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Serie Generale | 1992 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLA SANITA' | Serie Generale n. 18 del 23-1-1992 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-01-23&atto.codiceRedazionale=092A0243&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SANITA' | COMUNICATO | Approvazione del nuovo statuto della fondazione Centro italiano studi e ricerche per la prevenzione della patologia da lavoro e da sport, in Milano. (GU Serie Generale n.18 del 23-01-1992) | Con decreto ministeriale 12 dicembre 1991 la fondazione Centro
italiano studi e ricerche per la prevenzione della patologia da
lavoro e da sport, in Milano, è stata autorizzata ad apportare
modifiche al proprio statuto sociale ed è stato approvato il nuovo
testo di statuto composto di nove articoli munito dell'apposito
visto. |
|
Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 19-1-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-19&atto.codiceRedazionale=T11BFK818 | FONDAZIONE PTV "POLICLINICO TOR VERGATA" | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 19-1-2011) | BANDO DI GARA D'APPALTO - Forniture
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE - I.1)Fondazione PTV
"Policlinico Tor Vergata" Indirizzo: Viale Oxford, 81 C.A.P. 00133
Localita': Roma - Italia - Telefono: +39 06 20903902 Telefax +39 06
20900019 Posta elettronica: [email protected]. Indirizzo
Internet (URL): www.ptvonline.it. Ulteriori informazioni sono
disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati.Il capitolato
d'oneri e la documentazione complementare (inclusi i documenti per il
dialogo competitivo e per il sistema dinamico di acquisizione) sono
disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati. Le offerte o
le domande di partecipazione vanno inviate a: I punti di contatto
sopra indicati. I.2)TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E
PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA': Fondazione - Salute.
L'Amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre
amministrazioni aggiudicatrice: No. SEZIONE II:OGGETTO DELL'APPALTO
II.1)DESCRIZIONE II.1.1)Procedura aperta per l'affidamento della
fornitura di n. 3 ecografi di gamma medio/alta per le necessità
della Fondazione PTV "Policlinico Tor Vergata".II.1.2)Tipo di appalto
e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei
servizi: Forniture Acquisto. Luogo principale di consegna: Fondazione
PTV "Policlinico Tor Vergata" Codice NUTS: ITE43 II.1.3)L'avviso
riguarda: Un appalto pubblico. II.1.4)Breve descrizione dell'appalto
o degli acquisti: La procedura aperta ha per oggetto la fornitura,
installazione, collaudo e assistenza tecnica in garanzia di n. 3
ecografi di gamma medio/alta da destinare al Dipartimento di
Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica e all'U.O.C. di
Cardiologia. II.1.5)CPV (vocabolario comune per gli appalti):
33112000 II.1.6)L'appalto rientra nel campo di applicazione
dell'accordo sugli appalti pubblici (AAP): no. II.1.7.Divisione in
lotti: SI. Le offerte vanno presentate per: uno o più lotti.
II.1.8)Ammissibilità di varianti: No. II.2)QUANTITATIVO O ENTITÀ
DELL'APPALTO II.2.1)Opzioni: no. INFORMAZIONI SUI LOTTI: LOTTO N.1
TITOLO: n.1 ecografo multidisciplinare di fascia medio/alta.1)BREVE
DESCRIZIONE: Sistema ecografico completamente digitale di fascia
medio/alta. Monitor da almeno 19", ad elevato potere risolutivo non
interfacciato, orientabile. Tastiera ergonomica per una massima
flessibilità, regolabile in altezza ed orientabile per rendere gli
spostamenti nell'ambiente di lavoro molto più confortevoli. Dotato
delle seguenti modalità di funzionamento: B Mode, M Mode, Seconda
Armonica di Tessuto, Color Doppler, Power Doppler/Angio, Doppler PW
(HPRF). 2)CPV:33112000. LOTTO N.2 TITOLO: n. 1 ecocolordoppler
multidisciplinare, completamente digitale, di alta fascia.1)BREVE
DESCRIZIONE: Ecocolordoppler multidisciplinare, completamente
digitale, con gestione di sonde esclusivamente elettroniche, con le
seguenti scansioni: convex, lineare, microconvex e settoriale
elettronico phased array. Immagine trapezoidale e sttering del B-Mode
su sonde lineari. Sonde larga banda e multi frequenza e
disponibilità di trasduttori a matrice.Trasduttori a matrice con
particolare ergonomia e realizzati con tecnologia innovativa. Ampio
parco sonde a disposizione. Possibilità di sonde dedicate all'
interventistica. Possibilità di sonda transrettale biplanare
lineare/convex, con ampio campo di vista sulla scansione convex, con
range di frequenza da 3 a 9 MHz. 2)CPV:33112000. LOTTO N.3 TITOLO: n.
1 ecocardiografo di fascia medio/alta.1)BREVE DESCRIZIONE: Sistema
ecografico di fascia medio/alta con beam-former completamente
digitale.Massima flessibilità ed ergonomia contastiera orientabile e
modificabile in altezza per facili spostamenti e adattamenti
all'ambiente di lavoro.Monitor LCD orientabile, ad altissima
risoluzione non interlacciato e da almeno 19".Il sistema dovrà
essere dedicato ad un utilizzo per applicazioni cardiologiche,
vascolari, transcraniche, ecc..Modalità di lavoro richieste: B mode,
M-mode, Doppler PW, Doppler CW, Color Doppler, Power Angio, Power
Doppler direzionale; ECG. 2)CPV 33112000. SEZIONE III: INFORMAZIONI
DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,FINANZIARIO E TECNICO
III.1)CONDIZIONI RELATIVE ALL'APPALTO III.1.1)Cauzione provvisoria in
originale pari al 2% (art. 75 D.lgs 163/2006) dell' importo fissato a
base di gara, costituita in una delle forme previste dalla Legge
348/82, preferibilmente mediante fideiussione bancaria o polizza
assicurativa o, altresì, rilasciata dagli intermediari finanziari
iscritti nell'elenco speciale d cui all'art.107 del Decreto
Legislativo 1 settembre 1993, n. 385 che svolgono in via esclusiva o
prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze. III.1.2)Altre condizioni
particolari cui è soggetta la realizzazione dell'appalto:No.
IV.1)TIPO DI PROCEDURA - IV.1.1)Aperta. IV.2)CRITERI DI
AGGIUDICAZIONE IV.2.1)Offerta economicamente più vantaggiosa in base
ai criteri indicati di seguito: 1. Qualità dell'immagine ed
ergonomia. Ponderazione 20 - 2. Caratteristiche hardware e software.
Ponderazione 18 - 3. Qualità sonde. Ponderazione 6 - 4.
Caratteristiche del servizio di manutenzione proposto.Ponderazione 3
- 5. Formazione ed addestramento del personale. Ponderazione 1 - 6.
Migliorie. Ponderazione 2 - 7. Prezzo. Ponderazione 50 - IV.2.2) no.
IV.3)INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO- IV.3.1) Gazzetta
Ufficiale delle Comunità Europee n. 2011/S 8-011810 del 13/01/2011.
IV.3.2)no. IV.3.3)Termine per il ricevimento delle offerte o delle
domande di partecipazione: 28/03/2011 - Ore:17:00. IV.3.4)Lingue
utilizzabili: Italiano. IV.3.5)Periodo in giorni: 180(dal termine
ultimo per il ricevimento delle offerte).IV.3.6) Modalità di
apertura delle offerte: Data: 18/04/2011 - Ore:11:00. Luogo:
Direzione Generale sita al piano 2. Persone ammesse ad assistere
all'apertura delle offerte:sì. Sono ammessi a presenziare alle
sedute pubbliche del procedimento di gara i legali rappresentanti
delle imprese concorrenti o loro incaricati muniti di delega. SEZIONE
VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1)No. VI.2)No. VI.3)INFORMAZIONI
COMPLEMENTARI: Tutti i documenti di gara verranno pubblicati
esclusivamente sul sito www.ptvonline.it, Sez. "Bandi di gara". Ogni
richiesta di informazioni e/o chiarimenti relativa alla gara potrà
essere inoltrata esclusivamente a mezzo e-mail al seguente indirizzo
di posta elettronica:[email protected] o a mezzo fax al n.
06/20900019. Si rende, altresì, noto che ogni richiesta di
chiarimento potrà essere inviata entro e non oltre 10 giorni prima
del termine ultimo previsto per la ricezione delle offerte,al fine di
consentire alla Stazione appaltante la redazione delle relative
risposte entro sei giorni prima della scadenza del termine stabilito
per la ricezione delle offerte, in ottemperanza la disposto dell'art.
71 comma 2 del D.Lgs 163/2006. La Fondazione PTV fornirà risposte
sia ad eventuali quesiti posti sia ad eventuali chiarimenti che si
rendessero necessari solo esclusivamente sul sito: www.ptvonline.it,
sezione "Bandi di gara". Le comunicazioni e le risposte a quesiti di
interesse generale pubblicati sul sito www.ptvonline.it, sezione
"Bandi di gara" avranno valore di notifica a tutti gli effetti;
pertanto, sarà onere delle ditte eventualmente interessate
verificare periodicamente la presenza di informazioni o chiarimenti
relativi alla presente gara sul sito sino al termine di presentazione
delle offerte e durante l'espletamento della gara medesima. VI.4)DATA
DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE BANDO: 11/01/2011.
Il Direttore Generale
Enrico Bollero
T11BFK818 |
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Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 13-6-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-06-13&atto.codiceRedazionale=T11BFK12309 | AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA DI MANTOVA | Sede Legale : Strada Lago Paiolo, 10 46100 Mantova It Codice Fiscale e/o Partita IVA : 01736140201 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.69 del 13-6-2011) | Fornitura di lenti intraoculari occorrenti alla struttura complessa
di oculistica dell'azienda ospedaliera carlo poma di mantova. numero
gara 2631460.
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.2) TIPO DI
AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ
Organismo di diritto pubblico Salute L'amministrazione aggiudicatrice
acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: NO
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.2) Tipo di appalto: Forniture
Acquisto Luogo principale di consegna o esecuzione Presidi
Ospedalieri di Mantova, Asola, e Pieve di Coriano. Nuts Code ITC4B
II.1.3) L'avviso riguarda: Un appalto pubblico II.1.5) Breve
descrizione dell'appalto o degli acquisti: Fornitura di Lenti
intraoculari occorrenti alla Struttura complessa di Oculistica
dell'Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova. La Fornitura e
suddivisa in n. 2 lotti tutti descritti nel Capitolato Speciale di
fornitura. II.1.6) CPV Ogg.principale 33731110 II.1.8) Divisione in
lotti: SI Quantitativo dei lotti: 2 Le offerte vanno presentate per:
uno o piu lotti II.1.9) Ammissibilita di varianti: NO II.2)
QUANTITATIVO O ENTITA DELL'APPALTO II.2.1) Quantitativo o entita
totale: L'importo complessivo presunto e stimato in EURO 652.000,00
IVA esclusa di cui 326.000,00 EURO IVA esclusa per il periodo di 36
mesi e 326.000,00 EURO IVA esclusa riferiti all'opzione di rinnovo
per il periodo di 36 mesi. L'importo di 326.000,00 EURO IVA esclusa,
corrisponde alla somma della base d'asta insuperabile prevista per i
singoli lotti. Saranno ammesse esclusivamente offerte al ribasso.
Valore stimato IVA esclusa:652 000,00 EUR II.2.2) Opzioni:
descrizione:Eventuale rinnovo triennale; facolta di aderire ai
contratti da parte di altre aziende ospedaliera/aziende sanitarie
locali di Regione Lombardia nei termini di cui all'art. 5 del
Capitolato speciale di fornitura. calendario provvisorio ricorso
opzioni in mesi:36 Numero Rinnovi:1 II.3) DURATA DELL'APPALTO O
TERMINE DI ESECUZIONE Periodo in mesi:36
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste:
Cauzione provvisoria come previsto dal Disciplinare di gar art. 11.
per la cauzione definitiva si rinvia al Capitolato Speciale. III.1.2)
Principali modalita di finanziamento: Finanziamento della fornitura
mediante fondi originari di bilancio. Pagamento fatture secondo
modalita e termini previsti dal Capitolato Speciale di fornitura.
III.1.3) Forma giuridica: Raggruppamenti temporanei di imprese o di
consorzi tra imprese conformemente a quanto previsto dagli artt.
34,35,36 e 37 del D.Lgs 163/2006, secondo quanto previsto dal
Disciplinare di gara. III.2) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE III.2.1)
Situazione operatori: Pena l'esclusione dalla gara, ciascun
concorrente deve soddisfare , anche ai sensi di quanto stabilito nel
Disciplinare di gara, le seguenti condizioni: a) iscrizione alla
CCIAA o altro Registro ufficiciale UE; b) assenza di cause di
esclusione previste dall'art. 38, comma 1 e ss.mm.ii. del D.Lgs n.
163/2006; c) assenza di partecipazione plurima. III.2.2) Situazione
economica: Pena l'esclusione dalla gara, ciascun concorrente deve
soddisfare , anche ai sensi di quanto stabilito nel Disciplinare di
gara, la seguente condizione: a) presentazione di n. 2 attestazioni
bancarie. III.2.3) Situazione tecnica: Secondo quanto previsto dal
Disciplinare di gara. III.2.4) Appalti non riservati.
SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: APERTA IV.2.1)
Criteri di aggiudicazione: OFFERTA PIU VANTAGGIOSA Criteri indicati
in altro documento IV.2.2) Ricorso ad asta elettronica NO IV.3.1)
INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO Numero di riferimento:
44/2009 Nessun Altra Pubblicazione IV.3.3) Condizioni per ottenere il
capitolato d'oneri e la documentazione complementare oppure il
documento descrittivo Documento NON a pagamento IV.3.4) Termine per
il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione
14/07/2011 Ore: 12:00 IV.3.6) Lingue utilizzabili: IT IV.3.7) Periodo
minimo mantenimento offerta giorni: 270 IV.3.8) Modalita di apertura
delle offerte Data: 20/07/2011 Ora: 09:30 Luogo: Presidio Ospedaliero
di Mantova - Strada Lago Paiolo, 10 - MN, presso la sala ex CAO.
Persone ammesse: Chiunque puo assistere alle operazioni pubbliche di
gara. Potranno intervenire attivamente i Rappresentanti legali delle
Ditte concorrenti e/o i loro incaricati muniti di idonea procura o
delega.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.2) APPALTO CONNESSO AD UN
PROGETTO DELL'UE: NO VI.3) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI: Ciascuna
impresa concorrente ha la facolta di richiedere in forma scritta
chiarimenti o informazioni complementari circa la documentazione
inerente il presente appalto e/o le modalita di espletamento della
gara entro e non oltre il giorno 27/06/2011 (ore 12:00). Entro e non
oltre il giorno 06/07/2011 l'Amministrazione aggiudicatrice
provvedera a pubblicare sul sito aziendale www.aopoma.it l'elenco
delle richieste pervenute con le relative risposte. Ogni eventuale e
successiva comunicazione complementare e/o chiarimento/i inerente/i
la procedura di gara e/o gli atti a base di gara (Bando, Capitolato
Speciale di fornitura, Disciplinare di gara e relativi allegati),
verra resa nota mediante pubblicazione sulla pagina web
www.aopoma.it. Tale pubblicazione potra essere effettuata entro e non
oltre il giorno 06/07/2011. Le imprese interessate sono pertanto
invitate a consultare il sito sino al giorno 06/07/2011. I Codici
identificativi di gara (CIG) per le contribuzione dovute ai sensi
dell'art. 1 commi 65 e 67 della L. n. 266/2005 dagli operatori
economici che intendono partecipare alla gara di cui al presente
avviso sono indicati nel Disciplinare di Gara. Si procedera
all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida
purche valutata idonea sotto il profilo tecnico e congrua sotto il
profilo economico. Per le restanti informazioni si rinvia al
Disciplinare di gara ed al Capitolato Speciale di fornitura. Le
comunicazioni di cui all'art. 79 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.
verranno effettuate per via elettronica (posta elettronica
certificata) ovvero mediante fax, se l'utilizzo di quest'ultimo mezzo
sia stato espressamente autorizzato dal concorrente. I concorrenti
sono tenuti ad indicare in sede di offerta il domicilio eletto per le
comunicazioni, l'indirizzo di posta elettronica certificata ovvero il
numero di fax, al fine dell'invio delle predette comunicazioni. Il
Responsabile Unico del procedimento (RUP) e il Dott. Cesarino
Panarelli, Dirigente Responsabile della Struttura Gestione Gare e
Contratti dell'Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova tel. +39
0376 464390. Il Referente amministrativo e la Sig.ra Angela Vaona
tel. +39 0376 464039 e-mail [email protected]. Il direttore di
esecuzione del contratto verra nominato in sede di aggiudicazione.
VI.5) DATA SPEDIZIONE AVVISO IN GUUE: 01/06/2011 Indirizzo domande
partecipazione:Azienda Ospedaliera Carlo Poma Strada Lago Paiolo N.
10 Mantova 46100 IT Ufficio Protocollo Tel: +39 0376 464688 Email
:[email protected] Fax: +39 0376 362538 Url: www.aopoma.it
Contatto: Struttura Gestione Gare E Contratti Attenzione: Cesarino
Panarelli Telefono: 0376/464390 Email: [email protected], Fax:
0376/464688 Url amministrazione: www.aopoma.it
il direttore generale
dott. Luca Filippo Maria Stucchi
T11BFK12309 |
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Serie Generale | 2012 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE | Serie Generale n. 33 del 9-2-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-09&atto.codiceRedazionale=12A01505&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE | DECRETO 31 gennaio 2012 | Accertamento del periodo di mancato funzionamento della segreteria della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro. (12A01505) (GU Serie Generale n.33 del 09-02-2012) | IL DIRETTORE GENERALE DELLE FINANZE
Visto il decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 545, recante
disposizioni in materia di ordinamento degli organi speciali di
giurisdizione tributaria ed organizzazione degli uffici di
collaborazione;
Visto il decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, recante
disposizioni sul processo tributario;
Visto il decreto-legge 21 giugno 1961, n. 498, convertito dalla
legge 28 luglio 1961, n. 770, e successive modificazioni, recante
norm e per la sistemazione di talune situazioni dipendenti da mancato
od irregolare funzionamento degli uffici finanziari;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008,
n. 43, recante il regolamento di riorganizzazione del Ministero
dell'economia e delle finanze, con particolare riguardo all' art. 15
in materia di attribuzioni degli uffici di livello dirigenziale
generale del Dipartimento delle finanze;
Vista la nota n. 1266 del 20 dicembre 2011, con cui il direttore
dell'ufficio di segreteria della Commissione tributaria provinciale
di Catanzaro ha comunicato il mancato funzionamento della Commissione
stessa, causa l'adesione del personale in servizio allo sciopero
proclamato dalle sigle sindacali CIGL, CISL e UIL per l'intera
giornata del 19 dicembre 2011;
Preso atto dell'impossibilità di assicurare il normale
funzionamento dei servizi da parte dell 'Ufficio di Segreteria della
Commissione tributaria provinciale di Catanzaro nel giorno 19
dicembre 2011 per la motivazione suesposta;
Sentito il Garante del contribuente per la regione Calabria, che
con nota n. 746 del 28 Dicembre 2011 ha espresso il proprio parere
favorevole all'emanazione del provvedimento di accertamento del
mancato funzionamento, ex articolo 10 del decreto legislativo 26
gennaio 2001 n.32;
Decreta:
Si accerta il mancato funzionamento della Commissione tributaria
provinciale di Catanzaro per il giorno 19 dicembre 2011.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana.
Roma, 31 gennaio 2012
Il direttore generale: Lapecorella |
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Serie Generale | 2022 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 274 del 23-11-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-23&atto.codiceRedazionale=22A06642&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | DETERMINA 14 novembre 2022 | Riclassificazione del medicinale per uso umano «Lacosamide Helm», ai sensi dell'art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 821/2022). (22A06642) (GU Serie Generale n.274 del 23-11-2022) | IL DIRIGENTE
del Settore HTA ed economia del farmaco
Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269,
recante «Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la
correzione dell'andamento dei conti pubblici», convertito, con
modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n. 326, che ha istituito
l'Agenzia italiana del farmaco e, in particolare, il comma 33, che
dispone la negoziazione del prezzo per i prodotti rimborsati dal
Servizio sanitario nazionale tra Agenzia e produttori;
Visto il decreto n. 245 del 20 settembre 2004 del Ministro della
salute, di concerto con i Ministri della funzione pubblica e
dell'economia e delle finanze, recante norme sull'organizzazione e il
funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco, emanato a norma
dell'art. 48, comma 13, sopra citato, come modificato dal decreto n.
53 del Ministero della salute di concerto con i Ministri per la
pubblica amministrazione e la semplificazione e dell'economia e delle
finanze del 29 marzo 2012;
Visto il regolamento di organizzazione, del funzionamento e
dell'ordinamento del personale dell'Agenzia italiana del farmaco,
pubblicato sul sito istituzionale dell'Agenzia (comunicazione in
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n.
140 del 17 giugno 2016) (in appresso «regolamento»);
Visto il decreto del Ministro della salute del 15 gennaio 2020, con
cui il dott. Nicola Magrini è stato nominato direttore generale
dell'Agenzia italiana del farmaco con decorrenza dal 2 marzo 2020;
Vista la determina del direttore generale n. 643 del 28 maggio 2020
con cui è stato conferito al dott. Trotta Francesco l'incarico di
dirigente del Settore HTA ed economia del farmaco;
Vista la determina del direttore generale n. 1568 del 21 dicembre
2021 con cui è stata conferita al dott. Trotta Francesco la delega,
ai sensi dell'art. 10, comma 2, lettera e), del decreto ministeriale
20 settembre 2004, n. 245, per la firma delle determine di
classificazione e prezzo dei medicinali;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente «Interventi
correttivi di finanza pubblica», con particolare riferimento all'art.
8, comma 10, che prevede la classificazione dei medicinali erogabili
a carico del Servizio sanitario nazionale;
Vista la legge 14 dicembre 2000, n. 376, recante «Disciplina della
tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il
doping»;
Visto il regolamento (CE) n. 1901/2006 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativo ai medicinali per uso
pediatrico;
Visto il regolamento (CE) n. 1394/2007 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 13 novembre 2007 sui medicinali per terapie avanzate,
recante modifica della direttiva 2001/83/CE e del regolamento (CE) n.
726/2004;
Visto il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 31 marzo 2004, che istituisce procedure comunitarie per
l'autorizzazione e la vigilanza dei medicinali per uso umano e
veterinario e che istituisce l'Agenzia europea per i medicinali;
Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, recante
«Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di
modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali
per uso umano»;
Visto il decreto del Ministero della salute del 2 agosto 2019
recante «Criteri e modalità con cui l'Agenzia italiana del farmaco
determina, mediante negoziazione, i prezzi dei farmaci rimborsati dal
Servizio sanitario nazionale», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n. 185 del 24 luglio
2020;
Visti gli articoli 11 e 12 del decreto-legge 13 settembre 2012, n.
158, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del
Paese mediante un più alto livello di tutela della salute»,
convertito, con modificazioni, nella legge 8 novembre 2012, n. 189, e
successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto del Ministero della salute del 4 aprile 2013
recante «Criteri di individuazione degli scaglioni per la
negoziazione automatica dei generici e dei biosimilari», pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale -
n. 131 del 6 giugno 2013, nonchè il comunicato dell'AIFA del 15
ottobre 2020 relativo alla procedura semplificata di prezzo e
rimborso per i farmaci equivalenti/biosimilari;
Vista la determina AIFA del 3 luglio 2006, concernente «Elenco dei
medicinali di classe a) rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale
(SSN) ai sensi dell'art. 48, comma 5, lettera c), del decreto-legge
30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge
24 novembre 2003, n. 326 (Prontuario farmaceutico nazionale 2006)»,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie
generale - n. 156 del 7 luglio 2006;
Vista la determina AIFA del 27 settembre 2006, recante «Manovra per
il governo della spesa farmaceutica convenzionata e non
convenzionata», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana - Serie generale - n. 227 del 29 settembre 2006;
Vista la determina AIFA n. 1633/2018 del 4 ottobre 2018 pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale -
n. 248 del 24 ottobre 2022, con la quale la società Helm AG ha
ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale
«Lacosamide Helm» (lacosamide)
Vista la domanda presentata in data 29 giugno 2022 con la quale la
società Helm AG ha chiesto la riclassificazione, ai fini della
rimborsabilità del medicinale «Lacosamide Helm» (lacosamide);
Vista la delibera n. 41 del 29 settembre 2022 del consiglio di
amministrazione dell'AIFA, adottata su proposta del direttore
generale, concernente l'approvazione dei medicinali ai fini
dell'autorizzazione all'immissione in commercio e rimborsabilità da
parte del Servizio sanitario nazionale;
Visti gli atti d'ufficio;
Determina:
Art. 1
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Il medicinale LACOSAMIDE HELM (lacosamide) nelle confezioni sotto
indicate è classificato come segue:
confezione: «100 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519055 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 29,60;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 55,52;
confezione: «50 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519016 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 3,70;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 6,94;
confezione: «200 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519105 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 14,80;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 27,76;
confezione: «200 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519117 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 59,21;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 111,05;
confezione: «50 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519028 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 14,80;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 27,76;
confezione: «100 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519042 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 7,40;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 13,88;
confezione: «150 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519079 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 11,11;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 20,83;
confezione: «150 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in
blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519081 (in base 10);
classe di rimborsabilita': A;
prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 44,41;
prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 83,29.
Qualora il principio attivo, sia in monocomponente che in
associazione, sia sottoposto a copertura brevettuale o al certificato
di protezione complementare, la classificazione di cui alla presente
determina ha efficacia, ai sensi dell'art. 11, comma 1-bis del
decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con
modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dal giorno
successivo alla data di scadenza del brevetto o del certificato di
protezione complementare, pubblicata dal Ministero dello sviluppo
economico.
Sino alla scadenza del termine di cui al precedente comma, il
medicinale «Lacosamide Helm» (lacosamide) è classificato, ai sensi
dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189,
nell'apposita sezione, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai
fini della rimborsabilità, della classe di cui all'art. 8, comma 10,
lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive
modificazioni, denominata classe C(nn).
Le confezioni di cui all'art. 1, che non siano classificate in
fascia di rimborsabilità ai sensi del presente articolo, risultano
collocate, in virtù dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge 13
settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8
novembre 2012, n. 189, nell'apposita sezione, dedicata ai farmaci non
ancora valutati ai fini della rimborsabilità, della classe di cui
all'art. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537
e successive modificazioni, denominata classe C (nn).
Si intendono negoziate anche le indicazioni terapeutiche, oggetto
dell'istanza di rimborsabilità, ivi comprese quelle attualmente
coperte da brevetto, alle condizioni indicate nella presente
determina.
Validità del contratto: ventiquattro mesi.
Art. 2
Condizioni e modalità di impiego
Prescrizione del medicinale soggetta a diagnosi e piano
terapeutico.
Art. 3
Classificazione ai fini della fornitura
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale
«Lacosamide Helm» (lacosamide) è la seguente: medicinale soggetto a
prescrizione medica (RR).
Art. 4
Tutela brevettuale
Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico/biosimilare è
esclusivo responsabile del pieno rispetto dei diritti di proprietà
industriale relativi al medicinale di riferimento e delle vigenti
disposizioni normative in materia brevettuale.
Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico/biosimilare è,
altresì, responsabile del pieno rispetto di quanto disposto
dall'art. 14, comma 2, del decreto legislativo n. 219/2006, che
impone di non includere negli stampati quelle parti del riassunto
delle caratteristiche del prodotto del medicinale di riferimento che
si riferiscano a indicazioni o a dosaggi ancora coperti da brevetto
al momento dell'immissione in commercio del medicinale.
Art. 5
Disposizioni finali
La presente determina ha effetto dal giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana e sarà notificata alla società titolare
dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale.
Roma, 14 novembre 2022
Il dirigente: Trotta |
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Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 63 del 30-5-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-30&atto.codiceRedazionale=T11BFM11035 | ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI BRINDISI | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.63 del 30-5-2011) | Estratto di gara CIG 2556601DDF
L'Istituto Autonomo Case Popolari per la Provincia di Brindisi
intende procedere all'assegnazione dei lavori di recupero del
patrimonio IACP nel Comune di Brindisi (BR) lotti C/1-2-3-4-5-6.
L'importo lavori a base di gara è di E.525.994,77 oltre E.12.005,23
per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Cat.OG1 cl.III. La
scadenza per la presentazione delle offerte è il 01/07/11 ore 12,00
all'indirizzo IACP Brindisi via Casimiro, 21.
L'asta pubblica avrà luogo presso lo IACP il 07/07/11 ore 9,00. I
lavori saranno affidati mediante procedura aperta, con il criterio
del prezzo più basso e con l'esclusione automatica delle offerte che
presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di
anomalia individuata ai sensi art.86, c.5 D.L.vo 163/2006. La durata
dei lavori è prevista in gg.365. RUP: ing. Mario Quarta, via
Casimiro 21, Brindisi tel.0831225728. Il testo integrale del bando e
gli allegati sono disponibili su: www.regione.puglia.it sez. Rete
Servizi: Bandi ed avvisi www.iacpbrindisi.it. Gli elaborati
progettuali sono consultabili presso l'Uff. Appalti dello IACP, dal
Lun. al Ven. dalle 10.00 alle 12.00.
Il direttore generale
dott. ing. Mario Quarta
T11BFM11035 |
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Concorsi | 2022 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA ZERO DI PADOVA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 87 del 4-11-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-04&atto.codiceRedazionale=22E13538 | AZIENDA ZERO DI PADOVA | CONCORSO (scad. 4 dicembre 2022) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di centotrentasette posti di dirigente medico a tempo indeterminato e con rapporto esclusivo, disciplina di anestesia e rianimazione, area della medicina diagnostica e dei servizi, per varie aziende sanitarie. (GU n.87 del 04-11-2022) | Si rendo noto che è indetto concorso pubblico, per titoli ed
esami, per la copertura, a tempo indeterminato ed a rapporto
esclusivo, di centotrentasette posti di dirigente medico, disciplina
di anestesia e rianimazione, area della medicina diagnostica e dei
servizi - ruolo sanitario - profilo professionale di dirigente
medico.
Il concorso viene svolto da Azienda Zero unitariamente, ai soli
fini procedurali, ma con riferimento alle singole aziende sanitarie
interessate, di seguito indicate:
Azienda Ulss n. 1 Dolomiti - tre posti;
Azienda Ulss n. 2 Marca Trevigiana - sei posti;
Azienda Ulss n. 3 Serenissima - quarantuno posti;
Azienda Ulss n. 4 Veneto orientale - diciassette posti;
Azienda Ulss n. 5 Polesana - diciotto posti;
Azienda Ulss n. 6 Euganea - diciassette posti;
Azienda Ulss n. 7 Pedemontana - diciassette posti;
Azienda Ulss n. 8 Berica - un posto;
Azienda Ulss n. 9 Scaligera - sei posti;
Azienda ospedaliera universitaria integrata Verona - sette
posti;
Istituto oncologico Veneto IRCCS - quattro posti.
Il termine di presentazione delle domande, che dovranno essere
prodotte esclusivamente tramite procedura telematica, scade il
trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione al concorso, è pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Veneto - sezione concorsi del 14
ottobre 2022.
È possibile avere copia del bando consultando il sito
www.azero.veneto.it alla sezione «Concorsi e avvisi».
Per ulteriori informazioni telefoniche rivolgersi alla U.O.C.
gestione risorse umane - ufficio programmazione delle risorse e
procedure selettive di Azienda Zero - Tel. 049 - 877.8126 - 8191 -
8312 - 8170 - 8324 - 8439 - 8314 - 8437 - 8231 il lunedì ed il
giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. |
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Concorsi | 2020 | ENTI LOCALI | COMUNE DI ALATRI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 43 del 5-6-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-05&atto.codiceRedazionale=20E05967 | COMUNE DI ALATRI | RETTIFICA | Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di sei posti di istruttore amministrativo contabile, categoria C, a tempo indeterminato e parziale diciotto ore, di cui tre posti riservati al personale interno. (GU n.43 del 05-06-2020) | Visto il concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura
a tempo indeterminato e parziale a diciotto ore di sei posti di
istruttore amministrativo - contabile, categoria C, posizione
economica C1, con riserva di tre posti al personale interno
pubblicato, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 103 del 31
dicembre 2019 indetto con determinazione n. 2281/2019.
Richiamata la determinazione n. 359 del 21 febbraio 2020 avente
ad oggetto «Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli
ed esami, per la copertura a tempo indeterminato e parziale a
diciotto ore di sei posti di istruttore amministrativo contabile,
categoria C1, di cui tre posti riservati al personale interno già
indetto con determinazione n. 2281/2019».
Richiamato altresì, l'art. 87, comma 5, del decreto-legge 17
marzo 2020, n. 18 con il quale si dispone che «lo svolgimento delle
procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego, ad
esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia
effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità
telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall'entrata
in vigore del presente decreto»;
Si avvisa della riapertura dei termini per la presentazione delle
domande di partecipazione del concorso in oggetto con scadenza
fissata al trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione
del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Le domande di partecipazione già pervenute telematicamente sono
considerate valide a tutti gli effetti, fatta comunque salva la
verifica del possesso dei requisiti di ammissione e dei requisiti
formali. Pertanto i candidati che hanno già presentato la domanda di
partecipazione per detto concorso non dovranno ripresentarla.
Per quanto attiene alla disciplina del concorso, ai requisiti di
ammissione, alle modalità di presentazione della domanda, alla
modulistica da utilizzare e a ogni altra informazione utile, si fa
rinvio al bando di cui alla determinazione n. 2281/2019 sopraddetta
pubblicato nel sito istituzionale del Comune di Alatri: all'indirizzo
www.comune.alatri.fr.it - giusta Prot. n. 41370 del 31 dicembre 2019
- Sezione Amministrazione Trasparente - sottosezione Concorsi. |
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Contratti | 2014 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 132 del 17-11-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-17&atto.codiceRedazionale=T14BFM19774 | GTT S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.132 del 17-11-2014) | Avviso di gara
I.1) Denominazione e indirizzo ufficiale dell'ente aggiudicatore:
Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. - C.so F. Turati 19/6 - 10128 Torino
- Italia. Punti di contatto: Ufficio Contratti e Capitolati tel.
(0039) 011/3044.312. Posta elettronica: [email protected] Fax:
(0039) 011 - 3044.311 - Indirizzo internet: www.gtt.to.it.
II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'ente
aggiudicatore: Appalto GTT n. 149/2014 - Fornitura di ricambi MAN
originali e/o di primo impianto e/o equivalenti per autobus con
servizio di conto deposito - CIG 60007664C1. II.2.1) Quantitativo o
entità totale: L'importo dell'appalto ammonta a complessivi Euro
2.232.274,93 IVA esclusa - oneri della sicurezza derivanti da
interferenze pari a zero. L'importo comprende: a) Euro 1.049.030,73
per la fornitura in conto deposito dei ricambi "fast moving"; b) Euro
960.016,71 per la fornitura dei ricambi "medium/slow moving" e dei
complessivi; c) Euro 223.227,49 (circa il 10%) potrà essere adibito
all'acquisto di ricambi saltuari ed in quantità non determinabili in
anticipo. Per questi ricambi, per i quali non è prevista scorta di
magazzino, GTT farà riferimento ai prezzi del listino ufficiale MAN
in vigore alla data di pubblicazione di questo bando sulla GUUE, a
cui verrà applicato l'ulteriore ribasso unico offerto da sommare
all'elenco sconti fornito da GTT per ciascuna categoria merceologica
del listino ufficiale MAN. È previsto l'aumento dei prezzi a
decorrere dall'inizio del terzo anno conseguente all'applicazione
dell'indice Istat FOI se questo è maggiore di zero. II.3) Durata
dell'appalto o termine di esecuzione: 36 mesi dall'aggiudicazione.
III.2) Condizioni di partecipazione: vedere disciplinare di gara.
IV.1.1) Tipo di procedura: Procedura aperta ex art. 220 del D.Lgs.
163/2006. IV.2.1) Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente
più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel disciplinare di
gara. IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte: 9/01/2015 -
ore 12.00.
VI.3) Informazioni complementari: bando, disciplinare e capitolato
sono pubblicati sul sito www.gtt.to.it. VI.5) Data di spedizione del
presente bando alla GUUE: 13/11/2014.
Il responsabile del procedimento
Flavio Balsi
Il presidente e amministratore delegato
Walter Ceresa
T14BFM19774 |
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Contratti | 2021 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 51 del 5-5-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-05&atto.codiceRedazionale=TX21BGA10159 | SILEA S.P.A. - SOCIETA' INTERCOMUNALE LECCHESE PER L'ECOLOGIA E L'AMBIENTE PER AZIONI | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.51 del 5-5-2021) | Esito di gara - Procedura aperta - CIG 83150715A8
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE:
I.1) Silea S.p.A. - Società Intercomunale Lecchese per L'Ecologia
e l'Ambiente per Azioni - Via Leonardo Vassena n. 6 - 23868
Valmadrera (LC) - Tel. 0341/204411. L'esito di gara è disponibile
sul sito istituzionale di Silea SpA: www.sileaspa.it - SEZIONE
TRASPARENZA - L'appalto è stato gestito interamente con modalità
telematica, ai sensi dell'art. 58 del D.Lgs. 50/2016, dalla SUA
Lecco.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: II.1.5) Project financing per
l'affidamento in concessione dei lavori di riqualificazione
dell'impianto di selezione rifiuti riciclabili, ubicato nel Comune di
Verderio, della disponibilità dell'impianto riqualificato e della
gestione del servizio di valorizzazione e avvio al recupero delle
frazioni secche.
SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1) TIPO DI PROCEDURA: Procedura di
aggiudicazione con previa pubblicazione del bando di concessione -
IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: la concessione è aggiudicata in
base ai criteri indicati di seguito: Qualità e caratteristiche del
progetto; qualità dell'offerta gestionale; elementi qualitativi.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO: V.1) DATA DELLA DECISIONE
DI AGGIUDICAZIONE: 22.03.2021 - V.3) Aggiudicatario: RTI Seruso SpA -
ATI Vauche SA e Pellenc ST SAS. - Importo di aggiudicazione
complessivo €. 10.152.800,00 IVA esclusa.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: Esito inviato alla GUUE in data
23.04.2021.
Silea S.p.A. - La dirigente area ciclo passivo legale e societario
dott.ssa Rota Eleonora
TX21BGA10159 |
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Contratti | 2008 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 102 del 3-9-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-09-03&atto.codiceRedazionale=T-08BGA7349 | AUTOSTRADA DEL BRENNERO S.p.A. | Via Berlino 10, 38100 TRENTO I Tel. 0461/212611 - Fax 0461/212677 sito internet: www.autobrennero.it | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.102 del 3-9-2008) | APPALTO AGGIUDICATO N. 17/2008
Questa Società ha aggiudicato in data 16 luglio 2008 la procedura
aperta relativa ai lavori di pavimentazione in conglomerato drenante
fonoassorbente speciale sul tratto autostradale Rovereto nord - Affi
per l'anno 2008-2009, il cui avviso di gara era stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 28 aprile 2008.
Importo dei lavori a base d'asta: euro 2.650.198,56.
L'aggiudicazione è stata disposta a misura al prezzo più basso.
Aggiudicataria è risultata l'A.T.I. FRANZONI & BERTOLETTI
S.r.l../PRATI ANGELO S.n.c. - MARMIROLO (MN) - Strada Soave n. 24, per
l'importo di euro 2.038.851,41 pari al ribasso del 18,452% per i
lavori programmati, oltre agli oneri di sicurezza per euro 36.739,62,
e, con il ribasso del 7,265% sull'elenco prezzi, per i lavori urgenti.
Le offerte pervenute sono state n. 2.
Trento, lì 27 agosto 2008
Il Presidente
Silvano Grisenti
T-08BGA7349 (A pagamento). |
|
Serie Generale | 1992 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 194 del 19-8-1992 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-08-19&atto.codiceRedazionale=092A3899&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | COMUNICATO | Riconoscimento del carattere sostitutivo alle attivita' industriali ad alcune societa' (GU Serie Generale n.194 del 19-08-1992) | Con decreto 31 luglio 1992, del Ministro del lavoro e della
previdenza sociale di concerto con il Ministro dell'industria, del
commercio e dell'artigianato, negli ambiti territoriali di esecuzione
delle commesse assegnate alle aziende Alcatel Siette - ERICSSON
Sielte - SITE - ITEL - IMET - AET - CIET per lavori precedentemente
attribuiti ad altre imprese, è riconosciuto carattere sostitutivo
alle attività industriali delle società Alcatel Siette - ERICSSON
Sielte - SITE - ITEL - IMET - AET - CIET nei confronti delle
attività già esercitate dalle società COMITEL - ACET - EUROICOT. |
|
Contratti | 2013 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 35 del 22-3-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-03-22&atto.codiceRedazionale=T13BFF4437 | COMUNE DI BARGA (LU) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.35 del 22-3-2013) | Estratto bando procedura aperta CIG 5002209174
Comune di Barga, Via di Mezzo 45, BARGA, Tel. 0583/72471, fax
0583/723745, www.comune.barga.lu.it/bandi/servizi.
Affidamento gestione di porzione immobile denominato Villa Gherardi
da destinare ad attività ricettiva extra - alberghiera, L.R. n.42/00
e smi. Servizio: anni 9. Criterio: Offerta Economicamente più
vantaggiosa. Valore: Canone annuo minimo a base gara E 20.000,00;
Intero periodo gestione E 180.000,00.
Scadenza presentazione offerte: 18.4.13 h.12. Apertura offerte
19.4.13 h.10.
Il responsabile area appalti contratti
dott.ssa Mariateresa Di Natale
T13BFF4437 |
||
Contratti | 2013 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 47 del 22-4-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-22&atto.codiceRedazionale=T13BGA6404 | FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO "SAN MATTEO" ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DI DIRITTO PUBBLICO - PAVIA | Tel. 0382/5011 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.47 del 22-4-2013) | Avviso per estratto del bando di gara CIG 4789718853
Ente appaltante: Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo.
Procedura di aggiudicazione: procedura aperta.
Data di aggiudicazione: 10 aprile 2013.
Breve descrizione dell'appalto: Forniture di materiale da magazzino
idrotermosanitario elettrico ferramenta e servizio di gestione
magazzino.
Prezzo aggiudicazione 315.547,44 (+ I.V.A. oneri sicurezza
inclusi), criterio di aggiudicazione: art. 82 del D. Lgs. 163/06 e
s.m.i..
Offerte ricevute 1. Ditte aggiudicatarie Cor.El S.r.l.
Data di trasmissione dell'avviso integrale alla G.U.C.E.:
10/04/2013.
L'avviso integrale è inoltre consultabile sul sito:
www.sanmatteo.org.
Il responsabile del procedimento e della S.C. acquisizione e gestione
risorse
dott. Maurizio Panciroli
T13BGA6404 |
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Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 55 del 14-5-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-14&atto.codiceRedazionale=T12BFK8607 | FONDAZIONE POLICLINICO TOR VERGATA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.55 del 14-5-2012) | Bando di gara - Fornitura
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. I.1)Denominazione,
indirizzi e punti di contatto: Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata
- Viale Oxford, 81 C.A.P. 00133 - Roma - Italia. Telefono: +39
0620900291 Telefax: +39 0620900019 email: [email protected]
Indirizzo Internet (URL) www.ptvonline.it. Ulteriori informazioni
presso: I punti di contatto sopra indicati. Le offerte e le domande
delle partecipazione vanno inviate a: I punti di contatto sopra
indicati. Il capitolato d'oneri e la documentazione complementare
sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati. I.2)Tipo
di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attivita':
Fondazione - Salute. L'Amministrazione aggiudicatrice acquista per
conto di altre Amministrazioni aggiudicatrici: No.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO. II.1.1)Denominazione conferita
all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura aperta per
la fornitura in service, in un unico lotto, di apparecchiature con
relativa manutenzione full risk e reagenti necessari alla
realizzazione di un percorso diagnostico per diagnosi delle infezioni
del torrente circolatorio comprensivo di sistema automatico per
emocolture e sistema sistema automatico di identificazione e
tipizzazione di microrganismi (batteri, lieviti e funghi) mediante
spettrometria di massa maldi-tof comprensivo di software per
l'applicazione direttamente da emocoltura, e come di seguito
descritto per le esigenze alla Fondazione PTV "Policlinico Tor
Vergata" ed in particolare del Dipartimento di Medicina di
Laboratorio. II.1.2)Tipo di appalto e luogo di consegna o di
esecuzione: fornitura -una combinazione di queste forme. Luogo
principale di esecuzione dei lavori, di consegna delle forniture o di
prestazioni dei servizi: Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata.
Codice NUTS ITE43. II.1.3)Informazioni sugli appalti pubblici,
l'accordo quadro o il sistema dinamico di acquisizione (SDA):
L'avviso riguarda un appalto pubblico. II.1.5)Breve descrizione
dell'appalto o degli acquisti: La gara ha per oggetto la fornitura in
service, in un unico lotto, di apparecchiature con relativa
manutenzione full risk e reagenti necessari alla realizzazione di un
percorso diagnostico per diagnosi delle infezioni del torrente
circolatorio per le esigenze del Dipartimento di Medicina di
Laboratorio della Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata".
II.1.6)Vocabolario comune per gli appalti: CPV 33190000.
II.1.7)Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici
(AAP): L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici:
No. II.1.8)Lotti: questo appalto è suddiviso in lotti: No.
II.1.9)Informazioni sulle varianti: ammissibilità di varianti: No.
II.2.2) Opzioni: No. II.2.3)Informazione sui rinnovi: l'appalto è
oggetto di rinnovo: No. II.3)Durata dell'appalto o termine di
esecuzione: durata 60 mesi (dall'aggiudicazione dell'appalto).
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO. III.1.1)Cauzioni e garanzie richieste: Vedi
capitolato speciale d'appalto. III.1.4)Altre condizioni particolari:
La realizzazione dell'appalto è soggetta a condizioni particolari:
No.
SEZIONE IV: PROCEDURA. IV.1.1)Tipo di procedura: Aperta.
IV.2.1)Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più
vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d'oneri,
nell'invito a presentare offerte o a negoziare oppure nel documento
descrittivo. IV.2.2)Informazione sull'asta elettronica: Ricorso ad
un'asta elettronica: No. IV.3.2)Pubblicazioni precedenti relative
allo stesso appalto: No. IV.3.3)Condizioni per ottenere il capitolato
d'oneri e documenti complementari o documento descrittivo - Termine
per il ricevimento delle richieste di documenti o per l'accesso ai
documenti 12.07.2012 ore 17.00. Documenti a pagamento: No.
IV.3.4)Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di
partecipazione: 13.07.2012 ore 17:00. IV.3.6)Lingue utilizzabili per
la presentazione delle offerte di partecipazione: Lingua ufficiale
della UE : Italiano. IV.3.7)Periodo minimo durante il quale
l'offerente è vincolato alla propria offerta: Periodo in giorni: 180
(dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte).
IV.3.8)Modalità di apertura delle offerte: Data: 07.08.2012 ore
10.00. Luogo: Direzione Generale della Fondazione PTV Policlinico Tor
Vergata - Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte:
Si. Legali rappresentanti delle imprese concorrenti o loro incaricati
muniti di delega.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. VI.1)Informazioni sulla
periodicità - Si tratta di un appalto periodico: No.
VI.2)Informazioni su fondi dell'Unione Europea: L'appalto è connesso
ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione Europea:
No. VI.3)Informazioni complementari - Il numero CIG assegnato alla
procedura in oggetto e': 4173368438. Il sopralluogo dei locali in cui
dovrà essere installata la strumentazione di cui trattasi potrà
effettuarsi nei giorni 07.06.2012 e 14.06.2012 alle ore 10.00,
presentandosi al primo piano stanza 2 della sede del Dipartimento
Bilancio e Approvvigionamenti della Fondazione PTV Policlinico Tor
Vergata. Data di spedizione alla G.U.U.E: 02.05.2012
Il direttore generale
Enrico Bollero
T12BFK8607 |
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Serie Generale | 2020 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI | Serie Generale n. 230 del 16-9-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-09-16&atto.codiceRedazionale=20A04839&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI | DECRETO 31 luglio 2020 | Approvazione del bando di selezione delle domande di finanziamento della progettazione integrata strategica di rilevanza nazionale a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 - Piano operativo agricoltura, sottopiano 2 «Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza». (20A04839) (GU Serie Generale n.230 del 16-09-2020) | L'AUTORITÀ DI GESTIONE
del sotto piano operativo 2 POA 2014-2020
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014)
ed in particolare l'art. 1, comma 6, che individua le risorse del
Fondo sviluppo e coesione - FSC - per il periodo di programmazione
2014-2020 destinandole a sostenere esclusivamente interventi per lo
sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80
per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per cento in quelle del
centro-nord;
Vista la legge del 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità
2015), art. 1, comma 703, che, ferme restando le vigenti disposizioni
sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo
delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020;
Vista la delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 25/2016, recante «Fondo
sviluppo e coesione 2014-2020 - aree tematiche nazionali e obiettivi
strategici - ripartizione ai sensi dell'art. 1, comma 703, lettere b)
e c) della legge n. 190/2014», che, al netto delle pre allocazioni
disposte con legge e delle assegnazioni già deliberate dal CIPE, ha
destinato, fra l'altro, ad un Piano operativo afferente l'area
tematica agricoltura, 400 milioni per il finanziamento delle linee
d'azione:
contratti di filiera e contratti di distretto - 60 milioni di
euro;
interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica
idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi
collegati di assistenza tecnica e consulenza - 295 milioni di euro;
multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse
rinnovabili nelle aree rurali - 5 milioni di euro;
agricoltura 2.0 - 40 milioni di euro;
Vista la delibera CIPE 1° dicembre 2016, n. 53, che ha approvato il
Piano operativo agricoltura - POA - FSC 2014-2020 di competenza del
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con una
dotazione di 400 milioni di euro posta a valere sulle risorse FSC
2014-2020 destinate all'area tematica «3.b Agricoltura» dalla citata
delibera n. 25/2016;
Vista la circolare n. 1 del 5 maggio 2017 del Ministro per la
coesione territoriale e il mezzogiorno. Fondo sviluppo e coesione
2014-2020. Adempimenti delibere CIPE n. 25 e 26 del 10 agosto 2016.
Piani operativi/Piani stralcio e patti per lo sviluppo. Governance,
modifiche e riprogrammazioni di risorse, revoche, disposizioni
finanziarie;
Vista la riprogrammazione approvata dalla Cabina di regia, per la
definizione delle modalità di utilizzo del Fondo sviluppo e coesione
per il ciclo di programmazione 2014-2020 nella riunione del 16 marzo
2018, che destina ulteriori 50 milioni di euro ai contratti di
filiera riducendo di pari quota la parte destinata alle
infrastrutture irrigue;
Considerato che, delle risorse originariamente assegnate al sotto
piano 2 interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica
idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi
collegati di assistenza tecnica e consulenza - pari ad euro
295.000.000,00, una parte pari a euro 50.000.000,00 è stata
successivamente destinata ai contratti di filiera, un'altra quota,
pari ad euro 4.868.979,6 è stata destinata, a seguito
dell'approvazione dell'accordo CREA con decreto ministeriale n.
21245/18, all'attività di assistenza tecnica al sotto piano 2 e che,
un'ultima quota, pari ad euro 12.006.551,00 è stata riservata alla
progettazione integrata strategica del sotto piano 2;
Considerato che, a seguito della citata riprogrammazione, al netto
delle risorse destinate all'assistenza tecnica e alla progettazione,
le risorse impegnabili a carico del Fondo sviluppo e coesione, POA
2014-2020 - sotto piano infrastrutture irrigue, sono risultate
ammontanti ad euro 228.124.469,38, di cui l'80%, pari ad euro
182.449.575,50, è in quota sud e il 20% pari a 45.264.893,88 è in
quota centro nord;
Visto il decreto dell'Autorità di gestione n. 16437 del 9 aprile
2019 «Formalizzazione della decisione del Comitato di sorveglianza
del 29 ottobre 2018 con la quale si approva lo scorrimento della
graduatoria definitiva delle domande di sostegno presentate a valere
sul bando di selezione delle proposte progettuali nell'ambito del
PNSR 2014-2020- operazione 4.3.1. Investimenti in infrastrutture
irrigue, a valere su parte risorse del FSC - quantificate in euro
147.667.793,00 di cui 43.178.194,00 in quota centro nord e
104.489.599,00 in quota sud;
Considerato che a seguito del decreto n. 16437 del 9 aprile 2019
sono stati assunti impegni sul sistema IGRUE per complessivi euro
142.010.430,98, alla luce delle rimodulazioni motivate da stralci di
azioni sui progetti idonei;
Visto il bando di selezione delle proposte progettuali relative al
sotto piano 2 «Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue,
bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e
programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza» del POA
2014-2020, approvato con decreto ministeriale n. 39228 del 6 dicembre
2019, ammesso alla registrazione alla Corte dei conti il 15 gennaio
2020, n. 18 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale -
n. 40 del 18 febbraio 2020, con una dotazione finanziaria pari ad
euro 86.114.038,40 di cui euro 83.592.038,60 in quota sud ed euro
2.521.999,80 in quota centro nord;
Visto il bando di selezione delle domande di finanziamento della
progettazione integrata strategica di rilevanza nazionale, corredato
da tre allegati che ne costituiscono parte integrante, il quale
destina alla progettazione integrata strategica euro 12.006.551,02,
di cui l'80%, pari ad euro 9.605.240,8 in quota sud e il 20% pari ad
euro 2.401.310,245 in quota centro nord;
Ritenuto di approvare detto bando di selezione delle proposte
progettuali nell'ambito del sotto piano 2 del Programma operativo
agricoltura 2014-2020 «Interventi nel campo delle infrastrutture
irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di
accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza»;
Decreta:
Art. 1
Oggetto
1. È approvato il bando di selezione delle domande di
finanziamento della progettazione integrata strategica di rilevanza
nazionale, a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, con una
dotazione finanziaria pari ad euro 12.006.551,02, di cui l'80%, pari
ad euro 9.605.240,8 in quota sud e il 20% pari ad euro 2.401.310,245
in quota centro nord.
Art. 2
Controlli e pubblicità
1. Il presente provvedimento sarà trasmesso agli organi di
controllo per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana, sul sito web istituzionale del Mipaaf
(www.politicheagricole.it).
Roma, 31 luglio 2020
L'Autorità di gestione: Gatto |
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Contratti | 2008 | AVVISI E BANDI DI GARA | MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 28-7-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-28&atto.codiceRedazionale=C-0813666 | MINISTERO DELLA DIFESA Teledife | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 28-7-2008) | Bando di gara per fornitura di cartucce di toner e inchiostro
Parte di provvedimento in formato grafico
C-0813666 (A pagamento). |
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Contratti | 2013 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 97 del 19-8-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-08-19&atto.codiceRedazionale=TC13BFM14082 | C.T.T. NORD S.R.L. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.97 del 19-8-2013) | Sistema di qualificazione - Settori speciali
Parte di provvedimento in formato grafico
TC13BFM14082 |
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Contratti | 2008 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 118 del 10-10-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-10-10&atto.codiceRedazionale=T-08BFM8658 | ISTITUTO SPERIMENTALE ZOOTECNICO PER LA SICILIA - PALERMO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.118 del 10-10-2008) | Estratto del bando di gara
Questo Ente ha indetto una gara a procedura aperta per lavori di
sistemazione locale caseificio, sala di mungitura e ricovero animale
dell'Az. Giardinello - agro di Godrano (Pa). Importo a base di gara
Euro 86.554,73 (iva esclusa) di cui Euro 1.112,11 per oneri di
sicurezza non soggetti a ribasso cat. OG 1, class. I. La gara verrà
aggiudicata al prezzo più basso ai sensi art 82 dlg 163/06. Le
offerte dovranno pervenire entro le 12 del 24.11.08 all'Istituto
Sperimentale Zootecnico per la Sicilia, via Roccazzo n° 85 -90136
Palermo. L'espletamento della gara avverrà alle ore 09,00 del
26.11.08. Il bando e la relativa documentazione è consultabile sul
sito internet www.iszsicilia.it
Il Presidente:
Nascè
T-08BFM8658 (A pagamento). |
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Serie Generale | 2007 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 132 del 9-6-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-06-09&atto.codiceRedazionale=07A04876&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | DECRETO 18 maggio 2007 | Sostituzione di un componente della commissione provinciale per l'integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli di Cremona. (GU Serie Generale n.132 del 09-06-2007) | IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO
di Cremona
Vista la legge 8 agosto 1972, n. 457, recante: «Miglioramenti ai
trattamenti previdenziali ed assistenziali nonchè disposizioni per
la integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli»;
Visto il proprio decreto n. 166 del 21 novembre 1972 e successive
modificazioni, con il quale è stata costituita, presso la sede
I.N.P.S. di Cremona, la commissione provinciale per l'integrazione
del salario in favore dei lavoratori agricoli prevista dall'art. 14
della legge sopra citata;
Atteso che di detto organo collegiale faceva parte il dott. Felice
Oricchio come componente supplente in rappresentanza dell'I.N.P.S.;
Vista la nota n. 18656 del 10 maggio 2007 con la quale il direttore
dell'I.N.P.S. di Cremona comunica che il dott. Felice Oricchio è
cessato dal servizio e nel contempo designa il dott. Renato Piseri
quale sostituto del predetto componente;
Ritenuto di dover provvedere;
Decreta:
Il sig. Renato Piseri è nominato componente supplente della
commissione provinciale per l'integrazione del salario in favore dei
lavoratori agricoli, prevista dall'art. 14 della legge n. 457
dell'8 agosto 1972, quale rappresentante dell'I.N.P.S. di Cremona, in
sostituzione del dott. Felice Oricchio non più alle dipendenze di
detto istituto.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Cremona, 18 maggio 2007
Il direttore provinciale: Catalano |
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Serie Generale | 1996 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 105 del 7-5-1996 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-05-07&atto.codiceRedazionale=096A2792&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | COMUNICATO | Ricostituzione della Consulta per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie (GU Serie Generale n.105 del 07-05-1996) | Con decreto ministeriale del 26 febbraio 1996 (vistato e
registrato dalla ragioneria centrale presso il Ministero del lavoro e
della previdenza sociale) è stata ricostituita la Consulta per i
problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie ai
sensi dell'art. 2 della legge 30 dicembre 1986, n. 943.
Essa è presieduta dal Ministro del lavoro e della previdenza
sociale ed è composta da sei rappresentanti delle associazioni di
lavoratori extracomunitari; da quattro rappresentanti delle
confederazioni sindacali nazionali dei lavoratori; da tre
rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali dei datori di
lavoro dei diversi settori economici, da un rappresentante dei
Ministeri della pubblica istruzione, dell'interno, degli affari
esteri e delle finanze; da due rappresentanti delle regioni; da un
rappresentante dell'Associazione nazionale comuni italiani e da uno
delle province italiane; da tre rappresentanti delle associazioni che
operano nel campo dell'assistenza all'immigrazione.
Per ogni membro effettivo della Consulta è stato nominato un
supplente.
È componente di diritto della Consulta il dirigente del Servizio
per i problemi dei lavoratori immigrati extracomunitari di cui
all'art. 3 della legge 30 dicembre 1986, n. 943. |
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Parte Seconda | 2019 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 28 del 7-3-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-07&atto.codiceRedazionale=TX19ADD2275 | EPIFARMA S.R.L. | (GU Parte Seconda n.28 del 7-3-2019) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del
Regolamento 1234/2008/CE
Codice Pratica: C1B/2019/42
N° di Procedura Europea: DCP n. ES/H/0581/001-002/IB/029
Medicinale: EZORAN - AIC 040838 - 20 e 40 mg compresse
gastroresistenti
Confezioni: 017, 029, 056, 070, 082, 094, 031, 043, 068, 106, 118,
120
Titolare AIC: EPIFARMA S.r.l
Tipologia variazione: A.2b) Tipo IB
Tipo di Modifica: Modifiche nella denominazione (di fantasia) del
medicinale, per i prodotti autorizzati secondo la procedura nazionale
Modifica Apportata: Modifica della denominazione della specialità
medicinale in Spagna da Esomeprazol Ranbaxy a Esomeprazol Sun Pharma
In applicazione della determina AIFA del 25 agosto 2011, relativa
all'attuazione del comma 1-bis, articolo 35, del D.Lgs. 24 aprile
2006, n. 219, è autorizzata la modifica richiesta con impatto sugli
stampati (paragrafo 6 del Foglio Illustrativo), relativamente alle
confezioni sopra elencate, e la responsabilità si ritiene affidata
alla Azienda titolare dell'AIC.
A partire dalla data di pubblicazione in GURI della variazione il
Titolare dell'AIC deve apportare le modifiche autorizzate al
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto; entro e non oltre i sei
mesi dalla medesima data, le modifiche devono essere apportate anche
al Foglio Illustrativo e all'etichettatura
Sia i lotti già prodotti alla data di pubblicazione in GURI della
variazione che i lotti prodotti entro sei mesi dalla stessa data di
pubblicazione in GURI della variazione, non recanti le modifiche
autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza del medicinale indicata in etichetta. In ottemperanza
all'art. 80 commi 1 e 3 del D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. il
foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua
italiana e limitatamente ai medicinali in commercio nella provincia
di Bolzano, anche in lingua tedesca.
Il Titolare dell'AIC che intende avvalersi dell'uso complementare
di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e
tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua
tedesca e/o in altra lingua estera.
In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul
foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del
suddetto D.Lgs.
L'amministratore unico
Giuseppe Irianni
TX19ADD2275 |
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Serie Generale | 2006 | SUPPLEMENTI ORDINARI | MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE | Serie Generale n. 102 del 4-5-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-05-04&atto.codiceRedazionale=006G0183&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE | note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/5/2006 | DECRETO 31 marzo 2006, n. 165 | Regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA), ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. (GU Serie Generale n.102 del 04-05-2006 - Suppl. Ordinario n. 110) | IL MINISTRO
DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Visto il decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, recante
«Riordino della disciplina dell'Ente per le nuove tecnologie,
l'energia e l'ambiente, ENEA, a norma dell'articolo 1, della legge 6
luglio 2002, n. 137»;
Visti, in particolare, l'articolo 20, comma 1, concernente
l'approvazione del nuovo regolamento di organizzazione e
funzionamento dell'Ente e l'articolo 24, concernente i poteri del
commissario straordinario dell'Ente, qualora nominato;
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400,
recante «Disciplina dell'attività di Governo e Ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza della
Sezione consultiva per gli atti normativi del 27 febbraio 2006;
Sentiti il Ministro per la funzione pubblica e il Ministro
dell'economia e delle finanze;
Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
effettuata con nota n. 4685 del 22 marzo 2006;
A d o t t a
il seguente regolamento:
Art. 1.
1. È approvato, ai sensi dell'articolo 20, comma 1, del decreto
legislativo 3 settembre 2003, n. 257, il regolamento di
organizzazione e funzionamento dell'Ente per le nuove tecnologie,
l'energia e l'ambiente, ENEA, che costituisce parte integrante del
presente decreto.
Il presente decreto, munito del sigillo di Stato, sarà inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Roma, 31 marzo 2006
Il Ministro: Scajola
Visto, il Guardasigilli: Castelli
Registrato alla Corte dei conti il 4 aprile 2006
Ufficio di controllo atti Ministeri delle attività produttive,
registro n. 2, foglio n. 9
Allegato
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL'ENTE PER LE NUOVE
TECNOLOGIE, L'ENERGIA E L'AMBIENTE, ENEA.
Art. 1.
Ambito di applicazione
1. Il presente regolamento, emanato ai sensi dell'articolo 20 del
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e dell'articolo 17,
comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, detta le norme per
l'organizzazione ed il funzionamento dell'Ente per le nuove
tecnologie, l'energia e l'ambiente, ENEA.
Art. 2.
Funzioni del Presidente e del Consiglio di amministrazione
1. Il Presidente svolge le funzioni di cui all'articolo 5, commi 4
e 5, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, avvalendosi
anche degli Organi collegiali di cui agli articoli 7, 8 e 10 dello
stesso decreto legislativo.
2. Per lo svolgimento delle sue funzioni il Presidente si avvale di
un ufficio di diretta collaborazione, ai sensi degli articoli 4,
comma 4, e 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, avente esclusive competenze di supporto e di raccordo con
l'amministrazione. Tale ufficio, di livello dirigenziale non
generale, risponde direttamente al Presidente, dal quale dipende
funzionalmente, e svolge la propria attività secondo le direttive da
questi impartite.
3. In caso di assenza o di impedimento il Presidente è sostituito
dal Vice Presidente, nominato dal Consiglio di amministrazione tra i
suoi componenti, cui il Presidente può conferire specifiche deleghe.
4. Il Consiglio di amministrazione svolge le fuzioni di cui
all'articolo 6, commi 3, 4 e 5, del decreto legislativo 3 settembre
2003, n. 257, avvalendosi di una struttura di segreteria, di livello
dirigenziale non generale, posta alle dirette dipendenze del
Direttore generale e composta da personale dell'Ente.
5. Il Consiglio di amministrazione, qualora ne ritenga la
necessità e l'opportunità, può altresì conferire specifici
incarichi ad uno o più consiglieri nell'ambito delle materie di
propria competenza.
Art. 3.
Riunioni del Consiglio di amministrazione
1. Il Presidente adotta l'ordine del giorno degli argomenti da
sottoporre al Consiglio di amministrazione, nel quale tiene conto
anche degli argomenti indicati dai singoli Consiglieri. Il Presidente
dispone, in base alle risultanze dei dibattiti intervenuti
nell'ambito del Consiglio, eventuali supplementi di istruttoria;
trasmette al Direttore generale le delibere assunte perchè ne
assicuri l'attuazione. Il Direttore generale, entro un mese dalla
data della delibera, ove non si sia provveduto nel senso deliberato,
comunica al Consiglio i motivi della mancata attuazione per i
conseguenti provvedimenti.
2. Il Consiglio di amministrazione viene convocato dal Presidente
con le modalità di cui all'articolo 9.
3. Il Presidente può disporre, sentito il Direttore generale, in
caso di assoluta necessità ed urgenza che non consenta la
convocazione del Consiglio di amministrazione in tempo utile ad
evitare un pregiudizio per l'Ente, l'adozione di provvedimenti di
competenza del Consiglio di amministrazione, salvo l'obbligo di darne
immediata comunicazione agli altri componenti del Consiglio di
amministrazione, nonchè di presentarli per la ratifica al Consiglio
stesso nella prima seduta. Il Consiglio di amministrazione delibera
nella stessa seduta.
4. In caso di assenza o impedimento e nelle ipotesi previste
dall'articolo 17, la presidenza delle riunioni viene assunta dal Vice
Presidente.
Art. 4.
Partecipazione di altri soggetti alle riunioni del Consiglio di
amministrazione
1. In casi particolari possono essere invitati, su proposta del
Presidente, del Direttore generale o di un componente del Consiglio
di amministrazione, esperti esterni ai quali sia stato conferito
dall'Ente incarico specifico sulle materie da trattare, nel limite
massimo complessivo di quindici unità, ai sensi dell'articolo 13 del
decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419, e successive
modificazioni.
2. I convocati di cui al comma 1 limitano la loro partecipazione al
momento esclusivo dell'informativa e, in ogni caso, si allontanano
dalla sala delle riunioni prima della votazione.
3. Il Presidente o il Consiglio di amministrazione possono chiedere
al Direttore generale che su specifiche questioni all'ordine del
giorno siano acquisiti chiarimenti ed informative ulteriori da parte
di responsabili delle unità della struttura organizzativa che il
Direttore generale stesso individua e convoca.
Art. 5.
Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo e Collegio dei
revisori
1. Il Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo ed i
componenti del Collegio dei revisori possono assistere a tutte le
riunioni del Consiglio di amministrazione.
Art. 6.
Assenze dei componenti del Consiglio
1. I componenti del Consiglio di amministrazione, che sono
impossibilitati a prendere parte ad una riunione, ne informano
preventivamente la segreteria dell'organo almeno ventiquattro ore
prima della riunione medesima, salvo casi di forza maggiore, e ne
forniscono al Presidente le relative motivazioni giustificative.
2. Il Presidente, all'inizio di ogni seduta, dà comunicazione
delle assenze e dei relativi giustificati motivi.
3. Nel caso in cui un consigliere si astenga per tre volte
consecutive senza giustificato motivo dal partecipare alle riunioni
ordinarie, il Consiglio di amministrazione ne dà comunicazione al
Ministro vigilante e designante ai fini dell'eventuale dichiarazione
di decadenza.
Art. 7.
Svolgimento delle riunioni del Consiglio di amministrazione
1. Le riunioni del Consiglio di amministrazione non sono pubbliche.
2. In via eccezionale il Consiglio può stabilire, su richiesta
anche di un solo componente o su proposta del Presidente, che la
riunione sia pubblica.
3. Il processo verbale della riunione è redatto, letto ed
approvato seduta stante. Il verbale è sottratto al diritto di
accesso ai sensi dell'articolo 24, comma 2, della legge 7 agosto
1990, n. 241, e successive modificazioni, fermo restando quanto
previsto dal comma 7 del medesimo articolo 24, e può essere
secretato con esplicita votazione del Consiglio nei casi di cui al
comma 1, lettera a), dello stesso articolo 24. In tal caso, il
verbale è affidato al Direttore generale che ne cura l'idonea
custodia.
Art. 8.
Luogo di convocazione
1. Il Consiglio di amministrazione si intende convocato, salvo casi
eccezionali adeguatamente ed esplicitamente motivati, presso la sede
legale dell'ENEA in Roma.
Art. 9.
Modalità della convocazione
1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20,
comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono
disciplinate le modalità di convocazione del Consiglio di
amministrazione.
Art. 10.
Relazioni e documentazione relativa agli argomenti da trattare
1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20,
comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono
disciplinate le modalità di approntamento, diramazione ed
integrazione della documentazione relativa agli argomenti da
trattare.
Art. 11.
Validità delle riunioni
1. Per la validità delle riunioni occorre la presenza della metà
più uno dei componenti in carica del Consiglio di amministrazione.
2. Se nel giorno stabilito per la riunione, all'ora prefissata, non
è presente la maggioranza assoluta dei predetti componenti, il
Presidente, trascorsi trenta minuti, dichiara il mancato
raggiungimento del numero legale e rinvia la riunione ad altro
giorno.
3. La verifica del numero legale è fatta all'inizio della seduta
dal Presidente, coadiuvato dal segretario, e può essere reiterata
nel corso della seduta ad iniziativa del Presidente stesso o su
richiesta anche di un solo componente del Consiglio di
amministrazione, ovvero di un componente del Collegio dei revisori.
4. Quando la riunione non può avere luogo per mancanza del numero
legale, ne è steso verbale, nel quale si indicano i nomi degli
intervenuti, quelli degli assenti con gli eventuali relativi
giustificati motivi e l'ora in cui è proclamata deserta la riunione.
Art. 12.
Ordine del giorno, discussione e votazione
1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20,
comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono
disciplinate le modalità di approntamento e diramazione dell'ordine
del giorno, nonchè lo svolgimento delle discussioni e le votazioni.
Art. 13.
Validità delle deliberazioni
1. Per l'approvazione delle deliberazioni occorre il voto
favorevole della maggioranza dei partecipanti alla riunione.
2. In caso di parità tra i voti favorevoli e i voti contrari
prevale il voto del Presidente.
Art. 14.
Astensione obbligatoria
1. Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione ed
i componenti del Collegio dei revisori sono tenuti ad allontanarsi
dalla sala delle riunioni durante la discussione e la votazione
quando si tratti:
a) di liti o interessi personali;
b) di liti o interessi dei propri parenti fino al quarto grado ed
affini fino al terzo grado e del coniuge.
2. Nei casi previsti dal comma 1, gli interessati sono tenuti a
darne comunicazione, prima dell'inizio della discussione, con
dichiarazione da inserire nel processo verbale.
3. Il segretario, il Direttore generale e gli altri funzionari
eventualmente invitati alla riunione sono tenuti ad allontanarsi
dalla sala qualora vengano a trovarsi nelle situazioni di cui alle
lettere a) e b) del comma 1.
Art. 15.
Processo verbale
1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20,
comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono
disciplinate la formazione, i contenuti, le modalità di approvazione
e conservazione del processo verbale.
Art. 16.
Segreteria del Consiglio
1. La segreteria del Consiglio di amministrazione, di cui
all'articolo 2, comma 4, svolge i seguenti compiti:
a) assicurare gli adempimenti formali preparatori delle riunioni
consiliari;
b) assicurare tramite il responsabile o suo sostituto nominato
dal Presidente della seduta l'espletamento della funzione di
segretario dell'organo collegiale;
c) assicurare, per gli atti deliberativi e dispositivi del
Presidente, la completezza della documentazione dal punto di vista
informativo e la regolarità formale sia dei testi di deliberazione,
sia delle disposizioni predisposti;
d) curare la raccolta, rubricazione e archiviazione degli
originali degli atti e dei verbali e rilasciare copie ed estratti
conformi all'originale.
Art. 17.
Commissioni consiliari
1. Il Consiglio di amministrazione può istituire commissioni
consiliari a carattere temporaneo, con il compito di procedere, prima
della discussione in sede di organo deliberante, all'esame degli
argomenti che sono da sottoporre all'organo stesso, in attuazione di
principi di funzionalità e produttività, di semplificazione e
snellezza amministrativa.
2. La composizione, la nomina, la durata e le modalità di
funzionamento delle commissioni consiliari temporanee sono stabilite
di volta in volta dal Consiglio di amministrazione. Le commissioni
temporanee attendono, in base a specifici progetti, alle particolari
esigenze connesse alla realizzazione di obiettivi con scadenza
prefissata e con previsione della scadenza di ultimazione dei lavori.
3. Le commissioni esaminano e trattano le materie di competenza del
Consiglio di amministrazione loro attribuite formulando, ove occorra,
idonei pareri e proposte da sottoporre all'organo deliberante.
Art. 18.
Composizione delle commissioni consiliari
1. Ciascuna commissione consiliare è composta da consiglieri di
amministrazione in numero non inferiore a tre, alla nomina dei quali
provvede il Consiglio stesso a maggioranza assoluta dei presenti, su
proposta del Presidente o di ciascun consigliere.
2. Il Consiglio nomina altresì eventuali membri supplenti.
3. Ciascuna commissione elegge il presidente tra i propri
componenti.
4. Le commissioni possono avvalersi per il tramite del Direttore
generale di specialisti, eventualmente anche esterni, particolarmente
esperti nelle materie da trattare, i quali possono partecipare alle
sedute delle commissioni stesse con funzioni referenti.
5. Di ciascuna riunione delle commissioni è redatto apposito
verbale con le stesse procedure e formalità stabilite per la
redazione del verbale del Consiglio di amministrazione.
Art. 19.
Segreteria delle commissioni consiliari
1. L'attività di segreteria di ciascuna commissione, convocazione,
verbali, documentazione e quant'altro necessario, è svolta dalla
segreteria del Consiglio di amministrazione di cui all'articolo 2,
comma 4.
Art. 20.
Partecipazione alle riunioni
1. Alle riunioni delle commissioni può partecipare il Direttore
generale, con parere consultivo.
Art. 21.
Conclusioni delle commissioni
1. Il presidente della commissione o altro componente da lui
designato relaziona al Consiglio di amministrazione sulle conclusioni
concernenti i lavori svolti e sulle motivazioni delle eventuali
proposte.
2. Nelle conclusioni dei lavori delle commissioni è dato atto
delle eventuali opinioni contrastanti.
3. In ogni caso, qualora si tratti di studi o di approfondimenti su
specifiche materie, le relative risultanze sono rimesse alla
Direzione generale ai fini della formulazione delle proposte di
competenza.
Art. 22.
Durata in carica
1. I componenti di ciascuna commissione consiliare durano in carica
per il tempo stabilito dal Consiglio di amministrazione, ovvero per
il tempo necessario all'espletamento dell'incarico.
Art. 23.
Funzioni del Collegio dei revisori
1. Il Collegio dei revisori, composto da tre membri effettivi e tre
membri supplenti, in possesso dei requisiti di cui al decreto
legislativo 27 gennaio 1992, n. 88, designati per la durata di
quattro anni, in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 9,
comma 1 e 2, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257,
provvede al controllo della regolarità amministrativa e contabile
dell'Ente, e svolge, in conformità alla disposizione di cui al
citato articolo 9, comma 3, del suddetto decreto legislativo, i
compiti previsti dall'articolo 2403 del codice civile, in quanto
applicabile.
Art. 24.
Doveri del Collegio dei revisori
1. Il Collegio dei revisori vigila sull'osservanza delle leggi e
sulle disposizioni statutarie del decreto legislativo 3 settembre
2003, n. 257 - afferente al riordino della disciplina dell'Ente per
le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente - ENEA, nonchè sul
rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare
sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e
contabile adottato dall'Ente e sulla cura del suo concreto
funzionamento ed attuazione da parte delle strutture dell'Ente.
2. Il Collegio dei revisori esercita altresì le funzioni di
controllo contabile, provvedendo a:
a) verificare, nel corso dell'esercizio e con periodicità almeno
trimestrale, la regolare tenuta della contabilità e la corretta
rilevazione delle scritture contabili dei fatti di gestione;
b) verificare che il bilancio di esercizio corrisponda alle
risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e
se siano conformi alle norme che li disciplinano;
c) esprimere con apposita relazione il proprio giudizio sul
bilancio.
3. Il Collegio dei revisori può chiedere agli amministratori
documenti ed ogni notizia utile al controllo. Può, altresì,
procedere ad ispezioni, documentando l'attività svolta in apposito
libro, tenuto presso la sede dell'Ente.
Art. 25.
Poteri del Collegio dei revisori
1. In via generale, e con riferimento a tutte le attività di
amministrazione e di gestione dell'Ente, i revisori possono procedere
in qualsiasi momento, anche individualmente su mandato del Collegio,
ad atti di ispezione e di controllo.
2. Il Collegio dei revisori può, altresì, chiedere notizie agli
amministratori, anche con riferimento a società partecipate o
controllate, sull'andamento delle operazioni volte al perseguimento
dei fini istituzionali dell'Ente, nonchè sulle operazioni sociali
delle partecipate o controllate, o su determinati affari; ed inoltre,
può scambiare informazioni con i corrispondenti organi delle
società controllate o partecipate, in merito ai sistemi di
amministrazione e controllo ed all'andamento generale dell'attività
sociale, documentando l'attività svolta nell'apposito libro di cui
al comma 3 dell'articolo 26.
Art. 26.
Riunioni e deliberazioni del Collegio dei revisori
1. Il Collegio dei revisori si riunisce almeno ogni tre mesi.
2. Il Collegio dei revisori è regolarmente costituito con la
presenza alla riunione della maggioranza dei suoi componenti e
delibera a maggioranza assoluta dei presenti. Il membro dissenziente
ha diritto di far iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso.
3. Delle riunioni del Collegio dei revisori è redatto il verbale,
che viene trascritto in apposito libro e sottoscritto dagli
intervenuti.
Art. 27.
Segreteria del Collegio dei revisori
1. Per lo svolgimento delle proprie funzioni il Collegio dei
revisori si avvale della struttura di segreteria di cui all'articolo
2, comma 4.
Art. 28.
Responsabilità del Collegio dei revisori
1. I componenti del Collegio dei revisori adempiono ai loro compiti
con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura
dell'incarico; sono responsabili della verità delle loro
attestazioni e sono tenuti ad osservare il segreto sui fatti e sui
documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio.
Art. 29.
Principi di organizzazione e di funzionamento della struttura
1. L'ENEA, nel definire l'assetto della sua struttura
organizzativa, in applicazione dei principi stabiliti dalle norme
generali sul funzionamento e organizzazione della Pubblica
amministrazione, distingue i compiti di indirizzo e controllo,
riservati agli organi di vertice, dalle attività di gestione
tecnico-amministrativa, finanziaria e contabile, riservate alla
direzione generale ed alla dirigenza che ad essa risponde, dotandosi
di opportuni strumenti ai fini del controllo della regolarità
amministrativa e contabile, del controllo di gestione, della
valutazione della dirigenza e della valutazione e controllo
strategico.
2. Il funzionamento delle strutture dell'Ente è ispirato al
criterio di favorire l'autonomia professionale dei ricercatori
nell'espletamento dell'attività scientifica e di ricerca, anche
mediante la formazione post-universitaria, al fine di promuovere lo
sviluppo e la crescita dell'occupazione qualificata, facendo,
altresì ricorso, compatibilmente con le risorse finanziarie
destinate allo scopo in sede di predisposizione del budget,
all'attivazione di borse di studio ed assegni di ricerca, nel
rispetto della vigente normativa.
3. In attuazione e nei limiti delle disposizioni di cui agli
articoli 11, 12, 13, 14 e 20, comma 3, del decreto legislativo 3
settembre 2003, n. 257, il Consiglio di amministrazione provvede, su
proposta del Direttore generale, ad istituire, modificare o
sopprimere le strutture di secondo livello, in adeguamento alla
eventuale rimodulazione degli obiettivi programmatici contenuti nei
piani di sviluppo.
Art. 30.
Direzione generale - Dipartimenti - Direzioni centrali
1. Le strutture organizzative di primo livello dell'ENEA si
articolano in:
a) Direzione generale;
b) cinque dipartimenti, rispettivamente denominati:
1) Fusione, tecnologie e presidio nucleari;
2) Ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile;
3) Tecnologie per l'energia, fonti rinnovabili e risparmio
energetico;
4) Tecnologie fisiche e nuovi materiali;
5) Biotecnologie, agroindustria e protezione della salute;
c) tre direzioni centrali, rispettivamente denominate:
1) Supporto, infrastrutture e centri;
2) Risorse umane;
3) Amministrazione e pianificazione.
Art. 31.
Funzioni e livelli organizzativi
1. La struttura organizzativa dell'ENEA, al cui vertice è posto il
Direttore generale, è articolata in dipartimenti, direzioni
centrali, strutture di secondo livello, tra cui le eventuali unità
organizzative settoriali o locali che si rendano necessarie al
perseguimento dei fini istituzionali.
2. L'articolazione dei dipartimenti risponde al criterio di
riferimento a grandi aree di materie omogenee, ovvero di progetti,
individuati in relazione alle finalità dell'Ente ed ai settori di
intervento.
3. L'articolazione delle direzioni centrali risponde all'esigenza
di svolgere le funzioni e le attività di interesse generale comuni
all'organizzazione di tutto l'Ente esplicitate all'articolo 14 del
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, secondo un'aggregazione
omogenea di attività che assicuri livelli ottimali di funzionamento,
di operatività e di mantenimento di elevati livelli di competenza.
4. Le unità organizzative settoriali o locali di cui al comma 1,
rispondono all'esigenza di dare impulso allo sviluppo di capacità
propositive ed operative in alcuni settori di punta e di particolare
rilevanza strategica per le finalità istituzionali dell'Ente, ovvero
allo scopo di evitare l'accentramento dell'organizzazione
amministrativo-gestionale, in particolare nell'ambito delle strutture
territoriali che sviluppano, per numero di dipendenti e strutture
impiantistiche, un significativo volume di attività.
5. I responsabili dei dipartimenti e delle direzioni centrali
provvedono all'articolazione delle strutture di secondo livello in
conformità a criteri improntati all'efficienza ed all'efficacia
organizzativa, onde evitare sovrapposizioni e duplicazioni di
competenze. Le unità di secondo livello dei dipartimenti, dedite
alla esecuzione di attività tecnico-scientifiche, sono organizzate
per progetto e per competenza a seconda degli obiettivi e della
missione assegnati alle stesse.
6. L'organizzazione delle direzioni centrali si articola in maniera
tale da assicurare alle strutture con diversa collocazione
territoriale autonomia di funzionamento per le esigenze proprie e per
il supporto ai dipartimenti ivi presenti, in materia di strutture
impiantistiche, tecnologiche e servizi in generale.
7. L'organizzazione, le dotazioni ed il funzionamento delle
strutture di secondo livello e delle eventuali ulteriori
articolazioni settoriali, ovvero locali, inerenti ai dipartimenti od
alle direzioni centrali, competono, rispettivamente, ai dipartimenti
ed alle direzioni centrali, che provvedono all'indirizzo, al
coordinamento ed all'organizzazione delle medesime, allocandone e
gestendone le risorse finanziarie ed umane ad esse attribuite,
d'intesa con il Direttore generale, nel rispetto del piano triennale
e del piano annuale, per il perseguimento degli obiettivi ivi
stabiliti.
8. Per esigenze di coordinamento delle attività omogenee e comuni
a più strutture il Consiglio di amministrazione, su proposta del
Direttore generale, può istituire, ai sensi dell'articolo 11, comma
4, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, ulteriori unità
organizzative di secondo livello, denominate «Sezioni».
9. Le strutture di primo livello di cui all'articolo 30
costituiscono centri di responsabilità amministrativa.
10. Le strutture di secondo livello, ivi comprese le unità
organizzative settoriali o locali, costituiscono centri di costo.
Art. 32.
Direttore generale
1. Il Direttore generale è nominato dal Consiglio di
amministrazione su proposta del Presidente ed è scelto tra persone
in possesso di elevata qualificazione tecnico-professionale e di
comprovata esperienza gestionale.
2. Il rapporto di impiego del Direttore generale è regolato con
contratto di lavoro di diritto privato stipulato dal Presidente. Il
trattamento economico spettante al Direttore generale è determinato
dal Consiglio di amministrazione, sulla base della specifica
qualificazione professionale, della temporaneità dell'incarico,
della complessità dei compiti assegnati e delle condizioni di
mercato.
3. L'incarico di Direttore generale ha durata non superiore a
quattro anni, non può eccedere la scadenza naturale del mandato del
Presidente, e può essere confermato.
Art. 33.
Compiti del Direttore generale
1. Il Direttore generale è responsabile della struttura e
dell'attuazione delle decisioni e dei programmi approvati dagli
organi di indirizzo dell'Ente, esercita i poteri ed espleta i compiti
di cui all'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre
2003, n. 257. A tal fine sovrintende alla gestione tecnica,
amministrativa e finanziaria dell'Ente, esercita funzioni di
coordinamento e di controllo dei servizi e delle strutture dell'Ente
e di dirigenza generale nei confronti degli altri dirigenti, gestisce
le risorse umane, formula proposte agli organi di indirizzo
dell'Ente, dà attuazione alle deliberazioni ed ai programmi da
questi approvati ed assicura gli adempimenti di carattere
tecnico-amministrativo di tutte le attività dell'Ente in relazione
alle finalità istituzionali.
2. Il Direttore generale partecipa alle riunioni del Consiglio di
amministrazione, con facoltà di intervento e proposta, senza diritto
di voto.
3. Il Direttore generale nell'assolvimento dei compiti assegnatigli
dal Consiglio di amministrazione, adotta ogni deliberazione
necessaria ed utile alla definizione delle relative pratiche, ivi
compresa la proposizione di azioni, la resistenza in giudizio ed il
conferimento del mandato ai difensori, ad eccezione delle
deliberazioni espressamente riservate al Consiglio di
amministrazione. Fermo restando quanto previsto dal titolo VII, egli
stipula, in nome e per conto dell'Ente, convenzioni, accordi e
contratti, qualora da tali atti derivino entrate o spese per l'Ente,
in attuazione delle linee strategiche tracciate e delle deliberazioni
adottate dagli Organi di vertice.
4. Il Direttore generale adotta i provvedimenti in materia di
assunzione e gestione del personale, ivi compresi i provvedimenti di
selezione, nel rispetto di quanto previsto dal vigente contratto
collettivo nazionale di lavoro.
5. Alcune delle funzioni di competenza del Direttore generale,
eventualmente con la relativa capacità di spesa, possono essere
delegate da questi a dirigenti dell'Ente mediante espressa
attribuzione. Per l'espletamento dell'attività negoziale, in
particolare, il Direttore generale può conferire deleghe ai
dirigenti o ad altri soggetti dipendenti dell'Ente. Se i contratti e
le convenzioni da stipulare riguardano attività fatta oggetto di
delega ai dirigenti, si intende implicitamente conferita agli stessi
anche la capacità di stipula dei relativi atti negoziali, salvo che
l'atto di delega non preveda altrimenti.
6. Il Direttore generale, inoltre:
a) stipula i contratti relativi agli incarichi dirigenziali;
b) emana i regolamenti interni nonchè gli atti organizzativi e
di gestione sulla base delle deliberazioni assunte dal Consiglio di
amministrazione e degli indirizzi espressi dal Presidente;
c) rappresenta l'ENEA nei rapporti con le organizzazioni
sindacali;
d) fornisce al Comitato di valutazione di cui all'articolo 10 del
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 la collaborazione per il
supporto logistico necessario allo svolgimento dei compiti assegnati;
e) sottopone all'approvazione del Consiglio di amministrazione la
valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei
responsabili dei dipartimenti e delle direzioni centrali e dei
dirigenti, di cui si è avvalso per funzioni di studi, consulenza o
altro;
f) fornisce supporto agli organi di indirizzo per la definizione
di strategie e programmi di ricerca nazionali ed internazionali;
g) coordina l'attività di comunicazione esterna ed interna in
riferimento alle finalità ed ai compiti dei dipartimenti e delle
direzioni centrali;
h) determina per l'effettuazione di prove, analisi, controlli ed
altro, le tariffe, canoni ed analoghi oneri a carico di terzi sulla
base dei criteri generali fissati dal Consiglio di amministrazione;
i) svolge ogni altra funzione che il regolamento ENEA gli
attribuisce.
7. Il Direttore generale può avvalersi, per funzioni diverse, dei
dirigenti dell'Ente, cui non è stata attribuita la titolarità di un
centro di responsabilità ovvero un incarico della struttura
organizzativa; nonchè dotarsi di consiglieri od assistenti con
specifici incarichi, nel rispetto del limite massimo complessivo di
cui all'articolo 4, comma 1.
Art. 34.
Dipartimenti
1. I dipartimenti di cui all'articolo 30, comma 1, lettera b),
assolvono ai compiti definiti all'articolo 13 del decreto legislativo
3 settembre 2003, n. 257, e sono dotati di autonomia scientifica,
amministrativa, organizzativa e di gestione nell'utilizzazione delle
risorse umane, finanziarie e strumentali, che vengono loro assegnate
dal Consiglio di amministrazione all'atto dell'istituzione ed in sede
di approvazione dei bilanci. Si realizzeranno le forme di
integrazione e collaborazione necessarie a rendere più efficace la
loro azione.
2. In sede di prima applicazione, i compiti e le funzioni di
ciascuno dei cinque dipartimenti, specificamente individuati con
regolamento interno ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto
legislativo n. 257 del 2003, adottato previe intese con il Ministero
delle attività produttive, con il Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, con il Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio, con il Ministero degli affari esteri,
con il Ministero delle politiche agricole, con il Ministero della
salute, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, potranno
riguardare:
a) il dipartimento Fusione, tecnologie e presidio nucleari cura
le attività inerenti la ricerca e le tecnologie applicative nei
settori:
1. fusione (fisica della fusione, tecnologie della fusione,
macchine a confinamento inerziale, macchine a confinamento magnetico,
superconduttivita);
2. fissione (presidio nucleare);
b) il dipartimento Ambiente, cambiamenti globali e sviluppo
sostenibile cura le attività di ricerca, di valutazione e di
applicazione attinenti ai settori di intervento inerenti:
1. sviluppo sostenibile (programmazione degli usi del
territorio e valutazione ambientale strategica; tecnologie e «best
practices» per l'uso ottimale e la riduzione dei consumi delle
risorse naturali ed energetiche, con particolare riferimento al ciclo
dei rifiuti ed alla gestione delle acque; contabilità ambientale);
2. cambiamenti climatici (ricerca sui cambiamenti climatici e
«sportello» italiano dell'Intergovernamental Panel on Climate Change;
valutazione degli effetti e misure di adattamento sulla gestione
delle coste, desertificazione, agricoltura; innovazione tecnologica
nelle produzioni e negli usi finali di energia, per la riduzione
delle emissioni di CO2; cooperazione internazionale nell'ambito dei
meccanismi del protocollo di Kyoto);
c) il dipartimento Tecnologie per l'energia, fonti rinnovabili e
risparmio energetico cura le attività inerenti la ricerca e le
tecnologie applicative nei settori:
1. fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termodinamico e
biomasse);
2. tecnologie energetiche avanzate (idrogeno, celle a
combustibile, cicli termici avanzati e gassificazione carbone);
3. risparmio energetico (uso razionale dell'energia, mobilità
sostenibile e trasporto innovativo);
d) il dipartimento Tecnologie fisiche e nuovi materiali cura le
attività inerenti la ricerca e le tecnologie applicative nei
settori:
1. tecnologie fisiche (ionizzanti, non ionizzanti, per
applicazioni speciali e mediche, robotica e visione artificiale);
2. nuovi materiali (strutturali, funzionali e tecnologie di
integrazione; nanofasici e nanostrutturati; qualificazione,
caratterizzazione e certificazione di materiali e componenti);
e) il Dipartimento biotecnologie, agroindustria e protezione
della salute cura le attività inerenti la ricerca e le tecnologie
nei settori:
1. protezione della salute;
2. sicurezza alimentare e ambientale;
3. sistema agroindustriale e tutela degli ecosistemi;
4. prodotti e processi a base biologica;
5. radioprotezione e metrologia delle radiazioni ionizzanti.
3. L'articolazione organizzativa del dipartimento e
l'individuazione delle eventuali relative Sezioni inerenti ai settori
di attività omogenei, riportabili anche ad ulteriori settori di
attività ed obiettivi strategici, sono adottate dal Consiglio di
amministrazione, su proposta del Direttore generale, in adeguamento
all'evoluzione della programmazione delle attività approvata con il
piano triennale e con i piani annuali.
Art. 35.
Direzioni centrali
1. Le direzioni centrali di cui all'articolo 30, comma 1, lettera
c) svolgono le funzioni previste all'articolo 14 del decreto
legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e provvedono alla gestione
delle risorse loro assegnate dal Consiglio di amministrazione
all'atto dell'istituzione ed in sede di approvazione dei bilanci,
secondo le seguenti specifiche:
a) la Direzione centrale supporto, infrastrutture e centri
assicura la razionalizzazione della gestione e dell'esecuzione di
tutte le attività inerenti al funzionamento delle varie sedi di
lavoro dell'Ente, in termini di servizi da rendere al personale, di
funzionalità da garantire, di patrimonio logistico e strumentale da
conservare e sviluppare e di rapporti con il territorio. I compiti ad
essa afferenti riguardano:
1. la gestione unificata delle spese di funzionamento ed in
particolare le procedure di acquisizione dei beni e dei servizi più
rilevanti di interesse comune a più Centri, al fine di ottenere i
necessari risparmi di gestione;
2. la gestione unificata degli investimenti infrastrutturali
finalizzata alla conservazione del valore patrimoniale dei Centri e
la connessa definizione delle linee guida per le attività degli
uffici tecnici degli stessi;
3. la gestione centralizzata delle reti informatiche e di
telecomunicazione dei Centri, nonchè dei correlati «services» di
assistenza agli utenti;
4. la gestione centralizzata del sistema informativo
gestionale;
5. la gestione centralizzata delle politiche di sicurezza
dell'Ente, con particolare riferimento agli obblighi di legge;
6. la gestione centralizzata delle risorse fisiche dell'Ente;
7. la gestione unificata dei servizi forniti dai Centri al
territorio;
8. la gestione unificata della funzione di «incubatore» per lo
start-up di nuove imprese, per le azioni che i Centri svolgono in
modo unitario e sinergico;
9. le funzioni previste per l'Ufficio relazioni con il
pubblico;
b) la Direzione centrale risorse umane assicura la
razionalizzazione dei processi connessi con la gestione e lo sviluppo
del personale, in raccordo e nel rispetto dell'autonomia assegnata in
materia ai dipartimenti e alle altre direzioni centrali. I compiti ad
essa afferenti riguardano:
1. lo sviluppo del patrimonio delle risorse umane dell'Ente
attraverso la formulazione dei piani di acquisizione di nuove
risorse, nonchè della mobilità, dei piani di sviluppo
dell'organizzazione e della formazione professionale e manageriale;
2. la formulazione e la gestione dei rapporti contrattuali con
il personale dipendente e i connessi aspetti giuridici,
amministrativi, retributivi, previdenziali e fiscali;
3. le relazioni sindacali;
4. le relazioni con il pubblico;
5. la fornitura di servizi di gestione del personale alle varie
unità organizzative dell'Ente;
c) la direzione centrale Amministrazione, pianificazione e
supporto legale assicura la razionalizzazione delle materie e dei
processi attinenti l'amministrazione, la contabilità e la
programmazione e gestione delle risorse finanziarie, l'assistenza ed
il supporto legale dell'Ente nonchè la pianificazione delle
attività, in raccordo con le funzioni della Direzione generale, dei
dipartimenti e delle altre direzioni centrali. I compiti ad essa
afferenti riguardano:
1. la formulazione dei piani triennali, annuali ed operativi,
in accordo con quanto contemplato dall'articolo 16 del decreto
legislativo n. 257 del 2003 sulla base delle proposte formulate dai
dipartimenti;
2. la predisposizione dei bilanci e dei documenti di cui ai
titoli V e VI del presente regolamento sulla base delle proposte
formulate dai dipartimenti;
3. la formulazione di indirizzi e coordinamento delle
corrispondenti attività svolte a livello dipartimentale;
4. il coordinamento funzionale delle unità periferiche
preposte alla gestione del sistema dei piani operativi, della
gestione contabile e degli atti amministrativi connessi alla gestione
del ciclo attivo e passivo dell'Ente, al fine dell'unitarietà
dell'azione amministrativa dell'Ente;
5. la fornitura di servizi amministrativi alle varie unità
organizzative dell'Ente;
6. gli adempimenti contabili e di ragioneria generale;
7. la consulenza legale, l'assistenza al contenzioso e
l'aggiornamento normativo in ogni materia di interesse dell'Ente, in
riferimento all'evoluzione della specifica legislazione;
8. il raccordo delle attività connesse al ruolo di sostituto
d'imposta dell'Ente e degli adempimenti fiscali con la connessa
gestione dell'eventuale contenzioso tributario;
9. la gestione del sistema dei rapporti societari, delle
interrelazioni programmatiche e amministrative con la società di
gestione di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 3 settembre
2003, n. 257, e il supporto al Direttore generale per la costituzione
di nuove partecipazioni.
2. L'articolazione organizzativa delle direzioni centrali e
l'individuazione delle eventuali relative Sezioni inerenti a settori
omogenei di attività, riportabili anche a differenti ed ulteriori
rappresentazioni di sistemi gestionali, sono adottate di volta in
volta dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore
generale, in adeguamento all'evoluzione delle tecnologie
organizzative dei sistemi gestionali e delle modulazioni dei servizi
di direzione centrale inerente le risorse umane.
Art. 36.
Sistema di valutazione e controllo
1. Al fine di realizzare obiettivi di efficienza e di efficacia ed
il migliore utilizzo delle risorse disponibili per il conseguimento
dei fini istituzionali e degli obiettivi assegnati, l'Ente si avvale
di adeguati strumenti e di procedure di valutazione e controllo, che
costituiscono un sistema coerente con i principi fissati dal decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 286.
Art. 37.
Strumenti per il controllo e la valutazione
1. Al fine di misurare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità
dell'azione dell'Ente, le procedure di controllo e valutazione
presuppongono l'individuazione di indicatori oggettivi, distinti per
tipologia di attività, di regola integrati con valutazioni di tipo
sintetico e qualitativo, idonei a realizzare la comparabilità delle
prestazioni, sia tra centri di responsabilità equivalenti, che in
seno allo stesso centro di responsabilità.
2. Per l'attuazione delle suddette attività di controllo e
valutazione sono utilizzati sistemi informativi automatizzati
relativi alla rendicontazione contabile, alla gestione del personale,
al fabbisogno del personale, alla rilevazione delle attività svolte
per la realizzazione degli scopi istituzionali e dei relativi
effetti, all'analisi delle spese di funzionamento
dell'amministrazione, alla contabilità analitica.
3. Per lo svolgimento dell'attività di controllo e valutazione
l'Ente può avvalersi, per motivate esigenze, di consulenti esterni
esperti in tecniche di valutazione di attività tecnologiche in
ambito pubblico e nel controllo di gestione.
Art. 38.
Valutazione dei dirigenti
1. La valutazione delle attività dei dirigenti ha periodicità
annuale.
2. La valutazione dei dirigenti cui è affidata la responsabilità
dei dipartimenti e delle direzioni centrali è effettuata, con la
partecipazione del valutato, in prima istanza dall'organo collegiale
di cui all'articolo 40 ed è successivamente approvata, in seconda
istanza, dal Direttore generale.
3. La valutazione degli altri dirigenti è effettuata con la
partecipazione del valutato da un organo collegiale nominato dal
Direttore generale, presieduto dal responsabile dell'Ufficio di cui
all'articolo 39 ed approvata in seconda istanza dal responsabile
dell'unità di primo livello interessato.
4. La procedura di valutazione costituisce presupposto per
l'applicazione delle misure richiamate dalle disposizioni riguardanti
le responsabilità dirigenziali di cui all'articolo 107. Tali misure
si applicano allorchè i risultati negativi dell'attività
amministrativa e della gestione o il mancato raggiungimento degli
obiettivi emergono dalle ordinarie ed annuali procedure di
valutazione. Tuttavia, quando si verifica il rischio grave di un
risultato negativo prima della scadenza annuale, il procedimento di
valutazione può essere anticipatamente concluso.
Art. 39.
Ufficio per il controllo interno
1. Alle dirette dipendenze del Direttore generale dell'Ente, in
posizione di autonomia, è istituito l'Ufficio per il controllo
interno, di livello dirigenziale non generale, cui afferiscono i
compiti inerenti alle funzioni del controllo interno, sotto la specie
dei controlli e della valutazione della gestione
tecnico-amministrativa, contabile e finanziaria, nonchè della
valutazione del personale dirigenziale di cui al comma 3
dell'articolo 38.
2. Il responsabile dell'Ufficio per il controllo interno è
nominato dal Consiglio di amministrazione su proposta del Direttore
generale.
Art. 40.
Sistema di controllo strategico
1. La funzione di controllo strategico di cui al decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni, è
assicurata da un organo collegiale composto da tre esperti, di cui
due esterni all'ENEA, nominati dal Consiglio di amministrazione su
proposta del Presidente. Uno dei due esperti esterni è designato dal
Ministro delle attività produttive.
2. L'organo collegiale di cui al comma 1 opera in autonomia e
risponde direttamente al Consiglio di amministrazione, presentando in
via riservata relazioni periodiche sull'attività svolta, anche su
specifica richiesta del Consiglio di amministrazione; esso si avvale
dei risultati delle rilevazioni effettuate dal Comitato di
Valutazione, di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 3
settembre 2003, n. 257, nonchè del supporto amministrativo ed
informatico, tramite il Direttore generale, di unità organizzative
afferenti alle direzioni centrali ed ai dipartimenti.
3. L'attività di controllo strategico verifica la corrispondenza
tra gli atti di gestione e gli atti di indirizzo, curando anche la
valutazione del personale diigenziale di cui al comma 2,
dell'articolo 38. A tal fine provvede all'analisi, preventiva e
successiva, della congruenza e degli eventuali scostamenti tra le
missioni affidate, gli obiettivi operativi prescelti e le scelte
effettuate, nonchè all'identificazione degli eventuali fattori
ostativi e dei possibili rimedi.
4. La valutazione dell'attività del Direttore generale è
effettuata annualmente, con la partecipazione del valutato, in prima
istanza dall'organo collegiale di cui al comma 1, ed è
successivamente approvata, in seconda istanza, dal Consiglio di
amministrazione. Si applicano, per quanto compatibili, i principi in
materia di valutazione dei dirigenti, nonchè la disciplina in
materia di responsabilità.
Art. 41.
Strumenti
1. Il ricorso agli strumenti di cui all'articolo 17, comma 1, del
decreto legislativo n. 257 del 2003, è deliberato dal Consiglio di
amministrazione, su proposta del Presidente, di ciascuno dei
componenti del Consiglio o del Direttore generale, al quale compete
altresì di prestare, anche in collaborazione con i singoli direttori
dei dipartimenti o delle direzioni centrali, la necessaria assistenza
per la predisposizione della relazione illustrativa di ciascuna
proposta.
2. Con la delibera di cui al comma 1, il Consiglio di
amministrazione stabilisce i termini e le modalità per la
formalizzazione e per la stipula degli atti necessari all'adozione
degli strumenti deliberati ai quali viene fatto ricorso.
3. Con riguardo alla natura degli strumenti ed in riferimento alle
attività che ne sono oggetto, le modalità di funzionamento e di
organizzazione dello strumento adottato, corrispondono alla
modulazione organizzativa e di funzionamento propria dello stesso,
secondo la descrittiva che ne risulta nella relazione illustrativa
della proposta, tenendo in conto che, per aggregazione, gli strumenti
funzionano e sono organizzati: quelli di cui all'articolo 17, comma
1, lettere a), c), d) ed e), del decreto legislativo 3 settembre
2003, n. 257, secondo le modulazioni proprie delle obbligazioni
programmatiche, mentre per quelli di cui allo stesso articolo 17,
comma 1, lettere b) e f), secondo la modulazione organizzativa e
funzionale propria del soggetto - con o senza personalità giuridica
- costituito, ovvero partecipato dall'Ente.
4. Le strutture organizzative dell'ENEA, in particolare i
dipartimenti, partecipano o collaborano alle attività degli
strumenti adottati in conformità agli accordi, ai programmi di
ricerca ed alle finalità perseguite con ogni singolo strumento,
nonchè in attinenza alle materie di rispettiva competenza.
5. Il Direttore generale provvede all'acquisizione ed
all'aggiornamento delle informazioni circa l'evoluzione delle
attività svolte e dei risultati conseguiti attraverso gli strumenti
di cui al comma 1, al fine di sottoporre agli organi dell'Ente
relazioni periodiche atte a consentirne le opportune considerazioni,
o deliberandi, in vista delle relazioni sui programmi, sugli
obiettivi, sulle attività e sui risultati perseguiti da ciascuno
strumento, da inserire nelle apposite Sezioni del piano triennale e
del piano annuale dell'Ente, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257; nonchè allo scopo di
provvedere alle più opportune decisioni in ordine all'utilizzo dello
strumento adottato.
Art. 42.
Controllo e valutazione degli Strumenti
1. Le azioni volte alla realizzazione dei programmi, al
conseguimento degli obiettivi, nonchè le attività ed i risultati
perseguiti attraverso gli strumenti di cui all'articolo 41, comma 1,
sono sottoposti - compatibilmente con la modulazione delle
convenzioni, degli accordi di collaborazione, delle modalità di
conduzione dei centri di ricerca, delle attività di ricerca
commissionate a terzi, ovvero compatibilmente con la conformazione
della figura soggettiva costituita o partecipata dall'Ente - al
sistema di valutazione e controllo di cui al titolo III - Sezione III
del presente regolamento: sia con riguardo alle valutazioni proprie
dei controlli interni, sia per quanto attiene alle valutazioni ed ai
controlli propri del controllo strategico di cui all'articolo 40
dello stesso regolamento e del Comitato di valutazione di cui
all'articolo 10 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257.
2. Per quanto attiene al controllo sugli strumenti di cui agli
articoli 17 e 18 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, il
Consiglio di amministrazione dell'ENEA provvede, oltre ai controlli
di cui al comma 1, attraverso la nomina di rappresentanti dell'Ente
negli organi deliberanti e negli organi di revisione dei consorzi,
delle fondazioni, delle società o dei centri di ricerca
internazionali, dal medesimo costituiti o partecipati. I
rappresentanti dell'Ente ed i revisori riferiscono ogni sei mesi al
Consiglio di amministrazione sull'andamento della gestione
consortile, di fondazione, o societaria, nonchè sull'evoluzione
delle attività dei centri di ricerca.
Art. 43.
Società di gestione
1. Qualora le esigenze di valorizzazione di risultati delle
attività di ricerca e sviluppo lo rendano conveniente, l'Ente
provvede alla costituzione della Società di gestione di cui
all'articolo 18 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, cui
può essere demandata la gestione dei diritti di sfruttamento dei
brevetti.
Art. 44.
Pianificazione, programmazione e budget
1. Sulla base delle linee strategiche e di indirizzo elaborate
dagli organi di governo dell'Ente, i responsabili dei centri di
responsabilità sviluppano l'attività di programmazione, secondo i
principi di autonomia organizzativa individuati dai documenti di
organizzazione. A tal fine comunicano al Direttore generale, entro il
mese di settembre, le previsioni dei programmi, dei progetti e delle
attività che intendono realizzare nel periodo di riferimento. Tali
previsioni sono corredate di tutti gli elementi relativi agli
obiettivi da conseguire, ordinati per progetti, anche ai fini della
contabilità analitica e del controllo di gestione, nonchè dei
fabbisogni finanziari, strumentali e di personale, per la
realizzazione degli stessi nell'esercizio di riferimento. I programmi
così formulati costituiscono il fondamento analitico dello stato di
previsione delle entrate e delle spese di competenza di ogni centro
di responsabilità, nonchè, ove previsto, dell'eventuale budget
economico.
Art. 45.
Documenti di pianificazione
1. L'Ente opera sulla base di un piano triennale e un piano annuale
formulati in osservanza a quanto disposto dall'articolo 16 del
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 e ai principi in materia
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003,
n. 97.
2. Il piano triennale, comprendente l'esercizio di riferimento,
viene approvato dal Consiglio di amministrazione entro il 31 ottobre
dell'esercizio precedente. Esso, tra l'altro, descrive in modo
quantitativo le scelte strategiche dell'ENEA sia riferite alle
attività tecnico-scientifiche, finanziate integralmente o
parzialmente dai contratti attivi, sia riguardanti il funzionamento e
la gestione dell'Ente ed è articolato sia per i centri di
responsabilità, sia per le funzioni obiettivo, definite in coerenza
con la legge 3 aprile 1997, n. 94.
3. Il piano triennale è redatto in coerenza con il bilancio di
previsione triennale che ne quantifica le risorse necessarie
ripartendole per centro di responsabilità. Il bilancio di previsione
è sede di riscontro per i provvedimenti di spesa a carattere
pluriennale.
4. Il piano annuale individua gli obiettivi e le relative attività
per l'esercizio di riferimento, assegnando le risorse necessarie ai
centri di responsabilità. Ad esso si conforma il bilancio di
previsione.
5. L'approvazione del bilancio di previsione autorizza il Direttore
generale e i responsabili dei centri di responsabilità al compimento
di tutti gli atti amministrativi necessari per conseguire gli
obiettivi, nei limiti delle risorse assegnate dallo stesso bilancio.
Art. 46.
Piani operativi
1. Qualsiasi attività programmatica che sia oggetto di specifici
finanziamenti esterni all'Ente e che sia, altresì, definita sulla
base di specifici accordi con i soggetti finanziatori è inclusa nei
piani operativi, nei quali sono previste l'entità delle risorse
umane e finanziarie da utilizzare, nonchè le relative forme di
monitoraggio.
Art. 47.
Controllo di gestione
1. Al fine di conseguire gli obiettivi programmati, di assicurare
la corretta gestione delle risorse e garantire l'imparzialità ed il
buon andamento della struttura, l'Ente adotta il sistema di controllo
di gestione, previsto dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286,
secondo modalità che saranno definite con specifico atto del
Direttore generale.
Art. 48.
Modalità del controllo di gestione
1. Il controllo di gestione si articola di norma in tre fasi:
a) stesura di un piano dettagliato di obiettivi mediante la
predisposizione di schede di budget strutturate per centri di
responsabilità amministrativa e per centro di costo, a cui collegare
le risorse assegnate per la realizzazione degli obiettivi stessi;
b) rilevazione periodica dei dati, anche con l'adozione di
strumenti che consentano la rilevazione oraria dell'impegno di
personale, relativi ai costi ed ai proventi dei singoli centri,
nonchè dei risultati raggiunti;
c) valutazione dei risultati conseguiti in rapporto agli
obiettivi prefissati al fine di verificare il loro stato di
attuazione e di misurare l'efficacia, l'efficienza ed il grado di
economicità dell'azione intrapresa.
2. Il controllo di gestione è svolto in riferimento ai singoli
centri di responsabilità, rilevando complessivamente e per ciascun
centro di imputazione le risorse acquisite, i costi sostenuti
nell'uso dei singoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e
quantitativi conseguiti. Per i servizi a carattere commerciale, sono
altresì rilevati le entità dei ricavi conseguiti.
Art. 49.
Sistema di contabilità analitica
1. L'Ente adotta, quale strumento del controllo di gestione, un
sistema di contabilità analitica in grado di consentire l'analisi
dei costi, dei ricavi e dei movimenti finanziari relativi per centri
di responsabilità e per centri di costo.
2. Al fine di poter valutare l'andamento della gestione dell'Ente e
provvedere alle opportune decisioni, i dati forniti dalla
contabilità analitica con le indicazioni degli eventuali scostamenti
fra i risultati raggiunti e quelli previsti sono periodicamente
presentati alla Direzione generale, ai responsabili delle strutture
ed all'Organo collegiale di valutazione strategica.
3. Le modalità di svolgimento e la periodicità dei referti di
contabilità analitica sono indicati con atto del Direttore generale.
Art. 50.
Finalità ed ambito di applicazione
1. L'ENEA è dotato di autonomia finanziaria e contabile ai sensi
del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 e provvede allo
svolgimento delle funzioni istituzionali con i mezzi di cui
all'articolo 19 del citato decreto.
2. L'ENEA adotta i principi fondamentali in materia di ordinamento
finanziario pubblico e di contabilità pubblica di cui all'articolo 4
del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97.
3. I centri di responsabilità amministrativa costituiscono il
riferimento organizzativo per la gestione patrimoniale, economica,
finanziaria e contabile dell'Ente.
Art. 51.
Assegnazione ed utilizzo delle risorse finanziarie
1. La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili
finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere
a persone ed a Enti pubblici e privati restano subordinate alla
predeterminazione ed alla pubblicazione dei criteri e delle
modalità, determinati dal Consiglio di amministrazione con apposita
deliberazione.
2. L'effettiva osservanza dei criteri e delle modalità di cui al
comma 1 risulta dalle singole deliberazioni del Consiglio di
amministrazione con cui vengono disposte le concessioni.
3. Il Consiglio di amministrazione provvede altresì con apposita
deliberazione a determinare i criteri e le modalità con le quali
vengono assegnate ed utilizzate le risorse finanziarie per i diversi
obiettivi di ricerca e per la realizzazione dei fini istituzionali
dell'Ente.
Art. 52.
Attività commerciali
1. L'attività commerciale, svolta nel contesto delle funzioni
istituzionali dell'Ente, è contabilizzata, ai fini fiscali, in forma
separata, secondo i principi dell'ordinamento giuridico. Le relative
risultanze sono evidenziate nella nota integrativa di cui
all'articolo 83.
Art. 53.
Esercizio finanziario, bilancio annuale di previsione finanziario
1. L'esercizio finanziario ha la durata di un anno. Esso inizia il
1° gennaio e termina il successivo 31 dicembre.
2. Il progetto di bilancio di previsione è predisposto dal
Direttore generale entro il 15 ottobre di ogni anno.
3. Il bilancio di previsione è deliberato dal Consiglio di
amministrazione entro il 31 ottobre di ciascun anno e costituisce la
base della gestione economica e finanziaria dell'Ente.
Art. 54.
Criterio di formazione del bilancio di previsione
1. Il progetto di bilancio è redatto in termini di competenza e di
cassa. È preceduto da una nota preliminare, nella quale sono
indicati i criteri adottati per la sua formulazione.
2. Il bilancio di previsione è composto dai seguenti documenti:
a) il preventivo finanziario;
b) il quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria;
c) il preventivo economico.
3. Il preventivo finanziario si distingue in decisionale e
gestionale, ed è formulato in termini di competenza e di cassa.
4. Il preventivo finanziario decisionale è ripartito, per
l'entrata e per l'uscita, in Unità Previsionale di Base, U.P.B.; le
U.P.B. rappresentano l'insieme organico di risorse finanziarie
assegnate alla gestione di un unico centro di responsabilità.
5. L'articolazione delle entrate e delle uscite, nel momento in cui
si evidenzia come unità elementare di classificazione il capitolo,
dà origine al preventivo finanziario gestionale necessario per la
gestione dei programmi, progetti ed attività e per la successiva
rendicontazione.
6. Per ogni unità previsionale di base sono indicati:
a) l'ammontare presunto dei residui attivi e passivi alla
chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si
riferisce;
b) l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e le
spese che si prevede di impegnare nell'anno cui il bilancio si
riferisce;
c) l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle
spese che si prevede di pagare nell'anno cui il bilancio si
riferisce, senza distinzione fra operazioni in conto competenza ed in
conto residui.
7. Le somme comprese in ciascuna unità previsionale di base sono
suddivise, relativamente alle entrate e alle spese in titoli a
seconda che afferiscono alle gestione corrente ovvero a quella in
conto capitale. L'ammontare del fondo di riserva non può essere
superiore al 5 per cento del totale delle uscite correnti. Le partite
di giro e le contabilità speciali possono essere esposte in una
specifica unità previsionale di base non riconducibile ad un centro
di responsabilità.
8. Nel bilancio di previsione, sia di competenza che di cassa, è
istituito un fondo speciale per i presumibili oneri lordi connessi
con i rinnovi del contratto di lavoro del personale dipendente, nei
limiti delle quantificazioni risultanti dal documento di
programmazione economico-finanziaria.
9. Ai fini della gestione e della rendicontazione, i capitoli sono
determinati in relazione al contenuto economico e funzionale
dell'entrata e della spesa.
10. Nel bilancio di previsione è iscritto, in apposito capitolo,
un fondo di riserva ordinario per le spese impreviste o di carattere
eccezionale nonchè per le maggiori spese che si verifichino durante
l'esercizio. L'ammontare del fondo di riserva, al netto dell'importo
relativo ai residui passivi eliminati dalle scritture finanziarie per
perenzione amministrativa nonchè delle somme di cui al comma 11, non
può superare il 5% del totale delle spese previste.
11. Nel fondo di riserva di cui al comma 7, sono inoltre
accantonate le somme destinate ai rinnovi del contratto di lavoro del
personale dipendente limitatamente alla parte concernente l'esercizio
di riferimento.
12. Nel bilancio di previsione è, altresì, previsto un ulteriore
fondo di riserva per le opere afferenti a progetti che si prevede
siano realizzati nel corso dell'esercizio, di importo corrispondente
alle entrate che in corrispondenza dei medesimi si prevede siano
accertate nel corso del medesimo.
13. Costituiscono allegati al bilancio di previsione:
a) il bilancio pluriennale, redatto in conformità all'articolo 8
del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97;
b) la relazione programmatica;
c) la tabella dimostrativa del presunto risultato di
amministrazione;
d) la relazione del collegio dei revisori dei conti.
14. Gli allegati al progetto di bilancio non formano oggetto di
specifica delibera da parte del Consiglio d'amministrazione.
Art. 55.
Requisiti del bilancio
1. Tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese
di riscossione o di eventuali altre spese ad esse connesse.
2. Tutte le spese sono iscritte in bilancio integralmente, al lordo
delle eventuali correlative entrate.
3. Non sono consentite gestioni fuori bilancio.
4. Nel bilancio di previsione è iscritto, come posta a sè stante
dell'entrata o dell'uscita, rispettivamente, l'avanzo o il disavanzo
di amministrazione presunto dell'esercizio precedente cui il
preventivo si riferisce.
5. Il bilancio di previsione deve risultare in equilibrio, che può
essere conseguito anche attraverso l'utilizzo del presunto avanzo di
amministrazione, con esclusione dei fondi destinati a particolari
finalità.
6. Il bilancio di previsione ha valore autorizzativo, costituendo
limite agli impegni di spesa.
Art. 56.
Bilancio pluriennale
1. Il bilancio pluriennale è redatto solo in termini di competenza
per un periodo non inferiore al triennio, in relazione alle strategie
ed al piano pluriennale approvato dal Consiglio di amministrazione.
Esso descrive, in termini finanziari, le linee strategiche dell'Ente
coerentemente evidenziate nella relazione programmatica e poi
articolate nelle scelte operative di ogni unità amministrativa. È
allegato al bilancio di previsione dell'Ente e non ha valore
autorizzativo.
2. Il bilancio pluriennale presenta un'articolazione delle poste
coincidente con quella del preventivo finanziario decisionale.
3. Il bilancio pluriennale è annualmente aggiornato in occasione
della presentazione del bilancio di previsione e non forma oggetto di
approvazione. Le eventuali variazioni apportate al bilancio
pluriennale dai bilanci di previsione successivi devono essere
motivate in sede di approvazione annuale.
Art. 57.
Preventivo economico
1. Il preventivo economico racchiude le misurazioni economiche dei
costi ovvero dei proventi che, in via anticipata, si prevede di dover
realizzare durante la gestione.
2. Il preventivo economico pone a raffronto non solo i proventi ed
i costi della gestione d'esercizio, ma anche le poste economiche che
non avranno nello stesso esercizio la contemporanea manifestazione
finanziaria e le altre poste, sempre economiche, provenienti dalle
utilità dei beni patrimoniali da impiegare nella gestione a cui il
preventivo economico si riferisce.
3. Il preventivo economico è corredato dal quadro di
riclassificazione dei risultati economici previsti.
Art. 58.
Tabella del presunto risultato di amministrazione
1. Al bilancio di previsione è allegata una tabella dimostrativa
del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre
dell'esercizio precedente quello cui il bilancio si riferisce.
2. La tabella deve dare adeguata dimostrazione del processo di
stima ed indicare gli eventuali vincoli che gravano sul relativo
importo.
3. Del presunto avanzo di amministrazione se ne potrà disporre
quando sia dimostrata l'effettiva esistenza e nella misura in cui
l'avanzo stesso risulti realizzato.
4. Del presunto disavanzo di amministrazione deve tenersi
obbligatoriamente conto all'atto della formulazione del bilancio di
previsione al fine del relativo assorbimento ed il Consiglio di
amministrazione deve, nella relativa deliberazione, illustrare i
criteri adottati per pervenire a tale riassorbimento.
5. Nel caso di peggioramento del risultato di amministrazione
rispetto a quello presunto, accertato in sede consuntiva, il
Consiglio di amministrazione deve, con sollecitudine, informare il
Ministero delle attività produttive e il Ministero dell'economia e
delle finanze, deliberando i necessari provvedimenti volti ad
eliminare gli effetti di tale scostamento.
Art. 59.
Esercizio provvisorio
1. In conformità all'articolo 23 del decreto del Presidente della
Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97, l'esercizio provvisorio di
bilancio può essere deliberato dal Consiglio di amministrazione solo
per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
2. Limitatamente al periodo di tempo indicato nel comma 1, il
Direttore generale può autorizzare le spese, sulla base del bilancio
dell'esercizio precedente, per tanti dodicesimi della spesa prevista
da ciascuna categoria quanti sono i mesi dell'esercizio provvisorio,
ovvero nei limiti della maggiore spesa necessaria, ove si tratti di
spese obbligatorie e non suscettibili di impegni e pagamenti
frazionabili in dodicesimi.
Art. 60.
Assestamento e variazioni di bilancio
1. Il Consiglio di amministrazione delibera gli assestamenti di
bilancio conseguenti all'approvazione del conto consuntivo.
2. Qualora nel corso dell'esercizio si verifichino per le singole
UPB eventi che comportano maggiori entrate o maggiori spese rispetto
al bilancio di previsione, il Consiglio di amministrazione delibera
le conseguenti variazioni di bilancio.
3. Le variazioni dei capitoli di bilancio all'interno della singola
unità previsionale di base sono disposte, su autorizzazione del
Direttore generale, o di un suo delegato, dal responsabile del centro
di responsabilità di primo livello.
4. Le variazioni per nuove o maggiori spese possono effettuarsi
solo se è assicurata la necessaria copertura finanziaria.
Art. 61.
Gestione dei residui
1. I residui attivi e passivi di ciascun esercizio sono trasferiti
ai corrispondenti capitoli dell'esercizio successivo, separatamente
dalla competenza del medesimo.
2. Qualora il capitolo che ha dato origine al residuo sia stato
eliminato dal bilancio, per la gestione delle somme residue è
istituito, su autorizzazione del Direttore generale, o suo delegato,
un capitolo aggiuntivo.
3. In nessun caso si può iscrivere fra i residui degli anni
decorsi alcuna somma in entrata o in spesa che non sia stata compresa
fra le competenze degli esercizi anteriori.
4. Nelle scritture contabili sono evidenziati gli esercizi da cui
provengono i residui attivi e passivi.
Art. 62.
Accertamento, riscossione e versamento delle entrate
1. L'entrata è accertata sulla base di idonea documentazione
probatoria, una volta acquisita l'identità del debitore e la
certezza del credito, del titolo, della ragione e dell'entità,
nonchè della prevedibile scadenza entro l'esercizio. Essa dà luogo
ad annotazione nelle apposite scritture con imputazione alle
rispettive categorie, capitoli di bilancio, e unità previsionali di
base.
2. Le entrate accertate e non riscosse entro il termine
dell'esercizio costituiscono i residui attivi che sono compresi nelle
attività dello stato patrimoniale, in conformità all'allegato 13
del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97.
3. La riscossione delle entrate è effettuata mediante reversali di
incasso emesse a favore dell'Istituto di credito cui è affidato, ai
sensi dell'articolo 70, il servizio di cassa, oppure con versamento
sul conto corrente postale intestato all'Ente.
4. Le entrate acquisite tramite il servizio dei conti correnti
postali affluiscono trimestralmente all'Istituto di credito di cui al
comma precedente. Il conto corrente postale è azzerato alla fine
dell'esercizio.
5. Le somme riscosse direttamente dagli incaricati delle unità
operative sono versate all'Istituto di credito cui è affidato il
servizio di cassa nei dieci giorni successivi. Per gli incassi di
carattere continuativo e di piccolo importo, il versamento può
essere effettuato mensilmente.
6. È vietato disporre pagamenti a valere sui fondi dei conti
correnti postali.
7. Nella convenzione stipulata con l'Istituto di credito, di cui
all'articolo 70, è stabilito che l'Istituto stesso non può
rifiutare l'esazione di somme pagate in favore dell'Ente senza la
preventiva emissione delle reversali d'incasso; resta salvo, in
questo secondo caso, il diritto dell'Istituto a richiedere la
conseguente regolarizzazione contabile.
8. Le reversali di incasso non riscosse entro il termine
dell'esercizio sono restituite al cassiere dell'Ente per la
riscossione in conto residui.
9. Il versamento costituisce l'ultima fase dell'entrata,
consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse
dell'Ente.
Art. 63.
Reversali di incasso
1. Le reversali di incasso sono firmate dal funzionario
appositamente delegato dal Direttore generale.
2. Le reversali sono registrate cronologicamente nel libro giornale
e nel partitario delle entrate all'atto della trasmissione al
cassiere.
3. Le reversali contengono le seguenti indicazioni: l'anno
finanziario; il numero d'ordine; il titolo, la categoria, il capitolo
di bilancio; il nome e la ragione sociale del debitore; la causale
della riscossione; l'importo in cifre e lettere; la data di
emissione.
Art. 64.
Impegno della spesa
1. La spesa è impegnata allorchè, sulla base di idonea
documentazione probatoria, sia acquisita l'identità del creditore e
la certezza del debito, ne sia accertato il titolo, la ragione e
l'entità, nonchè il prevedibile pagamento entro l'esercizio, a
valere sulle risorse finanziarie assegnate ad ogni centro di
responsabilità. L'impegno di spesa, sulla base di detta
documentazione, dà luogo ad annotazione nelle apposite scritture con
imputazione ai capitoli di bilancio.
2. Con l'approvazione del bilancio e delle successive variazioni, e
senza la necessità di ulteriori atti, costituiscono impegno sui
relativi stanziamenti le risorse impiegate:
a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al
personale dipendente e per i relativi oneri riflessi;
b) per le rate di ammortamento di mutui e dei prestiti ed ogni
ulteriore onere accessorio;
c) per le obbligazioni assunte in base a contratti o disposizioni
di legge.
3. Gli impegni sono registrati, con l'indicazione degli estremi del
provvedimento di spesa, previa verifica della regolarità formale
della relativa documentazione e della esatta imputazione al capitolo
di pertinenza nel limite delle relative disponibilità.
4. Ogni atto per obbligazioni comportanti assunzione di impegni di
spesa evidenzia la accertata disponibilità della relativa copertura
finanziaria sia in termini di competenza sia in termini di cassa.
5. La differenza che risulti a fine esercizio tra la somma
stanziata nei rispettivi capitoli di spesa e la somma impegnata
costituisce economia di spesa che concorre alla determinazione del
risultato di competenza. La contabilizzazione degli impegni di spesa
viene effettuata mediante il sistema informativo gestionale dell'Ente
dalle amministrazioni periferiche previa verifica di regolarità
effettuata dal funzionario responsabile dell'unità amministrativa.
Le spese impegnate e non pagate entro la chiusura dell'esercizio
costituiscono i residui passivi, i quali sono compresi tra le
passività dello stato patrimoniale.
6. Chiuso con il 31 dicembre l'esercizio finanziario, nessun
impegno può essere assunto a carico del predetto esercizio.
Art. 65.
Liquidazione della spesa
1. La liquidazione delle spese, consistente nella determinazione
dell'esatto importo dovuto e del soggetto creditore, è effettuata a
cura dei responsabili delle unità di servizio decentrate previo
riscontro della correttezza amministrativa e coerenza giuridica,
sulla base dei titoli e dei documenti giustificativi comprovanti il
diritto dei creditori.
2. La liquidazione delle competenze del personale dipendente è
effettuata dal responsabile della competente unità di servizio
centrale mediante ruoli collettivi per i dipendenti in servizio nel
mese di riferimento o note di pagamento individuali per i dipendenti
cessati o assunti nel corso del mese di riferimento.
3. Il pagamento delle spese è ordinato, entro i limiti delle
previsioni di cassa, mediante l'emissione di mandati di pagamento
numerati in ordine progressivo tratti sull'Istituto di credito
incaricato del servizio di cassa. I mandati di pagamento sono firmati
da funzionari delegati dal Direttore generale ad espletare funzioni
di ragioneria.
4. Il Direttore generale, emanando la normativa a riguardo, può
disporre di aperture di credito a favore di responsabili di unità
operative nonchè di progetto, titolari di posizioni ufficialmente
previste e distaccate presso le sedi decentrate.
5. L'atto di liquidazione, sottoscritto dal funzionario competente
con tutti i relativi documenti giustificativi ed i riferimenti
contabili è trasmesso al servizio ragioneria per i conseguenti
adempimenti.
Art. 66.
Mandati di pagamento
1. I mandati di pagamento sono numerati in ordine progressivo e
contengono i seguenti elementi:
a) esercizio finanziario;
b) voce di bilancio al quale è imputata la spesa nonchè
l'obiettivo programmatico e il riferimento, anche temporale relativo
all'obbligazione giuridica;
c) somma netta da pagare, indicata in cifre e in lettere, con
l'indicazione del lordo e delle ritenute operate;
d) cognome, nome o denominazione, codice fiscale o partita IVA
del creditore ed eventualmente delle persone legalmente autorizzate a
riscuotere per suo conto ed a rilasciare quietanza;
e) modalità di estinzione;
f) oggetto della spesa;
g) data di emissione.
2. Il cassiere o tesoriere effettua i pagamenti derivanti da
obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da delegazioni di
pagamento e da altri obblighi di legge, anche in assenza della
preventiva emissione del relativo mandato di pagamento. L'Ente emette
comunque il relativo mandato ai fii della regolarizzazione entro
dieci giorni e comunque non oltre il termine del mese successivo a
quello in corso.
3. I mandati che si riferiscono alla competenza sono tenuti
distinti da quelli relativi ai residui.
4. I mandati di pagamento non pagati entro il termine
dell'esercizio sono restituiti dal tesoriere o cassiere all'ente per
il pagamento in conto residui.
5. Le uscite impegnate e non pagate costituiscono i residui passivi
da iscriversi tra le passività della situazione patrimoniale e nel
bilancio di previsione dell'esercizio successivo.
6. L'Ente può provvedere ai pagamenti mediante mandati
informatici, da effettuarsi nel rispetto delle norme contenute nel
decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e
successive modificazioni.
Art. 67.
Controlli sui mandati di pagamento
1. Il funzionario delegato, prima di apporre la propria firma sul
mandato di pagamento, accerta la giusta imputazione agli obiettivi
programmatici, alle categorie ed ai capitoli del bilancio di
previsione, nonchè la completezza e la regolarità della
documentazione. A tal fine ogni mandato di pagamento è corredato:
a) dalla copia dell'atto comprovante l'obbligazione giuridica o
dall'annotazione degli estremi dell'atto stesso;
b) da documenti comprovanti la regolare esecuzione dei lavori,
forniture e servizi e da ogni altro documento che giustifichi la
spesa, ivi compresa se prevista la dichiarazione di congruità,
attestati dall'ordinatore;
c) dai verbali di collaudo, ove richiesti, ovvero da
dichiarazioni di regolarità e di conformità all'ordine rilasciata
dall'ordinatore;
d) sia per i materiali inventariabili sia per i materiali non
inventariabili, da un documento formale di consegna e
dall'attestazione del dipendente che ha materialmente ricevuto la
merce;
e) dalla copia degli atti di impegno di spesa;
f) dalla fattura o da altro titolo di spesa completo delle
dichiarazioni di liquidazione.
2. Nel caso di pagamenti parziali, relativi ad un unico atto, la
documentazione è inserita nel mandato relativo al primo pagamento;
in quelli successivi dovrà essere riportata l'annotazione degli
estremi degli atti formali dell'obbligazione giuridica. Ai mandati
relativi alle competenze del personale è allegata copia dei fogli
collettivi o individuali di cui all'articolo 65, comma 2.
3. Il funzionario delegato annulla i titoli di spesa che siano
errati o incompleti.
4. I mandati di pagamento estinti e la relativa documentazione sono
conservati agli atti per almeno dieci anni, con decorrenza dalla data
di emissione dei mandati stessi.
Art. 68.
Modalità di estinzione dei mandati di pagamento
1. I mandati di pagamento si estinguono con quietanza ritirata a
cura dell'Istituto tesoriere oppure, su richiesta scritta del
creditore, nei modi seguenti:
a) con accreditamento in conto corrente postale a favore del
creditore o mediante assegno postale, nonchè mediante vaglia
postale, con spese a carico del richiedente: in tal caso è allegata
al titolo la ricevuta di versamento rilasciata dall'ufficio postale;
b) con accreditamento su conto corrente bancario a favore del
creditore: in tal caso è allegato al titolo l'eseguito dell'Istituto
bancario;
c) con commutazione in assegno circolare non trasferibile
all'ordine del creditore;
d) con delega al cassiere dell'Amministrazione Centrale
dell'Ente, che ritira regolare quietanza dal creditore da allegare al
titolo.
2. Le dichiarazioni di accreditamento o di commutazione, che
sostituiscono la quietanza del creditore, risultano dal mandato di
pagamento con annotazione recante gli estremi relativi alle
operazioni ed il timbro del cassiere.
Art. 69.
Carte di credito
1. L'ENEA, ai sensi dell'articolo 1, comma 53, della legge 28
dicembre 1995, n. 549, può avvalersi, in quanto applicabili, delle
procedure di pagamento previste dal regolamento di cui al decreto del
Ministro del Tesoro 9 dicembre 1996, n. 701, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, serie generale, del 15
febbraio 1997, n. 38.
Art. 70.
Affidamento del servizio di cassa
1. Il servizio di cassa è affidato ad un Istituto di credito di
cui all'articolo 13 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n.
385, in base ad apposita convenzione stipulata dal Direttore
generale.
2. Il servizio è aggiudicato ai sensi degli articoli 7, comma 1,
lettera c), e 23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 17
marzo 1995, n. 157, e successive modificazioni, sulla base
dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
3. La convenzione di cui al comma 1 contempla, nel rispetto del
codice civile, anche le modalità per l'espletamento del servizio di
cassa delle unità di servizio decentrate dell'Ente, nonchè delle
attività dell'Ente svolte all'estero.
4. Il tesoriere o cassiere è responsabile di tutti i depositi,
comunque costituiti, intestati all'Ente.
5. L'Ente può avvalersi dei conti correnti postali per
l'espletamento di particolari servizi.
6. Le modalità per l'espletamento del servizio di cassa sono
definite in coerenza con la legge 29 ottobre 1984, n. 720, e
successive modificazioni ed integrazioni e relativi decreti
attuativi, concernente l'istituzione del servizio di tesoreria unica.
Art. 71.
Servizio di cassa interno
1. L'Ente può dotarsi di un servizio di cassa interno secondo le
disposizioni emanate dal Direttore generale.
Art. 72.
Patrimonio e classificazione dei beni dell'Ente
1. Il patrimonio dell'Ente è unico ed è costituito di beni mobili
ed immobili, compresi gli impianti di ricerca, nonchè da beni
immateriali distinti secondo le norme, per quanto applicabili, del
codice civile.
Art. 73.
Valore patrimoniale dei beni
1. I criteri di iscrizione e valutazione degli elementi
patrimoniali attivi e passivi, nonchè le aliquote di ammortamento
dei beni, sono uniformati rispettivamente all'articolo 54 e
all'allegato 14 del decreto del Presidente della Repubblica 27
febbraio 2003, n. 97. Per i beni di modesto valore si provvede con
decisione del Direttore generale.
Art. 74.
Gestione patrimoniale dei beni
1. La gestione patrimoniale dei beni è attuata mediante la
redazione di apposite scritture patrimoniali che individuano
nell'inventario, redatto secondo le indicazioni del decreto del
Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254, la natura del
bene ed il suo valore patrimoniale nel tempo.
Art. 75.
Gestione dei beni
1. La gestione dei beni patrimoiali è affidata ai soggetti
consegnatari individuati in conformità all'articolo 7 del decreto
del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254.
2. Le procedure della gestione ed il sistema di rilevazione
contabile si uniformano al suddetto decreto e si integrano nel
sistema informativo gestionale dell'Ente.
3. I titoli per partecipazione in società, i titoli di credito o
altri valori mobiliari sono tenuti in custodia dall'Istituto
tesoriere, secondo quanto disposto dalla legge 29 ottobre 1984, n.
720.
Art. 76.
Radiazione dei beni patrimoniali
1. Il Consiglio di amministrazione dispone la radiazione dal
patrimonio del corrispettivo valore per i beni immobili a seguito di
alienazione o demolizione in sede di formulazione del bilancio di
previsione, delle relative note di variazione o in sede di conto
consuntivo.
2. I beni mobili possono essere radiati dal patrimonio dell'Ente
allo scadere dell'ultimo anno di ammortamento. Fino alla loro
eventuale alienazione, la loro radiazione comporta una specifica
annotazione a margine.
3. I beni mobili sono alienati a seguito di richiesta dei
consegnatari, che ne motivano l'obsolescenza tecnica, lo stato di
fuori reso in quanto beni irreparabili o non convenientemente
riparabili. Tali beni potranno essere alienati a titolo gratuito in
favore delle istituzioni pubbliche che ne mostrano interesse; o con
vendita a trattativa privata da espletarsi con almeno tre concorrenti
da aggiudicare al prezzo più alto; smaltiti quali rifiuti con le
procedure di legge vigenti in materia.
4. Il Direttore generale provvede, con proprio atto, a definire le
modalità circa la radiazione e l'alienazione dei beni mobili.
Art. 77.
Cessione in conto prezzo
1. In occasione dell'acquisto di beni e di servizi si può dar
luogo a cessione in conto prezzo di beni patrimoniali mobili con
l'osservanza delle procedure stabilite ai fii delle valutazioni di
congruità per le radiazioni patrimoniali nel rispetto delle norme
fiscali in materia.
Art. 78.
Conto consuntivo
1. Il conto consuntivo si compone di:
a) il conto del bilancio;
b) lo stato patrimoniale;
c) il conto economico;
d) la nota integrativa.
2. Al conto del bilancio sono inoltre allegati:
a) la situazione amministrativa;
b) la relazione sulla gestione;
c) la relazione del Collegio dei revisori.
3. Lo schema del conto consuntivo è predisposto dal Direttore
generale ed è sottoposto all'esame del Collegio dei revisori, almeno
quindici giorni prima del termine di cui al comma 4.
4. Il conto consuntivo è deliberato dal Consiglio di
amministrazione entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio.
Entro dieci giorni dalla delibera di approvazione il conto consuntivo
è trasmesso al Ministro delle attività produttive per la relativa
approvazione, ai sensi dell'articolo 22, comma 1, lettera b) del
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257.
Art. 79.
Il conto del bilancio
1. Il conto del bilancio, in relazione alla classificazione del
preventivo finanziario di cui all'articolo 54, comma 2, evidenzia le
risultanze della gestione delle entrate e delle uscite secondo
l'articolazione prevista al comma 2.
2. Il rendiconto finanziario decisionale si articola in U.P.B.,
come il preventivo finanziario decisionale; analogamente, il
rendiconto finanziario gestionale si articola in capitoli, come il
preventivo finanziario gestionale.
3. Il rendiconto finanziario, di cui al comma 2, comprende,
altresì, una tabella articolata secondo le diverse
funzioni-obiettivo, costruite in conformità al decreto del
Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97 ed al piano
annuale.
Art. 80.
Riaccertamento dei residui e inesigibilità dei crediti
1. Per il riaccertamento dei residui e per l'inesigibilità dei
crediti si applicano le procedure previste dall'articolo 40 del
decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97.
Art. 81.
Stato patrimoniale
1. Lo stato patrimoniale è redatto in conformità all'articolo 42
del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97.
2. I criteri di iscrizione e di valutazione degli elementi
patrimoniali sono conformi a quanto previsto agli articoli 42 e 43
del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97.
Art. 82.
Conto economico
1. Il conto economico è redatto in conformità alle disposizioni
dell'articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica 27
febbraio 2003, n. 97.
Art. 83.
Nota integrativa
1. La nota integrativa è redatta in conformità alle disposizioni
dell'articolo 44 del decreto del Presidente della Repubblica 27
febbraio 2003, n. 97.
Art. 84.
Situazione amministrativa
1. La situazione amministrativa è redatta secondo le modalità
stabilite all'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica
27 febbraio 2003, n. 97. Essa certifica le reali consistenze
dell'avanzo e disavanzo di amministrazione ai fini delle successive
rettifiche contabili.
Art. 85.
Relazione sulla gestione
1. La relazione sulla gestione illustra i risultati conseguiti
nell'esercizio e lo stato di avanzamento delle attività.
Art. 86.
Relazione del Collegio dei revisori
1. La relazione del Collegio dei revisori è redatta in conformità
all'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 27
febbraio 2003, n. 97.
Art. 87.
Programmazione triennale
1. Il Direttore generale, sentiti i Direttori di dipartimento e
delle direzioni centrali, anche tenendo conto di quanto previsto
dall'articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive
modificazioni, formula entro il 30 settembre di ogni anno il
programma triennale dei lavori e degli acquisti di beni e servizi e
lo aggiorna almeno annualmente.
2. Per gli acquisti di beni e servizi l'Ente può utilizzare le
convenzioni quadro definite dalla CONSIP S.p.A., secondo quanto
previsto dall'articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e
successive modificazioni, ovvero ne utilizza i parametri di
prezzo/qualità come limiti massimi per l'acquisto di beni e servizi
comparabili.
Art. 88.
Norme generali sull'attività contrattuale
1. Agli acquisti di beni e servizi, alle forniture, ai lavori ed in
generale all'attività negoziale di cui alla presente sezione si
applica la normativa nazionale e la disciplina comunitaria, ivi
comprese le direttive comportanti obblighi giuridici ad effetto
diretto, di carattere compiuto ed incondizionato, non recepite
nell'ordinamento nazionale nei termini previsti. Sono fatte salve le
norme speciali previste dal presente regolamentp, anche ai sensi
dell'articolo 20, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 3
settembre 2003, n. 257.
2. Il Direttore generale con propri atti di indirizzo può
stabilire che, per talune procedure contrattuali di importo inferiore
a quello fissato per l'applicazione della disciplina comunitaria,
venga comunque applicata tale disciplina.
3. Rientrano nelle attribuzioni dei titolari dei competenti centri
di responsabilità amministrativa, la deliberazione di addivenire al
contratto, la scelta della forma di contrattazione, la determinazione
delle clausole del contratto e la nomina del responsabile del
procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, qualora
l'intervento sia previsto nel piano triennale di cui all'articolo 87,
comma 1, ovvero qualora il valore complessivo del singolo negozio
giuridico, IVA esclusa, sia inferiore ad euro 250.000. In ogni altro
caso provvede il Direttore generale.
4. Il responsabile del procedimento sovrintende al corretto
svolgimento delle varie fasi della procedura di acquisizione, dalla
eventuale pubblicazione del bando di gara alla scelta del contraente,
alla conclusione del contratto, all'esecuzione dello stesso, fino al
collaudo.
5. Il responsabile del centro di costo provvede all'espletamento
della gara per la scelta del contraente. Quando la natura e l'oggetto
della spesa lo rendano indispensabile, è costituita dal Direttore
generale apposita commissione consultiva, presieduta da un altro
dirigente dell'Ente.
6. Per l'uso, la locazione e l'acquisto di bei e servizi relativi a
sistemi informativi automatizzati vengono seguite le procedure
previste dalla pertinente normativa comunitaria e da quella
nazionale. Con provvedimento del Direttore generale sono stabilite le
modalità di applicazione del decreto legislativo 12 febbraio 1993,
n. 39, se del caso previa delega delle funzioni previste
dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
6 agosto 1997, n. 452.
7. Su proposta dei titolari dei centri di responsabilità
amministrativa il Direttore generale approva gli schemi di
contratto-tipo ed i pertinenti capitolati-tipo.
8. Il bando di gara e la correlata documentazione per
l'aggiudicazione di appalti pubblici di forniture sotto soglia
comunitaria, nel regolamentare gli aspetti connessi alle «specifiche
tecniche» del bene oggetto di fornitura, prevedono una clausola
conforme a quanto previsto dall'articolo 8, conima 6, del decreto
legislativo 24 luglio 1992, n. 358.
9. Per l'approvvigionamento di beni e servizi, anche di importo
inferiore alla soglia di rilievo comunitario, l'ENEA può procedere
all'acquisizione degli stessi attraverso procedure telematiche di
acquisto ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 4
aprile 2002, n. 101.
10. Fatti salvi i casi in cui si renda obbligatorio in base alla
vigente normativa, alle imprese affidatarie di contratti da parte
dell'ENEA, o di altri soggetti per conto dell'ENEA, può essere
sempre richiesto il possesso del nulla osta di sicurezza. Tale
decisione è di competenza del titolare del centro di responsabilità
amministrativa ovvero del Direttore generale, ai sensi del comma 3.
11. Al fine del contenimento dei costi e per evitare duplicazioni
dì strutture, la gestione di talune spese a carattere strumentale,
comuni a più centri di responsabilità amministrativa, può essere
affidata ad unico ufficio o struttura di servizio, previa
deliberazione del Direttore generale.
Art. 89.
Stipulazione ed approvazione dei contratti
1. Si procede alla stipulazione del contratto in forma pubblica o
privata entro i trenta giorni successivi all'aggiudicazione.
2. Provvede alla stipulazione, in rappresentanza dell'ENEA, il
titolare del competente centro di costo.
3. Il Direttore generale nomina, per lo svolgimento delle funzioni
di ufficiale rogante, uno o più funzionari dell'Ente.
4. L'approvazione dei contratti è di competenza, nell'ambito delle
rispettive attribuzioni, del Direttore generale o dei titolari dei
centri di responsabilità amministrativa.
Art. 90.
Collaudi
1. I lavori, le forniture e i servizi sono soggetti a collaudo,
anche in corso d'opera, secondo le norme vigenti e le specifiche
modalità stabilite dal contratto.
2. Il collaudo di norma è eseguito da un funzionario nominato dal
titolare del centro di responsabilità amministrativa. Nei casi di
lavori o forniture che comportino una competenza tecnica specifica,
può essere nominata, dal Direttore generale su proposta del titolare
del centro di responsabilità amministrativa, una commissione di
collaudo.
3. Per l'acquisizione dei servizi, il responsabile del collaudo ne
verifica la corretta esecuzione, anche periodicamente nel caso di
prestazioni continuative, e ne attesta la regolare esecuzione al
titolare del centro di costo.
4. È consentito il collaudo parziale dei lavori, delle forniture e
dei servizi, secondo le disposizioni di cui ai precedenti commi. In
tal caso, i relativi pagamenti sono disposti in misura
corrispondente.
Art. 91.
Garanzie
1. A garanzia dell'esecuzione dei contratti, le imprese debbono
prestare idonea cauzione ovvero rendere fideiussione sulla base
dell'importo contrattuale, ai sensi delle norme vigenti.
2. Nel contratto debbono essere previste le cause di risoluzione
per inadempimento e le penalità per il ritardo nell'esecuzione.
Art. 92.
Norme generali
1. L'acquisizione di bei e servizi mediante il ricorso alla
procedura in economia può essere effettuata, nel rispetto delle
norme di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto
2001, n. 384, in amministrazione diretta ovvero a cottimo fiduciario.
Per l'esecuzione di lavori in economia si applicano le norme di cui
alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni,
nonchè al decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999,
n. 554, e successive modificazioni.
2. Le spese effettuate mediante il ricorso alla procedura in
economia sono pagate, previa presentazione di regolare fattura, o
equivalente documento fiscale per le minute spese, entro trenta
giorni dalla data dell'attestazione della regolare esecuzione della
commessa, se non diversamente pattuito.
3. L'acquisizione di beni e servizi e l'esecuzione di lavori a
trattativa privata avviene nei casi e con le modalità previste dalla
vigente normativa statale e comunitaria.
4. Il titolare del centro di responsabilità amministrativa, su
parere conforme del Direttore generale, può conferire, previa
acquisizione del relativo curriculum, incarichi professionali in
materie tecnico-specialistiche ad esperti estranei
all'Amministrazione, entro il limite di 50.000 euro esclusa IVA,
qualora tra le risorse umane disponibili non sia presente una
specifica competenza. Per gli incarichi professionali di importo
superiore provvede il Direttore generale.
Art. 93.
Acquisizione di beni e servizi con la procedura in economia
1. Le spese in economia sono di competenza del titolare del centro
di costo.
2. Si possono eseguire in economia, entro il limite di importo di
130.000 euro esclusa IVA, tutti i servizi - ad eccezione di quelli
relativi alla progettazione di lavori, per i quali trovano
applicazione le norme contenute nella legge 11 febbraio 1994, n. 109,
e successive modificazioni, nonchè nel decreto del Presidente della
Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, e successive modificazioni - e
si possono acquisire tutti i beni occorrenti per il normale
funzionamento e per lo svolgimento delle attività istituzionali
dell'ENEA.
3. Nessuna acquisizione di beni o servizi può essere
artificiosamente frazionata.
4. Le motivazioni che hanno determinato il ricorso alla procedura
in economia sono specificate nei relativi provvedimenti di
liquidazione e di pagamento.
Art. 94.
Svolgimento della procedura
1. Per lo svolgimento della procedura a cottimo fiduciario, il
titolare del centro di costo richiede, previa indagine di mercato,
almeno cinque preventivi redatti secondo le indicazioni contenute
nella lettera d'invito.
2. A fronte di almeno cinque inviti e nel caso di un solo
preventivo pervenuto, è consentita l'aggiudicazione, purchè
motivata, all'unico offerente a condizione che tale clausola sia
espressamente menzionata nella lettera d'invito.
3. La lettera d'invito riporta:
a) l'oggetto della prestazione, le relative caratteristiche
tecniche e il suo importo massimo previsto, con esclusione dell'IVA;
b) le eventuali garanzie richieste al contraente;
c) il termine di presentazione delle offerte;
d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;
e) l'indicazione del termine per l'esecuzione della prestazione;
f) gli eventuali criteri per la valutazione dei preventivi,
nell'ipotesi di cui al quinto comma;
g) l'eventuale clausola relativa all'aggiudicazione anche nel
caso di presentazione di un unico preventivo, corredata delle
adeguate motivazioni che hanno determinato tale decisione;
h) la misura della penale, determinata in conformità alle
disposizioni di cui all'articolo 100;
i) l'obbligo per il fornitore di dichiarare nel preventivo di
assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e
previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di
sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti,
nonchè di accettare condizioni contrattuali e penalità;
l) l'indicazione relativa al termine di pagamento.
4. La scelta del contraente avviene di regola al prezzo più basso,
previo accertamento della congruità dei prezzi, ai sensi
dell'articolo 95.
5. Rientra nella facoltà del titolare del centro di costo valutare
la possibilità di effettuare l'aggiudicazione con il sistema
dell'offerta economicamente più vantaggiosa, previa definizione dei
criteri.
6. Nel cottimo fiduciario i rapporti tra le parti sono disciplinati
da scrittura privata, oppure da lettera con la quale il responsabile
delle spese in economia dispone l'ordinazione dei lavori, delle
forniture o dei servizi, sottoscritta per accettazione da parte del
rappresentante legale dell'impresa contraente.
7. L'ordinazione è immediatamente esecutiva.
8. Si prescinde dalla richiesta di pluralità di preventivi:
a) per l'acquisizione di beni e servizi o l'affidamento dei
lavori nei soli casi di specialità o urgenza;
b) quando il costo del bene da acquisire o del lavoro da eseguire
sia fissato in modo univoco dal mercato;
c) quando l'importo della spesa non superi 20.000 euro 1VA
esclusa;
d) per il completamento o integrazione di precedenti acquisizioi
di beni o servizi, purchè l'importo complessivo, IVA esclusa, non
superi il valore di euro 50.000.
Art. 95.
Congruità dei prezzi
1. L'accertamento della congruità dei prezzi offerti dalle imprese
invitate è effettuato dal titolare del centro di costo, ovvero da
funzionari a tal fine da lui incaricati, attraverso elementi
obiettivi di riscontro dei prezzi correnti risultanti anche dalle
indagini di mercato.
2. Nei casi di acquisizioni di beni e servizi particolarmente
complessi, il titolare del centro di costo può nominare, su conforme
parere del Direttore generale, una commissione composta anche da
esperti di altre Amministrazioni, che accerti la congruità dei
prezzi praticati.
Art. 96.
Definizione
1. Costituiscono contratti relativi alla ricerca ed allo sviluppo,
esclusi dalla disciplina generale contenuta nel presente regolamento
ed assoggettati alle dispo-sizioni della presente sezione,
esclusivamente quelli inferiori alla soglia di rilievo comunitario e
relativi all'acquisizione di particolari beni o servizi di carattere
prototipale aventi una finalità esclusivamente tecnico-scientifica,
e non anche quelli stipulati per acquisire impianti, bei o servizi,
già offerti dal mercato, direttamente utilizzati dall'Ente, pur se
caratterizzati da un particolare carattere di innovazione.
2. L'individuazione delle caratteristiche tecnico-scientifiche non
può essere effettuata allo scopo di eludere le disposizioni generali
che disciplinano l'attività contrattuale dell'Ente.
Art. 97.
Progettazione di impianti prototipali di ricerca ed ideazione di
modelli di calcolo
1. La progettazione di impianti prototipali e di ricerca e
l'ideazione di modelli di calcolo hanno ad oggetto lo studio di
fattibilità e l'individuazione delle possibili opzioni realizzative,
sulla base dell'indicazione, da parte dell'Ente, degli obiettivi
diretti a conseguire.
2. L'affidamento può avvenire solo previa motivata indicazione
degli obiettivi di cui al comma 1, constatata l'impossibilità di
utilizzare beni o prestazioni già disponibili sul mercato e tenuto
conto del costo orientativo, individuato sulla base di un'adeguata
analisi.
3. Nel contratto potranno essere previsti strumenti di verifica del
processo ideativo, anche sotto il profilo del rapporto
costo-benefici, per monitorare progressivamente la rispondenza dei
risultati parziali agli obiettivi prefigurati.
4. Il risultato finale ottenuto dall'Ente nel singolo contratto
costituisce oggetto di valutazione in una relazione specifica e
separata da quella relativa al progetto in cui si inserisce.
Art. 98.
Procedura di affidamento
1. In ogni caso la procedura per l'affidamento dei contratti
disciplinati nella presente sezione deve conformarsi - ove possibile
in relazione all'oggetto del contratto ed alla situazione di mercato
- ai principi di trasparenza e di concorsualità, prevedendo
un'adeguata indagine del mercato interno ed internazionale, la
pubblicazione, con le forme ritenute più opportune, di avvisi, la
definizione dei requisiti degli aspiranti affidatari e delle linee
guida per la valutazione delle offerte, nel rispetto della par
condicio fra gli offerenti e dell'obbligo di congrua motivazione
della scelta.
2. Tali principi devono trovare applicazione anche ove controparte
dell'Ente sia altro soggetto di diritto pubblico, salva la ricorrenza
delle ipotesi che consentano il ricorso alla procedura negoziata.
Art. 99.
Antimafia
1. Ai rapporti disciplinati dal presente regolamento si applicano
le vigenti disposizioni in materia di lotta alla criminalità
organizzata.
Art. 100.
P e n a l i
1. Il titolare del centro di responsabilità amministrativa,
nell'ambito delle clausole contrattuali di cui all'articolo 94, comma
3, determina:
a) il termine entro il quale si applica la penale per ritardata
consegna dell'oggetto contrattuale. Il valore della penale, espresso
in percentuale, è proporzionato al valore del contratto ed è
calcolato per giorni lavorativi di ritardo. Qualora l'ammontare
complessivo della penale ecceda il 10 per cento del valore del
contratto, il responsabile può risolvere il contratto e provvedere
all'esecuzione in danno;
b) il termine oltre il quale il ritardo nell'esecuzione comporta
d'ufficio la risoluzione del contratto e l'esecuzione in danno;
c) la penale per l'inadempimento parziale della prestazione
convenuta, dovuto a vizi, inesattezze ed irregolarità dei beni o
servizi acquisiti.
2. È fatto salvo il risarcimento del maggior danno.
3. Ai contratti relativi a lavori si applica la specifica
disciplina contenuta nel decreto del Presidente della Repubblica 21
dicembre 1999, n. 554, e successive modificazioni.
Art. 101.
Principi generali
1. Per quanto non specificamente previsto dal presente regolamento,
l'attività negoziale è comunque svolta nel rispetto dei principi
generali di contabilità pubblica ed, in particolare, dal decreto del
Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97, e successive
modificazioni.
Art. 102.
Norme generali di riferimento
1. Il presente titolo disciplina la modalità di assunzione e di
nomina dei dirigenti dell'Ente, nel rispetto delle norme generali di
cui:
a) al decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257;
b) al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive
modifiche intervenute;
c) alla contrattazione collettiva nazionale di lavoro applicabile
al personale dirigente dell'ENEA.
Art. 103.
Nomina dei dirigenti dell'Ente
1. La nomina e l'assunzione del Direttore generale, vertice
dell'intera dirigenza dell'Ente, sono disciplinate dall'articolo 12
del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257.
2. La nomina dei direttori di dipartimento e di direzione centrale
compete al Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore
generale. Tali direttori, fatto salvo quanto previsto dall'articolo
111, sono scelti fra i dirigenti dell'Ente con almeno cinque anni di
elevata qualificazione tecnico-professionale e di comprovata
esperienza gestionale, secondo i profili professionali determinati ai
sensi dell'articolo 52, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165, e successive modificazioni.
3. La nomina dei direttori di unità di secondo livello e di ogni
altro dirigente dell'Ente compete al Direttore generale, su proposta
del direttore di dipartimento ovvero del direttore di direzione
centrale competente.
Art. 104.
Conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali
1. Per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale
si tiene conto, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli
obiettivi prefissati, delle attitudini e delle capacità
professionali del singolo dirigente, valutate anche in considerazione
dei risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati negli
atti di indirizzo del Consiglio di amministrazione. L'Ente compie
valutazioni diverse a seconda che si tratti di incarichi dirigenziali
di ricerca ovvero di incarichi dirigenziali amministrativi. Al
conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non
si applica l'articolo 2103 del codice civile.
2. Con il provvedimento di conferimento dell'incarico sono
individuati l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire,
con riferimento alle priorità, ai piani e ai programmi definiti dal
Consiglio di amministrazione nei propri atti di indirizzo e alle
eventuali modifiche degli stessi che intervengano nel corso del
rapporto, nonchè la durata dell'incarico, correlata agli obiettivi
prefissati che, fatto salvo quanto previsto al comma 3, non può
essere inferiore a tre anni e superiore a cinque anni per tutti gli
altri incarichi. Gli incarichi sono rmnnovabili. Al provvedimento di
conferimento dell'incarico segue un contratto individuale con cui
sono definiti la durata dell'incarico e il corrispondente trattamento
economico, nel rispetto dei principi definiti dagli articoli 19 e 24
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonchè dalla
contrattazione collettiva nazionale. È sempre ammessa la risoluzione
consensuale del rapporto.
3. Ai dirigenti dell'Ente che non risultino affidatari degli
incarichi di cui all'articolo 106 il Direttore generale conferisce
funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca o altri incarichi
specifici previsti dall'ordinamento interno dell'Ente, ivi compresi,
ove compatibile, quelli presso i collegi di revisione delle società
partecipate dall'Ente.
Art. 105.
Accesso alla qualifica di dirigente
1. L'accesso alla qualifica di dirigente dell'Ente avviene mediante
concorso pubblico per titoli ed esami, cui possono partecipare
soggetti muniti di laurea specialistica riconosciuta dall'ordinamento
giuridico nazionale nonchè di almeno uno dei seguenti titoli:
documentata esperienza di lavoro almeno decennale presso Enti o
Istituti di ricerca, diploma di specializzazione, dottorato di
ricerca o altro titolo post-universitario rilasciato da istituti
universitari italiani o stranieri ovvero da primarie istituzioni
formative pubbliche e private, secondo modalità di riconoscimento di
cui alle vigenti disposizioni di legge. Sono altresì ammessi
soggetti in possesso della qualifica di dirigente in strutture
private, muniti di laurea specialistica riconosciuta dall'ordinamento
giuridico nazionale, che hanno svolto per almeno due anni funzioni
dirigenziali.
2. Una parte dei posti messi a concorso, fino ad un massimo del 25
per cento, può essere riservata ai dipendenti dell'Ente con rapporto
di lavoro a tempo indeterminato, muniti di laurea specialistica, che
abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio in posizioni
funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della
laurea, sono altresì ammessi soggetti muniti di laurea specialistica
riconosciuta dall'ordinamento giuridico nazionale che hanno ricoperto
incarichi dirigenziali nell'Ente, con contratto a termine, per un
periodo non inferiore a due anni.
3. Il bando di concorso disciplina i requisiti di partecipazione ed
i criteri di valutazione dei titoli tecnico-scientifici e
professionali.
4. L'esame verte sulle materie indicate nel bando di concorso e
mira ad accertare la preparazione e la professionalità del candidato
nonchè l'attitudine all'espletamento delle funzioni dirigenziali,
valutando, altresì, le esperienze professionali maturate.
5. Le commissioni di concorso sono nominate dal Consiglio di
amministrazione su proposta del Direttore generale. Delle commissioni
devono far parte esperti di particolare qualificazione
tecnico-professionale, anche interi all'Ente.
Art. 106.
Incarichi di funzioni dirigenziali attribuiti a personale non
dirigente e a personale esterno
1. Gli incarichi di cui all'articolo 103, comma 2, possono essere
conferiti, nel limite di cui all'articolo 19, comma 6, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, anche a persone di elevata
qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in
organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche e private,
con esperienza acquisita in funzioni diigenziali o che abbiano
conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale
e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e
post-uiversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete
esperienze di lavoro, o provenienti dai settori della ricerca e della
docenza universitaria. Il trattamento economico può essere integrato
da una indennità commisurata alla specifica qualificazione
professionale, tenendo conto della temporaneità del rapporto e delle
condizioni di mercato relative alle specifiche competenze
professionali.
2. Gli incarichi di cui all'articolo 103, comma 3, possono essere
conferiti, nel limite di cui all'articolo 19, comma 6, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, anche a persone di elevata
qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in
organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche e private,
con esperienza acquisita in funzioni dirigenziali o che abbiano
conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale
e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e
post-universitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete
esperienze di lavoro, o provenienti dai settori della ricerca e della
docenza universitaria. Gli stessi incarichi possono altresì essere
conferiti, con contratto a tempo determinato, a dipendenti dell'Ente
di elevata qualificazione professionale, muniti del diploma di laurea
specialistica, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio in
posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il
possesso della laurea.
Art. 107.
Funzioni e responsabilità dirigenziali
1. I dirigenti sono responsabili del risultato dell'attività
svolta dalle unità alle quali sono preposti e della realizzazione
dei programmi e dei progetti loro affidati in relazione agli
obiettivi fissati nei programmi di gestione. Si applica la disciplina
in materia di responsabilità dirigenziale prevista dall'articolo 21
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modifiche
intervenute.
2. I dirigenti, per specifiche e comprovate ragioni di servizio,
possono delegare per un periodo di tempo determinato, con atto
scritto e motivato, alcune delle proprie funzioni a dipendenti che
ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell'ambito
dell'unità ad essi assegnata, informandone il dirigente
gerarchicamente sovraordinato. Non si applica in ogni caso l'articolo
2103 del codice civile.
3. Ai dirigenti responsabili di unità spetta la gestione
finanziaria, contabile, tecnica ed amministrativa, compresa
l'adozione di tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso
l'esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle
risorse loro affidate e di controllo nel rispetto delle disposizioni
di cui ai titoli V, VI e VII del presente regolamento. Essi sono
responsabili della gestione e dei relativi risultati.
4. Essi esercitano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri:
a) formulano proposte ed esprimono pareri al dirigente
gerarchicamente sovraordinato;
b) curano l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi
assegnati, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi
ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate,
secondo le rispettive competenze;
c) svolgono tutti gli altri compiti ad essi delegati;
d) dirigono, coordinano e controllano l'attività delle unità
dipendenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche
con poteri sostitutivi in caso di inerzia;
e) provvedono alla gestione del personale e delle risorse
finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici;
f) individuano, in base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, i
responsabili dei procedimenti che fanno capo alla loro unità e
verificano, anche su richiesta di terzi interessati, il rispetto dei
termini e degli altri adempimenti.
Art. 108.
Modalità di gestione ed amministrazione del personale - Strumenti
contrattuali
1. Per l'assolvimento dei propri fini istituzionali, l'ENEA si
avvale di personale dipendente il cui rapporto di lavoro è regolato
ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonchè del
vigente contratto collettivo nazionale di lavoro, facendo ricorso,
sentite le organizzazioni sindacali, a tutte le forme contrattuali di
assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e
dalla normativa vigente in materia di rapporto di lavoro, nell'ambito
di un organico complessivo, coerente con il piano triennale ed il
piano annuale dell'Ente, determinato, in fase di prima applicazione,
con l'approvazione del Ministro dell'economia e delle finanze e del
Ministro per la funzione pubblica, in coerenza con i vincoli di
finanza pubblica.
2. I compiti inerenti alla gestione ed all'amministrazione del
personale afferiscono alla direzione centrale risorse umane, che
provvede alle azioni volte allo sviluppo del patrimonio delle risorse
umane dell'Ente attraverso la formulazione dei piani di acquisizione
di nuove risorse nonchè della mobilità, in coerenza con i piani di
sviluppo dell'organizzazione e della formazione professionale
manageriale, in conformità ai criteri organizzativi indicati dagli
articoli 29, 30, 31, 34 e 35 in armonia con la razionalizzazione dei
processi connessi con la gestione e lo sviluppo del personale in
raccordo con le funzioni di direzione dei dipartimenti e delle altre
direzioni centrali; onde siano favoriti i processi permanenti di
formazione e di qualificazione ed il perseguimento dell'autonomia
professionale dei ricercatori nell'espletamento delle attività
scientifica e di ricerca, anche mediante la formazione
post-universitaria, al fine di promuovere lo sviluppo e la crescita
dell'occupazione qualificata; facendo a ltresì ricorso,
compatibilmente con le risorse finanziarie all'uopo destinate in sede
di predisposizione del budget, all'attivazione di borse di studio ed
assegni di ricerca.
3. I provvedimenti in materia di assunzione e gestione del
personale, ivi compresi i provvedimenti di selezione, sono adottati
dal Direttore generale ai sensi dell'articolo 33, comma 1; il quale
provvede altresì all'assegnazione delle risorse umane ai
dipartimenti ed alle direzioni centrali, in conformità ai piani ed
agli obiettivi strategici deliberati dal Consiglio di
amministrazione.
4. La direzione centrale risorse umane provvede alla formulazione
ed alla gestione dei rapporti contrattuali con il personale
dipendente ed i relativi connessi aspetti giuridici, amministrativi,
retributivi, previdenziali e fiscali, in applicazione della
contrattazione collettiva prevista all'articolo 40 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la quale definisce il comparto di
contratttazione del personale dell'ENEA in deroga alle disposizioni
dell'articolo 70, comma 4, del citato decreto. In tale contesto la
direzione centrale risorse umane provvede altresì alla gestione
delle relazioni sindacali, fatto salvo quanto di competenza della
Direzione generale.
5. La disciplina del personale in organico è adeguata alle norme
di cui al comma 4 con regolamento adottato ai sensi dell'articolo 20
del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 e previo parere del
Ministro per la funzione pubblica.
Art. 109.
Procedura di assunzione
1. Mediante appositi regolamenti adottati ai sensi dell'articolo
110, comma 1, del presente regolamento, e nel rispetto delle
disposizioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, del
vigente contratto collettivo nazionale di lavoro e dei vincoli
derivanti dalla vigente legislazione di spesa, sono disciplinate le
procedure selettive per l'assunzione del personale a tempo
determinato ed a tempo indeterminato, per il reclutamento del
personale mediante contratti di formazione e lavoro, per
l'attivazione di assegni di ricerca, di borse di studio, nonchè per
l'acquisizione di stagisti presso l'Ente e per fornire ospitalità e
consentire l'accesso ai laureandi ai centri ENEA. Gli stessi
regolamenti disciplinano altresì le procedure attraverso le quali
viene disposto il distacco di personale dell'ENEA presso altre
amministrazioni od imprese, nonchè l'acquisizione dì personale
proveniente da altre pubbliche amministrazioni in posizione di
comando.
2. Con apposito e diverso regolamento, adottato ai sensi
dell'articolo 110, comma 1, è disciplinata la partecipazione del
personale dipendente dell'ENEA alle società di alta tecnologia di
cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 27
luglio 1999, n. 297.
Art. 110.
Regolamenti interni ed altri atti di organizzazione
1. Per l'adozione dei regolamenti interni o degli atti di
organizzazione e gestione di carattere generale riguardanti le
funzioni ed i compiti della Direzione generale, dei dipartimenti e
delle direzioni centrali, le loro articolazioni di secondo livello,
nonchè le altre strutture organizzative disciplinate dal presente
regolamento, il Direttore generale, previa consultazione o su
proposta del responsabile della struttura interessata dal relativo
regolamento o dall'atto organizzativo gestionale, provvede alla
formulazione del testo da sottoporre all'approvazione del Consiglio
di amministrazione.
2. Per l'adozione dei regolamenti interi o degli atti organizzativi
gestionali inerenti all'organizzazione ed al funzionamento del
Consiglio scientifico di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 3
settembre 2003, n. 257, e del Comitato di indirizzo e coordinamento
dei progetti di industrializzazione di cui all'articolo 8 dello
stesso decreto legislativo, il Direttore generale provvede, su
indicazione e d'intesa con il Presidente di ciascuno dei detti
Collegi, alla formulazione dei relativi testi da sottoporre
all'approvazione del Consiglio di amministrazione.
3. Il Direttore generale provvede, inoltre, alla formulazione del
testo relativo al regolamento interno di organizzazione e
funzionamento del Comitato di valutazione, da sottoporre
all'approvazione del Comitato stesso, d'intesa con il Presidente
dell'Ente, in attuazione dell'articolo 10, comma 2, del decreto
legislativo 3 settembre 2003, n. 257.
Art. 111.
Incompatibilità
1. Le cariche di Presidente, di componente del Consiglio di
amministrazione, del Consiglio scientifico e del Collegio dei
revisori dell'ENEA, sono incompatibili con cariche di governo e con
incarichi politici elettivi di parlamentare nazionale ed europeo, di
Presidente o Consigliere regionale e provinciale, di Sindaco o di
Consigliere comunale e di componente delle relative Giunte; nonchè,
per l'intera durata del mandato, con gli incarichi di responsabile
delle unità organizzative dell'Ente ovvero di componente di
commissioni di concorso per il reclutamento di personale dell'ENEA.
2. Gli incarichi di Direttore generale, di direttore di
dipartimento e di direzione centrale, sono incompatibili con cariche
di governo e con incarichi politici elettivi di parlamentare
nazionale ed europeo, di Presidente o Consigliere regionale e
provinciale, di Sindaco o di Consigliere comunale e di componente
delle relative Giunte; nonchè con altri rapporti di lavoro
dipendente, pubblici e privati, e con lo svolgimento di attività
professionali.
3. Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione, il
Direttore generale ed i direttori di dipartimento non possono
rivestire la carica di amministratori od essere dipendenti di
società operanti nei settori di intervento dell'ENEA, ad esclusione
di quelle partecipate dallo stesso Ente, nè possono avere altri
interessi diretti ed indiretti nell'attività svolta da tali
società..
4. Non possono essere nominati Presidente, componente del Consiglio
di amministrazione e del Collegio dei revisori dell'ENEA, i soggetti
che si trovano nelle condizioni di cui all'articolo 2382 del codice
civile; nonchè coloro che si trovino in situazione di conflitto di
interessi non occasionale con l'Ente.
Art. 112.
Indennità e compensi
1. Le indennità di carica del Presidente e del Vice Presidente,
dei componenti del Consiglio di amministrazione, del Presidente e dei
componenti del Collegio dei revisori, sono determinate ai sensi
dell'articolo 15, comma 4, del decreto legislativo 3 settembre 2003,
n. 257.
2. I compensi dei componenti del Consiglio scientifico e del
Comitato di valutazione sono determinati dal Consiglio di
amministrazione su proposta del Presidente dell'ENEA, nel rispetto
del criterio, in sede di prima applicazione del presente regolamento,
che sia assicurata l'invarianza complessiva della spesa rispetto
all'esercizio finanziario precedente alla data di entrata in vigore
del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257.
Art. 113.
Norma di rinvio
1. Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano il
decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, le leggi nazionali e
comuitarie di riferimento, ivi compresa la normativa relativa alla
contabilità generale dello Stato e degli Enti pubblici, nonchè la
normativa di fonte contrattuale.
2. Per tutto quanto concerne il personale in relazione al sistema
di relazioni sindacali si applicano il decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165, e successive modificazioni, il decreto legislativo 6
settembre 2001, n. 368, e la normativa di fonte contrattuale.
Art. 114.
Norma di abrogazione
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
regolamento non si applicano i regolamenti emanati ai sensi
dell'articolo 10 del decreto legislativo 30 gennaio 1999, n. 36, e
tutte le disposizioni normative dell'Ente con esso incompatibili.
Art. 115.
Norma transitoria
1. Fino alla data di entrata in vigore del presente regolamento, le
procedure di indizione e di aggiudicazione di gare già avviate alla
predetta data restano disciplinate dalle disposizioni per esse
dettate nella determinazione a contrarre e negli atti di gara. |
Parte Seconda | 2011 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 150 del 29-12-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-29&atto.codiceRedazionale=T11ADD17963 | ARROW APS | Sede Legale: Sankt Peders Stræde 2, 1 4000 Roskilde, Danimarca Codice Fiscale e/o Partita IVA: 31423392 | (GU Parte Seconda n.150 del 29-12-2011) | Estratto Comunicazione di notifica regolare
Medicinale equivalente: CLOPIDOGREL ARROW, AIC n. 039441/M, in
tutte le confezioni autorizzate. Estratto comunicazione di notifica
regolare per modifica stampati: AIFA/V & A/P/124862 del 13/12/2011,
variazioni SE/H/0874/001/IB/012, SE/H/0874/001/IB/009,
SE/H/0874/001/IB/006, tipologie IB foreseen, C.I.2. a), codici
pratiche C1B/2011/2112 - C1B/2011/197 - C1B/2010/3114, consistente
nell'adeguamento dei paragrafi 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.8,
5.1, 5.2, del riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e dei
corrispondenti paragrafi del Foglio Illustrativo con informazioni di
sicurezza, in linea con quanto approvato per il medicinale di
riferimento. I lotti già prodotti non saranno più dispensati al
pubblico a decorrere dal 180° giorno successivo a quello della
presente pubblicazione.
Un procuratore
Sante Di Renzo
T11ADD17963 |
|
Serie Generale | 2011 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE | Serie Generale n. 57 del 10-3-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-10&atto.codiceRedazionale=11A03027&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE | COMUNICATO | Rilascio alla Api Raffineria di Ancona S.p.a., dell'autorizzazione integrata ambientale per l'esercizio della centrale a ciclo combinato da 580 MWe localizzata nel sito industriale di Falconara Marittima. (11A03027) (GU Serie Generale n.57 del 10-03-2011) | Si rende noto che, con decreto del Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare prot. n. DVA/DEC/2011/0000028 del 31
gennaio 2011, è stata rilasciata alla Società Api Raffineria di
Ancona S.p.A., con sede legale in Falconara Marittima (AN), via
Flaminia n. 685, l'autorizzazione integrata ambientale per
l'esercizio della centrale a ciclo combinato da 580 MWe localizzata
nel sito industriale di Falconara Marittima (AN), ai sensi del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.
Copia del provvedimento è messa a disposizione del pubblico per
la consultazione presso la Direzione per le valutazioni ambientali
del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
via C. Colombo n. 44, Roma, e attraverso il sito web del Ministero,
agli indirizzi www.minambiente.it e http://aia.minambiente.it |
|
Parte Seconda | 2021 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 23 del 23-2-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-02-23&atto.codiceRedazionale=TX21ADD1876 | PENSA PHARMA S.P.A. | Sede legale: via Ippolito Rosellini, 12 - 20124 Milano Partita IVA: 02652831203 | (GU Parte Seconda n.23 del 23-2-2021) | Modifiche secondarie di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di specialità medicinale per uso umano. Modifiche apportate ai sensi
del Regolamento 1234/2008/CE e del Decreto Legislativo 29 dicembre
2007 n. 274 e s.m.i.
Medicinale: CEFTRIAXONE PENSA
Confezioni e numeri A.I.C.: 035964 - in tutte le confezioni
autorizzate
Codice pratica: N1A/2021/61
Modifica di Tipo IAIN categoria: C.I.z) - Aggiornamento degli
stampati a seguito della raccomandazione del PRAC del 26-29 Ottobre
2020.
Medicinale: FEBUXOSTAT PENSA
Confezioni e numeri A.I.C.: 045366 - in tutte le confezioni
autorizzate
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Modifica di Tipo IB categoria C.I.z): Adeguamento stampato alla
linea Guida Eccipienti e aggiornamento Blue Box Requirements.
È autorizzata, pertanto, la modifica degli stampati richiesta
(RCP, FI ed etichettatura) relativamente alle confezioni sopra
elencate e la responsabilità si ritiene affidata alla Azienda
titolare dell'AIC.
Il Titolare dell'AIC deve apportare le modifiche autorizzate, dalla
data di entrata in vigore della presente Comunicazione di notifica
regolare, al RCP; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al
FI e all' Etichettatura.
Sia i lotti già prodotti alla data di entrata in vigore della
presente Comunicazione di notifica regolare che i lotti prodotti nel
periodo di cui al precedente paragrafo della presente, non recanti le
modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino
alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. A
decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella
GU della presente comunicazione, i farmacisti sono tenuti a
consegnare il FI aggiornato agli utenti, che scelgono la modalità di
ritiro in formato cartaceo o analogico o mediante l'utilizzo di
metodi digitali alternativi. Il titolare AIC rende accessibile al
farmacista il FI aggiornato entro il medesimo termine.
Un procuratore
dott.ssa Raffaela Lugli
TX21ADD1876 |
|
Parte Seconda | 2023 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 24 del 25-2-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-02-25&atto.codiceRedazionale=TX23ABA1836 | TRIBUNALE DI LANUSEI | (GU Parte Seconda n.24 del 25-2-2023) | Notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. - Decreto n. cron.
98/2023 del 22.02.2023
Con citazione del 07.02.23, Piras Elisabetta (PRSLBT77L62D859T),
nata a Gairo il 22.07.1977, e Melis Pier Paolo (MLSPPL73C14E441S),
nato a Lanusei il 14.03.1973, rappresentati dall'avv. Alessio Urru,
(CF RRULSS70H01B354I, fax. 0782/75846, pec. [email protected])
citano: gli eredi di Deidda Alberico, nato a Gairo il 26.08.1915:
Deidda Salvatore, Deidda Franca, Deidda Miranda, Deidda Emma, Deidda
Maria, Deidda Letizia, Deidda Elsa, Deidda Lucio, Deidda Sandra,
Deidda Fiorenzo, Deidda Mario; gli eredi di Deidda Marietta, nata a
Gairo il 04.11.1913: Perra Assunta, Perra Emilio, Perra Ottavio,
Perra Alfio, Deiana Angelo, Deiana Daniela, Deiana Alessandro; gli
eredi di Deidda Veronica, nata a Gairo il 26.06.1912: Mameli Gino,
Mameli Fidalma, Mameli Mario, Mameli Mirella, Mameli Dante, Mameli
Marcello, Mameli Gian Paolo; gli eredi di Deidda Rosa, nata a Gairo
il 05.01.1906: Loddo Giulia, Piras Aldo, Murino Mauro, Murino
Massimo, Deplano Vitalia, Porcu Maria Lucia, Porcu Mauro, Porcu
Ornella Maria, Porcu Paoletto, Loddo Dario, Loddo Virgilia, Loddo
Carmine, Loddo Elvira, Loddo Antonello, Loddo Franca, Loddo Agostina,
Loddo Marina, Deiana Elena; gli eredi di Piras Antonio, nato a Gairo
il'11.12.1840: Piras Giuseppe, Piras Antonio, Piras Maria Assunta,
Piras Gisella, Piras Piero Luigi, Piras Anna Giulia, Piras Milvio,
Piras Gianpaolo, Piras Pina, Piras Silverio, Piras Paoletta, Piras
Francesco, Deiana Assunta, Aresu Mario, Aresu Rosetta, Piras Silvana,
Piras Sandro, Murino Maria Concetta, Ligas Giovanni, Ligas Mario,
Ligas Gino, Iobi Gabriele Angelo, Iobi Antonello, Iobi Simonetta
Ignazia, Ligas Isabella, Ligas Margherita, Ligas Adriano, Cucca
Paolo, Cucca Claudia, Cucca Sandro, Cucca Roberto, Mascia Rita,
Mascia Marco, Mascia Luca, Mascia Mafalda, Mascia Maria Pia, Mascia
Patrizia, Piras Virginia, Piras Milvio; Piras Sergio, Mura Maria
Cristina, Mura Francesco, Mura Giampiero, Mura Adriano, Piras Nicola,
Piras Elisabetta, Piras Michele, Cocco Maria Paola, Ninniri Cristian,
Mura Tito, Mura Giovanni, Cannas Alessandro, Boi Rosina, Boi
Virgilia, Carta Lidia, Carta Gino, Carta Carmine, Carta Marisa, Carta
Fabio, Carta Sara, Carta Francesco, Piras Marisa, Murino Mario,
Murino Vincenzina, Murino Gina, Murino Milvio, Murino Silvana, Murino
Carmine; gli eredi di Maxia Paolino, nato a Gairo il 22.06.1886:
Maxia Colomba, Maxia Maria Giuseppina, Maxia Paolo, Maxia Giovanni
Battista, Maxia Luciana, Maxia Giuliana, Maxia Pietro, Maxia Paolo,
Maxia Maria Grazia, Maxia Giovanna, Maxia Emilio, Maxia Antonio,
Maxia Annarella, Maxia Marco, Melis Francesco, Melis Giuseppe, Lorrai
Luigina, Boi Francesco fu Elia, Carta Pietro fu Paolo, Carta Delfino
fu Paolo, Carta Carmela fu Paolo, a comparire nanti il Tribunale di
Lanusei, all'udienza del giorno 10 ottobre 2023, con invito a
costituirsi nel termine di giorni venti prima dell'udienza indicata,
ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., con
l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica
le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che in mancanza si
procederà in loro contumacia, per sentir dichiarare Melis Pier Paolo
e Piras Elisabetta comproprietari per intervenuta usucapione degli
immobili censiti nel comune di Cardedu: Fabbricato a foglio 32,
particella 613; Terreno a foglio 32, particelle: 1411, 1395, 1397,
1389, 1400, 1401; 1/3 pro indiviso del terreno a foglio 32,
particelle 1392, 1393, 1408, 1410; ½ pro indiviso del terreno a
foglio 32, particelle 1384, 1387, 1398; e dei terreni censiti nel
comune di Gairo a foglio 18 particella 1214 ed a foglio 22 particella
302. La presente pubblicazione è stata autorizzata dal Tribunale di
Lanusei con decreto n. cron. 98/2023 del 22.02.2023 proc. r.g.v.g.
33/2023.
Cardedu, 23.02.2022
avv. Alessio Urru
TX23ABA1836 |
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Corte Costituzionale | 2007 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 20 del 23-5-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-23&atto.codiceRedazionale=007C0638 | N. 344 ORDINANZA (Atto di promovimento) 27 novembre 2006 | Ordinanza emessa il 27 novembre 2006 dal tribunale di Sanremo nel procedimento civile promosso da Bruzzone Mirko contro E.N.P.A.L.S. Previdenza - Pensioni erogate dall'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS) - Regime transitorio - Calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile - Esclusione dal computo della parte eccedente le retribuzioni giornaliere superiori alla penultima classe della Tabella F, allegata al d.P.R. 27 aprile 1968, n. 488, aumentata del 5 per cento - Ingiustificato deteriore trattamento dei pensionati ENPALS rispetto ai pensionati INPS - Incidenza sulla garanzia previdenziale. - D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1420, art. 12, comma settimo, nella formulazione previgente e confermata in via transitoria dall'art. 13, d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 503. - Costituzione, artt. 3 e 38. Previdenza - Pensioni erogate dall'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS) - Calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile - Esclusione dal computo, per la parte eccedente, delle retribuzioni giornaliere superiori a lire 315.000 - Ingiustificato deteriore trattamento dei pensionati ENPALS rispetto ai pensionati INPS - Incidenza sulla garanzia previdenziale. - D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1420, art. 12, comma settimo, come sostituito dal d.lgs. 30 aprile 1997, n. 182, art. 1, comma 10. - Costituzione, artt. 3 e 38. (007C0638) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.20 del 23-5-2007) | IL TRIBUNALE
Ha emesso la segunete ordinanza.
Letti gli atti di causa;
Vista la sentenza n. 120/2006 con la quale la Corte
costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di
legittimità costituzionale dell'art. 12, settimo comma, del d.P.R.
31 dicembre 1971, n. 1420, sollevata, in riferimento all'art. 3 della
Costituzione, da questo tribunale;
Considerato che la Corte costituzionale, con la citata sentenza,
ha motivato la dichiarazione di inammissibilità con la
considerazione che «i remittenti, nel prospettare le loro tesi
riguardo alla non manifesta infondatezza delle questioni sollevate,
non si sono fatti carico di esaminare, interpretare e determinare i
criteri applicativi della disposizione di cui all'art. 5 del
decreto-legge 18 gennaio 1993, n. 11, convertito, con modificazioni,
nella legge 19 marzo 1993, n. 70» per cui «la carente ricostruzione
del quadro normativo di riferimento si traduce in una inidonea
proposizione delle questioni di legittimità costituzionale
sottoposte all'esame di questa Corte, con conseguente
inammissibilità delle medesime.
Ritenuto che il vizio denunciato può essere, nel caso di
specie, emendato con l'integrazione e la precisazione delle ragioni
in base alle quali deve affermarsi la rilevanza e non manifesta
infondatezza della questione sottoposta al vaglio di
costituzionalità, attraverso la completa ricostruzione del quadro
normativo di riferimento.
O s s e r v a
1. - Con ricorso ritualmente depositato e notificato Mirko
Bruzzone conveniva in giudizio, dianzi a questo tribunale, l'Ente
nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello
spettacolo (di seguito ENPALS), in persona del legale rappresentante
pro tempore, per ivi sentirlo condannare «in via principale.., a
ricalcolare la pensione sulla base della retribuzione giornaliera
effettiva percepita dal ricorrente e sottoposta a contribuzione
piena, rivalutata a norma di legge, con ogni consequenziale pronuncia
ivi compresa la condanna... a versare le dfferenze nel frattempo
maturate».
La domanda formulata in via principale non è, allo stato,
accoglibile.
Sono circostanze non contestate in giudizio che:
1) il ricorrente, già dipendente a tempo indeterminato del
Casinò Municipale di Sanremo (categoria: impiegato; mansioni:
Commissario Capo di Chemin de Fer), è stato collocato in pensione in
data 31 dicembre 1998 all'età di 64 anni (data di nascita 12 giugno
1934) con un anzianità di servizio di 34 anni (10.620 giornate di
contribuzione).
2) Il ricorrente, quale lavoratore dello spettacolo, ha
maturato i requisiti prescritti dalla legge per conseguire la
pensione, erogata dall'ENPALS con decorrenza 1° gennaio 1999.
3) L'ENPALS si è attenuto nella liquidazione a quanto
disposto dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992. In particolare, per quanto
riguarda la quota A, ha applicato l'art. 12, commi 2 e 7, del d.P.R.
n. 1420/1971 nella versione originaria e, per quanto concerne la
quota B, ha applicato l'art. 12, comma 7, del d.P.R. n. 1420/1971
nella versione introdotta con l'art. 1, comma 10, del d.lgs.
n. 182/1997;
4) la retribuzione giomaliera considerata dall'ENPALS per il
calcolo della quota A della pensione è stata di L. 326.121
(massimale giornaliero di retribuzione pensionabile per l'anno 1999)
a fronte di una retribuzione giornaliera effettiva di L. 436.618;
mentre per la quota B della pensione la retribuzione giornaliera
considerata dall'ENPALS per il relativo calcolo è stata di L.
315.723 a fronte di una retribuzione giornaliera effettiva pari a L.
357.658;
5) i criteri di calcolo applicati dall'ENPALS hanno
determinato l'erogazione al ricorrente di una pensione lorda annua
inferiore rispetto a quella che sarebbe stata erogata applicando il
criterio di calcolo rivendicato in ricorso («... ricalcolare la
pensione sulla base della retribuzione giornaliera effettiva
percepita dal ricorrente e sottoposta a contribuzione piena,
rivalutata a norma di legge»).
La perdita subita dal sig. Bruzzone, dovuta alla differenza tra
la pensione erogata (L. 64.399.798) e quella maturata in base alla
retribuzione effettiva (L. 76.880.367) è quindi pari a L. 14.063.561
lorde annue a partire dall'anno di liquidazione.
Di impedimento all'applicazione del criterio di calcolo della
pensione rivendicato in ricorso è l'art. 12, comma 7, d.P.R.
n. 1420/1971 - «Norme in materia di assicurazione obbligatoria per
l'invalidità la vecchiaia ed i superstiti gestita dall'Ente
Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i lavoratori dello
spettacolo». Esso prevedeva, nella formulazione previgente e
confermata in via transitoria dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992, come
limite massimo delle retribuzioni giornaliere per il calcolo della
pensione, quella corrispondente alla penultima classe della tabella
«F», allegata al d.P.R. n. 488/1968, aumentata del 5% (ovvero L.
315.000 pari attualmente ad Euro 162.68); mentre nella formulazione
vigente espressamente dispone che «Ai fini del calcolo della
retribuzione giornaliera pensionabile non si prendono in
considerazione, per la parte eccedente, le retribuzioni giornaliere
superiori al limite di L. 315.000. A decorrere dal 1° gennaio 1988 il
predetto limite è rivalutato annualmente sulla base dell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, così come
calcolato dall'Istat».
Poichè il giudizio in corso è volto ad ottenere la condanna
dell'ENPALS al ricalcolo della pensione del ricorrente sulla base
della retribuzione giornaliera effettiva da lui percepita, ne
consegue la rilevanza della prospettata questione di legittimità
costituzionale dell'art. 12, comma 7, d.P.R. n. 1420/1971 sia nella
sua formulazione previgente e confermata in via transitoria
dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992, sia nella formulazione oggi in
vigore, dal momento che sono proprio queste disposizioni ad impedire
la soddisfazione delle pretese del ricorrente
2. - La questione di legittimità costituzionale è, altresì,
non manifestamente infondata.
Decisiva è al riguardo l'evoluzione del quadro normativo di
riferimento.
Risulta anzitutto rilevante l'art. 5 d.P.R. n. 488/1968 che ha
introdotto, per le pensioni a carico dell'assicurazione generale
obbligatoria, un massimale retributivo pensionabile inizialmente
fissato al «limite massimo della penultima classe della tabella in
vigore alla data di decorrenza della pensione, aumentato del 5 per
cento», successivamente determinato in L. 18.500.000 dall'art. 19
della legge n. 155/1981 e reso rivalutabile annualmente dall'art. 3,
comma 13 della legge n. 297/1982; nell'anno 1999, detto massimale era
di L. 65.280.000, corrispondente ad una retribuzione giornaliera di
L. 209.231 = (65.280.000:312).
Recependo le indicazioni provenienti dalla Corte costituzionale
nella nota sentenza n. 173/1986, il legislatore, con una modifica
radicale del sistema, ha in un secondo momento superato il principio
del massimale di retribuzione pensionabile vincolato ad un importo
rigido determinato per legge.
L'art. 21, comma 6, della legge n. 67/1988 ha infatti stabilito
che, a decorrere dal 1° gennaio 1988, ai fini della determinazione
della misura delle pensioni a carico di tutto il sistema
dell'assicurazione generale obbligatoria, «la retribuzione imponibile
eccedente il limite massimo di retribuzione annua pensionabile
previsto per l'assicurazione predetta è computata secondo le
aliquote di cui alla allegata tabella. La quota di pensione così
calcolata si somma alla pensione determinata in base al limite
massimo suddetto e diviene, a tutti gli effetti, parte integrante di
essa».
In base a tale norma, sia per la determinazione della quota «A»
sia per quella della quota «B», rimane in vigore una prima fascia di
retribuzione giornaliera pensionabile (nel 1999 pari a L. 209.231)
corrispondente al tetto applicabile a tutti i lavoratori dipendenti
sia in regime INPS sia in regime ENPALS, sulla quale le quote di
pensione vengono calcolate con l'aliquota di rendimento del 2%.
Per quanto riguarda invece la quota parte di retribuzione
imponibile eccedente il tetto (retribuzione maggiore di L. 209.231),
essa viene calcolata sulla base di aliquote di rendimento che si
riducono progressivamente al 1,50%, al 1,25% e al 1% per la quota «A»
e al 1,60%, al 1,35%, al 1,10% e allo 0,90% per la quota «B»,
determinando così quote aggiuntive di pensione che si vanno a
sommare a quella calcolata in base al «tetto».
L'art. 5 del decreto-legge 18 gennaio 1993, n. 11, convertito,
con modificazioni, nella legge 19 marzo 1993, n. 70, dettando una
norma di interpretazione autentica, ha chiarito che «le disposizioni
di cui alla legge 11 marzo 1988, n. 67, articolo 21, comma 6, devono
essere interpretate nel senso che si applicano anche
all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la
vecchiaia ed i superstiti gestita dall'Ente nazionale di previdenza
ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS)». Anche per
i lavoratori assicurati con l'ENPALS, sembrerebbe dunque valido il
principio della tendenziale corrispondenza tra retribuzione
giomaliera effettiva e retribuzione pensionabile.
Senonchè mentre l'art. 21 sopra citato trova applicazione piena,
senza limitazione di sorta, per i lavoratori dipendenti in regime
INPS, altrettanto non succede per i lavoratori dipendenti in regime
ENPALS, proprio a causa del contestato art. 12, comma 7 del d.P.R.
n. 1420/1971. Per i lavoratori ENPALS, infatti, in virtù
dell'operatività di questo ulteriore tetto, si verifica che le quote
di pensione aggiuntive vengono riconosciute soltanto fino al
raggiungimento del massimale di retribuzione pensionabile giornaliera
rivalutato in base all'indice ISTAT (per il 1999 L. 326.121), mentre
la contribuzione relativa alle fasce di retribuzione eccedenti tale
massimale e fino al raggiungimento di lire 1.000.000, versata per
intero nella medesima misura che grava sulle prime 315.000 lire
giornaliere ai sensi dell' art. 2, comma 3 d.P.R. n. 1420/1971, non
essendo considerata pensionabile, si traduce integralmente in
contributo di solidarietà; nello stesso modo si trasforma in
contributo di solidarietà, e si aggiunge al primo, anche il 5%
versato sulla parte di retribuzione eccedente l'importo giornaliero
di lire 1.000.000.
Di qui il primo profilo di illegittimità costituzionale della
disposizione contestata in relazione all'art. 3 Cost., per la
disparità di trattamento cui sono soggetti i lavoratori in regime
ENPALS appartenenti, come il ricorrente, alla categoria dei
lavoratori dipendenti delle Case da gioco, rispetto ai lavoratori
dipendenti in regime INPS.
Non pare sufficiente a giustificare la suddetta disparità, il
riferimento alle peculiarità e diversità dei due sistemi
pensionistici, non essendo riscontrabile, con riferimento alla
specifica categoria cui appartiene il ricorrente, alcuna specificità
professionale tale da giustificare una differenziazione di
trattamento. Il ricorrente infatti, come tutti i lavoratori delle
Case da gioco, non appartiene ad alcuna delle categorie di lavoratori
ENPALS che fruiscono di trattamenti pensionistici particolari e/o
privilegiati in quanto:
in relazione all'elenco di cui all'art. 3 del d.lgs.
n. 708/1947 non risulta inquadrato tra i primi 14 posti che
comprendono categorie particolari di lavoratori (artisti, lirici,
attori, cantanti, ballerini ecc.), bensì al posto n. 21 che inquadra
gli «impiegati e operai dipendenti dalle case da gioco»;
in relazione alla più recente classificazione prevista
dall'art. 2, comma 1 del d.lgs. n. 182/1997 egli è inquadrato nel
gruppo «C» tra coloro che prestano «attività a tempo indeterminato»;
Con riferimento poi al d.m. 15 marzo 2005 recante «integrazione e
ridefinizione delle categorie dei soggetti assicurati al fondo
pensioni per i lavoratori dello spettacolo, istituito presso
l'ENPALS» egli è inquadrato nel gruppo «C» tra i «lavoratori dello
spettacolo con rapporti di lavoro a tempo indeterminato»;
Di qui la considerazione che l'inserimento della categoria
professionale cui appartiene il ricorrente nell'ambito del regime
ENPALS è conseguenza di una scelta discrezionale del legislatore che
non può però comportare una diversificazione di trattamento
rispetto ad un qualsiasi iscritto INPS, in virtù della sostanziale
omogeneità che contraddistingue le due posizioni.
3. - La disparità testè evidenziata, insorta come detto nel
1988, si è aggravata nel 1992 con l'entrata in vigore della riforma
che ha determinato l'innalzamento per i pensionati ENPALS della
prestazione contributiva (art. 11, legge n. 412/1991), facendo venir
così meno il precedente equilibrio tra retribuzione valida ai fini
contributivi (ora fissata in ". 1.000.000 più il 5% di contributo di
solidarietà sull'eventuale eccedenza) e retribuzione pensionabile
(rimasta fissa a ". 315.000).
La presenza di un equilibrio tra retribuzione pensionabile e
retribuzione soggetta a prelievo costituisce principio tendenziale di
ogni sistema assicurativo-previdenziale, come tale riconosciuto dalla
Corte costituzionale nella sentenza n. 173/1986, in quanto
espressione di principi desumibili dagli artt. 36 e 38 della
Costituzione.
Di qui un secondo profilo di illegittimità costituzionale della
normativa in esame, relativo alla irragionevolezza di una disciplina
che rende pensionabile soltanto meno di 1/3 della retribuzione
assoggettata a contribuzione piena, a fronte di oltre i 2/3 di
retribuzione (". 685.000) non riconosciuta a nessun effetto ed i cui
contributi pieni sono versati a fondo perduto, oltre al contributo di
solidarietà del 5% sulle retribuzioni eccedenti l'importo
giornaliero di ". 1.000.000. Nè pare rilevante il generico
riferimento, evocato nella memoria dell'Ente, alla discrezionalità
del legislatore, poichè essa è pur sempre soggetta al limite della
ragionevolezza. Come già affermato dalla Corte costituzionale con la
nota sentenza n. 173/1986, in relazione ai profili in esame è
ragionevole una disciplina che assicuri il rispetto del principio di
proporzionalità tra prestazioni contributive e trattamento
pensionistico principio che nel caso di specie sembra violato e che
peraltro tende ad aggravarsi ogni anno sempre più per effetto del
meccanismo di rivalutazione delle somme sopra indicate previsto
dall'art. 1, commi 9 e 10 d.lgs. n. 182/1997.
P. Q. M.
Dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di
legittimità costituzionale dell'art. 12, comma 7, del d.P.R.
n. 1420/1971: A) nella formulazione previgente e confermata in via
transitoria dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992, secondo cui «Ai fini
del calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile non si
prendono in considerazione, per la parte eccedente le retribuzioni
giornaliere superiori alla penultima classe della tabella F, allegata
al decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1968, n. 488,
aumentata del 5%»; B) nella formulazione vigente così come
sostituita dall'art. 1, comma 10, del d.lgs. n. 182/1997 nella parte
in cui dispone che «ai fini del calcolo della retribuzione
giornaliera pensionabile non si prendono in considerazione, per la
parte eccedente, le retribuzioni giornaliere superiori al limite di
lire 315.000..», in riferimento agli artt. 3 e 38 Cost.
Dispone la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale.
Sospende il giudizio;
Dispone che a cura della cancelleria l'ordinanza sia notificata
alle parti in causa, nonchè al Presidente del Consiglio dei
ministri;
Dispone altresì che a cura della cancelleria l'ordinanza venga
comunicata ai Presidenti delle due Camere del Parlamento.
Sanremo, addì 27 novembre 2006
Il giudice del lavoro: Garberoglio
07C0638 |
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Contratti | 2019 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 17 del 8-2-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-02-08&atto.codiceRedazionale=TX19BGA2543 | MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale Direzione Generale per la Motorizzazione - Divisione 4 | Sede: via Giuseppe Caraci n. 36 - 00157 Roma Codice Fiscale: 97532760580 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.17 del 8-2-2019) | Avviso di aggiudicazione appalto - Fornitura
Direttiva 2014/24/UE
Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per i
Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale -
Direzione Generale Motorizzazione - Divisione 4 Via G. Caraci, 36-
Roma 00157 Italia Persona di contatto:Piccioni Maurizio Tel.
390641582307-2384 E-mail [email protected] CodiceNUTS
ITE43
indirizzo principale:http://trasparenza.mit.gov.it
I.4)Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Ministero o qualsiasi
altra autorità nazionale o federale, inclusi gli uffici a livello
locale o regionale
I.5)Principali settori di attivita': Servizi generali delle
amministrazioni pubbliche
Sezione II: Oggetto
II.1.1)Denominazione: fornitura installazione e messa in funzione
di: banchi prova freni e banchi prova velocità da destinare agli
Uffici Motorizzazione Civile CIG :7361879EB9
II.1.2)Codice CPV principale: 38540000
II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Criterio di qualità- offerta
tecnica/ponderazione:70; prezzo/ponderazione: 30
Sezione IV: Procedura
IV.1.1)Tipo di procedura: Procedura aperta
Sezione V: Aggiudicazione di appalto
V.2.1) Data di conclusione del contratto di appalto: 6/12/2018
V.2.2) Informazioni sulle offerte: numero di offerte pervenute:
2;numero di offerte ricevute da PMI: 2;numero di offerte ricevute da
offerenti provenienti da altri stati membri della UE:0; numero di
offerte ricevute da offerenti provenienti da altri stati non membri
della UE:0; numero offerte pervenute per via elettronica: 0;l'appalto
è stato aggiudicato ad un raggruppamento di operatori economici: NO
V.2.3)Nome e indirizzo del contraente
Giuliano Industrial SpA-Via Guerrieri 6-42015 Correggio
(RE)-Italia-codice NUTS:ITH53-il contraente è una PMI: SI
V.2.4) Informazioni sul contratto di appalto IVA esclusa
Valore totale inizialmente stimato del contratto di appalto:
404.050,00 EUR
Valore totale del contratto di appalto: 283.877,36 EUR
Sezione VI: Altre informazioni
VI.4)Procedure di ricorso
VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso
Tribunale Amministrativo Regionale(T.A.R.) del Lazio Via Flaminia
n. 189 Roma 00196ItaliaTel.: +39 06328721E-mail:
[email protected]
VI.5)Data di spedizione dell' avviso alla GUUE: 13.12.2018
Il dirigente - Direttore della Divisione 4
dott. ing. Sergio Scavone
TX19BGA2543 |
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Parte Seconda | 2009 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 135 del 21-11-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-11-21&atto.codiceRedazionale=T-09ADD8309 | CSO PHARMITALIA CONTRACT SALES ORGANIZATION S.P.A. | Sede Legale: VIA SANTA RITA DA CASCIA, 33 - 20143 MILANO Codice Fiscale e/o Partita IVA: 08709551009 | (GU Parte Seconda n.135 del 21-11-2009) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai
sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 274.
Titolare: CSO Pharmitalia Contract Sales Organization S.p.A.
Specialità Medicinale: AVEDAR
Confezioni e Numeri AIC: "2,5 mg + 12,5 mg compresse" 14 compresse
divisibili, AIC 038369017 - "5 mg + 25 mg compresse" 14 compresse
divisibili, AIC 038369029.
Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: 42a1.
Modifica della validità del prodotto finito come confezionato per la
vendita DA: 18 mesi A: 24 mesi.
I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno
successivo alla data della sua pubblicazione in G.U.
L'Amministratore Delegato:
Dott. Giulio Cimini
T-09ADD8309 |
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Serie Generale | 2007 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLA SALUTE | Serie Generale n. 292 del 17-12-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-12-17&atto.codiceRedazionale=07A10560&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SALUTE | COMUNICATO | Revoca della registrazione di alcuni presidi medico chirurgici (GU Serie Generale n.292 del 17-12-2007) | Con il decreto n. DGFDM-VII/648-375-378-2099 del 5 dicembre 2007,
è stata revocata, su rinuncia, la registrazione del sottoindicati
presidi medico chirurgico.
Baygon N liquido - reg. 10.532;
Baythion E C - reg. 7.188;
Hygienist Puliveloce WC - reg. 13.805;
Solfac Esca Mochicida - reg. 18339.
Motivo della revoca: rinuncia della società Bayer Cropscience
titolare della corrispondente registrazione. |
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Contratti | 2008 | AVVISI E BANDI DI GARA | PROVINCE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 83 del 18-7-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-18&atto.codiceRedazionale=T-08BFE5581 | PROVINCIA DI LODI | Via Fanfulla, 14 - 26900 Lodi | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.83 del 18-7-2008) | BANDO DI GARA PROCEDURA APERTA PER L'APPALTO DEL SERVIZIO SOSTITUTIVO
DI MENSA MEDIANTE
TICKET MENSA A FAVORE DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI LODI (CIG
01753829CB)
Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice I.1) Provincia di Lodi -
Servizio Economato, via Fanfulla 14 - 26900 Lodi, tel. 0371442644, fax
0371416027, posta elettronica: [email protected],
indirizzo internet www.provincia.lodi.it
Sezione II: Oggetto dell'appalto II.1.1) Servizio sostitutivo di
mensa mediante ticket mensa (CIG 01753829CB) II.1.2) Appalto di
servizi - Categoria 17 II.1.6) Oggetto principale CPV 55510000 II.2.1)
Quantitativo o entità Euro 700.000,00.= IVA esclusa II.3) Durata
dell'appalto: dall'01.10.2008/30.09.2010
Sezione III: Informazioni di carattere giuridico, econ., finanz. e
tecnico III.1.1): cauzione provvisoria Euro 14.000,00 III.2.1)
Situazione personale degli operatori: secondo quanto previsto negli
atti di gara III.2.2) Capacità economica e finanziaria: secondo
quanto previsto negli atti di gara III.2.3) Capacità tecnica: secondo
quanto previsto negli atti di gara;
Sezione IV: Procedura IV.1.1) Procedura aperta IV.2) Criteri di
aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa IV.3.4)
Termine per il ricevimento delle offerte: 19/08/08 h.12.00 IV.3.6)
Lingua utilizzabile: Italiano IV.3.7) Periodo minimo durante il quale
l'offerente è vincolato:180 giorni IV.3.8) Modalità di apertura
delle offerte: seduta pubblica il 21/08/08 ore 10,00
Sezione VI: Altre informazioni VI.5) Data di spedizione del
presente avviso: 16/06/2008 SIMAP 2008-062744
Lodi, 16 giugno 2008
Il Responsabile del Procedimento:
Dr. Giuseppe Sozzi
T-08BFE5581 (A pagamento). |
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Serie Generale | 2015 | DECRETI PRESIDENZIALI | Serie Generale n. 114 del 19-5-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-05-19&atto.codiceRedazionale=15A03658&elenco30giorni=false | DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015 | Sostituzione del commissario straordinario per la gestione del comune di Porto Cesareo. (15A03658) (GU Serie Generale n.114 del 19-05-2015) | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 23 febbraio 2015, con il quale,
ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 4, del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono stati disposti lo
scioglimento del consiglio comunale di Porto Cesareo (Lecce) e la
nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione
dell'ente nella persona della dottoressa Monica Perna;
Considerato che la dottoressa Monica Perna non può proseguire
nell'incarico e che, pertanto, si rende necessario provvedere alla
sua sostituzione;
Sulla proposta del Ministro dell'interno;
Decreta:
Il dottor Claudio Sergi è nominato commissario straordinario per
la gestione del comune di Porto Cesareo (Lecce) in sostituzione della
dottoressa Monica Perna, con gli stessi poteri conferiti a
quest'ultima.
Dato a Roma, addì 4 maggio 2015
MATTARELLA
Alfano, Ministro dell'interno
Allegato
Al Presidente della Repubblica
Con d.P.R. in data 23 febbraio 2015, il consiglio comunale di
Porto Cesareo (Lecce) è stato sciolto ai sensi dell'art. 141, comma
1, lettera b), n. 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267,
con la contestuale nomina di un commissario straordinario nella
persona della dottoressa Monica Perna.
Considerato che la dottoressa Monica Perna, destinata a svolgere
le funzioni di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Latina, non
può proseguire nell'incarico, si rende necessario provvedere alla
sua sostituzione.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. l'unito schema di
decreto con il quale si provvede alla sostituzione, nell'incarico di
commissario straordinario presso il comune di Porto Cesareo (Lecce),
della dottoressa Monica Perna con il dottor Claudio Sergi.
Roma, 27 aprile 2015
Il Ministro dell'interno: Alfano |
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Parte Seconda | 2015 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Proroga termini | Parte Seconda n. 15 del 7-2-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-02-07&atto.codiceRedazionale=TC15ABP1383 | PREFETTURA DI PAVIA | (GU Parte Seconda n.15 del 7-2-2015) | Protocollo: n.569/AREL - Proc. n.115/2015
Proroga dei termini legali e convenzionali
Il prefetto della Provincia di Pavia,
Vista la nota n. 1294157/14 del 30 dicembre 2014 con cui il
Direttore della Filiale di Milano della Banca d'Italia ha comunicato
che in data 12 dicembre 2014, a causa di sciopero del personale, la
filiale della Unipol Banca, con sede a Voghera in corso XXVII Marzo
n. 49, non ha potuto funzionare regolarmente;
Considerato che, con la stessa nota, è stato chiesto che
l'irregolare funzionamento del citato sportello, nelle circostanze
riferite, venga riconosciuto come causato da evento eccezionale ai
sensi e per gli effetti del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n.
1;
Ritenuto che nel caso in esame ricorrono i presupposti di
eccezionalità dell'evento;
Visto l'art. 2 del decreto legislativo 15 gennaio 1948 n. 1;
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 15 gennaio 1948,
n. 1, l'irregolare funzionamento, il giorno 12 dicembre 2014, dello
sportello bancario citato in premessa, è riconosciuto come causato
da evento eccezionale.
I termini legali e convenzionali, scaduti nel predetto giorno e nei
cinque giorni successivi, sono prorogati, a favore dello sportello
bancario indicato in premessa, di quindici giorni a decorrere dal
giorno di riapertura degli sportelli al pubblico.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Lì, 9 gennaio 2015
Il prefetto
Strano
TC15ABP1383 (Gratuito) |
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Concorsi | 2008 | ENTI LOCALI | COMUNE DI PREMENO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 8 del 29-1-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-29&atto.codiceRedazionale=08E00599 | COMUNE DI PREMENO | CONCORSO (scad. 28 febbraio 2008) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione a tempo indeterminato di un istruttore - operatore amministrativo, cat. C - posizione economica C1 - area servizi amministrativi. (GU n.8 del 29-01-2008) | Il comune di Premeno (prov. Verbano Cusio Ossola) ha indetto un
concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto
a tempo pieno e indeterminato di «istruttore - operatore
amministrativo categoria C - posizione economica C1 - area servizi
amministrativi (in particolare servizi anagrafe, stato civile,
elettorale, leva, archivio, protocollo, ecc.).
Titolo di studio richiesto: diploma di scuola media superiore
(maturità che consente l'accesso all'universita).
Diario e sede delle prove:
prova scritta: 12 marzo 2008, ore 9, presso palazzo municipale;
prova teorico/pratica: 12 marzo 2008, ore 15, presso palazzo
municipale;
prova orale: data e luogo da definirsi.
Le domande di ammissione, redatte in carta semplice secondo lo
schema allegato al bando di concorso, dovranno pervenire ai comune di
Premeno, via Roma, n. 9, entro le ore 12 del trentesimo giorno dalla
data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale -
4ª serie speciale.
Il testo integrale del bando, unitamente allo schema di domanda,
sono disponibili presso il comune di Premeno - Telefono 0323/587043. |
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Contratti | 2023 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 54 del 12-5-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-05-12&atto.codiceRedazionale=TX23BGA12822 | AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI - ROMA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.54 del 12-5-2023) | Esito di gara - Forniture
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1) Denominazione e
indirizzi Denominazione ufficiale: Azienda Ospedaliera San Camillo
Forlanini Indirizzo postale: Circonvallazione Gianicolense, 87
Citta': Roma Codice NUTS: ITI43 Codice postale: 00152 Paese: Italia
Persona di contatto: Area governo delle risorse strumentali - U.O.C.
Acquisizione beni e servizi E-mail:
[email protected] Tel.: +39 0655555484 Indirizzi
Internet: Indirizzo principale:
http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi-di-gara I.4) Tipo di
amministrazione aggiudicatrice Autorità regionale o locale I.5)
Principali settori di attività Salute.
SEZIONE II: OGGETTO: II.1.1) Denominazione: Procedura aperta
telematica ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., per la
fornitura di sistemi per la produzione di pool piastrinici,
inattivazione dei patogeni e raccolta in aferesi e del relativo
materiale di consumo per le necessità della U.O.C. S.I.M.T.
dell'Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini, suddivisa in 3 Lotti
II.1.2) Codice CPV principale 33190000 II.1.3) Tipo di appalto
Forniture II.1.4) Breve descrizione: Fornitura di sistemi per la
produzione di pool piastrinici, inattivazione dei patogeni e raccolta
in aferesi e del relativo materiale di consumo per le necessità
della U.O.C. S.I.M.T. II.1.6) Informazioni relative ai lotti Questo
appalto è suddiviso in lotti: sì II.1.7) Valore totale dell'appalto
€ 1.478.564,00 Iva esclusa.
SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1.1) Tipo di procedura: aperta IV.1.8)
Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP)
L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: no
IV.2.1) Pubblicazione precedente relativa alla stessa procedura
Numero dell'avviso nella GU S: 2022/S 202-574262.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE: V.2.1) Data di conclusione del contratto
d'appalto: 18/01/2023 V.2.3) Aggiudicatari: Lotto 1 Gada Italia
S.p.A. € 479.400,00 CIG 9424586666, Lotto 2 P.A.C.O. S.r.l. € 508
844.00 CIG 9424592B58, Lotto 3 Fresenius Kabi Italia S.r.l. €
490.320,00 CIG 94246001F5. Data di spedizione del presente avviso:
02/05/2023.
Il direttore generale
dott. Narciso Mostarda
TX23BGA12822 |
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Contratti | 2015 | AVVISI E BANDI DI GARA | REGIONI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 15-6-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-06-15&atto.codiceRedazionale=TC15BFD9693 | REGIONE BASILICATA Dipartimento Programmazione e Finanze Ufficio Attuazione Strumenti Statali e Regionali della Politica Regionale | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.69 del 15-6-2015) | Bando di gara a procedura aperta per l'affidamento del servizio di
assistenza tecnica ai cicli di programmazione Fas 2000-2006 Fsc
2007-2013 e avvio programmazione 2014-2020.
Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice
Regione Basilicata Dipartimento Programmazione e Finanze - Ufficio
Attuazione Strumenti Statali e Regionali della Politica Regionale,
via Verrastro n. 4, Potenza 85100, Italia +390971668323 RUP: dott.ssa
L. Santoro email: [email protected]
-http://www.basilicatanet.it PEC:
ufficio.attuazione.strumenti.statali.reg@cert.regione.basilicata.it.
Tutti documenti di gara sono consultabili al sito:
http://portalebandi.regione.basilicata.it
Sezione II: Oggetto dell'appalto
Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione
aggiudicatrice: Procedura Aperta per l'affidamento del Servizio di
Assistenza Tecnica ai Cicli di Programmazione Fas 2000-2006 Fsc 2007-
2013 e Avvio Programmazione 2014-2020. Luogo principale: prestazione
servizi Regione Basilicata. Principali settori di attivita': Servizi
generali delle PP AA. Concessione di un appalto a nome di altre
amministrazioni aggiudicatrici: no: - Cat servizi n: 27. Oggetto
principale CPV 73220000. Appalto e luogo di consegna o di esecuzione:
Servizi - Regione Basilicata. Lotti: no. Quantitativo o entità
dell'appalto: EUR 3500000 IVA esclusa. Durata in mesi: 60. Breve
descrizione dell'appalto: Servizio Assistenza Tecnica per supporto a
Regione nell'espletamento di adempimenti di competenza in raccordo e
continuazione alle azioni svolte nel 2010-2015, incluso supporto e
realizzazione di strumenti e metodologie atti a garantire un efficace
presidio delle funzioni di governance del sistema di monitoraggio
lucano e un efficiente sistema di comunicazione dei risultati
ottenuti.
Sezione III: Informazioni di carattere giuridico; economico;
finanziario e tecnico
Cauzioni e garanzie richieste: 2% dell'importo a base di gara,
mediante cauzione o fideiussione. La cauzione può essere costituita
in contanti o in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al
corso del giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria
provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno a
favore dell'Amministrazione aggiudicatrice. La fideiussione può
essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari
finanziari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto
legislativo n. 385/1993. Condizioni di partecipazione: sono ammessi a
partecipare alla gara i soggetti indicati all'art. 34 del decreto
legislativo n. 163/2006 e s.m.i., in possesso dei requisiti previsti
e descritti nel Disciplinare di Gara.
Sezione IV: Procedura
Tipo di procedura: aperta. Criteri di aggiudicazione: offerta
economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel
capitolato d'oneri. Termine per il ricevimento delle offerte o delle
domande di partecipazione: data: 31 luglio 2015 - Ora: 13. Lingue
utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande: IT.
Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria
offerta: 180 giorni dal termine ultimo per il ricevimento delle
offerte.
Sezione VI: Altre informazioni
CUP: G41E15000160001 CIG: 62707209D6. Ogni ulteriore informazione
potrà essere reperita sul sito dell'AVCP http://www.avcp.it .
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale
Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza Italia (IT).
Il dirigente
dott.ssa Liliana Santoro
TC15BFD9693 |
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Concorsi | 2002 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | REGIONE PIEMONTE | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 42 del 28-5-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-05-28&atto.codiceRedazionale=02E04318 | REGIONE PIEMONTE | CONCORSO (scad. 27 giugno 2002) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di dieci posti di collaboratore professionale sanitario - infermiere (cat. D), presso l'A.S.L. n. 3 di Torino. (GU n.42 del 28-05-2002) | In esecuzione di provvedimento del direttore generale è indetto
concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura dei seguenti
posti vacanti: dieci posti di collaboratore sanitario - infermiere
(cat. D).
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
semplice e corredate dei documenti prescritti, o di relative
autocertificazioni come previsto dalla normativa vigente, scade alle
ore 12 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione
del presente bando nella Gazzetta Ufficiale.
Il testo integrale del bando di concorso è stato pubblicato nel
bollettino ufficiale della regione Piemonte n. 19 del 9 maggio 2002,
la cui visione è anche possibile nel sito Internet della regione
Piemonte (indirizzo http://www.regione.piemonte.it).
Per informazioni rivolgersi all'ufficio concorsi dell'azienda
sanitaria locale n. 3, sito in via Foligno, 14 - Torino, telefono
011/4395320-321. |
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Concorsi | 2016 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' ALDO MORO DI BARI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 34 del 29-4-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-04-29&atto.codiceRedazionale=16E01916 | UNIVERSITA' ALDO MORO DI BARI | CONCORSO (scad. 30 maggio 2016) | Selezione pubblica per la copertura di un posto di ricercatore universitario a tempo determinato, presso il Dipartimento di chimica, indetta ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 240/10, con regime di impegno a tempo pieno. (GU n.34 del 29-04-2016) | Si comunica che l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro ha
indetto, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera b) della legge n.
240/2010 e vigente «Regolamento di Ateneo per il reclutamento di
ricercatori con contratto a tempo determinato», la seguente
selezione:
Selezione, per titoli e discussione pubblica, per la copertura
di n. 1 posto di ricercatore universitario a tempo determinato,
mediante stipula di contratto di lavoro subordinato della durata di
36 mesi, non rinnovabile, con regime di impegno a tempo pieno, presso
il Dipartimento di Chimica, settore concorsuale 03/C1 - Chimica
organica, settore scientifico-disciplinare CHIM/06 - Chimica organica
(D.R. n. 1004 del 12 aprile 2016 - codice selezione R1004/2016);
Dal giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
Speciale - Concorsi ed Esami - decorre il termine di trenta giorni
per la presentazione delle domande di partecipazione, dei titoli e
delle pubblicazioni, secondo le modalità indicate nel bando.
Il testo integrale del bando ed il fac-simile di domanda di
partecipazione sono disponibili e consultabili telematicamente al
sito web dell'Area Reclutamento dell'Università degli Studi di Bari
Aldo Moro all'indirizzo http://reclutamento.ict.uniba.it/settore1
Della pubblicazione del predetto bando sarà data comunicazione
anche nei siti web della CRUI, del Ministero dell'Università e della
Ricerca e dell'Unione Europea.
Responsabile del procedimento: sig.ra Vulpis Chiara (tel. +39
080574063 - e-mail [email protected]) funzionario in servizio
presso l'Area Reclutamento dell'Università degli Studi di Bari Aldo
Moro. |
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Concorsi | 2014 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | ESTAV NORD-OVEST | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 16 del 25-2-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-02-25&atto.codiceRedazionale=14E00816 | ESTAV NORD-OVEST | CONCORSO (scad. 27 marzo 2014) | Avviso pubblico per il conferimento di incarico per la Direzione della struttura complessa UO Chirurgia della mano dell'Azienda ospedaliero-universitaria Pisana ad un dirigente medico disciplina chirurgia plastica e ricostruttiva (conc. 11/2014). (GU n.16 del 25-02-2014) | In esecuzione della determinazione dirigenziale n. 108 del 31
gennaio 2014 è indetto un avviso pubblico per il conferimento di
incarico per la Direzione della Struttura Complessa UO Chirurgia
della Mano dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana ad un
Dirigente Medico disciplina Chirurgia Plastica e Ricostruttiva (conc.
11/2014).
L'attribuzione dell'incarico di struttura complessa è effettuata
dal Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana
sulla base di una terna di candidati fornita da un'apposita
commissione.
Le domande di partecipazione all'avviso dovranno essere inviate
al Direttore Generale dell'Estav Nord Ovest - Via A. Cocchi, 7/9 -
56121 loc. Ospedaletto Pisa (PI) entro il 30° giorno successivo alla
data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica. Qualora detto giorno sia festivo il termine è
prorogato al primo giorno successivo non festivo.
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione è stato pubblicato sul Bollettino
Ufficiale della Regione Toscana n. 6 del 12 febbraio 2014 e sarà
consultabile sul sito internet www.estav-nordovest.toscana.it
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Centro Direzionale
dell'Estav Nord Ovest - Via A. Cocchi, 7/9 - 56121 loc. Ospedaletto
Pisa (PI), oppure contattare i numeri telefonici
050/8662617/641/685/686/692/691/693 dal Lunedì al Venerdì dalle ore
10 alle ore 12. |
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Regioni | 2005 | REGIONE UMBRIA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 35 del 3-9-2005 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-09-03&atto.codiceRedazionale=005R0289 | REGIONE UMBRIA | LEGGE REGIONALE 22 febbraio 2005, n. 14 | Norme per l'esercizio e la valorizzazione della pesca professionale e dell'acquacoltura. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.35 del 03-09-2005) | (Pubblicata nel Bollettino ufficiale
della Regione Umbria n. 12 del 16 marzo 2005)
IL CONSIGLIO REGIONALE
Ha approvato
LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
Oggetto e finalità
1. Con la presente legge la Regione, in attuazione dell'Art. 117
della Costituzione, nel rispetto dei principi di sostenibilità e
responsabilità nei confronti dell'ambiente e dei consumatori e in
armonia con gli indirizzi del documento annuale di programmazione
(DAP), disciplina le attività di pesca professionale e di
acquacoltura al fine di:
a) promuovere la tutela e lo sviluppo del settore;
b) diversificare le potenzialità produttive del territorio;
c) incentivare la multifunzionalità delle imprese del settore;
d) incrementare la fauna ittica autoctona;
e) valorizzare i prodotti ittici;
f) promuovere azioni di riequilibrio e conservazione degli
ecosistemi acquatici.
2. La Regione riconosce il valore sociale svolto dalla pesca
professionale per lo sviluppo dei sistemi produttivi locali, per la
salvaguardia del patrimonio di tradizioni, conoscenze e risorse e per
la tutela paesaggistica degli ecosistemi lacustri.
3. Sono soggette alla disciplina della presente legge tutte le
acque superficiali ad esclusione di quelle piovane raccolte in invasi
o cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici.
Art. 2.
D e f i n i z i o n i
1. Ai fini della presente legge e dei regolamenti attuativi
valgono le seguenti definizioni:
a) pesca professionale: attività di cattura e prelievo di
specie viventi nelle acque lacustri esercitata a fini economici
mediante attrezzi a ciò destinati;
b) pesca sportiva: attività di cattura e/o prelievo di specie
viventi nelle acque interne esercitata da soggetti autorizzati nel
tempo libero senza scopo di lucro;
c) acquacoltura: insieme delle pratiche volte alla produzione
di proteine animali in ambiente acquatico, mediante il controllo,
parziale o totale, diretto o indiretto, del ciclo di sviluppo degli
organismi acquatici esercitate a fini economici;
d) pesca scientifica: attività di cattura e prelievo
esercitata da soggetti autorizzati a fini di studio e di ricerca
scientifica applicata;
e) novellame: esemplari allo stadio giovanile delle specie
animali viventi nelle acque interne, non pervenuti alle dimensioni
indicate nel regolamento di cui all'Art. 21, comma 2;
f) imprenditore ittico: soggetto che in forma singola,
associata o societaria esercita la pesca professionale e/o
l'acquacoltura. L'imprenditore ittico, fatte salve più favorevoli
disposizioni di legge, è equiparato all'imprenditore agricolo.
Art. 3.
Competenze della Regione
1. La Regione esercita le seguenti funzioni:
a) indirizzo, programmazione e coordinamento delle attività
dei settori disciplinati dalla presente legge;
b) ricerca e sperimentazione a supporto della programmazione;
c) rapporti con le autorità di bacino;
d) regolamentazione della pesca-turismo e dell'ittiturismo;
e) regolamentazione del monitoraggio di cui all'Art. 5;
f) regolamentazione dei programmi di controllo di cui all'Art.
18, comma 2;
g) regolamentazione del premio unico di cui all'Art. 11,
comma 1, lettera t).
Art. 4.
Competenze delle province
1. Le province:
a) approvano e trasmettono alla Regione i piani annuali
provinciali d'intervento nel settore della pesca professionale e
dell'acquacoltura in armonia con gli indirizzi impartiti dal
programma regionale, nei limiti delle risorse loro rispettivamente
destinate dal programma stesso;
b) gestiscono i piani provinciali ed esercitano i controlli
tecnici ed amministrativi circa il corretto impiego delle risorse per
l'attuazione degli interventi previsti dai piani medesimi;
c) rilasciano le licenze di pesca professionale;
d) rilasciano le autorizzazioni per prelievi a scopo
scientifico;
e) esprimono ai comuni il parere obbligatorio ma non vincolante
per le autorizzazioni degli impianti di acquacoltura;
f) rilasciano le concessioni di cui all'Art. 8, comma 2;
g) trasmettono alla Regione entro e non oltre il primo
trimestre di ogni anno, una relazione tecnica e finanziaria
sull'attuazione dei rispettivi piani, riferita all'anno precedente.
Art. 5.
Competenze dell'ARPA
1. L'agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA)
provvede al:
a) monitoraggio della qualità delle acque soggette alla
disciplina della presente legge;
b) monitoraggio dell'impatto ambientale degli impianti di
acquacoltura.
Art. 6.
Commissione consultiva
1. È istituita la commissione consultiva per la pesca
professionale e l'acquacoltura, di seguito denominata commissione,
così composta:
a) il dirigente del servizio qualificazione delle produzioni
animali o suo delegato, con funzioni di presidente;
b) il dirigente del servizio prevenzione e sanità pubblica o
suo delegato;
c) il dirigente del servizio programmazione forestale
faunistica venatoria ed economia montana o suo delegato;
d) un rappresentante designato da ciascuna delle province;
e) un rappresentante designato dall'Università degli studi di
Perugia;
f) un rappresentante designato da ciascuna delle associazioni
del settore dell'acquacoltura e della pesca professionale che opera a
livello regionale;
g) un rappresentante designato dall'ARPA;
h) due rappresentanti designati dal consiglio delle autonomie
locali, uno espressione dei comuni rivieraschi dei laghi ed uno
espressione dei comuni rivieraschi dei fiumi.
2. La commissione è costituita con atto della giunta regionale e
resta in carica per la durata della legislatura e continua comunque
la propria attività fino al rinnovo degli organi regionali.
3. La commissione esprime pareri e proposte su iniziative,
indagini e studi relativi ai settori disciplinati dalla presente
legge.
4. Alle riunioni della commissione possono essere invitati anche
altri esperti.
5. La commissione adotta un regolamento interno per il proprio
funzionamento.
6. Ai componenti della commissione non spetta alcun compenso.
Art. 7.
Programma regionale per la pesca professionale e l'acquacoltura
1. La giunta regionale, sentita la commissione di cui all'Art. 6,
predispone il programma regionale per la pesca professionale e
l'acquacoltura, di seguito denominato programma, di durata triennale.
2. Il programma:
a) analizza la situazione del settore in ambito regionale;
b) fissa gli obbiettivi che si intendono perseguire;
c) individua le tipologie di intervento finanziabili tra quelle
descritte negli articoli 11 e 15 e ne fissa le relative priorità;
d) determina le risorse finanziarie complessive da destinare
all'attuazione del programma, ripartendole tra pesca professionale e
acquacoltura, e specificando in particolare quelle relative alla sua
prima annualità;
e) ripartisce le risorse finanziarie fra le province
definendone i criteri di riparto e le relative procedure di
assegnazione;
f) determina, in caso di mancata presentazione di programmi da
parte di una o ambedue le province, ovvero di presentazione di
programmi che non raggiungano la quota di risorse alle stesse
destinate, le modalità di rimodulazione dei finanziamenti a valere
per le successive annualità.
3. Il programma indica il quadro finanziario, annualmente
aggiornato, in relazione alle dirette risorse regionali rese
disponibili ed a quelle aggiuntive di provenienza comunitaria e
nazionale.
4. Il programma definisce e sostiene lo studio e il monitoraggio
dei dati produttivi dei settori.
Art. 8.
Attività di pesca professionale
1. L'esercizio della pesca professionale è esercitato
esclusivamente da imprenditori ittici in possesso della licenza
rilasciata dalla provincia competente.
2. Ai fini di una migliore tutela e di un più razionale
sfruttamento del patrimonio ittico, l'esercizio della pesca
professionale può essere riservato mediante concessioni a favore di
pescatori associati in cooperative o consorzi, i cui soci siano
in maggioranza residenti nei comuni rivieraschi. La concessione
individua l'estensione della riserva e ha durata non superiore a
dieci anni.
3. Nelle acque in concessione è comunque salvo il diritto
all'esercizio della pesca sportiva senza oneri aggiuntivi per il
pescatore sportivo.
Art. 9.
Registro dei pescatori professionali
1. Presso le province è costituito il registro degli
imprenditori ittici che esercitano la pesca professionale.
Art. 10.
Pescaturismo e ittiturismo
1. Nelle attività connesse alla pesca professionale sono
ricomprese, purchè non prevalenti rispetto a questa:
a) il pescaturismo: consistente nell'attività di pesca
effettuata da persone con le modalità previste dalle norme regionali
in materia di pesca sportiva, anche non in possesso di licenza, o
anche con i sistemi, imbarcazioni ed attrezzi autorizzati dalla
licenza di pesca dell'imprenditore ittico e comunque con l'assistenza
dello stesso;
b) l'ittiturismo: consistente nelle attività culturali,
didattiche, di ospitalità e somministrazione pasti finalizzate alla
valorizzazione dei prodotti ittici locali ed alla conoscenza degli
ecosistemi lacustri attraverso l'utilizzo della abitazione, delle
strutture e attrezzature nella disponibilità del pescatore
professionale.
Art. 11.
Tipologia degli interventi per la pesca professionale
1. Ai sensi della presente legge possono essere concessi aiuti ai
beneficiari individuati all'Art. 12 con riferimento alle seguenti
attivita':
a) acquisto di reti, attrezzi, natanti da pesca e di apparati
motori a basso impatto inquinante;
b) interventi di miglioramento delle condizioni di lavoro,
igiene e sicurezza nel settore;
c) realizzazione e ammodernamento di strutture, ivi compresi i
relativi impianti ed attrezzature, per la conservazione del pesce
vivo, la trasformazione e la vendita diretta dei prodotti della pesca
professionale;
d) incentivazione della pesca-turismo e dell'ittiturismo;
e) raccolta, trasformazione e commercializzazione della canna e
delle erbe palustri ivi compreso l'acquisto delle necessarie macchine
ed attrezzature;
f) servizi di gestione e manutenzione dell'ecosistema acquatico
e rivierasco;
g) interventi di miglioramento della qualità, di promozione,
di tutela e di valorizzazione dei prodotti della pesca professionale,
anche attraverso il ricorso a certificazioni regolamentate o
volontarie di prodotto, processo, sistema ambientale, etica, di
rintracciabilità ed etichettatura;
h) interventi di diffusione di metodi di pesca selettiva,
svolti in attuazione di programmi concordati con le province;
i) interventi di contenimento di specie infestanti alloctone,
svolti in attuazione di programmi concordati con le province;
l) realizzazione, ampliamento e ammodernamento di centri
ittiogenici, ivi compresi i relativi impianti ed attrezzature,
finalizzati ai programmi di cui alla lettera m);
m) programmi di produzione e/o di acquisto di novellame di
specie oggetto di pesca professionale destinato al ripopolamento
nelle acque lacustri;
n) studio e monitoraggio degli stock ittici e del pescato;
o) interventi per gravi danni a seguito di interruzione
straordinaria dell'attività di pesca dovuta a divieti per periodi di
riposo biologico o per la ricostituzione del patrimonio ittico,
riconosciuti dalla provincia;
p) interventi per gravi danni a seguito di epidemie, di
calamità naturali o di avversità meteoriche ovvero ecologiche di
carattere eccezionale, riconosciuti dalla provincia;
q) compensazione del mancato guadagno in caso di malattia e di
infortunio sul lavoro
r) servizi di divulgazione, formazione e assistenza tecnica
specialistica;
s) interventi di garanzia diretta e/o controgaranzia alle
imprese e alle cooperative operanti nel settore della pesca
professionale a valere sulla disponibilità finanziaria del fondo
centrale per il credito peschereccio, previsto dalla legge
17 febbraio 1982, n. 41;
t) premio unico per l'attività di pesca professionale.
2. La percentuale del contributo, ad esclusione delle lettere o),
p), q) ed s), del comma 1, è determinata sino a un massimo del
quaranta per cento delle spese ritenute ammissibili.
3. La percentuale del contributo previsto dal comma 2 può essere
elevata sino a un massimo del novanta per cento con riferimento alle
attività di cui al comma 1, lettere f), g), h), i), n) ed r).
4. Gli aiuti di cui al comma 1, lettera s) sono concessi entro i
limiti previsti dalla normativa comunitaria vigente in materia di
concessione di garanzie.
Art. 12.
B e n e f i c i a r i
1. Possono beneficiare di aiuti di cui all'Art. 11, comma 1:
a) imprenditori ittici, singoli, associati e loro cooperative
limitatamente alle attività indicate alle lettere a), b), o), p), q)
ed s);
b) cooperative di imprenditori ittici limitatamente alle
attività indicate alle lettere c), d), e), f), g), h), i), s);
c) province limitatamente alle attività indicate alle
lettere g), l), m) n);
d) istituti pubblici di ricerca e sperimentazione limitatamente
alle attività indicate alla lettera n);
e) associazioni del settore che operano a livello regionale,
limitatamente alla lettera r);
f) imprenditori ittici singoli di età inferiore ai quaranta
anni limitatamente alle attività indicate alla lettera t).
Art. 13.
Prelievo a fini scientifici e novellame
1. Le province possono autorizzare istituti ed enti di ricerca e
sperimentazione ad effettuare la pesca scientifica.
2. La pesca di novellame è autorizzata dalle province
esclusivamente a fini di ripopolamento.
Art. 14.
Impianti di acquacoltura
1. Ai fini della realizzazione o dell'ampliamento di un impianto
di acquacoltura con strutture a terra il comune provvede, previo
parere favorevole della provincia, al rilascio della concessione
edilizia. Gli impianti di acquacoltura a terra devono essere
provvisti di accorgimenti tecnici strutturali e gestionali atti al
recupero delle sostanze organiche in sospensione ed all'abbattimento
del carico inquinante.
2. Per l'esercizio di impianti di acquacoltura costituiti da
gabbie galleggianti il comune competente rilascia apposita
autorizzazione, previo parere favorevole della provincia, nella quale
è indicata anche la durata dell'attività.
3. La provincia, per quanto previsto ai commi 1 e 2, può
avvalersi dell'ARPA, anche al fine di eventuali prescrizioni.
4. I requisiti e gli obblighi degli impianti di acquacoltura sono
disciplinati dalla provincia competente.
5. Il materiale ittico accidentalmente giunto nella vasca per la
decantazione delle sostanze in sospensione deve essere immediatamente
rimosso a cura del titolare dell'impianto.
6. La sola detenzione di specie ittiche destinate alla pesca
sportiva non costituisce attività di acquacoltura ed è comunque
soggetta all'autorizzazione delle province.
7. La sola detenzione di specie ittiche, di anfibi o crostacei
destinate al diretto consumo per la ristorazione nel medesimo locale
non costituisce attività di acquacoltura ed è comunque soggetta
all'autorizzazione sanitaria delle aziende sanitarie locali (ASL).
8. Le province istituiscono l'elenco degli imprenditori ittici
che esercitano l'acquacoltura.
Art. 15.
Tipologia degli interventi per l'acquacoltura
1. Ai sensi della presente legge possono essere concessi aiuti ai
beneficiari individuati all'Art. 16 con riferimento alle seguenti
attivita':
a) interventi di abbattimento di solidi sospesi negli affluenti
o altri, comunque finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale;
b) interventi di miglioramento delle condizioni di ambiente, di
igiene e sicurezza nel settore;
c) contributi per premi assicurativi a copertura dei rischi
d'impresa del settore per eventi calamitosi o di carattere
eccezionale, a valere sulle disponibilità finanziarie del Fondo di
solidarietà nazionale della pesca e acquacoltura istituito presso il
Ministero delle politiche agricole e forestali con decreto
legislativo 26 maggio 2004, n. 154;
d) programmi di ricerca, sperimentazione e diffusione di nuove
tecniche del settore finalizzate alla riduzione dell'impatto
ambientale;
e) interventi di miglioramento della qualità, di promozione,
di tutela, di valorizzazione e diversificazione delle produzioni
dell'acquacoltura, anche attraverso il ricorso a certificazione
regolamentata o volontaria di prodotto, di processo, di sistema,
ambientale, etica, di rintracciabilità ed etichettatura;
f) realizzazione e ammodernamento di strutture, ivi compresi i
relativi impianti ed attrezzature, per la vendita diretta dei
prodotti dell'acquacoltura;
g) servizi di divulgazione e formazione e assistenza tecnica
specialistica.
2. La percentuale del contributo è determinata sino a un massimo
del quaranta per cento delle spese ritenute ammissibili.
3. La percentuale del contributo previsto dal comma 2 può essere
elevata sino a un massimo del novanta per cento con riferimento alle
attività di cui al comma 1, lettere d), e), g) e sino a un massimo
dell'ottanta per cento con riferimento alle attività di cui al
comma 1, lettera c).
Art. 16.
Beneficiari
1. I beneficiari degli aiuti previsti dall'Art. 15 comma 1 sono:
a) imprenditori ittici che esercitano l'attività di
acquacoltura singoli, associati e loro cooperative limitatamente alle
attività indicate alle lettere a), b), c), f);
b) associazioni o organizzazioni di produttori del settore che
operano a livello regionale, limitatamente alle lettere e), g);
c) istituti pubblici di ricerca e sperimentazione e province
limitatamente alle attività indicate alla lettera d).
Art. 17.
V i g i l a n z a
1. La vigilanza e il controllo sulla pesca professionale e
sull'acquacoltura è esercitata dalle province
2. Gli imprenditori ittici di cui alla presente legge devono
consentire, quando lo richiedano i soggetti preposti alla vigilanza,
l'ispezione degli impianti, delle attrezzature, dei mezzi di
trasporto e dei pesci di cui abbiano l'uso o la detenzione.
Art. 18.
Controlli sanitari
1. È compito dei servizi veterinari delle ASL, ai sensi della
legge regionale 7 aprile 1982, a. 19 e successive modificazioni,
organizzare ed attuare il servizio di controllo sanitario dei pesci
pescati, prodotti e consumati in Umbria nonchè degli impianti di
acquacoltura, fatte salve tutte le norme sanitarie vigenti in materia
ed in particolare il decreto del Presidente della Repubblica
30 dicembre 1992, n. 555 e successive modificazioni ed integrazioni.
2. La Regione può attuare, tramite i servizi veterinari della
ASL e l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle
Marche, specifici programmi di controllo.
3. I servizi veterinari della ASL trasmettono annualmente, entro
il 31 gennaio dell'anno successivo, alla Regione una relazione
tecnica relativa all'attività svolta ed alla situazione sanitaria
complessiva dei settori dell'acquacoltura e della pesca
professionale.
Art. 19.
Sanzioni amministrative
1. La violazione delle prescrizioni recate dalla presente legge
comporta l'applicazione delle seguenti sanzioni amministrative
pecuniarie:
a) da Euro 2.000,00 a Euro 4.000,00 per chi esercita la pesca
professionale senza la prevista licenza di cui all'Art. 8, comma 1;
b) da Euro euro 150,00 a Euro 900,00 per chi esercita la pesca
professionale con licenza scaduta. La sanzione si applica anche al
titolare di licenza che non sia in grado di esibire la stessa al
momento del controllo da parte degli organi di vigilanza e che non la
presenti entro quindici giorni. Il titolare di licenza valida che non
sia in regola con i versamenti dovuti, nel caso non sia stato
superato il trentesimo giorno dalla data di scadenza, incorre nella
sanzione corrispondente al costo del tributo stesso;
c) da Euro 300,00 a Euro 1.800,00 per chi esercita la pesca
professionale con attrezzi o mezzi non consentiti o in zone protette;
d) da Euro 250,00 a Euro 1.500,00 per chi commercia o detiene
per vendere pesce vivo o morto non congelato, pescato sotto misura o
in epoca di divieto nelle acque principali regionali;
e) da Euro 1.000,00 a Euro 2.000,00 per chi non ottempera agli
obblighi o prescrizioni previsti per l'esercizio della pesca turismo
ed ittiturismo;
f) da Euro 1.000,00 a Euro 3.000,00 per chi non ottempera agli
obblighi o prescrizioni previsti per l'esercizio della pesca del
novellame;
g) da Euro 2.000,00 a Euro 3.000,00 per chi non ottempera agli
obblighi o prescrizioni relativamente all'esercizio della pesca a
fini scientifici;
h) da Euro 100,00 a Euro 500,00 per chi non ottempera agli
altri obblighi o prescrizioni previsti dai regolamnti di cui all'Art.
21;
i) da Euro 10.000,00 a Euro 30.000,00 per chi esercita
l'attività di acquacoltura senza le previste autorizzazioni di cui
all'Art. 14;
l) da Euro 1.500,00 a Euro 3.000,00 per chi non ottempera a
quanto disposto dall'Art. 14, comma 5;
m) da Euro 500,00 a Euro 1.000,00 per chi non ottempera a
quanto disposto dall'Art. 14, comma 6;
n) da Euro 500,00 a Euro 1.000,00 per chi non ottempera agli
altri obblighi o prescrizioni previsti dalla disciplina di attuazione
della presente legge.
2. L'entità della sanzione pecuniaria comminata tiene conto
della gravità e della eventuale reiterazione della violazione.
3. Gli enti competenti all'irrogazione delle sanzioni, alla
gestione e all'espletamento dei procedimenti relativi ai verbali di
accertamento di violazione della presente legge e all'introito delle
somme riscosse sono le province competenti per territorio.
4. Le somme riscosse ai sensi dei commi 1, 2 e 3 sono acquisite
al bilancio delle province che le utilizzano per l'esercizio delle
funzioni di gestione e manutenzione dell'ecosistema acquatico e
rivierasco e per interventi di contenimento di specie ittiche
infestanti.
Art. 20.
Sanzioni amministrative accessorie
1. Per le violazioni delle prescrizioni recate dalla presente
legge si applicano, oltre alle sanzioni di cui all'Art. 19, le
seguenti sanzioni amministrative accessorie:
a) la confisca del pescato o della produzione ittica per le
violazioni di cui all'Art. 19, comma 1, lettere a), c), d);
b) la confisca degli attrezzi utilizzati o detenuti per
commettere la violazione, ad esclusione dell'imbarcazione per le
violazioni di cui all'Art. 19, comma 1, lettere a), c);
c) la sospensione della validità della licenza di pesca per un
periodo non superiore ad un mese, aumentabile fino a sei mesi in caso
di recidiva specifica per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1,
lettera c);
d) l'obbligo di ripristino, entro un termine prestabilito,
delle zone in cui siano stati costruiti opere o impianti di
acquacoltura non autorizzati per le violazioni di cui all'Art. 19,
comma 1, lettera i);
e) l'esclusione degli aiuti di cui agli articoli 11 e 15 per
una annualità per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1.
Art. 21.
Norme regolamentari
1. La Regione, entro sei mesi dall'entrata in vigore della
presente legge, sentita la commissione di cui all'Art. 6, adotta
norme regolamentari per la disciplina dell'attività di pescaturismo
e ittiturismo e per la disciplina del monitoraggio di cui all'Art. 5,
comma 1, lettere a) e b) e per la concessione del premio unico di cui
all'Art. 11, comma 1, lettera t).
2. Le province, entro sei mesi dall'entrata in vigore della
presente legge, adottano norme regolamentari per la disciplina:
a) del rilascio delle licenze di pesca professionale;
b) del registro degli imprenditori ittici che esercitano la
pesca professionale;
c) dell'attività di pesca professionale;
d) del rilascio delle autorizzazioni della pesca a fini
scientifici;
e) del rilascio delle concessioni di cui all'Art. 8, comma 2;
f) del prelievo del novellame;
g) dell'attività di acquacoltura;
h) dell'elenco degli impianti di acquacoltura.
3. Le province disciplinano i procedimenti amministrativi
relativi alla concessione dei contributi per le attività di cui agli
articoli 11 e 15.
Art. 22.
Modificazioni della legge regionale 2 dicembre 1998, n. 44
1. La lettera a) del comma 1 dell'Art. 29, l'Art. 30, l'Art. 33,
l'Art. 34 e le lettere b), h), s), t), u), v) e w) del comma 1
dell'Art. 38 della legge regionale 2 dicembre 1998, n. 44, sono
abrogati.
2. Alla lettera c) del comma 1 dell'Art. 38 della legge» sono
aggiunte le parole «di tipo B e D».
3. Il comma 2 dell'Art. 38 della legge regionale n. 44/1998 è
sostituito dal seguente:
«2. Oltre alle sanzioni previste dal comma 1, per le violazioni
di cui alle lettere a), d), e), f), g), i), l), m), n), r), y) si
applicano le seguenti sanzioni amministrative accessorie:».
Art. 23.
Norme finali e transitorie
1. L'efficacia delle disposizioni di cui agli articoli 8, 9, 10,
11, 13, 14, 15, 17 e 19 della presente legge decorre dalla data di
entrata in vigore dei regolamenti di cui all'Art. 21.
2. Per gli impianti di acquacoltura già autorizzati ai sensi di
normative precedenti l'adeguamento a quanto previsto dal regolamento
di cui all'Art. 21, è consentito fino a sei mesi successivi alla
data di entrata in vigore del regolamento medesimo.
3. I procedimenti amministrativi iniziati e non conclusi alla
data di entrata in vigore della presente legge sono portati a
compimento secondo le norme vigenti al momento in cui gli stessi sono
stati avviati.
4. Gli aiuti previsti agli articoli 11 e 15 possono essere
concessi solo dopo decisione favorevole da parte della Commissione
europea ai sensi degli articoli 87 e 88 del trattato UE.
Art. 24.
Norma finanziaria
1. Al finanziamento degli interventi previsti dall'Art. 11,
comma 1, lettere b), d), f), g), h), i), m), n), o), p), q), r) e t)
e dall'Art. 15 comma 1, lettere b), d), e), e g) si fa fronte con gli
stanziamenti disponibili allocati nella unità previsionale di base
07.1.011 denominata «Interventi nel settore della pesca
professionale» del bilancio pluriennale 2004-2006 annualità 2005 e
successive, parte spesa (cap. 4287 di nuova istituzione).
2. Al finanziamento degli interventi previsti dall'Art. 11,
comma 1, lettere a), c), e) ed l) e dall'Art. 15, comma 1, lettere a)
e f) si fa fronte con gli stanziamenti disponibili allocati nella
unità previsionale di base 07.2.009 denominata «Interventi vari nel
settore zootecnico» del bilancio pluriennale 2004-2006 annualità
2005 e successive, parte spesa (cap. 8505 di nuova istituzione).
3. La quantificazione del finanziamento di cui ai commi 1 e 2 è
determinata annualmente con la legge finanziaria regionale, ai sensi
dell'Art. 27, comma 3, lettera c) della vigente legge regionale di
contabilità.
4. La giunta regionale è autorizzata ad apportare le conseguenti
variazioni di cui ai precedenti commi, sia in termini di competenza
che di cassa.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino
Ufficiale della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge della Regione Umbria.
Perugia, 22 febbraio 2005
LORENZETTI |
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Serie Generale | 1992 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI | Serie Generale n. 96 del 24-4-1992 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-04-24&atto.codiceRedazionale=092A1862&elenco30giorni=false | MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI | COMUNICATO | Istituzione di un consolato onorario in Saint Paul (Stati Uniti) (GU Serie Generale n.96 del 24-04-1992) | IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI
(Omissis).
Decreta:
Art. 1.
Il vice consolato di seconda categoria in Saint Paul (Stati Uniti)
è soppresso.
Art. 2.
È istituito in Saint Paul (Stati Uniti) un consolato di II
categoria, posto alle dipendenze del consolato generale d'Italia in
Chicago, con circoscrizione territoriale comprendente lo Stato del
Minnesota.
Il presente decreto verrà trasmesso alla Corte dei conti per la
prescritta registrazione e verrà successivamente pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 20 febbraio 1992
Il Ministro: DE MICHELIS
Registrato alla Corte dei conti il 6 marzo 1992
Registro n. 6 Esteri, foglio n. 121 |
|
Corte Costituzionale | 1997 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 19 del 7-5-1997 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-05-07&atto.codiceRedazionale=097C0404 | N. 230 ORDINANZA (Atto di promovimento) 10 febbraio 1997 | N. 230 Ordinanza emessa il 10 febbraio 1997 dal pretore di Macerata sul ricorso proposto da Marinacci Filomena ed altri, eredi di Marabini Giuseppa contro l'INPS Previdenza e assistenza sociale - Pensioni INPS - Previsto pagamento dei rimborsi in sei annualita' e mediante emissioni di titoli di Stato - Estinzione dei giudizi pendenti alla data di entrata in vigore della normativa impugnata - Esclusione degli interessi e della rivalutazione monetaria - Incidenza sul principio di uguaglianza, sul diritto di azione e sulla garanzia previdenziale. (Legge 23 dicembre 1996, n. 662, art. 1, commi 181, 182, 183 e 184). (Cost., artt. 3, 23, 24 e 38). (097C0404) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.19 del 7-5-1997) | IL PRETORE
Sciogliendo la riserva osserva: le parti ricorrenti, nella loro
qualità di eredi, invocano l'applicazione della sentenza della Corte
costituzionale n. 495 del 1993 dubitando della legittimità
costituzionale delle norme introdotte dal legislatore con legge 23
dicembre 1996, n. 662, art. 1, commi 181, 182, 183. Le censure,
condivise dal pretore, sono rilevanti nel giudizio in esame e non
manifestamente infondate, per i motivi di seguito esposti.
A) Violazione dell'art. 3 Cost. nella parte in cui la normativa in
esame prevede il diritto al pagamento delle somme arretrate per i
soli soggeti interessati e i loro superstiti aventi titolo alla
pensione di reversibilità alla data del 30 marzo 1996, escludendo
ogni altro erede che non sia superstite avente diritto alla pensione
di reversibilità. La successione mortis causa nei beni del de cuius
riguarda anche i crediti entrati a far parte del patrimonio
anteriormente al suo decesso, per cui l'esclusione in danno degli
eredi dei titolari di pensione realizza un'evidente disparità di
trattamento. Inoltre, il collegamento tra il rimborso delle somme
maturate fino al 31 dicembre 1995 e la sussistenza in vita del
soggetto interessato, introduce un elemento di assoluta casualità
qual'è il momento del decesso dell'originario beneficiario e crea
una irrazionale disparità di trattamento con riferimento al medesimo
bene patrimoniale.
B) Violazione degli artt. 3 e 24 Cost. in quanto l'intera
disciplina introdotta dal legislatore, sottrae all'interessato la
possibilità di veder accertato, in contraddittorio con l'istituto
pubblico di previdenza, nell'an e nel quantum, il trattamento
pensionistico in conseguenza delle sentenze della Corte
costituzionale n. 495 del 1993 e n. 240 del 1994. Il diritto al
rimborso non è affatto incontroverso, prova ne è il tenore delle
deduzioni dell'INPS ritualmente introdotte in giudizio - "la domanda
è inammissibile per maturata decadenza ex artt. 47 legge n. 639/70,
6 legge n. 166/91 e 4 legge n. 438/92 ... si contesta come infondata
la domanda sugli arretrati nei limiti della prescrizione decennale" -
con la conseguenza che, pronunciata l'estinzione d'ufficio del
giudizio, l'attuazione dell'operazione cosiddetta di rimborso,
prevista dal legislatore per fronteggiare innegabili difficoltà di
bilancio, sarebbe di esclusiva pertinenza dell'istituto di previdenza
al di fuori di qualsivoglia controllo giudiziale.
C) Violazione dell'art. 3 Cost, per la disparità di trattamento in
danno dei soggetti destinatari del rimborso in esame i quali, in
deroga al diritto comune delle obbligazioni (v.artt. 1181 e 1197
c.c.) non possono nè esigere l'immediato adempimento
dell'obbligazione, nè esprimere alcun dissenso avverso la speciale
forma di adempimento prevista dal legislatore comunque inidonea a
ricostituire immediatamente il patrimonio del creditore e soggetta al
fluttuante mercato dei titoli di stato;
D) Violazione dell'art. 3 Cost. per l'esclusione, dal rimborso,
degli interessi legali e della rivalutazione monetaria in relazione
agli importi maturati a tutto il dicembre 1995, giacchè producendo i
crediti previdenziali, e assistenziali, il cumulo di interessi e
rivalutazione sino all'entrata in vigore della legge 30 dicembre
1991, n. 412 e, per il periodo successivo, la rivalutazione solo per
la parte eventualmente eccedente la misura degli interessi, nel caso
in esame si produrrebbe disparità di trattamento pur in presenza di
crediti di uguale natura. Violazione dell'art. 24 Cost. in quanto lo
ius superveniens è volto a depauperare il patrimonio degli
interessati, attraverso l'esclusione degli accessori del credito
vantato, sicchè l'intervento del legislatore nel processo,
definendone l'esito ope legis, vulnera il diritto di azione
vanificando la tutela giurisdizionale, e supera i limiti di
costituzionalità posti dalla giurisprudenza della Corte
costituzionale (v., fra le altre, Corte cost. 10 dicembre 1981, n.
185, Corte cost. 10 aprile 1987, n. 123, Corte cost. 31 marzo 1995,
n. 103). Inoltre, violazione dell'art. 38 Cost. poichè costituendo
l'integrazione al minimo una componente non ancora liquidata
dell'ordinaria pensione (Cass, sez. un. 21 giugno 1990, n. 6245 e
Corte cost. n. 240 del 1994), la previsione normativa della mancata
corresponsione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria
dei crediti a tale titolo maturati a tutto il mese di dicembre 1995,
si pone in contrasto con il precetto costituzionale.
E) Violazione degli artt. 23 e 24 Cost. per la previsione della
compensazione delle spese di lite, sottraendo al giudice naturale
tale componente accessoria della controversia, e violazione dell'art.
36 Cost. per la perdita certa sia delle spese già affrontate, sia
del corrispettivo delle prestazioni professionali rese da parte dei
difensori che hanno anticipato spese e non riscosso onorari in forza
degli accordi con i Patronati che prevedono lo svolgimento gratuito
di attività professionale nei confronti degli assistiti.
P.Q.M.
Visto l'art. 23, legge 11 marzo 1953, n. 87, dichiara rilevante e
non manifestamente infondata la questione di legittimità
costituzionale dell'art. 1, commi 181, 182, 183 e 184 della legge 23
dicembre 1996, n. 662, in riferimento agli art. 3, 23, 24 e 28 della
Costituzione nei termini prospettati in parte motiva;
Dispone l'immediata trasmissione degli atti alla Corte
costituzionale e la sospensione del giudizio in corso;
Dispone che la presente ordinanza sia notificata al Presidente del
Consiglio dei Ministri e comunicata ai Presidenti delle due Camere
del Parlamento;
Manda alla cancelleria per gli adempimenti di rito;
Si comunichi.
Macerata, addì 10 febbraio 1997
Il pretore: Mancino
97C0404 |
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Serie Generale | 1991 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | Serie Generale n. 106 del 8-5-1991 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-05-08&atto.codiceRedazionale=091A2080&elenco30giorni=false | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | COMUNICATO | Mancata conversione del decreto-legge 8 marzo 1991, n. 72, recante: "Provvedimenti urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio". (GU Serie Generale n.106 del 08-05-1991) | Il decreto-legge 8 marzo 1991, n. 72, recante: "Provvedimenti
urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli al portatore
nelle transazioni e prevenire l'utilizzo del sistema finanziario a
scopo di riciclaggio" non è stato convertito in legge nel termine di
sessanta giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta
Ufficiale - serie generale - n. 58 del 9 marzo 1991. |
|
Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 140 del 30-11-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-30&atto.codiceRedazionale=TX22BFM26939 | ITALGAS RETI S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.140 del 30-11-2022) | Sistema di qualificazione - Servizi di pubblica utilità
SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE: I.1) Italgas Reti SPA Largo Regio
Parco 11 - 10153 Torino Persona di contatto: Domenico Zappavigna
E-mail: [email protected]. URL: http://www.italgas.it
SEZIONE II: OGGETTO: II.1.1)Denominazione: BB05AG40 - Impianti
Power to Gas (P2G), integrato con pannelli fotovoltaici, per produrre
idrogeno verde II.1.2) CPV principale 42980000 Generatori di gas
II.2.5)Criteri di aggiudicazione Il prezzo non è il solo criterio di
aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di
gara. II.2.8)Durata del sistema di qualificazione: Durata
indeterminata
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO: III.1.9)Qualificazione per il sistema:
Condizioni che gli operatori economici devono soddisfare per la
qualificazione: In questa sezione sono riportati i requisiti minimi
specifici (Economico-Finanziari, Tecnici, HSEQ) disponibili
nell'allegato al sistema di qualifica sul portale Italgas, sezione
fornitori
(https://www.italgas.it/fornitori/bandi-avvisi/sistema-qualifica/ )
che il candidato fornitore deve possedere per accedere al processo di
qualifica per il/iGruppo/i Merce oggetto del presente sistema di
qualificazione. Metodi di verifica di ciascuna condizione: L'evidenza
del possesso dei requisiti specifici avviene con la compilazione e la
conferma ai quesiti del questionario di
qualifica.(https://www.italgas.it/fornitori/diventa-fornitore/candida
tura/ )
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: VI.4.1)Organismo responsabile delle
procedure di ricorso: TAR Piemonte - Torino. VI.5) Invio alla Guue:
16/11/2022.
Italgas S.p.A. - Procurement e material management
ing. R. Marcuccio
TX22BFM26939 |
||
Parte Seconda | 2020 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Proroga termini | Parte Seconda n. 142 del 3-12-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-03&atto.codiceRedazionale=TX20ABP11767 | PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA Ufficio Territoriale del Governo | (GU Parte Seconda n.142 del 3-12-2020) | Protocollo: 126439/2020
Proroga dei termini legali e convenzionali
Visto il Decreto legislativo 15 gennaio 1948 n. 1, recante "Proroga
dei termini legali o convenzionali nell'ipotesi di chiusura delle
aziende di credito o singole dipendenze a causa di eventi
eccezionali"; esaminata la nota n. 1504823/20 del 13 novembre 2020,
con la quale il Capo della Filiale della Banca d'Italia di Catanzaro
ha richiesto la proroga, ai sensi dell'art. 2 del citato Decreto
legislativo, dei termini legali o convenzionali della Filiale BPER
Banca S.p.A., sita in Siderno (RC), via Telesio n. 20/21, che nei
giorni di lunedì 9 e martedì 10 novembre 2020 ha osservato delle
giornate di chiusura a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19;
ritenuta sussistente l'eccezionalità dell'evento che ha determinato
la chiusura della Filiale; richiamato l'art. 2 del citato Decreto
Legislativo 15 gennaio 1948 n.1;
DECRETA per i motivi in premessa indicati, è riconosciuta
l'eccezionalità dell'evento che ha determinato la chiusura della
citata Filiale BPER Banca S.p.A di Siderno (RC) nei giorni di lunedì
9 e martedì 10 novembre 2020 e, pertanto, i termini legali o
convenzionali scadenti nelle suddette date o nei cinque giorni
successivi sono prorogati di quindici giorni, a decorrere dal giorno
della riapertura degli sportelli al pubblico. Il presente Decreto
viene inviato alla Filiale della Banca d'Italia di Catanzaro ed
all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale.
Il prefetto
Massimo Mariani
TX20ABP11767 (Gratuito) |
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Contratti | 2019 | AVVISI E BANDI DI GARA | AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 51 del 3-5-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-03&atto.codiceRedazionale=TX19BFG9228 | ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA INGV | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.51 del 3-5-2019) | Bando di gara - CIG 78655010C3
SEZIONE I: DENOMINAZIONE: Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia INGV-via Vigna Murata 605 - 00143 Roma
SEZIONE II: OGGETTO Procedura aperta per l'affidamento triennale di
servizi assicurativi All Risks Property, - Importo complessivo
dell'appalto € 330000,00
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO Si rimanda alla documentazione di gara
SEZIONE IV: PROCEDURA aperta CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: OEPV -
Termine per il ricevimento delle offerte: 03/06/2019 - Ora: 15:00.
DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 29/04/2019
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI Per tutto quanto non indicato si
rinvia alla documentazione di gara disponibile su
https://garetelematiche.ingv.it/
Il R.U.P.
Massimiliano Cerrone
TX19BFG9228 |
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Serie Generale | 2012 | SUPPLEMENTI ORDINARI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 291 del 14-12-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-12-14&atto.codiceRedazionale=12A12891&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Sinvacor» (12A12891) (GU Serie Generale n.291 del 14-12-2012 - Suppl. Ordinario n. 207) | Estratto determinazione V & A/1824 del 22 novembre 2012
Specialità medicinale: SINVACOR
Confezioni:
027209016 - «10 mg compresse rivestite con film» 20 compresse;
027209028 - «20 mg compresse rivestite con film» 10 compresse;
027209105 - «20 mg compresse rivestite con film» 28 compresse;
027209042 - «40 mg compresse rivestite con film» 10 compresse;
027209117 - «40 mg compresse rivestite con film» 28 compresse.
Titolare A.I.C.: MSD Italia S.r.l.
Tipo di modifica: modifica stampati.
Numero procedura mutuo riconoscimento: UK/H/687/002-004/WS/042 -
UK/H/687/002-004/WS/038.
Modifica apportata: è autorizzata la modifica del riassunto
delle caratteristiche del prodotto alle sezioni 4.2, 4.3, 4.4, 4.5,
4.6, 4.8, 5.1 6.1 e 6.5 e corrispondenti paragrafi del foglio
illustrativo. Gli stampati corretti ed approvati sono allegati alla
determinazione.
In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3 del decreto legislativo
24 aprile 2006, n. 219 e successive modifiche ed integrazioni il
foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua
italiana e limitatamente ai medicinali in commercio nella provincia
di Bolzano, anche in lingua tedesca.
Il titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso
complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione
all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in
lingua tedesca e/o in altra lingua estera.
In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e
sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82
del suddetto decreto legislativo.
I lotti già prodotti, non possono più essere dispensati al
pubblico a decorrere dal centoventesimo giorno successivo a quello
della pubblicazione della presente determinazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Trascorso il suddetto termine non potranno più essere dispensate
al pubblico confezioni che non rechino le modifiche indicate dalla
presente determinazione.
La presente determinazione entra in vigore il giorno successivo
alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana. |
|
Serie Generale | 1988 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL TESORO | Serie Generale n. 173 del 25-7-1988 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-07-25&atto.codiceRedazionale=088A3081&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL TESORO | DECRETO 18 luglio 1988 | Determinazione del tasso d'interesse semestrale dei certificati di credito del Tesoro con godimento 1 febbraio 1984 (settennali), 1 agosto 1984 (settennali), 16 agosto 1985 (quinquennali), 18 febbraio 1986 (quinquennali), 19 agosto 1987 (quinquennali) e 1 febbraio 1988 (quinquennali), relativamente alle cedole con godimento nel mese di agosto 1988 e scadenza nel mese di febbraio 1989. (GU Serie Generale n.173 del 25-07-1988) | IL MINISTRO DEL TESORO
Visti i sottoindicati decreti ministeriali, tutti debitamente
registrati alla Corte dei conti:
n. 205646/66-AU-58 del 19 gennaio 1984, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 26 del 26 gennaio 1984, recante un'emissione di CCT
settennali con godimento 1 febbraio 1984, fino all'importo di lire
3.000 miliardi, successivamente elevato a lire 6.500 miliardi, e
sottoscritti per il medesimo maggiore importo;
n. 211801/66-AU-69 del 18 luglio 1984, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 202 del 24 luglio 1984, recante un'emissione di CCT
settennali con godimento 1 agosto 1984, fino all'importo di lire
8.500 miliardi, successivamente sottoscritti per il minor importo di
lire 6.500 miliardi;
n. 316747/6/6-AU-89 del 3 agosto 1985, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 188 del 10 agosto 1985, recante un'emissione di CCT
quinquennali con godimento 16 agosto 1985, fino all'importo di lire
2.500 miliardi, successivamente sottoscritti per il minor importo di
lire 1.750 miliardi;
n. 621164/66-AU-103 del 10 febbraio 1986, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 1986, recante un'emissione
di CCT quinquennali con godimento 18 febbraio 1986, fino all'importo
di lire 2.000 miliardi, successivamente sottoscritti per il minor
importo di lire 525 miliardi;
n. 428157/66-AU-141 del 10 agosto 1987, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 205 del 3 settembre 1987, recante un'emissione di CCT
quinquennali con godimento 19 agosto 1987, sottoscritti per l'importo
di lire 250 miliardi;
n. 250385/66-AU-152 del 27 gennaio 1988, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 35 del 12 febbraio 1988, recante un'emissione di CCT
quinquennali con godimento 1 febbraio 1988, sottoscritti per
l'importo di lire 3.100 miliardi;
Visto in particolare, l'art. 2 dei suindicati decreti ministeriali,
il quale, tra l'altro, indica, il procedimento da seguirsi per la
determinazione del tasso d'interesse semestrale da corrispondersi sui
predetti certificati di credito relativamente alle cedole successive
alla prima e prevede che il tasso medesimo venga fissato con decreto
del Ministro del tesoro, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale
entro il quindicesimo giorno precedente la data di godimento delle
cedole stesse;
Ritenuto che occorre determinare il tasso d'interesse semestrale
dei succennati certificati di credito relativamente alle cedole con
godimento nel mese di agosto 1988 e scadenza nel mese di febbraio
1989;
Vista la comunicazione della Banca d'Italia riguardante il tasso
d'interesse delle cedole, con godimento nel mese di agosto 1988,
relative ai suddetti certificati di credito;
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 2 dei decreti ministeriali n.
205646 del 19 gennaio 1984, n. 211801 del 18 luglio 1984, n. 316747
del 3 agosto 1985, n. 621164 del 10 febbraio 1986, n. 428157 del 10
agosto 1987 e n. 250385 del 27 gennaio 1988, meglio cennati nelle
premesse, il tasso d'interesse semestrale da corrispondersi sui
certificati di credito del Tesoro di seguito indicati, relativamente
alle cedole di scadenza nel mese di febbraio 1989, è determinato
nella misura:
del 5,55% per i CCT settennali 1 febbraio 1984, emessi per lire
6.500 miliardi, cedola n. 10;
del 5,15% per i CCT settennali 1 agosto 1984, emessi per lire
6.500 miliardi, cedola n. 9;
del 4,95% per i CCT quinquennali 16 agosto 1985, emessi per lire
1.750 miliardi, cedola n. 7;
del 4,95% per i CCT quinquennali 18 febbraio 1986, emessi per lire
525 miliardi, cedola n. 6;
del 5,30% per i CCT quinquennali 19 agosto 1987, emessi per lire
250 miliardi, cedola n. 3;
del 5,65% per i CCT quinquennali 1 febbraio 1988, emessi per lire
3.100 miliardi, cedola n. 2.
La spesa complessiva derivante dal presente decreto è di L.
996.504.125.000, così ripartite:
L. 360.750.000.000 per i CCT settennali 1 febbraio 1984;
L. 334.750.000.000 per i CCT settennali 1 agosto 1984;
L. 86.625.000.000 per i CCT quinquennali 16 agosto 1985;
L. 25.987.500.000 per i CCT quinquennali 18 febbraio 1986;
L. 13.249.375.000 per i CCT quinquennali 19 agosto 1987;
L. 175.142.250.000 per i CCT quinquennali 1 febbraio 1988,
e farà carico ad apposito capitolo dello stato di previsione della
spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1989.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, addì 18 luglio 1988
Il Ministro: AMATO |
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Concorsi | 2016 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' «LA SAPIENZA» DI ROMA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 8 del 29-1-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-01-29&atto.codiceRedazionale=16E00359 | UNIVERSITA' «LA SAPIENZA» DI ROMA | NOMINA | Nomina della commissione giudicatrice della procedura selettiva di chiamata per un posto di ricercatore a tempo determinato - tipologia B, presso il Dipartimento di Matematica - facolta' di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, settore concorsuale 01/A2 (settore scientifico-disciplinare MAT/03). (GU n.8 del 29-01-2016) | IL RETTORE
Visti:
la legge 30.12.2010, n. 240, in particolare l'art. 24 comma 3
che disciplinano la chiamata dei professori di I e II fascia e
ricercatori e successive modifiche e integrazioni;
il D.M. 29.07.2011, n. 336 riguardante la determinazione dei
settori concorsuali, raggruppati in macrosettori concorsuali, di cui
all'art. 15 della legge 240/2010 e successive modifiche ed
integrazioni;
lo Statuto dell'Università emanato con D.R. n. 3689 del
29.10.2012;
il D.M. 25.05.2011, n. 243 riguardante criteri e parametri per
la valutazione preliminare dei candidati di procedure pubbliche di
selezione dei destinatari di cui all'art. 24 legge 30.12.2010 n. 240;
il D.M. 28.12.2012 con cui il MIUR ha destinato risorse per il
piano Straordinario per i professori associati e ricercatori
tipologia B 2012-13;
Il D.R. n. 3900/2015 del 26/11/2015 con cui è stato emanato il
Regolamento per l'assegnazione delle risorse, per la chiamata dei
Professori di I e II Fascia e per il reclutamento dei Ricercatori a
tempo determinato tipologia «B» che sostituisce il previgente
Regolamento;
le delibere del Consiglio di Amministrazione n. 74/14 del
18.03.2014, n. 77/14 dell'8.04.2014, n. 144/14 del 10.06.2014, n.
173/14 del 24.06.2014 e n. 203/14 del 15.07.2014 riguardanti la
programmazione delle risorse 2013-2015 e la relativa assegnazione
alle strutture;
le delibere del Senato Accademico n. 202/14 del 25.03.2014, n.
219/14 del 07.04.2014, n. 289/14 del 27.05.2014, n. 312/14 del
17.06.2014 e n. 332/14 del 01.07.2014 riguardanti la programmazione
delle risorse 2013-2015 e la relativa assegnazione alle strutture;
le note rettorali del 30.07.2014 con cui si è proceduto a
comunicare ai Direttori di Dipartimento ed ai Presidi di Facoltà
l'attribuzione delle risorse 2013-2015 ai fini della chiamata del
personale docente;
la delibera del Dipartimento di Matematica del 28.10.2015;
la deliberazione n. 403-bis/14 del Senato Accademico del
23.09.2014 con la quale è stato dato mandato al Rettore di
autorizzare l'avvio delle procedure concorsuali e di approvare i
relativi criteri di valutazione, nei limiti delle risorse del piano
straordinario 2012 e delle 24 posizioni di RTD di tipo B
immediatamente attivabili;
la delibera n. 416/14 del 14.10.2014 con cui si è approvato il
nuovo testo contenente la modifica dell'ultimo capoverso dell'art.
8.2 del Regolamento per l'assegnazione delle risorse per la chiamata
dei Professori di I e II fascia e per il reclutamento dei ricercatori
a tempo determinato tipologia «B», ai sensi della legge 30.12.2010 n.
240;
il D.R. n. 2343/15 del 03.08.2015 con il quale è stata indetta
una procedura selettiva di chiamata per 2 posti di ricercatore a
tempo determinato - tipologia B presso il Dipartimento di Matematica
- Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali di cui uno al SC
01/A2 (SSD MAT/03);
la deliberazione n. 519/15 del 24.11.2015 con cui il Senato
Accademico ha deliberato le terne da cui effettuare i sorteggi per la
definizione della Commissione giudicatrice della procedura
suindicata;
la Disposizione del Direttore Generale n. 3194/2015 del
18/09/2015 con cui vengono stabilite le modalità di effettuazione
del sorteggio dei componenti effettivi e supplenti delle commissioni
giudicatrici delle procedure selettive per il reclutamento dei
ricercatori a tempo determinato di tipologia A e B, delle procedure
selettive per la chiamata dei professori di I e II fascia e delle
procedure valutative per la chiamata dei professori di I e II fascia;
il verbale del 11.12.2015 relativo alle operazioni di sorteggio
dei componenti effettivi e dei componenti supplenti della Commissione
giudicatrice della procedura de qua;
Decreta:
Art. 1
È così costituita la Commissione giudicatrice della procedura
selettiva di chiamata per 1 posto di ricercatore a tempo
determinato - tipologia B presso il Dipartimento di Matematica -
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali SC. 01/A2 (SSD
MAT/03);
Componenti effettivi:
Prof. Pietro Pirola - professore ordinario - Università di
Pavia;
Prof. Riccardo Salvati Manni - professore ordinario - Sapienza
Università di Roma;
Prof. Domenico Perrone - professore ordinario - Università del
Salento.
Componenti supplenti:
Prof. Paolo De Bartolomeis - professore ordinario - Università
di Firenze;
Prof. Paolo Piccinni - professore ordinario - Sapienza
Università di Roma;
Prof. Marco Andreatta - professore ordinario - Università di
Trento.
Art. 2
Dalla data di pubblicazione del presente decreto sul sito di
questa Università decorre il termine di trenta giorni per la
presentazione al Rettore, da parte dei candidati, di eventuali
istanze di ricusazione dei Commissari. Decorso tale termine e,
comunque, dopo l'insediamento della Commissione, non sono ammesse
istanze di ricusazione dei Commissari.
Art. 3
Le eventuali cause di incompatibilità e le modifiche dello stato
giuridico intervenute successivamente alla nomina non incidono sulla
qualità di componente della Commissione giudicatrice.
L'originale del presente decreto sarà acquisito alla raccolta
interna nell'apposito Registro di questa Amministrazione e sarà
pubblicato sul sito web di Sapienza.
Roma, 11 gennaio 2016
Il rettore: Gaudio |
|
Serie Generale | 1993 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 100 del 30-4-1993 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-04-30&atto.codiceRedazionale=093A2589&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | COMUNICATO | Determinazione della quota dell'indennita' di trasferta, spettante ai dipendenti da imprese di autotrasporto, esente da contribuzione previdenziale ed assistenziale, per gli anni 1987-91. (GU Serie Generale n.100 del 30-04-1993) | Con decreto ministeriale 29 marzo 1993, assunto di concerto con il
Ministro del tesoro, la misura della quota dell'indennità di
trasferta spettante ai dipendenti da impresa di autotrasporto - anche
se corrisposta con carattere di continuità - esclusa dalla
retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi di
previdenza ed assistenza ai sensi dell'art. 12 della legge 30 aprile
1969, n. 153, per il periodo 1 gennaio 1987-31 dicembre 1991, è
fissata in lire sessantamila giornaliere elevate a lire centomila per
le trasferte all'estero. |
|
Parte Seconda | 2021 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 69 del 12-6-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-12&atto.codiceRedazionale=TV21AAA6551 | GIUSEPPE DI VITTORIO Societa' cooperativa edilizia a proprieta' indivisa | Iscrizione all'albo societa' cooperative al n. A107294 - Sezione cooperative a mutualita' prevalente di cui agli artt. 2512, 2513 e 2514 del C.C. Sede legale: via Ettore Perrone n. 3 - 10122 Torino (TO) Registro delle imprese: Torino Partita IVA: 01796560017 | (GU Parte Seconda n.69 del 12-6-2021) | Convocazione di assemblea
I signori soci sono convocati in assemblea generale ordinaria che
si terranno in Torino, via E. Perrone n. 3, in prima convocazione il
giorno 28 giugno 2021, alle ore 9,00 ed in caso di diserzione in
seconda convocazione in Torino, via E. Perrone n. 3, il giorno 15
luglio 2021 alle ore 18,00 per discutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
1. Approvazione del bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre
2020 corredato dalla relazione sulla gestione, dalla relazione del
collegio sindacale e dalla relazione della società di
certificazione; relative deliberazioni;
2. Nomina del Consiglio di amministrazione;
3. Nomina del collegio sindacale e del Presidente dello stesso;
4. Compensi al Consiglio di amministrazione per il triennio
giugno 2021/maggio 2024;
5. Compensi al collegio sindacale per il triennio giugno
2021/maggio 2024;
6. Ratifica somme versate dai soci ai sensi degli articoli 7 e 47
dello Statuto sociale;
7. Contributo alla «Fondazione Monaco» di una somma massima
corrispondente al 2% dell'utile di esercizio;
Tenuto conto dell'attuale situazione di emergenza sanitaria
determinata dal virus COVID-19 e della normativa emergenziale emanata
al fine di evitare la diffusione del contagio che prevede la
possibilità dello svolgimento delle assemblee societarie «a porte
chiuse», la Cooperativa «G. Di Vittorio» ha deciso di avvalersi della
facoltà prevista dall'art. 106, comma sesto, del decreto-legge 17
marzo 2020 n. 18 (decreto «Cura Italia») in seguito modificato dalla
legge n. 21 del 26 febbraio 2021, prevedendo che l'intervento in
assemblea dei soci aventi diritto al voto avvenga esclusivamente
tramite il «Rappresentante designato» dalla società ai sensi
dell'art. 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.
58 («Testo unico della Finanza») senza partecipazione fisica dei
soci.
Ferma restando la modalità di intervento per i soci aventi diritto
di voto, gli altri soggetti legittimati ad essere presenti in
assemblea (Presidente, segretario, rappresentante designato, sindaci
effettivi) potranno intervenire medianti mezzi di comunicazione a
distanza che ne garantiscono l'identificazione, senza che sia
necessario che il Presidente e il segretario si trovino nel medesimo
luogo.
I soci aventi diritto di voto possono intervenire in assemblea
esclusivamente conferendo delega ed istruzioni di voto all'avvocato
Giovanni Battista Bramard, nato a Cuneo il 1° maggio 1974, C.F.:
BRMGNN74E01D205V, con studio in Torino, corso V. Emanuele II n. 92
«Rappresentante designato» nominato dal Consiglio di amministrazione
della Cooperativa «G. Di Vittorio» del 27 maggio 2021 ai sensi
dell'art. 106, comma sesto, decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e
s.m.i..
La delega al «Rappresentante designato» deve contenere istruzioni
di voto su tutte o alcune delle proposto all'ordine del giorno, e
deve essere conferita tramite lo specifico modulo di delega presente
presso gli uffici della Cooperativa e scaricabile dal sito
www.coopdivittorio.it entro il 26 giugno 2021.
Il modulo di delega con le istruzioni di voto deve pervenire entro
il suddetto termine al Rappresentante designato unitamente a copia di
un documento di identità avente validità legale con le seguenti
modalità alternative:
a) Mediante consegna a mano presso lo studio in Torino, corso V.
Emanuele II n. 92, cap. 10121, nei giorni feriali dalle ore 9,30 alle
ore 12,30 e dalle ore 15,00 alle 18,30;
b) Mediante corriere o lettera raccomandata a/r presso lo studio
legale associato avv.ti Alessandro Sciolla e Sergio Viale
all'indirizzo: corso V. Emanuele II n. 92, 10121 Torino;
c) Mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo:
[email protected]
d) Mediante consegna a mano, in busta chiusa, presso la sede
della Cooperativa (che provvederà alla consegna della busta chiusa
al Rappresentante designato).
La delega e le istruzioni di voto possono essere revocate entro la
fine del secondo giorno antecedente al giorno di svolgimento
dell'assemblea in prima convocazione.
Il conferimento della delega non comporta spese per il socio.
I documenti relativi all'ordine del giorno saranno pubblicati sul
sito www.coopdivittorio.it e resi disponibili presso la sede sociale
nei termini di legge.
Al fine di consentire il più ampio diritto di informazione, tenuto
conto delle particolari modalità di svolgimento dell'assemblea
dovute alla situazione di emergenza sanitaria, i soci aventi diritto
di voto possono formulare domande relative ai punti all'ordine del
giorno prima dell'assemblea inviando, entro il 23 giugno 2021, una
comunicazione mail con i dati anagrafici necessari per
l'identificazione (nome e cognome, luogo e data di nascita, codice
fiscale) al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Il Consiglio di amministrazione provvederà a fornire risposta il
prima possibile e in ogni caso entro il 26 giugno 2021, prendendo in
esame le sole domande strettamente pertinenti con gli argomenti
all'ordine del giorno e in cui sia possibile l'identificazione del
socio richiedente.
Il presidente del consiglio di amministrazione
Massimo Rizzo
TV21AAA6551 |
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Corte Costituzionale | 2016 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 5 del 3-2-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-02-03&atto.codiceRedazionale=T-160013 | N. 13 SENTENZA 13 - 29 gennaio 2016 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Spese di giustizia - Modifiche normative dei criteri di determinazione dei compensi del difensore - Ambito di operativita'. - Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilita' 2014), art. 1, comma 607; decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia − Testo A), art. 106-bis, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013. - (T-160013) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.5 del 3-2-2016) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente:Alessandro CRISCUOLO;
Giudici :Giuseppe FRIGO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI,
Marta CARTABIA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, Giuliano
AMATO, Silvana SCIARRA, Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco
MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nei giudizi di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma
607, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di
stabilità 2014) e dell'art. 106-bis del decreto del Presidente della
Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo
A), come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge
n. 147 del 2013, promossi dal Tribunale ordinario di Lecce con due
ordinanze del 28 maggio 2014, rispettivamente iscritte al n. 258 del
registro ordinanze 2014 e al n. 57 del registro ordinanze 2015 e
pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 4 e n. 16,
prima serie speciale, dell'anno 2015.
Visti gli atti di intervento del Presidente del Consiglio dei
ministri;
udito nella camera di consiglio del 13 gennaio 2016 il Giudice
relatore Nicolò Zanon.
Ritenuto in fatto
1.- Con ordinanza del 28 maggio 2014 (r.o. n. 258 del 2014) il
Tribunale ordinario di Lecce, in composizione monocratica, ha
sollevato - in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 della Costituzione -
questioni di legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R.
30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo A), introdotto
con l'art. 1, comma 606, lettera b), della legge 27 dicembre 2013, n.
147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2014), nonchè
dell'art. 1, comma 607, della stessa legge n. 147 del 2013,
quest'ultimo nella parte in cui dispone che la riduzione di un terzo
degli importi dovuti al difensore, prescritta dalla prima delle norme
censurate, si applichi anche nella liquidazione di onorari per
prestazioni già interamente compiute prima della sua entrata in
vigore.
1.1.- Il rimettente è chiamato a valutare una domanda di
liquidazione degli onorari professionali depositata dal difensore
d'ufficio di un imputato, relativamente alla fase dibattimentale del
giudizio di primo grado, con riguardo a prestazioni professionali
risalenti al 2010. Il professionista ha documentato d'avere
inutilmente esperito procedure esecutive nei confronti
dell'assistito, di talchè il suo compenso dovrebbe essere liquidato
a spese dell'Erario a norma dell'art. 116 del d.P.R. n. 115 del 2002.
Il Tribunale, dopo aver ricostruito la successione di norme in
materia di compensi professionali per gli avvocati, ritiene che nel
caso di specie debbano essere applicate le tariffe regolate dal
decreto del Ministro della giustizia 8 aprile 2004, n. 127
(Regolamento recante determinazione degli onorari, dei diritti e
delle indennità spettanti agli avvocati per le prestazioni
giudiziali, in materia civile, amministrativa, tributaria, penale e
stragiudiziali), nonostante l'abrogazione disposta dall'art. 9, comma
1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per
la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la
competitivita'), convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1,
della legge 24 marzo 2012, n. 27. È vero - osserva il rimettente -
che successive disposizioni regolamentari hanno stabilito
l'applicabilità dei relativi criteri di quantificazione a tutte le
liquidazioni da effettuarsi dopo la rispettiva entrata in vigore:
art. 41 del decreto del Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n.
140 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la
liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per
le professioni regolarmente vigilate dal Ministero della giustizia,
ai sensi dell'articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27), e
art. 28 del decreto del Ministro della giustizia 10 marzo 2014, n. 55
(Regolamento recante la determinazione dei parametri per la
liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi
dell'articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247).
Tali disposizioni tuttavia - sempre a parere del rimettente -
confliggerebbero con l'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002, ove è
disposta l'applicazione delle tariffe professionali vigenti al
momento della prestazione, e non potrebbero comunque trovare
applicazione riguardo a prestazioni completamente esaurite, come
nella specie, prima del mutamento della disciplina tariffaria.
Ciò premesso, e previa diffusa considerazione dell'attività
professionale da remunerare nel caso concreto, il Tribunale conclude
che dovrebbe essere corrisposto al richiedente un onorario pari ad
euro 381,00, al netto delle somme dovute in base a disposizioni
tributarie e previdenziali, e di una ulteriore somma erogata a titolo
di liquidazione forfettaria delle spese.
1.2.- Il giudice a quo afferma, a questo punto, che l'importo
indicato dovrebbe essere ridotto di un terzo in applicazione
dell'art. 106-bis del citato d.P.R. n. 115 del 2002. A differenza di
quanto non sia per le norme regolamentari già citate, che potrebbero
essere disapplicate o, più facilmente, interpretate in senso
costituzionalmente orientato, il comma 607 dell'art. 1 della legge n.
147 del 2013 vincola l'interprete, secondo il rimettente, ad
applicare la riduzione di un terzo per ogni liquidazione
sopravvenuta, anche se relativa a prestazioni completamente esaurite
in precedenza.
Una disciplina siffatta violerebbe il principio di uguaglianza,
discriminando senza ragione tra i soggetti che abbiano effettuato
identiche prestazioni, ed abbiano presentato in pari data la relativa
richiesta di compenso, a seconda che il loro onorario venga liquidato
prima o dopo l'entrata in vigore della norma censurata.
Secondo il Tribunale, la giurisprudenza costituzionale avrebbe
ammesso la legittimità di norme con effetti retroattivi sfavorevoli
su diritti sostanziali, ma a condizione della loro ragionevolezza
(sono citate le sentenze n. 92 del 2013, n. 166 del 2012 e n. 271 del
2011). Una qualità che mancherebbe, sempre secondo il Tribunale,
nella violazione dell'affidamento riposto dalla parte d'un rapporto a
natura sostanzialmente negoziale (o comunque fondato su prestazioni
corrispettive), che abbia completamente esaurito il compito
demandatole, nella piena e corretta esecuzione della prestazione
dovuta dall'altra parte. Ciò varrebbe anche per incarichi di natura
officiosa, che del resto trovano un presupposto imprescindibile nella
libera determinazione del professionista incaricato, espressa almeno
con la volontaria iscrizione negli elenchi dei difensori di ufficio o
di quelli disponibili per il patrocinio a spese dell'Erario. Andrebbe
considerato, nel contempo, che la modifica dei termini "negoziali"
(cioè del vantaggio valutato dal professionista nel momento della
propria prestazione) è stata deliberata proprio dalla parte non
ancora adempiente.
Il rimettente non nega che singole prestazioni possano essere
richieste ai cittadini in adempimento dei doveri di solidarietà
sociale evocati dall'art. 2 Cost., e secondo la riserva di legge
evocata dall'art. 23 Cost. Esisterebbero tuttavia limiti di
ragionevolezza nell'individuazione delle prestazioni esigibili in
nome dell'interesse comune: ciò che sarebbe dimostrato dallo stesso
art. 2 Cost. (dignità umana e libertà dallo sfruttamento),
dall'art. 36 Cost. (cui si connette anche il riconoscimento del
diritto al tempo libero), dall'art. 42 Cost. (la proprietà
espropriata impone un equo indennizzo), dall'art. 53 Cost. (la
prestazione tributaria deve essere proporzionale). Dunque, il dovere
di prestare l'ufficio non potrebbe diventare fonte di irragionevole
lesione del diritto all'uguaglianza e di altri diritti fondamentali.
Sempre esaminando l'evoluzione dei parametri normativi pertinenti
alla retribuzione dei difensori nel processo penale, il giudice a quo
afferma che il sistema - considerate anche le esigenze della finanza
pubblica e la natura pubblicistica dell'incarico assolto con la
difesa d'ufficio od a favore del non abbiente - avrebbe mantenuto un
equilibrio accettabile anche dopo l'introduzione dell'art. 106-bis
del d.P.R. n. 115 del 2002, posto che il d.m. n. 55 del 2014 ha
sensibilmente elevato il livello degli emolumenti previsti per gli
avvocati. Lo stesso equilibrio sarebbe rotto, però, quando la
diminuzione prescritta nel 2013 venga ad essere applicata su compensi
liquidati secondo disposizioni tariffarie antecedenti al citato
decreto ministeriale, così da violare l'affidamento riposto in un
serio ristoro per l'impegno prestato.
1.3.- Secondo il Tribunale ordinario di Lecce, la disciplina
censurata, creando una «classe di operatori economici» assoggettati
ad un sistematico sfruttamento - posto in essere per di più da
quello Stato che dovrebbe assicurare invece una generalizzata tutela
dei diritti del lavoro - implicherebbe altresì una violazione
dell'art. 35 Cost.
A parere del rimettente, se i criteri di contenimento indicati
all'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002 appaiono compatibili con il
quadro costituzionale, a diversa conclusione dovrebbe pervenirsi per
la riduzione imposta dal successivo art. 106-bis, in nessun modo
calibrata sull'impegno professionale del difensore.
1.4.- Infine, richiamando il contenuto precettivo dell'art. 36
Cost., il giudice a quo denuncia l'asserita incompatibilità delle
norme censurate con il relativo parametro costituzionale. La
retribuzione proporzionata al lavoro prestato dal difensore dovrebbe
identificarsi mediante le tariffe professionali vigenti al momento
della prestazione, e d'altra parte - ed ancora - l'applicazione
retroattiva della riduzione di un terzo implicherebbe disuguaglianze
non giustificate di trattamento riguardo a situazioni in tutto
analoghe.
1.5.- In punto di rilevanza il rimettente osserva, infine, che
dovrebbe fare applicazione delle norme censurate al fine di
provvedere sulla domanda di liquidazione avanzata dal professionista
interessato.
2.- È intervenuto nel giudizio, con atto depositato il 17
febbraio 2015, il Presidente del Consiglio dei ministri,
rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato,
chiedendo che la questione sia dichiarata manifestamente
inammissibile o, comunque, infondata.
In primo luogo, e pur dando conto dell'orientamento formatosi
riguardo al patrocinio per i non abbienti, che attribuisce natura
giurisdizionale al procedimento per la liquidazione degli onorari
professionali, l'inammissibilità della questione conseguirebbe al
fatto che, secondo l'Avvocatura generale, il giudice penale
adotterebbe, nei casi di specie, un provvedimento di natura
amministrativa. Non si spiegherebbero altrimenti la sindacabilità
del medesimo ad opera del giudice civile, secondo l'insegnamento
attribuito alle Sezioni unite civili della Corte di cassazione (è
citata la sentenza 29 maggio 2012, n. 8516), nè l'assenza di
contraddittorio con la parte chiamata a sostenere l'onere della
retribuzione, cioè il Ministero della giustizia, nè, infine,
l'insuscettibilità del provvedimento di passare in giudicato, non
essendo l'opposizione al medesimo subordinata, dopo l'intervenuta
modifica dell'art. 170 del d.P.R. n. 115 del 2002, al rispetto di
termini perentori.
Aggiunge la difesa del Presidente del Consiglio dei ministri che
il tema della natura del provvedimento di cui si tratta ha costituito
oggetto di un giudizio definito dalla Corte di cassazione all'udienza
del 25 settembre 2014, con esito non ancora conosciuto al momento
dell'atto d'intervento.
In punto di fondatezza delle questioni sollevate, l'Avvocatura
generale assume che la riduzione prevista dalla disciplina censurata
sarebbe indispensabile alla luce degli obiettivi di contenimento
della spesa pubblica, ed in particolare della spesa sostenuta per la
difesa dei non abbienti (e situazioni comparate). L'indicata esigenza
di risparmio avrebbe dovuto essere assicurata con urgenza, ciò che -
sul piano della ragionevolezza - giustificherebbe l'applicazione
della disciplina in questione per tutte le liquidazioni successive
alla novella. Aggiunge l'Avvocatura generale che la prescritta
riduzione del terzo si porrebbe «sullo stesso piano di altra
disposizione limitativa del diritto al compenso [...] vale a dire
l'articolo 130, il quale, con riferimento al compenso del difensore
di parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato (o equiparata) in
un processo civile, amministrativo, contabile o tributario, prevede
addirittura la riduzione del compenso nella misura del 50%». In altre
parole, la norma censurata avrebbe per il processo penale la stessa
funzione assolta, nel processo civile o amministrativo, dalla norma
appena richiamata, tanto da doversi considerare addirittura
necessaria, per evitare una sperequazione ingiustificata rispetto
alla remunerazione delle prestazioni professionali rese nei giudizi
non penali. La stessa Avvocatura generale ricorda, per altro, che una
previsione per la riduzione "di regola" alla metà degli onorari
anche nei procedimenti penali era già disposta dal d.m. n. 140 del
2012, di attuazione del sistema introdotto con il d.l. n. 1 del 2012,
come convertito.
Il riferimento del giudice a quo all'art. 23 Cost. sarebbe
inconferente, poichè la prestazione non fiduciaria del difensore,
per quanto consistente in un pubblico ufficio, sarebbe pur sempre
fondata su di una base volontaristica, in quanto richiesta a
professionisti volontariamente iscritti nell'elenco dei difensori
d'ufficio.
Sarebbe infine infondata la censura riferita all'art. 36 Cost.,
posto che il rimettente l'avrebbe giustificata con argomenti privi di
pertinenza, e cioè prospettando l'ingiusta discriminazione tra
difensori a seconda dell'epoca di presentazione della domanda di
liquidazione del compenso.
2.1.- Con memoria depositata in data 17 dicembre 2015,
l'Avvocatura generale dello Stato ha dato correttamente atto della
decisione assunta dalla Corte di cassazione, sesta sezione civile,
con la sentenza 10 aprile 2015, n. 7251, nella quale si è ribadito
che il decreto che decide in merito al compenso spettante al
difensore riveste natura decisoria e giurisdizionale e non è
suscettibile di revoca (o modifica) di ufficio.
3.- Con ordinanza del 28 maggio 2014 (r.o. n. 57 del 2015) il
Tribunale ordinario di Lecce, in composizione monocratica, ha
sollevato - in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 Cost. - questioni di
legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del
2002, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge
n. 147 del 2013, nonchè dell'art. 1, comma 607, della stessa legge
n. 147 del 2013, quest'ultimo nella parte in cui dispone che la
riduzione di un terzo degli importi dovuti al difensore, prescritta
dalla prima delle norme censurate, si applichi anche nella
liquidazione di onorari per prestazioni già interamente compiute
prima della sua entrata in vigore.
3.1.- Il rimettente è chiamato a valutare una domanda di
liquidazione degli onorari professionali depositata dal difensore di
fiducia di un imputato ammesso al patrocinio a spese dello Stato.
Il Tribunale afferma che, essendosi la prestazione esaurita
all'udienza del 30 agosto 2013, dovrebbero nella specie essere
applicate le disposizioni tariffarie di cui al d.m. n. 140 del 2012,
non potendosi applicare retroattivamente, per il disposto dell'art.
82 del d.P.R. n. 115 del 2002, quelle più favorevoli previste dal
d.m. n. 55 del 2014.
Il giudice a quo perviene alla conclusione che, nella specie,
dovrebbe essere liquidato un onorario di euro 1.060,00, senza
rifusione delle spese. Nel computo è operata, tra l'altro, la
riduzione fino alla metà prescritta dall'art. 12 del citato d.m. n.
140 del 2012.
In aggiunta, lo stesso rimettente afferma che, in ragione di
quanto disposto all'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, da
applicarsi per effetto della norma censurata (e sebbene la
prestazione si fosse esaurita ben prima della novella), il compenso
per il difensore dovrebbe essere ulteriormente ridotto nella misura
di un terzo.
L'indicata decurtazione non sarebbe giustificabile in rapporto
alla natura pubblicistica dell'incarico, che trova rispondenza già
nei criteri dettati dall'art. 82 del testo unico e dall'art. 9 del
d.m. n. 140 del 2012.
Vi sarebbe dunque violazione dei precetti costituzionali per la
stessa prevista riduzione di tariffe già fortemente condizionate,
nello stesso senso, dalle disposizioni generali richiamate. Sarebbero
violate, in particolare, le disposizioni di tutela del lavoro e
dell'adeguatezza delle retribuzioni, in assoluto ed in rapporto alle
remunerazioni del mercato libero professionale, rispetto alle quali
la sproporzione per difetto sarebbe tale da non risultare
giustificabile, appunto, in base alla natura pubblicistica
dell'incarico.
3.2.- In ordine al comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del
2013, il rimettente osserva come la norma introduca una disciplina
con effetti retroattivi di natura sostanziale, dovendosi la prevista
decurtazione applicare anche riguardo a prestazioni del tutto
esaurite prima della novella. Ne deriverebbe una disparità di
trattamento tra avvocati che tutti abbiano svolto il proprio mandato
e tutti abbiano presentato richiesta di liquidazione degli onorari,
in base alla casuale differenza nei tempi di trattazione delle loro
richieste da parte delle autorità procedenti.
Il rimettente riconosce che la giurisprudenza costituzionale non
esclude a priori la legittimità, fuori dalla materia penale, di
norme sostanziali retroattive, e tuttavia ricorda che, per evitare la
violazione dell'art. 3 Cost., dette norme non devono creare
sperequazioni ingiustificate, nè violare l'affidamento riposto dalla
parte privata in una determinata regolazione del rapporto
privatistico intrattenuto con la pubblica amministrazione (sono
citate le sentenze n. 92 del 2013, n. 166 del 2012 e n. 271 del
2011). Nella specie, appunto, si sarebbero determinate difformità di
trattamento tra posizioni identiche, e nel contempo si sarebbe elusa
la legittima aspettativa dei singoli professionisti ad essere
remunerati, dopo avere effettuato l'intera prestazione (su base
almeno in parte volontaristica), secondo le tariffe vigenti nel
momento della relativa esecuzione.
Secondo il Tribunale, gli artt. 2 e 23 Cost. non escludono la
ricorrenza di «limiti costituzionali alla pretensibilità di
prestazioni patrimoniali o personali», che pure siano richieste in
nome dell'utilità collettiva. Tali limiti deriverebbero, oltre che
dal principio di ragionevolezza, dallo stesso art. 2 Cost. (dignità
umana e libertà dallo sfruttamento), dall'art. 36 Cost. (cui si
connette anche il riconoscimento del diritto al tempo libero),
dall'art. 42 Cost. (la proprietà espropriata impone un equo
indennizzo), dall'art. 53 Cost. (la prestazione tributaria deve
essere proporzionale).
Se la riduzione imposta dall'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del
2002 potrebbe apparire tollerabile, in rapporto ai livelli di
remunerazione regolati dal d.m. n. 55 del 2014, la stessa conclusione
non varrebbe per onorari liquidati, come nel caso di specie, in base
alla normativa antecedente. Ne conseguirebbe la denunciata
illegittimità dell'art. 1, comma 607, della legge n. 147 del 2013.
3.3.- Quanto alla disciplina sostanziale, quella cioè dettata
dal citato art. 106-bis, il Tribunale assume che la norma censurata
avrebbe creato una «classe di operatori economici» assoggettati ad un
sistematico sfruttamento (dannoso anche in quanto limita l'attività
libero professionale) - per di più posto in essere da quello Stato
che dovrebbe assicurare invece una generalizzata tutela dei diritti
del lavoro - in contrasto con l'art. 35 Cost.
I compensi previsti dalla legge, che pur riscontrando la natura
pubblicistica dell'incarico dovrebbero comunque rapportarsi alle
tariffe professionali, sarebbero tanto più inadeguati in forza della
prescritta riduzione di un terzo.
Gli stessi fattori di squilibrio tra qualità della prestazione
richiesta e relativo compenso darebbero luogo, inoltre, alla
concomitante violazione dell'art. 36 Cost.: i criteri di liquidazione
vigenti all'epoca delle prestazioni professionali di cui si tratta
rappresenterebbero il parametro minimo per l'osservanza della norma,
che impone di corrispondere retribuzioni adeguate alla qualità e
quantità del lavoro prestato e, comunque, tali da assicurare
all'interessato un'esistenza libera e dignitosa per sè e per la sua
famiglia. Detto parametro sarebbe violato per l'eccessiva diminuzione
del compenso imposta, appunto, dall'applicazione dell'art. 106-bis
del d.P.R. n. 115 del 2002.
4.- È intervenuto nel giudizio, con atto depositato il 12 maggio
2015, il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e
difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, chiedendo che la
questione sia dichiarata manifestamente inammissibile o, comunque,
infondata.
In primo luogo, l'Avvocatura generale reitera l'assunto per il
quale la procedura di liquidazione dei compensi agli avvocati non
avrebbe natura giurisdizionale, con conseguente inammissibilità
delle questioni proposte.
In punto di fondatezza, la stessa Avvocatura generale ripete che
la riduzione prevista dalla disciplina censurata sarebbe
indispensabile alla luce degli obiettivi di contenimento della spesa
pubblica, in particolare della spesa sostenuta per la difesa dei non
abbienti (e situazioni comparate), e che l'atteso risparmio avrebbe
dovuto necessariamente realizzarsi con effetto immediato. Inoltre, la
prescritta riduzione del terzo si porrebbe «sullo stesso piano di
altra disposizione limitativa del diritto al compenso [...] vale a
dire l'articolo 130, il quale, con riferimento al compenso del
difensore di parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato (o
equiparata) in un processo civile, amministrativo, contabile o
tributario, prevede addirittura la riduzione del compenso nella
misura del 50%». D'altra parte - si aggiunge ancora - una previsione
per la riduzione, "di regola", alla metà degli onorari anche nei
procedimenti penali era già disposta dal decreto ministeriale n. 140
del 2012, di attuazione del sistema introdotto con il d.l. n. 1 del
2012, come convertito.
Sarebbero inconferenti od infondati, infine, i riferimenti del
rimettente agli artt. 23 e 36 Cost.
Considerato in diritto
1.- Con due distinte ordinanze, pronunciate entrambe in data 28
maggio 2014, il Tribunale ordinario di Lecce, in composizione
monocratica, solleva questioni di legittimità costituzionale - in
riferimento agli artt. 3, 35 e 36 della Costituzione - di norme che
disciplinano la liquidazione, a carico dell'Erario, degli onorari
spettanti ai difensori.
2.- Con l'ordinanza r.o. n. 258 del 2014, chiamato a provvedere
su un'istanza di liquidazione degli onorari per prestazioni
professionali risalenti al 2010, il Tribunale rimettente dubita della
legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. 30 maggio
2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo A), introdotto
con l'art. 1, comma 606, lettera b), della legge 27 dicembre 2013, n.
147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2014), nonchè
dell'art. 1, comma 607, della stessa legge n. 147 del 2013,
quest'ultimo nella parte in cui dispone che la riduzione di un terzo
degli importi dovuti al difensore, prescritta dalla prima delle norme
censurate, si applichi anche nella liquidazione di onorari per
prestazioni già interamente compiute prima della sua entrata in
vigore.
In particolare, il giudice a quo ritiene che, nel caso di specie,
debbano essere applicate le tariffe regolate dal decreto del Ministro
della giustizia 8 aprile 2004, n. 127 (Regolamento recante
determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità
spettanti agli avvocati per le prestazioni giudiziali, in materia
civile, amministrativa, tributaria, penale e stragiudiziali),
nonostante la loro abrogazione, disposta dall'art. 9, comma 1, del
decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la
concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'),
convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 24
marzo 2012, n. 27. Il rimettente giunge a tale conclusione previa
disapplicazione - per contrasto con l'art. 82 del d.P.R. n. 115 del
2002, fonte primaria che prescrive l'applicazione delle tariffe
professionali vigenti al momento della prestazione - delle successive
disposizioni, di rango secondario, che, nel dettare nuovi "parametri"
per la liquidazione degli onorari, hanno stabilito l'applicabilità
dei relativi criteri di quantificazione a tutte le liquidazioni da
effettuarsi dopo la rispettiva entrata in vigore.
Tali disposizioni regolamentari sono l'art. 41 del decreto del
Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n. 140 (Regolamento recante
la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un
organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolarmente
vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell'articolo 9 del
decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni,
dalla legge 24 marzo 2012, n. 27), e l'art. 28 del decreto del
Ministro della giustizia 10 marzo 2014, n. 55 (Regolamento recante la
determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la
professione forense, ai sensi dell'articolo 13, comma 6, della legge
31 dicembre 2012, n. 247).
Una siffatta disapplicazione, secondo il rimettente, non potrebbe
tuttavia riguardare la disposizione di legge, di tenore
sostanzialmente analogo, introdotta con il comma 607 dell'art. 1
della legge n. 147 del 2013, che vincolerebbe dunque l'interprete ad
applicare la diminuzione disposta dal precedente comma 606 ad ogni
liquidazione sopravvenuta, anche se relativa a prestazioni
completamente esaurite in precedenza. In sostanza, l'importo
calcolato secondo le tariffe regolate dal d.m. n. 127 del 2004
dovrebbe - anche nel caso di specie, pur relativo a prestazioni
esauritesi nel 2010 - essere necessariamente ridotto di un terzo, in
applicazione dell'art. 106-bis del citato d.P.R. n. 115 del 2002.
Di qui la prospettata violazione del principio di uguaglianza,
per l'ingiustificata disparità di trattamento tra professionisti che
abbiano effettuato identiche prestazioni, ed abbiano presentato in
pari data la relativa richiesta di compenso, a seconda che il loro
onorario venga liquidato prima o dopo l'entrata in vigore della norma
censurata.
L'irragionevolezza di tale discriminazione risiederebbe, poi,
nella violazione dell'affidamento riposto dalla parte di un rapporto
a natura sostanzialmente negoziale (nonostante la natura officiosa
dell'incarico), che abbia completamente esaurito il compito
demandatole, nella piena e corretta esecuzione della prestazione
dovuta dall'altra parte e nella violazione dei limiti posti allo
stesso legislatore nell'individuazione delle prestazioni esigibili in
nome dell'interesse comune.
Secondo il Tribunale rimettente, ancora, la disciplina censurata,
in violazione dell'art. 35 Cost., assoggetterebbe una «classe di
operatori economici» ad un sistematico sfruttamento e, in violazione
dell'art. 36 Cost., finirebbe per attribuire ai medesimi soggetti una
retribuzione nient'affatto proporzionata al lavoro prestato.
3.- Con l'ordinanza r.o. n. 57 del 2015, il medesimo Tribunale,
dovendo questa volta provvedere su un'istanza di liquidazione degli
onorari per prestazioni professionali risalenti al 2013, solleva -
sempre in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 Cost. - questioni di
legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del
2002, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge
n. 147 del 2013, oltre che dell'art. 1, comma 607, della stessa legge
n. 147 del 2013.
Il giudice a quo parte dal presupposto secondo cui, nel caso di
specie, dovrebbero essere applicate le disposizioni tariffarie di cui
al d.m. n. 140 del 2012, che impone, all'art. 12, la riduzione degli
onorari fino alla metà.
Lo stesso rimettente, in applicazione dell'art. 106-bis del
d.P.R. n. 115 del 2002, ritiene doveroso applicare l'ulteriore
riduzione di un terzo prevista da quest'ultima norma.
In tal modo sarebbero violate le disposizioni di tutela del
lavoro e dell'adeguatezza delle retribuzioni, in assoluto ed in
rapporto alle remunerazioni del mercato libero professionale,
rispetto alle quali la sproporzione per difetto sarebbe tale da non
risultare giustificabile in base alla natura pubblicistica
dell'incarico.
Quanto al comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013, il
rimettente ritiene che la norma introduca una disciplina con effetti
retroattivi, dovendosi la prevista decurtazione applicare anche
riguardo a prestazioni del tutto esaurite prima della novella, con
conseguente disparità di trattamento tra avvocati - che abbiano
tutti svolto il proprio mandato e presentato richiesta di
liquidazione degli onorari prima dell'entrata in vigore della norma
impugnata - in base alla casuale differenza nei tempi di trattazione
delle loro richieste da parte delle autorità procedenti.
Il vulnus ai richiamati precetti costituzionali deriverebbe dalla
lesione della legittima aspettativa dei singoli professionisti ad
essere remunerati, dopo avere effettuato l'intera prestazione,
secondo le tariffe vigenti nel momento della relativa esecuzione,
nonchè dalla violazione dei limiti imposti dagli artt. 2 e 23 Cost.
all'esigibilità di prestazioni patrimoniali o personali, pure se
richieste in nome dell'utilità collettiva.
Con riferimento alla disciplina sostanziale, dettata dal citato
art. 106-bis, il Tribunale assume che la norma censurata avrebbe
creato una «classe di operatori economici» assoggettati ad un
sistematico sfruttamento, in contrasto con l'art. 35 Cost.
Risulterebbe violato anche il parametro di cui all'art. 36 Cost.,
venendo in rilievo compensi del tutto inadeguati, in conseguenza
della prescritta riduzione di un terzo degli onorari calcolati in
base ai criteri di liquidazione vigenti all'epoca dell'esaurimento
delle prestazioni professionali, i quali, solo se applicati senza
ulteriore riduzione, potrebbero integrare la minima misura di
osservanza della norma costituzionale.
4.- La comunanza delle norme censurate, nonchè l'identità dei
parametri costituzionali invocati, e dei profili e delle
argomentazioni utilizzate, comporta che i giudizi vengano riuniti e
decisi con unica pronuncia.
5.- Le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal
Tribunale ordinario di Lecce con le ordinanze indicate in epigrafe
non sono fondate, con riferimento a tutti i parametri evocati.
5.1.- Non fondate sono, innanzitutto, le questioni di
legittimità costituzionale, sollevate per contrasto con l'art. 3
Cost., in relazione sia all'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002,
come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n.
147 del 2013, sia all'art. 1, comma 607, della legge 27 dicembre
2013, n. 147.
5.2.- Il rimettente parte dal presupposto per cui, nel caso di
successione nel tempo di diverse discipline in merito agli onorari
degli avvocati, il giudice della liquidazione erariale debba
necessariamente riferirsi, per identificare il regime applicabile, a
quello vigente alla data del relativo provvedimento. In tal senso,
infatti, andrebbero interpretate le disposizioni di natura temporale
che stabiliscono l'applicazione delle norme sostanziali sopravvenute,
contenenti tariffe o parametri, «alle liquidazioni successive»
all'entrata in vigore delle norme stesse, indipendentemente dal
momento in cui la prestazione professionale si è svolta o conclusa,
o dal momento in cui è presentata la domanda di liquidazione.
Al tempo stesso, nella sua complessa prospettazione, il
rimettente afferma che questo risultato interpretativo sarebbe in
contrasto con la regola della concomitanza tra epoca della
prestazione professionale e tariffe o parametri applicabili,
desumibile dall'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002 in materia di
spese di giustizia, laddove si ragiona di «tariffe professionali
vigenti». E se tale risultato, in quanto causato da norme di rango
regolamentare, potrebbe essere evitato mediante la loro
disapplicazione, non vi sarebbe invece alternativa alla sollevazione
di questioni di legittimità costituzionale, laddove esso sia
provocato da fonti primarie. Ciò che esattamente avverrebbe a causa
delle due disposizioni censurate, le quali, a suo avviso, congiurano
nel determinare la decurtazione di un terzo del compenso erariale per
tutte le prestazioni difensive in ambito penale, in caso di
liquidazione successiva al 1° gennaio 2014. Una decurtazione che,
nella prospettiva assunta dal rimettente, si aggiungerebbe, per i
compensi professionali di cui è causa nell'ordinanza r.o. n. 57 del
2015, alla riduzione della metà già disposta dall'art. 12 del d.m.
n. 140 del 2012, aggravando le conseguenze irragionevoli della
normativa censurata.
Da qui la prospettata violazione all'art. 3 Cost, sotto il
duplice profilo che già sopra si è indicato.
5.3.- Il giudice rimettente, in entrambe le ordinanze, ha fornito
ampie argomentazioni a sostegno dell'applicabilità delle norme
censurate nei giudizi principali, con ciò assolvendo agli obblighi
impostigli dalla giurisprudenza di questa Corte in punto di
motivazione sulla rilevanza delle questioni sollevate (ex plurimis,
tra le più recenti, sentenze n. 120 e n. 71 del 2015).
Tuttavia, pur senza risultare manifestamente implausibile, il
presupposto interpretativo dal quale egli muove risulta erroneo, in
esito ad un esame fondato anche e soprattutto sul diritto vivente,
così da indurre ad un giudizio di non fondatezza delle questioni
sollevate (sentenze n. 186 e n. 51 del 2015).
È vero, infatti, che l'art. 1, comma 607, della legge n. 147 del
2013, può suggerire che la regola non distingua a seconda del tempo
delle prestazioni da remunerare. Ciò in dipendenza del suo tenore
letterale, ove è stabilito testualmente che la riduzione di un terzo
dei compensi spettanti (tra gli altri) ai difensori si applica «alle
liquidazioni successive alla data di entrata in vigore della presente
legge».
Tuttavia, la norma deve essere letta, oltre che alla luce dei
principi costituzionali, nel sistema in cui è stata collocata, e
dunque in armonia con la fisiologia del procedimento di liquidazione,
che esprime una regola di concomitanza fra tariffe professionali ed
epoca della prestazione, e presuppone un'analoga concomitanza tra
esaurimento della difesa, domanda del compenso e corrispondente
provvedimento giudiziale. Un carattere della procedura sottolineato,
sia detto per inciso, anche dalla recente introduzione del nuovo
comma 3-bis dell'art. 83 del d.P.R. n. 115 del 2002, secondo cui «Il
decreto di pagamento è emesso dal giudice contestualmente alla
pronuncia del provvedimento che chiude la fase cui si riferisce la
relativa richiesta» (comma introdotto con l'art. 1, comma 783, della
legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge di
stabilità 2016»).
In effetti, come ricorda lo stesso rimettente, la giurisprudenza
ha già letto la formula che caratterizza la norma censurata in un
senso che, all'esito dell'interpretazione, ne esclude l'applicazione
riguardo a prestazioni esaurite prima della sua introduzione.
Chiamate a giudicare nella vigenza dell'art. 41 del d.m. n. 140
del 2012, cioè proprio di una di quelle norme temporali che
prevedono l'applicazione dei nuovi parametri tariffari «alle
liquidazioni successive» alla relativa entrata in vigore, le sezioni
unite civili della Corte di cassazione non hanno infatti ragionato in
termini di disapplicazione, per preteso contrasto della norma con
quanto disposto dall'art. 82 del testo unico sulle spese di
giustizia. Hanno, invece, interpretato quanto da essa disposto «in
senso coerente con i principi generali cui è ispirato
l'ordinamento», giungendo alla conclusione che i nuovi parametri
siano bensì da applicare ogni qual volta la liquidazione giudiziale
intervenga in un momento successivo alla data di entrata in vigore
del decreto ministeriale in parola, ma solo se tale liquidazione «si
riferisca al compenso spettante ad un professionista che, a quella
data, non abbia ancora completato la propria prestazione
professionale, ancorchè tale prestazione abbia avuto inizio e si sia
in parte svolta in epoca precedente, quando ancora erano in vigore le
tariffe professionali abrogate» (Corte di cassazione, sezioni unite
civili, sentenza 12 ottobre 2012, n. 17405; nell'identico senso Corte
di cassazione, sezioni unite civili, sentenza 12 ottobre 2012, n.
17406).
Nella stessa giurisprudenza di questa Corte si rinvengono
affermazioni coerenti con l'approdo ermeneutico descritto. Così,
già nella sentenza n. 2 del 1981, la Corte, pronunciandosi a pochi
mesi dall'entrata in vigore della legge 8 luglio 1980, n. 319
(Compensi spettanti ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e
traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell'autorità
giudiziaria), successivamente abrogata, in materia di liquidazione
dei compensi agli ausiliari del magistrato, ebbe modo di precisare
che quella disciplina sopravvenuta era indifferente per le
prestazioni esaurite: «[l]a nuova normativa [...] non può applicarsi
retroattivamente, riguardando spese di giustizia, che devono essere
liquidate secondo la legge in vigore all'epoca dell'effettivo
svolgimento delle prestazioni da parte degli ausiliari del giudice».
Dopo le riforme dell'anno 2012, relative, sia ai compensi
professionali degli avvocati, sia più in generale allo stesso
ordinamento della professione forense (riforme realizzate dapprima
con il d.l. n. 1 del 2012, come convertito dalla l. n. 27 del 2012,
poi con la legge 31 dicembre 2012, n. 247, recante «Nuova disciplina
dell'ordinamento della professione forense», e sviluppate dai
successivi decreti ministeriali), questa Corte ha avuto modo di
osservare come, anche in caso di variazione dei parametri
retributivi, una prestazione unitaria debba essere remunerata secondo
un unico criterio. Aggiungendo, con citazione dello stesso precedente
di legittimità prima ricordato, che laddove si tratti di liquidare
onorari maturati all'esito di cause durante le quali si siano
succedute tariffe professionali diverse, è necessario fare
riferimento «alla tariffa vigente al momento in cui la prestazione
professionale si è esaurita» (ordinanza n. 261 del 2013; nello
stesso senso, ordinanza n. 76 del 2014).
Anche in epoca successiva alla data delle ordinanze di rimessione
qui in esame, questa Corte ha valutato criticamente, sia pure in
termini incidentali, la tesi secondo cui la diminuzione di un terzo
dei compensi del difensore sarebbe applicabile, per effetto della
disciplina intertemporale censurata, sul mero presupposto di una
liquidazione deliberata successivamente all'entrata in vigore della
relativa previsione. Una valutazione espressa per ragioni meramente
processuali, in un primo caso, non avendo il rimettente, in quella
circostanza, indicato le ragioni per le quali la disposizione
intertemporale in questione avrebbe dovuto applicarsi al giudizio
principale (sentenza n. 18 del 2015); per ragioni invece sostanziali
in una seconda occasione, osservandosi che la questione della
presunta efficacia "retroattiva" della norma di decurtazione dei
compensi (art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002), provocata in tesi
dal comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013, avrebbe potuto
«essere plausibilmente posta» solo a condizione di escludere il
principio, invece già enunciato dalla giurisprudenza di legittimità
e ripreso da quella costituzionale, di «irrilevanza della norma
sopravvenuta per liquidazioni che, pur disposte dopo la norma stessa,
riguardino fattispecie completamente esaurite in precedenza»
(sentenza n. 192 del 2015).
5.4.- Le considerazioni appena svolte sull'erroneità del
presupposto interpretativo dal quale muove il rimettente, con
conseguente infondatezza delle censure sollevate per violazione
dell'art. 3 Cost., comportano coerentemente l'infondatezza anche
degli asseriti profili di lesione prospettati alla luce degli artt.
35 e 36 Cost.
E ciò a prescindere dal rilievo, ricavabile dalla costante
giurisprudenza di questa Corte, secondo la quale, in particolare, il
parametro dell'art. 36 Cost. è sempre male addotto in relazione a
compensi per singole prestazioni professionali, che non si prestano
«a rientrare in uno schema che involga un necessario e logico
confronto tra prestazioni e retribuzione e quindi un qualsiasi
giudizio sull'adeguatezza e sufficienza di quest'ultima» (sentenze n.
192 del 2015, n. 41 del 1996 e n. 88 del 1970).
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
riuniti i giudizi,
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale
dell'art. 1, comma 607, della legge 27 dicembre 2013, n. 147
(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato - Legge di stabilità 2014), e dell'art. 106-bis del
decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
spese di giustizia - Testo A), come introdotto dall'art. 1, comma
606, lettera b), della legge n. 147 del 2013, sollevate, in
riferimento agli art. 3, 35 e 36 Cost., dal Tribunale ordinario di
Lecce, in composizione monocratica, con le ordinanze indicate in
epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 13 gennaio 2016.
F.to:
Alessandro CRISCUOLO, Presidente
Nicolò ZANON, Redattore
Roberto MILANA, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 29 gennaio 2016.
Il Cancelliere
F.to: Roberto MILANA |
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Serie Generale | 2012 | SUPPLEMENTI ORDINARI | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI | Serie Generale n. 191 del 17-8-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-08-17&atto.codiceRedazionale=12A08897&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI | DECRETO 30 luglio 2012 | Designazione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento quale autorita' pubblica di controllo ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61. (12A08897) (GU Serie Generale n.191 del 17-08-2012 - Suppl. Ordinario n. 174) | IL DIRETTORE GENERALE
per il riconoscimento degli organismi di controllo
e certificazione e tutela del consumatore
Visto il Regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre
2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e
disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento
unico OCM);
Visto il Regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio
2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 relativo
all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni
specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), in
particolare agli articoli 118 sexdecies e 118 septdecies concernenti
il sistema di controllo dei vini;
Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente la
tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche
dei vini, in attuazione dell'articolo 15 della legge 7 luglio 2009,
n. 88, che ha abrogato la legge 10 febbraio 1992, n. 164;
Visto, in particolare, il Capo IV, articolo 13, del predetto decreto
legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente il controllo e la
vigilanza delle produzioni vitivinicole a DOP e ad IGP;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali 14 giugno 2012 che, in attuazione dell'articolo 13 del
decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, approva il sistema di
controllo nonchè gli schemi di piano di controllo e di prospetto
tariffario delle produzioni vitivinicole DOP e IGP;
Visto in particolare l'art. 10 comma 2 del predetto decreto che fissa
alla data del 31 luglio 2012 la cessazione dell'efficacia dei decreti
di designazione precedentemente emanati;
Visto il decreto legislativo 15 febbraio 2010 n. 23 relativo alla
riforma dell'ordinamento relativo alle camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura, in attuazione dell'articolo 53
della legge 23 luglio 2009, n. 99;
Considerato che le Denominazioni inserite nell'allegato 1 al presente
decreto ed i relativi disciplinari di produzione hanno ottenuto il
riconoscimento come DOP o IGP;
Vista l'individuazione effettuata ai sensi dell'art. 13 del decreto
legislativo 8 aprile 2010, n. 61, della Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura di Trento come autorità pubblica di
controllo designata per le denominazioni di origine e indicazioni
geografiche di cui all'allegato 1 del presente decreto;
Visto i pareri favorevoli espressi dagli Enti territoriali competenti
in merito ai piani di controllo e ai prospetti tariffari presentati
dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di
Trento;
Vista la documentazione agli atti del Dipartimento dell'Ispettorato
centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti
agroalimentari inoltrata dalla Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura di Trento;
Ritenuto che sussistano i requisiti per procedere all'emanazione del
provvedimento di designazione nei confronti della Camera di Commercio
Industria Artigianato Agricoltura di Trento;
Decreta:
Art. 1
1. La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento
con sede in Trento, Via Calepina n.13, è designata quale autorità
pubblica allo svolgimento dei controlli previsti dall'art. 118
septdecies del Regolamento (CE) n. 1234/07, e successive disposizioni
applicative, nei confronti di tutti i soggetti che operano
all'interno delle filiere delle denominazione di origine e delle
indicazioni geografiche elencate nell'allegato 1 al presente decreto
di cui costituisce parte integrante.
Art. 2
1. La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di
Trento, di seguito denominata "autorità pubblica di controllo
designata", deve assicurare che, conformemente alle prescrizioni dei
piani di controllo approvati, nonchè a quanto stabilito dal decreto
ministeriale 14 giugno 2012, i processi produttivi ed i prodotti
certificati rispondano ai requisiti stabiliti nei relativi
disciplinari di produzione ed alla normativa nazionale e comunitaria
in materia di produzioni a denominazione di origine e ad indicazione
geografica.
2. Per assicurare le finalità di cui al comma 1:
a) gli enti detentori e gestori competenti mettono a disposizione, a
titolo gratuito, dell'autorità pubblica di controllo designata, i
dati ed ogni utile documentazione in formato cartaceo e, ove
possibile, in formato elettronico, pertinenti le denominazioni di
origine e le indicazioni geografiche di cui all'allegato 1;
b) per le IGP i soggetti immessi nel sistema di controllo rilasciano
all'autorità pubblica di controllo designata, sotto la propria
responsabilità, un'autodichiarazione delle giacenze delle diverse
tipologie di vino ad indicazione geografica detenute al momento
dell'avvio dell'attività di controllo, così come annotate nella
contabilità obbligatoria di cantina contenente, per le produzioni
ottenute nelle precedenti campagne vitivinicole ancora in giacenza e
per le produzioni in corso al momento dell'emanazione del presente
decreto, l'attestazione della conformità ai requisiti previsti dal
disciplinare di produzione dei prodotti e dei processi adottati
relativamente ai periodi precedenti l'avvio del controllo.
Art. 3
1. L'autorità pubblica di controllo designata ha l'obbligo di
rispettare le prescrizioni previste dal decreto legislativo 8 aprile
2010, n. 61, dal decreto ministeriale 14 giugno 2012 e dal presente
decreto, nonchè le disposizioni complementari che l'Autorità
nazionale competente, ove lo ritenga, decida di impartire.
Art. 4
1. Le disposizioni del presente decreto si applicano anche ai
soggetti utilizzatori di DOP e IGP, eventualmente revocate o
modificate e confluite nelle DOP e IGP di cui all'allegato 1, in
qualunque fase della produzione, nel rispetto delle previsioni dei
singoli decreti di revoca o modifica.
2. Gli utilizzatori delle DOP e IGP di cui al precedente comma
comunicano alla autorità pubblica di controllo designata la
movimentazione del prodotto e l'avvenuto esaurimento delle scorte di
cantina.
Art. 5
1. La presente designazione può essere sospesa o revocata anche per
una sola delle denominazioni di cui all'allegato 1 con decreto del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, qualora
vengano meno i requisiti che ne hanno determinato la concessione.
2. Fermo restando quanto stabilito dall'art. 3, comma 6, del decreto
ministeriale 14 giugno 2012, la designazione conferita con il
presente decreto ha validità triennale a decorrere dalla data di
entrata in vigore del decreto stesso.
Il presente decreto entra in vigore il 1° agosto 2012 ed è
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 30 luglio 2012
Il direttore generale: La Torre
Allegato 1 - ELENCO DOP E IGP CONTROLLATE
DOC CASTELLER
DOC TEROLDEGO ROTALIANO
DOC TRENTINO
DOC TRENTO
IGP Vallagarina
IGP Vigneti delle Dolomiti |
|
Contratti | 2015 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 63 del 1-6-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-06-01&atto.codiceRedazionale=T15BGA8840 | AUTORITA' PORTUALE DI SALERNO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.63 del 1-6-2015) | Avviso relativo ad appalto aggiudicato
I) Amministrazione aggiudicatrice: Autorità Portuale di Salerno
Via Andrea Sabatini n. 8 - 84121 Salerno Italia - Tel. 089/2588111 -
fax 089/251450 - www.porto.salerno.it
II) Oggetto dell'appalto: Individuazione dell'impresa da
autorizzare, a norma dell'art.17 - comma 2 - della legge 28 gennaio
1994 n°84, alla fornitura di lavoro temporaneo nel porto commerciale
di Salerno come specificato agli articoli 1 e ss. del Capitolato
Speciale d'Appalto (C.S.A.)- CIG 6138784CCD - CPV 63110000-3
IV) Tipo di procedura: Aperta; Criterio: Offerta economicamente
più vantaggiosa; elementi e punteggi ex art. 9 C.S.A. e art. 3
Disciplinare di Gara
V) Data di Aggiudicazione: delibera n. 102 del 23/04/2015; Numero
di offerte:1; Numero ammessi:1; Aggiudicatario: Cooperativa Unica
Lavoratori del Porto "Flavio Gioia" Molo 3 Gennaio - Porto
Commerciale,snc 84121 Salerno P.IVA 00169920659 con un punteggio di
100 e che ha offerto un ribasso pari al 0,00% sui costi e l'utile di
gestione
VI)Data di pubblicazione GUCE: GUCE n. 061362 del 20.02.2015; Data
di pubblicazione GURI: G.U. V Serie Speciale Contratti Pubblici n. 22
del 20/02/2015. Spedizione alla GUCE: 27/05/2015; Spedizione alla
GURI: 28/05/2015. Organo competente per Ricorso
Giurisdizionale:T.A.R. Campania Sezione di Salerno - 84125 Salerno
(SA) - Largo S. Tommaso D'Aquino, 3 Tel. 089 250872. Presentazione
del Ricorso Giurisdizionale, Termini: Ricorso Giurisdizionale al
T.A.R. Campania - Salerno ai sensi dell'art. 119 e ss. D.lgs.
104/2010 ss.mm.ii.
Il presidente
avv. Andrea Annunziata
T15BGA8840 |
||
Parte Seconda | 2023 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Proroga termini | Parte Seconda n. 62 del 27-5-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-05-27&atto.codiceRedazionale=TX23ABP5502 | PREFETTURA DI RAVENNA Ufficio Territoriale del Governo | (GU Parte Seconda n.62 del 27-5-2023) | Protocollo: Fasc. n. 2798/2023/Gab.
Proroga dei termini legali e convenzionali
Il prefetto della Provincia di Ravenna,
Vista la nota prot. n. 0912062/23 del 22 maggio 2023, con la quale
la Banca d'Italia - Filiale di Forlì ha chiesto, conformemente
all'istanza datata 18 maggio 2023 del Credit Agricole Italia S.p.A.,
l'emanazione del provvedimento di cui al decreto legislativo 15
gennaio 1948, n. 1, poichè nella giornata del 17 maggio 2023 a causa
dell'emergenza alluvionale che sta colpendo le Regioni Emilia Romagna
e Marche, gli sportelli del predetto Istituto di Credito non hanno
potuto funzionare regolarmente;
Rilevato che, a seguito della suddetta emergenza alluvionale,
l'operatività degli sportelli del Credit Agricole Italia S.p.A. -
filiali di: Faenza (RA) - Ag. 04, Via Canal Grande, 36; Fusignano
(RA), P.zza Corelli, 13, ha subito gravi degradi che hanno impedito
il regolare svolgimento delle attività nell'intera giornata del 17
maggio 2023;
Visto l'art. 1 del citato decreto legislativo 15 gennaio 1948, n.
1;
decreta
l'irregolare funzionamento del Credit Agricole Italia S.p.A. -
filiali di Faenza (RA) - Ag. 04, Via Canal Grande, 36 e Fusignano
(RA), P.zza Corelli, 13, nell'intera giornata del 17 maggio 2023, è
riconosciuto come causato da evento eccezionale, determinato
dall'ondata di maltempo che sta colpendo le Regioni Emilia Romagna,
Marche e che ha impedito la normale operatività delle suddette
filiali.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
(Parte Seconda) e viene inviato alla Filiale di Forlì della Banca
d'Italia per il seguito di competenza.
Ravenna, 24 maggio 2023
Il prefetto
Castrese De Rosa
TX23ABP5502 (Gratuito) |
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Contratti | 2021 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 58 del 21-5-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-21&atto.codiceRedazionale=TX21BGA11617 | AGENZIA DEL DEMANIO Direzione Roma Capitale | Sede: via Piacenza, n. 3 - 00184 Roma Punti di contatto: Tel. 06/480241 - Faxmail 0650516107 - E-mail: [email protected] - Pec: [email protected] Codice Fiscale: 06340981007 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.58 del 21-5-2021) | Avviso di aggiudicazione di appalto
Oggetto dell'appalto: Servizio di bonifica superficiale terrestre e
piano delle indagini ed attività propedeutiche per la progettazione
delle aree assegnate e consegnate al Min. dell'Interno - Dip. dei
Vigili del Fuoco ed alla Presidenza del C.d.M.- Dip. della Protezione
Civile, di cui al 1° lotto del prot. di intesa del 07/06/2017,
nell'ambito dell'intervento di razionalizzazione del compendio
militare denominato "CASERMA 8° CERIMANT", sito in Roma Via
Prenestina - Tor Sapienza - SCHEDA RMB1772. CIG 853210649B.
Quantità o entità totale: € 679.228,56
(seicentosettantanovemiladuecentoventotto/56), oltre I.V.A., di cui
complessivi € 23.653,00 (ventitremilaseicentocinquantratre/00) per
oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
Procedura di gara: procedura aperta, ai sensi dell'art. 60 del
D.Lgs. 50/2016.
Offerte ricevute: n. 4
Aggiudicatario: B.M. SERVICE S.r.l.
Importo di aggiudicazione: € 327.250,05 (euro
trecentoventisettemiladuecentocinquanta/05), oltre I.V.A., di cui
complessivi € 23.653,00 (ventitremilaseicentocinquantratre/00) per
oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
Data di aggiudicazione: 17/03/2021
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale
Amministrativo Regionale del Lazio - Via Flaminia n. 189, 00196 Roma
Presentazione del ricorso: 30 gg. da data ricezione comunicazione
ex art. 76, comma 5, del D.Lgs. 50/2016
Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla
presentazione di ricorsi: Agenzia del Demanio - Direzione Roma
Capitale - Via Piacenza, 3 - 00184
Data di trasmissione avviso di aggiudicazione in GUUE: 14/05/2021
Responsabile del Procedimento: Arch. Fulvio Berretta
Il dirigente
Leonello Massimi
TX21BGA11617 |
|
Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 27 del 4-3-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-04&atto.codiceRedazionale=T11BFF4301 | UNIONE DEI COMUNI DEL COROS | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.27 del 4-3-2011) | Bando di gara -CIG: 11719378FF
I.1) Unione dei Comuni del Coros, Via Marconi n°14 07045 Ossi (SS);
www.unionecoros.it; II.1) servizio di medico competente e di
R.S.P.P., compresa la redazione/aggiornamento del Documento di
Valutazione del Rischio (DVR), così come descritto in dettaglio nel
capitolato d'oneri;
II.2) Procedura Aperta; II.3) Durata del servizio: 3 anni
prorogabili per ulteriori anni 3; II.4) importo a base d'asta (per 3
anni): E.90.000,00, IVA escl. VI) termine, indirizzo di ricezione,
modalità di presentazione: h18 del 24.03.11; VII) Aggiudicazione:
offerta economicamente più vantaggiosa.
Il Segretario Dell'Unione
Dr. Francesco Sanna
T11BFF4301 |
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Concorsi | 2017 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DELLA TUSCIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 20 del 14-3-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-03-14&atto.codiceRedazionale=17E01426 | UNIVERSITA' DELLA TUSCIA | CONCORSO (scad. 29 marzo 2017) | Procedura di selezione per la copertura di un posto di professore di prima fascia, da coprire mediante chiamata, ai sensi dell'art. 18, comma 1, della legge n. 240/2010. (GU n.20 del 14-03-2017) | Con D.R. n. 123/2017 del 17 febbraio 2017 questo Ateneo ha
indetto la procedura di selezione per la copertura del seguente posto
di professore ordinario, ai sensi dell'art. 18, comma 1, della legge
n. 240/2010:
Dipartimento di Scienze agrarie e forestali - DAFNE;
numero di posti: 1;
settore concorsuale: 07/G1 - Scienze e tecnologie animali;
settore scientifico-disciplinare: AGR/18 - Nutrizione e
alimentazione animale.
Le domande di ammissione alla procedura di selezione ed i
relativi titoli vanno presentati a questo Ateneo entro il termine
perentorio, a pena di esclusione, del quindicesimo giorno successivo
a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed
esami».
I requisiti di ammissione, le modalità di presentazione delle
domande e dei relativi titoli, la composizione della commissione,
nonchè le altre modalità di svolgimento della procedura di
selezione sono disciplinate nel bando di concorso, al quale i
candidati devono attenersi per la presentazione delle domande di
partecipazione.
Successivamente alla pubblicazione del presente avviso, il bando
sarà pubblicato integralmente sul sito internet dell'Ateneo
www.unitus.it e ne verrà dato avviso sul sito del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca e sul sito
dell'Unione europea.
Inoltre i candidati possono richiedere informazioni anche
all'Ufficio personale docente dell'Università degli studi della
Tuscia - tel. 0761-357926/5/7. |
|
Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 57 del 18-5-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-18&atto.codiceRedazionale=T12BFG8882 | AUTORITA' D'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE ORIENTALE GORIZIANO (AATO) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.57 del 18-5-2012) | Estratto di gara - C.I.G. 418387962B - C.U.P. B86B10000060005
STAZIONE APPALTANTE: Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale
"Orientale Goriziano" con sede legale in Via Morelli 39/A, 34170
Gorizia. Responsabile del procedimento: Ing. Dott. Flavio Gabrielcig,
www.atogorizia.it, [email protected], Tel 0481/538310, Fax
0481/548284.
OGGETTO: Procedura aperta per l'affidamento di uno studio su "il
piano di manutenzione del fiume Isonzo".
Tipo di appalto e luogo di esecuzione: Studio professionale. Fiume
Isonzo, Provincia di Gorizia.
BREVE DESCRIZIONE DELL'APPALTO: affidamento incarico per lo Studio
di un Piano di Manutenzione del fiume Isonzo (esame del letto e dei
singoli tratti) necessario al fine di consentire all'AATO di fissare
i punti di scarico dei depuratori e degli scaricatori di piena senza
che siano interessati da fenomeni eccezionali legati al fiume Isonzo
(esondazioni) che ne pregiudichino la funzionalità e la sicurezza
delle infrastrutture. Tale Studio, comprensivo di un percorso
partecipativo dei Comuni rivieraschi e realtà locali, si intenda
fase necessaria e preliminare per addivenire, in un secondo momento,
alla stesura finale del Piano di manutenzione del fiume. Tempi di
realizzazione: 360 giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla
stipula del contratto. Importo a b.a.: E 125.000,00 (+ ogni onere
previdenziale (se dovuto) e IVA).
INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO: cauzioni richieste: cauzione
provvisoria pari al 2% ai sensi dell'art.75 del dlvo 163/06
dell'importo a base di gara.
PROCEDURA: Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più
vantaggiosa. Termine ricevimento offerte: h. 12 del 25.06.12. Periodo
minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria
offerta: 180 gg.
ALTRE INFORMAZIONI: La documentazione di gara è completamente
scaricabile da www.atogorizia.it. I chiarimenti sulla documentazione
di gara potranno essere richiesti a [email protected] o al
fax 0481/548284 o telefonicamente al n. 0481/538310. Termine
presentazione ricorso: 30 gg.
Il direttore AATO
ing. dott. Flavio Gabrielcig
T12BFG8882 |
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Concorsi | 2022 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE DI L'AQUILA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 59 del 26-7-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-07-26&atto.codiceRedazionale=22E09250 | GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE DI L'AQUILA | CONCORSO (scad. 25 agosto 2022) | Procedura di selezione per la copertura di un posto di ricercatore a tempo determinato e pieno, settore concorsuale 02/C1 - Astronomia, astrofisica, fisica della terra e dei pianeti, per l'area scientifica di fisica. (GU n.59 del 26-07-2022) | Il Gran Sasso Science Institute indice procedura di selezione per
il reclutamento di un ricercatore con contratto di lavoro subordinato
a tempo determinato, in regime di tempo pieno, ai sensi dell'art. 24,
comma 3, lettera b) della legge n. 240/2010, per il settore
concorsuale 02/C1 (Astronomia, astrofisica, fisica della terra e dei
pianeti), settore scientifico-disciplinare FIS/05 (Astronomia e
astrofisica), per l'area scientifica di fisica.
La scadenza per la presentazione delle candidature è di trenta
giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del
presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale del bando è disponibile sul sito web del
GSSI: http://www.gssi.it/albo-ufficiale-online-gssi |
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Parte Seconda | 2016 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 88 del 26-7-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-07-26&atto.codiceRedazionale=TX16ABC7183 | TRIBUNALE DI NOLA | (GU Parte Seconda n.88 del 26-7-2016) | Ammortamento cambiario
Il presidente del Tribunale di Nola con decreto n. 347/2015 VG del
06/06/2016 ha pronunciato l'ammortamento di due cambiali: la prima di
importo di € 4.000,00 con scadenza 30/01/2015 emessa il 16/4/2014 da
Buildings srl in favore di Giordano Filtri sas; la seconda di importo
di € 3.500,00 con scadenza 31/03/2015 emessa il 05/08/2014 da Matri
Immobiliari Costruzioni in favore di Giordano Filtri sas.
Opposizione legale entro 30 giorni.
Marigliano 08/07/2016
avv. Mariaconcetta Della Gala
TX16ABC7183 |
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Concorsi | 2019 | ALTRI ENTI | AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRALE DI ANCONA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 48 del 18-6-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-06-18&atto.codiceRedazionale=19E06788 | AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRALE DI ANCONA | CONCORSO (scad. 19 luglio 2019) | Selezione pubblica, per titoli ed esami, finalizzata alla formazione di una graduatoria per la copertura di un posto di impiegato tecnico, ingegnere. (GU n.48 del 18-06-2019) | In esecuzione della deliberazione presidenziale n. 81 del 22
maggio 2019, è indetta una selezione ad evidenza pubblica, per
titoli ed esami, di candidati finalizzata alla formazione di una
graduatoria per l'assunzione di un impiegato tecnico, addetto alla
divisione infrastrutture e gestione energetica presso la Direzione
tecnica e programmazione, livello inquadramento 2° del vigente
C.C.N.L. dei lavoratori dei porti, con contratto a tempo
indeterminato.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il termine
perentorio delle ore 13,00 del giorno 19 luglio 2019.
Il testo integrale dell'avviso di selezione è pubblicato sul
sito internet dell'AdSP: www.porto.ancona.it
Per chiarimenti rivolgersi alla Direzione AA.GG. - anticorruzione
e trasparenza - personale dell'AdSP - e-mail: [email protected] |
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Concorsi | 2022 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI PALERMO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 69 del 30-8-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-08-30&atto.codiceRedazionale=22E10667 | UNIVERSITA' DI PALERMO | CONCORSO (scad. 29 settembre 2022) | Selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di categoria EP, a tempo pieno ed indeterminato, area amministrativa-gestionale, per l'area ricerca e l'area terza missione. (GU n.69 del 30-08-2022) | Il direttore generale dell'Università degli studi di Palermo,
con il decreto n. 3723 dell'8 agosto 2022 indice selezione pubblica,
per titoli ed esami, per la copertura di complessivi due posti di
categoria EP - posizione economica EP1, a tempo pieno ed
indeterminato, Area amministrativa-gestionale da destinare all'Area
ricerca e all'Area terza missione.
La domanda di partecipazione al concorso, nonchè i titoli
posseduti e i documenti ritenuti utili per la partecipazione allo
stesso, devono essere presentati, a pena di esclusione, per via
telematica, utilizzando la piattaforma informatica dedicata
reperibile alla pagina: https://pica.cineca.it/unipa/
Il candidato potrà registrarsi e accedere all'applicazione
utilizzando le credenziali rilasciate direttamente dalla piattaforma.
L'applicazione informatica richiederà necessariamente il possesso di
un indirizzo di posta elettronica per poter effettuare la
registrazione al sistema.
Per la partecipazione al concorso non sono ammesse altre forme di
invio delle domande o di documentazione utile.
Il candidato, per la produzione della domanda, dovrà inserire
tutti i dati richiesti ed allegare i documenti in formato elettronico
PDF.
La partecipazione alla procedura di concorso comporta il
versamento di un contributo, non rimborsabile, pari a euro 10,00 da
versare tramite bonifico bancario con accredito sul c/c n.
000300004577 intestato all'Università di Palermo - Agenzia A - via
Roma, Palermo - UniCredit S.p.a. - codice IBAN
IT09A0200804682000300004577 - indicando nella causale: «Contributo
Concorso EP1». Per i bonifici dall'estero - Codice Swift/code:
UNCRITMMXXX
L'invio telematico delle istanze di partecipazione dovrà essere
effettuato entro e non oltre le ore 23,59 del trentesimo giorno
successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale
«Concorsi ed esami».
Tale termine, qualora venga a cadere in giorno festivo, è
prorogato al primo giorno feriale utile. Allo scadere del termine il
sistema non permetterà più l'invio del modulo elettronico.
Il bando, relativo al presente avviso, con indicate all'art. 3 le
modalità di presentazione delle domande, sarà affisso all'albo
ufficiale dell'Università degli studi di Palermo
http://www.unipa.it/albo.html e sarà consultabile, al pari di ogni
altra comunicazione relativa alle procedure, sul sito web dell'Ateneo
alla pagina http://bit.ly/concorsiTA |
|
Serie Generale | 2012 | SUPPLEMENTI ORDINARI | Serie Generale n. 213 del 12-9-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-09-12&atto.codiceRedazionale=012G0177&elenco30giorni=false | note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/09/2012 | DECRETO LEGISLATIVO 7 settembre 2012, n. 155 | Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148. (12G0177) (GU Serie Generale n.213 del 12-09-2012 - Suppl. Ordinario n. 185) | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;
Visto l'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148,
di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011,
n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione
finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la
riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici
giudiziari;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione del 6 luglio 2012;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Acquisito il parere del Consiglio superiore della magistratura;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 10 agosto 2012;
Sulla proposta del Ministro della giustizia;
Emana
il seguente decreto legislativo:
Art. 1
Riduzione degli uffici giudiziari ordinari
1. Sono soppressi i tribunali ordinari, le sezioni distaccate e le
procure della Repubblica di cui alla tabella A allegata al presente
decreto.
Art. 2
Modifiche al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e disposizioni di
coordinamento
1. Al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, sono apportate le
seguenti modificazioni:
a) la tabella A è sostituita dalla tabella di cui all'allegato 1
del presente decreto;
b) le tabelle B e C sono soppresse;
c) gli articoli 48-bis, 48-ter, 48-quater, 48-quinquies e
48-sexies sono abrogati.
2. Il tribunale di Giugliano in Campania è rinominato in
«tribunale di Napoli nord».
Art. 3
Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354
1. La tabella A allegata alla legge 26 luglio 1975, n. 354, è
sostituita dalla tabella di cui all'allegato 2 del presente decreto.
Art. 4
Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1951,
n. 757, e disposizioni di coordinamento
1. La tabella N allegata al decreto del Presidente della Repubblica
30 agosto 1951, n. 757, è sostituita dalla tabella di cui
all'allegato 3 del presente decreto.
2. Per la costituzione delle sezioni di Corte d'assise e di Corte
d'assise d'appello, nonchè per la variazione del numero dei giudici
popolari da comprendere nelle liste generali previste dall'articolo
23 della legge 10 aprile 1951, n. 287, continuano a trovare
applicazione le disposizioni di cui agli articoli 2-bis e 6-bis della
predetta legge.
Art. 5
Magistrati e personale amministrativo in servizio presso gli uffici
giudiziari soppressi
1. I magistrati assegnati agli uffici giudiziari soppressi entrano
di diritto a far parte dell'organico dei tribunali e delle procure
della Repubblica cui sono trasferite le funzioni, anche in
soprannumero riassorbibile con le successive vacanze. I magistrati
che esercitano le funzioni, anche in via non esclusiva, presso le
sezioni distaccate soppresse si intendono assegnati alla sede
principale del tribunale. I magistrati già assegnati a posti di
organico di giudice del lavoro, nei tribunali divisi in sezioni fanno
parte della sezione incaricata della trattazione delle controversie
in materia di lavoro e di previdenza e assistenza obbligatorie.
2. L'assegnazione prevista dal comma 1 non costituisce assegnazione
ad altro ufficio giudiziario o destinazione ad altra sede ai sensi
dell'articolo 2, terzo comma, del regio decreto legislativo 31 maggio
1946, n. 511, nè costituisce trasferimento ad altri effetti e, in
particolare, agli effetti previsti dall'articolo 194 del regio
decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e dall'articolo 13 della legge 2
aprile 1979, n. 97, come sostituito dall'articolo 6 della legge 19
febbraio 1981, n. 27. Sono tuttavia fatti salvi i diritti attribuiti
dalla legge 18 dicembre 1973, n. 836, e dalla legge 26 luglio 1978,
n. 417, alle condizioni ivi stabilite, nel caso di fissazione della
residenza in una sede di servizio diversa da quella precedente
determinata dall'applicazione delle disposizioni del presente
decreto.
3. I magistrati trasferiti d'ufficio a norma dell'articolo 1 della
legge 4 maggio 1998, n. 133, alle sedi disagiate soppresse possono
chiedere di essere riassegnati alla sede di provenienza, con le
precedenti funzioni, anche in soprannumero da riassorbire con le
successive vacanze e in deroga al termine previsto dall'articolo 5,
comma 2, della predetta legge.
4. Con decreto del Ministro della giustizia, sentito il Consiglio
superiore della magistratura, da adottarsi entro il 31 dicembre 2012,
sono determinate le piante organiche degli uffici giudiziari.
5. I magistrati onorari addetti agli uffici soppressi, sono addetti
di diritto ai tribunali ed alle procure della Repubblica presso il
tribunale cui sono trasferite le funzioni. Si applica il comma 1,
secondo periodo.
6. Il personale amministrativo assegnato agli uffici giudiziari e
alle sezioni distaccate soppressi entra di diritto a far parte
dell'organico dei tribunali e delle procure della Repubblica presso
il tribunale cui sono trasferite le funzioni, anche in soprannumero
riassorbibile con le successive vacanze.
7. Al personale amministrativo addetto con qualifica dirigenziale
ad un ufficio giudiziario soppresso è attribuito un incarico di
funzione dirigenziale di pari livello nei tribunali e nelle procure
della Repubblica cui sono trasferite le funzioni. Ove ciò non
risulti possibile, si procede al trasferimento del dirigente secondo
le disposizioni che regolano i trasferimenti a richiesta
dell'amministrazione, salvo che il dirigente chieda di essere adibito
ad incarichi dirigenziali di livello inferiore vacanti anche presso
altra sede.
8. Con decreto del Ministro della giustizia, da adottarsi entro il
31 dicembre 2012, sono determinate le piante organiche del personale
amministrativo assegnato agli uffici giudiziari.
Art. 6
Magistrati titolari di funzioni dirigenziali
1. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del
presente decreto, i magistrati titolari dei posti di presidente di
tribunale, presidente di sezione, procuratore della Repubblica e
procuratore aggiunto negli uffici destinati alla soppressione possono
chiedere, in deroga al disposto dell'articolo 194 del regio decreto
30 gennaio 1941, n. 12, l'assegnazione a posti vacanti pubblicati.
2. Nel medesimo termine indicato al comma 1, i magistrati titolari
dei posti ivi indicati possono chiedere, altresì, eventualmente
subordinando gli effetti della domanda al mancato conferimento di un
posto richiesto a norma del comma 1, di essere destinati
all'esercizio di una delle seguenti funzioni, anche in soprannumero
riassorbibile con le successive vacanze:
a) consigliere di corte di appello nel distretto da essi scelto;
b) giudice di tribunale o sostituto procuratore della Repubblica
in una sede da essi scelta;
c) funzioni svolte prima del conferimento dell'incarico
nell'ufficio in cui prestava precedentemente servizio.
3. Successivamente alla data di efficacia di cui all'articolo 11,
comma 2, i magistrati già titolari dei posti indicati al comma 1 che
nel termine previsto non hanno richiesto l'assegnazione o la
destinazione ai sensi dei commi 1 e 2, sono destinati di ufficio ad
esercitare le funzioni di giudice di tribunale o di sostituto
procuratore della Repubblica negli uffici cui sono state trasferite
le funzioni degli uffici soppressi. La stessa disposizione si applica
a coloro che non hanno ottenuto l'assegnazione e che non hanno
richiesto la destinazione.
4. Le eventuali nuove destinazioni sono considerate come
trasferimenti a domanda a tutti gli effetti e, in particolare, agli
effetti previsti dall'articolo 13 della legge 2 aprile 1979, n. 97,
come sostituito dall'articolo 6 della legge 19 febbraio 1981, n. 27,
salvo quanto previsto dall'articolo 5, comma 2, secondo periodo, del
presente decreto.
5. In deroga al disposto dell'articolo 2, terzo comma, del regio
decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 511, successivamente alla data
di efficacia di cui all'articolo 11, comma 2, i magistrati titolari
dei posti di presidente di tribunale, presidente di sezione,
procuratore della Repubblica e procuratore aggiunto, in attesa di
essere destinati ai nuovi incarichi o funzioni a norma dei commi 1 e
2, esercitano le funzioni di presidente di sezione o di procuratore
aggiunto presso gli uffici cui sono state trasferite le funzioni
degli uffici soppressi. I magistrati titolari dei posti soppressi di
presidente di tribunale e di procuratore della Repubblica collaborano
con il presidente del tribunale e con il procuratore della Repubblica
per la risoluzione, in particolare, dei problemi di organizzazione
degli uffici.
Art. 7
Personale di polizia giudiziaria
1. Il personale delle sezioni di polizia giudiziaria delle procure
della Repubblica presso gli uffici giudiziari soppressi è di diritto
assegnato o applicato alle sezioni di polizia giudiziaria delle
procure della Repubblica presso i tribunali cui sono trasferite le
funzioni degli uffici soppressi.
2. L'assegnazione e l'applicazione previste dal comma 1 non
costituiscono nuove assegnazioni o applicazioni ovvero trasferimenti.
Art. 8
Edilizia giudiziaria
1. Quando sussistono specifiche ragioni organizzative o funzionali,
in deroga all'articolo 2, primo comma, della legge 24 aprile 1941, n.
392, il Ministro della giustizia può disporre che vengano utilizzati
a servizio del tribunale, per un periodo non superiore a cinque anni
dalla data di efficacia di cui all'articolo 11, comma 2, gli immobili
di proprietà dello Stato, ovvero di proprietà comunale interessati
da interventi edilizi finanziati ai sensi dell'articolo 19 della
legge 30 marzo 1981, n. 119, adibiti a servizio degli uffici
giudiziari e delle sezioni distaccate soppressi.
2. Il provvedimento è adottato sentiti il presidente del
tribunale, il consiglio giudiziario, il consiglio dell'ordine degli
avvocati e le amministrazioni locali interessate.
3. Per il personale che presta servizio presso alcuno degli
immobili indicati nel comma 1, si considera sede di servizio il
comune nel quale l'immobile stesso è ubicato.
4. Le spese di gestione e manutenzione degli immobili sono a carico
del comune ove i medesimi si trovano in base alle disposizioni della
legge 24 aprile 1941, n. 392.
Art. 9
Disposizioni transitorie
1. Le udienze fissate dinanzi ad uno degli uffici destinati alla
soppressione per una data compresa tra l'entrata in vigore del
presente decreto e la data di efficacia di cui all'articolo 11, comma
2, sono tenute presso i medesimi uffici. Le udienze fissate per una
data successiva sono tenute dinanzi all'ufficio competente a norma
dell'articolo 2.
2. Fino alla data di cui all'articolo 11, comma 2, il processo si
considera pendente davanti all'ufficio giudiziario destinato alla
soppressione.
3. Compatibilmente con l'organico del personale effettivamente in
servizio e con la migliore organizzazione del lavoro, i capi degli
uffici giudiziari di cui alla tabella A allegata al regio decreto 30
gennaio 1941, n. 12, così come sostituita dall'articolo 2,
assicurano che i procedimenti penali in relazione ai quali sia già
stata dichiarata l'apertura del dibattimento proseguano dinanzi agli
stessi giudici.
4. I capi degli uffici di cui al comma 3 curano che, ove possibile,
alla trattazione dei procedimenti civili provvedano il magistrato o
uno dei magistrati originariamente designati.
Art. 10
Clausola di invarianza
1. Dal presente provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori
oneri a carico della finanza pubblica. All'attuazione si provvede
nell'ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili
a legislazione vigente.
Art. 11
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
2. Salvo quanto previsto al comma 3, le disposizioni di cui agli
articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 7 acquistano efficacia decorsi dodici mesi
dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
3. Le modifiche delle circoscrizioni giudiziarie dell'Aquila e
Chieti, nonchè delle relative sedi distaccate, previste dagli
articoli 1 e 2, acquistano efficacia decorsi tre anni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto. Nei confronti dei magistrati
titolari di funzioni dirigenziali presso gli uffici giudiziari
dell'Aquila e Chieti le disposizioni di cui all'articolo 6 si
applicano decorsi due anni dalla data di entrata in vigore del
presente decreto.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addì 7 settembre 2012
NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Severino, Ministro della giustizia
Visto, il Guardasigilli: Severino
Tabella A (articolo 1, comma 1)
=====================================================================
Distretto |Circondario |Ufficio |Località
===============|=================|=================|=================
ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |FABRIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |JESI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |OSIMO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |SENIGALLIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SAN BENEDETTO DEL
ANCONA |ASCOLI PICENO |SEZ.T. |TRONTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |CAMERINO |T. |CAMERINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |CAMERINO |P.R. |CAMERINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SANT'ELPIDIO A
ANCONA |FERMO |SEZ.T. |MARE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |MACERATA |SEZ.T. |CIVITANOVA MARCHE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |PESARO |SEZ.T. |FANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |URBINO |T. |URBINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ANCONA |URBINO |P.R. |URBINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |ACQUAVIVA DELLE
BARI |BARI |SEZ.T. |FONTI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |BARI |SEZ.T. |ALTAMURA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |BARI |SEZ.T. |BITONTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |BARI |SEZ.T. |MODUGNO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |BARI |SEZ.T. |MONOPOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |BARI |SEZ.T. |PUTIGNANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |BARI |SEZ.T. |RUTIGLIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |FOGGIA |SEZ.T. |CERIGNOLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |FOGGIA |SEZ.T. |MANFREDONIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |FOGGIA |SEZ.T. |SAN SEVERO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |FOGGIA |SEZ.T. |TRINITAPOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |LUCERA |T. |LUCERA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |LUCERA |SEZ.T. |APRICENA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |LUCERA |SEZ.T. |RODI GARGANICO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |LUCERA |P.R. |LUCERA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |TRANI |SEZ.T. |ANDRIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |TRANI |SEZ.T. |BARLETTA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |TRANI |SEZ.T. |CANOSA DI PUGLIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |TRANI |SEZ.T. |MOLFETTA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BARI |TRANI |SEZ.T. |RUVO DI PUGLIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |BOLOGNA |SEZ.T. |IMOLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |BOLOGNA |SEZ.T. |PORRETTA TERME
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |FORLÌ |SEZ.T. |CESENA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |MODENA |SEZ.T. |CARPI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |PAVULLO NEL
BOLOGNA |MODENA |SEZ.T. |FRIGNANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |MODENA |SEZ.T. |SASSUOLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |PARMA |SEZ.T. |FIDENZA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |RAVENNA |SEZ.T. |FAENZA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |RAVENNA |SEZ.T. |LUGO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLOGNA |REGGIO EMILIA |SEZ.T. |GUASTALLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |BRESSANONE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |BRUNICO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |MERANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |SILANDRO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BRESCIA |BERGAMO |SEZ.T. |CLUSONE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |GRUMELLO DEL
BRESCIA |BERGAMO |SEZ.T. |MONTE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BRESCIA |BERGAMO |SEZ.T. |TREVIGLIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BRESCIA |BRESCIA |SEZ.T. |BRENO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BRESCIA |BRESCIA |SEZ.T. |SALÒ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BRESCIA |CREMA |T. |CREMA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
BRESCIA |CREMA |P.R. |CREMA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CASTIGLIONE DELLE
BRESCIA |MANTOVA |SEZ.T. |STIVIERE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CAGLIARI |CAGLIARI |SEZ.T. |CARBONIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CAGLIARI |CAGLIARI |SEZ.T. |IGLESIAS
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CAGLIARI |CAGLIARI |SEZ.T. |SANLURI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CAGLIARI |ORISTANO |SEZ.T. |MACOMER
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CAGLIARI |ORISTANO |SEZ.T. |SORGONO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CALTANISSETTA |NICOSIA |T. |NICOSIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CALTANISSETTA |NICOSIA |P.R. |NICOSIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CAMPOBASSO |LARINO |SEZ.T. |TERMOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CALTAGIRONE |SEZ.T. |GRAMMICHELE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |ACIREALE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |ADRANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |BELPASSO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |BRONTE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |GIARRE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |MASCALUCIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |PATERNÒ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |MODICA |T. |MODICA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |MODICA |P.R. |MODICA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |RAGUSA |SEZ.T. |VITTORIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |SIRACUSA |SEZ.T. |AUGUSTA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |SIRACUSA |SEZ.T. |AVOLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANIA |SIRACUSA |SEZ.T. |LENTINI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CHIARAVALLE
CATANZARO |CATANZARO |SEZ.T. |CENTRALE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANZARO |COSENZA |SEZ.T. |ACRI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SAN MARCO
CATANZARO |COSENZA |SEZ.T. |ARGENTANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANZARO |CROTONE |SEZ.T. |STRONGOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANZARO |PAOLA |SEZ.T. |SCALEA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANZARO |ROSSANO |T. |ROSSANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANZARO |ROSSANO |P.R. |ROSSANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
CATANZARO |VIBO VALENTIA |SEZ.T. |TROPEA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |AREZZO |SEZ.T. |MONTEVARCHI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |AREZZO |SEZ.T. |SANSEPOLCRO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |FIRENZE |SEZ.T. |EMPOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |FIRENZE |SEZ.T. |PONTASSIEVE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |GROSSETO |SEZ.T. |ORBETELLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |LIVORNO |SEZ.T. |CECINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |LIVORNO |SEZ.T. |PIOMBINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |LIVORNO |SEZ.T. |PORTOFERRAIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |LUCCA |SEZ.T. |VIAREGGIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |MONTEPULCIANO |T. |MONTEPULCIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |MONTEPULCIANO |P.R. |MONTEPULCIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |PISA |SEZ.T. |PONTEDERA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |PISTOIA |SEZ.T. |MONSUMMANO TERME
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |PISTOIA |SEZ.T. |PESCIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
FIRENZE |SIENA |SEZ.T. |POGGIBONSI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |CHIAVARI |T. |CHIAVARI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |CHIAVARI |P.R. |CHIAVARI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |LA SPEZIA |SEZ.T. |SARZANA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |MASSA |SEZ.T. |CARRARA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |MASSA |SEZ.T. |PONTREMOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |SANREMO |T. |SANREMO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |SANREMO |SEZ.T. |VENTIMIGLIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |SANREMO |P.R. |SANREMO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
GENOVA |SAVONA |SEZ.T. |ALBENGA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |AVEZZANO |T. |AVEZZANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |AVEZZANO |P.R. |AVEZZANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |CHIETI |SEZ.T. |ORTONA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |LANCIANO |T. |LANCIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |LANCIANO |SEZ.T. |ATESSA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |LANCIANO |P.R. |LANCIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |PESCARA |SEZ.T. |PENNE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SAN VALENTINO IN
L'AQUILA |PESCARA |SEZ.T. |ABRUZZO CITERIORE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |SULMONA |T. |SULMONA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |SULMONA |P.R. |SULMONA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |TERAMO |SEZ.T. |ATRI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |TERAMO |SEZ.T. |GIULIANOVA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |VASTO |T. |VASTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
L'AQUILA |VASTO |P.R. |VASTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |FASANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |FRANCAVILLA
LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |FONTANA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |MESAGNE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |OSTUNI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |CAMPI SALENTINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |CASARANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |GALATINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |GALLIPOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |MAGLIE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |NARDÒ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
LECCE |LECCE |SEZ.T. |TRICASE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|BARCELLONA POZZO | |
MESSINA |DI GOTTO |SEZ.T. |LIPARI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|BARCELLONA POZZO | |
MESSINA |DI GOTTO |SEZ.T. |MILAZZO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MESSINA |MESSINA |SEZ.T. |TAORMINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MESSINA |MISTRETTA |T. |MISTRETTA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MESSINA |MISTRETTA |P.R. |MISTRETTA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SANT'AGATA DI
MESSINA |PATTI |SEZ.T. |MILITELLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |BUSTO ARSIZIO |SEZ.T. |GALLARATE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |BUSTO ARSIZIO |SEZ.T. |SARONNO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |COMO |SEZ.T. |CANTÙ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |COMO |SEZ.T. |ERBA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |COMO |SEZ.T. |MENAGGIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |MILANO |SEZ.T. |CASSANO D'ADDA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |MILANO |SEZ.T. |LEGNANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |MILANO |SEZ.T. |RHO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |MONZA |SEZ.T. |DESIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |SONDRIO |SEZ.T. |MORBEGNO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |VARESE |SEZ.T. |LUINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |VIGEVANO |T. |VIGEVANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |VIGEVANO |SEZ.T. |ABBIATEGRASSO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |VIGEVANO |P.R. |VIGEVANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |VOGHERA |T. |VOGHERA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
MILANO |VOGHERA |P.R. |VOGHERA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |ARIANO IRPINO |T. |ARIANO IRPINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |ARIANO IRPINO |P.R. |ARIANO IRPINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |AVELLINO |SEZ.T. |CERVINARA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |BENEVENTO |SEZ.T. |AIROLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |GUARDIA
NAPOLI |BENEVENTO |SEZ.T. |SANFRAMONDI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |AFRAGOLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |CAPRI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |CASORIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |FRATTAMAGGIORE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |ISCHIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |MARANO DI NAPOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |PORTICI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |POZZUOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANTA MARIA CAPUA| |
NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |AVERSA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANTA MARIA CAPUA| |
NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |CARINOLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANTA MARIA CAPUA| |
NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |CASERTA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANTA MARIA CAPUA| |
NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |MARCIANISE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANTA MARIA CAPUA| |
NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |PIEDIMONTE MATESE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANT'ANGELO DEI | |SANT'ANGELO DEI
NAPOLI |LOMBARDI |T. |LOMBARDI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|SANT'ANGELO DEI | |SANT'ANGELO DEI
NAPOLI |LOMBARDI |P.R. |LOMBARDI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CASTELLAMMARE DI
NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |STABIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |GRAGNANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |SORRENTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |TORRE DEL GRECO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |AGRIGENTO |SEZ.T. |CANICATTÌ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |AGRIGENTO |SEZ.T. |LICATA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |MARSALA |SEZ.T. |CASTELVETRANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |MARSALA |SEZ.T. |MAZARA DEL VALLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |MARSALA |SEZ.T. |PARTANNA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |BAGHERIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |CARINI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |MONREALE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |PARTINICO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |TERMINI IMERESE |SEZ.T. |CEFALÙ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |TERMINI IMERESE |SEZ.T. |CORLEONE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PALERMO |TRAPANI |SEZ.T. |ALCAMO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PERUGIA |ORVIETO |T. |ORVIETO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PERUGIA |ORVIETO |P.R. |ORVIETO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |ASSISI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CITTÀ DI
PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |CASTELLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |FOLIGNO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |GUBBIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |TODI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
POTENZA |MATERA |SEZ.T. |PISTICCI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
POTENZA |MELFI |T. |MELFI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
POTENZA |MELFI |P.R. |MELFI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
REGGIO CALABRIA|LOCRI |SEZ.T. |SIDERNO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
REGGIO CALABRIA|PALMI |SEZ.T. |CINQUEFRONDI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |MELITO DI PORTO
REGGIO CALABRIA|REGGIO CALABRIA |SEZ.T. |SALVO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |CASSINO |SEZ.T. |SORA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |CIVITAVECCHIA |SEZ.T. |BRACCIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |FROSINONE |SEZ.T. |ALATRI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |FROSINONE |SEZ.T. |ANAGNI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |LATINA |SEZ.T. |GAETA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |LATINA |SEZ.T. |TERRACINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |RIETI |SEZ.T. |POGGIO MIRTETO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |ROMA |SEZ.T. |OSTIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CASTELNUOVO DI
ROMA |TIVOLI |SEZ.T. |PORTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |TIVOLI |SEZ.T. |PALESTRINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |VELLETRI |SEZ.T. |ALBANO LAZIALE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |VELLETRI |SEZ.T. |ANZIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |VELLETRI |SEZ.T. |FRASCATI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |VITERBO |SEZ.T. |CIVITACASTELLANA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
ROMA |VITERBO |SEZ.T. |MONTEFIASCONE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SALERNO |SALA CONSILINA |T. |SALA CONSILINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SALERNO |SALA CONSILINA |SEZ.T. |SAPRI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SALERNO |SALA CONSILINA |P.R. |SALA CONSILINA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |AMALFI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |CAVA DÈ TIRRENI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |EBOLI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |MERCATO SAN
SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |SEVERINO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |MONTECORVINO
SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |ROVELLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SASSARI |SASSARI |SEZ.T. |ALGHERO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SASSARI |TEMPIO PAUSANIA |SEZ.T. |LA MADDALENA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
SASSARI |TEMPIO PAUSANIA |SEZ.T. |OLBIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |GINOSA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |GROTTAGLIE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |MANDURIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |MARTINA FRANCA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |ACQUI TERME |T. |ACQUI TERME
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |ACQUI TERME |P.R. |ACQUI TERME
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |ALBA |T. |ALBA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |ALBA |SEZ.T. |BRA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |ALBA |P.R. |ALBA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |ALESSANDRIA |SEZ.T. |NOVI LIGURE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |CASALE MONFERRATO|T. |CASALE MONFERRATO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |CASALE MONFERRATO|P.R. |CASALE MONFERRATO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |MONDOVÌ |T. |MONDOVÌ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |MONDOVÌ |P.R. |MONDOVÌ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |NOVARA |SEZ.T. |BORGOMANERO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |PINEROLO |T. |PINEROLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |PINEROLO |P.R. |PINEROLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |SALUZZO |T. |SALUZZO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |SALUZZO |P.R. |SALUZZO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |TORINO |SEZ.T. |CHIVASSO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |TORINO |SEZ.T. |CIRIÈ
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |TORINO |SEZ.T. |MONCALIERI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |TORINO |SEZ.T. |SUSA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |TORTONA |T. |TORTONA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |TORTONA |P.R. |TORTONA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |VERBANIA |SEZ.T. |DOMODOSSOLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TORINO |VERCELLI |SEZ.T. |VARALLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |BORGO VALSUGANA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |CAVALESE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |CLES
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |TIONE DI TRENTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SAN VITO AL
TRIESTE |PORDENONE |SEZ.T. |TAGLIAMENTO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRIESTE |TOLMEZZO |T. |TOLMEZZO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRIESTE |TOLMEZZO |P.R. |TOLMEZZO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CIVIDALE DEL
TRIESTE |UDINE |SEZ.T. |FRIULI
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
TRIESTE |UDINE |SEZ.T. |PALMANOVA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|BASSANO DEL | |BASSANO DEL
VENEZIA |GRAPPA |T. |GRAPPA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
|BASSANO DEL | |BASSANO DEL
VENEZIA |GRAPPA |P.R. |GRAPPA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |BELLUNO |SEZ.T. |PIEVE DI CADORE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |PADOVA |SEZ.T. |CITTADELLA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |PADOVA |SEZ.T. |ESTE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |ROVIGO |SEZ.T. |ADRIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |CASTELFRANCO
VENEZIA |TREVISO |SEZ.T. |VENETO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |TREVISO |SEZ.T. |CONEGLIANO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |TREVISO |SEZ.T. |MONTEBELLUNA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |CHIOGGIA
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |DOLO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |PORTOGRUARO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
| | |SAN DONÀ DI
VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |PIAVE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |VERONA |SEZ.T. |LEGNAGO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |VERONA |SEZ.T. |SOAVE
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
VENEZIA |VICENZA |SEZ.T. |SCHIO
---------------|-----------------|-----------------|-----------------
Allegato 1 (art. 2, comma 1, lett. a); tabella allegata al regio
decreto 30 gennaio 1941, n. 12)
Tabella A
CORTE DI APPELLO DI ANCONA
TRIBUNALE DI ANCONA
Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano,
Camerata Picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo,
Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d'Esi, Chiaravalle,
Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano,
Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte
Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado,
Morro d'Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San
Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi,
Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra dè Conti, Serra
San Quirico, Sirolo, Staffolo.
TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO
Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Amandola, Appignano del Tronto,
Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama,
Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Folignano, Force,
Maltignano, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche,
Montedinove, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone,
Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto,
Spinetoli, Valle Castellana, Venarotta.
TRIBUNALE DI FERMO
Altidona, Belmonte Piceno, Campofilone, Cossignano, Cupra Marittima,
Falerone, Fermo, Francavilla d'Ete, Grottammare, Grottazzolina,
Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Massignano, Monsampietro
Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San
Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado,
Montefalcone Appennino, Montefiore dell'Aso, Montegiorgio,
Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano,
Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo,
Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio, Rapagnano, Ripatransone, Santa
Vittoria in Matenano, Sant'Elpidio a Mare, Servigliano, Smerillo,
Torre San Patrizio.
TRIBUNALE DI MACERATA
Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola,
Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo,
Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche,
Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata,
Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte
Cavallo, Monte San Giusto, Monte San Martino, Montecassiano,
Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San
Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio
San Vicino, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Ripe
San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in
Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti,
Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
TRIBUNALE DI PESARO
Acqualagna, Apecchio, Auditore, Barchi, Belforte all'Isauro, Borgo
Pace, Cagli, Cantiano, Carpegna, Cartoceto, Colbordolo, Fano,
Fermignano, Fossombrone, Fratte Rosa, Frontino, Frontone, Gabicce
Mare, Gradara, Isola del Piano, Lunano, Macerata Feltria, Mercatello
sul Metauro, Mercatino Conca, Mombaroccio, Mondavio, Mondolfo, Monte
Cerignone, Monte Grimano Terme, Monte Porzio, Montecalvo in Foglia,
Monteciccardo, Montecopiolo, Montefelcino, Montelabbate,
Montemaggiore al Metauro, Orciano di Pesaro, Peglio, Pergola, Pesaro,
Petriano, Piagge, Piandimeleto, Pietrarubbia, Piobbico, Saltara, San
Costanzo, San Giorgio di Pesaro, San Lorenzo in Campo, Sant'Angelo in
Lizzola, Sant'Angelo in Vado, Sant'Ippolito, Sassocorvaro,
Sassofeltrio, Serra Sant'Abbondio, Serrungarina, Tavoleto, Tavullia,
Urbania, Urbino.
CORTE DI APPELLO DI BARI
TRIBUNALE DI BARI
Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Altamura, Bari, Binetto,
Bitetto, Bitonto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cassano delle
Murge, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Gioia del Colle,
Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Locorotondo, Modugno,
Mola di Bari, Monopoli, Noci, Noicattaro, Palo del Colle,
Poggiorsini, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di
Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Toritto, Triggiano,
Turi, Valenzano.
TRIBUNALE DI FOGGIA
Accadia, Alberona, Anzano di Puglia, Apricena, Ascoli Satriano,
Biccari, Bovino, Cagnano Varano, Candela, Carapelle, Carlantino,
Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio
dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia,
Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Cerignola, Chieuti, Deliceto,
Faeto, Foggia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Lucera,
Manfredonia, Margherita di Savoia, Mattinata, Monte Sant'Angelo,
Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino, Ordona, Orsara di Puglia,
Orta Nova, Panni, Peschici, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale,
Rignano Garganico, Rocchetta Sant'Antonio, Rodi Garganico, Roseto
Valfortore, San Ferdinando di Puglia, San Giovanni Rotondo, San Marco
in Lamis, San Marco la Catola, San Nicandro Garganico, San Paolo di
Civitate, San Severo, Sant'Agata di Puglia, Serracapriola, Stornara,
Stornarella, Torremaggiore, Trinitapoli, Troia, Vico del Gargano,
Vieste, Volturara Appula, Volturino, Zapponeta.
TRIBUNALE DI TRANI
Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Minervino
Murge, Molfetta, Ruvo di Puglia, Spinazzola, Terlizzi, Trani.
CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA
TRIBUNALE DI BOLOGNA
Anzola dell'Emilia, Argelato, Baricella, Bazzano, Bentivoglio,
Bologna, Borgo Tossignano, Budrio, Calderara di Reno, Camugnano,
Casalecchio di Reno, Casalfiumanese, Castel d'Aiano, Castel del Rio,
Castel di Casio, Castel Guelfo di Bologna, Castel Maggiore, Castel
San Pietro Terme, Castello d'Argile, Castello di Serravalle,
Castenaso, Castiglione dei Pepoli, Crespellano, Crevalcore, Dozza,
Fontanelice, Gaggio Montano, Galliera, Granaglione, Granarolo
dell'Emilia, Grizzana Morandi, Imola, Lizzano in Belvedere, Loiano,
Malalbergo, Marzabotto, Medicina, Minerbio, Molinella, Monghidoro,
Monte San Pietro, Monterenzio, Monteveglio, Monzuno, Mordano, Ozzano
dell'Emilia, Pianoro, Porretta Terme, Sala Bolognese, San Benedetto
Val di Sambro, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San
Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese, Sasso
Marconi, Savigno, Vergato, Zola Predosa.
TRIBUNALE DI FERRARA
Argenta, Berra, Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo,
Ferrara, Formignana, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi
Torello, Massa Fiscaglia, Mesola, Migliarino, Migliaro, Mirabello,
Ostellato, Pieve di Cento, Poggio Renatico, Portomaggiore, Ro,
Sant'Agostino, Tresigallo, Vigarano Mainarda, Voghiera.
TRIBUNALE DI FORLÌ
Bagno di Romagna, Bertinoro, Borghi, Castrocaro Terme e Terra del
Sole, Cesena, Cesenatico, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì,
Forlimpopoli, Galeata, Gambettola, Gatteo, Longiano, Meldola, Mercato
Saraceno, Modigliana, Montiano, Portico e San Benedetto, Predappio,
Premilcuore, Rocca San Casciano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli,
Santa Sofia, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone,
Tredozio, Verghereto.
TRIBUNALE DI MODENA
Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco
Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo,
Concordia sulla Secchia, Fanano, Finale Emilia, Fiorano Modenese,
Fiumalbo, Formigine, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Maranello,
Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Montecreto,
Montefiorino, Montese, Nonantola, Novi di Modena, Palagano, Pavullo
nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Prignano sulla Secchia,
Ravarino, Riolunato, San Cesario sul Panaro, San Felice sul Panaro,
San Possidonio, San Prospero, Sassuolo, Savignano sul Panaro,
Serramazzoni, Sestola, Soliera, Spilamberto, Vignola, Zocca.
TRIBUNALE DI PARMA
Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Busseto,
Calestano, Collecchio, Colorno, Compiano, Corniglio, Felino, Fidenza,
Fontanellato, Fontevivo, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano dè
Bagni, Medesano, Mezzani, Monchio delle Corti, Montechiarugolo,
Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Parma, Pellegrino Parmense,
Polesine Parmense, Roccabianca, Sala Baganza, Salsomaggiore Terme,
San Secondo Parmense, Sissa, Solignano, Soragna, Sorbolo, Terenzo,
Tizzano Val Parma, Tornolo, Torrile, Traversetolo, Trecasali,
Valmozzola, Varano dè Melegari, Varsi, Zibello.
TRIBUNALE DI PIACENZA
Agazzano, Alseno, Besenzone, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone,
Cadeo, Calendasco, Caminata, Caorso, Carpaneto Piacentino, Castel San
Giovanni, Castell'Arquato, Castelvetro Piacentino, Cerignale, Coli,
Corte Brugnatella, Cortemaggiore, Farini, Ferriere, Fiorenzuola
d'Arda, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gropparello,
Lugagnano Val d'Arda, Monticelli d'Ongina, Morfasso, Nibbiano,
Ottone, Pecorara, Piacenza, Pianello Val Tidone, Piozzano, Podenzano,
Ponte dell'Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio
Piacentino, San Pietro in Cerro, Sarmato, Travo, Vernasca, Vigolzone,
Villanova sull'Arda, Zerba, Ziano Piacentino.
TRIBUNALE DI RAVENNA
Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Brisighella, Casola
Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza,
Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi,
Sant'Agata sul Santerno, Solarolo.
TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA
Albinea, Bagnolo in Piano, Baiso, Bibbiano, Boretto, Brescello,
Busana, Cadelbosco di Sopra, Campagnola Emilia, Campegine, Canossa,
Carpineti, Casalgrande, Casina, Castellarano, Castelnovo di Sotto,
Castelnovo nè Monti, Cavriago, Collagna, Correggio, Fabbrico,
Gattatico, Gualtieri, Guastalla, Ligonchio, Luzzara, Montecchio
Emilia, Novellara, Poviglio, Quattro Castella, Ramiseto, Reggio
nell'Emilia, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in
Rio, San Polo d'Enza, Sant'Ilario d'Enza, Scandiano, Toano, Vetto,
Vezzano sul Crostolo, Viano, Villa Minozzo.
TRIBUNALE DI RIMINI
Bellaria-Igea Marina, Casteldelci, Cattolica, Coriano, Gemmano,
Maiolo, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca,
Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Novafeltria,
Pennabilli, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente,
San Giovanni in Marignano, San Leo, Sant'Agata Feltria, Santarcangelo
di Romagna, Talamello, Torriana, Verucchio.
CORTE DI APPELLO DI BRESCIA
TRIBUNALE DI BERGAMO
Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Albano Sant'Alessandro, Albino,
Algua, Almè, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Alzano
Lombardo, Ambivere, Antegnate, Arcene, Ardesio, Arzago d'Adda,
Averara, Aviatico, Azzano San Paolo, Azzone, Bagnatica, Barbata,
Bariano, Barzana, Bedulita, Berbenno, Bergamo, Berzo San Fermo,
Bianzano, Blello, Bolgare, Boltiere, Bonate Sopra, Bonate Sotto,
Borgo di Terzo, Bossico, Bottanuco, Bracca, Branzi, Brembate,
Brembate di Sopra, Brembilla, Brignano Gera d'Adda, Brumano,
Brusaporto, Calcinate, Calcio, Calusco d'Adda, Calvenzano, Camerata
Cornello, Canonica d'Adda, Capizzone, Capriate San Gervasio, Caprino
Bergamasco, Caravaggio, Carobbio degli Angeli, Carona, Carvico,
Casazza, Casirate d'Adda, Casnigo, Cassiglio, Castel Rozzone,
Castelli Calepio, Castione della Presolana, Castro, Cavernago,
Cazzano Sant'Andrea, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cene, Cerete,
Chignolo d'Isola, Chiuduno, Cisano Bergamasco, Ciserano, Cividate al
Piano, Clusone, Colere, Cologno al Serio, Colzate, Comun Nuovo, Corna
Imagna, Cornalba, Cortenuova, Costa di Mezzate, Costa Serina, Costa
Valle Imagna, Costa Volpino, Covo, Credaro, Curno, Cusio, Dalmine,
Dossena, Endine Gaiano, Entratico, Fara Gera d'Adda, Fara Olivana con
Sola, Filago, Fino del Monte, Fiorano al Serio, Fontanella, Fonteno,
Foppolo, Foresto Sparso, Fornovo San Giovanni, Fuipiano Valle Imagna,
Gandellino, Gandino, Gandosso, Gaverina Terme, Gazzaniga, Gerosa,
Ghisalba, Gorlago, Gorle, Gorno, Grassobbio, Gromo, Grone, Grumello
del Monte, Isola di Fondra, Isso, Lallio, Leffe, Lenna, Levate,
Locatello, Lovere, Lurano, Luzzana, Madone, Mapello, Martinengo,
Medolago, Mezzoldo, Misano di Gera d'Adda, Moio dè Calvi,
Monasterolo del Castello, Montello, Morengo, Mornico al Serio,
Mozzanica, Mozzo, Nembro, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Oltressenda
Alta, Oneta, Onore, Orio al Serio, Ornica, Osio Sopra, Osio Sotto,
Pagazzano, Paladina, Palazzago, Palosco, Parre, Parzanica, Pedrengo,
Peia, Pianico, Piario, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo,
Pognano, Ponte Nossa, Ponte San Pietro, Ponteranica, Pontida,
Pontirolo Nuovo, Pradalunga, Predore, Premolo, Presezzo, Pumenengo,
Ranica, Ranzanico, Riva di Solto, Rogno, Romano di Lombardia,
Roncobello, Roncola, Rota d'Imagna, Rovetta, San Giovanni Bianco, San
Paolo d'Argon, San Pellegrino Terme, Santa Brigida, Sant'Omobono
Terme, Sarnico, Scanzorosciate, Schilpario, Sedrina, Selvino,
Seriate, Serina, Solto Collina, Solza, Songavazzo, Sorisole, Sotto il
Monte Giovanni XXIII, Sovere, Spinone al Lago, Spirano, Stezzano,
Strozza, Suisio, Taleggio, Tavernola Bergamasca, Telgate, Terno
d'Isola, Torre Boldone, Torre dè Roveri, Torre Pallavicina, Trescore
Balneario, Treviglio, Treviolo, Ubiale Clanezzo, Urgnano,
Valbondione, Valbrembo, Valgoglio, Valleve, Valnegra, Valsecca,
Valtorta, Vedeseta, Verdellino, Verdello, Vertova, Viadanica, Vigano
San Martino, Vigolo, Villa d'Adda, Villa d'Almè, Villa di Serio,
Villa d'Ogna, Villongo, Vilminore di Scalve, Zandobbio, Zanica,
Zogno.
TRIBUNALE DI BRESCIA
Acquafredda, Adro, Agnosine, Alfianello, Anfo, Angolo Terme, Artogne,
Azzano Mella, Bagnolo Mella, Bagolino, Barbariga, Barghe, Bassano
Bresciano, Bedizzole, Berlingo, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno,
Bione, Borgo San Giacomo, Borgosatollo, Borno, Botticino, Bovegno,
Bovezzo, Brandico, Braone, Breno, Brescia, Brione, Caino, Calcinato,
Calvagese della Riviera, Calvisano, Capo di Ponte, Capovalle,
Capriano del Colle, Capriolo, Carpenedolo, Castegnato, Castel Mella,
Castelcovati, Castenedolo, Casto, Castrezzato, Cazzago San Martino,
Cedegolo, Cellatica, Cerveno, Ceto, Cevo, Chiari, Cigole, Cimbergo,
Cividate Camuno, Coccaglio, Collebeato, Collio, Cologne,
Comezzano-Cizzago, Concesio, Corte Franca, Corteno Golgi, Corzano,
Darfo Boario Terme, Dello, Desenzano del Garda, Edolo, Erbusco,
Esine, Fiesse, Flero, Gambara, Gardone Riviera, Gardone Val Trompia,
Gargnano, Gavardo, Ghedi, Gianico, Gottolengo, Gussago, Idro,
Incudine, Irma, Iseo, Isorella, Lavenone, Leno, Limone sul Garda,
Lodrino, Lograto, Lonato del Garda, Longhena, Losine, Lozio,
Lumezzane, Maclodio, Mairano, Malegno, Malonno, Manerba del Garda,
Manerbio, Marcheno, Marmentino, Marone, Mazzano, Milzano, Moniga del
Garda, Monno, Monte Isola, Monticelli Brusati, Montichiari,
Montirone, Mura, Muscoline, Nave, Niardo, Nuvolento, Nuvolera, Odolo,
Offlaga, Ome, Ono San Pietro, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto,
Ossimo, Padenghe sul Garda, Paderno Franciacorta, Paisco Loveno,
Paitone, Palazzolo sull'Oglio, Paratico, Paspardo, Passirano, Pavone
del Mella, Pertica Alta, Pertica Bassa, Pezzaze, Pian Camuno,
Piancogno, Pisogne, Polaveno, Polpenazze del Garda, Pompiano,
Poncarale, Ponte di Legno, Pontevico, Pontoglio, Pozzolengo,
Pralboino, Preseglie, Prestine, Prevalle, Provaglio d'Iseo, Provaglio
Val Sabbia, Puegnago sul Garda, Quinzano d'Oglio, Remedello, Rezzato,
Roccafranca, Rodengo Saiano, Roè Volciano, Roncadelle, Rovato,
Rudiano, Sabbio Chiese, Sale Marasino, Salò, San Felice del Benaco,
San Gervasio Bresciano, San Paolo, San Zeno Naviglio, Sarezzo,
Saviore dell'Adamello, Sellero, Seniga, Serle, Sirmione, Soiano del
Lago, Sonico, Sulzano, Tavernole sul Mella, Temù, Tignale, Torbole
Casaglia, Toscolano-Maderno, Travagliato, Tremosine, Trenzano,
Treviso Bresciano, Urago d'Oglio, Vallio Terme, Verolanuova,
Verolavecchia, Vestone, Vezza d'Oglio, Villa Carcina, Villachiara,
Villanuova sul Clisi, Vione, Visano, Vobarno, Zone.
TRIBUNALE DI CREMONA
Acquanegra Cremonese, Agnadello, Annicco, Azzanello, Bagnolo
Cremasco, Bonemerse, Bordolano, Cà d'Andrea, Camisano, Campagnola
Cremasca, Capergnanica, Cappella Cantone, Cappella dè Picenardi,
Capralba, Casalbuttano ed Uniti, Casale Cremasco-Vidolasco, Casaletto
Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Casalmaggiore,
Casalmorano, Castel Gabbiano, Casteldidone, Castelleone, Castelverde,
Castelvisconti, Cella Dati, Chieve, Cicognolo, Cingia dè Botti,
Corte dè Cortesi con Cignone, Corte dè Frati, Credera Rubbiano,
Crema, Cremona, Cremosano, Crotta d'Adda, Cumignano sul Naviglio,
Derovere, Dovera, Drizzona, Fiesco, Formigara, Gabbioneta-Binanuova,
Gadesco-Pieve Delmona, Genivolta, Gerre dè Caprioli, Gombito,
Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Gussola, Isola Dovarese,
Izano, Madignano, Malagnino, Martignana di Po, Monte Cremasco,
Montodine, Moscazzano, Motta Baluffi, Offanengo, Olmeneta, Ostiano,
Paderno Ponchielli, Palazzo Pignano, Pandino, Persico Dosimo,
Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Piadena, Pianengo, Pieranica,
Pieve d'Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti,
Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina,
Rivarolo del Re ed Uniti, Rivolta d'Adda, Robecco d'Oglio, Romanengo,
Salvirola, San Bassano, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San
Martino del Lago, Scandolara Ravara, Scandolara Ripa d'Oglio,
Sergnano, Sesto ed Uniti, Solarolo Rainerio, Soncino, Soresina,
Sospiro, Spinadesco, Spino d'Adda, Stagno Lombardo, Ticengo, Torlino
Vimercati, Torre dè Picenardi, Torricella del Pizzo, Trescore
Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate, Vescovato, Volongo,
Voltido.
TRIBUNALE DI MANTOVA
Acquanegra sul Chiese, Asola, Bagnolo San Vito, Bigarello,
Borgoforte, Borgofranco sul Po, Bozzolo, Calvatone, Canneto
sull'Oglio, Carbonara di Po, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano,
Castel d'Ario, Castel Goffredo, Castelbelforte, Castellucchio,
Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ceresara, Commessaggio,
Curtatone, Dosolo, Felonica, Gazoldo degli Ippoliti, Gazzuolo, Goito,
Gonzaga, Guidizzolo, Magnacavallo, Mantova, Marcaria, Mariana
Mantovana, Marmirolo, Medole, Moglia, Monzambano, Motteggiana,
Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano, Piubega, Poggio Rusco,
Pomponesco, Ponti sul Mincio, Porto Mantovano, Quingentole,
Quistello, Redondesco, Revere, Rivarolo Mantovano, Rodigo,
Roncoferraro, Roverbella, Sabbioneta, San Benedetto Po, San Giacomo
delle Segnate, San Giorgio di Mantova, San Giovanni del Dosso, San
Martino dall'Argine, Schivenoglia, Sermide, Serravalle a Po,
Solferino, Spineda, Sustinente, Suzzara, Tornata, Viadana, Villa
Poma, Villimpenta, Virgilio, Volta Mantovana.
CORTE DI APPELLO DI CAGLIARI
TRIBUNALE DI CAGLIARI
Arbus, Armungia, Assemini, Ballao, Barrali, Barumini, Buggerru,
Burcei, Cagliari, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Carloforte,
Castiadas, Collinas, Decimomannu, Decimoputzu, Dolianova, Domus de
Maria, Domusnovas, Donori, Elmas, Escalaplano, Escolca,
Fluminimaggiore, Furtei, Genoni, Genuri, Gergei, Gesico, Gesturi,
Giba, Goni, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guamaggiore, Guasila, Guspini,
Iglesias, Isili, Laconi, Las Plassas, Lunamatrona, Mandas,
Maracalagonis, Masainas, Monastir, Monserrato, Muravera, Musei,
Narcao, Nuragus, Nurallao, Nuraminis, Nurri, Nuxis, Orroli,
Ortacesus, Pabillonis, Pauli Arbarei, Perdaxius, Pimentel, Piscinas,
Portoscuso, Pula, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Samassi, Samatzai,
San Basilio, San Gavino Monreale, San Giovanni Suergiu, San Nicolò
Gerrei, San Sperate, San Vito, Sanluri, Santadi, Sant'Andrea Frius,
Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Sardara, Sarroch, Segariu, Selargius,
Selegas, Senorbì, Serdiana, Serramanna, Serrenti, Serri, Sestu,
Settimo San Pietro, Setzu, Siddi, Siliqua, Silius, Sinnai, Siurgus
Donigala, Soleminis, Suelli, Teulada, Tratalias, Tuili, Turri,
Ussana, Ussaramanna, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villacidro,
Villamar, Villamassargia, Villanova Tulo, Villanovaforru,
Villanovafranca, Villaperuccio, Villaputzu, Villasalto, Villasimius,
Villasor, Villaspeciosa.
TRIBUNALE DI LANUSEI
Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Esterzili, Gairo,
Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini,
Perdasdefogu, Sadali, Seui, Seulo, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei,
Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili.
TRIBUNALE DI ORISTANO
Abbasanta, Aidomaggiore, Albagiara, Ales, Allai, Arborea, Ardauli,
Aritzo, Assolo, Asuni, Atzara, Austis, Baradili, Baratili San Pietro,
Baressa, Bauladu, Belvì, Bidonì, Birori, Bolotana, Bonarcado,
Boroneddu, Borore, Bortigali, Bosa, Busachi, Cabras, Cuglieri,
Curcuris, Desulo, Dualchi, Flussio, Fordongianus, Gadoni, Ghilarza,
Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Lei, Macomer, Magomadas,
Marrubiu, Masullas, Meana Sardo, Milis, Modolo, Mogorella, Mogoro,
Montresta, Morgongiori, Narbolia, Neoneli, Noragugume, Norbello,
Nughedu Santa Vittoria, Nurachi, Nureci, Ollastra, Oristano, Ortueri,
Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Pompu, Riola Sardo, Ruinas, Sagama,
Samugheo, San Nicolò d'Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu
Lussurgiu, Scano di Montiferro, Sedilo, Seneghe, Senis, Sennariolo,
Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Silanus, Simala, Simaxis, Sindia,
Sini, Siris, Soddì, Solarussa, Sorgono, Sorradile, Suni, Tadasuni,
Terralba, Teti, Tiana, Tinnura, Tonara, Tramatza, Tresnuraghes, Ulà
Tirso, Uras, Usellus, Villa Sant'Antonio, Villa Verde, Villanova
Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu.
CORTE DI APPELLO DI CAGLIARI
SEZIONE DISTACCATA DI SASSARI
TRIBUNALE DI NUORO
Anela, Benetutti, Bitti, Bono, Bottidda, Budoni, Bultei, Burgos,
Dorgali, Esporlatu, Fonni, Galtellì, Gavoi, Illorai, Irgoli, Loculi,
Lodè, Lodine, Lula, Mamoiada, Nule, Nuoro, Oliena, Ollolai, Olzai,
Onanì, Onifai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orosei, Orotelli, Orune,
Osidda, Ottana, Ovodda, Posada, San Teodoro, Sarule, Siniscola,
Torpè.
TRIBUNALE DI SASSARI
Alà dei Sardi, Alghero, Ardara, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva,
Borutta, Buddusò, Bulzi, Cargeghe, Castelsardo, Cheremule,
Chiaramonti, Codrongianos, Cossoine, Florinas, Giave, Ittireddu,
Ittiri, Laerru, Mara, Martis, Monteleone Rocca Doria, Mores, Muros,
Nughedu San Nicolò, Nulvi, Olmedo, Oschiri, Osilo, Ossi, Ozieri,
Padria, Padru, Pattada, Ploaghe, Porto Torres, Pozzomaggiore,
Putifigari, Romana, Santa Maria Coghinas, Sassari, Sedini, Semestene,
Sennori, Siligo, Sorso, Stintino, Tergu, Thiesi, Tissi, Torralba,
Tula, Uri, Usini, Valledoria, Villanova Monteleone.
TRIBUNALE DI TEMPIO PAUSANIA
Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas,
Calangianus, Erula, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San
Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Palau, Perfugas, Santa Teresa
Gallura, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità
d'Agultu e Vignola, Viddalba.
CORTE DI APPELLO DI CALTANISSETTA
TRIBUNALE DI CALTANISSETTA
Acquaviva Platani, Bompensiere, Caltanissetta, Campofranco, Delia,
Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, Resuttano, Riesi, San
Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera,
Vallelunga Pratameno, Villalba.
TRIBUNALE DI ENNA
Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Capizzi,
Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato,
Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia,
Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe, Villarosa.
TRIBUNALE DI GELA
Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi.
CORTE DI APPELLO DI CAMPOBASSO
TRIBUNALE DI CAMPOBASSO
Baranello, Bojano, Busso, Campobasso, Campochiaro, Campodipietra,
Campolieto, Casalciprano, Castelbottaccio, Castellino del Biferno,
Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola,
Civitacampomarano, Colle d'Anchise, Ferrazzano, Fossalto, Gambatesa,
Gildone, Guardiaregia, Jelsi, Limosano, Lucito, Lupara, Matrice,
Mirabello Sannitico, Molise, Monacilioni, Montagano, Montefalcone nel
Sannio, Montemitro, Oratino, Petrella Tifernina, Pietracupa, Riccia,
Ripalimosani, Roccavivara, Salcito, San Biase, San Felice del Molise,
San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo
Matese, Sant'Angelo Limosano, Sepino, Spinete, Torella del Sannio,
Toro, Trivento, Tufara, Vinchiaturo.
TRIBUNALE DI ISERNIA
Acquaviva d'Isernia, Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio,
Cantalupo nel Sannio, Capracotta, Carovilli, Carpinone, Castel del
Giudice, Castel San Vincenzo, Castelpetroso, Castelpizzuto,
Castelverrino, Cerro al Volturno, Chiauci, Civitanova del Sannio,
Colli a Volturno, Conca Casale, Duronia, Filignano, Forlì del
Sannio, Fornelli, Frosolone, Isernia, Longano, Macchia d'Isernia,
Macchiagodena, Miranda, Montaquila, Montenero Val Cocchiara,
Monteroduni, Pesche, Pescolanciano, Pescopennataro, Pettoranello del
Molise, Pietrabbondante, Pizzone, Poggio Sannita, Pozzilli, Rionero
Sannitico, Roccamandolfi, Roccasicura, Rocchetta a Volturno, San
Pietro Avellana, Santa Maria del Molise, Sant'Agapito, Sant'Angelo
del Pesco, Sant'Elena Sannita, Scapoli, Sessano del Molise, Sesto
Campano, Vastogirardi, Venafro.
TRIBUNALE DI LARINO
Acquaviva Collecroce, Bonefro, Campomarino, Casacalenda, Colletorto,
Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Macchia Valfortore, Mafalda,
Montecilfone, Montelongo, Montenero di Bisaccia, Montorio nei
Frentani, Morrone del Sannio, Palata, Petacciato, Pietracatella,
Portocannone, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, San Giacomo degli
Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa
Croce di Magliano, Sant'Elia a Pianisi, Tavenna, Termoli, Ururi.
CORTE DI APPELLO DI CATANIA
TRIBUNALE DI CALTAGIRONE
Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea,
Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari,
Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria,
Scordia, Vizzini.
TRIBUNALE DI CATANIA
Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale,
Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Camporotondo
Etneo, Castiglione di Sicilia, Catania, Cesarò, Fiumefreddo di
Sicilia, Giarre, Gravina di Catania, Linguaglossa, Maletto, Maniace,
Mascali, Mascalucia, Milo, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia,
Nicolosi, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo,
Riposto, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro
Clarenza, San Teodoro, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina,
Sant'Agata li Battiati, Sant'Alfio, Trecastagni, Tremestieri Etneo,
Valverde, Viagrande, Zafferana Etnea.
TRIBUNALE DI RAGUSA
Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica,
Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli,
Vittoria.
TRIBUNALE DI SIRACUSA
Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini,
Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto,
Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo
Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino.
CORTE DI APPELLO DI CATANZARO
TRIBUNALE DI CASTROVILLARI
Acquaformosa, Albidona, Alessandria del Carretto, Altomonte,
Amendolara, Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Canna,
Cariati, Cassano all'Ionio, Castroregio, Castrovillari, Cerchiara di
Calabria, Civita, Corigliano Calabro, Cropalati, Crosia, Firmo,
Francavilla Marittima, Frascineto, Laino Borgo, Laino Castello,
Longobucco, Lungro, Mandatoriccio, Montegiordano, Morano Calabro,
Mormanno, Mottafollone, Nocara, Oriolo, Paludi, Papasidero,
Pietrapaola, Plataci, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Rossano,
San Basile, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Donato di
Ninea, San Giorgio Albanese, San Lorenzo Bellizzi, San Lorenzo del
Vallo, San Sosti, Santa Sofia d'Epiro, Sant'Agata di Esaro, Saracena,
Scala Coeli, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova da Sibari,
Terravecchia, Trebisacce, Vaccarizzo Albanese, Villapiana.
TRIBUNALE DI CATANZARO
Albi, Amaroni, Amato, Andali, Argusto, Badolato, Belcastro, Borgia,
Botricello, Caraffa di Catanzaro, Cardinale, Catanzaro, Cenadi,
Centrache, Cerva, Chiaravalle Centrale, Cropani, Davoli, Fossato
Serralta, Gagliato, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Guardavalle,
Isca sullo Ionio, Magisano, Marcedusa, Marcellinara, Miglierina,
Montauro, Montepaone, Olivadi, Palermiti, Pentone, Petrizzi, San
Floro, San Pietro Apostolo, San Sostene, San Vito sullo Ionio, Santa
Caterina dello Ionio, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Satriano,
Sellia, Sellia Marina, Sersale, Settingiano, Simeri Crichi, Sorbo San
Basile, Soverato, Soveria Simeri, Squillace, Stalettì, Taverna,
Tiriolo, Torre di Ruggiero, Vallefiorita, Zagarise.
TRIBUNALE DI COSENZA
Acri, Altilia, Aprigliano, Belsito, Bianchi, Bisignano, Carolei,
Carpanzano, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero,
Celico, Cellara, Cerisano, Cervicati, Cerzeto, Colosimi, Cosenza,
Dipignano, Domanico, Fagnano Castello, Figline Vegliaturo, Grimaldi,
Lappano, Lattarico, Luzzi, Malito, Malvito, Mangone, Marano
Marchesato, Marano Principato, Marzi, Mendicino, Mongrassano,
Montalto Uffugo, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pedace,
Pedivigliano, Piane Crati, Pietrafitta, Rende, Roggiano Gravina,
Rogliano, Rose, Rota Greca, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili,
San Giovanni in Fiore, San Marco Argentano, San Martino di Finita,
San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Santa Caterina
Albanese, Santo Stefano di Rogliano, Scigliano, Serra Pedace,
Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Torano Castello, Trenta,
Zumpano.
TRIBUNALE DI CROTONE
Belvedere di Spinello, Caccuri, Carfizzi, Casabona, Castelsilano,
Cerenzia, Cirò, Cirò Marina, Cotronei, Crotone, Crucoli, Cutro,
Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Mesoraca, Pallagorio, Petilia
Policastro, Petronà, Rocca di Neto, Roccabernarda, San Mauro
Marchesato, San Nicola dell'Alto, Santa Severina, Savelli, Scandale,
Strongoli, Umbriatico, Verzino.
TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME
Carlopoli, Cicala, Conflenti, Cortale, Curinga, Decollatura, Falerna,
Feroleto Antico, Filadelfia, Francavilla Angitola, Gizzeria, Jacurso,
Lamezia Terme, Maida, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa
Lucia, Nocera Terinese, Pianopoli, Platania, Polia, San Mango
d'Aquino, San Pietro a Maida, Serrastretta, Soveria Mannelli.
TRIBUNALE DI PAOLA
Acquappesa, Aiello Calabro, Aieta, Amantea, Belmonte Calabro,
Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Cetraro, Cleto, Diamante,
Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Fuscaldo, Grisolia, Guardia
Piemontese, Lago, Longobardi, Maierà, Orsomarso, Paola, Praia a
Mare, San Lucido, San Nicola Arcella, San Pietro in Amantea,
Sangineto, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Serra
d'Aiello, Tortora, Verbicaro.
TRIBUNALE DI VIBO VALENTIA
Acquaro, Arena, Briatico, Brognaturo, Capistrano, Cessaniti, Dasà,
Dinami, Drapia, Fabrizia, Filandari, Filogaso, Francica, Gerocarne,
Ionadi, Joppolo, Limbadi, Maierato, Mileto, Mongiana, Monterosso
Calabro, Nardodipace, Nicotera, Parghelia, Pizzo, Pizzoni, Ricadi,
Rombiolo, San Calogero, San Costantino Calabro, San Gregorio
d'Ippona, San Nicola da Crissa, Sant'Onofrio, Serra San Bruno,
Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Spadola, Spilinga,
Stefanaconi, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia, Zaccanopoli,
Zambrone, Zungri.
CORTE DI APPELLO DI FIRENZE
TRIBUNALE DI AREZZO
Anghiari, Arezzo, Badia Tedalda, Bibbiena, Bucine, Capolona, Caprese
Michelangelo, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Castelfranco di
Sopra, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino, Cavriglia,
Chitignano, Chiusi della Verna, Civitella in Val di Chiana, Cortona,
Foiano della Chiana, Laterina, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano
della Chiana, Monte San Savino, Montemignaio, Monterchi, Montevarchi,
Ortignano Raggiolo, Pergine Valdarno, Pian di Sco, Pieve Santo
Stefano, Poppi, Pratovecchio, San Giovanni Valdarno, Sansepolcro,
Sestino, Stia, Subbiano, Talla, Terranuova Bracciolini.
TRIBUNALE DI FIRENZE
Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barberino Val d'Elsa, Borgo San
Lorenzo, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto
Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno,
Firenze, Firenzuola, Fucecchio, Gambassi Terme, Greve in Chianti,
Impruneta, Incisa in Val d'Arno, Lastra a Signa, Londa, Marradi,
Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Palazzuolo sul Senio,
Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San
Casciano in Val di Pesa, San Godenzo, San Piero a Sieve, Scandicci,
Scarperia, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa, Vaglia,
Vicchio, Vinci.
TRIBUNALE DI GROSSETO
Arcidosso, Campagnatico, Capalbio, Castel del Piano, Castell'Azzara,
Castiglione della Pescaia, Cinigiano, Civitella Paganico, Follonica,
Gavorrano, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano,
Massa Marittima, Monte Argentario, Monterotondo Marittimo, Montieri,
Orbetello, Pitigliano, Roccalbegna, Roccastrada, Santa Fiora,
Scansano, Scarlino, Seggiano, Semproniano, Sorano.
TRIBUNALE DI LIVORNO
Bibbona, Campiglia Marittima, Campo nell'Elba, Capoliveri, Capraia
Isola, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima,
Cecina, Collesalvetti, Guardistallo, Livorno, Marciana, Marciana
Marina, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Piombino, Porto Azzurro,
Portoferraio, Rio Marina, Rio nell'Elba, Riparbella, Rosignano
Marittimo, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto.
TRIBUNALE DI LUCCA
Altopascio, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camaiore,
Camporgiano, Capannori, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana,
Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di
Vallico, Forte dei Marmi, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Lucca,
Massarosa, Minucciano, Molazzana, Montecarlo, Pescaglia, Piazza al
Serchio, Pietrasanta, Pieve Fosciana, Porcari, San Romano in
Garfagnana, Seravezza, Sillano, Stazzema, Vagli Sotto, Vergemoli,
Viareggio, Villa Basilica, Villa Collemandina.
TRIBUNALE DI PISA
Bientina, Buti, Calci, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Cascina,
Castelfranco di Sotto, Castelnuovo di Val di Cecina, Chianni,
Crespina, Fauglia, Lajatico, Lari, Lorenzana, Montecatini Val di
Cecina, Montopoli in Val d'Arno, Orciano Pisano, Palaia, Peccioli,
Pisa, Pomarance, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San
Miniato, Santa Croce sull'Arno, Santa Luce, Santa Maria a Monte,
Terricciola, Vecchiano, Vicopisano, Volterra.
TRIBUNALE DI PISTOIA
Abetone, Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Cutigliano,
Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme,
Montale, Montecatini-Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia,
Piteglio, Ponte Buggianese, Quarrata, Sambuca Pistoiese, San Marcello
Pistoiese, Serravalle Pistoiese, Uzzano.
TRIBUNALE DI PRATO
Calenzano, Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano,
Prato, Vaiano, Vernio.
TRIBUNALE DI SIENA
Abbadia San Salvatore, Asciano, Buonconvento, Casole d'Elsa,
Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d'Orcia,
Cetona, Chianciano Terme, Chiusdino, Chiusi, Colle di Val d'Elsa,
Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni,
Monteroni d'Arbia, Monticiano, Murlo, Piancastagnaio, Pienza,
Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicofani, Radicondoli, Rapolano
Terme, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, San Giovanni d'Asso,
San Quirico d'Orcia, Sarteano, Siena, Sinalunga, Sovicille, Torrita
di Siena, Trequanda.
CORTE DI APPELLO DI GENOVA
TRIBUNALE DI GENOVA
Arenzano, Avegno, Bargagli, Bogliasco, Borzonasca, Busalla, Camogli,
Campo Ligure, Campomorone, Carasco, Carro, Casarza Ligure, Casella,
Castiglione Chiavarese, Ceranesi, Chiavari, Cicagna, Cogoleto,
Cogorno, Coreglia Ligure, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Favale di
Malvaro, Fontanigorda, Genova, Gorreto, Isola del Cantone, Lavagna,
Leivi, Lorsica, Lumarzo, Maissana, Masone, Mele, Mezzanego,
Mignanego, Moconesi, Moneglia, Montebruno, Montoggio, Ne, Neirone,
Orero, Pieve Ligure, Portofino, Propata, Rapallo, Recco, Rezzoaglio,
Ronco Scrivia, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, San Colombano
Certenoli, Santa Margherita Ligure, Santo Stefano d'Aveto,
Sant'Olcese, Savignone, Serra Riccò, Sestri Levante, Sori, Tiglieto,
Torriglia, Tribogna, Uscio, Valbrevenna, Varese Ligure, Vobbia,
Zoagli.
TRIBUNALE DI IMPERIA
Airole, Apricale, Aquila d'Arroscia, Armo, Aurigo, Badalucco,
Bajardo, Bordighera, Borghetto d'Arroscia, Borgomaro, Camporosso,
Caravonica, Carpasio, Castel Vittorio, Castellaro, Ceriana, Cervo,
Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Cipressa, Civezza, Cosio
d'Arroscia, Costarainera, Diano Arentino, Diano Castello, Diano
Marina, Diano San Pietro, Dolceacqua, Dolcedo, Imperia, Isolabona,
Lucinasco, Mendatica, Molini di Triora, Montalto Ligure, Montegrosso
Pian Latte, Olivetta San Michele, Ospedaletti, Perinaldo,
Pietrabruna, Pieve di Teco, Pigna, Pompeiana, Pontedassio, Pornassio,
Prelà, Ranzo, Rezzo, Riva Ligure, Rocchetta Nervina, San Bartolomeo
al Mare, San Biagio della Cima, San Lorenzo al Mare, Sanremo, Santo
Stefano al Mare, Seborga, Soldano, Taggia, Terzorio, Triora,
Vallebona, Vallecrosia, Vasia, Ventimiglia, Vessalico, Villa Faraldi.
TRIBUNALE DI LA SPEZIA
Ameglia, Arcola, Beverino, Bolano, Bonassola, Borghetto di Vara,
Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carrodano, Castelnuovo Magra, Deiva
Marina, Follo, Framura, La Spezia, Lerici, Levanto, Monterosso al
Mare, Ortonovo, Pignone, Portovenere, Riccò del Golfo di Spezia,
Riomaggiore, Rocchetta di Vara, Santo Stefano di Magra, Sarzana,
Sesta Godano, Vernazza, Vezzano Ligure, Zignago.
TRIBUNALE DI MASSA
Aulla, Bagnone, Carrara, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera,
Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Massa, Montignoso, Mulazzo,
Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri.
TRIBUNALE DI SAVONA
Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Albissola Marina, Altare,
Andora, Arnasco, Balestrino, Bardineto, Bergeggi, Boissano, Borghetto
Santo Spirito, Borgio Verezzi, Bormida, Cairo Montenotte, Calice
Ligure, Calizzano, Carcare, Casanova Lerrone, Castelbianco,
Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure, Cengio, Ceriale, Cisano
sul Neva, Cosseria, Dego, Erli, Finale Ligure, Garlenda, Giustenice,
Giusvalla, Laigueglia, Loano, Magliolo, Mallare, Massimino,
Millesimo, Mioglia, Murialdo, Nasino, Noli, Onzo, Orco Feglino,
Ortovero, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Pietra Ligure, Plodio,
Pontinvrea, Quiliano, Rialto, Roccavignale, Sassello, Savona,
Spotorno, Stella, Stellanello, Testico, Toirano, Tovo San Giacomo,
Urbe, Vado Ligure, Varazze, Vendone, Vezzi Portio, Villanova
d'Albenga, Zuccarello.
CORTE DI APPELLO DI L'AQUILA
TRIBUNALE DI CHIETI
Altino, Archi, Ari, Arielli, Atessa, Bomba, Borrello, Bucchianico,
Canosa Sannita, Carpineto Sinello, Carunchio, Casacanditella,
Casalanguida, Casalbordino, Casalincontrada, Casoli, Castel Frentano,
Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Chieti,
Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine,
Colledimezzo, Crecchio, Cupello, Dogliola, Fallo, Fara Filiorum
Petri, Fara San Martino, Filetto, Fossacesia, Fraine, Francavilla al
Mare, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gamberale, Gessopalena, Gissi,
Giuliano Teatino, Guardiagrele, Guilmi, Lama dei Peligni, Lanciano,
Lentella, Lettopalena, Liscia, Miglianico, Montazzoli, Montebello sul
Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Monteodorisio,
Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palena, Palmoli, Palombaro,
Pennadomo, Pennapiedimonte, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato,
Poggiofiorito, Pollutri, Pretoro, Quadri, Rapino, Ripa Teatina, Rocca
San Giovanni, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roccaspinalveti, Roio
del Sangro, Rosello, San Buono, San Giovanni Lipioni, San Giovanni
Teatino, San Martino sulla Marrucina, San Salvo, San Vito Chietino,
Santa Maria Imbaro, Sant'Eusanio del Sangro, Scerni, Schiavi di
Abruzzo, Taranta Peligna, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio,
Torrebruna, Torrevecchia Teatina, Torricella Peligna, Treglio,
Tufillo, Vacri, Vasto, Villa Santa Maria, Villalfonsina, Villamagna.
TRIBUNALE DI L'AQUILA
Acciano, Aielli, Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Avezzano,
Balsorano, Barete, Barisciano, Barrea, Bisegna, Bugnara, Cagnano
Amiterno, Calascio, Campo di Giove, Campotosto, Canistro, Cansano,
Capestrano, Capistrello, Capitignano, Caporciano, Cappadocia,
Carapelle Calvisio, Carsoli, Castel del Monte, Castel di Ieri, Castel
di Sangro, Castellafiume, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio
Subequo, Celano, Cerchio, Civita d'Antino, Civitella Alfedena,
Civitella Roveto, Cocullo, Collarmele, Collelongo, Collepietro,
Corfinio, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Gioia dei
Marsi, Goriano Sicoli, Introdacqua, L'Aquila, Lecce nei Marsi, Luco
dei Marsi, Lucoli, Magliano dè Marsi, Massa d'Albe, Molina Aterno,
Montereale, Morino, Navelli, Ocre, Ofena, Opi, Oricola, Ortona dei
Marsi, Ortucchio, Ovindoli, Pacentro, Pereto, Pescasseroli, Pescina,
Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata
d'Ansidonia, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Rivisondoli, Rocca di
Botte, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, Roccacasale,
Roccaraso, San Benedetto dei Marsi, San Benedetto in Perillis, San
Demetrio nè Vestini, San Pio delle Camere, San Vincenzo Valle
Roveto, Sante Marie, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di
Sessanio, Scanno, Scontrone, Scoppito, Scurcola Marsicana, Secinaro,
Sulmona, Tagliacozzo, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Trasacco,
Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villa Sant'Angelo, Villalago,
Villavallelonga, Villetta Barrea, Vittorito.
TRIBUNALE DI PESCARA
Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi sul Tirino, Cappelle
sul Tavo, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a
Casauria, Catignano, Cepagatti, Città Sant'Angelo, Civitaquana,
Civitella Casanova, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola,
Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona,
Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pescara, Pescosansonesco,
Pianella, Picciano, Pietranico, Popoli, Roccamorice, Rosciano, Salle,
San Valentino in Abruzzo Citeriore, Sant'Eufemia a Maiella, Scafa,
Serramonacesca, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre dè Passeri,
Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera.
TRIBUNALE DI TERAMO
Alba Adriatica, Ancarano, Arsita, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti,
Campli, Canzano, Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Castiglione
Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella
del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Cortino,
Crognaleto, Fano Adriano, Giulianova, Isola del Gran Sasso d'Italia,
Martinsicuro, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano
Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Pietracamela,
Pineto, Rocca Santa Maria, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla
Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura,
Tortoreto, Tossicia.
CORTE DI APPELLO DI LECCE
TRIBUNALE DI BRINDISI
Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino,
Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni,
San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San
Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa
Susanna, Villa Castelli.
TRIBUNALE DI LECCE
Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo,
Arnesano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Campi Salentina,
Cannole, Caprarica di Lecce, Carmiano, Carpignano Salentino,
Casarano, Castri di Lecce, Castrignano dè Greci, Castrignano del
Capo, Castro, Cavallino, Collepasso, Copertino, Corigliano d'Otranto,
Corsano, Cursi, Cutrofiano, Diso, Gagliano del Capo, Galatina,
Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Guagnano, Lecce,
Lequile, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Martignano, Matino,
Melendugno, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce,
Monteroni di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro
Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Novoli, Ortelle, Otranto,
Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce,
Racale, Ruffano, Salice Salentino, Salve, San Cassiano, San Cesario
di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Sanarica,
Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Sogliano Cavour,
Soleto, Specchia, Spongano, Squinzano, Sternatia, Supersano, Surano,
Surbo, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Tuglie,
Ugento, Uggiano la Chiesa, Veglie, Vernole, Zollino.
CORTE DI APPELLO DI LECCE
SEZIONE DISTACCATA DI TARANTO
TRIBUNALE DI TARANTO
Avetrana, Carosino, Castellaneta, Crispiano, Faggiano, Fragagnano,
Ginosa, Grottaglie, Laterza, Leporano, Lizzano, Manduria, Martina
Franca, Maruggio, Massafra, Monteiasi, Montemesola, Monteparano,
Mottola, Palagianello, Palagiano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio
Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Statte, Taranto,
Torricella.
CORTE DI APPELLO DI MESSINA
TRIBUNALE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO
Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Castroreale, Condrò,
Fondachelli-Fantina, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Leni, Lipari,
Malfa, Mazzarrà Sant'Andrea, Merì, Milazzo, Monforte San Giorgio,
Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Pace del Mela, Rodì Milici,
San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Santa
Marina Salina, Terme Vigliatore, Tripi.
TRIBUNALE DI MESSINA
Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola,
Fiumedinisi, Forza d'Agrò, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo,
Gaggi, Gallodoro, Giardini-Naxos, Graniti, Itala, Letojanni, Limina,
Malvagna, Mandanici, Messina, Moio Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta
Camastra, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera,
Roccavaldina, Roccella Valdemone, Rometta, Santa Domenica Vittoria,
Santa Teresa di Riva, Sant'Alessio Siculo, Saponara, Savoca, Scaletta
Zanclea, Spadafora, Taormina, Torregrotta, Valdina, Venetico,
Villafranca Tirrena.
TRIBUNALE DI PATTI
Acquedolci, Alcara li Fusi, Brolo, Capo d'Orlando, Capri Leone,
Caronia, Castel di Lucio, Castell'Umberto, Falcone, Ficarra,
Floresta, Frazzanò, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Librizzi,
Longi, Militello Rosmarino, Mirto, Mistretta, Montagnareale, Motta
d'Affermo, Naso, Oliveri, Patti, Pettineo, Piraino, Raccuja, Reitano,
San Fratello, San Marco d'Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore di
Fitalia, Sant'Agata di Militello, Sant'Angelo di Brolo, Santo Stefano
di Camastra, Sinagra, Torrenova, Tortorici, Tusa, Ucria.
CORTE DI APPELLO DI MILANO
TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO
Albizzate, Arconate, Arese, Arluno, Arsago Seprio, Bareggio, Bernate
Ticino, Besnate, Boffalora sopra Ticino, Buscate, Busto Arsizio,
Busto Garolfo, Cairate, Canegrate, Cardano al Campo, Caronno
Pertusella, Casale Litta, Casorate Sempione, Casorezzo, Cassano
Magnago, Castano Primo, Castellanza, Cavaria con Premezzo, Cerro
Maggiore, Cislago, Corbetta, Cornaredo, Cuggiono, Dairago, Fagnano
Olona, Ferno, Gallarate, Gerenzano, Golasecca, Gorla Maggiore, Gorla
Minore, Inarzo, Inveruno, Jerago con Orago, Lainate, Legnano, Lonate
Pozzolo, Magenta, Magnago, Marcallo con Casone, Marnate, Mesero,
Mornago, Nerviano, Nosate, Oggiona con Santo Stefano, Olgiate Olona,
Origgio, Ossona, Parabiago, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana
Milanese, Rescaldina, Rho, Robecchetto con Induno, Samarate, San
Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Santo Stefano Ticino, Saronno,
Sedriano, Sesto Calende, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma
Lombardo, Sumirago, Turbigo, Uboldo, Vanzaghello, Vanzago, Vergiate,
Villa Cortese, Vittuone, Vizzola Ticino.
TRIBUNALE DI COMO
Albavilla, Albese con Cassano, Albiolo, Alserio, Alzate Brianza,
Anzano del Parco, Appiano Gentile, Argegno, Arosio, Asso, Barni,
Bellagio, Bene Lario, Beregazzo con Figliaro, Binago, Bizzarone,
Blessagno, Blevio, Bregnano, Brenna, Brienno, Brunate, Bulgarograsso,
Cabiate, Cadorago, Caglio, Cagno, Campione d'Italia, Cantù, Canzo,
Capiago Intimiano, Carate Urio, Carbonate, Carimate, Carlazzo,
Carugo, Casasco d'Intelvi, Caslino d'Erba, Casnate con Bernate,
Cassina Rizzardi, Castelmarte, Castelnuovo Bozzente, Castiglione
d'Intelvi, Cavallasca, Cavargna, Cerano d'Intelvi, Cermenate,
Cernobbio, Cirimido, Civenna, Claino con Osteno, Colonno, Como,
Corrido, Cremia, Cucciago, Cusino, Dizzasco, Domaso, Dongo, Dosso del
Liro, Drezzo, Erba, Eupilio, Faggeto Lario, Faloppio, Fenegrò,
Figino Serenza, Fino Mornasco, Garzeno, Gera Lario, Gironico,
Grandate, Grandola ed Uniti, Gravedona ed Uniti, Griante, Guanzate,
Inverigo, Laglio, Laino, Lambrugo, Lanzo d'Intelvi, Lasnigo, Lenno,
Lezzeno, Limido Comasco, Lipomo, Livo, Locate Varesino, Lomazzo,
Longone al Segrino, Luisago, Lurago d'Erba, Lurago Marinone, Lurate
Caccivio, Magreglio, Mariano Comense, Maslianico, Menaggio, Merone,
Mezzegra, Moltrasio, Monguzzo, Montano Lucino, Montemezzo,
Montorfano, Mozzate, Musso, Nesso, Novedrate, Olgiate Comasco,
Oltrona di San Mamette, Orsenigo, Ossuccio, Parè, Peglio, Pellio
Intelvi, Pianello del Lario, Pigra, Plesio, Pognana Lario, Ponna,
Ponte Lambro, Porlezza, Proserpio, Pusiano, Ramponio Verna, Rezzago,
Rodero, Ronago, Rovellasca, Rovello Porro, Sala Comacina, San
Bartolomeo Val Cavargna, San Fedele Intelvi, San Fermo della
Battaglia, San Nazzaro Val Cavargna, San Siro, Schignano, Senna
Comasco, Solbiate, Sorico, Sormano, Stazzona, Tavernerio, Torno,
Tremezzo, Trezzone, Turate, Uggiate- Trevano, Val Rezzo, Valbrona,
Valmorea, Valsolda, Veleso, Veniano, Vercana, Vertemate con Minoprio,
Villa Guardia, Zelbio.
TRIBUNALE DI LECCO
Abbadia Lariana, Airuno, Annone di Brianza, Ballabio, Barzago,
Barzanò, Barzio, Bellano, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco,
Calolziocorte, Carenno, Casargo, Casatenovo, Cassago Brianza, Cassina
Valsassina, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Cesana Brianza,
Civate, Colico, Colle Brianza, Cortenova, Costa Masnaga, Crandola
Valsassina, Cremella, Cremeno, Dervio, Dolzago, Dorio, Ello, Erve,
Esino Lario, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Imbersago,
Introbio, Introzzo, Lecco, Lierna, Lomagna, Malgrate, Mandello del
Lario, Margno, Merate, Missaglia, Moggio, Molteno, Monte Marenzo,
Montevecchia, Monticello Brianza, Morterone, Nibionno, Oggiono,
Olgiate Molgora, Olginate, Oliveto Lario, Osnago, Paderno d'Adda,
Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perego, Perledo, Pescate, Premana,
Primaluna, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone,
Sirtori, Sueglio, Suello, Taceno, Torre dè Busi, Tremenico,
Valgreghentino, Valmadrera, Varenna, Vendrogno, Vercurago, Verderio
Inferiore, Verderio Superiore, Vestreno, Viganò.
TRIBUNALE DI LODI
Abbadia Cerreto, Basiano, Bellinzago Lombardo, Bertonico, Boffalora
d'Adda, Borghetto Lodigiano, Borgo San Giovanni, Brembio, Camairago,
Cambiago, Carpiano, Casaletto Lodigiano, Casalmaiocco,
Casalpusterlengo, Caselle Landi, Caselle Lurani, Cassano d'Adda,
Castelnuovo Bocca d'Adda, Castiglione d'Adda, Castiraga Vidardo,
Cavacurta, Cavenago d'Adda, Cerro al Lambro, Cervignano d'Adda,
Codogno, Colturano, Comazzo, Cornegliano Laudense, Corno Giovine,
Cornovecchio, Corte Palasio, Crespiatica, Dresano, Fombio,
Galgagnano, Gessate, Gorgonzola, Graffignana, Grezzago, Guardamiglio,
Inzago, Liscate, Livraga, Locate di Triulzi, Lodi, Lodi Vecchio,
Maccastorna, Mairago, Maleo, Marudo, Masate, Massalengo, Mediglia,
Melegnano, Meleti, Melzo, Merlino, Montanaso Lombardo, Mulazzano,
Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, Ossago Lodigiano, Paullo, Pessano
con Bornago, Pieve Fissiraga, Pozzo d'Adda, Pozzuolo Martesana,
Rodano, Salerano sul Lambro, San Colombano al Lambro, San Fiorano,
San Giuliano Milanese, San Martino in Strada, San Rocco al Porto, San
Zenone al Lambro, Sant'Angelo Lodigiano, Santo Stefano Lodigiano,
Secugnago, Senna Lodigiana, Settala, Somaglia, Sordio, Tavazzano con
Villavesco, Terranova dei Passerini, Trezzano Rosa, Trezzo sull'Adda,
Tribiano, Truccazzano, Turano Lodigiano, Valera Fratta, Vaprio
d'Adda, Vignate, Villanova del Sillaro, Vizzolo Predabissi, Zelo Buon
Persico.
TRIBUNALE DI MILANO
Assago, Baranzate, Basiglio, Bollate, Bresso, Buccinasco, Bussero,
Cassina dè Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cesano Boscone, Cesate,
Cormano, Corsico, Cusago, Garbagnate Milanese, Limbiate, Milano,
Novate Milanese, Opera, Pantigliate, Peschiera Borromeo, Pieve
Emanuele, Pioltello, Rozzano, San Donato Milanese, Segrate, Senago,
Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio.
TRIBUNALE DI MONZA
Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate, Arcore, Barlassina, Bellusco,
Bernareggio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio-Masciago, Briosco,
Brugherio, Burago di Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carate
Brianza, Carnate, Carugate, Cavenago di Brianza, Ceriano Laghetto,
Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Cogliate, Cologno Monzese,
Concorezzo, Cornate d'Adda, Correzzana, Cusano Milanino, Desio,
Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Lesmo, Lissone, Macherio,
Meda, Mezzago, Misinto, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Ornago,
Paderno Dugnano, Renate, Roncello, Ronco Briantino, Seregno, Sesto
San Giovanni, Seveso, Solaro, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Usmate
Velate, Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano
Brianza, Villasanta, Vimercate, Vimodrone.
TRIBUNALE DI PAVIA
Abbiategrasso, Alagna, Albairate, Albaredo Arnaboldi, Albonese,
Albuzzano, Arena Po, Badia Pavese, Bagnaria, Barbianello, Bascapè,
Bastida dè Dossi, Bastida Pancarana, Battuda, Belgioioso,
Bereguardo, Besate, Binasco, Borgarello, Borgo Priolo, Borgo San
Siro, Borgoratto Mormorolo, Bornasco, Bosnasco, Brallo di Pregola,
Breme, Bressana Bottarone, Broni, Bubbiano, Calvignano, Calvignasco,
Campospinoso, Candia Lomellina, Canevino, Canneto Pavese, Carbonara
al Ticino, Casanova Lonati, Casarile, Casatisma, Casei Gerola,
Casorate Primo, Cassinetta di Lugagnano, Cassolnovo, Castana,
Casteggio, Castelletto di Branduzzo, Castello d'Agogna,
Castelnovetto, Cava Manara, Cecima, Ceranova, Ceretto Lomellina,
Cergnago, Certosa di Pavia, Cervesina, Chignolo Po, Cigognola,
Cilavegna, Cisliano, Codevilla, Confienza, Copiano, Corana, Cornale,
Corteolona, Corvino San Quirico, Costa dè Nobili, Cozzo, Cura
Carpignano, Dorno, Ferrera Erbognone, Filighera, Fortunago,
Frascarolo, Gaggiano, Galliavola, Gambarana, Gambolò, Garlasco,
Genzone, Gerenzago, Giussago, Godiasco, Golferenzo, Gravellona
Lomellina, Gropello Cairoli, Gudo Visconti, Inverno e Monteleone,
Lacchiarella, Landriano, Langosco, Lardirago, Linarolo, Lirio,
Lomello, Lungavilla, Magherno, Marcignago, Marzano, Mede, Menconico,
Mezzana Bigli, Mezzana Rabattone, Mezzanino, Miradolo Terme, Montalto
Pavese, Montebello della Battaglia, Montecalvo Versiggia, Montescano,
Montesegale, Monticelli Pavese, Montù Beccaria, Morimondo, Mornico
Losana, Mortara, Motta Visconti, Nicorvo, Noviglio, Olevano di
Lomellina, Oliva Gessi, Ottobiano, Ozzero, Palestro, Pancarana,
Parona, Pavia, Pietra dè Giorgi, Pieve Albignola, Pieve del Cairo,
Pieve Porto Morone, Pinarolo Po, Pizzale, Ponte Nizza, Portalbera,
Rea, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano Terme, Robbio, Robecco Pavese,
Robecco sul Naviglio, Rocca dè Giorgi, Rocca Susella, Rognano,
Romagnese, Roncaro, Rosasco, Rosate, Rovescala, Ruino, San Cipriano
Po, San Damiano al Colle, San Genesio ed Uniti, San Giorgio di
Lomellina, San Martino Siccomario, San Zenone al Po, Sannazzaro dè
Burgondi, Santa Cristina e Bissone, Santa Giuletta, Santa Margherita
di Staffora, Santa Maria della Versa, Sant'Alessio con Vialone,
Sant'Angelo Lomellina, Sartirana Lomellina, Scaldasole, Semiana,
Silvano Pietra, Siziano, Sommo, Spessa, Stradella, Suardi, Torrazza
Coste, Torre Beretti e Castellaro, Torre d'Arese, Torre dè Negri,
Torre d'Isola, Torrevecchia Pia, Torricella Verzate, Travacò
Siccomario, Trivolzio, Tromello, Trovo, Val di Nizza, Valeggio, Valle
Lomellina, Valle Salimbene, Valverde, Varzi, Velezzo Lomellina,
Vellezzo Bellini, Vermezzo, Vernate, Verretto, Verrua Po, Vidigulfo,
Vigevano, Villa Biscossi, Villanova d'Ardenghi, Villanterio,
Vistarino, Voghera, Volpara, Zavattarello, Zeccone, Zelo Surrigone,
Zeme, Zenevredo, Zerbo, Zerbolò, Zibido San Giacomo, Zinasco.
TRIBUNALE DI SONDRIO
Albaredo per San Marco, Albosaggia, Andalo Valtellino, Aprica,
Ardenno, Bema, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Bormio, Buglio in
Monte, Caiolo, Campodolcino, Caspoggio, Castello dell'Acqua, Castione
Andevenno, Cedrasco, Cercino, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco,
Chiuro, Cino, Civo, Colorina, Cosio Valtellino, Dazio, Delebio,
Dubino, Faedo Valtellino, Forcola, Fusine, Gerola Alta, Gordona,
Grosio, Grosotto, Lanzada, Livigno, Lovero, Madesimo, Mantello, Mazzo
di Valtellina, Mello, Menarola, Mese, Montagna in Valtellina,
Morbegno, Novate Mezzola, Pedesina, Piantedo, Piateda, Piuro,
Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Prata Camportaccio,
Rasura, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo, Sernio, Sondalo,
Sondrio, Spriana, Talamona, Tartano, Teglio, Tirano, Torre di Santa
Maria, Tovo di Sant'Agata, Traona, Tresivio, Val Masino, Valdidentro,
Valdisotto, Valfurva, Verceia, Vervio, Villa di Chiavenna, Villa di
Tirano.
TRIBUNALE DI VARESE
Agra, Angera, Arcisate, Azzate, Azzio, Barasso, Bardello, Bedero
Valcuvia, Besano, Besozzo, Biandronno, Bisuschio, Bodio Lomnago,
Brebbia, Bregano, Brenta, Brezzo di Bedero, Brinzio,
Brissago-Valtravaglia, Brunello, Brusimpiano, Buguggiate,
Cadegliano-Viconago, Cadrezzate, Cantello, Caravate, Carnago, Caronno
Varesino, Casalzuigno, Casciago, Cassano Valcuvia, Castello
Cabiaglio, Castelseprio, Castelveccana, Castiglione Olona, Castronno,
Cazzago Brabbia, Cittiglio, Clivio, Cocquio-Trevisago, Comabbio,
Comerio, Cremenaga, Crosio della Valle, Cuasso al Monte,
Cugliate-Fabiasco, Cunardo, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio,
Cuvio, Daverio, Dumenza, Duno, Ferrera di Varese, Galliate Lombardo,
Gavirate, Gazzada Schianno, Gemonio, Germignaga, Gornate- Olona,
Grantola, Induno Olona, Ispra, Lavena Ponte Tresa, Laveno-Mombello,
Leggiuno, Lonate Ceppino, Lozza, Luino, Luvinate, Maccagno, Malgesso,
Malnate, Marchirolo, Marzio, Masciago Primo, Mercallo, Mesenzana,
Montegrino Valtravaglia, Monvalle, Morazzone, Orino, Osmate, Pino
sulla Sponda del Lago Maggiore, Porto Ceresio, Porto Valtravaglia,
Rancio Valcuvia, Ranco, Saltrio, Sangiano, Taino, Ternate, Tradate,
Travedona-Monate, Tronzano Lago Maggiore, Valganna, Varano Borghi,
Varese, Vedano Olona, Veddasca, Venegono Inferiore, Venegono
Superiore, Viggiù.
CORTE DI APPELLO DI NAPOLI
TRIBUNALE DI AVELLINO
Aiello del Sabato, Altavilla Irpina, Andretta, Aquilonia, Atripalda,
Avella, Avellino, Bagnoli Irpino, Baiano, Bisaccia, Cairano,
Calabritto, Calitri, Candida, Caposele, Capriglia Irpina, Cassano
Irpino, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Cervinara, Cesinali,
Chiusano di San Domenico, Contrada, Conza della Campania, Domicella,
Forino, Frigento, Gesualdo, Grottolella, Guardia Lombardi, Lacedonia,
Lapio, Lauro, Lioni, Manocalzati, Marzano di Nola, Mercogliano,
Montefalcione, Monteforte Irpino, Montefredane, Montella,
Montemarano, Montemiletto, Monteverde, Montoro Inferiore, Montoro
Superiore, Morra De Sanctis, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Nusco,
Ospedaletto d'Alpinolo, Pago del Vallo di Lauro, Parolise,
Pietrastornina, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Quadrelle,
Quindici, Rocca San Felice, Roccabascerana, Rotondi, Salza Irpina,
San Mango sul Calore, San Martino Valle Caudina, San Michele di
Serino, San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina,
Sant'Andrea di Conza, Sant'Angelo a Scala, Sant'Angelo dei Lombardi,
Santo Stefano del Sole, Senerchia, Serino, Sirignano, Solofra, Sorbo
Serpico, Sperone, Sturno, Summonte, Taurano, Teora, Torella dei
Lombardi, Torre Le Nocelle, Tufo, Villamaina, Volturara Irpina.
TRIBUNALE DI BENEVENTO
Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Ariano Irpino, Arpaia, Arpaise,
Baselice, Benevento, Bonea, Bonito, Bucciano, Buonalbergo, Calvi,
Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Carife, Casalbore,
Casalduni, Castel Baronia, Castelfranco in Miscano, Castelpagano,
Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere in Val Fortore, Cautano,
Ceppaloni, Cerreto Sannita, Chianche, Circello, Colle Sannita, Cusano
Mutri, Dugenta, Durazzano, Faicchio, Flumeri, Foglianise, Foiano di
Val Fortore, Fontanarosa, Forchia, Fragneto l'Abate, Fragneto
Monforte, Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Greci,
Grottaminarda, Guardia Sanframondi, Limatola, Luogosano, Melito
Irpino, Melizzano, Mirabella Eclano, Moiano, Molinara, Montaguto,
Montecalvo Irpino, Montefalcone di Val Fortore, Montefusco,
Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi,
Paternopoli, Paupisi, Pesco Sannita, Petruro Irpino, Pietradefusi,
Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Puglianello, Reino,
San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del Sannio, San Giorgio La
Molara, San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore,
San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino Sannita, San Nazzaro, San
Nicola Baronia, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, San
Sossio Baronia, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dè Goti,
Sant'Angelo a Cupolo, Sant'Angelo all'Esca, Sant'Arcangelo Trimonte,
Sassinoro, Savignano Irpino, Scampitella, Solopaca, Taurasi, Telese
Terme, Tocco Caudio, Torrecuso, Torrioni, Trevico, Vallata,
Vallesaccarda, Venticano, Villanova del Battista, Vitulano, Zungoli.
TRIBUNALE DI NAPOLI
Anacapri, Bacoli, Barano d'Ischia, Capri, Casamicciola Terme,
Ercolano, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Monte di Procida, Napoli,
Portici, Pozzuoli, Procida, Quarto, San Giorgio a Cremano, Serrara
Fontana.
TRIBUNALE DI NAPOLI NORD
Afragola, Arzano, Aversa, Caivano, Calvizzano, Cardito, Carinaro,
Casal di Principe, Casaluce, Casandrino, Casapesenna, Casavatore,
Casoria, Cesa, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Frignano,
Giugliano in Campania, Gricignano di Aversa, Grumo Nevano, Lusciano,
Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Orta di
Atella, Parete, Qualiano, San Cipriano d'Aversa, San Marcellino,
Sant'Antimo, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa
di Briano, Villa Literno, Villaricca.
TRIBUNALE DI NOLA
Acerra, Brusciano, Camposano, Carbonara di Nola, Casalnuovo di
Napoli, Casamarciano, Castello di Cisterna, Cercola, Cicciano,
Cimitile, Comiziano, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Massa di
Somma, Nola, Ottaviano, Palma Campania, Pollena Trocchia, Pomigliano
d'Arco, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Giuseppe Vesuviano,
San Paolo Bel Sito, San Sebastiano al Vesuvio, San Vitaliano,
Sant'Anastasia, Saviano, Scisciano, Somma Vesuviana, Terzigno,
Tufino, Visciano, Volla.
TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
Ailano, Alife, Alvignano, Arienzo, Baia e Latina, Bellona, Caianello,
Caiazzo, Calvi Risorta, Camigliano, Cancello ed Arnone, Capodrise,
Capriati a Volturno, Capua, Carinola, Casagiove, Casapulla, Caserta,
Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castel Morrone, Castel Volturno,
Castello del Matese, Cellole, Cervino, Ciorlano, Conca della
Campania, Curti, Dragoni, Falciano del Massico, Fontegreca,
Formicola, Francolise, Gallo Matese, Giano Vetusto, Gioia Sannitica,
Grazzanise, Letino, Liberi, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise,
Marzano Appio, Mondragone, Pastorano, Piana di Monte Verna,
Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Pignataro Maggiore,
Pontelatone, Portico di Caserta, Prata Sannita, Pratella,
Raviscanina, Recale, Riardo, Roccamonfina, Roccaromana, Rocchetta e
Croce, Ruviano, San Felice a Cancello, San Gregorio Matese, San Marco
Evangelista, San Nicola la Strada, San Potito Sannitico, San Prisco,
San Tammaro, Santa Maria a Vico, Santa Maria Capua Vetere, Santa
Maria la Fossa, Sant'Angelo d'Alife, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano,
Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Valle Agricola, Valle di
Maddaloni, Vitulazio.
TRIBUNALE DI TORRE ANNUNZIATA
Agerola, Boscoreale, Boscotrecase, Casola di Napoli, Castellammare di
Stabia, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento,
Pimonte, Poggiomarino, Pompei, Santa Maria la Carità, Sant'Agnello,
Sant'Antonio Abate, Sorrento, Striano, Torre Annunziata, Torre del
Greco, Trecase, Vico Equense.
CORTE DI APPELLO DI PALERMO
TRIBUNALE DI AGRIGENTO
Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata,
Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea,
Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa,
Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle,
Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, San Biagio Platani, San
Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro, Siculiana.
TRIBUNALE DI MARSALA
Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo,
Pantelleria, Petrosino, Salemi, Vita.
TRIBUNALE DI PALERMO
Altofonte, Balestrate, Borgetto, Camporeale, Capaci, Carini, Cinisi,
Giardinello, Isola delle Femmine, Monreale, Montelepre, Palermo,
Partinico, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Terrasini, Torretta,
Trappeto, Ustica, Villabate.
TRIBUNALE DI SCIACCA
Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta,
Cianciana, Gibellina, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Partanna,
Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita
di Belice, Santa Ninfa, Santo Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca
Sicula.
TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE
Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Baucina,
Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo,
Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella,
Campofiorito, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula,
Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa
Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Corleone,
Ficarazzi, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano, Gratteri,
Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri,
Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia
Sottana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi,
Roccamena, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela,
Santa Flavia, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese,
Trabia, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati.
TRIBUNALE DI TRAPANI
Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del
Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Paceco, San Vito Lo Capo,
Trapani, Valderice.
CORTE DI APPELLO DI PERUGIA
TRIBUNALE DI PERUGIA
Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Castiglione del Lago, Citerna, Città
di Castello, Corciano, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino,
Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Monte Santa Maria Tiberina,
Montone, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Pietralunga,
San Giustino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Torgiano, Tuoro sul
Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica.
TRIBUNALE DI SPOLETO
Bevagna, Campello sul Clitunno, Cannara, Cascia, Castel Ritaldi,
Cerreto di Spoleto, Collazzone, Deruta, Foligno, Fratta Todina, Giano
dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Marsciano, Massa Martana, Monte
Castello di Vibio, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra,
Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino,
Sellano, Spello, Spoleto, Todi, Trevi, Vallo di Nera, Valtopina.
TRIBUNALE DI TERNI
Acquasparta, Allerona, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Avigliano
Umbro, Baschi, Calvi dell'Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo,
Città della Pieve, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Giove, Guardea,
Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Montefranco,
Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Narni, Orvieto, Otricoli,
Paciano, Parrano, Penna in Teverina, Piegaro, Polino, Porano, San
Gemini, San Venanzo, Stroncone, Terni.
CORTE DI APPELLO DI POTENZA
TRIBUNALE DI LAGONEGRO
Atena Lucana, Auletta, Buonabitacolo, Caggiano, Calvera, Carbone,
Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castelluccio
Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di
Sant'Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla
in Sinni, Gallicchio, Ispani, Lagonegro, Latronico, Lauria, Maratea,
Missanello, Moliterno, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana,
Morigerati, Nemoli, Noepoli, Padula, Pertosa, Petina, Polla, Rivello,
Roccanova, Rotonda, Sala Consilina, Salvitelle, San Chirico Raparo,
San Costantino Albanese, San Martino d'Agri, San Paolo Albanese, San
Pietro al Tanagro, San Rufo, San Severino Lucano, Santa Marina,
Sant'Arcangelo, Sant'Arsenio, Sanza, Sapri, Sarconi, Sassano, Senise,
Spinoso, Teana, Teggiano, Terranova di Pollino, Torraca, Tortorella,
Trecchina, Vibonati, Viggianello.
TRIBUNALE DI MATERA
Accettura, Aliano, Bernalda, Calciano, Cirigliano, Colobraro, Craco,
Ferrandina, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Irsina,
Matera, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri,
Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Pomarico, Rotondella, Salandra,
San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano,
Tricarico, Tursi, Valsinni.
TRIBUNALE DI POTENZA
Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Armento, Atella,
Avigliano, Balvano, Banzi, Baragiano, Barile, Bella, Brienza,
Brindisi Montagna, Calvello, Campomaggiore, Cancellara, Castelgrande,
Castelmezzano, Corleto Perticara, Filiano, Forenza, Genzano di
Lucania, Ginestra, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana,
Lavello, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Maschito, Melfi, Montemilone,
Montemurro, Muro Lucano, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio,
Paterno, Pescopagano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola,
Potenza, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruoti,
Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Fele, Sant'Angelo Le Fratte,
Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito,
Tolve, Tramutola, Trivigno, Vaglio Basilicata, Venosa, Vietri di
Potenza, Viggiano.
CORTE DI APPELLO DI REGGIO CALABRIA
TRIBUNALE DI LOCRI
Agnana Calabra, Antonimina, Ardore, Benestare, Bianco, Bivongi,
Bovalino, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Camini, Canolo, Caraffa del
Bianco, Careri, Casignana, Caulonia, Ciminà, Ferruzzano, Gerace,
Gioiosa Ionica, Grotteria, Locri, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica,
Martone, Monasterace, Palizzi, Pazzano, Placanica, Platì,
Portigliola, Riace, Roccella Ionica, Samo, San Giovanni di Gerace,
San Luca, Sant'Agata del Bianco, Sant'Ilario dello Ionio, Siderno,
Staiti, Stignano, Stilo.
TRIBUNALE DI PALMI
Anoia, Candidoni, Cinquefrondi, Cittanova, Cosoleto, Delianuova,
Feroleto della Chiesa, Galatro, Giffone, Gioia Tauro, Laureana di
Borrello, Maropati, Melicuccà, Melicucco, Molochio, Oppido
Mamertina, Palmi, Polistena, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, San
Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà, San Procopio, Santa Cristina
d'Aspromonte, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Scido, Seminara, Serrata,
Sinopoli, Taurianova, Terranova Sappo Minulio, Varapodio.
TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA
Africo, Bagaladi, Bagnara Calabra, Bova, Bova Marina, Calanna, Campo
Calabro, Cardeto, Condofuri, Fiumara, Laganadi, Melito di Porto
Salvo, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Reggio di Calabria,
Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, San Roberto, Sant'Alessio
in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla, Villa San
Giovanni.
CORTE DI APPELLO DI ROMA
TRIBUNALE DI CASSINO
Acquafondata, Alvito, Aquino, Arce, Arpino, Atina, Ausonia, Belmonte
Castello, Broccostella, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri,
Cassino, Castelforte, Castelliri, Castelnuovo Parano, Castrocielo,
Cervaro, Colfelice, Colle San Magno, Coreno Ausonio, Esperia, Fontana
Liri, Fontechiari, Formia, Gaeta, Gallinaro, Galluccio, Isola del
Liri, Itri, Mignano Monte Lungo, Minturno, Pastena, Pescosolido,
Picinisco, Pico, Piedimonte San Germano, Pignataro Interamna,
Pontecorvo, Ponza, Posta Fibreno, Presenzano, Rocca d'Arce, Rocca
d'Evandro, Roccasecca, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di
Comino, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, San Pietro Infine,
San Vittore del Lazio, Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sant'Andrea del
Garigliano, Sant'Apollinare, Sant'Elia Fiumerapido, Santi Cosma e
Damiano, Santopadre, Settefrati, Sora, Spigno Saturnia, Terelle,
Vallemaio, Vallerotonda, Ventotene, Vicalvi, Villa Latina, Villa
Santa Lucia, Viticuso.
TRIBUNALE DI CIVITAVECCHIA
Allumiere, Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano,
Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Manziana, Montalto di
Castro, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa, Trevignano Romano.
TRIBUNALE DI FROSINONE
Acuto, Alatri, Amaseno, Anagni, Arnara, Boville Ernica, Castro dei
Volsci, Ceccano, Ceprano, Collepardo, Falvaterra, Ferentino,
Filettino, Fiuggi, Frosinone, Fumone, Giuliano di Roma, Guarcino,
Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Patrica, Piglio, Pofi,
Ripi, Serrone, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Torre Cajetani,
Torrice, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vallecorsa, Veroli, Vico nel
Lazio, Villa Santo Stefano.
TRIBUNALE DI LATINA
Aprilia, Bassiano, Campodimele, Cisterna di Latina, Cori, Fondi,
Latina, Lenola, Maenza, Monte San Biagio, Norma, Pontinia, Priverno,
Prossedi, Rocca Massima, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia,
San Felice Circeo, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Sperlonga, Terracina.
TRIBUNALE DI RIETI
Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona,
Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Cantalupo in Sabina, Casaprota,
Casperia, Castel di Tora, Castel Sant'Angelo, Castelnuovo di Farfa,
Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove,
Collevecchio, Colli sul Velino, Concerviano, Configni, Contigliano,
Cottanello, Fara in Sabina, Fiamignano, Fiano Romano, Filacciano,
Forano, Frasso Sabino, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino,
Magliano Sabina, Marcetelli, Micigliano, Mompeo, Montasola, Monte San
Giovanni in Sabina, Montebuono, Monteleone Sabino, Montenero Sabino,
Montopoli di Sabina, Morro Reatino, Nazzano, Orvinio, Paganico
Sabino, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio Bustone, Poggio
Catino, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio San
Lorenzo, Ponzano Romano, Posta, Pozzaglia Sabina, Rieti, Rivodutri,
Rocca Sinibalda, Roccantica, Salisano, Scandriglia, Selci,
Stimigliano, Tarano, Toffia, Torri in Sabina, Torricella in Sabina,
Torrita Tiberina, Vacone, Varco Sabino.
TRIBUNALE DI ROMA
Roma.
TRIBUNALE DI TIVOLI
Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Bellegra,
Camerata Nuova, Campagnano di Roma, Canterano, Capena, Capranica
Prenestina, Casape, Castel Madama, Castel San Pietro Romano,
Castelnuovo di Porto, Cave, Cerreto Laziale, Cervara di Roma,
Ciciliano, Cineto Romano, Civitella San Paolo, Fonte Nuova, Formello,
Gallicano nel Lazio, Genazzano, Gerano, Guidonia Montecelio, Jenne,
Licenza, Magliano Romano, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Mazzano
Romano, Mentana, Monteflavio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio
Romano, Moricone, Morlupo, Nerola, Nespolo, Olevano Romano,
Palestrina, Palombara Sabina, Percile, Pisoniano, Poli, Riano,
Rignano Flaminio, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca di Cave, Rocca
Santo Stefano, Roccagiovine, Roiate, Roviano, Sacrofano, Sambuci, San
Cesareo, San Gregorio da Sassola, San Polo dei Cavalieri, San Vito
Romano, Sant'Angelo Romano, Sant'Oreste, Saracinesco, Subiaco,
Tivoli, Turania, Vallepietra, Vallinfreda, Vicovaro, Vivaro Romano,
Zagarolo.
TRIBUNALE DI VELLETRI
Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Artena, Carpineto Romano,
Castel Gandolfo, Ciampino, Colleferro, Colonna, Frascati, Gavignano,
Genzano di Roma, Gorga, Grottaferrata, Labico, Lanuvio, Lariano,
Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Montelanico, Nemi,
Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Segni, Valmontone,
Velletri.
TRIBUNALE DI VITERBO
Acquapendente, Arlena di Castro, Bagnoregio, Barbarano Romano,
Bassano in Teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo,
Calcata, Canepina, Canino, Capodimonte, Capranica, Caprarola,
Carbognano, Castel Sant'Elia, Castiglione in Teverina, Celleno,
Cellere, Civita Castellana, Civitella d'Agliano, Corchiano, Fabrica
di Roma, Faleria, Farnese, Gallese, Gradoli, Graffignano, Grotte di
Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Monte Romano,
Montefiascone, Monterosi, Nepi, Onano, Oriolo Romano, Orte, Piansano,
Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri,
Tessennano, Tuscania, Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano,
Vetralla, Vignanello, Villa San Giovanni in Tuscia, Viterbo,
Vitorchiano.
CORTE DI APPELLO DI SALERNO
TRIBUNALE DI NOCERA INFERIORE
Angri, Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava
dè Tirreni, Corbara, Fisciano, Mercato San Severino, Nocera
Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul
Sarno, San Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno,
Scafati, Siano.
TRIBUNALE DI SALERNO
Acerno, Albanella, Altavilla Silentina, Amalfi, Aquara, Atrani,
Battipaglia, Bellizzi, Bellosguardo, Buccino, Campagna, Capaccio,
Castel San Lorenzo, Castelcivita, Castelnuovo di Conza, Castiglione
del Genovesi, Cetara, Colliano, Conca dei Marini, Controne, Contursi
Terme, Corleto Monforte, Eboli, Felitto, Furore, Giffoni Sei Casali,
Giffoni Valle Piana, Giungano, Laviano, Maiori, Minori, Montecorvino
Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Oliveto Citra,
Ottati, Palomonte, Pellezzano, Pontecagnano Faiano, Positano,
Postiglione, Praiano, Ravello, Ricigliano, Roccadaspide, Romagnano al
Monte, Roscigno, Salerno, San Cipriano Picentino, San Gregorio Magno,
San Mango Piemonte, Sant'Angelo a Fasanella, Santomenna, Scala,
Serre, Sicignano degli Alburni, Tramonti, Trentinara, Valva, Vietri
sul Mare.
TRIBUNALE DI VALLO DELLA LUCANIA
Agropoli, Alfano, Ascea, Camerota, Campora, Cannalonga, Casal Velino,
Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola,
Ceraso, Cicerale, Cuccaro Vetere, Futani, Gioi, Laureana Cilento,
Laurino, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella,
Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Novi Velia,
Ogliastro Cilento, Omignano, Orria, Perdifumo, Perito, Piaggine,
Pisciotta, Pollica, Prignano Cilento, Roccagloriosa, Rofrano, Rutino,
Sacco, Salento, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, San Mauro la
Bruca, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio, Torchiara,
Torre Orsaia, Valle dell'Angelo, Vallo della Lucania.
CORTE DI APPELLO DI TORINO
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
Acqui Terme, Albera Ligure, Alessandria, Alice Bel Colle, Alluvioni
Cambiò, Alzano Scrivia, Arquata Scrivia, Avolasca, Basaluzzo,
Bassignana, Belforte Monferrato, Bergamasco, Berzano di Tortona,
Bistagno, Borghetto di Borbera, Borgoratto Alessandrino, Bosco
Marengo, Bosio, Brignano- Frascata, Bruno, Bubbio, Cabella Ligure,
Calamandrana, Cantalupo Ligure, Capriata d'Orba, Carbonara Scrivia,
Carentino, Carezzano, Carpeneto, Carrega Ligure, Carrosio, Cartosio,
Casal Cermelli, Casaleggio Boiro, Casalnoceto, Casasco, Cassano
Spinola, Cassine, Cassinelle, Castel Boglione, Castel Rocchero,
Castellania, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelletto
d'Erro, Castelletto d'Orba, Castelletto Molina, Castelletto
Monferrato, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo
Scrivia, Castelspina, Cavatore, Cerreto Grue, Cessole, Cortiglione,
Costa Vescovato, Cremolino, Denice, Dernice, Fabbrica Curone,
Felizzano, Fontanile, Fraconalto, Francavilla Bisio, Frascaro,
Fresonara, Frugarolo, Gamalero, Garbagna, Gavazzana, Gavi, Gremiasco,
Grognardo, Grondona, Guazzora, Incisa Scapaccino, Isola Sant'Antonio,
Lerma, Lu, Malvicino, Maranzana, Masio, Melazzo, Merana, Molare,
Molino dei Torti, Mombaldone, Mombaruzzo, Momperone, Monastero
Bormida, Mongiardino Ligure, Monleale, Montabone, Montacuto,
Montaldeo, Montaldo Bormida, Montecastello, Montechiaro d'Acqui,
Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Morsasco, Nizza
Monferrato, Novi Ligure, Olmo Gentile, Orsara Bormida, Ovada,
Oviglio, Paderna, Pareto, Parodi Ligure, Pasturana, Pecetto di
Valenza, Pietra Marazzi, Piovera, Pontecurone, Ponti, Ponzone, Pozzol
Groppo, Pozzolo Formigaro, Prasco, Predosa, Quaranti, Quargnento,
Quattordio, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rivarone, Rocca Grimalda,
Roccaforte Ligure, Roccaverano, Rocchetta Ligure, Rocchetta Palafea,
Sale, San Cristoforo, San Giorgio Scarampi, San Salvatore Monferrato,
San Sebastiano Curone, Sant'Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano,
Serole, Serravalle Scrivia, Sessame, Sezzadio, Silvano d'Orba,
Solero, Spigno Monferrato, Spineto Scrivia, Stazzano, Strevi,
Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Terzo, Tortona, Trisobbio, Vaglio
Serra, Valenza, Vesime, Vignole Borbera, Viguzzolo, Villalvernia,
Villaromagnano, Visone, Volpedo, Volpeglino, Voltaggio.
TRIBUNALE DI AOSTA
Allein, Antey-Saint-Andrè, Aosta, Arnad, Arvier, Avise, Ayas,
Aymavilles, Bard, Bionaz, Brissogne, Brusson, Challand-Saint-Anselme,
Challand-Saint-Victor, Chambave, Chamois, Champdepraz, Champorcher,
Charvensod, Chatillon, Cogne, Courmayeur, Donnas, Doues, Emarese,
Etroubles, Fenis, Fontainemore, Gaby, Gignod, Gressan,
Gressoney-La-Trinitè, Gressoney-Saint-Jean, Hone, Introd, Issime,
Issogne, Jovencan, La Magdeleine, La Salle, La Thuile, Lillianes,
Montjovet, Morgex, Nus, Ollomont, Oyace, Perloz, Pollein, Pontboset,
Pontey, Pont-Saint-Martin, Pre-Saint-Didier, Quart,
Rhemes-Notre-Dame, Rhemes-Saint-Georges, Roisan, Saint-Christophe,
Saint-Denis, Saint-Marcel, Saint-Nicolas, Saint-Oyen, Saint-Pierre,
Saint-Rhemy-en-Bosses, Saint-Vincent, Sarre, Torgnon, Valgrisenche,
Valpelline, Valsavarenche, Valtournenche, Verrayes, Verres,
Villeneuve.
TRIBUNALE DI ASTI
Agliano Terme, Alba, Albaretto della Torre, Albugnano, Antignano,
Aramengo, Arguello, Asti, Azzano d'Asti, Baldichieri d'Asti,
Baldissero d'Alba, Barbaresco, Barolo, Belveglio, Benevello, Bergolo,
Berzano di San Pietro, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Bra, Buttigliera
d'Asti, Calosso, Camerano Casasco, Camo, Canale, Canelli, Cantarana,
Capriglio, Carmagnola, Casorzo, Cassinasco, Castagnito, Castagnole
delle Lanze, Castagnole Monferrato, Castell'Alfero, Castellero,
Castelletto Uzzone, Castellinaldo, Castello di Annone, Castelnuovo
Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castiglione Falletto, Castiglione
Tinella, Castino, Cellarengo, Celle Enomondo, Ceresole Alba, Cerreto
d'Asti, Cerretto Langhe, Cerro Tanaro, Cervere, Cherasco, Chiusano
d'Asti, Cinaglio, Cissone, Cisterna d'Asti, Coazzolo, Cocconato,
Corneliano d'Alba, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone,
Cortemilia, Cossano Belbo, Cossombrato, Costigliole d'Asti,
Cravanzana, Cunico, Diano d'Alba, Dusino San Michele, Feisoglio,
Ferrere, Frinco, Gorzegno, Govone, Grana, Grinzane Cavour, Guarene,
Isola d'Asti, Isolabella, La Morra, Lequio Berria, Levice, Loazzolo,
Magliano Alfieri, Mango, Maretto, Moasca, Mombercelli, Monale,
Moncucco Torinese, Monforte d'Alba, Mongardino, Montà, Montafia,
Montaldo Roero, Montaldo Scarampi, Montechiaro d'Asti, Montegrosso
d'Asti, Montelupo Albese, Montemagno, Monteu Roero, Monticello
d'Alba, Montiglio Monferrato, Moransengo, Narzole, Neive, Neviglie,
Niella Belbo, Novello, Passerano Marmorito, Perletto, Pezzolo Valle
Uzzone, Piea, Pino d'Asti, Piobesi d'Alba, Piovà Massaia,
Pocapaglia, Poirino, Portacomaro, Pralormo, Priocca, Refrancore,
Revigliasco d'Asti, Roatto, Robella, Rocca d'Arazzo, Rocchetta Belbo,
Rocchetta Tanaro, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, San
Damiano d'Asti, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo
Solbrito, Sanfrè, Santa Vittoria d'Alba, Santo Stefano Belbo, Santo
Stefano Roero, Scurzolengo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe,
Settime, Sinio, Soglio, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno,
Tigliole, Tonengo, Torre Bormida, Treiso, Trezzo Tinella, Valfenera,
Verduno, Vezza d'Alba, Viale, Viarigi, Vigliano d'Asti, Villa San
Secondo, Villafranca d'Asti, Villanova d'Asti, Vinchio.
TRIBUNALE DI BIELLA
Andorno Micca, Benna, Biella, Bioglio, Borriana, Brusnengo,
Callabiana, Camandona, Camburzano, Campiglia Cervo, Candelo,
Casapinta, Castelletto Cervo, Cavaglià, Cerreto Castello, Cerrione,
Coggiola, Cossato, Crosa, Curino, Donato, Dorzano, Gaglianico,
Graglia, Lessona, Magnano, Massazza, Masserano, Mezzana Mortigliengo,
Miagliano, Mongrando, Mosso, Mottalciata, Muzzano, Netro, Occhieppo
Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Piatto, Piedicavallo,
Pollone, Ponderano, Portula, Pralungo, Pray, Quaregna, Quittengo,
Ronco Biellese, Roppolo, Rosazza, Sagliano Micca, Sala Biellese,
Salussola, San Paolo Cervo, Sandigliano, Selve Marcone, Soprana,
Sordevolo, Strona, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Torrazzo, Trivero,
Valdengo, Vallanzengo, Valle Mosso, Valle San Nicolao, Veglio,
Verrone, Vigliano Biellese, Villanova Biellese, Viverone, Zimone,
Zubiena, Zumaglia.
TRIBUNALE DI CUNEO
Acceglio, Aisone, Alto, Argentera, Bagnasco, Bagnolo Piemonte, Barge,
Bastia Mondovì, Battifollo, Beinette, Bellino, Belvedere Langhe,
Bene Vagienna, Bernezzo, Bonvicino, Borgo San Dalmazzo, Boves,
Briaglia, Briga Alta, Brondello, Brossasco, Busca, Camerana, Canosio,
Caprauna, Caraglio, Caramagna Piemonte, Cardè, Carrù, Cartignano,
Casalgrasso, Casteldelfino, Castellar, Castelletto Stura, Castellino
Tanaro, Castelmagno, Castelnuovo di Ceva, Cavallerleone,
Cavallermaggiore, Celle di Macra, Centallo, Cervasca, Ceva, Chiusa di
Pesio, Cigliè, Clavesana, Costigliole Saluzzo, Crissolo, Cuneo,
Demonte, Dogliani, Dronero, Elva, Entracque, Envie, Farigliano,
Faule, Fossano, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Frassino, Gaiola,
Gambasca, Garessio, Genola, Gottasecca, Igliano, Isasca, Lagnasco,
Lequio Tanaro, Lesegno, Limone Piemonte, Lisio, Macra, Magliano Alpi,
Manta, Marene, Margarita, Marmora, Marsaglia, Martiniana Po, Melle,
Moiola, Mombarcaro, Mombasiglio, Monastero di Vasco, Monasterolo
Casotto, Monasterolo di Savigliano, Monchiero, Mondovì, Monesiglio,
Montaldo di Mondovì, Montanera, Montemale di Cuneo, Monterosso
Grana, Montezemolo, Moretta, Morozzo, Murazzano, Murello, Niella
Tanaro, Nucetto, Oncino, Ormea, Ostana, Paesana, Pagno, Pamparato,
Paroldo, Perlo, Peveragno, Pianfei, Piasco, Pietraporzio, Piozzo,
Polonghera, Pontechianale, Pradleves, Prazzo, Priero, Priola,
Prunetto, Racconigi, Revello, Rifreddo, Rittana, Roaschia, Roascio,
Robilante, Roburent, Rocca Cigliè, Rocca dè Baldi, Roccabruna,
Roccaforte Mondovì, Roccasparvera, Roccavione, Rossana, Ruffia, Sale
delle Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, Salmour, Saluzzo, Sambuco,
Sampeyre, San Damiano Macra, San Michele Mondovì, Sanfront,
Sant'Albano Stura, Savigliano, Scagnello, Scarnafigi, Somano,
Stroppo, Tarantasca, Torre Mondovì, Torre San Giorgio, Torresina,
Trinità, Valdieri, Valgrana, Valloriate, Valmala, Venasca, Vernante,
Verzuolo, Vicoforte, Vignolo, Villafalletto, Villanova Mondovì,
Villanova Solaro, Villar San Costanzo, Vinadio, Viola, Vottignasco.
TRIBUNALE DI IVREA
Agliè, Ala di Stura, Albiano d'Ivrea, Alice Superiore, Alpette,
Andrate, Azeglio, Bairo, Balangero, Baldissero Canavese, Balme,
Banchette, Barbania, Barone Canavese, Bollengo, Borgaro Torinese,
Borgiallo, Borgofranco d'Ivrea, Borgomasino, Bosconero, Brandizzo,
Brosso, Brozolo, Brusasco, Burolo, Busano, Cafasse, Caluso, Candia
Canavese, Canischio, Cantoira, Caravino, Carema, Casalborgone,
Cascinette d'Ivrea, Castagneto Po, Castellamonte, Castelnuovo Nigra,
Castiglione Torinese, Cavagnolo, Ceres, Ceresole Reale, Chialamberto,
Chiaverano, Chiesanuova, Chivasso, Ciconio, Cintano, Cinzano, Ciriè,
Coassolo Torinese, Colleretto Castelnuovo, Colleretto Giacosa, Corio,
Cossano Canavese, Cuceglio, Cuorgnè, Favria, Feletto, Fiano, Fiorano
Canavese, Foglizzo, Forno Canavese, Frassinetto, Front, Gassino
Torinese, Germagnano, Groscavallo, Grosso, Ingria, Issiglio, Ivrea,
Lanzo Torinese, Lauriano, Leini, Lemie, Lessolo, Levone, Locana,
Lombardore, Loranzè, Lugnacco, Lusigliè, Maglione, Mathi, Mazzè,
Mercenasco, Meugliano, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Montalenghe,
Montalto Dora, Montanaro, Monteu da Po, Noasca, Nole, Nomaglio,
Oglianico, Orio Canavese, Ozegna, Palazzo Canavese, Parella, Pavone
Canavese, Pecco, Perosa Canavese, Pertusio, Pessinetto, Piverone,
Pont-Canavese, Prascorsano, Pratiglione, Quagliuzzo, Quassolo,
Quincinetto, Ribordone, Rivalba, Rivara, Rivarolo Canavese,
Rivarossa, Robassomero, Rocca Canavese, Romano Canavese, Ronco
Canavese, Rondissone, Rueglio, Salassa, Salerano Canavese, Samone,
San Benigno Canavese, San Carlo Canavese, San Colombano Belmonte, San
Francesco al Campo, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese, San
Martino Canavese, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, San
Ponso, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Scarmagno, Sciolze,
Settimo Rottaro, Settimo Torinese, Settimo Vittone, Sparone,
Strambinello, Strambino, Tavagnasco, Torrazza Piemonte, Torre
Canavese, Trausella, Traversella, Traves, Usseglio, Vallo Torinese,
Valperga, Valprato Soana, Varisella, Vauda Canavese, Venaria Reale,
Verolengo, Verrua Savoia, Vestignè, Vialfrè, Vico Canavese,
Vidracco, Villanova Canavese, Villareggia, Vische, Vistrorio, Viù,
Volpiano.
TRIBUNALE DI NOVARA
Agrate Conturbia, Barengo, Bellinzago Novarese, Biandrate, Boca,
Bogogno, Bolzano Novarese, Borgo Ticino, Borgolavezzaro, Borgomanero,
Briga Novarese, Briona, Caltignaga, Cameri, Carpignano Sesia,
Casalbeltrame, Casaleggio Novara, Casalino, Casalvolone, Castellazzo
Novarese, Castelletto sopra Ticino, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna,
Cavallirio, Cerano, Comignago, Cressa, Cureggio, Divignano, Fara
Novarese, Fontaneto d'Agogna, Galliate, Garbagna Novarese, Gargallo,
Gattico, Ghemme, Gozzano, Granozzo con Monticello, Grignasco,
Landiona, Maggiora, Mandello Vitta, Marano Ticino, Mezzomerico, Momo,
Nibbiola, Novara, Oleggio, Pogno, Pombia, Prato Sesia, Recetto,
Romagnano Sesia, Romentino, San Maurizio d'Opaglio, San Nazzaro
Sesia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sizzano, Soriso, Sozzago,
Suno, Terdobbiate, Tornaco, Trecate, Vaprio d'Agogna, Varallo Pombia,
Veruno, Vespolate, Vicolungo, Vinzaglio.
TRIBUNALE DI TORINO
Airasca, Almese, Alpignano, Andezeno, Angrogna, Arignano, Avigliana,
Baldissero Torinese, Bardonecchia, Beinasco, Bibiana, Bobbio Pellice,
Borgone Susa, Bricherasio, Bruino, Bruzolo, Buriasco, Bussoleno,
Buttigliera Alta, Cambiano, Campiglione-Fenile, Candiolo, Cantalupa,
Caprie, Carignano, Caselette, Caselle Torinese, Castagnole Piemonte,
Cavour, Cercenasco, Cesana Torinese, Chianocco, Chieri, Chiomonte,
Chiusa di San Michele, Claviere, Coazze, Collegno, Condove, Cumiana,
Druento, Exilles, Fenestrelle, Frossasco, Garzigliana, Giaglione,
Giaveno, Givoletto, Gravere, Grugliasco, Inverso Pinasca, La Cassa,
La Loggia, Lombriasco, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Macello,
Marentino, Massello, Mattie, Meana di Susa, Mombello di Torino,
Mompantero, Moncalieri, Moncenisio, Montaldo Torinese, Moriondo
Torinese, Nichelino, None, Novalesa, Orbassano, Osasco, Osasio, Oulx,
Pancalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese, Perosa Argentina, Perrero,
Pianezza, Pinasca, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi Torinese,
Piossasco, Piscina, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo,
Prarostino, Reano, Riva presso Chieri, Rivalta di Torino, Rivoli,
Roletto, Rorà, Rosta, Roure, Rubiana, Salbertrand, Salza di
Pinerolo, San Didero, San Germano Chisone, San Gillio, San Giorio di
Susa, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Sangano,
Sant'Ambrogio di Torino, Sant'Antonino di Susa, Santena, Sauze di
Cesana, Sauze d'Oulx, Scalenghe, Sestriere, Susa, Torino, Torre
Pellice, Trana, Trofarello, Usseaux, Vaie, Val della Torre, Valgioie,
Venaus, Vigone, Villafranca Piemonte, Villar Dora, Villar Focchiardo,
Villar Pellice, Villar Perosa, Villarbasse, Villastellone, Vinovo,
Virle Piemonte, Volvera.
TRIBUNALE DI VERBANIA
Ameno, Antrona Schieranco, Anzola d'Ossola, Arizzano, Armeno, Arola,
Arona, Aurano, Baceno, Bannio Anzino, Baveno, Bee, Belgirate,
Beura-Cardezza, Bognanco, Brovello-Carpugnino, Calasca- Castiglione,
Cambiasca, Cannero Riviera, Cannobio, Caprezzo, Casale Corte Cerro,
Cavaglio- Spoccia, Ceppo Morelli, Cesara, Colazza, Cossogno,
Craveggia, Crevoladossola, Crodo, Cursolo- Orasso, Domodossola,
Dormelletto, Druogno, Falmenta, Formazza, Germagno, Ghiffa, Gignese,
Gravellona Toce, Gurro, Intragna, Invorio, Lesa, Loreglia, Macugnaga,
Madonna del Sasso, Malesco, Masera, Massino Visconti, Massiola,
Meina, Mergozzo, Miasino, Miazzina, Montecrestese, Montescheno,
Nebbiuno, Nonio, Oggebbio, Oleggio Castello, Omegna, Ornavasso, Orta
San Giulio, Pallanzeno, Paruzzaro, Pella, Pettenasco, Piedimulera,
Pieve Vergonte, Pisano, Premeno, Premia, Premosello-Chiovenda, Quarna
Sopra, Quarna Sotto, Re, San Bernardino Verbano, Santa Maria
Maggiore, Seppiana, Stresa, Toceno, Trarego Viggiona, Trasquera,
Trontano, Valstrona, Vanzone con San Carlo, Varzo, Verbania,
Viganella, Vignone, Villadossola, Villette, Vogogna.
TRIBUNALE DI VERCELLI
Ailoche, Alagna Valsesia, Albano Vercellese, Alfiano Natta, Alice
Castello, Altavilla Monferrato, Arborio, Asigliano Vercellese,
Balmuccia, Balocco, Balzola, Bianzè, Boccioleto, Borgo d'Ale, Borgo
San Martino, Borgo Vercelli, Borgosesia, Bozzole, Breia, Buronzo,
Calliano, Camagna Monferrato, Camino, Campertogno, Caprile,
Carcoforo, Caresana, Caresanablot, Carisio, Casale Monferrato,
Casanova Elvo, Castelletto Merli, Cella Monte, Cellio, Cereseto,
Cerrina Monferrato, Cervatto, Cigliano, Civiasco, Collobiano,
Coniolo, Conzano, Costanzana, Cravagliana, Crescentino, Crevacuore,
Crova, Cuccaro Monferrato, Desana, Fobello, Fontanetto Po,
Formigliana, Frassinello Monferrato, Frassineto Po, Fubine, Gabiano,
Gattinara, Ghislarengo, Giarole, Gifflenga, Grazzano Badoglio,
Greggio, Guardabosone, Lamporo, Lenta, Lignana, Livorno Ferraris,
Lozzolo, Mirabello Monferrato, Mollia, Mombello Monferrato, Moncalvo,
Moncestino, Moncrivello, Morano sul Po, Motta dè Conti, Murisengo,
Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olcenengo, Oldenico,
Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Palazzolo Vercellese, Penango,
Pertengo, Pezzana, Pila, Piode, Pomaro Monferrato, Pontestura,
Ponzano Monferrato, Postua, Prarolo, Quarona, Quinto Vercellese,
Rassa, Rima San Giuseppe, Rimasco, Rimella, Riva Valdobbia, Rive,
Roasio, Ronsecco, Rosignano Monferrato, Rossa, Rovasenda, Sabbia,
Sala Monferrato, Salasco, Sali Vercellese, Saluggia, San Germano
Vercellese, San Giacomo Vercellese, San Giorgio Monferrato, Santhià,
Scopa, Scopello, Serralunga di Crea, Serravalle Sesia, Solonghello,
Sostegno, Stroppiana, Terruggia, Ticineto, Tonco, Treville, Tricerro,
Trino, Tronzano Vercellese, Valduggia, Valmacca, Varallo, Vercelli,
Vignale Monferrato, Villa del Bosco, Villadeati, Villamiroglio,
Villanova Monferrato, Villarboit, Villata, Vocca.
CORTE DI APPELLO DI TRENTO
TRIBUNALE DI ROVERETO
Ala, Arco, Avio, Besenello, Brentonico, Calliano, Drena, Dro,
Folgaria, Isera, Ledro, Magasa, Mori, Nago-Torbole, Nogaredo, Nomi,
Pomarolo, Riva del Garda, Ronzo-Chienis, Rovereto, Tenno, Terragnolo,
Trambileno, Vallarsa, Valvestino, Villa Lagarina, Volano.
TRIBUNALE DI TRENTO
Albiano, Aldeno, Amblar, Andalo, Baselga di Pinè, Bedollo, Bersone,
Bieno, Bleggio Superiore, Bocenago, Bolbeno, Bondo, Bondone, Borgo
Valsugana, Bosentino, Breguzzo, Bresimo, Brez, Brione, Caderzone
Terme, Cagnò, Calavino, Calceranica al Lago, Caldes, Caldonazzo,
Campitello di Fassa, Campodenno, Canal San Bovo, Canazei, Capriana,
Carano, Carisolo, Carzano, Castel Condino, Castelfondo, Castello
Tesino, Castello-Molina di Fiemme, Castelnuovo, Cavalese, Cavareno,
Cavedago, Cavedine, Cavizzana, Cembra, Centa San Nicolò, Cimego,
Cimone, Cinte Tesino, Cis, Civezzano, Cles, Cloz, Comano terme,
Commezzadura, Condino, Coredo, Croviana, Cunevo, Daiano, Dambel,
Daone, Darè, Denno, Dimaro, Don, Dorsino, Faedo, Fai della
Paganella, Faver, Fiavè, Fiera di Primiero, Fierozzo, Flavon, Fondo,
Fornace, Frassilongo, Garniga Terme, Giovo, Giustino, Grauno, Grigno,
Grumes, Imer, Ivano-Fracena, Lardaro, Lasino, Lavarone, Lavis, Levico
Terme, Lisignago, Livo, Lona-Lases, Luserna, Malè, Malosco,
Massimeno, Mazzin, Mezzana, Mezzano, Mezzocorona, Mezzolombardo,
Moena, Molveno, Monclassico, Montagne, Nanno, Nave San Rocco,
Novaledo, Ospedaletto, Ossana, Padergnone, Palù del Fersina,
Panchià, Peio, Pellizzano, Pelugo, Pergine Valsugana, Pieve di Bono,
Pieve Tesino, Pinzolo, Pozza di Fassa, Praso, Predazzo, Preore,
Prezzo, Rabbi, Ragoli, Revò, Romallo, Romeno, Roncegno Terme, Ronchi
Valsugana, Roncone, Ronzone, Roverè della Luna, Ruffre-Mendola,
Rumo, Sagron Mis, Samone, San Lorenzo in Banale, San Michele
all'Adige, Sant'Orsola Terme, Sanzeno, Sarnonico, Scurelle,
Segonzano, Sfruz, Siror, Smarano, Soraga, Sover, Spera, Spiazzo,
Spormaggiore, Sporminore, Stenico, Storo, Strembo, Strigno, Taio,
Tassullo, Telve, Telve di Sopra, Tenna, Terlago, Terres, Terzolas,
Tesero, Tione di Trento, Ton, Tonadico, Torcegno, Transacqua, Trento,
Tres, Tuenno, Valda, Valfloriana, Varena, Vattaro, Vermiglio, Vervò,
Vezzano, Vignola-Falesina, Vigo di Fassa, Vigo Rendena, Vigolo
Vattaro, Villa Agnedo, Villa Rendena, Zambana, Ziano di Fiemme,
Zuclo.
CORTE DI APPELLO DI TRENTO
SEZIONE DISTACCATA DI BOLZANO/BOZEN
TRIBUNALE DI BOLZANO/BOZEN
Aldino/Aldein, Andriano/Andrian, Anterivo/Altrei, Appiano sulla
strada del vino/Eppan an der Weinstrasse, Avelengo/Hafling,
Badia/Abtei, Barbiano/Barbian, Bolzano/Bozen, Braies/Prags,
Brennero/Brenner, Bressanone/Brixen, Bronzolo/Branzoll,
Brunico/Bruneck, Caines/Kuens, Caldaro sulla strada del vino/Kaltern
an der Weinstrasse, Campo di Trens/Freienfeld, Campo Tures/Sand in
Taufers, Castelbello-Ciardes/Kastelbell-Tschars,
Castelrotto/Kastelruth, Cermes/Tscherms, Chienes/Kiens,
Chiusa/Klausen, Cornedo all'Isarco/Karneid, Cortaccia sulla strada
del vino/Kurtatsch an der Weinstrasse, Cortina sulla strada del
vino/Kurtinig an der Weinstrasse, Corvara in Badia/Corvara, Curon
Venosta/Graun im Vinschgau, Dobbiaco/Toblach, Egna/Neumarkt,
Falzes/Pfalzen, Fiè allo Sciliar/V÷ls am Schlern,
Fortezza/Franzensfeste, Funes/Villnoess, Gais/Gais,
Gargazzone/Gargazon, Glorenza/Glurns, La Valle/Wengen, Laces/Latsch,
Lagundo/Algund, Laion/Lajen, Laives/Leifers, Lana/Lana, Lasa/Laas,
Lauregno/Laurein, Luson/Luesen, Magrè sulla strada del vino/Margreid
an der Weinstrasse, Malles Venosta/Mals, Marebbe/Enneberg,
Marlengo/Marling, Martello/Martell, Meltina/Moelten, Merano/Meran,
Monguelfo-Tesido/Welsberg- Taisten, Montagna/Montan, Moso in
Passiria/Moos in Passeier, Nalles/Nals, Naturno/Naturns, Naz-
Sciaves/Natz-Schabs, Nova Levante/Welschnofen, Nova
Ponente/Deutschnofen, Ora/Auer, Ortisei/St. Ulrich,
Parcines/Partschins, Perca/Percha, Plaus/Plaus, Ponte
Gardena/Waidbruck, Postal/Burgstall, Prato allo Stelvio/Prad am
Stilfser Joch, Predoi/Prettau, Proves/Proveis, Racines/Ratschings,
Rasun Anterselva/Rasen-Antholz, Renon/Ritten, Rifiano/Riffian, Rio di
Pusteria/Muehlbach, Rodengo/Rodeneck, Salorno/Salurn, San
Candido/Innichen, San Genesio Atesino/Jenesien, San Leonardo in
Passiria/St. Leonhard in Passeier, San Lorenzo di Sebato/St.
Lorenzen, San Martino in Badia/St. Martin in Thurn, San Martino in
Passiria/St. Martin in Passeier, San Pancrazio/St. Pankraz, Santa
Cristina Valgardena/St. Christina in Groeden, Sarentino/Sarntal,
Scena/Schenna, Selva dei Molini/Muehlwald, Selva di Val
Gardena/Wolkenstein in Groeden, Senales/Schnals, Senale-San
Felice/Unsere Liebe Frau im Walde-St. Felix, Sesto/Sexten,
Silandro/Schlanders, Sluderno/Schluderns, Stelvio/Stilfs,
Terento/Terenten, Terlano/Terlan, Termeno sulla strada del
vino/Tramin an der Weinstrasse, Tesimo/Tisens, Tires/Tiers,
Tirolo/Tirol, Trodena nel parco naturale/Truden im Naturpark,
Tubre/Taufers im Muenstertal, Ultimo/Ulten, Vadena/Pfatten, Val di
Vizze/Pfitsch, Valdaora/Olang, Valle Aurina/Ahrntal, Valle di
Casies/Gsies, Vandoies/Vintl, Varna/Vahrn, Velturno/Feldthurns,
Verano/Voeran, Villabassa/Niederdorf, Villandro/Villanders,
Vipiteno/Sterzing.
CORTE DI APPELLO DI TRIESTE
TRIBUNALE DI GORIZIA
Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio,
Farra d'Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d'Isonzo,
Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans
d'Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d'Isonzo, San
Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino, San Pier d'Isonzo, Savogna
d'Isonzo, Staranzano, Turriaco, Villesse.
TRIBUNALE DI PORDENONE
Andreis, Annone Veneto, Arba, Arzene, Aviano, Azzano Decimo, Barcis,
Brugnera, Budoia, Caneva, Caorle, Casarsa della Delizia, Castelnovo
del Friuli, Cavasso Nuovo, Chions, Cimolais, Cinto Caomaggiore,
Claut, Clauzetto, Concordia Sagittaria, Cordenons, Cordovado, Fanna,
Fiume Veneto, Fontanafredda, Forgaria nel Friuli, Fossalta di
Portogruaro, Frisanco, Gruaro, Maniago, Meduno, Montereale
Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Pinzano al
Tagliamento, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Portogruaro, Pramaggiore,
Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San
Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Michele al
Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Santo Stino di
Livenza, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Teglio Veneto,
Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Valvasone,
Vito d'Asio, Vivaro, Zoppola.
TRIBUNALE DI TRIESTE
Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle - Dolina,
Sgonico, Trieste.
TRIBUNALE DI UDINE
Aiello del Friuli, Amaro, Ampezzo, Aquileia, Arta Terme, Artegna,
Attimis, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Bordano,
Buja, Buttrio, Camino al Tagliamento, Campoformido, Campolongo
Tapogliano, Carlino, Cassacco, Castions di Strada, Cavazzo Carnico,
Cercivento, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Chiusaforte,
Cividale del Friuli, Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Comeglians,
Corno di Rosazzo, Coseano, Dignano, Dogna, Drenchia, Enemonzo,
Faedis, Fagagna, Fiumicello, Flaibano, Forni Avoltri, Forni di Sopra,
Forni di Sotto, Gemona del Friuli, Gonars, Grimacco, Latisana, Lauco,
Lestizza, Lignano Sabbiadoro, Ligosullo, Lusevera, Magnano in
Riviera, Majano, Malborghetto Valbruna, Manzano, Marano Lagunare,
Martignacco, Mereto di Tomba, Moggio Udinese, Moimacco, Montenars,
Mortegliano, Moruzzo, Muzzana del Turgnano, Nimis, Osoppo, Ovaro,
Pagnacco, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Paluzza, Pasian di
Prato, Paularo, Pavia di Udine, Pocenia, Pontebba, Porpetto,
Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Prato Carnico, Precenicco,
Premariacco, Preone, Prepotto, Pulfero, Ragogna, Ravascletto, Raveo,
Reana del Rojale, Remanzacco, Resia, Resiutta, Rigolato, Rive
d'Arcano, Rivignano, Ronchis, Ruda, San Daniele del Friuli, San
Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, San Leonardo, San Pietro
al Natisone, San Vito al Torre, San Vito di Fagagna, Santa Maria la
Longa, Sauris, Savogna, Sedegliano, Socchieve, Stregna, Sutrio,
Taipana, Talmassons, Tarcento, Tarvisio, Tavagnacco, Teor, Terzo
d'Aquileia, Tolmezzo, Torreano, Torviscosa, Trasaghis, Treppo
Carnico, Treppo Grande, Tricesimo, Trivignano Udinese, Udine, Varmo,
Venzone, Verzegnis, Villa Santina, Villa Vicentina, Visco, Zuglio.
CORTE DI APPELLO DI VENEZIA
TRIBUNALE DI BELLUNO
Agordo, Alano di Piave, Alleghe, Arsiè, Auronzo di Cadore, Belluno,
Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Canale d'Agordo, Castellavazzo,
Cencenighe Agordino, Cesiomaggiore, Chies d'Alpago, Cibiana di
Cadore, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo,
Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Erto e Casso, Falcade, Farra
d'Alpago, Feltre, Fonzaso, Forno di Zoldo, Gosaldo, La Valle
Agordina, Lamon, Lentiai, Limana, Livinallongo del Col di Lana,
Longarone, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Mel, Ospitale di
Cadore, Pedavena, Perarolo di Cadore, Pieve d'Alpago, Pieve di
Cadore, Ponte nelle Alpi, Puos d'Alpago, Quero, Rivamonte Agordino,
Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Nicolò di Comelico, San
Pietro di Cadore, San Tomaso Agordino, San Vito di Cadore, Santa
Giustina, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Sedico, Selva di Cadore,
Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Taibon Agordino,
Tambre, Trichiana, Vallada Agordina, Valle di Cadore, Vas, Vigo di
Cadore, Vodo Cadore, Voltago Agordino, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore.
TRIBUNALE DI PADOVA
Abano Terme, Agna, Albignasego, Anguillara Veneta, Arquà Petrarca,
Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Borgoricco,
Bovolenta, Brugine, Cadoneghe, Campo San Martino, Campodarsego,
Campodoro, Camposampiero, Candiana, Carmignano di Brenta, Cartura,
Casalserugo, Cervarese Santa Croce, Cittadella, Codevigo, Conselve,
Correzzola, Curtarolo, Due Carrare, Fontaniva, Galliera Veneta,
Galzignano Terme, Gazzo, Grantorto, Legnaro, Limena, Loreggia,
Maserà di Padova, Massanzago, Mestrino, Monselice, Montegrotto
Terme, Noventa Padovana, Padova, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese,
Piove di Sacco, Polverara, Ponte San Nicolò, Pontelongo, Rovolon,
Rubano, Saccolongo, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco,
San Martino di Lupari, San Pietro in Gu, Santa Giustina in Colle,
Sant'Angelo di Piove di Sacco, Saonara, Selvazzano Dentro, Teolo,
Terrassa Padovana, Tombolo, Torreglia, Trebaseleghe, Tribano,
Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villa del Conte, Villafranca
Padovana, Villanova di Camposampiero.
TRIBUNALE DI ROVIGO
Adria, Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bagnolo
di Po, Baone, Barbona, Bergantino, Boara Pisani, Bosaro, Calto,
Canaro, Canda, Carceri, Casale di Scodosia, Castelbaldo,
Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli,
Ceregnano, Cinto Euganeo, Corbola, Costa di Rovigo, Crespino, Este,
Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine,
Gaiba, Gavello, Giacciano con Baruchella, Granze, Guarda Veneta,
Lendinara, Loreo, Lozzo Atestino, Lusia, Masi, Megliadino San
Fidenzio, Megliadino San Vitale, Melara, Merlara, Montagnana,
Occhiobello, Ospedaletto Euganeo, Papozze, Pernumia, Pettorazza
Grimani, Piacenza d'Adige, Pincara, Polesella, Ponso, Pontecchio
Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Pozzonovo, Rosolina, Rovigo,
Salara, Saletto, San Bellino, San Martino di Venezze, San Pietro
Viminario, Santa Margherita d'Adige, Sant'Elena, Sant'Urbano,
Solesino, Stanghella, Stienta, Taglio di Po, Trecenta, Urbana,
Vescovana, Vighizzolo d'Este, Villa Estense, Villadose, Villamarzana,
Villanova del Ghebbo, Villanova Marchesana, Vò.
TRIBUNALE DI TREVISO
Altivole, Arcade, Asolo, Borso del Grappa, Breda di Piave, Caerano di
San Marco, Cappella Maggiore, Carbonera, Casale sul Sile, Casier,
Castelcucco, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cavaso del
Tomba, Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Cison di Valmarino, Codognè,
Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Cornuda, Crespano del Grappa,
Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Fontanelle, Fonte,
Fregona, Gaiarine, Giavera del Montello, Godega di Sant'Urbano, Gorgo
al Monticano, Istrana, Loria, Mansuè, Mareno di Piave, Maser,
Maserada sul Piave, Meduna di Livenza, Miane, Mogliano Veneto,
Monastier di Treviso, Monfumo, Montebelluna, Morgano, Moriago della
Battaglia, Motta di Livenza, Nervesa della Battaglia, Oderzo,
Ormelle, Orsago, Paderno del Grappa, Paese, Pederobba, Pieve di
Soligo, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Portobuffolè, Possagno,
Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Refrontolo, Resana, Revine
Lago, Riese Pio X, Roncade, Salgareda, San Biagio di Callalta, San
Fior, San Pietro di Feletto, San Polo di Piave, San Vendemiano, San
Zenone degli Ezzelini, Santa Lucia di Piave, Sarmede, Segusino,
Sernaglia della Battaglia, Silea, Spresiano, Susegana, Tarzo,
Trevignano, Treviso, Valdobbiadene, Vazzola, Vedelago, Vidor,
Villorba, Vittorio Veneto, Volpago del Montello, Zenson di Piave,
Zero Branco.
TRIBUNALE DI VENEZIA
Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavallino-Treporti,
Cavarzere, Ceggia, Chioggia, Cona, Dolo, Eraclea, Fiesso d'Artico,
Fossalta di Piave, Fossò, Jesolo, Marcon, Martellago, Meolo, Mira,
Mirano, Musile di Piave, Noale, Noventa di Piave, Pianiga, Quarto
d'Altino, Salzano, San Donà di Piave, Santa Maria di Sala, Scorzè,
Spinea, Stra, Torre di Mosto, Venezia, Vigonovo.
TRIBUNALE DI VERONA
Affi, Albaredo d'Adige, Angiari, Arcole, Badia Calavena, Bardolino,
Belfiore, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Bosco Chiesanuova,
Bovolone, Brentino Belluno, Brenzone, Bussolengo, Buttapietra,
Caldiero, Caprino Veronese, Casaleone, Castagnaro, Castel d'Azzano,
Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Cazzano di Tramigna, Cerea,
Cerro Veronese, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Concamarise,
Costermano, Dolcè, Erbè, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Fumane,
Garda, Gazzo Veronese, Grezzana, Illasi, Isola della Scala, Isola
Rizza, Lavagno, Lazise, Legnago, Malcesine, Marano di Valpolicella,
Mezzane di Sotto, Minerbe, Montecchia di Crosara, Monteforte
d'Alpone, Mozzecane, Negrar, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Palù,
Pastrengo, Pescantina, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese,
Pressana, Rivoli Veronese, Roncà, Ronco all'Adige, Roverchiara,
Roverè Veronese, Roveredo di Guà, Salizzole, San Bonifacio, San
Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo,
San Mauro di Saline, San Pietro di Morubio, San Pietro in Cariano,
San Zeno di Montagna, Sanguinetto, Sant'Ambrogio di Valpolicella,
Sant'Anna d'Alfaedo, Selva di Progno, Soave, Sommacampagna, Sona,
Sorgà, Terrazzo, Torri del Benaco, Tregnago, Trevenzuolo, Valeggio
sul Mincio, Velo Veronese, Verona, Veronella, Vestenanova, Vigasio,
Villa Bartolomea, Villafranca di Verona, Zevio, Zimella.
TRIBUNALE DI VICENZA
Agugliaro, Albettone, Alonte, Altavilla Vicentina, Altissimo,
Arcugnano, Arsiero, Arzignano, Asiago, Asigliano Veneto, Barbarano
Vicentino, Bassano del Grappa, Bolzano Vicentino, Breganze, Brendola,
Bressanvido, Brogliano, Caldogno, Caltrano, Calvene, Camisano
Vicentino, Campiglia dei Berici, Campolongo sul Brenta, Carrè,
Cartigliano, Cassola, Castegnero, Castelgomberto, Chiampo, Chiuppano,
Cismon del Grappa, Cogollo del Cengio, Conco, Cornedo Vicentino,
Costabissara, Creazzo, Crespadoro, Dueville, Enego, Fara Vicentino,
Foza, Gallio, Gambellara, Gambugliano, Grancona, Grisignano di Zocco,
Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Laghi, Lastebasse, Longare,
Lonigo, Lugo di Vicenza, Lusiana, Malo, Marano Vicentino, Marostica,
Mason Vicentino, Molvena, Monte di Malo, Montebello Vicentino,
Montecchio Maggiore, Montecchio Precalcino, Montegalda,
Montegaldella, Monteviale, Monticello Conte Otto, Montorso Vicentino,
Mossano, Mussolente, Nanto, Nogarole Vicentino, Nove, Noventa
Vicentina, Orgiano, Pedemonte, Pianezze, Piovene Rocchette, Pojana
Maggiore, Posina, Pove del Grappa, Pozzoleone, Quinto Vicentino,
Recoaro Terme, Roana, Romano d'Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto,
Rotzo, Salcedo, San Germano dei Berici, San Nazario, San Pietro
Mussolino, San Vito di Leguzzano, Sandrigo, Santorso, Sarcedo,
Sarego, Schiavon, Schio, Solagna, Sossano, Sovizzo, Tezze sul Brenta,
Thiene, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Torri di Quartesolo,
Trissino, Valdagno, Valdastico, Valli del Pasubio, Valstagna, Velo
d'Astico, Vicenza, Villaga, Villaverla, Zanè, Zermeghedo, Zovencedo,
Zugliano.
Allegato 2 (art. 3, comma 1; tabella allegata alla legge 26 luglio
1975, n. 354)
Tabella A
=====================================================================
Distretto di |Ufficio di Sorveglianza | Tribunale di
===============|========================|=============================
|ANCONA |ANCONA PESARO
ANCONA |------------------------|----------------------------
|MACERATA |MACERATA ASCOLI PICENO FERMO
---------------|------------------------|----------------------------
|BARI |BARI TRANI
BARI |------------------------|----------------------------
|FOGGIA |FOGGIA
---------------|------------------------|----------------------------
| |BOLOGNA FERRARA FORLÌ
|BOLOGNA |RAVENNA RIMINI
|------------------------|----------------------------
BOLOGNA |MODENA |MODENA
|------------------------|----------------------------
|REGGIO EMILIA |REGGIO EMILIA PARMA PIACENZA
---------------|------------------------|----------------------------
BOLZANO/BOZEN |BOLZANO/BOZEN |BOLZANO/BOZEN
---------------|------------------------|----------------------------
|BRESCIA |BRESCIA BERGAMO
BRESCIA |------------------------|----------------------------
|MANTOVA |MANTOVA CREMONA
---------------|------------------------|----------------------------
CAGLIARI |CAGLIARI |CAGLIARI LANUSEI ORISTANO
---------------|------------------------|----------------------------
CALTANISSETTA |CALTANISSETTA |CALTANISSETTA ENNA GELA
---------------|------------------------|----------------------------
CAMPOBASSO |CAMPOBASSO |CAMPOBASSO ISERNIA LARINO
---------------|------------------------|----------------------------
|CATANIA |CATANIA CALTAGIRONE
CATANIA |------------------------|----------------------------
|SIRACUSA |SIRACUSA RAGUSA
---------------|------------------------|----------------------------
| |CATANZARO CROTONE
CATANZARO |CATANZARO |LAMEZIA TERME VIBO VALENTIA
|------------------------|----------------------------
|COSENZA |COSENZA CASTROVILLARI PAOLA
---------------|------------------------|----------------------------
|FIRENZE |FIRENZE AREZZO PRATO PISTOIA
|------------------------|----------------------------
|LIVORNO |LIVORNO
FIRENZE |------------------------|----------------------------
|PISA |PISA LUCCA
|------------------------|----------------------------
|SIENA |SIENA GROSSETO
---------------|------------------------|----------------------------
|GENOVA |GENOVA IMPERIA SAVONA
GENOVA |------------------------|----------------------------
|MASSA |MASSA LA SPEZIA
---------------|------------------------|----------------------------
|L'AQUILA |L'AQUILA
L'AQUILA |------------------------|----------------------------
|PESCARA |PESCARA CHIETI TERAMO
---------------|------------------------|----------------------------
LECCE |LECCE |LECCE BRINDISI
---------------|------------------------|----------------------------
| |MESSINA
MESSINA |MESSINA |BARCELLONA POZZO DI GOTTO
| |PATTI
---------------|------------------------|----------------------------
|MILANO |MILANO LODI MONZA
|------------------------|----------------------------
MILANO |PAVIA |PAVIA
|------------------------|----------------------------
| |VARESE BUSTO ARSIZIO COMO
|VARESE |LECCO SONDRIO
---------------|------------------------|----------------------------
|NAPOLI |NAPOLI NOLA TORRE ANNUNZIATA
---------------|------------------------|----------------------------
NAPOLI |AVELLINO |AVELLINO BENEVENTO
---------------|------------------------|----------------------------
|SANTA MARIA CAPUA VETERE|SANTA MARIA CAPUA VETERE
---------------|------------------------|----------------------------
|PALERMO |PALERMO TERMINI IMERESE
---------------|------------------------|----------------------------
PALERMO |AGRIGENTO |AGRIGENTO SCIACCA
---------------|------------------------|----------------------------
|TRAPANI |TRAPANI MARSALA
---------------|------------------------|----------------------------
|PERUGIA |PERUGIA
PERUGIA |------------------------|----------------------------
|SPOLETO |SPOLETO TERNI
---------------|------------------------|----------------------------
POTENZA |POTENZA |POTENZA LAGONEGRO MATERA
---------------|------------------------|----------------------------
REGGIO CALABRIA|REGGIO CALABRIA |REGGIO CALABRIA LOCRI PALMI
---------------|------------------------|----------------------------
| |ROMA CIVITAVECCHIA LATINA
|ROMA |TIVOLI VELLETRI
ROMA |------------------------|----------------------------
|FROSINONE |FROSINONE CASSINO
---------------|------------------------|----------------------------
|VITERBO |VITERBO RIETI
---------------|------------------------|----------------------------
| |SALERNO NOCERA INFERIORE
SALERNO |SALERNO |VALLO DELLA LUCANIA
---------------|------------------------|----------------------------
|SASSARI |SASSARI TEMPIO PAUSANIA
SASSARI |------------------------|----------------------------
|NUORO |NUORO
---------------|------------------------|----------------------------
TARANTO |TARANTO |TARANTO
---------------|------------------------|----------------------------
|TORINO |TORINO ASTI
---------------|------------------------|----------------------------
|ALESSANDRIA |ALESSANDRIA
|------------------------|----------------------------
TORINO |CUNEO |CUNEO
---------------|------------------------|----------------------------
|NOVARA |NOVARA AOSTA VERBANIA
---------------|------------------------|----------------------------
|VERCELLI |VERCELLI BIELLA IVREA
---------------|------------------------|----------------------------
TRENTO |TRENTO |TRENTO ROVERETO
---------------|------------------------|----------------------------
|TRIESTE |TRIESTE
TRIESTE |------------------------|----------------------------
|UDINE |UDINE GORIZIA PORDENONE
---------------|------------------------|----------------------------
|VENEZIA |VENEZIA BELLUNO TREVISO
|------------------------|----------------------------
VENEZIA |PADOVA |PADOVA ROVIGO
|------------------------|----------------------------
|VERONA |VERONA VICENZA
---------------------------------------------------------------------
Allegato 3
(art. 4, comma 1; tabella allegata al decreto del Presidente della
Repubblica 30 agosto 1951, n. 757)
Tabella N
Parte di provvedimento in formato grafico |
||
Concorsi | 2021 | ENTI LOCALI | COMUNE DI MELZO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 48 del 18-6-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-18&atto.codiceRedazionale=21E06139 | COMUNE DI MELZO | CONCORSO (scad. 3 luglio 2021) | Selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di tre posti di ufficiale direttivo di polizia locale, categoria D, a tempo pieno ed indeterminato, di cui un posto con riserva a favore delle Forze armate. (GU n.48 del 18-06-2021) | È indetta selezione pubblica, per titoli ed esami, per la
copertura di tre posti a tempo pieno ed indeterminato, di categoria
D, posizione economica 1, profilo professionale ufficiale direttivo
di polizia locale, di cui un posto con diritto di riserva a favore
delle Forze armate.
Scadenza domande: entro e non oltre quindici giorni dal giorno
successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale
«Concorsi ed esami» (art. 247, comma 4 e 249 del decreto-legge n.
34/2020, convertito con legge n. 77/2020).
Il bando integrale è disponibile sul sito www.comune.melzo.mi.it
- sezione Amministrazione trasparente - Bandi di concorso. |
|
Contratti | 2021 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 80 del 14-7-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-07-14&atto.codiceRedazionale=TX21BFK16602 | AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITA' PADOVA U.O.C. Provveditorato Economato e Gestione della Logistica | Sede: via Giustiniani n. 1, 35128 Padova (PD), Italia Codice Fiscale: 00349040287 Partita IVA: 00349040287 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.80 del 14-7-2021) | Bando di gara - Procedura aperta per la fornitura di generatori per
chirurgia multidisciplinare in noleggio e dispositivi per
elettrochirurgia
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
denominazione:Azienda Ospedaliera di Padova,
indirizzo: Via Giustiniani, 1 - 35128 PADOVA. Stato Italia.
punti di contatto: U.O.C. Provveditorato ed Economato -
all'attenzione Ufficio Gare - Viale della Navigazione Interna , 38 -
35129 Padova - Tel. +39 049 8214616-2814-6885 - PEC:
[email protected]
Indirizzo internet: Amministrazione aggiudicatrice (URL):
www.aopd.veneto.it.
Indirizzo cui inviare le domande di partecipazione o delle offerte:
www.arca.regione.lombardia.it .
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO procedura aperta per la fornitura
di generatori per chirurgia multidisciplinare in noleggio e
dispositivi per elettrochirurgia.
Tipo di appalto: fornitura
Luogo di esecuzione: Padova
Valore totale stimato: L'importo complessivo è pari a €
1.887.100,00 IVA esclusa, n. lotti 1 composto da 3 riferimenti.
Offerte in ribasso, pena l'esclusione dalla gara, sull'importo posto
a base d'asta. Non sono previsti oneri per la sicurezza legati al
DUVRI.
Durata dell'appalto: 60 mesi.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO: si rimanda al bando integrale e agli atti di
gara
SEZIONE IV: PROCEDURA: aperta.
Criteri di aggiudicazione: qualita'/prezzo.
Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di
partecipazione: 15/09/2021 ora: 10:00 Modalità di apertura offerte:
nella data che sarà comunicata tramite "Comunicazioni Procedura"
piattaforma SINTEL.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: La presente procedura viene svolta
tramite la piattaforma "SINTEL" come indicato nel Disciplinare di
Gara. N. Codice Identificativo Gara 8210103.
Gli esiti di gara verranno pubblicati sul sito aziendale:
www.aopd.veneto.it e sul sito www.arca.regione.lombardia.it
Il bando di gara integrale è stato inviato alla G.U.E.E. il giorno
02/07/2021 mentre tutta la documentazione ufficiale di gara è
disponibile in formato elettronico sul profilo del committente
www.aopd.veneto.it (sezione bandi e gare) e sulla piattaforma SINTEL
www.arca.regione.lombardia.it.
Il termine per la presentazione delle richieste di chiarimenti è
fissato entro il giorno 01/09/2021. L'amministrazione comunicherà la
risposta, ai sensi di legge, almeno sei giorni prima del termine di
ricezione delle offerte. Organismo responsabile delle procedure di
ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto - sezione di
Venezia.
Il direttore dell'U.O.C. Provveditorato Economato e Gestione della
Logistica
ing. Francesca Menotto
TX21BFK16602 |
|
Concorsi | 2001 | ALTRI ENTI | ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 86 del 30-10-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-30&atto.codiceRedazionale=01E10084 | ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA | DIARIO | Diario della prova scritta del concorso pubblico, per titoli ed esami, ad un posto di primo tecnologo, secondo livello professionale, presso l'ISAE. (GU n.86 del 30-10-2001) | La prova scritta del concorso pubblico, per titoli ed esami, ad
un posto di primo tecnologo, secondo livello professionale, presso
l'ISAE (Bando ISAE n. 6/2001 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a
serie speciale - n. 83 del 19 ottobre 2001), si svolgeranno presso la
sede dell'Istituto, in via Goito n. 58/a, 00185 Roma, secondo il
seguente calendario:
prova scritta: venerdì 30 novembre 2001, ore 10.
La durata della prova è stabilita in sei ore. |
|
Contratti | 2014 | ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA | ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 113 del 3-10-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-03&atto.codiceRedazionale=T14BIA16713 | COMUNE DI MANERBIO (BS) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.113 del 3-10-2014) | Bando di gara mediante pubblico incanto per l'alienazione di due
unità immobiliari site in Manerbio, piazza C. Battisti
Trattasi di un immobile a destinazione commerciale, direzionale,
residenziale composto da due U.I.
U.I. n.1: Piano Terra: NCT Manerbio, foglio n. 19, mappale 446/10
graffato al 449/5; e relativi spazi comuni, identificati al mappale
446/8 graffato al 449/4; U.I. n.2: Piano Primo: NCT Manerbio, foglio
n. 19, mappale 446/11; e relativi spazi comuni, identificati al
mappale 446/8 e 449/4; Piano Interrato: NCT Manerbio, foglio n. 19,
mappale 446/9; e relativi spazi comuni, identificati al mappale 446/8
e 449/4; Base d'asta:. Piano Terra Euro 314.000,00, Piano Primo più
Piano interrato Euro 411.000,00;
L'aggiudicazione seguirà a favore del concorrente che presenterà
l'offerta migliore; i miglioramenti dei prezzi d'offerta non potranno
essere inferiori a Euro 1.000,00 e suoi multipli. Termine di
presentazione delle offerte: il giorno 20 Ottobre 2014 alle ore
12.00.
La gara si terrà il giorno 20 Ottobre 2014 alle ore 14,30 presso
la Residenza Municipale.
Il bando integrale è pubblicato all'Albo Pretorio on line del
Comune di Manerbio e sul sito internet del Comune di Manerbio
(www.comune.manerbio.bs.it).
La responsabile dell'area edilizia pubblica
arch. Maria Vittoria Tisi
T14BIA16713 |
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Serie Generale | 2021 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 125 del 27-5-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-27&atto.codiceRedazionale=21A03192&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Autorizzazione all'importazione parallela del medicinale per uso umano «Azalia» (21A03192) (GU Serie Generale n.125 del 27-05-2021) | Estratto determina IP n. 455 del 18 maggio 2021
Descrizione del medicinale da importare e attribuzione del numero
di identificazione: è autorizzata l'importazione parallela del
medicinale AZALIA 75 microgramas comprimidos revestidos por pelicula
3×28 comprimidos dal Portogallo con numero di autorizzazione 5317508,
intestato alla società Gedeon Richter PLC. Gyömröi UT, 19-21 1103 -
Budapest Hungary e prodotto da Gedeon Richter PLC. Gyömröi UT, 19-21
1103 - Budapest Hungary, con le specificazioni di seguito indicate a
condizione che siano valide ed efficaci al momento dell'entrata in
vigore della presente determina.
Importatore: Gekofar S.r.l. con sede legale in piazza Duomo n. 16
- 20122 Milano.
Confezione: Azalia «75 microgrammi compresse rivestite con film»
1×28 compresse in blister PVC/PVDC/AL.
Codice A.I.C.: 049343015 (in base 10) 1H1UK7 (in base 32).
Forma farmaceutica: compressa rivestita con film.
Composizione: una compressa rivestita con film contiene:
principio attivo: 75 microgrammi di desogestrel;
eccipienti: lattosio monoidrato, amido di patate, povidone
K-30, silice colloidale anidra, acido stearico, a-tocoferolo tutto
racemico;
rivestimento: polivinilalcol, diossido di titanio E171,
macrogol 3000, talco.
Descrizione dell'aspetto di «Azalia» e contenuto della
confezione:
«Azalia» è una compressa rivestita con film, bianca o
biancastra, rotonda, biconvessa, di circa 5,5 mm di diametro, con il
segno «D» su un lato e «75» sull'altro lato;
«Azalia» compresse rivestite con film è confezionato in un
blister costituito da PVC/PVDC trasparente, rigido - foglio
d'alluminio. Ogni blister è posto in un sacchetto in alluminio
laminato. I blister nei sacchetti sono confezionati in una scatola di
cartone ripiegato insieme al foglietto illustrativo, un piccolo
astuccio per riporre il blister ed una etichetta calendario adesiva
da applicare sul blister al momento dell'utilizzo.
Officine di confezionamento secondario:
XPO Supply Chain Pharma Italy S.p.a. - via Amendola n. 1 -
20049 Caleppio di Settala (MI);
De Salute S.r.l. - via Biasini n. 26 - 26015 Soresina (CR);
S.C.F. S.r.l. - via Federico Barbarossa n. 7 - Cavenago d'Adda
(LO);
Columbus Pharma S.r.l. - via dell'Artigianato n. 1 - 20032
Cormano (MI).
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Confezione: Azalia «75 microgrammi compresse rivestite con film»
1×28 compresse in blister PVC/PVDC/AL.
Codice A.I.C.: 049343015.
Classe di rimborsabilita': C.
Classificazione ai fini della fornitura
Confezione: Azalia «75 microgrammi compresse rivestite con film»
1×28 compresse in blister PVC/PVDC/AL.
Codice A.I.C.: 049343015.
RR - medicinale soggetto a prescrizione medica.
Stampati
Le confezioni del medicinale importato devono essere poste in
commercio con etichette e foglio illustrativo conformi al testo in
italiano allegato e con le sole modifiche di cui alla presente
determina. Il foglio illustrativo dovrà riportare il produttore
responsabile del rilascio relativo allo specifico lotto importato,
come indicato nel foglio illustrativo originale. L'imballaggio
esterno deve indicare in modo inequivocabile l'officina presso la
quale il titolare A.I.P. effettua il confezionamento secondario. Sono
fatti salvi i diritti di proprietà industriale e commerciale del
titolare del marchio e del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio, inclusi eventuali marchi grafici
presenti negli stampati, come simboli o emblemi, l'utilizzo improprio
del marchio, in tutte le forme previste dalla legge, rimane esclusiva
responsabilità dell'importatore parallelo.
Farmacovigilanza e gestione delle segnalazioni
di sospette reazioni avverse
Il titolare dell'A.I.P. è tenuto a comunicare al titolare
dell'A.I.C. nel Paese dell'Unione europea/Spazio economico europeo da
cui il medicinale viene importato, l'avvenuto rilascio dell'A.I.P. e
le eventuali segnalazioni di sospetta reazione avversa di cui è
venuto a conoscenza, così da consentire allo stesso di assolvere gli
obblighi di farmacovigilanza.
Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo
alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana. |
|
Contratti | 2008 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 42 del 9-4-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-09&atto.codiceRedazionale=C-086450 | COMUNE DI SANTERAMO IN COLLE (Provincia di Bari) Ufficio Unico PIT n. 4 "Area della Murgia" | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.42 del 9-4-2008) | Esito di gara
Parte di provvedimento in formato grafico
C-086450 (A pagamento). |
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Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 101 del 31-8-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-08-31&atto.codiceRedazionale=TX22BFF18885 | COMUNE DI CETRARO (CS) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.101 del 31-8-2022) | Bando di gara - CIG 93625604ED - CUP I32E22000200006
Denominazione: Comune di Cetraro (CS), Via L. De Seta, 87022
Cetraro - tel. 0982.97.82.45.
Oggetto: Procedura aperta telematica per concorso di Progettazione
in due gradi relativa ai "Lavori di Messa in Sicurezza degli
acquedotti comunali e delle reti nelle frazioni Sorgente Linea
Sorgente Tasso - Serbatoio castagnola - Sorgente Acquafredda di San
Pietro - Serbatoio San Pietro - Serbatoio Bosco". Costo massimo di
realizzazione dell'intervento da progettare: € 430.000,00 + IVA.
Ricezione offerte: 30.09.2022 ore 10:00. Apertura: 05.10.2022 ore
11:00.
Documentazione disponibile su: www.comune.cetraro.cs.it e
www.tuttogarecetraro.it.
Il responsabile del procedimento
ing. Nadia Pugliese
TX22BFF18885 |
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Corte Costituzionale | 2016 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 11 del 16-3-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-03-16&atto.codiceRedazionale=16C00064 | N. 49 ORDINANZA (Atto di promovimento) 22 settembre 2015 | Ordinanza del 22 settembre 2015 emessa dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio sul ricorso proposto da Takeda Italia S.p.a. contro Agenzia italiana del farmaco ed altri . Sanita' pubblica - Misure di governo della spesa e di sviluppo del settore farmaceutico - Regole per il ripiano dello sforamento del fondo aggiuntivo per i farmaci innovativi - Ripartizione della quota di sforamento tra tutte le aziende titolari di AIC in proporzione dei fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto. - Decreto-legge 1 ottobre 2007, n. 159 (Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equita' sociale), convertito, con modificazioni, nella legge 29 novembre 2007, n. 222, art. 5, comma 3. (16C00064) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.11 del 16-3-2016) | IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
(Sezione Terza Quater)
Ha pronunciato la presente ordinanza sul ricorso n. 13866 del
2014 proposto da Takeda Italia spa, in persona del legale
rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti
Antonio Lirosi e e Cinzia Guglielmello ed elettivamente domiciliata
presso lo studio Gianni, Grippo, Cappelli & Partners in Roma, Via
Delle Quattro Fontane n. 20;
contro:
l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in persona del legale
rappresentante pro tempore,
il Ministero della Salute, in persona del Ministro pro
tempore;
rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato
presso la cui sede in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, sono
domiciliatari;
la Regione Lazio, la Regione Puglia, la Regione Sicilia, la
Regione Sardegna, la Regione Campania, la Regione Abruzzo, la Regione
Calabria, la Regione Marche e la Regione Molise, in persona dei
rispettivi legali rappresentanti pro tempore, non costituite in
giudizio;
nei confronti di Soc Eg Spa, non costituito in giudizio;
per l'annullamento:
della determina AIFA del 30 ottobre 2014 (e relativi
allegati) pubblicata sulla GURI n. 254 del 31 ottobre 2014 recante
«Ripiano dello sfondamento del tetto dell'11,35% della spesa
farmaceutica territoriale 2013 ai sensi della legge n. 222/2007 e
ss.mm.ii» e degli atti pubblicati sull'area riservata del Front-End
dell'AIFA a partire dal 3 novembre 2014, recanti i calcoli e
l'importo da ripianare a carico di Takeda con il riparto regionale;
del documento «Procedimento di ripiano dello sfondamento del
tetto dell'11,35% della spesa farmaceutica territoriale 2013 ai sensi
della legge n. 222/2007 e ss.mm.ii.» allegato alla determina
pubblicata dall'AIFA sul proprio sito internet in data 1° ottobre
2014 e in data 31 ottobre 2014;
della «Metodologia di ripiano dello sfondamento del tetto
dell'11,35% della spesa farmaceutica territoriale 2013 ai sensi della
legge n. 222/2007» pubblicata dall'AIFA sul proprio sito internet in
data 12 settembre 2014»;
della delibera del Consiglio di Amministrazione dell'AIFA n.
22 del 24 giugno 2014 e delle note e dei documenti ivi menzionati;
del conto consuntivo della spesa farmaceutica regionale del
2013 approvato nella riunione del 29 aprile 2014 dal Consiglio di
Amministrazione dell'AIFA e del suo successivo aggiornamento
approvato nella riunione del 24 giugno 2014 dal CdA dell'AIFA
pubblicato il giorno successivo sul sito internet dell'agenzia;
della deliberazione del Consiglio di Amministrazione
dell'AIFA del 29 aprile 2014, non conosciuta dalla ricorrente, con
cui sarebbe stato accertato lo sfondamento del tetto dell'11,35%
della spesa farmaceutica territoriale 2013, con particolare
riferimento del Fondo dei farmaci innovativi;
di ogni ulteriore atto connesso, presupposto e/o
conseguenziale.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Visti gli atti di costituzione in giudizio dell'Agenzia Italiana
del Farmaco e del Ministero della salute;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 5 maggio 2015 il dott.
Giuseppe Sapone e uditi per le parti i difensori come specificato nel
verbale;
Con il proposto gravame la società ricorrente, la quale
commercializza in Italia una serie di farmaci collocati in classe A
e, pertanto rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, ha impugnato
i provvedimenti, in epigrafe indicati, in esito ai quali è stata
chiamata a ripianare pro-quota, lo sfondamento relativo all'anno 2013
del Fondo destinato all'acquisto dei farmaci innovativi.
I contestati provvedimenti sono stati adottati ai sensi dell'art.
5 del decreto-legge n. 159/2007, convertito con modificazioni nelle
legge n. 222/2007, con il quale è stata introdotta un'articolata
disciplina per il controllo della spesa farmaceutica territoriale.
Al riguardo deve essere evidenziato che la menzionata norma:
a) prevede che la spesa per l'assistenza farmaceutica
territoriale, così come specificata nel comma 1, non può superare a
livello nazionale ed in ogni singola regione una certa misura
percentuale, pari per il 2013 all'11,35%, del finanziamento
complessivo cui concorre ordinariamente lo Stato;
b) a tal fine stabilisce:
l'attribuzione da parte dell'AIFA a ciascuna azienda
titolare di autorizzazioni all'immissione in commercio di farmaci
entro il 15 gennaio di ogni anno di un budget annuale...
distintamente per i farmaci equivalenti e per i farmaci ancora
coperti da brevetto»; (comma 2, lett. a);
che la somma dei budget di ciascuna azienda incrementata
del fondo aggiuntivo per la spesa dei farmaci innovativi di cui alla
lettera a) nonchè dell'ulteriore quota del 20 per cento prevista
dalla stessa lettera a) deve risultare uguale all'onere a carico del
SSN per l'assistenza farmaceutica a livello nazionale, come
determinato al comma 1;
c) al comma 3 definisce le regole per il ripiano dello
sforamento prevedendo che (lett.a) «l'intero sforamento è ripartito
a lordo IVA tra aziende farmaceutiche, grossisti e farmacisti in
misura proporzionale alle relative quote di spettanza sui prezzi dei
medicinali, con l'eccezione della quota di sforamento imputabile alla
spesa per farmaci acquistati presso le aziende farmaceutiche dalle
aziende sanitarie locali e da queste distribuiti direttamente ai
cittadini, che è posta a carico unicamente delle aziende
farmaceutiche stesse in proporzione ai rispettivi fatturati per
farmaci ceduti alle strutture pubbliche. L'entità del ripiano è
calcolata, per ogni singola azienda, in proporzione al superamento
del budget attribuito di cui al comma 2, lettera a). Al fine di
favorire lo sviluppo e la disponibilità dei farmaci innovativi la
quota dello sforamento imputabile al superamento, da parte di tali
farmaci, del fondo aggiuntivo di cui alla citata lettera a) del comma
2 è ripartita, ai fini del ripiano, al lordo IVA, tra tutte le
aziende titolari di AIC in proporzione dei rispettivi fatturati
relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto. Se il
fatturato derivante dalla commercializzazione di un farmaco
innovativo è superiore a 300.000.000 di euro, la quota dello
sforamento imputabile al superamento del fondo aggiuntivo di cui al
comma 2, lettera a), resta, in misura pari al 20 per cento, a carico
dell'azienda titolare di AIC relativa al medesimo farmaco, e il
restante 80 per cento è ripartito, ai fini del ripiano, al lordo
IVA, tra tutte le aziende titolari di AIC in proporzione dei
rispettivi fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da
brevetto».
Nella fattispecie in esame la società ricorrente, pur avendo
rispettato il budget originariamente assegnatole, è stata tuttavia
chiamata a versare la somma contestata, quantificata ai sensi del
comma 3 dell'art. 5 del citato decreto-legge n. 159/2007, a seguito
dello sforamento del fondo destinato all'acquisto dei farmaci
innovativi.
Il gravame è affidato ai seguenti motivi di doglianza:
1) Sull'illegittimità derivata dei provvedimenti impugnati
per incostituzionalità delle disposizioni di cui all'art. 5, commi 2
lett. a) e comma 3) lett. a) della legge n. 222/2007, anche nel loro
combinato disposto, con gli articoli 3 e 97 della Costituzione;
2) Violazione e falsa applicazione dell'art. 5 della legge n.
222/2007 e dell'art. 3 della legge n. 241/1990. Difetto dei
presupposti giustificativi. Violazione del principio del legittimo
affidamento. Violazione del principio di trasparenza e
partecipazione.
Si sono costituiti sua il Ministero della salute che l'Agenzia
Italiana del Farmaco contestando genericamente la fondatezza delle
prospettazioni ricorsuali e concludendo per il rigetto delle stesse.
Alla pubblica udienza del 5 maggio 2015 il ricorso è stato
assunto in decisione.
Oggetto della presente controversia sono i provvedimenti, in
epigrafe indicati, in forza dei quali la società ricorrente, ai
sensi dell'art. 5, comma 3, della legge n. 222/2007 è stata chiamata
a ripianare pro-quota, lo sfondamento relativo all'anno 2013 del
Fondo destinato all'acquisto dei farmaci innovativi.
Con il primo motivo di doglianza Takeda Italia ha prospettato
l'illegittimità derivata dei provvedimenti impugnati per
l'incostituzionalità delle citate disposizioni normative in forza
delle quali sono stati adottati.
Al riguardo la suddetta società, premessa la peculiare natura
dei farmaci innovativi, da individuare in quei farmaci che secondo la
discrezionale valutazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco sono in
grado di offrire al paziente notevoli benefici aggiuntivi rispetto
alle altre opzioni disponibili, ha prospettato con riferimento
all'art. 3 della Costituzione l'irragionevolezza di quella
disposizione, art. 5, comma 3, la quale prevede che in caso di
sforamento del fondo destinato all'acquisto dei farmaci de quibus,
tale sforamento deve essere ripartito tra tutte le aziende titolari
di AIC in proporzione dei rispettivi fatturati relativi ai medicinali
non innovativi coperti da brevetto.
Più precisamente, premesso l'interesse pubblico finalizzato a
favorire lo sviluppo e la disponibilità dei farmaci de quibus, così
come affermato espressamente dal legislatore, Takeda ha sostenuto
l'irrazionalità della scelta legislativa di far gravare sulle
singole aziende farmaceutiche, solamente con riferimento al fatturato
relativo all'attività di produzione di medicinali non innovativi
coperti da brevetto, lo sforamento del citato fondo, il quale,
peraltro, è stato sempre quantificato nel corso degli anni in misura
del tutto insufficiente per evitare eventuali sforamenti.
Secondo la tesi ricorsuale, infatti, la particolare natura
dell'interesse pubblico correlato allo sviluppo e alla diffusione dei
farmaci innovativi, avrebbe dovuto comportare che il ripiano degli
sforamenti doveva essere garantito dalla fiscalità generale, e che
in ogni caso non sono individuabili le specifiche ragioni nè le
caratteristiche peculiari connesse all'attività di produzione e
commercializzazione di farmaci non innovativi coperti da brevetti, in
forza delle quali le imprese svolgenti la suddetta attività sono
tenute a sostenere tale aggravio economico.
In particolare il legislatore avrebbe dovuto tener conto della
circostanza che le imprese de quibus, anche se possono godere di un
maggior margine di guadagno in relazione ai farmaci prodotti e
commercializzati, tuttavia sono chiamate a sostenere rilevanti spese
di ricerca in grado di ridimensionare tale margine.
Nè può sostenersi, al fine di giustificare la logicità della
citata normativa, che le imprese de quibus vengono sostanzialmente a
coincidere con le imprese produttrici di farmaci innovativi, per cui
alla fine il sacrificio economico verrebbe a gravare sulle medesime
imprese che il legislatore ha voluto favorire.
Premesso che tale presupposto risulta essere meramente
apodittico, atteso che non può essere escluso che ci possono essere
imprese produttrici unicamente di farmaci non innovativi coperti da
brevetto, tuttavia, anche ad ammetterne l'esistenza, risulta illogica
la disciplina della quantificazione dell'entità del ripiano gravante
sulle singole imprese, dato che è stato quantificato non con
riferimento al fatturato relativo all'attività di produzione di
farmaci innovativi, bensì con riferimento al fatturato correlato ad
un'altra tipologia di farmaci.
In sostanza, secondo la condivisibile prospettazione della
società ricorrente, una volta ammesso che il comparto dei farmaci
innovativi è diverso da quello dei farmaci non innovativi coperti da
brevetto, come è testimoniato dalla circostanza che per l'acquisto
dei primi da parte del SSN è stato previsto uno specifico fondo,
risulta contraddittoria con tale premessa la disciplina normativa che
stabilisce che l'eventuale sforamento del fondo in questione non
venga a gravare sulle imprese produttrici di tali farmaci che hanno
contribuito allo sforamento o, come ulteriore opzione, sulla
fiscalità generale, bensì venga accollato alle imprese che operano
in un diverso comparto.
Così come disciplinato dalla richiamata normativa il ripiano a
carico delle imprese farmaceutiche produttrici di farmaci non
innovativi coperti da brevetto dello sfondamento del fondo destinato
all'acquisto di farmaci innovativi assume la natura di una
prestazione imposta, peraltro non quantificabile ex ante, che
prescinde, quindi, da qualsiasi comportamento negligente imputabile
alle suddette imprese, ed è posto a carico delle stesse in assenza
di una specifica e non individuata situazione che avrebbe potuto
razionalmente giustificare tale scelta normativa.
La rilevanza e la pregiudizialità della sollevata questione di
costituzionalità per la controversia in esame appare del tutto
evidente, stante che investe la disciplina normativa in applicazione
della quale sono stati adottati i contestati provvedimenti.
Per le ragioni suesposte deve essere quindi disposta la
remissione degli atti alla Corte costituzionale e la sospensione del
giudizio ai sensi dell'art. 134 della Costituzione, dell'art. 1 della
legge costituzionale 9 febbraio 1948 n. 1 e dell'art. 23 della legge
11 marzo 1953 n. 87.
P. Q. M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione III
quater, dichiara rilevante e non manifestamente infondata, la
sollevata questione di legittimità costituzionale di cui in
motivazione.
Sospende il giudizio e ordina la trasmissione degli atti alla
Corte costituzionale.
Dispone che, a cura della Segreteria della Sezione, la presente
ordinanza sia notificata al Presidente del Consiglio dei ministri e
comunicata ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 5
maggio 2015 con l'intervento dei magistrati:
Giuseppe Sapone, Presidente FF, Estensore;
Pierina Biancofiore, Consigliere;
Alessandro Tomassetti, Consigliere.
Il Presidente, estensore: Sapone |
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Concorsi | 2022 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA DI BUSTO ARSIZIO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 94 del 29-11-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-29&atto.codiceRedazionale=22E14827 | AZIENDA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA DI BUSTO ARSIZIO | CONCORSO (scad. 29 dicembre 2022) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di collaboratore professionale sanitario - educatore professionale, categoria D, a tempo pieno. (GU n.94 del 29-11-2022) | È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di due posti di collaboratore professionale sanitario -
educatore professionale, categoria D, a tempo pieno.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo
giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei
requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso, sono
pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia S.I. del
26 ottobre 2022 e sul sito aziendale www.asst-valleolona.it - sezione
«Lavora con noi/procedure aperte».
Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi
all'ufficio concorsi tel. 0331/699209: dal lunedì al venerdì dalle
ore 10,00 alle ore 12,30. |
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Serie Generale | 1992 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | REGIONE PUGLIA | Serie Generale n. 83 del 8-4-1992 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-04-08&atto.codiceRedazionale=092A1615&elenco30giorni=false | REGIONE PUGLIA | COMUNICATO | Approvazione del piano regolatore generale del comune di Giovinazzo (GU Serie Generale n.83 del 08-04-1992) | La giunta della regione Puglia con atto n. 7583 del 27 dicembre
1991 esecutivo a norma di legge, ha approvato definitivamente il pi-
ano regolatore generale del comune di Giovinazzo (Bari) adottato con
delibera del consiglio comunale n. 62/1985 e n. 115/1985 con le
prescrizioni e modifiche d'ufficio precisate nello stesso atto
regionale. |
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Corte Costituzionale | 1996 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 37 del 11-9-1996 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-09-11&atto.codiceRedazionale=096C1152 | N. 823 ORDINANZA (Atto di promovimento) 24 aprile 1996 | N. 823 Ordinanza emessa il 24 aprile 1996 dal pretore di Sondrio sul ricorso proposto da Andreoli Emma contro l'INPS Previdenza e assistenza sociale - Pensioni I.N.P.S. - Rimborsi conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale nn. 495/1993 e 240/1994 - Previsione della estinzione dei giudizi pendenti nonche' della perdita di efficacia dei provvedimenti giudiziali non ancora passati in giudicato, alla data di entrata in vigore della normativa impugnata - Incidenza sul diritto di difesa e sulla garanzia previdenziale - Violazione delle attribuzioni del potere giuriusdizionale - Abuso dello strumento del decreto-legge in assenza dei presupposti di necessita' ed urgenza. Previdenza e assistenza sociale - Pensioni I.N.P.S. - Rimborsi conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale nn. 495/1993 e 240/1994 - Esclusione dal rimborso degli interessi e della rivalutazione monetaria - Contrasto con la giurisprudenza costituzionale circa la natura di componenti essenziali ed integranti del credito previdenziale di detti accessori (sentenza n. 156/1991) - Disparita' di trattamento di situazioni omogenee con incidenza sulla garanzia previdenziale. Previdenza e assistenza sociale - Pensioni I.N.P.S. - Rimborsi conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale nn. 495/1993 e 240/1994 - Attuazione dei rimborsi delle somme maturate fino al 31 dicembre 1995, mediante assegnazione di titoli di Stato in sei annualita' - Violazione del principio di uguaglianza e della garanzia previdenziale. (D.-L. 28 marzo 1996, n. 166, art. 1, primo, secondo e terzo comma; d.-l. 28 marzo 1996, n. 166). (Cost., artt. 3, 38, 24, primo e secondo comma, 25, primo comma, 102, 113, 36 e 77). (096C1152) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.37 del 11-9-1996) | IL PRETORE
Ha pronunciato la seguente ordinanza nella controversia in materia
di previdenza n. 744/95 fra Andreoli Emma e l'INPS sciogliendo la
riserva.
Il seguito del testo dell'ordinanza è perfettamente uguale a
quello dell'ordinanza pubblicata in precedenza (Reg. ord. n.
822/1996).
96C1152 |
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Serie Generale | 2023 | DECRETI PRESIDENZIALI | Serie Generale n. 150 del 29-6-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-29&atto.codiceRedazionale=23A03678&elenco30giorni=false | DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 maggio 2023 | Concessione di un assegno straordinario vitalizio in favore del sig. Mari Alberto. (23A03678) (GU Serie Generale n.150 del 29-06-2023) | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Vista la legge 8 agosto 1985, n. 440, concernente l'istituzione di
un assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la
Patria e che versino in stato di particolare necessità;
Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13, recante «Determinazione
degli atti amministrativi da adottarsi nella forma del decreto del
Presidente della Repubblica»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4
febbraio 2010, con il quale sono stati determinati i criteri e le
modalità per la concessione dei benefici economici previsti dalla
legge 8 agosto 1985, n. 440;
Visto il decreto del Segretario generale della Presidenza del
Consiglio dei ministri 12 aprile 2022, con il quale è stata
istituita la Commissione consultiva per l'attestazione della chiara
fama e dei meriti acquisiti a livello nazionale ed internazionale dei
candidati che hanno presentato domanda per la concessione dei
benefici economici previsti dalla legge n. 440/1985;
Vista la documentazione acquisita, gli esiti dell'istruttoria e la
valutazione positiva data dalla predetta Commissione nella riunione
del 13 giugno 2022;
Ritenuto di attribuire un assegno straordinario vitalizio di euro
24.000,00 annui in favore del sig. Mari Alberto;
Su conforme deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata
nella riunione del 6 aprile 2023;
Considerato che sono state rese le prescritte comunicazioni al
Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera
dei deputati;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;
Decreta:
A decorrere dal 6 aprile 2023 è attribuito un assegno
straordinario vitalizio dell'importo annuo di giuro
ventiquattromila/00 al sig. Mari Alberto, nato a Milano il 16
febbraio 1937.
La relativa spesa farà carico allo stanziamento iscritto al
capitolo 230 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio
dei ministri per l'anno 2023 e ai corrispondenti capitoli per gli
anni successivi.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Dato a Roma, addì 5 maggio 2023
MATTARELLA
Meloni, Presidente del Consiglio
dei ministri
Registrato alla Corte dei conti il 1° giugno 2023
Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei
ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari
esteri e della cooperazione internazionale, reg. n. 1653 |
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Contratti | 2009 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 138 del 23-11-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-11-23&atto.codiceRedazionale=T-09BGA20663 | ANAS S.p.a. Compartimento della Viabilita' per l'Abruzzo | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.138 del 23-11-2009) | Prot. n. CAQ0028086 dell'11/11/2009
AVVISO RELATIVO AD APPALTO AGGIUDICATO
Lavori : SI - Forniture : NO - Servizi : NO.
L'appalto rientra nel campo di applicazione dell'accordo sugli
appalti pubblici(AAP)?:NO.
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione e indirizzo ufficiale dell'amministrazione
aggiudicatrice:
ANAS SPA - Compartimento della Viabilità per l'Abruzzo Servizio
responsabile:
U.O. Gare e Contratti Via Salaria Antica Est,31 C.A.P. 67100
Localita'/Citta': L'Aquila Stato: Italia Telefono: 0862 - 317857
Telefax : 0862 - 317857
c.f.80208450587-p.iva02133681003 www.stradeanas.it
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di diritto
pubblico.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO
II.1) Tipo di appalto : Lavori. II.2) Accordo quadro? : NO.
II.4)Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione
aggiudicatrice:
Gare d'Appalto n. 01/2009
II.5) Breve descrizione: Lavori di straordinaria manutenzione per
il ripristino delle strutture ammalorate del viadotto "Pescara" - I°
Fase - lungo la Strada Statale n° 16 Dir/C "del porto di Pescara" nel
Comune di Pescara. Progetto n° 135 del 12/12/2008 Disp. Prot.
CAQ37505 del 18/12/2008 Disp. Finanziamento Prot. CDG170795 del
23/12/2008. CIG [0261228429] (Cod. SIL AQPE016MS060802).
Categoria prevalente OG3 - Importo Euro. 1'568'259,50 - Class. IV°
.
II.6) Valore totale stimato: Euro. 1'568'259,50 (comprensivi di
Euro. 341'019,28 per oneri sicurezza non soggetti a ribasso);
SEZIONE IV: PROCEDURE
IV.1) Tipo di procedura: aperta.
IV.2) Criterio di aggiudicazione: criterio del prezzo più basso,
ai sensi degli articoli 81 e 82 del D.Lgs 163/2006 e smi, mediante
ribasso sull'elenco prezzi posto a base di gara e valutazione della
congruità delle offerte anormalmente basse secondo il procedimento
ed i principi ed di cui agli articoli da 86 a 89 del D.Lgs 163/2006 e
smi.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO
V.1) Aggiudicazione e valore dell'appalto: Ribasso - 49,131% pari
ad Euro. 965'304,11 comprensivo di Euro.341'019,28 per oneri
sicurezza.
V.1.1) Nome e indirizzo del fornitore, imprenditore o prestatore di
servizi al quale è stato aggiudicato l'appalto: Gara d'Appalto n.
01/2009
STRADE E AMBIENTE SRL 02189740695 Via Gran Sasso,103/A C.A.P- 66100
Citta': CHIETI (CH) Stato:Italia Telefono: 0871-540160 Telefax :
0871-551146
V.1.2)Informazioni sul prezzo dell'appalto oppure sull'offerta più
alta più bassa presa in considerazione: Ribasso 49,131% - Prezzo
Euro. 965'304,11.
Offerta più bassa: Ribasso 49,131% - Offerta più alta: Ribasso
21,71%.Valuta : Euro.
V.2) Subappalto
V.2.1) E'' possibile che il contratto venga subappaltato?:SI.
Percentuale: 30%.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Trattasi di avviso non obbligatorio? : NO.
VI.2)Numero di riferimento attribuito al dossier
dall'amministrazione aggiudicatrice: Gara d'Appalto n. 01/2009.
VI.3)Data di aggiudicazione:Prot.CAQ0027409 del 05/11/2009.
VI.4)Numero di offerte ricevute:25.
VI.5)L'appalto è stato oggetto di un bando pubblicato sulla
GUCE?:NO.
VI.6)L'appalto è connesso ad un progetto/programma finanziato dai
fondi dell'UE? NO.
Responsabile del Procedimento: Ing. Gioacchino Del Monaco
Dirigente Area Ammnistrativa: Dott. Alessandro Tana
T-09BGA20663 |
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Contratti | 2012 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 22 del 22-2-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-22&atto.codiceRedazionale=T12BGA3284 | CITTA' DI NETTUNO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.22 del 22-2-2012) | Avviso relativo agli appalti aggiudicati
I.1) CITTÀ DI NETTUNO (Provincia di Roma) Via Giacomo Matteotti,
37 - 00048 NETTUNO (RM) - TEL. 06. 988891 - Sito Internet
www.comune.nettuno.roma.it;
II.1.1) OGGETTO DELL'APPALTO: Servizio di assistenza specialistica
alunni disabili - CIG 05281356C8.
IV.1.1) Procedura: aperta.
IV.3.2) Bando di gara pubblicato su GURI n° 109 del 29/09/2010.
V.1) Data aggiudicazione: 09/01/2012. V.2) Offerte ricevute: 3.
V.3) AGGIUDICATARIO: Soc.Coop.Soc. Massimiliano KOLBE, Via Baccarini,
37 - Anzio.
V.4) Prezzo di aggiudicazione: Euro 2.097.600,00.
VI.4) SPEDIZIONE PRESENTE AVVISO ALL'U.P.U.U.E.: 15.02.2012.
Il responsabile del procedimento
dott.ssa Rita Dello Cicchi
T12BGA3284 |
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Serie Generale | 2012 | SUPPLEMENTI ORDINARI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 234 del 6-10-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-10-06&atto.codiceRedazionale=12A10375&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Laxido» (12A10375) (GU Serie Generale n.234 del 06-10-2012 - Suppl. Ordinario n. 188) | Estratto determinazione n. 573/2012 del 18 settembre 2012
Parte di provvedimento in formato grafico |
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Contratti | 2012 | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 30 del 12-3-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-12&atto.codiceRedazionale=T12BHA4624 | COMUNE DI ARZIGNANO (VI) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.30 del 12-3-2012) | Avviso di modifica data apertura buste contenenti le proposte e
inizio operazioni di gara per l'affidamento in concessione, mediante
finanza di progetto, della riqualificazione dell'area di parco dello
sport - CUP F39B11000170003 - CIG 342063909A. Prot. n.
7398/08.03.2012
AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Arzignano, Piazza
Libertà, 12 - 36071 Arzignano (VI); Servizio Appalti e Contratti -
Settore Lavori Pubblici e Progettazioni; tel.0444/476585- 476589- fax
0444/476588; e-mail: [email protected] - web:
www.comune.arzignano.vi.it .
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, con riferimento al bando di gara
per l'affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, della
riqualificazione dell'area di Parco dello Sport, prot.n.31628 del
17.10.2011, inviato alla GUCE il 19.10.2011, pubblicato sulla GURI il
07.11.2011, n.131 e all'Albo pretorio on line del Comune di Arzignano
il 26.10.2011, rep.n.2320, in esecuzione della determinazione
dirigenziale 07.03.2012, n.199, RENDE NOTO che:
è modificata la data di apertura delle buste contenenti le
proposte per la concessione ed inizio delle operazioni della
Commissione di gara, fissandola al 20.03.2012 alle ore 14,00. La
pubblicazione del presente avviso di modifica avviene ai sensi
dell'art.66 del D.Lgs.n.163/2006.
Data di spedizione alla GUCE del presente avviso di modifica:
08.03.2012.
Il dirigente responsabile del procedimento
dott. ing. Paolo Fattori
T12BHA4624 |
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Concorsi | 2000 | AMMINISTRAZIONI CENTRALI | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 22 del 17-3-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-03-17&atto.codiceRedazionale=000E2472 | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI | AVVISO | Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria di merito e della dichiarazione dei vincitori del concorso, per titoli ed esami, a due posti di consigliere di Stato. (GU n.22 del 17-03-2000) | Ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 del testo unico 10 gennaio
1957, n. 3, si rende noto che il Bollettino ufficiale n. 3 del mese
di marzo 2000 della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblica la
graduatoria di merito e la dichiarazione dei vincitori del concorso,
per titoli ed esami, a due posti di consigliere di Stato bandito con
decreto del Presidente del Consiglio di Stato in data 4 gennaio 1999,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - n. 3 del 12
gennaio 1999. |
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Concorsi | 2017 | ENTI LOCALI | COMUNE DI PAVIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 9 del 3-2-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-02-03&atto.codiceRedazionale=17E00574 | COMUNE DI PAVIA | CONCORSO (scad. 4 marzo 2017) | Concorso pubblico, per esami, per la copertura di due posti di assistente sociale categoria D1 a tempo indeterminato e a tempo pieno da assegnare al settore servizi di promozione sociale. (GU n.9 del 03-02-2017) | È indetto un concorso pubblico, per esami, per la copertura di
due posti di assistente sociale (cat. D1) a tempo indeterminato e a
tempo pieno da assegnare al Settore servizi di promozione sociale.
La domanda di partecipazione dovrà recare tutti i dati richiesti
dal bando e l'indicazione in particolare dei requisiti generali e
specifici di ammissione che dovranno essere posseduti dai candidati
alla data di scadenza del bando stesso.
La domanda e la documentazione ad essa allegata dovranno
pervenire al Comune di Pavia - Servizio personale e organizzazione,
piazza Municipio n. 2 - 27100 Pavia, entro il termine perentorio di
sabato 4 marzo 2017, ore 12,00 pena l'esclusione.
L'elenco dei candidati ammessi e degli eventuali esclusi e altre
comunicazioni di varia natura saranno pubblicati esclusivamente sul
sito Internet del Comune di Pavia (www.comune.pv.it - COMUNE/
PUBBLICAZIONI (Appalti, Avvisi, Concorsi, Delibere, Nomine,
Incarichi, Comunicati e altri atti) / CONCORSI / APERTI). Con le
stesse modalità verrà data notizia dei risultati delle prove.
Tali comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti,
pertanto non verrà inviata alcuna comunicazione scritta ai
concorrenti.
Il calendario delle prove è il seguente:
prima prova scritta: lunedì 13 marzo 2017, ore 14,00;
seconda prova scritta: martedì 14 marzo 2017, ore 14,00;
prova orale: lunedì 20 marzo 2017, ore 14,00.
Il testo integrale del bando è disponibile sul sito Internet
all'indirizzo anzidetto.
Per informazioni: 0382/399271. |
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Contratti | 2014 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 52 del 9-5-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-09&atto.codiceRedazionale=T14BGA7390 | REGIONE CALABRIA Dipartimento organizzazione e personale | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.52 del 9-5-2014) | Avviso di aggiudicazione gara d'appalto - CIG 5250886035
Stazione appaltante: Regione Calabria - Dipartimento Organizzazione
e Personale via Molè - Catanzaro.
Oggetto dell'appalto: Gara per l'affidamento del "servizio
sostitutivo di mensa per il personale della Giunta Regionale della
Calabria mediante l'utilizzo di buoni pasto di tipo elettronico e
relativo sistema informatico gestionale di supporto".
Procedura di aggiudicazione dell'appalto: Procedura aperta ai sensi
dell'art. 54, c. 2, del D.lgs. n. 163/06. Importo a base di gara: E.
4.998.000,00 IVA escl.
Data di aggiudicazione dell'appalto: 26.03.14 - D.D.G. SUA n. 3392.
Numero offerte ricevute: 4. Impresa aggiudicataria: ditta Sodexo
Motivation Solutions Italia s.r.l. con sede in con sede in via
Gallarate, 200 - 20151 Milano. Importo di aggiudicazione: valore
facciale del buono pari ad E. 5,81 iva incl; valore del rimborso dei
buoni agli esercizi convenzionati E. 6,34, iva incl.
Il responsabile del procedimento
sig.ra Maria Scavello
Il dirigente del settore
dott. Giuseppe Longo
T14BGA7390 |
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Parte Seconda | 2016 | Annunzi commerciali | Altri annunzi commerciali | Parte Seconda n. 71 del 16-6-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-06-16&atto.codiceRedazionale=TV16AAB5643 | BANCA DEL MONTE DI LUCCA S.P.A. | Iscritta all'Albo delle banche tenuto dalla Banca d'Italia ai sensi dell'articolo 13 T.U.B. al n. 6915 e appartenente al Gruppo Banca Carige iscritto all'albo dei gruppi bancari ai sensi dell'art. 64 T.U.B. al n. 6175 e soggetta all'attivita' di direzione e coordinamento di Banca Carige Sede legale: piazza S. Martino n. 4, 55100 Lucca (LU), Italia Capitale sociale: Euro 70.841.251,00 Registro delle imprese: Lucca n. 01459540462 Codice Fiscale: 01459540462 Partita IVA: 01459540462 | (GU Parte Seconda n.71 del 16-6-2016) | Avviso di retrocessione - Avviso di riacquisto di crediti ceduti
pro-soluto ai sensi del combinato disposto degli articoli 4 e 7 bis
della legge 30 aprile 1999, n. 130 (la Legge 130) e dell'articolo 58
del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (il T.U. Bancario)
Parte di provvedimento in formato grafico
TV16AAB5643 |
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Parte Seconda | 2007 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 10 del 25-1-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-01-25&atto.codiceRedazionale=C-1231 | (GU Parte Seconda n.10 del 25-1-2007) | TRIBUNALE DI PRATO
Ammortamento assegno
Il presidente del Tribunale di Prato, con decreto emesso in data
10 novembre 2006 e depositato in data 13 novembre 2006 ha pronunciato
l'ammortamento dell'assegno bancario n. 5143394822, dell'importo di
Euro 2.028,96, tratto su Poste Italiane S.p.a., sportello di Napoli,
piazza Matteotti n. 2, dal signor Cascone Alessio residente in
Napoli, via Monfalcone n. 37, is. 4 sc. 9. L'ammortamento avrà
effetto dopo 15 giorni dalla pubblicazione del decreto stesso nella
Gazzetta Ufficiale, purchè non venga nel frattempo proposta
opposizione dal detentore.
Cariprato Cassa di Risparmio di Prato S.p.a.
Il vicedirettore generale vicario: Fedi Mario
C-1231 (A pagamento). |
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Parte Seconda | 2020 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 134 del 14-11-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-11-14&atto.codiceRedazionale=TX20ABA11044 | TRIBUNALE DI RIETI | (GU Parte Seconda n.134 del 14-11-2020) | Notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. - Atto di citazione
per usucapione
Alberto Meloni, nato il 09,12,1944 a Castel di Tora (RI) ed ivi
res.te alla Via Turanense 7 C.F. MLNLRT44T09C098K, rappresentato
dall'Avv. Rita Franceschelli, domiciliata presso il suo studio in
Rieti, alla Via Molino della Salce 78, avendo posseduto uti domini,
pubblicamente, pacificamente ed ininterrottamente per oltre vent'anni
l'immobile identificato al NCEU del Comune di Castel di Tora F.12,
P.lla 220 sub 21, cita per pubblici proclami gli intestatari
catastali Lucia Felici, loro eredi e/o aventi causa, dinanzi al
Tribunale di Rieti per l'udienza del 30 marzo 2021 con invito a
costituirsi almeno venti giorni prima di detta udienza, con
avvertimento che la costituzione oltre i detti termini comporterà le
decadenze di cui agli art. 38 e 167 c.p.c. per sentir dichiarare
l'avvenuta usucapione dei predetti beni in favore dell'attore come
specificato.
Tribunale di Rieti Decreto di autorizzazione per pubblici proclami
ex art. 150 c.p.c. N. 1263 del 2020 con il quale l'istante è stato
autorizzato ad effettuare la notificazione dell'atto sopra indicato
per pubblici proclami mediante: Gazzetta Ufficiale; affissione albo
pretorio del Comune di castel di Tora e pubblicazione su Infomer.
Rieti, 03 novembre 2020
avv. Rita Franceschelli
TX20ABA11044 |
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Parte Seconda | 2012 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 37 del 27-3-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-27&atto.codiceRedazionale=T12AAA4615 | CASSINODUE CENTRO COMMERCIALE S.P.A. | Sede Legale: Cassino - Via Verdi 84 Capitale sociale: Euro 969.000 interamente versato. REA (Frosinone) 93655 Codice Fiscale e/o Partita IVA: 01669700609 | (GU Parte Seconda n.37 del 27-3-2012) | Convocazione di assemblea
I signori azionisti sono convocati in assemblea ordinaria per il
giorno 17 Aprile 2012 ore 7,30 in prima convocazione ed occorrendo in
seconda convocazione per il giorno 18 Aprile 2012 alle ore 18,30 ,
presso la sala S.BENEDETTO della BANCA POPOLARE DEL CASSINATE in
Cassino a Corso della Repubblica N.193/195 , per discutere e
deliberare sul seguente ordine del giorno :
1° Approvazione del bilancio al 31.12.2011 e relative relazioni ;
2° rinnovo cariche sociali : Consiglio di Amministrazione e
Collegio sindacale
3° varie ed eventuali.
Il vice presidente
Mario Felice Musilli
T12AAA4615 |
|
Parte Seconda | 2011 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 62 del 31-5-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-31&atto.codiceRedazionale=TC11ABA7998 | TRIBUNALE DI VERBANIA | (GU Parte Seconda n.62 del 31-5-2011) | Atto di citazione per usucapione
La signora Lina Minoggio (codice fiscale: MNGLNI55A59D224T),
rappresentata e difesa, dagli avv.ti Camilla Verrua (codice fiscale:
VRRCLL75B64H037N) e Matilde Verrua (codice fiscale: VRRMLD79L71L746I)
elettivamente domiciliata presso il loro studio in Verbania, via Ruga
n. 8 cita Minoletti Anna, Minoletti Francesco, Minoletti Livio,
Minoletti Ugo, Bottinelli Ida, Minoggio Franca, Minoggio Pia,
Minoggio Attilio, Minoggio Mario, Minoggio Michel, Minoggio Sylvana,
Porta Cecile Marie o i rispettivi eredi a comparire avanti
all'intestato Tribunale per l'udienza del 19 marzo 2012, ore 9 e
segg., con invito a costituirsi 20 giorni prima, ai sensi dell'art.
166 C.P.C., con avvertimento che la costituzione oltre il suddetto
termine implicherà le decadenze di cui all'art. 167 C.P.C., per ivi
sentire, reiectis contrariis, dichiarare l'attore proprietario per
intervenuta usucapione dei beni immobili siti nel Comune di Cursolo
Orasso, iscritti al Catasto terreni: foglio 11 particella 24 sub. 1;
foglio 11 particella 24 sub. 2; foglio 11 particella 24 sub. 3;
foglio 11 particella 25.
Verbania, 16 maggio 2011
I richiedenti:
avv.ti Camilla Verrua e Matilde Verrua
TC11ABA7998 |
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Parte Seconda | 2019 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Riconoscimento di proprieta' | Parte Seconda n. 63 del 30-5-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-30&atto.codiceRedazionale=TX19ABM6006 | TRIBUNALE DI PARMA | (GU Parte Seconda n.63 del 30-5-2019) | Riconoscimento di proprietà - Usucapione speciale
Con ricorso al Tribunale di Parma in data 09.04.2019 la sig.ra
Costella Olga nata a Bardi il 27.11.1942 e residente in Bardi (PR),
loc. Sorba n. 193 ha chiesto il riconoscimento di proprietà per
usucapione dei seguenti terreni e fabbricati rurali: siti nel comune
di Bardi (PR), censiti al Catasto Terreni e Fabbricati del Comune di
Bardi (PR), con i seguenti dati identificativi di classamento:
Foglio 175, part. 9, seminativo, cl. 4, a.15, ca.90, R.D. €.,64,
R.A. €.4,93; Foglio 175, part. 10, pasc. cespug, cl.1, a.05, ca.20,
R.D. €.0,27, R.A. €.0,11; Foglio 175, part. 20, pasc. cespug. cl.1,
a.20, ca.10, R.D. €.1,04, R.A. €.0,42; Foglio 175, part. 33, bosco
ceduo, cl.4, a.03, ca.50, R.D. €.0,07, R.A. €.0,02; Foglio 175, part.
36, bosco ceduo, cl.3, a.03, ca.80, R.D. €.0,24, R.A. €.0,04; Foglio
175, part. 50, incolt. prod., cl.1, a.43, ca.50, R.D. €.0,90, R.A.
€.0,22; Foglio 175, part. 51, bosco ceduo, cl.3, a.31, ca.80, R.D.
€.1,97, R.A. €.0,33; Foglio 175, part.52, seminat, cl.3, a.40, ca.00,
R.D. €.6,20, R.A. €.14,46; Foglio 175, part. 53, bosco ceduo, cl.3,
a.06, ca.90, R.D. €.0,43, R.A. €.0,07; Foglio 175, part. 54,
seminativo, cl.4, a.07, ca.60, R.D. €.0,79, R.A. €.2,36; Foglio 175,
part. 60 seminativo, cl.3, a.04, ca.70, R.D. €.0,73, R.A. €.1,70;
Foglio 175, part. 61, semin. arbor, cl.3, a.07, ca.10, R.D. €.1,10,
R.A. €.2,57; Foglio 175, part.63 semin. arbor. cl.3, a.08, ca.90,
R.D. €.1,38, R.A. €.3,22; Foglio 175, part. 67, seminativo, cl.3,
a.14, ca.40, R.D. €.2,23, R.A. €.5,21; Foglio 175, part. 71,
seminativo, cl. 4, a.16, ca.10, R.D. €.1,66, R.A. €.4,99; Foglio 175,
part. 101, seminativo, cl.4, a.02, ca.70 R.D. €.0,28, R.A. €.0,84;
Foglio 175, part. 105, seminativo cl.3, a.06, ca.40, R.D. €.0,99,
R.A. €.2,31; Foglio 175, part. 107, seminativo, cl.3, a.74, ca.60,
R.D. €.11,56, R.A. €.26,97; Foglio 175, part. 119, bosco ceduo, cl.3,
a.09, ca.20, R.D. €.0,57, R.A. €.0,10; Foglio 175, part. 122, bosco
ceduo, cl.3, a.02, ca.70, R.D. €.0,17, R.A. €.0,03; Foglio 176, part.
3 seminativo, cl.4, a.04, ca.10, R.D. €.0,42, R.A. €.1,27; Foglio
176, part.7, seminativo, cl.3, a.05, ca.30, R.D. €.0,82, R.A. €.1,92;
Foglio 176 , part. 9 seminativo, cl.3, a.13, ca.10, R.D. €.2,03, R.A.
€.4,74; Foglio 176, part. 10, bosco ceduo, cl.4, a.07, ca.00, R.D.
€.0,14, R.A. €.0,04; Foglio 176, part. 56 seminativo, cl.4, a.04,
ca.90, R.D. €.0,51, R.A. €.1,52; Foglio 176, part. 94, seminativo.,
cl.4, a.43, ca.40, R.D. €.4,48, R.A. €.13,45; Foglio 176, part.95
bosco ceduo. cl.4, a.06, ca.40, R.D. €.0,13, R.A. €.0,03; Foglio 176,
part. 159 seminativo, cl.4, a.03, ca.70, R.D. €.0,38, R.A. €.1,15;
Foglio 177, part.1, fabb. rurale a.03 ca.70; Foglio 177, part. 2
seminativo, cl.4, a.34, ca.90, R.D. €.3,60, R.A. €.10,81; Foglio 177,
part. 8, pasc. cespug., cl.1, a.09, ca.60, R.D. €.0,50, R.A. €.0,20;
Foglio 178, part. 85 cast frutto, cl.3, a.26, ca.60, R.D. €.1,24,
R.A. €.0,41; Foglio 178, part. 86, pasc. cespug., cl.2, a.06, ca.60,
R.D. €.0,17, R.A. €.0,07; Foglio 179, part.96 cast. Frutto. cl.3,
a.38, ca.70, R.D. €.1,80, R.A. €.0,60; Foglio 179, part.98 cast.
Frutto. cl.2, a.10, ca.00, R.D. €.0,72, R.A. €.0,21; Foglio 179,
part.152 cast. Frutto. cl.2, a.11, ca.80, R.D. €.0,85, R.A. €.0,24;
Foglio 175, part. 91, sub.1, Cat.B/5, cl. 1, Consist. 171m, Rendita
€.150,13; Foglio 175, part. 83, seminativo, cl.3, a.05, ca.60, R.D.
€.0,87, R.A. €.2,02; Foglio 175, part. 84, simin. Arbor., cl.3, a.18,
ca.90, R.D. €.2,93, R.A. €.6,83; Foglio, 175 part. 126, sub. 1 -2 -3,
cat. Unità collabenti; Foglio 174, part. 281, bosco ceduo, cl.2,
a.17, ca.40, R.D. €.1,44, R.A. €.0,27; Foglio 174, part. 282, pasc.
Cespu., cl.2, a.00, ca.83, R.D. €.0,02, R.A. €.0,01; Foglio 175,
part. 18, pasc. Cespug., cl.1, a.12, ca.40, R.D. €.0,64, R.A. €.0,26;
Foglio 175, part. 22, pasc. Cespug. cl.1, a.15, ca.50, R.D. €.0,80,
R.A. €.0,32; Foglio 175, part. 34, bosco ceduo, cl.3, a.02, ca.30,
R.D. €.0,14, R.A. €.0,02; Foglio 175, part. 37, bosco ceduo, cl.4,
a.04, ca.10, R.D. €.0,08, R.A. €.0,02; Foglio 175, part. 46, pasc.
Cespug., cl.1, a.07, ca.20, R.D. €.0,37 R.A. €.0,15; Foglio 175,
part. 55, vigneto, cl.2, a.16, ca.70, R.D. €.6,04, R.A. €.6,04;
Foglio 175, part. 56, seminativo, cl.3, a.18, ca.10, R.D. €.2,80,
R.A. €.6,54; Foglio 175, part. 62, seminativo, cl.3, a.28, ca.90,
R.D. €.4,48, R.A. €.10,45; Foglio 175, part. 65, bosco ceduo, cl.3,
a.00, ca.55, R.D. €.0,03, R.A. €.0,01; Foglio 175, part. 68,
seminativo, cl.3, a.20, ca.20, R.D. €.3,13, R.A. €.7,30; Foglio 175,
part. 73, seminativo, cl.4, a.05, ca.50, R.D. €.0,57, R.A. €.1,70;
Foglio 175, part. 85, semin. Arbor. cl.3, a.17, ca.30, R.D. €.2,68,
R.A. €.6,25; Foglio 175, part. 86, seminativo, cl.3, a.40, ca.90,
R.D. €.6,34, R.A. €.14,79; Foglio 175, part. 89, seminativo, cl.3,
ha.1, a.16, ca.40, R.D. €.18,03, R.A. €.42,08; Foglio 175, part. 90,
seminativo, cl.4, a.16, ca.50, R.D. €.1,70, R.A. €.5,11; Foglio 175,
part. 91, sub. 2 porz rur fp, a.00, ca.00; Foglio 175, part. 93,
seminativo, cl.3, a.02, ca.90, R.D. €.0,45, R.A. €.1,05; Foglio 175,
part. 95, seminativo, cl.4, a.09, ca.20, R.D. €.0,95, R.A. €.2,85;
Foglio 175, part. 96, pasc. cl.1, a.00, ca.09, R.D. €.0,01, R.A.
€.0,01; Foglio 175, part. 110, seminativo, cl.4, a.03, ca.40, R.D.
€.0,35, R.A. €.1,05; Foglio 175, part. 120, seminativo, cl.4, a.09,
ca.50, R.D. €.0,98, R.A. €.2,94; Foglio 175, part. 121, pasc.
Cespug., cl.2, a.03, ca.10, R.D. €.0,08 R.A. €.0,03; Foglio 175,
part. 124, fabb. Rurale, a.03, ca.10; Foglio 176, part. 57,
seminativo, cl.4, a.04, ca.10, R.D. €.0,42, R.A. €.1,27; Foglio 176,
part. 61, seminativo, cl.4, a.07, ca.00, R.D. €.0,72, R.A. €.2,17;
Foglio 176, part. 88, seminativo, cl.4, a.14, ca.60, R.D. €.1,51,
R.A. €.4,52; Foglio 176, part. 89, pasc. Cespug. cl.1, a.13, ca.90,
R.D. €.0,72, R.A. €.0,29; Foglio 176, part. 90, bosco ceduo, cl.3,
a.05, ca.50, R.D. €.0,34, R.A. €.0,06; Foglio 176, part. 91, bosco
ceduo. cl.3, a.00, ca.76, R.D. €.0,05, R.A. €.0,01; Foglio 176, part.
92, bosco ceduo, cl.3, a.00, ca.97, R.D. €.0,06, R.A. €.0,01; Foglio
176, part. 93, seminativo, cl.4, a.07, ca.10, R.D. €.0,73, R.A.
€.2,20; Foglio 176, part. 96, seminativo, cl.3, a.11, ca.80, R.D.
€.1,83, R.A. €.4,27; Foglio 176, part. 160, seminativo, cl.4, a.01,
ca.00, R.D. €.0,10, R.A. €.0,31; Foglio 177, part. 3, seminativo,
cl.4, a.02, ca.00, R.D. €.0,21, R.A. €.0,62; Foglio 177, part. 7,
seminativo, cl.4, a.31, ca.70, R.D. €.3,27, R.A. €.9,82; Foglio 177,
part. 23, pasc. Cespug. cl.1, a.11, ca.50, R.D. €.0,59, R.A. €.0,24;
Foglio 177, part. 61, seminativo, cl.4, a.16, ca.40, R.D. €.1,69,
R.A. €.5,08; Foglio 177, part. 68, pascolo, cl.1, a.04, ca.30, R.D.
€.0,22, R.A. €.0,11; Foglio 177, part. 69, pascolo, cl.1, a.04,
ca.30, R.D. €.0,22, R.A. €.0,11; Foglio 178, part. 82, cast. Frutto,
cl.3, a.11, ca.20, R.D. €.0,52, R.A. €.0,17; Foglio 179, part. 32,
cast.frutto, cl.3, a.12, ca.00, R.D. €.0,56, R.A. €.0,19; Foglio 179,
part. 97, cast.frutto, cl.2, a.44, ca.20, R.D. €.3,20, R.A. €.0,91;
Foglio 179, part. 123, pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.50, R.D. €.0,59,
R.A. €.0,24; Foglio 179, part. 284, cast.frutto, cl.3, a.18, ca.00,
R.D. €.0,84, R.A. €.0,28; Foglio 179, part. 285, cast.frutto, cl.3,
a.01, ca.80, R.D. €.0,08, R.A. €.0,03; Foglio 176, part. 72,
seminativo, cl.4, a.31, ca.30, R.D. €.3,23, R.A. €.9,70; Foglio 179,
part. 364, bosco ceduo, cl.3, ha.1 a.71, ca.60, R.D. €.10,63, R.A.
€.1,77; Foglio 166, part. 137, bosco ceduo, cl.3, ha.1 a.24, ca.20,
R.D. €.7,70, R.A. €.1,28; Foglio 174, part. 286, pasc. Cespug., cl.1,
a.11, ca.30, R.D. €.0,58, R.A. €.0,23; Foglio 174, part. 302, bosco
ceduo, cl.2, a.83, ca.40, R.D. €.6,89, R.A. €.1,29; Foglio 164, part.
579, bosco alto, cl.2, ha.2 a.48, ca.80, R.D. €.16,70, R.A. €.5,14;
Foglio 164, part. 617, bosco ceduo, cl.2, ha.1,a.04, ca.00, R.D.
€.8,59, R.A. €.1,61; Foglio 164, part. 642, pasc. Cespug., cl.1,
ha.1, a.55, ca.30, R.D. €.8,02, R.A. €.3,21; Foglio 164, part. 643,
pasc. cespug, cl.1, ha.1, a.82, ca.10, R.D. €.9,40, R.A. €.3,76;
Foglio 164, part. 645, bosco ceduo, cl.2, a.83, ca.00, R.D. €.,6,86,
R.A. €.1,29; Foglio 165, part. 544, bosco ceduo, cl.2, a.19, ca.10,
R.D. €.1,58, R.A. €.0,30; Foglio 165, part. 545, bosco ceduo, cl.2,
a.24, ca.60, R.D. €.2,03, R.A. €.0,38; Foglio 165, part. 549, bosco
ceduo cl.4, ha.1, a.33, ca.80, R.D. €.2,76, R.A. €.0,69; Foglio 165,
part.572, bosco ceduo, cl.2, a.47, ca.20, R.D. €.3,90, R.A. €.0,73;
Foglio 165, part. 645, bosco ceduo, cl.3, ha.2, a.44, ca.20, R.D.
€.15,13, R.A. €.2,52; Foglio 165, part. 664, bosco ceduo, cl.3, ha.1,
a.25, ca.70, R.D. €.7,79, R.A. €.1,30; Foglio 165, part. 665, bosco
ceduo, cl.3, a.01, ca.00, R.D. €.0,06, R.A. €.0,01; Foglio 165, part.
667, bosco ceduo, cl.3, a.04, ca.40, R.D. €.0,27, R.A. €.0,05; Foglio
165, part. 679, bosco misto, cl.2, a.19, ca.50, R.D. €.1,91, R.A.
€.0,40; Foglio 165, part. 683, seminativo, cl.4, a.55, ca.30, R.D.
€.5,71, R.A. €.17,14; Foglio 165, part. 704, pasc. Cespug., cl.1,
a.05, ca.80, R.D. €.0,30, R.A. €.0,12; Foglio 165, part. 705, cast.
Frutto, cl.3, a.24, ca.00, R.D. €.1,12, R.A. €.0,37; Foglio 165,
part.719, bosco ceduo, cl.3, ha.2, a.21, ca.00, R.D. €.13,70, R.A.
€.2,28; Foglio 166, part.124, bosco ceduo, cl.3, a.37, ca.30, R.D.
€.2,31, R.A. €.0,39; Foglio 166, part. 125, bosco ceduo. cl.3, a.91,
ca.90, R.D. €.5,70, R.A. €.0,95; Foglio 166, part. 157, bosco ceduo,
cl.3, ha. 3, a.49, ca.10, R.D. €.21,64, R.A. €.3,61; Foglio 166,
part. 175, bosco ceduo, cl.3, ha.2, a.32, ca.50, R.D. €.14,41, R.A.
€.2,40; Foglio 175, part. 7, bosco ceduo, cl.2, a.02, ca.10, R.D.
€.0,17, R.A. €.0,03; Foglio 175, part. 8, seminativo, cl.3, ha.2,
a.34, ca.90, R.D. €.36,39, R.A. €.84,92; Foglio 175, part. 25, pasc.
Cespug. cl.1, a.44, ca.40, R.D. €.2,29, R.A. €.0,92; Foglio 175,
part. 28, seminativo, cl.3, a.21, ca.50, R.D. €.3,33, R.A. €.7,77;
Foglio 175, part. 29, pasc. Cespug., cl.1, a.10, ca.80, R.D. €.0,56,
R.A. €.0,22; Foglio 175, part. 48, pasc. Cespug., cl.1, ha.1 a.03,
ca.60, R.D. €.5,35, R.A. €.2,14; Foglio 175, part. 49, pasc. Cespug.,
cl.2, a.26, ca.50, R.D. €.0,68, R.A. €.0,27; Foglio 175, part. 80,
bosco misto, cl.2, a.10, ca.50, R.D. €.1,03, R.A. €.0,22; Foglio 175,
part. 97, incolt. Prod., cl.1, a.14, ca.60, R.D. €.0,30, R.A. €.0,08;
Foglio 175, part. 98, bosco ceduo, cl.2, a.22, ca.40, R.D. €.1,85,
R.A. €.0,35; Foglio 176, part. 21, pascolo, cl.2, a.00, ca.10, R.D.
€.0,01, R.A. €.0,01; Foglio 176, part. 28, incolt. Ster., cl.0, a.03,
ca.40, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 176, part. 35, incolt. Ster.,
cl.0, a.62, ca.40, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 176, part. 36,
incolt. Ster., cl.0, ha.1, a.44, ca.90, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00;
Foglio 176, part. 52, bosco ceduo, cl.3, a.13, ca.40, R.D. €.0,83,
R.A. €.0,14; Foglio 176, part. 53, pasc. Cespug. cl.2, a.39, ca.60,
R.D. €.1,02, R.A. €.0,41; Foglio 176, part. 64, bosco ceduo, cl.4,
a.08, ca.80, R.D. €.0,18, R.A. €.0,05; Foglio 176, part. 68, bosco
ceduo, cl.3, a.18, ca.50, R.D. €.1,15, R.A. €.0,19; Foglio 176, part.
69, pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.50, R.D. €.0,59, R.A. €.0,24;
Foglio 176, part. 78, pascolo, cl.1, a.05, ca.10, R.D. €.0,26, R.A.
€.0,13; Foglio 176, part. 79, bosco ceduo, cl.2, a.19, ca.50, R.D.
€.1,61, R.A. €.0,30; Foglio 176, part. 81, pasc. Cespug. cl.1, a.14,
ca.20, R.D. €.0,73, R.A. €.0,29; Foglio 176, part. 82, bosco ceduo.
cl.3, a.26, ca.20, R.D. €.1,62, R.A. €.0,27; Foglio 176, part. 122,
pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.10, R.D. €.0,57, R.A. €.0,23; Foglio
176, part. 146, pasc. Cespug., cl.2, a.17, ca.50, R.D. €.0,45, R.A.
€.0,18; Foglio 176, part. 150, bosco ceduo, cl.4, a.17, ca.10, R.D.
€.0,35, R.A. €.0,09; Foglio 176, part. 151, pasc. Cespug., cl.1,
a.13, ca.30, R.D. €.0,69, R.A. €.0,27; Foglio 176, part. 155, incolt.
Ster. cl.0, a.00, ca.20, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 179,
part.33, cast. Frutto, cl.3, a.12, ca.10, R.D. €.0,56, R.A. €.0,19;
Foglio 179, part. 43, pascolo, cl.1, a.19, ca.50, R.D. €.1,01, R.A.
€.0,50; Foglio 179, part. 44, bosco ceduo, cl.3, ha.1, a.01, ca.10,
R.D. €.6,27, R.A. €.1,04; Foglio 179, part. 80, bosco ceduo, cl.3,
a.31, ca.80, R.D. €.1,97, R.A. €.0,33; Foglio 179, part. 140, bosco
ceduo, cl.3, a.57, ca.40, R.D. €.3,56, R.A. €.0,59; Foglio 179, part.
348, bosco ceduo, cl.3, a.56, ca.80, R.D. €.3,52, R.A. €.0,59; Foglio
179, part. 353, bosco ceduo, cl.3, a.28, ca.10, R.D. €.1,74, R.A.
€.0,29; Foglio 179, part. 355, pasc. Cespug., cl.1, a.20, ca.50, R.D.
€.1,06, R.A. €.0,42; Foglio 179, part. 357, bosco ceduo, cl.3, a.59,
ca.00, R.D. €.3,66, R.A. €.0,61; Foglio 175 part. 123, ente urbano -
corte a servizio dell'immobile adiacente; alcuni terreni siti nel
comune di Borgo Val di Taro (PR), censiti al Catasto Terreni e
Fabbricati del Comune di Borgo Val di Taro (PR), con i seguenti dati
identificativi di classamento: Foglio 3, part. 8, bosco ceduto, cl.3,
a.04, ca.10, R.D. €.0,32, R.A. €.0,04; Foglio 3 part. 9, bosco ceduo,
cl.3, a.07, ca.80, R.D. €.0,60, R.A. €.0,08; Foglio 3, part. 10,
bosco ceduo, cl.3, a.00, ca.66, R.D. €.0,05, R.A. €.0,01; Foglio 3,
part. 18, bosco ceduo, cl.3, a.32, ca.10, R.D. €.2,49, R.A. €.0,33;
Foglio 3, part. 21, bosco ceduo, cl.3, ha.1, a.16, ca.70, R.D.
€.,9,04, R.A. €.1,21; Foglio 3, part. 27, bosco ceduo, cl.3, a.02,
ca.30, R.D. €.0,18, R.A. €.0,02; Foglio 3, part. 43, bosco ceduo,
cl.3, ha. 1, a.81, ca.60, R.D. €.14,07, R.A. €.1,88; Foglio 3, part.
71, bosco ceduo cl.3, ha.1, a.13, ca.50, R.D. €.8,79, R.A. €.1,17.
Il Giudice ha disposto la notificazione del ricorso e del decreto
n. 4915/19 del 30.04.19, a tutti gli interessati ed ha ordinato
l'affissione degli stessi e per la durata di giorni 90 negli Albi dei
Comuni di Bardi, Borgo Val di Taro e del Tribunale di Parma nonchè
la pubblicazione per estratto nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana con avvertimento che nel termine di 90 giorni
dalla scadenza del predetto termine di affissione, gli interessati,
possono proporre opposizione.
avv. Claudio Pini
TX19ABM6006 |
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Concorsi | 2019 | ENTI PUBBLICI STATALI | ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA - ISTITUTO DI RADIODIASTRONOMIA DI BOLOGNA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 38 del 14-5-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-14&atto.codiceRedazionale=19E05243 | ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA - ISTITUTO DI RADIODIASTRONOMIA DI BOLOGNA | GRADUATORIA | Approvazione atti e graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di collaboratore di amministrazione VII livello, a tempo determinato e pieno dodici mesi prorogabili, presso la Stazione radioastronomica di Medicina. (GU n.38 del 14-05-2019) | Si comunica che in data 5 aprile 2019 si è concluso il concorso
pubblico nazionale, per titoli ed esami, ad un posto di collaboratore
di amministrazione, VII livello, con contratto di lavoro a tempo
determinato e pieno, della durata di dodici mesi prorogabili, presso
la Stazione radioastronomica di Medicina (BO) dell'INAF Istituto di
radioastronomia, il cui avviso è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» -
n. 89 del 9 novembre 2018. Codice concorso 8/2018/IRA/Art.83.
La graduatoria di merito è pubblicata, mediante affissione,
all'albo dell'Istituto di radioastronomia INAF sito in via Piero
Gobetti, 101, Bologna, sul sito dell'Istituto di radioastronomia
http://www.ira.inaf.it e sul sito dell'Istituto nazionale di
astrofisica (INAF) http://www.inaf.it
Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed
esami» - decorre il termine per eventuali impugnative. |
|
Parte Seconda | 2007 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 58 del 19-5-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-19&atto.codiceRedazionale=C-10119 | SARACEN - S.p.a. | Sede in Piraino (ME), via Nazionale n. 150/D Numero d'iscrizione registro imprese di Messina e partita I.V.A. 02561850831 | (GU Parte Seconda n.58 del 19-5-2007) | Convocazione assemblea
Ai signori azionisti si comunica che è convocata l'assemblea
ordinaria della Saracen S.p.a., in prima convocazione, per il giorno
15 giugno 2007 alle 7,30 in Piraino (ME), via Nazionale n. 150/D ed in
seconda convocazione il giorno 16 giugno 2007 alle ore 16 stesso
luogo, per discutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
Parte ordinaria:
1. Approvazione bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2006 e suoi
allegati;
2. Ratifica rinuncia compensi ai componenti del Consiglio di
amministrazione, tranne il presidente.
3. Ratifica utilizzazione parziale del fondo di riserva di
rivalutazione;
4. Ratifica compenso presidente Consiglio di amministrazione per
l'anno 2006 e seguenti;
5. Nomina di un sindaco supplente;
6. Varie ed eventuali.
I signori azionisti per partecipare all'assemblea debbono
depositare i certificati azionari almeno 5 giorni prima dell'assemblea
presso la sede della società in Piraino (ME), via Nazionale n.
150/D.
Piraino, 10 maggio 2007
Il presidente del Consiglio di amministrazione:
Maniaci Giuseppe
C-10119 (A pagamento). |
|
Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 131 del 9-11-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-09&atto.codiceRedazionale=T12BFM20213 | ANAS S.P.A. Compartimento della Viabilita' per la Calabria - Catanzaro | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.131 del 9-11-2012) | Bando di gara d'appalto - Procedura aperta ai sensi del D.Lgs. n.
163/06 - DPR 207/2010
CIG.: 46448370C0 - Codice CUP: F47H12000860001
Intervento: Lavori di Manutenzione Straordinaria.
Importo a base d'appalto: Euro 3.822.083,48
Codice Gara: CZLAV051-12 - Lotto CZ2012/19 - Codice Lavoro:
CZE2A12C301/1 - Oggetto: S.S. N. 018 - Lavori occorrenti per il
ripristino del piano viabile in tratti saltuari della SS 18 tra il Km
243+670 ed il Km 353+450 ammalorato a seguito delle intense
precipitazioni atmosferiche dell'inverno 2011-2012 (1° stralcio).
Provincia di Cosenza.
Descrizione Euro
Importo soggetto a ribasso 3.746.000,00
Oneri sicurezza 76.083,48
Importo a base d'appalto 3.822.083,48
Categoria prevalente OG3 Class. V 3.668.867,10
Categoria subappaltabile OS10 Class. I 153.216,38
Cauzione provvisoria 2% 76.441,67
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto
Denominazione ufficiale: ANAS S.p.A.- Compartimento della
Viabilità per la Calabria - Via E. De Riso, 2 - 88100 Catanzaro.
Punti di contatto: Ufficio Gare e Contratti - Tel.: 0961/531011 -
Fax: 0961/725106 - Posta elettronica:
[email protected].
Responsabile del procedimento: Ing. Angelo GEMELLI - Tel:
0961/531011 posta elettronica: [email protected] - Indirizzo
internet: www.stradeanas.it.
Ulteriori informazioni sono disponibili presso: i punti di contatto
sopra indicati.
Il capitolato di oneri e la documentazione complementare sono
visionabili presso l'Ufficio Gare e Contratti nei giorni martedì e
giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Le offerte vanno inviate a: ANAS S.p.A.- Compartimento della
Viabilità per la Calabria - Ufficio Gare e Contratti - Via E. De
Riso, 2 - 88100 Catanzaro.
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di Diritto
Pubblico.
I.3) Principali settori di attivita': Realizzazione di
infrastrutture stradali e manutenzione ordinaria e straordinaria di
strade ed autostrade.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO
II.1) Descrizione
II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione
aggiudicatrice: Procedura Aperta - Codice Gara n° CZLAV051-12 - Lotto
n° CZ2012/19 - Codice Lavoro: CZE2A12C301/1 - Codice CIG: 46448370C0.
II.1. 2) Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione:
Lavori di esecuzione ai sensi dell'art. 53, comma 2 lettera a) del D.
Lgs. N. 163/2006.
Luogo principale di esecuzione: S.S. N. 18 "Tirrena Inferiore"-
Provincia di Cosenza - Codice NUTS: ITF61.
II.1.3) Informazioni sugli appalti pubblici, l'accordo quadro o il
sistema dinamico di acquisizione (SDA) L'avviso riguarda un appalto
pubblico
II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: : Lavori occorrenti per il
ripristino del piano viabile in tratti saltuari della SS 18 tra il Km
243+670 ed il Km 353+450 ammalorato a seguito delle intense
precipitazioni atmosferiche dell'inverno 2011-2012 (1° stralcio).
II.1.5) Vocabolario comune per gli appalti (CPV): oggetto
principale: 45233140-2.
II.2) QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL'APPALTO
II.2.1) Quantitativo o entità totale: Importo a base d'appalto:
Euro 3.822.083,48 di cui Euro 76.083,48 per oneri relativi alla
sicurezza non soggetti a ribasso. Contratto a misura.
II.3) Durata dell'appalto o termine di esecuzione. Tempo
contrattuale Tc = giorni 400 comprensivo di Ts = giorni 45 (Andamento
stagionale sfavorevole).
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO
III.1) Condizioni relative all'appalto
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: L'offerta deve essere
corredata da garanzia provvisoria di cui all'art. 75 del D.Lgs. n.
163/06, pari almeno al 2% (due per cento) dell'importo totale a base
di gara. Si applicano le disposizioni di cui all'art. 75 co. 7 del D.
Lgs. 163/2006. Al fine della stipulazione del contratto,
l'aggiudicatario deve prestare:
a) cauzione definitiva nella misura e nei modi di cui all'art. 113
del D.Lgs. n. 163/06 e dell'art. 123 del D.P.R. 207/2010, conforme
allo schema tipo 1.2 del DM 123/2004, fermo restando quanto
prescritto dall'art. 40 co. 7 del D. Lgs. n. 163/2006;
b) polizza assicurativa di cui all'art. 129 del D.Lgs. n. 163/06 e
art. 125 del D.P.R. n. 207/10 relativa alla copertura dei danni da
esecuzione dei lavori CAR) corrispondente all'importo totale a base
d'appalto; il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità
civile verso terzi è stabilito nel 5% dell'assicurazione di cui
sopra e con un minimo di Euro 500.000,00 e un massimo di
5.000.000,00. Le garanzie e le polizze devono essere costituite con
le modalità di cui al Disciplinare di gara.
III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o
riferimenti alle disposizioni in materia.
L'appalto è finanziato con fondi del bilancio dell'ANAS S.p.A.
Sono previsti pagamenti in acconto (art. 15 del capitolato speciale
d'appalto).
III.1.3) Forma giuridica che deve assumere il raggruppamento di
operatori economici, aggiudicatario dell'appalto: Sono ammessi a
partecipare alla gara i concorrenti di cui all'art. 34 D.Lgs. n.
163/06, costituiti da imprese singole o imprese riunite o consorziate
ovvero da imprese che intendano riunirsi o consorziarsi, con le
modalità e le condizioni di cui agli artt. 35, 36 e 37 del D. Lgs.
163/2006 e artt. 92, 93, 94 del D.P.R. 207/10, nonchè concorrenti
con sede in altri stati membri dell'Unione Europea. I raggruppamenti
temporanei di imprese, i consorzi o i Geie già costituiti - pena
l'esclusione - devono produrre il relativo atto costitutivo, statuto
o contratto; in caso di raggruppamenti temporanei di imprese o di
consorzi non ancora costituiti, gli operatori economici che
costituiranno il raggruppamento o il consorzio devono dichiarare, a
pena di esclusione, che si impegnano, in caso di aggiudicazione della
gara, a conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza ad
uno di essi, da indicare in sede di offerta e qualificato come
mandatario, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto
proprio e dei mandanti.
È vietata qualsiasi modificazione della composizione di tali
associazioni temporanee o consorzi, rispetto a quella risultante
dall'impegno presentato in sede di offerta (art. 37 co. 9 D. Lgs.
163/06).
È fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in più di
un raggruppamento temporaneo o consorzio, ovvero partecipare alla
gara anche in forma individuale qualora vi partecipi in forma di
consorzio o raggruppamento (art. 37 comma 7 D. lgs. 163/2006) ferma
restando la partecipazione dei consorzi previsti dell'art.34, co. 1
lett. b (Consorzi tra società cooperative di produzione e lavoro e
Consorzi tra Imprese Artigiane. I consorzi stabili e quelli di cui
all'art. 34 co. 1, lett. b) del D. Lgs. 163/2006 sono tenuti ad
indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il consorzio
concorra.
III.2) Condizioni di partecipazione
III.2.1) Situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti
relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro
commerciale.
I concorrenti, all'atto di partecipazione alla gara, devono
dichiarare, con le modalità specificate nel Disciplinare di gara,
pena l'esclusione, il possesso di tutti i requisiti prescritti,
secondo quanto disposto dall'art. 38 del D.l.gs n. 163/06 e
l'iscrizione al registro della C.C.I.A.A..
Nel caso di concorrente stabilito in altro Stato membro dell'Unione
Europea, di essere iscritto nei registri professionali e commerciali
di cui all'art. 39, comma 2 del D.Lgs. n. 163/06. La Stazione
Appaltante si riserva di testarne la veridicità con le forme
ritenute più opportune.
III.2.2) Capacità economico/finanziaria e tecnica
Si richiedono a pena di esclusione:
-attestazione di qualificazione in corso di validità rilasciata da
una S.O.A. appositamente autorizzata;
Si rende noto che, a pena di esclusione:
- attestazione di qualificazione in corso di validità rilasciata
da una S.O.A. appositamente autorizzata;
Si rende noto che, a pena di esclusione:
- le dichiarazioni/certificazioni di cui ai punti III.2.1 e
III.2.2, rese in conformità alle disposizioni di cui al D.P.R.
445/2000 e accompagnate da una copia del documento di identità del
sottoscrittore, devono essere rese/prodotte da ciascun candidato ed
in caso di raggruppamenti temporanei di imprese, consorzi o GEIE, sia
costituiti che costituendi, da ciascun componente i medesimi soggetti
giuridici;
- i requisiti di cui al punto III.2.1 dovranno essere posseduti da
tutti i soggetti individuali o da tutti i componenti il
raggruppamento o il consorzio che presentano offerta;
- per i raggruppamenti temporanei di imprese e per i consorzi di
tipo orizzontale, ai sensi della normativa vigente, i requisiti
economici e tecnici di cui al presente punto III.2.2 devono essere
posseduti dalla mandataria
o da un'impresa consorziata nella misura minima del 40% (quaranta
%); la restante percentuale è posseduta cumulativamente dalla
mandante o dalle altre imprese consorziate ciascuna nella misura
minima del 10% (dieci %) di quanto richiesto all'intero
raggruppamento o consorzio. L'impresa mandataria, in ogni caso,
possiede i requisiti in misura maggioritaria, ferma restando
l'applicabilità dell'art. 92 co. 5 del D.P.R. 207/10;
- per i raggruppamenti temporanei d'imprese e per i consorzi di
tipo verticale, ai sensi della vigente normativa, i requisiti
economici e tecnici di cui al presente punto III.2.2 devono essere
posseduti dalla mandataria per i lavori della categoria prevalente e
per il relativo importo; per i lavori scorporati ciascuna mandante
deve possedere i requisiti previsti per l'importo della categoria dei
lavori che intende assumere e nella misura indicata per il
concorrente singolo;
- dovranno essere indicate le quote di partecipazione al
raggruppamento temporaneo di imprese o al consorzio, relative a
ciascun operatore economico, in coerenza con la percentuale di
requisiti posseduti di cui al presente punto III.2.2;
- per gli operatori economici residenti in altri stati membri U.E.
si applica l'art. 47 del D. Lgs. 163/06.
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1) Tipo di procedura
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta ai sensi degli artt. 54 e 55 D.
Lgs. n. 163/06 e della determina a contrarre in data 02.10.2012,
prot. CCZ-0035341-I (art. 11 co. 2 - D. Lgs. 163/2006);
IV.1.2) Criterio di aggiudicazione
Prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara
determinato mediante ribasso sull'elenco prezzi posto a base di gara,
ai sensi degli art. 81 e 82, comma 2 del D.Lgs. 163/2006, con
valutazione dell'anomalia delle offerte ai sensi degli artt. 86, 87,
88 e 89 del D.Lgs. n. 163/06 e s.m.i.
L'ANAS si riserva di procedere contemporaneamente alla verifica di
anomalia delle migliori offerte, non oltre la quinta, e nel caso di
loro esclusione, procederà progressivamente nei confronti delle
successive migliori offerte, fino ad individuare la migliore offerta
non anomala.
Nel caso di due o più offerte uguali, in luogo dell' "offerta in
aumento", prevista dall'art. 77 del R.D. n. 827/1924, si procederà
direttamente al sorteggio tra i concorrenti che abbiano presentato il
medesimo ribasso.
IV.3) Informazioni di carattere amministrativo
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier
dall'amministrazione aggiudicatrice: Codice Appalto CZE2A12C301/1.
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: NO.
IV. 3.3) Condizioni per ottenere il Capitolato d'oneri e documenti
complementari o il documento descrittivo.
Gli atti di gara contenenti Bando, Disciplinare di gara con domanda
di partecipazione, Capitolati Speciali di appalto (Norme Generali e
Norme Tecniche), Piano di sicurezza e di coordinamento, Computo
metrico e Elenco prezzi, sono posti in visione presso l' U.O. Gare e
Contratti del Compartimento della Viabilità per la Calabria di ANAS
S.p.A. con sede in Via E. De Riso, 2, 88100 Catanzaro, dalle ore
10.00 alle ore 12.00 dei giorni martedì e giovedì. Inoltre gli atti
di gara sopra elencati potranno essere acquistati sino al termine di
presentazione delle offerte, presso la copisteria ELIOCOPIA CANTAFIO
- Via Indipendenza 88100 Catanzaro TEL. 0961/725819 posta
elettronica: [email protected]. È, comunque, fatto obbligo
al concorrente verificare, sotto la propria responsabilità, l'esatta
corrispondenza della copia acquistata con i documenti di gara posti
in visione.
IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte
Termine per il ricevimento delle offerte: entro e non oltre le ore
09,00 del giorno 12.12.2012.
IV.3.5) Lingua utilizzabile per la presentazione delle offerte e
della documentazione: Italiana.
IV.3.6) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato
alla propria offerta: 360 giorni dal termine ultimo per il
ricevimento delle offerte, salvo l'esercizio da parte
dell'amministrazione aggiudicatrice della facoltà di cui all'art.11
comma 6 del D.Lgs. n. 163/06.
IV.3.7) Modalità di apertura delle offerte
Apertura documentazione: prima seduta pubblica il giorno 12.12.2012
alle ore 10.00.
Apertura delle offerte: in seduta pubblica come sopra.
Eventuali ulteriori sedute verranno stabilite volta per volta.
Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte: chiunque
può presenziare allo svolgimento della gara, ma soltanto i titolari
o i legali rappresentanti dei concorrenti, o persone munite di
procura dei medesimi, potranno effettuare dichiarazioni a verbale.
SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONI
V.1) Informazioni sui fondi dell'Unione Europea
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione Europea: NO
V.2) Informazioni complementari
a) Il presente bando viene pubblicato in osservanza della
determinazione a contrarre del 02.10.2012 prot. CCZ-0035341-I;
b) le modalità di redazione della documentazione richiesta e di
presentazione dei plichi contenenti la documentazione stessa e le
offerte sono definite nel Disciplinare di gara;
c) per essere ammessi alla gara il contributo previsto alla
Delibera dell'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici
(Deliberazione del 21.12.2011 - Attuazione dell'art. 1, commi 65 e
67,della legge 23 dicembre 2005, n. 266 per l'anno 2012) è pari ad
Euro 140,00 (centoquaranta/00);
d) non sono ammessi a partecipare alla gara i concorrenti per i
quali sussiste/sussistono:
1. le cause di esclusione di cui all'art. 38 comma 1 lett. a), b),
c), d), e), f), g), h), i), l), m), m-bis), m-ter) e m-quater) del D.
Lgs. n. 163/2006;
2. la contemporanea partecipazione alla gara come concorrente
autonomo e come consorziato ai sensi dell'art. 34 comma 1 del D.Lgs.
n. 163/06;
3. sentenze definitive di condanne relative a reati che precludono
la partecipazione alle gare d'appalto;
4. le cause di esclusione dalle procedure di appalto di cui
all'art. 41 del D.lgs n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra
uomo e donna ex art. 6 della Legge n. 246/2005);
5. le cause di esclusione dalle procedure di appalto di cui
all'art. 44 del D.lgs n. 286/1998 (Testo Unico delle disposizioni
concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione
dello straniero);
6. le cause di esclusione delle procedure di appalto di cui
all'art. 36 della Legge n. 300/1970 (Norme sulla tutela della
libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e
dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul
collocamento);
7. misure cautelari o sanzioni interdittive, ovvero il divieto di
stipulare contratti con la pubblica amministrazione di cui al D. lgs.
n. 231/2001;
8. l'inosservanza all'interno della propria azienda degli obblighi
di sicurezza previsti dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (D.Lgs. 106/2009);
9. l'inosservanza degli obblighi di cui alla Legge n. 383/01 e
s.m.i. (piani individuali di emersione del lavoro sommerso);
10.situazioni di incompatibilità ai sensi dell'art. 90 comma 8 del
D. lgs. n. 163/2006;
11.divieto di partecipazione delle società a capitale interamente
pubblico, o misto pubblico-privato ai sensi della Legge 248/2006;
12.non risulta l'assunzione dell'obbligo di osservanza ai contenuti
dei Protocolli di legalità stipulati da questa Stazione Appaltante
con le Prefetture territorialmente competenti, come da annesso
Disciplinare di gara (punto 2.3, lett. ll);
e) non sono ammesse, a pena di esclusione, le offerte condizionate
o quelle espresse in modo indeterminato o con riferimento ad offerta
relativa ad altro appalto, le offerte in aumento o alla pari, le
offerte parziali e/o limitate; non sono altresì ammesse, a pena di
esclusione, le offerte che rechino abrasioni o correzioni non
espressamente confermate o sottoscritte;
f) si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una sola
offerta valida, sempre che sia ritenuta congrua e conveniente ad
insindacabile giudizio della Stazione Appaltante. Nel caso di due o
più offerte uguali, in luogo dell' "offerta in aumento", prevista
dall'art. 77 del R.D. n. 827/1924, si procederà direttamente al
sorteggio tra i concorrenti che abbiano presentato il medesimo
ribasso.
In caso di discordanza tra l'offerta indicata in cifre e quella
indicata in lettere, sarà ritenuta valida quella indicata in
lettere;
g) ai sensi dell'art. 38 comma 1 lett. m-quater) del D.Lgs. n.
163/2006, i concorrenti che si trovino, rispetto ad un altro
partecipante alla medesima procedura di affidamento, in una
situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile o
in una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di
controllo o la relazione comporti che le offerte sono imputabili ad
un unico centro decisionale;
h) l'Amministrazione si riserva la facoltà di applicare le
disposizione di cui all'art. 140 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.;
i) tutti i documenti e l'offerta devono essere redatti in lingua
italiana o corredati di traduzione giurata. Gli importi dichiarati da
imprese stabilite in stati diversi dall'Italia, qualora espressi in
altra valuta, dovranno essere convertiti in euro;
j) eventuali richieste di chiarimento in ordine alla procedura
aperta dovranno essere inoltrate ai punti di contatto indicati. Tutte
le comunicazioni avverranno a mezzo telefax (per le sole Imprese
Individuali) ovvero, a mezzo PEC (posta elettronica certificata) (per
le Società di Capitali e di Persone - S.p.A., S.r.l., S.n.c.,
S.a.s., Società Cooperative, Società estere aventi in Italia una o
più sedi secondarie);
k) i corrispettivi saranno pagati con le modalità previste nel
capitolato speciale d'appalto;
l) resta salva la facoltà di ricorrere all'istituto
dell'avvalimento, come disciplinato dall'art. 49 del D.Lgs. n. 163/06
e dall'art. 88 del DPR 207/2010. La Stazione Appaltante si riserva la
facoltà di chiedere idonee garanzie, integrazioni o chiarimenti in
merito ai requisiti sia della ditta ausiliaria che della ditta
avvalente, anche in relazione al contratto stipulato a tal fine tra
le parti;
m) gli eventuali subappalti saranno disciplinati dall'art. 118 del
D.Lgs. n. 163/2006, a condizione che siano indicati all'atto
dell'offerta i lavori o le parti di essi che si intendano
subappaltare. I pagamenti relativi alle prestazioni svolte dal
subappaltatore o cottimista saranno corrisposti all'aggiudicatario,
che è obbligato a trasmettere, entro venti giorni dalla data di
ciascun pagamento effettuato nei suoi confronti, copia delle fatture
quietanzate relative ai pagamenti progressivamente corrisposti al
subappaltatore o cottimista, con l'indicazione delle ritenute di
garanzia effettuate;
n) l'amministrazione aggiudicatrice si riserva il diritto di
annullare la gara, di rinviare l'apertura delle offerte dandone
avviso mediante la sola affissione nella bacheca compartimentale e
nella bacheca delle Sezioni Staccate ANAS di Cosenza e Reggio
Calabria, o di non procedere all'aggiudicazione, in qualsiasi
momento, senza che i concorrenti possano avanzare pretese di
qualsiasi genere. In particolare l'aggiudicazione definitiva dei
lavori in oggetto della presente procedura è espressamente
subordinata all'effettiva disponibilità delle corrispondenti risorse
finanziarie, in mancanza delle quali l'aggiudicatario e/o i
concorrenti non avranno nulla a che pretendere dall'ANAS SpA. I
concorrenti, per il solo fatto di partecipare alla procedura aperta,
accettano esplicitamente ed integralmente tutte le condizioni, i
vincoli, gli obblighi e le clausole stabilite dal presente Bando di
gara, dal Disciplinare, dai Capitolati speciali di appalto, nessuna
esclusa;
o) l'avviso sui risultati della procedura aperta (con l'elenco
delle imprese partecipanti alla gara, il vincitore e l'importo di
aggiudicazione) sarà soggetto alla pubblicazione secondo le norme
vigenti, anche sul sito internet www.stradeanas.it. L'accesso agli
atti è disciplinato dalla legge n. 241/90 e s.m.i., pertanto, anche
in ordine al semplice esito di gara, non saranno evase richieste
telefoniche di informazioni;
p) il contratto di appalto verrà sottoscritto per atto pubblico
notarile, presso il Notaio scelto dall' Amministrazione
aggiudicatrice; sono a carico dell'aggiudicatario tutte le spese del
contratto e tutti gli oneri connessi alla relativa stipulazione,
compresi quelli tributari;
q) eventuali ricorsi relativi al bando o alla presente procedura di
gara dovranno essere proposti innanzi al TAR CALABRIA, mentre tutte
le controversie derivanti dall'esecuzione dell'appalto saranno
devolute al Giudice Ordinario;
r) ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003, i dati personali
raccolti in sede di gara, saranno trattati esclusivamente nell'ambito
delle attività istituzionali dell'ANAS S.p.A.; ciascun partecipante
dovrà rilasciare una dichiarazione con la quale autorizza,
preventivamente, la Stazione Appaltante al rilascio successivo di
copia di tutta la documentazione presentata per la partecipazione
alla gara, qualora una concorrente eserciti, ai sensi della legge
241/90, il diritto di accesso agli atti del procedimento concorsuale;
s) i documenti presentati non verranno restituiti; la cauzione
provvisoria, sarà svincolata ai sensi del comma 9 dell'art. 75 del
D. Lgs. 163/2006, ovvero cesserà automaticamente qualora il
concorrente non risulti aggiudicatario, estinguendosi comunque, ad
ogni effetto, trascorsi trenta giorni dall'aggiudicazione, definitiva
ed efficace, della gara ad altra impresa (art. 2 schema allegato al
D.M. 123 del 12.03.2004);
t) ai fini dell'ammissibilità delle imprese concorrenti alla
procedura di gara, la Stazione Appaltante verificherà la sussistenza
di eventuali annotazioni sul sito dell'Autorità di Vigilanza e farà
riferimento a quelle ivi presenti alla data di scadenza del presente
bando di gara, adottando le proprie determinazioni in riferimento
alle stesse.
Qualora nei confronti delle imprese segnalate siano intervenuti
fatti nuovi che, seppur comunicati all'Autorità, non risultano
ancora riportati sul casellario informatico citato, sarà cura del
concorrente comunicarli, a mezzo fax (0961/725106), entro e non oltre
la data fissata per l'apertura dei plichi, mediante la produzione di
idonea documentazione attestante la richiesta di aggiornamento dati
inviata all'autorità medesima;
u) il Compartimento si riserva la facoltà insindacabile di non dar
luogo alla gara per cause di forza maggiore ovvero di rinviare
motivatamente le previste date di esperimento, rendendolo noto
esclusivamente con avviso pubblicato all'albo affissioni della sede
compartimentale;
v) a seguito degli obblighi di tracciabilità dei flussi
finanziari, imposti dall'art. 3, Legge 136 del 2010, pubblicata sulla
G.U.R.I. n. 196 del 22.08.2010 ed entrata in vigore il giorno
07.09.2010, il concorrente aggiudicatario ha l'obbligo di registrare
tutti i movimenti finanziari derivanti dal rapporto contrattuale su
uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o
presso la Società Poste Italiane S.p.a., dedicati, anche in via non
esclusiva.
L'aggiudicatario dovrà comunicare all'ANAS S.p.a. gli estremi
identificativi del/dei conto/i corrente/i dedicato/i, entro sette
giorni dall'accensione, nonchè le generalità e il codice fiscale
delle persone delegate ad operare su di esso/i.
In caso di transazioni eseguite senza avvalersi di banche o della
Società Poste italiane Spa, nonchè di mancata apertura del conto
"dedicato", il contratto che conseguirà al presente bando di gara,
si intenderà risolto di diritto, ai sensi dell'art. 3, comma 9,
Legge 136 del 2010;
z) questa Stazione Appaltante ha stipulato con le Prefetture di
Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia appositi
protocolli di intesa/legalità da cui derivano a carico dei
concorrenti oneri ed obblighi sia in tema di partecipazione sia in
fase di esecuzione (vedi Disciplinare di gara).
VI.3) Procedure di Ricorso
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso
Denominazione ufficiale: Tribunale Amministrativo Regionale della
Calabria
VI.3.2) Presentazione di ricorsi
Informazioni precise sui termini di presentazione di ricorso:
entro 60 giorni dalla pubblicazione o dalla notifica o dalla
conoscenza dell'atto da impugnare.
VII) PUBBLICAZIONI
Tipo di Pubblicazione Riferimenti: 1 Albo Pretorio Comune/
Provincia: Comune di Cosenza - Sito Internet:
www.comune.cosenza.gov.it - 2 Sito Internet ANAS S.p.A.:
www.stradeanas.it - 3 GURI: SI - 4 GUUE: NO - 5 Quotidiani regionali:
SI - 6 Quotidiani nazionali: SI - 7 Albo Stazione Appaltante: Sedi:
Catanzaro - Cosenza - Reggio Calabria -8 Sito Internet Ministero
delle Infrastrutture e dei trasporti: SI
www.serviziocontrattipubblici.it..
Questo Compartimento non assume responsabilità, in ordine a bandi
pubblicati su altri siti internet non ufficiali con versioni
modificate, manipolate o manomessi da terzi.
Il reggente dell'area tecnica esercizio - Responsabile del
procedimento
ing. Angelo Gemelli
Il dirigente dell'area amministrativa
avv. Filippo Ventura
T12BFM20213 |
||
Parte Seconda | 2018 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Eredita' | Parte Seconda n. 54 del 10-5-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-10&atto.codiceRedazionale=TX18ABH5069 | TRIBUNALE DI VICENZA Ufficio Successioni | (GU Parte Seconda n.54 del 10-5-2018) | Nomina curatore eredità giacente - n. 942/2018 R.G. V.G.
Il Giudice, con provvedimento in data 17/03/2018, ha dichiarato
giacente l'eredità di Nasir Uddin nato a Munshigonj (Bangladesh) il
02/02/1964, residente in vita a Montebello Vicentino (VI) via
Borgolecco n. 26 int.2, ed è deceduto il 06/07/2011 in Bangladesh,
ed ha nominato curatore l'avv. Alessandro Tessari con studio
professionale in Vicenza Contrà San Marco n.43, il quale ha prestato
giuramento in data 18/04/2018.
Il curatore
avv. Alessandro Tessari
TX18ABH5069 |
||
Parte Seconda | 2014 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Piani di riparto e deposito bilanci finali di liquidazione | Parte Seconda n. 58 del 17-5-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-17&atto.codiceRedazionale=TC14ABS6216 | DORIA VIAGGI SOCIETA' COOPERATIVA | in lca | (GU Parte Seconda n.58 del 17-5-2014) | Avviso di deposito bilancio finale di liquidazione
Si comunica che in data 6 maggio 2014 è stato depositato presso la
Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Sassari del bilancio finale
di liquidazione corredato di apposita relazione. Gli interessati,
entro venti giorni dalla pubblicazione del presente avviso, possono
proporre, con ricorso al Tribunale, le loro contestazioni.
Il commissario liquidatore
dott. Giovanni Melchiorre Lai
TC14ABS6216 |
|
Parte Seconda | 2012 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 7 del 17-1-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-01-17&atto.codiceRedazionale=TC12ABC302 | TRIBUNALE DI RIETI | (GU Parte Seconda n.7 del 17-1-2012) | Ammortamento libretto
Il presidente del Tribunale di Rieti in data 28 dicembre 2011,
dichiara l'inefficacia del libretto al portatore n. 3/0413/150
recante il motto Ciaramelletti Elio emesso dalla Cariri S.p.a. Ag. 2,
autorizzando il rilascio del duplicato trascorsi novanta giorni dalla
pubblicazione in assenza di opposizione.
Sinceri Iolanda
TC12ABC302 |
||
Serie Generale | 1989 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 22 del 27-1-1989 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-27&atto.codiceRedazionale=089A0309&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | COMUNICATO | Revoca degli amministratori e dei sindaci della societa' cooperativa edilizia Sorriso 78, in Marcianise, e nomina del commissario governativo. (GU Serie Generale n.22 del 27-01-1989) | Con decreto ministeriale 9 dicembre 1988 ai sensi dell'art. 2543
del codice civile sono stati revocati gli amministratori ed i sindaci
della società cooperativa edilizia Sorriso 78, con sede in
Marcianise (Caserta), costituita il 21 giugno 1978 per rogito notaio
Giovanbattista Musto, ed è nominato commissario governativo, per un
periodo di dodici mesi l'avv. Antonio Giannelli. |
|
Parte Seconda | 2008 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 64 del 31-5-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-31&atto.codiceRedazionale=C-089825 | TRIBUNALE DI PADOVA | (GU Parte Seconda n.64 del 31-5-2008) | Ammortamento libretto di risparmio
Il giudice del Tribunale di Padova con decreto del 3 marzo 2008 ha
pronunciato l'ammortamento del libretto di deposito a risparmio al
portatore n. 630514 con saldo apparente di Euro 1.404,53 emesso dalla
B.C.C. di Sant'Elena Soc. coop. Filiale di Monselice. Opposizione
legale entro 90 giorni.
Monselice, 17 aprile 2008
Stobbia Raffaela
C-089825 (A pagamento). |
||
Serie Generale | 2000 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLE FINANZE | Serie Generale n. 133 del 9-6-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-06-09&atto.codiceRedazionale=000A7093&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE FINANZE | DECRETO 23 maggio 2000 | Variazione del contenuto di nicotina e condensato di una marca di sigarette. (GU Serie Generale n.133 del 09-06-2000) | IL DIRETTORE GENERALE
dell'Amministrazione autonoma
dei monopoli di Stato
Vista la legge 17 luglio 1942, n. 907, sul monopolio dei sali e dei
tabacchi e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni;
Visti i decreti ministeriali in data 31 luglio 1990 e 16 luglio
1991, adottati di concerto con il Ministro della sanità, con i quali
sono state dettate specifiche disposizioni tecniche per il
condizionamento e l'etichettatura dei prodotti del tabacco
conformemente alle prescrizioni della direttiva del Consiglio delle
Comunità europee n. 89/622/CEE;
Visto il decreto ministeriale del 15 ottobre 1991, concernente il
rinnovo dell'inserimento nella tariffa di vendita al pubblico dei
generi di monopolio di tutti i prodotti del tabacco commercializzati
sul mercato italiano, previa verifica dell'adeguamento alle
prescrizioni stabilite dai citati decreti;
Visto il decreto legislativo 9 luglio 1998, n. 283, che istituisce
l'Ente tabacchi italiani per lo svolgimento delle attività
produttive e commerciali già attribuite all'Amministrazione autonoma
dei monopoli di Stato, con esclusione delle attività inerenti il
lotto e le lotterie, e riserva allo Stato le funzioni e le attività
di interesse generale già affidate o conferite per effetto di
disposizioni di legge alla predetta Amministrazione;
Visto il decreto direttoriale del 17 giugno 1999 concernente i
contenuti dichiarati di nicotina e condensato delle marche di
sigarette commercializzate al 1o gennaio 1999;
Vista l'istanza con la quale la ditta Italtabacchi S.r.l., ha
chiesto per le sigarette Benson & Hedges American Blend Light, di
modificare il contenuto dichiarato di nicotina e condensato indicato
nel predetto decreto direttoriale del 17 giugno 1999;
Decreta:
Art. 1.
Il contenuto di nicotina e di condensato per la marca di sigarette
indicata è così modificato:
mg/sigaretta mg/sigaretta
Marca nicotina/condensato nicotina/condensato
da a
- - -
Benson & Hedges
American Blend Light 0,6 6,0 0,7 7,0
Art. 2.
Ad esaurimento delle scorte, le unità di condizionamento della
suindicata sigaretta in carico agli organi dell'ETI, saranno
sostituite dai prodotti come sopra modificati.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 23 maggio 2000
Il direttore generale: Cutrupi |
|
Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 79 del 9-7-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-07-09&atto.codiceRedazionale=TC12BFK12156 | AZIENDA ULSS 12 VENEZIANA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.79 del 9-7-2012) | Bando di gara
Parte di provvedimento in formato grafico
TC12BFK12156 |