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ipse est qui post me venturus est qui ante me factus est cuius ego non sum dignus ut solvam eius corrigiam calciamenti | Egli è colui che verrà dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio del sandalo. |
Adfuit, ut saepe alias, fortuna populi Romani, quae Mucianum virisque Orientis illuc tulit, et quod Cremonae interim transegimus. | Come spesso accadeva in passato, la fortuna fu ancora una volta favorevole al popolo romano, poiché condusse Muciano e le truppe orientali proprio in quel luogo e nel frattempo assicurò la vittoria a Cremona. |
ingrediantur aquae maledictae in ventrem tuum et utero tumescente putrescat femur et respondebit mulier amen amen | Lascia che le acque maledette entrino nel tuo ventre, e possa il tuo grembo gonfiarsi e la tua coscia marcire. E la donna risponderà: Amen, amen. |
rex autem sedebat in domo hiemali in mense nono et posita erat arula coram eo plena prunis | Ora, nel nono mese, il re sedeva nella casa d'inverno; e davanti a lui c'era un focolare pieno di carboni ardenti. |
nunc autem derident me iuniores tempore quorum non dignabar patres ponere cum canibus gregis mei | Ma ora i più giovani, i cui padri non avrei messo con i cani del mio gregge, mi disprezzano: |
Et primum conclavibus, quae plano pede fuerint, in imo pavimento alte circiter pedibus tribus pro harenato testa trullissetur et dirigatur, uti eae partes tectoriorum ab umore ne vitientur. | E per prima cosa, per quanto riguarda le stanze costruite su un terreno pianeggiante, si deve stendere uno strato di intonaco grezzo fatto di polvere di terracotta al posto della sabbia fino a un'altezza di circa tre piedi dal pavimento, per evitare che l'umidità danneggi questa parte dell'intonaco. |
et pastores erant in regione eadem vigilantes et custodientes vigilias noctis supra gregem suum | C'erano in quella stessa regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. |
et Iesus cum discipulis suis secessit ad mare et multa turba a Galilaea et Iudaea secuta est eum | Ma Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e una grande folla lo seguì dalla Galilea e dalla Giudea, |
Huius victoriae vel maxima fuit laus, quod, cum plerique ex fuga se in templum Minervae coniecissent quaerereturque ab eo quid iis vellet fieri, etsi aliquot vulnera acceperat eo proelio et iratus videbatur omnibus qui adversus arma tulerant, tamen antetulit irae religionem et eos vetuit violari. | La caratteristica più gloriosa di quella vittoria fu che molti dei soldati in fuga si erano rifugiati nel tempio di Minerva. Quando gli fu chiesto cosa si dovesse fare con loro, Agesilao, che aveva ricevuto diverse ferite di battaglia ed era adirato con coloro che avevano combattuto contro Sparta, subordinò la sua furia alla riverenza per la religione e proibì che venisse loro fatto alcun male. |
haec sunt praecepta quae mandavit Dominus Mosi ad filios Israhel in monte Sinai | Questi sono i precetti che il Signore diede a Mosè per i figli d'Israele sul monte Sinai. |
feceruntque similiter malefici Aegyptiorum incantationibus suis et induratum est cor Pharaonis nec audivit eos sicut praeceperat Dominus | E i maghi degli Egiziani con i loro incantesimi fecero la stessa cosa; e il cuore del faraone si indurì ed egli non li diede ascolto, come il Signore aveva comandato. |
si autem dixerit non places praesto sum faciat quod bonum est coram se | Ma se egli mi dice: «Non mi piaci», io sono pronto; faccia egli ciò che è bene davanti a lui. |
et cum se produxerit fructus statim mittit falcem quoniam adest messis | E quando il frutto è maturato, subito vi mette mano la falce, perché è giunta la mietitura. |
amen dico vobis quoniam omnia dimittentur filiis hominum peccata et blasphemiae quibus blasphemaverint | In verità vi dico che tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche le bestemmie con le quali avranno bestemmiato. |
Hoc se labore durant adulescentes atque hoc genere venationis exercent, et qui plurimos ex his interfecerunt, relatis in publicum cornibus, quae sint testimonio, magnam ferunt laudem. | I giovani uomini irrobustiscono i loro corpi con questa attività e si allenano in questa forma di caccia. Quelli che hanno ucciso di più ricevono molta ammirazione ed espongono pubblicamente le corna come prova. |
parce, per immatura tuae precor ossa sororis: sic bene sub tenera parva quiescat humo. | Traduzione moderna: Pietà, ti prego, per il bene delle ossa di tua sorella, morta prematuramente; possa anche la bambina riposare in pace nella dolce terra. |
haec dicit Dominus ecce quasi aquila evolabit et extendet alas suas ad Moab | Così dice il Signore: Ecco, egli volerà come un'aquila e stenderà le sue ali verso Moab. |
et in Tafnis nigrescet dies cum contrivero ibi sceptra Aegypti et defecerit in ea superbia potentiae eius ipsam nubes operiet filiae autem eius in captivitatem ducentur | E a Tafni il giorno si oscurerà, quando spezzerò lì gli scettri d'Egitto, e l'orgoglio della sua potenza cesserà in lei: una nuvola la coprirà e le sue figlie saranno condotte in schiavitù. |
Ligna in torculario ne caedant. | Non è consentito tagliare la legna nella sala pressatura. |
vidi et Abydeni iuvenis certantia remis bracchia laudavique manus et saepe natanti praeluxi: minor ille calor, quo saeva tepebant aequora: tu veteres, iuvenis, transgressus amores. | E osservai le braccia del giovane di Abido che gareggiavano coi remi, e lodai il suo sforzo, e spesso lo applaudii mentre nuotava; eppure la sua passione che infiammava il mare spietato era inferiore. Tu, o giovane, hai superato i romanzi del passato. |
Nos, quia iam initia procursusque virtutis patefecimus, actum ipsum persequemur, cuius ponderosissima vis et efficacissimi lacerti in fortitudine consistunt. | Poiché abbiamo delineato le fasi iniziali e gli atti iniziali di coraggio, ora discuteremo l'azione vera e propria. La fonte primaria della sua forza e la componente più impattante è il coraggio. |
Illum hominem putate, per eum et in eo se cognosci et coli deus vult. | Consideratelo pure un uomo, se volete; per mezzo di lui e in lui, Dio ha voluto farsi conoscere e adorare. |
Cumque diu multum cum vento pelagoque frustra certantes tandem post terga respiceremus, si forte vel ipsam de qua egressi eramus insulam aliquo conamine repetere possemus, invenimus nos undiqueversum pari tempestate praeclusos, nullamque spem nobis in nobis restare salutis. | E quando noi, sforzandoci invano contro il vento e il mare, guardammo indietro in lontananza, sperando di tornare alla nostra isola, scoprimmo che eravamo circondati dalla stessa tempesta da ogni parte, e non avevamo alcuna speranza di fuggire da soli. |
Educatus est in domo Pericli'privignus enim eius fuisse dicitur'eruditus a Socrate. Socerum habuit Hipponicum, omnium Graeca lingua loquentium ditissimum; ut, si ipse fingere vellet, neque plura bona eminisci neque maiora posset consequi, quam vel natura vel fortuna tribuerat. | Fu cresciuto nella famiglia di Pericle (si ritiene che fosse il suo figliastro). Socrate fu il suo educatore e suo suocero era Ipponico, l'uomo più ricco di tutti i territori di lingua greca. In verità, non avrebbe potuto immaginare più benedizioni o ottenere maggiori vantaggi nella vita di quelli concessigli dalla Natura o dalla Fortuna. |
Siquidem non solum fidem Christi recipere noluerat, sed et fornicatione pollutus est tali, qualem nec inter gentes auditam apostolus testatur, ita ut uxorem patris haberet. | Perché non solo rifiutò di accettare la fede cristiana, ma commise anche una specie di immoralità sessuale che persino l'apostolo non pensava potesse essere riscontrata tra i Gentili. Sposò la moglie di suo padre. |
Illae timore perterritae conveniunt cuius de periculo timebant. At ille negat a Callicrate fieri sibi insidias, sed illa quae agerentur fieri praecepto suo. | Le due donne, terrorizzate, andarono a cercare l'uomo di cui temevano per la sua incolumità; egli tuttavia dichiarò che Callicrate non stava tramando contro di lui, ma stava eseguendo i suoi ordini. |
divi vera monent, venturae nuntia sortis vera monent Tuscis exta probata viris: somnia fallaci ludunt temeraria nocte et pavidas mentes false timere iubent? et vanum metuens hominum genus omina noctis farre pio placant et saliente sale? et tamen, utcumque est, sive illi vera moneri, mendaci somno credere sive solent, efficiat vanos noctis Lucina timores et frustra immeritum pertimuisse velit, si mea nec turpi mens est obnoxia facto nec laesit magnos impia lingua deos. | Gli avvertimenti inviati dagli dei sono veri e gli avvertimenti provenienti da dentro di sé, approvati dai veggenti della Toscana che predicono ciò che deve venire. Ma che dire dei sogni? Si svolgono casualmente durante la notte, facendo sì che le anime spaventate si sentano terrorizzate da falsi allarmi? E l'umanità, così incline alla preoccupazione, cerca di placare la notte facendo offerte di farro e sale sputacchiante? Qualunque sia il caso, che desiderino ricevere veri avvertimenti o ascoltare le bugie del sonno, possa Lucina dissipare il terrore di questa notte e assicurarsi che gli innocenti siano stati spaventati invano. Possa essere così se la mia anima non è responsabile di alcun peccato atroce né la mia lingua ha bestemmiato malvagiamente gli dei divini. |
Inde accensi hostes, stimulante ignominia, ne feminae imperio subderentur, valida et lecta armis iuventus regnum eius invadunt. | Indignati per il suo gesto e irritati per l'umiliante possibilità di arrendersi al dominio di una donna, gli avversari, formati da un potente gruppo di giovani combattenti scelti, attaccarono il suo regno. |
Moto igitur velitari auxilio, Aerulis scilicet et Batavis, numerisque Moesiacorum duobus, adulta hieme dux ante dictus Bononiam venit, quaesitisque navigiis, et omni imposito milite, observato flatu secundo ventorum, ad Rutupias sitas ex adverso defertur, petitque Lundinium, ut exinde suscepto pro rei qualitate consilio, festinaret ocius ad procinctum. | Pertanto, con gli ausiliari armati alla leggera, in particolare gli Aeruli, i Batavi e due compagnie di Mesi, il suddetto capo arrivò a Boulogne durante l'inverno. Quindi assicurò le navi e imbarcò tutte le sue truppe. Dopo aver atteso una brezza favorevole, salpò per Richborough, che era di fronte, e continuò per Londra. La sua intenzione era di formulare lì i suoi piani in base alla situazione degli affari e di andare rapidamente avanti per scendere in campo. |
Sunt geminae Somni portae, quarum altera fertur cornea, qua veris facilis datur exitus umbris, altera candenti perfecta nitens elephanto, sed falsa ad caelum mittunt insomnia Manes. | Esistono due porte del Sonno, una delle quali, sostengono, è fatta di corno e fornisce un facile passaggio ai veri fantasmi. L'altra porta, che brilla con la lucentezza dell'avorio lucidato, consente ai falsi sogni di ascendere dagli inferi. |
et septimus angelus tuba cecinit et factae sunt voces magnae in caelo dicentes factum est regnum huius mundi Domini nostri et Christi eius et regnabit in saecula saeculorum | E il settimo angelo suonò la tromba; e si fecero grandi voci nel cielo, che dicevano: Il regno di questo mondo è diventato del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà nei secoli dei secoli. Amen. |
at ille reiecta sindone nudus profugit ab eis | Ma egli, gettato via il lenzuolo, nudo fuggì via da loro. |
Personat Euboica Teuthras testudine, Cymes incola, et obtusas immiti murmure saevae inter bella tubae permulcet cantibus aures. | Ora, Teutra, che era un abitante della città di Cuma, suonava la lira euboica e il suo canto riusciva a catturare le orecchie intorpidite dal suono aspro e aggressivo della tromba da guerra. |
cui respondit Moses venit ad me populus quaerens sententiam Dei | Mosè gli rispose: «Il popolo viene da me per chiedere il giudizio di Dio? |
His casibus proeliorum ita luctuose finitis, nostri proximos Marcianopoleos petivere secessus. | Quando questi luttuosi disastri della battaglia furono così terminati, i nostri uomini cercarono rifugio nella vicina città di Marcianopoli. |
nulla anceps luctamen init Virtute sine ista Virtus, nam vidua est quam non Patientia firmat. | La virtù non può impegnarsi nella lotta senza il sostegno della Longanimità, perché non ha nulla su cui contare se non la forza della Longanimità. |
quorum erant in fide, legatos mittunt subsidium rogatum, quo facilius hostium copias sustinere possint. | Sotto la cui protezione si trovavano, per chiedere aiuto affinché potessero resistere più facilmente alle forze del nemico. |
Proximae tamen Germanicis exercitibus Galliarum civitates non eodem honore habitae, quaedam etiam finibus ademptis pari dolore commoda aliena ac suas iniurias metiebantur. | Tuttavia le tribù galliche più vicine agli eserciti germanici non avevano ricevuto lo stesso livello di rispetto delle altre; alcune avevano effettivamente sperimentato la confisca delle loro terre. Pertanto, erano ugualmente agitate sia che considerassero i guadagni dei loro vicini sia che contassero le proprie lamentele. |
Quapropter quid sentiatis proloquimini. | Ora esprimi i tuoi pensieri, dichiara le tue intenzioni. |
id licet hinc cognoscere possis, quod simul ac primum nubes succedere soli coepere et radios inter quasi rumpere lucis, extemplo inferior pars horum disperit omnis, terraque inumbratur qua nimbi cumque feruntur; ut noscas splendore novo res semper egere, et primum iactum fulgoris quemque perire, nec ratione alia res posse in sole videri, perpetuo ni suppeditet lucis caput ipsum. | Questo lo puoi riconoscere da quanto segue. Non appena le nuvole cominciano a sorgere sotto il sole, e come se si frapponessero tra i raggi di luce, subito la parte inferiore di questi raggi si perde completamente, e la terra è in ombra ovunque vadano le nuvole; affinché tu possa vedere che le cose hanno bisogno di luce sempre nuova, che una per una ogni fascio di luce si perde, che le cose non possono essere viste nel sole in nessun altro modo a meno che la stessa fonte di luce non porti su un rifornimento incessante. |
per agnos decimam decimae qui simul sunt agni septem hircum quoque | Un decimo di decimo per ogni agnello, che in tutto sono sette agnelli; anche un capretto, |
circumdedit me lanceis suis convulneravit lumbos meos non pepercit et effudit in terra viscera mea | Mi ha circondato con le sue lance, mi ha ferito ai fianchi senza pietà, ha riversato a terra le mie viscere, |
Non mihi etiam videtur esse alienum de testudine, quam Hagetor Byzantius fecit, quibus rationibus sit facta, exponere. | Sembra ora opportuno spiegare i metodi impiegati da Hagetore di Bisanzio per la sua tartaruga. |
anno autem quinto regni Roboam ascendit Sesac rex Aegypti in Hierusalem quia peccaverunt Domino | E nel quinto anno del regno di Roboamo, Sesac re d'Egitto salì contro Gerusalemme (perché avevano peccato contro il Signore) |
Quae omnia etsi tum dicta non sunt, tamen nunc, cum magis prosunt, luce illustrius apparent. | Sebbene allora nessuno pronunciasse queste parole, ancora oggi, quando questo sentimento torna utile, splende più del sole. |
non facietis mecum deos argenteos nec deos aureos facietis vobis | Non vi farete dèi d'argento, né vi farete dèi d'oro. |
et terra exaudiet triticum et vinum et oleum et haec exaudient Hiezrahel | E la terra ascolterà il grano, il vino e l'olio, e questi ascolteranno Jezrahel. |
iuraverunt quoque filii Israhel in Maspha et dixerunt nullus nostrum dabit filiis Beniamin de filiabus suis uxorem | Ora i figli d'Israele avevano giurato anche a Maspha, dicendo: Nessuno di noi darà in moglie ai figli di Beniamino delle sue figlie. |
eruit ergo David omnia quae tulerant Amalechitae et duas uxores suas eruit | Così Davide recuperò tutto ciò che gli Amaleciti avevano preso e liberò anche le sue due mogli. |
Ille, quod hospitio Lacedaemoniorum utebatur, satius existimans contendere Lacedaemonem, sua sponte est profectus pacemque inter duas potentissimas civitates conciliavit. Post, neque ita multo, Cyprum cum ducentis navibus imperator missus, cum eius maiorem partem insulae devicisset, in morbum implicitus in oppido Citio est mortuus. | Poi, poiché aveva instaurato un rapporto di ospitalità con i Lacedemoni e ritenne più vantaggioso recarsi a Lacedemone, partì di sua spontanea volontà e ottenne la riconciliazione tra due stati formidabili. Successivamente, anche se non molto tempo dopo, fu nominato comandante supremo a Cipro accompagnato da duecento navi. Dopo la sottomissione della maggior parte dell'isola, si ammalò e morì nella città di Cizio. |
quem nunc tam longe non inter nota sepulcra nec prope cognatos compositum cineres, sed Troia obscena, Troia infelice sepultum detinet extremo terra aliena solo. | Tu ora sei lontano, molto lontano, non tra le tombe familiari, né sepolto vicino alle ceneri dei tuoi parenti, ma sepolto nell'odiosa Troia, nella nefasta Troia, una terra straniera custodita in un suolo lontano. |
Conclamant equites sanctissimo iureiurando confirmari oportere, ne tecto recipiatur, ne ad liberos, ne ad parentes, ad uxorem aditum habeat, qui non bis per agmen hostium perequitasset. | Tutta la cavalleria grida all'unanimità che deve impegnarsi con un giuramento sacrosanto: chiunque non abbia attraversato due volte l'esercito nemico non potrà essere accolto sotto un tetto né potrà vedere i propri figli, genitori o moglie. |
Nam quod omni ex reliquis partibus demesso frumento pars una erat reliqua, suspicati hostes huc nostros esse venturos noctu in silvis delituerant; | Poiché infatti tutto il grano era stato raccolto in ogni parte tranne che in una, il nemico, sapendo che i nostri uomini si sarebbero recati lì, si era nascosto nei boschi durante la notte. |
Maria, montes, regionum magnitudines interessent; odisses eum quem non videres. | Ci sarebbero ancora oceani, montagne e vaste distese di terra a dividerci. Uno lo detesterebbe anche senza posare gli occhi su di lui. |
Hoc maxime convenire in Alcibiadem videbatur, quod et potentior et maior quam privatus existimabatur; multos enim liberalitate devinxerat, plures etiam opera forensi suos reddiderat. Qua re fiebat ut omnium oculos, quotienscumque in publicum prodisset, ad se converteret neque ei par quisquam in civitate poneretur. Itaque non solum spem in eo habebant maximam, sed etiam timorem, quod et obesse plurimum et prodesse poterat. | Questi sospetti sembravano indicare Alcibiade, poiché era ritenuto troppo influente e troppo notevole per accontentarsi di una semplice posizione. Aveva guadagnato l'ammirazione di molti attraverso la sua gentilezza e aveva reso ancora più persone in debito con lui per la sua assistenza nelle corti. Di conseguenza, ogni volta che si presentava in pubblico, attirava tutta l'attenzione e nessuno dei cittadini era ritenuto suo pari. Non solo suscitava grande ottimismo in loro, ma causava anche grave ansia poiché aveva il potenziale per causare danni significativi così come un bene significativo. |
magna ego dona tua figam, Cytherea, columna, taleque sub nostro nomine carmen erit: has pono ante tuam tibi, diva, propertius aedem exuvias, tota nocte receptus amans. | Apporrò un dono prezioso sul pilastro del tuo tempio, Venere, e questa sarà l'iscrizione affissa sotto il mio nome: "Queste offerte, dea, Properzio presenta davanti al tuo altare, avendo ottenuto il privilegio di essere compagno della sua amante per un'intera notte". |
Cetera ex astrologia, quos effectus habeant signa xii, stellae v, sol, luna ad humanam vitae rationem, Chaldaeorum ratiocinationibus est concedendum, quod propria est eorum genethlialogiae ratio, uti possint ante facta et futura ex ratiocinationibus astrorum explicare. | Per tutte le altre questioni relative all'astrologia, dobbiamo rimetterci ai calcoli degli astrologi caldei riguardo all'impatto dei dodici segni, dei cinque pianeti, del sole e della luna sul destino umano. Questo perché solo loro sono specializzati nella fusione delle natività, il che consente loro di chiarire gli eventi del passato e predire il futuro in base a calcoli astronomici. |
Ille, Tam hercle quam hoc, siquem glabrum facere velis, quod iubet ranam luridam coicere in aquam, usque qua ad tertiam partem decoxeris, eoque unguere corpus. | "Altrettanto buono, per Ercole", rispose, "quanto questo per preparare una sostanza depilatoria: 'Getta una rana gialla nell'acqua, falla bollire fino a ridurla a un terzo e strofinaci il corpo'". |
dixitque ad servum seniorem domus suae qui praeerat omnibus quae habebat pone manum tuam subter femur meum | E disse al servo più anziano della sua casa, che era capo di tutti i suoi beni: Metti la tua mano sotto la mia coscia, |
pereat Samaria quoniam ad amaritudinem concitavit Dominum suum in gladio pereat parvuli eorum elidantur et fetae eius discindantur | Perisca Samaria, perché ha provocato l'amarezza del suo Dio; periscano di spada, i loro bambini siano sfracellati e le donne incinte siano sventrate. |
dixit autem Dominus ad Ahiam ecce uxor Hieroboam ingreditur ut consulat te super filio suo qui aegrotat haec et haec loqueris ei cum ergo illa intraret et dissimularet se esse quae erat | E il Signore disse ad Ahias: Ecco, la moglie di Geroboamo entra per consultarti riguardo a suo figlio, che è malato: così e così le parlerai. Così, quando ella entrò, e fece come se fosse un'altra donna, |
Profuturus et Traianus ac Richomeres pugnant aequo Marte cum Gothis. | Profuturo, Traiano e Ricomere combattono una battaglia senza esito contro i Goti. |
Hac victoria sublatus Ambiorix statim cum equitatu in Aduatucos, qui erant eius regno finitimi, proficiscitur; neque noctem neque diem intermittit peditatumque se subsequi iubet. | Esaltato da questo trionfo, Ambiorix conduce prontamente la sua cavalleria verso gli Atuatuci, che condividevano un confine con il suo regno. Non si ferma per riposare, spingendo avanti giorno e notte, e ordina alla fanteria di seguirlo da vicino. |
instauras testes tuos contra me et multiplicas iram tuam adversum me et poenae militant in me | Tu rinnovi i tuoi testimoni contro di me, moltiplichi la tua ira contro di me e fai guerra contro di me. |
fecitque quod erat placitum coram Domino iuxta omnia quae fecit Amasias pater eius | Egli fece ciò che era gradito al Signore, secondo tutto ciò che aveva fatto suo padre Amasia. |
Vespasianus primo inridere, aspernari; atque illis instantibus modo famam vanitatis metuere, modo obsecratione ipsorum et vocibus adulantium in spem induci: postremo aestimari a medicis iubet an talis caecitas ac debilitas ope humana superabiles forent. | Vespasiano inizialmente derise e mancò di rispetto a queste richieste. Tuttavia, poiché gli uomini continuavano a insistere, Vespasiano iniziò a temere la vergogna di fallire, ma fu anche ispirato dalle suppliche dei mendicanti e dalle lodi dei suoi soci. Alla fine, ordinò ai dottori di esprimere il loro giudizio sulla possibilità o meno di porre rimedio a tale cecità e debolezza tramite l'aiuto umano. |
paravit et duos lapides onychinos adstrictos et inclusos auro et sculptos arte gemmaria nominibus filiorum Israhel | Preparò anche due pietre di onice, incastonate e chiuse nell'oro, e incise, con l'arte del lapidario, con i nomi dei figli d'Israele: |
Interim ad Labienum per Remos incredibili celeritate de victoria Caesaris fama perfertur, ut, cum ab hibernis Ciceronis milia passuum abesset circiter LX, eoque post horam nonam diei Caesar pervenisset, ante mediam noctem ad portas castrorum clamor oreretur, quo clamore significatio victoriae gratulatioque ab Remis Labieno fieret. | Nel frattempo, la notizia della vittoria di Cesare fu rapidamente portata a Labieno attraverso la terra dei Remi. Ciò accadde con una velocità così incredibile che, nonostante fossero circa sessanta miglia di distanza dai quartieri invernali di Cicerone, e nonostante Cesare vi fosse arrivato dopo la nona ora, un grido si levò alle porte dell'accampamento di Labieno prima di mezzanotte. Questo grido fu un segno della vittoria e una congratulazione dei Remi a Labieno. |
Quo modo enim potius Pansam appellem, etsi habet honoris nomen amplissimi; quo Hirtium? | Come dovrei rivolgermi a Pansa, nonostante ricopra la più alta carica pubblica? O a Irzio? |
tunc de relicuis una: Merito plectimur, <huic spiritum praedoni quae commisimus. | Allora uno del gruppo che era ancora rimasto prese la parola e disse: "Meritiamo le percosse che riceviamo per aver affidato la nostra vita a questo pirata". |
elevans oculos suos cum esset in tormentis videbat Abraham a longe et Lazarum in sinu eius | E, mentre era nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo e Lazzaro nel suo seno. |
sed filii Ammon et Moab accesserunt ad Holofernem dicentes filii Israhel non in lancea nec in sagitta confidunt sed montes defendunt illos et muniunt illos colles in praecipitio constituti | Ma i figli di Ammon e di Moab vennero da Oloferne e gli dissero: «I figli d'Israele non confidano nelle loro lance né nelle loro frecce, ma i monti sono la loro difesa, le colline scoscese e i precipizi li custodiscono». |
implevitque eum spiritu Dei sapientiae et intellegentiae et scientiae omni doctrina | E lo ha riempito dello spirito di Dio, di sapienza, di intelligenza, di conoscenza e di ogni insegnamento, |
balteum regum dissolvit et praecingit fune renes eorum | Egli scioglie la cintura dei re e cinge i loro fianchi con una corda. |
iamque quiescebant voces hominumque canumque, Lunaque nocturnos alta regebat equos. hanc ego suspiciens et ad hanc Capitolia cernens, quae nostro frustra iuncta fuere Lari, numina vicinis habitantia sedibus, inquam, iamque oculis numquam templa videnda meis, dique relinquendi, quos urbs habet alta Quirini, este salutati tempus in omne mihi. | Ora, le voci degli uomini e dei cani erano state zittite, e la luna stava guidando il suo carro attraverso il cielo notturno. Guardandola in alto, e con l'illuminazione della sua luce, guardai verso il Campidoglio, che sfortunatamente era adiacente alla mia casa, e pregai: "O divinità che risiedono vicino alla mia casa, e tutti i templi che non saranno mai più visibili ai miei occhi, o dei di questa nobile città di Quirino, da cui devo partire, offro questo eterno saluto a tutti voi!" |
Hammone hic genitus, Phorcynidos antra Medusae Cinyphiumque Macen et iniquo a sole calentes Battiadas late imperio sceptrisque regebat; cui patrius Nasamon aeternumque arida Barce, cui nemora Autololum atque infidae litora Syrtis parebant nullaque levis Gaetulus habena. | Nacque da Hiarbas il Garamantino, il cui padre era Ammone. Ebbe un governo importante sulle grotte di Medusa, figlia di Forco, sui Macai residenti vicino al fiume Cinipe e sui Cirenei, che sono pesantemente colpiti dai raggi solari. Il suo governo si estese sui Nasamoni, che sono suoi sudditi, sui Barce che rimangono sempre aridi, sulle foreste di Autololes, sulle coste insidiose della Sirti e sui Getuli, che possiedono l'eccezionale capacità di cavalcare senza redini. |
Pro seditione res erat, cum ad omnia interritus duces principesque militum frequentes adesse praetorio iubet Aegyptiosque vates, quos caeli ac siderum peritissimos esse credebat, quid sentirent expromere. | La situazione stava già per trasformarsi in una rivolta, quando Alessandro, imperterrito di fronte a tutto, ordinò ai generali e agli ufficiali superiori dei soldati di presentarsi in gran numero alla tenda del re e agli indovini egiziani, che riteneva i più abili nell'interpretazione del cielo e delle stelle, di dichiarare la loro opinione. |
Fortunae te regendum dedisti; | Ti sei arreso al dominio della fortuna. |
cum enim moritur homo hereditabit serpentes et bestias et vermes | Perché quando un uomo muore, erediterà serpenti, bestie e vermi. |
Si ergo fieri posset ut semper in diem quintum decimum primi mensis, id est, in lunam quintamdecimam Dominica dies incurreret, uno semper eodemque tempore cum antiquo Dei populo, quanquam sacramentorum genere discreto, sicut una eademque fide pascha celebrare possemus. | Se fosse possibile che la domenica cadesse sempre il 15° giorno del primo mese (noto anche come 15° giorno dell'età della luna), potremmo celebrare la Pasqua nello stesso periodo in cui lo faceva il popolo di Dio nei tempi antichi, anche se l'interpretazione potrebbe differire, ma la nostra fede rimarrebbe la stessa. |
Verum ille iudicibus Cassiis tristior et Lycurgis, causarum momenta aequo iure perpendens, suum cuique tribuebat, nusquam a vero abductus, acrius in calumniatores exsurgens, quos oderat, multorum huius modi petulantem saepe dementiam, ad usque discrimen expertus, dum esset adhuc humilis et privatus. | Ma lui, che era un giudice più severo persino di Cassio o Licurgo, valutò le prove nei casi con giustizia imparziale, assicurandosi che ogni uomo ricevesse ciò che meritava. Non si allontanò mai dalla verità e mostrò particolare durezza verso coloro che muovevano false accuse, che detestava perché aveva incontrato la sfacciata follia di molti di questi individui, rischiando persino la vita quando era ancora un umile cittadino privato. |
Utrum igitur in nefariis civibus ulciscendi, cum possis, an pertimescendi diligentior cautio est? | Ebbene, quando si ha a che fare con cittadini malvagi, qual è la misura più sicura: vendicarsi quando possibile o avere paura? |
doctrina sua noscetur vir qui autem vanus et excors est patebit contemptui | Un uomo sarà riconosciuto dalla sua istruzione; ma chi è vanitoso e stolto sarà esposto al disprezzo. |
Itaque eorum figurationes propter obstantiam terrae non sunt notae. | La terra, quindi, ostacola e impedisce la comprensione della loro disposizione. |
accitas video longe dispergier umbras, territa Persephone vertit vestigia retro extinctis facibus, tracto fugitiva flagello. | Vedo gli spiriti che abbiamo evocato sparsi lontano. Persefone è spaventata e si volta, spegne le torce e lascia la scia del suo flagello mentre fugge. |
Auditisne ut poena mea et supplicium vestrum simul postulentur? Adeo manifestum est neque perire nos neque salvos esse nisi una posse; et cuius lenitatis est Galba, iam fortasse promisit, ut qui nullo exposcente tot milia innocentissimorum militum trucidaverit. | Senti come gli uomini chiedono la mia esecuzione e la tua punizione nello stesso fiato? È così chiaro che non possiamo né morire né essere al sicuro se non insieme. Forse, Galba ha già fatto delle promesse, che si addicono all'uomo che ha massacrato tutte quelle migliaia di soldati innocenti quando nessuno lo ha chiesto, ed è così misericordioso. |
et nunc haec dicit Dominus exercituum ponite corda vestra super vias vestras | Ora così dice il Signore degli eserciti: Disponete il cuore a considerare le vostre vie. |
inconexa est et implicatur: | È un groviglio sconnesso, ma senza speranza; |
transivi ad contemplandam sapientiam erroresque et stultitiam quid est inquam homo ut sequi possit regem factorem suum | Andai oltre per contemplare la saggezza, gli errori e la follia (cos'è l'uomo, dissi, che può seguire il Re, il suo creatore?). |
ego Dominus Deus vester qui eduxi vos de terra Aegypti ut essem vester Deus | Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, per essere il tuo Dio. |
Qui audierit, inveniet deum; qui etiam studuerit intellegere, cogetur et credere. | Chi ascolta, scopre Dio; chi si sforza di comprendere, si troverà obbligato ad avere fede. |
Itaque senatus ob ea feliciter acta dis inmortalibus supplicia decernere, civitas trepida antea et sollicita de belli eventu laeta agere, de Metello fama praeclara esse. | Di conseguenza, il senato votò per un Ringraziamento agli dei immortali a causa di questi trionfi, mentre la comunità, precedentemente spaventata e preoccupata per l'esito della guerra, gioiva. Il rapporto riguardante Metello fu notevole. |
Abiathar quoque sacerdoti dixit rex vade in Anathot ad agrum tuum es quidem vir mortis sed hodie te non interficiam quia portasti arcam Domini Dei coram David patre meo et sustinuisti laborem in omnibus in quibus laboravit pater meus | Il re disse anche al sacerdote Abiatar: «Va' ad Anatot, nel tuo paese, perché sei meritevole di morte; ma non ti farò morire in questo momento, perché hai portato l'arca del Signore Dio davanti a Davide mio padre e hai sofferto tutte le sofferenze che ha sofferto mio padre». |
dixitque ad Giezi puerum suum voca Sunamitin istam qui cum vocasset eam et illa stetisset coram eo | E disse a Giezi, suo servo: Chiama questa Sunamita. E quando l'ebbe chiamata, e lei si fermò davanti a lui, |
mane mecum ne timeas si quis quaesierit animam meam quaeret et animam tuam mecumque servaberis | Rimani con me, non temere, perché chi cerca la mia vita, cerca anche la tua; e con me sarai salvato. |
Reminisco Rufus dixit in versu suo: cor ergo versus, immo Rufus, non habet. | Reminisco, scrisse Rufus nei suoi versi: così dunque il verso, Rufus non ha senno. |
iam Martem regere atque astus adiungere ferro et duris facilem per inhospita ducere vitam haud isti, quem nunc penes est sollertia belli, cederet Hannibali. | Nell'arte della guerra, nella combinazione della spada con lo stratagemma, nella sopportazione delle difficoltà e nell'ingegno per sopravvivere in un paese ostile, non era inferiore ad Annibale, che al momento è il massimo per la sua abilità in guerra. |
nova ibi verba, quia vetusta, quibusque conlatus merito etiam antiquarum litterarum stilus antiquaretur; quodque pretiosius, tota illa dictio sic caesuratim succincta, quod profluens; quam rebus amplam strictamque sententiis sentias plus docere quam dicere. | Lì si trovano parole che sono nuove perché sono vecchie, anzi, anche la lingua della letteratura antica cadrebbe giustamente in disgrazia al confronto con essa. Un merito più prezioso è che tutta quella dizione scorre liberamente, sebbene suddivisa in brevi gruppi di parole; e con l'abbondanza di materia e la concisione della frase, sembra insegnare più di quanto esprima. |
protinus hinc Iris Minyas, Cytherea petivit Colchida; Caucaseis speculatrix Iuno resedit rupibus, attonitos Aeaea in moenia vultus speque metuque tenens et adhuc ignara futuri. | Iris cerca subito le Minie, e Citerea cerca la fanciulla della Colchide. Giunone si riposa sulle rocce del Caucaso per osservare l'esito, mantenendo il suo sguardo curioso fisso, sia nella speranza che nella paura, verso le mura eee, ancora ignara di ciò che accadrà. |
et cum a Papho navigassent Paulus et qui cum eo venerunt Pergen Pamphiliae Iohannes autem discedens ab eis reversus est Hierosolymam | Ora, quando Paolo e quelli che erano con lui salparono da Pafo, giunsero a Perge in Panfilia. E Giovanni, partendo da loro, ritornò a Gerusalemme. |