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217 del 2005, recante l’ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono finalizzate ad apportare mere correzioni ad errori materiali e non risultano suscet- tibili di incidere su aspetti retributivi o comunque di presentare implicazioni di carattere finanziario, esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA VII COMMISSIONE PERMANENTE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE) La VII Commissione, esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 2242 Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge, con modifica- zioni, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni,
esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA VIII COMMISSIONE PERMANENTE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI) La VIII Commissione, esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in titolo; -- Pagina 11 -- presi in esame gli articoli 4 e 5, che intervengono sull’organiz- zazione interna rispettivamente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; evidenziato, in particolare, che il citato articolo 4 istituisce, fino al 31 dicembre 2020, la Struttura tecnica per il controllo interno, autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad adottare regolamenti di riorganizzazione dei propri uffici e, infine, integra alcune disposizioni riferite all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali; ricordato che l’articolo 5 ridefinisce l’organizzazione del Mini- stero dell’ambiente, del territorio e del mare e autorizza l’adozione di un regolamento di organizzazione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (termine peraltro già scaduto); segnalato che la relazione illustrativa afferma che la norma, sopprimendo la figura del Segretario generale,
sopprimendo la figura del Segretario generale, istituisce due diparti- menti (sebbene la formulazione normativa si limiti a prevedere un numero « non superiore » a due), con una nuova direzione generale interamente dedicata ai cambiamenti climatici, e che i due dipartimenti saranno rispettivamente dedicati alle attività di risanamento ambien- tale ed economia circolare e ai processi di miglioramento della qualità dell’aria e di crescita sostenibile, articolazione che tuttavia non appare evincersi esplicitamente dalla formulazione della disposizione in esame, esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA IX COMMISSIONE PERMANENTE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI) La IX Commissione, esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 settembre 2019, n.
n. 104, recante di- sposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganiz- zazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrut- ture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni -- Pagina 12 -- dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, approvato dal Senato (C. 2242 Governo), esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA X COMMISSIONE PERMANENTE (ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO) PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA XI COMMISSIONE PERMANENTE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO) La XI Commissione, esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge n. 2242, di conversione del decreto-legge n.
2242, di conversione del decreto-legge n. 104 del 2019, recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, approvato dal Senato (C. 2242 Governo); preso atto delle modifiche introdotte dall’altro ramo del Parla- mento; condiviso il trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle funzioni in materia di turismo già esercitate dal Mini- stero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, disposto dall’articolo 1, con il contestuale adeguamento delle dotazioni organi- che dei due Dicasteri; apprezzata, all’articolo 1-bis, l’autorizzazione al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ad assumere a tempo indeterminato,
mediante apposita procedura selettiva, centocinquanta unità di personale non dirigenziale, da destinare, nelle more dell’e- -- Pagina 13 -- spletamento delle procedure concorsuali autorizzate ai sensi del de- creto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 giugno 2019, ai servizi di accoglienza e assistenza al pubblico nonché di vigilanza, protezione e conservazione dei beni culturali in gestione; osservato che l’articolo 1-ter autorizza, per le medesime finalità, il Ministero, in caso di impossibilità di utilizzare il proprio personale dipendente, ad avvalersi della società Ales S.p.a. società in house partecipata al 100 per cento dal Ministero medesimo; considerato che l’articolo 2 dispone il trasferimento al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale delle funzioni già esercitate dal Ministero dello sviluppo economico in materia di defi- nizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l’estero e di sviluppo dell’internazionalizzazione del sistema Paese, con conseguente rideterminazione delle dotazioni organiche dei due dica- steri; rilevato che l’articolo 4 istituisce, fino al 31 dicembre 2020, la struttura tecnica per il controllo interno del Ministero delle infrastrut- ture e dei trasporti, retta da un dirigente appartenente esclusivamente all’amministrazione dello Stato e, in deroga alla dotazione organica del Ministero,
in deroga alla dotazione organica del Ministero, con una dotazione di quindici unità di personale, sotto il controllo diretto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; apprezzata la riorganizzazione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, disposta dall’articolo 5, che ne prevede l’articolazione in due dipartimenti, di cui uno dedicato alle attività di risanamento ambientale e all’economia circolare e l’altro ai processi di miglioramento della qualità dell’aria e di crescita sosteni- bile, esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA XIII COMMISSIONE PERMANENTE (AGRICOLTURA) PARERE FAVOREVOLE -- Pagina 14 -- PARERE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI La Commissione parlamentare per le questioni regionali, esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge n.
104 del 2019, recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole e alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, approvato dal Senato (C. 2242 Governo); richiamato il parere reso sul provvedimento nel corso dell’iter al Senato, nella seduta del 10 ottobre 2019; rilevato che il provvedimento appare riconducibile alla materia « ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali », di esclusiva competenza statale ai sensi dell’arti- colo 117, secondo comma, lettera g), della Costituzione, esprime PARERE FAVOREVOLE
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO: Modifiche agli articoli 2, 9, 41 e 44 della Costituzione, in materia di tutela dell'ambiente e di promozione dello sviluppo sostenibile (2315) Iniziativa: Regioni Legislaura: 18 Data di proposta: 2021-07-29 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE D’INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Modifiche agli articoli 2, 9, 41 e 44 della Costituzione, in materia di tutela dell’ambiente e di promozione dello sviluppo sostenibile Presentata il 20 dicembre 2019 ONOREVOLI DEPUTATI ! — La presente pro- posta di legge costituzionale è finalizzata a introdurre nella Costituzione i princìpi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo soste- nibile. Quando l’Assemblea costituente svol- geva il suo lavoro, sul pianeta viveva meno di un terzo degli attuali 7,6 miliardi di persone, che si stima diventeranno 9,5 mi- liardi nel 2045.
In parallelo con l’impetuoso incremento demografico, il progresso economico e so- ciale in questi ultimi settant’anni è stato straordinario; tuttavia, sia dal punto di vista ambientale che sociale, ci troviamo di fronte a sfide che i Costituenti non pote- vano immaginare e di cui solo oggi ab- biamo piena consapevolezza. Gli attuali modelli di produzione e consumo hanno portato l’uso di risorse e territorio a livelli che erano imprevedibili nell’immediato do- poguerra: corriamo perciò il rischio di com- promettere la possibilità non solo delle generazioni future, ma anche di quelle pre- senti, di avere le stesse opportunità che hanno avuto le generazioni precedenti. Nello scenario descritto, la tutela dell’ambiente, la sostenibilità dello sviluppo e una pro- spettiva di responsabilità intergenerazio- nale diventano condizioni imprescindibili. Secondo una ormai classica definizione, lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza com- promettere le possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.
Nel linguaggio delle costituzioni democratiche contempo- ranee è sostenibile lo sviluppo economico che non pone in discussione i diritti cosid- detti di prima generazione (le libertà clas- siche), di seconda generazione (ossia i di- ritti sociali) e di terza generazione (vale a dire i diritti alla pace, all’ambiente salutare -- Pagina 2 -- e alla conservazione del patrimonio co- | gliamo lasciare ai nostri figli, inserendo mune dell’umanità). Peraltro, nessuno Stato | nella Carta costituzionale i presupposti per nazionale è in grado di affrontare da solo | un vero e proprio patto generazionale, ba- le sfide dello sviluppo sostenibile. L’integra- | sato sulla tutela dell’ambiente e sullo svi- zione europea appare in questo senso lo | luppo sostenibile. strumento indispensabile per assicurare una | dimensione territoriale e un peso politico | In questo senso si inquadra la proposta per interventi adeguati. Il principio dello | di integrare l’articolo 2 della Costituzione sviluppo sostenibile, recepito dall’articolo 2 | esplicitando l’estensione di diritti e doveri del Trattato di Amsterdam e dall’articolo 1 | fondamentali anche alle generazioni fu- del Trattato di Lisbona, indica che tutte le | ture.
L’assenza di un esplicito riconosci- politiche di sviluppo devono essere impron- | mento del « diritto all’ambiente » quale prin- tate al concetto di sostenibilità. Quindi è | cipio fondamentale del nostro ordinamento tempo che l’Italia, al pari di altri Paesi | induce a considerare anche l’opportunità dell’Unione, come Francia, Spagna, Germa- | di una revisione dell’articolo 9 della Costi- nia, Portogallo, Polonia, recepisca nella pro- | tuzione, che oggi si limita alla « tutela del pria Costituzione il principio dello sviluppo | paesaggio e dei beni culturali ». Si propon- sostenibile, a tutela dell’ambiente e della | gono inoltre alcune integrazioni agli arti- salute umana. | coli 41 e 44, stabilendo che l’iniziativa | economica si debba svolgere in modo da Il tema della sostenibilità è troppo spesso | non recare danno all’ambiente e possa es- eluso, nonostante gli impegni presi a livello | sere indirizzata e coordinata a fini sociali e internazionale, in particolare con riguardo | di sviluppo sostenibile. Il principio di so- ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile del- | stenibilità viene poi applicato anche allo l’Agenda 2030 approvata dall’Assemblea | sfruttamento del suolo.
delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. | Per quanto riguarda la tutela dell’am- | La presenza dei concetti di tutela del- biente, nonostante qualche significativo mi- | l’ambiente e di sviluppo sostenibile nella glioramento in alcuni settori, la situazione | Costituzione rafforzerebbe tutta la produ- generale in Italia resta preoccupante. Dal- | zione normativa successiva, sottraendo il l’Annuario dei dati ambientali, presentato | legislatore alla tentazione di ricercare so- dall’Istituto superiore per la protezione e la | luzioni e consenso con interventi a impatto ricerca ambientale nel 2018, emerge, ad | immediato, ma con ricadute negative nel esempio, un costante consumo di suolo, a | medio-lungo termine. cui si accompagna un grave dissesto idro- | geologico. | È necessario che la legge fondamentale | vincoli il legislatore in modo che la produ- Con questa proposta, si vuole portare | zione normativa tenga conto degli effetti all’attenzione di tutti la questione delle | che le diverse scelte possono avere per le prossime generazioni e dell’Italia che vo- | generazioni future.
| -- Pagina 3 -- RELAZIONE TECNICA (Articolo 17, comma 6, della legge 31 dicembre 2009, n. 196). Partendo dalla constatazione che l’incremento demografico e il progresso economico e sociale registrati negli ultimi settant’anni hanno reso sempre più complesso e difficile lo scenario, portando con loro complesse e importanti sfide in materia di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile, in una prospettiva di responsabilità intergenera- zionale, il progetto di legge costituzionale in esame intende introdurre nella Costituzione i princìpi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, proponendo di integrare l’articolo 2 della Costituzione nella direzione di esplicitare l’estensione di diritti e doveri fondamentali anche alle generazioni future, aggiungendo dopo le parole « doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale » le parole: « anche nei confronti delle generazioni future ».
Inoltre, in assenza di un esplicito riconoscimento del « diritto all’ambiente » quale principio fondamentale nell’ordinamento italiano, il provvedimento propone una revisione dell’articolo 9 della Costitu- zione aggiungendo, dopo il secondo comma (« Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione »), i seguenti commi: « Riconosce e garantisce la tutela dell’ambiente come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività »; « Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile ». Ancora, il progetto di legge costituzionale intende modificare l’articolo 41 della Costituzione, stabilendo che l’iniziativa economica si debba svolgere in modo da non recare danno all’ambiente e possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e di sviluppo sostenibile: propone perciò la sostituzione del secondo comma con « Essa non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà o alla dignità umana », nonché l’aggiunta alla fine del terzo comma delle parole « e di sviluppo sostenibile ».
Il progetto di legge costituzionale propone infine di applicare il principio di sostenibilità anche allo sfruttamento del suolo mediante l’aggiunta all’articolo 44, dopo le parole « Al fine di conseguire il razionale », delle parole « e sostenibile ». Si reputa che le modifiche alla Carta costituzionale proposte dal presente provvedimento non comportino nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio statale. -- Pagina 4 -- PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE | D’INIZIATIVA REGIONALE | __ | | Art. 1. | | (Modifica all’articolo 2 della Costituzione) | | 1. All’articolo 2 della Costituzione, dopo | le parole: « doveri inderogabili di solida- | rietà politica, economica e sociale » sono | aggiunte le seguenti: « anche nei confronti | delle generazioni future ». | | Art. 2. | | (Modifiche all’articolo 9 della Costituzione) | | 1. All’articolo 9 della Costituzione, dopo | il secondo comma sono aggiunti i seguenti: | « Riconosce e garantisce la tutela del- | l’ambiente come fondamentale diritto del- | l’individuo e interesse della collettività.
| | Promuove le condizioni per uno svi- | | luppo sostenibile ». | | Art. 3. | | (Modifiche all’articolo 41 della Costituzione) | | 1. All’articolo 41 della Costituzione sono | | apportate le seguenti modificazioni: | | a) il secondo comma è sostituito dal | | seguente: | | « Essa non può svolgersi in contrasto | con l’utilità sociale o in modo da recare | danno all’ambiente, alla sicurezza, alla li- | bertà o alla dignità umana ». | | b) al terzo comma, sono aggiunte, in | fine, le seguenti parole: « e di sviluppo | sostenibile ». | | -- Pagina 5 -- Art. 4. | | (Modifiche all’articolo 44 della Costituzione) | | 1. All’articolo 44, primo comma, della | Costituzione, dopo le parole: « Al fine di | conseguire il razionale » sono inserite le | seguenti: « e sostenibile ». | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: MURONI e FORNARO: Disposizioni concernenti l'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino (907) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2018-07-11 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- n. 1939 PRESENTATO DAL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE (COSTA) Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (« Legge SalvaMare ») Presentato il 26 giugno 2019 E PROPOSTE DI LEGGE n. 907, D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI MURONI, FORNARO Disposizioni concernenti l’impiego di unità da pesca per la rac- colta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell’ambiente marino Presentata l’11 luglio 2018 NOTA: La VIII Commissione permanente (Ambiente, territorio e lavori pubblici), il 10 ottobre 2019, ha deliberato di riferire favorevolmente sul disegno di legge n. 1939. In pari data la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente. Per il testo delle proposte di legge nn. 907 e 1276 si vedano i relativi stampati. -- Pagina 2 -- n.
-- Pagina 2 -- n. 1276, D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI RIZZETTO, MANTOVANI Disposizioni per il recupero dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la protezione dell’ecosistema marino Presentata il 17 ottobre 2018 (Relatrici: DEIANA e MURONI) -- Pagina 3 -- PARERE DELLA I COMMISSIONE PERMANENTE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) La I Commissione, esaminato il nuovo testo del disegno di legge C. 1939, recante promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (« Legge Salvamare »), come risultante dalle proposte emendative ap- provate nel corso dell’esame in sede referente presso la VIII Commis- sione, cui sono abbinate le proposte di legge C. 907 Muroni e C. 1276 Rizzetto; condivisi gli importanti obiettivi sottesi all’intervento legislativo, il quale si pone la finalità di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare, nonché alla sensi- bilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comporta- mentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti negli ecosistemi marini e alla corretta gestione degli stessi; rilevato,
rilevato, per quanto attiene al rispetto delle competenze legisla- tive costituzionalmente definite, come il disegno di legge sia soprattutto volto a disciplinare aspetti che rientrano nella materia « tutela del- l’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali », che l’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione attribuisce alla compe- tenza legislativa esclusiva dello Stato, nonché al tema della tutela del paesaggio, di cui all’articolo 9 della Costituzione, quale valore primario che rientra nella competenza legislativa esclusiva dello Stato; segnalato inoltre come le disposizioni di cui all’articolo 3 e all’articolo 5 attengano alla materia « valorizzazione dei beni culturali e ambientali », attribuita alla competenza legislativa concorrente tra Stato e regioni, ai sensi del terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione; rilevato altresì come le disposizioni dell’articolo 2 concernenti gli impianti portuali di raccolta e la componente aggiuntiva della tassa o tariffa sui rifiuti per la copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati attengano, rispettivamente, alle materie « porti e aeroporti civili » – che l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione ricomprende nel novero delle materie di legislazione concorrente – e alla materia « sistema tributario e contabile dello Stato »,
che l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione attribuisce alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, esprime PARERE FAVOREVOLE con le seguenti osservazioni: a) con riferimento all’articolo 3, il quale detta disposizioni per lo svolgimento di campagne di pulizia finalizzate alla raccolta volontaria -- Pagina 4 -- di rifiuti, prevedendo a tal fine, al comma 1, l’emanazione di un decreto del Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro delle politiche agricole, a cui viene demandata l’individuazione delle modalità per l’effettuazione, valuti la Commissione di merito l’opportunità di coin- volgere il sistema delle autonomie territoriali nella procedura di adozione del predetto decreto ministeriale attuativo, atteso che tali campagne, oltre a coinvolgere gli enti gestori delle aree protette, enti spesso connessi agli enti territoriali, appaiano riconducibili non solo alla materia, di esclusiva competenza legislativa statale, della tutela dell’ambiente, ma anche a quella, di competenza legislativa concorrente tra Stato e regioni, della valorizzazione dei beni ambientali; b) con riferimento all’articolo 5,
b) con riferimento all’articolo 5, il quale prevede che possono essere effettuate campagne di sensibilizzazione per il conseguimento delle finalità della legge e della Strategia per l’ambiente marino di cui al DPCM 10 ottobre 2017 e degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, demandando la disciplina delle modalità per l’effettuazione delle predette campagne a un apposito decreto ministe- riale, emanato dal Ministero dell’ambiente, sentiti i Ministeri delle politiche agricole, delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, valuti la Commissione di merito l’opportunità di coinvolgere il sistema delle autonomie territo- riali nella procedura di adozione del decreto ministeriale attuativo previsto, in quanto le predette campagne di sensibilizzazione appaiono riconducibili alla materia, di competenza legislativa concorrente tra Stato e regioni, della valorizzazione dei beni ambientali; c) con riferimento all’articolo 6, il quale, nel prevedere il rilascio agli imprenditori ittici i quali, nell’esercizio delle proprie attività, utilizzano materiali di ridotto impatto ambientale, partecipano a cam- pagne di pulizia del mare o conferiscono i rifiuti accidentalmente pescati, di un riconoscimento ambientale, stabilisce, al comma 2 che la disciplina delle procedure,
stabilisce, al comma 2 che la disciplina delle procedure, delle modalità e delle condizioni per l’at- tribuzione del riconoscimento sia demandata a un regolamento mini- steriale da adottare dal Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e, al comma 3, prevede l’emanazione di un ulteriore regolamento ministeriale, adot- tato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per la disciplina delle procedure, delle modalità e delle condizioni per l’at- tribuzione del riconoscimento in questione anche ai fini dei programmi di etichettatura ecologica di cui all’articolo 18, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 4 del 2012, valuti la Commissione di merito l’opportunità di specificare meglio il rispettivo contenuto dei due distinti provvedimenti attuativi previsti nei richiamati commi 2 e 3, che sembrano in parte sovrapporsi. -- Pagina 5 -- PARERE DELLA II COMMISSIONE PERMANENTE (GIUSTIZIA) NULLA OSTA PARERE DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE (FINANZE) La VI Commissione, esaminato, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, del Regola- mento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, il disegno di legge C.
1939, recante « Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare » (« Legge SalvaMare »), come risultante dalle modifiche approvate dalla VIII Commissione in sede referente, e le abbinate proposte di legge, esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA VII COMMISSIONE PERMANENTE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE) La VII Commissione, esaminato il nuovo testo del disegno di legge C.
1939 Governo (Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circo- lare), quale risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito; rilevato che l’articolo 5-bis, aggiunto nella fase emendativa, reca disposizioni per incentivare nelle scuole l’educazione ambientale per la salvaguardia del mare, prevedendo in particolare che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca promuova la realizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività tese a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente e del mare in particolare, nonché delle corrette modalità di conferimento dei -- Pagina 6 -- rifiuti; e che nelle scuole sia inoltre promossa la pratica del riuso dei beni; rilevato altresì che l’articolo 5-ter, anch’esso aggiunto nella fase emendativa, novella l’articolo 52 il Codice della nautica da diporto (di cui decreto legislativo n.
171 del 2005), il quale ha istituito una Giornata del mare presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, prevedendo che in occasione della giornata in questione gli istituti scolastici di ogni ordine e grado possano promuovere iniziative volte a diffondere la conoscenza e la cultura del mare; in particolare, l’articolo 5-ter del testo in esame modifica la norma citata per includere nell’ambito delle iniziative in questione anche il « riferimento alle misure per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dei rifiuti marini »; considerato che iniziative di promozione dell’educazione am- bientale sono state già assunte, a livello normativo e amministrativo, anche nella corrente legislatura, e ricordato, in particolare, che la proposta di legge per l’introduzione dell’insegnamento scolastico del- l’educazione civica (C.
682 e abbinate), approvata dalla Camera dei deputati e trasmessa al Senato il 30 aprile 2019, all’articolo 3 incarica il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di definire linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che individuino, ove non già previsti, specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento, assumendo a riferimento una serie di tematiche, tra cui « educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale »; esprime PARERE FAVOREVOLE con la seguente osservazione: con riferimento all’articolo 5-bis, valuti la Commissione Am- biente l’opportunità di coordinare le nuove iniziative ivi definite per l’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole con le diverse misure normative e amministrative e le diverse iniziative già previste in questa materia, per ricondurle ad un quadro unitario. PARERE DELLA IX COMMISSIONE PERMANENTE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI) La IX Commissione, esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge C.
1939, di iniziativa governativa, recante « Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (Legge SalvaMare) », -- Pagina 7 -- adottato come testo base, come modificato dagli emendamenti appro- vati dalla Commissione di merito, condivise le finalità del provvedimento, volto promuovere il recupero dei rifiuti nelle acque nell’ottica della salvaguardia della natura, della tutela della biodiversità e della valorizzazione dell’acqua come bene comune; rilevato che l’articolo 1, comma 1, disciplina le definizioni, tra cui quelle di « nave », « porto » e « imbarcazione da diporto », in parte riprendendo in parte innovando le definizioni già contenute nel decreto legislativo n. 182 del 2003, recante attuazione della direttiva 2000/ 59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi; le definizioni del decreto legislativo n. 182 del 2003, tra cui quella di « imbarcazione da diporto », sono destinate ad essere superate in sede di attuazione della nuova direttiva 2019/883/UE che abroga la precedente direttiva del 2000; rilevata l’opportunità di valutare un coordinamento tra le diverse definizioni, al fine di evitare stratificazioni normative, esprime PARERE FAVOREVOLE.
PARERE DELLA XI COMMISSIONE PERMANENTE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO) La XI Commissione, esaminato, per quanto di competenza, il nuovo testo del disegno di legge C. 1939 e abb., recante disposizioni per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (cosiddetta « Legge SalvaMare »), rilevata l’opportunità di specificare, all’articolo 2, comma 1, che i rifiuti accidentalmente pescati sono equiparati ai rifiuti « speciali » prodotti dalle navi, esprime PARERE FAVOREVOLE. -- Pagina 8 -- PARERE DELLA XIII COMMISSIONE PERMANENTE (AGRICOLTURA) La XIII Commissione, esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto; premesso che: la problematica relativa alla presenza ingente di rifiuti in am- biente marino, ha negli ultimi tempi assunto le dimensioni di una sfida complessa e globale, oggetto di attenzione e causa di diffusa preoccu- pazione.
Le materie plastiche, infatti, rappresentano la componente principale dei rifiuti marini, trovati lungo le coste (beach litter), sulla superficie del mare e sul fondo dell’oceano (marine litter); si stima che vengano prodotte annualmente, a livello mondiale, 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni di tonnellate si perdono in mare ogni anno; il provvedimento in discussione persegue, quindi, il condivisibile obiettivo di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino, alla promozione dell’economia circolare e alla sensibilizzazione della col- lettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione dell’abbandono dei rifiuti negli ecosistemi marini e alla corretta gestione dei rifiuti stessi; le misure previste vanno, nella direzione di agevolare il confe- rimento dei rifiuti raccolti in mare durante le operazioni di pesca, coerentemente alle disposizioni contenute nella direttiva 2019/883/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019, relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che introduce una disciplina espressamente dedicata ai rifiuti acciden- talmente pescati; come si evince dalla relazione illustrativa del disegno di legge C.
1939, attraverso il provvedimento in esame si intende sia « chiarire il quadro normativo di riferimento, evitando conseguenze sanzionatorie per i pescatori che effettuino la raccolta “accidentale” durante l’attività di pesca », sia « incentivare i pescatori stessi al conferimento dei rifiuti pescati agli impianti portuali di raccolta »; esprime PARERE FAVOREVOLE -- Pagina 9 -- PARERE DELLA XIV COMMISSIONE PERMANENTE (POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA) La XIV Commissione, esaminato il nuovo testo delle proposte di legge C. 1939 Governo e abb. recante « Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (“Legge Salvamare”) »; considerato che la problematica relativa alla presenza ingente di rifiuti in ambiente marino ha recentemente assunto le dimensioni di una sfida globale, soprattutto con riferimento alle materie plastiche, che sono le componenti principali dei rifiuti marini che si stima rappresentino fino all’85 per cento di tali rifiuti marini trovati lungo le coste (beach litter), sulla superficie del mare e sul fondo dell’oceano (marine litter); la rilevanza del problema dei rifiuti marini è stata, in particolare, sottolineata nel 35° considerando della direttiva rifiuti 2018/851/UE,
ove si afferma che « la dispersione di rifiuti nell’ambiente marino è un problema particolarmente pressante e gli Stati membri dovrebbero adottare misure volte a fermare la dispersione di rifiuti nell’ambiente marino nell’Unione europea, contribuendo in tal modo al conseguimento dell’obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sosteni- bile, adottata dall’Assemblea generale dell’ONU il 25 settembre 2015 »; considerato altresì che al fine di frenare il consumo di plastica monouso e il marine litter, in linea con gli obiettivi enunciati nella Comunicazione « Strategia europea per la Plastica nell’economia cir- colare », l’UE ha recentemente emanato la direttiva 2019/904/UE sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’am- biente, nonché la direttiva 2019/883/UE sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi (che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE) - che dovrà essere recepita entro il 28 giugno 2021 - la quale ha previsto, tra le novità, l’inclusione, tra i rifiuti delle navi assoggettati alle disposizioni della direttiva, anche dei « rifiuti accidentalmente pescati »;
anche dei « rifiuti accidentalmente pescati »; rilevato come il disposto normativo del disegno di legge nella sostanza anticipi un parziale recepimento della citata direttiva n. 2019/ 883/UE, in particolare laddove essa prevede un regime di favore per i rifiuti accidentalmente pescati, disponendo, all’articolo 8, paragrafo 2, che, per tali rifiuti, « non si impone alcuna tariffa diretta, allo scopo di garantire un diritto di conferimento senza ulteriori oneri basati sul volume dei rifiuti conferiti », e che « per evitare che i costi della raccolta e del trattamento dei rifiuti accidentalmente pescati siano soltanto a carico degli utenti dei porti, ove opportuno gli Stati membri coprono tali costi con le entrate generate da sistemi di finanziamento alternativi, compresi sistemi di gestione dei rifiuti e finanziamenti unionali, na- zionali o regionali disponibili »; constatato che il disegno di legge, nel nuovo testo approvato dalla Commissione di merito, ha esteso il suo ambito di applicazione, -- Pagina 10 -- includendo tra i « rifiuti accidentalmente pescati », anche quelli raccolti nei laghi, nei fiumi e nelle lagune,
nei fiumi e nelle lagune, dalle reti durante le operazioni di pesca e occasionalmente con qualunque mezzo - laddove invece il punto 4) dell’articolo 2 della direttiva 2019/883/UE definisce i « rifiuti accidentalmente pescati » come i « rifiuti raccolti dalle reti durante le operazioni di pesca » – , specificando, inoltre, che nella definizione di « nave » sono compresi i pescherecci, le imbarcazioni da diporto, gli aliscafi, i veicoli a cuscino d’aria, i sommergibili e le imbarcazioni galleggianti, ampliandone pertanto la portata in coerenza con la definizione recata dall’articolo 1, paragrafo 1, della citata direttiva n. 2019/883/UE; rilevato altresì che il diritto di conferimento senza ulteriori oneri e l’obiettivo, previsto dall’articolo 8, paragrafo 2, lettera d), della direttiva 2019/883/UE, di evitare che i costi della raccolta e del trattamento dei rifiuti accidentalmente pescati siano soltanto a carico degli utenti dei porti,
viene perseguito dal disegno di legge mediante la previsione della copertura degli oneri per la gestione di tali rifiuti a valere su una specifica componente aggiuntiva alla tassa sui rifiuti o alla tariffa istituita in luogo di essa, secondo criteri e modalità che dovranno essere definiti dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente; preso atto che con una modifica all’articolo 2, comma 4, del disegno di legge si è inteso specificare che i predetti oneri per la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati debbano essere distribuiti sull’intera collettività nazionale; condivise le finalità perseguite dal disegno di legge, avente l’obiettivo di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare, nonché alla sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti negli ecosi- stemi marini e alla corretta gestione degli stessi, esprime PARERE FAVOREVOLE PARERE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI La Commissione parlamentare per le questioni regionali, esaminato, per i profili di competenza, il del disegno di legge C.
il del disegno di legge C. 1939 recante disposizioni per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare, nel testo risultante dagli emenda- menti approvati in sede referente; -- Pagina 11 -- rilevato che: il provvedimento appare principalmente riconducibile alla ma- teria tutela dell’ambiente, di esclusiva competenza statale ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione; assume però anche rilievo, con riferimento a specifiche disposizioni, quali quelle di cui agli articoli 3 e 5, la materia di competenza concorrente, ai sensi del terzo comma dell’articolo 117, valorizzazione dei beni culturali e ambientali; rilevano infine, con riferimento all’articolo 2, le materie porti e aeroporti civili, di competenza concorrente, e sistema tributario e contabile dello Stato, di esclusiva competenza statale (articolo 117, secondo comma, lettera e) Cost.), nonché, con riferimento agli articoli 5-bis e 5-ter, la materia, anch’essa di esclusiva competenza statale, norme generali sull’istruzione (articolo 117, secondo comma, lettera n) Cost.); l’articolo 2, comma 4,
); l’articolo 2, comma 4, prevede che i costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati in mare sono coperti con una specifica com- ponente che si aggiunge alla tassa o tariffa sui rifiuti; al riguardo, richiamato il parere contrario reso dalla Conferenza unificata sul testo originario provvedimento nella seduta del 1° agosto 2019 e preso atto delle modifiche introdotte nel testo per recepire alcune preoccupazioni espresse in quella sede dalle regioni (vale a dire l’equiparazione tra i rifiuti in questione e i rifiuti urbani e la specificazione che la compo- nente aggiuntiva sarà applicata a tutti i comuni e non solo a quelli costieri), si invita comunque la Commissione di merito ad approfondire l’impatto della misura di cui all’articolo 2, comma 4, anche valutando, con finalità compensative dei maggiori oneri per la finanza locale, l’introduzione di misure di premialità per i comuni che ottengano i migliori risultati in termini di recupero dei rifiuti in mare e per quelli che sostengano i maggiori costi; l’articolo 3 detta disposizioni finalizzate a disciplinare lo svolgi- mento di campagne di pulizia finalizzate alla raccolta volontaria di rifiuti; si tratta di misure che appaiono riconducibili,
oltre che alla materia di esclusiva competenza statale della tutela dell’ambiente, a quella di competenza concorrente della valorizzazione dei beni am- bientali. Potrebbe quindi risultare opportuno coinvolgere il sistema delle autonomie territoriali nella procedura di adozione del decreto attuativo del Ministro dell’ambiente previsto al comma 1; l’articolo 5 prevede che possono essere effettuate campagne di sensibilizzazione per il conseguimento delle finalità della presente legge, della Strategia per l’ambiente marino di cui al DPCM 10 ottobre 2017 e degli obiettivi della Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; anche tali campagne appaiono riconducibili alla materia di competenza concorrente della valorizzazione dei beni ambientali; anche in questo caso, pertanto, potrebbe quindi risultare opportuno coinvolgere il sistema delle autonomie territoriali nella procedura di adozione del decreto attuativo del Ministro dell’ambiente previsto, esprime PARERE FAVOREVOLE -- Pagina 12 -- con le seguenti osservazioni: valuti la Commissione di merito, per le ragioni esposte in premessa, l’opportunità di: approfondire l’impatto sulla finanza locale delle disposizioni di cui all’articolo 2, comma 4, anche prendendo in considerazione, con finalità compensative,
anche prendendo in considerazione, con finalità compensative, l’introduzione di misure di premialità per i comuni che ottengano i migliori risultati in termini di recupero dei rifiuti in mare e per quelli che sostengano i maggiori costi; coinvolgere il sistema delle autonomie territoriali nell’ambito della procedura di adozione dei decreti ministeriali attuativi previsti agli articoli 3 e 5. -- Pagina 13 -- TESTO | TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1939 | DELLA COMMISSIONE __ | __ | Promozione del recupero dei rifiuti in | Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (« Legge | mare e nelle acque interne e per la pro- SalvaMare ») | mozione dell’economia circolare (« legge __ | SalvaMare ») | __ Art. 1. | | Art. 1. (Definizioni) | | (Finalità e definizioni) 1. Ai fini della presente legge si appli- | cano le definizioni previste dal decreto le- | 1. La presente legge persegue l’obiettivo gislativo 24 giugno 2003, n. 182, e dal de- | di contribuire al risanamento dell’ecosi- creto legislativo 3 aprile 2006, n.
152, non- | stema marino e alla promozione dell’eco- ché le seguenti: | nomia circolare, nonché alla sensibilizza- | zione della collettività per la diffusione di a) « rifiuti accidentalmente pescati »: i | modelli comportamentali virtuosi volti alla rifiuti raccolti in mare dalle reti durante le | prevenzione dell’abbandono dei rifiuti in operazioni di pesca e quelli raccolti occa- | mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e sionalmente in mare con qualunque mezzo; | alla corretta gestione dei rifiuti medesimi. | 2. Ai fini della presente legge si appli- b) « rifiuti volontariamente raccolti »: | cano le definizioni previste dal decreto le- i rifiuti raccolti nel corso delle campagne di | gislativo 24 giugno 2003, n. 182, dal de- pulizia del mare di cui alla lettera c); | creto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e dal | decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, c) « campagna di pulizia del mare »: | nonché le seguenti: l’iniziativa preordinata all’effettuazione di | operazioni di pulizia del mare nel rispetto | a) « rifiuti accidentalmente pescati »: i delle condizioni di cui all’articolo 3;
| rifiuti raccolti in mare, nei laghi, nei fiumi | e nelle lagune dalle reti durante le opera- d) « campagna di sensibilizzazione »: | zioni di pesca e quelli raccolti occasional- l’attività finalizzata a promuovere e a dif- | mente in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle fondere modelli comportamentali virtuosi | lagune con qualunque mezzo; di prevenzione dell’abbandono dei rifiuti in | mare; | b) « rifiuti volontariamente raccolti »: | i rifiuti raccolti nel corso delle campagne di | pulizia del mare, dei laghi, dei fiumi e delle | lagune di cui alla lettera c); | | c) « campagna di pulizia »: l’iniziativa | preordinata all’effettuazione di operazioni | di pulizia del mare, dei laghi, dei fiumi e | delle lagune nel rispetto delle condizioni di | cui all’articolo 3; | | d) « campagna di sensibilizzazione »: | l’attività finalizzata a promuovere e a dif- | fondere modelli comportamentali virtuosi | di prevenzione dell’abbandono dei rifiuti in | mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune; | -- Pagina 14 -- e) « autorità competente »: il comune | e) identica; | territorialmente competente;
| territorialmente competente; | f) « soggetto promotore della campa- | gna di pulizia »: il soggetto, tra quelli abi- f) « soggetto promotore della campa- | litati a partecipare alle campagne di pulizia gna di pulizia »: il soggetto, tra quelli abi- | del mare, dei laghi, dei fiumi e delle lagune litati a partecipare alle campagne di pulizia | ai sensi dell’articolo 3, comma 3, che pre- del mare ai sensi dell’articolo 3, comma 3, | senta all’autorità competente l’istanza di che presenta all’autorità competente l’i- | cui al citato articolo 3, comma 1; stanza di cui al citato articolo 3, comma 1. | | g) « imprenditore ittico »: l’imprendi- Art. 2. | tore di cui all’articolo 4 del decreto legi- | slativo 9 gennaio 2012, n. 4; (Modalità di gestione dei rifiuti accidental- | mente pescati) | h) « nave »: un’imbarcazione di qual- | siasi tipo destinata al trasporto per acqua, 1.
Fatto salvo quanto previsto dal pre- | compresi i pescherecci, le imbarcazioni da sente articolo, i rifiuti accidentalmente pe- | diporto, gli aliscafi, i veicoli a cuscino scati sono equiparati ai rifiuti prodotti dalle | d’aria, i sommergibili e le imbarcazioni navi. | galleggianti; | 2. Il comandante della nave che ap- | i) « porto »: un luogo o un’area geo- proda in un porto conferisce i rifiuti acci- | grafica cui siano state apportate migliorie e dentalmente pescati all’impianto portuale | aggiunte attrezzature progettate principal- di raccolta, di cui all’articolo 4 del decreto | mente per consentire l’attracco di navi, legislativo 24 giugno 2003, n. 182. | compresa la zona di ancoraggio all’interno | della giurisdizione del porto. | | Art. 2. | | (Modalità di gestione dei rifiuti accidental- | mente pescati) | | 1. Fatto salvo quanto previsto dal pre- | sente articolo, i rifiuti accidentalmente pe- | scati in mare sono equiparati ai rifiuti | prodotti dalle navi. | | 2.
| | 2. Il comandante della nave che ap- | proda in un porto conferisce i rifiuti acci- | dentalmente pescati in mare all’impianto | portuale di raccolta, di cui all’articolo 4 del | decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182. | Nel caso di ormeggio di un’imbarcazione in | aree non comprese nella competenza ter- | ritoriale di un’Autorità di sistema portuale | ai sensi della legge 28 gennaio 1994, n. 84, | i comuni territorialmente competenti, nel- | l’ambito della gestione dei rifiuti urbani e | assimilati, dispongono, ai sensi dell’articolo | 198 del decreto legislativo 3 aprile 2006, | n. 152, che i rifiuti di cui al comma 1 del | presente articolo siano conferiti ad appo- | -- Pagina 15 -- 3. Il conferimento dei rifiuti accidental- | site strutture di raccolta, anche tempora- mente pescati all’impianto portuale di rac- | nee, allestite in prossimità degli ormeggi. colta è gratuito per il conferente ai sensi | 3.
Il comandante della nave che ap- dell’articolo 8, comma 5, del decreto legi- | proda in un piccolo porto non commer- slativo 24 giugno 2003, n. 182, e si confi- | ciale, che è caratterizzato soltanto da un gura quale deposito temporaneo ai sensi | traffico sporadico o scarso di imbarcazioni dell’articolo 183, comma 1, lettera bb), del | da diporto, conferisce i rifiuti accidental- decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e | mente pescati presso gli impianti portuali alle condizioni ivi previste. | di raccolta integrati nel sistema comunale | di gestione dei rifiuti. 4. I costi di gestione dei rifiuti acciden- | talmente pescati sono coperti con una spe- | 4. Identico. cifica componente che si aggiunge alla tassa | sui rifiuti di cui al comma 639 dell’articolo | 5. Al comma 2 dell’articolo 184 del 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, o | decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, alla tariffa istituita in luogo di essa ai sensi | dopo la lettera f) è aggiunta la seguente: del comma 668 del medesimo articolo 1 | della legge n. 147 del 2013.
147 del 2013. | « f-bis) i rifiuti accidentalmente pe- | scati o volontariamente raccolti, anche at- 5. L’Autorità di regolazione per energia, | traverso campagne di pulizia, nei laghi, nei reti e ambiente, nell’esercizio delle funzioni | fiumi e nelle lagune ». di cui al comma 527 dell’articolo 1 della | legge 27 dicembre 2017, n. 205, disciplina i | 6. Al fine di distribuire sull’intera col- criteri e le modalità per la definizione della | lettività nazionale gli oneri di cui al pre- componente di cui al comma 4 del presente | sente articolo, i costi di gestione dei rifiuti articolo, individuando altresì i soggetti e gli | accidentalmente pescati sono coperti con enti tenuti a fornire i dati e le informazioni | una specifica componente che si aggiunge necessari per la determinazione della me- | alla tassa sui rifiuti di cui al comma 639 desima, nonché i termini entro i quali tali | dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, dati e informazioni devono essere forniti. | n. 147, o alla tariffa istituita in luogo di | essa ai sensi del comma 668 del medesimo | articolo 1 della legge n. 147 del 2013. | | 7.
147 del 2013. | | 7. L’Autorità di regolazione per energia, | reti e ambiente, nell’esercizio delle funzioni | di cui al comma 527 dell’articolo 1 della | legge 27 dicembre 2017, n. 205, disciplina i | criteri e le modalità per la definizione della | componente di cui al comma 6 del presente | articolo e per la sua indicazione negli avvisi | di pagamento distintamente rispetto alle | altre voci, individuando altresì i soggetti e | gli enti tenuti a fornire i dati e le informa- | zioni necessari per la determinazione della | medesima, nonché i termini entro i quali | tali dati e informazioni devono essere for- | niti. | -- Pagina 16 -- 6. Con decreto del Ministro delle poli- | 8.
Con decreto del Ministro delle poli- tiche agricole alimentari, forestali e del | tiche agricole alimentari e forestali, di con- turismo, di concerto con il Ministro del- | certo con il Ministro dell’ambiente e della l’ambiente e della tutela del territorio e del | tutela del territorio e del mare, da adottare mare, sono individuate misure premiali nei | entro quattro mesi dalla data di entrata in confronti del comandante del peschereccio | vigore della presente legge, sono indivi- soggetto al rispetto degli obblighi di confe- | duate misure premiali nei confronti del rimento disposti dal presente articolo, non- | comandante del peschereccio soggetto al ché le modalità, i termini e le procedure | rispetto degli obblighi di conferimento di- per l’applicazione delle stesse al sistema di | sposti dal presente articolo. punti per infrazioni gravi di cui all’articolo | 14 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, | Art. 3. n. 4. | | (Campagne di pulizia) Art. 3. | | 1. I rifiuti di cui all’articolo 1, comma 2, (Campagne di pulizia del mare) | lettera b), possono essere raccolti nell’am- | bito di specifiche campagne di pulizia or- 1.
I rifiuti di cui all’articolo 1, lettera b), | ganizzate su iniziativa dell’autorità compe- possono essere raccolti nell’ambito di spe- | tente ovvero su istanza presentata all’au- cifiche campagne di pulizia del mare orga- | torità competente dal soggetto promotore nizzate su iniziativa dell’autorità compe- | della campagna, secondo le modalità indi- tente ovvero su istanza presentata all’au- | viduate con decreto del Ministro dell’am- torità competente dal soggetto promotore | biente e della tutela del territorio e del della campagna, secondo le modalità indi- | mare, di concerto con il Ministro delle viduate con decreto del Ministro dell’am- | politiche agricole alimentari e forestali, da biente e della tutela del territorio e del | adottare, acquisito il parere della Confe- mare, di concerto con il Ministro delle | renza permanente per i rapporti tra lo politiche agricole alimentari, forestali e del | Stato, le regioni e le province autonome di turismo. | Trento e di Bolzano, entro sei mesi dalla | data di entrata in vigore della presente 2. Nelle more dell’adozione del decreto | legge.
di cui al comma 1, l’attività oggetto dell’i- | stanza può essere iniziata trascorsi ses- | 2. Nelle more dell’adozione del decreto santa giorni dalla data di presentazione | di cui al comma 1, l’attività oggetto dell’i- della stessa, fatta salva, per l’autorità com- | stanza può essere iniziata trascorsi trenta petente, la possibilità di adottare motivati | giorni dalla data di presentazione della provvedimenti di divieto dell’inizio o della | stessa, fatta salva, per l’autorità compe- prosecuzione dell’attività medesima ovvero | tente, la possibilità di adottare motivati prescrizioni concernenti i soggetti abilitati | provvedimenti di divieto dell’inizio o della a partecipare alle campagne, le aree ma- | prosecuzione dell’attività medesima ovvero rine interessate dalle stesse nonché le mo- | prescrizioni concernenti i soggetti abilitati dalità di raccolta dei rifiuti. | a partecipare alle campagne di pulizia, le | aree interessate dalle stesse nonché le mo- 3. Alle campagne di cui al comma 1 | dalità di raccolta dei rifiuti. possono partecipare gli enti gestori delle | aree protette, le associazioni ambientaliste, | 3.
Sono soggetti promotori delle cam- le associazioni dei pescatori e gli altri sog- | pagne di pulizia di cui al comma 1 gli enti getti individuati dall’autorità competente. | gestori delle aree protette, le associazioni | ambientaliste, le associazioni dei pescatori, | le cooperative e le imprese di pesca, non- | -- Pagina 17 -- 4. Ai rifiuti di cui al presente articolo si | ché i loro consorzi, le associazioni di pe- | scatori sportivi e ricreativi, le associazioni applicano le disposizioni dell’articolo 2. | sportive di subacquei e diportisti, i centri | di immersione e di addestramento subac- Art. 4. | queo, le associazioni di promozione sociale | nonché i gestori degli stabilimenti balneari. (Promozione dell’economia circolare) | Sono altresì soggetti promotori gli enti del | Terzo settore nonché, fino alla completa 1. Al fine di promuovere il riciclaggio | operatività del Registro unico nazionale del della plastica, nel rispetto dei criteri di | Terzo settore, le organizzazioni non lucra- gestione dei rifiuti di cui all’articolo 179 del | tive di utilità sociale, le fondazioni e le decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152, | associazioni con finalità di promozione, con decreto adottato ai sensi dell’articolo | tutela e salvaguardia dei beni naturali e 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, | ambientali e gli altri soggetti individuati n. 400, il Ministro dell’ambiente e della | dall’autorità competente. Gli enti gestori tutela del territorio e del mare stabilisce i | delle aree marine protette possono altresì criteri e le modalità con cui i rifiuti acci- | realizzare, anche di concerto con gli orga- dentalmente pescati e i rifiuti volontaria- | nismi rappresentativi degli imprenditori it- mente raccolti cessano di essere qualificati | tici, iniziative di comunicazione pubblica e come rifiuti, nel rispetto delle condizioni | di educazione ambientale per la promo- stabilite dall’articolo 184-ter del citato de- | zione delle campagne di cui al presente creto legislativo n. 152 del 2006. | articolo. | | 4. Identico. | | Art. 4. | | (Promozione dell’economia circolare) | | 1.
Al fine di promuovere il riciclaggio | della plastica e di altri materiali non com- | patibili con l’ecosistema marino e delle | acque interne, nel rispetto dei criteri di | gestione dei rifiuti di cui all’articolo 179 del | decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, | con decreto adottato ai sensi dell’articolo | 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, | n. 400, entro sei mesi dalla data di entrata | in vigore della presente legge, il Ministro | dell’ambiente e della tutela del territorio e | del mare stabilisce i criteri e le modalità | con cui i rifiuti accidentalmente pescati e i | rifiuti volontariamente raccolti cessano di | essere qualificati come rifiuti, ai sensi del- | l’articolo 184-ter del citato decreto legisla- | tivo n. 152 del 2006. | -- Pagina 18 -- Art. 5. | Art. 5. | (Campagne di sensibilizzazione) | (Campagne di sensibilizzazione) | 1. Possono essere effettuate campagne | 1. Possono essere effettuate campagne di sensibilizzazione per il conseguimento | di sensibilizzazione per il conseguimento delle finalità della presente legge.
Con de- | delle finalità della presente legge, delle stra- creto del Ministero dell’ambiente e della | tegie per l’ambiente marino di cui al de- tutela del territorio e del mare, sentiti il | creto del Presidente del Consiglio dei mi- Ministero delle politiche agricole alimen- | nistri 10 ottobre 2017, pubblicato nella tari, forestali e del turismo e il Ministero | Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 novembre delle infrastrutture e dei trasporti, sono | 2017, e degli obiettivi contenuti nell’Agenda disciplinate le modalità per l’effettuazione | 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata delle predette campagne. | dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite | il 25 settembre 2015.
Con decreto del Mi- | nistero dell’ambiente e della tutela del ter- | ritorio e del mare, sentiti il Ministero delle | politiche agricole alimentari e forestali, il | Ministero dell’istruzione, dell’università e | della ricerca e il Ministero delle infrastrut- | ture e dei trasporti, acquisito il parere | della Conferenza permanente per i rap- | porti tra lo Stato, le regioni e le province | autonome di Trento e di Bolzano, sono | disciplinate le modalità per l’effettuazione | delle predette campagne. | | Art. 6. | | (Educazione ambientale nelle scuole per la | salvaguardia dell’ambiente) | | 1. Il Ministero dell’istruzione, dell’uni- | versità e della ricerca promuove, nelle scuole | di ogni ordine e grado, la realizzazione di | attività volte a rendere gli alunni consape- | voli dell’importanza della conservazione del- | l’ambiente e, in particolare, del mare e | delle acque interne, nonché delle corrette | modalità di conferimento dei rifiuti. Nelle | scuole è inoltre promossa la pratica del | riuso dei beni. | | Art. 7.
| | Art. 7. | | (Modifica all’articolo 52 del codice di cui | al decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171) | | 1. All’articolo 52, comma 3, del codice | della nautica da diporto, di cui al decreto | legislativo 18 luglio 2005, n. 171, sono ag- | giunte, in fine, le seguenti parole: « , anche | -- Pagina 19 -- Art. 6. | in riferimento alle misure per prevenire e | contrastare l’abbandono dei rifiuti in mare ». (Materiali di ridotto impatto ambientale. Cer- | tificazione ambientale) | Art. 8. | 1. Agli imprenditori ittici che, nell’eser- | (Materiali di ridotto impatto ambientale. Ri- cizio delle proprie attività, utilizzano ma- | conoscimento ambientale) teriali di ridotto impatto ambientale, par- | tecipano a campagne di pulizia del mare o | 1.
Agli imprenditori ittici che, nell’eser- conferiscono i rifiuti accidentalmente pe- | cizio delle proprie attività, utilizzano ma- scati è rilasciata una certificazione ambien- | teriali di ridotto impatto ambientale, par- tale attestante l’impegno per il rispetto del- | tecipano a campagne di pulizia del mare o l’ambiente marino e la sostenibilità dell’at- | conferiscono i rifiuti accidentalmente pe- tività di pesca da essi svolta. | scati è attribuito un riconoscimento am- | bientale attestante l’impegno per il rispetto 2. Con decreto adottato ai sensi dell’ar- | dell’ambiente marino e la sostenibilità del- ticolo 17, comma 3, della legge 23 agosto | l’attività di pesca da essi svolta. 1988, n. 400, entro sei mesi dalla data di | entrata in vigore della presente legge, il | 2. Con decreto adottato ai sensi dell’ar- Ministro dell’ambiente e della tutela del | ticolo 17, comma 3, della legge 23 agosto territorio e del mare, di concerto con il | 1988, n.
400, entro dodici mesi dalla data Ministro delle politiche agricole alimentari, | di entrata in vigore della presente legge, il forestali e del turismo, disciplina le proce- | Ministro dell’ambiente e della tutela del dure, le modalità e le condizioni per il | territorio e del mare, di concerto con il rilascio della certificazione di cui al comma | Ministro delle politiche agricole alimentari 1 del presente articolo. | e forestali, disciplina le procedure, le mo- | dalità e le condizioni per l’attribuzione del 3. Con decreto adottato ai sensi dell’ar- | riconoscimento di cui al comma 1 del pre- ticolo 17, comma 3, della legge 23 agosto | sente articolo, anche ai fini dei programmi 1988, n. 400, il Ministro delle politiche | di etichettatura ecologica di cui all’articolo agricole alimentari, forestali e del turismo | 18, comma 2, lettera d), del decreto legi- disciplina le procedure, le modalità e le | slativo 9 gennaio 2012, n. 4. condizioni per il riconoscimento della cer- | tificazione di cui al comma 1 anche ai fini | Vedi comma 2 dei programmi di etichettatura ecologica di | cui all’articolo 18, comma 2, lettera d), del | Art.
9. decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4. | | (Relazione alle Camere) | | 1. Il Ministro dell’ambiente e della tu- | tela del territorio e del mare trasmette alle | Camere, entro il 31 dicembre di ogni anno, | una relazione sull’attuazione della pre- | sente legge. | -- Pagina 20 -- Art. 7. | Art. 10. | (Clausola di invarianza finanziaria) | (Clausola di invarianza finanziaria) | 1. Dall’attuazione della presente legge | Identico. non devono derivare nuovi o maggiori oneri | per la finanza pubblica. Le amministra- | *18PDL0076640* zioni interessate provvedono alle attività | previste dalla presente legge con le risorse | *18PDL0076640* umane, strumentali e finanziarie disponi- | bili a legislazione vigente. | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: GALLINELLA ed altri: "Introduzione del titolo II-<em>bis</em> del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224, concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di organismi prodotti con tecniche di intragenesi o cisgenesi (<em>editing</em> genomico) a fini sperimentali e scientifici" (3310) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2021-11-16 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI GALLINELLA, GAGNARLI, L’ABBATE, CADEDDU, CILLIS Introduzione del titolo II-bis del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224, concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di orga- nismi prodotti con tecniche di intragenesi o cisgenesi (editing genomico) a fini sperimentali e scientifici Presentata l’8 ottobre 2021 ONOREVOLI COLLEGHI ! – La normativa eu- ropea e italiana in materia di organismi geneticamente modificati (OGM) è ferma, rispettivamente, al 2001 (direttiva 2001/ 18/CE del Parlamento europeo e del Con- siglio, del 12 marzo 2001) e al 2003 (de- creto legislativo 8 luglio 2003, n. 224).
224). Nel frattempo, la scienza ha sviluppato tecni- che che hanno superato i meccanismi di transgenesi, cioè di creazione di un orga- nismo vivente introducendo nel suo DNA sequenze di DNA diverso da quello dell’or- ganismo stesso. In particolare, attraverso le tecniche di editing genomico, si ottiene un organismo vivente con caratteristiche mi- gliori utilizzando il suo stesso DNA. L’editing genomico, infatti, è un inter- vento di precisione che consente la corre- zione mirata di una sequenza di DNA. Per effettuarlo si usano delle proteine della classe delle nucleasi, che assomigliano a delle forbici molecolari e sono capaci di tagliare il DNA nel punto desiderato. La tecnica di editing genomico più nota è de- nominata « CRISPR/Cas9 », perché utilizza la proteina Cas9 ed è stata scoperta nel 2012 da due ricercatrici, la francese Em- manuelle Charpentier e l’americana Jenni- fer Doudna, una scoperta che è valsa loro il Premio Nobel per la chimica nel 2020. La tecnica di editing genomico CRISPR-Cas9 è rappresentale « forbici genetiche che hanno inaugurato una nuova era per le scienze della vita ».
Mediante l’editing genomico, in italiano denominato « cisgenesi », si può introdurre in una varietà coltivata una qualsiasi mu- tazione favorevole che sia stata individuata -- Pagina 2 -- in individui selvatici o in specie affini, senza | genomico), per fini sperimentali e scienti- introdurre nuovi geni e soprattutto evi- | fici segua la seguente procedura: tando le « tradizionali » lunghe pratiche di | incrocio e di reincrocio: l’unica mutazione | le istituzioni di ricerca e sperimenta- introdotta è quella che si desidera ottenere. | zione che intendono effettuare un’emis- Gli organismi ottenuti attraverso tecniche | sione deliberata nell’ambiente di un pro- di cisgenesi non sono, tecnicamente, OGM | dotto ottenuto con tecniche di editing ge- e sono, inoltre, indistinguibili, anche ana- | nomico sono tenute a presentare preventi- liticamente, dai corrispondenti organismi | vamente una notifica all’autorità nazionale non cisgenici. Se la scienza ha fatto passi | competente; da gigante nella tecnica genomica e nel | rispetto delle caratteristiche della specie | la notifica comprende un documento interessata, la legislazione invece è rimasta | unico, da presentare in forma digitale, con- la stessa di venti anni fa.
| tenente le seguenti informazioni: | Con la sentenza del 25 luglio 2018, causa | a) informazioni generali, comprese C-528/16, la Corte di giustizia dell’Unione | quelle relative al personale e alla sua for- europea (CGUE) ha addirittura equiparato | mazione; alle piante geneticamente modificate, così | come definite dalla direttiva 2001/18/CE, le | b) informazioni relative al prodotto piante ottenute mediante le tecniche di | ottenuto con tecniche di editing genomico; editing genomico e lo ha fatto in assenza di | una legislazione europea aggiornata in ma- | c) teria.
La sentenza del 2018, fortemente | criticata per aver, di fatto, bloccato la ri- | informazioni relative ai campi cerca in campo dell’editing genomico, è | sperimentali in cui il prodotto viene colti- stata peraltro smentita concettualmente | vato e le eventuali interazioni con le su- dalla stessa Commissione europea in uno | perfici circostanti; studio sulle nuove tecnologie genomiche | dell’aprile 2021, con cui si è sollecitato il | d) un piano di monitoraggio diretto Parlamento europeo a ridefinire una nor- | a individuare eventuali effetti del prodotto mazione specifica per le nuove tecniche di | sull’ambiente; evoluzione assistita, tecniche che non sono | equiparabili agli OGM, come afferma la | e) la valutazione del rischio per l’a- stessa Commissione.
In attesa di una deci- | grobiodiversità, per i sistemi agrari e per la sione del Parlamento europeo, che po- | filiera agroalimentare del prodotto oggetto trebbe richiedere molti anni, è indispensa- | di sperimentazione; bile che l’Italia assuma un’iniziativa nazio- | nale per consentire l’avvio della sperimen- | con decreto del Ministro delle politi- tazione in campo degli organismi ottenuti | che agricole alimentari e forestali, di con- dalle tecniche di editing genomico. | certo con il Ministro della transizione eco- | logica, sono definite, entro sessanta giorni La presente proposta di legge modifica il | dall’entrata in vigore della norma, le carat- decreto legislativo n. 224 del 2003 introdu- | teristiche del documento unico; cendo il titolo II-bis, il quale prevede una | procedura semplificata per la sperimenta- | l’autorità nazionale (oggi il Ministero zione degli organismi ottenuti da tecniche | della transizione ecologica), ricevuta la no- di editing genomico.
In particolare si pre- | tifica, trasmette, entro quindici giorni dal vede che, nelle more dell’adozione, da parte | suo ricevimento, copia della stessa notifica dell’Unione europea, di una disciplina or- | alla Commissione di cui all’articolo 6 del ganica in materia, l’emissione deliberata | decreto legislativo n. 224 del 2003 che, nell’ambiente di organismi prodotti con tec- | entro sessanta giorni, effettua la valuta- niche di intragenesi o cisgenesi (editing | zione della notifica ed esprime il proprio | parere, favorevole o contrario, all’autorità | nazionale e ai Ministeri interessati; | | il notificante può procedere all’emis- | sione del prodotto nell’ambiente solo dopo | il rilascio del provvedimento di autorizza- | -- Pagina 3 -- zione del Ministero della transizione eco- | impatti per la salute umana e animale e per logica, rispettando tutte le condizioni in | l’ambiente. esso precisate.
esso precisate. | | La relazione è trasmessa dal Ministero Si prevede che il Ministero della tran- | della transizione ecologica ai Ministeri della sizione ecologica garantisca l’accesso alle | salute e delle politiche agricole alimentari e informazioni in merito alle notifiche e alle | forestali, all’Istituto superiore per la pro- emissioni deliberate nell’ambiente di pro- | tezione e la ricerca ambientale e alle re- dotti ottenuti con tecniche di editing geno- | gioni e province autonome interessate. Lo mico, rendendo accessibili, ai sensi dei capi | stesso Ministero della transizione ecolo- I-bis e I-ter del decreto legislativo 14 marzo | gica, avvalendosi della citata Commissione 2013, n. 33, tutti i provvedimenti adottati. | di cui all’articolo 6 del decreto legislativo Inoltre si prevede che il Ministero della | n. 224 del 2003, effettua una valutazione transizione ecologica, di concerto con il | della relazione, esprimendo sulla stessa un Ministero delle politiche agricole alimen- | parere che deve essere comunicato al no- tari e forestali e con il Ministero della | tificante e alle regioni e province autonome salute, organizzi annualmente una consul- | interessate.
tazione pubblica sull’attuazione delle di- | sposizioni del nuovo titolo II-bis del de- | È, altresì, previsto che il Ministero della creto legislativo n. 224 del 2003 e sui ri- | transizione ecologica invii alla Commis- sultati dei prodotti ottenuti dalla sperimen- | sione europea una sintesi di ogni notifica tazione in materia di editing genomico. | ricevuta informando, inoltre, la stessa Com- | missione sulle decisioni adottate, comprese Chiunque coltiva organismi mediante tec- | le eventuali ragioni per le quali una noti- niche di editing genomico deve apporre | fica è stata respinta, nonché sui risultati adeguati cartelli di segnalazione. Si pre- | delle emissioni nell’ambiente di organismi vede, inoltre, la predisposizione, da parte di | prodotti con tecniche di editing genomico. colui che effettua la sperimentazione, di | Infine, viene adeguato l’apparato san- una relazione conclusiva sull’emissione di | zionatorio del decreto legislativo n. 224 del organismi prodotti con le citate tecniche | 2003 in funzione dell’inserimento del nuovo nella quale sono riportati i risultati della | titolo II-bis. verifica sperimentale sui possibili rischi e | | -- Pagina 4 -- PROPOSTA DI LEGGE | __ | | Art. 1.
1. | | 1. Dopo il titolo II del decreto legislativo | 8 luglio 2003, n. 224, è inserito il seguente: | | « TITOLO II-bis | | EMISSIONE DELIBERATA NELL’AMBIENTE DI ORGANISMI | PRODOTTI CON TECNICHE DI INTRAGENESI E CISGENESI | (EDITING GENOMICO) A FINI SPERIMENTALI E SCIEN- | TIFICI | | Art. 14-bis. – (Disposizioni in materia di | organismi prodotti con tecniche di intrage- | nesi o cisgenesi) – 1. Nelle more dell’ado- | zione, da parte dell’Unione europea, di una | disciplina organica in materia, l’emissione | deliberata nell’ambiente di organismi pro- | dotti con tecniche di intragenesi o cisge- | nesi, di seguito denominate “tecniche di | editing genomico”, per fini sperimentali e | scientifici, è soggetta alle disposizioni del | presente titolo. | | 2.
| | 2. Le istituzioni di ricerca e sperimen- | tazione che intendono effettuare un’emis- | sione deliberata nell’ambiente di un orga- | nismo prodotto con tecniche di editing ge- | nomico sono tenute a presentare preventi- | vamente una notifica all’autorità nazionale | competente. | | 3. La notifica di cui al comma 2 com- | prende un documento unico, da presentare | in forma digitale, contenente le seguenti | informazioni: | | a) | | informazioni generali, comprese | quelle relative al personale e alla sua for- | mazione; | | b) informazioni relative all’organismo | prodotto con tecniche di editing genomico; | | c) informazioni relative ai campi spe- | rimentali in cui l’organismo è coltivato e | alle eventuali interazioni con le aree circo- | stanti; | | d) un piano di monitoraggio diretto a | individuare eventuali effetti del prodotto | sull’ambiente; | | -- Pagina 5 -- e) la valutazione del rischio per l’a- | grobiodiversità, per i sistemi agrari e per la | filiera agroalimentare dell’organismo og- | getto di sperimentazione. | | 4.
| | 4. Per ogni successiva emissione dello | stesso organismo, precedentemente notifi- | cato come parte dello stesso programma di | ricerca, il notificante è tenuto a inviare una | nuova notifica. In tale caso, il notificante | può fare riferimento ai dati forniti in no- | tifiche precedenti o ai risultati relativi a | emissioni precedenti. | | 5. Con decreto del Ministro delle poli- | tiche agricole alimentari e forestali, di con- | certo con il Ministro della transizione eco- | logica, sono definite, entro sessanta giorni | dalla data di entrata in vigore della pre- | sente disposizione, le caratteristiche del | documento unico di cui al comma 3. | | Art. 14-ter. – (Istruttoria della notifica) | – 1.
Ricevuta la notifica di cui all’articolo | 14-bis, l’autorità nazionale competente tra- | smette, non oltre quindici giorni dal suo | ricevimento, una copia della stessa notifica | alla Commissione di cui all’articolo 6 che, | entro sessanta giorni, effettua la valuta- | zione della notifica ed esprime il suo pa- | rere, favorevole o contrario, all’autorità na- | zionale competente e agli altri Ministeri | interessati. | | 2. L’autorità nazionale competente, en- | tro trenta giorni dal ricevimento del parere | di cui al comma 1: | | a) rilascia al notificante un’autorizza- | zione scritta all’emissione dell’organismo | nell’ambiente, precisandone le condizioni | che, comunque, non possono essere meno | restrittive di quelle contenute nella valuta- | zione di cui al comma 1, provvedendo | contestualmente a darne comunicazione alle | regioni e alle province autonome interes- | sate; | | b) ovvero comunica per iscritto al | notificante i motivi del rifiuto dell’autoriz- | zazione all’emissione dell’organismo nel- | l’ambiente. | | 3.
| | 3. Nel caso di inerzia dell’autorità na- | zionale competente, decorso il termine di | cui al comma 2, l’autorizzazione si intende | | -- Pagina 6 -- concessa in caso di parere favorevole della | Commissione di cui all’articolo 6 e negata | in caso di parere negativo. | | 4. Il notificante può procedere all’emis- | sione dell’organismo nell’ambiente sola- | mente dopo il rilascio del provvedimento di | autorizzazione dell’autorità nazionale com- | petente, rispettando tutte le condizioni in | esso indicate. | | Art. 14-quater. – (Consultazione e infor- | mazione pubblica) – 1. L’autorità nazionale | competente provvede a garantire l’accesso | alle informazioni in merito alle notifiche e | alle emissioni nell’ambiente degli organi- | smi di cui all’articolo 14-bis del presente | decreto, rendendo accessibili, ai sensi dei | capi I-bis e I-ter del decreto legislativo 14 | marzo 2013, n. 33, tutti i provvedimenti | adottati. | | 2.
| | 2. L’autorità nazionale competente, di | concerto con il Ministero delle politiche | agricole alimentari e forestali e con il Mi- | nistero della salute, organizza annual- | mente una consultazione pubblica sull’at- | tuazione delle disposizioni del presente ti- | tolo e sui risultati degli organismi ottenuti | dalla sperimentazione in materia di editing | genomico. | | 3. Chiunque coltiva gli organismi di cui | all’articolo 14-bis appone adeguati cartelli | di segnalazione che indicano chiaramente | la presenza di tali organismi. | | Art. 14-quinquies. – (Relazione conclu- | siva sull’emissione) – 1.
All’esito di cia- | scuna emissione nell’ambiente degli orga- | nismi di cui all’articolo 14-bis e alle sca- | denze eventualmente fissate nel provvedi- | mento di autorizzazione di cui all’articolo | 14-ter, il notificante invia all’autorità na- | zionale competente una relazione conclu- | siva sull’emissione stessa nella quale sono | riportati i risultati della verifica sperimen- | tale sui possibili rischi e impatti per la | salute umana e animale e per l’ambiente. | 2. L’autorità nazionale competente tra- | smette copia della relazione di cui al comma | 1 ai Ministeri della salute e delle politiche | agricole alimentari e forestali, all’Istituto | superiore per la protezione e la ricerca | ambientale e alle regioni e province auto- | nome interessate. | | -- Pagina 7 -- 3. L’autorità nazionale competente, av- | valendosi della Commissione di cui all’ar- | ticolo 6, effettua una valutazione della re- | lazione di cui al comma 1 del presente | articolo, esprimendo sulla stessa un parere | che deve essere comunicato al notificante e | alle regioni e province autonome interes- | sate.
| | Art. 14-sexies. – (Scambio di informa- | zioni con la Commissione europea) – 1. | L’autorità nazionale competente invia alla | Commissione europea, entro trenta giorni | dal ricevimento, una sintesi di ogni notifica | ricevuta ai sensi dell’articolo 14-bis. L’au- | torità nazionale competente informa, inol- | tre, la Commissione europea sulle decisioni | adottate ai sensi dell’articolo 14-ter, com- | prese le eventuali ragioni per le quali una | notifica è stata respinta, nonché sui risul- | tati delle emissioni, anche sulla base delle | relazioni di cui all’articolo 14-quinquies ». | | 2. All’articolo 33 del decreto legislativo 8 | luglio 2003, n. 224, sono apportate le se- | guenti modificazioni: | | a) al comma 1, dopo la parola: « 11, » | | è inserita la seguente: « 14-bis, »; | | b) al comma 4, dopo la parola: « 11, » | | è inserita la seguente: « 14-ter, ». | | 3. All’articolo 34 del decreto legislativo 8 | luglio 2003, n. 224,
224, sono apportate le se- | guenti modificazioni: | | a) al comma 1, dopo le parole: « emis- | sione deliberata di un OGM » sono inserite | le seguenti: « o di un organismo di cui | all’articolo 14-bis »; | | b) al comma 3, dopo le parole: « stesso | OGM » sono inserite le seguenti: « o stesso | organismo di cui all’articolo 14-bis » e le | parole: « nell’ipotesi prevista dall’articolo 8, | comma 5 » sono sostituite dalle seguenti: | « nelle ipotesi previste dall’articolo 8, comma | 5, e dall’articolo 14-bis, comma 4 »; | | c) al comma 4, dopo le parole: « emis- | sione deliberata di un OGM » sono inserite | le seguenti: « o di un organismo di cui | all’articolo 14-bis »; | | -- Pagina 8 -- d) al comma 5, dopo le parole: « dal- | *18PDL0162050* l’articolo 11, comma 1, » sono inserite le | seguenti: « e dall’articolo 14-bis, »; | *18PDL0162050* | e) al comma 6, dopo le parole: « al- | l’articolo 13, comma 1,
comma 1, » sono inserite le | seguenti: « o quella di cui all’articolo 14- | quinquies, »; | | f) al comma 7, le parole: « nell’ipotesi | prevista dall’articolo 12, comma 6 » sono | sostituite dalle seguenti: « nelle ipotesi pre- | viste dall’articolo 12, comma 6, e dall’arti- | colo 14-quater, comma 3 » e dopo le parole: | « la presenza di OGM » sono inserite le | seguenti: « o di organismi di cui all’articolo | 14-bis »; | | g) alla rubrica, le parole: « al Titolo | II » sono sostituite dalle seguenti: « ai titoli | II e II-bis ». | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: GALLINELLA ed altri: Introduzione del titolo II-<em>bis</em> del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224, concernente l'emissione deliberata nell’ambiente di organismi prodotti con tecniche di <em>editing</em> genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici (3393) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2021-12-02 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI GALLINELLA, CADEDDU, CILLIS, GAGNARLI, L’ABBATE, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, PIGNATONE Introduzione del titolo II-bis del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224, concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di orga- nismi prodotti con tecniche di editing genomico mediante muta- genesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici Presentata il 2 dicembre 2021 ONOREVOLI COLLEGHI !
— La normativa eu- ropea e italiana in materia di Organismi geneticamente modificati (OGM) è ferma, rispettivamente, al 2001 (direttiva 2001/ 18/CE del Parlamento europeo e del Con- siglio, del 12 marzo 2001) e al 2003 (de- creto legislativo 8 luglio 2003, n. 224). Nel frattempo, la scienza ha sviluppato tecni- che che hanno superato i meccanismi di transgenesi, cioè di creazione di un orga- nismo vivente introducendo nel suo DNA sequenze di DNA diverso da quello dell’or- ganismo stesso. Le nuove tecniche genomi- che (New Genomic Techniques – NGT) alle quali la presente proposta di legge fa rife- rimento sono di seguito sinteticamente il- lustrate. Innanzitutto, si fa riferimento alla tec- nica dell’editing del genoma mediante mu- tagenesi sito-specifica, nota anche come mutagenesi sito-diretta o mirata, di seguito denominata editing genomico, che permette una precisa modifica del DNA senza l’in- troduzione di nuovo materiale genetico, e definita dall’Autorità europea per la sicu- rezza alimentare (EFSA) nucleasi sito- specifica di tipo 1 (SDN-1) e nucleasi sito- specifica di tipo 2 (SDN-2).
Per effettuare l’editing genomico si usano proteine della classe delle nucleasi, ovvero enzimi che tagliano il DNA, e brevi sequenze di RNA, -- Pagina 2 -- le quali guidano la nucleasi in un preciso | classici OGM. In particolare, i mutanti così punto desiderato del genoma, con la pos- | ottenuti sono indistinguibili, anche analiti- sibile conseguenza dell’inattivazione di un | camente, dagli organismi che portano la gene o dell’introduzione nella sua sequenza | stessa mutazione generatasi spontanea- di modifiche già presenti in natura. In | mente o ottenuta con metodi classici di ambedue i casi, le mutazioni ottenute sono | mutagenesi. equivalenti a mutazioni che possono avve- | nire spontaneamente. La normale biodiver- | Se da un lato il miglioramento genetico, sità all’interno di una specie coltivata è | la genetica e la genomica hanno continuato dovuta a tali mutazioni.
La tecnologia di | a sviluppare tecnologie sempre più innova- editing genomico più nota è denominata | tive nel rispetto delle caratteristiche della « CRISPR/Cas9 », perché utilizza la pro- | specie interessata, la legislazione invece è teina Cas9, ed è stata sviluppata nel 2012 | rimasta la stessa di venti anni fa, cioè da due ricercatrici, la francese Emma- | quella stabilita dalla direttiva 2001/18/CE e nuelle Charpentier e la statunitense Jenni- | dalle disposizioni da essa derivate, che di- fer Doudna, una scoperta che è valsa loro | sciplinano la produzione e la coltivazione il Premio Nobel per la chimica nel 2020. Le | degli OGM. tecniche di editing genomico CRISPR/Cas9 | sono state definite le « forbici genetiche che | Con la sentenza del 25 luglio 2018, causa hanno inaugurato una nuova era per le | C-528/16, la Corte di giustizia dell’Unione scienze della vita ».
Infatti, mediante l’edi- | europea ha equiparato le piante ottenute ting genomico si può introdurre in una | mediante le tecniche di editing genomico varietà coltivata una qualsiasi mutazione | alle piante geneticamente modificate, fa- favorevole che sia stata identificata in un’al- | cendole dunque ricadere sotto la regola- tra varietà, in individui selvatici o in specie | mentazione della direttiva 2001/18/CE in affini, senza introdurre nuovi geni e so- | assenza di una legislazione europea aggior- prattutto evitando le « tradizionali » lunghe | nata in materia. La sentenza del 2018, pratiche di incrocio e di reincrocio: l’unica | fortemente criticata per aver, di fatto, bloc- mutazione introdotta è quella che si desi- | cato la ricerca nel campo dell’editing geno- dera ottenere.
| mico e le sue applicazioni in agricoltura, è | stata peraltro smentita concettualmente L’altra tecnica genomica è la cisgenesi, | dalla stessa Commissione europea in uno ovvero l’inserzione di materiale genetico, | studio sulle nuove tecnologie genomiche ad esempio un gene, proveniente da un | dell’aprile 2021, con cui si è sollecitato il organismo donatore della stessa specie o di | Parlamento europeo a ridefinire una nor- una specie affine sessualmente compati- | mazione specifica per le nuove tecniche in bile. Il materiale genetico è inserito senza | questione (NGT, nel caso delle piante col- modificazioni. Anche la variazione nel nu- | tivate denominate anche New Breeding Tech- mero di copie di uno stesso gene, con lievi | niques – NBT o tecniche di evoluzione modifiche, fa parte della normale biodiver- | assistita – TEA, in Italia), che producono sità presente in ogni specie. Lo stesso pro- | piante migliorate non equiparabili agli OGM, cesso può essere ottenuto mediante incro- | come conclude la stessa Commissione. cio e selezione, ma con tempi molto più | lunghi e minore precisione.
| In attesa di una decisione del Parla- | mento europeo, che potrebbe richiedere Un punto di forza di queste tecniche è | molti anni, è indispensabile che l’Italia as- che rendono possibile migliorare le varietà | suma un’iniziativa nazionale per consentire tradizionali e tipiche senza ricorrere all’in- | l’avvio della sperimentazione nel campo crocio che, rimescolando tutti i geni, ne fa | degli organismi ottenuti da tecniche di evo- inevitabilmente perdere le caratteristiche | luzione assistita (TEA). di tipicità. | | La presente proposta di legge, dunque, è Sia per l’editing genomico mediante mu- | volta a modificare il decreto legislativo tagenesi sito-diretta sia per la cisgenesi i | n. 224 del 2003 introducendo un titolo prodotti ottenuti si differenziano perciò dai | II-bis, che prevede una procedura sempli- | ficata per la sperimentazione degli organi- | -- Pagina 3 -- smi ottenuti da TEA.
In particolare si pre- | parere, favorevole o contrario, all’autorità vede che, nelle more dell’adozione, da parte | nazionale e ai Ministeri interessati; dell’Unione europea, di una disciplina or- | ganica in materia, l’emissione deliberata | il notificante può procedere all’emis- nell’ambiente di organismi ottenuti con TEA | sione del prodotto nell’ambiente solamente e specificamente con tecniche di mutage- | dopo il rilascio del provvedimento di auto- nesi sito-diretta e di cisgenesi per fini spe- | rizzazione del Ministero della transizione rimentali e scientifici segua la seguente | ecologica, rispettando tutte le condizioni in procedura: | esso precisate.
| le istituzioni di ricerca e sperimenta- | Si prevede poi che il Ministero della zione che intendono effettuare un’emis- | transizione ecologica garantisca l’accesso sione deliberata nell’ambiente di un pro- | alle informazioni in merito alle notifiche e dotto ottenuto da TEA sono tenute a pre- | alle emissioni deliberate nell’ambiente di sentare preventivamente una notifica al- | prodotti ottenuti con tecniche di editing l’autorità nazionale competente; | genomico, rendendo accessibili, ai sensi dei | capi I-bis e I-ter del decreto legislativo 14 la notifica comprende un documento | marzo 2013, n. 33, tutti i provvedimenti unico, da presentare in formato digitale, | adottati. Inoltre il Ministero della transi- contenente le seguenti informazioni: | zione ecologica, di concerto con il Mini- | stero delle politiche agricole alimentari e a) informazioni generali, comprese | forestali e con il Ministero della salute, quelle relative al personale e alla sua for- | organizzi annualmente una consultazione mazione; | pubblica sull’attuazione del nuovo Titolo | II-bis del decreto legislativo n.
224 del 2003 b) informazioni relative al prodotto | e sui risultati dei prodotti ottenuti dalla | sperimentazione in materia di TEA. ottenuto con TEA; | | Si prevede anche la predisposizione, da c) | parte di colui che effettua la sperimenta- | zione, di una relazione conclusiva sull’e- informazioni relative ai campi | missione di organismi prodotti con le citate sperimentali in cui il prodotto viene colti- | tecniche nella quale sono riportati i risul- vato e le eventuali interazioni con le su- | tati della verifica sperimentale sui possibili perfici circostanti; | rischi e impatti per la salute umana e | animale e per l’ambiente. d) un piano di monitoraggio diretto | a individuare eventuali effetti del prodotto | La relazione è trasmessa dal Ministero sull’ambiente; | della transizione ecologica ai Ministeri della | salute e delle politiche agricole alimentari e e) la valutazione del rischio per l’a- | forestali, all’Istituto superiore per la pro- grobiodiversità, per i sistemi agrari e per la | tezione e la ricerca ambientale e alle re- filiera agroalimentare del prodotto oggetto | gioni e province autonome interessate.
Lo di sperimentazione; | stesso Ministero della transizione ecolo- | gica, avvalendosi della Commissione di cui con decreto del Ministro delle politi- | all’articolo 6 del decreto legislativo n. 224 che agricole alimentari e forestali, di con- | del 2003, effettua una valutazione della certo con il Ministro della transizione eco- | relazione, esprimendo sulla stessa un pa- logica, sono definite, entro sessanta giorni | rere che deve essere comunicato al notifi- dall’entrata in vigore della norma, le carat- | cante e alle regioni e province autonome teristiche del documento unico; | interessate. È, altresì, previsto che il Mini- | stero della transizione ecologica invii alla l’autorità nazionale (oggi il Ministero | Commissione europea una sintesi di ogni della transizione ecologica), ricevuta la no- | notifica ricevuta, informando la stessa Com- tifica, trasmette, entro quindici giorni dal | missione sulle decisioni adottate, comprese suo ricevimento, copia della stessa notifica | alla Commissione di cui all’articolo 6 del | decreto legislativo n.
224 del 2003, che, | entro sessanta giorni, effettua la valuta- | zione della notifica ed esprime il proprio | | -- Pagina 4 -- le eventuali ragioni per le quali una noti- | Infine, viene adeguato l’apparato san- fica è stata respinta, nonché sui risultati | zionatorio del decreto legislativo n. 224 del delle emissioni nell’ambiente di organismi | 2003 in funzione dell’inserimento del nuovo prodotti con tecniche di editing genomico. | titolo II-bis. | -- Pagina 5 -- PROPOSTA DI LEGGE | __ | | Art. 1. | | 1. Dopo il titolo II del decreto legislativo | 8 luglio 2003, n. 224, è inserito il seguente: | | « TITOLO II-bis. | | EMISSIONE DELIBERATA NELL’AM- | BIENTE DI ORGANISMI PRODOTTI CON | TECNICHE DI MUTAGENESI SITO-DI- | RETTA E CISGENESI, A FINI SPERIMEN- | TALI E SCIENTIFICI | | Art. 14-bis. | | (Disposizioni in materia di organismi pro- | dotti con tecniche di editing genomico me- | diante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi) | | 1.
Nelle more dell’adozione, da parte | dell’Unione europea, di una disciplina or- | ganica in materia, l’emissione deliberata | nell’ambiente di organismi prodotti con tec- | niche di editing genomico mediante muta- | genesi sito-diretta o di cisgenesi a fini spe- | rimentali e scientifici è soggetta alle dispo- | sizioni di cui al presente Titolo. Le citate | tecniche sono definite nel modo seguente: | | a) editing genomico mediante mutage- | nesi sito-diretta, ovvero le nuove tecniche | genomiche che permettono una precisa mo- | difica del DNA senza l’introduzione di nuovo | materiale genetico, scientificamente defi- | nite SDN-1 e SDN-2 dall’Autorità europea | per la sicurezza alimentare e dalla Com- | missione europea; | | b) cisgenesi, ovvero l’inserzione di ma- | teriale genetico proveniente da un donatore | della stessa specie o di una specie affine | sessualmente compatibile. Il materiale ge- | netico è inserito senza modificazioni. | | 2.
| | 2. Le istituzioni di ricerca e sperimen- | tazione che intendono effettuare un’emis- | sione deliberata nell’ambiente di un orga- | nismo prodotto con tecniche di editing ge- | nomico mediante mutagenesi sito-diretta o | | -- Pagina 6 -- di cisgenesi sono tenute a presentare pre- | ventivamente una notifica all’autorità na- | zionale competente. | | 3.
| | 3. La notifica di cui al comma 2 com- | prende un documento unico, da presentare | in formato digitale, contenente le seguenti | informazioni: | | a) | | informazioni generali, comprese | quelle relative al personale e alla sua for- | mazione; | | b) informazioni relative all’organismo | prodotto con tecniche di editing genomico | mediante mutagenesi sito-diretta o di ci- | sgenesi; | | c) informazioni relative ai campi spe- | rimentali in cui l’organismo è coltivato e | alle eventuali interazioni con le aree circo- | stanti; | | d) un piano di monitoraggio diretto a | individuare eventuali effetti del prodotto | sull’ambiente; | | e) la valutazione del rischio per l’a- | grobiodiversità, per i sistemi agrari e per la | filiera agroalimentare dell’organismo og- | getto di sperimentazione. | | 4. Per ogni successiva emissione dello | stesso organismo, precedentemente notifi- | cato come parte dello stesso programma di | ricerca, il notificante è tenuto a inviare una | nuova notifica.
In tale caso, il notificante | può fare riferimento ai dati forniti in no- | tifiche precedenti o ai risultati relativi a | emissioni precedenti. | | 5. Con decreto del Ministro delle poli- | tiche agricole alimentari e forestali, di con- | certo con il Ministro della transizione eco- | logica, sono definite, entro sessanta giorni | dalla data di entrata in vigore della pre- | sente disposizione, le caratteristiche del | documento unico di cui al comma 3. | | Art. 14-ter. | | (Istruttoria della notifica) | | 1. Ricevuta la notifica di cui all’articolo | 14-bis, l’autorità nazionale competente tra- | smette, non oltre quindici giorni dal suo rice- | vimento, una copia della notifica stessa alla | Commissione di cui all’articolo 6 che, entro | | -- Pagina 7 -- sessanta giorni, effettua la valutazione della | notifica ed esprime il suo parere, favorevole | o contrario, all’autorità nazionale compe- | tente e agli altri Ministeri interessati. | | 2.
| | 2. L’autorità nazionale competente, en- | tro trenta giorni dal ricevimento del parere | di cui al comma 1: | | a) rilascia al notificante un’autorizza- | zione scritta all’emissione dell’organismo | nell’ambiente, precisandone le condizioni | che, comunque, non possono essere meno | restrittive di quelle contenute nella valuta- | zione di cui al comma 1, provvedendo conte- | stualmente a darne comunicazione alle re- | gioni e alle province autonome interessate; | | b) ovvero comunica per iscritto al | notificante i motivi del rifiuto dell’autoriz- | zazione all’emissione dell’organismo nel- | l’ambiente. | | 3. Nel caso di inerzia dell’autorità na- | zionale competente, decorso il termine di | cui al comma 2, l’autorizzazione si intende | concessa in caso di parere favorevole della | Commissione di cui all’articolo 6 e negata | in caso di parere contrario. | | 4. Il notificante può procedere all’emis- | sione dell’organismo nell’ambiente sola- | mente dopo il rilascio del provvedimento di | autorizzazione dell’autorità nazionale com- | petente, rispettando tutte le condizioni in | esso indicate.
| | Art. 14-quater. | | (Consultazione e informazione pubblica) | | 1. L’autorità nazionale competente prov- | vede a garantire l’accesso alle informazioni | in merito alle notifiche e alle emissioni | nell’ambiente degli organismi di cui all’ar- | ticolo 14-bis del presente decreto, ren- | dendo accessibili, ai sensi dei capi I-bis e | I-ter del decreto legislativo 14 marzo 2013, | n. 33, tutti i provvedimenti adottati. | | 2. L’autorità nazionale competente, d’in- | tesa con il Ministero delle politiche agricole | alimentari e forestali e con il Ministero | della salute, organizza annualmente una | consultazione pubblica sull’attuazione delle | disposizioni del presente titolo e sui risul- | tati degli organismi ottenuti dalla sperimen- | tazione in materia di editing genomico. | | -- Pagina 8 -- Art. 14-quinquies. | | (Relazione conclusiva sull’emissione) | | 1.
All’esito di ciascuna emissione nell’am- | biente degli organismi di cui all’articolo 14- | bis e alle scadenze eventualmente fissate nel | provvedimento di autorizzazione di cui all’ar- | ticolo 14-ter, il notificante invia all’autorità | nazionale competente una relazione conclu- | siva sull’emissione stessa nella quale sono | riportati i risultati della verifica sperimen- | tale sui possibili rischi e impatti per la salute | umana e animale e per l’ambiente. | | 2. L’autorità nazionale competente tra- | smette copia della relazione di cui al comma | 1 ai Ministeri della salute e delle politiche | agricole alimentari e forestali, all’Istituto | superiore per la protezione e la ricerca | ambientale e alle regioni e province auto- | nome interessate. | | 3. L’autorità nazionale competente, avva- | lendosi della Commissione di cui all’articolo | 6, effettua una valutazione della relazione di | cui al comma 1 del presente articolo, espri- | mendo sulla stessa un parere che deve essere | comunicato al notificante e alle regioni e pro- | vince autonome interessate. | | Art. 14-sexies. | | (Scambio di informazioni | con la Commissione europea) | | 1.
L’autorità nazionale competente invia | alla Commissione europea, entro trenta | giorni dal ricevimento, una sintesi di ogni | notifica ricevuta ai sensi dell’articolo 14- | bis. L’autorità nazionale competente in- | forma, inoltre, la Commissione europea sulle | decisioni adottate ai sensi dell’articolo 14- | ter, comprese le eventuali ragioni per le | quali una notifica è stata respinta, nonché | sui risultati delle emissioni, anche sulla | base delle relazioni di cui all’articolo 14- | quinquies ». | | 2. All’articolo 33 del decreto legislativo 8 | luglio 2003, n. 224, sono apportate le se- | guenti modificazioni: | | a) al comma 1, dopo la parola: « 11, » | | è inserita la seguente: « 14-bis, »; | | -- Pagina 9 -- b) al comma 4, dopo la parola: « 11, » | | è inserita la seguente: « 14-ter, »; | | 3. All’articolo 34 del decreto legislativo 8 | luglio 2003, n. 224, sono apportate le se- | guenti modificazioni: | | a) al comma 1,
dopo le parole: « emis- | sione deliberata di un OGM » sono inserite | le seguenti: « o di un organismo di cui | all’articolo 14-bis »; | | b) al comma 3, dopo le parole: « stesso | OGM » sono inserite le seguenti: « o dello | stesso organismo di cui all’articolo 14-bis » | e le parole: « nell’ipotesi prevista dall’arti- | colo 8, comma 5 » sono sostituite dalle | seguenti: « nelle ipotesi previste dall’arti- | colo 8, comma 5, e dall’articolo 14-bis, | comma 4 »; | | c) al comma 4, dopo le parole: « emis- | sione deliberata di un OGM » sono inserite | le seguenti: « o di un organismo di cui | all’articolo 14-bis »; | | d) al comma 5, dopo le parole: « dal- | l’articolo 11, comma 1, » sono inserite le | seguenti: « e dall’articolo 14-bis, »; | | e) al comma 6, dopo le parole: « al- | l’articolo 13, comma 1, » sono inserite le | seguenti: « o quella di cui all’articolo 14- | quinquies »; | | f) al comma 7,
| | f) al comma 7, le parole: « nell’ipotesi | prevista dall’articolo 12, comma 6 » sono | sostituite dalle seguenti: « nelle ipotesi pre- | viste dall’articolo 12, comma 6, e dall’arti- | colo 14-quater, comma 3 » e dopo le parole: | « la presenza di OGM » sono inserite le | seguenti: « o di organismi di cui all’articolo | 14-bis »; | | g) alla rubrica, le parole: « al Titolo | II » sono sostituite dalle seguenti: « ai Titoli | II e II-bis ». | |