune prove, confor- memente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equi- valenti, per verificarne la conformità ai requisiti metrologici loro applicabili, ai fini di determinare se si deve ammettere o rifiutare il lotto. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire. 5.3 Il procedimento statistico deve soddisfare i seguenti requisiti: la verifica statistica deve basarsi su attributi. Il sistema di campionamento deve garantire: – un livello normale di qualità che corrisponde a una probabilità di accet- tazione del 95 %, con una percentuale di non conformità inferiore all’1 %; – un livello limite di qualità che corrisponde a una probabilità di accetta- zione del 5 %, con una percentuale di non conformità inferiore al 7 %. 5.4 Se un lotto è accettato, tutti gli strumenti di misurazione del lotto sono ammessi, ad eccezione degli strumenti del campione risultati non conformi. L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di con- formità per quanto concerne gli esami e le prove eseguite, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ogni singolo strumento di misurazione ammesso. Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione. 5.5 Se un lotto è rifiutato, l’organismo di valutazione della conformità adotta i provvedimenti appropriati per evitarne l’immissione sul mercato. Qualora il rifiuto di lotti sia frequente, l’organismo di valutazione della conformità può decidere di sospendere la verifica statistica e prendere i provvedimenti appropriati. Marcature 6 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo ammesso e soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplemen- tare. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 46 941.210 Dichiarazione scritta di conformità 7 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. Se l’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3 dà il proprio consenso, il fabbricante appone inoltre sugli strumenti di misurazio- ne il numero d’identificazione dell’organismo in questione, sotto la respon- sabilità di quest’ultimo. 8 Se l’organismo di valutazione della conformità dà il proprio consenso e sotto la responsabilità del medesimo, il fabbricante può apporre il numero d’iden- tificazione dell’organismo in questione nel corso del processo di fabbrica- zione. Mandatario del fabbricante 9 Ad eccezione di quelli previsti ai numeri 2 e 5.1, gli obblighi spettanti al fabbricante possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Modulo F1 Dichiarazione di conformità basata sulla verifica del prodotto 1 La dichiarazione di conformità basata sulla verifica del prodotto è la proce- dura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adem- pie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione assoggettati alle disposizioni di cui al numero 5 soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Documentazione tecnica 2 Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve compren- dere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il proget- to, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento. 3 Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione. Strumenti di misurazione. O 47 941.210 Fabbricazione 4 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Verifica 5 L’organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue o fa eseguire gli esami e le prove del caso per verificare la conformità degli strumenti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Gli esami e le prove intese a verificare la conformità ai requisiti metrologici sono realizzati, a scelta del fabbricante, o mediante esame e prova di ogni singolo strumento secondo quanto stabilito nel numero 6, o mediante esame e prova degli strumenti su base statistica secondo quanto stabilito al nume- ro 7. 6 Verifica della conformità ai requisiti metrologici mediante esame e prova di ogni singolo strumento di misurazione 6.1 Tutti gli strumenti di misurazione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguiti opportuni esami e prove conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificarne la con- formità ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire. 6.2 L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di con- formità relativo agli esami e alle prove eseguiti, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ciascuno strumento di misurazione ammesso. Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione. 7 Verifica statistica della conformità ai requisiti metrologici 7.1 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari affinché il processo di fabbricazione garantisca l’omogeneità di ciascun lotto prodotto e presenta i propri strumenti di misurazione alla verifica sotto forma di lotti omogenei. 7.2 Da ciascun lotto è prelevato un campione a caso, conformemente al nume- ro 7.3. Tutti gli strumenti di misurazione che fanno parte del campione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguite opportune prove, confor- memente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equi- valenti, per verificarne la conformità ai requisiti metrologici loro applicabili, ai fini di determinare se si deve accettare o rifiutare il lotto. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire. 7.3 Il procedimento statistico deve soddisfare i seguenti requisiti: Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 48 941.210 la verifica statistica deve basarsi su attributi. Il sistema di campionamento deve garantire: – un livello normale di qualità che corrisponde a una probabilità di accet- tazione del 95 %, con una percentuale di non conformità inferiore all’1 %; – un livello limite di qualità che corrisponde a una probabilità di accetta- zione del 5 %, con una percentuale di non conformità inferiore al 7 %. 7.4 Se un lotto è accettato, tutti gli strumenti di misurazione del lotto sono ammessi, ad eccezione degli strumenti del campione risultati non conformi. L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di con- formità per quanto concerne gli esami e le prove eseguiti, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ogni singolo strumento di misurazione ammesso. Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione. 7.5 Se un lotto è rifiutato, l’organismo di valutazione della conformità adotta i provvedimenti appropriati per evitarne l’immissione sul mercato. Qualora il rifiuto di lotti sia frequente, l’organismo di valutazione della conformità può decidere di sospendere la verifica statistica e prendere i provvedimenti appropriati. Marcature 8 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare. Dichiarazione scritta di conformità 9 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. Se l’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 5 dà il proprio consenso, il fabbricante appone inoltre sugli strumenti di misurazio- ne il numero d’identificazione dell’organismo in questione, sotto la respon- sabilità di quest’ultimo. 10 Se l’organismo di valutazione della conformità dà il proprio consenso e sotto la responsabilità del medesimo, il fabbricante può apporre il numero Strumenti di misurazione. O 49 941.210 d’identificazione dell’organismo in questione nel corso del processo di fab- bricazione. Mandatario del fabbricante 11 Ad eccezione di quelli previsti ai numeri 4 e 7.1, gli obblighi spettanti al fabbricante possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Modulo G Dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto 1 La dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che lo strumento di misurazione assoggettato alle disposizioni di cui al numero 4 soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Documentazione tecnica 2 Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II e la mette a disposizione dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 4. La documentazione deve consentire di valutare la conformità del- lo strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifi- ca i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valuta- zione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento. Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni. Fabbricazione 3 Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Verifica 4 L’organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue, o fa eseguire, gli esami e le prove appropriati conformemente a quanto indica- to nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della pre- sente ordinanza. In assenza di documenti pertinenti, l’organismo di valuta- zione della conformità decide in merito alle prove da eseguire. L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di con- formità relativo agli esami e alle prove eseguiti e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione sullo strumento di misurazione ammesso. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 50 941.210 Il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti a fini d’ispe- zione i certificati di conformità per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione. Marcature 5 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare nonché, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 4, il numero d’identificazione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 6 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente allo strumento di misura- zione. Mandatario del fabbricante 7 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 2 e 6 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo man- datario domiciliato in Svizzera. Modulo H Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale 1 La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Fabbricazione 2 Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misura- zione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 4. Sistema di gestione della qualità 3.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. Strumenti di misurazione. O 51 941.210 La domanda contiene: – la documentazione tecnica descritta nella cifra II per un modello di cia- scuna categoria di strumenti di misurazione che si intende fabbricare. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinan- za; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento; – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità. 3.2 Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli stru- menti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposi- zioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garan- zia della qualità. Detta documentazione include, in particolare, un’adeguata descrizione: – degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabi- lità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti; – delle specifiche tecniche di progetto, comprese le norme che devono essere applicate, e qualora non siano applicate in modo completo le norme di cui all’articolo 7, dei mezzi che sono impiegati per garantire la conformità ai requisiti essenziali della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione in questione; – delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di controllo e di verifica di progetto che s’intende applicare nella progettazione degli strumenti di misurazione appartenenti alla categoria in questione; – delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di fabbricazio- ne, di controllo della qualità e di garanzia della qualità che s’intende applicare; – degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui s’intende ese- guirli; – della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.; – dei mezzi che consentono il controllo della qualità del prodotto richiesta e dell’efficacia del sistema di gestione della qualità. 3.3 L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 52 941.210 della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente. Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fab- bricante. La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notifi- cata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. 3.4 Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente. 3.5 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se è necessaria una seconda valutazione. L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità 4.1 La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obbli- ghi derivanti dal sistema di gestione della qualità riconosciuto. 4.2 Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla progettazione, come risul- tati di analisi, calcoli, prove, ecc.; – i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla fabbricazione, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc. 4.3 L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifi- che ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifi- che ispettive eseguite. Strumenti di misurazione. O 53 941.210 4.4 L’organismo di valutazione della conformità può inoltre eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione, se necessario, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire, o far eseguire, prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime. Marcature 5 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organi- smo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 6 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. 7 Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità di cui al numero 3.1, secondo capoverso; – le modifiche di cui al numero 3.5; – le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità di cui ai numeri 3.5, 4.3 e 4.4. 8 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità. Mandatario del fabbricante 9 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3.1, 3.5, 6 e 7 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 54 941.210 Modulo H1 Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull’esame del progetto 1 La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull’esame del progetto è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza. Fabbricazione 2 Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misura- zione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 5. L’adeguatezza del progetto tecnico dello strumento di misurazione è stata oggetto di esame ai sensi delle disposizioni del numero 4. Sistema di gestione della qualità 3.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta. La domanda contiene: – tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione pre- vista; – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità. 3.2 Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli stru- menti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposi- zioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garan- zia della qualità. Detta documentazione deve includere, in particolare, un’adeguata descri- zione: – degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabi- lità e competenze della direzione in materia di qualità di progettazione e di qualità dei prodotti; – delle specifiche tecniche di progetto, comprese le norme, che sono applicate, e qualora non siano applicate in modo completo le norme di cui all’articolo 7, dei mezzi che sono impiegati per garantire la confor- mità ai requisiti essenziali della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione in questione; Strumenti di misurazione. O 55 941.210 – delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di controllo e di verifica di progetto che s’intende applicare nella progettazione degli strumenti di misurazione della categoria in questione; – delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di fabbricazio- ne, di controllo della qualità e di garanzia della qualità che s’intende applicare; – degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui sono previsti; – della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.; – dei mezzi che consentono il controllo della qualità richiesta della pro- gettazione e del prodotto, nonché dell’efficacia del sistema di gestione della qualità. 3.3 L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubbli- cati i relativi riferimenti. Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misura- zione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impian- ti del fabbricante. La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notifi- cata al fabbricante. La notifica deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione. 3.4 Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficace. 3.5 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continui a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se sia necessaria una seconda valutazione. L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notifica deve conte- nere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisio- ne. 3.6 Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato che lo ha designato l’elenco delle ammissioni dei sistemi di Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 56 941.210 gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Sta- to che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità. Esame del progetto 4.1 Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo progetto all’organismo di cui al precedente numero 3.1. 4.2 La domanda deve consentire di comprendere il progetto, il processo di fabbricazione e il funzionamento dello strumento di misurazione, nonché di valutarne la conformità ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. La domanda contiene: – il nome e l’indirizzo del fabbricante; – una dichiarazione scritta in cui si precisa che la medesima domanda non è stata presentata ad alcun altro organismo di valutazione della confor- mità; – la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazio- ne ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento; – la documentazione che attesta l’adeguatezza del progetto tecnico. Tali documenti supplementari devono citare tutte le norme che sono state applicate, in particolare qualora non siano state applicate integralmente le norme di cui all’articolo 7, e comprendere, se necessario, i risultati delle prove eseguite in laboratori appropriati del fabbricante oppure, a suo nome e sotto la sua responsabilità, da un altro laboratorio di prova. 4.3 L’organismo di valutazione della conformità esamina la domanda e, se il progetto soddisfa le disposizioni della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione, rilascia al fabbricante un certificato di esame del progetto. Tale certificato contiene il nome e l’indirizzo del fabbricante, le conclusioni dell’esame, le eventuali condizioni di validità e i dati necessari per identificare lo strumento ammesso. 4.3.1 Tutte le parti pertinenti della documentazione tecnica sono allegate al certi- ficato. 4.3.2 Il certificato o gli allegati contengono tutte le indicazioni pertinenti al fine della valutazione della conformità e dei controlli da eseguire sullo strumento di misurazione nell’arco della sua utilizzazione. Al fine di poter valutare la conformità degli strumenti fabbricati secondo il progetto esaminato, per quanto concerne la riproducibilità dei risultati delle misurazioni, quando tali strumenti sono correttamente regolati avvalendosi degli opportuni mezzi previsti, occorre indicare in particolare: – le caratteristiche metrologiche del tipo di strumento; – i provvedimenti richiesti per garantire l’integrità dello strumento (piombatura, identificazione del software, ecc.); Strumenti di misurazione. O 57 941.210 – indicazioni su altri elementi necessari per l’identificazione dello stru- mento e per verificarne la conformità visiva al progetto; – se del caso, qualsiasi indicazione specifica necessaria per verificare le caratteristiche degli strumenti di misurazione fabbricati; – nel caso di una sottounità, tutte le indicazioni necessarie per garantire la compatibilità con altre sottounità o con altri strumenti di misurazione. 4.3.3 L’organismo di valutazione della conformità redige a tale riguardo un rap- porto di valutazione che tiene a disposizione dello Stato che lo ha designato. Fatte salve le disposizioni dell’allegato 3 numero 8, detto organismo rende pubblico il contenuto di tale rapporto, in tutto o in parte, soltanto previo con- senso del fabbricante. Il certificato ha una validità di dieci anni a decorrere dalla data di rilascio e può essere in seguito rinnovato per periodi della durata di dieci anni ciascuno. Se decide di rifiutare il rilascio di un certificato di esame del progetto, l’organismo di valutazione della conformità notifica al fabbricante la moti- vazione circostanziata di tale decisione. 4.4 Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato il certificato di esame del progetto, di qualsiasi modifica prevista del progetto ammesso. Qualora le modifiche al progetto ammesso possano influire sulla conformità ai requisiti essenziali della presente ordi- nanza, sulle condizioni di validità del certificato o sulle condizioni previste per l’impiego dello strumento, le modifiche in questione devono essere oggetto di un’ulteriore ammissione da parte dell’organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato il certificato di esame del progetto. Tale ulteriore ammissione è rilasciata sotto forma di un supplemento all’ori- ginario certificato di esame del progetto. 4.5 Ogni organismo di valutazione della conformità mette periodicamente a disposizione dello Stato che lo ha designato: – i certificati di esame del progetto rilasciati e i relativi allegati; – i supplementi e le modifiche di precedenti certificati. Ogni organismo di valutazione della conformità informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro di un certificato di esame del progetto. 4.6 Il fabbricante, o il suo mandatario domiciliato in Svizzera, conserva una copia del certificato di esame del progetto nonché dei relativi allegati e supplementi unitamente alla documentazione tecnica per un periodo di dieci anni a decorre- re dalla data di fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione. Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, l’obbligo di mettere a disposizione, su richiesta, la documentazione tecnica spetta alla persona designata dal fabbricante. Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità 5.1 La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obbli- ghi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 58 941.210 5.2 Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di progettazione, di fabbricazione, d’ispe- zione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare: – la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità; – i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla progettazione, come risul- tati di analisi, calcoli, prove, ecc.; – i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla fabbricazione, come i rap- porti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc. 5.3 L’organismo di valutazione della conformità esegue periodicamente verifi- che ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifi- che ispettive eseguite. 5.4 L’organismo di valutazione della conformità può inoltre eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valu- tazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione del- la qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime. Marcature 6 Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organi- smo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’iden- tificazione di quest’ultimo. Dichiarazione scritta di conformità 7 Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta e menziona il numero del certificato di esame del progetto. Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli stru- menti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico uti- lizzatore. 8 Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti: – la documentazione di cui al numero 3.1, secondo capoverso; – le modifiche di cui al numero 3.5; Strumenti di misurazione. O 59 941.210 – le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità di cui ai numeri 3.5, 5.3 e 5.4. Mandatario del fabbricante 9 Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3.1, 3.5, 7 e 8 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera. II. Documentazione tecnica per la valutazione della conformità 1 La documentazione tecnica deve descrivere in modo intelligibile la progetta- zione, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento di misurazione e consentire di valutare la conformità dello strumento ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. 2 La documentazione tecnica dev’essere sufficientemente dettagliata per assicurare: – la descrizione delle caratteristiche metrologiche; – la riproducibilità dei risultati delle misurazioni degli strumenti prodotti quando questi ultimi sono correttamente regolati avvalendosi degli opportuni mezzi previsti; e – l’integrità dello strumento di misurazione. 3 Se necessario ai fini della valutazione e dell’identificazione del tipo e/o dello strumento di misurazione, la documentazione tecnica deve includere quanto segue: 3.1 una descrizione generale dello strumento; 3.2 gli schemi di progettazione e di fabbricazione, nonché i piani relativi a componenti, sottounità, circuiti, ecc.; 3.3 le procedure di fabbricazione per garantire una produzione omogenea; 3.4 se del caso, una descrizione dei dispositivi elettronici con schemi, diagram- mi, diagrammi di flusso logico e indicazioni generali sul software con una spiegazione delle sue caratteristiche e del suo funzionamento; 3.5 le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere i numeri 3.2, 3.3 e 3.4, compreso il funzionamento dello strumento; 3.6 un elenco delle norme e/o dei documenti normativi di cui all’articolo 7, applicati in tutto o in parte; 3.7 una descrizione delle soluzioni adottate per soddisfare i requisiti essenziali della presente ordinanza, se non sono state applicate le norme e/o i docu- menti normativi di cui all’articolo 7; 3.8 i risultati dei calcoli di progetto, di esami, ecc.; 3.9 se del caso, i risultati delle prove appropriate per dimostrare che il tipo e/o lo strumento sono conformi: Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 60 941.210 a. ai requisiti della presente ordinanza in base alle condizioni di funzio- namento nominali dichiarate e ai disturbi ambientali specifici; b. alle specifiche di durabilità dei contatori del gas, dell’acqua, di calore nonché dei contatori di liquidi diversi dall’acqua; 3.10 i certificati di esame del tipo o i certificati di esame del progetto per quanto concerne gli strumenti che contengono parti identiche a quelle del progetto. 4 Il fabbricante indica la posizione dei sigilli e delle marcature. 5 Il fabbricante indica, se del caso, i requisiti di compatibilità con interfacce e sottounità. Strumenti di misurazione. O 61 941.210 Allegato 350 (art. 15a) Obblighi degli operatori economici 1 Obblighi del fabbricante 1.1 All’atto dell’immissione sul mercato o della messa in servizio dei propri strumenti di misurazione, il fabbricante garantisce che siano stati progettati e fabbricati conformemente ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione. 1.2 1.2.1 Il fabbricante prepara la documentazione tecnica di cui all’articolo 14 ed esegue o fa eseguire l’appropriata procedura di valutazione della conformità di cui all’articolo 11. 1.2.2 Qualora la conformità di uno strumento di misurazione ai requisiti applicabi- li sia stata dimostrata mediante tale procedura di valutazione della conformi- tà, il fabbricante redige la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e appone la marcatura di conformità di cui all’articolo 15 e la marcatura me- trologica supplementare. 1.3 Il fabbricante conserva la documentazione tecnica e la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 per un periodo di dieci anni dalla data in cui lo strumento di misurazione è stato immesso sul mercato. 1.4 1.4.1 Il fabbricante garantisce che siano predisposte le procedure necessarie affin- ché la produzione in serie continui a essere conforme alla presente ordinan- za. Si tiene debitamente conto delle modifiche della progettazione o delle ca- ratteristiche degli strumenti di misurazione, nonché delle modifiche delle norme armonizzate, dei documenti normativi o di altre specifiche tecniche con riferimento alle quali è dichiarata la conformità di uno strumento di mi- surazione. 1.4.2 Laddove ritenuto necessario in considerazione delle prestazioni di uno strumento di misurazione, il fabbricante esegue una prova a campione sullo strumento di misurazione messo a disposizione sul mercato, esamina i re- clami, gli strumenti di misurazione non conformi e i richiami degli strumenti di misurazione, mantiene, se del caso, un registro degli stessi e informa i di- stributori di tale sorveglianza. 1.5 Il fabbricante garantisce che sugli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato sia apposto un numero di tipo, di lotto, di serie o qualsiasi altro elemento che ne consenta l’identificazione, oppure, qualora le dimensioni o la natura dello strumento di misurazione non lo consentano, che le informa- 50 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2015 5835). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 62 941.210 zioni prescritte siano fornite in un documento di accompagnamento dello strumento di misurazione ed eventualmente sull’imballaggio, conformemen- te all’allegato 1 numero 9.2. 1.6 Il fabbricante indica sullo strumento di misurazione il proprio nome, la propria denominazione commerciale registrata o il proprio marchio registra- to e l’indirizzo postale al quale può essere contattato, oppure, ove ciò non sia possibile, in un documento di accompagnamento dello strumento di misura- zione ed eventualmente sull’imballaggio, conformemente all’allegato 1 nu- mero 9.2. L’indirizzo indica un unico punto in cui il fabbricante può essere contattato. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facilmente comprensibile per gli utilizzatori e le autorità di sorveglianza del mercato. 1.7 Il fabbricante garantisce che lo strumento di misurazione che ha immesso sul mercato sia accompagnato da una copia della dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e da istruzioni per l’uso e informazioni conformemente all’allegato 1 numero 9.3, in una delle lingue di cui all’articolo 10. Tali istruzioni per l’uso e informazioni, al pari di qualunque marcatura, devono essere chiare, comprensibili e intelligibili. 1.8 Il fabbricante che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misu- razione che ha immesso sul mercato non sia conforme alla presente ordinan- za prende immediatamente le misure correttive necessarie per rendere con- forme tale strumento di misurazione, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora lo strumento di misurazione presenti un rischio, il fabbricante ne informa immediatamente il METAS, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformità e qualsiasi misura correttiva presa. 1.9 Il fabbricante, a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornisce a quest’ultimo tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dello strumento di mi- surazione alla presente ordinanza, in una lingua che può essere facilmente compresa dal METAS. Coopera con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misura- zione che ha immesso sul mercato. 2 Obblighi del mandatario 2.1 2.1.1 Il fabbricante può nominare, mediante mandato scritto, un mandatario. 2.1.2 Gli obblighi di cui al numero 1.1 e l’obbligo di redigere la documentazione tecnica di cui al numero 1.2 non possono essere traferiti al mandatario. 2.2 Il mandatario esegue i compiti specificati nel mandato ricevuto dal fabbri- cante. Il mandato consente al mandatario di eseguire almeno i seguenti com- piti: a. mantenere a disposizione delle autorità di sorveglianza del mercato la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e la documentazione Strumenti di misurazione. O 63 941.210 tecnica per un periodo di dieci anni dalla data in cui lo strumento di misurazione è stato immesso sul mercato; b. a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornire a tale autorità tutte le informazioni e la documentazione necessarie per dimostrare la conformità di uno strumento di misurazione; c. cooperare con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che rien- trano nel proprio mandato. 3 Obblighi dell’importatore 3.1 L’importatore immette sul mercato solo gli strumenti di misurazione con- formi. 3.2 3.2.1 Prima di immettere uno strumento di misurazione sul mercato o metterlo in servizio, l’importatore assicura che il fabbricante abbia eseguito l’appro- priata procedura di valutazione della conformità. Assicura che il fabbricante abbia preparato la documentazione tecnica, che sullo strumento di misura- zione sia apposta la marcatura di conformità di cui all’articolo 15 e la marca- tura metrologica supplementare, che lo strumento di misurazione sia accom- pagnato dalla dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e dai documenti prescritti e che il fabbricante abbia rispettato i requisiti di cui ai numeri 1.5 e 1.6. 3.2.2 L’importatore che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione non sia conforme ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione non im- mette lo strumento di misurazione sul mercato né lo mette in servizio fino a quando non sia stato reso conforme. Inoltre, quando lo strumento di misura- zione presenta un rischio, l’importatore ne informa il fabbricante e il METAS. 3.3 L’importatore indica sullo strumento di misurazione il proprio nome, la propria denominazione commerciale registrata o il proprio marchio registra- to e l’indirizzo postale al quale può essere contattato, oppure, ove ciò non sia possibile, in un documento di accompagnamento dello strumento di misura- zione ed eventualmente sull’imballaggio, conformemente all’allegato 1 numero 9.2. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facil- mente comprensibile per gli utilizzatori e le autorità di sorveglianza del mer- cato. 3.4 L’importatore garantisce che lo strumento di misurazione sia accompagnato da istruzioni per l’uso e informazioni conformemente all’allegato 1 nume- ro 9.3, in una delle lingue di cui all’articolo 10. 3.5 L’importatore garantisce che, mentre uno strumento di misurazione è sotto la sua responsabilità, le condizioni di immagazzinamento o di trasporto non ne Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 64 941.210 mettano a rischio la conformità ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione. 3.6 Laddove ritenuto necessario in considerazione delle prestazioni di uno strumento di misurazione, l’importatore esegue una prova a campione sugli strumenti di misurazione messi a disposizione sul mercato, esamina i recla- mi, gli strumenti di misurazione non conformi e i richiami degli strumenti di misurazione, mantiene, se del caso, un registro degli stessi e informa i distri- butori di tale monitoraggio. 3.7 L’importatore che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione che ha immesso sul mercato non sia conforme alla presente ordinanza prende immediatamente le misure correttive necessarie per rende- re conforme tale strumento di misurazione, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora lo strumento di misurazione presenti un rischio, l’importatore ne informa immediatamente il METAS, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformità e qualsiasi misura correttiva presa. 3.8 Per un periodo di dieci anni dalla data in cui lo strumento di misurazione è stato immesso sul mercato l’importatore mantiene una copia della dichiara- zione di conformità di cui all’articolo 13 a disposizione delle autorità di sor- veglianza del mercato; garantisce inoltre che, su richiesta, la documentazio- ne tecnica sarà messa a disposizione di tali autorità. 3.9 L’importatore, a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornisce a quest’ultimo tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dello strumento di mi- surazione, in una lingua che può essere facilmente compresa dal METAS. Coopera con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato. 4 Obblighi del distributore 4.1 Il distributore applica la presente ordinanza con la dovuta diligenza. 4.2 4.2.1 Prima di mettere uno strumento di misurazione a disposizione sul mercato o in servizio, il distributore verifica che esso rechi la marcatura di conformità di cui all’articolo 15 e la marcatura metrologica supplementare, che sia ac- compagnato dalla dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e dai do- cumenti prescritti e dalle istruzioni per l’uso e informazioni conformemente all’allegato 1 numero 9.3, in una delle lingue di cui all’articolo 10, e che il fabbricante e l’importatore si siano conformati ai requisiti di cui ai nume- ri 1.5, 1.6 e 3.3. 4.2.2 Il distributore che ritenga o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione non sia conforme ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e al- le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione non mette Strumenti di misurazione. O 65 941.210 lo strumento di misurazione a disposizione sul mercato o in servizio fino a quando non sia stato reso conforme. Inoltre, se lo strumento di misurazione presenta un rischio, il distributore ne informa il fabbricante o l’importatore e il METAS. 4.3 Il distributore garantisce che, mentre uno strumento di misurazione è sotto la sua responsabilità, le condizioni di immagazzinamento o di trasporto non ne mettono a rischio la conformità ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione. 4.4 Il distributore che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misu- razione da lui messo a disposizione sul mercato o in servizio non sia con- forme alla presente ordinanza si assicura che siano prese le misure correttive necessarie per rendere conforme tale strumento di misurazione, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora lo strumento di misurazio- ne presenti un rischio, il distributore ne informa immediatamente il METAS, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformità e qualsiasi misura correttiva presa. 4.5 Il distributore, a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornisce a quest’ultimo tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dello strumento di misurazione. Coopera con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato. 5 Casi in cui gli obblighi del fabbricante si applicano all’importatore e al distributore L’importatore o il distributore è soggetto agli obblighi dei fabbricanti di cui al numero 1 quando immette sul mercato uno strumento di misurazione con il proprio nome o marchio commerciale o modifica uno strumento di misu- razione già immesso sul mercato in modo tale da poterne condizionare la conformità alla presente ordinanza. 6 Identificazione degli operatori economici 6.1 Un operatore economico indica alle autorità di sorveglianza che ne facciano richiesta qualsiasi operatore economico: a. che abbia fornito loro strumenti di misurazione; b. cui abbia fornito strumenti di misurazione. 6.2 Gli operatori economici devono essere in grado di presentare le informazioni di cui al numero 6.1 per dieci anni dal momento in cui siano stati loro forniti strumenti di misurazione e per dieci anni dal momento in cui essi abbiano fornito strumenti di misurazione. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 66 941.210 Allegato 4 (art. 15) Marcature di conformità 1 Marcature di conformità 1.1 La marcatura di conformità è costituita dal simbolo seguente: L’altezza della marcatura di conformità non deve essere inferiore a 5 mm. In caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura di conformità, ne van- no conservate le proporzioni. 1.2 La marcatura metrologica supplementare è costituita dalla lettera «M» e dalle due ultime cifre dell’anno di apposizione della marcatura, iscritti in un rettangolo. L’altezza del rettangolo corrisponde all’altezza della marcatura di conformità. La marcatura metrologica supplementare è posta immediata- mente dopo la marcatura di conformità. 1.3 Se è prescritto dalla procedura di valutazione della conformità, il numero d’identificazione dell’organismo di valutazione della conformità è posto immediatamente dopo la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare. 1.4 Se uno strumento di misurazione è costituito di un insieme di dispositivi che funzionano in modo congiunto e che non sono sottounità, le marcature sono apposte sul dispositivo principale. Se lo strumento di misurazione è troppo piccolo o troppo sensibile per poter recare le marcature di cui ai numeri 1.1 e 1.2, tali marcature sono apposte sull’eventuale imballaggio e sui documenti d’accompagnamento richiesti dalla presente ordinanza. 1.5 La marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare sono apposte dal fabbricante o sotto la sua responsabilità. 2 Apposizione delle marcature 2.1 La marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare devo- no essere indelebili. Il numero d’identificazione del competente organismo di valutazione della conformità deve essere indelebile oppure apposto in modo tale che non sia possibile toglierlo senza danneggiarlo. Tutte le marca- ture devono essere chiaramente visibili e facilmente accessibili. 2.2 Su uno strumento di misurazione è vietato apporre marcature che, per il loro significato o per la loro forma, possono essere confuse con le marcature di conformità prescritte o possono pregiudicarne la visibilità e la leggibilità, inducendo terzi in errore. Strumenti di misurazione. O 67 941.210 Allegato 5 (art. 16 cpv. 1 e 17 cpv. 1) Procedure di ammissione e verificazione iniziale 1 Procedure di ammissione 1.1 Ammissione ordinaria 1.1.1 La domanda d’ammissione va presentata al METAS. Di norma, prima di ammettere uno strumento di misurazione si procede a un esame del tipo con- formemente all’allegato 2 modulo B. L’esame del tipo è svolto in un laboratorio di prova del METAS, competente per la categoria di strumenti di misurazione, o in un laboratorio di prova incaricato dal METAS. 1.1.2 Il richiedente mette gratuitamente a disposizione la documentazione e gli esemplari necessari all’esame, giusta l’allegato 2 modulo B numero 3 e, su richiesta, i mezzi d’esame e il personale qualificato occorrenti. 1.1.3 La documentazione tecnica resta depositata presso il METAS. Quest’ultimo può inoltre richiedere un esemplare del tipo o parti di esso. 1.1.4 Il laboratorio di prova redige un rapporto sulle prove e le valutazioni svolte. Il METAS decide dell’ammissione in base al rapporto di prova. 1.1.5 Per provare l’idoneità dello strumento di misurazione, il METAS può subor- dinare l’ammissione a esperienze risultanti da normali condizioni d’esercizio e rilasciare un’ammissione limitata. 1.1.5.1 L’ammissione limitata è rilasciata per un numero ristretto di strumenti di misurazione e, di norma, per un determinato periodo di prova. 1.1.5.2 Il richiedente deve comunicare al METAS e alle competenti autorità canto- nali l’ubicazione degli strumenti di misurazione che beneficiano di un’ammissione limitata. Il METAS può ordinare l’esecuzione di esami com- plementari a spese del richiedente. 1.1.5.3 L’ammissione limitata non dà diritto all’ammissione ordinaria. Se quest’ultima è rifiutata, gli strumenti di misurazione devono essere ritirati dal mercato. Il richiedente deve avvertire l’utilizzatore di tale restrizione. 1.1.6 Se il progetto tecnico corrisponde alle disposizioni legali applicabili alla categoria di strumenti di misurazione in questione, il METAS rilascia al ri- chiedente un certificato d’ammissione. In tale certificato sono definite le eventuali condizioni o limitazioni relative alla validità del certificato o, se necessario, i requisiti per l’impiego dello strumento di misurazione. Tutti gli elementi pertinenti della documentazione tecnica sono allegati al certificato d’ammissione e una copia è conservata al METAS. 1.1.7 Il certificato contiene la marcatura d’ammissione riprodotta nell’allegato 6 e il numero d’ordine, nonché il nome e l’indirizzo del fabbricante e i dati necessari all’identificazione dello strumento di misurazione. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 68 941.210 1.1.8 Il certificato d’ammissione è valido per dieci anni dalla data del rilascio e può in seguito essere rinnovato per periodi della durata di dieci anni cia- scuno. 1.1.9 Per determinati tipi di strumenti di misurazione, il METAS può subordinare l’ammissione alla possibilità di manutenzione e, se del caso, di riparazione in tempo utile. 1.1.10 Il richiedente informa il METAS di ogni modifica dello strumento di misu- razione suscettibile di pregiudicare la conformità ai requisiti essenziali o alle condizioni di validità del certificato. Il METAS decide se la modifica richie- de un esame complementare. Rilascia una nuova ammissione sotto forma di complemento del certificato d’ammissione originale. 1.1.11 L’ammissione è revocata se il titolare, nonostante diffida scritta da parte del METAS, disattende le prescrizioni legali o le decisioni, oppure immette sul mercato strumenti di misurazione che non sono conformi all’ammissione o che non sono soddisfacenti dal profilo metrologico. Di norma la revoca dell’ammissione non ha alcun effetto sugli strumenti già immessi sul merca- to. 1.1.12 Il METAS rende pubblici il rilascio, la revoca o la scadenza delle ammissio- ni. 1.2 Ammissione generale 1.2.1 Per singoli tipi di strumenti di misurazione prodotti in serie e particolarmen- te invariabili è prevista l’ammissione generale, ovvero senza esame del tipo. 1.2.2 Gli strumenti di misurazione che beneficiano di un’ammissione generale devono essere muniti di una marcatura. 1.2.3 Tale marcatura deve essere approvata dal METAS, che accerta in particolare che non vi sia possibilità di confusione con marcature già approvate. 1.2.4 La domanda deve contenere: a. il nome e la sede del richiedente e, se del caso, dell’importatore; b. una descrizione dello strumento di misurazione; c. l’impiego previsto; d. le caratteristiche metrologiche; e. la marcatura apposta sullo strumento di misurazione. 1.2.5 Il METAS decide che uno strumento di misurazione di un determinato tipo non beneficia o non può più beneficiare dell’ammissione generale, se le condizioni d’ammissione non sono rispettivamente non sono più adempite. 1.2.6 L’ammissione generale ha una durata di validità illimitata. 1.2.7 Il METAS pubblica l’elenco delle marcature approvate. 1.2.8 Le disposizioni dei numeri 1.1.2–1.1.4 e 1.1.9–1.1.11 sono applicabili per analogia. Strumenti di misurazione. O 69 941.210 1.3 Ammissione individuale 1.3.1 Se particolari condizioni d’esercizio nel luogo d’impiego di uno strumento di misurazione esigono un disciplinamento derogante alle prescrizioni in vigore, l’utilizzatore o l’istallatore, o se del caso il fabbricante, deve chiede- re al METAS un’ammissione individuale. 1.3.2 Se necessario sono svolti, a spese del richiedente, esami complementari nel luogo d’impiego. 1.3.3 Le disposizioni dei numeri 1.1.1–1.1.11 sono applicabili per analogia. 2 Verificazione iniziale 2.1 Nella verificazione iniziale di uno strumento di misurazione viene in partico- lare esaminato che: a. il tipo e le caratteristiche metrologiche dello strumento corrispondano al tipo ammesso e/o alle prescrizioni; b. le designazioni, le iscrizioni e gli spazi per il bollo e il sigillo prescritti siano effettivamente presenti sullo strumento. 2..2 Se uno strumento di misurazione soddisfa i requisiti, la verificazione è attestata mediante l’apposizione del bollo o della marcatura di verificazione, del segno distintivo del competente ufficio di cui all’allegato 6 e della data di scadenza (mese e anno) della validità della verificazione. Se necessario, l’accesso alle parti dello strumento rilevanti sotto il profilo metrologico è protetto da piombi di sicurezza. 2.3 Se necessario è redatto un certificato di verificazione. La concordanza fra il certificato e lo strumento di misurazione esaminato deve essere garantita. 2.4 Il METAS può riconoscere le verificazioni iniziali estere, a condizione che soddisfino i requisiti svizzeri. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 70 941.210 Allegato 651 (art. 18 cpv. 1) Elenco delle marcature 1 Marcature 1.1 Marcatura d’ammissione del tipo La marcatura d’ammissione è costituita da una «S» stilizzata 1.2 Marcatura di verificazione La marcatura di verificazione è costituita dalla croce federale 1.3 Marcatura di rifiuto La marcatura di rifiuto, che dichiara nulla una verificazione, è costituita da un triangolo equilatero. 1.4 Sigilli privati Il METAS tiene un elenco dei sigilli privati. 2 Segni distintivi dell’organismo competente 2.1 Istituto federale di metrologia – METAS; oppure – MET. 2.2 Uffici cantonali di verificazione la sigla del Cantone e il numero d’ordine; per il Principato del Liechtenstein: la sigla FL e il numero d’ordine. 2.3 Laboratori di verificazione il numero di una o due cifre; la combinazione di due segni alfanumerici, eccettuati quelli menzionati ai numeri 2.1 e 2.2. 2.4 Privati Il segno distintivo di un privato, rappresentato da un numero d’ordine, può essere combinato con il sigillo privato. Il segno deve essere scelto in modo da escludere qualsiasi possibilità di scambio di persone. Il METAS tiene un apposito elenco. 51 Aggiornato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7207). Strumenti di misurazione. O 71 941.210 Allegato 7 (art. 24 cpv. 2) Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Verificazione successiva Controllo inteso a verificare che l’assemblaggio, lo stato e le caratteristiche metrologiche di un singolo strumento di misurazione siano conformi alle prescrizioni; è in particolare verificato il rispetto degli errori massimi tollera- ti. Lo strumento è in seguito ammesso per l’ulteriore utilizzazione. 1.1 La verificazione successiva è eseguita da un organismo competente, nel luogo in cui lo strumento è installato o in un laboratorio di prova. 1.2 Se lo strumento di misurazione soddisfa i requisiti, la verificazione è attesta- ta mediante l’apposizione del bollo o della marcatura di verificazione, del segno distintivo del competente ufficio di cui all’allegato 6 e della data di scadenza (mese e anno) della validità della verificazione. Se necessario, l’accesso alle parti dello strumento rilevanti sotto il profilo metrologico è protetto da piombi di sicurezza. 1.3 Se necessario è redatto un certificato di verificazione o di conformità. La concordanza fra il certificato e lo strumento di misurazione esaminato deve essere garantita. 2 Procedura di controllo statistico Controllo eseguito da un organismo competente mediante sondaggi statistici, inteso a verificare che lo stato e le caratteristiche metrologiche di un lotto sufficientemente indicativo di strumenti di misurazione dello stesso tipo sia- no conformi alle prescrizioni. È in particolare verificato che i singoli stru- menti appartenenti al campione rispettino gli errori massimi tollerati. Gli strumenti appartenenti al lotto sono in seguito ammessi per l’ulteriore utiliz- zazione. 2.1 L’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione stabilisce il modo di procedere, le dimensioni del lotto e del campione, i criteri di deci- sione e gli eventuali provvedimenti. 2.2 Se il risultato del sondaggio non soddisfa tutti i criteri richiesti, l’autorità competente adotta i provvedimenti previsti nell’ordinanza specifica concer- nente lo strumento di misurazione. 3 Sorveglianza delle misurazioni durante l’esercizio Rilevamento periodico delle misurazioni a intervalli di tempo ripetuti, in base a un programma approvato dall’utilizzatore e dall’organismo compe- tente, e confronto di tali dati con valori equivalenti rilevati in precedenza. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 72 941.210 3.1 Mediante l’applicazione di determinati criteri di prova possono essere indi- viduati gli strumenti di misurazione che presumibilmente non soddisfano più i requisiti legali, così da dover essere sottoposti singolarmente a una proce- dura secondo il presente allegato. 3.2 L’utilizzatore esegue controlli periodici. Accorda all’organismo competente il diritto di seguire l’attività di controllo. L’utilizzatore è in particolare tenu- to a presentare all’organismo competente tutti i risultati dei controlli periodi- ci, affinché le scadenze dei successivi controlli della stabilità di misurazione possano, se del caso, essere adeguate. 4 Misurazione comparativa Controllo inteso a verificare che lo stato e le caratteristiche metrologiche di un singolo strumento di misurazione, nonché la sua utilizzazione, siano con- formi alle prescrizioni, svolto mediante misurazioni comparative eseguite da un laboratorio di riferimento designato dall’organismo competente con cam- pioni o con misure materializzate. 4.1 Se i risultati del controllo dimostrano che lo strumento di misurazione non rispetta gli errori massimi tollerati, lo strumento va sottoposto alla procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione prevista nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione. 4.2 Tale procedura richiede misurazioni nel luogo d’installazione dello strumen- to di misurazione e nel laboratorio di riferimento. 5 Procedura di controllo da parte dell’utilizzatore Controllo periodico, secondo procedure definite, del funzionamento e della stabilità di misurazione di uno strumento di misurazione, eseguito dall’utilizzatore medesimo, e registrazione dei risultati, in particolare per la sorveglianza da parte dell’organo competente. 5.1 I dettagli sul modo di procedere sono definiti nell’ordinanza specifica con- cernente lo strumento di misurazione o, nel singolo caso, dall’organismo competente. 5.2 Se i risultati del controllo dimostrano che lo strumento di misurazione non rispetta gli errori massimi tollerati, lo strumento va, se necessario, revisiona- to e quindi sottoposto alla procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione prevista nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione. 6 Calibrazione Calibrazione periodica di uno strumento di misurazione e controllo del rispetto degli errori massimi tollerati, eseguiti dall’utilizzatore medesimo o da un organo autorizzato per tale operazione dall’organismo di sorveglianza competente. Strumenti di misurazione. O 73 941.210 6.1 La procedura dettagliata è definita nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione o, nel singolo caso, dall’organismo competente, in considerazione delle caratteristiche metrologiche e del previsto impiego del- lo strumento di misurazione. 6.2 Occorre tenere un verbale sulle calibrazioni eseguite. Il verbale, nonché i certificati di calibrazione, vanno tenuti a disposizione degli organismi com- petenti. 6.3 Se sulla base dei risultati della calibrazione si constata che i requisiti dell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione non sono più rispettati, l’utilizzatore deve provvedere ai necessari lavori di revisione ed eseguire le prescritte procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione. 7 Manutenzione Esecuzione periodica di ben specificati lavori di manutenzione atti a mante- nere il buon funzionamento dello strumento di misurazione. Tali lavori sono eseguiti da una persona competente che li registra e li attesta nell’apposito documento di manutenzione dello strumento. 7.1 I lavori di manutenzione vanno eseguiti conformemente alle specifiche e alle istruzioni del fabbricante dello strumento di misurazione. Di norma dopo la manutenzione viene eseguita una regolazione secondo il numero 8. 7.2 L’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione stabilisce la portata e la frequenza minime dei lavori di manutenzione e disciplina gli ulteriori dettagli. La procedura può inoltre prevedere l’obbligo di annunciare determinati fatti. 8 Regolazione Eliminazione di scarti inammissibili del valore di lettura del misurando mediante un riferimento appropriato e riproducibile, affinché i prescritti errori massimi tollerati possano nuovamente essere rispettati. 8.1 La regolazione va eseguita secondo le indicazioni del fabbricante dello strumento di misurazione. Il fabbricante o l’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione stabiliscono la periodicità delle regolazioni. 8.2 La regolazione può essere eseguita dall’utilizzatore medesimo o da una persona competente. Può eventualmente essere avviata ed eseguita automati- camente dallo strumento stesso. 9 Riparazione e piombatura Riparazione di uno strumento di misurazione se il suo funzionamento è difettoso o se le sue caratteristiche metrologiche non sono più conformi alle prescrizioni della presente ordinanza, seguita dalla piombatura di tutte le parti metrologicamente rilevanti dello strumento da parte della persona com- petente per la riparazione. 9.1 Dopo una riparazione o dopo l’esecuzione di lavori di manutenzione, i privati autorizzati dagli uffici cantonali di verificazione possono eseguire la Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 74 941.210 piombatura di uno strumento di misurazione mediante sigilli privati, al fine di permettere l’utilizzazione dello strumento fino al successivo controllo periodico della stabilità di misurazione secondo l’articolo 24 capoverso 1. 9.2 Detti privati devono dimostrare la loro attitudine. Ognuno di tali privati deve inoltre essere istruito dall’ufficio cantonale di verificazione sulla piombatura di strumenti di misurazione. 9.3 La persona responsabile della manutenzione o della regolazione, o se del caso l’utilizzatore, è tenuta ad annunciare lo strumento di misurazione all’organismo competente per l’esame della stabilità di misurazione. | <div _ngcontent-laj-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.210 --><p class="srnummer">941.210 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza<br/>sugli strumenti di misurazione</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OStrM)<b><sup><a fragment="#fn-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e15" id="fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup></b></h2><p>del 15 febbraio 2006 (Stato 20 aprile 2016) (Stato 20 aprile 2016)</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e15"><sup><a fragment="#fnbck-d6e15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e15" routerlink="./">1</a></sup> Abbreviazione introdotta dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div><div id="preamble"><p>Il Consiglio federale svizzero,</p><p>visti gli articoli 5, 7 capoverso 2, 8 capoverso 2, 9 capoversi 2 e 3, 11 e <br/>13 capoverso 3 della legge federale del 17 giugno 2011<sup><a fragment="#fn-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e33" id="fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> sulla metrologia (LMetr);<br/>in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 1995<sup><a fragment="#fn-d6e43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e43" id="fnbck-d6e43" routerlink="./">3</a></sup> sugli ostacoli tecnici <br/>al commercio (LOTC);<br/>in esecuzione dell’Accordo del 21 giugno 1999<sup><a fragment="#fn-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e56" id="fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> tra la Confederazione Svizzera <br/>e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione <br/>della conformità,<sup><a fragment="#fn-d6e68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e68" id="fnbck-d6e68" routerlink="./">5</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e33"><sup><a fragment="#fnbck-d6e33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e33" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2012/734/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.20</b></a></p><p id="fn-d6e43"><sup><a fragment="#fnbck-d6e43" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e43" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1725_1725_1725/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.51</b></a></p><p id="fn-d6e56"><sup><a fragment="#fnbck-d6e56" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e56" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2002/276/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>0.946.526.81</b></a></p><p id="fn-d6e68"><sup><a fragment="#fnbck-d6e68" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e68" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="chap_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_1" routerlink="./">Capitolo 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Scopo</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza si prefigge di:</p><dl><dt>a. </dt><dd>creare i presupposti per la sicurezza metrologica delle misurazioni nell’interesse della protezione dell’uomo e dell’ambiente, nonché della buona fede nel commercio e nelle operazioni commerciali, in particolare nello scambio di beni e servizi;</dd><dt>b. </dt><dd>creare i presupposti per il riconoscimento internazionale delle valutazioni della conformità di strumenti di misurazione al fine di evitare la ripetizione di esami.</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e101" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e101" id="fnbck-d6e101" routerlink="./">6</a></sup> </dt><dd>...</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e101"><sup><a fragment="#fnbck-d6e101" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e101" routerlink="./">6</a></sup> Abrogata dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti relativi agli strumenti e metodi di misurazione;</dd><dt>b. </dt><dd>la procedura per l’immissione degli strumenti di misurazione sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>il controllo degli strumenti di misurazione dopo la loro immissione sul mercato;</dd><dt>d. </dt><dd>i compiti e le competenze degli organi d’esecuzione.</dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La presente ordinanza si applica a uno strumento di misurazione, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è utilizzato per una delle seguenti categorie:<dl><dt>1. </dt><dd>commercio e operazioni commerciali, in particolare nello scambio di beni e servizi,</dd><dt>2. </dt><dd>salute dell’uomo e degli animali,</dd><dt>3. </dt><dd>protezione dell’ambiente,</dd><dt>4. </dt><dd>sicurezza pubblica,</dd><dt>5. </dt><dd>determinazione ufficiale di fatti; e</dd></dl></dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e167" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e167" id="fnbck-d6e167" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>il Dipartimento federale di giustizia e polizia ha emanato in un’ordinanza le prescrizioni necessarie atte a definire i requisiti metrologici specifici dello strumento.</dd></dl><p><sup>2</sup> ... <sup><a fragment="#fn-d6e181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e181" id="fnbck-d6e181" routerlink="./">8</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e167"><sup><a fragment="#fnbck-d6e167" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e167" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p><p id="fn-d6e181"><sup><a fragment="#fnbck-d6e181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e181" routerlink="./">8</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai sensi della presente ordinanza s’intende per:</p><dl><dt>a.<sup><a fragment="#fn-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e203" id="fnbck-d6e203" routerlink="./">9</a></sup> </dt><dd><i>strumento di misurazione:</i> le misure materializzate, i materiali di riferimento, gli apparecchi di misurazione e i sistemi destinati alla determinazione dei valori di un misurando fisico o chimico, nonché i metodi di misurazione applicati;</dd><dt>b. </dt><dd><i>metodo di misurazione:</i> la totalità delle attività specifiche, descritte precisamente, per determinare i valori di un misurando;</dd><dt>c. </dt><dd><i>tipo:</i> la versione di uno strumento di misurazione caratterizzato da proprietà essenziali dipendenti dal modo di costruzione, di funzionamento e d’impiego;</dd><dt>d. </dt><dd><i>ammissione:</i> la decisione di ammettere il tipo di uno strumento di misurazione o un singolo strumento di misurazione alla verificazione o all’impiego;</dd><dt>e. </dt><dd><i>verificazione:</i> l’esame ufficiale di un singolo strumento di misurazione e l’attestazione che esso è conforme alle prescrizioni legali;</dd><dt>f. </dt><dd><i>errori massimi tollerati:</i> lo scarto massimo consentito tra il risultato della misurazione e il valore di riferimento;</dd><dt>g.<sup><a fragment="#fn-d6e244" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e244" id="fnbck-d6e244" routerlink="./">10</a></sup> </dt><dd><i>messa a disposizione sul mercato:</i> la fornitura sul mercato svizzero di uno strumento di misurazione per la distribuzione o l’uso nel corso di un’attività commerciale, a titolo oneroso o gratuito;</dd><dt>h.<sup><a fragment="#fn-d6e260" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e260" id="fnbck-d6e260" routerlink="./">11</a></sup> </dt><dd><i>immissione sul mercato:</i> la prima messa a disposizione di uno strumento di misurazione sul mercato svizzero;</dd><dt>i.<sup><a fragment="#fn-d6e276" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e276" id="fnbck-d6e276" routerlink="./">12</a></sup> </dt><dd><i>operatore economico:</i> fabbricante, mandatario, importatore o distributore;</dd><dt>j.<sup><a fragment="#fn-d6e292" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e292" id="fnbck-d6e292" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd><i>fabbricante:</i> la persona fisica o giuridica che fabbrica uno strumento di misurazione o lo fa progettare o fabbricare, e lo immette sul mercato apponendovi il proprio nome o marchio o lo mette in servizio per i propri scopi;</dd><dt>k.<sup><a fragment="#fn-d6e308" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e308" id="fnbck-d6e308" routerlink="./">14</a></sup> </dt><dd><i>mandatario:</i> la persona fisica o giuridica domiciliata in Svizzera che ha ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire a suo nome in relazione a determinati compiti;</dd><dt>l.<sup><a fragment="#fn-d6e325" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e325" id="fnbck-d6e325" routerlink="./">15</a></sup> </dt><dd><i>importatore:</i> la persona fisica o giuridica domiciliata in Svizzera che immette sul mercato svizzero uno strumento di misurazione originario di un Paese terzo;</dd><dt>m.<sup><a fragment="#fn-d6e341" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e341" id="fnbck-d6e341" routerlink="./">16</a></sup> </dt><dd>d<i>istributore:</i> la persona fisica o giuridica presente nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante e dall’importatore, che mette a disposizione sul mercato uno strumento di misurazione;</dd><dt>n.<sup><a fragment="#fn-d6e358" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e358" id="fnbck-d6e358" routerlink="./">17</a></sup> </dt><dd><i>utilizzatore:</i> la persona fisica o giuridica che dispone dello strumento di misurazione, indipendentemente dai rapporti di proprietà.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e203"><sup><a fragment="#fnbck-d6e203" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e203" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p><p id="fn-d6e244"><sup><a fragment="#fnbck-d6e244" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e244" routerlink="./">10</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e260"><sup><a fragment="#fnbck-d6e260" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e260" routerlink="./">11</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e276"><sup><a fragment="#fnbck-d6e276" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e276" routerlink="./">12</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e292"><sup><a fragment="#fnbck-d6e292" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e292" routerlink="./">13</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e308"><sup><a fragment="#fnbck-d6e308" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e308" routerlink="./">14</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e325"><sup><a fragment="#fnbck-d6e325" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e325" routerlink="./">15</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e341"><sup><a fragment="#fnbck-d6e341" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e341" routerlink="./">16</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e358"><sup><a fragment="#fnbck-d6e358" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e358" routerlink="./">17</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_2" routerlink="./">Capitolo 2: Immissione degli strumenti di misurazione sul mercato</a></h1><div class="collapseable"><section id="chap_2/sec_1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_2/sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Principio</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione ai sensi dell’articolo 3 possono essere immessi sul mercato soltanto se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>soddisfano i requisiti essenziali previsti nell’allegato 1 e nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione;</dd><dt>b. </dt><dd>hanno passato una procedura di valutazione della conformità (sezione 3) o una procedura d’ammissione (sezione 4);</dd><dt>c. </dt><dd>sono muniti delle marcature previste.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono in quali casi occorre eseguire una procedura di valutazione della conformità e in quali una procedura d’ammissione.</p><p><sup>3</sup> I requisiti di cui ai capoversi 1 e 2 sono parimenti soddisfatti se uno strumento di misurazione è conforme ai requisiti considerati equivalenti in virtù di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_2"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_2/sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Requisiti</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Rispetto dei requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi immette sul mercato uno strumento di misurazione deve poter dimostrare che esso soddisfa i requisiti essenziali.</p><p><sup>2</sup> Se uno strumento di misurazione è composto di più sottounità che funzionano indipendentemente e se i requisiti metrologici specifici sono stabiliti per ciascuna di tali sottounità, ogni sottounità deve soddisfare le disposizioni della presente ordinanza.</p><p><sup>3</sup> Se uno strumento di misurazione è conforme alle norme tecniche e ai documenti normativi di cui all’articolo 7, si presume che soddisfi i requisiti essenziali.</p><p><sup>4</sup> Se uno strumento di misurazione è conforme soltanto in parte alle norme tecniche e ai documenti normativi, vi è presunzione di conformità ai requisiti essenziali soltanto in relazione agli elementi delle norme o dei documenti normativi che lo strumento soddisfa.</p><p><sup>5</sup> Chi immette sul mercato uno strumento di misurazione non conforme alle norme tecniche e ai documenti normativi di cui all’articolo 7, deve poter dimostrare in altro modo che lo strumento di misurazione soddisfa i requisiti essenziali.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Norme tecniche e documenti normativi</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’Istituto federale di metrologia (METAS) designa, previa consultazione con gli organi federali interessati e d’intesa con la Segreteria di Stato dell’economia, le norme tecniche e i documenti normativi atti a concretare i requisiti applicabili a una determinata categoria di strumenti di misurazione.<sup><a fragment="#fn-d6e433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e433" id="fnbck-d6e433" routerlink="./">18</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il titolo e la fonte delle norme tecniche e dei documenti normativi sono pubblicati nel Foglio federale.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e433"><sup><a fragment="#fnbck-d6e433" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e433" routerlink="./">18</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Errori massimi tollerati e condizioni di riferimento</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli errori massimi tollerati indicati nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione non possono essere sfruttati sistematicamente.</p><p><sup>2</sup> Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono inoltre le condizioni, come temperatura, pressione o densità, alle quali vanno riferiti i risultati delle misurazioni.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Riferibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Per il controllo dello strumento di misurazione vanno utilizzati campioni di riferimento riconducibili al Sistema internazionale di Unità (SI).</p><p><sup>2</sup> Nel caso in cui mancano unità SI, gli strumenti di misurazione devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali e internazionali.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Informazioni sullo strumento di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le informazioni sullo strumento di misurazione secondo l’allegato 1 numero 9.3, destinate all’utilizzatore, devono essere redatte nelle lingue ufficiali delle regioni della Svizzera nelle quali lo strumento di misurazione è presumibilmente impiegato. In casi particolari, il METAS può accordare deroghe, se tale esigenza è sproporzionata e l’utilizzazione corretta dello strumento di misurazione è evidente e può essere garantita anche senza traduzione nelle lingue ufficiali.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_3"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_2/sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Valutazione della conformità</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Procedure di valutazione della conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La valutazione della conformità di uno strumento di misurazione ai requisiti essenziali avviene secondo le procedure di valutazione della conformità di cui all’allegato 2.</p><p><sup>2</sup> Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono quali procedure di valutazione della conformità secondo l’allegato 2 sono applicabili ai rispettivi strumenti di misurazione.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e498" id="fnbck-d6e498" routerlink="./">19</a></sup><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_12" routerlink="./"><i></i> <i></i>Organismi di valutazione della conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli organismi di valutazione della conformità che partecipano a valutazioni della conformità nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità devono dimostrare di soddisfare le condizioni di cui all’articolo 25 dell’ordinanza del 17 giugno 1996<sup><a fragment="#fn-d6e517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e517" id="fnbck-d6e517" routerlink="./">20</a></sup> sull’accreditamento e sulla designazione (OAccD).</p><p><sup>2</sup> Gli organismi di valutazione della conformità che partecipano a valutazioni della conformità rette esclusivamente dal diritto svizzero devono dimostrare di soddisfare le condizioni di cui all’allegato 5 OAccD.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e498"><sup><a fragment="#fnbck-d6e498" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e498" routerlink="./">19</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>). </p><p id="fn-d6e517"><sup><a fragment="#fnbck-d6e517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e517" routerlink="./">20</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_12_a"><a name="a12a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_12_a" routerlink="./"><b>Art. 12</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e532" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e532" id="fnbck-d6e532" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_12_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_12_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Organismi interni accreditati</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un organismo interno può svolgere, per l’impresa di cui fa parte, procedure di valutazione della conformità di cui all’allegato 2 cifra I modulo A2 e C2, purché soddisfi i criteri seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>è accreditato conformemente all’OAccD<sup><a fragment="#fn-d6e556" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e556" id="fnbck-d6e556" routerlink="./">22</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd>esso e il suo personale si distinguono, sotto il profilo organizzativo, dall’impresa di cui fanno parte e dispongono di una procedura di rapporto che ne garantisce l’imparzialità;</dd><dt>c. </dt><dd>né esso né il suo personale sono responsabili della concezione, della fabbricazione, della fornitura, dell’installazione, del funzionamento o della manutenzione degli strumenti di misurazione che valutano o partecipano ad attività che possano pregiudicare la loro indipendenza di giudizio o la loro integrità nelle attività di valutazione che svolgono;</dd><dt>d. </dt><dd>fornisce i suoi servizi esclusivamente all’impresa di cui fa parte.</dd></dl><p><sup>2</sup> L’organismo interno deve dimostrare al servizio di accreditamento l’imparzialità di cui al capoverso 1 lettera b.</p><p><sup>3</sup> L’impresa di cui fa parte l’organismo interno accreditato e il servizio di accreditamento devono fornire informazioni sull’accreditamento all’autorità responsabile della nomina degli organismi di valutazione della conformità di cui all’articolo 12 se quest’ultima ne fa richiesta.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e532"><sup><a fragment="#fnbck-d6e532" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e532" routerlink="./">21</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e556"><sup><a fragment="#fnbck-d6e556" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e556" routerlink="./">22</a></sup> <a href="eli/cc/1996/1904_1904_1904/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>946.512</b></a></p></div></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Dichiarazione di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Chi immette sul mercato uno strumento di misurazione deve poter fornire una dichiarazione di conformità attestante che lo strumento soddisfa i requisiti essenziali e che le procedure di valutazione della conformità di cui all’articolo 11 sono state eseguite.</p><p><sup>2</sup> La dichiarazione di conformità va redatta in una lingua ufficiale svizzera o in inglese.</p><p><sup>3</sup> La dichiarazione di conformità deve contenere almeno le indicazioni seguenti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante o del suo mandatario domiciliato in Svizzera che rilascia la dichiarazione di conformità nonché il nome e la funzione della persona che firma la dichiarazione di conformità;</dd><dt>b. </dt><dd>la designazione dello strumento di misurazione (nome, numero del tipo o del modello e ogni altra indicazione importante);</dd><dt>c. </dt><dd>una dichiarazione attestante che lo strumento soddisfa i requisiti legali;</dd><dt>d. </dt><dd>se del caso, le norme o i documenti normativi applicati;</dd><dt>e. </dt><dd>se del caso, eventuali indicazioni relative a un’utilizzazione particolare;</dd><dt>f. </dt><dd>se del caso, il nome e l’indirizzo dell’organismo di valutazione della conformità.</dd></dl><p><sup>4</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e617" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e617" id="fnbck-d6e617" routerlink="./">23</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e617"><sup><a fragment="#fnbck-d6e617" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e617" routerlink="./">23</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, con effetto dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Documentazione tecnica</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> ...<sup><a fragment="#fn-d6e636" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e636" id="fnbck-d6e636" routerlink="./">24</a></sup></p><p><sup>2</sup> La documentazione tecnica di cui all’allegato 2 cifra II deve essere redatta in una lingua ufficiale svizzera o in inglese. Può essere redatta in un’altra lingua a condizione che le informazioni necessarie alla sua valutazione siano trasmesse in una lingua ufficiale svizzera o in inglese.<sup><a fragment="#fn-d6e648" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e648" id="fnbck-d6e648" routerlink="./">25</a></sup></p><p><sup>3</sup> La documentazione tecnica deve comprendere almeno quanto segue:</p><dl><dt>a. </dt><dd>una descrizione generale dello strumento di misurazione;</dd><dt>b. </dt><dd>un’esposizione dei provvedimenti adottati al fine di garantire la conformità dello strumento di misurazione ai requisiti essenziali;</dd><dt>c. </dt><dd>la documentazione necessaria alla rispettiva procedura di valutazione della conformità.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e636"><sup><a fragment="#fnbck-d6e636" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e636" routerlink="./">24</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, con effetto dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p><p id="fn-d6e648"><sup><a fragment="#fnbck-d6e648" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e648" routerlink="./">25</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e673" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e673" id="fnbck-d6e673" routerlink="./">26</a></sup><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_15" routerlink="./"> Marcature di conformità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione immessi sul mercato in Svizzera nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità devono recare le marcature di conformità internazionali riconosciute da tale trattato. Le marcature di conformità figurano nell’allegato 4.</p><p><sup>2</sup> Il Dipartimento federale di giustizia e polizia prevede delle marcature di conformità per gli strumenti di misurazione che non vengono immessi sul mercato nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e673"><sup><a fragment="#fnbck-d6e673" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e673" routerlink="./">26</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 ago. 2015, in vigore dal 1° ott. 2015 (<a href="eli/oc/2015/577/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 3083</a>).</p></div></div></article><article id="art_15_a"><a name="a15a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_15_a" routerlink="./"><b>Art. 15</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e696" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e696" id="fnbck-d6e696" routerlink="./">27</a></sup><a fragment="#art_15_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_15_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Obblighi degli operatori economici</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli obblighi degli operatori economici in relazione agli strumenti di misurazione immessi sul mercato sulla base di una procedura di valutazione della conformità sono retti in particolare dall’allegato 3.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e696"><sup><a fragment="#fnbck-d6e696" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e696" routerlink="./">27</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_4"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_2/sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Ammissione e verificazione iniziale</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Ammissione di strumenti di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ammissione di uno strumento di misurazione avviene conformemente a una delle procedure seguenti, disciplinate nell’allegato 5 numero 1:</p><dl><dt>a. </dt><dd>l’ammissione ordinaria in base a un esame del tipo o a un esame del metodo di misurazione;</dd><dt>b. </dt><dd>l’ammissione generale;</dd><dt>c. </dt><dd>l’ammissione individuale.</dd></dl><p><sup>2</sup> Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono quali procedure di cui al capoverso 1 sono applicabili.</p><p><sup>3</sup> Per provare l’idoneità di uno strumento di misurazione o se condizioni d’esercizio particolari lo esigono, il METAS può rilasciare un’ammissione limitata nel tempo.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Verificazione iniziale</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione ammessi secondo una procedura di cui all’articolo 16 devono essere presentati dal fabbricante o dal venditore, di norma prima dell’utilizzazione, per la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 numero 2.</p><p><sup>2</sup> Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione disciplinano le eccezioni.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Marcature d’ammissione e di verificazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’ammissione e la verificazione iniziale di uno strumento di misurazione sono attestate mediante l’apposizione di una marcatura secondo l’allegato 6.</p><p><sup>2</sup> Invece delle marcature secondo il capoverso 1, anche in Svizzera possono essere apposte marcature d’ammissione e di verificazione estere, riconosciute nel quadro di un trattato internazionale sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</p></div></article></div></section><section id="chap_2/sec_5"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_2/sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_2/sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Riconoscimento di valutazioni della conformità, di ammissioni e di verificazioni iniziali estere</a></h2><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b></a></h6><div class="collapseable"><p><sup>1</sup> Il METAS può riconoscere valutazioni della conformità, ammissioni e verificazioni iniziali estere, a condizione che soddisfino i requisiti svizzeri. In linea di principio deve essere garantita la reciprocità del riconoscimento.</p><p><sup>2</sup> Chi immette sul mercato strumenti di misurazione conformemente al capoverso 1 o sulla base di trattati internazionali deve poter presentare al METAS, su richiesta, la documentazione tecnica secondo l’allegato 2 cifra II.</p></div></article></div></section></div></section><section id="chap_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_3" routerlink="./">Capitolo 3: Controllo successivo</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e788" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e788" id="fnbck-d6e788" routerlink="./">28</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e788"><sup><a fragment="#fnbck-d6e788" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e788" routerlink="./">28</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Principio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione immessi sul mercato devono soddisfare i requisiti di cui agli articoli 5–9 durante l’intera durata della loro utilizzazione.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Obblighi dell’utilizzatore</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> L’utilizzatore provvede affinché lo strumento di misurazione da lui utilizzato sia conforme ai requisiti legali e fa sì che le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di cui all’articolo 24 siano eseguite.</p><p><sup>2</sup> L’utilizzatore deve annunciare alle competenti autorità d’esecuzione l’impiego di un nuovo strumento di misurazione ed essere in grado di fornire loro in ogni momento informazioni sugli strumenti di misurazione da lui utilizzati.</p></div></article><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Obbligo di annuncio e di informazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Chi immette sul mercato, a titolo professionale, strumenti di misurazione deve:</p><dl><dt>a. </dt><dd>annunciare al METAS il proprio nome e indirizzo e la categoria degli strumenti di misurazione, al più tardi al momento della loro immissione sul mercato;</dd><dt>b. </dt><dd>informare l’utilizzatore sui suoi obblighi secondo l’articolo 21.</dd></dl></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Sorveglianza del mercato</a><sup><a fragment="#fn-d6e839" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e839" id="fnbck-d6e839" routerlink="./">29</a></sup></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Nell’ambito della sorveglianza del mercato, gli organi d’esecuzione controllano che gli strumenti di misurazione immessi sul mercato e messi in servizio conformemente alle procedure di cui al capitolo 2 sezione 3 soddisfino le disposizioni della presente ordinanza.<sup><a fragment="#fn-d6e854" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e854" id="fnbck-d6e854" routerlink="./">30</a></sup></p><p><sup>2</sup> La sorveglianza del mercato avviene mediante campioni scelti a caso o sulla scorta di indizi motivati secondo i quali uno strumento di misurazione non corrisponde alle prescrizioni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e839"><sup><a fragment="#fnbck-d6e839" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e839" routerlink="./">29</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p><p id="fn-d6e854"><sup><a fragment="#fnbck-d6e854" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e854" routerlink="./">30</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Esame della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Durante l’intero periodo d’utilizzazione di uno strumento di misurazione, gli organi d’esecuzione competenti secondo l’ordinanza specifica concernente lo strumento ne esaminano periodicamente la stabilità di misurazione. Quest’ultima va inoltre sempre esaminata in presenza di indizi secondo i quali risulta che lo strumento di misurazione non soddisfa più i requisiti legali, che i sigilli sono stati danneggiati o che sono state riparate parti rilevanti per la misurazione. Gli strumenti di misurazione devono essere presentati all’esame in stato ineccepibile.</p><p><sup>2</sup> Le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione sono disciplinate nell’allegato 7.</p><p><sup>3</sup> Le ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione stabiliscono le procedure applicabili a ogni strumento e determinano la frequenza con cui la stabilità di misurazione va esaminata.</p><p><sup>4</sup> Il METAS può riconoscere esami esteri per il mantenimento della stabilità di misurazione.</p></div></article><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Ispezione generale</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli organi d’esecuzione controllano a intervalli irregolari, durante l’intero periodo d’utilizzazione dello strumento di misurazione, se:</p><dl><dt>a. </dt><dd>lo strumento di misurazione è adatto all’impiego previsto e se la sua utilizzazione avviene conformemente alle disposizioni legali;</dd><dt>b. </dt><dd>lo strumento di misurazione porta le marcature di conformità e di verificazione prescritte;</dd><dt>c. </dt><dd>le procedure prescritte per il mantenimento della stabilità di misurazione sono state eseguite entro i termini stabiliti.</dd></dl></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> <tmp:inl id="d7e4959" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>Organi d<tmp:inl id="d7e4959" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4965" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>’<tmp:inl id="d7e4965" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl><tmp:inl id="d7e4970" md="S" name="w:snapToGrid" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl>esecuzione<tmp:inl id="d7e4970" md="E" xmlns:tmp="urn:com:c-moria:legi4ch:xslt:temp"></tmp:inl></a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> <inl>Il servizio competente secondo i capoversi 2 e 3 è responsabile de</inl><inl>l</inl><inl>l</inl><inl>’</inl><inl>esecuzione della sorveglianza del mercato, delle procedure di mantenimento della stabilità di misurazione e dell</inl><inl>’</inl><inl>ispezione generale.</inl></p><p><sup>2</sup> I Cantoni eseguono i controlli degli strumenti di misurazione immessi sul mercato, sempreché il diritto federale deleghi loro tale competenza.</p><p><sup>3</sup> Il METAS esegue i controlli degli strumenti di misurazione immessi sul mercato, sempreché tali controlli non siano eseguiti dai Cantoni. Per l’esecuzione di singoli controlli può far capo, sotto la propria responsabilità, a servizi terzi.<sup><a fragment="#fn-d6e936" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e936" id="fnbck-d6e936" routerlink="./">31</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e936"><sup><a fragment="#fnbck-d6e936" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e936" routerlink="./">31</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_4" routerlink="./">Capitolo 4: Provvedimenti</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e949" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e949" id="fnbck-d6e949" routerlink="./">32</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e949"><sup><a fragment="#fnbck-d6e949" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e949" routerlink="./">32</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e961" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e961" id="fnbck-d6e961" routerlink="./">33</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e961"><sup><a fragment="#fnbck-d6e961" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e961" routerlink="./">33</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Provvedimenti</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se nell’ambito della sorveglianza del mercato si constata che uno strumento di misurazione non soddisfa le disposizioni legali, il METAS informa la persona responsabile dell’immissione sul mercato, dandole la possibilità di prendere posizione. Dopo di che, il METAS ordina i provvedimenti opportuni e accorda un termine adeguato per la loro attuazione. Può in particolare vietare un’ulteriore immissione sul mercato dello strumento di misurazione, ordinarne il ritiro, il sequestro o la confisca, nonché pubblicare i provvedimenti adottati.<sup><a fragment="#fn-d6e982" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e982" id="fnbck-d6e982" routerlink="./">34</a></sup></p><p><sup>2</sup> Il METAS informa:<sup><a fragment="#fn-d6e994" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e994" id="fnbck-d6e994" routerlink="./">35</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd>i competenti organi e autorità d’esecuzione sui provvedimenti adottati a livello nazionale e internazionale;</dd><dt>b. </dt><dd>i competenti organi dei principali partner commerciali della Svizzera sui provvedimenti concernenti l’ulteriore offerta, immissione sul mercato, messa in servizio o il ritiro di strumenti di misurazione immessi sul mercato o messi in servizio.</dd></dl><p><sup>3</sup> Se in occasione dell’ispezione generale uno strumento di misurazione o la sua utilizzazione non sono conformi alle prescrizioni, l’organo d’esecuzione competente ordina i provvedimenti atti a ristabilire la conformità alla legge.</p><p><sup>4</sup> Se da controlli eseguiti nell’ambito della sorveglianza del mercato o dell’ispezione generale risulta che uno strumento di misurazione non è conforme alle prescrizioni, l’infrazione è punita secondo le disposizioni penali previste agli articoli 20–24 LMetr, agli articoli 23–30 LOTC e all’articolo 248 del Codice penale<sup><a fragment="#fn-d6e1016" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1016" id="fnbck-d6e1016" routerlink="./">36</a></sup>. L’autorità di controllo riscuote un emolumento calcolato secondo il tempo impiegato.<sup><a fragment="#fn-d6e1024" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1024" id="fnbck-d6e1024" routerlink="./">37</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e982"><sup><a fragment="#fnbck-d6e982" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e982" routerlink="./">34</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p><p id="fn-d6e994"><sup><a fragment="#fnbck-d6e994" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e994" routerlink="./">35</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p><p id="fn-d6e1016"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1016" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1016" routerlink="./">36</a></sup> <a href="eli/cc/54/757_781_799/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>311.0</b></a></p><p id="fn-d6e1024"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1024" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1024" routerlink="./">37</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Modo di procedere in caso di contestazione di risultati di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Se un interessato contesta il risultato di una misurazione, il servizio competente per l’esame della stabilità di misurazione riesamina che le prescrizioni siano state rispettate. Le spese sono a carico della parte soccombente.<sup><a fragment="#fn-d6e1043" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1043" id="fnbck-d6e1043" routerlink="./">38</a></sup></p><p><sup>2</sup> Tale riesame non influisce sul termine per l’esecuzione della procedura di mantenimento della stabilità di misurazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1043"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1043" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1043" routerlink="./">38</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_5" routerlink="./">Capitolo 5: Informazione</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e1059" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1059" id="fnbck-d6e1059" routerlink="./">39</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1059"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1059" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1059" routerlink="./">39</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div><div class="collapseable"><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1071" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1071" id="fnbck-d6e1071" routerlink="./">40</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1071"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1071" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1071" routerlink="./">40</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_31"><a name="a31"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_31" routerlink="./"><b>Art. 31</b> Informazioni da parte del METAS</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il METAS raccoglie informazioni sulle categorie e sui tipi di strumenti di misurazione e le trasmette ai servizi competenti.</p></div></article><article id="art_32"><a name="a32"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_32" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_32" routerlink="./"><b>Art. 32</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1094" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1094" id="fnbck-d6e1094" routerlink="./">41</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1094"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1094" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1094" routerlink="./">41</a></sup> Abrogato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="chap_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#chap_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#chap_6" routerlink="./">Capitolo 6: Disposizioni esecutive e finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_33"><a name="a33"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_33" routerlink="./"><b>Art. 33</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1110" id="fnbck-d6e1110" routerlink="./">42</a></sup><a fragment="#art_33" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_33" routerlink="./"> Dipartimento</a></h6><div class="collapseable"> <p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia stabilisce i requisiti specifici relativi all’immissione sul mercato e all’utilizzazione di strumenti di misurazione. Può derogare alla presente ordinanza nella misura in cui sia necessario ad adempiere obblighi derivanti da trattati internazionali sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1110"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1110" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1110" routerlink="./">42</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div></div></article><article id="art_34_e"><a name="a34e"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_34_e" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_34_e" routerlink="./"><b>Art. 34 </b>e<b> 35</b></a><sup><a fragment="#fn-d6e1130" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1130" id="fnbck-d6e1130" routerlink="./">43</a></sup></h6><div class="collapseable"><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1130"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1130" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1130" routerlink="./">43</a></sup> Abrogati dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, con effetto dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div></div></article><article id="art_36"><a name="a36"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_36" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_36" routerlink="./"><b>Art. 36</b> Diritto previgente: abrogazione </a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del 17 dicembre 1984<sup><a fragment="#fn-d6e1150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1150" id="fnbck-d6e1150" routerlink="./">44</a></sup> sulle verificazioni è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1150"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1150" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1150" routerlink="./">44</a></sup> [<a href="eli/oc/1985/56_56_56/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1985</b> 56</a>, <b></b><a href="eli/oc/1996/987_987_987/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996</b> 987 </a>art. 20 cpv. 2, <b></b><a href="eli/oc/1997/2761_2761_2761/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1997</b> 2761 </a>n. II lett. b, <b>1999</b> 133 n. III 1]</p></div></div></article><article id="art_37"><a name="a37"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_37" routerlink="./"><b>Art. 37</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le ammissioni rilasciate in base all’ordinanza del 17 dicembre 1984<sup><a fragment="#fn-d6e1181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1181" id="fnbck-d6e1181" routerlink="./">45</a></sup> sulle verificazioni rimangono in vigore. Sulla base di tali ammissioni, nuovi strumenti di misurazione possono essere immessi sul mercato e sottoposti a verificazione iniziale ancora per 10 anni.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1181"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1181" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1181" routerlink="./">45</a></sup> [<a href="eli/oc/1985/56_56_56/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>1985</b> 56</a>, <b></b><a href="eli/oc/1996/987_987_987/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1996</b> 987 </a>art. 20 cpv. 2, <b></b><a href="eli/oc/1997/2761_2761_2761/it" routerlink="./" target="_blank"><b>1997</b> 2761 </a>n. II lett. b, <b>1999</b> 133 n. III 1]</p></div></div></article><article id="art_37_a"><a name="a37a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_37_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_37_a" routerlink="./"><b>Art. 37</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e1207" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1207" id="fnbck-d6e1207" routerlink="./">46</a></sup><a fragment="#art_37_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_37_a" routerlink="./"><b></b> <b></b>Disposizione transitoria della modifica del 25 novembre 2015</a></h6><div class="collapseable"> <p>I certificati rilasciati dagli organismi di valutazione della conformità prima dell’entrata in vigore della modifica del 25 novembre 2015, come i certificati di esame del tipo e i certificati di esame del progetto, restano validi fino alla loro scadenza.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1207"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1207" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1207" routerlink="./">46</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div></div></article><article id="art_38"><a name="a38"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_38" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#art_38" routerlink="./"><b>Art. 38</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 30 ottobre 2006.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1239" id="fnbck-d6e1239" routerlink="./">47</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1239"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1239" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1239" routerlink="./">47</a></sup> Aggiornato dal n. I dell’O del 26 ago. 2015, in vigore dal 1° ott. 2015 (<a href="eli/oc/2015/577/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 3083</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 5 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti essenziali degli strumenti di misurazione</a></h2><div class="collapseable"><p>Lo strumento di misurazione deve garantire un elevato livello di sicurezza metrologica affinché le parti possano reputare affidabile il risultato della misurazione; la progettazione e la fabbricazione dello strumento di misurazione devono essere di elevata qualità per quanto riguarda le tecnologie di misurazione e la sicurezza metrologica.</p><p>Le soluzioni adottate ai fini di rispondere ai requisiti devono tener conto dell’impiego cui lo strumento è destinato, nonché di prevedibili impieghi scorretti dello strumento medesimo.</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Definizioni</a></h3><div class="collapseable"><p class="man-font-style-italic">Misurando</p><p>La grandezza oggetto della misurazione.</p><p class="man-font-style-italic">Grandezza d’influenza</p><p>Una grandezza che non è il misurando, ma che influenza il risultato della misurazione.</p><p class="man-font-style-italic">Condizioni di funzionamento nominali </p><p>I valori relativi al misurando e alle grandezze d’influenza che costituiscono le condizioni di funzionamento normali di uno strumento di misurazione.</p><p class="man-font-style-italic">Disturbo</p><p>Una grandezza d’influenza il cui valore è entro i limiti specificati nel requisito pertinente, ma fuori delle specifiche condizioni di funzionamento nominali dello strumento di misurazione. Una grandezza d’influenza costituisce un disturbo se le relative condizioni di funzionamento nominali non sono specificate.</p><p class="man-font-style-italic">Valore di variazione critico </p><p>Il valore in corrispondenza del quale la variazione del risultato della misurazione è reputata indesiderabile.</p><p class="man-font-style-italic">Misura materializzata</p><p>Un dispositivo inteso a riprodurre o a fornire in modo permanente, nel corso del suo impiego, uno o più valori noti di una data grandezza.</p><p class="man-font-style-italic">Transazione commerciale di vendita diretta</p><p>Una transazione in cui:</p><dl><dt>– </dt><dd>il risultato della misurazione è la base su cui è determinato l’importo da pagare;</dd><dt>– </dt><dd>almeno una delle parti interessate dalla transazione relativa alla misurazione è un consumatore o qualsiasi altra parte che richieda un livello analogo di protezione; e</dd><dt>– </dt><dd>tutte le parti della transazione accettano il risultato della misurazione sul posto e sul momento.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Ambienti climatici</p><p>Le condizioni in cui possono essere impiegati gli strumenti di misurazione. Per tener conto delle differenze climatiche tra gli Stati è stata definita una serie di limiti di temperatura.</p><p class="man-font-style-italic">Servizio di pubblica utilità</p><p>Un ente che assicura la distribuzione di elettricità, gas, calore a distanza o acqua.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2" routerlink="./">Requisiti</a></h3><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_1" routerlink="./">1 Errori massimi tollerati</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>In condizioni di funzionamento nominali e in assenza di disturbi, lo scarto di misurazione non deve superare i valori degli errori massimi tollerati riportati nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione.</dd><dt></dt><dd>Salvo indicazione contraria contenuta nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione, gli errori massimi tollerati sono espressi come valore bilaterale dello scarto rispetto al valore reale del misurando.</dd><dt>1.2 </dt><dd>In condizioni di funzionamento nominali e in presenza di un disturbo, i requisiti di prestazione di uno strumento devono corrispondere a quanto riportato nell’ordinanza specifica concernente lo strumento in questione.</dd><dt></dt><dd>Nel caso in cui lo strumento sia destinato a essere impiegato in un determinato campo elettromagnetico continuo, le caratteristiche metrologiche in base alle quali lo strumento è stato ammesso devono rimanere, nel corso della prova «campo elettromagnetico irradiato – a modulazione di ampiezza», entro gli errori massimi tollerati.</dd><dt>1.3 </dt><dd>Il fabbricante deve specificare gli ambienti climatici, meccanici ed elettromagnetici in cui lo strumento è destinato a essere impiegato, l’alimentazione elettrica e le altre grandezze d’influenza suscettibili di pregiudicarne l’accuratezza, tenendo conto dei requisiti riportati nell’ordinanza specifica concernente lo strumento in questione.</dd><dt>1.3.1 </dt><dd>Ambienti climatici</dd><dt></dt><dd>Salvo disposizioni diverse contenute nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione, il fabbricante deve specificare il limite superiore e inferiore di temperatura di ciascuno dei valori indicati nella tabella 1, indicare se lo strumento è progettato per l’umidità condensata o per l’umidità non condensata e precisare l’ubicazione prevista dello strumento, ossia in luogo aperto o chiuso.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Tabella 1</p><dl><dt></dt><dd><b>Limiti di temperatura</b></dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td colspan="4"><p>Limiti di temperatura</p></td></tr><tr><td><p>Limite superiore di temperatura</p></td><td><p>+30 °C</p></td><td><p>+40 °C</p></td><td><p>+55 °C</p></td><td><p>+70 °C</p></td></tr><tr><td><p>Limite inferiore di temperatura</p></td><td><p> +5 °C</p></td><td><p>–10 °C</p></td><td><p>–25 °C</p></td><td><p>–40 °C</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>1.3.2 </dt><dd>a. Gli ambienti meccanici sono suddivisi nelle classi M1–M3 descritte in appresso.<dl><dl><dt>M1 </dt><dd>La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi sottoposti a vibrazioni o urti di scarsa importanza: per esempio, a strumenti fissati a strutture di supporto leggere soggette a vibrazioni e ad urti di scarsa entità derivanti da operazioni di abbattimento o percussione locali, da porte che sbattono, ecc.</dd><dt>M2 </dt><dd>La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi caratterizzati da livelli importanti o elevati di vibrazioni o urti (trasmessi, p. es. da macchine e dal passaggio di veicoli nelle vicinanze) come pure in luoghi adiacenti a macchine pesanti, a nastri trasportatori, ecc.</dd><dt>M3 </dt><dd>La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi caratterizzati da livelli elevati o elevatissimi di vibrazioni o urti, come nel caso di strumenti montati direttamente su macchine, nastri trasportatori, ecc.</dd></dl><dt>b. </dt><dd>In relazione con gli ambienti meccanici si deve tener conto delle seguenti grandezze d’influenza:<dl><dt>– </dt><dd>vibrazioni;</dd><dt>– </dt><dd>urti meccanici.</dd></dl></dd></dl></dd><dt>1.3.3 </dt><dd>a. Gli ambienti elettromagnetici sono suddivisi nelle classi E1–E3 descritte in appresso, salvo disposizioni diverse contenute nelle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione.<dl><dl><dt>E1 </dt><dd>La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi in cui i disturbi elettromagnetici corrispondono a quelli che si possono riscontrare in edifici residenziali, commerciali e dell’industria leggera.</dd><dt>E2 </dt><dd>La presente classe si applica agli strumenti impiegati in luoghi in cui i disturbi elettromagnetici corrispondono a quelli che si possono riscontrare in altri edifici industriali.</dd><dt>E3 </dt><dd>La presente classe si applica agli strumenti alimentati dalla batteria di un veicolo. Tali strumenti devono soddisfare i requisiti della classe E2 e i seguenti requisiti aggiuntivi:<dl><dt>– </dt><dd>riduzioni della tensione d’alimentazione causate dall’alimentazione di circuiti di starter dei motori a combustione interna;</dd><dt>– </dt><dd>sovraccarichi transitori dovuti allo scollegamento di una batteria scarica mentre il motore è in funzione.</dd></dl></dd></dl><dt>b. </dt><dd>In relazione con gli ambienti elettromagnetici si deve tener conto delle seguenti grandezze d’influenza:<dl><dt>– </dt><dd>interruzioni di tensione;</dd><dt>– </dt><dd>brevi riduzioni di tensione;</dd><dt>– </dt><dd>transitori di tensione su linee d’alimentazione e/o linee di segnali;</dd><dt>– </dt><dd>scariche elettrostatiche;</dd><dt>– </dt><dd>campi elettromagnetici a radiofrequenze;</dd><dt>– </dt><dd>campi elettromagnetici a radiofrequenze condotte su linee d’alimentazione e/o linee di segnali;</dd><dt>– </dt><dd>sovratensioni su linee d’alimentazione e/o linee di segnali.</dd></dl></dd></dl></dd><dt>1.3.4 </dt><dd>Altre grandezze d’influenza di cui occorre tener conto, se del caso, sono le seguenti:<dl><dt>– </dt><dd>variazioni di tensione;</dd><dt>– </dt><dd>variazioni di frequenza di rete;</dd><dt>– </dt><dd>campi magnetici a frequenza industriale;</dd><dt>– </dt><dd>qualsiasi altra grandezza che possa influenzare in maniera significativa l’accuratezza dello strumento di misurazione.</dd></dl></dd><dt>1.4 </dt><dd>Durante l’esecuzione delle prove previste dalla presente ordinanza, si applicano i punti seguenti:</dd><dt>1.4.1 </dt><dd>Regole di base per le prove e per l’individuazione degli errori</dd><dt></dt><dd>I requisiti essenziali specificati ai numeri 1.1 e 1.2 formano oggetto di verifica per ciascuna grandezza d’influenza pertinente. Salvo disposizioni diverse contenute nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione, tali requisiti essenziali si applicano quando ciascuna grandezza d’influenza sia applicata separatamente e il suo effetto sia valutato separatamente, mantenendo tutte le altre grandezze d’influenza relativamente costanti al valore di riferimento.</dd><dt></dt><dd>La prova metrologica deve essere eseguita durante o dopo l’applicazione della grandezza d’influenza, secondo la situazione che corrisponde allo stato normale di funzionamento dello strumento di misurazione nel momento in cui è probabile che si manifesti la grandezza d’influenza.</dd><dt>1.4.2 </dt><dd>Umidità ambiente<dl><dt>– </dt><dd>A seconda dell’ambiente climatico di funzionamento in cui lo strumento di misurazione è destinato a essere impiegato, possono essere appropriate sia la prova di calore umido stabile (in assenza di condensazione) sia la prova di calore umido ciclico (con condensazione).</dd><dt>– </dt><dd>La prova di calore umido ciclico è appropriata nei casi in cui vi sia un’elevata condensazione o in cui la penetrazione di vapore acqueo sia accelerata per effetto della respirazione. Qualora l’umidità non condensata costituisca un fattore, è appropriata la prova di calore umido stabile.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_2" routerlink="./">2 Riproducibilità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La determinazione del medesimo misurando in luoghi diversi o da parte di utilizzatori differenti, a parità di tutte le altre condizioni, deve dare una successione di risultati di misurazione strettamente analoghi. La differenza tra i singoli risultati delle misurazioni deve essere minima in rapporto agli errori massimi tollerati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_3" routerlink="./">3 Ripetibilità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La misurazione del medesimo misurando in condizioni di misurazione identiche deve dare una successione di risultati di misurazione strettamente analoghi. La differenza tra i singoli risultati delle misurazioni deve essere minima in rapporto agli errori massimi tollerati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_4"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_4" routerlink="./">4 Mobilità e sensibilità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Lo strumento di misurazione deve essere sufficientemente sensibile e avere una soglia di mobilità sufficientemente bassa in rapporto ai compiti di misurazione cui è destinato.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_5"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_5" routerlink="./">5 Durabilità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Lo strumento di misurazione deve essere progettato in modo da mantenere un’adeguata stabilità delle proprie caratteristiche metrologiche per un periodo di tempo stabilito dal fabbricante, a patto che la sua installazione e manutenzione siano effettuate in modo corretto e che il suo impiego avvenga alle condizioni ambientali previste e conformemente alle istruzioni del fabbricante.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_6"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_6" routerlink="./">6 Affidabilità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Uno strumento di misurazione deve essere progettato in modo da ridurre, per quanto possibile, gli effetti di un difetto suscettibile di dare un risultato di misurazione inesatto, a meno che la presenza di tale difetto sia evidente.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_7"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_7" routerlink="./">7 Idoneità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>7.1 </dt><dd>Lo strumento di misurazione non deve presentare caratteristiche tali da agevolarne l’impiego fraudolento; allo stesso tempo, devono essere ridotte al minimo le possibilità di impiegarlo involontariamente in modo scorretto.</dd><dt>7.2 </dt><dd>Lo strumento deve essere atto all’impiego cui è destinato, tenendo conto delle condizioni pratiche di lavoro, e deve consentire di ottenere un risultato di misurazione corretto senza dover richiedere all’utilizzatore requisiti irragionevoli.</dd><dt>7.3 </dt><dd>Gli errori di uno strumento di misurazione di un servizio di pubblica utilità in punti della portata o della corrente fuori dell’intervallo controllato non devono essere indebitamente influenzati.</dd><dt>7.4 </dt><dd>Se è progettato per la misurazione di valori del misurando che sono costanti nel tempo, lo strumento di misurazione deve essere insensibile a fluttuazioni di piccola entità del valore del misurando oppure deve reagire in modo appropriato.</dd><dt>7.5 </dt><dd>Lo strumento di misurazione deve essere resistente e i materiali con cui è costruito devono essere adatti alle condizioni in cui è destinato a essere impiegato.</dd><dt>7.6 </dt><dd>Uno strumento di misurazione deve essere concepito in modo da consentire il controllo delle sue funzioni di misurazione dopo che è stato immesso sul mercato ed è stato messo in servizio. Se necessario, si deve prevedere come parte dello strumento un’attrezzatura speciale o un software ai fini di tale controllo. La procedura di prova va descritta nelle istruzioni per l’uso.</dd><dt></dt><dd>Se a uno strumento di misurazione è collegato un software che svolge altre funzioni oltre alla misurazione, il software essenziale ai fini delle caratteristiche metrologiche deve essere identificabile e non può essere influenzato in modo inammissibile dal software collegato.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_8"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_8" routerlink="./">8 Protezione dall’alterazione</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>8.1 </dt><dd>Le caratteristiche metrologiche dello strumento di misurazione non devono essere influenzate in modo inammissibile dal collegamento di tale strumento ad altro dispositivo, da alcuna caratteristica del dispositivo collegato o da alcun dispositivo remoto che comunichi con lo strumento di misurazione.</dd><dt>8.2 </dt><dd>Ogni componente essenziale ai fini delle caratteristiche metrologiche deve essere progettato in modo da fornire garanzie di sicurezza. Le misure di sicurezza previste devono consentire di dimostrare eventuali interventi effettuati.</dd><dt>8.3 </dt><dd>Ogni software essenziale ai fini delle caratteristiche metrologiche deve essere identificato come tale e mantenuto in condizioni di sicurezza.</dd><dt></dt><dd>Deve essere agevolmente identificato dallo strumento di misurazione.</dd><dt></dt><dd>Le prove di un eventuale intervento devono essere disponibili per un ragionevole periodo di tempo.</dd><dt>8.4 </dt><dd>I dati di misurazione, il software essenziale ai fini delle caratteristiche della misurazione e i parametri importanti sul piano metrologico memorizzati o trasmessi devono essere adeguatamente protetti da alterazioni accidentali o intenzionali.</dd><dt>8.5 </dt><dd>Per gli strumenti di misurazione di un servizio di pubblica utilità, il visualizzatore della quantità totale fornita o i visualizzatori da cui la quantità totale fornita può essere fatta derivare, che servono di riferimento totale o parziale per il calcolo dell’importo da corrispondere, non devono essere riazzerabili in corso d’uso.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_9"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_9" routerlink="./">9 Informazioni che devono essere apposte sullo strumento di misurazione o di cui esso dev’essere corredato</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>9.1 </dt><dd>Sullo strumento di misurazione devono essere apposte le seguenti iscrizioni:<dl><dt>– </dt><dd>marca o nome del fabbricante;</dd><dt>– </dt><dd>informazioni sull’accuratezza dello strumento;</dd><dt>nonché, se del caso:</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>– </dt><dd>indicazioni sulle condizioni d’impiego;</dd><dt>– </dt><dd>la capacità di misurazione;</dd><dt>– </dt><dd>il campo di misurazione;</dd><dt>– </dt><dd>la marcatura d’identificazione;</dd><dt>– </dt><dd>il numero del certificato di esame del tipo o del certificato di esame del progetto;</dd><dt>– </dt><dd>indicazioni che precisano se i dispositivi supplementari da cui si ottengono risultati metrologici soddisfano o no le disposizioni della presente ordinanza sui controlli metrologici legali dopo l’immissione sul mercato.</dd></dl></dd><dt>9.2 </dt><dd>Se lo strumento di misurazione è di dimensioni troppo ridotte o di configurazione troppo sensibile per poter recare le informazioni pertinenti, queste ultime devono essere adeguatamente apposte sull’eventuale imballaggio e sui documenti d’accompagnamento richiesti dalle disposizioni della presente ordinanza.</dd><dt>9.3 </dt><dd>Lo strumento di misurazione deve essere corredato di informazioni sul suo funzionamento, a meno che lo strumento stesso sia tanto semplice da renderle superflue. Le informazioni devono essere di facile comprensione e includere, se del caso:<dl><dt>– </dt><dd>le condizioni di funzionamento nominali;</dd><dt>– </dt><dd>le classi di ambiente meccanico ed elettromagnetico;</dd><dt>– </dt><dd>il limite superiore e inferiore di temperatura, indicazioni che precisano se la formazione di condensazione è o non è possibile e se l’utilizzazione è prevista in luogo chiuso o aperto;</dd><dt>– </dt><dd>le istruzioni concernenti l’installazione, la manutenzione, le riparazioni e le regolazioni consentite;</dd><dt>– </dt><dd>le istruzioni concernenti il corretto funzionamento ed eventuali condizioni speciali d’utilizzazione;</dd><dt>– </dt><dd>i requisiti di compatibilità con interfacce, sottounità o strumenti di misurazione.</dd></dl></dd><dt>9.4 </dt><dd>Nel caso di strumenti di misurazione identici utilizzati nello stesso posto o utilizzati da servizi di pubblica utilità, non sono necessarie istruzioni per l’uso per ciascuno strumento.</dd><dt>9.5 </dt><dd>Salvo indicazione contraria riportata nell’ordinanza specifica concernente lo strumento in questione, l’intervallo compreso fra due segni di riferimento successivi di un valore misurato deve essere di 1×10<sup>n</sup>, 2×10<sup>n</sup> oppure 5×10<sup>n</sup>, dove n indica un numero intero (zero compreso). Unitamente al valore numerico deve figurare l’unità di misura o il simbolo ad essa relativo.</dd><dt>9.6 </dt><dd>Una misura materializzata deve essere contrassegnata dal valore nominale o da una scala, accompagnati dall’unità di misura.</dd><dt>9.7 </dt><dd>Le unità di misura impiegate e i rispettivi simboli devono essere conformi alle disposizioni dell’ordinanza del 23 novembre 1994<sup><a fragment="#fn-d6e1669" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1669" id="fnbck-d6e1669" routerlink="./">48</a></sup> sulle unità.</dd><dt>9.8 </dt><dd>Tutte le marcature e le iscrizioni previste conformemente ai requisiti devono essere chiare, indelebili, inequivocabili e non trasferibili.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1669"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1669" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1669" routerlink="./">48</a></sup> <a href="eli/cc/1994/3109_3109_3109/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.202</b></a></p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_10"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_10" routerlink="./">10 Indicazione del risultato</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>10.1 </dt><dd>L’indicazione del risultato deve avvenire mediante visualizzatore o copia stampata.</dd><dt>10.2 </dt><dd>L’indicazione del risultato deve essere chiara e inequivocabile, e accompagnata dalle marcature e iscrizioni necessarie a informare l’utilizzatore del significato del risultato in questione. In condizioni d’uso normali dev’essere possibile un’agevole lettura del risultato fornito. È consentito fornire indicazioni supplementari, a patto che non ingenerino confusione con le indicazioni metrologicamente controllate.</dd><dt>10.3 </dt><dd>Nel caso di copia stampata, la stampa o la registrazione devono essere anch’esse leggibili e indelebili.</dd><dt>10.4 </dt><dd>Uno strumento di misurazione utilizzato nelle transazioni commerciali di vendita diretta deve essere progettato in modo tale da indicare, una volta installato conformemente alle disposizioni, il risultato della misurazione a entrambe le parti della transazione. Qualora ciò rivesta importanza determinante in caso di transazioni commerciali di vendita diretta, qualsiasi scontrino fornito al consumatore mediante un dispositivo accessorio non conforme alle disposizioni della presente ordinanza deve recare adeguate informazioni restrittive.</dd><dt>10.5 </dt><dd>A prescindere dal fatto che sia possibile o no leggere a distanza uno strumento di misurazione destinato alla misurazione di prestazioni fornite da servizi di pubblica utilità, esso deve essere munito di un visualizzatore metrologicamente controllato facilmente accessibile al consumatore senza alcun ausilio. Il valore indicato dal visualizzatore è il risultato della misurazione che costituisce la base su cui è calcolato l’importo da corrispondere.</dd><dt>10.6 </dt><dd>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia può prevedere eccezioni concernenti la dotazione di un visualizzatore di cui al numero 10.5 se:<dl><dt>a. </dt><dd>la funzione del visualizzatore è assicurata altrimenti, segnatamente quando i risultati delle misurazioni sono accessibili in un altro modo equivalente ai consumatori; e</dd><dt>b. </dt><dd>non vi si oppone il diritto internazionale.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_11"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_11" routerlink="./">11 Ulteriore elaborazione dei dati per concludere la transazione commerciale</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>11.1 </dt><dd>Se non è utilizzato da servizi di pubblica utilità, uno strumento di misurazione deve registrare su un supporto durevole il risultato della misurazione, accompagnato dalle informazioni atte a identificare quella specifica transazione, nei casi in cui:<dl><dt>– </dt><dd>la misurazione non è ripetibile, e</dd><dt>– </dt><dd>lo strumento di misurazione è normalmente destinato a essere impiegato in assenza di una delle parti della transazione.</dd></dl></dd><dt>11.2 </dt><dd>Inoltre, al termine della misurazione devono essere disponibili, su richiesta, una prova durevole del risultato della misurazione e le informazioni atte a identificare la transazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_12"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_1/lvl_u1/lvl_u2/lvl_12" routerlink="./">12 Valutazione della conformità</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Uno strumento di misurazione deve essere progettato in modo da consentire un’agevole valutazione della conformità ai requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1739" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e1739" id="fnbck-d6e1739" routerlink="./">49</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1739"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1739" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e1739" routerlink="./">49</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 11 cpv. 1, 12<i>a</i> cpv. 1, 14 cpv. 2 e 19 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Valutazione della conformità di strumenti di misurazione</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I" routerlink="./">I. Procedure di valutazione della conformità</a></h3><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1" routerlink="./">Modulo A</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i requisiti essenziali della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u2" routerlink="./">Documentazione tecnica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento.</dd><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u3" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u4" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u5" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u1/lvl_u6" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante, previsti ai numeri 3 e 6, possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd><dt></dt><dd>Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, gli obblighi di cui ai numeri 3 e 6 spettano all’importatore o a qualsiasi altra persona che immette lo strumento sul mercato svizzero.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u2" routerlink="./">Modulo A1</a></h4><div class="collapseable"><p>...</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3" routerlink="./">Modulo A2</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno e controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i requisiti essenziali della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u2" routerlink="./">Documentazione tecnica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. Tale documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u3" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante prende tutte le misure necessarie affinché il processo di fabbricazione e il relativo controllo garantiscano la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati alla documentazione tecnica di cui al numero 2 e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u4" routerlink="./">Controlli del prodotto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>A scelta del fabbricante, un organismo accreditato interno all’organizzazione del fabbricante o un organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue, o fa eseguire, controlli del prodotto a intervalli irregolari, determinati dall’organismo, al fine di verificare la qualità dei controlli interni del prodotto, tenendo conto tra le altre cose della complessità tecnologica degli strumenti di misurazione e del quantitativo prodotto. Prima dell’immissione sul mercato, l’organismo preleva in loco un campione adeguato dei prodotti finali e lo esamina; effettua inoltre gli esami appropriati previsti dalle pertinenti sezioni delle norme tecniche e dei documenti normativi secondo l’articolo 7 o esami equivalenti previsti da altre pertinenti specifiche tecniche per verificare la conformità degli strumenti ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di norme tecniche o di documenti normativi pertinenti secondo l’articolo 7, l’organismo accreditato interno o l’organismo di valutazione della conformità decide quali esami sia opportuno eseguire.</dd><dt></dt><dd>Nei casi in cui un elevato numero di strumenti del campione non risulti conforme a un livello qualitativo accettabile, l’organismo accreditato interno o l’organismo di valutazione della conformità adotta misure appropriate.</dd><dt></dt><dd>Se le prove sono effettuate da un organismo di valutazione della conformità, durante il processo di fabbricazione il fabbricante appone, sotto la responsabilità di tale organismo, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u5" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u6" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Il fabbricante compila una dichiarazione scritta di conformità per ogni modello di strumento e, unitamente alla documentazione tecnica, la tiene a disposizione delle autorità competenti per dieci anni dalla data in cui lo strumento è stato immesso sul mercato. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per cui è stata compilata.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione di conformità è messa a disposizione delle autorità competenti su richiesta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a una partita, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u3/lvl_u7" routerlink="./">Mandatario del fabbricante </a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 5 e 6 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario, purché siano specificati nel mandato.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4" routerlink="./">Modulo B</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4/lvl_u1" routerlink="./">Esame del tipo</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>L’esame del tipo è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale un organismo di valutazione della conformità esamina il progetto tecnico di uno strumento di misurazione, e garantisce e dichiara che tale progetto tecnico soddisfa i requisiti della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione in questione.</dd><dt>2 </dt><dd>L’esame del tipo può essere eseguito secondo uno dei metodi seguenti. L’organismo di valutazione della conformità decide il metodo più appropriato e gli esemplari necessari:<dl><dt>a. </dt><dd>esame di un esemplare, rappresentativo della produzione considerata, dello strumento di misurazione completo;</dd><dt>b. </dt><dd>esame di esemplari, rappresentativi della produzione considerata, di una o più parti essenziali dello strumento di misurazione, più valutazione dell’adeguatezza del progetto tecnico delle altre parti dello strumento di misurazione mediante esame della documentazione tecnica e della documentazione supplementare di cui al numero 3;</dd><dt>c. </dt><dd>valutazione dell’adeguatezza del progetto tecnico dello strumento di misurazione mediante esame della documentazione tecnica e della documentazione supplementare di cui al numero 3, senza esame di un esemplare.</dd></dl></dd><dt>3 </dt><dd>La domanda di esame del tipo è presentata dal fabbricante a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda include:<dl><dt>– </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante e, se la domanda è presentata dal mandatario, il nome e l’indirizzo di quest’ultimo;</dd><dt>– </dt><dd>una dichiarazione scritta in cui si precisa che la medesima domanda non è stata presentata ad alcun altro organismo di valutazione della conformità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica descritta alla cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento;</dd><dt>– </dt><dd>gli esemplari, rappresentativi della produzione considerata, richiesti dall’organismo di valutazione della conformità;</dd><dt>– </dt><dd>le prove attestanti l’adeguatezza del progetto tecnico delle parti dello strumento di misurazione di cui non è richiesto alcun esemplare. Tali prove devono citare ogni documento pertinente applicato, in particolare nel caso in cui non sono stati applicati integralmente i documenti pertinenti di cui all’articolo 7, e comprendere, se necessario, i risultati delle prove eseguite dal laboratorio appropriato del fabbricante o quelli delle prove eseguite, a suo nome e sotto la sua responsabilità, da un altro laboratorio di prova.</dd></dl></dd><dt>4 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità deve:</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Per quanto concerne gli esemplari:</p><dl><dt>4.1 </dt><dd>Esaminare la documentazione tecnica, verificare che gli esemplari sono stati fabbricati in conformità con la medesima e individuare gli elementi che sono stati progettati conformemente alle pertinenti disposizioni dei documenti di cui all’articolo 7, nonché gli elementi che sono stati progettati senza applicare le pertinenti disposizioni di tali documenti.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Eseguire o far eseguire gli esami e le prove appropriate per controllare se, nei casi in cui il fabbricante ha scelto di applicare le soluzioni indicate nei documenti di cui all’articolo 7, tali soluzioni sono state applicate correttamente.</dd><dt>4.3 </dt><dd>Eseguire o far eseguire gli esami e le prove appropriate per controllare se, nei casi in cui il fabbricante ha scelto di non applicare le soluzioni indicate nei documenti di cui all’articolo 7, le soluzioni adottate dal fabbricante soddisfano i requisiti essenziali della presente ordinanza.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Concordare con il richiedente il luogo in cui eseguire gli esami e le prove.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Per quanto concerne le altre parti dello strumento di misurazione:</p><dl><dt>4.5 </dt><dd>Esaminare la documentazione tecnica e la documentazione supplementare per valutare l’adeguatezza del progetto tecnico delle altre parti dello strumento di misurazione.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Per quanto concerne il processo di fabbricazione:</p><dl><dt>4.6 </dt><dd>Esaminare la documentazione tecnica per accertare che il fabbricante dispone di mezzi adeguati a garantire una produzione omogenea.</dd><dt>5.1 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità redige un rapporto di valutazione riguardante i provvedimenti presi in conformità del numero 4 e i relativi risultati. Fatte salve le disposizioni dell’allegato 3 numero 8, l’organismo rende pubblico il contenuto di tale rapporto, in tutto o in parte, soltanto previo consenso del fabbricante.</dd><dt>5.2 </dt><dd>Se il progetto tecnico soddisfa i requisiti della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione, l’organismo di valutazione della conformità rilascia al richiedente un certificato di esame del tipo. Tale certificato contiene il nome e l’indirizzo del fabbricante e, se del caso, del suo mandatario, i risultati dell’esame, eventuali termini di validità del certificato e le indicazioni necessarie all’identificazione dello strumento. Il certificato può avere uno o più allegati.</dd><dt></dt><dd>Il certificato e gli allegati contengono tutte le indicazioni rilevanti per la valutazione della conformità e i controlli da eseguire sullo strumento nell’arco della sua utilizzazione. Al fine di poter valutare la conformità degli strumenti fabbricati all’esemplare del tipo esaminato, per quanto concerne la riproducibilità delle loro prestazioni metrologiche quando tali strumenti sono correttamente regolati avvalendosi degli opportuni mezzi previsti, occorre indicare in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>le caratteristiche metrologiche dell’esemplare del tipo dello strumento di misurazione;</dd><dt>– </dt><dd>i provvedimenti necessari per garantire l’integrità dello strumento (piombatura, identificazione del software, ecc.);</dd><dt>– </dt><dd>altre indicazioni necessarie a identificare lo strumento e a verificare la sua conformità visiva all’esemplare del tipo;</dd><dt>– </dt><dd>se del caso, qualsiasi indicazione specifica necessaria a verificare le caratteristiche degli strumenti fabbricati;</dd><dt>– </dt><dd>nel caso di una sottounità, tutte le informazioni necessarie a garantire la compatibilità con altre sottounità o con altri strumenti di misurazione.</dd></dl></dd><dt></dt><dd>Il certificato ha una validità di dieci anni a decorrere dalla data di rilascio e può essere in seguito rinnovato per periodi della durata di dieci anni ciascuno.</dd><dt>5.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità redige a tale riguardo un rapporto di valutazione che tiene a disposizione dello Stato contraente che lo ha designato.</dd><dt>6 </dt><dd>Il fabbricante informa l’organismo di valutazione della conformità che conserva la documentazione tecnica relativa al certificato di esame del tipo, di tutte le modifiche apportate allo strumento di misurazione che possono condizionarne la conformità ai requisiti essenziali o alle condizioni di validità del certificato. Tali modifiche necessitano di un’approvazione dell’organismo di valutazione della conformità, sotto forma di un supplemento al certificato originario di esame del tipo.</dd><dt>7 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica immediatamente allo Stato contraente che lo ha designato:<dl><dt>– </dt><dd>i certificati di esame del tipo rilasciati, compresi gli allegati;</dd><dt>– </dt><dd>i supplementi e le modifiche ai certificati già rilasciati.</dd></dl></dd><dt></dt><dd>Ciascun organismo di valutazione della conformità informa immediatamente lo Stato contraente che lo ha designato del ritiro di un certificato di esame del tipo.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità conserva la documentazione tecnica, compresa la documentazione presentata dal fabbricante, fino al termine del periodo di validità del certificato.</dd><dt>8 </dt><dd>Il fabbricante conserva, unitamente alla documentazione tecnica, una copia del certificato di esame del tipo e dei suoi allegati con relativi supplementi e modifiche, per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u4/lvl_u2" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Il mandatario del fabbricante può presentare la richiesta di cui al numero 3 e adempiere gli obblighi di cui ai numeri 6 e 8.</dd><dt></dt><dd>Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, l’obbligo di mettere a disposizione, su richiesta, la documentazione tecnica spetta alla persona designata dal fabbricante.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5" routerlink="./">Modulo C</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u3" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza, la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u4" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u5/lvl_u5" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante, previsti al numero 4, possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd><dt></dt><dd>Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, gli obblighi di cui al numero 4 spettano all’importatore o a qualsiasi altra persona che immette lo strumento sul mercato svizzero.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u6"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u6" routerlink="./">Modulo C1</a></h4><div class="collapseable"><p class="man-text-align-left">...</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7" routerlink="./">Modulo C2</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità al tipo basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i requisiti della presente ordinanza ad essi applicabili.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante prende tutte le misure necessarie affinché il processo di fabbricazione e il relativo controllo garantiscano la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai requisiti della presente ordinanza ad essi applicabili.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u3" routerlink="./">Controlli del prodotto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3 </dt><dd>A scelta del fabbricante, un organismo accreditato interno all’organizzazione del fabbricante o un organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue, o fa eseguire, controlli del prodotto a intervalli irregolari, determinati dall’organismo, al fine di verificare la qualità dei controlli interni del prodotto, tenendo conto tra l’altro della complessità tecnologica degli strumenti di misurazione e del quantitativo prodotto. Prima dell’immissione sul mercato, l’organismo preleva in loco un campione adeguato dei prodotti finali e lo esamina; effettua inoltre gli esami appropriati previsti dalle pertinenti sezioni delle norme tecniche e dei documenti normativi secondo l’articolo 7 o esami equivalenti previsti da altre pertinenti specifiche tecniche per verificare la conformità degli strumenti al tipo descritto nel certificato di esame del tipo ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Nei casi in cui il campione non risulti conforme a un livello qualitativo accettabile, l’organismo accreditato interno o l’organismo di valutazione della conformità adotta misure appropriate.</dd><dt></dt><dd>La procedura di campionatura da applicare mira a stabilire se il processo di fabbricazione dello strumento di misurazione rimane entro limiti accettabili, al fine di garantire la conformità dello strumento.</dd><dt></dt><dd>Se gli esami sono effettuati da un organismo di valutazione della conformità, durante il processo di fabbricazione il fab-bricante appone, sotto la responsabilità di tale organismo, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u4" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u5" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante compila una dichiarazione scritta di conformità per ogni modello di strumento e la tiene a disposizione delle autorità competenti per dieci anni dalla data in cui lo strumento è stato immesso sul mercato. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per cui è stata compilata.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione di conformità è messa a disposizione delle autorità competenti su richiesta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a una partita, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u7/lvl_u6" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 5 e 6 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario, purché siano specificati nel mandato.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8" routerlink="./">Modulo D</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i requisiti della presente ordinanza applicabili agli strumenti di misurazione in questione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misurazione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 4.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u3" routerlink="./">Sistema di gestione della qualità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione prevista;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica relativa al tipo ammesso e una copia del certificato di esame del tipo.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli strumenti di misurazione al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposizioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garanzia della qualità.</dd><dt></dt><dd>Detta documentazione include, in particolare, un’adeguata descrizione:<dl><dt>– </dt><dd>degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabilità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti;</dd><dt>– </dt><dd>delle tecniche di fabbricazione, di controllo della qualità e di garanzia della qualità, dei processi e degli interventi sistematici che sono utilizzati;</dd><dt>– </dt><dd>degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui si intende eseguirli;</dd><dt>– </dt><dd>della documentazione in materia di garanzia della qualità, quali i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>dei mezzi che consentono il controllo della qualità richiesta del prodotto e dell’efficacia del sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubblicati i relativi riferimenti.</dd><dt></dt><dd>Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notificata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>3.4 </dt><dd>Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente.</dd><dt>3.5 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche previste e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se è necessaria una seconda valutazione.</dd><dt></dt><dd>L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u4" routerlink="./">Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4.1 </dt><dd>La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di progettazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato ecc.</dd></dl></dd><dt>4.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifiche ispettive eseguite.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valutazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u5" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u6" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt>7 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione di cui al numero 3.1 secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le modifiche di cui al numero 3.5;</dd><dt>– </dt><dd>le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui ai numeri 3.5, 4.3 e 4.4.</dd></dl></dd><dt>8 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u8/lvl_u7" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante, previsti ai numeri 3.1, 3.5, 6 e 7, possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9" routerlink="./">Modulo D1</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u2" routerlink="./">Documentazione tecnica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento.</dd><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u3" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misurazione in questione secondo quanto specificato al numero 5 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 6.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u4" routerlink="./">Sistema di gestione della qualità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione prevista;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica di cui al numero 2.</dd></dl></dd><dt>5.2 </dt><dd>Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli strumenti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposizioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garanzia della qualità.</dd><dt></dt><dd>Detta documentazione include, in particolare, un’adeguata descrizione:<dl><dt>– </dt><dd>degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabilità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti;</dd><dt>– </dt><dd>delle tecniche di fabbricazione, di controllo della qualità e di garanzia della qualità, dei processi e degli interventi sistematici che sono utilizzati;</dd><dt>– </dt><dd>degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui s’intende eseguirli;</dd><dt>– </dt><dd>della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>dei mezzi che consentono il controllo della qualità richiesta del prodotto e dell’efficacia del sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>5.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 5.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubblicati i relativi riferimenti.</dd><dt></dt><dd>Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notificata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>5.4 </dt><dd>Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente.</dd><dt>5.5 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 5.2 o se è necessaria una seconda valutazione.</dd><dt></dt><dd>L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u5" routerlink="./">Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6.1 </dt><dd>La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso.</dd><dt>6.2 </dt><dd>Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica di cui al numero 2;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.</dd></dl></dd><dt>6.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifiche ispettive eseguite.</dd><dt>6.4 </dt><dd>Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione, se necessario, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire, o far eseguire, prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u6" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 5.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u7" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>8 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt>9 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione di cui al numero 5.1 secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le modifiche di cui al numero 5.5;</dd><dt>– </dt><dd>le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui ai numeri 5.5, 6.3 e 6.4.</dd></dl></dd><dt>10 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u9/lvl_u8" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>11 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3, 5.1, 5.5, 8 e 9 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10" routerlink="./">Modulo E</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità dell’ispezione e delle prove eseguite sul prodotto finale</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità dell’ispezione e delle prove eseguite sul prodotto finale è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misurazione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 4.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u3" routerlink="./">Sistema di gestione della qualità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione prevista;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica relativa al tipo ammesso e una copia del certificato di esame del tipo.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli strumenti di misurazione al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposizioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garanzia della qualità.</dd><dt></dt><dd>Detta documentazione deve includere, in particolare, un’adeguata descrizione:<dl><dt>– </dt><dd>degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabilità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti;</dd><dt>– </dt><dd>degli esami e delle prove che sono eseguiti dopo la fabbricazione;</dd><dt>– </dt><dd>della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>dei mezzi che consentono il controllo dell’efficacia del sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubblicati i relativi riferimenti.</dd><dt></dt><dd>Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notificata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>3.4 </dt><dd>Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente.</dd><dt>3.5 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità. </dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se è necessaria una seconda valutazione.</dd><dt></dt><dd>L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u4" routerlink="./">Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4.1 </dt><dd>La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.</dd></dl></dd><dt>4.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifiche ispettive eseguite.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valutazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u5" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u6" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt>7 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione di cui al numero 3.1 secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le modifiche di cui al numero 3.5 secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui al numero 3.5 ultimo capoverso e ai numeri 4.3 e 4.4.</dd></dl></dd><dt>8 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u10/lvl_u7" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3.1, 3.5, 6 e 7 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11" routerlink="./">Modulo E1</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità delle ispezioni e delle prove eseguite sul prodotto finale</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità delle ispezioni e delle prove eseguite sul prodotto finale è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u2" routerlink="./">Documentazione tecnica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento.</dd><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u3" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misurazione in questione secondo quanto specificato al numero 5, ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 6.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u4" routerlink="./">Sistema di gestione della qualità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione prevista;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica di cui al numero 2.</dd></dl></dd><dt>5.2 </dt><dd>Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli strumenti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposizioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garanzia della qualità.</dd><dt></dt><dd>Detta documentazione deve includere, in particolare, un’adeguata descrizione:<dl><dt>– </dt><dd>degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabilità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti;</dd><dt>– </dt><dd>degli esami e prove che sono eseguiti dopo la fabbricazione;</dd><dt>– </dt><dd>della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>dei mezzi che consentono il controllo dell’efficacia del sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>5.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 5.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubblicati i relativi riferimenti.</dd><dt></dt><dd>Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notificata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>5.4 </dt><dd>Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente.</dd><dt>5.5 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 5.2 o se è necessaria una seconda valutazione.</dd><dt></dt><dd>L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u5" routerlink="./">Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6.1 </dt><dd>La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso.</dd><dt>6.2 </dt><dd>Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica di cui al numero 2;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.</dd></dl></dd><dt>6.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifiche ispettive eseguite.</dd><dt>6.4 </dt><dd>Inoltre, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valutazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u6" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 5.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u7" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>8 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt>9 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione di cui al numero 5.1 secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le modifiche di cui al numero 5.5;</dd><dt>– </dt><dd>le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità, di cui ai numeri 5.5, 6.3 e 6.4.</dd></dl></dd><dt>10 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u11/lvl_u8" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>11 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3, 5.1, 5.5, 8 e 9 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12" routerlink="./">Modulo F</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto è la parte della procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione assoggettati alle disposizioni di cui al numero 3 sono conformi al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u3" routerlink="./">Verifica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità prescelto dal fabbricante esegue o fa eseguire gli esami e le prove del caso per verificare la conformità degli strumenti di misurazione al tipo descritto nel certificato di esame del tipo e ai requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Gli esami e le prove intesi a verificare la conformità ai requisiti metrologici sono eseguiti, a scelta del fabbricante, o mediante esame e prova di ogni strumento di misurazione come descritto al numero 4 o mediante esame e prova degli strumenti di misurazione su base statistica secondo quanto stabilito al numero 5.</dd><dt>4 </dt><dd>Verifica della conformità ai requisiti metrologici mediante esame e prova di ogni singolo strumento di misurazione</dd><dt>4.1 </dt><dd>Tutti gli strumenti di misurazione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguiti opportuni esami e prove conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificarne la conformità ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire.</dd><dt>4.2 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di conformità relativo agli esami e alle prove eseguite, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ciascuno strumento di misurazione ammesso.</dd><dt></dt><dd>Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione.</dd><dt>5 </dt><dd>Verifica statistica della conformità ai requisiti metrologici</dd><dt>5.1 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari affinché il processo di fabbricazione garantisca l’omogeneità di ciascun lotto prodotto e presenta i propri strumenti di misurazione alla verifica sotto forma di lotti omogenei.</dd><dt>5.2 </dt><dd>Da ciascun lotto è prelevato un campione a caso, conformemente al numero 5.3. Tutti gli strumenti di misurazione che fanno parte del campione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguite opportune prove, conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificarne la conformità ai requisiti metrologici loro applicabili, ai fini di determinare se si deve ammettere o rifiutare il lotto. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire.</dd><dt>5.3 </dt><dd>Il procedimento statistico deve soddisfare i seguenti requisiti:</dd><dt></dt><dd>la verifica statistica deve basarsi su attributi. Il sistema di campionamento deve garantire:<dl><dt>– </dt><dd>un livello normale di qualità che corrisponde a una probabilità di accettazione del 95 %, con una percentuale di non conformità inferiore all’1 %;</dd><dt>– </dt><dd>un livello limite di qualità che corrisponde a una probabilità di accettazione del 5 %, con una percentuale di non conformità inferiore al 7 %.</dd></dl></dd><dt>5.4 </dt><dd>Se un lotto è accettato, tutti gli strumenti di misurazione del lotto sono ammessi, ad eccezione degli strumenti del campione risultati non conformi.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di conformità per quanto concerne gli esami e le prove eseguite, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ogni singolo strumento di misurazione ammesso.</dd><dt></dt><dd>Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione.</dd><dt>5.5 </dt><dd>Se un lotto è rifiutato, l’organismo di valutazione della conformità adotta i provvedimenti appropriati per evitarne l’immissione sul mercato. Qualora il rifiuto di lotti sia frequente, l’organismo di valutazione della conformità può decidere di sospendere la verifica statistica e prendere i provvedimenti appropriati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u4" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che risulta conforme al tipo ammesso e soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u5" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt></dt><dd>Se l’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3 dà il proprio consenso, il fabbricante appone inoltre sugli strumenti di misurazione il numero d’identificazione dell’organismo in questione, sotto la responsabilità di quest’ultimo.</dd><dt>8 </dt><dd>Se l’organismo di valutazione della conformità dà il proprio consenso e sotto la responsabilità del medesimo, il fabbricante può apporre il numero d’identificazione dell’organismo in questione nel corso del processo di fabbricazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u12/lvl_u6" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Ad eccezione di quelli previsti ai numeri 2 e 5.1, gli obblighi spettanti al fabbricante possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13" routerlink="./">Modulo F1</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sulla verifica del prodotto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sulla verifica del prodotto è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione assoggettati alle disposizioni di cui al numero 5 soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u2" routerlink="./">Documentazione tecnica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento.</dd><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u3" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u4" routerlink="./">Verifica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue o fa eseguire gli esami e le prove del caso per verificare la conformità degli strumenti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Gli esami e le prove intese a verificare la conformità ai requisiti metrologici sono realizzati, a scelta del fabbricante, o mediante esame e prova di ogni singolo strumento secondo quanto stabilito nel numero 6, o mediante esame e prova degli strumenti su base statistica secondo quanto stabilito al numero 7.</dd><dt>6 </dt><dd>Verifica della conformità ai requisiti metrologici mediante esame e prova di ogni singolo strumento di misurazione</dd><dt>6.1 </dt><dd>Tutti gli strumenti di misurazione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguiti opportuni esami e prove conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificarne la conformità ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire.</dd><dt>6.2 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di conformità relativo agli esami e alle prove eseguiti, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ciascuno strumento di misurazione ammesso.</dd><dt></dt><dd>Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione.</dd><dt>7 </dt><dd>Verifica statistica della conformità ai requisiti metrologici</dd><dt>7.1 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari affinché il processo di fabbricazione garantisca l’omogeneità di ciascun lotto prodotto e presenta i propri strumenti di misurazione alla verifica sotto forma di lotti omogenei.</dd><dt>7.2 </dt><dd>Da ciascun lotto è prelevato un campione a caso, conformemente al numero 7.3. Tutti gli strumenti di misurazione che fanno parte del campione sono esaminati singolarmente e su di essi sono eseguite opportune prove, conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificarne la conformità ai requisiti metrologici loro applicabili, ai fini di determinare se si deve accettare o rifiutare il lotto. In assenza di tali documenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire.</dd><dt>7.3 </dt><dd>Il procedimento statistico deve soddisfare i seguenti requisiti:</dd><dt></dt><dd>la verifica statistica deve basarsi su attributi. Il sistema di campionamento deve garantire:<dl><dt>– </dt><dd>un livello normale di qualità che corrisponde a una probabilità di accettazione del 95 %, con una percentuale di non conformità inferiore all’1 %;</dd><dt>– </dt><dd>un livello limite di qualità che corrisponde a una probabilità di accettazione del 5 %, con una percentuale di non conformità inferiore al 7 %.</dd></dl></dd><dt>7.4 </dt><dd>Se un lotto è accettato, tutti gli strumenti di misurazione del lotto sono ammessi, ad eccezione degli strumenti del campione risultati non conformi.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di conformità per quanto concerne gli esami e le prove eseguiti, e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione su ogni singolo strumento di misurazione ammesso.</dd><dt></dt><dd>Il fabbricante tiene i certificati di conformità a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione.</dd><dt>7.5 </dt><dd>Se un lotto è rifiutato, l’organismo di valutazione della conformità adotta i provvedimenti appropriati per evitarne l’immissione sul mercato. Qualora il rifiuto di lotti sia frequente, l’organismo di valutazione della conformità può decidere di sospendere la verifica statistica e prendere i provvedimenti appropriati.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u5" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>8 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u6" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt></dt><dd>Se l’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 5 dà il proprio consenso, il fabbricante appone inoltre sugli strumenti di misurazione il numero d’identificazione dell’organismo in questione, sotto la responsabilità di quest’ultimo.</dd><dt>10 </dt><dd>Se l’organismo di valutazione della conformità dà il proprio consenso e sotto la responsabilità del medesimo, il fabbricante può apporre il numero d’identificazione dell’organismo in questione nel corso del processo di fabbricazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u13/lvl_u7" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>11 </dt><dd>Ad eccezione di quelli previsti ai numeri 4 e 7.1, gli obblighi spettanti al fabbricante possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14" routerlink="./">Modulo G</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che lo strumento di misurazione assoggettato alle disposizioni di cui al numero 4 soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u2" routerlink="./">Documentazione tecnica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante elabora la documentazione tecnica descritta nella cifra II e la mette a disposizione dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 4. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento.</dd><dt></dt><dd>Il fabbricante tiene la documentazione tecnica a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u3" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3 </dt><dd>Il fabbricante adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la conformità degli strumenti di misurazione fabbricati ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u4" routerlink="./">Verifica</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità scelto dal fabbricante esegue, o fa eseguire, gli esami e le prove appropriati conformemente a quanto indicato nei documenti di cui all’articolo 7, o prove equivalenti, per verificare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. In assenza di documenti pertinenti, l’organismo di valutazione della conformità decide in merito alle prove da eseguire.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità rilascia un certificato di conformità relativo agli esami e alle prove eseguiti e appone, o fa apporre sotto la propria responsabilità, il proprio numero d’identificazione sullo strumento di misurazione ammesso.</dd><dt></dt><dd>Il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti a fini d’ispezione i certificati di conformità per un periodo di dieci anni a decorrere dalla certificazione dello strumento di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u5" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare nonché, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 4, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u6" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente allo strumento di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u14/lvl_u7" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 2 e 6 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15" routerlink="./">Modulo H</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misurazione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 4.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u3" routerlink="./">Sistema di gestione della qualità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica descritta nella cifra II per un modello di ciascuna categoria di strumenti di misurazione che si intende fabbricare. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli strumenti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposizioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garanzia della qualità.</dd><dt></dt><dd>Detta documentazione include, in particolare, un’adeguata descrizione:<dl><dt>– </dt><dd>degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabilità e competenze della direzione in materia di qualità dei prodotti;</dd><dt>– </dt><dd>delle specifiche tecniche di progetto, comprese le norme che devono essere applicate, e qualora non siano applicate in modo completo le norme di cui all’articolo 7, dei mezzi che sono impiegati per garantire la conformità ai requisiti essenziali della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione in questione;</dd><dt>– </dt><dd>delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di controllo e di verifica di progetto che s’intende applicare nella progettazione degli strumenti di misurazione appartenenti alla categoria in questione;</dd><dt>– </dt><dd>delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di fabbricazione, di controllo della qualità e di garanzia della qualità che s’intende applicare;</dd><dt>– </dt><dd>degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui s’intende eseguirli;</dd><dt>– </dt><dd>della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>dei mezzi che consentono il controllo della qualità del prodotto richiesta e dell’efficacia del sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente.</dd><dt></dt><dd>Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notificata al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>3.4 </dt><dd>Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficiente.</dd><dt>3.5 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se è necessaria una seconda valutazione.</dd><dt></dt><dd>L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notificazione deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u4" routerlink="./">Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4.1 </dt><dd>La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità riconosciuto.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla progettazione, come risultati di analisi, calcoli, prove, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla fabbricazione, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.</dd></dl></dd><dt>4.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità svolge periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifiche ispettive eseguite.</dd><dt>4.4 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità può inoltre eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione, se necessario, l’organismo di valutazione della conformità può eseguire, o far eseguire, prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u5" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u6" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt>7 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità di cui al numero 3.1, secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le modifiche di cui al numero 3.5;</dd><dt>– </dt><dd>le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità di cui ai numeri 3.5, 4.3 e 4.4.</dd></dl></dd><dt>8 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato contraente che lo ha designato l’elenco delle ammissioni di sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u15/lvl_u7" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3.1, 3.5, 6 e 7 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16" routerlink="./">Modulo H1</a></h4><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u1"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u1" routerlink="./">Dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull’esame del progetto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull’esame del progetto è la procedura di valutazione della conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti nel presente modulo, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misurazione in questione soddisfano i pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u2"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u2" routerlink="./">Fabbricazione</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>2 </dt><dd>Il fabbricante applica un sistema di gestione della qualità ammesso per la produzione, l’ispezione finale e le prove eseguite sullo strumento di misurazione in questione secondo quanto specificato al numero 3 ed è soggetto alla sorveglianza di cui al numero 5. L’adeguatezza del progetto tecnico dello strumento di misurazione è stata oggetto di esame ai sensi delle disposizioni del numero 4.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u3"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u3" routerlink="./">Sistema di gestione della qualità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>3.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo sistema di gestione della qualità a un organismo di valutazione della conformità di sua scelta.</dd><dt></dt><dd>La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>tutte le indicazioni utili sulla categoria di strumenti di misurazione prevista;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Il sistema di gestione della qualità deve garantire la conformità degli strumenti di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt></dt><dd>Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato sotto forma di disposizioni, procedure e istruzioni scritte. Questa documentazione relativa al sistema di gestione della qualità deve consentire un’interpretazione coerente dei programmi, degli schemi, dei manuali e dei rapporti riguardanti la garanzia della qualità.</dd><dt></dt><dd>Detta documentazione deve includere, in particolare, un’adeguata descrizione:<dl><dt>– </dt><dd>degli obiettivi di qualità, della struttura organizzativa, delle responsabilità e competenze della direzione in materia di qualità di progettazione e di qualità dei prodotti;</dd><dt>– </dt><dd>delle specifiche tecniche di progetto, comprese le norme, che sono applicate, e qualora non siano applicate in modo completo le norme di cui all’articolo 7, dei mezzi che sono impiegati per garantire la conformità ai requisiti essenziali della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione in questione;</dd><dt>– </dt><dd>delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di controllo e di verifica di progetto che s’intende applicare nella progettazione degli strumenti di misurazione della categoria in questione;</dd><dt>– </dt><dd>delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici di fabbricazione, di controllo della qualità e di garanzia della qualità che s’intende applicare;</dd><dt>– </dt><dd>degli esami e delle prove che sono eseguiti prima, durante e dopo la fabbricazione, con indicazione della frequenza con cui sono previsti;</dd><dt>– </dt><dd>della documentazione in materia di garanzia della qualità, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>dei mezzi che consentono il controllo della qualità richiesta della progettazione e del prodotto, nonché dell’efficacia del sistema di gestione della qualità.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta il sistema di gestione della qualità per determinare se soddisfa i requisiti di cui al numero 3.2. L’organismo presume la conformità a tali requisiti se il sistema di gestione della qualità soddisfa le corrispondenti specifiche della norma svizzera che attua la norma armonizzata pertinente dal momento in cui sono stati pubblicati i relativi riferimenti.</dd><dt></dt><dd>Oltre a fornire consulenza sui sistemi di gestione della qualità, il gruppo incaricato della valutazione deve avere un’adeguata esperienza nel campo della metrologia in questione e della tecnologia dello strumento di misurazione e deve conoscere i requisiti applicabili della presente ordinanza. La procedura di valutazione deve comprendere una perizia in loco degli impianti del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>La decisione sulla valutazione del sistema di gestione della qualità è notificata al fabbricante. La notifica deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>3.4 </dt><dd>Il fabbricante s’impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità nella forma in cui è stato ammesso e a fare in modo che rimanga adeguato ed efficace.</dd><dt>3.5 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha ammesso il sistema di gestione della qualità di qualsiasi modifica prevista del sistema di gestione della qualità.</dd><dt></dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità valuta le modifiche proposte e decide se il sistema di gestione della qualità modificato continui a soddisfare i requisiti di cui al numero 3.2 o se sia necessaria una seconda valutazione.</dd><dt></dt><dd>L’organismo notifica la sua decisione al fabbricante. La notifica deve contenere le conclusioni dell’esame e la motivazione circostanziata della decisione.</dd><dt>3.6 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità comunica periodicamente allo Stato che lo ha designato l’elenco delle ammissioni dei sistemi di gestione della qualità rilasciate o rifiutate e informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro dell’ammissione di un sistema di gestione della qualità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u4"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u4" routerlink="./">Esame del progetto</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>4.1 </dt><dd>Il fabbricante presenta una domanda di valutazione del suo progetto all’organismo di cui al precedente numero 3.1.</dd><dt>4.2 </dt><dd>La domanda deve consentire di comprendere il progetto, il processo di fabbricazione e il funzionamento dello strumento di misurazione, nonché di valutarne la conformità ai pertinenti requisiti della presente ordinanza. La domanda contiene:<dl><dt>– </dt><dd>il nome e l’indirizzo del fabbricante;</dd><dt>– </dt><dd>una dichiarazione scritta in cui si precisa che la medesima domanda non è stata presentata ad alcun altro organismo di valutazione della conformità;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione tecnica descritta nella cifra II. La documentazione deve consentire di valutare la conformità dello strumento di misurazione ai pertinenti requisiti della presente ordinanza; deve comprendere un’adeguata analisi e valutazione dei rischi. Essa specifica i requisiti applicabili e comprende, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento;</dd><dt>– </dt><dd>la documentazione che attesta l’adeguatezza del progetto tecnico. Tali documenti supplementari devono citare tutte le norme che sono state applicate, in particolare qualora non siano state applicate integralmente le norme di cui all’articolo 7, e comprendere, se necessario, i risultati delle prove eseguite in laboratori appropriati del fabbricante oppure, a suo nome e sotto la sua responsabilità, da un altro laboratorio di prova.</dd></dl></dd><dt>4.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità esamina la domanda e, se il progetto soddisfa le disposizioni della presente ordinanza applicabili allo strumento di misurazione, rilascia al fabbricante un certificato di esame del progetto. Tale certificato contiene il nome e l’indirizzo del fabbricante, le conclusioni dell’esame, le eventuali condizioni di validità e i dati necessari per identificare lo strumento ammesso.</dd><dt>4.3.1 </dt><dd>Tutte le parti pertinenti della documentazione tecnica sono allegate al certificato.</dd><dt>4.3.2 </dt><dd>Il certificato o gli allegati contengono tutte le indicazioni pertinenti al fine della valutazione della conformità e dei controlli da eseguire sullo strumento di misurazione nell’arco della sua utilizzazione. Al fine di poter valutare la conformità degli strumenti fabbricati secondo il progetto esaminato, per quanto concerne la riproducibilità dei risultati delle misurazioni, quando tali strumenti sono correttamente regolati avvalendosi degli opportuni mezzi previsti, occorre indicare in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>le caratteristiche metrologiche del tipo di strumento;</dd><dt>– </dt><dd>i provvedimenti richiesti per garantire l’integrità dello strumento (piombatura, identificazione del software, ecc.);</dd><dt>– </dt><dd>indicazioni su altri elementi necessari per l’identificazione dello strumento e per verificarne la conformità visiva al progetto;</dd><dt>– </dt><dd>se del caso, qualsiasi indicazione specifica necessaria per verificare le caratteristiche degli strumenti di misurazione fabbricati;</dd><dt>– </dt><dd>nel caso di una sottounità, tutte le indicazioni necessarie per garantire la compatibilità con altre sottounità o con altri strumenti di misurazione.</dd></dl></dd><dt>4.3.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità redige a tale riguardo un rapporto di valutazione che tiene a disposizione dello Stato che lo ha designato. Fatte salve le disposizioni dell’allegato 3 numero 8, detto organismo rende pubblico il contenuto di tale rapporto, in tutto o in parte, soltanto previo consenso del fabbricante.</dd><dt></dt><dd>Il certificato ha una validità di dieci anni a decorrere dalla data di rilascio e può essere in seguito rinnovato per periodi della durata di dieci anni ciascuno.</dd><dt></dt><dd>Se decide di rifiutare il rilascio di un certificato di esame del progetto, l’organismo di valutazione della conformità notifica al fabbricante la motivazione circostanziata di tale decisione.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Il fabbricante tiene informato l’organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato il certificato di esame del progetto, di qualsiasi modifica prevista del progetto ammesso. Qualora le modifiche al progetto ammesso possano influire sulla conformità ai requisiti essenziali della presente ordinanza, sulle condizioni di validità del certificato o sulle condizioni previste per l’impiego dello strumento, le modifiche in questione devono essere oggetto di un’ulteriore ammissione da parte dell’organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato il certificato di esame del progetto. Tale ulteriore ammissione è rilasciata sotto forma di un supplemento all’originario certificato di esame del progetto.</dd><dt>4.5 </dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità mette periodicamente a disposizione dello Stato che lo ha designato:<dl><dt>– </dt><dd>i certificati di esame del progetto rilasciati e i relativi allegati;</dd><dt>– </dt><dd>i supplementi e le modifiche di precedenti certificati.</dd></dl></dd><dt></dt><dd>Ogni organismo di valutazione della conformità informa immediatamente lo Stato che lo ha designato del ritiro di un certificato di esame del progetto.</dd><dt>4.6 </dt><dd>Il fabbricante, o il suo mandatario domiciliato in Svizzera, conserva una copia del certificato di esame del progetto nonché dei relativi allegati e supplementi unitamente alla documentazione tecnica per un periodo di dieci anni a decorrere dalla data di fabbricazione dell’ultimo strumento di misurazione.</dd><dt></dt><dd>Se né il fabbricante né il suo mandatario sono domiciliati in Svizzera, l’obbligo di mettere a disposizione, su richiesta, la documentazione tecnica spetta alla persona designata dal fabbricante.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u5"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u5" routerlink="./">Sorveglianza sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>5.1 </dt><dd>La sorveglianza è intesa a garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema di gestione della qualità ammesso.</dd><dt>5.2 </dt><dd>Il fabbricante consente all’organismo di valutazione della conformità di accedere a fini ispettivi ai locali di progettazione, di fabbricazione, d’ispezione, di prove e di deposito e gli fornisce tutte le necessarie informazioni, in particolare:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione relativa al sistema di gestione della qualità;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla progettazione, come risultati di analisi, calcoli, prove, ecc.;</dd><dt>– </dt><dd>i documenti relativi alla garanzia della qualità previsti dalla parte del sistema di gestione della qualità relativa alla fabbricazione, come i rapporti ispettivi e i dati relativi alle prove, alle tarature, alla qualificazione del personale impiegato, ecc.</dd></dl></dd><dt>5.3 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità esegue periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e applichi il sistema di gestione della qualità, e trasmette al fabbricante un rapporto sulle verifiche ispettive eseguite.</dd><dt>5.4 </dt><dd>L’organismo di valutazione della conformità può inoltre eseguire visite senza preavviso presso il fabbricante. In tale occasione l’organismo di valutazione della conformità può, se necessario, eseguire o far eseguire prove sul prodotto per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione della qualità. L’organismo trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state eseguite prove, un rapporto sulle medesime.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u6"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u6" routerlink="./">Marcature</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>6 </dt><dd>Il fabbricante appone su ciascuno strumento di misurazione che soddisfa i pertinenti requisiti della presente ordinanza la marcatura di conformità, la marcatura metrologica supplementare e, sotto la responsabilità dell’organismo di valutazione della conformità di cui al numero 3.1, il numero d’identificazione di quest’ultimo.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u7"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u7" routerlink="./">Dichiarazione scritta di conformità</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>7 </dt><dd>Per ciascun modello di strumento di misurazione è redatta una dichiarazione di conformità che è tenuta a disposizione delle autorità competenti per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento. Tale dichiarazione identifica il modello di strumento per il quale è stata redatta e menziona il numero del certificato di esame del progetto.</dd><dt></dt><dd>Una copia della dichiarazione è fornita unitamente a ciascuno strumento di misurazione immesso sul mercato. Tuttavia questo requisito può essere interpretato come applicabile a un lotto o a un invio, anziché ai singoli strumenti, nei casi in cui un gran numero di strumenti sia fornito a un unico utilizzatore.</dd><dt>8 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni a decorrere dalla fabbricazione dell’ultimo strumento, il fabbricante tiene a disposizione delle autorità competenti:<dl><dt>– </dt><dd>la documentazione di cui al numero 3.1, secondo capoverso;</dd><dt>– </dt><dd>le modifiche di cui al numero 3.5;</dd><dt>– </dt><dd>le decisioni e i rapporti trasmessi dall’organismo di valutazione della conformità di cui ai numeri 3.5, 5.3 e 5.4.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u8"><h5 aria-level="5" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_I/lvl_u16/lvl_u8" routerlink="./">Mandatario del fabbricante</a></h5><div class="collapseable"><dl><dt>9 </dt><dd>Gli obblighi spettanti al fabbricante previsti ai numeri 3.1, 3.5, 7 e 8 possono essere adempiuti, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilità, dal suo mandatario domiciliato in Svizzera.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_II"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_II" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_2/lvl_u1/lvl_II" routerlink="./">II. Documentazione tecnica per la valutazione della conformità</a></h3><div class="collapseable"><dl><dt>1 </dt><dd>La documentazione tecnica deve descrivere in modo intelligibile la progettazione, la fabbricazione e il funzionamento dello strumento di misurazione e consentire di valutare la conformità dello strumento ai pertinenti requisiti della presente ordinanza.</dd><dt>2 </dt><dd>La documentazione tecnica dev’essere sufficientemente dettagliata per assicurare:<dl><dt>– </dt><dd>la descrizione delle caratteristiche metrologiche;</dd><dt>– </dt><dd>la riproducibilità dei risultati delle misurazioni degli strumenti prodotti quando questi ultimi sono correttamente regolati avvalendosi degli opportuni mezzi previsti; e</dd><dt>– </dt><dd>l’integrità dello strumento di misurazione.</dd></dl></dd><dt>3 </dt><dd>Se necessario ai fini della valutazione e dell’identificazione del tipo e/o dello strumento di misurazione, la documentazione tecnica deve includere quanto segue:</dd><dt>3.1 </dt><dd>una descrizione generale dello strumento;</dd><dt>3.2 </dt><dd>gli schemi di progettazione e di fabbricazione, nonché i piani relativi a componenti, sottounità, circuiti, ecc.;</dd><dt>3.3 </dt><dd>le procedure di fabbricazione per garantire una produzione omogenea;</dd><dt>3.4 </dt><dd>se del caso, una descrizione dei dispositivi elettronici con schemi, diagrammi, diagrammi di flusso logico e indicazioni generali sul software con una spiegazione delle sue caratteristiche e del suo funzionamento;</dd><dt>3.5 </dt><dd>le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere i numeri 3.2, 3.3 e 3.4, compreso il funzionamento dello strumento;</dd><dt>3.6 </dt><dd>un elenco delle norme e/o dei documenti normativi di cui all’articolo 7, applicati in tutto o in parte;</dd><dt>3.7 </dt><dd>una descrizione delle soluzioni adottate per soddisfare i requisiti essenziali della presente ordinanza, se non sono state applicate le norme e/o i documenti normativi di cui all’articolo 7;</dd><dt>3.8 </dt><dd>i risultati dei calcoli di progetto, di esami, ecc.;</dd><dt>3.9 </dt><dd>se del caso, i risultati delle prove appropriate per dimostrare che il tipo e/o lo strumento sono conformi:<dl><dt>a. </dt><dd>ai requisiti della presente ordinanza in base alle condizioni di funzionamento nominali dichiarate e ai disturbi ambientali specifici;</dd><dt>b. </dt><dd>alle specifiche di durabilità dei contatori del gas, dell’acqua, di calore nonché dei contatori di liquidi diversi dall’acqua;</dd></dl></dd><dt>3.10 </dt><dd>i certificati di esame del tipo o i certificati di esame del progetto per quanto concerne gli strumenti che contengono parti identiche a quelle del progetto.</dd><dt>4 </dt><dd>Il fabbricante indica la posizione dei sigilli e delle marcature.</dd><dt>5 </dt><dd>Il fabbricante indica, se del caso, i requisiti di compatibilità con interfacce e sottounità.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e3564" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e3564" id="fnbck-d6e3564" routerlink="./">50</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3564"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3564" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e3564" routerlink="./">50</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2015/898/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2015</b> 5835</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 15<i>a</i>)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Obblighi degli operatori economici</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Obblighi del fabbricante</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>All’atto dell’immissione sul mercato o della messa in servizio dei propri strumenti di misurazione, il fabbricante garantisce che siano stati progettati e fabbricati conformemente ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione.</dd><dt>1.2</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>1.2.1 </dt><dd>Il fabbricante prepara la documentazione tecnica di cui all’articolo 14 ed esegue o fa eseguire l’appropriata procedura di valutazione della conformità di cui all’articolo 11.</dd><dt>1.2.2 </dt><dd>Qualora la conformità di uno strumento di misurazione ai requisiti applicabili sia stata dimostrata mediante tale procedura di valutazione della conformità, il fabbricante redige la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e appone la marcatura di conformità di cui all’articolo 15 e la marcatura metrologica supplementare.</dd><dt>1.3 </dt><dd>Il fabbricante conserva la documentazione tecnica e la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 per un periodo di dieci anni dalla data in cui lo strumento di misurazione è stato immesso sul mercato.</dd><dt>1.4</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>1.4.1 </dt><dd>Il fabbricante garantisce che siano predisposte le procedure necessarie affinché la produzione in serie continui a essere conforme alla presente ordinanza. Si tiene debitamente conto delle modifiche della progettazione o delle caratteristiche degli strumenti di misurazione, nonché delle modifiche delle norme armonizzate, dei documenti normativi o di altre specifiche tecniche con riferimento alle quali è dichiarata la conformità di uno strumento di misurazione.</dd><dt>1.4.2 </dt><dd>Laddove ritenuto necessario in considerazione delle prestazioni di uno strumento di misurazione, il fabbricante esegue una prova a campione sullo strumento di misurazione messo a disposizione sul mercato, esamina i reclami, gli strumenti di misurazione non conformi e i richiami degli strumenti di misurazione, mantiene, se del caso, un registro degli stessi e informa i distributori di tale sorveglianza.</dd><dt>1.5 </dt><dd>Il fabbricante garantisce che sugli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato sia apposto un numero di tipo, di lotto, di serie o qualsiasi altro elemento che ne consenta l’identificazione, oppure, qualora le dimensioni o la natura dello strumento di misurazione non lo consentano, che le informazioni prescritte siano fornite in un documento di accompagnamento dello strumento di misurazione ed eventualmente sull’imballaggio, conformemente all’allegato 1 numero 9.2.</dd><dt>1.6 </dt><dd>Il fabbricante indica sullo strumento di misurazione il proprio nome, la propria denominazione commerciale registrata o il proprio marchio registrato e l’indirizzo postale al quale può essere contattato, oppure, ove ciò non sia possibile, in un documento di accompagnamento dello strumento di misurazione ed eventualmente sull’imballaggio, conformemente all’allegato 1 numero 9.2. L’indirizzo indica un unico punto in cui il fabbricante può essere contattato. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facilmente comprensibile per gli utilizzatori e le autorità di sorveglianza del mercato.</dd><dt>1.7 </dt><dd>Il fabbricante garantisce che lo strumento di misurazione che ha immesso sul mercato sia accompagnato da una copia della dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e da istruzioni per l’uso e informazioni conformemente all’allegato 1 numero 9.3, in una delle lingue di cui all’articolo 10. Tali istruzioni per l’uso e informazioni, al pari di qualunque marcatura, devono essere chiare, comprensibili e intelligibili.</dd><dt>1.8 </dt><dd>Il fabbricante che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione che ha immesso sul mercato non sia conforme alla presente ordinanza prende immediatamente le misure correttive necessarie per rendere conforme tale strumento di misurazione, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora lo strumento di misurazione presenti un rischio, il fabbricante ne informa immediatamente il METAS, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformità e qualsiasi misura correttiva presa.</dd><dt>1.9 </dt><dd>Il fabbricante, a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornisce a quest’ultimo tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dello strumento di misurazione alla presente ordinanza, in una lingua che può essere facilmente compresa dal METAS. Coopera con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato. </dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Obblighi del mandatario</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>2.1.1 </dt><dd>Il fabbricante può nominare, mediante mandato scritto, un mandatario.</dd><dt>2.1.2 </dt><dd>Gli obblighi di cui al numero 1.1 e l’obbligo di redigere la documentazione tecnica di cui al numero 1.2 non possono essere traferiti al mandatario.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Il mandatario esegue i compiti specificati nel mandato ricevuto dal fabbricante. Il mandato consente al mandatario di eseguire almeno i seguenti compiti:<dl><dt>a. </dt><dd>mantenere a disposizione delle autorità di sorveglianza del mercato la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e la documentazione tecnica per un periodo di dieci anni dalla data in cui lo strumento di misurazione è stato immesso sul mercato;</dd><dt>b. </dt><dd>a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornire a tale autorità tutte le informazioni e la documentazione necessarie per dimostrare la conformità di uno strumento di misurazione;</dd><dt>c. </dt><dd>cooperare con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che rientrano nel proprio mandato.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Obblighi dell’importatore</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>L’importatore immette sul mercato solo gli strumenti di misurazione conformi.</dd><dt>3.2</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>3.2.1 </dt><dd>Prima di immettere uno strumento di misurazione sul mercato o metterlo in servizio, l’importatore assicura che il fabbricante abbia eseguito l’appropriata procedura di valutazione della conformità. Assicura che il fabbricante abbia preparato la documentazione tecnica, che sullo strumento di misurazione sia apposta la marcatura di conformità di cui all’articolo 15 e la marcatura metrologica supplementare, che lo strumento di misurazione sia accompagnato dalla dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e dai documenti prescritti e che il fabbricante abbia rispettato i requisiti di cui ai numeri 1.5 e 1.6.</dd><dt>3.2.2 </dt><dd>L’importatore che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione non sia conforme ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione non immette lo strumento di misurazione sul mercato né lo mette in servizio fino a quando non sia stato reso conforme. Inoltre, quando lo strumento di misurazione presenta un rischio, l’importatore ne informa il fabbricante e il METAS.</dd><dt>3.3 </dt><dd>L’importatore indica sullo strumento di misurazione il proprio nome, la propria denominazione commerciale registrata o il proprio marchio registrato e l’indirizzo postale al quale può essere contattato, oppure, ove ciò non sia possibile, in un documento di accompagnamento dello strumento di misurazione ed eventualmente sull’imballaggio, conformemente all’allegato 1 numero 9.2. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facilmente comprensibile per gli utilizzatori e le autorità di sorveglianza del mercato.</dd><dt>3.4 </dt><dd>L’importatore garantisce che lo strumento di misurazione sia accompagnato da istruzioni per l’uso e informazioni conformemente all’allegato 1 numero 9.3, in una delle lingue di cui all’articolo 10.</dd><dt>3.5 </dt><dd>L’importatore garantisce che, mentre uno strumento di misurazione è sotto la sua responsabilità, le condizioni di immagazzinamento o di trasporto non ne mettano a rischio la conformità ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione.</dd><dt>3.6 </dt><dd>Laddove ritenuto necessario in considerazione delle prestazioni di uno strumento di misurazione, l’importatore esegue una prova a campione sugli strumenti di misurazione messi a disposizione sul mercato, esamina i reclami, gli strumenti di misurazione non conformi e i richiami degli strumenti di misurazione, mantiene, se del caso, un registro degli stessi e informa i distributori di tale monitoraggio.</dd><dt>3.7 </dt><dd>L’importatore che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione che ha immesso sul mercato non sia conforme alla presente ordinanza prende immediatamente le misure correttive necessarie per rendere conforme tale strumento di misurazione, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora lo strumento di misurazione presenti un rischio, l’importatore ne informa immediatamente il METAS, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformità e qualsiasi misura correttiva presa.</dd><dt>3.8 </dt><dd>Per un periodo di dieci anni dalla data in cui lo strumento di misurazione è stato immesso sul mercato l’importatore mantiene una copia della dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 a disposizione delle autorità di sorveglianza del mercato; garantisce inoltre che, su richiesta, la documentazione tecnica sarà messa a disposizione di tali autorità.</dd><dt>3.9 </dt><dd>L’importatore, a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornisce a quest’ultimo tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dello strumento di misurazione, in una lingua che può essere facilmente compresa dal METAS. Coopera con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato. </dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Obblighi del distributore</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>Il distributore applica la presente ordinanza con la dovuta diligenza.</dd><dt>4.2</dt><dd class="clearfix"></dd><dt>4.2.1 </dt><dd>Prima di mettere uno strumento di misurazione a disposizione sul mercato o in servizio, il distributore verifica che esso rechi la marcatura di conformità di cui all’articolo 15 e la marcatura metrologica supplementare, che sia accompagnato dalla dichiarazione di conformità di cui all’articolo 13 e dai documenti prescritti e dalle istruzioni per l’uso e informazioni conformemente all’allegato 1 numero 9.3, in una delle lingue di cui all’articolo 10, e che il fabbricante e l’importatore si siano conformati ai requisiti di cui ai numeri 1.5, 1.6 e 3.3.</dd><dt>4.2.2 </dt><dd>Il distributore che ritenga o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione non sia conforme ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione non mette lo strumento di misurazione a disposizione sul mercato o in servizio fino a quando non sia stato reso conforme. Inoltre, se lo strumento di misurazione presenta un rischio, il distributore ne informa il fabbricante o l’importatore e il METAS.</dd><dt>4.3 </dt><dd>Il distributore garantisce che, mentre uno strumento di misurazione è sotto la sua responsabilità, le condizioni di immagazzinamento o di trasporto non ne mettono a rischio la conformità ai requisiti essenziali di cui all’allegato 1 e alle ordinanze specifiche concernenti gli strumenti di misurazione.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Il distributore che ritiene o ha motivo di ritenere che uno strumento di misurazione da lui messo a disposizione sul mercato o in servizio non sia conforme alla presente ordinanza si assicura che siano prese le misure correttive necessarie per rendere conforme tale strumento di misurazione, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora lo strumento di misurazione presenti un rischio, il distributore ne informa immediatamente il METAS, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformità e qualsiasi misura correttiva presa.</dd><dt>4.5 </dt><dd>Il distributore, a seguito di una richiesta motivata del METAS, fornisce a quest’ultimo tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dello strumento di misurazione. Coopera con il METAS, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dagli strumenti di misurazione che ha immesso sul mercato. </dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Casi in cui gli obblighi del fabbricante si applicano all’importatore e al distributore</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>L’importatore o il distributore è soggetto agli obblighi dei fabbricanti di cui al numero 1 quando immette sul mercato uno strumento di misurazione con il proprio nome o marchio commerciale o modifica uno strumento di misurazione già immesso sul mercato in modo tale da poterne condizionare la conformità alla presente ordinanza. </dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_3/lvl_u1/lvl_6" routerlink="./">6 Identificazione degli operatori economici</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>6.1 </dt><dd>Un operatore economico indica alle autorità di sorveglianza che ne facciano richiesta qualsiasi operatore economico:<dl><dt>a. </dt><dd>che abbia fornito loro strumenti di misurazione;</dd><dt>b. </dt><dd>cui abbia fornito strumenti di misurazione.</dd></dl></dd><dt>6.2 </dt><dd>Gli operatori economici devono essere in grado di presentare le informazioni di cui al numero 6.1 per dieci anni dal momento in cui siano stati loro forniti strumenti di misurazione e per dieci anni dal momento in cui essi abbiano fornito strumenti di misurazione.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 15)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Marcature di conformità</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Marcature di conformità</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>La marcatura di conformità è costituita dal simbolo seguente:</dd></dl><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2006/245/20160420/it/html/image/image1.png"/></p><dl><dt></dt><dd>L’altezza della marcatura di conformità non deve essere inferiore a 5 mm. In caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura di conformità, ne vanno conservate le proporzioni.</dd><dt>1.2 </dt><dd>La marcatura metrologica supplementare è costituita dalla lettera «M» e dalle due ultime cifre dell’anno di apposizione della marcatura, iscritti in un rettangolo. L’altezza del rettangolo corrisponde all’altezza della marcatura di conformità. La marcatura metrologica supplementare è posta immediatamente dopo la marcatura di conformità.</dd><dt>1.3 </dt><dd>Se è prescritto dalla procedura di valutazione della conformità, il numero d’identificazione dell’organismo di valutazione della conformità è posto immediatamente dopo la marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare.</dd><dt>1.4 </dt><dd>Se uno strumento di misurazione è costituito di un insieme di dispositivi che funzionano in modo congiunto e che non sono sottounità, le marcature sono apposte sul dispositivo principale. Se lo strumento di misurazione è troppo piccolo o troppo sensibile per poter recare le marcature di cui ai numeri 1.1 e 1.2, tali marcature sono apposte sull’eventuale imballaggio e sui documenti d’accompagnamento richiesti dalla presente ordinanza.</dd><dt>1.5 </dt><dd>La marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare sono apposte dal fabbricante o sotto la sua responsabilità.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Apposizione delle marcature</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>La marcatura di conformità e la marcatura metrologica supplementare devono essere indelebili. Il numero d’identificazione del competente organismo di valutazione della conformità deve essere indelebile oppure apposto in modo tale che non sia possibile toglierlo senza danneggiarlo. Tutte le marcature devono essere chiaramente visibili e facilmente accessibili.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Su uno strumento di misurazione è vietato apporre marcature che, per il loro significato o per la loro forma, possono essere confuse con le marcature di conformità prescritte o possono pregiudicarne la visibilità e la leggibilità, inducendo terzi in errore.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 16 cpv. 1 e 17 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Procedure di ammissione e verificazione iniziale</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Procedure di ammissione</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1" routerlink="./">1.1 Ammissione ordinaria</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1.1 </dt><dd>La domanda d’ammissione va presentata al METAS. Di norma, prima di ammettere uno strumento di misurazione si procede a un esame del tipo conformemente all’allegato 2 modulo B. L’esame del tipo è svolto in un laboratorio di prova del METAS, competente per la categoria di strumenti di misurazione, o in un laboratorio di prova incaricato dal METAS.</dd><dt>1.1.2 </dt><dd>Il richiedente mette gratuitamente a disposizione la documentazione e gli esemplari necessari all’esame, giusta l’allegato 2 modulo B numero 3 e, su richiesta, i mezzi d’esame e il personale qualificato occorrenti.</dd><dt>1.1.3 </dt><dd>La documentazione tecnica resta depositata presso il METAS. Quest’ultimo può inoltre richiedere un esemplare del tipo o parti di esso.</dd><dt>1.1.4 </dt><dd>Il laboratorio di prova redige un rapporto sulle prove e le valutazioni svolte. Il METAS decide dell’ammissione in base al rapporto di prova.</dd><dt>1.1.5 </dt><dd>Per provare l’idoneità dello strumento di misurazione, il METAS può subordinare l’ammissione a esperienze risultanti da normali condizioni d’esercizio e rilasciare un’ammissione limitata.</dd><dt>1.1.5.1 </dt><dd>L’ammissione limitata è rilasciata per un numero ristretto di strumenti di misurazione e, di norma, per un determinato periodo di prova.</dd><dt>1.1.5.2 </dt><dd>Il richiedente deve comunicare al METAS e alle competenti autorità cantonali l’ubicazione degli strumenti di misurazione che beneficiano di un’ammissione limitata. Il METAS può ordinare l’esecuzione di esami complementari a spese del richiedente.</dd><dt>1.1.5.3 </dt><dd>L’ammissione limitata non dà diritto all’ammissione ordinaria. Se quest’ultima è rifiutata, gli strumenti di misurazione devono essere ritirati dal mercato. Il richiedente deve avvertire l’utilizzatore di tale restrizione.</dd><dt>1.1.6 </dt><dd>Se il progetto tecnico corrisponde alle disposizioni legali applicabili alla categoria di strumenti di misurazione in questione, il METAS rilascia al richiedente un certificato d’ammissione. In tale certificato sono definite le eventuali condizioni o limitazioni relative alla validità del certificato o, se necessario, i requisiti per l’impiego dello strumento di misurazione. Tutti gli elementi pertinenti della documentazione tecnica sono allegati al certificato d’ammissione e una copia è conservata al METAS.</dd><dt>1.1.7 </dt><dd>Il certificato contiene la marcatura d’ammissione riprodotta nell’allegato 6 e il numero d’ordine, nonché il nome e l’indirizzo del fabbricante e i dati necessari all’identificazione dello strumento di misurazione.</dd><dt>1.1.8 </dt><dd>Il certificato d’ammissione è valido per dieci anni dalla data del rilascio e può in seguito essere rinnovato per periodi della durata di dieci anni ciascuno.</dd><dt>1.1.9 </dt><dd>Per determinati tipi di strumenti di misurazione, il METAS può subordinare l’ammissione alla possibilità di manutenzione e, se del caso, di riparazione in tempo utile.</dd><dt>1.1.10 </dt><dd>Il richiedente informa il METAS di ogni modifica dello strumento di misurazione suscettibile di pregiudicare la conformità ai requisiti essenziali o alle condizioni di validità del certificato. Il METAS decide se la modifica richiede un esame complementare. Rilascia una nuova ammissione sotto forma di complemento del certificato d’ammissione originale.</dd><dt>1.1.11 </dt><dd>L’ammissione è revocata se il titolare, nonostante diffida scritta da parte del METAS, disattende le prescrizioni legali o le decisioni, oppure immette sul mercato strumenti di misurazione che non sono conformi all’ammissione o che non sono soddisfacenti dal profilo metrologico. Di norma la revoca dell’ammissione non ha alcun effetto sugli strumenti già immessi sul mercato.</dd><dt>1.1.12 </dt><dd>Il METAS rende pubblici il rilascio, la revoca o la scadenza delle ammissioni.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2" routerlink="./">1.2 Ammissione generale</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>1.2.1 </dt><dd>Per singoli tipi di strumenti di misurazione prodotti in serie e particolarmente invariabili è prevista l’ammissione generale, ovvero senza esame del tipo.</dd><dt>1.2.2 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione che beneficiano di un’ammissione generale devono essere muniti di una marcatura.</dd><dt>1.2.3 </dt><dd>Tale marcatura deve essere approvata dal METAS, che accerta in particolare che non vi sia possibilità di confusione con marcature già approvate.</dd><dt>1.2.4 </dt><dd>La domanda deve contenere:<dl><dt>a. </dt><dd>il nome e la sede del richiedente e, se del caso, dell’importatore;</dd><dt>b. </dt><dd>una descrizione dello strumento di misurazione;</dd><dt>c. </dt><dd>l’impiego previsto;</dd><dt>d. </dt><dd>le caratteristiche metrologiche;</dd><dt>e. </dt><dd>la marcatura apposta sullo strumento di misurazione.</dd></dl></dd><dt>1.2.5 </dt><dd>Il METAS decide che uno strumento di misurazione di un determinato tipo non beneficia o non può più beneficiare dell’ammissione generale, se le condizioni d’ammissione non sono rispettivamente non sono più adempite.</dd><dt>1.2.6 </dt><dd>L’ammissione generale ha una durata di validità illimitata.</dd><dt>1.2.7 </dt><dd>Il METAS pubblica l’elenco delle marcature approvate.</dd><dt>1.2.8 </dt><dd>Le disposizioni dei numeri 1.1.2–1.1.4 e 1.1.9–1.1.11 sono applicabili per analogia.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3" routerlink="./">1.3 Ammissione individuale</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>1.3.1 </dt><dd>Se particolari condizioni d’esercizio nel luogo d’impiego di uno strumento di misurazione esigono un disciplinamento derogante alle prescrizioni in vigore, l’utilizzatore o l’istallatore, o se del caso il fabbricante, deve chiedere al METAS un’ammissione individuale.</dd><dt>1.3.2 </dt><dd>Se necessario sono svolti, a spese del richiedente, esami complementari nel luogo d’impiego.</dd><dt>1.3.3 </dt><dd>Le disposizioni dei numeri 1.1.1–1.1.11 sono applicabili per analogia.</dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione iniziale</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Nella verificazione iniziale di uno strumento di misurazione viene in particolare esaminato che:<dl><dt>a. </dt><dd>il tipo e le caratteristiche metrologiche dello strumento corrispondano al tipo ammesso e/o alle prescrizioni;</dd><dt>b. </dt><dd>le designazioni, le iscrizioni e gli spazi per il bollo e il sigillo prescritti siano effettivamente presenti sullo strumento.</dd></dl></dd><dt>2..2 </dt><dd>Se uno strumento di misurazione soddisfa i requisiti, la verificazione è attestata mediante l’apposizione del bollo o della marcatura di verificazione, del segno distintivo del competente ufficio di cui all’allegato 6 e della data di scadenza (mese e anno) della validità della verificazione. Se necessario, l’accesso alle parti dello strumento rilevanti sotto il profilo metrologico è protetto da piombi di sicurezza.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Se necessario è redatto un certificato di verificazione. La concordanza fra il certificato e lo strumento di misurazione esaminato deve essere garantita.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Il METAS può riconoscere le verificazioni iniziali estere, a condizione che soddisfino i requisiti svizzeri.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 6</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e3922" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fn-d6e3922" id="fnbck-d6e3922" routerlink="./">51</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e3922"><sup><a fragment="#fnbck-d6e3922" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#fnbck-d6e3922" routerlink="./">51</a></sup> Aggiornato dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/877/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7207</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 18 cpv. 1)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Elenco delle marcature</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_6/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Marcature</a></h3><div class="collapseable"> <p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><dl><dt>1.1 </dt><dd><i>Marcatura d</i><i>’</i><i>ammissione del tipo</i></dd><dt></dt><dd>La marcatura d’ammissione è costituita da una «S» stilizzata</dd></dl></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2006/245/20160420/it/html/image/image2.png"/></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1.2 </dt><dd><i>Marcatura di verificazione</i></dd><dt></dt><dd>La marcatura di verificazione è costituita dalla croce federale</dd></dl></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2006/245/20160420/it/html/image/image3.png"/></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1.3 </dt><dd><i>Marcatura</i><i> di rifiuto</i></dd><dt></dt><dd>La marcatura di rifiuto, che dichiara nulla una verificazione, <br/>è costituita da un triangolo equilatero.</dd></dl></td><td><p><img src="/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2006/245/20160420/it/html/image/image4.png"/></p></td></tr><tr><td><dl><dt>1.4 </dt><dd><i>Sigilli privati</i></dd><dt></dt><dd>Il METAS tiene un elenco dei sigilli privati.</dd></dl></td><td><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_6/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Segni distintivi dell’organismo competente</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd><i>Istituto federale di metrologia</i><dl><dt>– </dt><dd>METAS; oppure</dd><dt>– </dt><dd>MET.</dd></dl></dd><dt>2.2 </dt><dd><i>Uffici cantonali di verificazione</i><dl><dt>− </dt><dd>la sigla del Cantone e il numero d’ordine;</dd><dt>− </dt><dd>per il Principato del Liechtenstein: la sigla FL e il numero d’ordine.</dd></dl></dd><dt>2.3 </dt><dd><i>Laboratori di verificazione</i><dl><dt>− </dt><dd>il numero di una o due cifre;</dd><dt>− </dt><dd>la combinazione di due segni alfanumerici, eccettuati quelli menzionati ai numeri 2.1 e 2.2.</dd></dl></dd><dt>2.4 </dt><dd><i>Privati</i></dd><dt></dt><dd>Il segno distintivo di un privato, rappresentato da un numero d’ordine, può essere combinato con il sigillo privato. Il segno deve essere scelto in modo da escludere qualsiasi possibilità di scambio di persone. Il METAS tiene un apposito elenco.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7" routerlink="./">Allegato 7</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 24 cpv. 2)</p><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1" routerlink="./">Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Verificazione successiva</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Controllo inteso a verificare che l’assemblaggio, lo stato e le caratteristiche metrologiche di un singolo strumento di misurazione siano conformi alle prescrizioni; è in particolare verificato il rispetto degli errori massimi tollerati. Lo strumento è in seguito ammesso per l’ulteriore utilizzazione.</dd><dt>1.1 </dt><dd>La verificazione successiva è eseguita da un organismo competente, nel luogo in cui lo strumento è installato o in un laboratorio di prova.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Se lo strumento di misurazione soddisfa i requisiti, la verificazione è attestata mediante l’apposizione del bollo o della marcatura di verificazione, del segno distintivo del competente ufficio di cui all’allegato 6 e della data di scadenza (mese e anno) della validità della verificazione. Se necessario, l’accesso alle parti dello strumento rilevanti sotto il profilo metrologico è protetto da piombi di sicurezza.</dd><dt>1.3 </dt><dd>Se necessario è redatto un certificato di verificazione o di conformità. La concordanza fra il certificato e lo strumento di misurazione esaminato deve essere garantita.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Procedura di controllo statistico</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Controllo eseguito da un organismo competente mediante sondaggi statistici, inteso a verificare che lo stato e le caratteristiche metrologiche di un lotto sufficientemente indicativo di strumenti di misurazione dello stesso tipo siano conformi alle prescrizioni. È in particolare verificato che i singoli strumenti appartenenti al campione rispettino gli errori massimi tollerati. Gli strumenti appartenenti al lotto sono in seguito ammessi per l’ulteriore utilizzazione.</dd><dt>2.1 </dt><dd>L’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione stabilisce il modo di procedere, le dimensioni del lotto e del campione, i criteri di decisione e gli eventuali provvedimenti.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Se il risultato del sondaggio non soddisfa tutti i criteri richiesti, l’autorità competente adotta i provvedimenti previsti nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Sorveglianza delle misurazioni durante l’esercizio</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Rilevamento periodico delle misurazioni a intervalli di tempo ripetuti, in base a un programma approvato dall’utilizzatore e dall’organismo competente, e confronto di tali dati con valori equivalenti rilevati in precedenza.</dd><dt>3.1 </dt><dd>Mediante l’applicazione di determinati criteri di prova possono essere individuati gli strumenti di misurazione che presumibilmente non soddisfano più i requisiti legali, così da dover essere sottoposti singolarmente a una procedura secondo il presente allegato.</dd><dt>3.2 </dt><dd>L’utilizzatore esegue controlli periodici. Accorda all’organismo competente il diritto di seguire l’attività di controllo. L’utilizzatore è in particolare tenuto a presentare all’organismo competente tutti i risultati dei controlli periodici, affinché le scadenze dei successivi controlli della stabilità di misurazione possano, se del caso, essere adeguate.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Misurazione comparativa</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Controllo inteso a verificare che lo stato e le caratteristiche metrologiche di un singolo strumento di misurazione, nonché la sua utilizzazione, siano conformi alle prescrizioni, svolto mediante misurazioni comparative eseguite da un laboratorio di riferimento designato dall’organismo competente con campioni o con misure materializzate.</dd><dt>4.1 </dt><dd>Se i risultati del controllo dimostrano che lo strumento di misurazione non rispetta gli errori massimi tollerati, lo strumento va sottoposto alla procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione prevista nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Tale procedura richiede misurazioni nel luogo d’installazione dello strumento di misurazione e nel laboratorio di riferimento.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Procedura di controllo da parte dell’utilizzatore</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Controllo periodico, secondo procedure definite, del funzionamento e della stabilità di misurazione di uno strumento di misurazione, eseguito dall’utilizzatore medesimo, e registrazione dei risultati, in particolare per la sorveglianza da parte dell’organo competente.</dd><dt>5.1 </dt><dd>I dettagli sul modo di procedere sono definiti nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione o, nel singolo caso, dall’organismo competente.</dd><dt>5.2 </dt><dd>Se i risultati del controllo dimostrano che lo strumento di misurazione non rispetta gli errori massimi tollerati, lo strumento va, se necessario, revisionato e quindi sottoposto alla procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione prevista nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_6" routerlink="./">6 Calibrazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Calibrazione periodica di uno strumento di misurazione e controllo del rispetto degli errori massimi tollerati, eseguiti dall’utilizzatore medesimo o da un organo autorizzato per tale operazione dall’organismo di sorveglianza competente.</dd><dt>6.1 </dt><dd>La procedura dettagliata è definita nell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione o, nel singolo caso, dall’organismo competente, in considerazione delle caratteristiche metrologiche e del previsto impiego dello strumento di misurazione.</dd><dt>6.2 </dt><dd>Occorre tenere un verbale sulle calibrazioni eseguite. Il verbale, nonché i certificati di calibrazione, vanno tenuti a disposizione degli organismi competenti.</dd><dt>6.3 </dt><dd>Se sulla base dei risultati della calibrazione si constata che i requisiti dell’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione non sono più rispettati, l’utilizzatore deve provvedere ai necessari lavori di revisione ed eseguire le prescritte procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_7"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_7" routerlink="./">7 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Esecuzione periodica di ben specificati lavori di manutenzione atti a mantenere il buon funzionamento dello strumento di misurazione. Tali lavori sono eseguiti da una persona competente che li registra e li attesta nell’apposito documento di manutenzione dello strumento.</dd><dt>7.1 </dt><dd>I lavori di manutenzione vanno eseguiti conformemente alle specifiche e alle istruzioni del fabbricante dello strumento di misurazione. Di norma dopo la manutenzione viene eseguita una regolazione secondo il numero 8.</dd><dt>7.2 </dt><dd>L’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione stabilisce la portata e la frequenza minime dei lavori di manutenzione e disciplina gli ulteriori dettagli. La procedura può inoltre prevedere l’obbligo di annunciare determinati fatti.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_8"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_8" routerlink="./">8 Regolazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Eliminazione di scarti inammissibili del valore di lettura del misurando mediante un riferimento appropriato e riproducibile, affinché i prescritti errori massimi tollerati possano nuovamente essere rispettati.</dd><dt>8.1 </dt><dd>La regolazione va eseguita secondo le indicazioni del fabbricante dello strumento di misurazione. Il fabbricante o l’ordinanza specifica concernente lo strumento di misurazione stabiliscono la periodicità delle regolazioni.</dd><dt>8.2 </dt><dd>La regolazione può essere eseguita dall’utilizzatore medesimo o da una persona competente. Può eventualmente essere avviata ed eseguita automaticamente dallo strumento stesso.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_9"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2006/245/it#annex_7/lvl_u1/lvl_9" routerlink="./">9 Riparazione e piombatura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Riparazione di uno strumento di misurazione se il suo funzionamento è difettoso o se le sue caratteristiche metrologiche non sono più conformi alle prescrizioni della presente ordinanza, seguita dalla piombatura di tutte le parti metrologicamente rilevanti dello strumento da parte della persona competente per la riparazione.</dd><dt>9.1 </dt><dd>Dopo una riparazione o dopo l’esecuzione di lavori di manutenzione, i privati autorizzati dagli uffici cantonali di verificazione possono eseguire la piombatura di uno strumento di misurazione mediante sigilli privati, al fine di permettere l’utilizzazione dello strumento fino al successivo controllo periodico della stabilità di misurazione secondo l’articolo 24 capoverso 1.</dd><dt>9.2 </dt><dd>Detti privati devono dimostrare la loro attitudine. Ognuno di tali privati deve inoltre essere istruito dall’ufficio cantonale di verificazione sulla piombatura di strumenti di misurazione.</dd><dt>9.3 </dt><dd>La persona responsabile della manutenzione o della regolazione, o se del caso l’utilizzatore, è tenuta ad annunciare lo strumento di misurazione all’organismo competente per l’esame della stabilità di misurazione.</dd></dl></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 557e3d34-ed1a-4d1f-b47b-43668d3c9abe | Ordinanza del DFGP concernente gli strumenti di misurazione del livello sonoro | 941.210.1 | true | 2022-01-01T00:00:00 | 2010-09-24T00:00:00 | 1,640,995,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29850/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it | 941.210.1 1 Ordinanza del DFGP concernente gli strumenti di misurazione del livello sonoro del 24 settembre 2010 (Stato 1° gennaio 2022) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),2 ordina: Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti relativi agli strumenti di misurazione del livello sonoro; b. le procedure per l’immissione in commercio di tali strumenti di misurazione; c. le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali stru- menti di misurazione. Art. 2 Campo d’applicazione La presente ordinanza si applica agli strumenti di misurazione utilizzati per: a. misurare il rumore secondo l’ordinanza del 19 giugno 19953 concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali; b. misurare le immissioni foniche secondo l’ordinanza del 15 dicembre 19864 contro l’inquinamento fonico; c.5 le misurazioni delle immissioni sonore effettuate dalle autorità esecutive se- condo l’ordinanza del 27 febbraio 20196 concernente la legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori; d.7 misurare le immissioni foniche secondo l’ordinanza del 25 aprile 20128 sulle tasse aeroportuali. RU 2010 4501 1 RS 941.210 2 Nuovo testo giusta il n. I 2 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (Nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7183). 3 RS 741.41 4 RS 814.41 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 16 ago. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 505). 6 RS 814.711 7 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 5 nov. 2013, in vigore dal 1° dic. 2013 (RU 2013 4027). 8 RS 748.131.3 941.210.1 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.210.1 Art. 3 Definizione Sono considerati strumenti di misurazione del livello sonoro i fonometri, i filtri e i calibratori. Art. 4 Requisiti essenziali Gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono soddisfare i requisiti essen- ziali fissati nell’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e quelli previsti nell’allegato della presente ordinanza. Art. 5 Procedura per l’immissione in commercio Gli strumenti di misurazione del livello sonoro necessitano di un’ammissione ordi- naria e di una verificazione iniziale eseguita dall’Istituto federale di metrologia (METAS) conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misura- zione. Art. 6 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono essere sottoposti ogni due anni a una verificazione successiva eseguita dal METAS o da un laboratorio compe- tente conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione. 2 Prima di ogni serie di misurazioni, gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono essere calibrati con un calibratore verificato secondo l’allegato 7 numero 6 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, che soddisfa almeno i pertinenti requisiti della corrispondente classe di precisione. 3 Per singoli strumenti di misurazione e per singoli tipi, il METAS può prolungare o abbreviare i termini delle verificazioni successive se le caratteristiche metrologiche lo consentono o lo esigono. Art. 7 Disposizioni transitorie 1 Gli strumenti di misurazione del livello sonoro ammessi secondo il diritto previ- gente possono ancora essere immessi in commercio fino alla scadenza dell’ammis- sione. 2 I requisiti del diritto previgente sono applicabili alla verificazione iniziale e alla verificazione successiva fino alla scadenza dell’ammissione. 3 Gli strumenti di misurazione possono essere sottoposti alla verificazione succes- siva anche dopo la scadenza dell’ammissione se soddisfano i requisiti della presente ordinanza. Art. 8 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011. Strumenti di misurazione del livello sonoro. O del DFGP 3 941.210.1 Allegato9 (art. 4) Requisiti specifici degli strumenti di misurazione del livello sonoro 1. I fonometri devono rispondere ai seguenti requisiti: a. permettono di misurare il livello sonoro ponderato A, LA; b. permettono di determinare direttamente o indirettamente il livello sonoro medio Leq. 2. Gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono rispondere ai seguenti requisiti10: Fonometri IEC 61672-1 edizione 2.0, 2013, Electroacoustics – Sound level meters – Part 1: Specifications IEC 61672-2 edizione 2.1, 2017, Electroacoustics – Sound level meters – Part 2: Pattern evaluation tests IEC 61672-3 edizione 2.0, 2013, Electroacoustics – Sound level meters – Part 3: Periodic tests Filtri IEC 61260-1 edizione 1.0, 2014, Electroacoustics – Octave-band and fractional-octave-band filters – Part 1: Specifications IEC 61260-2 edizione 1.1, 2017, Electroacoustics – Octave-band and fractional-octave-band filters – Part 2: Pattern evaluation tests IEC 61260-3 edizione 1.0, 2016, Electroacoustics – Octave-band and fractional-octave-band filters – Part 3: Periodic tests Calibratori IEC 60942 edizione 4.0, 2017, Electroacoustics – Sound calibrators 9 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del DFGP del 16 ago. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 505). 10 Queste norme tecniche possono essere ordinate a pagamento presso Electrosuisse, Luppmenstrasse 1, 8320 Fehraltdorf o all’indirizzo Internet www.electrosuisse.ch. Esse possono essere consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Berna. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.210.1 3. I fonometri devono appartenere alle seguenti classi di precisione conformemente alle norme della IEC menzionate al numero 2: Campo d’applicazione Classe di precisione Ordinanza del 19 giugno 199511 concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali Classe 1 Ordinanza del 15 dicembre 198612 contro l’inquinamento fonico Classe 1 Ordinanza del 27 febbraio 201913 concernente la legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori Classe 2 Ordinanza del 25 aprile 201214 sulle tasse aeroportuali Classe 1 11 RS 741.41 12 RS 814.41 13 RS 814.711 14 RS 748.131.3 Art. 1 Oggetto Art. 2 Campo d’applicazione Art. 3 Definizione Art. 4 Requisiti essenziali Art. 5 Procedura per l’immissione in commercio Art. 6 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione Art. 7 Disposizioni transitorie Art. 8 Entrata in vigore Allegato Requisiti specifici degli strumenti di misurazione del livello sonoro | <div _ngcontent-mlr-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.210.1 --><p class="srnummer">941.210.1 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFGP<br/>concernente gli strumenti di misurazione del livello sonoro</h1><p>del 24 settembre 2010 (Stato 1° gennaio 2022)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP),</p><p>visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e19" id="fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> sugli strumenti di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),<sup><a fragment="#fn-d6e27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e27" id="fnbck-d6e27" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e19"><sup><a fragment="#fnbck-d6e19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e19" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e27"><sup><a fragment="#fnbck-d6e27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e27" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 2 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (Nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7183</a>).</p></div></div><main id="maintext"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti relativi agli strumenti di misurazione del livello sonoro;</dd><dt>b. </dt><dd>le procedure per l’immissione in commercio di tali strumenti di misurazione;</dd><dt>c. </dt><dd>le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali strumenti di misurazione.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza si applica agli strumenti di misurazione utilizzati per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>misurare il rumore secondo l’ordinanza del 19 giugno 1995<sup><a fragment="#fn-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e72" id="fnbck-d6e72" routerlink="./">3</a></sup> concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali;</dd><dt>b. </dt><dd>misurare le immissioni foniche secondo l’ordinanza del 15 dicembre 1986<sup><a fragment="#fn-d6e84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e84" id="fnbck-d6e84" routerlink="./">4</a></sup> contro l’inquinamento fonico;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e95" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e95" id="fnbck-d6e95" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>le misurazioni delle immissioni sonore effettuate dalle autorità esecutive secondo l’ordinanza del 27 febbraio 2019<sup><a fragment="#fn-d6e107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e107" id="fnbck-d6e107" routerlink="./">6</a></sup> concernente la legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori;</dd><dt>d.<sup><a fragment="#fn-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e118" id="fnbck-d6e118" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>misurare le immissioni foniche secondo l’ordinanza del 25 aprile 2012<sup><a fragment="#fn-d6e130" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e130" id="fnbck-d6e130" routerlink="./">8</a></sup> sulle tasse aeroportuali.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e72"><sup><a fragment="#fnbck-d6e72" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e72" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1995/4425_4425_4425/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.41</b></a></p><p id="fn-d6e84"><sup><a fragment="#fnbck-d6e84" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e84" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/1987/338_338_338/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.41</b></a></p><p id="fn-d6e95"><sup><a fragment="#fnbck-d6e95" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e95" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 16 ago. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/505/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 505</a>).</p><p id="fn-d6e107"><sup><a fragment="#fnbck-d6e107" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e107" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2019/183/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.711</b></a></p><p id="fn-d6e118"><sup><a fragment="#fnbck-d6e118" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e118" routerlink="./">7</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 5 nov. 2013, in vigore dal 1° dic. 2013 (<a href="eli/oc/2013/735/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4027</a>).</p><p id="fn-d6e130"><sup><a fragment="#fnbck-d6e130" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e130" routerlink="./">8</a></sup> <a href="eli/cc/2012/328/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>748.131.3</b></a></p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono considerati strumenti di misurazione del livello sonoro i fonometri, i filtri e i calibratori.</p></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono soddisfare i requisiti essenziali fissati nell’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e quelli previsti nell’allegato della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Procedura per l’immissione in commercio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione del livello sonoro necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale eseguita dall’Istituto federale di metrologia (METAS) conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione </a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono essere sottoposti ogni due anni a una verificazione successiva eseguita dal METAS o da un laboratorio competente conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione.</p><p><sup>2</sup> Prima di ogni serie di misurazioni, gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono essere calibrati con un calibratore verificato secondo l’allegato 7 numero 6 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, che soddisfa almeno i pertinenti requisiti della corrispondente classe di precisione.</p><p><sup>3</sup> Per singoli strumenti di misurazione e per singoli tipi, il METAS può prolungare o abbreviare i termini delle verificazioni successive se le caratteristiche metrologiche lo consentono o lo esigono.</p></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione del livello sonoro ammessi secondo il diritto previgente possono ancora essere immessi in commercio fino alla scadenza dell’ammissione.</p><p><sup>2</sup> I requisiti del diritto previgente sono applicabili alla verificazione iniziale e alla verificazione successiva fino alla scadenza dell’ammissione.</p><p><sup>3</sup> Gli strumenti di misurazione possono essere sottoposti alla verificazione successiva anche dopo la scadenza dell’ammissione se soddisfano i requisiti della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011.</p></div></article></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="lvl_u1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#lvl_u1" routerlink="./">Allegato</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e211" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e211" id="fnbck-d6e211" routerlink="./">9</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e211"><sup><a fragment="#fnbck-d6e211" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e211" routerlink="./">9</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II dell’O del DFGP del 16 ago. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (<a href="eli/oc/2021/505/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2021</b> 505</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 4)</p><section class="no-article-child" id="lvl_u1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#lvl_u1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#lvl_u1/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici degli strumenti di misurazione del livello sonoro</a></h2><div class="collapseable"><p>1. I fonometri devono rispondere ai seguenti requisiti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>permettono di misurare il livello sonoro ponderato A, L<sub>A</sub>;</dd><dt>b. </dt><dd>permettono di determinare direttamente o indirettamente il livello sonoro medio L<sub>eq</sub>.</dd></dl><p>2. Gli strumenti di misurazione del livello sonoro devono rispondere ai seguenti requisiti<sup><a fragment="#fn-d6e241" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e241" id="fnbck-d6e241" routerlink="./">10</a></sup>:</p><p class="man-font-style-italic">Fonometri</p><p>IEC 61672-1 edizione 2.0, 2013, Electroacoustics – Sound level meters – </p><p> Part 1: Specifications</p><p>IEC 61672-2 edizione 2.1, 2017, Electroacoustics – Sound level meters – </p><p> Part 2: Pattern evaluation tests</p><p>IEC 61672-3 edizione 2.0, 2013, Electroacoustics – Sound level meters – </p><p> Part 3: Periodic tests</p><p class="man-font-style-italic">Filtri</p><p>IEC 61260-1 edizione 1.0, 2014, Electroacoustics – Octave-band and </p><p> fractional-octave-band filters – Part 1: Specifications</p><p>IEC 61260-2 edizione 1.1, 2017, Electroacoustics – Octave-band and </p><p> fractional-octave-band filters – Part 2: Pattern evaluation tests</p><p>IEC 61260-3 edizione 1.0, 2016, Electroacoustics – Octave-band and</p><p> fractional-octave-band filters – Part 3: Periodic tests</p><p class="man-font-style-italic">Calibratori</p><p>IEC 60942 edizione 4.0, 2017, Electroacoustics – Sound calibrators</p><p class="man-text-align-left"></p><p class="man-text-align-left"></p><p class="man-text-align-left"></p><p>3. I fonometri devono appartenere alle seguenti classi di precisione conformemente alle norme della IEC menzionate al numero 2:</p><p class="man-text-align-left"></p><p class="man-text-align-left"></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Campo d’applicazione</p></td><td><p>Classe di precisione</p></td></tr><tr><td><p>Ordinanza del 19 giugno 1995<sup><a fragment="#fn-d6e303" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e303" id="fnbck-d6e303" routerlink="./">11</a></sup> concernente le esigenze tecniche<br/>per i veicoli stradali</p></td><td><p>Classe 1</p></td></tr><tr><td><p>Ordinanza del 15 dicembre 1986<sup><a fragment="#fn-d6e320" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e320" id="fnbck-d6e320" routerlink="./">12</a></sup> contro l’inquinamento fonico</p></td><td><p>Classe 1</p></td></tr><tr><td><p>Ordinanza del 27 febbraio 2019<sup><a fragment="#fn-d6e335" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e335" id="fnbck-d6e335" routerlink="./">13</a></sup> concernente la legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori</p></td><td><p>Classe 2</p></td></tr><tr><td><p>Ordinanza del 25 aprile 2012<sup><a fragment="#fn-d6e350" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fn-d6e350" id="fnbck-d6e350" routerlink="./">14</a></sup> sulle tasse aeroportuali</p></td><td><p>Classe 1</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e241"><sup><a fragment="#fnbck-d6e241" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e241" routerlink="./">10</a></sup> Queste norme tecniche possono essere ordinate a pagamento presso Electrosuisse, Luppmenstrasse 1, <i>8320 </i>Fehraltdorf o all’indirizzo Internet www.electrosuisse.ch. Esse possono essere consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia (METAS), 3003 Berna.</p><p id="fn-d6e303"><sup><a fragment="#fnbck-d6e303" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e303" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/1995/4425_4425_4425/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.41</b></a></p><p id="fn-d6e320"><sup><a fragment="#fnbck-d6e320" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e320" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1987/338_338_338/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.41</b></a></p><p id="fn-d6e335"><sup><a fragment="#fnbck-d6e335" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e335" routerlink="./">13</a></sup> <a href="eli/cc/2019/183/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.711</b></a></p><p id="fn-d6e350"><sup><a fragment="#fnbck-d6e350" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/639/it#fnbck-d6e350" routerlink="./">14</a></sup><b> </b><a href="eli/cc/2012/328/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>748.131.3</b></a></p></div></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | fd5d19a5-d8ba-4b05-a683-e7049bc3a7fd | Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol | Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico | OTAl | 941.210.2 | true | 2018-01-01T00:00:00 | 2010-10-05T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29858/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it | RS 941.210.2 1 Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol (Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico, OTAl) del 5 ottobre 2010 (Stato 1° gennaio 2018) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 11 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),2 ordina: Capitolo 1: Condizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti relativi agli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol di una miscela idroalcolica; b. le procedure per l’immissione di tali apparecchi sul mercato; c. le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali appa- recchi. Art. 2 Campo d’applicazione La presente ordinanza è applicabile agli strumenti di misurazione utilizzati per la determinazione ufficiale del tenore alcolico e della quantità di alcol delle miscele idroalcoliche. Art. 3 Definizioni Ai sensi della presente ordinanza, s’intende per: a. alcol: il metanolo, l’etanolo, il propanolo e gli alcol superiori nonché i loro esteri; b. percento della massa (% mass): relazione espressa in percento fra la massa di alcol puro e la massa totale della miscela idroalcolica; RU 2010 4595 1 RS 941.210 2 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7183). 941.210.2 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.210.2 c. percento del volume (% vol): relazione espressa in percento fra il volume di alcol puro e il volume totale della miscela idroalcolica alle condizioni di riferimento; d. tenore alcolico: quota di alcol in una miscela idroalcolica, espresso in per- cento della massa o in percento del volume; e. quantità di alcol: volume di alcol puro espresso in litri di una miscela idroalcolica alle condizioni di riferimento; f. alcolometro3: strumento di misurazione che indica il tenore alcolico alle condizioni ambientali; g. strumento di misurazione elettronico: strumento di misurazione elettronico che indica direttamente il tenore alcolico alle condizioni di riferimento. Art. 4 Condizioni di riferimento e riferibilità 1 La temperatura di riferimento è 20 °C. 2 La riferibilità del tenore alcolico di una miscela idroalcolica ai campioni di rife- rimento nazionali e internazionali fissata all’articolo 9 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione è definita sulla base di una miscela d’etanolo e d’acqua. Capitolo 2: Determinazione del tenore alcolico e della quantità di alcol Art. 5 Determinazione del tenore alcolico Gli strumenti di misurazione utilizzati per la determinazione ufficiale del tenore alcolico di una miscela idroalcolica devono soddisfare i requisiti della presente ordinanza. Art. 6 Metodo di conversione 1 Un tenore alcolico determinato alle condizioni ambientali deve essere convertito alle condizioni di riferimento. 2 Per la conversione vanno applicate le tavole alcolometriche internazionali della Raccomandazione R 22 (edizione 1975) dell’OIML4. 3 L’Istituto federale di metrologia5 (METAS) pubblica le tavole alcolometriche in forma elettronica. 3 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2621). 4 Recommandation Internationale OIML R 22, Tables alcoométriques internationales, Edition 1975. Il testo francese o inglese della norma può essere ottenuto presso l’Ufficio federale di metrologia 3003 Berna, contro pagamento, consultato gratuitamente o scarica- to sull’indirizzo Internet: www.oiml.org/publications. 5 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937). O sulla determinazione del tenore alcolico 3 941.210.2 Art. 7 Determinazione della quantità di alcol 1 La quantità di alcol va determinata a partire della massa totale o del volume totale e del tenore alcolico. 2 Il METAS pubblica in forma elettronica le tavole che permettono di calcolare la quantità di alcol. 3 Per la determinazione della massa totale o del volume totale vanno utilizzati stru- menti di misurazione sottoposti all’ordinanza sugli strumenti di misurazione. 4 Le distillerie agricole secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera c dell’ordinanza del 12 maggio 19996 sull’alcool (OLalc) possono anche utilizzare strumenti di misura- zione per determinare la massa totale o il volume totale che non sono sottoposti all’ordinanza sugli strumenti di misurazione. Capitolo 3: Strumenti di misurazione non elettronici Art. 8 Requisiti essenziali Gli strumenti di misurazione non elettronici devono soddisfare i requisiti essenziali di cui nell’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 1 della presente ordinanza. Art. 9 Procedure per l’immissione sul mercato 1 Gli strumenti di misurazione non elettronici delle classi di accuratezza I–III neces- sitano di un’ammissione ordinaria rilasciata dal METAS e di una verificazione iniziale eseguita dal METAS conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli stru- menti di misurazione. 2 Gli strumenti di misurazione non elettronici che appartengono alla classe di accura- tezza IV beneficiano di un’ammissione generale. Capitolo 4: Strumenti di misurazione elettronici Art. 10 Requisiti essenziali Gli strumenti di misurazione elettronici devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 della pre- sente ordinanza. 6 RS 680.11 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.210.2 Art. 11 Procedure per l’immissione sul mercato La conformità degli strumenti di misurazione elettronici ai requisiti essenziali secondo l’articolo 10 è valutata e attestata mediante la seguente procedura confor- memente all’allegato 2 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione: a. esame del tipo (modulo B); e b.7 dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari (modulo C2). Art. 12 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Gli strumenti di misurazione elettronici devono essere sottoposti alle seguenti pro- cedure per il mantenimento della stabilità di misurazione: a. manutenzione conformemente all’allegato 7 numero 7 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 numero 1 della presente ordinanza, eseguita almeno ogni anno da una persona competente; e b. misurazione comparativa conformemente all’allegato 7 numero 4 dell’ordi- nanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno ogni due anni dal METAS o da un laboratorio di riferimento designato dal METAS. Art. 13 Marcature Gli strumenti di misurazione elettronici devono essere muniti dalla marcatura di con- formità e della marcatura metrologica prescritte nell’allegato 4. Capitolo 5: Disposizioni finali Art. 14 Modifica del diritto vigente …8 Art. 15 Disposizioni transitorie Se soddisfano i requisiti della presente ordinanza, gli strumenti di misurazione immessi sul mercato conformemente al diritto previgente possono essere utilizzati anche senza la marcatura di cui all’articolo 13. Art. 16 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011. 7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (RU 2016 243). 8 La mod. può essere consultata alla RU 2010 4595. O sulla determinazione del tenore alcolico 5 941.210.2 Allegato 19 (art. 8) Requisiti specifici degli strumenti di misurazione non elettronici 1 Classe di accuratezza I–III Valgono i requisiti della norma OIML R 44, edizione 198510. 2 Classe di accuratezza IV 2.1 Gli strumenti di misurazione non elettronici della classe di accuratezza IV devono presentare uno scarto di scala dello 0,5 percento. L’errore massimo ammissibile è di uno scarto di scala. Il campo di misura specificato deve comprendere il tenore alcolico da determinare. 2.2 Il termometro deve indicare uno scarto massimo di scala di 1,0 °C. L’errore massimo ammissibile non deve superare un mezzo scarto di scala. Il termo- metro può essere montato negli strumenti di misurazione non elettronici del- la classe di accuratezza IV. 3 Campo d’applicazione Gli strumenti di misurazione non elettronici devono appartenere almeno alle seguenti classi di accuratezza: Campo d’applicazione Classe d’accuratezza 3.1 OAlc11 Classe II Tranne gli strumenti di misurazione utilizzati da: – piccoli produttori (art. 1 lett. h OAlc) Classe IV – agricoltori che producono meno di 200 litri di alcol puro all’anno(art. 14 OAlc) Classe IV 3.2 Ordinanza del DFI del 23 novembre 200512 sulle bevande alcoliche Classe IV 9 Aggiornato dal n. II 11 dell’all. 2 all’O del 15 set. 2017 sull’alcol, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5161). 10 Recommandation Internationale OIML R 44, Alcoomètres et aéromètres pour alcool et thermomètres utilisés en alcoométrie, Edition 1985. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato contro pagamento presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, consultato gratuitamente oppure scaricato sul seguente indirizzo www.oiml.org/publications/. 11 RS 680.11 12 [RU 2005 6097, 2006 4967, 2007 1067, 2008 1017 6041, 2009 2021, 2010 6391. RU 2013 4977 art. 104]. Vedi ora l’O del DFI del 29 nov. 2013 (RS 817.022.110). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.210.2 Il metodo di misurazione da applicare è indicato dal Manuale svizzero delle derrate alimentari (MSDA). O sulla determinazione del tenore alcolico 7 941.210.2 Allegato 213 (art. 10) Requisiti specifici degli strumenti di misurazione elettronici 1 Norme Per gli strumenti di misurazione elettronici valgono le seguenti norme inter- nazionali14: – EN ISO 15212-1: 1999, Densimetro oscillante Parte 1: strumenti di laboratorio – EN ISO 15121-2: 2002, Densimetro oscillante Parte 2: strumenti di processo per liquidi omogenei. 2 Campi di misura 2.1 Il campo minimo di misura per gli strumenti di misurazione elettronici è di: Misurando Campo di misura Tenore alcolico in percento della massa (0 … 100) % mass Tenore alcolico in percento del volume (0 … 100) % vol 2.2 Lo strumento di misurazione elettronico deve convertire e indicare la densità misurata in tenore alcolico alla temperatura di riferimento, tenendo conto delle tavole alcolometriche internazionali secondo l’articolo 6 capoverso 2. 3 Condizioni di funzionamento nominali Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali come segue: 3.1 Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico: – un campo minimo di temperatura di –10 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico – la classe ambientale meccanica M1 – la classe degli ambienti elettromagnetici E1. 3.2 Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica: – i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alter- nata 13 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2621). 14 Le norme menzionate possono essere ottenute a pagamento presso l’Associazione svizze- ra di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch o consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.210.2 – i limiti dell’alimentazione in corrente continua. 3.3 Per la pressione ambiente: – i valori minimi e massimi della pressione ambiente: pmin ≤ 860 hPa, pmax ≥ 1060 hPa. 4 Errori massimi tollerati In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3, lo scarto massimo ammesso nel campo di misura equivale all’accuratezza indicata dal fabbricante. 5 Campo d’applicazione 5.1 Gli strumenti di misurazione elettronici possono essere utilizzati nei campi d’applicazione nei quali possono essere utilizzati alcolometri della classe di accuratezza IV (all. 1 n. 3). 5.2 Gli strumenti di misurazione elettronici con un’accuratezza di ≤ 0,1 % vol oppure ≤ 0,1 % mass possono essere utilizzati nei campi d’applicazione nei quali possono essere utilizzati alcolometri della classe di accuratezza II (all. 1 n. 3). O sulla determinazione del tenore alcolico 9 941.210.2 Allegato 315 (art. 12) Procedure per il mantenimento della stabilità degli strumenti di misurazione elettronici 1 Manutenzione 1.1 Le informazioni sul funzionamento di strumenti di misurazione elettronici contengono conformemente all’allegato 1 numero 9.3 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione indicazioni dettagliate, in particolare sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manuten- zione, nonché sulla loro frequenza e i documenti per attestarne l’esecuzione. 1.2 Tutti i lavori di manutenzione relativi alle informazioni sul funzionamento devono essere eseguiti correttamente. Anche la portata e le scadenze di tali lavori vanno rispettati. 1.3 Tutti i lavori di manutenzione devono essere attestati in un apposito docu- mento di manutenzione. In tale documento figurano in particolare l’identifi- cazione dello strumento, la data, una descrizione dei lavori eseguiti nonché degli strumenti di misurazione e di prova utilizzati, le generalità della perso- na che ha proceduto alla manutenzione e la sua firma. 2 Misure comparative 2.1 Il tenore alcolico va determinato con almeno tre campioni scelti all’interno del campo di misurazione totale dello strumento di misurazione. 2.2 La misura comparativa va eseguita alla temperatura d’impiego abituale dello strumento di misurazione elettronico. 2.3 Lo scarto massimo ammesso equivale agli errori massimi tollerati secondo l’allegato 2 numero 4. 15 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2621). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.210.2 Allegato 416 (art. 13) Marchi di conformità e necessarie indicazioni supplementari per gli strumenti di misurazione elettronici 1 Marchi e iscrizioni 1.1 Simbolo Gli strumenti di misurazione elettronici devono essere muniti: a. del seguente marchio di conformità e del numero d’identificazione: 1. l’altezza del marchio rappresentato dal simbolo seguente non può essere inferiore a 5 mm: CH 2. numeri d’identificazione degli organismi di valutazione della con- formità che hanno eseguito le operazioni di verifica; b. della seguente marcatura metrologica: lettera «M» e ultime due cifre dell’anno di apposizione della marcatura, iscritti in un rettangolo dove l’altezza del rettangolo corrisponde all’altezza della marcatura di con- formità; la marcatura metrologica è posta immediatamente dopo la marcatura di conformità; c. delle seguenti iscrizioni: 1. nome del fabbricante, 2. il numero del certificato di esame del tipo, 3. accuratezza in % vol oppure % mass, 4. se del caso, valori limite particolari di temperatura nella forma: «… °C / … °C». 1.2 Dispositivo per l’apposizione del marchio di conformità Gli strumenti di misurazione devono essere muniti del marchio di confor- mità e delle iscrizioni. Il marchio di conformità e le iscrizioni devono essere apposti sullo strumento in modo che sia impossibile rimuoverli senza dan- neggiare lo stesso e devono essere chiaramente visibili quando lo strumento è installato nella sua regolare posizione di funzionamento. Il marchio di con- formità e le iscrizioni devono essere apposti insieme sullo strumento ma in maniera distinta. 16 Aggiornato dal n. I 3 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (nuove basi legali in materia di metrologia (RU 2012 7183) e dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2621). O sulla determinazione del tenore alcolico 11 941.210.2 1.3 Utilizzazione di una targhetta di supporto Se si utilizza una targhetta di supporto, questa deve poter essere assicurata mediante sigillatura, a meno che la sua eventuale asportazione dallo stru- mento comporti il danneggiamento della medesima. Se la targhetta di sup- porto va assicurata mediante sigillatura, deve essere possibile apporvi un si- gillo di garanzia. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.210.2 | <div _ngcontent-xpm-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.210.2 --><p class="srnummer">941.210.2 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFGP<br/>sugli strumenti di misurazione utilizzati per determinare <br/>il tenore alcolico e la quantità di alcol</h1><h2 class="erlasskurztitel">(Ordinanza sulla determinazione del tenore alcolico, OTAl)</h2><p>del 5 ottobre 2010 (Stato 1° gennaio 2018)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP),</p><p>visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 11 capoverso 2, 16 capoverso 2, <br/>24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e25" id="fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> sugli strumenti <br/>di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e25"><sup><a fragment="#fnbck-d6e25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e25" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7183</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#sec_1" routerlink="./">Capitolo 1: Condizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti relativi agli strumenti di misurazione utilizzati per determinare il tenore alcolico e la quantità di alcol di una miscela idroalcolica; </dd><dt>b. </dt><dd>le procedure per l’immissione di tali apparecchi sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali apparecchi.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza è applicabile agli strumenti di misurazione utilizzati per la determinazione ufficiale del tenore alcolico e della quantità di alcol delle miscele idroalcoliche.</p></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Ai sensi della presente ordinanza, s’intende per:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>alcol:</i> il metanolo, l’etanolo, il propanolo e gli alcol superiori nonché i loro esteri;</dd><dt>b. </dt><dd><i>percento della massa </i><i>(% mass)</i><i>:</i> relazione espressa in percento fra la massa di alcol puro e la massa totale della miscela idroalcolica;</dd><dt>c. </dt><dd><i>percento del volume</i><i> (% vol)</i><i>:</i> relazione espressa in percento fra il volume di alcol puro e il volume totale della miscela idroalcolica alle condizioni di riferimento;</dd><dt>d. </dt><dd><i>tenore alcolico:</i> quota di alcol in una miscela idroalcolica, espresso in percento della massa o in percento del volume;</dd><dt>e. </dt><dd><i>quantità di alcol:</i> volume di alcol puro espresso in litri di una miscela idroalcolica alle condizioni di riferimento;</dd><dt>f. </dt><dd><i>alcolometro</i><sup><a fragment="#fn-d6e120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e120" id="fnbck-d6e120" routerlink="./">3</a></sup><i>:</i> strumento di misurazione che indica il tenore alcolico alle condizioni ambientali; </dd><dt>g. </dt><dd><i>strumento di misurazione elettronico:</i> strumento di misurazione elettronico che indica direttamente il tenore alcolico alle condizioni di riferimento.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e120"><sup><a fragment="#fnbck-d6e120" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e120" routerlink="./">3</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2621</a>). </p></div></div></article><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Condizioni di riferimento e riferibilità</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La temperatura di riferimento è 20 °C.</p><p><sup>2</sup> La riferibilità del tenore alcolico di una miscela idroalcolica ai campioni di riferimento nazionali e internazionali fissata all’articolo 9 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione è definita sulla base di una miscela d’etanolo e d’acqua.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#sec_2" routerlink="./">Capitolo 2: <br/>Determinazione del tenore alcolico e della quantità di alcol</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Determinazione del tenore alcolico</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione utilizzati per la determinazione ufficiale del tenore alcolico di una miscela idroalcolica devono soddisfare i requisiti della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Metodo di conversione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Un tenore alcolico determinato alle condizioni ambientali deve essere convertito alle condizioni di riferimento.</p><p><sup>2</sup> Per la conversione vanno applicate le tavole alcolometriche internazionali della Raccomandazione R 22 (edizione 1975) dell’OIML<sup><a fragment="#fn-d6e176" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e176" id="fnbck-d6e176" routerlink="./">4</a></sup>.</p><p><sup>3</sup> L’Istituto federale di metrologia<sup><a fragment="#fn-d6e184" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e184" id="fnbck-d6e184" routerlink="./">5</a></sup> (METAS) pubblica le tavole alcolometriche in forma elettronica.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e176"><sup><a fragment="#fnbck-d6e176" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e176" routerlink="./">4</a></sup> Recommandation Internationale OIML R 22, Tables alcoométriques internationales, Edition 1975. Il testo francese o inglese della norma può essere ottenuto presso l’Ufficio federale di metrologia 3003 Berna, contro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato sull’indirizzo Internet: www.oiml.org/publications.</p><p id="fn-d6e184"><sup><a fragment="#fnbck-d6e184" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e184" routerlink="./">5</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>).</p></div></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Determinazione della quantità di alcol</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La quantità di alcol va determinata a partire della massa totale o del volume totale e del tenore alcolico.</p><p><sup>2</sup> Il METAS pubblica in forma elettronica le tavole che permettono di calcolare la quantità di alcol. </p><p><sup>3</sup> Per la determinazione della massa totale o del volume totale vanno utilizzati strumenti di misurazione sottoposti all’ordinanza sugli strumenti di misurazione.</p><p><sup>4</sup> Le distillerie agricole secondo l’articolo 3 capoverso 1 lettera c dell’ordinanza del 12 maggio 1999<sup><a fragment="#fn-d6e213" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e213" id="fnbck-d6e213" routerlink="./">6</a></sup> sull’alcool (OLalc) possono anche utilizzare strumenti di misurazione per determinare la massa totale o il volume totale che non sono sottoposti all’ordinanza sugli strumenti di misurazione.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e213"><sup><a fragment="#fnbck-d6e213" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e213" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/2017/568/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>680.11</b></a></p></div></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#sec_3" routerlink="./">Capitolo 3: Strumenti di misurazione non elettronici</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione non elettronici devono soddisfare i requisiti essenziali di cui nell’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 1 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Procedure per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione non elettronici delle classi di accuratezza I–III necessitano di un’ammissione ordinaria rilasciata dal METAS e di una verificazione iniziale eseguita dal METAS conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione.</p><p><sup>2</sup> Gli strumenti di misurazione non elettronici che appartengono alla classe di accuratezza IV beneficiano di un’ammissione generale. </p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#sec_4" routerlink="./">Capitolo 4: Strumenti di misurazione elettronici</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione elettronici devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Procedure per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>La conformità degli strumenti di misurazione elettronici ai requisiti essenziali secondo l’articolo 10 è valutata e attestata mediante la seguente procedura conformemente all’allegato 2 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>esame del tipo (modulo B); e</dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e272" id="fnbck-d6e272" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd>dichiarazione di conformità basata sul controllo di produzione interno e su controlli ufficiali del prodotto a intervalli irregolari (modulo C2).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e272"><sup><a fragment="#fnbck-d6e272" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e272" routerlink="./">7</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 25 nov. 2015, in vigore dal 20 apr. 2016 (<a href="eli/oc/2016/29/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 243</a>).</p></div></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione elettronici devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>manutenzione conformemente all’allegato 7 numero 7 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 numero 1 della presente ordinanza, eseguita almeno ogni anno da una persona competente; e </dd><dt>b. </dt><dd>misurazione comparativa conformemente all’allegato 7 numero 4 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno ogni due anni dal METAS o da un laboratorio di riferimento designato dal METAS.</dd></dl></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Marcature </a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione elettronici devono essere muniti dalla marcatura di conformità e della marcatura metrologica prescritte nell’allegato 4.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#sec_5" routerlink="./">Capitolo 5: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Modifica del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>…<sup><a fragment="#fn-d6e319" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e319" id="fnbck-d6e319" routerlink="./">8</a></sup></p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e319"><sup><a fragment="#fnbck-d6e319" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e319" routerlink="./">8</a></sup> La mod. può essere consultata alla <a href="eli/oc/2010/664/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2010</b> 4595</a>.</p></div></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p>Se soddisfano i requisiti della presente ordinanza, gli strumenti di misurazione immessi sul mercato conformemente al diritto previgente possono essere utilizzati anche senza la marcatura di cui all’articolo 13.</p></div></article><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e351" id="fnbck-d6e351" routerlink="./">9</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e351"><sup><a fragment="#fnbck-d6e351" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e351" routerlink="./">9</a></sup> Aggiornato dal n. II 11 dell’all. 2 all’O del 15 set. 2017 sull’alcol, in vigore dal 1° gen. 2018 (<a href="eli/oc/2017/568/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 5161</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 8)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici degli strumenti di misurazione non elettronici</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Classe di accuratezza I–III</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Valgono i requisiti della norma OIML R 44, edizione 1985<sup><a fragment="#fn-d6e372" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e372" id="fnbck-d6e372" routerlink="./">10</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e372"><sup><a fragment="#fnbck-d6e372" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e372" routerlink="./">10</a></sup> Recommandation Internationale OIML R 44, Alcoomètres et aéromètres pour alcool et thermomètres utilisés en alcoométrie, Edition 1985. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato contro pagamento presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, consultato gratuitamente oppure scaricato sul seguente indirizzo www.oiml.org/publications/.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Classe di accuratezza IV</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione non elettronici della classe di accuratezza IV devono presentare uno scarto di scala dello 0,5 percento. L’errore massimo ammissibile è di uno scarto di scala. Il campo di misura specificato deve comprendere il tenore alcolico da determinare.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Il termometro deve indicare uno scarto massimo di scala di 1,0 °C. L’errore massimo ammissibile non deve superare un mezzo scarto di scala. Il termometro può essere montato negli strumenti di misurazione non elettronici della classe di accuratezza IV.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_1/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Campo d’applicazione </a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli strumenti di misurazione non elettronici devono appartenere almeno alle seguenti classi di accuratezza:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p>Campo d’applicazione</p></td><td><p>Classe d’accuratezza</p></td></tr><tr><td><p>3.1</p></td><td><p>OAlc<sup><a fragment="#fn-d6e412" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e412" id="fnbck-d6e412" routerlink="./">11</a></sup></p></td><td><p>Classe II</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>Tranne gli strumenti di misurazione utilizzati da:</p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-left"></p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>piccoli produttori (art. 1 lett. h OAlc)</dd></dl></td><td><p>Classe IV</p></td></tr><tr><td><p class="man-text-align-left"></p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>agricoltori che producono meno di 200 litri di alcol puro all’anno(art. 14 OAlc)</dd></dl></td><td><p>Classe IV</p></td></tr><tr><td><p>3.2</p></td><td><p>Ordinanza del DFI del 23 novembre 2005<sup><a fragment="#fn-d6e459" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e459" id="fnbck-d6e459" routerlink="./">12</a></sup> sulle bevande alcoliche </p></td><td><p>Classe IV</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Il metodo di misurazione da applicare è indicato dal Manuale svizzero delle derrate alimentari (MSDA).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e412"><sup><a fragment="#fnbck-d6e412" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e412" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/2017/568/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>680.11</b></a></p><p id="fn-d6e459"><sup><a fragment="#fnbck-d6e459" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e459" routerlink="./">12</a></sup> [<a href="eli/oc/2005/803/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2005</b> 6097</a>, <b></b><a href="eli/oc/2006/773/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2006</b> 4967</a>, <b></b><a href="eli/oc/2007/180/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2007</b> 1067</a>, <b></b><a href="eli/oc/2008/202/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2008</b> 1017 </a><a href="eli/oc/2008/837/it" routerlink="./" target="_blank">6041</a>, <b></b><a href="eli/oc/2009/283/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2009</b> 2021</a>, <b></b><a href="eli/oc/2010/897/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2010 </b>6391</a>. <a href="eli/oc/2013/839/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2013</b> 4977<b> </b></a>art.<b> </b>104]. Vedi ora l’O del DFI del 29 nov. 2013 (<a href="eli/cc/2013/839/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>817.022.110</b></a>).</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e521" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e521" id="fnbck-d6e521" routerlink="./">13</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e521"><sup><a fragment="#fnbck-d6e521" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e521" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2621</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 10)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici degli strumenti di misurazione elettronici</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Norme</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Per gli strumenti di misurazione elettronici valgono le seguenti norme internazionali<sup><sup><a fragment="#fn-d6e544" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e544" id="fnbck-d6e544" routerlink="./">14</a></sup></sup>:<dl><dt>– </dt><dd>EN ISO 15212-1: 1999, Densimetro oscillante Parte 1: strumenti di laboratorio</dd><dt>– </dt><dd>EN ISO 15121-2: 2002, Densimetro oscillante Parte 2: strumenti di processo per liquidi omogenei.</dd></dl></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e544"><sup><a fragment="#fnbck-d6e544" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e544" routerlink="./">14</a></sup> Le norme menzionate possono essere ottenute a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; <a href="https://www.snv.ch/" target="_blank">www.snv.ch</a> o consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Campi di misura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Il campo minimo di misura per gli strumenti di misurazione elettronici è di:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Misurando</p></td><td><p>Campo di misura</p></td></tr><tr><td><p>Tenore alcolico in percento della massa </p></td><td><p>(0 … 100) % mass</p></td></tr><tr><td><p>Tenore alcolico in percento del volume</p></td><td><p>(0 … 100) % vol</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>2.2 </dt><dd>Lo strumento di misurazione elettronico deve convertire e indicare la densità misurata in tenore alcolico alla temperatura di riferimento, tenendo conto delle tavole alcolometriche internazionali secondo l’articolo 6 capoverso 2.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Condizioni di funzionamento nominali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali come segue:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico:<dl><dt>– </dt><dd>un campo minimo di temperatura di –10 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico</dd><dt>– </dt><dd>la classe ambientale meccanica M1</dd><dt>– </dt><dd>la classe degli ambienti elettromagnetici E1.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica:<dl><dt>– </dt><dd>i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alternata</dd><dt>– </dt><dd>i limiti dell’alimentazione in corrente continua.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>Per la pressione ambiente:<dl><dt>– </dt><dd>i valori minimi e massimi della pressione ambiente: p<sub>min</sub> ≤ 860 hPa, p<sub>max</sub> ≥ 1060 hPa.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Errori massimi tollerati</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3, lo scarto massimo ammesso nel campo di misura equivale all’accuratezza indicata dal fabbricante.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_2/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Campo d’applicazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>5.1 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione elettronici possono essere utilizzati nei campi d’applicazione nei quali possono essere utilizzati alcolometri della classe di accuratezza IV (all. 1 n. 3).</dd><dt>5.2 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione elettronici con un’accuratezza di ≤ 0,1 % vol oppure ≤ 0,1 % mass possono essere utilizzati nei campi d’applicazione nei quali possono essere utilizzati alcolometri della classe di accuratezza II (all. 1 n. 3).</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e661" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e661" id="fnbck-d6e661" routerlink="./">15</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e661"><sup><a fragment="#fnbck-d6e661" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e661" routerlink="./">15</a></sup> Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2621</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 12)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Procedure per il mantenimento della stabilità degli strumenti di misurazione elettronici</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Le informazioni sul funzionamento di strumenti di misurazione elettronici contengono conformemente all’allegato 1 numero 9.3 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione indicazioni dettagliate, in particolare sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione, nonché sulla loro frequenza e i documenti per attestarne l’esecuzione.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione relativi alle informazioni sul funzionamento devono essere eseguiti correttamente. Anche la portata e le scadenze di tali lavori vanno rispettati.</dd><dt>1.3 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione devono essere attestati in un apposito documento di manutenzione. In tale documento figurano in particolare l’identificazione dello strumento, la data, una descrizione dei lavori eseguiti nonché degli strumenti di misurazione e di prova utilizzati, le generalità della persona che ha proceduto alla manutenzione e la sua firma.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Misure comparative</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Il tenore alcolico va determinato con almeno tre campioni scelti all’interno del campo di misurazione totale dello strumento di misurazione.</dd><dt>2.2 </dt><dd>La misura comparativa va eseguita alla temperatura d’impiego abituale dello strumento di misurazione elettronico.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Lo scarto massimo ammesso equivale agli errori massimi tollerati secondo l’allegato 2 numero 4.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e704" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fn-d6e704" id="fnbck-d6e704" routerlink="./">16</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e704"><sup><a fragment="#fnbck-d6e704" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#fnbck-d6e704" routerlink="./">16</a></sup> Aggiornato dal n. I 3 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (nuove basi legali in materia di metrologia (<a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7183</a>) e dal n. II cpv. 2 dell’O del DFGP del 28 mar. 2017, in vigore dal 1° mag. 2017 (<a href="eli/oc/2017/250/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2017</b> 2621</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 13)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Marchi di conformità e necessarie indicazioni supplementari per gli strumenti di misurazione elettronici</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Marchi e iscrizioni</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_1" routerlink="./">1.1 Simbolo</a></h4><div class="collapseable"> <p> Gli strumenti di misurazione elettronici devono essere muniti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>del seguente marchio di conformità e del numero d’identificazione:<dl><dt>1. </dt><dd>l’altezza del marchio rappresentato dal simbolo seguente non può essere inferiore a 5 mm:</dd></dl></dd></dl><p><b>CH</b></p><dl><dl><dt>2. </dt><dd>numeri d’identificazione degli organismi di valutazione della conformità che hanno eseguito le operazioni di verifica;</dd></dl><dt>b. </dt><dd>della seguente marcatura metrologica: lettera «M» e ultime due cifre dell’anno di apposizione della marcatura, iscritti in un rettangolo dove l’altezza del rettangolo corrisponde all’altezza della marcatura di conformità; la marcatura metrologica è posta immediatamente dopo la marcatura di conformità;</dd><dt>c. </dt><dd>delle seguenti iscrizioni:<dl><dt>1. </dt><dd>nome del fabbricante,</dd><dt>2. </dt><dd>il numero del certificato di esame del tipo,</dd><dt>3. </dt><dd>accuratezza in % vol oppure % mass,</dd><dt>4. </dt><dd>se del caso, valori limite particolari di temperatura nella forma: «… °C / … °C».</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_2" routerlink="./">1.2 Dispositivo per l’apposizione del marchio di conformità</a></h4><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione devono essere muniti del marchio di conformità e delle iscrizioni. Il marchio di conformità e le iscrizioni devono essere apposti sullo strumento in modo che sia impossibile rimuoverli senza danneggiare lo stesso e devono essere chiaramente visibili quando lo strumento è installato nella sua regolare posizione di funzionamento. Il marchio di conformità e le iscrizioni devono essere apposti insieme sullo strumento ma in maniera distinta.</p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/664/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1/lvl_1_3" routerlink="./">1.3 Utilizzazione di una targhetta di supporto</a></h4><div class="collapseable"> <p>Se si utilizza una targhetta di supporto, questa deve poter essere assicurata mediante sigillatura, a meno che la sua eventuale asportazione dallo strumento comporti il danneggiamento della medesima. Se la targhetta di supporto va assicurata mediante sigillatura, deve essere possibile apporvi un sigillo di garanzia.</p><p></p></div></section></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 4e8ef000-475b-44f2-b8be-73fecfd64bf8 | Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione | OMGC | 941.210.3 | true | 2019-03-15T00:00:00 | 2011-04-22T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/29963/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it | RS 941.210.3 1 Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione (OMGC) del 22 aprile 2011 (Stato 15 marzo 2019) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),2 ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti posti agli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione; b. le procedure per l’immissione in commercio di tali strumenti; c. le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali stru- menti. Art. 2 Campo d’applicazione La presente ordinanza si applica agli strumenti di misurazione utilizzati per i con- trolli e le misurazioni delle emissioni secondo l’articolo 13 dell’ordinanza del 16 dicembre 19853 contro l’inquinamento atmosferico (OIAt) per: a. gli impianti a combustione alimentati con olio o gas, con una potenza termi- ca pari o inferiore a 1 MW; b. gli impianti a combustione alimentati con legna o carbone4, con una potenza termica pari o inferiore a 70 kW. RU 2011 2177 1 RS 941.210 2 Nuovo testo giusta il n. I 4 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (Nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 7183). 3 RS 814.318.142.1 4 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo 941.210.3 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.210.3 Art. 3 Definizioni Nella presente ordinanza i seguenti termini significano:5 a. impianto a combustione: impianto stazionario per la produzione di energia o di calore ai sensi dell’allegato 3 numero 1 capoverso 1 OIAt6; b. olio: olio da riscaldamento «extra leggero» ai sensi dell’allegato 5 nume- ro 11 capoverso 1 OIAt; c. legna: legna da ardere ai sensi dell’allegato 5 numero 31 capoverso 1 OIAt; cbis.7 carbone: carbone, mattonelle di carbone e coke; d. gas: combustibili e carburanti gassosi ai sensi dell’allegato 5 numero 41 capoverso 1 OIAt; e. strumento di misurazione dei gas di scarico di impianti a combustione ali- mentati con olio o gas: strumento di misurazione portatile che serve a determinare almeno uno dei seguenti valori nei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas: 1. la concentrazione volumetrica dei componenti di gas di scarico in una corrente parziale del gas di scarico di un impianto a combustione in presenza di umidità, 2. l’inquinamento da fuliggine (indice di fuliggine), 3. la temperatura dei gas di scarico e dell’aria di combustione per il cal- colo delle perdite di calore; f.8 strumento di misurazione dei gas di scarico di impianti a combustione ali- mentati con legna o carbone: strumento di misurazione portatile che serve a determinare i seguenti valori in una corrente parziale del gas di scarico di impianti a combustione alimentati con legna o carbone, in funzionamento dinamico: 1. la concentrazione volumetrica dei componenti dei gas di scarico riferita al gas di scarico secco, o 2. la concentrazione volumetrica dei componenti dei gas di scarico riferita al gas di scarico secco e la concentrazione media delle sostanze solide; g. concentrazione volumetrica di componenti gassosi: concentrazione volume- trica dei componenti gassosi espressa in mL/m3, ppm (parts per million) o in percentuale; 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). 6 RS 814.318.142.1 7 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 3 941.210.3 gbis.9 concentrazione delle sostanze solide: concentrazione delle sostanze solide separabili su un filtro ad almeno (70±5) °C riferita a un dato volume, espressa in mg/m3; h. indice di fuliggine: indice relativo al grado di annerimento di un filtro di carta prodotto dalle particelle contenute nei gas di scarico. È determinato mediante una scala comparativa empirica; i. gas di riferimento: miscele di gas certificate di un fabbricante accreditato, utilizzate per misurazioni ai fini di verifiche o controlli; j.10 valore di riferimento: valore medio dei valori misurati del metodo di riferi- mento o valore generato dallo standard di prova del misurando da determina- re. Sezione 2: Strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas Art. 4 Requisiti essenziali Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimen- tati con olio o gas devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 1 della presente ordinan- za. Art. 5 Procedure per l’immissione in commercio Per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dall’Istituto federale di metrologia11 (METAS), e la verificazione iniziale confor- memente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Art. 6 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione ali- mentati con olio o gas devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mante- nimento della stabilità di misurazione: a. verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordi- nanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 numero 1 della presente 9 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). 10 Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). 11 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.210.3 ordinanza, eseguita annualmente dal METAS o da un laboratorio di verifica- zione legittimato; b. manutenzione conformemente all’allegato 7 numero 7 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 numero 2 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente; e c. regolazione conformemente all’allegato 7 numero 8 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 numero 3 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente. 2 Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di stru- menti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. Sezione 3: Strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone Art. 7 Requisiti essenziali Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimen- tati con legna o carbone devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 della presente ordinan- za. Art. 8 Procedure per l’immissione in commercio Per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dal METAS, e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verifica- zione legittimato. Art. 9 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione ali- mentati con legna o carbone devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione: a. verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordi- nanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 numero 1 della presente ordinanza, eseguita annualmente dal METAS o da un laboratorio di verifica- zione legittimato; b. manutenzione conformemente all’allegato 7 numero 7 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 numero 2 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente; e Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 5 941.210.3 c. regolazione conformemente all’allegato 7 numero 8 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 numero 3 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente. 2 Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di stru- menti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. Sezione 4: Disposizioni finali Art. 10 Disposizioni transitorie 1 La verificazione iniziale degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas il cui tipo è stato ammesso in virtù del diritto previgente è effettuata dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato conformemente ai requisiti e agli errori massimi tollerati previsti dal diritto previgente. 2 Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione ali- mentati con olio o gas immessi in commercio in virtù del diritto previgente possono essere oggetto di una verifica successiva, non vincolata a scadenze, conformemente ai requisiti e agli errori massimi tollerati previsti dal diritto previgente. Art. 10a12 Disposizione transitoria della modifica del 13 febbraio 2019 Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico approvati prima dell’entrata in vigore della presente modifica per impianti a combustione alimentati con legna o carbone sono considerati approvati anche per la misurazione dei gas di scarico di impianti a combustione alimentati con carbone. Art. 11 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011. 12 Introdotto dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.210.3 Allegato 113 (art. 4) Requisiti specifici per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas A Norme applicabili Se non sono indicati altri requisiti specifici, si applicano quelli definiti dalle norme SN EN 50379-1:201214 e SN EN 50379-2:201215. B Requisiti metrologici 1 Campi di misurazione 1.1 Concentrazioni volumetriche per i componenti dei gas di scarico Componente (analita) Campo di misurazione (min. … mass.) monossido di carbonio (CO) da 0 a 2000 ppm monossido di azoto (NO) da 0 a 600 ppm ossigeno (O2) da 0 a 21 % eventualmente diossido di azoto (NO2) da 0 a 200 ppm eventualmente diossido di carbonio (CO2) da 0 a 20 % 1.2 Indice di fuliggine – L’indice di fuliggine è determinato conformemente all’allegato A della norma SN EN 267+A1:201116. Esso è compreso tra 0 e 9 ed è determi- nato mediante una scala comparativa e indicato in cifre intere. 13 Aggiornato dai n. I 4 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (Nuove basi legali in materia di metrologia) (RU 2012 7183) e dal n. II dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). 14 SN EN 50379-1:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normali- zzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre otte- nuta a pagamento presso la SNV. 15 SN EN 50379-2:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 2: Requisiti specifici per apparecchi impiegati in misurazioni e analisi aventi valore legale. La norma è consul- tabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV. 16 SN EN 267+A1: 2011, Bruciatori automatici per combustibili liquidi ad aria soffiata. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sul- zerallee 70, 8404 Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento pres- so la SNV. Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 7 941.210.3 – Il volume di gas di scarico per determinare l’indice di fuliggine è di 5,7 dm3 a condizioni ambiente per cm2 di superficie utile del filtro. 1.3 Temperatura del gas di scarico e dell’aria di combustione – La temperatura del gas di scarico è compresa tra 0 e 400 °C. – La temperatura dell’aria di combustione è compresa tra 0 e 100 °C. 2 Condizioni di funzionamento nominali Il fabbricante deve indicare i valori delle condizioni di funzionamento nomi- nali come segue: 2.1 per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico, meccanico ed elet- tromagnetico: – temperatura ambiente da +5 °C a +40 °C, – pressione ambiente da 860 hPa a 1060 hPa, – classe ambientale meccanica M1, – classe ambientale elettromagnetica E2; 2.2 per la tensione elettrica: – campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alter- nata, – campo di tensione per l’alimentazione in corrente continua. 3 Errori massimi tollerati Sono tollerati i seguenti errori massimi: 3.1 Concentrazione volumetrica per i componenti dei gas di scarico Componente (analita) Divergenza massima ammessa monossido di carbonio (CO) ±0,10 · indicazione o ±12 ppm; fa stato il valore maggiore monossido di azoto (NO) ±0,10 · indicazione o ±10 ppm; fa stato il valore maggiore ossigeno (O2) ±0,4 % diossido di azoto (NO2) ±7 ppm diossido di carbonio (CO2) ±0,07 · indicazione o ±0,35 %; fa stato il valore maggiore 3.2 Indice di fuliggine L’indice di fuliggine è determinato mediante la scala comparativa di cui al numero 1.2. L’errore massimo tollerato corrisponde alla risoluzione della Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.210.3 scala. In caso di dubbio si applica l’indice di fuliggine inferiore. Non si pro- cede a interpolazione. L’errore massimo tollerato per la determinazione del volume di fuliggine è di ±0,4 dm3 a condizioni ambiente per cm2 della superficie utile del filtro. 3.3 Temperatura del gas di scarico e dell’aria di combustione Errori massimi tollerati per la temperatura del gas di scarico: – da 0 °C a 100 °C ±3 °C, – da 100 °C a 200 °C ±3 per cento del valore misurato, – da 200 °C a 350 °C ±6 °C. Errore massimo tollerato per la temperatura dell’aria di combustione: – da 0 °C a 50 °C ±3 °C. 4 Altri requisiti 4.1 Eventuali moduli di misurazione opzionali non devono intaccare le caratteri- stiche degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas. 4.2 Controllo dell’ermeticità: l’ermeticità di uno strumento dotato di pompa a motore deve essere controllata automaticamente a ogni utilizzazione, ma almeno una volta per ogni giorno di funzionamento. Pompa a mano: in caso di chiusura delle condotte di aspirazione, il pistone delle pompe a mano deve ritornare nella posizione di partenza entro 3 secondi, dopo una corsa di 1 cm. 4.3 Termometro per l’aria di combustione: la lunghezza del cavo del sensore deve permettere un campionamento rappresentativo della temperatura dell’aria di combustione. 4.4 Misurazione della fuliggine: il raddoppio della resistenza allo scorrimento dovuta alle differenti qualità del filtro o all’eccessiva presenza di fuliggine deve essere compensato dalla pompa entro gli errori massimi tollerati. Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 9 941.210.3 Allegato 2 (art. 6) Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas 1 Verificazione successiva Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas sono verificati in condizioni di laboratorio. Il METAS definisce i dettagli della procedura di verificazione. Per la misurazione dei gas sono tollerati i seguenti errori massimi: Componente (analita) Divergenza massima tollerata monossido di carbonio (CO) ±0,07 · indicazione o ±8 ppm; fa stato il valore maggiore monossido di azoto (NO) ±0,07 · indicazione o ±6 ppm; fa stato il valore maggiore diossido di carbonio (CO2) ±0,05 · indicazione o ±0,30 per cento; fa stato il valore maggiore Per l’ossigeno (O2) e il diossido di azoto (NO2) valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 1 lettera B numero 3. Per le misurazioni della fuliggine valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 1 lettera B numero 3.2. Per il controllo della resistenza allo scorrimento vale l’errore massimo tollerato moltiplicato per 1,5. Per le misurazioni della temperatura valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 1 lettera B numero 3.3. 2 Manutenzione 2.1 Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, le informazioni sul funzionamento degli strumenti di misura- zione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della ma- nutenzione da parte del detentore, nonché su tutti i lavori di manutenzione, sulla loro frequenza e sui documenti per attestarne l’esecuzione. 2.2 Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle informazioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione. 2.3 Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. In tale documento devono figurare in particolare Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.210.3 l’identificazione dello strumento, la data e il tipo di lavori svolti, gli stru- menti di misurazione e di controllo utilizzati, la persona che li ha effettuati e la sua firma. 2.4 Gli strumenti di misurazione e di controllo impiegati per la manutenzione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustio- ne alimentati con olio o gas devono essere riconducibili a campioni di rife- rimento nazionali. 3 Regolazione 3.1 La regolazione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli im- pianti a combustione alimentati con olio o gas va eseguita da una persona competente con un gas di riferimento certificato. Tale miscela di gas deve presentare un’incertezza relativa certificata inferiore al 2 per cento. 3.2 Il fabbricante definisce nelle istruzioni d’uso la periodicità della regolazione e la pertinente procedura. La regolazione è eseguita almeno una volta all’anno. 3.3 Se il modello lo prevede e se la piombatura dello strumento di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas non deve essere danneggiata, è possibile regolare anche singoli sensori e l’utilizzatore può integrarli successivamente. A dimostrazione dell’avvenuta regolazione, la persona cui compete la piombatura degli strumenti di misura- zione contrassegna i sensori. Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 11 941.210.3 Allegato 317 (art. 7) Requisiti specifici per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone A Norme applicabili Se non sono indicati altri requisiti specifici, si applicano quelli definiti dalle norme SN EN 50379-1:201218, SN EN 50379-2:201219 e VDI 4206 Blatt 2:201520. B Requisiti metrologici 1 Campi di misurazione 1.1 Concentrazioni volumetriche e concentrazioni delle sostanze solide per i componenti dei gas di scarico Componente (analita) Campo di misurazione (min. … mass.) Monossido di carbonio (CO) da 0 a 20 000 ppm Ossigeno (O2) da 0 a 21 % Sostanze solide da 10 a 200 mg/m3 17 Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). 18 SN EN 50379-1:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normali- zzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre otte- nuta a pagamento presso la SNV. 19 SN EN 50379-2:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 2: Requisiti specifici per apparecchi impiegati in misurazioni e analisi aventi valore legale. La norma è consul- tabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV. 20 VDI 4206 Blatt 2:2015, Mindestanforderungen und Prüfpläne für Messgeräte zur Über- wachung der Emissionen an Kleinfeuerungsanlagen (Performance criteria and test proce- dures for measuring devices for monitoring emissions at small firing installations): Mess- geräte zur Ermittlung von partikelförmigen Emissionen. (Measuring devices for the determination of particulate emissions.) La norma è consultabile (in tedesco e inglese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o può essere ottenuta a pagamento presso l’Associazione degli ingegneri tedeschi (Verein Deutscher Ingenieure), Postfach 10 11 39, 40002 Düsseldorf, www.vdi.de. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.210.3 2 Condizioni di funzionamento nominali Il fabbricante deve indicare i valori delle condizioni di funzionamento nomi- nali come segue: 2.1 per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico, meccanico ed elet- tromagnetico: – temperatura ambiente da +5 °C a +40 °C, – pressione ambiente da 860 hPa a 1060 hPa, – classe ambientale meccanica M1, – classe ambientale elettromagnetica E2; 2.2 per la tensione elettrica: – campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alter- nata, – campi di tensione per l’alimentazione in corrente continua. 3 Errori massimi tollerati Sono tollerati i seguenti errori massimi: 3.1 Concentrazioni volumetriche e concentrazioni delle sostanze solide per i componenti dei gas di scarico Componente (analita) Divergenza massima ammessa Monossido di carbonio (CO) ± 0,10 · indicazione o ± 100 ppm; fa stato il valore maggiore Ossigeno (O2) ± 0,3 % Sostanze solide – 10 mg/m3 per valori di riferimento inferiori a 20 mg/m3 – 50 % del valore di riferimento per valori di riferimento compresi tra 20 mg/m3 e 150 mg/m3 – 75 mg/m3 per valori di riferimento superiori a 150 mg/m3 4 Altri requisiti 4.1 Eventuali moduli di misurazione opzionali non devono intaccare le caratteri- stiche degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone. Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 13 941.210.3 4.2 I tempi di reazione indicati nella norma SN EN 50379-1:201221 si applicano ai cambiamenti positivi e negativi bruschi della concentrazione volumetrica. 4.3 Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone devono permettere il calcolo di valori medi in un arco di tempo variabile. Mentre è in corso il calcolo del valore medio non può essere effettuato alcun azzeramento. La frequenza di misurazione per il calcolo del valore medio è di 1/s. Eventuali commutazioni del campo di misurazione non devono incidere sul calcolo del valore medio per più di un terzo dell’errore massimo tollerato. Un’eventuale concentrazione di massa di CO riferita a una concentrazione di ossigeno è calcolata dopo il valore medio. 4.4 I gas che fuoriescono dall’apparecchio devono poter essere asportati senza che ne risultino influenzati i valori di misurazione. 4.5 Dopo una misurazione e prima di spegnere lo strumento di misurazione, i sensori devono essere puliti in modo adeguato con aria fresca. 21 SN EN 50379-1:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normali- zzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404 Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre otte- nuta a pagamento presso la SNV. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.210.3 Allegato 422 (art. 9) Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone 1 Verificazione successiva Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone sono verificati in condizioni di laboratorio. Il METAS definisce i dettagli della procedura di verificazione. Per la misurazione dei gas e delle sostanze solide sono tollerati i seguenti errori massimi: Componente (analita) Divergenza massima ammessa Monossido di carbonio (CO) ±0,07 · indicazione o ±70 ppm; fa stato il valore maggiore Sostanze solide ±0,35 · valore di riferimento o ±7 mg/m3; fa stato il valore maggiore Per l’ossigeno (O2) valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’alle- gato 3 lettera B numero 3. 2 Manutenzione 2.1 Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, le informazioni sul funzionamento degli strumenti di misura- zione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte del detentore, nonché su tutti i lavori di manutenzio- ne, sulla loro frequenza e sui documenti per attestarne l’esecuzione. 2.2 Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle informazioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione. 2.3 Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. In tale documento devono figurare in particolare l’identifica- zione dello strumento, la data e il tipo di lavori svolti, gli strumenti di misu- razione e di controllo utilizzati, la persona che li ha effettuati e la sua firma. 2.4 Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combu- 22 Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (RU 2019 823). Strumenti di misurazione dei gas di scarico e degli impianti a combustione. O del DFGP 15 941.210.3 stione alimentati con legna o carbone devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali. 3 Regolazione 3.1 La regolazione dello strumento di misurazione dei gas di scarico va eseguita da una persona competente con un gas di riferimento certificato. Tale misce- la di gas deve presentare un’incertezza relativa certificata inferiore o uguale al 2 per cento. 3.2 La regolazione dello strumento di misurazione delle sostanze solide nei gas di scarico va eseguita da una persona competente in conformità alle indi- cazioni del fabbricante. 3.3 Il fabbricante definisce nelle istruzioni d’uso la periodicità della regolazione e la pertinente procedura. La regolazione è eseguita almeno una volta all’anno. 3.4 Se il modello lo prevede e se la piombatura dello strumento di misurazione dei gas di scarico non deve essere danneggiata, è possibile regolare anche singoli sensori e l’utilizzatore può integrarli successivamente. A dimostra- zione dell’avvenuta regolazione, la persona cui compete la piombatura degli strumenti di misurazione contrassegna i sensori. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 16 941.210.3 | <div _ngcontent-jgk-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.210.3 --><p class="srnummer">941.210.3 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFGP<br/>sugli strumenti di misurazione dei gas di scarico<br/>degli impianti a combustione</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OMGC)</h2><p>del 22 aprile 2011 (Stato 15 marzo 2019)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP),</p><p>visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sugli strumenti di misurazione (ordinanza sugli strumenti di misurazione),<sup><a fragment="#fn-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e31" id="fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup></p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e31"><sup><a fragment="#fnbck-d6e31" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e31" routerlink="./">2</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I 4 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (Nuove basi legali in materia di metrologia), in vigore dal 1° gen. 2013 (<a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7183</a>).</p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti posti agli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione;</dd><dt>b. </dt><dd>le procedure per l’immissione in commercio di tali strumenti;</dd><dt>c. </dt><dd>le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali strumenti.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza si applica agli strumenti di misurazione utilizzati per i controlli e le misurazioni delle emissioni secondo l’articolo 13 dell’ordinanza del 16 dicembre 1985<sup><a fragment="#fn-d6e73" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e73" id="fnbck-d6e73" routerlink="./">3</a></sup> contro l’inquinamento atmosferico (OIAt) per:</p><dl><dt>a. </dt><dd>gli impianti a combustione alimentati con olio o gas, con una potenza termica pari o inferiore a 1 MW;</dd><dt>b. </dt><dd>gli impianti a combustione alimentati con legna o carbone<sup><a fragment="#fn-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e89" id="fnbck-d6e89" routerlink="./">4</a></sup>, con una potenza termica pari o inferiore a 70 kW.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e73"><sup><a fragment="#fnbck-d6e73" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e73" routerlink="./">3</a></sup> <a href="eli/cc/1986/208_208_208/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.318.142.1</b></a></p><p id="fn-d6e89"><sup><a fragment="#fnbck-d6e89" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e89" routerlink="./">4</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella presente ordinanza i seguenti termini significano:<sup><a fragment="#fn-d6e108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e108" id="fnbck-d6e108" routerlink="./">5</a></sup></p><dl><dt>a. </dt><dd><i>impianto a combustione:</i> impianto stazionario per la produzione di energia o di calore ai sensi dell’allegato 3 numero 1 capoverso 1 OIAt<sup><a fragment="#fn-d6e123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e123" id="fnbck-d6e123" routerlink="./">6</a></sup>;</dd><dt>b. </dt><dd><i>olio:</i> olio da riscaldamento «extra leggero» ai sensi dell’allegato 5 numero 11 capoverso 1 OIAt;</dd><dt>c. </dt><dd><i>legna:</i> legna da ardere ai sensi dell’allegato 5 numero 31 capoverso 1 OIAt;</dd><dt>c<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e146" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e146" id="fnbck-d6e146" routerlink="./">7</a></sup> </dt><dd><i>carbone:</i> carbone, mattonelle di carbone e coke;</dd><dt>d. </dt><dd><i>gas:</i> combustibili e carburanti gassosi ai sensi dell’allegato 5 numero 41 capoverso 1 OIAt;</dd><dt>e. </dt><dd><i>strumento di misurazione dei gas di scarico di impianti a combustione al</i><i>i</i><i>mentati con olio o gas:</i> strumento di misurazione portatile che serve a determinare almeno uno dei seguenti valori nei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas:<dl><dt>1. </dt><dd>la concentrazione volumetrica dei componenti di gas di scarico in una corrente parziale del gas di scarico di un impianto a combustione in presenza di umidità,</dd><dt>2. </dt><dd>l’inquinamento da fuliggine (indice di fuliggine),</dd><dt>3. </dt><dd>la temperatura dei gas di scarico e dell’aria di combustione per il calcolo delle perdite di calore;</dd></dl></dd><dt>f.<sup><a fragment="#fn-d6e184" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e184" id="fnbck-d6e184" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd><i>strumento di misurazione dei gas di scarico di impianti a combustione alimentati con legna o carbone: </i>strumento di misurazione portatile che serve a determinare i seguenti valori in una corrente parziale del gas di scarico di impianti a combustione alimentati con legna o carbone, in funzionamento dinamico: <dl><dt>1. </dt><dd>la concentrazione volumetrica dei componenti dei gas di scarico riferita al gas di scarico secco, o</dd><dt>2. </dt><dd>la concentrazione volumetrica dei componenti dei gas di scarico riferita al gas di scarico secco e la concentrazione media delle sostanze solide;</dd></dl></dd><dt>g. </dt><dd><i>concentrazione volumetrica di componenti gassosi:</i> concentrazione volumetrica dei componenti gassosi espressa in mL/m<sup>3</sup>, ppm (parts per million) o in percentuale; </dd><dt>g<sup>bis</sup>.<sup><a fragment="#fn-d6e216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e216" id="fnbck-d6e216" routerlink="./">9</a></sup> </dt><dd><i>concentrazione delle sostanze solide:</i> concentrazione delle sostanze solide separabili su un filtro ad almeno (70±5) °C riferita a un dato volume, espressa in mg/m<sup>3</sup>;</dd><dt>h. </dt><dd><i>indice di fuliggine:</i> indice relativo al grado di annerimento di un filtro di carta prodotto dalle particelle contenute nei gas di scarico. È determinato mediante una scala comparativa empirica;</dd><dt>i. </dt><dd><i>gas di riferimento:</i> miscele di gas certificate di un fabbricante accreditato, utilizzate per misurazioni ai fini di verifiche o controlli;</dd><dt>j.<sup><a fragment="#fn-d6e245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e245" id="fnbck-d6e245" routerlink="./">10</a></sup> </dt><dd><i>valore di riferimento:</i> valore medio dei valori misurati del metodo di riferimento o valore generato dallo standard di prova del misurando da determinare.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e108"><sup><a fragment="#fnbck-d6e108" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e108" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p><p id="fn-d6e123"><sup><a fragment="#fnbck-d6e123" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e123" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1986/208_208_208/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.318.142.1</b></a></p><p id="fn-d6e146"><sup><a fragment="#fnbck-d6e146" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e146" routerlink="./">7</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p><p id="fn-d6e184"><sup><a fragment="#fnbck-d6e184" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e184" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p><p id="fn-d6e216"><sup><a fragment="#fnbck-d6e216" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e216" routerlink="./">9</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p><p id="fn-d6e245"><sup><a fragment="#fnbck-d6e245" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e245" routerlink="./">10</a></sup> Introdotta dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: <br/>Strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 1 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Procedure per l’immissione in commercio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dall’Istituto federale di metrologia<sup><a fragment="#fn-d6e281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e281" id="fnbck-d6e281" routerlink="./">11</a></sup> (METAS), e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. </p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e281"><sup><a fragment="#fnbck-d6e281" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e281" routerlink="./">11</a></sup> La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (<a href="eli/oc/2004/746/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2004 </b>4937</a>). </p></div></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 numero 1 della presente ordinanza, eseguita annualmente dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato;</dd><dt>b. </dt><dd>manutenzione conformemente all’allegato 7 numero 7 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 numero 2 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente; e</dd><dt>c. </dt><dd>regolazione conformemente all’allegato 7 numero 8 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 2 numero 3 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. </p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: <br/>Strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 3 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Procedure per l’immissione in commercio</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dal METAS, e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>verificazione successiva conformemente all’allegato 7 numero 1 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 numero 1 della presente ordinanza, eseguita annualmente dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato;</dd><dt>b. </dt><dd>manutenzione conformemente all’allegato 7 numero 7 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 numero 2 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente; e</dd><dt>c. </dt><dd>regolazione conformemente all’allegato 7 numero 8 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione e all’allegato 4 numero 3 della presente ordinanza, eseguita annualmente da una persona competente.</dd></dl><p><sup>2</sup> Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> La verificazione iniziale degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas il cui tipo è stato ammesso in virtù del diritto previgente è effettuata dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato conformemente ai requisiti e agli errori massimi tollerati previsti dal diritto previgente.</p><p><sup>2</sup> Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas immessi in commercio in virtù del diritto previgente possono essere oggetto di una verifica successiva, non vincolata a scadenze, conformemente ai requisiti e agli errori massimi tollerati previsti dal diritto previgente.</p></div></article><article id="art_10_a"><a name="a10a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_10_a" routerlink="./"><b>Art. 10</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e379" id="fnbck-d6e379" routerlink="./">12</a></sup><a fragment="#art_10_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_10_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Disposizione transitoria della modifica del 13 febbraio 2019</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico approvati prima dell’entrata in vigore della presente modifica per impianti a combustione alimentati con legna o carbone sono considerati approvati anche per la misurazione dei gas di scarico di impianti a combustione alimentati con carbone.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e379"><sup><a fragment="#fnbck-d6e379" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e379" routerlink="./">12</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p></div></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e411" id="fnbck-d6e411" routerlink="./">13</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e411"><sup><a fragment="#fnbck-d6e411" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e411" routerlink="./">13</a></sup> Aggiornato dai n. I 4 dell’O del DFGP del 7 dic. 2012 (Nuove basi legali in materia di metrologia) (<a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2012</b> 7183</a>) e dal n. II dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 4)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_A"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_A" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1/lvl_A" routerlink="./">A Norme applicabili</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se non sono indicati altri requisiti specifici, si applicano quelli definiti dalle norme SN EN 50379-1:2012<sup><a fragment="#fn-d6e438" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e438" id="fnbck-d6e438" routerlink="./">14</a></sup> e SN EN 50379-2:2012<sup><a fragment="#fn-d6e446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e446" id="fnbck-d6e446" routerlink="./">15</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e438"><sup><a fragment="#fnbck-d6e438" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e438" routerlink="./">14</a></sup> SN EN 50379-1:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV.</p><p id="fn-d6e446"><sup><a fragment="#fnbck-d6e446" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e446" routerlink="./">15</a></sup> SN EN 50379-2:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 2: Requisiti specifici per apparecchi impiegati in misurazioni e analisi aventi valore legale. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_B"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_B" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1/lvl_B" routerlink="./">B Requisiti metrologici</a></h3><div class="collapseable"> <section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_1"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_1" routerlink="./">1 Campi di misurazione</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Concentrazioni volumetriche per i componenti dei gas di scarico</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Componente (analita)</p></td><td><p>Campo di misurazione (min. … mass.)</p></td></tr><tr><td><p>monossido di carbonio (CO)</p></td><td><p>da 0 a 2000 ppm</p></td></tr><tr><td><p>monossido di azoto (NO)</p></td><td><p>da 0 a 600 ppm</p></td></tr><tr><td><p>ossigeno (O<sub>2</sub>)</p></td><td><p>da 0 a 21 %</p></td></tr><tr><td><p>eventualmente diossido di azoto (NO<sub>2</sub>)</p></td><td><p>da 0 a 200 ppm</p></td></tr><tr><td><p>eventualmente diossido di carbonio (CO<sub>2</sub>)</p></td><td><p>da 0 a 20 %</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>1.2 </dt><dd>Indice di fuliggine<dl><dt>– </dt><dd>L’indice di fuliggine è determinato conformemente all’allegato A della norma SN EN 267+A1:2011<sup><a fragment="#fn-d6e523" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e523" id="fnbck-d6e523" routerlink="./">16</a></sup>. Esso è compreso tra 0 e 9 ed è determinato mediante una scala comparativa e indicato in cifre intere.</dd><dt>– </dt><dd>Il volume di gas di scarico per determinare l’indice di fuliggine è di 5,7 dm<sup>3</sup> a condizioni ambiente per cm<sup>2</sup> di superficie utile del filtro.</dd></dl></dd><dt>1.3 </dt><dd>Temperatura del gas di scarico e dell’aria di combustione<dl><dt>– </dt><dd>La temperatura del gas di scarico è compresa tra 0 e 400 °C.</dd><dt>– </dt><dd>La temperatura dell’aria di combustione è compresa tra 0 e 100 °C.</dd></dl></dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e523"><sup><a fragment="#fnbck-d6e523" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e523" routerlink="./">16</a></sup> SN EN 267+A1: 2011, Bruciatori automatici per combustibili liquidi ad aria soffiata. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_2"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_2" routerlink="./">2 Condizioni di funzionamento nominali</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il fabbricante deve indicare i valori delle condizioni di funzionamento nominali come segue:</dd><dt>2.1 </dt><dd>per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico, meccanico ed elettromagnetico:<dl><dt>– </dt><dd>temperatura ambiente da +5 °C a +40 °C,</dd><dt>– </dt><dd>pressione ambiente da 860 hPa a 1060 hPa,</dd><dt>– </dt><dd>classe ambientale meccanica M1,</dd><dt>– </dt><dd>classe ambientale elettromagnetica E2;</dd></dl></dd><dt>2.2 </dt><dd>per la tensione elettrica:<dl><dt>– </dt><dd>campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alternata,</dd><dt>– </dt><dd>campo di tensione per l’alimentazione in corrente continua.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Sono tollerati i seguenti errori massimi:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Concentrazione volumetrica per i componenti dei gas di scarico</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Componente (analita)</p></td><td><p>Divergenza massima ammessa</p></td></tr><tr><td><p>monossido di carbonio (CO)</p></td><td><p>±0,10 ∙ indicazione o ±12 ppm;<br/>fa stato il valore maggiore</p></td></tr><tr><td><p>monossido di azoto (NO)</p></td><td><p>±0,10 ∙ indicazione o ±10 ppm;<br/>fa stato il valore maggiore</p></td></tr><tr><td><p>ossigeno (O<sub>2</sub>)</p></td><td><p>±0,4 %</p></td></tr><tr><td><p>diossido di azoto (NO<sub>2</sub>)</p></td><td><p>±7 ppm</p></td></tr><tr><td><p>diossido di carbonio (CO<sub>2</sub>)</p></td><td><p>±0,07 ∙ indicazione o ±0,35 %;<br/>fa stato il valore maggiore</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>3.2 </dt><dd>Indice di fuliggine</dd><dt></dt><dd>L’indice di fuliggine è determinato mediante la scala comparativa di cui al numero 1.2. L’errore massimo tollerato corrisponde alla risoluzione della scala. In caso di dubbio si applica l’indice di fuliggine inferiore. Non si procede a interpolazione.</dd><dt></dt><dd>L’errore massimo tollerato per la determinazione del volume di fuliggine è di ±0,4 dm<sup>3</sup> a condizioni ambiente per cm<sup>2</sup> della superficie utile del filtro.</dd><dt>3.3 </dt><dd>Temperatura del gas di scarico e dell’aria di combustione</dd><dt></dt><dd>Errori massimi tollerati per la temperatura del gas di scarico:<dl><dt>– </dt><dd>da 0 °C a 100 °C ±3 °C,</dd><dt>– </dt><dd>da 100 °C a 200 °C ±3 per cento del valore misurato,</dd><dt>– </dt><dd>da 200 °C a 350 °C ±6 °C.</dd></dl></dd><dt></dt><dd>Errore massimo tollerato per la temperatura dell’aria di combustione:<dl><dt>– </dt><dd>da 0 °C a 50 °C ±3 °C.</dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_4"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_1/lvl_u1/lvl_B/lvl_4" routerlink="./">4 Altri requisiti</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>Eventuali moduli di misurazione opzionali non devono intaccare le caratteristiche degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Controllo dell’ermeticità: l’ermeticità di uno strumento dotato di pompa a motore deve essere controllata automaticamente a ogni utilizzazione, ma almeno una volta per ogni giorno di funzionamento.</dd><dt></dt><dd>Pompa a mano: in caso di chiusura delle condotte di aspirazione, il pistone delle pompe a mano deve ritornare nella posizione di partenza entro 3 secondi, dopo una corsa di 1 cm.</dd><dt>4.3 </dt><dd>Termometro per l’aria di combustione: la lunghezza del cavo del sensore deve permettere un campionamento rappresentativo della temperatura dell’aria di combustione.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Misurazione della fuliggine: il raddoppio della resistenza allo scorrimento dovuta alle differenti qualità del filtro o all’eccessiva presenza di fuliggine deve essere compensato dalla pompa entro gli errori massimi tollerati.</dd><dt></dt><dd class="clearfix"></dd></dl></div></section></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 6)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Verificazione successiva</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas sono verificati in condizioni di laboratorio. Il METAS definisce i dettagli della procedura di verificazione.</dd><dt></dt><dd>Per la misurazione dei gas sono tollerati i seguenti errori massimi:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Componente (analita)</p></td><td><p>Divergenza massima tollerata</p></td></tr><tr><td><p>monossido di carbonio (CO)</p></td><td><p>±0,07 ∙ indicazione o ±8 ppm;<br/>fa stato il valore maggiore</p></td></tr><tr><td><p>monossido di azoto (NO)</p></td><td><p>±0,07 ∙ indicazione o ±6 ppm;<br/>fa stato il valore maggiore</p></td></tr><tr><td><p>diossido di carbonio (CO<sub>2</sub>)</p></td><td><p>±0,05 ∙ indicazione o ±0,30 per cento;<br/>fa stato il valore maggiore</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Per l’ossigeno (O<sub>2</sub>) e il diossido di azoto (NO<sub>2</sub>) valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 1 lettera B numero 3.</dd><dt></dt><dd>Per le misurazioni della fuliggine valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 1 lettera B numero 3.2. Per il controllo della resistenza allo scorrimento vale l’errore massimo tollerato moltiplicato per 1,5. </dd><dt></dt><dd>Per le misurazioni della temperatura valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 1 lettera B numero 3.3.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, le informazioni sul funzionamento degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte del detentore, nonché su tutti i lavori di manutenzione, sulla loro frequenza e sui documenti per attestarne l’esecuzione. </dd><dt>2.2 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle informazioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. In tale documento devono figurare in particolare l’identificazione dello strumento, la data e il tipo di lavori svolti, gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati, la persona che li ha effettuati e la sua firma. </dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione e di controllo impiegati per la manutenzione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Regolazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>La regolazione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas va eseguita da una persona competente con un gas di riferimento certificato. Tale miscela di gas deve presentare un’incertezza relativa certificata inferiore al 2 per cento.</dd><dt>3.2 </dt><dd>Il fabbricante definisce nelle istruzioni d’uso la periodicità della regolazione e la pertinente procedura. La regolazione è eseguita almeno una volta all’anno.</dd><dt>3.3 </dt><dd>Se il modello lo prevede e se la piombatura dello strumento di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con olio o gas non deve essere danneggiata, è possibile regolare anche singoli sensori e l’utilizzatore può integrarli successivamente. A dimostrazione dell’avvenuta regolazione, la persona cui compete la piombatura degli strumenti di misurazione contrassegna i sensori.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e821" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e821" id="fnbck-d6e821" routerlink="./">17</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e821"><sup><a fragment="#fnbck-d6e821" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e821" routerlink="./">17</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 7)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici per gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_A"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_A" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1/lvl_A" routerlink="./">A Norme applicabili</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se non sono indicati altri requisiti specifici, si applicano quelli definiti dalle norme SN EN 50379-1:2012<sup><a fragment="#fn-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e843" id="fnbck-d6e843" routerlink="./">18</a></sup>, SN EN 50379-2:2012<sup><a fragment="#fn-d6e851" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e851" id="fnbck-d6e851" routerlink="./">19</a></sup> e VDI 4206 Blatt 2:2015<sup><a fragment="#fn-d6e859" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e859" id="fnbck-d6e859" routerlink="./">20</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e843"><sup><a fragment="#fnbck-d6e843" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e843" routerlink="./">18</a></sup> SN EN 50379-1:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV.</p><p id="fn-d6e851"><sup><a fragment="#fnbck-d6e851" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e851" routerlink="./">19</a></sup> SN EN 50379-2:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 2: Requisiti specifici per apparecchi impiegati in misurazioni e analisi aventi valore legale. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV.</p><p id="fn-d6e859"><sup><a fragment="#fnbck-d6e859" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e859" routerlink="./">20</a></sup> VDI 4206 Blatt 2:2015, Mindestanforderungen und Prüfpläne für Messgeräte zur Überwachung der Emissionen an Kleinfeuerungsanlagen (Performance criteria and test procedures for measuring devices for monitoring emissions at small firing installations): Messgeräte zur Ermittlung von partikelförmigen Emissionen. (Measuring devices for the determination of particulate emissions.) La norma è consultabile (in tedesco e inglese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o può essere ottenuta a pagamento presso l’Associazione degli ingegneri tedeschi (Verein Deutscher Ingenieure), Postfach 10 11 39, <i>40002 </i>Düsseldorf, www.vdi.de.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_B"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_B" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1/lvl_B" routerlink="./">B Requisiti metrologici</a></h3><div class="collapseable"> </div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Campi di misurazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Concentrazioni volumetriche e concentrazioni delle sostanze solide per i componenti dei gas di scarico</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Componente (analita)</p></td><td><p>Campo di misurazione (min. … mass.)</p></td></tr><tr><td><p>Monossido di carbonio (CO)</p></td><td><p>da 0 a 20 000 ppm</p></td></tr><tr><td><p>Ossigeno (O<sub>2</sub>)</p></td><td><p>da 0 a 21 %</p></td></tr><tr><td><p>Sostanze solide</p></td><td><p>da 10 a 200 mg/m<sup>3</sup></p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Condizioni di funzionamento nominali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il fabbricante deve indicare i valori delle condizioni di funzionamento nominali come segue:</dd><dt>2.1 </dt><dd>per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico, meccanico ed elettromagnetico:<dl><dt>– </dt><dd>temperatura ambiente da +5 °C a +40 °C,</dd><dt>– </dt><dd>pressione ambiente da 860 hPa a 1060 hPa,</dd><dt>– </dt><dd>classe ambientale meccanica M1,</dd><dt>– </dt><dd>classe ambientale elettromagnetica E2;</dd></dl></dd><dt>2.2 </dt><dd>per la tensione elettrica:<dl><dt>– </dt><dd>campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alternata,</dd><dt>– </dt><dd>campi di tensione per l’alimentazione in corrente continua.</dd></dl></dd></dl><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_3"><h4 aria-level="4" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati</a></h4><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Sono tollerati i seguenti errori massimi:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Concentrazioni volumetriche e concentrazioni delle sostanze solide per i componenti dei gas di scarico</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Componente (analita)</p></td><td><p>Divergenza massima ammessa</p></td></tr><tr><td><p>Monossido di carbonio (CO)</p></td><td><p>± 0,10 ∙ indicazione o ± 100 ppm;</p><p>fa stato il valore maggiore</p></td></tr><tr><td><p>Ossigeno (O<sub>2</sub>)</p></td><td><p>± 0,3 %</p></td></tr><tr><td><p>Sostanze solide</p></td><td><dl><dt>– </dt><dd>10 mg/m<sup>3</sup> per valori di riferimento inferiori a 20 mg/m<sup>3</sup></dd><dt>– </dt><dd>50 % del valore di riferimento per valori di riferimento compresi tra 20 mg/m<sup>3</sup> e 150 mg/m<sup>3</sup></dd><dt>– </dt><dd>75 mg/m<sup>3</sup> per valori di riferimento superiori a 150 mg/m<sup>3</sup></dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Altri requisiti</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>Eventuali moduli di misurazione opzionali non devono intaccare le caratteristiche degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone.</dd><dt>4.2 </dt><dd>I tempi di reazione indicati nella norma SN EN 50379-1:2012<sup><a fragment="#fn-d6e1020" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e1020" id="fnbck-d6e1020" routerlink="./">21</a></sup> si applicano ai cambiamenti positivi e negativi bruschi della concentrazione volumetrica.</dd><dt>4.3 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone devono permettere il calcolo di valori medi in un arco di tempo variabile. </dd><dt></dt><dd>Mentre è in corso il calcolo del valore medio non può essere effettuato alcun azzeramento.</dd><dt></dt><dd>La frequenza di misurazione per il calcolo del valore medio è di 1/s.</dd><dt></dt><dd>Eventuali commutazioni del campo di misurazione non devono incidere sul calcolo del valore medio per più di un terzo dell’errore massimo tollerato.</dd><dt></dt><dd>Un’eventuale concentrazione di massa di CO riferita a una concentrazione di ossigeno è calcolata dopo il valore medio.</dd><dt>4.4 </dt><dd>I gas che fuoriescono dall’apparecchio devono poter essere asportati senza che ne risultino influenzati i valori di misurazione.</dd><dt>4.5 </dt><dd>Dopo una misurazione e prima di spegnere lo strumento di misurazione, i sensori devono essere puliti in modo adeguato con aria fresca.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1020"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1020" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e1020" routerlink="./">21</a></sup> SN EN 50379-1:2012, Specifica per apparecchi elettrici portatili per la misurazione dei parametri dei gas combusti di apparecchi per riscaldamento Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova. La norma è consultabile (in tedesco e francese) gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna o presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur, www.snv.ch. Può essere inoltre ottenuta a pagamento presso la SNV.</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e1057" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fn-d6e1057" id="fnbck-d6e1057" routerlink="./">22</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1057"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1057" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#fnbck-d6e1057" routerlink="./">22</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 13 feb. 2019, in vigore dal 15 mar. 2019 (<a href="eli/oc/2019/139/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2019</b> 823</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 9)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Verificazione successiva</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone sono verificati in condizioni di laboratorio. Il METAS definisce i dettagli della procedura di verificazione.</dd><dt></dt><dd>Per la misurazione dei gas e delle sostanze solide sono tollerati i seguenti errori massimi:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Componente (analita)</p></td><td><p>Divergenza massima ammessa</p></td></tr><tr><td><p>Monossido di carbonio (CO)</p></td><td><p>±0,07 ∙ indicazione o ±70 ppm;</p><p>fa stato il valore maggiore</p></td></tr><tr><td><p>Sostanze solide</p></td><td><p>±0,35 ∙ valore di riferimento o ±7 mg/m<sup>3</sup>;</p><p>fa stato il valore maggiore</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Per l’ossigeno (O<sub>2</sub>) valgono gli errori massimi tollerati definiti nell’allegato 3 lettera B numero 3.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 dell’ordinanza sugli strumenti di misurazione, le informazioni sul funzionamento degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte del detentore, nonché su tutti i lavori di manutenzione, sulla loro frequenza e sui documenti per attestarne l’esecuzione.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle informazioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. In tale documento devono figurare in particolare l’identificazione dello strumento, la data e il tipo di lavori svolti, gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati, la persona che li ha effettuati e la sua firma.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli strumenti di misurazione dei gas di scarico degli impianti a combustione alimentati con legna o carbone devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2011/296/it#annex_4/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Regolazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>La regolazione dello strumento di misurazione dei gas di scarico va eseguita da una persona competente con un gas di riferimento certificato. Tale miscela di gas deve presentare un’incertezza relativa certificata inferiore o uguale al 2 per cento.</dd><dt>3.2 </dt><dd>La regolazione dello strumento di misurazione delle sostanze solide nei gas di scarico va eseguita da una persona competente in conformità alle indicazioni del fabbricante.</dd><dt>3.3 </dt><dd>Il fabbricante definisce nelle istruzioni d’uso la periodicità della regolazione e la pertinente procedura. La regolazione è eseguita almeno una volta all’anno.</dd><dt>3.4 </dt><dd>Se il modello lo prevede e se la piombatura dello strumento di misurazione dei gas di scarico non deve essere danneggiata, è possibile regolare anche singoli sensori e l’utilizzatore può integrarli successivamente. A dimostrazione dell’avvenuta regolazione, la persona cui compete la piombatura degli strumenti di misurazione contrassegna i sensori.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | 151aafb9-5f06-4335-ae1a-106b8b76d883 | Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata | OMAA | 941.210.4 | true | 2016-10-01T00:00:00 | 2015-01-30T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30023/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it | RS 941.210.4 1 Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata (OMAA) del 30 gennaio 2015 (Stato 1° ottobre 2016) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione (OStrM), ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti posti agli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata; b. le procedure per l’immissione di tali strumenti sul mercato; c. le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali stru- menti. Art. 2 Campo d’applicazione La presente ordinanza si applica: a. agli etilometri precursori usati per stabilire: 1. l’inosservanza del divieto di consumare bevande alcoliche secondo l’articolo 63 capoverso 1 dell’ordinanza dell’11 febbraio 20042 sulla circolazione stradale militare (OCSM) e del divieto di guidare sotto l’influsso di alcol secondo l’articolo 63 capoverso 2 OCSM, 2.3 l’ebrietà secondo l’articolo 1 dell’ordinanza dell’Assemblea federale del 15 giugno 20124 concernente i valori limite di alcolemia nella circo- lazione stradale, RU 2015 567 1 RS 941.210 2 RS 510.710 3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 4 RS 741.13 941.210.4 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.210.4 3.5 l’inosservanza del divieto di guidare sotto l’influsso dell’alcol secondo l’articolo 2a dell’ordinanza del 13 novembre 19626 sulle norme della circolazione stradale (ONC), 4. l’incapacità di prestare servizio per influsso alcolico secondo l’articolo 14 dell’ordinanza del 4 novembre 20097 sulle attività rilevanti per la sicurezza nel settore ferroviario, 5.8 l’incapacità di prestare servizio per influsso alcolico secondo l’articolo 47d dell’ordinanza del 21 dicembre 20069 sugli impianti a fune, 6. l’inidoneità alla guida sotto l’influsso di alcol secondo l’articolo 24a della legge federale del 3 ottobre 197510 sulla navigazione interna, 7. il superamento del tasso alcolemico o del tasso alcolico dell’alito am- messo secondo l’articolo 6.01 capoverso 3 dell’ordinanza del 17 marzo 197611 concernente la navigazione sul lago di Costanza, 8. l’ebrietà di una persona secondo l’articolo 90bis della legge federale del 21 dicembre 194812 sulla navigazione aerea; b.13 agli etilometri probatori usati per stabilire: 1. l’inosservanza del divieto di consumare bevande alcoliche secondo l’articolo 63 capoverso 1 OCSM e del divieto di guidare sotto l’influsso di alcol secondo l’articolo 63 capoverso 2 OCSM, 2. l’ebrietà secondo l’articolo 1 e le concentrazioni di alcol qualificate secondo l’articolo 2 dell’ordinanza dell’Assemblea federale concernen- te i valori limite di alcolemia nella circolazione stradale, 3. l’inosservanza del divieto di guidare sotto l’influsso dell’alcol secondo l’articolo 2a ONC; c. agli etilometri blocca-motore che devono essere usati per stabilire se una persona che, conformemente alla modifica del 15 giugno 2012 della legge federale 19 dicembre 1958 sulla circolazione stradale, può condurre soltanto un veicolo dotato di etilometro blocca-motore sia sotto l’influsso dell’alcol. Art. 3 Definizioni Nella presente ordinanza i seguenti termini significano: a. alcol: etanolo; 5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 6 RS 741.11 7 RS 742.141.2 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 9 RS 743.011 10 RS 747.201 11 RS 747.223.1 12 RS 748.0 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 3 941.210.4 b. strumento di misurazione dell’alcol nell’aria espirata: etilometro precursore14, etilometro probatorio15 o etilometro blocca-motore; c.16 etilometro precursore: strumento che misura la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata; d. etilometro probatorio: strumento di misurazione che determina e indica, in maniera ridondante e in condizioni di campionamento controllate, la concen- trazione della massa di alcol nell’aria espirata; e. etilometro blocca-motore: strumento che misura la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata e impedisce l’avvio del veicolo che ne è equipaggiato in caso di superamento della concentrazione prescritta della massa; f. concentrazione d’alcol nell’aria espirata: massa di alcol per volume d’aria espirata, espressa in mg/l. Sezione 2: Etilometri precursori17 Art. 4 Requisiti essenziali Gli etilometri precursori devono soddisfare i requisiti essenziali definiti nell’allegato 1 OStrM e nell’allegato 1 della presente ordinanza. Art. 5 Procedure per l’immissione sul mercato Per gli etilometri precursori sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dall’Istituto federale di metrologia (METAS), e la verificazione iniziale conforme- mente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 2 numero 1 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Art. 6 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Gli etilometri precursori devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione: a. verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 2 numero 1 della presente ordinanza, eseguita una volta l’anno dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato; 14 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 15 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. 16 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 17 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.210.4 b. manutenzione secondo l’allegato 7 numero 7 OStrM e l’allegato 2 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente; e c. regolazione secondo l’allegato 7 numero 8 OStrM e l’allegato 2 numero 3 della presente ordinanza, eseguita almeno due volte l’anno da una persona competente. Art. 7 Errori massimi tollerati in caso di controlli In caso di contestazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 OStrM o in occasione di controlli successivi, sono tollerati gli errori massimi definiti nell’allegato 1 nume- ro 4 della presente ordinanza. Sezione 3: Etilometri probatori18 Art. 8 Requisiti essenziali Gli etilometri probatori devono soddisfare i requisiti essenziali definiti nell’allegato 1 OStrM e nell’allegato 3 della presente ordinanza. Art. 9 Procedure per l’immissione sul mercato Per gli etilometri probatori sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dal METAS, e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 4 numero 1 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Art. 10 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Gli etilometri probatori devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il man- tenimento della stabilità di misurazione: a. verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 4 numero 1 della presente ordinanza, eseguita una volta l’anno dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato; b. manutenzione secondo l’allegato 7 numero 7 OStrM e l’allegato 4 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente; e c. regolazione secondo l’allegato 7 numero 8 OStrM e l’allegato 4 numero 3 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente. 18 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo. Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 5 941.210.4 Art. 11 Errori massimi tollerati in caso di controlli In caso di contestazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 OStrM o in occasione di controlli successivi, sono tollerati gli errori massimi definiti nell’allegato 3 nume- ro 4 della presente ordinanza. Sezione 4: Etilometri blocca-motore Art. 12 Requisiti essenziali Gli etilometri blocca-motore devono soddisfare i requisiti essenziali definiti nell’allegato 1 OStrM e nell’allegato 5 della presente ordinanza. Art. 13 Procedure per l’immissione sul mercato Per gli etilometri blocca-motore sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dal METAS, e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 6 numero 1 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Art. 14 Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Gli etilometri blocca-motore devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione: a. manutenzione secondo l’allegato 7 numero 7 OStrM e l’allegato 6 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente; e b. regolazione secondo l’allegato 7 numero 8 OStrM e l’allegato 6 numero 3 della presente ordinanza, eseguita almeno due volte l’anno da una persona competente. Art. 15 Errori massimi tollerati in caso di controlli In caso di contestazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 OStrM o in occasione di controlli successivi, sono tollerati gli errori massimi definiti nell’allegato 5 nume- ro 4 della presente ordinanza. Sezione 5: Prolungamento o riduzione dei termini delle procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione Art. 16 Il METAS può prolungare o ridurre i termini delle procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.210.4 per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. Sezione 6: Disposizioni finali Art. 17 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del DFGP del 28 maggio 201119 sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata è abrogata. Art. 18 Disposizioni transitorie 1 I certificati di conformità per gli etilometri precursori rilasciati secondo le disposi- zioni dell’ordinanza del DFGP del 28 maggio 201120 sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata restano validi fino alla loro scadenza. 2 Dopo la scadenza della validità dei certificati di conformità secondo il capoverso 1, gli etilometri precursori devono essere reimmessi sul mercato conformemente all’articolo 5. Art. 18a21 Disposizione transitoria della modifica del 4 luglio 2016 Sono retti dal diritto previgente gli etilometri precursori: a. usati nel campo d’applicazione di cui all’articolo 2 lettera a numeri 4–8 per misurare la concentrazione di alcol nel sangue, fintanto che le relative norme fissano i valori determinanti in g/kg o ‰ (per mille); b. che misurano la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata e che la convertono in tasso alcolemico nel sangue espresso in g/kg o in ‰ (per mille) mediante il fattore di conversione di 2000 l/kg; e c. chiaramente distinguibili come strumenti per misurare la concentrazione di alcol nel sangue. Art. 19 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2015. 19 [RU 2011 3275, 2012 7183 I 5, 2014 475] 20 [RU 2011 3275, 2012 7183 I 5, 2014 475] 21 Introdotto dal n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 7 941.210.4 Allegato 122 (art. 4 e 7) Requisiti specifici degli etilometri precursori 1 Requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche Gli etilometri precursori devono soddisfare i requisiti riguardanti la costru- zione e le caratteristiche metrologiche della norma SN EN 1596423 e del presente allegato. 2 Campi di misura Il campo minimo di misura applicabile agli etilometri precursori è specifi- cato nella tabella 1. Tabella 1 Misurando Campo di misura Concentrazione d’alcol nell’aria espirata (0,025 … 1,50) mg/l a 34 °C e pressione ambiente 3 Condizioni di funzionamento nominali Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali, vale a dire: 3.1 Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico: – un campo minimo di temperatura di –5 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico; – la classe ambientale meccanica M1; – la classe degli ambienti elettromagnetici E1. 3.2 Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica: – i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alter- nata; – i limiti dell’alimentazione in corrente continua. 3.3 Per la pressione ambiente: i valori minimo e massimo della pressione ambiente: pmin ≤ 860 hPa, pmax ≥ 1060 hPa. 22 Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 23 Norma europea SN EN 15964: 2011, Atemalkohol-Testgeräte zur Mehrfachverwendung – Anforderungen und Prüfverfahren. La norma è disponibile a pagamento in tedesco, francese e inglese presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (snv); Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch o consultabile gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.210.4 4 Errori massimi tollerati In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3 sono tollerati i seguenti errori massimi: – concentrazione d’alcol nell’aria espirata ≤ 0,20 mg/l: scarto massimo tollerato 0,02 mg/l; – concentrazione d’alcol nell’aria espirata > 0,20 mg/l: 10 % del valore. Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 9 941.210.4 Allegato 224 (art. 5 e 6) Verificazione iniziale e procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione degli etilometri precursori 1 Verificazione iniziale e verificazione successiva 1.1 Gli etilometri precursori vanno verificati in condizioni di laboratorio. Gli errori massimi tollerati corrispondono, secondo l’allegato 1 numero 4, alla metà degli errori massimi tollerati definiti in condizioni di funzionamento nominali. Il METAS definisce la procedura di verificazione successiva caso per caso in funzione del tipo di strumento di misurazione. 1.2 Per produrre la miscela alcol-acqua si applica la formula Dubowski descritta nella raccomandazione OIML R12625. 2 Manutenzione 2.1 Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 OStrM, le istruzioni sul funzio- namento degli etilometri precursori contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione e sulla loro frequenza nonché sulla documentazione che ne attesta l’esecuzione. 2.2 Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle istruzioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione. 2.3 Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. Tale documento deve riportare in particolare l’identificazione dello strumento, la data, i lavori eseguiti, il nome e la firma della persona che ha eseguito i lavori nonché gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati. 2.4 Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli etilometri precursori devono essere riconducibili a campioni di riferi- mento nazionali. 3 Regolazione 3.1 Gli etilometri precursori vanno regolati con una miscela di alcol corrispon- dente ad una concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata di 0,4 mg/l. 24 Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2841). 25 Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.210.4 Occorre utilizzare una miscela certificata alcol-acqua di 1,03 g/l d’alcol nell’acqua se si produce la miscela d’alcol secondo il metodo descritto al numero 1.2. 3.2 In alternativa, si può utilizzare una miscela gassosa campione di un produt- tore di materiale di riferimento accreditato di 225 µmol/mol alcol nell’azoto. Per applicare questo metodo secco occorre conoscere l’influsso dell’acqua sul principio di misura degli etilometri precursori. Se del caso, l’etilometro precursore deve tener conto di tale influsso e correggerlo automaticamente. Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 11 941.210.4 Allegato 3 (art. 8 e 11) Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata 1 Requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche Gli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata devono soddisfare i requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche della raccomandazione OIML R 12626 e del presente allegato. 2 Campi di misura Il campo minimo di misura applicabile agli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata è specificato nella tabella 2. Tabella 2 Misurando Campo di misura Concentrazione di alcol nell’aria espirata (0,00 … 2,00) mg/l a 34 °C e pressione ambiente 3 Condizioni di funzionamento nominali Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali, vale a dire: 3.1 Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico: – un campo minimo di temperatura di –10 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico; – la classe ambientale meccanica M1; – la classe degli ambienti elettromagnetici E1. 3.2 Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica: – i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alter- nata; – i limiti dell’alimentazione in corrente continua. 3.3 Per la pressione ambiente: i valori minimo e massimo della pressione ambiente: pmin ≤ 860 hPa, pmax ≥ 1060 hPa. 26 Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.210.4 4 Errori massimi tollerati 4.1 In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3 sono tollerati i seguenti errori massimi: – concentrazione d’alcol nell’aria espirata ≤ 0,40 mg/l: scarto massimo tollerato di 0,03 mg/l; – concentrazione d’alcol nell’aria espirata > 0,40 mg/l: 7,5 % del valore di concentrazione d’alcol nell’aria espirata. 5 Altri requisiti 5.1 Ridondanza Ogni valore misurato deve essere confermato immediatamente con una procedura di misurazione indipendente adeguata in occasione del rileva- mento. Il valore è confermato in particolare se: – lo scarto tra i valori misurati con due procedure indipendenti per il medesimo campione di aria espirata non supera i due terzi degli errori massimi tollerati secondo il numero 4; è determinante il valore infe- riore; oppure – il valore misurato con una procedura è verificato entro due minuti con la misurazione di una miscela gassosa campione di un produttore di materiale di riferimento accreditato; lo scarto tra il valore misurato e il valore del campione di riferimento non può superare i due terzi degli errori massimi tollerati secondo il numero 4. 5.2 Margine di sicurezza Se applicato, il margine di sicurezza automatico deve poter essere regolato dall’utilizzatore. 5.3 Svolgimento della misurazione L’apparecchio di misurazione e il suo comando sequenziale tramite software devono consentire uno svolgimento della misurazione conforme all’ordi- nanza del 28 marzo 200727 sul controllo della circolazione stradale e all’ordinanza dell’USTRA del 22 maggio 200828 concernente l’ordinanza sul controllo della circolazione stradale. 5.4 Alcol nelle vie respiratorie superiori L’apparecchio di misurazione deve riconoscere l’alcol nelle vie respiratorie superiori secondo il numero 6.3.4 della raccomandazione OIML R 126, segnalarlo e interrompere la misurazione. 27 RS 741.013 28 RS 741.013.1 Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 13 941.210.4 5.5 Arrotondamento Il risultato della misurazione è arrotondato soltanto dopo l’applicazione di un eventuale margine di sicurezza secondo il numero 5.3 della raccomanda- zione OIML R 126. 5.6 Sicurezza del software Il software deve soddisfare i requisiti di sicurezza come definiti nella guida al software WELMEC 7.229 per il caso di tipo P e la classe di rischio B. 5.7 Indicazione e registrazione dei dati L’indicazione dei risultati della misurazione devono soddisfare i requisiti secondo l’allegato 1 numero 10 OStrM. I risultati della misurazione prima e dopo un’eventuale applicazione del margine di sicurezza nonché l’eventuale margine di sicurezza devono poter essere indicati, attribuiti senza equivoci e registrati in maniera duratura. Devono parimenti essere registrati i dati rilevanti per determinare il risultato della misurazione, in particolare tutti i valori misurati. I risultati della misurazione che sono registrati nell’apparecchio e possono essere attribuiti a una persona sottoposta a test devono poter essere cancellati in maniera duratura. 29 WELMEC Software Guide 7.2 Issue 5, edizione 2012. Il testo inglese o tedesco della guida può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.welmec.org/latest/guides/72.html. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.210.4 Allegato 4 (art. 9 e 10) Verificazione iniziale e procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata 1 Verificazione iniziale e verificazione successiva 1.1 Gli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata vanno verificati in condizioni di laboratorio. Gli errori massimi tollerati corrispondono, secon- do l’allegato 3 numero 4, ai due terzi degli errori massimi tollerati definiti in condizioni di funzionamento nominali. Il METAS definisce la procedura di verificazione successiva caso per caso in funzione del tipo di strumento di misurazione. 1.2 Per produrre la miscela alcol-acqua si applica la formula Dubowski descritta nella raccomandazione OIML R 12630. 2 Manutenzione 2.1 Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 OStrM, le istruzioni sul funzio- namento degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata conten- gono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione e sulla loro fre- quenza nonché sulla documentazione che ne attesta l’esecuzione. 2.2 Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle istruzioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione. 2.3 Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. Tale documento deve riportare in particolare l’identificazione dello strumento, la data, i lavori eseguiti, il nome e la firma della persona che ha eseguito i lavori nonché gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati. 2.4 Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali. 3 Regolazione 3.1 Gli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata vanno regolati con una miscela di alcol corrispondente a una concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata di 0,4 mg/l. 30 Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/. Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 15 941.210.4 3.2 Occorre utilizzare una miscela certificata alcol-acqua dell’1,03 g/l alcol nell’acqua se si applica il metodo descritto nel numero 1.2. 3.3 In alternativa, si può utilizzare una miscela gassosa campione di un produt- tore di materiale di riferimento accreditato di 225 μmol/mol alcol nell’azoto. Per applicare questo metodo secco occorre conoscere l’influsso dell’acqua sul principio di misura degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. Se del caso, lo strumento deve tener conto di tale influsso e correg- gerlo automaticamente. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 16 941.210.4 Allegato 5 (art. 12 e 15) Requisiti specifici degli etilometri blocca-motore 1 Requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche Gli etilometri blocca-motore devono soddisfare i requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche della norma SN EN 50436-131 e le esigenze del presente allegato. 2 Campi di misura Il campo minimo di misura applicabile agli etilometri blocca-motore è specificato nella tabella 3. Tabella 3 Misurando Campo di misura Concentrazione di alcol nell’aria espirata (0,00 … 1,50) mg/l a 34 °C e pressione ambiente 3 Condizioni di funzionamento nominali Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali, vale a dire: 3.1 Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico: – un campo minimo di temperatura di –5 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico; – la classe ambientale meccanica M1; – la classe degli ambienti elettromagnetici E1. 3.2 Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica: – i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alter- nata; – i limiti dell’alimentazione in corrente continua. 3.3 Per la pressione ambiente: i valori minimo e massimo della pressione ambiente: pmin ≤ 860 hPa, pmax ≥ 1060 hPa. 31 Norma SN EN 50436-1: 2014, Alkohol-Interlocks – Prüfverfahren und Anforderungen an das Betriebsverhalten – Teil 1: Geräte für Programme mit Trunkenheitsfahrern. La norma è disponibile a pagamento in tedesco, francese e inglese presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (snv); Sulzerallee 70, 8404 Winterthur; www.snv.ch o consultabile gra- tuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna. Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 17 941.210.4 4 Errori massimi tollerati In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3 sono tollerati i seguenti errori massimi: – concentrazione d’alcol nell’aria espirata ≤ 0,20 mg/l: scarto massimo tollerato di 0,02 mg/l; – concentrazione d’alcol nell’aria espirata > 0,20 mg/l: 10 % del valore di concentrazione d’alcol nell’aria espirata. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 18 941.210.4 Allegato 6 (art. 13 e 14) Verificazione iniziale e procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione degli etilometri blocca-motore 1 Verificazione iniziale 1.1 Gli etilometri blocca-motore vanno verificati in condizioni di laboratorio. Gli errori massimi tollerati corrispondono, secondo l’allegato 5 numero 4, alla metà degli errori massimi tollerati definiti in condizioni di funzionamen- to nominali. Il METAS definisce la procedura di verificazione successiva caso per caso in funzione del tipo di strumento di misurazione. 1.2 Per produrre la miscela alcol-acqua si applica la formula Dubowski descritta nella raccomandazione OIML R 12632. 2 Manutenzione 2.1 Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 OStrM, le istruzioni sul funzio- namento degli etilometri blocca-motore contengono in particolare indicazio- ni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione e sulla loro frequenza nonché sulla documenta- zione che ne attesta l’esecuzione. 2.2 Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle istruzioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione. 2.3 Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. Tale documento deve riportare in particolare l’identificazione dello strumento, la data, i lavori eseguiti, il nome e la firma della persona che ha eseguito i lavori nonché gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati. 2.4 Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli etilometri blocca-motore devono essere riconducibili a campioni di ri- ferimento nazionali. 3 Regolazione 3.1 Gli etilometri blocca-motore vanno regolati con una miscela di alcol corri- spondente a una concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata di 0,4 mg/l. Occorre utilizzare una miscela certificata alcol-acqua dell’1,03 g/l alcol nell’acqua se si applica il metodo descritto nel numero 1.2. 32 Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/. Strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. O del DFGP 19 941.210.4 3.2 In alternativa, si può utilizzare una miscela gassosa campione di un produt- tore di materiale di riferimento accreditato di 225 μmol/mol alcol nell’azoto. Per applicare questo metodo secco occorre conoscere l’influsso dell’acqua sul principio di misura degli etilometri blocca-motore. Se del caso, lo stru- mento deve tener conto di tale influsso e correggerlo automaticamente. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 20 941.210.4 | <div _ngcontent-hno-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.210.4 --><p class="srnummer">941.210.4 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFGP<br/>sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OMAA)</h2><p>del 30 gennaio 2015 (Stato 1° ottobre 2016)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), </p><p>visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e21" id="fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> sugli strumenti di misurazione (OStrM),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e21"><sup><a fragment="#fnbck-d6e21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e21" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti posti agli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata;</dd><dt>b. </dt><dd>le procedure per l’immissione di tali strumenti sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali strumenti.</dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo d’applicazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza si applica:</p><dl><dt>a. </dt><dd>agli etilometri precursori usati per stabilire:<dl><dt>1. </dt><dd>l’inosservanza del divieto di consumare bevande alcoliche secondo l’articolo 63 capoverso 1 dell’ordinanza dell’11 febbraio 2004<sup><a fragment="#fn-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e71" id="fnbck-d6e71" routerlink="./">2</a></sup> sulla circolazione stradale militare (OCSM) e del divieto di guidare sotto l’influsso di alcol secondo l’articolo 63 capoverso 2 OCSM,</dd><dt>2.<sup><a fragment="#fn-d6e82" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e82" id="fnbck-d6e82" routerlink="./">3</a></sup> </dt><dd>l’ebrietà secondo l’articolo 1 dell’ordinanza dell’Assemblea federale del 15 giugno 2012<sup><a fragment="#fn-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e94" id="fnbck-d6e94" routerlink="./">4</a></sup> concernente i valori limite di alcolemia nella circolazione stradale,</dd><dt>3.<sup><a fragment="#fn-d6e105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e105" id="fnbck-d6e105" routerlink="./">5</a></sup> </dt><dd>l’inosservanza del divieto di guidare sotto l’influsso dell’alcol secondo l’articolo 2<i>a</i> dell’ordinanza del 13 novembre 1962<sup><a fragment="#fn-d6e119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e119" id="fnbck-d6e119" routerlink="./">6</a></sup> sulle norme della circolazione stradale (ONC),</dd><dt>4. </dt><dd>l’incapacità di prestare servizio per influsso alcolico secondo l’articolo 14 dell’ordinanza del 4 novembre 2009<sup><a fragment="#fn-d6e131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e131" id="fnbck-d6e131" routerlink="./">7</a></sup> sulle attività rilevanti per la sicurezza nel settore ferroviario, </dd><dt>5.<sup><a fragment="#fn-d6e142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e142" id="fnbck-d6e142" routerlink="./">8</a></sup> </dt><dd>l’incapacità di prestare servizio per influsso alcolico secondo l’articolo 47<i>d</i> dell’ordinanza del 21 dicembre 2006<sup><a fragment="#fn-d6e156" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e156" id="fnbck-d6e156" routerlink="./">9</a></sup> sugli impianti a fune,</dd><dt>6. </dt><dd>l’inidoneità alla guida sotto l’influsso di alcol secondo l’articolo 24<i>a</i> della legge federale del 3 ottobre 1975<sup><a fragment="#fn-d6e170" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e170" id="fnbck-d6e170" routerlink="./">10</a></sup> sulla navigazione interna,</dd><dt>7. </dt><dd>il superamento del tasso alcolemico o del tasso alcolico dell’alito ammesso secondo l’articolo 6.01 capoverso 3 dell’ordinanza del 17 marzo 1976<sup><a fragment="#fn-d6e182" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e182" id="fnbck-d6e182" routerlink="./">11</a></sup> concernente la navigazione sul lago di Costanza,</dd><dt>8. </dt><dd>l’ebrietà di una persona secondo l’articolo 90<sup>bis</sup> della legge federale del 21 dicembre 1948<sup><a fragment="#fn-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e196" id="fnbck-d6e196" routerlink="./">12</a></sup> sulla navigazione aerea;</dd></dl></dd><dt>b.<sup><a fragment="#fn-d6e207" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e207" id="fnbck-d6e207" routerlink="./">13</a></sup> </dt><dd>agli etilometri probatori usati per stabilire:<dl><dt>1. </dt><dd>l’inosservanza del divieto di consumare bevande alcoliche secondo l’articolo 63 capoverso 1 OCSM e del divieto di guidare sotto l’influsso di alcol secondo l’articolo 63 capoverso 2 OCSM,</dd><dt>2. </dt><dd>l’ebrietà secondo l’articolo 1 e le concentrazioni di alcol qualificate secondo l’articolo 2 dell’ordinanza dell’Assemblea federale concernente i valori limite di alcolemia nella circolazione stradale,</dd><dt>3. </dt><dd>l’inosservanza del divieto di guidare sotto l’influsso dell’alcol secondo l’articolo 2<i>a</i> ONC;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>agli etilometri blocca-motore che devono essere usati per stabilire se una persona che, conformemente alla modifica del 15 giugno 2012 della legge federale 19 dicembre 1958 sulla circolazione stradale, può condurre soltanto un veicolo dotato di etilometro blocca-motore sia sotto l’influsso dell’alcol.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e71"><sup><a fragment="#fnbck-d6e71" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e71" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2004/108/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>510.710</b></a></p><p id="fn-d6e82"><sup><a fragment="#fnbck-d6e82" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e82" routerlink="./">3</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p><p id="fn-d6e94"><sup><a fragment="#fnbck-d6e94" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e94" routerlink="./">4</a></sup> <a href="eli/cc/2015/493/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.13</b></a></p><p id="fn-d6e105"><sup><a fragment="#fnbck-d6e105" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e105" routerlink="./">5</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p><p id="fn-d6e119"><sup><a fragment="#fnbck-d6e119" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e119" routerlink="./">6</a></sup> <a href="eli/cc/1962/1364_1409_1420/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.11</b></a></p><p id="fn-d6e131"><sup><a fragment="#fnbck-d6e131" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e131" routerlink="./">7</a></sup> <a href="eli/cc/2009/734/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>742.141.2</b></a></p><p id="fn-d6e142"><sup><a fragment="#fnbck-d6e142" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e142" routerlink="./">8</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p><p id="fn-d6e156"><sup><a fragment="#fnbck-d6e156" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e156" routerlink="./">9</a></sup> <a href="eli/cc/2007/14/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>743.011</b></a></p><p id="fn-d6e170"><sup><a fragment="#fnbck-d6e170" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e170" routerlink="./">10</a></sup> <a href="eli/cc/1976/725_724_724/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>747.201</b></a></p><p id="fn-d6e182"><sup><a fragment="#fnbck-d6e182" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e182" routerlink="./">11</a></sup> <a href="eli/cc/1976/1338_1338_1338/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>747.223.1</b></a></p><p id="fn-d6e196"><sup><a fragment="#fnbck-d6e196" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e196" routerlink="./">12</a></sup> <a href="eli/cc/1950/471_491_479/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>748.0</b></a></p><p id="fn-d6e207"><sup><a fragment="#fnbck-d6e207" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e207" routerlink="./">13</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p></div></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Nella presente ordinanza i seguenti termini significano:</p><dl><dt>a. </dt><dd><i>alcol:</i> etanolo;</dd><dt>b. </dt><dd><i>strumento di misurazione dell’alcol nell’aria espirata</i>: etilometro precursore<sup><a fragment="#fn-d6e254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e254" id="fnbck-d6e254" routerlink="./">14</a></sup>, etilometro probatorio<sup><a fragment="#fn-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e264" id="fnbck-d6e264" routerlink="./">15</a></sup> o etilometro blocca-motore;</dd><dt>c.<sup><a fragment="#fn-d6e277" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e277" id="fnbck-d6e277" routerlink="./">16</a></sup> </dt><dd><i>etilometro precursore:</i> strumento che misura la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata;</dd><dt>d. </dt><dd><i>etilometro probatorio</i><i>:</i> strumento di misurazione che determina e indica, in maniera ridondante e in condizioni di campionamento controllate, la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata;</dd><dt>e. </dt><dd><i>etilometro blocca-motore:</i> strumento che misura la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata e impedisce l’avvio del veicolo che ne è equipaggiato in caso di superamento della concentrazione prescritta della massa;</dd><dt>f. </dt><dd><i>concentrazione d’alcol nell’aria espirata</i>: massa di alcol per volume d’aria espirata, espressa in mg/l.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e254"><sup><a fragment="#fnbck-d6e254" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e254" routerlink="./">14</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p><p id="fn-d6e264"><sup><a fragment="#fnbck-d6e264" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e264" routerlink="./">15</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p><p id="fn-d6e277"><sup><a fragment="#fnbck-d6e277" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e277" routerlink="./">16</a></sup> Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p></div></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Etilometri precursori</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e310" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e310" id="fnbck-d6e310" routerlink="./">17</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e310"><sup><a fragment="#fnbck-d6e310" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e310" routerlink="./">17</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli etilometri precursori devono soddisfare i requisiti essenziali definiti nell’allegato 1 OStrM e nell’allegato 1 della presente ordinanza. </p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Procedure per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per gli etilometri precursori sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dall’Istituto federale di metrologia (METAS), e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 2 numero 1 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli etilometri precursori devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione: </p><dl><dt>a. </dt><dd>verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 2 numero 1 della presente ordinanza, eseguita una volta l’anno dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato;</dd><dt>b. </dt><dd>manutenzione secondo l’allegato 7 numero 7 OStrM e l’allegato 2 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente; e </dd><dt>c. </dt><dd>regolazione secondo l’allegato 7 numero 8 OStrM e l’allegato 2 numero 3 della presente ordinanza, eseguita almeno due volte l’anno da una persona competente.</dd></dl></div></article><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Errori massimi tollerati in caso di controlli </a></h6><div class="collapseable"> <p>In caso di contestazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 OStrM o in occasione di controlli successivi, sono tollerati gli errori massimi definiti nell’allegato 1 numero 4 della presente ordinanza.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Etilometri probatori</a><b><sup><a fragment="#fn-d6e369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e369" id="fnbck-d6e369" routerlink="./">18</a></sup></b></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e369"><sup><a fragment="#fnbck-d6e369" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e369" routerlink="./">18</a></sup> Nuova espr. giusta il n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.</p></div><div class="collapseable"><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli etilometri probatori devono soddisfare i requisiti essenziali definiti nell’allegato 1 OStrM e nell’allegato 3 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Procedure per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per gli etilometri probatori sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dal METAS, e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 4 numero 1 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli etilometri probatori devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione: </p><dl><dt>a. </dt><dd>verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 4 numero 1 della presente ordinanza, eseguita una volta l’anno dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato;</dd><dt>b. </dt><dd>manutenzione secondo l’allegato 7 numero 7 OStrM e l’allegato 4 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente; e </dd><dt>c. </dt><dd>regolazione secondo l’allegato 7 numero 8 OStrM e l’allegato 4 numero 3 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente.</dd></dl></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Errori massimi tollerati in caso di controlli </a></h6><div class="collapseable"> <p>In caso di contestazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 OStrM o in occasione di controlli successivi, sono tollerati gli errori massimi definiti nell’allegato 3 numero 4 della presente ordinanza.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Etilometri blocca-motore</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli etilometri blocca-motore devono soddisfare i requisiti essenziali definiti nell’allegato 1 OStrM e nell’allegato 5 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Procedure per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per gli etilometri blocca-motore sono prescritte l’ammissione ordinaria, eseguita dal METAS, e la verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 6 numero 1 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli etilometri blocca-motore devono essere sottoposti alle seguenti procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione:</p><dl><dt>a. </dt><dd>manutenzione secondo l’allegato 7 numero 7 OStrM e l’allegato 6 numero 2 della presente ordinanza, eseguita almeno una volta l’anno da una persona competente; e</dd><dt>b. </dt><dd>regolazione secondo l’allegato 7 numero 8 OStrM e l’allegato 6 numero 3 della presente ordinanza, eseguita almeno due volte l’anno da una persona competente.</dd></dl></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Errori massimi tollerati in caso di controlli </a></h6><div class="collapseable"> <p>In caso di contestazioni ai sensi dell’articolo 29 capoverso 1 OStrM o in occasione di controlli successivi, sono tollerati gli errori massimi definiti nell’allegato 5 numero 4 della presente ordinanza.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Prolungamento o riduzione dei termini delle procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b></a></h6><div class="collapseable"><p>Il METAS può prolungare o ridurre i termini delle procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: Disposizioni finali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Abrogazione di un altro atto normativo</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del DFGP del 28 maggio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e492" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e492" id="fnbck-d6e492" routerlink="./">19</a></sup> sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e492"><sup><a fragment="#fnbck-d6e492" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e492" routerlink="./">19</a></sup> [<a href="eli/oc/2011/431/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 3275</a>, <b></b><a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 7183 </a><i>I 5</i>, <b></b><a href="eli/oc/2014/84/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2014</b> 475</a>]</p></div></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I certificati di conformità per gli etilometri precursori rilasciati secondo le disposizioni dell’ordinanza del DFGP del 28 maggio 2011<sup><a fragment="#fn-d6e524" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e524" id="fnbck-d6e524" routerlink="./">20</a></sup> sugli strumenti di misurazione dell’alcol nell’aria espirata restano validi fino alla loro scadenza.</p><p><sup>2</sup> Dopo la scadenza della validità dei certificati di conformità secondo il capoverso 1, gli etilometri precursori devono essere reimmessi sul mercato conformemente all’articolo 5.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e524"><sup><a fragment="#fnbck-d6e524" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e524" routerlink="./">20</a></sup> [<a href="eli/oc/2011/431/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2011</b> 3275</a>, <b></b><a href="eli/oc/2012/874/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2012</b> 7183 </a><i>I 5</i>, <b></b><a href="eli/oc/2014/84/it" routerlink="./" target="_blank"><b>2014</b> 475</a>]</p></div></div></article><article id="art_18_a"><a name="a18a"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_18_a" routerlink="./"><b>Art. 18</b><i>a</i></a><sup><a fragment="#fn-d6e553" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e553" id="fnbck-d6e553" routerlink="./">21</a></sup><a fragment="#art_18_a" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_18_a" routerlink="./"><i></i> <i></i>Disposizione transitoria della modifica del 4 luglio 2016</a></h6><div class="collapseable"> <p>Sono retti dal diritto previgente gli etilometri precursori:</p><dl><dt>a. </dt><dd>usati nel campo d’applicazione di cui all’articolo 2 lettera a numeri 4–8 per misurare la concentrazione di alcol nel sangue, fintanto che le relative norme fissano i valori determinanti in g/kg o ‰ (per mille);</dd><dt>b. </dt><dd>che misurano la concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata e che la convertono in tasso alcolemico nel sangue espresso in g/kg o in ‰ (per mille) mediante il fattore di conversione di 2000 l/kg; e</dd><dt>c. </dt><dd>chiaramente distinguibili come strumenti per misurare la concentrazione di alcol nel sangue.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e553"><sup><a fragment="#fnbck-d6e553" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e553" routerlink="./">21</a></sup> Introdotto dal n. I dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p></div></div></article><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2015.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e595" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e595" id="fnbck-d6e595" routerlink="./">22</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e595"><sup><a fragment="#fnbck-d6e595" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e595" routerlink="./">22</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 4 e 7)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici degli etilometri precursori</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_1/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche </a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli etilometri precursori devono soddisfare i requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche della norma SN EN 15964<sup><a fragment="#fn-d6e617" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e617" id="fnbck-d6e617" routerlink="./">23</a></sup> e del presente allegato.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e617"><sup><a fragment="#fnbck-d6e617" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e617" routerlink="./">23</a></sup> Norma europea SN EN 15964: 2011, Atemalkohol-Testgeräte zur Mehrfachverwendung – Anforderungen und Prüfverfahren. La norma è disponibile a pagamento in tedesco, francese e inglese presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (snv); Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch o consultabile gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_1/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Campi di misura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il campo minimo di misura applicabile agli etilometri precursori è specificato nella tabella 1.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Tabella 1</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Misurando</p></td><td><p>Campo di misura</p></td></tr><tr><td><p>Concentrazione d’alcol nell’aria espirata</p></td><td><p>(0,025 … 1,50) mg/l a 34 °C e pressione ambiente</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_1/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Condizioni di funzionamento nominali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali, vale a dire:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico:<dl><dt>– </dt><dd>un campo minimo di temperatura di –5 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico;</dd><dt>– </dt><dd>la classe ambientale meccanica M1;</dd><dt>– </dt><dd>la classe degli ambienti elettromagnetici E1.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica:<dl><dt>– </dt><dd>i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alternata;</dd><dt>– </dt><dd>i limiti dell’alimentazione in corrente continua.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>Per la pressione ambiente:</dd><dt></dt><dd>i valori minimo e massimo della pressione ambiente: p<sub>min</sub> ≤ 860 hPa, p<sub>max</sub> ≥ 1060 hPa.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_1/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Errori massimi tollerati</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3 sono tollerati i seguenti errori massimi:<dl><dt>– </dt><dd>concentrazione d’alcol nell’aria espirata ≤ 0,20 mg/l: scarto massimo tollerato 0,02 mg/l;</dd><dt>– </dt><dd>concentrazione d’alcol nell’aria espirata > 0,20 mg/l: 10 % del valore.</dd></dl></dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a><i><sup><a fragment="#fn-d6e712" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e712" id="fnbck-d6e712" routerlink="./">24</a></sup></i></h1><div class="footnotes"><p id="fn-d6e712"><sup><a fragment="#fnbck-d6e712" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e712" routerlink="./">24</a></sup> Aggiornato dal n. II dell’O del DFGP del 4 lug. 2016, in vigore dal 1° ott. 2016 (<a href="eli/oc/2016/463/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2016</b> 2841</a>).</p></div><div class="collapseable"><p>(art. 5 e 6)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Verificazione iniziale e procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione degli etilometri precursori</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Verificazione iniziale e verificazione successiva</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Gli etilometri precursori vanno verificati in condizioni di laboratorio. Gli errori massimi tollerati corrispondono, secondo l’allegato 1 numero 4, alla metà degli errori massimi tollerati definiti in condizioni di funzionamento nominali. Il METAS definisce la procedura di verificazione successiva caso per caso in funzione del tipo di strumento di misurazione.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Per produrre la miscela alcol-acqua si applica la formula Dubowski descritta nella raccomandazione OIML R126<sup><a fragment="#fn-d6e736" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e736" id="fnbck-d6e736" routerlink="./">25</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e736"><sup><a fragment="#fnbck-d6e736" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e736" routerlink="./">25</a></sup> Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 OStrM, le istruzioni sul funzionamento degli etilometri precursori contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione e sulla loro frequenza nonché sulla documentazione che ne attesta l’esecuzione.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle istruzioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. Tale documento deve riportare in particolare l’identificazione dello strumento, la data, i lavori eseguiti, il nome e la firma della persona che ha eseguito i lavori nonché gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli etilometri precursori devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Regolazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Gli etilometri precursori vanno regolati con una miscela di alcol corrispondente ad una concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata di 0,4 mg/l.</dd><dt></dt><dd>Occorre utilizzare una miscela certificata alcol-acqua di 1,03 g/l d’alcol nell’acqua se si produce la miscela d’alcol secondo il metodo descritto al numero 1.2.</dd><dt>3.2 </dt><dd>In alternativa, si può utilizzare una miscela gassosa campione di un produttore di materiale di riferimento accreditato di 225 µmol/mol alcol nell’azoto. Per applicare questo metodo secco occorre conoscere l’influsso dell’acqua sul principio di misura degli etilometri precursori. Se del caso, l’etilometro precursore deve tener conto di tale influsso e correggerlo automaticamente.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 8 e 11)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata devono soddisfare i requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche della raccomandazione OIML R 126<sup><a fragment="#fn-d6e786" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e786" id="fnbck-d6e786" routerlink="./">26</a></sup> e del presente allegato.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e786"><sup><a fragment="#fnbck-d6e786" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e786" routerlink="./">26</a></sup> Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Campi di misura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il campo minimo di misura applicabile agli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata è specificato nella tabella 2.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Tabella 2</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Misurando</p></td><td><p>Campo di misura</p></td></tr><tr><td><p>Concentrazione di alcol nell’aria espirata</p></td><td><p>(0,00 … 2,00) mg/l a 34 °C <br/>e pressione ambiente</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Condizioni di funzionamento nominali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali, vale a dire:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico:<dl><dt>– </dt><dd>un campo minimo di temperatura di –10 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico;</dd><dt>– </dt><dd>la classe ambientale meccanica M1;</dd><dt>– </dt><dd>la classe degli ambienti elettromagnetici E1.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica:<dl><dt>– </dt><dd>i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alternata;</dd><dt>– </dt><dd>i limiti dell’alimentazione in corrente continua.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>Per la pressione ambiente:</dd><dt></dt><dd>i valori minimo e massimo della pressione ambiente: p<sub>min</sub> ≤ 860 hPa, p<sub>max</sub> ≥ 1060 hPa.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Errori massimi tollerati</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3 sono tollerati i seguenti errori massimi:<dl><dt>– </dt><dd>concentrazione d’alcol nell’aria espirata ≤ 0,40 mg/l: scarto massimo tollerato di 0,03 mg/l;</dd><dt>– </dt><dd>concentrazione d’alcol nell’aria espirata > 0,40 mg/l: 7,5 % del valore di concentrazione d’alcol nell’aria espirata. </dd></dl></dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_3/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Altri requisiti</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>5.1 </dt><dd>Ridondanza</dd><dt></dt><dd>Ogni valore misurato deve essere confermato immediatamente con una procedura di misurazione indipendente adeguata in occasione del rilevamento.</dd><dt></dt><dd>Il valore è confermato in particolare se:<dl><dt>– </dt><dd>lo scarto tra i valori misurati con due procedure indipendenti per il medesimo campione di aria espirata non supera i due terzi degli errori massimi tollerati secondo il numero 4; è determinante il valore inferiore; oppure</dd><dt>– </dt><dd>il valore misurato con una procedura è verificato entro due minuti con la misurazione di una miscela gassosa campione di un produttore di materiale di riferimento accreditato; lo scarto tra il valore misurato e il valore del campione di riferimento non può superare i due terzi degli errori massimi tollerati secondo il numero 4. </dd></dl></dd><dt>5.2 </dt><dd>Margine di sicurezza</dd><dt></dt><dd>Se applicato, il margine di sicurezza automatico deve poter essere regolato dall’utilizzatore. </dd><dt>5.3 </dt><dd>Svolgimento della misurazione</dd><dt></dt><dd>L’apparecchio di misurazione e il suo comando sequenziale tramite software devono consentire uno svolgimento della misurazione conforme all’ordinanza del 28 marzo 2007<sup><a fragment="#fn-d6e912" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e912" id="fnbck-d6e912" routerlink="./">27</a></sup> sul controllo della circolazione stradale e all’ordinanza dell’USTRA del 22 maggio 2008<sup><a fragment="#fn-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e920" id="fnbck-d6e920" routerlink="./">28</a></sup> concernente l’ordinanza sul controllo della circolazione stradale. </dd><dt>5.4 </dt><dd>Alcol nelle vie respiratorie superiori</dd><dt></dt><dd>L’apparecchio di misurazione deve riconoscere l’alcol nelle vie respiratorie superiori secondo il numero 6.3.4 della raccomandazione OIML R 126, segnalarlo e interrompere la misurazione.</dd><dt>5.5 </dt><dd>Arrotondamento</dd><dt></dt><dd>Il risultato della misurazione è arrotondato soltanto dopo l’applicazione di un eventuale margine di sicurezza secondo il numero 5.3 della raccomandazione OIML R 126.</dd><dt>5.6 </dt><dd>Sicurezza del software</dd><dt></dt><dd>Il software deve soddisfare i requisiti di sicurezza come definiti nella guida al software WELMEC 7.2<sup><a fragment="#fn-d6e951" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e951" id="fnbck-d6e951" routerlink="./">29</a></sup> per il caso di tipo P e la classe di rischio B.</dd><dt>5.7 </dt><dd>Indicazione e registrazione dei dati</dd><dt></dt><dd>L’indicazione dei risultati della misurazione devono soddisfare i requisiti secondo l’allegato 1 numero 10 OStrM. </dd><dt></dt><dd>I risultati della misurazione prima e dopo un’eventuale applicazione del margine di sicurezza nonché l’eventuale margine di sicurezza devono poter essere indicati, attribuiti senza equivoci e registrati in maniera duratura.</dd><dt></dt><dd>Devono parimenti essere registrati i dati rilevanti per determinare il risultato della misurazione, in particolare tutti i valori misurati.</dd><dt></dt><dd>I risultati della misurazione che sono registrati nell’apparecchio e possono essere attribuiti a una persona sottoposta a test devono poter essere cancellati in maniera duratura.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e912"><sup><a fragment="#fnbck-d6e912" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e912" routerlink="./">27</a></sup> <a href="eli/cc/2007/296/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.013</b></a></p><p id="fn-d6e920"><sup><a fragment="#fnbck-d6e920" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e920" routerlink="./">28</a></sup> <a href="eli/cc/2008/352/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>741.013.1</b></a></p><p id="fn-d6e951"><sup><a fragment="#fnbck-d6e951" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e951" routerlink="./">29</a></sup> WELMEC Software Guide 7.2 Issue 5, edizione 2012. Il testo inglese o tedesco della guida può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.welmec.org/latest/guides/72.html.</p></div></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 9 e 10)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Verificazione iniziale e procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Verificazione iniziale e verificazione successiva</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Gli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata vanno verificati in condizioni di laboratorio. Gli errori massimi tollerati corrispondono, secondo l’allegato 3 numero 4, ai due terzi degli errori massimi tollerati definiti in condizioni di funzionamento nominali. Il METAS definisce la procedura di verificazione successiva caso per caso in funzione del tipo di strumento di misurazione.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Per produrre la miscela alcol-acqua si applica la formula Dubowski descritta nella raccomandazione OIML R 126<sup><a fragment="#fn-d6e992" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e992" id="fnbck-d6e992" routerlink="./">30</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e992"><sup><a fragment="#fnbck-d6e992" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e992" routerlink="./">30</a></sup> Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 OStrM, le istruzioni sul funzionamento degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione e sulla loro frequenza nonché sulla documentazione che ne attesta l’esecuzione.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle istruzioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. Tale documento deve riportare in particolare l’identificazione dello strumento, la data, i lavori eseguiti, il nome e la firma della persona che ha eseguito i lavori nonché gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_4/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Regolazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Gli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata vanno regolati con una miscela di alcol corrispondente a una concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata di 0,4 mg/l.</dd><dt>3.2 </dt><dd>Occorre utilizzare una miscela certificata alcol-acqua dell’1,03 g/l alcol nell’acqua se si applica il metodo descritto nel numero 1.2.</dd><dt>3.3 </dt><dd>In alternativa, si può utilizzare una miscela gassosa campione di un produttore di materiale di riferimento accreditato di 225 μmol/mol alcol nell’azoto. Per applicare questo metodo secco occorre conoscere l’influsso dell’acqua sul principio di misura degli apparecchi di misurazione dell’alcol nell’aria espirata. Se del caso, lo strumento deve tener conto di tale influsso e correggerlo automaticamente.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 12 e 15)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Requisiti specifici degli etilometri blocca-motore</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli etilometri blocca-motore devono soddisfare i requisiti riguardanti la costruzione e le caratteristiche metrologiche della norma SN EN 50436‑1<sup><a fragment="#fn-d6e1041" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e1041" id="fnbck-d6e1041" routerlink="./">31</a></sup> e le esigenze del presente allegato.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1041"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1041" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e1041" routerlink="./">31</a></sup> Norma SN EN 50436-1: 2014, Alkohol-Interlocks – Prüfverfahren und Anforderungen an das Betriebsverhalten – Teil 1: Geräte für Programme mit Trunkenheitsfahrern. La norma è disponibile a pagamento in tedesco, francese e inglese presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (snv); Sulzerallee 70, <i>8404 </i>Winterthur; www.snv.ch o consultabile gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Campi di misura</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il campo minimo di misura applicabile agli etilometri blocca-motore è specificato nella tabella 3.</dd></dl><p class="man-font-style-italic">Tabella 3</p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Misurando</p></td><td><p>Campo di misura</p></td></tr><tr><td><p>Concentrazione di alcol nell’aria espirata</p></td><td><p>(0,00 … 1,50) mg/l a 34 °C <br/>e pressione ambiente</p></td></tr></tbody></table></div><p></p></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_5/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Condizioni di funzionamento nominali</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Il fabbricante deve specificare i valori delle condizioni di funzionamento nominali, vale a dire:</dd><dt>3.1 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza negli ambienti climatico e meccanico:<dl><dt>– </dt><dd>un campo minimo di temperatura di –5 °C fino a 40 °C per l’ambiente climatico;</dd><dt>– </dt><dd>la classe ambientale meccanica M1;</dd><dt>– </dt><dd>la classe degli ambienti elettromagnetici E1.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Per le grandezze d’influenza nell’alimentazione elettrica:<dl><dt>– </dt><dd>i campi di tensione e di frequenza per l’alimentazione in corrente alternata;</dd><dt>– </dt><dd>i limiti dell’alimentazione in corrente continua.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>Per la pressione ambiente:</dd><dt></dt><dd>i valori minimo e massimo della pressione ambiente: p<sub>min</sub> ≤ 860 hPa, p<sub>max</sub> ≥ 1060 hPa.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_5/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Errori massimi tollerati</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>In condizioni di funzionamento nominali secondo il numero 3 sono tollerati i seguenti errori massimi:<dl><dt>– </dt><dd>concentrazione d’alcol nell’aria espirata ≤ 0,20 mg/l: scarto massimo tollerato di 0,02 mg/l;</dd><dt>– </dt><dd>concentrazione d’alcol nell’aria espirata > 0,20 mg/l: 10 % del valore di concentrazione d’alcol nell’aria espirata. </dd></dl></dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 6</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 13 e 14)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Verificazione iniziale e procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione degli etilometri blocca-motore</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_6/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Verificazione iniziale</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Gli etilometri blocca-motore vanno verificati in condizioni di laboratorio. Gli errori massimi tollerati corrispondono, secondo l’allegato 5 numero 4, alla metà degli errori massimi tollerati definiti in condizioni di funzionamento nominali. Il METAS definisce la procedura di verificazione successiva caso per caso in funzione del tipo di strumento di misurazione.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Per produrre la miscela alcol-acqua si applica la formula Dubowski descritta nella raccomandazione OIML R 126<sup><a fragment="#fn-d6e1151" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fn-d6e1151" id="fnbck-d6e1151" routerlink="./">32</a></sup>.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1151"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1151" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#fnbck-d6e1151" routerlink="./">32</a></sup> Raccomandazione Internazionale OIML R 126, Ethylomètres, edizione 2012. Il testo francese o inglese della norma può essere ordinato presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, dietro pagamento, consultato gratuitamente o scaricato all’indirizzo Internet www.oiml.org/publications/recommandations/.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_6/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Manutenzione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Conformemente all’allegato 1 numero 9.3 OStrM, le istruzioni sul funzionamento degli etilometri blocca-motore contengono in particolare indicazioni dettagliate sull’obbligo della manutenzione da parte dell’utilizzatore, su tutti i lavori di manutenzione e sulla loro frequenza nonché sulla documentazione che ne attesta l’esecuzione.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione previsti dalle istruzioni sul funzionamento vanno eseguiti correttamente. Vanno rispettate sia la portata di tali lavori sia le date della loro esecuzione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Tutti i lavori di manutenzione vanno attestati in un apposito documento di manutenzione. Tale documento deve riportare in particolare l’identificazione dello strumento, la data, i lavori eseguiti, il nome e la firma della persona che ha eseguito i lavori nonché gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli strumenti di misurazione e di controllo speciali usati per la manutenzione degli etilometri blocca-motore devono essere riconducibili a campioni di riferimento nazionali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2015/88/it#annex_6/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Regolazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Gli etilometri blocca-motore vanno regolati con una miscela di alcol corrispondente a una concentrazione della massa di alcol nell’aria espirata di 0,4 mg/l.</dd><dt></dt><dd>Occorre utilizzare una miscela certificata alcol-acqua dell’1,03 g/l alcol nell’acqua se si applica il metodo descritto nel numero 1.2.</dd><dt>3.2 </dt><dd>In alternativa, si può utilizzare una miscela gassosa campione di un produttore di materiale di riferimento accreditato di 225 μmol/mol alcol nell’azoto. Per applicare questo metodo secco occorre conoscere l’influsso dell’acqua sul principio di misura degli etilometri blocca-motore. Se del caso, lo strumento deve tener conto di tale influsso e correggerlo automaticamente.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section></div></div> |
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ch | it | bca5a268-43a2-4a61-a63b-3c895cba7d6a | Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti | OSMRI | 941.210.5 | true | 2013-01-01T00:00:00 | 2012-12-07T00:00:00 | 1,618,531,200,000 | https://www.lexfind.ch/tol/30187/it | https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it | RS 941.210.5 1 Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti (OSMRI) del 7 dicembre 2012 (Stato 1° gennaio 2013) Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 17 capoverso 2, 24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione (OStrM); visti gli articoli 64 e 112 dell’ordinanza del 22 giugno 19942 sulla radioprotezione (ORaP), ordina: Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. i requisiti degli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti; b. le procedure per l’immissione di tali strumenti sul mercato; c. le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali stru- menti. Art. 2 Campo d’applicazione La presente ordinanza si applica ai seguenti strumenti di misurazione delle radia- zioni ionizzanti: a. ai sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia; b. ai rivelatori della contaminazione superficiale utilizzati come: 1. sistemi mobili e stazionari per la sorveglianza delle persone, del luogo di lavoro e del materiale negli impianti nucleari, 2. sistemi mobili e stazionari nelle aree di lavoro di tipo A e B conforme- mente all’articolo 69 ORaP; c. agli attivimetri, basati sul principio della camera di ionizzazione a pozzetto, utilizzati nei laboratori di medicina nucleare per misurare l’attività di deter- minate sorgenti radioattive non sigillate impiegate in medicina; RU 2012 7211 1 RS 941.210 2 RS 814.501 941.210.5 Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 2 941.210.5 d. agli strumenti di radioprotezione per la misurazione utilizzati come: 1. sistemi mobili e stazionari per la sorveglianza delle intensità di dose ambientale conformemente all’articolo 104 ORaP, 2. sistemi mobili per la sorveglianza delle intensità di dose ambientale del luogo di lavoro e del materiale negli impianti nucleari, 3. sistemi mobili per la sorveglianza delle intensità di dose ambientale all’interno di zone controllate di impianti industriali, medici e di ricer- ca, dove le intensità di dose ambientale possono superare 100 μSv/h; e. ai sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto impiegati per misurare l’intensità delle sorgenti di Ir 192 per la brachiterapia HDR; f. ai seguenti strumenti di misurazione impiegati nei collaudi e negli esami periodici dello stato dei dispositivi di radiodiagnostica: 1. dosimetro di radiodiagnostica, 2. chilovoltometro, 3. coulombometro, 4. cronometro di esposizione, 5. sensitometro, 6. densitometro, 7. luxmetro; g. agli apparecchi di misurazione del radon per le misurazioni ufficiali dei ser- vizi di misurazione riconosciuti dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP); h. ai dosimetri radon per le misurazioni ufficiali dei servizi di misurazione riconosciuti dall’UFSP. Art. 3 Definizioni Le definizioni utilizzate nella presente ordinanza sono riportante nell’allegato 1. Sezione 2: Sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia Art. 4 Requisiti essenziali I sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 2 della presente ordi- nanza. Art. 5 Procedura per l’immissione sul mercato I sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia necessitano di un’ammis- sione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 2 della presente ordinanza. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 3 941.210.5 Art. 6 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione I sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia sono sottoposti ogni quattro anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 2 della presente ordinanza, eseguita dall’Istituto federale di metrologia (METAS) o da un laboratorio di verificazione legittimato. Sezione 3: Rivelatori della contaminazione superficiale Art. 7 Requisiti essenziali I rivelatori della contaminazione superficiale devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 3 della presente ordinanza. Art. 8 Procedura per l’immissione sul mercato I rivelatori della contaminazione superficiale necessitano di un’ammissione ordina- ria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 3 della presente ordinanza. Art. 9 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 I rivelatori della contaminazione superficiale sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e all’allegato 3 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legitt- imato. 2 L’utilizzatore deve verificare periodicamente il funzionamento e la stabilità degli strumenti di misurazione conformemente all’allegato 7 numero 5 OStrM. 3 La portata dei controlli e gli intervalli tra di essi sono retti dalle direttive delle autorità di vigilanza. 4 Se in occasione dell’esame di stabilità lo scarto di misurazione dello strumento è maggiore del limite di tolleranza ammesso, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva. Sezione 4: Attivimetri Art. 10 Requisiti essenziali Gli attivimetri devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 4 della presente ordinanza. Art. 11 Procedura per l’immissione sul mercato Gli attivimetri necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 4 della presente ordinanza. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 4 941.210.5 Art. 12 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Il mantenimento della stabilità di misurazione degli attivimetri è esaminato annualmente mediante una misurazione comparativa eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato conformemente all’allegato 7 numero 4 OStrM e all’allegato 4 della presente ordinanza. 2 Gli attivimetri sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 4 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Sezione 5: Strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna Art. 13 Requisiti essenziali Gli strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 5 della presente ordinanza. Art. 14 Procedura per l’immissione sul mercato Gli strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna neces- sitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 5 della presente ordinanza. Art. 15 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione 1 Gli strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 5 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un labora- torio di verificazione legittimato. 2 L’utilizzatore deve verificare periodicamente il funzionamento e la stabilità degli strumenti di misurazione conformemente all’allegato 7 numero 5 OStrM. 3 La portata dei controlli e gli intervalli tra di essi sono retti dalle direttive delle autorità di vigilanza. 4 Se in occasione dell’esame di stabilità lo scarto di misurazione dello strumento è maggiore del limite di tolleranza ammesso, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 5 941.210.5 Sezione 6: Sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 Art. 16 Requisiti essenziali I sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 6 della presente ordinanza. Art. 17 Procedura per l’immissione sul mercato I sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale con- formemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 6 della presente ordinanza. Art. 18 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione I sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 sono sottoposti ogni quattro anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 6 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Sezione 7: Dosimetri per radiodiagnostica e altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica Art. 19 Requisiti essenziali I dosimetri per radiodiagnostica e gli altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 7 della presente ordinanza. Art. 20 Procedura per l’immissione sul mercato I dosimetri per radiodiagnostica e gli altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 7 della presente ordinanza. Art. 21 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione I dosimetri di radiodiagnostica e gli altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 7 della presente ordi- nanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 6 941.210.5 Sezione 8: Apparecchi di misurazione del radon Art. 22 Requisiti essenziali Gli apparecchi di misurazione del radon devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 8 della presente ordinanza. Art. 23 Procedura per l’immissione sul mercato Gli apparecchi di misurazione del radon necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 8 della presente ordinanza. Art. 24 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione Gli apparecchi di misurazione del radon sono sottoposti ogni quattro anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 8 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legitt- imato. Sezione 9: Dosimetri radon Art. 25 Requisiti essenziali I dosimetri radon devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 9 della presente ordinanza. Art. 26 Procedura per l’immissione sul mercato Per i dosimetri radon sono prescritte un’ammissione ordinaria conformemente all’allegato 5 OStrM. Art. 27 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione I dosimetri radon sono sottoposti ogni due anni a una misurazione comparativa secondo l’allegato 7 numero 4 OStrM, eseguita dal METAS o da un laboratorio di prova incaricato. Sezione 10: Disposizioni finali Art. 28 Abrogazione del diritto vigente L’ordinanza del DFGP del 29 novembre 20083 sugli strumenti di misurazione del radon è abrogata. 3 [RU 2009 179] Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 7 941.210.5 Art. 29 Disposizioni transitorie 1 Gli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti, immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza e segnalati al METAS dai laboratori di verificazione entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, sono considerati ammessi. 2 Gli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti elencati all’articolo 2 lettere a–g e sottoposti a una verificazione successiva prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza possono essere utilizzati fino alla scadenza della validità dell’ultima verificazione successiva. In seguito sono sottoposti a verificazione successiva secondo la presente ordinanza. 3 I dosimetri radon, sottoposti a una misurazione comparativa prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza, possono essere utilizzati fino alla successiva misurazione comparativa. Art. 30 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 8 941.210.5 Allegato 1 (art. 3) Definizioni Nella presente ordinanza s’intende per: – apparecchio di misurazione del radon: strumento di misurazione utilizzato per determinare la concentrazione radioattiva del radon; – attivimetro: strumento di misurazione utilizzato per definire l’attività di determinate sorgenti radioattive non sigillate impiegate in medicina; – attività: numero di disintegrazioni per unità di tempo, espresso in becquerel (Bq); – becquerel (Bq): unità SI dell’attività di un radionuclide, dove 1 Bq = 1 disin- tegrazione al secondo; – brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192: radioterapia in cui una sorgente sigillata di radiazioni di Ir 192 è collocata all’interno o vicino alla zona del corpo da trattare; – camera di ionizzazione a pozzetto: camera di ionizzazione cilindrica con un’apertura sull’asse per introdurre la sostanza da misurare; – camera di ionizzazione: strumento di misurazione utilizzato per determinare l’intensità delle radiazioni ionizzanti mediante ionizzazione dell’aria conte- nuta nella camera e conseguente produzione di portatori di carica elettrica liberi; – chilovoltometro: strumento di misurazione utilizzato per determinare l’alta tensione di un dispositivo di radiodiagnostica; – concentrazione radioattiva del radon: attività del radon per unità volume- trica; – contaminazione superficiale: impurità sulla superficie di un oggetto attribui- bile a sostanze radioattive; – corrente di controllo: corrente elettrica prodotta da una camera di ionizza- zione nel quadro di un esame di stabilità; – corrente residua: corrente misurata da un elettrometro quando la camera di ionizzazione è collegata e in assenza di radiazioni ionizzanti; – coulombometro: strumento di misurazione utilizzato per determinare la cari- ca elettrica accumulata nel dosimetro di un dispositivo di radiodiagnostica; – cronometro di esposizione: strumento di misurazione utilizzato per determi- nare il tempo di esposizione di un dispositivo di radiodiagnostica; – densitometro: strumento di misurazione utilizzato per determinare la densità ottica di una pellicola radiografica di un dispositivo di radiodiagnostica; – dispositivi di radiodiagnostica: impianti a raggi X e sistemi corrispondenti di riproduzione e di trattamento dell’immagine; Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 9 941.210.5 – dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva: sorgente radioattiva utilizzata per produrre un’intensità di radiazione nota per l’esame di stabilità; – dose: energia assorbita da un’unità di massa in seguito all’interazione delle radiazioni ionizzanti con la materia; tale energia viene espressa in Gray (Gy); – dosimetro per radiodiagnostica: dosimetro elettronico utilizzato per deter- minare l’intensità delle radiazioni di un dispositivo di radiodiagnostica; – dosimetro radon: strumento di misurazione utilizzato per determinare l’esposizione al radon; – elettrometro: strumento di misurazione utilizzato per determinare la carica elettrica prodotta in una camera di ionizzazione tramite l’assorbimento di radiazioni ionizzanti; – emettitore beta: sorgente radioattiva che emette radiazioni ionizzanti princi- palmente sotto forma di elettroni; – emettitore gamma: sorgente radioattiva che emette radiazioni ionizzanti principalmente sotto forma di fotoni; – esame di stabilità: metodo di misurazione utilizzato per esaminare la stabi- lità nel tempo di un sistema di misurazione; – esposizione al radon: prodotto della concentrazione radioattiva del radon per la durata di esposizione; – fantoccio ad acqua: contenitore in plexiglas pieno d’acqua che simula il tes- suto vivente utilizzato per determinare la dose in radioterapia; – Gray (Gy): unità SI della dose assorbita di radiazioni ionizzanti; – indicazione di controllo: indicazione corrispondente alla corrente di control- lo di un dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva; – intensità della sorgente: attività di una sorgente radioattiva espressa in bec- querel; – intensità di dose: dose per unità di tempo; – intensità di dose ambientale: intensità nel tempo dell’equivalente di dose ambientale H*(10) misurata in un determinato punto del campo di radia- zione; – kerma in aria: energia liberata nell’aria da radiazioni fotoniche per unità di massa; – keV: kiloelettronvolt, unità di misura dell’energia corrispondente a 1,602 10- 16 joule; – livello di confidenza: probabilità che l’insieme dei valori reali di un misu- rando sia contenuto in un intervallo specifico; – luxmetro: strumento di misurazione utilizzato per determinare l’intensità luminosa nelle camere oscure di un dispositivo di radiodiagnostica; Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 10 941.210.5 – MeV: megaelettronvolt, unità di misura dell’energia corrispondente a 1,602 10-13 joule; – nuclide: specie nucleare, definita dai valori del numero atomico (numero di protoni) e del numero di massa; – profondità emivalente (R50): la distanza in un fantoccio ad acqua nella quale l’intensità delle radiazioni elettroniche si riduce della metà; – qualità della radiazione: designazione della composizione spettrale delle radiazioni elettroniche, fotoniche e X. – radiazione elettronica: radiazioni ionizzanti in radioterapia composte di elet- troni ad alta energia (> 1 MeV); – radiazione esterna: radiazioni ionizzanti in radioterapia che agiscono sul corpo dall’esterno; – radiazione fotonica: radiazioni ionizzanti in radioterapia composte di fotoni ad alta energia (> 100 keM); – radionuclide: nuclide che si disintegra spontaneamente emettendo radia- zioni; – radon: isotopo radon radioattivo Rn-222 – raggi X: radiazioni ionizzanti composte di fotoni a bassa energia il cui inter- vallo di energia è compreso tra 10 keV e 300 keV); – rivelatore della contaminazione superficiale: strumento di misurazione uti- lizzato per individuare la contaminazione superficiale; – sensitometro: strumento di misurazione utilizzato per determinare la sensibi- lità della pellicola radiografica di un dispositivo di radiodiagnostica; – sistema dosimetrico di riferimento mobile: sistema di misurazione, composto di una camera di ionizzazione, di un elettrometro e di un dispositivo di con- trollo della corrente, utilizzato in un centro di radioterapia come sistema locale di riferimento per determinare la dose o l’intensità di dose di radia- zioni fotoniche, elettroniche e adroniche nel paziente; – sorgente di controllo: sorgente radioattiva utilizzata per produrre un’inten- sità di radiazione nota per l’esame di stabilità di uno strumento di misura- zione delle radiazioni; – sorgente di riferimento per rivelatori della contaminazione superficiale: emettitore ad ampia raggio con superficie attiva di 100 cm2 e rateo certifica- to di emissione della superficie per la taratura di rivelatori della contamina- zione superficiale; – valore operativo: valore di un’intensità di radiazione, dedotto da un valore limite, il cui superamento implica l’adozione di determinati provvedimenti, oppure la cui osservanza costituisce anche l’osservanza del valore limite cor- rispondente; Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 11 941.210.5 Allegato 2 (art. 4–6) Sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche Ogni sistema è composto di una camera di ionizzazione, di un elettrometro e di un dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva. La costruzione e le caratteristiche metrologiche di queste componenti devono essere conformi all’uso previsto e allo stato attuale della tecnica. 2 Verificazione 2.1 Per la verificazione vanno allegate ai sistemi le istruzioni d’uso e la descri- zione tecnica. 2.2 Al momento della verificazione si controlla il funzionamento del sistema e si procede alla taratura. Il dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva è sottoposto a perizia e l’indicazione corrispondente alla corrente di controllo (indicazione di controllo) è riportata nel certificato di verifica- zione. 2.3 Il sistema è autorizzato all’uso in questione se può essere tarato con un margine d’incertezza globale relativo di ± 3 % o ± 4 % per i raggi X a bassa energia prodotti con una tensione inferiore o pari a 100 kV corrispondente al livello di confidenza del 95 %. 2.4 Al momento della verificazione delle radiazioni fotoniche, il sistema è tarato in base alle qualità di radiazione per le quali è utilizzato. La taratura è effet- tuata il più vicino possibile a tali qualità. Di norma, per ogni qualità la tara- tura viene effettuata in base a un solo valore d’intensità di dose. Al momento della verificazione delle radiazioni elettroniche le profondità emivalenti per le quali si effettua la taratura dei sistemi, tenuto conto delle possibilità di misurazione del METAS, sono scelte come segue: ogni pro- fondità emivalente R50, per la quale il sistema è utilizzato, deve situarsi tra due profondità emivalenti su cui è stata fatta la taratura; la differenza può essere al massimo di 2 g cm-2. Di norma, per ogni qualità la taratura viene effettuata in base a un solo valore d’intensità di dose. 3 Errori massimi tollerati in caso di controlli 3.1 Se i sistemi sono utilizzati più di una volta a semestre, il loro funzionamento e la loro stabilità devono essere controllati almeno ogni sei mesi mediante un dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva. In caso con- trario, questo controllo va effettuato prima di ogni utilizzazione. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 12 941.210.5 Al momento del controllo con il dispositivo comprendente una sorgente radioattiva, la densità dell’aria deve essere corretta mediante un termometro o un barometro riferibili a campioni. Con un livello di confidenza del 95 %, tale correzione deve essere effettuata con una precisione di almeno ± 0,3 %. In occasione del controllo devono essere riportati per iscritto i seguenti dati: ‒ data del controllo e visto della persona che lo ha effettuato, ‒ identificazione dell’elettrometro, della camera, dell’adattatore, del dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva, ‒ indicazione di controllo, indicazione corrispondente alla corrente resi- dua (compresa la corrente di dispersione) prima e dopo la misurazione di controllo, temperatura e pressione atmosferica, ‒ indicazione di controllo in funzione della densità dell’aria riferita a una temperatura di riferimento di T0 = 293,15 K e a una pressione atmosfe- rica di riferimento di p0 = 1013,25 hPa e indicazione di controllo indi- cata nel certificato di verificazione e aggiornata alla data del controllo. 3.2 Al momento dell’esame di stabilità, l’indicazione di controllo non deve divergere dal valore indicato nel certificato di verificazione e aggiornato alla data del controllo: ‒ dell’1,5 % per i raggi X a bassa energia (≤ 100 kV) ‒ dello 0,5 % per le radiazioni fotoniche dure ad alta energia (> 100 kV) ‒ dell’1,0 % per le radiazioni elettroniche. Se lo scarto è maggiore, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva. 4 Durata di validità della verificazione La durata di validità della verificazione è di quattro anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 13 941.210.5 Allegato 3 (art. 7–9) Rivelatori della contaminazione superficiale 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche 1.1 La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi allo stato attuale della tecnica, come indicato in particolare nella norma CEI (Commissione elettronica internazionale) 60325ed3.0 (2002–06)4, e all’uso previsto. 1.2 Gli strumenti devono segnare un multiplo del valore operativo specifico del nuclide per la contaminazione superficiale conformemente all’appendice 3 ORaP oppure il rateo di conteggio. Se lo strumento indica il multiplo del valore operativo specifico del nuclide, deve essere anche possibile selezio- nare l’indicazione del rateo di conteggio. 1.3 Se uno strumento indica soltanto il rateo di conteggio, su tale strumento deve essere chiaramente indicato il rateo di conteggio netto corrispondente al valore operativo del nuclide considerato (rateo di conteggio operativo, RCO). 2 Verificazione 2.1 Per la verificazione vanno allegate agli strumenti le istruzioni d’uso, la descrizione tecnica e la lista di nuclidi per i quali lo strumento deve essere verificato. 2.2 Al momento della verificazione si controlla che, per una determinata conta- minazione superficiale di un dato nuclide, il risultato della misurazione si situi entro gli errori massimi tollerati stabiliti per la verificazione. 2.3 Per gli strumenti con tempo di misurazione fisso, come i rivelatori all’uscita, si controlla se viene segnalata una contaminazione corrispondente al valore operativo nel tempo di misurazione predisposto. 2.4 Gli errori massimi tollerati al momento della verificazione sono di ± 50 %. 3 Errori massimi tollerati in caso di controlli Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione suc- cessiva. 4 IEC 60325ed3.0 (2002–06): Alpha, beta and alpha/beta (beta energy > 60 keV) contami- nation meters and monitors. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 14 941.210.5 4 Procedura di verificazione 4.1 La base per la verificazione degli strumenti sono i ratei dell’emissione di superficie delle sorgenti di riferimento radioattive utilizzate nella verifica- zione per i rivelatori della contaminazione superficiale. La verificazione si riferisce a una superficie attiva di tali sorgenti di riferimento pari a 100 cm2. 4.2 La grandezza di riferimento è il RCO. Tale grandezza va calcolata in base alla seguente formula: RCO = CS · W · Σj (εi,j · εd,j · εs,j) Con εi,j: sensibilità o risposta all’emissione di superficie da parte di uno strumento in presenza di radiazioni di tipo j, εd,j: frequenza di emissione di un dato nuclide in presenza di radiazioni di tipo j, εs,j: rateo di emissione di superficie di una sorgente di contaminazione diviso per il rateo di produzione di particelle o fotoni di radiazioni dello stesso tipo j, essendo εs = 0,5 per sorgenti γ e β con energia media Emedia ≥ 140 keV εs = 0,25 per sorgenti β la cui Emedia è compresa tra 40 keV e 140 keV e per sorgenti α, W: superficie attiva della sorgente di riferimento di 100 cm2, CS: valore operativo della contaminazione superficiale secondo l’appendice 3 ORaP. 4.3 La risposta all’emissione di superficie di uno strumento in presenza di un dato nuclide si ottiene a partire dalla sua risposta a nuclidi selezionati, utiliz- zando una superficie di riferimento di 100 cm2 secondo l’appendice 3 ORaP. Questi nuclidi sono riportati nella seguente tabella per radiazioni di diverso tipo. Nuclide Tempo di dimezzamento Energia della radiazione α 241Am 432,6 a 5390 à 5490 keV Nuclide Tempo di dimezzamento Energia media della radiazione β 40 à 70 keV 70 à 140 keV 140 à 400 keV > 400 keV 14C 5700 a 50 keV 99Tc 2,115 · 105 a 85 keV 36Cl 3,02 · 105 a 250 keV 90Sr/90Y 28,80 a 190 keV 940 keV Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 15 941.210.5 Nuclide Tempo di dimezzamento Energia della radiazione γ 5 à 15 keV 15 à 90 keV 90 à 300 keV > 300 keV 55Fe 2,747 a 6 keV 129Ia) 1,61 · 107 a 32 keV 57Coa) 0,744 a 124 keV 137Csa) 30,05 a 662 keV 60Coa) 5,27 a 1253 keV a) Per produrre le sorgenti in questione si devono utilizzare filtri per la schermatura della radiazione beta conformemente alla norma ISO 8769:20105 4.4 I nuclidi radioattivi, per la cui misurazione è previsto lo strumento, determi- nano la scelta dei nuclidi utilizzati per la verificazione. 4.5 Le sorgenti di riferimento utilizzate per la verificazione devono essere conformi alle norme internazionali ISO 7503-1:1988 parte 1 e ISO 7503- 3:1988 parte 3, ISO 8769:2010 e CEI 60325ed3.0 (2002–06)6. In caso di scarto rispetto a queste norme, occorre garantire che tale differenza non in- cida sul risultato della verificazione. 4.6 Se la verificazione è effettuata presso un laboratorio di prova, le misurazioni sono eseguite nelle condizioni ambientali usuali dei luoghi di lavoro. Il fondo di radioattività naturale deve corrispondere alla radiazione naturale. 4.7 La distanza tra la sorgente e la finestra del rivelatore è di 5 mm, purché nelle istruzioni d’uso non sia indicata alcuna altra distanza. 5 Durata di validità della verificazione 5.1 La durata di validità della verificazione è di tre anni. Il METAS può prolun- gare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno speci- fico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misura- zione utilizzati lo consentono o lo esigono. 5 ISO 8769:2010, Reference sources for the calibration of surface contamination monitors – Alpha-, beta- and photon emitters. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 6 ISO 7503-1:1988 parte 1 e ISO 7503-3:1988 parte 3: Evaluation of surface contaminati- on; ISO 8769:2010: Reference sources for the calibration of surface contamination moni- tors; IEC 60325ed3.0 (2002–06): Alpha, beta and alpha/beta (beta energy > 60 keV) contamination meters and monitors. Le norme possono essere consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richieste all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 16 941.210.5 5.2 Dopo un intervento di manutenzione che non ha alcuna conseguenza sulla taratura le autorità di vigilanza, d’intesa con il METAS, possono autorizzare i privati a eseguire la piombatura dello strumento una volta effettuato l’intervento di manutenzione al fine di permetterne l’utilizzazione fino alla successiva verificazione periodica. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 17 941.210.5 Allegato 4 (art. 10–12) Attivimetri 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche 1.1 La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli attivimetri devono essere conformi allo stato attuale della tecnica e all’uso previsto. Gli attivi- metri devono indicare l’attività nell’unità di misura legale, ossia in becquerel (Bq). 1.2 Per la verificazione degli strumenti devono essere disponibili una descri- zione tecnica, le istruzioni d’uso e i seguenti documenti: ‒ i risultati dell’ultimo controllo semestrale della linearità e della riprodu- cibilità, eccetto in caso di strumenti nuovi; ‒ i risultati dell’ultima verificazione o delle precedenti misurazioni com- parative, eccetto in caso di strumenti nuovi; ‒ l’elenco di tutti i nuclidi utilizzati nella pratica e per la verificazione, compresi i fattori di taratura specifici dei nuclidi, che devono essere stabiliti dal fabbricante. 1.3 Dai documenti deve emergere che l’attivimetro è idoneo a misurare sia i radionuclidi con cui deve essere verificato sia quelli per cui è utilizzato. 1.4 L’attivimetro deve essere munito di una sorgente di controllo sigillata e duratura atta a misurarne la stabilità, per esempio cesio 137. L’attività della sorgente deve essere abbastanza intensa da raggiungere una sufficiente stabi- lità di misurazione secondo il numero 2.3. L’attività della sorgente di con- trollo deve essere di almeno 4 MBq. 2 Verificazione 2.1 L’attivimetro deve essere verificato ogni tre anni. 2.2 La verificazione è eseguita nel luogo in cui si trova l’attivimetro. 2.3 La verificazione può essere eseguita solamente se il margine d’incertezza dovuto alla stabilità della misurazione è inferiore a 3 % con un livello di confidenza del 95 %. 2.4 La sorgente di controllo esistente è sottoposta a perizia e il valore corrispet- tivo riportato nel certificato di verificazione. 2.5 Nella verificazione dell’attivimetro per emettitori gamma ed emettitori beta con una significativa componente di raggi gamma, gli errori massimi tolle- rati sono ± 10 %. Nella verificazione dell’attivimetro per emettitori beta, senza una significa- tiva componente di raggi gamma secondo il numero 4.3, gli errori massimi tollerati sono di ± 20 %. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 18 941.210.5 2.6 Il METAS o il laboratorio di verificazione preposto avvertono immediata- mente il laboratorio di medicina nucleare e l’UFSP se l’attivimetro non sod- disfa più i requisiti della verificazione. 3 Errori massimi tollerati in caso di controlli Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, la validità della verificazione si estingue. 4 Procedura di verificazione 4.1 La grandezza di riferimento dell’attivimetro è l’attività. 4.2 La verificazione si effettua utilizzando sorgenti radioattive in boccettini di vetro. 4.3 Per la verificazione dell’attivimetro per emettitori gamma ed emettitori beta con una significativa componente di raggi gamma sono utilizzati i tre nuclidi cobalto 57, cesio 137 e cobalto 60. Se il laboratorio di medicina nucleare impiega l’attivimetro anche per misu- rare emettitori beta senza una significativa componente di raggi gamma, segnatamente fosforo 32, stronzio 89, ittrio 90 ed erbio 169, per la verifica- zione è utilizzata anche una sorgente di stronzio 90, nella quale si trovano i due nuclidi stronzio 90 e ittrio 90 in equilibrio radioattivo, oppure fos- foro 32. 4.4 Durante la verificazione si controlla in che misura incide il diverso tipo di boccettini utilizzato per la verificazione rispetto a quello solitamente impie- gato nel laboratorio. 4.5 Al fine di stabilire i valori di riferimento per gli esami di stabilità e accertare i fattori di taratura specifici dei nuclidi, l’attivimetro è controllato mediante la sorgente di controllo duratura nelle posizioni di misura dei nuclidi utiliz- zate (rateo di conteggio di fondo e rendimento). 5 Durata di validità della verificazione 5.1 La durata di validità della verificazione è di un anno. Il METAS può prolun- gare o abbreviare i termini per determinati tipi di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. 5.2 L’esito positivo della partecipazione a una misurazione comparativa prolun- ga la durata di validità della verificazione di un altro anno, ma non può supe- rare i tre anni dalla data della verificazione. Questo vale anche quando il laboratorio di medicina nucleare utilizza un attivimetro per la misurazione di emettitori beta senza una significativa componente di raggi gamma e se la Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 19 941.210.5 misurazione comparativa è eseguita con un emettitore gamma o con un emettitore beta con una significativa componente di raggi gamma. 6 Misurazione comparativa 6.1 La misurazione comparativa è organizzata dal METAS, da un laboratorio di verificazione o da un laboratorio di prova incaricato. Il personale del labora- torio di medicina nucleare esegue le misurazioni con l’attivimetro da esami- nare. 6.2 Salvo disposizione contraria dell’UFSP, le misurazioni comparative sono di solito eseguite alternativamente con i nuclidi tecnezio 99m o iodio 131. 6.3 Il laboratorio di medicina nucleare ha la possibilità di scegliere fra le due procedure seguenti: – tipo A: il laboratorio di verificazione invia al laboratorio di medicina nucleare una sorgente di cui ha misurato l’attività (n. 6.3.1); ‒ tipo B: il laboratorio di medicina nucleare invia al laboratorio di verifi- cazione una sorgente di cui ha determinato l’attività con l’attivimetro da esaminare (n. 6.3.2). 6.3.1 Procedura in caso di misurazione comparativa del tipo A a. Il laboratorio di medicina nucleare si annuncia per una misurazione comparativa del tipo A presso il laboratorio di prova che la eseguirà. b. Al laboratorio di medicina nucleare si invia una sorgente insieme alle istruzioni per l’esecuzione della misurazione comparativa e un modulo per la comunicazione dei risultati del controllo. c. Per poter misurare l’effetto riconducibile alla differenza fra il tipo di boccettino utilizzato per la misurazione comparativa e quello impiegato normalmente, il laboratorio di medicina nucleare riceve dal laboratorio di prova un boccettino vuoto uguale a quello utilizzato nella misurazio- ne comparativa. d. Il valore dell’attività della sorgente inviata, misurato dal laboratorio di prova è comunicato al laboratorio di medicina nucleare dopo che quest’ultimo ha reso noto il suo risultato in Bq. e. Il laboratorio di prova fa pervenire al laboratorio di medicina nucleare un certificato. 6.3.2 Procedura in caso di misurazione comparativa del tipo B a. Il laboratorio di medicina nucleare si annuncia per una misurazione comparativa del tipo B presso il laboratorio di prova che la eseguirà. b. Al laboratorio di medicina nucleare si inviano due boccettini e l’imbal- laggio da utilizzare per il trasporto insieme alle istruzioni per l’esecu- zione della misurazione comparativa e a un modulo per la comunica- zione dei risultati del controllo. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 20 941.210.5 c. Il laboratorio di prova stabilisce il limite superiore e quello inferiore dell’attività della sorgente tenendo conto delle disposizioni sul tra- sporto. d. Il laboratorio di medicina nucleare riempie uno dei boccettini con la soluzione radioattiva corrispondente e determina l’attività di tale sor- gente in Bq. e. Il secondo boccettino può essere utilizzato per misurare l’effetto ricon- ducibile alla differenza fra il tipo di boccettino utilizzato per la misura- zione comparativa e quello impiegato normalmente. f. Il laboratorio di medicina nucleare invia la sorgente, unitamente ai risultati del controllo, al laboratorio di prova. g. Il laboratorio di prova misura l’attività di detta sorgente. h. Il laboratorio di prova fa pervenire al laboratorio di medicina nucleare un certificato. 6.4 La misurazione comparativa si considera riuscita se la differenza tra l’attività della sorgente impiegata nella misurazione effettuata presso il labo- ratorio di prova e quella determinata con l’attivimetro da esaminare si situa entro il seguente scarto: – ± 10 % nel caso di una misurazione comparativa con un emettitore gamma o un emettitore beta con una significativa componente di raggi gamma; – ± 20 % nel caso di una misurazione comparativa con un emettitore beta senza una significativa componente di raggi gamma. 6.5 Se la misurazione comparativa non è riuscita, il laboratorio di medicina nucleare e l’UFSP sono informati immediatamente del risultato insufficiente. L’attivimetro non potrà più essere utilizzato fino alla verificazione succes- siva. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 21 941.210.5 Allegato 5 (art. 13–15) Strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi all’uso previsto e allo stato attuale della tecnica come indi- cato in particolare nelle norme CEI 60532 ed3.0 (2010–08), CEI 60846 (2009–04), CEI 61005 ed2.0 (2003–02) e CEI 61322 ed1.0 (1994–12)7. Gli strumenti devono indicare la dose, o l’intensità di dose, nelle unità legali. 2 Verificazione 2.1 Per ogni verificazione vanno allegate agli strumenti una descrizione tecnica e le istruzioni d’uso. 2.2 Se possibile, la verificazione copre l’intero campo di misurazione dello strumento, ma almeno i campi per i quali è previsto il suo impiego. 2.3 Gli errori massimi tollerati al momento della verificazione sono di ± 20 %. 3 Errori massimi tollerati in caso di controlli Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione, lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione suc- cessiva. 4 Procedura di verificazione 4.1 Le grandezze di riferimento per gli strumenti di misurazione della dose equivalente della radiazione esterna sono l’equivalente di dose ambientale H*(10) e l’equivalente di dose direzionale H’(0,07); 4.2 Il METAS o il laboratorio di verificazione competente fissa le grandezze di riferimento delle condizioni di verificazione. 7 ‒ IEC 60532 ed3.0 (2010–08) Radiation protection instrumentation – Installed dose ratemeters, warning assemblies and monitors – X and Gamma radiation of energy between 50 keV and 7 MeV; ‒ IEC 60846 (2009–04)Ambient and/or directional dose equivalent (rate) meters and/or monitors for beta, X and gamma radiation; ‒ IEC 61005 ed2.0 (2003–02) Neutron ambient dose equivalent (rate) meters ‒ IEC 61322 ed1.0 (1994–12) Installed dose equivalent rate meters, warning assemblies and monitors for neutron radiation of energy from thermal to 15 MeV. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 22 941.210.5 4.3 I campi di radiazione da utilizzare nella verificazione sono determinati dal tipo di radiazione e dal misurando per i quali lo strumento è previsto. 4.4 Le radiazioni utilizzate nella verificazione e le grandezze di riferimento corrispondenti figurano nella seguente tabella: Tipo di radiazione Grandezza di riferimento Verificazione con Raggi X, γ H*(10) cesio 137 Elettroni H’(0.07) stronzio 90 Neutroni H*(10) americio 241 / berillio 4.5 Le condizioni d’irradiazione devono essere conformi alle norme ISO 4037- 1:1996, ISO 4037-2:1997, ISO 4037-3:19998, ISO 6980-2:20049 e ISO 8529-2:200010. In caso di scarto rispetto a queste norme, occorre garantire che tale differenza non incida sul risultato della verificazione. 4.6 Le misurazioni sono effettuate nelle condizioni ambientali usuali di un luogo di lavoro; i risultati sono corretti, se necessario, in base alle condizioni nor- mali di pressione e di temperatura. 4.7 Su domanda del richiedente è possibile effettuare la verificazione anche con una radiazione differente da quella indicata al punto 4.4 e più adatta all’applicazione. 5 Durata di validità della verificazione 5.1 La durata di validità della verificazione è di tre anni. Il METAS può pro- lungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. 5.2 Dopo un intervento di manutenzione che non ha alcuna conseguenza sulla taratura le autorità di vigilanza, d’intesa con il METAS, possono autorizzare i privati a eseguire la piombatura dello strumento una volta effettuato 8 ISO 4037-1:1996, ISO 4037-2:1997, ISO 4037-3:1999 X and gamma reference radiation for calibrating dosemeters and doserate meters and for determining their response as a function of photon energy. Le norme possono essere consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richieste all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 9 ISO 6980-2:2004, Reference beta-particle radiation ‒ Part 2: Calibration fundamentals related to basic quantities characterizing the radiation field. La norma può essere consul- tata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 10 ISO 8529-2:2000, Neutron Reference Radiations ‒ Calibration fundamentals of radiation protection devices related to the basic quantities characterizing the radiation field. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 23 941.210.5 l’intervento di manutenzione al fine di permetterne l’utilizzazione fino alla successiva verificazione periodica. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 24 941.210.5 Allegato 6 (art. 16–18) Sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche 1.1 Ogni sistema è composto di una camera di ionizzazione a pozzetto, di un elettrometro e di una sorgente di controllo corrispondente, duratura e sigil- lata. La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi allo stato attuale della tecnica e all’uso previsto. Gli stru- menti devono indicare l’intensità della sorgente nell’unità che esprime l’intensità del kerma in aria (Gy m2 h-1). 1.2 L’attività della sorgente di controllo deve essere abbastanza intensa da garantire la stabilità della misurazione secondo il numero 2.3. 2 Verificazione 2.1 Per la verificazione vanno allegate ai sistemi le istruzioni d’uso e la descri- zione tecnica. 2.2 Al momento della verificazione, il funzionamento del sistema è esaminato sul posto e tarato in proporzione al sistema di riferimento del METAS o del laboratorio di verificazione utilizzando una sorgente di Ir 192. 2.3 Il sistema è autorizzato all’uso in questione, se può essere tarato con un margine d’incertezza relativo totale di ± 3 % corrispondente a un livello di confidenza del 95 %. 3 Errori massimi tollerati in caso di controlli 3.1 La stabilità del sistema è controllata almeno ogni tre mesi mediante un esame di stabilità eseguito con l’ausilio della sorgente di controllo e di quel- la dell’Ir 192. 3.2 Al momento dell’esame di stabilità delle camere di ionizzazione a pozzetto aperte, la correzione della densità dell’aria è effettuata con una precisione di almeno ± 0,3 % con un livello di confidenza di 95 % mediante un termo- metro e un barometro riferibili a campioni. In occasione di tale controllo devono essere riportati per iscritto almeno i seguenti dati: a. data dell’esame e visto di chi l’ha eseguito; b. identificazione dell’elettrometro, della camera, dell’adattatore, della sorgente di controllo e di quella dell’Ir 192; c. indicazione di controllo, indicazione corrispondente alla corrente resi- dua compresa la corrente di dispersione prima e dopo la misurazione di controllo, temperatura e pressione atmosferica; Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 25 941.210.5 d. indicazione di controllo corretta in funzione della densità dell’aria, in relazione alla temperatura di riferimento T0 = 293,15 K e alla pressione atmosferica di riferimento p0 = 1013,25 hPa, e indicazione di controllo indicata nel certificato di verificazione e aggiornata alla data del- l’esame. 3.3 Nell’esame di stabilità, l’indicazione di controllo non deve divergere più dello 0,5 % dal valore indicato nel certificato di verificazione e aggiornato alla data del controllo. Se lo scarto è maggiore, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva. 3.4 Il laboratorio di verificazione informa immediatamente il richiedente e l’UFSP se il sistema di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 non soddisfa più i requisiti della verificazione. 4 Durata di validità della verificazione La durata di validità della verificazione è di quattro anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 26 941.210.5 Allegato 7 (art. 19–21) Dosimetri per radiodiagnostica e altri strumenti di misurazione per il controllo di dispositivi di radiodiagnostica 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi all’uso previsto e allo stato attuale della tecnica. 2 Verificazione 2.1 Per ogni verificazione vanno allegate ai sistemi le istruzioni d’uso e la descrizione tecnica. 2.2 Al momento della verificazione si controlla se, per un determinato valore del misurando, i risultati della misurazione o la densità ottica dei gradi di anne- rimento prodotti con il sensitometro da esaminare si situano entro gli errori massimi tollerati stabiliti per la verificazione. 2.3 Portata della verificazione: 2.3.1 dosimetro per radiodiagnostica, chilovoltometro, coulombometro, cronome- tro di esposizione e densitometro: se possibile, la verificazione copre l’intero campo di misurazione dello strumento, ma almeno i campi per i quali è pre- visto il suo impiego; 2.3.2 sensitometro: al momento della verificazione si misurano tutti i livelli della scala dei grigi prodotta; 2.3.3 luxmetro: al momento della verificazione si controllano i punti di riferimen- to che corrispondono ai valori raccomandati per l’illuminamento del dia- framma luminoso o per la luminanza di un negativoscopio. 2.4 Gli errori massimi tollerati per i vari tipi di strumento sono: 2.4.1 per il dosimetro di radiodiagnostica: ± 10 %; 2.4.2 per il chilovoltometro: ± 3 %; 2.4.3 per il coulombometro: ± 5 %; 2.4.4 per il cronometro di esposizione: ± 1 ms per tempi di irradiazione fino a 20 ms, ± 5 % per tempi di irradiazione superiori a 20 ms; 2.4.5 per il sensitometro: ± 0,05 % con densità ottica D ≤ 1, ± 0,1 % con densità ottica D > 1; 2.4.6 per il densitometro: ± 0,025 % con densità ottica D < 1, ± 2,5 % con densità ottica D ≥ 1; Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 27 941.210.5 2.4.7 per luxmetro: ± 10 % 3 Errori massimi tollerati in caso di controlli Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione suc- cessiva. 4 Procedura di verificazione 4.1 Per la verificazione dei dosimetri di radiodiagnostica, i misurandi di riferi- mento sono i seguenti: – per gli strumenti che misurano la dose: il kerma in aria; – per gli strumenti che misurano il prodotto dose-superficie: il risultato della moltiplicazione del kerma in aria per la superficie irradiata; – per gli strumenti che misurano il prodotto dose-lunghezza: il kerma in aria integrato sopra la lunghezza del rivelatore. 4.1.1 I raggi X utilizzati per la verificazione dei dosimetri per radiodiagnostica devono presentare le stesse caratteristiche energetiche e temporali delle radiazioni utilizzate nella radiodiagnostica. Il METAS o il laboratorio di verificazione competente fissa le grandezze di riferimento delle condizioni di verificazione. 4.1.2 I dosimetri per radiodiagnostica sono verificati con radiazioni le cui qualità corrispondono a quelle del loro campo di utilizzo. Una verificazione può essere eseguita con le seguenti qualità: radiodiagnostica convenzionale che impiega un tubo a raggi X con anodo di tungsteno dove le radiazioni RQR 5 e RQA 5 fungono da qualità della radia- zione di riferimento al momento della verificazione: Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 28 941.210.5 Radiazione incidente, serie RQR conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005– 11)11 Codice Tensione del tubo (kV) (alimentazione, generatore HF) Filtrazione totale (mm Al) SEV (mm Al) (strato emivalente) RQR 5 70 2,5 2,5 Radiazione dietro un filtro equivalente al paziente, serie RQA conforme- mente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)12 Codice Tensione del tubo (kV) (alimentazione, generatore HF) Filtrazione totale (mm Al) SEV (mm Al) (strato emivalente) RQA 5 70 23,5 7,1 Mammografia che impiega un tubo a raggi X con anodo di molibdeno: Radiazione incidente, qualità di riferimento conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)13 Codice Tensione del tubo (kV) Filtrazione totale RQN-M 28 0,03 mm Mo Radiazione dietro un filtro equivalente al paziente conformemente a CEI 61674 ed1.0 (1997–10)14 Codice Tensione del tubo (kV) Filtrazione totale – 28 0,03 mm Mo + 2,0 mm Al 11 IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuita- mente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch 12 IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment ‒ Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuita- mente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 13 IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuita- mente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 14 IEC 61674 ed1.0 (1997–10), Medical electrical equipment – Dosimeters with ionization chambers and/or semi-conductor detectors as used in X-ray diagnostic imaging. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 29 941.210.5 Tomografia computerizzata che impiega un tubo a raggi X con anodo di tugsteno: Radiazione incidente, qualità di riferimento conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)15 Codice Tensione del tubo (kV) Filtrazione totale – 120 2,5 mm Al Radiazione dietro un filtro equivalente al paziente conformemente a CEI 61674 ed1.0 (1997–10)16 Codice Tensione del tubo (kV) Filtrazione totale – 120 23,5 mm Al 4.1.3 Per i dosimetri di radiodiagnostica che misurano la dose e il prodotto dose- lunghezza, le condizioni di verificazione devono essere conformi alla norma CEI 61674 ed1.0 (1997–10)17; per i dosimetri di radiodiagnostica che misu- rano il prodotto dose-superficie alla norma CEI 60580 ed2.0 (2000–01)18. Le misurazioni sono effettuate nelle abituali condizioni di un laboratorio; i risultati sono corretti, se necessario, in base alle condizioni normali di pres- sione e di temperatura. 4.1.4 Su domanda del richiedente è possibile effettuare la verificazione con una radiazione differente da quella indicata al punto 4.1.2 e più adatta all’appli- cazione. 4.2 Al momento della verificazione dei dosimetri di radiodiagnostica, i raggi X utilizzati devono presentare le stesse caratteristiche energetiche e temporali delle radiazioni solitamente utilizzate nella radiodiagnostica. 15 IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics La norma può essere consultata gratuita- mente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 16 IEC 61674 ed1.0 (1997–10), Medical electrical equipment – Dosimeters with ionization chambers and/or semi-conductor detectors as used in X-ray diagnostic imaging. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 17 IEC 61674 ed1.0 (1997–10), Medical electrical equipment – Dosimeters with ionization chambers and/or semi-conductor detectors as used in X-ray diagnostic imaging. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 18 IEC 60580 ed2.0 (2000–01) Medical electrical equipment – Dose area product meters. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 30 941.210.5 I chilovoltometri sono verificati con le seguenti qualità della radiazione: radiodiagnostica convenzionale che impiega un tubo a raggi X con anodo di tungsteno): Radiazione incidente, serie RQR conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)19 Codice Tensione del tubo (kV) (alimentazione, generatore HF) Filtrazione totale (mm Al) SEV (mm Al) (strato emivalente) RQR 5 70 2,5 2,5 RQR 7 90 2,5 3,3 RQR 9 120 2,5 4,5 Mammografia che impiega un tubo a raggi X con anodo di molibdeno: Radiazione incidente, qualità di riferimento conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)20 Codice Tensione del tubo (kV) Filtrazione totale RQN-M 28 0,03 mm Mo 4.3 Nella verificazione dei coulombometri, la carica è misurata in serie con lo strumento di riferimento. 4.4 Nella verificazione dei cronometri di esposizione, invasivi e non, si procede al confronto con uno strumento di riferimento invasivo. 4.5 Nella verificazione dei sensitometri, si confrontano mediante un’analisi densitometrica le due scale dei grigi riprodotte sulla stessa pellicola radio- grafica e ottenute una dallo strumento di misurazione e l’altra dallo stru- mento sottoposto a verificazione. 4.6 Nella verificazione dei densitometri si utilizza una scala dei grigi tarata. 4.7 Nella verificazione dei luxmetri, si procede a un confronto con uno stru- mento di riferimento dove si utilizza il centro della superficie di un nega- tivoscopio come sorgente luminosa. 19 IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuita- mente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. 20 IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Win- terthur, www.snv.ch. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 31 941.210.5 5 Durata di validità della verificazione La durata di validità della verificazione è di tre anni. Il METAS può prolun- gare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno speci- fico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misura- zione utilizzati lo consentono o lo esigono. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 32 941.210.5 Allegato 8 (art. 22–24) Apparecchi di misurazione del radon 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche Gli apparecchi di misurazione del radon devono soddisfare in particolare i seguenti requisiti: 1.1 misurando: concentrazione radioattiva del radon in Bq/m3; 1.2 concentrazione radioattiva minima misurabile del radon: 10 Bq/m3 per un intervallo di misurazione di 1 ora; 1.3 campo di misurazione fino a: 100 000 Bq/m3; 1.4 linearità: deviazione < 10 % tra 10 Bq/m3 e 10 000 Bq/m3; 1.5 riproducibilità: deviazione standard s ≤ 5 %. 2 Procedura per l’immissione sul mercato 2.1 Chiunque sottopone un apparecchio di misurazione del radon alla verifica- zione iniziale deve allegare su un adeguato supporto dati una descrizione tecnica, le istruzioni d’uso e il rispettivo programma per la valutazione dei dati di misurazione. 2.2 La grandezza di riferimento utilizzata dal METAS o dal laboratorio di veri- ficazione competente deve essere situata nell’intervallo di valori dell’uti- lizzazione dell’apparecchio di misurazione del radon negli spazi abitativi e nei locali di lavoro. 2.3 Per gli apparecchi di misurazione del radon gli errori massimi tollerati sono del ± 20 %. 3 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione 3.1 Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono. 3.2 Alla verificazione successiva si applicano gli stessi requisiti elencati al numero 2 per le verificazioni iniziali. 4 Errori massimi tollerati in caso di controlli Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a verificazione succes- siva. Strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti. O del DFGP 33 941.210.5 Allegato 9 (art. 25–27) Dosimetri radon 1 Costruzione, caratteristiche metrologiche I dosimetri radon devono soddisfare in particolare i seguenti requisiti: 1.1 misurando: esposizione al radon in kBq h/m3; 1.2 tempo d’integrazione: > 1 mese; 1.3 esposizione minima misurabile: 50 kBq h/m3; 1.4 campo di misurazione: fino a 15 000 kBq h/m3; 1.5 linearità: deviazione < 15 % tra 50 kBq h/m3 e 10 000 kBq h/m3; 1.6 riproducibilità: deviazione standard s ≤ 5 %. Moneta. Pesi e misure. Metalli preziosi. Esplosivi 34 941.210.5 | <div _ngcontent-noy-c143="" class="my-manifestation-container" tabindex="-1"><div id="preface"><!--941.210.5 --><p class="srnummer">941.210.5 </p><h1 class="erlasstitel botschafttitel">Ordinanza del DFGP<br/>sugli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti</h1><h2 class="erlasskurztitel">(OSMRI)</h2><p>del 7 dicembre 2012 (Stato 1° gennaio 2013)</p></div><div id="preamble"><p>Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP),</p><p>visti gli articoli 5 capoverso 2, 8 capoverso 2, 16 capoverso 2, 17 capoverso 2, <br/>24 capoverso 3 e 33 dell’ordinanza del 15 febbraio 2006<sup><a fragment="#fn-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e23" id="fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> sugli strumenti <br/>di misurazione (OStrM);<br/>visti gli articoli 64 e 112 dell’ordinanza del 22 giugno 1994<sup><a fragment="#fn-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e35" id="fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> sulla radioprotezione (ORaP),</p><p>ordina:</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e23"><sup><a fragment="#fnbck-d6e23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e23" routerlink="./">1</a></sup> <a href="eli/cc/2006/245/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>941.210</b></a></p><p id="fn-d6e35"><sup><a fragment="#fnbck-d6e35" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e35" routerlink="./">2</a></sup> <a href="eli/cc/2017/502/it" routerlink="./" target="_blank">RS <b>814.501</b></a></p></div></div><main id="maintext"><section id="sec_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_1" routerlink="./">Sezione 1: Disposizioni generali</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_1"><a name="a1"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_1" routerlink="./"><b>Art. 1</b> Oggetto</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza disciplina:</p><dl><dt>a. </dt><dd>i requisiti degli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti;</dd><dt>b. </dt><dd>le procedure per l’immissione di tali strumenti sul mercato;</dd><dt>c. </dt><dd>le procedure per il mantenimento della stabilità di misurazione di tali strumenti. </dd></dl></div></article><article id="art_2"><a name="a2"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_2" routerlink="./"><b>Art. 2</b> Campo d’applicazione </a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza si applica ai seguenti strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti:</p><dl><dt>a. </dt><dd>ai sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia;</dd><dt>b. </dt><dd>ai rivelatori della contaminazione superficiale utilizzati come: <dl><dt>1. </dt><dd>sistemi mobili e stazionari per la sorveglianza delle persone, del luogo di lavoro e del materiale negli impianti nucleari,</dd><dt>2. </dt><dd>sistemi mobili e stazionari nelle aree di lavoro di tipo A e B conformemente all’articolo 69 ORaP;</dd></dl></dd><dt>c. </dt><dd>agli attivimetri, basati sul principio della camera di ionizzazione a pozzetto, utilizzati nei laboratori di medicina nucleare per misurare l’attività di determinate sorgenti radioattive non sigillate impiegate in medicina;</dd><dt>d. </dt><dd>agli strumenti di radioprotezione per la misurazione utilizzati come: <dl><dt>1. </dt><dd>sistemi mobili e stazionari per la sorveglianza delle intensità di dose ambientale conformemente all’articolo 104 ORaP, </dd><dt>2. </dt><dd>sistemi mobili per la sorveglianza delle intensità di dose ambientale del luogo di lavoro e del materiale negli impianti nucleari, </dd><dt>3. </dt><dd>sistemi mobili per la sorveglianza delle intensità di dose ambientale all’interno di zone controllate di impianti industriali, medici e di ricerca, dove le intensità di dose ambientale possono superare 100 μSv/h;</dd></dl></dd><dt>e. </dt><dd>ai sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto impiegati per misurare l’intensità delle sorgenti di Ir 192 per la brachiterapia HDR;</dd><dt>f. </dt><dd>ai seguenti strumenti di misurazione impiegati nei collaudi e negli esami periodici dello stato dei dispositivi di radiodiagnostica:<dl><dt>1. </dt><dd>dosimetro di radiodiagnostica, </dd><dt>2. </dt><dd>chilovoltometro, </dd><dt>3. </dt><dd>coulombometro, </dd><dt>4. </dt><dd>cronometro di esposizione, </dd><dt>5. </dt><dd>sensitometro, </dd><dt>6. </dt><dd>densitometro,</dd><dt>7. </dt><dd>luxmetro;</dd></dl></dd><dt>g. </dt><dd>agli apparecchi di misurazione del radon per le misurazioni ufficiali dei servizi di misurazione riconosciuti dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP);</dd><dt>h. </dt><dd>ai dosimetri radon per le misurazioni ufficiali dei servizi di misurazione riconosciuti dall’UFSP. </dd></dl></div></article><article id="art_3"><a name="a3"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_3" routerlink="./"><b>Art. 3</b> Definizioni</a></h6><div class="collapseable"> <p>Le definizioni utilizzate nella presente ordinanza sono riportante nell’allegato 1.</p></div></article></div></section><section id="sec_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_2" routerlink="./">Sezione 2: Sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_4"><a name="a4"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_4" routerlink="./"><b>Art. 4</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>I sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 2 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_5"><a name="a5"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_5" routerlink="./"><b>Art. 5</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>I sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 2 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_6"><a name="a6"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_6" routerlink="./"><b>Art. 6</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia sono sottoposti ogni quattro anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 2 della presente ordinanza, eseguita dall’Istituto federale di metrologia (METAS) o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article></div></section><section id="sec_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_3" routerlink="./">Sezione 3: Rivelatori della contaminazione superficiale</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_7"><a name="a7"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_7" routerlink="./"><b>Art. 7</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>I rivelatori della contaminazione superficiale devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 3 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_8"><a name="a8"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_8" routerlink="./"><b>Art. 8</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>I rivelatori della contaminazione superficiale necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 3 della presente ordinanza. </p></div></article><article id="art_9"><a name="a9"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_9" routerlink="./"><b>Art. 9</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> I rivelatori della contaminazione superficiale sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e all’allegato 3 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p><p><sup>2</sup> L’utilizzatore deve verificare periodicamente il funzionamento e la stabilità degli strumenti di misurazione conformemente all’allegato 7 numero 5 OStrM. </p><p><sup>3</sup> La portata dei controlli e gli intervalli tra di essi sono retti dalle direttive delle autorità di vigilanza. </p><p><sup>4</sup> Se in occasione dell’esame di stabilità lo scarto di misurazione dello strumento è maggiore del limite di tolleranza ammesso, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</p></div></article></div></section><section id="sec_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_4" routerlink="./">Sezione 4: Attivimetri</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_10"><a name="a10"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_10" routerlink="./"><b>Art. 10</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli attivimetri devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 4 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_11"><a name="a11"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_11" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_11" routerlink="./"><b>Art. 11</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli attivimetri necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 4 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_12"><a name="a12"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_12" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_12" routerlink="./"><b>Art. 12</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Il mantenimento della stabilità di misurazione degli attivimetri è esaminato annualmente mediante una misurazione comparativa eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato conformemente all’allegato 7 numero 4 OStrM e all’allegato 4 della presente ordinanza.</p><p><sup>2</sup> Gli attivimetri sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 4 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article></div></section><section id="sec_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_5" routerlink="./">Sezione 5: <br/>Strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_13"><a name="a13"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_13" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_13" routerlink="./"><b>Art. 13</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 5 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_14"><a name="a14"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_14" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_14" routerlink="./"><b>Art. 14</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 5 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_15"><a name="a15"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_15" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_15" routerlink="./"><b>Art. 15</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 5 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p><p><sup>2</sup> L’utilizzatore deve verificare periodicamente il funzionamento e la stabilità degli strumenti di misurazione conformemente all’allegato 7 numero 5 OStrM. </p><p><sup>3</sup> La portata dei controlli e gli intervalli tra di essi sono retti dalle direttive delle autorità di vigilanza. </p><p><sup>4</sup> Se in occasione dell’esame di stabilità lo scarto di misurazione dello strumento è maggiore del limite di tolleranza ammesso, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</p></div></article></div></section><section id="sec_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_6" routerlink="./">Sezione 6: <br/>Sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_16"><a name="a16"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_16" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_16" routerlink="./"><b>Art. 16</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>I sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 6 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_17"><a name="a17"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_17" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_17" routerlink="./"><b>Art. 17</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>I sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 6 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_18"><a name="a18"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_18" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_18" routerlink="./"><b>Art. 18</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 sono sottoposti ogni quattro anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 6 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article></div></section><section id="sec_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_7" routerlink="./">Sezione 7: <br/>Dosimetri per radiodiagnostica e altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_19"><a name="a19"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_19" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_19" routerlink="./"><b>Art. 19</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dosimetri per radiodiagnostica e gli altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 7 della presente ordinanza. </p></div></article><article id="art_20"><a name="a20"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_20" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_20" routerlink="./"><b>Art. 20</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dosimetri per radiodiagnostica e gli altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 7 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_21"><a name="a21"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_21" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_21" routerlink="./"><b>Art. 21</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dosimetri di radiodiagnostica e gli altri strumenti di misurazione per il controllo dei dispositivi di radiodiagnostica sono sottoposti ogni tre anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 7 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article></div></section><section id="sec_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_8" routerlink="./">Sezione 8: Apparecchi di misurazione del radon</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_22"><a name="a22"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_22" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_22" routerlink="./"><b>Art. 22</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli apparecchi di misurazione del radon devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 8 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_23"><a name="a23"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_23" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_23" routerlink="./"><b>Art. 23</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli apparecchi di misurazione del radon necessitano di un’ammissione ordinaria e di una verificazione iniziale conformemente all’allegato 5 OStrM e all’allegato 8 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_24"><a name="a24"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_24" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_24" routerlink="./"><b>Art. 24</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>Gli apparecchi di misurazione del radon sono sottoposti ogni quattro anni a una verificazione successiva secondo l’allegato 7 numero 1 OStrM e l’allegato 8 della presente ordinanza, eseguita dal METAS o da un laboratorio di verificazione legittimato.</p></div></article></div></section><section id="sec_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_9" routerlink="./">Sezione 9: Dosimetri radon</a></h1><div class="collapseable"><article id="art_25"><a name="a25"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_25" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_25" routerlink="./"><b>Art. 25</b> Requisiti essenziali</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dosimetri radon devono soddisfare i requisiti essenziali di cui all’allegato 1 OStrM e all’allegato 9 della presente ordinanza.</p></div></article><article id="art_26"><a name="a26"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_26" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_26" routerlink="./"><b>Art. 26</b> Procedura per l’immissione sul mercato</a></h6><div class="collapseable"> <p>Per i dosimetri radon sono prescritte un’ammissione ordinaria conformemente all’allegato 5 OStrM.</p></div></article><article id="art_27"><a name="a27"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_27" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_27" routerlink="./"><b>Art. 27</b> Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h6><div class="collapseable"> <p>I dosimetri radon sono sottoposti ogni due anni a una misurazione comparativa secondo l’allegato 7 numero 4 OStrM, eseguita dal METAS o da un laboratorio di prova incaricato.</p></div></article></div></section><section id="sec_10"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#sec_10" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#sec_10" routerlink="./">Sezione 10: Disposizioni finali </a></h1><div class="collapseable"><article id="art_28"><a name="a28"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_28" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_28" routerlink="./"><b>Art. 28</b> Abrogazione del diritto vigente</a></h6><div class="collapseable"> <p>L’ordinanza del DFGP del 29 novembre 2008<sup><a fragment="#fn-d6e425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e425" id="fnbck-d6e425" routerlink="./">3</a></sup> sugli strumenti di misurazione del radon è abrogata.</p><div class="footnotes"><p id="fn-d6e425"><sup><a fragment="#fnbck-d6e425" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e425" routerlink="./">3</a></sup> [<a href="eli/oc/2009/28/it" routerlink="./" target="_blank">RU <b>2009</b> 179</a>]</p></div></div></article><article id="art_29"><a name="a29"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_29" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_29" routerlink="./"><b>Art. 29</b> Disposizioni transitorie</a></h6><div class="collapseable"> <p><sup>1</sup> Gli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti, immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza e segnalati al METAS dai laboratori di verificazione entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, sono considerati ammessi.</p><p><sup>2</sup> Gli strumenti di misurazione delle radiazioni ionizzanti elencati all’articolo 2 lettere a–g e sottoposti a una verificazione successiva prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza possono essere utilizzati fino alla scadenza della validità dell’ultima verificazione successiva. In seguito sono sottoposti a verificazione successiva secondo la presente ordinanza.</p><p><sup>3</sup> I dosimetri radon, sottoposti a una misurazione comparativa prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza, possono essere utilizzati fino alla successiva misurazione comparativa. </p></div></article><article id="art_30"><a name="a30"></a><h6 class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#art_30" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#art_30" routerlink="./"><b>Art. 30</b> Entrata in vigore</a></h6><div class="collapseable"> <p>La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.</p></div></article></div></section></main><div id="annex"><section class="no-article-child" id="annex_1"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_1" routerlink="./">Allegato 1</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 3)</p><section class="no-article-child" id="annex_1/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_1/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_1/lvl_u1" routerlink="./">Definizioni</a></h2><div class="collapseable"><p>Nella presente ordinanza s’intende per:</p><dl><dt>– </dt><dd><i>apparecchio di misurazione del radon:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare la concentrazione radioattiva del radon;</dd><dt>– </dt><dd><i>attivimetro:</i> strumento di misurazione utilizzato per definire l’attività di determinate sorgenti radioattive non sigillate impiegate in medicina;</dd><dt>– </dt><dd><i>attività:</i> numero di disintegrazioni per unità di tempo, espresso in becquerel (Bq);</dd><dt>– </dt><dd><i>becquerel (Bq):</i> unità SI dell’attività di un radionuclide, dove 1 Bq = 1 disintegrazione al secondo;</dd><dt>– </dt><dd><i>brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192: </i>radioterapia in cui una sorgente sigillata di radiazioni di Ir 192 è collocata all’interno o vicino alla zona del corpo da trattare;</dd><dt>– </dt><dd><i>camera di ionizzazione a pozzetto:</i> camera di ionizzazione cilindrica con un’apertura sull’asse per introdurre la sostanza da misurare;</dd><dt>– </dt><dd><i>camera di ionizzazione:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare l’intensità delle radiazioni ionizzanti mediante ionizzazione dell’aria contenuta nella camera e conseguente produzione di portatori di carica elettrica liberi;</dd><dt>– </dt><dd><i>chilovoltometro: </i>strumento di misurazione utilizzato per determinare l’alta tensione di un dispositivo di radiodiagnostica; </dd><dt>– </dt><dd><i>concentrazione radioattiva del radon:</i> attività del radon per unità volumetrica;</dd><dt>– </dt><dd><i>contaminazione superficiale: </i>impurità sulla superficie di un oggetto attribuibile a sostanze radioattive;</dd><dt>– </dt><dd><i>corrente di controllo: </i>corrente elettrica prodotta da una camera di ionizzazione nel quadro di un esame di stabilità;</dd><dt>– </dt><dd><i>corrente residua: </i>corrente misurata da un elettrometro quando la camera di ionizzazione è collegata e in assenza di radiazioni ionizzanti;</dd><dt>– </dt><dd><i>coulombometro: </i>strumento di misurazione utilizzato per determinare la carica elettrica accumulata nel dosimetro di un dispositivo di radiodiagnostica;</dd><dt>– </dt><dd><i>cronometro di esposizione:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare il tempo di esposizione di un dispositivo di radiodiagnostica;</dd><dt>– </dt><dd><i>densitometro:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare la densità ottica di una pellicola radiografica di un dispositivo di radiodiagnostica;</dd><dt>– </dt><dd><i>dispositivi di radiodiagnostica:</i> impianti a raggi X e sistemi corrispondenti di riproduzione e di trattamento dell’immagine;</dd><dt>– </dt><dd><i>dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva:</i> sorgente radioattiva utilizzata per produrre un’intensità di radiazione nota per l’esame di stabilità;</dd><dt>– </dt><dd><i>dose:</i> energia assorbita da un’unità di massa in seguito all’interazione delle radiazioni ionizzanti con la materia; tale energia viene espressa in Gray (Gy);</dd><dt>– </dt><dd><i>dosimetro per radiodiagnostica:</i> dosimetro elettronico utilizzato per determinare l’intensità delle radiazioni di un dispositivo di radiodiagnostica;</dd><dt>– </dt><dd><i>dosimetro radon:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare l’esposizione al radon;</dd><dt>– </dt><dd><i>elettrometro: </i>strumento di misurazione utilizzato per determinare la carica elettrica prodotta in una camera di ionizzazione tramite l’assorbimento di radiazioni ionizzanti; </dd><dt>– </dt><dd><i>emettitore beta:</i> sorgente radioattiva che emette radiazioni ionizzanti principalmente sotto forma di elettroni;</dd><dt>– </dt><dd><i>emettitore gamma:</i> sorgente radioattiva che emette radiazioni ionizzanti principalmente sotto forma di fotoni;</dd><dt>– </dt><dd><i>esame di stabilità:</i> metodo di misurazione utilizzato per esaminare la stabilità nel tempo di un sistema di misurazione; </dd><dt>– </dt><dd><i>esposizione al radon:</i> prodotto della concentrazione radioattiva del radon per la durata di esposizione;</dd><dt>– </dt><dd><i>fantoccio ad acqua:</i> contenitore in plexiglas pieno d’acqua che simula il tessuto vivente utilizzato per determinare la dose in radioterapia; </dd><dt>– </dt><dd><i>Gray (Gy):</i> unità SI della dose assorbita di radiazioni ionizzanti;</dd><dt>– </dt><dd><i>indicazione di controllo:</i> indicazione corrispondente alla corrente di controllo di un dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva;</dd><dt>– </dt><dd><i>intensità della sorgente:</i> attività di una sorgente radioattiva espressa in becquerel;</dd><dt>– </dt><dd><i>intensità di dose:</i> dose per unità di tempo;</dd><dt>– </dt><dd><i>intensità di dose ambientale:</i> intensità nel tempo dell’equivalente di dose ambientale H*(10) misurata in un determinato punto del campo di radiazione;</dd><dt>– </dt><dd><i>kerma in aria: </i>energia liberata nell’aria da radiazioni fotoniche per unità di massa;</dd><dt>– </dt><dd><i>keV:</i> kiloelettronvolt, unità di misura dell’energia corrispondente a 1,602 10<sup>-16</sup> joule;</dd><dt>–<i> </i></dt><dd><i>livello di confidenza:</i> probabilità che l’insieme dei valori reali di un misurando sia contenuto in un intervallo specifico;</dd><dt>– </dt><dd><i>luxmetro:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare l’intensità luminosa nelle camere oscure di un dispositivo di radiodiagnostica;</dd><dt><i>– </i></dt><dd><i>MeV:</i> megaelettronvolt, unità di misura dell’energia corrispondente a 1,602 10<sup>-13</sup> joule;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>nuclide:</i> specie nucleare, definita dai valori del numero atomico (numero di protoni) e del numero di massa;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>profondità emivalente (R</i><i><sub>50</sub></i><i>):</i> la distanza in un fantoccio ad acqua nella quale l’intensità delle radiazioni elettroniche si riduce della metà;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>qualità della radiazione:</i> designazione della composizione spettrale delle radiazioni elettroniche, fotoniche e X.</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>radiazione elettronica: </i>radiazioni ionizzanti in radioterapia composte di elettroni ad alta energia (> 1 MeV);</dd><dt><i>– </i></dt><dd><i>radiazione esterna:</i> radiazioni ionizzanti in radioterapia che agiscono sul corpo dall’esterno;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>radiazione fotonica:</i> radiazioni ionizzanti in radioterapia composte di fotoni ad alta energia (> 100 keM);</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>radionuclide:</i> nuclide che si disintegra spontaneamente emettendo radiazioni;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>radon:</i> isotopo radon radioattivo Rn-222</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>raggi X:</i> radiazioni ionizzanti composte di fotoni a bassa energia il cui intervallo di energia è compreso tra 10 keV e 300 keV);</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>rivelatore della contaminazione superficiale:</i> strumento di misurazione utilizzato per individuare la contaminazione superficiale;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>sensitometro:</i> strumento di misurazione utilizzato per determinare la sensibilità della pellicola radiografica di un dispositivo di radiodiagnostica;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>sistema dosimetrico di riferimento mobile:</i> sistema di misurazione, composto di una camera di ionizzazione, di un elettrometro e di un dispositivo di controllo della corrente, utilizzato in un centro di radioterapia come sistema locale di riferimento per determinare la dose o l’intensità di dose di radiazioni fotoniche, elettroniche e adroniche nel paziente;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>sorgente di controllo:</i> sorgente radioattiva utilizzata per produrre un’intensità di radiazione nota per l’esame di stabilità di uno strumento di misurazione delle radiazioni;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>sorgente di riferimento per rivelatori della contaminazione superficiale:</i> emettitore ad ampia raggio con superficie attiva di 100 cm<sup>2</sup> e rateo certificato di emissione della superficie per la taratura di rivelatori della contaminazione superficiale;</dd><dt><i>–</i> </dt><dd><i>valore operativo:</i> valore di un’intensità di radiazione, dedotto da un valore limite, il cui superamento implica l’adozione di determinati provvedimenti, oppure la cui osservanza costituisce anche l’osservanza del valore limite corrispondente;<i> </i></dd></dl></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_2" routerlink="./">Allegato 2</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 4–6)</p><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_2/lvl_u1" routerlink="./">Sistemi dosimetrici di riferimento mobili per radioterapia</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_2/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Ogni sistema è composto di una camera di ionizzazione, di un elettrometro e di un dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva. La costruzione e le caratteristiche metrologiche di queste componenti devono essere conformi all’uso previsto e allo stato attuale della tecnica.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_2/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Per la verificazione vanno allegate ai sistemi le istruzioni d’uso e la descrizione tecnica.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Al momento della verificazione si controlla il funzionamento del sistema e si procede alla taratura. Il dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva è sottoposto a perizia e l’indicazione corrispondente alla corrente di controllo (indicazione di controllo) è riportata nel certificato di verificazione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Il sistema è autorizzato all’uso in questione se può essere tarato con un margine d’incertezza globale relativo di ± 3 % o ± 4 % per i raggi X a bassa energia prodotti con una tensione inferiore o pari a 100 kV corrispondente al livello di confidenza del 95 %.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Al momento della verificazione delle radiazioni fotoniche, il sistema è tarato in base alle qualità di radiazione per le quali è utilizzato. La taratura è effettuata il più vicino possibile a tali qualità. Di norma, per ogni qualità la taratura viene effettuata in base a un solo valore d’intensità di dose.</dd><dt></dt><dd>Al momento della verificazione delle radiazioni elettroniche le profondità emivalenti per le quali si effettua la taratura dei sistemi, tenuto conto delle possibilità di misurazione del METAS, sono scelte come segue: ogni profondità emivalente R<sub>50</sub>, per la quale il sistema è utilizzato, deve situarsi tra due profondità emivalenti su cui è stata fatta la taratura; la differenza può essere al massimo di 2 g cm<sup>-2</sup>. Di norma, per ogni qualità la taratura viene effettuata in base a un solo valore d’intensità di dose.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_2/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati in caso di controlli</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Se i sistemi sono utilizzati più di una volta a semestre, il loro funzionamento e la loro stabilità devono essere controllati almeno ogni sei mesi mediante un dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva. In caso contrario, questo controllo va effettuato prima di ogni utilizzazione. </dd><dt></dt><dd>Al momento del controllo con il dispositivo comprendente una sorgente radioattiva, la densità dell’aria deve essere corretta mediante un termometro o un barometro riferibili a campioni. Con un livello di confidenza del 95 %, tale correzione deve essere effettuata con una precisione di almeno ± 0,3 %. In occasione del controllo devono essere riportati per iscritto i seguenti dati:<dl><dt>‒ </dt><dd>data del controllo e visto della persona che lo ha effettuato,</dd><dt>‒ </dt><dd>identificazione dell’elettrometro, della camera, dell’adattatore, del dispositivo di controllo comprendente una sorgente radioattiva,</dd><dt>‒ </dt><dd>indicazione di controllo, indicazione corrispondente alla corrente residua (compresa la corrente di dispersione) prima e dopo la misurazione di controllo, temperatura e pressione atmosferica,</dd><dt>‒ </dt><dd>indicazione di controllo in funzione della densità dell’aria riferita a una temperatura di riferimento di T<sub>0</sub> = 293,15 K e a una pressione atmosferica di riferimento di p<sub>0</sub> = 1013,25 hPa e indicazione di controllo indicata nel certificato di verificazione e aggiornata alla data del controllo.</dd></dl></dd><dt>3.2 </dt><dd>Al momento dell’esame di stabilità, l’indicazione di controllo non deve divergere dal valore indicato nel certificato di verificazione e aggiornato alla data del controllo:<dl><dt>‒ </dt><dd>dell’1,5 % per i raggi X a bassa energia (≤ 100 kV)</dd><dt>‒ </dt><dd>dello 0,5 % per le radiazioni fotoniche dure ad alta energia (> 100 kV)</dd><dt>‒ </dt><dd>dell’1,0 % per le radiazioni elettroniche. </dd></dl></dd><dt></dt><dd>Se lo scarto è maggiore, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_2/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_2/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_2/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Durata di validità della verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La durata di validità della verificazione è di quattro anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3" routerlink="./">Allegato 3</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 7–9)</p><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3/lvl_u1" routerlink="./">Rivelatori della contaminazione superficiale</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi allo stato attuale della tecnica, come indicato in particolare nella norma CEI (Commissione elettronica internazionale) 60325ed3.0 (2002–06)<sup><a fragment="#fn-d6e879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e879" id="fnbck-d6e879" routerlink="./">4</a></sup>, e all’uso previsto.</dd><dt>1.2 </dt><dd>Gli strumenti devono segnare un multiplo del valore operativo specifico del nuclide per la contaminazione superficiale conformemente all’appendice 3 ORaP oppure il rateo di conteggio. Se lo strumento indica il multiplo del valore operativo specifico del nuclide, deve essere anche possibile selezionare l’indicazione del rateo di conteggio.</dd><dt>1.3 </dt><dd>Se uno strumento indica soltanto il rateo di conteggio, su tale strumento deve essere chiaramente indicato il rateo di conteggio netto corrispondente al valore operativo del nuclide considerato (rateo di conteggio operativo, RCO).</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e879"><sup><a fragment="#fnbck-d6e879" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e879" routerlink="./">4</a></sup> IEC 60325ed3.0 (2002–06): Alpha, beta and alpha/beta (beta energy > 60 keV) contamination meters and monitors. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Per la verificazione vanno allegate agli strumenti le istruzioni d’uso, la descrizione tecnica e la lista di nuclidi per i quali lo strumento deve essere verificato.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Al momento della verificazione si controlla che, per una determinata contaminazione superficiale di un dato nuclide, il risultato della misurazione si situi entro gli errori massimi tollerati stabiliti per la verificazione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Per gli strumenti con tempo di misurazione fisso, come i rivelatori all’uscita, si controlla se viene segnalata una contaminazione corrispondente al valore operativo nel tempo di misurazione predisposto.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli errori massimi tollerati al momento della verificazione sono di ± 50 %.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati in caso di controlli</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Procedura di verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>La base per la verificazione degli strumenti sono i ratei dell’emissione di superficie delle sorgenti di riferimento radioattive utilizzate nella verificazione per i rivelatori della contaminazione superficiale. La verificazione si riferisce a una superficie attiva di tali sorgenti di riferimento pari a 100 cm<sup>2</sup>.</dd><dt>4.2 </dt><dd>La grandezza di riferimento è il RCO. Tale grandezza va calcolata in base alla seguente formula: </dd><dt></dt><dd>RCO = CS · W · Σj (ε<sub>i,j</sub> · ε<sub>d,j</sub> · ε<sub>s,j</sub>)</dd><dt></dt><dd>Con</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>ε<sub>i,j</sub>:</p></td><td><p>sensibilità o risposta all’emissione di superficie da parte di uno strumento in presenza di radiazioni di tipo j,</p></td></tr><tr><td><p>ε<sub>d,j</sub>:</p></td><td><p>frequenza di emissione di un dato nuclide in presenza di radiazioni di tipo j,</p></td></tr><tr><td><p>ε<sub>s,j</sub>:</p></td><td><p>rateo di emissione di superficie di una sorgente di contaminazione diviso per il rateo di produzione di particelle o fotoni di radiazioni dello stesso tipo j, essendo</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p>ε<sub>s</sub> = 0,5 per sorgenti γ e β con energia media E<sub>media</sub> ≥ 140 keV<br/>ε<sub>s</sub> = 0,25 per sorgenti β la cui E<sub>media</sub> è compresa tra 40 keV e 140 keV e per sorgenti α,</p></td></tr><tr><td><p>W:</p></td><td><p>superficie attiva della sorgente di riferimento di 100 cm<sup>2</sup>,</p></td></tr><tr><td><p>CS:</p></td><td><p>valore operativo della contaminazione superficiale secondo l’appendice 3 ORaP.</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4.3 </dt><dd>La risposta all’emissione di superficie di uno strumento in presenza di un dato nuclide si ottiene a partire dalla sua risposta a nuclidi selezionati, utilizzando una superficie di riferimento di 100 cm<sup>2</sup> secondo l’appendice 3 ORaP. Questi nuclidi sono riportati nella seguente tabella per radiazioni di diverso tipo.</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Nuclide</p></td><td><p>Tempo di dimezzamento</p></td><td colspan="5"><p>Energia della radiazione α</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="5"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>241</sup>Am</p></td><td><p>432,6 a</p></td><td colspan="4"><p>5390 à 5490 keV</p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Nuclide</p></td><td><p>Tempo di dimezzamento</p></td><td colspan="4"><p>Energia media della radiazione β</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>40 à 70 keV</p></td><td><p>70 à 140 keV</p></td><td><p>140 à 400 keV</p></td><td colspan="4"><p>> 400 keV</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>14</sup>C</p></td><td><p>5700 a</p></td><td><p>50 keV</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>99</sup>Tc</p></td><td><p>2,115 · 10<sup>5</sup> a</p></td><td><p></p></td><td><p>85 keV</p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>36</sup>Cl</p></td><td><p>3,02 · 10<sup>5</sup> a</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>250 keV</p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>90</sup>Sr/<sup>90</sup>Y</p></td><td><p>28,80 a</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>190 keV</p></td><td colspan="4"><p>940 keV</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><th class="man-text-align-left"><p>Nuclide</p></th><th class="man-text-align-left"><p>Tempo di dimezzamento</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="4"><p>Energia della radiazione γ</p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th></tr><tr><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p></p></th><th class="man-text-align-left"><p>5 à 15 keV</p></th><th class="man-text-align-left"><p>15 à 90 keV</p></th><th class="man-text-align-left"><p>90 à 300 keV</p></th><th class="man-text-align-left" colspan="4"><p>> 300 keV</p></th></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>55</sup>Fe</p></td><td><p>2,747 a</p></td><td><p>6 keV</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>129</sup>I<sup>a)</sup></p></td><td><p>1,61 · 10<sup>7</sup> a</p></td><td><p></p></td><td><p>32 keV</p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>57</sup>Co<sup>a)</sup></p></td><td><p>0,744 a</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p>124 keV</p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>137</sup>Cs<sup>a)</sup></p></td><td><p>30,05 a</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p>662 keV</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p><sup>60</sup>Co<sup>a)</sup></p></td><td><p>5,27 a</p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p>1253 keV</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td colspan="4"><p></p></td></tr><tr><td colspan="9"><dl><dt><sup>a)</sup> </dt><dd>Per produrre le sorgenti in questione si devono utilizzare filtri per la schermatura della radiazione beta conformemente alla norma ISO 8769:2010<sup><a fragment="#fn-d6e1539" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e1539" id="fnbck-d6e1539" routerlink="./">5</a></sup></dd></dl></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4.4 </dt><dd>I nuclidi radioattivi, per la cui misurazione è previsto lo strumento, determinano la scelta dei nuclidi utilizzati per la verificazione.</dd><dt>4.5 </dt><dd>Le sorgenti di riferimento utilizzate per la verificazione devono essere conformi alle norme internazionali ISO 7503-1:1988 parte 1 e ISO 7503-3:1988 parte 3, ISO 8769:2010 e CEI 60325ed3.0 (2002–06)<sup><a fragment="#fn-d6e1551" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e1551" id="fnbck-d6e1551" routerlink="./">6</a></sup>. In caso di scarto rispetto a queste norme, occorre garantire che tale differenza non incida sul risultato della verificazione. </dd><dt>4.6 </dt><dd>Se la verificazione è effettuata presso un laboratorio di prova, le misurazioni sono eseguite nelle condizioni ambientali usuali dei luoghi di lavoro. Il fondo di radioattività naturale deve corrispondere alla radiazione naturale.</dd><dt>4.7 </dt><dd>La distanza tra la sorgente e la finestra del rivelatore è di 5 mm, purché nelle istruzioni d’uso non sia indicata alcuna altra distanza.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1539"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1539" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e1539" routerlink="./">5</a></sup> ISO 8769:2010, Reference sources for the calibration of surface contamination monitors – Alpha-, beta- and photon emitters. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e1551"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1551" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e1551" routerlink="./">6</a></sup> ISO 7503-1:1988 parte 1 e ISO 7503-3:1988 parte 3: Evaluation of surface contamination; ISO 8769:2010: Reference sources for the calibration of surface contamination monitors; IEC 60325ed3.0 (2002–06): Alpha, beta and alpha/beta (beta energy > 60 keV) contamination meters and monitors. Le norme possono essere consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richieste all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_3/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_3/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_3/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Durata di validità della verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>5.1 </dt><dd>La durata di validità della verificazione è di tre anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd><dt>5.2 </dt><dd>Dopo un intervento di manutenzione che non ha alcuna conseguenza sulla taratura le autorità di vigilanza, d’intesa con il METAS, possono autorizzare i privati a eseguire la piombatura dello strumento una volta effettuato l’intervento di manutenzione al fine di permetterne l’utilizzazione fino alla successiva verificazione periodica.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4" routerlink="./">Allegato 4</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 10–12)</p><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1" routerlink="./">Attivimetri</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli attivimetri devono essere conformi allo stato attuale della tecnica e all’uso previsto. Gli attivimetri devono indicare l’attività nell’unità di misura legale, ossia in becquerel (Bq).</dd><dt>1.2 </dt><dd>Per la verificazione degli strumenti devono essere disponibili una descrizione tecnica, le istruzioni d’uso e i seguenti documenti:<dl><dt>‒ </dt><dd>i risultati dell’ultimo controllo semestrale della linearità e della riproducibilità, eccetto in caso di strumenti nuovi;</dd><dt>‒ </dt><dd>i risultati dell’ultima verificazione o delle precedenti misurazioni comparative, eccetto in caso di strumenti nuovi;</dd><dt>‒ </dt><dd>l’elenco di tutti i nuclidi utilizzati nella pratica e per la verificazione, compresi i fattori di taratura specifici dei nuclidi, che devono essere stabiliti dal fabbricante.</dd></dl></dd><dt>1.3 </dt><dd>Dai documenti deve emergere che l’attivimetro è idoneo a misurare sia i radionuclidi con cui deve essere verificato sia quelli per cui è utilizzato.</dd><dt>1.4 </dt><dd>L’attivimetro deve essere munito di una sorgente di controllo sigillata e duratura atta a misurarne la stabilità, per esempio cesio 137. L’attività della sorgente deve essere abbastanza intensa da raggiungere una sufficiente stabilità di misurazione secondo il numero 2.3. L’attività della sorgente di controllo deve essere di almeno 4 MBq.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>L’attivimetro deve essere verificato ogni tre anni.</dd><dt>2.2 </dt><dd>La verificazione è eseguita nel luogo in cui si trova l’attivimetro. </dd><dt>2.3 </dt><dd>La verificazione può essere eseguita solamente se il margine d’incertezza dovuto alla stabilità della misurazione è inferiore a 3 % con un livello di confidenza del 95 %.</dd><dt>2.4 </dt><dd>La sorgente di controllo esistente è sottoposta a perizia e il valore corrispettivo riportato nel certificato di verificazione. </dd><dt>2.5 </dt><dd>Nella verificazione dell’attivimetro per emettitori gamma ed emettitori beta con una significativa componente di raggi gamma, gli errori massimi tollerati sono ± 10 %. </dd><dt></dt><dd>Nella verificazione dell’attivimetro per emettitori beta, senza una significativa componente di raggi gamma secondo il numero 4.3, gli errori massimi tollerati sono di ± 20 %.</dd><dt>2.6 </dt><dd>Il METAS o il laboratorio di verificazione preposto avvertono immediatamente il laboratorio di medicina nucleare e l’UFSP se l’attivimetro non soddisfa più i requisiti della verificazione.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati in caso di controlli</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, la validità della verificazione si estingue.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Procedura di verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>La grandezza di riferimento dell’attivimetro è l’attività.</dd><dt>4.2 </dt><dd>La verificazione si effettua utilizzando sorgenti radioattive in boccettini di vetro.</dd><dt>4.3 </dt><dd>Per la verificazione dell’attivimetro per emettitori gamma ed emettitori beta con una significativa componente di raggi gamma sono utilizzati i tre nuclidi cobalto 57, cesio 137 e cobalto 60.</dd><dt></dt><dd>Se il laboratorio di medicina nucleare impiega l’attivimetro anche per misurare emettitori beta senza una significativa componente di raggi gamma, segnatamente fosforo 32, stronzio 89, ittrio 90 ed erbio 169, per la verificazione è utilizzata anche una sorgente di stronzio 90, nella quale si trovano i due nuclidi stronzio 90 e ittrio 90 in equilibrio radioattivo, oppure fosforo 32. </dd><dt>4.4 </dt><dd>Durante la verificazione si controlla in che misura incide il diverso tipo di boccettini utilizzato per la verificazione rispetto a quello solitamente impiegato nel laboratorio.</dd><dt>4.5 </dt><dd>Al fine di stabilire i valori di riferimento per gli esami di stabilità e accertare i fattori di taratura specifici dei nuclidi, l’attivimetro è controllato mediante la sorgente di controllo duratura nelle posizioni di misura dei nuclidi utilizzate (rateo di conteggio di fondo e rendimento).</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Durata di validità della verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>5.1 </dt><dd>La durata di validità della verificazione è di un anno. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati tipi di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd><dt>5.2 </dt><dd>L’esito positivo della partecipazione a una misurazione comparativa prolunga la durata di validità della verificazione di un altro anno, ma non può superare i tre anni dalla data della verificazione. Questo vale anche quando il laboratorio di medicina nucleare utilizza un attivimetro per la misurazione di emettitori beta senza una significativa componente di raggi gamma e se la misurazione comparativa è eseguita con un emettitore gamma o con un emettitore beta con una significativa componente di raggi gamma.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_4/lvl_u1/lvl_6"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_4/lvl_u1/lvl_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_4/lvl_u1/lvl_6" routerlink="./">6 Misurazione comparativa</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>6.1 </dt><dd>La misurazione comparativa è organizzata dal METAS, da un laboratorio di verificazione o da un laboratorio di prova incaricato. Il personale del laboratorio di medicina nucleare esegue le misurazioni con l’attivimetro da esaminare.</dd><dt>6.2 </dt><dd>Salvo disposizione contraria dell’UFSP, le misurazioni comparative sono di solito eseguite alternativamente con i nuclidi tecnezio 99m o iodio 131. </dd><dt>6.3 </dt><dd>Il laboratorio di medicina nucleare ha la possibilità di scegliere fra le due procedure seguenti:<dl><dt>– </dt><dd>tipo A: il laboratorio di verificazione invia al laboratorio di medicina nucleare una sorgente di cui ha misurato l’attività (n. 6.3.1);</dd><dt>‒ </dt><dd>tipo B: il laboratorio di medicina nucleare invia al laboratorio di verificazione una sorgente di cui ha determinato l’attività con l’attivimetro da esaminare (n. 6.3.2).</dd></dl></dd><dt>6.3.1 </dt><dd>Procedura in caso di misurazione comparativa del tipo A<dl><dt>a. </dt><dd>Il laboratorio di medicina nucleare si annuncia per una misurazione comparativa del tipo A presso il laboratorio di prova che la eseguirà.</dd><dt>b. </dt><dd>Al laboratorio di medicina nucleare si invia una sorgente insieme alle istruzioni per l’esecuzione della misurazione comparativa e un modulo per la comunicazione dei risultati del controllo.</dd><dt>c. </dt><dd>Per poter misurare l’effetto riconducibile alla differenza fra il tipo di boccettino utilizzato per la misurazione comparativa e quello impiegato normalmente, il laboratorio di medicina nucleare riceve dal laboratorio di prova un boccettino vuoto uguale a quello utilizzato nella misurazione comparativa. </dd><dt>d. </dt><dd>Il valore dell’attività della sorgente inviata, misurato dal laboratorio di prova è comunicato al laboratorio di medicina nucleare dopo che quest’ultimo ha reso noto il suo risultato in Bq.</dd><dt>e. </dt><dd>Il laboratorio di prova fa pervenire al laboratorio di medicina nucleare un certificato.</dd></dl></dd><dt>6.3.2 </dt><dd>Procedura in caso di misurazione comparativa del tipo B<dl><dt>a. </dt><dd>Il laboratorio di medicina nucleare si annuncia per una misurazione comparativa del tipo B presso il laboratorio di prova che la eseguirà. </dd><dt>b. </dt><dd>Al laboratorio di medicina nucleare si inviano due boccettini e l’imballaggio da utilizzare per il trasporto insieme alle istruzioni per l’esecuzione della misurazione comparativa e a un modulo per la comunicazione dei risultati del controllo.</dd><dt>c. </dt><dd>Il laboratorio di prova stabilisce il limite superiore e quello inferiore dell’attività della sorgente tenendo conto delle disposizioni sul trasporto.</dd><dt>d. </dt><dd>Il laboratorio di medicina nucleare riempie uno dei boccettini con la soluzione radioattiva corrispondente e determina l’attività di tale sorgente in Bq.</dd><dt>e. </dt><dd>Il secondo boccettino può essere utilizzato per misurare l’effetto riconducibile alla differenza fra il tipo di boccettino utilizzato per la misurazione comparativa e quello impiegato normalmente. </dd><dt>f. </dt><dd>Il laboratorio di medicina nucleare invia la sorgente, unitamente ai risultati del controllo, al laboratorio di prova.</dd><dt>g. </dt><dd>Il laboratorio di prova misura l’attività di detta sorgente.</dd><dt>h. </dt><dd>Il laboratorio di prova fa pervenire al laboratorio di medicina nucleare un certificato.</dd></dl></dd><dt>6.4 </dt><dd>La misurazione comparativa si considera riuscita se la differenza tra l’attività della sorgente impiegata nella misurazione effettuata presso il laboratorio di prova e quella determinata con l’attivimetro da esaminare si situa entro il seguente scarto:<dl><dt>– </dt><dd>± 10 % nel caso di una misurazione comparativa con un emettitore gamma o un emettitore beta con una significativa componente di raggi gamma;</dd><dt>– </dt><dd>± 20 % nel caso di una misurazione comparativa con un emettitore beta senza una significativa componente di raggi gamma. </dd></dl></dd><dt>6.5 </dt><dd>Se la misurazione comparativa non è riuscita, il laboratorio di medicina nucleare e l’UFSP sono informati immediatamente del risultato insufficiente. L’attivimetro non potrà più essere utilizzato fino alla verificazione successiva. </dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5" routerlink="./">Allegato 5</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 13–15)</p><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5/lvl_u1" routerlink="./">Strumenti di radioprotezione per la misurazione della radiazione esterna</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi all’uso previsto e allo stato attuale della tecnica come indicato in particolare nelle norme CEI 60532 ed3.0 (2010–08), CEI 60846 (2009–04), CEI 61005 ed2.0 (2003–02) e CEI 61322 ed1.0 (1994–12)<sup><a fragment="#fn-d6e1767" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e1767" id="fnbck-d6e1767" routerlink="./">7</a></sup>. Gli strumenti devono indicare la dose, o l’intensità di dose, nelle unità legali.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1767"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1767" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e1767" routerlink="./">7</a></sup> ‒ IEC 60532 ed3.0 (2010–08) Radiation protection instrumentation – Installed dose ratemeters, warning assemblies and monitors – X and Gamma radiation of energy between 50 keV and 7 MeV; ‒ IEC 60846 (2009–04)Ambient and/or directional dose equivalent (rate) meters and/or monitors for beta, X and gamma radiation; ‒ IEC 61005 ed2.0 (2003–02) Neutron ambient dose equivalent (rate) meters ‒ IEC 61322 ed1.0 (1994–12) Installed dose equivalent rate meters, warning assemblies and monitors for neutron radiation of energy from thermal to 15 MeV.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Per ogni verificazione vanno allegate agli strumenti una descrizione tecnica e le istruzioni d’uso.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Se possibile, la verificazione copre l’intero campo di misurazione dello strumento, ma almeno i campi per i quali è previsto il suo impiego.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Gli errori massimi tollerati al momento della verificazione sono di ± 20 %.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati in caso di controlli </a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione, lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Procedura di verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>Le grandezze di riferimento per gli strumenti di misurazione della dose equivalente della radiazione esterna sono l’equivalente di dose ambientale H*(10) e l’equivalente di dose direzionale H’(0,07);</dd><dt>4.2 </dt><dd>Il METAS o il laboratorio di verificazione competente fissa le grandezze di riferimento delle condizioni di verificazione.</dd><dt>4.3 </dt><dd>I campi di radiazione da utilizzare nella verificazione sono determinati dal tipo di radiazione e dal misurando per i quali lo strumento è previsto.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Le radiazioni utilizzate nella verificazione e le grandezze di riferimento corrispondenti figurano nella seguente tabella: </dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p>Tipo di radiazione</p></td><td><p>Grandezza di riferimento</p></td><td><p>Verificazione con</p></td></tr><tr><td><p>Raggi X, γ</p></td><td><p>H*(10)</p></td><td><p>cesio 137</p></td></tr><tr><td><p>Elettroni</p></td><td><p>H’(0.07)</p></td><td><p>stronzio 90</p></td></tr><tr><td><p>Neutroni</p></td><td><p>H*(10)</p></td><td><p>americio 241 / berillio</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4.5 </dt><dd>Le condizioni d’irradiazione devono essere conformi alle norme ISO 4037-1:1996, ISO 4037-2:1997, ISO 4037-3:1999<sup><sup><a fragment="#fn-d6e1863" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e1863" id="fnbck-d6e1863" routerlink="./">8</a></sup></sup>, ISO 6980-2:2004<sup><sup><a fragment="#fn-d6e1869" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e1869" id="fnbck-d6e1869" routerlink="./">9</a></sup></sup> e ISO 8529-2:2000<sup><sup><a fragment="#fn-d6e1875" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e1875" id="fnbck-d6e1875" routerlink="./">10</a></sup></sup>. In caso di scarto rispetto a queste norme, occorre garantire che tale differenza non incida sul risultato della verificazione. </dd><dt>4.6 </dt><dd>Le misurazioni sono effettuate nelle condizioni ambientali usuali di un luogo di lavoro; i risultati sono corretti, se necessario, in base alle condizioni normali di pressione e di temperatura.</dd><dt>4.7 </dt><dd>Su domanda del richiedente è possibile effettuare la verificazione anche con una radiazione differente da quella indicata al punto 4.4 e più adatta all’applicazione. </dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e1863"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1863" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e1863" routerlink="./">8</a></sup> ISO 4037-1:1996, ISO 4037-2:1997, ISO 4037-3:1999 X and gamma reference radiation for calibrating dosemeters and doserate meters and for determining their response as a function of photon energy. Le norme possono essere consultate gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richieste all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch. </p><p id="fn-d6e1869"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1869" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e1869" routerlink="./">9</a></sup> ISO 6980-2:2004, Reference beta-particle radiation ‒ Part 2: Calibration fundamentals related to basic quantities characterizing the radiation field. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e1875"><sup><a fragment="#fnbck-d6e1875" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e1875" routerlink="./">10</a></sup> ISO 8529-2:2000, Neutron Reference Radiations ‒ Calibration fundamentals of radiation protection devices related to the basic quantities characterizing the radiation field. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_5/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_5/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_5/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Durata di validità della verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>5.1 </dt><dd>La durata di validità della verificazione è di tre anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd><dt>5.2 </dt><dd>Dopo un intervento di manutenzione che non ha alcuna conseguenza sulla taratura le autorità di vigilanza, d’intesa con il METAS, possono autorizzare i privati a eseguire la piombatura dello strumento una volta effettuato l’intervento di manutenzione al fine di permetterne l’utilizzazione fino alla successiva verificazione periodica.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_6" routerlink="./">Allegato 6</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 16–18)</p><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_6/lvl_u1" routerlink="./">Sistemi di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_6/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>1.1 </dt><dd>Ogni sistema è composto di una camera di ionizzazione a pozzetto, di un elettrometro e di una sorgente di controllo corrispondente, duratura e sigillata. La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi allo stato attuale della tecnica e all’uso previsto. Gli strumenti devono indicare l’intensità della sorgente nell’unità che esprime l’intensità del kerma in aria (μGy m<sup>2</sup> h<sup>-1</sup>).</dd><dt>1.2 </dt><dd>L’attività della sorgente di controllo deve essere abbastanza intensa da garantire la stabilità della misurazione secondo il numero 2.3.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_6/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Per la verificazione vanno allegate ai sistemi le istruzioni d’uso e la descrizione tecnica.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Al momento della verificazione, il funzionamento del sistema è esaminato sul posto e tarato in proporzione al sistema di riferimento del METAS o del laboratorio di verificazione utilizzando una sorgente di Ir 192. </dd><dt>2.3 </dt><dd>Il sistema è autorizzato all’uso in questione, se può essere tarato con un margine d’incertezza relativo totale di ± 3 % corrispondente a un livello di confidenza del 95 %.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_6/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati in caso di controlli</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>La stabilità del sistema è controllata almeno ogni tre mesi mediante un esame di stabilità eseguito con l’ausilio della sorgente di controllo e di quella dell’Ir 192.</dd><dt>3.2 </dt><dd>Al momento dell’esame di stabilità delle camere di ionizzazione a pozzetto aperte, la correzione della densità dell’aria è effettuata con una precisione di almeno ± 0,3 % con un livello di confidenza di 95 % mediante un termometro e un barometro riferibili a campioni. In occasione di tale controllo devono essere riportati per iscritto almeno i seguenti dati:<dl><dt>a. </dt><dd>data dell’esame e visto di chi l’ha eseguito;</dd><dt>b. </dt><dd>identificazione dell’elettrometro, della camera, dell’adattatore, della sorgente di controllo e di quella dell’Ir 192;</dd><dt>c. </dt><dd>indicazione di controllo, indicazione corrispondente alla corrente residua compresa la corrente di dispersione prima e dopo la misurazione di controllo, temperatura e pressione atmosferica;</dd><dt>d. </dt><dd>indicazione di controllo corretta in funzione della densità dell’aria, in relazione alla temperatura di riferimento T<sub>0</sub> = 293,15 K e alla pressione atmosferica di riferimento p<sub>0</sub> = 1013,25 hPa, e indicazione di controllo indicata nel certificato di verificazione e aggiornata alla data dell’esame.</dd></dl></dd><dt>3.3 </dt><dd>Nell’esame di stabilità, l’indicazione di controllo non deve divergere più dello 0,5 % dal valore indicato nel certificato di verificazione e aggiornato alla data del controllo. Se lo scarto è maggiore, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</dd><dt>3.4 </dt><dd>Il laboratorio di verificazione informa immediatamente il richiedente e l’UFSP se il sistema di camere di ionizzazione a pozzetto per brachiterapia HDR con sorgenti di Ir 192 non soddisfa più i requisiti della verificazione. </dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_6/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_6/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_6/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Durata di validità della verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La durata di validità della verificazione è di quattro anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7" routerlink="./">Allegato 7</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 19–21)</p><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7/lvl_u1" routerlink="./">Dosimetri per radiodiagnostica e altri strumenti di misurazione per il controllo di dispositivi di radiodiagnostica</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La costruzione e le caratteristiche metrologiche degli strumenti devono essere conformi all’uso previsto e allo stato attuale della tecnica.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Per ogni verificazione vanno allegate ai sistemi le istruzioni d’uso e la descrizione tecnica.</dd><dt>2.2 </dt><dd>Al momento della verificazione si controlla se, per un determinato valore del misurando, i risultati della misurazione o la densità ottica dei gradi di annerimento prodotti con il sensitometro da esaminare si situano entro gli errori massimi tollerati stabiliti per la verificazione.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Portata della verificazione:</dd><dt>2.3.1 </dt><dd>dosimetro per radiodiagnostica, chilovoltometro, coulombometro, cronometro di esposizione e densitometro: se possibile, la verificazione copre l’intero campo di misurazione dello strumento, ma almeno i campi per i quali è previsto il suo impiego;</dd><dt>2.3.2 </dt><dd>sensitometro: al momento della verificazione si misurano tutti i livelli della scala dei grigi prodotta;</dd><dt>2.3.3 </dt><dd>luxmetro: al momento della verificazione si controllano i punti di riferimento che corrispondono ai valori raccomandati per l’illuminamento del diaframma luminoso o per la luminanza di un negativoscopio.</dd><dt>2.4 </dt><dd>Gli errori massimi tollerati per i vari tipi di strumento sono:</dd><dt>2.4.1 </dt><dd>per il dosimetro di radiodiagnostica: ± 10 %;</dd><dt>2.4.2 </dt><dd>per il chilovoltometro: ± 3 %;</dd><dt>2.4.3 </dt><dd>per il coulombometro: ± 5 %;</dd><dt>2.4.4 </dt><dd>per il cronometro di esposizione: </dd><dt></dt><dd>± 1 ms per tempi di irradiazione fino a 20 ms,</dd><dt></dt><dd>± 5 % per tempi di irradiazione superiori a 20 ms;</dd><dt>2.4.5 </dt><dd>per il sensitometro: ± 0,05 % con densità ottica D ≤ 1,</dd><dt></dt><dd>± 0,1 % con densità ottica D > 1;</dd><dt>2.4.6 </dt><dd>per il densitometro: ± 0,025 % con densità ottica D < 1,</dd><dt></dt><dd>± 2,5 % con densità ottica D ≥ 1;</dd><dt>2.4.7 </dt><dd>per luxmetro: ± 10 %</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Errori massimi tollerati in caso di controlli </a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a una verificazione successiva.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Procedura di verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>4.1 </dt><dd>Per la verificazione dei dosimetri di radiodiagnostica, i misurandi di riferimento sono i seguenti:<dl><dt>– </dt><dd>per gli strumenti che misurano la dose: il kerma in aria;</dd><dt>– </dt><dd>per gli strumenti che misurano il prodotto dose-superficie: il risultato della moltiplicazione del kerma in aria per la superficie irradiata;</dd><dt>– </dt><dd>per gli strumenti che misurano il prodotto dose-lunghezza: il kerma in aria integrato sopra la lunghezza del rivelatore.</dd></dl></dd><dt>4.1.1 </dt><dd>I raggi X utilizzati per la verificazione dei dosimetri per radiodiagnostica devono presentare le stesse caratteristiche energetiche e temporali delle radiazioni utilizzate nella radiodiagnostica. Il METAS o il laboratorio di verificazione competente fissa le grandezze di riferimento delle condizioni di verificazione.</dd><dt>4.1.2 </dt><dd>I dosimetri per radiodiagnostica sono verificati con radiazioni le cui qualità corrispondono a quelle del loro campo di utilizzo. Una verificazione può essere eseguita con le seguenti qualità:</dd><dt></dt><dd>radiodiagnostica convenzionale che impiega un tubo a raggi X con anodo di tungsteno dove le radiazioni RQR 5 e RQA 5 fungono da qualità della radiazione di riferimento al momento della verificazione:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="4"><p>Radiazione incidente, serie RQR conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)<sup><a fragment="#fn-d6e2098" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2098" id="fnbck-d6e2098" routerlink="./">11</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td><p>Tensione del tubo (kV) (alimentazione,<br/>generatore HF)</p></td><td><p>Filtrazione totale<br/>(mm Al)</p></td><td><p>SEV (mm Al)<br/>(strato emivalente)</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>RQR 5</p></td><td><p>70</p></td><td><p>2,5</p></td><td><p>2,5</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="4"><p>Radiazione dietro un filtro equivalente al paziente, serie RQA conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)<sup><a fragment="#fn-d6e2174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2174" id="fnbck-d6e2174" routerlink="./">12</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td><p>Tensione del tubo (kV) (alimentazione,<br/>generatore HF)</p></td><td><p>Filtrazione totale<br/>(mm Al)</p></td><td><p>SEV (mm Al)<br/>(strato emivalente)</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>RQA 5</p></td><td><p>70</p></td><td><p>23,5</p></td><td><p>7,1</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Mammografia che impiega un tubo a raggi X con anodo di molibdeno:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="5"><p>Radiazione incidente, qualità di riferimento conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)<sup><a fragment="#fn-d6e2247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2247" id="fnbck-d6e2247" routerlink="./">13</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td colspan="2"><p>Tensione del tubo (kV)</p></td><td colspan="2"><p>Filtrazione totale</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>RQN-M</p></td><td colspan="2"><p>28</p></td><td colspan="2"><p>0,03 mm Mo</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td colspan="5"><p>Radiazione dietro un filtro equivalente al paziente conformemente a CEI 61674 ed1.0 (1997–10)<sup><a fragment="#fn-d6e2303" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2303" id="fnbck-d6e2303" routerlink="./">14</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td colspan="2"><p>Tensione del tubo (kV)</p></td><td colspan="2"><p>Filtrazione totale</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>–</p></td><td colspan="2"><p>28</p></td><td colspan="2"><p>0,03 mm Mo + 2,0 mm Al</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Tomografia computerizzata che impiega un tubo a raggi X con anodo di tugsteno:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="5"><p>Radiazione incidente, qualità di riferimento conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)<sup><a fragment="#fn-d6e2360" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2360" id="fnbck-d6e2360" routerlink="./">15</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td colspan="2"><p>Tensione del tubo (kV)</p></td><td colspan="2"><p>Filtrazione totale</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>–</p></td><td colspan="2"><p>120</p></td><td colspan="2"><p>2,5 mm Al</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td colspan="5"><p>Radiazione dietro un filtro equivalente al paziente conformemente <br/>a CEI 61674 ed1.0 (1997–10)<sup><a fragment="#fn-d6e2432" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2432" id="fnbck-d6e2432" routerlink="./">16</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td colspan="2"><p>Tensione del tubo (kV)</p></td><td colspan="2"><p>Filtrazione totale</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>–</p></td><td colspan="2"><p>120</p></td><td colspan="2"><p>23,5 mm Al</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4.1.3 </dt><dd>Per i dosimetri di radiodiagnostica che misurano la dose e il prodotto dose-lunghezza, le condizioni di verificazione devono essere conformi alla norma CEI 61674 ed1.0 (1997–10)<sup><a fragment="#fn-d6e2476" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2476" id="fnbck-d6e2476" routerlink="./">17</a></sup>; per i dosimetri di radiodiagnostica che misurano il prodotto dose-superficie alla norma CEI 60580 ed2.0 (2000–01)<sup><a fragment="#fn-d6e2481" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2481" id="fnbck-d6e2481" routerlink="./">18</a></sup>. Le misurazioni sono effettuate nelle abituali condizioni di un laboratorio; i risultati sono corretti, se necessario, in base alle condizioni normali di pressione e di temperatura.</dd><dt>4.1.4 </dt><dd>Su domanda del richiedente è possibile effettuare la verificazione con una radiazione differente da quella indicata al punto 4.1.2 e più adatta all’applicazione.</dd><dt>4.2 </dt><dd>Al momento della verificazione dei dosimetri di radiodiagnostica, i raggi X utilizzati devono presentare le stesse caratteristiche energetiche e temporali delle radiazioni solitamente utilizzate nella radiodiagnostica.</dd><dt></dt><dd>I chilovoltometri sono verificati con le seguenti qualità della radiazione:</dd><dt></dt><dd>radiodiagnostica convenzionale che impiega un tubo a raggi X con anodo di tungsteno):</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="4"><p>Radiazione incidente, serie RQR conformemente a CEI 61267 ed2.0 <br/>(2005–11)<sup><a fragment="#fn-d6e2517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2517" id="fnbck-d6e2517" routerlink="./">19</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td><p>Tensione del tubo (kV) (alimentazione, <br/>generatore HF)</p></td><td><p>Filtrazione totale<br/>(mm Al)</p></td><td><p>SEV (mm Al)<br/>(strato emivalente)</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td><p>RQR 5</p></td><td><p> 70</p></td><td><p>2,5</p></td><td><p>2,5</p></td></tr><tr><td><p>RQR 7</p></td><td><p> 90</p></td><td><p>2,5</p></td><td><p>3,3</p></td></tr><tr><td><p>RQR 9</p></td><td><p>120</p></td><td><p>2,5</p></td><td><p>4,5</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt></dt><dd>Mammografia che impiega un tubo a raggi X con anodo di molibdeno:</dd></dl><p></p><div class="table"><table border="1"><tbody><tr><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td><p></p></td></tr><tr><td colspan="5"><p>Radiazione incidente, qualità di riferimento conformemente a CEI 61267 ed2.0 (2005–11)<sup><a fragment="#fn-d6e2616" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fn-d6e2616" id="fnbck-d6e2616" routerlink="./">20</a></sup></p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>Codice</p></td><td colspan="2"><p>Tensione del tubo (kV)</p></td><td colspan="2"><p>Filtrazione totale</p></td></tr><tr><td><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td><td colspan="2"><p></p></td></tr><tr><td><p>RQN-M</p></td><td colspan="2"><p>28</p></td><td colspan="2"><p>0,03 mm Mo</p></td></tr></tbody></table></div><p></p><dl><dt>4.3 </dt><dd>Nella verificazione dei coulombometri, la carica è misurata in serie con lo strumento di riferimento.</dd><dt>4.4 </dt><dd>Nella verificazione dei cronometri di esposizione, invasivi e non, si procede al confronto con uno strumento di riferimento invasivo.</dd><dt>4.5 </dt><dd>Nella verificazione dei sensitometri, si confrontano mediante un’analisi densitometrica le due scale dei grigi riprodotte sulla stessa pellicola radiografica e ottenute una dallo strumento di misurazione e l’altra dallo strumento sottoposto a verificazione.</dd><dt>4.6 </dt><dd>Nella verificazione dei densitometri si utilizza una scala dei grigi tarata. </dd><dt>4.7 </dt><dd>Nella verificazione dei luxmetri, si procede a un confronto con uno strumento di riferimento dove si utilizza il centro della superficie di un negativoscopio come sorgente luminosa.</dd></dl><div class="footnotes"><p id="fn-d6e2098"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2098" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2098" routerlink="./">11</a></sup> IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch</p><p id="fn-d6e2174"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2174" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2174" routerlink="./">12</a></sup> IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment ‒ Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2247"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2247" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2247" routerlink="./">13</a></sup> IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2303"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2303" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2303" routerlink="./">14</a></sup> IEC 61674 ed1.0 (1997–10), Medical electrical equipment – Dosimeters with ionization chambers and/or semi-conductor detectors as used in X-ray diagnostic imaging. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2360"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2360" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2360" routerlink="./">15</a></sup> IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2432"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2432" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2432" routerlink="./">16</a></sup> IEC 61674 ed1.0 (1997–10), Medical electrical equipment – Dosimeters with ionization chambers and/or semi-conductor detectors as used in X-ray diagnostic imaging. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2476"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2476" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2476" routerlink="./">17</a></sup> IEC 61674 ed1.0 (1997–10), Medical electrical equipment – Dosimeters with ionization chambers and/or semi-conductor detectors as used in X-ray diagnostic imaging. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2481"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2481" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2481" routerlink="./">18</a></sup> IEC 60580 ed2.0 (2000–01) Medical electrical equipment – Dose area product meters. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2517"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2517" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2517" routerlink="./">19</a></sup> IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p><p id="fn-d6e2616"><sup><a fragment="#fnbck-d6e2616" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#fnbck-d6e2616" routerlink="./">20</a></sup> IEC 61267 ed2.0 (2005–11), Medical diagnostic X-ray equipment – Radiation conditions for use in the determination of characteristics. La norma può essere consultata gratuitamente presso l’Istituto federale di metrologia, 3003 Berna, o richiesta all’Associazione Svizzera di Normalizzazione (SNV), 8400 Winterthur, www.snv.ch.</p></div></div></section><section class="no-article-child" id="annex_7/lvl_u1/lvl_5"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_7/lvl_u1/lvl_5" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_7/lvl_u1/lvl_5" routerlink="./">5 Durata di validità della verificazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>La durata di validità della verificazione è di tre anni. Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_8"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_8" routerlink="./">Allegato 8</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 22–24)</p><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_8/lvl_u1" routerlink="./">Apparecchi di misurazione del radon</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_8/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Gli apparecchi di misurazione del radon devono soddisfare in particolare i seguenti requisiti:</dd><dt>1.1 </dt><dd>misurando: concentrazione radioattiva del radon in Bq/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.2 </dt><dd>concentrazione radioattiva minima misurabile del radon: 10 Bq/m<sup>3</sup> per un intervallo di misurazione di 1 ora;</dd><dt>1.3 </dt><dd>campo di misurazione fino a: 100 000 Bq/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.4 </dt><dd>linearità: deviazione < 10 % tra 10 Bq/m<sup>3</sup> e 10 000 Bq/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.5 </dt><dd>riproducibilità: deviazione standard s ≤ 5 %.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1/lvl_2"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1/lvl_2" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_8/lvl_u1/lvl_2" routerlink="./">2 Procedura per l’immissione sul mercato</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>2.1 </dt><dd>Chiunque sottopone un apparecchio di misurazione del radon alla verificazione iniziale deve allegare su un adeguato supporto dati una descrizione tecnica, le istruzioni d’uso e il rispettivo programma per la valutazione dei dati di misurazione.</dd><dt>2.2 </dt><dd>La grandezza di riferimento utilizzata dal METAS o dal laboratorio di verificazione competente deve essere situata nell’intervallo di valori dell’utilizzazione dell’apparecchio di misurazione del radon negli spazi abitativi e nei locali di lavoro.</dd><dt>2.3 </dt><dd>Per gli apparecchi di misurazione del radon gli errori massimi tollerati sono del ± 20 %.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1/lvl_3"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1/lvl_3" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_8/lvl_u1/lvl_3" routerlink="./">3 Procedura per il mantenimento della stabilità di misurazione</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt>3.1 </dt><dd>Il METAS può prolungare o abbreviare i termini per determinati modelli di strumenti di uno specifico fabbricante, se le caratteristiche metrologiche degli strumenti di misurazione utilizzati lo consentono o lo esigono.</dd><dt>3.2 </dt><dd>Alla verificazione successiva si applicano gli stessi requisiti elencati al numero 2 per le verificazioni iniziali.</dd></dl></div></section><section class="no-article-child" id="annex_8/lvl_u1/lvl_4"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_8/lvl_u1/lvl_4" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_8/lvl_u1/lvl_4" routerlink="./">4 Errori massimi tollerati in caso di controlli</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>Se in occasione di un controllo ufficiale al di fuori della verificazione lo scarto di misurazione dello strumento è superiore a quello massimo tollerato, lo strumento di misurazione deve essere sottoposto a verificazione successiva.</dd></dl></div></section></div></section></div></section><section class="no-article-child" id="annex_9"><h1 aria-level="1" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_9" routerlink="./">Allegato 9</a></h1><div class="collapseable"><p>(art. 25–27)</p><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1"><h2 aria-level="2" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_9/lvl_u1" routerlink="./">Dosimetri radon</a></h2><div class="collapseable"><section class="no-article-child" id="annex_9/lvl_u1/lvl_1"><h3 aria-level="3" class="heading" role="heading"><span class="display-icon"></span><span class="external-link-icon"></span><a fragment="#annex_9/lvl_u1/lvl_1" href="https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2012/878/it#annex_9/lvl_u1/lvl_1" routerlink="./">1 Costruzione, caratteristiche metrologiche</a></h3><div class="collapseable"> <dl><dt></dt><dd>I dosimetri radon devono soddisfare in particolare i seguenti requisiti:</dd><dt>1.1 </dt><dd>misurando: esposizione al radon in kBq h/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.2 </dt><dd>tempo d’integrazione: > 1 mese;</dd><dt>1.3 </dt><dd>esposizione minima misurabile: 50 kBq h/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.4 </dt><dd>campo di misurazione: fino a 15 000 kBq h/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.5 </dt><dd>linearità: deviazione < 15 % tra 50 kBq h/m<sup>3</sup> e 10 000 kBq h/m<sup>3</sup>;</dd><dt>1.6 </dt><dd>riproducibilità: deviazione standard s ≤ 5 %.</dd></dl><p></p></div></section></div></section></div></section></div></div> |